14. dialogo interculturale

59
1 Dialogo interculturale Identità, alterità, relaz THIENE 31 GENNAIO 2008

description

Armando Girotti presenta al Convegno di Thiene la relazione accompagnandola con diapositive. Detta relazione si trova in www.athenafilosofia.eu nella sezione Articoli

Transcript of 14. dialogo interculturale

Page 1: 14. dialogo interculturale

11

Dialogo interculturaleIdentità, alterità, relazione

THIENE 31 GENNAIO 2008

Page 2: 14. dialogo interculturale

22

2008 Anno del dialogo interculturaleDecisione del Parlamento Europeo

C.M. del nostro governo 2 marzo 1994 n. 73si invitano le scuole a “raccordare iniziative … per promuovere una riflessione … che si estenda alla complessità del confronto tra

culture”

Confronto tra culture. Perché prenderle in esame?

Page 3: 14. dialogo interculturale

33

Confronto le culture per

sapere

Confronto le culture per cambiare il

mio modo di essere

Due concezioniDue concezioni

Curiosità problematizzante

Page 4: 14. dialogo interculturale

44

Fichte diceva che la conoscenza assume un Fichte diceva che la conoscenza assume un senso solo se poi mettiamo in pratica quello che senso solo se poi mettiamo in pratica quello che

crediamo valorialmente fondato per noicrediamo valorialmente fondato per noi

IOIO

Page 5: 14. dialogo interculturale

55

la conoscenza ha un senso se poi la mettiamo in la conoscenza ha un senso se poi la mettiamo in praticapratica

IOIO

Non-IONon-IO

Chi è quello sgorbio Chi è quello sgorbio lì?lì?

Page 6: 14. dialogo interculturale

66

Fichte diceva che la conoscenza assume un Fichte diceva che la conoscenza assume un senso solo se poi mettiamo in pratica quello che senso solo se poi mettiamo in pratica quello che

crediamo valorialmente fondato per noicrediamo valorialmente fondato per noi

IOIO

Non-IONon-IO

Chi sei?Chi sei?

Page 7: 14. dialogo interculturale

77

ricordate Kant per il quale occorreva fare delle domande se si voleva conseguire una conoscenza del fenomeno?

più domande facciamo, più risposte otteniamo e maggiore è l’accrescimento della nostra conoscenza

Kant

Page 8: 14. dialogo interculturale

88

IOIO Non-IONon-IO

DomandeDomandeBla Bla, Blo Blo, Blu Bla Bla, Blo Blo, Blu

Blu?Blu? Ble ble, ble ble, ble ble!

Più domande, più risposte, maggiore conoscenza

Page 9: 14. dialogo interculturale

99

l’Io nell’io pone un non-io (cioè un problema l’Io nell’io pone un non-io (cioè un problema da risolvere), anche se prima deve da risolvere), anche se prima deve

presupporre di esistere come Io; dunque il presupporre di esistere come Io; dunque il primo momento in termini logici è che l’Io primo momento in termini logici è che l’Io

pone se stesso, poi pone dentro di sé (nell’io) pone se stesso, poi pone dentro di sé (nell’io) un non-io (cioè un problema da risolvere), e un non-io (cioè un problema da risolvere), e

quindi lo suddivide in tanti sottoproblemi (l’io quindi lo suddivide in tanti sottoproblemi (l’io nell’io divisibile pone dei non-io altrettanto nell’io divisibile pone dei non-io altrettanto

divisibili perché lui è divisibile – Kant direbbe divisibili perché lui è divisibile – Kant direbbe perché lui ha tutta una serie di categorie)perché lui ha tutta una serie di categorie)

IOIOProblema: Chi è Problema: Chi è quello sgorbio lì?quello sgorbio lì?

Non-IONon-IO

Page 10: 14. dialogo interculturale

1010

Ritorniamo alle due concezioniRitorniamo alle due concezioni

Confronto le culture per

sapere

conservazione

Confronto le culture per

cambiare il mio modo di essere

rinnovamento

Mettere a confronto le culture per agire, ma come, se non per superare le barriere che ostinatamente si frappongono tra le

diversità?

