POLAROGRAFIA - farmacia.uniba.it · classico per la polarografia è l’elettrodo a goccia di...
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In una soluzione di un elettrolita (i.e. HCl) immerso in una cella a cui elettrodi
si applica un potenziale inferiore al potenziale di scarica dell’analita si
osserva solo la migrazione dei cationi al catodo e degli anioni all’anodo secondo
le rispettive velocità di migrazione
Localmente si osservano variazioni di concentrazioni dovute solo a fenomeni
elettrostatici e la corrente di migrazione non è rilevabile nel circuito esterno
Solo quando la tensione applicata agli elettrodi raggiunge e supera un certo
valore Eo detta tensione minima di decomposizione si verifica la scarica
degli ioni agli elettrodi e l’elettrolisi ha inizio. Da questo momento in poi la
curva mostra un tratto ascendente il cui andamento segue la legge di Ohm
Si osserva un fenomeno di migrazione (su base elettrostatica) e di diffusione
(in funzione di un gradiente di concentrazione). La corrente rilevabile
nel circuito esterno è la somma della corrente di migrazione e della corrente di diffusione e cresce con il potenziale
applicato
corrente = f(E) = f(q) + f([c])
TENSIONE MINIMA DI DECOMPOSIZIONE
In una soluzione di un elettrolita (i.e. HCl) immerso in una cella a cui elettrodi
si applica un potenziale inferiore al potenziale di scarica dell’analita si
osserva solo la migrazione dei cationi al catodo e degli anioni all’anodo secondo
le rispettive velocità di migrazione
Localmente si osservano variazioni di concentrazioni dovute solo a fenomeni
elettrostatici e la corrente di migrazione non è rilevabile nel circuito esterno
Solo quando la tensione applicata agli elettrodi raggiunge e supera un certo
valore Eo detta tensione minima di decomposizione si verifica la scarica
degli ioni agli elettrodi e l’elettrolisi ha inizio. Da questo momento in poi la
curva mostra un tratto ascendente il cui andamento segue la legge di Ohm
Si osserva un fenomeno di migrazione (su base elettrostatica) e di diffusione
(in funzione di un gradiente di concentrazione). La corrente rilevabile
nel circuito esterno è la somma della corrente di migrazione e della corrente di diffusione e cresce con il potenziale
applicato
ELETTROLITA DI SUPPORTO
• 0.1 M • 0.1 M • 1 M • 0.5 M • 2 M + 1 M • 1 M + 1 M
La sua azione è quella di fortemente il campo elettrostatico in prossimità dell’elettrodo.
Deve
avere un di maggiore di quello dell’analita essere presente in
elevata
La sua azione è quella di fortemente il campo elettrostatico in prossimità dell’elettrodo.
Deve
avere un di maggiore di quello dell’analita essere presente in
elevata
HCl
• 0.1 M
KCl
• 0.1 M
KCNS
• 1 M
Na citrato
• 0.5 M
CH3COOH + EDTA
• 2 M + 1 M
HCl + NH4Cl
• 1 M + 1 M
Tratto ( è la legge di Ohm) questo andamento è dovuto alla corrente residua dovuta a tracce di impurezze difficilmente eliminabili
Tratto (è la legge di Ohm) questo andamento è dovuto alla corrente di diffusione
Tratto ( è la legge di Ohm) questo andamento è dovuto alla
Il gradino corrispondente al tratto della curva viene definito
Il tratto della curva mostra un nel punto, cui corrisponde un potenziale
che prende il nome di
CURVA POLAROGRAFICA
Tratto ( è la legge di Ohm) questo andamento è dovuto alla corrente residua dovuta a tracce di impurezze difficilmente eliminabili
Tratto (è la legge di Ohm) questo andamento è dovuto alla corrente di diffusione
Tratto ( è la legge di Ohm) questo andamento è dovuto alla
Il gradino corrispondente al tratto della curva viene definito
Il tratto della curva mostra un nel punto, cui corrisponde un potenziale
che prende il nome di
E
I
La diè il valore costante
di corrente che si osserva al massimo di un’onda polarografica
È proporzionale alla dell’analita ed
