Solennità del Corpo e Sangue del Signore - Guastalla · Dal libro del Deuteronòmio Mosè parlò...

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Cattedrale di Santa Maria Assunta Solennità del Corpo e Sangue del Signore Concelebrazione presieduta dal Vescovo Adriano con l’Ausiliare Lorenzo Processione eucaristica in comunione con tutte le Chiese in Italia verso il XXV Congresso Eucaristico Nazionale (Metropolia di Ancona-Osimo, 3-11 settembre 2011) Solenne conclusione delle 60 ore di adorazione eucaristica nel 60° di Ordinazione sacerdotale di Benedetto XVI Reggio Emilia, 23 giugno 2011, Anno del Giubileo CANTO DINGRESSO: Chiesa di Dio, popolo in festa Chiesa di Dio, popolo in festa, alleluia, alleluia! Chiesa di Dio, popolo in festa, canta di gioia, il Signore è con te! Dio ti ha scelto, Dio ti chiama, nel suo amore ti vuole con sé; spargi nel mondo il suo Vangelo, seme di pace e di bontà. Dio ti guida come un padre: tu ritrovi la vita con lui. Rendigli grazie, sii fedele, finché il suo Regno ti aprirà. Dio ti nutre col suo cibo, nel deserto rimane con te. Ora non chiudere il tuo cuore: spezza il tuo pane a chi non ha. Dio mantiene la promessa: in Gesù Cristo ti trasformerà. Porta ogni giorno la preghiera di chi speranza non ha più. Chiesa, che vivi nella storia,

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Cattedrale d i Santa Maria Assunta

Solennità del Corpo e Sangue del Signore

Concelebrazione presieduta dal Vescovo Adriano

con l’Ausiliare Lorenzo

Processione eucaristica in comunione con tutte le Chiese in Italia verso

il XXV Congresso Eucaristico Nazionale (Metropolia d i Ancona-Osimo, 3-11 settembre 2011)

Solenne conclusione delle 60 ore di adorazione eucaristica

nel 60° di Ordinazione sacerdotale di Benedetto XVI

Reggio Emilia, 23 giugno 2011, Anno del Giubileo

CANTO D’INGRESSO: Chiesa di Dio, popolo in festa

Chiesa di Dio, popolo in festa,

alleluia, alleluia!

Chiesa di Dio, popolo in festa,

canta di gioia, il Signore è con te!

Dio ti ha scelto, Dio ti chiama,

nel suo amore ti vuole con sé;

spargi nel mondo il suo Vangelo,

seme d i pace e d i bontà.

Dio ti guida come un padre:

tu ritrovi la vita con lui.

Rendigli grazie, sii fedele,

finché il suo Regno ti aprirà.

Dio ti nutre col suo cibo,

nel deserto rimane con te.

Ora non chiudere il tuo cuore:

spezza il tuo pane a chi non ha.

Dio mantiene la promessa:

in Gesù Cristo ti trasformerà.

Porta ogni giorno la preghiera

d i chi speranza non ha più.

Chiesa, che vivi nella storia,

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sei testimone di Cristo quaggiù:

apri le porte ad ogni uomo,

salva la vera libertà.

Chiesa, chiamata al sacrificio

dove nel pane si offre Gesù,

offri gioiosa la tua vita

per una nuova umanità.

SEGNO DI CROCE E SALUTO

Introduzione alla celebrazione

ATTO PENITENZIALE

Si fa una breve pausa di silenzio e il cantore o un diacono propone le invocazioni.

Kyrie, eleison...

Signore, che nella celebrazione dell’Eucaristia

ci nutri alla mensa della Parola e del pane d i vita,

abbi pietà d i noi.

Kyrie, eleison...

Cristo, che nella celebrazione dell’Eucaristia

ci nutri di te per formare un solo corpo e un solo spirito,

abbi pietà d i noi.

Christe, eleison...

Signore, che nella celebrazione dell’Eucaristia

ci nutri del tuo corpo e del tuo sangue per rinnovare la nostra vita a tua immagine ,

abbi pietà d i noi.

Kyrie, eleison...

INNO DI LODE

Gloria a Dio nei cieli! Pace su tutta la terra! (2 v.)

Le strofe sono eseguite da una solista o dal coro.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo

ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa! Rit.

Signore Dio, re del cielo, il Padre onnipotente!

Signore Dio, agnello d i Dio, Figlio del Padre! Rit.

Tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;

tu che sied i alla destra del Padre, abbi pietà d i noi! Rit.

Tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo

Gesù Cristo, con lo Spirito Santo, nella gloria del Padre! Rit.

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COLLETTA

Preghiamo.

Dio fedele, che nutri il tuo popolo

con amore d i Padre,

ravviva in noi il desiderio d i te,

fonte inesauribile d i ogni bene:

fa' che, sostenuti dal sacramento

del Corpo e Sangue d i Cristo,

compiamo il viaggio della nostra vita,

fino ad entrare nella gioia dei santi,

tuoi convitati alla mensa del regno.

Per il nostro Signore Gesù Cristo,

tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con te,

nell’unità dello Spirito Santo,

per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

Lettori e salmista salgono insieme all’ambone, recando il libro delle Scritture. Aiutati da un brano

strumentale, ci disponiamo all’ascolto.

