PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - … Triennale di... · Piano triennale di...
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PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA
CORRUZIONE - TRIENNIO 2015-2017
Legge 6 novembre 2012 n. 190 “Disposizioni per la prevenzione
e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica
amministrazione”
Allegato A) alla deliberazione della Giunta Camerale
“Adozione Piano triennale di prevenzione della corruzione
2015-2017 ai sensi dell’art. 1 comma 8 della Legge 190/2012”
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INDICE E STRUTTURA DEL PIANO
PREMESSA
1. INTRODUZIONE: ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE
2. IL PROCESSO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL P.T.P.C.
2.1 Rapporto sull’annualità 2014. obiettivi strategici e collegamenti con Piano della
performance 2015-2017
2.2 Uffici coinvolti per l’individuazione dei contenuti del Piano
2.3 Il coinvolgimento degli stakeholder
2.4 Modalità di adozione del Piano
3. AREE DI RISCHIO
3.1 La metodologia utilizzata per l’individuazione delle aree di rischio
3.2 Le aree di rischio obbligatorie per tutte le Amministrazioni
3.3 Le aree di rischio specifiche per la Camera di commercio
3.4 Le misure di prevenzione del rischio obbligatorie e ulteriori
3.5 Le schede di rischio: analisi dei processi e sotto-processi con indicazione dei rischi,
obiettivi, misure, responsabilità, tempi
4. TEMPI E MODALITÀ DI CONTROLLO DELL’EFFICACIA DEL P.T.P.C.
5. IL PROGRAMMA TRIENNALE DELLA TRASPARENZA E DELL’INTEGRITÀ
6. LA FORMAZIONE IN TEMA DI ANTICORRUZIONE
7. CODICE DI COMPORTAMENTO E DIFFUSIONE DI BUONE PRATICHE
8. ALTRE INIZIATIVE
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PREMESSA
L’entrata in vigore della Legge 6 novembre 2012, n. 190 (Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell’illegalità) e gli interventi normativi che si sono succeduti in
attuazione della Legge delega (D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, D. Lgs. 8 aprile 2013, n. 39 e
D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62), hanno impegnato notevolmente l’Ente camerale nel corso del
biennio 2013-2014. In primis con la nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione
(RPC), individuato con deliberazione di Giunta Camerale n. 14 dell’1 febbraio 2013 nella
persona del Segretario Generale; successivamente con l’adozione del Piano triennale di
prevenzione della corruzione 2013 – 2015 che, nelle more dell’approvazione del Piano
Nazionale Anticorruzione, operata in data 11.09.2013, si configurava come una preliminare
attività di riflessione sul tema in parola.
La scadenza del 31.01.2014 prevista normativamente per l’aggiornamento del Piano Triennale di
Prevenzione della Corruzione, ad approvazione intervenuta del Piano Nazionale Anticorruzione
(P.N.A.), è stata occasione quindi per revisionare il piano secondo le indicazioni nazionali.
In apertura di anno 2014 la Giunta camerale ha adottato i tre documenti essenziali in materia di
prevenzione della corruzione, vale a dire:
il Piano Triennale di prevenzione della corruzione (rif. Delibera n. 11 del 17 febbraio 2014 -
Ratifica della determinazione d’urgenza del Presidente n. 5 del 28.01.2014 – Adozione
Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ai sensi dell’art. 1 comma 8
della Legge 190/2012);
il Piano Triennale per la trasparenza e l’integrità che costituisce una sezione del piano di cui
sopra (rif. Delibera n. 10 del 17 febbraio 2014 - Ratifica delle determinazione d'urgenza del
Presidente n. 4 del 28-01-2014 "Programma triennale per la Trasparenza e l'Integrità 2014-
2016);
il Codice di comportamento dei dipendenti della Camera di commercio di Reggio Emilia
(rif. Delibera n. 12 del 17 febbraio 2014 - Ratifica della determinazione d’urgenza del
Presidente n. 6 del 28.01.2014 – Adozione del Codice di comportamento dei dipendenti
della Camera di Commercio di Reggio Emilia) che altrettanto è parte del piano in parola.
Il Segretario Generale, poi, in veste di responsabile della prevenzione della corruzione con
proprio ordine di servizio ha provveduto alla “Definizione di procedure per selezionare e
formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione”.
Nell’anno poi i competenti uffici sono stati impegnati nel dare esecuzione alle misure di
prevenzione previste dal Piano, nonché nell’attuazione dei numerosi adempimenti imposti dal
quadro normativo di riferimento.
Di quanto sinora attuato si è dato conto in particolare nella Relazione recante i risultati
dell’attività svolta in tema di prevenzione della corruzione pubblicata sul sito internet
istituzionale dal Responsabile della prevenzione della corruzione, conformemente alle
prescrizioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) e alle indicazioni di ANAC
specificamente in materia di tale relazione.
Il presente documento invece rappresenta, il primo vero aggiornamento del Piano di Prevenzione
della Corruzione adottato nel gennaio 2014, grazie al quale l’Ente Camerale intende proseguire
nell’attività di gestione dei rischi di corruzione, implementando ulteriormente le misure di
prevenzione, in un’ottica di gradualità, secondo le indicazioni fornite dal PNA.
Nel corso del 2014, con il decreto legge n. 90 il Governo è intervenuto a sancire un profilo più
definito dell’assetto istituzionale del contrasto alla corruzione, individuando nell’A.N.A.C. il
soggetto deputato a svolgere i compiti di indirizzo sulla materia della trasparenza e della lotta
alla corruzione nelle amministrazioni pubbliche, ripartendo diversamente le competenze rispetto
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al Dipartimento della funzione pubblica, ora competente per gli aspetti di misurazione e
valutazione della performance.
Questo nuovo assetto dei soggetti istituzionali non ha prodotto ad oggi modifiche nel testo di
legge e nel vigente P.N.A., il che consente di ritenere valida l’impostazione scelta dal sistema
camerale. Tuttavia, nella nota di fine anno indirizzata ai Responsabili di prevenzione della
corruzione delle amministrazioni pubbliche, il Presidente dell’A.N.A.C. ha annunciato una
revisione del P.N.A. per i prossimi mesi. Eventuali ulteriori aggiornamenti del presente testo,
quindi, non potranno che intervenire nella seconda parte dell’anno.
Le finalità perseguite dall’Ente camerale nella predisposizione del presente documento si
identificano con gli obiettivi strategici sui quali è impostata l’azione del Dipartimento della
Funzione Pubblica e dell’ANAC, ossia:
ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione;
aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione;
creare un contesto sfavorevole alla corruzione.
Sul piano operativo, tenuto conto delle esigenze elencate all’art. 1, comma 9, della Legge
190/2012, e conformemente alle linee guida che già informarono l’adozione del P.T.P.C. 2014-
2016 si è ritenuto di strutturare il Piano come segue:
illustrazione dell’organizzazione e delle funzioni della Camera di Commercio di Reggio
Emilia, allo scopo di focalizzare il contesto di riferimento;
descrizione del processo di adozione del Piano, evidenziando i collegamenti con gli
obiettivi, programmi e azioni del Piano della Performance;
mappatura dei soggetti coinvolti nella stesura e nell’attuazione del Piano;
descrizione della metodologia adottata per la valutazione del rischio e individuazione
delle aree di attività maggiormente esposte a rischi di corruzione;
mappatura dei presidi già attivati o che l’Ente intende attivare a tutela della trasparenza e
dell’integrità dell’azione amministrativa, a livello generale, trasversale e con riferimento
ad ogni singola area di rischio individuata; si evidenzia che, conformemente alle
indicazioni fornite con deliberazione CIVIT n. 50/2013, è inserito il Programma
Triennale per la Trasparenza e l’Integrità all’interno del Piano;
monitoraggio e rendicontazione delle azioni di contrasto della corruzione adottate.
1. INTRODUZIONE: ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE
Ai sensi della Legge 29 dicembre 1993, n. 580, modificata dal D. Lgs. 15 febbraio 2010, n. 23, la
Camera di Commercio di Reggio Emilia è un ente pubblico, dotato di autonomia funzionale, che
svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese.
È amministrata dalla Giunta, eletta dal Consiglio al suo interno e formata dal Presidente e da 8
componenti.
I 28 membri del Consiglio sono nominati con decreto del Presidente della Regione Emilia
Romagna, su designazione delle organizzazioni rappresentative dei vari settori economici
provinciali, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle associazioni dei consumatori.
Con l’insediamento del nuovo Consiglio Camerale, avvenuto nel gennaio 2014, tra i 28 membri
è incluso un componente designato dalla Consulta Provinciale dei Liberi Professionisti.
Gli Organi politici, cui spettano le funzioni di indirizzo e controllo, sono affiancati dal Collegio
dei Revisori dei Conti e dall’Organismo Indipendente di Valutazione della performance.
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Le attività che la Camera di Commercio esercita per il perseguimento delle sue finalità
istituzionali, sono raggruppabili in quattro principali livelli:
La struttura camerale è suddivisa in due Aree, articolate in Servizi, con a capo il Segretario
Generale e i Dirigenti. Il personale dipendente dell’Ente camerale al 1° gennaio 2015 ammonta a
85 unità, rispetto alle 95 unità previste dalla dotazione organica.
Segretario Generale
n. 1 posto - occupato
Area I – Risorse, programmazione e sviluppo – n. 1 posto dirigenziale - vacante con affidamento ad
interim al Segretario Generale
Servizio «Segreteria direzionale, programma
zione e sviluppo»
Servizio «Promozio
ne»
Servizio «Studi,
statistica, osservatori
»
Servizio «Provvedit
orato e attività di supporto»
Servizio «Contabilità, gestione economica
del personale,
diritto annuale»
Area II – Anagrafica, regolazione del mercato e organizzazione – n. 1 posto dirigenziale -
occupato
Servizio «Affari
generali, gestione risorse umane,
sanzioni»
Servizio «Anagrafe e registri»
Servizio «Certificazi
oni, protesti,
agricoltura e
ambiente»
Servizio «Regolazio
ne del mercato»
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La ripartizione in relazione alla tipologia di attività del personale dei livelli è la seguente:
2. IL PROCESSO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL P.T.P.C.
2.1 Rapporto sull’annualità 2014. obiettivi strategici e collegamenti con Piano della
performance
L’Ente, dopo l’approccio sperimentale del 2013, nel corso del 2014 ha attuato un’attenta
valutazione dei rischi di corruzione derivanti dall’esercizio della propria attività istituzionale e
dai processi di supporto ad essa collegati. Ciò ha permesso di “catalogare” il livello di rischio per
quelle aree che la medesima normativa definisce potenzialmente ad elevato rischio di corruzione;
parallelamente fu prevista l’implementazione di alcune misure definite dal P.N.A. “obbligatorie”
al fine di contenere il possibile verificarsi di eventi rischiosi.
In fase di redazione del P.T.P.C. 2014-2016, partendo dalle aree di attività obbligatorie e da
quelle mappate in occasione della prima stesura, si è proceduto ad una nuova valutazione del
rischio, secondo i criteri individuati nel P.N.A.
Tali attività sono state incluse nel Piano della performance dell’ente camerale, sotto la voce
“Attuazione adempimenti in materia di legge anticorruzione”, approvato dagli organi camerali, e
sono stati tradotte in obiettivi, azioni, con relativi indicatori e target, assegnati al Segretario
Generale, in qualità di Responsabile della Prevenzione della Corruzione, alla dirigenza e al
personale, secondo gli ambiti di rispettiva competenza.
2.2 I soggetti coinvolti Fermo restando i soggetti che, in ambito nazionale, sono deputati a vario titolo ad operare per il
contrasto alla corruzione (l’ANAC, il Comitato interministeriale, e il Dipartimento della
Funzione Pubblica), si riportano di seguito i soggetti che, con riferimento alla Camera di
Commercio di Reggio Emilia, sono coinvolti nella stesura e nell’attuazione del Piano:
la Giunta Camerale, organo competente ad individuare il Responsabile della prevenzione
della corruzione e ad approvare il Piano e i relativi aggiornamenti. Svolge un ruolo attivo
nel processo di adozione del Piano, essendo (unitamente al Consiglio Camerale),
espressione e portavoce degli interessi generali della comunità economica locale,
principale stakeholder dell’Ente; è parte attiva anche nell’attuazione del Piano, in quanto
Attività di funzionamento
19%
Attività di indirizzo politico istituzionale e controllo di gestione
7%
Tenuta di registri, albi e ruoli e rilascio di
certificazioni 31%
Studi, programmazione e sviluppo delle imprese
15%
Regolazione del mercato
17%
Relazioni esterne ed e-government
11%
Ripartizione del personale per tipologia di attività all'01.01.2015
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competente ad adottare atti regolamentari finalizzati, direttamente o indirettamente, alla
prevenzione della corruzione (es. Codice di comportamento);
il Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC), individuato dalla Giunta
Camerale nella persona del Segretario Generale, Dott. Michelangelo Dalla Riva, al quale
compete: la predisposizione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e dei
relativi aggiornamenti; la verifica dell’efficace attuazione del Piano e la formulazione di
proposte di modifica, allorché vengano accertate significative violazioni delle
prescrizioni, ovvero quando intervengano mutamenti nell’organizzazione o nell’attività
dell’Ente e, in ogni caso, ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità; la verifica, d’intesa con
il Dirigente competente, dell’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo
svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati
di corruzione; l’individuazione del personale da inserire nei programmi di formazione, su
proposta dei Dirigenti; la vigilanza sul rispetto delle norme in materia di inconferibilità e
incompatibilità di incarichi dirigenziali di cui al D. Lgs. 39/2013; il monitoraggio sullo
stato di attuazione del Codice di comportamento di cui al D.P.R. 62/2013; la
pubblicazione sul sito web, entro il 15 dicembre di ogni anno, di una relazione sui
risultati dell’attività svolta e relativa trasmissione alla Giunta Camerale. All’interno
dell’Ente Camerale il Responsabile della Prevenzione della Corruzione è anche
Responsabile della Trasparenza, con il compito di svolgere le connesse funzioni, per le
quali si rinvia al Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità;
la Dirigenza, tenuta a partecipare al processo di gestione del rischio e a garantire
l’attuazione delle misure di prevenzione, verificandone l’efficacia e il rispetto da parte
dei dipendenti assegnati, ai sensi dell’art. 16, comma 1, lett. l-ter e l-quater del D. Lgs.
