OTTOBRE 2012

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Anno XXXIV n. 10 Ottobre 2012 Euro 2.50 - I.P. Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.

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Anno XXXIVn. 10Ottobre 2012Euro 2.50 - I.P.

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Fatta forse eccezione per Bonn quando la Germania era ancora divisa tra Ovest ed Est, per cui la piccola cittadinaera assurta al rango di capitale della Germania occidentalelasciando a Berlino tutto il fascino di capitale morale e “mentale” di ognitedesco, non c’è capitale al mondo che non vengaconsiderata il biglietto da visita della nazione e lasua città più rappresentativa. Certo, gli eventi storici possonofar assurgere ora una città ora un’altra a ranghi per così dire superiori, marimane vero che ALCUNE SONO PATRIMONIO DEL MONDO E DELLA

SUA STORIA ED ESSERE CITTADINI DI QUESTE CITTÀ, ABITARLE,GODERLE, NON È SOLO UN PIACERE E UN ONORE, è anche unimpegno a rispettarle e difenderle. E se c’è un luogouniversalmente riconosciuto che racchiude e conserva tutti gli elementidella grandezza storica, artistica e culturale, questo è Roma. Questa piccola premessa perché è del vergognoso stato diabbandono della città che è d’obbligo parlare. La sconsideratezza nella tutela della sua bellezza, l’indifferenza con laquale si lascia che ogni muro, ogni portone, vetrina ofacciata di palazzo sia imbrattato, ogni angolo, persino ognialbero fatto ricettacolo di cartacce e sporcizia, i marciapiedi e le stradedissestate, TUTTO È UN ATTO D’ACCUSA E UNA PROVA DI

TRASCURATEZZA A CARICO DI COLORO CHE, A QUALSIASI

LIVELLO SI PONGANO NEL SERVIZIO A QUESTA CITTÀ, SONO

CHIAMATI AD ASSICURARNE ALMENO LA DECENZA.Di una città che si vorrebbe Capitale, punto di richiamo, centro dicultura e d’arte vanto di tutto il Paese, che dovrebbefare del turismo e della capacità di accoglienza il suoorgoglioso distintivo, non rimane che sorpresa, rabbia esquallore. A ROMA, VERO REGNO DELL’INDIFFERENZA, tutto può esserecalpestato, sfregiato, manomesso, di giorno o di notte, senza suscitaremeraviglia o anche solo un flebile sdegno. E d’altronde non sembrache ci siano interessi cittadini che vadano oltre la cementificazionee le “invenzioni” estemporanee di lavori che solo le futuregenerazioni avranno forse la fortuna di giudicare. Roma ha già visto le razzie e le devastazioni portate dalle invasioni, gliscempi di amministrazioni comunali scellerate; è un lungo saccheggio chesi perpetua sotto gli occhi di tutti. Per quanto tempo ancora?CI MOBILITIAMO PER PROTEGGERE CANI, UCCELLI, FORESTE,MARI, CORSI D’ACQUA, SPECIE RARE PROSSIME ALL’ESTINZIONE,ma anche una città può subire la stessa minaccia. Interessa a qualcuno?

[ DI MARIA LAURA RONDINI - DIRETTORE EDITORIALE 50&PIÙ ] [anteprime]

Antichi mestieriLiutai, spazzacamini,maniscalchi... Lavori

di una volta che, però,resistono al tempo grazie

all’impegno di alcuniprofessionisti. A pagina 28

N.Y. MarathonÈ uno degli eventi

più attesi dagli americani e non solo, ma anche

un’occasione per conoscere la città attraversando i suoi cinque distretti.

A pagina 40

Mistero bolletteIl contorto labirinto di voci, costi, calcoli

e consumi di gas ed energia elettrica.

L’aiuto di un esperto per fare un po’ di chiarezza.

A pagina 21

Moda capelliLe nuove tendenze

prevedono tagli e acconciature all’insegna

della femminilità, impreziositi da qualche insolito tocco di colore.

A pagina 34

Respirare per... bene

Un corretto movimento respiratorioassicura anche il buon

funzionamento di altri sistemidel nostro organismo.

A pagina 46

ditoriale

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4 I 50epiu.it I OTTOBRE 2012

Reinhold Messner:un uomo in cerca dell’infinito

DI STEFANO RIPERT

Elezioni Usa 2012:Obama e Romney allo scontro finale

DI HELLIS MARTIN

Libia, un anno dopo:una ricostruzione difficile

DI LEONARDO GUZZO

Bollette gas e luce:oscure e incomprensibili?

DI GIADA VALDANNINI

Marina Piazza:“Anziana sì, adulta mai”

DI ROMINA VINCI

Vecchi mestieri:esistono ancora quelli di una volta...

DI DANIELA FLORIDIA

Maratona di New York:un viaggio attraverso la città

DI LORIS PORCHERI

Spazio 50Incontri, eventi, tempo libero, cultura

e tanto altro nel mondo di 50&Più A CURA DI LUISELLA BERTI

FiscoDI ALESSANDRA DE FEO

PrevidenzaDI GIANNI TEL

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IN EVIDENZA PARLIAMO DI... LA VOCE DI 50&PIÙ

Per posta: Largo Arenula, 3400186 Roma

Per telefono: 06 68134552Per fax: 06 68139323Per m@il: [email protected]

Anno XXXIVn. 10Ottobre2012

Periscopio >> pag. 6 a cura di Berardo Falcone

Letteralmente >> pag. 8 di Giovanna Vecchiotti

La lampadina di Edison >> pag. 24di Carlo Penguin

L’italiano nel mondo >> pag. 32di Giovanna Vecchiotti

Capelli: le nuove tendenzedi Barbara Di Sarno >> pag. 34

Vini e Giardini >> pag. 37di Donatella Ottavi

A Sharm, il mare d’invernodi Giovanni Orso >> pag. 38

Respiriamo meglio >> pag. 46 di Alessandro Mascia

Sapori & Colori >> pag. 48di Marina Cepeda Fuentes

Libri >> pag. 58di Renato Minore

Abbonamenti e PubblicitàAbbonamenti: Telefono 06 68134552Fax 06 68139323Pubblicità: Promedia 2000 S.r.l.Tel. 02 89079601 - Fax 02 89079619

Cinema e DVD >> pag. 59di A. Miccinesi e P. Armocida

Musica & Teatro >> pag. 61di D. De Felicis e M. Sarti

Giochi >> pag. 62di N. Tucciarelli e R. Cento

Stuzzica cervello >> pag. 63di E. Diglio

Bacheca >> pag. 64Oroscopo di Aldebaran >> pag. 66

Soluzioni >> pag. 66

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IN QUESTO numero

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5OTTOBRE 2012

Italia: annuale(11 numeri) euro 22,00sostenitore euro 36,00copia singola euro 2,50copia arretrata euro 4,50Estero: annuale euro 41,50

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ZOOMe vi foste trovati il 21 settembre a San Vin-cenzo (Livorno), avreste visto una corsa stra-ordinaria: un migliaio di over 50 con la ma-

glietta di 50&Più e ragazzi delle scuole elemen-tari e medie con la maglietta dell’Anno Europeodella Solidarietà fra le Generazioni 2012, insie-me lungo le strade della cittadina toscana. Unappuntamento di 50&Più per celebrare questoAnno Europeo.Perché in Italia, come in Europa, bisogna ripar-tire. E chi meglio di queste due generazioni puòcimentarsi nell’impresa? Da una parte la vitali-tà dei giovani, dall’altra il valore dell’esperienzadegli over 50 nei quali è molto forte la voglia diaiutare i giovani. Recenti statistiche infatti evi-

denziano che il 78,7% degli anzianiha questa volontà, sia con un sup-

porto economico, sia col tem-po dedicato ai problemi quo-tidiani di figli e nipoti. Met-tere insieme le risorse di tut-ti per ripartire, forse è lavera benzina low cost chepossiamo mettere nella no-stra macchina.

S

Finito di stampare:24 settembre 2012

Aderente a: facebook.com/50epiutwitter.com/50epiuyoutube.com/50epiuissuu.com/50epiu

Mensile di attualitàe cultura di 50&PiùSistema Associativoe di Servizi

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Direttore ResponsabileGiovanna Vecchiotti @ [email protected]

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Procuratore Gabriele Sampaolo

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ASSOCIATO ALL’USPIUNIONE STAMPAPERIODICA ITALIANA

UN’IMPRESAPER DUEGENERAZIONI

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Osservare la realtà quotidiana,leggere i giornali, guardare la televisione, navigare in internet, ascoltare la radio o i discorsi al bar può aiutarci ariflettere su quanto accade nelmondo in cui viviamo. Il nostro intento è quello di mettere in evidenza notizie interessanti, curiose,

importanti o stravaganti,riportandole tra questepagine in forma sintetica. Ci piacerebbe che anche voiprendeste parte a questasorta di gioco, fornendoci le vostre segnalazioni. Scrivete a:[email protected] o Largo Arenula 34,00186 Roma. Aspettiamo il vostro contributo!

Pin pillole

ITALIANI NARCISI, MA SOLO CON I COSMETICI DELLE MOGLI

A CURA DI BERARDO FALCONE

21Restituisce la libertà a un’aragosta 80enne

Un abitante della cittadina di Niantic, dello Stato del Connecticutin Usa, si è reso protagonista di una singolare vicenda a lieto fine.

Don MacKenzie, questo il nome dell’uomo, è entrato nel ri-storante locale The Dock ordinando un’aragosta di

ben 8 chilogrammi, soprannominata Luky Larry. Ilcrostaceo, che per la dimensione avrebbe al-

meno 80anni, non è stato mangiatoda MacKenzie, bensì liberato in

mare in una località segretae finalmente restituito al

suo habitat naturale.

Italiani curati ma non troppo(con la crema della moglie)Una recente ricerca di mercato, pro-mossa dall’associazione di psicologi“Donne e qualità della vita”, ha eviden-ziato che gli uomini italiani tra i 18 e i 55anni fanno ampio uso di cosmetici; il piùdelle volte “rubati” alla moglie o ai figli,per l’imbarazzo di entrare in profumeria. Perchi non si fa troppi problemi, invece, le far-macie rimangono i fornitori più utilizzati: il23% ci acquista crema per le mani, il 18%deodoranti, il 19% profumo usato comedopo barba oppure speciali prodotti per icapelli, il 29% prodotti abbronzanti, men-tre il 17% pettini o spazzole.

ERISCOPI

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La storia di Gary Anderson, l’inventore del logo del ricicloAvete presente il simbolo che ci suggerisce di ri-ciclare? Il suo inventore si chiama Gary Andersone lo ideò nel 1971, partecipando ad un concorsoindetto dalla Container Corporation of America.«Mi ci vollero un giorno o due per farlo - ammet-te Anderson (che non è un grafico) - ma il risul-tato iniziale mi sembrò troppo piatto. Così, al-l’idea originale aggiunsi an-goli e frecce e poi in-chiostrai il tutto».Anderson vinse ilconcorso, gua-dagnò 2000$ e,rispettando leregole del con-corso, cedette idiritti sul logo,tutt’oggi di pubbli-co dominio.

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6I profili su Facebook? Gli italiani li ritoccano quasi sempreDa una recente ricerca condotta dalla Redshift Research,risulta che gli italiani sono vanesi anche su internet. Se-condo lo studio, infatti, il 53% degli intervistati (per lopiù maschi) dichiara di aver abbellito, con qualche ritoc-co artificiale, la foto del proprioprofilo Facebook; togliendo qual-che chilo di troppo, nasconden-do la stempiatura con pose stu-diate o inquadrando solo le par-ti migliori. I motivi? Attirare l’at-tenzione di amici (il 55%), na-scondere le proprie insicurezze (il40%) ma anche un po’ di narci-sismo e l’intento di piacere a po-tenziali datori di lavoro (il 40%).

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Festeggiare i 90 anni con un lancio dal paracaduteLester Slate, ex pilota della Marina Usa durante la Seconda Guerra Mondiale ha dovuto aspettare di compiere 90 anni per fare il suo primo lancio con il paracadute, ma alla fine c’è riuscito. L’anziano cittadino di Pittsfield, nel Maine (Usa), durante la guerra aveva imparato la teoria dell’utilizzo del paracadute, senza però mai provaredavvero l’ebbrezza del volo. Insieme al suo istruttore, Slate si è lanciato dal piccolo velivolo che li trasportava, lasciando a bocca aperta le oltre 50 persone,fra parenti e amici, che erano accorse per vederlo.

Australia: in una grotta il dipinto più antico del PaeseÈ stato scoperto in Australia un dipinto di arte rupestre aborigena risa-lente a circa 28mila anni fa, il più antico del Paese e tra i più vecchi almondo. Secondo quanto spiega l’archeologo Bryce Barker dell’universi-tà di Southern Queensland, gli studi si riferiscono a una pittura di unacaverna dell'Outback, area remota e semidesertica dell'Australia. La ca-verna, conosciuta dai locali come “Nawarla Gabarnmang”, sarà ogget-to di altri stu-di per risaliread una datapiù precisadel dipinto,grazie al me-todo del car-bonio-14.

5 Adagiata a circa 1.000 metri di profondità nel Golfo dell’Asina-ra, in Sardegna, è stata identificata una parte del relitto della Co-razzata Roma, affondata il 9 settembre del 1943 da un aereo te-desco. Nel disastro persero la vita 1.352 persone e solo 622 riu-scirono a sopravvivere. La scoperta è stata fotografata e docu-mentata da Guido Gay, ingegnere che da molti anni conduce inquella zona esplorazioni subacquee con apparecchiature da lui idea-te e costruite. Le suggestive immagini riprese con un robot su-bacqueo mostrano pezzi di carena e artiglieria contraerea.

Ritrovato in Sardegna relitto della Corazzata Roma

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8I 50epiu.it I OTTOBRE 2012

L’uomo, l’acquae la piramide di Maslow

Gentile Direttore,lo scorso mese di agosto a Stoccolma c’è stato un gran-de evento, The World Water Week, ovvero la SettimanaMondiale dell’Acqua, durante la quale si sono con-frontati sul tema della scarsità dell’oro blu, i più emi-nenti scienziati di questo secolo, ma anche politici,Capi di Stato, leader di organizzazioni umanitarie, ecc.ecc. All’interno di questo grande meeting, che è dura-to una settimana e al quale hanno partecipato almeno100 nazioni, si è parlato anche di sprechi alimentari e

sono stati divulgati dei dati raccapriccianti: ogni gior-no quattromila bambini muoiono per aver bevutoacqua inquinata, circa novecento milioni di personenon hanno cibo a sufficienza mentre, di contro, unmiliardo e mezzo ne hanno talmente tanto che spessoviene buttato via. Ma sa qual è la cosa che mi addolora di più? È che nes-suno dei giornali ha dato spazio a questo evento. Èpassato sotto silenzio quasi che non interessasse a nes-suno. Ma che mondo lasciamo ai nostri giovani?

Uno degli psicologi più cono-sciuti del ventesimo secolo,Abraham Maslow, elaborò unateoria conosciuta come “la pi-ramide di Maslow”. Alla base diessa ci sono i bisogni primaridell’uomo (quelli fisiologici co-me bere, mangiare), poi quellidi salvezza, sicurezza e protezio-ne e via via gli altri, fino ad ar-rivare al bisogno di realizzare sestessi o anche occupare una ele-vata posizione sociale, bisogniche si trovano in cima alla pira-mide. Naturalmente, prima diarrivare a combattere per assi-curarsi un posto preminente al-l’interno della sfera sociale de-vono essere soddisfatti gli altribisogni che vanno a comporrela piramide. Ecco, signor Ma-rio, la maggior parte degli oc-cupanti del “nord del mondo”si è costruita nel corso degli an-ni la propria bella piramide edal momento che, in linea dimassima, ha la pancia piena enon deve più accendere il fuo-co davanti la caverna per tene-re lontani gli animali feroci, nonpercepisce più i bisogni fisiolo-gici come “fondamentali”. In li-nea di massima, dicevo, perchéproprio durante la SettimanaMondiale dell’Acqua è stato evi-

Un’ipotesi remotail taglio del debitoHo letto e riletto con attenzio-ne, visto che mi suonava ma-le, l’articolo a pagina 22 delnumero di febbraio 2012.Ecco il punto, e cito dall’arti-colo: «È come se ogni annonella famiglia entrassero 10mi-la euro a fronte di un debitodi 12mila; l’intero stipendionon basta da solo a coprire iltotale del debito che, quindi,ogni anno cresce». Ci deve es-sere qualcosa che mi sfugge,perché nella realtà è propriocosì che funziona. Parlo da fi-nanziato e da “finanziatore”.Nella mia lunga esperienza dibancario ho deliberato centi-naia e centinaia di mutui (con“sofferenze” bassissime) peracquisto casa, in cui il clienteaveva un reddito pari a unquarto o anche un quinto deldebito che andava ad affron-tare. Solo che le operazioninon durano un anno: bensì 20o 30 e anche più. In questocaso la famiglia riesce a rimbor-sare tranquillamente il suo de-bito, con l’accortezza di non

MARIO MORANTE

«Spendiamo milioni e milioni per cercareacqua su Marte e non facciamo niente per conservarla qui e per cercarne di più per quelli che hanno sete»

José Luis Sampedro, La senda del drago, 2006

denziato che entro il 2050 cisarà un aumento del 70% del-la richiesta di cibo; ciò sta a si-gnificare che le risorse idrichesaranno convogliate per soddi-sfare la domanda, con una gra-ve ripercussione sulla disponi-bilità dell’acqua potabile per l’in-tera umanità. E dal momentoche già oggi oltre un quarto del-l’acqua che utilizziamo viene im-piegata per coltivare tonnellatedi alimenti che nessuno mangia,i conti sono presto fatti. Eppu-

ECONOMIAre basterebbero piccoli accorgi-menti nella nostra vita quotidia-na a fare la differenza: chiude-re il rubinetto mentre ci si lavai denti, per esempio, o evitaredi buttare via gli avanzi che po-trebbero essere utilizzati in altramaniera. Si calcola che se a li-vello globale si riuscisse a ridur-re della metà gli sprechi ci sa-rebbe un risparmio delle risor-se idriche pari al corso del Nilo.Un piccolo, grande regalo per igiovani di tutto il mondo.

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SCRIVETECI A:Per posta: Largo Arenula, 3400186 RomaPer fax: 06 68139323Per m@il: [email protected]

{ CI SONO SOLTANTO DUE MEZZIPER PAGARE I DEBITI: SFORZANDOSI DI AUMENTARE IL REDDITO,SFORZANDOSI DI DIMINUIRE LE SPESE

Thomas Carlyle, Presente e passato, 1843}

La risposta è a cura del dottorLorenzo Masini.

Egregio signor Giudici,ammiriamo la Sua prudenza.Se anche i Suoi colleghi ame-ricani avessero agito con lastessa Sua accortezza, e di mol-ta parte del sistema bancarioitaliano, noi adesso non sa-remmo a combattere con unaprofonda crisi economica e fi-nanziaria. Invece, dal 2001 al2007 negli Stati Uniti, sfrut-tando la leva del valore del-l’immobile, acquistato a mu-tuo, molte delle famiglie ame-ricane hanno comprato beni,spendendo annualmente piùdi quanto incassassero. In Ita-lia questo non è possibile, per-ché al massimo viene erogatoun mutuo con una rata men-

sile o annuale di non oltre unterzo del reddito del corrispon-dente periodo. All’aumentaredel valore dell’immobile, labanca in Italia non concede ingenere altri soldi in prestito.Venendo all’esempio che cita,il riferimento era alla situazio-ne italiana. I dati del Governoindicano che il debito pubbli-co italiano supera del 120% ilPil. Significa che la spesa pub-blica in Italia ogni anno è su-periore di oltre il 20% rispet-to l’intero prodotto nazionalelordo. In pratica, a fronte diun Pil di circa 1.500 miliardi dieuro, il nostro debito attualesfiora i 1.900 miliardi. È comese una famiglia ogni annoavesse entrate per 15mila eu-ro e uscite per 19mila fatte daspese correnti di 15mila e un

farne altri e, possibilmente, diaumentare il suo reddito.

ADRIANO GIUDICI

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debito pregresso di 4mila. Co-me fa a rientrare del debito?In due maniere: o guadagnan-do di più, magari con qualcheora di straordinario di lavorodei componenti familiari cheportano reddito; oppure spen-dendo meno di quanto incas-sa, con tagli alla spesa familia-re. Meglio ancora sarebbe unmix di entrambe, per creareun avanzo che vada a coprireparte del debito. Se riesce adottenere un avanzo di 1.000euro l’anno, per rientrare deldebito occorreranno circa 5anni (non 4 perché nel frat-tempo gli interessi sul debitocorrono e lo incrementano).Lo Stato fa lo stesso. Per rien-trare di quel 20% in più, cer-ca di incassare di più (mano-vra di aumento delle tasse: Iva,Imu, ecc.) e di spendere di me-no (attraverso i tagli di spesapubblica definiti dalla spen-ding review). Sperando che gliinteressi sul debito (lo spread)non vanifichino parte o tutti isacrifici fatti.

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IN ARRAMPICATA SI È SOLI CON SE STESSI, LA MENTE È LIBERA.

È L’INFINITO. DOVE L’UOMO CERCA DI DARE UN SENSO AL PROPRIO VIVERE

10 I 50epiu.it I OTTOBRE 2012

os’è la paura?». «È l’altra metà del coraggio». CosìReinhold Messner rispondeva alla domanda di Am-brogio Fogar che, a metà degli anni Ottanta, ideava e

conduceva Jonathan Dimensione Avventura, una trasmissionetelevisiva che raccontava storie di uomini con la voglia di guar-darsi dentro per scoprire i propri limiti, eleggendo a unico giudi-ce del loro valore Madre Natura. Perciò scelsero di rapportarsi ad

essa misurandosi con la fatica, il dolore, l’avvilimento, il freddoinsopportabile, la paura, ma anche con il piacere delle cose fat-te con sincerità verso se stessi, con il gusto alla lotta - che, unavolta raggiunto, rende tutto più facile, quasi divertente - e, spes-so e volentieri, con la gioia della vittoria contro i demoni perso-nali, mai contro la natura. E a tutte le loro domande, puntual-mente, arrivarono delle riposte. Non si può sapere con certezza

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REINHOLDMESSNER

Il trucco stava nel trovare i posti giusti per i singoli mu-sei. E isolare i temi forti: popoli montanari, ghiaccio, roc-cia, montagne sacre. I luoghi sono unici. Il più bel po-sto delle Dolomiti per la roccia; un posto sotto l’Ortles,dove scendono le valanghe, per il ghiaccio; qui a Bru-nico per i popoli montanari, dove sali sulla torre e ve-di centinaia di masi e di contadini che lavorano in mon-tagna. Una cosa così nasce in molti anni.Le strutture si visitano con buone scarpe e carti-na alla mano. Può capitare che si arrivi in un lo-cale espositivo con il fiatone e il viso accaldato. Co-sa le preme che il visitatore capisca alla fine del-l’impegnativo e affascinante viaggio?Se il visitatore uscendo si farà delle domande, è giàqualcosa. Ci saranno altre strutture in futuro?Probabilmente un nuovo museo in appoggio a quello delmonte Rite, dove ci sono problemi di umidità per le ope-re artistiche. Comunque la struttura non verrà chiusa. Inquesto ulteriore museo vorrei parlare delle importantipareti del grande alpinismo.Insomma, la montagna come spazio inesploratoper l’avventura...Divido nettamente tra terra coltivata - l’uomo ha colti-vato le Alpi fino a2.400 metri già da10mila anni - e wil-derness, dove l’uo-mo intelligentemen-te non andava. Nonc’era necessità di an-dare. Lui andava fi-no a dove potevaportare giù qualco-sa. Un albero. Forseun camoscio. Ma ol-tre non andava.Quand’è scattata allora la molla?Oltre, l’uomo va dall’Illuminismo in poi e lo fa per-ché è sazio. Ha una mancanza dentro che vuoleriempire. L’alpinismo non è necessario. Nasce, insie-me al turismo, quando si vuole trovare una secon-da forma di vita e di espressione oltre alla fabbrica. Cosa si cerca lassù in cima?Ognuno ha la sua motivazione. Lassù non c’è niente, laroccia non si mangia. Ognuno però ha il diritto di farlo...Di andare lassù a cercare risposte?Sì, ma appunto non è una necessità. La necessità è tro-vare un tronco per fare una casa, portare in alta quo-ta il gregge finché c’è un po’ d’erba. La wilderness, in-vece, è la zona selvaggia dove non c’è niente da por-tare a valle. E bisogna lasciarla così com’è. Di fatto sia il turismo che l’alpinismo hanno unimpatto ambientale...La montagna non è un giochetto su via ferrata. E,invece, soprattutto i club alpini hanno attrezzato lawilderness come se fosse Disneyland. Ma quello chesta succedendo in montagna, è un esempio di »

se gli adolescenti di allora percepissero tutti questi se-gnali, ma sta di fatto che in quei racconti catodici il lo-ro cuore veniva fatto volare alto come un falco. Messner Mountain Museum, 2012. Siamo nel cuore delcomplesso museale ideato dal grande Reinhold Messner.Castel Firmiano, a Bolzano, è il centro nevralgico, crea-tivo e gestionale di un’idea che si completa di altre quat-tro strutture. Un insieme nato per trasmettere lo spiritodelle montagne, i saperi delle popolazioni che da millen-ni abitano le terre alte e le esperienze di uomini e don-ne che, per scalare le vette più alte del pianeta, hannointeragito con le montagne a livelli emozionali profondie personali. Nei musei, legati l’uno all’altro come un’idea-le catena montuosa, rimbalza l’eco millenaria delle do-mande che l’essere umano si fa da quando si mise adinterpellare la sacralità di questi maestosi scenari. E allo-ra proviamo a cercare qualche risposta da Reinhold Mes-sner in persona, che gentilmente ci accoglie all’internodi uno dei suoi castelli-museo, a Brunico.Da cosa nasce questa inconsueta avventura deimusei? Qual è stata la spinta emozionale di tantolavoro, senz’altro più mentale che fisico?In sincerità avevo pensato all’inizio solo a Castel Firmia-no, a Bolzano. Volevo allestire una struttura museale uni-ca, con molto materiale espositivo delle mie collezioni,riguardante la montagna. Ma il destino ha voluto che perterribili giochi di potere mi fosse cancellato il contrattoche avevo firmato e in seguito al quale avevo fatto an-che grossi investimenti. A questo punto la mia idea si èevoluta: la struttura che avevo pensato inizialmente si èdivisa in cinque musei con tematiche specifiche. Più tar-di poi ho vinto il bando europeo e a quel punto ho som-mato le due idee: ora Castel Firmiano è il cuore pulsan-te del progetto, attorno a cui ruotano le strutture satel-lite. La spinta energetica è stata la possibilità di lasciare

«Il bello della vita

è impegnarsi affinché un’idea

diventi realtà, far crescerepiano piano

un’intuizione»

Biografiain breveNasce a Bressanone(Bz) nel 1944. A soli 5 anni inizia ascalare con il padre e a 20 è già uno dei migliori alpinistieuropei.

