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Pedagogia interculturale e della cittadinanza Prof. Sandra Chistolini Primo semestre a. a. 2014- 2015 Lezioni dal 13 ottobre 2014

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Pedagogia interculturale e della

cittadinanza

Prof. Sandra Chistolini

Primo semestrea. a. 2014-2015

Lezioni dal 13 ottobre 2014

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Formazione in aula13.10.14 1. Presentazione del programma e struttura del corso2. I libri scritti nel Programma e da studiare durante l’anno3. Il volume Rapporto sugli Italiani nel mondo 2014: scelta di un saggio da leggere in gruppo4. Il libro di I. Kant, Per la pace perpetua, 1795 oppure Voltaire, Trattato sulla tolleranza, 1763,

edizione a piacere, anche digitale5. La Costituzione italiana, scaricare da internet6. Introduzione alla modalità della prova di verifica scritta del primo semestre: sarà una

tematica

14.10.141. Organizzazione dello studio di gruppo del saggio scelto dal volume Rapporto sugli Italiani nel mondo 2014: scelta di

un saggio da leggere in gruppo2. Elenco dei punti da esaminare nel volume RInM14: ermeneutica di un saggio scelto3. Iter di preparazione dello studio per la prova scritta4. Prima lezione sul volume Donne italoscozzesi, 2011

- La migrazione come anticipazione dell’intercultura e della cittadinanza- Concetti esaminati: assimilazionismo, integrazione, migrazione, intercultura, cittadinanza

- Processi: i flussi migratori in Italia, 1989-2014, la situazione nella scuola italiana, mediazione culturale, minori non accompagnati

- Aspetti interdiscipinari con apporti da parte di autori, studiosi afferenti a più campi disciplinari- Ricerca qualitativa e quantitativa interdisciplinare, ricerca longitudinale

5. Incontro con l’Associazione Cittadinanzattiva: 29 novembre 2014 aula Parco

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20.10.14 1. Considerazioni sulla scelta di gruppo dei saggi2. Una metodologia per la presentazione dei contenuti studiati nel RInM 20143. Attenzione agli aspetti pedagogici impliciti ed espliciti trattati nei saggi4. Raggruppamento dei saggi per tematiche simili5. Definizioni delle domande di riflessione per saggio e per gruppo di saggi6. Ricerca della direzione verso la quale orientare il ragionamento pedagogico

21.10.141. La migrazione italiana all’estero 2. Assunzioni teoriche e proposizioni ipotetiche per l’impostazione della ricerca3. Gli Autori di riferimento4. Le tematiche emergenti nell’ambito degli studi migratori5. La metodologia prescelta6. La prospettiva pedagogica

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27.10.14 1. Donne italoscozzesi e prospettiva pedagogica nello studio interdisciplinare2. Teorie di riferimento per il quadro concettuale di partenza3. Teorie di riferimento per la metodologia prescelta4. Teorie di riferimento per le implicazioni pratico-educative 5. Gli studi su alcuni concetti fondamentali in materia migratoria6. Il rapporto tra Società Persona Cultura

28.10.14

1. La comunità in emigrazione2. Studi sugli effetti rispetto all’apprendimento nei processi di formazione culturale3. L’identità migratoria al femminile

4. Quesiti specifici sui saggi scelti in RInM 20145. Quesiti conclusivi di carattere pedagogico sui saggi scelti in RInM 20146. Definizione di una lettura ermeneutica che attraversa tutti i saggi considerati

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03.11.141. I perché dell’emigrazione: forse esterne e spinte interne2. Emergenza del femminile e studi precedenti3. Indagini quantitative – Andamenti del fenomeno - Censimenti4. Tendenze di incremento e decremento dell’emigrazione italiana in Scozia e ad Edimburgo5.Iscrizione all’AIRE e anagrafe consolare6. Immigrazione dall’Est dell’Europa 7. Nuovi ingressi a confronto con le precedenti immigrazioni

1. Migrazione –Lingua – Anticipazioni2. Evoluzione linguistica intergenerazionale3. Tipologie di rilevazione4. Caratteri socioculturali emergenti5. Generazioni a confronto6. Modello familiare - Il ritorno – Nuove prospettive di studio7. La solidarietà umana – Il valore della comunità - Significati pedagogici

04.11.14

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10.11.14I. Kant, Per la pace perpetua, 1795

La Costituzione italianaArt. 11 L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

11.11.14Voltaire, Trattato sulla tolleranza, 1763

La Costituzione italianaArt. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economicoe sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e

l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.Art. 8 Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

Art. 19 Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

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Calendario – Tematiche -Libri OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE

13 Rapporto Italiani nel Mondo

Costituzione Italiana

Donne italoscozzesi

3 Kant, Per la pace perpetua

oppure

Voltaire, Trattato sulla tolleranza

1 Commento prima verifica

14 410

2011 L. Corradini, La Costituzione

nella scuola. Ragioni e proposte, Prefazione di Valerio Onida, Erickson, Trento 2014.

21

2717

2818

24 Preparazione prima verifica

25 Prima verifica scritta

29 Incontro Cittadinanzattiva ore 9-13 Aula Parco

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Prima prova scritta alla fine del secondo semestre

Tematica presentata dalla docente e sviluppata personalmente dallo/a studente/ssa

Lo scritto sarà un tema scelto dallo/a studente/ssa tenendo conto del percorso

svolto in aula, dello studio personale e della ricerca

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Iter di preparazione

migrazioni

cittadinanzaintercultura

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Lessico

Assimilazione - Cittadinanza – Emigrazione italiana –Integrazione – Interculturalismo – Migrazioni – Migrazioni di ritorno – Migrazioni interne in Italia – Minoranza – Pregiudizio – Religione – Seconda generazione.

