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57
I N F O R M @ Z I O N E PER LO SVILUPPO RT Promuovere la cooperazione sanitaria internazionale BANDO DI SELEZIONE PER L’ANNO 2006 DI PROGETTI DI COOPERAZIONE SANITARIA UE 25 RT Promuovere azio- ni di sviluppo economi- co e sociale BANDI 2007 FONDAZIONI BANCARIE UE 26 ALTRI... 2 UNIONE EUROPEA Politica di coo- perazione europea 2007-2013 ISTITUZIONE DELLO STRUMENTO FINANZIARIO PER LA PROMOZIONE DELLA DEMOCRAZIA E DEI DIRITTI UMANI NEL MONDO UE 27 ALTRI... 3 ALA AMERICA LATINA Azioni di diffusio- ne dei risultati raggiunti con le attività di coope- razione realizzate nel periodo 2002-2006 VALORIZZAZIONE DEI PROGRAMMI REGIONALI UE- AMERICA LATINA UE 40 ALTRI.... 4 NUOVI BANDI E OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO LEGISLAZIONE ED ALTRI DOCUMENTI RILEVANTI BANDI DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE E DOCUMENTI IN DISCUSSIONE DELEGA AL GOVERNO PER LA RIFOR- MA DELLA DISCIPLINA DELLA COOPE- RAZIONE DELL’ITALIA CON I PAESI IN VIA DI SVILUPPO 32 BOLLETTINO DEL SISTEMA TOSCANO DELLA COOPERAZIONE DECENTRATA NUMERO 15, GENNAIO 2007 Si ringraziano per la collaborazione l’Ufficio di collega- mento della Regione Toscana a Bruxelles e la DG per l’Integrazione Europea –Ufficio III del Ministero Affari Esteri Il Bollettino è inviato gratuitamente, con cadenza mensi- le, agli enti inseriti nella Banca Dati del Sistema toscano della cooperazione decentrata, agli Enti Locali toscani e a tutti coloro che ne faranno esplicita richiesta scrivendo a: [email protected] REGIONE TOSCANA SETTORE ATTIVITÀ INTERNAZIONALE Il Bollettino è curato, per conto del Cirpac, dalla S c u o l a Superiore Sant’Anna Coordinamento Scientifico: Prof. Andrea de Guttry Redazione a cura di: Ilaria Dal Canto Michele Mazzola Luisa Nardi Direttore Responsabile: Francesco Ceccarelli (Ufficio Comunicazione Scuola Superiore Sant’Anna) LA COOPERAZIONE DEGLI ALTRI: L’OSSERVATORIO INTERREGIONALE COOPERAZIONE SVILUPPO COME CONSULTARE IL BOLLETTINO EVENTI IN AGENDA REGIONE TOSCANA GIORNATE INFORMATIVE SUL BANDO COOPERAZIO- NE SANITARIA INTERNAZIONALE DELLA REGIONE TOSCANA UE 47 ALTRI.... 5 IN EVIDENZA

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II NN FF OO RR MM @@ ZZ II OO NN EEP E R L O S V I L U P P O

RTPromuovere la

cooperazione sanitariainternazionale

BANDO DI SELEZIONE PER L’ANNO 2006 DI PROGETTI DI

COOPERAZIONE SANITARIAUE 25

RTPromuovere azio-

ni di sviluppo economi-co e sociale

BANDI 2007 FONDAZIONI BANCARIE UE 26

ALTRI... 2

UNIONE

EUROPEA

Politica di coo-

perazione europea2007-2013

ISTITUZIONE DELLO STRUMENTO FINANZIARIO PERLA PROMOZIONE DELLA DEMOCRAZIA E DEI DIRITTIUMANI NEL MONDO

UE 27

ALTRI... 3

ALA

AMERICA

LATINA

Azioni di diffusio-

ne dei risultati raggiunticon le attività di coope-razione realizzate nelperiodo 2002-2006

VALORIZZAZIONE DEI PROGRAMMI REGIONALI UE-AMERICA LATINA

UE 40

ALTRI.... 4

NUOVI BANDI E OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO

LEGISLAZIONE ED ALTRI DOCUMENTI RILEVANTI

BANDI DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE E DOCUMENTI IN DISCUSSIONE

DELEGA AL GOVERNO PER LA RIFOR-MA DELLA DISCIPLINA DELLA COOPE-RAZIONE DELL’ITALIA CON I PAESI INVIA DI SVILUPPO

32

BOLLETTINO DEL SISTEMA TOSCANO DELLA COOPERAZIONE DECENTRATA

NUMERO 15, GENNAIO 2007

Si ringraziano per la collaborazione l’Ufficio di collega-

mento della Regione Toscana a Bruxelles e la DG per

l’Integrazione Europea –Ufficio III del Ministero Affari

Esteri

Il Bollettino è inviato gratuitamente, con cadenza mensi-le, agli enti inseriti nella Banca Dati del Sistema toscanodella cooperazione decentrata, agli Enti Locali toscani ea tutti coloro che ne faranno esplicita richiesta scrivendoa: [email protected]

REGIONE TOSCANA

SETTORE ATTIVITÀ

INTERNAZIONALE

Il Bollettino è

curato, per conto

del Cirpac, dalla

S c u o l a

S u p e r i o r e

Sant’Anna

Coordinamento

Scientifico:

Prof. Andrea de

Guttry

Redazione a cura

di:

Ilaria Dal Canto

Michele Mazzola

Luisa Nardi

D i r e t t o r e

Responsabile:

F r a n c e s c o

Ceccarelli (Ufficio

Comunicazione Scuola

Superiore Sant’Anna)

LA COOPERAZIONE DEGLI ALTRI:L’ OSSERVATORIO INTERREGIONALE

COOPERAZIONE SVILUPPO

COME CONSULTARE IL BOLLETTINO

EVENTI IN AGENDA

REGIONE TOSCANA

GIORNATE INFORMATIVE SUL BANDO COOPERAZIO-NE SANITARIA INTERNAZIONALE DELLA REGIONETOSCANA

UE 47

ALTRI.... 5

IN EVIDENZA

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Inf@2TORNA SU

I N F O R M @ Z I O N E P E R L O S V I L U P P ON U M E R O 1 5 , G E N N A I O 2 0 0 7

N U O V I B A N D I E O P P O R T U N I T A D I F I N A N Z I A M E N T O

EUMigliorare le condizioni

economiche e sociela delle vit-time dello tsunami

EU / THAILAND SOCIAL SUPPORT PROJECT –TSUNAMI EXTENSION UE 6

EIDHRPromuovere i diritti

umani, l’uguaglianza, la tolle-

ranza e la pace

MICROPROGETTI CAMPAGNE 2 E 4 IN ALBANIA UE 7

EIDHRPromuovere i diritti

umani, l’uguaglianza, la tolle-ranza e la pace

MICROPROGETTI CAMPAGNE 2 E 4 IN BOSNIA-

ERZEGOVINAUE 9

EIDHRPromuovere i diritti

umani, l’uguaglianza, la tolle-ranza e la pace

MICROPROGETTI CAMPAGNE 2 E 4 IN ISRAELE UE 11

EIDHR Migliorare la sicurezza

alimentare

PROGRAMMA DI AIUTO E SICUREZZA ALIMENTA-RE PER LE ONG IN CHAD

UE 13

PHARE Promuovere l’occupazio-ne

AZIONI VOLTE A FAVORIRE L’OCCUPAZIONE INROMANIA

UE 14

ERASMUS Qualità, accessibilità

istruzione europea

ERASMUS MUNDUS - BANDO PER L’ANNO ACCA-

DEMICO 2007-2008UE 15

UESensibilizzazione del-

l'opinione pubblica sui proble-mi dello sviluppo

AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE SUI PROBLEMI

DELLO SVILUPPO SVOLTE DA ONG UE 17

EIDHR Prevenzione dei conflittiAZIONI PREPARATORIE PER LA CREAZIONE DI

UNA RETE PER LA PREVENZIONE DEI CONFLITTI UE 18

END Realizzare un’espe-

rienza lavorativa presso leIstituzioni UE

ESPERTI NAZIONALI DISTACCATI PRESSO L’UE E

LE SUE DELEGAZIONI ESTEREUE 20

ASIA-INVESTPotenziare le relazioni

economiche tra UE ed Asia

ASIA-INVEST PROGRAMME 2006-2007 UE 21

PROINVESTPartenariato, dialogtra

imprese, dialogo pubblico -privato

PRO-INVEST BANDI 2006 UE 23

REGIONE TOSCANA Promuovere la coopera-zione sanitaria internazionale

BANDO DI SELEZIONE PER L’ANNO 2006 DI PRO-

GETTI DI COOPERAZIONE SANITARIA

RT 25

PROVINCIA LIVORNO

PROVINCIA LUCCAPromuovere azioni disviluppo economico e

socialeBANDI 2007 FONDAZIONI BANCARIE RT 26

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Inf@3TORNA SU

UNIONE EUROPEAPolitica di cooperazio-

ne europea 2007-2013

ISTITUZIONE DELLO STRUMENTO FINANZIARIOPER LA PROMOZIONE DELLA DEMOCRAZIA E DEIDIRITTI UMANI NEL MONDO

UE 27

UNIONE EUROPEA

Rapporto sulla politica

europea di vicinato

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CON-SIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO SULLO SVI-LUPPO DELLA POLITICA EUROPEA DI VICINATO

UE29

NAZIONI UNITE Promuovere i diritti dei

disabili

CONVENZIONE SUI DIRITTI DEI DISABILI: QUASIMEZZO MILIARDO NEL SUD DEL MONDO

ONU 30

CESPIVerso una riforma della

politica di cooperazione italia-na allo sviluppo

PROPOSTA DI STRATEGY PAPER PER LA COOPE-RAZIONE ITALIANA

IT 31

GOVERNO

ITALIANO

Verso una riforma dellapolitica di cooperazione

italiana allo sviluppo

DELEGA AL GOVERNO PER LA RIFORMA DELLADISCIPLINA DELLA COOPERAZIONE DELL’ITALIACON I PAESI IN VIA DI SVILUPPO

IT 32

UNICEF Promuovere i diritti del-

l’infanziaLA CONDIZIONE DELL'INFANZIA NEL MONDO 2007 UNICEF 33

UNICEFPromuovere i diritti del-l’infanzia RAPPORTO UNICEF A 2 ANNI DALLO TSUNAMI UE 35

UNIONE

EUROPEA

Relazioni UE-AFRICA

DOSSIER EUROPA : UNIONE EUROPEA E AFRICA UE 36

L E G I S L A Z I O N E E D A L T R I D O C U M E N T I R I L E V A N T I

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ALA - ASIASostenere lo sviluppo istitu-

zionale delle Province inAfghanistan

PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA GOVERNANCENELLE PROVINCE UE 37

ALA -ASIA Azioni per lo sviluppo, la sta-

bilità e la democrazia dell’IraqPROGRAMMA DI ASSISTENZA IRAQ – PARTE II UE 38

ALA -AMERICA

LATINA

Cooperazione UE - America

Latina nel campo dell’istruzionesuperiore e universitaria

PREVISIONE DI RISORSE ADDIZIONALI PER IL FINAN-ZIAMENTO DEL PROGRAMMA ALFA II UE 39

ALA -AMERICA

LATINA

Azioni di diffusione dei risul-

tati raggiunti con le attività di coo-perazione realizzate nel periodo2002-2006

VALORIZZAZIONE DEI PROGRAMMI REGIONALI UE-AMERICA LATINA UE 40

ALA -AMERICA

LATINA

Migliorare l’efficacia delle poli-tiche pubbliche nella riduzio-

ne della povertà e dell’esclusionesociale in Brasile

RAFFORZAMENTO DELLE CAPACITÀ ISTITUZIONALIDI DETERMINATE MUNICIPALITÀ PER LA RIDUZIONEDELLA POVERTÀ

UE41

BANDI DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE E DOC UMENTI IN FASE DI DISCUSSIONE

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Inf@5TORNA SU

EVENTI IN AGENDA

WSF WORLD SOCIAL FORUM 42

REGIONE TOSCANA VIAGGIO UMANITARIO DALLA TOSCANA AL BURKINA FASO 43

PROVINCIA DI LIVORNOSINDACI ISRAELIANI E PALESTINESI IN VISITA ALLA

PROVINCIA DI LIVORNO44

COSPE

SCUOLA PERMANENTE DI COOPERAZIONEINTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO COSPE: APERTE LEISCRIZIONI

45

MINISTERO AFFARI ESTERITHE EUROPEAN PERSPECTIVE FOR THE WESTERNBALCANS

46

REGIONE TOSCANAGIORNATE INFORMATIVE SUL BANDO COOPERAZIONESANITARIA INTERNAZIONALE DELLA REGIONE TOSCANA

47

REGIONE TOSCANA INCONTRO SUL LIBANO 48

S.O.S. BLU

CORSO: LA GESTIONE E LA RENDICONTAZIONE DEI PRO-GETTI PROMOSSI DALLE ONG ITALIANE NEI PAESI IN VIADI SVILUPPO COOPERAZIONE ITALIANA ALLO SVILUPPO –MAE

49

UNIVERSITÀ BOCCONI GOVERNING MIGRATION IN THE LOCAL CONTEXT 50

SUSTAINABLE DEVELOPMENT

INTERNATIONAL 2007 INTERNATIONAL AID + TRADE 51

INTERACT WORKSHOP INTERACT SUI PROGRAMMI TRANSFRONTA-LIERI TRA PAESI UE E IPA

52

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI EUROPA 2007 - 2013, NUOVE PROSPETTIVE DI SVILUPPODAI FONDI DELLA COMUNITÀ EUROPEA - IL RUOLO DEGLIENTI LOCALI

53

ANSSPSVOLO SPECIALE IN VISITA AI CAMPI SAHARAWI

54

ARCIDIOCESI DI LUCCA IL SAMBA DEI COLTELLACCI-PROGETTO DI COOPERAZIO-NE INTERNAZIONALE CON IL BRASILE

55

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Inf@6TORNA SU

N U O V I B A N D I E O P P O R T U N I T A D I F I N A N Z I A M E N T O

TITOLO EU-THAILAND Social Support Project – tsunami extension

ENTE

EROGATORECOMMISSIONE EUROPEA - BAAC

AREA

GEOGRAFICATHAILANDIA

OBIETTIVOObiettivo generale del Programma è assistere atrverso azioni di carattere economico e sociale lecomunità rurali thailandesi colpite dallo tsunami del 26 dicembre 2004.

