Orizzonte Impresa Maggio giugno 2014

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O R I Z Z O N T E Anno XV n. 3 - 2014 Bimestrale di cultura & informazione agricola di Coldiretti Lazio EDITORIALE: Giovani imprenditori agricoli: blocco pagamenti mette a rischio il loro futuro IL PRESIDENTE: Coldiretti Lazio: un’organizzazione a “servizio” degli imprenditori agricoli PRIMO PIANO: Presto pubblica la lista degli importatori agroalimentari Autorizzazione del Tribunale di Roma n.231 del 2/6/2000 - Poste Italiane spa - sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - Art. 1, Comma 1, DCB Roma UE: sconfitta lobby aranciata senza arance Osservatorio UE per il mercato del latte dopo la fine delle quote Con #campolibero passo in avanti per superare la crisi

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O R I Z Z O N T E

Anno XV n. 3 - 2014

B i m e s t r a l e d i c u l t u r a & i n f o r m a z i o n e a g r i c o l a d i C o l d i r e t t i L a z i o

EDITORIALE:Giovaniimprenditoriagricoli: bloccopagamentimette a rischioil loro futuro

IL PRESIDENTE:Coldiretti Lazio:un’organizzazionea “servizio”degli imprenditoriagricoli

PRIMO PIANO:Presto pubblica la listadegli importatoriagroalimentari

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Osservatorio UEper il mercato del lattedopo la fine delle quote

Con #campoliberopasso in avanti

per superare la crisi

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L’agricoltura in Europa a cura di Andrea Fugaro

Osservatorio UE per il mercato del lattedopo la fine delle quote 19

Cronache di Andrea Fugaro

L’UE vuol rivedere il termine di conservazionedegli alimenti 23

L’agricoltura in politica a cura di Andrea Fugaro

Con #campolibero passo in avanti per superare la crisi 21

Primo Piano di Andrea Fugaro

Presto pubblica la lista degli importatori agroalimentari 06

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In copertina:EXPO 2015 - Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita

Bimestrale dicultura & informazione agricola

di Coldiretti LazioIscrizione al Roc n° 12420

Editore

Centro Assistenza ImpreseColdiretti LazioVia R. Piria, 6

[email protected]

Direttore responsabileAldo Mattia

[email protected]

RedazioneAndrea Fugaro

Maurizio Ortolani

CollaboratoriSimone Di ColantonioGianluigi Terenzi

AbbonamentiOrdinario: Eu 10,00Onorario: Eu 20,00Sostenitore: Eu 50,00

Tramite c/c postale n. 82689027intestato a:

Federazione RegionaleColdiretti del Lazio o rivolgersi

alle sedi della Coldiretti

Progetto grafico e impaginazioneGrafiche Delfi Italia s.r.l.

StampaGrafiche Delfi Italia s.r.l.

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Editoriale di Aldo Mattia

Giovani imprenditori agricoli:blocco pagamenti mette a rischio il loro futuro 03

Il Presidente di David Granieri

Coldiretti Lazio: un’organizzazione a “servizio”degli imprenditori agricoli 05

SPECIALE a cura di Coldiretti Lazio

EXPO 2015 - Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita 08

Attualità / In breveNotizie dal Territorio 13

Riflessioni di Paolo Carlotti

Ancora la preghiera, ancora per la pace 26

EPACA di Gianluigi Terenzi

Firmato l’accordo quadro Epaca con Ue.coopper i servizi ai soci delle cooperativeContribuzione previdenziale 25

Notizie dalle provinceFrosinone, Latina, Rieti, Viterbo 27

Il Punto di Campagna Amica 31

Questa rivista è inviata agli oltre 40.000 associati Coldiretti del Lazio, ai principali rappresentanti delle Istituzionie Amministrazioni locali ed ai più qualificati opinion leaders delle filiere agroalimentari laziali.

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E D I T O R I A L E

Giovani imprenditori agricoli:blocco pagamentimette a rischio il loro futuro

La misura 112 del Psr 2007-2013prevede la corresponsione

di un premio per un massimo di40.000 Euro con l’obiettivo diagevolare i giovani imprenditoriagricoli ad avviare la conduzionedelle imprese agricole favorendonel’insediamento in agricoltura.La politica di sviluppo rurale infavore dei giovani imprenditori èstata una priorità trasversale delPiano di Sviluppo Rurale 2007-2013 ancora in attuazione,riscontrando un successoimportante grazie all’introduzionedel cosiddetto “Pacchetto Giovani”attraverso il quale, con unapproccio integrato che unisce ilpremio di insediamento agli aiutiagli investimenti previsti da altremisure di intervento, è statopossibile per la Regione insediarepiù di 1.500 giovani agricoltori.Il successo di un una misura cheanche nel prossimo PSR 2014-2020 rappresenterà una prioritàstrategica di intervento rischia diessere vanificato da due questioni,entrambe portatrici di un blocco dipagamenti, per le quali ColdirettiLazio ha messo in campo tutta lasua forza sindacale e dirappresentanza per garantire che ilfuturo di centinaia di impreseagricole giovani non sia messo indiscussione da prassi burocraticheche poco hanno a che fare con illavoro di aziende innovative evitali.Per questo in un Assemblea/Convegno, svoltosi presso i localidella stessa Regione, alla Presenzadell’Assessore all’agricoltura SoniaRicci, la Coldiretti Lazio ha portatooltre 200 giovani a discutere delloro futuro e a cercare rispostepresso le istituzioni deputate allarisoluzione del problema.La prima questione nasce dalcontenzioso apertosi con laCommissione Europea in meritoall’applicazione della cosiddetta

regola dei “18 mesi” in base allaquale la singola decisione diconcedere il sostegno deve essereadottata dalla Regione entro 18mesi dall’insediamento.Contenzioso che ha costretto laRegione a sospendere i pagamentidella misura 112 a favore di quellepratiche di “pacchetto giovani”ritenute ammissibili e finanziabili equindi già destinatarie di unprovvedimento di concessione. Sitratta di circa 170 giovaniimprenditori per i quali la Regioneha assicurato la copertura deipagamenti con risorse regionaliper un importo di poco superioreai 6 milioni di Euro.La vigilanza che continuiamo amantenere è alta affinché lepromesse si trasformino in realtàperché è in gioco il futuro agricolodi questa regione. Infatti moltigiovani che avevano fattoaffidamento sull’erogazione delpremio di primo insediamentoquale volano finanziario per larealizzazione degli investimentisono “tentati di rinunciare” tenutoconto anche dei costi dellafideiussione che hanno dovuto econtinuano a sostenere oltre il fattoche, non ricevendo il pagamentodovuto, molti stanno vedendosirivolti le domande di escussionedelle stesse. Non meno grave è ilfatto che tardando anche ipagamenti relativi alla misura 121inserita nel “Pacchetto” moltigiovani si trovano di fronte allarichieste di rientro da parte dellebanche che hanno finanziato laparte privata dell’investimento.La seconda questione nasce dallanotizia del nuovi bandi pubblicatirelativamente alla misura 112“Insediamento giovani agricoltori”e alla misura 121 “investimentinelle aziende agricole”.È evidente che il problema non èla pubblicazione dei nuovi bandi,che comunque rappresentano per

le imprese agricole unainteressante opportunità, ma ilfatto che questa pubblicazionesembra dia per scontato ladefinitiva non finanziabilità delle293 domande di aiuto ritenuteammissibili ma non finanziabili percarenze di fondi relative all’ultimostop and go della stessa misura112 in pacchetto giovani.Si tratta di una serie di impreseagricole che hanno procedutoall’insediamento dei giovani, alpagamento di parcelle aprofessionisti per la presentazionedella domanda di finanziamento,al pagamento dei contributi INPSper poi non avere alcuncorrispettivo se non quello dirisultare in un elenco.È evidente che non può esserecontestato il comportamento dellaRegione, coerente e trasparente,ma appare una scelta, soprattuttorispetto alla situazione economicacontingente che stiamoattraversando, non opportuna daun punto di vista “politico”, nelsenso di scelta economicanell’interesse dell’intero sistemaagricolo regionale.La Coldiretti Lazio ha richiamatol’attenzione della Regione pertrovare una soluzione chepermetta di scorrere le graduatorieesistenti per evitare che profili diincostituzionalità legati al principiodi uguaglianza nonchè alla tuteladella libera concorrenzaconducano i giovani agricoltoridelusi ad avviare azioni legali ingrado di bloccare l’attività dellaRegione.I giovani sono una priorità diquesta regione e dall’insediamentodi aziende innovative e di qualitàdipende il futuro dell’agricolturadei nostri territori.

di Aldo Mattia

Aldo Mattia,Direttore diColdiretti Lazio

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I L P R E S I D E N T E

Coldiretti Lazio:un’organizzazione a “servizio”degli imprenditori agricoli

La Coldiretti del Lazio, in lineacon quanto deciso a livello

Confederale intende imprimerenuova forza all’azione sindacaletesa a fornire ai nostri soci servizisempre più innovativi e di qualitàoltre che migliorare i rapporti conla Pubblica Amministrazione la cuiburocrazia continua a rubaretroppo tempo al vero lavorod’impresa con più di 100 giornil’anno sottratti all’attività deicampi.Su quest’ultimo fronte è noto cheColdiretti ha attribuito allasemplificazione amministrativa perle imprese agricole un’importanzafondante sia sul versante politicoche su quello organizzativo. Perquesto motivo è stata intrapresaun’azione regionale con l’obiettivodi assegnare un nuovo e piùincisivo ruolo ai CAA cheprescinda da una concezione“ministerocentrica” della gestionedella cosa pubblica in agricoltura.Per questo motivo anche nellaRegione Lazio è stata approvataun’ampia e articolata rete didisposizioni a carattere sialegislativo che amministrativo perrafforzare e disciplinare le nuove einnovative incombenze di quelloche abbiamo definito “SuperCAA”.Un processo di trasformazione deirapporti con la PubblicaAmministrazione che si èsviluppato e portato a compimentosolo e grazie all’iniziativa ed ilcoraggio della Coldiretti.Il tema della semplificazioneamministrativa e dei procedimentiamministrativi connessiall’esercizio dell’attività agricolaassume un’enorme importanza peril buon operare dell’agricolturadivenendo fattore competitivo perle aziende agricole del territorio.Crediamo, infatti, che la riformadei procedimenti amministrativifondata su una effettiva

semplificazione burocratica inun’ottica di sussidiarietà sia tra gliobiettivi fondamentali cui devetendere la Regione con rapidità edefficacia.Le norme in questione si muovonosu tre fronti importantissimi e digrande semplificazione reale deirapporti agricoltori/PA:• L’individuazione di una serie diprocedimenti amministrativirelativi all’esercizio dell’attivitàagricola per i quali è ammessa lapresentazione di istanze per iltramite dei Centri di AssistenzaAgricola (CAA);

• La descrizione degliadempimenti ai cui sono tenuti iCAA nell’attività istruttoriarelativa ciascun procedimento;

• L’indicazione dei termini perl’adozione del provvedimentofinale di ciascun procedimentodecorso il quale lo stesso siintende adottato (silenzio-assenso).

