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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
approvato dal Consiglio di Istituto
nella seduta del 14/01/2015
Istituto Comprensivo di Badesi – Piano triennale dell’Offerta Formativa -‐ 2016/19
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INDICE Premessa .................................................................................................................................... 3
Il contesto ambientale, economico, sociale e culturale ................................................................ 4
Priorità, traguardi ed obiettivi ..................................................................................................... 5
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza ............................................................ 7
Piano di miglioramento ............................................................................................................... 8
Il curricolo di scuola .................................................................................................................. 20 L’ambiente di apprendimento ............................................................................................................ 21 Inclusione degli alunni disabili ............................................................................................................ 24
Interventi per gli studenti .......................................................................................................... 25 Potenziamento e recupero .................................................................................................................. 26 Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere ............................................ 27 Primo soccorso ................................................................................................................................... 27 Sicurezza ............................................................................................................................................. 27 Potenziamento nella scuola primaria .................................................................................................. 27 Didattica orientativa ........................................................................................................................... 27 I processi d’innovazione ...................................................................................................................... 28 Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale ......................................................................... 29
Fabbisogno di personale ........................................................................................................... 34 Fabbisogno di personale docente ....................................................................................................... 34 Personale ATA .................................................................................................................................... 35 Fabbisogno di organico di posti di potenziamento .............................................................................. 35
Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali .............................................................. 37 Infrastrutture attualmente presenti .................................................................................................... 37 Fabbisogno ......................................................................................................................................... 37
Scelte di gestione e di organizzazione ........................................................................................ 38
Modelli organizzativi ................................................................................................................. 40 Scuola infanzia .................................................................................................................................... 40 Scuola primaria ................................................................................................................................... 40 Scuola secondaria di primo grado ....................................................................................................... 43 Modalità di comunicazione con le famiglie ......................................................................................... 45
Reti di scuole e collaborazioni esterne ..................................................................................... 47
Valorizzazione delle risorse umane ........................................................................................... 50
Valorizzazione del merito, figure di coordinamento .................................................................. 50
Piano di formazione per docenti neo-‐assunti ............................................................................. 50
Scelte per la formazione degli insegnanti .................................................................................. 51
Bandi a cui la scuola ha partecipato per finanziare attività specifiche. ....................................... 52
Uso dei locali al di fuori dei periodi di attività didattiche ........................................................... 52
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Premessa • Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo di Badesi, è
elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
• Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 2698/A22A del 25/09/2015;
• Il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 13/01/2016; • Il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 14/01/2015; • Il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in
particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; • Il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota
prot. ______________ del ______________ ; • Il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
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Il contesto ambientale, economico, sociale e culturale
L'Istituto Comprensivo di Badesi opera su un territorio che comprende cinque paesi, Badesi, Santa Maria Coghinas, Trinità d'Agultu, Valledoria e Viddalba, accomunati dalle stesse radici storiche, sociali e culturali. La popolazione che qui vive, appare generalmente omogenea nell'aspetto socioculturale ma con qualche leggera differenziazione dal punto di vista delle attività economiche.
Badesi, Trinità e Valledoria hanno avuto, infatti, uno sviluppo maggiore nel settore del turismo e dell’edilizia, mentre per Viddalba e Santa Maria Coghinas, l’agricoltura resta ancora attività importante con colture specializzate (Campi della Bassa Valle del Coghinas). Le opportunità lavorative nei mesi invernali sono principalmente legate alla coltivazione del carciofo e all’edilizia, mentre in estate è il settore turistico ad offrire sbocchi occupazionali nella ristorazione, nelle strutture ricettive e balneari.
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Priorità, traguardi ed obiettivi Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/SSIC80800G/badesi/valutazione/sintesi
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
• Migliorare gli esiti degli esami conclusivi del 1° ciclo di istruzione • Migliorare il punteggio della scuola in italiano e soprattutto in matematica. Migliorare la
distribuzione degli alunni fra i diversi livelli in italiano e matematica.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
• Aumentare le percentuali di studenti collocati nelle fasce di voto più alte riducendo le distanze dalle percentuali regionali.
• Migliorare gli esiti rispetto ai punteggi delle scuole regionali con contesto ESCS (stato socio-‐economico-‐culturale degli studenti) simile
• Ridurre le percentuali di alunni collocati nei livelli 1 e 2 riducendo le distanze dalle percentuali regionali.
Tutti gli alunni sono ammessi all'esame, ma la distribuzione degli studenti licenziati per fasce di voto evidenzia un eccessivo schiacciamento dei voti tra il sei e l'otto. Sono pochi gli alunni con votazione pari a nove, mancano totalmente quelli con la votazione di dieci o dieci e lode. Il punteggio d’italiano e matematica della scuola delle classi di scuola primaria alle prove INVALSI è inferiore rispetto a quello di scuole con background socio-‐economico e culturale simile. I risultati delle prove di matematica sono negativi in quasi tutte le classi, fanno eccezione una 5° di scuola primaria e una 3° di scuola secondaria, i cui risultati sono superiori a tutti i punti di riferimento.
La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è sempre notevolmente superiore alla media nazionale, in particolare per la matematica. Rispetto ai dati percentuali regionali, il numero di studenti collocati nei livelli 1 e 2 è molto alto per le classi 2° in matematica e l'Italiano, per le 5° in matematica, per le classi di scuola secondaria in italiano.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
• Utilizzare criteri valutativi omogenei e condivisi per la matematica e l’italiano nella scuola primaria e secondaria.
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• Somministrare anche prove strutturate comuni in entrata, intermedie e finali in italiano e matematica sia nella scuola primaria che secondaria.
• Introdurre pratiche innovative di didattica della matematica. • Realizzare un percorso formativo di didattica della matematica per docenti di scuola primaria e
secondaria.
Sono ritenuti importanti per il raggiungimento dei traguardi relativi agli esiti degli studenti gli obiettivi di processo riferiti alle macroaree del curricolo, progettazione e valutazione, dell’ambiente di apprendimento e dello sviluppo e valorizzazione delle risorse umane in quanto azioni considerate strategiche per il miglioramento degli esiti degli alunni. Si intende in particolare rafforzare le pratiche valutative con l’uso di rubriche di valutazioni per la matematica e italiano con criteri comuni e condivisi sia nella scuola primaria che secondaria, con la predisposizione di prove strutturate iniziali, intermedie e finali da attuare per classi parallele dell’istituto. Attualmente mancano del tutto le prove strutturate intermedie. Diffondere anche pratiche di valutazione uniformi garantisce maggiore equità e oggettività. Si ritiene, inoltre, che la formazione possa avere un ruolo strategico nella valorizzazione delle risorse umane e nei processi didattici e educativi. Le attività didattiche per gli studenti carenti necessitano di una migliore qualità mediante l'acquisizione e la padronanza di strategie e strumenti più adeguati e più efficaci. Viste le criticità negli apprendimenti nell’area matematica si punta a introdurre nuove metodologie didattiche in questa direzione.
Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2 del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza di seguito illustrati.
I risultati delle terze di scuola secondaria in italiano e in matematica, rispetto ai punti di riferimento, sono in linea con i dati per il sud e isole, sono inferiori a quelli nazionali e leggermente anche a quelli della Sardegna. In una classe 3° di scuola secondaria i risultati in italiano e matematica sono superiori a tutti i punti di riferimento. Una classe 5° in italiano e un’altra classe 5° in matematica presentano punteggi superiori a tutti i punti di raffronto. Nelle classi seconde, per italiano e matematica, e nelle classi quinte, solo per italiano, i componenti della varianza “tra” i gruppi è minore rispetto a quello della varianza “entro” i gruppi. La percentuale di varianza tra alunni è al disotto del 5% evidenziando omogeneità tra le classi. In ogni caso il valore di varianza è di gran lunga inferiore ai punti di raffronto. I punteggi medi di matematica nelle classi 3° di scuola secondaria sono più vicini a quelli delle scuole di riferimento.
Mentre i punti di debolezza sono di seguito indicati.
Nelle classi seconde il punteggio di matematica è inferiore a tutti quelli di riferimento e la differenza ESCS è notevole. In italiano si rilevano punteggi migliori, pari a quelli del sud e delle isole e di poco inferiori alla Sardegna e Italia, ma la differenza ESCS è comunque significativa. Per le classi quinte si rilevano in generale risultati in matematica leggermente inferiori alla Sardegna e Italia e sostanzialmente uguali a quelli del sud e isole con una differenza ESCS leggermente negativa. I risultati in italiano per le quinte sono più o meno in linea con la Sardegna e con il sud e le isole; la differenza ESCS è leggermente negativa.
Prendendo le code dei livelli, cioè livelli 1 e 5, in matematica la criticità è elevata. I livelli di eccellenza (liv.4-‐5) rimangono esigui in tutte le classi sottoposte alle prove e in particolare nelle classi in uscita, soprattutto in matematica. Il livello medio basso si incrementa nelle classi in uscita
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con l’accentramento di un numero superiore di alunni nel 2° livello, in particolare in italiano. La varianza tra le classi nelle quinte per la matematica rileva una variabilità molto alta, pari a 9,3 evidenziando una disomogeneità.
Ulteriori obiettivi che la scuola si pone a breve e medio termine per il proprio miglioramento sono:
• Ottimizzazione del processo di continuità attraverso opportune azioni promosse dalla rete “Costruire un curricolo verticale: progettare, valutare e certificare competenze”
• Attuare un percorso formativo per l’orientamento
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
Un rapporto costante della scuola con le Istituzioni presenti nel territorio e in particolare con l’Ente Locale si rende sempre più necessario, non solo e non tanto per la soddisfazione delle più tradizionali esigenze di manutenzione dei locali, arredamento, trasporto, ecc., quanto per definire, secondo le proprie competenze, nel rispetto reciproco del loro ruolo e funzioni, le strategie ed attuare interventi comuni per rispondere in modo organico ed incisivo ai bisogni di scolari e studenti.
L’ Istituto ha già avviato da tempo un rapporto di stretta e proficua collaborazione, concretizzatosi nella elaborazione ed attuazione di vari progetti integrati (Assistenza Educativa, ecc.)
Nella fase di ricognizione preliminare della stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza.
In particolare sono stati sentiti i Sindaci dei cinque comuni coinvolti nell’istituto. Tenuto conto delle peculiarità del territorio, caratterizzato da interessanti risorse turistiche e agricole, si è stabilito di orientare l’azione didattica dell’istituto verso un potenziamento delle lingue straniere e delle discipline scientifiche.
Questo obiettivo, considerata la vocazione territoriale della zona caratterizzata dalla presenza del mare, del fiume e di una fiorente attività agricola, avrebbe importanti ricadute su competenze utili in ambito lavorativo, sia nel settore turistico (impieghi nei camping, hotel, bar, ristoranti, musei, ecc.) sia nel settore della produzione agricola e artigianale.
Dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli altri obiettivi cui la scuola era vincolata, è stato deciso di incorporare nel Piano i seguenti punti integrativi:
• Potenziamento della lingua inglese • Promozione di progetti volti alla conoscenza e alla valorizzazione dell’ambiente • Corsi di formazione per genitori
Piano di miglioramento RESPONSABILE del Piano: il Dirigente Scolastico Dott. Daniele Taras
Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM:
Nome e Cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica Andreana Stangoni I collaboratore -‐ Vicario Irene Maciocco II collaboratore Luca Sirigu F.S. PTOF M.Lucia Stangoni F.S. Valutazione Antonio Ara F.S. Multimedialità – Animatore digitale Tiziana Carboni F.S. Inclusione Giorgia Carbini F.S. registro elettronico e multimedialità Dominique Mammola F.S. Inclusione
PRIMA SEZIONE
Scenario di riferimento Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento
L’istituto, dimensionato nel corrente anno scolastico, è composto dalle scuole di diverso ordine (Infanzia – Primaria – Secondaria I°) di cinque comuni per un totale di 17 plessi. Il piano di miglioramento, sulla base delle criticità emerse nel RAV, interesserà principalmente due aree ma cercherà, comunque, di consolidare e implementare le altre.
Il contesto socio-‐culturale in cui la scuola è inserita
L’Istituto Comprensivo si trova ad operare in una vasta area territoriale che comprende cinque comuni nella Bassa Valle del Coghinas, in cui alle tradizionali attività economiche se ne sono sovrapposte altre legate al recente sviluppo del settore turistico e terziario. Le famiglie sono consapevoli del ruolo che riveste la scuola nella costruzione di un’adeguata formazione e la individuano come principale centro di diffusione di valori, di aggregazione e formazione per loro figli. Il territorio presenta diverse risorse utili: Biblioteche comunali, Centri sociali e culturali (auditorium, sala convegni, anfiteatri) centri laboratoriali (musicali, educativi), associazioni culturali (Cori polifonici e di musica tradizionale, gruppo folk), altre associazioni (Pro Loco, Avis,CIF), centri di assistenza medica (croce
gialla, azzurra, verde), associazioni sportive, strutture sportive (Campi di calcio, da tennis, Palazzetti dello sport, Piscine termali), Museo Archeologico, Parco archeologico naturalistico.