OTTOBRE 2012

un’eredità alle generazioni future, tutto quel sape-re che si è formato nell’arco dei secoli nel rapportotra l’uomo e la montagna. Nell’evolversi del proget-to mi sono fermamente convinto che quello era il mes-saggio vincente e non un museo artistico, scientifi-co e nemmeno didattico.Con che criterio ha scelto i temi e i musei?

Solo e senza l’ausiliodell’ossigeno, è ilprimo alpinista ascalare tutte le cime,ben quattordici, ad oltre 8.000 metri. 3.500 le impresealpinistiche, 100 dellequali primeascensioni.

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un problema più grande. Viviamo oltre le possibili-tà che abbiamo. Sfruttando le generazioni future.L’uomo vive come se le risorse fossero infinite.Per l’Italia che risposte si aspetta dalla politica?Monti è stato molto bravo come Commissario in Euro-pa. Parla la stessa lingua della grande finanza. Ha resti-tuito credibilità al Paese. Ma se in Italia i giovani non han-no più la speranza di farcela, non investono più. Le pic-cole e medie imprese non sono mai state così in difficol-tà. Per non parlare di chi ha lavorato cinquant’anni e orasi trova in tasca una pensione senza potere d’acquisto.E intanto incombe lo spread, un incubo con cuitutti abbiamo imparato a fare i conti. L’Italia ha sempre avuto la leadership mondiale in ga-stronomia, moda e design. Era il numero uno al mon-do anche per il turismo. Adesso tutto sta crollando. Ènormale in un mondo globalizzato che talenti e profes-sionisti vadano all’estero. Ma adesso è troppo. Un gio-vane con due lauree che non trova lavoro o si spara ova all’estero. Lo ripeto, l’Italia deve dare ai giovani spe-ranza. O si aiutano gli italiani a diventare europei o travent’anni saremo alla fame. Il futuro è sentirsi europei. Da dove si comincia?Per esempio sentirsi immersi, anche emozionalmen-te dico, nelle elezioni europee.L’economia reale è una risposta alla volatilitàdei mercati?Parlo di quello che conosco. Ho tre masi in monta-gna e sono autosufficienti. Per valorizzare quelloche produciamo la mia regola è vendere tutto al piat-to o al bicchiere. Il prodotto, insomma, direttamen-te dalle mani del contadino, senza altre mediazio-ni. Ho creato un legame diretto tra turismo e agri-coltura. Niente grossisti. Io dai miei masi prendo for-se il 2 o il 3%... A me interessa che il contadino man-tenga il sistema sostenibile che ho proposto.Tutto ecosostenibile, insomma. Non si vendeniente che non produciate nei masi...Ecosostenibile è qualcosa che funziona.Un po’ come questi musei...Quando sono venuto su questi masi, li ho comprati perniente. Sono a Juval, sotto il mio castello, a circa 1.000

metri di altezza. Erano coperti di cespugli, col tetto sfon-dato. Potevi vedere dalla cantina fino alle stelle. Unodei masi è gotico, del 1400, fatto in pietra, legno e fan-go. Li ho ristrutturati. Anche il castello era un mezzodiroccato. L’ho ricostruito. Non c’era neanche la stra-da, il telefono. L’ho comprato per trenta milioni di li-re. Oggi vale milioni di euro. Adesso i turisti arrivanocon la navetta. Abbiamo 50mila visitatori all’anno. Enon prendiamo un euro di sovvenzione.Come si fa a restare giovani dentro?È importante capire che noi siamo finiti e non infiniti. Lamorte fa parte della vita. Diventa più intensa se capiscoche è un arco tra nascita e morte. L’ho capito con la mor-te di mio fratello. Da allora sono più lineare con i miei so-gni. Ora mi chiedo. «Cos’è importante adesso? Come vo-glio realizzarmi, esprimermi?». Sono stato, ad esempio,cinque anni al Parlamento Europeo. Oggi no. Per me ol-tre i sessant’anni i politici dovrebbero lasciare spazio.Cos’è per lei un sogno?Questi musei, ad esempio. Erano un sogno e sonodiventati realtà. Per me il sogno è una possibilità. Hoavuto sei vite: rocciatore, alpinista di alta quota, av-venturiero ed esploratore in tutto il mondo, studio-so dell’ambiente alpino, politico, inventore di museo.Ho sempre lavorato nello stesso modo. Avevo un’ideache può anche essere chiamata sogno. Il bello nonè avere l’idea, il successo finale, la cima dell’Everest.

Sulle spalledei gigantiOltre alle 14 vette più alte della Terra(Everest, K2, Lhotse,Kangchenjunga,Makalu, Cho Oyu,Dhaulagiri, Manaslu, Nanga Parbat,Annapurna,Gasherbrum I e II,Broad Peak,Shishapangma),nel 1965 Messnerapre una via sulla parete norddell’Ortles (3.905 m).Nel 1969 supera la viapiù impegnativa delleAlpi Orientali: il diedroPhilipp-Flamm del Monte Civetta. Dal 1970 al 1986,scalando il NangaParbat, si dedica alla carriera di “himalaista”.

INTERVISTA REINHOLD MESSNER

[ A SINISTRA, COME UNA FINESTRA APERTA SUL MONDO, UN SUGGESTIVO PARTICOLARE DEL MUSEO DI CASTEL FIRMIANO (BZ), SEDE PRINCIPALE DEL CIRCUITO MUSEALE IDEATO DA MESSNER. ]

SCALARE IL MUSEO

I musei di Messner sono concepiti come un tour inmontagna. Gli spazi aperti sono parte integrante del-la visita. Numerosi saliscendi, viste panoramiche. Uncammino che diventa un viaggio interiore, dove ciòche proviamo è importante quanto ciò che com-prendiamo.A Castel Firmiano, il nucleo principale della com-plessa struttura museale, l’itinerario si percorre insenso orario, ruotando attorno alla rupe centrale, sul-la cui cima resistono al tempo le rovine della cappel-la dell’antico feudo, risalente al decimo secolo. Pri-ma tappa del percorso, l’art-gallery, che ospita mo-stre temporanee, spesso di artisti emergenti. A segui-re, si sale per le scale infinite della Torre Bianca, al-la scoperta della storia locale, fino alle recenti batta-glie autonomiste del Sudtirolo. Poi la Torre Nord,che accoglie tematiche riguardanti le religioni della

MESSNER MOUNTAIN MUSEUM,CUSTODE DEL TEMPO

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Il bello è il percorso. Il bello fa rima con sogno. È appunto faredi un’idea una realtà. Far crescere piano un’intuizione... Perquanto mi riguarda, quando un mio sogno è diventato realtà,sono soddisfatto e riparto subito con un altro.Quali sono le sue emozioni quando arrampica?Se uno arrampica molto bene, il puro flow, il fluire. Quando seilibero e in equilibrio. Cambi mano, fai un’altra mossa per trova-re un nuovo equilibrio. Gesti provati migliaia di volte che, in queldato momento, vengono da soli. E non esisti più. Non c’è un al-tro pensiero. Solo pelle e roccia. La mente è libera. Insomma, è una sorta di meditazione in movimento?È puro essere. Noi occidentali siamo attivi, non siamo personezen. La vita contemplativa non fa per noi. Quello che gli orien-tali raggiungono con la meditazione noi possiamo provarlo at-traverso il movimento.Poi con la penna traccia un punto da cui si allontanano due se-mirette. Fuggono in direzioni opposte. «A un estremo c’è A - cidice - la vita attiva, i valori dell’Occidente; all’altro C, la vita con-templativa che in Oriente affonda le sue radici nei millenni. Nonc’è niente di più diverso. Ma tra queste due linee che corronoall’impazzata l’una all’opposto dell’altra, c’è un punto dove siincontrano: all’infinito». L’infinito. Proprio lì dove l’uomo cercase stesso. E un senso al proprio vivere.

montagna, i grandi filosofi e i loro discepoli. Appena fuori, gli spa-zi aperti del Teatro della Roccia. Si entra quindi nella Grotta deiCristalli, luogo magico per rivivere l’antico mito di Re Laurino.Ancora gambe in spalla per salire i piani del Palas, dove si spie-gano l’orogenesi della montagna e la storia dell’alpinismo. Di nuo-vo spazi aperti con l’Arena Grande, usata per convegni e rappre-sentazioni artistiche. Della Torre Est sono protagonisti l’Eiger, leDolomiti, il Cerro Torre, El Capitan, ma anche l’analisi dell’im-patto dell’uomo sul loro stato di conservazione. Nella Torre Ovestgli Ottomila, la loro storia e il loro futuro. Infine, la Torre del Po-stale, dove si parla di due opposti, montagna e deserti.Anche negli altri musei dello stesso circuito di Messner il concet-to è sempre interagire con l’ambiente montano in modo attivo epartecipe: il visitatore motivato e appassionato della materia, oanche chi ha solamente sete di cultura può, in ogni oggetto espo-sto, scoprire un mondo affascinante, fatto di storie di uomini edi animali plasmati dalla montagna.

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[ ATTUALITÀ DI HELLIS MARTIN ]

o schermo del computer è 13 pol-lici. Una scatola da scarpe. Ma den-tro c’entra l’intero Oceano Atlan-

tico se il sorriso di Tracy Pakulniewicz,connessa a internet dal suo cellulare,mentre cammina per le strade di Wa-shington, arriva forte e chiaro qui in Ita-lia. Nella foto che ci appare sul moni-tor tiene in braccio Leila, la figlia di seianni. È pomeriggio e sta scappando dallavoro - è consulente per le pubblicherelazioni - per andare a prenderla a scuo-

i posti di lavoro promessi da Romney ai suoi elettori durante la campagna elettorale.

12 MILIONImoglie del candidatorepubblicano, si èconvertita al mormonismoper amore del marito.

ANNL.DAVIES,sono chiamati per i diversi programmielettorali a dire la propria su molti temi.

GLI ELETTORI

SOCI

ETÀ

L«La campagna elettorale americana entra nel vivo, in atte-sa delle elezioni per il 6 novembre. Democratici o repub-blicani? Continuità o nuovo corso? Obama o Romney?Tra voto di “testa” e voto di “pancia”, l’America si preparaalle elezioni dal più alto valore simbolico degli ultimi anni»

: ATTENDENDO L’ELECTION DAY

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la: «Ho sempre seguito la politi-ca - ci scrive - e quest’anno sen-to che ci sono due visioni moltodiverse per il futuro degli StatiUniti, rappresentate da BarackObama e Mitt Romney». Tracy èun’elettrice democratica. In pas-sato ha lavorato alla Casa Bian-ca per Bill Clinton e valuta così iprimi quattro anni di Obama: «Halavorato per mettere in movimen-to l’America e gli Americani ver-

so il futuro. È diventato presiden-te con due guerre che costava-no ai contribuenti miliardi di dol-lari ogni mese. Senza avere il con-trollo del Congresso, è riuscito afar passare la riforma sanitaria, afar tornare a casa le nostre trup-pe dall’Iraq e a pianificare il ritirodall’Afghanistan entro il 2012».Come tutte le mamme, Tracy èmultitasking, fa cioè mille cosenello stesso momento. Adesso

in una mano tiene quella dellapiccola Leila, nell’altra il cellulare.E ogni tanto sfiora col pollice iltouchscreen del suo telefono perrispondere alle nostre domande:«Come donna penso che MittRomney riporterebbe indietro lelancette dell’orologio fino al pun-to in cui le donne non avevanoil diritto di scegliere cosa è me-glio per loro. In cui ci si aspetta-va che rinunciassero alla carriera.Per Obama, invece, non è giustoche le donne guadagnino solo77 centesimi per ogni dollaro cheguadagnano gli uomini». Pari op-portunità e diritti. Per gli elettoridemocratici come Tracy sono intesta alla lista dei motivi per cuisceglieranno ancora Obama:«L’università dovrebbe essere undiritto per tutti. Per questo Oba-ma ha aumentato le borse di stu-dio del 95%». E perché invecenon si fidano di Romney? «È unmiliardario e vuole che i Papero-ni come lui continuino a control-lare la gente, rendendo i guada-gni della classe media e delle fa-

miglie meno abbienti, che lavo-rano duro, meno sicuri a livello fi-nanziario di quelli dei ricchi». Ana-lisi politica, attenzione ai pro-grammi. Ora che la campagnaelettorale è entrata nel vivo, l’elet-tore americano apre bene gli oc-chi. Ascolta le proposte dei can-didati, passa ai raggi X le loro di-chiarazioni sui giornali e nei dibat-titi in tv. Ma non manca il votodi pancia. Sui temi caldi che di-vidono l’elettorato, dall’aborto,al matrimonio gay, ma anche suimodi per rispondere ai problemidi tutti i giorni, disoccupazione inprimis. Ecco allora, ad esempio,che la grande ricchezza di Rom-ney diventa per i democratici si-nonimo di un governo che cure-rà solo i propri interessi e per i re-pubblicani, al contrario, garan-zia della capacità di prendere inmano le sorti economiche diun’America che non vuole lasciar-si sfuggire la leadership mondia-le. Il successo personale comechiave del successo di un Paese,insomma. La pensa così La-

la combattiva moglie del presidente,ha invitato gli americani a credere ancora nel marito, vero simbolo del sogno americano e della rinascita degli Stati Uniti.

MICHELLE OBAMA

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TRA PRIMARIE E CONVENTION

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LA LUNGA CORSA ALLA CASA BIANCA:COME FUNZIONANO LE ELEZIONI{ }

uest’anno il giorno in cui gliAmericani sceglieranno il loropresidente, sarà il 6 novembre.

L’election day è il momento culminantedella lunga corsa alla Casa Bianca, checomincia quasi due anni prima. Le per-sone che vogliono candidarsi - repubbli-cani, democratici, verdi e qualche voltadegli indipendenti - fanno campagnaelettorale per essere eletti nel loro par-tito. Alle elezioni primarie (che recente-mente abbiamo importato anche in Ita-lia per la scelta del candidato leader) icandidati vengono poi votati in ogni sta-to. Le primarie cominciano a gennaiodell’anno in cui si tengono le elezioni. Completate le primarie, ogni candidato si

aggiudica un certo numero di delegati. Idelegati sono coloro che nomineranno ilcandidato presidente alle convention, ov-vero gli stati generali di ogni partito, in cuisi illustra il programma elettorale. Le con-vention durano tre o quattro giorni. Unavolta che i delegati hanno espresso il lorovoto alla convention e la persona eletta haaccettato la nomina, ogni partito ha il suocandidato alla Casa Bianca e la campa-gna elettorale entra nel vivo. È a questopunto - generalmente ai primi di settem-bre, dunque un paio di mesi prima dell’elec-tion day - che la gente comincia a segui-re davvero da vicino i candidati, le loro po-sizioni sui temi più importanti e quello chevogliono fare per il Paese una volta eletti.

Q

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wrence Commisso, che ha giàscelto di dare il suo voto a Rom-ney. Anche lui, grazie alla Rete,risponde alle domande di 50&Piùda Oltreoceano: «Mi occupo divendite nel settore delle appa-recchiature mediche e aiuto miamoglie a portare avanti la nostrapiccola fattoria nel New Jersey. Lamia vita e la mia carriera dipen-dono dall’autonomia e dalla ca-pacità di rischiare. Ho avuto undiscreto successo e credo ferma-mente che il duro lavoro premia.Insieme alla responsabilità per-sonale, di cui fa parte anche il miodovere di carità verso il mio pros-simo». Forte senso della colletti-vità e nello stesso tempo la cer-tezza che ognuno è artefice del-la propria fortuna. Ma anche deipropri fallimenti. «Credo - con-tinua Lawrence - che l’Americasia stata fondata per garantireuna possibilità a tutti, ma nonnecessariamente per promette-re il successo. I politici di oggi, in-vece, hanno tramutato quellapromessa in una sorta di dirittoacquisito per la gente, e lo han-no fatto soprattutto per assicu-rarsi la poltrona». Insomma,l’equazione su cui spesso si ba-sa il voto repubblicano è più me-no questa: uomo di grande suc-cesso uguale miglior guida pos-sibile per l’America. Un po’ lostesso meccanismo scattato inItalia quando la discesa in cam-po di Berlusconi convinse moltiche un imprenditore in grado difare “miracoli” con le sue azien-de ne avrebbe fatti altrettanti conil sistema-Paese. L’altra calamitadel voto repubblicano sono poii valori della tradizione, le radici,i principi cardine su cui si fondal’essenza stessa dell’americanità:«Quest’anno voterò per Rom-ney - spiega ancora Lawrence -perché il suo retroterra, fatto diduro lavoro e successo, e la suaesperienza pratica nel mondodegli affari hanno maggior pesodi quella del suo antagonista. Esono convinto che questo siaquello di cui il nostro Paese ha bi-sogno per riportarci ai nostri prin-cipi fondanti».

A settembre i sondaggi promettevano un testaa testa tra i candidati e non è inverosimile chela sfida si deciderà all’ultimo voto. La fine di BinLaden e Gheddafi è un evento ormai archivia-to, non più in grado di accrescere la popolaritàdi Obama. E anche se il terrorismo è tornato acolpire, con l’uccisione dell’ambasciatore ame-ricano in Libia Christopher Stevens, al momen-to gli americani sono più spaventati dalla crisieconomica. E l’occupazione rimasta al palo, co-me non accadeva forse dagli anni Trenta, conla conseguente perdita di potere d’acquisto del-le famiglie. In questo clima di stallo dell’econo-mia poi, anche un traguar-do storico come la corag-giosa riforma sanitaria diObama, che estende la co-pertura assicurativa anchealle fasce più deboli, ha sca-tenato malumori nella clas-se media: «Nella mitologiaamericana - ci spiega Ri-chard Greenslade, presiden-te per Milano di “Demo-crats Abroad”, associazio-ne di cittadini statunitensidi credo democratico che vivono all’estero - tut-ti devono fare da soli. Chi è povero lo merita.In Italia suona strano, il cattolicesimo insegna lacarità verso i meno fortunati. Quella statuniten-se è una mentalità di stampo protestante. Cuia volte, però, sfugge un particolare: parlo a ti-tolo personale, ma penso che su 300 milioni diAmericani, per uno o meno onesto o meno ca-pace che approfitta dei sussidi, c’è un banchie-re che evade tasse per mille volte tanto». E pro-prio la questione delle tasse è una potente frec-

cia nell’arco di Obama, che ha chiesto a Rom-ney di rendere pubbliche le sue dichiarazionidei redditi. Una mossa che ha preso il candida-to repubblicano in contropiede. Malgrado l’ac-cusa di aver pilotato i suoi guadagni sulle spiag-ge da paradiso (fiscale) delle isole Cayman eBermuda, Romney è rimasto sul vago, affer-mando solo di aver sempre pagato almeno il13% di tasse, cioè meno di quanto paga un im-piegato. Ma la legge lo consente, grazie allagenerosa normativa sul capital gain (il differen-ziale tra il prezzo di vendita e di acquisto di unostrumento finanziario). Una spiegazione, quel-la di Romney, che assomiglia quasi a un’am-missione di elusione fiscale e che gli è valsa ilsoprannome di “Mister 13%”. Gli strateghi del-la campagna di Obama dovranno spiegare aglielettori che meccanismi come il totale returnswap permettono, senza infrangere la legge,di far figurare un profitto, che avrebbe un’ali-

quota del 35%, come l’esi-to di un investimento rischio-so, tassato invece solo del15%. Grazie a strumenti co-me questo Romney ha gua-dagnato milioni di dollari.Profitti che però hanno po-co a che vedere con l’econo-mia reale e smontano la cre-dibilità del candidato repub-blicano come l’imprendito-re di successo in grado di ga-rantire 12 milioni di posti di

lavoro se prenderà in mano le redini degli Sta-ti Uniti. Ma è anche vero che «se uno è disoc-cupato da due anni - continua Greenslade - ècomprensibile che pensi di votare per il cambia-mento. È per questo che è importante spie-gare a questo ipotetico elettore che le sue dif-ficoltà non derivano dalle azioni di Obamama dall’ostruzionismo dei repubblicani. Il ca-po del Comitato Budget della Camera è PaulRyan, l’attuale numero due di Romney. Mi-gliaia di proposte del presidente sono rima-

SOCI

ETÀ

[ SOPRA, I DUE CANDIDATI - IL REPUBBLICANO MITT ROMNEY

E IL DEMOCRATICO BARACK OBAMA - RITRATTI IN DIVERSI

MOMENTI DELLE RISPETTIVE E ACCESISSIME CAMPAGNE ELETTORALI

PER LA CORSA ALLA CASA BIANCA. ]

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ste nel cassetto. Come l’Ame-rican Jobs Act, presentata agennaio da Obama per creareposti di lavoro e mai votataperché era strutturata per nonfar salire il deficit e ridurre i taxcuts, le agevolazioni fiscali deiricchi». Introdotte con l’ammi-nistrazione Bush, le agevola-zioni sono state prorogate, concosti notevoli per la nazione. Esono state il terreno di scontroin questi quattro anni tra Oba-ma, che pensava a investimen-ti pubblici per far ripartire l’eco-nomia e ridurre il deficit, e laCamera, a maggioranza repub-blicana, che non voleva saper-ne di far saltare i tax cuts. A incrinare ancora l’immaginedi Romney, l’indagine del pro-curatore capo di New York, EricSchneiderman, che sta passan-do al setaccio le più grandi so-cietà americane di private equi-ty (fondi, cioè,fatti tutti dapartecipazio-ni di aziendeprivate) pervedere se ab-biano c o m -m e s s o abu-si nell’applica-re pratiche dielusione fiscale. Tra queste so-cietà c’è anche la Bain Capital.Romney ne fu socio fondatore.Si è dimesso da tredici anni, madalla Bain Capital continua a ri-cavare ogni anno milioni di dol-lari. D’altro canto la tempisticadell’indagine di Schneiderman,vicino all’amministrazione Oba-ma, ha fatto gridare i repubbli-cani allo scandalo. Per loro l’in-chiesta del procuratore capo diNew York è solo una manovrapolitica. E se Michelle Obamadalla convention dei democrati-

ci invita gli elettori a credere an-cora nel sogno americano e insuo marito Barack, che ne èl’esempio vivente, è anche veroche quello americano appunto,cioè lavorare duro per ottenerei risultati sperati, è l’unico sognoconcesso di questi tempi. Tra leaccuse dei delusi a Obama c’èanche il non aver affrontato amuso duro il potere finanziariodi Wall Street. «Obama ha mes-so però un importante puntofermo contro la finanza tossicache portò alla crisi del 2008 - ri-batte Greenslade - con la Dodd-Frank law. Con questa legge gliistituti finanziari non possonocontare su fondi pubblici in ca-so di bancarotta. Non possonoinsomma prendere rischi ecces-sivi con l’idea che poi tanto loStato li salverà. Non per nientetra le promesse di Romney ci so-no la deregolamentazione ban-

caria e l’eli-minazionedella Dodd-Frank law».Comunquela pensino,anche gliAmericaniche vivonoall ’estero

sono una parte importante del-l’elettorato: «Noi di “DemocratsAbroad” siamo quattro milioni.Praticamente uno stato medio-piccolo. Potremmo essere il cin-quantunesimo stato», scherzaGreenslade. Che voterà dall’ormaisua Milano: «Sono in Europaper lavoro da trent’anni. Dopoun’esperienza in Germania, sonoarrivato in Italia. Oggi insegno inun’università a Milano. Dove hotrovato moglie e famiglia... e mu-tuo». Ma almeno, qui in Italia,non era un Subprime.

«L’elettorato sta analizzandodettagliatamente i programmipresentati daicandidati»

Barack Obama è il leader mondiale più seguito suTwitter, con oltre 17 milioni di “follower”. Il con-tatto @BarackObama risulta essere il più famoso eseguito tra i rappresentanti politici; inoltre, è 5°nella classifica assoluta della popolarità nel cosid-detto “Twitterverse” (Universo di Twitter), subitodopo @britneyspears.

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l grido di guerra “Allah akhbar”riecheggia nell’aria mentre una fol-la di miliziani infierisce sul corpo di

Muammar Gheddafi. È così che si con-suma, il 20 ottobre 2011, l’epilogodella “primavera libica”: 42 anni di re-gime autoritario, di Jamahirriyya - im-probabile mistura di islamismo, nazio-nalismo e socialismo - si polverizzanocon l’immagine del colonnello ferito amorte, che rimbalza nelle televisioni ditutto il mondo. La lotta per la libera-zione della Libia, cominciata a febbra-io con una rivolta in Cirenaica, conti-nuata per mesi e sostenuta dalla NA-TO per mezzo di durissimi bombarda-menti aerei, raggiunge il suo scopo al-meno a livello simbolico. L’eliminazio-

18 I 50epiu.it I OTTOBRE 2012

SOCI

ETÀ

LIBIA: LA TEMPESTA CHE NON PASSA«Un anno dopo la morte del rais restano le macerie di una guer-ra civile su cui prosperano i gruppi rivoluzionari. Armi troppofacili da trovare generano un terrorismo interessato a seminarecaos. I recenti disordini di Bengasi hanno spinto Washington adinviare Marines e navi da guerra in risposta alle violenze»

I

[ ATTUALITÀ DI LEONARDO GUZZO ]

1.500.000gli elettori chiamatia votare in Libia lo scorso 7 luglio.

Oltre ex Primo Ministrodel governo transitorio,è leader dell’Alleanzadelle Forze Nazionali.

