Piazza Grande Novembre 2011

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NOvEmBRE CON: mARINA GIRARDI, GIANLUCA mOROZZI, AmINATA TRAOR, TRUCE BALDAZZI

dal 1993, il giornale di strada di Bologna

fondato dalle persone senza dimora

Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 ( conv. in L27/02/2004 N.46) ART. comma 2 DCB - Bo (Num. 2) per Poste Spa

la magica medicina

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PRODURRE QUESTO GIORNALE COSTA 0,75 EURO QUELLO CHE DATE IN PI IL GUADAGNO DEL DIFFUSORE QUALSIASI RICHIESTA AL DI L DELLOFFERTA LIBERA NON AUTORIZZATA

Strilloni cercaSiGuarda chi legge

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DIVENTA DIFFUSORE!Selezioniamo uomini e donne, di bella presenza oppure no, automuniti, appiedati e ciclisti, poveri ma se volete anche ricchi, chiunque abbia voglia di sbarcare il lunario sostenendo il giornale che d voce alla citt degli ultimi. Rivolgersi a [email protected]; tel. 051 342328, oppure recarsi in via Gandusio 11 il luned, marted e mercoled dalle 10 alle 13.

Il sindaco di Bologna Virginio merola un fedele lettore di Piazza grande. Il primo cittadino ha partecipato il 24 settembre scorso alla cena organizzata da Piazza grande, in cui i senza dimora hanno cucinato con laiuto e la supervisione dei cuochi dellassociazione Le Tavole.

editoriale/ Emergenza freddo? Questinverno servono soluzionip LeoNARDo TANCReDI

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In copertInail volto in prima pagina quello di filippo renda, ex direttore del dipartimento di salute mentale di Bologna nord, una degli intervistati nellinchiesta di questo numero. lautrice della foto Chiara sibona del gruppo fotografico di Bandiera Gialla (www.bandieragialla.it).

uANDo ARRIVA LINVeRNo, BISogNA ComINCIARe A FARe SuL SeRIo. PRoBABILmeNTe DA quANDo eSISTe queSTo gIoRNALe, LeDIToRIALe DeL NumeRo DI NoVemBRe STATo DeDICATo ALLemeRgeNZA FReDDo e AL PARADoSSo DI uNemeRgeNZA Che SI PReSeNTA CoN CADeNZA ANNuALe. queSTANNo NoN VogLIAmo DARe SPAZIo A CoNSIDeRAZIoNI SuLLAVVICeNDARSI DeLLe CoNDIZIoNI meTeoRoLogIChe, mA NeI meSI Che VeNgoNo queSTA CITT DoVR ComINCIARe A VeDeRe I SegNI DeL NuoVo CoRSo INVoCATo IN CAmPAgNA eLeTToRALe DAI CITTADINI e ANNuNCIATo DA SeTToRI DeLLA PoLITICA, DeLLeCoNomIA e DeLLA CuLTuRA. mA quAL IL NuoVo CoRSo e IN Che DIReZIoNe VA? PARLIAmo DI queLLo Che CoNoSCIAmo e Che IN queSTo CASo RIguARDA uN PeZZo ImPoRTANTe DeLLA VITA CITTADINA: IL weLFARe. uN TemA ComPLeSSo, IL LAVoRo DI PIAZZA gRANDe, INTeSA Come ASSoCIAZIoNe, Ne INCRoCIA uNA PARTe, queLLA ReLATIVA ALLA PoVeRT eSTRemA DI ADuLTI ITALIANI e STRANIeRI. Su queSTo TAVoLo PeRSISToNo queSTIoNI APeRTe Che hANNo SuPeRATo SINDACI, ASSeSSoRI e CommISSARI SeNZA TRoVARe uNA SoLuZIoNe. uNA RIoRgANIZZAZIoNe DeI SeRVIZI SoCIALI Che hA PoRTATo FRAmmeNTAZIoNe, DISPeRSIoNe DI ComPeTeNZe e DI RISoRSe e DIFFICILe ACCeSSIBILIT; LA mANCATA ACCogLIeNZA PeR gLI uTeNTI NoN ReSIDeNTI; LA DIFFICoLT DI TeNeRe INSIeme STRATegIe DI RIDuZIoNe DeL DANNo CoN INTeRVeNTI RIVoLTI ALLe ZoNe gRIgIe DeLLA PoVeRT. LeReDIT DI uNA SITuAZIoNe DIFFICILe STATA APPeSANTITA DALLo STATo DI CRISI Che hA SPINTo queSTo PAeSe, Come ALTRI IN euRoPA, SuLLoRLo DeLLA BANCARoTTA. I TAgLI ALLA SPeSA PuBBLICA SoNo DIVeNTATI PRATICA ComuNe ANChe A BoLogNA: meNo SoLDI AI SeRVIZI VuoL DIRe NoN SoLo ASSISTeNZA mINoRe e DI quALIT INFeRIoRe, mA ANChe meNo PoSTI DI LAVoRo, CoNDIZIoNI CoNTRATTuALI PeggIoRI PeR ChI NeL SoCIALe LAVoRA, e A BoLogNA SI TRATTA DI mIgLIAIA DI PeRSoNe, SoPRATTuTTo gIoVANI. INFINe, IL SISTemA DI ACCogLIeNZA hA moSTRATo LA SuA FRAgILIT quANDo LARRIVo DI uN CeNTINAIo DI RAgAZZI TuNISINI DA LAmPeDuSA NeLLARCo DI CINque meSI NoN RIuSCITo A eSSeRe DeL TuTTo ASSoRBITo DALLe STRuTTuRe CITTADINe. CoN Le PRIme PIogge DeLLAuTuNNo SI gI SFIoRATA LA TRAgeDIA. SuL LuNgo ReNo, SemPRe L FINISCoNo I mIgRANTI, Due RAgAZZI TuNISINI SoNo STATI SALVATI DALLA PIeNA DeL FIume. ComINCIAmo DA LoRo e DAI LoRo CoNNAZIoNALI ANCoRA IN STRADA, mA PoI NeCeSSARIo FARe SuL SeRIo, LINVeRNo DeVe eSSeRe LA STAgIoNe DeLLe SoLuZIoNI. VoRRemmo Che IL NuoVo CoRSo FoSSe VISIBILe e CoNDIVISo, CoSTRuITo CoN LImPegNo DI ComuNe, SoCIeT CIVILe, PRIVATo SoCIALe, SeCoNDo Le ReSPoNSABILIT e Le ComPeTeNZe DI ogNuNo. ([email protected])

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gerenza

Piazza Grande Giornale di strada di Bologna fondato dalle persone senza dimora TeNDeRe uN gIoRNALe megLIo Che TeNDeRe uNA mANo

redazione Via Corazza 7/8 40128 Bologna, tel. 051 342328, fax 051 3370669 www.piazzagrande.it | [email protected] CaPoredattore Pietro Scarnera Consulenza editoriale Agenda (www.agendanet.it) ProGetto GrafiCo Fabio Bolognini distriBuzione Redazione Piazza grande aBBonamenti & eventi: eva Brugnettini, erika Casali

COMITATO EDITORIALE Jacopo Fiorentino, giorgio mattarozzi, mauro Sarti DIRETTORE EDITORIALE Leonardo Tancredi direttore resPonsaBile Bruno Pizzica stamPa Industrie grafiche galeati Registrato presso il Tribunale di Bologna il 15/09/1995 n6474

in redazione eva Brugnettini, erika Casali, Ilaria giupponi, Simone Jacca, olga massari, giuseppe mele, Salvatore Pio, mauro Sarti, Donato ungaro. Hanno CollaBorato a questo numero enrico Bandini, Annalisa Bolognesi, Francesca Bono, Valentina Bonoli, Fabrizia Calda, enrico Camana, Claudio Cannistr, marika Di Cristina, Jonathan Ferramola, marina girardi, gruppo fotografico Bandiera gialla, Filippo maltese, giusi marcante, gianluca morozzi, Laura Pasotti, Sofia Pizzo, Carmine Roccia, Paola Sapori, Igor Sartoni, Chiara Sibona, Alain Verdial, Rossella Vigneri, Andrea Zarrilli.

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giornaliSmo daSfalto

Il Servizio mobile in versione pedonalep FABRIZIA CALDA e ANDReA ZARRILLIpiedi per vederci meglio. marted 25 ottobre volontari, tirocinanti e operatori di Piazza grande hanno battuto ogni angolo del centro storico di Bologna in unuscita straordinaria pedonale, per coprire zone della citt in cui normalmente il servizio mobile di sostegno arriva con pi difficolt. Per non tralasciare nessuna via, nessun possibile riparo, il gruppo di venti persone si diviso in sei squadre corrispondenti a sei diverse zone della citt. muniti di mappe e di panini al prosciutto (e al formaggio per i senza dimora musulmani), le squadre hanno lasciato il punto di ritrovo per cominciare a setacciare la citt. Portare cibo infatti uno dei modi migliori per stabilire un contatto con le persone senza violare la loro intimit. La pioggia ha reso pi difficile il compito di individuare i senzatetto, in particolare quelli che di solito dimorano nei parchi come la montagnola e le zone della citt non coperte da portici. Nonostante ci, lesito delliniziativa stato molto positivo. Circa 30 persone sono state raggiunte grazie a questo intervento. Di queste, almeno la

Successo per luscita straordinaria dei volontari di Piazza grande, che a ottobre hanno esplorato la citt a piedi

prime lezioni al laBoratorio di giornaliSmogRANDe AFFLueNZA PeR IL LABoRAToRIo DI gIoRNALISmo SoCIALe DI PIAZZA gRANDe. Le RIChIeSTe PeRVeNuTe IN ReDAZIoNe SoNo STATe PI DeL DoPPIo RISPeTTo AI PoSTI DISPoNIBILI, 80 Su 35 PARTeCIPANTI AmmeSSI AL LABoRAToRIo. Le LeZIoNI DeL LABoRAToRIo PARToNo queSTo meSe, mA SI PeNSA gI A uNA SeCoNDA eDIZIoNe.