Page 11: 14. dialogo interculturale

1111

Anche la scienza ha i suoi Anche la scienza ha i suoi conservatoriconservatori

conservazione

RUSSELL MC CORMMACH, Pensieri notturni di un fisico

classico (Editori Riuniti)

Page 12: 14. dialogo interculturale

1212

prima di dare una risposta, occorre fare

un’analisi approfondita

sull’io, sull’altro, e sullo stare assieme

Codici esistenziali

identità

alterità

relazione

Page 13: 14. dialogo interculturale

1313

2008 Anno del dialogo interculturaleDecisione del Parlamento Europeo

Dialogo interculturale; il tema potrebbe indurci a fermare l’attenzione soprattutto sulla

convivenza con lo ‘straniero’, ponendo il focus prevalentemente su problemi giuridico-politici o su altri economico-sociali, spingendoci quindi a trovare un modus vivendi fondato magari sul

Noi, sottostimando così la soggettività dell’Io e del Tu.

Page 14: 14. dialogo interculturale

1414

Due scuole di pensieroDue scuole di pensiero

conservazione rinnovamento

Nascono da una precedente filosofia di vita, da dei modelli di razionalità che portano il soggetto verso una

determinata risposta

Page 15: 14. dialogo interculturale

1515

Poniamo in questione il concetto “verità”

Platone Aristotele

Roscellino

Verità

Page 16: 14. dialogo interculturale

1616

Tre modelli di razionalità

Esistedi per sé

Deriva dalla astrazione

È una convenzione

Verità

Ante rem

In re

Post rem

Page 17: 14. dialogo interculturale

1717

Una metafora di partenzaUna metafora di partenza

Percezione del Percezione del datodato

DatDatoo

Che cosa è Che cosa è successo?successo?

Interpretazione del Interpretazione del datodato

Page 18: 14. dialogo interculturale

1818

I modelli di razionalità

Zeus arrabbiatocon gli uomini

Legge insita nella natura

Legge prodotta dalla mente del

soggetto

Page 19: 14. dialogo interculturale

1919

Codici (non propriamente) di Comte

Codice religiosoCodice

metafisico

Codice scientifico

Page 20: 14. dialogo interculturale

2020

Ritorniamo ai tre modelli di razionalità

? ?

?

m1*m2d2

Ante rem

In re

Post rem

K

Page 21: 14. dialogo interculturale

2121

Ritorniamo ai tre modelli di razionalità

Esiste di per séinserita da Dio

È una legge che governa

le cose

Prodotta dalla mente nel

rapportare la realtà

m1*m2d2

Ante rem

In re

Post rem

K

Page 22: 14. dialogo interculturale

2222

IDENTITÀ Io come sono?IDENTITÀ Io come sono?

c’è un uomo disinteressato del mondo, incurante di sé, mancante di ogni iniziativa; egli vive una vita inautentica; ad un certo punto – non si sa come né perché – si accorge di sé ed intraprende un viaggio interiore per capire e spiegare il suo essere; era disinteressato e gli è nato un interesse, prima per le cose che riguardano il suo io

Levinas

Page 23: 14. dialogo interculturale

2323

La distinzione tra ruolo e persona

si estende e si amplifica a più

contesti

Qual è il ruolo del soggetto?

Impossibile da determinarsi in sé

poi per quelle che sono al di fuori di sé; scopre però che il suo io non solo non è isolato, anzi (il suo io) dipende da ciò che è altro; intuisce che, mentre ontologicamente si autopone (Io=io), lo fa in quanto i due termini io-altri sono congiunti in una relazione così stretta da ipotizzare la scomparsa del primo termine se svanisce il secondo.

IDENTITÀ Io come sono?IDENTITÀ Io come sono?

