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Politiche di sviluppo regionale e prospettiveper gli investimenti italiani in Tunisia

edizione 2001 a cura di Maira Fiorini e Antonino Trimarchiedizione 2009 a cura di Patrizia Passeggio con la collaborazione dei tirocinanti MAE-CRUI

co-sponsored by Banca Agrileasing

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Avevo avuto modo di apprezzare ed utilizzare in Italia la pubblicazione “Politiche di

sviluppo regionale e prospettive per gli investimenti italiani in Tunisia” curata

dall’Ambasciata d’Italia a Tunisi nel 2001 su impulso dell’Ambasciatore Sanguini. Mi è

sembrato utile procedere dopo 8 anni ad una seconda edizione aggiornata e desidero

ringraziare vivamente l’ufficio commerciale per l’attento lavoro compiuto in stretta

collaborazione con le Amministrazioni pubbliche tunisine competenti sia a livello centrale

che periferico.

Gli imprenditori italiani hanno ormai una buona conoscenza delle opportunità

d’investimento produttivo che la Tunisia offre. Sono del resto almeno 680, secondo i

dati ufficiali, le imprese italiane qui stabilmente installate, con oltre 50000 addetti, e

continua, anche in questa fase di crisi economica internazionale, a manifestarsi un

elevato grado di interesse del sistema economico italiano verso questo Paese. Ritengo

che questo studio/documento, attraverso una sintetica descrizione delle caratteristiche

di ciascuno dei 24 governatorati in cui è divisa la Tunisia, fornisca agli investitori ed

agli operatori economici l’opportunità di conoscere più in dettaglio la specificità delle

diverse aree del Paese e le articolazioni delle politiche tunisine di sostegno agli

investimenti e possa contribuire quindi ad orientare le loro scelte imprenditoriali.

Antonio d’Andria

Ambasciatore d’Italia

Ambasciata d’ItaliaTunisi

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INTRODUZIONE

Il presente studio ha lo scopo di diffondere presso gli imprenditori italiani la conoscenza

delle importanti agevolazioni previste per gli investimenti nelle aree considerate dal

governo tunisino “di sviluppo regionale semplice o prioritario”, offrendo nel contempo

un panorama dell’ambiente degli investimenti delle differenti regioni.

Il testo si compone di una parte introduttiva che illustra un quadro generale della Tunisia

e le relative politiche statali di sviluppo. Segue una serie di schede-regione che, tenendo

conto delle diversità e delle vocazioni produttive di ogni singola zona, hanno lo scopo

di presentare all’imprenditore italiano il territorio della Repubblica Tunisina suddiviso

per governatorati agglomerati in macro-regioni che, per condizioni fisiche, amministrative

e sociali, presentano diverse caratteristiche e potenzialità.

I ventiquattro governatorati presi in considerazione sono presentati secondo le loro

peculiarità geografiche, economiche e sociali; si è altresì ritenuto utile mettere in

evidenza le strategie adottate a livello locale per potenziare le infrastrutture presenti e

quelle previste dal XI Piano di Sviluppo (2007-2016), in modo da fornire ulteriori elementi

di riflessione.

Nella parte finale di ogni scheda si troveranno, infine, delle indicazioni sulla presenza

italiana nelle diverse regioni e sulle prospettive di investimento in campo agricolo,

industriale e dei servizi; ciò al fine di incoraggiare ed orientare gli imprenditori interessati

ad investire nelle diverse aree della Tunisia.

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LA TUNISIA

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QUADRO GENERALE DELLA TUNISIA

E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

IL SISTEMA POLITICO

Dalla sua indipendenza nel 1956, la Tunisia ha conosciuto un lungo e profondocambiamento politico. Riforme fondamentali sono state introdotte fin dal 1957 perpromuovere il processo democratico e consacrare lo stato di Diritto e delle Istituzioni;impegno testimoniato anche dall’adesione alle convenzioni internazionali sui dirittidell’uomo, della donna e del bambino.

La forma di governo adottata è la Repubblica Presidenziale, basata sulla Costituzionedel 1959. Il Presidente della Repubblica, eletto a suffragio universale per un termine di5 anni rinnovabile, detiene tutti i maggiori poteri, compreso il controllo delle forze armate.Il potere legislativo è esercitato dalla Camera dei Deputati, i cui membri sono eletti consuffragio universale per 5 anni. Recentemente è stata costituita una seconda Camera(la Camera dei Consiglieri). La Costituzione garantisce l’indipendenza del poteregiudiziario, il pluralismo politico, la libertà di coscienza ed il libero esercizio dei culti.

Un’ampia riforma costituzionale, adottata nel giugno 2002, ha rinforzato ulteriormentei diritti e la libertà in Tunisia.

Attualmente, la situazione politica è stabile, grazie alla netta supremazia politica delpartito del presidente, il Rassemblement Constitutionnel Démocratique (RCD). Unarecente riforma assegna comunque ai partiti minori almeno il 25% dei seggiparlamentari.

Il presidente Zine el Abidine Ben Ali, 73 anni, al potere dal 1987, grazie al pieno controllodi tutte le leve del potere, ha potuto assicurare un processo di modernizzazione delPaese e d’apertura dell’economia, che ha consentito una crescita sostenuta del ProdottoNazionale Lordo ed il conseguimento di elevati standards in materia di istruzionepubblica, sicurezza sociale, assistenza sanitaria.

LA STRUTTURA AMMINISTRATIVA

Dal 1989 il decentramento amministrativo è stato riattivato con delle leggi cheautorizzano i Ministri a delegare un campo più largo di materie o competenze specificheal Governatore.

Amministrativamente la Tunisia si suddivide in: Governatorati, Delegazioni, Municipalitàe Circoscrizioni.

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Tre istituzioni a carattere collegiale e consultativo sono state create tra il 1989 e il 1994per aiutare i Governatori, i delegati e i capi di settore ad adempiere alle loro missioni:i Consigli locali di sviluppo, i Consigli rurali ed i Comitati di quartiere.

LA SOCIETÀ MODERNA

La vita associativa è nettamente cresciuta: più di 7.000 associazioni e ONG sono adoggi attive in vari campi - scientifico, culturale, sportivo, artistico, sociale e di sviluppo- testimonianza di una società attiva e vivace.

La Tunisia si trasforma a vista d’occhio, è una nazione costantemente al lavoro che haben saputo gettare le basi per integrarsi nel mondo moderno. La politica di sviluppo haposto l’accento sul sostegno e sulla crescita delle risorse umane (educazione e sanità),sull’intensificazione delle infrastrutture e sulle grandi riforme profonde e continue neicampi politico, economico, sociale e culturale.

Le condizioni di vita sono buone ed assomigliano, sotto certi aspetti, a quelle dei paesidell’Europa del sud; tuttavia, la modernità non ha eroso la secolare tradizione di ospitalitàné la qualità di vita.

APERTURA AGLI SCAMBI, CONDIZIONI DI MERCATO E LIBERISMOECONOMICO

La Tunisia, storicamente aperta all’esterno con i suoi 1.300 km di coste, è stato ilprimo paese della riva sud del Mediterraneo ad aver firmato nel 1995 l’accordo diassociazione di libero scambio con l’Unione Europea. Gradualmente messo in atto apartire dal 1996, tale accordo ha portato all’apertura della zona di libero scambio per iprodotti industriali dal 1° gennaio 2008. Sono in corso i negoziati per la liberizzazionedei servizi e lo scambio dei prodotti agricoli in vista della piena attuazione entro il 2010di una vasta zona di libero scambio euromediterraneo.

La Tunisia, inoltre, ha accordi commerciali preferenziali con i paesi magrebini e arabi(G.A.F.T.A. e Agadir Agreement), mentre altri sono in corso di negoziazione (Maghreb);questi si aggiungono agli accordi bilaterali che la Tunisia cura con vari paesi.

La produzione nazionale è aperta alla concorrenza internazionale ed i prezzi dellaproduzione sono regolati dai meccanismi di mercato ad eccezione di qualche prodottosensibile di consumo quotidiano.

L’investimento è libero per i cittadini tunisini e per gli stranieri nella maggior parte deisettori.

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Gli investitori stranieri possono detenere fino al 100% del capitale del progetto senzaautorizzazione nella maggior parte dei settori. Alcune attività di servizi che non sonodestinati all’esportazione necessitano di una autorizzazione quando la partecipazionestraniera è maggioritaria.

La legislazione e la regolamentazione tunisina garantiscono la trasparenza a tutti ilivelli: mercati pubblici, privatizzazioni, prezzi e legge sulla concorrenza.

Il sistema contabile tunisino è ispirato a quello dei paesi dell’OCSE.Le norme tecniche delle certificazioni ISO sono applicate nei settori pubblico e privato.

COMPETITIVITÀ DEL MERCATO TUNISINO

Date le ridotte dimensioni, la Tunisia appare un mercato modesto, tuttavia conta 10milioni di consumatori con un potere di acquisto sufficientemente elevato per consentireun accesso sempre più importante ai beni di consumo ed alle attrezzature. In meno diun decennio il reddito procapite è raddoppiato, prova dell’esemplare sviluppodell’economia tunisina.

L’ultimo rapporto sulla competitività globale 2008-2009, elaborato dal Forum economicomondiale di Davos, ha classificato la Tunisia al 36° posto su 134 paesi sviluppati edemergenti analizzati.

Per quanto riguarda il rischio paese, la SACE colloca la Tunisia nella categoria OCSE3 su 7 (dove 0 rappresenta il rischio minore e 7 il rischio massimo).

La Tunisia immette sul mercato del lavoro un elevato numero di giovani diplomati lecui competenze nei campi tecnici sono mondialmente riconosciute e a dei costi moltocompetitivi.

Oltre ai costi del lavoro, anche i costi dei fattori di produzione (con particolare riferimentoall’elettricità e al gas naturale) sono competitivi e concorrenziali. Le condizioni d’impiantoin Tunisia sono favorevoli agli investimenti.

IL SISTEMA DEI TRASPORTI

Il sistema dei trasporti in Tunisia è detenuto per il 70% dallo Stato.La carenza delle infrastrutture ha rappresentato in passato un grave impedimento allosviluppo dell’industria tunisina, principalmente nelle aree interne del paese. Tale limiteallo sviluppo, l’aumento del parco automobili ed il volume degli scambi hanno spinto loStato a varare una serie di misure per migliorare ed intensificare la rete dei trasportiinterni, conseguendo buoni risultati.

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Tuttavia, dal momento che il trasporto di merci e persone avviene per la gran parte sustrada, i circa 20.000 km di strade principali e secondarie sono ancora inadeguatirispetto al crescente volume di traffico.La rete autostradale, recentemente ampliata, si estende su 400 km circa e collegaTunisi a nord (Biserta), a sud (Sfax) e ad ovest (Oued Zarga, vicino a Beja).Le strade principali (GP), formano l’ossatura della rete stradale. La qualità di tali arteriesi abbassa gradualmente all’aumentare della distanza da Tunisi.

Il trasporto su rotaia continua a crescere a ritmo sostenuto, soprattutto nella quota dipasseggeri (38,8 milioni nel 2007) che tradizionalmente si attestava su valori bassi.Questo incremento riguarda per lo più le brevi distanze, mentre ancora pochissimiviaggiatori scelgono questo mezzo per i lunghi tragitti, a causa della sua lentezza. Dallato merci (2,2 miliardi di tn/km), si è consolidato il trasporto di fosfati, già pilastro delsettore, e ciò ha compensato un decremento di altre merci trasportate.I 2.256 km della rete ferroviaria si concentrano a nord del paese, il centro èsufficientemente servito, mentre il sud è totalmente sprovvisto di ferrovie, ad eccezionedelle città principali (Gabès, Gafsa e Tozeur).

Il trasporto aereo è in forte sviluppo, soprattutto grazie al buon incremento del trafficopasseggeri dovuto alla continua crescita del settore turistico.La compagnia aerea nazionale è la Tunisair, che garantisce collegamenti nazionali edinternazionali; esistono poi due compagnie private: la Nouvelair e la Sevenair (exTuninter). Oltre alle compagnie nazionali, 81 compagnie aeree straniere servono laTunisia, garantendo 1.981 voli settimanali sull’Europa.Grandi sforzi sono stati fatti nella costruzione e nel rimodernamento degli aeroporti. LaTunisia conta 30 aeroporti, di cui 7 internazionali per una capacità di 13,550 milioni dipasseggeri. Gli aeroporti principali sono Tunis-Carthage, il più antico del paese e direcente interamente ristrutturato, Monastir-Skanes e Jerba-Zarzis che, servendo dellezone turistiche di grande richiamo, accolgono la quasi-totalità dei viaggiatori. Le altreaerostazioni tunisine internazionali, con quote di traffico minori, sono l’aeroporto diSfax-Thyna, quello di Tozeur-Nefta, quello di Tabarka ed il nuovo aeroporto di Gafsa-Ksar. Entro la fine del 2009 dovrebbe divenire operativo il costruendo aeroporto diEnfidha.

A livello di trasporto marittimo, sono in corso lavori per l’ammodernamento dei porticommerciali, la semplificazione delle procedure amministrative e doganali per facilitareil transito di merci e lo sviluppo del trasporto multimodale; ciò mira a ridurre i costigravanti sul commercio estero, consolidare la competitività dei prodotti tunisini e,soprattutto, permettere la liberalizzazione degli scambi commerciali con l’Unioneeuropea entro il 2010. Sempre in questa prospettiva è stata attivata nel 2007 la “liassetransport”, ossia un sistema informatico che dematerializza le procedure relative altrasporto internazionale di merci; ciò consente di decongestionare i porti commerciali,in particolare quello di Radès, di ridurre i tempi di giacenza delle merci nei porti da 7 a3 giorni e di assicurare una maggiore fluidità al traffico portuario. A quanto detto si

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aggiunge l’importante progetto del porto in acque profonde di Enfidha e la decisione dicreare spazi logistici in tutte le regioni marittime del paese.

L’infrastruttura marittima si compone di sette scali commerciali – Radès (il piùimportante), Biserta, Gabès, La Goulette, Sfax, Sousse e Zarzis – e di un terminalpetrolifero a Skhira. Tutti i porti sono attrezzati ed equipaggiati per permettere lo scalodi ogni tipo di nave (da carico, da crociera, petroliere, ro-ro, traghetti) ed il trattamentodi tutte le merci nelle migliori condizioni di tempi, costi e sicurezza. La capacità è dicirca 8.120 navi con un traffico di merci che si aggira su una media annua di 29,5milioni di tonnellate. Dato l’incremento delle esportazioni, il traffico marittimo di merciregistra una costante crescita in tutti i porti; è in progressione, altresì, il traffico dipasseggeri e di crociere turistiche1.

IL SISTEMA DELLE TELECOMUNICAZIONI

Il settore delle telecomunicazioni è uno dei più dinamici e con un tasso di crescita trai più elevati. Gli investimenti hanno raggiunto i 5.302 dinari tra il 2001 ed il 2006 eraggiungono i 6.300 nel periodo 2007-2011. Quasi tutti i rami del settore hannoconosciuto una crescita sostenuta, dando un contributo fondamentale alla crescita delPil tunisino.

La rete delle telecomunicazioni è tra le più moderne del bacino sud del Mediterraneo,dotata di commutatori multifunzione ad alta velocità che assicurano nello stesso tempoil traffico telefonico, telematico e multimediale.

La rete di telefonia è investita da un processo di completa digitalizzazione per assicurareuna copertura totale del territorio. La telefonia fissa è garantita dalla compagnianazionale - Tunisie Telecom, sorta nel 1996 per gestire e modernizzare il sistema delletelecomunicazioni, fino a quel momento controllato dal Ministero delle Comunicazioni.La telefonia fissa, con i suoi 2,5 milioni di abbonati, attrae molti meno clienti dellatelefonia mobile, che vanta quasi 8,5 milioni di abbonati. Il servizio telefonico è garantitoanche dagli oltre 11.000 centri pubblici di telecomunicazione diffusi sul territorionazionale.La rete internet copre l’intero paese, con 12 fornitori di servizi (7 pubblici e 5 privati). Labanda che assicura il servizio verrà potenziata per consentire una maggiore portatanella trasmissione dei dati. Sono disponibili tutti i tipi di rete, ma quella maggiormenteutilizzata è l’ADSL, il cui numero di abbonati si moltiplica ogni anno, grazie anche allapossibilità di accedere ad Internet attraverso dispositivi mobili.

1 Rapporto annuale 2007 Banca Centrale Tunisia, FIPA

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Parallelamente a questo sviluppo interno, le istituzioni sostengono, incrementano erafforzano la connessione della Tunisia alle reti mondiali con l’adesione a grandi progettiinternazionali di comunicazione.

Il governo cerca, poi, di incoraggiare l’utilizzo delle nuove tecnologie attraverso unariduzione tariffaria per il collegamento ad internet, programmi per l’informatizzazionedelle amministrazioni, incluse le postali, e mediante la promozione del commercioelettronico, asse di sviluppo strategico le cui potenzialità sono sfruttate solo in minimaparte2 .

IL SISTEMA BANCARIO

L’intero settore bancario tunisino è retto dalla Banca Centrale di Tunisia, fondata nel1958, la quale ha il ruolo di supervisore dell’economia: la sua funzione consiste sia nelcontrollare il mercato monetario, sia nell’assistere le politiche statali per il miglioramentoe la promozione dello sviluppo economico del Paese.

Il sistema bancario è stato caratterizzato fino al 2002 dal quasi completo controllostatale. Dal 2002 è stato avviato un efficace processo di privatizzazione che ha portatoall’acquisizione da parte di attori privati dei due maggiori gruppi bancari pubblici. Restanosotto il controllo statale le tre principali banche commerciali a sostegno dei settoristrategici: Banque de l’Habitat (per la concessione di mutui); Banque de l’Agricolture(settore agricolo) e Société Tunisienne des Banques (settore turistico).

A seguito della riforma del sistema bancario del 1994, in Tunisia vi sono 3 tipi di banche:le banche commerciali (o di deposito), le banche off-shore e le banche di affari.

Le banche commerciali raccolgono i depositi dei clienti e possono concedere crediti abreve, medio e lungo termine. Sono presenti sul territorio 14 banche di deposito, di cui5 private e, di queste, 4 hanno una partecipazione straniera anche di maggioranza.Tra le italiane il Gruppo Intesa Sanpaolo detiene una partecipazione del 5.61% al capitale della BIAT (Banque Internationale Arabe de Tunisie).

Le banche off-shore, la cui disciplina è contenuta nella legge n. 85-108 del 6 dicembre1985, si caratterizzano non per la residenza, bensì per l’oggetto dell’attività svolta. Talibanche sono attualmente 8 e hanno l’autorizzazione a concedere credito in qualsiasiforma ed a partecipare al capitale di quelle imprese off-shore totalmente esportatrici.In via accessoria, ma con preventiva autorizzazione della Banca Centrale Tunisina,possono anche lavorare con società residenti.

2 Rapporto annuale 2007 Banca Centrale Tunisia, FIPA

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Oltre a svolgere la loro attività con operazioni esclusivamente in valuta, queste banchehanno la caratteristica di poter concedere finanziamenti in valuta a breve, medio elungo termine senza la preventiva autorizzazione della Banca Centrale (mentre lebanche commerciali possono concedere finanziamenti in valuta solo a breve termine,ossia per periodo non superiore a 12 mesi). Nella concessione di finanziamenti invaluta le banche off-shore godono di maggiore flessibilità; ciò consente loro di chiederefino al 50% di garanzie dell’importo finanziato, a differenza di tutti gli altri istituti bancariche necessitano di una garanzia a copertura del 100% dell’importo.

Le banche d’affari, infine, sono autorizzate a svolgere attività di core business peroperazioni connesse all’attività bancaria e a fornire alle imprese clienti servizi di supportonelle fasi di creazione, sviluppo e ristrutturazione. In Tunisia sono presenti due banchedi questo tipo (IMMB e BAT)3.

Un’ulteriore funzione che le banche commerciali e di sviluppo svolgono in favore dellePMI consiste nella loro intermediazione nell’erogazione delle fonti di finanziamentoper i progetti da realizzarsi in partenariato con imprenditori stranieri.

La normativa valutaria tunisina prevede la possibilità per i non residenti di aprire contiesteri, presso una banca autorizzata, in valuta straniera o in dinari convertibili, ma nonin dinari ordinari.

Il sistema finanziario ha conosciuto importanti trasformazioni a livello strutturale e deiprodotti. Il mercato è gestito da un ente privato, il consiglio finanziario regolamenta ilsettore e controlla le operazioni; la quotazione in borsa avviene con un sistemaelettronico ed attualmente sono 51 le società quotate. L’acquisto di azioni da partedegli stranieri non è sottomesso ad autorizzazione se inferiore al 50%; gli investitoristranieri detengono il 25,6% della capitalizzazione in borsa.Il sistema finanziario include, infine, società di investimento a capitale fisso (Sicaf),variabile (Sicav) e le società private a capitale a rischio (Sicar).

LE LINEE DI CREDITO

Numerosi governi hanno aperto per la Tunisia linee di credito per lo sviluppo delleimprese miste, rispondendo in tal modo alle esigenze locali ed internazionali di forniregli strumenti di sostegno per la creazione di iniziative industriali che risultino proficueper il paese beneficiario e per quello donatore.

Nel quadro della cooperazione bilaterale, l’Italia ha accordato alla Tunisia un credito infavore delle PMI tunisine di 36,5 milioni di euro, da esaurirsi entro dicembre 2010. Talelinea di credito è utilizzabile per l’acquisto presso fornitori italiani di beni nuovi e servizi

3 ICE

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connessi d’origine italiana. Fino al 35% dell’ammontare di tale credito potrà essereutilizzato per l’acquisizione diretta presso fornitori tunisini di beni nuovi e servizi connessidi origine tunisina. Le modalità per definire l’origine sono quelle del Codice doganaledell’Unione Europea.

Sono eleggibili al credito italiano le imprese private di diritto tunisino, residenti in Tunisiaai sensi della regolamentazione tunisina, operanti nei settori dell’agricoltura e dellapesca, dell’industria e dei servizi, ad eccezione dei servizi commerciali, finanziari eturistici.

La linea di credito per ciascun richiedente, anche ripartita su più operazioni e contratti,non dovrà eccedere i 2 milioni di Diritti Speciali di Prelievo (circa 2,1 milioni di euro),mentre il minimo importo è fissato a 100.000 euro.Le condizioni di credito sono le seguenti:- Tasso d’interesse del 3,25% massimo per anno (compresa la commissione bancaria)per crediti in Euro.- Tasso d’interesse del 6,25% massimo per anno (compresa la commissione bancariae il premio per il rischio cambio) per crediti in dinari.- Periodo di rimborso: massimo 10 anni.

Le banche che possono operare sulla linea di credito italiana sono le banche tunisineresidenti (ad esclusione, quindi, delle banche che operano in regime off-shore), chesaranno le sole responsabili della gestione del credito accordato.

È in previsione un ulteriore linea di credito di 73 milioni di euro che entrerà in vigore nel2011.

IL SISTEMA FISCALE

Il sistema fiscale prevede un’imposta unica sui redditi delle persone fisiche e sui proventidelle società. L’imposta sulle società è in linea generale del 35% e del 10% per lesocietà agricole, gli artigiani e i piccoli imprenditori.È in vigore un accordo tra Italia e Tunisia per evitare la doppia imposizione dei redditi.

L’aliquota IVA (Tva – taxe sur la valeur ajoutée) di riferimento è del 18%. Esistono, poi,due aliquote inferiori, una del 6% per i prodotti primari e l’altra del 10% per i benistrumentali e per una serie di servizi; esiste, infine, un’aliquota del 29% su alcuniprodotti di lusso.

Per le società export l’importazione di beni macchinari e servizi necessari all’avvio edall’installazione dell’azienda, compresi gli autoveicoli aziendali, è in esenzione iva.Tale esenzione è estesa anche all’importazione di materie prime e semi-lavorati, daimpiegare nella produzione di beni destinati all’esportazione.

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IL REGIME DOGANALE

A partire dal 1° gennaio 2008 la Tunisia è il primo paese della sponda sud delMediterraneo ad aver pienamente integrato la zona di libero scambio con l’Europa,dopo aver effettuato lo smantellamento tariffario, in base all’Accordo di Associazionecon l’UE, che ha riguardato le materie prime, i beni strumentali, i semi-finiti, i prodottifabbricati anche localmente ed i prodotti primari. Per i prodotti agro-alimentari, losmantellamento tariffario ha riguardato solamente l’elemento industriale, mentre per iprodotti agricoli la tassa del 10,43% è stata mantenuta, per permettere a questo settoredi essere internamente più competitivo.

Oggi, circa il 97% delle importazioni è libero da procedure burocratiche in doganaanche se permangono le restrizioni ex art. 128 del Codice doganale ed altre eccezioni.

Per quanto riguarda lo sdoganamento e i documenti di importazione, è necessariaun’autorizzazione di import/export rilasciata dal Ministero per il Commercio Estero conuna validità di 6 mesi.

Le aliquote doganali variano dallo 0% sino al 43%, in base alla tipologia di prodotto edall’attività svolta. Le imprese totalmente esportatrici godono di regimi doganali sospensividi dazi e tasse doganali ed hanno accesso a procedure semplificate. Va precisato chele società residenti tunisine possono essere esentate dal pagamento del dazio, qualoral’acquisto riguardi materie prime relative alla produzione di beni destinati all’esportazione,beni non prodotti localmente, beni acquistati da soggetti individuati in un appositoelenco (alberghi, discoteche, ecc.).

È anche possibile esportare temporaneamente in Tunisia secondo le procedure ATA.Può così essere introdotto temporaneamente materiale professionale, merci in transitoe merci destinate ad essere presentate a fiere, mostre ed altre manifestazionicommerciali.

Nonostante l’Accordo di Associazione abbia abolito ogni forma di restrizione quantitativanegli scambi fra l’Unione Europea e la Tunisia, purtroppo si verifica ancora una serie diostacoli all’importazione di beni e servizi europei in termini di procedure spesso lunghee complesse4 o di quote di fatto.

La Tunisia gode di un accesso preferenziale ai mercati di alcuni paesi africani, degliEmirati Arabi e dei Paesi del Golfo Persico.

4 ICE

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LE ISTITUZIONI DI SOSTEGNO ALLE P.M.I.

La principale istituzione che si occupa di fornire assistenza alle PMI è l’Agence dePromotion de l’Industrie – API - che promuove il settore industriale, commerciale e deiservizi, gestisce una banca-dati del settore industriale, elabora studi settoriali, diffondeinformazioni economiche, identifica le opportunità d’investimento ed effettua ricerchedi mercato.L’API è organizzata in 5 Centri di intervento ed è presente in ogni governatorato conuna direzione regionale. Al fine di facilitare l’iter burocratico della costituenda società,l’amministrazione ha previsto l’istituzione dello Sportello Unico, che si occupa diaccogliere e valutare la dichiarazione d’intenzione d’investimento.

La FIPA - Foreign Investment Promotion Agency - è un organismo pubblico sotto latutela del Ministero dello Sviluppo e della Cooperazione internazionale; la sua missioneè di attrarre e sostenere gli investimenti esteri in Tunisia. La Fipa, con i suoi uffici inTunisia e all’estero – una sede anche a Milano – forma una rete di contatti, di consigli,di informazioni, di assistenza e di accompagnamento al servizio dell’investitore straniero.

Il Centre de Promotion de l’Exportation - CEPEX - è l’organismo pubblico che operasotto la tutela del Ministero del Commercio e dell’Artigianato, con l’obiettivo di favorirel’espansione e lo sviluppo delle esportazioni del settore privato, accrescendo la visibilitàinternazionale e l’attrattività della Tunisia.

L’APIA - Agence de Promotion des Investissements Agricoles – è un’impresa pubblicala cui missione è la promozione degli investimenti privati per i progetti nei settoridell’agricoltura e della pesca, delle attività di prima trasformazione e dei servizi connessi.L’APIA è presente in ogni governatorato della Tunisia ed espleta funzioni di consulenzasu opportunità di investimento e vantaggi finanziari, organizzazione di eventi,manifestazioni e corsi di formazione e stabilisce partenariati tra operatori tunisini estranieri.

Altri centri regionali di sostegno alla nascita di progetti d’investimento sono: ilCommissariat Général au Développement Régional - CGDR - con sede a Tunisi, l’Officede Développement du Nord Ouest - ODNO - con sede a Siliana, l’Office deDéveloppement du Centre Ouest - ODCO - con sede a Kasserine e l’Office deDéveloppement du Sud - ODS - con sede a Medenine. Sono istituzioni pubbliche acarattere industriale e commerciale, dipendenti dal Ministero dello Sviluppo e dellaCooperazione internazionale, il cui ruolo consiste nel favorire lo sviluppodell’investimento privato in tutti i settori economici nel quadro dei programmi e deipiani di sviluppo.

L’Agence Foncière Industrielle - AFI – è un organismo a carattere industriale ecommerciale che opera sotto tutela del Ministero per l’Industria, l’Energia e le PMI. Leattività principali dell’AFI sono di effettuare studi relativi all’ubicazione ed

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all’organizzazione delle infrastrutture nelle zone industriali e di effettuare inoltre tutti ilavori per la costruzione e le opere di complemento di stabilimenti destinati adimprenditori tunisini e stranieri di PMI.

L’ATFP - Agence tunisienne de la Formation Professionnelle -, il CNFCPP - CentreNational de la Formation Continue et de la Promotion Professionel - e l’ANETI - AgenceNational pour l’Emploi et le Travail Independent - sono tre organismi dipendentirispettivamente dal Ministero dell’Educazione e Formazione i primi due e dal Ministerodell’Impiego e dell’Inserimento Professionale dei Giovani il terzo. Questi gestiscono laformazione e la qualificazione professionale attraverso centri disseminati sul territorionazionale, soddisfacendo così le esigenze del mercato del lavoro, specializzando lerisorse umane nelle varie discipline a profitto delle PMI locali.

A livello regionale, esiste in ogni governatorato una Unità regionale del centro nazionaledi formazione continua e di formazione professionale, mentre a livello decentratoesistono i “bureaux de l’emploi”, che svolgono la funzione di uffici di collocamento e diorientamento per la manodopera, oltre a promuovere e coordinare le azioni a sostegnodell’impiego all’interno delle singole imprese.

È importante sottolineare la presenza dei Centri tecnici, nati sotto l’egida del Ministerodell’industria, dell’energia e delle piccole e medie imprese per sostenere con le propriecompetenze le imprese tunisine di ogni settore merceologico nella loro modernizzazionee nell’accesso a nuovi mercati, per mezzo di assistenza tecnica, consulenza eformazione del personale su tutto il territorio nazionale. Più precisamente: il CETIBA sioccupa dell’industria del legno e del mobile, il CETIME riguarda le industrie meccanicheed elettriche, il CETTEX assiste le aziende del tessile ed abbigliamento, il CNCC è ilcentro nazionale del settore del cuoio e delle calzature, il CTC è il centro tecnico per lachimica, il CTIAA concerne il settore agro-alimentare, il GICA quello delle conservealimentari, il CTMCCV è il centro per le imprese del settore dei materiali da costruzione,della ceramica e del vetro e il PACKTEC si occupa delle imprese del settoredell’imballaggio e del confezionamento.

Sempre sotto la tutela del Ministero dell’industria, dell’energia e delle piccole e medieimprese operano le strutture pubbliche a carattere non amministrativo di appoggio alleattività delle PMI: l’Agence Nationale pour la Maîtrise de l’Energie - ANME - che redigestudi per la razionalizzazione dell’energia e promuove le energie rinnovabili, l’INNORPI- Institut National de la Normalisation et de la Propriété Industrielle - che si occupadella proprietà industriale e della concessione dei brevetti e il Bureau de Mise à Niveau.

L’UTICA - Union Tunisienne de l’Industrie, du Commerce et de l’Artisanat – èl’organizzazione patronale che rappresenta gli imprenditori locali operanti nei settoridell’industria, del commercio, dei servizi e dell’artigianato, facendosi portavoce delleloro istanze, nella difesa di tutte le attività produttive presso la pubblica amministrazionee, comunque, presso tutti gli organismi e le istituzioni le cui attività hanno un’influenza

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diretta o indiretta sull’impresa e l’ambiente di riferimento. È presente in ognigovernatorato con le Unioni regionali e settorialmente con le federazioni professionalied offre servizi specializzati, in campo fiscale ed economico e di relazioni nazionali edinternazionali.

Ulteriori istituzioni di appoggio alle attività delle PMI sono le Camere di commercio,distinguibili in due categorie.A livello nazionale - su base regionale e dislocate nelle zone di maggiore concentrazioneindustriale - esistono otto Camere di Commercio che contribuiscono a promuovere, alivello commerciale, le attività delle imprese nelle circoscrizioni di competenza, creandoper gli imprenditori tunisini occasioni d’incontro e partecipazioni a fiere, elaborandostudi settoriali, accordi di cooperazione con organismi internazionali e promuovendole esportazioni.La seconda categoria comprende otto Camere di Commercio miste, tutte con sede aTunisi, per la promozione degli scambi con numerosi paesi stranieri, quali Francia,Italia, Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo e Canada.

L’AMBIENTE DEGLI INVESTIMENTI: IL CODICE D’INCITAMENTO AGLIINVESTIMENTI (Legge 120/93)

Il Codice di incitamento agli investimenti, promulgato con legge n°120 del 1993,consacra la libertà di investire e rinforza l’apertura dell’economia tunisina verso l’esterno.Con questa legge si è proceduto a dare carattere unitario e sistematico alla legislazioneriguardante gli investimenti in tutti i settori ad eccezione del minerario, dell’ energetico,del finanziario e del commercio interno.Esso fissa il quadro giuridico per la realizzazione degli investimenti e dei relativi incentiviper tutte le attività promosse in Tunisia da imprenditori tunisini o stranieri, residenti onon residenti, con o senza la partecipazione di partner stranieri.

L’investimento è liberamente realizzabile, sulla base di una semplice dichiarazioneall’autorità competente, nei seguenti settori: industrie manifatturiere, agricoltura,agroindustria, servizi per l’industria e servizi orientati all’export, lavori pubblici. È invecerichiesta, sia ai tunisini che agli stranieri, un’autorizzazione per gli investimenti in settoriquali: turismo, trasporti e comunicazione, sanità, promozione immobiliare, industrie,attività culturali, formazione professionale, educazione e insegnamento e protezionedell’ambiente.

La legge prevede vantaggi comuni e specifici.Per ogni progetto d’investimento dichiarato, sono concessi automaticamente beneficidi tipo fiscale e finanziario:• deduzione - fino ad un massimo del 35% - dell’imposta sui redditi investiti o degliutili reinvestiti in un’impresa (nuova o che aumenti il capitale);• esenzione dalle imposte doganali e dalla TVA (IVA) per le attrezzature produttiveimportate e che non sono reperibili in Tunisia;

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• sospensione dal pagamento della TVA per i beni strumentali fabbricati localmenteprima dell’avvio dell’attività.

Importanti vantaggi specifici sono concessi a quelle società che scelgono di operare inregime di off-shore; sono tali le aziende la cui produzione sia totalmente destinataall’esportazione, che effettuano prestazioni di servizi all’estero o in Tunisia destinatiall’estero, che abbiano rapporti di collaborazione esclusivamente con altre società obanche totalmente esportatrici.

Tali aziende godono:• dell’esenzione totale dal pagamento delle imposte sugli utili derivati da venditeall’estero per i primi dieci anni e nel limite del 50% per i successivi dieci;• dell’esonero totale delle imposte sui redditi e sugli utili reinvestiti;• della franchigia totale per i beni strumentali inclusi materiali di trasporto delle merci,materie prime, prodotti semi-lavorati e servizi necessari all’attività;• della possibilità di vendere sul mercato locale il 30% della loro produzione industrialeo agricola.

Gli stabilimenti delle società off-shore sono sotto la sorveglianza dell’amministrazionedoganale, dal momento che esse usufruiscono dei benefici dell’ammissione temporaneain sospensione da diritti e tasse per i prodotti semilavorati o finiti necessari allaproduzione del bene finale.

Nel caso in cui il progetto d’investimento promuova lo sviluppo regionale o agricolo, iltrasferimento di tecnologia, o un alto tasso di investimenti nel settore della ricerca edello sviluppo e comporti una notevole attenzione per la salvaguardia dell’ambiente eper il risparmio energetico, lo Stato concede ulteriori vantaggi.

Gli investimenti realizzati in attività industriali, di servizi e artigianali, che impieghinopiù di dieci persone, beneficiano dei premi di investimento, il cui tasso è fissato comesegue:• per il primo gruppo di zone d’incoraggiamento allo sviluppo regionale: l’8% del costodell’investimento, salvo che l’ammontare del premio non superi i 320.000 dinari;• per il secondo gruppo di zone d’incoraggiamento allo sviluppo regionale: il 15% delcosto dell’investimento, salvo che il montante del premio non superi 600.000 dinari;• per il gruppo di zone d’incoraggiamento allo sviluppo regionale prioritario: il 25%del costo dell’investimento, salvo che il montante del premio non superi 1 milione didinari.

Vantaggi specifici sono concessi per investimenti nel settore turistico, con un premiodell’8% per progetti alberghieri, di animazione e di turismo termale e del 25% perprogetti di riconversione delle zone minerarie. I governatorati che godono di questibenefici sono: Beja, Biserta, El Kef, Gabès, Gafsa, Jendouba, Kasserine, Kebili, Sfax,Tataouine, Tozeur e Zaghouan.

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Nel settore dell’agricoltura, gli stranieri possono investire liberamente tramite l’affittodi terreni agricoli, ma in nessun caso è concesso l’acquisto o l’appropriazione di terrenida parte di cittadini stranieri.

La partecipazione degli stranieri, residenti o non, nelle attività di servizi nel caso in cuinon siano in regime di off-shore, è sottoposta all’approvazione della CommissioneSuperiore degli Investimenti qualora tale partecipazione superi il 50% del capitalesociale.