Ogni parola è approfondita da un Autore scelto come esperto a livello internazionalein Tassello G. (a cura di), Lessico migratorio, Centro Studi Emigrazione, Roma, 1987.

Assimilazionein Laeng M., Nuovo lessico pedagogico, La Scuola, Brescia, 1998.

Va notata la specificità e la generalità della terminologia

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ERMENEUTICA DI UN SAGGIO SCELTO dal volume Rapporto Italiani nel Mondo 2014

Premessa

1) Presentazione del saggio nella sua totalità2) Individuazione delle aree specifiche di analisi3) Le riflessioni conclusive dell’Autore4) Lo scopo dell’Autore5) In che modo il saggio risponde al tema posto dal Rapporto «Italiani nel mondo»6) In che misura l’Autore ci presenta elementi che accrescono la nostra conoscenza interculturale7) Il rapporto dei primi 12 articoli della Costituzione con il saggio scelto.

Riflessioni di carattere pedagogico ed educativo

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12 saggi scelti - a

Anziani, minori e donne….di C. Venturi p. 25

Aspetti quantitativi e qualitativi, statistiche, fenomeni, concetti, il significato di parole come inclusione e cittadinanza.Anziani (over 85) Politiche migratorie di inclusione (Argentina, Germania)Caratteri delle migrazioni europee e d’oltreoceano (inserimento economico e sociale)La concezione dell’assistenza varia con l’etàEmigrazione dei pensionati (Tunisia, Marocco, Tailandia)Minori aumento a causa crisi economica (Germania, Regno Unito)Donne italiane all’estero più degli uomini (Argentina, Germania, Svizzera) da Sicilia, Campania, LazioQuale differenza emerge tra vecchie e nuove migrazioni rispetto alla mia conoscenza e rispetto a quanto evidenziato nell’articolo?

Invecchiare ....di D. Cosmini-Rose, D. O’Connor….p. 204

Ricchezza vecchia e nuova, le rimesse dall’estero, la concezione della salute e dell’assistenza: umiliazione o nuova partecipazione?Modelli familiari di accompagnamento delle età nel Sud Australia. Emigrazione tra le due guerre e degli anni ‘50-’60, questi ultimi partecipano ad iniziative di volontariato rivolte ai connazionali.Invecchiamento della popolazione e differenziazione etnica. Carenze di compartecipazione sociale. Il ruolo di interprete dei figli per la lingua. Gap tra cultura di origine e cultura locale. Persistenza degli stereotipi da parte della società ospite e dei modelli familiari. Comunicazione difficile da parte delle istituzioni.La partecipazione al servizio sanitario è un indice di crescita democratica e di partecipazione sociale e politica?

Quesito conclusivo di carattere pedagogicoConsiderata la distanza tra aspettative della persona e offerta di carattere sociale…..

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12 saggi scelti - aAnziani, minori e donne….di C. Venturi p. 25

Invecchiare ....di D. Cosmini-Rose, D. O’Connor….p. 204

Quesito conclusivo di carattere pedagogicoConsiderata la distanza tra aspettative della persona e offerta di carattere sociale quale educazione è possibile prefigurare per prevenire il riprodursi di questa distanza, tenendo conto che le situazioni rilevate nell’emigrazione italiana all’estero si ripresentano nel contesto migratorio italiano? Quale educazione dei bambini di oggi perché siano adulti partecipativi e capaci di esercitare i propri diritti nella società nella quale vivono?

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12 saggi scelti - b

• Il valore aggiunto..... p. 62

Il concetto di formazione in Europa. Progetti Erasmus e mobilità degli studenti italiana. Come influisce la formazione all’estero sul percorso di vita della persona?

• Iovogliotornare... p. 238Mobilità del capitale umano nei processi interni+

• Giovani pronti e a partire..... p. 227

Fuga dei cervelli, comunità on-line. La disoccupazione in Italia spinge all’emigrazione dei giovani competenti che investono all’estero i loro talenti. Ragioni economiche, politiche socio-culturali motivano alla partenza. Il concetto di apprendimento continuo. Revisione del rapporto docente-discente secondo nuove prospettive di inserimento lavorativo. Idea generica di emigrazione da mettere in relazione con le cause dell’emigrazione. Apertura dell’Italia alle culture estere può essere un fattore di forte impatto nel momento della decisione di emigrare. Le partenze sono proprio delle emigrazioni giovanili? Aumento delle partenze e ricerca sull’identità di chi parte, non sono solo i laureati ma anche chi non ha un elevato titolo di studio. I giovani sembrano disorientati anche per mancanza della sicurezza data dalle istituzioni. Non si tratta di una emigrazione, ma una partenza temporanea, spesso non valorizzata. Articoli 1-4-9 della Costituzione.Completare la propria formazione all’estero è una forma di emigrazione?

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12 saggi scelti - c

• L’emigrazione in Australia...p. 215

Nuove emigrazioni, la scuola, la cultura, l’istruzione, il mercato. Lo studente migrante: nuova categoria?

• Le Marche..... p. 125

L’emigrazione segno di progresso, staticità della lingua e trasformazioni culturaliPuò il lavoro essere considerato un diritto e un dovere come è scritto negli articoli 1 e 4 della Costituzione italiana se in molti sono costretti a spostarsi in cerca di una occupazione?

