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Santa Messa II Domenica di Quaresima Ex more docti mystico Ex more docti mystico servemus hoc jejunium, deno dierum circulo ducto quater notissimo. Istruiti da mistica usanza tal digiuno con cuore devoto osserviamo pel giro già noto di quaranta utilissimi dì. Lex et prophetæ primitus hoc prætulerunt; postmodum Christus sacravit, omnium rex atque factor temporum. Dalla Legge e Profeti un tal uso pria indicato, poi Cristo Signore, delle cose e de' tempi Fattore, col suo esempio il prescrisse e sacrò. In ginocchio PREGHIERE AI PIEDI DELL’ALTARE Il Sacerdote: In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti. S. In nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. Il Ministrante: Amen. M. Amen. S. Introibo ad altare Dei. S. Io mi accosterò all'altare di Dio. M. Ad Deum qui lætificat juventutem meam. M. A Dio che dà letizia alla mia giovinezza. S. Confitemini Domino quoniam bonus. S. Confessatevi al Signore, poiché egli è buono. M. Quoniam in sæcula misericordia ejus. M. Perché la sua misericordia è infinita.

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ORDINARIO DELLA MESSA

Santa Messa

II Domenica di Quaresima

Ex more docti mystico

Ex more docti mystico

servemus hoc jejunium,

deno dierum circulo

ducto quater notissimo.

Istruiti da mistica usanza

tal digiuno con cuore devoto

osserviamo pel giro già noto

di quaranta utilissimi dì.

Lex et prophetæ primitus

hoc prætulerunt; postmodum

Christus sacravit, omnium

rex atque factor temporum.

Dalla Legge e Profeti un tal uso

pria indicato, poi Cristo Signore,

delle cose e de' tempi Fattore,

col suo esempio il prescrisse e sacrò.

In ginocchio

PREGHIERE AI PIEDI DELL’ALTARE

Il Sacerdote: In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.

S. In nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo.

Il Ministrante: Amen.

M. Amen.

S. Introibo ad altare Dei.

S. Io mi accosterò all'altare di Dio.

M. Ad Deum qui lætificat juventutem meam.

M. A Dio che dà letizia alla mia giovinezza.

S. Confitemini Domino quoniam bonus.

S. Confessatevi al Signore, poiché egli è buono.

M. Quoniam in sæcula misericordia ejus.

M. Perché la sua misericordia è infinita.

S. Confiteor Deo omnipotenti, ecc. … et vos, fratres, orare pro me ad Dominum Deum nostrum.

Confesso a Dio onnipotente ecc. … e voi, o fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.

I ministranti rispondono

M. Deo gratias. Misereatur tui omnipotens Deus, et dimissis omnibus peccatis tuis, perducat te ad vitam æternam.

M. Rendiamo grazie a Dio. Abbia misericordia di te l'onnipotente Iddio – e, rimessi tutti i tuoi peccati, ti conduca alla vita eterna.

S. Amen.

S. Amen.

LA CONFESSIONE DEI FEDELI

Il ministrante e i fedeli si inchinano mediocremente stando sempre in ginocchio

M. Confiteor Deo omnipotenti, beatæ Mariæ semper Virgini, beato Michaëli archangelo, beato Johanni Baptistæ, sanctis apostolis Petro et Paulo, beato Ambrosio confessori, omnibus Sanctis, et tibi, Pater, quia peccavi nimis, cogitatione, verbo et opere: mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Ideo precor Beatam Mariam semper Virginem, Beatum Michaëlem Archangelum, Beatum Johannem Baptistam, Sanctos Apostolos Petrum et Paulum, beatum Ambrosium confessorem, omnes Sanctos, et te, Pater, orare pro me ad Dominum Deum nostrum.

M. Confesso a Dio onnipotente, alla beata Maria sempre Vergine, al beato Michele Arcangelo, al beato Giovanni Battista, ai santi Apostoli Pietro e Paolo, al beato Ambrogio Confessore, a tutti i Santi, e a te, o padre: che ho molto peccato in pensieri, in parole ed in opere, (ci si percuote tre volte il petto) per mia colpa, per mia colpa, per mia massima colpa. Perciò supplico la Beata Maria sempre Vergine, il beato Michele Arcangelo, il beato Giovanni Battista, i Santi Apostoli Pietro e Paolo, il beato Ambrogio Confessore, tutti i Santi e te, o padre, a pregare per me il Signore Dio nostro.

S. Deo gratias. Misereatur vestri omnipotens Deus, et dimissis omnibus peccatis vestris, perducat vos ad vitam æternam.

S. Rendiamo grazie a Dio. Abbia misericordia di voi l'onnipotente Iddio, e, rimessi tutti i vostri peccati, vi conduca alla vita eterna.

M. Amen.

M. Amen.

S. Indulgentiam, + absolutionem et remissionem omnium peccatorum nostrorum tribuat nobis omnipotens et misericors Dominus.

S. Il Signore onnipotente e misericordioso ci conceda il perdono, + l'assoluzione e la remissione di tutti i nostri peccati.

M. Amen.

M. Amen

S. Adjutorium nostrum in nomine Domini

S. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.

M. Qui fecit cælum et terram

M. Il quale ha fatto il cielo e la terra.

S. Sit nomen Domini benedictum.

S. Sia benedetto il nome del Signore.

M. Ex hoc nunc et usque in sæculum.

M. Da questo momento sino alla fine dei secoli.

Ex more docti mystico

Utamur ergo parcius

verbis, cibis et potibus,

somno, jocis; et arctius

perstemus in custodia.

Uso dunque, facciam moderato

di parole, di cibo e bevanda;

giochi e sonn'or lasciamo da banda

in custodia de' sensi vegliam.

Vitemus autem pessima,

quæ subruunt mentes vagas,

nullumque demus callido

hosti locum tyrannidis.

Evitiam ciò che nuoce, e sovverte

de' mortali la mente leggera;

luogo alcuno non diamo all'altiera

tirannia del nemico infernal.

Præsta, beata Trinitas,

concede simplex Unitas,

ut fructuosa sint tuis

jejuniorum munera.

Finalmente a'tuoi servi concedi

questa grazia, mio Dio Trino ed Uno,

che proficuo sia il nostro digiuno

per eccesso di tua gran bontà.

Il sacerdote inchinato ai piedi dell'altare prega in secreto.

Rogo te, altissime Deus Sabaoth, Pater sancte, ut pro peccatis meis possim intercedere, et astantibus veniam peccatorum promereri, ac pacificas singulorum hostias immolare.

Ti domando, o altissimo Dio degli eserciti, Padre Santo, che io possa intercedere per i miei peccati, meritare il perdono per quelli di tutti i presenti, ed offrire in sacrificio le pacifiche offerte di ciascuno.

