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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO RINALDINI SUD 3 di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado Q.re Leonessa, n. 25 - 25124 BRESCIA Telefono 0303543422 - Fax 0303531021 C.M. BSIC87700A - C.F. 80049060173 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. approvato dal Consiglio di Istuto nella seduta del 13.01.2016 1

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della RicercaISTITUTO COMPRENSIVO RINALDINI SUD 3

di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° gradoQ.re Leonessa, n. 25 - 25124 BRESCIATelefono 0303543422 - Fax 0303531021C.M. BSIC87700A - C.F. 80049060173

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA2016/2019

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

approvato dal Consiglio di Istituto

nella seduta del 13.01.2016

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INDICE

1. Premessa

2. Finalità

3. Le scuole dell’Istituto

4. Il contesto territoriale

5. Analisi dei bisogni educativi

6. Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

7. Pianificazione educativa:

A. Premessa

B. Obiettivi generali

C. Priorità

D. Traguardi

E. Piano di miglioramento

F. Progetti e attività

G. Inclusione

8. Risorse umane e strumentali necessarie

9. Piano di formazione

10.Scelte organizzative e gestionali

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1. PREMESSA

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto

Comprensivo Rinaldini Sud 3 di Brescia, è elaborato ai sensi di quanto

previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema

nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle

disposizioni legislative vigenti”; il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi

per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione

definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 4372/C27

del 21/10/2015; il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta

del 12.01.2016; il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del

13.01.2016; il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le

verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ;

il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

2. FINALITA’

Il presente documento viene predisposto ai sensi dell’art.1 – comma 1 della Legge

107 del 15/07/2015.

Si ispira alle finalità complessive della legge che possono essere così sintetizzate:

Affermazione del ruolo centrale della scuola nelle società della conoscenza

Innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti

Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali

Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica

Realizzazione di una scuola aperta

Garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di

istruzione permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia

delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria.

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3. LE SCUOLE DELL’ISTITUTO

LE SCUOLE DELL’INFANZIA:

SCUOLA DELL’INFANZIA DI FOLZANO

Via della Palla, 13 – Folzano – Brescia – Tel. 266503

SCUOLA DELL’INFANZIA LAMARMORA

Via Omassi, 25 – BresciaTel. 0303544508

LE SCUOLE PRIMARIE

SCUOLA PRIMARIA RINALDINIQ.re Leonessa, 25Tel. 0303543422

SCUOLA PRIMARIA UGOLINIVia Repubblica Argentina, 122

Tel 030223713

SCUOLA PRIMARIA PRANDINIVia della Palla, 11 – Folzano – Brescia

– Tel 0302667071

SCUOLA PRIMARIA CANOSSIVia Gheda, 18

Tel. 0303540537

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LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO PASCOLI

Via Repubblica Argentina, 3Tel 0302420565

SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO BETTINZOLI

Via Caleppe, 13Tel 030221400

A CHI SONO INTITOLATE LE NOSTRE SCUOLE

Alcune delle nostre scuole portano il nome di personaggi bresciani famosi, altre invece derivano il loro nome dal quartiere in cui sono ubicate come le scuole dell’infanzia di Folzano e Lamarmora. Chi sono i personaggi a cui sono intitolate?

SCUOLA RINALDINILa scuola primaria situata al quartiere Leonessa è intitolata a EMILIANO RINALDINI.

"EMI" (EMILIANO) RINALDINI nacque il 19 gennaio del 1922, a Brescia. La sua educazione si sviluppò seguendo un percorso profondamente religioso. Frequentò l'Istituto magistrale Gambara. Nel 1940 fece parte della redazione di

"Scuola Italiana Moderna" e collaborò alla rivista "Pedagogia e Vita". Aderì al movimento clandestino ciclostilando e diffondendo volantini che invitavano la popolazione alla resistenza. Nell'ottobre del '43 fece, insieme a tanti altri giovani italiani, una scelta di resistenza: «Per il mio domani, italiano o morto in mano ai tedeschi; assolutamente mai al loro servizio...». Negli anni seguenti si impegnò nella lotta partigiana in montagna e aderì alla brigata "G. Perlasca" delle Fiamme Verdi e partecipò a diverse azioni. Il 12 febbraio '45 le milizie fasciste accerchiarono la zona ove si trovava il gruppo di Emiliano e imposero la resa incondizionata. Rinaldini, col coraggio dell'eroe, fuggì sparando e si trascinò addosso il nemico, mentre i suoi compagni riuscirono a dileguarsi grazie a lui. Emi fu catturato e subì interrogatori e torture, ma non rivelò i nomi dei compagni e dei loro nascondigli così venne assassinato.

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SCUOLA CANOSSILa scuola primaria situata nel quartiere Lamarmora è intitolata a ANGELO CANOSSI.ANGELO CANOSSI nacque a Brescia il 23 maggio 1862. Suo padre insegnava nelle scuole elementari, la madre dava qualche saltuaria lezione di pianoforte. Molto discontinuo negli studi, dopo aver superato con difficoltà la scuola secondaria si iscrive all’università di Lettere a Firenze, ma dopo solo due anni se ne torna a Brescia dove si dedica alle attività di giornalista e pubblicista. Anche nel lavoro non riesce quasi mai a portare a termine le attività intraprese. Si dedica poi a scrivere poesie dialettali con le quali raggiunge un notevole successo. Nel 1936

Angelo Canossi trasferisce il proprio domicilio a Bovegno dove trovò l’ambiente adatto alla sua età e alla sua attività letteraria e dove morì il 3 ottobre 1943. Canossi è un poeta dialettale non perché usa il dialetto, ma perché lo riscatta dal pericolo del costumismo e della cronaca provinciale.