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al via la raccolta di copertemet non erano mai state in contatto con Piazza grande. Storie cos diverse luna dallaltra, accomunate dalla vita di strada e dalla necessit di un sostegno. Ci sono gigi e Serafino arrivati a Bologna da pochi giorni che hanno costruito un rifugio di cartone nei pressi dei viali per combattere a modo loro lemergenza freddo; o Stephan, rumeno con moglie e figlio in unaltra citt, che dorme nei pressi di una delle tante porte coperte, perch ha perso il lavoro da carpentiere e cerca unoccupazione a Bologna. queste sono solo alcune delle persone incontrate che hanno manifestato lesigenza di avere aiuti di vario genere, da una coperta per ripararsi a un posto per dormire, da un paio docchiali da vista a una visita medica per problemi di asma. questintervento speciale non solo ha consentito allassociazione di comprendere quante persone senza dimora ancora inascoltate abitano queste strade ma stato unimportante opportunit per entrare in contatto con nuovi volti e nuove vite: il primo passo nel tentativo di costruire un rapporto e aiutarle in un percorso di reinserimento allinterno della comunit. ([email protected]) Se AVeTe CoPeRTe IN PI NeI VoSTRI ARmADI PoRTATeLe A PIAZZA gRANDe. Le DISTRIBuIRemo IN STRADA, NeL DoRmIToRIo DI CAPo DI LuCCA, AgLI SPoRTeLLI DI Io NoN SPReCo, CoNDIVIDo, A ChI VIVe IN STRADA, AgLI oSPITI DeLLA STRuTTuRA e AI NuCLeI FAmILIARI Che SI TRoVANo IN CoNDIZIoNI DI BISogNo. VI ASPeTTIAmo TuTTI I gIoRNI DALLe 9.30 ALLe 18.30 IN VIA CoRAZZA 7/8. e TuTTe Le DomeNIChe AL BANCheTTo DI LIBRI uSATI ALLANgoLo TRA VIA INDIPeNDeNZA e VIA A.RIghI DALLe 15 ALLe 19, PeR INFo 328 3919554, 051 342328 e [email protected].

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Incontri con negozianti e abitanti per capire che rapporto hanno i bolognesi con chi diffonde Piazza Grande

Prove di dialogo fra diffusori e cittadinip LeoNARDo TANCReDI

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rosegue limpegno di Piazza grande con il gruppo di uomini e donne rom che diffondono il giornale. Sul numero scorso abbiamo pubblicato il decalogo del buon diffusore e raccontato dellincontro condotto con lintero gruppo. A ottobre abbiamo dato seguito al lavoro, andando direttamente in strada a verificare come stanno le cose. Sono state delle passeggiate, soprattutto in centro, durante le quali abbiamo chiacchierato sia con i nostri diffusori, sia con baristi, negozianti e abitanti della zona. Ai primi abbiamo chiesto come andavano le vendite in quella strada, come re-

agivano le persone alla loro presenza e se loro stessi avevano vissuto episodi di tensione con abitanti e esercenti. A questi ultimi invece, ribaltando la domanda, abbiamo chiesto come vivono la presenza dei diffusori del giornale davanti al proprio negozio o alla porta di casa, se hanno rapporti con loro e di che tipo. Ad ognuno di loro abbiamo lasciato un biglietto da visita con i recapiti dellassociazione in modo da poterci contattare per ogni sorta di comunicazione. Lo scopo di questo intervento disinnescare rapporti conflittuali e favorire la conoscenza reciproca tra due parti che si

trovano a convivere sullo stesso territorio, una perch ci vive, laltra perch ha nella strada il proprio posto di lavoro. I risultati delle nostre prime passeggiate sono stati indubbiamente positivi: nella maggior parte dei casi non abbiamo riscontrato particolari difficolt di rapporto e dove cera stata tensione la visita

di un rappresentante di Piazza grande stata apprezzata e ne nato un dialogo proficuo. Siamo intenzionati a continuare su questa strada, cos come a informare voi lettori di quello che vedremo in strada e del lavoro dellassociazione con il gruppo dei diffusori. ([email protected])

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la magica

InchIesta

medicina

Ansia, stress, depressione: con la crisi economica aumentano i disturbi psicologici, e con essi il ricorso agli psicofarmaci. ma cresce anche il numero di chi ne abusa: un fenomeno che riguarda soprattutto le donne

p mARIkA DI CRISTINA

in

questo periodo difficile di crisi socio-economica e di grandi cambiamenti sociali, anche lequilibrio psico-fisico a rischio. Crescono cos i problemi di stress e depressione tra la popolazione. e aumentano anche i disturbi psichici e, di conseguenza, luso di psicofarmaci per chi non riesce a superare i propri problemi. ma cosa succede quando luso si trasforma in abuso? Il rapporto 2010 stilato dallosservatorio delle dipendenze dellAusl di Bologna ha evidenziato come sia cambiato negli ultimi anni labuso di droghe leggere e pesanti e alcol, ma anche appunto farmaci e psicofarmaci. Si scopre cos che a Bologna si verificato un passaggio progressivo da anfetamine, cocaina ed eroina a sostanze il cui uso consentito dalla legge ma non meno pericolose, come alcol e psicofarmaci. mentre negli anni passati le dipendenze erano infatti soprattutto legate al mondo delle droghe illegali, la fase attuale sembra caratterizzata da una forte cambiamento nelle abitudini di consumo, dove emerge luso di alcol e farmaci, in alternativa o in combinazione con le sostanze illecite. ma chi sono i maggiori consumatori di psicofarmaci? Dai dati del rapporto, si tratta per lo pi di soggetti con et superiore a 50 anni, in maggioranza donne, che si rivolgono preferibilmente ai reparti di Pronto soccorso in seguito allabuso di benzodiazepine (farmaci utilizzati per curare ansia, insonnia, agitazione, convulsioni, spasmi muscolari) o altri farmaci non specificati. Il dato pi allarmante dice che il numero complessivo di chi abusa di psicofarmaci in aumento rispetto agli anni passati: nel 2010 ne sono stati registrati 368, pi del doppio rispetto ai 137 del 2009. Anche let media dei soggetti in aumento, e nel 2010 si assesta a circa 58 anni di et. In prevalenza, come gi detto, si tratta di donne, che rappresentano il 72% dei casi. Tra i nuovi consumatori ci sono poi gli stranieri, che rappresentano il 12% delle persone che abusano di farmaci.

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SantiSaia 90

InchIestap mAuRo SARTI

per i bolognesi sempre stato il 90, e Santisaia la via dellospedale psichiatrico da quando, dal 1869, dopo anni di polemiche e tensioni, e in piena epidemia di colera, i pazzi furono trasferiti per iniziativa di francesco roncati dal Santorsola al corpo amministrativo degli Spedali della provincia, in via Santisaia. da allora, e per quasi 130 anni, via Santisaia stata associata dai bolognesi ai personaggi coloriti ed eccentrici che vi passeggiavano e a una idea di psichiatria e di malattia mentale intese come isolamento ed esclusione. oggi, a quindici anni dalla chiusura degli ultimi reparti psichiatrici e a seguito del completamento dei lavori di ristrutturazione degli edifici che oggi ospitano tra laltro, la formazione aziendale, lUniversit, listituzione minguzzi e il poliambulatorio Saragozza, linaugurazione della nuova sede di corte roncati rappresenta loccasione per celebrare la restituzione di questo luogo alla citt, sottolineandone il suo ruolo non pi di contenzione e isolamento, ma di salute, di socialit, di cultura. ma anche una opportunit per rilanciare alla citt una rif lessione pubblica sui servizi di salute mentale come presidi di socialit e non di isolamento, e sulla necessit di continuare a costruire, insieme, una psichiatria che restituisca competenze e persone attive alla comunit. fino all8 gennaio 2012, restituzioni mette in fila un ricco programma di eventi culturali, tra i quali due mostre fotografiche, convegni, due dei quali su diagnosi e modelli di presa in carico, feste, incontri con le scuole, spettacoli teatrali, tornei sportivi, tavole rotonde sulla informazione sulla malattia mentale. il programma completo su www.ausl.bologna.it.

quali sono le cause di questi incrementi? Si tratta almeno in parte di una conseguenza dellattuale crisi socio-economica, che fa crescere la presenza di disturbi psicologici fra la popolazione. Secondo una ricerca condotta dallIstituto superiore di sanit, una persona su quattro in Italia soffre di disturbi psicologici nel corso della vita. Nel dettaglio, sono otto milioni e mezzo gli adulti ad averne sofferto almeno una volta nel corso della propria vita: di questi, 2 milioni e mezzo hanno presentato un disturbo dansia, un milione e mezzo un disturbo affettivo e 50 mila un disturbo da abuso di sostanze alcoliche. Solo nellultimo anno sono tre milioni e mezzo gli adulti che hanno manifestato sintomi di disturbo mentale. A confermare la relazione tra laumento di disturbi psichici e labuso di psicofarmaci, il fatto che i soggetti pi a rischio sono, prime fra tutti, le donne. Seguono le persone che vivono una separazione dal proprio partner, i divorziati, i vedovi, le casalinghe, i disoccupati e i disabili fisici. Il problema, secondo il rapporto dellIss, che spesso queste persone si rivolgono a un medico di base, e non a uno psicologo, ricevendo come terapia solo psicofarmaci, il pi delle volte inadeguati rispetto al problema manifestato. In pratica, solo il 5% degli italiani, a fronte di un disagio che riguarda il 20% della popolazione adulta, entra in contatto con uno psicologo nel corso della propria vita. Le cure per i disturbi psichici negli anni hanno seguito delle mode, spiega Filippo