165/2001 e del vigente Regolamento sull’organizzazione degli uffici, nonché assicurando
periodica attività di reporting al Segretario Generale; vigila, inoltre, sull’osservanza del
Codice di comportamento;
i Responsabili dei Servizi, chiamati, ciascuno per l’attività di relativa competenza, a
collaborare, unitamente al Segretario Generale ed alla Dirigenza, alla stesura del Piano, a
fornire ai colleghi direttive per l’attuazione delle misure di contrasto alla corruzione
individuate e a monitorare sul corretto adempimento e sull’efficacia delle azioni
intraprese, assicurando costante attività di reporting al Dirigente di riferimento;
il personale, chiamato a dare attuazione al Piano, sulla base di iniziative formative sui
temi dell’etica e delle legalità e/o su tematiche specifiche, e delle direttive impartite dai
Responsabili dei Servizi;
i collaboratori esterni, tenuti all’osservanza del Codice di comportamento e diretti
destinatari di alcune misure di prevenzione contenute nel P.T.P.C.;
l’Ufficio Procedimenti Disciplinari (UPD), competente a curare l’avvio dei procedimenti
disciplinari, informando il RPC, e tenuto a contribuire alla stesura del Codice di
comportamento integrativo, proponendo anche eventuali aggiornamenti, nonché a
vigilare, unitamente al RPC, sul relativo stato di attuazione;
l’Organismo Indipendente di Valutazione della performance, competente a verificare la
coerenza tra gli obiettivi previsti nel PTPC e nel PTTI e quelli indicati nel Piano della
performance, nonché, in qualità di garante della trasparenza e dell’integrità dell’azione
amministrativa, chiamato a monitorare sull’adempimento degli obblighi di trasparenza.
2.3 Il coinvolgimento degli stakeholder Il coinvolgimento degli stakeholder dell’Ente camerale nell’elaborazione del Piano è assicurata
dalla rappresentanza dei medesimi in seno al Consiglio e alla Giunta Camerale.
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È il Consiglio Camerale che, facendosi portavoce degli interessi e delle necessità avanzate dalla
collettività economica locale, approva gli obiettivi strategici, che la Giunta esplica in obiettivi
operativi ed azioni, formalizzati all’interno degli strumenti di programmazione (Piano della
Performance, Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità e Piano Triennale della
Prevenzione della Corruzione).
La Camera inoltre, per svolgere in modo efficace i propri molteplici compiti, mantiene e
sviluppa “da sempre” collaborazioni con le altre istituzioni pubbliche, con le associazioni di
categoria, le singole imprese e i clienti / utenti. Nelle sedi dove si discutono le politiche
economiche territoriali e dove si progettano le azioni per accrescere la competitività del sistema
locale, è assicurata quale punto di incontro naturale tra imprese e cittadini, tra imprese e mercato,
tra imprese ed istituzioni; ed è esattamente attraverso questo ruolo esclusivo che gli Enti
camerali si qualificano come soggetti attivi per favorire lo sviluppo economico.
Al di là di quanto affermato circa la composizione degli organi camerali, è statutariamente
prevista la Consulta delle Associazioni, composta dai presidenti delle associazioni di categoria e
delle organizzazioni sindacali e dei consumatori, che fornisce pareri, valutazioni e indirizzi di
carattere generale agli organi Camerali. A questi si uniscono poi ulteriori interlocutori che
trovano nelle Camere un’istituzione di riferimento, quali ordini ed associazioni professionali,
associazioni dei consumatori, pubbliche amministrazioni locali, sindacati, singoli utenti. Tra loro
troviamo anche la Consulta delle Professioni, composta dai presidenti degli ordini e collegi
professionali operanti nella circoscrizione provinciale della Camera di Commercio, con il
compito di esercitare funzioni di tipo consultivo - in particolare in materia di semplificazione -
con la finalità di promuovere una più stretta connessione tra impresa e professionisti.
In tema di elaborazione / verifica del P.T.P.C. il P.N.A. ha previsto forme di consultazione da
porre in essere nei confronti dei cosiddetti “stakeholder” camerali; la Camera di commercio di
Reggio Emilia pertanto a cavallo tra il mese di dicembre e quello di gennaio, ha attuato la forma
di consultazione prevista dal P.N.A. mediante avviso pubblicato all’albo camerale on-line con
invito ai soggetti interessati a presentare suggerimenti/riflessioni/proposte propedeutiche
all’aggiornamento del P.T.C.P. Non sono pervenuti contributi entro il termine di scadenza
previsto per tale fase di consultazione, tuttavia si auspica e si è convinti che nei prossimi esercizi,
in occasione di successivi aggiornamenti, la materia sarà più “digerita” anche all’esterno e
potranno pertanto pervenire interessanti spunti di miglioramento del P.T.C.P.
2.4 Modalità di adozione del Piano
Secondo la legge (art. 1, comma 8, l. n. 190) il P.T.P.C. deve essere adottato entro il 31 gennaio
di ciascun anno e va comunicato al Dipartimento della Funzione Pubblica. L’aggiornamento
annuale del Piano deve tener conto dei seguenti fattori:
normative sopravvenute che impongono ulteriori adempimenti;
normative sopravvenute che modificano le finalità istituzionali dell’amministrazione (es.:
acquisizione di nuove competenze);
emersione di rischi non considerati in fase di predisposizione del P.T.P.C.;
nuovi indirizzi o direttive contenuti nel P.N.A..
Il quadro normativo definisce il complesso delle regole di riferimento ai fini della prevenzione
della corruzione; l’Ente ha operato nel rispetto dei seguenti provvedimenti:
la legge 6 novembre 2012, n. 190, "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", pubblicata sulla Gazzetta
ufficiale n. 265 del 13 novembre 2012;
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il Piano Nazionale Anticorruzione predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica ed
approvato in data 11 settembre 2013 con la delibera CiVIT (ora A.N.AC.) n. 72/2013 ed i
relativi allegati;
il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, "Riordino della disciplina riguardante gli
obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche
amministrazioni";
il decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, "Disposizioni in materia di inconferibilità e
incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in
controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n.
190";
il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, "Norme generali sull'ordinamento del lavoro
alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche";
il d.p.r. 16 aprile 2013, n. 62, intitolato “Regolamento recante codice di comportamento dei
dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”;
la delibera CiVIT n. 75/2013 "Linee Guida in materia di codici di comportamento delle
pubbliche amministrazioni";
il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in
materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza
delle pubbliche amministrazioni;
il D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese",
convertito con modificazioni dalla legge n. 221 del 17 Dicembre 2012 relativamente
all’Autorità Nazionale Anticorruzione;
il D.L. 24 giugno 2014, n. 90 convertito in legge 11 agosto 2014, n. 114 “Misure urgenti per
la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari” –
art. 19, riferito al riordino dell’Autorità Nazionale Anticorruzione;
Aspetto di rilievo essenziale, anche in questa sede, riguarda decisioni che il Governo ha adottato
nei mesi scorsi, di radicale impatto sul sistema camerale; con il Decreto Legge n. 90 del 24
giugno scorso, convertito in legge con modificazioni dalla legge n. 114/2014, è stato infatti
previsto il taglio del 35% delle entrate da diritto annuale nel 2015, del 40% nel 2016 e del 50 %
nel 2017. Contestualmente è stato deciso di formulare i criteri generali della delega del
Parlamento al Governo per il riordino degli Enti camerali. Gli effetti del rilevante taglio del
diritto annuale comporteranno anche per Reggio Emilia un forte contrazione degli interventi
economici correnti nel territorio ma anche, ovviamente, un ripensare l’assetto organizzativo e il
sistema dei processi al fine di perseguire una rigida contrazione delle spese “fisse”.
Quanto al tema “riordino degli Enti camerali” nella bozza uscita dal Consiglio dei ministri del
DDL “Repubblica semplice” (presentata in Parlamento e di cui si è già relazionato nella seduta
di Giunta camerale dell’11.07.2014 e di Consiglio camerale del 28.07.2014) si prevede tra le
altre cose una revisione su base regionale delle circoscrizioni territoriali di competenza delle
CCIAA, oltre che l’abolizione totale del versamento del diritto annuale ed il trasferimento del
Registro delle Imprese (che fornisce, tramite i diritti di segreteria, la seconda entrata dell’Ente) al
Ministero dello Sviluppo Economico. Sotto questo profilo, in particolare, il sistema camerale
emiliano-romagnolo si è già autonomamente attivato guidato dalla necessità di raggiungere
economie di scala, rendere più efficaci ed efficienti i servizi erogati, ma anche di candidarsi allo
svolgimento di nuove funzioni anche al fine di “difendere” la missione e il ruolo delle Camere di
Commercio; la Giunta di Unioncamere Emilia Romagna ha approvato un’ipotesi autonoma di
riordino delle circoscrizioni territoriali di competenza delle Camere di Commercio passando da 9
a 4 enti e nella quale Reggio Emilia si colloca insieme a Modena. Il Consiglio camerale
dell’ente, nella seduta sopra citata, ha dato il “via libera” alla costituzione di un gruppo di lavoro
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che arrivi a formulare al Consiglio camerale una proposta di modifica della circoscrizione
territoriale della Camera di Commercio di Reggio Emilia e quindi di aggregazione con altra/e
realtà camerale/i.
Nelle more dell’approvazione di un aggiornamento del P.N.A., annunciato dall’Autorità
Nazionale Anticorruzione per i prossimi mesi, punto di partenza e raccordo per l’aggiornamento
del P.T.P.C. è senz’altro l’esperienza maturata nel corso dell’anno 2014 in sede di applicazione
delle misure anticorruzione previste dal Piano 2014-2016.
3. AREE DI RISCHIO
3.1 La metodologia utilizzata per l’individuazione delle aree di rischio
La gestione del rischio: è quell’insieme di attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo
l’amministrazione con riferimento al rischio in esame.
La Camera di commercio di Reggio Emilia ha operato le seguenti fasi nelle quali si articola la
gestione del rischio avvalendosi delle linee guida ad hoc predisposte dall’Unione nazionale delle
Camere di commercio:
Mappatura dei processi attuati dall’amministrazione: per processo si intende un insieme
di attività interrelate che creano valore trasformando delle risorse (input del processo) in
un prodotto (output del processo) destinato ad un soggetto interno o esterno
all'amministrazione (utente); le Camere di commercio dispongono già della mappatura
completa dei propri processi, istituzionali e di supporto, sviluppata in occasione della
predisposizione del Piano della performance in attuazione del D.Lgs. 150/2009;
Valutazione del rischio per ciascun processo: si intende il processo di identificazione,
analisi, ponderazione del rischio, ovvero la ricerca, individuazione e descrizione dei
possibili rischi di corruzione, la valutazione della probabilità che il rischio si realizzi e
delle conseguenze che il rischio produce (probabilità e impatto), ed infine la
considerazione del rischio in rapporto agli altri individuati al fine di decidere le priorità e
l’urgenza di trattamento (vedere allegato 1 che replica integralmente quello già allegato
al P.T.P.C. 2014-2016);
Trattamento del rischio: individuati i rischi da trattare prioritariamente si individuano le
misure che devono essere predisposte per neutralizzare e/o ridurre quei rischi. Si
riportano nell’allegato 2 le schede di rischio risultati dall’analisi effettuata in sede di
predisposizione del P.T.P.C. e il relativo resoconto delle misure implementate nell’anno
2014 in esecuzione del medesimo.
3.2 Le aree di rischio obbligatorie per tutte le Amministrazioni e le aree di rischio
specifiche per la Camera di commercio
Nella fase preliminare dell’attività sull’anticorruzione avviata a livello coordinato da
Unioncamere nazionale, si provvide ad esaminare con riferimento al rischio di corruzione tutti i
processi evidenziati nella mappatura generale, traendone come risultato l’evidenza di quali
fossero i processi a più elevato rischio e quelli da escludere in prima battuta in quanto non
ritenuti significativamente passibili di fatti corruttivi (attività di ponderazione). A seguito
dell’emanazione del P.N.A. si è reso essenziale incrociare gli esiti di tale analisi con
l’individuazione di quelle che il P.N.A. classifica quali aree obbligatorie, vale a dire:
Area: acquisizione e progressione del personale,
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Area: affidamento di lavori, servizi e forniture,
Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto
economico diretto ed immediato per il destinatario,
Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico
diretto ed immediato per il destinatario.
pervenendo all’identificazione delle seguenti aree di rischio:
Le aree di rischio prioritarie nelle Camere di commercio
Processi Sotto-processi
A) Area: acquisizione e progressione del personale
[B.1.1. Acquisizione e gestione risorse umane]
A.01 Reclutamento di personale a tempo
indeterminato, determinato e progressioni di
carriera verticali
A.02 Progressioni di carriera economiche
A.03 Conferimento di incarichi di collaborazione
B) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture
[B.2.1 Fornitura di beni e servizi]
B.01 Definizione dell’oggetto dell’affidamento
B.02 Individuazione dello strumento/istituto per
l’affidamento
B.03 Requisiti di qualificazione
B.04 Requisiti di aggiudicazione
B.05 Valutazione delle offerte
B.06 Verifica dell’eventuale anomalia delle offerte
B.07 Procedure negoziate
B.08 Affidamenti diretti
B.09 Revoca del bando
B.10 Redazione del cronoprogramma
B.11 Varianti in corso di esecuzione del contratto
B.12 Subappalto
B.13 Utilizzo di rimedi di risoluzione delle
controversie alternativi a quelli giurisdizionali
durante la fase di esecuzione del contratto
C) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto
ed immediato per il destinatario
C.1. Processi anagrafico-certificativi
C.1.1 – Tenuta Registro Imprese (RI), Repertorio
Economico Amministrativo (REA), Albo Artigiani
(AA)
C.1.1.1 Iscrizione/modifica/cancellazione (su
istanza di parte) al RI/REA/AA
C.1.1.2 Iscrizioni d’ufficio al RI/REA/AA
C.1.1.3 Cancellazioni d’ufficio al RI/REA/AA
C.1.1.4 Accertamento violazioni amministrative
(RI, REA, AA)
C.1.1.5 Deposito bilanci ed elenco soci
C.1.1.6 Attività di sportello (front office)
C.1.1.8 Esame di idoneità abilitanti per l’iscrizione
in alcuni ruoli
C.2. Regolazione e tutela del mercato
C.2.1 Protesti C.2.1.1 Gestione istanze di cancellazione
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C.2.1.2 Pubblicazioni elenchi protesti
C.2.2 Brevetti e marchi C.2.2.1 Gestione domande brevetti e marchi
C.2.2.2 Rilascio attestati
C.2.5 Attività in materia di metrologia legale C.2.5.1 Attività in materia di metrologia legale
D) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed
immediato per il destinatario
D.1.3 Promozione territorio e imprese D.01 Erogazione di incentivi, sovvenzioni e
contributi finanziari a privati
D.02 Concessione di contributi per effetto di
specifici protocolli d'intesa o convenzioni
sottoscritti con enti pubblici o con organismi,
enti e società a prevalente capitale pubblico
E) Area: Sorveglianza e controlli
C.2.5 Attività in materia di metrologia legale C.2.5.2 Attività di sorveglianza e vigilanza in
materia di metrologia legale
C.2.7 Regolamentazione del mercato C.2.7.1 Sicurezza e conformità prodotti
C.2.7.3 Regolamentazione del mercato
C.2.7.4 Verifica clausole inique e vessatorie
C.2.7.5 Manifestazioni a premio
C.2.8 Sanzioni amministrative ex L. 689/81 C.2.8.1 Sanzioni amministrative ex L. 689/81
C.2.8.2 Gestione ruoli sanzioni amministrative
3.3 Le misure di prevenzione del rischio obbligatorie e ulteriori
Le misure di prevenzione della corruzione
Diverse misure di prevenzione del rischio sono indicate quali obbligatorie direttamente dal Piano
Nazionale Anticorruzione; trattasi degli adempimenti in materia di trasparenza, dell’adozione
dello specifico Codice di comportamento ad integrazione di quello nazionale dal quale
conseguono anche altre misure quali l’obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse
oppure in una disciplina dello svolgimento di incarichi extraistituzionali. Altre misure
contemplate sono l’attuazione di momenti formativi per il personale, misure di tutela del
dipendente che effettua segnalazioni di illecito ed anche l’implementazione di criteri di rotazione
del personale dirigenziale e del personale con funzioni di responsabilità operante nelle aree a
rischio corruzione. Su quest’ultima misura, seguendo indicazioni Unioncamere, la rotazione è da
intendersi riferita anche ad affiancamenti operativi, finalizzati anche allo svolgimento di controlli
reali e sostanziali incrociati tra funzionari afferenti il loro operato, oltre che, in prospettiva ed in
presenza di elevati potenziali ed evidenziati rischi, a veri e propri scambi di compiti/funzioni.