Jibril,

Libia_Layout 1 17/09/12 14:13 Pagina 18

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te di cultura islamica alla Luiss diRoma, ne fa un rapido riassunto:«Sentimenti pro-Gheddafi soprav-vivono a Tripoli e nella roccafor-te lealista di Bani Walid, ma so-no soprattutto odi tribali e parti-colarismi ad alimentare scontrisanguinosi. Peraltro, tarda anco-ra un disarmo generale, condi-zione essenziale per riportare l’or-dine e costituire un esercito na-zionale che garantisca la sicurez-za. I rivoluzionari armati (thuwar)imperversano, reclamando inden-nizzi per le prestazioni offerte,avanzando rivendicazioni cui ilCNT è costretto a cedere per ti-more di ritorsioni. Il governo prov-visorio ha avviato un programmadi disarmo, ma diversi gruppi ar-mati resistono alla smobilitazione:molti combattenti sono disoccu-pati del precedente regime ai qua-li la guerra ha offerto un’occa-

sione di riscatto e ascesa sociale,irrinunciabile anche di fronte auna prospettiva di carriera nel-l’esercito regolare». Incapace di di-sarmare le milizie più agguerrite,il CNT ha creato una propria po-lizia in concorrenza coi thuwar, lacui vicenda riassume una minac-cia concreta per il futuro: il peri-colo cioè che il governo libico re-sti solo un’autorità tra le autori-tà, in un nebuloso regime di con-correnza istituzionale. Centri co-me Misurata e Zintan sono

l’esempio inquietante della fram-mentazione verso cui può scivo-lare il Paese: autentiche città-sta-to, dominate dalle milizie, chemantengono l’ordine fuori daqualunque quadro di diritto. Sen-za contare che l’ingente presen-za di armi nel Paese favorisce laformazione di gruppi terroristici.Più in particolare l’instabilità so-ciale penalizza la ripresa econo-mica. Nel 2011 il Pil libico è di-minuito del 60% e la produzio-ne del petrolio ha subito un dra-stico calo. Per un Paese come laLibia, che dalla rendita del petro-lio ricava la maggior parte deisuoi introiti convertendoli in sti-pendi per i dipendenti pubblici esussidi per la popolazione, è in-dispensabile che la situazione tor-ni alla normalità. Ma le aggres-sioni ripetute a manager stranie-ri e le minacce di alcune compa-

gnie, pronte a lasciare il Paese inassenza di garanzie per la sicurez-za dei dipendenti, ritardanol’obiettivo».Gli strascichi della guerra civile siinnestano, secondo la professores-sa Soravia, su un quadro di incer-tezza ben più radicale: «L’identi-tà nazionale della Libia è fragile,fondata sulle memorie della resi-stenza anticoloniale, sul mito ar-cadico del regno di Idris Senussi(1951-1969) e su una versioneparticolare dell’Islam, legato sto-ricamente al misticismo delle con-fraternite, vissuto in maniera for-te ma relegato nella sfera priva-ta. Al di fuori di questi elementi

non restano che l’appartenenzatribale e il regionalismo, aggrava-ti dall’assenza di una vera socie-tà civile, di un’idea precisa della po-litica e della democrazia». Lo scorso 7 luglio le elezioni perl’Assemblea Nazionale hanno se-gnato un passo importante: oltreun milione e mezzo di votanti (su6 milioni di abitanti) ha assegna-to i 200 seggi del nuovo parla-mento (80 ai partiti e 120 a can-didati indipendenti). La NationalForces Alliance, una coalizioneriunita intorno a Mahmoud Jibril,favorito per le elezioni presiden-ziali del 2013, ha ottenuto 39seggi, relegando in minoranza iFratelli Musulmani (17 seggi). «In realtà - precisa la professores-sa Soravia - l’Alleanza non disco-nosce la sharia come fonte del di-ritto statale, ma il prestigio del lea-der e la sua esperienza interna-

zionale fanno sperare in un buoncompromesso. A Jibril toccheràconiugare Islam e democrazianel rispetto della libertà e deglistandard internazionali. Dovràvincere la partita della sicurezzae modellare il nuovo Stato asse-condando il pluralismo etnico ele attese dei partner stranieri. Èuna sfida difficilissima ma inelu-dibile». Soprattutto, consideratoche - mentre scriviamo - l’Amba-sciatore Usa, Chris Stevens, è ri-masto vittima, insieme ad alcu-ni membri dello staff, di una rap-presaglia contro il Consolatoamericano. Una ricostruzione,quindi, tutta in salita.

ne fisica di Gheddafi segna il punto dinon ritorno. Per la Libia è, insieme, unnuovo inizio e un risveglio: svanita(non del tutto) la cortina di polvere dasparo, il Paese è chiamato a fare i con-ti con ferite recenti e vecchie cicatrici.Da un anno a questa parte il Consi-glio Nazionale Transitorio, nato il 2marzo 2011 e rimasto, alla fine delleostilità, l’unica autorità ufficiale delPaese, ha dovuto affrontare un’enor-mità di problemi legati agli effetti col-laterali del conflitto. La professoressa Bruna Soravia, docen-

19OTTOBRE 2012

«Centri come Misurata e Zintan, vere e proprieCittà-Stato, sono esempi della frammentazione in cui può scivolare la Libia intera»

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21OTTOBRE 2012

on tutti sanno che nellabolletta elettrica non sipaga solo il consumo,

ma ci vengono addebitati costiche nulla hanno a che vederecon le utenze. Nella fattispecie,i cosiddetti Oneri di sistema che,per praticità, molti chiamano“voci nascoste“. Dando un’occhiata alla bollet-ta, si nota come la spesa siasuddivisa in Servizi di vendita,60-70% del totale (costo varia-bile a seconda del fornitore scel-to); Servizi di rete, 15% (garan-tiscono la distribuzione, il tra-sporto e la misurazione del-l’energia fornita e sono uni-formi in tutto il Paese); Oneridi sistema, 16% (le cosiddet-te “voci nascoste” che appro-fondiamo in questo articolo) eImposte nazionali (imposizio-ni fiscali che incidono al 14%sul totale).Chiarita la struttura principale,veniamo al punto. In cosa con-sistono gli Oneri di sistema? Ve-diamolo nel dettaglio.Come detto, con la bolletta del-l’elettricità non si paga solo ilconsumo, ma anche le compo-nenti previste per legge, il cui ri-cavato ha varie finalità. Gli One-ri di sistema sono quelle vociche puntano a coprire la promo-zione delle fonti rinnovabili (A3);il mantenimento di regimi ta-riffari speciali (A4); contributiper ricerca e sviluppo (A5); con-tributi per lo smantellamentodelle centrali nucleari e relativemisure di compensazione percomuni e province dove ci so-no depositi di scorie radioattive(A2 e MCT). »

SOCIETÀ

A3Questa voce copre i costi dei Certificati Verdi, concessi alle aziende “verdi” in base all’energia prodotta.

N

[ ECONOMIA DI GIADA VALDANNINI ]

LUCE E GAS: cosa si nasconde in bolletta?«Dallo scorso luglio è scattato l’ennesimo aumento sui costi dialcune utenze. Sembra ormai diventato un “mantra” e, forse, abbia-mo finito con l’abituarci. Ma oltre all’effettivo costo dei consumi,cosa ci viene addebitato? Quante sono le voci che conosciamo dav-vero, tra quelle esposte in bolletta? Cerchiamo di capirlo insieme,grazie anche ad un esperto di Federconsumatori»

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SOCI

ETÀ

Dottoressa Serpi, di quan-to sono aumentate le bol-lette quest’anno?Dall’inizio dell’anno abbiamoavuto ben tre aumenti di cuil’ultimo ai primi di luglio. Dal-l’estate, il prezzo dell’elettri-cità è salito dello 0,2% men-tre per il gas c’è stato un au-mento del 2,6%.Di questo passo l’aumento perluce e gas, da gennaio alla fi-ne dell’anno, rischia di avvici-narsi pericolosamente alla so-glia di +150 euro a famiglia.Gli Oneri di sistema sonosia nelle bollette dell’elet-tricità sia del gas?

Gli Oneri di sistema riguarda-no esclusivamente la bollettadell’elettricità.In ordine d’incidenza sulla bol-

PIÙ LIBERALIZZAZIONI NEL SETTOREPER GARANTIRE PIÙ COMPETITIVITÀ SUL MERCATO50&Più ha intervistato Ilaria Serpi, vice responsabile del “Settore energia”della Federconsumatori, per approfondire l’argomento. Gli aumenti quest’an-no, tra luce e gas, si sono attestati intorno a 150,00 euro in più a famiglia.

letta elettrica ci sono:• incentivi alle fonti rinnovabi-

li e assimilate (che pesanocirca per il 93%);

• promozione dell’efficienzaenergetica;

• oneri per la messa in sicurez-za del nucleare e compen-sazioni territoriali;

• regimi tariffari speciali per lasocietà Ferrovie dello Stato;

• compensazioni per le impre-se elettriche minori;

• sostegno alla ricerca di si-stema;

• copertura bonus elettrico.Nella bolletta del gas troviamo,sempre nella sezione relativaai servizi di rete, una percen-tuale molto piccola di Oneriaggiuntivi che servono per co-prire costi riferiti, ad esempio,

al contenimento dei consumidi gas, alle garanzie per il ser-vizio di rigassificazione e allosviluppo degli stoccaggi. GliOneri aggiuntivi pesano sulcosto della fattura per lo0,12%.Tra le varie componenti de-gli Oneri di sistema (A2-A3...) ci sono voci che pos-sono essere rimosse?Sicuramente ci sono voci in-comprensibili, che non hannoalcuna ragione di essere appli-cate nelle fatture delle bollet-te dell’energia elettrica, pen-siamo ad esempio ai regimitariffari speciali per la societàFerrovie dello Stato. Questaapplicazione, a nostro avvisoimmotivata, aggrava ancoradi più la situazione delle fa-

Tutte dentro quel 16% di spe-sa che paghiamo, molto spes-so senza la più pallida idea del-lo scopo. La più consistente tra le voci èla A3 con gli incentivi alla pro-duzione di energia da fonti rin-novabili e assimilate. Questa vo-ce copre i costi dei CertificatiVerdi, concessi alle aziende “ver-di” in base alla quantità di ener-gia prodotta. L’idea, buona, ven-ne al ministro dell’Industria Pier-luigi Bersani che, nel 1999, bre-vettò l’incentivo per l’energiapulita. Però, a oggi, anche lesocietà che bruciano petrolio,carbone od olio combustibile,possono rifornirsi dei certificatipagandoli un costo proporzio-nale alla quantità di energia in-quinante prodotta. Il tutto, conl’aiuto dello Stato, tramite unapiccola quota nella voce A3.Come dire: i cittadini sostengo-

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23OTTOBRE 2012

miglie italiane che, ad oggi, pa-gano le bollette più care di tut-ta Europa.Come diminuirle?Per far diminuire i costi del-l’energia anche nel nostro Pae-se occorre effettuare una sanapulizia delle bollette, depuran-dole di tutti gli oneri, contribu-ti e tasse che hanno un discu-tibile legame con i beni acqui-stati, come dicevo prima.In questo senso, è indispensa-bile ridurre l’aliquota Iva al 10%per il metano ed al 5% perl’elettricità, cioè ai livelli con cuivengono tassati in Inghilterra,il Paese modello per le liberaliz-zazioni nel settore energetico.Per l’elettricità, inoltre, occor-rerebbe rivedere il meccanismodei finanziamenti alle fonti rin-novabili, attualmente caricatinelle bollette delle famiglie. Bi-sognerà, comunque, continua-re a incentivare tali fonti, maanche a carico della fiscalitàgenerale.Come è possibile che gliOneri sostengano anche leaziende inquinanti a com-prare certificati verdi?Tutti si domandano come sia

possibile, noi continuiamo adenunciare questa situazione,specificando che questo è l’en-nesimo segnale che le compo-nenti degli Oneri di sistema co-sì come sono non possono an-dare bene e andrebbero rivisteal più presto.Come si è mosso questo go-verno sull’argomento?Durante l’estate si è diffusa lavoce che il governo fosse inten-zionato a bloccare i continuiaumenti legati al settore ener-getico, ma la notizia fu subito

smentita. Il settore ha bisognodi una liberalizzazione maggio-re rispetto a quella che l’ha in-teressato fino ad oggi, soloquesto permetterebbe unabuona competitività di merca-to e quindi anche un risparmioper le famiglie.Con il decreto liberalizzazioni ela decisione di separare Eni dal-la Snam-Rete Gas, è stato da-to un segnale positivo i cuieffetti, purtroppo, si vedran-no non prima di un anno emezzo.

UNA FAMIGLIA DI QUATTRO PERSONEPAGA GLI ONERI IN BASE AI CONSUMI, MA NON SECONDO IL PROPRIO REDDITO{ }

no le imprese non proprio “verdi”nel comprare i certificati. Ed è so-lo il primo dei paradossi.Gli Oneri di sistema, infatti, nonsono pagati in base al reddito eassomigliano a una tassa per laquale non è corrisposto alcunservizio. Una tassa nascosta nel-la bolletta che non viene messanel bilancio dello Stato.Così, qualche associazione diconsumatori si è attivata sottoli-neando l’ingiustizia della faccen-

da. Una famigliadi quattro perso-ne, ad esempio,paga gli Oneri inbase ai consumima non secondoil proprio reddi-to. E in tempi dicrisi, la questio-ne ha attraversa-to il Par lamen-to col ministroCorrado Passerache intendeva ta-gliare gli incenti-vi alle rinnovabi-li per “evitareche le bolletteaumentasseroulteriormente”,mentre il mini-

stro dell’Ambiente Corrado Cli-ni bollava l’ipotesi definendolaun “errore strategico”.Quanto detto è relativo alle fat-ture elettriche, mentre per il gasla questione è differente. Nel-l’importo totale, infatti, si paga-no i cosiddetti Oneri aggiuntivi,una somma di componenti inse-rita per remunerare alcune atti-vità del sistema, come il conte-nimento dei consumi e il forni-tore di ultima istanza. C’è però da dire che tale quotacorrisponde a una percentualeminima in bolletta.

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SOCI

ETÀ

i lui il settimanale ameri-cano Life scrisse che «illu-minava il mondo» e lo po-

se al primo posto tra coloro chenegli ultimi mille anni avevano re-galato qualcosa di importante al-l’umanità, nel suo caso, nienteme-no che la lampadina. In realtà, il vero inventore di quel-la meraviglia non fu Thomas Edi-son, come tutti credevano, maun certo Heinrich Goebel, un im-migrato tedesco negli Usa, cheun quarto di secolo prima, nel1854, aveva “dato vita” ad unalampadina a bulbo. Egli, però,non era riuscito a pubblicizzare inmaniera adeguata la propria abi-lità creativa e la sua invenzioneera rimasta chiusa in un cassetto. Al contrario di Goebel, Edison dibrevetti ne collezionava a più nonposso, tanto che nel corso dellapropria vita arrivò ad averne oltreun migliaio a suo nome. Tutti suoi?Molti sì, tanti altri no, dal momen-

to che aveva creato a Menlo Park,nel New Jersey, un laboratoriocompletamente dedicato alla ri-cerca e alla sperimentazione dinuove tecnologie. Gli altri inven-tavano, lui supervisionava e de-positava brevetti a proprio no-me. E qualora l’invenzione fosse

già stata realizzata, si doveva la-vorare per migliorarla. Come nelcaso della lampadina. Il fiuto imprenditoriale di Edisonnon si smentì neanche questavolta. Infatti, egli non si limitò arealizzare solo “l’oggetto” (lalampadina), ma creò un nuovo

sistema di produzione, collegan-do le lampade in parallelo, e fon-dò la Edison Electric Light Com-pany, un’azienda in grado di pro-durre l’energia elettrica e portar-la dappertutto: case, strade, uf-fici. La luce ora poteva essere pa-trimonio comune.

Nikola Tesla“Padre” della corrente alternata,ingaggiò una battaglia legale con Edison, che lo ostacolava. Le sue invenzioni sono anticipazionidell’odierna tecnologia.

Basta la parolaUna delle invenzioni di Edison, fu il fonografo, un apparecchio in grado di incidere e riprodurre suoni e parole che erano statiprecedentemente registrati.

Energia verdeDall’1 settembre è vietata la vendita delle lampadine a filamento, a favore di quelle a basso consumo. Un risparmiodi € 50 sulla bolletta, a famiglia.

Un primato italianoEra il 16 maggio 1883, quandoAlessandro Cruto, perfezionandole lampadine di Edison illuminò le strade di Piossasco (To). Parigi, lo fece un anno dopo.

[ TECNOLOGIA DI CARLO PENGUIN ]

* L’UOMOCHE ILLUMINÒIL MONDO

D

THOMAS ALVA EDISON:E FU SUBITO LUCE«Un genio, ma anche un abile “talent scout” di invenzioni altrui.Di certo Edison seppe “fare mercato” delle sue scoperte. E la lampadina fu solo una delle tante che lo rese celebre»

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LA SOCIOLOGA E SCRITTRICE RACCONTA L’ETÀ MATURA

INOLTRANDOSI NELLA NONNITÀ E NEI CAMBIAMENTI DEL CORPO

MARINADI ROMINA VINCI

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ecchia sì, adulta mai»: è questo il messaggio chelancia Marina Piazza, sociologa e scrittrice che hadedicato la sua vita alla ricerca sulla condizio-

ne delle donne. Esperta per l’Italia della rete Ue sullaconciliazione tra lavoro professionale e lavoro familia-re, è stata anche Presidente della Commissione Nazio-nale “Pari Opportunità”. Oggi è una nonna che si dimena tra l’amore assoluto ver-so i suoi nipoti e gli impegni verso una tematica, quella de-gli studi di genere, che troppo spesso cade nell’oblio. Co-me scrittrice ha pubblicato Le trentenni. Progetti di vita e dilavoro (Mondadori, 2003), successivamente Un po’ ditempo per me. Ritrovare se stessi, vivere meglio(Mondadori, 2005), Attacco alla maternità(Nuova Dimensione, 2009), Le ragazze dicinquant’anni. Amori, lavori, famiglie enuove libertà (Mondadori, 2009), ed oraL’età in più (Ghena, 2012), in cui rac-conta la vita delle settantenni. Marina Piazza è una donna simpati-ca e grintosa, che si offende quan-do, appena salita in metro, qualcu-no si affretta a cederle il posto...«Perché? Non ho i capelli bianchi(certo, li tingo), né la schiena cur-va e nemmeno il bastone, sonovestita da giovane signora, ep-pure mi hanno riconosciuta im-mediatamente come vecchia!».

PIAZZA

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27

MARINAPIAZZA

forza di vitalità. E lo so che non è semplice, perchéle criticità sono molte, però io ho sempre sostenu-to che il segno distintivo della vita delle donne, del-le donne di ogni età, è l’ambivalenza, perché essesi muovono su più piani. Passano attraverso il lavo-ro familiare, l’attenzione, il lavoro professionale,sono sempre da più parti. È questa la ricchezza del-le donne, che non si stempera nella vecchiaia, an-zi, tutt’altro. Certo, è vero che questa fase della vi-ta pone dinanzi molte più domande di quante pos-sano essere le risposte. Ma bisogna continuare a por-si questi interrogativi. Nel Suo libro tocca anche il tema spinoso del-la precarietà, una condizione che, a Suo dire,non si limita soltanto al mondo giovanile mapuò contaminare persino la Sua generazione.Non Le sembra un po’ inverosimile?È innegabile che spesso le donne a questa età sia-no in pensione. Tuttavia, io faccio riferimento ad ami-che che fanno il mio stesso lavoro di ricerca, di for-mazione sulla tematiche femminili, e posso dire cheoggi sono in difficoltà. È per questo che affermo cheuna ricercatrice con partita Iva, seppur della miaetà, in qualche modo si trova a vivere la stessa pre-carietà dei giovani.Detto questo soche c’è un abisso:noi la nostra vital’abbiamo vissutain un momento incui il futuro non eravisto come una mi-naccia, c’era lavo-ro, c’era la speran-za di andare avan-ti. Oggi invece legiovani donne sono in una situazione molto piùchiusa e drammatica.Non è un paese per vecchi è il titolo di un li-bro reso celebre dal film dei fratelli Coen usci-to nel 2007, è un’affermazione valida ancoroggi secondo Lei?Direi che questo non è un Paese per nessuno. Nonè un Paese per giovani e non è un Paese per vec-chi, perché fin quando si riesce a cavarsela da so-li, si possono anche avere delle possibilità e venireaccettati. Ma quando si inizia ad entrare in una si-tuazione di non autosufficienza, psichica o fisica, di-venta tutto molto più complicato. Non ci sono ser-vizi, non c’è assistenza, se si ha una famiglia allespalle bene, altrimenti è molto difficile. Vecchio sì, adulto mai: è una frase di Sting cheha riportato nel Suo libro. È questo il messag-gio che si cela dietro L’età in più?Ho citato questa frase perché mi è subito risuona-ta dentro quando l’ho letta. È come dire sono vec-chio e l’accetto, ma sono aperto alle possibilità del-la vita.

L’età in più è un libro che scrive per Suo nipo-te, per far sì che lui, da grande, capisca quan-to è stato importante nella vita di sua nonna.È stata per Lei una liberazione dare alle stam-pe questo volume?Non una liberazione, ma una sfida. Anzi, una verafatica. Perché mentre i precedenti libri erano più deisaggi, questo volume è un ibrido. Non si tratta diun’autobiografia, perché tento di mettere a puntoriflessioni sull’inoltrarsi della vecchiaia, sull’invec-chiamento. E lo faccio partendo da me, perché hovoluto tentare di capire che cosa succeda, realmen-te, in questa età della vita. È per questo che lo de-finisco un libro della notte, è fatto di tante rifles-sioni in fogli sparsi. Ho tentato di mettere insiemela questione della nonnità, della vecchiaia, un po’di squarci di autobiografia. Mentre cercavo di strut-turare il libro mi sono un po’ spaventata, perché sitrattava di un passaggio forte: implicava una con-taminazione tra privato e pubblico, una sorta di at-to di svelamento. Era come se avessi paura di nonreggere l’immagine privata affiancata a quella pub-blica che mi contraddistingue da anni. Però, poi mison detta che avevo il dovere di farlo, tutte noi ab-biamo passato o stiamo passando questa fase del-la vita, ed è giusto parlarne. Non dico dare consi-gli, mi guarderei bene dal farlo, però è bene cerca-re di far emergere quali sono non solo le criticità,ma soprattutto le vitalità di questa “età”. Proviamo a farlo insieme. Anzitutto: quali so-no i sintomi della vecchiaia?Di certo non ci si sveglia all’improvviso di buon mat-tino e si dice: “Oilà sono vecchia!”. Mentre per i cin-quant’anni, ad esempio, un indicatore simbolico c’è,ovvero la menopausa, nell’invecchiamento invece ècome se, pian pianino, si inizino a percepire delle fra-gilità. Fragile dal punto di vista fisico, perché si re-cupera con meno velocità. Ci sono dei dolori, il cor-po si inizia a far sentire, soprattutto dal punto di vi-sta psicologico: potranno anche essere anni lunghi,ma sono comunque anni che ti avvicinano... “Da qualche parte verso la fine” per riprende-re il titolo dell’ultimo capitolo del Suo libro...Esatto, ed è in questo momento che si inizia a pen-sare: «Ma io questo bambino, il mio nipotino, chis-sà fino a quanti anni lo vedo». Potrei arrivare al com-pimento dei suoi diciotto anni, potrei non vederlo piùtra dodici mesi... insomma, è un problema che ini-zia a porsi.Qual è il segreto per non subire la vecchiaia?Il primo è quello di non svenderla nel tentativo dirimanere giovani. È come se la vecchiaia fosse de-finita dalla negazione, e invece negazione non è, ebisogna accettarla. Il secondo segreto invece è, no-nostante la minaccia di un possibile orizzonte chesi chiude, tentare di tenere l’orizzonte aperto, riem-piendolo con progetti e desideri: un nipote, un’ami-ca, un sogno da coronare, insomma, un punto di

«Il segreto pernon “subire”la vecchiaia è tenere un

orizzonte aperto,riempendolo con

progetti e desiderida realizzare»

Biografiain breveNata nel 1942,sociologa, si è dedicataall’emancipazionefemminile divenendo, dal 2000 al 2003, presidente della Commissione Nazionale Sanità

La ricchezza femminile è l’ambivalenza. A qualsiasi etàriusciamo a muoverci incontemporaneasu più fronti

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arte della realizzazionedi strumenti musicali, è rimasta quasi immutatadal XVIII secolo.

La liuteria,“di una volta” oggipossono avvalersi delcontributo offerto dasofisticate tecnologie.

Le professioniartigianale di oggettiin rame impiega ancoraun mazzuolo di legno di pioppo.

La lavorazione

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l significato letterale deltermine mestiere, dopo averconsultato diversi dizionari,

può essere riassunto in “Atti-vità esercitata abitualmente,soprattutto in ambito manua-le, per ricavarne il necessarioguadagno”, ma anche “parti-colare esperienza acquisita”(vedi “imparare i trucchi delmestiere”). Un tempo di unapersona, infatti, si chiedeva chemestiere facesse. Oggi, di co-sa si occupa, quale attività svol-ge, quale professione, in qua-le contesto o settore.Non si sente più dire: «Certi me-stieri ormai non li vuole più fa-re nessuno... Se non vuole stu-diare, lo mando ad imparare unmestiere... Io ho cominciato adandare a bottega a 13 anni e lìho imparato il mestiere».È difficile dire cosa distingue unmestiere da un’arte o da unaprofessione. Sicuramente c’èdietro una passione, una storiapersonale, come nel caso delmaniscalco Pietro, da noi inter-vistato. Laddove si trovano del-le eccellenze, si parla di mestie-ri d’arte, spesso concentrati interritori ben precisi. E l’Italia è ric-ca di tradizioni in tal senso: la liu-teria a Cremona, il vetro artisti-co a Murano, le porcellane diCapodimonte, la pelletteria a Fi-

renze. Poi ci sono mestieri chenon avrebbero ragione di esiste-re altrove e che non temonoconcorrenza: come a Venezia glisqueraroli, che ancora oggi co-struiscono le gondole insieme aimaestri d’ascia, e i “remer”, spe-cialisti dei remi. E mestieri nati persoddisfare esigenze di vita quo-tidiana, che resistono nel tempoe nel tempo si sono evoluti.Lo spazzacamino, è uno di que-sti: oggi chi svolge questo me-stiere si chiama “Maestro spaz-zacamino”, manutentore e ve-rificatore di impianti fumari. Unmestiere, quello dello spazza-camino, nato proprio in Italianel XVII secolo. Era stagionale,e venivano utilizzati i bambiniche grazie alle loro dimensioniriuscivano ad accedere meglioall’interno delle canne fuma-rie. Oggi anche grazie alla tec-nologia (vedi box) a loro è af-fidato un compito da “angelodel focolare”: ossia contenerel’inquinamento atmosferico, fa-vorire il risparmio energetico,evitare conseguenze negativesull’ambiente, sulla sicurezza esulla salute delle persone chepotrebbero essere causate daun cattivo funzionamento nonsolo dei camini, ma più in ge-nerale degli impianti di riscal-damento a combustione.

