Perché cercate tra i morti colui che è...

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il filo 1 anno 3 - numero 15 - aprile 2012 PERIODICO DELLA PARROCCHIA SS. TRINITÀ C osì domandano gli angeli alle donne accorse al sepolcro, nel Vangelo di Luca e così a Pasqua la Chiesa ancora una volta ripropone questa domanda agli uomini di oggi. Il nostro Dio è un Dio dei vivi, che ama la vita, che non elimina la morte ma che con la sua risurrezione ci fa passare attraverso la morte. Se vogliamo accogliere il dono della sua risurrezione, è però indispensabile partecipare anche della sua morte. U n passaggio delicato, che chiede anche a noi di imparare, nei giorni che passano, a saper morire per amore, a liberarci da tutte le nostre schiavitù esercitandoci costantemente a saperci abbandonare a un amore più grande, a vivere proprio come ha fatto Gesù e profondamente in amicizia con lui. Nella luce di Gesù, morto e risorto per amore nostro, non si tratta più di prepararsi a morire, semplicemente e inesorabilmente, solo perché “dobbiamo morire”. Nessuna idea mai ci convincerà dell’importanza e del valore di “dover morire”. Per questo per i credenti si impone piuttosto ben altra prospettiva: quella di imparare a morire ogni giorno “per amore”, proprio come Gesù ci ha insegnato: “Nessuno ha un amore più grande...”. Una bellissima antifona della liturgia ambrosiana canta così: “Morivo con te sulla croce, oggi con te rivivo; con te dividevo la tomba, oggi con te risorgo”. Per questo, a Marta che voleva comprendere le Sue parole, Gesù risponde non teorizzando la risurrezione, ma dicendole semplicemente: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se Perché cercate tra i morti colui che è vivo?

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anno 3 - numero 15 - aprile 2012

PERIODICO DELLA PARROCCHIA SS . TRINITÀ

Così domandano gli angelialle donne accorse alsepolcro, nel Vangelo di

Luca e così a Pasqua la Chiesaancora una volta ripropone questadomanda agli uomini di oggi.Il nostro Dio è un Dio dei vivi,che ama la vita, che non eliminala morte ma che con la suarisurrezione ci fa passareattraverso la morte.Se vogliamo accogliere il donodella sua risurrezione, è peròindispensabile partecipare anchedella sua morte.

Un passaggio delicato,che chiede anche anoi di imparare, nei

giorni che passano, a saper morire per amore, a liberarci datutte le nostre schiavitù esercitandoci costantemente asaperci abbandonare a un amore più grande, a vivereproprio come ha fatto Gesù e profondamente in amiciziacon lui.Nella luce di Gesù, morto e risorto per amore nostro, nonsi tratta più di prepararsi a morire, semplicemente einesorabilmente, solo perché “dobbiamo morire”. Nessunaidea mai ci convincerà dell’importanza e del valore di

“dover morire”. Per questo per i credenti si imponepiuttosto ben altra prospettiva: quella di imparare a morireogni giorno “per amore”, proprio come Gesù ci hainsegnato: “Nessuno ha un amore più grande...”. Una bellissima antifona della liturgia ambrosiana cantacosì: “Morivo con te sulla croce, oggi con te rivivo; con tedividevo la tomba, oggi con te risorgo”. Per questo, a Martache voleva comprendere le Sue parole, Gesù risponde nonteorizzando la risurrezione, ma dicendole semplicemente:“Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se

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muore, vivrà; chiunque vive e credein me, non morrà in eterno” (Gv 11,25).Lasciamoci afferrare dall’amore diGesù, mettiamoci in sintonia con luie con il suo Amore per tutti quelliche si trovano chiusi nel sepolcro delloro egoismo e del loro peccato;possa il risorto visitare ognisofferenza, ogni lontananza, ognimale del mondo, cominciando dalnostro fino ai confini dell’umanità.E non abbassiamo lo sguardo alsepolcro ma guardiamo in alto doveil Signore ci attende. Buona Pasqua e buon cammino...

Don Mario

Con questo articolo inizia la collaborazione di una

nostra parrocchiana che ci aiuterà a conoscere Milano.

Francarosa Lovati, ottantaquattro anni, insegna

all’Università della Terza Età dove ha pure mansioni di

responsabilità. Ha un’esperienza come guida turistica in

tante città e paesi europei.In questo periodo è a riposo

dopo un intervento, ma la sua voglia di scrivere è

talmente forte che ci regala il suo lavoro.

La ringraziamo e speriamo che sia di stimolo ad altri:

tutti possono fare qualcosa per la parrocchia!!!!

DESCRIZIONE DI MONUMENTI AD ALCUNIPERSONAGGI STORICI

CESARE BECCARIA

Èuna copia in bronzo fusa nel 1914 dall’originalerealizzato da Giuseppe Grandi nel 1871. Sitrova nella piazza che prende il nome

dall’economista e letterato milanese vissuto tra il 1738 eil 1794.

Già tra i collaboratori e animatori del Caffè, il periodicoletterario, economico e scientifico di ispirazioneilluminista pubblicato a Milano che ebbe un ruolofondamentale nel rinnovare la cultura italiana del 1700.Inoltre propugnò l’adeguamento della pena alla

pericolosità sociale proponendo l’abolizione della pena dimorte. La figlia Giulia sposò il conte Pietro Manzoni e fumadre di Alessandro.

FELICE CAVALLOTTI

È opera dello scultore Ernesto Bazzaro e si trova in viaMarina, mentre la via a lui dedicata si trova tra corsoEuropa e largo Augusto. Nacque a Milano nel 1842.

Di modeste origini e cultura, partecipò alla spedizione deiMille e alla campagna del 1866 contro l’Austria.

Nello stesso anno fondò il Gazzettino Rosa. Composecanzoni a soggetto patriottico e scrisse modesti drammiteatrali di gusto romantico.

Deputato radicale dal 1873, fu avversario diDepretis e del suo “trasformismo” e dellapolitica repressiva del Crispi: contro di essi e

contro ogni forma di ingiustizia risolse la sua critica oltreche con discorsi in Parlamento anche con articoli che gliprocurarono frequenti processi e duelli.

Fu ucciso nel 1898 proprio durante un duello col direttoredella Gazzetta di Venezia, Ferruccio Macola, che avevasfidato in seguito alle offese recategli dalle pagine delgiornale.

