PER I BAMBINI CON TUTTI I PEDIATRI · ADOLESCENTI La SIP deve promuovere iniziative finalizzate a...

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17 Novembre 2012 Elezioni del Presidente e del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Pediatria Sedi elettorali: Bari Bologna Cagliari Chieti Cosenza Firenze Milano Napoli Padova Palermo Roma Torino Il programma in 10 punti La Pediatria in Italia ha avuto un ruolo centrale per il raggiungimento dei livelli attuali di salute di neonati, bambini e adolescenti. Le percentuali di mortalità infantile in Italia sono tra le più basse del mondo occidentale e lo stato di salute dei nostri bambini è tra i migliori d’Europa. Una delle più importanti conquiste della pediatria italiana è l’universalità dell’assistenza pediatrica, nel territorio e in ospedale, nell’ambito della pediatria generale e nelle specialità. In relazione al mutare delle condizioni sociosanitarie del paese e della contrazione complessiva delle risorse, la pediatria italiana deve essere in grado di proporre un modello organizzativo e assistenziale nuovo e flessibile, in grado di garantire i risultati ottenuti e ulteriori bisogni di salute sul fronte della continuità assistenziale territoriale pediatrica nelle ore notturne e festive, nella gestione dell’emergenza e urgenza, nell’assistenza integrata per i bambini con malattie croniche, rare e ad alta complessità assistenziale. La Società Italiana di Pediatria, interprete delle aspirazioni dei pediatri italiani, deve continuare a svolgere un ruolo attivo nella promozione e nella tutela della salute di neonati, bambini e adolescenti e delle loro famiglie, in continuità con il lavoro svolto in questi anni. ASSISTENZA PEDIATRICA IN RETE E INTEGRAZIONE OSPEDALE - TERRITORIO L’assistenza a neonati, bambini e adolescenti va erogata attraverso un sistema di reti integrate capace di mettere insieme le risorse ospedaliere e quelle territoriali secondo un progetto e percorsi condivisi. Le Cure primarie e l’assistenza pediatrica territoriale ruotano intorno alla pediatria di famiglia e devono essere rimodulate con modelli organizzativi nuovi e flessibili (pediatria in associazione, unità assistenziali dedicate alle cure primarie) in grado di garantire una effettiva continuità assistenziale, in rete con i servizi ospedalieri, che comprenda anche le ore notturne e festive. L’assistenza pediatrica deve mantenersi in esclusiva lungo l’età evolutiva, dalla nascita ai 14 anni almeno, lottando contro ogni tentativo di contrazione dell’età pediatrica. Prevenzione di patologie infettive e croniche, promozione dell’allattamento materno ed educazione a corretti stili di vita fanno parte integrante delle cure primarie territoriali e il pediatra deve poter contare sul supporto delle istituzioni per svolgere le sue funzioni con efficacia e appropriatezza. Gli Ospedali Pediatrici e le Unità Operative di Pediatria negli ospedali generali devono essere potenziati. Vanno salvaguardati i livelli essenziali di assistenza e il diritto dei bambini ad essere curati secondo bisogni e modelli assistenziali moderni, all’insegna dell’appropriatezza delle prestazioni e della umanizzazione delle cure. SCUOLA, ISTITUZIONI E MEDIA La Pediatria deve riappropriarsi del mondo della scuola come area straordinaria per gestire la comunicazione con la società ed eccellente strumento per veicolare messaggi di prevenzione, di tutela e di promozione della salute. Per far questo sono necessari un dialogo nuovo e una sinergia più efficace con gli operatori scolastici e con le famiglie. La SIP deve interagire con efficacia e tempestività con media e istituzioni, in linea con i suoi obiettivi di promozione della salute di bambini e adolescenti. SIP E COESIONE TERRITORIALE (SEZIONI REGIONALI) Le politiche della SIP nazionale devono integrarsi con quelle delle sezioni regionali, seguendo un percorso già avviato in questi ultimi anni con successo. I pediatri devono sentire la SIP come un’istituzione che condivide e affronta insieme le problematiche della vita professionale quotidiana. Le sezioni regionali devono essere una fucina di idee e di proposte per la SIP, anche nell’ambito del Consiglio Nazionale, organismo decisivo per la vita della società. SIP E INTEGRAZIONE SCIENTIFICA (COMMISSIONI, GRUPPI DI STUDIO E SOCIETÀ AFFILIATE) La SIP è una organizzazione ampia ed articolata anche sul piano culturale, con aree e settori diversi per interessi scientifici e assistenziali. Le Commissioni, i Gruppi di Studio e Le Società Affiliate devono avere voce e integrarsi nel mondo della SIP, anche attraverso gli organismi previsti dal nuovo statuto della Società (Conferenza Nazionale dei Gruppi di Studio e Consulta Nazionale), per aumentare ulteriormente il peso della pediatria e del bambino nella società e tra le istituzioni. EDITORIA E SERVIZI SIP La SIP ha messo in campo in questi anni una piattaforma editoriale caratterizzata da stru- menti innovativi e ricchi di contenuti indirizzati a tutto il mondo che ruota intorno al bambino e al pediatra, che dovranno essere ulteriormente potenziati e armonizzati tra loro. Ulteriori servizi e attività, quali ad esempio assetto assicurativo e gestione del risk management, dovranno essere ampliati e potenziati in termini di offerta e di vantaggi per i soci. PER I BAMBINI CON TUTTI I PEDIATRI Elezioni del Presidente e del Consiglio Direttivo SIP 17 novembre 2012