L’attenzione all’ambiente, allasicurezza e alla salute è diven-tata d’altronde la discriminan-te per poter esercitare attivitàun tempo affidate solo all’espe-rienza, tanto da richiedere, inalcuni casi, specifiche qualifi-che: per poter produrre e com-mercializzare saponi artigiana-li è necessario avere un diret-tore tecnico laureato in chimi-ca o farmacia; per diventaremastro birraio si dovrà frequen-tare un corso di perlomeno 600ore, formalmente riconosciu-to. Esistono poi delle strutturedove è possibile, avendo supe-rato l’età della scuola dell’ob-bligo, affinare una tecnica, ac-quisire i primi rudimenti o spe-cializzarsi e qualificarsi per im-parare un mestiere, tradiziona-le o innovativo. A Roma leScuole d’Arte e dei Mestieri -nel 1871 veniva aperta la pri-ma sede - organizzano corsi le-gati alla produzione artistica oartigianale in senso stretto (dalmosaico avanzato all’orefice-ria, alla scultura in legno), pro-ponendo tuttavia una vasta of-ferta di materie assolutamen-te attuali (quali fotografia digi-tale, graphic art, modellazionein 3D, etc.). Certo è che se lalaurea in tempi di crisi non ga-rantisce più il posto fisso, allo-ra meglio seguire una passio-ne, un’attitudine e trovarsi unmestiere, magari puntando sul-l’eccellenza, su un mercato dinicchia. È questo anche il con-siglio di Ferruccio Ferragamo,presidente della famosa casadi moda, che ricorda come il pa-dre, Salvatore, volle imparareil mestiere di ciabattino controil volere dei genitori e garanti-sce che più dell’80% degli stu-denti che hanno frequentato icorsi per modellisti o design dicalzature e accessori trova lavo-ro in Italia o all’estero entro seimesi dal diploma.

è un settore che godedi ottima salute in Italia,e richiederebbe altriesperti nella lavorazione.

La pelletteria“tradizionali” voglionouna lunga preparazione,come il mastro birraio con 600 ore di formazione.

I mestieri

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[ COSTUME DI DANIELA FLORIDIA ]

ANTICO MESTIERE OFFRESI«Come si distingue un’arte da una professione? E cosa rendelongeva una professione a tal punto da farla evolvere nel tempo,da renderla più moderna? Tra spazzacamini, squeraroli, remer,mastri vetrai, pellettieri e liutai, breve viaggio nell’Italia dei lavo-ri che non ti aspetti. Perché per non estinguersi, molti si sonoevoluti. E tanto»

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ietro Giangrandi è un gio-vane maniscalco quaranta-cinquenne. Non è un figlio

d’arte. Il papà, fino a quandonon è andato in pensione, ha la-vorato come progettista alla Cas-sa di Risparmio di Firenze, cittàdove Pietro è cresciuto, in unafamiglia solida, numerosa, unitadal rispetto per la natura e la cul-tura del “fare”, che si trasforma,in Pietro, in un’abile manualità.Trascorrono le vacanze a Barbe-rino, in una casa proprio davan-ti ad un maneggio. Pietro impa-ra presto ad andare a cavallo, manon vive l’equitazione come unosport d’elite per ricchi cittadiniannoiati, piuttosto come uno

BATTI IL FERRO (DI CAVALLO)FINCHÉ È CALDO...

«Toscano doc, PietroGiangrandi, da sempreamante dei cavalli, hascelto di praticare unmestiere che gli ha per-messo di coltivare questasua grande passione.Dopo un’iniziale espe-rienza di domatore, l’in-contro che dà la svoltaalla sua vita»

scambio fra il cavallerizzo e il ca-vallo. Tanto che si presenterà - siracconta in famiglia - come un ca-valiere d’altri tempi degno dei mi-gliori romanzi d’avventura a sfon-do romantico, nel giardino dellavilla di Fiesole di Rita, che nonsaprà resistere al fascino di un ra-gazzo (siamo negli Anni ‘80) acavallo di un destriero invece chedi una banale moto.Rita e Pietro oggi sono sposatie vivono in un grande casale nelMugello in compagnia di un nu-mero imprecisato di animali fragatti, cani, galline e, ovviamen-te, cavalli. Pietro, come ti è venuto inmente di fare il maniscalco?

In realtà ho cominciato doman-do i cavalli, poi ho incontratoun maniscalco, Andrea Rossi,che mi ha trasmesso la passio-ne per questo lavoro, ed è diven-tato il mio maestro.Come si impara questo me-stiere?Affiancando per tanto tempo unbravo maestro - io ho lavoratocon Andrea per 7 anni - e conuna preparazione adeguata. InItalia il mestiere della “mascalcia”- ossia del pareggio e ferraturadel cavallo e degli altri equini do-mestici (asino e mulo) - si impa-ra nella scuola istituita presso ilCentro Militare Veterinario di Pi-nerolo (ora trasferita a Grosseto).È una scuola militare, ma apertaanche ai civili. Il corso dura unanno, è residenziale e gli allievivivono in caserma. Quando l’hofrequentato io, nel ’91, eravamo40 candidati e ne hanno presi 10.

Quest’anno so che a Grosseto sisono presentati in 7. Questo significa che non c’èpiù nessuno che vuole diven-tare maniscalco? La realtà è che non è richiestauna specializzazione precisa, equindi sul mercato, accanto a se-ri professionisti, ci sono anchepersone che si improvvisano. Siparla da tempo di costituire unalbo, ma non se ne è mai fattoniente. Formalmente siamo arti-giani, ma abbiamo a che fare condegli animali, e quindi è essenzia-le avere delle buone basi sulla fi-siologia dei cavalli. Perlomeno dalginocchio in giù dobbiamo saper-ne quanto un veterinario.I veterinari sono degli allea-ti o dei concorrenti?Un tempo non c’era una grandedifferenza fra maniscalco e vete-rinario, si faceva l’uno e l’altro, enon solo. Ora entrambe le figure

STOR

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STORIE

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«Siamo artigiani ma, avendo a che farecon dei cavalli, dobbiamo avere dellebuone basi anche sulla fisiologia diquesti animali»

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si sono evolute, per fortuna, especializzate. Quindi, il rapportocon i veterinari è fondamentale.Se un cavallo ha un problema,deve essere lo specialista a fare ladiagnosi, ma poi siamo noi chedobbiamo intervenire per fare unferro correttivo, o comunque peradeguare il ferro alle esigenze diquello specifico animale, in quelpreciso momento. Allora sei anche fabbro?Il Maresciallo Vincenzo Blasio, aPinerolo, mi ha insegnato che “ilcavallo si ferra all’incudine”, co-me si faceva 100 anni fa, ossiapartendo da una sbarra, dallaquale, sulla forgia accesa, si creail ferro su misura. Anche se oggii ferri si possono comprare pre-stampati, comunque devono es-sere adattati, quando non creatiad hoc. Io, infatti, vado dai clien-ti con un furgone attrezzato com-pleto di forno e strumenti, men-tre prima erano i cavalli a essere

portati a casa del maniscalco.Chi sono i clienti dei mani-scalchi, oggi?Io lavoro con i maneggi, le scu-derie, i privati, in giro per la To-scana, ma anche, a Firenze, conl’Arma dei Carabinieri. E poi è ri-chiesta sempre la nostra presen-za nelle competizioni sportive enelle esibizioni. Un tempo i ma-niscalchi ferravano anche i ca-valli da soma e da tiro, ormaiscomparsi, mentre resistono an-cora i “fiaccherai” (i vetturini cheguidano le carrozzelle per turistitrainate da cavalli).Soddisfazioni?Un cavallo aveva entrambi i le-gamenti rotti, e lo avevano datoper spacciato, destinato ad esse-re abbattuto: invece, sono riusci-to a rimetterlo in forma fino a ve-derlo tornare a gareggiare. E poicominciare a seguire un puledroda piccolo e portarlo fino alla vec-chiaia senza problemi.

ESSERE SPAZZACAMINI OGGI

l lavoro dello spazzacamino del XXI seco-lo si basa sulla tecnologia e sulla competen-

za: oltre agli strumenti tradizionali vengonoutilizzati video-ispezioni per valutare lo statodell’impianto, strumenti per l’analisi dei fu-mi, piattaforme aeree, etc. che consentonodi intervenire non solo sui tradizionali cami-netti e stufe, ma anche di occuparsi di ter-mocamini e impianti di combustione ed eva-cuazione dei fumi. La categoria (Anfus) ha unapropria scuola di formazione che prepara 350allievi l’anno, organizza raduni internaziona-li (all’ultimo, in Italia, in Valle Vigezzo, eranoin 800, provenienti persino dal Giappone) egestisce un organo di informazione on line,Radiofuoco.com, nel quale trovano spazio,oltre a informazioni tecniche e notizie sul set-tore, anche una rubrica fotografica, “Orrori”,dove con sadica ironia vengono immortalatiimprobabili camini e comignoli notevoli perla loro approssimazione, incuria o bruttezza.

Per saperne di più: www.radiofuoco.com

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mestieri di un tempo,è il titolo del secondo vo-lume de Le Perle della

Memoria, la collana editada 50&Più allo scopo dirievocare e difendere dal-l’usura del tempo leesperienze di un vissu-to di inestimabile va-lore, per noi e per legenerazioni a venire.Memorie, documen-

ti, testimonianze sui mestieri “antichi”,sul modo di lavorare e di operare dietrocui si cela ingegno, fatica, capacità diadattamento: elementi che oltre a risve-gliare i nostri ricordi, devono far riflette-re, oggi più che mai.

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157pagine

BUONO PER L’ACQUISTO DEL VOLUMELE PERLE DELLA MEMORIA N. 2

{ I MESTIERI DI UN TEMPO}DESIDERO RICEVERE IN CONTRASSEGNO PRESSO IL MIO DOMICILIO N. _____ COPIA/EDEL VOLUME AL COSTO DI EURO 18,07 A COPIA (*) + SPESE SPEDIZIONE (**)

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(*) I soci 50&Più, le Università della Terza Età e gli iscritti che hanno partecipato alla ricerca possono acquistare il volume a 12,00 euro (con uno sconto del 30% rispetto al costo sopra indicato).

(**) Per ordini fino a un massimo di 5 volumi, le spese di spedizione ammontano a:- 5,00 euro per i soci, i ricercatori e le Università che hanno collaborato alla ricerca;- 10,00 euro per tutti gli altri interessati.Per ordini superiori ai 6 volumi, le spese di spedizione ammontano a:- 10,00 euro per i soci, i ricercatori e le Università che hanno collaborato alla ricerca;- 20,00 euro per tutti gli altri interessati.

COMPILARE IN STAMPATELLO, RITAGLIARE E SPEDIRE A:50&PIÙ EDITORIALE - LARGO ARENULA, 34 - 00186 ROMA 50&Più Editoriale assicura che i dati personali verranno trattati con la riservatezza prevista dal D. Leg.vo 196/2003 esaranno utilizzati solo per i propri fini commerciali. Tali dati, su richiesta, potranno essere cancellati o rettificati.

D’ORDINELIBRI❏ Socio 50&Più - Tessera n°

(BARRARE LA CASELLA INTERESSATA)

Università Terza Età / Iscritto ricercatore❏

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e fosse una persona sa-rebbe una bambina che staentrando nella prima fase

adolescenziale; quest’anno com-pie 12 anni, l’età giusta per com-prendere che si devono lasciareda parte i giochi ed entrare nelmondo degli adulti. Se fosse unapersona, appunto, ma in realtàsi tratta di un evento che si statrasformando in un appunta-mento istituzionale di ampio re-spiro: La settimana della linguaitaliana nel mondo, giunta que-st’anno alla sua XII edizione. Nata nel 2001 per volere dell’al-lora Presidente dell’Accademiadella Crusca, Francesco Sabatini,in collaborazione con il Ministe-ro degli Affari Esteri, gli Istituti Ita-liani di Cultura e la Società Dan-te Alighieri, questa iniziativa si pre-figge, come scopo principale, lapromozione e la diffusione dellanostra lingua all’estero “nelle suepiù varie sfaccettature”. Ogni anno vengono affrontatespecifiche tematiche, volte a va-

lorizzare non solo la lingua ma l’in-tera cultura millenaria che ci con-traddistingue; per l’edizione diquest’anno (15-21 ottobre), lascelta è caduta su L’Italia dei ter-ritori e L’Italia del futuro. Numerose le iniziative nel mon-do organizzate dai nostri Istituti

di Cultura: dalle mostre dedica-te alla Toscana proposte da Mar-siglia al concorso di poesia in lin-gua italiana del Lussemburgo;dalle conferenze organizzate aSidney coinvolgendo italiani diseconda e terza generazione alconcorso letterario indetto a Mo-

sca; dal “Premio Italia” istituito aMelbourne per gli studenti ai rac-conti autobiografici del concorsodi Istanbul. E poi ovunque spet-tacoli, film, convegni per non di-sperdere quel patrimonio che cicontraddistingue e che abbiamoil dovere di conservare.

“La Crusca”Sorta nel 1582, l’Accademia ha il compito di “diffondere nella società e nella scuola, la conoscenza storica della nostralingua e la sua evoluzione“.

La “Dante Alighieri”Fondata nel 1889 da alcuniintellettuali guidati dal Carducci,diffonde l’italiano all’estero e“alimenta negli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana”.

Ma quanti sono?L’italiano è la terza lingua più diffusa dopo il cinese e lo spagnolo. Sono circa 80milagli studenti che lo studiano nelle università all’estero.

Istituti di CulturaSono 90 in tutto il mondo.Riferimento per i nostriconnazionali all’estero, hannoil compito di promuovere la nostra immagine culturale.

[ CULTURA DI GIOVANNA VECCHIOTTI ]

DAL 15AL 21 OTTOBRE

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* LA LINGUA ITALIANAPROTAGONISTA NEL MONDO«Una settimana intensa e ricca di eventi per far conoscere al resto del mon-do, la nostra lingua e la nostra cultura, in un caleidoscopio di appunta-menti che coinvolgono tutti gli Istituti di Cultura Italiana del globo»

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Più di quello che vediPiù di quello che vedi

TV 2000TV 2000PiùPiù didi quello chequello che vedivedi

TV2000 è la tv possibile,l’altra tv, che sa intratteneree fa riflettere.È la tv che ti ascoltae ti tiene compagnia.La tv dei pensierie delle emozioni,dei volti e delle storie,di chi ha trovatoe di chi cerca.TV2000 è più tua.E lo vedi.

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«Anche per i capelli quest’anno è di moda la tra-dizione: tornano chignon per le occasioni impor-tanti e la treccia per quelle più mondane. Ad unaritrovata femminilità si accompagna il recuperodi tagli a caschetto, magari un po’ retrò maimpreziositi da effetti di colore insolito. Intervi-sta ad Adriano Cocciarelli, esperto del settore»

orpo, personalità e esi-genza sono i tre cardini sucui si basa la filosofia di

“Harumi”, gruppo romano di pun-ta nel mercato dell’hair design ita-liano che da quasi vent’anni si im-pegna a tramandare il mestieredel parrucchiere e l’arte dell’ac-conciatore tra gli addetti ai lavorie non solo. Essere accolti nel lorosalone significa, infatti, entrare afar parte di una filosofia di ricer-ca che ha nell’ascolto del cliente

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CLASSICI E RETRÒI NUOVI TAGLI AUTUNNO/INVERNO

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la chiave di volta delle loro crea-zioni. «Harumi è un nome femmi-nile molto comune tra gli indianid’America e la scelta di identifica-re il nostro marchio con questasemplice ma significativa parolanasce dalla nostra passione perquesto popolo e per la loro cultu-ra, basata sul rispetto della natu-ra, delle cose, delle persone e diun bene prezioso per l’individuoche spesso si tende a sottovaluta-re, i capelli», dice Adriano Coccia-relli, art director del brand. «Que-sto è anche quello che vogliamoper i nostri collaboratori e per chidecide di affidarci la cura della pro-DI BARBARA DI SARNO

CAPELLII CAPELLI RESTANO UN INDISPENSABILE ELEMENTO DI STILE

DA VALORIZZARE CON UN LOOK RAFFINATO E CLASSICO ALLO STESSO TEMPO

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pria immagine. Per compiere gran-di passi non dobbiamo solo agi-re, ma anche sognare; non solopianificare, ma anche credere».Quali sono le tendenze ca-pelli per la stagione autunno-inverno 2012?

Il ritorno del lungo sembra pro-prio essere il must per questa sta-gione. Il capello liscio permette-rà di valorizzare il taglio e il colo-re delineando le forme create ingeometrie asimmetriche o discon-nesse. Le tecniche di sfilatura la-sceranno il posto a tagli più pie-ni che rinvigoriranno capigliaturerestituendone una struttura e unaluminosità più sana. I movimen-ti - da creare con la spazzola o conil diffusore per esaltare le tecnichedi taglio - apportano volume enaturalezza. Il corto viene con-templato solo se rende una gran-

de femminilità che di sicuro nonpassa mai di moda. L’affidarsi alproprio acconciatore che vi co-nosce da qualche anno vi aiute-rà a rappresentare la vostra per-sonalità con tecniche ed accorgi-menti che tireranno fuori il me-glio dei particolari del vostro visovalutandone la morfologia.Quali sono i trucchi per ave-re una testa “a posto” anchenella frenesia quotidiana? Anche in questo caso il primo pas-so è sicuramente trovare il giustohair designer che vi lasci parteci-pare alle asciugature in salone e

sappia guidarvi sia nella scelta delprodotto che nell’utilizzo dell’ac-cessorio di lavoro, affinché voi pos-siate ripetere il tutto a casa consemplicità. Le mezze lunghezze ei corti ben si adattano a look vin-tage e bon ton sempre vincenti, sianell’ambito lavorativo che nelle si-tuazioni un po’ più informali incui, però, non si vuole passare inos-servati. La pettinatura con le on-de garantisce un effetto più raffi-nato ma non artefatto e permet-te - attraverso il diffusore - di gio-care con i volumi ed esaltare il mo-vimento dei capelli. Ricordiamociche tutti noi abbiamo dei movi-menti naturali, sia lisci che mossio ricci, da seguire per esaltare chio-me e ovali del viso.Quale può essere, invece, unlook per una serata romanti-ca o per un aperitivo in cui sivoglia sfoggiare classe, manon leziosità? Non esagerare può essere un ini-zio... Ricordiamoci che è di modala tradizione. Il ritorno degli chi-gnon per la sera su abiti elegantie la treccia in tutte le sue varian-ti sono un must che si presta an-che ad una pluralità di occasionimondane e non. È importante chequeste acconciature funzioninocon l’abito e che l’apparire natu-rale vada di pari passo con la ri-cercatezza che di certo non è unelemento da trascurare, special-mente in specifiche situazioni di so-cialità. Non dimentichiamoci chesi sta assistendo ad un ritor-

[ SOPRA, UN MOMENTO NELLA REALIZZAZIONE DELLE ACCONCIATURE. IN BASSO, ALCUNI DEI RISULTATI FINALI. NELLA PAGINA SEGUENTE, UN’ALTRA “SFORBICIATA”, E ADRIANO COCCIARELLI (A SINISTRA) E MICHELE DE FELICIS (A DESTRA) POSANO CON UNA DELLE LORO “CREATURE”. ]

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DA

no della tradizione anche nel gio-co dei ruoli: alla femminilità delladonna si affianca la ritrovata ma-scolinità di un uomo old style chesi affida a tagli corti pettinati conrighe da una parte e rasature piùdecise. Come sosteniamo semprei capelli sono un indispensabileelemento di stile, veri e propri ac-cessori e veicoli di eleganza. Lanostra collezione si chiamerà “Pas-sato-Presente-Futuro” (e questave la dice lunga...). Prendiamo ispi-razione dal passato... Viviamo ilpresente... Pensiamo al futuro...Mescoliamo le tecniche continuan-do la ricerca... Esistono tecniche di colora-zione sempre più innovative.Come ci si può avvicinare ariflessi un po’ insoliti o anuances decise senza rischia-re l’effetto punk? Direi che l’abbinamento di un ta-glio dal gusto un po’ retrò, comeun caschetto, può essere ben ab-binato a tecniche di colore in gra-do di creare delle sfumature an-che “pazze” con effetti blu, ro-sati o perlati. Il rigore di acconcia-ture classiche e un colore insoli-to sapranno trasformarsi in un lo-ok raffinato anche per donne de-cise e fascinose che nulla hannoda invidiare alle giovanissime. Nondimentichiamo che anche unanuance più decisa può risultare

naturale se messa sulla personagiusta. No a contrasti troppo evi-denti. D’altra parte, la filosofia delnostro brand è rendere la nostracliente protagonista di una scel-ta di raffinatezza e fantasia, pren-dendola per mano laddove scuo-la della tradizione e immagina-zione si sposano in un equilibriodelicato e prezioso.Una volta il riccio era sinonimodi crespo e informe. Come si èevoluta nel tempo la cura e ildesign del capello mosso?Non esiste domanda più adatta.Il riccio è diventato, infatti, unodei nostri cavalli di battaglia, for-se perché eravamo stanchi di ve-der soffrire donne ricce con le pie-ghe lisce. Il riccio, se ben curato,può dare molta soddisfazione, nel-la forma e nella gestione di tutti igiorni. La scelta del prodotto di-pende solo dalle proprie esigenze:organico o cosmetico, shampoosenza solfati, maschere idratanti,styling con cheratina che avvol-gono il riccio, finish a base di oliprotettivi evitano l’effetto crespoe nutrono il capello. L’importante,insomma, è rimanere se stessi,perché ogni donna, come ogniuomo, è i capelli che porta e nonviceversa. Spesso la natura nonsbaglia e le migliori capigliaturesono proprio quelle che lascianoessere ciò che si è.

COLPI DI FORBICE

a frangia, un dilem-ma? La frangia puòessere salvezza o no-

vità, mossa o liscia bassa,l’importante è che sia benpensata. Su un taglio conlunghezze che accompa-gnano le gote e la nucascoperta, una frangia su

una morfologia quadrata può esaltare occhi e zigomi. Perun tagliatore incontrare una persona con una morfolo-gia di viso ovale, dà il massimo dell’espressione stilisticanelle linee e, mettendoci dentro una frangia, esalta tut-ti i particolari del viso.

l professionista del capello è alla con-tinua ricerca di nuove tecniche e simuove in modo da essere sempre al

passo con i tempi e i loro veloci cambia-menti. Shiatush, color block, punti luce eombra color, sono solo alcune delle tec-niche da abbinare a colori più o meno na-turali. Ombra color è una tecnica di colo-razione che sovrappone due colori per

esaltare le linee del taglio e dei lineamenti, un colore più chiaro sulla som-mità per slanciare ed esaltare il taglio sovrapposto, oppure l’inverso perun effetto più naturale e comprimere i volumi. Ricordatevi - soprattuttoper scelte così decise - di farvi sempre fare un’attenta analisi tecnico-par-tecipativa dal vostro parrucchiere.

LI

«Una volta riccio era sinonimo di cappelli indomabili e informi,oggi non è più così»

il COLORE la FRANGIA

VA SEMPRE LEGATA ALLE PROPRIE ESIGENZE

LA SCELTA DEL PRODOTTO GIUSTO

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Page 37: OTTOBRE 2012

[ TEMPO LIBERO DI DONATELLA OTTAVI ]

«Nel mese di ottobre, Grandi Giardini Italiani - ilnetwork dei più bei parchi d’Italia - propone uninteressante percorso alla scoperta di dodici giar-dini-vigneto e della loro produzione vinicola»

asseggiare, con andaturalenta. Perdersi con lo sguar-do lungo incantevoli scena-

ri paesaggistici, resi ancora piùsuggestivi dai caldi colori dellanuova stagione. Fermarsi, sorseg-giare un buon vino, apprezzarnearoma, colore...Un’idea affascinante che prendeforma con “Grandi Giardini: Gran-di Vini!”, un itinerario che si sno-da attraverso dodici parchi forte-mente legati al lavoro agricolo e

vinicolo, dislocati in sei regioni ita-liane: il Trentino Alto Adige, il Ve-neto, il Piemonte, l’Emilia Roma-gna, la Toscana e la Sicilia. Un mese, dunque, all’insegna del“bello” e del “buono” in cui, vi-sitare antiche dimore, curatissimigiardini, profumati vigneti e raf-finate cantine, si rivelerà un’espe-rienza di cui conservare un ricor-do indelebile. Un Merlot o un Pi-not grigio, un Sangiovese o unChianti, un Cabernet o uno Char-

donnay vi aspettano per brinda-re assieme all’arrivo dell’autun-no. Dove? lungo tutto lo Stivale:al Nord, presso i Giardini di Ca-stel Trauttmansdorff (Merano,Bz), Villa Trissino Marzotto (Tris-sino, Vi), Villa Arvedi (Grezzana,Vr), il Castello di Roncade (Ron-cade, Tv); e ancora, il Giardino diVilla Ottolenghi (Acqui Terme,Al), il Parco di Palazzo Malingri diBagnolo (Bagnolo Piemonte, Cn),Villa Montericco Pasolini Dall’On-da (Imola, Bo). Al Centro-Sud,Villa Poggio Torselli (San Cascia-no Val di Pesa, Fi) e il Giardino diSan Giuliano (Villasmundo, Sr).A voi la scelta!www.grandigiardini.it

2 ottobre: Festa dei Nonni. Non è un caso se vengonofesteggiati nel giorno dei SantiAngeli Custodi, ed è a loro che sono dedicati due eventi nel corso del mese.