LITURGIA DELLA PAROLA:

PRIMA LETTURA (Dt 8,2-3.14-16)

Ti ha nutrito di un cibo, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo dicendo:

«Ricòrdati d i tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant'anni

nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sap ere quello che avevi nel cuore, se tu avresti

osservato o no i suoi comandi.

Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito d i manna, che tu non

conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uo mo non vive

soltanto di pane, ma che l'uomo vive d i quanto esce dalla bocca del Signore.

Non d imenticare il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d 'Egitto, dalla condizione

servile; che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo d i serpenti velenosi e di

scorpioni, terra assetata, senz'acqua; che ha fatto sgorgare per te l'acqua dalla roccia durissima; che

nel deserto ti ha nutrito d i manna sconosciuta ai tuoi padri».

Parola d i Dio.

SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 147)

Loda il Signore, Gerusalemme.

Celebra il Signore, Gerusalemme,

loda il tuo Dio, Sion,

perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,

in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

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Egli mette pace nei tuoi confini

e ti sazia con fiore di frumento.

Manda sulla terra il suo messaggio:

la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,

i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.

Così non ha fatto con nessun’altra nazione,

non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

SECONDA LETTURA (1 Cor 10,16-17) Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo.

Dalla prima lettera d i S. Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue d i

Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo d i Cristo?

Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo

all'unico pane.

Parola d i Dio.

CANTO AL VANGELO (cf. Gv 6,51)

Alleluia, alleluia!

Io sono il pane vivo, disceso d al cielo, d ice il Signore,

se uno mangia d i questo pane vivrà in eterno.

Alleluia, alleluia!

Il pane che io darò, d ice il Signore,

è la mia carne per la vita del mondo.

Alleluia, alleluia!

VANGELO (Gv 6,51-58) La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù d isse alla folla:

«Io sono il pane vivo, d isceso dal cielo. Se uno mangia d i questo pane vivrà in eterno e il pane

che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Allora i Giudei si misero a d iscutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne

da mangiare?».

Gesù d isse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e

non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha

la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue

vera bevanda.

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la

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vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è

il pane d isceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo

pane vivrà in eterno».

Parola del Signore.

Si risponde subito con il canto dell’Alleluia; il diacono porta al Vescovo l’evangeliario da baciare e poi lo

depone aperto sull’altare.

Alleluia, alleluia!

Signore da chi andremo?

Tu solo hai parole d i vita eterna.

Alleluia, alleluia!

OMELIA

Momento di riflessione silenziosa

PROFESSIONE DI FEDE (Simbolo apostolico)

In comunione con tutta la Chiesa cattolica,

professiamo la nostra fede:

Io credo in Dio, Padre onnipotente,

creatore del cielo e della terra;

e in Gesù Cristo,

suo unico Figlio, nostro Signore,

il quale fu concepito di Spirito Santo,

nacque da Maria Vergine,

patì sotto Ponzio Pilato,

fu crocifisso, morì e fu sepolto;

siede alla destra di Dio Padre onnipotente;

di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo,

la santa Chiesa cattolica,

la comunione dei santi,

la remissione dei peccati,

la risurrezione della carne,

la vita eterna. Amen.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, invitati alla mensa del Corpo e del Sangue del Signore,

culmine e fonte d i tutta la vita cristiana,

uniamo i nostri cuori nella preghiera

per le necessità della Chiesa e la pace nel mondo.

Ascolta, Signore, la nostra preghiera.

Per il Papa Benedetto XVI,

nel suo sessantesimo di Ordinazione sacerdotale,

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per tutti i Vescovi e i presbiteri,

chiamati a presiedere nel tu o nome la celebrazione dell’Eucaristia:

perché mediante il ministero e la santità personale

siano educatori e padri nella fede. Preghiamo.

Per rendere grazie al Signore

del cammino giubilare della Cattedrale finora percorso

con i partecipati pellegrinaggi vicariali;

dei primi 100 giorni d i adorazione eucaristica in cripta;

delle Ordinazioni diaconali e presbiterali

che hanno allietato e donato energie nuove alla nostra Diocesi;

e perché i sacerdoti, i d iaconi, le persone consacrate e i laici,

celebrando insieme al Vescovo Adriano e all’Ausiliare Lorenzo nella Chiesa madre,

riscoprano l’autentico spirito della liturgia

e della partecipazione fruttuosa al mistero eucaristico. Preghiamo.

Per i fanciulli delle nostre parrocchie che hanno partecipato

per la prima volta quest’anno al banchetto eucaristico,

perché ogni domenica rinnovino la gioia dell’amicizia con Te,

attingano la forza per crescere nella fedeltà alla preghiera

e agli impegni quotidiani. Preghiamo.

Per la nostra città,

dove ti porteremo Signore stasera, nella figura del pane,

per affidare alla tua bontà la vita quotidiana delle famiglie,

specialmente quelle in d ifficoltà,;

per affidarti le case visitate dalla malattia,

le strutture educative e di accoglienza. Preghiamo.

Per la pace nel mond o e la salvaguardia del creato,

intenzioni per le quali abbiamo spesso pregato in cripta:

perché nella comunione al Pane spezzato

sappiamo attingere le forze per contribuire ad un’Italia più unita e solidale,

e trasformare la terra in una d imora d i giustiz ia e d i pace. Preghiamo.