Girando per MilanoFrancarosa Lovati

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Il borgo che muoreSergio Gobbi

Già dai primi bombardamenti su Milano, 14

agosto 1940, alcune bombe cadono sul Borgoprovocando 5 morti in via Niccolini 16 e

rovine in via Messina. Nelle incursioni del 24 ottobre

1942 vengono colpite case nelle vie Paolo Sarpi 40,Lomazzo 8 e 10, Signorelli 1, Bruno, Londonio,Messina e Cimitero Monumentale con vittime edistruzioni. In città 150 morti e gravi danni, specie inpiazza del Tricolore e via Custodi. La notte del 14 febbraio 1943 si abbatte sulla zonaVolta-Magenta un uragano di fuoco. L’ecatombe piùgrave avviene nei due palazzi di via Mario Pagano 44-46, dove 52 persone muoiono sepolte vive dopo oltreuna settimana di vani tentativi di estrarle dalle macerie.In città i morti sono 140 e i danni molto gravi.Per il Borgo stanno le righe del mensile parrocchiale:«Scrivo per voi queste note la notte del 14 febbraio.Quanti ricordi e quali di quella notte orrenda del 14febbraio 1943! Lugubre sibilo delle sirene, unprecipitarsi nei rifugi tra grida e pianti, il cuore chesembra spezzarsi ad ogni scoppiare di bomba, la terrache danza come presa da una follia infernale difinimondo, e poi... la città in fiamme, case che crollano,lamenti di sepolti, montagne di rovine e una folla chefugge pazza di dolore e di terrore lasciando alle spallevisioni apocalittiche di desolazione e di morte. Attornoalla Chiesa nostra fu tutt’un incendio, la Canonicadistrutta, a pochi passi decine e decine di morti. Il cuoredel vecchio Borgo sfigurato non tornerà più. Quali equanti ricordi!»Vengono colpiti: la Canonica, la Casa Pio X, l’IstitutoPavoniano, molte case nelle vie Giusti, Balestrieri,Niccolini, Giannone, Aleardi, Fioravanti. Danneggiata lachiesa della SS. Trinità e le suore di via Bramante. . L’incursione del 7 marzo1943 provoca danni e vittimenelle vie Maggi, Giannone, Balestrieri.L’Apocalisse avviene nelle notti fra domenica 8 agosto1943 e il 16; a puro scopo terroristico in quattro nottivengono sganciate dagli aerei Lancaster del bombingcommand inglese, sulla città semi deserta, quasi 1.500tonnellate di bombe tra dirompenti e incendiarieprovocando oltre 300 vittime (500 aerei con 1250tonnellate di bombe da 400 libbre solo la notte del 13,con 133 morti e 316 feriti). Riportiamo da Laboremus agosto-ottobre 1943 la

“Cronaca di tristi giorni”: 8 Agosto 1943 «Ci eravamo coricati con animotranquillo a mezzanotte suonata e subito dopo il sibilodolorante della sirena ci faceva precipitare tutti neirifugi. Quaranta minuti di scosse, di agitazioni, di piantied ecco: incendi in via Giannone 3, Balestrieri 10…Nelresto della Parrocchia danni di una certa entità».13 agosto1943 «Alla medesima ora, all’una di notte laferocia devastatrice nemica infieriva sul nostro rione eciò per la durata di 55 minuti. Avevamo persa ognisperanza di poter uscire dal rifugio, ma quando ancorale batterie antiaeree crepitavano eravamo sui luoghi piùcolpiti. Una scena apocalittica, infernale: il tetto dellaParrocchiale in fiamme, bombe dirompenti in viaAlfieri, in piazza Morselli, sulle scuole di via Giusti, invia Niccolini dove erano crollati i caseggiati dei numeri14, 16, 21. Vi accorsi, ma non fu possibile avvicinarsi;un crollo pauroso seppelliva senza possibilità disalvezza i rifugiati di via Niccolini 21. Sette soli, astento, erano riusciti a mettersi i salvo. Lì due bombedirompenti a pochi secondi l’una dall’altra e a pochimetri di distanza, infilato il tetto e i cinque piani,scoppiarono proprio sulla volta del rifugio, seppellendosotto le macerie 30 persone ivi rifugiate. Per estrarne le salme ci volle l’opera di otto giorni: ilfuoco però non ci restituì che poche ossa, pochi restiumani… Altre bombe dirompenti alla Pianta di viaCanonica, all’incrocio di via P. Sarpi con via Canonica evia Prina, all’incrocio di via P. Sarpi con via Lomazzo,all’incrocio di via G. Bruno con via Morazzone e viaLomazzo, all’incrocio di via Canonica con viaCesariano, distruzioni in via Moscati, in corsoSempione, in via Canova, compreso il Convento deiPadri Carmelitani Il fuoco si comunica di casa in casa; acrolli susseguono crolli; per le strade si deve camminarecon ogni precauzione; gli occhi sono doloranti per ilfumo e le scintille; ovunque persone vaganti comefantasmi; il rione è quasi ovunque travolto dal fuoco…Povero il mio Borgo degli Ortolani di cui non rimaneche il 20% delle case abitabili!» Colpite anche la scuola Tenca, via Moscova 40, laCarminati e Toselli e il deposito tramin via Messina.15 agosto 1943 Colpiti l’Istituto Artigianelli, via Giusti,via Rosmini e via Bramante.16 agosto1943 Altre bombe con ulteriori danni su una

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città oramai quasi disabitata e piena di macerie

Tutto ciò malgrado si stia trattando unarmistizio che verrà firmato l’8 settembre,ossia venti giorni dopo. Però l’efferato piano

di distruzione completa di Milano fallisce pel grandeuso di cemento e di mattoni pieni.Sulle desolate macerie, all’avvicinarsi dell’autunnotornano i cittadini superstiti e lentamente riprende lavita, benché le incursioni sulla città indifesa continuinoa opera del famigerato Pippo (45 incursioni), un aereoMosquito che quasi ogni notte, indisturbato, viene amitragliare la popolazione a scopo intimidatorio.Non bastasse questo un’altra data funesta viene scritta

sul calendario della martoriata Milano. 20 ottobre 1944 È una splendida mattinata di ottobre,una di quelle che solo Milano può offrire di questastagione; sono le 11,30, arrivano i Lancaster e uno diloro sgancia una bomba sull’abitato di Gorla. Vienecentrata in pieno la scuola elementare Francesco Crispie oltre 200 bambini muoiono ammazzati. È la più cruenta incursione su Milano dall’inizio dellaguerra: 614 morti in un solo giorno! Il Borgo è risparmiato: le bombe più vicine cadonosull’Alfa Romeo al Portello; abbastanza distanti perrisparmiare altre lacrime ai poveri Ortolani superstiti.Ma ciò non è certo una consolazione!

In questi primi mesi dell’anno il Gruppo Missionariosi è riunito più volte con modalità e finalità diverse.

Una volta ha partecipato al costituendo GruppoEvangelizzazione confrontandosi sul modo di rapportarsicon “l’altro” e si sono lanciate tante positive provocazioniche verranno riprese in futuro. Una seconda volta c’è stato un incontro con gli altriGruppi Missionari del decanato. La sera, animata dapadre Mauro, cappuccino,è stata in gran parte dedicata alricordo di monsignor Luigi Padovese, con la visione deldvd già inserito nel libretto a lui dedicato e pubblicatol’anno scorso.Padre Mauro ha poi regalato a tutti i presenti un secondolibretto, scritto da fra Paolo Martinelli, originario dellaSS. Trinità (che molti ancora ricorderanno).Monsignor Luigi Padovese, un uomo di comunione,