Gli investimenti realizzati nell’agricoltura beneficiano dei seguenti vantaggi specifici:• esonero totale delle imposte sui redditi e sugli utili reinvestiti;• esonero totale delle imposte durante i primi dieci anni di attività;• esenzione dalla TVA (IVA) per le attrezzature importate non reperibili in Tunisia;• possibilità di partecipazione statale alle spese di infrastrutture nelle zone destinateall’acquacoltura ed alle colture utilizzanti la geotermia; premio del 7% del valoredell’investimento per i progetti di prima trasformazione;• un premio addizionale dell’8% del valore dell’investimento può essere accordatoper quegli investimenti agricoli realizzati in quelle regioni dal clima difficile: Gabès,Gafsa, Mednine, Kebili, Tataouine e Tozeur. Questo premio può raggiungere il 25%nelle zone di riconversione mineraria di Gafsa;• un premio addizionale del 25% del valore dell’investimento può essere accordatoper i progetti di pesca nei porti del litorale nord da Biserta a Tabarka.

Gli investimenti realizzati nell’ambito della protezione ambientale e del trattamentodelle discariche beneficiano dei seguenti vantaggi specifici:• sgravio del 50% delle ritenute dei redditi e degli utili reinvestiti;• imposte al tasso ridotto del 10% sui redditi e sugli utili;• premio del 20% del valore degli investimenti;• esonero della TVA (IVA) sulle attrezzature specifiche.

Gli investimenti realizzati nell’ambito della promozione delle tecnologie e di ricerca esviluppo beneficiano dei seguenti vantaggi specifici:• premio sino al 20% del valore del costo del progetto e concessione di terreni aprezzo simbolico sono accordati ai progetti relativi alla realizzazione di vivai di impresee di cyber-parcs (tali vantaggi sono soggetti a condizioni di messa in funzione ed alimiti temporali);• contributi statali totali e parziali come incentivo alle assunzioni.

Gli investimenti realizzati nell’ambito dell’educazione, formazione, produzione culturale,salute e trasporto beneficiano dei seguenti vantaggi specifici:• deduzione dall’imposta sulla società degli utili reinvestiti;• imposizione al tasso ridotto del 10% dei redditi e degli utili;• sospensione del pagamento della TVA per beni strumentali importati e non prodottilocalmente.

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Infine, diversi incentivi sono accordati per decreto, secondo parere della CommissioneSuperiore dell’investimento, quando gli investimenti rivestono un’importanza o un interesseparticolare per l’economia nazionale o per le zone frontaliere, o per gli investimenti neisettori dell’educazione, dell’insegnamento superiore e della formazione professionale.5

LA CONGIUNTURA ECONOMICA E LA PRESENZA ITALIANA

L’ambiente mondiale instabile e difficile degli ultimi anni ha rallentato il ritmo diespansione economica dei paesi sviluppati, mentre i paesi emergenti e quelli in via disviluppo, come la Cina, l’India e la Russia, continuano a conoscere, in generale, unacrescita, seppur moderata.

A dispetto della difficile congiuntura internazionale l’economia tunisina ha realizzatoun buon tasso di crescita nel corso del 2008, pari al 5,1% in termini reali, anche se incalo rispetto al 6,3% del 2007.

La buona tenuta dell’economia nazionale, nonostante il calo delle produzioni di petrolioe di cereali e le tensioni sui prezzi durante il primo semestre 2008, è dovuta agli effettipositivi delle riforme strutturali che hanno agevolato la competitività e lo sviluppo deisettori ad alto valore aggiunto. Inoltre, la diversificazione del tessuto economico,l’aumento della produzione nelle industrie manifatturiere, il progresso dei servizi, inparticolare il turismo e le comunicazioni, ed il consolidamento degli scambi commercialicon l’estero hanno contribuito a limitare l’impatto della crisi economica e finanziariamondiale.

Per quanto riguarda l’interscambio commerciale, il trend di crescita nel triennio 2006-2008 è stato positivo sia per le esportazioni, che hanno registrato una variazione mediapari al 19,8 %, che per le importazioni, con una media triennale pari al 20,5% ,confermando così la vocazione di continua apertura della Tunisia.

I principali partner rimangono la Francia e l’Italia, pertanto l’UE resta il primo mercatodella Tunisia, con il 75-80% degli scambi commerciali import - export.

Tuttavia, il fattore che maggiormente ha contribuito al consolidamento dei rapportieconomici e commerciali tra il nostro paese e la Tunisia è stato il forte aumento delnumero di imprese italiane o a partecipazione italiana che si sono stabilite in loco,attratte dal favorevole ambiente per gli investimenti esteri, creatosi a partire dal 1993con la promulgazione del codice d’incitamento agli investimenti (Legge n° 120/93).

L’Italia, secondo partner commerciale della Tunisia, esporta principalmente prodottitessili e pelli, macchinari industriali, minerali, fosfati e derivati, importando dal paesenordafricano articoli d’abbigliamento e pelletteria, prodotti agro-alimentari, petrolio ederivati.5 API

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La maggior parte degli investitori italiani agisce in regime di off-shore. Il numero delleimprese italiane presenti in Tunisia è circa 680.I settori maggiormente rappresentati sono: tessile-abbigliamento, servizi, cuoio ecalzature, agricoltura e pesca ed elettromeccanica.Dal punto di vista della localizzazione, le prime aziende italiane ad installarsi in Tunisiasi sono dislocate intorno alla capitale e lungo l’asse costiero; ciò si spiega con lapresenza delle più antiche zone industriali e di altri fattori, quali la vicinanza al cuoreeconomico ed amministrativo del paese, la buona dotazione infrastrutturale e l’elevatadisponibilità di manodopera. Avendo presente una mappa della Tunisia, si può infattinotare come – via via che ci si allontana da Tunisi – la presenza italiana diminuisca,fino a divenire episodica o inesistente nelle regioni più interne e meridionali del paese.

Se i primi investitori italiani nell’insediarsi hanno seguito quelle che erano le tradizionie le principali produzioni locali, con il tempo si è potuto notare che molto spesso lapresenza di connazionali costituiva un elemento preferenziale per la realizzazione diinvestimenti sia del medesimo tipo sia complementari a quelli già esistenti. Oggigiorno,le nuove tendenze demografiche, la forte pressione del mercato finanziario e l’effettocrescente della globalizzazione premono verso una trasformazione del sistemaproduttivo.

Gli investimenti italiani sono diretti, in varia misura, verso tutti i settori. Il settoremerceologico con maggiore presenza è quello del tessile ed abbigliamento, doveoperano circa 260 imprese, tra cui noti gruppi industriali come Miroglio-GVB, Marzotto,Cucirini e Benetton, che a giugno 2008 ha ricevuto il premio “miglior investitore per il2008”.

È rappresentato anche il settore dei materiali da costruzione con Colacem, Safas e leFonderie Fratelli Gervasoni. Grandi imprese italiane sono presenti anche nei settoridell’energia (Eni, Agip, Snam progetti, Terna, Ansaldo Energia), del trasporto (FiatAuto, Fiat Iveco, Fiat Avio, Piaggio), della metallurgia (Ilva Maghreb) e dei grandi lavorie delle opere di costruzione (Todini, Ansaldo, Carta Isnardo). Nell’ambito dei servizi,l’Alitalia e le società di trasporti marittimi ed intermodali - Messina, Tarros, Grimaldi,Bongiorno, Sirio, Germanetti, Martinelli, Faggioli e Stc-Società trasporti combinati -assicurano collegamenti da e per l’Italia.

A supporto delle imprese italiane, sono presenti con propri uffici di rappresentanza ilGruppo Montepaschi di Siena, il Gruppo Unicredit, la Banca Intesa San Paolo, la Bnldel Gruppo Bnp Paribas e la Banca Agrileasing del Gruppo Iccrea (Credito Cooperativo).La Simest, società italiana per le imprese all’estero, è molto attiva in Tunisia.

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TUNISIA DEL NORD-EST

TUNISIBEN AROUSNABEULZAGHOUANMANOUBABISERTAARIANA

La posizione geografica dei sette governatorati del nord-est, sulla riva sud delMediterraneo, e l’importante ruolo politico ed economico della capitale che ne fa parteconferiscono a questa regione un peso preponderante nello sviluppo della Tunisia.

La regione conta complessivamente 3,795 milioni di abitanti, ovvero il 36,9% dellapopolazione nazionale.

I settori agricolo, industriale e turistico contribuiscono in egual misura allo sviluppoeconomico della zona. Il tessuto economico diversificato e denso e le infrastrutturemoderne di cui la regione dispone assicurano l’apertura agli investimenti stranieri.

Le caratteristiche dei governatorati che compongono la regione sono alquanto diverse,fatto salvo il comune denominatore della vicinanza alla città di Tunisi, posta a circaun’ora di strada dai capoluoghi.

La città di Tunisi, il suo governatorato e quelli di Ariana, Manouba e Ben Arous, dannovita ad una grande concentrazione urbana, nota come “Grand-Tunis”. L’espansionedella capitale ha infatti provocato, in un lasso relativamente breve di tempo, unarepentina crescita demografica di questi centri che fino a qualche decennio fa eranodei borghi agricoli, ma che oggi si sono fusi con Tunisi senza soluzione di continuità,dando vita ad un’unica agglomerazione urbana.

Nella regione del nord-est è presente la maggiore concentrazione industriale del paese,agevolata dalla favorevole posizione logistica, dall’abbondante manodopera accorsadalle campagne e dall’esistenza di un vasto mercato locale. Nelle 53 zone industrialidella regione si concentra il 50% del totale nazionale delle imprese, di cui il 48%esportatrici. L’industria calzaturiera occupa un posto di primo rango, rappresentando il40% del totale del paese. Inoltre, meritano d’essere menzionate le industrie del marmo,elettrica ed elettronica.

La regione del nord-est è quella dove vi è la maggior concentrazione di società italiane,che ammontano a 422. Il settore più rappresentato è quello del tessile edell’abbigliamento, seguito da quello calzaturiero, ed il governatorato in cui la presenza

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italiana raggiunge il più elevato grado di densità è Nabeul (più del 30% delle impresetotali), seguito da Ben Arous (circa 16%), Biserta e Manouba (circa 12%).

L’investimento in quest’area beneficia senz’altro della vicinanza di tutte le sedi principalidegli uffici amministrativi e delle già citate infrastrutture. Tuttavia l’investitore deve farfronte a costi di locazione degli stabilimenti produttivi molto più elevati rispetto al restodel paese. Di questi governatorati solo Biserta e Zaghouan non sono esclusi daiprogrammi di incentivazione alle imprese nel quadro della strategia di sviluppo regionale,in quanto gli altri sono considerati, a ragione, tra le zone più avanzate della Tunisia.

Il settore dei servizi è ben sviluppato e legato in particolare al commercio, all’informaticaed al trasporto, impegnando il 56% della popolazione occupata.

L’antica vocazione agricola è rimasta viva nelle aree più distanti dai centri abitati, graziealla fertilità dei terreni ed alla grande disponibilità di risorse idriche.

La regione del nord-est è la prima destinazione turistica della Tunisia con il 34% dellacapacità di accoglienza nazionale. Arricchita da un patrimonio archeologico diversificato(fenicio, romano ed islamico), dalla bellezza delle coste mediterranee, dalle zone naturalied ecologiche, quali il lago d’Ichkel a Biserta, e dalle stazioni termali di Korbous eZaghouan, la regione è un importante polo per il turismo di svago, culturale e d’affari.Tra le mete principali vi sono Biserta, Hammamet, Nabeul, Kelibia, Slimene, Tunisinord ed il centro della capitale.

Per quanto riguarda il sistema infrastrutturale, la regione vanta un aeroportointernazionale, 4 porti commerciali importanti e 12 porti di pesca, numerosi ospedali,poli universitari prestigiosi, cliniche private, ampi complessi sportivi, come la cittàolimpica di Radès nel governatorato di Ben Arous, e svariati spazi culturali e di svago.

Tutto il nord-est della Tunisia sarà luogo di imponenti cantieri urbanistici, cheapporteranno significative trasformazioni. Il governo tunisino, con la partecipazioneeconomica di diversi partner internazionali, prevede la concretizzazione di grandi efuturistici progetti immobiliari integrati che verranno realizzati nella regione nei prossimianni.

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GOVERNATORATO DI TUNISI

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GOVERNATORATO DI TUNISI

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Tunisi ha una superficie di 356 km2 ed è situato nel nord-est dellaTunisia, circondato a nord dal governatorato di Ariana, ad est dal Mare Mediterraneo,a sud dal governatorato di Ben Arous e ad ovest da quello di Manouba.

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 21 delegazioni (Hrai-ria, Sidi Hassine, Kabbaria, La Marsa, Bardo, Omrane Superieure, El Kram, El-Men-zah, Omrane, Ezzouhour, Cité El-Khadra, Bab El-Bahr, Sejoumi, Ouardia, Bab Souika,La Goulette, Sidi Bechir, Jebel Jelloud, Tunis-Medina, Cité Tahrir, Carthage)6 . La mu-nicipalità di Tunisi conta 648.911 abitanti.

Altre municipalità di rilevante importanza abitativa sono Sidi Hessine (83.033 abitanti),La Marsa (83.358), Le Bardo (68.976), El Kram (59.782).Il territorio del governatorato di Tunisi è quasi interamente urbanizzato. Esso consistein una striscia di circa 30 chilometri di lunghezza che si estende da ovest ad est, fino alGolfo di Tunisi. La zona costiera è interamente occupata dalle municipalità di La Gou-lette, Carthage e La Marsa.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

Il governatorato di Tunisi costituisce il punto di partenza per tutte le strade che sidirigono verso il resto del paese.Dalla capitale partono gran parte delle grandi vie di comunicazione (le cosiddette GP)verso Biserta (la GP8), in direzione dell’Algeria (la GP7, via Mateur-Nefza-Tabarka, laGP6 da Mejez via El-Bab-Beja-Jendouba-Ghardimaou e la GP5, via Mejez el-Bab-Teboursouk-Le Kef), verso il centro-ovest (la GP4, da El Fahs via Siliana-Makhtar-Kalaa Khasba), il sud-ovest (la GP3 via Kairouan-Gafsa-Tozeur) e verso la Libia (laGP 1 – via Hammamet-Sousse-Sfax- Gabes-Medenine).

Inoltre, Tunisi è il centro su cui convergono le grandi autostrade del paese: oltre allaTunisi-Sousse-Sfax ed all’autostrada Tunisi-Biserta è stato completato il primo lottodell’autostrada verso l’Algeria, sulla tratta Tunisi-Oued Zarga (Beja). Di recente realiz-zazione il ponte Rades-La Goulette, che permette di decongestionare il traffico tra lacapitale e le zone periferiche.

6 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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La stazione di Tunisi è il terminal dell’intero sistema ferroviario che collega il nord delpaese con alcune città dell’ovest e del sud (Gabes). La città di Tunisi viene inoltrepercorsa da cinque linee della metropolitana (il cosiddetto Métro Léger) che collega ilcentro con i quartieri periferici e con le città di Ben Arous e Ariana.

La rete della capitale verrà potenziata, seguendo una politica di sviluppo del trasportocollettivo, in particolar modo ferroviario, dati i molteplici vantaggi che questo permettein termini di fluidità del traffico ed economia energetica. In questo quadro si iscrive ilprogetto per una rete ferroviaria veloce (réseau ferroviaire rapide – RFR) nella Grand-Tunis.7

L’aeroporto di Tunis-Carthage si trova per metà all’interno del governatorato, essendoposizionato tra il quartiere di La Soukra (Ariana) e il lago di Tunisi. È il più grande dellaTunisia con una capacità annuale di 4,5 milioni di passeggeri.

Lo scalo portuale di Rades, il più grande della Tunisia per il traffico delle merci, si trovaa qualche chilometro dalla capitale, nel governatorato di Ben Arous. Il sistema portua-rio è completato dal porto di Tunisi, sulla sponda occidentale dell’omonimo lago (solomerci), dallo scalo passeggeri di La Goulette (collegamenti con Cagliari, Civitavec-chia, Genova, La Spezia, Salerno e Trapani in Italia e con Marsiglia e Sete in Francia)e dal porto turistico di Sidi Bou Said. Un nuovo porto turistico è in costruzione a Gam-marth (Tunisi Nord).

La regione ospita anche delle infrastrutture collettive importanti: università, ospedaliuniversitari, complessi sportivi, culturali e di svago. Tali infrastrutture di base sviluppa-te hanno contribuito alla sua apertura ed alla sua integrazione nell’economiamondiale.

Nel prossimo decennio la zona del lago di Tunisi cambierà fisionomia con la realizza-zione di molteplici progetti immobiliari integrati: la “Porta del Mediterraneo” sarà unacittà nella città con complessi residenziali di lusso, grattacieli, centri commerciali, turi-stici e culturali; “Tunis Sport City” includerà campi da golf e strutture sportive di dimen-sioni tali da accogliere eventi prestigiosi ed internazionali; la “Città della Cultura” apriràal pubblico nei prossimi anni con i suoi complessi teatrali e musicali, oltre a musei egallerie d’arte; infine a Raoued sorgeranno un porto finanziario ed infrastrutture capa-ci di ospitare una marina, uno stadio, una scuola internazionale ed anche centri com-merciali, professionali e bancari.

Esistono 4 zone industriali di antico insediamento: Charguia I, Jebel Jelloud, Ibn Khal-doun, La Goulette, per una superficie totale di 373 ettari. È in programma, inoltre, larealizzazione delle zone industriali di Sejoumi e Ain Zaghouan-La Marsa, per una su-perficie globale di 58,8 ettari.

7 Rapporto annuale 2007 Banca Centrale Tunisia

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Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

Le risorse umane della regione rappresentano il 10% della popolazione totale dellaTunisia. Il governatorato si distingue per i suoi elevati tassi di urbanizzazione (100%),scolarizzazione (97,8%) e risorse umane qualificate ed esperte, attive soprattutto neisettori dei servizi (73,1%) e manifatturiero (17,2%).

Il governatorato ospita una larga rete di istituzioni scolastiche, universitarie e profes-sionali: 38 istituzioni di educazione superiore provvedono alla formazione di 95.971studenti nei campi del commercio, tecnica, tecnologia e ingegneria.

Per quanto concerne la formazione professionale, esistono 19 centri di formazionedipendenti dal Ministero della Formazione Professionale e dell’Impiego di rilevanzanazionale. Tali centri, che formano circa 10.700 allievi ogni anno, permettono di ali-mentare il mercato del lavoro locale di competenze qualificate e mano d’opera specia-lizzata nelle discipline maggiormente richieste dalle industrie della zona.8

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Il governatorato di Tunisi è una regione a vocazione commerciale. La capitale, in con-seguenza del suo status, è divenuta il centro di tutte le grandi attività di servizi. Inoltre,ogni grande impresa tende a stabilire a Tunisi la propria sede amministrativa, anchese gli impianti produttivi sono posizionati in altre regioni del paese. Infine, grazie allapresenza della Medina di Tunisi, del Museo del Bardo e dei villaggi costieri (in partico-lare Carthage, Sidi Bou Said, Gammarth e La Marsa), il governatorato ha sviluppatouna forte vocazione turistica. Notevoli e continui progressi riguardano non solo il turi-smo ricreazionale e culturale, ma anche quelli congressuale, medico e di affari, neiquali la regione sta diventando sempre più specializzata.

Agricoltura e pescaIl governatorato dispone di una superficie di terreni agricoli coltivabili di 6.700 ettari ecirca 2.000 ettari di foreste. I terreni irrigui, che beneficiano di un regime pluviale dicirca 470 mm di precipitazioni annue9 , sono coltivati a frutta, ortaggi e cereali.

È in fase di realizzazione un progetto finanziato dalla Cooperazione italiana allo svilup-po di iniziative a supporto della produzione ortofrutticola del governatorato.

8 FIPA9 FIPA

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La pesca si svolge nei porti della Goulette, La Marsa, Sidi Bou Said e Salambo, conuna produzione annua di circa 3.000 tonnellate.

IndustriaIl governatorato di Tunisi conta 412 imprese industriali, con circa 41.000 addetti. 151sono le imprese totalmente esportatrici e 261 le imprese a partecipazione stranieraattive nei settori dell’industria, dei servizi e del turismo. Le attività più diffuse rientranonel settore del tessile-abbigliamento, dell’agro-alimentare e della chimica.

Il settore dei servizi è fortemente incoraggiato e sviluppato nella regione, con lo stabi-lirsi di molti uffici di consulenza nei settori economico, tecnico e di studi di mercato. 10

10 FIPA

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

Settore di attività

Tessile e confezioniAgro-alimentareIndustrie diverseChimicaLegno, sughero e mobilioElettricità, elettronica ed elettrodomesticiMeccanica e metallurgicaMateriali costruzione, ceramica e vetroCuoio e calzature

TOTALE

N° di imprese

119 60584435

34 24 2315

412

10.7779.3672.4147.690

2.3405.627

9771.157

606

40.955

N° di addetti

PRESENZA ITALIANA

La presenza italiana nel governatorato di Tunisi è rilevante per il numero di impresepresenti e la varietà dei settori in cui queste operano.Nella regione vi sono 35 aziende a capitale italiano di cui 4 hanno capitale misto: lamaggior parte di loro opera nei settori del tessile e della confezione, dell’elettromecca-nica, elettronica e cablaggi e l’80% di queste è totalmente esportatrice.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

Il governatorato di Tunisi ha un’estensione molto limitata, il suo territorio è ormai inte-ramente urbanizzato e le quattro zone industriali presenti sono sature, pertanto nuoviinsediamenti industriali si renderanno possibili con la realizzazione delle due nuovearee industriali di Sejoumi e Ain Zaghouan-La Marsa.

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Gli altri governatorati della Grand-Tunis ospitano la più forte concentrazione di indu-strie della Tunisia e riforniscono la capitale di tutte le derrate agricole, per cui si rendeopportuno l’impianto di industrie di prodotti di imballaggio e di conserve alimentari. 11

Le industrie manufatturiere della confezione e dei componenti di alta tecnologia, qualimeccanica, informatica, elettronica e telecomunicazioni, che domandano risorse umanealtamente qualificate, trovano abbondante offerta data la quantità di centri di formazio-ne presenti nel governatorato.

É in continua crescita il ruolo del governatorato di Tunisi come centro commerciale edamministrativo del paese, per cui la regione ospita un numero sempre maggiore disocietà di servizi ed uffici di rappresentanza di aziende straniere che stabiliscono nelcapoluogo la propria sede legale. Le attività di alto profilo rappresentano, quindi, otti-me opportunità di investimento, in particolare nell’ambito delle agenzie di studi e con-sulenze specializzate nella tecnologia avanzata, nell’informatica e nelle telecomunica-zioni.

L’alto grado di urbanizzazione ed industrializzazione del governatorato non si accom-pagna ad un adeguato livello di attività di salvaguardia e valorizzazione ambientale.Ogni iniziativa orientata in tal senso sarebbe favorevolmente accolta dalle autoritàlocali e costituirebbe un investimento di successo.

Progetti innovativi nell’ambito della tutela del territorio combinati allo sviluppo del turi-smo d’affari e di svago aprono nuovi orizzonti ad imprese operanti nel settore dell’edi-lizia eco-compatibile e bio-ecologica.

Tutte le delegazioni del governatorato di Tunisi sono escluse dai beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti”

11 FIPA

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GOVERNATORATO DI BEN AROUS

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GOVERNATORATO DI BEN AROUS

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Ben Arous è situato nel nord-est della Tunisia, confina a nord con ilgovernatorato di Tunisi, ad est con il mare Mediterraneo e il governatorato di Nabeul,a sud con il governatorato di Zaghouan e a nord-ovest con quello di Manouba.

Esso si estende su una superficie di 790 km² ed ha una popolazione di 548.510 abi-tanti, essenzialmente (90%) urbana.

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 12 delegazioni (Mou-rouj, Fouchana, Mornag, Mohamadia, Rades, Nouvelle Medina, Hammam Lif, Ez-zahra, Boumhel el-Bassatine, Ben Arous, Hammam Chatt e Megrine).12 Il capoluogo –Ben Arous – conta 75.898 abitanti ed è situato nel limite meridionale del grande agglo-merato urbano di Tunisi, che comprende anche Megrine e Rades.

Altre municipalità di rilevante importanza sono El-Mourouj (102.444 abitanti), Foucha-na-Mohammadia (82.350 abitanti), Rades (47.013 abitanti) e Hammam Lif (38.425abitanti). Tutti gli altri centri del governatorato superano i 20.000 abitanti.

Il territorio del governatorato di Ben Arous consiste in una serie di distese collinoseche dal mare si alzano gradualmente fino a culminare nei rilievi montagnosi dellaregione di Zaghouan.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

Il governatorato di Ben Arous costituisce un punto di passaggio per tutte le strade cheda Tunisi si dirigono verso il sud, lungo direttrici costiere e interne.

La GP1 verso Sousse-Sfax-confine libico passa per Megrine, Ben Arous, Ezzahra,Hammam Lif e Hammam Chatt per poi proseguire verso il Capo Bon. L’autostradaTunisi-Sousse-Sfax passa per Ben Arous.L’altra grande strada d’interesse nazionale è la GP3 che da Tunisi, via El-Fahs, giungea Kairouan per poi proseguire a sud verso il confine algerino oltre Tozeur.

Allo stesso modo, il governatorato viene attraversato sia dalla grande linea ferroviariaTunisi-Gabes, sia dalla linea Tunisi-El-Fahs/Dahmani/Kalaa Khasba. Inoltre, la città di

12 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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Ben Arous è servita dalla linea metropolitana (il cosiddetto Métro Léger) che la collegacon il centro di Tunisi.

L’aeroporto si trova praticamente a una decina di chilometri dalla città di Ben Arous. Ilgovernatorato è servito dallo scalo portuale di Radès, il più grande porto commercialedella Tunisia dove si svolge circa il 90% del traffico delle merci.13

Il governatorato di Ben Arous è un polo industriale, gode di infrastrutture di base mo-derne e diversificate: attualmente esistono 20 zone industriali, di cui 9 gestite dall’AFIper un totale di 2000 ettari.14

Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

Su una popolazione attiva di circa 200.000 unità, si calcola che le persone occupatesiano circa 161.500, di cui il 60% nei servizi ed il 25% circa nelle industrie manifat-turiere.15

Per quanto concerne la formazione professionale, esistono sette centri di formazione- dipendenti dal Ministero della formazione professionale e dell’impiego – di rilevanzanazionale, tra cui il centro per il cuoio e la calzatura, il centro per la formazione peroperatori nelle costruzioni e nei lavori pubblici, il centro per la tessitura e la confezionee quello per gli operatori del terziario. Tali centri di formazione professionale permetto-no di alimentare il mercato del lavoro locale di competenze qualificate e mano d’operaspecializzata (oltre 6.000 allievi) nelle discipline maggiormente richieste dalle industriedella zona.16 Presenti, inoltre, 19 centri di formazione privati.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Il tessuto economico della regione di Ben Arous è essenzialmente industriale; talecarattere industriale ha avuto uno spettacolare sviluppo negli ultimi decenni, ma ilgovernatorato possiede e conserva anche una forte vocazione agricola.17

13 FIPA14 API15 API e FIPA16 FIPA17 FIPA

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Agricoltura, allevamento e pescaLa regione dispone di una superficie di 36.000 ettari di terreni agricoli coltivabili, di16.000 ettari di foreste e di 11.700 ettari di superfici irrigue, che beneficiano delleabbondanti risorse idriche con 27 laghi collinari, 6 dighe, una falda18 di 17 ,8 milioni dimetri cubi e il fiume Medjerda.

I terreni non irrigui beneficiano, invece, di un regime pluviale favorevole, con precipita-zioni medie annue pari a circa 275-515 mm.19

I principali prodotti del governatorato sono l’uva da tavola (41.500 tn/an) e da vino, lepesche (32.000 tn/an), gli agrumi, le pere e le mele (28.150 tn).Anche l’allevamento e la produzione dei prodotti derivati è ben sviluppato, con rilevantiproduzioni annue di latte (14.200 tn), carni bianche (7.270 tn), uova (104 milioni dipezzi).

La regione si caratterizza, inoltre, per la sua elevata produzione di fiori (12 milioniesportati).20

Importante anche l’attività della pesca con le sue 139 tonnellate di pescato annue,nonché l’esportazione delle vongole (61 tn/an).21

IndustriaI dati disponibili per il governatorato di Ben Arous attestano l’esistenza di 585 impresecon un organico effettivo superiore alle 10 unità, che danno lavoro a piu’ di 56milaimpiegati. 218 sono le aziende industriali totalmente esportatrici. Le attività più diffuserientrano nel settore dell’elettricità ed elettronica, della meccanica, del tessile e dellaconfezione. Il tessuto industriale della regione è formato da piccole e medie imprese eda un discreto numero di grandi aziende.

18 FIPA19 API20 API21 API

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

Settore di attività

Tessile e confezioneMeccanica e metallurgiaChimica, plastica e gommaElettricità, elettronica ed elettrodomesticiAgro-alimentareIndustrie diverseMateriali costruzione, ceramica/vetroMobili, legno e sugheroCuoio e calzature

TOTALE

126107100747341262414

585

12.5766.2957.237

14.7047.2012.4373.1761.754

968

56.438

N° di imprese N° di addetti

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PRESENZA ITALIANA

Nella regione vi sono 69 aziende italiane o a partecipazione italiana (di cui 54 totalmenteesportatrici), la maggior parte delle quali operano nei settori del tessile, maglieria econfezione, del cuoio e calzature, dell’industra elettrica, elettronica ed in quella chimica.Tutto ciò pone l’Italia al secondo posto, dopo la Francia, tra gli investitori stranieri nelgovernatorato.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

La regione è a prevalente vocazione agricola e industriale.L’agricoltura riveste ancora un’importanza primaria nell’economia locale: una vastagamma di produzioni agricole vengono prodotte nei dintorni di Ben Arous, trovandocome mercato di sbocco immediato la città di Tunisi.

Esistono dei margini di sviluppo nel campo della produzione agricola, in particolareortocoltura e colture biologiche, delle derrate destinate al consumo fresco, e di quelleper le quali è prevista la trasformazione.Investimenti stranieri sono altresì possibili nel campo industriale manufatturiero,soprattutto nel settore della confezione d’alta gamma, pelletteria e calzature.

Tra gli altri settori particolarmente favoriti vi sono le telecomunicazioni, le tecnologiedell’informazione e i servizi legati all’informatica, nonché l’elettronica el’elettromeccanica. 22

Infine, l’ambiente è molto favorevole ad investimenti nell’industria farmaceutica, invirtù della collocazione logistica ed infrastrutturale e della presenza di aziendespecializzate.

22 FIPA

Tutte le delegazioni del governatorato di Ben Arous sono escluse dai beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti”

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GOVERNATORATO DI NABEUL

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POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Nabeul è situato sulla costa nord-orientale del Paese e coincide daun punto di vista geografico con la penisola del Capo Bon. Esso è delimitato a nord, aest ed a sud-est dal mare Mediterraneo, mentre a ovest confina con il governatorato diBen Arous, a sud-ovest con quello di Zaghouan e a sud con il governatorato di Sousse.Ha una superficie di 2.833 km² ed una popolazione di 728.500 abitanti.

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 16 delegazioni(Hammamet, Korba, Menzel Temime, Nabeul, Grombalia, Kelibia, Soliman, DarChaabane el-Fehri, Haouaria, Beni Khiar, Beni Khalled, Menzel Bouzelfa, Bou Argoub,El-Mida, Takelsa, Hammam Ghezaz).23

Il capoluogo - importante centro industriale, commerciale e turistico - conta circa57.991 abitanti ed è situato sulla costa a circa 70 km a sud-est di Tunisi e 96 km a norddi Sousse.

Numerose sono le municipalità di una certa rilevanza, tra le quali Hammamet (72.586abitanti), Kelibia (45.829), Dar Chaabane el-Fehri (38.784), Korba (35.930) e MenzelTemime (35.108).

Circondato su tre lati dal mare, il governatorato occupa una posizione geograficastrategica ed assume quasi un aspetto di isola con 300 km di costa che rappresentano1/5 del litorale tunisino; presenta, inoltre, alcune piccole pianure costiere ed una fertilefascia collinosa nella sua parte meridionale.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La rete stradale del governatorato di Nabeul è sviluppata: vi è una strada che coprel’intero circuito della costa del Capo Bon ed una serie di strade che collegano la costaoccidentale alla costa orientale della penisola.

Il governatorato viene percorso – nel suo margine meridionale - dall’autostrada Tunisi-Sousse-Sfax, affiancata sulla medesima direttrice dalla GP1 che collega Tunisi al confinelibico, passando per Grombalia e Hammamet.

GOVERNATORATO DI NABEUL

23 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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Le strade principali sono la MC26, la GP27 e la MC28. La prima si dirama dalla GP1presso Borj Cedria (Ben Arous) e – via Soliman – raggiunge Haouaria. La secondainvece si diparte dalla GP1 all’altezza dell’abitato di Turki (Grombalia) e, dopo avereraggiunto Nabeul, prosegue verso Haouaria, passando per Korba, Menzel Temime eKelibia. La MC28 parte da Nabeul, passa per Hammamet e prosegue verso Zaghouan.La linea ferroviaria lambisce a sud la penisola, seguendo quasi lo stesso percorsodella GP1 e collega Nabeul a Tunisi via Hammamet.

Sebbene Capo Bon sia una penisola, non sono presenti nella regione porti di importanzanazionale. Beni Khiar, Kélibia, El Haouaria e Sidi Daoud sono porti per le attività localidella pesca. Per il traffico commerciale i porti di Rades e di Sousse sono entrambi adun’ora di distanza.L’aeroporto internazionale di Tunisi – Cartagine è a 67 km da Nabeul, ovvero 1 ora distrada. L’aeroporto di Monastir-Skanes è a circa 110 km a sud.

Da segnalare il progetto (collaborazione tra le società Terna e Steg) in corso dielaborazione che realizzerà l’interconnessione elettrica tra Cap Bon e la Sicilia e chedal 2011 gestirà i transiti internazionali dell’elettricità su tale rete offrendo vantaggicommerciali ed economici alla Tunisia e all’Italia.

La regione è ricca di risorse idriche, con 7 dighe, 36 laghi collinari ed una nappafreatica di 260 milioni di metri cubi.Altre risorse della regione sono le cave di argilla, sabbia, calcare e ghiaia e la stazionedi acque minerali termali di Ain Oktor a Korbous.24

Sono presenti 10 zone industriali. Sei sono gestite dall’AFI: Grombalia, BouArgoub,Soliman, Tazarka, Menzel Horr e Kelibia mentre le altre quattro (Nabeul, Dar Chaabaneel-Fehri, Beni Khiar e Korba) sono di proprietà delle municipalità.Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

I tre settori economici più rappresentativi dell’economia tunisina – industria, agricolturae turismo - sono ben presenti e la ripartizione degli occupati rispecchia tale equilibrio.Gli ultimi dati indicano la presenza di una popolazione attiva all’interno del governatoratodi Nabeul di 266.500 unità, di cui circa 240.000 effettivamente occupate e ripartiteessenzialmente tra il settore dei servizi (40,7%), il settore delle industrie manufatturiere(26,6%) ed il settore agricolo e della pesca (21,6%).Il resto della popolazione occupata lavora nell’amministrazione, nell’educazione, nellasanità e soprattutto nel commercio.

24 FIPA

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Per quanto concerne la formazione professionale, esistono sedici centri, sia pubblici(dipendenti dal Ministero della Formazione Professionale e dell’Impiego), che privati,nei quali vengono formati tecnici in svariati settori industriali, tra i quali la meccanicanavale, la costruzione, le arti artigianali, il turismo e la pesca. Tali centri di formazioneprofessionale (capacità circa 8.000 allievi) permettono di alimentare il mercato dellavoro locale di competenze qualificate e mano d’opera specializzata nelle disciplinemaggiormente richieste dalle industrie della zona.Nabeul è sede di un’università e di istituti di specializzazione presso i quali sono impartitinumerosi insegnamenti tecnici, scientifici ed umanistici.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

La regione del Capo Bon è da sempre considerata come il giardino della Tunisia,grazie alla fertilità dei terreni ed alla quantità e qualità delle produzioni. A tale vocazioneagricola si è aggiunta la presenza di un tessuto industriale molto articolato –essenzialmente manifatturiero – e una importante crescita che ha fatto della regionedi Hammamet-Nabeul una delle aree turistiche di primaria importanza a livello nazionaleed internazionale, con una ricettività di 52.2 migliaia di posti letto, ossia il 22,7% dellacapacità nazionale.25

Agricoltura, allevamento e pescaLa regione dispone di una superficie di 246.400 ettari di terreni agricoli, dei quali 185.280sono coltivabili e circa 61.000 sono invece occupati da pascoli e foreste.Le superfici irrigue ammontano a circa 40.000 ettari, grazie alla presenza di un buonnumero di pozzi e di una fitta rete di condutture alimentate dalle acque del fiumeMedjerda.

Contrariamente al resto della Tunisia, non è l’olivo la coltura preponderante nella regione:la grande maggioranza dei terreni è coltivata ad agrumi. Essi beneficiano di un regimepluviale molto favorevole, potendo infatti godere di una media di precipitazioni annueche varia dai 390 ai 630 mm.26

Il governatorato di Nabeul è cosi’ al primo posto a livello nazionale per la produzione diarance, limoni, mandarini, pompelmi e fragole ed ai primi posti per la produzione diuva da tavola e da vinificazione, pomodori, patate e piante aromatiche.

25 FIPA26 API

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Ecco di seguito un quadro della media annua delle principali produzioni agricole del governatorato di Nabeul27

Prodotto

Cereali

Pomodori28

Ortaggi

Agrumi

Patate

Uva da tavola e da vino

Peperoncino29

Fragole

Spezie

Quantità

758.000 tn.

480.000 tn.

291.000 tn.

256.000 tn.

160.000 tn.

46.000 tn.

40.000 tn.