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12 saggi scelti - dPasta e pizza...p. 423 Cibo...p.397

Quesito conclusivo di carattere pedagogicoIl cibo tipico di un popolo è segno di civiltà e di cultura, esso parla della storia locale e della tensione creativa verso la produzione di una identità che raccorda il passato al presente. L’innovazione dell’arte culinaria è materia di dialogo interculturale.Come si può predisporre un percorso educativo che formi nei bambini la considerazione positiva delle varie culture presenti nella propria classe a partire dagli apporti delle varietà culinarie?

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12 saggi scelti - dPasta e pizza...p. 423

Identità, cultura, tradizione. Mito e realtà di una cultura aperta al mondo. Nascita di una cucina che aiuta alla comunicazione. Innovazione dell’arte culinaria e vie del dialogo che si intessano a tavola. La cucina funziona anche da stereotipo nel caso delle discriminazioni etniche. Insegnare l’arte culinaria e combinare le culture è una opzione di dialogo e comprensione dei popoli. Nel cibo si simbolizza lo stato di un popolo e le sue condizioni socio-culturali. Pasta e pizza sono mezzi di conoscenza della tradizione e della cultura italiana. Identificazione dello scambio tra culture del passato e del presente. Riconoscimento dell’apporto dell’altro come compartecipe della creazione dell’arte culinaria. Riscontro degli articoli della Costituzione come invito ad eliminare l’uso dei nomignoli quali forme di stigmatizzazione. Il cibo è un prodotto del progresso della civiltà di un popolo e come forma di interculturale. Il cibo è stato usato come elemento di discriminazione ed ora è da rivalutare nella sua portata culturale. Conoscere le radici della propria identità culturale può essere motivo di arricchimento o di conflitto? Quanto si è disposti a conoscere l’altro che è in sé?

Cibo...p.397

Relazione interpersonale e costruzione di significati comunitari. Rapporto tra cibo identità e emigrazione. Superamento delle diversità. Nel passato l’emigrazione più rilevante è dell’800 e del 900. Italocanadese, italoamericano. Chi siamo? Attraverso il cibo si creano i ponti ed evocazione delle proprie radici. Dal cibo si può partire per educare alla conoscenza dell’altro.Può il cibo essere considerato un elemento di unificazione interculturale?

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12 saggi scelti - eItalian American Museum ...Scelsa, Mucci, p. 367

Pluralismo costruttivo, educazione e insegnamento. Importanza per la conoscenza delle proprie origini. Rapporto con le istituzioni locali e con l’Italia. Libertà di pratica e coesistenza delle culture. Raccolta di «pezzi culturali», esposizione di opere significative. Fratellanza tra persone appartenenti alle stesse comunità. Intercultura e multiculturale. Attività culturali che aprono alla conoscenza reciproca. Basta un museo per mantenere l’identità italiana all’estero?

Volontariato.....Cossetta, p. 325

Una scelta: esistenze, solidarietà, pausa, coinvolgimento. Volontariato internazionale relazione tra il lavoro e il volontariato come servizio alla persona. Mobilità come crescita e volontariato come arricchimento umano. Si parte per brevi e lunghi periodi. Inserimento nel nuovo contesto. Contatti entro la comunità on line e in presenza. Intercultura: opportunità educative. Volontariato tra le età. Art.4-9-11: sul lavoro diritto e dovere, dovere civico, promozione della cultura, diffusione della pace. Con quali strategie la scuola italiana può educare al volontariato all’estero?

Venduti....di Luatti, p. 144

Bambini senza infanzia. Mestieri dei bambini all’estero. L’educazione ideologica. Rappresentazione dell’immaginario infantile. Emigrazione fine ‘800 e inizio ‘900. Promesse di miglioramenti e ricongiungimenti. Assenza di interculturale come conoscenza e scambio. Violazione dei diritti dell’infanzia. Differenza tra paesi ricchi e poveri. Confronto con gli articoli della Costituzione (articoli 1-2-3). Sfruttamento e dignità sociale. Aspetti storici dell’emigrazione dei bambini. Figure di paura e di deprivazione. Infanzia infelice. Migrazione dei bambini imposta dai genitori. La situazione si ripete in Italia. Abbandono dei minori (negativo). Conoscenza e prevenzione oggi. Attraverso quali pratiche educative la scuola può costruire un processo educativo che garantisca l’identità del bambino nel rispetto dei suoi bisogni propri dell’infanzia?

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12 saggi scelti - eItalian American Museum ...Scelsa, Mucci, p. 367

Volontariato.....Cossetta, p. 325

Venduti....di Luatti, p. 144

Quesito conclusivo di carattere pedagogicoEducare alla conoscenza delle proprie origini permette la formazione dell’identità nazionale come salvaguardia dei valori ai quali ci riferiamo nella nostra vita. All’identità nazionale si può arrivare con un percorso di riscoperta delle tradizioni orali e scritte, delle «cose» e degli «oggetti» che sono segni di cultura e forme di appartenenza. Dalla cultura locale ci si apre al mondo nella ricerca delle radici comuni che avvicinano genti e popoli, stati e nazioni. Possiamo delineare a scuola un itinerario nel quale i bambini possano comprendere il valore di sé e dell’altro al fine di contrastare ogni forma di violazione dell’infanzia? Può un esempio di volontariato insegnare che l’amore è senza confini e che la pace è una utopia realizzabile qui ed ora?

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Studio dei Saggi del RInM

I saggi sono stati selezionati e raggruppati in una stessa tematica indicata come: a) Invecchiamento; b) Formazione senza confini; c) Nuove emigrazioni; d) Tradizioni; e) Diritti e Volontariato.