In termini di servizi all’impresaColdiretti Lazio attribuisce poi unagrandissima rilevanzaall’attivazione da parte dellaRegione della misura relativa allafornitura di servizi di consulenzaavanzata alle imprese agricoleprevista dal prossimo PSR2014-2020. In tal sensole risorse a disposizione dovrannoconsentire alle strutture Coldirettidi fornire un servizio di consulenzadi qualità elevata e altamenteinnovativo, funzionale allarealizzazione del nostro Progetto.Nella fase di negoziazioneattualmente in corso sul nuovoPSR, Coldiretti Lazio ha ottenuto ilraddoppio delle risorse disponibiliper questa importante misurarispetto alla passataprogrammazione passando dagliattuali 6.000.000 di Euro ridotti poia 2 milioni per le cattiveperformance registrate a circa

12 milioni di Euro stanziati inprevisione per il prossimo periododi programmazione.L’obiettivo è quello di fornire unservizio di consulenza a misura diciascun impresa che abbraccitutta l’attività della stessa. Unaconsulenza che non sia solotecnica ma anche strategica ecapace di favorire i processi dicrescita e competitività del settoree delle imprese che vi operano.Una sfida che Coldiretti intendecogliere per confermarsi nel ruolodi una rappresentanza sempre alservizio dei soci e delle loroesigenze.Si tratta di utilizzare la Consulenzaper la diffusione della culturad’impresa in agricoltura attraversoazioni di miglioramento delcapitale umano che abbiano adoggetti i seguenti campi diapplicazione:• Cultura di Impresa• Gestione manageriale dellediverse tipologie di impreseagricole con particolareriferimento all’impresadiversificata

• Analisi delle dinamiche deimercati agricoli

• Nuovi stili di vita e modelli diacquisto e consumo

• Commercializzazione dei prodottiagricoli ed agroalimentari conparticolare riferimento alle formedi filiera corta

• Penetrazione dei mercatiinternazionali per i prodotti dellefiliere agricole ed agroalimentariitaliani

• Finanza aziendale conparticolare riferimento alleimprese agricole edagroalimentari

• Nuove tecnologie per la gestionedei nuovi modelli di impresaagricola ed agroalimentare conparticolare riferimento allequalità distintive territoriali.

di David Granieri

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David Granieri,PresidenteColdiretti Romae Lazio

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Andrea Fugaro,Coldiretti

Italy, contiene materie prime stra-niere all’insaputa dei consumatorie a danno delle aziende agricole.A tal fine, il ministro della Salute hadisposto l’immediata costituzionedi un comitato presso il Ministerocomposto da esperti della materia,incaricato di definire, in tempi bre-vi, le modalità attraverso cui saran-no rese disponibili le informazionirelative alla provenienza dei pro-dotti agro-alimentari a soggetti chedimostrino un legittimo interesseall’utilizzo di tali dati.Il lavoro più difficile del Comitatoministeriale non sarà tanto quellodi definire le modalità per diffon-dere i dati sulle importazioni deiprodotti a rischio ma piuttostoquello di individuare e definire isoggetti e sopratutto i legittimi inte-ressi che giustificano la richiesta diconoscenza e utilizzo dei dati sul-l’import agroalimentare italiano.Attualmente i dati sulle importazio-ni sono utilizzati sia dalla stessaAgenzia delle Dogane per controllidoganali di routine e per indaginispeciali e mirate, e sia da altri orga-nismi di controllo come il caso del-l’Ispettorato centrale per larepressione frodi che ha accessoin tempo reale a tutte le dichiara-zioni doganali presentate nellevarie dogane italiane relativamen-te a una lista di prodotti considera-ti a rischio come ortofrutta, con-centrato di pomodoro, latte e altro.L’Icqrf ha così la possibilità di pro-grammare controlli sull’intera filie-ra e sopratutto sul corretto utilizzodelle produzioni importate dalmomento della loro dichiarazionedi importazione e stoccaggio neglispazi doganali riservati fino alladefinitiva immissione in consumotal quale o previa trasformazione.Questo tipo di controlli e la stessa

Questi e altri casi che sono consi-derati vere e proprie aggressioni almade in Italy potranno presto ces-sare almeno per quello che riguar-da tutte le produzioni alimentariottenute in Italia e commercializza-te ovunque con il marchio di origineitaliano che copre anche l’impiegodi materie prime non italiane.Infatti, il ministro della Salute, On.Beatrice Lorenzin ha annunciatoche saranno finalmente resi pubbli-ci i flussi commerciali delle mate-rie prime provenienti dall’estero perla produzione alimentare, senzache per sapere ciò si debba ricor-rere solo alle proteste degli agricol-tori come è accaduto di recente sulBrennero e alle molteplici iniziati-ve di mobilitazione messe in cam-po da Coldiretti.Il ministro della Salute, On. Beatri-ce Lorenzin ha infatti accolto larichiesta presentata dal presidentedi Coldiretti, Roberto Moncalvo ditogliere il “segreto di Stato” suidati inerenti agli scambi per soste-nere la ripresa economica in unasituazione in cui, come sostiene laColdiretti, circa un terzo della pro-duzione complessiva dei prodottiagroalimentari venduti in Italia edesportati con il marchio Made in

Sarà presto di domino pubblicol’elenco degli importatori di

prodotti agroalimentari e sopratut-to di operatori del settore che uti-lizzano e trasformano tali prodot-ti per “naturalizzarli” come italia-ni. Molti prodotti agroalimentariche vengono commercializzati inItalia e all’estero con l’indicazione“made in Italy” non sempre sonoottenuti con l’impiego di materieprime di origine italiana, ma il piùdelle volte sono ottenuti con l’im-piego di materie prime non italianeprovenienti da paesi comunitari edextracomunitari.È ormai da tempo che si svolge labattaglia tra coloro che ritengonoche il made in Italy debba esserecompletamente italiano e coloro cheinvece ritengono che talune materieprime non possono che essere diorigine estera. Tra tutti vi è il classi-co caso della pasta di grano duroche viene prodotta in Italia e consu-mata in tutto il mondo, con l’impie-go di semole costituite da miscele digrani duri italiani ed esteri riferibilisopratutto all’origine canadese eamericana di tali grani.Secondo Coldiretti, convinta delvalore dell’origine dei prodotti, nondeve essere possibile indicarecome pasta made in Italy quellaottenuta con l’impiego di misceledi semole di grano duro di origineitaliana e addirittura extracomuni-taria. Per questo suscita critiche lanotizia che un pizzaiolo italiano hadeciso di aprire negli Usa e in par-ticolare a New York una pizzeriache sforna pizze impastate, stese,e cotte secondo la più classicaricetta partenopea, in quanto nonviene data la garanzia che farina,mozzarella, pomodoro, basilico equanto altro siano di squisita origi-ne italiana.

Presto pubblica la listadegli importatori agroalimentariColdiretti vince la sua battaglia per origine e lotta alle truffe

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a cura di Andrea Fugaro

P R I M O P I A N O

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nazionali, che attraverso marchi,segni distintivi e pubblicità, siappropriano illegittimamente del-l’identità italiana dei prodotti agroa-limentari.Le importazioni agroalimentari inItalia, secondo un’analisi Coldiretti,hanno raggiunto la cifra record di40 miliardi di euro nel 2013, con unaumento del 20 per cento rispettoall’inizio della crisi nel 2007. Ilflusso ininterrotto di prodotti agricoliche ogni giorno dall’estero attraver-sano le frontiere serve a riempirebarattoli, scatole e bottiglie da ven-dere sul mercato come made inItaly. Gli inganni del finto made inItaly sugli scaffali riguardano dueprosciutti su tre venduti come ita-liani, ma provenienti da maiali alle-vati all’estero, ma anche tre cartonidi latte a lunga conservazione suquattro che sono stranieri senzaindicazione in etichetta, oltre unterzo della pasta ottenuta da granonon coltivato in Italia, e la metà del-le mozzarelle, fatte con latte se noncon cagliate straniere.

complessa normativa doganaleche ha impedito l’accessibilità deidati senza significative ragioni lega-te alla tutela della riservatezza –come testimoniato dallo scandalodella carne di cavallo – provocandogravi turbative sul mercato edansia e preoccupazione dei consu-matori, a fronte dell’impossibilità difare trasparenza sulla provenienzadegli alimenti. Una mancanza ditrasparenza che ha favorito ancheil verificarsi di inganni a danno diprodotti simbolo del made in Italy,con il concentrato di pomodoroproveniente dalla Cina, l’olio di oli-va proveniente dalla Spagna o iprosciutti provenienti dalla Germa-nia “spacciati” per made in Italy.L’eliminazione del “segreto di Sta-to”, sulle informazioni che attengo-no alla salute ed alla sicurezza ditutti i cittadini realizza, dunque, unacondizione di piena legalità direttaa consentire lo sviluppo di filiereagricole tutte italiane che sono osta-colate dalla concorrenza sleale diimprese straniere e, soprattutto,

richiesta della Coldiretti accolta dalministro per la Salute ha però unlimite costituito dagli scambi intra-comunitari che ovviamente nonsoggiacciono allo stesso regime deicontrolli doganali. Le materie pri-me che vanno spesso a costituireil falso made in Italy sono semprepiù di origine comunitaria sia per-ché prodotte direttamente in altriStati membri e sia perché oggettodi triangolazioni – Paesi terzi, Statimembri, Italia – per aggirare i siste-mi di controllo doganale italiano.Sono quindi le operazioni intraco-munitarie ad essere a maggiorrischio anche nei piani di lavorodegli organismi di controllo, sopra-tutto perché la loro entità e gli ope-ratori che le hanno effettuatevengono conosciuti dalla stessaAgenzia delle Dogane in tempi suc-cessivi e quando, magari, il falsomade in Italy è già stato commer-cializzato.Secondo la richiesta della Coldiret-ti ora accolta dal ministro dellaSalute siamo in presenza di una

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P R I M O P I A N Oa cura di Andrea Fugaro

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EXPO 2015 - Nutrire ilEXPO 2015 - Nutrire il PAgricoltura protagonista con qualità e innovAgricoltura protagonista con qualità e innov

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Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 Milano ospiterà l’Esposizione Uni-versale con il tema: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, la sfidaè quella di assicurare a tutta l’umanità un’alimentazione buona,

sana, sufficiente e sostenibile. Questo significa aprire un dialogo e unacooperazione tra nazioni, organizzazioni e aziende per arrivare a strategiecomuni per migliorare la qualità della vita e sostenere l’ambiente. Si trat-ta di un evento di dimensioni planetarie che torna in Italia per la prima vol-ta dopo l’edizione di Milano del 1906.L’alimentazione è l’energia vitale del Pianeta necessaria per uno svilupposostenibile basato su un corretto e costante nutrimento del corpo, sulrispetto delle pratiche fondamentali di vita di ogni essere umano, sullasalute, ed è per questo che il tema centrale dell’evento è il diritto ad unaalimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta. L’Esposizio-ne Universale, dedicata alla sicurezza e alla qualità alimentare, darà visi-bilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore del-l’alimentazione e potrà rappresentare un volano per l’economia del terri-torio e presentare al meglio le eccellenze nel settore dell’alimentazioneitaliana.Tre gli assi sui quali muovere la trasmissione dei messaggi verso l’esterno:• la creatività: la capacità di racconto (attraverso le arti, la cultura e lenuove tecnologie) degli infiniti significati del cibo in tutti gli angoli dellaTerra;• il dialogo: l’apertura ad accogliere le esperienze, i costumi e le ambi-zioni dei diversi popoli del pianeta in un clima di confronto e di dialogo anutrire un nuovo clima di pace e di concordia;• l’innovazione: la ricerca di nuove sintesi e nuove formule di vita cheriguardano l’equa ripartizione del benessere tra gli uomini nel terzo mil-lennio.Nonostante i problemi legati alla realizzazione delle opere di cui molto siè letto e detto la progettazione del sito espositivo mette subito in eviden-za il legame con la produzione primariadel tema e l’importanza dell’ambienterurale e del paesaggio.Infatti in molte città moderne è ancoraevidente la struttura a forma di croce,eredità del castrum, l’accampamentoromano che si distingueva per la piantaortogonale e le strade tra di loro per-pendicolari chiamate Cardo e Decuma-no. È proprio a questa struttura che siispira il disegno del Sito Espositivodi Expo Milano 2015. Semplice e intui-tivo, il progetto gestisce in modo ineditola partecipazione dei Paesi e aiuta il visi-tatore a orientarsi all’interno dell’area tra

