PAOLA ZANNONER ALLE BETTELONI Aula Magna, venerdì 5 aprile 2013

Proprio qui a scuola, nell'aula magna, è stata ospite la scrittrice internazionale Paola Zannoner,

amata da ragazzi e adulti per i suoi avvincenti racconti. Venuta per raccontarci di lei e dei suoi libri,

ha saputo spiegare nei particolari il suo lavoro ed ha risposto con interesse ad ogni nostra domanda.

“Per fare gli scrittori dobbiamo saper osservare, ascoltare, avere immaginazione ed essere pazienti”

queste sono le parole che hanno incantano ognuno di noi, grazie anche all’accento toscano, molto

accattivante.

“Scrivere un racconto è come costruire un palazzo, dobbiamo progettarlo, avere pazienza, credere in

noi stessi” ci spiega con un sorriso.

La Zannoner iniziò a scrivere sedici anni fa, fin da piccola mostrava un vivo interesse per i libri.

Ha frequentato il liceo classico che l'ha aiutata molto a scoprire sempre di più il suo amore per le

lettere. Ha lavorato in una biblioteca per tanti anni: “Adoravo quel lavoro, mi permetteva di stare a

stretto contatto con i libri che sono tante finestre aperte su mondi magici” racconta la Zannoner con

gli occhi che brillano di gioia nell'esprimere l'amicizia tra lei e le pagine stampate.

Andando avanti a spiegare, con il suo carattere comico, Paola ci racconta i suoi gusti personali in

fatto di generi letterari e della soddisfazione che si ha nel finire un libro e nel vederlo pubblicato.

Dopo mesi di rielaborazione, di cancellature e di aggiunte, si prova l'orgoglio di un proprio lavoro,

costato tempo e fatica. Ma nella dura gara contro se stessi l'hanno aiutata molte persone; amici,

parenti e compagni di lavoro.

Paola Zannoner ha pubblicato soprattutto romanzi per ragazzi, tra cui “ Voglio fare la scrittrice” e

“Voglio fare la giornalista!” due libri che raccontano di come una ragazza con il talento nello

scrivere possa coltivare questa passione, sempre con uno sfondo umoristico di scene di amicizia e di

vita in famiglia.

“Se iniziate un libro e vedete che non vi appassiona” ci consiglia la Zannoner “provate ad andare un

po' avanti e vedrete che sarete coinvolti nella vicenda e vorrete sapere come va a finire... anche se

nessuno vi obbliga a leggerlo tutto!”

Con i suoi libri però, è impossibile staccare gli occhi dall'inchiostro che ci fa sognare e innamorare.

Ad un certo punto suona la campanella e Paola saluta con un autografo i suoi fidati lettori “senza i

quali i miei libri non esisterebbero”, dice sorridendo.

CARLOTTA PECCHIARI CLASSE 2I

LE NOSTRE DOMANDE E…… LE NOSTRE CURIOSITA’

Quale è il suo genere di libro preferito? “Mi piacciono tutti i generi, ma non adoro gli horror e le storie melense mi piacciono molto invece i thriller o i gialli perché sviluppano l'intelligenza. Come sceglie un nuovo libro da leggere? “Per scegliere un nuovo libro leggo lo prima o lo seconda pagina per vedere lo stile. Lei dice di scrivere con un linguaggio giovanile ma come ci riesce? “Amando il linguaggio giovane non mi appare difficile trascriverlo, nonostante ciò devo stare anche molto attenta alla grammatica”. Sa dire qual è il suo libro preferito di un altro autore? “Non ho libri preferiti: in generale preferisco il genere per ragazzi.” Cosa ha provato quando è riuscita a pubblicare il suo primo libro? “Pensai di aver raggiunto un grandissimo risultato; ero e sono tuttora, felice e gratificata”. I libri che ha scritto un tempo sono uguali a quelli che scrive adesso? ”Penso che personaggi e i fatti si siano evoluti e che il tutto prenda una diversa piega.” Cosa consiglia di fare ad un ragazzo della nostra età che vuole diventare scrittore? “ Per diventare autore è necessario un talento e non esiste ancora una scuola per diventare scrittori. E’ importante approfondire, se si vuole diventare scrittori, altri temi come la letteratura,

il cinema e il teatro. Per la mia formazione è stato significativo fare gli studi classici e poi l’università” Quale è fra i libri che ha scritto quello che preferisce? “Questo è un quesito difficile perché i miei libri parlano di storie diverse, con personaggi differenti (maschi, femmine ecc.) ed essi sono rivolti ad un pubblico diverso: alcuni sono per bambini, altri per ragazzi e altri per adulti. Il mio genere preferito è però la letteratura per ragazzi e giovani.” In generale quanto ci mette a scrivere un libro?

“Non so dire quanto tempo, con certezza, sicuramente non poco per scrivere un libro di 150- 200 pagine. Dipende tutto,dal libro: se lo narrazione è di tipo storico ci vuole più tempo, perché sono

necessarie molte ricerche.

Il libro nasce dall'incontro con una campionessa Anna Grazia, donna paraplegica,la quale non pensa solo a ciò che riesce e non riesce a fare,ma ai valori familiari e morali.

GLI ALUNNI E LE ALUNNE DELLA CLASSE II e III G

LE NOSTRE RIFLESSIONI

Dopo l’incontro noi alunni di I H ci siamo confrontati su questa bella esperienza, di cui riportiamo qui di seguito non solo le cose che ci hanno maggiormente colpito, ma anche alcune nostre brevi riflessioni personali:

“La signora Paola ci ha raccontato che fin da piccola ha sempre letto tanto, non solo perché voleva

esplorare e conoscere, ma anche perché la lettura l’ha sempre aiutata a pensare. In un libro c’è tutto:

l’amore, il lavoro, i rapporti, le storie, le avventure.. e moltissime altre cose.”

Ci è piaciuta la metafora della casa: scrivere un racconto è come fare una casa, dove ogni parola è

come un piccolo mattone……

Quando Paola va in libreria per comperare un libro, ne legge sempre le prime pagine per capire lo

stile dell’autore. Talvolta si accorge che alcuni scrittori oggigiorno usano termini ed espressioni

difficili ed in disuso, mentre lei preferisce usare espressioni più semplici ed usate dalla gente.

La scrittrice, parlando del libro “La linea del traguardo” ci ha invitato inoltre ad ascoltare e a capire

le persone diverse da noi o che hanno dei problemi. Lei stessa ha un’amica con un handicap, che è

molto forte e che l’ha aiutata a comprendere meglio molte cose della vita. Per lei questa amicizia è

stata fonte di nuove ispirazioni ed idee per i suoi libri.

Il momento che ci è piaciuto di più è stato quando ci ha letto il primo capitolo del suo libro

“Lasciatemi in pace” perché abbiamo potuto apprezzare come scrive, il suo umorismo e la sua

capacità di farci venire voglia di leggere. Secondo noi è una persona simpatica, dotata di

immaginazione e creatività, …ma soprattutto di gran cuore.

P.S: ci ha confidato che a lei piacciono tanto i fumetti!!!!!

GLI ALUNNI E LE ALUNNE DELLA CLASSE I H

A seguire due FOTO RICORDO

LE NOSTRE FOTO RICORDO