Il sacerdote sale all'altare, e, pensando che questo contiene reliquie di santi, vi fa un segno di croce, lo bacia con venerazione, e prega in secreto, dicendo.

Oramus te Domine, per merita Sanctorum tuorum, + quorum reliquiæ hic sunt, et omnium Sanctorum, ut indulgere digneris omnia peccata mea. Amen.

Ti preghiamo, o Signore, per i meriti dei tuoi santi + le cui reliquie qui si conservano, e di tutti gli altri santi, perché ti degni perdonare tutti i miei peccati. Amen.

Il ministrante e i fedeli si alzano.

MESSA DEI CATECUMENI

INGRESSA

Deus, in adjutorium meum intende * Domine, ad adjuvandum me festina. Confundantur, et revereantur inimici mei, * qui quærunt animam meam.

Vieni, o Dio, in mio soccorso; Signore, affrettati ad aiutarmi. Siano confusi ed umiliati i miei nemici, i quali attentano alla mia vita.

PRECI

V. Dominus vobiscum.

R. Et cum spiritu tuo.

V. Dicamus omnes.

R. Kyrie eleison.

V. Domine, Deus omnipotens patrum nostrorum.

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

Diciamo unanimi:

Signore, misericordia.

O Signore, onnipotente, Iddio dei nostri padri.

Al termine di ogni invocazione si risponde: Kyrie eleison. (Signore, pietà.)

V. Respice de cælo, et de sede sancta tua.

V. Pro Ecclesia tua sancta catholica, quam conservare digneris.

V. Pro Papa nostro N., et Pontifice nostro N., et sacerdotio eorum.

V. Pro universis Episcopis, cuncto clero, et populo.

V. Pro civitate hac, omnibusque habitantibus in ea.

V. Pro aёrum temperie, et fœcunditate terrarum.

V. Libera nos, qui liberasti filios Israёl.

V. In manu forti, et brachio excelso.

V. Exurge, Domine, adjuva nos, et libera nos propter nomen tuum.

R. Kyrie eleison. Kyrie eleison. Kyrie eleison.

V. Dominus vobiscum.

R. Et cum spiritu tuo.

Rivolgi lo sguardo dal cielo e dal tuo santo trono.

Noi ti preghiamo per la Chiesa tua santa, a fine che ti degni conservarla.

Per il nostro Papa N., e per il nostro Arcivescovo N., e per tutto il loro clero.

Per tutto l'episcopato, e per tutto il clero ed il popolo.

Per la nostra città e per tutti i suoi abitanti.

Per la clemenza dell'aria e la fecondità dei campi.

Liberaci tu, che liberasti già i figli d'Israele.

(Tu che li liberasti) con mano forte e braccio sicuro.

Sorgi, o Signore, ed aiutaci a liberarci in virtù del tuo nome.

Signore pietà.

Il Signore sia con voi.

E col tuo spirito.

GLORIA

In Quaresima si omette il Gloria

ORAZIONE SOPRA IL POPOLO

S. Dominus vobiscum.

S. Il Signore sia con voi.

M. Et cum spiritu tuo.

M. E con il tuo spirito.

Il sacerdote congiungendo le mani chiude le orazioni e termina dicendo:

S. Incohata jejunia, Domine, Ecclesiæ tuæ benigno favore prosequere: ut observantiam, quam corporaliter exercemus, mentibus valeamus implere sinceris. Per Dominum nostrum Jesum Christum …

S. Signore, accompagna con benigno favore i digiuni, che la tua Chiesa ha incominciato, affinché possiamo compiere con sincerità di cuore la pratica dell'astinenza corporale. Te lo chiediamo …

M. Amen.

M. Amen.

LEZIONE

Lectio Libri Exodi (20, 1-24)

In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè e disse: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile: Non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano. Ricordati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato. Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà. Non ucciderai. Non commetterai adulterio. Non ruberai. Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo». Tutto il popolo percepiva i tuoni e i lampi, il suono del corno e il monte fumante. Il popolo vide, fu preso da tremore e si tenne lontano. Allora dissero a Mosè: «Parla tu a noi e noi ascolteremo; ma non ci parli Dio, altrimenti moriremo!». Mosè disse al popolo: «Non abbiate timore: Dio è venuto per mettervi alla prova e perché il suo timore sia sempre su di voi e non pecchiate». Il popolo si tenne dunque lontano, mentre Mosè avanzò verso la nube oscura dove era Dio. Il Signore disse a Mosè: «Così dirai agli Israeliti: “Voi stessi avete visto che vi ho parlato dal cielo! Non farete dèi d’argento e dèi d’oro accanto a me: non ne farete per voi! Farai per me un altare di terra e sopra di esso offrirai i tuoi olocausti e i tuoi sacrifici di comunione, le tue pecore e i tuoi buoi; in ogni luogo dove io vorrò far ricordare il mio nome, verrò a te e ti benedirò”».

R: Deo gratias

SALMELLO

Redde mihi lætitiam salutaris tui * Spiritu principali confirma me.

Miserere mei, Deus, * secundum magnam misericordiam tuam,

et secundum multitudinem miserationum tuarum * dele iniquitatem meam.

Ridonami la letizia di sapermi oggetto della tua salvezza, e dammene la conferma, coll'infusione del sommo Spirito.

Abbi pietà di me, o Signore, secondo la tua grande clemenza, e cancella la mia iniquità secondo le innumerevoli tue misericordie.

EPISTOLA

Epistola beati Pauli Apostoli ad Ephesios (1, 15-23)

Fratelli, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore. Egli la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni Principato e Potenza, al di sopra di ogni Forza e Dominazione e di ogni nome che viene nominato non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro. Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose.

R: Deo gratias

CANTUS

Nisi quod Dominus erat in nobis, dicat nunc Israёl * nisi quod Dominus erat in nobis.

Anima nostra erepta est de laqueo venantium * laqueus contritus est, et nos liberati sumus.

Adjutorium nostrum a Domino, * qui fecit cælum et terram.

Guai, se il Signore non fosse stato con noi, dica ora Israele; guai se il Signore non fosse stato con noi.

L’anima nostra fu sottratta al laccio di chi voleva prenderla; il laccio si spezzò e noi fummo liberati.

Il nostro aiuto viene dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra..

VANGELO

Sac.: Lectio sancti Evangelii secundum Joannem (4, 5-42)

(R: + Gloria + tibi + Domine)

In quel tempo. Il Signore Gesù giunse a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui. Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: “Ancora quattro mesi e poi viene la mietitura”? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica». Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

R: Laus tibi, Christe

DOPO LE LETTURE

Il sacerdote viene in mezzo all'altare, il ministrante e i fedeli si inginocchiano.