12.000 tn.

2.200 tn.

27 API28 Governatorati29 Governatorati30 API31 Governatorati32 FIPA

Anche l’allevamento e la produzione di prodotti derivati è ben sviluppato, come sievince dalla seguente tabella che riporta la media annua delle quantità.30

Quantità

150.000 capi

44.000 capi

30.000 capi

86.000 tn.

44.250 tn.

Prodotto

Ovini

Bovini

Caprini

Latte

Carni31

La pesca, attività primordiale nell’economia locale, conserva un ruolo fondamentalecon una produzione di 18.500 tn/an, che rappresenta il 16% del totale nazionale.32

IndustriaIl governatorato di Nabeul conta un numero di 706 imprese industriali, con circa 70.000addetti. Le attività più diffuse rientrano nel settore del tessile-abbigliamento e dell’agro-alimentare, con una buona presenza del comparto dei materiali da costruzione(soprattutto nella ceramica) e delle industrie meccaniche ed elettriche.

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Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Tessile e confezioni

Agro-alimentare

Legno, sughero e mobilio

Materiali costruzione, ceramica/vetro

Elettricità,elettronica ed elettrodomestici

Meccanica e metallurgica

Chimica

Industrie diverse

Cuoio e calzature

TOTALE

234

148

78

68

56

54

38

19

11

706

29.198

14.108

8.480

3.767

6.412

3.538

2.206

1.761

403

69.873

PRESENZA ITALIANA

Gli investitori italiani hanno conquistato la prima posizione tra le presenze straniereall’interno del governatorato: secondo gli ultimi dati, sono ben 136 le imprese italianeo a partecipazione italiana, quasi tutte totalmente esportatrici, presenti nella regione.Tra le produzioni del settore del tessile ed abbigliamento – di gran lunga il più importante– ritroviamo un gran numero di aziende che svolgono attività “tradizionali” di confezionee di maglieria, ed altre che esercitano attività di supporto come la stiratura e la piegatura,il lavaggio, il delavaggio, la tintoria e la produzione di passamanerie.Per ciò che concerne il settore del cuoio e delle calzature, si tratta in maggioranza difabbriche di tomaie, con alcune presenze nel campo degli abiti in pelle e delle calzaturesportive.I comparti meccanico ed elettrico presentano una notevole varietà di prodotti: oltre alleaziende produttrici di cablaggi e di fasci di cavi, esistono imprese che producono fornie bruciatori, interruttori, commutatori e piccolo materiale elettrico.Nel settore dell’agro-alimentare la presenza italiana è ancora scarsa: attualmente siregistra la produzione di svariati derivati del latte, di vino, e la trasformazione di prodottiittici. Come indotto al settore dell’agro-alimentare, esiste un’azienda che produceimballaggi leggeri.Tra le altre aziende che operano nei settori più disparati: oltre ad una societàfarmaceutica, esistono aziende produttrici di materie plastiche, di smalti per ceramichee di estrazione e trasformazione di pietre e di marmo per mosaici.

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VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

L’economia della regione di Nabeul è estremamente diversificata: a livello nazionaleoccupa un posto di primo piano come polo turistico e industriale e sotto l’aspetto dellaproduzione agricola.Quest’ultima, soprattutto ortofrutticola (agrumi, pomodori, peperoni, verdure a foglia),è ed è stata tale da giustificare l’insediamento delle principali industrie di trasformazionedel paese. Gran parte della produzione agricola tunisina viene immediatamente direttaverso le industrie conserviere del Capo Bon. Nonostante lo sviluppo, le colture di fruttae ortaggi, così come la floricoltura, presentano spazi per ulteriori investimenti cheapportino delle innovazioni tecniche per il miglioramento degli standard qualitativi.Parallelamente, l’industria agroalimentare, benchè già presente nella regione, offrepossibilità di investimenti stranieri, preferibilmente tecnologicamente innovativi.L’allevamento beneficierebbe di una diversificazione, con l’introduzione dello struzzoe della cunicoltura, nonché di un’intensificazione dei pascoli bovini.33

Per gli imprenditori stranieri si offrono buone prospettive d’investimento nell’industriadel legno e dei materiali da costruzione.Il potenziale naturale, essenzialmente balneare, e la presenza di Hammamet che haindotto lo sviluppo turistico di altri centri, quali Nabeul e Kelibia, a lungo legati adun’economia agricola e di pesca, hanno fatto del governatorato di Nabeul il primo poloturistico del paese, con unità alberghiere molto confortevoli e di alta qualità e struttureludiche diversificate, quali parchi divertimento e campi da golf.La costruzione di grandi progetti di sviluppo, come la zona turistica di Hammamet Sude il grande aeroporto di Enfidha (nel governatorato di Sousse ma a pochi chilometri daHammamet), lascia presagire un ulteriore incremento del comparto nella regione;pertanto si prospettano diverse opportunità di investimento nel turismo di svago eculturale.

33 FIPA

Tutte le delegazioni del governatorato di Nabeul sono escluse dai beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti”

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GOVERNATORATO DI ZAGHOUAN

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GOVERNATORATO DI ZAGHOUAN

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Zaghouan è situato nel nord-est della Tunisia confina a nord con igovernatorati di Manouba e Ben Arous, ad est con quelli di Nabeul e Sousse, a sudcon il governatorato di Kairouan e ad ovest con quelli di Siliana e Bèja; si estende suuna superficie di 2.820 km² ed ha una popolazione di 169.300 abitanti.

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 6 delegazioni (El-Fahs, Zaghouan, Ennadhour, Bir Mchergua, Ezzeriba e Saouaf)34 . Il capoluogoZaghouan, posto ai piedi dell’omonima montagna (1.295 m s.l.m.) e sul bordo di unafertile vallata, conta 16.744 abitanti e si trova a 57 chilometri a sud di Tunisi, a 66 adovest di Nabeul ed a 89 chilometri a nord-ovest di Sousse. Altre municipalità importantisono El-Fahs (19.800 abitanti), Ezzeriba (9.396 abitanti) e Bir Mcherga (7.990).

Il territorio del governatorato di Zaghouan si trova all’inizio della zona del Tell,caratterizzata da terra coltiva, feconda e ricca d’acqua, che si eleva poi nella più altacatena montuosa della Tunisia.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La rete stradale del governatorato conta 112 km di strade asfaltate d’interesse nazionale,271 km di strade asfaltate d’interesse regionale e 348 di strade locali. La GP3 partendoda Tunisi attraversa El Fahs e prosegue verso il sud della Tunisia, congiungendosi adaltre arterie principali. La GP4, dipartendosi dalla GP3 all’altezza di El-Fahs, via Silianae Maktar, giunge a Kalaat Khasba al confine con l’Algeria.

È stato realizzato un primo troncone dell’autostrada Tunisi-El-Fahs, che permette dievitare l’attraversamento delle cittadine di Mohammadia e Fouchana (Ben Arous).La sola linea ferroviaria attiva collega Kalaat Khasba a Tunisi, passando per El-Fahs.Sebbene all’interno del governatorato di Zaghouan non vi siano aeroporti, esso èagevolmente servito da quello di Tunisi (57 Km), dove si trova anche lo scalo portualepiù prossimo.

Attualmente esistono ben 9 zone industriali, delle quali tre sono gestite dall’A.F.I.(Zaghouan nuova, Bir M’chergua villaggio e Zriba, quest’ultima in corso di ampliamento),

34 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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49

due dal Consiglio del Governatorato (Zaghouan vecchia ed Ennadhour), tre da privati(Jebel Oust (2) e Bir M’chergua stazione) ed El-Fahs, gestita dal Consiglio Municipale.Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

Si segnala che la cooperazione italiana ha permesso la realizzazione di un’iniziativaper la creazione di una discarica controllata per i rifiuti solidi urbani e relativo centro ditrasferimento.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

Secondo gli ultimi dati disponibili, la popolazione attiva all’interno del governatorato diZaghouan è di circa 58.000 unità: si calcola che le persone occupate siano circa 45.500.

Il settore che conta il maggior numero di occupati è quello dei servizi (36.5%), seguitoda quelli dell’industria manifatturiera (27%) e dell’agricoltura (22,4%).35

Dal punto di vista della formazione professionale, il governatorato conta svariati centridi formazione dipendenti dal Ministero della Formazione Professionale e dell’Impiegoe privati nei quali vengono formati tecnici nei settori informatico, elettrico, elettronico,meccanico, tessile e dell’agro-alimentare, che permettono di alimentare il mercato dellavoro locale di competenze qualificate e mano d’opera specializzata nelle disciplinemaggiormente richieste dalle industrie.

Infine, è importante sottolineare la presenza dell’Istituto Superiore dell’Agricoltura diMogran e di quello degli studi Tecnologici di Zaghouan.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Tradizionalmente agricolo, il governatorato di Zaghouan ha registrato negli ultimi anniun importante sviluppo industriale, soprattutto nel settore manifatturiero. Le suericchezze naturali, minerarie, idriche ed archeologiche hanno contribuito ad accrescerel’interesse dei promotori alle potenzialità della regione ed in particolare nei settori turisticoe termale.

Agricoltura e allevamentoLa regione dispone di una superficie di terreni agricoli di 271.000 ettari, di cui 185.000coltivabili. Dal punto di vista della produzione agricola, il Governatorato di Zaghouan èconosciuto per la sua rilevante produzione di cereali (6% della produzione nazionale)e di olio d’oliva.

35 FIPA

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50

Anche l’allevamento e la produzione di prodotti derivati sono ben sviluppati, con buonirisultati a livello nazionale nella produzione di latte, di carni rosse e di miele.

Le superfici irrigue ammontano a 10.300 ettari, grazie alla presenza di una grandediga a Bir M’chergua (Oued Meliane), di circa 97 laghi collinari e di un buon numero dipozzi. I terreni non irrigui beneficiano invece di un regime pluviale favorevole, conprecipitazioni medie annue pari a circa 350-550 mm. 36

IndustriaIl governatorato di Zaghouan conta 233 imprese industriali, con un numero di circa17.703 addetti. Le attività più diffuse rientrano nel settore chimico, dell’agro-alimentare,dell’elettronica e del materiale da costruzione.Il tessuto industriale della regione è formato in grandissima maggioranza da piccoleimprese, anche se esistono alcune aziende di materiali da costruzione di mediedimensioni.

36 FIPA

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Chimica, plastica e gomma

Agro-alimentare

Elettricità, elettronica ed elettrodomestici

Materiali da costruzione, ceramica e vetro

Meccanica e metallurgica

Tessile e confezione

Legno, sughero e mobilio

Aziende diverse

Cuoio e calzature

TOTALE

40

33

32

32

30

29

17

10

10

233

1.318

480

4.388

2.417

1.831

3.274

3.526

273

196

17.703

PRESENZA ITALIANA

Esiste un buon numero di investitori stranieri: tra di essi gli italiani occupano un postodi rilevanza. Nella regione di Zaghouan sono impiantate 37 imprese a capitaleinteramente o parzialmente italiano, di cui la maggior parte opera nei comparti dellaconfezione e della maglieria ed in quello calzaturiero.

Tra le aziende che hanno maggiori dimensioni, una lavora nel campo dei prodottichimici per uso industriale, una seconda nel settore dell’elettricità e dell’elettronica, eduna terza nel settore agroalimentare dell’imbottigliamento dell’olio.

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VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

Attualmente le attività economiche più diffuse sono quelle legate all’agricoltura,all’allevamento del bestiame ed all’industria manifatturiera.Data l’importanza dell’agricoltura, sembra opportuno potenziare il settore agro-alimentare con investimenti mirati ad elevare gli standard qualitativi con tecnicheinnovative. In questo ambito, la coltura dei funghi e di piante medicinali potrebbebeneficiare dei suoli fertili e ben irrigati della regione, sia mediante uno sfruttamentopiù razionale degli stessi, sia avviando una produzione biologica.

Investimenti di un buon livello qualitativo sono favoriti anche dalla ricca presenza dirisorse umane qualificate nel centro di formazione professionale in agricoltura, oltreche all’Istituto Superiore dell’Agricoltura di Mogran.

Inoltre è fortemente auspicato lo sviluppo delle produzioni legate all’allevamento, qualiil latte e suoi derivati.Anche gli investimenti nell’industria sono fortemente incoraggiati ed in particolare nelsettore dei componenti per auto. Notevole importanza viene accordata anche allosviluppo delle attività estrattive e di lavorazione delle risorse minerarie e naturali dellaregione, quali materiali da costruzione e legno.

Il governatorato di Zaghouan ha una forte vocazione turistica grazie sia ai numerosisiti archeologici di epoca romana, sia all’amenità dei luoghi. Inoltre, le autorità localiintendono continuare a dare grande impulso allo sviluppo delle attività turistiche di tiporicreativo e termale, beneficiando delle fonti geotermiche presenti. Infine, per la salubritàdei luoghi e per l’esistenza di vaste zone ricoperte da foreste, è possibile investire inattività di agriturismo o di turismo venatorio.37

37 FIPA

Tutte le delegazioni del governatorato di Zaghouan godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” :

le delegazioni di Zaghouan e Bir Mchergua sono classificate tra le zone disviluppo regionale del primo gruppo;le delegazioni di Ezzeriba, El-Fahs e Saouaf sono classificate tra le zone disviluppo regionale del secondo gruppo;la delegazione di Ennadhour è classificata tra le zone di sviluppo regionaleprioritario.

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GOVERNATORATO DI MANOUBA

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POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Manouba è situato nel nord-est della Tunisia e confina a nord con ilgovernatorato di Biserta, ad est con quelli di Ariana, Tunisi e Ben Arous, a sud con ilgovernatorato di Zaghouan e ad ovest con quello di Béja. Esso si estende su unasuperficie di 1.204 km² ed ha una popolazione di 355.100 abitanti. Dal punto di vistaamministrativo, il governatorato è suddiviso in 8 delegazioni (Douar Hicher, Oued EllilManouba, Jedeida, Tebourba, Mornaguia, Borj El-Amri e El-Batten)38 .

Il capoluogo – Manouba – conta 27.944 abitanti ed è situato nell’immediata periferiaoccidentale di Tunisi sulla strada verso Mateur-Biserta e Tabarka.Delle 8 municipalità, di rilevante importanza sono Douar Hicher (80.164 abitanti), OuedEllil (51.881), Denden (25.794 abitanti), Jedeida (25.628) e Tebourba (24.526).

Il territorio del governatorato di Manouba è caratterizzato da una serie di distese collinoseattraversate da numerosi corsi d’acqua di piccole dimensioni.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La rete stradale del governatorato di Manouba beneficia della presenza delle principalilinee che collegano la capitale con le regioni del nord-ovest del paese. Le due arterieprincipali sono la GP5 Tunisi-le Kef e la GP7 che collega Tunisi a Tabarka, costeggiandol’abitato di Manouba e attraversando quelli di Douar Hicher, Oued Ellil e Jedeida.

Sulla stessa direttrice della GP5 è stato completato il primo lotto dell’autostrada versol’Algeria, sulla tratta Tunisi-Oued Zarga (Beja). Tramite la nuova autostrada Tunisi-Biserta anche il nord è facilmente raggiungibile.

Manouba si trova sulla linea ferroviaria che parte da Tunisi e passando per Mejez el-Bab e Béja giunge a Ghardimaou, ai confini con l’Algeria, e passando per Jedeida eMateur giunge a Biserta.Il governatorato di Manouba ha importanti complessi ospedalieri.Nel governatorato di Manouba non vi sono aeroporti né porti, ma la vicinanza conTunisi e con Rades rende agevole gli spostamenti di persone e la movimentazionedelle merci.

GOVERNATORATO DI MANOUBA

38 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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Attualmente esistono ben 8 zone industriali: Douar Hicher e Mornaguia I sono gestitedall’AFI, Mornaguia II e Borj Elkhalsi sono private, Jedaïda e Borj El Amri sono gestitedalla municipalità, mentre il governatorato gestisce quelle di Tebourba e Fejja. Unnuovo parco di attività industriali è in fase di realizzazione ad El Fejja, di cui 50 ettarisaranno dedicati ad attività tessili.Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

La popolazione attiva all’interno del governatorato di Manouba è di 119.056 addetti, dicui il 51,4% nei servizi, il 22% circa nelle industrie manufatturiere, il 15% circa nellealtre industrie ed il 12% nella pesca ed agricoltura. Attualmente il settore industrialeconta circa 20.000 addetti.Manouba è sede di un’università presso la quale sono impartiti numerosi insegnamentitecnici ed umanistici e dove è presente la principale cattedra a livello nazionale perl’insegnamento della lingua italiana. Per quanto concerne la formazione professionale, esistono dieci centri, di cui cinqueprivati e cinque dipendenti dal Ministero della Formazione Professionale e dell’Impiegodi rilevanza nazionale, quali il centro settoriale per i lavori pubblici di Mornaguia, quelloper l’elettronica industriale di Den Den, quello per l’abbigliamento e la confezione diManouba ed i due centri di formazione ed apprendistato di El Battane dei mestieriartigianali e quello di Oued Gueriana.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

L’agricoltura è il settore dominante nell’economia del governatorato di Manouba, seguitodal settore industriale che è in forte espansione, soprattutto nel manifatturiero.

Agricoltura e allevamentoLa regione dispone di una vasta superficie di terreni coltivabili (88.700 ettari), date laconformazione pianeggiante e la grande disponibilità di risorse idriche. Presenti 25laghi collinari, una diga e nappe freatiche per un totale di 180milioni di metri cubi.

I terreni non irrigui beneficiano invece di un regime pluviale favorevole, con precipitazionimedie annue pari a circa 400-500 mm.

39

Le coltivazioni più rappresentative sono senz’altro i cereali (74.109 tn/an), l’olivo (8.230tn/an) e numerosi tipi di frutta (67.258 tn/an). In particolare, la parte centrale dellaregione di Manouba è nota per la coltivazione dei carciofi (Jedeida) e per la buonaqualità delle olive da tavola.

39 FIPA

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Data la limitata estensione del governatorato, esso non si pone ai vertici delle classifichenazionali per le quantità prodotte: tuttavia il rendimento dei terreni, grazie alla fertilitàdei suoli ed alla grande disponibilità di acqua è molto alto, con valori assolutamenteragguardevoli rispetto alla media tunisina tanto da consentire l’esportazione di patate,pomodori secchi, olio d’oliva e carciofi.

Anche l’allevamento costituisce una discreta attività economica con 75.730 capi ovini,18.980 bovini, 4.860 caprini e 6.500 alveari.

IndustriaIl governatorato di Manouba conta 192 imprese industriali – di cui 108 totalmenteesportatrici- con un numero di circa 20.000 addetti. Le attività più diffuse rientrano nelsettore del tessile e della confezione e dell’agro-alimentare. Il tessuto industriale dellaregione è formato in maggioranza da piccole imprese, anche se esistono alcune aziendealimentari, elettromeccaniche e tessili di media dimensione.

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Tessile e confezione

Agro-alimentare

Meccanica e Metallurgia

Elettricità,elettronica ed elettrodomestici

Chimica, plastica e gomma

Industrie diverse

Legno, sughero e arredamento

Materiali costruzione, ceramica/vetro

Cuoio e calzature

TOTALE

86

27

17

13

13

12

10

9

9

192

11.270

2.963

1.129

1.646

564

1.119

626

378

259

19.954

PRESENZA ITALIANA

La presenza italiana nel Governatorato di Manouba è molto significativa.Vi sono 52 aziende a partecipazione italiana o parzialmente italiana, di cui 43 totalmenteesportatrici, operanti in differenti comparti produttivi. Il settore più rappresentato èquello del tessile-abbigliamento con 27 aziende. Ben rappresentato è il settore delcuoio-calzature, con aziende produttrici di articoli di pelletteria.L’imprenditoria italiana è presente anche nei comparti elettrico, elettronico e meccanico.

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VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

La regione di Manouba ha una duplice vocazione: le delegazioni più vicine a Tunisisono altamente industrializzate, mentre quelle al di fuori della cintura metropolitanahanno una vocazione prevalentemente agricola.

Diverse opportunità di investimento sono ancora possibili nel settore agricolo ed inparticolare nelle coltivazioni di mele, pere, patate e carciofi.

Tuttavia, alla presenza di una buona produzione ortofrutticola non corrispondeun’industria conserviera di dimensioni tali da poterla sfruttare adeguatamente. Buoneprospettive hanno quindi gli investimenti nel campo della trasformazione dei prodottidell’agricoltura (essiccamento, conservazione, congelazione, surgelamento,imbottigliamento e imballaggio) in forma di semilavorati o di prodotti finiti. Anchel’industria della trasformazione del latte nei derivati ha possibilità di successo.

Ovviamente, anche lo sviluppo di altre attività industriali è fortemente incoraggiato insettori quali il tessile, la meccanica - particolarmente dei componenti auto - l’elettronicae tutte quelle attività capaci di generare impiego accompagnato dal trasferimento ditecnologia.40

40 API

Tutte le delegazioni del governatorato di Manouba sono escluse dai beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti”

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GOVERNATORATO DI BIZERTA

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GOVERNATORATO DI BIZERTA

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Biserta occupa una posizione geografica strategica. Situato nelnord della Tunisia è bagnato a nord e ad est dal Mare Mediterraneo e confina a sud-est con il governatorato di Ariana, a sud con quello di Manouba e ad ovest con ilgovernatorato di Bèja. Si estende su una superficie di 3.570 Km² ed ha una popolazionedi circa 538.000 abitanti.41

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 14 delegazioni (BisertaNord, Menzel Bourguiba, Ras Jebel, Mateur, Biserta Sud, Menzel Jemil, Sejnane,Joumine, Ghazala, Zarzouna, El-Alia, Tinja, Ghar el-Melh e Utique).42 Il capoluogo –Biserta – conta 119.600 abitanti e si è sviluppato intorno al suo porto naturale,all’imboccatura del lago che dalla città prende il nome.

Delle 13 municipalità, di rilevante importanza sono Menzel Bourguiba (47.165 abitanti),Mateur (31.516), Ras Jebel (27.316) e Menzel Jemil (19.609).

Il territorio del governatorato di Biserta comprende circa 250 chilometri di costa e viavia che ci s’inoltra verso l’interno il paesaggio è un susseguirsi di piccole pianurecostiere, di distese collinose e – verso ovest – di montagne di altezza media.43

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La nuova autostrada Tunisi-Biserta (40 minuti) consente un collegamento veloce tra ilnord e il sud del Paese.

La GP8, frequentata arteria di comunicazione, da Tunisi raggiunge Biserta passandoper Utique, Menzel Jemil e Zarzouna.Altre strade di importanza regionale sono la GP11 che dal capoluogo arriva a Bèjapassando per Tinja e Mateur, e la GP7 Tunisi-Tabarka, che passa per Mateur, Ghezalae Sejnane.

La città di Biserta è servita dalla ferrovia, che la collega a Tunisi tramite un percorsoalquanto tortuoso che percorre la regione attraversando Tinja, Mateur, Jedeida eManouba.

41 API42 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.43 FIPA

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Dalla regione sono agevolmente raggiungibili i due aeroporti internazionali di Tunisi(65 Km a sud) e Tabarka.

Il governatorato dispone di importanti risorse idriche con tre grandi dighe, 24 dighecollinari, 62 laghi collinari ed una falda freatica di 500milioni di metri cubi.44

Per quanto concerne le strutture portuali, quello di Biserta è da sempre stato un portorinomato in ambito mediterraneo, sede principale della flotta militare nazionale, attivoterminal commerciale, per l’import-export soprattutto di cereali e di minerali, nonchèpetroliero e peschereccio.

Il governatorato di Biserta conta otto zone industriali, delle quali quattro sono gestitedall’A.F.I (Mateur, Zarzouna, Tinja e Ghezala), tre dal Consiglio del governatorato(Utique, Cité Ennasr, Menzel Jemil) ed una dal Consiglio Municipale (El-Alia). Bisertaè un importante polo industriale anche data la presenza del parco di attività economiche– ex Zona Franca (il più grande dei due presenti in Tunisia).

Nei pressi dello stesso Parco, alle porte del capoluogo, è sorto il Tecnopolo agro-alimentare che si occupa dell’orientamento degli agricoltori e dell’appoggioall’imprenditorialità nel settore attraverso attività di ricerca e formazione, avvalendosidella collaborazione della facoltà universitaria specializzata ed attrezzata di laboratoridi ricerca e di analisi dei prodotti.Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

Gli ultimi dati indicano la presenza di una popolazione attiva all’interno del governatoratodi Biserta di 179.410 unità, di cui 149.702 effettivamente occupate.

Il settore dei servizi (41,1%) insieme a quello dell’industria (41,3%), conta il maggiornumero di occupati seguito dal settore dell’agricoltura e della pesca (17,6%).

Biserta offre adeguati servizi nel campo dell’istruzione e della formazione. Ilgovernatorato conta, infatti, sette tra facoltà ed accademie che accolgono quasi 10.000studenti, specializzandoli nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche,economiche ed agrarie. Complementare al tecnopolo dell’agro-alimentare è l’Istitutodi Tecnologia di Menzel Abderrahmane, che, con le sue otto specialità forma tecnicianche per il settore della trasformazione dei prodotti dell’agricoltura e della pesca.

44 FIPA

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Per quanto concerne la formazione professionale, esistono diversi centri statali e privatinelle maggiori città del governatorato: manutenzione, meccanica generale e navale,edilizia, scienze forestali, scienze infermieristiche, artigianato, confezione tessile,agricoltura, pesca e centri polivalenti. Tali centri di formazione professionale ed idiversi Istituti Superiori e Facoltà universitarie permettono di alimentare il mercato dellavoro locale di competenze qualificate e mano d’opera specializzata nelle disciplinemaggiormente richieste dalle industrie.45

ATTIVITÀ ECONOMICHE

La regione di Biserta ospita uno dei poli industriali più importanti del paese, grazie allapresenza delle maggiori industrie pesanti della Tunisia.Dal punto di vista agricolo la regione offre una buona varietà di prodotti, ma essa ènota a livello nazionale per la qualità e la quantità di pesce pregiato (soprattutto aragoste)pescato nei ricchi fondali lungo le coste.

Agricoltura, allevamento e pescaLa regione dispone di una superficie di 351.600 ettari di terreni agricoli, dei quali 205.000sono coltivabili, mentre 69.649 sono occupati da foreste. Attualmente esistono circa25.00046 ettari di terreni irrigui.

Dal punto di vista della produzione agricola, il governatorato di Biserta è conosciutoper le sue rilevanti produzioni di verdure e ortaggi (soprattutto patate), di cereali, dileguminose (il 40% della produzione nazionale) e di uva da tavola.47

Anche l’allevamento e la produzione di prodotti derivati è ben sviluppato: la regioneprovvede al 18,4% della produzione nazionale di latte, al 15% di quella delle carnirosse ed ha una produzione di 102 milioni di tonnellate di uova l’anno.48

Un importante ruolo economico è svolto dalla pesca: con i suoi 250 km di costa ed isuoi 5 porti, il governatorato di Biserta è una delle zone di pesca più ricche dellaTunisia. La fauna ittica è ricca e varia, comprendendo specie che vanno dal pesceazzurro alle aragoste.49

IndustriaIl governatorato di Biserta conta attualmente 354 imprese industriali che occupanoapprossimativamente 49.056 addetti, delle quali 226 totalmente esportatrici. Le attività

45 FIPA e Governatorato46 API47 FIPA48 FIPA49 FIPA

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più diffuse rientrano nel settore del tessile-abbigliamento, delle industrie meccanicheed elettriche e del settore agro alimentare. Numerose sono le imprese di grandidimensioni.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

Tessile e confezione

Meccanica e metallurgia

Agro-alimentare

Elettricità, elettronica ed elettrodomestici

Legno, sughero e mobilio

Chimica

Materiali da costruzione,ceramica e vetro

Industrie diverse

Cuoio e calzature

TOTALE

128

49

46

36

36

21

15

13

10

354

20.717

4.599

1.232

10.461

8.552

1.276

1.234

704

281

49.056

PRESENZA ITALIANA

L’industria italiana – di buon livello sotto l’aspetto qualitativo e quantitativo – è presentenei settori del tessile e abbigliamento, delle calzature, della meccanica-componentisticaper autoveicoli e metallurgica, dell’elettricità ed elettronica e del manifatturiero (ceramica,vetro, legno).

Sono presenti 53 società: tra di esse, 35 sono off-shore a capitale esclusivamenteitaliano, 15 sono off-shore a capitale misto e 3 hanno capitale misto e lavorano per ilmercato locale.

È di grande risalto la presenza della PIRELLI nel capitale sociale della STIP, detentricein regime di semimonopolio del mercato tunisino degli pneumatici e della ILVA Maghrebfiliale dell’omonima azienda meccanica italiana. Se le imprese del settore dellaconfezione non si differenziano per dimensioni dalle loro omologhe sparse per tutta laTunisia, sono senza dubbio di un certo rilievo alcune aziende del comparto calzaturiero,come la TUNIMA e la JAL Group.

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VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

La regione di Biserta ha una duplice vocazione: da un lato la presenza di un portoimportante favorisce lo sviluppo di attività commerciali e produttive, dall’altro ladisponibilità di terreni tra i più fertili del paese e di una fascia costiera pescosa masottoutilizzata incoraggia le attività agricole, la pesca e la trasformazione dei prodottiderivanti da entrambe le attività.

Nonostante il governatorato di Biserta rappresenti una delle regioni più sviluppatedella Tunisia, non mancano settori che offrono delle promettenti opportunitàd’investimento, in particolare quelli del turismo di svago, salute, benessere e pescasottomarina.50

L’agricoltura fiorente, grazie alle buone disponibilità idriche e ad una radicata tradizionecontadina, offre ancora la possibilità di investire nell’industria agro-alimentare, ed inparticolare nell’ortocultura, nelle colture di serra e nell’agricoltura biologica.

Investimenti potrebbero concentrarsi su alcune filiere ritenute strategiche per la regione,ossia i settori del vino e della vite, dei cereali e dei prodotti della pesca, oltre chedell’allevamento bovino.

Dal punto di vista delle altre attività industriali, sono visti con favore investimenti stranierinell’elettronica, nell’elettromeccanica e nei componenti d’auto, visti i lusinghieri risultatiottenuti dalle aziende in tali settori.

50 FIPA

Delle quattordici delegazioni del governatorato, tre godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” :

le delegazioni di Ghezala e Joumine sono classificate tra le zone di svilupporegionale del secondo gruppo;

la delegazione di Sejnane è classificata tra le zone di sviluppo regionale prioritario.

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GOVERNATORATO DI ARIANA

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GOVERNATORATO DI ARIANA

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Ariana è situato nel nord della Tunisia: confina a nord con ilgovernatorato di Biserta, ad est con il mare Mediterraneo, a sud con il governatorato diTunisi, ad ovest con quello di Manouba e copre il 23% della superficie totale del paese.

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato conta 465.250 abitanti ed è suddivisoin 7 delegazioni (Ariana Ville, La Soukra, Citè Ettadhamen, Raoued, Mnihla, Kalaat el-Andalous e Sidi Thabet).51

Il capoluogo - Ariana – conta 105.090 abitanti ed è situato nel settore nord-orientaledel grande agglomerato urbano di Tunisi. Altra municipalità di rilevante importanza è laSoukra (100.770 abitanti).

Il territorio del governatorato di Ariana consiste in una serie di distese collinose delimitatea nord dal fiume Mejerda e a sud dalla Grand Tunis e dal Jebel Ennahli (Parconazionale). La zona costiera è invece punteggiata da piccole lagune e da sebkha(laghi salati) di cui il maggiore è il Sebkha Ariana.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

Il governatorato di Ariana costituisce il punto di passaggio per tutte le strade che daTunisi si dirigono verso il nord. Il collegamento tra il nord e Tunisi è stato reso più veloce dalla nuova autostrada cheraggiunge Biserta, passando tra gli abitati di Ariana e La Soukra. Sulla stessa direttricesi trova la GP8, principale arteria di comunicazione prima del completamento del trattoautostradale.

Il governatorato non viene attraversato dalla linea ferroviaria. La città di Ariana vieneinvece servita dalla linea del tram (il cosiddetto Métro Léger-TGM) che la collega conil centro di Tunisi.

L’aeroporto di Tunis-Carthage si trova per metà all’interno del governatorato, essendoposizionato tra il quartiere di La Soukra, il Sebkha Ariana e il lago di Tunisi. Lo scalo

51 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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portuale di Rades, il più grande della Tunisia per il traffico delle merci, è agevolmenteraggiungibile (meno di dieci chilometri da Ariana centro), mentre il porto della Gouletteè a 25 km.Il governatorato dispone di importanti risorse idriche con i suoi dodici laghi collinari edue falde profonde, di cui una freatica.

Attualmente esistono 5 zone industriali: 4 sono gestite dall’A.F.I. (La Soukra, Choutrana,Kalaat el-Andalous e Sidi Thabet) ed una è gestita da privati a M’nihla. Di recentecostituzione è la nuova zona industriale Nkhilet, di 51 ettari, vicino Raoued, giàparzialmente occupata.52

Il polo delle tecnologie della comunicazione di Elghazala, creato nel 1997, ha l’obiettivodi integrare l’economia nazionale all’ambiente internazionale e di promuovere l’economiaimmateriale. Attualmente 16 imprese e 4 stabilimenti pubblici sono impiantati nellastruttura, che dà impiego a più di 600 ingegneri.

Il tecnopolo di Sidi Thabet è costituito da un tessuto di organismi di ricerca, qualil’Istituto nazionale di ricerca e di analisi fisico-chimiche (Inrap), e il Centro Nazionale discienze e tecnologie nucleari (Cnstn), ed organismi di formazione quali l’Istitutosuperiore di biotecnologie (Isbst). A tutto ciò si aggiungono un vivaio di aziende ed uncentro di risorse tecnologiche applicate ai processi bio. Il tecnopolo sarà completo diogni servizio utile agli investitori ed a imprese innovative.53

Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

Sul sito di Sebkhat, nella regione dell’Ariana, sarà costruita la Città delle Rose,equipaggiata di strutture destinate ai servizi medici di alta gamma. Nella stessa regione,a Raoued è prevista la costruzione di un agglomerato di servizi, nonché una scuolainternazionale di economia, uno stadio ed una marina.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

La popolazione attiva all’interno del governatorato di Ariana è di 157.581 unità; deicirca 140.000 occupati il 62,6% è nei servizi, il 33,7% è nelle industrie ed il 3,8% ènella pesca ed agricoltura.

Il governatorato conta undici tra facoltà ed accademie che accolgono circa 12.000studenti, specializzandoli nelle discipline scientifiche, economiche, tecnologiche,

52 FIPA53 FIPA

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biotecnologiche, statistiche e negli ambiti della comunicazione, delle arti, del lavoro,dell’informatica, dell’ambiente e della medicina veterinaria.

Per quanto concerne la formazione professionale, esistono otto centri, di cui quattroprivati e quattro dipendenti dal Ministero della Formazione Professionale e dell’Impiegodi rilevanza nazionale, quali il centro settoriale per la meccanica dei mezzi di trasporto,il centro settoriale per la grafica e la stampa, il centro per il cuoio e la calzatura e quellodi formazione per il lavoro dipendente. Rilevante la presenza di due tecnopoli, quellodi Sidi Thabet con un tessuto di organismi di ricerca, un vivaio di industrie dedicate abiotecnologia, farmaceutica e tecnologia nucleare, e quello di Elghazala, dedicato alsettore delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Il governatorato di Ariana era una regione dalla forte vocazione agricola, che negliultimi decenni è stata messa in ombra da uno spettacolare sviluppo industriale.

Agricoltura e pescaLa regione dispone di una superficie di terreni agricoli coltivabili di 23.000 ettari, di cui13.000 irrigui che beneficiano delle acque rese disponibili dal fiume Mejerda.

I terreni non irrigui godono invece di un regime pluviale favorevole, con precipitazionimedie annue pari a circa 450 mm.Le coltivazioni più rappresentative sono senz’altro i foraggi, i cereali, l’olivo e numerositipi di frutta e verdura. I rendimenti dei terreni, grazie alla fertilità dei suoli ed allagrande disponibilità di acqua, sono molto alti, anche se le quantità prodotte non pongonola regione ai vertici delle classifiche nazionali.I porti di Kalaat el Andalous e Raoued forniscono circa 100 tonnellate di pescato all’anno.

IndustriaIl governatorato di Ariana conta 294 imprese industriali, di cui 149 totalmente esportatrici,con un numero di 16.269 addetti. Le attività più diffuse rientrano nel settore del tessile,della confezione e dell’elettricità, dell’elettronica ed elettrodomestica. Il polo tecnologicodelle telecomunicazioni dell’Ariana contribuisce in modo significativo alla crescitadell’esportazione ed alla diffusione della cultura informatica e digitale. Il tessutoindustriale della regione è formato in maggioranza da piccole e medie imprese, anchese esistono delle grandi aziende alimentari, elettriche ed elettroniche, oltre che nelcampo delle confezioni.

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N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

Tessile e confezione

Elettricità, elettronica ed elettrodomestici

Metallurgia e lavorazione dei metalli

Agro-alimentare

Chimica, plastica e gomma

Arredamento, legno e sughero

Industrie diverse

Materiali costruzione, ceramica/vetro

Cuoio e calzature

TOTALE

103

39

30

27

27

21

21

15

11

294

5.885

3.609

1.172

1.754

1.315

1.037

718

480

299

16.269

PRESENZA ITALIANA

La presenza italiana è rilevante, sia per il numero delle imprese, sia per la varietà deisettori in cui esse operano.

Nella regione vi sono 40 aziende a partecipazione italiana o parzialmente italiana: lagran parte di esse opera nel settore del tessile, della confezione e del cuoio, cosicome in quello meccanico, elettrico ed elettronico.

