Piano dell’Offerta Formativa - ddrodarivillabate.edu.it · Automotoclub L’Antico Cilindro Lo...
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DIREZIONE DIDATTICA STATALE II CIRCOLO
“G. RODARI”
Via Fiduccia n.7/A – 90039 Villabate Segreteria Tel./Fax 091/6159077 –- C.F. 97113440826 e-mail ministeriale: [email protected] - posta certificata: [email protected] Sito
Scuola: www.ddrodarivillabate.gov.it
Piano dell’Offerta Formativa
C O M U N I C A Z I O N E- M U L T I M O D A L E
OVVERO
lanciarsi verso l’ignoto e guardare dentro noi stessi
alla ricerca del mistero della bellezza.
ANNO SCOLASTICO 2015/16
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CAPITOLO 1
CONTESTO
1. PLESSI
La Direzione Didattica II Circolo G. Rodari è composta da due plessi.
Il Plesso Fiduccia (Ubicato in Via Fiduccia n° 7/A - Scuola Primaria): presenta tre piani:
un seminterrato, un piano terra, un primo piano. Lo spazio esterno è costituito da un’area
verde. L’edificio è dotato di scivoli, bagni e di ascensore per superamento barriere
architettoniche alunni diversabili. E’ previsto un posto-parcheggio destinato a genitori di
alunni diversabili. Il parcheggio interno è interdetto all’utenza e al personale non autorizzato.
a) Seminterrato: si trovano due locali.
b) Piano terra: sono ubicati un atrio, 6 aule, n. 2 aule multimediali, un laboratorio
scientifico realizzato, la presidenza e gli uffici di segreteria.
c) Primo piano: si trovano 13 aule di cui n.8 munite di LIM e una stanza per la biblioteca.
Il Plesso Palagonia (Ubicato in Via Mercè - Scuola Primaria e dell’Infanzia): presenta
un seminterrato, un piano terra e un primo piano. Lo spazio esterno è costituito da un’area
verde. La scuola è dotata di scivoli, bagni e ascensore per superamento barriere
architettoniche alunni diversabili. E’ previsto un posto-parcheggio destinato a genitori di
alunni diversabili.
a) Seminterrato: si trova un salone per la refezione della Scuola dell’Infanzia con ampie
vetrate e idonee vie di fuga per evacuazione. Non è presente la cucina perché si utilizzano
pasti preconfezionati.
b) Piano terra: si trovano un salone, la palestra, 14 aule che accolgono gli alunni della
scuola dell’infanzia e una stanza per il collaboratore del preside.
c) Primo piano: si trovano 13 aule per le classi di scuola primaria di cui 5 con LIM, n. 1
aula multimediale, il laboratorio scientifico.
Entrambi i plessi sono muniti di collegamento ADSL e cablaggio sia fisico che wi-fi al plesso
Fiduccia, solo wi-fi al plesso Palagonia. E’ in uso lo spazio virtuale WD My Cloud gestito dal nas
di scuola per archiviazione di documenti didattici, esperienze di formazione effettuate con successo,
percorsi progettuali di particolare rilievo ed interesse e per la circolarità delle buone pratiche.
2. ANALISI DEL TERRITORIO
(tabella presente sul sito del Comune di Villabate)
Superficie (Kmq) 3,83 Kmq
Popolazione al 31/12/2007 Totale 20.062
Maschi 9.797
Femmine 10.265
Densità/Kmq 4.796,6
Famiglie e abitazioni Numero Famiglie 6.533
Numero Medio Componenti 3,07
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Abitazioni 6.685
Attività e Occupazione
Agricoltura Numero 117
Addetti 382
Industria Numero 199
Addetti 708
Commercio Numero 392
Addetti 55
Servizi Numero 137
Addetti 351
Istituzioni Numero 48
Addetti 883
Totale Attività 893
Totale Addetti 3.079
Scuole del Comune di Villabate:
Asilo Nido Comunale “Raggio di Sole” – Via Calatafimi n. 92 – tel. 091/6144558;
D.D. “Don Milani” I Circ. di Villabate – Corso Vittorio Emanuele n. 136 – Tel.
091/6143526 – Fax 091/492815 e-mail [email protected]
D.D. “G. Rodari” II Circ. di Villabate – Via Fiduccia n. 7/A – Tel/Fax 091/6159077 – e-
mail [email protected] – sito web www.ddrodarivillabate.gov .it
S.M.S. “P. Palumbo” – Via Alcide De Gasperi n. 185 – Tel. 091/490249 – Fax
091/6144195 – email [email protected]
Liceo Psicopedagogico “V Magistrale” Via Alcide De Gasperi n. 185.
Associazioni (tabella presente sul sito del comune di Villabate anno 2013)
ASSOCIAZIONI SPORTIVE E
RICREATIVE RAPPR. LEGALE INDIRIZZO
Automotoclub L’Antico Cilindro Lo Monaco G. Viale Europa, 57/G Villabate
Ass. Socio-Culturale Progresso 2002 Catalano Carmela Via P.E. Giudici, 18 Villabate
Gruppo sportivo Pallavolo Villabate Manna Valeria Via della Rinascita,41 Villabate
Associazione Bocciofila S.Giuseppe Taffuri Giovanni Via I. Federico, 49/D Villabate
Polisportiva Dilettantistica "Città di
Villabate"
Mariano Giannone Via A. De Gasperi, 265 Villabate
Ass. sportiva Luigi Zarcone corre Lo Monaco Damiano Via Liguria, 38 Villabate
Consiglio siciliano della Caccia, della Pesca,
dell’Ambiente, della Cinofilia e dello Sport
Notarbartolo
Antonino
Corso Vitt.Emanuele,333/A Villabate
Società Sportiva Villabate Giglio Giuseppe Via A.De Gasperi,247 Villabate
Ass. socio Culturale Pomara 2001 Di Reina Agostino Chiesa S.Agatone Piazza Marconi, 26
Villabate
Compagnia teatrale Gli Amici dell’Arte Troia Salvatore Via G. Deledda, 13 Villabate
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A.S.D. Polisportiva Dinamo Club Villabate Garbo Vittorio Via Marinuzzi,7 Villabate
Ass.Corpo Musicale Villabate Scianna Domenico Via Trapani, 7 Villabate
Ass.Danza Sportiva "Double dance" Lo Cascio Umberto Via Piave, 5 Villabate
ASSOCIAZIONI CULTURALI E DI
VOLONTARIATO RAPPR. LEGALE INDIRIZZO
A.I.V. Assoc. Infermieristica Villabatese Via Catalano Fonduta,27
A.VO.F.I.D. Proietti Rossella via Pio La Torre, 5 Villabate
Università popolare per gli Anziani Messina Francesco c.so V. Emanuele, 396 Villabate
Club degli Anziani Dell’Orzo Donato c.so V. Emanuele, 396 Villabate
Gruppo Scout Villabate I° Lecce Beppe La Franca Francesca Via Ant. da Messina, 17 Villabate
Gruppo Scout Villabate II° Di Chiara Giovanni Viale Europa, 109 Villabate
Nucleo Volontariato ANC- Villabate Cento Giuseppe Via Giulio Cesare, 1/T Villabate
Ass.Naz.le Carabinieri -Sez. Villabate Cento Salvatore Via Giulio Cesare, 1/T Villabate
Centro F.I.D.A.P.A. Villabate Pitarresi Liliana Via G. Di Giorgio, 6 Villabate
AUSER Paolo Borsellino Bellino Salvatore p.za Regione Villabate
Associazione "I Giovani si incontrano" Giglio Francesco Via Papa Giovanni Paolo II° Parr.
S.Giuseppe Villabate
Teatro Circolo AUSER – Villabate La Franca Santo c.so V. Emanuele, 288 Villabate
Associazione TERRE DEL SUD Brunetti Ferdinando Via Piave, 28 Villabate
"ERRIPA" centro studi "Achille Grandi" Giglio Francesco Corso Vittorio Emanuele, 599
"Associazione Culturale La Ruota" Bua Dario Via prolungamento Tenente Morici,72/b
A.V."Villabate Soccorso" Miceli Vincenzo Piazza della Regione, 30 - Villabate
Ass. Guardie Cittadine Vaccaro F.scoMatteo Via Alberto Moravia 15 - Villabate
Associazione " Amici del Cambiamento" Vincenzo Di Franco Via Luigi Pirandello n. 33 Villabate
Dall’analisi del contesto socio-economico del territorio si evince :
Settori economici principali : agricoltura e terziario
Elevato tasso di disoccupazione
Limitato utilizzo delle risorse comunitarie a causa dello scarso spirito di collaborazione
Mancanza di spazi e strutture associative e culturali
Consistente immigrazione da Palermo di famiglie di modesto tenore economico e sociale e
di famiglie straniere (cinesi, nordafricane)
Fenomeni di microcriminalità minorile
Aumento di casi di disgregazione familiare
Numerosi casi di lavoro nero sommerso e/o minorile
Iniziazione precoce all’uso di sostanze stupefacenti
Popolazione femminile adulta in prevalenza casalinga
Presenza di nuclei extracomunitari nord africani e cinesi
Modelli di riferimento culturale imposti dai media
Presenza di fenomeni di teppismo e di vandalismo contro le scuole e il territorio
Teledipendenza e overdose d’uso di web e social
Scarsissima attitudine alla lettura
Tra le agenzie educative presenti sul territorio ricordiamo i centri ecclesiastici.
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CAPITOLO 2 Legge 107/2015
Fasi attuative già nell’a.s. 2015-16 L’anno scolastico 2015/2016 rappresenta un anno di transizione per l’approvazione della L.
107/2015, altrimenti nota come “Buona Scuola”. La norma presenta diverse novità, alcune di queste
già in vigore dal corrente anno scolastico, altre che andranno a regime successivamente con
l’emanazione di alcuni decreti attuativi. Una delle novità più rilevanti riguarda proprio il POF e le
sue modalità di approvazione.
“Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno precedente al triennio
di riferimento, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa”.
A causa di processi notevolmente complessi avviati dal Miur, la data di approvazione del POF-T è
stata spostata per l’anno in corso al 15/01/2016 (Nota Miur Prot. 2157 del 5/10/2015). In
conseguenza di tale slittamento anche l’approvazione del PDM è stato prorogato, ma la sua
presentazione deve precedere l’approvazione del POF-T perché in stretta correlazione e dipendenza.
Si riportano nel Presente capitolo le novità più rilevanti già attive per l’a.s. 2015/16:
1. LINEE DI INDIRIZZO DEL D.S. Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico per la predisposizione del Piano Triennale dell’Offerta
Formativa (ex art. 1, comma 14, Legge n. 107/2015)
Il Dirigente Scolastico
Vista la legge n. 107/2015 (Buona Scuola);
Preso atto che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che “le istituzioni
scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il
triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa;
Preso atto che il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli
indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti
dal dirigente scolastico;
Preso atto che il POF triennale approvato dal consiglio di Circolo;
Visto il RAV inoltrato ed i relativi obiettivi specifici di miglioramento;
Esaminato il contesto ambientale di riferimento;
Viste le richieste effettuate dai genitori relativamente alla strutturazione settimanale
dell’orario (monitoraggio a.s. 2012/13);
Considerate le condizioni strutturali e di sicurezza relativamente agli edifici forniti dal
comune di Villabate;
Verificata la non disponibilità/possibilità di finanziare mensa per la scuola primaria;
Verificata l’assenza pluriennale di finanziamento di progetti di ampliamento dell’offerta
formativa da parte dell’ente locale;
Considerato che le linee di indirizzo proposte dal D.S. sono propedeutiche all’elaborazione
del POF-T da parte del C.d. D. e dell’approvazione da parte del C.d.C. entro il 15
GENNAIO 2016;
Considerato che nell’anno 2015/16 sarà assegnato l’organico di potenziamento;
Considerata la nota Miur Prot. 30549 del 21/09/2015 relativa al fabbisogno dell’Organico
di Potenziamento trasmessa dall’A.T. Palermo in data 22/09/2015.
emana
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ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge
13.7.2015, n. 107, il seguente
Atto d’indirizzo
per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione
1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il
conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della
Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano. Nel definire le attività
per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati finali degli allievi
relativi all’anno precedente e, ove svolte, delle rilevazioni INVALSI. Il P.D.M. (Piano di
Miglioramento) dovrà prevedere un gruppo interno di valutazione.
2) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali,
sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei
genitori di cui tener conto nella formulazione del Piano. Per il triennio di riferimento si terrà
conto di a) Protocollo di intesa con il comune di Villabate in materia di ed. alla legalità; b)
Educazione stradale con l’intervento del Comando dei VV.UU. di Villabate; c) Osservatorio
Contro la dispersione scolastica e REP; d) Progetto Area a Rischio; e) Attività di ed. alla legalità
svolte in collaborazione con la Stazione dei Carabinieri di Villabate; f) Attività di
Collaborazione con l’Associazione “Luigi Zarcone Corre”; g) Attività di Collaborazione con
l’Associazione “Spazio Teatro, Danza”, h) Attività di Collaborazione con la “Ludoteca di
Villabate”; h) Progetti di Ed. alla legalità promossi dalla Regione Sicilia Ass.to ai Beni culturali
e alla P.I.; i) Progetti in rete con le altre scuole del territorio previo accordo di rete.
3) L’orario curriculare sarà strutturato su 27 ore in orario a.m. dal lunedì al venerdì. L’ora di
lezione si considera di 60’.
4) Le ore di Italiano e Matematica dovranno essere inserite in orario prioritariamente entro le ore
12.. Tale indicazione non prescrittiva è in linea con gli obiettivi prioritari indicati nel RAV.
Eventuali deroghe devono essere adeguatamente motivate e visionate dal D.S..
5) L’orario di ciascun docente corrisponde a 22 ore di frontale più 2 di programmazione. La
programmazione sarà svolta nella giornata del Martedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00. Le ore non
impegnate in frontale devono essere utilizzate per le sostituzioni di docenti assenti e in
subordine in progetti di recupero, potenziamento, o progetti curriculari. L’esonero
dall’insegnamento parziale o totale è regolato da norme che non prevedono ciò dentro l’ordine
di scuola primaria con un totale di 46 classi. Per la formulazione dell’orario, come indicazione
di massima si stabilisce che ad ogni docente di posto comune non verranno assegnate meno di
16 ore di frontale nell’orario definitivo. Le ore residue saranno segnate come disponibilità per le
supplenze o in alternativa su progetti programmati. Tali progetti dovranno essere in linea con le
programmazioni curriculari. Il docente che entra in compresenza, dovrà firmare il registro di
classe, affinché si registrino settimanalmente le 22 ore di frontale.
6) In linea con quanto stabilito nei commi da 1 a 4 della legge 107/15 la scuola intende realizzare
la piena realizzazione del curriculo di scuola, valorizzazione delle potenzialità e degli stili di
apprendimento; potenziamento delle attività extracurriculari. Al curricolo locale sarà destinata
la quota del 15%.
7) Relativamente a quanto previsto dai commi 5-7 e 14, si terrà conto delle seguenti priorità:
Valorizzazione delle competenze linguistiche con particolare riferimento all’italiano (c.7, p. a).
Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche – c. 7 , punto b);
Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali – c. 7,
punto e);
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media (adesione al
progetto (Programma il Futuro) c. 7 , punto h);
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7 Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del
bullismo, anche informatico. Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli
alunni BES attraverso percorsi individualizzati e personalizzati. Applicazione delle Linee di
indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati (Miur – 18/12/2014) c. 7 , punto l);
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni -c. 7 , punto o).
Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che saranno
utilizzati tutti i laboratori scientifici e multimediali già presenti a scuola, comprese LIM, notebook e
tablet. Per quanto riguarda le risorse economiche si attingerà al Funzionamento della Regione
Sicilia, evase le competenze di legge inderogabili per le competenze amministrative previste
(amministrazione trasparente, dematerializzazione e norma anti-corruzione, ecc.). Eventuali risorse
aggiuntive potranno provenire da partecipazione a progetti locali, nazionali o europei dietro
apposita delibera dei due OO.CC.
8) L’Organico di fatto Docenti alla data di predisposizione del presente documento è il seguente:
Organico Primaria (32 classi; n. Alunni = 711 di cui EH 15)
- Posto Comune: 40
- Lingua Inglese: 2
- Sostegno EH: 11
- IRC: 2
Organico Infanzia (5 sez. a Tempo Normale e 9 a Tempo Breve; n. alunni 344 di cui 8 EH)
- Posto Comune: 19
- Sostegno EH: 7
9) L’Organico di fatto ATA alla data di predisposizione del presente documento è il seguente:
- DSGA: 1
- Assistenti amm: 6
- Collaboratori scolastici: 14 su due plessi e due ordini di scuola.
10) La Scuola è situata in Area a Rischio. Di tale dato si terrà conto come previsto dal c. 65
della L. 107.
11) Organico di Potenziamento Docenti richiesto:
Sulla base delle priorità scelte e degli obiettivi formativi, si richiedono n. 7 docenti secondo i
seguenti campi di potenziamento:
- Campo di Potenziamento 1 (Potenziamento Umanistico….) Obiettivi punto l); Puntoe). N.
2 docenti
- Campo di Potenziamento 2 (Potenziamento Linguistico Obiettivi punto a); Punto p). N. 2
docenti
- Campo di Potenziamento 3 (Potenziamento Scientifico) Obiettivi punto b); Punto p). N. 2
docenti
- Campo di Potenziamento 6 (Potenziamento Laboratoriale.) Obiettivi punto h);. N. 1
docente
12) Organico di Potenziamento Personale ATA richiesto:
- Assistenti Amministrativi: 0 unità
- n. 2 collaboratori scolastici
La Scuola presenta un elevato numero di alunni di fascia di età da 3 a 10 anni, fatto questo che
richiede un impegno considerevole in termini di sorveglianza oltre alle attività ordinarie. La
particolare situazione relativa all’edilizia scolastica e alle strade di accesso, nonché un’utenza che
proviene da area a rischio, amplifica i rischi relativi alla sorveglianza. Si consideri, inoltre, che il
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numero di alunni di scuola dell’infanzia (14 sezioni), assorbe un numero significativo di
collaboratori scolastici, a detrimento del numero destinato alla scuola primaria. Tali condizioni
motivano la richiesta per compensare una situazione non prevista dall’organico di diritto e di fatto.
commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza
delle tecniche di primo soccorso, programmazione delle attività formative rivolte al
personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse
occorrenti):
13) Formazione (commi 10 e 12)
In linea con criteri di efficienza gestionale, il dirigente scolastico terrà i necessari contatti con le
altre II.SS. del territorio, con lo scopo di concordare e programmare iniziative di formazione
insieme alle altre scuole. Il D.S., in relazione ai processi attivati e alle competenze previste da altre
norme di riferimento nazionale, indica i seguenti argomenti come prioritari per il triennio
successivo, suddivisi secondo i diversi destinatari:
Personale Docente:
Ricerca/Azione sul Modello della mentalizzazione e la costruzione dell’apparato per pensare
– Osservatorio Dispersione Scolastica);
Didattica delle N.T. e gestione della Piattaforma Scuola Book Network per lo sviluppo del
pensiero computazionale;
Prevenzione disturbi DSA (Collaborazione con L’università di Palermo Dipartimento di
Psicologia;
Prevenzione Dispersione Scolastica (Formazione gestita dall’Osservatorio di Area Distretto
n. 9.
Formazione addetti Primo Soccorso e Antincendio;
Formazione Lavoratori D.vo n. 81/2008 art. 37 (Effettuata da RSPP, come da contratto);
Personale ATA
Collaboratori Scolastici
Formazione addetti Primo Soccorso e Antincendio;
Formazione Lavoratori D.vo n. 81/2008 art. 37 (Effettuata da RSPP, come da contratto);
Assistenti Amministrativi:
Formazione addetti Primo Soccorso e Antincendio;
Formazione Lavoratori D.vo n. 81/2008 art. 37 (Effettuata da RSPP, come da contratto);
GESTIONE INFORMATICA DEI FLUSSI DOCUMENTALI
Genitori
1. Prevenzione disagi e difficoltà di apprendimento (effettuata dalla Psicopedagogista di
Area.
14) Per quanto riguarda la programmazione didattica si confermano tutte le scelte effettuate e
praticate negli anni passati e inseriti come allegato nel POF..
15) Per tutti i progetti Curriculari ed extracurriculari sarà indicato un Responsabile di progetto
che provvede a facilitare le operazioni previste, monitorare, valutare.
16) Il P.D.M. (Piano di Miglioramento) sarà in linea con gli obiettivi stabiliti nel RAV e nel
POF – T. Il P.D.M. sarà elaborato dal Gruppo di autovalutazione e sottoposto all’approvazione
del C.D.D. e all’approvazione del C.d.C. Il P.D.M. dovrà prevedere le figure professionali per
monitorare e valutare i processi in itinere, a fine dell’anno scolastico e del triennio.
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LINEE DI INDIRIZZO AL D.S.G.A
1) La S.V., nell’ambito dei propri compiti e funzioni, dovrà attenersi ai seguenti criteri di
ordine generale:
Fornire un servizio pubblico efficiente e in linea con la mission della scuola pubblica, nel
rispetto della normativa vigente.
Ottimizzare il rapporto tempo lavoro/prodotto;
Utilizzare il personale in rapporto alle qualità professionali, attitudini, capacità di relazione.
Assegnare compiti specifici che favoriscono maggiore competenza specifica.
Pur dentro la specificità dei compiti attribuiti, favorire lo scambio di
informazioni/formazione. Tale forma di flessibilità appare particolarmente utile nel caso di
assenza di una unità di assistente amministrativo, ove non sia prevista la sostituzione con
supplente.