S. Dominus vobiscum.

S. Il Signore sia con voi.

M. Et cum spiritu tuo. Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

M. E con il tuo spirito. Signore abbi pietà, misericordia, pietà.

ALL'ANTIFONA DOPO IL VANGELO

Tollam vos de gentibus, * et effundam super vos aquas mundas,

lavamini ab omnibus iniquitatibus vestris * dabo vobis cor novum,

et spiritum rectum innovabo * in visceribus vestris.

Vi separerò dagli infedeli e verserò su di voi delle acque monde; lavatevi da ogni vostra iniquità; io vi darà un cuore nuovo e nei vostri petti rianimerò lo spirito di rettitudine.

MESSA DEI FEDELI

OFFERTORIO

S. Pacem habete.

S. Abbiate pace.

M. Ad te, Domine.

M. Al tuo cospetto, o Signore.

ORAZIONE SOPRA LA SINDONE

S. Dominus vobiscum.

S. Il Signore sia con voi.

M. Et cum spiritu tuo.

M. E con il tuo spirito.

S. Adesto, Domine, supplicationibus nostris: ut hoc solemne jejunium, quod animabus, corporibusque curandis salubriter institutum est, devoto servitio celebremus. Per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate …

S. Signore, ascolta le nostre suppliche, sicchè pratichiamo con devota sudditanza questo solenne digiuno, che fu salutarmente istituito per guarire così le anime che i corpi. Te lo chiediamo …

R. Amen

R. Amen

Seduti

Miserere mei

Et secundum multitudinem miserationum tuarum *, dele iniquitatem meam.

Et multum lava me ab iniquitate mea, * et a peccato meo munda me.

Quoniam iniquitatem meam ego cognosco, * et peccatum meum contra me est semper.

Tibi, tibi soli peccavi, et malum coram te feci, * ut justificeris in sermonibus tuis, et vincas cum judicaris.

Nella tua grande bontà cancella il mio peccato.

Lavami da tutte le mie colpe,

mondami dal mio peccato.

Le mie colpe io le riconosco,

il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

Contro di Te, contro Te solo ho mancato,

quello che è male ai Tuoi occhi io l'ho fatto;

perciò sei giusto quando parli,

retto nei Tuoi giudizi.

ALLA PREPARAZIONE DEL PANE

All’altare il sacerdote scopre il calice, lo pone al lato dell’Epistola, e leva dalla patena l’animetta. Il ministrante porta le ampolline sulla mensa dal lato dell'Epistola. Il sacerdote pone sul corporale le ostie necessarie, poi prende la patena (piccolo piatto) con un’ostia più grande, la solleva, e levando gli occhi in alto, fa l’offerta, dicendo in segreto:

Suscipe, clementissime Pater, hunc panem sanctum, ut fiat Unigeniti tui Corpus, in nomine Patris, + et Filii et Spiritus sancti. Amen.

Accetta, o clementissimo Padre, questo pane santo, perché diventi il Corpo del tuo Unigenito, in nome del Padre + e del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen.

ALLA PREPARAZIONE DEL CALICE

De latere Christi exivit sanguis,

Dal costato di Cristo uscì sangue,

et aqua pariter, in nomine Patris, + et Filii, et Spiritus sancti. Amen.

ed insieme acqua, in nome del Padre + e del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen.

ALL'OFFERTA DEL VINO

Suscipe, clementissime Pater, hunc Calicem, vinum aqua mixtum, ut fiat Unigeniti tui Sanguis, in nomine Patris, + et Filii et Spiritus sancti. Amen.

Accetta, o clementissimo Padre, questo calice di vino a cui fu mista dell’acqua, perché diventi il Sangue del tuo Unigenito, in nome del Padre + e del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen.

Omnipotens sempiterne Deus, placabilis, et acceptabilis sit tibi hæc oblatio, quam ego indignus pro me misero peccatore, et pro delictis meis innumerabilibus tuæ pietati offero, ut veniam, et remissionem omnium peccatorum meorum mihi concedas: et iniquitates meas ne respexeris, sed sola tua misericordia mihi prosit indigno. Per Christum Dominum nostrum.

Onnipotente e sempiterno Iddio, fa che abbia virtù di placarti e ti sia bene accetta questa oblazione che io, benchè indegno, offro alla tua pietà per me misero peccatore, e per gli innumerevoli miei mancamenti, affinchè tu mi conceda il perdono e la remissione di tutti i miei peccati: Non guardare alle mie iniquità, ma a me indegno, soccorra unicamente la tua misericordia. Per Cristo, Signor nostro.

Et suscipe, sancta Trinitas, hanc oblationem, quam tibi offerimus pro regimine, et custodia, atque unitate catholicæ Fidei: et pro veneratione quoque beatæ Dei Genitricis Mariæ, omniumque simul Sanctorum tuorum; et pro salute et incolumitate famulorum famularumque tuarum, et omnium, pro quibus clementiam tuam implorare polliciti sumus, et quorum quarumque eleemosynas suscepimus, et omnium fidelium Christianorum, tam vivorum, quam defunctorum: ut, te miserante, remissionem omnium peccatorum, et æternæ beatitudinis præmia, in tuis laudibus fideliter perseverando, percipere mereantur, ad gloriam et honorem nominis tui, Deus, misericordissime rerum conditor. Per Christum Dominum nostrum

E tu, o Trinità santa, accetta questa oblazione che noi ti offriamo per il governo, la difesa e l’unità della Fede cattolica, ed anche in venerazione della Beata Madre di Dio, Maria, e di tutti insieme i tuoi Santi e per la salute e l’incolumità dei tuoi servi e delle tue serve, e di tutti quelli per i quali abbiamo promesso di implorare la tua clemenza, e dai quali abbiamo ricevuto elemosine, e di tutti i fedeli cristiani così vivi che defunti: affinchè, perseverando fedelmente nelle tue lodi, per la tua misericordia, meritino di ottenere la remissione di tutti i peccati ed il premio della beatitudine eterna, a gloria e ad onore del tuo nome, o Dio misericordiosissimo, creatore di tutte le cose. Per Cristo nostro Signore.

Suscipe, sancta Trinitas, hanc oblationem, quam tibi offerimus in memoriam passionis, resurrectionis, et ascensionis Domini nostri Jesu Christi: et in honorem omnium Sanctorum tuorum, qui tibi placuerunt ab initio mundi, et eorum, quorum hodie festivitas celebratur, et quorum hic nomina, et reliquiæ habentur: ut illis sit ad honorem, nobis autem ad salutem; ut illi omnes pro nobis intercedere dignentur in cælis, quorum memoriam facimus in terris. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.

Accetta, o Trinità santa, questa oblazione che ti offriamo in memoria della Passione, della Risurrezione e dell’Ascensione del Signore nostro Gesù Cristo, ed in onore di tutti i tuoi Santi che ti piacquero fin dal principio del mondo, e di quelli di cui si celebra oggi la festa e di quelli dei quali abbiamo qui i nomi e le reliquie; affinchè torni ad essi di onore ed a noi di salute; e si degnino intercedere per noi nei cieli, tutti quelli dei quali noi facciamo commemorazione qui in terra. Per lo stesso Signore nostro Gesù Cristo.