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SPECIALE

a cura di Coldiretti Lazio

Pianeta, Energia per laVitaPianeta, Energia per laVitavazionevazione

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esperienze, racconti, eventi e mostre da cui partireper assaporare i gusti delle tradizioni enogastronomi-che del Pianeta. La via principale su cui si sviluppa lastruttura, il Decumano, attraversa l’intero sito da est aovest per un chilometro e mezzo e ospita su entram-bi i lati i padiglioni nazionali dei Paesi Partecipanti:degli oltre 130 Paesi Partecipanti, circa 60 sviluppe-ranno uno spazio self-built, mentre i rimanenti saran-no presenti all’interno di un cluster. Simbolicamentel’asse unisce il luogo del consumo di cibo (la città) aquello della sua produzione (la campagna). L’assedel Decumano si incrocia con l’asse del Cardo, lungo350 metri, che mette in relazione il nord e il sud delSito Espositivo e accoglie la proposta espositiva delPaese ospitante, l’Italia. Negli spazi di Palazzo Italiala cultura, le tradizioni legate all’alimentazione e i pro-dotti tipici italiani descrivono le nostre migliori prati-che alimentari.Sul lato dell’ambiente è interessante il progettodenominato “Expo green”. Oltre 200.000 metri qua-drati all’interno del cantiere più grande d’Europa,che si estende a Rho Pero per 1,1 milioni di metriquadrati, saranno dedicati ad opere paesaggisti-che. Dodicimila alberi, alcuni dei quali raggiungonoaltezze di 10-12 metri, 85.300 arbusti, 107.600 pian-te acquatiche e 151.700 erbacee sono alcuni deinumeri di questo intervento. L’idea è quella di ungrande “polmone verde” che contribuirà al miglio-ramento del microclima, valorizzerà il paesaggio,accrescerà la biodiversità contribuendo a rendere lavisita all’Esposizione Universale un’esperienza indi-menticabile per il pubblico. L’obiettivo di questogrande progetto è quello di raccontare i diversi pae-saggi che connotano il territorio naturale e agricoloitaliano costituendo un filtro verde tra l’area esposi-tiva e l’esterno.C’è l’anello verde esterno (su una superficie di 80.000metri quadrati) costituito da una fascia boschiva chedefinirà il perimetro del sito; all’interno dell’isola espo-sitiva altre tipologie di verde rappresenteranno in tremodi diversi la declinazione di carattere più urbanodelle rappresentazioni paesaggistiche, quali gli Hor-tus (8 giardini – dotati di pergole e sedute – per il relax

dei visitatori in un’area complessiva di 27.000 metriquadrati), le Piazze maggiori (3 grandi spazi aperti –denominati accesso Ovest dove verrà realizza-to un Giardino delle farfalle, Porta delle via d’ac-qua, Piazza del lago – situati nei punti strategici d’in-gresso al sito), le Piazze minori (sono 25 di variaforma, situate nei pressi delle aree di servizio e diristoro, ciascuna denominata dalla specie arboreache le caratterizza come, ad esempio, piazza dei peri,dei tigli, dei gelsi, delle querce, dei platani, dei piop-pi bianchi); la Collina mediterranea invece presentapercorsi e terrazzamenti caratterizzati da uliveti, agru-mi, querceto misto, vite maritata. Il 90% circa dellealberature sarà coltivato e trasportato in air pot, unvaso speciale di plastica riciclabile e riutilizzabile, cheaccresce in modo attivo la qualità dei sistemi radica-li delle piante eliminando la spiralizzazione delle radi-ci: si riducono così i tempi di crescita in vivaioottimizzando la fase di trapianto sul sito e la salute deivegetali.

Coldiretti e “anticipando EXPO”: puliti dentro e fuori

Nel corso del maxi raduno organizzato da Coldiretti aMilano e al quale hanno partecipato oltre 10.000 agri-coltori, l’Organizzazione per bocca del suo Presiden-te Roberto Moncalvo ha voluto sottolineare il ruolodell’agricoltura di qualità e innovativa che può contri-buire a dare contenuti ad EXPO liberandolo dallediscussioni che per ora hanno solo riguardato il con-tenitore e l’involucro esterno della grande manifesta-zione.Parlando ai suoi agricoltori il Presidente Moncalvo haaffermato con chiarezza: “Con il vostro lavoro abbia-mo costruito un’agricoltura di straordinaria qualità`,con caratteri distintivi unici, con una varietà e un’ar-ticolazione che non ha uguali al mondo …non siamoi soli ma – ha sottolineato Moncalvo – siamo i pri-mi”. “Ebbene – ha continuato Moncalvo – questa èl’agricoltura che va raccontata ad Expo, questo è ilcontenuto di Expo per noi italiani ma anche in termi-ni di contributo al pianeta. Parlo di ‘contenuti’ perché`finora si e` parlato (forse giustamente visti i guai dipercorso) dell’involucro di Expo, dell’infrastruttura chelo conterrà e non a caso ci sono stati guai… per-ché quell’infrastruttura ha a che fare con cemento,territorio, a ben vedere rendite. E quindi – ha con-cluso Moncalvo – se desideriamo il massimo dellapulizia per quell’infrastruttura dobbiamo avere il mas-simo di pulizia per il contenuto che ci mettiamo den-tro: solo la grande agricoltura distintiva, solo l’industriaalimentare pulita e trasparente, solo il vero made inItaly con i suoi prodotti e con i vostri volti.L’innovazione made in Italy anticrisi punta sui cibidella salute. Dalla bibita energetica di mais nero alfrullato di aloe nei campi si moltiplicano le innova-zioni nell’ambito dei prodotti alimentari legati albenessere psicofisico e che rappresentano il seg-mento più dinamico del mercato alimentare con unaumento in volume degli acquisti del 17,3 per cento,in netta controtendenza rispetto al calo generalizza-

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SPECIALE

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SPECIALE

to dei consumi dovuto alla crisi. È quanto emerge dauna analisi della Coldiretti all’Open space “Anticipan-do EXPO” presentata da Coldiretti secondo le rileva-zioni Nielsen su marzo 2014 rispetto all’annoprecedente.Il settore degli alimenti legati alla salute e al benesse-re è in continua espansione tanto che, secondo unaricerca Gfk Eurisko, 7 italiani su 10 li hanno usatialmeno una volta nell’ultimo anno. E se con un fattu-rato di un miliardo e 964 milioni di euro, aumentatodi oltre il 3 per cento rispetto al 2013, le industriepuntano su integratori che concentrano vitamine esali minerali in scatole di pillole, il mondo agricolopunta invece sui prodotti della terra che hanno naturaliproprietà energetiche o che sono adatti per gli intol-leranti al lattosio o al glutine.Dai chicchi dell’antico mais Corvino le cui proprietàerano già conosciute dagli Inca e dai Maya si ricavauna bibita energetica e dissetante, mentre una parti-colare varietà di pomodori non Ogm permette di ave-re salsa e succo di pomodoro con concentrazioni dilicopene, ottimo antiossidante, superiore a quella dialtri prodotti. Dal latte delle montagne alpine si ricavauna bevanda a base di siero che è un reintegratorenaturale conosciuto fin dall’antichità, ricco di saliminerali e vitamine.E visto che sta aumentando l’incidenza delle intolle-ranze alimentari, ecco i formaggi senza lattosio e salu-mi e altri prodotti senza glutine adatti per chi soffre diceliachia, problema che in Italia riguarda una popo-lazione potenziale di mezzo milione di persone. Men-tre contro lo stress della vita moderna c’è chi producefrullati energizzanti con le piante di aloe che coltivain azienda, chi prepara mix di erbe officinali per tisa-ne depurative oppure confeziona light snack dellasalute con mele e fragole dei propri frutteti.L’attenzione alla salute diventa sempre più uno deicriteri di scelta da parte dei consumatori e non solo

come prevenzione di malattie o gestione di fattori dirischio, ma anche e soprattutto come ricerca di unpiù generale benessere psicofisico, tanto che 1 italia-no su 3 fa uso di integratori, probiotici e alimenti fun-zionali le cui proprietà si trovano già naturalmente nelcibo made in Italy.

LE IDEE INNOVATIVE DI “ANTICIPANDO EXPO”

Bibita di mais nero energetica

Il suo nome è “Morena”. È un nettare di mais, rica-vato dai chicchi neri e dentati del mais corvino, unadelle più antiche varietà di mais, originaria del SudAmerica, già nota a Incas e Maya. La bevanda si ottie-ne mettendo in infusione con acqua e limone i chic-chi di mais. Si aggiungono mela, chiodi di garofano,cannella, stevia. Il nettare di mais ha proprietà antios-sidanti grazie alla presenza di antociani e flavoni ed èenergetico.

Succo e salsa di pomodoro al licopene concentrato

Nascono dalla lavorazione di una varietà selezionatadi pomodoro assolutamente non Ogm che rispettoalle altre tipologie ha un contenuto maggiore di lico-pene, sostanza naturalmente antiossidante.

Bevanda dissetante energetica al siero di latte

Fatta con il siero del latte di montagna, è un reinte-gratore naturale conosciuto fin dai tempi degli antichiegizi, il medico Ippocrate lo considerava ideale peruna giusta alimentazione, è ricco di calcio, fosforo,magnesio, potassio e vitamine, rafforza le ossa e identi, accresce la flora intestinale e stimola il meta-bolismo.

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SPECIALE

Tisane da piante officinali

Tisane e sali alimentari di Achillea, Melissa, Bardana,Camomilla, Menta, Issopo, Timo, Maggiorana, Pian-taggine, Salvia, Rosmarino, Enagra, Calendula, Malva,Ribes rosso, Ribes nero e lamponi con funzioni dige-stive, drenanti, rasserenanti e depurative.

Frutta pocket per le merende della salute

Frutta e verdura disidratata. Snack sani e leggeri, pro-dotti con frutta a km zero, come mele e fragole, fon-te naturale di folati, potassio e fibra, ricchi di vitaminaC e di flavonoidi ad azione antiossidante e anti infiam-matoria.

Dalle nocciole il benessere per il corpo

L’olio di nocciole è una preziosa miscela che contie-ne Vitamina A ed E con l’85% di acidi grassi insatu-ri. È utile nel trattamento delle irritazioni delle pellisensibili, alle quali apporta flessibilità ed elasticità,penetra rapidamente e in profondità agendo sullerughe come sulle smagliature o le cicatrici nutrendoe prevenendo la disidratazione. Con questo prodot-to dell’agricoltura italiana si fanno anche creme anti-rughe, saponi naturali, creme per le mani e lucidalabbra.

