Orizzonte Impresa Luglio agosto 2014

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O R I Z Z O N T E Anno XV n. 4 - 2014 Bimestrale di cultura & informazione agricola di Coldiretti Lazio EDITORIALE: PSR 2014-2020: leva di sviluppo e risorse finanziarie per il Lazio IL PRESIDENTE: PSR 2014-2020: dalla concertazione progettuale alle misure di intervento PRIMO PIANO: La zonizzazione del PSR Lazio: la “ruralità” nella Regione Autorizzazione del Tribunale di Roma n.231 del 2/6/2000 - Poste Italiane spa - sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - Art. 1, Comma 1, DCB Roma SPECIALE PSR 2014-2020 Piano di incentivazione agli interventi di divulgazione e comunicazione in ambito agricolo, agroalimentare e forestale per l’innovazione e lo sviluppo integrato delle zone rurali del Lazio L.R. 04 Agosto 2009, n. 19

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O R I Z Z O N T E

Anno XV n. 4 - 2014

B i m e s t r a l e d i c u l t u r a & i n f o r m a z i o n e a g r i c o l a d i C o l d i r e t t i L a z i o

EDITORIALE:PSR 2014-2020:leva di sviluppoe risorsefinanziarieper il Lazio

IL PRESIDENTE:PSR 2014-2020:dalla concertazioneprogettualealle misuredi intervento

PRIMO PIANO:La zonizzazionedel PSR Lazio:la “ruralità”nella Regione

AutorizzazionedelTribunalediRom

an.231del2/6/2000-PosteItaliane

spa-sped.inabb.postale-D.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004

n°46)-Art.1,C

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SPECIALE PSR 2014-2020Piano di incentivazione agli interventi

di divulgazione e comunicazionein ambito agricolo, agroalimentare e forestale

per l’innovazione e lo sviluppo integratodelle zone rurali del Lazio

L.R. 04 Agosto 2009, n. 19

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Cronache di Alessandra Cori

“Oscar Green” 2014:premiati i migliori giovani agricoltori del Lazio 19

L’agricoltura in Europa a cura di Andrea Fugaro

PSR 2014-2020: così lo vuole l’Unione Europea 15

L’agricoltura in politica a cura di Andrea Fugaro

PSR 2014-2020: solo se coerentecon l’Accordo di partenariato 17

Primo Piano di Andrea Fugaro

La zonizzazione del PSR Lazio:la “ruralità” nella Regione 06

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In copertina:Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020

Bimestrale dicultura & informazione agricola

di Coldiretti LazioIscrizione al Roc n° 12420

Editore

Centro Assistenza ImpreseColdiretti LazioVia R. Piria, 6

[email protected]

Direttore responsabileAldo Mattia

[email protected]

RedazioneAndrea Fugaro

Maurizio Ortolani

CollaboratoriSimone Di ColantonioGianluigi Terenzi

AbbonamentiOrdinario: Eu 10,00Onorario: Eu 20,00Sostenitore: Eu 50,00

Tramite c/c postale n. 82689027intestato a:

Federazione RegionaleColdiretti del Lazio o rivolgersi

alle sedi della Coldiretti

Progetto grafico e impaginazioneGrafiche Delfi Italia s.r.l.

StampaGrafiche Delfi Italia s.r.l.

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Editoriale di Aldo Mattia

PSR 2014-2020: leva di sviluppo e risorse finanziarieper il futuro dell’agroalimentare laziale 03

Il Presidente di David Granieri

PSR 2014-2020: dalla concertazione progettualealle misure di intervento 05

SPECIALE a cura di Coldiretti Lazio

Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 08

Attualità / In breveNotizie dal Territorio 13

Notizie dalle provinceFrosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo 22

Il Punto di Campagna Amica 27

Questa rivista è inviata agli oltre 40.000 associati Coldiretti del Lazio, ai principali rappresentanti delle Istituzionie Amministrazioni locali ed ai più qualificati opinion leaders delle filiere agroalimentari laziali.

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PIANO DI INCENTIVAZIONE AGLI INTERVENTIDI DIVULGAZIONE E COMUNICAZIONE

IN AMBITO AGRICOLO, AGROALIMENTARE E FORESTALEPER L’INNOVAZIONE E LO SVILUPPO INTEGRATO

DELLE ZONE RURALI DEL LAZIO

L.R. 04 AGOSTO 2009, N. 19

La Regione Lazio, conformemente a quanto previsto dall’articolo 1 della legge regionalen.19/2009 sostiene tramite un apposito Piano le attività di divulgazione, di comunicazionein ambito agricolo, agroalimentare e forestale con l’obiettivo di promuovere:

– lo sviluppo armonico, sostenibile, ed integrato delle aree agricole regionali;– la crescita della competenza e della competitività degli operatori e delle imprese delsettore agricolo, agroalimentare e forestale;

http://www.pidalazio.it/

I Principali servizi offerti dal Piano di divulgazione nel corso dei suoi interventi sono– L’apertura di Sportelli informativi:http://www.pidalazio.it/attivita-sul-territorio/portelli-informativi/

– Convegni e seminari– Opuscoli informativi– azioni di aggiornamento professionale nei confronti degli imprenditori, degli operatorie degli addetti del settore agricolo, agroalimentare e forestale

– interventi di orientamento finalizzati all’attivazione di servizi territoriali per laraccolta delle confezioni e residui di prodotti agrofarmaci e delle acque di lavaggiodelle irroratrici;

– interventi di orientamento rivolti all’imprenditoria, al mercato ed ai consumatori;– Newsletter– Pubblicizzazione su quotidiani e riviste– Laboratori o giornate dimostrative

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E D I T O R I A L E

PSR 2014-2020: leva di sviluppoe risorse finanziarie per il futurodell’agroalimentare laziale

Il Piano di sviluppo rurale (PSR)regionale rappresenta ormai daanni la vera finanziaria del settoreagricolo ed agro alimentareregionale tenuto conto chel’esiguità dei bilanci regionali,stretti tra debiti e super spesasanitaria non riescono a soddisfarele esigenze del compartocostringendo gli amministratori apolitiche dal respiro corto e pocolungimirante.Al contrario il PSR regionale conuna dotazione finanziaria certa diprovenienza comunitaria e con lasua programmazione settennale èin grado di favorire quelle politichee quegli investimenti nel futuronecessari per favorire un modello disviluppo realmente sostenibile eorientato alla qualità, alla sicurezzae alla salubrità del cibo chel’agricoltura produce per la regione.È evidente che il successo dellaprogrammazione dello svilupporurale per il periodo 2014-2020 èlegato alla capacità di sfruttare conlungimiranza sia le opportunità intermini di risorse (è prevista per ilprossimo settennato una dotazionedi denari pubblici pari a 780milioni di Euro) sia sotto il profilodelle opportunità di investimentonegli asset principali diun’agricoltura che ha bisogno diinvestire per essere sempre piùcompetitiva, di innovarsi, diformare i suoi operatori.L’individuazione dei veri fabbisognidi intervento di cui necessitano siale imprese agricole che i territorisulle quali le stesse esercitano leproprie attività ha rappresentatonella stesura del nuovo PSR unpassaggio fondamentale pergarantire che le future risorse nonsiano disperse in azioni a pioggia oin operazioni senza efficacia edefficienza di cui le imprese nonhanno bisogno. La scelta didestinare anche in questa tornatadi programmazione comunitaria la

metà delle risorse economichedisponibili sulle priorità diintervento che toccano direttamentela competitività dell’impresaagricola, della sua capacità diinnovare e di stare sul mercato conprodotti di qualità e fortementeidentitari conferma la sceltastrategica di mettere al centro delPSR 2014-2020 proprio l’impresaagricola. Quell’impresa agricolache rappresenta il soggetto che dàl’apporto fondamentale allaproduzione di cibo di qualità, allacreazione di valore economico perl’intera filiera agroalimentare e allasostenibilità economica e socialedelle aree rurali. Essa contribuisce,contestualmente, alla tutela e allasalvaguardia delle risorse naturali eambientali, che costituiscono leprecondizioni del contestoqualitativo territoriale per laproduzione di beni alimentari diqualità, e alla produzione deicosiddetti “beni pubblici” generaticongiuntamente al cibo.Nella sua nuova configurazioneproduttiva e organizzativa,l’impresa agricola multifunzionalepuò essere considerata come unsoggetto economico-sociale chefonda la propria strategiacompetitiva sulla definizione di unben definito “portafoglio di valori”materiali e immateriali, attraversocui costruisce la sua posizione dimercato e il suo ruolo sociale. Uno“scrigno di tradizioni, di saperiartigiani e di beni pubblicilocalizzati” che l’impresa agricolacustodisce e rigeneracontinuamente, nell’interazionecon il territorio di riferimento,rendendolo funzionale allacostruzione di una nuova società eun nuovo modello di sviluppoeconomico socialmenteresponsabile. Queste le motivazioniche sostengono un PSR 2014-2020in grado, attraverso la sua ampiastrumentazione di:

• riconoscere il ruolo socialedell’impresa agricola e la suafunzione strategica per lasostenibilità dello sviluppoeconomico generale e per lasalute e il benessere dei cittadini;

• rafforzare il ruolo dell’impresaagricola nei rapporti di filiera,attualmente fortementesquilibrati a vantaggio dei settoria valle della produzione primaria,in particolare della GDOpromuovendo profili contrattualimaggiormente convenienti per leimprese agricole, ancheattraverso l’incentivazionedell’associazionismo, dellacooperazione e delle reti diimprese, con la finalità diaumentare la massa critica diprodotto gestito direttamentedalla componente agricola e difarne crescere, così, il poterecontrattuale rispetto agli altrisoggetti della filiera;

• promuovere lo sviluppo diimprese orientate a una modernavisione della competitività, basatasull’adozione di innovazioni, suun utilizzo efficiente e sostenibiledelle risorse naturali, nonché,laddove ricorrono le condizioni,su strategie di diversificazione delrischio d’impresa, seguendo ladoppia direttrice:a) dell’internalizzazione dei

segmenti a valle della filiera(approfondimento dellafiliera), quali la trasformazionein azienda, la vendita e lacommercializzazione diretta;

b) dell’allargamento delleattività, quali l’agriturismo, lefattorie didattiche, le fattoriesociali e la produzione dienergia da fonti rinnovabili;

• formare e rafforzare lacultura di impresa e ristrutturare/rifunzionalizzare le struttureproduttive, coerentementeal nuovo modello diimpresa agricola.

di Aldo Mattia

Aldo Mattia,Direttore diColdiretti Lazio

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I L P R E S I D E N T E

PSR 2014-2020:dalla concertazione progettualealle misure di interventoImpresa - Territorio - Sviluppo locale

Il processo di programmazione delPiano di Sviluppo Rurale dellaRegione Lazio per il periodo 2014-2020 è giunto alla sua conclusionenel mese di aprile con l’invioformale agli uffici dellaCommissione Europea che orahanno a disposizione 6 mesi ditempo per approvarlo e, quindi,permettere all’Autorità di Gestionedi dare avvio all’attuazione tramitel’emanazione dei bandi relativi allesingole misure di intervento.Il percorso che ha portato al varodefinitivo del nuovo PSR laziale èstato caratterizzato da unaconcertazione fitta, intensa edefficace con tutti gli attori delterritorio a cominciare dalleOrganizzazioni agricole piùrappresentative degli interessidell’impresa agricola.In questa concertazione ColdirettiLazio è stata protagonista attraversouna proposta progettuale chiara ediretta ad evidenziare la necessitàdi sfruttare a pieno le risorse delPiano per il periodo 2014-2020 alfine di migliorare la competitivitàdel sistema agricolo e forestaleregionale puntando:• sulla capacità di investimento,innovazione e ammodernamentodelle sue imprese agricole;

• sulle potenzialità dell’agricoltura dirispondere alle domande dellasocietà e del cittadinoconsumatore in termini di qualità,sicurezza alimentare e ambientale;

• sulle opportunità offerte al settoreprimario di esprimere la propriamultifunzionalità al fine didiversificare l’attività e contribuireal miglioramento della qualitàdella vita nelle zone rurali.