Et suscipe, sancta Trinitas, hanc oblationem pro emundatione mea, ut mundes, et purges me ab universis peccatorum maculis: quatenus tibi digne ministrare merear, Deus et clementissime Domine.

E accetta, o Trinità santa, questa oblazione per la mia purificazione, affinchè tu mi renda terso e mondo da ogni macchia di peccato in modo da farmi meritevole di servirti degnamente, o Dio e clementissimo Signore.

Benedictio Dei omnipotentis, Pa+tris, et Fi+lii, et Spiritus + Sancti

La benedizione di Dio onnipotente, Pa+dre, e Fi+glio, e Spirito + Santo,

copiosa de cælis descendat super hanc nostram oblationem: et accepta tibi sit hæc oblatio, Domini sancte, Pater omnipotens, æterne Deus, misericordissime rerum conditor.

discenda copiosa dai cieli sopra questa nostra oblazione: ed essa ti sia gradita, o Signore santo, Padre onnipotente, eterno Iddio, misericordissimo creatore di tutte le cose.

ANTIFONA DELL'OFFERTORIO

Precatus est Moyses in conspectu Domini Dei sui, * et dixit: Quare, Domine, irasceris in populo tuo?

Parce iræ animi tui. * Memento Abraham, Isaac, et Jacob,

quibus jurasti dare * terram flentem lac, et mel.

Et placatus factus est Dominus de malignitate, * quam dixit facere populo suo.

Mosè al cospetto del Signore Iddio suo così pregò: Perché, o Signore, ti adiri contro il tuo popolo? Calma lo sdegno del tuo animo. Ricordati di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, ai quali hai promesso con giuramento di dare una terra irrigata di latte e di miele.

Ed il Signore si placò, e sospese il castigo di cui aveva minacciato il popolo suo.

CREDO

S. Dominus vobiscum.

S. Il Signore sia con voi.

M. Et cum spiritu tuo.

M. E con il tuo spirito

S. Credo in unum Deum.

S. Credo in un solo Dio,

In piedi. Alle parole scritte in maiuscolo si fa inchino con il capo:

Patrem omnipotentem, factorem cæli et terræ, visibilium omnium et invisibilium. Et in unum Dominum, JESUM CHRISTUM, Filium Dei unigenitum. Et ex Patre natum ante omnia sæcula. Deum de Deo, lumen de lumine, Deum verum de Deo vero. Genitum non factum, consubstantialem Patri: per quem omnia facta sunt. Qui propter nos homines et propter nostram salutem descendit de cælis.

Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. E in un solo Signore Gesù Cristo, Figlio Unigenito di Dio, e nato dal Padre prima di tutti i secoli. Egli è Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero. È generato, ma non creato, è della medesima sostanza del Padre, per mezzo suo furono create tutte le cose. Egli per noi uomini e per la nostra salvezza discese dai cieli.

Ci si genuflette, abbassando di poco il tono di voce.

ET INCARNATUS EST DE SPIRITU SANCTO EX MARIA VIRGINE, ET HOMO FACTUS EST.

E SI INCARNÒ DA MARIA VERGINE PER OPERA DELLO SPIRITO SANTO, E SI FECE UOMO.

Crucifixus etiam pro nobis, sub Pontio Pilato passus, et sepultus est. Et resurrexit tertia die, secundum Scripturas. Et ascendit ad cælos, sedet ad dexteram Patris. Et iterum venturus est cum gloria judicare vivos et mortuos; cujus regni non erit finis. Et in Spiritum Sanctum, Dominum et vivificantem, qui ex Patre Filioque procedit. Qui cum Patre et Filio simul adoratur, et conglorificatur; qui locutus est per prophetas. Et unam, sanctam, catholicam et apostolicam Ecclesiam. Confiteor unum baptisma in remissionem peccatorum. Et expecto resurrectionem mortuorum

Fu anche crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, patì e fu sepolto. È risuscitò il terzo giorno conforme le Scritture. E salì al cielo: siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi ed i morti: il suo regno non avrà fine. Credo pure nello Spirito Santo, Signore e vivificatore, che procede dal Padre e dal Figlio, che insieme con il Padre e con il Figlio è adorato e glorificato, che parlò per mezzo dei Profeti. Credo altresì l'unica Chiesa, santa, cattolica ed apostolica. Professo che vi è un solo battesimo per la remissione dei peccati. E aspetto la risurrezione dei morti,

Si fa il segno di croce nel dire le seguenti parole:

et vitam + venturi sæculi. Amen.

e + la vita del secolo che ha da venire.

ORAZIONE SOPRA L'OFFERTA

S. Dominus vobiscum.

S. Il Signore sia con voi.

M. Et cum spiritu tuo.

M. E con il tuo spirito.

S. Domine, Deus noster, in cujus spiritalibus castris militat laudanda sobrietas, abstinentia fructuosa, et casti pectoris opulenta frugalitas: jejunantium vota clementer assume, et fidelibus postulatus consueta pietate succurre. Per Dominum nostrum Jesum Christum …

S. O Signore, Dio nostro, nel cui spirituale esercito militano la sobrietà degna di lode, l'astinenza feconda e la ricca frugalità del cuore casto, ricevi clemente le preghiere di quelli che digiunano; ed ai fedeli che ti espongono i loro bisogni, porgi soccorso, come sei uso per tua bontà. Te lo chiediamo …

M. Amen.

M. Amen.

PREFAZIO

S. Dominus vobiscum.

S. Il Signore sia con voi.

M. Et cum spiritu tuo.

M. E con il tuo spirito.

S. Sursum corda.

S. In alto i cuori.

M. Habemus ad Dominum

M. Li abbiamo innalzati al Signore.

S. Gratias agamus Domino Deo nostro.

S. Rendiamo grazie al Signore Dio nostro.

M. Dignum et justum est.

M. E' cosa degna e giusta.

S. Vere quia dignum et justum est, æquum et salutare, nos tibi semper hic, et ubique gratias agere, Domine sancte, Pater omnipotens, æterne Deus;

S. È veramente cosa degna e giusta, cosa ragionevole e salutare, che noi sempre qui e dappertutto ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre onnipotente, eterno Iddio;

er Christum Dominum nostrum. Qui, ad insinuandum humilitatis suæ mysterium, fatigatus resedit ad puteum: et a muliere Samaritana aquæ sibi petiit porrigi potum, qui in ea creaverat fidei donum: et ita ejus sitire dignatus est fidem, ut, dum ab ea aquam peteret, in ea ignem divini amoris accenderet. Imploramus itaque immensam clementiam tuam; ut contemnentes tenebrosam profunditatem vitiorum, et relinquentes noxiarum hydriam cupiditatum, te, qui fons vitæ, et origo bonitatis es, semper sitiamus, et jejuniorum nostrorum observationi tibi placeamus. Per eundem Christum Dominum nostrum.