Personale privata

Gruppo amicale

Comunità estesa

Ruolo pubblico

Gruppo fiduciario

Personale riservata

Ruolo professionale

Ruolo sociale

Page 24: 14. dialogo interculturale

Cerchiamo di approfondire i Cerchiamo di approfondire i concetticoncetti

2424

identità

Andando al fondamento da cui l’io stesso trae la sua origine, una cosa è che l’io si consideri come esistente, altra è la riflessione che l’io può fare su se stesso, cioè una cosa è l’esperienza immediata che ogni essere ha di sé, altra è la consapevolezza del fondamento di tale istanza

Una cosa è accorgersi di esistere come io, altra è essere consapevoli di ciò che siamo e di come siamo

Page 25: 14. dialogo interculturale

Cerchiamo di approfondire i Cerchiamo di approfondire i concetticoncetti

2525

alterità

è un estraneo!

La riflessione sull’identità mi rimanda inesorabilmente al termine altro da me e cioè mi immette nel concetto di alterità, che però a sua volta mi fa sentire l’altro come estraneo e così mi riallaccia ad un altro concetto, quello di estraneità

Page 26: 14. dialogo interculturale

2626

ALTERITÀ Chi sei?ALTERITÀ Chi sei?

Sei un estraneo!

mentre io mi accorgo che il mio prossimo è un estraneo, perché ad esempio non parla la mia lingua e per di più ha caratteristiche molto lontane dalle mie, altrettanto succede per lui: si accorge che io sono a lui estraneo per vari motivi

Page 27: 14. dialogo interculturale

Lungi da me!

2727

ALTERITÀ estraneitàALTERITÀ estraneità

Page 28: 14. dialogo interculturale

2828

ALTERITÀ Chi sei?ALTERITÀ Chi sei?

Fichte ci invita a pensare al principio dell’azione dell’io come ad un’autoposizione o ad un autopossesso. Questa azione però non può fermarsi all’interno dell’io conchiuso, ma deve necessariamente incontrarsi-scontrarsi con un non-io. Da ciò si evince che la capacità di identità, e quindi di autodeterminazione, passa all’interno di un contesto che obbligatoriamente prevede il concetto di estraneità. O se volete che mi spieghi meglio, l’io non può esistere neppure ontologicamente come io se non davanti alla presenza di un tu, o più specificamente di un altro dall’io che non è ancora riconosciuto come un tu, ma come un non-sono-io.

identità

estraneità

estraneità

identità

anche per von Balthasar l’inalienabile autopossesso del soggetto rinvia necessariamente ad altro/altri, con ciò, dunque, ponendo l’io, già fin dalla sua fondazione, inseparabilmente legato ad una relazione che implica l’altro-da-sé

Page 29: 14. dialogo interculturale

Cerchiamo di approfondire i Cerchiamo di approfondire i concetticoncetti

2929

relazione

andando a considerare ciò che rende diverso o uguale l’altro da me, il nostro io si imbatte in un soggetto che limita la nostra autonomia; è su questo limite

che la discussione va posta, se esso sia da considerarsi nell’accezione negativa di perdita di autonomia dell’io o in quella positiva di transito tra

differenze che accrescono l’io

Page 30: 14. dialogo interculturale

RelazioneRelazione

3030

stato di natura

l’altro da sé

2. ad un certo punto scopre l’altro da sé e allora decide che questo altro da sé lo limita e

3. ne nasce una guerra, la guerra di uno contro l’altro che poi diventa bellum omnium contra omnes.

1. L’io, nello stato di natura era dominatore di tutto ciò che gli si parava dinanzi, era padrone assoluto di ogni cosa

Vi ricordate Hobbes?

Page 31: 14. dialogo interculturale

RelazioneRelazione

3131

3. come straniero con cui relazionarsi attraverso legami di riconoscimento che non escludano né l’identità dell’io né quella dell’altro, cioè che non appiattiscano le differenze, anzi che le valorizzino

l’estraneovarie opzioni:

1. come soggetto da assimilare alla propria identità

2. come altro che va lasciato nella sua indifferente estraneità

Page 32: 14. dialogo interculturale

RelazioneRelazione

3232

l’estraneovarie opzioni:

Su questo fronte si gioca il concetto di libertà: nella scelta tra le opzioni che indicano

chiusuraaperturascelta che è condizionata da quello che io chiamo modello di razionalità

Page 33: 14. dialogo interculturale

DomandaDomanda

3333

E se si andasse ancor prima delmodello di

razionalità? Se cercassimo il

fondamento trascendentaleche rendesse universale la

possibilità di scelta?

