Anno accademico 2013-2014 Primo semestre - Sandra Chistolini · 1. la comprensione del valore...

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14 ottobre – 02 dicembre 2013 Anno accademico 2013-2014 Primo semestre

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14 ottobre – 02 dicembre 2013

Anno accademico2013-2014

Primo semestre

INTRODUZIONE

Programma del corsoLa Pedagogia generale è disciplina di base nel curricolo dellaformazione dell’insegnante.

Ha lo scopo di introdurre alla conoscenza del sistema delle scienzedell’educazione e alla teoria pedagogica.

Forma all’analisi e alla comprensione del processo educativo con lostudio riflessivo e critico dei fenomeni che caratterizzano l’azioneeducativa.

Sviluppa nel futuro docente una mentalità aperta ed unacompetenza scientifica.

Lo studio della pedagogia si avvale della produzione di significatodell’educare e considera i contributi rilevanti di autori e scuole dipensiero che segnano il cammino delle trasformazioni in atto.

L’interazione del pensiero elaborato e prodotto sull’educazione consoggetti ed istituzioni, persone e scuole, alimenta il discorsopedagogico rendendolo materia viva in continuo perfezionamento.

1. Area di studio relativa allaconoscenza e alla comprensione deldiscorso pedagogico

1.1 definire ed identificare il campoepistemologico e metodologico delladisciplina

1.2 conoscere la teoria dell’educazione5nel contesto nazionale, europeo,internazionale

2 – Area di studio relativa allaapplicazione della conoscenza e dellacomprensione

2.3 analizzare le migliori praticheeducative della scuola con riferimento ametodi pedagogici consolidati

2. 4 identificare e generalizzarefenomeni e processi educativi

3- Area dell’autonomia di giudizio3.5 collegare la teoria pedagogica allesituazioni scolastiche3.6 valutare le innovazioni pedagogiche

4 - Area delle abilità comunicative4.7 usare le strategie di interazioneumana in diversi contesti4.8 sviluppare la competenza nellaprogettazione e nella organizzazionedel pensiero pedagogico e dell’azioneeducativa5 – Area delle capacità diapprendimento5.9 esercitare la disponibilità allaricerca scientifica in generale e neicontesti scolastici5.10 comprendere l’emergenzaeducativa identificando i problemi eproponendo le soluzioni nellaprospettiva della formazione continua.

OBIETTIVI FORMATIVI

PREREQUISITI FONDAMENTALI1. la comprensione del valore pedagogico-educativo dell’Interazione Multipla nel

gruppo di insegnamento e di apprendimento secondo il paradigmaepistemologico del M.I.T.E.

2. le abilità di lettura, di comprensione e di comunicazione di testi in italiano, anchein formato digitale

3. la capacità di argomentare su tematiche di ordine culturale

4. la flessibilità nel gestire positivamente le nuove conoscenze

5. la competenza nel valorizzare gli apprendimenti

6. l’impegno allo sviluppo della propria formazione

7. la responsabilità nel condurre a termine il corso intrapreso, secondo ritmi stabilitie scadenze predisposte

8. l’interesse per la definizione del proprio profilo professionale di insegnante

9. la destrezza nella navigazione in internet, nella consultazione del sito delladocente www.sandrachistolini.it, nella comunicazione con la docente:[email protected]

10. la disponibilità ad apprendere e a trasferire conoscenze, procedure, strategie inogni formato di comunicazione.

Prepariamoci all’esame di giugno 2014

M.I.T.EMultiple Interaction

Team Education

STRUMENTI DI APPRENDIMENTO

• Appunti

• Studio

• Ricerca

• Interazione

• Frequenza

• Apertura

• Costruzione

Memoria

Impegno

Fiducia

Reciprocità

Costanza

Interesse

Ideazione

Ricordare

Apprendere

Crescere

Sviluppare

Intraprendere

Esplorare

Generare

AZIONE

PENSIERO

VOLONTÀ

SPIRITO

MENTE

CORPO

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Rapporto 2013

«Condizione occupazionale dei Laureati. XVIndagine 2012»

Laureati di primo livello ad un anno dal titolo

I grafici dei successi e delle preoccupazioni

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Laureati specialistici ad uno, tre cinque anni

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Aforisma di Comenio

Non ultima parte della sapienza è poterprovvedere a sé e alle proprie cose.