Giova in questa sede evidenziare come l’ente già antecedentemente all’uscita della Legge n.
190/2012 in tema di prevenzione della corruzione avesse implementato diverse iniziative/misure
che si intersecano con le misure anticorruzione previste dal Piano Nazionale Anticorruzione e
recepite dal P.T.P.C. 2014-2016 approvato dall’Ente camerale; si tratta di azioni che si basano
sulla “regolamentazione e procedimentalizzazione dell’attività amministrativa”,
sull’”informatizzazione dei processi”, sull’”attività di controllo” e sulla “trasparenza”.
L’Ente camerale si è dotato nel corso degli anni di atti regolamentari e direttive finalizzati a
garantire la massima trasparenza e l’integrità dell’azione amministrativa; in buona parte tali
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strumenti interessano le aree di rischio che il Piano Nazionale Anticorruzione individua come
obbligatorie, in quanto esposte più di altre a fenomeni di corruzione, nello specifico:
Regolamento di organizzazione degli uffici camerali approvato con deliberazione
Consiglio Camerale n 9 del 16/07/2012;
Regolamento per la pubblicazione avente effetto di pubblicità legale di atti e
provvedimenti della CCIAA di RE;
Regolamento Camerale in materia di procedimenti amministrativi in vigore dal
11/06/2010;
Regolamento per la disciplina dei procedimenti di applicazione delle sanzioni
amministrative tributarie in materia di diritto camerale (Del. Cons. Camerale del
27/10/2014);
Disciplina delle procedure comparative per il conferimento di incarichi individuali con
contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa;
Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi in vigore
dal 1 gennaio 2007;
Norme guida per l'esecuzione della verificazione periodica -Allegato alla Deliberazione
della Giunta camerale n. 123 del 20/11/2003;
Regolamento sulla disciplina dei concorsi e dello sviluppo del personale della CCIAA di
RE
Regolamento sugli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti camerali e ai dipendenti
di altre pubbliche amministrazioni ex art. 53 Dlgs. 165/2001;
Regolamento per l'acquisizione di beni, servizi e lavori in economia;
Regolamento teso a disciplinare l'intervento camerale per agevolare l'accesso al credito
delle Imprese della Provincia di Reggio Emilia per l'anno 2013;
Criteri e modalità per la concessione di contributi, sovvenzioni, sussidi ed ausili
finanziari e per l’attribuzione di vantaggi economici in conformità alla Legge n. 241 del 7
agosto 1990.
Per quanto attiene alla procedimentalizzazione dell’attività amministrativa, l’iter seguito dagli
uffici è strutturato in modo tale da richiedere una gestione condivisa delle attività, necessitando
generalmente del coinvolgimento di distinti livelli di responsabilità. Responsabilità del
procedimento amministrativo e competenza ad emanare il provvedimento finale fanno
generalmente capo a due distinti soggetti: il Responsabile del Servizio e il Dirigente. L’istruttoria
è condotta dalle singole unità organizzative e avallata dal Responsabile dell’Ufficio. Il
procedimento, quindi, non è mai seguito direttamente e personalmente da uno stesso funzionario,
ma è strutturato in diversi step, che richiedono il coinvolgimento di più soggetti, prestandosi così
a minori rischi di corruzione.
Nel corso degli ultimi anni, la Legge 241/1990 è stata oggetto di un importante processo di
riforma, finalizzato a responsabilizzare maggiormente le pubbliche amministrazioni sulla
certezza ed il rispetto dei termini dei procedimenti amministrativi, riconoscendo ai soggetti
interessati specifica tutela risarcitoria e prevedendo a carico delle amministrazioni una serie di
adempimenti e di obblighi di trasparenza. Il Regolamento sui termini dei procedimenti
amministrativi attualmente in vigore risale all’anno 2010 e sulla scorta di quanto ivi previsto,
nonché di quanto previsto dalla normativa vigente, sul sito istituzionale dell’Ente è
periodicamente monitorato il rispetto dei tempi procedimentali. In coerenza è periodicamente
aggiornata la Carta dei Servizi di cui l’Ente camerale si è dotato con l'obiettivo di rendere
maggiormente trasparente e responsabilizzare ulteriormente l’azione amministrativa nei
confronti dell’utenza.
14
Quanto all’informatizzazione dei processi, si evidenzia come già una parte considerevole
dell’attività di competenza camerale è gestita attraverso procedure automatizzate. Il registro
imprese, ad esempio, è quasi completamente informatizzato, contribuendo in tale modo ad
assicurare un adeguato livello di trasparenza delle procedure (attraverso la tracciabilità delle
operazioni eseguite da ogni singolo utente e l’assegnazione random delle pratiche da istruire).
Nel corso del 2014, a titolo esemplificativo, si è in particolare proseguito con l’informatizzazione
del ciclo di gestione contabile attiva e passiva che oltre una razionalizzazione delle risorse
consente anche maggior monitoraggio e controllo in ottica preventiva.
Relativamente all’attività di controllo posta in essere dall’Ente camerale finalizzata in generale a
garantire l’efficacia e il buon andamento dell’azione amministrativa e che diventa anche “arma”
atta a prevenire possibili rischi di corruzione, si ribadisce quanto già riportato in tema di
monitoraggio dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi per i quali non si sono
rilevate criticità.
A presidio dell’azione amministrativa camerale, operano, inoltre, i controlli interni, nello
specifico:
la valutazione ed il controllo strategico, finalizzati a verificare l’adeguatezza delle scelte
compiute in sede di attuazione dei piani e dei programmi definiti dagli organi di governo,
in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti, allo scopo di
evidenziare eventuali scostamenti e di individuare modalità di miglioramento delle
attività e valutare la performance organizzativa dell’Ente;
il controllo di gestione, finalizzato a verificare l’efficacia, l’efficienza e l’economicità
dell’azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi
correttivi, il rapporto tra costi e risultati, con l’obiettivo di conseguire il miglioramento
dell’organizzazione;
il controllo di regolarità amministrativa e contabile, finalizzato a garantire la conformità
dell’azione amministrativa e gestionale alle disposizioni contenute nelle leggi, nello
statuto e nei regolamenti.
In sede di prima applicazione del P.T.P.C. l’Ente, anche in considerazione che il rischio
“corruzione” per i processi camerali si colloca a livello perlopiù basso con qualche occasionale
“rischio medio”, e mai “rischio elevato”, ha previsto l’implementazione, già dall’anno 2014, di
almeno una prima trance di misure obbligatorie, rinviando a successivi aggiornamenti del
P.T.P.C. l’introduzione di eventuali ulteriori misure, sia obbligatorie che facoltative, anche in
relazione all’esperienza sul campo:
3.5 Le schede di rischio: analisi dei processi e sottoprocessi con indicazione dei rischi,
obiettivi, misure, responsabilità, tempi
L’allegato n. 2) espone le schede di rischio redatte dall’ente camerale nel P.T.P.C. 2014-2016
con le misure attivate nel corso dell’anno 2014; le misure che ci si propone di implementare
nell’anno 2015 e che costituiscono il fulcro dell’azione della Camera di commercio di Reggio
Emilia per l’anno in parola quali ulteriori strumenti atti a prevenire il possibile verificarsi di
eventi corruttivi riguarderanno tematiche trasversali all’attività dell’ente stesso e pertanto non
strettamente riconducibili ad un determinato specifico processo. Si tratta delle seguenti misure:
1) attivazione di una procedura per la raccolta di segnalazioni da parte della società civile
riguardo a eventuali fatti corruttivi che coinvolgono i dipendenti nonché i soggetti che
intrattengono rapporti con l’amministrazione: ci si propone di implementare un canale di
15
comunicazione dedicato alla segnalazione (dall'esterno dell'amministrazione, anche in forma
anonima, ed in modalità informale) di episodi di cattiva amministrazione, conflitto
d'interessi, corruzione, avvalendosi dell’ufficio per la relazione con il pubblico (U.R.P.),
quale rete organizzativa che opera come interfaccia comunicativa interno/esterno;
2) attività di vigilanza nei confronti di enti e società partecipate e controllate con riferimento
all’adozione e attuazione del PTPC o di adeguamento del modello di cui all’art. 6 del D.Lgs.
231/2001: il Piano Nazionale Anticorruzione prevede che “Al fine di dare attuazione alle
norme contenute nella l. n. 190/2012 gli enti pubblici economici e gli enti di diritto privato
in controllo pubblico, di livello nazionale o regionale/locale sono tenuti ad introdurre e ad
implementare adeguate misure organizzative e gestionali. Per evitare inutili ridondanze
qualora questi enti adottino già modelli di organizzazione e gestione del rischio sulla base
del d.lgs. n. 231 del 2001 nella propria azione di prevenzione della corruzione possono fare
perno su essi, ma estendendone l’ambito di applicazione non solo ai reati contro la pubblica
amministrazione previsti dalla l. n. 231 del 2001 ma anche a tutti quelli considerati nella l.
n. 190 del 2012 , dal lato attivo e passivo, anche in relazione al tipo di attività svolto
dall’ente (società strumentali/società di interesse generale). Tali parti dei modelli di
organizzazione e gestione, integrate ai sensi della l. n. 190 del 2012 e denominate Piani di
prevenzione della corruzione, debbono essere trasmessi alle amministrazioni pubbliche
vigilanti ed essere pubblicati sul sito istituzionale. Gli enti pubblici economici e gli enti di
diritto privato in controllo pubblico, di livello nazionale o regionale/locale devono, inoltre,
nominare un responsabile per l’attuazione dei propri Piani di prevenzione della corruzione,
che può essere individuato anche nell’organismo di vigilanza previsto dall’art. 6 del d.lgs.
n. 231 del 2001, nonché definire nei propri modelli di organizzazione e gestione dei
meccanismi di accountability che consentano ai cittadini di avere notizie in merito alle
misure di prevenzione della corruzione adottate e alla loro attuazione. L’amministrazione
che esercita la vigilanza verifica l’avvenuta introduzione dei modelli da parte dell’ente
pubblico economico o dell’ente di diritto privato in controllo pubblico. L’amministrazione e
l’ente vigilato organizzano un idoneo sistema informativo per monitorare l’attuazione delle
misure sopra indicate. I sistemi di raccordo finalizzati a realizzare il flusso delle
informazioni, compresa l’eventuale segnalazione di illeciti, con l’indicazione dei referenti
sono definiti rispettivamente nel P.T.P.C. dell’amministrazione vigilante e nei Piani di
prevenzione della corruzione predisposti dagli enti pubblici economici e dagli enti privati in
controllo pubblico”;
3) rotazione del personale: nell’ipotesi di un’eventuale azione di riassetto organizzativo
dell’ente ci si propone di individuare alcuni criteri per attuare la rotazione del personale
dirigenziale e del personale con funzioni di responsabilità operante nella aree a più elevato
rischio di corruzione;
4) verifiche sulla veridicità delle dichiarazioni rese dagli interessati in tema di insussistenza
delle cause di inconferibilità di incarichi dirigenziali e monitoraggio per verificare la
presenza di situazioni di incompatibilità per incarichi dirigenziali; “l’accertamento avviene
mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall’interessato nei termini e alle
condizioni dell’art. 46 del D.P.R. n. 445 del 2000 pubblicata sul sito dell’amministrazione o
dell’ente pubblico o privato conferente (art. 20 d.lgs. n. 39 del 2013);
5) aggiornamento del “Regolamento sugli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti
camerali e ai dipendenti di altre pubbliche amministrazioni ex art. 53 Dlgs. 165/2001” e
implementazione di monitoraggi per verificare la presenza di incarichi extra-istituzionali
non autorizzati;
6) attivazione di una procedura per la raccolta di segnalazioni di illeciti da parte di dipendenti
dell’amministrazione: ci si propone di attivare un canale differenziato e riservato per
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ricevere le segnalazioni la cui gestione si ipotizza di affidarla ad un ristrettissimo nucleo di
persone (2/3). Si prevedranno codici sostitutivi dei dati identificativi del denunciante e verrà
adottato il modello predisposto da A.N.A.C. per ricevere le informazioni ritenute utili per
individuare gli autori della condotta illecita e le circostanze del fatto;
7) monitoraggi per verificare il rispetto del divieto di prestare attività lavorativa (a titolo di
lavoro subordinato o di lavoro autonomo) per i tre anni successivi alla cessazione del
rapporto nei confronti dei destinatari di provvedimenti adottati o di contratti conclusi con
l’apporto decisionale del dipendente (cessato);
8) adozione di un Regolamento di disciplina dell'applicazione delle sanzioni di cui all'art. 47
del D.lgs. 33/2013 al fine di recepire le indicazioni di Anac di cui alla deliberazione n.
66/2013;
9) verifica della sussistenza di eventuali precedenti penali a carico dei dipendenti e/o dei
soggetti cui si intende conferire incarichi nelle seguenti circostanze: all’atto della
formazione delle commissioni per l’affidamento di commesse o di commissioni di concorso;
all’atto del conferimento degli incarichi dirigenziali e degli altri incarichi previsti dall’art. 3
del d.lgs. n. 39 del 2013; all’atto dell’assegnazione di dipendenti dell’area direttiva agli
uffici che presentano le caratteristiche indicate dall’art. 35 bis del d.lgs. n. 165 del 2001
[“Coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati
previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale: a) non possono fare
parte, anche con compiti di segreteria, di commissioni per l'accesso o la selezione a
pubblici impieghi; b) non possono essere assegnati, anche con funzioni direttive, agli uffici
preposti alla gestione delle risorse finanziarie, all'acquisizione di beni, servizi e forniture,
nonché alla concessione o all'erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari
o attribuzioni di vantaggi economici a soggetti pubblici e privati; c) non possono fare parte
delle commissioni per la scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi,
per la concessione o l'erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari,
nonché per l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere”]; Si prevede di
accertare l’eventualità di precedenti penali mediante acquisizione d’ufficio ovvero mediante
dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall’interessato nei termini e alle condizioni
dell’art. 46 del d.P.R. n. 445 del 2000. Se all’esito della verifica risultassero a carico del
personale interessato dei precedenti penali per delitti contro la pubblica amministrazione,
l’incarico non verrà conferito e si applicheranno le misure previste dall’art. 3 del d.lgs. n. 39
del 2013;
10) programmazione di ulteriore attività formativa di aggiornamento nei confronti del personale
dipendente con particolare riferimento ai contenuti del presente Piano Triennale di
prevenzione della corruzione e nell’eventualità di processi riorganizzativi della struttura
dell’ente.