Cardo mariano contro gli stravizi

Arriva dalla campagna un aiuto per le malattie epati-che. Il cardo mariano è alla base di una tisana consi-gliata per disintossicare e proteggere le funzioniepatiche affaticate dagli stravizi alimentari o da qual-che patologia. Le agritisane di cardo mariano sono uti-li anche contro la fatica e le allergie alimentari.

Formaggi senza lattosio per intolleranti al latte

Formaggio privo di lattosio, ad alta digeribilità, natoda un progetto con l’università di Edolo è prodottosolo con latte vaccino intero, stagionato fino a 40 gior-ni, ha un sapore deciso ed è adatto a tutti quelli chesono intolleranti al lattosio.

Agriturismo fra prodotti a zero glutine e zafferano puro

Zafferano purissimo e prodotti per celiaci. Ormaianche gli agriturismi si stanno attrezzando per le esi-genze di tutti i visitatori. Piatti e ricette senza glutine,dall’antipasto al dolce, garantendo la massima atten-zione su mestoli, pentole e scolapasta dedicati perevitare contaminazioni, oltre che spianatoia, forno etagliere separati per la preparazione di pasta, pizza,pane e dolci.

Salumi senza glutine e senza lattosiocontro le intolleranze

Sono salumi prodotti da allevamenti di suini italiani esono privi di glutine e lattosio in modo da poter esse-re gustati e apprezzati anche da tutte le persone celia-che o intolleranti.

Frullati all’aloe per la salute del corpo

Frullati e composti di Aloe arborescens per dare ener-gia e benessere al corpo. L’Aloe arborescens contie-ne sostanze nutritive di vario tipo, tra le quali vitamine,sali minerali e aminoacidi. Tra le vitamine idrosolubi-li, si distinguono quelle del gruppo B (B1, B2, B3, B6,B12), e la vitamina C; tra quelle liposolubili la A, la De la E. Contiene sette degli otto aminoacidi essenzia-li e sali minerali.

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“Pacchetto giovani”: via ai paga-menti del premio di insediamento

L’assessore all’Agricoltura dellaRegione Lazio, Sonia Ricci, ha

assicurato la copertura dei paga-menti promessi nell’ambito del“pacchetto giovani”, misura 112, afavore di quelle pratiche ritenuteammissibili e finanziabili e quindigià destinatarie di un provvedi-mento di concessione, relativeall’avviamento di nuove imprese.Un sostegno economico di circa 6milioni di euro rivolto a 170 giova-ni agricoltori.Un impegno che l’assessore Ricciha assunto di fronte ad oltre 300ragazzi in occasione del Convegno-Assemblea organizzato da Coldi-retti Lazio che si è svolto presso laSala Tevere della Regione Lazio, loscorso 18 giugno.Rimane tuttavia ancora non com-pletamente risolta una seconda

UE: da stop oliere truccatepiù lavoro nei campi

Importante lo stop alle oliere truc-cate nei ristoranti che potranno

servire l’evo solo in bottiglie contappo antirabbocco.“Nel rispettodella normativa comunitaria l’Italianon ha rinuncia-to questa vol-ta a svolgereil ruolo dileader nel-la tuteladella qua-lità e dellas icurezzaalimentarein Europa” haaffermato il presi-dente della Coldiretti. Un decisostop alle truffe e agli inganni.

Agricoltura: bene sblocco fondi UE

“Lo sblocco dei finanziamentidovuti agli agricoltori rap-

presenta una risposta adeguataalle nostre continue sollecitazioninei ripetuti incontri con il ministrodelle Politiche Agricole MaurizioMartina al quale va un sincero rin-graziamento”. È quanto afferma ilpresidente della Coldiretti RobertoMoncalvo nel commentare l’an-nuncio del completamento del-le attività di controllo sulle doman-de grazie al quale Agea ha dispo-sto il pagamento agli agricoltori di81.5 milioni di euro di fondi del-la Politica agricola comune, deiquali 65milioni andranno a 6.000aziende per il pagamento dellaDomanda Unica 2013 e 16,5mi-lioni a 2.550 aziende che hannopresentato domanda per lo svilup-po rurale.

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a cura di Coldiretti Lazio

AT T U A L I T À / I N B R E V E

UE: sconfitta lobby aranciata senzaarance

Èstata sconfitta la lobby dellearanciate senza arance grazie

all’azione del Governo vicino adimprese agricole e consumatori.Soddisfatto il presidente della Col-diretti Roberto Moncalvo per il votodell’aula della Camera alla leggeComunitaria che alza il contenutominimo di succo di frutta nellebibite gassate dal 12 al 20 per cen-to. Finalmente ci sono le condizio-ni per cambiare una norma chepermette di vendere l’acqua comefosse succo. Quando la legge saràapprovata 200 milioni di chili diarance all’anno in più saranno“bevute” dai 23 milioni di italianiche consumano bibite gassate.Inoltre non va dimenticato l’impat-to economico sulle imprese agrico-le poichè l’aumento della percen-tuale di frutta nelle bibite potrebbesalvare oltre 10mila ettari di agru-meti italiani soprattutto in regionicome la Sicilia e la Calabria.

questione che nasce dalla pubbli-cazione di un nuovo bando delPSR relativo all’insediamento deigiovani agricoltori con uno stanzia-mento di 10 milioni di euro.“Appare quantomeno inopportuno– ha affermato il direttore di Coldi-retti Lazio, Aldo Mattia – disatten-dere le legittime aspettative di quasi300 giovani imprenditori situati inuna graduatoria come soggettiammissibili ma non finanziati permancanza di fondi, emanare unnuovo bando per l’insediamento digiovani agricoltori”.

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AT T U A L I T À / I N B R E V E

Dopo promesse subito azioni dellaregione sul nuovo prezzo del latte

“La scadenza dei contratti diconferimento del latte vacci-

no alla stalla in scadenza il 30 giu-gno rende urgente accelerare ilpercorso concordato con la Regio-ne Lazio nell’ultimo tavolo di filieraper arrivare ad un accordo sulprezzo del latte che permetta difavorire un quadro di concorrenzache tuteli la competitività delleimprese laziali”.Così il presidente ed il direttore diColdiretti Lazio, David Granieri eAldo Mattia, in una lettera inviataal governatore del Lazio NicolaZingaretti e all’assessore all’agri-coltura Sonia Ricci per sollecitarela Regione ad agire in tempi brevi.Nel Lazio, dal 2008 al 2012, ilnumero delle aziende è calato del36,8% e quello delle vacche èdiminuito del 25%. L’unico datocon il segno più davanti, purtrop-po è quello relativo ai costi di pro-duzione che ammontano in mediaa circa 48 /100Kg di latte, con unincremento del 17,5%. Del restoil mercato del latte vaccino allastalla si muove in un contesto diconcorrenza mondiale all’internodel quale giocano diversi fat-tori legati ai meccanismi della

domanda e dell’offerta nonchéalla destinazione (latte alimentare,formaggi, burro, ecc.) del lattestesso.“Pertanto – ha concluso Mattia –attraverso questa lettera alla Regio-ne Lazio vogliamo ribadire l’urgen-za che l’Assessorato all’Agricolturagiochi il ruolo di impulso e media-

zione che le è proprio e che riuni-sca con la massima sollecitudine irappresentanti della filiera del lattevaccino. In mancanza delle rispo-ste adeguate questa Organizzazio-ne sarà costretta ad assumere ledovute conseguenti azioni a tuteladei propri associati”.

a cura di Coldiretti Lazio

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L’AGRICOLTURA IN… EUROPA

Ormai manca meno di un annoalla fine del regime delle

quote latte per cui è necessariotenere sotto controllo il mercatoattraverso un costante e attentomonitoraggio.La cessazione delle quote latteavverrà il 31 marzo 2015 dopotrent’anni dalla loro istituzione, eproprio a distanza di circa un annoe cioè a maggio 2014 è stato inau-gurato a Bruxelles l’Osservatorioeuropeo per il mercato del latte eprodotti caseari, in modo da pre-venire squilibri e crisi di mercatoche potrebbero conseguire con lafine del regime delle quote latte.Sono stati così sufficienti novemesi alla Commissione Europeaper raccogliere la sfida, lanciata afine settembre 2013 dal commis-sario europeo all’agricoltura DacianCiolos, di creare una struttura tra-sparente, in quanto accessibile atutti, in grado di fornire in tempibrevi e con grande precisione ilnumero maggiore di dati per aiuta-re il settore ad adattarsi alla libera-lizzazione del mercato.Ma il vero valore aggiunto dell’Os-servatorio risiederà nell’esamecostruttivo delle diverse analisi dimercato, per aiutare la Commis-sione e gli Stati membri a prende-re le decisioni più adeguate. Lanuova sfida sarà quindi di lavorarecongiuntamente – operatori delsettore, Governi e CommissioneEuropea – per raccogliere dati sta-tistici che vanno dalla produzionelattiero casearia, all’equilibrio traofferta e domanda di prodotti, daicosti di produzione alle prospettivecommerciali.Sarà poi Bruxelles a riunire ilmateriale per metterlo on-line,completandolo con analisi di mer-cato, rapporti sulle previsioni abreve e medio termine, e riunioniche si terranno a intervalli regolaridi un specifico comitato economi-

co. Anche la relazione finale diogni riunione sarà resa pubblica el’osservatorio sarà accessibile digi-tando http://ec.europa.eu/agricul-ture/milk-market-observatory/index_en.htm.L’obiettivo è quello di aumentare latrasparenza del settore e forniredati di mercato più accurati, inmodo che i protagonisti della filie-ra del latte possano prendere deci-sioni sulla base di informazioniaffidabili e precise.Sempre in vista della fine del regi-me delle quote e in concomitanzacon la nascita dell’Osservatorio laCommissione Europea ha prodot-to anche un rapporto sull’evoluzio-ne del mercato lattiero caseario esul funzionamento del cosiddettoPacchetto Latte, quell’insieme dinorme che regolano il settore daquasi due anni.