Saggio è colui che sa vedere le ragioni dellecose, che sa prevedere l’effetto anche nelle

cause, che sa attirarsi il bene ed allontanare ilmale.

3 gennaio 1687

PRIMA PARTE

studio del volume

La pedagogia

di Immanuel Kant

DI CHE COSA PARLIAMO OGGI

ANDAMENTO ANNUALEPG 2006-2013

M.I.T.E

MPG

TAVOLALABORATORIO

LETTURADIGITALE

CALENDARIO

PEDAGOGIA

Über Pädagogik

1803 Königsberg

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si studia in digitale

Immanuel KANTKönigsberg (Prussia Orientale)

1724-1804

Critica della ragion pura 1781 (problema

della conoscenza)

Fondazione della metafisica dei costumi 1785(caratteri della moralità)

Critica della ragion pratica 1788(problema morale risolto con il criticismo)

Critica del giudizio 1790(finalità nella natura e finalità estetica)

Opere fondamentali

PEDAGOGIA

Über Pädagogik

1803 Königsberg

I professori di filosofia a turno tenevano un corso dipedagogia. Il corso di Kant fu scritto dallo studente

Friedrich Theodor Ring. Gli appunti furonopubblicati dopo la revisione di Kant nel 1803. Le idee

di Kant sulle questioni pedagogiche sono scritte inAntropologia 1798 e negli scritti di morale.

La conoscenza è dei fenomeni mentre il pensabile è più ampio (noumeni,anima, mondo, Dio)

Ich denke / io penso / cogito non rivela la sostanza pensante ma lafunzione del conoscere

La funzione del conoscere si trova nella mente che opera per forme a priorie nel dato che è a posteriori

La conoscenza pura o trascendentale riguarda le forme a priori(matematica, fisica)

La metafisica va oltre l’esperienza e non si può conoscere

RAGION PURA

Il problema della conoscenza

Qui non si parla di ragione teoretica ma di ragione degliimperativi imposti al volere

Imperativi categorici sono assoluti perché esigonocomportamenti razionali

Massime:

Comportati così che la massima del tuo volere possa valereovunque e sempre come principio di una legislazioneuniversale

Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te

Il dovere presuppone il potere e quindi la libertà

La legge va attuata adesso o nel futuro (immortalità)

Il disaccordo tra i valori morali e la natura si supera in quelloche chiamiamo Dio (dal sapere alla fede)

RAGION PRATICAI caratteri della moralità

La natura segue le sue finalità e in essa

possiamo rinvenire il disegno di un Ordinatore.

Nella natura troviamo il bello e il sublime

Il sommo bene nel mondo consiste nel possesso di una felicitàproporzionata alla virtù, nell’universale felicità connessa conla più rigorosa moralità: essere virtuosi significa essere degnidella felicità

Il fine ultimo della natura relativamente alla specie umana è lacultura

CRITICA DEL GIUDIZIOfinalità nella natura e finalità estetica

• La cultura è intesa come produzione in unessere ragionevole delle capacità di proporsifini arbitrari in generale.

• La cultura comprende quella abilità che è losviluppo di tutte le disposizioni naturali nellaspecie umana come quella che Kant chiamadisciplina, consistente nella liberazione dellavolontà dal dispotismo delle inclinazioni epassioni.

CULTURA

Il coronamento dello sviluppo della «cultura» e quindi il fineultimo della natura e della storia, subordinato allo scopofinale dell’universo che è la libertà dell’uomo, è la costituzionedi uno Stato (come quello di Rousseau) informato all’idearazionale di diritto. E il diritto è definito da Kant «il complessodelle condizioni per le quali l’arbitrio di ognuno puòconsistere con l’arbitrio degli altri sotto una legge universaledella libertà», e si differenzia dalla morale perché è coattivoed esige soltanto la legalità (ossia la conformità esternadell’azione alla legge: qualunque ne sia il movente interiore.