SCUOLA UGOLINILa scuola primaria situata nella zona di via Cremona è intitolata a GHERARDO UGOLINI.Gli UGOLINI di cui parliamo provengono da Brescia. Qui agli inizi del Novecento venne ad abitare Ugolino Ugolini, professore di scienze naturali, nato a Macerata nel 1856, già insegnante a Padova. Sposato prima con Elisa Revere poi con Santina Donà, fu padre di otto figli (Gherardo, Augusto, Bruno, Ugolino, Giulio, Max, David, Elisa).Il primogenito, Gherardo, nato a Padova nel 1885, poi abitante a Brescia, fu insegnante e, scrittore di libri per l'infanzia presso La Casa Editrice “La Scuola”. Ebbe a sua volta, con la moglie Maria Bonfiglio, cinque figli: Augusto, Augusta (deceduti), Rosa (nata a

Brescia nel 1924), Giovanni (Ivan), nato nel 1928 e scomparso nel 1978. Bruno è l'ultimo figlio, nato sempre a Brescia nel 1935, giornalista.

SCUOLA PRANDINILa scuola primaria situata nella frazione di Folzano è intitolata a INNOCENTE PRANDINI.INNOCENTE PRANDINI nasce alla fine dell’800 in un paese dell’alta Val Trompia, Lodrino. Compie gli studi superiori e diventa maestro elementare. Il suo primo incarico lo svolge proprio nella scuola elementare di Folzano. Il periodo dell’insegnamento, però, dura poco. Siamo negli anni bui della prima guerra mondiale e dopo soli 6 mesi di attività come maestro, Innocente viene chiamato al fronte, a combattere per la patria.Dopo poco Prandini muore durante un’azione di guerra, dimostrando eroismo e valore.

SCUOLA SECONDARIA DI 1º GRADO “G. PASCOLI”La scuola media di via Repubblica Argentina, nel quartiere di Via Cremona, è intitolata ad uno dei più grandi poeti italiani, GIOVANNI PASCOLI. GIOVANNI PASCOLI nacque nel 1855 a San Mauro di Romagna ed era quarto di 10 figli. Fin da piccolo ebbe buoni insegnanti che gli trasmisero la passione per i classici. La sua infanzia fu segnata dall’assassinio del padre il 10 agosto 1867, che rimarrà

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impunito e per il quale il poeta cercherà personalmente i colpevoli e il motivo, ma invano. Morti anche due fratelli e la madre, lasciò il collegio di Urbino e si trasferì a Rimini per occuparsi degli altri fratelli. Dopo aver vinto una borsa di studio all’università di Bologna, partecipò a una manifestazione contro il Ministro della pubblica istruzione, che provocherà la perdita della borsa e quindi abbandonerà gli studi. Per altri episodi passò anche alcuni mesi in carcere a Bologna. Riprenderà poi gli studi e si laureerà in letteratura greca nel 1882. Dopo la morte del fratello maggiore, diventa il capofamiglia e si impegna nella ricostruzione del nido famigliare stabilendosi a Castelvecchio. Mentre insegna in diversi licei pubblica Myricae, Poemetti, Canti di Castelvecchio. Ricordiamo alcune poesie quali: La mia sera, Novembre, Lavandare, X Agosto ed Arano.A 50 anni fu nominato insegnante di lettere all’università di Bologna come successore di Carducci, suo maestro. Muore nel 1912.

SCUOLA SECONDARIA DI 1º GRADO “ M. BETTINZOLI”La scuola media di via Caleppe, nel quartiere Lamarmora, è intitolata a MARIO BETTINZOLI.MARIO BETTINZOLI nato a Brescia il 21 novembre 1921, perito industriale, combattè nelle formazioni della Resistenza bresciana e morì fucilato a Brescia il 24 febbraio 1944.Era delegato degli "aspiranti" dell'Azione Cattolica in un oratorio salesiano di Brescia. Chiamato alle armi come sottotenente di Artiglieria, al momento dell'armistizio si trovava alla Cecchignola (Roma). Combatté contro i tedeschi per la difesa della Capitale ma, sopraffatto, fu rinchiuso nella sua

caserma. Il 15 dicembre 1943 il giovane ufficiale, riuscito a fuggire, raggiunse Brescia. Sul capo di Bettinzoli pendeva una condanna a morte in contumacia, emessa del Tribunale militare di Roma, ma il giovane s'impegnò subito per organizzare la Resistenza nel Bresciano. Era a capo di una delle prime bande partigiane operanti in Valsabbia, quando, il 18 gennaio 1944, "Adriano Grossi" (questo il suo nome di copertura), fu catturato dai fascisti mentre era sceso in missione nel capoluogo. Dopo giorni e giorni di torture, sopportate stoicamente, fu fucilato nella caserma "Randaccio".

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4. IL CONTESTO TERRITORIALE

L’Istituto Comprensivo “Sud 3 Rinaldini” si trova nella fascia centro-sud della città di Brescia.

Dal 1° settembre 2015, per effetto del dimensionamento cittadino, comprende 8 scuole statali: due dell’infanzia, quattro primarie e due secondarie di primo grado.Sei plessi scolastici, si trovano nella stessa zona della città, precisamente sull’asse viaria che va da est ad ovest e sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici (metropolitana e autobus) mentre due si trovano in una frazione adiacente alla città e sono raggiungibili con una sola linea di autobus.

Tutte le scuole dell’istituto appartengono alla circoscrizione Sud del Comune di Brescia, ma sono collocate in quartieri con caratteristiche peculiari.

