POF CESTARI 2008 09

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Istituto Tecnico Commerciale Statale e per il Turismo “DOMENICO CESTARI “ Borgo S. Giovanni, 12/A - 30015 Chioggia(VE) Tel. 0414967600 - Fax 0414967733 email [email protected] http://cestari.provincia.venezia.it PIANO OFFERTA FORMATIVA a.s. 2008 - 2009 “Ogni individuo ha diritto all’istruzione e all’accesso alla formazione professionale e continua” (Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) L’I.T.C.S.” Cestari” risponde con un’offerta legata alla realtà territoriale e ai reali bisogni dell'utenza ________________ Sistema Gestione qualità certificata UNI EN 9001:2000 n°5628 del 4-05-07

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Istituto Tecnico Commerciale Statale e per il Turismo

“DOMENICO CESTARI “ Borgo S. Giovanni, 12/A - 30015 Chioggia(VE)

Tel. 0414967600 - Fax 0414967733 email [email protected] http://cestari.provincia.venezia.it

PIANO OFFERTA FORMATIVA a.s. 2008 - 2009

“Ogni individuo ha diritto all’istruzione e all’accesso alla formazione

professionale e continua” (Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea)

L’I.T.C.S.” Cestari” risponde con un’offerta legata alla realtà territoriale

e ai reali bisogni dell'utenza ________________

Sistema Gestione qualità certificata UNI EN 9001:2000 n°5628 del 4-05-07

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INDICE del P.O.F. - Premessa della Dirigente Scolastica ………………………………..…….……….. pag. 4 - Che cos’è il POF …………………………………………………………………... pag. 6 - L’ITCS “Cestari”nel territorio di Chioggia………………………………………… pag. 6 - Che cosa significa autonomia per noi? …………………………………………….. pag. 8 - Politica della qualità………………………………………………………………... pag. 8 Area dell’Organizzazione- I nostri spazi e le nostre strutture ………………………………………………….. pag. 12 - Indicazioni generali ………………………………………………………………... pag. 13 - Offerta formativa …………………………………………………………………... pag. 15 - Organigramma funzionale ………………………………………………………… pag. 22 - Figure di riferimento ed organi di gestione ………………………………………... pag. 23 - Criteri generali per il funzionamento dell’Istituto………………………………... pag. 34 Area del Curricolo - Il curricolare………………………………………………………………………... pag. 37 - La didattica ………………………………………………………………………... pag. 38 - Verifica e valutazione ……………………………………………………………... pag. 39 - Criteri attribuzione voto condotta …………………………………………………... - Progetto Recupero…………………………………………………………………..

pag. 41 pag. 52

Area dell’Amministrazione e dei Servizi - Articolazione e compiti all’interno degli uffici di Segreteria………………………. pag. 61 - La Comunicazione …………………………………………………………………. pag. 62 - Rapporto studenti e famiglie ………………………………………………………. pag. 63 - Qualità………………………………………………………………………………. pag. 65 - Sicurezza……………………………………………………………………………. pag. 67 - Protezione dei dati personali………………………………………………………... pag. 67 - Biblioteca…………………………………………………………………………… pag. 68 - Punto d’ascolto……………………………………………………………………… pag. 69 Area dei Progetti e delle Attività 1) PER IL SUCCESSO SCOLASTICO E LO STARE BENE DEGLI STUDENTI - Accoglienza alunni classi prime …………………………………………………… pag. 74 - Studio assistito……………………………………………………………………... pag. 75 - Passerelle Passaggi fra istituti …………………………………………………… pag. 76 - Valutazione delle attività extracurriculari ………………………………………… pag. 78 - Indagine sulla soddisfazione dell’utenza ………………………………………….. pag. 78 - Orientamento in entrata……………………………………………………………... pag. 79 - Progetto tutor (peer education) pag. 80 2) INTEGRAZIONE E BEN-ESSERE - Integrazione e mediazione linguistico-culturale………………………………… pag. 84 - Integrazione alunni diversamente abili………………………………………… pag. 84 - Educazione alla Salute ………………………………………………………… pag. 91 - Educazione all’Ambiente ………………………………………………………… pag. 94

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3) OLTRE LE LEZIONI…….AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

- Corsi di recupero …………………………………………………………………… pag. 98 - Il quotidiano in classe ………………………………………………………........... pag. 99 - Corso di scacchi - Torneo di scacchi interscolastico………………………………. pag. 100 - Attività sportiva……………………………………………………………............. pag. 101 - Laboratorio di Teatro - Conseguimento patentino stradale ……………………….. pag. 103 - Corsi di preparazione per il conseguimento della patente ECDL…………………. pag. 104 - Corso Trinity……………………………………………………………………….. pag. 104 - Corso grafica digitale - Assemblee studentesche …………………………………. pag. 105 - Cestari Day . ………………………………………………………………………. pag. 106 - Visite e viaggi di istruzione…………………………………………………………. pag. 107 4) COLLEGAMENTI CON IL TERRITORIO. ORIENTAMENTO IN USCITA RAPPORTI CON L’UNIVERSITÀ E IL MONDO DEL LAVORO - Manutenzione e aggiornamento sito web di istituto ………………………………. pag. 110 - Biblioteca: progetto utilizzo per il prestito…………………………………………. pag. 111 - Alternanza scuola lavoro ………………………………………………………….. pag. 111 - Stage presso Enti e Aziende del Territorio …………………………………........... pag. 112 - Preiscrizioni, orientamento universitario e al lavoro……………………................. pag. 112 - Incontri informativi/formativi per genitori e studenti del triennio ………………… pag. 113 5) LAVORIAMO PER IL TURISMO - Agenzia turistica “Punto viaggi Cestari” ………………………………………….. pag. 114 - Perfezionamento linguistico all’estero …………………………………………….. pag. 115 - Adottiamo un monumento ………………………………………………………… pag. 115 - Progetto A.C.S IRE COOP Veneto ………………………………………………… pag. 116 6) FORMAZIONE - AGGIORNAMENTO - Formazione docenti ……………………………………………………………….. pag. 117 - Formazione docenti “Monitor & Question” ………………………………………. pag. 118 - Formazione mediazione integrazione…………………………………………… pag. 119 - Formazione D.L 81/08…………………………………………………………….. pag. 120 7) SUPPORTO ORGANIZZATIVO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE E PROFESSIONALI - Valorizzazione delle risorse umane e professionali………………………………... pag. 121

- Progetto QUALITA’……………………………………………………………….. pag. 121

- IN RETE CON ALTRI ISTITUTI ………………………………………………. pag.125 VERIFICA E VALUTAZIONE DEL P.O.F - Valutazione del P.O.F …………………………………………………………......... pag. 128 - Piano di monitoraggio e valutazione ……………………………………………….. pag. 130

ALLEGATI - Regolamenti………………………………………………………………………… pag.131 - Analisi risultati finali studenti a.s. 2007/08………………………………………... pag. 180 - Calendario delle attività collegiali a.s. 2008/09 ……………………………………. pag. 183

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Premessa

La società oggi sta attraversando un periodo di profonda trasformazione i cui connotati particolari

sono: la velocità, la relatività e la problematicità.

Velocità perché i costumi, i comportamenti, i modi di pensare le istituzioni, le leggi, la vita

quotidiana, la società, la scuola, gli allievi appaiono sottoposti a mutamenti continui.

Relatività perché tutti siamo persuasi che ciò che oggi affermiamo, domani può non valere.

Il cambiamento infatti, incide profondamente sulla cultura, sulla scienza, sull’etica sociale, sulla

politica e sull’economia.

Problematicità perché ciò che affermiamo non ha valore definitivo; tutto ci appare problematico e

la problematizzazione sembra essere insita nell’uomo contemporaneo.

In questo panorama, un ruolo particolare spetta alla scuola che deve essere in grado di preparare le

nuove generazioni a saper interagire con il mondo, a trovare una propria collocazione per poter

governare l’incertezza di fronte ai problemi, cercando soprattutto di essere innovativa.

I giovani e le famiglie chiedono alla scuola alta formazione, competenza e professionalità perché

essa costituisca ancora oggi un punto di riferimento forte e irrinunciabile per la crescita della

persona.

L’Istituto Tecnico “ Domenico Cestari” da anni opera nel territorio di Chioggia e si propone di

preparare i giovani a saper interagire con l’ambiente economico-sociale sempre più complesso e in

continua evoluzione, offrendo loro strumenti conoscitivi e capacità esecutive per il loro inserimento

nel mondo.

Un’attenzione particolare viene rivolta alla didattica, per cercare di rispondere ai reali bisogni degli

allievi, attraverso un’offerta formativa che interessi le nuove generazioni e offra a loro sicure

opportunità di arricchimento educativo e culturale.

Siamo infatti convinti che “ è il cuore dell’educatore che personalizza l’istruzione”.

Grazie all’Autonomia Scolastica l’Istituto ha la possibilità di progettare percorsi educativo-didattici

flessibili e questa opportunità è principalmente finalizzata a favorire il successo formativo di ogni

allievo visto nella sua unicità e irripetibilità.

Il nostro obiettivo principale è quello di dare una motivazione per ciascun alunno a “stare sui

banchi” per “stare meglio nella vita”, per questo crediamo che ci deve essere una integrazione tra la

scuola e la vita reale, facendo comprendere allo studente l’utilità concreta di quanto sta facendo,

perché imparare non serve solo ad essere promosso a scuola ma ad essere promosso nella vita.

Cardini principali dell’Autonomia per noi sono: la flessibilità, cioè la capacità di modulare l’offerta

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formativa in rapporto alle esigenze e alle potenzialità individuali.

L’integrazione, cioè la capacità di situare l’offerta formativa all’interno di un sistema policentrico,

rispetto al quale la scuola diviene lo snodo di una rete di soggetti istituzionali e non, che

domandano, alimentano ed erogano formazione.

La responsabilità, cioè la capacità di strutturare una propria identità formativa rispetto ai cui

processi ed esiti rispondere a livello di realtà organizzativa e di singoli soggetti che in essa operano.

L’Istituto inoltre, grazie al lavoro attento e puntuale di un gruppo di docenti, è riuscito ad ottenere la

certificazione di qualità secondo la normativa ISO 9001: 2000, porta avanti una politica scolastica

improntata sulla qualità, caratterizzata da interventi mirati alla pianificazione delle attività, dei

processi, dei servizi, secondo criteri di efficacia e di controllo.

Questo lavoro ci permette di adoperarci per lo sviluppo ed il miglioramento del sistema gestione,

allo scopo di realizzare la piena soddisfazione dell’utenza e di rispondere tempestivamente alle

sfide poste dal territorio in cui operiamo.

Questo testo verrà integrato ed aggiornato di anno in anno, tenendo conto dei cambiamenti

normativi e delle esigenze che emergeranno dopo le attività di monitoraggio e valutazione che

verranno effettuate.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Antonella Zennaro

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CHE COS’È IL POF Il P.O.F è il Piano dell'offerta formativa ed è il documento che definisce le linee programmatiche

generali del servizio offerto dal nostro Istituto e sul quale si fonda l'impegno educativo-didattico

della comunità scolastica.

Il nostro POF si caratterizza per:

• SEMPLICITA’

• CHIAREZZA

• TRASPARENZA

• FLESSIBILITA’

• UNITARIETA’

• FATTIBILITA’

• INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO

Attraverso tali qualità vogliamo raggiungere l’obiettivo del successo scolastico e personale di

tutti coloro che intraprendono il percorso della formazione superiore nel nostro Istituto.

Il documento non è solo la risposta ad un dovere, ma rappresenta la guida per le azioni educative,

didattiche ed amministrative di tutte le componenti scolastiche.

L’I.T.C.S. “D.CESTARI” NEL TERRITORIO DI CHIOGGIA L’I.T.C.S. “D. Cestari” è nato nel 1979 come sezione staccata del “Sarpi” di Venezia. E’

diventato autonomo nel 1982 in risposta all’ esigenza della città di Chioggia di disporre di un

proprio Istituto Tecnico Commerciale ad indirizzo amministrativo.

La città negli ultimi decenni ha infatti potenziato il commercio, anche con l’estero, sviluppato

l’itticoltura e l’orticoltura, e visto aumentare considerevolmente il numero delle aziende di

credito e delle compagnie di assicurazione che operano nel suo territorio.

Nell’area di Chioggia operano numerose imprese ed aziende di piccole e medie dimensioni che

per crescere sentono la necessità di identificare professionalità e trovare strumenti innovativi da

utilizzare in una realtà sempre più complessa e competitiva. Il sistema produttivo e commerciale

di queste aziende, che deve costantemente confrontarsi con l’accentuata internazionalizzazione

dei mercati e con una continua innovazione tecnologica, richiede figure professionali intermedie

(tecnici) che sappiano dare risposte adeguate alle ampie problematiche dei rapporti di scambio.

Per rispondere alle esigenze dell’ utente l’ Istituto offre tre indirizzi:

• I.G.E.A (Indirizzo Giuridico Economico Aziendale ), che fornisce conoscenze ampie e

sistematiche sui processi che caratterizzano la gestione aziendale;

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• ITER (Indirizzo turistico), istituito nell’ anno scolastico 2000-2001 che fornisce conoscenze

e competenze nel settore delle attività turistiche ,

• SIRIO (Indirizzo Giuridico Economico Aziendale serale), che è stato istituito per

rispondere alle esigenze di coloro che intendono rientrare nel sistema formativo. Tale

indirizzo si propone di far acquisire nuove professionalità anche a quanti già inseriti nel

mondo del lavoro,cercano opportunità di crescita professionale.

Pertanto l’offerta formativa del Cestari si inserisce concretamente nel tessuto socio-economico-

culturale del territorio e, attraverso forme diverse di collaborazione, segue e sviluppa le

potenzialità della città e del suo hinterland.

L’Istituto si propone inoltre di formare studenti che siano in grado di affrontare gli studi

universitari cosicché possano diventare protagonisti dello sviluppo della propria città.

Dall’anno 2001/2002 l’Istituto dedica una giornata commemorativa, il 16 maggio, all’illustre

cittadino al quale è intitolata la scuola, Domenico Cestari. Egli fu patriota, letterato, riformatore

e politico che incoraggiò e difese la libertà commerciale.

Il “Cestari Day” si caratterizza per numerose iniziative culturali e ricreative, e ogni anno si

arricchisce del contributo di associazioni, imprese, agenzie del territorio che operano per la

formazione integrale delle nuove generazioni.

Questa festa dell'Istituto è organizzata dagli studenti, che diventano presentatori, attori,

spettatori, si esibiscono in prove canore, allestiscono e curano gli stand. Durante la

manifestazione, cui partecipano anche numerosi genitori, si procede alla premiazione dei tornei

sportivi effettuati nel corso dell'anno scolastico. La giornata di solito si conclude sportivamente

con un incontro di calcio fra studenti e docenti

Il Collegio dei Docenti e il Consiglio d’Istituto hanno deciso di adeguare la propria struttura ed

organizzazione alla norma UNI EN ISO 9001:2000. La scelta è basata su finalità mirate:

l’efficiente e precisa erogazione dei servizi e una resa più moderna e competitiva della

preparazione degli studenti.

In questa logica l’Istituto ha ottenuto in data 19 maggio 2006 l’Accreditamento quale

organismo di Formazione per l’Orientamento.

L’Istituto che già opera da diversi anni in tale settore potrà da ora in poi essere scuola capofila

nel Progetto Educare a scegliere, finanziato dalla Provincia di Venezia.

L’I.T.C.S. “D.Cestari” persegue la qualità e il miglioramento continuo attraverso

l’individuazione dei requisiti dell’utente, identificando i bisogni formativi e le aspettative sul

servizio da parte degli studenti, delle famiglie e delle altre componenti sociali ed economiche.

E’ nella logica di questa nuova gestione basata sulla qualità che i servizi vengono continuamente

monitorati al fine di migliorare in modo costante l’efficacia del sistema di gestione.

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CHE COSA SIGNIFICA AUTONOMIA PER NOI Nell’ambito dell'autonomia la nostra scuola si propone un processo educativo che dia spazio alla

partecipazione, al coinvolgimento, alla corresponsabilizzazione di tutte le componenti, affinché

la nostra realtà scolastica sia sempre più collegata al territorio e risponda alle aspettative

formative dei giovani e della società attuale.

In quest'ottica tutte le componenti (alunni, docenti, genitori, amministratori e comunità) sono

coinvolte a creare un forte senso di appartenenza che produce impegno, partecipazione, clima

sereno ed apertura al dialogo e al confronto.

Il nostro obiettivo prioritario è la crescita dello studente in tutte le sue dimensioni: cognitiva,

operativa, relazionale.

Questo significa porre lo studente al centro dell'attività didattica come singola persona, ma anche

come parte di una comunità solidale, come studente, ma anche come “ragazzo”, che richiede

attenzione agli aspetti emotivi e non solo cognitivi della soggettività.

POLITICA DELLA QUALITA’ L’IT.C.S. “ D.Cestari” si adopera per lo sviluppo ed il miglioramento del proprio sistema di

gestione allo scopo di realizzare la piena soddisfazione dell’utenza e di rispondere

tempestivamente alle sfide poste dal territorio in cui opera. Obiettivo generale è quello di

incidere sul servizio formativo al fine di sviluppare l’efficacia operativa e rendere docenti,

famiglie e allievi vettori dei valori sanciti nella Costituzione, nelle Convenzioni Europee, e

dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, con particolare riferimento all’educazione e

all’istruzione.

In quest’ottica di miglioramento continuo l’Istituto utilizza come modello di riferimento la

normativa UNI EN ISO 9001:2000.

Una politica scolastica improntata sulla qualità è caratterizzata da interventi mirati alla

pianificazione delle attività, dei processi,dei servizi secondo criteri di efficacia e di controllo. Ciò

comporta il continuo miglioramento della qualità del servizio scolastico e della sua affidabilità

organizzativa e professionale.

Politica della qualità significa avere al centro dell’attenzione gli interessi dell’utenza (studenti,

famiglie, personale dipendente dell’Istituto, Enti , Istituzioni ed aziende locali) e la soddisfazione

delle sue attese e quindi:

• Sviluppare nello studente la dimensione civile ed etica, la tolleranza e il rispetto della diversità

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intervenendo con attività integrative, come l’educazione alla legalità ed i corsi per rappresentanti

di classe e di Istituto ;

• Offrire allo studente ampie conoscenze in campo economico-giuridico, con particolare riguardo

al settore turistico, affinché possa inserirsi nel mondo del lavoro, ma anche affrontare la

prosecuzione degli studi a livello universitario. A tale scopo presta particolare attenzione

all’orientamento in uscita, instaurando rapporti con le aziende locali e le Università ;

• Promuovere l’immagine dell’Istituto, curando l’orientamento in entrata, aderendo alle iniziative

che gli Enti locali propongono alle Istituzioni scolastiche, implementando manifestazioni che

coinvolgano la cittadinanza, come il “ Cestari Day “;

• Porre attenzione alla politica di formazione di tutto il personale dell’Istituto;

• Essere attenti alle innovazioni, soprattutto nell’ambito delle nuove tecnologie, dotando i

laboratori di attrezzature aggiornate e dando la possibilità agli alunni di conseguire il Patentino

Europeo del computer;

• Tendere al miglioramento continuo facendo anche tesoro delle esperienze accumulate

direttamente da noi, da altre scuole e dalle imprese in contatto con noi.

Il sistema di qualità diventa lo strumento con il quale l’Istituto intende raggiungere specifici

obiettivi:

• Sviluppare le competenze e la personalità dello studente attraverso programmi formativi

aggiornati e l’uso di attrezzature didattiche adeguate;

• Garantire il raggiungimento degli obiettivi formativi attraverso un costante monitoraggio

dell’apprendimento degli allievi, proponendo attività di sostegno, approfondimento ed

orientamento;

• Promuovere la collaborazione fra i propri docenti;

• Diffondere la politica della qualità orientata verso i risultati;

• Attuare un costante monitoraggio, per svolgere tempestive azioni di prevenzione o correzione a

livello di Istituto; partecipare volontariamente alla valutazione del Sistema di Istruzioni

nazionale ( INVALSI )..

• Tenere in considerazione e perseguire la soddisfazione degli allievi e delle famiglie tramite il

loro coinvolgimento nella pianificazione e nella conduzione delle attività scolastiche.

Per raggiungere tali obiettivi l’Istituto si preoccupa di :

• Organizzare in modo efficiente le strutture, l’ambiente, le risorse;

• Garantire un’attività didattica efficace;

• Rimuovere eventuali cause di disagio attraverso azioni di recupero dello studente.

Per misurare i risultati raggiunti e per riprogettare nell’ottica del continuo miglioramento si

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utilizzeranno appositi indicatori:

• questionari proposti ad alunni e genitori, per sondare gli aspetti significativi del servizio

scolastico e misurare il grado di soddisfazione riguardo all’avere un’attività didattica qualificata;

• questionari proposti al personale scolastico che serviranno a misurare il grado di soddisfazione

di lavorare in un ambiente caratterizzato da attività professionali stimolanti;

• rilevazioni statistiche sull’inserimento nel mondo del lavoro, sul numero degli iscritti alle

facoltà universitarie e sulla regolarità dei curricoli che daranno indicazioni sui risultati formativi

ottenuti dagli studenti;

• partecipazione a corsi di aggiornamento che darà la misura del coinvolgimento e della

formazione del personale;

• il numero dei progetti, delle convenzioni e delle collaborazioni attuate con Enti esterni che

saranno l’indicatore per valutare i rapporti con il territorio.

Per realizzare lo sviluppo ed il mantenimento di un sistema di gestione per la qualità, la

Dirigenza dell’Istituto si impegna ad attribuire all’intera struttura organizzativa adeguate risorse.

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AREA DELL’ORGANIZZAZIONE

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I NOSTRI SPAZI E LE NOSTRE STRUTTURE

Impianti sportivi: Palestra principale

Palestrina

Laboratori: Trattamento testi

Scienze, Chimica e Fisica

Geografia

Linguistico Multimediale

Informatica

Multimediale per alunni H

Agenzia Turistica

Tutti i laboratori sono dotati di computer collegati in rete ed a Internet

Impianto di

videoproiezioni

Video proiettori collegabili al PC

Aule speciali: Aula audiovisivi

Aula Magna

Biblioteca Centrale con sala di studio e

consultazione

Saletta per studio-lettura dei Docenti

3 aule per sdoppiamento classi

Aula “Punto d’ascolto”

Sala Stampa

Ogni piano è dotato di TV, videoregistratore, lavagna luminosa, registratori

amplificati audio, video proiettore.

Bar all’interno della struttura

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INDICAZIONI GENERALI L’edificio scolastico è dotato, oltre che di normali aule, di due palestre, di numerose aule speciali

e laboratori attrezzati in modo da rispondere nel migliore dei modi alle esigenze didattiche dei

diversi piani di studio. La scuola dispone inoltre di diverse sale per riunioni tra le quali una aula

magna, di una sala audiovisivi, laboratori attrezzati di videoproiettore, nonché di una biblioteca

che oltre a libri di testo e di approfondimento per docenti e studenti, dispone di riviste di

argomento tecnico e culturale di cassette video, DVD e di postazione per gli studenti.

Un locale adibito a servizio bar con ristorazione permette di soddisfare le esigenze degli allievi

e dei docenti.

Nelle aree adiacenti al corpo dell’Istituto sono presenti una vasta area verde, attrezzata per

attività sportive, e parcheggi per auto, biciclette e motorini.

Per gli studenti disabili l’accesso all’Istituto e a tutti i locali dello stesso è garantito dalla

presenza di ascensore, e piani inclinati per superare piccoli dislivelli. .

Naturalmente, in una scuola dove nei piani di studio si intrecciano tecnologia e discipline

tecniche, spazi particolarmente importanti sono i laboratori che modernamente attrezzati

caratterizzano l’Istituto. I nuovi programmi e le norme di sicurezza impongono spazi attrezzati

che prevedono attrezzature suggerite da una tecnologia sempre in evoluzione. Il nuovo ruolo dei

laboratori si adegua alla trasformazione della figura professionale che riguarda il perito

commerciale e turistico oggi, spingendo metodologie e programmi a rinnovarsi continuamente

L’esperienza in laboratorio diventa per gli allievi educazione al lavoro di gruppo e sviluppo di

capacità nel raccogliere, organizzare ed analizzare dati per trarre sinteticamente valide deduzioni.

Particolare attenzione viene costantemente dedicata alla manutenzione e all’adeguamento delle

attrezzature, in modo da preservare un patrimonio di strumentazione tecnico scientifica

tradizionale e nel contempo ampliarlo e modernizzarlo per renderlo rispondente alle esigenze di

una didattica al passo coi tempi

Naturalmente in questo contesto una particolare attenzione viene posta al problema della

sicurezza di ambienti e strutture: è sempre in fase di adeguamento l’operazione di messa a

norma di tutte le strutture e attrezzature dell’istituto ma soprattutto l’accento è posto sulla

sicurezza dei dati personali alla quale la scuola dedica molte risorse e impegno.

Il rapido sviluppo tecnologico dell’ultimo decennio ha profondamente modificato strutture,

procedure e metodologie didattiche; anche la definizione di laboratorio si è evoluta poiché non lo

individua più come spazio fisico ma soprattutto contesto atto a supportare processi formativi e di

apprendimento. Le stesse tecnologie multimediali, largamente diffuse nell’Istituto, consentendo

di elaborare percorsi ipermediali hanno modificato molti spazi proprio perché diventano nuovi

supporti per metodologie di apprendimento innovative. La presenza durante le ore di attività

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laboratoriali del docente della disciplina e dell’insegnante tecnico – pratico diventa

un’opportunità didattica e culturale rilevante che consente anche in termini di flessibilità di

sperimentare percorsi individualizzati e per piccoli gruppi.

I nuovi laboratori sono organizzati in modo flessibile: da un responsabile che ne controlla il

corretto utilizzo, dispongono di letteratura del settore, di manuali per la normativa vigente, di

schede informative. L'attività che vi si svolge ha l'obiettivo di coinvolgere gli studenti che

diventano protagonisti e responsabili del lavoro sperimentale e quindi più consapevoli del

proprio processo cognitivo. L’accesso è programmato da un orario predisposto e osserva il

relativo regolamento redatto dal responsabile.

L’Istituto è stato ampliato con la costruzione di un ultimo piano dove sono stati collocati i

laboratori di informatica, linguistico.multimediale , trattamento testi e Agenzia turistica.

Tutto il piano è stato dotato di un impianto di climatizzazione con sistema a tecnologia

avanzata che permette un ricambio costante di aria con scambio di calore che realizza il

massimo risparmio energetico con la massima efficienza di climatizzazione.

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MATIVA

re la possibilità di scegliere tra indirizzi di studio diversi:

l

apacità linguistico-espressive e logico-interpretative, deve possedere

c ne aziendale sotto il

p

rapporti fra l’azienda e l’ambiente in cui

o

P

• cniche contabili ed extra-contabili per una corretta rilevazione

dale

nché

• o strutture e dinamiche del contesto in cui opera l’azienda

• Effettuare scelte e p

ividuale o di gruppo accettando ed esercitando il

ento

OFFERTA FOR L’I.T.C.S. “Cestari” off

Indirizzo IGEA Giuridico Economico Azienda

Indirizzo turistico Progetto “ITER”

Indirizzo Commerciale Progetto “ SIRIO” (Corso serale)

INDIRIZZO COMMERCIALE I.G.E.A. (Indirizzo Giuridico Economico Aziendale) Profilo professionale I ragioniere, esperto in problemi di economia aziendale, oltre ad una consistente cultura generale

accompagnata da buone c

onoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestio

rofilo economico, giuridico, organizzativo, contabile.

In particolare egli deve essere in grado di analizzare i

pera per proporre soluzioni a problemi specifici.

ertanto egli deve saper:

Utilizzare metodi, strumenti, te

dei fenomeni gestionali

• Leggere, redigere ed interpretare ogni significativo documento azien

• Gestire il sistema informativo aziendale e/o i suoi sottosistemi anche automatizzati, no

collaborare alla loro progettazione e ristrutturazione

• Elaborare dati e rappresentarli in modo efficace per favorire i diversi processi decisionali

• Cogliere gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali.

Egli deve essere orientato a :

• Documentare adeguatamente il proprio lavoro

Comunicare efficacemente utilizzando appropriati linguaggi tecnici

Analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai problemi da risolvere

Interpretare in modo sistemic

rendere decisioni ricercando ed assumendo le informazioni opportune

• Partecipare al lavoro organizzativo ind

coordinam

• Affrontare i cambiamenti aggiornandosi e ristrutturando le conoscenze

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izione di tali capacità gli deriva anche dall’abitudine ad affrontare e risolvere problemi

onale, analizzati n strutture log e fondamentali con approccio

ico ed interdisciplinare.

QUADRO ORARIO - INDIRIZZO IGEA ale

L’acquis

di tipo prevalentemente gesti elle ich

organ

Indirizzo Giuridico Economico Aziend BIENNIO OR IO SETTIMA LE AR NA

MATERIA I II Prove d’esame (*)

Religione - Materia alternativa 1 1 Italiano 5 5 S O Storia 2 2 S O Prima lingua straniera 3 3 S O Matematica, informatica e laboratorio O 5 5 SScienze della materia e laboratorio 4 4 O P Scienze della natura 3 3 O Diritto ed economia 2 2 O Educazione fisica 2 2 O P TOTALE ORE AREA COMUNE SETTIMANALI 27 27 Seconda lingua straniera 4 S O4 Economia aziendale 2 2 S O Trattamento testi 3 3 P TOTALE AREA INDIRIZZO 9 9 TOTALE ORE 36 36 (*) S = scritto O = orale P = pratico TRIENNIO OR IO SETT NALE AR IMAMATERIA III e

me (**)IV V Provd’esa

Religione - Materia alternativa 1 1 1 Lingua e lettere italiane 3 3 3 S O Storia 2 2 2 O Prima lingua straniera S O 3 3 3 Seconda lingua straniera 3 3 3 S O Geografia economica 3 2 3 O Matematica e laboratorio 4 4 3 S O Ec 10 9 S O onomia aziendale e laboratorio 7 Di 3 3 O ritto 3 Ec 3 2 O onomia politica Sc 3 O ienze delle finanze Ed 2 2 2 P O ucazione fisica TOTALE ORE AREA COMUNE SETTIMANALI 34 35 35

(**) Le

lingue straniere insegnate sono inglese, francese e tedesco.

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el settore della produzione,

effettuazione dei servizi turistici, di aziende private ed enti pubblici

zione turistica, assessorati al turismo regionali, provinciali e comunali).

Si occupa sia di turismo di accoglienza, sia di turismo in uscita, in Italia e all’estero, con

europei e del bacino mediterraneo.

zo turistico è motivata dalla realtà economica locale, che vede in quello

riori sviluppi.

• Settore marketing turistico

• Turismo di accoglienza

• Turismo in uscita (Paesi Europei e Mediterranei)

• Aziende di promozione turistica

• Assessorati al turismo

• Enti di promozione turistica

INDIRIZZO TURISTICO “Progetto ITER” (Maturità Tecnica per il Turismo)

Profilo professionale E’ un indirizzo che fornisce competenze di marketing, progettazione, consulenza, comunicazione

e documentazione per la formazione di un operatore d

commercializzazione ed

(aziende di promo

particolare riguardo ai paesi

La richiesta di un indiriz

turistico uno dei settori più vitali e passibile di ulte

Sbocchi occupazionali

Impiego presso:

Page 18: POF CESTARI 2008 09

QUADRO ORARIO - INDIRIZZO TURISTICO “Progetto ITER” BIENNIO ORARIO SETTIMANALE

MATERIA NOTE I II Prove d’esame (*)

Religione - Materia alternativa 1 1 Italiano 5 5 S O Storia 2 2 O Prima lingua straniera 1-2-3 3 4 S O Seconda lingua straniera 2-3 5 4 S O Arte e territorio 2 2 O Matematica e informatica 4 4 S O Laboratorio fisica chimica 3 2 O P Scienze della natura e della terra 2 3 O P Economia aziendale 2 2 O Diritto ed economia 2 2 O Trattamento testi e dati 2 2 P Educazione fisica 2 2 P O TOTALE ORE 35 35

TRIENNIO ORARIO SETTIMANALE

MATERIA NOTE III IV V Prove d’esame (*)

Religione - Materia alternativa 1 1 1 Lingua e lettere italiane 4 4 4 S O Storia 2 2 2 O Prima lingua straniera 1-2-3 4 4 4 S O Seconda lingua straniera 2-3 4 4 4 S O Terza lingua straniera (spagnolo) 4 4 4 4 O Arte del territorio 2 2 2 O Matematica e informatica 3 3 3 S O Geografia del turismo 2 2 2 O Discipline turistiche e aziendali 4 5 5 S O Diritto e legislazione turistica 4 3 3 O Educazione fisica 2 2 2 P O TOTALE ORE 36 36 36

Note 1. lingua studiata alla scuola media 2. una delle due lingue quinquennali è inglese 3. di cui 1 ora con l’esperto di madre lingua 4. esperto di madre lingua

18

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INDIRIZZO “Progetto SIRIO” - CORSO SERALE

“Non è mai troppo tardi per conseguire un diploma di Ragioniere perito commerciale”

I profondi cambiamenti che si sono determinati nella società pongono l’esigenza di soddisfare, in modo adeguato, i nuovi bisogni formativi provenienti dalla società, anche

con il ricorso a forme di educazione permanente. L’indirizzo Sirio si pone lo scopo di

servire il territorio, mediante una opportunità di formazione specificatamente studiata per

gli adulti e per i giovani privi di una professionalità aggiornata, per i quali la sola licenza

media non costituisce più una garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa.

Il modello del corso serale progetto Sirio, in attivazione all'ITCS ”D.Cestari” , si

propone di stimolare la ripresa degli studi, il recupero delle carenze nella formazione di base,

una riconversione professionale direttamente spendibile sul mercato del lavoro e più

generalmente di favorire la formazione permanente.

Il corso, pur rivolgendosi a giovani e adulti, è adatto in particolare a:

· Lavoratori dipendenti

· Lavoratori autonomi

· Chi desideri riprendere o completare il ciclo di studi

Il corso serale progetto Sirio presenta una struttura che lo rende significativamente diverso dal

corso diurno, allo scopo di permettere una migliore offerta formativa per gli adulti o per i giovani

che scelgono la formazione alla sera.

Il corso serale progetto Sirio si sviluppa in orari non lavorativi ed è fondato sulla flessibilità,

sulla personalizzazione dei percorsi, sul riconoscimento di crediti e sul sostegno dell'

apprendimento: non é il vecchio corso serale, ma un progetto completamente nuovo

rispondente alle esigenze e peculiarità degli adulti in apprendimento.

Gli aspetti più significativi sono:

• Struttura del corso con la riduzione dell'orario settimanale di lezione con il sabato

libero, il tutoring e nuove metodologie didattiche tendenti a valorizzare esperienze

culturali e professionali degli studenti

• Riconoscimento di crediti formativi relativi a studi compiuti o a esperienze

maturate in ambito lavorativo: il riconoscimento di crediti comporta la promozione

anticipata in una o più discipline e quindi l'esonero dalla frequenza delle stesse

19

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Tipi di corsi

· Biennio che prevede 25 ore distribuite su cinque sere, con sabato escluso

· Triennio che prevede 25 ore distribuite su cinque sere, con sabato escluso, che permettono

di conseguire il diploma di Ragioniere perito commerciale

Tutoring

Il tutoring è una azione svolta da un docente del Consiglio di Classe per:

• Aiutare gli allievi in difficoltà rispetto al loro inserimento nel sistema scolastico

• L'attivazione di strategie idonee a colmare carenze strutturali

• Assistenza nel caso di difficoltà sulla scelta del percorso di studi effettuata

Metodologie didattiche

Le metodologie scelte rispondono all’esigenza funzionale delle varie discipline,valorizzando

la capacità operativa degli utenti attraverso tecniche come il problem solving, simulazioni,

studio di casi….

La relazione docente-discente è improntata a cooperazione e basata sulla fiducia reciproca per

sostenere la possibilità di riuscita e successo.

Crediti formativi

I crediti formativi consentono un accesso differenziato e personalizzato al

percorso scolastico poichè sono il riconoscimento di competenze già possedute dagli studenti

e acquisite in seguito a:

• Studi compiuti e certificati di titoli conseguiti in istituti statali o legalmente

riconosciuti, definiti come crediti formali

• Esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l'indirizzo

di studio, definiti come crediti non formali

Debiti

Il Consiglio di classe nella valutazione dei crediti può anche attribuire dei ”debiti” in una o più

materie.

In questo caso lo studente è tenuto al recupero dei debiti in base alle modalità stabilite dalla

scuola e al fine di permettere un positivo recupero. A tal fine la scuola attiva dei corsi di sostegno e

recupero.

20

Page 21: POF CESTARI 2008 09

QUADRO ORARIO – “Progetto SIRIO” (Indirizzo Giuridico Economico Aziendale) BIENNIO ORARIO SETTIMANALE MATERIA I II Tipo di prove Religione 1 1 Italiano 4 4 S O Scienze storico-sociali 3 3 O Lingua inglese 3 3 S O Matematica 4 4 S O Scienze integrate 3 3 O TOTALE ORE AREA COMUNE SETTIM. 18 18 AREA DI INDIRIZZO (settore commerciale)

Altra lingua straniera 4 4 S O

Economia aziendale 2 2 S O Trattamento testi e dati 2 2 P TOTALE AREA INDIRIZZO 8 8 TOTALE ORE 26 26 TRIENNIO ORARIO SETTIMANALE

MATERIA III IV V Prove di esame (a)

Italiano 3 3 3 S O Storia 2 2 2 O Matematica 3 3 3 S O Lingua inglese 3 3 3 S O Economia Aziendale 8 9 9 S O Diritto 3 3 2 O Economia politica 3 2 3 O TOTALE ORE SETTIMANALI 25 25 25 (a) S = SCRITTA O = ORALE P = PRATICO

RAGIONIERE PERITO COMMERCIALE

Sbocchi occupazionali

• Ragioniere e perito commerciale. • Ruoli amministrativi:

a) Nelle aziende; b) Nella Pubblica Amministrazione;

b) Nelle aziende di credito e finanziarie. • Consulente finanziario. • Consulente di lavoro. • Imprenditore commerciale. • Docente di trattamento testi e dati.

21

Page 22: POF CESTARI 2008 09

22

ORGANIGRAMMA FUNZIONIGRAMMA I.T.C.S. “D.Cestari”

Page 23: POF CESTARI 2008 09

23

FIGURE DI RIFERIMENTO ED ORGANI DI GESTIONE Dirigente Scolastico: Prof.ssa Antonella Zennaro

Il Dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale

rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati

del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al

Dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle

risorse umane. In particolare il Dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri

di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali. Nell'esercizio delle

competenze, il Dirigente scolastico promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi

formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del

territorio, per l'esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e

innovazione metodologico-didattica, per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle

famiglie e per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni. Nell'ambito delle

funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, spetta al Dirigente l'adozione dei provvedimenti di

gestione delle risorse e del personale. Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e

amministrative il Dirigente può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere

delegati specifici compiti, ed è coadiuvato dal Direttore dei sevizi generali e amministrativi, che

sovrintende, con autonomia operativa, nell'ambito delle direttive di massima impartite e degli

obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica,

coordinando il relativo personale. Il Dirigente presenta periodicamente al consiglio di istituto

motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e

amministrativa al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per

l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica. Il Dirigente individua i

docenti che elaborano le attività curricolari integrative secondo le indicazioni del Collegio dei

docenti (i relativi incarichi avranno durata limitata in funzione della progettazione). Nomina i

coordinatori di classe e di dipartimento disciplinare, nomina i suoi collaboratori tenuto conto

della presenza del corso serale.

La Dirigente inoltre, cura i rapporti con le famiglie degli studenti, dedicando nel corso dell’anno

diversi momenti di incontro con carattere informativo.