Renda, psichiatra ed ex direttore del Dipartimento di salute mentale di Bologna nord. Per quanto riguarda il consumo di psicofarmaci luso e i suoi effetti cambiano di caso in caso. Ci sono situazioni nelle quali luso di psicofarmaci positivo, ma la loro efficacia dipende anche dal grado di sofferenza della persona e dalla sua capacit di sopportare e affrontare il problema. Determinare da dove derivi un disturbo psichico e capire perch si arrivi a ricorrere a psicofarmaci non mai facile. quello che certo che molte volte i problemi non sono legati solo al singolo ma al malessere dellintera societ. Difficolt personali e sociali si intrecciano. Non riuscire ad arrivare alla fine del mese, perdere il lavoro dopo anni, vedere i propri sogni e progetti sfumare a causa dei problemi economici, sono tutti fattori che possono generare problemi psicologici, spesso non da poco. Da qui labuso di sostanze per alleviare il dolore. ([email protected]) f

012345678910111213141516 Da questestate gli operatori di Piazza Grande studiano per capire come comportarsi con chi soffre di disagio psichico

InchIesta

Malattie di stradap eNRICo CAmANAra gli homeless le problematiche di dipendenza da alcol e droghe e le situazioni di disagio psichico sono molto comuni, e questa non certo una novit. un dato finora poco indagato, invece, limpatto che tali situazioni di malessere esistenziale possono avere non solo su chi le subisce direttamente, ma anche sugli operatori che ogni giorno assistono e si rapportano con i senzatetto. Allinterno di Piazza grande poco prima dellestate cominciato un progetto dedicato proprio a questo aspetto del fenomeno dei senza dimora. edgardo Battiston, uno psichiatra che recentemente ha avviato una collaborazione con lassociazione, sta coordinando una serie di incontri dedicati agli operatori, volti a supportarli nei loro compiti di aiuto agli homeless. Il programma si rivolge a una decina di persone, coinvolte a diverso titolo nellassociazione: ci sono volontari

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molto giovani e quasi senza esperienze lavorative che discutono delle proprie insicurezze, ma anche professionisti dellassistenza che condividono i propri dubbi. ma quali sono i problemi principali a cui vanno incontro gli operatori? Innanzitutto c il timore del contatto iniziale, una sorta di naturale diffidenza verso persone che spesso hanno modi e abitudini molto diverse dalle proprie, spiega Battiston. una volta superato questo ostacolo, per, le difficolt e i disagi permangono, perch pu comunque essere difficile comunicare con i soggetti da aiutare. A volte non si riesce a capire e interpretare le loro richieste di aiuto, perch mal espresse o filtrate da condizioni di vergogna o disagio che li portano a chiudersi in se stessi, anche se resta fondamentale non cadere vittima dellerrore opposto, ovvero cedere a tentativi di manipolazione. Tutto sta nel trovare il punto di confidenza giusto, e imparare a gestire le relazioni

col giusto distacco professionale, senza sostituirsi a figure familiari o parentali, commenta il terapeuta. questo scambio di conoscenze ha s funzioni di supporto, ma anche un indiscutibile valore formativo: gli operatori attraverso questi incontri si conoscono, condividono esperienze e fanno rete, organizzando strategie condivise e aiutando chi tra loro ha meno esperienza, qualora lo desiderasse, a formarsi professionalmente in un ambito specifico. ma questo programma di aiuto per chi aiuta non tutto; per il futuro Battiston sta pensando di coinvolgere altri operatori volontari, psicologi, pedagogisti, laureati e laureandi in discipline della comunicazione per fornire un supporto di aiuto psicologico a bassa

soglia diretta. questo servizio si distinguerebbe dalloperato dei centri di salute mentale proprio per il target di riferimento, che non quello della vera e propria malattia mentale ma del pi diffuso disagio psichico, spesso caratterizzato da un calo graduale di autocontrollo e della lucidit, accompagnati frequentemente da dipendenze e crollo dellautostima. operare al di fuori di una struttura burocratica e con metodi pi informali, inoltre, permetterebbe di intercettare e intervenire sulle problematiche psichiche ed esistenziali prima che queste diventino patologiche, andando a prestare un aiuto meno specificamente medico in tutti quei casi che ancora non ne presentano la necessit. ([email protected])

Cos lassociazione Rivivere insegna come reagire alla perdita del posto di lavoro

il licenziamento? come Un lUttop IgoR SARToNIvia Torleone 5, discreta traversa che collega via San Vitale a Strada maggiore, si trova la libreria Rivivere, avamposto dellomonima associazione culturale fondata e diretta dal professor Francesco Campione. Lassociazione Rivivere, Istituto di tanatologia e medicina psicologica, offre un servizio gratuito su tutto il territorio nazionale di assistenza e intervento psicologico per individui e famiglie colpite da lutto. o, potremmo dire, colpite pi in generale da una perdita, compresa quella del lavoro. In particolare il progetto I maggio si occupa di assistere coloro che rischiano di perdere il posto di lavoro o che lhanno gi perso. Lassistenza che lassociazione propone consiste in un intervento psicosociale, non solo psicologico quindi, che

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possa risolvere o prevenire i danni di vario tipo che un evento di questo tipo pu provocare. La sfera sociale altrettanto duramente colpita da eventi traumatici come il licenziamento che crea isolamento mettendo in crisi tutte le reti sociali di appartenenza del soggetto, spiega Campione. Inoltre il lavoro una reazione positiva delluomo ai vari tipi di lutto, aiuta a elaborare, a reagire e a gestire le altre perdite che possono colpire la persona. Spesso il lavoro lo spazio della socialit, il luogo dove le persone si incontrano, lo sfondo delle storie quotidiane di cui ciascuno protagonista, senza il quale lisolamento e in alcuni casi lalienazione, una conseguenza quasi inevitabile. Sono facilmente intuibili le

conseguenze pi immediate e personali di un licenziamento: la perdita della stima di s, le varie forme pi o meno gravi di depressione, luso o abuso di alcool ed eventualmente di psicofarmaci. Se non si interviene in maniera tempestiva e mirata lindividuo pu in pochi mesi esserne psicologicamente ed emotivamente colpito e distrutto, il che rende anche molto pi difficile la ricerca di un nuovo posto di lavoro, creando un circolo vizioso, una vera e propria spirale negativa dalla quale pu essere sempre pi difficile uscire. In questi casi importante ricordare come la perdita del posto di lavoro in alcuni casi possa anche rappresentare una nuova opportunit, uno spiraglio per un futuro professionale e quindi personale

migliore, una possibilit di rinnovamento per lindividuo. Specialmente in un momento in cui il mercato del lavoro e il contesto socio-economico porta molte persone ad accettare situazioni lavorative inappaganti, magari incoerenti con il percorso di studi effettuato e con le proprie attitudini e vocazioni, un licenziamento pu in alcuni e specifici casi rappresentare una vera e propria opportunit di sano cambiamento. ([email protected])

012345678910111213141516 In Italia esistono 15 strutture che praticano la terapia, una anche sui colli di Bologna. Ma in Italia, a differenza che in Europa, non si usa pi in modo generalizzato

InchIesta

Dove resiste lelettroshockp eNRICo BANDINI

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elettroshock in Italia si pratica ancora. gli psichiatri preferiscono parlare di terapia elettroconvulsivante, abbreviata in Tec o ect in inglese. Tra di loro c chi la ritiene una cura salvavita, chi fortemente scettico nei confronti della sua efficacia. In Italia esistono 15 strutture dove possibile sottoporsi alla terapia. Al Servizio sanitario nazionale appartengono i 6 Spdc (Servizi psichiatrici di diagnosi e cura) di montechiari-Brescia, oristano, Cagliari, Brunico, Bressanone e Pisa. La Tec disponibile anche in 9 cliniche private, sparse su tutto il territorio nazionale. una di queste guarda le Torri di Bologna dallalto dei primi colli: Villa Baruzziana, in via dellosservanza 19. Nella clinica si effettua un numero esiguo di elettroshock, fa sapere il direttore sanitario Franco Neri. Dal 2005, infatti, sono stati trattati dai 20 ai 31 pazienti per anno. Non molti, considerando che in media ne passano circa 16 mila dal Dsm (Dipartimento di salute pubblica) di Bologna. Il dato su scala nazionale conferma la tendenza della Baruzziana. Se si confronta la realt dellItalia con quella di altri Stati europei, emerge un ricorso limitato allelettroshock, nonostante la terapia sia stata sviluppata e introdotta negli anni trenta del 900 dai

neurologi italiani ugo Cerletti e Lucio Bini. Di gran lunga maggiori sono i servizi di Tec forniti dagli ospedali pubblici di altri Paesi: Regno unito (160), germania (159), Svezia (65), Norvegia (44), Finlandia (40), Danimarca (35), Belgio (32), ungheria (34), Irlanda (16). Facendo un rapporto tra la popolazione della gran Bretagna, di poco superiore ai 65 milioni, con il numero delle cliniche in cui possibile sottoporsi a elettroshock si evince un dato: nel Regno unito c ununit Tec ogni 400 mila abitanti. In Italia invece la proporzione 1 ogni 4 milioni e a parte Lazio, Sardegna, Lombardia, Alto Adige non presente pi di un centro Tec per regione, tant che sono solo 10 su 20 quelle che dispongono di una struttura attrezzata per la terapia. Le cifre italiane sullelettroshock sono nettamente inferiori anche a livello mondiale. gli psichiatri inglesi george Stein e greg wilkinson dichiarano che nel Regno unito 20 mila persone allanno sono sottoposte alla Tec, su una stima di 1 milione di pazienti in tutto il mondo. In Italia sono circa 2.500, numero molto basso rispetto agli altri paesi europei afferma Athanasios koukopoulos, presidente di Aitec, associazione italiana terapia elettroconvulsivante.