La libertà dell’uomo

LA PEDAGOGIA

INTRODUZIONE

A) EDUCAZIONE FISICA

B) EDUCAZIONE PRATICA

LE PAROLEDELL’EDUCAZIONE

ISTRUZIONE

DISCIPLINA

CULTURA

CURA

•INFANZIA

DISCIPLINA

•UOMO

ISTRUZIONE

•CULTURA

CONSERVARE

•BAMBINO

•cresce

GOVERNARE

•ALUNNO

•orienta

ESERCITARE

•SCOLARO

•apprende

L’umanità

L’essere umano è diverso dall’animale

. Apprendimento

. Razionale

. Bisogni

. non meccanico

. intelletto

. cultura

UOMO ≠ ANIMALE

. Conoscenza

. Disposizioni naturali

. Destinazione

Domande

1) L’uomo può conseguire la sua destinazione?2) Da dove si comincia?3) Che cosa fa l’uomo rispetto alla cultura?4) Quale carattere ha l’educazione?5) Che cosa è la Pedagogia?6) Quale rapporto c’è tra bene generale e bene

individuale?7) Che cosa devono imparare i bambini?8) Quanto dura l’educazione?9) Quale rapporto si può stabilire tra autorità e

libertà?10)In che cosa consiste l’educazione pratica?

Educazione

L’educazione è un’arte la cui

pratica è perfezionata da più

generazioni ed ogni generazione

svolge le sue disposizioni naturali

DISPOSIZIONI NATURALI

PAROLE

ABITUDINI

VALORI

UNA COMPONENTE DI PASSAGGIO

UNA COMPONENTE DI INNOVAZIONE

DISCORSO

RELAZIONI

COMPUTER

CARATTERE DELL’EDUCAZIONEbasi fondamentali

MONDIALE

NON L’ABBIAMO ANCORA

INNALZATA AL SUO PIÙ ALTO

GRADO DI PUREZZA

LA PEDAGOGIA

Intesa come arte dell’educazione sia ragionatanel senso che la natura umana si svolge così daraggiungere i propri fini

Lo sforzo comune è quello di non distruggerequanto edificato dalla generazione precedente

La scienza dell’educazione si distingue ineducazione fisica ed in pratica

IL PRINCIPIO DELLAPEDAGOGIA

Se la pedagogia è arte dell’educazione allora ibambini si educano non secondo lo stato attualedella specie umana, bensì secondo uno statomigliore che ci potrà essere nel futuro, vale a diresecondo l’idea dell’umanità e della suadestinazione.

L’educazione generale educa secondo un disegnomondiale non per vanità o prestigio.

Bene generale

Bene particolare

AGISCI UNICAMENTE SECONDO LA

MASSIMA CHE TU PUOI VOLERE AD UN

TEMPO CHE DIVENGA LEGGE UNIVERSALE

COMPITI DELL’EDUCAZIONE

. DISCIPLINARE

. COLTIVARE

. CURARE

. DARE PRINCIPI MORALI

Il quarto è il più difficile per ilvalore intrinseco e non per ilcomando che guida l’azione

Imparareapensare

Principi daiqualiderivano leazioni

Disciplinare gli uominisignifica non soffocare la

parte umana

Coltivare significa istruirlisecondo cultura con istruzionee insegnamenti e significa dareabilità cioè avere l’attitudineper i fini che ci proponiamo diraggiungere, l’abilità è infinita

Curare di far diventare l’essereumano prudente, che sappiavivere in società con gli altri,

che si sappia far amare e sappiaavere autorità

Scegliere secondo principi morali. Infinel’educazione ha il compito di formare la moralità,non solo saper raggiungere dei fini ma anche saperscegliere quelli buoni, e sono buoni quelli approvatida ognuno e che possono essere al tempo stesso ifini di ciascuno.