problema forse insormontabile in quanto ogni ricerca trascendentale ricadrebbe all’interno di uno dei tanti modelli di

razionalità

Page 34: 14. dialogo interculturale

RisposteRisposte

3434

Platone afferma idem in alio

viene esclusa l’originarietà strutturale del diverso; quindi l’altro non ha una sua connotazione personale che lo diversifichi e lo renda autonomo

Ammettere cioè l’originarietà strutturale del diverso, e quindi la possibilità dell’altro diversificato dall’io.L’altro ha una sua connotazione personale che determina la sua identità

Aristotele e Tommaso ci indicano una prospettiva: considerare aliud in alio

Page 35: 14. dialogo interculturale

3535

Come mettersi in relazione? Come mettersi in relazione?

Specchio concavoSpecchio pianoSpecchio convesso

L’altro è concepito come limite, ma è:

limes o limen

Page 36: 14. dialogo interculturale

LimesLimes

3636

Romolo e Remo.Romolo e Remo. Solco che divideSolco che divide Barriera invalicabileBarriera invalicabile Civis romanus sum (so’ de RRRoma!)Civis romanus sum (so’ de RRRoma!) Cinta murariaCinta muraria FortezzaFortezza la storia ci è maestra??????????????la storia ci è maestra?????????????? ALTRO=NEMICOALTRO=NEMICO

Page 37: 14. dialogo interculturale

LimenLimen

3737

ValicoValico PassoPasso PontePonte

Page 38: 14. dialogo interculturale

Logica binariaLogica binaria

3838

Nel concetto di confine c’è un dentro e un Nel concetto di confine c’è un dentro e un fuorifuori

chiusura-aperturachiusura-apertura out-inout-in Logica non-binaria, Logica non-binaria,

topologicatopologicaSe ci richiamassimo alle proprietà topologiche, ad

esempio al nastro di Möbius, che cosa

accadrebbe?

Page 39: 14. dialogo interculturale

MŐBIUSMŐBIUS

3939

non essendoci un dentro/fuori, la relazione con l’altro sarebbe posta in

maniera diversa, senza limiti

Page 40: 14. dialogo interculturale

4040

e in quello aperto dell’anello di Möbius

Prendiamo delle formiche e proviamo a pensare al dialogo che potrebbe instaurarsi tra due di loro nei due mondi,

in quello chiuso rappresentato da un anello classico

Page 41: 14. dialogo interculturale

4141

Però!!!!

Forse si cadrebbe in una concezione dove lo spazio unificato o, peggio ancora,

unificante, ci indurrebbe ad una globalizzazione nella quale, cancellata

l’idea di confine, si introdurrebbe l’idea di uno spazio nel quale l’io e l’altro

vagherebbero in una nebulizzazione anarchica in quanto, mancando il confine nel quale riconoscersi, si vivrebbe al di là della normatività che ogni confine fonda

Page 42: 14. dialogo interculturale

Ci accorgiamo che il problema è di natura filosofico-esistenziale,

4242

È sull’interpretazione di questo È sull’interpretazione di questo concetto che va ad innestarsi ogni concetto che va ad innestarsi ogni discussione antropologica, discussione antropologica, economica o eticaeconomica o etica

Page 43: 14. dialogo interculturale

4343

in altre parole serifiutare il dialogo o

accettarlo

1. se restare immobili di fronte a questa situazione che ammette l’esistenza di più modelli di razionalità che ci dividono e rimanere nella eternità muta del nostro io 2. aprirci al cominciamento,

cioè all’azione nei confronti dell’altro, assumendo un’inquietudine dell’esistere piuttosto che crogiolarci nell’appagamento del nostro essere,

Page 44: 14. dialogo interculturale

rimanere ancoratirimanere ancoratia Parmenidea Parmenideo staccarvisio staccarvisi