L’organizzazione scolastica (Composizione popolazione scolastica alunni, strategie della scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi del POF, modalità di condivisione metodologica e didattica tra insegnanti, attenzione alle dinamiche tra pari, gestione della scuola, sistemi di comunicazione)
La popolazione scolastica è di 853 alunni, distribuiti in 10 sezioni di Scuola dell’Infanzia, 26 classi di Scuola Primaria e 14 classi di Scuola Secondaria di I°. La scuola ha intrapreso forme di collaborazione e di comunicazione con le famiglie efficaci e interessanti, accoglie le idee e i suggerimenti dei genitori, è disponibile all'ascolto. Gli obiettivi prioritari si concretizzano in una articolata offerta formativa, in una progettazione e programmazione comune che guida l’attività didattica degli insegnanti. La scuola promuove lo scambio e il confronto tra docenti.
Il lavoro in aula (Attenzione alle relazioni docenti-‐alunni, gli ambienti di apprendimento, progetti di recupero e potenziamento degli apprendimenti, utilizzo di nuove tecnologie per la didattica)
Esiste un patto educativo tra docenti-‐alunni e famiglie. I criteri di valutazione del comportamento (Rispetto delle regole, socializzazione, attenzione, partecipazione, impegno responsabile) sono condivisi e comuni. Sono attivati annualmente progetti di recupero e di potenziamento. Tutte le aule dell’istituto sono dotate di LIM.
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IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Descrizione dei processi che hanno portato alla scelta degli obiettivi di miglioramento
Criticità individuate/piste di miglioramento
Punti di forza della scuola/ risorse
Risultati dei processi autovalutazione CONTESTO E RISORSE
Nell’area non sono state riscontrate particolari criticità per il contesto socio-‐economico.
Collaborazione con le Amministrazioni comunali, le famiglie e le associazioni presenti.
ESITI DEGLI STUDENTI
-‐ Sono pochi gli studenti con voti pari o superiore a 9. -‐ Emergono diverse criticità nei risultati nelle prove standardizzate nazionali; il punteggio di italiano e matematica è inferiore rispetto a quello di scuole con background socio-‐economico e culturale simile. -‐ La quota degli studenti collocati nei livelli 1 e 2 è superiore alle media regionale e nazionale.
Si registrano risultati positivi grazie anche alla personalizzazione dei percorsi educativi.
PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE Esistono degli elementi di discontinuità tra la scuola primaria e secondaria di I° e tra quest’ultima e gli istituti di II° presenti nel territorio
Buone sono le iniziative per l’inclusione e la differenziazione.
PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI ED ORGANZZATIVE Non si evidenziano criticità. È positiva l’organizzazione dell’istituto.
Linea strategica del piano Intervenire sui processi di insegnamento/apprendimento per migliorare gli esiti degli studenti attraverso il consolidamento delle competenze di base, la rivisitazione del curricolo di Italiano e Matematica, il potenziamento della didattica che pone al centro lo studente, l’innovazione tecnologica e la formazione dei docenti.
Definizione di Obiettivi strategici Indicatori -‐Migliorare i livelli di conoscenza
e competenza degli alunni, in Italiano e soprattutto in Matematica. -‐ Favorire l’equità degli esiti formativi all’interno del sistema scolastico. -‐Migliorare le competenze metodologiche dei docenti. -‐Sperimentare metodologie innovative e nuove strategie didattiche. -‐Favorire la collaborazione e la condivisione di pratiche educative efficaci.
-‐Risultati delle prove Invalsi con miglioramento dell’1 % degli esiti. -‐Aumento degli alunni promossi con votazione superiore all’otto. -‐Grado di partecipazione e gradimento ai corsi di formazione.
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ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO (Secondo l’ordine di priorità)
Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità Esiti degli studenti Migliorare gli esiti degli studenti, il punteggio
della scuola e la distribuzione degli alunni fra i diversi livelli in italiano e soprattutto in matematica nei risultati nelle prove standardizzate nazionali.
Alto
Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità Processi – pratiche educative e didattiche sub. Continuità e orientamento.
Favorire un graduale passaggio dalle metodologie e prassi valutative della scuola primaria a quelle della secondaria di I°. Incentivare scambi e attività tra i docenti della scuola secondaria di primo grado e quelli di secondo grado.
Medio
SECONDA SEZIONE
PROGETTO N.1
Indicazioni di progetto Titolo del progetto Numeri per migliorare. Responsabile del progetto il Dirigente Scolastico
Data di inizio e fine Settembre 2015 – Dicembre 2016
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi
Obiettivi operativi -‐ Predisporre ed effettuare prove di verifica iniziali, di metà anno e finali, comuni per tutte le classi parallele di scuola primaria e classi iniziali e finali di scuola secondaria di I° per italiano e matematica, anche sul modello INVALSI, per abituarsi a nuovi modelli di insegnamento, di apprendimento e di valutazione, creando rubriche di valutazione condivise. -‐ Somministrare le prove secondo i criteri Invalsi e confrontare i risultati. -‐ Attuare percorsi individualizzati o di piccoli gruppi di recupero e/o potenziamento -‐ Realizzare un percorso formativo sulla didattica della matematica.
Indicatori di valutazione -‐ Miglioramento dei risultati degli alunni anche quando vengono sottoposti a prove contenenti gli items di criticità. -‐ Avvenuta collaborazione tra docenti di plessi e gradi differenti. -‐ Numero di alunni partecipanti ai percorsi. -‐ Avvenuta formazione del personale docente.
Relazione tra la linea strategica del Piano e È in linea con quanto stabilito, persegue l’obiettivo di migliorare gli
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il progetto esiti degli studenti ripensando le pratiche didattiche, anche alla luce dei risultati delle prove standardizzate, e favorendo la condivisione e la collaborazione tra docenti attraverso la riflessione comune.
Risorse umane necessarie -‐ Docenti del NIV. -‐ Docenti di Italiano e di Matematica dell’Istituto. -‐ Docenti del potenziamento. -‐ Animatore Digitale. -‐ Formatore esterno.
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)
-‐ Gli alunni dell’istituto, in particolare quelli delle classi dove vengono somministrate prove standardizzate. (INVALSI). -‐ Docenti di Italiano e Matematica.
Budget previsto cifre da definire.
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di attuazione
-‐Incontri calendarizzati tra docenti di classi parallele e di medesima disciplina. -‐ Predisposizione di prove d’ingresso, intermedie e finali secondo il modello Invalsi. -‐Somministrazione di prove secondo i criteri Invalsi nelle classi II e V Primaria e III secondaria I°. -‐Confronto dei risultati ottenuti. -‐ Attività di recupero e/o potenziamento -‐ Attività di formazione con esperti sulla didattica della matematica. (Crsem Cagliari -‐ Dipartimento di Matematica, Università di Cagliari). -‐ Questionari di gradimento.
Descrizione delle attività per la diffusione del progetto
-‐Comunicazioni alle famiglie sul progetto. -‐Diffusione nel Collegio dei Docenti e in tutti gli OO.CC. -‐Pubblicizzazione e pubblicazione sul sito della scuola. -‐Creazione di una banca dati dei materiali prodotti da mettere a disposizione di tutti i docenti anche attraverso il sito della scuola.
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio
1)Tabulazione degli esiti. 2) Presenza agli incontri dipartimentali. 3)Presenza alle attività di recupero/potenziamento e gradimento. 4) Registro delle presenze ai corsi di formazione e gradimento.
Target 1) Miglioramento degli esiti, innalzamento di 1 % rispetto alle scuole con background simile, in particolare per gli alunni sottoposti alla Prova Nazionale Invalsi. 2) Insegnanti dell’istituto ≥ 80% 3)Alunni individuati ≥ 80% 4) Insegnanti di matematica dell’istituto e delle altre discipline su base volontaria ≥ 80%
Note sul monitoraggio Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni La revisione di tali azioni avverrà a conclusione del monitoraggio. Si presterà attenzione alle criticità emerse e saranno adottate, ove necessario, iniziative di miglioramento per quanto riguarda tempi, obiettivi e approccio complessivo.
Criteri di miglioramento -‐ Miglioramento degli esiti e della partecipazione degli alunni. -‐ Condivisione di buone pratiche educative e didattiche.
Descrizione delle attività di diffusione dei risultati
Incontri dipartimentali e collegiali. Sito Web.
Note sulle possibilità di implementazione del progetto
Possibilità di estendere il progetto ad altre discipline nel successivo anno scolastico.
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Schema di andamento per le attività del progetto
Attività Responsabile Tempificazione attività (mesi dall'avvio) Note Situazione (1) S O N D G F M A M G Identificazione del Gruppo di lavoro che provvederà alla raccolta e alla valutazione dei risultati;
Incontri dipartimentali. Predisposizione prove. Somministrazione prove secondo i criteri invalsi. Attività di recupero e/o potenziamento Formazione Crsem. Dicembre
2016
Pubblicazione della documentazione sul sito web dell’istituto.
Incontri gruppo NIV
(1) Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata PROGETTO N.2 Indicazioni di progetto Titolo del progetto Incontrarsi per saper fare. Data di inizio e fine Gennaio 2016 -‐ Settembre 2016
Responsabile del progetto il Dirigente Scolastico
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
-‐Stabilire, nei dipartimenti, un percorso di riferimento per una programmazione didattica verticale basata sulla definizione delle competenze disciplinari e trasversali che gli alunni dovrebbero acquisire. -‐Censire quanto già deliberato o descritto a vario titolo, sulla valutazione,nei documenti della scuola.
-‐Stabilire protocolli valutativi condivisi. -‐Sfruttare maggiormente le possibilità offerte dal registro elettronico Argo. -‐Incentivare i rapporti di collaborazione con gli istituti di II° presenti nel territorio. -‐Promuovere la collaborazione per la crescita professionale del personale docente.
-‐ Livello di preparazione raggiunto in termini di saper fare, rilevato con test d’ingresso all’inizio dell’anno scolastico. -‐ Percentuale di adesione dei docenti agli incontri di programmazione. -‐ Incremento delle attività svolte in collaborazione con docenti di classi parallele/ponte. -‐ Utilizzo avanzato del registro elettronico Argo. -‐ Incremento in percentuale delle attività svolte in collaborazione con i docenti degli Istituti di II°.
Relazione tra la linea strategica del Piano e E’ in linea con quanto stabilito, persegue sia l’obiettivo di ripensare le
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il progetto proprie pratiche didattiche e valutative, sia quello di aumentare la condivisione e la collaborazione tra plessi e ordini di scuola al fine di migliorare gli esiti degli studenti.
Risorse umane necessarie
-‐ Docenti del NIV, -‐ Docenti partecipanti alla formazione della rete ”Costruire un curricolo verticale: progettare, valutare e certificare competenze”. -‐ Animatore Digitale. -‐ Personale di segreteria.
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)
-‐Alunni, soprattutto quelli delle classi ponte. -‐Docenti, in particolare quelli delle classi ponte.
Budget previsto cifre da definire. La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di attuazione
-‐Incontri nei dipartimenti con i docenti che hanno partecipato e partecipano alla formazione della rete ”Costruire un curricolo verticale: progettare, valutare e certificare competenze”. -‐ Censimento ad opera dei docenti del NIV di quanto già deliberato o descritto sulla valutazione. -‐ Incontri tra docenti delle classi ponte e creazione di un protocollo condiviso di valutazione. -‐ Incontri di formazione sull’utilizzo del registro elettronico Argo curati dall’animatore digitale. -‐Predisposizione di attività per le classi ponte da svolgere in collaborazione. -‐ Predisposizione di attività da svolgere in collaborazione con gli istituti di II° presenti nel territorio.
Descrizione delle attività per la diffusione del progetto
-‐Comunicazioni alle famiglie sul progetto. -‐Diffusione nel Collegio dei Docenti e in tutti gli OO.CC. -‐Pubblicizzazione e pubblicazione sul sito della scuola. -‐Creazione di una banca dati dei materiali prodotti da mettere a disposizione di tutti i docenti anche attraverso il sito della scuola.
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio
1)Tabulazione degli esiti. 2) Presenza agli incontri dipartimentali. 3) Presenza ai corsi di formazione. 4) Raccolta dei materiali prodotti per le attività condivise.
Target
1) Conseguimento di esiti positivi nei test d’ingresso ≥ 70% 2) Insegnanti delle classi ponte ≥ 80% 3) Insegnanti dell’istituto ≥ 70% 4) Almeno una prova per classi ponte.
Note sul monitoraggio Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni
La revisione di tali azioni avverrà a conclusione del monitoraggio. Si presterà attenzione alle criticità emerse e saranno adottate, ove necessario, iniziative di miglioramento per quanto riguarda tempi, obiettivi e approccio complessivo.