Instaurare rapporti di lavoro sereni, gratificanti e di collaborazione, improntati soprattutto al
rispetto dei valori principali di civiltà e correttezza, anche nel rispetto del “Codice di
Comportamento” allegato al CCNL 2007, e nel rispetto dei valori di educazione alla legalità
cui il POF si ispira.
Favorire una integrazione funzionale fra i sottosistemi della scuola: docenti e personale
ATA.
Nei limiti del possibile e nel rispetto della normativa vigente, tenere conto delle esigenze di
dei lavoratori.
Ispirarsi costantemente a criteri di efficienza, efficacia, economicità nello svolgimento
dell’attività negoziale condotta in collaborazione con il D.S.
Tenere conto della normativa riferita alla trasparenza, alla dematerializzazione, alla Privacy,
informando e collaborando con il D.S. per eventuali elementi di criticità.
Coerenza funzionale e strumentale agli obiettivi e alle attività contenute nel POF.
2) Obiettivi.
Per i Collaboratori scolastici:
Assicurare il controllo di tutte le porte di accesso;
Assicurare vigilanza sugli alunni, anche in relazione a sostituzioni brevi del
personale docente;
Vigilare sull’ingresso di persone estranee;
Assicurare le comunicazioni di servizio tra gli operatori della scuola;
Assicurare la comunicazione con gli utenti del servizio scolastico;
Assicurare la pulizia dei locali scolastici, garantendo igiene e decoro;
Assicurare la presenza del personale per le attività previste dal POF e dal Piano
Annuale delle Attività dei Docenti;
Apertura e chiusura dei locali scolastici.
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Per gli Assistenti Amministrativi:
Assicurare una divisione dei compiti;
Assicurare il rispetto dei tempi e delle procedure nel portare a termine i compiti
assegnati
Individuare per ogni procedimento il responsabile dell’esecuzione;
Garantire il servizio al pubblico fornendo adeguata informazione sul sito e all’albo;
Contribuire alle azioni di Monitoraggio anche attraverso la collaborazione con il
Nucleo Interno di Autovalutazione;
Supportare sul piano operativo la realizzazione delle attività previste dal POF
3) Attività ordinarie
Le attività ordinarie dovranno essere previste utilizzando l’orario di servizio di obbligo che
per il personale ATA corrisponde a 36 ore settimanali.
4) Ore eccedenti
Le ore eccedenti l’orario di obbligo (straordinario) saranno utilizzate in via residuale e per
coprire attività non programmate e/o improvvise (es: lavori di ditte, problemi di ordine
igienico-sanitario, relazioni con l’ente locale, consegna del materiale di ditte, riunioni non
programmate, attività dei docenti non programmate in tempo utile). Sarà opportuno non
prevedere ore eccedenti l’orario di obbligo nei periodi di interruzione delle attività
didattiche, salvo improrogabili necessità. Con tale termine si intende l’assenza di alunni
dentro le la scuola. In tali periodi l’orario deve essere modulato su sei giorni lavorativi e il
sabato sarà da coprire con ferie o altro tipo di permesso di spettanza. Non è possibile coprire
l’assenza con certificato di malattia per via del fatto che non si tratta in ogni caso di giornata
lavorativa di fatto (prefestivo). La S.V. favorirà l’utilizzo del compensativo solo dopo aver
utilizzato il Fondo FIS programmato per il personale ATA, da utilizzare preferibilmente nei
periodi di interruzione dell’attività didattica. L’utilizzo del compensativo non deve tradursi
in un artificioso aumento delle ferie da fruire nel periodo di attività didattica. Le ore
eccedenti, come pure il compensativo saranno utilizzate in modo prioritario, e secondo le
esigenze, per coprire le assenze del personale ATA nei primi 7 giorni in cui non è possibile
effettuare nomine. Il compensativo, salvo casi eccezionali e motivati, dovrà essere fruito
preferibilmente nei giorni di interruzione dell’attività didattica. Il senso è, infatti , quello di
assicurare una maggiore funzionalità e una maggiore presenza di personale durante le
attività didattiche. La richiesta, evidentemente, è competenza del lavoratore, ma la S.V.
garantirà un monitoraggio di tale compensativo, perché il D.S. ne tenga conto nelle
successive contrattazioni, nella consapevolezza che il D.S. contratta il compensativo solo ed
esclusivamente nel caso di utilità per l’I.S. ed in particolare di incremento di personale
durante il periodo delle attività didattiche. Nei periodi di interruzione delle attività didattiche
la S.V. dovrà prevedere la presenza di due collaboratori scolastici per ciascun plesso. Nel
caso di necessità potrà tenere chiuso il Plesso Palagonia, ma garantendo l’ispezione
quotidiana dell’edificio (per furti, vandalismo, denunce ai carabinieri, ecc.) e la pulizia,
almeno settimanale dei bagni.
5) Ferie
Al fine di assicurare il pieno e regolare svolgimento del servizio, in ciascun settore di
competenza, il DSGA predispone un piano organico delle ferie del personale ATA, in
rapporto alle esigenze di servizio, assicurando le necessarie presenze nei vari settori, rispetto
alla tempistica degli adempimenti e nel rispetto della normativa contrattuale in materia. Tale
piano dovrà essere sottoposto all’autorizzazione del Dirigente Scolastico entro il 14 maggio
di ogni Anno Scolastico. Per la concessione e la tempistica di ferie, permessi giornalieri o
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brevi (permessi orari), congedi, il DSGA adotta i relativi provvedimenti, sentito il
Dirigente Scolastico, per quanto riguarda le compatibilità del servizio. In nessun caso è
prevista la chiusura durante i mesi estivi per assenza di personale, tranne nel caso di scioperi
e garantendo i servizi essenziali, come inseriti in contrattazione d’istituto.
6) Incarichi specifici (ART. 47 DEL C.C.N.L. 2002/05) Gli incarichi specifici saranno assegnati dal D.S. in relazione a criteri di efficienza e
nell’interesse prioritario del servizio pubblico. L’assegnazione degli incarichi specifici viene
effettuata secondo il criterio dell’equità subordinata all’efficienza, come da delibera del
Consiglio di Circolo n. 621 del 09/09/2006 (Verb. n. 66).
Gli incarichi specifici non vengono destinati al personale beneficiario della 1^ Posizione
economica.
7) Inventario
Il DGSA è consegnatario del materiale inventariato. La S.V., pertanto, provvederà alla
predisposizione degli atti preordinati alle operazioni di subconsegna al personale docente
delle strumentazioni e dei sussidi didattici: la designazione dei subconsegnatari sarà
effettuata dal dirigente e i nominativi proposti si ritroveranno nel POF. Al termine dell’anno
scolastico il docente subconsegnatario riconsegnerà al DGSA il materiale ricevuto
annotando eventuali guasti, disfunzioni o inconvenienti. Sarà cura sua effettuare due
controlli annuali, anche a campione.
8) Piano Attività ATA
La S.V. sulla base delle direttive e del Piano delle Attività Docenti presenterà un Piano delle
Attività del personale ATA, tenendo conto delle unità di personale presenti in organico,
attenendosi anche alla mission della scuola pubblica e alle norme di riferimento, entro il
10/10/2015.
9) RAV e PDM:
La S.V. si atterrà alle prescrizioni della presente direttiva, tenendo in debito conto le azioni
previste nel RAV e nel PDM. La S.V. fa parte integrante del nucleo di valutazione. A tale
scopo riceverà apposita nomina.
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2. COMITATO DI VALUTAZIONE Il Comitato di Valutazione assume un nuovo assetto per la valutazione dei docenti, comma 129
della legge 107, sia nella costituzione formale dell’organo sia attribuzione di un ruolo nella
definizione dei criteri (art.11), ai fini della valorizzazione del merito ( funzione di garante). Nella
composizione del comitato di valutazione si assiste all’entrata nel comitato di nuove figure
provenienti non esclusivamente dal Collegio dei Docenti ma da altre componenti della comunità
scolastica. L’organo è costituito da: due docenti individuati dal C.d.D.; un docente individuato dal
Consiglio di Circolo; due genitori individuati dal C.d.C.; un componente esterno individuato
dall'Ufficio Scolastico Regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. Nella nuova
regia del Comitato, ai fini del superamento del periodo di formazione e di prova, per il personale
docente ed educativo, l’organo collegiale è chiamato ad esprimere il proprio parere con una
componente ridotta ossia senza genitori, ma con la presenza del dirigente scolastico, che lo presiede
e con la rappresentanza dei docenti individuati dal C.d.D.
L’USR Sicilia non ha ancora individuato il membro esterno. Il Collegio dei Docenti e il Consiglio
di Circolo hanno individuato i seguenti componenti:
1. Tuzzolino Francesca Maria;
2. Fragale Anna;
3. Romano Maria;
4. La Tona Sabrina;
5. Tramontana Paolo.
3. ORGANICO DI POTENZIAMENTO PIANO ATTIVITA’ EDUCATIVO-DIDATTICHE
PER IL MIGLIORAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE PROGETTO
““LLaabboorraattoorrii ppeerr ppootteennzziiaarree iill
BBeenn--EEsssseerree SSccoollaassttiiccoo ((BBEESS))””
La legge 107/2015 ha introdotto l’Organico di Potenziamento (Comma 7). Nel mese di novembre
sono stati assegnati n. 4+1 docenti. Tale organico dovrà essere utilizzato per raggiungere in modo
più efficiente gli obiettivi indicati nel RAV e opera su due fronti: a) Progetto di Scuola; b)
Supplenze, anche in classi di scuola dell’infanzia. Le modalità di utilizzo di tale tipologia di
personale (delibera C.d.D. n. 43, verb. n. 5 del 10/12/2015 e dal C.d.C. con delibera n. 1523, verb.
n. 158 del 14/12/2015) si correlano strettamente al personale dell’organico di fatto già assegnato. In
relazione a ciò il Collegio dei Docenti ha deliberato un Progetto che interessa tutta l’istituzione
scolastica dal titolo “Laboratori per potenziare il “Ben-Essere Scolastico” approvato dal C.d.D. con
delibera n. 42, verb. n. 5 del 10/12/2015 e dal C.d.C. con delibera n. 1522, verb. n. 158 del
14/12/2015. Il progetto prevede l’utilizzo dell’organico di potenziamento per il miglioramento degli
esiti scolastici in matematica e italiano. Il progetto è agli atti della scuola e risulta essere in linea
con:
LEGGE 13 luglio 2015 n. 107 (GU n. 162 del 15/07/2015) vigente al 16/07/2015 “Riforma
del sistema di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative
vigenti”: comma 7 che introduce l’organico di potenziamento finalizzato alla
programmazione di interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa e al
raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra quelli indicati nel
medesimo comma.
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13
C.M. prot. n. 30549 del 21.09.15 recante istruzioni per l’acquisizione del fabbisogno
dell’organico del potenziamento.
Nota del 22/9/2015 Indicazioni sulla redazione del Rapporto di Autovalutazione e la
pianificazione della azioni di miglioramento.
Campi e Obiettivi Formativi inseriti al SIDI, espressi in ordine di priorità, ai sensi del citato
comma 7 della l.n. 107/2015 in relazione a quanto espresso nel Rapporto di Autovalutazione
(RAV).
MIUR.AOODRSI Reg. Uff. prot. 19527 - Ufficio IV del 02/12/2015.
USR Sicilia - Piano attività educativo-didattiche da implementare nelle scuole primarie
caratterizzate da alto tasso di dispersione ed esiti inferiori alla media regionale nelle prove
invalsi - 02/12/2015.
4. RAV E PDM
Le Indicazioni per il Curricolo focalizzano come essenziale il criterio di valutazione degli
apprendimenti inteso come snodo imprescindibile per l’acquisizione del sapere e la capacità di
essere cittadini e lavoratori dell’Europa.
Condividendo l’importanza della valutazione come criterio di pari opportunità e di equità nel
sistema pedagogico collaborativo e non competitivo il II Circolo, come già accaduto in passato,
intende costituire il gruppo di valutazione d’istituto ai sensi della Dir n. 11 del 18/09/2014 e
successiva circ. n. 47 trasmissiva della dir 11 del 21/10/2014. Il gruppo è composto da n. 3 docenti
(G. Di Miceli, M. Lo Cicero, C. Calì, dal D.S. G. Frittitta e dal DSGA G. Pintaldi). Nel mese di
maggio 2015 il D.S. ha effettuato formazione ai docenti circa la restituzione dei dati del
questionario RAV. Clicca il seguente link per vedere slide formazione:
http://www.ddrodarivillabate.it/index.php?option=com_content&view=article&id=329:sistema-
nazionale-valutazione-presentazione-rav&catid=158&Itemid=1300
Valutare significa rendere conto delle scelte e delle azioni educative ed organizzative che si sono
messe in atto. E’ compito dei docenti valutare gli apprendimenti e il comportamento degli alunni e i
periodi didattici per il passaggio a quelli successivi.
La valutazione degli apprendimenti e del comportamento, si struttura come:
Periodica
Annuale
Per definire un contesto valutativo efficace si tiene conto dei seguenti caratteri della valutazione:
Contestualizzazione
Collegialità
Trasparenza
Individualizzazione
Valenza formativa
Prodotti/Processi
Circolarità
Sistema
Si tiene conto altresì dell’oculata individuazione degli elementi deboli del sistema al fine di evitare
che si attivino meccanismi negativi nelle diverse componenti della scuola, per porre in essere
correttivi ed elementi migliorativi.
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A tal fine diviene peculiare l’autovalutazione che risulta quindi funzionale per attivare
meccanismi di feed-back e di revisione delle proprie scelte. Appare chiaro, dunque, che
l’autovalutazione deve corrispondere alla capacità di valutare criticamente il proprio operato e di
apprendere dall’esperienza. Il gruppo di autovalutazione per la compilazione del questionario RAV
e per l’individuazione degli obiettivi per il miglioramento ha effettuato un’attenta e critica analisi
della restituzione dei dati di Invalsi e ha considerato i dati emersi dal questionario di
autovalutazione interna e di sistema. Il Collegio dei Docenti con delibera n. 51 del 12/06/2015 e il
Consiglio di Circolo con delibera n. 1481 del 02/07/2015, hanno adottato le proposte del gruppo di
autovalutazione. Il Rav comprensivo di priorità e traguardi e obiettivi di processo per il
miglioramento è stato compilato nel mese di luglio 2015 e prevede di migliorare le competenze
degli studenti soprattutto in italiano e matematica individualizzando il curricolo e utilizzando
didattica multimodale per consentire l'interiorizzazione più incisiva degli apprendimenti e il
raggiungimento pieno dei traguardi di competenza. Si è stabilito che ogni equipe dovrà effettuare la
definizione di progettazioni individualizzate per il recupero delle carenze e la valorizzazione delle
eccellenze. Ci si propone di attivare spazi condivisi per la circolarità delle buone pratiche: 2 h
mensili di programmazione per approfondimento disciplinare e per favorire la circolarità di buone
pratiche, condivisione delle competenze già possedute da alcuni docenti della scuola per supportare
i colleghi meno esperti.
Per quanto riguarda gli esiti-risultati delle prove standardizzate ci si propone di:
1 - reintrodurre il gruppo di valutazione interno all'IS per curare la somministrazione delle prove di
simulazione modello Invalsi;
2 - realizzare progettazioni curricolari condivise per classi parallele;
3 - effettuare il più dettagliatamente possibile progettazioni didattiche supportate se possibile con
l’utilizzo di docenti della classe e figure docenti dell’organico dell’autonomia per il recupero delle
carenze cognitive e socio-relazionali;
4 - di utilizzare NT in didattica per il coinvolgimento degli alunni Bes
5 - di curare l’archiviazione delle esperienze di successo nello spazio WM My Cloud gestito dal
Nas della scuola, ciò per consentire per maggior fruibilità delle esperienze di successo ed una
memoria storica di esse;
6 – di monitorare il livello di gradimento attraverso questionario on line come già effettuato negli
anni precedenti.
PSDN E ANIMATORE DIGITALE
ANIMATORE DIGITALE: Li Vigni Maria
Figura individuata dal C.d.D. (delibera n. 39, verb.n.4, del 24/11/2015) e dal C.d.C. (verb. n. 157
delibera 1516 del 25/11/2015), giusta nomina n. prot. 7860/FP del 03/12/2015.
Tale figura assume un ruolo rilevante in merito al PSDN (Piano Strategico Digitale Nazionale) e i
compiti principali sono i seguenti:
Formazione Interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PSDN,
attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza necessariamente essere un
formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle
attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi;
Coinvolgimento della comunità scolastica per favorire la partecipazione e stimolare il
protagonismo degli studenti nell’organizzaazione di workshop e altre attività, anche
strutturate sui temi del PSDN, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad
altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;
Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche
sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari
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strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia
comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per
tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia
con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
La figura professionale sarà destinataria di un percorso formativo ad hoc su tutti gli ambiti e le
azioni del PSDN inteso a sviluppare le competenze e le capacità dell’animatore digitale nei suoi
compiti principali (organizzazione della formazione interna, delle attività dirette a coinvolgere la
comunità scolastica intera e individuazione di soluzioni innovative e tecnologiche sostenibili da
diffondere all’interno degli ambienti della scuola).
Il profilo dell’animatore si ritrova nell’azione # 28 del PSDN. Attesa l’importanza del processo,
tutti i docenti sono invitati a prendere visione del PSDN. Si intende adottato il PSDN (Piano
Strategico Digitale Nazionale.
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CAPITOLO 3 RISORSE UMANE
1. ORGANIGRAMMA
S T A F F D I R E T T I V O DIRIGENTE SCOLASTICO Frittitta Giovanni
DIRETTORE S.G.A. Giuseppe Pintaldi
1° COLLABORATORE DEL PRESIDE Di Miceli Giuseppa 2° COLLABORATORE DEL PRESIDE Franzone Salvador
DOCENTI
FUNZIONI
STRUMENTALI
Giardina Pietro Calì Caterina (Area I ) Gestione P.O.F. RomanoMaria Rispoli Monica (Area II) Sostegno docenti Li Greci Angela (Area III) Sostegno alunni diversabili e disp. Scol. Pizzo Anna Maria (Area III) Sostegno alunni e disp. scol.
Plessi: G. RODARI PALAGONIA Tot.
SC
UO
LA
PR
IMA
RIA
N° Classi: 19 13 32 N° Alunni: 425 286 702 di cui N° Alunni H: 7 8 15 Organico di Diritto: 40 AN (P. Comune) + 7 EH (Sostegno) + 2 IL (Inglese) +
2 docenti RC
49 + 2 IRC
Organico di Fatto: 40 AN (P. Comune) + 11 EH (Sostegno) + 2 IL (Inglese)
+ 2 docenti RC
53 + 2 IRC
SC
UO
LA
INF
AN
ZIA
N° Sezioni: 9 (tempo breve) - 5 (tempo normale) 14
N° Alunni: 237 a tempo breve e 121 a tempo normale 358 di cui N° Alunni H: 8 8
Organico di Diritto: 19 AN (Posto Comune) + 2 EH (Sostegno) + 1docente RC 21 + 1 IRC Organico di Fatto: 19 AN (Posto Comune) + 7 EH (Sostegno) + 1docente RC 26 + 1 IRC
PSICOPEDAGOGISTA di Area Confreda Antonietta
PERSONALE ATA
DIRETTORE S.G.A. 1
21 Assistenti Amministrativi (organico di diritto) 6
Collaboratori scolastici 14 (di cui 1 posto accantonato)
17
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Datore di Lavoro: Dirigente Scolastico Frittitta Giovanni
R.S.P.P: Ingegnere Tribuna Francesco
R.L.S. Correnti Giuseppe
Referenti ADDETTI AL SERVIZIO DI
PROTEZIONE E PREVENZIONE
ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE
Plesso Fiduccia: Giardina Pietro (referente), Cassata Rita
A. (referente) Li Vigni M., Li Greci
Angela, Giaccone Maria, Picone Rosa,
D.S. Frittitta Giovanni
Plesso Palagonia: Franzone Salvador (referente),Tranchina
Maria (referente), Federico Tiziana,
Rispoli Monica, Romano Maria,
Siragusa Piera, Varchi Anna, Gelardi
Susanna, D.S. Frittitta Giovanni
PRIMO SOCCORSO
Plesso Fiduccia: Calì Caterina (referente), Cottone Angela
(referente), Li Vigni Maria, Galioto Claudia,
Giardina Pietro, Di Miceli Giuseppa, D.S.
Frittitta Giovanni
Plesso Palagonia: Franzone Salvador (referente),Tranchina
Maria (referente), Nocera Antonina,
Rispoli Monica, Varchi Anna, Calè Anna
Maria, Chiaracane Michela, Pizzo A.M.,
D.S. Frittitta Giovanni
2. DOCENTI FUNZIONE STRUMENTALE
I 6 Docenti con Funzione Strumentale nominati dal C.d.D. (delib. n. 15 dell’11/09/2015) svolgono
i seguenti compiti:
AREA 1: Gestione P.O.F. – Calì Caterina
Coordinamento delle attività del piano dell’offerta formativa;
Coordinamento della progettazione curricolare con particolare riferimento alle Indicazioni
Nazionali, compresa eventuale sperimentazione e verifica finale;
Collaborazione con gli altri docenti F.S. per la gestione e l’organizzazione delle attività
extracurriculari;
Valutazione delle attività del piano;
Partecipazione riunioni Staff Direttivo;
Collaborazione generica con il capo d’istituto;
Collaborazione con il DS per attività di monitoraggio.