4444

Per il filosofo greco l’Essere è “imperituro, ingenerato, non fu e non sarà, è tutto intero, uno e continuo, omogeneo, sferico, completamente

pieno, immobile”. Da ciò si arguisce che non esiste possibilità per un divenire,

rappresentato dal passaggio dell’essere all’altro da sé

Page 45: 14. dialogo interculturale

Derida inDerida inLa scrittura e la differenzaLa scrittura e la differenza

4545

Occorre decidere come intendere il nostro essere, o come verbo con funzione di copula (esse come essentia), o come indicatore di una esistenza (esse come existentia); nel

primo caso restiamo pure chiusi nella nostra essenza, nel secondo prepariamoci ad

esistere

Page 46: 14. dialogo interculturale

4646

A B

Sfondo comune di comprensione

ContestoSfondo di assunzioni

Gli oggetti del discorso solo dopo essere divenuti parte di uno sfondo comune di comprensione diventano comunicabili

modi di approccio alla realtà per trovare un accordomodi di approccio alla realtà per trovare un accordo

Page 47: 14. dialogo interculturale

4747

Studi introduttivi1.Cesareo, V., Società multietniche e multiculturalismi, Vita&Pensiero, Milano 2002.2.Gomarasca, P., Identità e differenza nelle politiche multiculturali, in V. Cesareo (a cura di), L’Altro. Identità, dialogo e conflitto nella società plurale, Vita&Pensiero, Milano 2004. pp. 31-45.3.Vigna, C. - Zamagni, S. (a cura di), Multiculturalismo e identità, Vita&Pensiero, Milano

per lo studente

Page 48: 14. dialogo interculturale

4848

Bibliografia

1.Arendt, H., Vita activa. La condizione umana, Bompiani, Milano 1989.2.Bauman, Z., Voglia di comunità, Laterza, Bari 2001.3.Botturi, F., Pluralismo e libertà, in Vigna C. (a cura di), Libertà giustizia e bene, Vita e Pensiero, Milano 2003, pp. 87-104.4.Cacciari, M., Nomi di luogo: confine, in «Aut Aut», 299-300, 2000, pp. 73-79.5.Dal Lago, A., Non-persone. Il limbo degli stranieri, in «Aut Aut», 275, 5, 1996, pp. 43-70.6.Donati, P.P., La cittadinanza societaria, Laterza, Bari 2000.7.Esposito, R., Immunitas, Einaudi, Torino 2002.8.Ferrara, A. (a cura di), Comunitarismo e liberalismo, Editori Riuniti, Roma 2000.9.Habermas, J., L’inclusione dell’altro. Studi di teoria politica, Feltrinelli, Milano 1998.10.Marcuse, H., La tolleranza repressiva, in AA. VV., Critica della tolleranza, Einaudi, Torino 1982, pp. 77-105.11.Sequeri, P., L’umano alla prova. Soggetto, identità, limite, Vita e Pensiero, Milano 2002.12.Vigna, C. – Zamagni, S. (a cura di), Multiculturalismo e identità, Vita&Pensiero, Milano 2002.

per lo studente

Page 49: 14. dialogo interculturale

4949

spunti di riflessione sui contenuti1.tensione: da una parte, la rivendicazione di un’identità culturale in nome del rispetto della differenza; dall’altra, l’estrapolazione di una cultura comune a tutti gli uomini.2.identità culturale (etnia, nazione, civiltà, tradizione) VS valori universali (ragione, libertà, diritti umani, umanità).3.individuo/comunità.4.l’universalismo cosmopolita dell’identico VS la particolarità irriducibile del diverso.5.identità e differenza sono due astratti di un concreto antropologico, oppure significati indipendenti l’uno dall’altro?6.inclusione o esclusione?7.l’enfasi sull’identità cosmopolitica a che cosa porta?8.l’assolutizzazione della differenza a che cosa porta?9.contrapposizione tra neo-liberali e neo-comunitari.10.tre pericoli: neo-liberali (si rischia l’irrigidimento inclusivo dei confini “verso l’interno”); neo-comunitari (può accadere l’irrigidimento espulsivo dei confini “verso l’esterno”); nomadismo anarchico, senza più enfasi identitarie.11.fortificare i confini a che cosa porta? se ogni luogo si definisce per esclusione da un altro luogo, rimanere immuni può diventare prigione per chi vi risiede.12.fuori dalle categorie di dentro/fuori, allora “il nomadismo” dove il “chi”, unico e irripetibile, vuole rischiare la sua fragilità di fronte ad altri.