per Cristo Signore nostro; il quale, per richiamarci al mistero del suo abbassamento umano, stanco sedette al pozzo e chiese alla donna samaritana un sorso d'acqua. Egli però, al tempo stesso, aveva creato in lei il dono della fede; e della fede di lei si degnò di aver così ardente sete, che mentre chiedeva alla donna dell'acqua, accese in lei il fuoco del divino amore. Onde noi imploriamo la tua infinita clemenza, affinché fatti capaci di disprezzare le tenebrosi profondità, donde scaturiscono le nostre colpe, e d'abbandonare l'idria delle nostre esiziali passioni, possiamo a nostra volta aver sempre sete di te, che sei fonte di vita e di ogni bene, ed incontrare il tuo gradimento per l'osservanza dei nostri digiuni. Te lo chiediamo per i meriti dello stesso Cristo Signore nostro,

Per quem majestatem tuam laudant Angeli, venerantur Archangeli, Throni, Dominationes, Virtutes, Principatus, et Potestates adorant. Quem Cherubim et Seraphim, socia exultatione concelebrant. Cum quibus et nostras voces, ut admitti jubeas deprecamur, supplici confessione dicentes:

per mezzo del quale la tua maestà vien lodata dagli Angeli, venerata dagli Arcangeli, adorata dai Troni, dalle Dominazioni, dalle Virtù, dalle Potestà. Come Lui pure i Cherubini e i Serafini celebrano con comune esultanza. Noi ti preghiamo di ammettere al coro delle loro voci anche le nostre, che acclamano con supplice atto di fede:

SANCTUS

S. Sanctus, – Sanctus, – Sanctus Dominus Deus Sabaoth.

Pleni sunt cæli et terra gloria tua.

Hosanna in excelsis!

S. Santo, – Santo, – Santo, è il Signore Dio degli eserciti.

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Salve, sino alle stelle.

Rialzando il capo e facendo il segno di croce.

+ Benedictus qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis!

+ Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Salve, sino alle stelle.

CANONE

Completato il canto del Sanctus, i fedeli si inginocchiano e, in assoluto silenzio, a mani giunte, in atteggiamento dimesso, si predispongono ad un totale raccoglimento, mentre sull’Altare del Sacrificio si compie l’ineffabile Mistero della Transustanziazione: il Signore si rende presente sull’Altare in Corpo, Sangue, Anima e Divinità, per mezzo del suo ministro consacrato, per la salvezza delle anime dei fedeli presenti e assenti, vivi e morti.

Te igitur, clementissime Pater, per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum, supplices rogamus, et petimus, uti accepta habeas, et

Noi dunque, o clementissimo Padre, per il Signore nostro Gesù Cristo tuo Figlio, umilmente e con istanza ti preghiamo di accettare e

benedicas hæc + dona, hæc + munera, hæc + sancta sacrificia illibata; in primis quæ tibi offerimus pro Ecclesia tua sancta catholica; quam pacificare, custodire, adunare, et regere digneris toto orbe terrarum: una cum famulo tuo Papa nostro N., et Pontifice nostro N., sed et omnibus orthodoxis, atque catholicæ et apostolicæ fidei cultoribus.

benedire questi + doni, queste + offerte, questi + santi Sacrifici illibati che noi innanzi tutto ti offriamo per la santa Chiesa cattolica, perché ti degni pacificarla, custodirla, adunarla e reggerla in tutto il mondo: Sacrifici che noi ti offriamo tenendoci in unione con il servo tuo il nostro Papa N. e con il nostro Arcivescovo, come pure con tutti gli ortodossi Cultori della cattolica e apostolica fede.

Memento, Domine, famulorum, famularumque tuarum N. et N.

Ricordati, o Signore, dei tuoi servi e delle tue serve N., e N.,

Et omnium circumstantium, quorum tibi fides cognita est, et nota devotio: pro quibus tibi offerimus, vel qui tibi offerunt hoc sacrificium laudis pro se, suisque omnibus, pro redemptione animarum suarum, pro spe salutis, et incolumitatis suæ: tibique reddunt vota sua æterno Deo, vivo et vero.

e ricordati di tutti i circostanti dei quali conosci la fede e ti è nota la pietà. Noi ti offriamo questo sacrificio di lode per loro, come essi pure te lo offrono per se medesimi e per tutti i loro cari, per la redenzione delle anime loro, nella speranza della propria salute e conservazione, ed innalzano i loro voti a te, o Dio eternamente vivo e vero.

Communicantes, et memoriam venerantes in primis gloriosæ semperque Virginis Mariæ, Genitricis Dei, et Domini nostri Jesu Christi:

sed et beatorum Apostolorum, et Martyrum tuorum

Petri et Pauli, Andreæ, Jacobi, Joannis, Thomæ, Jacobi, Philippi, Bartholomæi, Matthæi, Simonis, et Thaddæi, Xysti, Laurentii, Hippolyti, Vincentii, Cornelii, Cypriani, Clementis, Chrysogoni, Joannis et Pauli, Cosmæ et Damiani, Apollinaris, Vitalis, Nazarii et Celsi, Protasii et Gervasii, Victoris, Naboris, Felicis et Calimerii,

et omnium Sanctorum tuorum; quorum meritis precibusque concedas, ut in omnibus protectionis tuæ muniamur auxilio.

Uniti in una medesima comunione, noi veneriamo particolarmente la memoria della gloriosa e sempre Vergine Maria, Madre di Dio e del Signore nostro Gesù Cristo,

come pure quella dei beati Apostoli e Martiri tuoi

Pietro e Paolo, Andrea, Giacomo, Giovanni, Tomaso, Giacomo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Simone e Taddeo, Sisto, Lorenzo, Ippolito, Vincenzo, Cornelio, Cipriano, Clemente, Crisogono, Giovanni e Paolo, Cosma e Damiano, Apollinare, Vitale, Nazaro e Celso, Protaso e Gervaso, Vittore, Naborre, Felice e Calimero,

e di tutti i tuoi Santi. Che per i meriti e le preghiere loro andiamo muniti in ogni necessità dell'aiuto di tua protezione.

Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.

Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Hanc igitur oblationem servitutis nostræ, sed et cunctæ familiæ tuæ,

Quest'oblazione, dunque, del nostro ministero, e di tutta la tua famiglia,

quæsumus, Domine, ut placatus suscipias: diesque nostros in tua pace disponas, atque ab æterna damnatione nos eripi, et in electorum tuorum jubeas grege numerari.

noi ti preghiamo, o Signore, di accettare con animo placato, e di disporre che i nostri giorni trascorrano nella tua pace, e di volerci liberare dall'eterna dannazione, e annoverare al gregge dei tuoi eletti.