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17 Novembre 2012

Elezioni del Presidente e del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Pediatria

Sedi elettorali:BariBolognaCagliariChietiCosenzaFirenzeMilanoNapoliPadovaPalermoRomaTorino

Il programma in 10 punti

La Pediatria in Italia ha avuto un ruolo centrale per il raggiungimento dei livelli attuali di salute di neonati, bambini e adolescenti. Le percentuali di mortalità infantile in Italia sono tra le più basse del mondo occidentale e lo stato di salute dei nostri bambini è tra i migliori d’Europa. Una delle più importanti conquiste della pediatria italiana è l’universalità dell’assistenza pediatrica, nel territorio e in ospedale, nell’ambito della pediatria generale e nelle specialità. In relazione al mutare delle condizioni sociosanitarie del paese e della contrazione complessiva delle risorse, la pediatria italiana deve essere in grado di proporre un modello organizzativo e assistenziale nuovo e flessibile, in grado di garantire i risultati ottenuti e ulteriori bisogni di salute sul fronte della continuità assistenziale territoriale pediatrica nelle ore notturne e festive, nella gestione dell’emergenza e urgenza, nell’assistenza integrata per i bambini con malattie croniche, rare e ad alta complessità assistenziale. La Società Italiana di Pediatria, interprete delle aspirazioni dei pediatri italiani, deve continuare a svolgere un ruolo attivo nella promozione e nella tutela della salute di neonati, bambini e adolescenti e delle loro famiglie, in continuità con il lavoro svolto in questi anni.

ASSISTENZA PEDIATRICA IN RETE E INTEGRAZIONE OSPEDALE - TERRITORIO

L’assistenza a neonati, bambini e adolescenti va erogata attraverso un sistema di reti integrate capace di mettere insieme le risorse ospedaliere e quelle territoriali secondo un progetto e percorsi condivisi. Le Cure primarie e l’assistenza pediatrica territoriale ruotano intorno alla pediatria di famiglia e devono essere rimodulate con modelli organizzativi nuovi e flessibili (pediatria in associazione, unità assistenziali dedicate alle cure primarie) in grado di garantire una effettiva continuità assistenziale, in rete con i servizi ospedalieri, che comprenda anche le ore notturne e festive. L’assistenza pediatrica deve mantenersi in esclusiva lungo l’età evolutiva, dalla nascita ai 14 anni almeno, lottando contro ogni tentativo di contrazione dell’età pediatrica. Prevenzione di patologie infettive e croniche, promozione dell’allattamento materno ed educazione a corretti stili di vita fanno parte integrante delle cure primarie territoriali e il pediatra deve poter contare sul supporto delle istituzioni per svolgere le sue funzioni con efficacia e appropriatezza. Gli Ospedali Pediatrici e le Unità Operative di Pediatria negli ospedali generali devono essere potenziati. Vanno salvaguardati i livelli essenziali di assistenza e il diritto dei bambini ad essere curati secondo bisogni e modelli assistenziali moderni, all’insegna dell’appropriatezza delle prestazioni e della umanizzazione delle cure.