Nell’anno 2015 troveranno altresì continuità le misure trasversali già implementate nell’ambito
del P.T.P.C. 2014-2016, ovvero:
1) gli adempimenti in tema di trasparenza che costituiscono specifica sezione del presente
Piano e dei quali si riferisce in successivo paragrafo;
2) l’informatizzazione dei processi, che per l’anno 2015 si prevede riguardi ulteriori aspetti del
ciclo contabile attivo e passivo con particolare riferimento all’emissione di fatture;
3) l’accesso telematico a dati, documenti e procedimenti e il riutilizzo dei dati, documenti e
procedimenti ai sensi del d.lgs. n. 82/2005) che trova specifica disciplina in apposito
segmento nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito internet camerale;
4) il monitoraggio sul rispetto dei termini procedimentali con pubblicazione degli esiti sempre
nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito internet camerale.
17
TEMPI E MODALITÀ DI CONTROLLO DELL’EFFICACIA DEL P.T.P.C.
L’implementazione del P.T.P.C. deve essere accompagnata da una costante verifica della
pertinenza e dell’efficacia dell’azione. A tal fine è necessario un monitoraggio costante, visto che
i rischi identificati possono evolversi o possono insorgerne dei nuovi, tali da rendere le azioni
programmate meno efficaci o, addirittura, inadeguate.
Un sistema di misurazione è costituito dal complesso di azioni e strumenti finalizzati a
quantificare tutte le dimensioni (efficienza, efficacia, qualità, etc…) necessarie a verificare il
livello e lo stato di perseguimento degli obiettivi, al fine di mettere i decisori nella condizione di
pervenire a scelte razionali.
Gli elementi fondamentali di un sistema di misurazione sono: indicatori – target – infrastruttura -
risorse di supporto.
Si fa quindi seguire schema base degli obiettivi del presente P.T.P.C. 2015-2017 e dei relativi
target di risultato:
MISURA AMBITO SERVIZIO DI
RIFERIMENTO
RESPONSABILE
DELLA
MISURA
TARGET DI
ATTUAZIONE
Attivazione procedura di
sensibilizzazione verso la
società civile
Tra
sver
sale
a t
utt
i i
pro
cess
i d
ell’
ente
Servizio Affari
Generali, Gestione
risorse umane,
sanzioni
Dirigenza
camerale e
Responsabile
prevenzione
corruzione
2° semestre
2015
Attivazione vigilanza verso
enti/società partecipate
1° semestre
2015
Rotazione del personale In caso di
riorganizzazione
Attuazione verifiche in tema di
insussistenza cause di
inconferibilità e incompatibilità
1° semestre
2015
Aggiornamento Regolamento
conferimento/autorizzazione
incarichi a dipendenti
30/09/2015
Attivazione procedura per
Segnalazioni di illecito da parte
di dipendenti
2° semestre
2015
Attuazione verifiche successive
alla cessazione del rapporto di
lavoro
100% dei casi
Adozione di Regolamento di
disciplina dell'applicazione delle
sanzioni di cui all'art. 47 del
D.lgs. 33/2013
30/06/2015
Attivazione verifica della
sussistenza di eventuali
precedenti penali
100% dei casi
Organizzazione di percorsi di
Formazione al personale
2° semestre
2015
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5. IL PROGRAMMA TRIENNALE DELLA TRASPARENZA E DELL’INTEGRITA’
L’emanazione del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 ha impegnato considerevolmente l’Ente
camerale, chiamato a confrontarsi con l’applicazione di una normativa di non sempre facile
lettura e attuazione, in particolare laddove si rende necessario contemperare l’obbligo di
trasparenza e pubblicità delle informazioni con l’esigenza di tutelare la riservatezza di dati
personali, altrettanto meritevole di tutela, secondo quanto indicato dal Garante per la protezione
dei dati personali. Ci riferisce, in particolar modo, ai dati relativi alla situazione patrimoniale
degli organi di indirizzo politico che l’art. 14 del D. Lgs. 33/2013 impone di pubblicare, in
relazione ai quali, solo nei primi mesi dell’anno 2014, dopo un alternarsi di orientamenti in un
senso o nell’altro si è pervenuti ad una decisione definitiva favorevole alla pubblicazione.
Rinviando per l’assolvimento degli specifici obblighi di pubblicazione all’attestazione che l’OIV
è tenuta a rendere entro il 31 gennaio, ci si limita in questa sede ad evidenziare che la rilevazione
avvenuta nel gennaio 2014 ha avuto esito positivo con l’attestazione che l’Organo di Valutazione
ha prodotto in merito all’assolvimento degli obblighi di pubblicazione di cui alla deliberazione
CIVIT n. 71/2013, della quale si è dato conto all’interno della sezione Amministrazione
Trasparente.
Parallelamente l’Ente camerale ha provveduto ad approvare con determinazione d’urgenza del
Presidente n. 4/2014 il “Piano Triennale per la trasparenza e l’integrità 2014-2016” che
costituisce una sezione del P.T.P.C. 2014-2016; lo stato di attuazione è pubblicato sul sito
internet camerale con periodicità annuale tuttavia attraverso il sito www.magellanopa.it/bussola
il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione ha elaborato un sistema di
monitoraggio on line (C.D. “Bussola della Trasparenza”) che consente alle PP.AA. e ai cittadini
di utilizzare strumenti per l’analisi e il monitoraggio dei siti in materia di trasparenza. Nell’anno
risultavano soddisfatti 67 indicatori su 67 ovvero il 100% degli stessi.
In data 16.01.2015 l’OIV, ai sensi dell’art. 14, c. 4, lett. g), del d.lgs. n. 150/2009 e delle delibere
A.N.AC. nn. 50/2013 e 148/2014, ha effettuato quindi la verifica sulla pubblicazione, sulla
completezza, sull’aggiornamento e sull’apertura del formato di ciascun documento, dato ed
informazione elencati nella “Griglia di rilevazione al 31 dicembre 2014 della delibera A.N.AC.
n. 148/2014”. L’OIV ha svolto gli accertamenti, tenendo anche conto dei risultati e degli
elementi emersi dall’attività di controllo sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione svolta
dal Responsabile della trasparenza ai sensi dell’art. 43, c. 1, del d.lgs. n. 33/2013. Sulla base di
tale analisi l’OIV ha attestato “la veridicità* e l’attendibilità, alla data dell’attestazione, di
quanto riportato nell’Allegato 1 [ovvero la Griglia di rilevazione] rispetto a quanto pubblicato
sul sito dell’amministrazione www.re.camcom.gov.it”.
Il Piano Triennale per la trasparenza e l’integrità è, infine, stato a sua volta aggiornato con
l’adozione per il triennio 2015-2017; si rinvia, quanto ai contenuti, al medesimo documento
approvato con apposita deliberazione della Giunta Camerale che sarà poi integrato, a regime,
nella presente sezione del P.T.P.C.
Programma Triennale della Trasparenza e Integrità 2015-2017
6. LA FORMAZIONE IN TEMA DI ANTICORRUZIONE
La formazione riveste un’importanza cruciale nell’ambito della prevenzione della corruzione.
Infatti, una formazione adeguata consente di raggiungere i seguenti obiettivi:
l’attività amministrativa è svolta da soggetti consapevoli: la discrezionalità è esercitata
sulla base di valutazioni fondate sulla conoscenza e le decisioni sono assunte “con
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cognizione di causa”; ciò comporta la riduzione del rischio che l’azione illecita sia
compiuta inconsapevolmente;
la conoscenza e la condivisione degli strumenti di prevenzione (politiche, programmi,
misure) da parte dei diversi soggetti che a vario titolo operano nell’ambito del processo di
prevenzione;
la creazione di una base omogenea minima di conoscenza, che rappresenta
l’indispensabile presupposto per programmare la rotazione del personale;
la creazione della competenza specifica necessaria per il dipendente per svolgere la
nuova funzione da esercitare a seguito della rotazione;
la creazione di competenza specifica per lo svolgimento dell’attività nelle aree a più
elevato rischio di corruzione;
l’occasione di un confronto tra esperienze diverse e prassi amministrative distinte da
ufficio ad ufficio, reso possibile dalla compresenza di personale “in formazione”
proveniente da esperienze professionali e culturali diversificate; ciò rappresenta
un’opportunità significativa per coordinare ed omogeneizzare all’interno dell’ente le
modalità di conduzione dei processi da parte degli uffici, garantendo la costruzione di
“buone pratiche amministrative” a prova di impugnazione e con sensibile riduzione del
rischio di corruzione;
la diffusione degli orientamenti giurisprudenziali sui vari aspetti dell’esercizio della
funzione amministrativa, indispensabili per orientare il percorso degli uffici, orientamenti
spesso non conosciuti dai dipendenti e dai dirigenti anche per ridotta disponibilità di
tempo da dedicare all’approfondimento;
evitare l’insorgere di prassi contrarie alla corretta interpretazione della norma di volta in
volta applicabile;
la diffusione di valori etici, mediante l’insegnamento di principi di comportamento
eticamente e giuridicamente adeguati.
Sono state previste una serie di iniziative formative a favore del personale dipendente, alcune a
“docenza interna” altre avvalendosi di esperti esterni perlopiù nell’ambito del Programma
formativo regionale sviluppato unitamente alle altre Camere emiliano-romagnole con il
coordinamento di Unioncamere regionale; nell’elenco che segue si evince come alcune iniziative
sono specificamente sul tema della L. 190/2012 e hanno coinvolto, a vari livelli, tutto il
personale dipendente altre invece riguardano le attività proprie degli enti camerali in un’ottica di
condivisione di “buone prassi” con la partecipazione dei rispettivi addetti; altre ancora sono
tipicamente di aggiornamento normativo o squisitamente tecniche pertanto non verranno
menzionate in quanto non hanno diretta applicazione sul tema in argomento:
Formazione in tema di anticorruzione e trasparenza:
è stato realizzato un momento formativo ed informativo di carattere generale in tema di
Codice di comportamento dei dipendenti e di prevenzione della corruzione ai sensi della
Legge 190/2012 presso l’ente camerale, con docenza interna, articolandolo in tre sessioni
al fine di garantire la partecipazione di tutto il personale camerale. Le sessioni si sono
tenute il 22 e il 23 maggio 2014 mentre la terza il giorno 11 giugno 2014;
il 22 dicembre 2014 ha avuto luogo un’altra iniziativa formativa di carattere generale, a
docenza di esperto esterno, destinata a tutti i dipendenti camerali;
parallelamente la medesima giornata si è svolta una sessione formativa di carattere
specifico per il personale dirigenziale, le posizioni organizzative nonché tutto il personale
di categoria D;
20
su iniziativa di Unioncamere nazionale è stato realizzato un incontro in webconference
propedeutico alla redazione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione che ha
visto la partecipazione del personale incaricato dell’attività istruttoria relativa;
nell’ambito del Piano Formativo Unioncamere:
corso sulla “normativa anticorruzione” con la partecipazione del Responsabile del
servizio di riferimento per l’argomento,
corso su “Incompatibilità e codice di comportamento dei dipendenti” con la
partecipazione di un funzionario appartenente al servizio di riferimento per il tema,
corso su “Responsabilità dei pubblici dipendenti amministrativa e civile” per 3 unità,
corso su “Disciplina sulla trasparenza” (2 unità),
Formazione relativa ad attività/procedure delle Camere di commercio:
nell’ambito del Piano Formativo Unioncamere sono stati sviluppati i seguenti momenti
formativi: “il codice dell’amministrazione digitale” (n. 1 unità), “le società partecipate
dalle CCIAA” (n. 2 unità), “la semplificazione amministrativa, l’autocertificazione e i
controlli” (n. 1 unità), ”piano della performance, gestione del piano in corso d’anno e
relazione sulla performance” (n. 2 unità), “gli appalti pubblici, le acquisizioni di beni e
servizi: vincoli, condizioni e verifica dei requisiti” (n. 1 unità), “le attività soggette
all’accertamento dei requisiti da parte della Camera di commercio” (n. 1 unità);
Infocamere è stata coinvolta per l’automazione di alcune procedure dell’ente camerale
con particolare riferimento alla fase di liquidazione delle fatture passive ma anche con
riferimento ad un’applicazione strumentale alla pubblicazione on-line di dati ai sensi del
D.Lgs. 33/2013;
Universitas mercatorum, a beneficio delle Camere del sistema ha realizzato, e terminerà
nei primi mesi del 2015, una serie di incontri in web-conference denominati “Piano
formativo in materia di vigilanza del mercato e sicurezza dei prodotti” che approfondisce
tutte le fasi del procedimento sanzionatorio in capo agli enti camerali (procedimento che
è tra le aree “obbligatorie” di rischio);
7. CODICE DI COMPORTAMENTO E DIFFUSIONE DI BUONE PRATICHE
Nel rispetto della normativa vigente è stato adottato nel termine del 31.01.2014 il Codice di
comportamento della Camera di commercio di Reggio Emilia il quale costituisce un’integrazione
ed ulteriore specifica di quello emanato con D.P.R. 62/2013.
E’ stato previsto espressamente che la violazione dei doveri di comportamento contenuti nei
codici, anche quelli previsti dai codici adottati dalle singole amministrazioni, costituisca fonte
diretta di responsabilità disciplinare per i pubblici dipendenti; in ciò si differenzia dal “Codice di
comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni”, adottato con decreto del
Ministro per la funzione pubblica 28 novembre 2000, che demandava ai contratti collettivi il
coordinamento con le previsioni in materia di responsabilità disciplinare.
I “nuovi” codici individuano quindi norme precettive che stabiliscono i doveri di comportamento
dei pubblici dipendenti (doveri che vanno ad integrare quelli d’ufficio e le altre ipotesi di
responsabilità disciplinare previsti dalle norme di legge, di regolamento o dai contratti collettivi)
rinviando, per quanto riguarda l’individuazione delle sanzioni disciplinari da applicare e il
procedimento di irrogazione delle stesse, alle norme vigenti sulla responsabilità e sul
procedimento disciplinare.
Circa la procedura di approvazione del Codice, l’ente si è relazionato alle espresse indicazioni
dell’art. 54, comma 5, del D.Lgs. n. 165/2001 e dell’art. 1, comma 2, del D.P.R. n. 62/2013
seguendo sia per la procedura che per i contenuti specifici, le linee guida in materia di codici di
21
comportamento delle pubbliche amministrazioni elaborate dalla CIVIT ed approvate
definitivamente con delibera n. 75/2013. La “procedura aperta” è stata attuata mediante la
pubblicazione sul sito web istituzionale di avviso con il quale sono stati invitati tutti i soggetti
interessati a fornire in merito eventuali proposte e/o riflessioni e/o contributi, da trasmettere
all’amministrazione su apposito modello predefinito ed il codice è stato altresì inviato
all’organizzazioni sindacali e alle rsu dell’ente.