Il Vescovo conclude con l’orazione:

Signore Gesù, che nel sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue

hai posto la sorgente dello Spirito che dà la vita,

fa’ che la tua Chiesa, spezzando il pane in tua memoria,

d iventi il germe dell’umanità rinnovata, a lode di Dio Padre.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA

Al canto si prepara l’altare, o mensa del Signore; poi i fedeli recano il pane e il vino, frutto della terra e del

lavoro dell’uomo, che diventeranno il Corpo e il Sangue di Cristo.

CANTO ALLA PRESENTAZIONE DEI DONI: Benedet to sei tu, Padre di Cristo

Benedetto sei tu, Padre di Cristo,

per noi rivive in questo pane e vino

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il mistero gioioso del tuo amore.

In Cristo tu ci hai scelto per amore

ancora prima che nascesse il mondo

perché davanti a te fossimo santi

e immacolati nella carità.

Al compiersi del tempo dell’attesa

hai rivelato a noi il tuo volere

che tutto il mondo, ricreato in Cristo

vivesse della tua felicità.

Hai chiamato anche noi alla tua gloria

dandoci lo Spirito d i Cristo

e la Parola della tua salvezza,

ti ringraziamo Padre d i bontà.

PREGHIERA SULLE OFFERTE

Concedi benigno alla tua Chiesa, o Padre,

i doni dell’unità e della pace,

misticamente significati nelle offerte ch e ti presentiamo.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Nel cuore della celebrazione viene proclamata la Preghiera eucarist ica (Canone III), lodando il Padre per il

dono dell’Eucaristia, vincolo di unità e di perfezione.

PREGHIERA EUCARISTICA III

Il Signore sia con voi. E con...

In alto i nostri cuori. Sono rivolti ...

Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio. È cosa...

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie,

e innalzare a te l’inno d i benedizione e d i lode,

Dio onnipotente ed eterno,

per Gesù Cristo, tuo amatissimo Figlio.

Nell’ultima cena con i suoi Apostoli,

egli volle perpetuare nei secoli

il memoriale della sua passione

e si offrì a te, Agnello senza macchia,

lode perfetta e sacrificio a te gradito.

In questo grande mistero tu nutri e santifichi i tuoi fedeli

perché una sola fede illumini

e una sola carità riunisca l’umanità d iffusa su tutta la terra.

Per questo mistero d i salvezza il cielo e la terra

Si uniscono in un cantico nuovo d i adorazione e di lode,

e noi con tutti gli angeli del cielo

proclamiamo senza fine la tua gloria: Santo…

Anamnesi

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V Mistero della fede.

T Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice, annunciamo la tua

morte Signore, nell’attesa della tua venuta.

Dossologia

I presbiteri si uniscono al Vescovo nel canto della dossologia:

Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, Dio Padre onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo, ogni

onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

L’assemblea acclama:

Amen.

Riti di comunione

* Preghiera del Signore

- Padre nostro...

- Tuo è il regno...

* Rito della pace

* Frazione del pane

Allo spezzare del pane, si canta l’Agnello di Dio.

In questa solenne celebrazione eucaristica, a tutti viene data la possibilità di comunicarsi al Corpo e al

Sangue di Cristo. I presbiteri e i diaconi sono invitati ad accostarsi direttamente al calice; ai fedeli la

Comunione viene distribuita “per intinzione”.

CANTI ALLA COMUNIONE

1) Eucaristia

Solo: Prendete, questo è il mio corpo che è dato per voi;

questo è il mio calice d ato per tutti voi.

Tutti: Poiché noi mangiamo un solo pane

siamo un unico corpo

in comunione con il Signore.

Ti ringraziamo, Padre nostro, per la vite di Davide

che per mezzo di Gesù ci hai rivelato:

gloria a te nei secoli.

Ti ringraziamo, Padre nostro, per la vita e la fede

che nel servo tuo, Gesù, ci hai rivelato:

gloria a te nei secoli.

Poiché noi mangiamo…

Ti ringraziamo, Padre santo, per il tuo santo nome

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che per mezzo di Gesù abita in noi:

gloria a te nei secoli.

Ti ringraziamo, Padre santo, perché sei nostra forza;

e per mezzo d i Gesù venga la grazia:

gloria a te nei secoli.

Poiché noi mangiamo…

Ti ringraziamo, Padre santo, per l’immortalità e l’amore

che nel servo tuo, Gesù, ci hai rivelato:

gloria a te nei secoli.

Poiché noi mangiamo…

per finire:

Prendete, questo è il mio corpo…

2) Questo è il mio comandamento

C Nessuno ha un amore più grande d i questo:

dare la vita per i propri amici.

T Questo è il mio comandamento:

che vi amiate gli uni gli altri,

come io ho amato voi.

C Benedirò il Signore in ogni tempo,

sulla mia bocca sempre la sua lode.

Io mi glorio nel Signore,

ascoltino gli umili e si rallegrino. Rit.

Celebrate con me il Signore,

esaltiamo insieme il suo nome.

Gustate e vedete quanto è buono il Signore:

beato l’uomo che in lui si rifugia. Rit.

Temete il Signore, suoi santi:

nulla manca a coloro che lo temono.

I ricchi impoveriscono e hanno fame,

ma chi cerca il Signore non manca d i nulla. Rit.