Al centro della propria azione diconcertazione progettuale ColdirettiLazio ha posto la necessità diutilizzare il PSR per cogliere a pienole opportunità di un nuovo modellodi sviluppo locale. Cogliere leopportunità significa per l’impresa

trovare la linfa vitale per la crescita el’ammodernamento e per il territoriogli stimoli per una maggiorecompetitività. In particolare ColdirettiLazio ha sempre sottolineato lanecessità di scelte operative chesiano in grado di valorizzare equalificare il carattereimprenditoriale dei comportamenti,riconoscere la funzione dell’impresaagricola nello sviluppo dell’economiaterritoriale, di sfruttare le potenzialitàmultifunzionali dell’impresa agricolanell’offrire prodotti e servizicompetitivi sul mercato erispondenti ai bisogni dellacollettività e del cittadinoconsumatore. Tutto ciò con laconsapevolezza che se l’84,7% delterritorio laziale è considerato ruralee se all’interno di tale porzione diterritorio vive il 38,7% dellapopolazione regionale, la politica disviluppo rurale non può e non deveessere considerata una politica disecondo piano né tanto meno unapolitica di stampo esclusivamentesettoriale. Piuttosto la politica disviluppo rurale è una politica che sirivolge ad un territorio ed unospazio, rurale appunto, all’internodel quale l’agricoltura è al centro delsistema socio-economico ma sulquale insistono attività differenti euna popolazione diversificata confunzioni e obbiettivi diversificati. Losviluppo rurale è un processocontinuo che coinvolge numerosiattori istituzionali, economici, socialiin un percorso di crescitaeconomica, miglioramento dellaqualità della vita e incrementodell’inclusione sociale. Un percorsoche diventa un vero e propriomodello di sviluppo localesostenibile e integrato che è ingrado di:• far emergere tutte le potenzialitàendogene del territorio oltre checatalizzare risorse esterne;

• rispondere ai bisogni di tutti gliattori del territorio;

• superare i vecchi schemi chehanno visto protagonisti solol’intervento pubblico e il liberomercato senza coinvolgerepienamente la Comunitàterritoriale nella definizione,elaborazione, attuazione evalutazione delle politiche;

• superare la visione settoriale perapprodare ad una concezioneterritoriale dello sviluppo;

• disegnare nuove geografievariabili, nuove aggregazioni disoggetti sulla base di strategie eobiettivi condivisi (distretti, Gal,partenariati pubblici-privati).

Da questo nuovo modello disviluppo deriva anche un nuovomodello di agricoltura:multifunzionale in grado di:• offrire al territorio rurale servizi ebeni derivanti dalle molteplicifunzioni svolte (economica,ambientale, sociale);

• essere componente essenziale efonte di ricchezza per il territorio;

• essere competitiva sui mercatiglobali e rispettosa dellespecificità locali.

L’agricoltura può esprimere le suepotenzialità di rigenerazione solovalorizzando un nuovo modello diimpresa agricola:• multifunzionale;• competitiva;• integrata nel territorio;• eticamente e socialmenteresponsabile;

• garante della sicurezzaalimentare, dell’origine e dellaqualità delle produzioni;

• sostenibile sotto il profiloambientale;

• vitale;• innovativa.Tutto ciò si trasforma in opportunitàper l’impresa, per il territorio e perlo sviluppo locale all’interno delPSR del Lazio attraversol’individuazione di obiettivi precisi,puntuali strategie di intervento econcrete misure di azione.

di David Granieri

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David Granieri,PresidenteColdiretti Romae Lazio

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Andrea Fugaro,Coldiretti

zio dedicato alla coltivazione e alle-vamento e quindi allo svolgimentodi attività strettamente agricole.Una specifica definizione di arearurale potrebbe intendersi come“un’area interna o costiera, checomprende piccole città e villaggie in cui la maggior parte della zonaè utilizzata per:a) agricoltura, silvicoltura, acqua-

coltura e pesca;b) attività economiche e culturali

da parte degli abitanti (artigia-nato, industria, servizi, ecc.);

c) attività ricreative e riserve natu-rali;

d) altri scopi tra cui l’alloggio”.È sfatato il mito di “spazio rurale”come sinonimo di agricolo. Lo spa-zio rurale, quindi, include anchequello agricolo per creare un siste-ma locale autonomo e differenzia-to da quello urbano.

dro di vita e di attività economica,lo spazio rurale assolve funzionivitali per tutta la società. Zonaintermedia di rigenerazione, lo spa-zio rurale è indispensabile all’equi-librio ecologico e tende sempre piùa diventare un luogo privilegiato diriposo e di svago. Il mondo ruraleabbraccia regioni e zone, sedi diattività diverse e, in dette regioni,comprende gli spazi naturali e col-tivati, i villaggi, i borghi, le cittadinee i centri regionali nonché le zonerurali «industrializzate»”.La concezione di spazio ruraleappare, pertanto, quella di unospazio diversificato, sul quale insi-stono numerosi attori oltrepassan-do, quindi una visione settoriale,ormai superata, che lo sovrapponeo addirittura lo identifica con lo spa-zio agricolo che, al contrario, vainteso esclusivamente come lo spa-

La zonizzazione del PSR Lazio:la “ruralità” nella Regione

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a cura di Andrea Fugaro

P R I M O P I A N O

% SUPERFICIE “RURALE”SU TOTALE

% POPOLAZIONE IN AREE RURALISU TOTALE

ITALIA 94,3 50,1

LAZIO 84,7 38,7

La ruralità: confronto Italia-Lazio

La zonizzazione effettuata all’in-terno del PSR del Lazio rappre-

senta un esempio di programma-zione virtuosa. Infatti significa uti-lizzare un altro criterio, apparente-mente soltanto numerico e stati-stico, per effettuare scelte strategi-che di politica di sviluppo. In so-stanza significa indicare prioritàterritoriali specifiche in base ai fab-bisogni di ciascuna area individua-ta ma significa anche operare unaconcentrazione delle risorse ragio-nata e strategica.Il principio di fondo che ha ispira-to la zonizzazione del PSR risiedenella necessità preliminare di indi-viduare quali aree possono dirsi“rurali” all’interno del territoriolaziale e quindi suddividere le stes-se in base alle specifiche caratteri-stiche di “ruralità” di ciascuno.Il termine “rurale” e di conseguen-za la definizione di “aree rurali” èabbinato ancora oggi a significatidiversi e talvolta in contrasto traloro: spesso si sovrappone, a torto,con il termine “agricolo”, confon-dendosi con esso e determinandoanche non poche conseguenzenella definizione delle politiche chedovrebbero concorrere proprio allosviluppo rurale, inteso come svi-luppo integrato ed endogeno dellearee rurali. Altre volte il “rurale” èvisto come sinonimo di “arretrato”o di “spopolato” o, in chiave posi-tiva, come “naturalistico” e “pae-saggistico”. Ognuna di questeaccezioni contiene in sé elementidi verità, ma non offre, tuttavia,una lettura completa della realtà diriferimento.“Le nozioni di spazio o di mondorurale vanno ben oltre una sempli-ce delimitazione geografica e siriferiscono a tutto un tessuto eco-nomico e sociale, comprendenteun insieme di attività alquantodiverse. Oltre alla funzione di qua-

Zonizzazione della Regione Lazio

Poli urbani (5 Comuni)

Aree Rurali ad agricolturaintensiva e specializzata(24 Comuni)

Aree Rurali intermedie(247 Comuni)

Aree con problemidi sviluppo(102 Comuni)

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cando di trasformarle in opportuni-tà per le imprese.La zonizzazione effettuata nel PSRrappresenta anche il tentativo diindividuare soprattutto alcune mi-sure fondate sulle caratteristiche esui bisogni di ciascuna zona. Nonsi tratta di un criterio di discrimi-nazione ma piuttosto di una sceltastrategica fondamentale del PSRche ha il pregio di superare inalcuni casi la vecchia e non piùadeguata zonizzazione delle “areesvantaggiate”.

rapporti urbano - rurale che troppospesso vengono tralasciati a van-taggio di una ruralità intesa solocome componente agricola. Al con-trario la città di Roma rappresentauna risorsa per tutta l’agricolturaregionale. L’economia di una regio-ne come il Lazio non può non farei conti con il suo più grande mer-cato di consumo. Un mercato chesarebbe in grado di assorbire laproduzione agricola di 4 regioni ita-liane. Un rapporto quello con la cit-tà di Roma che il PSR esalta cer-

Siamo di fronte alla constatazioneche deve trasformarsi in consape-volezza che non solo a livello euro-peo e italiano ma anche a livelloregionale la superficie considerata“rurale” rappresenta porzioni mol-to rilevanti del territorio totale con-siderato e della popolazione che inesso vive. Arrivare a cogliere que-sta consapevolezza significa capireche la politica di sviluppo ruralenon può essere considerata unapolitica secondaria né una politicaesclusivamente settoriale ma piut-tosto una politica territoriale chia-mata ad integrarsi con tutte le altrepolitiche siano esse settoriali o oriz-zontali.I valori sotto la media italiana rile-vati nella regione Lazio sono dovu-ti essenzialmente alla presenza dipoli urbani piuttosto importanti edin particolare alla presenza diRoma con un’estesa area metropo-litana. Tuttavia questa invadentema importante presenza di Romapuò e deve trasformarsi in unagrande opportunità per valorizzare i

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P R I M O P I A N Oa cura di Andrea Fugaro

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Piano di SviluppCome lo ha costruito la Regione Lazioe le opportunità per le imprese agricoleCome lo ha costruito la Regione Lazioe le opportunità per le imprese agricole

Piano di Svilupp

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Il percorso di redazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale della Regio-ne Lazio ha fatto segnare un primo importante passo verso la sua con-creta attuazione con la presentazione ufficiale dello stesso agli Uffici

comunitari nel mese di luglio. A questo punto, entro la fine dell’annoBruxelles dovrebbe procedere alla sua approvazione in negoziato con laRegione Lazio per permettere a que-st’ultima di emanare i primi ban-di di accesso alle misure diintervento entro i primi seimesi del 2015.Si tratta di spendereentro il 2020 circa780 milioni di Europer lo più destinatial miglioramento del-la competitività delsistema agricolo edagroalimentare lazialedi cui saranno benefi-ciari principalmente leimprese agricole che opera-no nel territorio investendo inqualità, innovazione, nuove forme dicommercializzazione del prodotto.La Regione Lazio, con un ampio e fattivo coinvolgimento del partenaria-to economico e sociale interessato, ha costruito un PSR che sembra esse-re in linea con le indicazioni comunitarie. Primo punto fondamentale intale processo è stata l’essenziale individuazione dei fabbisogni di inter-

vento condotta sulla base di un’ap-profondita analisi dei punti di

forza e debolezza del siste-ma agricolo laziale elabo-rata in funzione delle 6priorità di interventocomunitarie dello Svi-luppo rurale, masoprattutto sulla basedelle reali esigenzemanifestate da territo-ri, dalle imprese e dachi li rappresenta. Il

tutto con l’obiettivo dinon disperdere le risorse

in rivoli di scarsa efficacia edefficienza attuativa.

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SPECIALE

a cura di Coldiretti Lazio

po Rurale 2014-2020ee

po Rurale 2014-2020

Page 12: Orizzonte Impresa Luglio agosto 2014

Il passaggio successivo, seguito alla individuazionedel fabbisogni di intervento, è stata l’elaborazionedella strategia di azione necessaria al raggiungi-mento degli stessi e delle priorità dell’Unione inmateria di Sviluppo Rurale.

Le priorità strategiche scelte dalla Regione, possonoessere ulteriormente sintetizzate come segue:• Centralità dell’impresa agricola e del sistema delleimprese agroalimentari.

• Giusto equilibrio tra “politiche attive” (investimentistrutturali) e “politiche compensative” (Indennità).

• Interventi tesi a riequilibrare gli effetti derivanti dal-l’applicazione della PAC - Aiuti diretti.

• Individuazione di criteri di selezione che avvantag-giano le filiere ritenute più strategiche e competitivenonché che sostengono territori e settori più bisognosi.

• Centralità di politiche della qualità e di sostegno allefiliere con particolare attenzione alle filiere corte.

• Una strategia ad hoc per la montagna.• Centralità delle politiche per i giovani, il ricambiogenerazionale e la formazione.

• Individuazione di strumenti finanziari per l’accessoal credito.

• Innalzamento dei tassi di intervento pubblico.• Semplificazione burocratica.• Centralità del ruolo della consulenza aziendale.Una volta individuata la strategia il PSR accosta a cia-scun fabbisogno di intervento le misure attraverso lequali concretamente intervenire scegliendolo nelmenu offerto dalla regolamentazione comunitaria.

