PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA...Istituto Comprensivo "Giordani-De Sanctis" Manfredonia...

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Istituto Comprensivo "Giordani-De Sanctis" Manfredonia PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 20/01/2016

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Istituto Comprensivo "Giordani-De Sanctis" Manfredonia

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 20/01/2016

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Indice

Indice ................................................................................................... 1 

Premessa .............................................................................................. 2 

Analisi del territorio e situazione socio-ambientale ....................................... 3 

Presentazione dell’Istituto ........................................................................ 6 

Priorità, traguardi ed obiettivi ................................................................. 13 

Piano di Miglioramento (obiettivi di processo, azioni, risultati) ..................... 15 

Curricolo verticale ................................................................................. 16 

Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale .................................. 41 

Descrizione progetti e relative schede ...................................................... 44 

Fabbisogno di organico .......................................................................... 61 

Programmazione delle attività formative rivolte al personale ....................... 64 

Le risorse professionali .......................................................................... 66 

Reti di scuole ....................................................................................... 69 

Organizzazione didattica ........................................................................ 71 

Controllo degli apprendimenti ................................................................. 75 

Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali .................................. 79 

Documenti di Istituto ............................................................................. 80 

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Premessa

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa per gli anni 2016/2017 – 2017/2018 – 2018/2019, relativo all’Istituto Comprensivo “Giordani - De Sanctis” di Manfredonia, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

Il Piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. n. 3782/A22 del 5/10/2015.

Il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 15/1/2016.

Il Piano è stato approvato dal Consiglio d’istituto nella seduta del 20/1/2016.

Il Piano triennale dell’offerta formativa, è inviato all’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia competente ai fini delle verifiche di cui al comma 13, art. 1 della Legge n. 107/2015.

L’effettiva realizzazione del Piano resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa Istituzione scolastica delle risorse umane e strumentali ivi individuate.

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Analisi del territorio e situazione socio-ambientale

Foto di Sandro Chiarista, da Internet

Considerata la “Porta del Gargano”, Manfredonia è bagnata dal mar Adriatico, protetta dalla

“Montagna del sole”, ossia il Gargano, è l’erede delle vestigia della progenitrice Siponto. La ridente cittadina dauna, che si estende lungo la fascia costiera, conta oggi 57.722

abitanti (al 30 giugno2014), confina con i territori di Monte Sant'Angelo, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Zapponeta, Cerignola, Foggia.

Manfredonia conserva intatto quel fascino che in tempi remoti le diede Manfredi, il quale seguendo le orme del suo illustre genitore, Federico II, amò profondamente la terra di Puglia ed in particolare la Capitanata.

Una passeggiata per le strade del paese permette di cogliere il magnifico equilibrio tra passato, presente e futuro, che traluce da ogni angolo, a ogni palazzo, da ogni pietra. Simbolo più evidente di questo equilibrio sono le vecchie mura che cingono ancora il centro storico della città: circondate, avvinte ormai da palazzi moderni che non ne hanno stravolto l’antica austerità.

Affacciata sul Golfo omonimo, il suo importantissimo porto costituisce un’attrattiva turistica, oltre che una fiorente economia locale. Attualmente la configurazione portuale della città garganica è determinata dalla presenza, da una parte del porto vecchio o commerciale, inserito nel cuore del tessuto urbano e costituito dai seguenti moli: il molo di ponente, riservato al traffico commerciale; il molo di levante, riservato ai natanti da pesca che compongono la flotta peschereccia della città; il molo di tramontana, riservata ai natanti da pesca e alle unità navali della Capitaneria di Porto; il molo trapezoidale, riservato alle navi passeggeri.

Dall’altra parte troviamo il Bacino Alti Fondali, detto porto industriale che, dopo il crollo del polo petrolchimico ha visto ridursi i suoi traffici.

Di ultima creazione è il Porto Turistico “Marina del Gargano” che costituisce un esclusivo polo d’attrazione e incontro per turisti e diportisti che gravitano fra il promontorio del Gargano, la Croazia, la Grecia e le coste adriatiche. Situata nel Golfo di Manfredonia e a pochi passi dal

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centro storico, il nuovo Marina, con una superficie di 270.000 metri quadrati, è dotato di 700 posti barca, fondali profondi sino a 6,50 mt che consentiranno gli ormeggi di imbarcazioni e super yachts fino ai 60 metri di lunghezza, aree verdi attrezzate, aree giochi per bambini, posti auto, ristoranti e numerose attività commerciali che faranno di questo luogo una nuova “piazza” della città.

Foto di Bruno Mondelli Giuliani, da Internet

Tra le bellezze storiche di Manfredonia possiamo ammirare la collocazione del castello

Svevo – Angioino che si erge di fronte al mare a difesa del porto e dell’abitato. Oggi ospita il Museo Archeologico del Gargano, dove si conservano le famose stele funerarie sipontine che illustrano l’antica civiltà dauna.

Degne di studio e di attenzione sono anche: la Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto

(sec. XII), l’abbazia di San Leonardo in Lama Volara (sec. XI), la chiesa di San Domenico, con annesso monastero (oggi sede municipale) e la chiesa Cattedrale dedicata a San Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto.

Manfredonia situata sull’estremo lembo del Tavoliere, è protetta dai venti freddi dal Gargano e mitigata dal mare che le permette di avere un clima temperato, che si aggira intorno ai 16°.

Le acque azzurre e calde del golfo naturale e integro habitat di fauna ittica, permettono una fiorente attività peschereccia, grazie alla varietà di pesce presente.

Tra i prodotti principali della terra abbiamo la coltivazione del grano duro, della vite e dell’ulivo, importante è anche l’allevamento ovino.

Anche l’artigianato è presente, mantenendo le sue antiche tradizioni come quella della costruzione di barche.

Un posto di rilievo occupa l’artigianato artistico con la ceramica che ha conservato e tramandato addirittura nei millenni i disegni e le decorazioni geometriche dell’arte dauna, con gli intarsi e le sculture di legno e con le lavorazioni in ferro battuto.

Nel 1971, a ridosso del centro abitato e del litorale dalle notevoli potenzialità turistiche, in

territorio del comune di Monte Sant'Angelo, fu realizzato lo stabilimento petrolchimico Anic (poi

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EniChem), specializzato nella produzione di fertilizzanti. L'impianto fu teatro di un grave incidente e fu successivamente chiuso. Nel 1994 fu firmato un contratto d'area, strumento economico che permetteva l'arrivo di finanziamenti per l'industrializzazione di aree in crisi. Così la Regione autorizzava la reindustrializzazione dell'area di Manfredonia. Nei primi anni 2000 nell'ex area Enichem iniziarono le operazioni di bonifica e smantellamento delle vecchie ciminiere e qui ora sorge un complesso industriale del contratto d'area. Altre piccole aziende sono sorte soprattutto nella zona industriale lungo la S.S.89 verso S. Leonardo. Purtroppo, nell’ultimo periodo, quasi tutte le aziende sorte con il contratto d’area hanno chiuso i battenti provocando una diffusa disoccupazione tra coloro che avevano appena iniziato l’attività lavorativa.

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Presentazione dell’Istituto

Dall’accorpamento del Circolo Didattico “F. De Sanctis” con la scuola secondaria di primo grado “G.T. Giordani”, il 1 settembre 2012 nasce l’Istituto Comprensivo “Giordani–De Sanctis”.

Situato tra il rione Monticchio e il centro storico della città, esso ospita una popolazione eterogenea per cultura e condizione socio-economiche. Le attività produttive riguardano l’agricoltura, la pesca, l’artigianato e il commercio. La situazione sociale del quartiere è in evoluzione positiva. Grazie alle attività preposte da varie associazioni di volontariato e dall’azione di oratori parrocchiali, i bambini, adolescenti e i giovani sono occupati in attività extrascolastiche che impegnano il loro tempo libero.

Scuole dell’Infanzia Scuola dell’infanzia “Via E.

Fieramosca” attualmente occupata da tre sezioni; ubicata in struttura autonoma, spaziosa e luminosa, i bambini possono utilizzare ampi spazi per le attività ludiche e didattiche. Intorno alla scuola c'è un ampio spazio all'aperto. Tutte le sezioni effettuano il tempo normale di 40 ore. I docenti che operano nella scuola sono in totale 8: 6 insegnanti di sezione, un’insegnante di sostegno e un’insegnante di religione. Il loro stile educativo si ispira a criteri di ascolto e di osservazione partecipata. Numerosi sono i progetti e le attività che essa organizza e realizza.

Scuola dell’infanzia “Torre Abate” in Via

Barletta. Il plesso è unito alla scuola Giordani. Le attuali sezioni sono quattro. I bambini possono utilizzare due spazi polivalenti per le attività ludiche e didattiche e l’ampio cortile alberato. Tutte le sezioni effettuano il tempo normale di 40 ore. I docenti che operano nella scuola sono in totale 9: 8 insegnanti di sezione e un’insegnante di religione. Il loro stile educativo si ispira a criteri di ascolto e di osservazione partecipata. Numerosi sono i progetti e le attività che essa organizza e realizza.

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Scuola dell’infanzia “Via A. Volta”, ospita due sezioni e uno spazio polivalente che i bambini possono utilizzare per le attività ludiche e didattiche. Inoltre i bambini possono utilizzare la palestra e le dotazioni della scuola primaria. Tutte le sezioni effettuano il tempo normale di 40 ore. I docenti che operano nella scuola sono in totale 5: 4 insegnanti di sezione e un’insegnante di religione. Il loro stile educativo si ispira a criteri di ascolto e di osservazione partecipata. Numerosi sono i progetti e le attività che essa organizza e realizza.

Scuola dell’infanzia “Via S. Giovanni Bosco”. Ospita

una sezione con ampi spazi per le attività ludiche dei bambini. Inoltre i bambini possono utilizzare la palestra e le dotazioni della scuola primaria. La sezione effettua il tempo normale di 40 ore. I docenti che operano nella scuola sono in totale 4: 2 insegnanti di sezione, un’insegnante di sostegno e un’insegnante di religione. Il loro stile educativo si ispira a criteri di ascolto e di osservazione partecipata. Numerosi sono i progetti e le attività che essa organizza e realizza.

Scuola Primaria Il plesso "Francesco De Sanctis" è

composto da un piano rialzato e da un primo piano. Il piano rialzato è diviso in aule per le classi, un'aula per il sostegno e quattro locali per la mensa; c'è la biblioteca con archivio e sala incontri. Il primo piano consta di 12 aule per le classi, quasi tutte dotate di lavagna interattiva (LIM), di una per il sostegno, del laboratorio di informatica, del laboratorio musicale, del laboratorio scientifico. Sullo stesso piano sono ubicati: la segreteria con archivio e due uffici, l'ufficio direttivo e l’aula dei collaboratori del Dirigente.

La biblioteca, che funge anche da sala riunioni con n. 60 posti a sedere, è provvista di uno schermo per proiezioni, di una lavagna interattiva (LIM), di un computer, di microfoni, di libri e riviste a disposizione degli insegnanti e degli alunni, di un fotocopiatore.

Scuola Secondaria di primo grado La scuola secondaria di primo grado "Gian Tommaso Giordani" molto attraente e

accogliente, recentemente soggetta a lavori di riqualificazione, è situata in Via Barletta, tra una zona popolare ed una residenziale in forte espansione, nei pressi dell’Ospedale Civile San Camillo de Lellis, dell’Istituto Tecnico Economico ”Toniolo” e dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Rotundi-Fermi”, gode di un ampio spazio esterno con un ampio cortile,

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un’area verde circostante, un ampio parcheggio e delle attrezzature necessarie per rendere l’ambiente educativo attraente.

L’istituto ha requisiti di alta qualità per le scelte architettoniche, per gli spazi a

disposizione, per le numerose aule speciali adeguatamente attrezzate, per le soluzioni tecniche adottate. Esso risponde alle necessità di una scuola proiettata verso il futuro e offre a tutto il personale l’opportunità di svolgere al meglio le molteplici attività che caratterizzano la nostra scuola e per le quali è particolarmente apprezzata nel territorio. Una scuola che, in virtù di alcune strutture di assoluto rilievo quali l’auditorium, la biblioteca e la palestra svolge un ruolo importante per la città.

All’interno sono facilmente raggiungibili al piano terra la biblioteca scolastica, l’aula insegnanti, l’aula per le udienze dei genitori, le aule di musica, l’aula magna e la palestra.

Al piano terra di fronte all’ingresso è ubicata la segreteria, al secondo piano si insedia l’ufficio del dirigente, sulla destra le aule e sulla sinistra il laboratorio di informatica e altre aule.

La salvaguardia dell’ambiente, l’amicizia e la solidarietà, insieme alla conoscenza delle lingue e l’amore per la musica, costituiscono il patrimonio dei valori di questa scuola.

Tipologia degli alunni L’utenza della nostra scuola è molto diversificata, infatti vi sono figli di operai, agricoltori,

commercianti, nonché figli di genitori impiegati nel terziario in genere. A queste figure di genitori corrisponde, solitamente, un livello culturale medio: il titolo di studio più diffuso è la licenza media, anche se non mancano, diplomati e laureati e tra essi insegnanti, impiegati, liberi professionisti, soprattutto nei bacini di nuova utenza della Scuola: la zona residenziale dei cosiddetti “parchi” (Parco Sicilia, Parco Calabria).

Dall’analisi del contesto in cui la Scuola opera e dalle esigenze rilevate negli ultimi anni in questo nuovo sono stati rilevati, per la propria utenza, i seguenti bisogni formativi e delle priorità che danno una connotazione chiara all'indirizzo formativo del nostro Istituto: - educazione alla legalità - rimozione della “cultura della violenza” e della trasgressione - recupero delle motivazioni all’impegno scolastico e sociale - recupero di modelli positivi di riferimento - miglioramento della comunicazione in tutte le forme - maggiore impegno ad ascoltare per essere ascoltati - riconoscimento delle identità di ognuno da parte di se stessi e degli altri - integrazione e alfabetizzazione degli alunni stranieri - bisogno di aggregazione - bisogno di esperienze ed attività culturali - bisogno di una didattica di laboratorio e ambientale - bisogno di ampliare il bagaglio di conoscenze, di abilità tecnologiche ed operative

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Tali bisogni formativi e priorità hanno trovato sistemazione all’interno del RAV (Rapporto

di Autovalutazione) che è stato elaborato nell’a.s. 2014/2015 e che è visionabile nel dettaglio all’albo on line dell’istituzione scolastica e sul portale Scuola in chiaro del MIUR al seguente link http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/, e il PDM (Piano di miglioramento), di cui all’art.6, comma 1, del DPR 28 marzo 2013 n. 80, da cui evincere criticità, priorità, traguardi ed obiettivi di processo.

L’attenzione ai Bisogni Educativi Speciali I Bisogni Educativi Speciali sono molti e diversificati ed interessano gli studenti

diversamente abili, quelli con disturbi specifici dell’apprendimento fino a comprendere quegli studenti che presentano particolari disagi in relazione al contesto sociale, economico, familiare nel quale si trovano a vivere. Una scuola davvero inclusiva deve essere in grado di leggere tutti i bisogni con la stessa attenzione e il medesimo impegno, individuando anche il reale «fabbisogno» di risorse aggiuntive, sia umane che strumentali.

In questa prospettiva uno dei compiti prioritari della nostra scuola è quello di offrire a tutti gli alunni l’opportunità di adempiere al diritto-dovere all’istruzione nel modo più adeguato alle necessità individuali, favorendone lo sviluppo della personalità per una migliore e più efficace integrazione nella società. Questo impegno assume particolare importanza nel caso degli alunni diversamente abili ai bisogni dei quali la nostra legislazione ha dato, negli anni, significative risposte, prima con la Legge 517/77, poi soprattutto con la Legge quadro 104/92. Una sintesi efficace del percorso compiuto in materia dalla legislazione italiana e delle strategia di risposta ai bisogni degli alunni diversamente abili è contenuta nelle recenti Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità.

Ogni alunno diversamente abile segue, pertanto, un suo percorso definito, all’inizio di ogni anno scolastico, attraverso l’elaborazione del P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato). Questo è un documento collegiale, elaborato e condiviso da un’ampia varietà di soggetti: l’insegnante di sostegno in stretta collaborazione con il team di docenti della classe, la famiglia e le strutture sanitarie competenti.

La stesura del P.E.I prevede due momenti essenziali: 1. Una fase preparatoria nella quale viene esaminata la Diagnosi funzionale dell’equipe

multidisciplinare e vengono effettuate prove oggettive per verificare le abilità dell’alunno, in modo particolare a livello cognitivo.

2. Una fase operativa nella quale viene redatto il P.E.I., firmato per condivisione dai docenti curricolari, dai genitori e dagli specialisti che seguono i nostri ragazzi e che comprende: la presentazione dell’alunno sia nella sua sfera socio affettiva che sotto il profilo delle

potenzialità e/o criticità cognitive; gli obiettivi educativi; gli obiettivi ed i contenuti di ogni singola disciplina; la metodologia, i mezzi, gli strumenti da usare; le modalità di verifica e di valutazione, sia in itinere che finali.

L’attuazione del programma definito nel P.E.I. viene puntualmente verificato in vari momenti e con diverse modalità:

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Infanzia Primaria Secondaria di 1° grado In sede di programmazione mensile

In sede di programmazione settimanale

Nel corso dell’anno scolastico, nelle varie riunioni per disciplina

Osservazioni e valutazioni in itinere

Somministrando prove di verifica quadrimestrali personalizzate

Mensilmente, all’interno di ogni Consiglio di classe

Incontri periodici con le famiglie Periodicamente, in base alle esigenze specifiche, con incontri fra gli operatori scolastici e quelli socio-sanitari Al termine di ogni anno scolastico, con la relazione finale dell’insegnante di sostegno, che comprende la sintesi di tutte le attività svolte e l’indicazione dei risultati raggiunti

L’attenzione alle necessità degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) è

stata posta dalla legge n. 170 dell’8/10/2010 la quale riconosce come DSA quattro categorie di disturbo (la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia) ed assegna al Sistema Nazionale di istruzione e agli Atenei il compito di “individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché gli studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo”.

