PG II Sem 2015-2016 in 100 diapositive - Sandra Chistolini · QUESTIONARIO IN AULA II SEMESTRE...
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PEDAGOGIA GENERALE
Dalla XVI alla XXVIIlezione
dal 07.03.2016 al 19.04.2016
PEDAGOGIA
Qualità
dell’insegna
re
Docenti e
studenti
apprendono
insieme
Processo di
processi
Interazione
per il
cambiamen
to
© Sandra Chistolini
QUESTIONARIO IN AULA II SEMESTREInserire l’informazione del giorno richiesta dalla prof. e riportare il questionario
con le proprie risposte nel MPG
1) 07.03.16 Ho terminato lo studio del classico/contemporaneo? Scrivere sì oppure no2) 08.03.16 Ho partecipato al Convegno «Da studenti e docenti a discepoli e maestri visti da vicino»? Scriveresì oppure no3) 14.03.16 Ho capito che dal sito della docente posso scaricare il power point per completare le tre griglie diautovalutazione del mio studio di PG? Scrivere sì oppure no4) 15.03.16 Posso programmare la mia disponibilità per partecipare alla escursione di mezza giornata all’Asilonel Bosco di Ostia Antica? Scrivere sì oppure no5) 21.03.16 Ho partecipato alla lezione della professoressa Yamina Bettahar della Université de Lorraine,Nancy, France? Scrivere sì oppure no6) 22.03.16 Ho letto il primo capitolo del volume Pedagogia generale? Scrivere sì oppure no7) 04.04.16 Potrò contribuire nell’acquisto del volume sull’Asilo nel Bosco? Scrivere sì oppure no8) 05.04.16 Ho capito che l’11.4.16 comunico definitivamente l’adesione all’escursione all’AnB? Scrivere sìoppure no9)11.04.16 Ho partecipato attivamente alla visita all’Asilo nel Bosco di Ostia Antica? Scrivere sì oppure no10) 12.04.16 Ho visto la mia collocazione nel calendario per la presentazione del MPG a maggio? Scrivere sìoppure no11) 18.04.16 Sto sistemando il materiale di studio nel MPG?Scrivere sì oppure no12) 19.04.16 Ho capito di leggere i 2 libri in modo interattivo? Scrivere sì oppure no13) 26.04.16 Partecipo alla preparazione alla seconda verifica scritta? Scrivere sì oppure no14) 02.05.16 Svolgo la seconda verifica scritta? Scrivere sì oppure no15) 10.05.16 Ho ascoltato il commento alla seconda verifica scritta e partecipato alla presentazione dellaScuola in Austria? Scrivere sì oppure no
Il Convegno fa parte del programma per tutti.
È valido anche come laboratorio di recupero diPedagogia generale
8 MARZO 2016
CONVEGNO DI FORMAZIONE
ALL’INSEGNAMENTO
Da studenti e docenti a discepoli e maestri
visti da vicino
ore 08:30 – 13:30
Aula Magna del Rettorato, Via Ostiense, 159 – 00154 Roma
DA DOVE PARTIVO NR: Non raggiunto P: Poco A: Abbastanza M: Molto
OreeOBIETTIVI
2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30
PRIMO SEMESTRE SECONDO SEMESTRE
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I MIEI TRAGUARDI NR: Non raggiunto P: Poco A: Abbastanza M: Molto
OreeOBIETTIVI
2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30
PRIMO SEMESTRE SECONDO SEMESTRE
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COMPARAZIONE TRA PREREQUISITI E TRAGUARDINR: Non raggiunto P: Poco A: Abbastanza M: Molto
Semestri Primo semestre Secondo semestre
Caratteri Prerequisiti Obiettivi Prerequisiti Obiettivi
Grado NR P A M NR P A M NR P A M NR P A M
1 x X X X
2 x X X X
3 x X X X
4 x X X X
5 x X X X
6 x X x X
7 x X X X
8 x X X X
9 x X X X
10 x X X x
TOT 1 3 2 4 0 0 0 10 6 4 0 0 0 0 0 10
Le parti costitutive del libro:sequenza e unione delle stesse
I – Aspetti preliminari, introduzione alla pedagogia,concetti e definizioni, dalla pedagogia alla scienzadell’educazione e poi alle scienze dell’educazione
II – Presentazione di alcuni studiosi contemporanei,principi deontologici, dimensione europeadell’insegnamento
III – Ci si chiede che cosa sia la formazione dei docentie si segue il monitoraggio ministeriale sulle Indicazionisul curricolo
IV – Le ricerche esemplificative dell’emergenzaeducativa e dell’impegno che ci attende nella scuola
Finalità del volume
Precisare laprospettivadello studio
PREMESSE
Perché?