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SPECIALE1 Sostenere un sistema dell’offerta formativa regionale basato sulle vocazioni dei territori di riferimento e delle caratteristiche aziendali2 Promuovere nuove forme di conoscenza e sostenere l’interazione e la cooperazione tra le aziende3 Favorire l’adozione e la diffusione dell’innovazione per migliorare la sostenibilità ambientale aziendale4 Aumentare la coerenza delle attività di ricerca con le esigenze del mondo agricolo e rurale5 Garantire l’accrescimento delle competenze in tutte le fasi del ciclo vitale dell’impresa agricola e forestale6 Accrescere le competenze dei giovani nel settore agricolo e forestale7 Sostenere i processi di riconversione verso produzioni orientate al mercato8 Incentivare i processi di ricomposizione fondiaria8 Incentivare gli investimenti a supporto della competitività e innovazione10 Stimolare la diversificazione delle attività agricole e non agricole nelle aree rurali11 Promuovere la partecipazione a regimi di qualità comunitari e regimi di certificazione nelle aziende agricole12 Migliorare l accesso al credito e le tecniche di gestione del credito13 Favorire i processi di ricambio generazionale interno alle aziende14 Agevolare l accesso al capitale fondiario da parte di giovani agricoltori15 Promozione delle produzioni a marchio di qualità e marchi regionali16 Favorire lo sviluppo dei canali di commercializzazione legati alla vendita diretta e alla filiera corta17 Sostenere la cooperazione tra i produttori locali18 Miglioramento dell’integrazione e dell’efficienza di filiera19 Miglioramento delle tecniche di Risk Management20 Promuovere l’utilizzo dei sistemi assicurativi agricoli21 Mantenere e ripristinare le formazioni erbose e gli elementi del paesaggio agro-pastorale della tradizione22 Consolidare ed estendere ordinamenti e metodi di produzione con caratteristiche di maggiore sostenibilità ambientale23 Migliorare e favorire la gestione sostenibile delle foreste anche in chiave multifunzionale24 Tutelare e valorizzare della diversità genetica agricola e forestale25 Ridurre l’impatto delle specie vegetali e animali invasive e problematiche e ripristinare gli ecosistemi26 Sostenere le misure di conservazione per le aree tutelate e le specie minacciate27 Riqualificare, in chiave multifunzionale, i paesaggi rurali compromessi28 Gestione e manutenzione del reticolo idrografico e delle reti di drenaggio29 Favorire la diffusione di pratiche agricole per la riduzione del rischio di erosione e l’incremento del contenuto di sostanza organica nei suoli30 Razionalizzazione dell’uso delle risorse idriche e promuovere lo stoccaggio a livello intra e inter aziendale31 Promuovere l’ulteriore diffusione di sistemi irrigui ad alta efficienza32 Promuovere l’adozione di tecniche e processi ad elevata efficienza energetica nelle aziende agricole e nell’agro-industria33 Promuovere il recupero e la valorizzazione dei sottoprodotti e degli scarti dell’agricoltura, della selvicoltura e dell’industria alimentare34 Sviluppare le bioenergie con l’adozione di sistemi a basse emissioni di sostanze inquinanti e limitando la sottrazione di suolo agricolo35 Incentivare la filiera bosco-legno-energia e le relative infrastrutture a supporto su scala locale36 Ridurre i livelli di emissione di gas ad effetto serra da input agricoli (fertilizzanti azotati) e da deiezioni zootecniche37 Salvaguardare e migliorare il patrimonio forestale e la provvigione dei boschi in relazione alla capacità di sequestro del carbonio38 Massimizzare la funzione di sequestro e stoccaggio del carbonio nei prodotti legnosi39 Favorire la realizzazione di azioni innovative di sistema nella erogazione di servizi essenziali alle popolazioni rurali40 Migliorare la capacità progettuale degli attori locali41 Organizzare e valorizzare il patrimonio storico, culturale, architettonico e ambientale delle aree rurali42 Migliorare la qualità e l’accessibilità delle ICT nelle aree rurali43 Stimolare l’utilizzo delle ICT nelle aree rurali

N. FABBISOGNI DI INTERVENTO

PRIORITÀN. STRATEGIA (TRAMITE PAROLE CHIAVE)

1 Trasferimento conoscenzein agricoltura, forestazionee aree rurali

Capitale umano, cooperazione, reti traagricoltura alimentare-foreste,innovazione, ricerca, formazione life-long

2 Competitività tutti i tipi di agricoltu-ra e vitalità imprese, promozioneinnovazione

Modernizzazione, nuove tecnologie,orientamento al mercato, diversificazione,ricambio competenze e generazionale

3 a. Organizzazione catene alimentarie benessere animale

b. Gestione del rischio

Competitività, integrazione filiere,aggregazione, più valore alle produzioniagricole, promozione qualità, catene corte

Prevenzione e gestione del rischio

4 Preservare e migliorare ecosistemicollegati all’agricoltura

Biodiversità, paesaggio, acqua, erosione suoli

Aree con particolari vincoli, fertilizzanti,

5 Transizione verso una “low carboneconomy”

Uso di acqua energia rifiuti, emissione-conservazione-sequestro CO2

6 Sviluppo potenziale occupazionalee sviluppo rurale

Diversificazione, creazione-sviluppolavoro e piccole imprese, inclusionesociale, povertà, sviluppo locale

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SPECIALEMISURA BENEFICIARI PAGAMENTI E MASSIMALIServizi di consulenza, sostituzionee di assistenza gestione aziendeagricole, giovani

– Investimenti nelle aziende agricole– Investimenti trasformazione ecommercializzazione

Sviluppo delle aziende agricole e delleimprese

Cooperazione

Trasferimento di conoscenze e azionidi informazione, visite aziende agricolee forestali

Investimenti silvicoltura e trasformazionee commercializzazione prodotti foreste

Regimi di qualità prodotti agricolie alimentari

Fornitori di assistenza tecnicae servizi formativi

Agricoltori o gruppi di agricoltori, gio-vani, nuove installazioni

Giovani agric., agric. o membri di famiglieagricole, micro- e piccole imprese, noagric. nelle aree rurali (solo active farmer)

almeno due attori dell’agricoltura,filiere alimentari lunghe/corte,forestazione, altri attori rurali (Leader)

Impegnati in agric., agro-alimentare eforeste, gestori fondiari e altri attorioperanti nelle aree rurali

Tutti i produttori

1500 per assistenza; 200.000 per3 anni per training ai gestori del servizio

50% nelle reg. meno sviluppate,40% nelle altre. + 20% per giovanio progetti integrati e collettivio aree con vincoli naturalio operazioni sostenute dall’EIP

70.000 per giovane,70.000 azienda agricola,15.000 per piccola impresa

Prog.pilota, nuovi prod., piattaf.logistiche, forme di integr.orizz/vert,promoz.

70% costi eleggibili

65% regioni meno sviluppate;40% nelle altre

3000 per azienda per anno

Le misure del nuovo PSR

Servizi di base e rinnovamentodei villaggi nelle zone rurali

Infrastrutture di piccola scala Infrastrutture di piccola scala

Gruppi di azione locale LEADER Gruppi di azione locale (istituzionipubbliche <50% dei voti,nessun singolo privato può avere> 49% dei voti)

Strategie di sviluppo locale(rispondere ai bisogni e potenzialedi uno specifico territorio sub-regionalecon soluzioni innovativeper il contesto locale)

Forestazione e imboschimento

Allestimento di sistemi agroforestali 80%/100%

Pagamenti agro-climatico-ambientali(misura obbligatoria)

Agricoltori, gruppi di agricoltori e altrigestori forestali (premio se gruppi)(escluso double funding)

600 /ha/anno x colture annuali,900 /ha/anno x poliennali,450 /ha/anno altri usi,200 /anno/un bestiame per 5-7 anni

Agricoltura biologica Agricoltori, gruppi di agricoltori(solo active farmer)(escluso double funding)

600 /ha/anno per annuali,900 /ha/anno per poliennali,450 /ha/anno altri usi, x 5-7 anni

Indennità Natura 2000 edirettiva quadro sulle acque

Agricoltori, prop. privati di forestee assoc. proprietari forestali(escluso double funding)

500 /ha/anno iniziale e fino a 5 anni,200 /ha/anno proprietari,50 /ha/anno min x direttiva acque

Servizi silvo-climatico-ambientalie salvaguardia della foresta

200 /ha/anno, per 5-7 anni

Indennità zone soggette a vincolinaturali o altri vincoli specifici

Ristrutturaz. potenziale agricolodanneggiato da disastri naturali,avversità clima e azioni di prevenzione

Prevenzione e ripristino delle forestedanneggiate da incendi, calamitànaturali ed eventi catastrofici

Costituzione di gruppi e organizzazionidi produttori

Benessere degli animali

Assicurazione del raccolto, degli animalie delle piante

Fondi di mutualizzazioneper le epizoozie e le fitopatiee per le emergenze ambientali

Agricoltori nelle aree montane e altrearee condizionate da vincoli naturali oaltri specifici (solo active farmer)

Agricoltori o gruppi di agricoltori

Gruppi di produttori con impresa dimicro - piccola - o media dimensione

Agricoltori (solo active farmer)

agricoltori, fondi mutualistici(solo active farmer)

agricoltori, fondi mutualistici(solo active farmer)

25 Min per ha/anno,250 Max per ha/anno, 450 Maxper ha/anno nelle aree montane

80%, 100% se operazioni collettiveo disastri naturali

Pag.flat 10%-10%- 8%- 6%- 4%digressivo dal primo al quinto anno,max 100.000

500 per unità di bestiame, annuale

75% del premio assicurativo,per perdite >30%

65% dei costi ammissibili

Strumento di stabilizzazionedel reddito

agricoltori, fondi mutualistici(solo active farmer)

per perdite >30%,copertura <70% della perdita

Page 14: Orizzonte Impresa Luglio agosto 2014

SPECIALE

L’obiettivo è quello di fornire un servizio di consulenzaa misura di ciascuna impresa che abbracci tutta l’atti-vità della stessa. Una consulenza che non sia solo tec-nica ma anche strategica e capace di favorire i processidi crescita e competitività del settore e delle impreseche vi operano. Incidendo sui seguenti campi:• Cultura di Impresa.• Gestione manageriale delle diverse tipologie di im-prese agricole con particolare riferimento all’im-presa diversificata.

• Analisi delle dinamiche dei mercati agricoli.• Nuovi stili di vita e modelli di acquisto e consumo• Commercializzazione dei prodotti agricoli ed agro-alimentari con particolare riferimento alle forme difiliera corta.

• Penetrazione dei mercati internazionali per i prodottidelle filiere agricole ed agroalimentari italiani.

• Finanza aziendale con particolare riferimento alleimprese agricole ed agroalimentari.

• Nuove tecnologie per la gestione dei nuovi modelli diimpresa agricola ed agroalimentare con particolareriferimento alle qualità distintive territoriali.

Il percorso logico partito dall’individuazione dei fab-bisogni di intervento e passato attraverso la defini-zione della strategia di intervento e la concretiz-zazione delle misure attuative si conclude con unacoerente allocazione delle risorse finanziarie.La tabella finanziaria per misura evidenzia come oltreil 45% delle risorse sia destinato sostanzialmente alleimprese agricole attraverso la misura degli investi-menti materiali e quella dello sviluppo delle aziendeagricole dove la parte del leone la fanno gli aiuti perle start up giovani.Agli stanziamenti provenienti da Bruxelles si aggiun-gono 65 milioni di Euro di aiuti di stato aggiuntiviche la Regione intende destinare a misure coerential soddisfacimento dei fabbisogni individuati e allastrategia del programma delineata. Spiccano per-tanto i 35 milioni di Euro aggiuntivi per gli inve-stimenti nelle aziende agricole ma soprattutto i5 milioni per la misura destinata ad offrire servizidi consulenza alle imprese agricole e forestali por-tando la sua allocazione totale vicino ai 20.000.000di Euro.

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Misuraai sensi del regolamento (UE) n° 1305/2013 [RD]o del regolamento (UE) n° 1303/2013 [CPR]

Totale per misuraSPESA PUBBLICA

(euro)

Totale quotaFEASR

RIPARTIZIONE%

art. 14 [RD] 1. Trasferimento di conoscenze e azionidi informazione

0,86%2.892.734,356.708.567,60

art. 15 [RD] 2. Servizi di consulenza, per la gestione aziendalee di sostituzione

1,64%5.516.377,1312.793.082,40

art. 16 [RD] 3. Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari 0,70%2.370.023,985.496.345,04

art. 17 [RD] 4. Investimenti materiali 29,65%99.734.753,07231.295.809.53

art. 18 [RD] 5. Azioni di ripristino/prevenzionedella produzione agricola potenziale

2,50%8.409.111,4819.501.650,00

art. 19 [RD] 6. Sviluppo agricolo e aziende 15,78%53.092.438,97123.127.177,57

art. 20 [RD] 7. Servizi di base e rinnovamento dei villagginelle aree rurali

7,93%26.680.109,3661.874.094,06

art. da 21 a 26 [RD] 8. Investimenti per lo sviluppo delle zone forestalie la sostenibilità delle foreste

2,90%9.768.023,9022.653.116,64

art. 27 [RD] 9. Avviamento di gruppi e organizzazioni di produttori 0,13%446.019,271.034.367,52

art. 28 [RD] 10. Misura agro-climati co-ambientale 4,90%16.476.813,0338.211.533,01

art. 29 [RD] 11. Agricoltura biologica 13,03%43.819.879,92101.623.098,15

art. 30 [RD] 12. Pagamenti Natura 200 e direttiva quadro acque 0,00%0,000,00

art. 31 [RD] 13. Pagamenti alle aree svantaggiate 4,78%16.064.766,5737.255.952,16

art. 33 [RD] 14. Pagamenti per il benessere animale 1,28%4.311.519,649.998.885,99

art. 34 [RD] 15. Servizi silvo-ambientali e climaticie conservazione delle foreste

0,00%0,000,00

art. 35 [RD] 16. Cooperazione 3,51%11.809.756,1627.388.117,26

art. 36 [RD] 17. Gestione del rischio 0,00%0,00

26.563.020,89

0,00

art. 35 [CPR] 19. Supporto allo sviluppo locale - LEADER 7,90%61.602.553,08

8.409.111,48art. da 51 a 54 [RD] 20. Assistenza tecnica 2,50%19.501.650,00

336.364.459,20TOTALE PSR 100,00%780.066.000,00

Piano finanziario per misura

Page 15: Orizzonte Impresa Luglio agosto 2014

avendo la certezza del provvedi-mento finale in un tempo determi-nato e con l’automatica applica-zione del silenzio-assenzio.