Il Codice in concreto è stato predisposto sulla base di un format che l’Unione nazionale delle
Camere di commercio ha fatto pervenire alle amministrazioni nel dicembre 2013 e che era frutto
di un gruppo di lavoro costituito da colleghi di altre Camere di commercio, indi è stato acquisito
il parere obbligatorio dell’OIV dell’ente camerale e pubblicato sul sito web ad adozione
avvenuta.
Dopo l’adozione il Codice di comportamento della Camera di commercio di Reggio Emilia, con
ordine di servizio n. 4/2014 è stato trasmesso ai dipendenti “con la raccomandazione/invito ad
attenersi scrupolosamente a quanto ivi contenuto”, trasmettendolo “anche attraverso l’invio del
presente ordine di servizio alla casella e-mail di ciascun dipendente camerale” ed informando
che “Il codice di comportamento è stato altresì pubblicato sul sito internet istituzionale della
scrivente nella sezione Amministrazione trasparente – Disposizioni generali – Atti generali”. E’
stato altresì oggetto di illustrazione nell’ambito di un momento formativo di cui già riferito in nel
paragrafo precedente.
Codice di comportamento C.c.i.a.a. Reggio Emilia
8. ALTRE INIZIATIVE
L’astensione in caso di conflitto di interessi
L’art. 1, comma 41, della l. n. 190 ha introdotto l’art. 6 bis nella l. n. 241 del 1990, rubricato
“Conflitto di interessi”. La disposizione stabilisce che “Il responsabile del procedimento e i
titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti
endoprocedimentali e il provvedimento finale devono astenersi in caso di conflitto di interessi,
segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale.”.
La norma contiene due prescrizioni:
è stabilito un obbligo di astensione per il responsabile del procedimento, il titolare
dell’ufficio competente ad adottare il provvedimento finale ed i titolari degli uffici
competenti ad adottare atti endoprocedimentali nel caso di conflitto di interesse anche
solo potenziale;
è previsto un dovere di segnalazione a carico dei medesimi soggetti.
La norma persegue una finalità di prevenzione che si realizza mediante l’astensione dalla
partecipazione alla decisione (sia essa endoprocedimentale o meno) del titolare dell’interesse,
che potrebbe porsi in conflitto con l’interesse perseguito mediante l’esercizio della funzione e/o
con l’interesse di cui sono portatori il destinatario del provvedimento, gli altri interessati e contro
interessati.
La norma va letta in maniera coordinata con la disposizione inserita nel Codice di
comportamento “nazionale” di cui al D.P.R. 62/2013. L’art. 7 di questo decreto infatti prevede
che “Il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano
coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti affini entro il secondo grado, del coniuge o
di conviventi oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale, ovvero,
di soggetti od organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o
rapporti di credito o debito significativi, ovvero di soggetti od organizzazioni di cui sia tutore,
curatore, procuratore o agente, ovvero di enti, associazioni anche non riconosciute, comitati,
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società o stabilimenti di cui egli sia amministratore o gerente o dirigente. Il dipendente si
astiene in ogni altro caso in cui esistano gravi ragioni di convenienza. Sull'astensione decide il
responsabile dell’ufficio di appartenenza.”.
Tale disposizione contiene una tipizzazione delle relazioni personali o professionali sintomatiche
del possibile conflitto di interesse. Essa contiene anche una clausola di carattere generale in
riferimento a tutte le ipotesi in cui si manifestino “gravi ragioni di convenienza”.
La segnalazione del conflitto deve essere indirizzata al dirigente, il quale, esaminate le
circostanze, valuta se la situazione realizza un conflitto di interesse idoneo a ledere l’imparzialità
dell’agire amministrativo. Il dirigente destinatario della segnalazione deve valutare
espressamente la situazione sottoposta alla sua attenzione e deve rispondere per iscritto al
dipendente medesimo sollevandolo dall’incarico oppure motivando espressamente le ragioni che
consentono comunque l’espletamento dell’attività da parte di quel dipendente. Nel caso in cui sia
necessario sollevare il dipendente dall’incarico esso dovrà essere affidato dal dirigente ad altro
dipendente ovvero, in carenza di dipendenti professionalmente idonei, il dirigente dovrà avocare
a sé ogni compito relativo a quel procedimento. Qualora il conflitto riguardi il dirigente a
valutare le iniziative da assumere sarà il responsabile per la prevenzione.
La violazione sostanziale della norma, che si realizza con il compimento di un atto illegittimo, dà
luogo a responsabilità disciplinare del dipendente suscettibile di essere sanzionata con
l’irrogazione di sanzioni all’esito del relativo procedimento, oltre a poter costituire fonte di
illegittimità del procedimento e del provvedimento conclusivo dello stesso, quale sintomo di
eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento della funzione tipica dell’azione
amministrativa.
Il Codice di comportamento integrativo, adottato dall’ente, ha disciplinato la procedura non solo
con riferimento a tale aspetto ma anche con riferimento alla previsione dell’art. 6
“Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti di interesse” predisponendo apposita
modulistica che è stata resa disponibile nell’intranet camerale ed illustrata a tutto il personale
dipendente nell’incontro “plenario” in tre sessioni menzionato in precedenza unitamente a
modulistica preparata anche con riferimento alla disposizione dell’art. 5 in tema di
“Partecipazione ad associazioni e organizzazioni”.
Con ordine di servizio n. 9/2014 sono state ribadite le istruzioni in merito già fornite negli
incontri citati fissando termine per la consegna delle dichiarazioni riferite alla “Partecipazione ad
associazioni e organizzazioni” e alla “Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti di
interesse” che, quale momento di partenza dell’adempimento, riguarda indistintamente tutto il
personale dipendente. La dichiarazione afferente l’obbligo di astensione è viceversa da
presentare al verificarsi della circostanza.
Dalle comunicazioni pervenute non sono emerse posizioni conflittuali mentre, ad oggi, non
risultano pervenute comunicazioni ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. 62/2013 in tema di astensione.
*****
Il P.T.P.C. 2015-2017 è costituito dal presente documento e da n. 3 allegati:
- allegato 1: Catalogo dei rischi, misure di rischio obbligatorie, indici per la valutazione del
rischio;
- allegato 2: schede di rischio;
- allegato 3: sintesi adempimenti in materia di anticorruzione anno 2015.
IL SEGRETARIO GENERALE
(Dott. Michelangelo Dalla Riva)
IL PRESIDENTE
(Stefano Landi)
Atto sottoscritto con firma digitale ai sensi del D.Lgs. n. 82 del 07/03/2005 e s.m.i.
Piano di prevenzione della corruzione 2015-2017
Allegato 1:
� Catalogo dei rischi,
� misure di rischio obbligatorie e ulteriori,
� indici per la valutazione del rischio.
CATALOGO DEI RISCHI - AREE E RELATIVI RISCHI Categoria di evento rischioso
CR.1 Pilotamento delle procedure
CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
CR.3 Conflitto di interessi
CR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della documentazione
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
CR.7 Atti illeciti
A) Acquisizione e progressione del personaleRA.01 inserimento nel bando di criteri/clausole deputate a favorire soggetti predeterminatiRA.02 nomina pilotata dei componenti della commissione di valutazione CR.1 Pilotamento delle procedureRA.03 diffusione di informazioni relative al bando prima della pubblicazione CR.1 Pilotamento delle procedureRA.04 utilizzo artificioso dell'istituto della riapertura dei termini al fine di consentire la partecipazione di soggetti predeterminati CR.1 Pilotamento delle procedureRA.05 costruzione ad hoc del campione da sottoporre a verifica/controllo CR.1 Pilotamento delle procedure
RA.06 alterazione della graduatoriaRA.07 formulazione di criteri di valutazione non adeguatamente e chiaramente definiti CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaRA.08 brevità strumentale del periodo di pubblicazione del bando CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaRA.09 inadeguata pubblicità degli esiti della selezione CR.3 Conflitto di interessiRA.10 pubblicità del bando in periodi in cui l'accesso e l'attenzione verso tali informazioni è ridotto CR.3 Conflitto di interessiRA.11 assenza della necessaria indipendenza del decisore in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interesse CR.3 Conflitto di interessie i candidati CR.3 Conflitto di interessiRA.13 assenza di rotazione del conferimento degli incarichi di presidente e componente della commissione CR.3 Conflitto di interessi
RA.14 mancata o insufficiente verifica della completezza della documentazione presentata
RA.15 mancata o insufficiente verifica della coerenza della documentazione presentataRA.16 valutazioni della commissione volte a favorire soggetti predeterminati CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRA.17 motivazione incongrua del provvedimento CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRA.18 accettazione consapevole di documentazione falsa CR.7 Atti illeciti
RA.19 mancato rispetto dell'ordine cronologico delle istanze
RA.20 trasferimento di dipendenti non aventi diritto e mancato trasferimento di dipendenti aventi titoloRA.21 improprio ricorso a risorse umane esterne CR.7 Atti illecitiRA.22 Individuazione di fabbisogni quantitativamente e qualitativamente non coerenti con la mission dell'ente CR.1 Pilotamento delle procedureB) Affidamento di lavori, servizi e fornitureRB.01 accordi collusivi tra le imprese partecipanti a una gara volti a manipolarne gli esiti, utilizzando il meccanismo del subappalto come modalità per distribuire i vantaggi dell’accordo a tutti i partecipanti allo stesso CR.1 Pilotamento delle procedureRB.02 definizione dei requisiti di accesso alla gara e, in particolare, dei requisiti tecnico-economici dei concorrenti al fine di favorire un’impresa (es.: clausole dei bandi che stabiliscono requisiti di qualificazione) CR.1 Pilotamento delle procedure
RB.03 uso distorto del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, finalizzato a favorire un’impresa CR.1 Pilotamento delle procedureRB.04 utilizzo della procedura negoziata e abuso dell’affidamento diretto al di fuori dei casi previsti dalla legge al fine di favorire un’impresa CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.05 ammissione di varianti in corso di esecuzione del contratto per consentire all’appaltatore di recuperare lo sconto effettuato in sede di gara o di conseguire extra guadagni CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.06 abuso del provvedimento di revoca del bando al fine di bloccare una gara il cui risultato si sia rivelato diverso da quello atteso o di concedere un indennizzo all’aggiudicatario CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.07 elusione delle regole di affidamento degli appalti, mediante l’improprio utilizzo del modello procedurale dell’affidamento delle concessioni al fine di agevolare un particolare soggettoRB.08 formulazione di requisiti di aggiudicazione non adeguatamente e chiaramente definiti CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
RB.09 mancata o insufficente verifica della completezza/coerenza della documentazione presentataRB.10 accettazione consapevole di documentazione falsa CR.7 Atti illecitiRB.12 definizione di un fabbisogno non rispondente a criteri di efficienza/efficacia/economicità dell'azione amministrativa CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.13 definizione di uno strumento/istituto non rispondente a criteri di efficienza/efficacia/economicità dell'azione amministrativa CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.14 nomina pilotata dei componenti della commissione di valutazione CR.1 Pilotamento delle procedureRB.15 diffusione di informazioni relative al bando prima della pubblicazione CR.1 Pilotamento delle procedureRB.16 utilizzo artificioso dell'istituto della riapertura dei termini al fine di consentire la partecipazione di soggetti predeterminati CR.1 Pilotamento delle procedureRB.17 inadeguato controllo di conformità del prodotto/servizio rispetto ai requisiti stabiliti CR.1 Pilotamento delle procedureRB.18 omissione dell'applicazione di sanzioni dovute CR.7 Atti illecitiRB.19 utilizzo artificioso del ricorso ali sistemi alternativi di risoluzione delle controversie per favorire un soggetto predeterminato CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.20 costruzione ad hoc del campione da sottoporre a verifica/controllo CR.1 Pilotamento delle procedure
RB.21 alterazione della graduatoriaRB.22 formulazione di criteri di valutazione non adeguatamente e e chiaramente definiti CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaRB.23 brevità strumentale del periodo di pubblicazione del bando CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaRB.24 inadeguata pubblicità degli esiti della selezione CR.3 Conflitto di interessiRB.25 pubblicità del bando in periodi in cui l'accesso e l'attenzione verso tali informazioni è ridotto CR.3 Conflitto di interessiRB.26 assenza della necessaria indipendenza del decisore in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interesse CR.3 Conflitto di interessie i candidati CR.3 Conflitto di interessiRB.28 assenza di rotazione del conferimento degli incarichi di presidente e componente della commissione CR.3 Conflitto di interessiRB.29 mancata o insufficiente verifica della completezza della documentazione presentataRB.30 mancata o insufficiente verifica della coerenza della documentazione presentataRB.31 valutazioni della commissione volte a favorire soggetti predeterminati CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.32 motivazione incongrua del provvedimento CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRB.33 accettazione consapevole di documentazione falsa CR.7 Atti illecitiRB.34 mancato rispetto dell'ordine cronologico delle istanzeRB.35 mancata o insufficiente verifica in sede di collaudoRB.36 pagamento non giustificato CR.7 Atti illecitiRB.37 inadeguata applicazione delle norme sulla tracciabilità finanziaria CR.7 Atti illecitiRB.38 mancata o insufficiente verifica dell'effettivo stato avanzamento lavori rispetto al cronoprogramma RB.39 inadeguato controllo di conformità del prodotto/servizio rispetto ai requisiti stabiliti
In questo foglio, per ciascuna area, vengono inseriti i relativi possibili rischi.I rischi vengono identificati:- mediante consultazione e confronto tra i soggetti coinvolti, tenendo presenti le specificità di ciascuna amministrazione, di ciascun processo e del livello organizzativo a cui il processo o la sottofase si colloca;- un utile contributo può essere dato dai dati tratti dall’esperienza e, cioè, dalla considerazione di precedenti giudiziali (in particolare, i procedimenti e le decisioni penali o di responsabilità amministrativa) o disciplinari (procedimenti avviati, sanzioni irrogate) che hanno interessato l’amministrazione, nonché la considerazione dei criteri indicati nella Tabella Allegato 5 del P.N.A.: “La valutazione del livello di rischio”, colonna sinistra (discrezionalità, rilevanza esterna, complessità del processo, valore economico, razionalità del processo, controlli), e colonna destra (impatto economico; impatto organizzativo, economico e di immagine) prescindendo in questa fase dall’attribuzione del valore numerico (che sarà invece utilizzato nelle successive fasi dell’analisi e della ponderazione).