Quanto dural’educazione?

Fino a 16 anni intesa come educazione di baseprosegue quindi nei gradi superiori

Educazionepositiva

quando si fa ciòche è richiesto

Educazionenegativa

quando si fa ciò chedesiderano gli altri come

forma di mutuo aiuto

Autorità e Libertà

Coltivare la libertà per mezzo dell’autorità

- Sottoporsi ad autorità altrui- Fare retto uso della propria libertà

Regole suggerite perl’educazione alla libertà

1. Lasciare libero il bambino senza che questosia di impedimento ad altri

2. Può conseguire propri fini a patto che lasciagli altri la possibilità di conseguire i propri

3. Educare per la libertà significa arrivare a farea meno degli altri perché è diventato adulto eha raggiunto una autonomia di giudizio

Educazione pratica

Abilità Prudenza Moralità

abito dellamente

Voler fare qualcosa emetterla in pratica

applical’abilità

forma ilcarattere

Educazione pratica

SECONDA PARTE

studio del volume

Educare per la pace

di Sandra Chistolini

CAMPI DI STUDIO NEL LIBRO

La problematicaLe teorie sulla violenzaLe prospettive pedagogicheLa ricerca empirica

Lapace

Che cos’è?

Dove sitrova?

Perché ciinteressa?

Violenza

≠pace

Etica

Unione

Verità

Dialogo

Intercultura

Cittadinanza

Scienza

fede

LA PROBLEMATICA

TEORIESULLA

VIOLENZA

CRIMINOLOGICA

STORICO-COMPARATIVA

TIPOLOGIA DELLEMANIFESTAZIONI

BIOLOGIAECOLOGIA

PSICOANALISI

TEORIA DELGRUPPO

A

TEORIESULLA

VIOLENZA

APPRENDIMENTO

SOCIALE

TEORIEPSICOLOGICHE

PSICOSOCIOLOGIA

DISCREPANZADI

ASPETTATIVE

FUNZIONALISMO

INTEGRAZIONE

CONFLITTUALISMO

B

• Tilly (1969)• Lorenz &Leymausen(1965)

• Graham,Davis, Gurr(1969)

• Wolfgang &Ferracuti(1971)

CRIMINOLOGICAStorico-

comparativa

Tipologia dellemanifestazioni

BiologiaEcologia

• Bandura• Adorno

• Dollard• Freud

PSICOANALISITEORIA DIGRUPPO

APPRENDIMENTOSOCIALE

TEORIEPSICOLOGICHE

• Durkheim

• Merton

• Parsons

• Simmel

• Dahrendorf

• Coser

• Gurr• Demarchi, Ellena,Allport

PSICOSOCIOLOGIADiscrepanza di

aspettative

FunzionalismoIntegrazione eConflittualismo

quantità

qualità

statistica

FENOMENO IN AUMENTOaggiorniamo il dato a pag. 26

Apprendimento della violenza

- Violenza istituzionale- Violenza contro il malato

mentale- Violenza dei mass media- Violenza di genere

Fenomeno che dipende da piùfattori

L’origine dellaviolenza non è unica,non è uniforme,questo rendenecessariocircoscrivere l’analisi

PEDAGOGIA E EDUCAZIONE

• Prendere coscienza del fenomeno• Programmare gli interventi• Visione generale non criminalizzante

o colpevolizzante• Riorientare verso azioni costruttive• Prevenire• Educazione politica, sociale della

cittadinanza attiva• Puntare sul processo educativo

Formazione della persona

• Identità personale• Solidarietà nella famiglia• Appartenenza comunitaria• Comunicazione sociale• Formare la persona dando

risposte di senso

INDAGINE EUROPEA SULLA PACE

L’AGO DELLA BILANCIA:PASSIVITÀ

DEBOLEZZA

PROMUOVERE LADOMANDA DI PACE

CON L’ANALISI DELLAVIOLENZA

IL CONCETTO DI PACE ÈVICINO A QUELLO DI

NON VIOLENZA

LA PACE SICURAMENTENON VA D’ACCORDO

CON IL COLONIALISMO

COSCIENZA E PAURASONO AI POLI

DEFINIZIONE DI PACE

ASSENZADI

VIOLENZA

ASSENZADI

GUERRA

EQUILIBRIOARMONIASVILUPPO

ASSENZA DITENSIONI

INTERNAZIONALI

ASSENZA DICONFLITTO

DEMOCRAZIA

PISTE DI RICERCA ESTRUMENTI DI OSSERVAZIONE

QUALE PER ME È PIÙ CONVINCENTEE PER QUALI RAGIONI?