Gli studenti frequentanti studiano tutti i saggi selezionati.

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Nel foglio delle presenze del 27.10.14 scrivere

R sì se si è ritirato il volume Rapporto Italiani nel Mondo 2014

F sì se si sono usate le fotocopie e non il volume

No in tutti gli altri casi

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DONNE ITALOSCOZZESI

1983-2010

STUDIO TEORICO E RICERCA EMPIRICA

Quantitativa

Longitudinale

Scientifica

Qualitativa

Narrativa Comparativa

Umanistica

Interdisciplinare

Linguistica

PROSPETTIVA PEDAGOGICA

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Donne italoscozzesi 1983-2010

R. Lynd e H. M. Lynd: valori, costumi, studio di comunità, analisi longitudinale, non ipotesi rigide, studio in situazione, partecipazione interna, non osservazione esterna, andare a vivere con (USA) 1929-1937 e continuatori 1976-1981 (p.15 e p.35)

Teorie di riferimento

Diversi ambiti di approfondimento e interdisciplinareScienze sociali, psicologiche, pedagogiche W.I. Thomas, F. Znaniecki 1918-20; D. Bertaux 1981; Ferrarotti 1981; G. Milanesi 1981 (pp. 32-35)

Definizione di integrazione L. Gallino, 1978 (p. 35); processo di aggiustamento (assimilazione accomodamento conflitto) J. Zubrzycki 1956 (p. 153 e p. 314)

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Donne italoscozzesi 1983-2010

- Scientifiche: R. e M. Lynds

- Novellistica: H. Fast

- Storico-sociali: R. F. Harney, M. Contini (p. 16)

Teorie- Biografia, narrazione, storie di vita,

documenti a carattere conoscitivo e pedagogico; interazionismo simbolico; la persona che narra il ricercatore che trascrive e partecipa della narrazione : W.I. Thomas, F. Znaniecki , N. K. Denzin, J. Bruner (p. 33)

Strumenti

società

persona

cultura

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Donne italoscozzesi 1983-2010

- Integrazione economica, sociale, culturale (p. 31)- Relazione intergenerazionale: vite normali, comuni,

di ogni giorno (p. 32)- Ambivalenza (p. 33)- Modelli compresenti società contadino-rurale e

industriale (p.. 34)

Quale domanda di valori, quale cultura viene elaborata divenendo proposta educativa tra le generazioni?

Pratica società

persona

cultura

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Concepts

Assimilation

Conflict Accommodation

Zubrzycki J., Polish immigrants in Britain. A Study of adjustment, The Hague, M. Nijhoff, 1956.

Thomas W. I., F. Znaniecki, The Polish peasant in Europe and America. Monograph of an immigrant group, Chicago, Ill., The University of Chicago press, 1918-1920.

posizioni dinamiche non statiche, sono tendenze in atto e

non stati fissi

Tre tipi di ADATTAMENTO

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Concepts

ACCOMODAMENTO

CONFLITTO ASSIMILAZIONE

Zubrzycki J., Polish immigrants in Britain. A Study of adjustment, The Hague, M. Nijhoff, 1956.

Thomas W. I., F. Znaniecki, The Polish peasant in Europe and America. Monograph of an immigrant group, Chicago, Ill., The University of Chicago press, 1918-1920.

studio sul processo di “adattamento” in gruppi immigrati, secondo gli sviluppi caratterizzati da “accomodamento”, “assimiliazione” e “conflitto”

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ConceptsZubrzycki J., Polish immigrants in Britain. A Study of adjustment, The Hague, M. Nijhoff, 1956.

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ACCOMODAMENTO COME TIPO DI ADATTAMENTO IN IMMIGRAZIONE

Accomodamento è stato definita una forma intermedia di reazione tra due i due estremi il conflitto e l’assimilazione. È stato notato che l’accomodamento va distinto dalla assimilazione poiché non implica la fusione completa di gruppi culturali e di personalità. D’altra parte, l’accomodamento differisce dal conflitto perché implica l’esistenza di un definito modus vivendi tra gruppo immigrato e società ospite. Dal punto di vista dell’individuo, l’accomodamento implica il mantenimento di un equilibrio nelle relazioni tra i membri del gruppo immigrato e l’immigrato e le comunità ospiti e quindi di fatto denota la risoluzione del conflitto tra individui e gruppi più che l’esistenza del conflitto. Ne segue che le caratteristiche della categoria definita come accomodamento sono: 1) la persistenza della identità culturale del gruppo immigrato; 2) la segregazione che di per se stesso manifesta nella scelta dell’impiego, delle abitazioni e del tempo libero; 3) nel contatti inter-gruppo ristretti a contatti formali principalmente stabiliti su basi istituzionali; 4) assenza di conflittoL’accomodamento è la forma più diffusa tra gli immigranti polacchi in Gran Bretagna.

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Comunità

Carattere

• Emigrazione e memoria• Identità e responsabilità• Dignità e storia

Processi

• Educazione• Percezione• Comprensione

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L’influenza della comunitàAlcuni studi sull’influenza dei valori familiari, della cultura e del patrimonio ereditario mostrano come le abilità di lettura dei bambini, le loro capacità di comprensione sono migliori ed eccellenti in relazione all’incremento delle occasioni di esperienza di un vasto vocabolario, alla cura continua della lettura ad alta voce, alle opportunità di rendere la comunità un ambiente di apprendimento. La famiglia ha un potere rilevante nell’educazione dei figli e nello sviluppo del loro senso di comunità, per questo le conoscenze della famiglia orientano i bambini e sono esse stesse motivo di esercizio dei saperi (L. Breitborde, L. B. Swiniarski, “Family education and community power: new structures for new visions on the educational village”, Educational Studies, 2002, 28, 3, pp. 305-318).