Dire qualcosadi non
scontato
La specificitàdel discorsopedagogico
PARTE CENTRALE
Che cosa?
Da chiapprendiamo?
Elementidella
conoscenzapedagogica
Gli effettiche
dobbiamoprevenire
CONCLUSIONE
Come?
I problemiche
dobbiamorisolvere
Il manifesto introduttivo
- A chi è rivolto il volume: destinatari
- Perché è stato scritto: le ragioni dello studio
- Aspetti contemporanei della professione: fascino e rischio
- Che cosa studiare per insegnare nella scuola, tre corollari: interesse, desiderio,passione
- Studiare vuol dire..... ....andare verso la conoscenza
- Consapevolezza dell’inizio e impegno per il futuro
- Di che cosa abbiamo bisogno: amore, tatto, sensibilità, responsabilità
- Quale persona: libera e autonoma, capace di autodeterminarsi conscius sui ecompos sui essere cosciente e padrone di sé
- Gli esempi precedenti sono i nostri Maestri sempre presenti grazie alle loroopere divenute bene dell’umanità
- Dal loro discorso sull’educazione al nostro discorso sull’educazione
- Creare un contesto nel quale prevalgono: amore, ragionevolezza, empatia
-
IDEA PEDAGOGICA CHE GUIDAchi scrive e chi legge
- Come si definisce il pensiero pedagogico: vivace, aperto, flessibile,intraprendente, cammino insieme, ricerca, condivisione
- Quale immagine del bambino abbiamo in mente
- Alleanza tra adulto e bambino
- Si educa sempre, quello che cambia è l’intenzionalità
- Quali compiti etici vanno perseguiti
- Conoscenza della pedagogia e agire educativo
- Riprendiamo il coraggio dei classici e mostriamo il valore dell’educare
- La fiducia, l’ottimismo sono i caratteri del/la maestro/a di scuola, tre corollari:ragione, volontà consapevolezza
-
Struttura di ogni capitolo
1. Si dice subito di che cosa tratta
2. Si entra nel merito dei contenuti
3. Si conclude con la visione d’insieme
4. Si suggeriscono gli approfondimenti
5. Si presentano i confronti interdisciplinari
METODOLOGIA SEGUITA
• Interazionismo simbolico
•Studio del sé in società e relazione tra persona culturasocietà
•i fondamenti della teoria risalgono a
• Wilhelm Dilthey (1833-1911) critica della ragione storica
• John Dewey (1859-1952) pragmatismo
• Herbert Blumer (1900-1987) interazionismo simbolico
Interazionismo simbolico
•Gli essere umani agiscono verso le cose in base ai significatiche tali cose hanno per loro. Il significato delle cose derivadall’interazione sociale che ognuno ha con gli altri. Ognunostabilisce una relazione con gli altri e la concezione che gli altrihanno della persona influisce sulla sua stessa autopercezione.
