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Quando effettuare il test PE R IN FO RMA Z I O N I +39 081 5224316 – +39 081 8420923 +39 081 5227785 Fax: +39 081 5224316 Via Padre Carmine Fico n°24 80013 Casalnuovo di Napoli (NA) [email protected] [email protected] [email protected] www.centroames.it M www.centroames.it ORARI DEL CENTRO AMES Tutti i giorni Lunedi - Venerdi dalle 07:30 alle 13:00 dalle 15:00 alle 19:00 Sabato dalle 07:30 alle 12:30 dalle 14:00 alle 18:00 Domenica dalle 8:00 alle 12:00 La conoscenza dello status del genotipo RHD fetale è fondamentale: Nello donne RhD negative non immunizzate, per scegliere quelle che dovranno essere sottoposte a immunoprofilassi mirata o sistematica, Nelle donne RhD negative già immunizzate, per identificare i feti a rischio di malattia emolitica Feto-Neonatale (feto RhD positivo) che dovranno essere sottoposti ad un monito - raggio particolare. È preferibile eseguire il test a partire dalla 22 ª settimana di gravidanza in poi. Nelle donne gravide RhD negative che non hanno il gene RHD nel loro genoma, la presenza di sequenze del gene RHD nel plasma, indica che il feto possiede un genotipo positivo. Viceversa, la mancanza di sequenze del gene RHD indica che l feto presenta un genotipo RHD negativo. La presenza del gene RHD fetale nel plasma del sangue materno viene identificato mediante la metodologia in PCR Real Time mirata su 3 regioni distinte del gene RHD: gli esoni 5, 7 e 10, allo scopo di rilevare con precisione il maggiore numero possibile di varianti del gene RHD. Non invasivo Efficace (sensibilità e specificità pari al 99%) Rapido Chiaro Metodica Interepretazione dei risultati Caratteristiche del test A cosa serve NUMERO VERDE 800 586 368 M

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Quando effettuare il test

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La conoscenza dello status del genotipo RHD fetale è fondamentale:

Nello donne RhD negative non immunizzate, per scegliere quelle che dovranno essere sottoposte a immunoprofilassi mirata o sistematica, Nelle donne RhD negative già immunizzate, per identificare i feti a rischio di malattia emolitica Feto-Neonatale (feto RhD positivo) che dovranno essere sottoposti ad un monito-raggio particolare.

È preferibile eseguire il test a partire dalla 22ª settimana di gravidanza in poi.

Nelle donne gravide RhD negative che non hanno il gene RHD nel loro genoma, la presenza di sequenze del gene RHD nel plasma, indica che il feto possiede un genotipo positivo. Viceversa, la mancanza di sequenze del gene RHD indica che l feto presenta un genotipo RHD negativo.

La presenza del gene RHD fetale nel plasma del sangue materno viene identificato mediante la metodologia in PCR Real Time mirata su 3 regioni distinte del gene RHD: gli esoni 5, 7 e 10, allo scopo di rilevare con precisione il maggiore numero possibile di varianti del gene RHD.

• Non invasivo

• Efficace (sensibilità e specificità pari al 99%)

• Rapido

• Chiaro

Metodica

Interepretazione dei risultati

Caratteristiche del test

A cosa serve

NUMERO VERDE

800 586 368

M

Page 2: ORARI La conoscenza dello status del genotipo RHD fetale è … · 2019. 7. 3. · estranei, li attaccheranno ditruggendoli (anemia emolitica). Per cercare di correggere l'anemia,

Durante la gestazione si possono avere scambi di sangue tramadre e feto, ma in quantità tali da non innescare unarisposta primaria. Generalmente la percentuale di rischiod'immunizzazione della donna durante la prima gravidanza èbassa e proporzionale alla quantità di sangue fetale passatanel circolo materno, ma aumenta nel caso di parto cesareo,placenta previa, gravidanze ectopiche, aborti spontanei e indotti, amniocentesi, analisi dei villi coriali e traumipla-centari. A causa dello scambio di sangue madre – feto confattore Rh differente, il sistema immunitario della madre puòsviluppare anticorpi IgG anti-D(anti fattore RH+). In assenza delle opportune precauzioni c’è il rischio che nellegravidanze con feto Rh positivo, gli anticorpi anti-D materniraggiungono il circolo fetale per via transplacentare già apartire dal 4º mese e riconoscendo gli eritrociti fetali comeestranei, li attaccheranno ditruggendoli (anemia emolitica).Per cercare di correggere l'anemia, il midollo osseo fetalemette in circolazione forme immature di GR detteeritroblasti, causando l'eritroblastosi fetale che può esserecosì grave da provocare la morte in utero del feto(solitamente tra la 25ª e la 35ª settimana). La condizione del feto che riesce a sopravvivere puòevolvere in una sintomatologia caratterizzata da ittero grave,anemie congenite, idrope, possibili danni neurologici,aumento del volume della milza e del fegato(epatosplenomegalia).

Detta anche malattia emolitica Feto-Neonatale,l'eritroblastosi fetale è una condizione patologica che puòpresentarsi durante la gravidanza e che può colpire il feto diuna madre con fattore Rhesus negativo e padre Rhesuspositivo, quando il feto è RH positivo.

L’immunogenicità dell’antigene D, vale a dire la probabilità che un ricevente D-negativo stimolato con emazie Rh posi-tive produca l’anticorpo specifico, è la più elevata di tutti gli altri antigeni eritrocitari studiati.L’antigene D è il più potente immunogeno e l’immunizzazi-one persiste solitamente per molti anni. Inoltre, anche se la concentrazione di anticorpi circolanti scende al di sotto delvalore minimo rilevabile dai test, il successivo contatto conl’antigene determina una rapida risposta secondaria.

Il Free DNA Fetal RhD è un un dispositivo medico che consente di determinare il genotipo del fattore Rh negativofetale e l'unico kit in commercio marcato CE IVD che permette di rendere più mirata la profilassi dell'incompatibili-tàmaterno-fetale Rhesus D e di adattare le modalità di moni-toraggio della gravidanza nelle donne Rhesus D negative.

Tutte le donne in gravidanza Rh (D) negative con un’etàgestazionale di almeno 11 settimane.

Con un semplice prelievo di sangue materno è possibiledeterminare il genotipo RHD fetale.

ERITROBLASTOSI FETALEIn breve

Che cos’è L’Antigene D

Che cos’èil free DNA fetal RHD

A chi è rivolto il test

Tipo di prelievo