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Identità migratoria al femminileAlla fine della II guerra mondiale

• Spose di guerra• Con contratto di lavoro• Ricongiungimento familiare Riferimento teorico Bellisario 1983(p. 42)

Dal 1950 in poi• Emigrazione con il marito• Con un famigliare • Raramente per scelta

autonoma

CARATTERI COSTANTI - Catena migratoria- Solidarietà di gruppo- Riproduzione valori culturali, modelli di

comportamento, stili di vita - Ruoli patriarcali più che matriarcali- L’uomo compie scelte indipendenti la

donna noRif. teorico Alberoni 1964 (p.44)

MODELLO PROGRESSIVO- solitario: emigra una persona- famiglia: emigra il gruppo- paese: emigra gran parte del

paese Rif. teorico Barton 1975 (p. 42)

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PERCHÉ EMIGRARE ?

- Per forze esterne e non per decisione personale

- Miraggio/Sogno americano - Intraprendenza

(p. 43) Rif. teorico Briggs 1978

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Emergenza del femminile e studi precedenti

Le statistiche dell’ISTAT in Italia cominciano dal 1876 ma i dati dello Stato unitario partono dal 1861

Emerge un incremento costante delle donne emigrateI maggiori incrementi si hanno nel 1906-1915 su circa 3

milioni di emigrati circa 500.000 (17%) sono donne e nel 1946-1960 su 1.700.000 emigrati 400.000 sono donne (24%)

Nel 2010 su 4.028.370 iscritti all’AIRE il 47,7% sono donne (Italiani nel mondo Rap. Fond. Migrantes Idos)

Erano uomini senza donne nella prima emigrazione sono donne senza uomini nella nuova emigrazione dei talenti, donne preparate professionalmente che scelgono di lavorare all’estero

Nuova tipologia migratoria

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Emigrazione italiana 1971-1981

SCOZIA pp. 46-48in diminuzioneinvecchiamentoaumento divorzi

EDIMBURGO pp. 49-50in aumento invecchiamento divorzi delle donne

Inversione di tendenza tra Scozia e Edimburgo

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p. 202

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54,97

52,06

52,50

45,03

50,86

47,50

Maschi Femmine

Italiani iscritti all'AIRE, dal 1990 al 2012, per anno di iscrizione e sesso, in %

FONTE: Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, Statistiche relative all'elenco aggiornato dei cittadini italiani residenti all'estero (AIRE), in http://infoaire.interno.it/statistiche2012/anno_sesso.htm. Elaborazioni

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10.58410.895

11.113 10.959 10.951

10.057

9.464

10.09310.331

10.78511.118

11.505

12.09012.381

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Iscritti all’anagrafe consolare di Edimburgo 1999-2012, frequenze

FONTE: Ministero degli Affari Esteri, Segreteria Generale, Ufficio di Statistica, Annuario Statistico, Il Ministero degli Affari Esteri in cifre, SISTAN Sistema Statistico Nazionale, Anni 1999-2013. Elaborazioni

Aggiornamento di fig. 2 a p. 202

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AIRE 11.3.11 Consolato di Edimburgo 1990-1999 frequenze(Tot 5.338)

Abruzzo

Basilic

ata

Calabria

Campan

ia

Emilia

Romagna

Friuli V

enezia Giulia

Lazio

Liguria

Lombard

ia

Marche

Molise

PiemontePugli

a

Sardegn

aSic

ilia

Tosca

na

Trentino Alto

Adige

Umbria

Valle d'Aosta

Veneto0

200

400

600

800

1000

1200

48 59 37

798

198109

1051

313375

79

248177

251

141

280

908

51 41 10

164

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p. 203

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Censimento in ScoziaItaliani ad Edimburgo

1971 8551981 8631991 7932001 1257

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Italiani ad Edimburgo secondo il luogo di origine

Consolato ad Edimburgo

2011Comune di Picinisco

2011Consolato ad Edimburgo

1982Picinisco 189 227 232

Barga 88 n.d. 58 Toscana

Filignano 33 n.d. 27 Molise

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Processo sociale

grammatica

biografia

esperienza

Nuova lingua

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Donne italoscozzesi

Migrazione

originale

autentica

Lingua

Dialetto

Italiano

Scozzese

Anticipazioniintercultura globalizzazione

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Evoluzione linguistica – Modello 3 e 4 per 1Dialetto Italiano Scozzese

1. Prevalentemente il dialetto e l’italiano dell’emigrazione delle madri del secondo dopoguerra

2. Prevalentemente il dialetto, l’italiano e lo scozzese/inglese delle figlie che rappresentano la seconda generazione in emigrazione

3. Prevalentemente lo scozzese e l’inglese delle nipoti che rappresentano la terza generazione in emigrazione

4. Prevalentemente l’italiano e l’inglese di chi cura l’apprendimento delle due lingue nella forma standard letteraria rappresentato dalle donne che hanno intenzionalmente scelto di perfezionare le due lingue dalla seconda generazione in poi

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Esemplificazione della classificazione delle caratteristiche tipologiche ed anagrafiche del campione 1983-1984 e 2010