Le scuole primarie Rinaldini, Ugolini e secondaria di 1° grado Pascoli sono ubicate nel quartiere di porta Cremona – Volta, uno dei più popolosi della città che ha conservato la sua caratteristica storica di quartiere ricco di iniziative commerciali sugli assi viari principali. Negli ultimi anni si è registrato un significativo flusso di immigrazione extracomunitaria che ha modificato il tessuto sociale e culturale. La popolazione scolastica appartiene per il 65% circa al ceto medio, mentre il 35% è costituito da famiglie straniere.Le numerose risorse esterne sia istituzionali (Distretto sociosanitario di base, sede circoscrizionale, consultori...) che private (Parrocchie e oratori, Associazioni sportive e ricreative, scuole dell'infanzia...) si dimostrano collaborative sia sul piano formativo che culturale.

La scuola dell’infanzia Lamarmora, la scuola primaria Canossi e la scuola secondaria di 1°grado “Bettinzoli” si collocano territorialmente nel quartiere popolare Lamarmora, sorto negli anni sessanta che attualmente è caratterizzato da un massiccio arrivo di famiglie straniere.Gli edifici scolastici sono ubicati nella zona del tessuto urbano consolidato. Per quanto concerne il contesto socio-economico di provenienza degli studenti, risulta che il 12%

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degli alunni appartiene ad un contesto socio-economico alto; il 31% ad un contesto socio-economico medio; il 56% ad un contesto socioeconomico basso. Numerose famiglie sono seguite dai Servizi Sociali.Significativi punti di aggregazione della zona sono gli oratori, strutturalmente ben attrezzati e promotori di attività sportive e culturali in essi vengono organizzati centri ricreativi e spazi compiti. Sono presenti anche spazi verdi attrezzati, sale di lettura e biblioteche, servizi sociali per minori e per disabili. È costante il rapporto con Enti quali “case famiglia” servizi sociali, ASL.

Un discorso a parte merita il borgo di Folzano, situato nella zona sud del Comune di Brescia che, pur apparendo “separato” per la sua dislocazione territoriale, dipende amministrativamente da esso. Lì sorgono la scuola dell’infanzia Folzano e il la primaria Prandini. Recenti e continui interventi di trasformazione e di ampliamento rendono il quartiere in crescita dal punto di vista della popolazione, in continuo incremento.Va rilevata l'esistenza di un discreto associazionismo che opera all'interno del centro sociale, dell'oratorio e della locale società sportiva, particolarmente seguita dai ragazzi in età scolare.

5. ANALISI DEI BISOGNI EDUCATIVI

Da settembre 2015 l’istituto, in seguito a dimensionamento, ha aumentato notevolmente il numero degli alunni e dei plessi. La soppressione dell’I.C. Sud 1 ha determinato l’accorpamento di ben 3 plessi (1 scuola dell’infanzia, una primaria e una secondaria di primo grado) allì istituto, peraltro già di notevoli dimensioni, facendo raggiungere all’I.C Sud 3 la quota di 8 plessi scolastici e più di 1800 alunni, collocandolo al primo posto fra gli istituti della città. Tale dimensionamento ha comportato e comporta numerose problematiche sia didattiche, sia organizzative, che richiederanno un forte dispendio di risorse umane e economiche per garantire un’adeguata qualità del servizio scolastico.Nella maggior parte dei nostri plessi le classi sono costituite da un numero elevato di alunni, con la presenza di molteplici problematicità:

Presenza alunni stranieri

Nelle scuole dell’Istituto, data la ricettività abitativa del territorio, la presenza degli alunni stranieri è la seguente:Scuole dell’infanzia:Lamarmora - 74%Folzano - 45%Scuole primarie:Rinaldini - 65%Ugolini - 36%Prandini - 19%Canossi - 70%

Scuole secondarie di primo gradoPascoli - 38%Bettinzoli - 70%

Per una percentuale media sull’Istituto del 52%La maggior parte degli alunni stranieri in ingresso nella scuola primaria, non ha frequentato la scuola dell’infanzia e, a seguito di ricongiungimenti o nuovi ingressi in Italia, si registrano numerose e continue iscrizioni, in corso d’anno, di alunni stranieri di prima alfabetizzazione, quindi la situazione è sempre fluida e in continua evoluzione,

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caratterizzata da frequenti turn-over (arrivi, partenze, ritorni, trasferimenti altrove in Italia o all'estero) in qualsiasi periodo dell'anno solare e scolastico e ciò condiziona negativamente l'andamento delle attività didatticheSono presenti 8 etnie diverse, ma nel dettaglio 42 nazionalità e un nutrito gruppo di nomadi, tra gli alunni con cittadinanza italiana, molti sono originari di altri Paesi europei ed extraeuropei. Tutto questo incide in modo significativo sull’orientamento progettuale dell’attività didattica, infatti è indispensabile attivare corsi di alfabetizzazione di livello A1 – A2 – B1 per favorire l’integrazione. Spesso si verifica la necessità di interventi mirati (mediatori culturali e assistenti sociali) e per far fronte alle diversificate situazioni di disagio.

Presenza alunni Bes certificati e in via di certificazione

Nelle scuole dell’I.C. sono iscritti e regolarmente frequentanti: 81 alunni diversamente abili 51 Alunni DSA o Bes certificatiAttualmente hanno già iniziato la procedura per il riconoscimento di disabilità o disturbo specifico di apprendimento 33 alunni.Numerosi (oltre 100) poi sono gli alunni che, pur non essendo certificati, necessitano dell’attivazione di un PDP.

Problematicità dell’utenza

Data la tipologia di utenza che caratterizza il nostro istituto, molti sono gli alunni seguiti dai servizi sociali sia per situazioni socio-economiche deprivate, sia per situazioni di problematicità sociale.Queste situazioni di disagio socio-economico-culturale, impongono ai docenti una significativa flessibilità delle attività didattiche ed educative. Il plesso Bettinzoli, in particolare, è ubicato in una zona urbana ad alto degrado e in zona di passaggio, pertanto notevoli sono i problemi di sicurezza e la necessità di azioni di contrasto all’illegalità.