AZIONI

Saranno finanziate azioni volte a promuovere lo sviluppo economico e l’integrazione sociale deigruppi sociali che sono stati maggiormante colpiti dallo tsunami che riguardino in particolare la for-mazione professionale e la dotazione di infrastrutture.

Le azioni dovranno avere una durata compresa tra i 16 ed i 20 mesi e dovranno essere localizza-te nelle seguenti province: Ranong, Phang Nga, Krabi, Trang, Satun e Phuket.

Le azioni si dovranno concludere entro il 31 dicembre 2008.

CHI PUO’

RICHIEDERE

IL CONTRIBUTO

Possono presentare progetti le ONG degli Stati membri UE, dei Paesi candidati all’adesione, deiPaesi membri dello SEE, dei Paesi che partecipano al programma ALA.

ENTITA’

CONTRIBUTO

Sono messi a bando € 3.425.000.

Il contributo comunitario può coprire fino ad un massimo del 90% dei costi totali ammissibili del pro-getto.

Potrà essere erogata una sovvenzione compresa tra un minimo di € 200.000 e un massimo di €600.000.

SCADENZA 07/02/2007

FORMULARI E

DOCUMENTI

Commissione europea - Ufficio di cooperazione EuropeAidhttp://ec.europa.eu/comm/europeaid/cgi/frame12.pl

N U O V I B A N D I

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Inf@7TORNA SU

TITOLOEIDHR – CAMPAGNA 2 PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DEI DIRITTI UMANI E CAM-PAGNA 4 PER LA PROMOZIONE DELL’UGUAGLIANZA, DELLA TOLLERANZA E DELLA PACE

ENTE

EROGATORECOMMISSIONE EUROPEA

AREA

GEOGRAFICAALBANIA

OBIETTIVO

CAMPAGNA 2 PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DEI DIRITTI UMANI

Promuovere educazione, formazione, sensibilizzazione e diffusione in tema di tutela dei dirittiumani e sviluppo della democrazia.

CAMPAGNA 4 PER LA PROMOZIONE DELL’UGUAGLIANZA, DELLA TOLLERANZA E DELLAPACE

Rafforzare il coinvolgimento della società civile nella prevenzione e risoluzione dei conflitti.

AZIONI

CAMPAGNA 2 PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DEI DIRITTI UMANI

Saranno finanziate azioni volte a migliorare il sistema democratico attraverso la promozione dell’in-dipendenza dei media ed azioni volte a promuovere il rispetto dei diritti umani attraverso sistemi dimonitoraggio ad hoc.

CAMPAGNA 4 PER LA PROMOZIONE DELL’UGUAGLIANZA, DELLA TOLLERANZA E DELLAPACE

Saranno finanziate azioni volte a promuovere l’accesso al sistema giudiziario formale, al fine di evi-tare pratiche di risoluzione dei conflitti extralegali, ed azioni di sostegno psicologico, sociale, eco-nomico alle vittime di fatti di sangue.

Le azioni dovranno avere una durata compresa tra i 7 e gli 8 mesi e dovranno comunque conclu-dersi entro il 31 dicembre 2007.

I N F O R M @ Z I O N E P E R L O S V I L U P P ON U M E R O 1 5 , G E N N A I O 2 0 0 7

N U O V I B A N D I

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I N F O R M @ Z I O N E P E R L O S V I L U P P ON U M E R O 1 5 , G E N N A I O 2 0 0 7

CHI PUO’

RICHIEDERE

IL CONTRIBUTO

Possono presentare progetti le ONG degli Stati membri UE, dei Paesi candidati all’adesione, deidei Paesi che partecipano al programma CARDS.

ENTITA’

CONTRIBUTO

CAMPAGNA 2 PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DEI DIRITTI UMANI

Sono messi a bando € 250.000

Il contributo comunitario può coprire fino al 50% dei costi totali ammissibili del progetto. Potrà esse-re erogata una sovvenzione compresa tra un minimo di € 10.000 e un massimo di € 50.000.

CAMPAGNA 4 PER LA PROMOZIONE DELL’UGUAGLIANZA, DELLA TOLLERANZA E DELLAPACE

Sono messi a bando € 152.500

Il contributo comunitario può coprire fino al 50% dei costi totali ammissibili del progetto. Potrà esse-re erogata una sovvenzione compresa tra un minimo di € 10.000 e un massimo di € 38.000.

SCADENZA

CAMPAGNA 2 PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DEI DIRITTI UMANI

06/03/2007

CAMPAGNA 4 PER LA PROMOZIONE DELL’UGUAGLIANZA, DELLA TOLLERANZA E DELLAPACE

07/03/2007

FORMULARI E

DOCUMENTI

Commissione europea - Ufficio di cooperazione EuropeAidhttp://ec.europa.eu/comm/europeaid/cgi/frame12.pl

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N U O V I B A N D I

TITOLOEIDHR – CAMPAGNA 2 PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DEI DIRITTI UMANI E CAM-PAGNA 4 PER LA PROMOZIONE DELL’UGUAGLIANZA, DELLA TOLLERANZA E DELLA PACEIN BOSNIA-ERZEGOVINA

ENTE

EROGATORECOMMISSIONE EUROPEA

AREA

GEOGRAFICABOSNIA-ERZEGOVINA

OBIETTIVO

CAMPAGNA 2 PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DEI DIRITTI UMANI

- Rafforzare le organizzazioni della società civile che difendono i diritti dei gruppi vulnerabili, pro-muovere gli strumenti di tutela internazionale e migliorare la prrotezione degli stessi difensori deidiritti umani.

- Ridurre i casi di tortura: utilizzo degli strumenti internazionali contro la tortura e riabilitazione dellevittime di tortura.

- Promuovere educazione, formazione, sensibilizzazione e diffusione in tema di tutela dei dirittiumani e sviluppo della democrazia.

CAMPAGNA 4 PER LA PROMOZIONE DELL’UGUAGLIANZA, DELLA TOLLERANZA E DELLAPACE

- Promuovere la parità dei diritti ed un trattamento non discriminatorio per tutti gli individui apparte-nenti ad una minoranza, sia essa etnica, religiosa o linguistica.

- Promuovere il dialogo interculturale e la comprensione tra le etnie.

- Rafforzare l’impegno della società civile nella prevenzione e nella risoluzione dei conflitti.

AZIONI

CAMPAGNA 2 PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DEI DIRITTI UMANI

Saranno finanziati microprogetti volti a promuovere:

1. la tutela, la formazione e la sensibilizzazione relativamente ai diritti di donne e bambini, anchenel settore della tratta;2. i diritti e la protezione dei difensori dei diritti umani;3. la prevenzione della tortura;4. la riabilitazione delle vittime di tortura.

CAMPAGNA 4 PER LA PROMOZIONE DELL’UGUAGLIANZA, DELLA TOLLERANZA E DELLAPACE

Saranno finanziati microprogetti volti a promuovere:

1. la sensibilizzazione e la protezione dei diritti dell’uomo e delle minoranze;2. la sensibilizzazione del grande pubblico circa la situazione e le condizioni di vita degli individuiappartenenti alle minoranze, la diffusione e la comprensione dei diritti delle minoranze;3. le attività di capacity building delle organizzazioni di rappresentanza delle minoranze.

Le azioni non potranno avere una durata superiore ai 18 mesi ed inferiore agli 8 mesi.

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CHI PUO’

RICHIEDERE

IL CONTRIBUTO

Possono presentare progetti le ONG e gli Istituti di istruzione superiore che abbiano la loro sede inBosnia Erzegovina.

ENTITA’

CONTRIBUTO

Sono messi a bando € 615.000, di cui € 380.000 per la Campagna 2 e € 235.000 per la Campagna4.

Il contributo comunitario può coprire dal 50 al 90% dei costi totali ammissibili del progetto.

Potrà essere erogata una sovvenzione compresa tra un minimo di € 25.000 e un massimo di € 65.000.

SCADENZA 04/04/2007

FORMULARI E

DOCUMENTI

Commissione europea - Delegazione in Bosnia-Eezegovinahttp://www.delbih.ec.europa.eu/en/tandv/tandv.htm

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N U O V I B A N D I

TITOLOEIDHR – CAMPAGNA 2 PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DEI DIRITTI UMANI E CAM-PAGNA 4 PER LA PROMOZIONE DELL’UGUAGLIANZA, DELLA TOLLERANZA E DELLA PACEIN ISRAELE

ENTE

EROGATORECOMMISSIONE EUROPEA

AREA

GEOGRAFICAISRAELE

OBIETTIVO

CAMPAGNA 2 PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DEI DIRITTI UMANI

- Promozione e tutela dei diritti umani e dello stato di diritto.

- Rafforzare la tutela dei diritti umani come strumento che realizzi una cittadinanza condivisa tra ledifferenti comunità.

CAMPAGNA 4 PER LA PROMOZIONE DELL’UGUAGLIANZA, DELLA TOLLERANZA E DELLAPACE

- Promuovere i diritti degli individui appartenenti ad una minoranza. - Promuovere la partecipazione politica degli individui appartenenti a qualsiasi gruppo etnico.

AZIONI

CAMPAGNA 2 PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA DEI DIRITTI UMANI

Saranno finanziati microporgetti volti a promuovere:

1. le capacità operative delle organizzazioni della società civile nelcampo della tutela e della pro-mozione dei diritti umani; 2. l’educazione, la formazione e la sensibilizzazione e la tutela giuridica relativamente ai dirittiumani;3. la collaborazione ed il networking tra le differnti organizzazioni della società civile per realizzareuna cultura comune dei diritti umani.

CAMPAGNA 4 PER LA PROMOZIONE DELL’UGUAGLIANZA, DELLA TOLLERANZA E DELLAPACE

Saranno finanziati microprogetti volti a promuovere:

1. la parità dei diritti, compresi quelli sociali ed economici, per tutti coloro che appartengono ad unaminoranza raziale, etnica o religiosa;2. la parteciapzione delle minoranze atutti i livelki di governo del territorio.

Le azioni non potranno avere una durata superiore ai 36 mesi.

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Inf@12TORNA SU

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CHI PUO’

RICHIEDERE

IL CONTRIBUTO

Possono presentare progetti: le associazioni non-profit, le ONG, gli Istituti di istruzione superiore ele organizzazioni locali che abbiano la loro sede in Israele.

ENTITA’

CONTRIBUTO

Sono messi a bando € 615.000, di cui € 380.000 per la Campagna 2 e € 235.000 per la Campagna4.

Il contributo comunitario può coprire dal 50 al 90% dei costi totali ammissibili del progetto.

Potrà essere erogata una sovvenzione compresa tra un minimo di € 30.000 e un massimo di € 100.000.

SCADENZA 22/02/2007

FORMULARI E

DOCUMENTI

Commissione europea - Ufficio di cooperazione EuropeAidhttp://ec.europa.eu/comm/europeaid/cgi/frame12.pl

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Inf@13TORNA SU

I N F O R M @ Z I O N E P E R L O S V I L U P P ON U M E R O 1 5 , G E N N A I O 2 0 0 7

N U O V I B A N D I

TITOLO EIDHR – PROGRAMMA DI AIUTO E SICUREZZA ALIMENTARE PER LE ONG IN CHAD

ENTE

EROGATORECOMMISSIONE EUROPEA

AREA

GEOGRAFICACHAD

OBIETTIVOObiettivo generale del Programma è migliorare la sicurezza alimentare della popolazione rurale inChad.

AZIONI

Sono finanziate azioni di informazione, educazione, comunicazione e formazione volte a definire emettere in atto strategie locali di sicurezza alimentare. In particolare saranno finanziate i progetti pilota volti a:- integrare i gruppi più vulnerabili;- valorizzare le risorse locali;- innovare le tecniche di produzione e conservazione dei prodotti alimentari;- ristrutturare l’ambiente sociale.

Le azioni non potranno avere una durata superiore ai 48 mesi ed inferiore ai 12 mesi.

CHI PUO’

RICHIEDERE

IL CONTRIBUTO

Possono presentare progetti le ONG, le associazioni senza scopo di lucro, le fondazioni degli Statimembri UE o dei Paesi ACP.

ENTITA’

CONTRIBUTO

Sono messi a bando € 1.000.000.

Il contributo comunitario può coprire dal 50 al 90% dei costi totali ammissibili del progetto.

Potrà essere erogata una sovvenzione compresa tra un minimo di € 50.000 e un massimo di € 250.000.