Tipologia Classificazione del 1983-1984 e nuove intervistate

Età nel

2010

Luogo di nascita

N° di

figli

Livello di istruzione

Stato civile

Occupazione Abitazione a Edimburgo

Durata intervista in minuti

Luogo e data dell’intervista

Lingua prevalente

nell’intervista A. Donne venute a Edimburgo intorno al 1960

A.1-52-cp1

Rosa Crolla in Crolla2 79 Picinisco

(FR) 3 elementare sposata pensionata Portobello 90 nel bar nella piazza

principale di Picinisco il 30 luglio 2010

dialetto e italiano

A.2-50-cs irreperibile

B.1 Figlie nate in Italia, emigrate con la famiglia da bambine

B.1-8-25-cc 52 Picinisco 2 scuola dell’obbligo

sposata coadiutrice Craigentinny

60

nella casa della donna più anziana a Edimburgo il 9 settembre 2010

inglese Figlia di B.1-8-25-cc 27 Edimburgo 2 scuola dell’obbligo

sposata casalinga Bonnyrigg

B. 2 Figlie nate ad Edimburgo (o in Scozia)

B.2-14-22-cc non disponibile per impegni di lavoro

Figlia di B.2-14-22-cc 27 Edimburgo 1 scuola dell’obbligo

sposata parrucchiera Colinton 40 nella casa della donna a Edimburgo l’11 settembre 2010

inglese

C. Donne di nuova emigrazione venute ad Edimburgo intorno al 1980 È inclusa una nuova intervistata appartenente al ramo degli italiani nati in Inghilterra ed imparentati con compaesani che vivono in Scozia

C.15-58-d Anna Campli

84 Casalbordino (CH)

1 licenza media

conseguita nel 1983-

84 nel corso del Consolato d’Italia a

Edimburgo

sposata pensionata Tollcross 30 nella casa della donna a Edimburgo l’8 settembre 2010

dialetto e italiano

C. 17-25-cc

52 Gallinaro 3 licenza media

conseguita nel 1983-

84 nel corso del Consolato d’Italia a

Edimburgo

divorziata aiutante in una sartoria

Orchard Brae 80

nella casa della donna a Edimburgo il 10 settembre 2010

dialetto e italiano

Veronica Alonzi figlia di C. 17-25-cc 30 Edimburgo 0 scuola dell’obbligo

nubile baby sitter inglese

Adriana Alonzi figlia di C. 17-25-cc 27 Edimburgo 1 scuola secondaria

nubile commerciante dialetto e italiano

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Forme di base prevalenti Categorie di analisi con esempi di interviste

Dialetto, prima forma

Prevalentemente il dialetto e l’italiano dell’emigrazione delle madri del secondo dopoguerra, prima generazione in emigrazione

Edimburgo 1983 e Picinisco 2010

Italiano, seconda forma

Madre 48 anni e Figlia 24, la madre inizia in italiano e poi segue la figlia con lo scozzese/inglese, ambedue nate in Scozia (italiano e scozzese/inglese già dal 1983)

Scozzese/inglese, terza forma

Prevalentemente lo scozzese Esempio di madre (seconda generazione) intervistata nel 1983 e di figlia (terza generazione) intervistata nel 2010

Prevalentemente l’italiano e l’inglese di chi cura l’apprendimento delle due lingue Ci avviciniamo al bilinguismo

Dialetto

Italiano

Scozzese

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ESEMPIO DI INTERVISTA CON DIALETTO - ITALIANO - SCOZZESE/INGLESE

MADREUsa le 3 forme

FIGLIA MINOREUsa l’italiano per scelta di contesto

FIGLIA MAGGIOREUsa lo scozzese

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Caratteri socioculturali emergenti dall’intervista

• Le parole sono veicolo di comunicazione biografica• Il ricordo è guidato dal sentimento • I condizionamenti familiari e sociali sono ben

definiti• La consapevolezza del proprio progetto di vita

s’intreccia con le aspettative di successo dei figli• Lo studio è considerato un passaggio importante

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• Classe sociale: media e medio bassa, raramente alta negli anni ‘60• Il paragone le donne lo fanno con chi hanno lasciato in Italia non con la

società scozzese (alta autostima e forte senso del successo)• I figli invece si paragonano con i coetanei e si sentono figli di emigrati

(ambivalenza culturale) ma sono più liberi e vivono meglio• Tenuta della famiglia nella prima emigrazione educazione della donna:

pensa prima a formarsi una famiglia e poi eventualmente al lavoro• Scarse opportunità di ascesa sociale per la donna• Amicizie tra famiglie italiane• Il coniuge italiano preferibilmente• Attività fish and chips rari casi di uscita da questa traccia, anche per i

maschi.• La lingua italiana va scomparendo e così la cultura, l’orgoglio,

l’appartenenza• Per le più istruite: preferiscono usare lo scozzese e apprezzano intorno ai

40 anni la cultura italiana• Hanno dato vita ad un concetto mobile e flessibile di integrazione

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Generazioni a confronto• Nella I generazione, costituita da chi compie l’azione di emigrare:

la nostalgia, il valore della famiglia, lingua madre nel dialogo in casa, la ricerca del successo economico, l’inserimento linguistico spontaneo senza la frequenza di classi, la religione educa, le basse aspettative nella riuscita scolastica dei figli, doppia morale, la comunità ed il gruppo etnico originario.

• Nella II generazione, costituita dai figli della prima generazione, nati sia nel paese di origine dei genitori ed emigrati con la famiglia da bambini, oppure nati nel paese di immigrazione, i caratteri precedenti si conservano ad un livello di intensità minore, il dialetto è progressivamente abbandonato e aumentano le aperture alla società di immigrazione.