AREA 1: Gestione P.O.F. Giardina Pietro
Coordinamento delle attività del piano dell’offerta formativa;
Collaborazione con il D.S. per sostituzione colleghi assenti e gestione ore di disponibilità;
Collaborazione con gli altri docenti F.S. per la gestione e l’organizzazione delle attività
extracurriculari;
Collaborazione con il D.S. per gestione Visite e viaggi di istruzione;
Partecipazione riunioni Staff Direttivo;
Collaborazione generica con il capo d’istituto;
Collaborazione con il DS per attività di monitoraggio.
AREA 2: Sostegno docenti – Rispoli Monica
Collaborazione con il D.S. per sostituzione colleghi assenti e gestione ore di disponibilità;
Coordinamento attività e gestione aula d’informatica;
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Collaborazione con D.S. e collaboratore del Plesso esclusivamente per attività di gestione
Plesso Palagonia per scuola Primaria;
Partecipazione alle riunioni dello Staff Direttivo;
Collaborazione generica con il capo d’istituto e con il collaboratore del D.S. per attività di
gestione del Plesso;
Collaborazione con il DS per attività di monitoraggio;
AREA 2: Sostegno docenti – Romano Maria
Collaborazione con il D.S. per sostituzione colleghi assenti e gestione ore di disponibilità;
Gestione controllo e coordinamento registri on line, anche in relazione all’istruzione di
supplenti;
Accoglienza dei nuovi docenti;
Collaborazione con gli altri docenti F.S. per la gestione e l’organizzazione delle attività
extracurriculari;
Partecipazione alle riunioni dello Staff Direttivo;
Collaborazione generica con il capo d’istituto e con il collaboratore del D.S. per attività di
gestione del Plesso;
Collaborazione con il DS per attività di monitoraggio;
AREA 3: Sostegno alunni e dispersione scolastica – Pizzo A.Maria
Coordinamento e gestione delle attività di prevenzione della dispersione, continuità,
orientamento e tutoraggio anche in relazione ai contatti con l’Osservatorio di Area, la
Psicopedagogista, il Comune di Villabate con riferimento all’assistente sociale;
Coordinamento delle attività di compensazione, integrazione e recupero;
Attivazione di uno sportello di ascolto per le famiglie;
Sostegno all’organizzazione del contesto di apprendimento e del clima relazionale
all’interno della classe;
Collaborazione generica con il capo d’istituto;
Collaborazione con gli altri docenti F.S. per la gestione e l’organizzazione delle attività
extracurriculari;
Collaborazione con il DS per attività di monitoraggio;
Partecipazione alle riunioni dello Staff Direttivo;
AREA 3: Sostegno alunni diversabili e dispersione scolastica – Li Greci Angela
1. Coordinamento per gli alunni diversabili e supporto organizzativo agli insegnanti;
2. Gestione controllo e coordinamento registri on line, anche in relazione all’istruzione di
supplenti, con particolare riferimento ai docenti di sostegno;
3. Coordinamento e gestione delle attività di prevenzione della dispersione, continuità,
orientamento e tutoraggio anche in relazione ai contatti con l’Osservatorio di Area, la
Psicopedagogista, il Comune di Villabate con riferimento all’assistente sociale;
4. Coordinamento delle attività di compensazione, integrazione e recupero;
5. Sostegno all’organizzazione del contesto di apprendimento e del clima relazionale
all’interno della classe;
6. Collaborazione con il D.S. per la gestione dei rapporti tra le famiglie degli alunni diversabili
e l’istituzione scolastica;
7. Coordinamento dei rapporti con gli enti di riferimento;
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8. Collaborazione con il DS e attività e monitoraggi relativi all’organico;
9. Sostegno all’organizzazione del contesto di apprendimento e del clima relazionale
all’interno della classe;
10. Attivazione di uno sportello di ascolto per le famiglie;
11. Collaborazione generica con il capo d’istituto;
12. Collaborazione con gli altri docenti F.S. per la gestione e l’organizzazione delle attività
extracurriculari;
13. Partecipazione alle riunioni dello Staff Direttivo.
Tutti i docenti F.S. alla fine dell’anno presenteranno una relazione finale di verifica che sarà
consegnata al D.S. e sarà valutata dal Collegio dei Docenti in sede di verifica finale del sistema
scuola. L’approvazione del Collegio rappresenta conditio sine qua non per la retribuzione. Nel caso
di assenze si utilizzeranno le decurtazioni, ove previsto, secondo i criteri della Contrattazione
d’Istituto. Tale condizione vale anche per le altre figure professionali (Es. Collaboratori del
Preside).
DOCENTI REFERENTI/COORDINATORI SU COMPITI SPECIFICI
A.S. 2015/2016
Sc. Primaria
Rodari
Sc. Primaria
Palagonia
Scuola
dell’Infanzia
Laboratorio scientifico Lo Cicero Siragusa Chiaracane
Educazione alla legalità, alla salute e
Con.Civile Calì Rispoli Pizzo A. M.
Continuità Giardina Rispoli Pizzo A. M.
Utilizzo aula multimediale Palagonia per
la Sc. dell’Infanzia Licodia
Sala video/Biblioteca/Str. musicali Li Greci
Programmazione Sc. Infanzia Fragale
Collaborazione generica con uffici e
docenti per gestione hardware e software Minaudo
Commissione acquisti e collaudo D.S. Giovanni Frittitta
D.S.G.A Pintaldi Giuseppe
Ass.Amm. Venturella Rosella
1° Collaboratore Di Miceli Giuseppa
2° Collaboratore Franzone Salvador
Docente F.S. Calì Caterina
Docenti Sub-consegnatari
Docen
ti
Sub-conse
gnatari
Minaudo Massimiliano
Romano Maria
Chiaracane Michela
Lo Cicero Maria
Li Greci Angela
Nocera Antonina
Aule multimediali plesso “Rodari”
Sala Video/Aula multimediale plesso “Palagonia”
Materiale scientifico-tecnico plesso Palagonia
Materiale scientifico plesso Rodari
Sala Video/Str. Musicali/Libri e Audiovisivi/Materiale sportivo
plesso Rodari
Materiale sportivo - plesso Palagonia
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CAPITOLO 4
ORARI RIUNIONI E SERVIZI
SCUOLA PRIMARIA
L’Orario è di 27 ore settimanali ed è articolato in cinque giorni settimanali, nel rispetto delle
delibere degli OO.CC. relativamente all’offerta formativa e alla scelta del singolo genitore all’atto
della presentazione della domanda di iscrizione. Il curriculo prevede: 85% del monte ore impegnato
per il curricolo nazionale e 15% per il curricolo locale. Tutte le classi seguono il seguente orario:
Lunedì-Mercoledì-Venerdì ore 08.00-13.00
Martedì-Giovedì ore 08.00 – 14.00
SCUOLA INFANZIA
Sulla base delle iscrizioni, delle linee di indirizzo stabilite dal Consiglio di Circolo e acquisite dal
Collegio dei Docenti, nell’anno scolastico 20014/15 risultano 5 sezioni a tempo normale (40 ore) e
9 sezioni a tempo ridotto (25 ore). Le lezioni si svolgono per tutti dal Lunedì al Venerdì.
INFANZIA TEMPO BREVE: ORE 7:50 – 12:50
INFANZIA TEMPO NORMALE: ORE 7:50 – 15:50
Si precisa che il tempo normale ha inizio quando il Comune di Villabate avrà attivato per
competenza il servizio mensa.
I docenti di scuola dell’infanzia del Tempo Normale ruoteranno secondo il seguente schema:
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì TOTALE
A 7:50-12:50 10:50-15:50 7:50-12:50 10:50-15:50 7:50-12:50 25 ORE
B 10:50-15:50 7:50-12:50 10:50-15:50 7:50-12:50 10:50-15:50 25 ORE
Le attività laboratoriali si svolgeranno in orario curricolare ed extracurriculare, con attività
aggiuntive nella giornata di Sabato per le sezioni a Tempo Normale. Non sono consentite attività
extracurriculari oltre le ore 16.00 per gli alunni delle sezioni a T.N, come da delibera del Collegio
dei Docenti (verb. n. 12 del 29/06/2005 - Delib. n. 82 e successive delibere di conferma).
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CALENDARIO SCOLASTICO 2015/16
SCUOLA PRIMARIA
Inizio Lezioni: 14 settembre 2015. Termine Lezioni: 9 giugno 2016
SCUOLA DELL’INFANZIA
Inizio Lezioni: 14 settembre 2015. Termine Lezioni: 30 giugno 2016
FESTIVITÀ
Festività Natalizie: dal 22 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016
Festività Pasquali: dal 24 marzo al 29 marzo 2016
Altre Festività:
19 marzo (festa del santo patrono)
15 maggio 2016 (festa dell'autonomia siciliana)
Feste Nazionali:
• tutte le domeniche;
• 1 novembre, festa di tutti i Santi;
• 8 dicembre, Immacolata Concezione;
• 25 dicembre, Natale; • 26 dicembre, Santo Stefano;
• 1 gennaio, Capodanno;
• 6 gennaio, Epifania;
• 28 marzo, Lunedì dell’Angelo (Pasquetta);
• 25 aprile, anniversario della liberazione;
• 1 maggio, festa dei Lavoratori;
• 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
Sospensione attività didattica Primaria/Infanzia
9 giorni
2 (Lunedì) NOVEMBRE 2015
7 (Lunedì) DICEMBRE 2015
21 (Lunedì) DICEMBRE 2015
8 – 9 (Lunedì - Martedì) FEBBRAIO 2016
18 (Venerdì) MARZO 2016
26 (Martedì) APRILE 2016
2 (Lunedì) MAGGIO 2016
3 (Venerdì) GIUGNO 2016
TOTALE GIORNI DI LEZIONE
200 (Nel rispetto delle 33 settimane convenzionali e del monte ore di 891).
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RIUNIONI SCUOLA PRIMARIA
(Le seguenti date
potranno subire
variazioni
secondo le
esigenze
dell’I.S.)
Program. Settim.
Martedì -15:00/17:00
(Plesso Rodari)
Interclasse doc./gen.
Martedì 17:00/18:00
(Plesso Rodari)
Interclasse (docenti)
Valutazione
Martedì:15:00/18:00 (tale fascia oraria comprende:
- 2 ore di programmazione per
tutte le classi;
- 1 ora di valutazione per due
interclassi che si alternano)
Mercoledì: 14:00/17:00 1 ora di valutazione per tre
interclassi (Plesso Rodari)
Settembre 29
Ottobre 6 – 13 – 20 – 27
Novembre 3 – 10 – 17 – 24 17 24 (mart.) – 25 (merc.)
Dicembre 1 – 15
Gennaio 12 – 19 – 26 19 26 (mart.) - 27 ( merc.)
Febbraio 2 – 16 – 23
Marzo 1 – 8 – 15 - 22 22 30 (mart.) – 31 ( merc.)
Aprile 5 – 12 – 19
Maggio 3 – 10 – 17 – 24 – 31 24
Giugno
6 (lun.) 14:00/17:00
7 (mart.) 14:00/16:00
9 (scrutini) 15:00/16:15
INFORMAZIONI ALLE FAMIGLIE
SCUOLA PRIMARIA
Si svolgono nei plessi di appartenenza
Martedì
17:00/19:00
RODARI PALAGONIA
CLASSI
I – II
(n. 9)
CLASSI
III - IV – V
(n. 10)
CLASSI
I – II – III
(n. 7)
CLASSI
IV – V
(n. 6)
OTTOBRE 27 27 27 27
DICEMBRE 10 17 10 17
FEBBRAIO 16 23 16 23
APRILE 12 19 12 19
GIUGNO
(tranne le classi V)
In orario
antimeridiano
nel plesso Rodari
22 22 23 23
23
23
RIUNIONI
Scuola Infanzia
Programmazione
16:00/18:00
Informazioni
alle
Famiglie
16:00/17:30
Intersezione
(docenti)
Valutazione
16:00/17:00
Intersezione
doc./gen.
17:00/18:00
Settembre 7 (lunedì)
9:30/11:30
Ottobre 1 (giovedì)
14:00/16:00
21 (mercoledì) 21 (mercoledì)
Novembre 25 (mercoledì) 11 (mercoledì)
Dicembre
Gennaio 27 (mercoledì) 27 (mercoledì)
Febbraio 3 (mercoledì) 11 (giovedì)
Marzo
Aprile 6 (mercoledì)
Maggio 4 (mercoledì)
Giugno 15 (mercoledì)
Elezioni dei rappresentanti dei genitori di classe/sezione: 27 ottobre 2015.
7. SERVIZI VARI E RICEVIMENTO PUBBLICO
A) Ricevimento Segreteria: Lunedì, mercoledì e venerdì in orario antimeridiano.
Martedì: in orario pomeridiano.
Nei mesi estivi, nelle festività e in assenza delle Riunioni di Programmazione il ricevimento
pomeridiano non viene effettuato.
B) Ricevimento Presidenza: Lunedì, mercoledì e venerdì in orario antimeridiano.
Martedì: in orario pomeridiano.
Nei mesi estivi, nelle festività e in assenza delle Riunioni di Programmazione il ricevimento
pomeridiano non viene effettuato.
Per motivi urgenti in qualsiasi momento o previo appuntamento telefonico.
C) Servizi Amministrativi Gestione alunni; Gestione personale; Gestione bilancio e patrimonio; Magazzino; Gestione affari
generali (protocollo, archivio, ecc.), monitoraggi, ecc. L’assegnazione ai servizi viene effettuata dal
DS, su proposta del D.S.G.A., secondo criteri di equità e nel rispetto delle competenze del
personale. Resta inteso che non esiste specializzazione professionale su servizi specifici e che gli
assistenti amministrativi, secondo le necessità di servizio possono momentaneamente essere
assegnati in qualsiasi settore amministrativo appartenente al ruolo. I servizi, pur essendo distribuiti
ai diversi operatori, devono essere intesi in modo flessibile e gli assistenti amministrativi, in caso di
assenze per permessi o brevi periodi, svolgeranno il lavoro degli altri colleghi, anche sulla base di
ordini orali. La collaborazione all’ufficio di presidenza è da intendersi generica e riguarda tutte le
unità in servizio.
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D) Servizi Ausiliari Rapporti con gli alunni; Sorveglianza generica dei locali; Pulizia di carattere materiale; Piccoli
interventi di manutenzione a carattere non specialistico; Supporto amministrativo e didattico;
Servizi esterni; Servizi di custodia; Assistenza e sorveglianza alunni portatori di handicap; Pulizia
spazi esterni; Controllo sul regolare funzionamento degli impianti; Gestione compiti previsti dalla
626/94 e successive.
Tali compiti sono compresi all’interno del profilo professionale dei collaboratori scolastici. Per
quanto riguarda l’assistenza non specialistica agli alunni H, si precisa che questo è compito
appartenente al profilo professionale di collaboratore scolastico e che, al di là di termini contrattuali,
la mancata vigilanza e assistenza generica su un alunno diversabile, si potrebbe configurare come
reato.
E) Assistenza Igienico-Sanitaria alunni diversabili Il Comune di Villabate garantisce il servizio di assistenza igienico-personale, che prevede un
rapporto di 1/5. Per quanto riguarda il corrente anno scolastico ha richiesto alle scuole le necessità
che sono state regolarmente comunicate, secondo certificazione sanitaria agli atti della scuola.
L’Ente Locale ha comunicato di aver rinnovato convenzione con la cooperativa dell’anno
precedente. In caso di assenza del personale inviato dal comune tale competenza resta assegnata a
tutti i collaboratori scolastici ed in particolare ai beneficiari dell’art. 7.
F) Mensa Il servizio mensa è di competenza esclusiva dell’ente locale. La pulizia ordinaria del locale mensa
viene svolto nell’ambito del contratto stipulato dal Comune di Villabate con la ditta fornitrice dei
pasti. I controlli da effettuare in merito sono a carico del Comune di Villabate, che provvede a ciò
anche con l’ausilio di un esperto alimentarista. Sarà cura dei C.S. la pulizia delle scale, dei bagni e
lo smaltimento dei rifiuti. Un collaboratore scolastico si occuperà della consegna dei sacchi di
spazzatura alle ore 14:00.
G) Pulizia degli spazi esterni La pulizia degli spazi esterni è di competenza dei collaboratori scolastici. Solo in casi
eccezionali e per lavori straordinari (potatura alberi, disinfestazione, …) si richiederà l’intervento
del Comune.
H) Incarichi retribuiti al personale ATA Per incarichi specifici e FIS il DSGA, acquisita la disponibilità del personale, proporrà
l’assegnazione di incarichi, tenendo conto delle esigenze del POF e del budget disponibile.
REGISTRI E ISCRIZIONI ON LINE Il registro rappresenta un obbligo stabilito dalle norme che riguardano la dematerializzazione nella
P.A. (Codice dell’Amministrazione Digitale D.Lvo 7 marzo 2005 n. 82, Legge n. 135/2012 e
relative circolari Miur applicative). Il processo di dematerializzazione dentro la Scuola Pubblica
riguarda fondamentalmente: a) Iscrizioni on-line, b) Pagella in formato elettronico; c) Invio
comunicazioni alle famiglie e agli alunni in formato elettronico. L’intento del legislatore è di
promuovere dentro la P.A. termini di efficienza didattica e amministrativa, dentro una logica di
trasparenza nel rapporto con l’utenza, sfruttando le potenzialità degli strumenti informatici e di
internet per migliorare la qualità del servizio.
SEGRETERIA DIGITALE
In vista della piena applicazione di quanto previsto dal CAD la scuola attiverà nel corso dell’anno
tutti i processi necessari per l’acquisizione degli strumenti per la completa dematerializzazione della
gestione documentale.
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CAPITOLO 5 LA NOSTRA IDENTITA’ PEDAGOGICA
1. MODELLI PEDAGOCICI DI RIFERIMENTO
La vecchia pedagogia, basata un po’ sul buon senso e un po’ su aspetti filosofici, ha subito nel corso
del tempo una trasformazione lenta verso processi che hanno la pretesa di fondamento scientifico.
Le tecnologie educative, tuttavia, sono un complesso di conoscenze e di tecniche tanto che
difficilmente si può parlare di status scientifico. Anche la “Teoria del curricolo” (Skinner, Bloom,
Guilford, …) e l’epistemologia genetica (Piaget), nonostante il loro successo hanno uno status
scientifico incerto. Già Rousseau e Pestalozzi riferivano che non basta conoscere la materia da
insegnare per essere un bravo docente. Occorre conoscere anche i metodi più opportuni per
insegnarla. Oltre alla conoscenza della materia: a) secondo Rousseau è necessario conoscer
l’allievo; b) secondo Pestalozzi è indispensabile la conoscenza dei metodi; c) secondo Dewey è
necessario conoscere i modelli di società e la scuola deve proporsi lo scopo di preparare per una
società più giusta, che non sia schiava delle leggi del profitto. Le due teorie pedagogiche più
rilevanti del secolo che hanno influenzato la didattica del novecento, comportamentismo (basato
essenzialmente sul concetto stimolo-risposta) e cognitivismo (ricerca psicologica che ha per
oggetto lo sviluppo cognitivo, inteso come sviluppo in generale o età evolutiva), compresa la più
recente teoria computazionale (che prende le mosse dal cognitivismo), presentano aspetti positivi,
ma anche limiti di cui tenere conto. Di recente si è affermato il concetto di Empowerment dove si
si assumono come parametri di giudizio i processi evolutivi di potenziamento, nella prospettiva di
un disegno senza confini temporali, in un progetto che sia capace di fare convivere nello stesso
programma educativo le 5 età generazionali: infanzia, adolescenza, giovinezza, età adulta. Ciò
significa sconfessare chi pretende di valutare l’apprendimento in termini di valori assoluti e
quantitativamente definibili. I parametri essenziali sono: desiderio di apprendere, attitudine a
comprendere e capacità di stabilire relazioni. Questi parametri giudicano l’efficacia dei sistemi
formativi nelle organizzazioni complesse. In altri termini, tra la discrezionalità di un giudizio senza
indicatori di riferimento e le strumentazioni rigidamente giudicanti (test o voti), l’assunzione del
criterio di valutazione dell’efficacia dei processi di insegnamento/apprendimento, del
potenziamento delle competenze e delle abilità delle persone impegnate in questi processi può
apparire una corretta via di mezzo. L’altro parametro, oltre al tempo lungo, è quello di disegnare
una prospettiva dell’educazione senza confini spaziali, in un sistema integrato tra tutte le agenzie
potenzialmente educative (famiglia, enti locali, scuola, chiese, associazionismo, mondo del lavoro).
Se la scuola deve darsi criteri di valutazione differenti dal semplice profitto e rendiconto
economico, assumendo come parametro di valutazione i processi evolutivi di potenziamento
(empowerment) e la valutazione delle performance degli individui, essa deve riuscire a dotarsi di un
profilo organizzativo che sia in linea con il raggiungimento di questi obiettivi e coerente con essi,
rispondendo a vincoli di efficienza, efficacia ed economicità. Cioè, efficienza ed efficacia finalizzati
all’empowerment. Ed in tal senso giocano un ruolo prioritario l’autonomia didattica, organizzativa e
di ricerca e sperimentazione. Necessario evitare la logica di un sistema chiuso ed evitare il rischio
dell’autoreferenzialità. Segue adesso una breve e sintetica disamina dei modelli educativi più
rilevanti al fine di indicare che il modello di istruzione scelto dalla D.D. “G. Rodari” è
rappresentato dal Modello Misto che rappresenta un’integrazione di tutti i modelli da utilizzare
secondo le necessità didattiche. Non si rinuncia cioè nemmeno al vecchio modello di lezione
frontale, con la consapevolezza che in quest’ordine di scuola appaiono più importanti ed efficienti
altri modelli. Non esiste, quindi, un modello unico dal punto di vista pedagogico ed è compito del
docente utilizzare un modello piuttosto che un altro a decorrere dalle diverse unità didattiche,
tenendo conto del contesto classe, dell’allievo che si ha di fronte, comprese le dinamiche che si
attivano in modo imprevisto. Si esaminano in modo sintetico i diversi modelli cui si fa riferimento:
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Modello “Trasmissione”: è il modello più tradizionale. L’apprendimento si attua per
trasmissione-erogazione di informazioni. Le tecnologie si possono mettere anche al servizio
di questo modello espositivo. Si vedano per esempio i modelli di presentazione su Power-
point.