Criteri di miglioramento
-‐ Miglioramento degli esiti e della partecipazione degli alunni. -‐ Condivisione di prassi valutative. -‐ Condivisione di buone pratiche educative e didattiche.
Descrizione delle attività di diffusione dei risultati
Incontri dipartimentali e collegiali. Sito Web.
Note sulle possibilità di implementazione del progetto
La scuola partecipa ad una rete per la progettazione e realizzazione di attività di orientamento al termine del primo ciclo per la scelta degli istituti del secondo ciclo anche attraverso strumenti didattico educativi volti a individuare le passioni dei ragazzi e il loro progetto di
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vita. Nel caso in cui venisse accordato il finanziamento, nel prossimo anno scolastico si avrebbe la possibilità di incrementare ulteriormente la collaborazione con gli istituti di II° presenti nel territorio.
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Schema di andamento per le attività del progetto Attività Responsabile Tempificazione attività (mesi dall'avvio) Note Situazione
(1) S O N D G F M A M G Identificazione del Gruppo di lavoro che provvederà alla raccolta e alla valutazione dei risultati;
Incontri dipartimentali/ docenti classi ponte. Predisposizione prove classi ponte. Somministrazione prove. Settembre
2016
Formazione registro Argo.. Settembre 2016
Pubblicazione della documentazione sul sito web dell’istituto.
Incontri gruppo NIV
(1) Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata
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TERZA SEZIONE Da compilare relativamente al Piano per verificare l’omogeneità delle azioni di valutazione del PdM
Progetto Obiettivi operativi Indicatori Target Risultati ottenuti1 Note Progetto n°1 “Numeri per migliorare” Progetto n° 2
-‐ Predisporre ed effettuare prove di verifica iniziali, di metà anno e finali, comuni per tutte le classi parallele di scuola primaria e classi iniziali e finali di scuola secondaria di I° per italiano e matematica, anche sul modello INVALSI, per abituarsi a nuovi modelli di insegnamento, di apprendimento e di valutazione, creando rubriche di valutazione condivise. -‐ Somministrare le prove secondo i criteri Invalsi e confrontare i risultati. -‐ Attuare percorsi individualizzati o di piccoli gruppi di recupero e/o potenziamento
-‐ -‐ Realizzare un percorso formativo sulla didattica della matematica.
-‐Stabilire, nei dipartimenti, un percorso di riferimento per una programmazione didattica verticale basata sulla definizione delle competenze disciplinari e trasversali che gli alunni dovrebbero
-‐ Miglioramento dei risultati degli alunni anche quando vengono sottoposti a prove contenenti gli items di criticità. -‐Avvenuta collaborazione tra docenti di plessi e gradi differenti. -‐ Numero di alunni partecipanti ai percorsi -‐Avvenuta formazione del personale docente.
-‐ Livello di preparazione raggiunto in termini di saper fare, rilevato con test d’ingresso all’inizio dell’anno scolastico. -‐ Percentuale di adesione dei docenti agli incontri di programmazione.
1) Miglioramento degli esiti, innalzamento di 1 %, in particolare per gli alunni sottoposti alla Prova Nazionale Invalsi. 2) Insegnanti dell’istituto ≥ 80% 3) Alunni individuati ≥80% 4) Insegnanti di matematica dell’istituto e delle altre discipline su base volontaria ≥ 80%
1) Conseguimento di esiti positivi nei test d’ingresso ≥ 70% 2) Insegnanti delle classi ponte ≥ 80% 3) Insegnanti dell’istituto ≥ 70% 4) Almeno una prova per classi ponte.
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“ Incontrarsi per migliorare”
acquisire. -‐Censire quanto già deliberato o descritto a vario titolo, sulla valutazione,nei documenti della scuola. -‐Stabilire protocolli valutativi condivisi. -‐Sfruttare maggiormente le possibilità offerte dal registro elettronico Argo. -‐Incentivare i rapporti di collaborazione con gli istituti di II° presenti nel territorio. -‐Promuovere la collaborazione per la crescita professionale del personale docente.
-‐ Incremento in percentuale delle attività svolte in collaborazione con docenti di classi parallele/ponte. -‐ Utilizzo avanzato del registro elettronico Argo. -‐ Incremento in percentuale delle attività svolte in collaborazione con i docenti degli Istituti di II°.
QUARTA SEZIONE
Budget complessivo
Titolo progetto Costi Totale Numeri per migliorare. Da definire Da definire
Incontrarsi per migliorare. Da definire Da definire Totale Da definire
Finalità della legge e compiti della scuola La scuola intende affermarsi in un ruolo di centralità nella società della conoscenza e del sistema integrato territoriale e si pone come principale compito quello di innalzare i livelli d’istruzione e di successo scolastico di tutti gli studenti, nel pieno rispetto dei diversi bisogni formativi, dei tempi e degli stili di apprendimento al fine di:
• Contrastare le diseguaglianze socio-‐culturali e territoriali; • Prevenire l’abbandono e la dispersione scolastica coerentemente con i profili educativi e
culturali dei diversi gradi d’istruzione; • Realizzare una scuola aperta, un laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica per garantire; • una partecipazione ed educazione alla cittadinanza attiva; • il diritto allo studio, alle pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei
cittadini;
La scuola è impegnata a presentare la propria offerta formativa e didattica, nel rispetto delle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo, con attenzione alla Carta Europea e alla Carta dei diritti del fanciullo dell’UNICEF, nella consapevolezza dell’importanza sempre più determinante del ruolo dell’istruzione nel mondo contemporaneo. In particolare la scuola si impegna a
• Articolare la progettazione nel rispetto dell’identità dell’Istituto e della specificità del territorio; • Integrare l’azione educativa e didattica della scuola con quella delle istituzioni e associazioni locali; • Sviluppare la cultura della rete; • Promuovere il cambiamento, valorizzare l’autonomia scolastica, dare impulso alla ricerca e allo
sviluppo, favorire la formazione, l’autoformazione e l’aggiornamento; • Attuare una progettazione educativa e didattica finalizzata all’individualizzazione e
personalizzazione dei percorsi di apprendimento utilizzando tutte forme di flessibilità organizzativa e didattica;
• Garantire attenzione e interventi adeguati al superamento dei disagi, alle diverse abilità, alle difficoltà di apprendimento favorendo lo sviluppo delle attitudini di ciascuno;
• Favorire l’inclusione degli alunni disabili; • Garantire un ambiente di apprendimento favorevole attraverso l’attuazione di strategie e progetti
finalizzati all’acquisizione di competenze spendibili trasversalmente, lo sviluppo delle intelligenze multiple, la didattica laboratoriale, l’uso delle tecnologie e un’adeguata predisposizione degli spazi scolastici ed extrascolastici;
• Favorire l’inclusione degli alunni stranieri; • Imparare dagli errori, sviluppare la cultura della valutazione per creare sviluppo e promuovere il
miglioramento, i processi di riflessione e validazione organizzativa; • Favorire il passaggio dalle conoscenze e abilità alle competenze; • Costruire un autentico e “agito” curricolo verticale; • Attivare e/o potenziare gli strumenti e i canali di comunicazione/informazione e quindi la
trasparenza delle azioni/attività della scuola; • Sviluppare la sensibilità ai temi dell’Intercultura, della solidarietà, dell’educazione alla cittadinanza,
della legalità, dell’educazione ambientale e dell’educazione alla salute.
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Pertanto l’istituto si orienta verso una flessibilità e diversificazione del servizio scolastico, alla valorizzazione e ad un miglior utilizzo delle proprie risorse e delle proprie strutture con un’attenzione particolare alla sperimentazione e alla ricerca di soluzioni innovative.
A tale fine è elaborato il presente Piano, nato da un’attenta analisi dell’istituto, delle sue criticità e dei suoi punti di forza. In virtù di quest’analisi saranno identificati gli obiettivi primari che l’istituzione scolastica intende perseguire per il proprio miglioramento nel triennio 2016-‐19.
Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge
Il presente Piano si fonda su una approfondita analisi della scuola, dei suoi punti di forza e dei suoi punti di debolezza, questo ha permesso di delineare con precisione gli obiettivi prioritari che la scuola intende raggiungere nel presente triennio. Considerando gli obiettivi indicati dalla legge 107 del 13 luglio 2015, comma 7, vengono individuati come prioritari i seguenti punti:
• valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia CLIL;
• potenziamento delle competenze matematico-‐logiche e scientifiche; • sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; • sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
• prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-‐sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
• potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; • valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare
e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
• definizione di un sistema di orientamento.
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Il curricolo di scuola Le linee portanti dell’offerta formativa, riferita alla Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado, in campi di esperienza, aree disciplinari e discipline obbligatorie, facoltative e opzionali, devono tener conto dell’orario obbligatorio nazionale, della quota riservata alla Regione Sardegna e della quota riservata alla scuola.
Il curricolo di istituto è costituito dalla seguenti componenti:
• la quota nazionale, che rispecchia la cultura, le tradizioni, l’identità nazionale; • la quota regionale, che rispecchia la lingua, la cultura e le tradizioni della Sardegna, e la quota
d’istituto (cumulativamente fino al 20%), collegata alla realtà locale e ai bisogni espressi del territorio.
L’introduzione dell’autonomia comporta, per l’organizzazione e il funzionamento dell’Istituto, la ridefinizione delle responsabilità professionali e la sollecitazione di assunzione di altre responsabilità, di tutti coloro che sono impegnati in prima persona a far sì che il servizio scolastico sia efficiente ed efficace.
Per l’Istituto Comprensivo di Badesi il documento di riferimento è quello del Codice deontologico, che rimane come punto di riferimento per un alto profilo di comportamento professionale del personale scolastico. È deontologico lo stile di render conto delle scelte professionali e delle loro conseguenze non solo a livello culturale, ma anche etico-‐morale. Le funzioni, a cui sono chiamati oggi i docenti, in relazione alle diverse professionalità che la scuola dell’autonomia e della riforma richiede, vanno dalle competenze disciplinari, alle competenze metodologico-‐didattiche, a quelle comunicativo-‐relazionali e organizzative.
Elemento fondamentale e imprescindibile del profilo professionale del docente è una solida cultura generale e una preparazione disciplinare specifica.
Elaborare, poi, con i colleghi docenti una comune e condivisa progettazione dell’azione educativa e didattica è e deve essere il forte impegno dei docenti di questa scuola.
Le competenze relazionali e organizzative, oltre che riferite al rapporto interpersonale con gli studenti, si devono intendere esercitate anche in rapporto con i colleghi, con le famiglie, col Dirigente, col Personale ATA.
Tutti i docenti cureranno quelle azioni educative di protezione, di aiuto, di cura, di supporto e di sostegno rivolte a chi ne ha bisogno, a chi si trova, nelle circostanze date, in una condizione di difficoltà, di disabilità, cioè di “minorità”.
Sarà dedicata particolare attenzione, come in passato, all’accoglienza degli alunni, soprattutto dei disabili, nel delicato passaggio da un segmento all’altro della pubblica istruzione, ma la stessa preoccupazione dovrà accompagnare tutto il corpo docente nell’accogliere sia i nuovi docenti, sia i supplenti, al fine di informarli e comunicare tutte le notizie indispensabili e utili al loro migliore inserimento nella prassi didattica e organizzativa dell’istituto.
Ora di religione
I genitori all’atto dell’iscrizione dei propri figli a ciascun ordine di scuola decidono se avvalersi dell’insegnamento di religione cattolica. Coloro che decidono di non avvalersi, all’inizio del nuovo
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anno scolastico, verranno chiamati dalla Dirigenza per scegliere, in alternativa all’IRC, le seguenti opzioni:
• Seguire le attività didattiche alternative deliberate dal collegio dei docenti; • Svolgere attività di studio e/o ricerca individuale con l’assistenza di personale docente; • Svolgere ricerca individuale senza l’assistenza di personale docente; • Assentarsi o allontanarsi dalla scuola, se prelevati da un genitore e riaccompagnati per l’inizio
dell’ora successiva.
L’attività alternativa deliberata dal collegio dei docenti riguarda i “diritti dell’uomo” (CM 28.10.1987 n. 316) che sarà impartita dai docenti a disposizione nei diversi ordini di scuola.
L’ambiente di apprendimento
Principi metodologici
Al fine di perseguire competenze del profilo dello studente, la scuola si ispira ai seguenti principi metodologici:
• Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni; • Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità; • Favorire l’esplorazione e la scoperta; • Incoraggiare l’apprendimento collaborativo; • Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere; • Realizzare attività didattiche in forma di laboratori.