• Nella III generazione i caratteri della prima generazione sono ricordo del passato, si parla quasi esclusivamente la lingua locale , rari casi di interesse allo studio e alla conservazione, si identifica preferibilmente con il sistema di vita e di valori di nascita .

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• il modello endogamico con la scelta del coniuge all’interno della famiglia, consanguineo, parente dei parenti, vicino dei vicini, dello stesso paese o di un paese limitrofo, con il mantenimento della lingua e delle tradizioni italiane in famiglia

• il modello nostalgico che si richiama al valore dell’identità italiana, formata sulla conoscenza di caratteri distintivi divenuti progetto di vita per i figli

• il modello della lontananza caratterizzato dalla scelta endogamica del coniuge e con un riferimento prevalente ai costumi scozzesi, in esso emerge la maturazione di un atteggiamento di distanza rispetto a generazioni passate con le quali non si è condivisa l’esperienza di emigrazione, conosciuta per via indiretta

Il modello familiare

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Il ritorno

Nella ricerca del 2010, limitatamente al campione investigato, la doppia emigrazione riguarda tutti i tipi di ritorno. C’è chi ha fallito all’estero e torna senza mezzi; c’è chi è tornato con la speranza di riprendere, ad un livello superiore, non solo la terra e la casa, ma un posto economico-sociale ben diverso da quello lasciato al tempo dell’emigrazione; c’è chi è tornato per investire, ma non riesce nel proprio intento; c’è chi torna per ragioni di salute e per la vecchiaia, tutti non abbandonano l’idea del ritorno al contrario; vale a dire, verso la seconda patria, Edimburgo.

Questo comportamento migratorio bidirezionale continuo, già segnalato dagli studi del primo Novecento, è facilitato dalla tecnologia, dalle comunicazioni telematiche, dalla moneta unica, dal progetto europeo di cittadinanza.

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Nuove prospettive di studio

Negli studi recenti sull’immigrazione in Italia, si cita il superamento della ipotesi della “pura integrazione” e si preferisce parlare di “modelli aggregativi coinvolgenti” che danno senso a persone e stili di vita proponendosi come unità rispetto alle quali i residenti storici vivono situazioni sospese tra aspettative e nuove inquietudini. L’analisi riferita alla città di Bologna è particolarmente interessante per essere, entro certi aggiustamenti necessari, uno specchio nel quale solo per alcuni aspetti si ritrovano caratteri propri di tutti i fenomeni migratori come il ruolo di socializzazione giocato dal gruppo famiglia verso le generazioni più giovani, il consolidamento della seconda generazione, l’autoreferenzialità del gruppo etnico, solo per citarne alcuni.

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La solidarietà umana

Emerge un mutamento socio-antropologico: stili di vita della persona, della coppia, della famiglia, della comunità.

La filosofia dell’old world traits transplanted, descritta nel 1921, con la ripetizione delle abitudini dello stesso paese e della definizione dei matrimoni tra compaesani,(etichetta di gruppo) scompare dalle quinte generazioni in avanti. Il processo tuttavia tende a ricomparire nelle nuove emigrazioni di italiani che, ad un livello superiore di consapevolezza e di professionalità, lasciano l’Italia per ragioni di opportunità economica e occupazionale ed arrivano in Scozia con tutta la famiglia. Nasce il Network della solidarietà tra italiani che non provengono dallo stesso paese, dalla stessa Regione, ma che si aiutano in molti modi con comportamenti che definiamo di società aperta, nella quale le coordinate sono quelle della democrazia in politica, dell’innovazione nell’economia, della globalizzazione nella cultura.

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La comunità

Le strutture gerarchiche sono:- inalterate nelle famiglie degli anziani,- flessibili nelle famiglie più giovani

Nessuno si meraviglia se una donna anziana continua a parlare il dialetto, mentre l’uso dell’italiano in casa può facilmente generare nelle nipoti un sentimento di inadeguatezza.

Guardando indietro alla propria vita di giovane donna emigrata con la famiglia numerosa, e considerando la situazione economica attuale, i termini del confronto sono cambiati notevolmente. Nella condizione di lavoro di figli e nipoti non si tratta più di fuggire dalla campagna per cercare l’occupazione nella città del Nord dell’Europa. Oggi l’offerta è mondiale le risorse sono molto competitive: precariato e mondialità del lavoro!

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La pedagogia

“I miei cinque figli tutti capiscono l’italiano. Il primo figlio e l’ultima figlia lo parlano poco, gli altri figli lo parlano bene. Noi parlavamo sempre italiano in casa con i bambini. Lo capivano ma non rispondono in italiano perché si prendono vergogna di qualche parola che non è giusta. Non sono voluti andare a scuola. I nipoti non parlano italiano, non capiscono niente. Io parlo qualche volta ma loro non rispondono dicono che non capiscono. Le mamme sono scozzesi e parlano inglese, non sono interessate”

Intervista del 2010 a Edimburgo

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Italiano in Inghilterra, circa 1930

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La processione - Picinisco 29.7.1978

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Valvona & Crolla a Princes Street , 11 settembre 2010

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Immanuel Kant

Per la pace perpetua1795

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Scenario

Opportunità globali di paceRealtà locali di guerra

Universalismo e tribalismo

Oscillazioni continue

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A che punto è l’utopia cosmopolita e cooperativa degli uomini e delle

donne coinquilini del pianeta e cittadini del mondo?

