Piano Triennale dell’ Offerta Formativa - Casa Sacro Cuore · Secondo la legge n. 107/2015 ogni...

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa Scuola Paritaria dell’Infanzia e Primaria “Casa Sacro Cuore” 2018 – 2021 Bogno di Besozzo, Varese tel. 0332.770293 fax. 0332.774213 e-mail: [email protected] sito web: www.casasacrocuore.eu

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Piano Triennale

dell’Offerta Formativa

Scuola Paritaria

dell’Infanzia e Primaria

“Casa Sacro Cuore” 2018 – 2021

Bogno di Besozzo, Varese

tel. 0332.770293 fax. 0332.774213

e-mail: [email protected] sito web: www.casasacrocuore.eu

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Premessa

Secondo la legge n. 107/2015 ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Il Piano dell'offerta formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività. L’autonomia in atto da diversi anni, avviata dal D.P.R. 8 marzo 1999, n.275, L. 28 marzo 2003, n.53, d. Lgs. n. 59 del 19 febbraio 2004, Atto di Indirizzo dell’8 settembre 2009 e oggi compiuta con la L.n.107/2015, consente alla scuola di garantire flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia e di realizzare l’integrazione e il miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, anche attraverso l’introduzione e la diffusione di tecnologie innovative. Detta autonomia si esprime nel PTOF attraverso la descrizione:

• delle possibilità di opzioni offerte agli studenti e alle famiglie

• delle discipline e delle attività scolastiche di tipo curricolare

• delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate

• dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività

• dei progetti strutturali e/o annuali

• delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni Il Piano Triennale scaturisce dal Rapporto di Autovalutazione d’Istituto ed è occasione per le istituzioni scolastiche di dotarsi di percorsi formativi individualizzati e caratterizzanti volti a garantire il successo formativo di tutti gli alunni. Il PTOF aderisce agli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale e risponde alle esigenze del contesto culturale e religioso, sociale ed economico in cui la scuola opera. Il nostro progetto si qualifica soprattutto perché è fondato sui valori cristiani e pertanto, oltre alla trasmissione di conoscenze scolastiche e culturali, vi si cura in maniera più sollecita la promozione umana e cristiana degli alunni. In particolare, l’azione educativa tende a promuovere la crescita della persona in tutte le sue dimensioni, a offrire occasioni di esperienze atte a favorire la socializzazione e la solidarietà, a sviluppare la capacità di autodeterminazione e di critica, ad avviare alla lettura della realtà dal punto di vista del Vangelo riscoperto e vissuto.

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Profilo della scuola

Cenni storici La scuola denominata “Casa Sacro Cuore” sorta nel 1957, parificata nel 1962 e paritaria nel 2001, è situata nel Comune di Besozzo (VA), frazione Bogno, in via Lago, 89. Il complesso di tre stabili realizzato dal Conte Marzotto, vicino al lanificio omonimo, serviva come centro di opere sociali a favore dei dipendenti. Nel 1961, quando lo stabilimento cessava di funzionare, le già presenti Suore della Congregazione “Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù” di Sale (AL), continuarono la loro opera a favore dei piccoli della Scuola Materna e lo stabile passava di proprietà della Congregazione stessa e diventava un Istituto Assistenziale per i fanciulli della Scuola Elementare. La Scuola accoglieva però anche i fanciulli del luogo, la Bozza, che dista 2 km da Bogno, 3 km da Brebbia e 2 km da Monvalle, i paesi più vicini. Per questo motivo il Ministero della Pubblica Istruzione concesse la Parifica alla Scuola Elementare denominata “Casa Sacro Cuore”. In questo ultimo decennio la Scuola ha subito profonde trasformazioni. Per motivi sociali (denatalità, svalutazione dei collegi...) l’Istituto ha esaurito la sua attività assistenziale. Nel frattempo la popolazione scolastica andava gradualmente crescendo perché la Scuola, con un orario ed un servizio adeguati, è andata incontro alle esigenze delle famiglie. Attualmente la scuola si inserisce nel territorio ponendo attenzione a eventi e iniziative proposte da comuni, parrocchie e vari enti.

Risorse e strutture La scuola si organizza su tre edifici

Edificio A • Scuola dell’Infanzia (tre sezioni, refettorio, aula laboratorio, dormitorio) • Uffici e Segreteria • Mensa e cucina • Aule doposcuola e ludoteca • Cappella e alloggi della comunità della Congregazione

Edificio B • 2 aule di classe dotate di LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) • 1 aula di tecnologia/ 16 postazioni pc e stampanti • Aula insegnanti, attrezzata per attività individualizzate • Palestra/ salone feste

Edificio C • Atrio/ salone accoglienza attrezzato • Spogliatoio • Biblioteca insegnanti • 3 aule di classe dotate di LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) • 1 aula area comune/ sostegno, biblioteca e aula video, attrezzata per attività

individualizzate o di piccolo gruppo. • Aula insegnanti • Palestra attrezzata

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• Aula di arte e immagine • Aula di musica con pianoforte

Tutti i plessi sono serviti da rete wi fi protetta e collegati con sistema telefonico interno. Edifici B e C sono interconnessi da tunnel riscaldato con finestre e porte antipanico. Gli ingressi principali sono videosorvegliati negli spazi esterni. Spazi esterni

• Ampio parco • 2 campi da calcio • 1 campo da minibasket/minivolley • Zone attrezzate a parco giochi con pavimentazione antinfortunistica • Servizi igienici esterni

Progettualità dell’Istituto e finalità educative La nostra scuola:

- promuove la formazione umana e culturale ispirandosi ai valori cristiani dell'umanesimo integrale, per essere cittadini competenti con un alto bagaglio umano e valoriale;

- promuove la crescita e lo sviluppo individuale in modo etico ed armonioso, attraverso la creatività e le peculiarità personali;

- avvia alla lettura della realtà in modo critico e competente, con responsabilità e attenzione al messaggio evangelico vissuto;

- mette al centro le famiglie e condivide con loro i progetti per facilitare l’armonico sviluppo della personalità del bambino.

Principio fondante della scuola è l’educazione alla verità, al senso critico, all’amore per il prossimo, alla solidarietà e all’accoglienza, alla religiosità convinta e profonda, alla pace. L’Insegnamento della Religione Cattolica caratterizza l’identità della scuola e i suoi valori vengono vissuti quotidianamente in modo trasversale nei diversi momenti dell’attività didattica, proponendosi di scoprire l’importanza del dialogo e dell’incontro con Dio, comprendere i segni che la liturgia offre per richiamare le realtà spirituali, saper ascoltare e attuare nella propria vita la parola di Dio. La valorizzazione della formazione religiosa culmina nella Celebrazione Eucaristica una volta al mese e in alcune ricorrenze legate al calendario. Si presta particolare attenzione ai periodi di Avvento e Quaresima organizzando attività volte alla sensibilizzazione dei ragazzi e delle famiglie sull’impegno personale per la fede e la vita in comunità. Si favorisce il coinvolgimento delle famiglie nella vita scolastica, nelle forme previste dai decreti delegati e dagli organi collegiali e nella progettazione delle attività e delle iniziative religiose, sociali, culturali e sportive, avendo come finalità ultima la formazione integrale dell’alunno. L’iniziativa volontaria dei genitori dà vita a gruppi di animazione per le feste: il gruppo “Uno di Noi”, composto da alcuni papà, per l’organizzazione pratica e il gruppo delle mamme, per l’allestimento dei mercatini e la realizzazione delle decorazioni.

Favorisce la socializzazione, l'inclusione, la pluralità solidale

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La S. Messa in corrispondenza della conclusione dell’anno scolastico si lega al saluto dei bambini uscenti e alla presentazione dei “grandi” della Scuola dell’Infanzia.

LE FINALITA’ EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia si pone quattro finalità:

LE FINALITA’ EDUCATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

VIVERE LE PRIME

ESPERIENZE DI CITTADINANZA

ACQUISIRE COMPETENZE

SVILUPPARE L’AUTONOMIA

CONSOLIDARE L’IDENTITA’

FORNIRE ALL’ALUNNO LE OCCASIONI PER CAPIRE SE’ STESSO E PRENDERE CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE POTENZIALITA’ E RISORSE

OFFRIRE OPPORTUNITA’ DI SVILUPPARE LE DIMENSIONI COGNITIVE, EMOTIVE, AFFETTIVE, SOCIALI, CORPOREE, ETICHE E RELIGIOSE E DI ACQUISIRE I SAPERI

IRRINUNCIABILI

PROMUOVERE ESPERIENZE SIGNIFICATIVE PER ACQUISIRE LE BASI DI UNA CITTANDINANZA ATTIVA: PRENDERSI CURA DI SE SETSSI, DEGLI ALTRI E

DELL’AMBIENTE

PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO DI TUTTI E LA RICERCA DELLE STRATEGIE E DEI PERCORSI ATTI A VALORIZZARE VOCAZIONI E POTENZILAITA’ DI CIASCUNO

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Curricolo Verticale Di Istituto Traguardi e competenze Il curricolo verticale del 1° ciclo di istruzione copre un periodo di undici anni di scolarità ed è articolato in tre segmenti: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado. Presso la nostra scuola è possibile frequentare fino alla conclusione dei primi 8 anni di scolarizzazione che si concludono con il quinto anno della scuola primaria. Le Indicazioni Nazionali per il curricolo (D.M.254 16/11/12) definiscono il PROFILO DELLO STUDENTE al termine del 1° ciclo di istruzione, articolando il percorso formativo in competenze. Ciascun filone viene definito con i traguardi di competenza e i relativi obiettivi di apprendimento per ciascun ordine di scuola. Dai campi di esperienza della scuola dell’infanzia: IL SE’ E L’ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO IMMAGINI SUONI E COLORI I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO Alle discipline della scuola primaria: I DISCORSI E LE PAROLE (ITALIANO – INGLESE) CONOSCENZA DEL MONDO (TECNOLOGIA – MATEMATICA – SCIENZE – STORIA – GEOGRAFIA) IMMAGINI SUONI E COLORI (ARTE E MUSICA) CORPO E IL MOVIMENTO (EDUCAZIONE FISICA) IL SE E L’ALTRO (RELIGIONE E CITTADINANZA) Alle competenze per la vita:

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Articolazione del monte ore di ciascuna disciplina

Scuola dell’Infanzia I campi di esperienza sono periodizzati nell’arco dell’anno scolastico. Ogni settimana si svolgono n° 1, 5 ore di IRC con l’insegnante di sezione idoneo a tale

insegnamento.