SCADENZA 22/02/2007

FORMULARI E

DOCUMENTI

Commissione europea - Ufficio di cooperazione EuropeAidhttp://ec.europa.eu/comm/europeaid/cgi/frame12.pl

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N U O V I B A N D I

TITOLO PHARE – AZIONI VOLTE A FAVORIRE L’OCCUPAZIONE IN ROMANIA

ENTE

EROGATORECOMMISSIONE EUROPEA

AREA

GEOGRAFICAROMANIA

OBIETTIVOObiettivo generale del programma è promuovere l’occupazione giovanile (15-24 anni), il reinseri-mento lavorativo dei disoccupati di lunga durata (disoccupati nella fascia di età 25-64 anni per unperiodo di almeno 6 mesi), sostenere i lavoratori del settore agricolo.

AZIONI

Sono finanziate azioni volte a:- migliorare l’efficienza dei servizi per l’impiego;- migliorare le competenze delle risorse umane;- favorire le iniziative di start-up d’impresa; - promuovere azioni innovative in favore dell’occupazione e della mobilità geografica dei lavorato-ri.

Le azioni non potranno avere una durata superiore ai 12 mesi ed inferiore ai 9 mesi.

Le azioni dovranno essere localizzate nelle seguenti regioni: North East (Bacau, Botosani, Iasi,Neamt, Suceava, Vaslui), South East (Braila, Buzau, Galati, Vrancea, Tulcea, Constanta), SouthMuntenia (Arges, Calarasi, Dimbovita, Giurgiu, Ialomita, Prahova,Teleorman), South West (OlteniaDolj, Gorj, Mehedinti, Olt, Valcea), West (Arad, Caras-Severin, Hunedoara, Timis), North West(Bihor, Bistrita-Nasaud, Cluj, Satu-Mare, Maramures, Salaj), Centre (Alba, Brasov, Covasna,Harghita, Mures, Sibiu), Bucharest Ilfov (Bucharest, Ilfov).

CHI PUO’

RICHIEDERE

IL CONTRIBUTO

Possono presentare progetti le agenzie di formazione, le università, le associazioni progfessionali,i sindacati, gli istituti di istruzione e formazione, le imprese, gli uffici centrali o decentralizzati dellePubbliche amministrazioni degli Stati membri UE e dei Paesi candidati all’adesione.

ENTITA’

CONTRIBUTO

Sono messi a bando € 8.440.000.

Il contributo comunitario può coprire il 50% dei costi totali ammissibili del progetto.

Potrà essere erogata una sovvenzione compresa tra un minimo di € 15.000 e un massimo di € 150.000.

SCADENZA 09/03/2007

FORMULARI E

DOCUMENTI

Commissione europea - Ufficio di cooperazione EuropeAidhttp://ec.europa.eu/comm/europeaid/cgi/frame12.pl

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TITOLO ERASMUS MUNDUS - BANDO PER L'ANNO ACCADEMICO 2007/2008

ENTE

EROGATORECOMMISSIONE EUROPEA

AREA

GEOGRAFICATutti i Paesi del mondo

OBIETTIVO

Migliorare la qualità dell’istruzione superiore europea promuovendo la cooperazione con i Paesiterzi. In particolare, si intende: 1-promuovere l’emergere di un’offerta europea di qualità chiaramente individuabile nel settore del-l’istruzione superiore, che risulti attraente sia all’interno che all’esterno dell’UE; 2-migliorare l'accessibilità e conferire maggiore profilo e visibilità all'istruzione superiore europea;3-accrescere l’interesse, fra i laureati e gli studiosi altamente qualificati di tutto ilmondo, per l ’acquisizione di qualif iche e/o esperienze europee; 4-garantire una cooperazione più strutturata fra gli istituti dell’Unione europea e deiPaesi terzi, incluso una maggiore mobilità dall’Unione europea verso tali Paesi nel qua-dro dei programmi di studio europei.

AZIONI

1. Master Erasmus MundusSostegno a corsi post-universitari europei di elevata qualità, contraddistinti dall’etichetta di "MasterErasmus Mundus". Tali Master, di durata annuale o biennale, devono essere proposti da un con-sorzio di almeno 3 università di 3 diversi Paesi europei. Essi sono selezionati per un periodo di 5anni e devono prevedere: la partecipazione, oltre che di studenti laureati europei, di studenti lau-reati e studiosi di Paesi terzi (si veda Azione 2), la mobilità nell'ambito degli istituti del consorzio(svolgimento di un periodo di studi in almeno due dei tre istituti coinvolti), il conferimento di un tito-lo di studio doppio, multiplo o comune. I Master devono iniziare tra agosto e dicembre 2007.2. Borse di studioBorse di studio destinate a studenti laureati e studiosi altamente qualificati di Paesi terziassociate a Master EM selezionati nel quadro dell'Azione 1: le borse permetteranno aglistudenti laureati di frequentare un Master EM e agli studiosi di svolgere incarichi di inse-gnamento e ricerca presso gli istituti partecipanti a tali Master. Le borse sono destinatealla partecipazione ai Master che iniziano nell 'anno accademico 2007/2008. 3. Partenariati con istituti d’istruzione superiore di Paesi terziSostegno a partenariati fra consorzi universitari dei Master EM selezionati nel quadrodell'Azione 1 e università di Paesi terzi. Tali partenariati, di durata massima di tre anni,consentono agli studenti e agli studiosi europei partecipanti ai Master EM di trascorrere,nell'ambito di tali Master, un breve periodo nelle università partner dei Paesi terzi. I par-tenariati devono iniziare tra agosto e dicembre 2007.4. Rafforzamento dell’attrattivaProgetti di cooperazione, che coinvolgano almeno 3 istituti di 3 diversi Paesi europei, finalizzati amigliorare il prestigio, la visibilità e l'accessibilità dell'istruzione superiore europea. I progetti, didurata massima di tre anni, devono iniziare tra novembre e dicembre 2006.

CHI PUO’

RICHIEDERE

IL CONTRIBUTO

Azione 1: università dei 25 Stati UE, dei Paesi EFTA/SEE (Islanda, Liechtenstein,Norvegia) e dei Paesi candidati all’adesione (Bulgaria, Romania, Turchia, Croazia, ex-repubblica i u g o s l a v a d i M a c e d o n i a ); Azione 2: consorzi universitari che gestiscono i Master EM. La borsa di studio è desti-nata a studenti laureati e studiosi provenienti da Paesi terzi, ossia qualsiasi Paese diver-so dagli Stati UE, dai Paesi EFTA/SEE e dai Paesi candidati all'adesione; Azione 3: consorzi universitari dei Master EM che sono stati selezionati nel quadro deiprecedenti bandi o che saranno selezionati nel quadro di questo bando e università diPaesi terzi;- Azione 4: università e altri organismi pubblici o privati attivi nel campo del-l'istruzione superiore di tutti i Paesi del mondo.

N.B: Università/organismi dei Paesi candidati all'adesione potranno partecipare albando unicamente se prima dell'adozione della decisione di selezione vengono conclu-si gli accordi che disciplinano la partecipazione di questi Paesi al programma.

Specifche relative alle partnership dei progetti:Azione 1: nel caso in cui il consorzio comprenda università dei Paesi candidati o dei PaesiEFTA/SEE, almeno 2 delle 3 università costituenti il consorzio devono essere situate negli Sati UE.

N U O V I B A N D I

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ENTITA’

CONTRIBUTO

Azione 1: contributo comunitario pari a € 15.000 l'anno.

Azione 2: ciascuna borsa di studio ammonta a € 21.000 l'anno per ogni studente e € 13.000 perogni studioso di un Paese terzo.

Azione 3: contributo comunitario variabile, in funzione dell'entità del partenariato, da un minimodi € 5.000 ad un massimo di € 15.000 l'anno, più gli stanziamenti per la mobilità degli studenti edegli studiosi.

Azione 4: contributo comunitario fino al 75% dei costi totali ammissibili del progetto.

SCADENZA

Azione 1: 30 aprile 2006 (scaduto)Azione 2: 28 febbraio 2007 Azione 3: 30 novembre 2006 (scaduto)Azione 4: 31 maggio 2006 (scaduto)

FORMULARI E DOCUMENTI

http://europa.eu.int/comm/education/programmes/mundus/call07_en.html

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N U O V I B A N D I

TITOLO AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE SUI PROBLEMI DELLO SVILUPPO SVOLTE DA ONG

ENTE

EROGATORECOMMISSIONE EUROPEA

AREA

GEOGRAFICAUNIONE EUROPEA

OBIETTIVO

Sensibilizzare gli europei sui problemi dello sviluppo nei PVS e sulle relazioni fra i PVS e i paesiindustrializzati, al fine di mobilitare in Europa il sostegno pubblico per lo sviluppo e per le strategiee le azioni di riduzione della povertà e per azioni a favore delle parti più povere della popolazionenei PVS.

AZIONI

- Attività che assicurino la dimensione dell’UE allargata attraverso il coinvolgimento delle ONG deinuovi Stati membri, comprese le azioni che agevolano gli scambi di esperienze e il lavoro di rete.- Attività che incoraggino la cooperazione fra ONG.- Attività che permettano ai partner di sviluppo di avere una parte attiva.- Attività finalizzate ad illustrare l’interdipendenza fra l’UE e i PVS.- Attività destinate a mobilitare il sostegno per relazioni Nord-Sud più eque.

Le attività devono essere attuate in uno o più dei Paesi UE ed eventualmente, ma marginalmente,anche nei Paesi in via di sviluppo a condizione che contribuiscano alla sensibilizzazione degli euro-pei.

Le ONG possono presentare progetti singolarmente, oppure riunite in un consorzi o costituite in reti.

I progetti possono avere una durata compresa fra 12 e 36 mesi.

CHI PUO’

RICHIEDERE

IL CONTRIBUTO

ONG europee operanti nel settore dello sviluppo costituite come organizzazioni autonome senzascopo di lucro in uno Stato membro dell'UE.

ENTITA’

CONTRIBUTO

Sono messi a bando € 30.000.000, di cui dei quali 10 milioni saranno destinati a:- azioni interamente implementati nei 10 nuovi Stati membri (i 10 Paesi entrati nell'UE il 1° mag-gio 2004)- azioni finalizzate all'obiettivo di sensibilizzazione nei 10 nuovi Stati membri.

Il contributo comunitario può coprire il 75% dei costi totali ammissibili del progetto.

Potrà essere erogata una sovvenzione compresa tra un minimo di € 50.000 e un massimo di € 1.080.000.

SCADENZA 20/02/2007

FORMULARI E

DOCUMENTI

Commissione europea - Ufficio di cooperazione EuropeAidhttp://ec.europa.eu/comm/europeaid/cgi/frame12.pl

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TITOLOEIDHR - AZIONI PREPARATORIE PER LA CREAZIONE DI UNA RETE PER LA PREVENZIONE

DEI CONFLITTI

ENTE

EROGATORECOMMISSIONE EUROPEA

AREA

GEOGRAFICAUNIONE EUROPEA

OBIETTIVO

Incrementare, sviluppare e attirare conoscenze e competenze internazionali nel campo della pre-venzione dei conflitti per assicurare che tutti gli attori, comprese le istituzioni europee, possanoavere accesso a analisi solide e indipendenti in questo campo al fine di agevolare la possibilità diprendere decisioni politiche basate su buone informazioni e su prove.

AZIONI

Attività preparatorie per la creazione di una rete internazionale per la prevenzione dei conflitti costi-tuita da organizzazioni complementari fra loro in termini di scopo geografico e tematico, compren-dente istituzioni di ricerca, Think tank, Università e organizzazioni della società civile.

Il lavoro della rete dovrebbe concentrarsi sul come i diversi attori impegnati nell’assistenza esternapossono migliorare le attività di prevenzione dei conflitti, e in particolare:- identificare i gap e le pratiche esistenti per l’attuazione efficace delle attività;- contribuire allo sviluppo di metodologie e all’applicazione di strumenti alle diverse aree prioritarie;- mettere a disposizione dei Paesi terzi, delle istituzioni europee e degli Stati membri, pareri e rac-comandazioni politiche basate su esperienze specifiche e sulla varietà di competenze riunite all’in-terno della rete.

La rete dovrà essere in grado di realizzare i seguenti risultati:- rafforzare le competenze e le capacità istituzionali;- assicurare un'ottica di prevenzione dei conflitti e promozione della pace nel lungo periodo, pre-stando attenzione a Paesi e regioni che non sono in crisi ma si trovano in fase di pre o post conflit-to e prendendo in considerazione le democrazie fragili o a rischio, i regimi autoritari, ecc. - contribuire a un migliore coordinamento fra i soggetti che operano per la prevenzione dei conflittiattraverso lo sviluppo di relazioni fra i lavori politici e operativi realizzati da vari gruppi quali diparti-menti e agenzie governative, consulenti, organizzazioni internazionali, rappresentanti politici, ecc.,- prestare attenzione all’implementazione di misure di prevenzione dei conflitti e di lavori sul campo,con particolare riferimento alle buone prassi e agli impegni con differenti stakeholder.

Settori prioritari:1. Ambiente, risorse naturali, energia e conflitti2. Sicurezza e conflitti3. Supporto esterno pal dialogo e alla mediazione per la prevenzione e risoluzione dei conflitti4. Democratizzazione, diritti umani, giustizia e riconciliazione5. Commercio e sviluppo economico6. Genere nella prevenzione dei conflitti/costruzione della pace

La rete deve coprire tutte le priorità indicate.

I progetti devono avere una durata compresa fra 18 e 24 mesi.