Modello “Dialogico-euristico (socratico)”: il dialogo viene orientato dall’educatore che
però offre spazi di scoperta autonoma. Le TIC offrono più ampi spazi per la
personalizzazione, perché la didattica in rete evita le limitazioni imposte dai vincoli spazio-
temporali della classe. Si pensi a forum e posta elettronica.
Modello “Apprendere facendo” (o learning by doing o attivismo di Dewey): Si
formulano ipotesi e si provano nella situazione concreta. Si pone cioè l’esperienza in primo
piano. Gran parte dell’apprendimento delle TIC avviene secondo questo modello al di fuori
di manuali, provando e riprovando, vedendo cosa succede, trasferendo in contesti similari le
competenze apprese.
Modello “Gioco-esplorazione”: vari autori come Freud e Bateson hanno messo in risalto
come nell’apprendimento-formazione individuale di tutte le specie le attività ludico-
esplorative abbiano un ruolo primario e che tale fase è più consistente e lunga nelle specie
più evolute. Ciò è noto in didattica e nelle TIC i video-games possono offrire anche modelli
di apprendimento e motivazione.
Modello “Istruzione guidata”: Il comportamentismo e i modelli cibernetici ritengono che
l’apprendimento debba essere guidato, passo dopo passo attraverso una sequenza ordinata di
stimoli, seguiti da feed-back, procedendo da stimoli più semplici, via via verso quelli più
complessi. Su questa linea si è orientata la maggior parte delle tecnologie orientate
all’insegnamento.
Modello “Umanistico” (Rogers): Si dà per assunto che la maggior parte dei problemi che
interferiscono con l’apprendimento siano dipendenti dall’ansia della valutazione. Ne deriva
come conseguenza che è necessario valorizzare il senso di autostima e motivazione dello
studente. Ambienti di espressività creativa consentiti dalle TIC possono aiutare in tal senso.
Modello della “Ristrutturazione cognitiva”: si dà rilevanza al ruolo delle pre-conoscenze
ed alla loro ristrutturazione progressiva (Ausubel, Spiro). In tal senso, la navigazione
ipertestuale nelle TIC è un valido mezzo di rilettura in diversi momenti e modalità di
conoscenze già in parte possedute.
Modello “Metacognitivo”: Si ritiene che il fattore principale sia il rendersi conto di come
operiamo quando dobbiamo apprendere. Il fatto che nelle TIC molti ambienti consentano di
monitorare il proprio apprendimento può favorire la consapevolezza metacognitiva (o forme
di consapevolezza epistemica).
Modello Costruttivista”(filosofia del costruttivismo sociale): si ritiene che ogni individuo
disponga di un potenziale interno di sviluppo che può emergere con opportuni supporti
esterni (accesso a risorse, collaborazione con pari, collaborazione con esperti). I modelli di
natura costruttivista costituiscono attualmente il background teorico più comune alla
didattica in rete.
“Modello Misto”: Si ritiene che il modello migliore sia una particolare integrazione di più
modelli.
2. LE TECNOLOGIE INFORMATICHE IN DIDATTICA
Nell’ultimo decennio il mezzo informatico e internet hanno prodotto una vera e propria
rivoluzione nel sociale, in economia, nel privato e, quindi, anche dentro la scuola. Ignorare tale
rivoluzione è operazione altrettanto deleteria quanto quella di affidarsi in modo cieco alle
moderne tecnologie. A tal proposito si propongono attraverso paradigmi le relazioni esistenti
fra le moderne tecnologie e la didattica.
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Paradigma dell’accrescimento: Sono viste come un arricchimento delle opportunità
offerte anche da canali tradizionali (filmati, animazione sulle frazioni,..).
Paradigma della valorizzazione: Le tecnologie ampliano il ventaglio delle opportunità che
possono valorizzare capacità-talenti degli allievi (in linea con Gardner che sostiene che
esistono molteplici forme di intelligenza e che appare opportuno offrire opportunità in tal
senso, per favorire il talento e le inclinazioni naturali). Un esempio: bambini audiolesi
possono trovare motivazione e autostima nella elaborazione di un giornalino costruito in
aula multimediale.
Paradigma della soggettività: si lega a quello della valorizzazione ma punta di più
sull’aspetto di appagamento emozionale. (esperienza degli hacker).
Paradigma dell’espressione: si ritiene che le nuove tecnologie possano accrescere capacità
creative e comunicative, per superare ansie ed inibizioni. Un esempio: un semplice foglio
word è un foglio vuoto, ma è anche una sorta di sonda in grado di fare uscire pensieri,
emozioni e sensazioni.
Paradigma del gioco-esplorazione: secondo Visalberghi le attività ludiche ed esplorative
costituiscono il fondamento dello sviluppo intellettuale dei primati. Le TIC offrono in tal
senso opportunità impressionanti rispetto alle metodiche tradizionali.
Paradigma della strutturazione cognitiva: a) strutturazione cognitiva (il computer come
strumento per prendere appunti, correggere, come amplificatore. La mente cioè si avvale di
una serie di stampelle cognitive). b) Consapevolezza epistemica (riguarda le occasioni che
inducono a riflettere su regole sottese.
Paradigma della individualizzazione: allestimento di percorsi individualizzati o
personalizzati. L’Instructional Technology ha operato nel senso dell’individualizzazione
(tragitto che in forma diversificata conduce tutti ad un unico risultato) nel senso della
personalizzazione (intesa come percorso di apprendimento negoziato con il docente). Nel
primo caso ci si avvale di ambienti automatici, nel secondo appare necessaria la presenza
umana (tutor). Quest’ultima può essere resa più agevole dalla rete.
Paradigma della Condivisione: ogni apprendimento è collaborativo e sociale. I computer
creano nuove possibilità per il nostro parlare e ascoltare, per creare noi stessi nel linguaggio.
Il computer facilita la revisione e la riorganizzazione continua delle idee e consente la
conversazione sociale.
Se è vero che l’uso delle tecnologie informatiche computerizzate oggi è diventato elemento
indispensabile anche in didattica, è anche vero che un uso spropositato, non orientato e finalizzato
può creare problemi rilevanti. Si analizzano di seguito alcuni degli aspetti positivi e negativi più
rilevanti di cui i docenti, ma oseremmo dire anche i genitori, devono tenere conto.
Aspetti negativi:
Saturazione cognitiva: La macchina (e l’interfaccia software) può assorbire
attenzione, disperdere, produrre sovraccarico informativo (overload information),
distogliendo dal problema, perdendo di vista gli obiettivi da raggiungere.
Disattivazione cognitiva: L’appoggiarsi alla macchina disabilita processi cognitivi
di rilievo. Il software produce automaticamente soluzioni scavalcando elaborazioni e
processi intermedi. Banalmente è il caso delle calcolatrici in rapporto alle operazioni
mnemoniche di calcolo.
Aspetti positivi:
Internalizzazione: si verifica quando la mente incorpora funzioni proprie del mezzo.
Per es: l’uso di interfacce software con organizzazione gerarchica dei dati potrebbe
favorire una forma mentis più orientata alla strutturazione gerarchica delle
informazioni (testi, archivi…).
Sinergia: La possibilità di fare calcoli più sofisticati può consentire anche di
risolvere problemi complessi altrimenti insolubili.
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Consolidamento: Strutture cognitive già esistenti vengono consolidate attraverso
le tecnologie. Ad esempio, scrivere con un foglio word può contribuire a corroborare
abilità di elaborazione ed editing.
Affioramento: nuovi atteggiamenti cognitivi legati alla navigazione ipertestuale, alle
scoperte involontarie su internet.
Risulta utile quindi chiedersi come si prepara la scuola all'inevitabile rivoluzione digitale.
Sarà questo il tema centrale della didattica contemporanea: “come costruire un nuovo alfabeto per la
conoscenza?”. Lo sviluppo dell’informatizzazione della società ha coinvolto la scuola in maniera
preponderante nell’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici. Ma è proprio vero che i giovani sono
tecnologicamente alfabetizzati? E' proprio vero che sappiano sfruttare le potenzialità dei nuovi
strumenti, che ne conoscano pienamente gli aspetti più interessanti e le possibili applicazioni? E,
soprattutto, che siano in grado di sfruttare internet al servizio della crescita umana, culturale?
Dentro questo punto interrogativo ve ne sta un altro alquanto più preoccupante: quanti sono gli
insegnanti che sanno muoversi con disinvoltura in ambienti di apprendimento ad alto livello
tecnologico? Quanti sono stati formati nell’utilizzare le NT in modo cosciente, fino a scoprirne le
principali potenzialità didattiche? E ancora: come la digitalizzazione del sapere sta cambiando il
nostro modo di percepire il mondo, i rapporti interpersonali, il ragionamento e la struttura del
pensiero? Ci troviamo, infatti, la prima generazione della storia che sta crescendo con lo
smartphone a portata di mano sin dai primi anni di vita, e che si sta convincendo che la cultura
coincide con il multi-tasking o con l’avere tutto a portata di click. Salvo poi constatare che, spesso,
viene alterato il senso di ricerca, confondendola con un acritico copia-incolla da Wikipedia. Lo
sconforto dilaga di fronte a situazioni anche banali quali cambiare il layout di un foglio word,
formattare un computer, installare nuovi software, usare un file excel. Infatti, spesso, accade che gli
studenti restano basiti, disorientati, non sono in grado di fare quanto richiesto e tuttavia facebook è
il loro migliore amico, e la chat il nuovo pane quotidiano! Come uscire da tale recinto? Essere
docenti, essere allievi, oggi implica una dimensione personale, viva, simpatetica, emotiva in cui
l’ambiente virtuale richiede la loro partecipazione, ma non si deve mai perdere di vista la funzione
della scuola quale luogo privilegiato per apprendere a vivere con gli altri e ad essere cittadino
consapevole. I nuovi strumenti e i nuovi linguaggi sono uno strumento interdisciplinare ed è proprio
per tale motivo che compito degli insegnanti deve essere rendere gli studenti capaci del dominio
delle NT poiché attraverso ciò gli studenti imparano a trasferire le conoscenze astratte e ideali dei
mondi simulati al pc e nella realtà virtuale in pratiche reali e sperimentali della vita reale. Oltre alla
padronanza dei mezzi e degli ambienti tecnologici, spesso acquisita fuori da ambiente scolastico, la
scuola deve fornire l'atteggiamento critico e la consapevolezza rispetto agli effetti sociali e culturali,
alle implicazioni relazionali e alle conseguenze psicologiche, alle ricadute ambientali e sulla salute.
Uno degli aspetti più utili, forse il preponderante, dell’uso formativo della tecnologia informatica a
scuola è lo sviluppo del pensiero computazionale. La D.D. Rodari ha partecipato all’iniziativa
proposta dal Miur “Programma il Futuro” realizzando l’iscrizione al progetto di numerose glassi e
costituendo per ogni classe la classe virtuale in piattaforma. Gli studenti delle classi IV e V hanno
realizzato e alcuni completato il percorso conseguendo attestato, gli studenti più piccoli di classe I e
III hanno svolto solo alcune delle attività. Il lavoro avviato con successo lo scorso anno verrà
implementato quest’anno avvalendosi della risorsa vinta come primo premio durante la cerimonia di
premiazione nazionale svoltasi a Roma nel maggio 2015 alla presenza del ministro dell’Istruzione
Giannini.
Dentro questa sfida didattica e formativa la nostra scuola intende mettere a fuoco linguaggi
apprendimenti e competenze utilizzando il seguente nucleo tematico per il POF:
C O M U N I C A Z I O N E- M U L T I M O D A L E
OVVERO
Lanciarsi verso l’ignoto e guardare dentro noi stessi alla ricerca del mistero della bellezza.
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3. IL PROBLEM SOLVING E CONSIGLI METACOGNITIVI
Il problem solving potrebbe essere definito come un approccio didattico teso a sviluppare, sul
piano psicologico, comportamentale ed operativo, l’abilità di soluzione di problemi.
Generalmente viene associato allo sviluppo delle abilità logico-matematiche di risoluzione di
problemi, ma di tale tecnica, secondo un’ottica interdisciplinare, si avvalgono tutte le
discipline. Si tratta di sviluppare in modo consapevole abilità metacognitive di controllo
esecutivo del compito, monitoraggio delle componenti cognitive e autoregolazione cognitiva. Il
Problem Solving:
Rappresenta una situazione ideale per aiutare il bambino ad acquisire un ben preciso metodo
di lavoro.
Richiede al soggetto di ricercare strategie utili di risoluzione e nel contempo esercitare un
controllo sulle procedure adottate.
Consente di maturare una buona consapevolezza della natura delle situazioni problema che
può aiutare l’alunno a strutturare mentalmente una sorta di schema. Procedure simili a più
problemi.
ELEMENTI CARATTERIZZANTI UN PROBLEMA Gli elementi caratterizzanti un problema sono:
Dati: Si conoscono alcuni aspetti o informazioni in genere quantificabili in termini numerici
Risposte ai quesiti: Ci si pone un obiettivo da raggiungere
Procedure risolutive dei problemi: Il quesito stesso indica come mettere in relazione i dati
attraverso il ragionamento logico-matematico. Per procedere mentalmente con le procedure
risolutive occorre:
Discriminare fra le varie forme di rappresentazione in relazione alla tipologia di
problema;
Riflettere sul procedimento da seguire secondo un preciso ordine logico nel senso che
ogni passaggio apre la via al successivo). Particolarmente importanti le abilità e le
esperienze passate con problemi analoghi o la grande pratica nel compito.
Riflettere sull’esistenza di diversi percorsi che si possono seguire.
Riflettere su prerequisiti, precedenti esperienze, pratiche.
PROCESSI DI CONTROLLO Stemberg ha stabilito quattro processi di controllo:
Identificazione Il soggetto si deve accorgere che esiste un problema. Per Stemberg la fase di identificazione
del problema è molto critica. Può infatti succedere che il soggetto non si accorga che esista
un problema o che non riconosca esattamente quale sia. Questo è particolarmente vero per
problemi complessi o mal definiti. La comprensione del problema è fortemente aiutata dal
recupero di uno schema di memoria.
Rappresentazione del problema La rappresentazione del problema viene definita da Davidson come
“La costruzione mentale di una mappa degli elementi, delle relazioni fra gli elementi e gli
scopi, che si basa sulla selezione, reinterpretazione e riorganizzazione degli elementi offerti
dal testo del problema.”
Pianificazione del problema Prevede che gli elementi vengano organizzati in un certo modo secondo un piano che
conduce alla soluzione. I buoni solutori, procedendo nella soluzione, devono tenere sotto
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controllo, aggiornare e completare il piano iniziale. Un buon solutore è già consapevole
dei percorsi da seguire e da evitare, per cui può preoccuparsi in misura inferiore di attivare i
processi di controllo. Dunque, un buon solutore non è chi ha più processi di controllo, ma
chi, al momento opportuno, capisce quali usare e ne fa un uso appropriato.
Valutazione del problema Si tratta di guardare indietro dopo che è stato risolto il problema e stabilire se le previsioni
effettuate e la pianificazione sono state operazioni utili. Tale fase è in stretta relazione con la
fase del monitoraggio, quando si controlla se si è sulla strada giusta, cosa eliminare e
salvare, cosa sembra facile o difficile.
CONSIGLI METACOGNITIVI E PROBLEM SOLVING Si illustrano di seguito alcuni consigli metacognitivi per nuove tipologie di problemi:
Non spiegare usando calcoli complessi;
Fare sorgere curiosità ponendo domande agli alunni;
Dedicare molto tempo all’assimilazione dei modelli di soluzione;
Abituare gli alunni a riflettere ad alta voce su dati, quesiti, strategie risolutive;
Più che interrogare interagire con gli alunni e aiutarli a riflettere, porsi domande, far
riflettere su strategie.
Abituare gli alunni a tradurre dall’italiano alla matematica e viceversa;
Fornire uno schema per i dati e i quesiti;
Abituare a mettere in relazione dati e quesiti;
Abituare gli alunni a porsi sempre queste domande: Ho letto e capito le singole frasi? Ho
letto e capito il problema? Ho scritto i dati ed il quesito (Rappresentazione) ? Somiglia a
qualche problema risolto in precedenza? Mi sono controllato durante il percorso e alla fine?
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CAPITOLO 6
PROGRAMMAZIONE E PROGETTI
CURRICULARI SCUOLA PRIMARIA
1. LA PROGRAMMAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
GENERALITA’ La scuola predispone il curricolo all’interno del POF, nel rispetto delle finalità, dei traguardi di
competenza e degli obiettivi di apprendimento delle Indicazioni Ministeriali per il Curricolo, ma
anche in riferimento ai bisogni dell'utenza e alla situazione del territorio. Concorrono alla
realizzazione del curricolo attività curriculari ed extracurriculari, esperienze formative condotte con
altre agenzie educative, con le associazioni e l'Ente Locale. Al termine della scuola primaria (classe
III e V) vengono individuati traguardi di sviluppo della competenza per le discipline. Tali traguardi
rappresentano punti di riferimento posti al termine dei più significativi snodi del percorso
curricolare.
In riferimento alle indicazioni per il curricolo e alla normativa ministeriale sull’autonomia
scolastica, si propone un modello di programmazione per Unità Didattiche. La didattica per unità
presenta due aspetti essenziali: la valorizzazione dell’esperienza e l’unitarietà della conoscenza
attraverso una pedagogia del successo formativo che scaturisce dal dare valore alle competenze e
dall’analisi degli errori intesi come momento fondamentale di crescita e autoconsapevolezza. Gli
obiettivi vengono declinati in modo ologrammatico, evitando una eccessiva atomizzazione. Tale
visione sintetica degli obiettivi consente verifiche intese come processo continuo di feedback e
monitoraggio con valutazione sommativa finale che tende ad accertare in modo globale le
competenze acquisite in relazione alle unità di apprendimento, snellendo il processo della
registrazione degli esiti finali.
NUCLEO FONDAMENTALE: C O M U N I C A Z I O N E- M U L T I M O D A L E
OVVERO
Lanciarsi verso l’ignoto e guardare dentro noi stessi alla ricerca del mistero della
bellezza.
Il nucleo tematico del pof per l’a.s. 2015\16 vuole essere un’occasione per sfidare attraverso una
didattica incisiva percorsi di apprendimento adeguati alla crescita sociale di ogni alunno e
all’acquisizione di competenze utili e necessarie per leggere ed interpretare, fruire in modo
dialettico la conoscenza e i saperi, la perfezione dei capolavori di tutti i tempi e l’imperfetto
incompiuto calco artistico che accompagna la crescita di ogni umano, da bambino a vecchio e di
ogni civiltà dal neolitico al sec XXI.
Il percorso didattico da realizzare sarà utile ad indagare e conoscere le prospettive dei nuovi
linguaggi della conoscenza e ripercorrerne le radici e i significati della sua genesi. L’oggetto da
indagare è il sapere che assume significati molteplici poiché esprime uomini e natura che si
mescolano nel corso delle singole esistenze e delle epoche storiche e che si rivoluziona, sconfina e
sconvolge la drammaticità delle sensazioni e delle emozioni umane. E’ dinamico, scaturisce
dall’intreccio di passato, presente, futuro attraverso l’alfabeto condiviso tra ogni autore e ogni
fruitore. E’ ciò che il mondo diventerà, non già ciò che il mondo è. La comunicazione multimodale
scelta come interfaccia del processo didattico da intraprendere può sembrare un’impresa temeraria
ma al contempo utile per riconciliare l’uomo comune e l’universo dei saperi attraverso idee nuove e
provocatorie che investono il modo stesso di conoscere e di apprendere. Se ci si pone la domanda:
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cosa sta cercando l’uomo? La risposta possibile è: i tormenti di una vita, le irrisolte questioni del
mondo, che attraverso le sue espressioni artistiche e scientifiche e vi si stemperano. Come in
qualunque fatto umano anche in qualsiasi prodotto culturale l’antico scivola nel nuovo e aiuta ad
affrontare l’inquietudine cangiante e vera della vita attraverso uno sguardo dinamico che non può
catturare un’opera nella sua completezza. Apprendere attraverso una didattica multimodale e
multimediale ci restituisce il senso della vita frenetica della nostra epoca che spesso è inghiottita da
stereotipi; ad esempio spesso se vogliamo rappresentare e comunicare cos’è il cielo siamo indotti a
definirlo come entità che sta in alto, che ci sovrasta. L’arte ci permette di capire che il cielo non è né
in alto né il basso ma tutt’intorno e dentro noi stessi. Il nucleo prescelto vuole essere un nuovo e
dinamico modo di conoscere e d’indagare che avvolge, coinvolge nella stordente realtà provocatoria
della vita e induce a ritornare in se stessi nell’immediato contatto tra colui che fa conoscenza e
cultura e chi ne diviene fruitore. In questo incontro si raccoglie tutta la sapienza del mondo,
nell’umano pensiero che unisce contemporanei ed antichi, ma attraverso questo incontro si libera la
scena definita dalle vincolanti sembianze della realtà e si costruiscono dolci atmosfere quasi
oniriche, occasioni di destrutturazione o di distruzione, scelte consapevoli, tempi di riflessione
civica e politica, condivisioni, esercizi di tecniche e confronti di tecniche, percorsi multi-semantici
fatti di parole, calcoli, pittura, scultura musica, danza, teatro ecc. Dicevamo sopra che il nucleo
prescelto è un’impresa, una sfida, un corpo a corpo faticoso in cui ogni alunno sarà indotto a
lavorare da solo impastandosi di sudore, polvere, colori, suoni, grammatiche e alfabeti e sarà
accompagnato nel delicato atto di aprirsi al mondo e al gruppo per comporre il suo modello
comunicativo che si arricchisce e cresce nel contatto con gli altri. Il nucleo del Pof può esser
definito un grande atto d’ amore e di provocazione in reciproca interferenza, capace di far sgorgare
il sia messaggio disperato e consolante della bellezza, la grande bellezza dell’arte che lascia il
mondo intero a bocca aperta, sia la grande necessità di pace che vive il mondo odierno, sial’ urgente
istanza contemporanea di costruire contesti democratici di confronto e di contatto umano, fuori
dalla barbarie che spesso si constata. In ciò si realizza il senso della cultura e dell’istruzione, del
sapere che si coagula nell’infinitesimale spazio tra artefice e fruitore, incontro che diviene nuovo
punto d’inizio e allo stesso tempo testamento di civiltà. Questo processo di crescita e di
emancipazione personale e collettiva rende l’apprendimento come una creatura viva, come un
albero che germoglia e si rigenera, nell’incontro infinitesimale ma potente tra vecchio e nuovo
attraverso un virtuoso patto generazionale. Le ragioni di questa scelta trovano cittadinanza nel
pensiero di tre autori contemporanei, differenti tra loro, per età, formazione, contesto ma che
definiscono mirabilmente il profilo di ciò che la scuola deve essere e deve fare oggi.