Per Christum Dominum nostrum.

Per Cristo nostro Signore.

Quam oblationem tu, Deus, quam pietati tuæ offerimus, tu Deus, in omnibus, quæsumus, bene+dictam, adscrip+tam, ra+tam, rationabilem, acceptabilemque facere digneris: ut nobis Cor+pus, et San+guis fiat dilectissimi Filii tui Domini nostri Jesu Christi.

Degnati, o Dio, noi te ne preghiamo, di far sì che questa oblazione, che noi offriamo alla tua pietà, sia in tutto e per tutto bene+detta, ammes+sa, rati+ficata, avuta in conto di omaggio dello spirito ed accettevole, sicchè per noi diventi Cor+po e San+gue del dilettissimo Figlio tuo, Signore nostro, Gesù Cristo.

ALLA LAVANDA DELLE MANI

A mani giunte va al lato dell'Epistola, lava le dita e poi ritorna nel mezzo dell'altare.

Qui pridie, quam pro nostra omiumque salute pateretur, accipiens panem, elevavit oculos ad cælos ad te Deum Patrem suum omnipotentem, tibi gratias agens, bene+dixit, fregit, deditque discipulis suis, dicens ad eos: Accipite, et manducate ex hoc omnes.

Alla vigilia di patire per la salvezza nostra e di tutti gli uomini, Gesù prendendo il pane, levò gli occhi al cielo a te, Dio Padre suo onnipotente, e rendendoti grazie e, bene+dicendo, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo loro: “Prendete e mangiatene tutti”.

Hoc est enim Corpus meum.

Poichè questo è il mio Corpo.

Simili modo postquam cænatum est, accipiens Calicem, elevavit oculos ad cælos ad te Deum Patrem suum omnipotentem: item tibi gratias agens, bene+dixit, tradiditque discipulis suis, dicens ad eos: Accipite, et bibite ex eo omnes,

In egual modo, al termine della Cena, prendendo il Calice, levò gli occhi al cielo, a te, o Dio Padre suo onnipotente: e rendendoti di nuovo grazie, con la bene+dizione, lo passò ai suoi discepoli dicendo loro: “Prendete e bevetene tutti”.

Hic est enim Calix Sanguinis mei, novi et æterni testamenti: – mysterium fidei: – qui pro vobis et pro multis effundetur in remissionem peccatorum.

Poiché questo è il calice del mio sangue, (suggello) del nuovo ed eterno testamento – mistero di fede – (sangue) che sarà versato per voi e per molti in remissione dei peccati.

Mandans quoque, et dicens ad eos: Hæc quotiescumque feceritis, in meam commemorationem faceti: mortem meam prædicabitis, resurrectionem meam annunciabitis, adventum meum sperabitis, donec iterum de cælis veniam ad vos.

E diede loro altresì un ordine dicendo: ogni volta che farete questo, lo farete in mia commemorazione: predicherete la mia morte, annunzierete la mia risurrezione, spererete la mia venuta, finchè di nuovo dal cielo io verrò a voi.

Unde et memores, Domine, nos servi tui, sed et plebs tua sancta, ejusdem Domini nostri Jesu Christi passionis, nec non et ab inferis mirabilis resurrectionis, sed et in cælos gloriosissimæ ascensionis:

Onde, o Signore, noi tuoi ministri, ma anche il tuo popolo santificato, ricordando la Passione di nostro Signore Gesù Cristo, e la sua mirabile Risurrezione da morte, e la sua gloriosissima Ascensione al cielo,

offerimus præclaræ majestati tuæ de tuis donis ac datis

di quanto tu stesso ci hai dato in dono, offriamo alla eccelsa tua maestà

hostiam + puram, hostiam + sanctam, hostiam + immaculatam, hunc Panem + sanctum vitæ æternæ, et Calicem + salutis perpetuæ.

L’Ostia + pura, l’Ostia + santa, l’Ostia + immacolata, questo Pane + santo di vita eterna, e questo Calice + di salute perpetua.

Supra quæ propitio, ac sereno vultu tuo respicere digneris; et accepta habere, sicuti accepta habere dignatus es munera justi pueri tui Abel, et sacrificium Patriarchæ nostri Abrahæ: et quod tibi obtulit summus sacerdos tuus Melchisedech, sanctum sacrificium, immaculatam hostiam.

Degnati di rivolgere il tuo sguardo propizio e sereno sopra queste offerte, alla guisa che ti degnasti di gradire i doni del giusto tuo servo Abele, ed il sacrificio del patriarca nostro Abramo, e quello che il tuo sommo sacerdote Melchisedech, ti offrì, sacrificio santo, vittima immacolata.

Supplices te rogamus, omnipotens Deus: jube hæc perferri per manus sancti Angeli tui in sublime altare tuum, ante conspectum tremendæ maiestatis tuæ:

Noi ti supplichiamo, o Dio onnipotente, di far sì che il tuo santo Angelo presenti questi doni sul tuo sublime altare, al cospetto della tua tremenda maestà:

ut quoquot ex hac altaris participatione sacrosanctum Cor+pus et San+guinem Domini nostri Jesu Christi sumpserimus, omni benedictione + cælesti et gratia repleamur. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.

affinchè noi tutti, che partecipi di questo sacrificio riceveremo il sacrosanto Cor+po e San+gue del Signore nostro Gesù Cristo, + siamo riempiti di ogni celeste benedizione e grazia. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Memento etiam, Domine, famulorum famularumque tuarum qui nos præcesserunt cum signo fidei, et dormiunt in somno pacis, N. et N..

Ricordati, o Signore, anche dei tuoi servi e delle tue serve che ci hanno preceduti con il segno della fede e dormono nel sonno della pace, N. e N.

Ipsis, Domine, et omnibus in Christo quiescentibus, locum refrigerii, lucis ac pacis, ut indulgeas, deprecamur. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.

A loro, o Signore, ed a tutti quelli che riposano in Cristo, ti preghiamo di concedere il luogo di refrigerio, di luce e di pace. Per il medesimo Cristo nostro Signore. Amen.