Page 24: POF CESTARI 2008 09

24

Collaboratori della presidenza

Collaborano all’organizzazione e alla gestione ordinaria della scuola. Partecipano alle riunioni

di coordinamento, danno suggerimenti, formulano proposte per migliorare la qualità dell'offerta

formativa e sono in costante e stretta collaborazione con la Dirigente Scolastica

Alla Prof.ssa Melandri Gloria sono attribuiti i seguenti compiti:

1. Sostituzione in caso di assenza o di impedimento della Dirigente

2. Gestione assenze e permessi del personale docente.

3. Gestione assenze e permessi degli studenti

4. Gestione del monitoraggio richiesto a livello istituzionale.

5. Aggiornamento e stesura del P.O.F.

6. Collaborazione per la realizzazione dei macroprogetti n.1 - 2 - 6.

7. Collaborazione formazione classi e determinazione organici.

8. Collaborazione nel collegamento con Enti e Associazioni esterne.

9. Partecipazione alle riunioni di coordinamento dello staff di dirigenza.

Alla Prof.ssa Cattozzo Loreta sono attribuiti i seguenti compiti:

1. Collaborazione nell’organizzazione dell’indirizzo turistico, con particolare

riguardo alla gestione dell’Agenzia Turistica

2. Esami integrativi e di idoneità - Esame di Stato

3. Collaborazione nella gestione delle assenze e permessi docenti.

4. Collaborazione nella gestione assenze e permessi degli studenti

5. Coordinamento del progetto in rete “Educare a scegliere”: orientamento in

entrata

6. Collaborazione alla formazione classi e determinazione organici.

7. Collaborazione nei collegamenti con Enti territoriali e Aziendali.

8. Collaborazione organizzativa per la realizzazione dei macroaree n.3, 4, 5.

9. Partecipazione alle riunioni di coordinamento dello staff di dirigenza

Page 25: POF CESTARI 2008 09

25

FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Incarichi e deleghe ai docenti incaricati delle funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa

Al prof. Antonio Giordano : “Per il successo scolastico” si assegna il coordinamento delle

seguenti attività:

• Accoglienza classi prime e monitoraggio degli apprendimenti

• Studio assistito per le classi prime

• Passaggi tra Istituti: “Passerelle”

• Valutazione delle attività extracurricolari

• Indagine sulla soddisfazione dell’utenza

• Orientamento in entrata: Educare a scegliere

• Progetto Tutor (peer education)

Alla prof.ssa Lucia Tiozzo : “Integrazione e Ben-essere” si assegna il coordinamento delle

seguenti attività: • Integrazione e mediazione linguistico-culturale

• Integrazione alunni diversamente abili ( progetto in rete) e altre iniziative Educaz• ione alla salute: 1. Punto di Ascolto 2. Incontri nelle classi con lo psicologo

sulla affettività e la prevenzione all’

Al prof. Eugenio Ferrarese : “Oltre le lezioni…….Ampliamento dell’Offerta Formativa”

• Corsi di recupero

uso di sostanze psicoattive. 3. Educazione

ad una corretta alimentazione. 4. Affettività consapevole 5. Incontri A.I.D.O., A.V.I.S.,

prevenzione talassemie 6. Progetto Martina (in collaborazione con Lyons)

• 1.Osserviamo il cielo 2. Energia in gioco 3. Incontri con esperti Educazione all’ambiente

4. Energia e sviluppo 5.Tutela del territorio e dell’ambiente 6. Le rocce raccontano…..

Ecoscuola: raccolta differenziata

si assegna il coordinamento delle seguenti attività:

• Quotidiano in classe

• Corso di scacchi e tornei interistituti

• “Più sport @ scuola”

• Laboratorio teatrale

Page 26: POF CESTARI 2008 09

26

le

i d’istruzione

l Collegamenti con il territorio. Rapporti con l’Università e

itorio

• universitario e al lavoro

• nti del triennio

a) Agenzia turistica “Punto viaggi Cestari” estero

a) Formazione per i docenti

alle iniziative formative rientranti nel piano di

• Patentino per il ciclomotore

• Patente europea E.C.D.L.

• Certificazione Trinity

• Corso grafica digitale

• Giornalino multimedia

• Assemblee studentesche

• Cestari Day

• Visite e i viagg

Al a prof.ssa Boscolo Carla : “il mondo del lavoro” si assegna il coordinamento delle seguenti attività:

• Manutenzione ed aggiornamento sito Web dell’Istituto

• Biblioteca: progetto utilizzo per il prestito

• Alternanza scuola-lavoro

• Stage presso gli Enti e le Aziende del terr

Prescrizioni, orientamento

Incontri informativi/formativi per genitori e stude

Commissioni Lavoriamo per il Turismo

b) Ministage di perfezionamento linguistico all’

c) Adottiamo un monumento

d) Progetto A C S IRE COOP Veneto

Formazione -Aggiornamento

b) Gestione della partecipazione

aggiornamento

Page 27: POF CESTARI 2008 09

27

• Commissione Qualità

All’Ufficio di Presidenza si assegnano le seguenti attività : “Supporto organizzativo e

valorizzazione delle risorse umane e professionali”

• Collaboratori della dirigenza

• Funzioni strumentali al POF

• Coordinatori dei consigli di classe

• Coordinatori dei dipartimenti

• Coordinatore del Sirio e responsabile EDA (progetto in rete)

• Responsabili dei laboratori

• Referente per la sicurezza

• Referente per le elezioni degli OO.CC.

• Commissione per la formulazione dell’orario

Consiglio d’Istituto E’ composto da rappresentanze elette del personale insegnante e non insegnante, dei genitori e degli alunni, e del Dirigente Scolastico (membro di diritto). E’ presieduto da uno dei genitori. Sriunisce in orario non coincidente con l’orario delle lezioni.

Il Consiglio di Istituto delibera:

i

d•

azione e l’attuazione delle attività scolastiche ed extra scolastiche

i• ità di svolgimento di iniziative assistenziali

eri generali per la formazione delle classi amministrativo dell’istituto

s tituto delibera inoltre in materia di:

consuntivo ed in merito all’impiego di

• f

Il Consiglio di Istituto dura in carica per tre anni scolastici, solo la rappresentanza studentesca

Il regolamento di Istituto • L’acquisto, il rinnovo e la conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi

idattici, nonché l’acquisto di materiali di consumo Il calendario scolastico

• I criteri per la programm• In merito ai contatti con altre scuole per la realizzazione di scambi o di collaborazioni • Sulla partecipazione dell’istituto ad attività culturali, sportive o ricreative di particolare

nteresse educativo Le forme e le modal

• L’autonomia didattico-organizzativa dell’Istituto Il Consiglio d’Istituto inoltre:

Esprime, su richiesta del Collegio dei docenti, un parere in ordine alla suddivisione dell’anno scolastico • Indica i crit• Esprime parere sull’andamento generale, didattico ed • Designa i membri della commissione elettorale della scuola • Delibera, su proposta del Dirigente scolastico circa l’organizzazione dei servizi e l’utilizzo di

pazi e materiali Il Consiglio di Is

• Bilancio preventivo, eventuali variazioni di conto mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico della scuola Ogni “movimento” (acquisti, lasciti donazioni ecc….) che richieda l’impiego di risorse inanziarie

Page 28: POF CESTARI 2008 09

28

nel suo seno una Giunta Esecutiva, composta da un docente, un

ministrativi

viene rinnovata annualmente. Il Consiglio di Istituto elegge non docente, un genitore ed uno studente. E’ presieduta dal Dirigente scolastico che ha la rappresentanza della scuola. La Giunta predispone il bilancio preventivo e le eventuali variazioni, il conto consuntivo, prepara i lavori del Consiglio e cura l’esecuzione delle delibere dello stesso; designa la persona che unitamente al Dirigente scolastico ed al segretario firma gli ordinativi di incasso e di pagamento.

Direttore dei Servizi Generali e Am

ovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura

Il Collegio dei Docenti

S

l’organizzazione. Coordina il personale posto alle sue dirette dipendenze. Assicura l’unitarietà

della gestione dei servizi amministrativi e generali in coerenza con il P.O.F.

’ formato dal corpo docente ed ha le seguenti funzioni:

li interventi didattico-educativi

ità e il Piano dell'Offerta Formativa

7. i compiti, formulando proposte operative

’Offerta Formativa, autonomia didattico-

Coordinatori di dipartimento

E

1. Individua i bisogni formativi

2. Definisce le linee generali deg

3. Si pronuncia sui principi e sulle scelte di fondo.

4. Indica i criteri di tipo metodologico-procedurale

5. Definisce e convalida il Piano Annuale delle attiv

6. Individua le modalità di lavoro collegiale (lavoro dei gruppi, equipe di lavoro, commissioni

varie)

Affida

8. Tratta i seguenti ordini del giorno: Piano dell

organizzativa, elezione dei Collaboratori, e dei docenti membri del comitato di valutazione,

suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri, calendario scolastico, piano

annuale delle attività degli organi collegiali, piano di formazione ed aggiornamento dei docenti,

adozioni libri di testo, adempimenti chiusura anno scolastico, progetti di istituto, criteri per

l’effettuazione dei corsi di recupero, calendario per la gestione degli esami per gli studenti con

sospensione del giudizio, valutazione dell’attività formativa della scuola.

to delle riunioni indette dalla Presidenza sulla base della

i concordino, sulla base di quanto previsto dalla

Sono delegati al coordinamen

programmazione annuale del Collegio Docenti.

I Coordinatori operano perché in tali riunioni s

normativa vigente, le finalità educative, i programmi, i criteri di valutazione, le tipologie delle

prove, l’uso degli strumenti didattici, gli stili relazionali, gli standard qualitativi, l’adozione dei

Page 29: POF CESTARI 2008 09

29

ella manutenzione della programmazione didattica di

izio per la prima volta nell’istituto, onde

on i docenti

Il Consiglio di Classe

libri di testo, la revisione periodica della programmazione di base e l’adeguamento tecnologico

delle attrezzature tecnico-scientifiche

Sono responsabili della stesura e d

riferimento d’istituto per le discipline di riferimento;

Curano l’accoglienza dei docenti della materia in serv

metterli al corrente di quanto deciso e programmato e delle consuetudini operative.

Il coordinatore può autonomamente indire riunioni, concordando i tempi e l'o.d.g. c

della disciplina e/o materia.

composto da tutti i docenti della classe e dalla componente elettiva

tica ed educativa delineata dal Progetto di Istituto.

ica, per gli scrutini finali e per le riunioni con i

l Coordinatore di classe

Il Consiglio di classe è

costituita da due genitori e da due studenti. Il Consiglio è presieduto dal Dirigente scolastico o

da un suo delegato-coordinatore di classe.

Adatta alla classe la programmazione didat

Formula proposte sull'attività didattica e su iniziative di sperimentazione.

Verifica l'attuazione del piano annuale .

Si riunisce per la valutazione period

rappresentanti dei genitori e degli studenti.

I

individuati dal Dirigente ai quali è affidato il coordinamento di tutte

alla normativa vigente, perché nelle riunioni del

per gli alunni in difficoltà e di eventuali

mi che possono sorgere all’interno della classe (rapporti con gli

I coordinatori sono docenti

le attività riguardanti il Consiglio di classe

Operano, sulla base di quanto previsto d

consiglio di classe, si concordino le finalità educative, i criteri di valutazione, le tipologie e

frequenze delle prove, gli stili relazionali, gli standard qualitativi, i progetti e le attività

integrative. Hanno il compito di armonizzare le programmazioni metodologiche, attivando il

confronto per il raggiungimento di modalità condivise.

Propongono la programmazione di attività di recupero

attività di approfondimento.

Gestiscono eventuali proble

allievi, coi genitori, con i colleghi docenti), avvalendosi anche della collaborazione della

Presidenza.

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30

Intervengono nella mediazione di eventuali conflitti tra allievi e docenti, avvalendosi anche

della collaborazione della Presidenza

Curano l’accoglienza dei docenti del consiglio in servizio per la prima volta nell’istituto, o in

quel consiglio di classe, onde metterli al corrente di quanto deciso e programmato e delle

consuetudini operative;

Sono tenuti alla valutazione dei ritardi, per il loro esame collegiale in seno al consiglio di classe.

Il coordinatore decide quali casi eventualmente sottoporre al controllo diretto della Presidenza.

A tal fine il coordinatore riceve la collaborazione della segreteria.

Il docente coordinatore si rende disponibile a riferire ai genitori in merito a valutazioni

sintetiche esposte da altri colleghi. Questa opportunità verrà offerta ai genitori che

esprimeranno una motivata difficoltà alla frequenza delle udienze settimanali ed avviseranno,

per tempo, i coordinatori.

I Responsabili dei laboratori I laboratori modificano e integrano la didattica tradizionale, imperniata sulla parola orale e sul

libro di testo, con un'attività di insegnamento-apprendimento che promuove negli studenti sia la

capacità di comprendere e usare i diversi strumenti, sia l’adozione di nuovi stili cognitivi nello

studio, nell'immagine, nella comunicazione e nella progettazione.

I responsabili dei laboratori hanno la responsabilità degli strumenti, dei sussidi, dei materiali che

costituiscono la dotazione dei vari laboratori, elaborano tecniche di controllo e progettano

sistemi di utilizzo; segnalano esigenze di nuovi acquisti e/o di riparazioni; diffondono la

“cultura del laboratorio” incentivandone l'utilizzo.

Essi sono coordinati nel loro lavoro dagli Assistenti Tecnici. Referente Sicurezza della scuola

Controlla che i dispositivi di sicurezza dell'Istituto siano funzionanti e a norma di legge.

Informa docenti, alunni e personale ATA sul comportamento da mantenere in caso di

evacuazione dell'Istituto.

Si accerta che in ogni classe siano affissi il piano di evacuazione e le piantine con le rispettive

via di fuga e punti di raccolta.

Registra i nominativi degli alunni apri fila e chiudi fila sul piano di evacuazione.

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Comitato di valutazione

Il comitato di valutazione provvede alla valutazione del servizio dei docenti che ne facciano

richiesta ed esprime un parere obbligatorio sul servizio dei docenti neo-assunti. E’ composto

dal Dirigente scolastico, che lo presiede, da 4 membri effettivi e da 2 membri supplenti.

INCARICHI INDIVIDUALI Anno scolastico 2008/09

COORDINATORI DI DIPARTIMENTO Lettere Arte e Territorio Prof. Ferrarese Eugenio Matematica Trattamento Testi Prof. Campaci Dario Diritto Geografia Economica Prof. Frisina Pasquale Lingue Prof.ssa Daniele Stefania Economia Aziendale Prof. Frazzetto Mario Scienze Laboratorio Chimica/fisica Prof.ssa Tiozzo Lucia Sostegno Religione Prof.ssa Boscolo Natascia Educazione Fisica Prof.ssa Soldà Marzia Coordinatore di indirizzo SIRIO Prof. Gobbin Gino

RESPONSABILI DI LABORATORIO/AULE SPECIALI Informatica Prof. Giordano Antonio Linguistico Prof. Casson Mauro Scienze Prof.ssa Melandri Gloria Trattamento testi Prof.ssa Lanigra Rosina Palestra Prof. Camuffo Franco REFERENTI ATTIVITÀ VARIE

Referente per la Sicurezza

Prof. Campaci Dario

Referente per le elezioni O.O.C.C. Prof. Frazzetto Mario

Referente Educazione alla salute Prof.ssa Tiozzo Lucia

Referente ECDL Prof. Freguja Albano

Referente Certificazione Trinity Prof.ssa Daniele Stefania

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COORDINATORI DI CLASSE

SEGRETARI

1 A Prof.ssa Melandri Gloria Prof.ssa Riccardi Giovanna 2 A Prof.ssa Di Pietro Andrea Prof. Boscolo Sandro 3 A Prof.ssa Vianello Erminia Prof. Di Pietro Andrea 4 A Prof.ssa Conte Valeria Prof. Vianello Alberto 5 A Prof. Ferrarese Eugenio Prof. De Marchi Matteo 1 B Prof.ssa Tiozzo Lucia Prof. Di Pietro Andrea 2 B Prof.ssa Seganti Donatella Prof. Bullo Marco 3 B Prof.ssa Boscolo Carla Prof.ssa Rizzotti Paola 4 B Prof. Scarpa Roberto Prof. Vianello Alberto 5 B Prof.ssa Barboni Gigliola Prof.ssa Daniele Stefania 1 C Prof.ssa Ballarin Cinzia Prof. Ballarin Antonio 2 C Prof. Pagoto Luigi Prof.ssa Boscolo Natascia 3 C Prof.ssa Saponaro Pasqua Beniamina Prof. Broggio Luca 5 C Prof. Iannetta Carmine Prof.ssa Arenoso Callipo Concetta 1 AT Prof.ssa Boscolo Susanna Prof. Andreetta Elia 2 AT Prof.ssa Ranzato Chiara Prof.ssa Bordiglia Natascia 3 AT Prof. Varisco Ruddi Prof.ssa Soldà Marzia 4 AT Prof. Giordano Antonio Prof.ssa Bovolato Giovanna (Pollio Anna) 5 AT Prof.ssa Penzo M.Cristina Prof.ssa Lunardi Cristina 1 BT Prof. Bellemo Luciano Prof.ssa Penzo Roberta 2 BT Prof. Frisina Pasquale Prof. Vinci Mauro 3 BT Prof. Frazzetto Mario Prof.ssa Zambon Nicoletta 4 BT Prof.ssa Lunardi Cristina Prof.ssa Bovolato Giovanna (Pollio Anna) 5 BT Prof.ssa Cattozzo Loreta Prof. Vinci Mauro 3 AS Prof. Rizzo Carlo Prof. Casson Mauro 4 AS Prof. Gobbin Gino Prof. Colantonio Giovanni 5 AS Prof. Colantonio Giovanni Prof. Colantonio Giovanni 4 BS Prof.ssa Scarpa Nella Prof. Andreetta Galileo

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COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI

NOME COMMISSIONE COMPOSIZIONE COMMISSIONE QUALITA’ Prof.ssa Melandri Gloria, Prof.ssa Cattozzo Loreta,

Prof.ssa Tiozzo Lucia, Prof.ssa Boscolo Susanna, Prof.ssa Daniele Stefania

COMMISSIONE ELETTORALE Prof. Frazzetto Mario (referente)

COMMISSIONE ATTRIBUZIONE CREDITI SCOLASTICI (revisione)

Prof. Varisco Ruddi, Prof. Scarpa Roberto, Prof.ssa Penzo M.Cristina, Prof.ssa Boscolo Carla

COMMISSIONE REVISIONE POF(patto educativo di corresponsabilità)

Prof. Bellemo Luciano, Prof. Campaci Dario, Prof. Boscolo Sandro, Prof.ssa Boscolo M.Elisa

COMMISSIONE PER L’ORIENTAMENTO Orientamento in ingresso: Prof. Giordano Antonio Orientamento in uscita: Prof.ssa Boscolo Carla

COMITATO DI VALUTAZIONE Prof.ssa Melandri Gloria (membro effettivo) Prof.ssa Daniele Stefania (membro effettivo) Prof. Gobbin Gino (membro effettivo) Prof. Casson Mauro (membro effettivo) Prof. Iannetta Carmine (membro supplente) Prof. Andreetta Elia (membro supplente)

TUTOR Prof.ssa Penzo M.Cristina Prof.ssa Boscolo Natascia Prof. Giordano Antonio Prof. Giordano Antonio

DOCENTE NEO IMMESSO IN RUOLO Prof.ssa Lunardi Cristina (A446) Prof.ssa Rimondi Federica (AD01) Prof.ssa Saponaro Pasqua Beniamina (A048) Prof. Pagoto Luigi Maria (A048)

LABORATORIO / AULA SPECIALE ASSISTENTE TECNICO INFORMATICA Bellemo Mario MULTIMEDIALE DI LINGUE Freguja Daniele SCIENZE Salvagno Enrico TRATTAMENTO TESTI Bazzarello Giorgio I.T.P. ECONOMIA AZIENDALE Vianello Alberto AGENZIA TURISTICA Zambon Nicoletta

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CRITERI GENERALI PER IL FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO

Formazione delle classi iniziali Viene somministrato un questionario agli alunni che frequentano la 3°media e che hanno scelto l’iscrizione presso il nostro Istituto. In base all’analisi dei questionari che hanno una dimensione comportamentale-relazionale, e ai giudizi di licenzia media, si procede nel seguente modo:

a. Lingua studiata alle medie(1°L) e lingua scelta (2°L)

b. Eterogeneità degli studenti rispetto al giudizio di licenza media

c. Omogeneità nella provenienza degli studenti per scuola e per località

d. Presenza di portatori di handicap

e. Equa ripartizione degli studenti non promossi

Assegnazione dei docenti alle classi 1) continuità didattica del docente nella classe

2) preferenze espresse dai docenti nel rispetto della graduatoria interna di Istituto

Formulazione dell’orario delle lezioni 1) rispetto dei vincoli derivanti da lo ordinamento dell’orario di servizio di docenti che insegnano

anche in altre scuole

2) esigenze didattiche e utilizzo razionale della palestra, dell’aula trattamento testi e dei

laboratori

3) rispetto delle esigenze didattiche segnalate dai docenti

4) istituzione per ogni ora di lezione di un numero adeguato di docenti a disposizione per le

supplenze brevi

Assegnazione dei docenti alle supplenze brevi quotidiane 1) Docente della stessa classe

2) Docente della stessa materia

3) Docente che conosce già la classe

4) Docenti che devono recuperare ore di permesso concesso

5) Docenti che hanno dato la disponibilità ad effettuare supplenze

Ricevimento dei genitori degli studenti Il Dirigente scolastico è disponibile a ricevere i genitori degli studenti su appuntamento,o in casi urgenti , sempre.

I singoli docenti ricevono i genitori degli studenti:

a) Settimanalmente, durante le ore mattutine, secondo l’orario predisposto e comunicato alle

famiglie all’inizio dell’anno scolastico con le modalità stabilite ogni anno dal Collegio dei

Docenti

b) In orario pomeridiano, due volte l’anno (novembre – marzo)

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AREA DEL CURRICOLO

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PREMESSA all’attività didattica 2008/09

Il Collegio dei Docenti, a partire dall’a.s.2007/08, ha optato per una divisione dell’anno

scolastico in due “periodi” di diversa durata per i seguenti motivi didattici:

• Fissando il termine del primo periodo (15 settembre-23 dicembre) a prima delle vacanze

natalizie si è voluto consentire agli studenti un effettivo riposo senza la necessità della

preparazione per le verifiche di fine quadrimestre a gennaio;

• la maggior lunghezza del secondo periodo ( 7 gennaio-9 giugno) permetterà una valutazione

finale sulla base di verifiche maggiormente diluite nel tempo, con più ampia possibilità di

recupero da parte degli studenti, oltre che un più agevole svolgimento dei viaggi di istruzione;

• il numero complessivo dei giorni di lezione resta comunque invariato nel rispetto dei limiti

definiti dalla Direzione Scolastica Regionale;

• logicamente, lo sviluppo dei programmi e il numero delle verifiche non sarà lo stesso nei due

periodi, data la loro diversa durata. In linea di massima, le verifiche per lo scritto saranno

mediamente due o tre nel primo periodo e tre o quattro nel secondo. Allo scopo di evitare

l’accumularsi di verifiche per gli scritti in determinate settimane, all’inizio di ognuno dei due

periodi i consigli di classe mettono a punto la programmazione di tali verifiche, che viene

comunicata agli studenti. Lo sviluppo dei programmi, pertanto, non verrà né accelerato, né

rallentato, e in più godrà della più razionale e proficua distribuzione dei periodi di riposo.

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IL CURRICOLARE Obiettivo prioritario è creare un ambiente di apprendimento che dia vita a “una comunità di

discenti e docenti impegnati collettivamente nell’analisi e nell’approfondimento di oggetti di

studio e nella costruzione di saperi condivisi” (dalla Sintesi dei lavori della Commissione dei

saggi, a cura di R. Maragliano, Maggio 1997, 2.1). L'oggetto dell'intervento formativo generale

è la crescita dello studente in tutte le sue dimensioni: cognitiva, operativa, relazionale. Questo

significa e comporta porre lo studente al centro dell'attività didattica come singola persona ma

anche come parte di una comunità solidale; come studente ma anche come "ragazzo", che

richiede attenzione agli aspetti emotivi e non solo cognitivi della soggettività

Porre lo studente al centro dell'attività didattica significa dunque:

Attenzione allo studente come soggetto in

formazione

Lo studente deve essere reso responsabile del proprio progetto formativo:

• deve essere coinvolto nelle scelte didattiche e messo in grado di discuterle e verificarle nella classe,

e di condividerne gli obiettivi, in modo da sviluppare abilità metacognitive, cioè essere capace di

riflettere

- sul perché si studiano certe cose

- su come si procede per assumere conoscenze

- sul come si promuovono capacità di controllare il proprio percorso di apprendimento

• deve partecipare attivamente e con continuità a una vita scolastica che offre variegate situazioni di

apprendimento realizzate attraverso forme di didattica

- negoziata

- collaborativa

- attenta alla diversità dei modi e dei tempi dell’apprendimento personale

- attenta a favorire l’acquisizione di un sapere che, partendo dalle discipline, ne superi la

separatezza e dia allo studente la capacità di ‘saper fare’ di fronte a problemi complessi

(didattica del processo)

- capace di considerare l’errore come una fase della spirale dell’apprendimento

- capace di indurre lo studente a orientarsi sulla propria vocazione

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Attenzione congiunta ad aspetti

cognitivi ed emotivi dell'apprendimento

Lo studente deve “stare bene a scuola”; lo stare bene dipende

- dalla vita esterna dello studente

- e dal clima che si respira dentro l’Istituto

• il clima positivo non si crea soltanto se si favorisce la socializzazione tra gli alunni, ma soprattutto

se si favoriscono

- la motivazione

- la consapevolezza del processo cognitivo

- la soddisfazione dell’apprendere

- la consapevolezza che l’apprendimento non può che essere solidale: non si apprende da soli

in modo competitivo, ma attraverso l’apporto del lavoro collettivo di compagni e docenti

• lo studio non è un’attività istintivamente scelta da tutti gli studenti, ma ne vanno giustificati,

attraverso la motivazione, gli aspetti di fatica e di sforzo

• una buona motivazione allo studio si sviluppa

- quando lo studente è portato a scoprire la relazione tra i bisogni della propria personalità e la

cultura scolastica

- quando si sta bene insieme, con insegnanti e compagni, di classe e della scuola, a fare un

lavoro creativo e complesso

LA DIDATTICA

Principi ispiratori:

L'attività didattica nel suo complesso vede l'insegnante come mediatore tra i "saperi" che insegna e

gli studenti che devono apprenderli; gli insegnanti, coordinando i loro piani di lavoro all'interno del

Consiglio di classe; predispongono percorsi di apprendimento per gli allievi

• Tenendo conto del loro modo di comprendere e rappresentarsi le discipline

• Mettendoli in grado non solo di imparare nozioni, ma di costruirsi un collegamento tra i concetti.

È una didattica negoziata perché: non parte da zero, ma tiene conto delle conoscenze, delle

competenze e abilità già possedute dagli allievi, confrontandosi con il sapere posseduto dal docente e

creando un processo a "spirale" che si allarga continuamente.

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È una didattica collaborativa perché: il docente collabora con lo studente, aiutandolo a organizzare

gli stimoli, e a riflettere sul processo personale della loro elaborazione, in modo da farlo giungere alla

costruzione consapevole del proprio sapere.

È una didattica del processo perché:

• al centro dell'attività didattica stanno i vari passaggi (compresi i possibili "intoppi", gli errori o i

problemi da risolvere) attraverso i quali si sviluppa il processo di apprendimento:

• il processo di apprendimento non ha come meta finale solo " il primo arrivo", ma anche la

consapevolezza del percorso fatto, quindi non si conclude nell'acquisizione di singole competenze,

ma modifica l'atteggiamento conoscitivo dello studente e si traduce in un'ulteriore spinta ad

apprendere

• per questo motivo oltre i contenuti e le competenze acquisite rimangono come apprendimento

significativo la coscienza del processo compiuto e le procedure attivate per conseguirli, e le

modificazioni indotte nell'atteggiamento conoscitivo.

È una didattica orientativa perché: induce gli studenti attraverso percorsi disciplinari e trasversali

ad interrogarsi e a riflettere sul proprio progetto di vita.

Per realizzare nel concreto gli obiettivi individuati, i docenti di questa scuola, che da anni sono

impegnati nella ricerca metodologico-didattica e organizzativa, si avvalgono di metodologie e

tecniche che vanno dai momenti dedicati a favorire l'acquisizione di strumenti elementari del metodo

di studio (le abilità di studio), all'uso particolare delle nuove tecnologie multimediali, attraverso cui si

creano ambienti di lavoro collaborativi e mirati alla realizzazione di progetti.

OBIETTIVI GENERALI L'Istituto, principalmente, svolge un'azione diretta a promuovere negli studenti, congiuntamente alla

acquisizione di solide basi culturali, scientifiche, giuridiche e tecnico-economiche, di capacità

espressive ed operative, di spirito critico e di gusto estetico, una salda coscienza civica ed europeista

al fine di stimolare sentimenti di pace, di collaborazione e di tolleranza con tutti i popoli del mondo.

L'Istituto si propone, inoltre, di :

aprirsi alla prospettiva europea, favorendo gli scambi, il confronto culturale e didattico, gemellaggi

o partnership con scuole di altri Paesi europei ed extra europei e viaggi di istruzione e di studio

all'estero;

educare, in continua collaborazione con tutte le altre componenti, gli studenti all'autogoverno e

all'esercizio della democrazia, promuovendo la loro partecipazione attiva alla vita della scuola quali

soggetti del rapporto educativo;

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sviluppare una coscienza ecologica, sulla base anche di solide conoscenze scientifiche, del rispetto

per le risorse naturalistiche ed umane da difendere, stimolando in quest'ottica un "progetto giovani"

che tenda a promuovere il protagonismo dei giovani nello sviluppo dei valori umani, naturali e

sociali, eviti e prevenga le forme di devianza e di malessere;

fare opera di prevenzione, tramite i suoi strumenti conoscitivi, nei confronti della droga, dell'Aids,

dell'alcolismo e del tabagismo. Nel ribadire il divieto di fumo, secondo le vigenti disposizioni di

legge, tutte le componenti della scuola si devono impegnare in una consistente opera di

prevenzione educativa;

partecipare ai problemi della società in cui è inserito: perciò promuove rapporti programmati con gli

enti locali ed il mondo della cultura e del lavoro, in un reciproco scambio di contributi e di

esperienze;

porsi i problemi dell'orientamento e degli sbocchi occupazionali dei propri studenti, valendosi anche

di rapporti col mondo universitario e del lavoro;

promuovere la ricerca, la sperimentazione didattica, l'aggiornamento dei metodi e dei contenuti

culturali che costituiscono un impegno costante di tutti i docenti; da assolvere sia in forma

collegiale che individuale. In tale prospettiva, ogni classe è una comunità di lavoro e di ricerca

individuale e collettiva degli alunni guidati dagli insegnanti, nel pieno rispetto della personalità di

ciascuno;

improntare i rapporti tra docenti e discenti, come pure tra tutte le altre componenti della Comunità

Scolastica, al colloquio ed alla collaborazione in un piano di pari dignità e rispetto.

FINALITÀ DIDATTICHE - Sviluppare le abilità trasversali al fine di acquisire capacità relazionali e comunicative e

comportamenti professionali adeguati;

- stimolare la capacità di concretizzare le conoscenze e le abilità acquisite attraverso l'operatività;

- far acquisire la capacità di accrescere autonomamente il proprio sapere;

- sviluppare abitudini mentali orientate alla risoluzione di problemi e alla gestione delle informazioni;

- far acquisire una competenza nell'uso delle nuove tecnologie.

Il conseguimento di tali finalità e più in generale degli obiettivi didattici è perseguito attraverso

alcune linee metodologiche che caratterizzano l'Istituto nel suo rapporto con gli studenti:

- all'interno del processo di apprendimento si privilegia l'operatività dello studente;

- si favorisce l'utilizzo costruttivo di tutto il tempo-scuola, ad esempio con la facoltà di accedere a

spazi di studio (autoapprendimento) durante le ore di supplenza;

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- si favorisce la possibilità di costituirsi in gruppi di interesse nelle attività previste dal progetto

dell'autonomia e negli altri progetti;

- si favorisce l'autovalutazione attraverso l'esplicitazione puntuale degli obiettivi didattici ed

educativi;

- si favorisce la responsabile collaborazione degli studenti attraverso la partecipazione alle

commissioni e ai gruppi di lavoro;

- si favorisce l'apertura e l'attenzione al mondo esterno attraverso momenti di contatto con realtà del

mondo del lavoro e istituzioni scolastiche anche di altre nazioni;

- si favorisce l'utilizzo di strumenti e risorse che motivino e sostengano momenti di

autoapprendimento anche in orari extracurricolari, ad esempio nell'ambito delle attività integrative

pomeridiane.

MODALITA’

Nei primi due anni, viene promossa la continuità educativa, accertando, potenziando e valorizzando

le competenze acquisite dagli alunni nel precedente percorso scolastico; si porrà attenzione al metodo

di studio e al passaggio da un'ottica analitica (prevalente nella scuola primaria) a un'ottica sintetica

(centrale nel ciclo secondario), attuando iniziative di continuità fra gradi scolastici diversi quali:

attività di programmazione, scambi didattico-professionali tra docenti. Gli studenti inoltre hanno la

possibilità di passare dall’indirizzo IGEA (commerciale) a quello ITER (turistico) e viceversa

mediante percorsi integrativi.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Per quanto riguarda le linee portanti del progetto didattico complessivo ci sembra chiaro che la

valutazione scolastica non si possa risolvere nel semplice giudizio di merito da attribuirsi agli alunni

in base ai risultati conseguiti.

Crediamo infatti che la valutazione

• fornisca un controllo non solo sui prodotti (se i risultati corrispondono agli obiettivi), ma anche

sui processi (se c’è riflessione sul proprio apprendimento)

• abbia una funzione di controllo sull’intero processo di apprendimento/insegnamento e quindi sia

uno degli elementi che regola la programmazione didattica e l’attività che la mette in atto nelle

classi:

individuando le condizioni di una classe per poter avviare una procedura didattica efficace

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verificando il grado di avanzamento dell’apprendimento a cui sono giunti i singoli alunni e la

classe nel suo insieme

• abbia funzione di stimolo di processi di tipo “metacognitivo”

• porti gli alunni a riconoscere il proprio modo di apprendere e alla consapevolezza dei propri

cambiamenti

La valutazione non può limitarsi ad osservare il percorso dell’alunno e a registrarne i risultati, ma

deve essere in grado anche di individuare le cause che provocano risultati di fallimento, per poter

predisporre strategie di recupero e piani di intervento differenziati secondo i problemi.

Nella pratica didattica esistono due momenti strettamente legati tra loro:

Verifica formativa

se si tratta di una verifica che si svolge contestualmente al percorso di insegnamento/apprendimento con

lo scopo di avere informazioni su come lo studente apprende, per orientare e adattare il processo

formativo in maniera che sia più efficace

Verifica sommativa

se si tratta di una verifica che serve soprattutto ad accertare se le competenze che caratterizzano il

curricolo di una disciplina in un certo tratto del percorso sono state acquisite, e se sono stati raggiunti

i livelli di sufficienza previsti.

VALUTAZIONE DI FINE ANNO

La valutazione di fine anno è intesa a verificare se gli obiettivi minimi indispensabili per il passaggio

alla classe successiva, concordati tra i docenti delle varie discipline e nell’ambito dei consigli di

classe, sono stati raggiunti, tenendo conto di tutti gli aspetti che hanno caratterizzato la vita scolastica

degli alunni durante l’anno.

La valutazione è espressa in decimi, ed è il risultato di una sintesi delle votazioni raggiunte nei vari

momenti di verifica dell’attività didattica. Essa è accompagnata da una scheda, la quale presenta dei

descrittori che stanno a giustificare i vari livelli di apprendimento e di comportamento dello studente

durante il primo e il secondo quadrimestre .

A tal proposito si tiene conto non solo delle verifiche oggettive, ma anche di tutti gli elementi non

cognitivi, compresi i crediti sia formativi che didattici i quali costituiscono importanti elementi per la

formazione umana culturale e professionale dell’alunno.

CRITERI DI VALUTAZIONE L'attività di valutazione è improntata a criteri di trasparenza, imparzialità, tempestività.

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Al fine di adottare omogenee modalità di verifica dell'apprendimento, il Collegio dei Docenti formula

una serie di indicazioni di lavoro:

le valutazioni siano sufficientemente numerose e frequenti al fine di evitare la casualità dei

risultati e di consentire all’allievo opportunità di miglioramento, ma tengano conto del carico di

verifiche complessivo ;

le interrogazioni e gli esercizi investano piccole parti di programma, cercando di verificare

obiettivi specifici ben definiti;

siano individuati precisamente gli obiettivi fondamentali della disciplina e siano comunicati

agli allievi;

il docente predisponga prove che consentano la valutazione rispetto agli obiettivi fondamentali;

sia data comunicazione agli studenti degli argomenti e degli obiettivi che saranno oggetto di

verifica;

i criteri di valutazione devono essere trasparenti;

la comunicazione dei risultati delle prove scritta sia sollecita;

venga data comunicazione immediata dei risultati delle prove orali sotto forma di indicazioni

chiare;

la valutazione sommativa deve derivare dagli atti;

nella valutazione finale le proposte di voto dei singoli insegnanti non consistono in una pura e

semplice media aritmetica dei voti riportati dagli allievi nelle prove, ma devono tener conto di

tutti gli elementi raccolti nelle occasioni in cui l'allievo si è manifestato: quindi non solo compiti

in classe e interrogazioni, ma anche compiti a casa, lavoro di gruppo, relazioni, ricerche,

interventi in classe.

Gli elementi sui quali si fonda la valutazione dell'apprendimento sono :

1. Il profitto serve ad esprimere il grado di conseguimento degli obiettivi cognitivi e delle relative

abilità stabiliti nella programmazione. Infatti il processo mentale dell'apprendimento può essere

descritto attraverso degli indicatori quali la conoscenza, la comprensione, l'applicazione, l'analisi, la

sintesi, la capacità di valutare, a cui corrispondono appunto gli obiettivi cognitivi in esame.

Nell'ambito di ciascuna disciplina gli insegnanti discutono e stabiliscono gli obiettivi e il livello

minimo da raggiungere per conseguire il giudizio di sufficienza.

2. Ai fini della valutazione globale si traggono indicazioni utili anche dal metodo di studio usato

dall'allievo, dall'interesse e dalle motivazioni messe in evidenza, dall'impegno nel lavoro scolastico.

3. Altro elemento fondamentale è la partecipazione alla vita di classe ed i comportamenti ad essa

correlati:

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• l'attenzione

• la precisione nel mantenere gli impegni

• la puntualità

• la capacità di formulare proposte costruttive

• gli interventi di approfondimento o la richiesta di chiarimenti

• la disponibilità alla collaborazione con gli insegnanti e con i compagni.

4. Alla valutazione finale concorre anche la considerazione della progressione nell'apprendimento e

in generale nell'acquisizione di autonomia che lo studente ha realizzato rispetto ai livelli di partenza.

5. I risultati e le modalità di partecipazione alle eventuali attività di recupero e sostegno, sia

curricolare che extracurricolare, sono anch'essi elementi per un giudizio globale dell'allievo.

Si sottolinea anche la valenza formativa del momento della valutazione per incentivare forme di

autovalutazione da parte dello studente, per consentirne una maggiore responsabilizzazione e per

sviluppare capacità di analisi delle proprie potenzialità e del proprio impegno.

DEFINIZIONE DEI CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITÀ

La valutazione si esprimerà secondo i seguenti valori convenzionali :

VOTO GIUDIZIO - da 1 a 3 Scarso - quattro (4) Gravemente insufficiente - cinque (5) Insufficiente - sei (6) Sufficiente - sette (7) Discreto - otto (8) Buono - nove o dieci (9 o 10)) Ottimo

che saranno attribuiti in base ai seguenti CRITERI DI VALUTAZIONE:

- OTTIMO (voto di profitto 9-10). L’alunno evidenzia una preparazione particolarmente organica, critica, sostenuta da fluidità e ricchezza espressiva, da autonomia operativa, da spiccate capacità interpretative e di giudizio, da sicurezza nei collegamenti,

- BUONO (voto di profitto 8).

L’alunno conosce e padroneggia gli argomenti proposti; sa rielaborare ed applicare in modo autonomo le conoscenze e valutare in modo critico contenuti e procedure; esposizione sicura e personale.

- DISCRETO (voto di profitto 7). L’alunno conosce e comprende gli argomenti affrontati, individuandone gli elementi costitutivi; la

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preparazione è precisa; si sforza di condurre autonome analisi e di offrire contributi personali; corretta e garbata l’esposizione.

- SUFFICIENTE (voto di profitto 6). L’alunno conosce gli elementi fondamentali della disciplina, acquisiti in modo semplice e senza

particolari elaborazioni personali; l’argomentazione è lineare, l’esposizione corretta.

- INSUFFICIENTE (voto di profitto 5). L’alunno conosce in modo incompleto o poco chiaro gli argomenti fondamentali; pur avendo acquisito parziali abilità, non è in grado di utilizzarle in modo autonomo e commette errori; incerta e non lineare l’esposizione; le carenze indicate non sono però di tale gravità da impedire, con interventi adeguati, un proficuo proseguimento dei programmi di studio.

- GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (voto di profitto 4). L’alunno conosce in modo frammentario e superficiale i contenuti della disciplina e presenta carenze

di rilievo nella quantità delle nozioni apprese e nella qualità dell’apprendimento; commette errori significativi anche in prove semplici; le carenze sono tali da pregiudicare la prosecuzione degli studi.

- SCARSO (voto di profitto 1-2-3). L’alunno non conosce i contenuti minimi della disciplina; ha notevoli difficoltà nella acquisizione ed

elaborazione dei contenuti, presenta carenze di rilievo nelle conoscenze pregresse e non ha compiuto progressi benché minimi nel corso dell’anno scolastico.

ATTRIBUZIONE VOTO DI CONDOTTA

A decorrere dall’anno scolastico 2008/2009, la valutazione sul comportamento degli studenti,

attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente

e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame

conclusivo del ciclo.

Il Decreto ministeriale n° 5 del 16 gennaio 2009 specifica i criteri per correlare la particolare e

oggettiva gravità del comportamento al voto inferiore a sei decimi. Il Collegio dei docenti, in data

10/02/09 ha deliberato i seguenti criteri per l’ attribuzione dei voti di condotta:

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VOTO

OBIETTIVI INDICATORI DESCRITTORI

COMPORTAMENTO

MOLTO CORRETTO L’alunno/a è sempre corretto con i

docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta gli

altri e i loro diritti, nel riconoscimento delle differenze

individuali.

USO DELLE STRUTTURE DELLA

SCUOLA

APPROPRIATO Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola.

RISPETTO DEI REGOLAMENTI

IRREPRENSIBILE Rispetta il regolamento.

ACQUISIZIONE DI UNA COSCIENZA

MORALE E CIVILE

SANZIONI

ASSENZA DI SEGNALAZIONI DISCIPLINARI

Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari.

FREQUENZA

REGOLARE Frequenta con assiduità le lezioni e

rispetta gli orari. Nel caso di assenze giustifica con tempestività.

PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO

COLLABORATIVO E PROPOSITIVO

Segue con interesse continuo le proposte didattiche e collabora

attivamente alla vita scolastica con docenti e compagni

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PARTECIPAZIONE ALLA VITA DIDATTICA

RISPETTO DELLE CONSEGNE E DEGLI IMPEGNI ASSUNTI

PUNTUALE E COSTANTE Assolve alle consegne e agli impegni assunti in modo puntuale e costante.

E’ sempre munito del materiale necessario.

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COMPORTAMENTO

MOLTO CORRETTO L’alunno/a è corretto con i docenti,

con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta gli altri e i

loro diritti, nel riconoscimento delle differenze individuali.

USO DELLE STRUTTURE DELLA

SCUOLA

APPROPRIATO Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola.

RISPETTO DEL REGOLAMENTO

ADEGUATO Rispetta il regolamento.

ACQUISIZIONE DI UNA COSCIENZA

MORALE E CIVILE

SANZIONI

ASSENZA DI SEGNALAZIONI DISCIPLINARI

Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari.

FREQUENZA

REGOLARE Frequenta con assiduità le lezioni e

rispetta gli orari. Nel caso di assenze giustifica con tempestività.

PARTECIPAZIONE AL DIALOGO

EDUCATIVO

POSITIVA Segue con interesse le proposte didattiche e collabora alla vita

scolastica con docenti e compagni

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PARTECIPAZIONE ALLA VITA DIDATTICA

RISPETTO DELLE CONSEGNE E DEGLI IMPEGNI ASSUNTI

COSTANTE Assolve alle consegne e agli impegni assunti in modo costante. E’ sempre

munito del materiale necessario.

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COMPORTAMENTO

CORRETTO Nei confronti dei docenti, dei

compagni e del personale della scuola è sostanzialmente corretto.

Rispetta gli altri e i loro diritti.

USO DELLE STRUTTURE DELLA

SCUOLA

RARAMENTE INAPPROPRIATO

Non sempre utilizza al meglio il materiale e le strutture della scuola.

RISPETTO DEI REGOLAMENTI

GENERALMENTE ADEGUATO Rispetta il regolamento, ma talvolta

riceve richiami verbali.

ACQUISIZIONE DI UNA COSCIENZA

MORALE E CIVILE

SANZIONI

ASSENZA DI SEGNALAZIONI DISCIPLINARI

Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari.

FREQUENZA RARAMENTE IRREGOLARE

Frequenta con regolarità, ma talvolta non rispetta gli orari.

PARTECIPAZIONE AL DIALOGO

EDUCATIVO

ADEGUATA Segue con sufficiente partecipazione le proposte didattiche e generalmente

collabora alla vita scolastica.

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PARTECIPAZIONE ALLA VITA DIDATTICA

RISPETTO DELLE CONSEGNE E DEGLI IMPEGNI ASSUNTI

COMPLESSIVAMENTE PUNTUALE

Nella maggioranza dei casi rispetta le consegne e gli impegni assunti ed è solitamente munito del materiale

necessario.

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COMPORTAMENTO

POCO CORRETTO Il comportamento dell’alunno nei

confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola non

sempre è corretto. Talvolta mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli

altri e dei loro diritti.

USO DELLE STRUTTURE DELLA

SCUOLA

INADEGUATO Utilizza in maniera non accurata il materiale e le strutture della scuola.

RISPETTO DEI REGOLAMENTI

LIMITATO Talvolta non rispetta il regolamento,

riceve richiami verbali e ha a suo carico richiami scritti.

ACQUISIZIONE DI UNA COSCIENZA

MORALE E CIVILE

SANZIONI

PRESENZA DI SEGNALAZIONI DISCIPLINARI

Ha a suo carico non più di 3 (tre) note* disciplinari .

FREQUENZA IRREGOLARE

Si rende responsabile di assenze e ritardi, e non giustifica regolarmente.

PARTECIPAZIONE AL DIALOGO

EDUCATIVO

REPRENSIBILE Segue in modo passivo e marginale

l’attività scolastica. Collabora raramente alla vita della classe e

dell’istituto.

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PARTECIPAZIONE ALLA VITA DIDATTICA

RISPETTO DELLE CONSEGNE E DEGLI IMPEGNI ASSUNTI

CARENTE Molte volte non rispetta le consegne

e non è munito del materiale scolastico.

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COMPORTAMENTO

SCORRETTO Il comportamento dell’alunno nei

confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è talvolta

scorretto. Spesso mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli

altri e dei loro diritti.

USO DELLE STRUTTURE DELLA

SCUOLA

NEGLIGENTE Utilizza in maniera trascurata il

materiale e le strutture della scuola.

RISPETTO DEI REGOLAMENTI

MOLTO LIMITATO Viola frequentemente il regolamento.Riceve ammonizioni verbali e scritte

e/o viene sanzionato con l’allontanamento dalla comunità

scolastica per un periodo non superiore a sei giorni.

ACQUISIZIONE DI UNA COSCIENZA

MORALE E CIVILE

SANZIONI

PRESENZA DI SEGNALAZIONI E PROVVEDIMENTI

DISCIPLINARI REITERATI Ha a suo carico un numero di note superiore a 3 (tre) e/o 1 (uno) o più

provvedimenti disciplinari che comportano la sospensione dalle lezioni per più giorni (da 3 a 15

giorni).

FREQUENZA

DISCONTINUA Si rende responsabile di assenze e ritardi strategici e non giustifica

regolarmente.

PARTECIPAZIONE AL DIALOGO

EDUCATIVO

RIPROVEVOLE Partecipa con scarso interesse al

dialogo educativo ed è spesso fonte di disturbo durante le lezioni.

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PARTECIPAZIONE ALLA VITA DIDATTICA

RISPETTO DELLE CONSEGNE E DEGLI IMPEGNI ASSUNTI

MOLTO CARENTE Rispetta le consegne e gli impegni assunti solo saltuariamente. Spesso

non è munito del materiale scolastico.

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COMPORTAMENTO

DECISAMENTE SCORRETTO Si comporta in modo arrogante e

irrispettoso nei confronti dei docenti, degli alunni e del personale della

scuola.

USO DELLE STRUTTURE DELLA

SCUOLA

IRRESPONSABILE Utilizza in maniera trascurata e irresponsabile il materiale e le

strutture della scuola.

RISPETTO DEI REGOLAMENTI

INESISTENTE Viola di continuo i regolamenti.

Riceve ammonizioni verbali e scritte e/o viene sanzionato con

l’allontanamento dalla comunità scolastica per violazioni anche gravi.

ACQUISIZIONE DI UNA COSCIENZA

MORALE E CIVILE

SANZIONI

REITERATI E GRAVI PROVVEDIMENTI

DISCIPLINARI Ha a suo carico note disciplinari che comportano l’allontanamento

dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 (quindici) giorni.

FREQUENZA

DISCONTINUA E IRREGOLARE

Si rende responsabile di ripetute assenze e/o ritardi che restano ingiustificati o che vengono

giustificati in ritardo.

PARTECIPAZIONE AL DIALOGO

EDUCATIVO

ASSENTE Non dimostra alcun interesse per il

dialogo educativo ed è sistematicamente fonte di disturbo

durante le lezioni.

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PARTECIPAZIONE ALLA VITA DIDATTICA

RISPETTO DELLE CONSEGNE E DEGLI IMPEGNI ASSUNTI

INESISTENTE Non rispetta le consegne e gli

impegni assunti. E’ sistematicamente privo del materiale scolastico.

* Spetta, comunque, al Dirigente Scolastico, in accordo con il Consiglio di Classe, stabilire la gravità delle note.

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Va ricordato, inoltre, che la sospensione dopo le tre note non è sempre automatica; la determina il Consiglio di Classe

INCIDENZA DELLE SANZIONI DISCIPLINARI SUL VOTO DI CONDOTTA

Ai fini di un più chiaro rapporto tra le sanzioni disciplinari e l’attribuzione del voto in condotta si precisa quanto segue:

1. I richiami verbali non hanno un’incidenza diretta sul voto di condotta, ma, se ripetuti,

contribuiscono a determinare un quadro generale di scarso rispetto delle regole di comportamento. Al riguardo verrà prestata particolare attenzione al numero degli ingressi in ritardo alla prima ora di lezione non giustificati da disservizi dei mezzi di trasporto, all’ingresso in ritardo in aula alla fine dell’intervallo, alle soste fuori orario presso il bar dell’istituto, all’uso improprio delle uscite di sicurezza.

2. Un solo richiamo scritto senza convocazione dei genitori, esclude automaticamente dalla fascia del voto 10 (dieci), ma, se non intervengono ulteriori fattori negativi e tenuto conto delle circostanze del richiamo stesso, può ancora permettere l’accesso alla fascia del voto 9 (nove).

3. Due o più richiami scritti, con o senza convocazione dei genitori, escludono automaticamente dalla fascia del voto 9 (nove).

4. La censura o la sospensione per un massimo di due giorni escludono automaticamente dalla fascia del voto 8 (otto).

5. Una sola sospensione superiore a due giorni e inferiore a cinque giorni, se è seguita da una chiara dimostrazione di recupero comportamentale e tenuto conto delle circostanze della sospensione stessa, può ancora permettere l’accesso alla fascia del voto 7 (sette).

6. Più sospensioni o una sola sospensione superiore a cinque giorni escludono automaticamente dalla fascia del voto 7 (sette).

7. Una sola sospensione superiore a 15 giorni, se non è seguita da una chiara dimostrazione di recupero comportamentale, esclude dalla sufficienza in condotta.

PROGETTO D’ISTITUTO “ATTIVITÀ DI RECUPERO”

(Approvato dal Collegio Docenti 16 dicembre 2008)

I punti fondamentali dell’Ordinanza Applicativa ( O. M. n. 92 del 5 novembre 07)- Competenze dei

vari soggetti e OO CC dell’Istituto

Le attività di recupero costituiscono “parte ordinaria e permanente del Piano dell’offerta Formativa”.

Ogni istituzione scolastica deve individuare le modalità di organizzazione e comunicarle alle

famiglie. (vedi lettera predisposta da consegnare dopo lo scrutinio intermedio)

Compiti dei vari soggetti coinvolti

Collegio dei Docenti determina i criteri

1.per lo svolgimento degli scrutini al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni di competenza dei

singoli CdC;

2.didattico-metodologici per la realizzazione delle attività;

3.per la composizione dei gruppi di studenti destinatari degli interventi di recupero;

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4.per l’utilizzo dei docenti interni o esterni ( questi ultimi scelti con criteri di qualità, approvati anche

dal CdI );

5.stabilisce il calendario delle operazioni di verifica per gli alunni per i quali nello scrutinio di

giugno, è stato sospeso il giudizio.

Consiglio di Istituto, su proposta del CdD delibera :

1. un piano di fattibilità degli interventi sulla base delle risorse disponibili,

2. nel caso di assunzione di Docenti esterni delibera ai sensi dell’art. 40, D.I .n. 44/2001, sentito il

CdD

Dirigente Scolastico :

1. promuove e sostiene gli adempimenti necessari per assicurare lo svolgimento delle attività

programmate

2. comunica alla famiglie le decisioni assunte dal CdC

3. procede all’utilizzazione del personale nelle attività aggiuntive , secondo le modalità stabilite

con le RSU nella contrattazione integrativa d’Istituto.

Consiglio di Classe :

1. mantiene la responsabilità didattica di individuare, su indicazione dei singoli Docenti, la natura

delle carenze e gli obiettivi dell’azione di recupero;

2. individua e propone le modalità e le tipologie didattiche e gli obiettivi degli interventi;

3. raccoglie le disponibilità dei docenti per attività aggiuntive di insegnamento;

4. definisce le modalità di realizzazione delle verifiche , che possono prevedere prove scritte e/o

orali e/o pratiche , che saranno condotte dai docenti di classe delle discipline interessate;

5. certifica gli esiti delle verifiche effettuate al termine degli interventi di recupero e, per i debiti,

trasmette il risultato all’Ufficio della Segreteria Didattica;

6. in sede di scrutinio finale, per gli studenti che presentino delle valutazioni insufficienti , valuta se

l’alunno è in grado di raggiungere gli obiettivi entro il termine dell’anno scolastico e comunque

prima dell’avvio dell’anno successivo, mediante studio personale o con frequenza di interventi di

recupero. In questo caso sospende il giudizio di ammissione alla classe successiva e comunica

alle famiglie le carenze rilevate, il voto proposto nelle discipline in cui l’alunno non ha raggiunto

la sufficienza;

7. organizza le operazioni di verifica prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo , secondo il

calendario stabilito dal CdD. Le verifiche sono condotte dai docenti delle discipline interessate

con l’assistenza di altri docenti dello stesso CdC;

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8. in sede di integrazione dello scrutinio finale , il CdC ,che deve avere la stessa composizione di

quello che ha effettuato lo scrutinio di giugno, stabilisce se ammettere lo studente alla classe

successiva.

Singolo Docente:

1. in occasione dello scrutinio intermedio , per i singoli allievi che presentano insufficienze o

carenze nella propria disciplina, espone al Consiglio la natura delle carenze proponendo le

modalità di intervento per superarle

2. a conclusione di ogni intervento di recupero, svolto da lui o da altro Docente, deve effettuare

verifiche “oggettive e documentabili” per accertare il superamento delle carenze riscontrate.

Comunicazioni alle famiglie:

1. informazione sulla situazione di apprendimento del proprio figlio dopo lo scrutinio intermedio,

specificando la natura delle lacune dettagliandole per argomento, modulo e unità didattiche

2. richiesta contestuale di adesione o meno alle proposte offerte dall’Istituto che, nel numero e

nella durata , potranno essere definite solo dopo aver conosciuto le adesioni delle famiglie

3. dichiarazione formale da parte delle famiglie della scelta effettuata e dell’impegno per la

frequenza obbligatoria dello studente alle attività cui si è deciso di partecipare

4. informazione, sul libretto personale e/o sul sito web dell’Istituto, del calendario delle iniziative

che saranno attuate

5. comunicazione dell’esito delle verifiche alla fine di ciascuna iniziativa

6. per gli studenti con sospensione del giudizio nello scrutinio di giugno informazione alle famiglie

delle carenze rilevate, dei voti proposti degli interventi finalizzati al recupero, delle modalità e

dei tempi delle verifiche finali.

7. dichiarazione formale da parte delle famiglie se intendono avvalersi o meno degli interventi di

recupero proposti dall’Istituto con le stesse modalità proposte al punto 3.

PREMESSA AL PROGETTO DI ISTITUTO Le innovazioni normative dettate dal Ministro della Pubblica Istruzione (D.M. 42 del 22 maggio 2007, D.M. 80 del 3 ottobre 2007, O.M. 92 del 5 novembre 2007) hanno imposto agli Istituti Secondari di secondo grado una serie di novità riguardanti - l’accertamento ed il saldo dei Debiti Formativi pregressi (solo per gli studenti delle classi 4° e 5°) - l’accertamento ed il superamento delle situazioni di insufficienza dell’a.s. in corso. In particolare, l’art. 1 del D.M. 80/07 afferma che “Le Istituzioni scolastiche sono tenute comunque a organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi didattico-educativi di recupero per gli studenti che in quella sede abbiano presentato insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate” e nel successivo art. 5 che “Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più

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discipline… vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero delle insufficienze che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico” (31 agosto). Inoltre, secondo tale Decreto 1. la scuola deve fornire gli strumenti per il recupero delle insufficienze contratte nell’anno scolastico; 2. gli studenti hanno l’obbligo di partecipare alle iniziative a meno di liberatoria firmata dai genitori; 3. ogni ciclo di recupero deve prevedere delle valutazioni obbligatorie per tutti gli studenti con

insufficienze. Nel corrente anno scolastico si lavorerà al fine di consentire agli studenti di recuperare le insufficienze dell’anno in corso. L’Istituto è da anni impegnato con molteplici iniziative a favorire sia il recupero delle insufficienze dell’anno di corso al fine di favorire il successo formativo.

Informazione alle famiglie e agli studenti

Le famiglie e gli studenti saranno informati tramite lettera delle opportunità di recupero messe a

disposizione dalla scuola.

Situazione relativa alle insufficienze del 1° Periodo

Per quanto riguarda le insufficienze dell’a.s. in corso, prima dei consigli di classe per la valutazione

trimestrale, sono state consegnate, ai singoli docenti, delle schede per l’analisi individuale degli allievi

con insufficienze, in modo da risultare chiara e puntuale la natura e il peso delle carenze e, nello stesso

tempo, la proposta del docente relativa all’intervento più adatto per il loro recupero da parte degli

studenti interessati. Il docente coordinatore di ogni singola classe, ha provveduto a fare sintesi delle

schede ricevute e, durante il consiglio di classe per la valutazione trimestrale, ha esposto le varie e

differenti esigenze che, recepite dal consiglio, sono state approvate.

Le valutazioni individuali del trimestre denotano una situazione problematica, in molti casi grave, in

diverse discipline ed in molteplici classi. Ciò è particolarmente vero per materie come Matematica,

Economia Aziendale, Lingue straniere, Italiano.

A fronte delle innovazioni normative di cui sopra, tenuto conto dei dati statistici sui Debiti ancora accesi

e delle insufficienze rilevate nel primo trimestre, su proposta dei dipartimenti, il Collegio ha deliberato,

in linea con il dettato ministeriale, il progetto che, diventa parte integrante del Piano dell’Offerta

Formativa 2008/2009.

Le famiglie degli studenti che debbono ancora saldare i debiti pregressi(solo 4° e 5°) e/o che hanno

riportato insufficienze nella valutazione del primo trimestre, saranno informate, mediante lettera

allegata alla pagella, sulla situazione del proprio figlio/a e sulle modalità di recupero adottate

dall’Istituto.

In sintesi, si espone:

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FINALITA’

Il progetto ha la finalità di recuperare le insufficienze che si determineranno in quest’anno scolastico.

OBIETTIVI

Il progetto è funzionale al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

1. realizzazione interventi volti alla riduzione delle insufficienze del corrente anno scolastico;

2. incremento del successo scolastico e formativo degli allievi;

3. cura del benessere degli studenti.

DESTINATARI

Studenti in difficoltà di tutte le classi le cui famiglie hanno aderito, per iscritto, alle attività e agli

interventi di recupero posti in essere dall’Istituto

METODOLOGIE

Le metodologie per la realizzazione delle attività di sostegno/recupero sono le seguenti:

Tipologia di intervento Metodologie Recupero antimeridiano in itinere: da svolgersi da parte dei docenti, ogni qualvolta ne ravvisino la necessità o l’opportunità

Attività di ripasso e puntualizzazione con lezioni frontali, esercitazioni guidate, correzione di esercizi, relazioni

Interventi pomeridiani di recupero (sportello) obbligatori (salvo “liberatoria” della famiglia).

Lezioni personalizzate, ripasso ed esercitazioni per segmenti disciplinari. Preparazione per le verifiche

Corsi di recupero in orario extracurricolare obbligatori (salvo “liberatoria” della famiglia).

I corsi pomeridiani riguardano, in maniera prioritaria, le materie con un maggior numero di insufficienze. La durata è da 10 a 15 ore

CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DI RECUPERO POMERIDIANO

Gli interventi pomeridiani di sostegno e di recupero saranno attivati dai Consigli di Classe ed organizzati

dagli stessi e dalla Dirigenza Scolastica che li concederà nei limiti previsti dal monte ore fissato.

L’attività di “sportello” deve essere concordata con il docente disponibile ed autorizzata su richiesta di

almeno 4 studenti per ora, a prescindere dalla classe di provenienza. I corsi di recupero devono essere

istituiti, di norma, per non meno di 8 e non più di 15 alunni provenienti dalla stessa classe o da classi

parallele, con carenze omogenee. Per alcune materie, è possibile, con gruppi di classi diverse, affrontare

gli stessi argomenti o segmenti di programma. Il docente che attiva un corso pomeridiano di recupero, è

tenuto, a conclusione, a stilare una sintetica relazione dalla quale si possa evincere la produttività o

meno dell’azione svolta. La relazione va scritta nel registro apposito

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COORDINAMENTO

Il Coordinatore di Classe terrà i contatti con i docenti della classe e favorirà i contatti tra gli stessi e gli

studenti in difficoltà al fine di supportare le attività e di monitorarne gli esiti. I coordinatori si riferiranno

al docente F.S. dell’area e/o alla dirigenza.

TEMPI E ATTIVITA’

16 Dicembre 2008 Riunioni dei Dipartimenti disciplinari e Collegio Docenti per deliberazione sugli interventi didattico-educativi di sostegno/recupero

Dal 7 al 14 Gennaio 2009 Scrutini del trimestre, con individuazione delle insufficienze, con comunicazione scritta alle famiglie per l’informativa sulle insufficienze e sui debiti ancora in essere.

Entro il 14 febbraio 2009 Verifiche superamento insufficienze con trascrizione degli esiti nei libretti personali

Dal 9 al 13 Marzo 2009 Consigli di Classe per 1 dichiarazioni superamento insufficienze 2- Delibera su interventi ulteriori, con calendario delle verifiche (scritte, orali, pratiche)

15 Marzo 2009 Data ultima per recupero debiti pregressi (4° e 5°) 17 Marzo 2009 Consegna alle famiglie delle schede di valutazione intermedia

con colloquio pomeridiano Dal 20 Marzo al 20 Maggio 2009

Interventi pomeridiani (obbligatori per studenti individuati) di recupero per insufficienze

21 Aprile 2009 Riunioni dei Dipartimenti disciplinari per: 1- proposte sui criteri di valutazione finale per l’ammissione

alla classe successiva e all’Esame di Stato. 2- Monitoraggio degli apprendimenti e individuazione dei

nuclei essenziali Dal 4 al 8 Maggio 2009 Consigli di classe: monitoraggio degli apprendimenti e proposte

per i criteri della valutazione finale 12 Maggio 2009 Collegio Docenti per deliberazione su

1) criteri di valutazione finale 2) criteri di ammissione all’Esame di Stato

Dal 10 al 30 Maggio 2009 Eventuali interventi per sostegno all’Esame di Stato;

Dall’8 al 12 Giugno 2009 Consigli di classe per 1) ratifica superamento insufficienze 2) Scrutini classi non terminali, con sospensione del

giudizio per le insufficienze e predisposizione della comunicazione scritta alle famiglie per l’informativa sulle insufficienze e sulle relative carenze nei vari segmenti disciplinari e sui tempi e modi del recupero entro l’a.s 2008/09

3) Scrutini classi quinte

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15 Giugno 2009 al pomeriggio Collegio Docenti: analisi risultati e definizione degli interventi di recupero per gli studenti con sospensione del giudizio.

16 Giugno 2009 Esposizione dei risultati degli scrutini

17 Giugno 2009 Incontro dei docenti con le famiglie e gli studenti con sospensione del giudizio, per consegna della lettera e indicazioni relative allo studio individuale durante l’estate.

Dal 17 Agosto al 28 Agosto 09 Interventi di recupero obbligatori Dal 2 al 5 Settembre Verifiche superamento insufficienze 7 e 8 Settembre Scrutini per certificazione superamento insufficienze 9 Settembre Esposizione dei risultati

LOCALI Aule dell’Istituto, Laboratori ( Informatica, Lingue, Scienze ).

STRUMENTI

Materiali didattici, materiali di laboratorio, lavagne luminose e proiettori, computer, strumentazioni

multimediali.

RISORSE UMANE

Come stabilito dal Collegio docenti, gli interventi di recupero saranno condotti:

• prioritariamente dai docenti della classe di appartenenza che hanno dato la disponibilità,

• dai docenti d’Istituto titolari della stessa classe di concorso, secondo apposito elenco, fornito da

ciascun dipartimento e contenente le singole disponibilità dei docenti,

• dai docenti degli altri Istituti superiori titolari della stessa classe di concorso o similari,

• dai docenti inseriti nella graduatoria di Istituto

• dai docenti a tempo indeterminato e/o determinato degli Istituti superiori della provincia di

Venezia secondo la graduatoria provinciale, titolari della stessa classe di concorso o docenti

resisi disponibili ed in possesso dei titoli per l’accesso alla stessa classe di concorso.

MODALITA’ DI VERIFICA RECUPERO INSUFFICIENZE

I consigli di classe durante lo scrutinio del 1° trimestre definiscono le modalità di realizzazione delle

verifiche, che possono prevedere prove scritte e/o orali e/o pratiche . Le verifiche, che possono essere

differenziate anche in funzione del livello di insufficienza, sono comunque condotte dal Docente di

classe delle discipline interessate. Il docente ne prenderà nota sul proprio registro personale in apposito

spazio.

Nei CdC di marzo vengono ratificati gli esiti delle verifiche effettuate al termine degli interventi di

recupero per le insufficienze.

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Dopo gli interventi effettuati a seguito di sospensione di giudizio, la verifica avverrà con prove scritte

e/o orali e/o pratiche ( secondo la decisione del CdC) alla presenza dei Docenti delle discipline

interessate con l’assistenza di altri docenti dello stesso CdC.

SCRUTINI DI INTEGRAZIONE

In sede di integrazione dello scrutinio finale, il CdC che deve avere la stessa composizione di quello che

ha effettuato lo scrutinio di giugno, stabilisce se ammettere lo studente alla classe successiva.

RISORSE FINANZIARIE

Saranno utilizzate le risorse previste in bilancio, pervenute sino ad oggi, che corrispondono ad un totale

di circa 400 ore. Non è possibile, al momento attuale, precisare ulteriori fondi che, comunque, saranno

assegnati e per i quali si dovrà procedere a contrattazione integrativa con la RSU e le rappresentanze

sindacali territoriali.

Sarà cura della dirigenza informare delle ulteriori disponibilità finanziarie.

VERIFICA DEL PROGETTO

Le molteplici attività previste dal progetto saranno costantemente monitorate al termine delle periodiche

riunioni dei Consigli di Classe e degli scrutini, in termini di avvenuto recupero delle insufficienze.

I criteri di verifica del progetto sono i seguenti:

1) Saldo di tutti i Debiti Formativi pregressi;

2) Riduzione del numero delle insufficienze

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AREA DELL’AMMINISTRAZIONE E DEI SERVIZI

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L’Istituto è aperto:

Tutti i giorni dalle 7,00 alle 23,30

Il sabato dalle 7,00 alle 14,00

Tempo scuola Corsi diurni

Ora di lezione 1° 8,00 - 8,55 2° 8,55 - 9,45 3° 9,45 - 10,35 intervallo 10,35 -10,50 4° 10,50 -11,45 5° 11,45 -12,35 6° 12,35 - 13,25

Corsi serali Ora di lezione 1° 18,50 - 19,40 2° 19,40 - 20,30 3° 20,30 - 21,20 intervallo 21,20 - 21,30 4° 21,30 - 22,20 5° 22,20 - 23,10 ARTICOLAZIONE E COMPITI ALL'INTERNO DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA

La Segreteria è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10,30 alle 12,30. Il giovedì pomeriggio dalle 16.00

alle 18.00

Direttore dei servizi generali amministrativi

Coordinamento e controllo dell'attività amministrativa e del personale ATA Bilancio e gestione finanziaria

Area studenti

Iscrizioni, pagamento tasse, costituzione e tenuta dei fascicoli personali Elenchi vari e statistiche Registri assenze, certificati registri, pagelle, stampati, diplomi Comunicazioni al genitori e corrispondenza con le famiglie Scrutini ed esami, operazioni propedeutiche

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Area del personale

Gestione pratiche personale a tempo determinato e indeterminato Pratiche fiscali Gestione di corsi di aggiornamento, formazione, concorsi ordinari ed abilitanti Gestione tirocinanti scuole di specializzazione Gestione assenze personale Graduatorie di istituto Nomine Redazione contratti personale docente e non docente Fascicoli personale docente e non docente Elezioni Organi collegiali, scioperi, ecc.

Area dei servizi contabili

Gestione gare di acquisto Viaggi di istruzione, visite guidate, attività culturali Abbonamenti annuali a riviste Scadenze contabili Stage

Area protocollo

Tenuta archivio annuale e protocollo Richieste visite fiscali

LA COMUNICAZIONE L’Istituto pone attenzione alle forme e agli strumenti che facilitano la comunicazione sia al suo

interno che verso l’utenza esterna e il territorio.

I docenti ricevono le famiglie in colloqui antimeridiani da ottobre a maggio, (secondo le indicazioni

che ogni studente riceve appena entrato in vigore l'orario definitivo) e in un colloquio pomeridiano a

quadrimestre.

Figura di particolare rilievo nella comunicazione fra le componenti scolastiche è il docente

coordinatore del Consiglio di Classe che ha la funzione di mantenere i contatti con le famiglie degli

studenti che non rispettano il regolamento d’istituto o in tutti gli altri casi di situazioni scolastiche

anomale (assenze ripetute, ritardi frequenti, ecc.);

Il Dirigente scolastico si incontra regolarmente con i rappresentanti degli studenti per ascoltare le loro

proposte e per curare l'organizzazione delle attività richieste.

L'Ufficio del Dirigente Scolastico è aperto agli studenti e ai genitori tutti i giorni; i colloqui possono

essere anche programmati per appuntamento.

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La comunicazione con gli studenti avviene anche con circolari interne che vengono lette in classe; se

la comunicazione deve essere notificata anche ai genitori, essa viene consegnata ad ogni studente che

avrà cura di farla firmare al genitore e ritagliare la cedola da riportare al coordinatore di classe.

Gli Uffici di segreteria ricevono attraverso uno sportello che effettua i seguenti orari:

- tutti i giorni dalle ore 10.30 alle ore 12.30,

- il giovedì anche il pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 18.00

La chiusura dell’Istituto, oltre che nei giorni festivi, può essere prevista dal Consiglio d’Istituto anche

nei giorni prefestivi o di vacanza in cui c’è la sospensione dell’attività didattica.

La comunicazione on line: il portale internet

L’Istituto “Cestari ” è, ovviamente, raggiungibile anche attraverso la rete internet, all’indirizzo

www.cestari.provincia.venezia.it.

Il sito si arricchisce in modo sistematico ogni giorno di notizie ed informazioni utili nel desiderio di

fornire sempre più servizi e di agevolare la comunicazione scuola-studenti, scuola-famiglia e scuola-

territorio.

In particolare è possibile consultare:

L’orario delle lezione di ogni classe e di ogni insegnante

L’orario di ricevimento per il colloquio docente-famiglia

I moduli per la richiesta di certificati e di documentazione varia

Le circolari interne più significative

I libri di testo adottati nelle varie classi di ogni corso di studi

Il piano delle attività collegiali

Le informazione relative ad iniziative culturali presenti sul Territorio

C’è poi la possibilità di inviare e-mail per richiedere informazioni, fornire suggerimenti, attraverso il

modulo segnalazione e contattare il dirigente o altro personale della scuola attraverso l’indirizzo

email: [email protected]

RAPPORTO CON GLI STUDENTI E CON LE FAMIGLIE L'Istituto ritiene fondamentale basare i rapporti con gli studenti su principi di trasparenza e di

collaborazione. La partecipazione degli studenti può esprimersi attraverso organismi ed associazioni

ed è incoraggiata come stimolo e arricchimento per l'intera comunità scolastica.

I singoli docenti sono disponibili a risolvere in prima persona i problemi che si possono presentare; se

per vari motivi non fosse possibile interpellare il singolo docente, i Coordinatori delle singole classi

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sono da considerare i punti di riferimento essenziali per qualunque questione legata alle attività

didattiche e alla vita della classe in genere. Per i casi più gravi, si potrà interpellare il Consiglio di

Classe al completo ed in ultima istanza i Collaboratori. della Dirigente o la Dirigente scolastica. A

tutti gli studenti viene consegnato il libretto personale che contiene il regolamento di Istituto, che

costituisce il documento ufficiale di riferimento per quanto riguarda le questioni legate alla condotta.

Le occasioni e la pratica di una comunicazione con studenti e genitori si realizzano attraverso:

I Consigli di classe

I colloqui individuali con i genitori

La "modulistica"

I rapporti istituzionali

I Consigli di classe nella loro pienezza, quando cioè sono "aperti" ai rappresentanti di genitori e

studenti, costituiscono uno dei momenti privilegiati per stabilire una comunicazione efficace tra

docenti, alunni, famiglie.

Nel Consiglio il coordinatore, dopo avere dato una breve sintesi sull'andamento didattico-disciplinare

della classe, cede la parola a genitori e studenti, che presentano temi di discussione, problemi,

richieste di spiegazioni, o comunque le loro osservazioni sia su ciò che è stato detto, sia su quello che

capita nella classe.

Non si tratta di momenti rituali, perché c'è una possibilità di comunicazione reale. In genere gli

studenti fanno precedere al Consiglio un'assemblea di classe, per consultarsi, e incaricano i loro

rappresentanti di farsi portavoce di argomenti ben definiti.

Parlare di rappresentanti è comunque limitativo: infatti i nostri Consigli accolgono in varie occasioni

molti studenti e i genitori che abbiano interesse a parteciparvi, con piena facoltà di intervento.

I docenti dedicano un'ora settimanale, fissata in genere per tutto l'anno in modo ufficiale, al

colloquio con i genitori. Questi colloqui vengono sospesi in prossimità delle valutazioni

quadrimestrali.

Sono fissati ad inizio anno, anche due pomeriggi (novembre - marzo) per i genitori impegnati nel

lavoro. I docenti hanno dichiarato la loro disponibilità a ricevere su appuntamento concordato, sia

in ore della mattina che in ore pomeridiane, quei genitori a cui l'orario di lavoro non permetterebbe in

nessun modo di venire a scuola nell'orario stabilito per il ricevimento.

Un altro strumento attraverso cui passa la comunicazione tra la scuola e le famiglie è una modulistica

che con il passare del tempo si è fatta più efficace e specifica.

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Lettere prestampate e compilate nello specifico vengono inviate alle famiglie sia per informare di

situazioni didattiche particolari dopo i Consigli di classe, sia per avviare controlli su un numero di

assenze troppo marcato, sia per informare le famiglie su corsi di recupero, sia per ottenere dalle

famiglie l'assenso per iniziative particolari.

Gli studenti, hanno moduli particolari per la richiesta di assemblee di classe, o per assemblee di

Istituto.

Inoltre, da quest’anno saranno pubblicate sul sito Internet della scuola le comunicazioni che

riguardano gli appuntamenti istituzionali ( consigli di classe; assemblee dei genitori, etc..).

L'Istituto auspica una partecipazione consapevole dei genitori al progetto educativo della scuola e

ritiene fondamentale un costante rapporto con le famiglie per favorire il successo formativo

dell’allievo.

I contatti con le famiglie sono tenuti in varie forme:

• colloqui settimanali con i docenti in orario curricolare, su appuntamento;

• colloqui pomeridiani: uno per ogni periodo didattico nei mesi di dicembre e di aprile (cfr.

calendario delle attività)

• convocazione della famiglia da parte del Dirigente Scolastico o del Coordinatore di classe;

All'inizio dell'a.s. sono convocate dal Dirigente scolastico le riunioni dei genitori, divise per

Biennio e Triennio per illustrare:

• il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto;

• le richieste della scuola relativamente allo studio (tempi, organizzazione ecc.);

• le persone alle quali rivolgersi per esporre i problemi (coordinatori di classe e collaboratori della

Presidenza);

• il regolamento di Istituto; il regolamento per i viaggi di istruzione e visite guidate.

QUALITA’ Da qualche anno il nostro Istituto si è posto l’obiettivo di inquadrare i processi che vi si attuano in

un’ottica di qualità che investa tutto il sistema.

Negli ultimi anni, ha aderito, per questo, a diverse iniziative di monitoraggio e valutazione, sia

esterna (Progetto Pilota 1 , 2 , 3, 4 dell’INVALSI, Progetto OCSE-PISA, rilevazioni dell’INDIRE, ed

altre di minor rilievo) che in autovalutazione (monitoraggi degli alunni in ingresso, in occasione degli

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stage dei corsi di aggiornamento dei docenti e comunque al termine di ogni intervento ed attività

integrative ed extracurricolari attuate nell’Istituto).

Questo patrimonio di esperienza è confluito nel percorso di accreditamento e certificazione che

l’Istituto, ha deciso di effettuare, in attuazione del D.M.166/2001 che regolamenta “l’accreditamento

delle sedi operative degli organismi che svolgono attività di formazione / orientamento con risorse

pubbliche”, a cui ha fatto seguito l’apposita normativa della Regione Veneto.

Il nostro Istituto ha ottenuto in data 5 maggio 2007 la certificazione di qualità UNI ISO EN

9001:2000, e nell’anno successivo ha mantenuto la certificazione in data 4 maggio 2008.

L’aver ottenuto la certificazione dall’Ente esterno CSQA è stato sicuramente un gran risultato, il

riconoscimento che l’Istituto opera secondo criteri di efficienza e di efficacia, nell’ottica del

miglioramento continuo, ma anche una gratificazione per il lavoro svolto dal personale scolastico,

Dirigenza, Docenti e ATA, che ha partecipato tutto alla realizzazione di questo obiettivo.

Ma risultato più importante è stato l’ aver diffuso il concetto di un sistema di gestione di qualità

applicato ad un Istituto scolastico, la generalizzazione e condivisione delle procedure per svolgere le

attività , la richiesta di quantificazione dei risultati e il controllo del loro raggiungimento .

Anche la codifica e rivisitazione della modulistica è stata un’occasione per rivedere alcune modalità

di attuazione dei servizi.

L’intento di fondo, oltre agli obiettivi citati del percorso di accreditamento e certificazione, è,

all’interno delle risorse umane e strumentali previste, quello di diffondere l’ottica della qualità dei

processi, dei risultati e delle risorse, nelle fasi di: individuazione delle parti interessate, rilevamento

dei bisogni, progettazione ed erogazione dell’intervento formativo, controllo di efficacia ed

efficienza, individuazione e attuazione degli interventi di miglioramento, raccolta delle “migliori

pratiche” e documentazione.

Nell’Istituto, dal corrente anno scolastico, tutti gli utenti possono effettuare Segnalazioni/Reclami al

fine di rendere il processo di erogazione del servizio formativo in linea con le norme che lo regolano

e costantemente adeguato alle loro esigenze.

Le segnalazioni possono essere espresse in forma scritta, utilizzando l’apposito modulo che si trova

sul sito della scuola alla pagina http://www.cestari.provincia.venezia.it/Bacheca/pagina.asp.

Tale modulo è anche disponibile presso l’Aula docenti e presso lo sportello della Segreteria

didattica.

Il modulo compilato potrà essere depositato nelle apposite urne presso l’Aula docenti e il corridoio

del piano terra. L’esame delle segnalazioni sarà effettuato ogni 15 giorni.

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Gli esiti delle azioni correttive saranno comunicati personalmente a coloro che si sono dichiarati,

saranno esposti in una bacheca opportunamente predisposta a piano terra se la segnalazione è

anonima.

SICUREZZA

L’organizzazione della sicurezza nella scuola ha la finalità di attivare comportamenti responsabili ed

adeguati in una scuola sicura. In particolare:

• la scuola deve diventare sicura nelle strutture, negli impianti e nella gestione

• il personale deve operare secondo una cultura della salute e della sicurezza

• gli alunni devono essere formati ad una cultura della tutela della salute e della sicurezza che potrà

poi essere da loro trasportata nel mondo del lavoro.

Per garantire la sicurezza, il D. Lgs. 626/94 ora 81/2008 prevede strumenti gestionali quali:

• il documento sulla sicurezza, aggiornato periodicamente, che contiene la valutazione dei rischi e le

relative misure di prevenzione e protezione;

• il Piano di evacuazione rapida

• vari organismi permanenti, con funzioni specifiche in materia di sicurezza;

• la partecipazione dei lavoratori, alla gestione di tutte le fasi del processo; va ricordato che gli

studenti sono addirittura equiparati ai lavoratori, durante le attività (come le esercitazioni di

laboratorio e l’educazione fisica) che comportano l’uso di apparecchiature e attrezzature di lavoro.

Sulla base del Piano di evacuazione, si svolgono ogni anno due prove di evacuazione di tutte le

componenti della scuola.

La responsabilità complessiva dell’organizzazione della sicurezza nella scuola è del Dirigente

Scolastico, che assume il ruolo ed i compiti che la legge assegna al datore di lavoro. Nelle scuole

statali, tuttavia, il Dirigente Scolastico non ha il potere di realizzare gli interventi strutturali

eventualmente necessari negli edifici, che sono forniti dagli Enti Locali, in particolare, per il nostro

Istituto, la Provincia di Venezia, che deve provvedere anche alla loro manutenzione.

Affianca il Dirigente scolastico, il R.S.P.P.( Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ,

incaricato esterno) e il referente alla sicurezza.

PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI A partire dall’anno scolastico 2004/2005 l’I.T.C.S “Cestari” ha reso operativo quanto previsto dal

Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, Codice in materia di protezione dei dati personali, in

quanto l’attività istituzionale della scuola è stata definita di “ rilevante interesse pubblico “ ed il

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68

trattamento di tali dati è consentito soltanto con l’adozione di determinate misure minime di

protezione.

Le azioni più significative intraprese sono così riassumibili :

a) individuazione del Titolare del trattamento : Dirigente Scolastico ;

b) nomina del Responsabile del trattamento : Dirigente Servizi Generali Amministrativi ;

c) analisi dei rischi che possono incombere sui dati, riferiti a comportamenti degli operatori , ad

eventi relativi agli strumenti ( azione di virus informatici , malfunzionamento o degrado degli

strumenti , accessi esterni non autorizzati , intercettazione di informazioni di rete ), ad eventi relativi

al contesto fisico ambientale ;

d) valutazione delle misure in essere o da adottare per garantire l’integrità e la disponibilità dei dati

nonchè la protezione delle aree e dei locali , rilevanti ai fini della custodia e dell’accessibilità dei dati

stessi. Tra queste misure si indicano in particolare l’adozione di password di accesso al sistema di

trattamento dei dati, e software antivirus costantemente aggiornati ;

e) distribuzione dei compiti e delle responsabilità nell’ambito delle strutture preposte ai trattamenti

dei dati , con l’indicazione sintetica dell’organizzazione della stessa “ unità operativa “ in riferimento

al trattamento dei dati ;

f) interventi formativi degli incaricati del trattamento dei dati.