Gli altri sono significativi
•I significati sono elaborati e trasformati in un processosimbolico e interpretativo messo in atto dalla personanell’affrontare le situazioni di vita. Il processo è interattivoperché implica l’appartenenza a una comunità significante:attribuiamo gli stessi significati agli stessi oggetti
Primo capitolo
• Di che cosa tratta
1. Il disegno del capitolo
2. Le parole della PED
3. Concetti e definizioni
4. I caratteri della conoscenza
5. Concepire il pensiero sull’educazione
6. L’unità del discorso scientifico
7. Il dibattito sui valori
8. La pedagogia come scienza
•Visione d’insieme
•La ricerca personale per l’approfondimento
•Confronti interdisciplinari
•LA QUESTIONE SCIENTIFICA
•Casotti: differenza tra educazione e sviluppo
CONCETTI E DEFINIZIONI
Corallo: scienza della conoscenza essenzialedell’educazione
Laeng: arte pratica che cerca le ragioni alpensare e al volere
Nanni: scienza che coniuga razionalitàscientifica con razionalità pratica
•Dal rispetto delle prescrizioni della legge divinaall’insegnamento del professore
Il mondo antico
•Socrate: Conosci te stesso
•Platone: possesso della virtù che entra nellaprofessione
•Aristotele: sensazione, intelletto, desiderio
•Metelli Di Lallo: analisi della natura umana
•Dilthey: Einleitung in die Geisteswissenschaften
•Windelband: scienze nomotetiche e idiografiche
•Weber: il tipo ideale
•Gramsci: la mentalità scientifica
•Dewey: l’unità della scienza
IL DISCORSO PEDAGOGICO
come discorso scientifico
NATURA e CULTURA
1) Un uomo può insegnare all’altro?
2) Quando l’insegnante educa?
3) Fai un discorso pedagogico
4) Il significato pedagogico di una parola
DOMANDE
•Hume
•FILOSOFIA TRA RAGIONE E SENTIMENTO
CONFRONTI INTERDISCIPLINARI
ApprofondimentoThe global teacher prize
https://www.youtube.com/results?search_query=top+10+global+teacher+prize
•Former des experts humanistes, solidaires et
•citoyens du monde: quelques exemplaires à l’appui
Prof. Yamina Bettahar
Université de Lorraine, nancy, france
Faire dialoguer les savoirs, c’est innover
Roma 21 marzo 2016
ESCURSIONE ALL’ASILO NEL BOSCO DI OSTIA ANTICA 11.04.20161. Individuare l’interesse del bambino/la bambina2. Stabilire l’influenza dell’ambiente3. Definire la varietà degli interessi rispetto al sesso, ai momenti, all’individualità4. Indicare quali emergono come interessi più importanti5. Da che cosa è attratto il bambino/la bambina6. Il bambino/la bambina mostra amor proprio7. Il bambino/la bambina stabilisce legami affettivi8. Il bambino/la bambina cerca approvazione9. Che cosa si nota che non si noterebbe in un ambiente non all’aperto10. Che cosa manifesta il bambino/la bambina che non potrebbe manifestare al chiuso11. Che cosa piace fare/non fare12. Di che cosa il maestro/educatore deve tenere maggiormente conto nell’educazione fuori della classe13. Note su movimento gioco fantasia linguaggio14. Definizione dell’ambiente fisico15. Definizione dell’ambiente intellettuale16. Definizione dell’ambiente morale17. Come valuto l’escursione18. Ambiente scolastico e ambiente naturale vicinanza e lontananza dell’uno e dell’altro19. Esempi di lavoro intelligente e solidale20. Libere osservazioni conclusive della giornata pedagogica
S. Chistolini, L’Asilo nel Bosco di Ostia Antica sulle orme che da Thoreau a Lietz hanno aperto la scuola alla natura,in “Nuova Secondaria Ricerca”, anno XXXII, n. 8, 2015, pp. 30-37 inhttp://nuovasecondaria.lascuola.it/it/home/archivio/1381823229412/ns-ricerca-8-aprile-2015
HERBART
•continuatori in Italia:
•Credaro
•Calò
•Bellerate
•Ignazio Volpicelli
SCHLEIERMACHER
•continuatori in Italia:
•Luigi e Ignazio Volpicelli
•Con confluenze nelpersonalismo cristiano-cattolico di
•Flores d’Arcais
•Laeng
•Corradini
Secondo capitoloLA PERSONA TRA NATURA, SPIRITO, CULTURA
•I valori entrano nella costruzione scientifica?
•Il ruolo dell’astrazione e il problema dellaseparazione tra scienze della natura e scienzedella cultura (Max Weber)
•Quando parliamo di scienza?