Scuola primaria Settimanale Annuale

Attività didattica

Mensa e dopo mensa

Totale Attività didattica

Mensa e dopo mensa

Totale

ore 30 10 40 990 330 1320 L’orario delle discipline è così ripartito nella settimana:

Disciplina I II III IV V

Italiano 8 8 7 7 7 Inglese 2 2 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Geografia 2 2 2 2 2 Matematica 6 6 6 6 6 Scienze 2 2 2 2 2 Tecnologia 1 1 1 1 1 Musica 1 1 1 1 1 Arte e immagine 2 2 2 2 2 Educazione fisica 2 2 2 2 2 Religione Cattolica 2 2 2 2 2

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Profilo dello studente al termine di ciascun ordine di scuola

COMUNICAZIONE IN LINGUA ITALIANA Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Utilizza la comunicazione verbale per esprimere i propri bisogni, mettersi in relazione con gli altri e con l’ambiente circostante.

Traguardo di competenza scuola primaria Utilizza la lingua italiana, in forma orale e scritta, per interagire, esprimersi e comunicare in modo adeguato alle diverse situazioni anche avvalendosi di strumenti tradizionali ed informatici. COMUNICAZIONE IN LINGUA INGLESE Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Scopre la presenza di lingue diverse.

Traguardo di competenza scuola primaria Si esprime oralmente in modo comprensibile riguardo a semplici situazioni di vita quotidiana. COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIEN ZA E TECNOLOGIA Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Ha familiarità con le strategie del contare e dell’operare con i numeri e con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni.

Traguardo di competenza scuola primaria Comprende la realtà che lo circonda utilizzando le proprie abilità senso – percettive e logiche discriminando e confrontando le quantità. COMPETENZE DIGITALI Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Manifesta interesse per gli oggetti tecnologici presenti nel suo ambiente, ponendo semplici domande, manipolando e scoprendone funzioni e possibili usi.

Traguardo di competenze scuola primaria Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni, producendo semplici testi multimediali. CONSAPEVOLEZZA CULTURALE E CRITICA Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Si orienta sulle prime generalizzazioni di passato, presente e futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in autonomia con gli altri e con le regole condivise.

Traguardo di competenze scuola primaria Si orienta nello spazio e nel tempo utilizzando punti di riferimento e coordinate spazio – temporali; riconosce elementi significativi del passato nel proprio ambiente di vita e sa cogliere rapporti di connessione e/o di interdipendenza tra elementi fisici e antropici.

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ESPRESSIONE CULTURALE Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Comunica ed esprime emozioni e vissuti attraverso linguaggi diversi e tecniche varie.

Traguardo di competenze scuola primaria Utilizza i diversi linguaggi espressivi per produrre messaggi visivi e musicali attraverso l’uso di tecniche e strumenti diversi. IMPARARE AD IMPARARE Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Sperimenta approcci diversi alla realtà, alla ricerca del proprio stile di apprendimento al fine di acquisire conoscenze.

Traguardo di competenze scuola primaria Sulla base delle proprie conoscenze ed esperienze di vita, è in grado di ricercare e organizzare nuove informazioni e di applicarle a contesti diversi. CRESCITA PERSONALE E SPIRITO DI INIZIATIVA Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Propone situazioni di gioco e/o attività individuali o di gruppo, le organizza e le porta a termine.

Traguardo di competenze scuola primaria Porta a termine il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri; valuta alternative e prende decisioni appropriate al contesto. COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Traguardo di competenza scuola dell’infanzia Il bambino fa esperienza delle prime interazioni sociali con coetanei e adulti. Sperimenta le regole della convivenza civile.

Traguardo di competenze scuola primaria Ha cura e rispetto degli altri e dell’ambiente; condivide le regole e collabora con gli altri per la costruzione del bene comune.

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Organico dell’Istituto

• Assistenti amministrativi segreteria: Barbara Cerri • Coordinatore attività didattico educative scuola dell’infanzia: Silvia Sbrugnera • Coordinatore attività didattico educative scuola primaria: Barbara Cerri • Docenti scuola dell’infanzia: Silvia Sbrugnera, Simona Perna, Elisa Zanotti • Docenti scuola primaria: Ileana Banfi, Barbara Cerri, Katrin Cresci, Annalisa Crivellaro,

Lara Farinella, Isabella Malafronte, Michela Mancini, Stefania Trovato. • Educatori:, Jennifer Capalbo, Emanuele Parola, Jessica Spata, Varalli Anna. • RSPP: Ing. Marco Bini • RLS: Silvia Sbrugnera

Organi collegiali

Consiglio d’Istituto

Di durata triennale, è presieduto da uno dei suoi membri eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni.

Il Consiglio di Istituto è composto da 13 componenti, così ripartiti:

I Coordinatori delle attività Educative e Didattiche, 6 rappresentanti del personale docente di cui almeno 1 della scuola dell’infanzia, 6 rappresentanti dei genitori degli alunni di cui almeno 1 della scuola dell’infanzia, 1 rappresentante del personale non docente.

Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del Consiglio di Istituto, a titolo consultivo, gli specialisti che operano nella scuola con compiti medico-psico-pedagogici e di orientamento, e altri esperti su richiesta dei membri del Consiglio.

Delibera su quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti della disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie:

• adozione del regolamento interno dell’Istituto per disciplinare il funzionamento della biblioteca, l’uso delle attrezzature culturali, didattiche, sportive

• acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici

• acquisto dei materiali di consumo • adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali • criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche,

interscolastiche • promozione di contatti con altre scuole per eventuali iniziative di collaborazione

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• partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo

• forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali. Il Consiglio di Istituto è consultivo sui criteri generali per la formazione delle classi, per l’adattamento dell’orario delle lezioni alle condizioni ambientali; esprime parere sull’andamento generale didattico dell’Istituto stesso.

Collegio dei Docenti

Di carica annuale, è presieduto dal Coordinatore Didattico, lo compongono i docenti di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto. Si riunisce durante l’orario di servizio, in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. Funge da segretario, su indicazione del Dirigente, uno dei suoi collaboratori.

Il Collegio dei Docenti svolge le seguenti funzioni: • delibera in materia di programmazione dell’azione educativa, anche al fine di adeguare

i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali, nel rispetto della libertà di insegnamento del singolo docente

• propone al Dirigente Scolastico la formazione delle classi, l’orario delle lezioni e lo svolgimento delle altre attività scolastiche

• verifica e valuta periodicamente l’efficacia dell’azione didattica proponendo eventuali misure per il miglioramento della stessa

• provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di Interclasse e alla scelta dei sussidi didattici

• adotta iniziative di sperimentazione • promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’Istituto • elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto • esamina i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni.

Il Collegio dei Docenti si riunisce tutte le volte che il Coordinatore Didattico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; comunque, almeno una volta per ogni quadrimestre.

Consiglio d’Interclasse/intersezione

Di durata annuale, è presieduto dal Coordinatore Didattico o da un docente membro del Consiglio e da lui delegato. Lo compongono gli insegnanti dell’Istituto. Ne fa altresì parte, per ciascuna delle classi/sezioni interessate, un rappresentante dei genitori degli alunni eletto dagli stessi. Il Consiglio si riunisce in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni e formula al Collegio Docenti proposte relative all’azione didattica ed educativa, alla sperimentazione e ai rapporti tra docenti, genitori e alunni. Le funzioni di segretario sono svolte da un docente, membro del Consiglio, scelto dal Coordinatore Didattico.

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Organo Vigilanza

Le riunioni dell’ODV sono valide se sono presenti almeno il componente esterno ed uno dei due componenti interni (anche mediante telefono o tele conferenza). Il componente esterno redige il verbale, che viene sottoscritto al termine della riunione stessa o in avvio della riunione successiva. Persone che non sono membri dell’ODV possono essere invitate a partecipare alle riunioni, in qualità di osservatori; ciò riguarda sia addetti della Congregazione che eventuali soggetti esterni. L’ODV può trasmettere in forma scritta una richiesta formale al legale rappresentante (o eventuale delegato) quando ritenga necessario adottare un provvedimento disciplinare verso un alunno, un lavoratore, una religiosa o un fornitore esterno.

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Protocollo d’Istituto per l’inclusione L’adozione del Protocollo d’Istituto per l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali nasce dall’esigenza di definire ed adottare pratiche condivise e comuni. Includere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, sociale, culturale, alla pari degli altri alunni, insieme agli altri alunni, senza alcuna discriminazione; significa assicurare a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico e formativo. In tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, ma anche e soprattutto un impegno di sviluppo della loro formazione, attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi formativi che nelle strategie didattiche.

Cosa si intende per BES?

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Al fine dell’inclusione scolastica e sociale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, il Collegio Docenti dell’Istituto “Casa Sacro Cuore” si prefigge i seguenti obiettivi:

• Favorire l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali;

• Progettare percorsi comuni di individualizzazione o personalizzazione che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento;

• Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi, durante il percorso di istruzione e di formazione;

• Adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli

studenti; • Accompagnare adeguatamente gli studenti con Bisogni Educativi Speciali nel percorso

scolastico; • Fornire materiali e strumenti comuni di indagine, osservazione, rilevazione e

progettazione del percorso formativo; • Proporre modifiche e aggiustamenti condivisi.

IL PROTOCOLLO D’ISTITUTO

PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI BES

Si tratta di un documento deliberato dal Collegio dei Docenti e annesso al POF dell’Istituto; contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; definisce i compiti ed i ruoli delle figure coinvolte all’interno e all’esterno dell’istituzione scolastica. Esso costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e, pertanto, è integrato e rivisitato periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate e delle specificità proprie di ciascun ordine di scuola.