UN BRINDISI ALL’AUTUNNO

visita ai Giardini BotaniciHanbury (Im), curiosandodall’aiuola al vivaio accompagnati da un’esperta guida ambientale.www.giardinihanbury.com

Il 24 ottobre,a Villa Peyron al Bosco di Fontelucente (Fi),degustazione di cioccolataitaliana e straniera consottofondo di musica da camera.www.bardinipeyron.it

Il 7 ottobre,

TURISM

O

37OTTOBRE 2012

P

[ FOTO: VILLA PEYRON AL BOSCO DI FONTELUCENTE, GRANDI GIARDINI ITALIANI ]

[ FOTO: GIARDINI BOTANICI HANBURY, DANIELA GUGLIELMI,GRANDI GIARDINI ITALIANI ]

CASTELLO DI PRALORMO (TO)“Così giocavano i nostrinonni” è il titolo della mostradedicata a quei giochi chehanno divertito ben quattrogenerazioni, e allestita al Castello di Pralormo.Bambole, trenini, pentoline... Un viaggio che parte dallametà dell’Ottocentofino ad arrivare agli anniprecedenti la SecondaGuerra Mondiale. Ognidomenica del mese, area pic nic, interessanti visite pergrandi e piccini e, per questiultimi, anche divertentilaboratori ludico-didattici.www.castellodipralormo.com[ FOTO: CASTELLO DI PRALORMO, ORANGERIE, GRANDI GIARDINI ITALIANI ]

VILLA CARLOTTA (CO)Quale scelta più appropriata di un nontiscordardime come fiore ufficiale della Festa dei Nonni? Una bustina di questi semi verrà distribuita a tutti i nonni che, il 6 ottobre, decideranno di visitare Villa Carlotta accompagnati dai loro nipoti. www.villacarlotta.it[ FOTO: VILLA CARLOTTA, GRANDI GIARDINI ITALIANI ]

CARO NONNO

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38 I 50epiu.it I OTTOBRE 2012

VIAGGIO NELLA NATURA

Un mondosommerso di rarabellezza, si sposacon un paesaggio

fatto di natura,storia, archeologiae leggenda.Colori

ed emozioni da vivere non solo

in riva al mare.

DI GIOVANNI ORSO

Mdove

Shar

m E

l She

ikh

l vento soffia leggero, increspa il mare e la pelle,regalando un tenue brivido e portando ristoro nel cal-do della sera. Il rumore dell’acqua si mescola ad al-

tri suoni, vicini e lontani, che simili a canti sommessi ac-compagnano e rapiscono. La leggenda vuole siano i can-ti delle Memozini, le creature che abitano i fondali delMar Rosso, la cui voce trasportata dal vento si percepi-sce nelle notti terse. Sono figlie dei soldati del faraoneRamses, che si diedero all’inseguimento di Mosè e delsuo popolo, e furono travolti dalle acque del Mar Ros-so quando tentarono di attraversarlo. Raccolti dalle si-rene, si unirono ad esse in matrimonio dando vita alleleggendarie fanciulle.Storia, miti e tradizioni si intrecciano in questo specchiod’acqua che gli antichi popoli conoscevano e solcava-no fin dal Terzo Millennio a. C. e che chiamarono “ros-so” forse per il colore delle rocce che una “misteriosa”alchimia faceva apparire tali.

E pur essendo una mare antico, ancora oggi è culla diuna flora marina di rara bellezza e di una barriera coral-lina testimone essa stessa della purezza delle acque, in-vitanti e cristalline. Ideali snorkeling e immersioni se sivuole ammirare da vicino il miracolo incessante dellanatura e per godere di un mare accogliente in ogni sta-gione; passeggiate ed escursioni se si desidera, invece,conoscere le bellezze paesaggistiche e storiche che al ma-re fanno da corona. Dalle meraviglie archeologiche dell’antico Egitto, alla si-lenziosa bellezza del deserto, ora punteggiato di oasi oraabbracciato dalle montagne che si fondono col ventodisegnando canyon profondi. L’ascesa sul monte Sinai,sulla via tracciata da Mosè, il Monastero di Santa Cate-rina con la cappella del Roveto Ardente, regalano un’espe-rienza spirituale ineguagliabile. E poi il tuffo nel Blu Ho-le, dove il mare è più profondo e puro. E scoprire che, for-se, le Memozini non sono solo leggenda...

IL SOGNO È VITA

AR ROSSOI

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39OTTOBRE 2012

Costruito in stile nubiano, il Bravo SharmNubian Village (5 stelle), recentemente ri-strutturato, è situato direttamente su unodei tratti di costa più belli ed è costituito daun corpo centrale di 3 piani collegato allaspiaggia da curatissimi giardini in cui sonoimmersi i bungalow. Dista circa 7 km dall’ae-roporto e 20 km da Naama Bay ed è rag-giungibile anche grazie a un servizio navet-ta gratuito a orari fissi.Tutte le camere sono dotate di ogni comfort:asciugacapelli, aria condizionata regolabile,telefono, tv satellitare con ricezione di canaliitaliani, cassetta di sicurezza, balcone o terraz-zo (patio per il bungalow).Di fronte al villaggio si estende una bellissimaspiaggia sabbiosa. È presente una piattafor-

BRAVO SHARM NUBIAN VILLAGE - 5 stelle

ma corallina fino a riva, ma due piscine na-turali permettono la balneazione direttamen-te dalla spiaggia. Un pontile consente l’ac-cesso al mare oltre la barriera. Il Nubian Village vanta la presenza di 5 risto-ranti con servizio a buffet, angolo show coo-king, ricco assortimento di piatti raffinati tracui specialità egiziane tradizionali, un’eccellen-te cucina italiana, ottimi frutti di mare e piz-ze cotte nel forno a legna.Per gli amanti dello sport: campo da tennis interra battuta, campo da calcetto in erba, pa-lestra, beach-volley e uno splendido Acquaparkdel villaggio dove sbizzarrirsi tra scivoli e pisci-ne. Le attività sportive e ricreative, diurne eserali, sono curate da una coinvolgente èqui-pe di animazione italiana.

50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87)Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: [email protected] presso le sedi Provinciali 50&Più

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Partenza del 24/01 € 580,00Partenze del 07/02 e 21/2 € 595,00Suppl. camera singola € 135,00Suppl. camere corpo centrale € 50,00Assicur. annullamento (facolt.) € 25,00Quote bambini e riduzione 3° letto su richiestaPer i non soci quota di iscrizione € 36,00La quota comprende: sistemazione in cameredoppie standard in hotel 5 stelle con trattamen-to all inclusive • Trasporto aereo in classe eco-nomica su voli speciali • Trasferimenti collettivi inbus • Assicurazione medico bagaglio • visto tu-ristico di ingresso (soggetto a variazioni) • Tassee percentuali di servizio (soggette a variazioni) •

Assistenza di personale specializzato in loco.La quota non comprende: visite ed escur-sioni facoltative • Spese di facchinaggio emance • Consumaz. minibar, servizio in ca-mera e connessione wi-fi • Assicurazioni fa-coltative • Tutto quanto non espressamenteindicato ne “La quota comprende”.Escursioni Si potranno effettuare le seguenti escursio-ni facoltative (da regolare in loco): Il Cairo el’Egitto classico, Luxor e l’Egitto dei Faraoni,Petra in catamarano, Monastero di S. Cate-rina-Monte Sinai, Ras Mohammed, Cammel-lata con tè o cena nel deserto, Safari AinHodra e Blu Hole.

Quota individuale di partecipazione a settimana (valida per min. 25 pax)

Speciale mare inverno 50&PiùSHARM EL SHEIKH

gennaio e febbraio 2013 partenze di gruppo dai principali aeroporti

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Page 40: OTTOBRE 2012

40 I 50epiu.it I OTTOBRE 2012

VIAGGIO NELLO SPORT

Il 4 novembre, saranno

in migliaia sul ponte

di Verrazano: avvocati,

manager, casalinghe,

studenti. Giovani

e meno giovani, uomini

e donne. Tutti a correre

per divertirsi, per

passione, ma soprattutto

per dire: Io c’ero a...

N.Y

. Mar

atho

n 20

12

ORDERE LAGRANDE MELADove lo sport non ha etàa città che non dorme mai» la definisce Lisa Min-nelli nel film New York, New York; Gotham è in-vece l’appellativo che descrive l’anima cupa e de-

gradata di questa metropoli, mentre con Ombelico delMondo la si dipinge come crocevia finanziario e cultu-rale a livello planetario. Tanti nomi, ma solo uno su tut-ti ti fa pensare a lei: The Big Apple (La Grande Mela),quel benefico frutto che tutti possono mordere per trar-

ne nutrimento ma che, come in unafavola, può trasformarsi in un vele-no pronto anche ad annientarti. EThe Big Apple è lì che ti aspetta:maestosa, intrigante, stupefacente,frenetica, cosmopolita, geniale, con-formista, contraddittoria, esagera-ta... Cangiante come le stagioni,muta il proprio aspetto con il tra-scorrere dei mesi: solare e festosad’estate, bianca e scintillante d’inver-no, vivace e luminosa in primavera,

colorata e romantica in autunno. Cuore pulsante dellacultura contemporanea, New York non perde occasio-ne per sfoggiare il proprio lato colto, tradizionale e mul-ticulturale con mostre, festival, celebrazioni che abbrac-ciano la città in ogni periodo dell’anno. Non c’è mese incui le muse delle arti antiche e moderne non accenda-no i riflettori su un evento che coinvolge newyorkesi eturisti: dalla musica al cinema, dalla moda allo sport,passando per le feste patronali, le strade si animano inun tripudio di suoni, musiche e colori capace di trasci-nare protagonisti e spettatori. È così anche per quella fe-sta dello sport che attira migliaia di partecipanti ed è se-guita in tutto il mondo: la Maratona. Nata da un’idea di Fred Lebow e Vince Chiappetta, laprima edizione della Maratona di New York si disputò il13 settembre 1970. Percorso: interno al Central Park; nu-mero di maratoneti alla partenza: 127; concorrenti altraguardo: 55; spettatori presenti all’arrivo: un centina-io. Sono bastati pochi anni ed è diventata “la Marato-na” per eccellenza. Qualche cifra? Percorso: tutti i distret-

MDI LORIS PORCHERI

[ IN ALTO, UNO SCORCIO

DEL PONTE DI VERRAZANO, IN UNA

PRECEDENTE EDIZIONE. SOTTO, IL “GIVE ME FIVE” TRA GLI ATLETI

ED IL PUBBLICO. NELLA PAGINA

ACCANTO, UNO DEI TANTI CARTELLI

D’INCORAGGIAMENTO

AI LATI DELLA STRADA. ]

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41OTTOBRE 2012

New Yorkti della città; numero di maratoneti: 40mila circa; spet-tatori: 2 milioni; in 315 milioni la seguono sull’emitten-te NBC. Perché tanto entusiasmo? Perché possono par-tecipare tutti: atleti professionisti, dilettanti, amanti del-la corsa, della marcia, della passeggiata, famiglie, sin-gle, personaggi famosi ma soprattutto gente comu-ne, che si diverte, e che può correre anche abbiglia-ta nei modi più diversi: da perso-naggio della Disney, da frutto, dafiore, da super-eroe, o sbandie-rando il vessillo del proprio Paese...E poi, lungo il percorso (Km42,195), centinaia di persone cheincoraggiano, tifano, chiamano gliatleti per farsi dare “il cinque” conla mano. Il tutto accompagnato da band e orchestri-ne, circa 160, che si esibiscono ai lati delle strade. Correre la Maratona di New York significa anche ave-re la possibilità di vedere in un solo giorno il lato piùvero della città. Questo perché il percorso attraversa

i cinque distretti (borough) che la compongono: Sta-ten Island, Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan. Tutto ha inizio a Staten Island, anzi dal Ponte di Verra-zano. Migliaia di atleti, fin dalle prime ore del giorno, sidislocano lungo le strade che convergono sul ponte inattesa del colpo di cannone che sancisce l’avvio. Il ponte di Verrazano (con una “z” poiché così era

scritto nei documenti del 1500) èdedicato a Giovanni da Verrazza-no, il primo navigatore ad entra-re nella baia di New York. Unodei simboli della città, fino al 1981è stato il ponte sospeso più lun-go al mondo; unisce due quartie-ri di New York: Staten Island e

Brooklyn, che si trova su Long Island. Staten Island è a sud-ovest di Manhattan, e dei suoi abi-tanti il 44% è di origine italiana. Considerata l’area piùverde di New York - ha ben 170 parchi - è un centro cul-turale oltreché naturalistico. A Rosenbank, uno dei

«8 ore la duratadella competizione, 347 dollari il costodell’iscrizione, 4mila gli italiani che parteciperanno»

»

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42 I 50epiu.it I OTTOBRE 2012

quartieri dell’isola, nel 1850 acquistòuna casa Antonio Meucci, che ospitònumerosi migranti italiani tra cui Giu-seppe Garibaldi. Attualmente essa co-stituisce il Garibaldi-Meucci Museum,considerato monumento nazionale.Attraversati i 1.298 metri della campa-ta del Verrazano, gli atleti si trovanoimmersi in uno dei distretti più famo-si di New York, quella Brooklyn che inostri connazionali definivano fami-liarmente “Broccolino”. Venti chilo-metri tra le strade della zona più co-smopolita di New York, dove i primi mi-granti si fermavano dopo aver supe-rato i controlli dell’ufficio migrazionedi Ellis Island, e dove ritrovavano laquotidianità che erano stati costretti alasciare nella loro terra, “ricostruen-do” comunità che chiamavano LittleOdessa o Little Poland. Uno dei sim-boli di Brooklyn ancora oggi è consi-derato l’omonimo ponte che uniscequesto distretto a Manhattan. Proget-tato nel 1867, ci vollero 13 anni di la-vori prima dell’inaugurazione. Ancora un chilometro di corsa e gli atle-ti entrano a Queens. Sede di due ae-roporti della città (il John F. Kennedy e

il LaGuardia), è il distretto più popola-to dopo Brooklyn. Qui la cultura è di ca-sa, tanto che hanno sede musei di ar-te contemporanea come il MoMA P.S.1.,il Contemporary Art Center, mentre nelFlushing Meadows-Corona Park si tro-va la gigantesca Unisphere, “testimo-nial” dell’Esposizione Mondiale del1964. È circa al ventitreesimo chilome-tro del percorso che si sale sul Queen-sboro Bridge, il ponte che collegaQueens a Manhattan. Da qui si godeuna vista impareggiabile, rapita dallasilhouette dello skyline della città.Ancora i 6 chilometri della First Ave-nue, e ci si tuffa nel Bronx e, successi-vamente, in Harlem. Il primo, cancellata lentamente la fa-ma sinistra che lo precedeva, ha da-to spazio ad un quartiere residenzia-le, Riverdale, con ville a schiera chesi affacciano sul fiume Hudson. Patriadell’hip-hop, ospita lo zoo più gran-de degli Usa e la squadra di baseballpiù famosa degli States: gli Yankees.Harlem è un’altra zona tutta da scopri-re. Parte integrante di Manhattan, fon-dato dagli olandesi nella prima metà del1600, agli inizi del XX secolo è diventa-

VIAGGIO NELLO SPORT

{ “RUN, BABY RUN...”STRADE E QUARTIERI DI UNAPASSIONE LUNGA 42 CHILOMETRI }

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to il quartiere afro-americano per eccellenza. Patria del jazz e del go-spel, oggi Harlem sta vivendo la sua rinascita dovuta a una migliorequalità della vita e a una riduzione della criminalità. Nella visita, da nonperdere: l’Apollo Theater - dove si esibirono, tra gli altri, Ella Fitzge-rald, James Brown, Michael Jackson - e la tomba del Generale Grant. Harlem alle spalle si entra nella Fifth Avenue, la regina delle stra-de di Manhattan, con l’Empire State Building, il Rockefeller Cen-ter, la New York Public Library, la Cattedrale di St. Patrick e un’in-finità di negozi e boutiques a farle da corona. Da non dimenti-care il Museum Mile, dove tra l’82esima e la 105esima strada sitrovano famosi musei tra cui il Metropolitan e il Guggenheim. Ultimi chilometri ed ecco l’arrivo in Central Park, il polmone ver-de della città. L’area è un tripudio di colori e di folla festante cheaccoglie ogni atleta all’arrivo come se fosse il vincitore assolutodella gara. «Voglio svegliarmi, in una città che non dorme mai /e scoprire che sono il numero uno, il primo della lista...», canta-va Lisa Minnelli in New York, New York. E il prossimo 4 novem-bre, per molti il sogno si potrebbe avverare...

[ IL COLORE CALDO DEGLI ALBERI IN AUTUNNO ACCOGLIE GLI

ATLETI ALL’ARRIVO IN CENTRAL PARK; LA “FINISH LINE” SI TROVA

NEI PRESSI DEL FAMOSO RISTORANTE “TAVERN ON THE GREEN”.NELLA PAGINA ACCANTO: “FANTASIOSI” MARATONETI. ]

CURIOSANDO QUA E LÀItaliani vincitori: Orlando Pizzolato (2 volte); Gianni Poli; Gia-como Leone; Franca Fiacconi. Maratoneti: una parte degli atleti viene estratta a sorte acausa dell’alto numero di richieste di partecipazione. Pettorali: sono dotati di un dispositivo controllato durantela gara. Pare, infatti che un’atleta prese... la metropolitana!

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Una crociera che combina un mosaico di paesaggi romantici e diversi: colli scoscesi, selvagge gole scavate dal fiume, villaggi dorati dal sole, vallate inondate di luce e dal profumo di lavanda. Un viaggio attraverso i colori, i profumi e i sapori delle vallate della Saona e del Rodano, passando per la Borgogna,Provenza e Camargue. Le meraviglie di un patrimonio storico e architettonico unico, la natura ben preservata e i vigneti deivini più famosi al mondo rendono questa terra una meta turistica assolutamente da scoprire.

DAL 15 AL 22 APRILE 2013 - UN VIAGGIO IN BORGOGNA, PROVENZA E CAMARGUE 8 GIORNI / 7 NOTTI

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Page 45: OTTOBRE 2012

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CROCIERA CON MN SWISS CORONA - 5 stelleLione, Mâcon - Abbazia di Cluny, Gole Ardèche, Arles - Avignone, Tournon - Lione

1° giorno: Arrivo a Lione - ImbarcoImbarco a bordo della motonave SwissCorona e sistemazione nelle cabineriservate. Cena e pernottamento a bordo.2° giorno: LioneVisita guidata della città dichiarata Pa-trimonio del’Umanità dall’Unesco. Nelpomeriggio tempo a disposizione. Na-vigazione lungo la Saona per Mậcon. Pensione completa a bordo.3° giorno:Mâcon - Abbazia di Cluny Visita guidata all’abbazia di Cluny (Xsec.), chiamata “la luce del mondo”.Navigazione lungo la Saona. Pensione completa a bordo.4° giorno: Navigazione - Gole ArdècheRipreso il Rodano si naviga per Vien-ne fino al dipartimento di Ardèche.Escursione alle selvagge gole e alPont d’Arc. Imbarco a Viviers. Pensione completa a bordo.

5° giorno: Arles - AvignoneVisita dell’anfiteatro romano, della cat-tedrale e del centro storico. Nel pome-riggio escursione nella Riserva della Ca-margue fino a Saintes-Maries de laMer (facoltativa). Rientro ad Avignone. Pensione completa a bordo.6° giorno: AvignoneVisita dell’antica città con il Palaz-zo dei Papi. Nel pomeriggio navi-gazione a Chateauneuf-du-Pape edescursione al Pont du Gard, una del-le meraviglie del mondo antico, e al-la cittadina provenzale di Uzès. Pensione completa a bordo.7° giorno: TournonEscursione nella Provenza autentica. Pensione completa a bordo.8° giorno: LionePrima colazione e inizio delle ope-razioni di sbarco.

Il programma potrà subire va-riazioni anche in funzione dellecondizioni di navigazione.

La quota comprende: crociera di 8 gior-ni/7 notti come da programma, con siste-mazione in cabina della categoria prescel-ta • Trattamento di pensione completa abordo dalla cena del 1° giorno alla primacolazione dell’8° giorno • Cocktail di ben-venuto e cena di gala a bordo • Visite edescursioni inserite nel programma (ingres-si esclusi) • Tasse portuali • Assicurazionemedico/bagaglio e annullamento viaggio(fino a euro 1.800) • Assistenza di perso-nale qualificato Scylla • Assistenza di per-sonale 50&Più Turismo.La quota non comprende: viaggio Ita-lia/ Lione/Italia • Assicurazione integra-tiva (oltre euro 1.800) • Escursioni ex-tra non previste in programma • Trasfe-

rimenti da/per aeroporti e stazioni fer-roviarie • Ingressi dove previsti • Tuttele bevande, mance, extra in genere e tut-to quanto non sopra specificato.

TRASPORTI in pullman GTPartenza da Milano per Lione e ritorno:quota per persona euro 135 (per mi-nimo 40 persone).TRASPORTI in aereo- Partenze con voli diretti dalle principalicittà italiane per Lione e ritorno: tariffe mi-gliori disponibili al momento della preno-tazione in funzione delle classi prenotate.- Trasferimenti dall’aeroporto al porto diLione da definire alla chiusura delle pre-notazioni.

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«È il primo atto vitale che compiamo nel momen-to in cui veniamo al mondo, ma forse non tuttisanno che oltre a fornire l’ossigeno indispensabilealla nostra sopravvivenza, una corretta respirazioneè fondamentale per il buon funzionamento di altrisistemi del nostro organismo»

a corretta respirazione èun argomento di grande ri-levanza, di cui si sente spes-

so parlare in riabilitazione, comenelle varie discipline sportive. Si insegna sempre di più a gesti-re in modo corretto la mobilitàdelle costole per permetterci direspirare in modo corretto. Dal-la rieducazione posturale al Pila-tes, dallo yoga al training auto-geno il motto principale è “respi-

rare bene”, ma so-prattutto “espira-

re bene”. Cer-chiamo di com-prenderne piùa fondo le ra-gioni attraver-

so un’analisi cheparte dall’origine

della vita.Il primo atto vitale che

compiamo, dopo la nascita, èquello di iniziare a respirare. Nelfeto l’ossigeno viene fornito di-rettamente dalla madre attraver-so il cordone ombelicale e non siossigena quindi dai polmoni. Nonappena il cordone ombelicale vie-ne reciso si interrompe questasimbiosi con la madre per dare ini-zio alla nuova vita del neonato,che compie il suo primo respiroin modo autonomo attraversol’apparato respiratorio. L’aria en-tra nel nostro corpo dalle vie re-spiratorie superiori fino ad arriva-re ai più piccoli alveoli.Il controllo della respirazione daparte del cervello è di tipo misto.Questo vuol dire che è una fun-zione controllabile volontariamen-te, ma che normalmente vienegarantita dal sistema nervoso au-tonomo. Il controllo autonomoavviene per tutti i sistemi fonda-mentali per la nostra sopravvi-venza come, ad esempio, quellocardio-vascolare. È possibile con-trollare volontariamente la respi-razione, ma nei limiti previsti dal-la sopravvivenza. Infatti, se pro-viamo a trattenere il respiro, ab-biamo la possibilità di mantene-re l’apnea fino a quando il nostrocervello ci ordina di respirare dinuovo. Questo avviene perché ilsistema nervoso autonomo pre-vale sempre, e in qualsiasi situa-zione, sul controllo razionale. In

46 I 50epiu.it I OTTOBRE 2012

STA

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NE

L

del movimento respiratorioha effetti negativi sul sistema vascolaredeterminando una stasi.

La rigiditàal giorno di esercizirespiratori aiutano arecuperare o mantenerel’elasticità del torace.

10-15 minutidel cordone il neonatoinizia a incamerare ossigeno attraversol’apparato respiratorio.

Con il taglio

A PIENI POLMONIRESPIRARE BENE, VIVERE MEGLIO

[ PREVENZIONE DI ALESSANDRO MASCIA ]

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47OTTOBRE 2012

natura la sopravvivenza prevalesulla volontà. Madre Natura hapensato di salvaguardare la nostrasopravvivenza non solo da un pun-to di vista funzionale, ma anche daquello quantitativo. Il numero deimuscoli inspiratori è, infatti, mol-to più alto di quelli espiratori. Quin-di, la possibilità di incamerare ariaè salvaguardata e protetta. Unapiccola curiosità che confermaquanto appena descritto è datadal fatto che le prime due costo-le (quelle più in alto) hanno soltan-to muscoli inspiratori. La respirazio-ne serve a fornire al nostro orga-nismo il carburante primario, l’os-sigeno, e ad eliminare i residui delmetabolismo cellulare come l’ani-dride carbonica. La respirazione,e in particolare il movimento del-la gabbia toracica, è fondamenta-le anche per il corretto funziona-mento di altri sistemi. Il prin-cipale muscolo respiratorioè il diaframma. Esso divideil torace dall’addome comeuna membrana (da cui il suonome). Quando prendiamo ariail diaframma si abbassa, men-tre quando espiriamo si alza.Questo movimento vertica-le alto-basso contribuisce amigliorare la circolazione delsangue. La spinta del dia-framma verso il basso, in-fatti, crea un aumento del-la pressione interna dell’ad-dome, per cui il sangue ve-noso è più facilmente richiama-to verso il fegato e verso il circolopolmonare, mentre il sangue arte-rioso defluisce con maggiore faci-lità dai nostri organi interni e da-gli arti. Se si altera questo equili-brio, nel tempo si può determina-re una stasi venosa degli arti infe-riori, nonché una stasi di tipo lin-fatico. Il movimento ritmico deldiaframma contribuisce a miglio-rare la mobilità degli organi inter-ni. Stimola, ad esempio, la peri-stalsi dell’intestino e quindi tutta lafunzione digestiva. Spesso chi sof-fre di stitichezza presenta una for-te tensione dei muscoli respirato-ri. Anche la tonicità del perineo(l’insieme dei muscoli pelvici chehanno una fondamentale impor-

È BENE SAPERE CHE...