I principali disturbi che vengono curati con lelettroshock sono la depressione grave, la catatonia, lideazione suicidaria acuta e la psicosi puerperale. oggi, in Italia, non si ricorre pi alla terapia in modo generalizzato. A tutela del paziente, lintroduzione dellanestesia totale durante il trattamento stata affiancata dalla somministrazione del curaro. Si evitano cos contrazioni muscolari o persino fratture, derivanti dagli spasmi convulsivi indotti dalle scariche elettriche. ([email protected])

Se la diagnoSi Un enigmap gIuSI mARCANTeimmaginate un confine che si sposta sempre pi in l e un territorio che diventa sempre pi vasto. quello che accaduto alla psichiatria nel corso dei decenni. Un processo che ha portato sotto il suo ombrello sempre pi comportamenti classificandoli come disturbi mentali e facendo entrare le persone che hanno ricevuto determinate diagnosi nel circuito della psichiatrizzazione. perch le diagnosi possono venire comunicate male, possono fare paura e, come ha detto una redattrice di psicoradio, dopo che viene fatta una diagnosi il problema come accettarla e come uscirne per non correre il rischio di identificarsi con i propri sintomi e non con la propria parte sana. diagnosi, medicalizzazione della vita quotidiana, farmaci. di tutti questi argomenti psicoradio si occupata nei suoi cinque anni di vita. e da poco i redattori del programma che va in onda sulle frequenze di radio citt del capo - popolare network (94.7 e 96.25 a Bologna e dintorni) hanno intervistato allen frances, lo psichiatra americano che ha partecipato alla redazione del dSm iv e che sta criticando la quinta edizione del manuale che dovrebbe essere pronta entro il 2013. cos il dSm ? il manuale su cui si basano gli psichiatri di tutto il mondo per associare sintomi a disturbi ed elaborare le loro diagnosi. la critica che viene fatta alla quinta edizione proprio quella di allargare i confini del territorio psichiatrico

Q| il logo di Psicoradio

con un indubbio vantaggio per le case farmaceutiche anche se frances non crede che i suoi colleghi che stanno redigendo il manuale siano in qualche modo conniventi con lindustria farmaceutica. ma che cosa significa avere alle spalle una diagnosi? i redattori di psicoradio lo spiegano partendo da loro stessi. lo fa g. che dice nella mia carriera pschiatrica la diagnosi mi stata cambiata tre volte: disturbo bipolare, della personalit e adesso schizoaffettivo. ma io non mi preoccupo pi di tanto perch se cambia la diagnosi significa che anchio sto cambiando. non so se in bene o in male ma la speranza di un paziente quando si parla di cambiamento sempre quella di unevoluzione. e. spiega che non facile sintetizzare 30 anni di diagnosi. addirittura due medici diversi mi fecero nello stesso momento diagnosi diverse. a me fu comunicata male, con una segretezza che mi ha fatto paura e io da questa paura non sono uscita. m. e m. invece preferiscono non conoscere le loro diagnosi. il secondo spiega non la voglio sapere perch altrimenti entro in un baratro e mi butto gi tantissimo. chi vive con una diagnosi psichiatrica conosce bene lambiguit del confine tra disturbo mentale e normalit. (www.psicoradio.it)

012345678910111213141516 Distribuzione pasti, consulenza legale e momenti di incontro: sono i punti chiave di un nuovo progetto rivolto agli anziani in difficolt

Volontariato in rete per aiutare La citt fragilep ANNALISA BoLogNeSIre centri sociali diventano basi operative per ridurre e contrastare lesclusione sociale delle persone anziane. quanto prevede il progetto La citt fragile, finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e promosso da Auser assieme a numerosi partner. una ricca rete di organizzazioni, che va da Avvocato di strada e Piazza grande, al Sindacato Pensionati Italiani SPI-CgIL, ai Centri Sociali dellAncescao, fino alle associazioni sociale Bandiera gialla e Auxilia. Il progetto prevede la realizzazione in tre quartieri di Bologna (Navile, Savena e Porto) di numerose azioni, che andranno dallattivazione di sportelli di tutela legale, alla distribuzione pasti, fino alla promozione di momenti di incontro e formazione. I centri sociali Villa Torchi, Andrea Costa e Casa del gufo,

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molto frequentati dagli anziani delle tre zone, saranno i luoghi in cui gran parte delle iniziative verranno promosse e realizzate. uno degli obiettivi prioritari offrire accoglienza e consulenza legale su temi di carattere civile, amministrativo e penale alle persone anziane, spiega Jacopo Fiorentino, coordinatore del progetto. Per questo lassociazione Avvocato di strada attiver allinterno dei centri sociali coinvolti uno sportello legale, a cui le persone interessate potranno recarsi direttamente e senza bisogno di appuntamento. Sempre nei centri coinvolti Piazza grande, in collaborazione con i servizi sociali della zona, organizzer un servizio di distribuzione di pacchi alimentari alle persone pi bisognose. mentre SPI, Auser e Ancescao saranno impegnate in attivit di sensibilizzazione e informazione tra

i propri soci e assistiti e di intercettazione del bisogno espresso e inespresso, perch, ricorda Fiorentino: spesso, per imbarazzo o mancanza di informazione, le persone anziane in condizione di fragilit tendono a non chiedere aiuto ai servizi; questo fenomeno ancora pi frequente tra i nuovi poveri, che rischiano cos di cadere un circolo vizioso di progressivo isolamento e solitudine. Proprio per questo al centro del progetto saranno anche numerose attivit di informazione e prevenzione, che andranno dalla realizzazione di opuscoli informativi, a video-spot, alla pubblicazione di inchieste dapprofondimento, realizzati in collaborazione con Bandieragialla e Auxilia. La ricca rete di partner coinvolti rappresenta infatti il fiore allocchiello de La citt fragile, che, attraverso la pluralit di competenze e

desperienze, mira a innescare un circolo virtuoso, volto a favorire la continuit progettuale e a dar risposta ai nuovi bisogni di una societ in cambiamento. NellAnno europeo del Volontariato, lAuser di Bologna ha scelto di interrogarsi e confrontarsi, assieme ai suoi volontari e alla sua ampia rete di interlocutori, sul ruolo del volontariato e sulle nuove strategie per far fronte ai bisogni sociali di sempre e a quelli emergenti, sottolinea il Presidente di Auser Bologna, Secondo Cavallari. A fronte degli enormi mutamenti sociali che hanno caratterizzato gli ultimi anni, della crisi, dei tagli, della contrazione di risorse, necessario operare insieme per rinnovare il nostro welfare affinch si possa continuare a dar risposta ai bisogni dei cittadini, in particolare quelli pi deboli. (www.auserbologna.it)

Un docUmentario per raccontare la par tot paratap RoSSeLLA VIgNeRIun giorno di giugno, a Bologna, accade qualcosa di inspiegabile: le strade e le piazze vengono invase da un fiume di persone, con strani vestiti e carri colorati. e la citt si trasforma in un gigantesco teatro di improvvisazione a cielo aperto, fatto di performance, di giocoleria, di balli, di carri allegorici e di suoni. La Parata Par Tt da ormai pi di dieci anni anima Bologna, coinvolgendo, con i suoi oltre sessanta laboratori (rigorosamente gratuiti) centinaia e centinaia di persone. un evento che sta per essere immortalato in un documentario realizzato da Smk Videofactory in collaborazione con lassociazione oltre, che ogni anno organizza la Parata ed il cuore pulsante delliniziativa. Il progetto si propone di raccontare tutto il processo creativo che, negli otto mesi che precedono la Parata, porta alla costruzione dellevento finale, toccando

Se le ricette arrivano dal carcerep FRANCeSCA BoNo e SoFIA PIZZoicostruire una normalit che non c pi, partendo dalla cucina. quello che a volte succede in carcere, dove anche cucinare un modo per continuare a sentirsi parte del mondo. Lo testimoniano alcuni libri di ricette nati proprio dietro le sbarre. Lultimo uscito evadendo in libert, scritto dai detenuti del carcere di Sulmona. Pi di un ricettario, unagenda: per ogni settimana del 2011 disegni, poesie, emozioni e pensieri in libert accompagnano ogni ricetta. mangiare in carcere, invece, un piccolo libro di cucina, fatto dai detenuti per i detenuti. Il ricettario stato scritto infatti nel 2000 dai giovani del carcere di marassi e distribuito negli istituti di pena con sezione di custodia attenuata. oltre alle ricette, un compendio con consigli sulle corrette abitudini alimentari e soluzioni pratiche come la ricetta per realizzare dietro le sbarre il