Essenziale, soprattutto nella scuola dell’Infanzia e Primaria, è l’osservazione dei comportamenti degli alunni con il gruppo dei pari e delle risposte date fino dai primissimi stimoli educativo-didattici. Qualora gli insegnanti rilevino criticità, intraprendono assieme alla famiglia l’iter che per legge può garantire all’alunno con Disturbo Specifico dell’Apprendimento un sereno percorso formativo.

In linea con il Decreto 5669 del 12/7/2011 e relative linee guida i Consigli di Classe del nostro Istituto elaborano il Piano Didattico Personalizzato (PDP) per ogni alunno con DSA.

Il PDP comprende, tra gli altri, le modalità didattiche e valutative personalizzate, eventuali attività di recupero individualizzato (là dove possibile), nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative esplicitate e programmate, con l’obiettivo di assicurare uno strumento utile ad un’azione didattica più incisiva e mirata, alla condivisione con la famiglia delle iniziative intraprese, e soprattutto a infondere nello studente la fiducia nei propri mezzi con la certezza di poter raggiungere gli obiettivi previsti.

Integrazione alunni stranieri La presenza di alunni stranieri nel nostro Istituto, fenomeno abbastanza recente, ma in

continua crescita dovuto all'aumento di famiglie immigrate che si stabiliscono nella nostra zona, richiama la nostra attenzione sulla loro integrazione. Il nostro obiettivo prioritario comprende tre momenti fondamentali: l'accoglienza, l'intervento linguistico ed una specifica attenzione alla dimensione interculturale all'interno delle varie discipline; il tutto nella prospettiva di una continuità didattica fra i tre ordini di scuole.

Rapporti scuola-famiglia Le aspettative delle famiglie che iscrivono i loro figli all’Istituto Comprensivo “De Sanctis-

Giordani” sono di trovare: - una scuola accogliente che sia punto di riferimento fondamentale per la crescita e la

maturazione personale e sociale dei loro figli; - una scuola che fornisca le basi culturali adeguate per affrontare gli studi superiori - una scuola che orienti nelle future scelte; - una scuola che favorisca il successo scolastico e recuperi le situazioni di svantaggio;

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- una scuola che offra un percorso formativo ricco di attività in ambiti extra-curricolari: approfondimenti delle lingue straniere, informatica, latino, attività sportive, musica, attività artistiche e creative ecc.;

- una scuola che offra tempi di permanenza diversi (tempo normale, tempo prolungato, attività facoltative/opzionali).

Nella consapevolezza che la scuola non può esaurire da sola tutte le funzioni educative e che occorre quindi instaurare un rapporto di collaborazione con le famiglie e con le altre agenzie operanti sul territorio, l’Istituto intende utilizzare e valorizzare il maggior numero di risorse culturali, ambientali, umane, strutturali che il “territorio” può offrire, al fine di perseguire le suddette finalità educative, ritenute imprescindibili per un’adeguata e globale formazione.

Perciò la scuola, al fine di soddisfare i bisogni e di fornire congrue e adeguate risposte alle istanze sociali, fin dagli inizi della sua storia ha voluto aprirsi al territorio e diventare centro di servizi culturali per lo stesso.

Una scuola che si propone come servizio pubblico non può prescindere dall' identificare la propria utenza, dal rappresentarsene i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le proposte. La famiglia entra nella scuola quale rappresentante dei bambini e degli adolescenti e come tale partecipe del contratto educativo, condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli.

È compito dell’istituzione scolastica: - formulare le proposte educative e didattiche, - fornire in merito ad esse, informazioni chiare e leggibili, - valutare l'efficacia delle proposte, - rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni e del loro progredire in

ambito disciplinare e relazionale, - individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero dei soggetti in situazione di handicap,

svantaggio, disagio, difficoltà, - esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata.

L’informazione avviene in canali e luoghi rinnovati. Riteniamo che i momenti assembleari corrispondano alle esigenze di dibattito, di

proposizione, di confronto culturale. Sono il luogo privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso. La scuola si impegna a facilitarne e diffonderne la pratica.

Ai colloqui individuali si attribuisce una funzione primaria per la raccolta di tutte le conoscenze necessarie all'elaborazione di un'immagine relazionale del bambino al di fuori del contesto scolastico: - per comunicare, in un clima disteso e nei modi più accessibili, la situazione socio-affettiva e

conoscitiva del bambino e dell’adolescente; - per costruire, con le famiglie, possibili itinerari per il superamento delle difficoltà; - per l'arricchimento dei campi esperienziali del bambino e dell’adolescente.

La famiglia, chiamata a stipulare il patto educativo, si impegna, per contro, a: - intervenire alle assemblee e alle riunioni dell’Istituto che si ritenga necessario indire; - tenersi informata e al corrente delle iniziative della scuola; - discuterle e contribuire al loro arricchimento e alla loro realizzazione sia sul piano ideativo

che operativo; - sostenere gli alunni nel mantenimento degli impegni assunti a scuola; - partecipare ai colloqui individuali; - cooperare perché a casa e a scuola il bambino e l’adolescente ritrovino atteggiamenti

educativi coerenti con quelli della scuola (pur consapevoli e rispettosi dell'assoluta specificità della relazione interparentale).

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Pareri e proposte degli stakeholders Il comma 14 ribadisce che «il Dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli

enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, locali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene conto, altresì, delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori».

In tutto questo, il Dirigente scolastico svolge un ruolo strategico, nell’esercizio della sua attività di indirizzo, di gestione e di impulso alle innovazioni previste dalle Legge 107/2015, compreso l’ascolto degli studenti, delle famiglie, del territorio.

Oltre agli incontri che lo staff informalmente ha tenuto con le famiglie, i Dirigenti degli Istituti Comprensivi di Manfredonia hanno incontrato realtà istituzionali, culturali, locali, sociali ed economiche del territorio al fine di concordare iniziative e progetti da attuare in accordo. In allegato si riporta il verbale dell’incontro.

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Priorità, traguardi ed obiettivi

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/FGIC864003/giordanide-sanctis/valutazione;jsessionid=EqSf389GD13Am6R1LssbSMhr.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: 1. Sviluppare le competenze chiave e sociali degli studenti. 2. Ridurre il numero di studenti che consegue la votazione minima di uscita dal primo ciclo,

migliorando anche le prestazioni nelle prove nazionali. Le motivazioni delle scelte effettuate sono le seguenti: - Saranno potenziati gli aspetti del curricolo che riguardano le competenze chiave e di cittadinanza rendendo chiari e precisi gli obiettivi per la formazione di un corretto sviluppo psico-fisico, sociale e buone relazioni tra pari. Si sceglieranno mete comuni, di cui monitorare il raggiungimento con verifiche trasversali periodiche, e criteri di valutazione condivisi. Le competenze chiave e di cittadinanza verranno riconosciute come ugualmente importanti per una evoluzione equilibrata della personalità, nell’iter formativo dell’alunno.

I traguardi e gli obiettivi funzionali al raggiungimento dei traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono: 1. 1.a Revisione del curricolo verticale nei consigli di intersezione, di interclasse e nei

dipartimenti. 2. 2.a Lavorare per il recupero delle abilità di base in modo da diminuire la percentuale di

studenti che consegue la sufficienza come valutazione di uscita del primo ciclo. 3. 2.b Migliorare le prestazioni degli alunni in ordine alle prove nazionali.

Le motivazioni delle scelte effettuate sono le seguenti: - Il miglioramento del curricolo verticale permetterà di rivedere le pratiche didattiche e

valutative nella prospettiva delle competenze chiave europee per l'apprendimento permanente. Gli scambi tra docenti dei vari ordini servirà a mettere a punto una organizzazione condivisa della didattica, in una comunità professionale e educativa più ampia possibile che accompagnerà l’iter formativo di ogni alunno, con condivisione di mete, metodi e criteri di valutazione senza soluzione di continuità. L’attenzione verso gli esiti e i risultati delle prove nazionali servirà a calibrare e a rimodulare i percorsi didattici in maniera mirata. La creazione di gruppi omogenei, per alcune discipline, su cui lavorare in orario curricolare permetterà di elevare i livelli delle abilità di base degli alunni meno capaci e, nel contempo, offrirà l’opportunità di valorizzare le eccellenze. Saranno anche appoggiate le partecipazioni a concorsi nazionali. La definizione di un modello comune di protocollo per la rilevazione dei bisogni educativi e formativi, consoliderà la condivisione di linee comuni per i docenti al fine di permettere una reale inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali. L'allestimento o il riorientamento di progetti verso l’inclusione contribuiranno a rendere la scuola sempre più a misura di ciascun alunno.

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- La rilevazione di un'ampia fascia di alunni con risultati scolastici valutati come sufficienti, impone un ripensamento della didattica, sia per elevare i livelli di conoscenze e abilità degli studenti sia per valorizzare le eccellenze.

- Le competenze di base, la comunicazione della lingua italiana, le competenze digitali, le competenze matematiche, verranno così messe alla prova, rafforzate e ulteriormente sviluppate per produrre nuove soluzioni, performance originali e crescita culturale significative. Saranno altresì realizzati interventi finalizzati al potenziamento nell'orario curriculare rendendolo più efficace in termini di successo formativo e accrescimento motivazionale.

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Piano di Miglioramento (obiettivi di processo, azioni, risultati)

Relativamente al Piano di Miglioramento dell'Istituto si rimanda al documento integrale in allegato.

Si ritiene opportuno tuttavia fornire il seguente estratto relativo agli obiettivi di processo, azioni previste e risultati attesi. Obiettivi di processo in via di attuazione: 1. Lavorare per il recupero di abilità di base in modo da diminuire la percentuale di studenti

che consegue la sufficienza come votazione all'uscita del primo ciclo; potenziare le eccellenze. - Azione prevista: Elaborazione di strategie didattiche per il miglioramento degli esiti scolastici. Analisi e tabulazione dei risultati delle valutazioni del 1° e del 2°quadrimestre. Predisposizione e strutturazione di adeguate prove di verifica standardizzate. Attività di recupero e di potenziamento per classi aperte. - Risultati attesi: Migliorare le performance degli alunni, programmando attività specifiche atte a stimolare e a valorizzare le eccellenze, da un lato, e a recuperare le abilità di base dall'altro, da proporre a gruppi di alunni di due classi parallele.

2. Migliorare le prestazioni degli alunni in ordine alle prove INVALSI. - Azione prevista: Analisi degli item delle prove Invalsi che maggiormente influiscono sul voto negativo. Elaborazione di strategie didattiche per il miglioramento degli esiti. Simulazioni. - Risultati attesi: Omogeneità tra i dati d’Istituto e i dati nazionali entro tre anni con una riduzione dello scarto già a partire dal corrente anno scolastico

3. Revisione del curricolo verticale nei consigli di intersezione, di interclasse e nei dipartimenti. - Azione prevista: Elaborazione del curricolo verticale orientato verso l'acquisizione delle competenze. Scelta di strumenti didattici e valutativi. Indicatori di valutazione declinati in verticale tra insegnanti e scuole dei diversi ordini. Riflessione sui processi che portano ad acquisire le competenze chiave e di cittadinanza nel primo ciclo scolastico. Costruzione di rubriche e di indicatori di valutazione. Costruzione di prove oggettive e autentiche. - Risultati attesi: Disponibilità da parte dei docenti per la condivisione di mete, strumenti metodologici, e criteri valutativi in tutto il comprensivo. Utilizzo di metodologie didattiche innovative anche in seguito alla partecipazione a corsi di formazione.

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Curricolo verticale

(si riporta un estratto dei traguardi per lo sviluppo delle competenze. L'intero documento è in allegato) PREMESSA

Il Curricolo verticale d’Istituto è maturato dopo una serie di incontri organizzati, all’inizio dell’anno scolastico, tra i docenti del'infanzia, primaria e medie. Da tali confronti, nonché dalla consultazione di diverso materiale didattico e disciplinare e delle Nuove Indicazioni per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione è emersa l’evidenza di una serie di innegabili vantaggi dati da una soluzione di verticalità: - la realizzazione della continuità educativa-metodologico-didattica; - la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti; - l’impianto organizzativo unitario; - la continuità territoriale; - l’utilizzazione funzionale delle risorse professionali.

La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità.

Il nostro istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale. Il curricolo verticale elaborato parte dai traguardi per lo sviluppo delle competenze elaborate in base alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 incontrando gli obiettivi di apprendimento e i criteri delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012.

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FONTI DI LEGITTIMAZIONE

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE PER L'APPRENDIMENTO PERMANENTE

FINALITÀ PER LO SVILUPPO ARMONICO E INTEGRALE DELLA PERSONA ALL'INTERNO DEI PRINCIPI DELLA

COSTITUZIONE ITALIANA E DELLA TRADIZIONE CULTURALE EUROPEA

- COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA; - COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE; - COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN

SCIENZA E TECNOLOGIA; - COMPETENZA DIGITALE; - IMPARARE A IMPARARE; - COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE; - SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ; - CONSAPEVOLEZZA E D ESPRESSIONE CULTURALE

- SVILUPPARE LE COMPETENZE - EDUCARE ALLA CITTADINANZA - ACCOMPAGANRE L'ALUNNO NEL PROCESSO DI

COSTRUZIONE E CONSOLIDAMENTO DELLA PROPRIA IDENTITÀ

- FAR CONQUISTARE L'AUTONOMIA

Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006

Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012

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  1. COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA • I DISCORSI E LE PAROLE

• ITALIANO 2. COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE • I DISCORSI E LE PAROLE

• INGLESE 3. COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA, SCIENZA E TECNOLOGIA

• LA CONOSCENZA DEL MONDO • MATEMATICA - SCIENZE NATURALI • GEOGRAFIA • TECNOLOGIA

4. CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE • IL SÈ E L’ALTRO • IMMAGINI, SUONI E COLORI • IL CORPO E IL MOVIMENTO • STORIA • ARTE E IMMAGINE • MUSICA • SCIENZE MOTORIE • RELIGIONE

5. COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE • IL SÈ E L’ALTRO- TUTTI I CAMPI DI ESPERIENZA

• CITTADINANZA E COSTITUZIONE – TUTTE LE DISCIPLINE

6. IMPARARE A IMPARARE • TUTTI I CAMPI DI ESPERIENZA / DISCIPLINE

7. COMPETENZA DIGITALE • TUTTI I CAMPI DI ESPERIENZA / DISCIPLINE

8. SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’ • TUTTI I CAMPI DI ESPERIENZA / DISCIPLINE

LE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE I CAMPI DI ESPERIENZA – LE DISCIPLINE

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SCHEMA COMPARATO TRA INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO  

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

CAMPI DI ESPERIENZA DISCIPLINE DISCIPLINE

- I discorsi e le parole - Italiano - Inglese

- Italiano - Inglese - Seconda lingua comunitaria

- La conoscenza del mondo - Matematica - Scienze naturali - Geografia - Tecnologia

- Matematica - Scienze naturali - Geografia - Tecnologia

- Il sé e l’altro - Storia - Cittadinanza e Costituzione - Religione Cattolica

- Storia - Cittadinanza e Costituzione - Religione Cattolica

- Immagini, suoni e colori - Musica - Arte e immagine

- Musica - Arte e immagine

- Il corpo e il movimento - Educazione Fisica - Educazione fisica

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1. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE NELLA MADRE LINGUA  

È  la capacità di manifestare e decodificare concetti,  idee,  sentimenti, avvenimenti  sia  in  forma scritta che orale e di 

interagire in modo adeguato e creativamente sul piano linguistico in ambito culturale e sociale. 

ITALIANO: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

COMUNICARE VERBALMENTE

Il bambino sviluppa la conoscenza della lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico.

Acquisisce fiducia e motivazione nell'esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, i propri pensieri attraverso l'utilizzo di diversi linguaggi.

Racconta, dialoga, inventa storie, chiede spiegazioni.

Usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole, sperimenta rime filastrocche e drammatizzazioni.

Partecipa alle conversazioni dialogando in modo pertinente, rispettoso delle opinioni altrui, del proprio turno e usando registri linguistici diversi in relazione al contesto.

Si esprime oralmente con padronanza linguistica e competenza comunicativa, argomentando in modo semplice e chiaro.

Utilizza un primo nucleo di terminologia specifica.

È in grado di interagire in situazioni comunicative diverse sapendo riferire su vari argomenti motivando, esponendo con chiarezza le proprie idee.

Riesce ad esprimersi nel confronto culturale in modo creativo e personale utilizzando il dialogo non solo come strumento comunicativo ma anche quale mezzo di convivenza civile e di collaborazione.

Adatta opportunamente i registri informale e formale.

Espone i vari argomenti di studio anche avvalendosi di strumenti specifici.

Comprende ed usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base arricchendolo.

ASCOLTARE E COMPRENDERE 

Ascolta, comprende e descrive racconti, rime e filastrocche.

Inventa, individua, colloca correttamente personaggi e ambienti durante la rielaborazione verbale di storie e vissuti.

Ascolta e comprende messaggi verbali.

Sviluppa capacità di ascolto nel grande gruppo e per tempi sempre più prolungati.

Comprende gli argomenti affrontati nelle conversazioni (anche trasmessi dai media) e i contenuti principali di testi di vario tipo, cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.

Riconosce i tratti che distinguono il parlato dallo scritto e sa servirsene nell’espressione orale e scritta.

Ha maturato un metodo di studio efficace e lo utilizza nell’orientarsi nella scelta dei materiali per la raccolta e la rielaborazione di dati e informazioni.

Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l'intenzione dell'emittente. Comprende, riconosce ed usa termini specifici inerenti alle discipline

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LEGGERE E COMPRENDERE

Decodifica sistemi simbolici: immagini, segni segnali, ecc.

Legge testi di vario tipo, utilizzando tecniche diverse, adeguate agli scopi, e individuando in essi le principali caratteristiche strutturali e di genere.

Sviluppa gradualmente le abilità di studio organizzando, sintetizzando e mettendo in relazione le informazioni anche in funzione dell’espressione orale. Utilizza la lettura per arricchire le proprie conoscenze ed il proprio patrimonio lessicale.

Legge in modo scorrevole ed espressivo testi letterari di vario tipo cominciando a costruirne un'interpretazione e manifestando gusti personali.

Applica strategie diverse di lettura adeguate allo scopo.