Linee di intervento didattico da privilegiare nelle classi
• Ridurre il più possibile le lezioni con spiegazioni orali, di tipo frontale, prolungate nel tempo; • Rendere l’alunno consapevole e partecipe del percorso didattico che deve compiere; • Svolgere una lezione introducendo pochi concetti per volta, seguiti da esemplificazioni pratiche
(esercizi alla lavagna, visioni di foto, filmati); • Evitare lezioni con troppi temi vuoti che possono favorire la perdita di concentrazione; • Prediligere attività di apprendimento cooperativo in classe o in gruppo; • Promuovere, di frequente, attività di tutoring, in coppia o in gruppo; • Favorire l’operatività e lo studio autonomo delle discipline; • Introdurre nuovi argomenti di studio partendo dalle conoscenze pregresse, già affrontate.
Criteri per la definizione dei contenuti
Nella scelta dei contenuti, che saranno definiti dai docenti nell’ambito della propria programmazione dei piani annuali di lavoro, saranno tenuti presenti i criteri di:
• Validità in funzione degli obiettivi; • Essenzialità; • Chiarezza; • Interesse; • Interdisciplinarietà.
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Opzione metodologica di minoranza
La funzione docente è a livello ordinamentale intesa come esplicazione essenziale dell’attività di trasmissione della cultura, di contributo all’elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità. E dunque, ai docenti è garantita la libertà di insegnamento intesa come autonomia didattica e come libera espressione culturale del docente. L'esercizio di tale libertà è diretto a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli alunni.
Inclusione vs integrazione
Il concetto di integrazione è “assimilazionista”, poiché si riferisce ad un modello predefinito, il sistema “normale”, in cui l’individuo viene integrato per mezzo di un aiuto a cui l’individuo deve tendere. Il sistema, pertanto, si mantiene sostanzialmente immutato, nella sua “normalità” e nel suo essere pensato per i “normali” e accoglie al suo interno gli alunni con BES. L’intervento, in tal modo, viene rivolto all’individuo e non al sistema. Il Bisogno educativo speciale è costituito da tre componenti: il problema (fisico, mentale, sociale, linguistico, economico, ecc.), il modo di vivere individuale quel problema, il contesto. L’essere diverso è essenzialmente un fatto sociale. Tenendo conto di questo si può meglio comprendere il concetto di inclusione e il superamento del concetto di integrazione. Per inclusione, infatti, si intende l’intervento non solo sull’individuo, ma soprattutto sul contesto, sul sistema. Questo non è costruito per i soggetti “normali” e successivamente aperto ad accogliere il “diverso”. Al contrario il contesto è pensato e costruito per i diversi tipi di bisogni. Tutte le variabili, i libri, i quaderni, i servizi igienici, le attività didattiche, le TIC, ecc. sono pensate per tutti.
È il sistema stesso ad essere inclusivo.
Chi sono gli alunni con BES?
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali sono coloro che vivono una situazione particolare, che li ostacola nell’apprendimento e nello sviluppo: questa situazione negativa può essere a livello organico, biologico, oppure familiare, sociale, ambientale, contestuale o in combinazioni di queste. Queste difficoltà possono essere globali e pervasive (si pensi all’autismo) oppure più specifiche (ad esempio nella dislessia), settoriali (disturbi del linguaggio, disturbi psicologici d’ansia, ad esempio); gravi o leggere, permanenti o (speriamo) transitorie. In questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione, solo per citarne alcuni) si «arricchiscono» di qualcosa di particolare, di «speciale». Il loro bisogno normale di sviluppare competenze di autonomia, ad esempio, è complicato dal fatto che possono esserci deficit motori, cognitivi, oppure difficoltà familiari nel vivere positivamente l’autonomia e la crescita, e così via. In questo senso il Bisogno Educativo diventa «Speciale». Per lavorarci adeguatamente avremo dunque bisogno di competenze e risorse «speciali», migliori, più efficaci. […] (Da Dario Ianes “I bisogni educativi speciali” in www.darioianes.it)
Sulla base della normativa vigente relativa all'inclusione (direttiva ministeriale del 27/12/2012 e c.m. N°8 del 6/3/2013) l'Istituto Comprensivo assume come base pedagogica di riferimento quella di porsi come obiettivi principali l'integrazione e l'inclusione di alunni con BES (alunni con disabilità, con disturbi evolutivi specifici (DSA), con svantaggio socio-‐economico, linguistico e culturale).
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Si prefigge pertanto, di individuare e rimuovere le condizioni ostacolanti nel contesto scolastico e di predisporre ambienti di apprendimento accessibili a tutti. A tal scolpo, nell’Istituto, è operativo il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (G.L.I) composto dal:
Dirigente Scolastico (presidente), dal docente referente BES, docente referente GLHI, docente referente DSA, docente di sostegno, i responsabili dei servizi sociali o loro delegati dei cinque comuni di riferimento dell’Istituto, un rappresentante della ASL di Olbia-‐Tempio, un rappresentante della ASL di Sassari, docente coordinatore per l’educazione alla salute/docente curricolare/1° collaboratore, docente coordinatore per l’orientamento/docente curricolare, due genitori di alunno BES, un collaboratore scolastico.
In caso di necessità, potranno essere convocate altre figure di riferimento, quali:
• altri docenti di sostegno; • docenti coordinatori delle classi di alunni con BES; • rappresentanti dei genitori di alunni con BES, individuati dal Dirigente scolastico; • genitori rappresentanti del Consiglio d’Istituto; • operatori delle ASL di riferimento; • rappresentanti di enti o studi specialistici privati che intervengono sugli alunni BES; • rappresentanti di Enti Territoriali e/o Associazioni impegnati in progetti per l’inclusione.
L'azione del G.L.I. può essere riassunta in competenze di tipo organizzativo, progettuale, valutativo e consultivo.
In particolare:
• rilevazione degli alunni con Bisogni educativi speciali (BES) presenti nella scuola; • raccolta e documentazione degli interventi didattico -‐ educativi già posti in essere e
predisposizione di ulteriori piani di intervento; • focus/confronto sui casi, consulenza e supporto sulle strategie e sulle metodologie di gestione
dei singoli alunni e delle classi; • rilevazione, monitoraggio e valutazione del grado di inclusività della scuola; • raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi; • elaborazione (su bozza della funzione strumentale per la disabilità e il disagio) di una proposta
di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere entro il mese di giugno di ogni anno scolastico;
• nel mese di settembre, adattamento del Piano Annuale per l’Inclusività.
Su convocazione del Dirigente Scolastico, il G.L.I., si riunisce di norma tre volte l’anno e, comunque, nei tempi e nei modi che maggiormente si confanno alla complessità interna dell’istituzione scolastica, ossia in orario di servizio ovvero in orari aggiuntivi o funzionali (come previsto dagli artt. 28 e 29 del CCNL 2006/2009, facendo rientrare la partecipazione alle attività del gruppo nei compensi già pattuiti per i docenti in sede di contrattazione integrativa d’istituto.
Durante gli incontri il GLI procede ad un'attenta analisi del grado di inclusività della scuola e alla definizione degli obiettivi di miglioramento. Le sedute sono presiedute dal Dirigente Scolastico. Le delibere sono assunte a maggioranza dai presenti e, di ciascuna seduta, deve essere redatto apposito verbale.
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Al fine di rendere ancor più concreta l’integrazione scolastica e sociale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, l’Istituto segue le indicazioni contenute nel Protocollo di Accoglienza, discusso e aggiornato dal GLI. Questo documento, che contiene i principi, i criteri e le indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, definisce i compiti ed i ruoli delle figure coinvolte all’interno e all’esterno dell’istituzione scolastica, traccia le diverse fasi dell’accoglienza, indica le attività di facilitazione e quali provvedimenti dispensativi e compensativi adottare nei confronti degli alunni con BES. Esso fornisce, inoltre, le linee guida per:
• favorire l’accoglienza e l’integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali attraverso percorsi comuni, individualizzati o personalizzati che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento;
• definire pratiche condivise tra tutto il personale dell’Istituto; • elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, integrazione,
orientamento; • favorire la diagnosi precoce e i percorsi didattici riabilitativi; • incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari, durante il
percorso di istruzione e di formazione; • adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessita formative degli studenti; • accompagnare adeguatamente gli studenti con Bisogni Educativi Speciali nel percorso scolastico.
Inclusione degli alunni disabili
La Scuola, in riferimento agli articoli 3-‐33-‐34 della Costituzione italiana, garantisce uguali opportunità educative e didattiche a tutti gli alunni, rimovendo ogni ostacolo e disagio che possa interferire nella formazione e nello sviluppo organico della loro personalità.
Particolare attenzione, pertanto, è rivolta agli alunni “diversamente abili”, i quali vengono metodicamente seguiti dall’iniziale momento dell’accoglienza, al successivo inserimento nel contesto scolastico fino alla completa integrazione dinamica nella classe di appartenenza e nell’intera comunità educativa.
A tale scopo il Gruppo di Lavoro per l’Handicap a livello di istituto (GLHI), al fine di arricchire il Piano dell’Offerta Formativa della scuola e favorire così l’integrazione degli alunni “diversamente abili”, indica gli “iter” ed affronta il problema della educazione dei ragazzi in difficoltà, nel rispetto dell’ impegno precipuo verso la integrazione.
Il gruppo di lavoro operativo (GLHO), all’interno di ogni consiglio di classe, affronta, discute e trova soluzioni ai problemi particolari di ogni singolo alunno diversamente abile.
L’educazione dei ragazzi “diversamente abili” non è un servizio aggiuntivo, ma un elemento strutturale di fondamentale importanza nella scuola.
Nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti condizione fisiche, psichiche o socio-‐ambientali. Il contesto socio-‐culturale-‐ambientale rappresenta spesso l’unico vero limite e ostacolo per la piena integrazione degli alunni disabili e per il loro pieno recupero. Gli alunni diversamente abili, così come le loro famiglie, rappresentano, invece, una ricchezza che la scuola ha il dovere di mettere a frutto esaltando il suo compito e la sua “missione”.
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A partire dalla Legge Quadro sull’Handicap (L.104/92) e in relazione alla normativa vigente sull’autonomia scolastica, l’integrazione coinvolge la scuola in tutte le sue componenti con l’intervento di qualifiche professionali esterne ad essa (Esperti, Azienda Sanitaria Locale, Enti locali) che trovano momenti di confronto, discussione e condivisione all’interno dei GLH e in incontri specifici sulla base dei bisogni di alunni, genitori e docenti.
Il miglioramento della qualità dell’integrazione scolastica è strettamente connessa pertanto alla possibilità e alla capacità di creare un’adeguata rete di comunicazione e di relazione tra i diversi contesti professionali per un utilizzo più razionale delle risorse umane e materiali.
Nell’istituto è istituita una funzione strumentale per la cura delle problematiche relative alla disabilità, all’integrazione e al disagio nell’apprendimento.
In linea di massima il GLH è composto dal Dirigente Scolastico, dai docenti di sostegno, dai coordinatori delle classi con alunni diversamente abili, dai genitori degli alunni H, dagli operatori dei servizi sociali, da rappresentanti dell’ASL e da figure professionali di riferimento:
• presiede alla programmazione generale dell’integrazione degli alunni disabili nella scuola; • collabora alle iniziative educative e d’integrazione previste dal Piano Educativo Personalizzato
dei singoli alunni (P.E.P.).
Per quanto attiene alle attribuzioni specifiche, il GLH interviene per:
• analizzare la situazione complessiva nell’ambito della scuola in relazione al numero degli alunni in situazioni di handicap, tipologia degli handicap, classi coinvolte, assegnazione delle ore di sostegno;
• segnalare alunni in difficoltà all’interno dei consigli di classe; • collaborare alle iniziative educative e di integrazione contenute nel Piano Educativo del SET
(L.104/92 – L.162/98); • analizzare le risorse umane e materiali dell’ Istituto scolastico; • predisporre un calendario di incontri con diversi obiettivi: verifica dell’attività, formulazione di
proposte per: formazione e aggiornamento, progetti di lavoro, sperimentazione; rapporti con operatori extrascolastici, rapporti con la famiglia; continuità fra ordini di scuola, accoglienza.
Interventi per gli studenti
L’individualizzazione e la personalizzazione dei processi di insegnamento/apprendimento
La Personalizzazione è il principio che pone l’attenzione sulle caratteristiche originali e originarie di un soggetto, sulle sue qualità peculiari, attitudini, ecc. per poterle coltivare al massimo livello in modo, appunto, personalizzato. Contempla la diversità, la differenza, l’individualità del soggetto che apprende. La personalizzazione soddisfa l’istanza della libertà della persona a percorrere la propria strada, a veder riconosciuta la propria originalità, a poter esprimere l a propria creatività.
L’Individualizzazione sottolinea la diversità dei percorsi e degli itinerari predisposti dalla scuola per poter far raggiungere agli allievi i medesimi o equivalenti traguardi, per perseguire una sostanziale equivalenza dei risultati tra tutti gli alunni. Soddisfa l’istanza di uguaglianza, di democraticità, il diritto di ogni persona a raggiungere i traguardi ritenuti indispensabili quali che siano i condizionamenti di partenza.
