Piove Democratica

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E’ successo a Piove di Sacco quello che non era mai successo prima e cioè che l’amministrazione del Sindaco in carica cadesse ingloriosamente e traumaticamente dopo 4 anni di liti interne alla sua maggioranza. Dopo alcuni giorni di silenzio è arrivata nelle nostre case una lettera del Sindaco che tenta di fornire delle giustificazioni in merito a quanto successo. Dopo la lettura della lettera non possiamo che coinvolgervi in una valutazione su quanto riportato dall’ex Sindaco Marcolin che tra le altre cose elenca una serie di motivi per cui dovremmo rimpiangere la sua dismissione. Dice Marcolin che per colpa dell’opposizione per la prima volta nella storia di Piove di Sacco è arrivato il commissario, è facile rispondere che: l’opposizione si chiama così perché non è maggioranza, cioè non ha i numeri per governare, quando invece, come in questo caso la minoranza diventa maggioranza significa che parte della maggioranza ha abbandonato le proprie posizioni allora chiediamoci come mai la minoranza è diventata maggioranza? Semplice, perché la maggioranza, cioè il litigioso PDL non voleva più Marcolin come Sindaco! Marcolin ha licenziato 5 assessori tra cui 2 Vicesindaci, ha licenziato la Lega Nord suo storico alleato, successivamente ha dato le dimissioni il Presidente del Consiglio Comunale, sono andati deserti gli ultimi due Consigli Comunali, tanti Consigli Comunali sono stati fatti perché la minoranza garantiva il numero legale. Dice Marcolin che lascia un Comune virtuoso sorvolando appena su quelli che definisce recenti problematiche emerse sulle spese pregeresse per il personale, è facile rispondere che: su 1.070.000 euro pagati in 10 anni senza la copertura finanziaria appropriata ben 570.000 euro sono imputabili a 3 anni della giunta Marcolin che porta le posizioni organizzative da 6 a 14, su questo tema è andata in crisi l’alleanza con la Lega Nord ed è stato presentato un esposto alla Corte de Conti. E’ colpa della minoranza tutto questo? E’ virtuoso pagare un direttore generale quando l’attuale normativa non lo prevede per un comune delle nostre dimensioni? Il lamento di un Sindaco in conflitto con la sua maggioranza Dice Marcolin che ha fatto tanti lavori per la comunità e ne fa un elenco (Illuminazione centro storico, scuola Boschetti Alberti, magazzino comunale ecc.), è facile rispondere che: caro ex sindaco forse ti sei dimenticato di dire che quelle citate sono opere della precedente amministrazione (è facile verificarlo dai documenti e sarà fatto anche pubblicamente quando si aprirà la campagna elettorale), ti sei persino dimenticato di dire che alla realizzazione del magazzino comunale e dell’archivio il PDL aveva votato contro quando la precedente amministrazione lo programmava e trovava i finanziamenti, su tante altre cose hai volontariamente taciuto. Dice Marcolin che sono stati bloccati nuovi insediamenti economici in zona Piazzagrande e che la pratica Bertani sarebbe stata approvata il prossimo consiglio comunale, è facile rispondere: gli insediamenti vicino a Piazzagrande sono quelli di cui si parla dall’inizio dell’amministrazione Marcolin senza esito alcuno e sul caso Bertani non sono stati sufficienti 2 anni per dare una risposta, all’ultimo Consiglio Comunale il Sindaco e la sua maggioranza non hanno partecipato per non discutere sull’argomento. Nessun atto compiuto dalla minoranza può essere indicato come favorevole o contrario alla soluzione di questo caso in quanto mai il tema è arrivato ad essere discusso in Consiglio. Nonostante tutto questo qualcuno potrebbe ancora sostenere che per il bene di Piove la minoranza doveva sopportare! Viene spontaneo chiedersi se era più serio non agire di fronte a una intollerabile situazione di conflittualità interna alla maggioranza che di fatto bloccava l’azione amministrativa o se era molto meglio ridare la parola ai cittadini in elezioni libere ed aperte al contributo di tutti. Noi abbiamo scelto la seconda opzione nella convinzione di farlo nell’interesse di Piove di Sacco. Gli ex Consiglieri PD Lino Conte Stefano Chinaglia Davide Gianella

