Più lavoro, più salario si può

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La proposta del Pdl

i dossier www.freefoundation.com

PIÙ LAVORO, PIÙ SALARIO

SI PUÒ!

11 febbraio 2013

336 www.freenewsonline.it

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PIÙ LAVORO, PIÙ SALARIO

SI PUÒ!

Più lavoro e più salario si può anche nelle condizioni difficili del

tempo presente. E lo si può fare anche dando particolare attenzione

a giovani, donne, anziani, disabili e più in generale alla dimensione

umana nell'economia. A partire dalla famiglia e dalla cura dei figli.

Dobbiamo liberare i lavoratori e le imprese da ogni freno

ideologico – che produce soltanto rigidità e formalismi – e dal

sovraccarico fiscale.

Dobbiamo investire meglio nelle competenze di tutti e nelle

nuove tecnologie che consentono un lavoro più cooperativo

superando le logiche di gerarchia e di controllo del secolo scorso.

Dobbiamo decidere senza subire il veto della CGIL come ha

invece fatto anche il Governo Monti.

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PIÙ LAVORO, PIÙ SALARIO

SI PUÒ!

Noi abbiamo già operato concretamente per questi obiettivi. E

quando prima Prodi (con Damiano) e poi Monti (con Fornero) ci hanno

sostituiti al Governo, la differenza si è manifestata vistosamente.

Noi abbiamo:

prodotto la legge Biagi con un aumento di un milione e mezzo di

posti di lavoro;

liberalizzato il collocamento;

concentrato la vigilanza ispettiva sulle violazioni sostanziali più

gravi e nei territori più esposti;

introdotto l’arbitrato per una semplice e veloce risoluzione dei

conflitti;

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SI PUÒ!

consegnato potere decisionale ai contratti collettivi aziendali e

territoriali;

ridotto la tassazione sul salario di efficienza;

rivalutato l’istruzione tecnica e professionale ed il lavoro manuale;

riformato l’apprendistato per fare vera formazione in ambiente

lavorativo;

protetto i lavoratori con gli ammortizzatori sociali in deroga

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SI PUÒ!

Loro, invece, hanno:

complicato la regolazione dei contratti di lavoro;

incoraggiato il formalismo ispettivo;

aumentato i contributi sul lavoro;

diminuito la detassazione sulla retribuzione di produttività;

irrigidito l’apprendistato;

ridotto la protezione effettiva dei lavoratori sospesi.

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SI PUÒ!

Ora Monti nella sua agenda afferma che “non si torna indietro” dalla

legge Fornero - che pure sta paralizzando l’attività delle imprese e

l'occupazione regolare dei giovani - mentre la Sinistra sta

organizzando il Referendum abrogativo dell’Art. 8 della manovra

2011 che ha rivoluzionato la contrattazione collettiva, mettendo al

centro i contratti aziendali o territoriali, ove imprese e lavoratori

tendono alla concreta condivisione piuttosto che all’astratto conflitto

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PIÙ LAVORO, PIÙ SALARIO

SI PUÒ!

Noi vogliamo produrre più lavoro e più salario con dieci azioni:

1. azzerando per cinque anni la tassazione sui contratti di

apprendistato e piu' in generale sulle prime assunzioni a tempo

indeterminato dei giovani, favorendo con vantaggi fiscali per tre

anni le imprese di giovani, cancellando progressivamente il

fattore lavoro dal calcolo dell'IRAP, riducendo il premio INAIL in

base alla diminuzione degli infortuni e al criterio del bonus

malus;

2. cancellando le disposizioni sui contratti flessibili della legge

Fornero e riprendendo il percorso di Marco Biagi per realizzare

un essenziale Testo Unico (Statuto dei Lavori), in termini da

incoraggiare le assunzioni: poche regole da applicare a tutti e

per il resto libertà negoziale;

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3. adattando le regole del rapporto di lavoro alle condizioni

aziendali o territoriali ed alle esigenze delle lavoratrici e dei

lavoratori, mediante accordi individuali o collettivi in base all’Art.

8 della manovra 2011, con particolare riguardo a orario di

lavoro, mansioni, tecnologie, formazione, apprendistato,

regolazione dei contratti di lavoro;

4. favorendo il telelavoro e l'impiego delle nuove tecnologie in

relazione alla conciliazione con la cura dei figli o dei disabili;

5. collegando il salario ai risultati aziendali anche per le piccole e

medie imprese, oggi di fatto escluse dal decreto Fornero, e

ripristinando per operai e impiegati la detassazione al 10% fino

a diecimila euro;

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SI PUÒ!

6. sostenendo il potere d’acquisto di lavoratori e famiglie

attraverso incentivi fiscali agli accordi aziendali per acquisti

collettivi di generi alimentari, asili nido, spese scolastiche dei figli,

adesione a fondi integrativi per sanità, assistenza alla disabilità,

previdenza;

7. applicando compiutamente le nostre riforme dell’istruzione,

integrando scuola e lavoro, anche mediante la semplificazione

dei tirocinii formativi, nonché promuovendo lo studio della

matematica, base della conoscenza tecnico–scientifica e

paradigma dell’impegno scolastico;

8. incentivando l’apprendistato attraverso contratti collettivi più

favorevoli e drastica semplificazione delle modalità di

formazione in ambiente lavorativo;

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SI PUÒ!

9. vincolando Istituti superiori e Università all’organizzazione di

propri uffici di orientamento e di collocamento e rilanciando il

ruolo delle agenzie del lavoro anche nella ricollocazione dei

lavoratori licenziati;

10. dotando i disoccupati di buoni per servizi di ricollocamento e di

formazione liberamente scelti, garantendo le risorse per gli

ammortizzatori sociali e per gli "esodati", promuovendo attività

bilaterali sussidiarie delle parti sociali.

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