Nel campo dell’investimento agricolo, risulta esservi una sola azienda a capitale italia-no, che si occupa della trasformazione e conservazione dei pomodori.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

Le delegazioni più vicine a Tunisi sono altamente industrializzate, il che fa di questogovernatorato un importante polo economico e sociale con il 91% della popolazioneresidente nelle zone urbane. Le delegazioni al di fuori della cintura metropolitana han-no invece una vocazione agricola molto sviluppata, data sia la natura dei suoli, sia lanecessità di rifornire giornalmente di derrate i mercati cittadini.

Le autorità locali hanno elaborato una strategia di crescita nel settore industriale, pun-tando sullo sviluppo di attività produttive di alto profilo tecnologico legate ai servizi diinformatica, elettronica, informazione e comunicazione, agevolate dai poli tecnologiciesistenti e dall’istituzione di facoltà universitarie specializzate nel ramo.

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Anche le attività industriali tradizionali - pelletteria e calzature e la confezione d’altagamma - sono incoraggiate, soprattutto se innovative nei sistemi di lavorazione o se digrandi dimensioni.

Altro settore promettente è quello dell’industria farmaceutica.Infine tutti gli investimenti agricoli che possano apportare innovazioni nelle tecnichecolturali, soprattutto per la produzione di ortaggi in regime biologico, sono consideraticon interesse.54

54 FIPA

Tutte le delegazioni del governatorato di Ariana sono escluse dai beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti”

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TUNISIA DEL CENTRO-EST

I quattro governatorati di Sousse, Monastir, Mahdia e Sfax si trovano lungo la costa,nell’area centrale del paese, e contano una popolazione di 2.362.000 abitanti, cherappresenta il 23% del totale nazionale. La posizione geografica privilegiata haenormemente contribuito a fare di questa regione un punto di interconnessione conl’ambiente nazionale ed internazionale attraverso adeguate infrastrutture di trasportoterrestre, marittimo ed aereo, che hanno consentito lo sviluppo degli scambi economicie la facilitazione degli spostamenti, dando luogo ad un’economia dinamica ediversificata, basata principalmente sulle industrie manifatturiere, sul turismo,sull’agricoltura e sulla pesca. La regione è dotata anche di numerosi complessiospedalieri importanti, di poli universitari, di centri turistici integrati, di spazi culturali edi svago.

Dal punto di vista industriale Sfax, secondo polo industriale del paese, Sousse, con leimprese ad alta densità tecnologica, Monastir, culla dell’industria tessile nazionale eMahdia, con le industrie agro-alimentari, sono da considerarsi dei centri industriali diprimaria importanza. Infatti il 37% del totale delle imprese nazionali è concentrato inquesta regione; di queste il 52% opera nel tessile e confezione e l’83% è esportatrice.Le industrie del cuoio e calzature e quelle dei frutti di mare occupano un postopreponderante in questo tessuto industriale, che si caratterizza per la presenza di unnumero piuttosto importante di piccole imprese a carattere familiare.

Per cio’ che concerne i servizi, il settore assorbe il 44% della manodopera del centro-est ed interviene nell’industria, nell’agricoltura, nei lavori pubblici e nei servizi legati atrasporto, informatica ed internet.

Dal punto di vista delle attività produttive, l’olio d’oliva rappresenta la base dell’economiaagricola della zona. In particolare Sfax, la seconda città del paese, deve all’olio il suosviluppo industriale: i grandi latifondisti locali hanno investito i loro ricavi nell’industriae nel commercio, dando vita ad una realtà imprenditoriale dinamica.

La regione del centro-est è, tra l’altro, un polo turistico molto importante che conta piùdi 242 unità alberghiere anche lussuose, impiantate in maggior parte nei governatoratidi Sousse, di Mahdia e di Monastir. Quest’ultimo contribuisce ampiamente allapromozione turistica della regione grazie all’esperienza degli abitanti in materia diartigianato della ceramica di Moknine e della tessitura. Il governatorato di Mahdia è un

SOUSSEMONASTIRMAHDIASFAX

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polo turistico importante, visto il patrimonio culturale e naturalistico di cui gode ed a cuisi aggiunge un accresciuto turismo di affari.

Svariati progetti urbanistici integrati arricchiranno ulteriormente la regione nel prossimodecennio, migliorando le condizioni ambientali generali nell’interno e lungo il litorale,implementando il sistema dei trasporti e delle comunicazioni, incentivando la rete deiservizi alle imprese e favorendo, quindi, gli investimenti pubblici e privati in attivitàturistiche, sanitarie, ricreative, culturali e di edilizia.

La presenza italiana nell’area conta 118 aziende, per lo più impegnate nel settore deltessile e della confezione. Monastir e Sousse sono i governatorati in cui si concentraquasi l’80% delle industrie italiane presenti nella regione.

L’investitore straniero deve far fronte a costi di locazione degli stabilimenti produttivipiù elevati rispetto alla media del Paese.

Tra tutti i governatorati, Monastir resta totalmente escluso dai programmi diincentivazione alle imprese nel quadro della strategia di sviluppo regionale. Le altre treregioni, ad eccezione delle delegazioni cittadine, beneficiano dei finanziamenti e delleagevolazioni previste dal programma di incitamento agli investimenti.

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GOVERNATORATO DI SOUSSE

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GOVERNATORATO DI SOUSSE

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Sousse è situato sulla costa centro-orientale della Tunisia. E’delimitato a nord dal governatorato di Nabeul, ad ovest da quelli di Zaghouan e Kairouan,a sud dai governatorati di Mahdia e Monastir, mentre ad est, lungo 75 km, è bagnatodal mar Mediterraneo, che gli consente di beneficiare di temperature clementi siad’estate che d’inverno. Ha una superficie di 2.669 Km² ed una popolazione di 584.656abitanti.

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 16 delegazioni(M’Saken, Sousse Jawhara, Kalaa Kebira, Sousse Riadh, Sidi Abdelhamid, Enfidha,Hammam Sousse, Kalaa Sghira, Sousse Medina, Akouda, Bou Ficha, Zaouia KsibaTherayet, Sidi Bou Ali, Kondar, Sidi El-Hani e Hergla).55 Il capoluogo - importanteporto e centro industriale - conta circa 192.000 abitanti ed è situato sulla GP1 a circa140 Km a sud di Tunisi ed a quasi 130 Km da Sfax. Numerose sono le municipalità diuna certa rilevanza: M’Saken (57.732 abitanti), Kalaa Kebira (47.776), Hammam Sousse(37.634), Kalaa Seghira (27.757) ed Akouda (23.015).

La struttura del territorio del governatorato è costituita da una fascia costierapianeggiante che diventa collinosa mano a mano che ci si sposta verso l’interno.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La rete stradale del governatorato di Sousse è estremamente sviluppata, trovandosilungo la direttrice principale del traffico nazionale tra la capitale, Sfax, il sud dellaTunisia e la Libia. Tutta la regione viene comodamente servita dall’autostrada Tunisi-Sousse-Sfax, che costeggia l’arteria principale - la GP1 che collega Tunisi al confinelibico, lungo il percorso Hammamet-Sousse-Sfax-Gabes-Medenine-Ras Ajdir. Altrastrada importante è la GP 12, che congiunge Sousse a El Kef passando per Kairouan,snodo stradale da cui si diramano numerose arterie in tutte le direzioni.La città di Sousse è anche un cruciale nodo ferroviario, nonchè una frequentatissimastazione merci e passeggeri sulla linea Tunisi-Gabes; da qui si diparte la linea ferroviariaverso Monastir e Mahdia.

Il capoluogo possiede un attivo porto commerciale che favorisce lo sviluppo degli scambiimport-export della regione, il porto turistico di El Kantaoui ed il pittoresco porto

55 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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peschereccio di Hergla. Diversi grandi progetti sono previsti nell’area: il porto di acqueprofonde di Enfidha ed una nuova stazione turistica ad Hergla.

Attualmente il governatorato non ospita alcuna struttura aeroportuale: le più vicinesono Monastir-Skanes (15 km) e Tunisi (140 km); tuttavia nell’autunno 2009 saràinaugurato l’aeroporto internazionale di Enfidha, a 40 km da Sousse, che si annunciacome il più importante del Paese ed avrà un impatto rilevante sulla crescita economicadella Tunisia.

Nella regione sono presenti 11 zone industriali. Otto zone sono gestite dall’AFI: SousseSidi Abdelhamid I (49 ettari), Sousse Sidi Abdelhamid II (48 ettari), Enfidha I (38 ettari),Enfidha II (37 ettari), Bou Ficha (18 ettari), Kondar (14 ettari), Kalaa Kebira II (15ettari) e Kalaa Kebira I (7 ettari). La zona di Sidi El Hani (30 ettari) è gestita dallaregione, Messaadine (56 ettari) ed Akouda (70 ettari) sono gestite da privati.

A queste zone si è aggiunta la creazione di un Parco di Attività Economiche a Zarzis,secondo a livello nazionale solo a quello di Biserta.

Sulla base del marcato interesse manifestato da molte realtà imprenditoriali allacreazione di un distretto industriale, lo stato Tunisino ha concesso alla Diet, società diproprietà italiana ma di diritto tunisino, un’area di più di due milioni di metri quadrati,sulla quale è stata realizzata la nuova zona industriale di Enfidha. L’area è a disposizionedi aziende internazionali totalmente esportatrici ed operanti in produzioni non inquinantiche vogliono usufruire dei numerosi vantaggi economici e fiscali che la Tunisia offre edei servizi necessari disponibili nell’insediamento (banche, servizi di interpretariato,uffici, spedizionieri, doganali, ambulatori, attività di ristorazione, ricettività e tempo libero).

La Società Diet s.a. ha già realizzato le opere di urbanizzazione dei primi 50 ettari diterreno, che sono completati e disponibili per la vendita.A supporto delle attività industriali è in corso di realizzazione un polo tecnologico dimeccanica, elettronica ed informatica.Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

Si calcola che la popolazione attiva all’interno del governatorato di Sousse sia di 194.295unità; il settore dei servizi e quello delle industrie impiegano rispettivamente il 52% e il30% della popolazione attiva occupata (171.949 unità), quello dell’agricoltura e dellapesca il 5,2%.

Il resto della popolazione occupata lavora nel commercio e nell’artigianato.Sousse è il terzo polo universitario del Paese, dopo quelli di Tunisi e Sfax, con le sue

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17 facoltà ed accademie che accolgono più di 34.400 studenti iscritti alle disciplinescientifiche, economiche, letterarie, tecnologiche e d’ingegneria informatica.

Per quanto concerne la formazione professionale, esistono 23 centri dipendenti dalMinistero della Formazione Professionale e dell’Impiego e 108 centri privati, con unacapacità globale di accoglienza di 17.000 posti circa. Questi centri offrono specialità diformazione ricercate dal mercato del lavoro locale e dalle industrie della zona, qualil’informatica e l’elettronica industriale, il commercio, la confezione, la meccanica diprecisione, l’elettricità, l’industria della plastica ed altro.56

ATTIVITÀ ECONOMICHE

L’economia del governatorato si caratterizza per la sua diversità ed il suo dinamismo:alla sua tradizionale vocazione agricola, con vaste estensioni di oliveti e produzioni diortaggi, si è aggiunta la presenza di un tessuto industriale molto articolato,essenzialmente manifatturiero. Inoltre, per la sua posizione geografica strategica e leinfrastrutture di base moderne e sviluppate, il governatorato ha conosciuto una fortecrescita turistica che ne ha fatto una delle aree di primaria importanza a livello nazionaleed internazionale, con una ottimale capacità ricettiva (123 alberghi per 46.423 postiletto)57 e attrazioni per il divertimento, quali il porto turistico di Hergla, un campo dagolf, centri di talassoterapia, tre casinò, teatri, centri di animazione e molto altro.

Agricoltura, allevamento e pescaLa regione dispone di una superficie di terreni agricoli di 220.000 ettari, dei quali 170.000sono coltivati. Le superfici irrigue ammontano ad oltre 10.000 ettari, in virtù dellapresenza di un buon numero di pozzi (circa 3.500). La grande maggioranza dei terreni– coltivati ad olivo - beneficia invece di un regime pluviale che registra circa 170-540mm. di precipitazioni medie annue.

56 FIPA57 FIPA58 API

Ecco di seguito un quadro delle principali produzioni agricole annue del governatorato di Sousse.

QuantitàProdotto

Ortaggi

Olive

Olio58

Arboricoltura

Cereali

110.139 tn.

110.000 tn.

60.000 tn.

1.460 tn.

563,65 tn.

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L’allevamento e la produzione di prodotti animali e derivati ha dato da sempre ottimirisultati. Sousse è, infatti, ai primi posti in Tunisia per l’avicoltura, la cunicoltura, lacoltura degli ovini e la produzione di uova (circa 73 milioni di unità).

Anche la pesca costituisce un settore importante nella regione, in particolare quelladelle sardine e del tonno.

IndustriaIl tessuto industriale conta 535 imprese locali e straniere (che impiegano dalle 10persone in su), di cui 304 sono totalmente esportatrici operanti principalmente nelsettore del tessile e abbigliamento (35,6%), dell’agroalimentare (15,1%) e dellameccanica ed elettricità (15,6%). Il governatorato conta 302 imprese a partecipazionestraniera operanti nei settori del turismo, dell’industria, dell’agricoltura e dei servizi.La regione possiede una rete bancaria e finanziaria ben impiantata sul territorio con88 agenzie bancarie.59

59 FIPA

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Tessile e abbigliamento

Chimica

Meccanica e metallurgica

Agro-alimentare

Industrie diverse

Cuoio e calzature

Materiali da costruzione, ceramica e vetro

Elettricità, elettronica ed elettrodomestici

Legno, sughero e mobilio

TOTALE

239

57

56

51

34

33

29

21

15

535

18.455

3.831

3.112

2.852

1.370

2.799

1.795

9.366

866

44.446

PRESENZA ITALIANA

Numerose sono le imprese che operano in regime di off-shore (304 su un totale di535) e molte sono di grandi dimensioni.

Le aziende italiane o a partecipazione italiana sono 43, di cui 40 offshore, più dellametà opera nel settore del tessile e della confezione, mentre tutti gli altri compartisono rappresentati con un numero esiguo o con una singola impresa.

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Tra le aziende che hanno maggiori dimensioni una lavora nel campo del calcestruzzo,una seconda nel settore degli imballaggi in cartone, ed una terza nel settore dei prodotticosmetici.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

La regione è a prevalente vocazione industriale, oltre che agricola e turistica.L’agricoltura riveste ancora un’importanza primaria nell’economia locale: tale ruolo siriflette anche nell’esistenza di un centro specializzato nella produzione biologica aChatt Meriem, ambito in cui vi sono buoni margini di sviluppo.

Nella pesca, settore non ancora ottimizzato, sarebbero opportuni investimenti data lanotevole quantità di pesce azzurro.

Nel campo industriale gli investimenti stranieri sono fortemente incoraggiati. I settoripiu’ favoriti sono la meccanica, l’elettromeccanica, l’elettronica, l’informatica e la plastica.Tali investimenti beneficerebbero della vantaggiosa collocazione logistica edinfrastrutturale e della presenza di numerose aziende specializzate, per cui è possibilesviluppare l’indotto.Inoltre è facilmente reperibile in loco manodopera altamente qualificata, grazie allapresenza delle Università a Sousse e dei centri di formazione che istruiscono i giovanilavoratori all’uso delle tecnologie più avanzate.

Buone possibilità si prospettano per gli investimenti che riguardano il tessile, laconfezione e l’abbigliamento.

Infine, progetti legati al turismo, all’animazione e alla talassoterapia sono altamenteraccomandati.60

60 FIPA

Delle sedici delegazioni del governatorato, soltanto una gode dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti”:

la delegazione di Sidi El-Hani è classificata tra le zone di sviluppo regionaledel primo gruppo.

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GOVERNATORATO DI MONASTIR

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POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Monastir è situato sulla costa centro-orientale della Tunisia; affacciatosul Mediterraneo, beneficia di una posizione centrale privilegiata in seno alla granderegione del Sahel. La regione confina a nord-ovest con quella di Sousse e a sud conquella di Mahdia, ha una superficie di 1.019 Km² ed una popolazione di 489.042 abitantiche si contraddistingue per un dinamismo socio-economico.

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 13 Delegazioni(Monastir, Moknine, Jammel, Ksar Hellal, Teboulba, Ksibet Mediouni, Bembla,Zeramdine, Sayada-Lamta-Bouhjar, Sahline, Ouerdanine, Bekalta e Beni Hassen).61

Il capoluogo - importante centro turistico e commerciale - conta circa 79.500 abitantied è situato su un promontorio sul margine inferiore del Golfo di Hammamet a circa160 Km a sud di Tunisi, a poco più di 20 km a sud-est di Sousse ed a circa 130 Km anord-est di Sfax.

Le municipalità di una certa rilevanza sono: Moknine (50.514 abitanti), Jammel (45.662),Ksar Hellal (43.102), Teboulba (33.174) e Ouerdanine (20.148).

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La rete stradale e ferroviaria del governatorato di Monastir è ben sviluppata coprendola totalità del territorio e permettendo un accesso diretto a tutti i governatorati limitrofi.Il governatorato è allacciato alle direttrici principali del traffico nazionale: Tunisi, Sfax,il sud del paese e la Libia tramite l’autostrada Tunisi-Sfax e la GP1. La città di Monastirviene collegata alla GP1, e da qui all’autostrada, sia mediante la MC100 Ouerdanine-M’saken verso Tunisi, sia dalla MC94 (via Bembla-Jemmel-Zeramdine) in direzione diSfax. Altra strada d’importanza fondamentale per il traffico locale è la strada costieraMC82 che collega Sousse a Sfax, passando per Monastir, Mahdia e Chebba.Il governatorato di Monastir è servito dalla rete ferroviaria della linea Sousse-Mahdia.

Il capoluogo possiede un piccolo porto, che esplica quasi esclusivamente una funzionedi approdo per la locale flotta peschereccia. Per il traffico mercantile conviene indirizzarsia Sousse (a 20 km.) o a Tunisi-Rades (160 km.).

Monastir è sede di un aeroporto internazionale - Monastir-Skanes - molto attivo conuna capacità annuale di 3,5 milioni di passeggeri che attualmente raccoglie la quasi

GOVERNATORATO DI MONASTIR

61 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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totalità dei voli charter destinati alle più importanti zone turistiche della Tunisia (Monastir,Sousse e Hammamet-Nabeul).

Nel governatorato di Monastir esistono diverse zone industriali: 4 zone sono gestitedall’AFI (Jammel, Moknine, Bembla e Bennan); la grande zona industriale di Monastirè gestita dalla regione; la vasta zona industriale di Ksar Hellal è privata. Altre zoneindustriali sono quelle di Teboulba e Touza, mentre sono zone industriali programmatequelle di Sahline (100 ettari) e Jemmal.62

Il polo di competitività Monastir-El Fejja si compone di un tecnopolo dedicato al tessilee confezioni (include un vivaio di imprese, un centro di risorse tecnologiche, un istitutoper la moda ed altro), due parchi di attività industriali (uno a Monastir ed un altro ad El-Fejja la Manouba, che raggruppa una zona dedicata alla finitura tessile) e una rete dipartners In’Tex.63

Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

Gli ultimi dati indicano la presenza di una popolazione attiva all’interno del governatoratodi Monastir di 169.092 unità, di cui 156.323 effettivamente occupate.

Il settore dell’industria (54,6%), insieme a quello dei servizi (39,2%), conta il maggiornumero di occupati seguito dal settore dell’agricoltura e della pesca (6,2%).

Il governatorato di Monastir dispone di una rete scolare completamente bilingue (araboe francese) e di istituzioni private di insegnamento delle lingue viventi, in particolareinglese, tedesco e italiano. Vanta anche un polo universitario composto da 12 facoltàcon 22.000 studenti iscritti in diverse discipline, quali medicina, farmacia, scienze,biotecnologia, ingegneria, informatica, matematica e lingue applicate agli affari ed alturismo.64

Per quanto concerne la formazione professionale, esistono 8 centri statali e numerosiprivati nelle maggiori città del governatorato, dove si apprendono competenzesoprattutto nelle discipline maggiormente richieste dalle industrie, quali confezionetessile, abbigliamento, falegnameria, turismo, agricoltura e pesca.65 I centri diformazione del settore del tessile e della confezione hanno assoluta rinomanza a livellonazionale.

62 API63 FIPA64 FIPA65 FIPA e Governatorato

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ATTIVITÀ ECONOMICHE

Il governatorato si distingue per la sua apertura verso l’esterno, grazie al suo aeroportointernazionale e alle sue attività orientate all’esportazione. L’economia della regione sibasa sul settore industriale (in particolare quello tessile e della confezione), sul settoreagricolo (colture sotto serra, dove vanta un primato nazionale) e sul settore turisticoche non cessa di svilupparsi.

Il governatorato di Monastir, un tempo noto per la sua vocazione agricola e per i prodottidella pesca, si distingue oggi per il suo tessuto industriale, prevalentementemanifatturiero, con 556 aziende tessili. Inoltre, la crescita delle attività turistiche hareso l’area di Sousse-Port el-Kantaoui-Monastir uno dei poli turistici più importanti delMediterraneo.

Agricoltura, allevamento e pescaIl governatorato dispone di una superficie di terreni agricoli utili pari a 88.150 ettari.

Le superfici irrigue beneficiano di un regime pluviale di circa 280-400 mm di precipitazionimedie annue.66

Specializzato nella produzione delle primizie e delle colture sotto serra (pomodori,patate, peperoni e fragole), il governatorato non cessa di registrare notevoli progressiin materia di produzione vegetale (olio d’oliva con olivi che si estendono su 60.000ettari, colture irrigue su 5.149).67

Meritevole di attenzione è la coltura degli ortaggi (167.521 tn/an) e della frutta (10.230tn/an).68

Anche l’allevamento viene praticato e quello del pollame è il più sviluppato, ma i risultatinon hanno una grande rilevanza a livello nazionale.All’interno del governatorato esistono 6 porti pescherecci. La produzione media annua– composta in grande maggioranza da pesce azzurro e da molluschi – è di 15.450 tn.

IndustriaLa regione di Monastir conta attualmente 706 imprese industriali, con 66.251 addetti.Il settore del tessile-abbigliamento è di gran lunga il più presente: è opportunosottolineare come in tale regione (precisamente a Ksar Hellal) sia nata l’industria tunisinadel tessile e della confezione. Gli altri comparti di una certa importanza sono l’agro-alimentare e le industrie dei materiali di costruzione e quella meccanica.

66 API67 FIPA68 API

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81

69 FIPA

Il governatorato conta 401 imprese a partecipazione straniera che operano nei settoridell’industria, dell’agricoltura, del turismo e dei servizi.69

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Tessile e confezioni

Agro-alimentare

Materiali costruzione, ceramica e vetro

Meccanica e metallurgia

Chimica

Industrie diverse

Cuoio e calzature

Elettricità, elettronica ed elettrodomestici

Legno, sughero e mobilio

TOTALE

544

35

34

26

21

15

14

13

4

706

55.817

1.054

3.975

1.332

820

864

620

1.486

283

66.251

PRESENZA ITALIANA

Le imprese italiane che operano in regime di off-shore sono più dell’80% e moltehanno grandi dimensioni. Dai dati della direzione regionale dell’A.P.I. risultanoattualmente in produzione ben 50 aziende, di cui 26 a capitale totalmente italiano.Data la vocazione della regione, gli investitori italiani – impegnati quasi interamentenel campo dell’abbigliamento - sono piuttosto numerosi, ma sotto un profilo quantitativogli investimenti restano sottodimensionati rispetto ai francesi ed ai belgi che occupanoi primi due posti tra gli investitori stranieri nel governatorato.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

L’agricoltura riveste ancora un’importanza primaria nell’economia della regione: ilgovernatorato di Monastir occupa il primo posto a livello nazionale per la coltura delleprimizie sotto serra.

In questo settore buone sono le prospettive per l’investimento straniero nell’agricolturabiologica e nell’industria agro-alimentare, soprattutto nella valorizzazione, stoccaggio,conservazione e congelazione dei prodotti agricoli e di mare.

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Al fine di creare una nuova economia competitiva aperta ai mercati internazionali,viene incoraggiato l’investimento in nuovi settori di mercato di industrie innovative e diservizi ad alto valore aggiunto nei settori delle nuove tecnologie dell’informazione,della comunicazione e della farmacologia.

Il governatorato di Monastir è noto come luogo di nascita dell’industria tessile nazionale.Ogni cittadina della zona ospita numerose industrie tessili e della confezione, data lapresenza di una manodopera fortemente qualificata. Tutti gli investimenti nel settorecontinuano ad essere ben accetti, soprattutto se volti ad una produzione di abbigliamentodi alta qualità, considerata la consistente esportazione verso i paesi della comunitàeuropea.

Il governatorato ha una lunga tradizione nell’artigianato della ceramica, nota col nomedi faienza. In questo settore si consigliano investimenti per l’intensificazione dellafabbricazione e la commercializzazione dei prodotti.Infine, opportunità di investimento risiedono nel turismo culturale, che potrebbe esseresviluppato approfittando dell’indotto creato dalle vicine Sousse e Mahdia.70

70 FIPA

Tutte le delegazioni del governatorato di Monastir sono escluse dai beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti”

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GOVERNATORATO DI MAHDIA

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GOVERNATORATO DI MAHDIA

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Mahdia, nel cuore della grande regione del Sahel tunisino, è situatosulla costa centro-orientale della Tunisia ed è delimitato a nord dai governatorati diSousse e Monastir, ad ovest da quello di Kairouan, a sud dal governatorato di Sfax,mentre ad est è bagnato dal mar Mediterraneo per 70 km. Ha una superficie di 2.951Km² ed una popolazione di 387.685 abitanti, che si distingue per la sua gioventù e ilsuo dinamismo (il 51% ha meno di 25 anni).

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 11 delegazioni (Mahdia,Ksour Essaf, Essouassi, El-Jem, Sidi Alouane, Bou Merdes, Chorbane, Chebba, OuledChammakh, Melloulech, Hebira).71 Il capoluogo - Mahdia - importante portopeschereccio - conta circa 48.511 abitanti ed è situato a circa 180 Km a sud di Tunisi.Gli altri centri abitati di una certa rilevanza sono Ksour Essaf (26.426 abitanti), Chebba(20.486 abitanti) e El-Jem (18.457 abitanti).

La struttura del territorio del governatorato è costituita da una fascia costierapianeggiante che diventa collinosa a mano a mano che ci si sposta verso l’interno,dove sono presenti dei sebkha (laghi salati).

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La rete stradale del governatorato di Mahdia è abbastanza sviluppata, poichè èattraversato dalla nuova autostrada Tunisi-Sousse-Sfax nonchè dalla GP1 che,passando per El-Jem, collega Tunisi al confine libico. La città di Mahdia viene collegataalla GP1 mediante la MC96 (via Bou Merdes) ed all’autostrada tramite la MC87 cheraggiunge El-Jem passando per Ksour Essaf. D’importanza fondamentale per il trafficolocale è la strada costiera MC82 che collega Sousse (1 ora di strada) a Sfax (1 ora distrada), passando per Monastir, Mahdia e Chebba.

La città di Mahdia è collegata per via ferroviaria a Monastir e Sousse, da dove èpossibile usufruire dei collegamenti della linea Tunisi-Gabès.Sebbene Mahdia possegga un attivo porto peschereccio, tutte le attività commercialidi imbarco e sbarco vengono effettuate nei porti di Sousse a 60 km e di Sfax a 105km.72

71 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.72 FIPA

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Nel governatorato di Mahdia non esiste alcuna struttura aeroportuale: la più vicina ècollocata a Monastir (40 Km).

Esistono 5 zone industriali, tutte gestite dall’AFI, a Mahdia, Ksour Essaf, El-Jem,Essouassi e Boumerdes.Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

L’attività della cooperazione italiana ha permesso la realizzazione di un’iniziativa per lacreazione di una discarica controllata per i rifiuti solidi urbani e relativo centro ditrasferimento.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

Si calcola che la popolazione attiva all’interno del governatorato di Mahdia sia di circa118.000 unità, di cui 105.140 occupate.Il settore che conta il maggior numero di occupati è quello dei servizi (38,6%), seguitoda quello dell’agricoltura e della pesca (24,8%), e da quello industriale (18,9%).73

Il governatorato dispone di un polo sempre più consolidato di università in studi scientifici,economici e tecnologici.Per quanto concerne la formazione professionale, esistono 3 centri dipendenti dalMinistero della Formazione Professionale e dell’Impiego e 14 centri privati, nei qualivengono formati tecnici in svariati settori. Gli istituti effettuano una formazioneprofessionale specialistica in ambiti quali agricoltura, pesca, cuoio e calzature, confezionie tessitura, informatica, turismo, pedagogia, ecc.

Tali centri, con una capacità di 1.000 allievi ogni anno, permettono di alimentare ilmercato del lavoro locale di competenze qualificate e mano d’opera specializzata nellediscipline maggiormente richieste dalle industrie della zona.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Le caratteristiche geografiche ed economiche fanno del governatorato di Mahdia unaregione nella quale i differenti settori produttivi (agricoltura, pesca, turismo e industria)hanno conosciuto in questi ultimi anni una espansione che non cessa di attirare gliinvestitori locali e stranieri.

In particolare, il settore turistico rappresenta una realtà molto interessante ed ha buonepotenzialità di ulteriore sviluppo. La regione di Mahdia è un sito turistico tra i più

73 FIPA

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apprezzati per i suoi paesaggi naturali, specialmente balneari, e la ricchezza del suopatrimonio storico e culturale. Ad una già elevata capacità ricettiva e ricreativa si èaggiunta la nuova zona di Ghèdabna, che ha consolidato la vocazione turistica dellaregione.

Agricoltura, allevamento e pescaL’agricoltura e la pesca costituiscono i pilastri dell’economia della regione. Questosettore impiega circa il 25% della popolazione attiva occupata. In effetti, il governatoratodi Mahdia ha un posto privilegiato, nella produzione nazionale, in materia di olio, latte,pesce azzurro e frutti di mare.

Su una superficie totale di 287.800 ettari, la regione dispone di 226.400 ettari di terreniagricoli. La gran parte di essi è coltivata ad olivi e alberi da frutta; degna di nota è lacoltivazione del mandorlo su 23.000 ettari. Circa 2.600 ettari sono occupati da foreste.

Le superfici irrigue (circa 6.000 ettari) sono relativamente scarse di fronte al grannumero di pozzi (circa 9.000). La grande maggioranza dei terreni – coltivati in prevalenzaa olivo (143.000 ettari) - beneficiano invece di un regime pluviale che registra circa300 mm di precipitazioni medie annue.74

74 API75 API76 FIPA

Ecco di seguito un quadro della media annua delle principali produzioni agricole del governatorato di Mahdia75

QuantitàProdotto

Olive

Ortaggi

Frutta

Cereali

120.775 tn.

98.215 tn.

42.750 tn.

38.308 tn.

Anche l’allevamento e la produzione di prodotti derivati sono ben sviluppati: la regionedi Mahdia è un importante polo nella produzione di carni bianche (circa 1.483.000unità) e di latte (la regione è il secondo bacino caseario) del Paese.

Un ruolo economicamente rilevante è svolto dalla pesca: il governatorato di Mahdiaprovvede a circa il 15% dell’intera produzione nazionale di pescato, grazie all’attivitàdei porti di Mahdia e Chebba.76 Il pesce azzurro è il prodotto tipico della regione, ecostituisce circa la metà del volume dell’intera produzione.

IndustriaDelle 138 imprese industriali del governatorato di Mahdia, che impiegano 11.114 addetti,98 sono totalmente esportatrici.

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Le attività più diffuse rientrano nei settori del tessile-abbigliamento e dell’agro-alimentare.

Il tessuto industriale della regione è formato da piccole imprese – con un numeroridotto di impiegati - operanti nel campo delle confezioni e dell’alimentare; pochissimesono le grandi aziende, anch’esse impegnate negli stessi campi, con un particolareriguardo alla filatura/tessitura ed alla trasformazione dei prodotti della pesca.

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Tessile e confezioni

Agro-alimentare

Materiali costruzione, ceramica/vetro

Legno, sughero e mobilio

Meccanica e metallurgica

Chimica

Cuoio e calzature

Industrie diverse

Elettricità, elettronica ed elettrodomestici

TOTALE

95

24

8

4

3

2

1

1

-

138

9.157

1.562

299

62

243

46

30

15

-

11.114

PRESENZA ITALIANA

La presenza industriale italiana nel governatorato di Madhia si concentra essenzialmentenel settore del tessile e dell’abbigliamento. Delle sette aziende presenti, una si occupadi filatura e tessitura, quattro producono capi d’abbigliamento, e le restanti appartengonoai settori chimico ed agroalimentare. Tre di queste società sono a capitale totalmenteitaliano.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

La regione è a prevalente vocazione agricola e turistica, con buone prospettive anchenel settore industriale; è inoltre rinomata a livello nazionale per la sua produzioneittica, settore che presenta ottime prospettive di crescita, considerando la continuarichiesta proveniente dall’estero (anche dall’Italia) di prodotti ittici freschi e congelati.Data l’importanza che l’agricoltura e la pesca rivestono, promettenti sono gli investimentinell’industria agro-alimentare, per la trasformazione e la conservazione dei prodotti dimare e agricoli. Un’ulteriore opportunità è rappresentata dall’agricoltura biologica,nonchè dall’allevamento, dove si potrebbero intensificare l’avicoltura (soprattuttotacchini) e la cunicoltura.

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Buone prospettive vi sono per tutte le imprese manifatturiere, a partire dal tessile edalle confezioni di alta qualità. Nel governatorato esiste una buona disponibilità dilocali produttivi ed è possibile reperire in loco manodopera altamente qualificata, graziealla presenza di centri di formazione professionale sia pubblici che privati.

Data la posizione strategica del governatorato sono incoraggiati gli investimenti neisettori dei materiali da costruzione e nei servizi legati al petrolio.Il settore turistico ha conosciuto e continua a conoscere un forte incremento, pertantosono richiesti investimenti per l’avvio e la gestione delle attività di animazione, cosi’come la realizzazione di strutture per il turismo culturale e per la talassoterapia.77

77 FIPA

Delle undici delegazioni del governatorato, quattro godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” :

le delegazioni di Chorbane, Essaouassi, Hebira e Ouled Chamekh sonoclassificate tra le zone di sviluppo regionale del secondo gruppo.

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GOVERNATORATO DI SFAX

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GOVERNATORATO DI SFAX

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Sfax è situato sulla costa centro-orientale della Tunisia, in posizionemediana rispetto all’intero territorio della Repubblica. Esso è delimitato a nord daigovernatorati di Mahdia e Kairouan, ad ovest da quello di Sidi Bouzid, a sud dalgovernatorato di Gabes, mentre ad est è bagnato per 200 km dal mar Mediterraneo. Acirca venti chilometri dalla costa affiorano le isole Kerkennah, facenti parte del territoriodel governatorato.

La superficie totale è di 7.569 Km² con una popolazione di 900.530 abitanti.Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 16 delegazioni (Sfaxsud, Sfax ovest, Sakiet Eddaier, Sfax ville, Sakiet Ezzit, Tina, Bir Ali Ben Khelifa,Jebeniana, El Hancha, Agareb, Menzel Chaker, Mahrès, Skhira, El Amra, Ghraiba eKerkennah).78 Il capoluogo – Sfax - è il secondo polo industriale della Tunisia - conta278.066 abitanti ed è situato a 270 Km a sud di Tunisi, a circa 130 Km a sud di Soussee a 137 Km a nord-est di Gabes.

Altri centri importanti sono Sfax sud (110.207 abitanti), Sfax ovest (109.561), SakietEddaier (109.447), Sakiet Ezzit (77.476).

Il territorio della regione è costituito prevalentemente da zone pianeggianti che nonsuperano i 100 metri di altitudine. Tali pianure sono traversate da corsi d’acqua stagionalimentre la piattaforma continentale degrada lentamente verso il mare, contribuendo acreare un fondale marino poco profondo.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La rete stradale del governatorato di Sfax è ben sviluppata: esso è percorso dalladirettrice principale del traffico nazionale tra Tunisi, il sud del paese e la Libia. Da pocosono stati completati i lavori per prolungare l’autostrada Tunisi-Sousse, che oggi giungesino a Sfax e per la quale, nell’autunno 2009, inizieranno i lavori per il proseguimentosino a Gabès.Sulla stessa direttrice permane la GP1, che da Tunisi, via El Jem, giunge a Sfax eprosegue verso Gabès. Da Sfax partono, inoltre, tutte le principali strade che unisconola costa e l’interno della Tunisia fino ai confini con Algeria e Libia.

78 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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Il governatorato di Sfax è servito anche da una rete ferroviaria che lo collega a Tunisi,Gabès e Gafsa e dall’aeroporto di Sfax-Thyna che assicura voli regolari verso Tunisi everso Parigi, oltre al trasporto delle merci.

La regione dispone di un porto commerciale di grandi dimensioni (secondo a livellonazionale)79 che, assieme all’aeroporto, agevola l’apertura della regione verso l’esterno.Kerkennah, Mahres, Ellouza, Sidi Mansour, Skhira, El Aouabed e Zaboussa sono glialtri porti localizzati sulla costa regionale.

È in fase di esecuzione, con il contributo della Cooperazioe italiana allo sviluppo, unprogetto di costruzione di due dighe collinari, quella di Oued Chaffar e quella di OuedSidi Salah.

Attualmente nel governatorato esistono 15 zone industriali, di cui 6 gestite dall’AFI.

Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

È in fase di realizzazione il progetto di riqualificazione ambientale di Taparura, il litoraledi Sfax. Si tratta di un grande progetto che migliorerà le condizioni ambientali generalidel litorale e del tratto di mare prospicente, da anni con problemi di inquinamento,creando così un ambiente favorevole agli investimenti pubblici e privati in attivitàturistiche, sanitarie, ricreative, culturali e di edilizia.80

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

Dagli ultimi dati statistici sono 285.445 le persone in età attiva all’interno delgovernatorato di Sfax, di cui 251.933 occupate. Il tasso di disoccupazione si attestapertanto attorno all’11%.