CR.1 Pilotamento delle procedure
CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della documentazione
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della documentazione
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controlloCR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controlloCR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controlloCR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
Categoria di evento rischiosoCR.1 Pilotamento delle procedureCR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaCR.3 Conflitto di interessi
CATALOGO DEI RISCHI - AREE E RELATIVI RISCHICR.4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della documentazione
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controlloCR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàCR.7 Atti illeciti
C) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatarioRC.01 motivazione incongrua del provvedimento CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRC.02 disparità di trattamento per valutazioni di casi analoghi CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
RC.03 mancato rispetto dell'ordine cronologico delle istanzeRC.04 richiesta pretestuosa di ulteriori elementi istruttori CR.1 Pilotamento delle procedureRC.05 valutazioni della commissione volte a favorire soggetti predeterminati CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRC.06 rilascio attestazioni, certificazioni o autorizzazioni false CR.7 Atti illeciti
RC.07 mancata o insufficiente verifica della completezza della documentazione presentata
RC.08 mancata o insufficiente verifica della coerenza della documentazione presentataRC.09 assenza della necessaria indipendenza del decisore in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interesse CR.3 Conflitto di interessiRC.10 omissione dell'applicazione di sanzioni dovute CR.7 Atti illecitiRC.11 nomina pilotata dei componenti della commissione di valutazione CR.1 Pilotamento delle procedureRC 12 formulazione di criteri di valutazione non adeguatamente e chiaramente definiti CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaRC 13 accettazione consapevole di documentazione falsa CR.7 Atti illecitiD) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatarioRD.01 motivazione incongrua del provvedimento CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRD.02 disparità di trattamento per valutazioni di casi analoghi CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
RD.03 mancato rispetto dell'ordine cronologico delle istanzeRD.04 richiesta pretestuosa di ulteriori elementi istruttori CR.1 Pilotamento delle procedureRD.05 valutazioni della commissione volte a favorire soggetti predeterminati CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRD.06 rilascio attestazioni, certificazioni o autorizzazioni false CR.7 Atti illeciti
RD.07 mancata o insufficiente verifica della completezza della documentazione presentata
RD.08 mancata o insufficiente verifica della coerenza della documentazione presentataRD.09 assenza della necessaria indipendenza del decisore in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interesse CR.3 Conflitto di interessiRD.10 omissione dell'applicazione di sanzioni dovute CR.7 Atti illecitiRD.11 nomina pilotata dei componenti della commissione di valutazione CR.1 Pilotamento delle procedureRD.12 diffusione di informazioni relative al bando prima della pubblicazione CR.1 Pilotamento delle procedureRD.13 allungamento intenzionale dei tempi di notifica dei provvedimenti CR.1 Pilotamento delle procedureRD.14 disposizione di accertamenti allo scopo di favorire un'impropria decisione finale CR.1 Pilotamento delle procedure
RD.15 alterazione della graduatoriaRD.16 formulazione di criteri di valutazione non adeguatamente e chiaramente definiti CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaRD.17 brevità strumentale del periodo di pubblicazione del bando CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenzaRD.18 inadeguata pubblicità degli esiti della valutazione CR.3 Conflitto di interessiRD.19 pubblicità del bando in periodi in cui l'accesso e l'attenzione verso tali informazioni è ridotto CR.3 Conflitto di interessiRD.20 individuazione di priorità non coerenti con i documenti di programmmazione dell'ente CR.3 Conflitto di interessie i candidati CR.3 Conflitto di interessiRD.22 assenza di rotazione nella composizione della commissione di valutazione CR.3 Conflitto di interessiRD.23 motivazione incongrua del provvedimento CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRD.24 accettazione consapevole di documentazione falsa CR.7 Atti illecitiE) Sorveglianza e controlliRE.01 motivazione incongrua del provvedimento CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalitàRE.02 disparità di trattamento per valutazioni di casi analoghi CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
RE.03 mancato rispetto dell'ordine cronologico delle istanzeRE.04 richiesta pretestuosa di ulteriori elementi istruttori CR.1 Pilotamento delle procedureRE.05 sussistenza di rapporto di parentela, affinità o abituale frequentazione tra i soggetti con potere ispettivo o compiti di valutazione e i soggetti verificati CR.3 Conflitto di interessiRE.06 rilascio attestazioni, certificazioni o autorizzazioni false CR.7 Atti illeciti
RE.07 mancata o insufficiente verifica della completezza della documentazione presentata
RE.08 mancata o insufficiente verifica della coerenza della documentazione presentataRE.09 assenza della necessaria indipendenza del decisore in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interesse CR.3 Conflitto di interessiRE.10 omissione dell'applicazione di sanzioni dovute CR.7 Atti illecitiRE.11 accettazione consapevole di documentazione falsa CR.7 Atti illeciti
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controlloCR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controlloCR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della documentazione
MISURE TRASVERSALI
ELENCO MISURE OBBLIGATORIE ELENCO MISURE ULTERIORI (ALLEGATO 4 PNA) ELENCO MISURE TRASVERSALI OBBLIGATORIE
MO1 - trasparenzaMT1 - Trasparenza: misure obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
MO2 - codice di comportamento dell'ente MT2 - Informatizzazione dei processi
MO3 - rotazione del personale addetto alle aree a rischio di corruzione
MT3 - Accesso telematico a dati, documenti e procedimenti
MO4 - astensione in caso di conflitto di interesse
MT4 - Monitoraggio sul rispetto dei tempi medi procedimentali
MO5 - disciplina sulle autorizzazioni allo svolgimento di attività e incarichi extra-istituzionali
MO6 - disciplina sul conferimento di incarichi dirigenziali in caso di particolari attività o incarichi precedenti (cd. pantouflage )
…
MO7 - disciplina delle specifiche incompatibilità per posizioni dirigenziali
…
MO8 - disciplina per lo svolgimento di attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro (cd. pantouflage )
…
MO9 - disciplina per la formazione di commissioni, assegnazioni agli uffici, conferimento di incarichi dirigenziali in caso di condanna penale per diritti contro la P.A.
…
MO10 - sistemi di tutela del dipendente che effettua segnalazioni di llecito (cd. whistleblower )
…
MO11 - formazione del personale …
MO12 - patti di integrità …
MO13 - azioni di sensibilizzazione e rapporto con la società civile
…
MO14 - provvedimenti disciplinari …
In sede di prima applicazione del P.T.P.C. si è ritenuto anche in considerazione, come si vedrà successivamente, che il rischio “corruzione” per i processi camerali si colloca a livello perlopiù basso con qualche occasionale “rischio medio”, e mai “rischio elevato”, di prevedere senz’altro l’implementazione, già immediatamente dal corrente anno, di almeno una prima trance di misure obbligatorie, ritenute concretamente utili, in base all’analisi dei rischi e delle categorie di eventi rischiosi di cui all’allagato al presente documento, ai fini della prevenzione dei fenomeni corruttivi in senso lato, rinviando a successivi aggiornamenti del P.T.P.C. l’introduzione di eventuali ulteriori misure, sia obbligatorie che facoltative, anche in relazione all’esperienza che verrà maturata rispetto alla misure che si intende applicare a partire dall’anno in corso.Le misure che ci si propone di implementare nell’anno 2015 e che costituiscono il fulcro dell’azione della Camera di commercio di Reggio Emilia per l’anno in parola quali ulteriori strumenti atti a prevenire il possibile verificarsi di eventi corruttivi riguarderanno tematiche trasversali all’attività dell’ente stesso e pertanto non strettamente riconducibili ad un determinato specifico processo.
MISURE
Le misure obbligatorie, sono quelle la cui applicazione discende obbligatoriamente dalla legge o da altre fonti normative
Le misure ulteriori, sono quelle che, pur non essendo obbligatorie per legge, sono rese obbligatorie dal loro inserimento nel P.T.P.C. (ALLEGATO 4 del P.N.A.)
Le misure obbligatorie, sono quelle la cui applicazione discende obbligatoriamente dalla legge o da altre fonti normative
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato 1 Fino a circa il 20% 1 Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione 1E' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% 2 Si, è molto efficace 2E' parzialmente vincolato solo dalla legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
4 Fino a circa il 80% 4 Si, ma in minima parte 4
E' altamente discrezionale 5 Fino a circa il 100% 5 No, il rischio rimane indifferente 5
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti della p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o di tipologie anal oghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno 2 No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si 5
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgim ento di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 No 0Si, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni 3 Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni 5 Si, sulla stampa locale 2
Si, sulla stampa nazionale 3Si, sulla stampa locale e nazionale 4Si, sulla stampa locale, nazionale e internazionale 5
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posiz ione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organizzazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna 1 A livello di addetto 1Comporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
3 A livello di collaboratore o funzionario 2
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5 A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativa3
A livello di dirigente di ufficio generale 4A livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si 5Note: (1) Gli indici di probabilità vanno indicati sulla base della valutazione del gruppo di lavoro(2) Gli indici di impatto vanno stimati sulla base di dati oggettivi, ossia di quanto risulta all'amministrazione
VALORI E FREQUENZA DELLA PROBABILITA' VALORI E IMPORTANZA DELL'IMPATTOIL CONTROLLO COME CORREZIONE DELLA PROBABILITA' (Si veda Allegato 1 PNA pag. 27)
Nessuna probabilità 0 Nessun impatto 0 0Improbabile 1 Marginale 1 1Poco probabile 2 Minore 2 2Probabile 3 Soglia 3 3Molto probabile 4 Serio 4 4Altamente probabile 5 Superiore 5 5
Una valutazione complessiva del rischio inferiore a 10 equivale a rischio BassoUna valutazione complessiva oltre 10 fino a 18 equivale a rischio Medio
Una valutazione complessiva oltre 18 fino a 25 significa rischio Alto
Indici di valutazione della probabilità (1) Indici d i valutazione dell'impatto (2) Controlli (3)
VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL RISCHO
Valore frequenza x Valore impattoVALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL RISCHO CORRETTA
(3) Per il controllo si intende qualunque strumento di controllo utilizzato nella p.a. che sia confacente a ridurre la probabilità del rischio (e, quindi, sia il sistema dei controlli legali, come il controllo preventivo e il controllo di gestione, sia in altri meccanismi di controllo utilizzati nella p.a.). La valutazione sull'adeguatezza del controllo va fatta considerando il modo in cui il controllo funziona concretamente nella p.a.. Per la stima della probabilità, quindi, non rileva la previsione dell'esistenza in astratto del controllo, ma sull'efficacia in relazione al rischio considerato.
Piano di prevenzione della corruzione 2015-2017
Allegato 2: le schede di rischio
A.01 Reclutamento di personale a tempo indeterminato, determinato e progressioni verticali
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte 4
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
3 A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità e conomica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicu rano lo stesso risultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiA.02 Progressioni economiche di carriera
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%3E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
4 Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno 2 No 1
Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento
Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna 1 A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità e conomica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicu rano lo stesso risultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiA.03 Conferimento di incarichi di collaborazione
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte 4
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno 2 No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento
Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità e conomica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicu rano lo stesso risultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
B.01 Definizione dell’oggetto dell’affidamento
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalla legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%3E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento
5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5B.02 Individuazione dello strumento/istituto per l’affidamento
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalla legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5B.03 Requisiti di qualificazione
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
4 Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si 5B.04 Requisiti di aggiudicazione
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
4 Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5B.05 Valutazione delle offerte
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% 2 Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale 5 Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
B.06 Verifica dell’eventuale anomalia delle offerte
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% 2 Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge 3 Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte 4
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si 5B.07 Procedure negoziate
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5B.08 Affidamenti diretti
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5B.09 Revoca del bando
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale 5 Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiB.10 Redazione del cronoprogramma
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale 5 Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
B.11 Varianti in corso di esecuzione del contratto
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5B.12 Subappalto
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalla legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaboratore o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si 5B.13 Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20%Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione
E' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta,
cancellando gli altri)
C.1.1.1 Iscrizione/modifica/cancellazione (su istanza di parte) al RI/REA/AA
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle leggi e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle leggi Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% 4 Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaboratore o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generale 4A livello di capo dipartimento/segretario generale
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.1.1.2 Iscrizioni d’ufficio al RI/REA/AA
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% 4 Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generale 4A livello di capo dipartimento/segretario generale
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
C.1.1.3 Cancellazioni d’ufficio al RI/REA/AA
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% 4 Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generale 4A livello di capo dipartimento/segretario generale
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.1.1.4 Accertamento violazioni amministrative (RI, REA, AA)
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% 4 Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
3 A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generale 4A livello di capo dipartimento/segretario generale
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
C.1.1.5 Deposito bilanci ed elenco soci
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% 4 Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generale 4A livello di capo dipartimento/segretario generale
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.1.1.6 Attività di sportello (front office)
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) 4 Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte 4
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
3 A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativa
3
A livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
C.1.1.8 Esame di idoneità abilitanti per l’iscrizione in alcuni ruoli
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% 1 Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalla legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50%
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.2.1.1 Gestione istanze di cancellazione protesti
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
C.2.1.2 Pubblicazioni elenchi protesti
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.2.2.1 Gestione domande brevetti e marchi
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna 1 A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
C.2.2.2 Rilascio attestati brevetti e marchi
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalla legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.2.5.1 Attività in materia di metrologia legale
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte 4
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
D.01 Erogazione di incentivi, sovvenzioni e contributi finanziari a privati
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale 5 Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5D.02 Concessione di contributi per effetto di specifici protocolli d'intesa o convenzioni sottoscritti con enti pubblici o con organismi, enti e società a prevalente capitale pubblico
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale 5 Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?NoSi 5
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
C.2.5.2 Attività di sorveglianza e vigilanza in materia di metrologia legale
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalla legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50%
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% 4 Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente 5
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni 5 Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaboratore o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.2.7.1 Sicurezza e conformità prodotti
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte 4
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
C.2.7.3 Regolamentazione del mercato
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficace 2E' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50%
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.2.7.4 Verifica clausole inique e vessatorie
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) 4 Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
C.2.7.5 Manifestazioni a premio
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% 5 No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
A livello di collaborazione o funzionario 2
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
5A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1SiC.2.8.1 Sanzioni amministrative ex L. 689/81
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge 3 Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno No 1Si, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
3 A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
C.2.8.2 Gestione ruoli sanzioni amministrative
Discrezionalità Impatto organizzativo
Il processo è discrezionale?
Rispetto al totale del personale impiegato nel sing olo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase del processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a. , quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)
Anche sulla base dell'esperienza, il tipo di contro llo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?
No, è del tutto vincolato Fino a circa il 20% Si, costituisce un efficace strumento di neutralizzazioneE' parzialmente vincolato dalle legge e da atti amministrativi 2 Fino a circa il 40% Si, è molto efficaceE' parzialmente vincolato solo dalle legge Fino a circa il 60% 3 Si, per una percentuale approssimativa del 50% 3
E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) Fino a circa il 80% Si, ma in minima parte
E' altamente discrezionale Fino a circa il 100% No, il rischio rimane indifferente
Rilevanza esterna Impatto economico
Il processo produce effetti diretti all'esterno del l'amministrazione di riferimento?
Nel corso deglI ultimi 5 anni sono state pronunciat e sentenze della Corte dei Conti a carico di dipendenti (dirig enti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti de lla p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o d i tipologie analoghe?
No, ha come destinatario finale un ufficio interno NoSi, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5 Si 5
Complessità del processo Impatto reputazionaleSi tratta di un processo che comporta il coinvolgime nto di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi succe ssive per il conseguimento del risultato?
Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo even to o eventi analoghi?
No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 NoSi, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni Non ne abbiamo memoria 1Si, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni Si, sulla stampa locale
Si, sulla stampa nazionaleSi, sulla stampa locale e nazionaleSi, sulla stampa locale, nazionale e internazionale
Valore economico Impatto organizzativo, economico e sull'immagine
Qual è l'impatto economico del processo?
A quale livello può collocarsi il rischio dell'even to (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l'eventuale soggetto riveste nell'organiz zazione è elevata, media o bassa?