CRITERI DI INDIVIDUAZIONE ALUNNI BES

(Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e Circolare n°8 del 06/03/2013) Bisogni Educativi Speciali

DISABILITA’ (L. 104/92)

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD), Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP), Borderline cognitivo, Disturbo del Linguaggio( DL), Deficit delle abilità non verbali, Deficit della coordinazione motoria

La Documentazione comprende: 1. Il Verbale di Accertamento della situazione di disabilità 2. La Diagnosi Funzionale 3. Il Profilo Dinamico Funzionale 4. Il Piano Educativo Individualizzato

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(Disprassia), Disturbo della condotta in adolescenza (L.170/2010 con presenza di certificazione sanitaria o in attesa di approfondimento diagnostico).

SVANTAGGIO socio-economico

Alunni seguiti dal servizio famiglia-minori, situazioni segnalate dalla famiglia, rilevazioni del Team docenti attraverso osservazione diretta.

SVANTAGGIO linguistico e culturale Alunni stranieri neo-arrivati in Italia o che non hanno ancora acquisito le adeguate

competenze linguistiche.

DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE Alunni con comportamento problematico rispetto agli altri e/o all’ambiente (senza

certificazione sanitaria).

DISAGIO FISICO (certificato) Alunni con un disagio fisico che influisce sull’apprendimento.

La Documentazione comprende: 1. Relazione clinica che includa la codifica diagnostica (ICD-10), il percorso di valutazione effettuato, le indicazioni di intervento, i riferimenti relativi alla presa in carico, l’indicazione dei test e dei punteggi ottenuti. Affinché la certificazione di DSA possa essere considerata valida per i benefici di legge, essa deve essere effettuata da una struttura pubblica o privata accreditata. 2. Piano Didattico Personalizzato.

La Documentazione comprende: 1. Eventuale segnalazione Servizio Famiglia-Minori 2. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti/Consiglio di classe 3. Dichiarazione di Adesione per la famiglia 4. Piano Didattico Personalizzato

La Documentazione comprende: 1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti/Consiglio di Classe 2. Dichiarazione di Adesione per la famiglia 3. Piano Didattico Personalizzato.

La Documentazione comprende: 1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti/Consiglio di Classe 2. Dichiarazione di Adesione Famiglia 3. Piano Didattico Personalizzato.

La Documentazione comprende: 1. Certificazione medica. 2. Dichiarazione di Adesione Famiglia 3. Piano Didattico Personalizzato.

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NOTA Le situazioni di svantaggio socio-economico e culturale vengono considerate nella misura in cui costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale dell’alunno e generano scarso funzionamento adattivo, con conseguente peggioramento della sua immagine sociale. NOTA. La mancata adesione della Famiglia alla stesura del PDP non solleva gli insegnanti dall’attuazione del diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, in quanto la Direttiva Ministeriale richiama espressamente i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003.

RUOLI E STRUMENTI

IL TEAM DOCENTI/CONSIGLIO DI CLASSE

Il Team dei docenti/Consiglio di classe/sezione definisce gli interventi didattico/educativi ed individua le strategie e le metodologie più utili per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto di apprendimento. E’ compito del Team docenti/Consiglio di classe/sezione individuare gli studenti con Bisogni Educativi Speciali, per i quali è “opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni”. Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Team dei docenti/Consiglio di Classe/sezione motiverà opportunamente, attraverso la compilazione della scheda di segnalazione (Allegato 1 e Allegato 1a), le decisioni assunte, sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. Si evidenzia che l’attuazione dei percorsi personalizzati per tutti i BES è di competenza e responsabilità di tutti gli insegnanti del Team/Consiglio di classe/sezione.

IL RUOLO DELLA FAMIGLIA

Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea non solo la necessità che essa sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla necessità di una condivisione e collaborazione. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una condivisione del percorso. In accordo con la famiglia, verranno individuate le modalità e le strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire il pieno sviluppo delle sue potenzialità.

PROGETTO DIDATTICO PERSONALIZZATO BES

Il Progetto Didattico Personalizzato BES è elaborato sulla base della situazione di disagio e sulle effettive capacità dello studente. Il PDP BES ha carattere di temporaneità, configurandosi come progetto d’intervento limitato al periodo necessario per il raggiungimento degli obiettivi in esso previsti. Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi dovrà considerare ed integrare quanto condiviso e riportato nel PDP BES.

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INDIVIDUAZIONE DI PROCEDURE CONDIVISE

RILEVAZIONE DEI BISOGNI: procedura

PARTE PRIMA: compilazione scheda • Identificazione e analisi del problema attraverso lo strumento scheda di segnalazione

dei Bisogni Educativi Speciali (ALLEGATO 1 e ALLEGATO 1a) da parte del Team/Consiglio di classe.

• Individuazione delle possibili soluzioni comuni di intervento attraverso il coinvolgimento del Team/Consiglio di Classe, della Famiglia e dei servizi.

PARTE SECONDA : strategie • Stesura e messa a punto di un piano di intervento (PEP e PDP): si procede alla

progettazione di azioni mirate, utilizzando le risorse e le competenze disponibili all’interno o all’esterno della scuola, agendo sull’alunno individualmente, in piccolo gruppo o sull’intero gruppo classe a seconda delle necessità, attraverso il coinvolgimento del Team, del Consiglio di classe e della Famiglia*.

(*Famiglia firma il PEP/PDP)

PARTE TERZA: verifica interventi e aggiornamenti • Valutazione dei risultati sulla base degli obiettivi indicati nel PEP/PDP BES (intermedia

e finale) • Registrazione delle strategie utilizzate, degli esiti ottenuti ed eventuali ulteriori azioni da

progettare, attraverso il coinvolgimento del Consiglio di classe e della Famiglia.

1. RILEVAZIONE 2. DEFINIZIONE CRITERI DI INTERVENTO 3. PASSAGGIO DI INFORMAZIONI 4. MODALITA’ STRUTTURATE (PDP) 5. MONITORAGGIO INTERMEDIO E FINALE

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Scuola Dell’infanzia

Orario scolastico L’orario attuato nella nostra scuola prevede trentacinque ore settimanali dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 16.00. Dalle ore 7.30 alle ore 08.50 è possibile usufruire del servizio di pre-scuola. Entrata: dalle ore 9.00 alle ore 9.15 Uscita: dalle ore 15.30 alle ore 16.00 Dalle ore 16.00 alle ore 18.00 è possibile usufruire del servizio di dopo-scuola Si ricorda ai genitori che dalle ore 8.50 alle ore 9.00 la porta dell’entrata resterà chiusa per permettere il riordino della sezione. La frequenza regolare e continua è premessa necessaria per assicurare un’ottimale esperienza educativa oltre che un corretto funzionamento della scuola.

Visite d’istruzione I docenti propongono le uscite didattiche che devono essere approvate dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto. Tali iniziative, integrate da possibili uscite sul territorio, sono parte integrante del percorso didattico, educativo e formativo della scuola. Durante lo svolgimento delle visite di istruzione l’unico punto di riferimento sarà la segreteria. Insegnanti e direzione non si rendono garanti di denaro o di oggetti di valore degli alunni.

La vita a scuola La giornata educativa della Scuola dell’Infanzia è strutturata in momenti differenziati: attività libere - attività guidate - attività igieniche di vita pratica – pranzo - riposo. L’organizzazione delle attività si affida ad una concezione ludica e segue una giusta alternanza di tempi e contenuti, nel rispetto di esigenze e bisogni dei bambini delle tre età, compresenti nella sezione. Si alternano quindi: ATTIVITA’ DI SEZIONE: partecipazione di tutti i bambini appartenenti ad una sezione, ad attività guidate come assegnazione a incarichi giornalieri, racconti, drammatizzazione, canti e filastrocche. ATTIVITA’ DI INTERSEZIONE: i bambini sono divisi per età e svolgono delle attività mirate alle proprie competenze, capacità e bisogni. ATTIVITA’ DI LABORATORIO: si tratta di itinerari tematici integrati con le altre modalità, così da rendere il processo stesso completo, personalizzato e adeguato all’età e alle esigenze del singolo bambino. IL PRANZO: il pranzo è parte integrante della giornata ed ha tre scopi principali - educare ad un’equilibrata alimentazione, creando nel bambino corrette abitudini fin

dall’infanzia; - educare al “mangiar insieme”, favorendo così il processo socializzante; - educare ad un “modo sereno” di consumare il pranzo. IL RIPOSO: dopo il pranzo e le cure igieniche, per i bambini di tre e quattro anni è previsto un momento di riposo

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Scuola Primaria

Orario scolastico L’orario attuato nella nostra scuola prevede quaranta ore settimanali dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00. Parte integrante della giornata sono il servizio mensa e la ricreazione dalle ore 12.00 alle ore 14.00. Dalle ore 7.30 alle ore 8.00 è possibile usufruire del servizio di pre-scuola gratuito, e dalle ore 16.00 alle ore 18.00 del servizio di dopo-scuola con la presenza di educatori che seguono i ragazzi anche nello svolgimento dei compiti.

Visite d’istruzione I docenti propongono le uscite didattiche che devono essere approvate dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto. Tali iniziative sono parte integrante del percorso didattico, educativo e formativo della scuola. Pertanto la decisione di non far partecipare i figli alle uscite comporterà comunque il pagamento delle quote non rimborsabili (pullman e guide). Si garantisce inoltre che la quota individuale annua per le uscite non supererà gli € 80,00 stabiliti dal Consiglio di Istituto. Durante lo svolgimento delle visite di istruzione l’unico punto di riferimento sarà la segreteria. Insegnanti e direzione non si rendono garanti di denaro o di oggetti di valore degli alunni.

Valutazione

La valutazione non è una fase del processo didattico, bensì il processo didattico stesso: la valutazione è l’intelligenza dell’azione didattica.