per lo studente

Page 50: 14. dialogo interculturale

5050

Concetti:1.Altro, straniero, nemico;2.confine (cum-finis) (ad-finitas); il confine implica l’altro nella sua stessa essenza.3.frontiera;4.estraneità;5.incontro;6.scontro;7.comunità (com-munitas) in cui l’altro non sta fuori di me, ma mi riguarda in maniera costitutiva;8.nomadismo: limen senza limes9.individualismo “idiota”[1]: limes senza limen10.società civile porta in sé una “logica comunitaria”;11.società civile, dunque, come spazio pubblico (limes, forma) in cui il riconoscimento universalistico dell’altro (limen, soglia) diventa condizione di legami sociali degni dell’umano.[1] Idiotés è l’“uomo privato”, che non partecipa alla vita pubblica. Dunque, un sistema di pensiero “idiota” è la tentazione moderna, individualistica, di “far fuori” l’altro, concependo la differenza come qualcosa cui “va posto rimedio”.

per lo studente

Page 51: 14. dialogo interculturale

5151

Linee di orientamento:

1.Passare da un concetto di cittadinanza passiva, tradizionalmente intesa come status ascritto agli individui dal sistema, a un concetto di cittadinanza attiva: partecipare all’impresa comune di dar vita ad uno spazio pubblico dove l’esperienza del riconoscimento sia per tutti possibile (Sequeri, 2002)( Donati, 2000).

2.“società civile globale” (Magatti, 2005) come proposta di universale concreto.

per lo studente

Page 52: 14. dialogo interculturale

Uno spunto pratico sui Uno spunto pratico sui Modelli di razionalitàModelli di razionalità

esistono modelli di razionalità esistono modelli di razionalità rinvenibili sia nel sapere codificato rinvenibili sia nel sapere codificato sia nella quotidianità?sia nella quotidianità?

dove sono rinvenibili?dove sono rinvenibili? quali sono i problemi che possono quali sono i problemi che possono

essere trattati all’interno di modelli di essere trattati all’interno di modelli di razionalità differenti tra loro? razionalità differenti tra loro?

5252

per il docente

Page 53: 14. dialogo interculturale

5353

Ante rem Ante rem (ad esempio le idee (ad esempio le idee innateinnate))

CodiciCodici Che cosa comportanoChe cosa comportanola predestinazionela predestinazione lettura finalistica già determinata; lettura finalistica già determinata; si pensi a si pensi a Jesus Jesus

Christ superstarChrist superstar, e precisamente alla scena in cui Giuda, , e precisamente alla scena in cui Giuda, dopo aver venduto Cristo, va ad impiccarsi; egli, dopo aver venduto Cristo, va ad impiccarsi; egli, rivolgendosi a Dio dice "Padre, perché hai scelto proprio rivolgendosi a Dio dice "Padre, perché hai scelto proprio me?" Questa espressione è la chiara manifestazione della me?" Questa espressione è la chiara manifestazione della consapevolezza che la storia è l'applicazione della volontà consapevolezza che la storia è l'applicazione della volontà

divina.divina.

DnaDna lettura meccanicistica-deterministicalettura meccanicistica-deterministica

Chimica Chimica organizzatrice: es. organizzatrice: es. amore come amore come prodotto di prodotto di testosteronetestosterone

lettura meccanicistica con un problema da lettura meccanicistica con un problema da risolvere: è causa o effetto di qualche cosa risolvere: è causa o effetto di qualche cosa d’altro? d’altro?