Il rapporto racconta di un mercatodel latte nell’Unione Europea at-tualmente favorevole e con pro-spettive a medio termine positiveanche se caratterizzate da unamaggiore volatilità dei prezzi. Ledisposizioni del Pacchetto Latte,continua il rapporto, sono staterecepite da tutti gli Stati membrianche se solo 12 hanno introdottogli importantissimi contratti obbli-gatori tra agricoltori e trasformatorie solo in due Stati sono stati con-cordati tra organizzazioni di pro-duttori e industriali codici di buonepratiche ispirate al Pacchetto Latte.Se è vero che tutti gli Stati membrihanno adottato criteri nazionali peril riconoscimento delle organizza-zioni di produttori ne rimane anco-ra basso il numero di soggettiriconosciuti che ammonta nei 28Stati dell’Unione a 228. Infatti la

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Osservatorio UE per il mercatodel latte dopo la fine delle quote

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creazione di nuove OP richiedetempo oltre che una spinta dina-mica degli agricoltori che le recen-ti favorevoli evoluzioni di mercato ele altrettanto buone prospettive dimedio termine non hanno incorag-giato. C’è da sperare che tale spin-ta possa trovare nuova linfa negliincentivi che il nuovo SviluppoRurale offrirà per la costituzione diOP nel prossimo periodo di pro-grammazione. Ciò che maggior-mente colpisce è il fatto, tuttavia,che solo in quattro Stati membri, leOP riconosciute hanno condottotrattative collettive per la determi-nazione del prezzo del latte sfrut-tando la maggiore delle opportu-nità offerte dal Pacchetto Latte.La regolazione dell’offerta di for-maggio DOP/IGP, prevista dal Pac-chetto Latte, è stata introdotta soloin due Stati membri. Al contempo,informa il rapporto, è difficile valu-tare gli effetti delle norme nelle

zone svantaggiate dove le differen-ze produttive e la diffusione di OPè eccessivamente eterogenea.Le conclusioni del rapporto evi-denziano la preoccupazione sullacapacità del quadro normativoeuropeo di far fronte a episodicaratterizzati da un’estrema volati-lità del mercato o ad una situazio-ne di crisi dopo la fine delle quote,tale da garantire uno sviluppoequilibrato della produzione di lat-te in tutta l’unione Europea evitan-do una concentrazione eccessivanelle aree più produttive.È proprio la creazione dell’Osser-vatorio sul mercato del latte chedovrebbe aiutare la CommissioneEuropea a sorvegliare meglio sul-l’evoluzione del mercato e ad uti-lizzare con efficacia e in modoproattivo la “rete di sicurezza”(acquisto all’intervento per il burroe latte scremato in polvere, aiutoall’ammasso privato per il burro, lo

stesso latte in polvere e i formaggiDOP E IGP, restituzioni alle espor-tazioni, deroghe alle regole di con-correnza). Sono, tuttavia in corsodi discussione possibili soluzioniper dotare l’Unione Europea diulteriori mezzi atti a mantenere laproduzione lattiero-casearia effi-ciente anche in situazioni di crisi eper gestire meglio le conseguenzenegative per la produzione di lattenelle zone svantaggiate oltre chereagire ai picchi di produzione chepotrebbero seriamente compro-mettere la stabilità del mercato alungo termine.La prossima relazione sull’attuazio-ne del Pacchetto Latte è attesa peril 2018 e sarà veramente interes-sante capire le evoluzioni del mer-cato post quote e verificare l’ef-ficacia degli strumenti messi adisposizione dell’Unione in unmercato che viene realmente libe-ralizzato dopo trent’anni.

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Evoluzione dei Prezzi del latte vaccino (fino a gennaio 2014)50

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Source: MS’ communications under reg. 562/2005 & 479/2010

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agroalimentare. In particolare icommi da 1 a 6 introduconocrediti di imposta del 40% per leimprese che investono cifre nonsuperiori a 50.000 Euro ininfrastrutture informatiche

finalizzate alpotenziamento del

commercioelettronico.Ugualmenteun credito diimposta del40% è

concesso pernuovi investimenti,

processi e tecnologielegate alla creazione di nuove retidi imprese per un importo nonsuperiore a 400.000 Euro. Lesomme a disposizione per le duemisure di credito d’imposta sonorispettivamente di 2,5 milioni diEuro e di e 22,5 milioni di Eurospalmati sulle annualità 2014-2016.Lo stesso articolo 3 ai commi dal7 al 9 modifica la legge sullaetichettatura di origine (legge4/2011) prevedendo da una parte

norme concernenti strettamente ilsettore agricolo sono contenutenel Capo I del Titolo I del decreto.L’articolo 1 contiene disposizioniurgenti in materia di controlli sulleimprese agricole. In particolare sistabilisce che l’esigenzadi esercizio unitariodell’attivitàispettiva neiconfronti delleimpreseagricole el’uniformità dicomportamentidegli organi divigilanza impone unpiano integrato dei controlli e unamodalità di azione coordinata conl’obiettivo di evitare duplicazioni esovrapposizioni. A tal fine verràistituito presso il MIPAAF ilRegistro unico dei Controlliispettivi sulle imprese agricole. Lostesso articolo poi rafforzal’istituto della Diffida nel caso incui l’organo di controllo accertil’esistenza di violazioni sanabili.L’articolo 3 reca interventi per ilsostegno del Made in Italy

L’approvazione del pacchetto#campolibero a favore

dell’agricoltura rappresenta unsignificativo passo in avanti per losviluppo del settore che deveessere accompagnato da unmaggiore impegno sul piano dellasemplificazione a sostegno delleimprese come ad esempio con ilregistro unico dei controlli.Il Decreto legge 24 giugno 2014n. 91 che concretizza inspecifiche norme il contenutodell’iniziativa #campoliberoaccoglie molte delle proposteformulate dalla Coldiretti, la piùgrande Organizzazione italiana edeuropea di rappresentanza degliimprenditori agricoli. In terminigenerali vanno sottolineate lemisure a favore dei giovani cherappresentano una rispostaconcreta alla domanda diagricoltura di un numerocrescente di giovani che desiderafare esperienza di lavoro incampagna o trovare unaoccupazione lontano dalla città.Positivo è anche l’impegno per latutela della tipicità e delladistintività delle produzioniagricole con l’introduzione disanzioni per chi coltiva Ogm inItalia e il rafforzamento deglistrumenti per assicurarel’effettività del divieto sul territorionazionale.Entrando nel particolare delprovvedimento si osserva che le

L’AGRICOLTURA IN… POLITICAa cura di Andrea Fugaro

Con #campolibero passo in avantiper superare la crisi

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L’AGRICOLTURA IN… POLITICA

la consultazione pubblica tra iconsumatori sulla percezionedell’indicazione di origine suiprodotti agricoli e la realizzazionedi studi sul legame tra origine equalità, e dall’altra, disponendoche i decreti interministeriali cheancora sono nel cassettosull’attuazione della legge 4/2011,siano emanati entro la finedell’anno 2014.Particolarmente importante sonogli articoli 5, 6 e 7 del decretolegge che dettano disposizioniper incentivare l’assunzione digiovani lavoratori agricoli e perridurre il costo del lavoro inagricoltura.La prima norma riguardal’istituzione di un Fondo per gliincentivi all’assunzione di giovanilavoratori agricoli (18-35 anni)con una dotazione di 32 milioni diEuro tra il 2015 e il 2018. Lecondizioni per accedere al fondosono sintetizzate nel requisitosoggettivo dell’essereimprenditore agricolo ai sensidell’articolo 2135 del codice civilenonché nell’ assumere a tempoindeterminato o determinato per

almeno tre anni e 102giornate/anno tra il 1° luglio 2014e il 30 giugno 2015 un giovanedisoccupato da almeno 6 mesi esenza titolo di scuola secondariadi secondo grado. L’incentivo èpari ad un terzo della retribuzionelorda imponibile per un periodo di18 mesi.La seconda norma prevedel’istituzione presso l’INPS dellaRete del lavoro agricolo di qualitàalla quale possono parteciparetutte le imprese agricole che nonhanno riportato condanne penalio procedimenti penali perviolazioni della normativa sullavoro e sulla legislazione socialenonché in materia di imposte suiredditi e sul valore aggiunto e chesoprattutto siano in regola con ilversamento dei contributiprevidenziali.Particolare rilevanza assumel’articolo 7 del decreto legge nelmomento in cui concede aicoltivatori diretti e agliimprenditori agricoli giovani di etàinferiore ai 35 anni una detrazionedel 19% delle spese sostenute peri canoni di affitto di terreni

agricoli entro un limite di 80 Europer ciascun ettaro e fino ad unmassimo di 1.200 Euro l’anno.Il comma 4 dello stesso articolostabilisce, a decorrere dal periododi imposta 2016 la rivalutazionedei redditi agrari e dominicalirispettivamente del 30% e 15%per i periodi 2013-2014 e 2015 edel 7% dal 2016.Alcune norme con effetti sulsettore agricolo si trovano poi nelCapo II dedicato alla materiaambientale. In particolarel’articolo 10 reca misure peraccelerare l’utilizzo delle risorse el’esecuzione degli interventiurgenti e prioritari per lamitigazione del rischioidrogeologico nel territorionazionale e per lo svolgimento diindagini sui terreni della regioneCampania, cosiddetta Terra deiFuochi, destinati all’agricoltura.Alcune disposizioni poiriguardano le tariffe incentivantiper gli impianti fotovoltaici e unasemplificazione amministrativaper interventi di efficienzaenergetica e impianti da fontirinnovabili.

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particolare attenzione a distinguere i due termini conil risultato che ogni consumatore butta 76 chili di ali-menti scaduti all’anno nella spazzatura.La differenza sostanziale tra Termine Minimo di Con-servazione e Termine di scadenza viene poi confer-mata dal fatto che i prodotti scaduti non possonoessere più venduti in quanto si tratta di alimenti chehanno subito, dopo la scadenza del termine unasostanziale variazione microbiologica e un conse-guente degrado, mentre i prodotti semplicementescaduti possono essere ancora commercializzati inquanto si tratta solo di prodotti “vecchi” ma non peri-colosi sotto il profilo della sicurezza agroalimentare.Il Regolamento 1196/2011 conferma tutto ciò affer-mando che nel caso di alimenti molto deperibili dalpunto di vista microbiologico che potrebbero pertantocostituire, dopo un breve periodo, un pericolo imme-diato per la salute umana, il termine minimo di conser-vazione è sostituito dalla data di scadenza. Suc-cessivamente alla data di scadenza un alimento è con-

Bruxelles si accinge ad infrangere uno dei miti dalei stessa costruiti per garantire la sicurezza ali-

mentare e si tratta del termine di conservazione ripor-tato sulle etichette di quasi tutti i prodotti alimentari.Il termine di conservazione, genericamente e comu-nemente indicato come termine di scadenza, è statoed è tuttora la bandiera che ha spinto milioni di con-sumatori a disfarsi di prodotti alimentari ritenuti sca-duti nel timore che il loro consumo potesse esserecausa di intossicazioni anche lievi.Il Consiglio dei Ministri agricoli del 19 maggio 2014 hapreso in esame una proposta della Commissione surichiesta di Olanda e Svezia con il sostegno “esterno”di Austria, Germania, Danimarca e Lussemburgo perrivedere le norme sulle etichette riguardo alla sca-denza dei prodotti alimentari in modo da far sparire lescritte ”da consumarsi preferibilmente entro”. La pro-posta non riguarderà tutti i prodotti ma per ora soloalcune categorie come pasta, riso, caffè e formaggiduri. Il termine di scadenza è previsto dalla legisla-zione comunitaria e da quella nazionale di recepi-mento come il termine temporale entro il quale ilprodotto conserva tutte le caratteristiche organoletti-che e qualitative originarie senza però dar luogo anessun processo di degrado merceologico.

L’UE vuol rivedereil termine di conservazionedegli alimenti

C R O N A C H E

Infatti la menzione utilizzata specifica che non sitratta di un termine perentorio ma solo di un ter-mine entro il quale “è preferibile” consumare ilprodotto per apprezzarne in pieno tutte le carat-teristiche qualitative. La regolamentazione comu-nitaria precisa che si deve parlare di termine diconservazione allorquando si riporta la menzio-ne “da consumarsi preferibilmente entro il”mentre si deve parlare di termine di scadenzaallorquando si utilizza la menzione “perentoria”del tipo “ da consumarsi entro il..”