EDUCARE A SCUOLA

«DIE SCHULE HAT GLEICHERWEISE

NICHT NUR KRÄFTE UND

FERTIGKEITEN ZU WECKEN UND ZU

ÜBEN, SONDERN AUCH DIE

GESINNUNG ZU ENTWICKELN,

INSOFERN DIESE AUS EINEM

GEMEINSCHAFTLICHEN LEBEN

HERVORGEHT».

F. SCHLEIERMACHER, 1983, p. 234

Cfr. p. 152 Educare per la pace

«La pace è un principio pratico diumanità e di organizzazione socialeche si fonda sulla stessa naturadell’uomo. Essa non lo sottomette,ma lo esalta: non lo umilia, ma lo facosciente del proprio poteresull’universo. E poiché si fonda sullanatura dell’uomo, è un principiounico e universale, comune a tuttigli uomini»

Maria Montessori, Educazione epace, Cernusco sul Naviglio,Garzanti, 1949, p. 43

Cfr. p 169 Educare per la pace

TERZA PARTE

studio del volume

L’asilo infantile di Giuseppina Pizzigoni.Bambino e scuola in una pedagogia

femminile del Novecento

di Sandra Chistolini

Cenni biografici

Milano 1870-1947

1907 nasce l’idea del rinnovamento

1909 studi di pedagogia e psicologia

1911 Scuola Rinnovata secondo ilmetodo sperimentale

Due padiglioni originari + laboratori ditipografia, lavorazione del legno e delferro, scuola di agricoltura, campisperimentali, palestra, piscina

Attività continuata dall’Opera Pizzigoni

Ragioni del silenzio sulla Pizzigoni

ragioni culturali di contrapposizione tra positivismo,neoidealismo, spiritualismo

ragioni di distanza tra la pedagogiaaccademica e la scuola della quotidianità

ragioni di disaffezione allo studiodell’essere di una scuola in odore di vecchi merletti

ragioni di contagio della comunicazione accreditata chenon diffonde informazioni su cose che si ritiene siano pocointeressanti per la massa da plasmare come audiencetelevisiva

per ragioni di genere che rendono ad una donna difficilerealizzare idee innovative anche se esse riguardano lascuola luogo notoriamente femminile, per quanto riguardala conduzione delle classi, ma maschile per quantoconcerne la direzione degli istituti

“Volli tentare di svecchiare la mia scuola per quanto mifosse possibile, ma fui giudicata da molti una personaassai strana. L’animo mio però non si acquietava, estudiando sempre direttamente la scuola, ebbi comeuna visione rapida e sintetica di quel che dovrebbeessere la scuola elementare.

Allora (si era nel 1907), quasi obbedendo ad una voceche mi dettava dentro, tracciai di un fiato i puntifondamentali su cui avrebbe dovuto poggiare lanuova scuola: vidi quale doveva essere l’ambientenuovo; vidi come i ragazzi vi si sarebbero potutimuovere; vidi tutta la luce, la bellezza che da una vitacosì vissuta sarebbe derivata alle menti e alle animeinfantili, e me ne formai l’ideale”

Linee fondamentali e programmi e altri scritti

Scriveva la Pizzigoni nelle Linee

PEDAGOGIA VIVENTE

Circa il suo rapporto con la pedagogiateoretica possiamo rilevare che laRinnovata nasce dalla negazione di quantoafferma visto che l’insegnamento èsostituito con apprendimento e cheoggettivo non aggiunge nullaall’apprendimento contenente in sél’oggetto che fa da mezzo e da scopo delraggiungimento della verità.