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anche i non pochi problemi che gli organizzatori devono affrontare ogni anno. In particolar modo la cronica assenza di spazi dove poter fare libera socialit e libera creativit. ma anche la difficolt nel gestire un evento che richiama centinaia di persone. Il modello scelto per la realizzazione del film la coproduzione collettiva dal basso: tutti possono diventare produttori del documentario, basta acquistarne una copia in prevendita virtuale a dieci euro. In primavera, quando il documentario sar finito, i coproduttori riceveranno la copia prenotata e, grazie alla licenza Creative Commons, potranno diffondere il video liberamente tra le gente o in rete. Per partecipare alla produzione del documentario basta mandare une-mail allindirizzo [email protected]. maggiori informazioni sul sito dellassociazione oltre, www.associazioneoltre. org. (www.bandieragialla.it)

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formaggio da grattugiare: ricotta, una spolverata di sale e farina dentro a un calzino, un mese di stagionatura e non sar parmigiano reggiano ma pu andare. e poi Avanzi di galera - Le ricette dei poco di buono, un bellissimo libro del 2005 che descrive la vita nel carcere di San Vittore e larte di arrangiarsi per dar vita a una delle poche attivit permesse: la cucina. ma come cucinare senza coltelli e senza attrezzature? ecco una cucina reinventata e raccontata per questo libro che non contiene solo ricette, ma vere e proprie testimonianze di vita. Sempre del 2005 Il gambero nero - Ricette dal carcere, libro fotografico e ricettario per raccontare la vita quotidiana dei detenuti del carcere di Fossano. Scritto da operatori sociali, il risultato comunque un ricettario galeotto nel quale confluiscono piatti, sapori e metodi provenienti da tutto il mondo. (www. communeating.com)

012345678910111213141516 Intervista a Paola Ziccone

Dieci anni al PratelloDopo la rimozione dallincarico, avvenuta a settembre, lex direttrice dellistituto minorile fa un bilancio della sua gestionep FILIPPo mALTeSeaola Ziccone stata direttrice dellIstituto penale minorile di Bologna per dieci anni. Fino al settembre scorso, quando stata rimossa dallincarico: una decisione che in citt ha fatto molto discutere. Noi labbiamo incontrtata per fare un bilancio dei suoi dieci anni al Pratello. Quali sono stati gli obiettivi che ha cercato di raggiungere come direttrice del Pratello? Io ho diretto listituto dieci anni, dal 2001 fino a pochi mesi fa. Per me lobiettivo primario sempre stato quello di riuscire a capire come il carcere possa diventare, forse per qualcuno paradossalmente, unesperienza positiva e come possa il carcere, sempre paradossalmente, diventare una ricchezza per il territo-

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rio. il tentativo stato quello di mettere innanzitutto in collegamento tra loro le risorse presenti in istituto: tutto quello che di positivo ciascuno pu avere come professionalit e anche come caratteristiche personali. un altro aspetto stato rendere il Pratello un posto dove non si viene solo a fare un buona azione a fondo perduto, ma che potesse anche dare qualcosa alla citt. Per questo c stato il moltiplicarsi dei contatti con le scuole, progetti che coinvolgessero il territorio, quali ad esempio il teatro, oppure anche altre attivit di volontariato che potessero, soprattutto in termini educativi, avere una portata in istituto. In questi anni ha incontrato difficolt, resistenze? Ragionare per schemi gi dati appa-

rentemente pi economico dal punto di vista delle risorse personali. Le resistenze costituiscono un grande ostacolo, perch non consentono di fare proprio quella necessaria discussione comune degli obiettivi. Poi ci sono le questioni che riguardano aspetti di organizzazione allinterno dellintera giustizia minorile in cui si inseriti. Perci ci sono resistenze che non attengono soltanto agli operatori, ma a superiori gerarchici, meccanismi complessivi che ragionano evidentemente in altri termini. Infine c una questione economica, di risorse messe a disposizione dallo Stato: nel corso degli anni sono state dimezzate. Cosa pu dirci della situazione della giustizia penale minorile nel nostro paese? Pu prospettar-

si unabolizione del carcere per i minorenni? Non credo. Ci sono moltissimi percorsi intermedi che potrebbero portare un giorno allabolizione del carcere, ma per noi sono un lontano miraggio. mi riferisco con particolare riguardo alla mediazione penale, una cultura diffusa in altri paesi, che in Italia stenta a prendere piede. questa una frontiera che bisogna assolutamente esplorare, perch di fatto quello che consente di stabilire una giustizia giusta, che non fatta di una compensazione dove una parte sconta una determinata pena e per questo ristabilisce una situazione dingiustizia, perch questo non pu bastare n alla vittima n alla societ. (redazione@ piazzagrande.it)

Sgomberi appartamenti e cantine Tinteggiature appartamenti e vani scale Stuccature, cartongessi, murature Verniciature infissi, termosifoni, cancelli Riparazione tapparelle, maniglie, serrature

Ultimora parte il piano freddo questinverno cinquanta posti in pip mAuRo SARTInovit sul piano freddo mentre stiamo per andare in stampa. ci saranno circa una cinquantina di posti in pi nel piano freddo rinforzato di cui ha parlato lassessore amelia frascaroli in consiglio comunale rispondendo ad una domanda del consigliere pdl lorenzo t omassini. la protezione civile fornir i container che troveranno posto o al parco nord o in un terreno messo a disposizione dallasp giovanni XXiii nel quartiere San donato, verso cadriano. lassessore frascaroli ha confermato che non ci saranno distinzioni tra regolari e irregolari per quanto riguarda gli immigrati che verranno accolti nelle notti in cui la temperatura sar pi pungente. Quelle della protezione civile, ha spiegato frascaroli, saranno strutture leggere e provvisorie che daranno la possibilit di una risposta veloce e f lessibile al bisogno. Secondo lassessore ci sono circa 150 persone in strada, il comune mette gi a disposizione 1 posti per linverno. ([email protected]) 18

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I dati del rapporto Caritas/Zancan

Crescono gli stranieriSecondo le ultime stime in emilia-Romagna sono 544 mila, il 12,3% della popolazionep LAuRA PASoTTIemilia-Romagna aumenta lincidenza dei residenti stranieri (11,3% della popolazione residente nel 2011 rispetto al 10,5% del 2010 e il 9,7% del 2009), ma rallenta la crescita della popolazione straniera residente rispetto agli anni passati (dell8,2%). La Caritas stima che al 31 dicembre 2010 i soggiornanti sul territorio fossero 544 mila (12,3%). La regione al primo posto in Italia per incidenza di alunni stranieri (14%). I lavoratori stranieri versano 800 milioni di euro di contributi previdenziali e 452 milioni di euro di gettito fiscale, ma usano solo l1% del welfare. Sono questi i dati che emergono dal Dossier Caritas/migrantes 2011 per lemilia-Romagna dove il fenomeno migratorio conferma le sue carat-

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teristiche di stabilit. Se si considerano i 164.597 permessi di soggiorno di lungo periodo (ex carte di soggiorno), emerge un andamento di continuo incremento negli anni (+343% dal 2004 al 2010). Siamo gi multiculturali, spiega Teresa marzocchi, assessore regionale alle Politiche sociali, ma per fare politiche di immigrazione corrette a livello locale necessario modificare la normativa nazionale. Lassessore fa riferimento, in particolare, alla normativa che riguarda lacquisto del diritto di cittadinanza da parte dei minori stranieri e la possibilit di dare il diritto di voto alle amministrative ai cittadini stranieri. Lapporto degli stranieri importante sul piano produttivo, ma anche su quello fiscale, contributivo e dei consumi.

Nel 2009 dai 216 mila lavoratori stranieri stimati in regione sono stati versati oltre 800 milioni di euro di contributi previdenziali e 452 milioni di euro di gettito fiscale (tra Irpef, Iva sui consumi, imposte sui fabbricati) per un totale di 1,25 miliardi di euro. Il basso livello dei redditi che si traduce in un minor gettito fiscale viene compensato da una struttura del welfare italiano orientata verso le prestazioni previdenziali e i servizi socio-sanitari per gli anziani. Prestazioni di cui gli stranieri beneficiano in maniera ridotta: gli stranieri sono l11,3% dei residenti ma usano solo l1% delle spese di welfare. Lemilia-Romagna rimane al primo posto in Italia per incidenza percentuale di alunni stranieri. Nellanno scolasti-

co 2010/2011 gli alunni con cittadinanza non italiana sono 82.535 pari al 14% dei 589.152 iscritti totali (era al 13,5% nel 2009/2010). emergono valori pi elevati nella scuola primaria (15,2%) e secondaria di primo grado (15,7%). quasi la met (44,7%) degli alunni stranieri nata in Italia. Anche nei nidi la presenza in crescita: nellanno scolastico 2010/2011 la percentuale di stranieri del 9,2% (8,2% nellanno precedente). un cittadino straniero su 4 minorenne. La banca dati Inail, infine, indica 311.238 lavoratori dipendenti stranieri occupati in emilia-Romagna nel 2010. Stiamo parlando del 19,8% dei lavoratori complessivi che confermano una crescita costante registrata negli ultimi anni. (www. redattoresociale.it)

ntra nel vivo anche a Bologna la campagna LItalia sono anchio, promossa da unampia rete di organiz-