La procedura di presentazione delle proposte di progetto è divisa in due fasi: tutti i soggetti ammis-sibili interessati possono presentare una proposta preliminare di progetto compilando il conceptnote form. Solo i proponenti i cui concept note form saranno pre-selezionati, potranno presentarele loro proposte complete di progetto, fra le quali la Commissione selezionerà la rete da finanziare.

N U O V I B A N D I

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CHI PUO’

RICHIEDERE

IL CONTRIBUTO

ONG, Università, istituti di ricerca e altri organismi del mondo universitario.

ENTITA’

CONTRIBUTO € 1.500.000 (un importo aggiuntivo di altri € 1.500.000 dovrebbe essere allocato sul 2007: que-sto importo sarà disponibile a condizione che sia approvato nel bilancio comunitario 2007).

SCADENZA 06/03/2007

FORMULARI E

DOCUMENTICommissione europea - Ufficio di cooperazione EuropeAidhttp://ec.europa.eu/comm/europeaid/cgi/frame12.pl

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N U O V I B A N D I

TITOLO ESPERTI NAZIONALI DISTACCATI PRESSO L’UE E LE SUE DELEGAZIONI ESTERE

ENTE

EROGATORECOMMISSIONE EUROPEA

AREA

GEOGRAFICA

UNIONE EUROPEAEALGERIA, AZERBAIDJAN, BOSNIA-ERZEGOVINA, BOTSWANA, BRASILE, CAMEROUN,CINA, CILE, ETIOPIA, GUYANA, HAITI, INDONESIA, LAOS, MACEDONIA, MALESIA, MAROC-CO, MESSICO, REPUBBLICA CENTRAFRICANA, NICARAGUA,NIGERIA, STATI UNITI, SRILANKA, THAILANDIA, VIETNAM, ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI.

OBIETTIVO

La Commissione Europea invita a presentare candidature per 22 Esperti Nazionali Distaccati pres-so i servizi della Commissione Europea 32 Esperti Nazionali Distaccati presso le delegazioni este-re dell’UE(END).

AZIONILe candidature dovranno comprendere: atto di candidatura, curriculum vitae (in lingua inglese ofrancese secondo il modello europeo) e nulla osta da parte dell’Amministrazione o Ente di appar-tenenza.

CHI PUO’

RICHIEDERE

IL CONTRIBUTO

Per i servizi della Commissione Europea possono presentare domanda esperti nelle seguentimaterie: fiscalità e unione doganale, salute e tutela dei consumatori, occupazione e affari sociali,energia e trasporti, ricerca e sviluppo tecnologico, cooperazione, ambiente, statistica, affari eco-nomici e finanziari, mercato interno, agricoltura e pesca.

Per le delegazioni estere possono presentare domanda esperti nelle seguenti materie: economicand trade issues, political analysis and reporting, justice-liberty-secutity-rule of law-good gover-nance.

In linea di principio è ammissibile la presentazione di più domande solo per posti all'interno dellastessa Direzione Generale della Commissione Europea.

Le candidature dovranno comprendere: atto di candidatura, curriculum vitae (in lingua inglese ofrancese secondo il modello europeo) e nulla osta da parte dell’Amministrazione o Ente di appar-tenenza.

ENTITA’

CONTRIBUTO

SCADENZA Domande per i servizi della Commissione Europea: 09/02/2007 ore 13.00Domande per le delegazioni estere UE: 08/02/2007 ore 13.00

FORMULARI E

DOCUMENTI http://www.esteri.it/ita/3_25_51_349.asp

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TITOLO ASIA-INVEST PROGRAMME 2006-2007

ENTE

EROGATORECOMMISSIONE EUROPEA

AREA

GEOGRAFICA

UE27, Paesi EFTA/SEE, Paesi candidati all’adesione.

Paesi asiatici: Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos,Malesia, Maldive, Mongolia, Nepal, Corea del Nord, Pakistan, Filippine, Sri Lanka, Thailandia,Vietnam.

OBIETTIVO

- Rafforzare il commercio e i flussi di investimento fra le due regioni.- Assistere le PMI che internazionalizzano le loro strategie d’affari. - Rafforzare il settore privato e le opportunità di sviluppo di nuovi affari.- Promuovere il know-how e le tecnologie europee all’interno del settore privato e delle organizza-zioni intermediarie tra Asia ed Europa. - Scambiare buone prassi ed esperienze fra organizzazioni intermediarie e /o imprese europee easiatiche con una forte dimensione regionale.- Promuovere gli investimenti e il commercio, con particolare attenzione ai rapporti sud-sud.- Favorire la partecipazione dei paesi meno sviluppati (LDC) e accentuare il sostegno a questipaesi al fine di incrementare il loro accesso e la loro conoscenza del mercato internazionale.- Rafforzare la presenza politica ed economica dell’UE in Asia.

AZIONI

Saranno finanziati i progetti relativi a:

1. organizzazione di eventi di Matchmaking e incontri tra imprese europee e asiatiche che agevo-lino i contatti diretti e i partenariati di lunga durata tra imprese asiatiche ed europee attraverso ilsostegno a incontri bilaterali organizzati in riferimento a uno o più settori identificati come priorita-ri dai Paesi partecipanti. La dimensione dell'evento, che può essere organizzato in territorio UE o asiatico, è variabile madeve essere evidente un orientamento verso l'Asia.

2. attività di capacity building volte alla formazione ed all’aggiornamento delle competenze pro-fessionali delle PMI e/o delle organizzazioni intermediarie asiatiche.I progetti rivolti alle PMI devono coinvolgere almeno 10 PMI asiatiche con sede in almeno duediversi Stati ammissibili, quelli rivolti alle organizzazioni commerciali intermediarie dovranno com-prendere il rafforzamento delle loro reti con organizzazioni omologhe europee e altre organizza-zioni asiatiche.

I progetti devono essere presentati da partenariati costituiti da almeno tre organizzazione di trediversi Stati partecipanti, dove siano rappresentati sia in versante europeo sia quello asiatico.

N U O V I B A N D I

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CHI PUO’

RICHIEDERE

IL CONTRIBUTO

Persone giuridiche senza fini di lucro che operano quali intermediari d'affari, ovvero organismi delsettore pubblico e privato rappresentanti di PMI, operanti per la promozione del commercio e degliinvestimenti fra Europa e Asia e in particolare: camere di commercio, dipartimenti governativi, asso-ciazioni industriali e professionali settoriali, federazioni dei datori di lavoro e agenzie locali che ope-rano per la promozione del commercio e degli investimenti, ONG, dipartimenti universitari e agen-zie settoriali che operano a favore delle PMI.

ENTITA’CONTRIBUTO

Il contributo comunitario coprirà fino al 75% dei costi di progetto, ad eccezione dei Paesi LDC (LastDeveloped Countries – Paesi meno sviluppati) per i quali il contributo può coprire fino al 95% deicosti.

Potrà essere erogata una sovvenzione compresa tra un minimo di € 100.000 e un massimo di €600.000 per progetto.

SCADENZA 09/03/2007

FORMULARI E

DOCUMENTIhttp://ec.europa.eu/comm/europeaid/cgi/frame12.pl

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TITOLO PROINVEST - BANDI 2006

ENTE

EROGATORECOMMISSIONE EUROPEA

AREA

GEOGRAFICA

Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia,Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblicaceca, Repubblica slovacca, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

OBIETTIVOSostenere il partenariato fra imprese dell’UE e degli ACP per la promozione dei flussi di investimen-to e di tecnologia verso gli Stati ACP, in rispetto del programma Proinvest 2002-2008

AZIONI

BANDO 1: PROINVEST – ORGANIZZAZIONE DI INIZIATIVE DI PARTENARIATOSETTORIALI(ID: EuropeAid/123949/D/ACT/ACP)Il bando riguarda le seguenti attività:Missioni di partenariato settoriale o subsettoriale negli ACP (Codice 126-1)Sostegno a organizzazioni intermediarie ACP per l'organizzazione di missioni di partenariato setto-riale/subsettoriale in regioni/paesi ACP, al fine di a facilitare gli investimenti e gli accordi di coope-razione tra imprese sud-sud e nord-sud e sviluppare/rafforzare i collegamenti esistenti tra le orga-nizzazioni intermediarie UE e ACP.

Iniziative di gemellaggio-guida tra imprese (Codice 126-2)Sostegno a organizzazioni intermediarie ACP e UE nell’identificazione di opportunità di gemellag-gio-tutoraggio tra imprese dell’UE e degli ACP e nell'organizzazione di missioni di gemellaggio-tuto-raggio ad hoc, al fine di promuovere investimenti e partenariati sud-sud e nord-sud nello stesso set-tore e aiutare le organizzazioni intermediarie ACP ad usare strumenti del tipo gemellaggio-tutorag-gio.

Missioni ACP di partenariato nell'UE o in paesi ACP (Codice 127)Sostegno all’identificazione e alla selezione di imprese ACP che possano partecipare a eventi voltia promuovere gli investimenti e gli accordi di cooperazione tra imprese nell'UE e negli ACP, conl'obiettivo ultimo di accrescere nelle imprese ACP l'afflusso di investimenti, tecnologia, know-how ecapacità manageriali.

Per tutte le attività del bando 1 possono essere proponenti di progetto le organizzazioni intermedia-rie private, pubbliche e semipubbliche con sede nell’UE o negli ACP.

N U O V I B A N D I

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CHI PUO’

RICHIEDERE

IL CONTRIBUTO

UE 15: Francia, Germania, Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Irlanda, Regno Unito,

Grecia, Spagna, Portogallo, Austria, Finlandia, Svezia.

ACP: Africa, Caraibi e Pacifico. Insieme di Stati con i quali l'Unione Europea ha stipulato succes-

sive convenzioni di aiuto allo sviluppo.

ENTITA’CONTRIBUTO

Bando 1: Il contributo cpuò coprire fino al 67% dei costi di progetto, nel rispetto dei seguenti mas-simali: Codice 126-1: l’importo massimo può arrivare a € 60.000; Codice 126-2: l’importo massimopuò arrivare a € 100.000; Codice 127: l’importo massimo può arrivare a € 60.000.

SCADENZA Bando 1: 30/09/2009

FORMULARI E

DOCUMENTIhttp://ec.europa.eu/comm/europeaid/cgi/frame12.pl

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N U O V I B A N D I

TITOLOBANDO DI SELEZIONE PER L’ANNO 2006 DI PROGETTI DI COOPERAZIONE SANI-

TARIA PRESENTATI DA SOGGETTI TERZI

ENTE

EROGATOREREGIONE TOSCANA

AREA

GEOGRAFICAPaesi in via di sviluppo

OBIETTIVO Migliorare gli standard di sicurezza sanitaria nei Paesi in via di sviluppo.

AZIONI

Azioni di cooperazione sanitaria di durata non superiore ai 24 mesi.

I progetti sia di durata annuale che biennale dovranno concludersi entro e non oltre il 31 dicem-bre 2009, salvo deroghe.

CHI PUO’

RICHIEDERE

IL CONTRIBUTO

Enti Locali, altri enti pubblici, enti privati senza finalità di lucro con sede in Toscana. Per gli enti privati diversi dalle ONG, l’assenza della finalità di lucro deve essere dichiarata espli-citamente nello statuto che dovrà altresì esplicitare, fra le finalità e gli obiettivi, la partecipazionead attività di cooperazione internazionale.

ENTITA’

CONTRIBUTO Sono messi a bando € 200.000.

Il contributo richiesto alla Regione Toscana non può superare il 50% dell’importo ammissibile alfinanziamento e comunque non può superare complessivamente la somma di € 25.000 per annoprogettuale.

Dopo l’approvazione della graduatoria dei progetti e la comunicazione dell’avvio del progetto daparte del soggetto beneficiario, viene erogato il 75% del contributo; all’atto della rendicontazionefinale viene erogato il residuo 25%.

SCADENZA 15/02/2007

FORMULARI E

DOCUMENTI http://cdt.iao.florence.it/intranet2/browse.php?parent=793&order=name

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N U O V I B A N D I

TITOLOBANDI 2007 FONDAZIONI CASSA DI RISPARMI DI LIVORNO E BANCA DEL MONTE

DI LUCCA

ENTE

EROGATORE

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMI DI LIVORNO

FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI LUCCA

AREA

GEOGRAFICA Provincia di Livorno e Provincia di Lucca

OBIETTIVOPromuovere lo sviluppo economico e sociale operando prevalentemente nel territorio locale eregionale

AZIONI

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMI DI LIVORNO

Sosterrà azioni nei seguenti settori: -arte, attività e beni culturali;-educazione, istruzione e formazione, incluso l’acquisto di prodotti editoriali per lascuola;-volontariato, filantropia e beneficenza,-salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa;-assistenza agli anziani;-ricerca scientifica e tecnologica.

FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI LUCCA

Sosterrà azioni nei seguenti settori: -arte, attività e beni culturali-educazione, istruzione e formazione-volontariato, filantropia e beneficenza-sviluppo locale.

CHI PUO’

RICHIEDERE

IL CONTRIBUTO

Possono presentare domanda di contribuzione i soggetti pubblici e privati (Enti, ancheterritoriali, Associazioni, Fondazioni, etc.) che non hanno fini di lucro e perseguonoscopi di utilità sociale.

ENTITA’

CONTRIBUTOFONDAZIONE CASSA DI RISPARMI DI LIVORNO

L’entità massima delle erogazioni per ogni progetto è fissata in € 25.000.

FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI LUCCA

L’entità massima dell’erogazione concessa non è specificata.