è usata per l’analisi quantitativa
Il di è invece legato al
della semi-reazione ed è spesso usato per l’identificazione delle specie
CURVE TENSIONE CORRENTE
La diè il valore costante
di corrente che si osserva al massimo di un’onda polarografica
È proporzionale alla dell’analita ed
è usata per l’analisi quantitativa
Il di è invece legato al
della semi-reazione ed è spesso usato per l’identificazione delle specie
L’elettrodo indicatore (o di lavoro) classico per la polarografia è l’elettrodo a goccia di mercurio (Dropping Mercury Electrode)
Trattasi di un microelettrodo costituito da un tubo capillare di diametro di 30÷50 mm, collegato con una boccia contenente mercurio, questo attraverso un raccordo di gomma dalla boccia al capillare e gocciola con una che può essere regolando l’altezza della boccia
Il è così costituito da una successione di minutissime gocce di mercurio, limitatamente alla fase della loro formazione, che assicurano il contatto elettrico con la soluzione
ELETTRODI INDICATORI
L’elettrodo indicatore (o di lavoro) classico per la polarografia è l’elettrodo a goccia di mercurio (Dropping Mercury Electrode)
Trattasi di un microelettrodo costituito da un tubo capillare di diametro di 30÷50 mm, collegato con una boccia contenente mercurio, questo attraverso un raccordo di gomma dalla boccia al capillare e gocciola con una che può essere regolando l’altezza della boccia
Il è così costituito da una successione di minutissime gocce di mercurio, limitatamente alla fase della loro formazione, che assicurano il contatto elettrico con la soluzione
L’elettrodo indicatore (o di lavoro) classico per la polarografia è l’elettrodo a goccia di mercurio (Dropping Mercury Electrode)
Il mercurio della boccia è elettricamente collegato al generatore. Questo elettrodo è
e a questo è dovuta la sua larga applicazione. Infatti usando altri elettodi (i.e. elettrodo al Pt) quando si verifica che
che invece con il si verifica solo a
Il continuo rinnovamento della superficie dell’elettrodo limita gli inconvenienti della polarizzazione
ELETTRODI INDICATORI
L’elettrodo indicatore (o di lavoro) classico per la polarografia è l’elettrodo a goccia di mercurio (Dropping Mercury Electrode)
Il mercurio della boccia è elettricamente collegato al generatore. Questo elettrodo è
e a questo è dovuta la sua larga applicazione. Infatti usando altri elettodi (i.e. elettrodo al Pt) quando si verifica che
che invece con il si verifica solo a
Il continuo rinnovamento della superficie dell’elettrodo limita gli inconvenienti della polarizzazione
• Nella maggior parte dei casi, è un elettrodo a grande superficie e bassa resistenza, poiché le correnti che attraversano la cella possono essere dell’ordine dei mA
• Esso può essere semplicemente costituito da uno strato di mercurio depositato sul fondo della cella polarografica e questo è per la sua semplicità il sistema più diffuso. Presenta però l’inconveniente di avere un non esattamente
ELETTRODI DI RIFERIMENTO
• Sia nella polarografia classica, come anche nelle sue più recenti varianti, può essere vantaggioso l’impiego di un terzo elettrodo detto anche controelettrodo. Quest’ultimo inserito in una adeguata logica circuitale, serve a mantenere il dell’ sul valore selezionato ed è costitutivamente molto semplice essendo spesso costituito da un
• Risulta tanto più necessario, quanto più alta è la resistenza della cella elettrolitica
ELETTRODI AUSILIARI
ELETTRODI SECONDARI
• Nella maggior parte dei casi, è un elettrodo a e , poiché le correnti che attraversano la cella
possono essere dell’ordine dei mA
• Esso può essere semplicemente costituito da uno strato di mercurio depositato sul fondo della cella polarografica e questo è per la sua semplicità il sistema più diffuso. Presenta però l’inconveniente di avere un esattamente