(parafrasato e adattato da E. Damiano) La valutazione assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo; precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Essa è compito imprescindibile della scuola, è la verifica dell’efficacia delle azioni messe in atto per favorire il raggiungimento di livelli adeguati di apprendimento per ciascun alunno. Tale compito non riguarda semplicemente la valutazione degli apprendimenti del discente, ma investe anche il ruolo dell’insegnante, le sue modalità d’insegnamento, il rapporto con gli studenti, la progressione dell’attività curricolare. Compito dell’insegnante è comprendere quale metodo valutativo permetta a ciascun ragazzo di esprimersi più adeguatamente, in modo da poter dare il meglio di sé. Questo non solo per confermare le conoscenze realmente acquisite, ma anche per promuovere un cammino di crescita che motivi il ragazzo allo studio e ne migliori l’autostima. Nel corso dell’anno vengono proposte verifiche scritte, a risposte chiuse, aperte o multiple e interrogazioni orali. Le valutazioni intermedia e finale prendono in considerazione non soltanto le conoscenze e le competenze acquisite in corso d’anno, ma anche l’impegno, la partecipazione, il metodo di studio e la progressione rispetto alla situazione di partenza.

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Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Il voto in decimi rappresenta la restituzione della scuola alla famiglia, si ritiene pertanto necessario illustrare i parametri a cui ogni insegnante fa riferimento. Inoltre, è importante ricordare che il voto assume anche una valenza educativa. L’insegnante, quindi, può decidere di utilizzarlo come sprone e stimolo alla motivazione e all’impegno. L’allievo non apprende per essere valutato: si auto valuta ed è valutato per apprendere meglio. La valutazione serve a guidare il suo cammino nel corso dell’apprendimento e a rendere conto del livello di sviluppo delle sue competenze alla fine del ciclo. La valutazione, periodica e annuale, è affidata ai docenti responsabili delle attività educative didattiche; agli stessi è affidata l’ammissione dell’alunno alla classe successiva. Per verificare gli apprendimenti si utilizzano i seguenti strumenti: test, questionari, schede, prove interdisciplinari, osservazione diretta. Criteri di valutazione 10 Utilizza nel modo più opportuno e consono gli strumenti specifici della disciplina con un

linguaggio ricco e appropriato. Rielabora in maniera autonoma e personale le conoscenze acquisite, facendole proprie e dimostrando eccellenti capacità di restituzione. Sa orientarsi nei diversi ambiti disciplinari ed extrascolastici creando collegamenti.

9 Utilizza correttamente gli strumenti specifici della disciplina con un linguaggio ricco e appropriato. Rielabora in maniera autonoma le conoscenze acquisite, facendole proprie e dimostrando elevate capacità di restituzione. Sa orientarsi nell’ambito disciplinare creando collegamenti.

8 Utilizza con proprietà gli strumenti specifici della disciplina con un linguaggio generalmente appropriato. Rielabora in maniera abbastanza autonoma le conoscenze acquisite, facendole proprie e dimostrando buone capacità di restituzione. Dimostra buone capacità di operare collegamenti.

7 Utilizza abbastanza correttamente gli strumenti e i linguaggi disciplinari. Rielabora le conoscenze con la supervisione dell’insegnante.

6 Utilizza in maniera sufficientemente corretta gli strumenti e i linguaggi disciplinari. Rielabora con difficoltà le conoscenze, solo con l’aiuto ed il supporto dell’insegnante.

5 Utilizza in maniera parzialmente corretta gli strumenti e i linguaggi disciplinari. Non riesce a rielaborare con sufficiente chiarezza e sicurezza le conoscenze nonostante il supporto dell’insegnante.

4 Dimostra difficoltà nell’utilizzo degli strumenti e dei linguaggi disciplinari che non sono sempre adeguati. Non riesce ad acquisire le conoscenze nonostante il supporto dell’insegnante.

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Voto di condotta La valutazione della condotta con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio finale non permette l’ammissione alla classe successiva. Giudizio sintetico di condotta della scuola primaria:

Certificazione delle competenze Come previsto dalla normativa vigente, al termine della scuola primaria viene rilasciata una certificazione delle competenze acquisite dagli alunni, graduate in quattro livelli: A AVANZATO

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B INTERMEDIO L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C BASE

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D INIZIALE

L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

GIUDIZIO DESCRITTORI – INDICATORI Ottimo Condotta responsabile

L’alunno dimostra una condotta corretta, partecipe, costruttiva, responsabile e rispettosa delle norme che regolano la vita dell’istituto non limitata ad una sola correttezza formale.

Distinto Condotta corretta

L’alunno dimostra una condotta corretta e rispettosa delle norme che regolano la vita dell’istituto.

Buono Condotta abbastanza corretta

L’alunno dimostra attraverso rinforzi e sanzioni una condotta conforme alle regole dell’istituto disponibile al rapporto con i compagni, con gli insegnanti o con le altre figure operanti nella scuola.

Sufficiente Condotta non sempre corretta

L’alunno dimostra una condotta poco rispettosa delle regole dell’istituto e/o poco corretta nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola nonostante rinforzi e sanzioni.

Non sufficiente Condotta scorretta

L’alunno dimostra un rifiuto sistematico delle regole dell’istituto, attraverso atteggiamenti ed azioni che rivelano grave mancanza di rispetto nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti e delle altre figure operanti nella scuola.

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Regolamento di Istituto La scuola è un’istituzione complessa e, onde garantire il diritto-dovere alla formazione e al benessere di tutte le persone che la compongono, si avvale di un corpo di regolamenti che si riferiscono alle sue diverse componenti e ai servizi offerti. Alunni, insegnanti e personale ausiliario conformano il proprio agire a specifici regolamenti che discendono dal dettato normativo vigente:

• Regolamento privacy e sicurezza

• Regolamento insegnanti e Patto deontologico

• Regolamento personale ausiliario

• Regolamento uscite didattiche e visite di istruzione

Inoltre, ciascun ordine di scuola ha adottato un insieme di regolamenti per disciplinare il funzionamento della vita scolastica in tutte le sue articolazioni. Regole per l’ingresso e l’uscita degli alunni

1. Si raccomanda di osservare scrupolosamente l’orario di inizio e termine delle lezioni.

2. I docenti incaricati si troveranno in atrio 5 minuti prima (CCNL 2006-09 - Art. 29 comma 5) dell’inizio delle lezioni per l’accoglienza degli alunni.

3. Essendo previsto l’inizio delle lezioni per le ore 9.15 alla scuola dell’infanzia e per le ore 8.00 alla scuola primaria, i bambini devono entrare rispettivamente dalle ore 9.00 alle ore 9.15 per la scuola dell’infanzia (a meno che non ci si avvalga del servizio di pre-scuola) e entro le ore 7.55 per la scuola primaria.

4. I bambini della scuola dell’infanzia potranno essere accompagnati sino all’ingresso in sezione; i familiari degli alunni della scuola primaria accompagnano gli allievi fino all’ingresso dell’atrio, dopodiché sono invitati al congedo e provvederanno i docenti incaricati all’accoglienza e alla sorveglianza fino all’inizio delle lezioni.

5. Gli alunni sia della scuola dell’infanzia che della scuola primaria, in caso di occasionale ritardo, debbono essere accompagnati dai genitori in segreteria e non direttamente nei locali scolastici.

6. All’uscita dalla scuola i genitori (o le persone da loro delegate) dovranno attendere i loro figli, che saranno a loro direttamente consegnati dai docenti.

7. Eventuali variazioni d’orario permanenti vanno richieste al Dirigente Scolastico.

8. I bambini saranno consegnati solo ai genitori o a persone maggiorenni in possesso di delega da parte dei genitori stessi; in mancanza di delega il bambino verrà trattenuto.

9. Dopo le 16.15 i bambini non ancora ritirati verranno conteggiati nel gruppo del dopo scuola.

10. Durante il momento dell’uscita non è possibile sostare a lungo nei cortili e nel parco, né utilizzare i giochi esterni della scuola.

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Giustificazioni delle assenze, degli ingressi posti cipati e delle uscite anticipate 1. Nel caso di malattia o assenza del bambino della scuola dell’infanzia è necessario avvisare la segreteria telefonicamente; le assenze degli alunni della scuola primaria devono essere giustificate tramite diario dai genitori.

2. Nel caso delle entrate posticipate il bambino deve essere accompagnato in segreteria e il genitore (o la persona da lui delegata) motiverà le ragioni del ritardo stesso: visite mediche, vaccinazioni, altre terapie documentate, o motivi personali/di famiglia. (Il genitore si rivolgerà al personale presente presso l’edificio A che provvederà a contattare il docente).

3. Nel caso di uscita anticipata, il genitore (o la persona da lui delegata) dovrà attendere il loro figlio che sarà a loro direttamente consegnato dal docente o chi da loro delegato all’ingresso della scuola dell’infanzia; gli alunni della scuola primaria verranno ritirati in classe direttamente dal docente di riferimento.

4. I casi di ritardo nel ritiro degli scolari in uscita non sono accettabili, se non in casi eccezionali e imprevisti previo preavviso tempestivo al personale scolastico. Oltre l’orario di fine lezioni, il personale non è più responsabile di eventuali e malaugurati incidenti occorsi ai bambini sia negli spazi antistanti la scuola che in quelli interni.

5. Ritardi all’uscita ingiustificati e continuativi saranno comunicati dal personale docente ed ausiliario alla Direzione.

6. I docenti giornalmente rileveranno le assenze sul registro di classe e registreranno ritardi ed uscite anticipate.

7. Nel ricordare che i genitori sono per legge i primi garanti del diritto allo studio dei loro figli e che essi hanno l’onere della sorveglianza sull’assolvimento dell’obbligo scolastico, si fa presente che assenze frequenti non debitamente giustificate e violazioni dell’orario immotivate saranno comunicate al Dirigente che, dopo aver ripetutamente avvertito le famiglie, informerà le Autorità competenti (Polizia municipale e/o Carabinieri) per i provvedimenti del caso.