ripercorre in modo chiaro e sintetico le varie tappe dellasua vita e ci ricorda la sua opera pastorale e il suoimpegno di studioso. Ci sono anche delle belle foto,piccole, ma chiare ed espressive: la prima lo ritrae ilgiorno della sua prima Comunione, assieme alla suamamma, che tanti di noi ancora ricordano con affetto,sempre sorridente e gentile, e sempre in prima fila adogni Messa celebrata dal figlio nella nostra chiesa,giustamente orgogliosa di lui!Questo libretto sarà disponibile, per chi lo desidera, ilgiorno dell’inaugurazione della sala dedicata a monsignorPadovese, che speriamo possa avvenire ai primi digiugno.Il gruppo decanale ha poi deciso di celebrarecomunitariamente la giornata dei Santi Martiri, il 24marzo, presso la parrocchia di Santa Maria di Lourdes:

abbiamo ricordato in particolare i 26 martiri diquest’ultimo anno.La terza riunione è stata invece dedicata a verificare iprogressi dell’erigendo orfanotrofio del Lioma, inMozambico, per il quale il Gruppo Missionario si èimpegnato a un’opera di sensibilizzazione e raccoltafondi. Preso atto che laggiù i lavori procedono lentamente macostantemente, e in attesa di poter verificare il loro statoeffettivo, attraverso le foto del signor Franchini, cheanche quest’anno in settembre si recherà in loco, si èpartiti a progettare qualche azione concreta.Già don Mario aveva deciso, in questa Quaresima, didevolvere a tale progetto il ricavato della cena a pane eacqua del venerdì sera. Il Gruppo Missionario ha inveceoptato per l’organizzazione di una lotteria, il cui primopremio è un uovo di cioccolato di 8 kg, con altre uova diminor peso, come premi di consolazione.

All’uscita di questo numero de Il Filo avretetutti già visto le uova e sarete stati tutticontattati per l’acquisto di qualche biglietto,

quindi non ci soffermiamo di più sull’argomento.

Per concludere questa breve panoramica sull’impegno delGruppo Missionario, pubblichiamo una parte della letterache padre Aldo ha inviato a tutti gli amici:

Cari amici,avevo pensato di venire in Italia nella seconda metàdell’anno, ma vedo una serie di difficoltà, soprattutto perquanto riguarda il tempo disponibile. Il mio impegno nelProgramma nazionale di formazione dei chirurghi per lefistole vescico vaginali esige che io compia numerosi

Gruppo Missionario

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viaggi di lavoro durante l’anno, della durata minima dinove - dieci giorni. Quest’attività mi piace e la ritengoprioritaria, tuttavia esige numerosi sacrifici per trovare ilmodo, prima della partenza e dopo il ritorno, direcuperare le visite ambulatoriali e le operazioni elettive.Per quest’anno è inoltre previsto un viaggio in novembrein Bangladesh per partecipare alla riunione del GruppoInternazionale di Lavoro per le fistole ostetriche, che sisvolge ogni due anni.[…] Per quanto riguarda l’ospedale, quest’anno abbiamola presenza di 8 alunni del Corso di Laurea in chirurgia,che vengono per fare un corso di 10 mesi, fino adicembre, per imparare a operare le patologie piùfrequenti, in maternità, ortopedia e traumatologia. Io sonoil tutore generale e quindi devo preoccuparmi diaccompagnarli, distribuirli nei vari servizi, aiutarli arisolvere i vari problemi. Il corso durerà poi 5 anni.

Continua anche, ogni domenica, il mio servizio dicappellano del carcere: consiste nel celebrare la Messacon catechesi a partire dalle letture della liturgia e poivisitare i vari reclusi che hanno problemi di salute, chel’infermiere della prigione non è in grado di risolvere. Lacomunità dei credenti che frequentano le attività religioseoscilla attorno ai 120 su un universo di 500 reclusi e forseoltre. Abbiamo ora una decina di catecumeni che aPasqua riceveranno il Battesimo. Il nostro vescovo è giàvenuto due volte per celebrare la Messa e amministrare laCresima in prigione.

[…] Passo ora ai saluti. Il vostro ricordo e la vostrasimpatia mi sono sempre di grande aiuto e desideroringraziarvi di cuore mentre vi dico “ciao”. Auguro a tutti una buona Pasqua

padre Aldo Marchesini

SOGGETTO:

Tratto dal libro La straordinaria invenzione Hugo

Cabret

Autore: Brian Selznick

Edito da Mondadori

TRAMA:

Hugo Cabret racconta l’avventura di un ragazzinodalle mille risorse, il cui tentativo di scoprire unsegreto che riguarda suo padre produrrà unaprofonda trasformazione in lui e nelle persone che locircondano, conducendolo in un luogo caldo e sicuroche potrà finalmente chiamare “casa”. Hugo Cabretè la storia di un ragazzino orfano che vive in unastazione ferroviaria parigina negli anni ’30. Dopoessersi imbattuto in un macchinario da ricostruire,Hugo entrerà in contatto con un misterioso gestore diun negozio di giocattoli, finendo risucchiato in unamagica avventura.

Parigi 1931, il piccolo Hugo (Asa Butterfield) èda poco rimasto orfano di entrambi i genitori ed ècostretto ad andare a vivere con lo zio nellastazione ferroviaria di Gare Montparnasse, dovel’uomo si occupa della manutenzione degliorologi. Il giovane protagonista ha ereditato unricordo del padre (Jude Law): un automa che nonfunziona più e che Hugo si impegna ad aggiustarenella speranza di trovare/ricevere un messaggiodal compianto padre. C’è un negozio di giocattoli

all’interno della stazione, gestito da un anziano edistinto signore il cui passato è avvolto nel mistero.Con l’aiuto di Isabelle (Cloe Grace Moretz), unabambina di cui il giocattolaio e sua moglie hanno lacustodia, Hugo scoprirà il segreto dell’automa che ilpadre gli ha lasciato.

In un’ambientazione fiabesca Scorsese èottimamente riuscito a illustrare gli albori delcinema, dai notissimi fratelli Lumière al quasitotalmente sconosciuto Georges Méliès, nondimenticando di citare i grandi Charlot, Keaton eGriffith.

Ma è proprio grazie a Monsieur Méliès che il cinemaè diventato unico, fantasioso, sconfinato.Meravigliosa la ricostruzione della stazione d’Orsayin una Parigi da sogno.

Film per tutti.

Hugo Cabret

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Che avventura! Siamo due ragazzi di 27 anni,senza un soldo in tasca e con un grande amoreche ci unisce dal primo giorno che ci siamo

incontrati, quasi tre anni fa. Così io e Alessandro,preparandoci tra mille sfide e difficoltà a realizzare ilnostro progetto e sogno d’amore, abbiamo seguito il“Corso Fidanzati” iniziato a gennaio presso la nostrabella parrocchia e che si è appena concluso. Un’avventurameravigliosa e soprattutto infinite preziosissime occasioniper riflettere. Raccontando ai nostri amici che stavamo frequentando uncorso fidanzati, molti si stupivano e commentavano:«Mah, che cosa inutile. Non ho bisogno di nessuno chemi insegni cosa significa amare. Figuriamoci poi se hogià deciso di sposarmi». Certo con alcune delle coppieche ci hanno accompagnato in questo camminoriflettevamo sul fatto che forse sarebbe meglio fareun’esperienza simile già a diciotto anni. Sì, perché glispunti sono tanti e interessanti, ed è un peccato riservareun confronto così profondo solo agli ultimi mesiprecedenti l’eterno “sì”. Riflettere su questi aspetti cisembra un’occasione unica e fondamentale per il crescereinsieme della coppia. Sono domande intense, nodicruciali della vita e dei valori di ciascuno: adottare o nonadottare un figlio? Come comportarsi sapendo diaspettare un bambino con problemi fisici? Cosa fare difronte a un tradimento? Cosa significa convivere damarito e moglie? Perché un matrimonio cristiano? Comevivere “tenendo sempre Gesù in mezzo” al propriorapporto, ponendolo davanti a tutto nella propria unione?Come tradurre in pratica l’esperienza della fede in quantocoppia?