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Personalizzare significa anche “attivare” l’alunno, ossia renderlo protagonista del percorso educativo: nessun processo autenticamente educativo della persona può prescindere dalla partecipazione e dall’assunzione di responsabilità del soggetto.
L’individualizzazione, infine, fa riferimento ai percorsi formativi: essendo la scuola impegnata a consegnare ai propri alunni gli strumenti culturali essenziali a sostanziare il diritto alla cittadinanza attiva, è necessario adeguare, “curvare” la proposta didattica rispetto alle situazioni di partenza e ai ritmi e modalità di apprendimento personali, per renderla efficace ed idonea al conseguimento di alcuni traguardi ritenuti irrinunciabili.
Per gli alunni che hanno difficoltà di apprendimento e che presentano debiti formativi, pertanto, saranno attivati percorsi di studio personalizzati e individualizzati che prevedono lo sviluppo di contenuti, attività, metodologie, strumenti, verifiche, obiettivi e finalità da conseguire, in termini di conoscenze, abilità e competenze, adeguati alle situazioni individuali e alle esigenze di ciascun alunno.
La scuola è consapevole, infatti, che le situazioni di svantaggio spesso si trasformano in difficoltà di apprendimento e in problemi di comportamento. Per evitare o comunque affrontare questo fenomeno, purtroppo non raro, gli insegnanti ricercano ed attuano i seguenti procedimenti personalizzati e individualizzati per favorire il processo di apprendimento e di maturazione:
• Compiti semplificati, graduati e differenziati; • Semplificare le conoscenze più complesse usando linguaggi e concetti facili; • Fornire indicazioni chiare sulle procedure da seguire, anche con una scaletta dei punti da svolgere; • Gratificazione (rinforzo) anche dei minimi risultati o piccoli traguardi conseguiti; • Uso del modelling; • Usare strumenti compensativi e misure dispensative per facilitare l’apprendimento; • Incoraggiare l’alunno e promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere; • Sviluppare processi di autovalutazione dei risultati conseguiti nelle attività svolte; • Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti disciplinari; • Attività di recupero per acquisire livelli minimi di competenza previsti dal percorso di studio; • Attività per approfondire conoscenze, attività, competenze; • Attività didattiche da svolgere in coppia con un tutor; • Attività didattiche da svolgere in piccolo gruppo; • Attività ed esercitazioni a carattere pratico da svolgere in laboratorio; • Attività didattiche da svolgere all’esterno della scuola;
Potenziamento e recupero
Si organizzano interventi di recupero particolarmente all’inizio dell’anno e in itinere, sia con i LARSA (Laboratori di Recupero e Sostegno dell’Apprendimento) già programmati nelle ore di contemporaneità nella scuola primaria e secondaria, sia mediante le ore di recupero nelle ore pomeridiane nella scuola secondaria di 1° grado, sia attraverso progetti che prevedono: l’utilizzo di risorse finanziarie esterne, professionalità interne ed esterne, e un congruo numero di ore aggiuntive retribuito dal FIS.
In particolare, alla luce degli obiettivi primari del presente Piano verrà data particolare attenzione alle azioni di recupero e potenziamento in italiano e matematica.
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Per consentire all’alunno di sfruttare pienamente le capacità, competenze e conoscenze di cui è dotato, verranno attivate opportune strategie ed iniziative didattiche di sviluppo e potenziamento, tra le quali:
• Realizzare attività individuali e di gruppo con incarichi e compiti più complessi, per esempio affidare incarichi di responsabilità, come l’organizzare e il coordinare un gruppo di lavoro eterogeneo per livello, per poi riferire sull’attività svolta;
• Stimolare alla critica e alla riflessione; • Sviluppare processi di autovalutazione dei risultati conseguiti nelle attività svolte; • Stimolare alla ricerca di soluzioni originali anche in situazioni non note; • Realizzare prodotti che richiedono competenze interdisciplinari e multidisciplinari; • Attività per approfondire conoscenze, abilità, competenze; • Attività didattiche da svolgere in gruppo; • Attività ed esercitazioni laboratoriali; • Attività didattiche da svolgere all’esterno della scuola;
Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere
Saranno organizzate a cura dei docenti interni delle attività per promuovere tra i bambini e i ragazzi, una corretta conoscenza e consapevolezza riguardo i diritti e i doveri della persona costituzionalmente garantiti anche per maturare le competenze chiave di Cittadinanza nazionale, europea e internazionale.
Nell’ambito delle competenze che gli allievi devono acquisire, è fondamentale l’educazione alla lotta contro ogni tipo di discriminazione, e la promozione a ogni livello del rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione.
Primo soccorso
Saranno organizzate, in collaborazione con la ASL, AVIS o altre associazioni del territorio, attività per sensibilizzare ed educare gli studenti alle tecniche di primo soccorso.
Sicurezza
Saranno organizzati in collaborazione con gli enti competenti corsi sulla sicurezza.
Potenziamento nella scuola primaria
Nella scuola primaria si prevede di potenziare l’insegnamento dell’inglese, della musica e dell’educazione fisica.
Didattica orientativa
La didattica orientativa è parte integrante del processo di orientamento individuale che attraverso lo studio delle discipline scolastiche e della loro applicabilità all’esterno, offre la possibilità di acquisire consapevolezza delle proprie attitudini, delle competenze e delle potenzialità al fine di trovare le strategie utili per costituire una base sicura in una prospettiva formativa e professionale. La didattica orientativa consente ai giovani in età evolutiva di attraversare le discipline di studio
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per scoprire in ciascuna di esse la loro spendibilità nella società e di conoscere le proprie potenzialità in linea con il “percorso didattico/interdisciplinare”, e di assumersi la consapevolezza e la responsabilità nell’effettuare delle scelte autonome.
Partendo dalla conoscenza del “se” attraverso un processo di autoanalisi è necessario abituare l’alunno a riflettere sul proprio percorso scolastico, evidenziando le caratteristiche del suo operare e del suo modo di pensare ai fini dell’orientamento. L’alunno sarà guidato, assieme alla famiglia, verso una ricerca delle informazioni utili ai fini dell’orientamento personale, rendendolo autonomo nella scelta della propria strada. Pertanto sarà messo in evidenza anche il ruolo orientativo dello studio delle varie discipline e il percorso verticale delle stesse nei vari ordini di scuola evidenziandone soprattutto gli aspetto metacognitivi.
I processi d’innovazione
Il Curricolo “verticale” e la didattica per competenze
Gli obiettivi formativi della Scuola devono riflettere le “esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale” (D.P.R. 275/99), e sulla base di questi si elabora il Curricolo educativo e didattico, tenendo conto delle nuove indicazioni nazionali per il curricolo.
Una Funzione Strumentale appositamente individuata dal collegio dei docenti ne curerà, in stretta collaborazione con i dipartimenti e gli organi collegiali, gli aspetti organizzativi come ad esempio gli incontri periodici tra Docenti dei vari assi disciplinari allo scopo di progettare una reale continuità didattica ed educativa, trovando insieme linguaggi, metodi e strumenti utili allo scopo. Si cercherà anche di favorire incontri tra alunni delle classi ponte Infanzia-‐Primaria-‐Secondaria nell’ottica della Continuità. Obiettivo finale sarà quello di permettere lo sviluppo armonioso del curriculum di ciascuno alunno attraverso gli undici anni di permanenza nell'Istituto e il raggiungimento dell’unitarietà dei saperi disciplinari.
Nell’istituto sono già presenti tutti gli aspetti relativi all’elaborazione del curricolo sia nella primaria che nella secondaria. Sono presenti i dipartimenti disciplinari ed è stato elaborato un curricolo verticale per ogni disciplina dall’infanzia alla secondaria. La piena attuazione del curricolo verticale e della continuità tra gli ordini di scuola è un obiettivo da potenziare anche in relazione al recente dimensionamento dell’istituto.
Il processo di sperimentazione è sostenuto da un corso di formazione in collaborazione con l’USR della Sardegna, che si svolgerà nel corso dell’anno scolastico. Partendo dall’esperienza acquisita durante il corso, si cercherà di attuare e/o sperimentare azioni laboratoriali le cui forme e tempi verranno discussi in sede dipartimentale, di funzione strumentale e negli organi collegiali.
L’inglese nella scuola dell’Infanzia
Nella scuola dell’Infanzia si propone lo studio della lingua inglese secondo un modulo orario, le strategie, i metodi e i contenuti più adeguati all’età.
L’approccio alla lingua inglese, nella scuola dell’infanzia, risulta il veicolo più immediato ed efficace per avvicinare i più piccoli alle altre culture, per favorire una prima conoscenza della lingua straniera e, quindi, la comprensione dei valori e delle tradizioni culturali di altri popoli.
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Il registro digitale – comunicazioni alle famiglie-‐pagelle online
Viste le recenti disposizioni in materia di revisione della spesa pubblica, l’istituto comprensivo di Badesi ha introdotto, attraverso l’utilizzo di applicativi ARGO, l’utilizzo del registro digitale.
Il registro on-‐line è un dei canali comunicativi scuola/famiglia, non l’unico. Le nuove tecnologie, poi, sono in rapida diffusione, pertanto, si presume che un numero sempre più alto di famiglie possa in futuro possedere un Pc con collegamento alla rete.
La valutazione informatica non intende sostituire gli altri strumenti di comunicazione e il necessario e insostituibile rapporto fra persone. La scuola, in sostanza adotta il registro on-‐line, ma continua a predisporre i tradizionali strumenti di comunicazione con le famiglie: colloqui individuali e collegiali, comunicazioni scritte e telefoniche, ecc.
In relazione al rapporto scuola/famiglia, l’obiettivo del registro on-‐line è, piuttosto, quello di offrire ulteriori opportunità comunicative, una modalità di comunicazione certa, non filtrata dallo studente, a cui si può accedere sempre nel rispetto della Privacy inserendo login e password, nonché favorire e incentivare la partecipazione dei genitori alla vita scolastica.
Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale
Il 27 ottobre 2015 il ministro dell’istruzione ha presentato il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD), finalizzato a guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione (come previsto nella riforma della Scuola approvata dalla Legge 107/2015). Il documento ha funzione di indirizzo e mira a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (life-‐long learning), ad estendere il concetto di scuola da luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali, ecc. Il Piano (articolato in 35 azioni) sarà attuato da qui al 2020, attingendo alle risorse messe a disposizione dalla legge 107/2015 e dai Fondi strutturali Europei (Pon 2014-‐2020).
Il comma 58 della Legge 107/15 definisce così gli obiettivi strategici del PNSD:
• realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti; • potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i
processi di innovazione delle istituzioni scolastiche; • adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e
la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni; • formazione dei docenti; • formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e
degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione; • potenziamento delle infrastrutture di rete, con particolare riferimento alla connettività nelle
scuole; • valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la promozione
di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione; • definizione dei criteri e delle finalità per l'adozione di testi didattici in formato digitale e per la
produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti scolastici. (fonte FLC CGIL).
Una parte dei punti espressi nel PNSD è costituita da impegni unilaterali del governo nei confronti del mondo della scuola (per esempio, Il MIUR intende riconoscere alle scuole un contributo medio
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di 1.200 euro per il canone internet; oppure, il fondo unico per l’edilizia scolastica per il periodo dal 2015-‐2017 consentirà da un lato di mettere a norma e in sicurezza gli edifici già esistenti, e dall’altro di costruire nuove scuole innovative dal punto di vista architettonico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica; ecc.), mentre altri punti riguardano le azioni che possono essere intraprese dalle singole scuole.
È utile far presente, comunque, che alcune delle innovazioni richieste dal PNSD sono già attive nella nostra scuola e molte sono in fase di sviluppo. Il nostro istituto, quindi, si pone l’obiettivo di attuare o completare nel corso del triennio i seguenti punti del PNSD:
1. DIFFONDERE FIBRA E WI-‐FI
Obiettivi: Ogni scuola deve essere raggiunta da fibra ottica o, comunque, da una connessione in banda larga o ultra-‐larga, sufficientemente veloce per permettere, ad esempio, l’uso di soluzioni cloud per la didattica e l’uso di contenuti di apprendimento multimediali.
2. CABLAGGIO
Obiettivi: Le strutture interne alla scuola devono essere in grado di fornire, attraverso cablaggio LAN o wireless, un accesso diffuso, in ogni aula, laboratorio, corridoio e spazio comune.
3. AMBIENTI PER LA DIDATTICA DIGITALE
Obiettivi: L’intento di questa azione è mettere al centro la didattica laboratoriale, come punto d’incontro tra sapere e saper fare. Al centro di questa visione è l’innovazione degli ambienti di apprendimento ed il concetto di aule “aumentate”, cioè con postazioni per la fruizione individuale e collettiva del web e dei contenuti. Questa azione è strettamente collegata al punto 7 del PNSD (PIANO PER I LABORATORI), finalizzato a consentire il rinnovamento dei laboratori di informatica attraverso le risorse messe da disposizione dal bando PON pubblicato nel novembre 2015 (il nostro istituto ha aderito al bando presentando un progetto articolato su due moduli: 1 -‐ Laboratori informatici mobili; 2 -‐ Postazioni informatiche per l’accesso del personale ai dati della scuola ).