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citt avvolta da una foschia fredda e umida. Il buio della notte sinsinua nei vicoli, negli angoli pi remoti, dove la fioca luce dei lampioni non giunge. l dove cercano rifugio per la notte quelli che non hanno un posto in un dormitorio, con le loro coperte, cartoni o addirittura tende da campeggio e possiamo assicurare che non sono pochi. Facciamo il solito giro con lauto del Servizio mobile di sostegno di Piazza grande. Prima tappa: il binario 1 est, ove si raduna un folto ed eterogeneo gruppo di persone, si lanciano letteralmente sui pacchi che scarichiamo, sui panini, biscotti e t caldo. mi soffermo a parlare con un giovane tunisino in un francese approssimativo. Si chiama Abdul, ha 21 anni e da sei mesi sbarcato a Lampedusa con una carretta del mare; vorrebbe raccontare questa sua avventura ma non c tempo a sufficienza, cos vado dritto a ci che mi sta a cuore: Che lavoro facevi in Tunisia? Perch hai deciso di venire in Italia?. Facevo il saldatore, risponde, ma non bastava per mantenere mio padre che senza lavoro e tutta la mia famiglia; ho ancora due sorelle pi grandi e un fratello pi piccolo, quindi ho tentato la fortuna imbarcandomi per lItalia. Sono arrivato a Lampedusa dopo un viaggio lungo e pericoloso, dopo alcuni giorni trascorsi sullisola mi hanno trasferito a Bari insieme a molti miei compagni, forse 200 o 300, qui siamo stati rinchiusi in un campo di accoglienza e ci hanno preso le impronte digitali. Io, come tanti altri, non ho avuto la pazienza di aspettare il permesso di soggiorno,

La citt invisibile Lap CARmINe RoCCIA eD eRICA F.

non parlate al condUcente

Una lezione di dignitp DoNATo uNgARorrivando a una fermata noto un ragazzo: brache arancioni, giacca gialla, un bel gilet a fiori. un novello Philippe Daverio senza occhialini, piovuto davanti ai giardini margherita. Rallento la corsa del filobus e dalle braccia conserte del giovane scatta un lampo bianco, con la punta rossa: un bastone per non vedenti. modifico la modalit della frenata, per fermarmi con la porta proprio davanti a lui, il pi possibile vicino al marciapiedi. Appena le porte si aprono alzo la voce per dire la frase che mi hanno insegnato al corso, quanto son stato assunto: Buongiorno, un 33. Il ragazzo ha una smorfia di disapprovazione, ma sale e si appoggia alla paratia al mio fianco. Dovrei andare verso via mengoli, ma il 39 non arriva e ho fretta. Continuando a parlare ad alta voce, come se avessi di fianco un sordo e non un cieco, cerco di aiutarlo per quello che posso. quando siamo a porta mazzini guardo se arriva un 14, o le dico quanto manca allarrivo guardando il display che c alla fermata. Con il 14 scende in via Rimesse e via mengoli non lontana. Il ragazzo gira la testa verso di me per rispondermi con una certa fermezza, ma con estrema cortesia. So benissimo come devo muovermi. Il sorriso del giovane non vedente mi disarma e rimango in silenzio. Lui capisce il mio disagio e riprende a parlarmi, con un tono affabilissimo. mi scusi, ma io faccio di tutto per passare inosservato e gradisco poco coloro che, con la lodevole intenzione di aiutarmi, finiscono per evidenziare maggiormente il mio stato. una lezione che ascolto con umilt; e un attimo di rammarico nei confronti di me stesso. ecco il perch dei colori sgargianti, ecco il motivo della mancanza del bastone in evidenza alla fermata; nel mondo dellapparenza a tutti i costi, ecco una persona che vuole passare inosservata: per nascondere un problema che finisce per renderlo debole. Scende alla sua fermata senza che gliela indichi. Ci salutiamo e lui dal marciapiede mi dice arrivederci, e mi sorride. un non vedente che mi dice arrivederci significa solo una cosa: lui vede cose che io non so osservare. ([email protected])

e siamo fuggiti; alcuni in altri Paesi europei, il resto in altre citt italiane. quindi siete senza permesso di soggiorno?. S, vero. ma io e i miei compagni ne abbiamo diritto, siamo arrivati in piena emergenza umanitaria e il nostro permesso a Bari. ho chiesto alla Cgil e agli Avvocati di strada di aiutarmi. La sua voce insicura si interrompe, un brivido di freddo gli scuote il corpo, approfitto del silenzio e gli chiedo: Riesci a fare almeno un pasto durante la tua giornata? Vai in qualche mensa a mangiare?. No, non ho il permesso di soggiorno e quindi ho paura. mi arrangio come posso, i miei compagni che sono qui da prima di me mi aiutano a trovare del cibo. Visto che qui in Italia non te la passi molto bene, non hai voglia di ritornare al tuo paese, la Tunisia?. No! mi piace leuropa e far di tutto per rimanerci!. Lauto del Servizio mobile si sposta; ora di fare il giro notturno dei quartieri, dove vi altra gente al riparo di un sottopassaggio, di un portico o di qualche anfratto architettonico dove ha organizzato il proprio giaciglio. Io sono infreddolito e frastornato. un responsabile della Protezione civile qualche giorno fa ha dichiarato su un quotidiano cittadino che lamministrazione troppo buonista rispetto a questa gente. A questo punto noi non abbiamo pi parole. mentre lauto avanza nella notte, noto un cartellone luminoso di una pubblicit, il cui termometro segna: +10; non fa molto freddo questa notte. ma domani o dopo domani, quando il termometro scender, la situazione sar ancora questa? ([email protected])

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La redazione di piazza grande risponde aLLe Lettere pubbLicate sui quotidiani boLognesi

la poSta degli altri

Nessuno pu fermare le zucchelettera pubblicata su il resto del carlino del 2 novembre 201 1

caro lettore, per per una volta che importiamo qualcosa di divertente si potrebbe anche chiudere un occhio, no? in fondo la cultura popolare ha sempre funzionato cos, per rimescolamenti: non molti anni fa in italia a portare i regali di natale cerano solo la Befana e Santa lucia, Babbo natale arrivato dopo, anche lui importato dagli Usa, che a loro volta lo avevano preso dalle tradizioni del nord europa, che a loro volta si ispiravano a San nicola, patrono di Bari, che a sua volta arrivava da myra, in turchia. cosa facciamo? muriamo i camini questanno?

Ha ragione la curia bolognese a essere irritata per questa mania di Halloween, una festa di natura pagana, consumistica, importata dagli Usa, che si pone in alternativa alla tradizionale ricorrenza di ognissanti. Una decina di anni fa nessuno la conosceva...

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Kilometro zero

Gli avanzi dellOccidente soffocano lAfricaAminata Traor spiega come europa, usa e Cina continuano a saccheggiare il continentep JoNAThAN FeRRAmoLAintellettuale maliana Aminata Traor, sociologa, scrittrice e politica, ex ministro della Cultura e attuale leader del Forum per lAltro mali, candidata pi volte al Nobel per la Pace, chiama lAfrica e gli africani ad alzare la testa. e la soluzione, n convinta, non sta nelle ricette di Banca mondiale e Fmi (Fondo monetario internazionale). Labbiamo incontrata durante un ciclo di conferenze organizzato dalla ong Cospe dal 10 al 15 ottobre scorso. Lei recentemente ha dichiarato che lAfrica vittima delle proprie ricchezzeuna provocazione molto efficace! Ci hanno fatto credere che se lAfrica soffre di fame e di povert perch se le merita o perch povera. Io dico che un continente impoverito, saccheggiato. In realt chiaro che loccidente

rifleSSioni a filiera corta

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ad aver bisogno delle nostre risorse, e, come sempre se le prende. oggi i metodi sono molti e pi sofisticati dello schiavismo e del colonialismo (corruzione, dumping, finanziarizzazione dei beni alimentari, land grabbing). ma i risultati sono gli stessi: rappresentiamo risorse e manodopera a basso costo, utile a far funzionare la macchina occidentale. Il mondo in mano alle multinazionali, gli stessi potenti della terra, Sarkozy, obama, Cameron, lo sono. Le leggi sono dettate dalla Banca mondiale, dallFmi; e lAfrica strangolata dal debito pubblico e dallazzeramento del mercato interno. Uno sviluppo locale pi armonioso e sostenibile pu essere una risposta alternativa a questo modello? S, in parte: gli investimenti devono andare verso le piccole produzioni loca-

li, verso la salvaguardia dellagricoltura familiare. ogni popolo deve decidere che cosa produrre e che cosa consumare. ed essere in grado di farlo. Invece in Africa siamo invasi dagli avanzi delloccidente, prodotti, non solo alimentari, che provengono da europa, usa, Cina e che costano meno di quelli prodotti in Africa. oltre che al crollo delleconomia questo porta anche a un depauperamento culturale enorme. In questo panorama, che ruolo gioca lEuropa con le sue politiche protezioniste? Leuropa vuole una cosa e il suo opposto: da una parte intende aiutare lAfrica con le politiche di sviluppo e poi pratica una politica agricola che viene condotta a scapito dei contadini africani. gli aiuti della Pac (Politica agricola comune, ndr) allagricoltura europea sono da un lato un modello positivo an-

che per i contadini del Sud del mondo, e dallaltra, per come vengono messi in pratica, inquinano il mercato e rendono impossibile la concorrenza con le merci africane. Come si immagina il futuro dellAfrica? Spero vivamente che gli Stati africani la smettano di seguire le ingiunzioni dei paesi occidentali che si traducono in piani a favore dei banchieri e delle grandi potenze, e consegnano le popolazioni, e in particolare i giovani, alla povert, alla violenza e alla migrazione. Lassenza di un dibattito di fondo che dica la verit sulle conseguenze del sistema neoliberista nei confronti dellagricoltura, dellaccesso al lavoro e della societ rurale nuoce al processo di costruzione di una democrazia conforme alle ambizioni degli africani. ([email protected])

piantaggini diario di Una pittrice di Strada

p mARINA gIRARDImezzod dellultimo sabato caldo della stagione giuliana mi si para davanti col suo sorriso di cioccolato e i gioielli da sciamana messicana, tutta contenta di imbattersi inaspettatamente nei miei colori. appena tornata dal Portogallo. mi spiega che era andata a fare lerasmus a Porto, per completare con un anno allestero gli studi in Scienze della Formazione, e alla fine si trovata a lavorare in una bellissima fattoria didattica con vista sulloceano. quando si accorge di Raffaele, un clarinettista che oggi mi fa compagnia seduto a suonare poco pi in l, giuliana mi racconta che ora che di nuovo a Bologna ha ripreso a suonare il clarinetto.