SCRIVERE

Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura. Incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

Compie semplici operazioni di rielaborazione e manipolazione di testi a seconda della finalità richiesta.

Possiede una corretta strumentalità di base che gli consente di realizzare testi corretti, chiari e coerenti.

Partendo dal vissuto, elabora testi gradualmente più articolati.

Produce testi con scopi e destinatari variabili; con un lessico adeguato e vario.

Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.

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2. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

 

La  comunicazione  in  lingue  straniere,  oltre  alle  primarie  abilità  necessarie  per  la  comunicazione  nella madrelingua, 

richiede anche abilità come la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di sicurezza di un individuo dipende 

dall’esperienza sociale e culturale e dalla capacità di ascoltare, parlare, leggere e scrivere.  

LINGUE COMUNITARIE: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (Per la lingua inglese i traguardi sono riconducibili a livello A2. Per la seconda lingua a livello A1 del QCER)

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

COMUNICARE ORALMENTE

Scopre la presenza d lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità di linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.

Utilizza in modo pertinente parole e frasi standard imparate.

Descrive oralmente, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente e usa semplici espressioni volte a soddisfare bisogni di tipo concreto.

Interagisce nel gioco e scambia in modo comprensibile informazioni semplici e di routine con un interlocutore che parli lentamente e sia disposto a collaborare.

Descrive oralmente esperienze e avvenimenti, persone e situazioni di vita, espone brevemente ragioni, preferenze e progetti.

Interagisce con uno o più interlocutori scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili.

ASCOLTARE E COMPRENDERE

Sviluppa interesse per l’ascolto di canzoni e vi partecipa attraverso il mimo e/o la ripetizione di parole.

Comprende semplici istruzioni e risponde con azioni.

Ascolta e comprende brevi frasi ed espressioni di uso frequente relative agli ambiti familiare e scolastico (informazioni di base sulla persona, famiglia e le attività quotidiane).

Comprende oralmente i punti essenziali in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.

LEGGERE E COMPRENDERE

Nomina oggetti in contesto reale o illustrato usando termini noti.

Legge e comprende semplici testi scritti su argomenti relativi ad ambiti familiari, accompagnati preferibilmente da supporti visivi

Comprende in modo globale e dettagliato testi scritti di varia tipologia e genere su argomenti relativi ad ambiti di immediata rilevanza

SCRIVERE

Descrive in modo semplice per iscritto aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente; interagisce per iscritto comunicando semplici messaggi

Scrive semplici resoconti, produce risposte a questionari e compone brevi testi o messaggi rivolti a coetanei e familiari.

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RIFLESSIONE SULLA LINGUA

Riflette sulle regole linguistiche di base.

Riflette sulle proprie modalità di apprendimento.

Riconosce i propri errori e in genere riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato.

Osserva la struttura delle frasi e mette in relazione costrutti e intenzioni comunicative.

CONOSCERE CULTURA E CIVILTÀ RELATIVE ALLE LINGUE COMUNITARIE STUDIATE

È consapevole dell’esistenza di lingue diverse, è curioso e interessato e ne ha rispetto.

Individua alcuni elementi culturali dei Paesi anglofoni e li confronta con quelli del proprio Paese.

Conosce aspetti caratteristici della civiltà del Paese straniero studiato e li confronta con quelli del Paese della lingua di scolarizzazione.

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3. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA, SCIENZE E TECNOLOGIA La competenza matematica è la capacità di sviluppare e mettere in atto il pensiero matematico per trovare le soluzioni 

a vari problemi in situazioni quotidiane, mettendo l’accento sugli aspetti del processo, dell’attività e della conoscenza. 

La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai 

desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani.  

MATEMATICA: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

IL NUMERO

Raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità.

Opera con i numeri eseguendo praticamente le azioni del togliere e dell’aggiungere discriminando segni e simboli.

Conta da 1 a 10 e ne riconosce il simbolo numerico.

Comprende il concetto di insieme, confronta e ordina gli insiemi.

Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze in contesti significativi.

Intuisce come gli strumenti matematici siano utili per operare nella realtà.

Legge, scrive e confronta numeri decimali.

Esegue le quattro operazioni con sicurezza e sa stimarne il risultato.

Conosce le frazioni e sa applicarne le proprietà.

Utilizza numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane.

Conosce ed interpreta e numeri interi negativi in contesti concreti.

Rappresenta i numeri conosciuti sulla retta e utilizza scale graduate in contesti scientifici e tecnici.

Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e, attraverso esperienze, in contesti significativi, comprende come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

Opera con i numeri reali e li rappresenta sulla rette.

Utilizza il calcolo letterale anche per impostare e risolvere problemi.

Si muove nel calcolo mentale e scritto anche con i numeri razionali.

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SPAZIO E FIGURE

Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le situazioni o le esperienze.

Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

Discrimina, conosce e rappresenta le principali forme geometriche (quadrato, rettangolo, cerchio e triangolo).

Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) ed i più comuni strumenti di misura.

Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti di vista.

Descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti di vario tipo.

Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse del piano e dello spazio e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.

Coglie le relazioni esistenti tra gli elementi che le caratterizzano.

Riproduce figure e disegni geometrici. Conosce definizioni e proprietà significative

delle principali figure piane e solide. Conosce e calcola il perimetro, l’area e il

volume di tutte le figure studiate. Opera utilizzando i concetti di congruenza,

equivalenza e similitudine. Risolve i problemi utilizzando le conoscenze

acquisite.

RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI

Utilizza simboli per registrare quantità. Compie misurazioni mediante semplici

strumenti. Usa semplici diagrammi e tabelle per

organizzare dati.

È in grado di utilizzare rappresentazioni di dati adeguate e le sa applicare in situazioni significative per ricavare informazioni.

Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni.

Riesce a risolvere facili problemi mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito.

Impara a costruire ragionamenti e a sostenere le proprie tesi, grazie alla riflessione, discussione e confronto tra pari e manipolazione di modelli.

Impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando ad usare espressioni del tipo “è più probabile”, “è meno probabile” e, nei casi più semplici, dando una prima quantificazione.

Utilizza ed interpreta formule che esprimono relazioni e proprietà.

Usa il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni.

Rappresenta insiemi di dati, li confronta e li elabora per interpretare situazioni probabilistiche e statistiche.

Valuta le informazioni che possiede relativamente ad una situazione, riconosce la loro coerenza interna e la coerenza fra esse e le conoscenze che ha del contesto, sviluppando senso critico.

Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul procedimento risolutivo, sia sui risultati.

Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico ad una classe di problemi.

 

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SCIENZE: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

OGGETTI, MATERIALI E TRASFORMAZIONI

Guidato dall’insegnante, osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità.

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.

Ha un approccio scientifico ai fenomeni: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, ma anche da solo, osserva lo svolgersi dei fatti e riesce a schematizzarli, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.

L’alunno esplora e sperimenta lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; trova soluzioni ai problemi con ricerca autonoma, utilizzando le conoscenze acquisite.

OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO

È curioso, pone domande, discute, confronta ipotesi soluzioni.

Utilizza un linguaggio appropriato all’età per descrivere osservazioni o le esperienze.

Utilizza in modo corretto il linguaggio, raccontando in forma chiara ciò che ha fatto e imparato.

Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.

Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato.

Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, se possibile a misure appropriate e semplici formalizzazioni.

Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

L’UOMO I VIVENTI E L’AMBIENTE

Esplora con curiosità le caratteristiche dei viventi.

Conosce le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.

Conosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, sa disegnare i diversi organi e apparati, ne riconosce il funzionamento coordinato ed ha cura della sua salute.

Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.

Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante.

È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, e adotta semplici modi di vita ecologicamente responsabili.

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GEOGRAFIA: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

ORIENTAMENTO 

Individua e colloca correttamente nello spazio sé stesso, oggetti, persone sulla base di semplici indicatori spaziali.

Sa orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche utilizzando elementi topologici, punti cardinali.

Sa orientarsi sulle carte geografiche in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche.

Sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso ai punti di riferimento fissi

PAESAGGIO

Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti i paesaggi con particolare attenzione a quelli italiani, individuando analogie e differenze con i principali paesaggi europei e mondiali 

Sa utilizzare opportunamente carte geografiche, foto, immagini, grafici, schemi.

Sa osservare ed analizzare gli elementi peculiari dei paesaggi europei e mondiali, confrontandoli in particolare con quelli italiani e rilevando analogie e differenze.

LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITÀ

Utilizza un linguaggio appropriato all’età per descrivere le osservazioni o le esperienze.

 

Utilizza termini del linguaggio geografico specifico per interpretare carte geografiche e globo terrestre.

Realizza semplici schizzi cartografici e carte tematiche.

Usa schemi e mappe per organizzare e progettare percorsi ed itinerari di viaggio.

Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti.

Sa utilizzare opportunamente carte geografiche, foto, immagini, grafici, schemi.

Sa osservare ed analizzare gli elementi peculiari dei paesaggi europei e mondiali, confrontandoli in particolare con quelli italiani e rilevando analogie e differenze. 

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TECNOLOGIA: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

VEDERE, OSSERVARE E SPERIMENTARE

Esercita le potenzialità sensoriali. Prova interesse per gli artefatti tecnologici e li esplora, li manipola scoprendone in forma ludica funzioni e possibili usi.

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.

È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale.

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.

È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale.

Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.

PREVEDERE, IMMAGINARE, PROGETTARE

Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.

Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi, leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.

Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.

Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.

Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali.

INTERVENIRE, TRASFORMARE E PRODURRE

Esplora in forma ludica i primi semplici alfabeti della multimedialità

È capace di piegare o ritagliare carta e cartoncino con perizia e precisione.

Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando strumenti per il disegno tecnico o strumenti multimediali.

Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.

Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace.

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4. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA : CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso un’ampia gamma 

di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. 

 

STORIA: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

PRODUZIONE ORALE E SCRITTA

Dopo aver ascoltato e compreso un racconto o aver partecipato ad un’esperienza riferisce verbalmente e rappresenta graficamente la successione degli eventi secondo indicazioni date.

Riferisce con coerenza gli argomenti studiati e produce semplici testi storici anche con risorse digitali

Sa esporre con chiarezza e proprietà di linguaggio le conoscenze storiche acquisite.

Sa effettuare collegamenti. Sa argomentare. Sa rielaborare i testi storici e gli argomenti

presentati con un personale metodo di studio

USO DELLE FONTI

Riferisce correttamente eventi del passato recenti con simboli e immagini, fotografie.

Sa ipotizzare cosa potrà avvenire nell’immediato futuro.

Ha una capacità crescente di ricercare e utilizzare in autonomia fonti ed informazioni di carattere storico.

Riconosce le testimonianze della storia locale ed apprezza gli elementi del patrimonio artistico e culturale.

Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici.

Usa fonti di vario tipo per ricercare informazioni da organizzare in testi.

STRUMENTI CONCETTUALI

Si orienta nel tempo della vita quotidiana.

È consapevole della sua storia personale.

Conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre culture.

Sa leggere e comprendere un testo storico ricavandone gli elementi essenziali.

Conosce aspetti significativi della storia del suo ambiente di vita.

Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica con possibilità di confronto con la contemporaneità.

Conosce gli aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano antica con possibilità di confronto con la contemporaneità.

Riconosce ed apprezza gli aspetti del patrimonio culturale italiano e dell’umanità e li mette in relazione con gli avvenimenti storici studiati.

Riconosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente.

Conosce e comprende aspetti, processi ed avvenimenti fondamentali della storia italiana ed europea medievale, moderna e contemporanea e della storia mondiale con possibilità di confronto con il mondo antico.

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ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI

-Ordina e mette in successione brevi sequenze temporali riferite ad esperienze vissute o ad un racconto conosciuto

Organizza e riferisce, anche in maniera sintetica le informazioni e le conoscenze ricavate da un testo di storia.

Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

Usa linee cronologiche e grafici temporali per collocare nel tempo fatti o periodi storici, per individuare successioni, contemporaneità, durate.

Usa carte geo-storiche per contestualizzare le informazioni ed inizia ad usare strumenti informatici con la guida dell’insegnante.

Sa schematizzare, riassumere o relazionare per iscritto, anche mostrando spirito critico.

Colloca le civiltà studiate all’interno di un contesto temporale e spaziale.

Utilizza le proprie conoscenze ed abilità per interpretare ed orientarsi nella complessità del presente.

Comprende opinioni e culture diverse. Capisce i problemi fondamentali del mondo

contemporaneo.

ARTE E IMMAGINE: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

PERCEZIONE VISIVA

Riconosce ed usa con pertinenza i colori primari e derivati.

Conosce e utilizza gli elementi del linguaggio visivo (linea, superficie, colore, volume, spazio) per leggere e comprendere immagini di vario genere.

Osserva, esplora legge e descrive immagini e messaggi multimediali.

Padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.

PRODUZIONE E RIELABORAZIONE

Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare varie tecniche espressive e creative.

Esplora i materiali a disposizione e li utilizza con creatività.

Esprime emozioni utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.

Utilizza gli strumenti e le regole del linguaggi visivo per produrre le immagini, usando tecniche e materiali diversi.

Realizza elaborati personali e creativi sulla base di una ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.

LETTURA E COMPRENSIONE

Sperimenta in forma ludica i primi approcci con l’arte ed i suoi linguaggi.

Conosce e valorizza i principali beni culturali e ambientali presenti sul territorio e opera una classificazione degli stessi (pittura, scultura, architettura).

Individua i principali aspetti formali delle opere d’arte.

Apprezza opere ed oggetti artigianali dei paese diversi dal proprio.

Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.

Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.

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MUSICA: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO

LINGUAGGI MUSICALI

Percepisce, ascolta, ricerca e discrimina i suoni all’interno di contesti significativi e ambienti sonori.

Riconosce e discrimina gli elementi costitutivi del linguaggio musicale (altezza, durata, intensità, timbro).

Valuta aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e di luoghi diversi.

Riconosce e classifica anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale.

Conosce ed esegue in modo critico brani musicali.

Decodifica e utilizza la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura.

IL CANTO E GLI STRUMENTI MUSICALI

Utilizza la voce, il corpo e gli oggetti, riproduce suoni e semplici sequenze sonore.

Esegue collettivamente e/o individualmente brani vocali/strumentali curando l’intonazione e l’espressione.

Esegue in modo espressivo collettivamente e individualmente brani vocali e strumentali via via più complessi fino a quelli polifonici.

PRODUZIONE CREATIVA

Produce semplici sequenze sonoro-musicali utilizzando il corpo, la drammatizzazione

Utilizza voce, strumenti e mezzi multimediali ampliando le proprie capacità sonoro/musicali.

Realizza eventi sonori che integrano altre forme espressive (danza, teatro).

Realizza eventi sonori che, oltre ad integrare altre forme artistiche (danza, teatro, prodotti multimediali), hanno una propria identità (concerti, partecipazione a concorsi musicali, collaborazione con le identità presenti sul territorio).

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SCIENZE MOTORIE: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

  SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

IL CORPO, LO SPAZIO E IL TEMPO

Conosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo in stasi e in movimento.

Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo.

Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti

È consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.

LINGUAGGIO DEL CORPO COME COMUNICAZIONE-ESPRESSIVA

Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi; ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali, all’interno della scuola e all’aperto.

Controlla e coordina i movimenti nelle situazioni di giochi motori, nelle attività manuali, nella comunicazione espressiva.

Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo.

Sperimenta, in forma prima semplificata e poi progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità.

Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri.

GIOCO, SPORT, REGOLE E FAIR PLAY

Matura regole di comportamento in vari contesti che gli consentono una buona autonomia

Compie esperienze che permettono di conoscere ed apprezzare varie tipologie di gioco-sport anche con orientamento alla futura pratica sportiva.

Pratica i valori sportivi (fair-play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.

PREVENZIONE, SALUTE E BENESSERE

In modo guidato adotta pratiche corrette di cura di sé.

Agisce rispettando i criteri di base della sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi, trasferendo tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.

Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.

Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a sani stile di vita

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RELIGIONE CATTOLICA: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

DIO E L’UOMO

Riconosce ciò che è Bene e ciò che è Male.

Scopre il sé, l’altro e il mondo nella creazione.

Si interroga sull’assoluto, cogliendo l’intreccio tra dimensione culturale e religiosa.

È aperto alla ricerca della verità. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con

persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI

Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.

Si avvicina alle storie Bibliche con semplici narrazioni e immagini.

Conosce il testo Biblico come testo sacro degli Ebrei e dei Cristiani e come documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni.

Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.

Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.

Documenta come le parole e le opere di Gesù abbiano ispirato scelte di vita fraterna, di carità e di riconciliazione nella storia dell’Europa e del mondo.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO

Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste come il Natale, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso

Riflette su Dio Creatore e Padre. Conosce l’ambiente storico culturale

in cui si svolge la vicenda storica di Gesù di Nazareth e l’organizzazione delle prime comunità Cristiane sino alla nascita della Chiesa.

Coglie gli aspetti costitutivi, la simbologia e i significati della celebrazione dei sacramenti.

Individua il messaggio centrale di Testi Sacri. Riconosce i linguaggi espressivi della fede

(simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.

VALORI ETICI E RELIGIOSI

Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste come il Natale, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.

L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre.

Conosce l’ambiente storico culturale in cui si svolge la vicenda storica di Gesù di Nazareth e l’organizzazione delle prime comunità Cristiane sino alla nascita della Chiesa.

Coglie gli aspetti costitutivi, la simbologia e i significati della celebrazione dei sacramenti.

Individua il messaggio centrale di Testi Sacri. Riconosce i linguaggi espressivi della fede

(simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.

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5. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA : COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Includono competenze personali, interpersonali e interculturali e si riferiscono a tutte le forme di comportamento che 

consentono  alle  persone  di  partecipare  in  efficacemente  e  costruttivamente  alla  vita  sociale  e  lavorativa,  in modo 

particolare alla vita in società differenti tra loro, come anche a risolvere i conflitti dove necessario. La competenza civica 

fornisce alle persone degli strumenti per partecipare pienamente alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e 

delle strutture sociopolitiche e attivo. 

OBIETTIVI E ABILITÀ: TRASVERSALI TRA LE VARIE DISCIPLINE 

SCUOLA DELL’INFANZIA  SCUOLA PRIMARIA  SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO 

Obiettivi

Manifestare il senso dell’identità personale, attraverso l’espressione consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, controllati ed espressi in modo adeguato.