È BEN

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a pratica quotidiana di esercizi respiratori contribuisce in modo importante e spesso ri-solutivo a contrastare gli effetti negativi dello stress e delle tensioni di cui siamo costante-

mente vittime. Ecco un buon esercizio per recuperare o mantenere l’elasticità e la mobilità deltorace. Distendetevi in terra con le ginocchia flesse e le braccia lungo il corpo leggermenteallargate. La testa deve essere in una posizione confortevole, se troppo indietro metteteun cuscinetto basso sotto la nuca. Iniziate a respirare molto lentamente partendo dauna leggera inspirazione con il naso e continuando con una lunga e profonda espi-razione dalla bocca in modo tale da far scendere il più possibile le costole, inprogressione, dalle più alte alle più basse. Per allungare ulteriormente e deten-dere il muscolo diaframma è necessario, durante la fase espiratoria, gonfiarela pancia (può essere utile le prime volte poggiare la mano sull’addome persentirne meglio il movimento). Si devono dedicare 10-15 minuti al gior-no a questo esercizio, preferibilmente la sera quando, più stanchi e stres-sati dalla giornata, la tensione dei muscoli respiratori è maggiore.Questo esercizio respiratorio può essere riprodotto sia da sedu-ti che in piedi in qualsiasi momento, anche con poche re-spirazioni, in modo tale da inibire la tendenza del toracea restare rigido in atteggiamento inspiratorio.

tanza nel controllo degli sfin-teri) è molto importantecontro i problemi di incon-tinenza urinaria e fecale. Ilperineo può essere vittimadella tensione eccessiva del

muscolo diaframma e perdere lasua funzione di contenzione. È opportuno in tuttiquesti casi consultare un riabilitatore per prevedereun trattamento idoneo, appropria-to e, soprattutto, individualizzato.La respirazione, come già detto, ri-sponde alle leggi della sopravviven-za. Quando siamo in pericolo il pri-mo istinto è quello di inspirare perprendere tanto ossigeno e prepa-rarci alla fuga o all’attacco. Al gior-no d’oggi possiamo essere sogget-ti a situazioni di pericolo improvvi-se. Un incidente d’auto, un’aggressione e altre si-tuazioni analoghe determinano, come primo effet-to, quello di incamerare una grande riserva di ariafacendoci fare una grande inspirazione. Sono peròmolto più frequenti e subdole le situazioni in cui vi-viamo uno stress meno consapevole ma costante,

come problemi o difficoltà nel lavoro o in famiglia,il traffico e così via. A questi stimoli il corpo reagiscecon un costante atteggiamento di difesa inspirato-ria e a volte con prolungati momenti di apnea di cuinon ci rendiamo normalmente conto. L’apnea de-termina una diminuzione della mobilità del torace afavore della rigidità dei muscoli inspiratori. Questimuscoli hanno una funzione importante anche sul-la colonna perché la aiutano a stare dritta e a man-

tenere una postura corretta. Sei muscoli inspiratori sono rigidi econtratti, determinano un so-vraccarico e una diminuzionedella mobilità di tutte le vertebree delle costole. La tensione sul-le vertebre, a lungo andare, de-termina artralgie e dolori. Perprevenire gli effetti negativi del-la rigidità delle strutture impli-

cate nella respirazione, è opportuno avere la consa-pevolezza di evitare nella quotidianità atteggiamen-ti di tensione e di difesa. Si deve fare attenzione anon sospendere le costole. Sia le superiori che le in-feriori devono essere mantenute il più basse possi-bile in atteggiamento espiratorio.

ASCIA ]

L

«Il controllo dellarespirazione è di tipomisto. Possiamoattuarla in modovolontario, ma ègarantita dal sistemanervoso autonomo»

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DI MARINA CEPEDA FUENTES

lexandre Dumas, il cele-bre autore de I tre moschet-tieri, che era anche un gran-

de gastronomo, scriveva nel suomonumentale Gran Dizionario del-la Cucina: «Confesso che nulla miterrorizza di più che la comparsa difunghi sulla tavola, soprattutto semi trovo in una cittadina di pro-vincia, dove sicuramente sono sta-ti raccolti dall’oste stesso...». Molti secoli prima il filosofo lati-no Lucio Anneo Seneca, a scansodi equivoci, condannava tutte lespecie e metteva in guardia i suoiamici scrivendo: «Credi tu che ifunghi, delizioso veleno, non agi-scano segretamente, anche se la lo-ro azione non è immediata...?».E non gli si può dare torto perchéfin dall’antichità non si contano i ca-si di avvelenamento per avere man-giato funghi, e fra le vittime vi è

anche un considerevole numero dipersonaggi celebri: da Britannico, fi-glio dell’imperatore Claudio, ad An-nio Sereno, comandante della guar-dia pretoriana di Nerone; da CarloVI di Francia a Papa Clemente VIIde’ Medici, fino allo zar di tutte leRussie, Alessandro III.Insomma, occorre stare attenti anon consumare quelli che non siconoscono o non sono stati garan-titi dai veri intenditori: purtroppo,con l’arrivo dell’autunno e dellegiornate umide e piovose, quandocomincia d’altronde la stagione deifunghi, spuntano anche gli appas-sionati cercatori della domenica che,oltre a distruggere a volte il sotto-bosco, rischiano l’avvelenamentoper troppa fiducia nelle proprie ca-pacità a riconoscerli.Alcune specie commestibili fra lepiù diffuse sono facilmente ricono-scibili come ad esempio i porcini, iprincipi della tavola, la gioia deibuongustai di ogni epoca, con il lo-ro gambo tozzo e massiccio e il cap-pello semisferico: sembrano i tipi-ci funghi delle favole sotto i qualivivono gnomi e fate.Ma se il porcino è il principe, il redei funghi è da sempre l’amanita ce-

sarea, della famiglia degli ovoli, con-siderato cibo degno degli dei ma pra-ticamente introvabile ormai a causadei gas di scarico, i pesticidi e i di-serbanti che stanno distruggendo ilsottobosco. In ogni modo, occorrestare molto attenti, perché allo sta-to adulto lo squisito ovolo potrebbeconfondersi con la temibile amani-ta muscaria, altamente tossica. Sarebbe più prudente, dunque, con-sumare i funghi coltivati, per esem-pio gli champignon, il cui nomescientifico è Agaricus Bisporus, co-nosciuto anche come fungo “prata-iolo”. Lo si chiama anche “fungobianco” ed è quello maggiormentediffuso perché economico, sapori-to, nutriente, leggero e facile da cu-cinare in tanti modi diversi. Già nel I secolo d.C. i prataioli ve-nivano coltivati all’interno di grot-te, sebbene la loro coltivazione sularga scala ebbe inizio soltanto nel1650 in Francia, mentre in Italiala funghicoltura nacque nel 1913nei pressi di Vicenza, all’internodi tane artificiali. Oltre ai prataioli, attualmente ilmercato offre una vasta produzio-ne di funghi coltivati, dal costocontenuto e presenti in ogni stagio-

A

48 I 50epiu.it I OTTOBRE 2012

«Porcini, prataioli, champignon, finferli,chiodini... Arriva la stagione più adatta

ai funghi, nutrienti e ottimi anche per chi è a dieta. Ma è meglio non

improvvisarsi “cercatori” della domenica»

FUNGHI

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A1Ingredienti600 gr di funghi assortiti a piacere (porcini, finferli, chiodini, prataioli, ecc.) 1 lt circa di brodo vegetale1 noce di burro 2 cucchiai colmi di farina 1 spicchio di aglio Olio extravergine di oliva, erba cipollina 6 fette di pane raffermo leggermente abbrustoliteSale, pepe, 6 scodelline

45 minuti

per una porzione normale: circa 300

6 persone

K

ne, che ben si adattano a moltis-sime preparazioni culinarie arric-chendo pasta, riso, verdure, car-ni, selvaggina e persino pesce: mapossono, a tutto diritto, essereanche i protagonisti di piatti gu-stosissimi, fra cui le saporite zup-pe autunnali. Fra l’altro, i funghi coltivati con-tengono una considerevole quan-tità di vitamine, soprattutto delgruppo B e in particolare del siste-ma B12, fondamentale per la cre-scita e lo sviluppo del tessuto ner-voso e per la maturazione dei glo-buli rossi: ebbene, il suo fabbiso-gno corporeo può essere garanti-to da un consumo, ovviamenteparco e moderato, di funghi cham-pignon. Contengono inoltre il se-lenio, che svolge importanti fun-zioni all’interno dell’organismo ed

è un antiossidante che preserval’elasticità dei tessuti.In generale, dal punto di vista nu-tritivo, i funghi - composti perquasi il 92% del loro peso d’acqua- sono apprezzabili per il discretoapporto di fibra vegetale, di saliminerali (ferro, rame, manganese,fosforo) e di vitamina B1, B2, PP.Ma anche per il basso contenutodi calorie che li rendono adatti perle diete dimagranti: si possono cal-colare 15-20 calorie circa per ogni100 grammi di funghi freschi. Sono, inoltre, praticamente prividi grassi e contengono invece mol-te proteine, sicché sono indicatiper l’alimentazione vegetariana.Fra queste le più importanti sonola lisina e il triptofano, carenti neicereali: sono ottimi perciò abbina-ti, ad esempio, con pasta, riso op-pure pane, come in questa sapo-rita ricetta, la “vellutata con fun-ghi”, da degustare ben calda nel-le sere d’autunno con un buonbicchiere di vino rosso.

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!PER INFORMAZIONIE CURIOSITÀ SCRIVI A:[email protected] 3

PreparazionePulire i funghi della parte terrosa del gambo, lavarliin acqua fresca corrente, rimuovere la parte coriaceadei gambi e affettarli. In un tegame largo rosolare unospicchio di aglio con circa tre cucchiai di olio. Quan-do avrà preso colore toglierlo, aggiungere i funghi,salare e cuocere a fuoco medio per un quarto d’oracirca. Nel frattempo preparare una vellutata scioglien-do il burro in un pentolino, aggiungendo la farina etostandola senza smettere di mescolare. Aggiungereun paio di mestoli di brodo vegetale caldo e far cuo-cere a fuoco lento, mescolando perché non si formi-no grumi e non si attacchi. Quando la vellutata saràpronta (ci vorranno una decina di minuti) versarla neltegame con i funghi già cotti, insaporire qualche mi-nuto e aggiungere il rimanente brodo. Terminare lacottura per una decina di minuti. Porre una fetta dipane abbrustolito in ogni scodellina, versarvi la zup-pa, guarnire con erba cipollina tritata e con pepebianco macinato sul momento. Servire la vellutatamolto calda, con un buon rosso, come un Dolcettodelle Langhe piemontesi.

ConsigliQuesta ricetta si prepara anche con brodo di carne,ma rende meno intenso l’aroma dei funghi. Convie-ne preparare un brodo vegetale con un paio di pata-te, una testa di porro o ½ cipolla, un gambo di seda-no e qualche carota. Con un paio di litri d’acqua perla cottura si ottiene un litro e ½ di brodo che, conge-lato in piccoli contenitori, si può usare all’occorrenza.

49OTTOBRE 2012

Cucina_Layout 1 17/09/12 15:39 Pagina 49

Page 50: OTTOBRE 2012

FAI ANDARE AVANTI LA RICERCA.

FERMA LA SCLEROSI MULTIPLA.

Si ringrazia UNAPROA,promotrice dell’iniziativa.

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

DAL 30 SETTEMBRE AL 15 OTTOBRE INVIA UN SMS AL 45504DONA 2 EURO con cellulare personale TIM, VODAFONE, WIND, 3, POSTEMOBILE, COOPVOCE, TISCALI e NÒVERCA e per ogni chiamata allo stesso numero di rete fi ssa TELETU e TWT oppure 2 o 5 EURO per ogni chiamata allo stesso numero da rete fi ssa TELECOM ITALIA, INFOSTRADA, FASTWEB E TISCALI.

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Page 51: OTTOBRE 2012

51OTTOBRE 2012

SPAZIOINCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA

l 6 ottobre, una mostra di caratura internazionale inaugurerà la Basilica Palladia-na di Vicenza dopo l’imponente restauro che l’ha trasformata in un grande e mo-derno contenitore culturale. Ad accogliere il visitatore sarà uno dei più importan-

ti architetti di ogni tempo: Andrea Palladio, il cui stile ha influenzato in modo inde-lebile la costruzione artistica nel mondo. Fino al 20 gennaio 2013, la Basilica ospiterà un centinaio di quadri straordinari pro-venienti dai musei di tutto il mondo. Capolavori che dal Quattrocento al Novecentoracconteranno la più grande storia che la pittura ricordi, quella dedicata al ritratto ealla figura. E non a caso il titolo scelto della mostra è Raffaello verso Picasso, cioè illungo percorso che dal senso di una perfezione delle forme giunge fino alla rotturadi quella stessa forma, con la ricerca cubista novecentesca. Divisa in quattro sezioni tematiche - che affrontano argomenti che vanno dal senti-mento religioso alla nobiltà del ritratto, dal ritratto quotidiano allo sguardo inquieto delNovecento -, la mostra racconta l’evoluzione della figura e del ritratto facendo ricorsoai nomi più celebri dell’intera storia dell’arte: Raffaello, Botticelli, Mantegna, Belli-ni, Giorgione, Tiziano, Dürer, Cranach, Pontormo, Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rem-brandt, Velázquez, El Greco, Goya, Tiepolo; gli impressionisti da Manet a Van Gogh, daMonet a Cézanne a Gauguin; i grandi pittori del XX secolo: Munch, Picasso, Matisse,Modigliani, Giacometti, Bacon, solo per citare alcuni dei grandi artisti presenti. Per maggiori informazioni sulla mostra: www.lineadombra.it.Questa esposizione è anche un’occasione straordinaria per visitare Vicenza, prontaper essere scoperta anche nei suoi angoli più nascosti. A tal proposito, la 50&Più vi-centina (Tel. 0444964300) sarà lieta di dare ai soci tutte le informazioni necessarieper una visita e permanenza nella Città.

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Per saperne di Più: 0444964300

VICENZA

50&Più bandisce la quarta edi-zione del Premio Poeti e Scrittori in Lom-bardia - 50&Più per la Cultura. Possonopartecipare i residenti della Regione Lom-bardia dai 18 anni di età. Il 10 dicem-bre 2012 è il termine per l’invio deglielaborati. Il regolamento:• sono ammessi elaborati inediti e in lingua

italiana. Per la poesia le liriche dovrannocomporsi di non oltre 40 versi. Per la pro-sa, gli elaborati saranno di non oltre 6.200battute in corpo 14, spazi inclusi;

• per entrambe le sezioni, i premi previ-sti per il 1°, 2° e 3° classificato, rispet-tivamente sono: buono di € 300, 200e 100 per l’acquisto di libri presso unalibreria aderente all’Associazione Libraiitaliani; targa dorata, d’argento e dibronzo, pergamena;

• i vincitori (1°, 2° e 3° classificato) delle pre-cedenti edizioni non possono parteciparealla quarta edizione del Premio per la se-zione in cui sono stati premiati: ad esem-pio chi è stato premiato per la poesia puòconcorrere per la prosa e viceversa;

• per il terzo anno è indetto il premioPoeta e Scrittore 50&Più in Lombardiariservato ai soci 50&Più. lI premio con-siste in una targa dorata, una perga-mena e un buono di 300 euro per l’ac-quisto di libri in una libreria aderenteall’Associazione Librai Italiani;

• gli elaborati vanno inviati a: Poeti eScrittori in Lombardia, Ufficio Stampadi Unione Confcommercio Milano - Se-greteria del Premio, C.so Venezia 47/49- 20121 Milano (Tel. 027750213);

• la premiazione avverrà presso Unione Con-fcommercio Milano, in C.so Venezia 47/49,il 21 gennaio 2013 alle ore 17.00.

Per il bando integrale e le modalità di in-vio degli elaborati: Tel. 027750213.

CONCORSOLETTERARIO

MILANO»DA RAFFAELLO A PICASSO Per saperne di Più: 027750213

Spazio50_Layout 1 17/09/12 17:00 Pagina 51

Page 52: OTTOBRE 2012

INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • C

52 I 50epiu.it I OTTOBRE 2012

LE SEDI NEL MONDO

Argentina TelefonoBuenos Aires 0054 1143831736La Plata 1555 0054 2214242331Rosario 0054 3414482049Australia Telefono

Melbourne 0061 394824800Perth 0061 464680197Sydney 0061 297128911Belgio Telefono

Bruxelles 0032 25341527Brasile Telefono

Florianopolis 0055 482222513San Paolo 0055 1132312351Presidente Prudente 0055 1832216645Porto Alegre 0055 5130222720Canada Telefono

Burnaby 001 6042942023Hamilton 001 9053184488Woodbridge 001 9052661867Montreal 001 5142525041

001 5144946902St. Catharines 001 9056466555Toronto 001 4166523759Germania Telefono

Monaco di Baviera 004 98974640814Uruguay Telefono

Montevideo 0059 825076416USA Telefono

Fort Lauderdale 001 9546300086

Per saperne di Più: 0721698224»

na due giorni dedicata alla XV edizione del Pre-mio Antiracket - Targa della solidarietà. La manife-stazione è stata ideata dalla 50&Più di Pesaro e Ur-

bino per portare all’attenzione dell’opinione pubblica gliimprenditori di tutta Italia che sono riusciti a ribellarsi alla criminalità, e coloro che hannodifeso e difendono la libertà di impresa nel nostro Paese e la democrazia. Il Premio que-st’anno sarà assegnato al Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso. La cerimo-nia di premiazione, avverrà domenica 7 ottobre, ore 10.00, presso la Sala convegni diConfcommercio di Pesaro (Strada delle Marche 58), dove si svolgerà anche la Festa dei Mae-stri del Commercio. Sabato 6 ottobre, invece, al Teatro Rossini di Pesaro, alle ore 21.30, siterrà il Concerto del gruppo Opera Pop, in onore dei Maestri del Commercio.

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PESARO

l via corsi mirati alla sana alimentazione, alla fotografia e all’in-formatica. A lanciarli è la 50&Più di Vicenza che ha colto al balzol’apertura del nuovo Centro Formazione Esac di Creazzo per pro-

grammare alcune interessanti proposte formative.«L’iniziativa nasce dall’interesse per i temi della salute dimostrato dai no-stri associati durante gli incontri I mercoledì dell’anziano», spiega Fioren-zo Marcato, presidente della 50&Più vicentina. «Abbiamo allora deciso diproporre una serie di corsi brevi, dove vengono sviluppati in forma moltopratica le tematiche sull’alimentazione. Abbiamo poi integrato il program-ma con due approfondimenti sull’informatica e sulla fotografia digitale,temi anche questi che ci interessano molto».Ecco titoli e date dei corsi che, per quanto riguarda gli incontri sulla salu-te, saranno sempre preceduti da interventi di esperti del settore sanitario:La cucina per diabetici (8 ore, dal 2 ottobre); La cucina per celiaci (8 ore,dall’11 ottobre); Le intolleranze alimentari in cucina (8 ore, dal 23 otto-bre); La cucina per cardiopatici ed ipertesi (8 ore, dal 6 novembre); La cu-cina nella terza età (8 ore, dal 15 novembre); Il cioccolato, creazione e de-gustazione (8 ore, dal 27 novembre); Fotografia digitale (6 ore, dal 12 no-vembre); Informatica corso base (12 ore, dal 1° ottobre); Informatica cor-so avanzato (12 ore, dal 15 ottobre).Per saperne di Più: Segreteria 50&Più di Vicenza (www.50epiu.it/vicen-za) o Esac Formazione al tel. 0444964300 (www.esacformazione.it).

VICENZA

Per saperne di Più: 0444964300»

Una sana alimentazione e non solo

A

COSA C’È IN CALENDARIO» 2 ottobre - Per la “Festa dei Nonni”

50&Più, con il Comune, organizza unpomeriggio speciale alle 16 al “CaffèPedrocchi”, con maghi, cantastorie e divertimento, “condito” da dolci ebevande. L’incontro è aperto a tutti.Per saperne di Più: 0498209787

» dal 26 al 28 ottobre - Cioccolan-dovi, un fine settimana con il cioc-colato in Piazza dei Signori. Ci sa-rà un gazebo 50&Più con espostele opere degli artisti e le foto de-gli atleti della 50&Più vicentina. Per saperne di Più: 0444964300www.50epiu.it/vicenza

» 11 novembre - Visita a Rocca-monfina (Ce). Tra i principali edifi-ci di culto, il Santuario di MariaSantissima dei Lattanti fondato nel1430 dopo il ritrovamento di unastatua della Vergine.Per saperne di Più: 0815518187www.50epiu.it/napoli

PADOVA

VICENZA

NAPOLI

Premio Antiracket

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Page 53: OTTOBRE 2012

O LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • SPAZIO

GENOVA Per saperne di Più: 010543042

»

n autunno ricco di opportunità,professionalità e convenienza peri soci e i loro famigliari. Queste al-

cune delle convenzioni stipulate da 50&Piùdi Genova. - Oculista: dr. Federico Rathschuler - visi-ta oculistica di base per l’importo di eu-ro 70 e per le successive visite sconto del10% (Galleria Mazzini, 3/6, Genova - Tel.010591160).- Studio Legale: avv. Graziani - consulen-za, esame della documentazione, redazio-ne di lettera di recupero credito, o di sol-lecito, di messa in mora, o impugnativadi licenziamento, o simili, oltre alla reda-zione del preventivo per la pratica, perun importo complessivo (iva e cpa, inclu-se) di euro 62,92 (Viale Padre Santo 5/11a,Genova - Tel. 0108376616.- Psicologo: dr.ssa Francesca Saraceno -primo colloquio gratuito di un’ora. Pereventuali successivi incontri, l’importo èdi euro 50 (Via XX settembre 3/4, Geno-va - Tel. 3476636594.Per conoscere tutte le convenzioni:www.50epiu/genova

Convenzioni:molte novità

U

ROMA

Per saperne di Più: 066864596»

on l’aggiunta di Sassari, Oristano e Palermo, aumentano le sedi di 50&Più Uni-versità e con esse anche l’offerta didattica per gli over 50. Ma 50&Più Universitànon si rivolge solo a chi 50 anni li ha già compiuti: per iscriversi di anni ne basta-

no 30, perché quindi attenderne altri 20?Le sedi di 50&Più Università sono già al lavoro con le inaugurazioni dell’Anno Accademi-co 2012/2013, l’avvio dei nuovi corsi, seminari, convegni, premi letterari.CASERTA non ha perso tempo. Con una cerimonia di apertura, ha presentato il 25 set-tembre scorso il calendario del nuovo Anno Accademico ed è pronta a dare il via alle at-tività già dal 1° ottobre. E chi ancora non si è iscritto? Contattare la sede: Tel. 0823355040. CATANZARO dà il via al nuovo calendario delle attività universitarie a partire dal mese diottobre. Per sapere tutte le novità, contattare la segreteria: Tel. 0961720352.FIRENZE presenterà il suo primo Anno Accademico il 3 ottobre presso il Teatro Puccini(Via delle Cascine 41). Per ulteriori informazioni: Tel. 055664795.FOGGIA riprenderà l’attività universitaria del nuovo anno accademico 2012-2013 a par-tire dal mese di ottobre. Per conoscere il calendario delle attività contattare la segreteria:Tel. 0881723151.LECCE darà il via all’attività universitaria 2012-2013 nel corso del mese di ottobre. Per co-noscerne il calendario e i corsi da seguire, contattare la segreteria: Tel. 0832343923.LIVORNO presenterà tutte le attività nel corso dell’inaugurazione del nuovo Anno Acca-demico il 12 ottobre. Per partecipare contattare la segreteria: Tel. 0586898397 oppure3334745175.LUCCA inaugurerà il nuovo Anno Accademico l’11 ottobre, con la presentazione da par-te dei docenti di tutti i corsi e le attività programmate. In tale occasione un famoso duopianistico eseguirà un concerto per i partecipanti. Tel. 0583473170.MASSA parte con il nuovo calendario dei corsi dal mese di ottobre. Per saperne di piùcontattare la segreteria: Tel. 0585499250 - 3478254576.MILANO ricorda che l’8 ottobre si tiene l’ultima conferenza del ciclo Alessandro Manzo-ni, Giuseppe Verdi: un’amicizia nella Milano del Romanticismo e del Risorgimento (ore17.30,Piazza Buonarroti 29). Inoltre, c’è tempo fino al 29 ottobre per partecipare al ConcorsoFotografa le tue vacanze - L’arte dell’immagine in gara. Tel. 027750261.ORISTANO è pronta a dare il via ai nuovi corsi. Si parte già dal mese di ottobre. Per co-noscere tutte le attività in programma, contattare la segreteria: Tel. 078373612. PRATO dà appuntamento con la cerimonia di premiazione della VI Edizione del PremioRaccontiamoci. Esperienze di vita vissuta fissata per sabato 20 novembre 2012, ore 16.00,c/o Salone Apollo - Pubblica Assistenza - Via San Jacopo 34 - Prato. Tel. 057423896.PALERMO inizia l’attività universitaria per la prima volta dal mese di ottobre. Per cono-scere il programma didattico contattare la segreteria: Tel. 0917300459.REGGIO CALABRIA vedrà riprendere i corsi da ottobre fino a giugno 2013. Per parteci-pare e conoscere il calendario delle attività, contattare la sede: Tel. 0965891543. ROMA inaugurerà l’Anno Accademico presso la sede di Conca D’oro il 10 e 11 ottobre,Via Val di Lanzo 187, dalle 15.30 alle 18.30 (info: 068104855); e il 16 e 17 ottobre inCorso Vittorio Emanuele 78/b, dalle 15.00 alle 18.30 (info: 066864596).SASSARI darà inizio al suo primo Anno Accademico dal mese di ottobre. Il calendario èdisponibile presso la sede: Tel. 079243652.UDINE darà il via all’attività didattica il 24 ottobre con i corsi di: Erbe del benessere - Im-pariamo ad invecchiare: l’età del benessere - Come realizzare oggetti da regalo: bambo-le di stoffa e porcellana. Tel. 0432538707.

CGli over 50 tornano all’Università

VERCELLI riprenderà l’attività universitaria dal mese diottobre con corsi di computer e lingue. Seminari dedi-cati all’Anno Europeo dell’Invecchiamento attivo e del-la Solidarietà tra le generazioni. Tel. 0161215344.VIBO VALENTIA, ultima nella lista, ma non per l’avviodel nuovo Anno Accademico che inizierà dal mese di ot-tobre. Il programma è disponibile presso la sede: Tel.096343485.