I consumatori hanno però attribuito molto spessouguale valore alle due indicazioni provvedendo a but-tare i prodotti non appena scoccato il termine di con-servazione riportato in etichetta senza porre

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C R O N A C H E

siderato a rischio a norma dell’articolo14, paragrafi da 2 a 5, del regola-mento (CE) n. 178/2002 sullasicurezza agroalimentare.Complice la crisi economi-ca oggi appena il 36%degli italiani dichiara diattenersi rigorosamen-te alla data di scaden-za dei prodotti riser-vandosi di valutarepersonalmente la qua-lità dei prodotti scadu-ti prima di buttarli, se-condo le elaborazioniColdiretti su dati Gfk Euri-sko dalle quali si evidenzaperaltro che solo il 54% degliitaliani controlla quotidianamen-te il frigorifero e il 65% controllaalmeno una volta al mese la dispensa. Conla crisi si registra peraltro una storica inversione ditendenza e con quasi tre italiani su quattro (73 percento) che hanno tagliato gli sprechi a tavola nel 2013anche per effetto della necessità di risparmiare e diottimizzare la spesa dallo scaffale alla tavola.La Coldiretti avverte però che la tentazione di man-giare cibi scaduti per non sprecare non deve andare ascapito della qualità dell’alimentazione in una situa-zione in cui molti cittadini sono costretti a risparmia-re sulla spesa privandosi di alimenti essenziali per lasalute o rivolgendosi a prodotti low cost che non sem-pre offrono le stesse garanzie qualitative.Attualmente solo pochi alimenti hanno una scaden-za prestabilita dalla legge come il latte fresco (7 gior-ni) e le uova (28 giorni). Per tutti gli altri prodotti ladurata viene stabilita autonomamentedagli stessi produttori, in base aduna serie di fattori che vannodal trattamento tecnologicoalla qualità delle materieprime, dal tipo di lavora-zione e di conserva-zione per finire conl’imballaggio. Per que-sto, non è difficile,durante un controllocommerciale, vederedue prodotti simili, madi marchio differentecon data di scadenzadiversa. È infatti compitodi ogni singola aziendaeffettuare prove di laborato-rio sui propri prodotti, per misu-rare la crescita microbica evalutare dopo quanti giorni i valori orga-

nolettici e nutrizionali cominciano amodificarsi in modo sostanziale.

Il risultato è ad esempio che perl’olio d’oliva extra verginealcune aziende consiglianoil consumo entro 12mesi, altre entro i 18,fissati dalla legislazionein vigore.La proposta dellaCommissione di “sdo-ganare” alcuni prodot-ti dall’obbligo di indi-cazione del termine diconservazione verrà ulte-

riormente discussa e valu-tata per arrivare alla deci-

sione finale, ma costituisce sind’ora un preciso punto di riferi-

mento per ridimensionare un princi-pio nato e cresciuto nell’era del con-

sumismo e che ora, nella situazione di crisi dei con-sumi, ha meno ragioni per continuare a sussistere.Il Regolamento 1169/2011 prevede comunque unelenco di prodotti per i quali non è necessario indicareil termine di conservazione e meno che mai il terminedi scadenza. In particolare l’indicazione del termineminimo di conservazione non è richiesta nei casi:• degli ortofrutticoli freschi, comprese le patate, chenon sono stati sbucciati o tagliati o che non hannosubito trattamenti analoghi; questa deroga non siapplica ai semi germinali e prodotti analoghi quali igermogli di leguminose,• dei vini, vini liquorosi, vini spumanti, vini aromatizza-ti e prodotti simili ottenuti a base di frutta diversa dal-l’uva, nonché delle bevande del codice NC 2206 00

ottenute da uva o mosto di uva,• delle bevande con un contenuto di

alcol pari o superiore al 10 % involume,

• dei prodotti della panette-ria e della pasticceria che,per loro natura, sono nor-malmente consuma-ti entro le ventiquattroore successive alla fab-bricazione,• degli aceti,• del sale da cucina,• degli zuccheri allostato solido,

• dei prodotti di confette-ria consistenti quasi unica-

mente in zuccheriaromatizzati e/o colorati,

• delle gomme da masticare e pro-dotti analoghi.

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necessaria in caso di contenziosiamministrativi, giudiziari e medico-legali.La preziosa collaborazione fraUe.coop ed Epaca potrà sicura-mente contribuire a consolidare unfruttuoso scambio di idee, oltre aportare molteplici benefici per isoci Ue.coop che potranno cosìaccedere più facilmente ai nume-rosi servizi offerti gratuitamente daEpaca, primo Patronato in Italia nelmondo del lavoro autonomo e perl’assistenza Inail.Ecco in sintesi i principali serviziofferti da Epaca: Pratiche pensio-nistiche del settore pubblico e pri-vato; Invalidità civile; Pratiche didisoccupazione e di maternità;Trattamenti di famiglia; Prosecu-zione volontaria; Riscatti, ricon-giunzione, cumulo e totalizzazione;Apertura posizione assicurativa;

Realizzare una sinergia di espe-rienze, porre la persona al

centro, garantire attenzione ai biso-gni, affermazione dei diritti, pro-mozione e accoglienza: questi ireciproci intenti che hanno portatoa concludere e firmare un impor-tante accordo valido su tutto il ter-ritorio nazionale tra il PatronatoEpaca e Ue.coop.Obiettivo del documento è statoquello di formalizzare l’impegno diUe.coop di avviare una specificaconvenzione con l’Epaca, patro-nato presente da oltre 60 anni intutte le province del territorio nazio-nale, per offrire gratuitamente aisoci delle cooperative aderenti ealle loro famiglie una migliore e piùqualificata assistenza e consulenzain campo previdenziale e socio-assistenziale, garantendo agli stes-si anche la tutela e l’assistenza

Firmato l’accordo quadro Epaca con Ue.coopper i servizi ai soci delle cooperative

Contribuzione previdenziale

E P A C Adi Gianluigi Terenzi

Gli importi comunicati potranno subire una riduzione relativamente alla quota Inail per effetto della bassa incidenza degli infortuni.

ZONE NORMALIFascia

CD/CM IAP CD/CM IAP CD/CM IAP CD/CM IAP CD/CM IAP CD/CM IAP

Maggiori anni 21 Minori anni 21 Pens. oltre 65 anni Maggiori anni 21 Minori anni 21 Pens. oltre 65 anni

ZONE SVANTAGGIATE

1° 2.788,64 2.020,14 2.669,28 1.900,78 1.782,31 1.013,81 2.390,34 1.858,16 2.177,20 1.645,02 1.465,00 932,82

3.425,20 2.656,70 3.266,06 2.497,56 2.100,60 1.332,10 2.972,91 2.440,73 2.688,73 2.156,55 1.756,29 1.224,11

4.061,77 3.293,27 3.862,84 3.094,34 2.418,88 1.650,38 3.555,48 3.023,30 3.200,25 2.668,07 2.047,57 1.515,39

4.698,33 3.929,83 4.459,62 3.691,12 2.737,16 1.968,66 4.138,04 3.605,86 3.711,77 3.179,59 2.338,86 1.806,68

Importo contributi anno 2014 per CD/CM/IAP compresa addiz. Inail danno biologico

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Rilascio e verifica estratto contri-butivo; Avviamento al lavoro do-mestico; Rilascio e rinnovo per-messi di soggiorno e ricongiungi-menti familiari.Fornisce, inoltre, tutta l’assistenzanecessaria nel far valere i diritti neicasi in cui il lavoratore abbia subi-to un danno alla salute a seguito diinfortunio sul lavoro e/o di unamalattia professionale, avvalendosidi un servizio di consulenza medi-co legale qualificata.L’Epaca nel Lazio garantisce questiservizi grazie ad una rete di 43uffici, 20 avvocati e 18 mediciconvenzionati. Per conoscere l’uf-ficio Epaca più vicino è possibileconsultare il sito http://www.epa-ca.it/ o contattare il numero verde800667711.

Inuovi importi che dovrannopagare i coltivatori diretti e gliimprenditori agricoli professio-

nali per l’anno 2014.Nella tabella sono riportati i nuoviimporti dovuti per l’intero anno2014 ai fini pensionistici, per latutela della maternità e per quellainfortunistica, tenuto conto che

quest’ultima è riferita ai soliCD/CM non pensionati in quantosono gli unici che per legge hannodiritto al risarcimento degli even-tuali danni derivanti da infortuniosul lavoro.La riscossione avverrà, tramite l’in-vio agli interessati di comunicazio-ne dell’importo da versare in

quattro rate tramite modello F24per la cui compilazione e stampasi raccomanda di recarsi presso gliuffici provinciali e zonali della Col-diretti. I termini di scadenza per iversamenti sono il 16 luglio, il 16settembre, il 17 novembre 2014 eil 17 gennaio 2015.

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R I F L E S S I O N I

Ancora la preghiera,ancora per la pace

Dopo il recente viaggioapostolico in Terra Santa di

papa Francesco, su suosemplice ma esplicito invito, difronte alle perduranti inimicizie eviolenze che si ripetono traisraeliani e palestinesi, si èrealizzato l’8 giugno scorso inVaticano, un incontro dipreghiera tra papa Francesco, ilpresidente israeliano ShimonPeres, quello palestinese AbuMazen e il patriarca ortodosso diCostantinopoli Bartolomeo I.È stato un incontro di preghieratra i rappresentanti delle trereligioni monoteistiche, quellereligioni che credononell’esistenza di un solo Dio qualiappunto l’ebraica, la cristiana ela mussulmana, per citarle inordine genetico.Pregare e pregare per la pace,sembra l’unica cosa rimasta perpromuovere veramente la pacein Medio Oriente, che, nondimentichiamolo, vede laquotidiana recrudescenza delconflitto civile siriano in cui simoltiplicano le vittime di unaviolenza assurda.Pregare è diventato un optionalstrano nella ‘normalità’ della vita,un optional inutile a cui sidedicano spiriti deboli ebisognosi di consolazioni a buonmercato di fronte alle difficoltà ealla prove della vita. L’uomo fortenon prega, forse qualcosa di piùfanno le donne. Eppure per chiha una fede la preghiera è porsidavanti a Dio e davanti alle radicidel senso della propria esistenzae del proprio esserci e delproprio operare. Evidentemente,quando la violenza e la guerradiventano abituali, vuol dire chequalcosa di Dio e quindi di sé èandato perso e occorrerecuperarlo al più presto. Leragioni di opportunità

istituzionale, politica edeconomica non bastano più, glistessi accordi, più volte stipulati,sono stati reinterpretati o sonorimasti inapplicati, la pressioneinternazionale dura per unfrangente ed è soggetta airapporti di forza e di potere. Nelfrattempo atroci violenze daambo le parti continuano conuna silenziosa ‘strage degliinnocenti’ e andare avanti cosìdiventa impossibile, unasopravvivenza espostaquotidianamente ad ognipossibile rischio di vita.Pregare diventa allora l’inizio perun cambio di mentalità di cuisentiamo il bisogno e che tuttaviada soli non riusciamo agarantirci. L’aiuto chiesto a Diocon la preghiera non assicura uncambio magico o miracolosodella realtà, però permette diessere in modo nuovo neglistessi problemi. Il modo nuovoconsiste nel fatto che l’uomoammette nella soluzione dellequestioni che lo riguardano lapresenza di un altro e di un Altroche è Dio. Tutti problemi,soprattutto quelli della pace, nonsi risolvono da soli, in solitudine,in regime autoreferenziale eautarchico. Non è possibileriferirci a Dio, anche quello dellanostra fede, senza ammettere lapresenza dell’altro, anchedell’altro che ci ha aggredito eviolato. Di fronte a Dio non èpossibile escludere nessuno ecolui che ci ha escluso èriammesso alla comunione colperdono. Dio dimostra la suaonnipotenza soprattutto con lagrazia del perdono.Avvicinandoci a Dio la logica,cioè è il modo con cui Dio pensa,e la dinamica, cioè il modo concui Dio agisce, diventanofamiliari ai nostri pensieri e alle

nostre azioni e diventiamo così, apoco a poco, capaci di ciò che aprima vista e in un primomomento ci sembrerebbeappunto utopico ed impossibile.È stato bello anche vedere latestimonianza di buona volontàche i due Capi di Stato hannodimostrato, al di là delle molteragioni contrarie. Questo fa bensperare, fa ricordare una cosache non dovremmo maidimenticare, che cioè nel cuoredi ogni persona è presente Diostesso. Noi veniamo da Dio e aDio siamo diretti: non c’èscampo. A noi la saggezza disaper riconoscere questo e disaperlo ricordare nei momentidella nostra vita e della nostrastoria.Questo invito alla preghiera e allapreghiera per la pace è ancheper noi. L’ispirazione cristianadell’impresa agricola, qualunqueessa sia, non può essereepisodica, occasionale e furtiva,ha bisogno dei suoi tempi e deisuoi spazi. Saperciaccompagnati da Dio fa ladifferenza e le nostre azioni nerisentono direttamente, nerisente il nostro stile di vita, ilnostro modo di essere persone,la nostra credibilità e affidabilità,la nostra trasparenza prima dellatrasparenza dei nostri prodotti.Anche la nostra vita cristiana hauna sua tracciabilità, ha una suatipica ricostruzione, che vedenei momenti della preghieradei passaggi irrinunciabili,non come doveri stantiida compiere, ma come‘primavere dello spirito’ in cuitutto rinasce e si rinnova.