C Nessuno ha un amore…

Terminata la Comunione, l’ostia consacrata da portarsi in processione viene lasciata sull’altare della

celebrazione.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

Donaci, Signore, di godere pienamente della tua vita d ivina nel convito eterno,

che ci hai fatto pregustare in questo sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangu e.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen.

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ESPOSIZIONE DEL SANTISSIMO SACRAMENTO

L’ostia consacrata viene esposta nell’ostensorio e incensata, mentre l’assemblea canta:

Mistero della Cena è il Corpo d i Gesù.

Mistero della Croce è il Sangue d i Gesù.

E questo pane e vino è Cristo in mezzo ai suoi.

Gesù risorto e vivo sarà sempre con noi.

Mistero della Chiesa è il Corpo d i Gesù.

Mistero della pace è il Sangue d i Gesù.

Il pane che mangiamo fratelli ci farà

Intorno a questo altare l’amore crescerà .

Terminato il canto, si lascia un breve momento di adorazione silenziosa, poi un diacono introduce alla

processione con queste o simili parole:

Fratelli e sorelle, il papa Benedetto XVI, a cui la nostra Diocesi ha fatto omaggio in questi giorni d i

un’intensa e corale preghiera per il suo sessantesimo di Ordinazione, nella esortazione apostolica

Sacramentum caritatis, ha scritto: «i fedeli cristiani hanno bisogno d i una più profonda

comprensione delle relazioni tra l'Eucaristia e la vita quotidiana. La spiritualità eucaristica non è

soltanto partecipazione alla Messa e devozione al Santissimo Sacramento. Essa abbraccia la vita

intera».

Confermati e sostenuti dalla parola del Papa, in comunione con tutte le Chiese in Italia verso il 25°

Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà nelle d iocesi della metropolia d i Ancona dal 3 all’11

settembre prossimi, dal titolo Signore da chi andremo? L’eucaristia per la vita quotidiana, muoviamo in

processione per le vie della città, seguendo e accompagnando il Signore, presente nel Santissimo

Sacramento dell’Eucaristia.

Alziamoci, dunque e camminiamo nel nome del Signore.

Vengono date le indicazioni per un ordinato svolgimento della processione e poi inizia il canto Sei tu,

Signore, il pane.

Uscendo dalla Cattedrale, i fedeli sono invitati a prendere una candela e a tenerla accesa durante la

processione. Si prega tutti di portare con sé il libretto per partecipare alla preghiera e al canto.

PROCESSIONE EUCARISTICA

CANTO

Sei tu , Signore, il pane, tu cibo sei per noi.

Risorto a vita nuova, sei vivo in mezzo a noi.

Nell’ultima sua cena Gesù si dona ai suoi:

“Prendete pane e vino, la vita mia per voi”.

“Mangiate questo pane: chi crede in me, vivrà.

Chi beve il vino nuovo, con me risorgerà”.

È Cristo il pane vero, diviso qui fra noi:

formiamo un solo corpo e Dio sarà con noi.

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Mentre si forma la processione in Piazza, i Campanari Reggiani suonano a distesa le campane del Duomo.

1. L’Eucaristia mistero da vivere nel quotidiano: il nuovo culto gradito a Dio

LA PAROLA DI BENEDETTO XVI

Lettore

Dalla esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum Caritatis del Santo Padre Benedetto XVI

sull’Eucaristia.

Il nuovo culto cristiano abbraccia ogni aspetto dell'esistenza, trasfigurandola: «Sia dunque che

mangiate sia che beviate, sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria d i Dio» (1 Cor

10,31). In ogni atto della vita il cristiano è chiamato ad esprimere il vero culto a Dio. Da qui prende

forma la natura intrinsecamente eucaristica della vita cristiana. In quanto coinvolge la realtà

umana del credente nella sua concretezza quotid iana, l'Eucaristia rende possibile, giorno dopo

giorno, la progressiva trasfigurazione dell'uomo chiamato per grazia ad essere ad immagine del

Figlio d i Dio (cfr Rm 8,29s). Non c'è nulla d i autenticamente umano – pensieri ed affetti, parole ed

opere – che non trovi nel sacramento dell'Eucaristia la forma adeguata per essere vissuto in

pienezza. [...] Il culto gradito a Dio diviene così un nuovo modo di vivere tutte le circostanze

dell'esistenza in cui ogni particolare viene esaltato, in quanto vissuto dentro il rapporto con Cristo

e come offerta a Dio.

Breve pausa di silenzio.

INVOCAZIONI A CRISTO

Guida:

Dice il Papa: “non è l'alimento eucaristico che si trasforma in noi, ma siam o noi che veniamo da

esso misteriosamente cambiati. Cristo ci nutre unendoci a sé; «ci attira dentro d i sé»”.

Lettore: Ad ogni invocazione rispondiamo: Ravviva il nostro desiderio di te, Signore.

Cristo, pane che dà la vita al mondo.

Ravviva il nostro desiderio di te, Signore.

Cristo, pane della condivisione e dell’amore.

Ravviva il nostro desiderio di te, Signore.

Cristo, pane che sazia la fame dell’uomo.

Ravviva il nostro desiderio di te, Signore.

Cristo, pane che ci raccoglie nell’unità.

Ravviva il nostro desiderio di te, Signore.

Cristo, pane che toglie il peccato del mondo.

Ravviva il nostro desiderio di te, Signore.

Cristo, pane che vince il dolore e la morte.