PEDAGOGIA fine Ottocento e inizio del Novecento

RIVOLUZIONE COPERNICANADELL’EDUCAZIONE

«scuola tradizionale» e «scuola nuova»

- gerarchia di valori: l’uomo è centrale

Rinnovamento rispetto a:dalla centralità del maestro/del programma alla quelladel bambino

il maestro è «a servizio del bambino», in Rousseau innome della superiorità dell’infanzia rispetto all’età adulta;in Montessori in nome dell’avvenire che spetta ai giovani

Natura persona società Natura: pedagogia come scienza dell’arte di educare

secondo natura, rispetto della natura del bambino (sviluppiin tutte le SdE)

Gradualità: momento iniziale globale e valore dellaciclicità

Bisogno e Interesse: per una educazione che siafunzionale (Decroly)

Persona: ognuno è individuo con propri talenti e ha unavocazione umana personale, educazione su misura(Claparède) per permettere a tutti il rendimento

gli spiritualisti (Maritain) includono la dimensione versol’alto, verso Dio

Società: la massima formazione della persona è nellasocietà organica dove i talenti sono scambievolmentemessi al servizio gli uni degli altri

Scuole nuove

- Precedono l’attuale pedagogiasperimentale(scientifica, metodologia, procedimenticontrollabili)

- Usano dati esperienziati (Buyse) e la conferma è nellavita della scuola

- Perseguono esperienze integrali di maestri e alunni inforte comunicazione (empatia)

- Alcune sono esperienze artistiche (scuole esemplari)altre sono esperienze sistematiche (cercanoinvestitura scientifica con esperimenti più sicuri)(Romanini)

Scuole nuove: un movimento mondiale

- In Gran Bretagna: a Abbotsholme di Reddie e aBedales diBadley; boys scout di Baden Powell; il collegio di Oundlediretto da Sanderson e le scuole di O’Neill, Haden Guest, MacMunn.

- USA: Dewey e Kilpatrick, il piano Dalton della Parkhurst, ilpiano Winnetka di Washburne, il piano di Morrison, ilsistema della scuola città, le repubbliche dei ragazzi

- Germania: i focolari d’educazione in campagna del Lietz, gliuccelli migratori della scuola di Wichersdorf del Wyneken,l’Odenwald di Geheeb, la scuola Berthold, la scuola di lavorodi Kerschensteiner, il piano di Jena del Petersen.

- Austria: metodo di insegnamento complessivo di Gloeckelseguito anche da Wittgenstein

Scuole nuove: un movimento mondiale

- Francia: scuola Cempius di Robin; scuola delle rocce diDemolins e di Bertier; lavoro libero di Cousinet; lecooperative scolastiche di Profit, la tipografia e gli schedari diFreinet

- Svizzera: scuola serena di Agno (Boschetti Alberti); la scuoladelle Pléiades del Ferrière; la scuola del Mail del Dottrens, laCase dei piccoli e la Scuola internazionale di Ginevra,l’Homme chez nous di Losanna, la scuola creatrice di HofOberkirch del Tobler; il centro internazionale di Ginevra

- Italia: scuole materne (Rosa e Carolina Agazzi); scuolaRinnovata (Pizzigoni); case dei bambini (Montessori); lascuola della Montesca; le scuole di Cena e Marcucci dell’Agroromano; la scuola di Mezzaselva del Socciarelli; la scuola diPortamaggiore; la scuola di S. Gersolè; i villaggi del fanciullo

- Belgio: la scuola dell’Ermitage (Decroly)

I trenta punti delle scuole nuove

Definiti dalla Ligue Internationale de l’ÉducationNouvelle a Calais nel 1921 e tradotti da Mario Casotti