I settori che contano il maggior numero di occupati sono i servizi (44,7%), le industrie(41,2%), l’agricoltura e la pesca (14,1%) .

Il governatorato di Sfax costituisce un importante polo universitario; nelle sue 20 facoltàed accademie, 44.000 studenti si preparano nelle varie discipline scientifiche,tecnologiche, informatiche, letterarie e d’ingegneria. Parallelemente alla preparazioneaccademica, due vivai d’imprese favoriscono la diffusione dello spirito di imprenditorialitàe managerialità tra studenti e diplomati.81

79 FIPA80 Stampa locale81 FIPA

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Per quanto concerne la formazione professionale, la regione possiede 9 centri diformazione dipendenti dal Ministero della Formazione Professionale e dell’Impiego,per una capacità di accoglienza di 4.640 tecnici. Questi centri offrono una formazionenei settori dell’elettronica, dell’abbigliamento e confezione, della meccanica, dellacostruzione, della pasticceria e del cuoio e calzature.

Il tecnopolo di Sfax è consacrato alla formazione e alla ricerca scientifica nell’ambitodell’informatica e della multimedialità.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Il governatorato di Sfax è noto a livello nazionale per la sua dinamicità, che necaratterizza il tessuto economico per la sua diversità e complementarietà tra impresemanifatturiere (secondo polo industriale del Paese), servizi e agricoltura, settori chepresentano delle ulteriori potenzialità di sviluppo.

Un tempo basata essenzialmente sull’olio di oliva, la pesca ed i fosfati, l’economia delgovernatorato vive, a partire dagli anni 60, importanti mutazioni economiche con laproliferazione delle piccole e medie industrie manifatturiere, il rapido sviluppo del settoreterziario e la diversificazione del settore agricolo dovuta all’emergere di nuovi settorid’investimento come l’allevamento bovino, l’orticoltura, l’avicoltura e le colturebiologiche.82

In tema di energia, il governatorato di Sfax contribuisce alla produzione nazionale dipetrolio nell’ordine del 27%. Il campo Achtarout occupa la prima posizione con il 70%della produzione petrolifera del governatorato.

Da un punto di vista agricolo, la regione è nota specialmente per la produzione di olioe di olive, per quella di mandorle, frutta e per la cerealicoltura.

Riguardo l’allevamento animale la regione si pone ai primi posti per la produzione dilatte, per quella di carni bianche e per quella di uova.La pesca è un’altra delle attività economicamente rilevanti. Si pescano soprattuttopesce azzurro, crostacei e molluschi.Infine un po’ di turismo è presente sulle isole Kerkennah, ma il settore potrebbe essereulteriormente potenziato.

Agricoltura, allevamento e pescaL’agricoltura occupa un posto importante nell’economia della regione. Su una superficietotale di 704.000 ettari di terreni utili all’agricoltura, la regione dispone di 519.500 ettaridi terreni coltivati: di questi la maggior parte (334.000 ettari) è destinata all’olivocoltura;

82 API

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seguono la coltura del mandorlo (70.950 ettari) e quella di altre piante da frutto (8.410ettari).

La regione si trova nella fascia semi-arida della Tunisia, con una pluviometria irregolareche si aggira tra i 150-250 mm. annui. Le superfici irrigue sono esigue, in quantol’agricoltura locale si basa soprattutto sulla coltivazione “a secco” e la produzione annuadipende fortemente dalle piogge. L’olivo ed il mandorlo, colture dominanti della regione,si adattano meglio delle altre colture al clima arido.

Ecco di seguito un quadro della media annua delle principali produzioni agricole del governatorato di Sfax

QuantitàProdotto

Olive

Ortaggi

Frutta

Cereali

Mandorle

210.000 tn.

117.165 tn.

74.620 tn.

16.000 tn.

11.300 tn.

Anche l’allevamento e la produzione di prodotti di origine animale sono molto sviluppati.

Negli ultimi anni, la regione di Sfax ha consolidato il ruolo di polo per la produzione dilatte (75milioni di litri/anno), di carni bianche e di uova.

Un ruolo economico interessante è svolto dalla pesca: con i suoi otto porti ilgovernatorato di Sfax provvede a circa il 20% dell’intera produzione nazionale dipescato; vi si pescano molluschi (polipi, seppie e calamari), crostacei (soprattuttogamberi) e tra il pesce azzurro la varietà più importante è il tonno. Inoltre è da segnalarel’attività della trasformazione dei prodotti ittici, nonchè la raccolta di spugne naturali.83

IndustriaIl tessuto industriale della regione è formato da piccole imprese operanti in tutti i campidi attività, soprattutto confezioni e alimentare: 2.300 imprese manifatturiere con unnumero ridotto di dipendenti, per un totale di 59.000 impiegati.84

Le grandi aziende sono comunque numerose: il governatorato di Sfax conta, infatti,667 imprese industriali, con un numero di 37.686 addetti, delle quali 160 sono totalmenteesportatrici; le attività più diffuse rientrano nel settore del tessile-abbigliamento, dell’agro-alimentare e del settore meccanico e metallurgico.

83 FIPA84 FIPA

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N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

Tessile e confezioni

Agro-alimentare

Meccanica e metallurgica

Chimica

Legno, sughero e mobilio

Cuoio e calzature

Industrie diverse

Materiali costruzione, ceramica/vetro

Elettricità, elettronica ed elettrodomestici

TOTALE

184

134

95

74

46

43

41

35

15

667

15.038

5.216

4.513

4.429

1.912

2.183

1.594

2.157

649

37.686

PRESENZA ITALIANA

Esiste un buon numero di imprenditori stranieri e attualmente vi sono 18 aziende italiane,di cui solo 6 a capitale misto. Numerose le società che operano nel settore tessile econfezioni e diverse in quello dell’agro-alimentare. Una società fabbrica parti e accessoriper motocicli e biciclette ed altre sono operanti nel settore manifatturiero (apparecchisanitari in ceramica, calzature, articoli in caucciu’).

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

L’agricoltura riveste un’importanza primaria nell’economia del governatorato di Sfax.In questo settore si evidenziano diverse opportunità di investimento, in particolarerelative all’agricoltura biologica, all’idrocoltura ed alla floricoltura.

Anche i progetti legati all’allevamento promettono buoni risultati, in particolare quelliconnessi all’intensificazione dei pascoli bovini e dell’avicoltura ed alle attività ditrasformazione delle carni e del latte.

L’attività commerciale è molto sviluppata: 20.421 commerci al dettaglio, 803 commerciall’ingrosso e 72 imprese di import-export.

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Nel campo turistico, infine, sono fortemente incoraggiati gli investimenti in infrastruttureadeguate a sostenere la crescita che il settore sta conoscendo, in particolare di tipoambientale e balneare sulla lunga costa e nelle isole di Kerkennah.85

Delle sedici delegazioni del governatorato, nove godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” :

le delegazioni di Agareb, El Amra, El Hancha, Ghraiba, Jebeniana e Skhirasono classificate tra le zone di sviluppo regionale del primo gruppo;

le delegazioni di Bir Ali Ben Khelifa e Menzel Chaker sono classificatetra le zone di sviluppo regionale del secondo gruppo;

la delegazione di Kerkennah è classificata tra le zone di svilupporegionale prioritario.

85 FIPA

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TUNISIA DEL SUD

GAFSAGABÈSMEDENINETATAOUINEKEBILITOZEUR

I sei governatorati di Tozeur, Gafsa, Gabès, Medenine, Tataouine e Kebili rappresentanoil sud della Tunisia e sono in una posizione strategica e privilegiata all’interno dei paesidel Maghreb ed al centro del bacino mediterraneo, con 480 km di coste che assicuranola congiunzione tra l’Europa, l’Oriente ed il resto dell’ Africa.Tale posizione, a due ore di volo dalle principali capitali europee, consente lo sviluppodi flussi di scambio ed un’apertura su scala nazionale ed internazionale.

La regione si estende su una superficie di 90.000 km², pari al 58% del territorio nazionale,e conta 1.521.100 abitanti, pari all’1,48% della popolazione nazionale.

I governatorati tra di loro si differenziano molto, sia per le condizioni geografiche, siaper le attività economiche.

Morfologicamente molto variegato, il sud è costituito a nord-ovest dal Jerid, una regioneche include i governatorati di Kebili, Gafsa e Tozeur, caratterizzata da zone riarse alconfine algerino, ricche di fosfati che hanno un ruolo importante nell’economia tunisina,e da città minerarie e sporadici villaggi-oasi costruiti intorno a sorgenti e profondegole.

Ad est vi sono i governatorati di Gabès e Medenine, situati in un territorio che precipitanel ventre della pianura del Sahel, punteggiati da fertili oasi e bordati da chilometri dicosta che si affaccia sul golfo. Di grande fascino e forte richiamo per i turisti sono ipaesaggi lunari ed i villaggi trogloditi berberi intorno alla città di Matmata, nelgovernatorato di Gabès.

A sud il governatorato di Tataouine, che si insinua fra la Libia e l’Algeria, è da secoli lazona più remota e di conseguenza la meno sviluppata. Anche qui si trovano numerosivillaggi trogloditi berberi, che diradando cedono il passo al grande Erg algerino, alleporte del deserto del Sahara.

Gabès e Gafsa sono le due principali città del sud. Gabès, ricostruita e cresciuta dopola seconda guerra mondiale, è dotata di un grande porto e di un gigantesco poloindustriale noto a livello nazionale soprattutto per lo sviluppo dell’industria chimica. Hauna posizione importantissima tra il mare e il Chott (il lago salato prosciugato) e tutti i

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collegamenti tra il sud e il centro del paese passano di qui. Anche Gafsa costituisce uncruciale nodo di comunicazione tra il sud del paese, le regioni mediterranee orientali,il nord montuoso ed il Jerid, e riassume le immagini contrapposte della Tunisia centro-settentrionale e delle regioni pre-sahariane.

Economicamente il sud si caratterizza per le attività diversificate, anche se la principalevocazione di tutta l’area è quella agricola e pastorale, cui si è aggiunta in tempi recentiquella turistica: balneare a Jerba e Zarzis, e di percorsi esplorativi sahariani e dimontagna a Tozeur, Kèbili e Tataouine.L’attività economica di questi ultimi tre governatorati si basa tradizionalmentesull’agricoltura intensiva nelle oasi, soprattutto per la produzione dei datteri e, data lapresenza di acque geotermali, sta conoscendo uno sviluppo la coltivazione sotto serradi primizie.

I governatorati di Gabès e Medenine, beneficiando di lunghe coste e dei laghi di ElBibane e Bou Grara, hanno sviluppato una redditizia attività della pesca, con unaproduzione che, rappresentando il 24,7% di quella nazionale, consente un’elevataesportazione.

Fatta eccezione per il parco di attività economiche di Zarzis (Medenine) e per il polo diGabès, il tessuto industriale del sud della Tunisia presenta una bassa concentrazionedi imprese, per lo più di piccole dimensioni e operanti nell’agro-alimentare per lalavorazione e l’imballaggio dei prodotti locali.

Le aziende italiane presenti nella regione sono meno di dieci e sono impegnate per lopiù nel settori agroalimentare e del tessile abbigliamento. La maggior concentrazionesi ha nei governatorati di Gafsa e Medenine mentre a Tataouine e a Tozeur la presenzaitaliana è assente.

Gli investimenti effettuati all’interno dei 6 governatorati, ad esclusione di quelli nelledelegazioni dell’isola di Jerba e di alcune del governatorato di Gabès, possono usufruiredei finanziamenti previsti dal programma regionale di sviluppo prioritario.

Oltre a questi incentivi, gli investimenti stranieri sono incoraggiati dall’abbondantedisponibilità di manodopera e dai costi relativamente bassi dei locali produttivi.

La notevole distanza della Tunisia del sud dalla capitale sembra essere la maggioredifficoltà allo sviluppo; difficoltà più apparente che reale, in quanto la presenza di 4aeroporti internazionali, di 2 porti commerciali e di una larga rete stradale asfaltatarendono le distanze relativamente superabili.

La carenza di una rete unificata di distribuzione d’energia elettrica nelle zone più remotedel sud è colmata dall’installazione di sistemi per lo sfruttamento di energie alternative,principalmente solare, peraltro fortemente incoraggiati dalle istituzioni.

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GOVERNATORATO DI GAFSA

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GOVERNATORATO DI GAFSA

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Gafsa è situato nella parte centro-occidentale della Tunisia, tra lealte steppe e il Sahara; confina a nord con il governatorato di Kasserine, ad ovest conl’Algeria, a sud con quelli di Tozeur, Kebili e Gabes e ad est con quello di Sidi Bouzid.

Si estende su una superficie di 7.807 km² ed ha una popolazione di 329.800 abitanti86 .

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 11 delegazioni (Gafsasud, Metlaoui, Sened, Ksar, Moulares, Redeyef, Guettar, Belkhir, M’dhilla, Gafsa nord,Sidi Aich).87 Il capoluogo – Gafsa - è un’oasi che conta circa 84.676 abitanti e dista 355km dalla capitale, 195 da Sfax e 146 da Gabès.

Delle 8 municipalità, le principali sono: Metlaoui (37.099 abitanti), Ksar (29.517 abitanti),Redeyef (26.147 abitanti) e Moularès (24.487 abitanti)88 .

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

Il governatorato possiede infrastrutture di base moderne, con 1.150 km di stradeasfaltate.

La rete stradale del governatorato di Gafsa è un crocevia importante e lo collega asvariate città della Tunisia oltre che ai paesi magrebini. Gafsa è a 90 km da Tozeur, a350 km da Tunisi, 210 km da Sfax e a 140 km dall’Algeria.

La città di Gafsa si trova alla confluenza di importanti vie di comunicazione. Le principaliarterie sono la GP3, che collega il governatorato a Kairouan verso nord e a Tozeur eAlgeria verso sud; la GP14, che conduce a Sfax, e la GP15 che, sempre passando perGafsa, collega Gabès a sud e Feriana ed il confine algerino a nord.

Altra strada d’importanza regionale è la Metlaoui-Moularès-Redeyef (MC122-MC201)che conduce a Tamerza e al posto di frontiera di Midès con l’Algeria.

La linea ferroviaria di 338 km serve al trasporto di persone e merci e collega Gafsa aTunisi via Gabès e Sfax.

86 INS87 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.88 Dati INS 2004

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L’aeroporto internazionale Gafsa Ksar ha una capacità di 200.000 passeggeri all’anno.Nel governatorato esistono due zone industriali: una a Metlaoui (10 ettari) e l’altra a ElAguila (30 ettari).

Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

Dagli ultimi dati statistici sono 88.600 le persone in età attiva all’interno del governatoratodi Gafsa, di cui 72.415 occupate. Caratteristica della regione è l’abbondanza di unamanodopera giovane, istruita e qualificata.

I settori che contano il maggior numero di occupati sono i servizi (26%),l’amministrazione (26%), i lavori pubblici (14,9%), l’agricoltura e la pesca (14,5%), ilminerario ed energia (9,8%) e le industrie (8,8%).

Gafsa è il terzo polo universitario del Sud dopo quelli di Sfax e Gabès con 8 facoltà eaccademie, ospitanti più di 12.600 studenti iscritti a discipline scientifiche, economiche,letterarie, tecnologiche e d’ingegneria informatica.

Nel governatorato sono presenti 2 centri di formazione professionale multisettorialedipendenti dal Ministero della Formazione Professionale e dell’Impiego e 26 centriprivati. Questi centri offrono specialità di formazione ricercate dal mercato del lavorolocale e dalle industrie della zona, quali la refrigerazione, l’elettricità, la meccanica diprecisione, l’informatica, la confezione, l’elettronica industriale ed altro.89

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Il governatorato di Gafsa è una regione principalmente mineraria ed agricola.Nonostante la regione annoveri la più alta concentrazione del Paese per attivitàmineraria, il tessuto industriale che potrebbe farle da supporto è molto debole.Tra le attività tradizionali un certo rilievo occupa la produzione della lana e lafabbricazione di tappeti murali.L’istallazione di 32 aziende di confezione in sub-appalto del gruppo internazionaleBenetton, di cui alcune già produttive ed altre di imminente apertura o ancora in fasedi ottenimento autorizzazioni, sta conferendo grande dinamismo al settore tessile edalla regione.

Agricoltura e allevamentoL’abbondanza delle risorse idriche nella regione (128,4 milioni di m3/an, la diga di

89 FIPA

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Sidi Aïch della capacità di 88,5 milioni di m3 e 2.604 pozzi) ha consentito di avere finoa 233.000 ettari di terre coltivabili e 14.881 ettari di perimetri irrigui. Ciò ha favorito losviluppo del settore agricolo, basato principalmente sull’alboricoltura (106.377 ettari)per una produzione essenzialmente di olive (25.000 tonnellate annue), mandorli (2.930),datteri (5.000) e pistacchi.90

L’allevamento è molto diffuso: 350.000 sono i capi nei pascoli tra ovini, bovini, caprinie camelidi.91

Risorse minerarieIl fosfato è la principale ricchezza del governatorato di Gafsa, nonchè una risorsanazionale. Questo minerale è estratto dalla Compagnia dei Fosfati di Gafsa (C.P.G. apartecipazione statale), che gioca un ruolo d’avanguardia nello sviluppo del suo settoreper la creazione di piccole e medie imprese attraverso il fondo di riconversione deicentri minerari.

La C.P.G., con una produzione di circa 8 milioni di tonnellate di prodotto grezzo ed isuoi 6.000 addetti, ha l’esclusiva dell’estrazione e della lavorazione della materia prima,tuttavia periodicamente vengono bandite delle gare d’appalto internazionali perl’acquisizione di beni o servizi di origine straniera.

Altre importanti risorse minerarie sono la sabbia a quarzo e feldispatica, il calcare,l’argilla, il gesso e il marmo.

IndustriaIl tessuto industriale è piuttosto debole: secondo gli ultimi dati disponibili, il Governatoratodi Gafsa annovera 57 industrie con più di 10 addetti, con un totale di 2.590 addetti.

90 FIPA91 FIPA

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

Agro-alimentare

Industrie diverse

Chimica

Materiali da costruzione, ceramica e vetro

Legno, sughero e mobilio

Tessile e abbigliamento

Meccanica e metallurgica

Elettricità, elettronica ed elettrodomestici

Cuoio e calzature

TOTALE

25

7

6

6

5

4

3

1

-

57

422

124

906

105

97

820

99

17

-

2.590

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PRESENZA ITALIANA

A Gafsa esistono 3 società a capitale italiano: una del settore tessile che si occupadello sfilacciamento di abiti e tessuti usati per il loro riciclaggio ed è totalmenteesportatrice; le altre due si occupano rispettivamente della lavorazione del marmo edella produzione di gruppi elettrogeni, sono a capitale misto e non totalmente esportatrici.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

Tenuto conto del quadro istituzionale legislativo incoraggiante e della posizionegeografica intermediaria, il governatorato di Gafsa presenta diverse opportunità epromuove l’investimento privato.

La regione si caratterizza per una prevalente vocazione mineraria ed agricola. Allostato attuale quest’ultima potrebbe maggiormente beneficiare delle risorse naturalidisponibili e di tecniche innovative. In particolare sono promettenti investimenti: nellacreazione di nuovi perimetri irrigui tramite l’incanalamento delle acque della diga diSidi Aïch; nella razionalizzazione e sfruttamento della nappa freatica attraverso la colturadi alberi da frutto, quali il melograno, il pistacchio, l’uva da tavola, gli ortaggi oltre checolture fuori stagione; nell’introduzione dell’agricoltura biologica e di alcune specie adalto valore commerciale, quali le piante medicinali, aromatiche ed ornamentali; nellosfruttamento dall’apicoltura.

Anche l’allevamento è suscettibile di maggiore produttività tramite l’intensificazionedelle colture di foraggio e la valorizzazione dei pascoli naturali esistenti, investendo,più specificamente, nei pascoli bovini e di camelidi ed introducendo l’allevamento deglistruzzi.

Il comparto primario dell’agro-alimentare dovrebbe potenziare le unità di raccolta etrasformazione soprattutto di latte, frutta e legumi.Parallelamente si rendono necessari investimenti nei servizi di supporto all’agricoltura(uffici di studi e consulenza, forniture di accessori e materiali agricoli) e nellavalorizzazione dei sottoprodotti dell’allevamento (tintura e conceria della pelle, lavaggioe filatura della lana, tessitura).

Il tessuto industriale del governatorato risulta sottodimensionato rispetto alle suepotenzialità. A tal proposito sarebbero opportuni progetti d’investimento nelle industriemeccaniche, elettriche, elettroniche, farmaceutiche e tessili destinate all’esportazione;nelle attività connesse ai fosfati e loro valorizzazione; nel settore della ceramica e delvetro (argilla, sabbia, silicio, ecc.).

Meritevoli di interesse e suscettibili di sviluppo sono, poi, la produzione e lacommercializzazione dei prodotti dell’artigianato (tappeti gafsiani e murali).

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Infine, i servizi turistici presentano buone opportunità, soprattutto quelli alberghieri e divalorizzazione del patrimonio naturale e storico della regione.

Tutte le undici delegazioni del governatorato di Gafsa godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” :

la delegazione di Gafsa è inoltre classificata tra le zone di sviluppo regionale prioritario.

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GOVERNATORATO DI GABÈS

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GOVERNATORATO DI GABÈS

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Gabès è situato sulla costa sud-orientale della Tunisia, in unaposizione importante tra il mare e i chott (laghi salati prosciugati); esso è delimitato anord dai governatorati di Sfax, Sidi Bouzid e Gafsa, ad ovest da quello di Kèbili, a suddal governatorato di Medenine, mentre ad est è bagnato dal mar Mediterraneo. Ilterritorio della regione si caratterizza per le sue diverse zone naturali costituite da oasipianeggianti, catene montuose, il Chott El-Fejej ed un litorale di 80 km con il golfo cherappresenta un importante vivaio del Mediterraneo.

La superficie totale è di 7.166 Km² con una popolazione di 354.500 abitanti92 .

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 10 delegazioni (El-Hamma, Gabès Sud, Mareth, Gabès Città, Gabès Ovest, Mètouia, Ghannouch,Matmata Jedida, Menzel Habib e Matmata)93 . Il capoluogo Gabès, situato a circa 400Km a sud di Tunisi, sorge a fianco di un’oasi che giunge fino al mare, è un importantepolo industriale e conta 116.323 abitanti.

Delle 10 municipalità, le più importanti sono El-Hamma (34.835 abitanti), Ghannouch(22.681 abitanti), Chenini Nahal (14.452 abitanti) e Mareth (10.000 abitanti)94 .

La regione si colloca nella fascia semi-arida del paese, con una pluviometria irregolareche si aggira intorno ai 200 mm annui.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La rete stradale della regione di Gabès si sviluppa su tre arterie principali: l’arterialungo l’asse nord-sud - la GP1 – che passando per Ghannouch, Gabès, Teboulbou eMareth unisce Tunisi alla Libia; e le altre due - da est ad ovest – conducono verso leoasi dell’interno e l’Algeria: la GP15 verso Gafsa e Feriana – via Metouia e Oudhref, ela GP16 verso Kebili e Tozeur passando per El-Hamma. Nell’autunno 2009 inizierannoi lavori per il proseguimento sino a Gabès dell’autostrada Tunisi-Sfax.La città di Gabès è il terminal ferroviario della linea da Tunisi, passante per Sousse eSfax.

92 INS93 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.94 Dati INS 2004

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Il governatorato possiede, inoltre, un grande porto commerciale ed industriale dotatodi 12 banchine e due porti di pesca a Gabès e Zarat.L’aeroporto internazionale Gabès-Matmata, con una capacità annua di 200 milaviaggiatori, è operativo dal 2004 ed attualmente in fase di ampliamento.

Nella regione esistono 3 zone industriali di vasta estensione - 864 ettari -, localizzate aGabès, a El Aouinet e ad El Hamma. La fiera internazionale di Gabès, che si svolgeannualmente, si estende su 5,5 ettari e può ospitare 200 espositori.

Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

Gli occupati nel governatorato di Gabès sono circa 87.100, su una popolazione attivadi 96.300 unità. I settori che ne contano il maggior numero sono quelli dei servizi(45,5%), dell’industria (19,2%), dell’energia e dei lavori pubblici (18,7%), dell’agricolturae della pesca (15%).

Gabès è il secondo centro universitario della regione meridionale del Paese dopoquello di Sfax, con una università, undici accademie ed istituti di specializzazioneprevalentemente scientifica e tecnologica.

Per quanto concerne la formazione professionale, esistono 23 centri privati ed unopubblico multidisciplinari, che permettono di istruire e qualificare l’abbondante e giovanepopolazione attiva negli ambiti maggiormente richiesti dalle industrie della zona, ossiainformatica, meccanica, elettromeccanica ed elettronica, costruzione, artigianato eturismo.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Il governatorato di Gabès è un centro industriale piuttosto importante e noto a livellonazionale per la sua industria pesante. Inoltre, nelle oasi viene praticata una redditiziaagricoltura intensiva; la pesca è un’altra attività praticata con successo, mentre il turismocontinua a crescere.

Agricoltura, allevamento e pescaSui 590.262 ettari di terreni coltivabili, che rappresentano l’83,6% della superficie totaledella regione, solo 14.000 sono quelli irrigui.

Grazie alla buona disponibilità di risorse idriche stimate a 223 milioni di m³, la produzioneagricola è molto redditizia. La maggior parte dei terreni coltivati (57.000 ettari) è destinataall’olivicoltura, mentre le altre colture arboricole occupano altri 22.000 ettari e la

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cerealicoltura occupa 31.700 ettari. Le principali produzioni agricole annue delgovernatorato di Gabès sono legumi (294.700 tn), ortaggi (210.000 tn), cereali (14.460tn), arboricoltura (45.000 tn).Infine 45 ettari di colture geotermiche assicurano una produzione importante di primiziequali pomodori, ciliegie, meloni ed altre.

Anche l’allevamento, in particolare quello ovino e la produzione di derivati sono bensviluppati; si contano pascoli ovini (184.000 capi), caprini (80.000 capi), bovini (8.000capi) e avicoltura (550.000 capi).

Un ruolo economico interessante è svolto dalla pesca. Gabès possiede una flotta riccae diversificata (471 imbarcazioni) che assicura più di 9.000 tn annue di pescato, costituitoprincipalmente da pesce azzurro, tonno, ostriche e crostacei.

IndustriaLa regione di Gabès ha un polo industriale che raggruppa 920 imprese industriali, conun numero di poco superiore agli 11.600 addetti; le attività più diffuse rientrano nelsettore dell’agro-alimentare, delle industrie diverse e del settore meccanico ed elettrico.

Il tessuto industriale è formato per più della metà da piccole imprese con un numeroridotto di impiegati. Le aziende di maggiore dimensione (con più di 10 addetti) sono 84ed operano in gran parte nei settori chimico, di trasformazione dei fosfati,agroalimentare, di materiali da costruzione quali cemento e mattoni. Di queste imprese20 sono totalmente esportatrici e 16 a capitale straniero o misto attive soprattuttonell’industria manifatturiera.

Ripartizione delle industrie per settore di attività.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Agro-alimentare

Industrie diverse

Meccanica, metallurgica ed elettrica

Materiali da costruzione, ceramica/vetro

Tessile, confezioni e cuoio

Chimica

TOTALE

292

265

174

83

80

26

920

2.479

946

1.716

2.054

1.707

2.731

11.633

PRESENZA ITALIANA

L’unica azienda a capitale totalmente italiano presente nella regione opera nel settoreagroalimentare con la lavorazione e la conservazione del pesce azzurro ed è totalmenteesportatrice.

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VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

Il governatorato di Gabès ha un’importante vocazione agricola, che si è dovutaconfrontare - a partire dall’indipendenza del paese - con un forte sviluppo industrialedovuto alla nascita del polo chimico e favorito dalla presenza nella zona di importantirisorse minerarie.

Tenuto conto della sua posizione geografica peculiare, della ricchezza delle risorseumane e naturali, del livello di sviluppo del quadro istituzionale e legislativo esistente,la regione di Gabès rappresenta una realtà motivante ed incoraggiante per lapromozione dell’investimento privato nei diversi settori dell’attività economica.

La regione è nota a livello nazionale per la produzione di frutta e verdura (melagrane,meloni, carote, pomodoro ciliegino) e per il pesce, fresco o essiccato.

Attualmente il futuro dell’agricoltura nella regione è legato alla grande disponibilità diacque geotermali, soprattutto nell’area di El-Hamma: lo sfruttamento di tali risorse perla coltivazione in serre di primizie destinate esclusivamente all’esportazione rappresentauna delle maggiori opportunità di investimento.

Oltre alla coltivazione tradizionale sotto serra, è di sicuro interesse l’orientamento versol’agricoltura biologica certificata di alcune specie (arboricoltura, allevamento) el’introduzione di nuove colture ad alto valore di mercato tali quali le piante medicinali,aromatiche, ornamentali e cosmetiche (tra cui è rinomata la henna, impiegata comebase per la colorazione dei capelli), settori questi ancora ignorati dagli investitori.

Anche l’allevamento intensivo bovino e ovino e la diversificazione della produzioneanimale, con l’introduzione di allevamenti di oche, struzzi, conigli, tacchini e quaglie,presenta ampi margini di sviluppo.

L’agricoltura, l’allevamento e la pesca, attività predominanti nel governatorato,necessitano l’avviamento di maggiori servizi legati a tali attività, in particolare:approvvigionamento, raccolta e distribuzione dei mezzi di produzione, tutela delle acquee del suolo, trasformazione del latte, riparazione e manutenzione degli strumenti dipesca, servizi veterinari e laboratori d’analisi, conservazione dei prodotti di mare,allevamento intensivo o semintensivo in acquacoltura di pesci nobili (orate e branzini),crostacei e molluschi, così come pesce azzurro in acque marine e dolci.

Le autorità regionali hanno indicato la valorizzazione delle risorse minerarie disponibilinella regione (sabbia, argilla, bentonite, ecc.) come settore prioritario per gli investimentistranieri nel campo industriale, accanto a quello delle industrie chimiche per l’estrazionedegli olii essenziali, la produzione di detergenti, la raccolta, il riciclaggio e latrasformazione dei rifiuti in plastica, la produzione di articoli d’imballaggio in plastica ecartone.

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La presenza del grande polo chimico G.C.T., del gruppo ALKIMIA e di altre grandiaziende favorisce ulteriori opportunità d’investimento legate ai servizi annessi ai settoriindustriali, quali uffici di consulenza ed ingegneria, nonchè la formazione di un indottonel settore della meccanica, della carpenteria e della caldareria metallica, della piccolae grande metallurgia, della riparazione e produzione meccanica.

Infine, investimenti nel settore alberghiero, nel turismo culturale, congressuale, dianimazione e svago, termale e terapeutico, nella produzione, commercializzazione edesportazione dei prodotti artigianali presentano grandi potenzialità.

Delle dieci delegazioni del governatorato, cinque godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” :

la delegazione di Mareth è classificata tra le zone di sviluppo regionaledel secondo gruppo;

le delegazioni di El-Hamma, Matmata, Menzel el Habib e Nouvelle Matmatasono classificate tra le zone di sviluppo regionale prioritario.

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GOVERNATORATO DI MEDENINE

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GOVERNATORATO DI MEDENINE

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Medenine si colloca sull’estrema fascia sud-orientale della Tunisia,in una posizione privilegiata: al centro del bacino del Mediterraneo, è limitato a nord-ovest dal governatorato di Gabes, a ovest da quello di Kèbili, a sud da quello diTataouine, ad est dalla Libia ed a nord-est dal mar Mediterraneo.

Si estende su una superficie di 9.167 Km² con una popolazione di circa 445.400 abitanti.

Dal punto di vista amministrativo, è suddiviso in 9 Delegazioni; di cui sei continentali(Zarzis, Ben Guerdane, Medenine Nord, Medenine Sud, Ben Khedache e Sidi Makhlouf)e tre insulari che compongono l’isola di Jerba (Houmt Souk, Midoun e Ajim).95

Il capoluogo-delegazione, Medenine, conta 96.189 abitanti, di cui 48.102 nelladelegazione settentrionale e 48.087 in quella meridionale.

Altre municipalità di una certa rilevanza sono Zarzis (70.895 abitanti), Jerba-HoumtSouk (64.892 abitanti), Ben Guardane (58.101 abitanti) e Jerba-Midoun (50.459abitanti)96 .

Caratteristica di questo governatorato è un litorale di 400 km, pari al 30% di quellonazionale, costituito dalle coste delle penisole di Jorf e Zarzis, del golfo di Bou Grara,del lago di Birhet El Bibane e dell’isola di Jerba.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La moderna rete stradale del governatorato di Medenine conta un totale di oltre 1.900km. L’arteria principale è la GP1 che – provenendo da Tunisi - collega Medenine conRas Ajdir, al confine con la Libia. Altre strade importanti sono la GP 19 che da Medeninegiunge a Tataouine, proseguendo per il confine libico a sud, la MC118 che collegaMedenine a Zarzis, la MC108 che dal capoluogo giunge al porto di Jorf da cui partonoi collegamenti marittimi con Jerba e la MC117 che collega Houmt Souk a Zarzispercorrendo tutta Jerba e giungendo sulla terraferma grazie ad un terrapieno (ponteromano) che attraversa il ramo orientale del golfo di Bou Grara.

95 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.96 Dati INS 2004

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Il governatorato di Medenine non è servito dalla linea ferroviaria; i collegamenti marittimihanno come punto di approdo il porto mercantile di Zarzis distante solo 1 ora dalcapoluogo Medenine, mentre i collegamenti aerei sono assicurati dall’aeroportointernazionale di Jerba che effettua voli nazionali ed internazionali ed ha una capacitàdi 4 milioni di passeggeri annui.

Oltre al porto commerciale ci sono 8 porti per la pesca.Nel governatorato attualmente sorgono due zone industriali: Medenine sud (11 ettari)e Ben Guardane (5 ettari); un’altra di 10 ettari è programmata a Medenine nord. Nellazona di Zarzis sorge il secondo degli unici due parchi di attività economiche dellaTunisia. Il parco, vasto 40 ettari, ospita al momento 35 imprese.

Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

Il governatorato di Medenine si caratterizza per la sua popolazione attiva d’età mediagiovane, dinamica, istruita e qualificata, che trova impiego soprattutto nei servizi (62,6%),nel settore dell’energia e lavori pubblici (17,6%), in quello dell’agricoltura e della pesca(10,2%) e nell’industria manifatturiera (8,5%).

Per quanto riguarda la formazione professionale, nel governatorato di Medenineesistono 38 centri di formazione ripartiti in pubblici (11) e privati (27): tali centri formanogiovani nel settore turistico-alberghiero, aziendale, del tessile e dell’abbigliamento, nelsettore termico e sanitario, artigianato, elettricità, falegnameria, frigoristi,condizionamento d’aria, meccanica, manutenzione industriale, radio e tv ed artigianato.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

L’attività economica del governatorato di Medenine è piuttosto diversificata: sonopresenti la pastorizia, l’agricoltura e la pesca, l’industria, il turismo e l’artigianato, nonchèle attività del terziario.

Le caratteristiche naturali, storiche e culturali della regione fanno di Medenine, e inparticolare della zona di Jerba e di Zarzis, uno dei poli turistici più importanti dellaTunisia.

Oltre alle strutture alberghiere tradizionali (129 alberghi) il comparto registra la presenzadi numerose agenzie di viaggio, ristoranti turistici, un terreno da golf, un casinò, centridi svago e servizi connessi.Le attività artigianali ancestrali uniscono l’utile all’artistico ed al decorativo: tutto cio’permette alla regione di occupare, in scala nazionale, il primo posto a livello della

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produzione e dell’esportazione di tappeti, principali prodotti artigianali insieme ai tessuti,all’oreficeria, alla bigiotteria, agli articoli in ceramica e pelletterie.

Agricoltura, allevamento e pescaI terreni coltivabili della regione di Medenine si estendono su 229.720 ettari; particolareimportanza è data alla creazione di nuovi perimetri irrigui, che attualmente occupanocirca 2.230 ettari (1.873 ettari privati e 427 pubblici) grazie alla presenza di numerosipozzi equipaggiati.

La regione dispone di un potenziale agricolo basato essenzialmente sull’arboricoltura:l’ulivo è la prima pianta coltivata con una produzione annua di 50.000 tn 97 d’olive e30.00098 di olio, seguita dal fico (2.400 tn), dal mandorlo (1.100 tn), dal melo (1.100 tn)e dalla vite da tavola (2.000 tn).Le colture cerealicole e delle leguminose, con la loro produzione pari rispettivamentea circa 15.000 tn/an e 1.400 tn/an, rivestono una certa importanza; tuttavia la produttivitàdei terreni (circa 25.000 ettari per le prime e 2.300 ettari per le seconde) sia per questecolture, sia per altre coltivazioni (in special modo per le cucurbitacee) è fortementedipendente dalla pluviometria annuale, che varia da 130 a 290 mm/an.

Anche l’allevamento rappresenta un’attività fondamentale, con i suoi oltre 541.000capi, costituiti da ovini (320.000), caprini (200.000), bovini (2.400) e camelidi (19.000),da cui deriva una produzione di 7.000 tn/an di carni rosse e 14.000 tn/an di latte; aquesti pascoli si aggiungono 13.000 unità di volatili che consentono buoni risultatianche nella produzione di uova e carni bianche.

Infine, il governatorato di Medenine è conosciuto per la pesca redditizia: i 400 Km dicosta, gli 8 porti di pesca (Medenine Sud, Sidi Makhlouf, Ajim, Houmt Essouk, Midoun,Zarzis, Ben Guardane) e la flotta di oltre 2.000 unità permettono una media annua dipescato che si aggira intorno alle 18.000 tonnellate, pari al 20% della produzionenazionale. Inoltre il governatorato è dotato di due stazioni di acquacoltura ed una perla pesca lagunare (lago El Biben e lago Boughrara) e di siti naturali ricchi di molluschi.