4. POLITICHE ATTIVE DI BYOD (BRING YOUR OWN DEVICE)
Obiettivi: si attueranno azioni per aprire le scuole al cosiddetto BYOD (Bring Your Own Device), cioè l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche. Il Miur, in collaborazione con Agid e il Garante per la Privacy, svilupperà apposite linee guida per promuovere il BYOD identificando i possibili usi misti dei dispositivi privati nelle attività scolastiche.
5. DIGITALIZZAZIONE AMMINISTRATIVA DELLA SCUOLA
Risorse: Finanziamenti dal Piano ICT 2015 e 2016. Tempi: a partire dall’anno scolastico 2015-‐2016.
Obiettivi: L’amministrazione digitale della scuola consiste: nella fatturazione e pagamenti elettronici (l’amministrazione si è già adeguata); nella procedura di dematerializzazione dei contratti del personale (supplenze brevi); nell’estensione alla formazione professionale (delle Regioni interessate) già a partire dall’anno scolastico 2015-‐2016.
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6. REGISTRO ELETTRONICO
Pur essendo obbligatorio (DL 95/2012), non tutte le scuole lo hanno adottato. Dall’a.s. 2015-‐16 il registro elettronico è stato esteso a tutte le classi dell’istituto comprensivo Badesi e messo a disposizione di tutti i genitori con alunni nel nostro istituto.
7. STRATEGIA “DATI DELLA SCUOLA”
Tempi: da settembre 2016. Obiettivi: a partire da settembre 2016 si procederà con la pubblicazione online dei dati relativi a: i bilanci delle scuole, i dati pubblici afferenti al Sistema nazionale di valutazione, l’Anagrafe dell’edilizia scolastica, i dati in forma aggregata dell’Anagrafe degli studenti, i provvedimenti di incarico di docenza, i piani dell’offerta formativa, i dati dell’Osservatorio tecnologico, i materiali didattici e le opere autoprodotte dagli istituti scolastici e rilasciati in formato aperto.
8. FORMAZIONE IN SERVIZIO PER L’INNOVAZIONE DIDATTICA E ORGANIZZATIVA
Risorse: 10 milioni di euro all’anno (a valere su risorse Formazione della legge 107/2015 + risorse Pon-‐Fse + “Per la Scuola” 2014-‐ 2020 + stanziamenti ordinari del ministero)
Tempi: da dicembre 2015. Obiettivi: “La Buona Scuola” ha introdotto per la prima volta la formazione obbligatoria in servizio per il personale docente. La formazione è rivolta a docenti, dirigenti scolastici e direttore dei servizi generali. E’ previsto lo sviluppo di una rete di almeno 300 “snodi formativi” (le sedi dove avverrà la formazione) che dovranno assicurare la copertura territoriale.
I dati dell’indagine OCSE TALIS 2013 vedono l’Italia al primo posto per necessità di formazione ICT dei propri docenti: almeno il 36% ha infatti dichiarato di non essere sufficientemente preparato per la didattica digitale, a fronte di una media del 17%. L’Italia è inoltre il primo Paese dell’OCSE, con distanza rispetto agli altri, per percentuale di docenti oltre i 50 anni – il 62%, rispetto a una media OCSE del 35% nella scuola secondaria (Fonte: OECD Education at a glance, 2014).
9. ASSISTENZA TECNICA PER LE SCUOLE DEL PRIMO CICLO
Tempi: marzo 2016. Obiettivi: da marzo 2016 il Ministero finanzierà la creazione di “Presìdi di Pronto Soccorso Tecnico”, formati tra scuole del primo ciclo e scuole secondarie, con lo scopo di gestire piccoli interventi di assistenza tecnica per le scuole. A ciascuna alle 5709 istituzioni scolastiche primarie sarà erogata una quota di 1.000 euro. Tale quota potrà essere utilizzata dalle scuole, individualmente o in rete, per coprire parte dei costi di assistenza tecnica.
10. ANIMATORE DIGITALE
L’azione #28 del Piano Nazionale Scuola Digitale prevedeva la nomina di un docente ad “animatore digitale” ossia un docente con una particolare predilezione per l'innovazione, che avrà il compito di gestire attività di formazione interna, indicare soluzioni innovative per la didattica e coinvolgere la comunità scolastica nell’utilizzo di tali pratiche.
Come previsto dal PNSD, a metà dicembre 2015 anche nel nostro istituto è stato nominato un docente che ricoprirà il ruolo di Animatore digitale, col compito di diffondere l’innovazione nella scuola secondo le linee guida del PNSD. Secondo il Prot. n° 17791 del 19/11/2015 l'AD riceverà una formazione specifica al fine di “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché
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diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola digitale”.
Al momento, l’Ufficio scolastico regionale della Sardegna ha solo individuato la rete di scuole che porterà avanti la formazione degli animatori digitali, ma non sono state diffuse informazioni in merito all’avvio, alle modalità e alla durata di tale formazione.
In mancanza di indicazioni più precise (che deriveranno da tale percorso di formazione e dalla definizione contrattuale del ruolo dell’A.D.), pertanto, lo svolgimento dell’attività dell’Animatore digitale non può essere definito con indicazioni temporali precise ma solo -‐in modo generico-‐ sulla base del profilo indicato dal PNSD:
• FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
• COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
• CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
Tutto ciò, beninteso, se all’istituto saranno assegnate le risorse economiche necessarie. In questo caso si può ipotizzare anche la realizzazione delle seguenti attività:
• RICOGNIZIONE dei bisogni formativi del personale e di tutte le “buone pratiche” (digitali e non) che nel nostro istituto vengono già attuate senza la giusta visibilità, invitando i docenti a riflettere e valutare su ciò che si vuol fare di innovativo (con le tecnologie ma non solo) nei prossimi anni (Questionario sulle competenze digitali docenti e Questionario sulle aspettative e sui bisogni formativi; tali questionari potrebbero essere riproposti anche nelle successive annualità per i nuovi docenti dell’istituto);
• Socializzazione delle finalità del PNSD e di ciò che viene attuato in questo ambito in Sardegna, tramite la creazione di una sezione dedicata sul sito della scuola (ed eventuali incontri in presenza con il corpo docenti);
• Creazione di un team di supporto all’animatore digitale nei diversi plessi, tramite il coinvolgimento dei docenti interessati alle azioni del PNSD (in particolare i “master teacher”);
• Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali e condivisione delle informazioni sul sito della scuola e su social network (nonché, quando se ne sentisse l’esigenza, con incontri in presenza col personale della scuola e con le famiglie);
• Sperimentare soluzioni digitali hardware e software innovative e condivisione delle esperienze • Mettere a disposizione della comunità risorse didattiche gratuite in modalità telematica (podcast,
audio video, video e-‐book); • Costruzione di contenuti digitali e raccolta di contenuti digitali prodotti nell’istituto;
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• Predisposizione di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche;
• Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale; • Condivisione al territorio di temi connessi al PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social
network, educazione ai media, cyberbullismo, ecc.); • Segnalazione di bandi particolarmente significativi ed eventuale partecipazione a progetti nazionali,
europei ed internazionali.
Nella Terza annualità si potrà effettuare un monitoraggio delle attività svolte e del livello di competenze digitali acquisite, per procedere con azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi.
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Fabbisogno di personale Si individua, in coerenza con il Piano, il fabbisogno di personale docente e ATA come di seguito indicato. Si precisa che attualmente non è possibile stabilire con precisione tale fabbisogno. Si fa pertanto riferimento all’organico di fatto pubblicato nel portale SIDI per il 2015/16.
Fabbisogno di personale docente
Scuola dell’infanzia
Personale Fabbisogno
Posti comuni 20
Sostegno 4
Scuola primaria
Personale Fabbisogno
Posti comuni 37
Inglese 1
Sostegno 6
Scuola secondaria di primo grado
Personale Fabbisogno cattedre
Italiano, Storia e Geografia A43 12+5h
Inglese A345 3
Francese A245 28h (1 + 8h)
Spagnolo A445 0
Tedesco A545 0
Matematica e scienze A59 7+3h
Tecnologia A33 28h (1 + 10h)
Arte A28 28h (1 + 10h)
Musica A32 28h (1 + 10h)
Ed. fisica A30 28h (1 + 10h)
Religione IRC 16h
Sostegno AD00 2+ 4,5h
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Personale ATA
Personale Fabbisogno
Collaboratori scolastici Organico di diritto totali 25
Organico di diritto mobilità 24
Organico di fatto totali (*) 24
Accantonamento posti ex. LSU e contratti 25% posti
0
Organico di fatto risultante 24
Assistenti amministrativi 5
DSGA 1
(*) Organico di diritto ± variazioni in situazioni di fatto
Fabbisogno di organico di posti di potenziamento
Tipo di posto/Classe di concorso
Ore da prestare Esonero vicario Supplenze brevi Corsi di recupero / potenziamento Progetti rif. Ore di utilizzo
Primaria
Organico di Circolo AF (EEEE) 800 400 300 50 50 P1 800
Organico di Circolo AF (EEEE) 800 400 200 200 P1 P2 800
Organico di Circolo AF (EEEE) 800 400 200 200 P1 P2 800
Sost. Min. Ps. EH 800 400 200 200 P1 P2 800
Secondaria 1° grado
Italiano, Storia e Geografia A43 600 300 150 150 P1 P2 600
Italiano, Storia e Geografia A43 600 300 150 150 P1 P2 600
Inglese A345 600 300 150 150 P2 600
Matematica e scienze A59 600 200 150 250 P1 600
Matematica e scienze A59 600 300 100 200 P1 600
TOTALE 6.000 400 2800 1300 1500 6000
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N.B. Le ripartizioni orarie sono da considerarsi orientative e potranno variare leggermente in base alle contingenze.
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Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali Infrastrutture attualmente presenti
All’interno dell’istituto sono presenti cinque laboratori, tutti connessi in rete e dotati di 31 computer.
Le aule sono dotate di LIM e computer collegato ad internet. Le dotazioni multimediali per la didattica, attive nell’istituto, sono le seguenti:
LIM Proiettori interattivi PC fissi e mobili Tablet
39 39 70 18
Tuttavia, allo stato attuale, un gran numero di postazioni presenti nelle aule M@rte non sono agibili. I sistemi operativi installati sono obsoleti, pertanto molte macchine risultano troppo lente tanto che ne è compromesso o impedito il funzionamento. La rete internet, wireless e/o cablata, è presente in tutti i plessi sebbene presenti alcune criticità migliorabili.
Fabbisogno
Alla luce dell’analisi dello stato attuale delle dotazioni hardware, la scuola ha partecipato ad un bando PON (per il quale si attende l’approvazione del progetto) per la realizzazione di ambienti di apprendimento digitali per la realizzazione di 5 laboratori informatici mobili e di nuove postazioni informatica per l’accesso ai dati del personale della scuola. Le attrezzature che s’intendono acquistare per realizzare questi ambienti sono composte come illustrato di seguito.
Laboratori informatici mobili da allestire in ogni sede dei 5 comuni dell’Istituto
Tipologia PC laptop 15” risoluzione 1280x800
Prolunga elettrica multipresa
n° 72 20
Postazione informatica per l’accesso ai dati della scuola
Tipologia PC laptop 15” risoluzione 1280x800
Stampante multifunzione (stampa, copia, scansione)
n° 6 5
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Scelte di gestione e di organizzazione Il Consiglio di Istituto approva il piano dell’offerta formativa, partecipa all’organizzazione e alla programmazione della vita e delle attività della scuola.
Il collegio dei docenti, in materia di funzionamento organizzativo e didattico,
• Elabora il Piano triennale dell’offerta formativa, sulla base degli indirizzi definiti dal Dirigente, e lo rivede annualmente entro il mese di ottobre.
• Cura la programmazione dell’azione educativa • Valuta l’andamento complessivo dell’azione didattica • Individua mezzi e modalità per il recupero • Formula proposte per la formazione delle classi e l’orario delle lezioni • Provvede all’adozione dei libri di testo • Promuove le iniziative di sperimentazione e ricerca educativa • Definisce le iniziative di aggiornamento del personale docente.
Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica e la finalizza all’obiettivo della qualità dei processi formativi, predisponendo gli strumenti attuativi del piano triennale dell’offerta formativa. È il primo responsabile della scuola perché deve garantire l’efficacia dell’azione educativa:
• Coordinando le attività • Promuovendo e collaborando all’elaborazione dei progetti • Collaborando alla definizione dei curricoli • verificando il rispetto degli adempimenti di legge, delle scelte operative, degli impegni pedagogico-‐
didattici assunti • Regolando comportamento e disciplina degli alunni • Definendo i compiti del personale • coordinando la valutazione della qualità dei risultati • Informando genitori, alunni e personale docente e non docente • Mediando e risolvendo conflitti e problemi • Promovendo il pieno funzionamento degli organi collegiali.