Conoscere elementi della storia personale e familiare, le tradizioni della famiglia, della comunità, alcuni beni culturali per sviluppare il senso di appartenenza.

Riconoscere i meccanismi, i sistemi e le organizzazioni che regolano i rapporti tra i cittadini (istituzioni statali e civici), a livello locale e nazionale e i principi che costituiscono il fondamento etico delle società (equità, libertà, coesione sociale) sanciti dalla Costituzione, dal diritto nazionale e dalle Carte Internazionali.

A partire dall’ambito scolastico, assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria.

Sviluppare modalità consapevoli di esercizio alla convivenza civile, di consapevolezza di sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile e di dialogo; comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle.

Riconoscere i meccanismi, i sistemi e le organizzazioni che regolano i rapporti tra i cittadini (istituzioni statali e civici), a livello locale e nazionale e i principi che costituiscono il fondamento etico delle società (equità, libertà, coesione sociale) sanciti dalla Costituzione, dal diritto nazionale e dalle Carte Internazionali.

A partire dall’ambito scolastico, assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria.

Sviluppare modalità consapevoli di esercizio alla convivenza civile, di consapevolezza di sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile e di dialogo; comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle.

Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democrazia e della cittadinanza; riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando il proprio originale e positivo contributo.

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Abilità

Superare le dipendenze dall’adulto, assumendo iniziative e portando a termine compiti e attività in autonomia.

Passare gradualmente da un linguaggio egocentrico ad un linguaggio socializzato.

Riconoscere ed esprimere verbalmente i propri sentimenti e le proprie emozioni.

Rispettare i tempi degli altri. Collaborare con gli altri per la

realizzazione di un progetto comune. Canalizzare progressivamente la

propria aggressività in comportamenti socialmente accettabili.

Saper aspettare dal momento della richiesta alla soddisfazione del bisogno.

Manifestare il senso di appartenenza: riconoscere i compagni, le maestre

Conoscere le regole che permettono il vivere in comune, spiegarne la funzione e rispettarle.

Individuare, a partire dalla propria esperienza, il significato di partecipazione all’attività di gruppo: collaborazione, mutuo aiuto, responsabilità reciproca.

Individuare e distinguere alcune “regole” delle formazioni sociali della propria esperienza: famiglia, scuola, paese, gruppi sportivi; distinguere i loro compiti, i loro servizi, i loro scopi.

Distinguere gli elementi che compongono il Consiglio comunale e l’articolazione delle attività del Comune.

Individuare e distinguere il ruolo della Provincia e della Regione e le distinzioni tra i vari servizi.

Mettere in atto comportamenti di autocontrollo anche di fronte a crisi, insuccessi e frustrazioni.

Mettere in atto comportamenti appropriati nel gioco, nel lavoro nella convivenza generale, nella circolazione stradale, nei luoghi e nei mezzi pubblici.

Esprimere il proprio punto di vista, confrontandolo con i compagni.

Collaborare nell’elaborazione del regolamento di classe.

Riconoscere i meccanismi, i sistemi e le organizzazioni che regolano i rapporti tra i cittadini (istituzioni statali e civici), a livello locale e nazionale e i principi che costituiscono il fondamento etico delle società (equità, libertà, coesione sociale) sanciti dalla Costituzione, dal diritto nazionale e dalle Carte Internazionali.

A partire dall’ambito scolastico, assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria.

Sviluppare modalità consapevoli di esercizio alla convivenza civile, di consapevolezza di sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile e di dialogo.

Comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle.

Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democrazia e della cittadinanza.

Riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando il proprio originale e positivo contributo.

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6. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA : IMPARARE AD IMPARARE Imparare a imparare è l’abilità di organizzare il proprio apprendimento sia a individualmente che in gruppo, a seconda 

delle  proprie  necessità,  e  alla  consapevolezza  relativa  a metodi  e  opportunità.  E’  un’opportunità  che  permette  alla 

persona di perseguire obiettivi di apprendimento basato su scelte e decisioni prese consapevolmente e autonomamente, 

per apprendere, ma soprattutto per continuare ad apprendere, lungo tutto l’arco della vita e nella prospettiva di una 

conoscenza condivisa e di un apprendimento come processo socialmente connotato. 

OBIETTIVI E ABILITÀ: TRASVERSALI TRA LE VARIE DISCIPLINE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Obiettivi

Acquisire ed interpretare l’informazione.

Individuare collegamenti e relazioni; trasferire in altri contesti.

Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando vaie fonti e varie modalità di informazione.

Acquisire ed interpretare l’informazione. Individuare collegamenti e relazioni;

trasferire in altri contesti. Organizzare il proprio apprendimento,

individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale, informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

Acquisire ed interpretare l’informazione. Individuare collegamenti e relazioni; trasferire in altri

contesti. Organizzare il proprio apprendimento, individuando,

scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale, informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

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Abilità

Rispondere a domande su un testo o su un video.

Utilizzare semplici strategie di memorizzazione.

Individuare semplici collegamenti tra informazioni contenute in testi narrati o letti dagli adulti o filmati con l’esperienza vissuta o con conoscenze già possedute.

Utilizzare le informazioni possedute per risolvere semplici problemi d’esperienza quotidiana legati al vissuto diretto.

Applicare semplici strategie di organizzazione delle informazioni; individuare le informazioni esplicite principali di un testo narrativo o descrittivo narrato o letto dall’adulto o da un filmato; costruire sintesi di testi, raccolti o filmati attraverso sequenze illustrate, riformulare un semplice testo a partire dalle sequenze.

Compilare semplici tabelle. Individuare il materiale occorrente e

i compiti da svolgere sulla base delle consegne fornite dall’adulto.

Ricavare informazioni da fonti diverse: testimoni, reperti.

Utilizzar i dizionari e gli indici. Utilizzare schedari bibliografici. Leggere un testo e porsi domande su di

esso. Rispondere a domande su un testo. Utilizzare semplici strategie di

memorizzazione. Individuare semplici collegamenti tra

informazioni reperite da testi, filmati, Internet con informazioni già possedute o con l’esperienza vissuta.

Individuare semplici collegamenti tra informazioni appartenenti a campi diversi (es. un racconto e un’informazione scientifica o storica; un’esperienza condotta sul proprio territorio e le conoscenze geografiche.

Utilizzare le informazioni possedute per risolvere semplici problemi d’esperienza anche generalizzando a contesti diversi.

Applicare semplici strategie di studio come: sottolineare parole importanti, dividere testi in sequenza, costruire brevi sintesi.

Compilar elenchi e liste; organizzare le informazioni in semplici tabelle.

Organizzare i propri impegni e disporre del materiale in base all’orario settimanale.

Ricavare da fonti diverse (scritte, Internet…) informazioni utili per i propri scopi (per la preparazione di una semplice esposizione o per scopo di studio).

Utilizzare indici, schedari, dizionari, motori di ricerca, testimonianze e reperti.

Confrontare le informazioni provenienti da fonti diverse; selezionarle in base all’utilità a seconda del proprio scopo.

Leggere, interpretare, costruire semplici grafici e tabelle; rielaborare e trasformare testi di varie tipologie partendo da materiale noto, sintetizzandoli anche in scalette, riassunti, semplici mappe.

Utilizzare strategie di memorizzazione. Collegare nuove informazioni a quelle già ossedute Correlare conoscenze di diverse aree costruendo

semplici collegamenti e quadri di sintesi. Contestualizzare le informazioni provenienti da diverse

fonti e da diverse aree disciplinari alla propria esperienza; utilizzare le informazioni nella pratica quotidiana e nella soluzione di semplici problemi di esperienza o relativi allo studio.

Applicare strategie di studio come la lettura globale, domande sul testo letto, lettura analitica, riflessione sul testo, ripetizione del contenuto, ripasso del testo con l’aiuto degli insegnanti.

Descrivere alcune delle proprie modalità di apprendimento

Regolare i propri percorsi di azione in base ai feedback interni/esterni

Utilizzare strategie di autocorrezione. Mantenere la concentrazione sul compito per i tempi

necessari. Organizzare i propri impegni e disporre del materiale a

seconda dell’orario settimanale e dei carichi di lavoro. Organizzare le informazioni per riferirle ed

eventualmente per la redazione di relazioni, semplici presentazioni, utilizzando anche strumenti tecnologici (programmi di scrittura).

Trasferire conoscenze, procedure, soluzioni a contesti simili o diversi.

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7. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA : COMPETENZA DIGITALE La  competenza  digitale  consiste  nel  saper  usare  con  dimestichezza  e  in  modo  critico  le  tecnologie  della  società dell’informazione  e  richiede  quindi  abilità  di  base  nelle  tecnologie  dell’informazione  e  della  comunicazione.  La competenza digitale è ritenuta dall’Unione Europea competenza chiave, per la sua importanza nel mondo l’oggi. 

OBIETTIVI E ABILITÀ: TRASVERSALI TRA LE VARIE DISCIPLINE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Obiettivi

Utilizzare le nuove tecnologie per giocare, svolgere compiti, acquisire informazioni, con la supervisione dell’insegnante

Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie dell’informazione e della comunicazione, individuandole soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio.

Essere consapevole delle potenzialità, dei limiti e dei rischi dell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, con particolare riferimento al contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate.

Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie dell’informazione e della comunicazione, individuandole soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio.

Essere consapevole delle potenzialità, dei limiti e dei rischi dell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, con particolare riferimento al contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate.

Abilità

Muovere correttamente il mouse e i suoi tasti.

Utilizzare i tasti delle frecce direzionali, dello spazio, dell’invio.

Individuare e utilizzare, su istruzioni dell’insegnante, il comando “salva” per un documento già predisposto e nominato dal docente stesso.

Eseguire giochi ed esercizi di tipo logico, linguistico, matematico, topologico al computer.

Prendere visione di lettere e forme di scrittura attraverso il computer.

Prendere visione di numeri e realizzare numerazioni utilizzando il computer.

Utilizzare consapevolmente le più comuni tecnologie, conoscendone i principi di base soprattutto in riferimento agli impianti domestici.

Utilizzare semplici materiali digitali per l’apprendimento.

Utilizzare il PC, alcune periferiche e programmi applicativi.

Avviare alla conoscenza della Rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca e svago.

Individuare rischi fisici nell’utilizzo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche e i possibili comportamenti preventivi.

Individuare i rischi nell’utilizzo della rete Internet e individuare alcuni comportamenti preventivi e correttivi.

Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborar dati, testi e immagini e produrre documenti in diverse situazioni.

Conoscere gli elementi basilari che compongono un computer e le relazioni essenziali fra di essi,

Collegare le modalità di funzionamento dei dispositivi elettronici con le conoscenze scientifiche e tecniche acquisite.

Utilizzare materiali digitali per l’apprendimento. Utilizzare il PC, periferiche e programmi

applicativi. Utilizzare la rete per scopi di informazione,

comunicazione, ricerca e svago. Riconoscere potenzialità e rischi connessi all’uso

delle tecnologie più comuni, anche informatiche.

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8. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA : SPIRITO DI INIZIATIVA ED IMPRENDITORIALITA'

Senso di iniziativa e l’imprenditorialità significa saper tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e 

l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianifi care e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza 

che  aiuta  gli  individui  ad  acquisire  consapevolezza del  contesto  in  cui  lavorano e  a poter  cogliere  le  opportunità  che  si 

offrono. 

OBIETTIVI E ABILITÀ: TRASVERSALI TRA LE VARIE DISCIPLINE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Obiettivi

Effettuare valutazioni rispetto alle informazioni, ai compiti, al proprio lavoro, al contesto; valutare alternative, prendere decisioni.

Assumere e portare a termine compiti e iniziative.

Pianificare e organizzare il proprio lavoro, realizzare semplici progetti.

Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza; adottare strategie di problem solving.

Effettuare valutazioni rispetto alle informazioni, ai compiti, al proprio lavoro, al contesto; valutare alternative, prendere decisioni.

Assumere e portare a termine compiti e iniziative.

Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare semplici progetti.

Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza; adottare semplici strategie di problem solving.

Effettuare valutazioni rispetto alle informazioni, ai compiti, al proprio lavoro, al contesto; valutare alternative, prendere decisioni.

Assumere e portare a termine compiti e iniziative. Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare

semplici progetti. Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza;

adottare semplici strategie di problem solving.

Abilità

Esprimere valutazioni rispetto ad un vissuto.

Sostenere la propria opinione con argomenti semplici, ma pertinenti.

Giustificare le scelte con semplici spiegazioni. Formulare proposte di lavoro, di gioco…

Confrontare la propria idea con quella altrui.

Conoscere i ruoli nei diversi contesti di vita, di gioco, di lavoro.

Assumere gli impegni affidati e portarli a termine con diligenza e responsabilità; assumere semplici iniziative personali di gioco e di lavoro e portarle a termine.

Decidere tra due alternative (nel gioco, nella scelta di un libro, di un’attività) e spiegarle le motivazioni.

Spiegare vantaggi e svantaggi di una semplice scelta legata a vissuti personali.

Convincere altri a fare una scelta o a condividere la propria, spiegando i vantaggi, dissuadere spiegando i rischi.

Assumere e completare iniziative nella vita personale e nel lavoro, valutando aspetti positivi e negativi di scelte diverse e le possibili conseguenze.

Pianificare azioni nell’ambito personale e del lavoro, individuando le priorità, giustificando le scelte e valutando gli esiti, reperendo anche possibili correttivi a quelli non soddisfacenti.

Descrivere le modalità con cui si sono operate le scelte.

Utilizzare strumenti di supporto alle decisioni. Discutere e argomentare in gruppo i criteri e le

motivazioni delle scelte mettendo in luce fatti, rischi, opportunità e ascoltando le motivazioni altrui.

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Riconoscere semplici situazioni problematiche in contesti reali d’esperienza.

Formulare ipotesi di soluzione. Effettuare semplici indagini su

fenomeni di esperienza. Organizzare dati su schemi e tabelle

con l’aiuto dell’insegnante Esprimere semplici giudizi su un

messaggio, su un avvenimento. Cooperare con altri nel gioco e nel

lavoro. Ripercorrere verbalmente le fasi di un

lavoro, di un compito, di una azione eseguiti.

Descrivere le fasi di un compito o di un gioco.

Descrivere le azioni necessarie a svolgere un compito, compiere una procedura, portare a termine una consegna, etc.

Individuare gli strumenti a propria disposizione per portare a termine un compito e quelli mancanti.

Collocare i propri impegni nel calendario giornaliero e settimanale.

Progettare in gruppo l’esecuzione di un semplice manufatto, di un piccolo evento da organizzare nella vita di classe.

Individuare problemi legati all’esperienza concreta e indicare alcune ipotesi di soluzione.

Analizzare, anche in gruppo, le soluzioni ipotizzate e scegliere quella ritenuta più vantaggiosa.

Applicare la soluzione e commentare i risultati.

Individuare elementi certi, possibili, probabili, ignoti nel momento di effettuare le scelte.

Scomporre una semplice procedura nelle sue fasi e distribuirle nel tempo.

Descrivere le fasi di un esperimento, di un compito, di una procedura da svolgere o svolti.

Organizzare i propri impegni giornalieri e settimanali individuando alcune priorità.

Pianificare l’esecuzione di un compito legato all’esperienza e ai contesti noti, descrivendo le fasi, distribuendole nel tempo, individuando le risorse materiali e di lavoro necessarie e indicando quelle mancanti.

Progettare ed eseguire semplici manufatti artistici e tecnologici, organizzare eventi legati alla vita scolastica (feste, mostre, piccole uscite e visite) in gruppo e con l’aiuto degli insegnanti.

Calcolare i costi di un progetto e individuare modalità di reperimento delle risorse.

Individuare problemi legati alla pratica e al lavoro quotidiano e indicare ipotesi di soluzione plausibili.

Scegliere le soluzioni ritenute più vantaggiose e motivare la scelta.

Attuare le soluzioni e valutare i risultati. Suggerire percorsi di correzione e miglioramento. Generalizzare soluzioni a problemi simili. Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza.

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Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale

Il Piano Nazionale Scuola Digitale è una delle linee di azione della legge 107, e prevede tre grandi linee di attività: miglioramento dotazioni hardware attività didattiche formazione insegnanti Individuazione e nomina dell’animatore digitale:

Coerentemente alle azioni illustrate nel PNSD, all'interno dell'Istituzione Scolastica è individuato e nominato tra i docenti un animatore digitale il quale, tenuto conto del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 16 giugno 2015, n. 435 si occuperà di: a) coordinare la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del PNSD anche previste

nel presente piano triennale dell’offerta formativa. b) stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso

l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative;

c) favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;

d) individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure;

e) avviare un percorso di innovazione digitale coerente con il fabbisogno della scuola.

Piano progettuale dell'azione programmatica Il PNSD, chiede ad ogni singola istituzione scolastica di sviluppare la propria azione con

una prospettiva programmatica ad ampio raggio, e successivamente a finalizzare in modo puntuale i propri interventi dopo il concretizzarsi degli step programmati.

Oltre quindi all'adesione ai bandi e alle promozioni interni al PNSD, sarà sviluppato uno specifico percorso verso una Scuola 2.0 attraverso il seguente piano:

Modalità di coinvolgimento della comunità scolastica: Incontri con i docenti per illustrare il piano e per motivare alla partecipazione a nuovi

processi innovativi; Creazione di una comunità interna di insegnanti, in grado di socializzare pratiche di

insegnamento/apprendimento mediante la realizzazione di tecnologie digitali; Gli insegnanti di ogni ordine e grado di scuola, nel loro ambito disciplinare, saranno motivati

alla creazione di percorsi disciplinari digitali (lezioni, esercitazioni, ed altro) nei dipartimenti, secondo un modello condiviso;

Produzione, utilizzo e diffusione di materiale funzionale strutturato (materiale da libri digitali, slide) per ogni disciplina o ambito di insegnamento;

I prodotti dovranno essere archiviati e resi disponibili a docenti, alunni, e famiglie mediante la creazione di una apposita sezione riservata nel “sito” della scuola. Il prodotto realizzato

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anche con la collaborazione di altri insegnanti e degli alunni potrà diventare una risorsa permanente con ulteriori implementazioni.