Auguri per le Nozze d’oro a

Brigida Gallinaroe

Alfredo Maineri

Auguri per i 61 anni di Matrimonio a

Giovanna Giovenzanae

Carlo Porcheri

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Page 54: OTTOBRE 2012

INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO

LE SEDI PROVINCIALI IN ITALIA

Abruzzo TelefonoAvezzano (AQ) - Via Monte Velino, 17 0863415327Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 087164657Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 0854313623Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 0861252057Basilicata Telefono

Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 0835385714Potenza - Via Centomani, 11 097122445Calabria Telefono

Cosenza - Viale degli Alimena, 5 098422041Catanzaro - Via Milano, 9 0961721246Crotone - Via Regina Margherita, 28 096221794Reggio Calabria - Via Castello, 4 0965891543Vibo Valentia - Via Spogliatore snc 096343485Campania Telefono

Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 082538549Benevento - Viale degli Atlantici, 5 0824313555Caserta - Via Roma, 96 0823326453Napoli - Piazza Carità, 32 0812514037Salerno - Corso Garibaldi, 4 089227600Emilia Romagna Telefono

Bologna - Strada Maggiore, 23 0516487530Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 054324118Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 0532234211Modena - Via Begarelli, 31 0597364211Piacenza - Strada Bobbiese, 2 0523461831Parma - Via Abbeveratoia, 63/A 0521944278Ravenna - Via di Roma, 102 0544515707Reggio Emilia - Via Gianna Giglioli Valle, 10 0522708552Rimini - Viale Italia, 9/11 0541743202Friuli Venezia Giulia Telefono

Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 048132325Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 4 0434549462Trieste - Via San Nicolò, 7 0403720169Udine - Viale Duodo, 11 0432538707Lazio Telefono

Frosinone - Via Aldo Moro, 493 0775855273Latina - Via dei Volsini, 60 0773611108Rieti - Largo Cairoli, 4 0746483612Roma - Via Properzio, 5 0668891796Viterbo - Via Belluno, 39/G (ex 45) 0761327701Liguria Telefono

Genova - Via Ceccardi, 1/10 010543042Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 0183275334La Spezia - Via Fontevivo, 19/F 01875985216Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 019853582Lombardia Telefono

Bergamo - Via Borgo Palazzo, 137 0354120126Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 0303771785Como - Via Manzoni, 4 031265361Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 037225745Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 0341287279Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 0371432575Mantova - Via Valsesia, 46 0376231207Milano - Corso Venezia, 45 0276013399Pavia - Corso Cavour, 30 038228411Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C 0342533311Varese - Via Valle Venosta, 4 0332342280Marche Telefono

Ancona - Piazza Repubblica, 1 071200722Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 0736051102

Macerata - Corso Cavour, 85 0733261393Pesaro - Strada delle Marche, 58 0721698224Molise Telefono

Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 0874483194Isernia - Via Santo Spirito, 24/B 0865411713Piemonte Telefono

Alessandria - Via Trotti, 46 0131260380Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 0141353494Biella - Via Torino, 18 01530789Cuneo - Via Avogadro, 32 017166661Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 032130232Torino - Via Andrea Massena, 18 011533806Verbania - Via Quarto, 2 032352350Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 0161250045Puglia Telefono

Bari - Piazza Aldo Moro, 33 0805240342Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B 0831524187Foggia - Via Luigi Miranda, 8 0881723151Lecce - Via Cicolella, 3 0832343923Taranto - Viale Magna Grecia, 119 0997796444Sardegna Telefono

Cagliari - Via Santa Gilla, 6 070282040Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 0784232804Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G 078373287Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 079243652Sicilia Telefono

Agrigento - Via Imera, 223/C 0922595682Caltanissetta - Via Messina, 69 0934575798Catania - Via Mandrà, 8 095239495Enna - Via Vulturo, 34 093524983Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 090673914Palermo - Via Emerico Amari, 11 091332447Ragusa - Viale del Fante, 10 0932246958Siracusa - Via Eschilo, 11 093165059 Trapani - Via Marino Torre, 117 0923547829Toscana Telefono

Arezzo - Via XXV Aprile, 12 0575354292Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 058570973Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 055664795Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 0564410703Livorno - Via Grande, 150 0586898276Lucca - Via Fillungo, 121 0583473170Pisa - Viale Antonio Gramsci, 3 05048371Prato - Via Santa Trinità, 28 057423896Pistoia - Viale Adua, 128 0573991500Siena - Galleria Odeon, 31- Banchi di Sopra 0577283914Trentino Alto Adige Telefono

Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 0471978032Trento - Via Solteri, 78 0461880408Umbria Telefono

Perugia - Via Settevalli, 320 0755067178Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 0744390152Valle d’Aosta Telefono

Aosta - Regione Borgnalle, 12 016545981Veneto Telefono

Belluno - Via Cipro, 13 0437215264Padova - Piazza Virgilio Bardella, 3 0498209787Rovigo - Viale del Lavoro, 4 0425404267Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 042256481Venezia - Viale Ancona, 9 - Mestre 0415316355Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 0444964300Verona - Via Sommacampagna, 63/H 045953502

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Page 55: OTTOBRE 2012

FISCO

fini Ici. L’articolo 13, comma 2, del D.L. n.201/2011, stabilisce che per abitazione prin-cipale si deve intendere quell’immobile iscrit-to, o iscrivibile, nel catasto edilizio come“unica unità immobiliare nella quale il pos-sessore, ed il suo nucleo familiare, dimora-no abitualmente e risiedono anagrafica-mente. Nel caso in cui i componenti del nu-cleo familiare abbiano fissato la loro dimo-ra e la loro residenza anagrafica in immo-bili diversi, situati nel territorio comunale,le agevolazioni per l’abitazione principale eper le relative pertinenze, in relazione alnucleo familiare, vengono applicate su unsolo immobile”.Si evince quindi che:- l’abitazione principale deve essere costi-

tuita da una sola unità immobiliare iscrit-ta, o iscrivibile, in catasto, a prescindere dal-la circostanza che ad abitazione principa-

le sia utilizzata più di una abitazione distin-tamente iscritta in catasto. In questo casosolo l’unità prescelta del contribuente usu-fruirà dei benefici; le altre saranno assog-gette, separatamente, ad una imposizio-ne discendente dalla rendita. L’unico dirit-to riconosciuto al contribuente è di poterscegliere su quale delle unità immobiliari,da lui destinate ad abitazione principale,debbano essere applicate la riduzione e ledetrazioni previste. Le altre dovranno es-sere tassate come abitazioni normali, conla conseguenza che verrà applicata l’ali-quota ordinaria stabilita dal Comune, sem-pre che, preventivamente, non sia stato ri-chiesto e ottenuto l’accatastamento uni-co delle proprietà;

- il contribuente potrà far applicare aliquo-te diverse o procedere presso il catasto perottenere, dove possibile, l’unificazione del-le unità interessate. Questa applicazioneunitaria dell’aliquota si potrà applicare so-lo a seguito dall’accatastamento unico.

La situazione sarà radicalmente diversa nelcaso si trasferisca la proprietà, o un dirittoreale di usufrutto in uso o in abitazione apersone che, avendone i requisiti, possanoapplicare le norme agevolative dell’Imu. Maè una strada molto difficoltosa e che va esa-minata con molta prudenza visti i riflessigiuridici che si potrebbero avere.

[ ]introduzione dell’Imposta Municipa-le Unica ha sollevato non pochi dub-bi. Tra le lettere giunte in redazione,

quella della signora Maria Rosa chiede chia-rimenti in merito agli effetti dell’impostasugli immobili dati in comodato d’uso ai fi-gli: «...Sono proprietaria di una casa a Fel-tre. Io, mio marito e mia figlia abitiamo alpiano terra, mentre mio figlio e la sua fa-miglia risiedono nell’appartamento al primopiano, dato a suo tempo in uso gratuito. Èvero che, secondo la normativa Imu, que-st’ultimo dovrebbe essere tassato come se-conda casa?».Questo sistema di tassazione è criticabilepoiché è successivo a quanto stabilito dal-l’art. 1 del D.L. 27 maggio 2008, n. 93, cheaveva introdotto l’esenzione dall’Ici dell’abi-tazione principale e delle sue pertinenze, econcesso ai Comuni la possibilità di esten-dere l’agevolazione proprio agli immobilidati in comodato ai figli, presentando un’ap-posita dichiarazione agli Uffici del Comune.Ora, l’articolo 13, comma 14, lettera “a”,del D.L. n. 201 del 2011, abroga detta nor-mativa: anche l’abitazione principale e re-lative pertinenze, sono soggette alla nuo-va imposta. La norma istitutiva dell’Imu haimposto, tra l’altro, un’interpretazione mol-to più restrittiva nella qualifica di abitazio-ne principale, rispetto a quanto accadeva ai

«La normativa abroga l’estensionedell’agevolazione agli immobili dati in comodato d’uso ai figli»

L‘

«Il contribuente può tentare la strada dell’accatastamento unico, o trasferire con difficoltà il dirittoreale di usufrutto o la proprietà»

L’IMU E ILCOMODATO D’USO:UNA SITUAZIONE COMPLESSA

[ DI ALESSANDRA DE FEO ]

55OTTOBRE 2012

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PREV

IDEN

ZA

«Da quest’anno è previsto un solo trattamento pensionistico di vecchiaia, che si consegue - in relazione al 2012 - con il requisito minimo di 20 anni e un’età che può oscillare»

LA NUOVAPENSIONEDI VECCHIAIA

• 66 anni per i lavoratori dipendenti del set-tore privato e autonomi, compresi quelliiscritti alla gestione separata Inps (co.co.co.e lavoratori a progetto);

• 62 anni per le lavoratrici dipendenti del set-tore privato;

• 63 anni e 6 mesi per le lavoratrici autono-me del settore privato, comprese quelleiscritte alla gestione separata Inps (co.co.co.e lavoratrici a progetto);

• 66 anni per i lavoratori dipendenti del set-tore pubblico (uomini e donne).

Oltre al requisito di età e di contribuzione, seil lavoratore appartiene pienamente al regimecontributivo (cioè ha iniziato a lavorare a par-tire dal 1° gennaio 1996), per il diritto alla pen-sione di vecchiaia occorre che soddisfi un’ul-teriore condizione: l’assegno di pensione nondeve risultare di importo inferiore a 1,5 vol-te l’assegno sociale mensile, pari quest’annoa € 643,50 (in precedenza questo limite eradi 1,2 volte). Non è necessario soddisfare lapredetta soglia minima da parte di chi è in pos-sesso di un’età pari a 70 anni. In tal caso,inoltre, è sufficiente anche un’anzianità con-tributiva minima effettiva di soli 5 anni.Nella tabella che si riporta sono riassunti tut-ti i requisiti per le diverse casistiche, le varie etàcon le rispettive decorrenze. Età, peraltro, cherestano comunque soggette agli adeguamen-ti alla aspettativa di vita, nonché a una clau-

sola di salvaguardia la quale stabilisce l’eleva-zione a 67 anni a partire dal 1° gennaio 2021,qualora questo limite non fosse raggiunto na-turalmente per effetto dei periodici adegua-menti statistici (speranza di vita).Va ricordato poi che la revisione del requisi-to di età per la pensione di vecchiaia ha pre-visto l’abrogazione definitiva delle finestre dipensionamento.Già da quest’anno e per gli anni successivi lapensione decorre dal mese successivo a quel-lo di maturazione dei requisiti per il diritto(ossia cessazione dal lavoro per i dipendentie non per gli autonomi).

» L’aspettativa di vitaCon questo sistema ogni tre anni l’Istat cer-tifica la speranza di vita degli italiani: se que-sta cresce, automaticamente crescono i re-quisiti anagrafici per le pensioni di vecchiaiae per le pensioni anticipate (già pensioni di an-zianità), per un periodo di uguale durata.Questo sistema entrerà in vigore il 1° genna-io 2013, quando l’incremento sarà di 3 me-si. Gli ulteriori incrementi avranno cadenzatriennale fino al 2019 e cadenza biennale dal1° gennaio 2021. La crescita dei requisiti è au-tomatica, viene disposta con un decreto mi-nisteriale il quale si limita a recepire i dati cir-ca la speranza di vita forniti periodicamentedall’Istat. La legge non prevede un meccani-

[ DI GIANNI TEL ]

on l’intervento sulle pensioni del prov-vedimento “Salva Italia” il GovernoMonti ha introdotto quest’anno, nel

sistema pensionistico italiano una riformastrutturale che completa quella iniziata 17anni fa, con il passaggio dal sistema retribu-tivo a quello contributivo.Una riforma che ha scontentato tutti, partitidi ex maggioranza e opposizione, organizza-zioni sindacali, lavoratori e soprattutto i pen-sionandi e pensionati. Il risultato concreto diquesta riforma è una scomoda e amara veri-tà: tutti andranno in pensione più tardi e conuna rendita ridotta rispetto alle aspettativecon cui si era partiti.Ma vediamo di riassumere in sintesi le rego-le per l’accesso al pensionamento di vecchia-ia sulla base dell’attuale normativa.La riforma “Monti-Fornero” ha modificatodunque l’intera disciplina delle pensioni.In luogo di tutte le precedenti ipotesi di “pen-sione di vecchiaia”, sia retributiva che contri-butiva, da quest’anno è previsto un solo trat-tamento pensionistico di vecchiaia che si con-segue, con riferimento a tutti i lavoratori e perl’anno 2012, in presenza di un requisito mi-nimo contributivo pari a 20 anni (che sostitui-sce il vecchio requisito di 20 anni di contribu-zione per la pensione di vecchiaia retributivae quello di 5 anni per la pensione di vecchia-ia contributiva) ed una età pari a:

C

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57OTTOBRE 2012

PREVID

ENZA

smo inverso, e cioè la riduzione dei requisiti anagrafici nel caso (pe-raltro improbabile) di riduzione della speranza di vita. La crescita deirequisiti in misura pari all’aumento della speranza di vita si va a som-mare a tutti gli altri meccanismi di crescita graduale dei requisiti ana-grafici già vigenti.

I REQUISITI NEL TEMPO

Inps ha recentemente for-nito chiarimenti sulla nuo-

va normativa che ha disposto,in particolari casi, la riduzionedell’aliquota percentuale del-la pensione indiretta e/o di re-versibilità a favore del coniu-ge superstite dell’assicurato opensionato deceduto.La nuova disciplina, che si ap-plica con riferimento ai de-cessi avvenuti dal 1° dicembre2011, prevede infatti una ri-duzione del trattamento com-plessivo nei casi in cui il ma-trimonio con il dante causasia stato contratto ad un’etàdello stesso superiore a 70anni e la differenza di età trai coniugi risulti superiore a 20anni. Qualora il matrimoniosia stato contratto per un pe-

riodo inferiore a dieci anni, laquota di pensione del 60%spettante al coniuge supersti-te dovrà esser ridotta del 10%per ogni anno di matrimoniocon il dante causa mancanterispetto alla durata minima di10 anni. In caso di frazionedi anno, la riduzione percen-tuale è proporzionalmente ri-determinata. Tale decurtazio-ne non opera, invece, in pre-senza di figli minori, studen-ti o inabili.Resta, comunque, fermo ilregime di cumulabilità disci-plinato della legge n. 335del 1995, che ha previsto lariduzione della pensione del25%, del 40% o del 50%a seconda dei redditi pos-seduti.

PENSIONE AI SUPERSTITI: CHIARIMENTI

(1) Si tiene conto dell’ulteriore adeguamento di tre mesi alla “speranza di vita” a partire dal 1° gennaio 2013.(2) Restano fermi gli ulteriori adeguamenti alla “speranza di vita” (anno 2016, anno 2019, anno 2021 e così via).

Soggetti lavoratori Requisito di età Decorrenza (1) (2)Dipendenti donne del settore privato 62 anni anno 2012

62 anni e 3 mesi anno 201363 anni e 9 mesi dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 201565 anni e 7 mesi dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 201766 anni e 7 mesi dal 1° gennaio 2018

Dipendenti pubblici, uomini e donne Tutti 66 anni anno 2012Tutti 66 anni e 3 mesi dal 1° gennaio 2013

Lavoratrici autonome (donne) 63 anni e 6 mesi anno 201263 anni e 9 mesi anno 201364 anni e 9 mesi dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 201566 anni e 1 mese dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 201766 anni e 7 mesi dal 1° gennaio 2018

Lavoratori autonomi e dipendenti (uomini) 66 anni anno 201266 anni e 3 mesi dal 1° gennaio 2013

Clausola età minima dal 1° gennaio 2021 l’età di pensionamentoTutti i lavoratori non può risultare inferiore a 67 anniCondizioni comuni a tutti i lavoratoriRequisito contributivo minimo 20 anniImporto pensione Non inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale, per chi non ha alcun contributo versato entro

il 31 dicembre 1995. Tale condizione è esclusa per chi va in pensione all’età di almeno70 anni e con 5 anni almeno di contribuzione effettiva.

‘LIncrementi IncrementoAnno aspettativa di vita complessivo

2013 3 mesi 3 mesi2014 3 mesi 3 mesi2015 3 mesi 3 mesi2016 4 mesi 7 mesi2017 4 mesi 7 mesi2018 4 mesi 7 mesi2019 4 mesi 11 mesi2020 4 mesi 11 mesi

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«I libri sono gli amici più tranquilli e costanti, e gli insegnanti più pazienti»

Charles William Elliot, La vita felice (1896)

E-BOOK:LE INCHIESTE DI MAIGRETDI GEORGE SIMENONAdelphi eBook

INDAGINI D’AUTOREGianrico Carofigliolegge i suoi Ragionevoli dubbi (Emons, euro 19,90). Tutto inizia quando un ex picchiatore fascista, in carcere, nomina l’avvocatoGuerrieri suo difensore e si proclamainnocente...

L’ISTINTO E LA FEROCIAUn romanzo fantastico, giocato sulla metafora della cecità, dove gli istinti, la ferociae la sopraffazione si rivelano i tratti tipici della natura umana. Sergio Rubini legge Cecitàdel Nobel Josè Saramago(Emons, euro 15,50).

LETTERATURADA VIAGGIO In quegli anni dai graffiti del vi-

nile usciva la voce di De Andréo quella di Villa. Ci si vestiva al-la Little Tony o alla Caterina Ca-selli. Sono gli anni Sessanta, incui «c’era un’aria di festa peren-ne, e pure le emicranie, le scar-pe strette, i dolori dei denti nonpreoccupavano. L’emicrania sicurava con la Cibalgina, le ve-sciche si lasciavano seccare, peri denti si andava dal meccani-co dentista». Un periodo ma-gico, bagnato dalla luce del ri-cordo, è quello dentro cui si ad-densano le storie (e la storia) diAddio di Aurelio Picca, compre-so tra due fatti di cronaca chelo hanno segnato. Da un latola rapina in Via Gatteschi a Ro-ma, all’estremo - come tragicoepilogo - il rapimento e l’omi-cidio di Ermanno Lavorini. Lospazio del racconto e della me-moria è tratteggiato da una sor-ta di sguardo adolescente chesi posa su persone, paesaggi,piccoli riti sociali dentro la pic-cola comunità dove ognunocorre incontro al suo destino.Ogni volta lo sguardo dell’ado-lescente con sorpresa, gioia,emozione, dolore coglie sullascena la commedia umana. Ad-

dio è come un ricchissimo reper-torio (canzoni, pubblicità, film,mode) di ”mi ricordo”. Piccanon infilza alcuna attendibilitàsociologica, storica, di costume,anche se è gelosamente attac-cato ai simboli dell’epoca, aglistili e alle immagini. Vuole intro-dursi in quel recinto dorato e an-gosciante per spiare gli ultimipassi di danza delle sue figuri-ne sull’orlo dell’abisso, ”l’ad-dio” dei tanti Carlo, Francotto,Alberto, Marcello, Gina.

lo. E fa echeggiare il ghigno deldiavolo che, nel ritratto del Bur-lador impenitenente fatto daRostand, ferisce il suo egocen-trismo: «Io credo che tu leggitroppo quello che gli altri scrivo-no di te».

ADDIOAurelio PiccaBompiani174 pagine - euro 16,00

L’OMBRA DI DON GIOVANNIGuido BarlozzettiRai Eri 312 pagine - euro 10,00

Affrontare in modo avvincenteil mito di Don Giovanni può es-sere solo frutto di una comple-ta immedesimazione nei vissu-ti di questo carattere universa-le, delle sue tante reinterpreta-zioni disponibili. Con creativitàpiena di felice connivenza, Gui-do Barlozzetti permette allospregiudicato donnaiolo di rac-contarsi con leggerezza nellesue peregrinazioni da Napoli aGranada, nel Caucaso e nelleFiandre, in palazzi splendenti,«nelle osterie dove scorre il vi-no e...». Spesso Barlozzetti si favoce di un Don Giovanni con-temporaneo che guarda conironia ai tentativi di comprender-

«Le tue mani Cristo / al limitedell’universo. / Perché i confinidell’universo / sono il tuo amo-re / che genera eternità / in ognidirezione. / Sei tu col tuo sguar-do / a dilatare la beatitudine ela materia». Arnaldo MoscaMondadori è stato vicino ad Al-da Merini e ne ha curato le poe-sie mistiche. Ora, qui, pubblicai suoi versi, che vengono giùcome quando si scuote un ra-mo. L’albero è quello del sacro:la presenza di Cristo nella ma-teria, nel mondo, lo stupore del-la Creazione, l’amore come mo-tore che muove l’essenza dellecose. Le idee si irrorano in ver-si rapidi e fulminei, interscam-biabili, sovrapposti, mescolatiin una breve sezione in prosa as-sai suggestiva. Anche chi noncrede sente l’energia, se non le”verità”, del verso.

CRISTO NELLE COSTELLAZIONIArnoldo Mosca Mondadori Morcelliana 76 pagine - euro 8,00

50&PIÙ CONSIGLIA:

50&PIÙ CONSIGLIA:

50&PIÙ CONSIGLIA:

LIBRIDI RENATO MINORE

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Page 59: OTTOBRE 2012

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Nella sezione diAlta Sicurezzadel carcere di Re-bibbia si prova ilGiulio Cesare diShakespeare: co-me attori ci so-

no i detenuti. Quotidianamente,nelle celle, nei cubicoli dell’orad’aria, nei bracci del penitenzia-rio, il film documenta le giorna-te dei reclusi e come, attraversoprove che sempre più li coinvol-gono nel profondo, s’innerva diforza e di vita la pagina del gran-de testo shakespeariano, fino alsuccesso della messa in scena nelcarcere. I fratelli Taviani dimostra-no come si possa realizzare unfilm magistrale con pochissimisoldi, ma con tante idee.

DRAMMATICO

50&PIÙ CONSIGLIA:

CESARE DEVE MORIRERegia di Paolo e Vittorio Tavianicon Cosimo Rega, Antonio Frasca, Fabio Cavalli

Eva mette daparte ambizio-ni e carriera perdare alla luceKevin. La rela-zione tra madree figlio è però

molto difficile sin dai primissimianni. A quindici anni Kevin com-pie un gesto estremo. Eva oravive immersa in atroci sensi dicolpa: ha mai amato suo figlio?È in parte colpevole di ciò che hafatto Kevin? Tratto dal romanzoDobbiamo parlare di Kevin di Lio-nel Shriver e interpretato da unastraordinaria Tilda Swinton, il filmmostra i lati oscuri, e spesso sot-taciuti, dei possibili rapporti ma-lati che si possono instaurare trauna madre e il figlio.

DRAMMATICO

50&PIÙ CONSIGLIA:

E ORA PARLIAMO DI KEVINRegia di Lynne Ramsaycon Tilda Swinton, John C. Reilly, Ezra Miller

Nick Cassidyera un poliziot-to onesto. Oraè in prigioneper un crimineche non hacommesso. Di-

sperato, evade. Dopo alcune orelo ritroviamo sul bordo di un cor-nicione (da qui il titolo originaleMan on a Ledge) di un hotel ne-wyorchese. La polizia accetta larichiesta di Cassidy di negoziaresolo con la poliziotta Lydia Ander-son. Ma lei non sa di far parte diun grande piano che darà ad en-trambi una seconda chance. I ca-ratteri di alcuni personaggi sonostereotipati, ma il thriller funzio-na. Peccato per il titolo italianoche rivela troppo.

THRILLER

50&PIÙ CONSIGLIA:

40 CARATI Regia di Asger Lethcon Sam Worthington, Elizabeth Banks, Jamie Bell

Si parla tanto di“corvi” non ap-pena esconofuori documen-ti scottanti. Co-sì Teodora Filmfa uscire Il cor-

vo, un classico del 1943 di Hen-ri-Georges Clouzot, che raccon-ta di un personaggio dall’identi-tà oscura in grado di sconvolge-re la vita di una cittadina france-se spedendo lettere anonime incui rivela i segreti di ognuno. Inun’atmosfera di tensione crescen-te, gli abitanti si ritrovano l’unocontro l’altro, fino alla violenza.Tra i film più celebri di Clouzot,è modernissimo per la maestriadella messinscena e la capacità didenudare l’ipocrisia e la corru-zione delle classi dirigenti.

50&PIÙ CONSIGLIA:

IL CORVORegia di Henri-Georges Clouzotcon Pierre Fresnay, Ginette Leclerc,Pierre Larquey

DRAMMATICO

RECENSIONIcinemaANNA KARENINA

etti un politico che dopo un ma-lore perde i freni inibitori e diven-ta una mina vagante, per il par-

tito e la famiglia, perché dice tutto ciò che gli passa per latesta. Aggiungi i suoi tre figli che non si sopportano, ma siuniscono per salvarlo e salvarsi la reputazione. Il tutto me-scolato con l’inchiostro dello sceneggiatore Edoardo Falco-ne e del regista Massimiliano Bruno. È Viva l’Italia: comme-dia agro-piccante che racconta il Bel Paese, tra vizi e virtù,senza fare sconti a nessuno. Nel cast c’è il meglio del cine-ma italiano in circolazione.

agione e sentimento in salsa rus-sa. Dopo Orgoglio e pregiudizio edEspiazione, il regista Joe Wright e

l’attrice Keira Knightley fanno tris con la love story “veri-sta” di Lev Tolstoj. Portato al cinema una dozzina di vol-te, il dramma in costume è ambientato nell’alta società diSan Pietroburgo dell’800 e, attraverso i tormenti esisten-ziali della protagonista - moglie e madre che si invaghi-sce dell’aitante conte Aleksej Vronskij - esplora i moti delcuore di Karenina: donna in cerca di felicità che si ribellaalle convenzioni e alla morale dell’epoca.