Platone, Plotino, Platone, Plotino, Teologia Teologia

via all’in giù, via all’in suvia all’in giù, via all’in su

i preconcettii preconcetti La verità è la nostra e non quella degli altri La verità è la nostra e non quella degli altri

Cartesio: idee innateCartesio: idee innate metodo analitico deduttivometodo analitico deduttivo

per il docente

Page 54: 14. dialogo interculturale

5454

In re In re (le idee che provengono dal mondo, (le idee che provengono dal mondo, avventizieavventizie))

CodiciCodici Che cosa comportanoChe cosa comportano

esperienza esperienza fondamento del fondamento del

conoscereconoscere

analisi a partire dalla realtà fisicaanalisi a partire dalla realtà fisica

La sperimentazione La sperimentazione scientificascientifica

non esiste la metafisicanon esiste la metafisica

filosofie empiriste filosofie empiriste verità da cercare attraverso i sensi con verità da cercare attraverso i sensi con metodo induttivometodo induttivo

filosofie filosofie

esistenzialisteesistenzialiste categoria massima: quella della “possibilità” categoria massima: quella della “possibilità”

Cartesio: idee Cartesio: idee avventizieavventizie

sono prive di fondamento in quanto Cartesio sono prive di fondamento in quanto Cartesio le legge alla lucele legge alla luce dell’dell’anteante remrem

per il docente

Page 55: 14. dialogo interculturale

5555

Post rem Post rem (le idee che ci facciamo noi inventandole, (le idee che ci facciamo noi inventandole, fattiziefattizie))

CodiciCodici Che cosa comportanoChe cosa comportano

utopie tecnologiche utopie tecnologiche (Bacone) (Bacone)

spinta verso la ricerca in tutti i campi come spinta verso la ricerca in tutti i campi come miglioramento della vita umana miglioramento della vita umana

utopie politiche (T. utopie politiche (T. Moore) Moore)

costruzioni etiche, deontologiche costruzioni etiche, deontologiche ……

fisica teorica fisica teorica l’immaginazione, la creatività, spinta verso l’immaginazione, la creatività, spinta verso l’ignoto l’ignoto

fantasia fantasia ippogrifo ippogrifo

per il docente

Page 56: 14. dialogo interculturale

5656

Ricaduta educativaRicaduta educativa

1. I problemi trattati all’interno dei 1. I problemi trattati all’interno dei modelli di razionalità dimostrano che modelli di razionalità dimostrano che la la verità è molto sfaccettataverità è molto sfaccettata; ;

si può dunque essere indotti a sottolineare si può dunque essere indotti a sottolineare come la chiusura mentale di molti dipenda come la chiusura mentale di molti dipenda dalla incapacità di cogliere il diverso codice dalla incapacità di cogliere il diverso codice di lettura degli altri.di lettura degli altri.

per il docente

Page 57: 14. dialogo interculturale

5757

Ricaduta educativaRicaduta educativa

2. Non saranno le 2. Non saranno le argomentazioniargomentazioni, pur , pur buona palestra per le giovani menti, a buona palestra per le giovani menti, a determinare la verità o la falsità di determinare la verità o la falsità di un’affermazione, ma i un’affermazione, ma i codici mentalicodici mentali che vanno messi in luce;che vanno messi in luce;

con ciò indicando la via alla tolleranza e non con ciò indicando la via alla tolleranza e non alla rissa, (cosa che troppo spesso avviene tra alla rissa, (cosa che troppo spesso avviene tra politici di destra o di sinistra, tra tifosi di una politici di destra o di sinistra, tra tifosi di una squadra o di un’altra, tra fautori di una tesi o squadra o di un’altra, tra fautori di una tesi o di quella contraria).di quella contraria).

per il docente

Page 58: 14. dialogo interculturale

5858

Ricaduta educativaRicaduta educativa

3. Il fondamento è il 3. Il fondamento è il dubbio dubbio metodicometodico;;

quello che permetterebbe loro di non dar quello che permetterebbe loro di non dar per vero ciò a cui si è giunti.per vero ciò a cui si è giunti.

per il docente

Page 59: 14. dialogo interculturale

5959

Ricaduta educativaRicaduta educativa

4. La bellezza non sta 4. La bellezza non sta nell’omologazione dell’altro al nostro nell’omologazione dell’altro al nostro modo di concepire la realtà, ma nella modo di concepire la realtà, ma nella differenziazionedifferenziazione, nella , nella ricerca apertaricerca aperta che non si lascia imbrigliare in che non si lascia imbrigliare in nessuno dei codici a nostra nessuno dei codici a nostra disposizione.disposizione.

per il docente