SCADENZA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMI DI LIVORNO 31/01/2007FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI LUCCA 10/02/2007

FORMULARI E

DOCUMENTIhttp://www.fondazionecariliv.it/

http://www.fondazionebmlucca.it/default.htm

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RILEVANTI

L E G I S L A Z I O N E E D A L T R I D O C U M E N T I R I L E V A N T I

T I T O L O

REGOLAMENTO (CE) N. 1889/2006 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DELCONSIGLIO DEL 20 DICEMBRE 2006 CHE ISTITUISCE UNO STRUMENTO FINAN-ZIARIO PER LA PROMOZIONE DELLA DEMOCRAZIA E DEI DIRITTI UMANI NELMONDO

A U T O R E Parlamento Europeo e Consiglio

DATA

PUBBLICAZIONE20 dicembre 2006

SOMMARIO

Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani che sostiene l’assistenza comunitaria aiPaesi terzi finalizzata allo sviluppo e al consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto ealla tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali.Questo programma permette di fornire assi-stenza INDIPENDENTEMENTE dal consenso dei governi e delle altre autorità pubbliche deiPaesi terzi nei quali l’assistenza viene erogata.

Obiettivi:a) promuovere un maggior rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della loroosservanza, promuovendo e consolidando la democrazia e le riforme democratiche neiPaesi terzi (in particolare attraverso il sostegno alle organizzazioni della società civile);fornire sostegno e solidarietà ai difensori dei diritti dell’uomo e alle vittime di repressio-ni e maltrattamenti e rafforzare la società civile attiva in questi settori;b) sostenere e raf-forzare il contesto internazionale e regionale per la protezione, la promozione e il moni-toraggio dei diritti umani, promuovere la democrazia e lo stato di diritto e rafforzare ilruolo della società civile in questi contesti;c) promuovere la fiducia nei processi elettora-li potenziandone l’affidabilità (in particolare attraverso missioni di osservazione elettora-le) e sostenendo le organizzazioni locali della società civile coinvolte in questi processi.

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I beneficiari:

a) organizzazioni della società civile (ONG senza fini di lucro e fondazioni politiche indi-pendenti), organizzazioni delle collettività locali, agenzie, istituzioni e organizzazionisenza fini di lucro del settore privato e relative reti, operative a livello locale, nazionale,regionale e internazionale;b) enti, istituzioni e organizzazioni pubbliche senza scopo dilucro e reti operative a livello nazionale, regionale e internazionale;c) organismi parla-mentari a livello nazionale, regionale e internazionale, se necessario per raggiungere gliobiettivi del programma e a condizione che la misura proposta non possa essere finan-ziata nel quadro di un pertinente strumento di assistenza esterna;d) organizzazioni inter-governative internazionali e regionali;e) persone fisiche.La partecipazione al programmaè inoltre aperta anche ad altri organismi o attori qualora la loro partecipazione risultinecessaria per la realizzazione degli obiettivi del programma.

L’assistenza disposta a titolo di questo strumento è complementare a quella erogata nel-l’ambito di IPA, ENPI, DCI e del FES e tale assistenza è effettivamente erogata se enella misura in cui non è possibile intervenire a titolo di tali strumenti.

Gli interventi di aiuto devono essere attuati nel territorio dei paesi terzi, oppure devonoavere un’attinenza diretta con le situazioni presenti nei paesi terzi o essere direttamen-te collegati alle azioni a livello mondiale o regionale.L’attuazione del programma preve-de l’elaborazione di documenti di strategia sulla base dei quali vengono preparati i pro-grammi d’azione annuali, che stabiliscono gli obiettivi perseguiti, i settori d’intervento, irisultati attesi, le procedure di gestione (ad esempio il lancio di inviti a presentare propo-ste, band di gara ecc.), il finanziamento previsto e un calendario indicativo per la loroattuazione.Il programma sarà in vigore dal 2007 al 2013.

DOCUMENTO

INTEGRALEhttp://eur-lex.europa.eu/JOHtml.do?uri=OJ:L:2006:386:SOM:IT:HTML

FONTE Regioni Centro Italia Recis

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RILEVANTI

T I T O L O COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTOEUROPEO SULLO SVILUPPO DELLA POLITICA EUROPEA DI VICINATO

A U T O R E Commissione Europea

DATA 04/12/2006

SOMMARIO

La Comunicazione riporta i risultati della Politica europea di vicinato nei suoi primi 18 mesi di vita,analizza in chiave critica i problemi sui quali è necessario intervenire e definisce le strategie futu-re di azione.

Con questa Comunicazione la Commissione ribadisce l’importanza della Politica di vicinato qualestrumento di promozione dello sviluppo economico, della stabilità e del buon governo nei Paesivicini. Sebbene questo compito spetti principalmente ai paesi interessati, l'UE può assicurare inco-raggiamento e sostegno al loro processo di riforma. L'UE e i suoi vicini hanno quindi tutto l'inte-resse a costruire relazioni molto più solide e profonde. Nel documento si sottolinea che la Politica di vicinato deve rimanere separata dal processo diallargamento dell'UE, perché la cooperazione dei nostri partner con l'UE può benissimo essereintensificata senza una prospettiva di adesione specifica e, nel caso dei vicini europei, senza checiò influisca sugli eventuali futuri sviluppi delle loro relazioni con l'UE in conformità delle disposi-zioni del Trattato.

Le riforme economiche e politiche sono progredite negli ultimi anni nella maggior parte dei Paesiinteressati da tale politica, tuttavia sussistono problemi estremamente gravi come la povertà, ladisoccupazione, l'eterogeneità dei risultati economici, la corruzione e la gestione inadeguata dellacosa pubblica. Le prospettive dei cittadini dei paesi vicini sono spesso scoraggianti, specialmen-te per i giovani. I conflitti “congelati” e gli avvenimenti verificatisi di recente in Medio Oriente e nelCaucaso meridionale ci ricordano che devono ancora essere creati i presupposti per una convi-venza pacifica, sia tra alcuni dei nostri vicini che con gli altri paesi più importanti. Questi probleminon riguardano solo i nostri vicini, ma potrebbero avere conseguenze tutt'altro che trascurabili perl'UE in termini di immigrazione clandestina, fonti energetiche inaffidabili, degrado ambientale, ter-rorismo e così via. Diventa quindi evidente che la Politica di vicinato può e deve essere rafforza-ta, specialmente se si considerano le gravissime ripercussioni a cui l’Europa dovrebbe probabil-mente far fronte se non sostenesse i suoi vicini sulla via delle riforme. L'UE deve offrire diversiincentivi ai paesi partner migliorando le prospettive in termini di commercio e di investimenti, age-volando i contatti interpersonali e i viaggi legittimi di breve durata, adoperandosi più attivamenteper sbloccare i conflitti "congelati" e aprendo nuove possibilità di reperimento dei finanziamenti.

L'UE deve aiutare i Paesi vicini favorevoli alle riforme a rendere questo processo più rapido, piùefficiente e meno oneroso per i cittadini, fornire maggiori incentivi e convincere quelli chesono ancora indecisi.

DOCUMENTO

INTEGRALEhttp://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/it/com/2006/com2006_0726it01.pdf

FONTE COMMISSIONE EUROPEA

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RILEVANTI

T I T O L OONU: ADOTTATA LA CONVENZIONE SUI DIRITTI DEI DISABILI, QUASI MEZZO

MILIARDO NEL SUD DEL MONDO.

A U T O R E l’Assemblea generale delle Nazioni Unite

DATA

PUBBLICAZIONE13 dicembre 2006

SOMMARIO

Il 13 dicembre 2006 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità laConvenzione sui diritti delle persone disabili, il primo trattato sui diritti umani del XXI secolo, cheentrerà in vigore 30 giorni dopo la ratifica di almeno 20 Stati membri. La Convenzione obbliga ipaesi firmatari ad adottare leggi che proibiscano la discriminazione per qualsiasi forma di disabi-lità e ad eliminare quelle normative che arrechino loro un danno; i governi dovranno inoltre com-battere stereotipi e pregiudizi, quindi promuovere la piena partecipazione delle persone disabilialla vita sociale. Lo scopo della Convenzione, come riporta il primo dei 40 articoli, è quello di "pro-muovere, proteggere e assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e le libertàfondamentali da parte delle persone con disabilità e favorire il rispetto della loro dignità".

DOCUMENTO

INTEGRALE-

FONTE Un Wire

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RILEVANTI

T I T O L O PROPOSTA DI STRATEGY PAPER PER LA COOPERAZIONE ITALIANA

A U T O R E Cespi

DATA

PUBBLICAZIONEdicembre 2006

SOMMARIO

Il CeSPI, nel quadro dei suoi progetti sul co-sviluppo, ha promosso la redazione di unaproposta di strategy paper per la cooperazione italiana.Sul sito del Cespi è disponibile il documento della proposta che ha raccolto critiche esuggerimenti di migranti, operatori e studiosi dei fenomeni migratori e dello sviluppo.Ilfine di questo esercizio è quello di promuovere una consultazione e la costruzione di unapolitica strutturale sul co-sviluppoda proporre al Governo e alla Cooperazioneitaliana.Chi volesse contribuire alla sua redazione con ulteriori suggerimenti è pregato diinviare i suoi commenti a [email protected]

DOCUMENTO

INTEGRALEwww.cespi.it

FONTE Sito Web Cespi

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RILEVANTI

T I T O L O DELEGA AL GOVERNO PER LA RIFORMA DELLA DISCIPLINA DELLA COOPERA-ZIONE DELL’ITALIA CON I PAESI IN VIA DI SVILUPPO

A U T O R E Governo Italiano

DATA

PUBBLICAZIONE

SOMMARIO

E’ in corso di approvazione, da parte del Governo, un disegno di legge governativo avente adoggetto la riforma della disciplina della cooperazione dell’Italia con i Paesi in Via di Sviluppo.

Con tale provvedimento si intende perseguire l’obiettivo di garantire che la politica di cooperazio-ne allo sviluppo sia orientata al miglioramento delle condizioni economiche, sociali, culturali e divita delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo, alla lotta alle povertà e alla discriminazione digenere, alla promozione dei diritti umani, dei processi di conferimento di poteri e di responsabilitàalle donne, della solidarietà internazionale e della pace e alla tutela dei beni comuni, dell’ambien-te e del patrimonio culturale e sia ispirata ai principi e alle raccomandazioni delle Nazioni Unite, incoerenza con la normativa comunitaria vigente in materia.

L’intervento normativo è necessario per adeguare il sistema di cooperazione dell’Italia ai modelligià operanti nella maggior parte dei Paesi europei, introducendo un nuovo sistema di organizza-zione delle strutture preposte alla gestione e alla esecuzione degli interventi.Tra le novità più rilevanti vi è da segnalare senza dubbio l’istituzione dell’Agenzia per la coopera-zione e la solidarietà internazionale; tale Agenzia- ente di diritto pubblico con piena capacità didiritto privato – avrà il compito di attuare gli indirizzi e le finalità stabiliti dal Ministro degli AffariEsteri o dal vice Ministro delegato e quello di assicurare la coerenza con gli indirizzi e le finalitàprevisti, di tutte le iniziative di cooperazione allo sviluppo, incluse quelle proposte e finanziate dalleRegioni e dagli Enti Locali.

Altra novità significativa è costituita dal riconoscimento della funzione della cooperazione decen-trata con la previsione di modalità di coordinamento con la politica nazionale di cooperazione allosviluppo.

Infine sono da sottolineare i numerosi riferimenti al ruolo dei soggetti pubblici e privati, nazionali elocali, che contribuiscono al perseguimento delle finalità della cooperazione allo sviluppo; l’inten-to perseguito con il provvedimento governativo è quello di riconoscere e valorizzare il ruolo di tuttiquesti attori disciplinandone il quadro giuridico relativamente all’attività di cooperazione e solida-rietà internazionale.

DOCUMENTO

INTEGRALE

Il testo del disegno di legge sarà disponibile prossimamente sul sito del Governohttp://www.governo.it/

FONTE Consiglio dei Ministri

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RILEVANTI

T I T O L ORAPPORTO UNICEF “LA CONDIZIONE DELL'INFANZIA NEL MONDO 2007" DEDICATO ALTEMA "DONNE E BAMBINE: IL DOPPIO VANTAGGIO DELL'UGUAGLIANZA DI GENERE

A U T O R E UNICEF

DATA

PUBBLICAZIONE11 dicembre 2006

SOMMARIO

La "Condizione dell'infanzia nel mondo 2007" dimostra che l'uguaglianza di genere ha il doppiovantaggio di produrre benefici sia per le donne che per i bambini, e ha una funzione cardine perla salute e lo sviluppo di famiglie, comunità e nazioni.

Secondo il rapporto, l'influenza delle donne nelle decisioni più importanti migliora non solo la lorovita ma anche quella dei figli, con effetti positivi sul benessere dei bambini e sul loro sviluppo. Nonostante i progressi nella condizione delle donne nel corso degli ultimi decenni, sulla vita dimilioni di donne e bambine continuano a gravare discriminazione, mancanza di potere e povertà. Donne e bambine sono colpite dall'HIV/AIDS in modo sproporzionato rispetto agli uomini, e nellamaggior parte dei posti di lavoro guadagnano meno degli uomini a parità di lavoro.Milioni di donne in tutto il mondo sono soggette a violenze fisiche e sessuali, con limitata possibi-lità di ricorso alla giustizia. A causa della discriminazione di genere, le bambine hanno minori pro-babilità di andare a scuola: nei Paesi in via di sviluppo, quasi una bambina su 5 iscritta alla scuo-la primaria non completa gli studi. Il livello di istruzione femminile, rileva il rapporto, risulta corre-lato a migliori prospettive di sopravvivenza e sviluppo per i bambini.