La risposta agli scettici circa l’opportunità o menodi seguire questo tipo di percorsoprematrimoniale viene quasi spontanea, anche

grazie allo splendido taglio con cui le coppie che ci hannoaccompagnato – Nicoletta ed Edoardo, Daniela e Lorenzo– hanno impostato i nostri incontri: «Questo non è un“corso” – hanno esordito – non vogliamo dare “ricette” anessuno, né insegnare alcunché. Siamo qui percondividere, fare comunione d’anime, riflettere insiemenoi con la nostra esperienza da sposati e voi con quantoavete vissuto insieme fino ad ora». Una decina di coppiedi diverse età, ciascuna con la propria storia. Il confrontoè stato intenso e appassionante. Mi è sembrato,preparandomi così al passo che io e Alessandro vogliamo

compiere, di vivere già da ora quell’essere nellacomunità, quell’essere comunione che è anzitutto ilmatrimonio cristiano. Un’unione che è condivisione,mettere in comune, che è un cammino che non fa solo lacoppia, ma tutta la comunità che la circonda, che lasostiene. La coppia da sola non è nulla senza altre coppie

e persone convinte dell’eterno amore, di una vitanell’Amore. «Quando dovrete decidere i testimoni –suggerisce Roberto, responsabile del nostro oratoriovenuto a condividere con noi la sua preziosa esperienzapersonale – non sceglieteli perché sono la sorella,l’amica, il cugino. Pensate piuttosto che i testimoni sonole persone che quando direte: “Non ce la faccio più”cercheranno di trovare con voi un modo per andareavanti, per ricostruire. Sono le persone che punterannocon voi all’unità e non alla divisione, al trovare la forzadel perdono e del ricominciare, a lavorare per costruire enon per distruggere. Sono le persone che vi starannoaccanto nel vostro cammino di vita coniugale». Ilmatrimonio diventa così una grande esperienza di tutti, diamore condiviso che abbiamo cominciato a sperimentaregià da questo corso. Che splendido clima dicomprensione, curiosità, apertura si è respirato ai nostriincontri. Nessun giudizio, nessuna categorizzazione.

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Non sarà un’avventura

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Essere più coerenti???

Grande rispetto per l’esperienza di ciascuno, che davveroaccoglievamo come in un abbraccio. Un confrontointenso anche sugli aspetti più duri: «Quando direte ilvostro sì, e prima ancora quando verrete a firmare ilconsenso prematrimoniale, vi impegnerete ad amarel’altro/a anche se vi tradisce. Vi impegnerete a rifiutare ildivorzio come opzione per risolvere i problemi chepotranno sorgere. Ricordatevelo bene». Sono intense le

parole di don Giuseppe, ma siamo lì tutti quanti nellanostra umanità, siamo lì per affidarci a Gesù con i nostrilimiti e anche i nostri propositi. L’arricchimento ricevuto è stato per me unadimostrazione fortissima di questo non esaurirsi dellacoppia in se stessa, di questo aspetto comunitariodell’unione matrimoniale. È proprio vero che le verità piùprofonde si scoprono insieme a chi condivide con te lostesso percorso, ciascuno con la propria irripetibilediversità. Questa esperienza è statoinoltre – per me eAlessandro – un modo di vivere un altro aspetto in cuicrediamo molto e che negli incontri abbiamo affrontato, ecioè che anche il matrimonio, come la vita cristiana ingenerale, è dimensione vissuta nella comunità (che èanche comunione), per la comunità e con la comunità.Una vita in cui il “servizio”, il porre al centro “l’esserci”per la collettività, svolge un ruolo fondamentale. Moltosignificativa sotto questo aspetto la riflessione propostasull’essere la coppia aperta alla vita, una vitarappresentata dalla procreazione dei figli quando ce ne èdato il dono; dall’adozione se ve ne è la possibilità. Maanche dall’aprirsi alla vita degli altri. La coppia generavita e può essere aperta alla vita sempre e comunque sottoogni aspetto dell’esistenza. Mi sento solo di dire grazieper questi meravigliosi momenti e insegnamenti, la cuibellezza è stata non solo nella sapienza ricevuta ma anche– e soprattutto – nella grande concretezza dei discorsiaffrontati. Davvero non potevamo cominciare con passomigliore questa splendida avventura… tutti insieme. Elena e Alessandro

Ieri, durante la celebrazione della santa Messa delle10,30, mi sono guardata in giro, complice forse illungo Vangelo della domenica di Quaresima: ho

visto gente arrivare alla spicciolata e riempire la chiesache alle 10,30 in punto era quasi vuota; ho visto personevagare per tutto il periplo (e non erano genitori cheportavano in giro i loro bimbi), ho sentito gentechiacchierare di banalità, ho visto gente che masticava unchewing gum e che è andata a fare la Comunione come sestesse andando a una passeggiata (e non sto parlando diragazzini, ma di adulti).Ho visto anche in fondo alla chiesa, addossato a unacolonna, un uomo chiaramente arabo con la barba tipica

dei musulmani osservanti e mi sono chiesta,vergognandomi, quale spettacolo stavamo dando non soloa un fratello forse capitato per caso fra noi e curioso divedere che razza di rito stiamo celebrando, ma anche ainostri ragazzi, a quelli per cui dovremmo essereesempio… e mi sono vergognata di me stessa perchéspesso capita anche a me di dire una parola soprattuttoper quanto riguarda i canti o di fare un commento sullapredica.Cosa voglio dire con queste righe? Forse richiamare tuttiquanti a una presa di coscienza, a un rispetto maggiore, aessere più coerenti e fedeli.