Ha rilevanza esclusivamente interna A livello di addettoComporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare economico (es. concessione di borsa di studio per studenti)
3 A livello di collaborazione o funzionario
Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es. affidamento di appalto)
A livello di dirigente di ufficio non generale, ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativaA livello di dirigente di ufficio generaleA livello di capo dipartimento/segretario generale 5
Frazionabilità del processoIl risultato finale del processo può essere raggiun to anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso ri sultato (es. pluralità di affidamenti ridotti)?No 1Si
Indici di valutazione della probabilità (1)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Indici di valutazione dell'impatto (2)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Controlli (3)(mantenere solo il valore corrispondente alla rispo sta, cancellando gli altri)
Scheda rischio AREA A
A) Acquisizione e progressione del personale Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli
Basso 6
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
2,4 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessi
CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della
documentazione
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
4 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun procedimento nel 2014
Basso 4,5
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
RESPONSABILE
(cognome e nome)-
da individuare per
ciascuna misura
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
1,8 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessi
2,5CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle informazioni o della
documentazione
Controlli CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
3 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun procedimento nel 2014
Basso 5,5
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
2,2 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessi
2,5 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
4 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzioneMO14 - Provvedimenti disciplinari Nessun procedimento nel 2014
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
Ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzioneMO11 - formazione del personale
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
TEMPI:
termine per l'attuazione
delle Misure
Effettuata formazione generale
(22,23 maggio 2014, 11 giugno
2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22
dicembre 2014)
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzioneMO11 - formazione del personale
Ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
Effettuata formazione generale
(22,23 maggio 2014, 11 giugno
2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22
dicembre 2014)
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzioneMO11 - formazione del personale
Effettuata formazione generale
(22,23 maggio 2014, 11 giugno
2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22
dicembre 2014)
4,5
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
RESPONSABIL
E del
sottoprocesso
Alberto
VecchiFrancesco Tumbiolo
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
TEMPI:
termine per l'attuazione delle
Misure
Valutazione del rischio
RESPONSABILE
(cognome e nome)-da
individuare per
Alberto
VecchiFrancesco Tumbiolo
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
Adottato con det. Presidenziale
del 28/01/2014 e diffuso ai
dipendenti con Ods 4 del
13/03/2014
Adottato con det. Presidenziale
del 28/01/2014 e diffuso ai
dipendenti con Ods 4 del
13/03/2014
Adottato con det. Presidenziale
del 28/01/2014 e diffuso ai
dipendenti con Ods 4 del
13/03/2014
Cristina BerniMichelangelo Dalla
Riva
Ridurre opportunità che si
manifestino i casi di corruzione
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
A.01 Reclutamento di personale a tempo indeterminato, determinato e progressioni verticali
RESPONSABILE
del sottoprocesso
RESPONSABIL
E del
sottoprocesso
6
Valutazione del rischio
A.01
Reclutam
ento di
personale
a tempo
indetermin
ato,
determinat
o e
progressio
ni verticali
A.02 Progressioni economiche di carriera
2,5
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
A.02
Progressi
oni
economic
he di
carriera
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
A.03 Conferimento di incarichi di collaborazione
A.03
Conferime
nto di
incarichi
di
collaboraz
ione
Valutazione del rischioMISURE
(selezionare voce dal menù a tendina)
5,5
B) Affidamento di lavori, servizi e forniture Grado di rischioSenza correzione in base ai
controlli
Basso 9
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. 9
3,6
Impatto
2,5
Controlli
3
Basso 9,5
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob.
CR.5 Elusione delle procedure di
svolgimento dell'attività e di
controllo
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
3,8
Impatto
2,5
Controlli
5
Medio 10,5
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedureCreare un contesto sfavorevole alla
corruzioneMO11 - formazione del personale
Effettuata formazione generale (22,23 maggio
2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22 dicembre 2014)
4,2
CR.5 Elusione delle procedure di
svolgimento dell'attività e di
controllo
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014
Impatto
2,5
Controlli
5
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
B.01 Definizione dell’oggetto dell’affidamento
B.02 Individuazione dello strumento/istituto per l’affidamento
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione
CATEGORIA DI EVENTO
RISCHIOSOOBIETTIVO
CATEGORIA DI EVENTO
RISCHIOSOOBIETTIVO
CATEGORIA DI EVENTO
RISCHIOSO
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione
CR.6 Uso improprio o distorto
della discrezionalità
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina) RESPONSABILE del
sottoprocesso
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.Cristina Berni
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 11 - formazione del personale
Cristina Berni
MO 2 - codice di comportamento
dell'Ente
MO 11 - formazione del personale
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
10,5
RESPONSABILE del
sottoprocesso
Cristina Berni
CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
OBIETTIVO
MO 14 - provvedimenti disciplinari
9,5
Valutazione del rischio
B.03 Requisiti
di
qualificazione
Michelangelo Dalla
Riva
Michelangelo Dalla
Riva
Michelangelo Dalla
Riva
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014
Effettuata formazione generale (22,23 maggio
2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22 dicembre 2014)
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014
Effettuata formazione generale (22,23 maggio
2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22 dicembre 2014)
B.01
Definizione
dell’oggetto
dell’affidamen
to
B.03 Requisiti di qualificazione
Valutazione del rischio
B.02
Individuazione
dello
strumento/istit
uto per
l’affidamento
Valutazione del rischio
CR.6 Uso improprio o distorto
della discrezionalità
Nessun procedimento nel 2014
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
Medio 10
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob.
4
Impatto
2,5
Controlli
5
Basso 9,45
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
4,2CR.2 Assenza di adeguati livelli
di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessi
2,25
CR. 4 Manipolazione o utilizzo
improprio delle informazioni o
della documentazione
MO1 - trasparenza
ControlliCR.5 Elusione delle procedure di
svolgimento dell'attività e di
CR.6 Uso improprio o distorto
della discrezionalità
5 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun procedimento nel 2014
Basso 9
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure MO1 - trasparenza
4CR.2 Assenza di adeguati livelli
di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessi
2,25
CR. 4 Manipolazione o utilizzo
improprio delle informazioni o
della documentazione
CR.5 Elusione delle procedure di
svolgimento dell'attività e di
controllo
CR.6 Uso improprio o distorto
della discrezionalità
4 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun procedimento nel 2014
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
e
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
MO11 - formazione del personale
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
e
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
MO11 - formazione del personale
Cristina Berni
RESPONSABILE del
sottoprocesso
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
B.06 Verifica dell’eventuale anomalia delle offerte
CATEGORIA DI EVENTO
RISCHIOSOOBIETTIVO
CATEGORIA DI EVENTO
RISCHIOSOOBIETTIVO
B.04 Requisiti di aggiudicazione
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
e
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.Cristina Berni
CATEGORIA DI EVENTO
RISCHIOSOOBIETTIVO
CR.1 Pilotamento delle procedure
RESPONSABILE del
sottoprocesso
MO1 - trasparenza
MO 11 - formazione del personale
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
B.04 Requisiti
di
aggiudicazion
e
CR.2 Assenza di adeguati livelli
di trasparenza
B.05 Valutazione delle offerte
Valutazione del rischio
Valutazione del rischio
Valutazione del rischio
Controlli
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
Adottato P.T.T.I. con determinazione
presidenziale del 28/01/2014. In data 16/01/2015
l'OIV ha attestato l'adempimento degli obblighi
di trasparenza
Effettuata formazione generale (22,23 maggio
2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22 dicembre 2014)
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014.
Adottato P.T.T.I. con determinazione
presidenziale del 28/01/2014. In data 16/01/2015
l'OIV ha attestato l'adempimento degli obblighi
di trasparenza
Effettuata formazione generale (22,23 maggio
2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22 dicembre 2014)
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014.
Adottato P.T.T.I. con determinazione
presidenziale del 28/01/2014. In data 16/01/2015
l'OIV ha attestato l'adempimento degli obblighi
di trasparenza
Effettuata formazione generale (22,23 maggio
2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22 dicembre 2014)
B.05
Valutazione
delle offerte
9,45 Cristina Berni
10
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
B.06 Verifica
dell’eventuale
anomalia
delle offerte
9
RESPONSABILE del
sottoprocesso
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
Michelangelo Dalla
Riva
Michelangelo Dalla
Riva
Michelangelo Dalla
Riva
Basso 9,5
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.3 Conflitto di interessi
Impatto
2,5
Controlli
5 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun procedimento nel 2014
Basso 9,5
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.3 Conflitto di interessi
3,8
Impatto
2,5
Controlli
5 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun procedimento nel 2014
Basso 8,5
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob.
3,4
Impatto
2,5
Controlli
5
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014
Effettuata formazione generale (22,23 maggio
2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22 dicembre 2014)
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014
Effettuata formazione generale (22,23 maggio
2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22 dicembre 2014)
MO11 - formazione del personale
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014
Effettuata formazione generale (22,23 maggio
2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22 dicembre 2014)
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
e
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione
OBIETTIVO
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
RESPONSABILE del
sottoprocesso
OBIETTIVO
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
Valutazione del rischio
CR.1 Pilotamento delle procedure
CR.6 Uso improprio o distorto
della discrezionalità
B.09 Revoca
del bando
8,5
CATEGORIA DI EVENTO
RISCHIOSO
CR.6 Uso improprio o distorto
della discrezionalità
CR.6 Uso improprio o distorto
della discrezionalità
B.07 Procedure negoziate
B.09 Revoca del bando
Valutazione del rischio
B.07
Procedure
negoziate
9,5
Valutazione del rischio
B.08
Affidamenti
diretti
9,5
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
Michelangelo Dalla
Riva
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
Michelangelo Dalla
Riva
B.08 Affidamenti diretti
Cristina Berni
RESPONSABILE del
sottoprocesso
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
CATEGORIA DI EVENTO
RISCHIOSO
CATEGORIA DI EVENTO
RISCHIOSOOBIETTIVO
CR.5 Elusione delle procedure di
svolgimento dell'attività e di
controllo
CR.5 Elusione delle procedure di
svolgimento dell'attività e di
controllo
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
MO11 - formazione del personale
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
e
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione MO11 - formazione del personale
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
Michelangelo Dalla
Riva
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
RESPONSABILE del
sottoprocesso
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.Cristina Berni
Cristina Berni
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
Medio 10,5
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob.
4,2
Impatto
2,5
Controlli
5
Basso 9,5
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob.
3,8
Impatto
2,5
Controlli
5
Medio 10
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. MO11 - formazione del personale
Effettuata formazione generale (22,23 maggio
2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22 dicembre 2014)
4
ImpattoCR.2 Assenza di adeguati livelli
di trasparenza
2,5 CR.3 Conflitto di interessi
Controlli
5
Basso 7,5
MISURE TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob.
3
Impatto
2,5
Controlli
5
Cristina Berni
RESPONSABILE del
sottoprocesso
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.Cristina Berni
Effettuata formazione generale (22,23 maggio
2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22 dicembre 2014)
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
MO11 - formazione del personale
Michelangelo Dalla
Riva
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.Cristina Berni
Michelangelo Dalla
Riva
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
e
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione
OBIETTIVO
B.10 Redazione del cronoprogramma
B.11 Varianti in corso di esecuzione del contratto
CR.6 Uso improprio o distorto
della discrezionalità
10
Valutazione del rischio
CR.5 Elusione delle procedure di
svolgimento dell'attività e di
controllo
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
MO11 - formazione del personale
CATEGORIA DI EVENTO
RISCHIOSOOBIETTIVO
MO1 - trasparenza
CATEGORIA DI EVENTO
RISCHIOSO
MO11 - formazione del personale
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
OBIETTIVO
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
CR.6 Uso improprio o distorto
della discrezionalità
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
CATEGORIA DI EVENTO
RISCHIOSO
CATEGORIA DI EVENTO
RISCHIOSOOBIETTIVO
CR.1 Pilotamento delle procedure
CR.6 Uso improprio o distorto
della discrezionalità
B.13 Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie
alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione
del contratto
B.13 Utilizzo
di rimedi di
risoluzione
delle
controversie
alternativi a
quelli
giurisdizionali
durante la
fase di
esecuzione
del contratto
B.11 Varianti
in corso di
esecuzione
del contratto
B.10
Redazione
del
cronoprogram
ma
CR.6 Uso improprio o distorto
della discrezionalità
9,5
Valutazione del rischio
B.12 Subappalto
B.12
Subappalto
7,5
Valutazione del rischio
10,5
Valutazione del rischio
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
Effettuata formazione generale (22,23 maggio
2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22 dicembre 2014)
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014.
Adottato P.T.T.I. con determinazione
presidenziale del 28/01/2014. In data 16/01/2015
l'OIV ha attestato l'adempimento degli obblighi
di trasparenza
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014
Effettuata formazione generale (22,23 maggio
2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22 dicembre 2014)
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014
Michelangelo Dalla
Riva
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
Michelangelo Dalla
Riva
RESPONSABILE del
sottoprocesso
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.
MT1 - Trasparenza: misure
obbligatorie indicate nel P.T.T.I.Cristina Berni
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
Scheda rischio AREA C
Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli
Basso 7
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure MO11 - formazione del personale
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11
giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014)
2,8 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
Impatto
2,5
Controlli
3
Basso 7
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob.
2,8
Impatto
2,5
Controlli
3
Basso 7
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob.
2,8
Impatto
2,5
Controlli
3
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11
giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014)
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso
ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso
ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun
procedimento disciplinare nel 2014
MO11 - formazione del personale
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11
giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014)
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso
ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione
Francesco Tumbiolo
Francesco Tumbiolo
(ad interim)Francesco Tumbiolo
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina) RESPONSABILE del
sottoprocesso
MT4 - Monitoraggio
sul rispetto dei tempi
medi procedimentali
MO14 - provvedimenti disciplinari
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
7Francesco Tumbiolo
(ad interim)Francesco Tumbiolo
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
Francesco Tumbiolo
(ad interim)
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzioneMO11 - formazione del personale
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
C) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto
ed immediato per il destinatario
Valutazione del rischio
Valutazione del rischio
Valutazione del rischio
C.1.1.3
Cancellazioni
d’ufficio al
RI/REA/AA
7
C.1.1.1
Iscrizione/mod
ifica/cancellaz
ione (su
istanza di
parte) al
RI/REA/AA
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
C.1.1.3 Cancellazioni d’ufficio al RI/REA/AA
C.1.1.2 Iscrizioni d’ufficio al RI/REA/AA
7
C.1.1.2
Iscrizioni
d’ufficio al
RI/REA/AA
C.1.1.1 Iscrizione/modifica/cancellazione (su istanza di parte) al RI/REA/AA
CR.7 Atti illeciti
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina) RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
Basso 6
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob.
2,4
ImpattoRidurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
2,5
Controlli
3
Basso 7
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob.