Gli autori sono:
Malala Yousafzai un'attivista pakistana. È la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace, nota per
il suo impegno per l'affermazione dei diritti civili e per il diritto all'istruzione
“-Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne, -dissi- Sono le nostre armi più potenti. Un
bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.- [...]
La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione –questo è il mio sogno.
L’istruzione per ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a
tutte le mie amiche è un mio diritto.” Cit. Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala,Garzanti
Cvetan (o Tzvetan) Todorov (in bulgaro: Цветан Тодоров?; Sofia, 1º marzo 1939) è un filosofo e saggista bulgaro. “L’arte interpreta il mondo e dà forma a ciò che forma non ha, in modo tale che, una volta educati
dall’arte, possiamo scoprire aspetti sconosciuti degli oggetti e degli esseri che ci circondano. Turner
non ha inventato la nebbia di Londra, ma è stato il primo ad averla percepita dentro di sé e ad averla
raffigurata nei suoi quadri: in qualche modo ci ha aperto gli occhi. [...]Non posso fare a meno delle
parole dei poeti, dei racconti dei romanzieri. Mi consentono di esprimere i sentimenti che provo, di
mettere ordine nel fiume degli avvenimenti insignificanti che costituiscono la mia vita. [...] In un
recente studio il filosofo americano Richard Rorty ha proposto di definire diversamente il
contributo che la letteratura fornisce alla nostra comprensione del mondo. Per descriverlo, rifiuta
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l’uso di termini come “verità” o “conoscenza” e afferma che la letteratura rimedia alla nostra
ignoranza non meno di quanto ci guarisca dal nostro “egotismo”, inteso come illusione di
autosufficienza. Conoscere nuovi personaggi è come incontrare volti nuovi. Meno questi personaggi
sono simili a noi e più ci allargano l’orizzonte, arricchendo così il nostro universo. Questo
allargamento interiore non si formula in affermazioni astratte, rappresenta piuttosto l’inclusione
nella nostra coscienza di nuovi modi di essere accanto a quelli consueti. Un tale apprendimento non
muta il contenuto del nostro essere, quanto il contenente stesso: l’apparato percettivo, piuttosto che
le cose percepite. I romanzi non ci forniscono una nuova forma di sapere, ma una nuova capacità di
comunicare con esseri diversi da noi; da questo punto di vista riguardano la morale, più che la
scienza.” TzvetanTODOROV, La letteratura in pericolo, Garzanti
Ignazio Visco è un economista italiano, attuale Governatore della Banca d'Italia[1], carica che ricopre dal 1º novembre
2011 a seguito delle dimissioni di Mario Draghi divenuto Presidente della Banca centrale europea.
“L’esercizio del pensiero critico, l’attitudine alla risoluzione dei problemi, la creatività e la
disponibilità positiva nei confronti dell’innovazione, la capacità di comunicare in modo efficace,
l’apertura alla collaborazione e al lavoro di gruppo costituiscono un nuovo “pacchetto” di
competenze, che possiamo definire le “competenze del XXI secolo”. Non sono certo competenze
nuove; è una novità, però, il ruolo decisivo che vanno assumendo nella moderna organizzazione del
lavoro e, più in generale, quali determinanti della crescita economica. Non dovrebbero essere
estranee a un paese come l’Italia, che ha fatto di creatività, estro e abilità nel realizzare e inventare
cose nuove la propria bandiera. Un sistema di istruzione che sia in grado di fornire tali competenze
al maggior numero di studenti costituisce quindi un’importante sfida per il nostro paese.” Ignazio
VISCO, Investire in conoscenza. Crescita economica e competenze per il XXI secolo, Il Mulino
FINALITA’
Promuovere una prima alfabetizzazione culturale.
Formare l’uomo e il cittadino.
Favorire comportamenti pro-sociali, improntati al rispetto degli altri, alla collaborazione
evitando forme esasperate di competitività e sopraffazione.
Promuovere la conquista dell’identità e favorire l’autonomia e la capacità di scelta.
Promuovere comportamenti di conoscenza e di rispetto delle culture altre e dell’ambiente, inteso
come condivisione del bene comune.
Promuovere atteggiamenti di riconoscimento collaborazione e solidarietà tra i popoli.
OBIETTIVI
Canalizzare l’aggressività come potenzialità positiva;
Fondare una profonda sicurezza primaria;
Esprimere se stessi e le proprie capacità;
Sviluppare l’identità e l’empatia con l’altro;
Contrastare l’insorgere del processo di de-umanizzazione;
Promuovere la cooperazione anziché la competizione;
Stimolare la capacità di simbolizzazione;
Valorizzare il gioco ed il lavoro di gruppo;
Sviluppare il rapporto con il mondo esterno (conoscere le proprie potenzialità, rimuovere
atteggiamenti discriminatori, saper operare scelte in situazioni nuove);
Acquisire le norme che regolano il rapporto tra libertà individuale ed esigenze della collettività
(rispettare il bene comune, conoscere i propri diritti e doveri).
Gli obiettivi di apprendimento sono definiti al termine della scuola primaria e per ogni campo di
esperienza per la scuola dell'infanzia. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i
traguardi sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni.
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Le singole equipe pedagogiche svilupperanno unità didattiche che articoleranno gli obiettivi di
apprendimento previsti dalle Indicazioni. La programmazione didattica prevede l’articolazione del
percorso secondo logiche di apprendimento interdisciplinare. I percorsi didattici finalizzati al
conseguimento dei traguardi di competenze sono in sinergia con quanto programmato nei progetti
curricolari ed extracurricolari. Si forniscono qui di seguito alcune indicazioni di ordine generale che
riguardano le diverse discipline.
Italiano e Inglese: intendiamo predisporre varie situazioni di apprendimento per indurre i
bambini a scoprire gradualmente tutte le potenzialità della lingua per renderli consapevoli
che la lingua è un importantissimo strumento per comunicare, dire, ascoltare, fantasticare.
Storia e Geografia: intendiamo sviluppare la consapevolezza del tempo percepito e la
padronanza delle categorie che regolano i concetti di tempo e spazio. E’ necessario dare le
basi lessicali e concettuali utili a leggere e comprendere il presente e il passato. Dentro tale
prospettiva promuoviamo e potenziamo conoscenze di convivenza civile, consapevolezza
di sé e dell’altro, scoperta dello spazio vissuto.
Matematica: iniziamo con quelle che sono le conoscenze possedute dagli alunni e le
attività che compiono quotidianamente e non solo a scuola. I bambini, infatti, percepiscono
intuitivamente concetti di logica, aritmetica, geometria e misura. Il gioco e la curiosità
sono alla base dei nostri fondamenti metodologici, evitando una presentazione formale
della disciplina inopportuna a questa età. In linea con le indicazioni metodologiche di E.
Castelnuovo saranno privilegiati oggetti in movimento piuttosto che situazioni di disegno
statico, al fine di promuovere gli aspetti essenziali della matematica intuitiva. Tutto ciò in
linea con quanto noto con i processi di sviluppo intellettivo, tenendo conto delle età
evolutive del bambino.
Scienze: Le scienze naturali e sperimentali condurranno gli alunni verso la comprensione e
la conoscenza del mondo circostante. Le attività privilegiate saranno quelle
dell’osservazione e della descrizione dei fenomeni vissuti nel quotidiano, l’interazione con
l’ambiente circostante, la risoluzione individuale o in collaborazione coi compagni in
situazioni problematiche di natura relazionale, operativa e culturale. Le conoscenze e le
abilità acquisite genereranno nuovi apprendimenti. A tal proposito si vuole sottolineare che
i docenti della scuola primaria organizzeranno un curricolo per le scienze e per la
matematica che si avvarrà dell’ausilio delle aule di laboratorio scientifico generate dai
finanziamenti PON FESR per rendere piacevolmente significativo il metodo di ricerca.
Arte e Immagine, Ed. Fisica, Musica: La programmazione delle attività espressive di arte
e immagine, educazione fisica e musica intende favorire una contaminazione e una crescita
tra i linguaggi delle parole, del corpo, dei suoni, delle immagini e dei colori, al fine di
ottenere risultati di creatività e stili personali rispetto a ciò che si è come individui e
rispetto a ciò che si fa da soli o nel gruppo. Inoltre si intende focalizzare la conoscenza, la
scoperta e l’interpretazione del patrimonio artistico e culturale di appartenenza dell’alunno
per poi allargarlo al patrimonio mondiale.
Religione Cattolica: porrà attenzione alle esperienze della vita dei bambini e focalizzerà
l’attività didattica su aspetti gioiosi ecumenici di fratellanza. Si condurranno i bambini alla
conoscenza di altre realtà religiose, secondo l’ottica delle tolleranza, del rispetto e
dell’integrazione.
Tecnologia: rappresenta una risorsa preziosa per il successo formativo. Riguarda tutti gli
aspetti legati alla tecnica e le conquiste operate dall’uomo nel corso della storia. Una parte
significativa di lavoro è dedicato alle nuove tecnologie e all’utilizzo del PC. L’uso del PC,
infatti, abitua alla riflessione, alla pianificazione del lavoro e all’autocorrezione attraverso
processi di analisi, sintesi e confronto rendendo i bambini consapevoli del loro agire e
pensare. Gli strumenti informatici rendono il lavoro a scuola più ricco e interessante.
Obiettivo prioritario non è quello di fornire ai bambini competenze prettamente tecniche,
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bensì renderli versatili e disponibili a pensare in modo creativo e divergente esercitando
il pensiero computazionale. Superfluo ribadire il concetto, per altro evidenziato nelle
indicazioni, che gli strumenti informatici interessano in modo trasversale tutte le discipline
e consentono modalità nuove di intendere la ricerca. I docenti della scuola impostano la
loro azione didattica in merito tenendo conto di aspetti positivi e negativi delle NT.
VERIFICHE E VALUTAZIONE Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione
didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti
organi collegiali. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni
da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.
Assume una preminente funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e
di stimolo al miglioramento continuo. Ogni U.D. sarà corredata di prove per la verifica finalizzate
non solamente all’apprendimento in termini di acquisizione di conoscenze e abilità ma anche di
competenza. Per monitorare i risultati di apprendimento si prevedono verifiche per tutte le
discipline, verifiche in itinere e finali.
La valutazione prevede due azioni: a) Valutazione degli esiti scolastici; b) Valutazione di sistema
riferita all’organizzazione e alla gestione. I due aspetti, pur analizzati nel presente documento in
sede separata, sono evidentemente correlati. Significato pregnante del valutare è riferito ad un
processo continuo di miglioramento. L’INVALSI ha il compito di rilevare la qualità dell’intero
sistema nazionale, fornendo alle scuole, alle famiglie, alla comunità sociale, al Parlamento e al
Governo elementi di informazione essenziali circa la salute e le criticità del nostro sistema di
istruzione. A tal proposito diviene nodo focale il RAV con le priorità ivi indicate per il
miglioramento, articolato in un arco temporale triennale ma rimodulabile annualmente.
Si confermano i criteri stabiliti nell’anno scolastico 2008/2009 predisposti in linea con il Decreto
Legge n. 137 1/09/2008, convertito in L 169 del 30/10/2008. Si riportano i passi significativi del
decreto che riguardano la scuola primaria, dentro le interpretazioni e le scelte operate dal Collegio
dei Docenti:
Art. 3:
1. “Dall’anno scolastico 2008/09, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli
apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in
decimi ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto
dall’alunno”.
3. “Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di stato conclusivo del ciclo, gli studenti
che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline”.
Appare evidente che qualsiasi scala di valutazione, numerica o per aggettivi, deve avere significato
didattico relativo all’ordine di scuola considerato, fatti salvi gli aspetti formali di ordine giuridico
(certificazione). Bisogna cioè stabilire cosa intendere con i parametri numerici dentro l’ordine di
scuola primaria, operando una differenza sostanziale fra gli alunni del triennio (1^, 2^ e 3^) e quelli
del biennio (4^ e 5^), nonché gli alunni diversabili.
A) Alunni del triennio (1^, 2^, 3^): gli alunni sono all’inizio di un percorso di istruzione e, quindi,
risentono in misura più significativa rispetto ad altri dello scarto linguistico e di informazione
iniziale. In tale fascia di età il significato di “6” (cioè sufficienza, necessaria per il passaggio alla
classe successiva) viene attribuito in relazione ai progressi svolti relativamente alla situazione
registrata in ingresso. Il voto, quindi, non assume in tal senso il significato di un valore assoluto,
peraltro di dubbia certezza pedagogica. Ciò significa anche che l’intero triennio va valutato in
relazione ad un percorso che registra fondamentalmente la presenza o l’assenza di un progresso dal
punto di vista delle abilità rapportate alla situazione iniziale. Evidentemente tale criterio significa
anche che la valutazione quadrimestrale non deve essere intesa in senso rigido come valutazione
sommativa delle singole prove orali e scritte. I voti superiori al 6, invece, devono registrare una
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reale situazione positiva di fatto rispetto agli obiettivi fissati dalla scuola e ai parametri nazionali
di valutazione (INVALSI).
B) Alunni del biennio (4^ e 5^): pur restando valido il significato di valutazione illustrato nel
punto a), gli alunni devono dimostrare di avere acquisito abilità minime con prove standardizzate,
pur se rapportate al criterio di un percorso educativo e di istruzione permanente, che rivela progressi
ed atteggiamento positivo, anche al di là delle conoscenze e delle competenze realmente acquisite,
anche se, in misura più significativa, si valuta il percorso didattico svolto all’interno di parametri
nazionali di valutazione (INVALSI).
C) Alunni Diversabili: in modo più significativo il concetto di sufficienza (6) deve essere
rapportato alla programmazione prevista (PED) e assume il significato di progressi relativi alla
situazione di partenza, sia per quanto attiene alla diagnosi, sia per quanto attiene alle potenzialità
dell’alunno. In considerazione del fatto che tale forma di valutazione può avere effetti deleteri dal
punto di vista psicologico, si concorda sul fatto che l’eventuale votazione inferiore al 6 (cioè non
ammissione alla classe successiva) dovrà essere proposta valutando anche e soprattutto gli aspetti
relativi alla sfera della relazionale, di socializzazione, di integrazione e, quindi, quando l’equipe
ritiene più positivo o non deleterio il non inserimento nello stesso contesto classe. Tali
considerazioni, evidentemente, devono avere a supporto adeguata documentazione di valutazione,
comprese le relazioni di programmazione previste in sede di gruppo misto (ASL, genitori, docenti).
Si rammenta, infatti, che per non ammettere alla classe successiva un alunno diversabile è
necessaria apposita delibera del Collegio dei Docenti che valuta, entro il mese di marzo apposite
relazioni di docenti dell’equipe, dell’ASL, dei genitori che propongono la permanenza. Da tutti i
documenti considerati si deve evincere che la non ammissione alla classe successiva rappresenta un
intervento didattico utile per l’integrazione culturale e sociale dell’alunno. Eventuali proposte in tal
senso saranno attivate solo in tempo utile e cioè non oltre i primi quindici giorni del mese di marzo.
Per gli alunni diversabili verranno rispettate le direttive previste nelle linee guida sull’integrazione
degli alunni con disabilità, Roma Agosto 2009 n 4274.
Tutta la documentazione di riferimento per la valutazione degli alunni con riversibilità e il patto di
corresponsabilità sono visionabili sul sito della scuola.
La scuola dell'infanzia, nell'ottica della prevenzione e del recupero dello svantaggio, opera
valutazione somministrata dalla commissione di valutazione d'istituto su tutti gli alunni cinquenni
iscritti; il test utilizzato all'inizio dell'anno scolastico e a chiusura è costituito dalla batteria IPDA.
Si precisa che all'interno dell'Istituzione Scolastica è attivo il Gruppo-Invalsi così composto:
Dirigente Scolastico G. Frittitta, primo collaboratore docente G. Di Miceli, referente per l'italiano
docente C. Calì, referente per la matematica docente M. Lo Cicero.
D) Alunni BES
Nel Decreto ministeriale DM 5669 -12 luglio 2011 e Linee guida in allegato al DM si mette
in evidenza che il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si fonda su una visione globale della
persona che fa riferimento al modello della classificazione internazionale del funzionamento,
disabilità e salute (International Classification of Functioning, disability and health - ICF) come
definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002). La nota Miur n. 1551 del
27/06/23 comunica agli USR di tutte le regioni italiane la proroga al prossimo anno scolastico
2013/14 per la definizione delle direttive per l'attuazione dei PAI (Piano Annuale per l'Inclusione).
Ad oggi l'USR Sicilia non ha ancora comunicato alle scuole alcuna direttiva.
Tuttavia la scuola è chiamata a leggere e rispondere in modo adeguato e articolato ad una pluralità
di studenti che manifestano bisogni educativi speciali con difficoltà di apprendimento, di sviluppo
di abilità e competenze nonché con disturbi del comportamento stabili o transitori.
L’attenzione agli studenti è favorita non solo dalla capacità di tutti i docenti di osservare e cogliere i
segnali di disagio,ma anche dalla consapevolezza delle famiglie di trovare nella scuola un alleato
competente per affrontare un percorso positivo per i loro figli, e dall'utilizzo di mirati strumenti
diagnostici in età evolutiva.
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Un approccio integrato, scuola - famiglia - servizi sanitari, consente di assumere un’ottica
culturale di lettura dei bisogni nella quale i fattori ambientali assumono una correlazione con lo
stato di salute dell’individuo. In tal modo la disabilità non riguarda il singolo che ne è colpito, bensì
tutta la comunità e le istituzioni.
Il MIUR pubblica la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 contenente indicazioni operative concernenti la
direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 recante "Strumenti di intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica"
Principali disposizioni previste nella circolare 8.
E’ sottolineata la necessità di redigere il Piano Didattico Personalizzato (PDP) che abbia lo
scopo di definire, monitorare e documentare - secondo un’elaborazione collegiale,
corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee.
L’attivazione di tale percorso individualizzato e personalizzato è deliberata dal Consiglio di
Classe (dal “team docenti” nella scuola primaria). E’ previsto anche il coinvolgimento della
famiglia, attraverso la sottoscrizione del PDP.
Per gli alunni che hanno difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana
potranno essere utilizzate le due ore di insegnamento della seconda lingua comunitaria nella
scuola secondaria di primo grado.
Eventuali disposizioni in merito allo svolgimento degli esami di Stato o delle rilevazioni
annuali saranno fornite successivamente.
Sono ribaditi i compiti del Gruppo di lavoro d’istituto (GLHI) che assume la denominazione
di Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) con l’estensione dei propri interventi anche agli
alunni che manifestano Bisogni Educativi Speciali (BES).
Si suggerisce che il GLI si riunisca con una cadenza almeno mensile in orario di servizio
oppure con orari aggiuntivi o funzionali, facendo rientrare la partecipazione nei compensi
già pattuiti per i docenti in sede di contrattazione integrativa di istituto.
Ruolo strategico assumono i nuovi Centri Territoriali per l’Inclusione (CTI) previsti in ogni
territorio e per i quali la Direttiva 27.12.2012 ha fornito i propri dettagliati compiti.
Nell’eventualità che, per ragioni di “complessità territoriale”, non sia possibile istituire tali
organismi, il GLI dovrà avere come riferimento i Centri Territoriali di Supporto (CTS), ai
quali la Direttiva affida il ruolo fondamentale di interfaccia fra l’Amministrazione e le
scuole (e tra le scuole stesse), nonché di rete di supporto al processo di integrazione, allo
sviluppo professionale dei docenti e alla diffusione delle migliori pratiche.