Luisa Redeghieri

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Carissime/i

Sono il papà di Cesare, un bimbo che stafrequentando il catechismo della IV elementare,in previsione della Prima Comunione che sarà il

maggio prossimo.Volevo portare tutti voi a conoscenza di una bellissimaesperienza di vita e di fede che ho potuto vivere.Come molti di voi sapranno, il corso di catechismo dalloscorso anno è “sperimentale”, ossia esce dalle canonichee tradizionali metodologie di insegnamento ed è vissutoin modo più dinamico e attivo.Più in particolare, tra le altre attività, sono previsti anchevari incontri/uscite dei bambini con igenitori.L’anno scorso siamo andati all’acquario di Genova e perme, che ho un acquario in casa e che per 17 anni hogiocato a pallanuoto, il “contatto” con Genova, acqua epesciolini era cosa già nota….Ma quest’anno l’evento cui ho partecipato è statoveramente qualcosa di nuovo e di diverso, che mi hanotevolmente arricchito come uomo, padre e cristiano.Domenica 12 febbraio, siamo andati a fare visita allacomunità ebraica di Casale Monferrato e abbiamo potutoammirare la loro sinagoga e il loro museo.Ho assaporato il senso di fede e di preghiera dei nostrifratelli che, seppur diversi da noi, non ho sentito lontani,dal momento che sia la nostra fede che la loro ha la figuradel Signore che ci accomuna e ho, per mia fortuna,conosciuto cose che fino a quel momento non facevanoparte del miobagaglio culturale.Ma il bello di tuttaquesta vicenda èquello che è successouna fredda e innevataserata di qualchegiorno prima.Il “don”, il martedìprecedente, haconvocato tutti igenitori partecipantiin oratorio, per dare“info” circa l’uscitadomenicale.Francamente, mi

aspettavo la solita routinaria riunione dove, dopo unapreghierina iniziale, avremmo avuto istruzioni circaorario di ritrovo, abbigliamento idoneo, pranzo e rientro,invece… don Mario, dopo la giusta preghierina iniziale edopo averci dato orari e punto di ritrovo, ha esclamato:«E ora parliamo un po’ dell’ebraismo….».Stupore e silenzio in sala!!!Il “don” ha aperto allora un valigetta che teneva“misteriosamente” sul tavolo davanti a lui e, come ungrande “prestigiatore”, ha iniziato a tirare fuori e amostrarci i più importanti oggetti del culto ebraico.Con entusiasmo e passione ne ha spiegato il senso e l’usoche i nostri fratelli ne fanno e ha anche simulato momentidella loro preghiera.In poche parole, ci ha tenuto una vera e propria, nonchéinaspettata, lezione sull’ebraismo che, almeno a me, hapermesso di arrivare la domenica un po’ meno“ignorante” sull’argomento e che soprattutto mi ha fattocapire che Dio è unico, grande e presente per tutti quelliche hanno la fortuna di “credere”, anche secondo culti inparte differenti.Ancora una volta il “don”, come spesso in questi due anniha fatto con i nostri bambini durante il catechismo, èpiacevolmente uscito dai soliti schemi di dottrina e,mettendosi al servizio di tutti noi, ci ha dato una grossalezione di fede, di impegno e passione.il papà di Cesare (anche a nome della mamma)

Ancora una voltaNon il solito catechismo!!!!!

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Che dire di questo momento “forte” cheabbiamo vissuto ??

Le mie parole saranno una confermaper chi ha partecipato – circa uncentinaio per ognuna delle cinque

sere – e spero portino un po’ di rammaricoper chi ha preferito la comoda poltrona….Nell’anno dedicato all’incontro mondialedelle Famiglie (30 maggio – 3 giugno 2012),Don Mario ci ha guidato a conoscere la storiadi una Famiglia – i coniugi Zelia e LuigiMartin – Beati genitori di Santa Teresina.Sulla scia della Famiglia di Nazareth, hannofatto della loro vita coniugale una continuaofferta a Dio!!! Pur sentendo inizialmentenel loro animo il richiamo alla vita religiosa,videro svanire i loro propositi e si sposarono nel Luglio del1958. Ebbero nove figli di cui quattro morirono in teneraetà e le altre cinque, tutte femmine, scelsero il Carmelo.Santa Teresina era la più piccola. Come si può notare le Famiglie sante ... esistono !!! ... Lafamiglia Martin dovrebbe essere presa ad esempio !!!Inoltre se ben cinque figlie scelsero la vita consacrata vuoldire che loro per primi fecero respirare in famiglia "aria diDio" !!! La loro vita santa è un'ennesima dimostrazione dicome basta dire "SI'" a Dio che Egli opererà grandi cose !!! L’ascolto quotidiano delle meditazioni mi ha portato arileggere la loro storia, sicuramente unica nel loro tempo ein quel contesto, all’interno della mia vita e soprattutto inquesti punti. -I coniugi Martin sono stati impegnati nell’apostolatodell’evangelizzazione. Lo hanno vissuto in modo serio econvinto per tutto l’arco della loro esistenza, dentro e fuorile mura domestiche, approfondendo la loro fede, curando lavita sacramentale, la vita di preghiera,l’accoglienza e lacura dei poveri, la formazione dei figli. Dei coniugi Martinsi può dire che la loro testimonianza apostolica passòattraverso la bellezza della loro vita, il fascino dei lorosentimenti, la trasparenza del loro amore, attraverso quellacapacità di dedicarsi tempo. L’impegno apostolico edecclesiale dei Martin ricorda che “la futuraevangelizzazione dipende, in gran parte, dalla chiesadomestica”.

-Interpella il loro modo di vivere il ruolo ed il rischioeducativo. Entrambi furono grandi lavoratori, ma nondelegarono mai la formazione dei figli ad altri. Furono ingrado di conciliare le esigenze delle due attivitàcommerciali con quelle della famiglia, preparando uncontesto educativo adatto a custodire la crescita umana espirituale dei loro figli, curando le inclinazioni di ciascuno.I figli furono per essi, quotidianamente e totalmente,l’attenzione educativa prioritaria.Non avere paura, il buon Dio è con noi!”, ripeteva sempreZelia ed in queste parole ritroviamo il senso vivo della suaesperienza mistica, la “traccia” della compagnia di Dionelle gioie e nelle sofferenze della sua vita familiare. Tuttala vita di Zelia Guerin è stata una esistenza solcata dallagrazia, abbandonata a Dio.-Conforta la normalità della loro vita: la gioia delmatrimonio, la tenerezza per la nascita dei figli, lasofferenza e il dramma per la morte di quattro diloro..eppure la grazia e la Fede, fecero superare questo cheè una tragedia per ogni famiglia.La famiglia Martin ricorda oggi, ad ognuno di noi, che lacomunità coniugale e familiare, anche quando è segnata dalacerazioni, custodisce la bella notizia dell’amore e dellavita. Senza famiglie serene, convinte della necessità ditestimoniare l’amore in ogni situazione, la società si sfaldae si impoverisce.

Daniela

Un... Due… Tre…esercizi in parrocchia

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il filo 10

13 Aprile 2012

Partenza da Milano alle 14.00 per Iano diMontaione (Firenze) Km. 350, arrivoprevisto per vedere il tramonto, cioèper le ore 18.45: ospitalitàpresso il convento dellesuore dellafraternità diM a r i aI m m a c o l a t aMadre di cui unasuora giàconosciamo perchéha frequentato ilnostro corso di icone,ha fatto un concerto dicetra e ha suonatodurante una s. Messadelle 10.30.

14 Aprile 2012

Partenza da Iano alle 8.30 per la Abazia diSant’Antimo, una perla di spiritualità inmezzo alle colline di Montalcino, arrivo ore10.00 (110 Km.) e visita alla Abazia eincontro con un monaco. Per info vedi:

Partenza da Sant’Antimo alle 12.00 arrivo aSan Galgano (Chiusdino), alle ore 13.00 (70Km.). Pranzo e poi visita alla abazzia di SanGalgano e alla cappella di Montesiepi

famosa per la spada nella roccia.

Partenza alle 17.30 da SanGalgano per Pisa e arrivoper le ore 19.15 (110Km.) Visita serale allaPiazza dei Miracoli.