• Sia nella polarografia classica, come anche nelle sue più recenti varianti, può essere vantaggioso l’impiego di un terzo elettrodo detto anche . Quest’ultimo inserito in una adeguata logica circuitale, serve a mantenere il
sul valore selezionato ed è costitutivamente molto semplice essendo spesso costituito da un
• Risulta tanto più necessario, quanto più alta è la resistenza della cella elettrolitica
• potenziale di semionda specifico per specie che si e si
utilizzabile quindi per un’
• Corrente dovuta alla specie che si scarica
all’elettrodo la cui traduce la degli ioni che si ossidano o si riducono utilizzabile quindi per un’
ONDA POLAROGRAFICA
• potenziale di semionda specifico per specie che si ossidano e si riducono utilizzabile quindi per un’analisi qualitativa
• Corrente dovuta alla specie elettroattiva che si scarica all’elettrodo la cui intensità traduce la concentrazione degli ioni che si ossidano o si riducono utilizzabile quindi per un’analisi quantitativa
• (1) Tubo coassiale di vetro per l’immissione di una corrente di azoto per la disaerazione della soluzione, con rubinetto a due vie
• (2) Microelettrodo a goccia di Hg (elettrodo di lavoro)
• (3) Controelettrodo di Pt
• (4) Elettrodo di riferimento
• (5) Apertura per introduzione del campione e delle aggiunte di standard
• (6) Ancoretta magnetica
• (1) Tubo coassiale di vetro per l’immissione di una corrente di azoto per la disaerazione della soluzione, con rubinetto a due vie
• (2) Microelettrodo a goccia di Hg (elettrodo di lavoro)
• (3) Controelettrodo di Pt
• (4) Elettrodo di riferimento
• (5) Apertura per introduzione del campione e delle aggiunte di standard
• (6) Ancoretta magnetica
CELLA POLAROGRAFICA
•numero di elettroni che partecipano alla reazione
•coefficiente di diffusione relativo ad ogni specie ionica (cm2·s-1)
•flusso di mercurio attraverso il capillare (mg·s-1)
•tempo di
gocciolamento (s) tra due gocce successive
•concentrazione
della specie ionica ossidata o ridotta
La polarografia è basata sulla equazione di Ilkovic che lega la corrente diffusione, espressa in mA, alla concentrazione come segue
EQUAZIONE DI ILKOVIC
La polarografia è basata sulla equazione di Ilkovic che lega la corrente diffusione, espressa in mA, alla concentrazione come segue
•numero di elettroni che partecipano alla reazione
•coefficiente di diffusione relativo ad ogni specie ionica (cm2·s-1)
•flusso di mercurio attraverso il capillare (mg·s-1)
•tempo di gocciolamento (s) tra due gocce successive
•concentrazione della specie ionica ossidata o ridotta
Polarografo classico
A funzionamento esclusivamente
, e senza alcun tipo di registratore, non permette la registrazione di curve corrente-tensione caratterizzate da fluttuazioni ampie che non consentono un opportuno campionamento manuale del segnale
POLAROGRAFI
Polarografo classico
A funzionamento esclusivamente
, e senza alcun tipo di registratore, non permette la registrazione di curve corrente-tensione caratterizzate da fluttuazioni ampie che non consentono un opportuno campionamento manuale del segnale
Polarografo potenziostatico
Questo tipo di dispositivo, utilizza la
di un polarografo a tre elettrodi che stabilizza esattamente il potenziale sul valore di volta in volta imposto dalla scansione
Con l’inserimento di una buretta automatica può essere utilizzato per le titolazioni amperometriche
POLAROGRAFI
Polarografo potenziostatico
Questo tipo di dispositivo, utilizza la
di un polarografo a tre elettrodi che stabilizza esattamente il potenziale sul valore di volta in volta imposto dalla scansione
Con l’inserimento di una buretta automatica può essere utilizzato per le titolazioni amperometriche