Potenziamento dell’offerta formativa

L’analisi del contesto socio culturale di provenienza degli alunni e le problematiche che ne conseguono a livello scolastico evidenziano il bisogno di percorsi formativi legati ai temi del contrasto al bullismo – dell’antidispersione scolastica – dell’educazione alla legalità e cittadinanza attiva – dell’educazione alla socialità…

Tutti questi elementi comportano una complessità difficile da governare senza le adeguate risorse necessarie per garantire a tutti gli alunni il successo formativo. Tutti gli insegnanti svolgono un lavoro di alfabetizzazione all’interno della propria classe, individualizzando l’insegnamento perché per molti alunni è comunque necessario impostare un piano personalizzato; ciò comporta per l’insegnante il gestire contemporaneamente nella classe programmazioni diverse e quindi lavori individualizzati, cercando di garantire a tutti gli alunni lo sviluppo e il potenziamento delle abilità di ciascuno.

6. PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA

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Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza come di seguito specificati:

Comune di Brescia Comitati di quartiere Comitati dei genitori Parrocchia “Santa Maria in Silva” Parrocchia della “Volta” Associazione “Emera” Associazione “Banco alimentare” CAG – Parrocchia SMV Parrocchie

Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori sono confluite nel Piano Triennale dell’offerta formativa, sia per quanto riguarda l’individuazione dei bisogni educativi, sia per la definizione degli obiettivi generali.

7. PIANIFICAZIONE EDUCATIVA

A. PREMESSA

La formulazione del presente piano triennale trae origine da un’attenta valutazione dei bisogni e delle opportunità del contesto territoriale e dall’analisi dei risultati dei processi di autovalutazione condotti nell’anno 2015 dall’ IC SUD3 e dall’ex IC SUD1.

Tali risultati, contenuti nei rispettivi Rapporti di Autovalutazione (RAV), dei quali solo quello dell’ICSUD 3 è pubblicato all’Albo della scuola ed è presente sul portale Scuola in Chiaro del MIUR, comprendono: gli esiti documentati degli apprendimenti e delle competenze acquisite dagli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto e l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale l’Istituto.

Punto di partenza quindi, per la redazione del Piano, sono soprattutto le sezioni conclusive dei RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo, che nel presente piano si è cercato di armonizzare fra loro rispetto alle due diverse realtà scolastiche originarie.

B. OBIETTIVI GENERALI E FORMATIVI

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Favorire il pieno successo formativo di tutti gli alunni, attivando anche

azioni efficaci per superare disagi e difficoltà di apprendimento Raggiungere gli obiettivi indicati dai RAV riguardanti le aree delle

competenze di cittadinanza, degli esiti degli studenti (risultati Invalsi) e degli esiti a distanza, così come declinati nel Piano di Miglioramento

Favorire l’inclusione di tutti gli alunni, anche di quelli con diverse abilità,

realizzando gli interventi previsti dal PAI Contrastare la dispersione scolastica Favorire la funzione orientativa della scuola Potenziare l’educazione alla cittadinanza e alla legalità, anche negli ambiti

dell’educazione stradale e della sicurezza e dell’uso consapevole del web Favorire l’educazione alla salute, alla prevenzione delle dipendenze e

all’affettività Potenziare la conoscenza delle lingue straniere, in particolare dell’inglese, e

delle nuove tecnologie digitali Promuovere l’educazione alla lettura, alla musica e al rispetto dell’ambiente Promuovere l’attività sportiva Migliorare la gestione dei processi di comunicazione ai fini di una maggiore

trasparenza interna e verso l’esterno Introduzione e implementazione del registro elettronico Migliorare l’azione amministrativa nell’ ottica dello sviluppo delle nuove

tecnologie e della dematerializzazione Introdurre forme di flessibilità oraria Organizzare, anche con il contributo delle risorse territoriali, servizi di

prescuola, di mensa, di trasporto, di assistenza compiti e di gestione del tempo libero.

C. INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ

Dal processo di autovalutazione dei due istituti oggi accorpati emerge che:

i risultati ottenuti nelle prove Invalsi e gli esiti generali degli studenti

presentano varianze significative tra le diverse scuole dell’istituto di ogni ordine passando da esiti eccellenti ad esiti molto critici

i risultati ottenuti nell'area degli esiti a distanza collocano la scuola al di sotto dei riferimenti locali e nazionali. Una significativa parte di alunni in uscita dal ciclo scolastico non segue i consigli orientativi e, in particolare fra questi alunni, i casi di insuccesso scolastico al 1º anno della scuola superiore sono molto numerosi. In una scuola dell’Istituto, inoltre, la percentuale complessiva degli alunni non promossi al primo anno della scuola superiore raggiunge circa il 50%.

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Le competenze di cittadinanza non sempre sono raggiunte soprattutto laddove esistono un forte disagio sociale e condizioni pregresse di svantaggio linguistico e culturale.

Le priorità, che l’Istituto si è assegnato, per il prossimo triennio in base ai risultati dei RAV mirano a favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione della propria individualità, delle proprie competenze e nella realizzazione di corrette e significative relazioni con gli altri, per garantire ad ogni studente un successo formativo crescente, riducendo l’insuccesso, senza abbassare la qualità dell’offerta formativa. Perciò le priorità sono:

1 - Migliorare esiti degli studenti raggiungendo livelli standard d’istituto

2 - Riduzione dell'insuccesso formativo precoce e della dispersione scolastica

Altri obiettivi emersi dai Rav e che concorrono al raggiungimento delle priorità sono:

Favorire il pieno successo scolastico degli alunni con svantaggio linguistico attivando risorse e azioni significative.

Ridurre la distanza tra i risultati delle prove Invalsi delle diverse scuole primarie e secondarie dell’Istituto e migliorare gli esiti.