La Protezione dei dati personali non risponde solo ad un semplice obbligo di legge ma vuole

garantire efficacemente a chiunque il diritto di riservatezza dei propri dati (art.1 ), la cui finalità è il

rispetto delle libertà fondamentali e della dignità del cittadino , con particolare riferimento all’identità

personale (art 2 ).

BIBLIOTECA La biblioteca della scuola dispone di un patrimonio librario di circa 8.000 volumi, cui si aggiungono

oltre 20 quotidiani, periodici, riviste in abbonamento annuale, più di 800 videocassette e 130 CD.

Per agevolare l’uso di tale ingente materiale di supporto didattico, si sta informatizzando il catalogo.

La Biblioteca non è intesa solo come spazio adibito al deposito libri ma dedicato anche alla proposta

o realizzazione di progetti. E’ anche presente un computer in rete che permette l’accesso a Internet.

PUNTO D’ASCOLTO Il Punto di Ascolto nasce per consentire ai destinatari:

• Un’opportunità di farsi ascoltare per problemi ed ansie personali

• Di parlare con un esperto su tematiche adolescenziali, personali, familiari, relazionali

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69

• Di trovare un momento di sostegno in situazioni di disagio e di passaggio evolutivo

Il Punto di Ascolto intende proporsi per interventi su gruppi classe al fine di:

• Favorire la comunicazione e migliorare il senso di appartenenza al gruppo classe

• Favorire la conoscenza dell’esistenza di un “Punto d’Ascolto” all’intero della scuola.

La funzione della figura dello psicologo presente è quella di :

• Fornire informazioni sulle problematiche presentate dal singolo

• Fornire opportunità di dare espressione e nomi alle emozioni provate e ai passaggi evolutivi

attraversati

• Fornire supporti e punti di riferimento in un’ottica preventiva.

Page 70: POF CESTARI 2008 09

70

AREA DEI PROGETTI E DELLE ATTIVITA

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71

PROGETTI E ATTIVITA’

L’Istituto vuole porre particolare attenzione ai progetti e alle attività che integrano la formazione

educativo-didattica inserendoli nella programmazione al fine di pianificare gli interventi e migliorare

l’offerta.

Tutti i progetti fanno riferimento alle seguenti macro-aree:

1.Per il successo scolastico

2. Integrazione e ben-essere

3.Oltre le lezioni…….Ampliamento dell’Offerta Formativa

4.Collegamenti con il territorio. Orientamento in uscita. Rapporti con l’Università e il mondo

del lavoro

5. Lavoriamo per il Turismo

6.Formazione -Aggiornamento

7. Progetto “Qualità nella scuola”

8. Supporto organizzativo e Valorizzazione delle risorse umane e professionali

Al fine di programmare adeguatamente l’utilizzo delle risorse finanziarie, materiali ed umane, i

progetti vengono proposti utilizzando una scheda che precisi finalità, obiettivi, tempi, risorse da

impiegare ed il referente (Scheda di progetto).

Ogni macroarea contiene vari progetti : MACROAREA 1 Per il successo scolastico

• Accoglienza classi prime e monitoraggio degli apprendimenti • Studio assistito per le classi prime • Passaggi tra Istituti: “Passerelle” • Valutazione delle attività extracurricolari • Indagine sulla soddisfazione dell’utenza • Orientamento in entrata: Educare a scegliere • Progetto Tutor (peer education)

MACROAREA 2 Integrazione e Ben-essere • Integrazione e mediazione linguistico-culturale

Integrazione alunni diversamente abili ( progetto in rete)• e altre iniziative

Page 72: POF CESTARI 2008 09

72

A.V.I.S.,

ntri con esperti

MACROAREA 3 .Ampliamento dell’Offerta Formativa

• Educazione alla salute: 1. Punto di Ascolto 2. Incontri nelle classi con lo psicologo sulla affettività e la prevenzione all’uso di sostanze psicoattive. 3. Educazione ad una corretta alimentazione. 4. Affettività consapevole 5. Incontri A.I.D.O., prevenzione talassemie 6. Progetto Martina (in collaborazione con Lyons) • Educazione all’ambiente 1.Osserviamo il cielo 2. Energia in gioco 3. Inco 4. Energia e sviluppo 5.Tutela del territorio e dell’ambiente 6. Le rocce raccontano….. • Ecoscuola: raccolta differenziata

Oltre le lezioni……

• orsi di recupero

le e

e

Collegamenti con il territorio. Orientamento in uscita. Rapporti con l’Università e il

C

• Quotidiano in classe • Corso di scacchi e tornei interistituti • “Più sport a scuola” • Laboratorio teatrale • Patentino per il ciclomotore • Patente europea E.C.D.L. • Certificazione Trinity • Corso grafica digitale • Giornalino multimedia• Assemblee studentesch• Cestari Day • Visite e i viaggi d’istruzion

MACROAREA 4

mondo del lavoro

utilizzo per il prestito

io universitario e al lavoro

enti del triennio sul nuovo Esame di Stato

Lavoriamo per il Turismo

• Manutenzione ed aggiornamento sito Web dell’Istituto • Biblioteca: progetto• Alternanza scuola-lavoro • Stage presso gli Enti e le Aziende del territor• Prescrizioni, orientamento • Incontri informativi/formativi per genitori e stud

MACROAREA 5

• Agenzia turistica “Punto viaggi Cestari” estero • Ministage di perfezionamento linguistico all’

• Adottiamo un monumento

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73

• Progetto A.C.S IRE COOP Veneto MACROAREA 6 Formazione -Aggiornamento

lle iniziative formative rientranti nel piano di aggiornamento

to organizzativo e Valorizzazione delle risorse umane e professionali

• Formazione per i docenti e ATA • Gestione della partecipazione a MACROAREA 7 Suppor• Collaboratori della dirigenza

asse

• Funzioni strumentali al POF • Coordinatori dei consigli di cl• Coordinatori dei dipartimenti • Coordinatore del Sirio e responsabile EDA (progetto in rete) • Responsabili dei laboratori • Referente per la sicurezza

Referente per le elezioni degli OO.CC. • Commissione per la formulazione dell’orario •

• Commissione Qualità

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74

: Per il successo scolastico

nti

• Passaggi tra Istituti: “Passerelle”

ACCOGLI Gli insegna , prima classe, interventi mirati all'integrazione degli

all'acquisizione di un buon metodo di studio, alla creazione di

asi di partenza comuni.

razione di test sulle abilità raggiunte e sulle attitudini personali per monitorare gli alunni

eutiche al biennio dell’obbligo.

da realizzarsi con coordinamento delle attività didattiche e con la

F a

MACROAREA 1

• Accoglienza classi prime e monitoraggio degli apprendime

• Studio assistito per le classi prime

• Valutazione delle attività extracurricolari

• Indagine sulla soddisfazione dell’utenza

• Orientamento in entrata: Educare a scegliere

• Progetto Tutor (peer education)

ENZA CLASSI PRIME

nti offrono agli studenti iscritti alla

alunni provenienti dalle varie scuole,

b

Questo permetterà di seguire ciascuno studente in modo più personalizzato e di affrontare con

maggiore attenzione la dispersione scolastica del primo anno, favorendo l'aumento del numero dei

successi.

Sono articolate in particolare le seguenti attività:

Uscita di socializzazione

Prepa

delle medie e test d’ingresso e attività proped

Attività interdisciplinari

partecipazione diretta degli studenti.

Particolare attenzione al metodo di studio.

Progetto “Studio assistito “ nel primo periodo dell’anno per gli alunni i cui test d’ingresso non

fossero stati positivi.

in lità

F o

anno la conoscenza di sé rispetto al proprio percorso di apprendimento e di formazione,

zione di consapevolezza delle proprie scelte e, di conseguenza, l’autovalutazione.

av rire il successo formativo per tutti gli studenti del primo anno. Favorire nello studente del I

l’acquisi

Obiettivi

Per ogni singolo allievo:

1) favorire il corretto inserimento nella scuola (conoscenza della struttura scolastica, senso di

nza all’istituzione); appartene

Page 75: POF CESTARI 2008 09

75

za del proprio ruolo di studente (diritti e doveri, e capacità di effettuare

alutazione per verificare il proprio sapere e saper fare con particolare

pevolezza di far parte di un progetto organizzato nel quale ciascuno può

elle attività didattiche).

se:

icative efficaci.

esto è importante porre in atto forme di comunicazione sempre più mirate ed

2) acquisire consapevolez

scelte in autonomia);

3) acquisire strumenti di autov

attenzione alle capacità comunicative (ascolto, parola, lettura e scrittura);

4) acquisire la consa

individuare il proprio percorso formativo.

Per il gruppo classe:

1) acquisire la consapevolezza di essere un soggetto collettivo (cogliere i vantaggi del lavoro di

gruppo, della cooperazione tra compagni n

Per il consiglio di clas

1) acquisire la consapevolezza di essere soggetto attivo di un gruppo organico proiettato verso il

successo formativo;

2) definire modalità comun

N. B. I genitori devono conoscere e condividere il progetto di massima e il percorso formativo del

proprio figlio, per qu

efficaci.

Modalità di intervento

Gli interventi verranno effettuati fin dalla prima settimana di scuola, con modalità e calendario

organizzati nelle riunioni per area prima dell’inizio dell’anno scolastico.

l Consiglio di classe sono impegnati a collaborare per questo progetto,

orso degli studenti.

opo di favorire il successo scolastico,

tervenendo nel metodo di studio, per consolidare e migliorare la preparazione di base. Gli allievi

uati dal consiglio di classe dopo aver analizzato i risultati delle prove

Tutti gli insegnanti de

dividendosi mansioni e attività, coordinati dalla Funzione Strumentale Macroarea 1 (per il successo

scolastico e lo stare bene degli studenti ).

Attraverso i questionari di fine anno, il tema della riflessione degli studenti sulla loro scuola e sulle

aspettative e le richieste viene rinnovato, in modo che l’accoglienza non si esaurisca in un progetto

iniziale senza ricadute nel successivo perc

STUDIO ASSISTITO

Il progetto si rivolge agli alunni delle classi prime con lo sc

in

coinvolti sono individ

d'ingresso. L’esigenza di assistere gli studenti nello studio pomeridiano è nata dalle seguenti cause,

evidenziate dagli insegnanti nei vari consigli di classe:

• mancanza di motivazione verso lo studio

Page 76: POF CESTARI 2008 09

76

ase

i nti:

- iu ttamente gli strumenti di lavoro (libri di testo);

- a onomo e produttivo;

raverso interventi individualizzati;

terie.

ediatamente evidenziate dagli alunni

arzo.

P

P

Per favorire lo sviluppo di tutte le potenzialità degli studenti e combattere la dispersione scolastica,

ioni integrate e di creare dei percorsi gestiti dallo

to per l’espletamento dell’Obbligo Formativo, Diritto e dovere all’istruzione.

• inadeguato studio personale

• carenza della concentrazione e dell’attenzione

• difficoltà di apprendimento

• mancanza di competenze di b

Gl obiettivi che il progetto si propone sono i segue

a tare gli alunni ad usare corre

f r acquisire un metodo di studio aut

- far comprendere gli argomenti disciplinari proposti att

- dare gli strumenti necessari per la rielaborazione dei contenuti delle singole ma

Le modalità di intervento :

• studio individuale con la sola sorveglianza degli insegnanti

• svolgimento dei compiti assegnati per casa con l’intervento dei docenti

• intervento individuale dei docenti sulle difficoltà imm

• recupero e approfondimenti in prossimità delle verifiche.

La prima fase verrà condotta nei mesi di ottobre-novembre; la seconda in febbraio-m

ASSERELLE - PASSAGGI FRA ISTITUTI

asserelle

l’Istituto si propone di attivare delle programmaz

stesso Istitu

Interni: gli studenti frequentanti l’ I.T.C.S.”Cestari”, possono chiedere ed ottenere il passaggio da un

indirizzo ad un altro entro il 1° quadrimestre, fatta salva la proporzione tra le classi, senza alcun

vincolo; superata tale scadenza, il passaggio deve essere approvato dal Consiglio di classe di

provenienza.

Esterni: gli alunni che, già frequentanti il 1° anno di corso in altro Istituto secondario, presentano

domanda di passaggio alla classe prima dell’ I.T.C.S.”Cestari”, devono presentare apposita

domanda corr

individuerà la classe di destinazione. La domanda dovrà essere esaminata dal consiglio di classe d

destinazione che valuterà il curriculum degli alunni, stabilirà il percorso didattico e individuerà

eventuali moduli disciplinari integrativi.

edata della documentazione riguardante il piano di studi seguito. Il Dirigente Scolastico

i

gli

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77

2) Passaggi nel 2° anno

Interni: gli alunni frequentanti l’ I.T.C.S.”Cestari” che intendono cambiare indirizzo devono

resentare apposita domanda alle scadenza del 15 dicembre. Il cambiamento verrà concesso, fatta

lva la proporzione tra le classi, a condizione che gli studenti frequentino moduli didattici integrativi

di destinazione. Successivamente a tale data verranno concessi i

p

sa

indicati dal Consiglio di classe

passaggi solo in presenza di situazione di eccezionale gravità.

Esterni: a) Passaggi all’inizio dell’anno:

Gli alunni idonei al 2° anno di corso di qualsiasi indirizzo della secondaria superiore o che abbiano

conseguito una qualifica professionale in corsi di formazione di durata almeno biennale-

desiderano essere ammessi al 2° anno dell’” I.T.C.S.”Cestari”

che

devono sostenere apposito colloquio.

curriculum dello studente, a stabilire il percorso didattico ed Il colloquio è finalizzato a verificare il

individuare i moduli disciplinari integrativi che lo stesso deve frequentare nella prima parte dell’anno.

Esterni: b) Passaggi durante l’anno:

Gli alunni che, già frequentanti il 2° anno presso un altro Istituto secondario intendono passare alla

classe 2° dell’” I.T.C.S.”Cestari” , devono presentare apposita domanda corredata della

documentazione riguardante il piano di studi seguito. Il Dirigente Scolastico individuerà la classe di

destinazione. La domanda dovrà essere esaminata dal consiglio di classe di destinazione che valuterà

1) tivo in un corso di formazione della durata almeno

frequentare i corsi dell’ITCS “Cestari” inserendosi nella 3a classe, devono

presentare apposita istanza (se minorenni devono presentarla i genitori) alla scuola di

3)

minare la documentazione dei candidati;

d’integrazione, d’idoneità

petenze e abilità acquisite e rilasciarne apposita

il curriculum degli alunni, stabilirà il percorso didattico e individuerà gli eventuali moduli disciplinari

integrativi, di norma entro il 15 dicembre.

Passaggi tra sistemi Secondo quanto stabilisce l’art. 68 , Legge 144/99:

Gli alunni che, assolto l’obbligo forma

biennale, intendono

provenienza;

2) L’ Ente di formazione presenta apposita istanza all’ ITCS “Cestari”;

Tra l’Ente ed il Cestari si sottoscrive un protocollo d’intesa in cui si concorda la costituzione

di una commissione mista finalizzata a:

a. Esa

b. Valutare se sono necessari ulteriori accertamenti (esami

ecc.);

c. Attestare le conoscenze, com

certificazione;

Page 78: POF CESTARI 2008 09

78

amente inserirsi;

a scuola di destinazione;

formativo nella scuola di provenienza;

’efficienza e l’efficacia di quanto stabilito.

VALUT

Il prog la,

proponend iò

a grigliatura degli elaborati

delle varie attività, si potrà, inoltre, procedere

DDISFAZIONE

ssere un terreno fertile per nuovi interventi in ambito

olastico che contribuiscano a far crescere sia la professionalità che gli interessi culturali dei

come una scuola di “qualità”, aperta al territorio e che sa confrontarsi con il

vi didattici procede con criteri di autovalutazione, che ci permettono di

d. Individuare l’anno di corso nel quale gli alunni interessati al “passaggio” possano

proficu

e. Individuare percorsi e/o moduli di integrazione da realizzarsi nel primo anno di

inserimento nell

f. Individuare eventuali percorsi e/o moduli di integrazione da realizzarsi durante

l’ultimo anno del percorso

g. Monitorare periodicamente le procedure e i risultati raggiunti dalle attività previste

dal presente accordo al fine di migliorare l

AZIONE DELLE ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI

etto in oggetto ha come obiettivo l’analisi delle attività extracurricolari offerte dalla scuo

o un questionano che sarà completato da tutti gli studenti che utilizzano queste risorse, c

llo scopo di monitorare completamente le singole attività. Attraverso la s

si potranno individuare i punti di forza e di debolezza

alle opportune correzioni per le prossime proposte dell’Istituto, con l’intento di cercare sempre un

costante miglioramento della nostra offerta formativa.

Il progetto sarà attuato al termine di ogni attività extrascolastica svolta all'interno dell'Istituto e le

singole attività saranno oggetto d'indagine attraverso un questionario.

Alla fine dell'anno scolastico sarà redatta una relazione che sarà presentata al Collegio Docenti, con i

risultati parziali, attività per attività e generali.

AUTOVALUTAZIONE: INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SODELL’UTENZA Il nostro Istituto ha tutte le caratteristiche per e

sc

giovani che lo frequentano.

i propone, infatti,S

mondo produttivo, le autonomie locali e con esse creare le occasioni di sviluppo socio-economico e

culturale.

Nel perseguire i suoi obietti

vagliare i risultati ottenuti in termini di efficienza e di efficacia rispetto alle finalità perseguite, di

analizzare i processi educativi, la soddisfazione dell’utenza (alunni e genitori) e tanti altri aspetti che

Page 79: POF CESTARI 2008 09

79

’efficacia del servizio stesso e risultati di elevato livello.

a guida per

gressivo e costante miglioramento della nostra offerta

L’attività d’orientamento costituisce parte integrante dei curricoli di studio e del processo educativo

rmare e potenziare le capacità

elle studentesse e degli studenti in modo che possano partecipare allo studio e alla vita sociale in

getto in rete con gli altri istituti superiori e le scuole medie del

uole con i genitori e gli alunni del terzo anno della scuola secondaria

le scuole

ento e cooperazione tra insegnanti della scuola media e dell’I.T.C.”Cestari” per creare

imento della licenza media, non discordino con i requisiti minimi richiesti all’inizio del

primo anno della scuola superiore.

rivelano la qualità del servizio (qualità tecnica, qualità relazionale, ambientale, dell’immagine

organizzativa ed economica).

In quest’ottica tutti i soggetti interessati vengono educati su un percorso di ricerca e di applicazione

di una metodologia di intervento riferita all’organizzazione del servizio informativo, che garantisca

il miglioramento continuo dell

Ogni anno viene promossa un’indagine conoscitiva in alcune classi campione (2° e 4°) al fine di

facilitare il processo di autovalutazione interna all’Istituto, e ai genitori delle classi 3°. Il

monitoraggio, quindi, portato a conoscenza dei competenti Consigli di classe, serve d

offrire un servizio di qualità sempre migliore.

Sotto questo profilo, il processo di analisi e valutazione ci porta a individuare i nostri punti di forza e

di debolezza, a giudicare il grado di realizzazione delle finalità cui tendiamo e ci permette di

prendere decisioni ragionate in vista di una pro

formativa.

ORIENTAMENTO IN ENTRATA: EDUCARE A SCEGLIERE

dell’istituto. Essa si esplica in un insieme d’attività che mirano a fo

d

modo attivo, paritario e responsabile.

Il progetto d’orientamento prevede attività informative rivolte alle famiglie e agli studenti, attività di

piccole esperienze di stage a scuola rivolte agli studenti. Esse si articolano secondo le seguenti azioni:

Progetto “Educare a scegliere”, pro

territorio. Vengono pianificati:

-Incontri mattutini di diversa durata di studenti del terzo anno della scuola secondaria di 1°grado che,

in visita presso l’istituto, partecipano ad attività didattiche (stage presso i nostri laboratori)

-Incontri illustrativi presso le sc

di 1°grado

-Distribuzione di materiale informativo a tutti i ragazzi iscritti al secondo e terzo anno del

del distretto.

-Coordinam

continuità didattica tra i due ordini di scuola, particolarmente attenti che gli obiettivi da raggiungere

con il consegu

Page 80: POF CESTARI 2008 09

80

'Istituto.

silio di materiale audiovisivo e multimediale, l’offerta formativa

ell’Istituto.

e aggiornamento relativamente all’Orientamento.

ata alla migliore realizzazione della funzione della scuola come

scimento della qualità dei servizi

P

O

T pensato di inserire

un’ulteriore possibilità di recupero, mediante l’aiuto tra studenti.

e valenza educativa di un simile intervento, che spesso

e fenomeno spontaneo nelle nostre classi.

di individuare meglio i punti di

-Azione “Scuola aperta”, in cui la scuola apre le sue porte al pubblico, così da permettere, a quanti

vogliano, di assistere alle lezioni e alle diverse attività scolastiche di un normale giorno di scuola, con

personale docente e amministrativo a disposizione per informazioni e chiarimenti sull'organizzazione

e il piano dell'offerta formativa dell

Incontri pomeridiani con i genitori, in cui il Dirigente scolastico, alcuni docenti della scuola e

studenti dei due indirizzi si mettono a disposizione delle famiglie, per illustrare tutto ciò che è

inerente al funzionamento dell’Istituto e alla crescita cognitiva e umana degli alunni, e per una visita

ai laboratori e ai locali della scuola.

Nelle scuole che lo richiedono o nelle sedi staccate di Valli di Chioggia e di S. Anna, alcuni docenti

referenti per l’orientamento in entrata, appositamente formati, incontrano le scolaresche nelle loro

scuole, dove viene illustrata, con l’au

d

La rete “Educare scegliere”

La rete è stata costituita nell’ottobre del 2002 con gli Istituti Superiori di Chioggia e Cavarzere e le

scuole secondarie di primo grado del Territorio ed ha come oggetto attività didattiche, di ricerca,

di formazione

Tale collaborazione è finalizz

centro di educazione all’orientamento scolastico, di miglioramento dell’iter formativo degli

alunni, a favorire una comunicazione più intensa e proficua fra le istituzioni scolastiche, a

stimolare e realizzare, anche attraverso studi e ricerche, l’accre

offerti dalle istituzioni scolastiche sia verso gli studenti, sia verso i loro genitori.

ROGETTO TUTOR (PEER EDUCATION)

biettivo del progetto

ra le varie attività di sostegno scolastico che la nostra scuola già offre, si è

Siamo convinti infatti dell’ efficacia e della fort

ci capita di osservare com

Molte volte i ragazzi apprendono più facilmente attraverso un compagno, con il quale riescono a

stabilire un feeling ed un linguaggio condiviso e che consente

debolezza.

Page 81: POF CESTARI 2008 09

81

mpre convinti che lo studente sia una risorsa importante, ed ancor più importante è la

enti che si mettono a disposizione dei compagni in maggiore difficoltà,

icoltà scolastiche.

nel mese di marzo 2008.

ico e siano disponibili verso gli

oi collaboratori. Le alunne hanno somministrato un questionario agli alunni del biennio,

mpetenze che

ni argomenti

iutare nei compiti

So vi con gli studenti tutor.

Su un calendario ed un quadro orario. Gli “studenti-tutor”,

riceveranno un attestato che potrà valere come credito scolastico.

Obiettivo di questo progetto, perciò, è far emergere queste potenzialità, rendere sistematico quanto già

avviene spontaneamente.

Siamo da se

collaborazione tra studenti. Per questo motivo intendiamo promuovere e valorizzare l’impegno e lo

spirito solidale degli stud

pensiamo al riconoscimento di crediti scolastici

Contenuti del progetto

Il progetto si basa sulla filosofia della peer education e sulla creazione di nuove figure di studenti-tutor

che si impegnano nell’aiuto dei compagni in diff

Il progetto ha preso avvio

Su indicazione dei docenti delle classi terze sono state individuate 4 alunne che hanno i requisiti per

partecipare all’iniziativa, cioè abbiano un buon rendimento scolast

altri.

Le alunne sono state informate sullo scopo, le modalità e l’impegno che comporta la loro

partecipazione. Sono stati attuati alcuni incontri di formazione/informazione da parte della dirigente e

dei su

accompagnato da una loro lettera di presentazione sullo scopo e modalità del progetto.

Durante l’anno in corso, i docenti, con le alunne tutor 2007/08, individueranno 5 alunne di 3° da

formare: in questo modo avremo 9 alunne in totale da mettere a disposizione per gli alunni, con un

carico di lavoro e impegno individuale inferiore. Si partirà da una rilevazione delle co

avverrà nelle classi terze attraverso un questionario e sotto la guida dei docenti responsabili..

Si raccoglieranno, in questo modo, i nomi degli studenti in grado di dare effettivamente un aiuto, agli

studenti del Biennio.

Per cosa?

Per ripassare una lezione

Per chiarire alcu

Per a

no previsti incontri formati

ccessivamente verrà organizzato

Page 82: POF CESTARI 2008 09

82

empi di realizzazione

ell’anno scolastico 2008-2009, le attività di recupero/aiuto con gli studenti tutor si attueranno nel

°periodo. La programmazione per gli anni prossimi verrà definita in base ai risultati di questa prima

igenze che si rileveranno in itinere.

i individuare anche le difficoltà più

della prima fase sperimentale, cioè al termine di questo anno scolastico, verrà fatto

scolastico la presidenza, analizzati i dati, quantificherà l’entità della domanda e

olgeranno in aule appositamente dedicate. Le risorse economiche verranno

“ Progetto tutor” presentato, per il finanziamento ART.9 CCNL comparto scuola C.M.96

T

N

2

sperimentazione e delle es

Monitoraggio e valutazione

Ogni ragazzo-tutor avrà un diario sul quale annoterà, oltre alle ore effettuate e agli studenti incontrati,

anche gli argomenti svolti. Questi dati verranno raccolti al fine d

comuni.

Gli insegnanti responsabili del progetto verificheranno l’andamento e vigileranno sulla correttezza del

comportamento.

Al termine

compilare agli utenti un questionario di valutazione.

Al termine dell’anno

la qualità dell’offerta.

Risorse

I docenti responsabili dell’erogazione del servizio “Progetto tutor” sono le docenti Melandri e

Cattozzo. Le lezioni si sv

attinte da

(14/1172007).

Page 83: POF CESTARI 2008 09

83

MACROAREA 2: Integrazione e ben-essere

• Integrazione e mediazione linguistico-culturale • Integrazione alunni diversamente abili (progetto in rete C.T.I.) e altre

ncontri nelle classi con lo

er

entazione. 4.Affettività

6

• tri

INTEGRAZIONE DEG TTADINANZA NON ITALIANA E

MEDIAZIONE CULT

progetto è diretto agli alunni con cittadinanza non italiana che manifestano difficoltà di

o classe. Queste difficoltà sono evidenti sia a livello lessicale che

studio individuale, recuperando il più possibile le lacune presenti nella loro

o-scientifica e tecnico-gliuridico-

Si provvederà anche, con particolare attenzione, ad educare il gruppo classe all’accettazione ed

svolgerà in momenti curricolari al mattino per tutto l’anno e al pomeriggio in

iniziative • Educazione alla salute: 1.Punto di Ascolto 2. I

psicologo sulla affettività e la prevenzione all’uso di sostanze nocive p

la salute. 3. Educazione ad una corretta alim

consapevole 5. Incontri A.I.D.O., A.V.I.S., prevenzione talassemie.

. Progetto Martina (in collaborazione con Lyons) 7. Progetto Nadir

(progetto genitori) 8. Progetto Con-tatto

Educazione all’ambiente: 1.Osserviamo il cielo 2.Playenergy 3. Incon

con esperti. 4.Energia e sviluppo, 5.Tutela del territorio e dell’ambiente

6. Le rocce raccontano. …..

• Ecoscuola: raccolta differenziata

LI ALUNNI CON CI

URALE

Il

comprensione ed elaborazione della lingua italiana tali da richiedere un intervento di “mediazione

culturale” e inserimento nel grupp

morfosintattico.

Si intende pertanto:

• sostenere le alunne durante le attività curricolari del mattino;

• aiutarle nello

preparazione.

Si cercherà di coprire le aree linguistico-letteraria, matematic

professionale

integrazione degli alunni provenienti da paesi extra-comunitari.

Il progetto si

contemporanea con gli incontri per lo studio assistito, per evitare di creare inutili isolamenti. Il

nostro Istituto.

Page 84: POF CESTARI 2008 09

84

ari” ritiene indispensabile favorire, nei modi più efficaci e idonei, l'integrazione degli

ndicap motorio (anche temporaneo) in zone dell’edificio che non

guidate,

attuato iniziative d’incremento dei servizi bibliotecari informatizzati offerti e

mato digitale su CD-ROM (quindi

nte anche dotato di opportuni ausili sotto forma di software e/o

rticolare con

fici nazionali ed esteri.

e con i

vengono iscritti e seguiti da insegnanti

articolabili tenendo in considerazione non

ATTIVITÀ DI INTEGRAZIONE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI (C.T.I

PROGETTO IN RETE)

L’I.T.C.S “Cest

alunni diversamente abili. Particolare attenzione è innanzitutto posta nel situare le classi che vedono

la presenza di alunni portatori di ha

presentino barriere architettoniche, anche se il problema non si pone, in quanto la recente

ristrutturazione dell’edificio ha permesso l’eliminazione completa delle suddette barriere).

I Consigli di Classe interessati dalla presenza di studenti diversamente abili adottano strategie

didattico-pedagogiche peculiari, miranti all’integrazione dello studente sia per quanto riguarda

eventuali piani di studio individualizzati sia per l’accessibilità alle uscite didattiche, visite

viaggi di istruzione.

Inoltre, il nostro Istituto ha individuato nelle applicazioni multimediali alla didattica uno strumento

funzionale allo scopo di favorire l’integrazione dei soggetti diversamente abili.

L’Istituto ha infatti

l’avvio di sistematici interventi di digitalizzazione dei testi per fornirne una più ampia accessibilità ai

propri studenti, in particolare se portatori di disabilità visive.

Tra le realizzazioni si segnalano:

- la presenza di tre postazioni informatiche agevolate per l’handicap – in apposita aula

- la disponibilità di opere di consultazione e banche dati in for

fruibili tramite PC, eventualme

periferiche). di supporto all’attività scolastica dell’intero corso di studi (in pa

caratterizzazione linguistica);

- la disponibilità di personale tecnico e di strumenti per effettuare la digitalizzazione dei testi;

- la possibilità di accedere alle risorse telematiche di interesse didattico;

- l’accesso a cataloghi bibliogra

Gli insegnanti di sostegno degli alunni diversamente abili operano in stretta collaborazion

docenti in classe per perseguire una reale integrazione.

Presso l’ITCS “Cestari” già da una decina d’anni

specializzati alunni con handicap di diverso grado di difficoltà, con cui si lavora sia in classe che

individualmente. Vengono studiati percorsi articolati e

solo i bisogni cognitivi, di socializzazione, ma anche affettivi, e infine le esigenze di autonomia sia

all’interno che all’esterno del sistema scolastico. Per dare la possibilità di esprimere le proprie

potenzialità, i propri interessi, incrementare le competenze, vengono offerti supporti didattici come

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85

“L ivo lo sviluppo delle

otenzialità della persona handicappata” non solo ai fini dell’istruzione ma anche dell’apprendimento,

della comunicazione, delle e dell’autonomia e della

classi comuni di studenti disabili è vista ancora spesso come un problema e

lusione che scaturisce dai diritti fondamentali dell’individuo ad avere

ite nella vita e nel lavoro e risultano

anitari, psicologi e neuropsichiatri,

postazioni multimediali, libri e software specifici, ecc. Per il loro ruolo sociale e la futura attività

lavorativa vengono realizzati dei progetti specifici e stipulate delle convenzioni, già dalla terza

classe, con enti locali per degli stages lavorativi, che alla fine della quinta classe spesso si

concludono in contratti lavorativi attraverso un lavoro di programmazione, individualizzazione e

valutazione che tenga conto dei bisogni educativi del singolo alunno disabile e al tempo stesso del

contesto dei bisogni formativi della classe nella quale è inserito. Per avvicinare gli obiettivi

individuali a quelli della classe è previsto l’uso di materiali di approccio alla materia quali

immagini, adattamenti dei materiali tradizionali e l’uso di materiale strutturato.

MODALITA’ DI ORGANIZZAZIONE

’integrazione scolastica” (citando la Legge quadro 104/92) “ha come obiett

p

relazioni, della socializzazione e infin

comunicazione personale.

La cornice legislativa, presuppone e condiziona riflessioni, anche di carattere etico, sulla pratica

quotidiana del lavoro scolastico:

L’integrazione nelle

non viene affrontata come una situazione di normale accettazione delle differenze; è un

inevitabile processo di inc

un’educazione e un’istruzione. L’art. 12 c. 4 della l. 104/92 recita “l’esercizio del diritto

all’educazione e all’istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre

difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap.”

La partecipazione alla vita della classe, anche nella diversità dei compiti e nelle differenze di

percorso pure nei casi di disabilità più grave è fondamentale per consentire agli allievi di

acquisire esperienze di vita che poi potranno essere trasfer

fondamentali per la conquista di nuove autonomie personali.

Il lavoro con un alunno disabile presuppone una rete di relazioni tra istituzioni diverse (ente

locale, servizio sanitario, scuola) e tra figure professionali che collaborano tra loro con le

specifiche competenze (docenti, personale ATA, operatori s

riabilitatori, educatori, ecc.) al fine di costruire un progetto di vita nel rispetto delle scelte

dell’individuo e della sua famiglia.

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86

Per lo

suo cor on le discipline e il piano di studi dell’indirizzo.

li obiettivi minimi fissati dai vari dipartimenti di materie, necessari per la prosecuzione del piano di

superamento dell’handicap.

ziate vanno

ate con le strategie pedagogiche più adatte, anche attraverso la flessibilità

ni possibilmente con una valutazione

importanti da considerare nelle varie fasi della progettazione

el curricolo:

classi ccessive eressate

utturale, edilizio, della necessità di ausili o collaborazioni particolari con enti locali o strutture specialistiche riabilitative in

rescrizioni pervenute.

studente diversamente abile si dovrebbero porre degli obiettivi didattici ed educativi durante il

so di studi il più possibile coerenti c

G

studi, sono validi anche per gli studenti disabili che seguono il normale percorso scolastico con

l’obiettivo di conseguire un titolo di studio con valore legale.

I ragazzi con certificazione di disabilità possono tuttavia presentare Bisogni Educativi Speciali e può

essere necessario differenziare il loro percorso formativo allo scopo di offrire allo studente le migliori

opportunità che valorizzino le sue potenzialità e favoriscano il

Anche per quegli studenti disabili che non seguono un programma finalizzato al conseguimento del

titolo di studio l’attività didattico/educativa deve essere il più possibile agganciata ai programmi

curricolari e coerente con l’indirizzo di studio prescelto, le attività alternative o differen

inserite nel piano educativo individualizzato concordato con l’equipe pluridisciplinare e la famiglia che

lo ha compilato e sottoscritto.

Gli obiettivi validi per tutti gli studenti del Sapere – Saper fare – Saper Essere sono riproponibili allo

studente che ha una certificazione di handicap solo se si presta attenzione alle sue capacità e se le sue

potenzialità vengono valorizz

organizzativa del lavoro scolastico, o eventuali ausili tecnologici.

Il Sapere ossia le Conoscenze acquisite o da acquisire, può diventare Saper fare cioè Comprensione dei

fenomeni e si può aspirare al traguardo del Saper Essere cioè alla Competenza o padronanza delle

proprie azioni. Essere consapevole di determinare la proprie azio

critica del proprio operato rimane l’obiettivo più ambizioso per tutti gli studenti, ma non irraggiungibile

anche da parte degli studenti disabili.

Per agevolare l’organizzazione del lavoro dei consigli di classe aventi alunni con certificazione di

disabilità, si suggeriscono le tappe più

d

1

Gennaio Il gruppo di lavoro prende visione delle eventuali necessità di tipo

Gruppo di lavoro art. 15 L. 104/92

Classe 1° strOsunti

base alle p

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87

2 Febbraio Marzo Contatti con la scuola di provenienza per esaminare il contesto di inserimento e le necessità che ne derivano in ordine alle figure professionali di supporto, ai trasporti ecc.

Insegnanti di sostegno delle due scuole, Dirigente scolastico, coordinatori di classe

3 30 marzo Inoltro richiesta all’USL personale di assistenza per i casi previsti. 30 aprile Inoltro richiesta fabbisogno di docenti di sostegno al C.S.A.

Dirigente scolastico

4 Giugno Inoltro della documentazione da parte della scuola di provenienza. Diagnosi funzionale. Profilo dinamico funzionale. Piano educativo individualizzato ed eventuali informazioni o progetti particolari.

Scuola di provenienza

5 Settembre Riunione preparatoria all’inserimento e visione della documen- tazione. Integrazione nel progetto di accoglienza dell’istituto per le classi prime di eventuali particolarità connesse al tipo di disabilità dello studente inserito, continuità educativa con la scuola di provenienza anche tramite l’insegnante di sostegno che ha seguito l’alunno nell’anno precedente.

Consiglio di classe, Insegnanti della scuola di provenienza, Operatori socio sanitari, altre figure dell’equipe Neuropsichiatrica o psicopedagogica, Genitori

6 Ottobre / Novembre Periodo di osservazione. Predisposizione del Piano Educativo Individualizzato: è data la possibilità di svolgere totalmente o parzialmente i Programmi Ministeriali, oppure di avvalersi di programmi del tutto individualizzati (ciò può avvenire solo ed esclusivamente con il consenso della famiglia).

Consiglio di classe, Operatori socio sanitari, altre figure dell’equipe Neuropsichiatrica o psicopedagogica, Genitori

7 Gennaio Valutazione quadrimestrale. A seguito dei risultati si può prevedere un incontro di bilancio con l’equipe psicopedagogia ed eventualmente porre modifiche al Piano Educativo Individualizzato.

Consiglio di classe + Eventuale riunione allargata all’equipe e alla famiglia

8 Giugno Valutazione finale: le valutazioni periodiche e finali si realizzano attraverso procedure, tempi e strumenti comuni a tutti gli alunni. Verifica del raggiungimento degli obiettivi del P.E.I. con eventuale dicitura sui documenti privati e d’ufficio (non all’albo per la legge di tutela sulla privacy) della dicitura “la presente votazione è

Consiglio di classe + Eventuale riunione allargata all’equipe e alla famiglia per il bilancio finale

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88

riferita al PEI e non ai programmi ministeriali ed è adottata ai sensi dell’OM n° 80 del 9/03/95”.

9 Classe 2°

Alla conclusione del biennio per favorire una continuità educativa e consentire un passaggio al triennio anche con il cambio di molti insegnanti è necessario rielaborare un Profilo Dinamico Funzionale per effettuare un bilancio diagnostico e prognostico dal punto di vista didattico educativo e del globale progetto di vita (art. 4 D.P.R. 24/2/94).

Consiglio di classe, Operatori socio sanitari, altre figure dell’equipe Neuropsichiatrica o psicopedagog., Genitori

10 Classe 4

E’ l’anno durante il quale gli studenti effettuano tirocini lavorativi e inizia una fase di orientamento per l’Università. Anche per lo studente disabile che potrebbe proseguire o meno gli studi si prospetta un periodo di osservazione della realtà esterna alla scuola. E’ opportuno che la scuola prenda contatti con il servizio integrazione lavorativa dell’USL (che seguirà il ragazzo dopo il percorso scolastico) poiché al compimento del 18esimo anno di età viene definita l’eventuale invalidità. Tale ufficio fornirà anche le indicazioni in materia. La normativa prevede anche periodi più lunghi di stage o diversamente frazionati nel tempo per i ragazzi con certificazione di handicap. E’ opportuno reperire aziende disponibili e adatte ad accogliere studenti disabili.

Consiglio di classe, Figure dell’equipe Neuropsichiatrica o psicopedagogica, Genitori

11 Classe 5

Gli studenti affrontano l’Esame di Stato che può essere sostenuto anche dagli studenti che non hanno seguito i programmi ministeriali; gli studenti che hanno svolto un percorso differenziato potranno svolgere prove differenziate coerenti con il percorso svolto. Gli studenti che hanno seguito un piano differenziato otterranno al posto del diploma un attestato finale nel quale viene riconosciuto un credito formativo spendibile nella formazione professionale regionale o nel mondo del lavoro. Nel caso di candidato in situazione handicap che ha seguito programmi ministeriali la commissione può predisporre prove equipollenti.

Consiglio di classe, Commissione d’esame.

Le azioni dei punti 3 - 6 - 7 - 8 sono da attivare per ogni anno di frequenza e per tutti gli allievi disabili.

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SPERIMENTAZIONE DI MODELLI EFFICACI D’INTERVENTO NELL’AMBITO DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA L’Istituto, già da qualche tempo, avverte l’esigenza di introdurre una nuova metodologia didattica

nelle materie di area tecnica, attraverso la ricerca di mezzi che facilitino l’apprendimento degli

alunni diversamente abili. Infatti, l’assenza di specifici testi per queste discipline porta gli

insegnanti a progettare e successivamente ad elaborare delle schede di lavoro esemplificative dei

temi trattati in classe che possano aiutare e supportare questi ragazzi nell’apprendimento durante

tutto il percorso di studi. Scopo fondamentale di questo intervento, però, non è solo quello di

avvicinare l’alunno in situazione di handicap alle materie tecniche, ma soprattutto quello di

favorire la sua integrazione nel gruppo dei coetanei, dando un senso reale alla sua presenza in

classe.