Modalità di organizzazione della formazione interna Saranno raccolti e monitorati i bisogni digitali dei docenti di ogni ordine e grado della scuola

mediante un questionario, che potrà essere utile non solo per analizzare lo stato dell'arte in competenze digitali ma anche per individuare tutte le risorse interne funzionali al conseguimento degli obiettivi esplicitati nel PTOF prevedendo anche l'affiancamento dei docenti non ancora padroni dell'uso delle tecnologie didattiche.

Saranno organizzati incontri formativi con gli insegnanti per promuovere tecnologie di prodotto e di processo in ambienti già strutturati e presenti nella scuola (LIM, Laboratorio Informatico, Laboratorio mobile). Tali incontri, anche con l'ausilio di esperti esterni, procederà mediante un approccio di condivisione degli aspetti metodologici (per esempio: ricerca di uno standard o modello condiviso) per l’intervento educativo (aspetto metodologico-tecnologia di processo). Successivamente si penserà a strutturare un percorso formativo realizzato dagli stessi insegnanti e dagli alunni (tecnologia di prodotto).

In questo modo si vuole rafforzare la preparazione del personale in materia di competenze digitali attraverso un approccio guidato e leggero con l’obiettivo di raggiungere tutti i soggetti coinvolti. La valorizzazione di tutti i contributi all’interno della comunità scolastica consentirà di percepirsi risorsa e potrà concorrere alla stabilità dell’organico docenti. L’azione è finalizzata alla fidelizzazione della risorsa (docente) per non disperdere un patrimonio di esperienze e di conoscenze formatosi nello specifico contesto.

Individuazioni di soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti scolastici. Ridefinizione e ottimizzazione degli spazi educativi rivisitando il concetto di aula. Oltre ai

laboratori ed ulteriori spazi specifici che prevedono azioni a lungo termine bisognerà pensare a realizzare strutture mobili, facili da trasportare e facili da impiantare con un semplice spostamento dell’arredo d’aula. Si pensa quindi ad una scuola dotata di strumentazione informatica mobile (evitare che un laboratorio informatico mobile resti relegato in un ambiente, dotarsi di un numero di tablet per una o due classi per ordine di scuola) programmandone l’uso con un progetto generale d’istituto.

Programmare attività disciplinari e trasversali (un orario interno) da realizzarsi completamente con l’uso della rete e dello strumento informatico per avviare una sperimentazione di classe digitale (affiancare il testo cartaceo a quello digitale per un passaggio controllato alla dematerializzazione del testo scolastico o alla costruzione di un testo scolastico digitale). Tale attività assicura nelle aule tradizionali l’utilizzo del web in modalità individuale e collettiva e permette maggiore attenzione degli alunni ai processi cognitivi avendo facilità di reperire le informazioni in via digitale con scambio e ricerca.

Attività previste Costruire una identità digitale alunno realizzando, come primo passo, il portfolio digitale

dello studente; Consentire agli alunni e alle famiglie i accedere all'area riservata del sito web della scuola

per prendere visione del materiale didattico/disciplinare che potrà essere utile alla rivisitazione di argomenti già trattati in classe.

Contatto con strutture del territorio per realizzare reti (Mettere in rete il catalogo generale della biblioteca scolastica)

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Consentire agli alunni la fruizione della rete in orari extra scolatici per favorire forme di aggregazione in ambienti protetti e monitorati con la disponibilità di un'area wireless.

Azione di semplificazione e di sostegno rivolto a docenti ed alunni per fidelizzare docenti e famiglie e non disperdere un patrimonio di esperienze e di conoscenze realizzatesi intorno al contesto.

Attivare percorsi di formazione con partecipazione volontaria per l’acquisizione di certificazioni (patente europea, etc.)

Monitoraggio delle attività per una valutazione in itinere del processo per verificarne l’efficacia e l’efficienza mediante rilevamento di aspetti di criticità e di punti di forza mediante la somministrazione online ai docenti di un questionario, con raccolta e tabulazione dei dati.

Coerenza del piano di lavoro con il RAV della scuola Stabilizzazione della risorsa umana nel contesto lavorativo (docente) Estendere le certificazioni in alcuni ordini di scuola (docente) Migliorare le competenze di cittadinanza (particolarmente alunni e genitori). Prevenire la dispersione scolastica. Coerenza del piano di lavoro con l’offerta formativa della scuola

Le azioni previste sono improntate al conseguimento di competenze digitali che consentano di accedere ad una comunicazione per elaborare nuovi paradigmi di partecipazione e di sviluppo.

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Descrizione progetti e relative schede

Denominazione progetto Banda Musicale

Priorità cui si riferisce 1. Sviluppare le competenze chiave e sociali degli studenti.

Traguardo di risultato 2b. Migliorare le prestazioni degli alunni Obiettivo di processo 1. Lavorare per il recupero di abilità di base, per il

potenziamento delle eccellenze Situazione su cui interviene Prevenire l'abbandono scolastico e la devianza minorile;

Favorire la socializzazione e la promozione della propria personalità; educare all'uso più consapevole di uno dei due mezzi essenziali della comunicazione, quello sonoro.

Attività previste Attività di laboratorio musicale pomeridiane con gruppo di alunni del triennio della scuola media. Imparare a suonare la tecnica dello strumento scelto (clarinetto, sax, tromba, trombone e percussioni). Imparare a suonare insieme agli altri.

Risorse finanziarie necessarie* La scuola risulta esser già provvista di strumenti e divise, per cui non si prevedono costi per acquisto materiali.

Risorse umane (ore) / area* n.1 docente di musica, ore frontali n. 250. Durata annuale, n. 5 giorni a settimana dalle ore 15.00 alle ore 18.00, il venerdì 16.30. Organico Potenziato

Altre risorse necessarie Disponibilità aula auditorium

Indicatori utilizzati ‐ Partecipazione e coinvolgimento degli alunni, monitoraggio in itinere delle competenze attivate.

‐ Conosce ed esegue in modo critico brani musicali. ‐ Esegue in modo espressivo collettivamente e

individualmente brani vocali e strumentali via via più complessi fino a quelli polifonici.

Stati di avanzamento Saper suonare prima a livello individuale e successivamente in gruppo.

Valori / situazione attesi Musica d'insieme: imparare a suonare insieme agli altri.

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS. 

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Denominazione progetto Scuola digitale Priorità cui si riferisce 1. Sviluppare le competenze chiave e sociali degli studenti. Traguardo di risultato 2b. Migliorare le prestazioni degli alunni.

Rafforzare la preparazione del personale in materia di competenze digitali

Obiettivo di processo 1. Lavorare per il recupero di abilità di base, per il potenziamento delle eccellenze.

2. Prevenire la dispersione scolastica. Altre priorità Acquisizione della "competenza digitale" come indicato da

curricolo verticale d'Istituto Situazione su cui interviene ‐ Rafforzare la preparazione del personale in materia di

competenze digitali attraverso un approccio guidato e leggero con l’obiettivo di raggiungere tutti i soggetti coinvolti.

‐ Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti per la realizzazione di una cultura digitale condivisa, poiché essa spesso viene percepita in modo passivo.

Attività previste ‐ Organizzazione di laboratori formativi; ‐ Incontri con i docenti per illustrare il piano e per motivare

alla partecipazione a nuovi processi innovativi; ‐ Creazione di una comunità interna di insegnanti, in grado

di socializzare pratiche di insegnamento/apprendimento mediante la realizzazione di tecnologie digitali;

‐ Produzione, utilizzo e diffusione di materiale funzionale strutturato per ogni disciplina; favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

Risorse finanziarie necessarie* La scuola è già provvista di strumenti informatici che saranno tuttavia aggiornati o integrati con nuove hardware e software.

Risorse umane (ore) / area* n.1 docente individuato come animatore digitale. Organico Potenziato

Indicatori utilizzati Partecipazione e coinvolgimento degli alunni, monitoraggio in itinere delle competenze attivate.

Stati di avanzamento 1. Step: Utilizzare consapevolmente la LIM; 2. Step: Maggior utilizzo dei laboratori informatici; 3. Step: Programmare attività disciplinari e trasversali da

realizzarsi attraverso l’uso della rete e dello strumento informatico per avviare una sperimentazione di classe digitale.

Valori / situazione attesi Valorizzare le competenze digitali. *laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS. 

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Denominazione progetto Giochi matematici

Priorità cui si riferisce Valorizzare le eccellenze. Migliorare i risultati nelle prove nazionali

Traguardo di risultato 2b. Migliorare le prestazioni degli alunni

Obiettivo di processo Lavorare per il potenziamento delle eccellenze, potenziando le capacità di applicare strategie risolutive utilizzando diverse tecniche di problem solving. Suscitare curiosità e capacità di riflessione

Situazione su cui interviene All’interno di ogni classe sono presenti alunni con valutazioni di eccellenza, che si vuole far confrontare, attraverso una sana competizione, con altri coetanei della stessa scuola e di altre scuole

Attività previste Porre gli alunni in situazioni problematiche attraverso una serie di “giochi matematici” (problemi, domande, quesiti graduati nella loro difficoltà in funzione della classe frequentata). Far partecipare gli alunni a gare e olimpiadi matematiche organizzate da Centri e Istituzioni extrascolastici

Risorse finanziarie necessarie* La scuola è già provvista di aule adatte alle diverse attività: aule con LIM per le esercitazioni, auditorium per le gare a livello di Istituto. Serviranno invece dei fondi per l’iscrizione a gare nazionali e per il trasporto degli alunni, anche con eventuale partecipazione economica diretta da parte delle famiglie.

Risorse umane (ore) / area* Docenti di matematica della scuola in laboratori extracurricolari per circa 30-40 ore

Indicatori utilizzati Partecipazione e coinvolgimento degli alunni, monitoraggio in itinere delle competenze attivate, risultati raggiunti nelle diverse gare

Valori / situazione attesi Migliorare il livello di raggiungimento delle competenze in Matematica, sviluppare il rapporto tra curriculum di base e attività di laboratorio matematico

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS.

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Denominazione progetto Laboratorio Scientifico e di Educazione Ambientale

Priorità cui si riferisce Migliorare le competenze chiave e sociali degli studenti

Traguardo di risultato 2b. Migliorare le prestazioni degli alunni

Obiettivo di processo 1. Lavorare per il recupero di abilità di base e per il potenziamento delle eccellenze.

2. Prevenire la dispersione scolastica. Situazione su cui interviene Favorire in maniera diretta la conoscenza del territorio nel

quale si vive, riconoscerne la biodiversità, per divenire protagonisti di percorsi di valorizzazione e “cura” del proprio ambiente. Sviluppare le competenze scientifiche attraverso una didattica di tipo laboratoriale facendo riferimento costante ad osservazioni ed esperienze dirette degli studenti correlate ai fenomeni oggetto di studio

Attività previste Conoscenza del territorio e del suo patrimonio naturalistico attraverso attività di ricercazione ed escursioni dirette. Attività di laboratorio scientifico nel campo della fisica, della chimica, delle scienze naturali, della biologia

Risorse finanziarie necessarie* La scuola è già provvista di aule adatte alle diverse attività: aule con LIM, auditorium, laboratorio scientifico. Serviranno invece dei fondi per escursioni o per attività con esperti

Risorse umane (ore) / area* Docenti di scienze della scuola in laboratori curricolari ed extracurricolari eventuale incontro e/o attività con esperti

Indicatori utilizzati Partecipazione e coinvolgimento degli alunni, monitoraggio in itinere delle competenze attivate

Valori / situazione attesi Ampliamento del livello di raggiungimento delle competenze in scienze, sviluppo del rapporto tra curriculum di base e attività di laboratorio scientifico, crescita valoriale e modifica dei propri comportamenti

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS. 

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Denominazione progetto Laboratorio di Teatro Priorità cui si riferisce Migliorare le competenze chiave e sociali degli studenti

Obiettivo di processo 1. Lavorare per il recupero di abilità di base e per il potenziamento delle eccellenze.

2. Prevenire la dispersione scolastica. Traguardo di risultato

2b. Migliorare le prestazioni degli alunni

Altri obiettivi ‐ Favorire la socializzazione e la collaborazione per il raggiungimento di un obiettivo comune potenziare capacità relazionali, comunicative, espressive;

‐ Avvicinamento all’espressione teatrale; Situazione su cui interviene Migliorare il saper mantenere la concentrazione, ascoltare

consegne, rispettare i tempi di lavoro dati, sviluppare linguaggio verbale, sviluppare linguaggio gestuale, contribuire costruttivamente a un lavoro di gruppo.

Attività previste Esercizi e giochi per la conoscenza di sé (corpo, voce), esercizi di rilassamento, esercizi volti a creare un clima di fiducia tra componenti del gruppo, esercizi di improvvisazione sul gesto e lo spazio teatrale. Lettura interpretativa. Rappresentazione teatrale.

Risorse umane (ore) / area* Docenti di lettere e Organico potenziato. Orario curricolare. Eventuale partecipazione di esperti esterni.

Indicatori utilizzati Partecipazione e coinvolgimento degli alunni, monitoraggio in itinere delle competenze attivate

Valori / situazione attesi Ampliamento delle competenze della consapevolezza ed espressione culturale, Imparare a imparare, Competenze sociali e civiche, Spirito di iniziativa e imprenditorialità, Comunicazione nella madrelingua.

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS.

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Denominazione progetto Laboratorio di scrittura creativa

Priorità cui si riferisce Migliorare le competenze chiave e sociali degli studenti

Obiettivo di processo 1. Lavorare per il recupero di abilità di base e per il potenziamento delle eccellenze.

2. Prevenire la dispersione scolastica. Traguardo di risultato

2b. Migliorare le prestazioni degli alunni

Altri obiettivi

‐ Favorire la socializzazione e la collaborazione per il raggiungimento di un obiettivo comune potenziare capacità relazionali, comunicative, espressive;

‐ Acquisizione di tecniche di scrittura; Situazione su cui interviene Migliorare le diverse tecniche di scrittura, favorire il lavoro

di gruppo, aumentare la motivazione all'apprendimento, stimolare la ricerca-azione.

Attività previste ‐ Comporre articoli che rispondano alle caratteristiche del giornalismo di cronaca.

‐ Fare una ricerca finalizzata. ‐ Svolgere interviste e piccoli sondaggi. ‐ Acquisire una conoscenza adeguata della lingua

italiana. ‐ Lavorare in gruppo responsabilmente, tenendo conto

delle esigenze altrui, collaborando attivamente per il raggiungimento di un obiettivo comune.

‐ Attivare la collaborazione tra alunni attraverso lo scambio di informazioni per la realizzazione di un prodotto comune.

‐ Comprendere la diversa funzione dei mezzi di comunicazione di massa;

‐ Scrittura digitale con la messa on-line del giornale realizzato.

Risorse umane (ore) / area* Docenti di lettere e Organico potenziato. Orario curricolare. Eventuale partecipazione di esperti esterni.

Indicatori utilizzati Partecipazione e coinvolgimento degli alunni, monitoraggio in itinere delle competenze attivate

Valori / situazione attesi Ampliamento delle competenze della consapevolezza ed espressione culturale, Imparare a imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, comunicazione nella madrelingua, competenza digitale.

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS.

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Denominazione progetto Manfredonia: arte e territorio

Priorità cui si riferisce Migliorare le competenze chiave e sociali degli studenti

Traguardo di risultato 2b. Migliorare le prestazioni degli alunni

Obiettivo di processo 1. Lavorare per il recupero di abilità di base e per il potenziamento delle eccellenze;

2. Prevenire la dispersione scolastica.

Altre priorità Conoscere il territorio da vari punti di vista: geografico, storico, scientifico, culturale, e delle tradizioni. Maturare capacità di ricerca sul territorio.

Situazione su cui interviene Il progetto “Manfredonia: arte e territorio” nasce come proposta sperimentale per l’anno scolastico 2015 - 2016 per l’ampliamento del PTOF dell’Istituto comprensivo “Giordani-De Sanctis”. Esso tende alla completa interdisciplinarietà di Arte e immagine con collegamenti trasversali a Storia, Lettere, Geografia, Scienze e Tecnologia. Si vuole sensibilizzare i ragazzi alla valorizzazione, al recupero e alla conservazione del patrimonio artistico italiano, partendo dall’esplorazione della propria città, nello spirito dell’articolo 9 della nostra Costituzione. Il progetto si pone pertanto l’obiettivo di far apprendere la storia dell’arte e di far conoscere il territorio attraverso la scoperta e la visita dei beni culturali, guidando gli alunni in modo diretto con il metodo della ricerca, dell’esplorazione e della riproduzione grafico-pittorico. Attraverso la scoperta del proprio territorio si intende, inoltre, favorire la crescita dei ragazzi e permettere loro una riflessione multidisciplinare sui temi culturali dei programmi scolastici. Gli alunni, infatti, sviluppando la capacità di individuare gli elementi specifici del proprio ambiente, collocando persone, fatti ed eventi nel tempo, conoscendo la propria realtà territoriale con la sua storia e le sue tradizioni, perverranno alla consapevolezza della propria identità sociale e culturale. La centralità del progetto è la scoperta del territorio inteso come occasione d’incontro con tutto ciò che lo costituisce e lo rende vivo: 1. Beni storico-artistici (patrimonio culturale) 2. Ricchezza del paesaggio (patrimonio naturale) Convinti che alla scuola spetti il compito di educare al “bello” le generazioni più giovani, svilupperemo le competenze disciplinari attraverso visite guidate, laboratori didattici e percorsi tematici trasversali.

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Attività previste

Le attività possono essere integrate dagli insegnanti nelle proprie lezioni, inserite nella programmazione scolastica e i temi affrontati essere approfonditi e sviluppati dai docenti stessi secondo la tempistica e le modalità desiderate. Si affronterà lo studio del proprio paese e del suo territorio dal punto di vista: artistico, geografico, storico, naturalistico. Utilizzando le uscite didattiche, gli alunni, coadiuvati dai rispettivi insegnanti delle varie discipline, saranno accompagnati in un percorso visivo e documentario di rilievo e documentazione grafica, fotografica, video e descrizione guidata. Il materiale raccolto (storico, artistico, naturalistico), sarà elaborato graficamente e poi catalogato, con didascalie descrittive. Gli elaborati finali, di genere pittorico, manufatti tridimensionali, fotografie, saranno esposti nell’Istituto e come collegamento per la proposta formativa. Al termine dell’anno scolastico le produzioni degli alunni saranno raccolte in forma digitale in un archivio storico visitabile della “Giordani”.