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Responsabilità e democrazia

InsostenibilitàCarestie

FameIneguaglianze

Ingiustificabili in termini di diritti e risorse della Terra,

inquinata, a rischio,

minacciata, depredata

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Thomas Nagel (filosofia della mente e filosofia morale)

«una minoranza di nazioni ‘costituisce un arcipelago di isole di relativo benessere in un mare di tirannia e di miseria disumana

e la preservazione di un tenore di vita elevato dipende assolutamente dal rigido

controllo dell’immigrazione» (p.9)

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Considerazioni

• Per essere ricchi si deve controllare l’immigrazione

• Più condividiamo più diminuisce l’incertezza

• La via dei diritti, della democrazia, della pace

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Umberto Ecosemiologo, filosofo, scrittore

Guerra del Golfo

È un dovere intellettuale proclamare l’impossibilità della guerra anche senza alternativa

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Immanuel Kant

Per la pace perpetuaProgetto filosofico

di fondazione trascendentale

dell’idea di diritto

1795

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10 ragioni per la guerra 10 ragioni per la pace

Motivi per la guerra: economici; culturali; religiosi; politici; prevaricazione; vendetta; potere; invidia.

Ragioni per la pace: conseguenze di morte; sofferenza; paura; sottomissione; feriti; incertezza;

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VoltaireFrançois-Marie Arouet

Trattato sulla tolleranza

Scritto nel 1762 e diffuso in

Varie edizioni anche clandestine

dal 1763

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Breve storia della morte di Jean Calas

Quello che si dimentica e quello che non si può dimenticare

Una battaglia 1698-1762

Una guerraLa sentenza di condanna di un padre di famiglia innocente

Perché questo paragone?

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Il fatto: è vero che

Religione Omicidio Parricidio: è vero?I genitori uccidono il figlio per piacere a Dio: è vero?Il fratello aveva ucciso il fratello per piacere a Dio: è vero?L’amico aveva ucciso l’amico: è vero?I giudici avevano sentenziato in modo giusto: è vero?

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La storia di Jean Calas

• 68 anni• Da 40 anni negoziante di Tolosa• Buon padre di famiglia• Protestante • Persona che «sembrava essere così lontano da

quell’assurdo fanatismo che spezza tutti i vincoli della società, che aveva approvato la conversione del figlio Louis Calas» e accoglie da 30 anni la domestica, cattolica zelante, con i figli.

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Il fatto accaduto

Il suicidio del figlio MarcantonioLa sorpresaL’adunanza del popolo intorno alla casa di Jean CalasUn grido da uno alla folla: Jean Calas aveva impiccato il figlio che voleva farsi cattolico

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La costruzione popolare dell’assassino innocente

p. 12

Madre Padre Fratello Amico Domesticatutti in catene

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La chiesa cattolica

Non riesce a frenare la folla che fanno del suicida un eroe, un martire della fede

«al disgraziato non mancava che la canonizzazione» p. 13

Uno diventa pazzo perché non ottiene il miracolo dal nuovo santo!

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Coincidenze storiche

Festa del massacro degli ugonotti

Gli accusati alla ruota per celebrare la festa

La Provvidenza offriva le vittime in sacrificio per la religione

p. 13

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13 Giudici

• ProcessoProva: la religione tradita

2 giudici violentemente contrapposti (uno difende e l’altro condanna) si astengono dalla votazione, il difensore mantiene la posizione, l’altro no e così Calas è condannato

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Il ragionamento

Come poteva essere che......La sentenza di condanna Le assurdità dei giudiziIl pentimento dei giudiciLa conversione forzata del figlioLa moglie decide di riscattare la memoria del marito e va a Parigi

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Parigi

Contro il fanatismoTrionfo della ragioneIl problema diventa nazionale ed europeoIl pubblico emette la sentenza di assoluzione prima del tribunale Qualcuno dice «valgono più i magistrati che i Calas», per evitare di accusare i giudici della condanna di Tolosa

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Come deve essere la religione?

AbusarneCaritatevoleBarbara

Esaminare questo punto è un interesse del genere umano

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L’affermazione di Voltaire

- Siamo abbastanza religiosi per odiare e perseguitare ma non per amare e per soccorrere (p.21)

- Evitare le dispute sul dogma

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Religione o superstizione?

• La vendita delle indulgenze p. 23• La negazione del purgatorio• Avere il torto di essere nati valdesi p. 25• Gli errori del passato non si possono far

scontare a chi vive oggi p. 27• La filosofia vince il fanatismo della religione e

disarma gli eccessi come le superstizioni p.29

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Uscire dalla propria sfera

• Ci rendiamo conto che altrove il fanatismo è stato superato p. 30

• Abbiamo esempi di tolleranza in Turchia, in India, in Cina

• La saggezza dell’Oriente ci insegna la tolleranza contro l’intolleranza dell’Occidente

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Può essere ammessa la tolleranza?

• Assicurare la libertà di coscienza• Più religioni sono una garanzia contro il

fanatismo• La molteplicità indebolisce gli assolutismi• L’ignoranza viene sconfitta dalla ragione• Si deve avere paura dell’ingiustizia• La religione se è vera non ha bisogno di essere

imposta

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Nel 1765

• La famiglia Calas è dichiarata innocente e i giudici di Tolosa sono condannati al risarcimento.

• La famiglia fu riabilitata agli occhi del mondo e addirittura fu aiutata dalla beneficienza del re

Conclusione: «Questi casi sono rari, ma accadono, e sono l’effetto di questa cupa superstizione che porta le anime deboli a imputare di delitti chiunque non la pensa come loro» p. 131