Siglato protocollo con il FEI

Coldiretti Lazio ha siglato unprotocollo d’intesa con la Fon-

dazione per l’Educazione Alimenta-re “Food Education Italy” (FEI) conl’obiettivo di intervenire efficace-mente per migliorare le abitudinialimentari e gli stili di consumo delcibo, soprattutto delle nuove gene-razioni. Una firma importante (laprima di questa rilevanza per Col-diretti Lazio in questo ambito) chepunta a consolidare il legame traterritorio, agricoltura, cibo, vendi-ta, consumo, e valori imprescindi-bili come salute e cultura delladieta mediterranea, riconosciutaquest’ultima patrimonio immateria-le dell’umanità dall’UNESCO e tenu-to conto delle direttive Ue,concernenti l’educazione alimen-tare. Secondo tale protocollo sa-ranno avviate iniziative volte a pro-muovere il cibo e l’alimentazionequale “atto culturale”, non soloall’interno del sistema scolastico(insegnanti, giovani e famiglie),rispondendo così all’esigenza diun’educazione alimentare coeren-te con le linee guida del MIUR, maanche nel mondo dell’impresa, del-la produzione agricola ed agroali-mentare, della distribuzione, dellavendita diretta, della ristorazionescolastica, degli enti locali e delleistituzioni centrali. Inoltre il proto-collo prevede l’elaborazione di undocumento per trasmettere le spe-cificità culturali e valoriali dellaproduzione agricola nazionale daproporre al MIPAAF.

Piano Casa, si approvino subitole modifiche che riguardano l’agri-coltura

“Occorre che il governatoredel Lazio, Nicola Zingaretti,

si faccia garante sollecitando l’ap-provazione del cosiddetto Pianocasa contenuto nelle proposte di

Lazio: bene Regione su semplifica-zione amministrativa con i CAA

Coldiretti Lazio ha accolto congrande soddisfazione la pub-

blicazione delle norme di semplifi-cazione amministrativa per leimprese agricole in grado di asse-gnare un nuovo e più incisivo ruoloai centri di assistenza agricola(CAA). Si tratta di un processo ditrasformazione dei rapporti tra ilmondo agricolo e la PubblicaAmministrazione che si è sviluppa-to ed è stato portato a compimen-to proprio grazie all’iniziativa e alcoraggio della Coldiretti.La riformadei procedimenti amministrativi nelsettore agricolo approvata dallaRegione Lazio e fondata su un’ef-fettiva semplificazione burocraticaè tra gli obiettivi fondamentali cuideve tendere il sistema con rapidi-tà ed efficacia. È stato calcolatoche la burocrazia di ogni livelloamministrativo “ruba” al vero lavo-ro di impresa più di 100 giorniall’anno. Da oggi per ben 11 tra lepiù importanti pratiche che leaziende agricole devono sostenerepotranno essere presentate le rela-tive istanze per il tramite dei CAA

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a cura di Coldiretti Lazio

AT T U A L I T À / I N B R E V E

Latte: da scadenza contratto calodei prezzi del 5%

Si è svolto il 31 luglio, pressol’Assessorato all’agricoltura del-

la Regione Lazio il Tavolo di con-certazione per la definizione delprezzo del latte vaccino alla stallaper il periodo 1 luglio - 31 dicem-bre 2014.Si è reso necessario vista la gravitàdella situazione con i contratti diconferimento ormai scaduti a giu-gno ed il rischio di una corsa alribasso che gli allevatori laziali nonsono più in grado di sostenere. Aluglio,a solo un mese dalla scaden-za dei contratti, si è registrato uncalo medio dei prezzi di oltre il 5%,passando da circa 45 centesimi allitro a poco più di 42 centesimi.A ciò si aggiunge un calo deiprezzi del latte crudo alla stalla,sia in Germania che in Francia,che si traduce nella perdita diqualità del latte laziale e dellacompetitività degli allevatori delnostro territorio, mettendo in crisiil settore zootecnico che già negliultimi cinque anni ha visto dimi-nuire il numero delle aziende dalatte di quasi il 40%.Quindi Coldiretti Lazio ha conti-nuato, nel corso della riunione allaquale hanno partecipato i rappre-sentanti delle organizzazioni dicategoria e delle cooperative delsettore, a sollecitare l’azione dimediazione della Regione conl’obiettivo di arrivare quanto primaad un accordo per la determina-zione del prezzo del latte.

Page 16: Orizzonte Impresa Luglio agosto 2014

AT T U A L I T À / I N B R E V E

legge n. 75 e 76 ancora ferme alConsiglio Regionale dopo che, piùvolte, è stata registrata la mancan-za del numero legale che ha porta-to a continue sospensioni dellesedute”.Così il presidente di Coldiretti Lazio,David Granieri, che da oltre unanno è impegnato in un continuoconfronto con la Regione su temiche tutelano la competitività ed ilrilancio delle imprese agricole delLazio. È il caso della proposta dilegge regionale n. 75, discussa incommissione urbanistica dove ècontenuta nello specifico la modi-fica all’articolo 57 della legge regio-nale 38/99 con la quale si introdu-ce l’utilizzo del PUA (Piano UnicoAziendale) per consentire agliimprenditori agricoli di poter demo-lire, ricostruire, accorpare, deloca-lizzare e rifunzionalizzare senzacambio di destinazione d’uso il tes-suto edilizio esistente nel fondoagricolo. Al tempo stesso si intro-duce la possibilità di esercitare nelfondo agricolo le attività connessecon l’agricoltura, dando fiato allosviluppo dell’impresa agricola mul-tifunzionale. È importante che que-sta modifica dell’articolo 57, richie-sta da Coldiretti Lazio e votata dal-la commissione urbanistica, vengaapprovata rapidamente dal Consi-glio Regionale.La questione da sottoporre al Con-siglio è l’introduzione permanentedel PUA come strumento di inter-vento nelle aree agricole inseritenei Parchi e nelle Riserve regiona-li che inglobano la gran parte delterritorio agricolo. Infatti, oggi lalegge regionale 29/97 prevede lapossibilità di utilizzare il PUAquando il Parco si trova in regimedi salvaguardia e invece nega que-sta possibilità quando viene appro-

vato il piano di assetto del Parco.Coldiretti Lazio chiede che questalimitazione venga superata modifi-cando gli articoli 26 e 31 della leg-ge regionale 29/97.

UeCoop verso la costituzione del-l’associazione regionale

Ametà giugno UeCoop, la Cen-trale promossa da Coldiretti

che rappresenta oltre 4.000 Coo-perative che operano in tutti i set-tori (agricoltura, pesca, produzionelavoro, sociale, abitazione, cultura,turismo, sport, ecc.), alla quale facapo oltre mezzo milione di socipresenti in tutte le regioni, ha deci-so di procedere alla costituzione diapposite Associazioni o Sezioniregionali. Nel Lazio, il vicepresi-dente vicario nazionale di UeCoopAldo Mattia ha chiamato il dott.Pietro Raimondi a coordinare ilprocesso di costituzione dell’asso-ciazione laziale.Facendo riferimento al fatto chenel Lazio si contano oltre 500 Coo-perative associate a UeCoop, at-tive nei diversi settori, il dott. Rai-mondi è chiamato immediatamen-te a definire un quadro generale disviluppo dell’associazione su tredirettrici: Istituzionale, Strategica eSettoriale.

Sul piano istituzionale, ciascunaAssociazione dovrà proseguire ilconsolidamento del servizio Revi-sione e accreditarsi sui diversiTavoli regionali per una partecipa-zione capillare a tutte le opportuni-tà istituzionali. Sul piano strategicosarà importante garantire unastrutturazione integrata di Servizi aisoci da quelli classici, a quelli for-mativi, al credito per arrivare aquelli innovativi.Inoltre è prevista la realizzazione diun piano strategico di comunica-zione che sarà fondamentale pergarantire il massimo di visibilità econoscenza dell’Associazione non-ché per l’acquisizione di nuovisoci.Infine sul piano settoriale è eviden-te la necessità di costituire apposi-ti coordinamenti per offrire rispostemirate a ciascuna categorie di Coo-perative.Sarà importante favorireanche una prima mappa dei servi-zi da mettere a disposizione deisoci sfruttando, in sinergia con illivello nazionale, il sistema servizidi Coldiretti attraverso specifichenegoziazioni e accordi sull’esempiodi quanto già realizzato con l’ac-cordo quadro siglato tra UeCooped Epaca il 18 giugno scorso oquello con Creditagri Italia, siglatonel mese di aprile.

a cura di Coldiretti Lazio

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Page 17: Orizzonte Impresa Luglio agosto 2014

L’AGRICOLTURA IN… EUROPA

La politica di sviluppo rurale siinserisce da una parte nel

contesto della riforma della Pacquale secondo pilastro della stes-sa e dall’altra nel più ampio qua-dro di riforma dei Fondi Strutturalicomunitari all’interno dei quali,almeno in termini di obiettivi estrategia, anche il FEASR (FondoEuropeo agricolo per lo svilupporurale) trova la sua collocazione.Infatti, i Programmi di svilupporurale sostenuti dal FEASR devonoperseguire le 6 priorità dell’Unionein materia di sviluppo rurale. Esseche a loro volta contribuiscono alraggiungimento degli undici obietti-vi tematici che compongono il qua-dro di riferimento strategico dellaprogrammazione dei fondi comuni-tari per il periodo 2014-2020.Più in particolare i Fondi del Qua-dro Strategico Comune (QSC)2014-2020 devono sostenere pro-grammi coerenti con gli obiettividefiniti nel documento strategicodella Commissione “Europa 2020”.Una strategia, quella di Europa2020 che punta a rilanciare l’Eco-nomia della UE nel prossimodecennio verso una crescita intelli-gente, sostenibile ed inclusiva.

a cura di Andrea Fugaro

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PSR 2014-2020:Così lo vuole l’Unione Europea

PRIORITÀN. PAROLE CHIAVE (focus areas)

1 Trasferimento conoscenzein agricoltura, forestazionee aree rurali

Capitale umano, cooperazione, reti traagricoltura alimentare-foreste,innovazione, ricerca, formazione life-long

2 Competitività tutti i tipi diagricoltura e vitalità imprese,promozione innovazione

Modernizzazione, nuove tecnologie,orientamento al mercato, diversificazione,ricambio competenze e generazionale

3 a. Organizzazione catene alimentarie benessere animale

b. Gestione del rischio

Competitività, integrazione filiere,aggregazione, più valore alle produzioniagricole, promozione qualità, catene corte

Prevenzione e gestione del rischio

4 Preservare e migliorare ecosistemicollegati all’agricoltura

Biodiversità, paesaggio, acqua, erosione suoliAree con particolari vincoli, fertilizzanti

5 Transizione verso una “low carboneconomy”

Uso di acqua energia rifiuti, emissione-conservazione-sequestro CO2

6 Sviluppo potenziale occupazionale esviluppo rurale

Diversificazione, creazione-sviluppolavoro e piccole imprese, inclusionesociale, povertà, sviluppo locale

Queste tre priorità che si rafforzanoa vicenda intendono aiutare l’UE egli Stati membri a conseguire ele-vati livelli di occupazione, produtti-vità e coesione sociale. In talecontesto ai Fondi del QSC sono affi-dati 11 obiettivi tematici. Quindi

ciascun Fondo partecipa al perse-guimento di tali obiettivi in relazio-ne alle proprie specificità e, perquanto riguarda il FEASR, sonoindividuate 6 priorità dell’Unioneper lo sviluppo rurale articolate perfocus area:

Page 18: Orizzonte Impresa Luglio agosto 2014

Ogni PSR deve essere, quindi,secondo le indicazioni della Com-missione Europea, e quello lazialegià lo è, costruito tenendo contodegli elementi che seguono:

L’analisi ex ante (VEA) che riguardail processo di sviluppo di una poli-tica prima della sua implementa-zione. Essa è elaborata da unsoggetto indipendente rispetto al-l’Autorità di Gestione. In essa siesprime un giudizio sulla correttae coerente (rispetto alle politicheregionali/nazionali/comunitarie)realizzazione della fase diagnosti-ca e della conseguente individua-zione degli obiettivi e della loroeffettiva percorribilità.