Molto spesso chi lavora a stretto contatto con alunni diversamente abili si rende conto che

durante il processo di apprendimento questi ragazzi non sono in grado di acquisire i concetti

essenziali di alcune discipline, attraverso la progressiva integrazione di informazioni, se non

viene fornita loro una struttura chiara e immediatamente riconoscibile con cui organizzarli. Si

tratta cioè, di trovare una mediazione tra esigenza di “individualizzare” ed esigenza di

“normalizzare” l’insegnamento per l’alunno in difficoltà. Per tale motivo sia gli insegnanti di

sostegno che quelli di area tecnica (economia aziendale) si rendono disponibili a realizzare delle

schede di lavoro che spieghino in modo molto semplice i concetti essenziali e fondanti di questa

materia, semplificando di molto la struttura degli argomenti proposti dal libro per adattarli allo

stile percettivo e cognitivo degli studenti diversamente abili.

L’idea base di questo progetto è quella di un approccio innovativo alla materia che affronti i

temi in modo essenziale, partendo possibilmente dal vissuto degli studenti. Occorrerà, quindi,

nella stesura di queste schede fare frequentemente ricorso alla presentazione di casi semplici

presi dalla vita reale per facilitare la comprensione e l’apprendimento. Anche l’esame di

documenti autentici, collegati ai casi via via esaminati, potranno aiutare l’alunno con difficoltà a

comprendere i legami e le connessioni che esistono tra quanto è oggetto di studio a scuola e

quanto realmente accade nel mondo del lavoro.

Analisi delle criticità:

I libri di testo in commercio delle materie tecniche, soprattutto quelli di economia aziendale,

non rispondono ai bisogni ed alle caratteristiche individuali di tutti gli alunni, in quanto se da un

lato pongono essenzialmente la propria attenzione sui contenuti disciplinari, dall’altro molto

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90

spesso sono organizzati in modo tale da non stimolare la motivazione all’apprendimento.

Ciò appare tanto più evidente quando questi testi vengono utilizzati da alunni diversamente

abili, il cui apprendimento è caratterizzato da scarsa capacità di astrazione e da forte rigidità di

applicazione delle conoscenze acquisite.

Obiettivi:

• Favorire l’apprendimento dell’economia aziendale negli alunni diversamente abili,

pianificando l’attività didattica in modo adeguato alle effettive possibilità degli studenti

grazie ad un approccio della materia graduale e sistematico;

• Coinvolgimento sul piano didattico dell’alunno con handicap nel contesto del gruppo classe

anche quando è assente l’insegnante di sostegno.

Fasi del percorso e attività previste per ciascuna fase.

Il piano di lavoro prevede:

• Raccolta dati: prima di iniziare la fase strettamente operativa, è di fondamentale importanza

raccogliere il materiale specifico relativamente alla materia, necessario per porre in essere le

schede di lavoro. Alla fase di raccolta dati si prosegue poi con l’acquisizione dei criteri di

selezione del materiale e successivamente di raggruppamento dello stesso in categorie che il

gruppo in sede di appositi incontri man mano preciserà;

• Divisione degli aspetti tecnici propri della materia da quelli pedagogico-didattici: è bene far

precedere all’elaborazione delle schede un incontro di gruppo tra tutti docenti che si

occupano di questo progetto per stabilire chi deve occuparsi, da un lato, degli aspetti

pedagogico-didattici, attraverso una progettazione complessiva del percorso didattico che

s’intende seguire, esplicitare il modello cognitivo a cui fare riferimento (verbale o visuale) e

le strategie che s’intendono usare; dall’altro, invece, stabilire chi si occupa degli aspetti

propriamente tecnici della materia;

• Elaborazione schede di lavoro: raccolti i materiali e valutati gli aspetti tecnici e pedagogici,

si passa all’elaborazione vera e propria delle schede di economia aziendale. Chiarezza,

completezza e semplicità saranno i fattori su cui basare la stesura, senza però mai tralasciare

gli stili cognitivi e quelli percettivi dei singoli alunni.

• Verifica del lavoro svolto attraverso la raccolta dei feedback, delle reazioni-azioni ai vari

stimoli proposti sia dei discenti e sia degli insegnanti di area tecnica che utilizzano la

documentazione realizzata.

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91

EDUCAZIONE ALLA SALUTE L’attenzione dell’Istituto è orientata a costruire un concetto di “salute come valore”, portando a

scoprire la gioia di vivere, il senso della vita, la bellezza della relazione con gli altri. Allo scopo si

cercherà di attivare un’autentica strategia di promozione alla salute, che prevede e richiede

interventi per sviluppare nella persona, in particolare negli adolescenti e nei giovani, la capacità di

prendere decisioni coscienti nei riguardi del proprio benessere generalmente inteso.

Tali interventi devono aiutare i destinatari a integrarsi in modo armonioso e responsabile nella vita

della collettività a stimolarli a uno sviluppo pieno sul piano fisico, affettivo e sociale. Nello

specifico il nostro Istituto si attiva per garantire agli alunni una vita più sana promuovendo stili di

vita salutari, creando un ambiente stimolante e sereno, permettendo agli alunni di impegnarsi per

una comunità più sana e per condizioni di vita migliori.

Nel corso di cinque anni, a livello diverso per biennio e triennio, tutti gli studenti saranno interpellati

come fruitori/protagonisti di lezioni sul tabagismo, sull’alcoolismo, sulla sana e corretta

alimentazione, sulla prevenzione all’uso di sostanze, sulla salvaguardia dell’ambiente.

Capitolo importante è quello della prevenzione alle tossicodipendenze.

Per ridurre i comportamenti a rischio, per accettare la diversità e rifiutare la discriminazione, per

instaurare relazioni positive con coetanei e adulti diventa indispensabile conoscere e saper prendere

decisioni per il proprio benessere.

In particolare, gli interventi tendono al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

- l’informazione agli studenti sulle tematiche proposte;

- la riflessione sugli atteggiamenti, sugli stereotipi, sui comportamenti;

- l’approfondimento della dimensione culturale dei fenomeni presi in considerazione;

- la prevenzione dei comportamenti a rischio.

Le attività nell’ambito dell’Educazione alla Salute consistono in una serie di iniziative che si

propongono di contribuire allo sviluppo consapevole ed equilibrato della personalità dell’adolescente.

E’ altresì proposto un breve percorso (due ore) sulle tematiche della donazione AVIS, e alla

prevenzione della talassemia.

Gli incontri sono svolti, di norma, all’interno dell’orario scolastico e coinvolgono, secondo la loro

specificità tutte le classi. Interventi Classi Prime

Gli interventi si svolgeranno da ottobre 2008 a febbraio 2009 , tre incontri per classe, di due ore

ciascuno

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92

Gli interventi della psicologa, dott.ssa Perini Miriam, si inseriranno nel “Progetto Accoglienza”

collaborando con i docenti. Le tematiche affrontate riguarderanno i comportamenti a rischio e la

prevenzione all’uso di sostanze. Durante gli incontri si offrirà un’informazione dettagliata e

completa sulle sostanze psicoattive, dall’altro il cuore dell’intervento sarà rappresentato dai momenti

di riflessione e consapevolezza rispetto alla percezione della pericolosità delle sostanze da abuso. Il

tema sarà affrontato sia sotto gli aspetti medico-scientifici, che psicologici, che socio-educativi.

Punto d’ascolto

E’ uno spazio di colloquio individuale o per piccoli gruppi (2-3) persone dove l’operatrice, la dott.ssa

Perini, ascolta, consiglia e indirizza molti studenti/studentesse che si sono recati al servizio, sicuri di

essere accolti da un adulto competente, attento alle sue esperienze, problematiche, bisogni, sentimenti

ed emozioni. La Psicologa non farà terapia, ma interventi di consulenza, informazione e

orientamento. Quando verificherà la presenza di problematiche significative, invierà il ragazzo ai

servizi competenti del Territorio.

Finalità:

Garantire un “pronto intervento” in caso di situazioni di forte disagio richiesto da studenti

ed, eventualmente, genitori, insegnanti

Garantire un punto di informazione nella scuola su problematiche e tematiche sollecitate dagli

studenti.

Creare situazioni di benessere nella scuola sia per studenti che per docenti.

Creare nella scuola un clima di collaborazione fra tutte le componenti scolastiche.

Obiettivi:

Offrire agli studenti un punto di riferimento a cui rivolgersi in caso di disagio o problemi

scolastici o personali.

Offrire agli studenti strumenti atti a superare difficoltà nello studio.

Sollecitare e potenziare il senso di collaborazione e di responsabilità negli studenti attraverso

attività in cui essi stessi siano i protagonisti.

Offrire ai docenti la possibilità di un colloquio individuale, o all’interno del consiglio di classe,

con la psicologa per avere indicazioni su come affrontare o gestire situazioni particolarmente

difficili con studenti.

Smoke free class competition

Il progetto è realizzato in collaborazione con il Ser.T di Chioggia, la referente è la A.S. Maria

Boscolo. E’ rivolto a tutte le classi prime dell’Istituto.

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93

Per partecipare a “Smoke Free Class Competition” ogni classe sottoscrive un “Contratto di classe”

in cui ogni alunno si impegna a non fumare dal momento in cui stipula il contratto fino al 30 aprile

2008. Tale contratto deve essere inviato al referente locale entro e non oltre il 30 novembre 2007.

Durante il periodo del concorso, in classe si discute ogni settimana sulle proprie abitudini al fumo e

su argomenti relativi al fumo. È inoltre necessario compilare una scheda di monitoraggio e inviarla

via fax al referente regionale entro il 5 di ogni mese.

A giugno 2009 in Aula Magna ci sarà la premiazione delle classi che hanno partecipato al progetto.

discussione;

approfondimento (attraverso schede didattiche)

Incontri con i genitori su problematiche adolescenziali - Progetto Nadir

Il progetto, avviato in collaborazione con il Settore Formazione della Provincia di Venezia, si pone

l'obiettivo di rispondere al bisogno dei genitori, di essere sostenuti nel cammino complesso di crescita

degli adolescenti e all'esigenza della scuola di porre le basi per una vera condivisione dei processi

educativi. Inoltre si dà la possibilità di confrontarsi con altri genitori ed esperti che possano costituire

un sostegno al ruolo genitoriale. La proposta prevede una serie di quattro incontri condotti da una

psicologa. Durante tali incontri i genitori possono porre domande, individuare i temi di maggior

interesse e sono aiutati a comprendere i processi sottesi all'adolescenza. Il progetto è rivolto ai

genitori delle classi 1°, 2° e 3°.

Progetto Martina

E’ previsto un incontro di sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori giovanili , tenuto da medici

specialisti rivolto alle classi quarte. Il progetto è svolto in collaborazione con il Lyons. I medici

saranno inoltre disponibili, in alcuni giorni ad incontrare singolarmente gli studenti per eventuali

consulenze.

Affettività Consapevole

Saranno effettuati 2 interventi di due ore ciascuno nelle classi seconde, sul tema dell’affettività

consapevole da parte del prof. Ramin Gino, Presidente del Centro aiuto alla vita.

Con tali incontri, si intende sollecitare nei ragazzi una maggiore consapevolezza di sé, nella relazione

coi coetanei, e tra generi, e nel rapporto con la corporeità, rapporto sempre più influenzato dai

media.

Il progetto ha come finalità :

• Stimolare la consapevolezza della propria capacità di relazionarsi all’altro.

• Riconoscere l’influenza dei mass media nella costruzione del nostro rapporto con gli altri

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94

• Scoprire il linguaggio affettivo, in particolare il linguaggio del corpo, nel rispetto di sé e

dell’altro.

Educazione alimentare

Il progetto, si pone come finalità far conoscere e trasmettere informazioni necessarie a

comprendere l’importanza di una corretta alimentazione come prevenzione.

Il progetto è rivolto alle classi seconde

Con tale progetto, ci si propone di:

Promuovere la consapevolezza dell’importanza di una sana e corretta alimentazione sia dal

punto di vista qualitativo che quantitativo

Favorire la presa di coscienza dei principali errori alimentari che influiscono sulla salute

Aumentare l’attenzione alle implicazioni psicologiche dell’alimentazione sia sul piano personale

che relazionale

In particolare, il lavoro con le classi sarà incentrato su:

Conoscenza dei principi nutritivi contenuti negli alimenti e necessari ad ogni persona

Attività laboratoriale:

- Ricerca e saggi di riconoscimento dei principi nutritivi contenuti negli alimenti

- Attività relative alla digestione (Zuccheri, grassi e proteine)

Descrizione di linee guida su cui costruire una dieta equilibrata (LARN)

Lettura corretta e critica delle etichette degli alimenti

Mettere in relazione tra loro gli aspetti sanitari, culturali ed economici dell’alimentazione

Progetto Con-tatto

L’attività, si propone la costruzione di progetti in collaborazione con associazioni di volontariato per

l’inserimento di alunni in situazioni strutturate, per rispondere ai bisogni emergenti di una società

complessa e globalizzata.

Le finalità, conoscitive, formative, orientative, pongono particolare attenzione a una elaborazione

attiva e partecipe delle esperienze di vita maturate in un ambito di fattiva solidarietà.

I destinatari sono gli alunni dalle classi 3°.

EDUCAZIONE AMBIENTALE

Progetto “OSSERVIAMO IL CIELO”

Il nostro Istituto collabora col Gruppo Astrofili Margherita Hack (G.A.M.H.) al progetto

“Osserviamo il cielo”, consistente in una lezione teorica di astronomia in Aula Magna, seguita da

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95

una osservazione serale con i telescopi, della Luna, di Saturno, di Giove, di Marte e di alcune

Costellazioni.

Gli argomenti trattati sono:

Introduzione all’astronomia e il telescopio:

- Prepararsi all’osservazione astronomica

Che cos’è l’astronomia. Metodi corretti per praticare un’osservazione astronomica notturna:

inquinamento luminoso, orientamento, tecniche osservative, scelta del sito osservativo.

-Strumenti e metodi per osservare il cielo.

Componenti principali del telescopio: ottica, montatura, treppiede.

Provvedere allo stazionamento e puntamento degli oggetti celesti.

Guida alla comprensione del cielo : (proiezione diapositive)

- Il sistema solare: Luna, Giove, Saturno, comete, eclissi.

- Oggetti della Via Lattea ed extragalattici. Ammassi aperti e globulari, nebulose e galassie.

All’ osservazione serale oltre agli alunni sono i invitati anche i genitori. Lo scopo del progetto è

quello di approfondire le conoscenze di astronomia e infondere la passione per l’osservazione dei

corpi celesti nei giovani.

Progetto “PLAYENERGY ” Progetto in collaborazione con ENEL

Playenergy è un percorso-gioco abbinato a un grande concorso nazionale che, coinvolge le scuole

in un' avventura nel mondo dell'energia alla scoperta delle fonti, dei processi di produzione e

distribuzione, delle regole del nuovo mercato, della sicurezza elettrica in casa e del consumo

razionale. Insieme ad alcuni esperti-amici, le classi intraprenderanno un viaggio virtuale in cinque

tappe nel mondo dell'energia:

Le fonti energetiche

Le centrali elettriche e l'ambiente

Dalla produzione alla distribuzione

L'energia elettrica in casa

Il mercato dell'energia

Gli Strumenti

Il progetto offre a studenti e insegnanti l'opportunità di scoprire in modo concreto, divertente e

coinvolgente il mondo dell'energia per diventare cittadini consapevoli del suo valore e attenti al suo

uso razionale. L'iniziativa mette a disposizione delle classi:

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96

i materiali didattici da "vivere" in classe e le chiavi per affrontare l'avventura;

- il sito: interagire con l'energia e approfondire i temi, in classe e a casa, grazie anche a giochi ed

esercizi on line;

- il concorso: uno strumento per mettere in luce e premiare l'impegno e la creatività delle squadre che

scendono in campo per l'energia del futuro.

Tutte le classi prime parteciperanno al concorso che prevedeva la risposta a domande sui temi

dell’energia.

PROGETTO RACCOLTA DIFFERENZIATA Il progetto, rivolto a tutte le classi dell’Istituto, ma anche al personale docente, personale ATA,

genitori, intende continuare il progetto, iniziato da diversi anni. Si pone come obiettivo la

sensibilizzazione degli alunni ad un comportamento attento nei confronti dell’ambiente offrendo la

possibilità di agire in tal senso quotidianamente, affinché l’educazione ambientale non sia pura

trattazione teorica o azione occasionale, ma diventi stile di vita. Il progetto è realizzato in

collaborazione con ASP.

INCONTRI CON ESPERTI: Per le classi prime è previsto un incontro sul tema “La laguna di Venezia”, mentre per le classi

seconde saranno affrontati, sia dal punto di vista ecologico che biologico, il tema “Le Tegnue” e le

Mucillagini. Le lezioni saranno condotte da esperti.

Per le classi quinte è previsto un incontro con il prof. Mirco Rossi, in collaborazione con la Provincia

di Venezia, settore Attività Produttive, Agricoltura e Politiche Comunitarie, un incontro-dibattito sul tema

“ENERGIA e SVILUPPO: produzione e disponibilità di energia.”

PROGETTO “LE ROCCE RACCONTANO……”

Il progetto, nell’ambito del progetto ISS, proposto dal MPI, rappresenta un percorso trasversale tra

le discipline Scienza della Natura e Scienze della Materia.

Il progetto intende guidare gli alunni in un percorso scientifico nel quale i dati e le conoscenze forniti

dal docente si alternano e si integrano ad attività laboratoriali per osservazione e scoperta, con la

finalità di far comprendere come i prodotti dei fenomeni naturali (in questo caso le rocce)

racchiudono in sé informazioni sui processi che li hanno generati (le rocce raccontano……)

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Competenze attese: ci si attende che alla fine del percorso l’alunno sappia inquadrare un campione

roccioso nel litotipo generale (magmatico, sedimentario, metamorfico) e che sappia, attraverso

l’indagine della sua struttura, ricostruire il processo che lo ha generato.

Metodologia: l’approccio metodologico si avvale di momenti di informazione e di comprensione di

alcuni fatti per reperire dati interpretativi, guidata dal docente, e di momenti di attività laboratoriale in

cui il docente riveste un ruolo di regia e di mediazione e l’alunno opera attivamente per costruire una

rappresentazione mentale scientificamente corretta dei fenomeni indagati.

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MACROAREA 3: Oltre le lezioni…….Ampliamento dell’offerta

formativa

• Corsi di recupero

• Quotidiano in classe

• Corso di scacchi e tornei interistituti

• “Più sport @ scuola”

• Laboratorio teatrale

• Patentino per il ciclomotore

• Patente europea E.C.D.L.

• Certificazione Trinity

• Corso grafica digitale

• Giornalino multimediale

• Assemblee studentesche

• Cestari Day

• Visite e i viaggi d’istruzione

CORSI DI RECUPERO I corsi di recupero sono finalizzati al recupero e al sostegno di abilità e contenuti e sono

attuati con diverse modalità in base agli obiettivi delle singole discipline. Le indicazioni

generali prevedono che nel biennio siano privilegiate le discipline dell’area comune e quindi

le abilità di base e nel triennio le discipline professionali.

La nuova legge sull'esame di Stato prevede che lo studente, a partire dall'anno scolastico

2008-2009, non potrà essere ammesso all'esame se non avrà saldato i debiti formativi,

contratti negli anni precedenti (e conseguita ameno la media del 6).

La scuola informerà la famiglia e programmerà tempi e modi dei corsi di recupero:

dopo lo scrutinio finale, si informerà la famiglia degli alunni che hanno avuto la

sospensione del giudizio, inviando un resoconto dettagliato sulle carenze dello studente.

Nello scrutinio del primo trimestre dell’anno terminale il consiglio di classe verifica la

posizione degli alunni riguardo ai debiti formativi: in caso di debiti pregressi non saldati,

organizza prove di verifica, comunicandone alle famiglie e studenti il calendario e entro il

15 marzo i risultati.

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Consiglio di istituto, collegio dei docenti e consigli di classe all'inizio di ogni anno

programmano tempi e modi di attuazione di corsi finalizzati al recupero degli alunni che

presentano insufficienze nel primo trimestre, e li realizzano utilizzando tutte le risorse

disponibili. Al termine dei corsi, i docenti dovranno verificare i risultati raggiunti dallo

studente e informarne le famiglie.

Per prevenire l'insuccesso scolastico e mettere gli studenti in condizione di arrivare a fine

d'anno conseguendo la promozione, il D.M.92 raccomanda alle scuole di organizzare corsi

di sostegno durante l'anno, per aiutare gli alunni a colmare da subito le carenze nelle varie

discipline. L'attivazione dei corsi di recupero è rimessa all'autonomia organizzativa e

didattica della scuola: con modalità, anche innovative, che salvaguardino in ogni caso la

centralità dei bisogni formativi del singolo studente, anche con collaborazioni esterne.

Le scuole dovranno organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi didattico-

educativi di recupero per gli studenti che abbiano presentato insufficienze. I Consigli di

classe decideranno come organizzare i corsi di recupero, tenuti dagli insegnanti della scuola,

o anche con modalità innovative o laboratoriali, o con la collaborazione di soggetti esterni.

Dopo i corsi di recupero, tenuti nel corso dell’anno scolastico, gli studenti dovranno

affrontare delle verifiche intermedie per dimostrare di aver recuperato le carenze.

Dopo lo scrutinio finale la scuola organizzerà ulteriori corsi di recupero, durante l’estate,

per gli studenti che hanno avuto la sospensione del giudizio in una o più discipline.

Entro il 31 agosto di ogni anno (per particolari esigenze organizzative non oltre l’inizio delle

lezioni dell’anno successivo) si dovranno concludere le iniziative di recupero e le verifiche

finali sulla base delle quali il consiglio di classe conclude lo scrutinio con il giudizio

definitivo: ammissione o non ammissione alla classe successiva.

I genitori potranno decidere se far seguire ai propri figli i corsi di recupero, sia intermedi

che estivi, oppure se avvalersi di altre modalità di recupero comunicandolo sempre alla

scuola. Anche in quest’ultimo caso i docenti della classe mantengono la responsabilità

didattica nell’individuare la natura delle carenze, nell’indicare gli obiettivi del recupero e nel

verificare l’esito.

L’importante è che alla fine i ragazzi superino le verifiche e dimostrino quindi di aver

recuperato le lacune

IL QUOTIDIANO IN CLASSE Alcune classi dell’Istituto riceveranno nel corso dell’anno (dal mese di ottobre alla fine di

maggio) gratuitamente una volta la settimana 10 copie del Corriere della Sera e 10 copie de

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Il Giorno (per le classi quinte e da quest’anno anche per le classi quarte è prevista anche la

consegna di 10 copie de Il Sole 24 ore). Ogni docente dedicherà un'ora di lezione alla

lettura del quotidiano in classe. Ciascun docente che ha aderito all’iniziativa si manterrà in

contatto con lo staff dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori e gli studenti si

impegneranno a compilare un apposito questionario riguardante tale iniziativa.

Il progetto ha come finalità l’educazione alla lettura e l’utilizzo della stessa come strumento

educativo/formativo. Gli obiettivi del progetto sono:

• la conoscenza di diversi strumenti di lettura ed il confronto tra gli stessi;

• l’utilizzo del quotidiano come mezzo di lettura della realtà e di riflessione sul valore

della convivenza civile;

• (per il triennio) la preparazione di materiale per lavori interdisciplinari autonomi anche

in vista delle prove dell’Esame di Stato.

Si inserisce in modo pluridisciplinare nella programmazione curriculare di classe per

un’ora settimanale. Per ciò che concerne la metodologia utilizzata, si segnala che

- la lettura in classe dei quotidiani si svolgerà con confronto e discussione immediata;

- gli studenti si produrranno poi in una ricerca individuale di articoli pertinenti alle tematiche trattate;

- per il biennio si procederà all’analisi testuale, linguistica, iconografica ed inoltre gli alunni dovranno produrre a casa riflessioni scritte;

- per il triennio, a causa della vastità dei contenuti inseriti nelle programmazioni disciplinari non sarà possibile una lettura sistematica di quotidiani e riviste; pertanto si segnaleranno e, possibilmente, si leggeranno solo gli articoli inerenti e pertinenti alle tematiche oggetto di studio o di interesse dei singoli alunni.

CORSO DI SCACCHI Il progetto è rivolto a tutti gli alunni dell’istituto che liberamente scelgono di aderire

all’iniziativa. Saranno proposte delle lezioni teoriche per l’apprendimento delle nozioni di

base del gioco degli scacchi. Per i giocatori più esperti saranno predisposti dei test

scacchistici di varia difficoltà. Si insegnerà inoltre l’utilizzo dell’orologio da torneo e la

trascrizione delle mosse.

Il corso sarà finalizzato allo svolgimento di alcuni tornei di scacchi all’interno dell’istituto,

con l’eventuale partecipazione anche di giocatori under 20 del Circolo Scacchistico

Clodiense e di altre scuole di Chioggia.

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Inoltre verranno formate delle squadre (ogni squadra sarà composta da 4/5 studenti) che

parteciperanno a dei tornei interscolastici a Chioggia, alle fasi provinciali dei Giochi

Studenteschi ed eventualmente alle successive fasi degli stessi.

Durata:

L’attività sarà svolta di pomeriggio a partire dal mese di ottobre fino al mese di maggio.

Sono inoltre previste nello stesso periodo 60 ore di attività pomeridiana autogestita dagli

studenti con la collaborazione gratuita di alcuni soci del Circolo Scacchistico Clodiense per

effettuare alcune partite di allenamento per esercitazioni e test scacchistici.

TORNEI DI SCACCHI INTERSCOLASTICI Il progetto è rivolto a tutti gli studenti delle scuole di Chioggia (elementari, medie inferiori,

medie superiori).

Nel corso dell’anno scolastico a partire dal mese di ottobre saranno organizzati vari tornei

semilampo di scacchi (5 turni di gioco - 15 minuti di tempo di riflessione per ciascun

giocatore) in orario pomeridiano.

Tali tornei saranno ospitati, a turno, nelle seguenti scuole: 1) Scuola Media Statale “G.

Galilei”; 2) Scuola Media Statale “S. Pellico - G. Olivi” – Chioggia; 3) ITIS “A. Righi”; 4)

lTCS “D. Cestari”; 5) IIS “G. Veronese”

Si prevede di organizzare 5 o più tornei. Al termine della manifestazione saranno premiati i

primi 3 assoluti e i primi 5 principianti. L’arbitraggio dei tornei e l’assistenza saranno

garantiti dai soci del Circolo Scacchistico Clodiense con la collaborazione di alcuni docenti

delle scuole dove saranno organizzati.

ATTIVITA’ SPORTIVA L’Istituto Cestari favorisce le attività sportive a livello sia curricolare che extracurricolare,

in quanto considerate qualificanti per la costruzione del profilo formativo dello studente.

Attività intracurricolare di Educazione Fisica.

L’educazione motoria e fisica è finalizzata alla presa di coscienza del valore del corpo,

inteso come espressione della personalità e come condizione relazionale, comunicativa ed

operativa.

Altre finalità sono:

- l’educazione alla salute, perseguita in maniera attiva e ludica;

- l’educazione alla legalità ed al rispetto alle regole del gioco;

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- l’educazione alla non violenza;

- la promozione e la valorizzazione dei rapporti sociali e degli scambi interpersonali;

- l’orientamento verso determinate discipline sportive, visto non soltanto come diagnosi

psico-attitudinale, ma anche come componente strutturale dei processi formativi.

L’obiettivo generale è la partecipazione attiva e coinvolgente di tutti gli alunni, ricercando

negli interventi proposti una dimensione autenticamente ludica.

Nella progettazione del nostro Istituto si prevede la possibilità di svolgere le seguenti

attività:

Attività extracurricolare di Educazione Fisica

L’organizzazione e lo sviluppo dell’attività sportiva devono:

- prevedere uno sport educativo, che può essere agonistico, non esasperato e non fine a se

stesso;

- offrire un'opportunità educativa perché ognuno impari ad esercitare la propria efficacia

sull’ambiente, attraverso la padronanza della propria motricità;

- far acquisire una sempre maggiore conoscenza di sé;

- contribuire alla canalizzazione dell’aggressività.

Le attività sportive sono strutturate su più livelli: di classe, d'Istituto, comunale-distrettuale,

provinciale, regionale e nazionale.

Si parte da uno sport di base (gioco di squadra) per poi sfociare ad un’attività più

individuale; quest’attività si svolge lungo tutto l'a.s. Un importante obiettivo del

progetto è, tra l'altro, quello di valorizzare l’importanza dell’arbitraggio e

dell'organizzazione.

Nella progettazione del nostro Istituto si prevede la possibilità di svolgere le seguenti

attività:

Giochi di squadra

1) Pallavolo: tornei misti per classi, divise in biennio e triennio

2) Calcetto: torneo maschile per classe

3) Calcio: torneo primaverile maschile

Sport individuali

Sci: giornata sulla neve aperta a tutte le classi dell’Istituto, con gara divisa per

categorie.

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In collegamento con le attività curricolari di Educazione alla Salute, sono svolte lezioni

teoriche che riguardano:

• l'educazione alimentare: l’importanza di una sana e completa alimentazione nella vita

normale e nello sport;

• l'educazione stradale : il comportamento del futuro utente motorizzato della strada.

Dallo scorso anno scolastico, i docenti di educazione fisica hanno proposto per alcune

classi il progetto “nuoto”, che prevede un’attività di nuoto per un periodo di 10

settimane presso la piscina Comunale.

PIU’ SPORT @SCUOLA

Il progetto, sostenuto da MPI, intende diffondere la cultura dello sport. I docenti di Educazione

Fisica, redigeranno un piano di attività sportive che coinvolgerà la maggior parte degli studenti

dell’Istituto.

LABORATORIO DI TEATRO

Il corso rivolto a tutti gli studenti dell'Istituto - si propone di sviluppare alcuni fondamenti del

linguaggio teatrale partire dalla presa di coscienza delle proprie potenzialità.

La ricerca di strumenti di espressione e ricerca interiore attraverso gli strumenti del lavoro

teatrale - il corpo, i sensi, la fantasia - mirano a sviluppare negli allievi un processo di

maturazione riappropriazione di sé e contemporaneamente provocano una responsabilizzazione

nei confronti del gruppo e del lavoro collettivo.

Il corso si articolerà in 20 incontri di 3 ore ciascuno a partire dal mese di ottobre che sarà

seguito da una fase di incontri con la creazione di un gruppo di lavoro misto composto da

studenti dell'I.T.C.S. Cestari, dal Liceo Veronese e dell'I.T.I.S Righi di Chioggia. Tale lavoro si

concluderà con uno spettacolo all'Auditorium comunale nel mese di maggio.

CONSEGUIMENTO PATENTINO STRADALE CICLOMOTORE

In base al Decreto Legge 30 Giugno 2003, dal 1° Luglio 2004 tutti i ragazzi dai 14 ai 18 anni

devono avere un "patentino" per poter guidare il ciclomotore.

Questo documento, che si chiama certificato di idoneità alla guida del ciclomotore, potrà essere

conseguito gratuitamente a scuola o a pagamento presso le autoscuole.

Il nostro istituto organizza nel periodo Febbraio- marzo 2009 le seguenti attività:

• Azione 1 Modulo A: Norme di comportamento 4 ore

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• Azione 2 Modulo B: Segnaletica 6 ore per

• Azione 3 Modulo C: Educazione al rispetto della legge 2 ore

• Azione 4 Curricolare Educazione alla convivenza: 8 ore

CORSI DI PREPARAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DEL PATENTINO ECDL Obiettivi:

Preparare gli studenti agli esami per la Patente Europea del Computer, certificazione

riconosciuta a livello internazionale e sostenuta dalla Comunità Europea e che attesta il

possesso delle conoscenze informatiche di base, necessarie per un corretto utilizzo del PC.

Gli esami per il rilascio della patente sono sette, relative ai moduli:

1. Concetti teorici di base 2. Gestione dei file 3. Elaborazione testi 4. Foglio elettronico 5. Data base 6. Presentazioni 7. Reti informatiche

Il possesso della patente permette di godere di molti vantaggi sia nell'area pubblica sia in

quella privata, come requisito preferenziale nella scelta dei nuovi assunti.

Numero massimo di studenti 20 per n° max di 4 corsi, rivolto agli studenti delle classi terze e

quarte.

Un corso è previsto in due anni scolastici e può essere suddiviso per i diversi moduli. Per

modulo si prevede il seguente monte orario, completo di esercitazioni preparatorie all'esame:

Il numero di ore dei primi tre moduli è stato ridotto rispetto al programma previsto per la

Patente ECDL, in quanto, essendo il corso rivolto agli studenti delle quarte e delle terze, gli

stessi hanno acquisito esperienza nel corso curriculare di Trattamento Testi, svolto nel

Biennio.

CERTIFICAZIONE TRINITY

Dall’ anno scolastico in corso, il nostro Istituto è test center per la certificazione Trinity.

Il certificato si ottiene previo superamento dell’esame al livello per cui ci si è presentati e

viene inviato da Londra direttamente presso la sede dove si è sostenuto l’esame.

Tutti i candidati, anche coloro che non superano la prova, ricevono comunque un report con il

profilo della propria performance. Questo è particolarmente utile per programmare ulteriori

percorsi formativi.

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Tramite i propri esami Trinity si propone di valutare in modo diretto, utilizzando prove di

produzione, le competenze comunicative che trovano riscontro nell’uso reale della lingua.

Vi sono esami a tutti i livelli, anche per chi sta cominciando a studiare la lingua inglese o è a un

livello elementare.

Gli esami del Trinity sono esterni al 100% in quanto gli esaminatori non risiedono in Italia e

vengono selezionati, formati e monitorati direttamente dal Trinity

Verranno istituiti due corsi di livello diverso a cui parteciperanno circa 70 studenti degli

indirizzi IGEA e ITER.

CORSO GRAFICA DIGITALE

Il corso si propone di approfondire le conoscenze di Informatica degli alunni dell’istituto

relativamente all’uso di programmi sulla manipolazione delle immagini digitali.

Prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

1) Conoscere e saper far uso dei comandi di programmi di grafica professionale come

Microsoft Image Composer e Photoshop

2) Saper realizzare composizioni di immagini con effetti grafici speciali, come loghi, sfondi per

pagine web, ritocchi fotografici, ecc; Uso di website x5 evolution.

3) Conoscere e saper far uso dei comandi di alcuni programmi per la creazione di Gif animate

4) Saper realizzzare semplici Gif animate da inserire in un sito

GIORNALINO MULTIMEDIALE

Il progetto si pone come obiettivo l’ideazione degli articoli per almeno due numeri del

giornalino; numero, interviste, approfondimenti, inchieste, stesura degli articoli corretti dal

docente referente.

Le finalità:

sollecitare la creatività e perfezionare l’esposizione linguistica, comunicare il proprio vissuto,

• valorizzare le attività svolte e in fase di svolgimento nell’Istituto Scolastico di appartenenza.

I destinatari sono tutti gli studenti dell’Istituto, dalla classe seconda alla quinta, che desiderano

rendere note le proprie composizioni in forma di poesie, testi di canzoni, brevi racconti,

riflessioni, saggi di attività svolte nella scuola o legate alla scuola, attività di volontariato,

ricerche, interviste.

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ASSEMBLEE STUDENTESCHE Le assemblee costituiscono un momento di partecipazione democratica per l'approfondimento

di problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli

studenti. Le giornate riservate alle assemblee potranno riguardare problemi sociali, culturali,

artistici e scientifici con l'eventuale intervento di esperti.

Le assemblee potranno essere dedicate allo svolgimento di attività di ricerca, seminari e lavori

di gruppo.

Possono essere tenute durante l'orario delle lezioni nel limite di quattro durante l’anno

scolastico (nota ministeriale del 26 novembre 2003)

CESTARI DAY

Dall’anno scolastico 2001/02, il giorno 16 maggio, data di nascita di Domenico Cestari,

l’Istituto ha pensato di dedicare un’intera giornata di commemorazione al nostro illustre

cittadino al quale è intitolata la scuola. La giornata presenta numerose iniziative culturali,

musicali e ricreative e ogni anno si arricchirà del contributo che le associazioni, le imprese, le

agenzie del Territorio vorranno dare per una formazione integrale delle nuove generazioni.

L’iniziativa, al suo nascere, è stata gestita dallo staff di Presidenza ma vuole diventare sempre

più espressione della creatività e dell’operosità degli studenti coadiuvati dagli insegnanti, per

comunicare con la realtà locale affinando il senso di appartenenza all’istituzione.

Gli obiettivi sono i seguenti:

1. commemorare la nascita di Domenico Cestari e far conoscere agli studenti questa illustre

personalità della nostra città;

2. offrire agli studenti l’opportunità di misurarsi con le proprie capacità operative e

organizzative;

3. sensibilizzare gli studenti e la cittadinanza ad approfondire la propria conoscenza dell’arte

nelle sue diverse forme espressive.

Il progetto avrà durata di circa quattro mesi.

Le fasi operative riguardano le seguenti attività:

• incontri preparatori tra la Dirigente scolastica, la responsabile del progetto e gli studenti;

• individuazione degli artisti e dei gruppi musicali che interverranno alla manifestazione;

• contatti con le ditte, enti o istituzioni che saranno disposti ad offrire finanziamenti;

• identificazione delle attività da svolgersi;

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• organizzazione delle attività

Il tema affrontato nell’a.s.2008/09 sarà l’UNIONE EUROPEA

VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Al fine di favorire la formazione, completa della personalità degli alunni, di sensibilizzarli alle

manifestazioni artistico-culturali ed economico-sociali della città, nel corso dell’anno scolastico

sono previste numerose uscite nel territorio e fuori.

L’estrinsecarsi dell’attività didattica fuori dall’ambito scolastico arricchisce e rende i ragazzi

protagonisti e partecipi della vita culturale cittadina e li apre ad esperienze nuove integrative

del curricolo.

Con tali fini le uscite ed i viaggi costituiscono uno spazio specifico dl progettazione e di

sperimentazione aperto al rapporto col territorio e ampliatesi di volta in volta in Italia e in

Europa.

Le uscite si connotano per il carattere multidisciplinare e la possibilità di offrire occasioni di

arricchimento sul piano umano e sociale.

Finalizzate a raggiungere precisi obiettivi educativi e formativi, sono inserite nella

progettazione di ogni Consiglio dl classe.

I criteri generali, le modalità organizzative, sono indicate dal Collegio e approvate dal

Consiglio d’Istituto.

Le uscite brevi e di un giorno sono deliberate dal Consiglio di classe; per i viaggi assume

specifica delibera il Consiglio d’Istituto.

Tipologia:

- partecipazione a spettacoli teatrali ( musica, prosa, cinema, balletto, ecc.);

- partecipazione a conferenze, incontri organizzati da Enti ed Istituzioni territoriali;

- presenza alle manifestazioni civili e culturali della città;

- visite didattiche brevi ad aziende, associazioni di categoria, sedi universitarie sul

territorio;

- visite d’istruzione a luoghi di interesse economico, artistico, storico fuori dal territorio;

- viaggi di più giorni di interesse culturale.

Modalità di attuazione delle uscite ecc.

- a classe unita e/o per classi parallele e/o per gruppi misti;

- calendarizzate nel corso dell’anno scolastico;

- con possibilità di modificare l’orario delle lezioni dei docenti;

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- precedute da una fase preparatoria;

- seguite da monitoraggio sull’organizzazione e sulla proficuità.

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MACROAREA 4: Collegamenti con il territorio. Orientamento in uscita. Rapporti con l’Università e il mondo del lavoro • Manutenzione ed aggiornamento sito Web dell’Istituto

• Biblioteca: progetto utilizzo per il prestito

• Alternanza scuola-lavoro

• Stage presso gli Enti e le Aziende del territorio

• Prescrizioni, orientamento universitario e al lavoro

• Incontri informativi/formativi per genitori e studenti del triennio sul nuovo Esame di

Stato

MANUTENZIONE ED AGGIORNAMENTO SITO WEB DELL’ISTITUTO L’Istituto “Cestari ” è raggiungibile attraverso la rete internet, all’indirizzo

www.cestari.provincia.venezia.it.

Il sito si arricchisce in modo sistematico ogni settimana di notizie ed informazioni utili nel

desiderio di fornire sempre più servizi e di agevolare la comunicazione scuola-studenti,

scuola-famiglia e scuola- territorio.

In particolare è possibile consultare e scaricare:

L’orario delle lezione di ogni classe e di ogni insegnante

L’orario di ricevimento per il colloquio docente-famiglia

I moduli per la richiesta di certificati e di documentazione varia

Le circolari interne più significative

I libri di testo adottati nelle varie classi di ogni corso di studi

Il piano delle attività collegiali

Nella sezione “studenti”vengono pubblicati i lavori eseguiti dagli studenti durante l’anno

scolastico.

La partecipazione alla Rete Ve.Net Webzinecast permette di inserire continuamente i

prodotti realizzati dagli studenti e di condividerli con altre scuole.

Nella sezione “docenti”, alla quale si può accedere con password, è possibile scaricare tutta

la modulistica e materiale relativo ai progetti. Dal presente anno scolastico, inoltre, è

possibile inserire materiali didattici e renderli disponibili per gli alunni.

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BIBLIOTECA: PROGETTO UTILIZZO PER IL PRESTITO Dopo alcuni anni di “progetti di carta”, nel corso di quest’anno scolastico è iniziato il

lavoro di riorganizzazione della Biblioteca d’Istituto

L’attività riguarderà la ricerca di tutti i libri presenti in Istituto, la verifica dell’inventario,

la creazione di un foglio di lavoro excel dove inserire i libri inventariati separandoli da

quelli di ‘facile consumo’.