•La scienza è una lingua ben fatta e i segnilinguistici sono fatti fisici (Circolo di Vienna)
Il dibattito sui valori e lapedagogia come scienza
•Supera il fisicismo del dibattito sulla scienza come fattofisico e riporta il discorso sulla vita umana
•« chi è animato da spirito scientifico ha assoluta necessitàdi discutere quale sia il posto e la funzione della scienzanella complessa scienza della vita»
•unità della scienza si trova
•«nella fede nell’atteggiamento scientifico enell’importanza umana e sociale del suo mantenimento edella sua espansione»
•Riconciliazione umana e sociale della separazione(pedagogia)
John Dewey
- Rivedere i curricoli disciplinari dal punto di vista dellastruttura che li caratterizza
- Struttura vuol dire: dove disponiamo gli oggetti dellanostra indagine?
- La variabile culturale di Bruner e la conoscenza per
scoperta: l’alunno apprende con le propriescoperte, perché egli sviluppi la propriapotenzialità intellettuale va incoraggiato acercare e a scoprire rapporti e regolaritànell’ambiente che lo circonda, porre domandeed incentivare la spiegazione logica, organizzare idati che si raccolgono
Problemi di struttura della conoscenza
•Filosofia pratica (etica)
•Psicologia•Etica
•Politica
Herbart1776-1841
SCHLEIERMACHER1768-1834
BrezinkaBöhm
Conoscere e volere fannoparte di una unitàL’azione dipende da questaunità. L’Assoluto non siraggiunge ma possiamometterci in relazione conl’altro.L’io conosce e vuole.Rinascita spirituale permigliorare la società
La pedagogia è una scienzaregolata da leggi secondole quali le rappresentazioniemergono e si associano, siconsolidano nella vitapsichica. L’istruzionecostruisce la cultura,l’educazione forma ilcarattere e guida la volontàverso l’interesse
ERMENEUTICA SCIENZA DELL’EDUCAZIONE
•«Affinché l’insegnamento riesca a inserirsi nei pensieri e neisentimenti già a disposizione dell’educando, bisogna che glisiano aperte tutte le porte. L’unilateralità dell’insegnamento è giàdannosa solo per il fatto che non si può prevedere, con certezza,ciò che maggiormente influirà sull’educando. Le masse dirappresentazioni in atto derivano da due fonti principali:esperienza e contatto umano. Dalla prima provengonoconoscenze della natura, ma lacunose e rozze; dall’altraprocedono sentimenti verso gli uomini, ma non sempre lodevoli,bensì spesso altamente biasimevoli. Che questi venganorettificati è la cosa più urgente ma anche la conoscenza dellanatura non può essere trascurata, altrimenti sono da temere errori,esaltazioni e stravaganze di ogni genere» (J.F. Herbart, Lezioni di pedagogia, in
M. Laeng, Antologia pedagogica, v. 2, Brescia, La Scuola, 1995, p. 356.
Johann Friedrich Herbart
•Lamarck (1744-1829)
•Trasformazione edifferenziazionedella specie
•Darwin (1809-1882)
•Selezione naturale
Teorie evolutive
POSITIVISMO
•Herbert SPENCER(1820-1903)
•Scienzadell’educazione
•è consapevolezzadella natura
•EFFETTI
-Conservazionedell’esistenza
-Insegnamenti scientificipreferiti
-Condizionamentoereditario
-Ontogenesi è filogenesi(Haeckel)
POSITIVISMO PEDAGOGICO
•Gabelli
•Angiulli
•Ardigò
•Formare teste
•Attenzioneall’evoluzionecosmica
•Formare abitudini
Positivismo in italia
•Studia Spranger
•collabora conHessen, grandeconoscitore diComenio
•L’ educazionepermanente
•è la sua idea didemocrazia
•Pace
•Sviluppo
•Ammira chi dedica lavita per gli altri
Bogdan Suchodolski (1903-1992)
•Gentile
•Croce
•G. LombardoRadice
•Neoidealismo
•Herbart
•Casotti
•Credaro
•Montessori
•Neoscolastica
•Pedagogia scientifica
Ancora scienza dell’educazione
•Pedagogia:
-Epistemologia
-Storia
-Metodologia
•Braido e l’AteneoSalesiano
•Santoni Rugiu:
•Scienza o storia?