15 Aprile 2012

Visita alBattistero, alDuomo, al

Cimitero e allatorre di Pisa e nel primo

pomeriggio partenza perMilano (295 Km.). Penso sia

inutile dareindicazioniper info suPisa.

Don Mario,

Pinuccia,

Annalisa,

Giuseppe,

Fabian e

Diana

Un

camm

ino

di stu

po

re

Un venerdì al mese alle 19 ci ritroviamo pervedere insieme un bel film e poi gustare

un’ottima pizza in compagnia.È una proposta per tutti i ragazzi ma anche

per i loro genitori e i nonni che vorrannopartecipare.

Gli appuntamenti:20 aprile - Basta guardare il cielo

11 maggio - Mikybo and me

Nu

ovo

cin

ema

Pellegrinaggio di II e III media

Trinità Vi aspettiamo!!!

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il filo 11

Ciao a tutti!Da questo numero anche noi del Basket Trinità abbiamouna finestra per comunicare con la comunitàparrocchiale. La società sportiva, nata dalla buona volontà dellafamiglia Biancardi in accordo con le disponibilità dellapalestra parrocchiale, ma soprattutto dalla presenzacontinuativa di Manuela, l’allenatrice per eccellenza,opera da anni in zona China Town e offre a bambini,bambine e adolescenti la possibilità di praticare lo sportdel basket in un clima tipicamente privo di fanatismo,un clima imperniato su una visione dello sport comecrescita educativa, nel rispetto dei compagni di squadrae degli avversari.

Abbiamo partecipatoai campionati invernali CSI,appena conclusi; le annate delle squadre presentiquest’anno sono:1995/1996/19971998/19992000/2001/20022003/2004/2005Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte fin dasettembre, venite a vedere gli allenamenti, a provare agiocare con noi e sarete felici di entrare a far parte delnostro grande gruppo sportivo.Noi allenatori abbiamo cominciato come voi, fin dabambini, in questa palestra, con questa squadra.E siamo ancora qui, a svolgere un servizio per i piùpiccoli, felici di farli crescere con lo spirito giusto,attraverso la maturazione sportiva di uno sport disquadra come il basket. In questo spazio riservato a noi della Trinità potretetrovare gli aggiornamenti sull’andamento delle partitedi campionato.Franci, Franco, Marco, Luca, Allen e Marta.

Basket Trinità

5 X 1000 = SPORT & CRESCITACON LA TUA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

PUOI SOSTENERE LO SPORT E LA CRESCITA DEI GIOVANI.E NON TI COSTA NULLA

Grazie alla Legge Finanziaria del 2007, puoi destinareil 5 x 1000 delle tue imposte al Gruppo Sportivo Trinità.

In pratica la tua Dichiarazione dei Redditi non varierà ma con questo gesto potraidecidere personalmente di dirottarne il 5 x 1000 a sostegno dello sviluppo e dellacrescita dei nostri giovani.Come fare ? semplice,ti basterà inserire il nostro codice fiscale

97407950159sui modelli di dichiarazione dei redditi, CUD, 730, UNICO persone fisiche, e

apporre la tua firma.QUESTO E’ IL RIQUADRO DA CERCARE

Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delleassociazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni

FIRMA ………………………………………………. Codice fiscale del beneficiario

(eventuale) │9│7│4│0│7│9│5│0│1│5│9│

TI RINGRAZIAMO PER L’AIUTO

CLASSIFICA PCA UNDER 14 GIRONE B CON 8 SQUADRE. Girone: BSQUADRA PU GI VI SC CFA CSU DC PEBASKETOWN 39 14 13 1 869 393 476 0CB LOCATE 29 13 10 3 658 438 220 0SPORT&INCONTRO 26 14 8 6 625 561 64 0GAN 21 14 7 7 701 636 65 0TRINITÀ 19 13 6 7 551 533 18 0PANTIGLIATE 18 14 6 8 585 566 19 0AURORA MI/U 13 14 5 9 583 686 -103 0TUMMINELLI ROMANA -1 14 0 14 214 973 -759 1

   

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il filo 12

Calendario

GIORNO ORARIO APPUNTAMENTI

aprileaprile

Domenica 1 DOMENICA DELLE PALME Corso Icone (dal 31 marzo al 3 aprile)

Mercoledì 4 ore 15.30 SS. Messa gruppo del mercoledì

Giovedì 5 ore 20.30 TRIDUO PASQUALE

Venerdì 6 ore 20.30 TRIDUO PASQUALE

Sabato 7 ore 20.30 TRIDUO PASQUALE

Domenica 8 SS. PASQUALunedì 9 ORARIO FESTIVO Lunedì dell’Angelo

Venerdì 13 ore 21.00 Pellegrinaggio II e III media

Sabato 14 ore 17.30 - 22 Pellegrinaggio II e III media

Domenica 15 II PASQUA Pellegrinaggio II e III media

Lunedì 16 ore 16 -18 20.30 - 22.00 Adorazione

Giovedì 19 ore 15.30 e ore 21.00 Lettura Bibbia

Venerdì 20 ore 19.00 Nuovo Cinema Trinità “Basta guardare il cielo”

Domenica 22 III PASQUA 10.30 Battesimo

Lunedì 23 ore 16 -18 20.30 - 22.00 Adorazione

Giovedì 26 ore 15.30 e ore 21.00 Lettura Bibbia

Domenica 29 IV PASQUA

Lunedì 30 ore 18.15 Suffragio mensile

ore 16 -18 20.30 - 22.00 Adorazione

Giovedì 3 ore 15.30 e ore 21 Lettura Bibbia

Sabato 5 ore 8.00 - 17.00 Ritiro cresimandi a Venegono

Domenica 6 V PASQUA 17.00 Battesimi

Lunedì 7 Corso Icone

ore 16 -18 20.30 - 22.00 Adorazione

Martedì 8 Corso Icone

Mercoledì 9 Corso Icone

Giovedì 10 Corso Icone

ore 15.30 e ore 21 Lettura Bibbia

MAGGIO

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il filo 13

Venerdì 11 Corso Icone

ore 19.00 Nuovo Cinema Trinità “Mikybo and me”

Sabato 12 Corso Icone

ore 8.00 - 16.00 Ritiro prima comunione all’Oasi David

Domenica 13 VI PASQUA

ore 15.00 Incontro I e II elementare

ore 21.00 Processione mariana a San Giuseppe della Pace

Lunedì 14 ore 16 -18 20.30 - 22.00 Adorazione

ore 21.00 Incontro con Mons. D’Ercole a S. G. della Pace

Martedì 15 ore 21.00 Consiglio pastorale parrocchiale

Mercoledì 16 ore 14.00 - 18.00 Gita Terza Età ad Arsago Seprio da don Stefano

Giovedì 17 ore 15.30 e ore 21.00 Lettura Bibbia

Venerdì 18 ore 21.00 Ritiro genitori ragazzi I comunione

Sabato 19 ore 9.30 Confessioni prima comunione

Domenica 20 ASCENSIONE 10.30 Prima comunione

Lunedì 21 ore 16 -18 20.30 - 22.00 Adorazione

Giovedì 24 ore 15.30 e ore 21.00 Lettura Bibbia

Venerdì 25 ore 21.00 Ritiro genitori e padrini della cresima

Sabato 26 ore 9.30 Confessioni cresimandi

Domenica 27 PENTECOSTE 10.30 Cresime

Lunedì 28 ore 16 -18 20.30 - 22.00 Adorazione

ore 18.15 Suffragio mensile

Mercoledì 30 ore 14.00 - 18.00 Accoglienza famiglie in parrocchia

Giovedì 31 ore 15.30 Lettura Bibbia

ore 21.00 Processione

Sabato 2 Cresimandi col Papa

Domenica 3 Messa a Bresso col Papa Nessuna messa al mattino in tutta la diocesi.