Tale lavoro è solo nella sua fase iniziale e quindi dovrà proseguire anche nel corso del

prossimo anno scolastico.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Il progetto fa riferimento all’articolo 4 della Legge 28 marzo 2003, n° 53 che consente a tutti

gli studenti che abbiano compiuto il quindicesimo anno di età di realizzare i corsi del

secondo ciclo in alternanza scuola-lavoro. Tale percorso può contribuire a superare la

tradizionale separazione tra momento formativo e momento applicativo e far scoprire il

lavoro come momento fondamentale della realizzazione di sé.

Il progetto intende offrire agli studenti delle classi terminali un’opportunità di conoscenza

del mondo del lavoro attraverso l’esperienza del funzionamento e dell’organizzazione del

settore in cui vengono inseriti. Permette agli alunni di entrare in rapporto con una serie di

strutture e di problematiche la cui complessità non potrebbe comunque essere affrontata

dalla scuola.

Il progetto è rivolto alle classi terze (corso IGEA e ITER), quarte e quinte i cui studenti

possiedono un bagaglio di competenze scolastiche strutturate.

Gli obiettivi sono i seguenti:

1. conoscenza e comprensione dei meccanismi che regolano il mondo produttivo e l’azienda

in particolare;

2. verifica di conoscenze teoriche in situazioni operative;

3. maggiore consapevolezza nella costruzione di un progetto personale.

Durata:

Il progetto avrà una durata un anno.

Le fasi operative riguardano le seguenti attività:

- Incontri preparatori tra docenti ;

- Individuazione delle ditte;

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- Scelta degli studenti;

- Contatti con le ditte;

- Stipula convenzione e contratto formativo;

- Inserimento lavorativo in aziende pubbliche e private;

- Tutoraggio durante il tirocinio;

- Verifica e valutazione finale (questionari aziende e studenti, relazioni studenti, schede di

valutazione delle ditte);

- Raccolta documentazione e relazione per la Fondazione CA.RI.VE. e per altri Enti disposti

a finanziare l’iniziativa

STAGE PRESSO GLI ENTI E LE AZIENDE DEL TERRITORIO

Il tirocinio, o stage, si configura come un’opportunità formativa e di orientamento, regolata

da una convenzione, che risponde all’esigenza fondamentale di avvicinare il sistema

formativo e il mondo del lavoro. Tale iniziativa si sostiene grazie ad una rete di relazioni,

promosse tra l’Istituto ed Enti Pubblici, Associazioni di Categoria ed aziende private, che

garantisce la finalità formativa degli stage, permettendo una relazione costruttiva tra i

responsabili della scuola e quella degli uffici che accolgono gli allievi.

Gli stage sono rivolti agli allievi delle classi terze e quarte per una durata da tre a sei

settimane, durante il periodo estivo. Gli allievi sono affiancati da un docente-tutor che

rimane in contatto con il tutor aziendale per assicurare l’effettivo svolgimento del progetto

formativo e per appianare eventuali difficoltà, garantendo alle famiglie la tutela degli allievi

durante tutta l’esperienza.

ORIENTAMENTO IN USCITA

PREISCRIZIONI, ORIENTAMENTO AL LAVORO E SCELTA DELLA FACOLTA’ UNIVERSITARIA Il progetto è finalizzato a promuovere presso gli studenti scelte consapevoli rispetto al

proprio futuro formativo e professionale dopo la conclusione della scuola superiore

mediante una serie di attività specifiche:

• incontri informativi con i referenti del Servizio Orientamento dell’Università degli

Studi di Padova e Ca’ Foscari di Venezia, con rappresentanti del mondo produttivo ed

economico della zona ed esponenti del mondo delle professioni;

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• assistenza agli allievi nell’utilizzo di Internet per la compilazione di test di

preingresso e di moduli di preiscrizione alle singole facoltà universitarie; per la ricerca

di materiale informativo in siti istituzionali (MPI, Regione Veneto, Provincia di

Venezia ecc.) e privati (Unindustria, Associazione Artigiani ecc.).

• spazio orientamento costituito nei locali dell’Istituto in cui confluiscono e sono a

disposizione degli studenti materiali informativi inviati a scuola da università e altri enti

pubblici e privati;

• uscite didattiche per partecipare a fiere e convegni di settore organizzati dal MPI, dalle

università e dagli enti e/o organizzazioni produttive con lo scopo di offrire agli studenti

occasioni di contatto diretto con i canali che si occupano d’orientamento in ambito

lavorativo e universitario

INCONTRI FORMATIVI PER GENITORI DEL TRIENNIO.

Il progetto intende offrire ai genitori del triennio un’opportunità di conoscenza della

normativa relativa al nuovo Esame di Stato.

Gli obiettivi sono i seguenti:

• informare i genitori e studenti relativamente ai meccanismi che regolano il credito

scolastico e formativo;

• fornire informazioni riguardanti l’Esame di Stato, in particolare le tre prove e le

valutazioni.

Le fasi operative riguardano le seguenti attività:

• Incontri preparatori tra alcuni docenti dell’area 3;

• Preparazione materiale (fotocopie, lucidi);

• Incontri con genitori e studenti.

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MACROAREA 5: Lavoriamo per il Turismo

• Agenzia turistica “Punto viaggi Cestari” • Ministage di perfezionamento linguistico all’estero

• Adottiamo un monumento

• Progetto A.C. S IRE COOP Veneto AGENZIA TURISTICA “Punto Viaggi Cestari” Obiettivo principale è quello di dare agli studenti delle classi del triennio del corso

ITER, l’opportunità di imparare ad assolvere un compito calandosi nella realtà della

situazione anche se simulata, favorendo così l’interiorizzazione delle conoscenze

attraverso la loro applicazione.

Per conseguire questo obiettivo è necessario che allo studente venga consentito di:

1. riflettere sulle proprie capacità operative e organizzative;

2. contribuire a sviluppare senso di responsabilità e rispetto degli impegni;

3. favorire il confronto tra istituzione scolastica e realtà lavorativa;

4. acquisire le conoscenze e gli strumenti necessari per organizzare e promuovere

viaggi in Italia e all’estero

Le fasi operative riguardano le seguenti attività istruzione:

1. incontri preparatori;

2. individuazione degli strumenti, modalità di lavoro, definizione e distribuzione dei

compiti;

3. organizzazione, sviluppo e conduzione dell’agenzia simulata;

4. organizzazione di uno o più viaggi di istruzione in collaborazione con l’agenzia di

viaggi

5. aggiornamento del sito web dell’Agenzia “Punto viaggi Cestari” e utilizzo di Internet

per promuovere i viaggi di istruzione organizzati;

6. gestione di un punto informativo per la promozione delle manifestazioni culturali locali;

7. analisi degli stage all’estero relativamente alla collocazione temporale (2 - 3 settimane),

al reperimento dei fondi necessari e all’eventuale entità della compartecipazione delle

famiglie.

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114

PERFEZIONAMENTO LINGUISTICO ALL’ESTERO: STAGE

Attivati ormai da diversi anni, coinvolgono gli studenti e gli insegnanti delle classi del corso

ITER con l’obiettivo di rafforzare la motivazione degli allievi allo studio delle lingue straniere,

di potenziare le abilità linguistiche e le competenze comunicative, di sviluppare la capacità di

analisi critica dei modelli scolastici europei, di favorire la crescita sia sul piano dell’autonomia

personale, sia della cooperazione delle relazioni interpersonali. L’iniziativa si articola in

soggiorni della durata di 2 o 3 settimane, durante i quali gli allievi saranno ospitati in famiglia o

in college, e frequenteranno le lezioni nella scuola del luogo.

ADOTTIAMO UN MONUMENTO

Il progetto è diretto alle classi del Biennio del Corso ITER e ha i seguenti obiettivi:

• coinvolgere gli studenti nello studio della storia di un monumento di Chioggia

(la Chiesa della Santissima Trinità) e delle sue opere d'arte;

• guidarli a creare un itinerario di visita storico-artistico da proporre a studenti del

nostro istituto e a turisti durante la stagione estiva;

• insegnare loro ad assolvere un compito calandosi nella realtà della situazione,

favorendo l'interiorizzazione delle conoscenze attraverso la loro applicazione.

PROGETTO A.C.S. IRE COOP VENETO “ Con Chioggia, per Chioggia “ Lo scopo del progetto e quello di promuovere il turismo a Chioggia attraverso la formazione di

una nuova imprenditorialità e formare gli studenti per un adeguato inserimento lavorativo nel

settore e/o per il prosieguo negli studi d’indirizzo. L’obiettivo principale è quello di dare la

possibilità agli studenti d’imparare ad assolvere un compito calandosi nella realtà della

situazione, favorendo l’interiorizzazione delle conoscenze attraverso la loro applicazione. Per

conseguire questo obiettivo lo studente deve essere in grado di:

- Riflettere sulle proprie capacità operative e organizzative

- Contribuire a sviluppare senso di responsabilità e rispetto degli impegni

- Collaborare con i compagni

- Acquisire le conoscenze e gli strumenti necessari per organizzare pacchetti turistici con

percorsi artistici, storici ed enogastronomici.

Saranno coinvolte le discipline di geografia, arte e territorio, discipline turistiche, insegnante

tecnico-pratico di agenzia, lettere. Il lavoro sarà così suddiviso:

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115

classi terze: Recupero materiale storico, geografico e artistico della città di Chioggia e zone

limitrofe.

classi quarte: Creazione di pacchetti turistici che promuovano le città di Chioggia e

Sottomarina, proponendo dei percorsi naturalistici, enogastronomici e culturali di uno o più

giorni.

classi quarte : Partecipazione a:

-Fiere e manifestazioni proposte dal consorzio “ Con Chioggia sì”

-Master per formazione e orientamento

Nell’anno scolastico in corso le classi quarte parteciperanno ad un concorso : “Giovani…

idee al servizio della Comunità”, in collaborazione con la Fondazione Clodiense.

Page 116: POF CESTARI 2008 09

116

MACROAREA 6 : Formazione - Aggiornamento

• Formazione per l’utilizzo del programma “Monitor” e

“Question”

• Gestione della partecipazione alle iniziative formative rientranti

nel piano di aggiornamento

FORMAZIONE

Una scuola che vuole garantire la qualità, deve avere persone che si tengono al passo con i

tempi che riescono a leggere la realtà, la quale è in costante evoluzione offrendo studi

sempre nuovi.

Nelle scuole dell’ autonomia bisogna valorizzare la competenza di ciascuno per metterle in

comune, al fine di un reciproco mantenimento professionale destinato a migliorare la

qualità della didattica.

Le collaborazioni tra i colleghi permette lo scambio e di conseguenze la crescita

professionale.

L’ istituto, con progetti minori, definisce anno per anno i bisogni formativi dei singoli

docenti dei singoli docenti legati a quelle che sono le nuove strategie pedagogiche-

didattiche per studiare percorsi sempre più individualizzati atti a garantire il successo

formativo di ogni singolo allievo.

La nostra scuola, tenendo conto anche delle caratteristiche degli indirizzi, ha scelto di

approfondire il settore delle nuove tecnologie multimediali come elemento qualificante

vista l’ importanza determinante di questo settore riviste in tutte le discipline e nelle vite

d’oggi.

Autoformazione e formazione dei docenti

Il docente oggi si trova in prima fila nella ricerca e nella pratica dell’innovazione e

riconosce la sua professionalità come un complesso articolato di competenze che non si

esauriscono individualmente nel rapporto in classe con gli alunni, ma, il più delle volte, si

giova di una formazione ”in situazione”, nel lavoro comune con i colleghi, in tempi lunghi,

sedimentati, in forma di operosa collaborazione,entro le quali si possono produrre

modificazioni reali di atteggiamenti e sviluppo concertati di nuove competenze.

Nella nostra scuola si vuole dare importanza alle nuove forme di didattica e di

organizzazione condividendo con i colleghi nuovi apprendimenti e nuove sperimentazioni,

Page 117: POF CESTARI 2008 09

117

scegliendo insieme le strade da sondare, accettando gli stimoli reciproci e le nuove

esperienze.

Ogni anno il Collegio dei Docenti stabilisce le priorità tra i corsi di aggiornamento che i

docenti della scuola possono seguire, tenuto conto dei modelli di formazione in servizio e

degli ambiti disciplinari proposti. L’impostazione complessiva delle iniziative di

aggiornamento privilegiate sono quelle che adottano tecniche innovative di formazione in

servizio finalizzate non solo all’acquisizione da parte del docente di nuovi strumenti

culturali, operativi e tecnologici partendo da concrete situazioni relazionali e di

insegnamento, ma anche alla produzione di materiale didattico-formativo di area al servizio

delle esigenze professionali dei docenti e dei bisogni formativi degli studenti.

In questa prospettiva l’ITCS “Cestari” vuole porsi al servizio del Territorio e delle esigenze

professionali degli insegnanti. Tale ruolo presuppone, per essere concretamente sviluppato,

una strategia articolata:

• Proporsi progressivamente quale agenzia di formazione al fine di favorire

l’incontro e lo scambio di esperienze tra i docenti dei diversi ordini di scuola

• Stimolare la circolazione delle informazioni, delle competenze e dei materiali

• Tenere sempre aggiornato il nostro sito Internet con materiali didattici e

informazioni a disposizione non solo dei propri docenti, ma aperti anche all’esterno.

Sono in programma per l’a.s. 2008/09 i seguenti corsi per il personale docente

1. Corso Monitor & Question (2° parte)

2. Formare ed informare: integrazione e mediazione in ambito scolastico

3. Corso di formazione sulla sicurezza D.Lgs 81/08

4. Corsi di aggiornamenti vari tenuti all'esterno dell'Istituto a cui partecipano

autonomamente i docenti.

CORSO DI FORMAZIONE “MONITOR &QUESTION” 2° parte

Il corso nasce dall’esigenza dei docenti di testare il gradimento dell’utenza su diverse

attività svolte, nell’ottica di un costante miglioramento. Il controllo continuo, mediante la

divulgazione e l’analisi di opportuni questionari, è praticamente indispensabile per ottenere

o mantenere la Certificazione di Qualità. Diventa sempre più importante, quindi, disporre di

strumenti agili e flessibili per il monitoraggio.

Per agevolare la realizzazione di monitoraggi e di questionari, il nostro Istituto utilizza

il programma “MONITOR & QUESTION“. MONITOR consente di assegnare e di

Page 118: POF CESTARI 2008 09

118

valutare questionari di monitoraggio, QUESTION consente di assegnare e di valutare

questionari di verifica on-line. Essi permettono di:

• creare la serie di domande con le possibili risposte;

• rispondere alle domande tramite Internet o rete locale, salvando i dati in un

database;

• conteggiare e valutare le risposte.

Il corso sarà della durata di otto ore

FORMARE ED INFORMARE: INTEGRAZIONE E MEDIAZIONE IN AMBITO SCOLASTICO

Rivolto ai docenti, il percorso formativo si svolge nell'arco di cinque settimane e sarà della

durata di 20 ore. Tutti gli incontri si terranno di pomeriggio, dalle 14 alle 18 e saranno ospitati

presso il nostro Istituto dal 7 novembre al 5 dicembre 2008.

Gli incontri dedicheranno ampio spazio al ruolo e alle azioni dei docenti nella scuola

interculturale di oggi, dal momento dell'accoglienza, dell'orientamento e della mediazione, alla

relazione da instaurare con la famiglia dell'alunno/alunna immigrati, fornendo strumenti

giuridici e pedagogici e allo stesso tempo di conoscenza dei servizi messi in campo dalle

istituzioni per le politiche di integrazione nel territorio.

Le lezioni sono condotte da docenti universitari ed esperti in psicologia evolutiva e

dell'orientamento, discipline giuridiche, mediazione linguistico-culturale. Cinque i moduli che

compongono il pacchetto formativo:

1. "L'insegnante come guida", condotto da Luciano Gamberni del Dipartimento di Psicologia

Generale dell'Università di Padova

2. "Disagio scuola per l'alunno immigrato", condotto da Federica Rigoni, piscologa esperta in

orientamneto scolastico-professionale per immigrati

3. "Rivisitazione e offerta del territorio", condotto da Lais Toffanin, esperta in progettazione di

servizi in ambito interculturale e mediatrice

4. "L'alunno immigrato", condotto da Alessio Surian, della Facoltà di Scienze della

Formazione dell'Università di Padova con specializzazione in ambito interculturale

5. "L'azione dell'insegnante", condotto da Lauso Zagato giurista e docente presso

l'Università di Venezia

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119

L’INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE D.LGS 81/08

Il RSPP ha, tra i vari compiti, quello di proporre i programmi di informazione e formazione dei

lavoratori secondo le indicazioni del D.Lgs.81/08.

Ciascun lavoratore deve ricevere un'adeguata informazione su:

A) i rischi per la sicurezza e la salute connessi all'attività dell'Istituto,

B) le misure e le attività di prevenzione e protezione adottate

C) i rischi specifici cui è esposto in relazione all'attività svolta, le normative di sicurezza e le

disposizioni dell'Istituto in materia,

D) i pericoli connessi all'uso di sostanze e preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di

sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica,

E) le procedure che riguardano il pronto soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei

lavoratori,

F) il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il responsabile dei lavoratori e il

medico competente,

G) i nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli artt. specifici del

D.Lgs. 81/08.

Ciascun lavoratore poi deve ricevere una formazione sufficiente ed adeguata in materia di

sicurezza e di salute, con particolare riferimento al proprio posto di lavoro ed alle proprie

mansioni. Un'attenzione particolare va dedicata ai nuovi assunti, per i quali bisogna prevedere

modalità adeguate ad un corretto inserimento: si pensi, per esempio, agli alunni delle classi

prime.

Per gli alunni delle classi prime sono previsti momenti informativi sul tema della sicurezza

negli ambienti scolastici nell’ambito del progetto “Accoglienza”, nei primi giorni di scuola. Per

quanto riguarda la formazione, la maggior parte dei lavoratori ha ricevuto la formazione di base

utilizzando un CD multimediale. I lavoratori che fanno parte delle squadre di emergenza, che

necessitano di una formazione aggiuntiva, sono tutti formati. Gli alunni poi hanno diversi

momenti di formazione, come, per esempio, durante le esercitazioni di laboratorio, o in

occasione delle prove di evacuazione. Inoltre sono state attivate misure preventive specifiche

per gli alunni disabili i quali, essendo più deboli di fronte al rischio, devono essere

maggiormente tutelati In generale l'individuazione di un problema e la consapevolezza dei

rischi connessi contribuiscono a sviluppare sempre più quella mentalità di sicurezza che è

l'obiettivo da perseguire con tutti i mezzi che si hanno a disposizione.

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120

MACROAREA 7: Supporto organizzativo e Valorizzazione delle risorse umane e professionali

• Collaboratori della dirigenza

• Funzioni strumentali al POF

• Coordinatori dei consigli di classe

• Coordinatori dei dipartimenti

• Coordinatore del Sirio e responsabile EDA (progetto in rete)

• Responsabili dei laboratori

• Referente per la sicurezza

• Referente per le elezioni degli OO.CC.

• Commissione per la formulazione dell’orario • Commissione Qualità

Il progetto si prefigge di

distribuire l'assunzione di responsabilità e di decisioni fra le diverse componenti

dell'Istituzione scolastica al fine di far accrescere la cultura organizzativa;

migliorare l'organizzazione didattica complessiva, ottimizzando l'impiego delle

risorse umane disponibili.

Come indicatori per la valutazione della riuscita del progetto si terrà conto

- della percentuale di deliberazioni assunte dai consigli di classe;

- proposte formulate nell'ambito dell'attività di Dipartimento delle singole discipline;

- utilizzo dei laboratori ed incremento delle dotazioni dei beni.

Progetto “Qualità”

Obiettivo prioritario del Progetto Qualità è l’innalzamento della qualità nella scuola e

dell’efficienza

del sistema dell’istruzione. Inoltre il progetto mira a:

• ampliamento dell’offerta formativa

• realizzazione di raccordi/interazioni tra scuola e mondo della produzione e del lavoro

• costante adeguamento/miglioramento del servizio

Page 121: POF CESTARI 2008 09

121

• erogazione di un servizio efficace ed il più possibile contestualizzato e flessibile

attraverso una costante ricerca di legami col territorio e con le opportunità formative

extrascolastiche

• valorizzazione delle competenze di tutto il personale, docente e non docente

L’Istituto “ Cestari” nel 2005 ha avviato un progetto per ottenere la Certificazione della

Qualità in base alla norma ISO 9001:2000, con l’approvazione del CdD.

Le prof. Gandolfo ed Arienzo hanno partecipato a due corsi di formazione sull’argomento

presso l’Associazione Industriali di Venezia e nell’ a.s. 2005/06, si è costituito il gruppo

qualità.

L’implementazione del sistema ha avuto inizio con la mappatura dei processi , l’analisi dei

documenti/ legislazione ( ISO, P.O.F , Regolamento d'Istituto, Carta dei Servizi, …) e la

definizione e la diffusione della Politica della Qualità (vedi MQ Sez. 5 da pag. 3, Albo

dell’Istituto, sito internet). Quindi è iniziata la stesura di:

• Manuale di Gestione per la Qualità

• Procedure, sia di quelle di sistema , che di quelle ritenute utili,

• Istruzioni

• Schede dei Servizi

Un altro importante aspetto è stato la codifica di tutta la documentazione , la revisione e

produzione della modulistica d’Istituto.

Fin dall’inizio si è ritenuto che l’aspetto più importante da perseguire fosse

l’informazione/condivisione del progetto con i colleghi, con il personale ATA, ma anche

con i genitori e gli enti del territorio.

Sono state effettuate riunioni , sono state emesse circolari, sono state predisposte

presentazioni in P.P.T , è stato utilizzato il sito dell’Istituto, sia per diffondere il concetto di

qualità che per far conoscere la progressione dei lavori.

La qualità si basa su evidenze oggettive , rilevabili da dati misurabili e confrontabili.

Al centro delle pratiche di autoanalisi sta un sistema di indicatori che facciano capire

l’efficacia delle attività e servano all’elaborazione di azioni di miglioramento.

Per le principali attività svolte nell’Istituto è stata predisposta una matrice di indicatori.

Per poter compilare il Piano annuale – Obiettivi per la Qualità dell’a.s. 2008/09 è stata

avviata una raccolta sistematica di dati ed è stato compilato il Piano Consuntivo delle attività

del 2007/2008 .

Page 122: POF CESTARI 2008 09

122

In relazione a ciascun indicatore è stato individuato uno standard da raggiungere o sulla base

di serie storiche di dati o sul buon senso.

In data 4 e 5 maggio 2007 si è svolto l’Audit da parte dell’Ente CSQA, organismo di

Certificazione riconosciuto dal SINCERT, che ha rilasciato all’Istituto “D.Cestari” la

certificazione di qualità relativa alla gestione dei seguenti servizi:

“ Progettazione ed erogazione di servizi di istruzione e formazione nei corsi: IGEA (

indirizzo giuridico economico aziendale) ITER ( indirizzo turistico) SIRIO (Igea

Serale) EDA ( Educazione degli adulti). Erogazione di servizi di orientamento.”

In data 4 maggio 2008 si è svolto l’Audit da parte dell’ente CSQA, per il mantenimento

della certificazione di qualità.

La Qualità in sintesi: I cardini della qualità Che si traducono in Chi

1. attenzione continua all'utenza.

Utente inteso come: • alunno/famiglia • Parti sociali che

collaborano alla formazione

• territorio

Dialogo e confronto (confrontare P.O.F e contratto formativo) Accrescere soddisfazione utenza

Tutti (dirigenza, docenti, A.T.A)

2. controllo continuo del servizio

• pianificazione

• comunicazione • gestione delle risorse

umane

Obiettivi qualità (riferimento P.O.F) programmazione(unificare schede) pianificazione dei progetti Miglioramento della comunicazione interna ed esterna: Albo circolari con riferimento alla qualità Condivisione delle metodologie previste dalla normativa Definizione competenze

D.S, Collegio, dipartimenti Chiunque emetta circolari D.S. e R.Q. D.S. anche su indicazione del Collegio

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123

• gestione dei documenti

• gestione economica e

amministrativa

• ambiente di lavoro e infrastrutture

Corsi aggiornamento Valutazione efficacia Valutazione prestatori d'opera (collaboratori esterni) Riesame, aggiornamento dei documenti Archiviazione e reperibilità valutazione dei fornitori: riempire moduli generali per collaudi e/o forniture (es nuove apparecchiature, viaggi, etc..) adeguatezza dei locali: Controllo spazi adeguatezza dei mezzi: Controllo macchine in particolare p.c.

su indicazione del Collegio e su necessità evidenti D.S, Collegio, dipartimenti D.S., Collegio, responsabili progetti D.S. Collegio, dipartimenti, commissioni etc. D.S. , D.S.G.A.,segreterie D.S. , D.S.G.A., tutti responsabili laboratori, assistenti,

personale tutto

3. miglioramento

continuo • misurazione ed analisi

• tenuta sotto controllo prodotti non conformi

• azioni preventive e

corretti

Misura soddisfazione utenza:indagine interna in generale e sui singoli progetti Controllo delle caratteristiche del servizio: verbalizzazioni

analisi dati (documenti pronti per il riesame) Segnalazione su appositi registri e segnalazione al R.Q. Controllo reclamo da parte interessa

R.Q. - gruppo qualità – responsabili dei progetti

tutti

RQ

Page 124: POF CESTARI 2008 09

124

PROGETTI IN RETE CON ALTRI ISTITUTI

L’ITC “Cestari” ha sviluppato da sempre stretti contatti e collaborazioni con altri Istituti sia

del Territorio che di altre città.

In particolare ha realizzato:

La rete “Educare scegliere”

La rete è stata costituita nell’ottobre del 2002 con gli Istituti Superiori di Chioggia e

Cavarzere e le scuole secondarie di primo grado del Territorio ed ha come oggetto attività

didattiche, di ricerca, di formazione e aggiornamento relativamente all’Orientamento.

Tale collaborazione è finalizzata alla migliore realizzazione della funzione della scuola come

centro di educazione all’orientamento scolastico, di miglioramento dell’iter formativo degli

alunni, a favorire una comunicazione più intensa e proficua fra le istituzioni scolastiche, a

stimolare e realizzare, anche attraverso studi e ricerche, l’accrescimento della qualità dei

servizi offerti dalle istituzioni scolastiche sia verso gli studenti, sia verso i loro genitori.

La rete EDA -Educazione degli Adulti

Nell’ambito della formazione degli adulti è stata costituita nel dicembre 2004 la rete EDA

alla quale hanno finora aderito 18 Istituzioni Scolastiche della provincia di Venezia.

Obiettivo della rete è quello di condividere esperienze, promuovere attività ed iniziative che

migliorino l’offerta formativa da parte degli aderenti alla rete sul territorio e favoriscano il

rientro in formazione degli adulti per il conseguimento di un titolo di studio di scuola media

superiore.

L’iniziativa è nata dall’esigenza di mettere in comune esperienze, risorse e buone prassi per

coordinare l’offerta formativa agli adulti sul territorio provinciale anche con campagne

pubblicitarie cogestite.

La rete CTI (centro territoriale per l’Integrazione)

Nel nostro Istituto da molti anni vengono accolti alunni diversamente abili e la

partecipazione alla rete che comprende 16 scuole presenti sul Territorio, permette di attivare

collaborazioni con enti, istituzioni e associazioni. Le finalità della rete: favorire la

cooperazione di rete per l'accoglienza e la valorizzazione dei soggetti diversamente abili;

ottimizzare e condividere le risorse esistenti nelle scuole; attivare nuovi modelli

organizzativi; favorire lo scambio di esperienze, di materiali, di sussidi...; condividere

potenzialità professionali; promuovere formazione, documentazione, consulenza; sostenere

la diffusione della cultura di rete; accrescere la qualità dei servizi offerti.

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125

La Rete Ve.Net Webzinecast

E’ un progetto di rete di scuole venete e extra-nazionali finalizzato allo sviluppo della

didattica mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie.

Obiettivo del progetto di rete è quello di realizzare uno”school webzinecast”, cioè un

contenitore in internet dinamico e interattivo in cui gli alunni delle scuole della rete Ve.Net,

italiane ed estere, possano trovare stimoli di apprendimento collaborativo. Tecnicamente per

” webzinecast” si intende un sito realizzato con un CSM open source che sia webzine +

podcast, abbia cioè la forma di una radio in Internet e che sia uno strumento”multimediale”

attraverso il quale potersi esprimere in vari linguaggi.

Perché una rete? In una rete c’è la possibilità di ottimizzare le risorse, secondo il principio

della sussidiarietà e quindi di sfruttare al meglio le tecnologie telematiche e informatiche ai

fini della didattica e della formazione.

La Rete IIS (Insegnare Scienze Sperimentali)

Il Piano ISS, si rivolge al sistema scolastico italiano e intende creare le condizioni

necessarie, attraverso una specifica azione di formazione rivolta agli insegnanti del I ciclo e

del primo biennio del II ciclo, per promuovere, un cambiamento duraturo ed efficace nella

didattica delle Scienze Sperimentali che trovi, anche attraverso il Progetto “Lauree

Scientifiche”, il suo naturale completamento nel triennio della secondaria di II grado. La

promozione e la diffusione della cultura scientifica, anche attraverso il miglioramento del

suo insegnamento, costituiscono, infatti, punti di particolare attenzione per gli interventi

strategici definiti dai Ministri dell’istruzione dell’Unione Europea per il conseguimento

degli obiettivi di Lisbona. Esso intende favorire la costituzione di gruppi interdisciplinari di

ricerca sui problemi connessi alla costruzione delle conoscenze scientifiche, gruppi che da

tempo, in altri Paesi, svolgono un ruolo significativo nel migliorare la qualità degli ambienti

di apprendimento e nel diminuire la distanza tra esperienza comune, cultura scientifica e

cultura umanistica. Il Piano ISS, che ha l’obiettivo finale di elevare il livello di literacy

(competenze)matematico-scientifica degli studenti italiani, si propone progressivamente di:

creare, a livello centrale, una “cabina di regia” capace di orientare le attività di formazione dei docenti, da sviluppare a livello locale, attraverso l’individuazione di Standard di riferimento per la formazione di docenti-ricercatori, capaci di innescare e sostenere autonomi processi di formazione-autoformazione e per la validazione di modelli di intervento, di strutture e di materiali;

sostenere la formazione continua dei docenti, organizzati in comunità di pratiche e sostenuti da presidi territoriali, all’interno dei quali saranno chiamati ad operare docenti provvisti di adeguata formazione che permetta loro di valorizzare e promuovere, nei confronti dei colleghi, esperienze formali e informali di formazione in ambito scientifico.

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La proposta, si propone di migliorare la difficile situazione del nostro Paese nell’ambito

dell’educazione scientifica come si evince dalla rilevazione internazionale compiuta

dall’OCSE.-PISA sui quindicenni che mostra che i nostri ragazzi hanno ottenuto valutazioni

inferiori alla media dei Paesi partecipanti.

La rete RTI (Rete Territoriale Intercultura)

La rete RTI ,ex Art.9 del CCNL Comparto Scuola-Misure incentivanti per progetti relativi

alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica, si è

costituita nel 2004 e vede la partecipazione di tredici scuole del Territorio. In collaborazione

con Enti locali, della Caritas, della Provincia e di associazioni del privato sociale, la rete

mira a consolidare le relazioni tra i partner al fine di condividere le problematiche

dell’immigrazione e dell’emarginazione scolastica e a riconoscere e diffondere buone

pratiche.

La rete per progetto INNOVADIDATTICA

L’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ANSAS ex INDIRE), nel

quadro delle misure nazionali previste nelle Linee Guida diffuse il 27 dicembre 2007 dal

Ministro della Pubblica Istruzione, realizza un programma di interventi finalizzati a

promuovere e attuare progetti di innovazione organizzativa e didattica, gestiti dalle scuole

interessate nella loro autonomia.

Il nostro istituto si è collegato in rete con altre scuole del Territorio (capofila ITIS “Righi”),

per la candidatura di progetti da attuare entro il 31 dicembre 2009, che rispondano ai criteri e

alle modalità indicati nel bando.

VERIFICA E VALUTAZIONE DEL P.O.F.

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127

La valutazione del Piano dell’Offerta Formativa avviene primariamente sotto forma di

autovalutazione all'interno dell’Istituto, nel continuo confronto tra la Presidenza, la

componente Docenti, la componente non-docenti, gli studenti e le famiglie. Le periodiche

riunioni dello staff di Presidenza, (Dirigente scolastico, Collaboratori del Dirigente e le

Funzioni Strumentali) sono uno strumento di verifica sullo “stato dell’arte” dei progetti e

attività in corso, che permettono un monitoraggio in itinere.

La forma autovalutativa prescelta si esplicita innanzitutto nel monitoraggio delle attività

svolte, al fine di individuare la ricaduta formativa, il gradimento delle iniziative, i punti di

forza e di debolezza.

I risultati dei monitoraggi sono successivamente resi pubblici.

Sono inoltre state effettuate, negli aa.ss. precedenti, forme di valutazione esterna, quali il

monitoraggio nazionale dell’Autonomia e dei P.O.F.

Anche nel corrente a.s. il Cestari sta partecipando a monitoraggi da parte dell’Agenzia

nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica (ex I.NDIRE) (monitoraggio sulla

flessibilità curricolare, monitoraggio sui progetti di intercultura) e si rende disponibile per

successivi monitoraggi e forme esterne di valutazione.

E’ tuttavia necessario ricordare che la verifica finale del P.O.F. spetta al Collegio Docenti, al

quale sono presentati i resoconti delle attività .

All’inizio dell’a.s. il Collegio, dopo aver recepito gli indirizzi generali per le attività della

scuola ed i criteri generali di gestione e amministrazione da parte del Consiglio d’Istituto,

predispone il nuovo Piano dell’Offerta Formativa ed infine il Consiglio d’Istituto, dopo aver

sentito la componente studenti e la componente famiglie, adotta il P.O.F. dell’a.s. in corso.

PIANO DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Viene predisposto un sistema di monitoraggio e valutazione per controllare il processo

educativo e l’intero sistema dell’offerta formativa al fine di individuare criticità nella qualità

dell’organizzazione e dell’attività didattica

Vengono pertanto individuati gli ambiti, i criteri e gli strumenti che riguardano il sistema di

monitoraggio e valutazione

AMBITI

Gli ambiti sono quelli definiti dal POF:

• identita’ dellascuola

• organizzazione

• servizi

• progetti

STRUMENTI

Gli strumenti utilizzati sono

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128

• Verifiche di customer stisfaction

• Dati statistici

• Documenti del collegio docenti e della scuola

• Schede approntate in accordo col Sistema Qualità

IL MONITORAGGIO

viene effettuato alla fine di ogni progetto/attività e, servendosi dei risultati raggiunti mediante

gli strumenti approntati, la figura strumentale stende la relazione finale che riguarderà:

- rapporto tra scelte organizzative e problemi educativi

- rapporto con il territorio

- coerenza tra scelte progettuali e finalità del tipo di scuola

- analisi dei progetti

- processi messi in atto .

I progetti saranno monitorati, nei due periodi, attraverso l’esame delle apposite schede che

documentano le diverse fasi che li regolano:

FASE1 scheda descrittiva di proposta al POF presentata all’inizio dell’anno scolastico

FASE 2 scheda di valutazione intermedia (Febbraio/Marzo)

FASE 3 scheda finale del progetto completata dalla relazione a consuntivo, risultati dei

questionari proposti

VALUTAZIONE DEL POF

Alla fine dell’anno scolastico le figure strumentali approntano il sistema di valutazione che

partendo dalle finalità proposte e dai risultati del monitoraggio presentano al Collegio la

relazione su quanto elaborato. Viene qui presentato il piano di valutazione

CRITERI GENERALI

la valutazione del POF intende mettere in risalto

• Le fasi di programmazione del POF enunciando le azioni atte a realizzarle

• Quanto è stato realizzato di quanto era stato previsto

• L’efficacia in termini di raggiungimento di risultati globali in didattica, organizzazione ,

funzionamento,

• progetti di quanto previsto rispetto alle risorse impiegate

• I progetti realizzati

• Le aree di miglioramento e le criticità

• I processi

PIANO DI VALUTAZIONE DEL POF:

Enunciazione delle fasi di lavoro

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COERENZA

Es isto nel POF quanto è stato da

- - - -

EFFICIENZA

E

- -

EFFICACIA LA PROGETTUALITÀ

-- - - -

D

d

ALLEGATI

• Regolamento d’Istituto

plicitare il rapporto tra quanto prev

129

vvero realizzato nelle seguenti aree • Didattica curricolare • Attività integrative • Organizzazione • Funzionamento • Rapporti col territorio

Individuare il grado di partecipazione dei docenti all’organizzazione interna della scuola Individuare il grado di partecipazione dei docenti alle attività integrative

Individuare il grado di efficienza delle strutture Utilizzo delle risorse economiche a disposizione

saminare i risultati raggiunti in didattica individuando • Risultati del 1° e 2° periodo • Risultati degli allievi • Media dei voti delle classi • Percentuale di allievi con patente ECDL • Percentuale promossi patentino ciclomotore • Ore corsi recupero • Ore sportello didattico

Individuare il grado di partecipazione degli allievi alle attività integrative Individuare il grado di partecipazione dei genitori alle attività della scuola individuando

• La partecipazione alle elezioni • La partecipazione ai corsi per genitori • La partecipazione al Cestari day

Individuare gli ambiti a cui si riferiscono i progetti Individuare la coerenza delle finalità con quelle generali de percorso formativo degli allievi Individuare lo sviluppo della progettualità attraverso le fasi presentate nella rendicontazione. Individuare, dove possibile, la percentuale di successo ottenuto

Individuare il grado di partecipazione degli allievi e dei docenti

al quadro e dai dati acquisiti sia possibile individuare i processi a attivare analizzando

• Aree di miglioramento • Criticità

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• Regolamento di Disciplina

• Regolamento del Laboratorio di Informatica

• Regolamento dell’ Aula di Scienze

• Regolamento del Laboratorio Trattamento Testi

• Regolamento del Laboratorio Linguistico

• Regolamento della Palestra

• Regolamento della Biblioteca

• Regolamento delle Visite guidate e viaggi di istruzione

• Carta dei Servizi

• Regolamento dell’Assemblea degli studenti

• Regolamento del Consiglio di Istituto

• Statuto delle studentesse e degli studenti

• Patto educativo di corresponsabilità

• Analisi risultati finali a.s. 2007/08

• Il calendario delle attività collegiali 2008/09

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I.T.C.S . “D. CESTARI “– CHIOGGIA Borgo S. Giovanni, 12/A - Tel. 0414967600 - Fax 0414967733

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IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO

Premessa: art 1 - art 2 - art 3 - art 4

PARTE I Attività associative ed organismi rappresentativi: art 5 - art 6 - art 7 - art 8 -art 9

PARTE II Norme di comportamento: Norme generali: art 10 Divieto di fumare: art 11 Accesso ai vari locali: art 12

Rispetto dei locali, degli arredi, del materiale scientifico didattico: art 13 Comportamento in classe: art 14 Libretto personale: art 15 Norme per l'entrata e uscita: art 16 Assenze: art 17 Presenza in Istituto dopo il termine delle lezioni del mattino: art 18 Alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della religione: art 19 Esoneri dalle esercitazioni pratiche di educazione fisica: art 20 Utilizzo del fotocopiatore: art 21 Biblioteca d'Istituto: art 22 Importanza del regolamento: art 23 Premessa

ART. 1

Lo scopo fondamentale della scuola è che lo studente sviluppi capacità e competenze professionali, comportamenti civili e critici che gli permettano di comprendere la società nella quale vivono e operano, riuscendo ad apportare il proprio personale contributo nei processi di innovazione e di miglioramento della stessa. La scuola è luogo di formazione, di dialogo, di educazione, di esperienza sociale, di incontro e di cooperazione nel rispetto delle regole volute ed accettate da tutti Il regolamento di Istituto è l’insieme delle norme essenziali che disciplinano il funzionamento della vita della scuola, degli organi di gestione, dei servizi e dei laboratori, il codice disciplinare degli studenti

ART.2 Gli allievi, assistiti quotidianamente dal Dirigente scolastico e dai docenti, sono educati all'autogoverno e all'esercizio della democrazia, partecipando, insieme alle altre componenti della scuola, quali protagonisti della comunità educativa.

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ART.3 I rapporti tra dirigente, docenti, discenti, personale non docente e famiglie, si informano al dialogo, alla collaborazione e soprattutto al rispetto reciproco.

ART.4

Ciascuna classe è una comunità di lavoro, di ricerca individuale e collettiva degli alunni, guidata dai docenti.

PARTE I Attività associative ed organismi rappresentativi :

ART.5 Gli studenti hanno facoltà di riunirsi nell'ambito dell'Istituto entro i limiti stabiliti dalle norme vigenti (Titolo1, Capo1, Sezione II, D.Lgs.16.4.94 n.297), integrate, dove occorra e sia utile, da deliberazioni dei competenti organi, dopo accordi organizzativi fra i loro rappresentanti e il Dirigente scolastico, per studiare insieme, costituire gruppi di lavoro, seminari e tenere assemblee plenarie e parziali che trattino problemi culturali, scolastici, sociali e formulino proposte e richieste. Le assemblee di Istituto e le assemblee di classe sono indette secondo le norme vigenti (n.4 in un anno). L’assemblea d’istituto, che deve essere richiesta con un anticipo di almeno otto giorni, è preceduta da una circolare che espone gli argomenti da trattare e le modalità da seguire. L’assemblea di classe deve essere richiesta almeno cinque giorni prima e non deve coincidere sempre con le stesse ore. Solo eccezionalmente, in casi di urgenza, a giudizio del Dirigente Scolastico, il predetto preavviso per le assemblee di classe, può essere limitato ad un solo giorno. Il Dirigente Scolastico, i docenti ed il personale non docente dell'Istituto hanno diritto di assistere alle assemblee studentesche. Ai sensi dell’art.14, comma 5 del D.Lg citato, il Dirigente ha potere di intervento nei casi di violazione del regolamento che l’assemblea è tenuta a darsi o di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea.