•De Bartolomeis:
•Scienza senza dubbi
Scienze dell’educazione
•Dewey
•Visalberghi
•Maragliano
•Vertecchi
•Monasta: formazione in senso ampio
Le scienze dell’educazione
•GeisteswissenschaftlichePädagogik
•Schleiermacher
•Erziehungswissenschaft
•Brezinka
Un rapporto ancora da chiarire
•Regno Unito
•Studies ofEducation
•Francia
•Scienzadell’educazione
In Europa
SVIZZERAScienze dell’educazione 1912Claparède e Bovet
•Ritorno della Pedagogia all’università
•Conoscenze, applicazione, processi
•Produzione scientifica sotto osservazione
Estensioni contemporanee
•Domande
•
•sceglierne 1 a pag.52 e riportarla con lapropria risposta nelMPG
•Confronti interdisciplinari
•Natura e condotta umanadi J. Dewey
I n f i n e....
Terzo capitolo
Dibattito pedagogico contemporaneo
Tre libri che introducono
Atlante dellapedagogiaLaeng 1990
La pedagogiaitalianacontemporaneaBorrelli 1995
Saggi dipedagogia
Mariani 2011
•Esigenza sistematica
•Identificazione delle correnti di pensiero
•Caratteri costitutivi: pensiero, didattica, scuola
Modelli e paradigmi: Laeng
•Apporti interdisciplinari
•LE PEDAGOGIE ITALIANE
•BIOGRAFIE INTELLETTUALI
Modelli e paradigmi: Borrelli
INTERESSE SCIENTIFICO E PROPOSTA EDUCATIVA
DESCRIZIONE SOGGETTIVA DELLA PROPRIAPEDAGOGIA
•Laeng
•SISTEMATICITÀSINTESI
MODELLI E PARADIGMI
•Borrelli
•AUTOBIOGRAFIE
•SOGGETTIVITÀ
•Bertolini, Massa
•DIBATTITOPEDAGOGICOCONTEMPORANEO
•Mariani
•INDIPENDENZAACCADEMICA (Becchi)
•SAPERE CRITICO-INTERPRETATIVO
OPERA OMNIA DI PEDAGOGISTI AUTOREVOLI
•Giuseppe Flores d’Arcais (1908-2004)
•Giovanni Maria Bertin (1912-2002)
•Mauro Laeng (1926—2004)
•Piero Bertolini (1931-2006)
•Claudio Volpi (1942-2004)
•Riccardo Massa (1945-2010)
•MORTI TRA IL 2002 E IL 2010
•PENSIERO COMPIUTO
•OLTRE 30 ANNI DI LAVORO SCIENTIFICO
•CHIAREZZA DI OBIETTIVI, STRATEGIE, PRASSI
DELL’EDUCAZIONE
•PROIEZIONE SUL PRESENTE
OPERA OMNIA DI PEDAGOGISTI AUTOREVOLI
“Organizzazione intenzionale ditutte le condizioni, personali ed
ambientali, che possanofavorire l’armonico sviluppodella persona e la migliore
collaborazione sociale”.
M. Laeng (diretto da), Atlante della pedagogia. Le idee, vol. I,Napoli, Tecnodid, 1990, p. 17.
ARTE, FILOSOFIA, SCIENZA DELL’EDUCAZIONE
M. Laeng, Lessico pedagogico, Brescia, La Scuola, 1998, pp. 269-270.
STUDIO SISTEMATICO DELL’EDUCAZIONE:COME TALE, ESSO PRESUPPONE UN’ARTEEDUCATIVA E SU DI ESSA SVOLGE LARIFLESSIONE DELLA FILOSOFIA E DELLESCIENZE, PER APPROFONDIRNE LACONSAPEVOLEZZA E PER MIGLIORARNEL’ESERCIZIO
•LAPORTA Raffaele
•La difficile scommessa, 1971
•Esamina il rapporto tra ideologia e scienza
•La scommessa: educazione è scienza che parla conla politica
CONFRONTI INTERDISCIPLINARI
•Ontologia dell’insegnante ed epistemologia dellaprofessione
Quarto capitolo
•Ontologia:
•Essere in sé
•Chi è il docente?
•Come si forma?
•Epistemologia:
•Conoscenza scientifica
•Quale teoria?