Ravviva il nostro desiderio di te, Signore.

Cristo, pane che fa gustare la comunione con te.

Ravviva il nostro desiderio di te, Signore.

Cristo, pane che sostiene il nostro cammino.

Ravviva il nostro desiderio di te, Signore.

Cristo, pane che ci fa pregustare il banchetto del cielo.

Ravviva il nostro desiderio di te, Signore.

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Cristo, pane che dona all’uomo la salvezza.

Ravviva il nostro desiderio di te, Signore.

La guida conclude con l’orazione:

Signore Gesù,

accogli queste nostre invocazioni,

liberaci dagli affanni e dagli egoismi del mondo,

e fa’ che d iventiamo ricchi d i te, unico vero bene.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen

CANTO: Eccomi, Signore

Eccomi, Signore, mi hai chiamato:

da prima che io fossi

hai pronunciato il nome mio con amore.

Mi hai amato ed ora tu sai:

ardo del tuo desiderio.

Fame e sete ho di te, mio Signor,

non dimenticare il grido del tuo servo.

Sii tu la luce, la guida al mio cuor:

ardo del tuo desiderio.

Tu non mi hai d imenticato:

mi hai mostrato la strada dell’amore.

La mia debolezza, Dio, tu ami,

con tenera pazienza, ora mi chiami.

Ora, mio Dio, tu vivi in me.

Fa’ che io dimentichi me stesso;

fa’ che la mia vita sia riflesso

della vita tua, che è solo amore.

2. L’Eucaristia mistero da vivere nel quotidiano: la vocazione dei fedeli laici

LA PAROLA DI BENEDETTO XVI

Lettore

Dalla esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum Caritatis del Santo Padre Benedetto XVI

sull’Eucaristia.

L'Eucaristia, come mistero da vivere, si offre a ciascuno d i noi nella condizione in cui egli si trova,

facendo d iventare la sua situazione esistenziale luogo in cui vivere quotid ianamente la novità

cristiana. [...] Si d iviene giorno per giorno culto gradito a Dio vivendo la propria vita come

vocazione. A partire dalla convocazione liturgica, è lo stesso sacramento dell'Eucaristia ad

impegnarci nella realtà quotid iana perché tutto sia fatto a gloria d i Dio.

E poiché il mondo è «il campo » (Mt 13,38) in cui Dio pone i suoi figli come buon seme, i cristiani

laici, in forza del Battesimo e della Cresima, e corroborati dall'Eucaristia, sono chiamati a vivere la

novità radicale portata da Cristo proprio all'interno delle comuni condizioni della vita. Essi

devono coltivare il desiderio che l'Eucaristia incida sempre più profondamente nella loro esistenza

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quotid iana, portandoli ad essere testimoni riconoscibili nel proprio ambiente d i lavoro e nella

società tutta. Un particolare incoraggiamento rivolgo alle famiglie, perché traggano ispirazione e

forza da questo Sacramento. L'amore tra l'uomo e la donna, l'accoglienza della vita, il compito

educativo si rivelano quali ambiti privilegiati in cui l'Eucaristia può mostrare la sua capacità d i

trasformare e portare a p ienezza d i significato l'esistenza. I Pastori non manchino mai d i sostenere,

educare ed incoraggiare i fedeli laici a vivere pienamente la propria vocazione alla santità dentr o

quel mondo che Dio ha tanto amato da dare il suo Figlio perché ne d iventasse la salvezza (cfr Gv

3,16).

Breve pausa di silenzio.

PREGHIERA PER IL XXV CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE

Signore Gesù,

d i fronte a Te, Parola d i verità

e Amore che si dona,

come Pietro ti d iciamo:

“Signore, da chi andremo?

Tu hai parole di v ita eterna”.

Signore Gesù,

noi ti ringraziamo

perché la Parola del tuo Amore

si è fatta corpo donato sulla Croce,

ed è viva per noi nel sacramento

della Santa Eucaristia.

“Signore, da chi andremo?

Tu hai parole di v ita eterna”.

Fa’ che l’incontro con Te

nel Mistero silenzioso della Tua presenza,

entri nella profondità dei nostri cuori

e brilli nei nostri occhi

perché siano trasparenza della Tua carità.

“Signore, da chi andremo?

Tu hai parole di v ita eterna”.

Fa’, o Signore, che la forza dell’Eucaristia

continui ad ardere nella nostra vita

e d iventi per noi santità, onestà, generosità,

attenzione premurosa ai più deboli.

“Signore, da chi andremo?

Tu hai parole di v ita eterna”.

Rendici amabili con tutti,

capaci di amicizia vera e sincera

perché molti siano attratti a camminare verso d i Te.

Venga il Tuo Regno,

e il mondo si trasformi in una Eucaristia vivente.

Amen.

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“Signore, da chi andremo?

Tu hai parole di v ita eterna”.

CANTO: Pane v ivo

Rit.: Pane vivo, spezzato per noi: a te gloria, Gesù!

Pane nuovo, vivente per noi, tu ci salvi da morte!

Ti sei donato a tutti, corpo crocifisso;

hai dato la tua vita, pace per il mondo.

Hai condiviso il pane che rinnova l’uomo;

a quelli che hanno fame tu prometti il Regno.

Tu sei fermento vivo per la vita eterna.

Tu semini il Vangelo nelle nostre mani.