Risorse finanziarie necessarie* Mezzi di trasporto: uso del pulmino scolastico per le uscite all'interno del territorio; Materiale occorrente di facile consumo: carta di vari tipi, toner, dischetti per PC, colori (tempere, matite colorate, pennarelli, colla, e materiali specifici per i diversi manufatti...).

Risorse umane (ore) / area* Attività di insegnamento aggiuntiva all’orario d’obbligo n.ore 35 per n. 5 docenti. Attività di non insegnamento: Progettazione, verifica e predisposizione documentazione n. ore 20 per n. 5 docenti

Indicatori utilizzati Partecipazione e coinvolgimento degli alunni, monitoraggio in itinere delle competenze attivate

Valori / situazione attesi Ampliamento delle competenze della consapevolezza ed espressione culturale, Imparare a imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, comunicazione nella madrelingua

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS

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Denominazione progetto Lingue Straniere

Priorità cui si riferisce Migliorare i risultati scolastici degli alunni della scuola.

Obiettivo di processo 2b. Migliorare le prestazioni degli alunni. Rafforzare la preparazione del personale in materia di competenze linguistiche

Altre priorità La finalità principale del Progetto è la formazione del cittadino europeo attraverso l'acquisizione di almeno duelingue comunitarie (francese/spagnolo e inglese) oltre alla propria, e l'acquisizione precoce dell'inglese come lingua di comunicazione mondiale.

Situazione su cui interviene Dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria la conoscenza del proprio corpo e delle sue potenzialità, il rispetto degli altri e il mantenimento di un corretto stile di vita, il rispetto delle regole e il fair play contribuiscono alla crescita armonica e allo sviluppo di competenze sociali e civiche.

Risorse finanziarie necessarie* Manutenzione e aggiornamento del laboratorio linguistico.

Risorse umane (ore) / area* Docenti di Lingue e Docenti di inglese in organico potenziato.

Indicatori utilizzati Monitorare i risultati (valutazioni quadrimestrali, prove autentiche di competenza). Numero di alunni che accedono alle certificazioni linguistiche.

Valori / situazione attesi Il curricolo ha la finalità di sviluppare competenze sociali e civiche, spirito d’iniziativa e intraprendenza; consapevolezza ed espressione culturale; comunicazione nelle lingue europee. Potenziare le sinergie tra le diverse competenze linguistiche.

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS. 

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Denominazione progetto Majorettes Priorità cui si riferisce 1. Sviluppare le competenze chiave e sociali degli

studenti.

Obiettivo di processo 1. Lavorare per il recupero di abilità di base, per il potenziamento delle eccellenze. 2. Prevenire la dispersione scolastica.

Traguardo di risultato 2b. Migliorare le prestazioni degli alunni

Altre priorità ‐ Miglioramento del senso ritmico e sviluppo armonico del corpo;

‐ Potenziamento discipline motorie

Situazione su cui interviene Dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria la conoscenza del proprio corpo e delle sue potenzialità, il rispetto degli altri e il mantenimento di un corretto stile di vita, il rispetto delle regole e il fair play contribuisconoalla crescita armonica e allo sviluppo di competenze sociali e civiche.

Attività previste Esercitazione motoria atta a migliorare la coordinazione dinamico generale e l'esecuzione di movimenti con gli arti inferiori e superiori nello spazio ad un ritmo segnato da battute di mani o musiche suonate dalla banda.

Risorse finanziarie necessarie* La scuola è già dotata dei n. 28 costumi che ogni anno vengono indossati dalle alunne.

Risorse umane (ore) / area* n. 1 docente; 35 ore frontali e 15 funzionali: n.2 ore frontali settimanali tenute il mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 18.00 dal mese di ottobre fino al mese di febbraio.

Indicatori utilizzati Partecipazione e coinvolgimento degli alunni, monitoraggio in itinere delle competenze attivate

Altre risorse necessarie Disponibilità dell'Auditorium/ Palestra.

Valori / situazione attesi Esecuzione individuale e poi in gruppo con la precisa scansione ritmica-musicale.

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS. 

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Denominazione progetto Benessere a Scuola

Priorità cui si riferisce Migliorare le competenze chiave e sociali degli studenti

Traguardo di risultato 2b. Migliorare le prestazioni degli alunni

Obiettivo di processo 1. Lavorare per il recupero di abilità di base, per il potenziamento delle eccellenze

Altri obiettivi Stare bene a scuola, essere incoraggiati nella molteplicità del proprio fare, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato.

Situazione su cui interviene

Alunni di scuola dell’infanzia. Orientare i bambini a tenere presenti le regole comportamentali per il rispetto dei pari, degli adulti e della natura. Promuovere modelli positivi e concreti per un corretto stile di vita e per una crescita armoniosa dei bambini.

Attività previste

Ascolto e rielaborazione di racconti, filastrocche e canti inerenti al tema. Conversazioni in circle-time. Attività grafico-pittoriche. Realizzazioni di cartelloni e di fascicoli riguardanti l’argomento trattato. Realizzazione della drammatizzazione e scenografia per lo spettacolo conclusivo del progetto.

Risorse finanziarie necessarie* Materiale di facile consumo.

Risorse umane (ore) / area*

Plesso “A. Volta”: 4 docenti curriculari; Plesso “S. G. Bosco”: 2 docenti curriculari; Plesso “E. Fieramosca” 6 docenti curriculari; Plesso “Torre Abate” 8 docenti curriculari. Ore frontali n.15 un giorno a settimana dalle 16,30 alle 18,00, da marzo a giugno. Ore di non insegnamento n.6 per attività di progettazione, verifica e predisposizione documentazione.

Indicatori utilizzati

Osservazioni sistematiche durante le attività. La valutazione in itinere affiancherà il percorso con il compito di fornire informazioni che consentano di controllare se l’intervento messo in atto sta producendo esiti indirizzati nella direzione degli obiettivi previsti, in modo da effettuare correzioni ove se ne rilevi la necessità.

Valori / situazione attesi

Le proposte vissute devono essere facilmente simbolizzabili in schemi mentali corrispondenti attraverso l’utilizzo di mediatori quali il linguaggio verbale, la rappresentazione grafico-pittorica, i giochi simbolici e l’imitazione differita.

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS.

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Denominazione progetto Sportivamente

Priorità cui si riferisce 1. Sviluppare le competenze chiave e sociali degli studenti.

Obiettivo di processo 1. Lavorare per il recupero di abilità di base, per il potenziamento delle eccellenze. 2. Prevenire la dispersione scolastica.

Traguardo di risultato (event.) 2b. Migliorare le prestazioni degli alunni

Altre priorità (eventuale) Potenziamento discipline motorie

Situazione su cui interviene Dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria la conoscenza del proprio corpo e delle sue potenzialità, il rispetto degli altri e il mantenimento di un corretto stile di vita, il rispetto delle regole e il fair play contribuisconoalla crescita armonica e allo sviluppo di competenze sociali e civiche.

Attività previste Intensificazione della pratica sportiva nell'Istituto Comprensivo.

Risorse finanziarie necessarie* Risorse necessarie per mantenere in efficienza le attrezzature delle palestre.

Risorse umane (ore) / area* Docenti di Motoria e Ed. Fisica anche da Organico Potenziato.

Altre risorse necessarie L'Istituto dispone già di palestre e campetti sportivi all'aperto.

Indicatori utilizzati Monitorare i risultati (valutazioni quadrimestrali, atteggiamenti, comportamenti).

Valori / situazione attesi Il curricolo ha la finalità di sviluppare competenze sociali e civiche, spirito d’iniziativa e intraprendenza; consapevolezza ed espressione culturale artistica, musicale, e corporea. Le competenze che si intendono in questo modo attivare:‐ sviluppare coerenti comportamenti relazionali,

mediante la verifica vissuta in esperienze di gioco e di avviamento sportivo, nell’esigenza di regole e di rispetto delle stesse;

‐ sviluppare la capacità di iniziativa e di risoluzione dei problemi in situazioni che richiedono tattiche e strategie d’azione;

‐ acquisire livelli di autonomia personale, di consapevolezza corporea e di competenze motorie.

L’attività motoria sportiva si configura quindi non come un fine (raggiungimento di un risultato), ma come uno strumento di crescita e di maturazione.

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS. 

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Denominazione progetto Recupero e Potenziamento

Priorità cui si riferisce Migliorare i risultati scolastici degli alunni della scuola. Migliorare i risultati nelle prove nazionali

Traguardo di risultato 2b. Migliorare le prestazioni degli alunni

Obiettivo di processo 1. Lavorare per il recupero di abilità di base, per il potenziamento delle eccellenze

Situazione su cui interviene Le classi presentano al loro interno situazioni variegate con concentrazione di alunni nelle fasce basse di voto e con una percentuale significativamente rilevante dialunni con valutazioni di eccellenza.

Attività previste Scuola Primaria: Nella scuola primaria le ore di compresenza degli insegnanti vengono in parte utilizzate per attività di consolidamento e recupero delle competenze di base; la richiesta di Organico Potenziato è funzionale alla possibilità di superare la didattica frontale e realizzare gruppi di livello anche per classi parallele. Scuola Secondaria di Primo Grado: sono previsti attività di recupero e potenziamento attraverso le cosiddette "classi aperte" che coinvolgono le seguenti discipline: Italiano, Matematica, Lingue Straniere. ‐ Viene attivato anche il laboratorio di lingua latina al fine

di avvicinare i ragazzi allo studio del Latino attraverso attività improntate ad un metodo di riflessione logico-linguistica, anche per facilitare il successivo studio delle lingue classiche da parte di quegli alunni che, una volta completato gli studi alla scuola secondaria,intendano proseguire con un percorso di tipo liceale.

‐ Eventuale partecipazione alle Olimpiadi di grammatica.

Risorse umane (ore) / area* L'Organico potenziato con docenti di posto comune alla primaria garantisce le compresenze per il recuperoe il potenziamento in orario curricolare.

Indicatori utilizzati Monitorare i risultati (valutazioni quadrimestrali, prove autentiche di competenza). Monitoraggio del livello di soddisfazione (genitori, studenti, docenti)

Valori / situazione attesi Migliorare il livello di raggiungimento delle competenze di base in Italiano e Matematica; coltivare le eccellenzeoffrendo momenti anche di competizione mediante la partecipazione a gare e olimpiadi nazionali einternazionali.

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS.  

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Denominazione progetto Accoglienza - Continuità Priorità cui si riferisce Migliorare i risultati scolastici degli alunni della scuola

Obiettivo di processo Il curricolo verticale deve orientare il lavoro dei docenti; Avviare un percorso di orientamento trasversale ai tre ordini;

Situazione su cui interviene Nello sviluppo di un curricolo verticale, si individua la necessità di valorizzare le fasi della crescita dal bambino all'adolescente e di accompagnare gli alunni nei momenti di passaggio fra un ciclo e l’altro con attivitàdi accoglienza. Si vuole intervenire per eliminare ildisagio legato alla discontinuità mediante la strutturazione di attività volte a favorire lo star bene a scuola e la conoscenza reciproca.

Attività previste Laboratori disciplinari e interdisciplinari; attività peer to peer; tutoraggi; interviste; visite alle scuole; attività performative condivise;

Risorse finanziarie necessarie* Non necessita di materiali specifici.

Risorse umane (ore) / area* Docenti delle classi prime per l'accoglienza, tutti i docenti per la continuità curricolare. La progettazione è affidata ai Dipartimenti; la realizzazione è attività curricolare che non prevede risorse aggiuntive.

Indicatori utilizzati Migliorare i risultati nelle classi iniziali del ciclo; ridurre la variabilità fra le classi; attivare un monitoraggio dei risultati degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all’altro.

Valori / situazione attesi Il curricolo ha la finalità di sviluppare competenze sociali e civiche, spirito d’iniziativa e intraprendenza; consapevolezza ed espressione culturale artistica,musicale, e corporea; comunicazione nella madrelingua e le abilità ad esse sottese. Verranno realizzati percorsi di continuità nelle classi ponte e lo sviluppo di UdA a partire dai traguardi di competenza. Particolare cura sarà data ai momenti di accoglienza in ingresso.

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS. 

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Denominazione progetto Tradizioni Locali

Priorità cui si riferisce Migliorare le competenze chiave e sociali degli studenti

Traguardo di risultato 2b. Migliorare le prestazioni degli alunni

Obiettivo di processo 1. Lavorare per il recupero di abilità di base e per il

potenziamento delle eccellenze. 2. Prevenire la dispersione scolastica.

Altri obiettivi ‐ Avvicinare gli alunni alle tradizioni popolari locali ‐ Migliorare le capacità di autocontrollo e di autostima

Situazione su cui interviene Nella scuola primaria l’alunno sviluppa le proprie potenzialità relazionali e si prepara a “giocare” sempre meglio il suo ruolo all’interno della società

Attività previste ‐ Realizzazione di manufatti con materiali di facile

reperibilità ‐ Attività motorie per la preparazione di coreografie

Risorse finanziarie necessarie* Costi previsti per i materiali necessari alla realizzazione dei costumi per le sfilate

Risorse umane (ore) / area* I docenti della scuola, Organico potenziato, Collaboratori scolastici, genitori. Ore extracurriculari

Altre risorse necessarie Palestra Aule Cortile della scuola

Indicatori utilizzati ‐ Partecipazione e coinvolgimento degli alunni,

monitoraggio in itinere delle competenze attivate; ‐ Sentirsi parte di una comunità

Stati di avanzamento Durata progetto: 4 settimane

Valori / situazione attesi

‐ Ampliamento delle competenze della consapevolezza ed espressione culturale,

‐ Imparare a imparare, ‐ Competenze sociali e civiche, ‐ Spirito di iniziativa e imprenditorialità

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS.

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Denominazione progetto Teatro in Classe

Priorità cui si riferisce Migliorare le competenze chiave e sociali degli studenti

Traguardo di risultato 2b. Migliorare le prestazioni degli alunni

Obiettivo di processo 1. Lavorare per il recupero di abilità di base e per il

potenziamento delle eccellenze. 2. Prevenire la dispersione scolastica.

Altri obiettivi

‐ Superare le proprie incertezze; ‐ Scoprire le proprie potenzialità relazionali e il proprio

ruolo nel gruppo ‐ Promuovere il benessere a scuola e l’autostima.

Situazione su cui interviene Nella scuola primaria l’alunno sviluppa le proprie potenzialità relazionali e si prepara a “giocare” sempre meglio il suo ruolo all’interno della società

Attività previste ‐ Orientamento nello spazio ‐ Coordinamento motorio ‐ Modulazione vocale

Risorse finanziarie necessarie* Eventuale acquisto di semplici oggetti di scena e costumi essenziali

Risorse umane (ore) / area* ‐ Il docente / I docenti della classe ed Organico

potenziato. ‐ Ore destinate alle attività opzionali.

Altre risorse necessarie Un ambiente idoneo per le rappresentazioni finali: Auditorium - Cortile della scuola - ambienti extrascolastici

Indicatori utilizzati

‐ Partecipazione e coinvolgimento degli alunni, monitoraggio in itinere delle competenze attivate;

‐ Acquisire un linguaggio ben articolato, esprimersi in maniera espressiva nella lingua italiana

‐ Interpretare ruoli diversi in maniera opportuna

Stati di avanzamento Si partirà da semplici interpretazioni fino ad essere anche autori di testi teatrali.

Valori / situazione attesi

‐ Ampliamento delle competenze della consapevolezza ed espressione culturale,

‐ Imparare a imparare, ‐ Competenze sociali e civiche, ‐ Spirito di iniziativa e imprenditorialità, ‐ Comunicazione nella madrelingua.

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS.

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Denominazione progetto Inclusione Priorità cui si riferisce 1. Sviluppare le competenze chiave e sociali degli

studenti. Obiettivo di processo Revisione del curricolo verticale nei consigli di

intersezione, di interclasse e nei dipartimenti

Altre priorità Potenziamento dell'inclusione e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali.

Situazione su cui interviene Sviluppare un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi. La presenza con disabilità, Bisogni Educativi Speciali, Disturbi Specifici dell’Apprendimento e di alunni stranieri, obbliga a tenerne conto nella programmazione curricolare e nella progettazione delle attività di ampliamento/potenziamento.

Attività previste Interventi didattici personalizzati. Attuazione dei protocolli di accoglienza

Risorse finanziarie necessarie* Occorre prevedere la necessità di strutturare spazi accoglienti e dotati di materiali per l'inclusione in tutti i plessi.

Risorse umane (ore) / area* Docenti di sostegno e docenti di classe. Per l'inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, di Cittadinanza non Italiana, con Disturbi Specifici di Apprendimento si fa riferimento alla possibilità di superare la rigidità della lezione frontale grazie alle compresenze e al potenziamento dell'organico, in modo da strutturare gruppi omogenei o eterogenei anche per classi aperte.

Altre risorse necessarie Associazioni di volontariato; Educatori del Comune; Collaborazione con il servizio di Integrazione Scolastica dell’ASL.

Indicatori utilizzati Partecipazione e coinvolgimento degli alunni, monitoraggio in itinere delle competenze attivate; Presenza nel PEI della programmazione disciplinare per l’alunno a cura del docente di classe; metodologie didattiche cooperative e uso di mediatori didattici per l’inclusione esplicitati nella programmazione curricolare; esplicitazione degli obiettivi di apprendimento e dei criteri di valutazione per i Bisogni Educativi Speciali nella programmazione curricolare; collaborazione docenti curricolari-docenti di sostegno nell’elaborazione di prove di verifica equipollenti.

Valori / situazione attesi Adozione di strategie didattiche e di valutazione coerenti con prassi inclusive; sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

*laddove il progetto richieda un impegno di ore pomeridiane/extracurricolari, queste ultime potranno esser svolte previa verifica di disponibilità e approvazione della spesa del FIS. 