Giovedì 7 ore 20.30 Processione cittadina del Corpus Domini

parrocchialemaggiomaggio

GIORNO ORARIO APPUNTAMENTI

GIUGNO

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il filo 14

Oratorio Vivo

Padova: i colori del sacro

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il filo 15

Oratorio Vivo

Padova: i colori del sacro

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il filo 16

I 73... libri della Bibbia

I fidanzati in cammino...

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I frutti del corso di ceramica

Gli anniversari dimatrimonio

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il filo 18

Tra i luoghi che caratterizzano maggiormentei nostri oratori c’è sicuramente quello dellapreghiera. Le possibilità e le scelte sono

molto diverse nei diversi luoghi; talvolta si trattasemplicemente di una sala adibita alla preghiera,altre volte di una cappella più o meno capiente, inaltri casi persino di una chiesa. Sempre e comunquequesto luogo rappresenta un richiamo forte per tutti euna proposta concreta per molti. È importante chel’ambiente sia ordinato e curato, semplice eaccogliente, a misura di ragazzo e di giovane, chesappia prestarsi per i momenti di preghiera comuni einsieme offrire la possibilità di una sostapersonale.Sarebbe bello che i ragazzi sentisseroquesto luogo come il loro, attraverso qualcheelemento capace di dire il cammino spiritualecomunitario e qualche altro accorgimento in grado divalorizzare invece il percorso personale di ciascuno.Molto spesso, se non si impara a pregare da ragazzi,non se ne sarà capaci per tutta la vita. Questo cispinge a valorizzare il più possibile in oratorio leoccasioni di preghiera, curandone la preparazione enon dimenticando le varie forme che la tradizione ciha consegnato.

Senza la cappella l’oratorio mancherebbe dellasua dimensione più tipica, alla quale deve ilsuo stesso nome. I nostri oratori vorrebbero

sempre più diversificare i luoghi, le proposte e le

attenzioni educative senza smarrire l’origine e il finedi tutto ciò che si pensa e si realizza, che è quello diintrodurre un ragazzo a una preghiera personale piùvera e sincera, che sappia consolidarsi eapprofondirsi con il passare degli anni. Oggi èurgente più che mai che i nostri oratori siano luoghinei quali si impari a pregare, attraverso una vera epropria pedagogia della preghiera fatta di gesti esegni, parole e silenzi, solitudine e condivisione.Ancora più urgente è che trovino cristiani adultidisponibili a introdurli in questa avventura e, primaancora, a far nascere il desiderio di un cammino dipreghiera attraverso la loro testimonianza.

…e così dopo aver letto quanto suggerisce don

Samuele, assistente degli oratori della nostra

diocesi, vogliamo presentarvi quanto abbiamo da

poco realizzato anche nel nostro oratorio dando

un’interpretazione nuova alla vecchia cappella,

rimodernandola, riposizionandola, colorandola un

po’ e… trasformandola nella “Porta del Cielo” alla

quale tutti siete liberamente invitati all’incontro

quotidiano delle 17,45.

Gesù ti aspetta

I luoghi dell’oratorio/4

La cappellinadon Samuele Marelli

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il filo 19

Don Mario ha avuto una grandeintuizione: mettere al centrodell’oratorio il “Cuore di Gesù”.

Entrando in cappellina notiamo subito il colorearmonioso e allegro delle pareti e gli sgabelli ei cuscini sul pavimento ricoperto da unamorbida moquette azzurra.Sulla parete centrale troneggia il famosocrocifisso di san Francesco, a lato l’icona dellaMadonna nera di Czestochowa e sotto, adangolo, un piccolo altare con la parola di Dio eun’icona del volto di Gesù.Dalle due vetrate entra una calda luce cheproietta sulle pareti riflessi colorati.Durante la preghiera condotta da don Mario che sisvolge tutti i giorni dalle ore 17,45, ogni sera vieneproposto un gesto concreto, un colore, un’immagineda contemplare, un profumo… al venerdì ilcrocifisso viene adagiato sull’altarino e alla finedella preghiera, ognuno può fermarsi qualche istanteper adorare la croce e appoggiare la fronte lasciando

i propri pensieri e preoccupazioni a Gesù.

In questa cappellina non c’è un profondosilenzio, ma è bello sentire in sottofondo ilvocio allegro di tutti i bambini che ogni

giorno frequentano numerosi l’oratorio.«Lasciate che i bambini vengano a me», sembraproprio voler dire Gesù dalla cappellina guardandoverso il cortile.

Invito tutta la nostracomunità a venire avedere questo piccolomiracolo come è giàstata visitata con grandegioia anche dalle“ragazze” delmercoledì.Non scrivo altro perchénon è possibile riuscirea trasmettervi a paroletutte le meravigliosesensazioni che potreteprovare se verrete avederla con i vostriocchi!Grazie.

Un’amica

La porta del cielo

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Ecco il bilancio della Parrocchia per l’anno 2011.

Le cifre tra ( )si riferiscono all’anno 2010 mentre la percentuale indica il rapporto tra importo del 2011 e

quello del 2010.

Come potete notare in questo anno trascorso abbiamo fatto molti investimenti (pannelli solari, rifacimento

tetto della chiesa e sistemazione aule di catechismo e sede per gli scout e per la cappellania cinese.

Per il futuro le spese non dovrebbero essere più così rilevanti, tranne le manutenzioni ordinarie.

Abbiamo comunque in previsione l’allestimento della sala dedicata a Mons. Padovese che richiederà un

certo impegno finanziario, il rifacimento degli spogliatoi della Palestra e l’abbellimento del Bar, tutto

questo compatibilmente alle entrate ordinarie.