SCuOLA, ISTITuZIONI E media La Pediatria deve riappropriarsi del mondo della scuola come area straordinaria per gestire la comunicazione con la società ed eccellente strumento per veicolare messaggi di prevenzione, di tutela e di promozione della salute. Per far questo sono necessari un dialogo nuovo e una sinergia più efficace con gli operatori scolastici e con le famiglie. La SIP deve interagire con efficacia e tempestività con media e istituzioni, in linea con i suoi obiettivi di promozione della salute di bambini e adolescenti.

SIP E COESIONE TERRITORIALE (SEZIONI REGIONALI)Le politiche della SIP nazionale devono integrarsi con quelle delle sezioni regionali, seguendo un percorso già avviato in questi ultimi anni con successo. I pediatri devono sentire la SIP come un’istituzione che condivide e affronta insieme le problematiche della vita professionale quotidiana. Le sezioni regionali devono essere una fucina di idee e di proposte per la SIP, anche nell’ambito del Consiglio Nazionale, organismo decisivo per la vita della società.

SIP E INTEGRAZIONE SCIENTIfICA(COmmISSIONI, GRuPPI DI STuDIO E SOCIETà AffILIATE)

La SIP è una organizzazione ampia ed articolata anche sul piano culturale, con aree e settori diversi per interessi scientifici e assistenziali. Le Commissioni, i Gruppi di Studio e Le Società Affiliate devono avere voce e integrarsi nel mondo della SIP, anche attraverso gli organismi previsti dal nuovo statuto della Società (Conferenza Nazionale dei Gruppi di Studio e Consulta Nazionale), per aumentare ulteriormente il peso della pediatria e del bambino nella società e tra le istituzioni.

EDITORIA E SERvIZI SIPLa SIP ha messo in campo in questi anni una piattaforma editoriale caratterizzata da stru-menti innovativi e ricchi di contenuti indirizzati a tutto il mondo che ruota intorno al bambino e al pediatra, che dovranno essere ulteriormente potenziati e armonizzati tra loro. Ulteriori servizi e attività, quali ad esempio assetto assicurativo e gestione del risk management, dovranno essere ampliati e potenziati in termini di offerta e di vantaggi per i soci.

PER I BAMBINI CON TUTTI I PEDIATRI

Elezioni del Presidente e del Consiglio Direttivo SIP 17 novembre 2012

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ADOLESCENTILa SIP deve promuovere iniziative finalizzate a politiche sanitarie indirizzate verso le esigenze e i bisogni di salute degli adolescenti. Tra ospedale e territorio dovranno essere identificate aree dedicate alle principali problematiche clinico-assistenziali degli adolescenti, compresi i disturbi del comportamento alimentare, le devianze e i comportamenti a rischio, la contraccezione, la prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale.

fORmAZIONE SPECIALISTICA EEDuCAZIONE mEDICA CONTINuA (ECm)

La formazione nelle scuole di specializzazione deve restare articolata su 5 anni di attività all’interno di reti formative estese alle unità operative ospedaliere e agli ambulatori dei pediatri di famiglia. La formazione continua, secondo i canoni dell’educazione medica continua con attività residenziali e a distanza, deve garantire ai pediatri italiani, oltre alla acquisizione dei crediti richiesti dalle norme ministeriali, un aggiornamento effettivo ed efficace in linea con bisogni formativi reali ed individualizzati.