IndustriaIl governatorato di Medenine ha un tessuto industriale recente composto da 521imprese, di cui 132 impiegano più di 10 addetti e 5 sono quelle totalmente esportatrici;esse occupano circa 7.500 addetti.

Tra i differenti settori produttivi, l’industria agro-alimentare riveste un ruolo di primariaimportanza. I principali prodotti dell’industria agro-alimentare sono l’olio di oliva, l’oliodi sansa, i prodotti del mare freschi o congelati, i derivati dal latte ed, infine, i salialimentari.

97 FIPA98 API

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Un altro comparto produttivo importante per il governatorato è quello del settore deimateriali da costruzione (42 aziende) che fabbricano prodotti ceramici, lavorano laghiaia ed estraggono il marmo, l’argilla e il gesso.

Ripartizione delle industrie per settore di attività.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Agro-alimentare

Industrie diverse

Tessile, confezioni, cuoio e calzature

Materiali da costruzione, ceramica/vetro

Meccanica, metallurgica ed elettrica

Chimica

Legno, sughero e mobilio

TOTALE

272

110

44

42

42

12

-

521

3.275

455

2.503

923

266

110

-

7.532

PRESENZA ITALIANA

Esistono nel governatorato tre aziende a capitale parzialmente italiano tutte operantinel settore agroalimentare: due unità producono sale e sono totalmente esportatrici; laterza si occupa della lavorazione e congelazione dei prodotti di mare ed è parzialmen-te esportatrice.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

Data la posizione geografica, il livello delle infrastrutture esistenti, il potenziale umanoe la diversità delle proprie risorse naturali, il governatorato di Medenine presenta deivantaggi competitivi che incitano alla promozione del settore privato.

È importante sottolineare come l’area offra delle ottime opportunità sia per il mercatonazionale, sia per i mercati europei e mediorientali, data la prossimità geografica, leinfrastrutture stradali, portuali ed aeroportuali e le agevolazioni commerciali.

Nel settore agroalimentare si può segnalare la possibilità di realizzare investimentinell’ambito della coltura biologica certificata, dell’arboricoltura precoce e delle piantearomatiche e medicinali, del condizionamento ed esportazione d’olio d’oliva, del tratta-mento, conservazione e congelamento dei prodotti di mare.

Riguardo il settore ittico, si segnalano ampi margini per incentivare le attività aulieuti-che nell’ambiente costiero favorevole alla pesca del pesce azzurro, all’acquacoltura,alla piscicoltura, alla mitilicoltura ed unità di stabulazione di molluschi.

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Anche l’allevamento offre buone possibilità, particolarmente in quelle attività orientateverso la razza camelide ed anche oche, struzzi, tacchini, quaglie e conigli.

Nel settore primario le unità di produzione e di trasformazione già esistenti dovrebberoessere ampliate con servizi legati alla valorizzazione dei prodotti di origine vegetale edanimale, ai lavori idraulici, all’ attrezzatura rurale e di celle frigorifere, al montaggio emanutenzione di strumenti di pesca ed alla produzione di ghiaccio in scaglie.

Anche le riserve minerarie disponibili richiedono una maggiore valorizzazione.

Riguardo al settore industriale, oltre alla possibilità di operare alle stesse condizionidel resto del territorio nazionale, la regione mette a disposizione dell’investitore stra-niero il parco d’attività economiche di Zarzis, che costituisce un polo di sicuro interes-se in quanto offre la possibilità di posizionarsi in una realtà industriale ben strutturata,di beneficiare appieno delle vie di comunicazione e di operare in stretto contatto conaltre aziende con le quali eventualmente agire in termini di complementarità.

Le attività del parco stesso generano nuove possibilità di investimento nella fabbrica-zione dei componenti elettronici, nel montaggio di apparecchi elettrodomestici e dicomunicazione, nelle industrie del tessile e dell’abbigliamento, nell’industria farma-ceutica e nei servizi petroliferi.

Il settore terziario, inoltre, richiede investimenti nell’ambito delle nuove tecnologie diinformazione e di comunicazione ed in quello dei servizi di studi, consulenza ed assi-stenza, installazione e manutenzione delle attrezzature.

La presenza di un vasto numero di turisti invita a cogliere le possibilità legate alleattività del settore, diversificando l’offerta per garantire servizi di vario tipo (congres-suale, terapeutico, culturale, sportivo e di svago).Infine, buone opportunità derivano dalla produzione, commercializzazione ed esporta-zione dei prodotti artigianali (tappeti, ceramiche, oreficeria e pelletteria).

Delle nove delegazioni del governatorato, cinque godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” :

le delegazioni di Ben Guerdane, Medenine nord, Medenine sud e Sidi Makhloufsono classificate tra le zone di sviluppo regionale del secondo gruppo;

la delegazione di Beni Khedeche è classificata tra le zone di svilupporegionale prioritario.

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GOVERNATORATO DI TATAOUINE

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GOVERNATORATO DI TATAOUINE

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Tataouine è posto all’estremo sud della Tunisia. È limitato a nord-est dal governatorato di Medenine, a nord-ovest da quello di Kebili, a sud-ovestdall’Algeria e a sud-est dalla Libia. Questa posizione ha permesso alla regione disviluppare flussi di scambi con l’ambiente nazionale ed internazionale, soprattutto coni paesi del Maghreb.

Il governatorato si estende su una superficie di 38.889 Km² (il 25% dell’intero territorionazionale) ed ha una popolazione di 144.300 abitanti (pari all’1,4% della popolazionenazionale).

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 7 Delegazioni (Tataouinenord, Tataouine sud, Ghomrassen, Smar, Remada, Bir Lahmar e Dhiba)99. Il capoluogo– Tataouine – conta circa 60.000 abitanti e si trova a 261 km da Sfax ed a 531 km daTunisi.

Oltre a Tataouine, vi sono 4 municipalità: Ghomrassen (11.383 abitanti), Bir Lahmar(8.418 abitanti), Ramada (4.606 abitanti) e Dhiba (3.971 abitanti)100 .

La morfologia del territorio è caratterizzata dal Dhahar, la zona desertica nell’estremitàoccidentale e meridionale del governatorato che prosegue fino a congiungersi al grandeErg orientale (Sahara) algerino.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La rete stradale del Governatorato di Tataouine si snoda su 2.900 km di cui 960 asfaltati.L’arteria principale è la GP19 che collega Medenine con il posto di confine libico diDehibat – passando per Bir Lahmar, Tataouine e Remada. Il resto delle strade rivesteun’importanza regionale: la più importante è la MC111 che collega Tataouine a BenGuardane, mentre tutte le altre si dirigono verso sud, attraversando zone desertichefino a raggiungere località come Borj Bourguiba, Borj el-Khadra e il grande campopetrolifero di El Borma.

99 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.100 Dati INS 2004

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Il governatorato di Tataouine non è servito dalla ferrovia. Nella regione esiste unaeroporto a El-Borma che serve principalmente ad assicurare i collegamenti per ilpersonale che vi lavora e dal quale partono collegamenti con Gabès, Jerba e Tunisi.L’aeroporto di Jerba-Zarzis (100 km) è invece lo scalo più vicino a Tataouine e ha unbuon traffico passeggeri e merci.

Attualmente nella città di Tataouine sorge una zona industriale di 10 ettari e, semprenel capoluogo, sulla strada verso Smar, verrà realizzata una nuova zona industriale dicirca 20 ettari.101

Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

La regione dispone di 92 milioni di m3 di riserve idriche, derivanti da una falda freaticadi superficie e da una falda profonda per un numero totale di 2000 pozzi.

Ci sono, inoltre, vasti giacimenti di marmo grigio, rosso e nero nell’area tra Tataouinee Ghoumrassen, di gesso tra Tataouine e Smar, di argilla verde per uso cosmeticonella zona intorno a Douiret ed anche di sabbie silicee.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

Gli ultimi dati indicano la presenza di una popolazione attiva all’interno del governatoratodi Tataouine di 31.992 unità, di cui 28.980 effettivamente occupate. Queste ultimetrovano impiego soprattutto nel settore dei servizi (54,6%), dell’agricoltura e pastorizia(13%), dell’edilizia e lavori pubblici (20,5%), dell’industria (9,9%) ed infine dell’attivitàestrattiva (2%).

Il governatorato conta due accademie superiori: una di arti e mestieri ed una di studitecnologici.

Per quanto concerne la formazione professionale, esistono 3 centri multidisciplinaripubblici e 5 privati, che formano prevalentemente nei settori infermieristico,dell’elettromeccanica, dell’informatica, del tessile, del calzaturiero, della tessitura edella tappezzeria.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

L’attività economica del governatorato di Tataouine si basa essenzialmentesull’agricoltura e sull’allevamento, e solo in minima parte sull’industria: si tratta infatti

101 API

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di una regione essenzialmente pastorale, con una bassa concentrazione industriale econ delle potenzialità nell’agricoltura ancora poco sfruttate a causa sia della pocaconoscenza delle tecniche di coltura, sia della forte concentrazione della popolazionenella città di Tataouine.Il settore turistico, data la peculiarità e l’originalità della regione, sta conoscendo unforte sviluppo.

Agricoltura e pastoriziaLa regione dispone di una superficie di 200.000 ettari di terre coltivabili, di cui 4.975102

irrigui, che beneficiano di un regime pluviale di circa 88-157 mm di precipitazioni medieannue.103 I terreni destinati a pascolo sono ben 1.500.000 ettari.

Nonostante il carattere arido della regione, da un punto di vista agricolo, il governatoratodi Tataouine presenta delle potenzialità non ancora valorizzate in quanto le risorseidriche della regione non hanno ancora avuto adeguato sfruttamento.

La produzione agricola della zona (colture a secco e irrigue) rende buoni raccolti annui,in gran parte destinati all’esportazione. In particolare nella zona si producono: legumi(13.660 tn), ortaggi (11.490 tn, con una prevalenza di cucurbitacee), frutta daarboricoltura (2.635 tn, con preponderanza di fichi, datteri, melograni e mandorle),cereali (7.810 tn) e olive (3.360 tn).

Le grandi distese steppose favoriscono l’allevamento ovino (300.000 capi), caprino(250.000 capi), bovino (377.000 capi), di camelidi (25.000 capi), l’avicoltura (150.000capi) e l’apicoltura (200 apiari), con importanti produzioni di carne rossa, bianca, latte,uova, miele e lana.

Industria e risorse minerarieNel governatorato di Tataouine sono presenti circa 230 imprese che occupano 1.467addetti. Tra tali aziende solo 11 assumono una certa rilevanza (impiegano più di 10persone), mentre il resto del panorama industriale è composto da piccole imprese.

La ricchezza dei prodotti agricoli e derivati dell’allevamento ha portato allo sviluppo diaziende agroalimentari, quali biscottifici ed oleifici.Il settore dei materiali da costruzione è altrettanto importante: esistono aziende cheproducono prodotti in argilla rossa, pavimenti per interni e per esterni.

Altre aziende di una certa importanza operano nell’ambito della sfilacciatura di prodottitessili destinati principalmente all’esportazione.Sono presenti stabilimenti di acque minerali e di sali minerali.

102 API103 API

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Il governatorato include un importante impianto di estrazione petrolifero a El-Borma,con una produzione annuale di 14 milioni di barili.

Ripartizione delle industrie per settore di attività.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Agro-alimentare

Industrie diverse

Materiali da costruzione, ceramica e vetro

Tessile, abbigliamento, cuoio e calzature

Meccanica, metallurgica ed elettrica

Chimica

Legno, sughero e mobilio

TOTALE

84

79

35

18

9

5

-

230

435

179

492

306

30

25

-

1.467

PRESENZA ITALIANA

Nessuna azienda a partecipazione italiana opera nel governatorato.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

Le principali risorse della regione sono essenzialmente l’agricoltura e le materie primeutili all’edilizia.

Si ritiene utile sottolineare come la scarsa pluviosità, associata a un tipo di vitatradizionalmente nomade (la popolazione è dedita in grande maggioranza allapastorizia) abbia contribuito allo scarso sfruttamento delle risorse idriche.

La regione si presta particolarmente alla coltivazione di primizie e dell’asparago, giàsperimentate con successo.

Potrebbero essere sviluppate con successo le colture delle piante medicinali, aromaticheed ornamentali, oltre alla produzione biologica di quelle già esistenti (miele, olio d’oliva,frutta).

Anche l’allevamento può essere valorizzato con l’introduzione dello struzzo el’estensione dei pascoli per i camelidi.

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Dal punto di vista industriale, sono state individuate alcune attività ritenute altamenteinteressanti per lo sviluppo della regione, particolarmente nel settore dell’estrazione edella lavorazione di sostanze utili e materiali da costruzione (sali, marmi, argilla, sabbia).

Il campo del tessile e della confezione rappresenta una buona opportunitàd’investimento, incoraggiata dall’antica tradizione locale di tessitura artigianale conlane caprine e ovine.

Progetti d’investimento nei campi dei servizi, quali informatica e telecomunicazioni,installazione e manutenzione di attrezzature meccaniche e uffici di studio e consulenzasono auspicabili.

La vocazione turistica del governatorato di Tataouine è piuttosto recente. Oggi la regionesi inserisce nei circuiti del turismo sahariano, grazie ai caratteristici villaggi berberidelle montagne intorno al capoluogo ed alle loro tipiche costruzioni (Ksour). Tuttavia,anche in questo caso si tratta di “turismo di passaggio”, formato da carovane difuoristrada che si soffermano spesso per un solo giorno, per poi proseguire altrove.Pertanto vengono incoraggiate delle attività ricettive e ricreative innovative, come adesempio il turismo termale, l’agriturismo, il trekking e l’escursionismo per la caccia.

Tutte le delegazioni del governatorato godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” e sono classificate

tra le zone di sviluppo regionale prioritario.

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GOVERNATORATO DI KEBILI

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GOVERNATORATO DI KEBILI

POSIZIONE GEOGRAFICA

Situato nel sud-ovest della Tunisia, il governatorato di Kebili è limitato ad ovestdall’Algeria e dal governatorato di Tozeur, a nord da quello di Gafsa, ad est daigovernatorati di Gabès e Medenine ed a sud da quello di Tataouine. La regionecostituisce un punto di congiunzione tra la densa vegetazione dei palmeti e le dunesabbiose dell’Erg orientale e si caratterizza per la presenza del Chott el-Jerid, il grandelago salato che si estende nella zona centrale.

Esso si estende su una superficie di 22.454 km² ed ha una popolazione di 146.500abitanti104 , con una densità di 6,5 per km2.Dal punto di vista amministrativo, la regione è suddivisa in 6 delegazioni (Kebili nord,Kebili sud, Souk Lahed, Douz Nord, Douz Sud e Faouar)105 e 5 municipalità.

Il capoluogo – Kebili – conta attualmente circa 18.693 abitanti ed è situato a 120 kmad ovest di Gabès ed a 500 da Tunisi. Altre municipalità di una certa rilevanza sonoDouz con 27.060 abitanti e Souk Lahed con 18.285 abitanti.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La rete stradale del governatorato di Kebili, costituita da 1.372 km di cui 623 km asfaltati,è imperniata su due assi principali: l’arteria più importante è la GP16 che collegaGabes a Tozeur passando per Kebili. L’altra strada di grande importanza regionale èla MC210 che costeggia il Chott, collegando tutte le oasi della regione (Douz, Zaafrane,Faouar, Rjim Maatoug) inoltrandosi nel deserto fino a raggiungere Nefta (Tozeur).

Il governatorato di Kebili non è servito dalla ferrovia e non vi sono aeroporti: i più vicinisi trovano a Tozeur e a Gafsa, entrambi a 90 km di distanza; Gabès è, invece, lo scaloportuale più prossimo (120 km).Sono presenti 4 zone industriali principali di cui le due più importanti si trovano a Kebili,le altre due di proprietà delle rispettive municipalità si trovano a Douz e Souk Lahed;altre zone sono in corso di realizzazione.

Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

104 INS 2007105 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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La regione è dotata anche di infrastrutture turistiche in corso di modernizzazione edespansione; 22 alberghi garantiscono la ricettività, 15 agenzie di viaggi e 2 centri dianimazione completano il quadro dei servizi offerti.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

All’interno del governatorato di Kebili la popolazione attiva è di circa 39.000 persone,di cui 37.000 occupate rispettivamente nei servizi (47%), nell’agricoltura e pastorizia(33,8%), nell’edilizia e lavori pubblici (14%) e nell’industria manifatturiera (4,8%)106 .

Il governatorato offre una sola accademia nel ramo degli studi tecnologici.Per quanto concerne la formazione professionale, esistono 2 centri pubblici a Kebili eDouz e 5 privati, tutti multidisciplinari. Questi centri formano nelle discipline richiestedal mercato del lavoro locale: informatica, infermieristica e sanitaria, alberghiero,meccanica ed elettronica, refrigerazione, tessitura e confezione, artigianato tradizionale.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

L’attività economica della regione si basa sulla produzione di palme, sulle colture diortaggi e datteri, sull’allevamento. Negli ultimi anni il fascino del deserto e la bellezzadelle oasi hanno attratto milioni di visitatori, permettendo così lo sviluppo del turismosahariano nella regione.

Il tessuto industriale è costituito da un basso numero di imprese, che si concentranonel settore agro-alimentare, per la prima trasformazione dei prodotti locali.

Agricoltura e allevamentoIl governatorato è ricco di risorse idriche (237 milioni di m3) che sono utilizzate per lacreazione di perimetri irrigui, la riabilitazione delle oasi e la produzione delle primiziesfruttando le risorse geotermiche presenti in abbondanza.

La disponibilità di terreni agricoli è di circa 656.000 ettari, dei quali soltanto 50.000sono coltivabili, mentre 570.000 circa sono adibiti a pascolo. Oltre 15.000 ettari diterreni agricoli sono irrigui e sono all’interno delle oasi, dove le coltivazioni sono resepossibili dallo sfruttamento delle acque delle falde a media e grande profondità (413pozzi), dato che la media annua delle precipitazioni non supera i 45 mm107.

La produzione di datteri nelle oasi sfiora le 65.000 tonnellate annue (di cui 46.000sono della varietà Dèglet Nour), pari al 65% della produzione nazionale. La produzione

106 FIPA107 API

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agricola annuale include anche legumi (20.000 tn), frutta (6.200 tn) e primizie (5.900tn).

Le grandi distese steppose favoriscono soprattutto l’allevamento di ovini (116.000 capi),caprini (100.000 capi), camelidi (14.000 capi) e bovini locali (640 capi) che assicuranouna produzione media annuale nell’ordine di 1000 tonnellate di carni rosse e 1600 dilatte.

IndustriaIl governatorato di Kebili conta 268 imprese industriali, con un numero di 1.680 addetti.Il tessuto industriale è formato in grandissima maggioranza da piccole imprese: solo25 aziende superano i 10 addetti e 9 di esse sono totalmente esportatrici.108

Le attività più diffuse rientrano nel settore dell’agro-alimentare, del tessile e dei materialida costruzione.

108 FIPA

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Agro-alimentare

Industrie diverse

Meccanica, metallurgica ed elettrica

Tessile, confezioni, cuoio e calzature

Materiali da costruzione, ceramica e vetro

Chimica

Legno, sughero e mobilio

TOTALE

162

41

25

20

18

2

-

268

1.035

189

82

145

215

14

-

1.680

Ripartizione delle industrie per settore di attività.

PRESENZA ITALIANA

La sola azienda italiana presente nel governatorato è totalmente esportatrice, il suocapitale è totalmente nazionale e si occupa della trasformazione e del taglio dellepietre.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

Come gli altri governatorati del sud, anche Kebili gode di un quadro istituzionale elegislativo che incoraggia l’investimento e promuove il settore privato.

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In ragione della prevalente vocazione agricola e turistica, le autorità regionali puntanomolto sull’ampliamento e sulla diversificazione dei due settori, pur non sottovalutandola possibilità di potenziare l’industria agro-alimentare già esistente e di attirareinvestimenti in settori industriali non inquinanti.

Con particolare riferimento all’agricoltura, vi è la possibilità di incrementare le 1.331serre esistenti per la produzione di primizie, ottimizzando la disponibilità di acquegeotermali, ancora sfruttate in modo parziale. Inoltre, l’ambiente è favorevole per l’avviodell’agricoltura biologica e per l’introduzione di coltivazioni di piante medicinali,aromatiche ed ornamentali ed il conseguente sviluppo delle attività complementari.

La grande produzione di palmizi lascia ancora buone possibilità per nuove struttureper la conservazione e l’imballaggio dei datteri, nonchè la lavorazione industriale deiresidui, da cui è possibile ricavare aceto, alcool, alimenti per il bestiame, pasta di cartae la base per compost biologico. A tale proposito va segnalato che è in fase direalizzazione un progetto di creazione e riabilitazione di palmeti da datteri nella zona diRjim Maatoung, grazie all’attività della cooperazione italiana allo sviluppo.

Anche l’allevamento, attività portante dell’economia regionale, offre opportunità diinvestimento nella diversificazione delle razze (come quella D’men per gli ovini), nellosviluppo dei pascoli camelidi e nella trasformazione dei prodotti (latte, lana, pellicce epelli).

Oltre alle risorse termali, nel governatorato vi sono altre ricchezze minerarie ancorasuscettibili di essere industrializzate (argilla e pietre). Altra industria considerata diinteresse prioritario sarebbe una fabbrica di mattoni in argilla rossa (forati o pieni),materiale di cui la regione intorno a Kebili è ricca. Le numerose rimesse degli emigrati– voce importantissima nel bilancio dell’area – stanno dando un fortissimo impulsoall’edilizia locale che – per sovvenire ai suoi bisogni – deve fare ricorso alle fabbrichedi mattoni site a Medenine, a circa 200 km di distanza.

La vocazione turistica del governatorato di Kebili deriva dalla sua posizione di “portadel Sahara”: lo sviluppo del turismo sahariano continua a convogliare verso la regione– e in particolare verso l’oasi di Douz – un grande numero di turisti. Tuttavia, l’elevatonumero di presenze è dovuto al cosiddetto “turismo di passaggio”, formato da carovanedi fuoristrada che si fermano, spesso per un solo giorno, nella regione per poi proseguirealtrove. Pertanto vengono incoraggiate delle attività ricettive e ricreative innovative,come ad esempio l’animazione turistica, l’agriturismo, il camping, il trekking, il turismotermale, culturale e sportivo.

Lo sviluppo regionale necessita di un supporto tramite le nuove tecnologiedell’informazione e della comunicazione (TIC).

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Tutte le delegazioni del governatorato godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” e sono classificate tra le zone di sviluppo

regionale prioritario.

Anche l’investimento nel campo del tessile e della confezione è incoraggiato, data lapresenza di una numerosa manodopera femminile qualificata nell’artigianato, inparticolare di tappeti.

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GOVERNATORATO DI TOZEUR

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GOVERNATORATO DI TOZEUR

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Tozeur si colloca sul margine sud-occidentale della Tunisia,confinando ad nord-ovest con l’Algeria, a nord-est con il governatorato di Gafsa e asud-est con quello di Kèbili.La regione si estende su una superficie di 5.593 km² ed ha una popolazione di 97.526abitanti.

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 5 delegazioni (Tozeur,Dgueche, Nefta, Tamerza e Hazoua)109 . La popolazione del capoluogo – Tozeur - è di32.400 unità. La città dista 450 km da Tunisi, 98 da Kèbili e 57 km dal confine algerino.Delle altre 4 municipalità, le principali sono Nefta (20.308 abitanti) e Dguache (7.426abitanti)110 .

La morfologia del governatorato è caratterizzata da una zona desertica che comprendeuna parte montuosa al confine con l’Algeria ed una vasta zona sabbiosa, e dalla zonafertile delle oasi di montagna sul bordo dello Chott el-Jerid.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La rete stradale del governatorato di Tozeur conta un totale di 1.150 km di strade, dicui 500 km asfaltate; lo stato generale delle carreggiate è buono. Le strade principalisono la GP3 (Kairouan-Nefta), che collega Tozeur con il confine algerino e diversigovernatorati, e la GP16, che la collega a Gabès attraversando lo Chott el-Jerid, Kebilied El Hamma.

Il governatorato di Tozeur ha un’unica linea ferroviaria: la Tozeur-Tunisi; esso è inoltredotato dell’aeroporto internazionale di Tozeur-Nefta, che accoglie sia voli charter, siavoli di linea da e per Tunisi.

Nel territorio sono installate 2 zone industriali gestite dalla regione ed altre gestitedall’AFI, ossia 3 nella zona di Nefta, 3 in quella di Tozeur, 2 a Degache ed una HammaJerid.

Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

109 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.110 Dati INS 2004

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Il governatorato possiede una capacità d’accoglienza varia e confortevole (42 alberghi)ed un’infrastruttura turistica diversificata con 18 agenzie di viaggio, 5 centri dianimazione, un campo da golf ed il museo di fama internazionale Dar Chrait.

L’attività della cooperazione italiana ha permesso la realizzazione di 2 iniziative: laprima consiste nella creazione di una discarica controllata per i rifiuti solidi urbani erelativo centro di trasferimento, la seconda riguarda un centro di formazione e ricercaper la salvaguardia, la conservazione e la valorizzazione della città-oasi a Nefta.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

La popolazione attiva totale all’interno del governatorato di Tozeur è di 29.820 unità, dicui 26.237 occupate. La maggior parte trova impiego nei servizi e nell’amministrazione(56,85%), nell’agricoltura e pastorizia (20,56%), nell’edilizia e lavori pubblici (13,76%);l’industria occupa una quota pari all’8,26%, con un numero di 2.178 addetti.

Per quanto concerne la formazione professionale, esistono 4 centri polivalenti pubblicie 3 privati, per una capacità complessiva di 1.220 studenti, che alimentano il mercatodel lavoro locale di competenze qualificate e mano d’opera specializzata nei settori:alberghiero, delle tecniche agricole e di allevamento, informatica e meccanica.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Tradizionalmente agricolo, il governatorato conosce attualmente lo svilupporimarchevole del turismo sahariano. Si tratta pertanto di una regione essenzialmenteagricola, con una bassa concentrazione di industre operanti soprattutto nel settoreagro-alimentare.

La regione è rinomata per la qualità superiore dei suoi datteri e principalmente lavarietà “deglet nour”, dalla polpa trasparente e succulenta fortemente apprezzata intutto il mondo.

Il governatorato dispone, inoltre, di un alto potenziale naturale: risorse idriche egeotermali, pascoli estesi, materie prime e bellezze paesaggistiche favorevoli allosviluppo del turismo.

Infine bisogna menzionare l’attività artigianale ancestrale con i suoi prodotti e tessutiin lana e mobili in legno di palma.

AgricolturaLa regione dispone di una superficie di terreni agricoli di 326.061 ettari, dei quali soltanto14.330 sono coltivabili, 310.000 sono adibiti a pascolo e più di 1.700 sono occupati daforeste.

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Le risorse idriche del governatorato ammontano a 207,25 milioni di m³, di cui 179,83sfruttati grazie agli oltre 2.000 pozzi di superficie e profondi. A ciò si contrappone lamedia annua delle precipitazioni molto scarsa, che non supera gli 11 mm.

I terreni agricoli irrigui sono circa 8.000 ettari e collocati principalmente all’interno delleoasi, dove le coltivazioni sono rese possibili dallo sfruttamento delle acque delle faldea media e grande profondità.

Da qualche anno si è sviluppata la produzione di ortaggi e frutta in serre riscaldatedalle acque geotermali, presenti in abbondanza nella regione, anche se la loroestensione è ancora molto limitata (31 ettari).

Dell’imponente produzione annuale di datteri (36.500 tn), circa 8.000 vengono esportate,per un valore di quasi 17 milioni di dinari. In quantitativi di gran lunga più ridotti, sonopresenti altri prodotti dell’alboricoltura: olive (400 tn/an), melograni (300 tn/an), fichi(200 tn/an). Altre produzioni annue locali sono: il foraggio (23.000 tn), i legumi (5.935)e le primizie (2.400 tn).Grazie alle buone estensioni di pascoli stepposi, l’allevamento di ovini, caprini e camelidiè piuttosto sviluppato con rispettivamente: 60.500 capi, 30.500, 4.500. La produzioneannuale di carni rosse raggiunge circa le 1.200 tn, mentre quella del latte si aggira sui6.500 litri.

IndustriaIl governatorato di Tozeur conta 106 imprese industriali, con un numero di addetti paria 2.102. Le attività più diffuse rientrano nel settore dell’agro-alimentare.Il tessuto industriale è formato in gran parte da piccole imprese, infatti solo 27 imprese111

impiegano più di 10 addetti.

111 FIPA

Ripartizione delle industrie per settore di attività.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Agro-alimentare

Industrie diverse

Tessile, confezioni, cuoio e calzature

Chimica

Materiali da costruzione, ceramica e vetro

Meccanica, metallurgica ed elettrica

Legno, sughero e mobilio

TOTALE

1.561

35

450

36

230

2

-

2.102

77

10

8

5

4

2

-

106

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PRESENZA ITALIANA

Nessuna azienda a partecipazione italiana opera nel governatorato.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

Considerati la varietà delle risorse naturali ed il quadro istituzionale e legislativo cheoffre dei vantaggi all’iniziativa privata, il governatorato di Tozeur presenta importantiopportunità di investimento.La regione è a prevalente vocazione agricola e turistica, e punta molto sull’ampliamentoe sulla diversificazione di questi due settori.

L’agricoltura biologica dei datteri e della frutta nelle oasi potrebbe integrarsi con lecolture geotermali di primizie sotto serra. Il clima della regione favorirebbe, inoltre, lacoltivazione di piante medicinali, aromatiche ed ornamentali.L’allevamento potrebbe beneficiare dell’integrazione dei bovini nelle oasi, delladiversificazione delle razze affiancando nuove specie (struzzo e coniglio) a quelle giàpresenti, della valorizzazione dei campi destinati al pascolo e dello sviluppodell’allevamento camelide. Potrebbe poi essere introdotto l’allevamento di pesce inacqua dolce.

Dal punto di vista industriale sono evidenti grandi opportunità nei servizi di supportoalle attività agricole (miglioramento e creazione di strutture nelle aree rurali, impiantiper lo stoccaggio ed il congelamento, approvvigionamento di materie prime, trattamentoe trasformazione dei prodotti quali latte, lana e pelli, estrazione di olii aromatici).In particolare la grande produzione di datteri rappresenta la prima opportunità per gliinvestimenti stranieri sia per la loro trasformazione e per il loro imballaggio, che per lalavorazione dei sotto-prodotti.

Oltre a quello agro-alimentare, sono stati individuati alcuni settori ritenuti altamenteinteressanti per lo sviluppo della regione come il tessile, l’elettrico, l’elettronico, ilmeccanico, l’industria della plastica e del cartone.L’attività estrattiva delle sostanze disponibili (argilla, sali, ecc.) potrebbe essere migliorataper alimentare la produzione artigianale, che a sua volta si presterebbe adun’intensificazione ed una diversificazione, nonchè ad una maggiore esportazione deiprodotti.

Il settore dei servizi rappresenta un’ottima possibilità per l’investitore, in particolare perquanto riguarda uffici di studi e consulenza ed attività legate alle tecnologiedell’informazione e della comunicazione.

Il governatorato di Tozeur, facendo parte dei circuiti del turismo sahariano, attrae unnumero importante di turisti; a tal proposito sarebbero accolti favorevolmente tutti quegliinvestimenti suscettibili di diversificare l’offerta locale per cercare di trattenere il turista

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attualmente propenso a fermarsi solo per alcuni giorni. Pertanto, accanto a servizitradizionali (camping, ristorazione, centri d’animazione, impianti sportivi, trasporti),vengono incoraggiate delle attività ricettive e ricreative innovative per sviluppare ilturismo congressuale, culturale, d’avventura, termale e terapeutico (grazie all’ampiadisponibilità di argilla con proprietà curative per la pelle e di acque geotermali checonsentono la talassoterapia).

Tutte le delegazioni del governatorato di Tozeur godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” e sono classificate tra le zone

di sviluppo regionale prioritario.

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TUNISIA DEL CENTRO-OVEST

KAIROUANSIDI BOUZIDKASSERINE

I tre governatorati che compongono la regione del centro-ovest sono in una zona diconfine con l’Algeria e rappresentano un crocevia tra il nord e il sud della Tunisia. Laregione si estende su una superficie di 22.351 km² con una popolazione di 1.378.300abitanti, pari al 13,3% del totale nazionale.

In queste terre, la vegetazione naturale è formata in buona parte da una steppa,caratterizzata dall’abbondante presenza di alfa, utile per la produzione di cellulosa.Oltre alle estese e fertili pianure, la regione gode della presenza di importanti risorseidriche, che hanno permesso lo sviluppo dell’agricoltura e della pastorizia, risorsestoriche della regione, portandola a classificarsi al primo posto su scala nazionale peri raccolti e i prodotti derivati. Importanti interventi di irrigazione e di modernizzazioneagricola hanno poi, negli ultimi decenni, reso possibile l’estensione delle colturearbustive, generando risultati ancora migliori.

Negli ultimi anni si è verificato un miglioramento considerevole dell’ambiente produttivo,a seguito del consolidamento delle infrastrutture di base e dell’attuazione di un quadrogiuridico ed istituzionale teso alla promozione degli investimenti e dell’iniziativa privata.

Il livello di sviluppo industriale, tuttavia, è ancora piuttosto debole: la zona intorno aKairouan è di fatto l’unico polo industriale della regione, anche se, di recente, SidiBouzid e Kasserine hanno conosciuto una certa vivacità industriale.

Tutta la regione si caratterizza per le sostanze utili di cui dispone (marmo, granulati,calcare, argilla, gesso, carbonato di calcio e sabbia), da cui consegue una buonaattività industriale di estrazione e di trasformazione.

Nota distintiva dei tre governatorati è anche la rinomata produzione artigianale, inparticolare di tappeti.

La ricchezza del diversificato patrimonio naturale, culturale ed archeologico della regionepermette un continuo sviluppo del settore turistico, avviato solo di recente e favoritoanche dalla posizione geografica centrale adiacente alle mete costiere e desertiche.

Per ciò che concerne la presenza italiana, sono 17 le imprese a capitale interamenteo parzialmente italiano presenti nella regione centro occidentale della Tunisia; la maggior

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parte è concentrata nel governatorato di Kairouan, ed è per lo più operante nel compartodelle confezioni, dei tessuti e dell’abbigliamento. Pur registrando una minima presenzadi aziende italiane, gli altri due governatorati offrono potenziale ed opportunità.

Le attività economiche della regione beneficiano di una larga disponibilità di risorseumane competenti, le cui qualifiche sono suscettibili di miglioramento e diversificazionegrazie ai centri di formazione esistenti sul territorio.

L’intera regione beneficia degli incentivi previsti dal programma di incoraggiamentoallo sviluppo regionale, per la maggior parte prioritario.

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GOVERNATORATO DI KAIROUAN

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GOVERNATORATO DI KAIROUAN

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Kairouan è posizionato nella parte centro-settentrionale della Tunisia,confina a nord con il governatorato di Zaghouan, a nord-ovest con quello di Siliana, asud-ovest con il governatorato di Sidi Bouzid, a sud-est con quello di Sfax, ad est coni governatorati di Mahdia e Sousse e si estende su una superficie di 6.712 Km², conuna popolazione di 551.248 abitanti112 che si caratterizza per una localizzazione moltorurale e per una forte concentrazione della popolazione urbana nel capoluogo delgovernatorato (2/3).

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 11 delegazioni (Kairouannord, Kairouan sud, Bouhajla, Sbikha, Haffouz, Nasrallah, Oueslatia, El Hajeb, Chebika,El-Alaa e Cherarda).113

Il capoluogo conta circa 120.000 abitanti (circa 165.000 nell’ambito delle due delegazionicittadine) ed è collocato a 155 chilometri a sud-ovest di Tunisi, a 57 km ad ovest diSousse ed a 136 chilometri a nord di Sfax. Delle 12 municipalità, quelle di una certaimportanza sono Hajeb El Ayoun (9.648 abitanti), Oueslatia (8.444) e Haffouz (8.225).

Il territorio del governatorato è costituito da una pianura stepposa nella metà orientale,da valli circondate da montagne e da una buona rete idrografica nella parte occidentale.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La regione è attraversata da numerose grandi arterie d’interesse nazionale: Kairouansi trova all’incrocio delle principali vie tradizionali di comunicazione sia tra nord e sudche tra la costa e l’interno. Qui si intersecano la GP3 Tunisi-Gafsa-Tozeur, la GP2Enfidha-Skhira e la GP12 Sousse-El Kef. Oltre alle suddette arterie principali, daKairouan si diramano ulteriori strade che lo connettono con tutti i governatorati limitrofi.Il governatorato di Kairouan è servito dalla linea ferroviaria che conduce a Tunisi. Nonvi sono aeroporti: i più vicini sono Monastir (62 Km) e Tunisi; lo sbocco marittimo piùprossimo è invece Sousse.Nel governatorato vi sono 6 zone industriali, delle quali 3 gestite dall’AFI e 3 dal Consiglioregionale. Nel capoluogo ve ne sono tre, tra cui la più importante è Kairouan nord, di26 ettari. Le zone di Hajeb El Ayouan e Kairouan II hanno ancora lotti di terreno disponibilialla vendita.

112 INS 2007113 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.Kairouan dispone anche di un cyber parco e di 3 parchi naturali.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

La popolazione attiva all’interno del governatorato di Kairouan è di circa 150.000 unità,di cui circa 130.000 occupate come segue: 38% nei servizi, 32% nell’industria e 30%nell’agricoltura.

Kairouan rappresenta il primo polo universitario delle regioni del centro-ovest, con lesue 7 facoltà ed accademie, che preparano nelle discipline umanistiche, giuridiche,scientifiche e tecnologiche.Dal punto di vista della formazione professionale, esistono 5 centri pubblici e 16 privati,per una capacità di circa 3.000 studenti che vengono formati in diversi settori, qualiclimatizzazione e riscaldamento, idraulica, meccanica, confezione, informatica,agricoltura e artigianato.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Il governatorato di Kairouan è una regione essenzialmente agricola, ma che da qualcheanno, soprattutto intorno al capoluogo, sta conoscendo anche un discreto sviluppoindustriale.