8. Le regole per l’ingresso e per l’uscita e le modalità di giustificazione delle assenze, degli ingressi posticipati e delle uscite anticipate sono tese a garantire la sicurezza dei bambini e lo svolgimento regolare di tutte le attività didattiche e non, previste dalla scuola.

9. Non si assumono responsabilità per eventuali incidenti che dovessero capitare ad alunni negli spazi adiacenti all’area scolastica prima e dopo l’orario previsto. Regole di comportamento

1. L’Istituto prevede per la scuola dell’infanzia l’utilizzo del grembiulino, mentre per la scuola primaria l’utilizzo del grembiulino per le bambine e della blusetta per i maschi. Esso deve essere utilizzato tutti i giorni ad esclusione del giorno dedicato all’attività motoria per la scuola dell’infanzia e ad esclusione delle uscite didattiche per la scuola primaria.

2. Si richiede un abbigliamento decoroso e consono sia all’istituzione scolastica, sia ai valori cattolici dell’opera. È buona norma che personale, genitori e bambini non indossino pantaloni, gonne o magliette eccessivamente corte o canottiere.

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3. Si richiede un abbigliamento pratico e comodo (pantaloni senza cintura, bretelle e/o body). Ai bambini si consiglia di indossare delle calze con i sandaletti per motivi igienici e di sicurezza. Durante il periodo invernale, alla scuola dell’infanzia, è consentito l’utilizzo delle pantofoline.

4. Gli alunni devono presentarsi a scuola puliti e ordinati, con il proprio corredo e il materiale didattico indicato dai docenti. Nelle giornate di educazione fisica gli alunni indosseranno indumenti e scarpe indicate dai docenti.

5. Tutti gli alunni della scuola primaria devono possedere il diario che va tenuto con cura e diligenza poiché è il tramite fra Scuola e Famiglia. Su di esso, infatti, vanno segnati i compiti a casa, le varianti all’orario, le comunicazioni del Dirigente Scolastico o degli insegnanti ai genitori (che dovranno essere firmate).

6. Gli alunni devono frequentare regolarmente le lezioni, rispettando l’orario stabilito; in caso di assenza, il giorno del rientro, devono portare la giustificazione dei genitori o di chi esercita la patria potestà; qualora le assenze fossero frequenti, verranno avvisati tempestivamente i genitori. In caso di inadempienza dell’obbligo, verranno assunte tutte le iniziative adeguate (anche con il supporto di assistenti sociali, psicologi, ecc. ) per rimuovere le difficoltà; in caso negativo, verrà fatta la dovuta segnalazione alla Pubblica Autorità.

7. La presenza degli alunni è obbligatoria in tutte le attività che vengono svolte nel contesto del lavoro scolastico.

8. All’interno dell’Istituto, le scolaresche che devono spostarsi nelle aule preposte o in palestra attendono in classe ai loro posti il docente o il personale incaricato di accompagnarli, tenendo un comportamento corretto e silenzioso nelle aule e nei corridoi.

9. Al termine delle lezioni, i banchi devono essere sgomberati e il materiale didattico che viene lasciato in classe, deve essere riposto negli appositi spazi: armadietti e scaffali.

10. Non è consentito portare a scuola materiale estraneo alle attività didattiche. In particolare, vista l’età degli alunni del primo ciclo di istruzione e il conseguente grado di emancipazione e di responsabilità in via di maturazione, è vietato introdurre nell’ambiente scolastico telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici.

11. La presente disposizione ha lo scopo di rendere effettivo il divieto dell’uso del telefono cellulare durante le attività didattiche (D.M. n. 30 del 15.03.2007 e DPR 249/98) e, soprattutto, di evitare l’uso improprio e spesso inconsapevole durante i diversi momenti della vita scolastica con particolare riferimento ai momenti ricreativi.

12. Gli alunni, durante il servizio mensa, devono assumere un atteggiamento corretto e adeguato poiché la mensa non rappresenta solo un servizio ma un importante momento educativo.

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13. Gli alunni non devono lasciare denaro o oggetti di valore negli indumenti appesi negli armadietti e agli attaccapanni, sul banco e nella cartella, o comunque incustoditi. La scuola non può rispondere di eventuali sparizioni.

14. Durante le uscite (visite guidate e viaggi d’istruzione), gli alunni devono avere lo stesso atteggiamento rispettoso verso i docenti, i compagni e i beni comuni e personali. Pertanto devono:

- Ascoltare le informazioni e le consegne assegnate dagli insegnanti durante il viaggio - Rispettare i compagni, evitando comportamenti che possono mettere a rischio la propria e

l’altrui incolumità; - Ascoltare le guide incaricate durante il percorso; - Avere un comportamento educato durante la permanenza sui mezzi di trasporto e nei

diversi luoghi di visita. Norme di comportamento durante il servizio mensa

1. I posti a mensa vengono assegnati agli alunni dai docenti e gli stessi possono modificarli durante il corso dell’anno.

2. Una volta entrati nei locali della mensa non si circola fra i tavoli e non ci si reca ai servizi tranne per particolari esigenze.

3. Si dispone che, a turno, i soli alunni incaricati si alzino per svolgere i propri incarichi precedentemente assegnati.

4. Durante il pasto gli alunni devono tenere un comportamento educato, tale da non arrecare fastidio e disturbo agli altri commensali.

5. La conversazione dovrà svolgersi in modo garbato e a bassa voce.

6. Non si dovranno gettare a terra cibo, carte o altro.

7. Non si dovrà giocare con il cibo né con le suppellettili proprie ed altrui.

8. Gli alunni devono avere rispetto e rivolgersi in modo educato verso il personale in servizio presso la mensa scolastica.

9. Qualora le condizioni del tempo lo consentano, dopo la mensa, gli alunni potranno essere accompagnati nel cortile della scuola; in caso di maltempo rimarranno negli spazi predisposti ed attrezzati; sotto la sorveglianza degli educatori e del personale incaricato alla vigilanza.

Documentazione delle assenze, riammissione dopo le malattie e infortuni

1. In caso di malore degli alunni, i docenti e gli addetti al primo soccorso presteranno loro le prime cure secondo le procedure previste dal caso e verranno, contemporaneamente, avvertiti telefonicamente i genitori che dovranno ritirare i propri figli; qualora non sia possibile rintracciare la famiglia, gli alunni saranno trattenuti a scuola. In caso di evidente gravità si chiamerà il Pronto Soccorso.

2. La scuola non fornirà medicinali. Nel caso in cui l’alunno ne debba necessariamente assumere durante l’orario scolastico, sarà cura della famiglia presentarsi a scuola per la somministrazione. Per casi particolari si rimanda al testo dei “Criteri igienico-sanitari” rilasciato dall’ASL.

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3. In caso di malattie infettive o streptococco si richiede il certificato medico di buona guarigione per la riammissione nella scuola dell’infanzia, al fine di evitare un continuo ripetersi delle stesse.

4. Si prega di controllare lo stato di salute del proprio figlio prima di accompagnarlo a scuola ed, eventualmente, di avvisare il personale docente in caso di salute precaria. Nel caso in cui il bambino manifesti sintomi di malessere a scuola i genitori saranno tempestivamente avvisati.

5. Nel caso di infortunio occorso durante l’attività scolastica i genitori verranno immediatamente informati e i personale presente compilerà il modulo preposto. La famiglia consegnerà il certificato con le prestazioni del pronto soccorso o il certificato medico il girono dopo.

Rapporti scuola – famiglia

1. I genitori sono tenuti: • a notificare tempestivamente i cambiamenti di domicilio e a segnalare un recapito

telefonico, dove un familiare sia reperibile tramite l’aggiornamento tempestivo dei dati utilizzando il portale EduNet;

• a prendere puntualmente visione delle comunicazioni e degli avvisi cartacei e telematici inviati attraverso il portale EduNet, restituendoli firmati entro il termine stabilito laddove richiesto. Ciò affinché le questioni organizzative non tolgano più del tempo dovuto alla didattica.

• I genitori non possono entrare nelle aule durante l’orario scolastico per non turbare l’attività didattica.

• Le famiglie non possono portare i figli con sé durante lo svolgimento di assemblee o incontri con gli insegnanti, in quanto la loro presenza potrebbe costituire una turbativa al sereno confronto sui processi educativi dei ragazzi.

2. Il dialogo scuola – famiglia costituisce la più importante forma di partecipazione dei

genitori al processo di crescita educativa dei loro figli: • è possibile per i genitori incontrarsi e conferire personalmente con gli insegnanti previo

appuntamento • i colloqui si concludono un mese prima del termine delle lezioni: il 30 maggio per la

scuola dell’infanzia; l’08 maggio per la scuola primaria. Oltre tali date non è possibile avere altri colloqui.

Alimentazione

1. Per intolleranze ed allergie è richiesto il certificato medico emesso dal pediatra del servizio infantile.

2. Per feste di compleanno sono ammessi solo prodotti rigorosamente confezionati.

3. I bambini della scuola dell’infanzia hanno libero accesso ad una fontanella di acqua potabile, controllata periodicamente dai servizi preposti, per cui non è necessario fornire ai bambini bottigliette di acqua o di bibite.

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Diritti e doveri La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell’alunno, anche della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica.

GLI INSEGNANTI SI IMPEGNANO A:

1. creare un clima sereno e positive relazioni interpersonali

2. favorire l’uguaglianza e l’integrazione scolastica di tutti gli alunni

3. stimolare il desiderio di conoscere

4. verificare l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze

5. avere cura d’informare le famiglie di tutti gli avvisi riguardanti le attività scolastiche

6. prendere atto della giustificazione delle assenze dei giorni precedenti

7. essere direttamente responsabili, durante le attività scolastiche, degli alunni o di quelli temporaneamente affidati loro come supplenza e vigilare sul comportamento degli alunni in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose

8. non utilizzare il cellulare, durante l’orario di servizio, se non per gravi ed urgenti motivi su autorizzazione del Coordinatore Didattico

9. comunicare la loro disponibilità ad un colloquio individuale, su richiesta dei genitori degli alunni, indicando il giorno e l’ora dell’incontro

10.convocare essi stessi i genitori degli alunni per dare o ricevere informazioni utili al miglioramento del processo formativo, comunicando e/o concordando con loro il giorno e l’ora dell’incontro

11. comunicare sistematicamente ai genitori degli alunni gli esiti delle verifiche scritte e orali, in tempi utili all’eventuale recupero attraverso lo studio domestico

12. assicurare puntualità e precisione nell’espletamento delle attività d’insegnamento e di quelle funzionali alle stesse

13. manifestare comportamenti che nello svolgimento delle mansioni manifestino una coerenza con i valori cattolici professati dall’Istituto e garantiti alla sua utenza.