La "Condizione dell'infanzia nel mondo 2007" indica 7 interventi fondamentali per raggiungere laparità di genere:

-Istruzione: gli interventi chiave includono abolire le tasse scolastiche e incoraggiare genitori ecomunità locali a investire nell'istruzione delle bambine. -Finanziamenti: finora è stata ben poco riconosciuta la necessità di risorse specifiche per conse-guire l'obiettivo della parità di genere e del potenziamento del ruolo delle donne. Gli investimentiper l'eliminazione della discriminazione di genere devono essere integrati nei bilanci e nei pianigovernativi. -Legislazioni: le legislazioni nazionali in materia di diritto di proprietà e di successione dovrebbe-ro garantire eque opportunità per le donne, oltre a misure atte a prevenire e contrastare la violen-za domestica e le violenze di genere perpetrate durante i conflitti armati. -Quote di rappresentanza: le quote sono un sistema di provata efficacia per assicurare la parteci-pazione delle alla politica. Dei 20 paesi con il maggior numero di donne in parlamento 17 adotta-no qualche sistema di quote. -Donne che sostengono altre donne: i movimenti femminili di base hanno dato una grande riso-nanza all'uguaglianza e al potenziamento del ruolo delle donne e dovrebbero essere coinvolti findalle fasi preliminari dell'elaborazione politica, in modo che i programmi siano strutturati tenendoconto delle esigenze di donne e bambini. -Coinvolgere uomini e ragazzi: educare gli uomini e i bambini, così come le donne e le bambine,sui benefici dell'uguaglianza di genere e della condivisione delle decisioni, può contribuire ad ali-mentare rapporti improntati a una maggiore cooperazione. -Ricerche e dati di maggiore qualità: dati più precisi e analisi accurate sono fondamentali, special-mente in aree come la mortalità materna, la violenza contro le donne, l'istruzione, il lavoro, il sala-rio, il lavoro non pagato e l'impiego del tempo, la partecipazione in politica.

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DOCUMENTO

INTEGRALEhttp://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2880

FONTE UNICEF

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RILEVANTI

T I T O L O RAPPORTO UNICEF A 2 ANNI DALLO TSUNAMI

A U T O R E UNICEF

DATA

PUBBLICAZIONE27 dicembre 2006

SOMMARIO

A due anni dallo tsunami che provocò oltre 229.000 vittime in 8 paesi dell'Oceano indiano - scon-volgendo intere comunità e arrecando danni enormi a infrastrutture e servizi di base - l'UNICEFcontinua a lavorare per ricostruire la vita dei bambini colpiti dal disastro, per restituire loro un futu-ro più luminoso.

Nel rapporto a 2 anni dallo tsunami "Much Done, More to Do", l'UNICEF fornisce un quadro det-tagliato degli interventi avviati fin dal 26 dicembre 2004 in aiuto delle popolazioni colpite dal disa-stro, interventi che l'UNICEF continuerà a portare avanti per molti altri anni ancora.

Il rapporto UNICEF traccia i progressi finora conseguiti nei paesi colpiti dallo tsunami: India,Indonesia, Malesia, Maldive, Myanmar, Somalia, Sri Lanka e Thailandia.

Tra i principali risultati finora conseguiti dall'UNICEF nei paesi sconvolti dallo tsunami si registra-no:

-il sostegno alla ricostruzione di 50 strutture sanitarie e la fornitura di scorte e attrezzature medi-che a circa 6.100 tra ospedali e centri sanitari;-l'accesso di oltre 1 milione di persone a fonti idriche sicure costruite con il supporto dell'UNICEF,inclusi 250.000 bambini che beneficiano di nuovi servizi idrici e igienico-sanitari nelle scuole; -la somministrazione di vitamina A ad oltre 1,2 milioni di bambini; -la distribuzione di zanzariere trattate con insetticidi, per la prevenzione della malaria, a circa 1milione di donne e bambini;-la costruzione di 36 nuove scuole permanenti che consentono l'istruzione a oltre 10.000 scolari; -l'allestimento di 145 scuole semi-permanenti per permettere l'immediato ritorno dei bambini aglistudi, in attesa dei nuovi edifici scolastici; -la riparazione di ulteriori 900 strutture scolastiche; -la distribuzione di materiali scolastici per oltre 1 milione di bambini;-l'assistenza psicosociale a oltre 400.000 bambini, per aiutarli a superare il trauma subito, e ilsostegno a 5.000 bambini rimasti orfani.

DOCUMENTO

INTEGRALEhttp://www.unicef.it/flex/files/D.301d729f9050e977b76d/tsunami_2_year_2006.pdf

FONTE UNICEF

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RILEVANTI

T I T O L O UNIONE EUOPEA E AFRICA: UN FUTURO DI COOPERAZIONE

A U T O R E Commissione Europea

DATA

PUBBLICAZIONEdicembre 2006

SOMMARIOSi segnala che il Dossier Europa del dicembre 2006 è interamente dedicato alle relazioni di coo-perazione tra Unione Europea ed Africa.

DOCUMENTO

INTEGRALE

I singoli numeri di Dossier Europa oppure l'abbonamento alla rivista possono essere richiesti periscritto a:

Alessandra BacchettiRappresentanza in Italia della Commissione europeaVia IV Novembre, 149 - 00187 RomaTel.: 06 69999208Fax: 06 6791658 - 6793652E-mail: [email protected]

FONTE Sito web Rappresentanza in Italia della Commissione Europea

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BANDI DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE E DOC UMENTI IN FASE DI DISCUSSIONE

In questa sezione vengono presentati documenti attualmente in corso di elaborazione da parte delle istituzioni comunitarie e di altri organismi interna-

zionali. Questo tipo di ”anticipazioni” costituisce un prezioso patrimonio di informazioni nell’ottica di avviare, ancor prima dell’uscita di eventuali bandi

da parte degli enti menzionati, percorsi di progettazione ad hoc.Nel sottolineare che tali documenti potrebbero subire modifiche nel corso dell'iter di adozione,

merita ricordare che conoscere in anticipo le nuove tendenze dell’Unione e di altri organismi permette non solo di prepararsi meglio ad usufruire delle opportuni-

tà finanziarie attraverso la partecipazione ai successivi bandi ma offre anche l'opportunità di svolgere un'azione più politica per influenzare il contenuto delle nuove

decisioni delle istituzioni internazionali.

B A N D I D I P R O S S I M AP U B B L I C A Z I O N E

TITOLO PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA GOVERNANCE NELLE PROVINCE

ENTE

EROGATORECommissione europea – IOM

AREA

GEOGRAFICAAFGHANISTAN

DESCRIZIONE

L’obiettivo generale del programma consiste nel potenziare la stabilità politica in Afghanistan attra-verso l’aumento, in determinate province, della fornitura di servizi, della partecipazione politica edella sicurezza.II programma prevede misure volte ad incrementare le risorse umane del Serviziodi Ricostruzione Provinciale - PRF (allestendo, altresì, gruppi consultivi e di lavoro), a rinnovare leamministrazioni a livello provinciale e comunale ed a ridurre tutti i fattori di intralcio al governo loca-le, soprattutto per ciò che attiene alla partecipazione politica ed alla fornitura di servizi. Verranno, inoltre, avviate procedure utili a stabilire priorità d’azione nel potenziamento del settoregiudiziario (attraverso la costruzione ed il rinnovamento di tribunali, di stazioni di polizia e centri peril recupero post-detenzione), cercando, nel contempo, di eliminare tutti i fattori che possano pregiu-dicare il corretto funzionamento del settore in questione.

BUDGET

MASSIMO

€ 12.600.000, di cui € 10.600.000 a valere su fondi ALA e € 2.000.000 come contributo di altri dona-tori.

DATA DI

PUBBLICAZIONE

IPOTIZZATA

2006

MODALITA’ E

PROCEDURA

Tutte le attività relative all’attuazione del progetto saranno realizzate attraverso il metodo di gestio-ne congiunto con l’International Organization for Migration (IOM), ad accezione delle attività ineren-ti i contratti che seguiranno il metodo centralizzato.

FORMULARI E

DOCUMENTI-

FONTE

Ministero Affari EsteriDIREZIONE GENERALE PER L’INTEGRAZIONE EUROPEA - Ufficio III Cooperazione Finanziariae Cooperazione allo Sviluppotra l’Unione Europea e i Paesi Terzi Gestione Fondi Strutturali perl'Internazionalizzazione

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TITOLO PROGRAMMA DI ASSISTENZA IRAQ – PARTE II

ENTE

EROGATOREUNDG ITF - Commissione europea

AREA

GEOGRAFICAIRAQ

DESCRIZIONE

L’obiettivo generale del programma è di contribuire allo sviluppo, alla sicurezza, alla stabilità ed allademocrazia del Paese, con un’economia di mercato sostenibile, diversificata e politicamente inte-grata tra le sue regioni e nel sistema internazionale.Il programma, nella sua PARTE II, finanzia tre progetti volti a: a) sostenere l’amministrazione doganale irachena, in modo da garantire la sua capacità di imposta-re una politica commerciale e di investimenti efficace (attraverso interventi tesi all’avvio di trainingformativi, allo sviluppo delle risorse umane e di una struttura organizzativa per l’amministrazionedoganale); b) fornire assistenza agli sfollati (in particolare attraverso la distribuzione di aiuti d’emergenze,acqua potabile e generi alimentari nei campi, il miglioramento delle infrastrutture nelle comunitàurbane e rurali, una maggiore tutela dei bambini e delle famiglie a rischio, l’analisi dei rapporti tracomunità in modo da migliorare la gestione e la risoluzione di tensioni e conflitti); c) garantire una risposta europea rapida e efficace a dimostrazione del forte impegno comunitarionel sostegno all’iniziativa denominata “International Compact process for Irak” (che comprendeinterventi nei settori della sicurezza, dell’integrazione economica, della gestione delle risorse pub-bliche, del buon governo e dello Stato di Diritto, dei diritti umani, dello sviluppo economico e socia-le, dell’energia e dell’agricoltura).

BUDGET

MASSIMO € 74.000.000

DATA DI

PUBBLICAZIONE

IPOTIZZATA

2006

MODALITA’ E

PROCEDURA

Le attività saranno realizzate attraverso il metodo di gestione “congiunto” con il Gruppo delleNazioni Unite per lo Sviluppo (UNDG ITF), ad eccezione dell’iniziativa a sostegno del commercio edelle dogane, che sarà gestita dalla Commissione europea, secondo il metodo “centralizzato”.

FORMULARI E

DOCUMENTI-

FONTE

Ministero Affari EsteriDIREZIONE GENERALE PER L’INTEGRAZIONE EUROPEA - Ufficio III Cooperazione Finanziariae Cooperazione allo Sviluppotra l’Unione Europea e i Paesi Terzi Gestione Fondi Strutturali perl'Internazionalizzazione

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B A N D I D I P R O S S I M AP U B B L I C A Z I O N E

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TITOLO PREVISIONE DI RISORSE ADDIZIONALI PER IL FINANZIAMENTO DEL PROGRAMMA ALFA II

ENTE

EROGATORECommissione europea

AREA

GEOGRAFICAPAESI DELL’AMERICA LATINA COPERTI DAL PROGRAMMA ALA

DESCRIZIONE

L’obiettivo generale del programma ALFA è di favorire la cooperazione tra l’UE e l’America Latinanel campo dell’istruzione superiore e universitaria, anche attraverso una più stretta collaborazionecon la società civile e la creazione di legami duraturi tra le istituzioni partecipanti delle due aree geo-grafiche.

Il programma si articola a livello operativo in due sotto-programmi: il sotto-programma A, che copreazioni volte a favorire la gestione accademica e istituzionale, e il sotto-programma B, relativo allacooperazione tecnica e formazione professionale scientifica, che prevede attività di promozionedella mobilità studentesca (universitaria, post universitaria, di ricerca dottorale) e del personaleaccademico. Nell’ambito del rafforzamento delle istituzioni accademiche, invece, possono essere finanziate atti-vità per la creazione di curricula accademici congiunti tra più università, in modo da garantire uni-formità di insegnamento e scambi tra i docenti, oltre che attività di ricerca fuori sede per universita-ri, soprattutto nelle aree di studio delle scienze naturali, della biotecnologia, dell’ingegneristica, del-l’economia e del marketing.

BUDGET

MASSIMO € 3.500.000

DATA DI

PUBBLICAZIONE

IPOTIZZATA

2006

MODALITA’ E

PROCEDURA

La gestione dei fondi segue il metodo “centralizzato”, affidato, cioè, alle Delegazioni dellaCommissione Europea nei Paesi latino americani partecipanti, e in collaborazione con partner ope-rativi locali quali gli istituti pubblici di istruzione superiore e universitaria.

FORMULARI E

DOCUMENTI-

FONTE

Ministero Affari EsteriDIREZIONE GENERALE PER L’INTEGRAZIONE EUROPEA - Ufficio III Cooperazione Finanziariae Cooperazione allo Sviluppotra l’Unione Europea e i Paesi Terzi Gestione Fondi Strutturali perl'Internazionalizzazione

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B A N D I D I P R O S S I M AP U B B L I C A Z I O N E

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Inf@40TORNA SU

TITOLO VALORIZZAZIONE DEI PROGRAMMI REGIONALI UE - AMERICA LATINA

ENTE

EROGATORECommissione europea

AREA

GEOGRAFICAAMERICA LATINA

DESCRIZIONE

L’obiettivo generale del programma consiste nel potenziare la visibilità e nell’incentivare la valoriz-zazione e la diffusione dei Programmi regionali compresi nella programmazione 2002-2006, quali,ALBAN, ALFA, AL-INVEST, EUROsociAL e URB-AL.