Primi 10 punti su organizzazione della scuola

Secondi 10 punti sull’educazione intellettuale

Terzi 10 punti sull’educazione morale

1. Laboratorio di pedagogia pratica

2. Scuola internato

3. Scuola in campagna

4. Case separate con presenza

di educatori di ambo i sessi

5. Coeducazione dei sessi

6. Lavori manuali

7. La falegnameria

8. Lavori liberi

9. Ginnastica naturale

per la cultura del corpo

10. I viaggi a piedi o

in bicicletta, campeggio,

pasti preparati dai fanciulli

11. Aprire lo spirito con una culturagenerale

12. Cultura della specializzazione daigusti al mestiere

13. Insegnamento basato su fatti eesperienze: la teoria segue lapratica

14. Insegnamento basato sull’attivitàpersonale delbambino/disegno/attivitàintellettuale

15. Insegnamento basato sugliinteressi spontanei deibambini/attualità/discussioni

16. Lavoro individuale con la ricerca

17. Lavoro collettivo: ordine/elaborazione logica in comune

18. ore 8-12 insegnamento di base, ore16-17 (18,30) studio personalesenza compiti da fare da soli sotto i10 anni

19. Si studiano 1 o 2 materie al giorno

20. Si studiano poche materie al meseo al trimestre (come all’università)

21. Educazione morale, come l’educazioneintellettuale, va dall’interno all’esterno:esperienza graduale del senso critico edella libertà (repubblica scolastica)

22. Elezione del capo o prefetto che haresponsabilità

23. Dare cariche sociali a turno per aiutoreciproco

24. Le ricompense per i lavori liberi ecreativi

25. Le punizioni devono correggere per farraggiungere lo scopo

26. Emulazione paragonando il propriolavoro prima e dopo/tra compagni

27. Ambiente di bellezza: dall’arte praticaall’arte pura

28. Musica collettiva con canto e orchestra

29. Educazione alla coscienza morale:lettura di racconti anche prima diaddormentarsi

30. Educazione della ragion praticaconoscenza negli adolescenti delprogresso spirituale, individuale,sociale; religione interconfessionale,tolleranza verso ideali diversi quandoincarnano la crescita spiritualedell’uomo

I 30 puntidelleScuoleNuove

“Il mio pensiero pedagogico?

È necessario crescere i nostri ragazzi fortifisicamente e spiritualmente; crescerli buonied anche istruiti.

È necessario allargare il nostro concetto discuola fino a sentire che scuola è il mondo.

È necessario convincersi che ogni cosa, ognifatto, ogni uomo che venga a contatto colbambino gli è maestro” (p. 9)

Pizzigoni G., Le mie lezioni ai maestri delle scuole elementari d’Italia,Ufficio di Propaganda della “Rinnovata”, Milano, 1931, pp. 228.

e continua di seguito a p. 10

“È necessario che il maestro di classe veda il suo compito precipuo nelprocurare questi sani contatti, affinché da essi derivi quel fatto disuprema bellezza che è l’educazione.

È necessario sostituire al verbalismo scolastico la esperienza personale delragazzo, quale mezzo di apprendimento; esperienza guidata dal maestrosui centri spontanei di interesse per il bambino, quali: il lavoro in genere,la ricerca individuale, la terra, gli animali, le piante; la verità sempre” (p.10).

“Infatti gli scolari della ‘Rinnovata’ sono liberi di adempiere il lorodovere; nella ‘Rinnovata’ si vive la vita e si studia la vita: base della vita edello studio è la verità trascendentale, la verità scientifica, la veritàmorale: verità sempre! Mezzo del metodo di apprendimento è l’attivitàdel ragazzo” (p. 10).

Pizzigoni G., Le mie lezioni ai maestri delle scuole elementari d’Italia,Ufficio di Propaganda della “Rinnovata”, Milano, 1931, pp. 228.