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Piove Democratica, il giornalino di politica locale prodotto e redatto dal Circolo del Partito Democratico di Piove di Sacco, è un giornalino stampato e online dedicato a chi vuole leggere di politica vissuta, sentita, commentata da chi opera “in prima linea”, confrontandosi con i problemi della quotidianità, con le speranze dei giovani, con le amarezze dei cittadini, con i bisogni che la società esprime. E’ un giornale dei cittadini, un giornale dei politici, un giornale dei tecnici. E’ un’espressione riformista di partecipazione politica che non vive di scoop ma che si propone di ascoltare e di dire.

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E’ successo a Piove di Sacco quello che non era mai successo prima e cioè che l’amministrazione del Sindaco in carica cadesse ingloriosamente e traumaticamente dopo 4 anni di liti interne alla sua maggioranza. Dopo alcuni giorni di silenzio è arrivata nelle nostre case una lettera del Sindaco che tenta di fornire delle giustificazioni in merito a quanto successo. Dopo la lettura della lettera non possiamo che coinvolgervi in una valutazione su quanto riportato dall’ex Sindaco Marcolin che tra le altre cose elenca una serie di motivi per cui dovremmo rimpiangere la sua dismissione.

Dice Marcolin che per colpa dell’opposizione per la prima volta nella storia di Piove di Sacco è arrivato il commissario, è facile rispondere che: l’opposizione si chiama così perché non è maggioranza, cioè non ha i numeri per governare, quando invece, come in questo caso la minoranza diventa maggioranza significa che parte della maggioranza ha abbandonato le proprie posizioni allora chiediamoci come mai la minoranza è diventata maggioranza? Semplice, perché la maggioranza, cioè il litigioso PDL non voleva più Marcolin come Sindaco! Marcolin ha licenziato 5 assessori tra cui 2 Vicesindaci, ha licenziato la Lega Nord suo storico alleato, successivamente ha dato le dimissioni il Presidente del Consiglio Comunale, sono andati deserti gli ultimi due Consigli Comunali, tanti Consigli Comunali sono stati fatti perché la minoranza garantiva il numero legale.

Dice Marcolin che lascia un Comune virtuoso sorvolando appena su quelli che definisce recenti problematiche emerse sulle spese pregeresse per il personale, è facile rispondere che: su 1.070.000 euro pagati in 10 anni senza la copertura finanziaria appropriata ben 570.000 euro sono imputabili a 3 anni della giunta Marcolin che porta le posizioni organizzative da 6 a 14, su questo tema è andata in crisi l’alleanza con la Lega Nord ed è stato presentato un esposto alla Corte de Conti. E’ colpa della minoranza tutto questo? E’ virtuoso pagare un direttore generale quando l’attuale normativa non lo prevede per un comune delle nostre dimensioni?

Il lamento di un Sindaco in conflitto con la sua maggioranzaDice Marcolin che ha fatto tanti lavori per la comunità e ne fa un elenco (Illuminazione centro storico, scuola Boschetti Alberti, magazzino comunale ecc.), è facile rispondere che: caro ex sindaco forse ti sei dimenticato di dire che quelle citate sono opere della precedente amministrazione (è facile verificarlo dai documenti e sarà fatto anche pubblicamente quando si aprirà la campagna elettorale), ti sei persino dimenticato di dire che alla realizzazione del magazzino comunale e dell’archivio il PDL aveva votato contro quando la precedente amministrazione lo programmava e trovava i finanziamenti, su tante altre cose hai volontariamente taciuto.

Dice Marcolin che sono stati bloccati nuovi insediamenti economici in zona Piazzagrande e che la pratica Bertani sarebbe stata approvata il prossimo consiglio comunale, è facile rispondere: gli insediamenti vicino a Piazzagrande sono quelli di cui si parla dall’inizio dell’amministrazione Marcolin senza esito alcuno e sul caso Bertani non sono stati sufficienti 2 anni per dare una risposta, all’ultimo Consiglio Comunale il Sindaco e la sua maggioranza non hanno partecipato per non discutere sull’argomento. Nessun atto compiuto dalla minoranza può essere indicato come favorevole o contrario alla soluzione di questo caso in quanto mai il tema è arrivato ad essere discusso in Consiglio.