Nobis quoque minimis, et peccatoribus, famulis tuis de multitudine misericordiæ tuæ sperantibus, partem aliquam, et societatem donare digneris, tuis sanctis Apostolis et Martyribus: Joanne et Joanne, Stephano, Andrea, Barnaba, Petro, Marcellino, Agnete, Cæcilia, Felicitate, Perpetua, Anastasia, Agatha, Euphemia, Lucia, Justina, Sabina, Thecla, Pelagia atque Chatarina et cum omnibus Sanctis tuis: intra quorum nos consortium non æstimator meriti, sed veniæ, quæsumus, largitor admitte. Per Christum Dominum nostrum. Per quem hæc omnia Domine,

A noi pure, minimi tuoi servi e peccatori, che speriamo nell’infinita tua misericordia, degnati concedere alcuna parte e comunione con i tuoi santi Apostoli e Martiri, Giovanni e Giovanni, Stefano, Andrea, Barnaba, Pietro, Marcellino, Agnese, Cecilia, Felicita, Perpetua, Anastasia, Agata, Eufemia, Lucia, Giustina, Sabina, Tecla, Pelagia e Caterina e con tutti i tuoi Santi: al consorzio dei quali noi ti preghiamo di ammetterci non badando ai nostri meriti, ma alla tua volontà larga di perdono. Per Cristo nostro Signore. Per mezzo del quale tu, o Signore,

semper bona creas, sanc+tificas, vivi+ficas, bene+dicis, et nobis famulis tuis largiter præstas, ad augmentum fidei, et remissionem omnium peccatorum nostrorum.

sempre crei questi beni, li santi+fichi, li vivi+fichi, li bene+dici, ed a noi, tuoi servi, li elargisci con generosità, ad accrescimento della nostra fede ed a remissione di tutti i nostri peccati.

Et est tibi Deo Patri omnipotenti

Deriva ancora a te, o Dio Padre onnipotente,

ex + ipso, et per + ipsum, et in + ipso omnis honor, virtus, laus et gloria,

da + lui, per + lui, ed in + lui, ogni onore, virtù, lode e gloria.

S. …per infinita sæcula sæculorum.

S. … per gli infiniti secoli dei secoli.

M. Amen.

M. Amen.

Alle Ss. Messe in canto tutti si alzano in piedi.

CONFRATTORIO

Si scires, quod esset donum Dei, * tu a me petisses aquam vivam,

dicit Dominus: et qui biberit ex ea, * non sitiet in æternum,

sed fiet in eo fons aquæ salientis * in vitam æternam.

Se tu conoscessi il dono di Dio, tu a me avresti chiesto acqua viva, dice il Signore; e chi ne berrà non avrà più sete in eterno; che anzi essa determinerà in lui una fonte di acqua zampillante fino alla vita eterna.

S. Oremus.

S. Preghiamo.

Præceptis salutaribus moniti, et divina institutione formati, audemus dicere:

Ammoniti dal comando del Salvatore, ed informati dell'istituzione divina, osiamo dire:

Il sacerdote stende le mani

Si fa inchino alle parole scritte in maiuscolo.

Pater noster, qui es in cælis: SANCTIFICETUR NOMEN TUUM: adveniat regnum tuum: fiat voluntas tua, sicut in cælo, et in terra. Panem nostrum quotidianum da nobis hodie: et dimitte nobis debita nostra, sicut et nos dimittimus debitoribus nostris.

Et ne nos inducas in tentationem.

Padre nostro, che sei nei cieli: SIA SANTIFICATO IL TUO NOME. Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volontà, come in cielo, così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano: E rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori.

E non c'indurre in tentazione.

M. Sed libera nos a malo.

M. Ma liberaci dal male.

S. Amen

S. Amen.

+ Libera nos, quæsumus, Domine, ab omnibus malis, præteritis, presentibus, et futuris: et intercendente pro nobis beata Maria genitrice Dei, ac Domini nostri Jesu Christi, et sanctis Apostolis tuis Petro et Paulo, atque Andrea, et beato Ambrosio Confessore tuo, atque Pontifice, una cum omnibus Sanctis tuis, da propitius pacem in diebus nostris: ut ope misericordiæ tuæ adiuti, et a peccato simus semper liberi, et ab omni perturbatione securi. Præsta per eum, cum quo beatus vivis, et regnas Deus,

+ Liberaci, o Signore, te ne preghiamo, da tutti i Mali passati, presenti e futuri: e per l'intercessione della beata Maria Madre di Dio e Signore Gesù Cristo, e dei santi tuoi apostoli Pietro e Paolo ed Andréa, e del tuo beato Ambrogio Confessore e Pontefice, nonché di tutti i tuoi Santi, dà propizio la pace ai nostri giorni: affinchè aiutati dal soccorso della tua misericordia, possiamo sempre essere immuni dal peccato e sicuri da ogni turbamento. Concedici questo per i meriti di colui, con il quale tu beato vivi e regni Dio,

S. in unitate Spiritus sancti per omnia sæcula sæculorum.

S. in unione con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

M. Amen.

M. Amen.

S. + Pax, et communicatio Domini nostri Jesu Christi sit semper vobiscum.

S. + La pace e l'unione del Signore nostro Gesù Cristo sia sempre con voi.

M. Et cum spiritu tuo.

M. E con il tuo spirito.

S. Offerte vobis pacem.

S. Offritevi la pace.

M. Deo gratias.

M. Siano grazie a Dio.

Il sacerdote appoggia le mani giunte all'altare, si inchina e prega sommessamente.

Domine Jesu Christe, qui dixisti Apostolis tuis: Pacem relinquo vobis, pacem meam do vobis: ne respicias peccata mea, sed fidem Ecclesiæ tuæ: eamque secundum voluntatem tuam pacificare, custodire et regere digneris propitius: Qui vivis et regnas Deus per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Signore Gesù Cristo, che dicesti ai tuoi Apostoli: Vi lascio la pace, vi do la mia pace, non riguardare i miei peccati, ma la fede della tua Chiesa, e degnati propizio di pacificarla, custodirla e governarla secondo la tua volontà, tu che vivi e regni, Dio, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

S. Pax tecum.

S. La pace sia con te.

Diac. Et cum spiritu tuo.

Diac. E con il tuo spirito.

In ginocchio

Il Sacerdote recita le preghiere prima della Comunione e si comunica con l’Ostia e con il Sangue. Segue la Comunione dei fedeli.

S. Ecce Agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi.

S. Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo.

Il ministrante e i comunicandi, guardando la sacra Ostia, si battono il petto e ripetono per tre volte:

Min. et fid. Domine non sum dignus ut intres sub tectum meum; sed tantum dic verbo et sanabitur anima mea.

M. e F. O Signore, io non sono degno, che tu entri sotto il mio tetto, ma dì soltanto una parola, e sarà risanata l'anima mia.

LA COMUNIONE DEI FEDELI

Il sacerdote prima di porgere a ciascun comunicando la sacra Particola, lo benedice facendo con questa davanti a lui un segno di croce e dicendo:

S. Corpus + Christi.

S. Ecco il Corpo + di Cristo.

Fid. Amen.

F. Amen.

Stabat Mater

Stabat Mater dolorosa,

iuxta crucem lacrimosa,

dum pendebat Filius.

Chiusa in un dolore atroce

eri là sotto la croce,

dolce Madre di Gesù.

Cuius animam gementem,

contristatam et dolentem,

pertransivit gladius.

Il tuo cuore desolato

fu in quell'ora trapassato

dallo strazio più crudel.