La Rinnovata Pizzigoni

IERI OGGI

Essere scuola nel metodo…e fare del metodo una scuola…

Il metodo sperimentale della Pizzigoni, o metododella esperienza personale del ragazzo per il suo

apprendimento, unito all’attaccamento dellamaestra alla scuola e agli alunni, costituisce unainnovazione significativa nella quale possiamo

trovare i segni delle trasformazionimetodologico-didattiche che hanno attraversato

la scuola italiana in questi ultimi cento anni distoria. Ma soprattutto è un metodo ad alto

impatto sociale per quel riferirsi all’ambientescolastico in termini di mondo

SCRITTI

- La scuola elementare rinnovata secondo ilmetodo sperimentale 1914

- L’insegnamento oggettivo 1920

- Il lavoro nelle cinque classi della scuolarinnovata. Linee fondamentali e programmidella scuola rinnovata 1922

- Le mie lezioni ai maestri delle scuoleelementari d’Italia 1931

- Scuola nuova, maestro nuovo, scolaro nuovo1937

I cardini della Riforma della Pizzigoni

ricerca dei centri d’interesse per lospirito infantile e tali da essere basedell’insegnamento

Rispetto dell’unità d’insegnamento

Applicazione del metodo sperimentale

Centri d’interesseDefinizione: sono interessi umani fondamentali cherichiamano lo spirito e sono per maschi e femmine, cisono interessi peculiari distinti per genere, meglio laconvivenza dei sessi che la coeducazione

INTERESSI FONDAMENTALINon sono leggere scrivere econtare (parte meccanicadell’apprendimentoscolastico)Legge bene chi è guidato daun certo grado di aperturamentale, nonnecessariamente chi faesercizio meccanico

Apertura mentale da dare ascuola-Aprire gli occhi-Esercitare i sensi-Fare attenzione al mondo-Guardare la vitaI centri d’interessefondamentali che attirano ilbambino sono:terra, cielo, animali, piante,astri, attività umana…ilmondo nel quale vive

INTERESSI MINORIperché più circoscrittiCollegamenti dellevarie conoscenze,abilità manuale,esercitazione deisensi (calcolo,disegno, educazioneestetica)GIOIA di conoscere edi fareVERITÀ dellaconoscenza globaledella natura e delsapere

Risultato: educazione mentale e conquista dellasapienza

Unità d’insegnamento Non spezzettato

Globale sui centri di interesse

Elaborazione mentale espirituale della persona chenon sempre può fare da sola

La scuola promuove «l’abito»al raggruppamento delleimpressioni che porta allaconoscenza, alla scienza dellecose e della vita

Unità nel programma di studio

Un solo maestro per le diversediscipline culturali

• Il mondo è unità, un tuttocomplesso, se neanalizzano le parti ma vannosempre tenute unite nellospirito, la vita è una,sebbene multiforme

• Un solo insegnantecoordina tutte leimpressioni che riceve loscolaro, egli assicuraorganicità ed ordine allosviluppo del ragazzo

Metodo sperimentale

Tutto s’insegna mediante l’osservazionediretta dei fatti

Studio diretto della natura

La botanica si apprende coltivando ilgiardino e così impara anche il senso dellavoro

Autodisciplina dello sforzo ecollaborazione come esperienza di vita

INSEGNAMENTO SCIENTIFICOe lavoro manuale

I ragazzi della Rinnovata

attendono agli arredi scolastici

costruiscono i sussidi, i giochi, i materiali, coltivano l’aiuola

operano concretamente per classificare, moltiplicare le

piante

sperimentano processi tecnici per la produzione del

carbone, dei sali e fanno sperimenti di fenomeni fisici e

chimici

la storia e la geografia s’impara viaggiando venendo a

contatto con i monumenti

l’esperienza è una legge dello spirito umano che si esprime

nella lingua, nella recitazione, nel canto, nel disegno

MAESTRO E ALUNNO

l’educazione morale è sincerità, serietà,impegno

l’educazione sociale è collaborazione(cortesia, umiltà, pazienza, coraggio)

la scuola è dei maestri, la spontaneità deibambini non è assoluta

Maestro e alunno vivono la stessaricerca ed hanno la stessa aspirazionealla verità, alla bontà, alla bellezza

Due pecore e un pastore stanno cercando un prato.Ciclo della lana. Sequenza di Giornale Foto Disegno