Nonostante tutto questo qualcuno potrebbe ancora sostenere che per il bene di Piove la minoranza doveva sopportare! Viene spontaneo chiedersi se era più serio non agire di fronte a una intollerabile situazione di conflittualità interna alla maggioranza che di fatto bloccava l’azione amministrativa o se era molto meglio ridare la parola ai cittadini in elezioni libere ed aperte al contributo di tutti. Noi abbiamo scelto la seconda opzione nella convinzione di farlo nell’interesse di Piove di Sacco.

Gli ex Consiglieri PDLino Conte

Stefano ChinagliaDavide Gianella

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Le PrimarieNon una semplice istantanea, ma l’immagine simbolo di un Partito che con forza e determinazione si candida a governare il nostro Paese. Il risultato di uno strumento ormai collaudato che, mentre allarga i partiti alla società, li unisce attorno ad una proposta politica seria e credibile, come è quella di Bersani: concreta, diretta, che non punta al sensazionalismo per conquistare a tutti i costi un consenso disperato. Le primarie rappresentano

Poiché la politica richiede serietà e capacità, i dati oggettivi prima, ed i pessimi risultati conseguiti da Berlusconi nella nostra Italia, e da Marcolin nella nostra Piove poi, sono sotto gli occhi di tutti. Non è poi così difficile il confronto. È così ricordiamo in breve Berlusconi, che ci lascia in eredità: 6,5% di punti di PIL persi nel triennio 2008/2010 • un calo del 3,4% del reddito reale delle famiglie dal 2008/2010 e del 3% dei consumi • 500mila posti di lavoro persi negli ultimi 4 anni • l’aumento della bolletta della luce del 5,8%, del gas dell’1,8% e dell’acqua e servizi idrici pari al 6% • il 20% di aumento sui costi del trasporto pubblico • lo spread a 553 punti, considerando che sopra ai 240 punti costa alle famiglie italiane lo 0,9% di Pil (quando il Governo Prodi lasciò nel 2008 lo spread era a 32 punti) • 12,5 miliardi di costo di interessi sul debito pubblico • 23,7 miliardi di maggiori costi per le imprese italiane e 12 miliardi di maggiori costi per le famiglie italiane • 9.000.000 milioni di poveri in Italia (stime Caritas)

Marcolin invece, che ci lascia: l’Ospedale di Piove con 4 reparti privi di primario e altri 2 a rischio chiusura • palazzo Pinato Valeri (ex liceo) chiuso perchè frequentato da giovani, ad oggi totalmente vuoto e integro • il caso Bertani: dopo 2 anni dalla presentazione solo banchi vuoti e nessun risposta in merito • la creazione di due istituti scolastici comprensivi senza tenere in debito conto le istanze dei genitori • la COSAP cresciuta dell’1,7% rispetto all’anno scorso, e del 5% per i pubblici esercizi. Le mense scolastiche

aumentate del 3% e il trasporto scolastico aumentato del 15% • l’illuminazione pubblica spenta all’una di notte e il suo staff (ufficio stampa e Direttore Generale) che costava a tutti 77000 euro annui • l’aumento di spesa per presentare la DIA: da 0 a 70 euro. I Permessi di ristrutturazione urbanistica passati da 250 a 516 Euro, mentre per gli edifici diversi da residenza passa da 200 a 250 Euro • l’aumento della tariffa dei parcheggi del centro, da 70 centesimi ad 1 euro = +43% • l’attivazione della ZTL e l’autovelox “per la sicurezza stradale”, utilizzati solo per fare cassa (lodimostra il bilancio) • dal settembre 2009, un aumento delle posizioni organizzative da 6 a 14 senza copertura finanziaria, con esborso illegittimo di denaro pubblico di oltre 370.000 euro • 5 assessori su 7 fra cacciati e dimessi • un bando pubblico importante (piscina) sbagliato ed impugnato dal TAR e opere pubbliche terminata su progetto della giunta Crosta • un lettera, dopo essere stato sfiduciato dalla sua maggioranza, in cui lamenta di non essersi potuto dimettere in Consiglio...forse perchè era a casa davanti alla TV. Sicuramente dimentichiamo molte brutte figure, mancati obiettivi ed errori, ma servirebbe un libro e non certo un breve l’articolo. Governare significa ascoltare i bisogni, fare delle scelte e dare delle risposte. Tanto Silvio quanto Sandro, hanno dimostrato con i fatti non solo di non essere capaci, ma soprattutto di operare delle scelte errate, che chiamare disastri, è sicuramente ancora un eufemismo.