•Quale conoscenza?
- Questione di relazione
- Rapporto tra domanda e risposta
- Attese e restituzioni
- Risultato di cultura scolastica
- Riproduzione e costruzione del ruolo
- Modelli compresenti
- Modelli emergenti
- Confronto con la scuola che si vuole
Profilo docente
•Competenze•Identità sociale
Domandedentro e fuori
qualificazionepermanente
ruolo a rischio
critica permanente
a priori dellaprofessione
a posteriori dellaprofessione
Dilemma tra teoria e esperienza
a priori dellaprofessione
a posteriori dellaprofessione
gli esempi eccellentiinsegnano
Ciò che accade ascuola
sviluppo tra principio e realtà
•Intreccio di storia società cultura
Chi era e chi è il maestro?
•Centralità crescente della formazionequalificata
•Persistenza del titolo di studio
•1945
•1955
•1985
•2004
•2007
Dai Programmi alleindicazioni curricolo
IL DOCENTE ESPERTO DIFORMAZIONE
Quinto capitoloCompetenze del docente
Sviluppo professionale
Efficacia dell’insegnamento
Processi e contenuti coinvolti
Europa delXXI secolo Cittadinanza e
CostituzioneLe
IndicazioniNazionali per
il curricolo
•La pedagogia
•Il significato dellacompetenza s’inseriscenel progetto di vitadella persona umana
•Parole chiave
•Persona – rispetto -rinnovamento
•La politica
•Raggiungere il finiprogrammati con lavalorizzazione delle risorse
•Parole chiave
•Cambiamento –uguaglianzadelle opportunità - inclusione
Due poli di riferimento
COMPETENZA•«Dal mio punto di vista, una competenza puòessere descritta come la capacità di attivare ecoordinare le proprie risorse interne e valorizzarequelle esterne disponibili al fine di portare atermine in maniera valida ed efficace un compito,o una classe di compiti, socialmente rilevante. Ciòsignifica che è definibile a partire dalla tipologiadei compiti, o attività, che si devono svolgerevalidamente e efficacemente. Questi in generesono definiti all’interno di pratiche umane il cuisignificato e il valore sono socialmente definiti.
•Le competenze, quindi, possono essere piùspecificatamente legate a una disciplina o materia diinsegnamento, oppure avere carattere pratico e/oprofessionale, in base al contesto nel quale esse devonoessere esplicate….
•In altre parole la competenza si manifesta, dunque,perché si riesce a mettere in moto e orchestrare uninsieme di conoscenze, abilità e altre disposizioniinterne al fine di affrontare positivamente le sfide postedalla situazione. Tali risorse interne debbono esserequindi possedute a un grado di significatività, stabilità efruibilità adeguato, tale cioè da poter essere individuatee messe in moto quando esse siano necessarie peraffrontare il compito richiesto»
•CPellerey M., Le competenze didattiche nellaprofessionalità docente, in Xodo C. (a cura di),Dimensioni della professione docente. Culturacompetenza deontologia, Pensa Multimedia, Lecce,2006, pp. 138-139
• - Bélair e la definizione dell’insegnanteriflessivo in cinque punti
•- Le scuole del XXI secolo e le ottocompetenze attese: 4 tradizionali e 4trasversali