Entrate

Offerte in chiesa in occasione di Messedomenicali, feriali e cassette) 60.354,58 (63.155,42) 96%Benedizione famiglie 16.061,20 (10.328,31) 156%Offerte per matrimoni, funerali, battesimi, cresime e comunioni 9.955,51 (14.804,50) 67%Offerta candele 11.359,72 (14.904,02) 76%Offerte straordinarie 81.075,81 (32.194,18) 252%Affitto scuola * 150.427,44 (127.202,33) 118%Offerte oratorio e bar 61.839,35 (33.281,89) 186%Rimborsi utenze Teatro ** 9.268,40 (9.820,76) 94%Altre offerte Capp. Cinese, Basket, Scout 21.823,10 (2.881,00) 757%Entrate per opere caritative e missionarie 11.958,68 (7.375,72) 162%Entrata straord. da eredità 126.333,26Totale entrate 560.457,05 (315.948,13) 177%

Uscite

Stipendio sacerdoti e parroco 12.768,00 (25.726,00) 50%Offerte predicatori 6.727,00 (4.371,10) 154%Stipendio sacrista 26.905,06 (28.885,93) 93%Luce 17.263,00 (17.637,20) 98%Gas 29.060,50 (29.265,90) 99%Acqua 1.039,00 (2.891,00) 36%Telefono 3.595,90 (2.616,49) 137%Spese culto (candele, sussidi…) 8.984,48 (9.689,32) 93%Contributo diocesano 4.992,16 (3.004,10) 166%Spese ristrutturazione e manut. 678.166,98 (96.597,77) 702%Assicurazioni 1.905,00 (6.588,50) 29%Oratorio 23.638,12 (13.093,90) 181%Offerte per carità 7.976,74 (13.738,00) 58%Tasse (ICI...) 27.961,42 (28.462,30) 98%Spese varie (cancelleria, il Filo…) 16.201,34 (14.058,00) 115%Saldo interessi e spese bancarie 3.588,99 Totale Uscite 870.773,69 (296.625,51) 294%Perdita di esercizio 310.316,64

* Trattasi dell’affitto annuale del Liceo Scientifico Fermi ** Questa cifra rappresenta tutto quanto l’associazione culturale “Il Cielo”, che ha in comodato gratuitofino al 10.5.2013 il Teatro Verga, versa alla Parrocchia annualmente come rimborso delle spese vive diLuce, Gas, Riscaldamento, Acqua, Assicurazione e altre spese non quantificabili.

il filo 20

Bilancio della Parrocchia 2011

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il filo 21

Anche quest’anno la nostra parrocchia propone per tutti i ragazzi, adolescenti e

giovani alcuni momenti forti per vivere in maniera intelligente il tempo delle

vacanze scolastiche. Sono momenti importanti perché fanno parte del cammino di

crescita pensato per i nostri giovani. Da tempo continuiamo a ripetere che “il

catechismo non finisce mai” ed è vero perché cambia solo il modo di farlo ma il

contenuto e le motivazioni sono sempre le stesse e cioè far vivere esperienze di

amicizia, condivisione, gioco e preghiera per conoscere meglio il Signore Gesù.

Ecco allora le proposte per questa estate:

L’oratorio feriale dall’11 giugno al 10 agosto dalle 8 alle 17,

dal lunedì al venerdì, con preghiera, giochi, gruppi di interesse, laboratori, gite,

piscina, visite guidate, pranzo insieme, e soprattutto tanta gioia e amicizia.

La vacanza in montagna dal 7 al 21 luglio

ospiti del grande Chalet des Amis presso il camping Gran Paradiso località Plan

De La Pesse (m. 1820) di Valsavarenche (AO). Un’occasione imperdibile per

conoscere ed ammirare le meraviglie del creato passeggiando per i sentieri del

Gran Paradiso a contatto con marmotte e stambecchi, camosci e scoiattoli ma

anche per lasciarsi guidare in un cammino spirituale.

Ti aspettiamo!!!

Il catechismo “estivo”

Situazione al 1.1.2012 + 82.841,22Perdita esercizio 2012 - 310.316,64Disponibilità finali al 31.12.2012 - 227.475,42

Così distribuite:c/c - 227.530,75Cassa + 55,33

Alle quali vanno aggiunti Titoli ereditati + 56.000,00Per cui al 31.12.2012 la disponibilità è di – 171.475,42

Bisogna tenere conto che dobbiamo ancora perfezionare la vendita di un appartamento ricevuto in eredità dalla qualesi ricaveranno 105.000 euro.Stiamo ancora aspettando (sono già passati 10 mesi!!!) che il GSE inizi a liquidare le somme maturate dallaproduzione dei pannelli solari che, con una stima minima al 31.12.2011, dovrebbero ammontare a circa 25.000 euro.

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il filo 22

La vostra Cooperativa Legatoria “Il BORGO” ha bisogno:

dell’aiuto di volontari -chi ha tempo e un po’ di conoscenza del PC (in particolare EXCEL)

di fare rilegature e lavoro: avete libri da rilegare? Vi servono album di fotografie o lavori di

cartotecnica?

Venite a trovarci in sede:

Cooperativa legatoria “Il BORGO”

Via L. Canonica 25

20154 Milano

Tel.: 0233100169

Cell.: 3472216417

Orari 8-12 13,30-17,00 (feriali)

Posta elettronica: [email protected]

Sito WEB: www.ilborgocoop.com

NEWS DA FAMILY 2012Dopo aver pubblicizzato questo importante incontro che - lo ricordo ancora - si terràdal 30 Maggio al 3 Giugno, ecco la risposta dei parrocchiani:

-hanno aderito n. 21 famiglie con un'offerta di posti letto per 47 adulti + 20 bambini-La parrocchia ha messo a disposizione gli appartamenti della casa parrocchiale per 16adulti + 14 bambini-gli Scouts hanno messo a disposizione la loro sede per un totale di 4 adulti + 4 bambiniperciò daremo ospitalità complessivamente a 67 adulti + 38 bambini, cioè 105

persone !!!!!!

Direi un bel risultato!!!! Grazie a tutti!!!!!!!

Vi terrò aggiornati sui prossimi sviluppi.

Daniela

(Commissione Famiglia SS Trinità)

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PARROCCHIA SS. TRINITÀ - via G. Giusti 25, Milano, tel. 02 3672.7100 - fax: 02 3182.0144

don Mario Longo parroco - tel. 02 3311.831 - 02 3672.7101 - cell. 338 7985.284 [email protected]

don Giuseppe Nichetti cell. 347 9133.684

Suor Francesca Ma (cappellania cinese) cell. 334 217 2421 [email protected]

don Anicet Kaboré cell. 393 3137.937 - [email protected]

Giuseppe Todisco, coordinatore oratorio - cell. 3401880894

Segreteria parrocchiale - dal lunedì al venerdì - ore 16 - 18 - tel. 02 3672.7100 int. 7

Segreteria dell’oratorio - dal lunedì al venerdì - ore 15.30 - 18 - tel. 02 3672.7100 int. 4

e-mail della segreteria: [email protected]

Centro Ascolto mercoledì e giovedì ore 16.30- 18.30 - tel. 02 3672.7100 int. 3

Basket GS Trinità - via Giusti 27 - tel. 02 317.247 / 02 341.241

Orario SS. Messe feriali 9 - 18.15 vigiliare:18.30 festive: 8.30 - 10.30 - 15.45 (cinese) - 18.30

Tutte le celebrazioni sono trasmesse in diretta audio e video sul sito: www.trinita.tv

È successo in Trinità

Sono tornati alla casa del Padre 12. Tius Angela Teresa 94 anni 13. Trabucco Attilio 87 anni14. Zanovello Lea 103 anni15. Ravelli Anna 92 anni16. Tapponi Irma 88 anni

Hanno ricevuto il Battesimo

09. Maggi Lorenzo

il filo 24

Testimonianza dei genitori di Pietro (il bambino

guarito miracolosamente per intercessione dei

beati coniugi Martin)

NUOVI NUMERI TELEFONICI DELLA PARROCCHIA!!!

Buona Pasqua a tutti!!!