50&PIÙ CONSIGLIA:

VIVA L’ITALIA

50&PIÙ CONSIGLIA:

na storia d’amore potente e fero-ce, capace di far vibrare le cordeprofonde dell’anima e commuo-

vere col suono “spigoloso” della vita vissuta. Palma d’oro alFestival di Cannes, il film racconta la vicenda di una coppiadi 80enni parigini, George (Jean Louis Trintignant) e Anna(Emmanuelle Riva), due professori di musica in pensione al-le prese con l’inverno della loro esistenza. Il dramma esplo-de sordo quando Anna, vittima di un ictus, inizia a spegner-si. La macchina da presa resta incollata sul marito, chiama-to a confrontarsi col dolore della perdita.

AMOUR

R

regia di Massimiliano Brunocon M. Placido, A. Gassman, R. Bova, A. Angiolini, R. Papaleo, S. FerbelbaumGenere: Commedia

regia di Joe Wrightcon Jude Law, Aaron Hohnsoned Emili WatsonGenere: Drammatico

regia di Michael Hanekecon Isabelle Huppert, Jean Louis Trintignant, Emanuelle RivaGenere: Drammatico

M

U

DI ALESSANDRA MICCINESI & PEDRO ARMOCIDAdvd dvd

50&PIÙ CONSIGLIA:

OTTOBRE 2012

Cinema_Dvd_Layout 1 17/09/12 15:41 Pagina 59

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Sede: - Via Ettore Bugatti, 15 - 20142 Milano - T: +39 02 890.796.01 - F: +39 02 890.796.19 - [email protected]. e P. IVA 12508630154 - Capitale Sociale euro 50.000 i.v. - Registro Imprese MI n°12508630154 - REA 1561762

.STATO PATRIMONIALE - ATTIVITA' 31/12/2011 31/12/2010A CREDITI VS SOCI PER VERSAM. DOVUTITOT. CREDITI VS SOCI PER VERSAM. DOVUTI 0 0B IMMOBILIZZAZIONII Immateriali 184.105 167.150 Fondo Ammortamento -164.981 -158.594II Materiali 98.073 96.358 Fondo Ammortamento -82.153 -74.263III Finaziarie 516 516

TOT. IMMOBILIZZAZIONI 35.560 31.842C ATTIVO CIRCOLANTEI Rimanenze 0 4.285II Crediti - Clienti esigibili entro esercizio successivo 1.706.127 1.756.497 - Clienti esigibili oltre esercizio successivo 0 0 - (Fondo svalutazione crediti) -49.487 -21.488 - Erario 129.088 94.896 - per imposte anticipate 45.106 35.167 - Altri 1.680.661 1.473.728Tot. Crediti 3.511.495 3.338.800III Attività finanz. che non costituiscono immob. 0 0IV Disponibilità liquide 225 8.172

TOT. ATTIVO CIRCOLANTE 3.511.720 3.351.257D RATEI E RISCONTI 0 493

TOTALE ATTIVO (A+B+C+D) 3.547.280 3.383.592

PASSIVITAʼ A PATRIMONIO NETTOI Capitale sociale 10.000 50.000II Riserva da soprapprezzo azioni 0 0III Riserve di rivalutazione 0 0IV Riserva legale 0 10.000V Riserva per azioni proprie in portafoglio 0 0VI Riserve statutarie 0 0VII Altre riserve, distintamente indicate - riserva straordinaria 0 0 - versamenti in c/capitale 120.000 0 - versamenti in c/copertura perdite 244.068 0 - riserva da arrotondamento euro 0 -1 VIII Utili (perdite) portati a nuovo 0 -12.942IX Utile (perdita) d'esercizio -445.896 -237.773

TOT. PATRIMONIO NETTO -71.828 -190.716B FONDI PER RISCHI E ONERI 0 0C TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 117.827 132.884D DEBITI - Banche 507.895 394.991 - Debiti verso altri finanziatori 0 350.000 - Acconti 0 0 - Fornitori 2.706.651 2.441.537 - Erario 21.724 14.288 - Istituti Previdenziali ed Assistenziali 35.424 33.801 - Altri 192.884 189.316

TOTALE DEBITI (D) 3.464.578 3.423.933E RATEI E RISCONTI PASSIVI 36.703 17.491

TOTALE PASSIVO (A+B+C+D+E) 3.547.280 3.383.592

CONTI D'ORDINE 0 0 - Fidejussioni concesse / ricevute 0 0 - Rischi (effetti al dopo incasso) 0 0

A VALORI DELLA PRODUZIONE1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2.256.426 1.986.1692. Variazioni delle rimanenze di prodotti 0 0 in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 0 03. Variazione dei lavori in corso su ordinazione 0 04. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 0 05. Altri ricavi e proventi 161.344 97.095

TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A) 2.417.770 2.083.264B COSTI DELLA PRODUZIONE6. Per materie prime sussidiarie, di consumo e di merci 83.865 38.3197. Per servizi 2.246.362 1.948.8108. Per godimento di beni di terzi 38.487 40.3589. Per il personale: a) salari e stipendi 307.955 260.320 b) oneri sociali 106.800 97.281 c) trattamento fine rapporto 25.114 27.821 d) altri costi 7.781 0TOTALE 447.650 385.42210. Ammortamento e svalutazioni: a) ammortamento delle immob. immateriali 6.387 7.052 b) ammortamento delle immob. materiali 7.890 9.117 c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni 0 0 d) svalutazione crediti 28.000 20.000TOTALE 42.277 36.16911. Variazioni delle rimanenze di materie prime, 0 0 sussidiarie, di consumo e merci12. Accantonamenti per rischi 0 013. Altri accantonamenti 0 014. Oneri diversi di gestione 3.751 4.876

TOT. COSTI DELLA PRODUZIONE 2.862.392 2.453.954

Differenza tra valore e costi di produzione (A-B) -444.622 -370.690

C PROVENTI E ONERI FINANZIARI15. Proventi dapartecipazioni: a) imprese controllate 0 0 b) imprese collegate 0 016. Altri proventi finanziari: a) da crediti immobilizzazioni verso imprese 0 0 b) da titoli iscritti nelle immobilizz. che 0 0 non costituiscono partecip. c) da titoli iscritti all'attivo circolante che non 0 0 costituiscono partecip. d) proventi diversi dai precedenti: 0 0 - da banche per interessi attivi 4 0 - altri proventi finanziari 194 9717. Interessi ed oneri finanziari: a) Interessi passivi 0 0 b) Oneri finanziari -42.625 -35.09217 -bis. Utili e perdite su cambi

TOTALE PROVENTI ED ONERI FINANZIARI (C) -42.427 -34.995

D RETTIFICHE DIVALORI DI ATTIVITA' FINANZ.18. Rivalutazioni: a) di partecipazioni 0 0 b) di immobilizzazioni finanziare che 0 0 non costituiscono partecip. c) di titoli iscritti all'attivo circolante che 0 0 non costituiscono partecip. 19. Svalutazione: a) di partecipazioni 0 0 b) di immobilizzazioni finanziarie che 0 0 non costituiscono partecip. c) di titoli iscritti all'attivo circolante che 0 0 non costituiscono partecip.TOTALE DELLE RETTIFICHE (D) 0 0

E. PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI 20. Proventi: a) Plusvalenze da alienazioni 0 0 b) Sopravvenienze attive 57.604 229.241 c) Rimborsi e risarcimenti 0 0 d) Altri proventi 1 0 21. Oneri straordinari: a) Minusvalenze da alienazioni 0 0 b) Sopravvenienze passive -18.176 -61.105 c) Rimborsi e risarcimenti 0 0 d) Altri oneri -2.306 -224

TOTALE DELLE PARTITE STRAORDINARIE (E) 37.123 167.912

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE -449.926 -237.77322. Imposte sul reddito dell'esercizio - IRES 0 0 - IRAP 0 0 - Imposte anticipate/differite -4.030 0

23. UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO -445.896 -237.773

ELENCO DELLE TESTATE GESTITE CON ESCLUSIVA DI PUBBLICITAʼ ANNO 2011EDITORE:Horeca Edizioni Arbre SasEdizioni Master SpaBogart Edizioni SrlEdizione Media 60 Federazione Nazionale Commercianti di Mobili Editoriale 50 & Più S.r.l. Editoriale Eco SrlEdizioni Idea Donna S.r.l.

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50&PiùEco di San Gabriele Le Idee di casa mia, Le idee di Susanna, Casa Mia cucina, Idee Fuori casa, Susanna Solo Maglia Cioè + Brand exstension, Pop's + Brand Exstension, Astro special, Bubble, cuccioli , Cleo, Debby, Evviva Girl, Gossip Girl, Il Mondo di Patty, Lol, Incorreggibili, Piccole principesse, Popcorn Mag, Pupa, sissi la giovane imperatirice, Love test, Sprite Mag, Teddy Fiabe, Toy BoyPescare, Pescare Mare, cronaca Numismatica, Armi e Munizioni Cronaca filatelica, Apnea, CarpfishingMondo sommerso, Diana, Caccia Palla, Caccia AperturaFocus Storia, Focus Brain Trainer, Focus Storia Biografie, Focus Storia Collection, Focus Storia Speciale WarsAmadeusVita trentina, Toscana Oggi Intimità, Love story

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011Pubblicazione a norma della legge 5 Agosto 1981 N°41 (e successive modificazionie integrazioni) e decreto - legge 22 Giugno 1996 n° 331

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Il 18 ottobre, Biagio Antonac-ci, presso il Pala Giovanni Pao-lo II, per l’unica data abruzze-se del suo tour. Antonacci por-ta sul palco le canzoni del suoultimo lavoro in studio, Sapes-si dire no, disco di platino de-dicato interamente all’amico ecollega Lucio Dalla. Ci si emo-ziona con i nuovi brani intra-mezzati da classici come Mi faistare bene o Iris, con uno showminimalista, dando come sem-pre la precedenza alla musicae non alla scenografia.

PESCARA

Tornano i Pooh e lo fanno allagrande, in una tournee che liporterà ad esibirsi nei maggio-ri teatri italiani. Dopo l’uscitadal gruppo dello storico batte-rista Stefano D’Orazio, i Pooh ri-partono il 27 ottobre, presso ilTeatro Verdi con un concertopieno di emozioni, accompa-gnati dall’Ensemble SymphonyOrchestra diretta dal MaestroGiacomo Loprieno. Le musichesaranno quelle di Opera Secon-da, il loro ultimo album: «Unprogetto artisticamente stimo-lante e per noi assolutamenteunico, iniziato nel 1971 quan-do pubblicammo un disco chesi intitolava Opera Prima».

MONTECATINI

Cantante, produttrice, attrice,ballerina e tanto altro: questaè Jennifer Lopez, stella dell’R’-n’B latino che da anni brilla,forte degli oltre 50 milioni di di-schi venduti in tutto il mondo.J.Lo è a Bologna (il suo primoconcerto in assoluto in Italia),all’Unipol Arena l’11 ottobrecon il Dance Again world tour.Un mix esplosivo di tutti i suc-cessi della cantante di originiportoricane che cattura il pub-blico e lo fa ballare sotto il pal-co con ritmi beat e canzoni inspagnolo. Oltre due ore di di-vertimento assicurato.

BOLOGNA

Il 27 ottobre nel più grandeteatro lirico d’Italia, il TeatroMassimo, il maestro Pietari In-kinen dirige la cantata religio-sa Stabat Mater, del composi-tore boemo Antonín Dvorák.L’opera corale per soprano, con-tralto, tenore e basso è statacomposta dal musicista nel1876 per dimenticare la mor-te di sua figlia Josefa e rappre-senta il primo lavoro di Dvorákche tratta un tema religioso. Lascelta della direzione è cadutasul giovane maestro Ikinen, perla sua già illustre esperienza sul-la scena internazionale.

PALERMO

RECENSIONIteatroQUANDOTUTTO CAMBIA

Milano, fino al 14 ottobre

opo essere stato rap-presentato in tutto ilmondo, arriva al Tea-

tro Carcano Honour, testodell’australiana Joanna Mur-ray-Smith, interpretato da Ro-

berto Alpi e Paola Pitagora, lui affermato critico lette-rario e lei un tempo apprezzata scrittrice. Una coppiasolida, con una figlia universitaria e una posizione so-ciale invidiabile. All’improvviso piomba nella loro vita,una giovane giornalista senza scrupoli per intervistareil famoso intellettuale. Tutto cambia: l’uomo si invaghi-sce della giovane, lei mette gli uni contro gli altri e, inun difficile confronto, ognuno sarà costretto a scopri-re sconosciute sfumature della propria personalità enuovi entusiasmi.Info: 0255181377 - 0255181362

IN ONOREDI WAGNER

Torino, dal 12 ottobre

a prima grande operaromantica di Wagner, Der fliegende Holländer

(L’Olandese volante), inau-gura il cartellone del TeatroRegio. È un doveroso tributo

al compositore e librettista tedesco di cui nel 2013 ri-corre il 200° anniversario della nascita. Sul podio il Di-rettore Musicale Gianandrea Noseda.Info: 0118815241/242

D

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LA FOLLIADEGLI AFFETTI

Roma, dal 16 al 28 ottobre

ichele Placido aprela stagione del Tea-tro Quirino con Re

Lear di Shakespeare. Tragediafra le migliori del Bardo, rac-conta del leggendario sovra-

no della Britannia. In prossimità della vecchiaia, Re Le-ar decide di dividere il suo regno fra le tre figlie a cuichiede in cambio dichiarazioni di affetto, che puntua-li e false arrivano da due delle eredi. La terza, invece,dichiara un sentimento filiale autentico. Da qui il dram-ma degenera, restituendoci la metafora della condizio-ne umana con i suoi sentimenti di gelosia e di amore,di adulazione e di ambizione, di dolore fisico e interio-re, capace di sfociare nella follia.Info: 066794585

M

DI MILA SARTI & DARIO DE FELICISmusica musica

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GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI

ORIZZONTALI1. Si fanno contro il malocchio; 8. Un attrezzo... per buttar

giù qualche chilo!; 14. Le consonanti in gioco; 16. Il padre latino;17. Si ripetono nella Volvo; 18. Tifoso per una diva;19. Avvezzi;20. Il nome di Maccari;22. Trattata con grande rispetto;24. Si interpone tra i fattori;25. La sigla della viscosa;26. Norman autore del romanzo

Falò delle vanità;28. Nuova Democrazia;29. Avions de Transport Regional;30. Fa presa nel terreno;32. Hugh del film Images del 1971;33. L’inizio del dibattito;35. Sostenere... un atleta;37. Rimanere troppo al sole;39. Il molleggiato più famoso;42. Il dipartimento con Chantilly; 43. Per eliminarli si ricorre

alla liposcultura;45. Film di Rocky Lane con

George Segal del 1989;46. Sigla di Modena;47. Dottori con regolare laurea

in medicina e chirurgia;48. Carducci scrisse le Barbare;49. La bella Aimée (iniz.);50. La sposò Giacobbe;52. Il gioco che dura poco!;53. Venivano dopo le calende;55. Un gruppo di elementi presi come

campione per sondaggi;57. Lo scioglimento delle nevi;

59. È chiusa da un perimetro;61. L’allenatore d’una squadra;63. Era la dote della buona signora;65. Gli elettori le hanno uguali;66. Vento freddo e impetuoso

che spira da Nord-Est;69. Sono sardi;71. Saluto romano;72. Un tipo d’imposta;73. Grappoletti di bacche rosse.

VERTICALI1. È bagnata dal mare; 2. Uno... scherzo televisivo;3. L’orecchio nei prefissi;4. Una vasta foresta tedesca;5. Tolgono il sonno;6. La spremono i vendemmiatori;7. La fine del libro;8. Le persone che amiamo;9. La fine di Marilyn;10. Egli;11. L’inizio dell’esperimento;12. Storica città romena

ricca di industrie;13. Scrisse il libro Alla conquista

di un impero;14. Una roccia simile al granito;15. Focoso cavallo;18. Conformità all’originale;21. Il Fiore della Tv;23. L’isola unita a Tobago;24. Superfici... domestiche;25. Lo può essere la scollatura!;27. Lo impone il rosso;30. Infiorescenze a grappolo;31. Un capolavoro di G.B. Shaw;32. Soprannome del pittore

Pietro Novelli;34. Un eroe del Kung Fu;36. Uno studio del linguaggio;

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CRUCIVERBA Lello

» soluzioni a pag. 66

38. Rende ancora più nutrienti le penne;

40. L’istituto che studia la congiuntura;

41. Proietta immagini televisivesu un grande schermo;

44. Siracusa;46. Un indonesiano;47. Da piccolo andava a scuola

a Giacarta, in Indonesia;51. In dieci e in mille;54. Musicò l’opera lirica

Il maestro di cappella;56. Ente Nazionale Assistenza

Lavoratori;57. Una barca a vela;58. Casa produttrice di ascensori;60. Advertising Standard Authority;62. Si grida... al torero!;64. Poi rendono sposi;67. Un elettrodomestico

troppo ammaliante;68. Sovrano;70. Iniziali di Bennato.

1. Giardino già cinto di splendidi fiori;2. Leggere ali d’aliante;3. Subire ossessive lamentele;4. Le Terme di Caracalla;5. Montagna dalle alte vette inviolate;6. Ospiti accolti calorosamente;7. Pungiglione doloroso e velenoso.

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Riportate nello schema il nome del fiore nascosto in ciascuna frase. Se la soluzione sarà esatta, le lettere che appariranno nelle caselle a bordo ingrossato, lette di seguito, formeranno il nome di un altro fiore.

ANDIAMO ALL’ORTO BOTANICO Lionello

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63OTTOBRE 2012

GAMeSHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI

ORIZZONTALI1. Il centro degli affari;2. Il Leo che musicò l’operetta

La principessa dei dollari;5. Un per spagnolo;6. Le tentano i pappagalli;9. Può correre il rischio di tornarsene

a casa avvolto nella bandiera;10. La Rigby d’una famosa

canzone dei Beatles;11. Il nome di Moschin;12. Il prenome di Pompeo;13. Italia sui siti Internet;14. Lo guidò Capello in Spagna;17. Una lotteria privata.

VERTICALI1. L’... espressione d’un tenore;2. Gettano le basi;3. Mistero impenetrabile;4. La Carmen giornalista televisiva;5. Evidente, manifesto;7. Una balza dell’abito;8. Un prestigioso collegio inglese;15. Iniziali di Flaiano;16. Sono uniche nel sassofono.

MINI CRUCIVERBA Lello

TEST 1

STUZZICA CERVELLO Enrico Diglio

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TEST 2

12, 8 Lionello 7, 10 Lionello

Osservate attentamentele coppie di numeri inserite nei quattro trapeziriportati accanto e dite,secondo logica, quale numero va sostituitoal punto interrogativo.

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Osservate attentamente la figura sopra riportata e i seguenti particolari e ditequale di essi non le appartiene.

a) b) c) d)

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BACHECARELAZIONI PERSONALI • LAVORO • COLLEZIONISMO • PROPOSTE • AFF ITTO • VEN

«Queste pagine sono dedicate a chi cerca un’amicizia, a chi vuoleaffittare, comprare o vendere immobili. Qui potete assicurarvi un impiego o acquistare oggetti rari e curiosi».

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Distinto 61enne, di aspetto grade-vole, comunicativo, vorrebbe incon-trare una donna per amicizia ed even-tuali sviluppi, di elevata classe, anchestraniera, non importa l’età. No per-ditempo. Telefonare al 360299374.

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61enne vedovo, pensionato, residen-te in Piemonte, solo, ipovedente, gio-vanile, sincero, onesto, di sani princi-pi, conoscerebbe donna sincera, sem-plice, affettuosa, amante della fami-glia per seria amicizia finalizzata adeventuale unione. Tel. al 3315218925.

Uomo di mezza età, di aspetto gra-devole, cerca signora 70enne o più,tranquilla, amante degli animali e na-tura, per serena convivenza basata sulrispetto, in una villetta sulle colline delFriuli. Telefonare al 3343453040.

Medico specialista 54enne, giovani-le, simpatico, affettuoso, amante delmare, facoltoso, solo, disposto al tra-sferimento, cerca ovunque, signoraanche nullatenente per amicizia even-tuale convivenza o unione stabile. Scri-vere a: Casella postale 290 RCU -48015 Cervia (Ra).

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Signora dolce, solare, molto sola,stanca della solitudine, desidera cono-scere un gentiluomo serio, onesto,solo come me, 65/70enne, per ami-cizia poi si vedrà. Zona Torino, Chivas-so e dintorni. Tel. al 3452354746.

Signora over 50, libera, senza figli, in-dipendente, amante dell’arte e dellamusica, gradevole, cerca un signore55/75enne celibe, vedovo o divorzia-to per relazione, convivenza o matri-monio. Zona Mantova, Cremona, Tren-to, Brescia, Parma, Modena, Bologna,Verona, Padova. Tel. al 3351446409.

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Libero professionista 57enne, buonacultura e presenza, gradirebbe cono-scere donna per rapporto di amiciziafinalizzato ad eventuale unione. Se-rietà e discrezione. Gradite residentinel Veneto. Scrivere a: Fermo Posta31059 Zero Branco (Tv) documenton. AN1493262.

70enne sensibile e affettuosa, casapropria, sposerei e mi prenderei curadi 70/75enne simpatico, amante delballo, delle carte e dei viaggi, bene-stante, allegro, disposto a trasferirsi.Telefonare al 3661760031.

RELAZIONI PERSONALI

64 I 50epiu.it I OTTOBRE 2012

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65OTTOBRE 2012

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OCCASIONI

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Vendesi camera da letto stile “Liber-ty”, inizio ‘900, in noce intarsiato amano, ripiani in marmo nero, striatobianco. Letto, armadio con specchio,cassettone con specchio, toletta conspecchio, sedie e comodini. Vendibilianche singolarmente. Telefonare allo0733215071 oppure al 3408795628.

Vendesi 6 sedie con marchio origina-le “Thonet-Mundus”, più divanetto2 posti con seduta in legno con dise-gni floreali, tutto perfettamente in or-dine. Euro 1.000,00. Zona Bologna.Telefonare al 3388535753.

LAVORO

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OroscoPIÙ» di ALDEBARAN

AntonioAlbanese

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BIlanciAARIETE21 mar. » 20 apr.

Con Urano nel segno potre-ste avere qualche screzio conla persona amata. Usate ladiplomazia. Sarete portati adeccedere nelle buone cosedella vita.

TORO21 apr. » 20 mag.

Passerete dei momenti pia-cevoli con gli amici e per mol-ti potrà nascere un amoreimportante. Dedicate deltempo alla cura della vostrapersona.

GEMELLI21 mag. » 21 giu.

Riceverete delle buone noti-zie. Giove nel segno promet-te successo professionale. Ri-cordate che la salute (e natu-ralmente la linea) si difendeanche a tavola!

CANCRO22 giu. » 22 lug.

Le stelle promettono un me-se ricco di eventi piacevoli.Farete dei brevi viaggi e tut-to ciò che proviene dall’este-ro vi porterà alcuni notevolivantaggi.

LEONE23 lug. » 23 ago.

Ci sono nuove prospettivegrazie a una buona collabo-razione. Proverete un forteinteresse per il mistero e lamagia. Fate il vaccino antin-fluenzale.

VERGINE24 ago. » 22 set.

Sarete cordiali e affettuosi piùdel solito. La gente si sentiràattratta da voi. Nascerannopreziose amicizie con perso-ne intelligenti destinate a du-rare nel tempo.

BILANCIA23 set. » 22 ott.

Con Venere nel segno sareteattratti da tutto ciò che è bel-lo e comodo. Un’amicizia po-trà trasformarsi in amore.Vantaggi grazie a personestraniere.

SCORPIONE23 ott. » 22 nov.

Mese fortunato! Mercurio visuggerirà numeri da giocareal Lotto. Dedicate un po’ ditempo alla salute. Consiglia-ta un’alimentazione con ver-dure fresche.

SAGITTARIO23 nov. » 21 dic.

Sarà un mese all’insegna delromanticismo. Gentili e attra-enti, frequenterete gente delmondo dell’arte, ma fate at-tenzione allo shopping sfre-nato!

CAPRICORNO22 dic. » 20 gen.

Nasceranno nuove amiciziecon persone simpatiche. Ac-cettate inviti ad avvenimentidi carattere mondano. Un vo-stro sogno potrà rivelarsi pre-monitore.

ACQUARIO21 gen. » 19 feb.

Trascorrerete un buon mese,ma solo se sarete meno ap-prensivi e più fiduciosi nelprossimo. Bella la situazionein casa. Attenti però all’ali-mentazione.

PESCI20 feb. » 20 mar.

Vivrete fenomeni paranorma-li quali forme di telepatia epercezioni extra sensoriali.Siate meno distratti se nonvolete perdere documenti im-portanti!

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REBUS (7, 10) S ignora ABB; ronza TA = Signora abbronzata

REBUS (12, 8) intere S S ante; PRO getto = Interessante progetto

ANDIAMO ALL’ORTO BOTANICO

= NARCISO

SOLUZIONI • SOLUZIONI • SOLUZIONI • SOLUZIONI • SOLUZIONI • SOLUZIONI • SOLUZIONI

TEST 1 / Il numero che va sostituito al punto interrogativo è 18.Esso, infatti, addizionato all’altro numero presente nello stessotrapezio (contrassegnato dalla lettera d) fornisce una somma ugualea 40, che rappresenta il doppio della somma dei numeri presenti neltrapezio precedente (contrassegnato dalla lettera c). La stessarelazione si ha tra i numeri contenuti nel trapezio c e quelli contenutinel trapezio b e, infine, tra i numeri contenuti nel trapezio b e quellicontenuti nel trapezio a, come evidenziato accanto.

Stuzzica cervello

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4 + 16 = 20 (doppio di 10)

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8 + 2 = 10 (doppio di 5) 22 +18 = 40 (doppio di 20) 2

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TEST 2 / Il particolare che non appartiene alla figura primavista è quello contrassegnato dalla lettera c).

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per l’UniCeF - onlUsVia palestro, 68

00185 romatel. e FaX: 0647809263www.unicef.it/lasciti

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Via n° Cap

Città proV. tel.

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Con il patrocinioe la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato

C o n u n Te s t a m e n t o p e r l ’ u n i C e f.Per i bambini più poveri del mondo la vita dipende da un vaccino, da acqua sicura, dalla possibilità di andare a scuola e di essere protetti da abusi e sfruttamento. Con un lascito all’UNICEF puoi dare loro tutto questo. Scopri come, richiedendo l’opuscolo informativo.

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Sono Dispos i t i v i Medic i . Leggere at tentamente le avver tenze ed is t ruz ion i per l ’uso. Autor izzaz ione de l 23/07/2012.