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Fabbisogno di organico

Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, con riferimento anche alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015 il fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito

A. POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO

Scuola dell’infanzia e primaria

Annualità

Fabbisogno per il triennio

Posto comune Posto di sostegno

Scuola dell’infanzia

a.s. 2016-17 20 + 1 RC 2

a.s. 2017-18 20 + 1 RC 2

a.s. 2018-19 20 + 1 RC 2

Annualità Fabbisogno per il triennio

Posto comune Sostegno Inglese

Scuola primaria

a.s. 2016-17 31 + 2 RC 9 2

a.s. 2017-18 31 + 2 RC 9 2

a.s. 2018-19 31 + 2 RC 9 2

Scuola secondaria di primo grado

Classe di concorso a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Educazione artistica 3 3 3 Educazione fisica 3 3 3 Educazione musicale 3 3 3 Educazione tecnica 3 3 3 Italiano, storia, geografia 15 15 15 Matematica 9 9 9 Francese 2 2 2 Inglese 4 4 4 Chitarra 1 1 1 Clarinetto 1 1 1 Tromba 1 1 1 Violino 1 1 1 Religione 2 2 2 Sostegno 11 11 11

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B. FABBISOGNO ORGANICO DEL POTENZIAMENTO

Ordine di scuola Fabbisogno potenziamento Scuola primaria 3 docenti su posto comune Scuola secondaria 2 docenti di lettere (A043)

Di cui 1 per coprire il semiesonero di 1 collaboratore del DS 1 docente di matematica (A059) 1 docente di lingua inglese (A345) 1 docente di educazione musicale (A032) 1 docente di educazione artistica (A028) 1 docente di educazione fisica (A030)

1 Assistente tecnico per informatica Il fabbisogno dell’organico di potenziamento è stato determinato: ‐ considerata la previsione sul numero delle classi 2016/2017 e del rispettivo numero degli

studenti iscritti, tenuto conto anche della scuola dell’infanzia ‐ considerate le priorità dell’offerta formativa:

‐ piano di miglioramento; ‐ piano scuola digitale; ‐ progetto madrelingua e certificazioni; ‐ scomposizione gruppo classe e gruppi per livello; ‐ inclusione/integrazione; ‐ dispersione e benessere a scuola;

‐ in riferimento a iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari (cfr. Legge 107/2017, art. 1, comma 7);

‐ tenuto conto dell’organico di potenziamento assegnato nell’anno scolastico 2015/2016 (4 posti comuni primaria, 1 posto A032, 1 posto A030, 1 posto sostegno).

C. POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO

Tipologia Organico attuale Fabbisogno reale

Direttore S.G.A. 1 1

Assistente amministrativo 6 6

Collaboratore scolastico 15 18 Per gli assistenti amministrativi si conferma la dotazione organica presente dovendo: 1. assicurare le condizioni minime di funzionamento del servizio scolastico senza la possibilità

di sostituzione del personale assente; 2. realizzare/completare le molteplici disposizioni normative in materia di trasparenza e

dematerializzazione nella fase transitoria. Per i collaboratori scolastici la previsione/richiesta si fonda sulle seguenti considerazioni: 1. la complessità dell’IC:

‐ distribuito in 6 plessi distinti, dislocati sul territorio comunale; ‐ articolato in 3 ordini di scuola con alunni dai 3 ai 14 anni che presentano necessità diverse

rispetto all’età; ‐ presenza di ex-LSU che non si può utilizzare per la vigilanza dei plessi;

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2. il comma 332 dell’art.1 legge 23 dicembre 2014 n.190 che dispone a decorrere dal 1 settembre 2015, il divieto a conferire supplenze brevi per i primi sette giorni di assenza del personale collaboratore scolastico: ‐ l’impossibilità di sostituire il collaboratore assente con l’assegnazione di ore eccedenti ad

altro collaboratore scolastico perché per coprire tutto l’arco delle attività della giornata supererebbe l’orario massimo consentito dal CCNL;

‐ la mancata sostituzione del collaboratore scolastico assente non consentirebbe di garantire l’incolumità e la sicurezza degli alunni: nelle scuole dell’infanzia necessita una presenza costante e una vigilanza assidua anche perché tutte e 10 sezioni effettuano l’orario normale di 40 ore su 5 giorni; nella scuola primarie sono presenti 7 classi che effettuano il tempo pieno di 40 ore in 5 giorni; nella scuola secondaria sono presenti 24 classi di cui un corso a tempo prolungato con due rientri pomeridiani un corso di strumento musicale con 5 rientri pomeridiani; tutti i plessi inoltre accolgono attività e progetti d’Istituto, riunioni, programmazione settimale e mensile, incontri vari;

‐ la riorganizzazione del servizio per sostituire il collaboratore scolastico assente sguarnirebbe altre postazioni di lavoro/altre sedi dell’istituto, dovendo garantire la copertura delle medesime esigenze.

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Programmazione delle attività formative rivolte al personale

Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico:

Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata Formatori

Sicurezza Tutto il personale Formazione alla sicurezza (TU 81/2008) per lavoratori e corso di primo soccorso; art.1 L.107 comma 124

Scuola polo / Ente esterno

PNSD Animatore digitale Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento; art. 1 L.107, commi 56-61 PNSD

Scuola polo / USR

Scuola digitale Alcuni docenti Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento; art. 1 L.107, commi 56-61 PNSD

Scuola polo

Didattica per competenze, approfondimenti disciplinari specifici, curricolo verticale

Alcuni docenti Sviluppo dell’area formativa relativa alla progettazione di compiti autentici di realtà, alla predisposizione di rubriche valutative; art.1 L.107 comma 124

Associazioni professionali / Scuola polo

Inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali

Alcuni docenti Potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati; art. 1 L. 107 comma 7

Esperti esterni

Segreteria digitale Assistenti amministrativi Formazione del personale amministrativo per l’innovazione amministrativa

Esperti esterni

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione

scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.

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ORGANIGRAMMA

DIRIGENTE SCOLASTICO

Lorenzo Vitulano

DIRETTORE

S.G.A. CONSIGLIO

D'ISTITUTO

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

COLLABORATORI

SCOLASTICI

RESPONSABILI DI

SEDE COLLABORATORI DEL

D. S. GIUNTA

ESECUTIVA

COLLEGIO DOCENTI

FUNZIONI STRUMENTALI AL PTOF E

COMMISSIONE LAVORI: PTOF, ORIENTAMENTO, BES, VALUTAZIONE

GRUPPI DI PROGRAMMAZIONE

PER INTERSEZIONE, INTERCLASSE, SEZIONI,

CLASSI PARALLELE

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

CONSIGLI DI

INTERSEZIONE

CONSIGLI DI CLASSE

CONSIGLI DI

INTERCLASSE

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Le risorse professionali

Il Dirigente Scolastico (D.S.): Il dirigente scolastico è il prof. Lorenzo Vitulano ed è il responsabile della scuola, la

organizza e la controlla: assicura la gestione unitaria dell'istituzione. In particolare: cura la convocazione delle riunioni degli organi collegiali; è garante dell'esecuzione delle delibere del consiglio d'istituto; procede alla formazione delle classi e alla formulazione dell'orario delle lezioni; tiene i rapporti con gli enti locali e l'amministrazione scolastica centrale; indice le elezioni dei rappresentanti di tutte le componenti degli organi collegiali; coordina il funzionamento degli uffici di segreteria; vigila sull'adempimento dei doveri degli insegnanti; è titolare delle relazioni sindacali;

Inoltre, come previsto dalla Legge 107 del 13/7/2015 commi 78ss, per dare piena attuazione all'autonomia scolastica e alla riorganizzazione del sistema di istruzione, il dirigente scolastico, garantisce un'efficace ed efficiente gestione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e materiali, nonché gli elementi comuni del sistema scolastico pubblico, assicurandone il buon andamento. A tale scopo, svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e coordinamento ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio secondo quanto previsto dall'articolo 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché della valorizzazione delle risorse umane.

A decorrere dall'anno scolastico 2016/2017, per la copertura dei posti dell'istituzione scolastica, il dirigente scolastico propone gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all'ambito territoriale di riferimento, prioritariamente sui posti comuni e di sostegno, vacanti e disponibili, al fine di garantire il regolare avvio delle lezioni, anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti medesimi. Il dirigente scolastico può utilizzare i docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati, purché posseggano titoli di studio validi per l'insegnamento della disciplina e percorsi formativi e competenze professionali coerenti con gli insegnamenti da impartire.

Il dirigente scolastico, nell'ambito dell'organico dell'autonomia assegnato e delle risorse, anche logistiche, disponibili, riduce il numero di alunni e di studenti per classe allo scopo di migliorare la qualità didattica anche in rapporto alle esigenze formative degli alunni con disabilità.

Il dirigente scolastico valuta, sentito il comitato per la valutazione, esprime la valutazione sul personale docente in periodo di formazione e prova. Inoltre, il dirigente, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti, assegna annualmente al personale docente una somma sulla base di motivata valutazione. Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA)

Il direttore dei servizi generali ed amministrativi è il dottor Pasquale Cannata che coadiuva il dirigente scolastico, sovrintendendo con autonomia operativa, nell'ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica. Svolge funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti dal personale ATA posto alle sue dipendenze.

Ha responsabilità diretta nella definizione e nell'esecuzione degli atti a carattere amministrativo-contabile, di ragioneria e di economato; firma tutti gli atti di sua competenza.

L'espletamento delle sue funzioni è strumentale e coerente rispetto alle finalità e agli obiettivi dell'istituzione scolastica, in particolare del piano dell'offerta formativa.

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Docenti che svolgono attività di collaborazione con il Dirigente Scolastico e docenti responsabili di plesso

Il dirigente scolastico può individuare nell'ambito dell'organico dell'autonomia fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica (L. 107/2015 comma 83). I docenti individuati costituiscono lo staff del dirigente scolastico. Ai collaboratori e ai fiduciari dei plessi, questi ultimi individuati dal dirigente in caso di necessità, vengono assegnate funzioni e competenze, quali: curare la gestione dell'attività didattica; collaborare col D.S. alla organizzazione quotidiana della scuola; collaborare col D.S. e con le funzioni strumentali; organizzare le variazioni d'orario; provvedere alle sostituzioni e/o utilizzazioni dei docenti; curare i rapporti con docenti, alunni e famiglie; controllare le assenze o i ritardi degli alunni e autorizzare le loro uscite anticipate; verificare

i provvedimenti disciplinari relativi agli stessi e comunicare alle famiglie; coordinare tutte le attività, didattiche e non, che si svolgono all'interno e all'esterno della

scuola. I docenti

La funzione docente è intesa come attività di formazione umana, civile e culturale, nonché come attività di stimolo alla partecipazione dell'alunno a tale processo. Il docente deve collaborare con la famiglia e le altre agenzie educative per promuovere la formazione umana e critica della personalità dell'alunno.

I docenti devono curare il proprio aggiornamento culturale e professionale e partecipare alla realizzazione delle iniziative formative della scuola. Le funzioni strumentali Attuazione POF-valutazione-progetti Servizio agli studenti: viaggi di istruzione-uscite didattiche-visite guidate Servizio ai docenti Servizio agli alunni Area dell’inclusione Coordinamento scuola dell’infanzia Coordinatori e segretari dei Consigli di classe, interclasse, intersezione

Coordinatore/trice: presiede le riunioni dei consigli di classe in assenza del dirigente scolastico; convoca, informandone il dirigente scolastico, eventuali riunioni straordinarie del Consigli su richiesta di uno o più componenti e previa consultazione informale degli altri; coordina la predisposizione, l’eventuale modifica e la verifica a consuntivo della progettazione di classe curandone anche la diffusione; controlla l’andamento di assenze, ritardi e relative giustificazioni, annotazioni relative al comportamento; gestisce i rapporti con le famiglie per mancate giustificazioni; segnala tempestivamente al dirigente scolastico o al docente incaricato di funzione strumentale per l’inclusione le situazioni che richiedono una specifica individualizzazione dell’azione formativa, concordando gli interventi ritenuti più efficaci e coerenti con le scelte educative dell’Istituto.

Segretario/a: verbalizza le riunioni degli organi collegiali.

Commissioni Formazione classi prime e continuità Valutazione di servizio

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Referenti dei dipartimenti disciplinari

Gruppi di lavoro per l’inclusione L’avvento della normativa sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali ha posto anche le

basi per una nuova organizzazione interistituzionale con il compito di attivare interventi di integrazione ed inclusione scolastica.

Ai GLHO e al GLHI previsti dall’art. 15 della Legge n.104 del 1992 la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, ha esteso i compiti del GLHI istituendo i GLI ovvero Gruppo di lavoro per l’inclusione o per l’inclusività.

Ne fanno parte tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, AEC, assistenti alla comunicazione, docenti "disciplinari" con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola), in modo da assicurare all'interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un'efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all'interno delle classi.

Tale Gruppo svolge le seguenti funzioni: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in

funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell'Amministrazione;

focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle

effettive esigenze, ai sensi dell' art. 1, comma 605, lett. b), della legge n. 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall' art. 10, comma 5 della legge 30 luglio 2010, n. 122;

elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l'Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno).

A tale scopo, il Gruppo procede ad un'analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell'anno appena trascorso e formula un'ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell'anno successivo. Il Piano è deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioni territoriali come proposta di assegnazione delle risorse di competenza.

Personale A.T.A.

Il personale statale amministrativo e ausiliario (Ata), collocato nelle aree funzionali dei servizi amministrativi, assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza connesse alle attività dell'istituzione scolastica, in rapporto di collaborazione con il dirigente scolastico e con il corpo docente.

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Reti di scuole

La costituzione di reti tra istituzioni scolastiche del medesimo ambito territoriale è ancor più caldeggiata dalla recente legge 107/2013. Le reti sono finalizzate alla valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione comune di funzioni e di attività amministrative, nonché alla realizzazione di progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive o culturali di interesse territoriale.

L’I.C. Giordani De Sanctis si è fatto promotore e ha aderito a numerosi accordi tra istituzioni scolastiche e ha formalizzato l’adesione a due reti:

Rete sul Golfo

Gli Istituti: I.C. Croce-Mozzillo - I.C. Don Milani 1 – Maiorano - I.C. Giordani - De Sanctis - I.C. Perotto – Orsini - I.C. San Giovanni Bosco - I.C. Ungaretti - Madre Teresa di Calcutta è stato sottoscritto un accordo che assume la denominazione di “Rete sul Golfo” con sede presso l’Istituto Comprensivo “Giordani–De Sanctis” di Manfredonia, Scuola capofila. Successivamente vi hanno aderito anche i due Istituti comprensivi di Monte Sant’Angelo La Rete non ha scopo di lucro e nasce come espressione organizzata delle scuole autonome che vi aderiscono, al fine di: ‐ evitare il rischio di isolamento tra le singole istituzioni scolastiche; ‐ porsi come interlocutore privilegiato nei confronti degli altri organismi istituzionali

(Direzione Regionale, EE.LL, USL ecc.) ; ‐ determinarsi come strumento di tutela dei livelli di autonomia degli Istituti. Si opererà nei diversi ambiti afferenti alla scuola secondo le seguenti linee guida: 1 - AMBITO ORGANIZZATIVO E GIURIDICO - AMMINISTRATIVO ‐ favorire il raccordo tra gli istituti aderenti, per sviluppare all’interno del sistema scolastico

a livello territoriale la collaborazione, le sinergie e l’uso integrato delle risorse (ottimizzazione, economicità, efficacia dei processi);

‐ provvedere alla rilevazione dei bisogni, alla progettazione, all’avvio, alla supervisione e alla verifica periodica di un piano territoriale dell’offerta formativa;

‐ promuovere il coordinamento interno e trasversale delle diverse categorie professionali della scuola (dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali ed amministrativi, personale ATA, docenti) sul piano professionale e formativo;

‐ stipulare accordi e convenzioni con gli Enti cui competono responsabilità su istruzione e formazione;

‐ offrire alle scuole del territorio servizi coordinati di carattere amministrativo e contabile; ‐ promuovere il coinvolgimento attivo delle comunità, delle istituzioni culturali e

scolastiche, delle strutture associative locali. 2 – AMBITO FORMATIVO ‐ offrire alle scuole servizi di formazione e aggiornamento rivolti ai diversi profili

professionali; ‐ promuovere attività di ricerca, sperimentazione, documentazione; ‐ promuovere attività collaterali volte a migliorare l’attività culturale e formativa dei

docenti, del personale ATA, dei Direttori e dei Dirigenti; ‐ proporre e curare iniziative di partecipazione ai programmi nazionali, regionali o

comunitari e, nell’ambito di accordi tra regioni ed amministrazione scolastica, percorsi integrati tra i diversi sistemi formativi.

Inoltre la Rete si propone di: ‐ agevolare la formazione e il coordinamento dei nuovi percorsi formativi legati alle

innovazioni normative; ‐ promuovere la cultura della sicurezza nelle scuole attraverso l’attivazione di progetti

specifici in rete, dei corsi obbligatori per legge e facoltativi; ‐ incrementare la cultura e l’utilizzo delle nuove tecnologie a sostegno della didattica;

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‐ promuovere la cultura della valutazione a tutti i livelli della vita scolastica, anche attraverso il confronto delle buone pratiche, la ricerca e la sperimentazione;

‐ favorire l’orientamento e la continuità orizzontale e verticale delle II.SS. a livello territoriale;

‐ agevolare tutte le iniziative relative all’integrazione degli alunni diversamente abili e degli alunni in difficoltà di apprendimento.

Rete Lewin

Accordo di rete tra oltre quaranta scuole della della provincia di Foggia con lo scopo di soddisfare il comune interesse alla formazione del proprio personale per lo sviluppo delle competenze professionali e per il miglioramento della qualità dei servizi erogati. Per il raggiungimento delle finalità sopra indicate la rete può sottoscrivere protocolli d’intesa con associazioni professionali, Istituti di ricerca e con i Centri universitari, al fine di operare una riflessione comune sui contenuti disciplinari e sulle metodologie d’insegnamento, e ottimizzare gli standard qualitativi degli interventi formativi, e per avvalersi delle esperienze e professionalità di esperti dei predetti centri impegnati nella ricerca didattica di alto profilo scientifico per l’elaborazione di metodologie adeguate alle esigenze formative del personale docente ed ATA. La rete può articolarsi in sottoreti per il perseguimento degli obiettivi in funzione degli interessi (argomenti) di formazione comuni alle scuole. Ogni singola articolazione della rete rispetterà le finalità generali.