I collaboratori vicari partecipano alle decisioni del dirigente scolastico e sono da lui delegati per seguire alcuni aspetti della vita scolastica.
I responsabili fiduciari e subfiduciari, nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, sostituiscono il dirigente scolastico nell’attività quotidiana tesa al buon funzionamento della sezione o del plesso, svolgendo una funzione di raccordo con la sede centrale e di consulenza al Dirigente Scolastico.
I servizi amministrativi sono assicurati da un Direttore Generale dei Servizi Amministrativi e Assistenti Amministrativi; i servizi ausiliari sono garantiti dai Collaboratori Scolastici.
I coordinatori dei consigli di intersezione, interclasse e classe hanno i seguenti compiti:
• Preparare e coordinare i lavori • Segnalare situazioni anomale di comportamento/apprendimento/frequenza • Documentare, con il segretario verbalizzante, le attività.
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I consigli di sezione, intersezione, interclasse e classe valutano la situazione di partenza dell’alunno, rapportano gli obiettivi generali e gli obiettivi specifici al profilo in uscita della programmazione educativa e didattica e ai bisogni di ciascuno alunno e della classe; programmano collegialmente e stabiliscono le modalità di valutazione, nel rispetto dei criteri del Collegio dei docenti.
Sono presieduti dal Dirigente Scolastico; in sua assenza dal coordinatore. Un altro insegnante svolge le funzioni di segretario.
Funzioni strumentali
Considerato che per conseguire le finalità istituzionali della scuola dell’autonomia, migliorando la didattica e l’organizzazione della scuola, occorre far emergere il patrimonio professionale dei docenti attraverso la progettazione, la realizzazione e la gestione di progetti mirati, si conferma l’impegno a far assumere agli insegnanti incarichi di funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa, in riferimento alle aree individuate dal collegio dei docenti.
Funzioni strumentali
Area 1: gestione PTOF
Area 2: gestione sito web
Area 3: registro elettronico e gestione tecnologie digitali multimediali
Area 4: coordinamento delle attività per l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali
Area 5: uscite e viaggi di istruzione
Area 6: nucleo valutazione d’istituto
Animatore digitale
Come previsto dal PNSD, in ogni istituto è nominato un docente con una particolare predilezione per l’innovazione che avrà il compito di gestire attività di formazione interna, indicare soluzioni innovative per la didattica e coinvolgere la comunità scolastica nell’utilizzo di tali pratiche.
Docenti referenti
BES: Bisogni Educativi Speciali
DSA : Disturbi Specifici Apprendimento
GLHI: Gruppo di Lavoro Handicap d’Istituto
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Modelli organizzativi
Scuola infanzia
Per la scuola dell’infanzia l’orario delle insegnanti è di 25 ore settimanali, distribuite in 5 giorni, dal lunedì al venerdì.
I bambini fruiscono di un’offerta educativa e didattica di 40 ore settimanali, con circa otto ore giornaliere (8.00-‐16.00).
Tale modello facilita, nell’ora di compresenza delle 11.00-‐12.00, l’organizzazione e la didattica cooperativa, rende possibile la formazione e la sperimentazione, nell’ambito della personalizzazione dei percorsi formativi, di gruppi diversi (elettivi, di età, etc.), favorisce le attività laboratoriali e ne migliora così la qualità dei processi di apprendimento-‐insegnamento.
L’organizzazione delle attività si fonda su una continua e responsabile flessibilità didattica in relazione alla variabilità individuale dei ritmi, dei tempi e degli stili di apprendimento e
delle motivazioni e degli interessi dei bambini.
Modello organizzativo:
Orario di funzionamento Flessibile.
Tempo scuola fino a un massimo di 40 ore settimanali. Settimana corta dal lunedì al venerdì assenza di attività il sabato. Assenza di attività il sabato.
Ingresso 8.00-‐9:15
Mensa 12:30-‐13:30
Uscita 15:00-‐16
Scuola primaria
Primaria Badesi
CLASSI 1° 2° 3° 4° 5° Tempo scuola a 27 ore su 5 giorni dal lunedì al venerdì (settimana corta con sabato libero). Un rientro con mensa di 60 minuti il martedì. Tutte le ore di lezione sono di 60 minuti.
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
Inizio delle lezioni
antimeridiane
8:30 8:30 8:30 8:30 8:30
Fine delle lezioni
antimeridiane
13:30 13:30 13:30 13:30 13:30
Mensa con assistenza docenti interni
13:30/14:30
Inizio lezioni pomeridiane 14:30 Fine lezioni pomeridiane 16:30
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Primaria Viddalba
CLASSI 1°2° 3° 4°5° Tempo scuola a 27 ore e 30 minuti su 5 giorni dal lunedì al venerdì (settimana corta con sabato libero). Un rientro con mensa di 50 minuti il lunedì. Tutte le ore di lezione sono di 60 minuti.
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
Inizio delle lezioni antimeridiane
8:30 8:30 8:30 8:30 8:30
Fine delle lezioni antimeridiane
13:30 13:30 13:30 13:30 13:30
Interscuola mensa con assistenza docenti interni
13:30/14:20
Inizio lezioni pomeridiane 14:20
Termine delle lezioni pomeridiane
16:50
Primaria Trinità
CLASSI 1° 2° 3° 4° 5°
Tempo scuola a 27 ore su 5 giorni dal lunedì al venerdì (settimana corta con sabato libero). Un rientro con mensa di 50 minuti il martedì. Tutte le ore di lezione sono di 60 minuti.
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
Inizio delle lezioni antimeridiane
8:20 8:20 8:20 8:20 8:20
Fine delle lezioni antimeridiane
13:20 13:20 13:20 13:20 13:20
Mensa con assistenza docenti interni
13:20/14:10
Inizio lezioni pomeridiane 14:10
Termine delle lezioni pomeridiane
16:10
Primaria Valledoria
CLASSI 1°A/B 2°A/B 3°B 3°A 5A°
Tempo scuola a 40 ore su 5 giorni dal lunedì al venerdì (settimana corta con sabato libero). Un rientro con mensa di 60 minuti. Tutte le ore di lezione sono di 60 minuti
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Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
Inizio delle lezioni antimeridiane
8:30 8:30 8:30 8:30 8:30
Fine delle lezioni antimeridiane
13:00 13:00 13:00 13:00 13:00
Mensa con assistenza docenti interni
13:00/14:00 13:00/14:00 13:00/14:00 13:00/14:00 13:00/14:00
Inizio lezioni pomeridiane
14:00 14:00 14:00 14:00 14:00
Termine delle lezioni pomeridiane
16:00
16:30
16:00
16:30
16:00
16:30
16:00
16:30
16:00
16:30
CLASSE 4°A
Tempo scuola a 27 ore su 6 giorni dal lunedì al sabato Tutte le ore di lezione sono di 60 minuti.
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
Inizio delle lezioni antimeridiane
8:30 8:30 8:30 8:30 8:30 8:30
Fine delle lezioni antimeridiane
12:30 13:30 13:30 13:30 12:30 12:30
Primaria Santa Maria Coghinas
CLASSI 1° 2° 3° 4° 5°
Tempo scuola a 27 ore su 5 giorni dal lunedì al venerdì (settimana corta con sabato libero). Un rientro con mensa di 50 minuti il martedì. Tutte le ore di lezione sono di 60 minuti.
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
Inizio delle lezioni antimeridiane
8:20 8:20 8:20 8:20 8:20
Fine delle lezioni antimeridiane
13:20 13:20 13:20 13:20 13:20
Mensa con assistenza docenti interni
13:20/14:00
Inizio lezioni pomeridiane
14:00
Termine delle lezioni pomeridiane
16:00
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Scuola secondaria di primo grado
Modello organizzativo Caratteristiche
36 ore Tempo scuola dal lunedì al sabato. Due rientri settimanali con servizio mensa il lunedì e il mercoledì. Unità oraria al pomeriggio di 50 minuti con recupero delle ore dei docenti a rendiconto mensile o quadrimestrale per attività di sostituzione, di recupero/consolidamento/ potenziamento e progetti di ampliamento dell’offerta formativa. Gli alunni recupereranno con uscite didattiche, visite guidate, viaggi d’istruzione, progetti.
30 ore Tempo scuola a 30 ore dal lunedì al sabato
Piani orari tempo scuola 30 ore
Valledoria
S. Maria C.
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
Inizio delle lezioni antimeridiane
8:30 8:30 8:30 8:30 8:30 8:30
Fine delle lezioni antimeridiane
13:30 13:30 13:30 13:30 13:30 13:30
Piani orari tempo scuola 36 ore
Badesi Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
Inizio delle lezioni antimeridiane
8:30 8:30 8:30 8:30 8:30 8:30
Fine delle lezioni antimeridiane
13:30 13:30 13:30 13:30 13:30 13:30
Interscuola Mensa con assistenza docenti interni
13:30/14:30 13:30/14:30
Inizio lezioni pomeridiane
14:30 14:30
Fine delle lezioni pomeridiane
17:00 17:00
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Viddalba Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
Inizio delle lezioni antimeridiane
8:30 8:30 8:30 8:30 8:30 8:30
Fine delle lezioni antimeridiane
13:30 13:30 13:30 13:30 13:30 13:30
Interscuola Mensa con assistenza docenti interni
13:30/14:20 13:30/14:20
Inizio lezioni pomeridiane
14:20 14:20
Fine delle lezioni pomeridiane
16:50 16:50
Trinità Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
Inizio delle lezioni antimeridiane
8:20 8:20 8:20 8:20 8:20 8:20
Fine delle lezioni antimeridiane
13:20 13:20 13:20 13:20 13:20 13:20
Interscuola Mensa con assistenza docenti interni
13:20/14:10 13:20/14:10
Inizio lezioni pomeridiane
14:10 14:10
Fine delle lezioni pomeridiane
16:40 16:40
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Piani orari per disciplina secondi i due modelli organizzativi
Modello 36 ore (+2 di mensa) Modello 30 ore
Disciplina Ore settimanali Ore settimanali
Italiano 8+1 6
Storia 3 2
Geografia 3 2
Inglese 3 3
Francese 2 2
Matematica e scienze 6+2 4+2
Tecnologia 2 2
Arte 2 2
Musica 2 2
Ed. motoria 2 2
Religione 1 1
TOTALE 38 30
Modalità di comunicazione con le famiglie
Scuola e famiglia hanno una finalità comune da perseguire: la promozione della personalità del bambino e del ragazzo nelle sue varie attitudini. Entrambe le istituzioni lo stimolano ad acquisire quella coscienza di sé e quell’autonomia necessarie per un valido inserimento nel contesto sociale.
In famiglia si assimilano i valori e si forma il carattere, su cui influiscono in maniera sensibile il clima affettivo e lo stile di vita. L’opera degli insegnanti è rivolta a conoscere ed inserirsi nell’educazione già offerta dalla famiglia per completarla. Sono necessarie perciò: cooperazione, corresponsabilità, apertura dell’una nei confronti dell’altra, comunicazione. Le comunicazioni e le relazioni scuola-‐famiglia, pertanto, assumono una grande importanza.
Il Consiglio di Istituto, organo deputato a deliberare su questo aspetto della vita scolastica, su proposta del collegio dei docenti (CCNL, art. 29 co.1-‐4), ha formulato le seguenti modalità di comunicazione con le famiglie:
• Gli incontri stabiliti all’interno delle 40 ore da destinare alle comunicazione dei risultati degli scrutini di febbraio e giugno. Di norma la durata è di ore 1 per classe
• due colloqui individuali, fissati per tutti nella stessa serata, di cui uno a novembre/inizio dicembre e l’altro a metà marzo/inizio aprile. Di norma la durata è di ore1 per classe
• Nelle scuole dell’Infanzia i colloqui saranno in forma di assemblee generali, ferma restando la possibilità del genitore, qualora lo chiedesse, di poter colloquiare individualmente con i docenti la sera stessa dell’assemblea. Di norma la durata è di ore 2
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• I docenti della scuola primaria e secondaria di 1° grado fissano per l’intero anno scolastico un’ora settimanale di incontro con i genitori in orario non di lezione (esempio: lunedì, ore 10:30; se all’orario indicato non è presente nessuno, i docenti dopo un po’ possono andar via).
• Nella Scuola Primaria le docenti possono dare appuntamento ai genitori anche prima o al termine della programmazione settimanale o dei consigli di classe ma non durante.