L’analisi SWOT e identificazione deifabbisogni articolata in funzionedelle 6 priorità per lo sviluppo rura-le a garanzia delle relazioni evi-denti e ben esplicitate di coerenzatra analisi, identificazione dei fab-bisogni, individuazione degli obiet-tivi, quantificazione (attraverso in-dicatori) degli obiettivi, scelta deglistrumenti (misure), allocazione del-le risorse.

La descrizione della strategia rap-presenta la naturale conseguenzadel lavoro diagnostico sviluppato inprecedenza. Per ogni priorità sonodefiniti in modo chiaro ed univocogli obiettivi della politica d’inter-vento, spiegando quali misuresaranno attivate per perseguirli. Inparticolare, per garantire un’eleva-ta coerenza nella logica dell’inter-vento pubblico, deve essere giu-stificata la combinazione delle mi-sure per ognuna delle focus areain cui si articola la priorità, e spie-gare come tale scelta risponda allenecessità individuate nell’analisiSWOT. Occorre inoltre mostrareche la ripartizione finanziaria tra levarie misure è giustificata ed ade-guata.Nella parte generale delladescrizione delle strategie è inoltreillustrato l’approccio adottato, ossiauna sintesi di tutte le misure rile-vanti e degli interventi trasversalialle diverse priorità. Inoltre, sono

illustrate le azioni che si intendeadottare per semplificare l’attua-zione del programma. Infine, sonodescritte le iniziative adottate perassicurare una sufficiente capacitàdi consulenza sui requisiti norma-tivi e su tutti gli aspetti connessialla gestione sostenibile delle atti-vità agricole e forestali.

La descrizione delle misure sele-zionate è articolata in tre parti: con-dizioni generali (definizione dellezone rurali, standard di riferimento,uso degli anticipi, uso degli stru-menti finanziari, ecc.), descrizionedelle misure (base giuridica, con-tributo alle focus area ed agli obiet-tivi trasversali, scopo e tipo delsostegno, indicatori, informazionifinanziarie, verificabilità e control-labilità e disposizioni transito-rie) per ognuna delle quali si espli-citano i principali aspetti da tenerpresente nella relativa implemen-tazione.

Il Piano di valutazione attraverso ilquale si tratta di “pianificare” leattività di valutazione, al fine di ren-dere disponibili i risultati della valu-tazione quando saranno necessari.Il piano deve prevedere una descri-zione degli obiettivi della valutazio-ne, dei temi su cui questa siconcentrerà, delle attività di gover-nance necessarie, delle modalità didivulgazione dei risultati e dellerisorse finanziarie dedicate.

Il piano finanziario articolato peranno e per misura, per priorità efocus area.

Il Piano di indicatori dove sono rie-pilogati i target ed i prodotti (out-puts) previsti e la spesa pianificataper ognuna delle focus area. Poi-ché una misura può essere pianifi-cata in più focus area, il piano degliindicatori deve mostrare e quantifi-care la quota specifica della misu-ra programmata in ciascuna focusarea. In tal modo, il piano degliindicatori fornisce la distribuzioneprevista delle risorse (spesa/out-puts) per misura e per focus area,in riferimento ai target per il 2020.

Le modalità di attuazione che indica• la designazione di tutte le autoritàcompetenti e una descrizionesintetica della struttura di gestio-ne e controllo;

• la descrizione delle procedure dimonitoraggio e valutazione;

• le disposizioni adottate al fine digarantire un’adeguata pubblicitàal programma (con particolareriferimento alla rete rurale nazio-nale);

• la descrizione dell’approccio adot-tato al fine di individuare i criteridi selezione dei progetti e delleiniziative di sviluppo locale;

• la descrizione dei meccanismivolti ad assicurare la coerenza trale attività connesse allo sviluppolocale.

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L’AGRICOLTURA IN… EUROPAa cura di Andrea Fugaro

Page 19: Orizzonte Impresa Luglio agosto 2014

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La definizione di questo percorsosi gioca intorno ad 11 obiettivitematici individuati a montedall’Unione Europea alraggiungimento dei qualidevono concorrere tuttii fondi strutturali attraversola loro specifica programmazionee i loro specifici strumenti.L’accordo di partenariatoindica in che modo e misuratale integrazione debbaavvenire e in che modo i diversifondi e programmi devonocoordinarsi.

In esso sono state rappresentatele scelte di carattere generale,valide per tutti i programmicofinanziati dai fondi del QSC,tese a garantire l’allineamentocon la strategia dell’Unione“Europa 2020”, compresa larealizzazione dell’analisi dicontesto, la definizione delle lineestrategiche complessive,l’approccio integrato allo sviluppoterritoriale, le modalità dicoordinamento tra i fondi,il quadro complessivodei risultati attesi.

Al fine di orientare le scelte diprogrammazione relative ai

fondi strutturali, affinché le stesserisultino coerenti con il quadrogenerale di sfide economico esociali che lo Stato membro èchiamato a compiere nelsettennato di programmazione2014-2020 anche con ilcontributo delle risorse finanziariecomunitarie, la CommissioneEuropea ha preteso che ciascunPaese redigesse a tale scopo unapposito documento denominato“Accordo di partenariato”.

L’AGRICOLTURA IN… POLITICAa cura di Andrea Fugaro

PSR 2014-2020: solo se coerentecon l’Accordo di partenariato

Ricerca,sviluppo tecnologico Xe innovazione

Accessibilità,utilizzo e qualità TIC X

Competitività PMIe settore agricolo X

Economiaa basse emissione Xdi carbonio

Adattamentoclimatico,prevenzione X X X

e gestione rischi

Tutela ambientee efficienza risorse X X

Trasporti sostenibilie infrastrutture X

Occupazione e lavoro X

Inclusione socialee lotta alla povertà X

Istruzione, competenzee formazione Xpermanente

Capacità istituzionaleed efficienza pubblica Prerequisiti di capacità e assistenza tecnicaamministrazione

OBIETTIVI TEMATICIPRIORITÀSVILUPPO RURALE

TRASFERIMENTODI CONOSCENZEE INNOVAZIONE

POTENZIAMENTODELLA

COMPETITIVITÀDELL’AGRI-COLTURA

ORGANIZ-ZAZIONE DELLA

FILIERAE GESTIONEDEL RISCHIO

VALORIZ-ZAZIONEECOSISTEMI

INCENTIVAREUSO EFFICIENTE

RISORSENATURALIE PASSAGGIOAD ECONOMIAA BASSEEMISSIONI

FAVORIREINCLUSIONESOCIALEE LOTTAPOVERTÀ

Come gli 11 Obiettivi Tematici Incrociano le 6 priorità dello sviluppo rurale

Page 20: Orizzonte Impresa Luglio agosto 2014

L’AGRICOLTURA IN… POLITICA

L’accordo di Partenariato ha poi,rappresentandone la parte piùimportante, individuato per ogniobiettivo tematico, dei risultatiattesi dal suo raggiungimentoe quindi lo strumento principaleper il proprio raggiungimento.Così mentre la maggior partedelle azioni “rurali” indicatenell’accordo vanno raggiunticon quanto previsto dai PSRregionali, è stato stabilito

che per alcuni ambiti di azioniverranno redatti 4 programmidi sviluppo rurale nazionalicon uno stanziamento dicirca 20.000.000 di euro didotazione finanziaria pubblica.Si tratta di un Piano per lagestione del rischio in agricolturacomprensivo di alcune misuread hoc, di un Piano perla biodiversità animale,di uno di gestione delle acque

irrigue e della rete ruraleNazionale.Il PSR 2014-2020 del Lazioha accolto tutte le indicazionidell’Accordo di partenariatosoprattutto nella scelta dellastrategia e nella coerenteallocazione delle risorse.La stessa Regione Lazio haoperato una sua ripartizionedelle risorse che coerentementeil PSR ha rispettato.

a cura di Andrea Fugaro

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1) Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico el’innovazione

2) Migliorare l’accesso alle TIC, nonché l’impiego e laqualità delle medesime

3) Promuovere la competitività delle PMI, del settoreagricolo (per il FEASR) e del settore della pesca edell’acquacoltura (per il FEAMP)

4) Sostenere la transizione verso un’economia abasse emissioni di carbonio in tutti i settori

5) Promuovere l’adattamento al cambiamentoclimatico, la prevenzione e la gestione dei rischi

6) Preservare e tutelare l’ambiente e romuovere l’usoefficiente delle risorse

7) Promuovere sistemi di trasporto sostenibili edeliminare le strozzature nelle principaliinfrastrutture di rete

8) promuovere un’occupazione sostenibile e diqualità e sostenere la mobilità dei lavoratori

9) Promuovere l’inclusione sociale e combattere lapovertà e ogni discriminazione

10) Investire nell’istruzione, nella formazione e nellaformazione professionale per le competenze el’apprendimento permanente

11) Capacità istituzionale

12) Rafforzare la capacità istituzionale delle autoritàpubbliche e delle parti interessate eun’amministrazione pubblica efficiente

TOTALE RISORSE ASSEGNATE PER OBIETTIVI TEMATICI

ASSISTENZA TECNICA (*)

TOTALE SPESA PUBBLICA

OBIETTIVI TEMATICI (OT) FONDI SIE

(ART. 9 REG. 1303/2013)

RIPARTIZIONE STORICA RISORSE2001-2013 (*)

RIPARTIZIONE RISORSE PER OT(DOCUMENTO DI INDIRIZZO STRATEGICODEL CONSIGLIO REGIONALE - DCR 2/2014)

SPESA PUBBLICA(E)

13.193.760,39 1,87% 31.202.640,00 4,00%

5.644.389,47 0,80% 40.563.432,00 5,20%

363.569.236,87 51,53% 349.469.568,00 44,80%

28.010.282,75 3,97% 70.205.940,00 9,00%

202.293.039,55 28,53% 171.614.520,00 22,00%

5.291.615,13 0,75% 23.401.980,00 3,00%

– 0,00% – 0,00%

4.938.840,79 0,70% 11.700.990,00 1,50%

55.315.016,83 7,84% 54.604.620,00 7,00%

8.607.693,94 1,22% 7.800.660,00 1,00%

– –

– 0,00% – 0,00%

685.863.875,72 97,21% 760.564.350,00 97,50%

15.973.270,00 2.26% 19.501.650,00 2,50%

705.548.684 99,47% 780.066.000,00 100,00%

% SPESA PUBBLICA(E) %

Priorità 1Promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazionenel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali 5,00%

Priorità 2Potenziare la competitività dell’agricoltura in tutte le sueforme e la redditività delle aziende agricole 29,30%

Priorità 3Promuovere l’organizzazione della filiera agroalimentaree la gestione dei rischi nel settore agricolo 15,50%

Priorità 4Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemidipendenti dall’agricoltura e dalle foreste 22,00%

Priorità 6Adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione dellapovertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali 13,70%

TOTALE ASSISTENZA TECNICA 2,50%

Priorità 5Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio aun’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente alclima nel settore agroalimentare e forestale

12,00%

PRIORITÀ DELLO SVILUPPO RURALE RIPARTIZIONEFINANZIARIA %

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Finali regionali dell’8a edizione del premio promosso da Coldiretti Giovani Impresaper valorizzare e dare spazio all’innovazione in agricoltura

“Oscar Green” 2014:premiati i migliori giovaniagricoltori del LazioNuove forme di energia termica a basso impatto ambientale, antichi tralci di viteche si credevano estinti riportati in produzione,ma anche creme di bellezza con caviale e estratto di lumaca