di Paolo Carlotti

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d. Paolo Carlotti,Consigliereecclesiasticoregionale

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FROSINONE/LATINA:A FIRENZEL’AGRICOLTURA DICHI AMA L’ITALIA

Si è svolta i primi di maggio, alMandela Forum di Firenze,

l’assemblea territoriale Centro-Italia intitolata “L’agricoltura di chiama l’Italia” promossa daColdiretti alla presenza di migliaiadi agricoltori, del presidentenazionale Coldiretti RobertoMoncalvo, del ministro dellePolitiche agricole MaurizioMartina, del ministrodell’Ambiente Gian Luca Galletti,e dei governatori e degli assessoridi diverse regioni come quelloall’agricoltura del Lazio SoniaRicci. Presenti sul palco anche ilprocuratore Giancarlo Caselli,presidente del comitato scientificodell’Osservatorio sulla criminalitànell’agroalimentare ed ilpresidente di FederconsumatoriRosario Trefiletti.Al centro dell’appuntamento: lalotta alle frodi alimentari, la tuteladell’ambiente e la green

economy. A guidare ladelegazione delle provincedi Frosinone e Latina, compostada 13 pullman, i presidentiVinicio Savone e Carlo Crocetticon il direttore Saverio Viola. Tra idati presentati, hanno spiccatoquelli relativi al milione diconsumatori che nel Lazio, nel2013, hanno fatto la spesa dalcontadino nelle fattorie o presso imercati degli agricoltori, con unaumento del 23% rispetto al 2012,e quello sul fatturato regionaledella spesa a KM0 stimato in circa400 milioni di euro.Inoltre, durante l’evento, è statoproiettato un filmato realizzatodalla Coldiretti che ho mostrato,tra le strutture protagoniste, ilConsorzio C.O.P.L.A. di Fondi

LATINA: IL MINISTRODELL’AGRICOLTURADEL CILE IN VISITAAL COPLA

Il ministro dell’Agricoltura delCile, Carlos Furche, ha fatto

visita alla struttura del C.O.P.L.A.di Fondi. La visita è stata possibilegrazie alla sinergia con l’Avv.Marco Marzano De Mariniis,direttore generale del WFO(World Farmers’ Organisation)Organizzazione MondialeAgricoltura.“È stata scelta la struttura di Fondi– ha detto il direttore provincialedi Coldiretti Latina, Saverio Viola –perché il Ministro aveva espressoil desiderio di confrontarsi con ladirigenza di un’azienda cherappresenta al meglio la filieradell’ortofrutta e che meglio declinail progetto di Coldiretti diCampagna Amica”. Insieme aViola erano presenti il presidentedel C.O.P.L.A. Quintino Velocci equello della Coldiretti pontinaCarlo Crocetti. Il ministro, che haannullato altri impegni in agendanella Capitale per poter dialogarecon i dirigenti del C.o.p.l.a. e conquelli della Coldiretti, è rimastoentusiasta dell’attività e dellemodalità di trasformazione che hapotuto seguire direttamente nellastruttura. Proprio il tema dellacommercializzazione hacatalizzato l’attenzione. Unadegustazione a base di prodottitipici pontini tra i quali hannobrillato le mozzarelle del Prolab,l’organizzazione dei produttori dilatte bufalino del Lazio

(Lt), nato grazie alla fusione ditre Cooperative ortofrutticole eche ha dato vita ad uno deiprogetti più importanti edapprezzati dai consumatori comequello della “filiera corta”applicato con successo dalConsorzio, tra i primi ad aderire aCampagna Amica. È stataproiettata anche l’intervista alpresidente dell’importantestruttura pontina, QuintinoVelocci. “Si tratta di un giustoriconoscimento – ha detto Viola –ad una delle realtà più importantiche abbiamo nella nostraprovincia con oltre 250 impreseiscritte. Quella di Velocciè la voce di uno spaccatoimportante della nostraagricoltura”.Il C.O.P.L.A. che ha anche aderitoa UeCoop Latina, la centrale dellecooperative targata Coldiretti.

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recentemente costituita dallaColdiretti, i vini doc pontini e l’oliodelle olive dop itrane e dellecolline pontine, ha concluso lagiornata giudicatainteressantissima e dalla quale siauspica possano nascere ancheoccasioni di sviluppo per rapportitra il Cile e la realtà agricolapontina in generale e delC.O.P.L.A. in particolare.

CASSINO: SINERGIACON “LIBERA”PER LEGALITÀIN AGRICOLTURA

“Questo è il nostro posto.Siamo qui perché la

Coldiretti, da sempre, sta dallaparte della legalità “. È uno deipassaggi dell’intervento di SaverioViola, direttore Coldiretti diFrosinone e Latina, alla cerimoniadi inaugurazione del “CivicoSociale”, il ristorante aperto aCassino dall’Associazione antimafia“Libera” in collaborazione conalcune Cooperative sociali.“Ringrazio lo Stato e le Forze diPolizia – ha proseguito Viola –accanto alle quali la Coldiretti èimpegnata nella battaglia per lalegalità in agricoltura, attraversol’Osservatorio sulla criminalitànell’agricoltura e sul sistemaagroalimentare”.“Coldiretti fa la sua parte nellabattaglia quotidiana – ha dettoancora Viola – contro le truffe che,in nome di un falso Made in Italy,vengono perpetrate ai danni deicittadini, degli imprenditori seri eonesti e a danno dell’economia

legale. E dato il contesto – haaggiunto Viola – non possoesimermi dall’auspicio per cui ilMof di Fondi la smetta di essereuna zavorra per l’agricolturaregionale e diventi piuttosto ilprimo volano della rinascita delsettore”. “La criminalitàorganizzata – ha concluso Viola –si combatte con la trasparenzasoprattutto in un settore comequello agroalimentare dove èparticolarmente rilevante il flussocommerciale, con circa un terzo(33 per cento) della produzionecomplessiva dei prodottiagroalimentari venduti in Italia edesportati con il marchio Made inItaly che contiene materie primestraniere all’insaputa deiconsumatori e a danno delleaziende agricole”.

RIETI: COMBUSTIONEDELLE POTATURE.FINALMENTELA LEGGE

“Nel salutare con moltasoddisfazione la nuova

disposizione, che riconosce lasostanziale differenza tra le attivitàdi gestione dei rifiuti e leconsuetudinarie pratiche agricoledi gestione sul luogo diproduzione di piccoli quantitatividi scarti vegetali, appareindispensabile ed urgente che iComuni elaborino le ordinanze perdisciplinare a livello locale lecorrette modalità di gestione di taliattività”. Grande soddisfazione daparte di Enzo Nesta presidente diColdiretti Rieti, che ha dichiarato:“la norma sulla combustionecontrollata del materiale agricolo eforestale, fortemente voluta daColdiretti è fondamentale per leaziende agricole del territorioreatino, in quanto la maggior partedi esse insiste su un territoriosvantaggiato e a volte anchedifficile da raggiungere. Un sentitoringraziamento va all’onorevole

Oreste Pastorelli, da semprevicino al mondo agricolo reatino,che da subito si è interessato allaproblematica portando ladiscussione in sede parlamentare”.Infatti, è finalmente legge lanorma fortemente sollecitata daColdiretti e portata avanti in sedeparlamentare dall’onorevoleOreste Pastorelli membro dell’ VIIIcommissione (ambiente, territorioe lavori pubblici) sullacombustione controllata in locodel materiale agricolo e forestalederivante da sfalci, potature oripuliture in loco.L’articolo 14, comma 8, lettera b)del decreto legge 24 giugno 2014,n. 91 inserisce una precisadisposizione nel codiceambientale (articolo 256 bis,comma 6 del decreto legislativo3 aprile 2006, n. 152) perprecisare che non si applicano lesanzioni connesse alla gestionedei rifiuti, né quelle previste per lacombustione illecita di rifiutiabbandonati introdotti dal decretolegge sulla Terra dei fuochi, allacombustione in loco di materialeagricolo e forestale derivante dasfalci, potature o ripuliture.La norma precisa che di talemateriale è consentita lacombustione in piccoli cumuli edin quantità giornaliere nonsuperiore a tre metri steri per ettaronelle aree, periodi ed orariindividuati con apposita ordinanzadel Sindaco competente perterritorio. Nei periodi di massimorischio per gli incendi boschivi,dichiarati dalle Regioni, lacombustione di residui vegetaliagricoli e forestali è sempre vietata.

RIETI: CASTAGNO,CONTINUA LA LOTTAAL CINIPIDE

Si è tenuta al Ministero dellePolitiche agricole la riunione

del tavolo di filiera della frutta inguscio, sezione Castagno. Nel

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NOTIZIE DALLE PROVINCE

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corso dell’incontro sono statidivulgati i dati relativi alla lottabiologica al cinipide (Dryocosmuskuriphilus), attivata attraverso ilprogetto “Bioinfocast”: sono statirealizzati 1.010 lanci delparassitoide (Torymus sinensis)antagonista del cinipide, 187individui per unità di lancio, pari a188.870 individui forniti sulterritorio nazionale.“A fronte dei 116 lanci effettuatinel Lazio, 18 di questi sono statieffettuati a cura della RegioneLazio nella VI Comunità Montanadel Velino – ha detto GabrielBattistelli, direttore della Coldirettiprovinciale di Rieti – la zona piùvocata per la castanicoltura dellaprovincia. A questi lanci se nesono affiancati altri di privati e inparticolare, grazie al coordinamentoe alla determinazione dellaCooperativa Velinia e all’interventodi alcuni comuni e della comunitàmontana è stato possibile effettuarealtri lanci nelle zone di Accumoli,Amatrice, Borbora, Cittareale,Posta, Antrodoco, Borgovelino,Castel Sant’Angelo, Micigliano,Petrella, Salto, Cittaducale.“Gli interventi e l’opera dellaCooperativa Velinia – hasottolineato Battistelli – attraverso ilsuo presidente Aurelio Saulli e isuoi collaboratori, interessanoanche comuni fuori delcomprensorio in cui opera lacooperativa. Un attaccamento alterritorio e ai suoi prodotti cherappresentano lo spirito e i valoricon cui deve operare la sanacooperazione con la qualeColdiretti intrattiene stretti rapportiattraverso UECOOP”. Unintervento importante chedovrebbe consentire di ridurreprogressivamente le popolazioni dicinipide e riportare la produzionenazionale di castagne a livelliimportanti, dopo i danni economicisubiti dai produttori negli ultimianni. Coldiretti ha evidenziatocome sia necessario rimuovere ildivieto di rilascio del parassitoidenelle aree parco e nelle zoneprotette, divieto che crea un grave

pregiudizio dell’attività economicadelle imprese che si trovano adoperare in quelle aree.