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Organizzazione didattica

Scuole dell’infanzia Le scuole dell’infanzia afferenti all’Istituto Comprensivo Giordani-De Sanctis osservano il seguente orario di apertura: - PERIODO SENZA IL FUNZIONAMENTO DELLA MENSA

dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 13,00 (settembre/prima decade di ottobre – giugno)

- PERIODO CON FUNZIONAMENTO DELLA MENSA dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 16,00.

La giornata tipo senza mensa

Tempo Spazi Attività

8.00 / 9.15 Sezione - Salone Ingresso - accoglienza alunni

9.15 / 12.30 Sezione - Salone Routine - merenda - attività di sezione e intersezione

12.30 / 13.00 Sezione - Salone Riordino - uscita

La giornata tipo con mensa

Tempo Spazi Attività

8.00 / 9.15 Sezione - Salone Ingresso - accoglienza alunni

9.15 / 11.30 Sezione - Salone Routine - attività di sezione e intersezione

11.30 / 12.00 Sezione - Servizi Riordino - attività individuali igieniche

12.00 / 13.15 Sezione - Refettorio Pranzo

13.15 / 15.30 Salone - Sezione Gioco libero e organizzato - attività didattiche

15.30 / 16.00 Sezione Riordino - Uscita

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Scuola primaria Orario settimanale delle attività didattiche nella scuola primaria: ‐ Tempo normale: 27 ore obbligatorie più 2 ore opzionali/facoltative per tutte le classi,

distribuite su 6 giorni alla settimana, con orario antimeridiano dalle ore 8.20 alle ore 13.20, tranne il sabato con orario 8,20-12,20.

‐ Tempo pieno: 40 ore con erogazione della mensa. Incontri con le famiglie: ‐ Individuali: quando si rende necessario; per comunicazioni urgenti, i genitori o sono

chiamati direttamente dal docente con avviso scritto sull’agenda dell’alunno o tramite telefono o essi stessi chiedono il permesso in ufficio di parlare con gli insegnanti.

‐ Collegiali: come da Piano delle attività funzionali all’insegnamento.

Organizzazione del tempo normale

DISCIPLINE Classe 1a Classe 2ª Classe 3a Classe 4a Classe 5a

ITALIANO 8 7 7 7 7 STORIA E CITTADINANZA 3 3 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 2 2 MATEMATICA 5 5 5 5 5 SCIENZE 2 2 2 2 2 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 INGLESE 1 2 3 3 3 ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1 MUSICA 1 1 1 1 1 EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1 RELIGIONE CATTOLICA 2 2 2 2 2 ATTIVITÀ OPZIONALI 2 2 2 2 2

TOTALE ORE 29 29 29 29 29

Organizzazione del tempo pieno

DISCIPLINE Classe 1a Classe 2ª Classe 3a Classe 4a Classe 5a

ITALIANO 8 7 7 7 7 STORIA E CITTADINANZA 3 3 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 2 2 MATEMATICA 7 7 7 7 7 SCIENZE 2 2 2 2 2 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 INGLESE 1 2 3 3 3 ARTE E IMMAGINE 2 2 2 2 2 MUSICA 2 2 2 2 2 EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2 RELIGIONE CATTOLICA 2 2 2 2 2 MENSA E ATTIVITÀ LUDICHE 8 8 8 8 8

TOTALE ORE 40 40 40 40 40

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Scuola secondaria di primo grado La scuola secondaria di primo grado offre una varietà di opzioni: ‐ Tempo normale: 30 ore settimanali con ingresso alle ore 8,30 ed uscita alle 13,30. ‐ Tempo normale ad indirizzo musicale: 33 ore settimanali con ingresso alle ore 8,30,

uscita alle 13,30; inoltre si effettuano due rientri pomeridiani di un’ora e mezza per la pratica strumentale.

‐ Tempo prolungato: 36 ore settimanali con ingresso alle ore 8,30, uscita alle 13,30; inoltre si effettuano due rientri pomeridiani di tre ore al martedì e al giovedì.

Organizzazione del tempo normale

DISCIPLINE Ore

ITALIANO 5 STORIA E CITTADINANZA E COSTITUZIONE 3 GEOGRAFIA 1 APPROFONDIMENTO MATERIE LETTERARIE 1 MATEMATICA 3 SCIENZE 3 1ª LINGUA COMUNITARIA INGLESE 3 2ª LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE O SPAGNOLO) 2 TECNOLOGIA 2 ARTE E IMMAGINE 2 MUSICA 2 EDUCAZIONE FISICA 2 RELIGIONE CATTOLICA 1

TOTALE ORE 30

Le classi ad indirizzo musicale aggiungono alle predette ore due rientri pomeridiani per pratica strumentale della durata di un’ora e mezza ciascuna. I giorni e l’ora sono stabiliti dai docenti e comunicati alle famiglie.

Tempo Prolungato

Il tempo prolungato di 36 ore settimanali è un tempo scuola che, oltre a prevedere l’insegnamento di tutte le discipline indicate nei piani di studio nazionali, propone un significativo approfondimento delle discipline di base attraverso attività programmate e realizzate sulla base dei bisogni formativi di ciascuna classe e, all’interno di ogni classe, di ciascun alunno. I docenti di lettere e matematica, in particolare, avendo tempi più lunghi e distesi possono offrire maggiori opportunità a tutti gli alunni. Infatti, il tempo prolungato promuove le eccellenze e consolida le abilità di base e, a tal fine l’organizzazione didattica è sempre più di tipo laboratoriale.

La didattica laboratoriale si configura come il luogo in cui l’alunno apprende attraverso il fare e utilizza, in situazioni concrete, le competenze acquisite. Inoltre, le varie discipline dialogano per superare la frammentazione dei saperi e fornire all’alunno utili strumenti di conoscenza, esplorazione e sviluppo delle sue potenzialità. Il laboratorio di Arte e territorio, ad esempio, coinvolge le discipline di Arte, Italiano, Storia, Geografia e Scienze. Il laboratorio di scrittura creativa prevede la sinergia di Italiano e Arte. Per il laboratorio di eTwining (piattaforma europea per gli insegnanti e classi, per scambiarsi idee e realizzare progetti collaborativi) dialogano geografia e lingue.

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Saranno proposte alle classi del tempo prolungato, nell’ambito delle 36 ore, i seguenti laboratori da realizzarsi anche a classi aperte: ‐ potenziamento delle abilità linguistiche di base - italiano 2° livello (scrittura creativa in versi

e in prosa – Latino, a partire dal secondo anno) ‐ consolidamento delle abilità linguistiche di base - italiano 1° livello (Il piacere d’imparare:

lettura espressiva – videoscrittura- esercizi interattivi di grammatica) ‐ consolidamento delle abilità logico matematiche - Matematica 1° livello (giochi matematici) ‐ potenziamento delle abilità logico matematiche Matematica 2° livello (laboratorio

scientifico) ‐ Arte e territorio (laboratorio multidisciplinare) ‐ Laboratorio lingua inglese (con la possibilità di docenti di madrelingua) e collaborazione con

studenti di altri paesi

TEMPO PROLUNGATO 36 ORE SETTIMANALI

Giorni Mattino Pomeriggio

Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato Ore 8.30-13.30

Martedì, Giovedì Ore 8.30-13.30 Ore 15.30-18.30

Organizzazione del tempo prolungato

DISCIPLINE Ore

ITALIANO 5 POTENZIAMENTO DI ITALIANO 2 STORIA E CITTADINANZA E COSTITUZIONE 3 GEOGRAFIA 2 APPROFONDIMENTO MATERIE LETTERARIE 1 MATEMATICA 4 SCIENZE 3 1ª LINGUA COMUNITARIA INGLESE 3 2ª LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE O SPAGNOLO) 2 TECNOLOGIA 2 ARTE E IMMAGINE 2 MUSICA 2 EDUCAZIONE FISICA 2 RELIGIONE CATTOLICA 1

TOTALE ORE 36

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Controllo degli apprendimenti

Modalità di rilevazione La valutazione ha un valore formativo e didattico fondamentale ed è oggetto di riflessione

per i docenti. Valutare è un compito strategico e delicato attraverso il quale i docenti dell'Istituto rilevano il raggiungimento degli obiettivi prefissati e gli specifici progressi personali. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e formazione.

In particolare, la valutazione non deve essere intesa come il semplice risultato della media aritmetica delle prove sostenute dagli alunni, ma come un processo complesso che, oltre che delle verifiche disciplinari e interdisciplinari, deve tener conto:

‐ dei diversi punti di partenza; ‐ dei progressi conseguiti; ‐ dei diversi stili cognitivi; ‐ dei potenziali; ‐ delle attitudini ed interessi; ‐ della motivazione; ‐ delle condizioni ambientali, fisiche ed emotive; ‐ dell'efficacia dell'azione formativa; ‐ delle diagnosi di D.S.A. ‐ delle certificazioni di disabilità; ‐ della cittadinanza/lingua-madre.

Il curricolo verticale definisce una griglia relativa ai livelli di padronanza acquisiti

dall'infanzia alla secondaria,per ogni singola competenza prevista. Dall'anno scolastico 2008/2009 in base alla Legge 169/08 nella scuola secondaria di primo

grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell'esame finale del ciclo sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi.

In relazione alla legge succitata, e nell’ambito dell’autonomia scolastica il Collegio Docenti ha deliberato che i seguenti criteri: ‐ Le valutazioni disciplinari saranno espresse dall’ uno al dieci. Inoltre il Consiglio di Classe può

decidere di attribuire il “6” consiliare anche in presenza di valutazioni inferiori, al fine di permettere ai ragazzi in difficoltà di proseguire positivamente il loro percorso scolastico; la valutazione del comportamento sarà espressa dal cinque al dieci.

‐ Le valutazioni relative ai processi di apprendimento e maturazione emergono grazie a: - osservazione sistematica del comportamento dell’allievo in ogni situazione scolastica - somministrazione di prove relative alle singole discipline (scritte, orali, grafiche,

pratiche…), oggettive e soggettive - somministrazione di test.

CRITERI DI VALUTAZIONE Si riportano di seguito i criteri e griglie di valutazione di riferimento:

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FASCE LIVELLI VOTI 10/10

GIUDIZI E LORO SIGNIFICATO

I ALTO

10

ECCELLENTE Conoscenze ampie e approfondite, piena autonomia, rielaborazione personale, comprensione rapida, capacità logiche di alto livello, piena padronanza delle abilità tecniche, conoscenza/uso preciso ed appropriato dei linguaggi specifici

9

OTTIMO Conoscenze ampie e approfondite, autonomia, comprensione rapida, capacità logiche di buon livello, piena padronanza delle abilità tecniche, conoscenza/uso preciso ed appropriato dei linguaggi specifici

II MEDIO-ALTO

8

DISTINTO Conoscenze ampie, comprensione agevole, capacità logiche di buon livello, piena padronanza delle abilità tecniche di base, conoscenza/uso preciso ed appropriato dei linguaggi specifici

7

BUONO Conoscenze soddisfacenti, comprensione agevole, discrete capacità logiche, buon livello di padronanza delle abilità tecniche di base, conoscenza/uso accettabile dei linguaggi specifici

III MEDIO 6

SUFFICIENTE Conoscenze fondamentali ma non approfondite, incertezze nella comprensione e nei procedimenti logici, padronanza parziale delle abilità tecniche di base, conoscenza/uso approssimato dei linguaggi specifici

IV MEDIO-BASSO 5

NON SUFFICIENTE Conoscenza superficiale, comprensione parziale, difficoltà nei procedimenti logici, padronanza delle abilità tecniche elementari, scarsa conoscenza dei linguaggi specifici

V BASSO

4

INSUFFICIENZA GRAVE Conoscenze superficiali e frammentarie, problemi nella comprensione e nei procedimenti logici, padronanza di alcune tecniche più elementari, uso di termini del linguaggio comune

3 INSUFFICIENZA GRAVISSIMA Nessuna conoscenza degli argomenti proposti, mancato conseguimento delle abilità richieste

2 IMPREPARATO Impreparazione manifesta dell’allievo, che pur accetta il momento valutativo

1 NULLO L’alunno rifiuta immotivatamente il momento valutativo

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Gradi: i gradi si riferiscono al modo con cui (all’interno di ogni livello) l’alunno padroneggia conoscenze e abilità ed esercita autonomia e responsabilità

GRADO VOTO DESCRITTORE

BASILARE 6

Padroneggia la maggior parte delle conoscenze e delle abilità in modo essenziale. Esegue i compiti richiesti con il supporto di domande stimolo e indicazioni dell’insegnante o dei compagni

ADEGUATO 7

Padroneggia in modo adeguato la maggior parte delle conoscenze e delle abilità. Porta a termine in autonomia e di propria iniziativa i compiti dove sono coinvolte conoscenze e abilità che padroneggia con sicurezza; risolve problemi legati all’esperienza, in alcuni casi, con il supporto dell’insegnante e dei compagni.

AVANZATO 8-9

Padroneggia in modo adeguato tutte le conoscenze e le abilità. Assume iniziative e porta a termine i compiti affidati in modo responsabile e autonomo. È in grado di utilizzare conoscenze e abilità per risolvere problemi legati all’esperienza con istruzioni date e in contesti noti.

ECCELLENTE 10

Padroneggia in modo completo e approfondito le conoscenze e le abilità. In contesti conosciuti: ‐ assume iniziative e porta a termine compiti in modo autonomo e

responsabile; è in grado di dare istruzioni ad altri; ‐ utilizza conoscenze e abilità per risolvere autonomamente problemi; ‐ è in grado di reperire e organizzare conoscenze nuove e di mettere a

punto procedure di soluzione originali.

Area non cognitiva Per quanto concerne la valutazione del comportamento, il Consiglio di Classe si atterrà ai

seguenti parametri:

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VOTO CRITERI DI VALUTAZIONE

10 Alunni rispettosi degli altri, responsabili e affidabili, si autocontrollano sempre e ovunque.

9 Alunni rispettosi degli altri, abbastanza responsabili e riflessivi. Si comportano in modo adeguato alle situazioni per tutto il tempo richiesto.

8 Alunni disponibili verso gli altri e responsabili adeguatamente all’età. Si comportano in modo nel complesso corretto.

7 Alunni incorsi in infrazioni disciplinari sanzionate con rapporto scritto (1° livello, come da regolamento d’istituto), o che manifesta un comportamento al limite della censura.

6 Alunni scorretti incorsi in infrazioni disciplinari sanzionate con sospensioni fino a 15 giorni (di 2° livello, come da regolamento d’istituto).

5

Alunni che hanno evidenziato comportamenti di particolare e oggettiva gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti –DPR 249/98 come modificato dal DPR 235/07 e chiarito con nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 – nonché il regolamento d’istituto, prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto). La valutazione comporta la non ammissione automatica al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.

Valutazione esterna degli alunni – INVALSI Tenuta dal Sistema Nazionale di Istruzione e Formazione consiste in: - Prove di Italiano e Matematica per le classi II e V delle Scuole Primarie; - Prova Nazionale al termine del I Ciclo di Istruzione per le classi III delle Scuole Secondarie

di I Grado

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Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali

Strettamente collegata ai punti precedenti la necessità di implementare sempre di più e sempre meglio le dotazioni tecnologiche dell’istituto attraverso l’accesso a fonti di finanziamento statali, comunitarie o locali. - I progetti già approvati in fase di realizzazione o anche a quelli già presentati ed in attesa di

autorizzazione rimarcando la complementarietà di tali attrezzature/strutture con i fabbisogni formativi sopra citati nel PTOF e, soprattutto, con la necessità di una didattica che valorizzi gli stili di apprendimento e cognitivi degli studenti anche al fine di una personalizzazione dell’intervento formativo.

- Realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN per rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie e nel processo di insegnamento-apprendimento;

- Dotare tutte le aule della scuola secondaria di I grado e della scuola primaria di Lim per estendere sempre più metodologia innovativa, cooperativa e inclusiva.

- Prevedere strumenti specifici per alunni con disabilità, per l’ausilio della lettura facilitata degli alunni DSA e potenziare la biblioteca.

- È necessario potenziare e rinnovare il materiale per l’educazione motoria, la musica, i laboratori speciali.

- Scuola dell’infanzia: gli arredi non sono a norma e la dotazione di materiale ludico è molto scarsa.

- Per quanto attiene alla segreteria è necessario provvedere alla costante manutenzione dei pc e all’aggiornamento dei software in uso, oltre che prevedere la progressiva digitalizzazione delle procedure amministrative e l’archiviazione digitale dei documenti.

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Documenti di Istituto

I documenti sono consultabili on-line sul sito di istituto all'indirizzo

www.giordanidesanctis.gov.it

Regolamento di Istituto Il Regolamento di Istituto stabilisce le norme cui debbono attenersi sia gli studenti, sia i

docenti, sia il personale non docente per tutto ciò che concerne la vita e le attività dell’istituto. È deliberato dal Consiglio di Istituto.

Piano dell'Offerta Formativa (PTOF) Il PTOF è il documento che definisce l'identità culturale e progettuale dell’Istituto

Comprensivo. Esso descrive ciò che l’istituto offre agli studenti e alle loro famiglie. Il PTOF ha validità triennale e può essere modificato nel mese di ottobre di ciascuno anno scolastico dal Collegio dei Docenti ed è infine adottato dal Consiglio di Istituto.

Patto Educativo di Corresponsabilità Il Patto Educativo di Corresponsabilità definisce un sistema di valori, condivisi tra famiglia

e scuola, sui quali fondare alcuni principi comuni dell’azione educativa e porre così le basi per una “alleanza educativa” tra genitori ed operatori scolastici. Il Patto viene elaborato dal Consiglio di Istituto, organismo nel quale sono rappresentate tutte le componenti della scuola.

Contestualmente all'iscrizione presso l’Istituto Comprensivo “Giordani-De Sanctis” viene richiesta, a riscontro dell’adesione individuale al Patto, la sua sottoscrizione da parte di ogni genitore e di ogni studente.