La sua posizione strategica sull’asse mediano che gli permette di avere stretti rapporticon i principali poli economici (le regioni del Sahel, di Tunisi e di Sfax), la vicinanza allacosta (a soli 45 km), l’abbondanza di manodopera e di risorse naturali e, soprattutto, ivantaggi accordati dalle disposizioni di legge sugli investimenti, conferiscono algovernatorato lo statuto di zona privilegiata per insediamenti industriali.

Agricoltura e allevamentoLa regione dispone di una superficie di terreni agricoli di circa 500.000 ettari, dei quali345.500 sono coltivabili e circa 152.000 sono invece occupati da pascoli e foreste.Le superfici irrigue ammontano a circa 53.400 ettari, corrispondenti al 14% del totalenazionale, grazie alla presenza di un buon numero di pozzi superficiali e profondi(12.508), ma ancor più per l’esistenza di 3 grandi dighe, 60 laghi collinari e 22 dighecollinari. Il resto dei terreni beneficia invece di un regime pluviale piuttosto secco, paria circa 250-400 mm di precipitazioni medie annue.Quello agricolo resta il settore più interessante per l’economia locale, tanto che ilgovernatorato si trova al primo posto su scala nazionale per la produzione di albicocchee di peperoncino, al secondo per quella di olive, al terzo posto per la produzione dimandorle; quella di ortaggi, invece, rappresenta il 10% della produzione nazionale.

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Ecco di seguito un quadro delle principali produzioni agricole annue del governatorato di Kairouan

LegumiCereali

Olive da olioOrtaggi

PeperoncinoAlbicoccheMandorle

MelogranoAgrumi

Olive da tavola

377.000148.100134.000130.60050.00012.0008.0007.4007.000

450

Quantità (tn/an)Prodotto

L’allevamento ovino (610.050 capi) e caprino (65.438 capi), data la struttura dei suolie la presenza di vaste estensioni steppose, ha tradizionalmente occupato un postoimportante nell’economia della regione.L’introduzione di nuovi sistemi colturali e il grande sviluppo dei perimetri irrigui haanche incentivato l’allevamento dei bovini (25.180 capi). Buona è anche la produzioneannua di derivati di origine animale, quali carni rosse (13.202 tn), latte (30.000 litri) emiele (200 tn).114

IndustriaIl governatorato di Kairouan ha avviato, nel corso dell’ultimo decennio, un notevolesviluppo industriale, soprattutto nel settore manifatturiero. In particolare le due dele-gazioni di Kairouan sono a tutti gli effetti l’unico polo industriale della regione, dove siconcentrano quasi tutte le imprese di taglia grande o piccola. Le 105 imprese, di cui25 totalmente esportatrici, hanno un numero complessivo di 7.398 addetti.

114 FIPA

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Agro-alimentareChimicaMateriali costruzione, ceramica/vetroMeccanica, metallurgica ed elettricaCuoio e calzatureIndustrie diverseLegno, sughero e mobilioTessile e confezioni

TOTALE

382717875--

105

2.4172.320

5231.802

140196

--

7.398

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La regione di Kairouan ha una rinomata tradizione artigianale nella cesellatura deimetalli, nella lavorazione del cuoio e nella tessitura dei tappeti tipici, una grande attivitàartigianale che ha contribuito a rendere celebre il governatorato. Il capoluogo è anchericonosciuto e classificato patrimonio mondiale, uno dei 4 luoghi più visitati della Tunisia,insieme a Cartagine, El Jem ed il museo del Bardo. Nel 2009 a Kairouan è statoassegnato il riconoscimento di capitale culturale dell’islam.

PRESENZA ITALIANA

Sono presenti 15 imprese a capitale interamente o parzialmente italiano. Tali imprese,che danno lavoro ad oltre 1500 impiegati, operano per la stragrande maggioranza nelsettore del tessile e dell’abbigliamento: oltre alla grande società “Filature di Hajeb ElAioun”, vi sono undici imprese che si occupano di maglieria e confezioni, lavorazionee tintura di tessuti.Tra le aziende presenti ve n’è una che si occupa di estrazione e trasformazione disabbie e granulati, una società di mobili ed articoli per l’arredamento ed una importanteazienda del settore agro alimentare.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

Quest’area della Tunisia ha una fortissima tradizione agricola, confortata dai buonirisultati ottenuti ogni anno, in virtù della presenza di importanti risorse idriche facilmentedisponibili.

Pur conservando una prevalente vocazione agricola, la sua vicinanza alla capitale edalle zone costiere ha agevolato l’industrializzazione; Kairouan è, infatti, il governatoratopiù industrializzato di quelli del centro-ovest ed offre delle ottime opportunità perl’investimento straniero.

Le autorità locali sono pronte a sostenere investimenti produttivi e, in particolare, si èespressa una preferenza per tutte le attività nel settore agro-alimentare, che possanooccuparsi dello stoccaggio, conservazione e disidratazione di frutta e legumi, dellacoltivazione e trasformazione di prodotti biologici, dell’imbottigliamento degli oliialimentari, della lavorazione delle carni bianche e rosse, dell’estrazione degli oliiessenziali, del trattamento e trasformazione della lana e del cuoio. Inoltre, la creazionedi cooperative di servizi agricoli andrebbe a beneficio delle piccole aziende operantinel settore alimentare.

Altri comparti nei quali i locali servizi della Fipa hanno individuato buone possibilità diinvestimento sono: lo sfruttamento delle cave di calcare, argilla, gesso, sabbie siliceee l’estrazione e trasformazione del marmo e del legno, nonchè l’implementazione diindustrie dei prodotti detergenti e di alluminio.

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La ridotta capacità ricettiva del governatorato (6 hotel/836 posti letto) si contrapponeal forte richiamo turistico dato dai siti archeologici e parchi naturali, rendendo auspicabiliinvestimenti in progetti integrati per l’accoglienza e servizi connessi, nella realizzazionedi centri termali e nell’intensificazione delle attività relative all’artigianato, soprattuttoriguardo prodotti in pietra, gesso e legno d’olivo.

Tutte le delegazioni del governatorato di Kairouan godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” :

le delegazioni di Bouhajla, Chebika, Cherarda, Haffouz, Hajeb el-Ayoun,Kairouan nord, Kairouan sud, Nasrallah e Sbikha sono classificate tra le zone

di sviluppo regionale del secondo gruppo;

le delegazioni di El-Ala e Oueslatia sono classificate tra le zone di svilupporegionale prioritario.

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GOVERNATORATO DI SIDI BOUZID

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GOVERNATORATO DI SIDI BOUZID

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Sidi Bouzid è situato nella parte centro-occidentale della Tunisia; èdelimitato a nord dal governatorato di Siliana, a nord-ovest da quello di Kasserine, aest dal governatorato di Sfax, a sud dai governatorati di Gabès e di Gafsa e ad a estda quello di Kairouan.

Si estende su una superficie di 7.400 Km² ed ha una popolazione di 403.500 abitanti,di cui il 75% vive nelle campagne.

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 12 delegazioni (SidiBouzid ovest, Regueb, Sidi Bouzid est, Jelma, Bir El-Haffey, Ben Aoun, Menzel BouZayen, Mezzouna, Maknassy, Ouled Haffouz, Souk El-Jedid, Cebbala Ouled Asker)115 .Il capoluogo – Sidi Bouzid – posto al centro di un altopiano – conta circa 40.000 abitanti(quasi 115.000 nell’ambito delle due delegazioni cittadine) è situato a circa a 270chilometri a sud-ovest di Tunisi, a 170 chilometri da Sousse ed a 125 chilometri daSfax. Le altre municipalità di una certa rilevanza sono Meknassy (13.742 abitanti)Regueb (7.892 abitanti), Ben Aoun (7.400 abitanti), Menzel Bouzaiene (5.600 abitanti),Bir El-Haffey (5.600 abitanti) e Jelma (5.405 abitanti).

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

Il governatorato di Sidi Bouzid è attraversato da alcune grandi arterie d’interessenazionale, per un totale di circa 700 Km. di strade asfaltate. Le principali sono la GP13che collega Kasserine a Sfax passando per Sbeitla, la GP3 che – partendo da Tunisi,raggiunge – via Kairouan- Gafsa e Tozeur passando per Jelma, Bir Hafey e Ben Aoune la GP14 Sfax-Gafsa, che passa per Meknassy. Inoltre dal capoluogo una rete distrade si collega alle arterie principali.

La regione di Sidi Bouzid non è servita dalla ferrovia e non vi sono aeroporti: i piùvicini sono Gafsa (100 Km) e Sfax (125), che ha anche un porto commerciale.

A Sidi Bouzid vi è attualmente una sola zona industriale, gestita dall’AFI, di oltre 20ettari; un’altra di equivalente grandezza è stata programmata nell’XI piano di sviluppodel governo tunisino.

115 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

La popolazione attiva all’interno del governatorato di Sidi Bouzid è di 115.462 unità, dicui gli occupati risultano essere 99.454.

Il settore che conta il maggior numero di occupati è quello agricolo (40%), seguito daquello dei servizi e lavori pubblici (35%) e da quello industriale (35%).

Per quanto concerne l’istruzione universitaria, la regione possiede un’accademia distudi tecnologici116.

Dal punto di vista della formazione professionale, esistono tre centri (due a Maknassyed uno a Sidi Bouzid) dipendenti dal Ministero della Formazione Professionale edell’Impiego ed altri tre sempre dipendenti da enti pubblici – dove vengono formatitecnici in diversi settori quali: meccanica, termico-sanitario, guida mezzi trasportopubblici e commerciali, infermieristico, artigianato, agroalimentare, allevamento.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Il governatorato di Sidi Bouzid è una regione essenzialmente agricola, attività chenegli ultimi anni ha conosciuto uno sviluppo ed una diversificazione del tessutoindustriale.

AgricolturaDurante l’ultimo decennio, la regione di Sidi Bouzid è diventata una dei principali poliagricoli del Paese, grazie all’evoluzione delle tecniche irrigue che ha permessol’accrescimento e la diversificazione dei prodotti regionali. La regione contribuisce,infatti, al 20% circa della produzione nazionale di ortaggi, al 13% della produzione dimandorle e al 10% della produzione di olive e si distingue in particolare per le coltureprimizie e tardive.117

Il governatorato di Sidi Bouzid dispone di una superficie totale di terreni agricoli di460.000 ettari. Tra questi, 125.000 sono occupati da foreste e distese di erba alfa edaltri 126.000 sono riservati al pascolo. Le superfici irrigue ammontano a 42.000 ettari.Tali perimetri irrigui sono stati realizzati grazie alla presenza di oltre 10.500 pozzi e di32 laghi collinari. Il resto dei terreni beneficia invece di un regime pluviale abbastanzascarso, pari a circa 260 mm di precipitazioni medie annue.

116 API, FIPA117 FIPA

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145

Ecco un quadro della produzione agricola annuale della regione.

Ortaggi

Cereali

Arboricoltura

di cui olive

mandorle

429.157 tn.

289.000 tn.

132.970 tn.

96.300 tn.

8.300 tn.

QuantitàProdotto

L’allevamento ovino e caprino, data la struttura dei suoli e la presenza di vaste estensionisteppose, ha tradizionalmente occupato un posto importante nell’economia dellaregione. L’introduzione di nuovi sistemi colturali ed il grande sviluppo dei perimetriirrigui ha anche incentivato l’allevamento dei bovini (17.200 capi circa), mentre i pascolipiù numerosi sono quelli ovini con 354.000 capi, seguiti dai caprini con 51.000 capi,600 camelidi ed oltre 9.000 alveari. Pertanto, buona è la produzione annua di carnirosse e bianche per un totale di 12.350 tn, latte (68.800litri), quella di uova (17 milioni)e di lana (770 tn).

IndustriaIl governatorato di Sidi Bouzid conta 43 imprese industriali, con un numero di 2.932addetti. Sono presenti 7 società totalmente esportatrici e 5 straniere.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Agro-alimentare

Tessile e confezioni

Materiali costruzione, ceramica e vetro

Legno, sughero e mobilio

Industrie diverse

Cuoio e calzature

Elettricità, elettronica ed elettrodomestici

Chimica

TOTALE

1.514

510

247

128

265

64

204

-

2.932

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

19

6

6

5

4

2

1

-

43

PRESENZA ITALIANA

L’unica azienda italiana presente nella regione è la AGR.I.T, totalmente esportatrice,con 250 dipendenti, che si occupa della lavorazione e conservazione dei pomodori.

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146

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

Grazie alle sue infrastrutture moderne, all’esistenza di una mano d’opera qualificataed alla sua prossimità al polo industriale di Sfax, la regione di Sidi Bouzid si presentacome un luogo preferenziale per gli investimenti nazionali e stranieri.

Gli studi approfonditi dell’A.P.I. sulle opportunità di investimento e di partenariato neisettori dell’industria agroalimentare e delle attività connesse hanno permesso diidentificare i settori trainanti e di mettere in risalto le ricchezze e le potenzialità dellaregione, in vista di farne un futuro polo d’eccellenza nazionale nell’industria alimentare.

In particolare, ottime opportunità si presentano per quegli imprenditori che intendesseroinvestire in attività di conservazione (depositi frigoriferi) e trasformazione di alimenti,quali mandorle, legumi e olio di oliva; nelle colture primizie di uva da tavola, di jojoba edi asparagi.

Inoltre, sono particolarmente privilegiati i progetti che prevedono la coltivazione diprodotti biologici per l’esportazione, il loro confezionamento/trasformazione ed ingenerale tutti i servizi connessi all’agricoltura.

Anche l’allevamento, già sviluppato nella regione, offre ulteriori opportunità diinvestimento, soprattutto introducendo quello dello struzzo.Data la bassa concentrazione industriale di PMI nella regione, sono bene accetti ancheinvestimenti in settori ad alto impiego di manodopera, quali i materiali da costruzione(piastrelle, mattoni, levigatura del marmo), il tessile e il cuoio (filatura e cardatura dellalana).

Il governatorato di Sidi Bouzid beneficia di una posizione privilegiata, sull’asse di transitoturistico Sahel-Kairouan-Gafsa-Tozeur e di un buon potenziale storico e naturale,elementi estremamente favorevoli per lo sviluppo del settore turistico.

Tutte le delegazioni del governatorato di Sidi Bouzid godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” :

le delegazioni di Mezzouna, Ouled Haffouz, Regueb, Sidi Bouzid ovest e SidiBouzid est sono classificate tra le zone di sviluppo regionale del secondo gruppo;

le delegazioni di Bir El-Haffey, Cebalat Ouled Asker, Jelma, Meknassy, MenzelBou Zayen, Sidi Ali Ben Aoun e Souk El-Jedid sono classificate tra le zone

di sviluppo regionale prioritario.

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GOVERNATORATO DI KASSERINE

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GOVERNATORATO DI KASSERINE

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Kasserine è situato nella parte centro-occidentale della Tunisia; èdelimitato a nord dai governatorati di Le Kef e Siliana, ad est da quello di Sidi Bouzid,a sud da quello di Gafsa, ad ovest dall’Algeria per 200 km, si estende su una superficiedi 8.260 km² ed ha una popolazione di 420.600 abitanti.118

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 13 delegazioni (Sbeitla,Kasserine nord, Feriana, Sbiba, Foussana, Thala, Mejel Bel Abbes, Kasserine sud,Ezzouhour, Ayoune, Hassi el-Ferid, Jedeliene e Haidra)119 . Il capoluogo – Kasserine –conta 76.243 abitanti ed è a circa 290 km a sud-ovest di Tunisi, a 200 km da Soussee Sfax ed a circa 60 km dal confine con l’Algeria. Le altre municipalità di una certarilevanza sono Feriana (24.198 abitanti), Sbeïtla (22.053 abitanti) e Thala (13.958abitanti).

La morfologia del territorio del governatorato si caratterizza per la zona montagnosacentrale e settentrionale che include il monte più alto della Tunisia Jebel Chambi (1544metri) e la zona collinosa di steppe semidesertiche che si estende nella partemeridionale.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

La rete stradale del governatorato di Kasserine è composta da alcune grandi arterie.Le principali sono la GP13 che collega Kasserine a Kairouan, passando per Sbeitla; laGP17 che, partendo da Le Kef, raggiunge, via Thala, Feriana, dove confluisce nellaGP15 che dal confine algerino, passando per Feriana e Gafsa, giunge a Gabès. Altrastrada di una certa importanza è la MC 71 che unisce Sbeitla a Le Kef, passando perSbiba.

La linea ferroviaria che collega il governatorato a Tunisi transita per le città di Sbeitla,Kasserine e Feriana; diramandosi per il governatorato di Gafsa a sud e per quello di ElKef a nord. Nella regione di Kasserine non vi sono aeroporti: i più vicini sono Gafsa(110 km) e Monastir (220 km).

A Kasserine vi sono 8 zone industriali, di cui 1 gestita dall’AFI, 4 municipali e le restantiprivate. Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero -

118 INS 2007119 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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www.investintunisia.tn sono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali dellaTunisia.È importante sottolineare che la SCOGAT (gruppo ENI) gestisce la prima stazionetunisina di pompaggio del gasdotto che collega l’Algeria all’Italia nella delegazione diFeriana.

Il governatorato gode anche della presenza di un cyber parco destinato a promuoverele tecnologie per l’informazione e la comunicazione120 .

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

La popolazione attiva all’interno del governatorato di Kasserine è di circa 126.290unità, di cui circa 97.000 occupati.

Il settore che conta il maggior numero di occupati è quello dei servizi e lavori pubblici(38,5%), seguito da quello agricolo (31,5%) e industriale (30%).Il governatorato possiede 3 accademie di studi tecnologici, applicati ed umanistici.

Dal punto di vista della formazione professionale, esistono 5 centri dipendenti dalMinistero della Formazione Professionale e dell’Impiego e 14 privati, nei quali vengonoformati tecnici in diversi settori artigianali e industriali, quali l’elettricità, l’elettromeccanica,la sartoria, l’allevamento, l’agricoltura.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Il governatorato di Kasserine è una regione essenzialmente agricola, con una bassaconcentrazione industriale che si basa sullo sfruttamento e la trasformazione dellematerie prime presenti in abbondanza, quali il marmo, i granulati ed il calcare bianco diFeriana. Tra le risorse va evidenziata la produzione di alfa che viene trasformata incellulosa.

Inoltre l’istallazione di 29 unità di confezione in sub-appalto del gruppo internazionaleBenetton ha permesso la diversificazione delle attività industriali e ha conferito maggiordinamismo al settore.

La scoperta del petrolio nel Jebel Douleb in Algeria non ha contribuito alla crescitaeconomica, poichè l’intera produzione viene trasportata mediante oleodotto al terminalepetrolifero di La Skhira.

Le potenzialità correlate al turismo sono finora sfruttate in minima parte, nonostante lapresenza dei meritevoli siti archeologici della regione.

120 FIPA

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150

Il settore dell’artigianato è molto sviluppato: occupa 15.000 artigiani abilissimi innumerose tecniche per la realizzazione di tappeti berberi e prodotti peculiari in alfa.

AgricolturaL’attività economica del governatorato si basa essenzialmente sul settore agricolo,data la ricchezza dei suoli che si prestano a diverse coltivazioni, l’abbondanza e laqualità delle risorse idriche e il clima favorevole in particolare alla produzione di primizie.

La regione dispone di una superficie di terreni agricoli di circa 790.000 ettari, dei qualiquasi la metà coltivabili e 336.000 occupati da foreste ed erba alfa. Le superfici irrigueammontano a 24.000 ettari121 , realizzate grazie alla presenza di 3 grandi dighe e di 19dighe collinari, di 77 laghi collinari ed oltre 5.400 pozzi. Il resto dei terreni beneficiainvece di un regime pluviale abbastanza buono, pari a circa 335 mm di precipitazionimedie annue.

Le coltivazioni principali sono di cereali, arboricoltura ed olive per una produzioneannua rispettivamente di 17.000 tn, 80.000 tn e 11.800 tn.122 La coltivazione dell’alfa èun’attività specifica della regione di Kasserine. Tale erba serve innanzitutto allaproduzione di pasta di cellulosa utilizzata nella fabbricazione di carta di qualità elevatae trova anche applicazione nella manifattura di oggetti artigianali quali tappeti, stuoie,cestini e borse.

Anche l’allevamento e la produzione di prodotti derivati sono piuttosto sviluppati. Ipascoli più numerosi sono quelli ovini, con 300.000 capi circa, seguiti dai caprini con52.200 capi e bovini con 5.300 capi. Buona è la produzione annua di latte (19.600 litri)e quella di miele (50 tn), nonchè la produzione di uova (2 milioni) e di lana (450 tn).

IndustriaIl governatorato di Kasserine conta 87 imprese industriali, con un numero di 6.223addetti. Il tessuto industriale della regione è caratterizzato da PMI con la presenza dialcune grandi aziende.

121 FIPA122 API

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Tessitura tappetiAgro-alimentareMateriali costruzione, ceramica e vetroTessile e confezioniIndustrie diverseCuoio e calzatureMeccanica, metallurgica ed elettricaLegno, sughero e mobilioChimica

TOTALE

431714742---

87

2.846960784528965140

---

6.223

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

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PRESENZA ITALIANA

La TEXT PRINT, industria tessile totalmente esportatrice, è l’unica azienda italianapresente nel governatorato.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

La regione è a prevalente vocazione agricola e turistica, con un tessuto industrialeristretto ma dinamico, grazie alla presenza da un lato di grandi aziende e dall’altro diimportanti ricchezze naturali. Queste ultime costituiscono la base di una molteplicità diopportunità d’investimento per la loro trasformazione.

Buone opportunità si presentano per quegli imprenditori che intendessero produrrefichi d’india, ciliegie e uva da tavola.Particolarmente privilegiati sembrano essere i progetti che prevedono la coltivazionedi prodotti biologici ed il loro confezionamento e/o trasformazione .Buoni rendimenti sarebbero dati dall’introduzione di cunicoltura, apicoltura e allevamentiequino, di struzzi e di lumache.

Si intravedono prospettive di sviluppo per eventuali progetti nell’industriaagroalimentare, con particolare riferimento alla disidratazione di pomodori, all’industriacasearia, allo stoccaggio e conservazione di frutta e legumi, all’imbottigliamento diacque minerali, all’estrazione e imbottigliamento di olii alimentari, essenziali efarmaceutici. La presenza delle numerose greggi, inoltre, incita alla realizzazione diindustrie per la filatura e cardatura della lana.

La regione di Kasserine è ricca di materie prime: marmo (delegazioni di Thala, Foussanae Jedeliane), sabbia silicea (Haidra), argilla rossa e calcare. A tal proposito progettiinteressanti possono essere realizzati riguardo l’estrazione, la trasformazione e laricostituzione del marmo, lo sfruttamento delle miniere (calcare, pietre, gesso, argilla)e l’industria del vetro.

Le attività economiche del governatorato necessitano di maggiori servizi, in particolaredi rifornimento merci e agricoli; tecnici, quali l’istallazione e la manutenzione di depositifrigoriferi; di elettro-meccanica e di informatica (sviluppo di programmi, creazione disiti web e produzione di carte elettroniche); nonchè i servizi offerti dai call centre.

Il governatorato di Kasserine vanta un potenziale archeologico e naturale diversificatoe ancora poco sfruttato, che permetterebbe alla regione di diventare un grande poloturistico. Si presentano, quindi, opportunità vantaggiose per progetti adiacenti i sitiarcheologici e il parco naturale Châambi, quali strutture agrituristiche, centri termali ecircuiti legati alla caccia nelle aree circostanti al parco. L’interesse dei turisti potrebbeessere, inoltre, ulteriormente richiamato da un’intensificazione della

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commercializzazione delle sculture in legno d’olivo, pietra e gesso, nonchèdell’abbigliamento e dei tappeti tradizionali (flij e margoum).

Tutte le delegazioni del governatorato di Kasserine godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti”

e sono classificate tra le zone di sviluppo regionale prioritario.

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TUNISIA DEL NORD-OVEST

JENDOUBABEJASILIANALE KEF

La regione del nord-ovest, corrispondente al territorio dei quattro governatorati diJendouba, Bèja, Siliana e Le Kef, gode della vicinanza alla Grande-Tunisi e delle duegrandi regioni del nord-est e del centro-ovest della Tunisia. Inoltre la zona confina conl’Algeria per 262 km e si affaccia sul mar Mediterraneo per 51 km.

L’area copre una superficie di 16.565 km2, pari al 10,8% del territorio nazionale, conuna popolazione di 1.214.000 abitanti, pari al 12,2% del totale nazionale.

Morfologicamente la regione si caratterizza per la presenza delle ultime propagginidella catena montuosa dell’Atlante - i monti della Crumiria – e dallo scorrere dell’unicofiume tunisino che non ha periodi di secca: il Medjerda. È uno degli ambienti naturalipiù ricchi della Tunisia, con le estese foreste di quercia da sughero che degradanoverso la costa corallina di Tabarka ed ospitano una copiosa fauna di volatili ed animaliselvatici.

È una regione a prevalente vocazione agricola, grazie alla fertilità dei terreni edall’abbondanza delle risorse idriche sia sotterranee che superficiali sotto forma disorgenti di acque minerali e di stazioni termali. Ne consegue che le attività economichepiù diffuse sono quelle legate alla produzione alimentare (cereali, ortaggi, frutta, olive,legumi e foraggio) e all’allevamento del bestiame (ovini, bovini e caprini), che generauna grande produzione di latte e prodotti derivati. Nelle zone meno fertili per l’agricolturao in quelle montagnose si potrebbero effettuare la raccolta, la coltivazione e lalavorazione delle piante aromatiche e medicinali e dei prodotti legati alla silvicolturacome legname e sughero.

La pesca non rappresenta un’attività di rilievo, contrariamente alle alte potenzialitàofferte dal tratto di costa e dai laghi.

Peculiarità della regione è anche l’abbondante presenza di riserve minerarie ancorasolo parzialmente sfruttate.

L’unica azienda italiana nel governatorato di le Kef si occupa della lavorazione di materieprime, mentre per ciò che concerne gli investimenti italiani nella regione, l’80% è nelcomparto delle confezioni, dei tessuti e dell’abbigliamento, con una maggiorconcentrazione nei governatorati di Beja e Siliana, seguiti da quello di Jendouba.

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L’ambiente è favorevole all’investimento straniero: esistono concreti vantaggi economicidovuti alla presenza delle agevolazioni e dei finanziamenti previsti per le zone di svilupporegionale prioritario, al basso costo degli affitti per i locali produttivi ed all’abbondanzadi manodopera disponibile. Per favorire il potenziamento delle infrastrutture industrialidei quattro governatorati l’XI piano per lo sviluppo (2007-2016) prevede un tecnopolomultisito a Jendouba, già in corso di realizzazione, con una sede in ognuno degli altritre capoluoghi.

L’avvio di nuove imprese è facilitato dai due Cyber parchi, recentemente costituiti alloscopo di sostenere il tessuto industriale ancora debole nella regione. Inoltre,l’ammodernamento delle tecniche nel settore agroalimentare potrebbe trarre vantaggiodalle competenze dei nuovi centri di ricerca agraria e biotecnologia.

La varietà paesaggistica, i siti archeologici romani, le acque termali e l’artigianatolocale, potenzialmente di forte richiamo turistico, sono ancora poco conosciuti al difuori della regione.

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GOVERNATORATO DI JENDOUBA

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GOVERNATORATO DI JENDOUBA

POSIZIONE GEOGRAFICA

Il governatorato di Jendouba è situato nella parte nord-ovest della Tunisia ed è limitatoa nord dal mare Mediterraneo per 25 km, a est dal governatorato di Bèja, a sud daquelli di Siliana e Le Kef e ad ovest dall’Algeria per 135 km.

La sua superficie è di 3.100 km² ed ha una popolazione di 420.900123 abitanti.

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 9 delegazioni(Jendouba, Ghardimaou, Fernana, Tabarka, Jendouba Nord, Balta Bou Aouen, AinDraham, Bou Salem e Oued Meliz)124 .

La città di Jendouba conta 43.917 abitanti ed è posizionata al centro di una vastaconca pianeggiante formata dai depositi alluvionali dei fiumi Mejerda e Mellegue, sullaprincipale via di comunicazione tra l’Algeria e Tunisi, da cui dista circa 150 km.

Altre municipalità di una certa rilevanza sono Bou Salem (20.098 abitanti), Ghardimaou(19.688 abitanti), Tabarka (15.634 abitanti), e Ain Draham (8.888 abitanti).

La morfologia del governatorato è caratterizzata da una zona montagnosa a nord, conalcune cime che superano i mille metri e che discendono rapidamente verso il mare inprossimità di Tabarka, e da un territorio pianeggiante a sud, percorso dai maggiorifiumi della Tunisia.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

Il governatorato di Jendouba è attraversato da una densa e moderna rete stradale.L’arteria principale è la GP6 che collega Tunisi a Jendouba passando per Bèja eproseguendo per il posto di confine con l’Algeria di Ghardimaou. A questa linea siaggiungerà prossimamente il prolungamento dell’autostrada Tunisi-Oued Zarga, conla costruzione di un secondo troncone fino a Bou Salem.

Altre strade principali sono la GP7 Tabarka-Tunisi, via Nefza-Mateur; la GP 17 checollega Tabarka a Jendouba, passando per il posto di confine con l’Algeria di Babouche Ain Draham, per poi proseguire a sud verso Le Kef, Kasserine e Feriana. Infine laGP 11 porta da Bou Salem a Fernana.

123 INS 2007124 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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Esiste, inoltre, una linea ferroviaria che collega Tunisi a Ghardimaou (confine algerino),passando per Bou Salem e Jendouba.

A Tabarka si trova un aeroporto internazionale con una capacità di 300.000 passeggeri.

Nella stessa città esistono un porto turistico ed uno peschereccio con una capacità di100 imbarcazioni. Il trasporto delle merci avviene tramite i porti di Biserta e Tunisi,entrambi distanti 150 km.

Nella regione sono presenti quattro zone industriali gestite dall’AFI: Jendouba, BouSalem, Tabarka I e II, per un totale di 36,4 ettari. Di queste zone, Jendouba e Tabarkahanno lotti disponibili, il cui acquisto è agevolato da importanti sovvenzioni statali.

Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

L’XI piano per lo sviluppo (2007-2016) prevede, per il potenziamento delle infrastruttureindustriali, un tecnopolo multisito già in corso di realizzazione, che avrà la sede centralea Jendouba ed una sede in ogni governatorato del nord-ovest.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

La popolazione attiva del governatorato di Jendouba ammonta a 143.850 unità, con114.900 occupati. Il settore che conta il maggior numero di occupati è quello agricolo(39,5%), seguito da quello dei servizi (38,4%), da quello dei lavori pubblici e costruzioni(16,4%) e da quello industriale (5,7%) .

Per quanto concerne l’istruzione, il polo universitario di Jendouba è costituito da unafacoltà di scienze giuridiche, economiche e di gestione e da tre accademie in scienzeumanistiche, studi tecnologici e forestali125 .

Dal punto di vista della formazione professionale, esistono 13 centri polivalenti pubblicie 16 centri privati per una capacità complessiva di circa 4.900 tecnici dei settori:meccanico, elettrico, costruzioni, lattiero-caseario, artigianato, turismo, pesca edimmersioni subacque.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

L’economia del governatorato di Jendouba si basa essenzialmente sull’agricoltura,sulla pesca e più di recente sul turismo, che sta conoscendo attualmente un notevole

125 FIPA

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sviluppo, dovuto al potenziale balneare e forestale, all’esistenza di infrastrutture semprepiù diversificate e moderne, alla ricchezza archeologica, alle stazioni termali,all’artigianato di terracotta e coralli.

La regione dispone di sei fonti di acque minerali, di cui solo tre sfruttate, nonchè dirisorse minerarie quali marmo ed argilla. Il marmo alimenta l’industria di estrazione,taglio e lavorazione per la realizzazione di mosaici, destinati per il 70% all’esportazione.In argilla si producono, invece, mattoni e tegole, destinate principalmente al mercatomagrebino.

Agricoltura, allevamento e pescaIl governatorato di Jendouba è una regione agricola per eccellenza, disponendo diuna superficie di terreni agricoli pari a 300.700 ettari, di cui 170.000 ettari agricoli e120.000 destinati a pascolo e a foreste.

Le superfici irrigue ammontano a circa 40.000 ettari, grazie alla presenza di 4 grandidighe (Barbera, Zarga, Bou Hartma e Beni Mtir), di 17 dighe collinari, di 39 laghi collinari,di grandi fiumi che attraversano la regione (Mejerda, Mellegue e Tessa) e di un grannumero di pozzi per un totale di 643 milioni di m³. Inoltre, i terreni al di fuori dei perimetriirrigui beneficiano di un favorevole regime pluviale, che varia tra i 450 ed i 1.500 mm diprecipitazioni medie annue.

La regione si caratterizza per la sua importante produzione annua di cereali (135.000tn, pari al 10% del totale nazionale), di ortaggi (circa 163.000 tn), di arboricoltura (10.000tn di frutta), di oleocoltura (23.600 tn di olive, 4.200 tn di olio). Da segnalare anche leproduzioni di barbabietola da zucchero e funghi, nonchè quella dei fiori (1.000 tn/an)totalmente destinati all’esportazione incentivata dall’esonero dai dazi doganali. Anchela produzione di piante medicinali, aromatiche e cosmetiche è totalmente destinataall’esportazione. I mercati dell’Unione Europea sono i principali destinatari dei prodottiagro-alimentari lavorati e semi-lavorati di Jendouba.

Nel governatorato è forte la vocazione all’allevamento ed alla pesca. Per quanto riguardail primo, i pascoli sono principalmente di ovini (120.000 capi), bovini (58.500 capi),caprini (35.000 capi) ed equini (20.000 capi), con il 15,2% della produzione nazionaledi carni rosse ed il 12% di quella di latte (120.000 tn/an). Rilevante è anche l’allevamentodei polli (1.200.000), con una produzione annua di 120.000 uova. La regione, inoltre,è nota per l’apicoltura, da cui si traggono 120 tn di miele all’anno, e per l’allevamentodi lumache, le cui 5 tn annue sono destinate principalmente al mercato estero.

I 25 km di coste consentono una ricca attività di pesca. La ricchezza ittica stimata èpari a 20.000 tn/an, ma questa viene sfruttata solo per il 10%. Le 1.500 tn/an di pescatoriguardano soprattutto pesce azzurro, gamberi ed aragoste.

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IndustriaIl governatorato di Jendouba conta 266 imprese industriali, di cui 13 unità totalmenteesportatrici126, con un numero complessivo di 3.466 addetti.

L’attività industriale della regione si basa sul settore agroalimentare, che attrae il 45%dei progetti, il 68% degli investimenti ed il 42% dell’impiego industriale diretto. Un’altraattività diffusa è quella del tessile e confezione, viste le specifiche abilità nel settorederivate da una forte tradizione artigianale. Infine, si nota una discreta presenza diimprese operanti nel settore dei materiali da costruzione, data la presenza di ricchigiacimenti di marmo, argilla e sabbie silicee. Alcune industrie lavorano le querce dasughero presenti nelle estese foreste intorno a Tabarka e Ain Draham e fornisconouna qualità di sughero tra le più pregiate a livello internazionale (7.000 tn/an).

Il tessuto industriale della regione è formato in grandissima maggioranza da piccoleimprese. Esiste, tuttavia, un certo numero di aziende di dimensioni più grandi, alcunedelle quali di rilevanza nazionale: VONORD - industria di carni bianche, LAINO - industrialattiero-casearia.

126 FIPA

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Agro-alimentare

Industrie diverse

Tessile, confezioni e cuoio

Materiali costruzione, ceramica e vetro

Meccanica, metallurgica ed elettrica

Chimica

TOTALE

120

77

36

17

14

2

266

1.465

732

659

451

149

10

3.466

Ripartizione delle industrie per settore di attività.

PRESENZA ITALIANA

Gli investimenti stranieri vedono la presenza di un numero relativamente limitato diimprenditori italiani: delle cinque aziende presenti due si occupano della lavorazionedel sughero e tre di confezione e abbigliamento, queste ultime hanno capitaleinteramente nazionale.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

Data la forte vocazione agricola, la regione di Jendouba si presta molto bene ad iniziative

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per la produzione di frutta, verdura, funghi, ortaggi in serra, fiori, piante aromatiche emedicinali.

In considerazione della fertilità dei suoli, della recente legislazione e delle esigenzedel mercato, si può senz’altro indicare come settore importante anche quello dei prodottibiologici, la cui coltura è già stata avviata da qualche tempo e destinata quasi totalmenteall’esportazione. Del resto la conversione dei terreni alla produzione biologica è quasisistematica, dato che la maggior parte delle colture tradizionali avviene con unridottissimo impiego di fertilizzanti chimici.

Sebbene la regione sia estremamente produttiva, mancano grandi realtà nel settoredella lavorazione, della trasformazione e del confezionamento dei prodotti agricoli. Adesempio, la presenza della LAINO non basta ad assicurare la trasformazione dellaproduzione di latte della zona, per cui la creazione di un’industria casearia sarebbevista con grande favore. Inoltre, sono insufficienti le unità di stoccaggio e le industrieconserviere e semi-conserviere (per il congelamento, l’essiccamento, l’imbottigliamento,la conservazione sott’olio) per frutta, verdura e pesce, nonchè i centri per il macello ela salumeria delle carni.

A parte l’agroalimentare, l’allevamento offre buone opportunità con l’intensificazionedei pascoli esistenti e l’introduzione di nuove razze, quali oche, anatre, conigli e struzzi.

Prospettive favorevoli deriverebbero, poi, da un maggiore sfruttamento delle risorseittiche della costa settentrionale della Tunisia.In ambito industriale si individuano opportunità nella fabbricazione di prodotti disbiancamento per l’industria della carta e della pittura.