Le priorità individuate, oltre ad essere un dovere fondamentale della scuola in generale, vanno perseguite perché da una parte i risultati didattici molto positivi ottenuti al termine nel triennio (vedi anche dati invalsi) su una popolazione scolastica senz'altro difficile, non vadano dispersi e vanificati nei percorsi successivi, e dall’altra perché per gli alunni con svantaggio linguistico e culturale siano predisposte azioni mirate ed efficaci per raggiungere competenze complessive tali da favorire il successo personale.Alla luce anche del fatto che la scuola gode di una buona stabilità del corpo docente, si pensa possibile avviare un'azione di miglioramento nell'area degli esiti a distanza che coinvolga attivamente tutte le aree disciplinari.Porre un obiettivo di miglioramento in uscita così significativo innescherà processi di miglioramento a ritroso che dovranno coinvolgere tutti gli ordini di scuola e che permetteranno di predisporre azioni progettuali e organizzative armonizzate fra le diverse scuole del plesso favorendo così il superamento delle distanze in termini di esiti.

Infine questa azione di miglioramento, che non può avere successo se non condivisa con i genitori, diventa anche occasione per rifondare nuovi rapporti più intensi e costanti con le famiglie. D. INDIVIDUAZIONE DEI TRAGUARDI

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a) I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità e che sono parte integrante del Rav risultano essere:

1. Migliorare gli esiti nelle prove standardizzate nazionali.

2. Portare la percentuale della varianza tra e nelle classi e tra e nei plessi dell’Istituto più vicino possibile alla media nazionale

3. Diminuire del 5% gli insuccessi scolastici degli alunni BES

4. Aumentare del 10% il valore percentuale di corrispondenza tra consiglio orientativo e scelta effettuata.

Tali traguardi sono la base sulla quale è formulato il Piano di Miglioramento dell’Istituto allegato al presente PTOF.

Tutti i traguardi si intendono da raggiungere nell’arco del biennio 2016 – 2019 attraverso azioni di miglioramento che sono pianificate nel Piano di Miglioramento dell‘Istituto.

E. OBIETTIVI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL‘ ISTITUTO

Il Piano di Miglioramento dell‘Istituto, alla luce dei risultati del Rav e delle priorità e traguardi individuati dal presente PTOF, individua gli obiettivi di processo più utili e necessari.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di programmare in vista del raggiungimento dei traguardi individuati sono:

1. Curricolo, progettazione e valutazione

Promuovere nella scuola momenti di riflessione sui dati raccolti e di progettazione di nuove strategie didattiche

Progettare unità didattiche innovative che siano atte a sviluppare le competenze soprattutto nell’area linguistica e logico matematica

Diffondere e monitorare prove strutturate comuni in italiano e matematica sia annuali che in ingresso e collegare i dati fra i diversi ordini di scuola

Indagare se sia possibile ottenere dalle scuole superiori modelli di prove d’ingresso da sottoporre ai nostri alunni in fase di orientamento.

2. Ambiente di apprendimento

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Individuare criteri oggettivi di monitoraggio delle classi per gestire in modo coerente l’assegnazione delle risorse, sia per sostenere le difficoltà, sia per potenziare l’eccellenza.

3. Inclusione e differenziazione

Introdurre e diffondere in modo uniforme strumenti di documentazione delle difficoltà di apprendimento.

Introdurre prove comuni, tassonomizzate, per monitorare i risultati scolastici degli alunni inseriti nei percorsi di alfabetizzazione.

4. Continuità e orientamento

Costruire prove comuni finali per le classi 5^ e 1^ sec. e progettare indicatori dei risultati.

Monitorare in quale misura per ogni indirizzo di studio il consiglio orientativo è stato disatteso e qual è stata la scelta alternativa effettuata.

Individuare in quali percorsi di studio, nonostante sia stato seguito il consiglio orientativo, si sono verificati gli insuccessi al 1° anno.

Distinguere gli insuccessi al 1° anno, % alunni in base alla valutazione dell’esame di stato o della prova Invalsi.

5. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Progettare un percorso di formazione sulla didattica per competenze

6. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Coinvolgere le famiglie nel progetto di orientamento ed in generale nel progetto educativo dell’Istituto organizzando incontri di confronto e formazione.

Promuovere i rapporti fra IC e scuole superiori, soprattutto fra le funzioni strumentali della continuità e orientamento.

F. PROGETTI E ATTIVITA’

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LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE DEI PROGETTI

“I progetti devono avere una durata predefinita e devono indicare con chiarezza gli obiettivi; quelli attuati devono essere sottoposti a valutazione dei risultati, sulla base dei quali possono essere definiti nuovi curricoli e nuove scansioni degli ordinamenti degli studi” (DPR 275/99).

La numerosità dei progetti di una scuola non rappresenta in sé un elemento di qualità; piuttosto le scuole che hanno una grande mole di progetti rischiano di disperdere le loro energie in tante piccole attività, perdendo di vista gli obiettivi formativi di carattere generale (RAV 2015)

CARATTERISTICHE DI UN PROGETTO

Durata almeno annuale Coinvolgimento dell’intero plesso (con declinazioni per classe in percorsi

tematici) Interdisciplinarietà Ricaduta diretta sugli alunni Valutazione finale Eventuali azioni correttive Deve afferire nei contenuti ad una o più delle macro-aree strategiche della

scuola

DISTINZIONE TRA PROGETTI E ATTIVITA’

I progetti hanno valore formativo generale, mentre le attività sono integrative rispetto all’azione didattica: pertanto le iniziative che non hanno i requisiti sopra elencati sono da considerarsi attività. Alcune attività sono gratuite, mentre altre prevedono dei costi.Le attività vanno pianificate attraverso la compilazione di un modulo con voci predefinite, appositamente predisposto (vedi allegato...).Le attività devono essere approvate dal Collegio Docenti.