Il clarinetto

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illustrazione di marina Girardi |S

Per meglio sopportare laria irrespirabile e le facce rassegnate che vedo in giro, dice continuando a illuminarmi col suo sorriso. Raffaele, che quasi ogni giorno fa risuonare i portici bolognesi con pezzi tradi-

zionali kletzmer e blues della vecchia New orleans, tanghi e brani improvvisati, oggi ha dovuto interrompere la sua esecuzione per dare lezioni a giuliana che non si sa come non smette di sorridere nemmeno mentre suona.

(marina girardi, in arte magira, una fumettista e illustratrice nata a Belluno nel 1979. Vive a Bologna da pi di dieci anni e quasi ogni sabato dipinge in via oberdan. Il suo blog www.magira.altervista.org)

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Dal 19 al 29 novembre torna Politicamente scorretto a Casalecchio con Libera e Carlo Lucarelli

Dieci giorni di alta civiltp LAuRA PASoTTIensibilizzare i giovani (e non solo) sulla lotta alla criminalit organizzata e sulle infiltrazioni delle mafie anche nelle regioni del Nord del Paese. lobiettivo di Politicamente scorretto, la rassegna ideata da Casalecchio delle culture in collaborazione con Carlo Lucarelli e lassociazione Libera, che dal 2005 porta a Casalecchio di Reno scrittori, giornalisti, attori e artisti per parlare di mafia. La settima edizione si svolger dal 19 al 29 novembre con i giorni clou nel fine settimana del 25/27 novembre. Previsto un fitto calendario di dibattiti, incontri ed eventi speciali in cui sar dato ampio spazio alla musica. Il 19 novembre , infatti, in programma la finalissima di musica contro le mafie, il bando lanciato dal mei (meeting etichette indipendenti) insieme a Politicamente scorretto a cui hanno partecipato un centinaio di artisti da tutta Italia, un forte segnale di fermento culturale

q| nelle foto, don luigi Ciotti (libera) e lo scrittore Carlo lucarelli

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e musicale nel Paese ma anche di consapevolezza delle giovani generazioni sullimportanza della lotta alla criminalit organizzata. Il vincitore di musica contro le mafie si esibir a Supersound 2012. Ancora musica con PoeticAntimafia, il contest rivolto a gruppi e artisti di Bologna e provincia (max 35enni) che hanno realizzato un brano ispirandosi a un testo sul tema della lotta alla mafia (un articolo di Roberto Saviano, Per amore del mio popolo di don Peppe Diana, lultimo discorso di Paolo Borsellino, una poesia di Ignazio Buttitta). I cinque artisti che saranno selezionati si esibiranno al Centro giovanile Blogos il 20 novembre. Tra le conferme delledizione 2011 c la collaborazione con la Fondazione ert per lo speciale abbonamento a quattro spettacoli di impegno civile (60 euro) che andranno in scena presso il Teatro comunale di Casalecchio nella stagione 2011/2012. gli spettacoli

sono Linnocenza di giulio di giulio Cavalli sulla vicenda giudiziaria di giulio Andreotti (25 novembre ore 21), Rumore di acque di marco martinelli, un monologo sui viaggi da una sponda allaltra del mediterraneo (10-11 dicembre ore 21), Alexis. una tragedia greca di enri-

co Casagrande e Daniela Nicol, in cui si raccontano le rivolte dei greci contro la crisi (19-20-21 gennaio ore 21), e Progetto Antigone ovvero una strategia del rito di elena Bucci e marco Sgrosso (2728 gennaio ore 21). www.politicamentescorretto.org.

cronaca delle partite precedenti una nemesi chiamata chievop gIANLuCA moRoZZIa un certo punto cerano tre cose che erano diventate comiche. ora, per fortuna, sono solamente due. Una delle tre cose diventate comiche il rendimento casalingo del Bologna da febbraio in poi. a febbraio, al novantesimo, paponi di testa in tuffo firmava lultima vittoria casalinga della squadra di malesani. dopodich, un paio di pareggi ad annunciare lecatombe: zero a due col napoli, zero a due col cesena, un tristissimo zero a zero col parma, lagghiacciante zero a quattro col Bari gi retrocesso. Questo, per quanto riguarda la stagione scorsa. per quanto riguarda lattuale: linqualificabile zero a due col lecce, un discreto uno a tre con linter, un dignitoso zero a due con la lazio. Sei sconfitte nelle ultime sette partite al dallara, un solo gol segnato su rigore da diamanti. non una cosa piuttosto comica? laltra cosa comica la trasformazione di di vaio. che dopo linutile gol a Brescia a inizio aprile, diciannovesimo del campionato appena passato, ha sbagliato rigori, sbagliato gol a porta semivuota, sbagliato gol davanti al portiere, stato un fantasma, il pi delle volte. Spiegabile? inspiegabile? Boh. e come vedere, non so, eric clapton che durante un concerto guarda perplesso la sua chitarra, aggrotta la fronte e borbotta come si fa pure il do maggiore? come vedere de niro che balbetta e dimentica le battute. Qualcosa di inspiegabile. la terza cosa comica si chiama chievo. anzi, si chiamava, per fortuna. non nel senso che ha cambiato nome. non pi comica, tutto l. il chievo comparso nelle nostre esistenze per la prima volta in un pomeriggio di serie c del 1993, allenato da un certo malesani. fin due a due, con lunica dimostrazione di vita da parte di alvise zago, e con un gol sbagliato a porta vuotissima da luca pazzaglia, centravanti rossoblu da zero gol nella stagione regolare. al ritorno, il Bologna and a verona seguito da un mare di tifosi: il Bologna era primo in classifica, pronto al ritorno in serie B, il chievo andava bene, s, si ipotizzava un suo ingresso nei playoff, forse. fin uno a zero per il chievo, che a fine stagione fu promosso clamorosamente insieme al como. ecco: da l in poi, qualunque cosa abbia cercato di fare il Bologna, ha cercato di farla anche il chievo e lha fatta un po meglio. il Bologna fa un grande campionato in a e sfiora la Uefa? il chievo va in Uefa. il Bologna lotta per la salvezza? retrocede, e il chievo si salva al pelo. il Bologna lotta per la salvezza e la ottiene? arriva quartultimo, il chievo arriva quintultimo. lottano tutte e due per la serie a? chievo primo, Bologna secondo. promosse tutte e due. ma loro con un punto in pi. non aver mai vinto in casa dei veronesi, per di pi, stava diventando un peso psicologico non indifferente. dei due match dello scorso anno ci sono due precisi fotogrammi: il gol di di vaio al novantaquattresimo allandata, nel drammatico momento prenatalizio in cui si temeva il fallimento del Bologna, e il semiridicolo gol di marcolini al ritorno, nel momento di massimo svacco del Bologna. al termine della stagione, da notare, il chievo ci arrivato davanti di quattro punti. ovvero, uno in pi di quelli che avremmo avuto senza la penalizzazione. a verona sono persone precise. Bene: il Bologna con le maglie dellUruguay ha finalmente vinto in casa del chievo. gol di acquafresca, il secondo nelle ultime tre partite. non ora di abolire anche le altre due cose comiche, a partire da Bologna-atalanta?