La C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 sottolinea come sia doveroso, da parte dei Consigli di classe o delle
equipe dei docenti nelle scuole primarie, indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria
l'adozione di una personalizzazione della didattica ed, eventualmente, misure compensative o
dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.
Lo strumento privilegiato resta il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano
Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie
di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
Il Piano Didattico Personalizzato diventa così non più solo la mera esplicitazione di strumenti
compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA, ma lo strumento in cui si potranno, ad esempio,
includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in
uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica,
abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense,
a carattere squisitamente didattico-strumentale.
A titolo esemplificativo, sul sito del MIUR sono stati pubblicati alcuni modelli di PDP.
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L’alunno che viene valutato secondo il modello ICF può evidenziare difficoltà specifiche in
7 ambiti principali.
La situazione globale di una persona, del suo stato di salute e di funzionamento nei suoi contesti
reali di vita, va descritta mettendo in relazione informazioni su:
Condizioni fisiche: malattie varie, acute o croniche, fragilità, situazioni cromosomiche particolari,
lesioni, ecc.
1. Strutture corporee: mancanza di un arto, di una parte della corteccia cerebrale, ecc.
2. Funzioni corporee: deficit visivi, deficit motori, deficit attentivi, di memoria, ecc.
3. Attività personali: scarse capacità di apprendimento, di applicazione delle conoscenze, di
pianificazione delle azioni, di comunicazione, di autoregolazione metacognitiva, di
interazione sociale, di autonomia, di cura del proprio luogo di vita, ecc.
4. Partecipazione sociale: difficoltà a rivestire i ruoli sociali di alunno, a partecipare alle
situazione sociali più tipiche, nei vari ambienti e contesti.
5. Fattori contestuali ambientali: famiglia problematica, cultura diversa, situazione sociale
difficile, culture e atteggiamenti ostili, scarsità di servizi e risorse, ecc.
6. Fattori contestuali personali: scarsa autostima, reazioni emozionali eccessive, scarsa
motivazione, comportamenti problema, ecc.
In uno o più di questi ambiti si può generare un Bisogno Educativo Speciale specifico, che poi
interagirà con gli altri ambiti, producendo la situazione globale e complessa di quest’alunno.
Ovviamente, il peso dei singoli ambiti varierà da alunno ad alunno, anche all’interno di una stessa
condizione biologica.
Dovrà dunque essere una riunione specifica del Consiglio di interclasse o del gruppo docenti a
esaminare la situazione di funzionamento educativo-apprenditivo dei vari alunni e a identificare
quelli che hanno qualche bisogno educativo speciale.
Categorie di risorse per una didattica inclusiva.
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Di seguito verranno presentate 14 categorie generali di risorse che il Consiglio di classe o il team
docenti può decidere di attivare per organizzare una didattica realmente inclusiva.
1. Organizzazione scolastica generale
Tempi e routine delle varie attività scolastiche, orari degli alunni, orari degli insegnanti
(compresenze, straordinari), formazione delle classi, continuità, ruolo dei collaboratori scolastici,
servizi e altre attività offerte dalla scuola (mensa, doposcuola, gruppo sportivo, sportelli,
biblioteca, ecc.).
2. Spazi e architettura
Struttura dell’edificio scolastico, accessibilità sia interna che esterna, grandezza delle aule,
articolazione degli spazi interni ed esterni, attrezzatura degli spazi, arredamento, ecc.
3. Sensibilizzazione generale
Presenza di una cultura dell’integrazione e dell’inclusione scolastica, sensibilizzazione alla
cultura della diversità, orientamento progettuale nell’ottica di un «Progetto di vita».
4. Alleanze extrascolastiche
Raccordo con figure coinvolte nella rete educativa, famiglia, amici, vicini di casa e altre risorse
informali della comunità (gruppi giovanili, associazioni, gruppi sportivi, ecc.).
5. Formazione e aggiornamento
Supervisione tecnica anche da parte di esperti, possibilità di consultare materiali bibliografici e
informatici, software, banche dati anche in Internet.
6. Documentazione
Scambio di informazioni ed esperienze, possibilità di confronto con altre realtà scolastiche,
documentazione delle buone prassi di integrazione.
7. Didattica comune
Scelte metodologiche, nella didattica della classe, maggiormente inclusive (gruppi cooperativi,
tutoring, didattiche plurali sugli stili cognitivi di apprendimento, didattica per problemi reali, per
mappe concettuali, ecc.); vari tipi di adattamento (riduzione, semplificazione, arricchimento,
ecc.); tempi di apprendimento diversi, ecc.
8. Percorsi educativi e relazionali comuni
Laboratori creativi, espressivi, di educazione socioaffettiva, alle life skills, alle autonomie, ecc.;
con i vari tipi di adattamento a seconda delle singole e peculiari esigenze.
9. Didattica individuale
In aggiunta alle voci della categoria precedente e non in alternativa, attività in rapporto 1:1
(strategie, materiali, ecc.) nell’ottica dell’individualizzazione e personalizzazione dell’offerta
didattica
10. Percorsi educativi e relazionali individuali
Attività in rapporto 1:1 personalizzate (training di autonomia come ad es. un percorso di
insegnamento-apprendimento all’uso dei mezzi di trasporto pubblico, interventi psicoeducativi
sui comportamenti problema, ecc.).
11. Ausili, tecnologie e materiali speciali
Uso di materiali e ausili, anche tecnologici, volti a facilitare le possibilità di autonomia e
apprendimento dell’alunno, migliorando la sua vita quotidiana.
12. Interventi di assistenza e di aiuto personale
Aiuti di carattere assistenziale e di sostegno fisico per permettere all’alunno una personale e
attiva partecipazione alla vita e alle attività quotidiane, anche con personale specifico.
13. Interventi riabilitativi
Interventi specialistici sanitari come ad esempio logopedia, terapia occupazionale, fisioterapia,
psicomotricità, ecc.
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14. Interventi sanitari e terapeutici
Interventi di carattere medico/sanitario, cure e terapie specifiche, interventi riabilitativi,
consulenze specialistiche, ecc.
E) Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) Con il termine Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) ci si riferisce ad un gruppo eterogeneo
di disturbi che si manifestano con significative difficoltà nell’acquisizione e uso di abilità di
comprensione del linguaggio orale, aspersione linguistica, lettura, scrittura, ragionamento,
matematica. Questi disordini sono intrinseci all’individuo, presumibilmente legati a disfunzioni del
sistema nervoso centrale e possono esser presenti lungo l’intero arco di vita, possono inoltre
verificarsi in concomitanza con altri fattori di disabilità o con influenze estrinseche (culturali,
d’istruzione…). In tale categoria rientrano i disturbi delle abilità scolastiche, in particolare disturbi
quali: la dislessia, la disortografia, la disgrafia, e la discalculia, così come stabilito dalla Consesus
Conference del 2007 che ha coinvolto le maggiori associazioni scientifiche e professionali degli
operatori coinvolti in queste problematiche. La dislessia è un disturbo di origine costituzionale che
si manifesta, in persone dotate di adeguata intelligenza e in assenza di patologie o deficit sensoriali,
come difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici ovvero
nella correttezza e nella rapidità di lettura. Spesso non viene riconosciuta o viene diagnosticata con
grandissimo ritardo, ne consegue che il bambino colpito da questo disturbo venga poi considerato
da i genitori e dal corpo insegnante come svogliato, disattento, pigro o addirittura poco intelligente,
provocando così il fiorire di una serie di problemi di carattere psicologico quali perdita di autostima,
affievolimento della motivazione ad apprendere, ansia, depressione. Spesso la carriere scolastica di
questi bambini è costellata di insuccessi, abbandoni precoci comportando così conseguenze sociali e
professionali a volte molto pesanti. In Italia, la dislessia evolutiva colpisce circa il 4% dei bambini,
costituendo così un fenomeno di non poca rilevanza. La disgrafia e la disortografia in particolare,
consistono in manifestazioni quali lo scambio e l’inversione delle lettere, la lentezza, l’errata
discrezionalità della scrittura, l’inesattezza legatura dei segni e delle parole, l’errato uso dello spazio
del foglio, il disordine della scrittura. La discalculia consiste, invece, nella debolezza degli
automatismi del calcolo e del processamento dei numeri. La dislessia, la disgrafia, la discalculia
possono sussistere separatamente ma spesso si accompagnano. L’evoluzione di tali patologie è
influenzata dalla gravità del DSA e dalla tempestività e adeguatezza degli interventi, dal livello
cognitivo e meta cognitivo dall’ampiezza delle compromissioni neuropsicologiche, dalla
associazione di difficoltà delle tre aree (lettura, scrittura, e calcolo).
DSA ovvero evidenti difficoltà strettamente legate a deficit di natura percettiva e non riconducibili a
problematiche di ritardo mentale o di natura sensoriale o altra patologia certificabile. Le lacune che
stanno alla base di queste difficoltà riguardano le abilità percettivo-motorie e metafonologiche; solo
un recupero specifico, da effettuarsi in stretta collaborazione con la scuola e con la famiglia, può
favorire il raggiungimento di risultati soddisfacenti.
AZIONI MESSE IN ATTO
Le azioni messe in atto sono di natura organizzativa, di coordinamento, di collaborazione e di
mediazione:
Organizzare e coordinare gli incontri delle equipe medico-psico-pedagogiche e con i servizi
socio-assistenziali a favore degli alunni con bisogni educativi speciali
Provvedere alla raccolta, lettura e organizzazione della documentazione relativa ai percorsi di
alunni con bisogni educativi speciali.
Raccogliere e predisporre la documentazione necessaria per la richiesta dell’organico di
sostegno.
Coordinare la Commissione e il Gruppo di lavoro per l'Inclusione (GLI) per ciascun plesso
dell’Istituto.
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Promuovere progetti finalizzati alla rilevazione dei disturbi specifici dell’apprendimento e
all’attivazione di percorsi didattici personalizzati, con l’individuazione delle misure
dispensative e degli strumenti compensativi previsti dalla normativa.
Promuovere progetti volti alla formazione dei docenti.
Compartecipare ai progetti di prevenzione e riduzione del disagio in rete con altri enti o
istituti
Collaborare con i consulenti esterni, attraverso l’attività di mediazione scuola-famiglia, per
un’adeguata presa in carico delle situazioni di difficoltà
Laboratorio permanente di didattica inclusiva
Si rivolge a tutti i bambini, in modo particolare a coloro i quali hanno evidenziato il bisogno di
tempi e modalità personalizzati per raggiungere le competenze previste dal piano didattico-
educativo. Nella realizzazione dell’intervento didattico i docenti operano adattando a ciascun
alunno un percorso che tenga conto delle sue capacità, dei suoi tempi e dei suoi interessi specifici in
considerazione del principio educativo che la proposta didattica deve essere differenziata e
proporzionale alle esigenze di ciascuno. La scuola offre spazi attrezzati quali aula multimediale e di
informatica, computer, laboratorio scientifico, di un'area esterna adibita ad orto didattico; inoltre
sono a disposizione (acquistati con fondi dedicati) i materiali necessari alle attività laboratoriali. La
referente del progetto e gli insegnanti delle classi, stabiliscono quali siano gli alunni partecipanti, gli
obiettivi didattici e relazionali e i tempi dei vari percorsi laboratoriali personalizzati. Accedono ai
laboratori gli alunni che presentano BES con l'intero gruppo classe o con il docente e attraverso le
attività didattiche proposte ed anche con l’utilizzo di supporti informatici, viene loro offerta
l’opportunità di potenziare le competenze conoscitive, metodologico-operative e linguistico-
comunicative con modalità adeguate alle loro esigenze. La partecipazione al laboratorio è
documentata attraverso schede di frequenza, la verifica degli apprendimenti e la valutazione del
percorso, anche per quanto attiene gli aspetti relazionali, viene condivisa con gli insegnanti di
classe. All'interno del "Laboratorio di didattica inclusiva" è prevista una sezione per i bambini con
disturbo specifico di apprendimento. Il progetto, concordato con il consiglio di interclasse e con
l'equipe pedagogica, consente di offrire agli alunni con difficoltà nella letto-scrittura momenti di
accompagnamento nello studio delle discipline anche attraverso l’uso di supporti informatici e
mappe concettuali.
RILEVAZIONE PRECOCE DSA
Premessa
I DSA (disturbi specifici d’apprendimento) sono disturbi di origine costituzionale che si
manifestano con difficoltà, a livelli diversi di gravità, nell’apprendimento e nell’utilizzo degli
aspetti automatici della lettura, della scrittura, del calcolo. I bambini con DSA sono normalmente
intelligenti e adeguati al livello di sviluppo per età in tutti gli altri aspetti. Tuttavia, la frustrazione
legata alle scadenti prestazioni scolastiche può tramutarsi in demotivazione, depressione, disagio
scolastico e, negli ultimi anni del percorso scolastico, anche in abbandono. Le più recenti ricerche
dimostrano come l’intervento precoce in questo ambito sia la modalità di risposta più
efficace. L’individuazione dei bambini che presentano difficoltà nell'apprendimento della letto-
scrittura viene effettuata da persone con una competenza professionale specifica. Con la loro
collaborazione, la scuola ha in questo modo la possibilità di rilevare e segnalare ai genitori il
problema ed eventualmente invitarli a richiedere una valutazione presso un centro specialistico per
verificare se si tratti di un disturbo specifico o di un semplice ritardo nei ritmi d’apprendimento.
Negli anni passati si è attivata un’attività progettuale di rilevazione degli alunni DSA e BES con
l’Università degli studi di Palermo. Obiettivi della rilevazione:
Favorire il recupero delle abilità di base nella letto-scrittura;
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garantire alcuni momenti di didattica personalizzata ai bambini in difficoltà, nel rispetto
dei tempi evolutivi;
favorire l’accrescimento dell’autostima;
favorire la definizione del problema evidenziato con le prove somministrate, per
comprendere se si configura come ritardo, oppure come disturbo specifico di
apprendimento.
Strutturazione dei progetti educativi personalizzati:
Individuazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi da attivare nella
pianificazione dei percorsi personalizzati;
avviamento all’uso di software didattici per favorire l’apprendimento negli alunni;
strutturazione di attività didattiche a livello sia individuale che nel piccolo gruppo.
GRUPPO per l'Inclusione GLI
fanno parte del gruppo:
Il DS Prof. G. Frittitta
Il primo e il secondo collaboratore ins. G. Di Miceli e S. Franzone
I docenti F.S. Area 3 ins. A. Li Greci, A.M. Pizzo
Il docente F.S. Area 1 C. Calì
I docenti con Master specifico DSA M. Minaudo
Il docente coordinatore dell'equipe pedagogica
L'O.P. di Area dott.ssa A. Confreda
L'Assistente Sociale Territoriale dott.ssa L. Arculeo
Il genitore interessato
Referenti degli enti e/o associazioni che si occupano di integrazione nel territorio
SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
Scuola…………………… ……..Plesso ………………… classe/sezione…………..
Dati della classe: n° totale alunni ……… di cui:
n° DSA ………….
n°con disabilità ………..
n° con BES …………
n° con cittadinanza non italiana …………
Descrizione dei casi di bisogno educativo speciale: Alunno/a Tipi di BES Modalità di intervento
Legenda BES
1. Carenze affettive-relazionali
2. disagio economico
3. disagio sociale
4. divario culturale
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5. divario linguistico
6. difficoltà di apprendimento
7. disturbo specifico di apprendimento DSA con diagnosi specialistica
8. disturbo da deficit di attenzione e iperattività
9. altro (specificare)
Legenda modalità di intervento
a) a classe intera
b) a piccolo gruppo
c) individualmente
d) attività di potenziamento
e) attività di recupero
f) tutoring
g) percorso personalizzato
h) altro (specificare)
Data Firma docente coordinatore
Definizione del fabbisogno di risorse per l’individualizzazione
Caratteristiche dell’alunno Nome…………………………………
• Condizioni fisiche (malattie, situazioni cromosomiche)
• Strutture corporee (mancanza di un arto…)
• Funzioni corporee (deficit motori percettivi, visivi, di memoria)
• Attività personali (capacità di apprendimento, di comunicazione…)
• Partecipazione sociale (difficoltà ad assumere un ruolo rispetto ai vari contesti di
partecipazione)
• Fattori contestuali ambientali (famiglia problematica, scarsità di risorse)
• Fattori contestuali personali (scarsa motivazione, autostima, reazioni emozionali eccessive) Legenda:
0= nessun problema
1= lieve bisogno di individualizzazione
2= medio bisogno di individualizzazione
3= notevole bisogno di individualizzazione
4= forte bisogno di individualizzazione
OSSERVATORIO: SVANTAGGIO, DISPERSIONE SCOLASTICA, AREA A
RISCHIO
Linee metodologiche e azioni previste Relativamente alle problematiche dello svantaggio e al fenomeno della dispersione la nostra
Istituzione Scolastica ha aderito all’Osservatorio di Area sul Fenomeno della Dispersione
Scolastica e per la Promozione del successo formativo - Distretto N° 9 di Misilmeri -
Coordinato dalla S.M.S. “C. Guastella”.
L’osservatorio del distretto N° 9 è organizzato secondo la seguente struttura:
N° 2 REP, una per il territorio di Misilmeri e una per il territorio di Villabate. Alla REP di
Villabate è assegnata la Psicopedagogista Confreda Antonietta.
Scuole a consulenza su richiesta gestite dagli stessi psicopedagogisti.
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La REP di Villabate è formata dalle seguenti scuole:
D.D. “G. Rodari” II Circolo di Villabate (capofila)
D.D. “Don Milani” I Circolo di Villabate
S.M.S. “Palumbo” di Villabate
In rete con l’Osservatorio il Comune di Villabate. Assegnata alla REP la Psicopedagogista
Antonietta Confreda. Altri soggetti che partecipano alla rete sono il gruppo Caritas e i Carabinieri.
Il GOSP è formato dai docenti F.S. A3. Gli stessi agiscono in stretta sintonia con la
psicopedagogista e con l’Osservatorio di Area.
Per quanto riguarda le azioni progettuali previste all’uopo e in collaborazione con l’Osservatorio o
altre agenzie educative del territorio si rimanda al “capitolo progetti” con particolare riguardo al
progetto Area a rischio, Geometricamente.
PROGETTI CURRICULARI SCUOLA PRIMARIA
1. Informatica: [email protected] (curricolare)
2. Ed. fisica gioco-atletica: CORRO, SALTO, LANCIO (curricolare ed extracurricolare)
3. Inglese: STORYTELLING (curricolare )
4. Scienze: ITINERARI DI SCIENZE: SCOPRIAMO IL MONDO CHE CI CIRCONDA
(curricolare)
5. Progetto teatro: IL TEATRINO DEI RODARINI ECOLOGISTI(curricolare)
6. Matematica: GEOMETRICA…MENTE (curricolare ed extracurricolare)
7. Educazione alla legalità: A SCUOLA DI LEGALITA: UN SERVIZIO PUBBLICO PER
L’INCLUSIONE (curricolare ed extracurricolare)
8. Educazione alla convivenza civile e conoscenza del territorio: ARTE E TERRITORIO (curricolare)
9. PROGETTO SOLIDARIETA’(curricolare)
10. Educazione alla lettura: E INTANTO LEGGO… (curricolare)
(per gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della R.C.)
11. Educazione alla lettura:NELLE FIABE L'ANIMA DEI POPOLI(curricolare)
12. PERCORSI DI CITTADINANZA E LEGALITÀ-ADOTTA UN MONUMENTO (curricolare
presentato dal comune di Villabate)
13. PREVENZIONE DENTALE:Un sorriso smagliante (curricolare)
14. PROGETTO DI ED. STRADALE: A scuola di… ed. stradale. (curricolare)
15. Progetto di prevenzione del ciberbullismo BULLI IN RETE (curricolare)
16. Progetto di educazione alla pace “PACE, FRATERNITÀ E DIALOGO. SUI PASSI DI
FRANCESCO” (curricolare)
1. Informatica:[email protected](curricolare).
Il progetto ha lo scopo di promuovere l’uso delle nuove tecnologie nel pieno rispetto della
personalità infantile e dei suoi bisogni. Favorire, inoltre, lo sviluppo delle capacità creative,
logiche ed organizzative degli alunni e promuovere l’opportunità, per i bambini, di conoscere
le tecnologie informatiche e apprezzarne l’uso in modo critico. Fornire al bambino le
competenze necessarie per realizzare un rapporto attivo-creativo con le nuove tecnologie. L'uso
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del computer per favorire l'apprendimento presenta una serie di vantaggi molto rilevanti. Fra
questi uno dei più importanti è quello motivazionale. Gli insegnanti che utilizzeranno il
computer come strumento di supporto alla didattica, avranno cura di selezionare i programmi
più adatti alle esigenze degli alunni affinchè possano essere di supporto all'apprendimento delle
discipline. Alunni e insegnanti, attuando forme di apprendimento cooperativo, costruiranno
piccoli ipertesti, e-books, presentazioni multimediali di vario tipo. In particolare, dunque, il
progetto intende:
Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti delle discipline.
Favorire l'avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino alle nuove tecnologie.