GLI ALUNNI HANNO DIRITTO A:

1. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e ad un servizio educativo-didattico di qualità

2. offerte formative aggiuntive e integrative promosse dalla scuola o da qualificati Enti esterni

3. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la prevenzione della dispersione scolastica

4. salubrità e sicurezza degli ambienti, che devono essere adeguati a tutti gli studenti con disabilità

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5. disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica

6. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica

7. essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola

8. partecipare attivamente e responsabilmente alla vita della scuola

9. una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio apprendimento.

GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A:

1. frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio

2. avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi

3. osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dell’Istituto

4. utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non recare danni al patrimonio della scuola

5. condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola

6. mantenere un comportamento educato, assumendo atteggiamenti che non rechino disturbo o danno alcuno a sé e agli altri durante tutta la giornata scolastica, compreso il momento della mensa, a rispettare strutture ed attrezzature, a ridurre al minimo i rumori, ad utilizzare gli appositi cestini per i rifiuti

7. se gli studenti provocano danni, per comprovata incuria o dolo, all’altrui persona o alle strutture scolastiche, i loro genitori sono tenuti a risarcire la Scuola e gli alunni o gli operatori scolastici danneggiati nei propri averi

8. non è consentito utilizzare a scuola il telefonino. In caso di necessità, alunni e genitori faranno riferimento al telefono della scuola. In caso di non rispetto della norma, l'insegnante è autorizzato a ritirare il telefono, per riconsegnarlo ai genitori.

I GENITORI SI IMPEGNANO A:

1. assicurare la presenza puntuale dei lori figli a scuola e il rispetto dell’orario delle lezioni

2. essere costantemente aggiornati sulla situazione scolastica dei loro figli e per concorrere attivamente allo svolgimento del loro impegno, ogni giorno leggere le comunicazioni trasmesse dalla scuola o dai singoli docenti e le sottoscrivono laddove richiesto

3. instaurare un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, assicurando la collaborazione con i docenti

4. utilizzare il diario scolastico per:

_ trasmettere la richiesta di un colloquio con gli insegnanti indicando i giorni in cui potrebbero essere presenti a scuola

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_ informare in anticipo i docenti della classe dell’assenza dalle lezioni, dell’uscita anticipata da scuola o dell’arrivo in ritardo a scuola dei propri figli dovuta ad esigenze di famiglia

_ giustificare tutte le assenze dei propri figli per malattia o per esigenze di famiglia;

_ giustificare gli eventuali ritardi a scuola

5. non accedere alle aule scolastiche prima, durante e immediatamente dopo lo svolgimento delle lezioni, se non previo accordo con i docenti e per attività connesse alla programmazione educativo-didattica della/e classe/i o perché espressamente autorizzati dal Dirigente

6. verificare che i propri figli non portino a scuola materiali inusuali, che possano costituire strumento di disturbo o danno per cose e persone

7. risarcire la scuola per i danni eventualmente provocati, per comprovata incuria o dolo alle strutture scolastiche e al risarcimento agli altri alunni o operatori scolastici danneggiati nei propri averi

8. partecipare alle riunioni indette per discutere sulla situazione della classe e dell’Istituto

9. partecipare alle iniziative proposte e concorrere alla loro positiva realizzazione

10. rispettare l’ambiente con un comportamento e un abbigliamento adeguato ai valori cattolici professati dall’Istituto

11. vigilare affinché il proprio figlio rispetti quanto previsto dal regolamento

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Calendario Anno scolastico 2018-2019

Inizio lezioni Scuola dell’Infanzia 06 settembre 2018, giovedì (mezzani e grandi) 10 settembre 2018, lunedì (piccoli)

Inizio scuola primaria 12 settembre 2018, mercoledì Fine scuola dell’infanzia 28 giugno 2019, venerdì Fine lezioni Scuola Primaria 07 giugno 2019, venerdì

Festività Tutti i sabati e le domeniche Festività di Ognissanti Immacolata Concezione Vacanze di Natale

Giovedì 1 e venerdì 2 novembre 2018 Sabato 8 dicembre 2018 Dal 22 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019

Carnevale Giovedì 7 e venerdì 8 marzo 2019 Vacanze di Pasqua Dal 18 aprile al 28 aprile 2019 Festa della Liberazione Festa del lavoratori

Giovedì 25 aprile 2019 Mercoledì 1 maggio 2019

Festa della Repubblica Domenica 2 giugno 2019

Feste della scuola

FESTA DELL’ACCOGLIENZA DOMENICA 30 SETTEMBRE 2018 Con l’inizio dell’anno scolastico, le famiglie sono invitate a condividere un momento di riflessione e alcuni momenti di socializzazione. FESTA DEI NONNI-SCUOLA DELL’INFANZIA - 2 OTTOBRE 2018 Ore 15.30 una semplice merenda in compagnia dei nonni…per valorizzare questi “angeli Custodi” nella vita dei nostri bambini FESTA DELLE MISSIONI

• Scuola dell’Infanzia - VENERDI’ 26 OTTOBRE 2018 • Scuola Primaria - DOMENICA 25 NOVEMBRE 2018

Al fine di avvicinare le famiglie al carisma missionario della congregazione si propongono riflessioni per conoscere aspetti di culture diverse ricercando in esse valori fondamentali dell’uomo, superare i pregiudizi e gli stereotipi, aspirare alla libertà, all’uguaglianza e alla pace. FESTA DI NATALE

• Scuola dell’Infanzia – DOMENICA 16 DICEMBRE 2018 • Scuola Primaria - GIOVEDI’ 20 DICEMBRE 2018

Occasione di ritrovo in preparazione al S. Natale, per riflettere sul mistero della Natività e scambiarsi gli auguri.

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FESTA DELLA FAMIGLIA

• Scuola dell’Infanzia – DOMENICA 19 MAGGIO 2019 • Scuola Primaria - DOMENICA 7 APRILE 2019

Momento culminante delle attività espressive dei ragazzi che allestiscono una rappresentazione.

FESTA DEL SACRO CUORE – GIOVEDI’ 6 GIUGNO 2019 La S. Messa in corrispondenza della conclusione dell’anno scolastico si lega al saluto dei bambini di classe quinta e alla presentazione dei futuri alunni di classe prima.

Ricevimento I docenti sono disponibili a ricevere i genitori per un colloquio individuale durante la settimana previo appuntamento. La direzione seguirà questo orario: Lunedì, mercoledì, giovedì 8.00/10.00 Lunedì, giovedì, venerdì 16.00/18.00 Martedì 15.00/18.00

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Tema dell’anno “Don’t worry, be happy”

Ci faremo guidare dalle parole e dalla musica di questo brano di Bobby McFerrin. Il titolo della canzone è una citazione di una celebre frase di Meher Baba, maestro spirituale indiano. Una canzone capace di portare allegria e buonumore, un vero e proprio "inno alla felicità" da oltre 20 anni. Dietro questo piccolo capolavoro della musica si nascondono ingredienti che hanno lo stesso potere di un medicinale per l'umore. Nel testo, il cantautore della popolare canzone regala una serie di consigli preziosi. McFerrin scrive: "Nella vita quotidiana avete dei problemi, ma se vi preoccupate raddoppiano". Un consiglio semplice, quasi scontato, che però finiamo spesso per dimenticare. C'è un altro punto della famosa canzone di McFerrin che ci ricorda quanto siano importanti i rapporti umani nelle nostre vite: 'Quando ti preoccupi chiamami, posso darti la felicità'. (When you worry call me. I make you happy). Gli altri sono importanti nelle nostre vite e in 'Don't worry, be happy' si scopre quanto tristezza e depressione siano contagiose. La canzone spiega che quando si è preoccupati, si ha un viso teso e il malumore finisce col deprimere anche gli altri ('cause when you worry, your face will frown and that will bringh everybody down). Anche dispiacere e felicità si trasmettono da una persona all'altra. Un altro punto importante su cui la canzone "riflette" è l'abbandono delle preoccupazioni. L'autore è riuscito a dimostrare che di solito diamo troppa importanza all'impatto negativo degli eventi che ci coinvolgono. Proprio come succede nella canzone di McFerrin: 'Non ti preoccupare, passerà presto, qualsiasi cosa sia (Don't worry, it will soon pass. Whatever it is)" .

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Progetti La scuola qualifica la propria offerta formativa anche attraverso la realizzazione di progetti che contribuiscono alla formazione degli alunni utilizzando metodologie e strumenti che vedono l’alunno protagonista. Inoltre i diversi progetti offrono occasioni di apprendimento “sul campo” e stimolano gli alunni ad affrontare la complessità della realtà valorizzando i diversi tipi di intelligenza

Progetto accoglienza

Il momento del primo ingresso del bambino nella nostra scuola, costituisce per noi insegnanti una preziosa occasione di informazione sui bambini. Un primo incontro tra insegnanti e genitori ha luogo nel mese di maggio ed è finalizzato a:

• favorire la conoscenza reciproca ; • far conoscere ai genitori l’organizzazione della giornata scolastica, la struttura degli

ambienti e la loro specifica funzione; • mostrare esempi di attività e di esperienze scolastiche tramite la visione di un filmato; • rendere consapevoli i genitori delle problematiche relative al distacco dalla famiglia e

all’inserimento nella scuola.