C R O N A C H E

di Alessandra Cori Le categorie in concorso: Stile e cultura di impresa;Non solo Agricoltura; Esportare il territorio; In-filiera;Campagna Amica; Ideando; Paese Amico.“Sono state premiate – hanno sottolineato gli orga-nizzatori – le eccellenze dell’imprenditoria agricolalaziale che si sono distinte per creatività e originalità,abilità progettuale unita all’utilizzo di nuove tecnologiee per la messa a punto di adeguate strategie di svi-luppo sostenibile”.“Le aziende di questi giovani imprenditori – ha com-mentato il direttore Aldo Mattia – hanno fatto regi-strare una significativa crescita, una valorizzazionesocio-economica del territorio, anche a livello inter-nazionale, a partire dalla produzione agricola. Ragaz-zi che hanno trovato lavoro investendo in agricolturae credendo nel rapporto con il cittadino/consumato-re quale fattore fondamentale di crescita e sviluppoper questo genere di attività”.Uno dei più giovani imprenditori agricoli che ha supe-rato le selezioni ed è stato premiato per la categoria

L’agricoltura è tra i pochi settori dell’economia ita-liana ad essere cresciuta, con un +4,7% rispettoallo scorso anno. Un segno positivo costante che,secondo le associazioni di categoria, potrebbe tra-sformarsi in 100mila nuovi posti di lavoro nei prossi-mi tre anni.E l’agricoltura piace soprattutto ai giovani se, comerilevato da uno studio di Coldiretti, “vedono una pro-spettiva di lavoro futuro nell’agricoltura e nel cibo qua-si uno studente su quattro, con ben il 24% degliiscritti al primo anno delle scuole secondarie supe-riori tecniche e professionali che ha scelto, per l’an-no scolastico 2014/2015, un indirizzo legato all’agri-coltura e all’enogastronomia”.Insomma come a dire che i giovani hanno visto primae meglio di altri dove esistono reali occasioni di lavo-ro e prospettive per far tornare a crescere l’economiadel nostro Paese.Per valorizzare la scelta di quei giovani che hannodeciso di investire il proprio futuro in agricoltura, Col-diretti ha istituito un concorso, quello degli ”OscarGreen”, che si svolge ogni anno e giunto ormai all’8ªedizione.Il 25 luglio scorso, durante una cerimonia all’ombradel Fungo dell’Eur a Roma – alla quale hanno parte-cipato, tra gli altri, i vertici regionali di Coldiretti, ildirettore del Lazio Aldo Mattia, quello di Latina e Fro-sinone Saverio Viola e quello di Roma e Rieti, GabrielBattistelli – sono stati consegnati i riconoscimenti aisette vincitori della selezione regionale del Lazio, cheaccedono così alla finale nazionale che si svolgerà inautunno.

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C R O N A C H E

Stile e cultura di impresa, si chiama Ciro Calabrese,ha 24 anni e ha dato vita al suo sogno di imprendito-re acquistando 15 ettari di terreno dove ha impianta-to un vigneto presso la propria Tenuta Petra Pontes-Alvito (FR). Appena due anni dopo aver terminato glistudi di enologia e agronomia, ha realizzato una suacantina e ha prodotto la prima bottiglia di vino pun-tando sullo sviluppo agricolo sostenibile, meccaniz-

zazione e comunicazione. Ciro infatti produce vinobiologico e ha realizzato il primo vigneto di tutta la pro-vincia di Frosinone a gestione integralmente mecca-nizzata.Per Non solo Agricoltura si è distinta l’Azienda Agri-cola Di Blasio Gaetano - Fondi (LT). Realtà fortemen-te attiva nella produzione di ortaggi nella piana diFondi. Nella conduzione dell’azienda vengono utiliz-

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zate nuove forme di energia termica alternativa a bas-so impatto ambientale, in particolare biomasse inalternativa ai prodotti petroliferi. Scelte a basso impat-to ambientale.Per la categoria Esportare il Territorio si è aggiudica-ta il premio l’Azienda Agricola la Tenuta dei Ricordi diIlenia Labbadia - Lenola (LT) specializzata nella pro-duzione di olio extravergine di oliva monovarietale daoliva Itrana. Un prodotto unico sotto il profilo organo-lettico per le caratteristiche pedoclimatiche dellazona.Colagiacomo Andrea, giovane imprenditore di Roma,invece si è distinto nella categoria In-Filiera. Una lau-rea in agraria, Andrea, lavora nell’azienda di famigliaa vocazione zootecnica con produzione di latte bovi-no. Nel 2012 è riuscito a realizzare un centro diimbottigliamento per il latte dove si producono yogurt,semifreddi, panna e gelati con vendita diretta, coro-nando così il suo sogno aziendale.Tra le imprese da oscar la Società Agricola Mezzalu-na che si trova a Mentana e che si è aggiudicata ilpremio nella categoria Campagna Amica per aver valo-rizzato la produzione agricola di quelle che una voltaerano famose come “Terre di Agrippina”, in corri-spondenza delle quali si possono ancora ammirareresti di età Romana.Ma nelle intenzioni della Coldiretti gli “Oscar Green”sono un’occasione per scoprire anche la fantasia e lavoglia di portare sul mercato, in tempo di crisi, ideesenza dubbio originali e fuori dal comune come nelcaso di Elvira Garsia, di Aprilia che ha realizzato cre-me di bellezza con caviale ed estratto di bava di luma-ca. Le tecniche innovative di allevamento sperimen-tate ed applicate dalla sua azienda hanno consentitodi ottimizzare sia la qualità del prodotto che i costi diproduzione.Nella categoria Paese Amico, infine, si è distinto ilComune di Marta che, con l’ausilio di Coldiretti Viter-bo, ha organizzato mercati di Campagna Amica doveè stata messa in vendita la tipica “Cannaiola di Mar-

ta” e nei quali sono state promosse e rilanciate le atti-vità della pesca e dell’acquacoltura.Alla cerimonia è intervenuto, tra gli altri, anche il con-sigliere ecclesiastico di Coldiretti Lazio, Don PaoloCarlotti che ha avuto parole di incoraggiamento perquesti giovani imprenditori invitandoli a trovare, nelloro prezioso lavoro, la piena realizzazione ed i gran-di valori che rendono piena la vita dell’uomo.Le conclusioni sono state affidate a Maria LetiziaGardoni, delegata nazionale Giovani Impresa e aPatrizio Nicolai delegato regionale Giovani ImpresaLazio.Un premio, quello degli “Oscar Green”, che eviden-zia come il comparto agricolo attualmente costituiscaun importante sbocco di lavoro per i giovani, un tema,rispetto al quale anche la politica ha dimostrato sen-sibilità ed attenzione.è il caso del piano di azioni #Campolibero, propostodal Ministro delle politiche agricole e forestali Mauri-zio Martina che accoglie molte delle proposte formu-late dalla Coldiretti, che prevede misure a favore deigiovani e della loro crescente domanda di agricoltura,e del decreto “Terrevive”, a firma dello stesso Mini-stro, che prevede la vendita o locazione di terreni agri-coli pubblici, con prelazione per gli under 40. Per laColdiretti la cessione di questi terreni toglierà allo Sta-to il compito improprio di coltivare la terra, renderàdisponibili risorse per lo sviluppo, ma soprattutto avràil vantaggio di calmierare il prezzo dei terreni, stimo-lare la crescita, l’occupazione e la redditività delleimprese agricole che rappresentano una leva com-petitiva determinante per la crescita del Paese.L’accesso alla terra infatti è uno dei principali osta-coli alla voglia dei giovani di ritornare in campagnae questo decreto fa in modo di contribuire a rimuo-verlo in una situazione in cui è in atto una vera svol-ta green.Per settembre è attesa la messa a disposizione deiterreni per aiutare i tanti giovani che vorrebbero poter-ne avere accesso. “È certo – precisano dalla Coldi-retti – che nessuno meglio degli imprenditori agricoliè in grado di valorizzare, lavorando la terra e genera-re nuova occupazione”.Dal ritorno delle terre pubbliche agli agricoltori che lecoltivano possono nascere nuove imprese o, in alter-nativa, essere ampliate quelle esistenti come testi-monia il fatto che la disponibilità di terra è il principalevincolo alla nascita di nuove imprese agricole. Sem-pre secondo la Coldiretti, nell’agricoltura italiana il6,9% dei titolari di impresa ha meno di 35 anni ed èalla guida di 54.480 aziende.Di queste circa il 70% opera in attività multifunziona-li: dall’agriturismo alle fattorie didattiche, dalla ven-dita diretta dei prodotti tipici e del vino alla tra-sformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uvain vino, delle olive in olio, ma anche di pane, birra,salumi, gelati e addirittura cosmetici.

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CRISI: COLDIRETTILATINA DICE OK ALMINISTRO MARTINASU PESCHE

“Una prima positiva rispostaper sostenere la frutta e

verdura Made in Italy, il cuiconsumo quest’anno è al di sottodel livello minimo raccomandatodal Consiglio dell’OrganizzazioneMondiale della Sanità in un Paesecome l’Italia che è leader europeonella produzione. Ma i prezzipagati agli agricoltori sono scesi sulivelli incompatibili addirittura con icosti di raccolta, per effetto dellaspirale recessiva tra deflazione econsumi che mette a rischio leimprese e la salute consumatori”.È questo il commento del direttoredella Coldiretti di Latina, SaverioViola, alla lettera che il Ministrodelle politiche agricole alimentari eforestali Martina ha inviato alCommissario europeoall’Agricoltura e allo SviluppoRurale, Dacian Ciolo per chiedereche si “valuti, con estremaurgenza, la possibilità di attivareadeguate misure, eccezionali etransitorie” per fronteggiare la crisidel mercato italiano delle peschee nettarine. “Dobbiamo tutelare inostri produttori – ha aggiuntoViola - dando ai cittadinil’opportunità di consumare frutta everdura locale e di qualità che gliagricoltori devono potercontinuare a produrre perchérappresenta un patrimonio delleproduzioni locali determinante perl’economia, l’ambiente e lasalute”.

IL DECALOGO DICOLDIRETTI LATINACOME RIMEDIO ALCALDO ESTIVO

Coldiretti, in occasione dellealte temperature che si

raggiungono in estate, ha lanciatouna grande azione educativa maifatta prima anche nei luoghi divacanza sulla componenteprincipale della dieta estiva degliitaliani, indispensabile permantenersi in salute.Con temperature superiori ai 30gradi, Coldiretti Latina consiglia diaumentare il consumo quotidiano,a tutte le età, di frutta e verdura:pesche e albicocche, meloni eangurie, ma anche carote, peperonie pomodori, ricchi di vitamina A,sono nutrienti e dissetanti. Eccoquindi un elenco di dieci alimenti,tra frutta e verdura, particolarmenteadatti ad affrontare il caldoe al tempo stesso a potenziarenaturalmente l’abbronzatura:1) Carote (1200 microgrammidi Vitamina A); 2) Radicchi (500-600 microgrammi di Vitamina A);3) Albicocche (350-500microgrammi di Vitamina A);4) Cicorie e lattughe (220-260microgrammi di Vitamina A);5) Meloni gialli (200 microgrammidi Vitamina A); 6) Sedano (200microgrammi di Vitamina A);7) Peperoni (100-150microgrammi di Vitamina A);8) Pomodori (50-100microgrammi di Vitamina A);9) Pesche (100 microgrammi diVitamina A); 10) Cocomeri (20-40microgrammi di Vitamina A).

LATINA: NARDONEPRESIDENTE EROSSATO VICEIN APROZOL

Antonio Nardone (Presidente)e Fabio Rossato (Vice

Presidente), sono stati eletti aivertici di Aprozol, la piùimportante realtà del settorelattiero caseario di Latina e tra lepiù importanti del centro Italia.Due giovani, due allevatori che,sulla propria pelle,quotidianamente, misurano idisagi del settore e si confrontanocon la base associativa. “Duepersone pragmatiche – come lehanno definitive il presidente ed ildirettore di Coldiretti Latina, CarloCrocetti e Saverio Viola – cheseguono da vicino il settore”. “Uncomparto – hanno aggiunto idirigenti Coldiretti – purtroppo indifficoltà per le note vicendelegate anche al rinnovo del prezzoalla stalla con gli imprenditori, datempo, senza una concretapossibilità di programmazionedelle attività a causa delleincertezze del mercato, delleavversità atmosferiche e inrelazione al prezzo che per ognilitro di latte conferito in medianon garantisce neppure 20centesimi per litro agli allevatori”.L’Aprozol è una cooperativa cheassocia la maggior parte (oltre450) delle aziende zootecnichebovine provinciali, e, comeribadito da Nardone e Rossato,“farà tutto quanto nelle propriepossibilità, per il riconoscimentosul territorio di un giusto prezzoalla stalla per il latte bovino

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continuando e, se possibile,rafforzando il ruolo di raccolta ecommercializzazione del latte perconto dei soci mirando alla stipuladi contratti coerenti in questadirezione.