Quando in soluzione sono presenti più specie ioniche da determinare, il è una tipica curva a gradini, in corrispondenza dei quali la corrente subisce un brusco aumento per una piccola variazione del potenziale
Ogni (onda polarografica) corrisponde alla riduzione di una delle specie ioniche presenti in soluzione
Il potenziale del suo punto di mezzo è il potenziale di semionda E1/2 caratteristico di ogni specie ionica, che ne permette l’identificazione
Esistono valori tabulati dei principali cationi per i diversi elettroliti di supporto
ANALISI POLAROGRAFICA
Quando in soluzione sono presenti più specie ioniche da determinare, il è una tipica curva a gradini, in corrispondenza dei quali la corrente subisce un brusco aumento per una piccola variazione del potenziale
Ogni (onda polarografica) corrisponde alla riduzione di una delle specie ioniche presenti in soluzione
Il potenziale del suo punto di mezzo è il potenziale di semionda E1/2 caratteristico di ogni specie ionica, che ne permette l’identificazione
Esistono valori tabulati dei principali cationi per i diversi elettroliti di supporto
Nei polarogrammi, l’ dell’onda polarografica indica l’intensità della
e poiché il valore di quest’ultima dipende dalla concentrazione delle specie ridotte al microelettrodo, ne deriva che l’ dei singoli gradini del polarogramma traduce quantitativamente la dello ione corrispondente
A riguardo è indispensabile che la velocità di dello ione che si riduce e la velocità di siano e che la corrente misurata sia unicamente quella di diffusione limite , ciò si ottiene tramite la scelta di un adatto elettrolita di supporto
ANALISI POLAROGRAFICA
Nei polarogrammi, l’ dell’onda polarografica indica l’intensità della
e poiché il valore di quest’ultima dipende dalla concentrazione delle specie ridotte al microelettrodo, ne deriva che l’ dei singoli gradini del polarogramma traduce quantitativamente la dello ione corrispondente
A riguardo è indispensabile che la velocità di dello ione che si riduce e la velocità di siano e che la corrente misurata sia unicamente quella di diffusione limite , ciò si ottiene tramite la scelta di un adatto elettrolita di supporto
Si prolungano i tratti a e c e si traccia la tangente AC alla curva polarografica nel suo punto di flesso
Il potenziale di semionda è dato dall’ascissa Ex del punto medio B della tangente AC
Per segmenti k e h paralleli la loro distanza rappresenta la Id
Per segmenti k e h convergenti Id = IC - IA
ANALISI POLAROGRAFICA
Si prolungano i tratti a e c e si traccia la tangente AC alla curva polarografica nel suo punto di flesso
Il potenziale di semionda è dato dall’ascissa Ex del punto medio B della tangente AC
Per segmenti k e h paralleli la loro distanza rappresenta la Id
Per segmenti k e h convergenti Id = IC - IA
ANALISI POLAROGRAFICA
Per maggiore precisione, nel determinare il flesso dell’onda, si utilizza il metodo della derivata prima, in cui il punto di flesso corrisponde al picco del tracciato Per maggiore precisione, nel determinare il flesso dell’onda, si utilizza il metodo della derivata prima, in cui il punto di flesso corrisponde al picco del tracciato
CALCOLO DELLA CONCENTRAZIONE
• Tenendo conto della proporzionalità diretta tra la corrente di diffusione Id e la concentrazione, secondo quando indicato dall’equazione di Ilkovic è possibile calcolare la concentrazione della ione in esame dalla Id misurata essendo noti tutti gli altri fattori dell’equazione
Metodo assoluto
• Dato che i valori dei parametri presenti nell’espressione di K sono valori tabulati reperibili in letteratura, ottenuti in condizioni diverse da quelle in cui si opera, il metodo assoluto non è per questo sempre rigoroso e si preferiscono metodi di confronto con una serie standard. Ciò significa tracciare la retta di lavoro I = KC