Referente: Ins. M. Romano
2. Ed. Fisica Gioco-Atletica: Corro, Salto, Lancio (curricolare ed extracurricolare)
Il progetto, che già da molti anni riscuote grandi consensi tra alunni e genitori, lo scorso anno ha
raggiunto l'apice del successo grazie anche all’adesione al progetto del Coni Sport di classe che
ha visto la presenza, durante le ore curriculari, di un docente esperto esterno, che ha svolto
lezioni di educazione fisica in tutte le classi. Memori di ciò, la nostra istituzione scolastica ha
deciso di continuare su questa linea. Promuovere la cultura sportiva nell'età scolare significa
sviluppare le capacità comunicative attraverso il linguaggio motorio; significa accrescere la
socializzazione attraverso le attività ludico-motorie che educano al rispetto delle regole e degli
altri, migliorando così, la coesione tra i vari gruppi sociali. In particolare per la scuola primaria,
tutto ciò si traduce con la pratica di esercitazioni che mirano allo sviluppo delle capacità senso-
percettive, all'acquisizione degli schemi posturali e motori di base, alla acquisizione di un
corretto schema corporeo e allo sviluppo delle capacità coordinative, con particolare riferimento
all'apprendimento motorio. Le proposte motorie, inoltre, abituano il bambino ad ascoltare,
comprendere e memorizzare parole e concetti: l'apprendimento, costituito da una parte corporea
e da una intellettiva in continuo interscambio tra loro si identifica in un graduale passaggio dal
concreto al concettuale. Il progetto si propone di contribuire alla piena realizzazione della
personalità dell’alunno attraverso la pratica di attività motorie che permetta il raggiungimento di
un equilibrio psico-fisico per la formazione di una personalità che sia autonoma, sicura e
responsabile. L’offerta formativa, pertanto, sarà incentrata sull’acquisizione delle abilità motorie
di base, utilizzando come mezzo le attività di gioco-sport relative all'Atletica Leggera.
All’interno di questo progetto si realizzeranno attività per la partecipazione al memorial Luigi
Zarcone Corre a cura dell’associazione Luigi Zarcone di Villabate.Referente: Ins. M.
Tranchina
3. Inglese: Storytelling (curricolare )
Il progetto si propone di arricchire lo sviluppo cognitivo permettendo al discente di comunicare
con una lingua diversa dalla propria, avviandolo alla comprensione di altre culture e rendendolo
capace di instaurare semplici conversazioni su se stesso e sulla realtà che lo circonda. Tali
scambi scaturiranno da storie lette dall'insegnante e da drammatizzazioni. Gli alunni
produrranno un Little Book in cui saranno illustrati i momenti salienti delle storie lette e
drammatizzate.
Referente: Ins. M. C. Li Vigni
4. Scienze: Itinerari di scienze: scopriamo il mondo che ci circonda (curricolare )
Il progetto si propone di suscitare interesse verso le scienze per comprendere le leggi naturali
attraverso l'esperienza in classe ed in laboratorio e attraverso l'osservazione diretta di fenomeni
e variabili naturali. Conquistare il significato di talune affermazioni, attraverso l'investigazione
diretta sugli oggetti, sugli organismi e sull'ambiente.
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Referente: Ins. S. Carta.
5. Progetto teatro: Il teatrino dei rodarini ecologisti (curricolare)
Il progetto si propone di “Fare un teatro ecologico insieme” per sensibilizzare ed educare i
bambini all'amore e al rispetto per la natura servendosi della creatività, dell'attività motoria e
della socializzazione per promuovere esperienze artistiche ed espressive con la realizzazione di
un saggio finale.
Referente: Ins. M. C. Li Vigni
6. Matematica: Geometrica…Mente (curricolare ed extracurricolare)
Il progetto “Geometrica…mente”, rivolto ai bambini di 5 anni della Scuola dell’Infanzia e agli
alunni delle classi III e IV della Scuola Primaria, intende rafforzare le competenze logico-
matematiche attraverso percorsi didattici articolati: lezioni partecipate, attività ludiche e lavori
di gruppo in uno sfondo di fasi in cui è protagonista la didattica laboratoriale supportata da
rappresentazioni verbali, grafiche ed informatiche.
Destinatari: Per la parte curriculare saranno coinvolti tutti i bambini delle sezioni della Scuola
dell’Infanzia e gli alunni delle classi terze e quarte della Scuola Primaria.
Per le attività extracurriculari il progetto si rivolge a:
4 gruppi di 15/18 bambini di 5 anni della Scuola dell’Infanzia
4 gruppi di 15/18 alunni delle classi IV e V
Destinatari: alunni delle classi IV, V e scuola dell’infanzia.
Referente: Ins. M. Lo Cicero
7. Educazione alla Legalità: A scuola di legalità: un servizio pubblico per
l’inclusione. (curricolare ed extracurricolare) Il progetto (L. R. n. 15/2008) mira a colmare lo svantaggio socio culturale che è una delle cause
principali di insuccesso scolastico. Per questo è necessario affrontare le problematiche legate
all’emarginazione scolastica sia sul piano del recupero strumentale, sia in quello relazionale per
garantire il pieno successo formativo di ogni alunno. Il progetto è rivolto agli alunni di quarta e
quinta. Si raccorda con il progetto Arte e territorio e con il Progetto proposto dal Comune di
Villabate "Percorsi di cittadinanza e di legalità-adotta un monumento". Se finanziato per la
parte extracurricolare si utilizzeranno fondi autonomia.
Destinatari: alunni delle classi IV, V
Referente: Ins. C. Calì
8. Educazione alla Convivenza Civile e conoscenza del territorio:
Arte e Territorio (curricolare)
Il progetto ha lo scopo di diffondere tra gli alunni una coscienza ecologica e civica affinchè il
loro comportamento presente e futuro sia più compatibile con l'ambiente in cui viviamo. Si
raccorda con il Progetto proposto dal Comune di Villabate "Percorsi di legalità".
Referente: Ins. C. Calì
9.Educazione alla solidarietà: (curricolare)
Il progetto si propone di educare alla solidarietà, all'interculturalità, alla tolleranza e all'amicizia
tra i popoli acquisendo atteggiamenti di rispetto nei confronti del sè e dell'altro attraverso
azioni concrete di sottoscrizione volontaria da parte di studenti, docenti, genitori e tutto il
personale.
Referente: Ins. C. Calì
10. Educazione alla lettura:E intanto leggo… (per gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della R.C.-curricolare)
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Il progetto intende promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura
favorendo l’accettazione e il rispetto delle culture “altre” considerate fonte di arricchimento.
Referente: Ins. A. Li Greci.
11. Educazione alla Lettura: Nelle fiabe l'anima dei popoli (curricolare)
Attraverso questo progetto si vuole creare un ponte tra culture lontane. Miti, leggende,
narrazioni, fiabe e favole contribuiscono a definire le identità delle nazioni, ma quando si
intrecciano, possono favorire la comprensione e la convivenza fra persone e culture diverse. Ma
l'amore verso la lettura non è né innato né connaturato alla natura umana. Sviluppare questa
capacità è compito dell'educatore chiamato a studiare ed inventare i modi che ne evitino il
rifiuto, magari ancor prima che il bambino impari la tecnica della lettura. E' necessario che le
motivazioni e le spinte si sviluppino su un vissuto emozionale positivo, mediante il quale la
lettura, da un fatto meccanico, si trasformi in un gioco divertente, creativo e coinvolgente.
Questo svilupperà tre elementi base per la mente: l'identificazione, l'immaginazione e il
fantasticare.
Referente: Ins. M.Romano.
12. Percorsi di Cittadinanza e di Legalità-Adotta un monumento (curricolare
presentato dal Comune di Villabate)
Il progetto mira a sviluppare una coscienza civica fondata nel rispetto del territorio e
dell'ambiente intesi come Bene Comune. All'interno del progetto si realizzeranno giornate-
evento su temi ambientali come Puliamo il mondo, la Giornata dell'albero, la Giornata della
Terra, e seminari di approfondimento sul fenomeno mafioso all'interno della Giornata della
memoria del 23 maggio, e incontri tra studenti delle classi quinte e il sindaco per conoscere il
funzionamento dell'aula consiliare e ruolo del sindaco e della giunta.
13. Progetto di prevenzione dentale: per un sorriso smagliante (curricolare)
Il progetto sponsorizzato dall’azienda Colgate e presentato dallo studio dentistico di Villabate
LowCost prevede la distribuzione di materiale informativo a tutti gli studenti di scuola primaria
e la realizzazione di un incontro di 2 h per ogni classe per sensibilizzare alle tematiche
dell’igiene orale e della prevenzione dentale. Si prevedi l’inizio per il mese di ottobre (mese
della prevenzione)
14. Progetto di ed. Stradale: A scuola di…ed. Stradale (curricolare)
Il progetto presentato dalla Caserma dei Vigili Urbani di Villabate prevede di sensibilizzare gli
studenti ai temi della sicurezza stradale. Si prevedono attività cogestite con i Vigili Urbani (da
concordare nell’arco dell’anno scolastico).
15. Progetto di prevenzione del ciberbullismo BULLI IN RETE (Curricolare)
Il progetto mira a sviluppare competenze e modalità di approccio al web in termini di sicurezza
e navigazione sicura, tende a educare al rispetto e alla prosocialità e mette in campo misure di
prevenzione di comportamenti scorretti agiti sia nel web che nel micro\macro gruppo classe-
scuola-territorio.
16. Progetto di educazione alla pace “PACE, FRATERNITÀ E DIALOGO. SUI PASSI DI
FRANCESCO” (Curricolare)
Il progetto rappresenta uno strumento per accrescere la qualità dell’offerta formativa investendo
sul protagonismo degli studenti e la loro educazione all’azione per la pace, la fraternità e il
dialogo; l’educazione all’uso critico dei media e delle nuove tecnologie; lo sviluppo della
collaborazione tra la scuola e gli Enti Locali. Nel contesto sociale e culturale contemporaneo,
particolarmente frammentato, multi-identitario e conflittuale, fare la pace mediante l’educazione
è diventato quanto mai necessario e urgente. Tutte le sfide cruciali che dobbiamo affrontare
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(migrazioni, guerre, cambiamento climatico, impoverimento, “rapidaciòn”,...) richiedono una
crescente consapevolezza e la disponibilità, sollecitata con forza da Papa Francesco con
l’Enciclica “Laudato Si”, ad assumere nuovi atteggiamenti e stili di vita. In questo processo la
scuola intende divenire sempre di più un punto di riferimento positivo per l’intera comunità.
(curricolare).
QUADRO SINOTTICO DEI PROGETTI CURRICULARI
SCUOLA PRIMARIA
ATTIVITA’
CURRICULARI
2. GIOCO-ATLETICA: corro, salto, lancio (Ed. fisica)
3. STORYTELLING (inglese)
4. SCIENZE ITINERARI DI SCIENZE: SCOPRIAMO IL MONDO CHE
CI CIRCONDA (scienze)
5. IL TEATRINO DEI RODARINI ECOLOGISTI.
6. GEOMETRICA…MENTE (Matematica scuola primaria e
dell’infanzia)
7. A SCUOLA DI LEGALITÀ: UN SERVIZIO PUBBLICO PER
L’INCLUSIONE. (Ed. alla Legalità)
8. ARTE E TERRITORIO (legge regionale 9 maggio 2011)
9. SOLIDARIETA’ (ex adozione a distanza)
10. E INTANTO LEGGO… (per gli studenti che non si avvalgono della
R.C.)
11. NELLE FIABE L'ANIMA DEI POPOLI (Lettura)
12. PERCORSI DI LEGALITA’: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
E ALLA LEGALITÀ-ADOTTA UN MONUMENTO (PROPOSTO DAL
Comune di Villabate)
13.PROGETTO DI PREVENZIONE DENTALE: PER UN SORRISO SMAGLIANTE
14.PROGETTO DI ED. STRADALE A SCUOLA DI…ED. STRADALE
15.PROGETTO CIBERBULLISMO BULLI IN RETE
16. PROGETTO DI ED. ALLA PACE “PACE, FRATERNITÀ E DIALOGO.
SUI PASSI DI FRANCESCO”
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CAPITOLO 7 PROGRAMMAZIONE E PROGETTI
CURRICULARI SCUOLA DELL’ INFANZIA
1. LA PROGRAMMAZIONE NELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
GENERALITA’
La Scuola dell’Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie e rivolta a tutti i bambini dai 3 ai 5 anni di
età, assume una significatività ed un’autonomia propria e specifica in quanto si pone come
segmento che “concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale,
religioso e sociale delle bambine e dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, di
autonomia, creatività e apprendimento”. Concorre, anche, ad assicurare un’effettiva uguaglianza e
pari opportunità educative. Nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori,
contribuisce alla formazione integrale dei bambini e delle bambine”. Un ambiente educativo,
dunque, di esperienze e apprendimenti concreti e significativi che integrano in un processo di
sviluppo unitario, le differenti forme: del fare, del sentire, del pensare, dell’agire relazionale,
dell’esprimere, del comunicare, del gustare il bello, del conferire senso alle esperienze. A livello di
territorio la Scuola dell’Infanzia si propone come luogo di: incontro, partecipazione, cooperazione
delle famiglie, spazio di impegno educativo per la comunità.
FINALITA’
Secondo le Indicazioni per il curricolo la Scuola dell’Infanzia si prefigge il raggiungimento
delle seguenti finalità:
Sviluppare l'identità: significa imparare a stare bene e sentirsi sicuri nell'affrontare
nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Imparare a conoscersi e sentirsi
riconosciuti come persona unica e irripetibile, sperimentando diversi ruoli e diverse forme di
identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio,
appartenente a una comunità.
Conquistare l'autonomia: comporta a) l'acquisizione della capacità di interpretare e
governare il proprio corpo; b) partecipare alle attività nei diversi contesti, avere fiducia in sé
e fidarsi degli altri, realizzando le attività senza scoraggiarsi, chiedere aiuto; c) esprimere
con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; d) esplorare la realtà e comprendere le
regole della vita quotidiana; e) partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le
proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti, assumendo atteggiamenti
sempre più responsabili.
Conseguire la competenza: significa: a) imparare a riflettere sull'esperienza
attraverso l'esplorazione, l'osservazione e l'esercizio al confronto; b) descrivere la propria
esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando
fatti significativi; c) sviluppare l'attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.
Sviluppare il senso della cittadinanza: significa: a) scoprire gli altri, i loro bisogni
e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso
le relazioni, il dialogo, l'espressione del proprio pensiero; b) Graduale allontanamento da
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una visione egocentrica in tema di relazioni sociali, considerando l'attenzione al punto di
vista dell'altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; c) Porre le fondamenta di un
abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-
natura.
CAMPI DI ESPERIENZA
Nella Scuola dell’Infanzia l’azione educativa colloca i vissuti dei bambini, in una prospettiva
evolutiva, mediandoli culturalmente all’interno di un contesto sociale ed educativo
intenzionalmente orientato alla progressiva costruzione di conoscenze e di competenze. Gli
obiettivi di apprendimento della Scuola dell’Infanzia vanno visti come traguardi relativi a
dimensioni di sviluppo irrinunciabili, campi di esperienza, veri e propri ambiti del fare e
dell’agire, dentro cui si va sviluppando e costruendo il percorso formativo che trova continuità e
consolidamento nella Scuola Primaria.
Tutte le attività didattiche della scuola dell’Infanzia sono articolate in progetti curricolari ed
extracurricolari che realizzano gli obiettivi ed i traguardi presenti nei campi di esperienza.
2. PROGETTI CURRICULARI SCUOLA INFANZIA Tutti i progetti curricolari previsti per l'anno scolastico 2015/16 affrontano secondo l'ottica
interdisciplinare i vari campi di esperienza. Titolo di tutta il percorso programmatico è: SULLE
TUE ORME ...LE MIE IMPRONTE, IMPARA L’ARTE DI CUI…SEI PARTE. Ogni progetto
curricolare insiste più specificatamente su un campo d'esperienza, anche se tutte le azioni didattiche
si svilupperanno in chiave ludica ed interdisciplinare correlandosi al Nucleo Tematico adottato dal
Collegio dei Docenti. I progetti curricolari della scuola dell'infanzia sono:
EmozionARTE (campo di esperienza: il sé e l’altro. Si articola in 4UA )
Il mio corpo ad opera d’arte (campo di esperienza: il corpo e il movimento. Si
articola in 3UA)
Pensieri, parole…musica. (campo di esperienza: discorsi e parole. Si articola in
4UA)
Arte in…forma (campo di esperienza: conoscenza del mondo. Si articola in 3UA)
NaturArte (campo di esperienza: conoscenza del mondo. Si articola in 4UA)
GEOMETRICA…MENTE
Progetto Solidarietà (Ex adozione a distanza già presentato nella sez. scuola
primaria)
Arte e territorio già presentato nella sez. scuola primaria)
Percorsi di cittadinanza e di legalità ( già presentato nella sez. scuola primaria)
Ed. alla Pace Progetto Pace, Fraternità e Dialogo sui passi di Francesco (già
presentato nella sez. scuola primaria)
1. EMOZIONARTE (Accoglienza, continuità educativa)
Il progetto ha lo scopo di facilitare il bambino nel progressivo adattamento alla realtà
scolastica, attraverso l'esplorazione di uno spazio sereno e stimolante in cui esprimere se
stesso e socializzare. Accoglienza e continuità sono due assi su cui agire per facilitare
l'adattamento alla realtà scolastica, anche nella prospettiva della continuità verticale,
attraverso l'esplorazione dello spazio, luogo di espressione e socializzazione.
Referente: Ins. Capitano Maria
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2. IL MIO CORPO AD OPERA D’ARTE (Il corpo e il movimento) Persegue l’obiettivo di sviluppare e conseguire i traguardi per lo sviluppo delle competenze
del campo di esperienza il corpo e il movimento. Scoprire ed attribuire al corpo la giusta
centralità, maturare e rafforzare la propria identità e prendere coscienza della sua
potenzialità espressiva, cognitiva, relazionale, comunicativa e pratica.
Referente: Ins. A. M. Calè
3. PENSIERI, PAROLE…MUSICA (I discorsi e le parole) Il progetto che afferisce al campo d'esperienza i discorsi e le parole, mira a promuovere lo
sviluppo della fantasia e dell'immaginazione, attraverso la narrazione di storie, utilizzando la
lingua come strumento di comunicazione, conoscenza e scoperta di lingue e culture diverse.
Referente: Ins. M. Chiaracane
4. NATURARTE (conoscenza del mondo) Il progetto mira a sviluppare nel bambino capacità di osservare riconoscere e classificare il
mondo intorno a sé e i cambiamenti (ciclo delle stagioni). Tende a far conoscere sin dalla
tenera età l’importanza del rispetto ambientale. Avvia alla conoscenza degli ambienti
domestici, antropici, urbani con relative norme per la sicurezza e l’ed. stradale. Educa al
senso di appartenenza alla comunità educante che è la scuola, la famiglia e il territorio, al
senso di cittadinanza, al rispetto per gli altri intesi come uomini e cose. Referente: Ins. P. Marino
5. ARTE IN FORMA (La conoscenza del mondo ambito logico-matematico) Il progetto mira a far acquisire al bambino fiducia nelle proprie capacità di ragionamento
logico matematico partendo dal localizzare se stessi o altri, classificare, contare, ordinare,
per arrivare ad osservare fenomeni naturali e coglierne le trasformazioni. Afferisce al campo
d'esperienza la conoscenza del mondo ambito logico-matematico. Referente: Ins. C. Licodia.
6. GEOMETRICA…MENTE (Già presentato nella sezione progetti curricolari scuola
primaria)
7. ARTE E TERRITORIO (Già presentato nella sezione progetti curricolari scuola primaria)
8. PER UN SORRISO IN PIU’ (Già presentato nella sez. progetti curricolari scuola primaria)
9. PERCORSI DI CITTADINANZA E DI LEGALITA'-ADOTTA UN MONUMENTO
(Già presentato nella sez. progetti curricolari scuola primaria)
10. SOLIDARIETA (Già presentato nella sez. prog. Curr. Sc. Primaria
11. PERCORSI DI ED. ALLA PACE “PACE, FRATERNITÀ E DIALOGO. SUI PASSI
DI FRANCESCO” (Già presentato nella sez. prog. Curr. Sc. Primaria
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QUADRO SINOTTICO PROGETTI CURRICULARI INFANZIA
SCUOLA DELL’ INFANZIA
ATTIVITA’
CURRICULARI
EMOZIONARTE (campo di esperienza: il sé e l’altro. si articola in 4ua )
IL MIO CORPO AD OPERA D’ARTE (campo di esperienza: il corpo
e il movimento. si articola in 3ua)
PENSIERI, PAROLE…MUSICA. (campo di esperienza: discorsi e
parole. si articola in 4ua)
ARTE IN…FORMA (campo di esperienza: conoscenza del mondo. si
articola in 3ua)
NATURARTE (campo di esperienza: conoscenza del mondo. si articola
in 4ua)
GEOMETRICA…MENTE
PROGETTO SOLIDARIETÀ (ex adozione a distanza già presentato
nella sez. scuola primaria)
ARTE E TERRITORIO (già presentato nella sez. scuola primaria)
PERCORSI DI CITTADINANZA E DI LEGALITA'( già presentato
nella sez. scuola primaria)
PERCORSI DI ED. ALLA PACE “PACE, FRATERNITÀ E
DIALOGO. SUI PASSI DI FRANCESCO” ( già presentato nella
sez. scuola primaria)
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CAPITOLO 8
I PROGETTI EXTRACURRICULARI
FONDO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
SCUOLA PRIMARIA
Il collegio dei docenti del II Circolo di Villabate intende realizzare i seguenti progetti
extracurricolari come ampliamento dell'offerta formativa. I progetti extracurricolari sono
correlati con quelli già presentati nella sezione progetti curricolari. La parte di lavoro didattico da
realizzare nell'extracurricolo rappresenta quindi un ulteriore approfondimento inerente aspetti
specifici del sapere e degli apprendimenti già affrontati nella parte curricolare. Si ribadisce
altresì che verrà privilegiato nella realizzazione il progetto presentato ad enti esterni in attesa di
eventuale finanziamento: 1. Matematica: GEOMETRICA…MENTE (II anno)
(già presentato nella sezione progetti curricolari)
2. Ed. Fisica - GIOCO-ATLETICA:CORRO, SALTO, LANCIO
(già presentato nella sezione progetti curricolari)
3. Ed alla legalità (già presentato nella sezione progetti curricolari)
FONDO AUTONOMIA (L. 440)
LA SCUOLA IN OSPEDALE Si tratta di un Progetto Ministeriale. Scuola Polo per la Provincia di Palermo è la D.D. “Nuccio” di
Palermo. Si attiva quando alunni sono costretti a lunga degenza in ospedale e a casa. La degenza in
ospedale viene seguita dagli operatori scolastici della D.D. “Nuccio”. La degenza domiciliare viene
svolta in collaborazione con i docenti delle scuole cui appartiene l’alunno, al fine di evitare
un’interruzione deleteria delle attività didattiche e per non interrompere i contatti fra l’alunno e il
contesto classe. Il progetto di istruzione domiciliare si attiva solo in caso di effettiva necessità e per
brevi periodi. Per l’azione extracurricolare si utilizza F. Autonomia (L.440) e in presenza di
finanziamenti già incassati. Nel caso di reintegro parziale o totale delle somme spese, le stesse
saranno introitate nel Fondo Autonomia.