LATINA: ILPATRONATO EPACAÈ LEADER INPROVINCIA

Il Patronato gratuito di ColdirettiLatina è risultato, per volume dilavoro, il primo tra quelli cheoperano nell’ambito delleassociazioni di categoria.“Un’assistenza che assicuriamoin tutta la provincia, nei nostriuffici zona e nei recapiti presentiin tutti i comuni, oltre che nellasede provinciale di via DonMinzoni, nel capoluogo pontino”spiega il direttore provinciale diColdiretti Latina, Saverio Viola cheaggiunge: “i numeri sonocresciuti anche grazie all’enormeattività che garantiamo nelle areemarginali e montane rendendo unservizio non solo ai soci diColdiretti, ma a tutti i cittadini. Unimpegno riconosciuto in termini dirapporti anche nelle strutturepreposte ad esaminare edevadere le varie richieste come,ad esempio, Inail e Inps”. “ComeOrganizzazione – ha spiegato ilpresidente di Coldiretti Latina,Carlo Crocetti – nonostante lagrave crisi che sta vivendol’agricoltura, Coldiretti continuaad investire per assicurare ai sociservizi sempre migliori nel sociale,dimostrando anche di credere inun futuro del settore”. Il PatronatoEpaca Coldiretti, forniscegratuitamente ogni tipo diassistenza e di consulenzamedico-legale in merito a praticheInps, Inail e per altri istituti diprevidenza. È a disposizione perpratiche di infortuni, malattia,verifica posizioni contributive emodelli reddituali. Il Caf, è a

disposizione in particolare per lacompilazione ed il ritiro deimodelli 730 e per l’assistenza delcalcolo Ise ed Isee. ColdirettiLatina grazie alla propria attività,inoltre, è diventata la primaOrganizzazione per numero dideleghe e giornate lavorative inagricoltura. “Un altro importantetassello – conclude Viola – chepremia la nostra Organizzazione etutti coloro che quotidianamentesi cimentano in questa attività aiquali ovviamente va il nostroriconoscimento per i traguardiraggiunti in questi ultimi anni”.

COLDIRETTI AVELLETRI PER ILDOPO CO.PRO.VI

Si è tenuto a Velletri,organizzato dalla Coldiretti, un

incontro territoriale sullasituazione della viticoltura deiCastelli. Si è partiti dallasituazione drammatica delCO.PRO.VI e dello stato d’artedella liquidazione dellacooperativa. Il dottor Nicoletti,responsabile fiscale provincialedella Coldiretti di Roma, haillustrato le procedure poste inessere dal tribunale e inparticolare ha ricordato lanecessità, a seguito dell’ultimacomunicazione del tribunalestesso, di certificare il propriocredito cooperativo attraverso unarisposta via PEC (posta elettronicacertificata). Coldiretti, attraversol’ufficio zona di Velletri, mette adisposizione per quanti lodesiderano una posta elettronicacertificata dedicata a cui èpossibile accedere attraversodelega rilasciataall’Organizzazione. Si tratta di unservizio gratuito volto asemplificare l’operatività di tuttiquei soci che non hannodimestichezza con l’informatica oche vogliono usufruire dei servizidell’Organizzazione. “Parte

sempre dalla situazioneCO.PRO.VI la necessità dipiazzare sul mercato le uveprodotte durante questacampagna – dice GabrielBattistelli, direttore della Coldirettidi Roma – che ha illustrato leiniziative messe in atto e inparticolari i contatti ricevuti conuna serie di possibili acquirentidelle uve”. “È sempre piùnecessario – ha continuatoBattistelli – che le aziende simettano insieme per fare massacritica e porsi sul mercato con unpotere contrattuale che possagarantire la redditività del lavorosvolto per tutto l’anno a tutela egaranzia di un prodotto cherappresenta la distintività di tuttal’area dei Castelli e non solo”.Il rischio reale è che si perdaquesto patrimonio unico einsostituibile del territorio nongarantendo un’adeguataredditività agli agricoltori cheverrebbero così incentivati adabbandonare questa coltura.Presenti all’incontro anche ildirettore, il presidente, e diversiconsiglieri della provinciaconfinante di Latina, anche lorointeressati dal problema. Ildirettore Viola, nel suo intervento,ha prospettato anche la possibilitàdi coinvolgere alcune struttureche possono operare per gliagricoltori fornendo l’opportunitàdi una prima trasformazione delprodotto per facilitarne lacommercializzazione e la vendita.Occorrerà valutare che tipo diazione intraprendere se fare unavendita al raccolto, se trasformareo se stoccare il prodotto per poi

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rivenderlo su richiesta delmercato. Alla luce dell’esperienzanegativa di CO.PRO.VI. occorrecreare un modello leggero chenon presenti vincoli maopportunità richiedendo il rispettodegli impegni. Coldiretti sì èimpegnata a procedere con i varicontatti e nella valutazioneglobale delle opportunità e areincontrare i produttori perdecidere una strategia operativaper il bene di tutte le impreseoperanti nel settore dellaviticoltura.

ROMA: COLDIRETTIINCONTRA I PASTORI

Si è conclusa la serie di incontripromossi sul territorio

provinciale della Coldiretti per farechiarezza, spiegare programmi edattività, ma soprattutto, perascoltare direttamente dai pastorii problemi del settore. Agliincontri hanno partecipato oltreal Presidente di Coldiretti RomaDavid Granieri e al DirettoreGabriel Battistelli anche ClaudioCelletti, presidente del Consorziodi tutela dell’Abbacchio Romanoe Mauro Delfini, presidente delCOPAL (Consorzio pastori delLazio). Celletti ha parlato di come“stiamo cercando di portare a

conoscenza di tutti i nostri socil’attività del Consorzio di tutela emettendo in campo un nuovoprogetto di marketing piùinnovativo e moderno che abbiacome risultato finale un diversoruolo sul mercato e quindi unanuova possibilità di reddito per ilmondo della pastorizia”. “Per noi-ha aggiunto il presidente Granieri-è naturale incontrare soci e non,per declinare azioni e attività. Inquesto caso il consorzio per latutela dell’abbacchio romano habisogno delle organizzazioni e noisiamo come al solito pronti a farela nostra parte a difesa di unsettore come quello dellapastorizia che reputiamofondamentale per lo sviluppodell’agricoltura romana”.A Mauro Delfini il compito diparlare di latte e della necessità diadeguarne il prezzo con i costi diproduzione. In questo periodo vi ègrande richiesta di prodotto aseguito dell’importante aumentodelle esportazioni di PecorinoRomano, ma la richiesta arrivaanche da fuori regione per laproduzione di formaggi freschi dilargo consumo.Coldiretti sta, per i propriproduttori, valutando i tanticontatti intrapresi per creare lecondizioni di massimavalorizzazione e redditività delprodotto che rappresenta unaeccellenza della nostra provincia.

VITERBO:SODDISFAZIONEPER CAI

Coldiretti Viterbo saluta consoddisfazione la riconferma

del ferrarese Mauro Tonello allapresidenza dei Consorzi Agrarid’Italia (CAI), la holding cheassocia 24 Consorzi Agrariassociati con 700 magazzini, 1,5milioni di tonnellate di prodottistoccati per un fatturato superioreai 2,5 miliardi di euro. Allavicepresidenza rimane il direttoredel Consorzio del Nord EstPierluigi Guarise mentre la novitàè la nomina a Consigliere delegatoallo sviluppo industriale e agliaffari finanziari di FedericoVecchioni. “Siamo contenti dellariconferma di Tonelllo e sicurianche con questa nuova squadra,che include la nomina diVecchioni, ci sarà sinergia per ilnostro territorio tramite un efficaceservizio alle imprese agricole”afferma il presidente di ColdirettiViterbo Mauro Pacifici. “ComeColdiretti, in relazione agli impegnidi Fai, la linea di prodotti firmatidagli agricoltori Italiani, auguriamoalla compagine CAI un buonlavoro e siamo certi che potremocontinuare a lavorare cooperandoper gli stessi obiettivi magaripercorrendo anche nuove stradeper sviluppi delle attivitàimportanti” ha aggiunto il direttoredi Coldiretti Viterbo AndreaRenna. Un’apposita delega allerelazioni sindacali è stata attribuitaall’avvocato Gaetano Varano.

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VITERBO:PARTECIPAZIONEAGLI INCONTRIDEDICATI ALSETTORE OVINO

Parola d’ordine per allevatori ecooperative la sinergia. Quella

sana, scevra da condizionamentie rendite personali, che, peresempio a Roma, nelle mensescolastiche del Comune. Di qui leriunioni volute da Coldiretti Viterbosul territorio provinciale per ilsettore ovino. Un segmentoproduttivo che annovera numeri ditutto rispetto: 327.000 capi ovini esi producono oltre 17 milioni dilitri di latte ogni anno e doveColdiretti intende provare adattuare anche azioni dimiglioramento.Si sono svolte riunioni predisposteed organizzate da ColdirettiViterbo per fare chiarezza,spiegare programmi ed attività e,soprattutto, per ascoltaredirettamente dai pastori i problemicontingenti. Dopo l’incontro aCanino (alla presenza anche delsindaco sempre vicino alle attivitàdi Coldiretti) e a Montefiascone,entrambe partecipate in modoimportante, la terza riunione si èsvolta, con successo epartecipazione, presso la sedeprovinciale di viale Baracca.

“Nel nostro stile – spiega ilpresidente provinciale MauroPacifici – manteniamo gli impegnicon i soci e in questo caso con gliallevatori ovini. A seguito delrinnovo dei vertici dell’abbacchioromano avevamo detto che cisaremmo impegnati adorganizzare momenti di confrontoe lo stiamo facendo”. Insieme aPacifici a questi incontri è statopresente il direttore provinciale diColdiretti Viterbo, Andrea Rennache ha aggiunto: “Dobbiamoringraziare il presidente delConsorzio di tutela dell’AbbacchioRomano, Claudio Celletti che conil referente del Copal, consorzio diproduttori ovini, voluto daColdiretti Lazio, sta partecipandoai lavori in un momento delicato eparticolare. Per noi è naturaleincontrare e confrontarci con socie non, per declinare azioni eattività ed ascoltare le varieproblematiche. In questo caso ilConsorzio per la tuteladell’abbacchio romano ha bisognodelle organizzazioni e noi siamocome al solito pronti a fare lanostra parte. In passato a causa didisinformazione e negligenza gliallevatori hanno perso soldi epremi. Questo non è tollerabile.A livello provinciale abbiamo giàattivo uno sportello dedicato aipastori ma a settembre istituiremoulteriori punti di informazione nei

nostri uffici presenti in tutto ilterritorio. A cominciare da Canino,dove Coldiretti sta implementandostruttura e personale perrispondere al meglio agliimprenditori, ma anche aMontefiascone, Farnese e nellealtre località dove insistono lamaggior parte degli allevamenti,inviteremo quanti iscritti alconsorzio per regolarizzareposizioni e illustrare opportunitàe vantaggi”.

MONTEFIASCONE:CONTINUANO LERIUNIONI NEICOMPRENSORI

Continuano gli incontri e leriunioni nel comprensorio di

Montefiascone. Il nuovoresponsabile di comprensorio,Andrea Pedica, coadiuvato daivari Presidenti di Sezione, haorganizzato degli approfondimentilegati alla raccolta dei rifiuti, allenuove opportunitàdell’Agroambiente, alleproblematiche legate al settoredella pastorizia e alle prossimescadenze di natura fiscale e diPatronato. Apposito spazio è statoriservato alle problematiche per idanni da fauna selvatica. A talproposito Coldiretti Viterbo haattivato da mesi uno sportello, alfine di fornire ai coltivatori gliaggiornamenti per evitare diperdere tutti gli indennizzi.Anche il settore dellacooperazione, così come quellodel credito, sono stati oggetto difocus di approfondimento.“Tramite la nostra strutturaCreditAgriItalia e la centrale dicooperative Ue Coop – ha detto ildirettore di Coldiretti Viterbo,Andrea Renna – abbiamo potutoportare alla ribalta le tematichelegate per esempio all’anticipoPAC e ai prodotti finanziari diCreditAgriItalia, che è l’unicoConfidi nell’agroalimentare iscritto

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in Banca d’Italia come 107 equindi in grado di erogaredirettamente”. Il direttore Rennaha ricordato che “Ue CoopViterbo oggi è disponibile adesaminare ogni richiesta di tutti isettori della cooperazione e,anche a Montefiascone, cosìcome negli altri centri, staorganizzando riunioni utili perpresentare le proprie attività masoprattutto per ascoltare leesigenze dei cooperatori,illustrando le tante convenzionidedicate ai soci”. Oltre aMontefiascone, le riunioni si sonotenute ad Acquapendente, Martae Capodimonte e sono statesempre molto partecipate, segnoevidente dell’attenzione che leimprese riservano alle attività diColdiretti Viterbo.