LE MACROAREE

I progetti proposti dall’Istituto, compatibilmente con le risorse erogate, saranno coerenti con le linee guida delle scelte di indirizzo generali che tengano conto delle realtà delle singole scuole e dei bisogni dell’utenza, inserendosi in 5 macro-aree sotto dettagliate:

1- Recupero 2- Potenziamento3- Rapporto con il territorio4- Consapevolezza di sé5- Inclusività

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1- RecuperoNell’ambito scolastico si vuole offrire l’opportunità formativa a tutti gli alunni, fornendo i supporti opportuni mediante progetti mirati, volti al recupero di abilità/contenuti/competenze generali.

Alfabetizzazione A1, A2, B1Il progetto mira all’acquisizione linguistica di italiano come L2I progetti, per gli alunni stranieri e le loro famiglie, attuati in Convenzione con il Comune di Brescia, possono anche prevedere l’impiego di personale specializzato come i mediatori culturali e i mediatori linguistici.

Metodo di studio ………………..

2- PotenziamentoSi offrono approfondimenti e ampliamenti del percorso curricolare, mediante la valorizzazione delle potenzialità/abilità e competenze degli studenti.

Lingue Comunitarie progetti finalizzati al potenziamento delle lingue comunitarie; si prevede la partecipazione di insegnanti e attori madrelingua (madrelingua, teatro in lingua inglese)

Pratica sportiva Linguaggi non verbali: progetti finalizzati al potenziamento del linguaggi

musicale, espressivo corporeo (laboratorio di strumenti musicali; prove aperte al conservatorio, coro)

Linguaggio tecnologico/informatico Educazione alla lettura: progetti per appassionare alla lettura; incontro con

l’autore.…………………

3 - Rapporto con il territorioI progetti consentono di valorizzare ed utilizzare le risorse e la cultura di ogni territorio e si caratterizzano per l’aderenza alle situazioni concrete. L’attuazione di questi progetti permette di approfondire le discipline, connotandole con contenuti legati alla realtà locale; rappresentano quindi il “valore aggiunto” che ogni scuola autonoma si impegna a produrre per meglio rispondere alle specifiche domande dei suoi utenti e della comunità in cui è inserita. Si offrono approfondimenti e ampliamenti del percorso curricolare, mediante la collaborazione con strutture, organizzazione ed anti pubblici/privati presenti sul territorio.

Educazione alla cittadinanza Biblioteca CCR Centri Sportivi Gruppi Sociali Associazioni

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Pratica Sportiva: progetti finalizzati al potenziamento della pratica sportiva Musei cittadini Polizia/Carabinieri: educazione alla legalità Bullismo/cyberbullismo Emergency ………………….

4 - Consapevolezza di séSono progetti volti alla formazione della persona, alla conoscenza profonda di sé e alla consapevolezza della propria identità. I progetti di quest’area sono considerati punto cardine per lo sviluppo armonico dello studente e del suo percorso d’apprendimento.

Continuità/OrientamentoSono progetti di accoglienza e continuità per gli alunni in ingresso e in uscita

nei vari ordini di scuola dell'Istituto Comprensivo e prevedono anche un percorso di orientamento per la secondaria di secondo grado.

Affettività Prevenzione delle dipendenze Psicologo a scuola I diritti dei bambini: stare bene con sé, con gli altri, con il mondo ………………….

5 - IntegrazioneSono progetti che mirano a favorire l’integrazione dei ragazzi in situazione di svantaggio e non, promuovendo il diritto all’apprendimento e all’integrazione sociale e alla conoscenza di sé e dell'altro. Inoltre mirano a prevenire la dispersione scolastica, favorendo il benessere a scuola.

Pet Teraphy Psicologo/sportello psicologico Musicoterapia Progetto antidispersione scolastica ……….

Per ampliare l’offerta formativa in ogni plesso vengono inoltre predisposti percorsi diversi, progetti, visite e laboratori, finalizzati ad offrire possibilità di apprendimento diversificate. Essi avvicinano gli alunni alle strutture culturali e sportive presenti sul territorio e allo stesso tempo permettono loro di ampliare gli orizzonti culturali aperti dalla scuola.

Tali progetti vengono formulati seguendo la modulistica allegata: scheda progetto; fasi di progetto; relazione finale e laddove previsto registro delle attività al fine di rendicontare in modo efficace ed efficiente il lavoro svolto.

G. INCLUSIONE18

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Il termine “inclusione” comporta un allargamento semantico che comprende

almeno due piani. Il primo è interno alla scuola. Questa diventa inclusiva quando

sa accogliere tutte le diversità e riformulare al tal fine le proprie scelte

organizzative, progettuali, metodologiche didattiche e logistiche. Il secondo piano

riguarda ciò che è esterno alla scuola e richiede collaborazioni e alleanze tra

scuola, famiglia, servizi, istituzioni di vario tipo e associazionismo, in una fitta rete

di solidarietà garantita da politiche strutturate e da normative coerenti. Così intesa,

l’inclusione diventa un paradigma pedagogico, secondo il quale l’accoglienza non

è condizionata dalla disponibilità della “maggioranza” a integrare una “minoranza”,

ma scaturisce dal riconoscimento del comune diritto alla diversità, una diversità

che non si identifica solamente con la disabilità, ma comprende la molteplicità

delle situazioni personali, così che È l’eterogeneità a divenire normalità.

Su queste linee guida si attua, nell’istituto Sud 3, il piano annuale dell’inclusività

(vedi allegato) in ottemperanza alle disposizioni ministeriali.