Competenza + profilo professionale
1. La scuola e la sua organizzazione
2. La missione di lifelong learning/educ.perm.
3. Sistema scolastico e crescita economica
4. Misure di contrasto alla DS
5. Ruolo docente e bisogni dei discenti
6. L’impatto con la comunità scolastica
7. Preparazione di tutti
8. Sostegno alla scuola
La check list dell’UE
•Indicazioninazionali 2004
•Indicazioni per ilcurricolo 2007
Valutazione degli alunni everifica dell’insegnamento
Indicazioni nazionali peril curricolo 2012
Cittadinanza e Costituzione un segnaleimportante di rinnovamento
• Divario tra Nord e Sud
• Crescita di interesse nelle classi alte
• Formazione del docente
• «Nuovo» profilo dell’insegnanteitaliano tra efficacia ed efficienza
Sesto capitolo
•Globalizzazione dei mercati e
•emergenza educativa
•Come il mercato spingendo verso il consumismo,crea povertà, e perché diviene necessario
riaffermare il valore dell’educazione, andandooltre la perdita di speranza
•Società dellaconoscenza ebisogni indotti
•Definizione delle competenzechiave
•Situazioni di contesto
• Dal consumo alla conoscenza
• Competitività e innovazione
• Investimento nelle persone econtrasto all’esclusione sociale
• Incremento del tasso di crescitaeconomica e di occupazione
Il senso del rinnovamento
MODELLO DI SVILUPPOcompatibile con i principi
suddetti
FLEXICURITY
FLESSIBILITÀ E SICUREZZA NEL NUOVO RUOLO DELLAVORATORE
EFFETTI CONTRARI AL MODELLO DI SVILUPPO CHERIGUARDANO L’EDUCAZIONE
EARLY SCHOOL LEAVERS
AZIONI RACCOMANDATE
PREVENZIONEINTERVENTOCOMPRENSIONE
IL PROBLEMA EDUCATIVO DELL’UMANIZZAZIONE
Aver cura vuol dire comprendere culturalmentel’altro con un atto di amore (Spranger)
La scuola si deve incamminare verso laformazione di una umanità capace diconversione spirituale (King)
Educare ai valori della cittadinanza e dellaconvivenza civile (Corradini)
Perdita del valore dell’educazione e emergenzadell’educazione (Frabboni, Vico)
Settimo capitolo
LA RISOLUZIONE DEL CONFLITTO
CULTURALE E SOCIALE
CONTESTO SCOLASTICO
INFANZIACULTURA
SOCIETÀ
CAUSE DEL CONFLITTO ECONSEGUENZE
STATI EPROCESSI
SCUOLAINSUCCESSO
ISOLAMENTO
PERSONA
SOCIETÀ ESCLUSIONE
INCOMPRENSIONE
CULTURALE
•PERSONA •SOCIETÀ
LA RICERCA SCIENTIFICA
DINAMICHEINTERPERSONALI
CONCEZIONI DELMONDO
MODELLIORGANIZZATIVI
CULTURA
ANTROPOLOGIA
TELEOLOGIA
METODOLOGIA
DINAMICHEINTERPERSONALI
CONCEZIONI DELMONDO
MODELLIORGANIZZATIVI
Stipek e Miles2008
Abu-Nimer,Harding, London,Safer 2001
Frank 2006,Jamenson,Bodtker, Porch,Jordan 2009
La ricerca nellascuola dell’infanzia a
Roma e provincia
102 docentimarzo-giugno 2011
Età 36-40 anni Scuole urbane Tutte donne
Definizione di conflitto
«Per conflitto s’intende il processo che comincia quandouna parte percepisce l’altra in modo negativo o avverte chequella parte porterà delle conseguenze negative rispetto aciò per cui si nutre interesse» (p. 653)
Thomas, K.W., Conflict and negotiation processes inorganizations, in M.D. Dunnette & L.M. Houg (eds.),Handbook ofIndustrial and Organizational psychology,vol. 3, Palo Alto, CA: Consulting Psychologist Press,1992, pp. 651-717.