Altre modalità di comunicazione con le famiglie saranno:
• il sito della scuola • registro on-‐line • Lettere e avvisi in forma cartacea • il libretto scolastico per la scuola secondaria e primaria
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Reti di scuole e collaborazioni esterne L’art. 7 del DPR 275/99 (Regolamento Autonomia delle Istituzioni Scolastiche), consente accordi, protocolli e convenzioni tra le Istituzioni Scolastiche per il coordinamento di attività di comune interesse. L'accordo può avere come oggetto attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; di amministrazione e contabilità, ferma restando l'autonomia dei singoli bilanci; di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali. Le reti di scuole sono pertanto costituite e promosse dalle istituzioni scolastiche al fine di valorizzare le risorse interne. Per una piena attuazione dei progetti indicati nel Piano di Miglioramento e attuati dal presente Piano, la scuola ha stipulato degli accordi di rete con altri istituti che condividono obiettivi simili.
Costruire un curricolo verticale: progettare, valutare e certificare competenze
La rete coinvolge i seguenti istituti:
Istituto Comprensivo Badesi (capofila), Istituto Comprensivo Aggius, Istituto Comprensivo Tempio, Istituto Comprensivo Castelsardo, Istituto Comprensivo Sennori, Istituto Comprensivo Perfugas (in attesa di conferma).
L’obiettivo della rete è dare piena attuazione alle indicazioni nazionali del 2012 che si sviluppano attorno al concetto fondamentale della didattica per competenze, per una scuola inclusiva, per tutti e per ciascuno, disponibile, attenta ai bisogni e alle esigenze formative degli alunni, integrata nel territorio, aperta e punto di riferimento della comunità di appartenenza.
Siamo convinti che sia necessario passare realmente da una didattica tradizionale per contenuti a una per competenze, dalla valutazione tradizionale a quella autentica, vera prova dell’apprendimento significativo.
Per questo la rete è stata creata già nel 2013 con finalità di formazione per il personale docente con una conseguente ricaduta positiva sugli allievi e quindi su tutta la scuola. Nell’anno scolastico passato è stato svolto un primo modulo della formazione il quale ha coinvolto in via preliminare un numero ristretto di docenti che si sono confrontati sulle tematiche della progettazione e attuazione di un curricolo per competenze, in particolare si è focalizzata l’attenzione sulle rubriche di valutazione, sulla valutazione autentica e sulla verticalizzazione del curricolo. Nel presente anno scolastico s’intende proseguire il percorso con la restituzione all’intera comunità scolastica delle competenze acquisite e quindi lavorare per una ricaduta ad ampio spettori per tutta la scuola.
Ricerca_azione per una didattica della matematica innovativa e in verticale
La rete coinvolge i seguenti istituti:
Istituto Comprensivo Perfugas (capofila), Istituto Comprensivo Calangianus, Istituto Comprensivo
Badesi, Istituto Comprensivo Aggius, Scuola dell’Infanzia Paritaria “Maria Assunta” Tempio.
Lo scopo della rete è la collaborazione tra le istituzioni scolastiche che vi aderiscono per promuovere la progettazione e la realizzazione di attività formative sperimentali, in forma di ricerca-‐azione, in coerenza con i Piani di ciascun istituto.
Per raggiungere tale fine la rete intende perseguire i seguenti risultati:
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• Introdurre forme di didattica alternativa che contribuiscano a migliorare gli esiti scolastici e quelli delle prove nazionali partendo dalla costruzione dei prerequisiti che si formano sin dalla scuola dell’infanzia;
• Rinnovare la didattica ordinaria dei docenti attivando le risorse cognitive, emotive, pratiche e metodologiche del sapere, mobilitando docenti, studenti e contesto, coinvolgendoli nella consapevolezza dei prodotti e dei processi del loro apprendimento;
• Introdurre negli istituti della rete alcune esperienze “innovative” miranti a prodotti di valore, in grado di rappresentare un’esperienza esemplare per docenti, studenti e genitori;
• Avere in ogni istituto della rete un gruppo di docenti facilitatori del cambiamento formato, convinto e coeso come supporto/guida chiaro e continuativo per gli altri docenti;
La rete si propone di attivare un Corso di Formazione sul Curricolo di Matematica a cura del CRSEM (centro Ricerca Sperimentazione Educazione Matematica) del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli studi di Cagliari. Il corso potrà affrontare, con modalità di lezione interattiva collettiva e laboratoriale, individuale o di gruppo, e con attività di accompagnamento di fasi sperimentali realizzate con il supporto dei formatori, i seguenti temi:
• Ambito matematica: questioni elementari della matematica, approfondimento su argomenti di interesse dei corsisti;
• Ambito didattico-‐metodologico: progettazione del curricolo di matematica – la trasposizione didattica: dal curricolo alla sua, messa in opera nella pratica, analisi e gestione di situazioni didattiche;
• Ambito pratica didattica di innovazione: riflessione sulle pratiche abituali; sperimentazione e accompagnamento in presenza e a distanza di sperimentazioni realizzate dai corsisti nelle proprie classi.
Progetto “Stella Polare”
La rete (in attesa di finanziamento) coinvolge i seguenti istituti:
Istituto Comprensivo Badesi, Istituto Comprensivo Perfugas, Istituto Comprensivo Calangianus, Istituto Comprensivo Tempio, Istituto Comprensivo Aggius, Liceo Artistico “Fabrizio de André” Tempio, Liceo “Dettori” Tempio.
L’obiettivo principale del progetto è di mettere gli studenti nelle condizioni di conoscere se stessi e l’ambiente in cui vivono per poter operare scelte consapevoli e mirate, senza perdere di vista le aspirazioni e i sogni di ciascuno, linfa necessaria per diventare donne e uomini felici.
Gli Istituti interpretano l’orientamento scolastico come risorsa educativa volta a favorire la conoscenza del sé fino al raggiungimento di una presa di coscienza maggiore da parte dei giovani delle proprie esigenze di crescita, in relazione ai cambiamenti socio-‐economici, legati alla convivenza con culture multietniche, alla diffusione di strumenti tecnologici che avvicinano ed isolano contemporaneamente. Intende perciò assicurare un supporto mirato alla messa a punto del personale progetto di vita e del percorso futuro di istruzione e formazione.
A livello di programmazione dell’offerta formativa, si individuano progetti inerenti “pratiche orientative” che riguardano tutti gli ordini di scuola e coinvolgono attivamente alcuni istituti di istruzione di secondo grado presenti nel territorio, rispondendo a quanto richiesto dalla L. 107/15 art. 7 commi 29, 32, 33 e dalle Indicazioni Nazionali del 2012.
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Il progetto mira al raggiungimento della competenza “imparare ad imparare” perché viviamo nella società della conoscenza, di continui mutamenti tecnologici, organizzativi e comunicativi che determinano velocemente l‘obsolescenza dei saperi e delle conoscenze. Di qui la necessità ineludibile per l‘individuo di apprendere continuamente, per partecipare attivamente alla società, offrire stimoli per lo sviluppo del pensiero analitico e critico, supportare lo sviluppo della fantasia e del pensiero divergente, il confronto nella ricerca di significati e condivisione di schemi e strumenti, mirati a capire la realtà e riflettere sia sul senso sia sulle conseguenze delle proprie scelte.
Il progetto vuole, dunque, implementare la funzione orientativa della scuola mediante percorsi interdisciplinari che esprimano attività personalizzate e individualizzate, anche nel rispetto delle diversità fra individui, non intesa esclusivamente come handicap, ma come diversa abilità.
Prevede l’utilizzo di metodologie alternative alla lezione frontale, volte a favorire la conoscenza del sé attraverso la promozione soprattutto di competenze metacognitive relative alle emozioni, ad uno sviluppo psico-‐fisico armonico, all’aspetto relazionale e organizzativo del discente.
Il progetto STELLA POLARE è finalizzato a creare un raccordo tra i curricoli dei vari ordini di scuola, armonizzati in un continuum educativo attraverso una didattica innovativa.
Costituisce un nodo di fondamentale importanza il monitoraggio dei risultati a distanza attraverso la raccolta sistematica delle informazioni sugli esiti degli studenti nel passaggio fra i vari ordini di scuola, dati indispensabili per rimodulare la progettualità sulla base dei risultati raggiunti.
Tutti i docenti di classe saranno coinvolti in una didattica orientativa, questo favorirà “l'orientamento” di ogni disciplina affinché l’orientamento non sia qualcosa di episodico e perché la scuola adotti la didattica orientativa come prassi quotidiana.
La rete si avvarrà della collaborazione di enti esterni come: ISMEDA (Ente accreditato/qualificato per l’aggiornamento del personale della scuola), Università di Cagliari, Università di Sassari, Comuni di riferimento, Regione Sardegna, Ente Foreste, Pro Loco, ASL, Fab Lab, Officina dei Ragazzi, Musei, Confcommercio e Confartigianato.
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Valorizzazione delle risorse umane
Valorizzazione del merito, figure di coordinamento Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti, assegna annualmente al personale docente una somma sulla base di motivata valutazione, per la valorizzazione del merito. La somma definita bonus, è destinata a valorizzare il merito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e ha natura di retribuzione accessoria.
Per ciò che concerne la formazione e/o aggiornamento dei docenti e del personale ATA, compatibilmente con le risorse messe a disposizione e sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione adottato ogni tre anni con decreto del MIUR, verranno definite dalla scuola ulteriori attività di formazione (per i docenti obbligatorie, permanenti e strutturali), oltre a quanto già sopra esposto, in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dal PDM.
Pertanto presso ogni istituzione scolastica ed educativa è istituito il comitato per la valutazione dei docenti, il quale ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti:
• tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto;
• due rappresentanti dei genitori; • un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e
dirigenti tecnici.
Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: • della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché
del successo formativo e scolastico degli studenti; • dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle
competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;
• delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.
Piano di formazione per docenti neo-‐assunti Il personale docente ed educativo in periodo di formazione e di prova è sottoposto a valutazione da parte del dirigente scolastico, sentito il comitato per la valutazione istituito ai sensi dell'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dal comma 129 della legge 107/2015 , sulla base dell’istruttoria di un docente al quale sono affidate dal dirigente scolastico le funzioni di tutor.
Il periodo di formazione e prova assolve alla finalità di verificare le competenze professionali del docente, osservate nell’azione didattica svolta e nelle attività ad essa preordinate e ad essa strumentali, nonché nell’ambito delle dinamiche organizzative dell’istituzione scolastica. Le attività
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di formazione sono finalizzate a consolidare le competenze previste dal profilo docente e dagli standard professionali richiesti. Dette attività comportano un impegno complessivo pari ad almeno 50 ore, aggiuntive rispetto agli ordinari impegni di servizio e alla partecipazione alle attività di formazione obbligatorie stabilite dall’istituzione scolastica.
La formazione del docente neo-‐assunto si articolerà nelle seguenti fasi.
Bilancio delle competenze
Il docente, in collaborazione con il tutor stilerà entro il secondo mese dalla presa in servizio un primo bilancio delle competenze. Il dirigente scolastico e il docente neo-‐assunto, sulla base del bilancio delle competenze, sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni della scuola, stabiliscono, con un apposito patto per lo sviluppo professionale, gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, didattico metodologica-‐ e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative organizzate dall’amministrazione scolastica territoriale e a quelle attivate dall’istituzione scolastica o dalle reti di scuole, nonché l’utilizzo eventuale delle risorse della Carta di cui all’art. 1 comma 1 della legge 107/2015. Al termine del periodo di formazione e prova, il docente con la supervisione del tutor traccerà un nuovo bilancio delle competenze per registrare i progressi di professionalità, l’impatto delle azioni formative e gli sviluppi ulteriori da ipotizzare.
Attività formative obbligatorie proposte dall’amministrazione scolastica territoriale
Le attività previste sono organizzate in 4 fasi per una durata complessiva di 50 ore, come di seguito riportate, fermo restando la partecipazione del docente alle attività formative previste dall’istituzione scolastica.
• Incontri propedeutici e di restituzione finale • Laboratori formativi • Peer to peer e osservazione in classe • Formazione on-‐line
Scelte per la formazione degli insegnanti Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano triennale dell’offerta formativa e con i risultati emersi dal Piano di miglioramento.
• Corso di Formazione sul Curricolo di Matematica (CRSEM) • Corso di Formazione sulle Indicazioni Nazionali e bilancio delle competenze • Autoformazione e partecipazione a corsi scelti autonomamente dai docenti in coerenza con il PdM
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Bandi a cui la scuola ha partecipato per finanziare attività specifiche. La scuola ha partecipato al PON 10.8.1.A3 “Ambienti digitali” per realizzare nuovi ambienti di apprendimento attraverso laboratori digitali, sono stati richiesti finanziamenti per: 72+6 PC laptop e 5 stampanti per l’allestimento di 5 laboratori informatici mobili e postazioni informatiche per l’accesso ai dati della scuola.
Uso dei locali al di fuori dei periodi di attività didattiche È stata firmata una convenzione tra l’Istituto e il Comune di Badesi per l’utilizzo dei locali della Palestra da parte di soggetti esterni alla scuola.