Venuta la tua ora di passare al Padre,

tu apri le tue braccia per morire in croce.

3. L’Eucaristia mistero da annunciare:

LA PAROLA DI BENEDETTO XVI

Lettore

Dalla esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum Caritatis del Santo Padre Benedetto XVI

sull’Eucaristia.

Nell'omelia durante la Celebrazione eucaristica con cui ho dato inizio solenne al mio ministero

sulla Cattedra d i Pietro ho detto: «Non vi è niente di più bello che essere raggiunti, sorpresi dal

Vangelo, da Cristo. Non vi è niente di più bello che conoscere Lui e comunicare agli altri l'amicizia

con Lui». Questa affermazione acquista una più forte intensità se pensiamo al Mistero eu caristico.

In effetti, non possiamo tenere per noi l'amore che celebriamo nel Sacramento. Esso chiede per sua

natura d i essere comunicato a tutti. Ciò d i cui il mondo ha bisogno è l'amore d i Dio, è incontrare

Cristo e credere in Lui. Per questo l'Eucaristia non è solo fonte e culmine della vita della Chiesa; lo

è anche della sua missione: «Una Chiesa autenticamente eucaristica è una Chiesa missionaria».

Anche noi dobbiamo poter d ire ai nostri fratelli con convinzione: «Quello che abbiamo veduto e

udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi!» (1 Gv 1,3).

Veramente non c'è niente d i più bello che incontrare e comunicare Cristo a tutti. [...] Pertanto, è

parte costitutiva della forma eucaristica dell'esistenza cristiana la tensione missionaria.

Breve pausa di silenzio.

INVOCAZIONI A CRISTO

Guida: Cristo nella Cena pasquale ha donato il suo Corpo e il suo Sangue

per la vita del mondo. Riuniti nella preghiera d i lode,

d iciamo: Tu sei la nostra vita, Signore.

T.: Tu sei la nostra vita, Signore.

Cristo, Figlio del Dio vivo, che ci hai comandato d i celebrare l'Eucaristia in tua memoria,

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fa' che vi partecipiamo sempre con fede e amore

a beneficio d i tutta la Chiesa. Tu sei la nostra vita, Signore.

Cristo, unico e sommo sacerdote, che hai affidato ai tuoi sacerdoti i santi misteri,

fa' che essi esprimano nella vita

ciò che celebrano nel sacramento. Tu sei la nostra vita, Signore.

Cristo, che nell’Eucaristia ci nutri con il tuo pane vivo,

per la forza d i questo sacramento fa’ maturare

i germi d i vocazione che a piene mani il Padre semina nel campo della Chiesa,

perché molti ti seguano nella via del sacerdozio,

della vita consacrata, della missione.

Tu sei la nostra vita, Signore.

Cristo, che nell'Eucaristia effondi la pienezza del tuo Spirito,

sostieni i diaconi e quanti nella nostra Chiesa

si dedicano al servizio dei poveri e dei sofferenti

e fa’ che ti riconosciamo nei piccoli e negli ultimi. Tu sei la nostra vita, Signore.

Cristo, che nell'Eucaristia ci dai la grazia d i annunciare la tua morte e risurrezione

fino al giorno della tua venuta.

rendi partecipi della tua gloria i nostri fratelli defunti. Tu sei la nostra vita, Signore.

La Guida pronuncia l’orazione:

Donaci, o Padre,

d i non avere nulla di più caro del tuo Figlio,

che rivela al mondo il mistero del tuo amore

e la vera d ignità dell’uomo;

colmaci del tuo Spirito,

perché lo annunziamo ai fratelli

con la fede e con le opere.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

CANTO: Quello che abbiamo udito

Rit.: Quello che abbiamo udito,

quello che abbiam veduto,

quello che abbiam toccato dell’amore infinito

l’annunciamo a voi.

Grandi cose ha fatto il Signore.

Del suo amore vogliamo parlare:

Dio Padre il suo Figlio ha donato,

sulla croce l’abbiamo veduto.

In Gesù tutto il cielo si apre,

ogni figlio conosce suo Padre;

alla vita rinasce ogni cosa

e l’amore raduna la Chiesa.

Nello Spirito il mondo è creato

e si apre al suo dono infinito;

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il fratello al fratello dà mano

per aprire un nuovo cammino.

4. L’Eucaristia mistero da offrire al mondo

LA PAROLA DI BENEDETTO XVI

Lettore

Dalla esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum Caritatis del Santo Padre Benedetto XVI

sull’Eucaristia.

«Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo» (Gv 6,51). Con queste parole il Signore

rivela il vero significato del dono della propria vita per tutti gli uomini. Esse ci mostrano anche

l'intima compassione che Egli ha per ogni persona. In effetti, tante volte i Vangeli ci riportano i

sentimenti d i Gesù nei confronti degli uomini, in special modo dei sofferenti e dei peccatori (cfr Mt