Definizione di conflittonella nostra ricerca
Vicinanza della differenza che non si è imparato adamare
14,4
12,2
5,63,364,4
disabili
immigrati
Minoranza razziale
Minoranza etnica
combinazione
Tipologia di bambini presenti in aula
Ottavo capitolo
Le lezioni private tra inclusionesociale e cittadinanza attiva
Private tutoring
Segnali del problema e critica alsistema
•DEMOCRAZIA REALE
•Flessibilità
•Uguaglianza delleopportunità ineducazione
•Contrasto allaselezione
•Cittadinanza attiva
•DEMOCRAZIA APPARENTE
•Traguardi che selezionano
•Libera scelta delle famiglie
•Scuola parallela
•Regole imposte dalmercato
Poli contrapposti dai significatidella democrazia
Individualizzazione dell’insegnamento enon insegnamento individuale
Ethos della scuola democratica
Uguaglianza delle opportunità formativecome attenzione, cura, preoccupazione
Cfr. Baldacci 1993
Strategie per affermare la democrazia
Creare nuoveopportunità nellavoro
Favorire l’accessoall’istruzione
Sviluppare lasolidarietà, comeinclusione sociale
Obiettivi dati dall’UE, 2008 Concetti da riesaminare
Giustizia sociale
Democrazia
Politicadell’educaz./istruz./formazione
Efficacia dell’insegnante
Eccellenza dei risultati
Scuola inclusiva
Cittadinanza attiva
1. Doppia scolarizzazione
2. Selezione sociale
3. Modello di apprendimento alternativo
4. Legittimazione del MdAa
5. Debolezza del prestigio sociale del docente di scuolapubblica
Cinque processi di differenziazione sociale
Differenziazione sociale ela crisi del modello europeo di educazione
Approfondimenti: completare ilQUESTIONARIO su Pedagogia della Cittadinanza e Formazione degli
Insegnanti/Research in Citizenship Education in Teacher Education in formonline
G. Capponi, Frammento sull’educazione, Brescia,La Scuola, 1948, pp. 136-137.
Il celebre Frammento fu composto fra il 1837 e il1841 e pubblicato per la prima volta anonimo aLugano nel 1845 ebbe grande risonanza perchénon è un frammento ma una visione organicaben completa e collegata, tratta di educazione edella civiltà tutta, della civiltà moderna comequella del mondo in crisi, parla prima del mondonon in crisi, parte dal mondo antico (cfr. pp. 8-12)
“Qual sia migliore tra la privata e la pubblica educazione, mi sembravano il cercarlo; e l’una e l’altra son del pari necessarie a formaretutto l’uomo: quella educa il cuore, e questa insegna la vita”.
Parla della famiglia che per prima educa l’infanzia ma poi ènecessaria l’educazione pubblica.Rivolto a infanzia e adolescenza scrive: “..ch’essi apprendano lecomuni discipline in una pubblica scuola e nell’allegro consorzio de’loro coetanei, insegna loro ch’essi appartengono alla famiglia nonsolo, ma benanche alla città ed alla nazione; e gli avvezza così aquella vita pubblica e cittadina, senza cui l’uomo è dimezzato. Piùassai de’ collegi mi piacciono dunque i ginnasi ed i (p. 136) licei, edamo il giovine popolo che si raccoglie nelle università: ma con regolapiù generale, colui che non abbia un poco assaggiato l’educazionecomune, sarà da meno degli altri quanto alla prudenza e allaoperosità della vita; e in lui dico non potere essere interamentecompiuti mai né l’uomo né il cittadino” (p.137).
“L’educazione poi che si dà in casa dal maestro,altro non è che un rimedio contro alla perversitàdei tempi: allorché l’uomo cerca sottrarsi agliuniversali costumi; ed a custodire l’innocenza, o aserbare in se medesimo una apparenza didignità, pare non resti altro scampo tranne ilrinchiudersi nell’inerzia d’un vivere segregato”(p. 137).
“Infatti noi veggiamo le pubbliche scuole fiorirenei tempi delle pubbliche virtù, e neldecadimento di queste allora soltanto venire incredito l’educazione privata” (p. 137)
CONTESTODELLA PROPOSTA
Nel giugno 2010 il Consiglio europeo ha adottato la strategia Europa 2020,che si fonda su tre priorità che si rafforzano a vicenda: crescita intelligente,crescita sostenibile e crescita inclusiva. Uno dei cinque grandi obiettivi diquesta strategia è la riduzione, entro il 2020, del tasso di abbandonoscolastico nell'UE a meno del 10 %. Attualmente, nell'UE circa sei milioni digiovani lasciano la scuola alla fine del ciclo inferiore dell'istruzionesecondaria, o prima. Non possiamo permettere che questa situazioneperduri. La prevenzione dell'abbandono scolastico è di particolareimportanza sia per combattere le conseguenze negative della povertà edell'esclusione sociale sullo sviluppo del bambino, sia per garantire a questigiovani un destino migliore e spezzare l'eredità intergenerazionale dellosvantaggio sociale.
Bruxelles, 31.1.2011
Proposta diRACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO EUROPEO
sulle politiche di riduzione dell'abbandono scolastico