Lo spazio scuola viene così studiato per l’accoglienza nella prospettiva di realizzare i seguenti obiettivi:

• favorire l’esperienza autonoma di ciascun bambino; • rafforzare l’autostima e la sicurezza di sé; • sollecitare la relazione interpersonale; • favorire lo sviluppo delle competenze cognitive; • contribuire alla formazione di un sentimento di appartenenza, di rispetto per l’ambiente,

per le cose degli altri.

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Musica con il cuore “L’educazione deve permettere al bambino di vivere lungamente il ritmo, il suono la melodia…

la musica diviene mezzo educativo e corporeo diffuso.” (I. Gamelli)

Il progetto viene svolto in collaborazione con la Scuola Civica di Musica “Isabella Pellegrini” del Comune di Besozzo che mette a disposizione insegnanti con particolari competenze nel campo musicale. È proposto a tutti i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia attraverso lezioni collettive e agli alunni della scuola primaria che vogliono avvicinarsi al mondo della musica attraverso lezioni di strumento individuali.

FINALITA’ E OBIETTIVI SCUOLA DELL’INFANZIA

• educazione dell’orecchio • senso ritmico • voce e intonazione • ascolto • strumenti • lettura note

Obiettivi

• Conoscere lo strumento, le sue parti e il suo funzionamento • Suonare lo strumento individualmente e in gruppo • Sviluppare il senso ritmico • Accompagnare un canto seguendo un ritmo.

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Facciamo la differenza

“Fatti non foste per viver come bruti, rispetta l’ambiente differenzia i rifiuti”. (Anonimo)

Il percorso didattico prevede una parte di carattere informativo interdisciplinare sul tema dei rifiuti e sulle norme che regolano la raccolta differenziata. Si adotterà una metodologia sperimentale: gli alunni potranno ricercare, raccogliere, osservare, confrontare e classificare. Solo così le conoscenze potranno tradursi in una reale acquisizione di competenze e abilità operative.

Obiettivi

• Conoscere e distinguere rifiuti organici e inorganici • educare alla raccolta differenziata di plastica, vetro e carta • motivare gli alunni alla raccolta differenziata • educare ad evitare gli sprechi • introdurre le problematiche dei rifiuti e dell’inquinamento • sapere a cosa servono: discarica, inceneritore, impianto di stoccaggio e riciclaggio.

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Merenda a colori

Mangiare è una necessità. Mangiare intelligentemente è un’arte. (F. La Rochefoucaud)

Il progetto si pone l’obiettivo di abituare i bambini al consumo di frutta e verdura, cibi protettivi per la salute, stimolando la loro curiosità e la loro voglia di assaggiare e favorendo la scelta consapevole di una alimentazione sana e varia. Obiettivi

• Saper denominare e riconoscere i vati tipi di frutta • incoraggiare i bambini a monitorare le loro abitudini alimentari • motivare i bambini a consumare prodotti ortofrutticoli anche a merenda • assaporare il piacere del fare e del mangiare insieme.

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L’ambiente intorno a noi

I monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi. (Johann Wolfgang von Goethe)

Questo progetto viene inteso come un’opportunità di acquisire concetti riguardanti l’ambiente circostante e gli ecosistemi che lo caratterizzano, portando gli alunni ad osservare ciò che li circonda, ad essere creativi, stupirsi, incuriosirsi, meravigliarsi e prendere coscienza del valore che ha la natura quale bene di estrema importanza da rispettare e difendere. L’attività prevede uscite sul territorio, con raccolta di materiali trovati in ambiente, e la successiva elaborazione in classe con lavoretti, esecuzione di disegni, o elaborazione di racconti. Obiettivi:

• Osservare gli elementi del paesaggio incontrato. • Conoscere le caratteristiche degli elementi paesaggistici. • Riconoscere flora e fauna dei nostri ambienti. • Raccogliere materiale in modo funzionale e consapevole. • Cooperare in gruppo. • Organizzare e conservare il materiale raccolto. • Stimolare l’attenzione alla conservazione dell’ambiente.

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Sport in cartella

“Il talento ti fa vincere una partita. L’intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato.”

(M. Jordan) Il presente progetto è realizzato in collaborazione con le diverse realtà sportive del territorio. Attraverso diverse proposte formative quali incontri con giocatori ed esperti, partecipazione a partite e realizzazione di elaborati, gli alunni vengono avvicinati al mondo del sport. Obiettivi

• Apprendere le principali caratteristiche e tecniche dei diversi sport • promuovere un’educazione al rispetto reciproco, all’intesa e al gioco di squadra • attuare nella scuola una pratica sportiva basata sullo scambio sociale e sportivo tra

pari.

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Progetto Raccordo

L’apprendimento non è soltanto il risultato dello studio individuale di ogni singolo alunno, ma è anche un processo sociale che si realizza grazie al confronto e all’arricchimento reciproco.

(S. Borghese) Il progetto è indirizzato agli alunni uscenti sia dalla scuola dell’infanzia che della scuola primaria. In particolare i bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia avranno l’opportunità di lavorare con un gruppo di alunni della scuola primaria in vista del nuovo anno scolastico. Ogni anno gli insegnanti coinvolti scelgono un tema come filo conduttore di attività di laboratorio espressivo attraverso il quale i bambini della scuola primaria collaborano con quelli della scuola dell’infanzia alla produzione di materiale didattico nel rispetto delle regole del vivere insieme. In tal modo i più grandi sono invitati ad assumere atteggiamenti di responsabilità e i piccoli hanno modo di conoscere la dimensione della scuola primaria. Il progetto si svolge durante il secondo quadrimestre e si articola in una serie di incontri settimanali che si concluderà con una visita alla scuola aperta anche ai genitori. Gli alunni dell’ultimo anno della scuola primaria vengono invece coinvolti in attività, incontri e visite organizzate dalle scuole secondarie di primo grado del territorio.

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Incontri e confronti “L'istruzione è una forma di dialogo continuo, ed un dialogo presume,

nella natura del caso, differenti punti di vista.” (R. M. Hutchins)

In ambito educativo, soprattutto oggi, è sempre più urgente che i diversi soggetti impegnati nel processo formativo trovino momenti di dialogo, apertura e scambio riguardo tematiche e pratiche attinenti alla vita quotidiana scolastica e familiare. A tale fine la nostra scuola propone momenti di incontro tra genitori, insegnanti e specialisti del settore.

Open Day

Per far conoscere l’istituto e le attività svolte dai ragazzi all’interno dell’ambito scolastico, si propongono due giornate di scuola a porte aperte:

• Sabato, 10 novembre 2018 alle ore 15:00 • Sabato, 15 dicembre 2018 alle ore 15:00

I genitori e i bambini saranno accompagnati nella visita della struttura dal coordinatore e dagli insegnanti che spiegheranno l’organizzazione giornaliera e annuale delle attività didattiche ed illustreranno il Piano dell’Offerta Formativa.

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Scuola dell’Infanzia

“Alla scoperta del PIANETA TOGUV…!”

Attraverso questo fantastico viaggio porteremo i bambini alla scoperta del pianeta dei 5 sensi: tatto, olfatto., gusto, udito e vista. La nostra avventura incomincerà a VOLANDIA….dove i bambini saranno incuriositi da tutti i mezzi di trasporto aereo….in particolare da un razzo. Attraverso un laboratorio costruiranno qualcosa di meravigliosamente magico…. Che li accompagnerà a fare un fantastico viaggio. Obiettivi

• Distinguere e affinare le percezioni sensoriali; • Arricchire le capacità espressive riferite al mondo dei sensi; • Esercitare la memoria tattile, visiva, uditiva, olfattiva e gustativa; • Esprimere le proprie sensazioni attraverso i linguaggi verbale, manipolativo e grafico

pittorico

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Psicomotricita’ – “Giocare e' una cosa seria” Il tempo è un gioco, giocato splendidamente dai bambini

(Eraclito) La psicomotricità considera il soggetto nella sua globalità e complessità! L’attività psicomotoria preventiva ed educativa effettuata nella Scuola ha lo scopo primario di accompagnare il bambino nel suo cammino evolutivo, offrendogli la possibilità di sperimentare, scoprire, evolvere, esprimere le proprie potenzialità e le proprie emozioni in un clima di gioco, partecipazione ed accettazione. Rappresenta un’occasione di socializzazione, collaborazione e condivisione, una possibilità di muoversi e di dialogare con gli altri confrontandosi con lo spazio, il tempo e con gli oggetti. E' un’ importante fonte di stimolo, un’esperienza, un’occasione in cui azione, pensiero, emotività si attivano e si integrano attraverso motivazioni e desideri collegati al gioco, al piacere di fare, alla fantasia e alla creatività. Il gioco ha un ruolo centrale nel processo di sviluppo del bambino: favorisce il benessere, la sua maturazione globale e la costruzione di un'identità solida. Numerosi studi riportano come attraverso il gioco venga stimolata la formazione di nuove forme di apprendimento, competenze cognitive, socio-affettive e abilità comportamentali. Altresì giocare è un’importante forma di comunicazione e di socializzazione. OBIETTIVI GENERALI • favorire l’espressività e la manifestazione dei propri bisogni e vissuti emotivi • rafforzare la propria identità e prendere coscienza del proprio corpo e delle proprie abilità • Promuovere il benessere del bambino contenendo l'agitazione motoria e incoraggiando l'iniziativa spontanea di ciascuno • facilitare la socializzazione e la collaborazione con i compagni OBIETTIVI SPECIFICI TRE ANNI • potenziare gli schemi motori di base (strisciare,rotolare,camminare, correre,saltare) • interiorizzare il proprio corpo fermo e in movimento • sviluppare la capacità di organizzare un semplice gioco • rispettare semplici regole per partecipare a un gioco di gruppo guidato • sperimentare alcuni concetti spaziali (dentro-fuori, sopra-sotto, vicino-lontano...) QUATTRO ANNI • consolidare gli schemi motori di base (strisciare, rotolare, camminare,correre, saltare, lanciare) • eseguire percorsi motori combinando schemi motori differenti • incoraggiare la collaborazione tra i compagni e la realizzazione di un gioco condiviso • coordinare i movimenti in rapporto a sé, allo spazio, agli altri e agli oggetti • favorire lo sviluppo del gioco simbolico e della capacità rappresentativa CINQUE ANNI • sviluppare la coordinazione globale e segmentaria

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• padroneggiare gli schemi motori di base, per eseguire percorsi motori • iniziare a discriminare la lateralità • sviluppare la coordinazione oculo-manuale e affinare la motricità fine • favorire la progettazione e la realizzazione del gioco simbolico condiviso potenziando la creatività e la capacità rappresentativa CONTENUTI Partendo dalle iniziative di gioco spontaneo di ogni bambino gli specialisti predisporranno gli spazi e i materiali per consentire ad ognuno di esprimersi e cooperare con i compagni, sviluppando le proprie modalità ludiche in un gioco condiviso. Successivamente verranno predisposte delle attività via via più strutturate per raggiungere gli obiettivi specifici per ogni fascia d'età.