20,34; Mc 6,34; Lc 19,41). Egli esprime attraverso un sentimento profondamente umano l'intenzione

salvifica d i Dio per ogni uomo, affinché raggiunga la vita vera. Ogni Celebrazione eucaristica

attualizza sacramentalmente il dono che Gesù ha fatto della propria vita sulla Croce per noi e per il

mondo intero. Al tempo stesso, nell'Eucaristia Gesù fa d i noi testimoni della compassione di Dio

per ogni fratello e sorella. Nasce così intorno al Mistero euca ristico il servizio della carità nei

confronti del prossimo, che «consiste appunto nel fatto che io amo, in Dio e con Dio, anche la

persona che non gradisco o neanche conosco. Questo può realizzarsi solo a partire dall'intimo

incontro con Dio, un incontro che è d iventato comunione d i volontà arrivando fino a toccare il

sentimento. Allora imparo a guardare quest'altra persona non più soltanto con i miei occhi e con i

miei sentimenti, ma secondo la prospettiva d i Gesù Cristo». In tal modo riconosco, nelle per sone

che avvicino, fratelli e sorelle per i quali il Signore ha dato la sua vita amandoli «fino alla fine» (Gv

13,1). Di conseguenza, le nostre comunità, quando celebrano l'Eucaristia, devono prendere sempre

più coscienza che il sacrificio d i Cristo è per tutti e pertanto l'Eucaristia spinge ogni credente in Lui

a farsi «pane spezzato» per gli altri, e dunque ad impegnarsi per un mondo più giusto e fraterno.

Pensando alla moltiplicazione dei pani e dei pesci, dobbiamo riconoscere che Cristo ancora oggi

continua ad esortare i suoi d iscepoli ad impegnarsi in prima persona: «Date loro voi stessi da

mangiare» (Mt 14,16). Davvero la vocazione d i ciascuno di noi è quella di essere, insieme a Gesù,

pane spezzato per la vita del mondo.

Breve pausa di silenzio.

INTERCESSIONI

Guida:

«L’Eucaristia apre alla condivisione quanti sono tentati di chiudere le mani. Essa mette al primo

posto non la divisione ma la riconciliazione. Essa pone la vita e la dignità umana al centro

dell’impegno della fede».

Ripetiamo insieme: Nella tua bontà, ascoltaci, Signore.

Per le persone che amano senza chiedere la ricompensa.

Ti preghiamo.

Per i malati che collaborano con te alla redenzione del mondo.

Ti preghiamo.

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Per quanti assistono gli anziani nelle nostre case e nelle strutture p ubbliche,

in particolare stasera ti ricord iamo gli operatori e gli ospiti

dell’Istituto Parisetti a 600 anni dalla sua fondazione.

Ti preghiamo.

Per quanti distribuiscono il pane ai poveri

nelle Mense in Vescovado, alla Caritas e presso i Cappuccini.

Ti preghiamo.

Per quanti si impegnano a rendere più rispettosa d i tutti e solidale

la convivenza nella nostra città. Ti preghiamo.

La Guida pronuncia l’orazione:

Signore Gesù,

insegnaci ad amare secondo il tuo cuore,

porta a compimento ogni nostra volontà d i bene,

perché sappiamo accoglierti con gioia

nei bisognosi che bussano alla nostra porta e cercano aiuto,

onorarti negli umili e nei sofferenti,

e tutti ci riconosciamo fratelli intorno alla tua mensa.

Tu che con il Padre e lo Spirito Santo

sei benedetto nei secoli dei secoli.

Amen.

CANTO: Canto di beat itudine

Beato colui che vince se stesso

facendosi servo del Cristo che viene.

Chi è nel Signore cammini con lui,

con lui che l’ha amato per primo.

Beato chi veglia con fede e preghiera,

chi accoglie il Vangelo col cuore e la vita,

che ancora quest’oggi è potenza d i Dio

che salva colui che crede.

Beato chi annuncia l’amore d i Dio,

la sua fedeltà e la sua tenerezza.

Che è resa presente in ogni fratello

che vive l’amore con gioia.

Beato chi ama nei poveri il Cristo,

li serve così come lui fece a noi:

si è fatto carne ed ha condiviso

la vita che vive ogni uomo. Si è fatto carne...

5. Santificazione del mondo e salvaguardia del creato

LA PAROLA DI BENEDETTO XVI

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Lettore

Dalla esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum Caritatis del Santo Padre Benedetto XVI

sull’Eucaristia.

Infine, per sviluppare una spiritualità eucaristica profonda, capace d i incidere significativamente

anche nel tessuto sociale, è necessario che il popolo cristiano, che rende grazie per mezzo

dell'Eucaristia, abbia coscienza d i farlo in nome dell'intera creazione, aspirando così alla

santificazione del mondo e lavorando intensamente a tal fine. L'Eucaristia stessa getta una luce

potente sulla storia umana e su tutto il cosmo. In questa prospettiva sacramentale impariamo,

giorno per giorno, che ogni evento ecclesiale possiede il carattere d i segno, attraverso il quale Dio

comunica se stesso e ci interpella. In tal maniera, la forma eucaristica dell'esistenza può davvero

favorire un autentico cambiamento d i mentalità nel modo con cui leggiamo la storia ed il mondo.