PROGETTO ED ALLA LEGALITA’: A SCUOLA DI LEGALITA’, UN SERVIZIO PUBBLICO PER
L’INCLUSIONE. Il secondo circolo didattico di Villabate ormai da decenni, operando in un territorio a
rischio, organizza la scuola in termini di sistema formativo integrato col territorio per promuovere un'attenta
analisi dei bisogni dei soggetti che fruiscono la scuola (studenti e famiglie) e per favorirne l'emancipazione.
Da anni si opera per ridurre a zero il tasso di dispersione scolastica e di abbandoni, non senza oneri in termini
di fatica, stress, difficoltà logistiche. All'interno di tale contesto-scuola si inserisce il progetto di educazione
alla legalità col quale s'intende offrire a tutti gli studenti della scuola un'occasione di studio, di conoscenza e
di approfondimento della storia e del patrimonio del paese di appartenenza. Ciò per consentire un cambio di
prospettiva che faccia scoprire un modo nuovo di guardare il territorio che ci circonda. La strada, luogo di
vita in cui alcuni studenti trascorrono molto del loro tempo dopo la scuola, diviene uno spazio ricco di
sorprese, i monumenti presenti a Villabate divengono oggetti vivi capaci di schiudere a chi sa indagare e
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dove ci si incontra con l'illegalità e la devianza, ma la strada come senso dell'appartenenza da conoscere.
Tale attività progettuale si collega interdisciplinariamente con le discipline artistico-storico-espressive
previste nelle indicazioni ministeriali per il curricolo e col progetto curricolare Arte e Territorio già inserito
nel POF. S'intende strutturare l'azione progettuale di educazione alla legalità nel curricolare a tutti gli
studenti delle classi che vorranno aderire e a N. 4 gruppi di studenti delle classi IV e V per l'azione
extracurricolare. S'intende coinvolgere nelle attività extracurricolari prevalentemente quegli studenti che
presentano disagio scolastico e svantaggio socioculturale. Tali studenti verranno individuati dallo staff
direttivo sulla base delle informazioni presenti nei verbali d'interclasse.Si prevedono visite guidate nel
territorio coinvolgendo in tale attività anche i familiari degli studenti(si precisa che i familiari che vorranno
aderire alle iniziative della scuola lo faranno con mezzi propri), attività di ricerca di informazioni utili e di
documentazioni per conoscere il paese, rielaborazione critica di quanto raccolto, produzione di testi e disegni
relativi agli ambienti e luoghi visitati e studiati, mostra dei materiali prodotti. Se finanziato per la parte
extracurricolare si utilizzeranno i fondi autonomia.
PROGETTI CON ALTRI FINANZIAMENTI STATO
PROGETTO H
Integrazione e sostegno. Acquisto attrezzature tecniche e materiali di consumo per
sperimentazione didattica. Il progetto è finalizzato all’acquisto di materiale specifico per
alunni H.
Referente: Ins. A. Li Greci.
PROGETTO AREA A RISCHIO Il progetto Area a Rischio è parte integrante del P.O.F. Scopo principale del progetto è
quello di offrire un sistema efficace ed efficiente in termini di organizzazione, gestione delle
attività educative. La scuola si propone come agenzia educativa che tende a rimuovere tutti
gli ostacoli ambientali relativi al processo educativo e formativo, al fine di limitare in modo
consistente lo scarto linguistico e di informazione che riguarda una parte consistente della
popolazione scolastica. Riguarda sia alunni di scuola dell’infanzia che alunni di scuola
primaria. La logica che anima il progetto prevede forme di flessibilità didattica ed
organizzativa che vanno oltre le normali attività retribuite con fondi specifici. Tali forme di
flessibilità prevedono una riorganizzazione interna del Sistema Scuola anche e soprattutto in
funzione di attività di collaborazione e coordinamento con altre agenzie educative del
territorio. Si tratta dunque di offrire al territorio una scuola particolarmente efficiente in
termini di gestione delle attività progettuali con il fine prioritario di limitare il fenomeno
della dispersione scolastica. Le attività retribuite saranno esclusivamente quelle frontali
rivolte ad alunni in particolare svantaggio dal punto di vista didattico, sociale ed economico,
attraverso attività di recupero per la scuola primaria e di prevenzione dei disagi per la scuola
dell’infanzia. Referenti: Ins. G. Di Miceli e C. Calì.
DigiBimbi-Multi-Laboratorio di potenziamento linguistico nella scuola dell'infanzia Il progetto DigiBimbi di potenziamento linguistico ha come obiettivo quello di evidenziare
precocemente disagi, carenze e\o deficit nell'acquisizione e nell'uso del linguaggio e a facilitarne le
acquisizioni e monitorarne l’evoluzione. L’obiettivo del laboratorio di potenziamento è
quello di favorire la consapevolezza fonologica, testuale, comunicativa e pragmatica.
L’attuazione del laboratorio favorisce la continuità didattica fra scuola d’infanzia e primaria.
Il progetto si propone di attivare ambienti innovativi di apprendimento e di nuove relazioni
tra insegnanti e bambini: di fatto si “ ridefinisce l’ambiente” di apprendimento, allargandolo
in termini operativi alla relazione pedagogica mediante l’utilizzo delle NT.
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PIANO ATTIVITA’ EDUCATIVO-DIDATTICHE PER IL MIGLIORAMENTO
DELLE COMPETENZE DI BASE :Laboratori per potenziare il Ben-Essere Scolastico (BES)
Il progetto di potenziamento ha come obiettivo quello di evidenziare precocemente disagi,
carenze e\o deficit nell'acquisizione delle competenze di base della Scuola Primaria per
facilitarne l'apprendimento e monitorarne l’evoluzione. Il progetto si propone di attivare
ambienti innovativi di apprendimento e nuove relazioni tra insegnanti e alunni: di fatto si
“ridefinisce l’ambiente” di apprendimento, allargandolo in termini operativi alla relazione
pedagogica mediante l’utilizzo di tutte le risorse umane in organico di fatto e di
potenziamento per la realizzazione di interventi didattici di recupero\potenziamento
effettuati in compresenza, tanto che si agisca su gruppi ridotti di studenti e si possa
promuovere maggiore e più oculata cura dei bisogni individuali di ciascuno. All'interno di
questo spazio didattico agiranno due docenti simultaneamente (uno di classe e uno di
potenziamento) per garantire il successo negli esiti scolastici e nelle prove standardizzate
INVALSI a tutti gli studenti.
PROGETTO NAZIONALE “SPORT DI CLASSE PER LA SCUOLA PRIMARIA
2015/16. La scuola ha aderito al progetto con delibera del C.d.D. n. 44, verb. n. 5 del
10/12/2015 e delibera del C.d.C. n. 1524, verb, n. 158 del 14/12/2015. Il progetto
“SPORT DI CLASSE” proposto dal Miur e dal Coni prevede:
Coinvolgimento di tutte le classi, dalla I alla V;
Insegnamento dell’educazione fisica per due ore settimanali impartite dal docente di
classe;
Inserimento della figura del “Tutor Sportivo Scolastico”;
Piano di informazione/formazione iniziale ed in itinere dell’insegnante di classe;
Realizzazione di attività che prevedono percorsi d’integrazione degli alunni BES;
Realizzazione dei Giochi invernali e dei Giochi di fine anno scolastico.
E’ prevista la presenza di un Tutor Sportivo Scolastico che, oltre a partecipare alle attività
del Centro Sportivo Scolastico per coordinare le attività e gli incontri di formazione,
fornisce supporto organizzativo/metodologico/didattico secondo quanto previsto dal
progetto. Il tutor sportivo, inoltre, garantisce esemplificazioni operative in orario curriculare
con presenza di un’ora al mese per ciascuna classe assegnata. Anche quest’anno i tutor
responsabili di plesso sono: l’ins. Li Greci per il plesso di Via Fiduccia e l’ins. Tranchina
per il plesso Palagonia. L’adesione al progetto comporta la conferma del Centro Sportivo
Scolastico.
ATTIVITA’ CON FONDI GENITORI
PROGETTO SOLIDARIETA’ (ex adozione a distanza) Il progetto mira a sviluppare negli alunni l’acquisizione dei valori della solidarietà,
interculturalità, tolleranza ed amicizia. Per l’anno scolastico in corso
Referente: Ins. F. M.Calì.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE (versamenti dei genitori) I genitori, all’atto dell’iscrizione versano dieci euro (10 €) ogni anno. Con il finanziamento
si stipula l’assicurazione per ogni alunno della scuola (il costo per l’anno in corso è di 3,50
€). Con la cifra rimanente si svolgono attività indicate dal Consiglio di Circolo. Il Collegio
per parte di competenza indica: a) contributo per acquisto materiali di facile consumo per le
aule di informatica; b) contributo carta per fotocopie. Tali proposte dovranno essere valutate
dal Consiglio di Circolo. La necessità del punto b) deriva dal fatto che una parte consistente
del finanziamento previsto per il funzionamento sarà utilizzato per pagare le rate mensili per
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le convenzioni di uso delle fotocopiatrici. Sarà soggetta ad eventuale delibera l’utilizzo di
tale fondo ad integrazione delle quote versate dai genitori per visite e viaggi di istruzione. La
stessa delibera del C.d.C. stabilirà entità e modalità del contributo.
Referente: Ins. P. Giardina.
PROGETTO: PERCORSI DI CITTADINANZA E DI LEGALITA'
Il progetto è proposto dal Comune di Villabate in collaborazione con la Lega Ambiente e altre
associazioni no profit impegnate nel territorio di Villabate quali: Associazione Archè, Associazione
Paideia, Fondazione Falcone che propone seminari ed iniziative di educazione alla legalità rivolti a
tutti gli alunni dell'istituzione scolastica, ecc. ha come scopo la creazione condivisa di una
coscienza civica responsabile volta alla sensibilizzazione e alla tutela ambientale, alla gestione dei
rifiuti urbani e al riciclo, alla conoscenza della biografia di grandi uomini siciliani che si sono spesi
nella lotta alla mafia, e di patrimoni artistici e monumentali locali per favorire un'incisiva
educazione alla legalità.
PROGETTO: I BAMBINI E LE DANZE POPOLARI
Il progetto è proposto dall’Accademia Danze Artistiche SPAZIO DANZA CLUB con sede a
Villabate largo Hilton 12, mira a coinvolgere alcuni alunni selezionati in attività ludico-motoria
relative alla danza popolare, ha lo scopo di far conoscere alcune danze tradizionali di vari paesi del
mondo. Destinatari n. 50 bambini di età compresa tra i 7 e i 10 anni. Il progetto prevede n.5 incontri
della durata di un’ora ciascuno e la spettacolazione conclusiva. Le attività del suddetto progetto si
svolgono per intero in spazi dell’Accademia di danza.
PROGETTO PREVENZIONE DENTALE: UN SORRISO SMAGLIANTE
Il progetto è proposto dallo studio dentistico di Villabate “Lowcost” del dott. S. Rubino sito in C. V.
E. sponsorizzato dall’azienda Colgate. Mira a coinvolgere gli alunni di scuola primaria in attività
ludico-informative circa l’importanza della prevenzione e dell’igiene dentale. Prevede la
distribuzione alle classi di materiale ed opuscoli e l’intervento di dentisti che affiancano il docente
per attività frontali previste di n. 2h per classe nell’arco dell’anno scolastico a partire dal mese di
ottobre (mese della prevenzione).
PROGETTO ED. STRADALE: A SCUOLA DI… ED. STRADALE.
Il progetto proposto dalla Stazione dei Vigili urbani del comune di Villabate ha lo scopo di far
conoscere le norme essenziali per l’uso della rete stradale urbana e la sicurezza del pedone. Mira
allo sviluppo del senso civico e del rispetto del bene comune.
OSSERVATORIO
SVANTAGGIO, DISPERSIONE SCOLASTICA, AREA A RISCHIO
Linee metodologiche e azioni previste
Relativamente alle problematiche dello svantaggio e al fenomeno della dispersione la nostra
Istituzione Scolastica ha aderito all’Osservatorio di Area sul Fenomeno della Dispersione
Scolastica e per la Promozione del successo formativo - Distretto N° 9 di Misilmeri -
Coordinato dalla S.M.S. “C. Guastella”.
L’osservatorio del distretto N° 9 è organizzato secondo la seguente struttura:
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N° 2 REP, una per il territorio di Misilmeri e una per il territorio di Villabate. Alla REP di
Villabate è assegnata la Psicopedagogista Confreda Antonietta.
Scuole a consulenza su richiesta gestite dagli stessi psicopedagogisti.
La REP di Villabate è formata dalle seguenti scuole:
D.D. “G. Rodari” II Circolo di Villabate (capofila)
D.D. “Don Milani” I Circolo di Villabate
S.M.S. “Palumbo” di Villabate
In rete con l’Osservatorio il Comune di Villabate. Assegnata alla REP la Psicopedagogista
Antonietta Confreda. Altri soggetti che partecipano alla rete sono il gruppo Caritas e i Carabinieri.
Il GOSP è formato dai docenti F.S. A3. Gli stessi agiscono in stretta sintonia con la
psicopedagogista e con l’Osservatorio di Area.
Per quanto riguarda le azioni progettuali previste all’uopo e in collaborazione con l’Osservatorio o
altre agenzie educative del territorio si rimanda al “capitolo progetti” con particolare riguardo al
progetto Area a rischio, Geometricamente, e PIANO ATTIVITA’ EDUCATIVO-DIDATTICHE
PER IL MIGLIORAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE :Laboratori per potenziare il Ben-Essere
Scolastico (BES)
VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Si organizzeranno visite guidate in orario scolastico. Tali visite sono da individuarsi nelle
programmazioni didattiche delle singole classi o in occasione di attività culturali e ricreative che si
presenteranno nel corso dell’anno scolastico. Sarà cura del docente acquisire tutte le autorizzazioni.
Gli alunni che non partecipano saranno assegnati alle altre classi/sezioni.
Non si autorizzano visite e viaggi d’istruzione fuori dalla regione Sicilia.
I viaggi d’istruzione di mezza giornata sono destinati agli studenti dalle classi prime alle quarte.
Per gli studenti delle classi quinte il viaggio d'istruzione è dell'intera giornata.
Si organizzeranno viaggi d’istruzione e visite guidate con i seguenti itinerari:
CLASSI ITINERARI VISITE GUIDATE E GITE TEMPO
I
1. Fattoria didattica Bosco Tumminia (Pa)
2. Bosco Ficuzza (Pa)
3. I Gonfiabili Misilmeri (Pa)
1/2
giornata
II
1. Parco degli Elfi Bolognetta (Pa)
2. Bosco Ficuzza (Pa)
1/2
giornata
III
1. Osservatorio Astronomico e Antico
mulino Roccapalumba (Pa)
2. Museo del mare Palermo / Cuticchio
opera dei pupi.
1/2
giornata
IV
3. Itinerario Arabo-Normanno Palermo
4. Orto Botanico Palermo
5. Terme Arabe Cefalà Diana e Castello di
Mezzojuso con spettacolo dei pupi e visita
chiese di rito latino-bizantino (PA)
1/2
giornata
V 1. Trapani Saline
2. Agrigento Valle dei Templi
3. Archeodromo Scillato (Pa)
1 giornata
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Non sono previste visite guidate per la Scuola dell’Infanzia. Nei giorni stabiliti per le visite guidate
i docenti opereranno in compresenza e, per le sezioni interessate, sarà sospesa la mensa. Le visite
saranno effettuate con lo scuolabus del Comune se è a disposizione; eventuali escursioni a piedi
saranno effettuate solo in zone che si trovano nei pressi della scuola e, in ogni caso, sarà richiesta
preventiva autorizzazione ai genitori.
QUADRO SINOTTICO PROGETTI EXTRACURRICULARI
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I
Fondo
Istituzion
e
scolastica
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELL’INFANZIA
1 GIOCO-ATLETICA: corro, salto, lancio (Ed. fis) 1. GEOMETRICA…MENTE
GEOMETRICA…MENTE (matematica)
ED ALLA LEGALITA’: A scuola di legalità: un
servizio pubblico per l’inclusione
F. Auton. 1. LA SCUOLA IN OSPEDALE
Altri finan.
Stato 1. PROGETTO H
2. PROGETTO AREA A RISCHIO
3 PROGETTO PON FESR DigiBimbi Laboratorio di potenziamento linguistico
nella scuola dell’infanzia
4 PIANO ATTIVITA’ EDUCATIVO-DIDATTICHEPER IL MIGLIORAMENTO
DELLE COMPETENZE DI BASE :Laboratori per potenziare il Ben-Essere Scolastico
(BES)
Fondi
genitori SOLIDARIETA’(Ex Adozione a distanza)
ATTIVITA’ INTEGRATIVE
PROGETTO ED ALLA LEGALITA’ A SCUOLA DI LEGALITÀ: UN SERVIZIO PUBBLICO PER
L’INCLUSIONE
PROGETTO: I BAMBINI E LE DANZE POPOLARI (Accademia danza sorelle Sole)
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CAPITOLO 9 LINK PER DOCUMENTI VARI
Sul Portale Scuola in Chiaro e sul nostro sito è possibile visionare molti documenti che riguardano
la nostra I.S.. Si indicano, tuttavia, i link per alcuni dei documenti più significativi che riguardano i
genitori e gli alunni.
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
Vedi seguente link sul sito della scuola:
http://www.ddrodarivillabate.it/index.php?option=com_content&view=article&id=314:patto-
educativo-di-corresponsabilita&catid=169&Itemid=1398
La domanda di iscrizione conterrà la dicitura per il genitore: Dichiaro di conoscere, condividere e
sottoscrivere il Patto Educativo di Corresponsabilità approvato dai due organi collegiali della
scuola. Eventuali modifiche al Patto devono essere approvate dagli OO.CC. I genitori che non
fanno parte del Consiglio di Circolo o i docenti possono proporre modifiche che saranno valutate
dagli stessi OO.CC.
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Vedi seguente link sul sito della scuola: http://www.ddrodarivillabate.it/index.php?option=com_content&view=article&id=272:regolamento
-d-istituto&catid=169&Itemid=1398
SICUREZZA
Tutti i documenti relativi alla sicurezza sono reperibili sul sito della scuola all’indirizzo www.ddrodarivillabate.gov.it
ACCORDO DI RETE REP
Per vedere accordo di rete rep clicca il seguente link:
http://www.ddrodarivillabate.it/index.php?option=com_content&view=article&id=315:accordo-di-
rete-osservatorio-e-rep&catid=169&Itemid=1398
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Il presente Piano dell’Offerta Formativa è stato approvato dal Collegio dei
Docenti in data 24/09/2015 con delibera n. 26 - verbale n. 3 e approvato dal
Consiglio di Circolo in data 28 /09/2015 con delibera n. 1498, verbale n. 156 del
28/09/2015.
POF 2015/16 AGGIORNATO ALLA DATA DEL 14/12/2015 CON GLI
AGGIORNAMENTI PREVISTI DALLE DELIBERE RELATIVE ALLE
COMPETENZE DOVUTE PER LA LEGGE 107/2015. TALI DELIBERE
EMESSE SECONDO LA TEMPISTICA STABILITA DAL MIUR
SOPRATTUTTO IN RELAZIONE ALL’ORGANICO DI POTENZIAMENTO. Il Dirigente Scolastico
Prof. Giovanni Frittitta
_____________________
Il Segretario del Il Presidente del
Consiglio di Circolo Consiglio di Circolo
(Ins. M. Rispoli) (Sig. S.Spataro)
____________________ _______________________
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INDICE
CAP. 1 CONTESTO PAG. 2
CAP. 2 LEGGE 107/2015 PAG. 5
CAP. 3 RISORSE UMANE PAG. 16
CAP. 4 ORARI RIUNIONI E SERVIZI PAG. 20
CAP. 5 LA NOSTRA IDENTITA’ PEDAGOGICA PAG. 25
CAP. 6 PROGRAMMAZIONE E PROGETTI CURRICULARI SCUOLA
PRIMARIA PAG. 31
CAP. 7 PROGRAMMAZIONE E PROGETTI CURRICULARI SCUOLA
INFANZIA PAG. 49
CAP. 8 PROGETTI EXTRACURRICULARI PAG. 53
CAP. 9 LINK PER DOCUMENTI VARI PAG. 59