Il Direttivo del Circolo PD

Silvio & Sandro, due completi disastri. Ne abbiamo le prove

un’occasione per mescolarsi, riconoscersi e far sintesi delle proprie diversità interne in modo partecipativo e trasparente selezionando la classe dirigente di domani e quindi favorendo il ricambio generazionale. Parlarne, senza dire della cultura e dell’idea di democrazia al cui interno si collocano, è pensare che le primarie, trovino in se stesse la propria giustificazione. Esse costituiscono il mezzo per aprire la politica alla società, per costruire insieme l’unità attorno ad una precisa idea di società e ad una proposta di governo, ma prima ancora rappresentano il momento in cui ritorna al centro dell’attenzione l’elettore, inteso come cittadino pienamente in grado di avere potere decisionale sul bene comune, di diventarne pieno protagonista. La politica attraverso le primarie risuona con accenti veri e chiama le forze più vive e attive della società a condividere un progetto comune. Oggi si chiama Italia, tra un mese si chiamerà Piove di Sacco.

Simone SartoriVicesegreterio Circolo PD

Primarie 2012

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Buon voto!

Si vota tracciando

UN SEGNOSUL SIMBOLOdel Partito Democratico. Non si può esprimere alcuna preferenze.

Qualsiasi altro segno renderebbe la scheda nulla.

Cara elettrice e caro elettore, ai tanti inviti al voto che si moltiplicano in questi giorni unisco anche il mio, perché non possiamo sprecare l’occasione di dare un governo serio al nostro Paese, dopo la umiliante stagione del governo Berlusconi che speriamo di mettere per sempre alle nostre spalle.

Colgo nel quotidiano contatto con il nostro territorio quanto sia profonda la sfiducia nei confronti della politica e quanto malessere pervada la vita delle famiglie, costrette a fare i conti con la caduta dell’occupazione ed un diffuso impoverimento che investe larghe fasce di popolazione.

Non offre soluzioni chi si abbandona alla propaganda senza contenuti, a promesse senza fondamento o alla facile protesta, mentre è invece necessario innanzitutto far leva sulle grandi risorse e sulle capacitá degli italiani per l’opera di ricostruzione morale, sociale ed economica del Paese, accanto ad una efficace azione di governo che faccia riprendere la crescita.

Il Partito Democratico con il suo leader Pierluigi Bersani è a servizio di questo grande impegno con proposte concrete, fattibili, non rinviabili

per far crescere l’occupazione, per fare pulizia nella vita pubblica, eliminare sprechi e privilegi e garantire i diritti fondamentali dell’istruzione, dell’assistenza e della sanità per tutti.

La costruzione dell’ITALIA GIUSTA è la stella polare sulla quale spendere ogni minuto del nostro tempo, perchè dobbiamo sconfiggere la crisi, ridare prestigio alle istituzioni e dignità alla politica, partendo dai valori della Costituzione.

L’Italia Giusta si realizza ove l’economia ci coniuga con la sostenibilità ambientale, ove ricerca ed innovazione fanno impresa, ove istruzione e salute sono garantiti a tutti indipendentemente dalle possibilità economiche di ciascuno, ove la Pubblica Amministrazione é efficiente ed amica del cittadino, ove per i corruttori, i corrotti, i malavitosi, gli evasori fiscali non deve esserci impunità.

Insieme possiamo costruire tempi migliori, con il Partito Democratico daremo al Paese un governo in grado di rappresentare la domanda di futuro che a buon diritto ciascuno si attende. Buon voto.

On. Margherita MiottoDeputata PD

CAMERA

SENATO