Metodo di confronto
• Tenendo conto della proporzionalità diretta tra la corrente di diffusione Id e la concentrazione, secondo quando indicato dall’equazione di Ilkovic è possibile calcolare la concentrazione della ione in esame dalla Id misurata essendo noti tutti gli altri fattori dell’equazione
• Dato che i valori dei parametri presenti nell’espressione di K sono valori tabulati reperibili in letteratura, ottenuti in condizioni diverse da quelle in cui si opera, il metodo assoluto non è per questo sempre rigoroso e si preferiscono metodi di confronto con una serie standard. Ciò significa tracciare la retta di lavoro I = KC
Si esegue una serie di polarogrammi su soluzioni a concentrazioni diverse e note dello ione che si deve determinare
Si riportano i risultati in un diagramma ponendo in ascissa le concentrazioni ed in ordinata l’altezza delle onde polarografiche Id
Si ottiene così una distribuzione di punti che sottoposti a regressione lineare, individuano la retta. Sarà sufficiente misurare l’Id in polarogrammi relativi a soluzioni incognite, e da queste misure, o per via grafica o mediante calcolo risalire alle corrispondenti concentrazioni
La pendenza della retta è detta
coefficiente K della equazione di Ilkovic
ANALISI QUANTITATIVA: CURVA DI LAVORO
Si esegue una serie di polarogrammi su a e
dello ione che si deve determinare
Si riportano i risultati in un diagramma ponendo in ascissa le concentrazioni ed in ordinata l’altezza delle onde polarografiche
Si ottiene così una di che sottoposti a regressione lineare,
la . Sarà sufficiente misurare l’ in polarogrammi relativi a soluzioni incognite, e da queste misure, o per via grafica o mediante calcolo risalire alle corrispondenti concentrazioni
La della retta è detta
della equazione di Ilkovic
È possibile titolare ioni riducibili e ossidabili, tramite un opportuno reagente, misurando per mezzo di un polarografo la della in seguito alla aggiunta di un volume di che comporta una della della
e quindi della corrente da esso prodotta
È possibile titolare ioni riducibili e ossidabili, tramite un opportuno reagente, misurando per mezzo di un polarografo la della in seguito alla aggiunta di un volume di che comporta una della della
e quindi della corrente da esso prodotta
TITOLAZIONI AMPEROMETRICHE
ANALISI QUANTITATIVA: DETERMINAZIONE DELLE PENICILLINE
Metodo è semplice, rapido e può essere facilmente adottato in laboratori predisposti all'analisi di routine controllo o al controllo qualità dei cicli di produzione
Il contenuto di ampicillina, ma anche benzilpenicillina e carbenicillina, nei preparati farmaceutici può essere quantificato con tecniche DDP
La procedura è applicata alla determinazione di capsule, sciroppi e sospensioni fornendo dati in accordo con i valori forniti enza risentire eccessivamente degli effetti di eccipienti come talco, amido, magnesio stearato, lattosio e la gelatina
Il metodo si basa sulla seguente reazione di nitrosazione condotta in presenza di HCl e NaNO2 e successivo trattamento con (NH4)2SO4 e NaOH. Successivamente il nitroso derivato viene ridotto all’elettrodo di lavoro prima ad idrossilammino e poi ad amine-ampicillina
Si prepara una retta di taratura per campioni certificati di ampicilllina
preparati in un range compreso fra 8 e 200 mg di penicillina
Si misura la corrente limite di diffusione misurata in un range di potenziale compreso tra –1 e 0 V secondo l’equazione di Ilkovic,
intervallo all’interno del quale si osserva una estrema (r2 = 0.999) linearità tra le due variabili, e in
base al modello di regressione si estrapola il dato misurato sul
campione farmaceutico
Il metodo permette altresì di determinare il potenziale di
semionda che risulta anche essere linearmente dipendente dal valore
di pH.