La liturgia stessa ci educa a tutto questo, quando, durante la presentazione dei doni, il sacerdote

rivolge a Dio una preghiera d i benedizione e d i richiesta in relazione al pane e al vino, «frutto della

terra», «della vite» e del «lavoro dell'uomo». Con queste parole, oltre che coinvolgere nell'offerta a

Dio tutta l'attività e la fatica umana, il rito ci spinge a considerare la terra come creazione di Dio,

che produce per noi ciò d i cui abbiamo bisogno per il nostro sostentamento. Essa non è una realtà

neutrale, mera materia da utilizzare indifferentemente secondo l'umano istinto. Piuttosto si colloca

all'interno del d isegno buono d i Dio, per il quale tutti noi siamo chiamati ad essere figli e figlie

nell'unico Figlio d i Dio, Gesù Cristo (cfr Ef 1,4-12). Le giuste preoccupazioni per le condizioni

ecologiche in cui versa il creato in tante parti del mondo trovano conforto nella prospettiva della

speranza cristiana, che ci impegna ad operare responsabilmente per la salvaguardia del creato. Nel

rapporto tra l'Eucaristia e il cosmo, infatti, scopriamo l'unità del d isegno d i Dio e siamo portati a

cogliere la profonda relazione tra la creazione e la «nuova creazione», inaugurata nella

risurrezione d i Cristo, nuovo Adamo. Ad essa noi partecipiamo già ora in forza del Battesimo (cfr

Col 2,12s) e così alla nostra vita cristiana, nutrita dall'Eucaristia, si apre la prospettiva del mondo

nuovo, del nuovo cielo e della nuova terra, dove la nuova Gerusalemme scende dal cielo, da Dio,

«pronta come una sposa adorna per il suo sposo» (Ap 21,2).

INTERCESSIONI

Lettore: Ripetiamo insieme: Dona la tua pace, Signore.

Per quanti si educano a nuovi stili d i vita, più sobri e rispettosi del crea to.

Ti preghiamo.

Per gli uomini che s’impegnano in opere d i pace.

Ti preghiamo.

Per i popoli che lottano per la libertà e la giustizia.

Ti preghiamo.

Per i rifugiati, i profughi, gli immigrati in cerca d i speranza

Ti preghiamo.

Per i giovani che si impegnano con coraggio a costruire il futuro.

Ti preghiamo.

La Guida pronuncia l’orazione:

O Dio, che hai dato a tutte le genti un’unica origine

e vuoi riunirle in una sola famiglia,

fa’ che gli uomini si riconoscano fratelli

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e promuovano nella solidarietà lo sviluppo d i ogni popolo,

perché con le risorse che hai disposto per tutta l’umanità,

si affermino i d iritti d i ogni persona

e la comunità umana conosca un’era d i uguaglianza e d i pace.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

CANTO: Gerusalemme

Gerusalemme, città del Signore

verso d i te torneranno i tuoi figli,

per abitar nella casa del Padre:

palpiterà d i gioia il tuo cuore.

Potrai rialzarti e vestirti d i luce

poiché la luce viene a te.

Ti chiameranno città del Signore,

perché la gloria d i Dio è su d i te.

Gerusalemme che scendi dal cielo,

il tuo splendore è gemma preziosa.

Non hai bisogno d i luce d i sole,

poiché tua lampada è il Signore.

Non hai bisogno nemmeno d i un tempio

poiché il Signore è tempio per te.

Cammineranno alla tua luce

ogni nazione ed ogni re.

Così la pace sarà tuo sovrano,

governatore sarà la giustizia.

Tu chiamerai le tue mura “salvezza”

e le tue porte saranno “gloria”.

Non ci saranno più devastazioni

né prepotenze entro di te.

Il tuo Signore sarà luce eterna

e tuo splendore sarà il tuo Re.

Quando tutti sono radunati in piazza, si fa il canto di adorazione, mentre il Vescovo incensa l’ostia

consacrata.

CANTO DI ADORAZIONE

Adoriamo il Sacramento

che Dio Padre ci donò.

Nuovo patto, nuovo rito

nella fede si compì.

Al mistero è fondamento

la parola d i Gesù.

Gloria al Padre onnipotente,

gloria al Figlio Redentor,

lode grande, sommo onore

all’eterna Carità.

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Gloria immensa, eterno amore

alla santa Trinità. Amen.

ORAZIONE

Il Vescovo, in piedi, davanti al Santissimo, a braccia allargate dice:

Preghiamo.

Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia

ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,

fa’ che adoriamo con viva fede

il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue,

per sentire sempre in noi i benefici della redenzione.

Tu sei Dio e vivi e regni con Dio Padre,

nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

BENEDIZIONE EUCARISTICA

Il Vescovo traccia con l’ostensorio un ampio segno di croce senza nulla dire.

Mentre si porta l’ostia consacrata in Duomo per essere riposta nel tabernacolo, si dicono insieme le seguenti

acclamazioni:

Dio sia benedetto.

Benedetto il suo santo nome.

Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.

Benedetto il nome di Gesù.

Benedetto il suo sacratissimo Cuore.

Benedetto il suo preziosissimo Sangue.

Benedetto Gesù nel santissimo Sacramento dell’altare.

Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.

Benedetta la gran Madre d i Dio, Maria Santissima.

Benedetta la sua santa e immacolata concezione.

Benedetta la sua gloriosa assunzione.

Benedetto il nome di Maria, vergine e madre.

Benedetto san Giuseppe, suo castissimo sposo.

Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.

Intervento del Vescovo

CANTICO DI MARIA

L’anima mia magnifica il Signore

e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva.

D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente

e Santo è il suo nome:

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d i generazione in generazione la sua misericordia

si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,

ha d isperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato d i beni gli affamati,

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,

ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,

ad Abramo e alla sua d iscendenza, per sempre. Gloria…