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Dopo Il successo su youtube, arrIva Il prImo DIsco Del rapper DI rastIgnano, oDIo la scuola

trUce Baldazzi, Salvato dal rapp VALeNTINA BoNoLIsuo successo nato grazie a You tube, dove ha caricato il video Vendetta vera, uninvettiva dai toni forti contro la scuola, ha raccolto migliaia di contatti. Da l sono iniziati i concerti dal vivo e ora arrivato anche il primo disco, che ovviamente sintitola odio la scuola ed composto da quindici tracce scaricabili gratuitamente on line (info su www.myspace.com/trucebaldazziking). giovanissimo, arrabbiatissimo, Truce Baldazzi ha accettato di rispondere alle nostre domande. Prima una curiosit: qual il tuo vero nome? Il mio vero nome matteo Baldazzi, Truce una mia invenzione e ci tengo a dirlo: non lho copiata! Quando hai iniziato a comporre rap? Il periodo risale al marzo 2010, quando conobbi due importanti gruppi rap: il Truceklan di Roma e il malestremo di Ravenna. Da li nata una grande amicizia soprattutto con 13 grammi, lui mi ha aiutato molto durante il mio esordio, e tuttora mi da consigli. Come mai proprio il rap? ho imparato tanto attraverso il rap, grazie a esso che sono diventato quello che sono, e il mio pi grande desiderio che la gente riesca a capirmi attraverso i miei testi. Ma c stata una molla che ti ha

q| nella foto qui sotto, truce Baldazzispinto a comporre? ho deciso di avvicinarmi alla musica rap quando la mia ragazza mi ha lasciato, per me stata davvero una delusione, non capiva i miei problemi, e cos ho deciso di esprimere tutta la mia rabbia attraverso la musica. Dedicata a lei ho scritto La mia ex ragazza. Quali sono i rapper a cui ti ispiri? Adoro gli artisti americani, soprattutto 50 cent ed eminem, ma allo stesso tempo mi piace anche Fabri Fibra: di lui mi ha colpito subito il fatto che usa parolacce nelle sue canzoni. Nei tuoi testi spesso parli dei problemi avuti con le scuole. In particolare nel tuo esordio, Vendetta vera... S, ho avuto sempre un brutto rapporto con le scuole ma in particolare mi riferisco alla scuola media di Rastignano. Avevo un cattivo rapporto con gli insegnanti perch mi facevano sentire diverso rispetto ai miei compagni. Non sono stato una persona fortunata: sin dalla nascita ero seguito da un neuropsichiatra, e tuttora prendo medicine e vado da uno psicologo. Anche alle superiori non andavo mai a scuola perch i miei professori non riuscivano a capire le mie problematiche, ci nonostante non sono diventato un delinquente e questo lo devo soprattutto alla musica rap. Di recente uscito il tuo primo di-

Il

sco, Odio la scuola: sei soddisfatto? uscito a settembre, e sono lieto di annunciare che in free download. Ai miei fan piace il fatto che non sia commerciale perci ho scelto di non affidarmi a nessuna casa discografica ma esclusivamente alla rete web. Come nascono i tuoi testi? mi piace parlare di me stesso, del mio passato travagliato, in particolare questo cd racconta la mia delusione damore e la mia esperienza travagliata avuta con la scuola (da qui il titolo). Prima di diventare rapper cosa facevi? Inizialmente lavoravo come aiuto cuoco, poi ho fatto il bibliotecario, ma non era

certamente la mia passione. ora invece mi dedico alla mia musica a 360 gradi, anche se mia madre non approva, diciamo pure che non simpatizza tanto per il rap! Hai ricevuto anche delle critiche negative. Come rispondi? Le persone che mi criticano non capiscono che il successo non viene esclusivamente dalla mia persona, ma il pubblico a costruirlo e a fare di me il cantante che sono diventato. I miei fan mi seguono ed per questo che continuer a fare rap, per loro. Sono consapevole che le critiche nei miei confronti non cesseranno, ma come disse il mio amico Noyz del Truceklan: quando fai rap devi pagare ([email protected])

come Si mangia nelle menSe dei poveriCouS CouS, SPeZIe e SAPoRI DI TeRRe LoNTANe. mA ANChe uNA mAggIoRe VARIeT NeI meN e RISPeTTo DegLI oRARI DeL RAmADAN. SoNo queSTe Le RIChIeSTe DI ChI FRequeNTA Le meNSe PeR I PoVeRI DI BoLogNA. A INDAgARe SuI guSTI e SuLLe PReFeReNZe DegLI oSPITI DeLLe meNSe uNA RICeRCA ReALIZZATA DA Due DoCeNTI DeLLuNIVeRSIT DI BoLogNA, mAuRIZIo BeRgAmASChI e PIeRLuIgI muSAR, e CommISSIoNATA DALLANToNIANo. ABBIAmo INTeRVISTATo CIRCA 60 PeRSoNe TRA oPeRAToRI e FRuIToRI DeLLe TRe PRINCIPALI meNSe DeI PoVeRI DeLLA CITT, queLLA DeLLANToNIANo IN VIA guINIZZeLLI, DeLLA CARITAS DI VIA S.CATeRINA, e queLLA ComuNALe DI VIA DeL PoRTo SPIegA muSAR, SoCIoLogo NeSSuNo SI LAmeNTA DeLLA quANTIT o DeLLA quALIT, mA DeLLA SCARSA VARIeT. IL meN Lo STeSSo 7 gIoRNI Su 7, quASI SemPRe ComPoSTo DA uN PRImo DI PASTA e uN SeCoNDo DI CARNe e VeRDuRe. NeSSuNA eCCeZIoNe NemmeNo DuRANTe I gIoRNI DI FeSTA. ALTRA DIFFICoLT PARTICoLARmeNTe SeNTITA queLLA LegATA ALLA RIgIDIT DegLI oRARI. Le meNSe hANNo oRARI STABILITI moLTo RIgIDI, Che SPeSSo PeR NoN CoINCIDoNo CoN Le PRATIChe ReLIgIoSe DegLI oSPITI. queSTo ACCADe SoPRATTuTTo DuRANTe IL PeRIoDo DI RAmADAN, DATo Che IN ALCuNe STRuTTuRe NoN CoNSeNTITo PoRTARSI VIA IL CIBo. PeR CAPIRe FINo IN FoNDo LeSPeRIeNZA DI ChI CoSTReTTo A RIVoLgeRSI ALLe meNSe, muSAR SI ADDIRITTuRA FINTo PoVeRo PeR quALChe gIoRNo. mI SeRVITo PeR LIBeRARmI DA ALCuNI STeReoTIPI DI CuI eRo VITTImA ANChIo e PeR ComPReNDeRe DAVVeRo Le DIFFICoLT DI ChI VIVe TuTTI I gIoRNI queSTA ReALT. I RISuLTATI DeLLA RICeRCA SoNo STATI PuBBLICATI IN uN VoLume DAL TIToLo SPAZI DI NegoZIAZIoNe. PoVeRT uRBANA e CoNSumI ALImeNTARI. (www.ReDATToReSoCIALe.IT)

Q|copertina di spazi la

di negoziazione, edito da franco angeii

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In Argentina i mapuche donano cento ettari di terra per la costruzione di alloggi destinati a senza dimora

Dalle stalle alle stellep CLAuDIo CANNISTR, DISegNI DI PAoLA SAPoRI

La terra dei Mapuchep ALAIN VeRDIALapuche in lingua indigena vuole dire popolo della terra e proprio lappartenenza e la difesa della loro terra ha contraddistinto da sempre gli abitanti di unarea che comprende il sud dellArgentina e del Cile. Dopo secoli di lotte, prima con gli invasori europei poi con le multinazionali, oggi i mapuche doneranno una parte della loro terra e a beneficiarne saranno i senza tetto di una citt argentina. Nellanno 2004 lesponente politico argentino Nanci Parrilli aveva proposto un disegno di legge che prevedeva la costruzione di un quartiere interculturale allinterno del Parco Nazionale di Lann, situato nella provincia meridionale argentina di Neuqun. questo quartiere doveva servire da residenza per le persone senza tetto della vicina localit di San martn de los Andes. un progetto sociale senza precedenti per il governo argentino che, per, si trovato fin

Ariete

SITuAZIoNe DeLICATA PeR I NATI DALL11 AL 19 APRILe

Bilancia

SoTTo PReSSIoNe I NATI DAL 15 AL 20 oTToBRe

Toro

ScorpioneRIPReSA LeNTA mA CoSTRuTTIVA PeR LA PRImA DeCADe

PRImA DeCADe A mILLe!

M

Gemelli

CoN meRCuRIo e VeNeRe oPPoSTI e mARTe quADRATo SCARSeggIA LA LuCIDIT

Sagittario

oTTImI SPuNTI IN AmoRe CoN quALChe CoNTRARIeT PRATICA

Cancro

IN RIPReSA LA PRImA DeCADe, IN CRISI LA TeRZA

CapricornoeNeRgIA IN CReSCITA PeR I NATI IN DICemBRe

dallinizio con un piccolo ostacolo da superare. Le terre da edificare appartengono di fatto dal 1943 allesercito argentino, ma sono abitate da pi di 2.000 mapuche. Non stato un compito facile cercare di convincerli a prestare parte della loro ragione di vita (ovvero la terra), anche se questa volta era per una giusta e buona causa. La risposta positiva arrivata, ma con unattesa di ben sette anni. Allinizio di questo 2011, la proposta di legge stata votata e approvata dal Parlamento argentino e ora, pri-

ma della fine dellanno, verr finalmente aperto il cantiere del barrio intercultural. grazie alla generosit mapuche, pi di 250 famiglie dell Asociacin de Vecinos Sin techo y Por una Vivienda Digna (che tradotto sarebbe lAssociazione di vicini senza tetto e per una dimora degna) della cittadina di San martin de los Andes riceveranno quasi 100 ettari di terra destinati alla costruzione di alloggi per persone senza fissa dimora e per studenti con problemi economici. ([email protected])

Leone

A PARTe I PRImI gIoRNI DeL meSe, VI SoNo moLTe RAgIoNI DI SeReNIT

AcquarioDALL11 DeL meSe SAReTe PI TRANquILLI e DISTeSI

Vergine

AFFATICATI e PoCo DIPLomATICI I NATI IN AgoSTo. PRuDeNZA!

NeRVoSISmo e CAmBI DumoRe VI AFFLIggoNo: CI VogLIoNo CAuTeLA e PAZIeNZA

Pesci

([email protected])