ANALISI QUANTITATIVA: DETERMINAZIONE DELLE PENICILLINE
Massimi nei polarogrammi
Si notano spesso nelle curve polarografiche, all’apice del gradino, dei picchi, la cui origine non sembra del tutto chiarita
Il massimo può interferire gravemente nella stima dei risultati, in quanto, in taluni casi, esso può addirittura eliminare un’onda polarografica o rendere molto difficile la misura della Id
Si rende pertanto necessaria in analisi polarografica la soppressione dei massimi mediante l’addizione alla soluzione in esame di colloidi o coloranti (rosso metile, verde di bromocresolo)
ANALISI POLAROGRAFICA: INCONVENIENTI
Massimi nei polarogrammi
Si notano spesso nelle curve polarografiche, all’apice del gradino, dei picchi, la cui origine non sembra del tutto chiarita
Il massimo può interferire gravemente nella stima dei risultati, in quanto, in taluni casi, esso può addirittura un’ o rendere molto la misura della
Si rende pertanto necessaria in analisi polarografica la soppressione dei massimi mediante l’addizione alla soluzione in esame di o
(rosso metile, verde di bromocresolo)
Influenza dell’ossigeno
l’ossigeno presente nelle soluzioni acquose, può reagire al e dare luogo alle seguenti reazioni:
riduzione a con =
riduzione a con =
La riduzione dell’ossigeno al microelettrodo, può così originare , che certamente interferiscono con le onde polarografiche relative agli ioni ridotti nello stesso intervallo di potenziale. Un’opportuna scelta dell’ permette di allontanare i massimi dell’ossigeno da quelli dello ione studiato, alternativamente si procede facendo gorgogliare una attraverso la soluzione
Influenza dell’ossigeno
l’ossigeno presente nelle soluzioni acquose, può reagire al e dare luogo alle seguenti reazioni:
riduzione a con =
riduzione a con =
La riduzione dell’ossigeno al microelettrodo, può così originare , che certamente interferiscono con le onde polarografiche relative agli ioni ridotti nello stesso intervallo di potenziale. Un’opportuna scelta dell’ permette di allontanare i massimi dell’ossigeno da quelli dello ione studiato, alternativamente si procede facendo gorgogliare una attraverso la soluzione
ANALISI POLAROGRAFICA: INCONVENIENTI
Regolazione dello zero
Uno ione con potenziale di e presente ad
occupa la quasi totalità del polarogramma
Per ottenere una registrazione di tutti gli ioni che interessano si può ridurre la sensibilità dello strumento, a scapito però della precisione. La regolazione dello zero permette di
la curva polarografica parallelamente all’asse delle ordinate in modo da l’ dello stesso ione
ANALISI POLAROGRAFICA: INCONVENIENTI
Regolazione dello zero
Uno ione con potenziale di e presente ad
occupa la quasi totalità del polarogramma
Per ottenere una registrazione di tutti gli ioni che interessano si può ridurre la sensibilità dello strumento, a scapito però della precisione. La regolazione dello zero permette di
la curva polarografica parallelamente all’asse delle ordinate in modo da l’ dello stesso ione
Le tecniche polarografiche e voltammetriche hanno ricevuto un grande impulso negli ultimi tempi, per i grandi sviluppi dell’elettronica che ha permesso la messa a punto di apparecchiature molto sofisticate e di nuove metodiche per l’analisi dei metalli in tracce
L’utilizzo di queste tecniche in campo ambientale comincia ad essere introdotto anche nei metodi ufficiali come per es. per l’analisi delle acque destinate all’alimentazione umana
Il DPR n. 236/88 prevede infatti l’uso delle tecniche polarografiche per la determinazione dei metalli pesanti unitamente a quelle basate sull’assorbimento molecolare e sull’assorbimento atomico (AAS)