O quam tristis et afflicta

fuit illa benedicta

Mater Unigeniti!

Quanto triste, quanto affranta

ti sentivi, o Madre santa

del divino Salvator.

TRANSITORIO

Dicit Dominus Samaritanæ: * Qui biberit aquam, quam ego dabo,

non sitiet in æternum sed fiet in eo * fons aquæ salientis in vitam æternam.

Dicit ei mulier: Domine, * da mihi hanc aquam, ut bibam, et non sitiam.

Dice il Signore alla Samaritana: Chi berrà l'acqua che io darò, non avrà più sete in eterno, che anzi essa determinerà in lui una fonte d'acqua zampillante fino alla vita eterna. La donna gli dice: Signore, dammi di quest'acqua, perché ne beva e non abbia più sete.

ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE

S. Dominus vobiscum.

S. Il Signore sia con voi.

M. Et cum spiritu tuo.

M. Et cum spiritu tuo.

S. Tribue nobis, omnipotens Deus: ut dona cælestia, quæ debito frequentamus obsequio, sincera professione sectemur. Per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum, qui tecum …

S. Concedici, onnipotente Iddio, che ai doni celesti, con la giusta riverenza frequentemente ricevuti, corrispondiamo con una vita specchiatamente fedele. Te lo chiediamo …

M. Amen.

M. Amen.

S. Dominus vobiscum.

S. Il Signore sia con voi.

M. Et cum spiritu tuo. Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

M. E con il tuo spirito. Signore abbi pietà, misericordia, pietà.

S. + Benedicat, et exaudiat nos Deus.

S. + Dio ci benedica e ci esaudisca.

M. Amen.

M. Amen.

S. Procedamus cum pace.

S. Andiamocene in pace.

M. In nomine Christi.

M. In nome di Cristo.

S. Benedicamus Domino.

S. Benediciamo il Signore.

M. Deo gratias.

M. Siano grazie a Dio.

Il sacerdote si inchina profondamente, posa le mani giunte sul’altare, e dice in secreto:

Placeat tibi, Deus obsequium servitutis nostræ: et sacrificium, quod oculis tuæ divinæ maiestatis indignus obtuli, sit tibi acceptabile, mihique, et omnibus, pro quibus illud obtuli, sit, te miserante, propitiabile. Per Christum Dominum nostrum. Amen.

Ti sia gradito, o Dio, l’omaggio della nostra servitù, e il sacrificio che indegnamente ho offerto al cospetto della tua divina maestà, ti sia ben accetto e, per tua misericordia, torni propiziatorio a me e a tutti quelli per i quali l’ho offerto. Per Cristo, nostro Signore. Amen.

S. Benedicat vos omnipotens Deus,

S. Vi benedica l'onnipotente Iddio,

Pater, + et Filius, et Spiritus Sanctus

Padre + e Figlio e Spirito santo

M. Amen.

M. Amen.

ULTIMO VANGELO

S. Dominus vobiscum.

S. Il Signore sia con voi.

M. Et cum spiritu tuo.

M. E con il tuo spirito.

S. Initium + sancti Evangelii + secundum + Joannem.

S. Principio + del santo Vangelo + secondo + Giovanni.

M. Gloria tibi Domine.

M. Gloria a te, o Signore.

S. In principio erat Verbum et Verbum erat apud Deum, et Deus erat Verbum. Hoc erat in principio apud Deum. Omnia per ipsum facta sunt, et sine ipso factum est nihil quod factum est; in ipso vita erat, et vita erat lux hominum; et lux in tenebris lucet, et tenebræ eam non comprehenderunt.

Fuit homo missus a Deo cui nomen erat Joannes. Hic venit in testimonium, ut testimonium perhiberet de lumine, ut omnes crederent per illum. Non erat ille lux, sed ut testimonium perhiberet de lumine.

Erat lux vera quæ illuminat omnem hominem venientem in hunc mundum. In mundo erat, et mundus per ipsum factus est et mundus eum non cognovit. In propria venit, et sui eum non receperunt. Quotquot autem receperunt eum, dedit eis potestatem filios Dei fieri; his qui credunt in nomine ejus, qui non ex sanguinibus, neque ex voluntate carnis, neque ex voluntate viri, sed ex Deo nati sunt. ET VERBUM CARO FACTUM EST, et habitavit in nobis: et vidimus gloriam ejus, gloriam quasi Unigeniti a Patre, plenum gratiæ et veritatis.

S. In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Tutte le cose furono fatte per mezzo di Lui, e senza di Lui non fu fatto niente di ciò che esiste. In Lui era la vita, e la vita era la Luce degli uomini; e la luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta.

Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. Questi venne come testimone, per dare testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui. Non era egli la luce, ma doveva dar testimonianza alla luce.

La luce vera, che illumina ogni uomo, stava per venire nel mondo. Egli era nel mondo e il mondo per mezzo di Lui fu fatto, e il mondo non Lo riconobbe. È venuto nella sua casa e i suoi non Lo hanno accolto. A quanti però Lo hanno ricevuto, diede il potere di diventare figli di Dio; a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere della carne, né da volere d’uomo, ma da Dio sono nati. (si genuflette) E IL VERBO S’È FATTO CARNE e ha dimorato fra noi, e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria che come Unigenito ha dal Padre, pieno di grazia e di verità.

M. Deo gratias.

M. Rendiamo grazie a Dio.

Salve Regina

Salve, Regina, Mater misericordiæ,

vita, dulcedo, et spes nostra, salve.

Ad te clamamus, exsules filii Evæ,

ad te suspiramus, gementes et flentes

in hac lacrimarum valle.

Eia ergo, advocata nostra, illos tuos

misericordes oculos ad nos converte.

Et Jesum, benedictum fructum ventris tui, nobis, post hoc exilium, ostende.

O clemens, O pia, O dulcis Virgo Maria!

Salve, Regina, Madre di misericordia;

vita, dolcezza e speranza nostra, salve.

A Te ricorriamo, noi esuli figli di Eva;

a Te sospiriamo, gementi e piangenti

in questa valle di lacrime.

Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.

E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del Tuo seno.

O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!

Preghiera a San Michele

Sancte Michaël Archangele, * defende nos in prœlio;

contra nequitiam et insidias diaboli * esto præsidium.

Imperet illi Deus, * supplices deprecamur:

tuque, Princeps militiæ cælestis, * Satanam aliosque spiritus malignos,

qui ad perditionem animarum * pervagantur in mundo,

divina virtute * in infernum detrude.

Amen.

San Michele Arcangelo, soccorrici nella lotta:

sii il nostro presidio contro la nequizia e le insidie del demonio.

Noi chiediamo supplici che Dio comandi su di lui:

e tu, Principe della milizia celeste, per virtù divina, ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni,

che vagano nel mondo per la rovina delle anime.