RICERCA PEDIATRICALa ricerca è un settore strategico per la SIP. Solo attraverso un potenziamento della ricerca pediatrica si possono ottenere risultati rilevanti anche in termini di miglioramento dell’assistenza e della qualità della vita e della salute dei nostri neonati, bambini e adolescenti. Soprattutto i giovani pediatri devono poter contare su politiche di intervento a favore della ricerca, anche nell’ambito di studi e progetti di alto profilo sia nazionali sia internazionali.

COmuNICAZIONE, fAmIGLIE E ASSOCIAZIONI Nella società di oggi, aperta e globale, è richiesto anche ai pediatri un grande sforzo per una comunicazione più efficace, con contenuti, strumenti e linguaggi innovativi. I pediatri devono interagire sempre di più con bambini e adolescenti, famiglie e associazioni, attraverso i siti web istituzionali e strumenti informatizzati sempre più avanzati.

Il programma in 10 punti

(Cont. punto 1 ) Vanno previste nelle unità operative di pediatria posti letto di terapia semintensiva per la gestione in sicurezza di pazienti critici o instabili.L’organizzazione dell’urgenza e dell’emergenza pediatrica, a partire da una integrazione tra attività territoriali ed ospedaliere, deve essere centrata su dipartimenti di emergenza-urgenza o unità di Pronto Soccorso con spazi dedicati e aree di osservazione breve a gestione pediatrica. Il collegamento con le unità di terapia intensiva pediatrica è fondamentale per i pazienti di maggiore complessità assistenziale a cui va garantito il diritto a cure adeguate in tutto il territorio nazionale. Il trasporto pediatrico in emergenza va organizzato in sinergia con i servizi 118 e con il servizio per le emergenze neonatali in tutte le regioni. Le specialità pediatriche sono un grande patrimonio della pediatria italiana da preservare e potenziare, sin dalle Scuole di Specializzazione. Il bambino ha il diritto di essere curato dal pediatra sempre, anche quando è affetto da malattie che richiedono competenze subspecialistiche.L’assistenza a bambini e adolescenti con malattie complesse e con malattie rare deve essere organizzata secondo il modello hub and spoke, con centri di riferimento ospedalieri di alta qualificazione e patient manager pediatrici sia ospedalieri che nel territorio, in grado di definire piani assistenziali individuali. I bambini a rischio per problemi sociali (nati da genitori migranti, che sono ormai il 15% circa dei nati su base nazionale, figli di genitori separati, soggetti che vivono in condizioni di povertà ed emarginazione) devono ricevere dalle istituzioni maggior attenzione e un impegno concreto per un sistema di cure e di interventi efficace nonchè per vere politiche di integrazione sociale.

NEONATOLOGIA E TERAPIA INTENSIvA NEONATALELe cure neonatali si erogano nell’ambito di centri nascita di I livello, che devono assi-curare un percorso nascita all’insegna della sicurezza con una guardia pediatrica/neonatologica attiva 24h/24 h in gravidanze a basso rischio, e in centri di II livello dotati di terapia intensiva neonatale. Sia le UTIN che i centri nascita devono es-sere potenziati in termini di posti letto e di risorse umane, tecnologiche e struttu-rali, per metterle in linea con gli standard richiesti in tutto il territorio nazionale. Nel rispetto delle articolazioni locali, bisogna promuovere l’organizzazione in rete dei centri nascita, del trasporto neonatale in emergenza, del follow-up multidisciplinare dei nati pretermine e a rischio di disabilità per gravi patologie perinatali o neonatali, con il coinvolgimento della pediatria di famiglia e della medicina territoriale.

PER I BAMBINI CON TUTTI I PEDIATRI

I CANDIDATI

Vice PresidenteAlberto Villani

Roma

ConsigliereAndrea PessionBologna

ConsigliereFabio CardinaleBari

Tesoriere Rino Agostiniani

Pistoia

ConsigliereLiviana Da DaltTreviso

ConsigliereAntonio Correra

NapoliConsigliereDomenico MinasiPalmi (RC)

Presidente Giovanni Corsello

Palermo

Elezioni del Presidente e del Consiglio Direttivo SIP 2012

Consigliere JuniorMassimo BarbagalloCatania

Consigliere JuniorElvira Verduci

Milano