Le tecniche polarografiche e voltammetriche hanno ricevuto un grande impulso negli ultimi tempi, per i grandi sviluppi dell’elettronica che ha permesso la messa a punto di apparecchiature molto sofisticate e di nuove metodiche per l’analisi dei metalli in tracce
L’utilizzo di queste tecniche in campo ambientale comincia ad essere introdotto anche nei metodi ufficiali come per es. per l’analisi delle acque destinate all’alimentazione umana
Il DPR n. 236/88 prevede infatti l’uso delle tecniche polarografiche per la determinazione dei metalli pesanti unitamente a quelle basate sull’assorbimento molecolare e sull’assorbimento atomico (AAS)
APPLICAZIONI
In un mezzo acido l’ossigeno viene ridotto al DME in due stadi secondo le equazioni:
;
In un mezzo acido o neutro si hanno le seguenti reazioni:
;
Ciascuna di queste reazioni da luogo ad un onda polarografica con potenziale caratteristico. In opportune condizioni si ha la tra
e Gli elementi interferenti, possono essere rappresentati soprattutto dagli ossidanti energici, da alcuni , da o in elevate concentrazioni
In un mezzo acido l’ossigeno viene ridotto al DME in due stadi secondo le equazioni:
;
In un mezzo acido o neutro si hanno le seguenti reazioni:
;
Ciascuna di queste reazioni da luogo ad un onda polarografica con potenziale caratteristico. In opportune condizioni si ha la tra
e Gli elementi interferenti, possono essere rappresentati soprattutto dagli ossidanti energici, da alcuni , da o in elevate concentrazioni
DETERMINAZIONE DELL’OSSIGENO DISCIOLTO
In un mezzo acido l’ossigeno viene ridotto al DME in due stadi secondo le equazioni:
;
In un mezzo acido o neutro si hanno le seguenti reazioni:
;
Ciascuna di queste reazioni da luogo ad un onda polarografica con potenziale caratteristico. In opportune condizioni si ha la tra
e Gli elementi interferenti, possono essere rappresentati soprattutto dagli ossidanti energici, da alcuni , da o in elevate concentrazioni
Reagenti
KCl 0.01 N
Rosso metile
Azoto, gas purificato per polarografia
Mercurio purissimo per polarografia
Operazioni preliminari
Si costruisce un polarogramma preliminare, operando su 25 mL di soluzione di KCl aerata, in modo da stabilire grossolanamente il potenziale operativo (potenziale mezz’onda). Si passa successivamente alla costruzione della curva di calibrazione con il metodo di Wilkner
DETERMINAZIONE DELL’OSSIGENO DISCIOLTO
Reagenti
KCl 0.01 N
Rosso metile
Azoto, gas purificato per polarografia
Mercurio purissimo per polarografia
Operazioni preliminari
Si costruisce un polarogramma preliminare, operando su 25 mL di soluzione di KCl aerata, in modo da stabilire grossolanamente il potenziale operativo (potenziale mezz’onda). Si passa successivamente alla costruzione della curva di calibrazione con il metodo di Wilkner
Una soluzione standard contenente a concentrazione 3.510-3 M genera una corrente limite di diffusione = mA
Un campione acquoso contenente a titolo incognito genera nelle stesse condizioni una = mA
Qual è la concentrazione di nel campione?
In base alla equazione di Ilkovic si può, a partire dai dati della soluzione a titolo noto, ricavare la relativa costante
Inserendo il valore della costante e quello della corrente misurata nella relativa equazione di Ilkovic si ricava che
Una soluzione standard contenente a concentrazione 3.510-3 M genera una corrente limite di diffusione = mA
Un campione acquoso contenente a titolo incognito genera nelle stesse condizioni una = mA
Qual è la concentrazione di nel campione?
In base alla equazione di Ilkovic si può, a partire dai dati della soluzione a titolo noto, ricavare la relativa costante
2
3
4
3
3.50
1
16 05.3
3.50 10.86 1
30
65.
d k
k
k
I Cd
Inserendo il valore della costante e quello della corrente misurata nella relativa equazione di Ilkovic si ricava che
2
2 3
4
24
2.
1.86 1045.3
45.3
1.86 1043 10
d Cd
Cd
C
I k
d
ANALISI QUANTITATIVA