Un settore già abbastanza rappresentato, ma che offre ancora redditizie opportunitàdi investimento è quello dell’estrazione del marmo, dei granulati, dell’argilla, delle roccesilicee e del gesso. Il marmo di colore nero, beige-arancio e giallo-rosato, già famosonell’antichità ed ancora disponibile in abbondanza nell’area di Oued Meliz, si presta adessere utilizzato per i rivestimenti di esterni, di interni e di pavimenti, per la fabbricazionedi balaustre, corrimano, colonne, capitelli, sculture ed arredamento. I granulati si trovanonella zona di Fernana e sono utili per i rivestimenti superficiali e per le fondamenta.L’argilla, presente su tutto il territorio in diverse qualità, rappresenta un’eccellente materiaprima per la fabbricazione di ceramiche, maioliche, tegole e mattoni. Anche le sabbiesilicee, di cui l’intero governatorato è ricco, sono molto utili per la realizzazione dimattoni e tegole refrattari e cementi speciali, mentre un loro impiego nel campo dellaceramica richiede un preventivo trattamento per filtrare le particelle di carbone. Infine,il gesso potrebbe essere sfruttato per sculture artigianali, dato il limite delle riserve.

Il governatorato vanta altre importanti ricchezze naturali, quali le acque termali dalleproprietà terapeutiche, le montagne con le fitte foreste a poca distanza dalle coste euna riserva naturale a El Faijia (Ghardimaou). Queste risorse, assieme al prestigioso

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patrimonio archeologico, alle infrastrutture moderne ed al grande campo da golf,permettono lo sviluppo del turismo naturale, termale, balneare, sportivo, di caccia eculturale – quest’ultimo incentivato da festival musicali di fama internazionale, quale ilfestival estivo di jazz. Pertanto, la regione si presta ad investimenti turistici estremamentediversificati: progetti integrati, agriturismi, alberghi, stazioni termali, parchi divertimenti,villaggi vacanze ed imbarcazioni per lo svago. In aggiunta, tali investimenti beneficianodi agevolazioni statali, quali un premio dell’8% per lo sviluppo regionale del turismo(maggiorato del 6% per i nuovi investitori) ed uno del 15% per i progetti di divertimento.Opportunità si configurano, infine, nell’ambito delle tecnologie per la comunicazione:progettazione e sviluppo di programmi, creazione e gestione di siti in rete, servizi adistanza sono altamente richiesti dal mercato locale.

Tutte le delegazioni del governatorato di Jendouba godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti”

e sono classificate tra le zone di sviluppo regionale prioritario.

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GOVERNATORATO DI BÈJA

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GOVERNATORATO DI BÈJA

POSIZIONE GEOGRAFICA

Situato nel nord-ovest della Tunisia, il governatorato di Bèja è limitato a nord dalgovernatorato di Biserta, a est da quello di Ariana, a sud-est da quello di Zaghouan, asud da quello di Siliana, ad ovest da quello di Jendouba ed a nord-ovest dal mareMediterraneo per 26 km.Si estende su una superficie di 3.740 km² ed ha una popolazione stimata attorno ai303.300 abitanti127 .

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 9 delegazioni (Bèjanord, Nefza, Medjez El Bab, Bèja sud, Testour, Teboursouk, Amdoune, Goubellat,Thibar)128 e 8 municipalità.La città di Bèja conta 56.677 abitanti e si trova a 105 km ad ovest di Tunisi. Altremunicipalità di una certa rilevanza sono Medjez El Bab (20.308 abitanti), Testour (12.732abitanti), Teboursouk (10.987 abitanti), El Maâgoula (7.690 abitanti) e Nefza (6.039abitanti).

La morfologia del governatorato si caratterizza dalla zona montagnosa a nord, da unavasta zona pianeggiante al centro e da un territorio variegato a sud, costituito dapiccole pianure, colline e rilievi montuosi .

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

Il governatorato di Bèja ha una buona rete stradale: l’arteria principale è la GP6 checollega Tunisi a Bèja passando per Mejez el-Bab e, proseguendo per Jendouba, giungeal posto di confine con l’Algeria di Ghardimaou. Sulla stessa direttrice è stato realizzatodi recente il tratto autostradale tra Tunisi e Oued Zarga.Altre strade principali sono la GP5 (Tunisi-confine algerino di Sakiet Sidi Youssef), chepassa Medjez el-Bab e El Kef, e la GP 11 che collega Bèja con Mateur e Biserta. Oltrealle suddette arterie principali, da Beja si diramano ulteriori strade che connettono ilgovernatorato con tutti quelli limitrofi.

La sola linea ferroviaria attiva è quella che collega Tunisi a Ghardimaou al confine conl’Algeria), passando per Medjez el-Bab, Oued Zarga e Bèja.Nel governatorato di Bèja non vi sono aeroporti: i più vicini sono Tabarka (70 km) eTunisi (105 km). I porti più vicini sono, invece, Biserta e Tunisi, entrambi a circa 100km.

127 INS 2007128 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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Nella regione sono presenti cinque zone industriali, per una superficie totale di 72ettari, gestite dall’AFI; è prevista la creazione di una nuova zona di 22 ettari a Bejanord, mentre un’altra di 50 ettari è prevista a Medjez el-Bab.Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

L’XI piano per lo sviluppo (2007-2016) prevede, per il potenziamento delle infrastruttureindustriali, un tecnopolo multisito già in corso di realizzazione a Jendouba, che avràuna sede a Beja.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

Su una popolazione attiva di 108.280 unità, le persone occupate all’interno delgovernatorato di Bèja sono circa 90.740. Il settore che conta il maggior numero dioccupati è quello agricolo (37,5%), seguito da quello dei servizi (23,3%), dai lavoripubblici e costruzioni (13,5%) e da quello industriale (8,7%), mentre il resto dellapopolazione è impegnata nell’artigianato ed in altre attività.

Dal punto di vista della formazione universitaria, esistono facoltà di ingegneria agraria,lingue straniere, informatica, studi tecnologici e biotecnologie.

Per quanto concerne la formazione professionale, esistono 13 centri pubblici e 15privati polivalenti, nei quali vengono formati tecnici in svariati settori, tra i quali agricoltura,artigianato, confezioni e tessitura, elettricità, meccanica generale e dell’automobile.Tali centri, con una capacità di 2.800 allievi ogni anno, permettono di alimentare ilmercato del lavoro locale di competenze qualificate e mano d’opera specializzata nellediscipline maggiormente richieste dalle industrie della zona.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Il governatorato di Bèja è caratterizzato da un’economia in via di diversificazione, mache conserva ancora una vocazione prevalentemente agricola, da cui consegue unapredominanza di industrie operanti nel settore agroalimentare per la produzione,trasformazione e conservazione dei derivati.L’attività mineraria sta conoscendo uno sviluppo accelerato anche dalla recente scopertadi tre siti: uno di piombo e zinco a Djebba, uno di minerali ferrosi a Nefsa ed uno diferro a Dhouahria.

Agricoltura, allevamento e pescaL’agricoltura è la prima attività economica della regione; ciò è dovuto alla presenza dirisorse naturali, in particolare all’abbondanza di risorse idriche, alla natura del suolo,all’estensione dei terreni agricoli coltivabili, pari a 251.000 ettari, di cui 24.000 irrigui,grazie alla presenza di 3 grandi dighe, 22 dighe collinari, 52 laghi collinari e di un gran

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numero di pozzi. I terreni al di fuori dei perimetri irrigui beneficiano comunque di unfavorevole regime pluviale, che varia da 350 a 1.000 mm di precipitazioni medie annue.Infine, pascoli e foreste occupano una superficie di 133.000 ettari.

Il potenziale produttivo agricolo permette alla regione di partecipare in proporzioniapprezzabili alla produzione nazionale annua di generi alimentari strategici, quali icereali (349.000 tn, pari al 17% del totale), la frutta (35.000 tn), gli ortaggi (78.000 tn,tra cui hanno un peso rilevante i pomodori). La coltura biologica, principalmente diolivi, è praticata su 700 ettari di terreno.

Si pratica l’allevamento estensivo di ovini (221.000 capi), bovini (63.100 capi) e caprini(28.500 capi), che consente importanti produzioni di latte (123.000 tn pari al 13% deltotale nazionale) e di carni rosse (12.500 tn, pari al 12% del totale nazionale). È,inoltre, effettuata la produzione di carni bianche (1.700 tn/an) e di miele (140 tn/an).

L’acquacoltura praticata nelle dighe ha permesso lo sviluppo di molte specie di acquadolce; tuttavia, il potenziale ittico della regione, stimato intorno alle 800 tn di pesci, èancora sotto-sfruttato;

IndustriaLa regione conta 229 unità industriali, di cui 60 hanno più di 10 addetti; 20 sono leimprese straniere, 16 quelle a partecipazione straniera e 14 le unità totalmenteesportatrici, con un numero totale di oltre 5.000 addetti.Le attività più diffuse rientrano nel settore dell’agro-alimentare, del tessile e dellaconfezione, della meccanica e dell’elettromeccanica e dei materiali da costruzione.Il tessuto industriale della regione è formato in grande maggioranza da piccole imprese.

Ripartizione delle industrie per settore di attività.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Agro-alimentare

Industrie diverse

Tessile, confezioni e cuoio

Meccanica, metallurgica ed elettrica

Materiali costruzione, ceramica e vetro

Chimica

TOTALE

113

32

28

28

17

11

229

1.675

532

1.852

515

445

49

5.068

PRESENZA ITALIANA

Esiste un buon numero di imprenditori stranieri e tra questi la presenza italiana nellaregione è in netto aumento: attualmente vi sono undici aziende italiane ed una apartecipazione italiana, delle quali nove totalmente esportatrici. Una società fabbrica

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imbarcazioni per diporto mentre le altre sono operanti nei settori del tessile e delleconfezioni, dei componenti elettrici ed elettronici, del manifatturiero (lampadari incristallo, articoli in caucciu’, imballaggi in plastica).

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

Grazie alle ricchezze naturali della regione, al continuo ammodernamento delleinfrastrutture, alla qualificazione della manodopera ed agli incentivi statali, ilgovernatorato di Beja offre agli investitori nazionali e stranieri un ambiente propizioalla creazione di progetti in diversi settori economici.

Attualmente le attività economiche più diffuse sono quelle legate alla produzione diderrate alimentari e all’allevamento del bestiame.

Nell’ambito della produzione agricola si auspica l’ulteriore sviluppo qualitativo equantitativo della floricoltura, dell’arboricoltura (in particolare per la produzione di agrumi)e della coltivazione in serra di ortaggi.In considerazione della fertilità dei suoli e delle tecniche naturali di coltivazione, si puòindicare come settore importante anche quello dei prodotti biologici: la recentelegislazione nonchè le esigenze del mercato offrono delle buone possibilità all’operatoreche intenda coltivare conformemente alle normative internazionali.

Le zone meno fertili per l’agricoltura o quelle montagnose offrono la possibilità diinvestimenti nel settore della coltivazione, della raccolta e della lavorazione (distillazione,disidratazione, polverizzazione) delle piante aromatiche e medicinali, nonchè quellalegata alla raccolta ed alla coltivazione dei funghi.

Altri settori potenzialmente interessanti sono quelli dell’elicicoltura, dell’apicoltura, dellacunicoltura, dell’avicoltura, dell’allevamento lattiero integrato con produzioni vegetali edi quello di struzzi.

Quanto al potenziale ittico della regione, lo sfruttamento è ancora basso; di conseguenzatra le attività promettenti che permettono di diversificare il tessuto economico dellaregione vi è la pesca, con la possibilità di uno sfruttamento congiunto italo-tunisinomediante delle società miste, e l’acquacoltura nei laghi di Sidi Salem e di Kasseb e neinumerosi laghi collinari.

L’esistente nucleo industriale dovrebbe essere potenziato, soprattutto in vista dellalavorazione, della sterilizzazione, dello stoccaggio, del confezionamento,dell’essiccamento e del congelamento dei prodotti commestibili, nonchè del riciclaggiodegli scarti di lavorazione. Per tali motivi si ritiene utile indicare come possibili settori diinvestimento tutte quelle attività di trasformazione dei prodotti agricoli (industriaconserviera e agro-alimentare), di trasformazione del latte per produzione di latticini edi formaggi (settore in cui esiste un’unica unità industriale), di macellazione e salumeria

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delle carni, nonchè tutte quelle attività di supporto all’agricoltura ed all’allevamento(macchine agricole, alimenti per il bestiame).

Sebbene la regione di Bèja sia caratterizzata da una forte vocazione agricola, anchegli altri settori economici possono offrire interessanti opportunità di investimento.

Interessanti potenzialità sono date dalle risorse naturali di cui la regione è ricca. Inparticolare si individuano opportunità nei settori dei sottoprodotti forestali,dell’imbottigliamento delle acque minerali che sgorgano da due sorgenti, edell’estrazione e lavorazione delle risorse minerarie (marmi colorati, argilla, pietrecalcaree, sabbie), utilizzabili per la produzione di materiali da costruzione, materialicartacei, per l’artigianato e per prodotti farmaceutici.

La regione ha anche un elevato potenziale turistico. Oltre che sul turismo archeologico– concentrato sui siti di Dougga, Tastaour, Zaga, Fatnasa e Faouar - lo sviluppo turisticodella regione si sta orientando verso l’ecologia, vista la presenza di numerosi siti naturali(Nefza, Ain Jamala, Djibba e Tibar) ricchi di flora e fauna molto diversificata, e verso iltermalismo terapeutico, data la presenza di tre fonti geotermiche a Sayala, Kef Ettoute Ain Nefza. Studi di settore indicano favorevole allo sviluppo del turismo balneare lazona di Zouaraa, dove potrebbe essere realizzato un polo turistico simile al vicino diTabarka-Ain Draham. Le estese foreste in montagna, popolate da varie razze animali,rappresentano, infine, un’attrazione per gli appassionati di caccia. Pertanto, suddettosettore presenta ottime opportunità per investimenti turistici diversificati, quali alberghi,stazioni termali, parchi divertimenti e villaggi vacanze. In aggiunta, tali investimentibeneficiano di un premio dell’8% per lo sviluppo regionale del turismo, maggiorato del6% per i nuovi investitori.

Opportunità si configurano, infine, nell’ambito delle tecnologie per la comunicazione:progettazione e sviluppo di programmi, creazione e gestione di siti in rete e servizi adistanza, tutti altamente richiesti dal mercato locale.

Tutte le delegazioni del governatorato di Béja godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” :

la delegazione di Mejez el-Bab è classificata tra le zone di sviluppo regionaledel primo gruppo;

le delegazioni di Béja Nord, Beja sud, Goubellat, Testour, Teboursouk,e Tibar sono classificate tra le zone di sviluppo regionale del secondo gruppo;

le delegazioni di Amdoun e Nefza sono classificate tra le zone di svilupporegionale prioritario.

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GOVERNATORATO DI SILIANA

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GOVERNATORATO DI SILIANA

POSIZIONE GEOGRAFICA

Strategicamente posizionato nel nord-ovest della Tunisia, il governatorato di Siliana èlimitato a nord dai governatorati di Jendouba e Bèja, ad est da quelli di Zaghouan eKairouan, a sud dai governatorati di Sidi Bou Zid e di Kasserine e ad ovest da quello diLe Kef. Si estende su una superficie di 4.642 km² ed ha una popolazione di 233.100abitanti.129

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 11 delegazioni (Makthar,Rouhia, Siliana Sud, Siliana Nord, Krib, Bou Arada, Gaafour, Kesra, Sidi Bou Rouis,Bargou e Aroussa)130 . Il capoluogo – Siliana – posto al centro di una fertile vallata,conta circa 24.240 abitanti. Altre municipalità di una certa importanza sono Makthar(12.842 abitanti), Bou Arada (12.273) e Gaafour (12.273).

Il governatorato di Siliana si trova nella zona dell’alto Tell. Tale regione è caratterizzatadall’alternanza di montagne, facenti parte della dorsale che separa il nord della Tunisiadagli altipiani stepposi del centro del paese, di pianure e di altopiani localizzati neibacini dei fiumi affluenti della Mejerda (Oued Tessa, Oued Siliana).

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

Zona di passaggio tra il nord ovest ed il centro della Tunisia, il governatorato èattraversato da una fitta rete stradale che immette nelle arterie principali e lo collegacon i sette governatorati limitrofi.

La rete stradale sarà ampliata dalla futura autostrada che collegherà il capoluogoall’autostrada Oued Zarga-Tunisi. Attualmente l’arteria principale è la GP4 che collegaTunisi – passando per Bargou, Siliana e Maktar - al posto di confine con l’Algeria diKalaat Khasba.

Altre strade principali sono la GP 12 (Le Kef-Kairouan) che passa da Maktar e la GP5che collega Tunisi al confine algerino di Sakiet Sidi Youssef, passando per Dougga.

La sola linea ferroviaria attiva collega Kalaat Khasba a Tunisi, passando per Bou Arada,Gaafour e Sidi Bou Rouis. Nel governatorato di Siliana non vi sono aeroporti: il piùvicino è quello di Tunisi (125 km), dove si trova anche lo scalo portuale più prossimo.

129 INS 2007130 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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Attualmente sono presenti 5 zone industriali, tutte gestite dall’AFI, nelle località di BouArada, Gaafour, Makthar e Siliana I e II; la loro superficie complessiva è di 60 ettari.

Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.È di recente realizzazione a Siliana un Cyberparc – parco tecnologico - equipaggiatodi reti moderne di comunicazione ed informazione, progettato per assistere e sostenerele nuove società in fase di avvio.

L’XI piano per lo sviluppo (2007-2016) prevede per il potenziamento delle infrastruttureindustriali un tecnopolo multisito già in corso di realizzazione a Jendouba, che avràuna sede a Siliana.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

La popolazione attiva all’interno del governatorato di Siliana è di 72.280 unità: si calcolache le persone occupate siano circa 60.000.

Il settore che conta il maggior numero di occupati è quello agricolo (26,9%), seguito daquello dell’educazione e sanità (23,7%), delle costruzioni e lavori pubblici (20,6%), deiservizi (19,8%). Gli impiegati nell’industria manifatturiera rappresentano invece l’8,2%e quelli del settore energetico e minerario sono lo 0,8% del totale; il rimanente 23,7 %è nell’educazione e nella sanità.

Per cio’ che concerne la formazione universitaria, a Siliana sono presenti 2 accademieper gli studi tecnologici, artistici e di mestieri.

Dal punto di vista della formazione professionale, esistono cinque centri dipendentidal Ministero della Formazione Professionale e dell’Impiego e dieci centri privati, neiquali vengono formati tecnici nei settori amministrativo, informatico, elettrico, elettronico,meccanico, tessile e dell’agro-alimentare. 131

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Il governatorato di Siliana è dotato di svariati vantaggi naturali che hanno contribuito afare del settore agricolo la principale attività economica, da cui deriva un contributo del5% circa alla produzione nazionale.

Oggi giorno l’economia locale è in via di diversificazione e le istituzioni regionali hannopotenziato i servizi e l’assistenza a sostegno degli investitori per la creazione di nuove

131 API

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imprese; attualmente la concentrazione industriale resta essenzialmente basata suisettori agro-alimentare, tessile e dei materiali da costruzione provenienti dalle cinqueminiere di estrazione del marmo esistenti.

AgricolturaLa regione dispone di una superficie di terreni agricoli di 445.500 ettari, mentre 106.000ettari sono occupati da pascoli e foreste.

Le superfici irrigue ammontano a 16.300 ettari, grazie alla presenza di tre grandi dighe(Oued Siliana – 70 milioni di m³ - Lakhmes - 8 milioni di m³- e Rmil – 4 milioni di m³), di38 dighe di piccole dimensioni, di 129 laghi collinari e di un buon numero di pozzi. Iterreni non irrigui beneficiano invece di un regime pluviale abbastanza favorevole, conprecipitazioni medie annue pari a circa 450 mm.

I principali prodotti agricoli del governatorato sono i cereali (241.000 tn cioè il 13%della produzione nazionale), gli ortaggi (86.250 tn), la frutta (13.000 tn), la colturadell’olivo (21.000 tn), i foraggi (132.000 tn).

Anche l’allevamento è ben sviluppato: 300.000 capi di ovini, 22.000 di bovini e 35.000di caprini producono grandi quantità annue di carni rosse (14.300 tn cioè il 6% dellaproduzione nazionale) e di carni bianche (400 tn). La produzione annua dei derivati,quali latte (23.000 tn) e formaggi, uova e miele (35 tn), pelli (520 tn) e lana (475),raggiunge livelli di assoluta rilevanza nel panorama nazionale.132

IndustriaIl governatorato di Siliana conta 231 imprese industriali, di cui 13 totalmente esportatrici,con un numero di 4.173 addetti e 12 aziende a partecipazone straniera. Il tessutoindustriale della regione è formato in grandissima maggioranza da piccole imprese.Le aziende di medie dimensioni operano in prevalenza nel settore della confezione.La fabbricazione dei tappeti tradizionali è preponderante con una produzione annualenell’ordine di 3.400 m2.

132 API e FIPA

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

Agro-alimentare

Industrie diverse

Tessile, confezioni e cuoio

Materiali costruzione, ceramica e vetro

Meccanica, metallurgica ed elettrica

TOTALE

105

56

32

19

19

231

767

335

2.232

456

383

4.173

Ripartizione delle industrie per settore di attività.

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PRESENZA ITALIANA

Delle 11 aziende a capitale totalmente o parzialmente italiano, tutte totalmenteesportatrici, 9 sono del comparto dell’abbigliamento e confezioni. Un’unica azienda èdel comparto calzaturiero e produce scarpe industriali, mentre un’altra manifatturieraproduce accessori vari e per calzature.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

La regione di Siliana è a prevalente vocazione agricola, ma gli investimenti nell’industriasono fortemente incoraggiati e nei programmi delle autorità locali si desidera daremaggiore impulso a tale settore economico.

Attualmente le attività economiche più diffuse sono quelle legate alla produzione diderrate alimentari, all’allevamento del bestiame ed all’industria manifatturiera(confezioni, tessitura di tappeti tradizionali e materiali per l’edilizia), ma il governatoratooffre agli investitori nazionali e stranieri un ambiente propizio alla creazione di nuoviprogetti in diversi settori.

Dal punto di vista della produzione agricola questa potrebbe beneficiare di un estensionedelle foreste, di colture estensive, di suoli fertili e ben irrigati, sia mediante unosfruttamento più razionale degli stessi, sia convertendo parte delle attuali tecnichenaturali di coltivazione in agricoltura biologica; in particolare le opportunità identificatein tale settore sono quelle della floricoltura e quindi dell’apicoltura.

Si ritiene utile indicare come possibili settori di investimento tutte le attività ditrasformazione dei prodotti agricoli (industria conserviera ed agro-alimentare) ed inparticolare l’imbottigliamento dell’olio d’oliva, la produzione di conserve e di succo dicactus, l’essicamento di alcuni prodotti agricoli ed il surgelamento degli ortaggi.

La regione possiede inoltre interessanti risorse forestali ed un sottobosco ricco, propizioper la raccolta e conseguente lavorazione (distillazione, disidratazione, polverizzazione)delle piante medicinali ed aromatiche (rosmarino, mirto) nonchè quella legata allaraccolta ed alla coltivazione dei funghi. Attualmente le unità di estrazione di olii essenzialidi rosmarino operanti nella delegazione non coprono le sempre più numerose richiestedi un mercato in espansione a livello internazionale.

Date le risorse naturali di cui la regione è ricca si individuano opportunità anche nelsettore dell’imbottigliamento delle acque minerali che sgorgano dalle locali sorgenti.

Altri settori potenzialmente interessanti sono quelli dell’avicoltura integrata anche peranatre ed oche, della cunicoltura, dell’elicicoltura e dell’allevamento degli struzzi.

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Prospettive favorevoli deriverebbero, poi, dalle attività di lavorazione della salumeriadelle carni e del formaggio di capra.

La presenza di abbondante manodopera qualificata – sono presenti nella regione bentre centri di formazione professionale nell’agricoltura – favorisce senz’altro la nascitadi investimenti di un buon livello qualitativo.

Anche altri settori economici possono offrire interessanti opportunità di investimento:una notevole importanza viene accordata allo sviluppo delle attività estrattive e dilavorazione delle locali risorse minerarie e naturali quali marmi colorati, argilla, pietrecalcaree, sabbie silicee e gesso, tuttora poco sfruttate. Le attività economiche legatea queste risorse naturali potrebbero essere potenziate e diversificate, mettendo a puntoprogetti industriali per la produzione di materiali da costruzione quali fabbriche di mattoni,di pasta di ceramica, del trattamento delle sabbie silicee ed anche progetti per lalavorazione artigianale di vetri decorati e cristallini di alta qualità, mosaici e sculture inmarmo.

La regione ha anche un elevato potenziale turistico derivante sia dai numerosi sitiarcheologici di epoca romana, sia dall’amenità dei luoghi; in particolare, ed in virtùdella loro salubrità, si potrebbero realizzare investimenti da destinare ad attività ricettive,ristorative e ricreative, a strutture agrituristiche e, data la presente varietà faunistica, alturismo di caccia.

Infine, nell’ambito delle tecnologie per la comunicazione si configurano opportunità disfruttamento delle infrastrutture di cui la regione di Siliana dispone per attività diprogettazione e sviluppo di programmi, creazione e gestione di siti in rete e servizi adistanza che sono attualmente altamente richiesti dal mercato locale.

Tutte le delegazioni del governatorato di Siliana godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” :

le delegazioni di Aroussa, Bou Arada, Gaâfour e Krib sono classificate trale zone di sviluppo regionale del secondo gruppo;

le delegazioni di Bargou, Kesra, Makthar, Rouhia, Siliana nord, Siliana sude Sidi Bou Rouis sono classificate tra le zone di sviluppo regionale prioritario.

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GOVERNATORATO DI EL KEF

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GOVERNATORATO DI EL KEF

POSIZIONE GEOGRAFICA

Situato nel nord-ovest della Tunisia, il governatorato di El Kef è limitato a nord dalgovernatorato di Jendouba, ad est dal governatorato di Siliana, a sud da quello diKasserine e ad ovest dall’Algeria. Si estende su una superficie di 5.081 Km² ed ha unapopolazione di 256.900133 abitanti.

Dal punto di vista amministrativo, il governatorato è suddiviso in 11 delegazioni (Le Kefest, Dahmani, Tejerouine, Le Kef ovest, Nebeur, Sers, Sakiet Sidi Youssef, Ksour,Kalaat Senan, Jerissa e Kalaat Khasba)134 . Il capoluogo, Le Kef, conta 45.191 abitantied è situato a circa 170 chilometri ad ovest di Tunisi ed a 42 chilometri dal confine conl’Algeria. Delle 12 municipalità, altre di una certa rilevanza sono Tajerouine (18.185abitanti), Dahmani (14.061 abitanti), Sers (11.927 abitanti) e Jerissa (11.298 abitanti).

Il governatorato ha una morfologia montagnosa su una grande parte del territorio eduna vasta zona pianeggiante che costeggia le rive del fiume Mellegue.

TRASPORTI ED INFRASTRUTTURE

Il governatorato di El Kef ha una rete stradale densa: l’arteria principale è la GP5 checollega Tunisi – passando per Medjez el-Bab, Testour, Teboursouk e Le Kef - al postodi confine con l’Algeria di Sakiet Sidi Youssef. Altre strade principali sono la GP17(Tabarka-Feriana) che passa per El Kef, la GP 12 che unisce Le Kef a Kairouan, laGP18 che – dipartendosi dalla GP 5 – raggiunge El Felta via Jerissa e la MC 71 cheunisce El Kef -Sbeitla. La rete stradale sarà ampliata dalla futura autostrada checollegherà il capoluogo all’autostrada Oued Zarga-Tunisi.

La sola linea ferroviaria attiva collega Le Kef, Kalaat Khasba e Dahmani a Tunisi. Nelgovernatorato di Le Kef non vi sono aeroporti: i più vicini sono Tabarka (120 km) eTunisi (165 km).Sono presenti 2 zone industriali, una a Le Kef ed una a Tejerouine, per un totale di34,5 ettari.Sul sito della FIPA – Agenzia Promozione Investimento Estero - www.investintunisia.tnsono reperibili tutte le informazioni sulle zone industriali della Tunisia.

133 INS 2007134 L’elenco esposto è in ordine decrescente di popolosità abitativa.

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È di recente realizzazione a Le Kef un Cyberparc – parco tecnologico - equipaggiato direti moderne di comunicazione ed informazione, progettato per assistere e sostenerele nuove società in fase di avvio.

L’XI piano per lo sviluppo (2007-2016) prevede per il potenziamento delle infrastruttureindustriali un tecnopolo multisito già in corso di realizzazione a Jendouba, che avràuna sede a Le Kef.

RISORSE UMANE E OCCUPAZIONE

La popolazione attiva all’interno del governatorato di Le Kef è di 80.436 unità: si calcolache le persone occupate siano 62.918, con un conseguente tasso di disoccupazionedel 14%.

Il settore che conta il maggior numero di occupati è quello agricolo (26,9% del totale),seguito da quello dei servizi (19,7%) e delle costruzioni e lavori pubblici (20,7%). Gliimpiegati nell’industria rappresentano invece l’8,2% e quelli del settore energetico eminerario sono il 0,9% del totale. Il rimanente 23,6 % è nei settori dell’educazione edella sanità.

Dal punto di vista della formazione universitaria, a Le Kef sono presenti 7 istituti edaccademie, che educano nelle discipline agrarie, infermieristiche, tecnologiche,umanistiche, informatiche, artistiche e sportive.

Per quanto concerne la formazione professionale, esistono 5 centri dipendenti dalMinistero della Formazione Professionale e dell’Impiego e 26 privati, per una capacitàdi accoglienza totale di 4.700 tecnici, che vengono formati in settori quali meccanicaagricola e di precisione, elettricità ed elettromeccanica, informatica, lavorazionedell’alluminio e mestieri vari.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Il governatorato di Le Kef è una regione essenzialmente agricola, con una nascenteattività industriale soprattutto nell’ambito dei servizi di nuove tecnologie dicomunicazione.

Nonostante il recente esaurimento delle risorse minerarie di tre cave, gli studi delsettore hanno scoperto svariati siti di sostanze utili allo sfruttamento industriale, conpotenzialità a livello regionale e finanche nazionale.

Elemento strategico per il governatorato, negli ultimi quattro decenni il turismo non hacessato di svilupparsi sulla base dei siti naturali ed archeologici, di risorse faunistichee termali.

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Il settore dell’artigianato, caratterizzato da svariati prodotti che riflettono la specificitàdella regione, si è recentemente consolidato con la realizzazione della città artigianaledi Le Kef.

AgricolturaLa regione dispone di una superficie di terreni agricoli di 483.258 ettari, cosi’ ripartiti:circa 469.000 ettari sono occupati da colture a secco, arboricoltura, cerealicoltura ecolture foraggere integrate con l’allevamento intensivo; i circa 14.000 ettari restantisono di superfici irrigue, che beneficiano della presenza della grande diga Mellegue,di 24 dighe di piccole dimensioni, di circa 58 laghi collinari e di un gran numero di pozzi(quasi 5.000). Il resto dei terreni beneficia invece di un regime pluviale relativamentebuono, pari a circa 400-700 mm di precipitazioni medie annue. Altri 102.214 ettarisono occupati da pascoli e foreste.Questa estensione di terre fertili permette alla regione di contribuire abbondantementealla produzione agricola del paese; le principali produzioni sono di cereali (271.000 tn,pari al 13% nazionale), ortaggi (145.000 tn), frutta (18.300 tn) e olio d’oliva (15.750 tn).

Anche l’allevamento è ben sviluppato, con pascoli di ovini (340.000 capi), bovini ecaprini, da cui deriva un’importante produzione di carni rosse. Vi è inoltre una significativaproduzione di uova (5,5 milioni di unità), miele (56 tn), latte (22.860 tn) e formaggi(196.143 tn).

IndustriaIl governatorato di Le Kef conta 51 imprese industriali con oltre 10 addetti, di cui 3totalmente esportatrici, con un numero totale di 2.648 addetti. Le attività più diffuserientrano nel settore dell’agro-alimentare, dei materiali da costruzione e del tessile edella confezione. Il tessuto industriale della regione è formato in grandissimamaggioranza da piccole imprese.

Ripartizione delle industrie con oltre 10 addetti per settore di attività.

N° di imprese N° di addettiSettore di attività

20

16

6

6

2

1

51

681

842

748

110

232

35

2.648

Agro-alimentare

Materiali costruzione, ceramica e vetro

Tessile, confezioni e cuoio

Chimica

Industrie diverse

Meccanica, metallurgica ed elettrica

TOTALE

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PRESENZA ITALIANA

L’unica azienda con capitale italiano presente nel governatorato è la MMT MARBRE,non totalmente esportatrice, che si occupa dell’estrazione e trasformazione di pietre emarmi.

VOCAZIONE DELLA REGIONE E PROSPETTIVE D’INVESTIMENTO

La regione offre opportunità di investimento nei campi dell’agricoltura,dell’agroalimentare, dei materiali da costruzione, del turismo e delle tecnologie dellacomunicazione.

La produzione agricola potrebbe beneficiare di uno sfruttamento più razionale dei suolifertili, per mezzo di colture biologiche ed arboricoltura intensiva; inoltre le particolaricaratteristiche climatiche della regione permettono la produzione di funghi, fiori e piantearomatiche e medicinali, con conseguente estrazione di olii essenziali.

Anche l’allevamento potrebbe essere diversificato, con l’introduzione dell’elicicoltura,dell’apicoltura biologica, della cunicoltura, dell’avicoltura integrata, dell’allevamentolattiero integrato con produzioni vegetali e di quello di struzzi.

Vi è forte necessità di industrie per la trasformazione, stoccaggio e conservazione(congelamento ed essiccamento) dei prodotti agricoli e agro-alimentari, per lamacellazione, la salumeria delle carni e la produzione di patè alimentari di carni dicinghiale o di cacciagione (attività del tutto assenti a Le Kef), nonchè per latrasformazione del latte e la produzione di latticini e di formaggi, per i quali esistonosolo unità che adottano tecniche di lavorazione artigianali.

La buona produzione oleicola e le interessanti risorse sorgive di acqua minerale offronobuone opportunità di investimento per l’imbottigliamento e la commercializzazioneall’estero.

Risorse poco sfruttate, sebbene la regione ne sia relativamente ricca, sono costituitedalle cave di ghiaia, sabbia, marmo giallo, pietra (ardesia), caolino e sabbie silicee.Ottima è la qualità delle argille locali: lo sfruttamento di quella rossa permetterebbe losviluppo di fabbriche di mattoni, mentre le argille bianche possono anche trovareapplicazione nel campo cosmetico. Le attività economiche legate a queste risorsenaturali potrebbero essere potenziate e diversificate, mettendo a punto progetti per lalavorazione artigianale ed industriale di vetri decorati, ceramiche, mosaici e sculture inmarmo.La vocazione turistica del governatorato di Le Kef deriva dalle ricchezze patrimoniali,archeologiche e naturali della regione; tuttavia il settore dovrebbe essere sviluppatomediante l’inserimento di attività ricettive, ristorative e ricreative, di stabilimenti termali

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- vista la presenza di fonti geotermiche - di strutture agrituristiche; inoltre, data lavarietà faunistica si potrebbero realizzare investimenti da destinare al turismo di caccia.

Infine, la presenza del Cyberparc incoraggia lo sfruttamento delle tecnologie disponibili,realizzando unità operanti nei settori della progettazione e sviluppo di programmi,creazione e gestione di siti in rete e dei servizi a distanza.

Tutte le delegazioni del governatorato godono dei beneficidel “Codice d’incitamento agli investimenti” e

sono classificate tra le zone di sviluppo regionale prioritario

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INTRODUZIONE ........................................................................................... 7QUADRO GENERALE DELLA TUNISIA ...................................................... 11• Il sistema politico ........................................................................................ 11• La struttura amministrativa ......................................................................... 11• La società moderna .................................................................................... 12• Apertura agli scambi, condizioni di mercato e liberismo economico ........... 12• Competitività del mercato tunisino .............................................................. 13• Il sistema dei trasporti ................................................................................ 13• Il sistema delle telecomunicazioni .............................................................. 15• Il sistema bancario ..................................................................................... 16• Le linee di credito ....................................................................................... 17• Il sistema fiscale ........................................................................................ 18• Il regime doganale ...................................................................................... 19• Le istituzioni di sostegno alle P.M.I. ............................................................ 20• L’ambiente degli investimenti: il Codice d’incitamento agli investimenti (Legge 120/93) ........................................................................................... 22• La congiuntura economica e la presenza italiana ...................................... 25

TUNISIA DEL NORD- EST ............................................................................ 27TUNISI .......................................................................................................... 29BEN AROUS ................................................................................................. 35NABEUL ........................................................................................................ 40ZAGHOUAN .................................................................................................. 47MANOUBA .................................................................................................... 52BISERTA ....................................................................................................... 57ARIANA ......................................................................................................... 63TUNISIA DEL CENTRO-EST ........................................................................ 69SOUSSE ....................................................................................................... 71MONASTIR ................................................................................................... 77MAHDIA ........................................................................................................ 83SFAX ............................................................................................................. 89TUNISIA DEL SUD ....................................................................................... 96GAFSA .......................................................................................................... 98GABES .......................................................................................................... 104MEDENINE ................................................................................................... 110TATAOUINE .................................................................................................. 116KEBILI ........................................................................................................... 122TOZEUR ....................................................................................................... 128TUNISIA DEL CENTRO-OVEST.................................................................... 134KAIROUAN ................................................................................................... 136SIDI BOUZID ................................................................................................. 142KASSERINE .................................................................................................. 147TUNISIA DEL NORD-OVEST ........................................................................ 153JENDOUBA ................................................................................................... 155BEJA ............................................................................................................. 162SILIANA ......................................................................................................... 168EL KEF .......................................................................................................... 174

Pag.INDICE

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