8. RISORSE UMANE E STRUMENTALI NECESSARIE

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ORGANICO DELL’AUTONOMIA (POSTI COMUNI, SOSTEGNO, POTENZIAMENTO)

Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito:

a. posti comuni e di sostegno

AnnualitàFabbisogno per il triennio

Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)

Posto comune Posto di sostegno

Scuola dell’infanzia

a.s. 2016-17: n. 8 1 4 sezioni – 40 ore settimanali

a.s. 2017-18: n. 8 1 4 sezioni – 40 ore settimanali

a.s. 2018-19: n. 8 1 4 sezioni – 40 ore settimanali

Scuola primaria

a.s. 2016-17: n. 84 15 49 classi – 30 ore + mensa 7,5 ore

37,5 ore settimanalia.s. 2017-18: n.

84 17 49 classi – 30 ore + mensa 7,5 ore37,5 ore settimanali

a.s. 2018-19: n.

84 17 49 classi – 30 ore + mensa 7,5 ore37,5 ore settimanali

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

a.s.2016-17

a.s. 2017-18

a.s. 2018-19

Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche

Docenti posti comuni 58 58 58 34 classi Tempo scuola a 30 oreDocenti sostegno 15 16 16

ORDINE DI SCUOLA

PLESSO CLASSI NR ALUNNI% alunni stranieri

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Infanzia Folzano 2 39 45

Infanzia Lamarmora 2 52 74

Primaria Canossi 13 257 70

Primaria Prandini 5 106 19

Primaria Rinaldini 15 312 65

Primaria Ugolini 16 357 36

Secondaria Bettinzoli 10 181 70

Secondaria Pascoli 24 548 38

TOTALE 87 1852

b. Posti per il potenziamentoPer ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 9 unità.

nell’ambito dei posti di potenziamento saranno accantonati

preliminarmente un posto di docente scuola primaria e della classe di concorso A033 per il semiesonero dei collaboratori del dirigente;

CAMPI DI POTENZIAMENTO

Appare evidente che per le scuole dell'Istituto emergono come prioritari gli obiettivi formativi legati al Potenziamento Umanistico Socio economico e per la legalità (Campo 1 circolare MIUR).

OBIETTIVI FORMATIVI (comma 7 legge 107)

1. alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come L2 da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali, con l'apporto delle famiglie e dei mediatori culturali (lettera r);

2. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati (lettera l);

3. sviluppo di competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità e della consapevolezza (lettera d);

4. sostegno ai compiti contrastando la dispersione scolastica mediante l'apertura pomeridiana della scuola secondaria di primo grado (lettera n);

Per poter rispondere ai bisogni formativi della nostra utenza e al fine di favorire l'inclusione e lo star bene a scuola di tutti gli studenti, si richiedono n°9 insegnanti in organico potenziato, di cui:

N° 6 insegnanti per:21

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attivare "laboratori linguistici permanenti" Nei laboratori altresì si svilupperanno le competenze linguistiche complesse, quelle più astratte e concettuali dei linguaggi disciplinari.L'apprendimento della lingua diventerà strumento per costruire relazioni significative, per valorizzare le diversità personali e sociali, raccontare le storie personali e le culture diverse, interagire in gruppo considerando il punto di vista degli altri, ossia per veicolare non solo il saper fare, ma anche il saper essere, evitando il pregiudizio ed ogni forma di bullismo e di discriminazione.

N° 1 insegnante per:• l'apertura pomeridiana della scuola secondaria di primo grado per

prevenire e contrastare la dispersione scolastica e il disagio sociale, potenziare l'inclusione e offrire ulteriori strumenti per acquisire un metodo di studio e raggiungere il successo formativo.

N° 1 insegnante per:

potenziare l'inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali, attraverso percorsi individualizzati e personalizzati.

N. 1 insegnante per:

• favorire i laboratori di continuità per gli apprendimenti tra scuola primaria e scuola dell'infanzia e tra scuola primaria e scuola secondaria.Si svolgeranno attività laboratoriali volte:

1. al recupero e potenziamento delle strumentalità di base;2. al potenziamento dei processi e del metodo di studio per gli studenti

che dimostrano atteggiamenti di disimpegno, di difficoltà o scarsa efficacia di risultato nelle attività.

Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)*

n. docenti

Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e alla progettazione del capo III)

POSTI DI SCUOLA PRIMARIACODICE BSEE87700A 6

Attivazione laboratori linguistici per stranieri di prima seconda alfabetizzazione e laboratori di legalità Potenziamento inclusione scolastica diritto allo studioAttivazioni percorsi di continuità fra ordini di scuolaSemiesonero del collaboratore del DS

POSTI DI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADOCODICE BSMM87701BCLASSI A043-A059-A0245-A0345-A0545

2

Attivazione laboratori linguistici per stranieri di prima seconda alfabetizzazione e laboratori di legalità Potenziamento inclusione scolastica diritto allo studioAttivazioni percorsi di continuità fra ordini di scuolaApertura pomeridiana della scuola

POSTI DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOCODICE BSMM87701B CLASSE A033

1Attivazione laboratori linguistici per stranieri di prima seconda alfabetizzazione e laboratori di legalità Semiesonero del collaboratore del DS

PERSONALE ATA

c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario

Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito:

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Comma 14 p. 3

Tipologia n.DSGA 1Assistente amministrativo 10Collaboratore scolastico ● 25

● Collaboratori scolastici: attualmente sono presenti 23 unità; per garantire minimamente sicurezza, incolumità, sorveglianza assistenza di base degli alunni si richiedono 25 unità.