“Cosi’ impariamo facendo!”

Gli argomenti da trattare saranno i colori, il cibo, i numeri, le parti del corpo, gli animali e tanto altro. Siamo pronti?....YES, WE ARE !!! FINALITÀ:

• Acquisire abilità linguistiche attraverso strategie ludiche in situazioni comunicative • Favorire le capacità di ascolto • Sviluppare le abilità di memorizzazione e concentrazione • Favorire lo spirito di collaborazione

OBIETTIVI:

• riconoscere e riprodurre i suoni della lingua inglese

• Ascoltare e comprendere elementi della lingua inglese

• Riconoscere, interpretare e mimare espressioni, stati d’animo e azioni

• Comprendere e memorizzare vocaboli e semplici frasi nella lingua inglese, saluti, presentazione, colori, numeri e animali

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Progetto religione

“Pre - grafismo…” Il progetto propone ai bambini che frequentano l‘ultimo anno della scuola dell’infanzia di affiancarsi a esperienze logico matematiche e alla conoscenza delle lettere e delle parole attraverso simpatiche filastrocche, esercizi di pre-calcolo, pre-lettura e pre- scrittura. OBIETTIVI:

• avviare il bambino ad una maggiore strutturazione dell’ esperienza e della conoscenza relative all’ambito logico- matematici e linguistico – lessicale

• potenziare le capacità grafo - motorie • acquisire la coordinazione grafo- motoria nelle linee verticali, orizzontali, oblique, nel

disegno di cerchi, di linee curve, di linee perpendicolari • conoscere e riprodurre vocali e consonanti • giocare con i numeri • mettere in relazione quantità e simbolo numerico • conoscere e riprodurre i numeri fino al 10

Il progetto si completerà con l’esperienza del raccordo insieme ai bambini della scuola primaria.

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Scuola Primaria English everywhere

“It is how we communicate who we are to the world around us” (Anonimo)

Nell’arco dell’anno scolastico le classi avranno la possibilità sviluppare un percorso dedicato al potenziamento della lingua inglese. Attraverso una serie di lezioni, in orario, curricolare, si intende promuovere e incoraggiare lo sviluppo delle abilità espressive e comunicative per l’acquisizione di competenze nell’uso dell’inglese orale, che permettano agli allievi di usare la lingua in contesti diversificati. Le classi quarta e quinta avranno la possibilità di conseguire la certificazione Starters e Movers dell’Università di Cambridge. Obiettivi

• Ascoltare e comprendere in lingua • comunicare oralmente in lingua • arricchire il lessico • migliorare la pronuncia • cooperare nel gruppo • sviluppare l’abilità di dialogare in lingua

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CLIL

“The future doesn’t just happen, it is shaped and modelled by our actions (D. Marsh)

CLIL is Content and Integrated Learning Language. This approach involves learning subject such as history, geography or others, through an additional language. CLIL can offer a natural situation for language development.

CLIL é un approccio all’insegnamento di una lingua attraverso contenuti non linguistici. Questo approccio coinvolge materie di insegnamento come storia, geografia o altre attraverso un linguaggio aggiuntivo. Il CLIL può offrire una situazione naturale per l’apprendimento linguistico.

Aims introduce learners to new concepts improve learners’ productions of the language of curricolar subjects improve learners’ performance in both curricolar subject and the target language increase learners’ confidence in develop thinking skills introduce to values of comunity and citizenship put the curricular subject at the center of the learning process.

Obiettivi introdurre gli alunni a nuovi concetti migliorare le produzioni linguistiche degli alunni nelle materie curricolari migliorare le abilità degli alunni sia nella materia curriculare che nella lingua obiettivo aumentare la dimestichezza degli alunni nello sviluppo di abilità cognitive introdurre a valori comuni e di cittadinanza porre la materia curricolare al centro del processo di apprendimento

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Spagnolo

“In viaggio per la Spagna” – Classi 1a e 2a Questo progetto vuole avvicinare ai bambini della vostra scuola allo spagnolo attraverso un viaggio immaginario in Spagna, imparando le basi di questa lingua così vicina, in modo naturale e conoscendo dettagli sulla sua cultura, gastronomia, paesaggi ed esperienze. L’obiettivo è coinvolgere al bambino in questo percorso interagendo attivamente nelle attività spronandolo a imparare e usare la lingua senza timore. Lo svolgimento delle attività sarà fatto attraverso la comunicazione sia parlata, ascoltata, visuale, il gioco e la musica. La lingua si imparerà in modo naturale utilizzando, in maggior parte, il metodo dell’Isitituto Cervantes, che si basa su un apprendimento della lingua spagnola in modo naturale. Alla fine del corso il bambino si sarà familiarizzato con la lingua spagnola e la sua cultura. Le attività svolte faranno imparare al bambino i seguenti contenuti (i contenuti si adegueranno in base alle ore del corso):

• Presentarsi • Le emozioni • Gli aggettivi e i loro contrari • Descrizione di se stessi e di cose • I colori • I numeri • I giorni della settimana • I mesi dell’anno • Meteorologia • Vocabolario riguardante i viaggi, ristorante, mezzi di trasporto, alimenti, museo, ecc (in

base alle ore del corso)

“In viaggio per la Spagna” – Classi 3a - 4a – 5a

In una società multietnica come la nostra, l'apprendimento della lingua spagnola costituisce una risorsa importante sia per la comunicazione, sia per sviluppare nei bambini la capacità di accoglienza e inclusione. La lingua spagnola è il secondo idioma più parlato nella Comunità Europea e il suo studio e la sua conoscenza possono rivelarsi fondamentali possibiltà nello sviluppo dei bambini. FINALITA'

• Favorire la capacità di comunicare, in ogni classe proporzionata alle competenze sviluppate e maturate.

• Favorire un approccio al contesto culturale spagnolo. • Favorire l'acquisizione delle nozioni di base relative alla

pronuncia e alla grammatica spagnole.

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COMPETENZE SPECIFICHE classi III e IV

• Imparare ad usare semplici forme di saluto. • Chiedere e riferire dati personali. • Conoscere i principaali cibi spagnoli e saper dire se piacciono o non piacciono. • Descrizione delle persone. Parti del corpo e aggettivi. • I numeri sino al 20 ed i colori. • Comprendere e memorizzare canzoni in lingua spagnola. • I giorni della settimana, i mesi e le stagioni • Lezione di cultura: la geografia spagnola e i prodoti della terra.

classe V

• Ripasso degli argomrnti affrontati durante l'anno precedente. • Conoscere l'alfabeto spagnolo, i suoi suoni e saper fare lo spelling. • Declinare il verbo ESSERE ed il verbo AVERE. • Presentare la propria famiglia, conoscere i nomi dei vari componenti. • Saper chiedere l'ora e saper rispondere. • Conoscere i nomi delle nazioni e delle nazionalità. • Descriversi. • Lezione di cultura spagnola: geografia spagnola e Cristoforo Colombo. • Comprendere e memorizzare canzoni in lingua spagnola.

METODOLOGIA L'approccio sarà comunicativo e ludico, basato su un apprendimento intuitivo. I colori e le immagini saranno di ausilio per memorizzare e apprendere vari vocaboli. La musica e il movimento verranno utilizzati per spiegare nuovi argomenti. Attività ludiche verranno proposte, e partendo da situazioni concrete si arriverà a codificare i concetti e sviluppare le abilità linguistiche.

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Educazione Stradale

L' educazione alla sicurezza stradale chiama in causa l'intera dimensione della convivenza civile e democratica; essa costituisce uno strumento importante per lo sviluppo del

comportamento individuale e sociale. (D.L. 1992)

Questo progetto viene inteso come un’opportunità offerta all’alunno per la graduale conquista di comportamenti stradali consapevoli, autonomi e corretti; si inserisce nel più vasto settore degli studi antropologici e assume anche carattere di trasversalità rispetto a tutti gli ambiti disciplinari. Obiettivi Classe prima e classe seconda

• Conoscere i colori presenti nella segnaletica • conoscere le relative forme geometriche • prima conoscenza della segnaletica orizzontale e verticale • le segnalazioni luminose del semaforo e gestuali del vigile • terminologia stradale appropriata • semplici regole della circolazione dei pedoni e dei ciclisti.

Classe terza, quarta e quinta È prevista la figura di un esperto che terrà una serie di lezioni che tratteranno i seguenti argomenti:

• La strada nella storia • vari tipi di strada: comunali, provinciali, regionali, statali, autostrade • conoscere i segnali stradali europei • norme di comportamento per gli utenti della strada: pedoni e ciclisti • conversazioni guidate sul vissuto personale.

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Indice

Premessa pag. 2

Profilo della scuola

pag. 3

Progettualità dell’Istituto pag. 4

Organico dell’istituto

pag. 10

Protocollo d’Istituto per l’inclusione

pag. 13

Funzionamento scuola dell’infanzia pag. 18

Funzionamento scuola primaria

pag. 19

Regolamento di Istituto

pag. 22

Calendario

pag. 30

Tema dell’anno

pag. 32

Progetti

pag. 33

Progetti Scuola dell’Infanzia

pag. 41

Progetti Scuola Primaria

pag. 45