VITERBO:PROTOCOLLOPER PESCIAMIGLIORE RISPOSTADELL’ARSIALPER AZIENDEE TERRITORIO

“Il protocollo d’intesasottoscritto tra Comune di

Montalto di Castro, Arsial eRegione Lazio per la cessione deibeni Arsial e del patrimonioarcheologico al territorio diMontalto di Castro, rappresenta lamigliore risposta che territorio edaziende possono avere dall’Arsiale dalla Regione Lazio”. Così ildirettore di Coldiretti ViterboAndrea Renna, che è statopresente all’iniziativa svoltasiil 20 giugno a Pescia Romana,commenta la notizia di questoaccordo definito epocale dalsindaco della città Sergio Caci. “Leparole del commissario ArsialAntonio Rosati e le conclusioni delpresidente della Regione LazioNicola Zingaretti, rappresentano ilpunto di partenza per le attivitàche Arsial può e deve fare a favoredi Enti pubblici e soprattuttoimprese agricole nel viterbese” haaggiunto Renna che ha cosìconcluso: “la crescita e lo sviluppodel territorio passano anchemediante sinergie come questa”.

VITERBO: ILFORMAGGIO PIÙBUONO D’ITALIAAPPARTIENE ALLATUSCIA

Coldiretti Viterbo saluta consoddisfazione il premio della

propria azienda associata Monte

Jugo di Viterbo. L’impresa si èaggiudicata il premio qualemiglior formaggio caprino d’Italianel campo del noto ed ambitoconcorso denominato“Premio Roma”, giuntoalla sua 11° edizione.Anche nell’ambito della sezioneLazio, l’impresa Monte Jugo diFerdinando Ciambella, si èaggiudicata il primo posto nellatipologia formaggi caprinistagionati.“Alleviamo cinquecento capre divalore genetico altissimoalimentate unicamente conforaggi e cereali di nostraproduzione” spiega FerdinandoCiambella, titolare dell’aziendanata alla fine dell’800, figlio di tregenerazioni di imprenditori.“Abbiamo adottato un rigorososistema di controllo e tutela delbenessere animale e della qualitàdei prodotti – ha aggiuntoCiambella – attraversocollaborazioni costanti con centridi ricerca e sperimentazione.Allevamento, alimentazione,mungitura, lavorazione,stagionatura, e confezionamento”.“Tutto – sottolinea Ciambella –con un obiettivo: un perfettoe autentico sistema di filiera”.“Una delle nostre aziende miglioriè stata premiata- ha detto AndreaRenna, direttore di ColdirettiViterbo- e con essa la qualità delnostro territorio e un sistema difiliera che coinvolge tutte le fasidell’attività agricola: dallaproduzione alla vendita.Rappresenta un sistema su cuiinvestire puntando, ancor più condecisione con il prossimoprogramma di sviluppo rurale,sulla trasformazione, aspettofondamentale delle politiche difiliera sul nostro territorio”. “ComeColdiretti non possiamo cheessere onorati dal premio chericonosce la qualità e il lavoroeccellente svolto dal nostroassociato” ha infine aggiunto ilPresidente di Coldiretti ViterboMauro Pacifici, che ha incontratodirettamente il produttore.

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Èpartito il 20 marzo e statoccando via via tutte le

regioni d’Italia, dal Trentino allaSicilia, il “Tour di CampagnaAmica”, un percorso nazionaleattraverso il quale la FondazioneCampagna Amica sta incontrandotutto il Sistema organizzativo diColdiretti, gli operatori e i referentidelle imprese agricole che hannoreso possibile questo progetto.Un’occasione per illustrare irisultati e i successi dellamaggiore rete europea di venditadiretta, ma anche per ricordare iprincipi e le regole sulle quali sibasa questa iniziativa.Il Tour ha toccato anche il Lazio,dove è stato organizzato unincontro regionale il giorno 9maggio presso la sededell’Organizzazione di ViaRaffaele Piria, 6, a Roma, alquale hanno preso parte i verticidella Coldiretti Lazio, il presidenteDavid Granieri, il direttore AldoMattia, il direttore generale diCampagna Amica Toni De Amicis,il responsabile Area fiscale etributaria di Coldiretti DomenicoBuono ed esperti nazionali dellaSicurezza Alimentare.Protagonisti di questo progettosono i produttori di CampagnaAmica che credono e investonosul proprio territorio, in un’epocain cui la globalizzazionedell’economia porta adelocalizzare le produzioni e il“dumping” ambientale, sanitarioe sociale spesso sono la regolaper tenere bassi i consumi. Ungrande esempio virtuoso da parte

di chi utilizza antiche praticheagronomiche compatibili con latutela dell’ambiente e dellabiodiversità, ostinandosi a rifiutaredi seminare Ogm, impegnandosia “fare” qualità a prezzi giusti,rappresentando un grande eimportante patrimonio materialeed immateriale per il nostro Paese.Sono gli imprenditori agricoli chehanno permesso di raggiungere10.000 punti vendita diCampagna Amica, 1500 mercatie quasi 200 Botteghe in tuttaItalia insieme a tutti i collaboratorisparsi sul territorio.Il valore del “brand” CampagnaAmica, deve dunque esseresalvaguardato attraverso laformazione, l’informazione e lasensibilizzazione per far crescerela cultura della prevenzione, dellacorrettezza, della legalità, dellaresponsabilità ed aumentare laconsapevolezza del valore delmarchio di cui si è utilizzatori.Il Tour rappresenta anchel’occasione per un confrontotrasparente e operativo al fine dirilanciare il progetto e raccoglierespunti, idee e motivazioni da chi,ogni giorno, lavora allo sviluppo diCampagna Amica.“Campagna Amica – hasottolineato tra l’altro Toni DeAmicis – rappresenta un veroprogetto di valorizzazione delMade in Italy agroalimentare,coniugando gli interessi diproduttori, consumatori e società.Un patrimonio da tutelare, con unproprio “brand” che dal 2009 sista sempre più caratterizzando

quale espressione di una “filieracorta” che si pone l’obiettivo diridurre sprechi e diseconomie diquelle lunghe. Anche nel Lazio ilcircuito di Campagna AmicaColdiretti, può contare su puntivendita aziendali, mercati,Botteghe, Agriturismi e Ristorantidi Campagna Amica nel Piatto”.Campagna Amica si puòsicuramente definire una Rete diimprese (che hanno scommessosulla vendita diretta) perché hastesse regole ovunque nel Paese,un codice di comportamentocondiviso, un unico marchio e unsistema di controlli terzi, che larende credibile sia agli occhi delleimprese che a quelli deiconsumatori. Ma è anche uncanale distributivo importante,che – tramite la capillare rete deipunti Campagna Amica sparsi inogni angolo del Paese –commercializza prodotti e cibi disicura origine agricola. Ma èanche una bellissima comunitàdove produttori agricoli convinti econsumatori consapevoli,insieme, vogliono far affermare unnuovo modello di produzione e di

LA CORRETTEZZA IN “TOUR”CON CAMPAGNA AMICAPER UNA CULTURA DELLA LEGALITÀ

FondazioneCampagna AmicaVia Nazionale 89aTel. 06/489931campagnamica.it

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COMPLETATO IL PROGETTO “EDUCAZIONEALLA CAMPAGNA AMICA” DI VITERBO

degli Istituti “Merlini”, “Egidi”,“Ellera”, “Del Carmine”. Laconclusione del progetto èculminata in una premiazione, cheha visto anche la presenza degliassessori Valeri, Saraconi, Barelli eDelli Iaconi, insieme a bambini einsegnanti che hanno espresso lapropria soddisfazione per averpreso parte ad una tale iniziativa.Nel mese di settembre sarannopremiate le classi IV degli altriistituti che hanno partecipato alleuscite didattiche e la loropremiazione avverrà insieme allacategoria dei coltivatori Pensionatiper sottolineare la sinergia tranonni e nipoti, tra vecchie enuove generazioni inconcomitanza con il 60° annodi attività del patronato Epacadi Coldiretti.

all’iniziativa relazionando nellescuole elementari di Viterbo”.“Da parte di Cotral – ha replicatoToppi- è importante credere inepisodi di sensibilizzazione comequesto, tanto che il nostroprogetto scuola conta propriosull’educazione civica comevalore da insegnare allegenerazioni più giovani, concettoche, dopo il successo realizzato aViterbo, siamo in procinto diallargare con Coldiretti Lazio inuna città come Roma e in altricomuni delle Regione,anche in connessione alle nostreattività in essere control’evasione legata ai bigliettidei mezzi di trasporto”.Sono stati esposti nelle sale di ViaAscenzi, a Viterbo, i lavoripreparati dagli alunni delle classi V

Si è concluso il primo progettosperimentale di “Educazione

alla Campagna Amica” portatoavanti nei mesi scorsida Coldiretti Viterbo.Insieme al direttore di ColdirettiViterbo Andrea Renna hannopresenziato l’iniziativa econsegnato i riconoscimenti ilsindaco Leonardo Michelini,l’assessore provinciale Franco Vitain rappresentanza del PresidenteMeroi, il Presidente della Cameradi Commercio Ferindo Palombella,il Dirigente dell’Ufficio Scolastico diViterbo Daniele Peroni, ilconsigliere di amministrazioneCotral Paolo Toppi.“Proprio Cotral – ha ricordato ildirettore Renna – ha credutoinsieme alla Camera diCommercio, all’Arsial e alComune di Viterbo nella sinergiadel progetto abbracciando allafine dello scorso anno l’idea direalizzare insieme unapubblicazione sulla sana ecorretta alimentazione. Da alloraad oggi il progetto, seppursperimentale, è stato un successodi coinvolgimento di bambini eistituzioni. Anche Nas, Guardia diFinanza, Carabinieri e CorpoForestale hanno aderito

Campagna Amica sia comune,coerente e conseguente.È assolutamente necessarioche i produttori scommettanoancora di più su CampagnaAmica con la consapevolezza diparteciparvi non a titolopersonale, ma come unasquadra, dove il proprio successoè anche il frutto di una sceltacollettiva, dove il concorsodi tutti è fondamentale per ilsuccesso di tutti. E che ciascunproduttore assicuri la propriacorrettezza in modo tracciabile,certificato e solidale.

nuova e migliore modalità diproduzione e commercializzazione.È quindi assolutamentenecessario darsi una modalitàcomportamentale in cuil’immagine di tutti i punti

consumo più sostenibile, piùtrasparente e più equo per tutti.Ma la Rete di Campagna Amica sipuò a buon diritto definire ancheun “mercato senza mercanti” perla visione di correttezza che èstata in grado di esprimere, agaranzia dei valori e degliinvestimenti di tutti coloro che cihanno creduto.Ed allora, una tale comunità diimprenditori, deve avere sial’interesse a tutelare se stessa – ilsuo patrimonio materiale (la Rete)e quello immateriale (il “Brand”)– che l’ambizione di tracciare una

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