ART.6 Il Comitato degli studenti, rappresentativo di tutti gli alunni, composto dai rappresentanti delle singole classi, elegge al suo interno un Presidente ed un Segretario, esprime pareri su aspetti e problemi della vita scolastica; può indire assemblee e coordinare attività. Il Comitato può riunirsi su proposta del Presidente o dei rappresentanti di una o più classi, per trattare argomenti di interesse scolastico e culturale facendo conoscere almeno 3 giorni prima i punti all’ordine del giorno; può essere convocato nelle prime ore pomeridiane a richiesta del Presidente o di 1/3 dei consiglieri, previo accordo con il Dirigente Scolastico.

ART.7

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Il Comitato degli studenti deve elaborare un regolamento per le assemblee da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea stessa, a maggioranza ,durante la prima convocazione dell’anno scolastico. Il regolamento deve essere inviato in visione al Consiglio d’Istituto, che ha la facoltà di esprimere pareri, proporre eventuali modifiche e /o integrazioni. In mancanza di detto regolamento, il Dirigente ha la facoltà di accettare o meno la richiesta di assemblea in orario curricolare. Gli studenti hanno facoltà di manifestare il proprio pensiero con la parola e lo scritto; possono, nell'ambito dell'Istituto, esporre, negli spazi stabiliti, propri scritti e diffondere fogli periodici che siano testimonianza della loro partecipazione alla vita della scuola e della società civile. Ad evitare violazioni di legge, i fogli succitati devono essere presentati al Dirigente da uno studente maggiorenne che si renda responsabile del contenuto del foglio stesso.

ART.8 Gli allievi, per lo svolgimento delle attività di cui agli artt. precedenti, possono usare aule, sale e attrezzature a ciò destinate, dopo gli accordi fra i loro rappresentanti e il Dirigente.

ART. 9

Tutti i genitori possono partecipare ai Consigli di classe nei momenti non deliberativi quando non vi sia opposizione da parte dei membri di diritto. In occasione dei Consigli di classe, su richiesta dei rappresentanti, sia genitori sia studenti, è possibile predisporre un’aula per riunioni preliminari al Consiglio.

PARTE II Norme di comportamento

ART.10 Norme generali Il comportamento corretto, all’interno dell’Istituto e nel suo spazio esterno, è affidato all'autocontrollo degli studenti, alla vigilanza del Dirigente e di tutte le componenti scolastiche. Gli allievi sono liberi nell’abbigliamento da indossare purchè sia dignitoso ed adeguato all’ambiente scolastico. Un corredo adatto alla specifica attività da svolgere è indispensabile per le esercitazioni di educazione fisica. L’Istituto non è responsabile dei beni e oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati nel suo ambito.

ART.11 Divieto di fumo E’ vietato fumare nei locali interni all’Istituto. Le inadempienze saranno perseguite disciplinarmente e verrà inflitta un’ammenda che va da € 25 a € 250 da versare quale contributo all’Istituto, secondo la L. 11/11/75 n.584 e successive modifiche.

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ART.12 Accesso ai vari locali Ogni locale, adibito alle varie attività ( informatica, chimica, biblioteca, agenzia turistica, palestra), ha un proprio regolamento che, affisso al suo interno, va rispettato. Gli studenti possono accedervi solo con la presenza dei docenti delle discipline coinvolte o, in alcuni casi, con la presenza degli assistenti tecnici.

ART.13

Rispetto dei locali, degli arredi, del materiale scientifico didattico I locali, gli arredi, il materiale didattico, scientifico e tecnologico costituiscono un prezioso patrimonio che dovrà servire alle generazioni studentesche che si avvicendano sui banchi di scuola dell’I.T.C.”Cestari”. Gli alunni e/o le classi che venissero meno ai basilari principi di rispetto e di difesa dei beni della comunità, previa comunicazione ai genitori, ne risponderanno personalmente o come classe, pagando i danni arrecati ed esponendosi ad eventuali procedimenti disciplinari commutabili in lavori utili per la scuola e che, possibilmente, tendano al ripristino delle condizioni precedenti al danno, da effettuarsi al di fuori dell’orario scolastico.

ART.14 Comportamento in classe. Comportamento in classe: in classe ogni allievo deve avere con sé quanto occorre per il regolare svolgimento delle lezioni e delle attività. Il suo comportamento nelle aule o negli spazi dove viene svolta qualsiasi attività didattica deve basarsi su quanto stabilito, all’inizio dell’anno scolastico, nel Contratto Formativo che, oltre a contenere indicazioni e aspetti puramente didattici, stabilisce le regole per un rapporto corretto con tutte le componenti. Cambio D’ora: durante il cambio dell’ora gli studenti debbono rimanere all’interno della propria aula. Qualora la classe restasse momentaneamente scoperta, si confida nel senso di responsabilità degli studenti, affinché non disturbino le altre classi, né abbandonino l’aula senza autorizzazione. I collaboratori scolastici (personale ausiliario) vigileranno sugli alunni, con piena facoltà di segnalare gli allievi intemperanti, al docente coordinatore di classe o alla presidenza. Intervallo: durante l’intervallo gli alunni possono uscire dall’aula, trattenersi nel corridoio del proprio piano, andare al bar dell’Istituto o nel cortile interno. In nessun caso possono uscire dal perimetro dell’Istituto. Gli studenti sono tenuti comunque a tenere un comportamento educato e responsabile. I collaboratori scolastici addetti ai vari piani e settori e i docenti preposti alla vigilanza, interverranno ad ammonire ed eventualmente a segnalare coloro che violino le regole o assumano un comportamento irrispettoso. Uscita dall’aula: il docente può autorizzare gli alunni ad allontanarsi dall’aula non più di uno alla volta e solo quando si ritiene sia strettamente necessario, al fine di evitare assembramenti nei corridoi e nel bar, pregiudizievoli ad uno ordinato svolgimento dell’attività scolastica e fonte di responsabilità per i docenti stessi. In ogni caso lo

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studente non deve allontanarsi dall’aula senza l’autorizzazione del docente, o, in caso di momentanea assenza dello stesso, senza avvisare il personale addetto al piano. Termine delle lezioni: è vietato uscire dalle aule prima del suono della campana che segna il termine delle lezioni. L’uscita anticipata è ammessa solo per gli studenti che sono stati autorizzati dalla presidenza. Ora di supplenza da parte di docenti diversi dai propri: nel caso di assenza di un docente di classe e, di conseguenza, della dovuta sostituzione con altro docente a disposizione, gli studenti sono tenuti ad osservare un comportamento corretto e rispettoso, concordando con il docente l’attività da svolgere. La presidenza potrà autorizzare, previa comunicazione ai genitori, l’entrata posticipata o l’uscita anticipata solo quando non ci fossero docenti a disposizione.

Uso del cellulare: il telefono cellulare è uno strumento moderno e utile di comunicazione, ma in ambito scolastico è di disturbo se utilizzato in classe e durante le varie attività, pertanto ne è assolutamente vietato l’uso.

ART.15 Libretto personale Agli studenti verrà consegnato un libretto personale, controfirmato dall'esercente la patria potestà, se minorenne, o dall'alunno stesso, se maggiorenne, per le giustificazioni delle assenze e per la richiesta di entrata posticipata e di uscita anticipata. Il libretto contiene varie sezioni e rappresenta un necessario strumento di comunicazione scuola-famiglia e viceversa, pertanto deve accompagnare giornalmente lo studente per ogni evenienza, va custodito e riconsegnato in segreteria alunni a conclusione dell’anno scolastico. In caso di smarrimento o di deterioramento, verrà rilasciato un secondo libretto previo pagamento della quota stabilita dal Consiglio d’Istituto Il secondo libretto verrà rilasciato gratuitamente, su richiesta del genitore, solo agli alunni che consegneranno il libretto esaurito e potranno dimostrare di essere incorsi in situazioni particolari ed eccezionali.

ART.16 Norme per l’entrata e uscita Entrata Gli studenti entrano in Istituto cinque minuti prima dell’orario stabilito per l’inizio delle lezioni e, comunque al suono della campana, devono trovarsi nell’aula loro assegnata , accolti dai docenti, come da normativa vigente. E’ ammesso l’ingresso anticipato solo in caso di condizioni climatiche avverse o per situazioni particolari che saranno dichiarate al dirigente o ai suoi collaboratori. Osservare la massima puntualità è un dovere elementare ed imprescindibile. Entrate in ritardo Gli studenti che entrano in ritardo, oltre l’inizio delle lezioni ma entro le 8,05, saranno ammessi dal docente della prima ora che segnerà sul registro di classe il tempo del ritardo. Gli studenti che entrano dopo le 8,05 senza la giustificazione, oltre ad essere registrati sul giornale di classe, sono tenuti a giustificare sul libretto personale il giorno successivo. Il coordinatore di classe, dopo tre ritardi dello stesso studente, segnalerà alle famiglie e alla presidenza il caso per gli opportuni interventi che possono essere: a) ammonizione b) recupero pomeridiano del tempo perduto c) richiesta di documentazione d) annotazione di demerito e) proposta di sospensione dalle lezioni. Il

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coordinatore, secondo la gravità del caso, proporrà e adotterà una delle sanzioni suddette. Gli alunni che entreranno nelle ore intermedie, al cambio dell’ora, saranno giustificati solo dalla dirigente scolastica o dai collaboratori della presidenza. Non si accettano entrate dalla terza ora in poi, tranne per casi eccezionali e documentati. Uscite anticipate Le uscite anticipate sono ammesse per motivi legati ai mezzi di trasporto e per le quali si è data l’autorizzazione all’inizio dell’anno scolastico su specifica richiesta da parte della famiglia. E’ ammessa l’uscita anticipata anche in casi eccezionali e per motivi di salute, previa valutazione positiva da parte del dirigente o dei suoi collaboratori. Gli studenti che avessero un motivo giustificato per uscire anticipatamente, devono presentare la richiesta sul libretto personale all’inizio delle lezioni ai collaboratori scolastici in servizio alla portineria: sarà cura del personale restituire loro il libretto, con l’autorizzazione o meno. Ai minorenni è consentito lasciare l’Istituto solo se accompagnati dal genitore o da chi ne fa le veci; In caso di ripetute richieste di entrata in ritardo e/o uscita anticipata, il Dirigente, sollecitato dal coordinatore di classe, può sospendere ulteriori autorizzazioni.

ART.17 Assenze

Giustificazioni La presenza alle lezioni, alle esercitazioni e alle visite culturali è obbligatoria e la giustificazione delle assenze è vagliata dal Preside o dai collaboratori o dai professori delegati (docenti della I^ora di lezione) Gli studenti che sono stati assenti, al rientro a scuola, dovranno presentare la relativa giustificazione, redatta sul libretto personale, firmata dal genitore che, all’inizio dell’anno scolastico, ha depositato la firma sullo stesso o, se maggiorenne, dallo studente. Le malattie che abbiano causato assenze di oltre 5 giorni consecutivi devono essere documentate da certificato medico. Qualora l’assenza superiore ai cinque giorni non sia dovuta a malattia e sia preannunciata dai genitori per iscritto al dirigente scolastico, non occorre la presentazione del certificato. In caso di dimenticanza di giustificazione , il docente incaricato annota il fatto sul registro di classe; il docente della I^ ora del giorno successivo controlla che lo studente abbia regolarizzato la giustificazione. Comportamenti ripetutamente difformi dalla regolarità saranno fatti conoscere al dirigente o ai suoi collaboratori per i provvedimenti del caso. Assenze ingiustificate Esistono dei casi in cui la riammissione alle lezioni non comporta, da parte della scuola, l’accettazione dei motivi addotti, a causa dell’accertata arbitrarietà dell’assenza. Si tratta delle cosiddette “assenze ingiustificate” che verranno annotate sul registro di classe come ammonizione e potranno dar luogo a ripercussioni sul voto di condotta. Arbitrarie assenze di gruppi cospicui di allievi di una o più classi saranno sanzionate con ammonimento scritto e relativa segnalazione ai genitori. Il ripetersi di tali comportamenti darà luogo all’applicazione di una sanzione più grave quale la sospensione di uno o più giorni. Per non ledere la libertà di coscienza e la libera autodeterminazione degli allievi, resta inteso che non potrà essere perseguito alcun comportamento individuale o collettivo di adesione a manifestazioni esterne rivolte agli studenti, purchè pubblicizzate (sciopero studentesco o manifestazioni di vario interesse). In quest’ultimo caso è comunque

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necessario che i genitori dichiarino sul libretto personale, nell’apposito spazio, di essere al corrente che il proprio figlio ha partecipato alla manifestazione.

ART.18

Presenza in Istituto dopo il termine delle lezioni del mattino Gli allievi impegnati in attività pomeridiane, debitamente autorizzate, potranno richiedere il permesso di intrattenersi nei locali dell’Istituto tra il termine delle lezioni del mattino e l’inizio delle attività sopraddette. Gli studenti, in tali situazioni, sono tenuti al massimo rispetto dell’ordine, della pulizia degli ambienti loro concessi. E’ assolutamente vietato allontanarsi dal controllo dei docenti e/o del personale addetto.

ART.19 Alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica. Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, possono optare per le seguenti possibilità: 1) Studio individuale assistito 2) Studio individuale non assistito 3) Materia alternativa nel caso in cui la scuola abbia la possibilità di attivarla 4) Allontanarsi dalla scuola, qualora l’ora di religione sia collocata alla prima o

all’ultima ora di lezione, dopo aver ottenuto un permesso permanente di entrata posticipata o uscita anticipata.

ART.20 Esoneri dalle esercitazioni pratiche di educazione fisica

Ai sensi della circolare ministeriale 216/87, gli studenti che richiedono l’autorizzazione all’esonero dalle esercitazioni pratiche di Educazione Fisica devono presentare domanda in carta libera al Dirigente scolastico, sottoscritta dal genitore o da chi ne fa le veci, corredata dal certificato medico. Gli alunni esonerati parteciperanno alle lezioni di Educazione Fisica e ne saranno coinvolti limitatamente a quegli aspetti non incompatibili con le loro particolari condizioni soggettive. Durante lo svolgimento delle lezioni tutti gli alunni, indipendentemente dalle loro condizioni di salute, devono rimanere sotto il controllo del docente, seguendo le sue indicazioni. E’ comunque fatto divieto intrattenersi negli spogliatoi.

ART. 21 Utilizzo del Fotocopiatore L’utilizzo del fotocopiatore, fino a quando rimarranno le condizioni attuali, è disciplinato nel modo seguente:

- la gestione dell’aula stampa è affidata dal Dirigente al personale collaboratore scolastico che sarà indicato annualmente e che ne assumerà la responsabilità;

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- le fotocopie richieste devono servire a scopi didattici e, in generale, a quelli istituzionali; Non possono essere eseguite duplicazioni di interesse personale e, secondo la normativa vigente, la riproduzione di interi testi o di buona parte di essi;

- E’ vietato mandare gli studenti in sala stampa; - E’ necessario, per i vari progetti o attività, prenotarsi con qualche giorno di

anticipo; - Per le verifiche fissate alla 1^ora è necessario che le copie siano predisposte

almeno il giorno precedente; - Per il monitoraggio e il controllo, il docente è tenuto ad indicare, sull’apposito

registro, la motivazione, il numero delle copie, la classe o le classi e ad apporre la propria firma.

ART.22

Biblioteca d’Istituto La Biblioteca d’Istituto favorisce l’integrazione dell’insegnamento con la ricerca individuale e di gruppo e offre agli studenti la possibilità di ampliare ed approfondire la loro cultura.

Gli alunni e il personale dell’Istituto possono accedere alla biblioteca, osservando il regolamento e l’orario stabilito all’inizio di ogni anno scolastico. Le persone che ricevono libri o altro materiale in prestito dall’addetto responsabile, individuato annualmente, sono responsabili della loro diligente conservazione. Chiunque smarrisca o deteriori quanto ricevuto in prestito, è tenuto a risarcire il danno arrecato.

ART.23 Il presente regolamento vuole ricordare come la libertà degli studenti vada misurata in ragione dell’osservanza scrupolosa delle norme, intese non come limitazione delle singole autonomie, ma come rispetto e potenziamento delle libertà di tutte le componenti scolastiche. Il presente regolamento, qualora se ne presentino le esigenze, è suscettibile di modificazioni ed aggiunte annuali, approvate dal Consiglio d'Istituto. Chioggia, 11 febbraio 2009 IL PRESIDENTE DEL C.d.I. Il DIRIGENTE

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IL REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

Art. 4 DPR 24/06/98 n°249

• Lo scopo dei provvedimenti disciplinari deve essere educativo e quindi rafforzare il senso di responsabilità degli allievi e ripristinare corretti rapporti nella comunità scolastica.

• Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e tendono a riparare il danno. Lo studente potrà convertirle in attività a favore della scuola.

• La responsabilità disciplinare è personale e in nessun caso può essere sanzionata la libera espressione di opinioni manifestata in modo corretto e non lesivo dell’altrui personalità.

• Gli allievi, prima di essere sottoposti a sanzioni disciplinari, saranno invitati a esporre le proprie ragioni. Per i provvedimenti adottati di cui ai punti b, c, d sarà data comunicazione scritta ai genitori dell’alunno.

• Durante il periodo di allontanamento dalla scuola sarà utile, per quanto possibile, mantenere contatti con lo studente e i suoi genitori.

• Le infrazioni disciplinari connesse al comportamento non influiscono sulla valutazione del profitto.

MANCANZE PUNIZIONE DISCIPLINARE SOGGETTI PER IRROGAZIONE DELLA SANZIONE

MODALITA'

(a) - Mancanza ai doveri scolastici - Comportamento scorretto - Negligenza - Assenze ingiustificate Non gravi o determinate da situazioni occasionali

- Ammonizione privata - Ammonizione in classe con nota sul registro di classe

- E' inflitta dal professore - Per mancanze commesse durante gli esami, è inflitta dal Presidente della commissione e sono applicabili anche ai candidati esterni

- Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso all'ORGANO INTERNO DI GARANZIA entro 15 giorni dalla comunicazione dell'irrogazione della sanzione

(b) - Mancanza ai doveri scolastici - Comportamento scorretto - Negligenza abituale - Assenze ingiustificate Non gravi, ma reiterate

- Allontanamento dalla lezione con trascrizione di nota sul registro di classe

- E' inflitta dal professore

- Va comunicata ai genitori - Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso all'ORGANO INTERNO DI GARANZIA entro 15 giorni dalla comunicazione dell'irrogazione della sanzione

(c) - Gravi o reiterate infrazioni della disciplina e del regolamento d'istituto - Offese e gravi scorrettezze nei confronti delle istituzioni, del dirigente d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei compagni - Danni ad attrezzature della scuola dovuti a colpa grave o dolo - Mancata osservanza delle norme relative alla sicurezza e salute pubblica - Fatti o situazioni che turbino il regolare andamento della scuola e la comune semsibilità

- Sospensione fino a 15 giorni

- E' inflitta dal Consiglio di Classe

- Va comunicata ai genitori - Per le sospensioni superiori ai 15 giorni va fatta menzione sulla pagella - Contro le decisioni di cui al punto "c" è ammesso ricorso, entro 30 giorni, al provveditore che decide in via definitiva

(d) - Situazioni e reati che costituiscono pericolo per l'incolumità delle persone

- Allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per il periodo di durata dello stato di pericolo

- Deliberato dal Consiglio di Classe per periodi non superiori a 15 giorni- Deliberato dalla giunta esecutiva del Consiglio d'Istituto su proposta del consiglio di classe per periodi

- Va comunicata ai genitori - Contro le decisioni è ammesso ricorso entro 30 giorni al provveditore - L'allontanamento dello studente

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superiori a 15 giorni dalla comunità scolastica può essere disposto se furono commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. Se l'autorità giudiziaria, i servizi sociali, o la situazione della famiglia o dello studente sconsigliano il rientro nello stesso Istituto, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, in altra scuola

In caso di circostanze attenuanti e avuto riguardo alla precedente condotta può

essere inflitta la sanzione di grado inferiore

In caso di RECIDIVA, di particolare GRAVITA’ delle mancanze, di carattere

COLLETTIVO delle mancanze stesse, può essere inflitta la sanzione di grado

immediatamente superiore

In ogni caso le sanzioni terranno conto della situazione personale dello studente

L’autorità competente a infliggere punizioni di un determinato grado, può sempre

infliggere quelle di grado inferiore

In caso di necessità il dirigente scolastico può adottare provvedimenti d’urgenza.

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REGOLAMENTO DEL LABORATORIO INFORMATICA

Si prevede a partire dall’anno scolastico 2005/2006 la ideazione, formulazione e

stesura di un regolamento.

Considerato, l’attuale struttura del laboratorio, le attività che vi si possono svolgere,

la disponibilità delle risorse umane e materiali, gli obiettivi prefissati, si intende

regolamentare in modo organico la possibilità di accedere in laboratorio ed

utilizzare l’hardware e il software disponibili.

Vengono stabilite le seguenti indicazioni:

1. in via prioritaria il laboratorio viene usato dagli insegnanti delle discipline di

matematica e di economia aziendale;

2. all’inizio di ciascun anno scolastico viene formulato un apposito orario mattutino

per lo svolgimento delle attività didattiche;

3. l’orario di 36 ore settimanali viene organizzato dal responsabile del laboratorio in

relazione alle esigenze e all’orario curricolare degli insegnanti;

4. ogni docente è tenuto a firmare il registro delle presenze, segnalando alla fine dell’

ora eventuali problemi o anomalie di funzionamento;

5. il docente è tenuto a controllare l’uso corretto del software installato, onde evitare

possibili usi non consentiti; e vietato installare programmi senza licenza;

6. le richieste di utilizzo del laboratorio da parte di altri insegnanti devono pervenire al

responsabile del laboratorio con un dovuto anticipo; il responsabile valuterà e,

compatibilmente con le attività prefissate, potrà decidere se accettare o no la

richiesta;

7. l’uso di internet è consentito solo su richiesta dell’insegnante; non si può accedere a

caselle di poste elettroniche private e a programmi non educativi;

8. non è consentito portare in laboratorio panini e bevande;

9. è prevista la possibilità di accedere al laboratorio anche ai corsi serali dando

preavviso in tempo utile al tecnico di laboratorio;

10. gli alunni non possono stare in laboratorio senza insegnante.

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REGOLAMENTO AULA DI SCIENZE

In assenza di un docente o dell’Assistente Tecnico è tassativamente vietato a tutti gli studenti l'accesso al laboratorio di Scienze.

DIVIETI

Nell'aula di Scienze è tassativamente vietato agli studenti:

1. consumare cibi o bevande;

2. sporcare e/o lasciare il locale in disordine;

3. spostare e/o asportare il materiale;

4. tenere un comportamento tale da mettere in pericolo la propria incolumità e

quella altrui;

5. toccare le apparecchiature elettriche del sistema multimediale nonché manovrare

gli interruttori generali d'alimentazione delle stesse;

Durante lo svolgimento delle esperienze di laboratorio è inoltre vietato:

1. modificare la configurazione degli apparecchi forniti;

2. manovrare senza assistenza il bruciatore Bunsen

3. aprire senza autorizzazione i rubinetti dell'acqua;

4. prendere iniziative personali come mescolare le sostanze fornite o le soluzioni

preparate al di fuori dell'esperimento che si deve effettuare;

5. danneggiare il materiale fornito e/o usarlo in modo improprio;

6. aprire le bacheche del laboratorio (ad esempio per prendere autonomamente il

materiale in esse contenuto);

7. spostarsi di continuo da un tavolo all'altro e non stare correttamente seduti al

proprio posto.

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ALCUNE REGOLE E SUGGERIMENTI

Le esperienze pratiche in laboratorio possono essere un valido aiuto per comprendere gli

argomenti trattati durante la lezione. Per trarre da esse il massimo profitto ed eseguirle

con tranquillità e sicurezza è importante seguire alcune regole.

Prima dell'esperimento

1. Ascoltare attentamente la spiegazione preliminare fornita dall'insegnante. Ci

eviterà di commettere errori o effettuare operazioni scorrette che possono a volte

essere pericolose.

2. Leggere con cura la descrizione dell'esperimento per essere sicuri di aver

capito bene tutti i particolari e le procedure.

3. Se serve, prima di mettersi al lavoro ripartire in modo chiaro e definito i compiti

tra gli occupanti del tavolo di laboratorio.

Durante l'esperimento

1. Eseguire la procedura o l'esperimento proposto con precisione e attenzione,

seguendo scrupolosamente le istruzioni date.

2. Se si hanno dubbi o difficoltà di ogni genere, chiedere assistenza.

3. Tenere sempre il posto di lavoro pulito e ordinato senza mettere sul banco oggetti

che siano estranei all'esperimento in corso.

4. Usare sempre gli strumenti appositi per movimentare le sostanze e le pinze per

maneggiare oggetti caldi. Ricordare che un oggetto di vetro riscaldato si raffredda

lentamente e può quindi provocare ustioni anche dopo un certo tempo da quando

è stato allontanato dalla fiamma.

5. La vetreria va sempre controllata attentamente prima dell'uso. Ci eviterà incidenti

come ferite e dispersione di liquidi.

6. Non si deve mai dirigere verso se stessi o verso un compagno l'imboccatura di una

provetta che viene scaldata o in cui sta avvenendo una reazione chimica.

7. Non tenere mai il volto sopra un recipiente dal quale si sviluppa un vapore.

8. Il bruciatore Bunsen va spento quando non serve; ricordare che le sue parti

metalliche possono provocare ustioni se toccate inavvertitamente.

9. Per motivi di sicurezza, le esperienze eseguite in laboratorio non prevedono mai

l'uso di sostanze molto corrosive (acidi o basi concentrate) o pericolose (cloro,

fluoro, benzene, toluene, ecc.). Tuttavia si deve sempre prestare la massima

attenzione per evitare di macchiare i vestiti. Al riguardo, quando si sa che si deve

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fare un'esperienza in laboratorio di chimica, si consiglia di indossare abiti non di

valore e comodi.

In caso di necessità

se il problema coinvolge solo un tavolo (versamenti accidentali di liquidi, rottura di un contenitore, di una provetta, ecc.), gli studenti del tavolo devono allontanarsi per permettere al docente o all’assistente, di intervenire rapidamente.

per l'evacuazione dell'Aula di Scienze seguire le direttive del Piano di Emergenza dell’Istituto che si trovano sulla porta di ingresso(lato interno). In particolare dirigersi ordinatamente verso la più vicina uscita di emergenza senza attardarsi a raccogliere oggetti personali.

Alla fine dell'esperimento

1. Riordinare il materiale utilizzato sul tavolo, in modo che i compagni che effettueranno l'esperienza nell'ora successiva non si trovino di fronte a un incredibile caos.

2. Alcune sostanze si possono riutilizzare per eseguire altri esperimenti, mentre altre non lo sono più, bisogna quindi disfarsene. E’ vero che alcuni composti o loro soluzioni acquose possono essere versati senza problemi nel lavandino, ma altre sostanze vanno smaltite in modo opportuno perché dannose per l'ambiente. Al termine quindi dell'esperimento vanno seguite con molta attenzione le istruzioni date dall'insegnante su dove versare o raccogliere le sostanze utilizzate che non servono più.

3. Prima di lasciare l'aula, riporre il proprio sgabello sotto il banco e non dimenticare il materiale didattico che è stato fornito.

4. Ricordarsi di lavarsi con cura le mani prima che cominci l'ora successiva di lezione anche se non si è venuti in contatto con alcuna sostanza.

A casa:

• Completare le parti che non si è riusciti a svolgere in laboratorio: calcoli, reazioni chimiche e loro bilanciamento, descrizioni, ecc.

• Può essere utile studiare ogni esperimento seguendo la seguente traccia logica (che è quella da adottare per la compilazione delle relazioni di laboratorio):

1. Obiettivo dell'esperimento

2. Materiale necessario

2. Procedimento

3. Dati o osservazioni

4. Calcoli

5. Eventuali problemi incontrati

6. Discussione dei risultati

7. Conclusioni

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REGOLAMENTO LABORATORIO TRATTAMENTO TESTI

Finalità I laboratori dell’Istituto sono patrimonio comune, pertanto il rispetto e la tutela delle attrezzature sono condizione indispensabile per il loro utilizzo. Esso potrà essere utilizzato, in orario curricolare ed extracurricolare, per attività legate alla diffusione della pratica e della cultura informatica. Gli utilizzatori devono attenersi al presente regolamento interno.

Premessa: Ad inizio di ogni anno scolastico verrà predisposto l’orario di laboratorio che, dando la precedenza alle materie di indirizzo, terrà conto oltre che delle esigenze didattiche delle classi, anche del numero di alunni di ogni classe. I docenti che desiderano utilizzare con i propri allievi i computer nelle ore in cui le sale sono libere, devono presentare richiesta al Responsabile di laboratorio o in sua assenza all’Assistente Tecnico Regolamento: 1) E’ vietato installare, modificare e utilizzare software non autorizzato o del quale l’Istituto non possieda licenza d’uso o utilizzare il Laboratorio per scopi diversi da quelli didattici

2) Qualora si verifichino, durante le attività, guasti o anomalie alle attrezzature, gli alunni devono tempestivamente avvertire l’Assistente Tecnico.

3) La stampa dei documenti deve essere prodotta con parsimonia tenendo conto dei notevoli costi della manutenzione ordinaria (sostituzione di cartucce, risme di carta, ecc.).

4) Non si garantisce dei File salvati sull’Hard Disk del PC , si consiglia di salvarli in Floppy Disk, Pen Drive, o in CD. ROM. I file trovati fuori posto verranno cancellati dall’ Assistente Tecnico nel corso dei controlli periodici delle macchine.

5) Gli utenti sono invitati a lasciare la postazione di lavoro nelle condizioni in cui l'hanno trovata e, comunque, in buon ordine.

6) È assolutamente vietato consumare alimenti liquidi o solidi nel laboratorio, sia per evidenti motivi di igiene sia per evitare danneggiamenti delle apparecchiature

7) Quando il laboratorio non è occupato, possono accedere allo stesso solo gli alunni che abbiano una richiesta scritta di un docente o dalla Presidenza,e in presenza dell’Assistente Tecnico.

8) Il collegamento ad Internet deve essere effettuato solo per esigenze strettamente didattiche.

9) E’ severamente vietato scaricare da Internet software, giochi, suonerie, ecc..

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10) E’ severamente vietato modificare, copiare, eliminare file in rete senza il permesso del responsabile del laboratorio, e dell’Assistente Tecnico.

11) Nel laboratorio è severamente vietato giocare e chattare.

12) Al fine di proteggere gli elaboratori in dotazione della scuola da eventuali virus, si pregano tutti gli utilizzatori dei laboratori di non usare pen drive personali utilizzati su altri computer

13) Al fine di evitare disagi alla attività didattiche, gli alunni sono tenuti a non modificare l’aspetto del desktop né le impostazioni del sistema.

14) Il seguente Regolamento è soggetto a modifiche.

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REGOLAMENTO DEL LABORATORIO LINGUISTICO MULTIMEDIALE

Si prevede a partire dall’ anno scolastico 2005/2006 la ideazione, formulazione e stesura

di un regolamento.

Considerate l’ attuale struttura del laboratorio, le attività che vi si possono svolgere,la

disponibilità delle risorse umane e materiali, gli obiettivi prefissati, si intende

Regolamentare in modo organico la possibilità di accedervi e di usare l’ hardware e il

Software disponibile.

Vengono stabilite le seguenti indicazioni:

1. in via prioritaria il laboratorio linguistico multimediale viene usato dagli

insegnanti di lingua dell’ istituto;

2. all’ inizio di ciascun anno scolastico viene formulato un apposito orario mattutino

per lo svolgimento delle attività didattiche e linguistiche;

3. l’ orario di 36 ore settimanali viene organizzato dal responsabile del laboratorio in

relazione alle esigenze e all’ orario curriculare degli insegnanti;

4. ogni insegnante è tenuto a firmare il registro delle presenze,segnalando alla fine

dell’ ora eventuali problemi o anomalie di funzionamento;

5. l’ insegnante è tenuto controllare l’ uso corretto del software installato, onde

evitare possibili usi non consentiti;

6. le richieste di utilizzo del laboratorio da parte di altri insegnanti devono pervenire

al responsabile del laboratorio con un dovuto anticipo. Il responsabile valuterà e,

compatibilmente con le attività prefissate, potrà decidere se accettare o no la

richiesta.

7. ogni studente è tenuto ad essere in possesso e a usare cuffie personali; viene

assicurato in ogni caso l’utilizzo dei microfoni del laboratorio;

8. è prevista la possibilità di accedere al laboratorio anche per il corso serale. Con

una semplice comunicazione al tecnico di laboratorio;

9. il seguente regolamento può essere integrato da suggerimenti e proposte avanzate

dagli insegnanti di lingua.

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REGOLAMENTO DELLA PALESTRA

1) FUNZIONAMENTO DELLA PALESTRA

Il materiale e gli ambienti sono affidati al Coordinatore di Educazione Fisica, che ne cura la buona conservazione con la collaborazione dei colleghi di disciplina. In caso di ammanchi o danni, egli segnala per iscritto, repentinamente, l’accaduto al Dirigente Scolastico.

2) UTILIZZO DEI MATERIALI Ogni docente risponde al coordinatore responsabile dell’uso del materiale e delle attrezzature nelle ore di lezione. Cura che gli attrezzi siano riposti ordinatamente negli appositi spazi prima che le classi lascino la palestra.

3) ABBIGLIAMENTO Tutti coloro che usufruiscono della palestra devono obbligatoriamente indossare scarpe da ginnastica riservate esclusivamente all’uso in palestra. L’obbligo di indossare scarpe da ginnastica vale anche quando la palestra è utilizzata in orario extrascolastico o per assemblee. Durante le ore di lezione gli alunni sono tenuti a presentarsi in palestra con indumenti adeguati (tuta, calzoncini e maglietta).

4) CUSTODIA DEI LOCALI Gli spogliatoi e i locali annessi alla palestra non sono custoditi, quindi l’Istituto non risponde per eventuali furti, danni o smarrimenti di oggetti lasciati incustoditi dagli studenti i quali possono lasciare i loro oggetti personali ben in vista sulla cattedra in palestra.

5) INFORTUNI In caso di infortunio verificatosi durante le ore di lezione o durante attività integrative pomeridiane che prevedano comunque la presenza di docenti di Educazione Fisica, lo studente deve dare immediata comunicazione dell’accaduto al docente, che provvederà alle opportune segnalazioni.

6) UTILIZZO DELLA PALESTRA FUORI ORARIO SCOLASTICO La palestra può essere utilizzata fuori dall’orario scolastico, su richiesta degli insegnanti, per svolgere attività integrative previste dal Piano Annuale o in preparazione dei Campionati Studenteschi. La domanda deve essere presentata in Presidenza con congruo anticipo, riportando le seguenti indicazioni:

• Data, ora e durata dell’utilizzo • Tipo di attività che si intende svolgere • Materiale che si intende utilizzare • Elenco degli studenti che partecipano all’attività • Nominativo del docente responsabile • Visto del responsabile della palestra.

Il responsabile docente che ha fatto la richiesta, prende in consegna la palestra ed il materiale da utilizzare e risponde di eventuali danni riscontrati sia al materiale che alle strutture utilizzate.

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REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA

I. La Biblioteca d’Istituto fornisce un servizio di supporto culturale, bibliografico e di

consultazione.

II. Sono autorizzati a servirsi della biblioteca, anche mediante prestito a domicilio, i

professori, gli studenti, il personale non insegnante e i genitori degli alunni.

III. I servizi della biblioteca sono gratuiti.

IV. Per i servizi di consultazione e prestito sono in vigore le seguenti disposizioni:

1. apertura in orario scolastico per almeno 1 ora al giorno

2. consultazione all’interno della scuola

3. prestito a domicilio ammesso ad eccezione dei volumi di particolare

valore, delle grandi opere e delle opere di consultazione, delle video e

musicassette, delle diapositive, dei CD, Dvd e dei CD-rom. Particolari

deroghe saranno concordate con gli insegnanti.

4. la durata del prestito, di 1 o 2 volumi alla volta, è di giorni 30,

eventualmente rinnovabili con apposita richiesta.

Gli alunni che devono sostenere l’Esame di Stato potranno chiedere una

proroga del prestito fino al giorno della prova orale. La mancata

restituzione entro quel termine verrà riscontrata all’atto della richiesta dei

documenti finali.

5. Gli alunni che dovessero svolgere particolari lavori durante le vacanze

estive, potranno chiedere una proroga del prestito in seguito a richiesta

dell’insegnante responsabile. La restituzione dovrà avvenire entro la prima

settimana di scuola dell’anno scolastico successivo.

6. Il lettore che ottiene il libro in consultazione o in prestito è responsabile

dei danni eventualmente arrecati e, nel caso di smarrimento, è tenuto alla

reintegrazione o al risarcimento.

V. L’uso dei computer e l’accesso alla postazione INTERNET da parte degli studenti

avviene sotto la responsabilità diretta di un insegnante.

VI. Docenti ed alunni possono avanzare proposte d’acquisto per la biblioteca.

VII. Per la gestione, la Biblioteca può avvalersi del personale ATA secondo piani di

lavoro specificamente concordati.

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REGOLAMENTO VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

Viste le CC.MM. n° 623 del 02.10.96 e n° 291 del 14.10.1992, con le quali vengono impartite direttive per l’organizzazione e realizzazione di visite e viaggi di istruzione e scambi culturali con l’estero o connesse ad attività sportive.

1) Si fa distinzione tra “visite guidate” e “viaggi di istruzione” (o gite) e viaggi connessi ad “attività sportive” Le “VISITE GUIDATE”, che possono effettuarsi al massimo nell’arco di una giornata, hanno come finalità principale la visita di aziende, cantieri, mostre e manifestazioni attraverso cui gli studenti possono entrare in contatto con la realtà economica, produttiva e culturale legata al proprio indirizzo di studi: come tali fanno parte integrante delle attività didattiche. I “VIAGGI DI ISTRUZIONE” possono essere effettuati in Italia e, limitatamente alle classi quinte, all’estero, preferibilmente nei paesi europei; essi hanno soprattutto una finalità cognitivo-culturale, che trova spazio nella programmazione didattica, ma anche quello di promuovere il processo di socializzazione del gruppo (rapporto tra studenti e tra questi e i docenti). I “VIAGGI connessi ad ATTIVITA’ SPORTIVE” comprendono sia i viaggi finalizzati allo svolgimento di specialità sportive tipiche, sia le attività genericamente intese come sport alternativi.(escursioni, settimane bianche, campi scuola).

2)

Ogni visita guidata e viaggio di istruzione deve trovare collocazione nella programmazione didattica formulata dai consigli di classe; gli insegnanti proponenti e organizzatori di tali iniziative cureranno la preparazione della classe, fornendo preventivamente agli allievi gli elementi conoscitivi necessari ad orientarsi nei contenuti della visita o del viaggio, annotando tale attività sul registro di classe e personale, e accompagneranno gli allievi nelle visite e nei viaggi proposti.

3)

Il Consiglio d’Istituto ha delegato una Commissione viaggi, coordinata da un Docente F.S., ad esaminare le richieste e a predisporre la documentazione prevista per deliberare su tali iniziative; essa prenderà inoltre i necessari contatti con Enti, Agenzie e Ditte per lo svolgimento di tali attività.

4)

Gli insegnanti organizzatori delle visite e viaggi presenteranno personalmente la domanda, dettagliata nel programma e nelle finalità culturali che l’iniziativa si propone, alla Commissione viaggi, assieme all’elenco degli studenti partecipanti e degli accompagnatori e alla “dichiarazione di consenso” dei genitori o di “presa visione” da parte dei genitori degli alunni maggiorenni. Le richieste per i viaggi di istruzione dovranno pervenire alla Commissione viaggi entro la data che verrà stabilita di anno in anno.

5)

Il Consiglio d’Istituto vaglia tutte le richieste presentate ed accorda con delibera i relativi permessi. Qualora le richieste rivestano carattere d’urgenza, il Consiglio d’Istituto delega la Giunta a deliberare in materia.

6)

I docenti accompagnatori, entro 15 giorni dal loro rientro in sede, presenteranno un’adeguata

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relazione sulle visite e sui viaggi effettuati, allegando l’elenco degli studenti effettivamente partecipanti.

7)

Alle “visite guidate”, che costituiscono parte integrante delle lezioni, sono tenuti a partecipare tutti gli alunni componenti la classe. Ai “viaggi di istruzione” è tenuto a partecipare, secondo direttiva ministeriale, almeno i 2/3 degli alunni componenti. Eventuali deroghe verranno concesse con delibera d’Istituto.

8)

Gli accompagnatori dovranno essere docenti appartenenti alla classe interessata dalla visita o dal viaggio e preferibilmente di materia attinente alla loro finalità. In deroga a quanto sopra, in casi eccezionali, il Preside può nominare un altro accompagnatore.Gli insegnanti accompagnatori saranno due nel caso di una singola classe; nel caso il viaggio o la visita interessi invece due o più classi, il loro numero sarà di un accompagnatore ogni 15 alunni o frazione di 15. Nel caso di partecipazione di alunni portatori di handicap, dovrà essere prevista la presenza di un docente ogni due alunni. Nel designare gli accompagnatori, i Consigli di classe, provvederanno ad indicare sempre un accompagnatore in più, per ogni classe, per subentro in caso di imprevisto.

9)

Per comprensibili ragioni di carattere didattico di norma ogni docente non può partecipare a più di 2 viaggi di istruzione nel corso dello stesso anno scolastico, salvo deroga concessa in casi eccezionali dal Preside.