VITERBO CONOP LATIUMHA PRESENTATOIL MANIFESTO PERL’OLIO DELLA TUSCIA

Grande partecipazione degliolivicoltori della provincia di

Viterbo alla presentazione delprogetto innovativo per la “Lotta aiparassiti dell’olivo” pressol’Incubatore “ICult” di via Faul a

Viterbo. Oltre cento produttorihanno risposto all’invito delPresidente di OP LATIUM DavidGranieri, fresco di nomina apresidente di Unaprol (UnioneNazionale Produttori Olio) e dellaColdiretti locale, ascoltando unaproposta innovativa perun’esigenza, come quella dellalotta ai parassiti dell’olivicoltura,che in provincia di Viterbo deveessere adeguatamentecontrastata. Il Direttore dellaColdiretti Viterbo – Andrea Renna– nell’aprire l’iniziativa ha detto:“A noi piace dare risposte alleaziende e raccontare quello cherealizziamo per il settore primariograzie ai nostri progetti”. In questaoccasione, visto che il programmacomunitario del settore olivicolonon permetteva più lo svolgimentodella lotta alla mosca olearia,“abbiamo lavorato in sinergia conl’Organizzazione di Produttoriolivicoli (OP) – voluta da ColdirettiLazio – per trovare i fondinell’ambito del PSR Lazio -Mis. 124 e realizzare un portaleagroambientale che potesseaiutare gli olivicoltori adidentificare il momento opportunoper effettuare i trattamentifitosanitari”. L’incontro è statol’occasione per lanciare il“Manifesto per una nuovaolivicoltura della Tuscia che – hasottolineato il Presidente della

Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici –rappresenta la sintesi delleesigenze delle imprese olivicoledella Tuscia per la valorizzazionedell’olivicoltura e del settoreoleario, promuovendone ogniaspetto utile al suo sviluppo edalla sua crescita”.Tra i punti caratterizzanti il“Manifesto per una nuovaOlivicoltura della Tuscia” hasuscitato particolare interessel’opportunità di giungere allacostituzione del Consorzio diTutela dell’olio DOP Canino e DOPTuscia come pure evidenziato dalSegretario Generale della CCIAAdi Viterbo, Dott. FrancescoMonzillo che ha portato anche ilsaluto del presidente dell’EnteCamerale Ferindo Palombelladando disponibilità a lavorare insinergia per concretizzare ilprogetto.All’incontro hanno presenziato, tragli altri, il Sindaco diMontefiascone Cimichella, ilPresidente di Unindustria Viterbo,Domenico Merlani, gli assessoricomunali di Viterbo Valeri eSaraconi ed il consigliere Simoni.La Coldiretti ha avviato in tutta laprovincia, presso le proprie sedi,la raccolta delle firme disottoscrizione del Manifesto dellaTuscia e già programmato, per lafine di settembre, un altroimportante incontro che sarà utilea dare seguito al percorso avviatol’altra sera che intende, anche invista di Expo 2015, garantirenuovi palcoscenici ai produttoricon strumenti adeguati.

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FondazioneCampagna AmicaVia Nazionale 89aTel. 06/489931campagnamica.it

Grande successo di presenzeper Campagna Amica che ha

scelto di partecipare, con propristand, alla quarta edizione dellamanifestazione sportiva “Bimbi inGamba - IV Trofeo NiccolòCampo” che si è svolta dal 14 al17 luglio presso lo Stadio delNuoto a Roma. Presso il mercatoallestito all’interno degli spazi delForo Italico, le aziende agricolehanno portato il meglio delleproprie produzioni, fedeli alprogetto di promuovere sulterritorio regionale, di concertocon la Coldiretti del Lazio, mercati(1.000 dislocati sul territorio

nazionale), nei qualisettimanalmente milioni di italianisi approvvigionano cercandosempre prodotti stagionali,a km 0, rispettosi dell’ambientee delle sue risorse.La Fondazione di CampagnaAmica non ha voluto mancare aduna manifestazione che ha vistosoprattutto la partecipazione e lapresenza di tanti giovani di tutte lenazioni, e che ha avuto comeobiettivo la promozione dell’attivitàagonistica e della cultura sportivadi eccellenza tra le nuovegenerazioni e lo sviluppo diun’attività legata al sociale tramite

la collaborazione con la ONLUS“Niccolò Campo”, con il progettoBimbingamba, ideato da SergioCampo ed Alex Zanardi, e con laMR SPORT dei fratelli Marconi.

IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICAAL FORO ITALICO

Si è svolta, presso il Foro AppioMansio Hotel, a Borgo Faiti,

sulla via Appia, nel capoluogopontino, l’iniziativa denominata“La stagione nel piatto, cibobuono e sano a Km 0”. L’attività èstata promossa dall’ A.N.D.O.S.,Associazione Nazionale DonneOperate al Seno, comitato diLatina, e sostenuta da Coldiretti-Campagna Amica di Latina e daFederalberghi di Latina. Al centrodelle attività la dieta mediterraneache, nell’attuale piramide ha4 punti saldi tra i più importantiche ben si coniugano in modonaturale con le attività e i progettidi Coldiretti: stagionalità, prodottilocali, convivialità e attività fisica.Una manifestazione davverointeressante per portare allaribalta la necessità di conoscerecosa si mangia e, soprattutto laprovenienza dei prodotti.

All’interno dell’iniziativa ha trovatospazio una conversazione-dibattitosul tema “Il buono, il bello, ilgiusto della dieta mediterranea”con gli interventi di Saverio Viola,direttore di Coldiretti Latina,Nicoletta Nicoletti e MarisaMarson, volontarie A.N.D.O.S.comitato di Latina. In chiusura unapericena a base rigorosamente diprodotti locali, tipici e di stagione,messi a disposizione delle impresedel circuito di Campagna Amicadi Latina, con intrattenimentomusicale del gruppo Sermonotadi Sermoneta (Lt). “La dietamediterranea è una tradizioneantica, ricco patrimonio di saperidiventato parte integrante dellavita culturale delle popolazioni deiPaesi del Bacino Mediterraneo,in particolare di quello italiano– hanno sottolineato gliorganizzatori dell’A.N.DO.S. –.

Inoltre, la dieta mediterranea, èconsiderata dalla ComunitàScientifica internazionale, unmodello di alimentazione unicoed inimitabile per ilmantenimento di un buon statodi salute e per la prevenzione dipatologie legate appunto ad unascorretta alimentazione. Infatti ladieta mediterranea, insiemeall’attività fisica, aiuta a prevenirepatologie cardiovascolari, diabetee alcuni tipi di tumori. “ComeColdiretti – ha ricordato SaverioViola – su questi temi abbiamo inessere da anni a Latina, nel Lazioe nel Paese i progetti dieducazione alla campagnaamica, rivolti alle scuole esoprattutto la progettualità legataai mercati di Campagna Amicaapprezzata sempre di piùcondivisa anche a Latinadai consumatori”.

LATINA. ANDOS DI NUOVO INSIEMEA COLDIRETTI E CAMPAGNA AMICA

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A CAPODIMONTE MERCATODI CAMPAGNA AMICA

con il quale si è intrattenuto perapprofondire le criticità delsettore agricolo attuali e le attivitàfuture che, insiemeall’amministrazione comunale, sipossono concretizzare sullascorta di quanto già realizzato inaltri territori.“Ringrazio il Presidente Faina e ilSindaco Fanelli per l’accoglienzae la disponibilità – ha dettoRenna – oltre a Pedica perl’impulso che in queste settimanesta dando al propriocomprensorio. A Capodimonte dasettembre metteremo adisposizione dei nostri soci, deicittadini, e più in generale deititolari delle imprese agricole, unasede più adatta ai nostri tempi ealle esigenze degli agricoltori:il nuovo ufficio ubicato inVia Annibalcaro 31/a, sarà apertosarà aperto ogni mercoledìdalle ore 15.00 alle ore 17.00”.

riscuotendo consensitra cittadini e vacanzieri.Nell’occasione il direttore Renna,accompagnato dal neo-responsabile di comprensorio,Andrea Pedica, e dall’infaticabilePresidente di Sezione,Gianfranco Faina, ha incontrato ilSindaco della città, Mario Fanelli,

ACapodimonte, alcuniimprenditori del circuito di

Campagna Amica e AgrimercatoTuscia, sono stati presenti peruna prima uscita sperimentale diCampagna Amica nell’importantecentro del Lago di Bolsena che,soprattutto nei mesi estivi,diventa meta di migliaia di turisti.“Anche nei centri limitrofi diViterbo – ha detto il direttoreAndrea Renna – che è statopresente a Capodimonteportando il saluto del Presidentedi Coldiretti Viterbo, MauroPacifici, impegnato in unamanifestazione concomitante –dobbiamo dialogare con iconsumatori e, tramite le nostreaziende tentare di illustrareprogetti e iniziative a soci eimprenditori”. Alcuni titolari delleaziende del circuito di CampagnaAmica sono stati presenti con ilmeglio dei propri prodotti

“La risposta del Comune diMontalto di Castro che ha

inteso istituire tre mercatisettimanali in punti strategici peril passaggio di turisti, fino al 30settembre 2014, rappresenta,senza dubbio, una opportunitàimportante e strategica anche pergli imprenditori del circuito diCampagna Amica che da tempohanno scommesso pure aMontalto sulla vendita diretta esul progetto voluto dalla nostraorganizzazione e apprezzato econdiviso dalla maggior parte diconsumatori”. Così MauroPacifici, presidente provinciale diColdiretti Viterbo, commental’attività messa in atto dallaamministrazione comunaledell’importante centro della

maremma. “Agli incontri che sisono tenuti in queste ultimesettimane – precisa il direttoredella sede della Tuscia diColdiretti Andrea Renna –ha preso parte, per la nostrastruttura, il neo responsabile dicomprensorio di Tarquinia,Montalto e Pescia, Claudio Caleviche, confrontandosi con i nostriimprenditori ha assicurato lapresenza di alcuni di loro”. Leattività dell’istituendo mercato, inprogramma tutti i giovedì, dalle8.00 alle 13.00, presso il centroservizi di Montalto Marina, tutti ivenerdì, dalle 17.00 alle 20.00,presso il villaggio Mediterraneolungo la strada per accesso allaspiaggia le Morelle e tutte ledomeniche, dalle 17.00 alle

BENE L’INIZIATIVA A MONTALTO,CAMPAGNA AMICA RISPONDE PRESENTE

21.00, presso il parcheggio str.Graticciare loc. Costa Selvaggia,hanno lo scopo di permettere allaimprese di Campagna Amica diincontrare e dialogare concittadini e turisti, ricordando gliobiettivi di Campagna Amica:dalla rintracciabilità allastagionalità delle produzioniagricole. Per Coldiretti hapartecipato alle riunioni inComune anche il Presidentelocale, Giuseppe Mariotti. “Sitratta di un passo importante– ha detto Mariotti – cheriteniamo utile per le aziendeed il settore agricolo oltre cheper i fruitori e che, in unmomento come questo, vasalutato con soddisfazionedalla nostra struttura.

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Èstato inaugurato il nuovomercato di Campagna Amica

a Ronciglione. Il taglio del nastroin piazza Principe di Piemonte èavvenuto alla presenza deldirettore dellaFondazione Campagna AmicaTony De Amicis, del sindaco diRonciglione AlessandroGiovagnoli, dell’assessoreall’agricoltura dello stessopaese Sergio Orlandi e delpresidente della sezione localedi Coldiretti Ronciglione RobertoTrappolini. “Ronciglione harisposto con entusiasmoall’apertura del nuovo mercato”ha commentato il direttore diColdiretti Viterbo Andrea Renna,che ha ricordato anche i duemercati della rete di CampagnaAmica che si tengono a Viterboogni mercoledì in largo BenedettoCroce, e ogni sabato inviale Francesco Baraccapresso la sede della Coldirettiprovinciale. Tutti i prodottiin vendita il mercoledì al mercatodi Campagna Amica di

Ronciglione, dal vino ai formaggi,sono disponibili anchedurante la settimana nellaapprezzata bottega dell’aziendaagricola Trappolini.“Il mercato di Ronciglioneconta sulla presenza di unadecina di produttori dellaTuscia che, grazie a Coldiretti ealla rete di Campagna Amica,assicurano al consumatoresempre maggiore tutela efreschezza nello scegliere

alimenti a km zero, affidandosidirettamente ai coltivatori chevendono i loro prodottigarantendo sicurezza” haaggiunto il presidente di ColdirettiViterbo Mauro Pacifici che haanche ringraziatol’amministrazione comunalelocale, il sindaco, l’assessoree il presidente locale Trappolini,per l’impegno profuso utilead avviare il mercato conla sinergia di tutti.

A RONCIGLIONE NUOVOMERCATO DI CAMPAGNA AMICA

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