Le attività consisteranno principalmente in una serie di incontri e seminari riguardanti la valorizza-zione e la diffusione dei risultati delle attività dei Programmi. In particolare, sono previste, misure destinate, al potenziamento della cooperazione, in materia diistruzione superiore tra l’Europa e l’America Latina, all’erogazione di borse di studio per la forma-zione di alto livello e scambi d’esperienze, sia a livello regionale che nazionale, e ad attività d’infor-mazione relative alle attività della Cooperazione Regionale in America Latina a cura delleDelegazioni della Commissione europea.

BUDGET

MASSIMO € 2.660.000

DATA DI

PUBBLICAZIONE

IPOTIZZATA

2006

MODALITA’ E

PROCEDURA

Tutte le attività relative all’attuazione del progetto saranno realizzate attraverso il metodo di gestio-ne “centralizzato”, di competenza, cioè, delle Delegazioni della Commissione europea.

FORMULARI E

DOCUMENTI-

FONTE

Ministero Affari EsteriDIREZIONE GENERALE PER L’INTEGRAZIONE EUROPEA - Ufficio III Cooperazione Finanziariae Cooperazione allo Sviluppotra l’Unione Europea e i Paesi Terzi Gestione Fondi Strutturali perl'Internazionalizzazione

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B A N D I D I P R O S S I M AP U B B L I C A Z I O N E

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B A N D I D I P R O S S I M AP U B B L I C A Z I O N E

TITOLORAFFORZAMENTO DELLE CAPACITÀ ISTITUZIONALI DI DETERMINATE MUNICIPALITÀ PERLA RIDUZIONE DELLA POVERTÀ

ENTE

EROGATORECommissione europea

AREA

GEOGRAFICABRASILE

DESCRIZIONE

L’obiettivo generale del programma è migliorare l’efficacia delle politiche pubbliche per la riduzionedella povertà, dell’ineguaglianza e dell’esclusione sociale.

L’obiettivo specifico del programma è migliorare delle capacità degli amministratori locali di piccolee medie municipalità (dislocate prevalentemente nelle zone nord e nord est del Brasile) nel piani-ficare, gestire, monitorare e valutare le politiche pubbliche, i programmi governativi e i progettiattuati a livello locale.Il programma si sviluppa attorno a due principali assi di intervento: a)miglioramento della capacità istituzionale delle municipalità selezionate di pianificare, monitoraree valutare le politiche di sviluppo e i progetti rivolti al miglioramento delle condizioni di vita dellapopolazione; b)misure volte a diffondere capillarmente metodologie e migliori prassi nell’associazione di diversemunicipalità e nella partecipazione della società civile, in modo da poter essere successivamenteinglobate all’interno delle politiche nazionali.

BUDGET

MASSIMO

€ 15.000.000, di cui € 7.500.000 a valere su fondi ALA e 7.500.000 come contributo del Paesebeneficiario.

DATA DI

PUBBLICAZIONE

IPOTIZZATA

2006

MODALITA’ E

PROCEDURA

La gestione dei fondi segue il metodo “centralizzato”, di competenza, cioè, della Delegazione dellaCommissione europea.

FORMULARI E

DOCUMENTI-

FONTE

Ministero Affari EsteriDIREZIONE GENERALE PER L’INTEGRAZIONE EUROPEA - Ufficio III Cooperazione Finanziariae Cooperazione allo Sviluppotra l’Unione Europea e i Paesi Terzi Gestione Fondi Strutturali perl'Internazionalizzazione

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E V E N T I I NA G E N D A

TITOLO WORLD SOCIAL FORUM

DATA 20-25 gennaio 2007

LUOGO Nairobi - KENIA

NOTE

Dal 20 al 25 gennaio 2007 si terrà a Nairobi (Kenia) il 7° Forum Sociale Mondiale. Noto come“Forum di Porto Alegre” dove ha avuto origine nel 2001, il Forum è un grande incontro della socie-tà civile mondiale che si sta impegnando a promuovere la globalizzazione della giustizia, dei dirit-ti umani, della solidarietà e della democrazia.

Durante le tre giornate centrali sono previste conferenze, proiezioni e workshop. Si attendono cen-tinaia di associazioni e gruppi da tutto il mondo, per discutere di economia sostenibile, democra-zia reale, libero accesso alla conoscenza ed all’informazione, diritti umani e dignità. Molta discus-sione sarà sul ruolo della società civile. Una sezione speciale sarà dedicata all’Africa: un’interagiornata di iniziative, promosse dai membri della sezione africana del Social Forum.

INFORMAZIONI http://wsf2007.org/

FONTE Sito web NIGRIZIA

EVENTI IN AGENDA

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E V E N T I I NA G E N D A

TITOLO VIAGGIO UMANITARIO DALLA TOSCANA AL BURKINA FASO

DATA 8-17 gennaio 2007

LUOGO BURKINA FASO

NOTE

Una pizzeria-spaghetteria che sarà gestita in cooperativa da burkinabè, un complesso destinatoalla formazione di operatori turistici e agronomi, cui si aggiungerà una facoltà universitaria sempreper agronomi, la trivellazione di pozzi d'acqua, campi per la coltivazione, impianti di stoccaggio ecelle frigorifere per fagiolini, ma anche aglio e cipolle, che verranno commercializzati con il logoTerra Equa. Sono queste alcune delle iniziative che fanno parte di un progetto di cooperazione internazionalepromosso dal Movimento Shalom, cui collaborano vari soggetti istituzionali e non, e che costritui-scono altrettante tappe del viaggio umanitario che si terrà in Burkina Faso dall'8 al 17 gennaioprossimo. A far parte della delegazione ci sarà per la Regione Toscana l'assessore alla coopera-zione internazionale, perdono e riconciliazione fra i popoli, Massimo Toschi. L'iniziativa, che sisvolge in occasione del 20 anniversario dell'impegno in Burkina Faso del Movimento Shalom, fon-dato da don Andrea Cristiani.Della delegazione che si reca in Burkina Faso fanno parte i rappresentanti dei numerosi enti, isti-tuzioni e aziende che compartecipano alle varie iniziative e alcuni dei testimonial del progetto 'ilCuore si scioglie', la campagna di adozioni a distanza che è giunta a quota 7 mila: la cantanteIrene Grandi, Sergio Staino e Andrea Agresti delle Iene. Ci saranno inoltre i vescovi di San Miniatoe di Massa Marittima, Mons. Fausto Tardelli e Mons. Giovanni Santucci.

INFORMAZIONI

FONTE Sito web Regione Toscana

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E V E N T I I NA G E N D A

TITOLOSINDACI ISRAELIANI E PALESTINESI IN VISITA ALLA PROVINCIA DI LIVORNO

DATA 13 gennaio 2007

LUOGO Livorno

NOTE

La Provincia ospiterà una delegazione di sindaci e amministratori dei Comuni israeliani di Haifa,Akko e Taybe e dei Comuni palestinesi di Nablus, Tulkarem e Jericho, in visita in Toscana nell’am-bito delle attività di cooperazione del progetto “Med Cooperation”.

Sabato 13 gennaio, alle 9.30, la delegazione sarà accolta a Palazzo Granducale dal presidenteGiorgio Kutufà e dall’assessore alla cooperazione, Rocco Garufo.Porgeranno il saluto ai graditi ospiti i sindaci dei Comuni di Livorno, Castagneto Carducci, Cecina,Collesalvetti, Rosignano, il prefetto e il questore di Livorno. Saranno presenti, inoltre, il presiden-te della comunità ebraica di Livorno, Samuele Zarrugh, il presidente delle comunità palestinesi inToscana, Abded Daas Abel e l’Autorità Portuale di Livorno.

La delegazione, dopo i saluti delle Autorità, prenderà parte, sempre a Palazzo Granducale, adun tavolo di lavoro tecnico sui temi dello sviluppo economico dal titolo 'Tourism and territorialemarketing: Livorno contribution to the network'. Nel corso dei lavori la Provincia presenterà un progetto di cooperazione, da realizzare nell’ambitodi “Med Cooperation”, riguardante il marketing territoriale, la valorizzazione delle produzioni tipi-che e il turismo.

INFORMAZIONI

FONTE www.provincia.livorno.it

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E V E N T I I NA G E N D A

TITOLO SCUOLA PERMANENTE DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPOCOSPE: APERTE LE ISCRIZIONI

DATA gennaio 2007

LUOGO Firenze

NOTE

Sono aperte le iscrizioni alla Scuola permanente di Cooperazione Internazionale allo SviluppoCOSPE per corsi in cooperazione.

Le offerte per gennaio: corso di prima informazione (16 e 17 gennaio), corsi di approfondimentosulla cooperazione decentrata (12-13 gennaio), sulla gestione del progetto (dal 19 gennaio al 6febbraio 2007) e sulla cooperazione in Africa (26-27 gennaio).

Questi ultimi corsi sono validi per il riconoscimento del diploma che la scuola rilascia attraverso unprogramma biennale di percorsi teorici, attività di ricerca e stage sul campo, che conduce al con-seguimento di 3 profili professionali: Collaboratore qualificato, Responsabile di progetto, Dirigentedi ONG.

INFORMAZIONI www.cospe.it

FONTE Sito web CDT-IAO

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E V E N T I I NA G E N D A

TITOLO THE EUROPEAN PERSPECTIVE FOR THE WESTERN BALCANS

DATA 15-16 gennaio 2007

LUOGO Roma

NOTE

La conferenza sulle prospettive future per i Balcani rappresenta un’importante occasione di con-fronto tra il Ministro degli Esteri ed altri esponenti di rilievo del Governo italiano e la Commissione,il Parlamento europeo, esperti ed intellettuali dei Balcani occidentali, le Commissioni esteri diCamera e Senato, la Conferenza delle Regioni, altre Istituzioni italiane pubbliche e private.

INFORMAZIONI

FONTE Sito web OSSERVATORIO SUI BALCANI

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E V E N T I I NA G E N D A

TITOLOGIORNATE INFORMATIVE SUL BANDO COOPERAZIONE SANITARIA INTERNAZIO-NALE DELLA REGIONE TOSCANA

DATA 16, 18, 19 gennaio 2007

LUOGO Pisa, Siena, Firenze

NOTE

Visti gli elementi innovativi che caratterizzeranno il nuovo bando regionale di cooperazione sani-taria ed i relativi formulari per la presentazione dei progetti di cooperazione sanitaria internaziona-le, la Regione Toscana offre gratuitamente ai soggetti che intendono presentare progetti di coope-razione sanitaria internazionale una specifica attività informativa sulla predisposizione dei formu-lari relativi al bando Enti Terzi per l'anno 2006 a cofinanziamento regionale.

L’intento è quello di agevolare l’attività di progettazione da parte dei soggetti interessati ai qualiverrà fornita:•una presentazione esauriente e dettagliata della struttura dei formulari di presentazione dei pro-getti;•una presentazione dei requisiti di ammissibilità e delle modalità per una corretta compilazione deiformulari;•una presentazione approfondita dei criteri identificati dalla Regione Toscana per la selezione deiprogetti presentati dai soggetti terzi;•una risposta puntuale ad eventuali dubbi ed incertezze.

Sarà realizzata una sessione informativa, riprodotta in ciascuna Area vasta, così da agevolare ilnumero maggiore di soggetti interessati:

•martedì 16 gennaio 2007 presso l’Aula Santa Agnese situata in Via S.Maria n.110 (I piano) a Pisadalle ore 9:30 alle 17.00;•giovedì 18 gennaio 2007 presso Aula n.2 del Centro Didattico P.O. Le Scotte - Strada delle Scotten.14 Siena dalle ore 9:30 alle 17.00;•venerdì 19 gennaio 2007 presso l’Aula Magna dell’A.O. Meyer di Firenze, via L. Giordano dalleore 9.30 alle 17.00.

Con l’occasione verrà distribuito del materiale didattico/informativo.

INFORMAZIONI

Per iscriversi contattare:•per la giornata di Pisa, dr. Mauro Lazzeri – tel. 335 6825798 – fax 050 992513 – [email protected];•per la giornata di Siena, Ufficio Formazione AOUS – tel. 0577 585093 – fax 0577 586119 – [email protected];•per la giornata di Firenze, dr.ssa Caterina Teodori – tel. 055 2006313 – fax 055 2006328 – [email protected].

FONTE Sito web CDT-IAO

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E V E N T I I NA G E N D A

TITOLO INCONTRO SUL LIBANO

DATA 17 gennaio 2007

LUOGO Firenze

NOTE

Il giorno 17 Gennaio 2007 alle ore 11,30 presso la sede della Regione Toscana – Sala Foresteria- via Cavour 18, Firenze, si terrà l'incontro sul Libano con il seguente ordine del giorno:

· aggiornamento sulle attività in corso e previste da parte dei soggetti toscani;· proposte per la composizione della Cabina di Regia;· raccordo con il programma dell’UNDP – ART GOLD Libano.

INFORMAZIONI http://cdt.iao.florence.it/intranet2/browse.php?parent=797&order=name

FONTE Sito web CDT-IAO

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E V E N T I I NA G E N D A

TITOLO

CORSO: LA GESTIONE E LA RENDICONTAZIONE DEI PROGETTI PROMOSSIDALLE ONG ITALIANE NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO COOPERAZIONE ITALIANAALLO SVILUPPO – MAE

DATA 26-27 gennaio 2007

LUOGO Roma

NOTE

Lo scopo del corso è favorire l’apprendimento e l’applicazione delle procedure di gestione e ren-dicontazione per progetti di sviluppo promossi e realizzati da Organizzazioni Non Governative(ONG) e cofinanziati dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo (Ministero Affari Esteri).