10)

Secondo quanto previsto dalle disposizioni ministeriali, ogni consiglio di classe ha a disposizione, per effettuare i viaggi di istruzione un periodo massimo di 6 gg. Per le classi del biennio si effettueranno visite/viaggi/ ,ecc…,nell’arco di una giornata.; per particolari motivi didattici, è ammessa la possibilità di un pernottamento. Per le classi del triennio possono essere effettuati viaggi anche all’estero, tenendo fermo il limite massimo di n°6 giorni nell’anno scolastico.

11)

I viaggi di istruzione non potranno effettuarsi in coincidenza con periodi particolari dell’attività istituzionale della scuola (elezioni scolastiche, scrutini) e durante il mese precedente la conclusione dei due quadrimestri, e comunque non oltre il 10 maggio.

12)

Le spese di viaggio per le “visite guidate” possono essere a carico dell’Istituto, nei limiti di disponibilità del bilancio. L’intera quota di partecipazione per i viaggi di istruzione sarà versata dagli alunni sul c/c postale intestato all’Istituto, almeno 40 gg. prima della data di effettuazione e gli alunni rappresentanti di classe raccoglieranno le ricevute di versamento dei partecipanti e le consegneranno, almeno 30 gg. prima, presso la Segreteria Amministrativa. dell’Istituto.

13)

Il Consiglio d’Istituto può erogare, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, mediante delibera, un contributo per permettere la partecipazione ai viaggi di istruzione degli allievi che si trovano in disagiate condizioni economiche, su presentazione di una domanda in carta libera, corredata dalla certificazione reddituale ( Mod. I.S.E.E.) di tutti i componenti il nucleo familiare, secondo delibera del C.d.I. da rinnovarsi ogni anno.

14)

Gli alunni dell’indirizzo turistico hanno la possibilità di sviluppare alcuni aspetti dei viaggi d’istruzione, al fine di acquisire delle esperienze tecnico-pratiche e favorire una integrazione tra scuola e mondo del lavoro.

15)

Gli alunni che, avendo aderito al viaggio di istruzione con il versamento della propria quota, successivamente non vi partecipassero senza validi e giustificati motivi (valutati a insindacabile giudizio del Preside) non avranno diritto ad essere rimborsati.

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16) Scambi culturali. La scuola promuove gli scambi culturali con l’estero come occasione di attività formativa e culturale dei partecipanti. Pertanto costituiscono parte integrante della programmazione educativa della scuola e di quella didattica delle singole classi che vi partecipano.

17)

Aspetti Finanziari. I viaggi e gli scambi con l’estero possono essere presi in considerazione solo se tutte le spese di missione dei docenti sono a carico dell’Istituto. Le gratuità possono essere destinate a studenti bisognosi e, solo in subordine, servire ad abbassare la quota di partecipazione. A questo scopo, ogni docente organizzatore del viaggio è tenuto a verificare l’esistenza di eventuali problemi economici e a comunicare i nominativi al Dirigente per le decisioni conseguenti.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

D’ISTITUTO

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LA CARTA DEI SERVIZI

PRINCIPI FONDAMENTALI

La carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana.

1. Uguaglianza.

1.1 Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-flsiche e socio-economiche.

2. Imparzialità e regolarità.

2.1 I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. 2.2 La scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge.

3. Accoglienza e integrazione.

3.1 La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del servizio, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l'insegnamento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli studenti lavoratori, agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazione di handicap, a quelli presenti nelle istituzioni carcerarie. 3.2 Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente.

4. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza.

4.1 L'utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.). 4.2 L'obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico.

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5. Partecipazione, efficienza e trasparenza.

5.1 L’istituto scolastico, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della "Carta", attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio. 5.2 L’Istituto si impegna a favorire le attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale. e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico. 5.3 Al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, si garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente. 5.4 L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza, di efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata.

6. Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale.

6.1 La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo. 6.2 L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari. 6.3 La scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’amministrazione.

PARTE I

7. Area didattica.

7.1 La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel ri petto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. 7.2 La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. 7.3 Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi, e la rispondenza alle esigenze dell'utenza.

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7.4 Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la programmazione didattica del consiglio di classe, tenendo presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni. 7.5 Progetto educativo e programmazione. La scuola garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicizzazione dei seguenti documenti:

A. Piano offera formativa

Il P.O.F., contiene le scelte educative ed organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse e costituisce un impegno per l'intera comunità scolastica. Integrato dal regolamento d’istituto, definisce, in modo razionale e produttivo, il piano organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi elaborati dai competenti organi della scuola. In particolare, indica l’uso delle risorse di istituto e la pianificazione delle attività di sostegno, di recupero, di orientamento e di formazione integrata.

Il regolamento d’istituto comprende, in particolare, le norme relative a:

- vigilanza sugli alunni; - comportamento degli alunni e regolamentazione di ritardi, uscite, assenze, giustificazioni; - uso degli spazi, dei laboratori e della biblioteca - conservazione delle strutture e delle dotazioni; - Le modalità di comunicazione con studenti e genitori con riferimento ad incontri con i docenti, di mattina e di pomeriggio (prefissati e/o per appuntamento); - Le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblea di classe, organizzate dalla scuola o richiesto da studenti e genitori, dal comitato degli studenti e de genitori, dei Consigli di classe e del Consiglio di istituto.

B. La programmazione educativa e didattica.

Programmazione educativa.

La programmazione educativa, elaborata dal collegio dei docenti, progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità delineati nei programmi. Al fine di armonizzare l’attività dei consigli di classe, individua gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici. Sulla base dei criteri generali espressi dal consiglio d’istituto, elabora le attività riguardanti l'orientamento, la formazione integrata, i corsi di recupero, gli interventi di sostegno.

Programmazione didattica.

Elaborata ed approvata dal consiglio di classe: - delinea il percorso formativo della classe adeguando ad esso gli interventi operativi; - utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative indicati dal consiglio di classe e dal collegio dei docenti; - è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di adeguare l'azione didattica alle esigenze formative che emergono “in itinere”.

Contratto formativo.

Il contratto formativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della scuola. Esso si stabilisce, in particolare, tra il docente e l’allievo ma coinvolge l’intero consiglio di classe, gli organi d'Istituto, i genitori, gli enti esterni preposti od interessati al servizio scolastico. Sulla base

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del contratto formativo, elaborato nell’ambito ed in coerenza degli obiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali: l'allievo deve conoscere: - gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo; - il percorso per raggiungerli; il docente deve: - esprimere la propria offerta formativa; - motivare il proprio intervento didattici; - esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione; il genitore deve: - conoscere l'offerta formativa; - collaborare nelle attività.

PARTE II

8. Servizi amministrativi.

8.1 La scuola individua fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone altresì l’osservanza ed il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: - celerità delle procedure; - trasparenza; - informatizzazione dei servizi di segreteria; - tempi di attesa agli sportelli; - flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico. 8.2 Ai fini di un miglior servizio per l’utenza, si può derogare degli standard fissati. Standard specifici delle procedure. 8.3. La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata nei giorni previsti, in orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace. 8.4. La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi in un massimo di 10 minuti dalla consegna delle domande. 8.5. Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di Iscrizione e frequenza e di cinque giorni lavorativi per quelli con votazioni e/o giudizi. 8.6. Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati a vista, a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali. 8.7. 1 documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dal Dirigente scolastico o dai docenti incaricati entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio. 8.8. Gli uffici di Segreteria - compatibilmente con la dotazione organica di personale amministrativo - garantiscono un orario di apertura al pubblico di mattina e un pomeriggio, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio. Il consiglio di istituto delibera in merito sulla

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base delle indicazioni degli utenti e dei loro rappresentanti. Il Dirigente scolastico riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico sia secondo un orario di apertura comunicato con appositi avvisi. 8.9. La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendano il nome dell'istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l’ufficio informazioni richieste. Per informazione vengono seguiti i seguenti criteri: 8.10 Ciascun istituto deve assicurare spazi ben visibili adibiti all’informazione; in particolare sono predisposti: - tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti (orario dei docenti; orario, funzioni e dislocazione del personale amministrativo, tecnico, ausiliario - A.T.A.) - organigramma degli uffici (presidenza, e servizi); - organigramma degli organi collegiali; - organico del personale docente e A.T.A. - albi d’istituto. 8.11 Presso l’ingresso e presso gli uffici devono essere presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. 8.12 Gli operatori scolastici amministrativi devono indossare il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per l’intero orario di lavoro. 8.13 Il Regolamento d’Istituto deve avere adeguata pubblicità mediante affissione.

PARTE III

9. Condizioni ambientali della scuola.

9.1 L’ambiente deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. La scuola si impegna, in particolare, a sensibilizzare le istituzioni interessate, al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna ed esterna. 9.2 La scuola individua i seguenti fattori di qualità riferibili alle condizioni ambientali, e ne da informazione all’utenza: - Piano di evacuazione dell’edificio in caso di calamità; - Orario settimanale di disponibilità e di utilizzo delle aule e dei laboratori; - Ore di utilizzazione settimanale per attività curricolari e per attività extracurricolari della palestra. - Numero, dimensioni, con indicazione del numero massimo di persone contenibile, dotazione delle sale (posti a sedere, microfoni, schermi proiezione, ecc.) e media delle ore di utilizzazione settimanale distinta per attività curricolari ed extracurricolari delle sale per riunioni. - Locali di servizio e orario per fotocopie , per stampa, sala docenti, ecc.; - Orario settimanale di apertura e modalìtà per la consultazione e il prestito della biblioteca. - Numero dei servizi igienici per handicappati. - Esistenza di barriere architettoniche. - Esistenza di ascensori e montacarichi.

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- Esistenza e descrizione di spazi esterni attrezzati e non (posteggi, impianti sportivi, ecc.)

PARTE IV

10. Procedura dei reclami e valutazione del servizio.

10.1 Procedura delle segnalazioni/reclami. Le segnalazioni/ reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici debbono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati. Il Dirigente scolastico, con la collaborazione del Responsabile della Qualità, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde di massima, in forma scritta, con celerità, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Annualmente, il Dirigente scolastico formula per il consiglio una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione generale del consiglio sull’anno scolastico. 10.2 Valutazione del servizio. Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene effettuata una rilevazione attraverso gli organi collegiali della scuola. Alla fine di ciascun anno scolastico, il collegio dei docenti esprime una valutazione sull’attività formativa della scuola che viene sottoposta all’attenzione del Consiglio di Istituto.

PARTE V

11. Attuazione.

11.1 Le indicazioni contenute nella presente Carta si applicano fino a quando non intervengano, in materia, disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o in norme di legge.

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REGOLAMENTO DELL'ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI

Visti gli articoli 42, 43, 44 del D.P.R. del 1994 n. 416.

Visti gli articoli 1 e 2 del D.P.R. 24 Giugno 1998 n. 249 nonché Statuto delle Studentesse e degli Studenti della scuola secondaria.

Vista la nota ministeriale del 26 novembre 2003

Vista la carta dei servizi e regolamento del suddetto istituto

L'Assemblea degli Studenti emana quanto segue:

Articolo 1: L’assemblea d’istituto L’assemblea degli studenti è l’unico ed insostituibile organismo d’autentica partecipazione di tutti gli studenti alla gestione della scuola Gli studenti possono organizzare per 4 volte nell’anno scolastico un’Assemblea d’Istituto Giornaliera. Articolo 2: Competenze e funzioni L’assemblea può trattare tutti gli argomenti interessanti la vita degli studenti. Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per l'approfondimento dei problemi della scuola e della società, in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. L'Assemblea è luogo di dibattito e di confronto. Pertanto i partecipanti si impegnano a rispettare persone ed opinioni. Al fine di garantire uno svolgimento democratico in sede di Assemblea è fondamentale che ogni intervento sia prima ascoltato e poi dibattuto. L’assemblea intende essere unico organo decisionale degli studenti, ribadendo che ogni decisione riguardante gli studenti deve essere preventivamente discussa in quest’assemblea. L’assemblea esprime pareri che possono essere proposti a tutti gli organi collegiali. Le ore stabilite all’assemblea possono essere destinate per lo svolgimento d’attività di ricerca e di seminario, per lavori di gruppo e per attività concordate. Alle assemblee svolte durante l’orario delle lezioni può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire all’ordine del giorno. Possono, quindi, essere invitati studenti universitari con lo scopo di illustrare i corsi da loro frequentati al fine di favorire l’orientamento universitario. Detta partecipazione deve essere autorizzato dal Dirigente Scolastico e dal Consiglio d’Istituto. L’assemblea collabora attivamente con ogni gruppo interessato al problema della scuola e dell’educazione, con studenti e gli ex-studenti, genitori, docenti e non docenti.

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Articolo 3: Programmazione L’assemblea plenaria d’istituto deve essere convocata su richiesta di almeno il 10% degli studenti regolarmente iscritti all’istituto. La data dell’assemblea è proposta dai rappresentanti degli studenti al C.d’I. Articolo 4: Modalità di richiesta e realizzazione La data e l’ordine del giorno dell’assemblea devono essere comunicati al Preside con almeno otto giorni di anticipo per motivi organizzativi. In caso di agitazione studentesca si possono richiedere assemblee straordinarie con i rappresentanti di classe, la richiesta deve essere firmata da almeno il 50% dei rappresentanti di classe oltre che dai rappresentanti degli studenti al C.d’I. In queste assemblee deve essere applicato questo stesso regolamento. L’assemblea di novembre è convocata dopo l’elezione dei rappresentanti degli studenti. In quest’assemblea i rappresentanti degli studenti al C.d’I. scelgono fra di loro il Presidente e il Segretario . L’assemblea non può ripetersi nello stesso giorno della settimana durante l’anno scolastico per più di due volte. Articolo 5: Componenti e partecipazione Sono componenti dell’assemblea tutti gli studenti regolarmente iscritti all’istituto. Possono assistere all’assemblea tutti i componenti della comunità scolastica purché ne rispettino il regolamento. La parola si chiede per alzata di mano. I rappresentanti di classe hanno il diritto e il dovere di partecipare alle assemblee. Nel caso in cui un rappresentante di classe non può presenziare a una o più assemblee può delegare un suo compagno di classe. Se un rappresentante effettuerà più di due assenze non giustificate e senza aver delegato nessuno il fatto sarà segnalato alla classe. La classe potrà,alla successiva assemblea di classe, fare mozione di sfiducia nei confronti del rappresentante che ha effettuato le tre assenze. Lo stesso può dimettersi, e in tal caso sarebbe sostituito dall’alunno che ha preso il più alto numero di voti dopo di lui. Articolo 6: Il Presidente dell’assemblea Ad ogni Assemblea parteciperà un Presidente, eletto dal Comitato Studentesco. La mansione del Presidente dell'Assemblea consiste nell'assicurare l'ordinato svolgimento della stessa: provvederà quindi in funzione di moderatore per controllare il regolare succedersi degli argomenti trattati e misurare il tempo a disposizione per ogni intervento, garantendo così ad ogni membro dell'Assemblea il diritto democratico di espressione. Il Presidente deve conoscere i regolamenti e le disposizioni vigenti. Il Presidente dichiara aperta l’assemblea e la chiude quando sono esauriti gli argomenti dell’ordine del giorno. Il Presidente può sciogliere l’assemblea quando ritiene, dopo essersi consigliato con gli altri rappresentanti del Consiglio d’Istituto che sia impossibile andare avanti. Il Presidente elegge un Segretario. Il Presidente controfirma il verbale. Articolo 7: Il Segretario Il Segretario deve conoscere i regolamenti e le disposizioni vigenti.

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Il Segretario al termine di ogni assemblea redige un verbale. Si occupa di far protocollare il verbale dopo averlo fatto leggere e controfirmare al Presidente. Per fare questo ha trenta giorni di tempo dalla data dell’assemblea. Può prendere la parola senza richiederlo al Presidente. Dà la parola agli studenti che lo richiedono. Prepara la documentazione necessaria per la presentazione dei punti all’O.d.G. Il verbale di ogni assemblea, sarà reso pubblico, mediante affissione alla bacheca degli studenti e/o divulgazione on-line sul sito della scuola nella pagina riservata alla bacheca. Articolo 8: Presenza all’Assemblee d’Istituto La presenza alle assemblee costituisce un indice della partecipazione degli alunni alla vita democratica della scuola. La non partecipazione all'assemblea degli alunni, se non giustificata, è considerata mancanza disciplinare. I rappresentanti degli studenti del C.d’I., prenderanno nota del numero e del nome degli studenti presenti all’assemblea. I non presenti dovranno presentare la giustificazione dell’assenza all’insegnante della prima ora del giorno successivo all’assemblea. Qualora uno studente risulti assente due volte nell’anno scolastico ad un’assemblea d’istituto,con assenza non giustificata, il coordinatore di ogni classe lo segnalerà al Dirigente scolastico che ne prenderà provvedimento. Articolo 9: Assemblee di Classe L’Assemblea di classe non può superare il limite di due ore mensili. Viene richiesta dai rappresentanti di classe degli studenti o dalla maggioranza degli studenti della classe. La richiesta deve essere firmata, per conoscenza, dagli insegnanti delle ore utilizzate. L’Assemblea di classe non può essere tenuta sempre nelle ore degli stessi insegnanti. La richiesta, comprensiva dell’ordine del giorno, è presentata dai rappresentanti di classe, almeno cinque giorni prima della data di convocazione; va indirizzata al Dirigente Scolastico (o al suo delegato) che, verificati i requisiti di legittimità prescritti dalla Legge, appone la propria firma. Di ogni assemblea va redatto un apposito verbale. Questo deve essere in doppia coppia; una coppia deve essere tenuta all’interno del registro di classe, l’altra deve essere consegnata all’addetto collaboratore del Dirigente scolastico, che provvederà a consegnarlo al Dirigente stesso, entro cinque giorni. Articolo 10: Varie Per eventuali comunicazioni gli studenti potranno rivolgersi ai rispettivi rappresentanti di classe che successivamente ne faranno parola con i rappresentanti del C.d’I. Gli studenti possono eventualmente decidere di rivolgersi ai rappresentanti degli studenti anche in forma scritta. Essi si impegneranno a prenderne atto e a rispondere ai rispettivi mittenti. Ogni lettera deve contenere il nome, il cognome e la classe del mittente o dei rispettivi rappresentanti di classe. Per la presentazione di progetti, appelli e proposte si può richiedere l’intervento all’assemblea prima che essa abbia inizio, mettendosi d’accordo con uno dei rappresentanti degli alunni al C.d’I. L'assemblea può essere unificata in spazi alternativi, interni o esterni all'istituto, sempre tenendo conto del limite d'orario del termine delle lezioni. Articolo 11: Disposizioni finali Il presente regolamento deve essere firmato in ogni pagina dai rappresentanti degli studenti al C.d’I.

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Del presente regolamento deve esserne distribuita una copia ad ogni rappresentante che si occuperà di presentarla ai suoi compagni e di metterne una copia nel registro di classe. Una copia deve essere affissa all’albo in via permanente. Articolo 12: Modifiche di regolamento La richiesta e/o proposta di modifiche del presente regolamento può essere fatta in forma scritta da almeno il 20% degli studenti e dal C.d’I., qualora il presente non rispettasse i regolamenti o le disposizioni vigenti. De Ambrosi Andrea _______________________ Bacci Valeria _______________________ Schiavon Chiara _______________________ Tiozzo Alex _______________________ Chioggia, 15 Novembre 2006

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REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO

Art.1 - FINALITA' GENERALI

E' compito degli organi collegiali eletti promuovere ed organizzare, rispettando l'autonomia degli organi rappresentativi, la partecipazione di genitori, insegnanti, non insegnanti e studenti ai dibattiti, alle iniziative ed alla formazione delle decisioni che riguardano la vita e l'attività della Scuola.

Le riunioni degli organi collegiali avvengono tenendo conto degli orari di lavoro.

E' compito del Consiglio d'Istituto promuovere ed organizzare rapporti permanenti con le istituzioni democratiche di governo del territorio e con le organizzazioni democratiche della società civile.

A questo fine, nell'ambito dell'esercizio dei suoi poteri deliberanti, il Consiglio d'Istituto, se richiesto, sarà disponibile e solleciterà incontri con gli Enti Locali (Consiglio Provinciale, Consiglio Comunale), con le organizzazioni territoriali ed aziendali dei movimenti sindacali, con le Istituzioni Universitarie e con esperti di particolari discipline, con le organizzazioni dell'associazionismo culturale democratico.

E' compito degli organismi collegiali, secondo i criteri dettati dal Consiglio Scolastico Provinciale, garantire la massima utilizzazione degli impianti scolastici, rendendoli disponibili ad iniziative di carattere culturale, sociale e politico, intraprese e organizzate dai cittadini residenti nel territorio.

Particolare attenzione dovrà essere rivolta al soddisfacimento delle esigenze e allo svolgimento delle attività scolastiche per adulti e per lavoratori (corsi serali e corsi delle 150 ore, corsi post-diploma, ecc.).

Art.2 - COSTITUZIONE DEL CONSIGLIO

I membri del Consiglio vengono nominati con decreto del Provveditore agli Studi (art.23 D.P.R.416).

Nella prima riunione successiva allo scadere del periodo di durata dell'organo, si procede all'elezione del Presidente e della Giunta Esecutiva secondo le modalità dell'art.5 D.P.R.416.

Per l'elezione dei membri della Giunta Esecutiva le modalità sono le stesse previste per l'elezione del Presidente.

Viene eletto un vicepresidente da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio d'Istituto.

Il Presidente nomina all'inizio di ogni seduta il segretario del Consiglio fra tutti i membri del Consiglio ad esclusione del Preside.

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Art.3 - ATTRIBUZIONI DEL CONSIGLIO

Le attribuzioni del Consiglio sono previste dall'art.6 D.P.R.416, inoltre il Consiglio :

- prende visione del Regolamento per lo svolgimento dell'assemblea dei genitori (art.45

D.P.R.416) e del Regolamento per lo svolgimento dell'assemblea degli studenti (art.6 D.P.R.416);

- indica per il D.S.G.A i criteri concernenti i servizi amministrativi (art.5 D.P.R.410);

- dà parere al Collegio dei docenti circa iniziative di sperimentazione metodologica-didattica (art.3 D.P.R.419);

- propone iniziative di sperimentazione per innovazioni, ordinamenti e strutture (art.3 D.P.R.419);

- riceve la documentazione dei risultati delle sperimentazioni (art.6 D.P.R.419);

- ogni altra attribuzione purchè conforme alle norme vigenti.

Art.4 - LAVORI DEL CONSIGLIO

Il Consiglio è convocato dal Presidente in seduta ordinaria di norma ogni mese, ad eccezione dei mesi di luglio e agosto e, in seduta straordinaria, il Consiglio può autoconvocarsi nei casi previsti dal successivo art.8.

La data della convocazione ordinaria, l'ordine del giorno, l'oggetto e gli estremi delle circolari, riferite all'ordine del giorno, devono essere affissi all'albo della scuola e comunicati ai consiglieri con un anticipo di giorni 5 lavorativi (C.M.105/75) e, considerata la pubblicità delle riunioni, oltre alla suddetta affissione, verrà data comunicazione mediante circolare alle classi.

L'ordine del giorno delle sedute ordinarie è predisposto dalla giunta Esecutiva.

L'ordine del giorno può essere modificato su decisione unanime dei membri presenti alla seduta del Consiglio.

Ciascun membro dell'Istituto può proporre, con richiesta al Presidente, l'inserimento di uno o più punti all'ordine del giorno del Consiglio d'Istituto.

Tale richiesta deve essere soddisfatta nella prima seduta utile del Consiglio, qualora le questioni sollevate riguardino problemi di ordine generale e problemi particolari di una classe, ma tali da coinvolgere elementi di interesse generale.

La richiesta, se accolta, deve comunque essere resa nota al Consiglio.

La Giunta Esecutiva, nel preparare i lavori del Consiglio, deve attenersi strettamente alle decisioni e alle indicazioni espresse dal Consiglio medesimo.

Ogni consigliere, in qualsiasi seduta ordinaria, può presentare una mozione di sfiducia sull'operato della Giunta.

Tale mozione deve essere discussa e posta in votazione nel corso della seduta successiva.

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Il Consiglio accoglie nel proprio ordine del giorno le richieste avanzate dal Collegio dei docenti, dal Comitato degli studenti, dal Comitato dei genitori e dal personale non docente.

Reciprocamente, il Consiglio impegna il Dirigente Scolastico ad accogliere nell'ordine del giorno del Collegio dei docenti eventuali proposte espresse a maggioranza nel Consiglio d'Istituto.

Su delibera del Consiglio, l'attuazione di un punto all'ordine del giorno può essere affidata ad un gruppo di studio eventualmente composto da membri appartenenti e non al Consiglio.

Il gruppo si curerà della stesura di un documento se tale è l'incarico affidatogli dal Consiglio.

Le Commissioni resteranno in carica fino all'espletamento del compito loro affidato.

La nomina delle Commissioni è sottoposta ad apposita delibera da parte del Consiglio.

Tutta la documentazione riguardante i punti all'ordine del giorno è posta a disposizione dei membri del Consiglio presso la Segreteria dell'Istituto, contemporaneamente alla pubblicazione dell'ordine del giorno, casi eccezionali sono giustificati.

Le riunioni del Consiglio sono valide se è presente più della metà dei consiglieri.

Durante la riunione del Consiglio, il Presidente dà parola a chi ne fa richiesta con domanda esplicita o per alzata di mano.

Gli interventi si susseguono nell'ordine nel quale sono stati richiesti.

Le delibere del Consiglio sono sottoposte a votazione normalmente per alzata di mano o, su richiesta di uno o più membri, per appello nominale.

Sono sottoposte a votazione segreta le deliberazioni relative a persone.

Le deliberazioni vengono sottoposte a votazione nell'ordine con il quale sono state presentate.

Hanno la precedenza le mozioni d'ordine.

Nel caso di più proposte aventi lo stesso oggetto, prevale quella che ottiene maggior numero di voti.

In caso di parità prevale il voto del Presidente.

Art.5 - IL VICEPRESIDENTE

Sostituisce nelle sue funzioni il Presidente in caso di assenza o di impedimento.

Art.6 - IL SEGRETARIO DEL CONSIGLIO

Redige i verbali delle riunioni del Consiglio che devono contenere sinteticamente gli interventi dei consiglieri ed in maniera particolareggiata solo quelli che vengono esplicitamente richiesti dall'interessato.

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Art.7 - PUBBLICITA' DEGLI ATTI

Gli atti del Consiglio vengono esposti all'albo dell'Istituto entro i 10 gg. successivi ad ogni riunione fino a quella seguente.

Art.8 - MODALITA' DI CONVOCAZIONE - SEDUTE STRAORDINARIE

La convocazione del Consiglio in seduta straordinario avviene presentando l'ordine del giorno :

- su richiesta del Presidente;

- su richiesta della Giunta Esecutiva;

- su richiesta di almeno 1/3 dei membri;

- su richiesta del Preside o di chi lo sostituisce;

- su richiesta del Collegio dei docenti;

- su richiesta del Comitato degli studenti;

- su richiesta del Comitato dei genitori;

- su richiesta del personale non docente;

- su richiesta del Consiglio di classe.

In casi di urgenza il Consiglio può essere convocato con preavviso si sole 48 ore.

L'ordine del giorno sarà stabilito dei richiedenti.

Il Presidente, in tali casi, è tenuto a procedere alla convocazione.

Art.9 - DELIBERAZIONI

Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei presenti.

Art.10 - MODALITA' DELLE RIUNIONI

Il Consiglio è presieduto dal Presidente, in sua assenza dal vicepresidente o, in mancanza di quest'ultimo, dal più anziano dei consiglieri (D.I. 28-05-75 art.2)

Alle riunioni del Consiglio possono essere chiamati a partecipare a titolo consultivo le persone previste dal punto 5 (art.5 D.P.R.416), nonchè i tecnici e specialisti che il Consiglio intenda ascoltare sulle materie di propria competenza.

Le riunioni del Consiglio sono pubbliche ai sensi della Legge 11-10-77, n 748.

Art.11 - VERBALE

Di ogni riunione viene steso il verbale, del quale si dà lettura per approvazione nella seduta successiva e viene sottoscritto dal Segretario e da colui che ha presieduto effettivamente la riunione.

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Art.12 - DECADENZA E SURROGA DEI MEMBRI

I membri eletti decadono dalla carica qualora non intervengano a 3 sedute consecutive del Consiglio e non abbiano una valida giustificazione scritta, fatta pervenire al Presidente entro 5 gg. lavorativi dalla data della seduta (art.29 D.P.R.416).

Il Presidente, quando accerta che un membro non è intervenuto senza giustificazione a tre riunioni consecutive, comunica al Consiglio la decadenza dalla carica di tale membro e pone all'ordine del giorno della riunione successiva la sua sostituzione, secondo le modalità indicate nell'art.22 D.P.R.416.

Nel caso in cui un consigliere cumuli un numero di assenze anche giustificate e non necessariamente successive, ma tali da pregiudicare le sue funzioni all'interno di una componente, il Consiglio d'Istituto può richiedere la sue giustificazioni nell'ambito del Consiglio stesso.

Nella prima riunione dell'anno scolastico, sui procede alla sostituzione dei membri del Consiglio e della Giunta Esecutiva che abbiano perso i requisiti previsti, mediante nomina dei primi non eletti dalle liste di cui i membri decaduti facevano parte.

Le elezioni suppletive previste dall'art.22 D.P.R.416 devono tenersi entro 60 gg. dalla data in cui il Consiglio ne abbia constatata la necessità.

Art.13 - LA GIUNTA ESECUTIVA

Il Dirigente Scolastico è il Presidente della Giunta Esecutiva e, in caso di sua assenza, è sostituito anche per le funzioni nella Giunta, dal docente delegato ai sensi dell'art.4 D.P.R.416 e dell'art.3 D.P.R.417.

La Giunta ha compiti istruttori ed esecutivi e di rispetto alle deliberazioni del Consiglio e svolge la propria attività nell'ambito delle attribuzioni di cui all'art.6 D.P.R.416.

Predispone l'ordine del giorno delle sedute ordinarie del Consiglio, predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo, tenendo presente le indicazioni del Consiglio.

Prepara i lavori del Consiglio e ne attua le deliberazioni.

La giunta è convocata dal Dirigente Scolastico o su iniziativa propria o a richiesta della maggioranza dei suoi componenti 3 giorni lavorativi prima della seduta.

Le sedute sono valide se sono presenti la metà più uno dei componenti in carica.

Le funzioni di segretario della Giunta sono svolte dal capo dei servizi di segreteria.

Ciascun membro della Giunta ha diritto, durante le ore di servizio, ad avere in visione gli atti relativi all'attività di competenza della Giunta e di avere dagli uffici di segreteria tutte le informazioni necessarie per migliorare l'esercizio della propria funzione.

Per i membri eletti dal Consiglio d'Istituto, per quanto concerne la decadenza, vale la normativa di cui al precedente art.12 (terzo e quarto comma).

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Art.14 - BILANCIO PREVENTIVO

Il bilancio preventivo deve essere approvato a maggioranza assoluta dei presenti entro il mese di novembre, salvo l'invio della circolare ministeriale concernente il bilancio di previsione.

Art.15 - CONTO CONSUNTIVO

Il conto consuntivo deve essere approvato a maggioranza assoluta dei presenti entro il mese di marzo, salvo l'invio della circolare ministeriale concernente il conto consuntivo.

Art.16 - MANDATI DI PAGAMENTO

Il membro della Giunta Esecutiva che firma i mandati di pagamento assieme al Dirigente Scolastico e al capo dei servizi amministrativi è un componente designato dalla Giunta stessa.

Chioggia, Il Presidente del Consiglio di Istituto

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STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI

STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA

D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249.- Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. Premessa Il Presidente della Repubblica Visto l'articolo 87, comma 5, della Costituzione; Visto l'articolo 328 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297; Visto l'articolo 21, commi 1, 2, e 13 della legge 15 marzo 1997, n.59; Vista la legge 27 maggio 1991, n.176, di ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989; Visti gli articoli 104, 105 e 106 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n.309; Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n.104; Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n.40; Visto il D.P.R. 10 ottobre 1996, n.567; Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n.400; Visto il parere espresso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione nella Adunanza del 10 febbraio 1998; Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nella Adunanza del 4 maggio 1998; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 29 maggio 1998;

Sulla proposta del Ministro della Pubblica Istruzione

emana il seguente regolamento

"Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria"

Art. 1.- Vita della comunità scolastica 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia, fatta a New York il 20 novembre 1989, e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante studente,

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contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione della identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2.- Diritti 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso una adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione; analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori. 6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte alla accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo didattico di qualità; b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonchè per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti anche con handicap; e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. 10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte di studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità

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del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni. Art. 3.- Doveri 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'articolo 1. 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 4.- Disciplina 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'art. 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8. 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

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Art. 5.- Impugnazioni 1. Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma 7, e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del D.Lvo 16 aprile 1994, n. 297. 2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso da parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. 3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 4. Il dirigente dell'amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto, per la scuola secondaria superiore, da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell'amministrazione scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. Art. 6.- Disposizioni finali 1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. 2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione. 3. È abrogato il capo III del titolo I del R.D. 4 maggio 1925, n. 653. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

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Decreto del Presidente della Repubblica 21 novembre 2007, n. 235 (in GU 18 dicembre 2007, n. 293)

Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola

secondaria

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto l'articolo 87, quinto comma, della Costituzione; Visto l'articolo 328 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297; Visto l'articolo 21, commi 1, 2 e 13, della legge 15 marzo 1997, n. 59; Vista la legge 27 maggio 1991, n. 176, di ratifica della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989; Visti gli articoli 104, 105 e 106 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti o sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309; Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n. 104; Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n. 40; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, e successive modificazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria; Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, espresso nell'Adunanza del 25 luglio 2007; Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'Adunanza del 17 settembre 2007; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 12 ottobre 2007; Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;

Emana

il seguente regolamento:

Art. 1. Modifiche all'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249

1. L'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è sostituito dal seguente:

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"Art. 4 (Disciplina). - 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comporta-menti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8. 9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.

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9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.".

Art. 2. Modifiche all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249

1. L'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è sostituito dal seguente: "Art. 5 (Impugnazioni). - 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico. 2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione. 5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241. 6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia

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regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso. 7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.".

Art. 3. Patto educativo di corresponsabilità e giornata della scuola

1. Dopo l'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è inserito il seguente: "Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità). - 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1. 3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.". Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 21 novembre 2007

NAPOLITANO Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri Fioroni, Ministro della pubblica istruzione

Visto, il Guardasigilli: Mastella

Registrato alla Corte dei conti il 7 dicembre 2007

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I.T.C.S . “D. CESTARI “– CHIOGGIA Borgo S. Giovanni, 12/A - Tel. 0414967600 - Fax 0414967733

email [email protected] ; http://cestari.provincia.venezia.it CORSI IGEA ITER SIRIO

PATTO DI CORRESPONSABILITÀ

( Approvato in data 16 /10/08 dal C. di Istituto)

Il seguente Patto di Corresponsabilità è stato redatto tenendo presente:

• Il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 Linee d’indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità. • Il DPR n. 249 del 24 giugno 1998 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della

scuola secondaria. • Il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la preven-

zione e il bullismo. • Il D. M. n. 30 del 15 marzo 2007 Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di “telefoni cellulari”

e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti.

• STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI (D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 pubblicato sulla G.U. il 29 luglio 1998 e modifiche in seguito al D.P.R. 21 Novembre 2007, n. 235 pubblicato sulla GU n. 293 del 18-12-2007) testo in vigore dal 2.1.2008

È finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico. I genitori si impegnano a:

• conoscere l’Offerta formativa della scuola e partecipare al dialogo formativo, collaborando con i docenti; • sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici; • informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell’andamento scolastico

dello studente; • vigilare sulla costante frequenza; • giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro; • invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici audiovisivi; • intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e con il Consiglio di classe nei casi di

scarso profitto e/o indisciplina; • tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di

ricevimento dei docenti; • prendere visione delle valutazioni riportate nel libretto personale dello studente; • riconoscere e rispettare il ruolo e l’autorevolezza degli insegnanti nell’ambito educativo e disciplinare; • accettare eventuali insuccessi dei propri figli senza spirito polemico ma con atteggiamento di collaborazione.

Lo studente si impegna a:

• conoscere e rispettare lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti; • prendere coscienza dei personali diritti e doveri; • presentarsi con puntualità alle lezioni; • spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione (C.M. 15/3/07); • seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad arricchire le

lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze; • comunicare alla famiglia valutazioni relative alle prove scritte e orali; • tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei propri compagni; • usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera; • rispettare i regolamenti relativi all’utilizzo dei laboratori, della palestra, della biblioteca; • evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio della scuola.

I docenti si impegnano a:

• rispettare, nella salvaguardia della programmazione didattica e degli obiettivi propri previsti dalle singole discipline, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi, e i ritmi propri di ciascuna persona .

• sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione; • promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre lo studente nelle condizioni di operare scelte

autonome e responsabili; • esplicitare finalità e obiettivi da raggiungere nella propria disciplina;

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• comunicare le valutazioni delle prove scritte, grafiche e orali tramite il libretto personale dello studente; • favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educative,

anche in relazione a provvedimenti disciplinari, finalizzato a favorire il pieno sviluppo dello studente.

Il genitore/affidatario e il dirigente scolastico

Visto l’art. 3 del DPR 235/2007; preso atto che:

1) LA COMUNITÀ SCOLASTICA

La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dello alunno/studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica;

2) LA SCUOLA COME COMUNITÀ ORGANIZZATA

la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità organizzata dotata di ri-sorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti;

sottoscrivono il PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

(Art. 3 D. P. R. 21 novembre 2007, n. 235)

3) IMPEGNI DI CORRESPONSABILITÀ Il genitore, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione, assume impegno:

a) ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità e nelle carte richiamate;

b) a sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno/studente.

Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile gestionale assume impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti.

4) DISCIPLINA Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che:

a) le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno/studente possono dar luogo a sanzioni disciplinari;

b) nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della ripara-zione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007);

c) il regolamento d’istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e d’impugnazione.

5) PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE; AVVISI E RECLAMI In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel presente patto si attua la pro-cedura di composizione obbligatoria; la procedura di composizione obbligatoria comprende:

a) segnalazione di inadempienza, tramite “avviso “, se prodotta dalla scuola, “reclamo” se prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere prodotti in forma orale che scritta.

b) accertamento; una volta prodotto l’avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non risulti di

immediata evidenza, il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario accertamento o verifica circa le circostanze segnalate;

c) ripristino; sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera “b”, il ricevente, in caso di riscontro

positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o ridurre la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze;

d) informazione; il ricevente è obbligato ad informare l’emittente tanto sugli esiti degli accertamenti che sulle eventuali misure di ripristino adottate.

Il Genitore Lo Studente Il Dirigente Scolastico

____________________ ____________________ ____________________

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Analisi dei risultati degli studenti a.s. 2007/2008 Relativamente alle classi iniziali ed intermedie (IGEA – ITER -SIRIO) a.s. 2007/2008, si riportano due tabelle con alcuni dati significativi. IGEA ITER

Classi e numero Ammessi Non

Ammessi Sospesi Classi e numero Ammessi

Non

Ammessi

Sospesi

Prime N.57 N.32 07 18 Prime

N.45 31 03 03

Seconde N.56 N.34 06 16 Seconde

N.43 26 07 10

Terze N. 45

N.28 05 12 Terze

N. 42 26 03 13

Quarte N.54

N.30 04 20 Quarte

N.43 31 01 11

Quinte N.64 N.59 05 ---- Quinte

N.34 33 01 --

Totale N.276

N.183 N.27 N.66 Totale

N.207 N.147 N.15 N.37

SIRIO

Classi e numero Ammessi Non

ammessi Sospesi

Classi Terze N.40

35 3 2

Classe Quarta N.19

10 5 4

Classi Quinte N.35

33 2 --

78 10 6 NOTA: sono stati scrutinati alunni non frequentanti, ma non ritirati.

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Risultati sul totale degli studenti scrutinati:

classi scrutinati promossi % (*)

Alunni con sospensione del giudizio

% (*)

non ammessi

% (*)

prime 102 63 61,7 21 20,6 10 9,8 seconde 99 60 60,0 36 36,0 13 13,0 terze 127 89 70,1 27 21,3 11 8,7 quarte 116 71 61,2 35 30,2 10 8,6 totale 444 283 63,7 119 26,8 44 9,9 (*) Percentuale sul totale degli studenti scrutinati nelle classi prime (riga 1), seconde (riga 2), terze (riga 3), quarte (riga 4) e nell’Istituto in totale , escluse le classi quinte (riga 5).

Esaminando i totali (ultima riga) si può innanzitutto notare che il numero e soprattutto la percentuale dei “non promossi” (44 pari al 9,9%) sono risultati che dovranno essere migliorati nel prossimo anno scolastico. Circa il 60% degli studenti ha conseguito la promozione alla classe successiva e il 27% ha avuto la sospensione del giudizio. Circa i dati relativi ai quattro anni di corso, si può notare un quadro diversificato:

per quanto riguarda i completi insuccessi scolastici (non ammissioni), nelle seconde le situazioni di difficoltà sono risultate le più accentuate, valore assoluto 13, pari al 13,1 % sul totale degli studenti scrutinati, mentre un segnale di difficoltà minore è derivato dalle prime classi (10 non ammessi), pari al 9,8% e dalle quarte classi (10 non promossi ) pari al 8,6%.

per ciò che concerne i parziali insuccessi scolastici ( alunni con sospensione del giudizio) la situazione più lieve si ha nelle prime - in valore assoluto (21) e, a seguire le terze, (27), mentre quella peggiore si è avuta in valore assoluto e percentuale nelle seconde (36) pari 36%.