RISORSE STRUMENTALI NECESSARIE

Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere

presente che la scuola risulta carente di:

strumenti tecnologici come computer per docenti ed alunni

computer per gli alunni disabili e DSA

LIM per una didattica interattiva e multimediale

Laboratori per lo sviluppo delle conoscenze linguistiche

Laboratori per lo sviluppo delle conoscenze scientifiche

Attrezzature per le attività sportive

Attrezzature per le attività artistiche e musicali

9. PIANO DI FORMAZIONE

Il Piano di formazione dovrà prioritariamente interessare i seguenti ambiti:

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Metodologia e didattica per lo sviluppo delle competenze;

Costruzione di strumenti valutativi per l’elaborazione di prove di competenza di istituto e la certificazione delle competenze in uscita;

Uso del Registro elettronico e delle tecnologie didattiche;

La motivazione all’apprendimento

Formazione obbligatoria in materia di sicurezza

Formazione del personale ATA - Assistenti Amministrativi per la realizzazione della Segreteria digitale;

Formazione del personale ATA - Collaboratori Scolastici- per la gestione delle relazioni interne ed esterne alla scuola;

Formazione delle figure previste dal D.Lgs 81 relative alla Sicurezza.

10. LE SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI

RUOLI FUNZIONI

DIRIGENTE SCOLASTICO

È rappresentante legale dell’I.C. che dirige nella sua organizzazione complessiva; valorizza le risorse umane; è titolare delle relazioni sindacali; gestisce le relazioni con l'Amministrazione Comunale e le Agenzie presenti nel Territorio.

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CONSIGLIO D’ISTITUTO

È l’organismo di governo dell’Istituto. E’ costituito dal Dirigente Scolastico e dalle rappresentanze, elette con democratica votazione, dei Genitori, dei Docenti, del Personale non Docente. Dura in carica 3 anni ed è presieduto da uno dei genitori eletti.Il Consiglio ha potere deliberante in merito a:programma annuale, conto consuntivo, regolamento interno, acquisti di sussidi, attrezzature, materiale, criteri per la programmazione, attuazione di attività inter ed extrascolastiche.Il Consiglio esprime parere in merito a: criteri generali per la formazione delle classi, orario di funzionamento delle scuole, programmi di sperimentazione e innovazione, criteri di funzionamento dei servizi amministrativi, utilizzo degli edifici scolastici e delle attrezzature fuori dell’orario di servizio

CONSIGLIO D’INTERSEZIONE, INTERCLASSE, CLASSE

È costituito dai docenti e dai rappresentanti eletti dai Genitori degli alunni.È presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo incaricato. Dura in carica un anno e ha un potere generale di proposta e di parere sugli aspetti educativi, didattici e organizzativi

COLLEGIO DOCENTI

È’ composto dal Dirigente Scolastico e dal personale Docente in servizio nelle scuole del Istituto. Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico. Programma l’azione educativa in tutti i suoi aspetti, valuta l’andamento complessivo dell’azione didattica, formula proposte circa la formazione delle classi e l’orario di svolgimento delle attività. Al suo interno è organizzato in commissioni di lavoro che analizzano le diverse problematiche e ne ricercano soluzioni adeguate. Tali commissioni si occupano di: integrazione alunni diversamente abili, integrazione alunni stranieri e multiculturalità, informatica (Tecnologie multimediali e didattica dei laboratori), piano dell’offerta formativa (Qualità del servizio scolastico), continuità ed orientamento (Curricolo e didattica), rapporti con le agenzie educative del territorio

STAFF DI DIREZIONE

collaboratori del dirigente fiduciari di plesso DSGA

Opera su delega del Dirigente e lo supporta nella gestione e nell'organizzazione funzionale.

FUNZIONI STRUMENTALI AL POFIl Collegio Docenti, in ottemperanza a quanto prescritto dal Contratto Nazionale di Lavoro, elegge alcuni insegnanti ai quali sono affidate specifiche aree di intervento:* Sostegno al lavoro dei docenti * Interventi e servizi per gli studenti* Realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola I docenti incaricati di queste funzioni possono essere supportati dalle Commissioni di lavoro individuate dal Collegio Docenti.

COORDINATORI DI CLASSE

(scuole secondarie di 1° grado)

Presiedono i rispettivi Consigli di classe in caso di assenza o impedimento del Dirigente scolastico;coordinano e condividono con il C.di C. il piano annuale e la relazione finale; i PDP e iPEIcontrollano la documentazione riguardante la programmazione didattica disciplinare;

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curano i rapporti con le famiglie e la Dirigente

COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO

continuità e orientamento GLI intercultura PTOF / valutazione/curricolo Commissioni di plesso per i progetti

Comitato di valutazione INVALSI referente d’istituto

Sono costituite dagli insegnanti che si confrontano sulle problematiche gestionali e pedagogico/didattiche dell'Istituto con il compito di formulare proposte di indirizzo e di progettazione al Collegio Docenti

ANIMATORE DIGITALE Coordina e promuove azioni in merito alla diffusione della pratica digitale

INCARICHI DI PLESSO:coadiutore di plessolaboratorio informaticobibliotecamensalaboratori varisegretari dei consigli di classe, intersezione e interclasse

Svolgono un compito di carattere organizzativo e coadiuvano il fiduciario di plesso nei diversi ambiti

RSU È la rappresentanza sindacale unitaria, un organismo costituito da non meno di tre persone, elette da tutti i lavoratori della scuola; dura in carica 3 anni.Rappresenta le esigenze dei lavoratori durante la contrattazione d'Istituto.

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI

Sovrintende ai servizi generali e amministrativo-contabili ed organizza l’attività del Personale Ata nell’ambito delle direttive impartite dal Dirigente Scolastico

PERSONALE ATA

personale di segreteria collaboratori scolastici

Collabora al buon funzionamento dell’Istituto Comprensivo.Il personale di segreteria esplica attività amministrativo – contabile.I collaboratori scolastici si occupano della accoglienza degli alunni, della pulizia e della sorveglianza dei locali, segnalano le manutenzioni da effettuare e prenotano i pasti per gli alunni che si fermano in mensa.

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