Lo studio delle procedure e delle tecniche di gestione e rendicontazione relative a finanziamenticoncessi dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo per progetti nei Paesi in via di sviluppo costitui-sce un elemento fondamentale per coloro che vogliano acquisire competenze in qualità di proget-tisti e futuri gestori di interventi di sviluppo.

Il corso è destinato a tutti coloro che, principianti o con scarsa esperienza, desiderino conoscerele regole della Cooperazione Italiana allo Sviluppo (Ministero Affari Esteri) per gestire e rendicon-tare il finanziamento di interventi progettuali di solidarietà internazionale.

INFORMAZIONI

S.O.S. blu - Sistemi Organizzati per lo SviluppoIndirizzo: Borgo Sant’Angelo, 19 - 00193 ROMATel: +39-06/68.30.17.44 Fax: +39-06/97.74.82.08 e-mail: [email protected] web:www.sosblu.it

FONTE http://www.sosblu.it/formazione/corsi.htm#eas

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E V E N T I I NA G E N D A

TITOLO GOVERNING MIGRATION IN THE LOCAL CONTEXT

DATA 19-20 gennaio 2007

LUOGO Milano

NOTE

L'iniziativa si propone come momento di riflessione e dibattito tra il mondo accademico e i deci-sion makers delle politiche pubbliche, al fine di condividere delle linee-guida per l’analisi territoria-le della presenza immigrata e individuare delle possibili strategie d’intervento in grado di valoriz-zazione le risorse locali (tra cui rientrano a pieno titolo gli stessi cittadini stranieri), promuovere lacoesione sociale tra cittadini stranieri e autoctoni e prevenire i potenziali conflitti sociali.

Partendo da questi obiettivi, le giornate di lavoro sono state strutturate in tre sessioni tematiche:

“Come leggere il fenomeno migratorio?” Venerdì 19 gennaio (mattino)

“L’integrazione e la lotta alla discriminazione. Alcune esperienze europee di case study” Venerdì 19 gennaio (pomeriggio)

“Quali strategie per gestire il fenomeno migratorio a livello territoriale?”Sabato 20 gennaio (mattino)

Il Convegno si inserisce all’interno dell’iniziativa comunitaria Equal Koinè e della partnership tran-snazionale Alameda2.

INFORMAZIONI Emilio Tanzi: tel. 02.5836.6830, e-mail: [email protected]

FONTE www.sdabocconi.it

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E V E N T I I NA G E N D A

TITOLO 2007 INTERNATIONAL AID + TRADE

DATA 24-25 gennaio 2007

LUOGO Ginevra - SVIZZERA

NOTE

Il "2007 International Aid + Trade" meeting si svolge presso il PALEXPO di Ginevra e riunisceesperti nel campo degli aiuti del settore pubblico e privato per discutere del tema "Costruire par-tnership per il sostegno e lo sviluppo".

L'evento, organizzato da Sustainable Development International, consiste in una combinazione diworkshop, sessioni formative, mostre, ecc., e costituisce un'opportunità per governi, agenzie inter-nazionali ed altri enti ed istituzioni per condividere conoscenze e costruire partnership.

INFORMAZIONI

FONTE http://www.sustdev.org/

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E V E N T I I NA G E N D A

TITOLOWORKSHOP INTERACT SUI PROGRAMMI TRANSFRONTALIERI TRA PAESI UE EIPA

DATA 24 gennaio 2007

LUOGO L’Aquila

NOTE

Si tiene a L'Aquila il workshop organizzato da INTERACT in collaborazione con la DGAllargamento e la DG REGIO della Commissione europea.

Il workshop intende presentare le regole per il funzionamento dello strumento IPA e fornire gli ele-menti necessari per la preparazione alla partecipazione ai programmi di cooperazione transfron-taliera, nonchè costituire un forum nel quale i partecipanti possano discutere gli aspetti di loro inte-resse.

La partecipazione è riservata alle autorità nazionali, regionali e locali che saranno coinvolte nellapreparazione e implementazione del programma 2007-2013 Adriatic IPA CBC dei seguenti Paesi:Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia.

INFORMAZIONI Sito Internet INTERACT

FONTE www.formez.it

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E V E N T I I NA G E N D A

TITOLOEUROPA 2007 - 2013, NUOVE PROSPETTIVE DI SVILUPPO DAI FONDI DELLACOMUNITÀ EUROPEA - IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI

DATA 26 gennaio 2007

LUOGO Castagneto Carducci

NOTE

Il convegno, in programma per il 26 gennaio 2007, organizzato dal Comune di CastagnetoCarducci, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Europee, dell'Anci Toscana, e della RegioneToscana, rappresenta un momento formativo sul nuovo sistema dei finanziamenti ed è rivolto aglienti pubblici, le associazioni di categoria e le imprese, gli studi commerciali, le camere di commer-cio e ogni altro soggetto pubblico e privato che si occupa di reperimento risorse ed è interessatoal sistema dei finanziamenti.

Sono previsti gli interventi di:

-Fabio Tinti – Sindaco Comune di Castagneto Carducci

-Dr. Marcello Canovaro – Assessore alle Politiche Comunitarie della Provincia di Livorno

-On. Guido Sacconi – Componente del Parlamento Europeo “La nuova programmazione 2007 – 2013: prospettive e principali novità per la Regione Toscana”

-Dr. Paolo Prosperini – Politiche comunitarie e Cooperazione Internazionale Provincia di Pisa“La politica regionale dell’Unione Europea nella programmazione 2007- 2013”

-Dr. Albino Caporale – Dirigente Regione Toscana Settore Programmi Intersettoriali e integrati.Industria e Programmi comunitari in materia extragricola “Progettazione integrata territoriale - Ob. Competitività e occupazione ”

-Dott.sa Germana Di Falco – Capo Segreteria Tecnica Commissione Bilancio Camera deiDeputati “Le opportunità degli strumenti di programmazione per il periodo 2007/2013 e raccordo con altristrumenti finanziari, in particolare con il concetto di cofinanziamento introdotto dalla Finanziaria2007”

-Dr. Ludovico Gherardi – Componente task force Ob. 3 Cooperazione Territoriale Europea“Contenuti e prospettive dei nuovi programmi di cooperazione. Le Regioni dell’area sud est euro-pea”

-Dr. Gino Fantozzi – Dirigente Provincia di Livorno Dipartimento Programmazione Economica“Contenuti e prospettive dei programmi di cooperazione della Regione Toscana e dell’area livor-nese. Le Regioni dell’area mediterranea”

INFORMAZIONI

Informazioni: Staff 2 Risorse per lo Sviluppo e l’Attuazione del ProgrammaTel. 0565 778407 / 8 fax 0565 774336 mail [email protected]

FONTE www.formez.it

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E V E N T I I NA G E N D A

TITOLO VOLO SPECIALE IN VISITA AI CAMPI SAHARAWI

DATA 10-16 marzo 2007

LUOGO

NOTEL'Associazione Nazionale di Solidarietà con il popolo Saharawi-Coordinamento Regionale dellaToscana sta organizzando un volo speciale negli accampamenti saharawi dal 10 al 16 marzo2007.

INFORMAZIONI

Coordinamento Regionale della Toscana ANSSPSViale Risorgimento, 6150019 Sesto Fiorentino (Fi)Tel: +39 (0)55 4210030E-Mail: [email protected]

FONTE Sito web CDT-IAO

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E V E N T I I NA G E N D A

TITOLOIL SAMBA DEI COLTELLACCI-PROGETTO DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALECON IL BRASILE

DATA febbraio 2007

LUOGO Viareggio

NOTE

…il samba dei coltellacci? Quaranta bambini, i nostri “coltellacci”, della scuola primaria G. Marsilidi Viareggio sfilano e ballano al ritmo di samba con coloratissimi costumi pensati e realizzati dallasartoria di Sao Raimundo in Brasile!

Da cinque anni esiste un profondo rapporto di amicizia, di collaborazione e di sostegno tra lacomunità parrocchiale di S. Paolino di Viareggio e la Comunità di Base di Sao Raimundo (S. Luis)nel nord-est del Brasile nella quale sono presenti una “scuolina” e una sartoria realizzata e gesti-ta dalle donne del quartiere. All’interno di questa relazione abbiamo proposto alle sarte della comu-nità di S. Raimundo di “partecipare” al nostro carnevale pensando e realizzando dei costumi cheparlassero del calore dei colori e delle musiche del Brasile. Questo progetto — patrocinato dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Carnevale — ha porta-to i bambini ad aprirsi a una cultura diversa, ha stimolato le famiglie ad un’attenzione per una real-tà di povertà coraggiosa, ha appassionato alcune persone che hanno dato la loro disponibilità gra-tuita e professionale per le coreografie, la conoscenza della lingua e della cultura brasiliana. La sua realizzazione ha reso concreta una cooperazione nata dall’ascolto, capace di pensare unaiuto allo sviluppo che, segue percorsi etici e solidali, supera l’assistenzialismo e crea dignità eautonomia nel rispetto di tutti i protagonisti.

INFORMAZIONI

FONTE ARCIDIOESI DI LUCCA - COMUNITÀ PARROCCHIALE S. PAOLINO- Viareggio

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GUIDA ALLA LETTURA DEL BOLLETTINO

Il Bollettino del Sistema Toscano della Cooperazione Decentrata è articolato in 5 sezioni dedicate alla presentazio-ne di informazioni utili per i soggetti toscani attivi, a vario titolo, nell’ambito delle politiche di cooperazione decentra-ta e solidarietà internazionale.La prima pagina è il sommario interattivo nel quale compaiono i titoli (link) dei documenti più rilevanti contenuti, cor-redati da un sistema di parole chiave che intende offrire al lettore le informazioni necessarie per capire se il testo inquestione è di suo interesse oppure no, senza bisogno di dover consultare la scheda dettagliata.Sotto il titolo di ogni sezione sono riportate indicazioni sui documenti contenuti nel bollettino, in particolare per ognidocumento è indicato:

§ Settore di intervento;§ ente promotore§ titolo del documento;§ parole chiave;§ numero di pagina del bollettino.

Nella sezione “NUOVI BANDI E OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO” si possono reperire tutte le informazioni sullenuove opportunità di finanziamento e sui nuovi bandi europei, nazionali e locali.

Ad esempio:

In questo primo riquadro si intende segnalare al lettore il settore di intervento del bando in questione.La classificazione utilizzata si articola con le seguenti macro-aree di intervento:

1) Sviluppo locale ( agricoltura- industria artigianato- commercio- territorio rurale e urbano)2) Ambiente3) Rafforzamento istituzionale 4) Sociale (lotta alla povertà)5) Sanità (salute e alimentazione) 6) Educazione (cultura- formazione- istruzione)7) Emergenza8) Diritti umani9) Altro

Questo sistema dovrebbe fornire al lettore tutte le informazioni necessarie per capire se il bando o il documento inquestione è di suo interesse oppure no, senza bisogno di andare a leggere la scheda dettagliata.

Nella sezione “LEGISLAZIONE E ALTRI DOCUMENTI RILEVANTI” vengono passati in rassegna e presentati i docu-menti, le pubblicazioni e gli atti normativi di particolare interesse per gli operatori del settore, a partire dal livello inter-nazionale fino ad arrivare al livello locale.Anche per questa sezione si utilizza l’indicazione della Macroarea indicativa dell’argomento trattato nei vari docu-menti e nella legislazione passati in rassegna.

Nella sezione “EVENTI IN AGENDA” vengono raccolti tutti gli appuntamenti e le iniziative di rilievo internazionale enazionale che possono interessare gli operatori della cooperazione decentrata nonché le iniziative promosse daglistessi soggetti del sistema toscano della cooperazione decentrata.

AMBIENTEAsia/ qualitàambientale dellecittà

EU – ASIA PRO ECO programme - Phase II -Guidelines for grant applicants responding to thecall for proposals 2005

UE 4

Settoriintervento

Parole

chiave

Titolo +

Link al testo

Donor Pag.

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A tal fine ricordiamo a tutti i lettori che è attiva una casella di posta elettronica ([email protected]) nella qualepoter inviare le informazioni relative alle iniziative organizzate e promosse sul territorio dai soggetti toscani.

In questa sezione verranno inoltre presentate e descritte le più rilevanti campagne promosse a livello mondiale intema di cooperazione internazionale e promozione dei diritti umani.

Nella sezione “DOCUMENTI IN FASE DI DISCUSSIONE” vengono presentati documenti attualmente in corso di ela-borazione da parte delle istituzioni comunitarie. La finalità è quella di fornire agli operatori del settore una panora-mica delle possibili azioni che l’Unione europea probabilmente andrà ad implementare nel prossimo futuro. Questotipo di ”anticipazioni” costituisce un prezioso patrimonio di informazioni nell’ottica di avviare, ancor prima dell’uscitadi eventuali call da parte degli uffici comunitari, percorsi di progettazione ad hoc.

Cliccando sul link “BANDI ANCORA APERTI” è possibile accedere alla lista dei bandi non ancora scaduti. Per ognibando viene proposta una scheda sintetica di presentazione delle linee generali (titolo, ente erogatore,settore di inter-vento,scadenza). Nella scheda riassuntiva è presente inoltre il link ciccando sul quale si accede direttamente alnumero di bollettino precedente nel quale il bando è stato presentato nel dettaglio.