2,8
ImpattoRidurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
2,5
Controlli
3
Basso 5,6
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedureCreare un contesto sfavorevole alla
corruzioneMO11 - formazione del personale
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11
giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014)
2,8 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
Impatto
2
Controlli
4
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
MT3 - Accesso
telematico a dati,
documenti e
procedimenti
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso
ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun
procedimento disciplinare nel 2014
MO11 - formazione del personale
MO14 - provvedimenti disciplinari
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11
giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014)
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso
ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun
procedimento disciplinare nel 2014
MO14 - provvedimenti disciplinari
MO2 - codice di comportamento
dell'ente Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso
ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun
procedimento disciplinare nel 2014
MO14 - provvedimenti disciplinari
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzioneMO11 - formazione del personale
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11
giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014)
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
Francesco Tumbiolo
(ad interim)Francesco Tumbiolo
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CR.7 Atti illeciti
RESPONSABILE del
sottoprocesso
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
CR.7 Atti illeciti
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
CR.7 Atti illeciti
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
C.1.1.4
Accertamento
violazioni
amministrativ
e (RI, REA,
AA)
5,6
Valutazione del rischio
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
C.1.1.5
Deposito
bilanci ed
elenco soci
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
7Francesco Tumbiolo
(ad interim)Francesco Tumbiolo
Rita ProdiFrancesco
Tumbiolo
C.1.1.6
Attività di
sportello
(front office)
C.1.1.6 Attività di sportello (front office)
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
Creare un contesto sfavorevole alla
corruzione
6
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
Valutazione del rischio
Valutazione del rischio
C.1.1.5 Deposito bilanci ed elenco soci
C.1.1.4 Accertamento violazioni amministrative (RI, REA, AA)
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
Basso 5,6
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedureCreare un contesto sfavorevole alla
corruzioneMO11 - formazione del personale
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11
giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014)
2,8 CR. 2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza MO1 - trasparenza
Adottato P.T.T.I. con determinazione presidenziale del
28/01/2014. In data 16/01/2015 l'OIV ha attestato
l'adempimento degli obblighi di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessiMO4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
2 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
5 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari
Basso 7
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedureCreare un contesto sfavorevole alla
corruzioneMO11 - formazione del personale
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11
giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014)
2,8 CR.3 Conflitto di interessi
Impatto
2,5
Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
3 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari
Basso 7
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.3 Conflitto di interessi
2,8 CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
2,5
Controlli
3
Francesco
Tumbiolo
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
Francesco Tumbiolo
(ad interim)Francesco Tumbiolo
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso
ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Adottato
P.T.T.I. con determinazione presidenziale del
28/01/2014. In data 16/01/2015 l'OIV ha attestato
l'adempimento degli obblighi di trasparenza. Nessun
procedimento disciplinare nel 2014
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
C.1.1.8 Esame di idoneità abilitanti per l’iscrizione in alcuni ruoli
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE del
sottoprocesso
C.2.1.1 Gestione istanze di cancellazione protesti
C.1.1.8
Esame di
idoneità
abilitanti per
l’iscrizione in
alcuni ruoli
Valutazione del rischio
Valutazione del rischio
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
7
7
CR.7 Atti illeciti
MO 2 - codice di comportamento
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
MO 1 - trasparenza
MO14 - provvedimenti disciplinari
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
C.2.1.2 Pubblicazioni elenchi protesti
C.2.1.1
Gestione
istanze di
cancellazione
protesti
Valutazione del rischio
5,6
C.2.1.2
Pubblicazioni
elenchi
protesti
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso
ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun
procedimento disciplinare nel 2014
Rita ProdiFrancesco
Tumbiolo
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso
ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Adottato
P.T.T.I. con determinazione presidenziale del
28/01/2014. In data 16/01/2015 l'OIV ha attestato
l'adempimento degli obblighi di trasparenza. Nessun
procedimento disciplinare nel 2014
Rita Prodi
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
Basso 5
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob.
2
Impatto
2,5
Controlli
3
Basso 7
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob.
2,8
Impatto
2,5
Controlli
3
Basso 7
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
CR.1 Pilotamento delle procedureCreare un contesto sfavorevole alla
corruzioneMO11 - formazione del personale
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11
giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014)
2,8
Impatto
2,5
Controlli CR.6 Uso improprio o distorto della discrezionalità
4 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
MO2 - codice di comportamento
dell'enteAdottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso
ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun
procedimento disciplinare nel 2014
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso
ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun
procedimento disciplinare nel 2014
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso
ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun
procedimento disciplinare nel 2014
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
MO14 - provvedimenti disciplinari
Michelangelo Dalla
Riva
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
Carla Menozzi
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
CR.3 Conflitto di interessi
RESPONSABILE del
sottoprocesso
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento dell'attività e di controllo
Matteo Ruozzi
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
OBIETTIVO
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
C.2.5.1 Attività in materia di metrologia legale
C.2.2.2 Rilascio attestati brevetti e marchi
C.2.2.1 Gestione domande brevetti e marchi
C.2.2.1
Gestione
domande
brevetti e
marchi
Valutazione del rischio
C.2.5.1
Attività in
materia di
metrologia
legale
Valutazione del rischio
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina) RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
C.2.2.2
Rilascio
attestati
brevetti e
marchi
Valutazione del rischio
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
Matteo RuozziMichelangelo Dalla
RivaMO14 - provvedimenti disciplinari
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzioneCR.7 Atti illeciti
Prob.
7
7
Francesco
Tumbiolo
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO
5
CR.7 Atti illeciti
Scheda rischio AREA D
Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli
Medio 10,5
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedure
4,2 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza
Impatto CR.3 Conflitto di interessi
2,5CR. 4 Manipolazione o utilizzo improprio delle
informazioni o della documentazione
Controlli
5 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun caso nell'anno 2014
Medio 10,5
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
Obbligatorie Ulteriori Obbligatorie
Prob. CR.1 Pilotamento delle procedureCreare un contesto sfavorevole alla
corruzioneMO1 - trasparenza
Adottato P.T.T.I. con determinazione presidenziale del
28/01/2014. In data 16/01/2015 l'OIV ha attestato
l'adempimento degli obblighi di trasparenza
4,2 CR.2 Assenza di adeguati livelli di trasparenza MO11 - formazione del personale
Impatto CR.3 Conflitto di interessiMO4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
2,5CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
ControlliCR.6 Uso improprio o distorto della
discrezionalità
5 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari
D) Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con
effetto economico diretto ed immediato per il destinatario
10,5
D.01
Erogazione di
incentivi,
sovvenzioni e
contributi
finanziari a
privati
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)Valutazione del rischio
D.01 Erogazione di incentivi, sovvenzioni e contributi finanziari a privati
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
CR.6 Uso improprio o distorto della
discrezionalità
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'ente
MO 11 - formazione del personale
MO4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
10,5
RESPONSABILE
del sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
Claudia BartoliMichelangelo Dalla
Riva
D.02 Concessione di contributi per effetto di specifici protocolli d'intesa o
convenzioni sottoscritti con enti pubblici o con organismi, enti e società a
prevalente capitale pubblico
D.02
Concessione
di contributi
per effetto di
specifici
protocolli
d'intesa o
convenzioni
sottoscritti
con enti
pubblici o con
organismi,
enti e società
a prevalente
capitale
pubblico
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)Valutazione del rischio
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I.
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
MT1 - Trasparenza:
misure obbligatorie
indicate nel P.T.T.I. Claudia Bartoli
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
MO2 - codice di comportamento
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
RESPONSABILE
del sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
Michelangelo Dalla
Riva
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso ai
dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Adottato P.T.T.I. con
determinazione presidenziale del 28/01/2014. Attestazione OIV
in data 16/01/2015. Effettuata formazione generale (22,23
maggio 2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e
formazione specifica (22 dicembre 2014). Nessun caso di
conflitto di interessi.
Adottato C.d.C. con det. Presidenziale del 28/01/2014 e diffuso
ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014. Nessun caso nell'anno
2014.
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014, 11 giugno
2014 e 22 dicembre 2014) e formazione specifica (22
dicembre 2014). Nessun caso di conflitto di interessi.
Scheda rischio AREA E
Grado di rischio Senza correzione in base ai controlli
Basso 9,9
Obbligatorie Ulteriori ObbligatorieU
l
Prob.M
T3,6
2,75
Controlli
5
Basso 7,5
Obbligatorie Ulteriori ObbligatorieU
l
Prob.
3
2,5
Controlli
4
Basso 7
Obbligatorie Ulteriori ObbligatorieU
l
Prob.
2,8
Impatto
2,5
Controlli
2
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CR.6 Uso improprio o distorto della
discrezionalità
CR.7 Atti illeciti
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014.
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014,
11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014)
Nessun caso nell'anno 2014
MO2 - codice di comportamento
dell'ente
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
E) Sorveglianza e controlli
C.2.5.2 Attività di sorveglianza e vigilanza in materia di metrologia legale
C.2.5.2
Attività di
sorveglianza
e vigilanza in
materia di
metrologia
legale
Valutazione del rischio
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
RESPONSABILE del
sottoprocesso
Impatto
C.2.7.1 Sicurezza e conformità prodotti
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
MO 2 - codice di comportamento
MO 11 - formazione del personale
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
9,9
CR.3 Conflitto di interessi
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CR.6 Uso improprio o distorto della
discrezionalità
CR.7 Atti illeciti
Carla Menozzi Francesco Tumbiolo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
MO14 - provvedimenti disciplinari
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014.
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014,
11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014)
Nessun caso nell'anno 2014
Francesco Tumbiolo
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
C.2.7.1
Sicurezza e
conformità
prodotti
Valutazione del rischio
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
RESPONSABILE del
sottoprocesso
7,5
CR.3 Conflitto di interessi
Carla Menozzi
C.2.7.3 Regolamentazione del mercato
C.2.7.3
Regolamentaz
ione del
mercato
Valutazione del rischio
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
Impatto
MO 2 - codice di comportamento
MO 11 - formazione del personale
MO14 - provvedimenti disciplinari
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
7 CR.3 Conflitto di interessiRidurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzioneCarla Menozzi Francesco Tumbiolo
MO11 - formazione del personale
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014,
11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014)
Basso 8
Obbligatorie Ulteriori ObbligatorieU
l
Prob.
3,2
Impatto
2,5
ControlliCR.6 Uso improprio o distorto della
discrezionalità
3 CR.7 Atti illecitiRidurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzioneMO14 - provvedimenti disciplinari Nessun caso nell'anno 2014
Basso 6,3
Obbligatorie Ulteriori ObbligatorieU
l
Prob.
2,8
Impatto
2,25
Controlli
3
Basso 6,5
Obbligatorie Ulteriori ObbligatorieU
l
Prob.MO2 - codice di comportamento
dell'ente
M
T
U
6
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014
2,6
Impatto
2,5
Controlli
3
Basso 8,4
Obbligatorie Ulteriori ObbligatorieU
l
Prob.MO2 - codice di comportamento
dell'ente
M
T
U
6
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014
2,4
3,5
Controlli
3
C.2.7.4 Verifica clausole inique e vessatorie
C.2.7.4
Verifica
clausole
inique e
vessatorie
Valutazione del rischio
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
RESPONSABILE del
sottoprocesso
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
8 Carla Menozzi Francesco Tumbiolo
CR.3 Conflitto di interessi
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
MO 1 - trasparenza
MO 2 - codice di comportamento
dell'ente
MO 11 - formazione del personale
Adottato C.d.C. con det. Presidenziale del
28/01/2014 e diffuso ai dipendenti con Ods 4 del
13/03/2014. Adottato P.T.T.I. con determinazione
presidenziale del 28/01/2014. Attestazione OIV in
data 16/01/2015. Effettuata formazione generale
(22,23 maggio 2014, 11 giugno 2014 e 22 dicembre
2014) e formazione specifica (22 dicembre 2014)
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
6,3 Francesco Tumbiolo
Adottato con det. Presidenziale del 28/01/2014 e
diffuso ai dipendenti con Ods 4 del 13/03/2014.
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014,
11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014). Nessun caso di
conflitto di interesse.
Nessun caso nell'anno 2014
CR.1 Pilotamento delle procedure
C.2.7.5 Manifestazioni a premio
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
MO4 - astensione in caso di conflitto
di interesse
MO 11 - formazione del personale
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
C.2.8.1 Sanzioni amministrative ex L. 689/81
C.2.8.1
Sanzioni
amministrativ
e ex L. 689/81
Valutazione del rischio
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
RESPONSABILE del
sottoprocesso
Carla Menozzi
CR.7 Atti illeciti MO14 - provvedimenti disciplinari
CR.3 Conflitto di interessi
C.2.7.5
Manifestazioni
a premio
Valutazione del rischio
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
RESPONSABILE del
sottoprocesso
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO OBIETTIVO
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
6,5 Alberto Vecchi Francesco Tumbiolo
CR.7 Atti illeciti MO14 - provvedimenti disciplinari
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014,
11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014)
MO 11 - formazione del personale
Nessun caso nell'anno 2014
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
C.2.8.2 Gestione ruoli sanzioni amministrative
C.2.8.2
Gestione ruoli
sanzioni
amministrativ
e
Valutazione del rischio
MISURE(selezionare voce dal menù a tendina)
MISURE
TRASVERSALI (selezionare voce dal menù a
tendina)
RESPONSABILE del
sottoprocesso
8,4 Francesco Tumbiolo
CR.7 Atti illeciti MO14 - provvedimenti disciplinari
RESPONSABILE
da individuare per
ciascuna misura
MO 11 - formazione del personale
Impatto
OBIETTIVO
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
Ridurre opportunità che si manifestino i
casi di corruzione
TEMPI:
termine per l'attuazione delle Misure
CR.5 Elusione delle procedure di svolgimento
dell'attività e di controllo
Alberto Vecchi
CATEGORIA DI EVENTO RISCHIOSO
Nessun caso nell'anno 2014
Effettuata formazione generale (22,23 maggio 2014,
11 giugno 2014 e 22 dicembre 2014) e formazione
specifica (22 dicembre 2014)
SINTESI ADEMPIMENTI ANTICORRUZIONE ANNO 2015
MISURA AMBITO SERVIZIO DI
RIFERIMENTO RESPONSABILE DELLA MISURA
TARGET DI ATTUAZIONE
Adozione Piano Triennale di prevenzione della corruzione 2015-2017
Tra
sver
sale
a tu
tti i
pro
cess
i del
l’en
te
Servizio Affari Generali, Gestione
risorse umane, sanzioni
Dirigenza camerale e
Responsabile prevenzione corruzione
31/01/2015
Definizione di procedure per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione
31/01/2015
Attivazione procedura di sensibilizzazione verso la società civile
2° semestre 2015
Attivazione vigilanza verso enti/società partecipate
1° semestre 2015
Rotazione del personale In caso di riorganizzazione
Attuazione verifiche in tema di insussistenza cause di inconferibilità e incompatibilità
1° semestre 2015
Aggiornamento Regolamento conferimento/autorizzazione incarichi a dipendenti
30/09/2015
Attivazione procedura per Segnalazioni di illecito da parte di dipendenti
2° semestre 2015
Attuazione verifiche successive alla cessazione del rapporto di lavoro
100% dei casi
Adozione di Regolamento di disciplina dell'applicazione delle sanzioni di cui all'art. 47 del D.lgs. 33/2013
30/06/2015
Attivazione verifica della sussistenza di eventuali precedenti penali
100% dei casi
Organizzazione di percorsi di Formazione al personale
2° semestre 2015
Pubblicazione relazione recante i risultati dell’attività svolta
15/12/2015
Allegato 3 al P.T.P.C. 2015-2017