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Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2012 – 2013 PROVA DI ITALIANO Scuola Primaria Classe Seconda Fascicolo 5 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 2

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Rilevazione degli apprendimentiAnno Scolastico 2012 – 2013

PROVA DI ITALIANO

Scuola Primaria

Classe Seconda

Fascicolo 5

Spazio per l’etichetta autoadesiva

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ISTRUZIONI

La prova è divisa in tre parti.

Nella prima parte dovrai leggere solo il titolo di un racconto e poi rispondere alle domande che seguono. Nella seconda parte dovrai leggere il racconto e poi rispondere alle domande che troverai subito dopo. Per ogni domanda ci sono quattro risposte, ma una sola è quella giusta.Prima di ogni risposta c’è un quadratino con una lettera dell’alfabeto: A, B, C, D.Per rispondere, devi mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta (una sola) che ritieni giusta, come nell’esempio seguente:

Esempio 1

Quale giorno viene prima del giovedì?

A. □ Lunedì

B. □ Martedì

C. □ Mercoledì

D. □ Giovedì

Se ti accorgi di aver sbagliato, puoi correggere: devi scrivere NO vicino alla risposta sbagliata e mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta che ritieni giusta, come nell’esempio:

Esempio 2

Quale giorno viene dopo il lunedì?

A. □ Martedì

B. □ Mercoledì

NO C. □ Domenica

D. □ Sabato

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Alcune domande sono un po’ diverse e per rispondere devi mettere una crocetta per ogni riga, come nell’esempio:

Esempio 3

Quale giorno viene dopo il lunedì?Metti una crocetta per ogni riga.

Sì No

a) Il martedì viene dopo il lunedì □ □b) La domenica viene dopo il lunedì □ □

Nella terza parte della prova dovrai fare due esercizi. Le domande e gli esempi ti diranno cosa fare.

Per fare una prova, ora rispondi a questa domanda.

Inserisci al posto dei puntini i mesi mancanti.Gennaio, Febbraio, ………………, Aprile, Maggio, ………………,

Luglio

Per rispondere alle domande di tutta la prova avrai a disposizione 45 minuti.

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NON GIRARE LA PAGINA FINCHÉ NON TI SARÀ DETTO DI FARLO!

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PARTE PRIMA

Questo è il titolo del racconto che poi leggerai

LE MULTE

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A1. La parola “MULTA” ti fa venire in mente qualcosa di

A. □ spiacevole

B. □ dispettoso

C. □ faticoso

D. □ noioso

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A2. Quando pensi a qualcuno che dà una multa ti viene in mente qualcuno che

A. □ cerca

B. □ scrive

C. □ racconta

D. □ guarda

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A3. Leggendo il titolo puoi aspettarti che nel racconto ci siano alcune cose. Indica quali.Metti una crocetta per ogni riga.

Mi posso aspettare che nel racconto ci sia Sì No

a) qualcuno che ha fatto qualcosa che non va □ □b) qualcuno che prende una multa □ □

c) qualcuno che deve pagare □ □d) qualcuno che è in pericolo □ □

e) qualcuno che perdona □ □f) qualcuno che dà una multa □ □g) qualcuno che ride □ □

Adesso puoi voltare pagina e leggere il racconto.

Attenzione, ricordati che non puoi più tornare indietro a rivedere le domande sul titolo.

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PARTE SECONDA

LE MULTE

C’era una mamma che quando si arrabbiava col suo bambino perché faceva una cosa sbagliata o brutta o disobbediva non lo sgridava. No. Gli dava una multa. La multa era un foglietto, e lei ci scriveva sopra cose così:

GIACOMO HA LASCIATOIN DISORDINE LA SUA CAMERAQUINDI MERITA UNA MULTA

Quando il bambino trovava un foglietto del genere sul cuscino, si metteva subito al lavoro, perché sapeva che le multe sono una cosa seria e vanno pagate. Così, per esempio, faceva un disegno molto bello alla mamma, con un bambino che sta rimettendo in ordine la sua camera, butta via le cartacce, porta nel cesto della biancheria sporca la biancheria sporca. Poi lo arrotolava, lo chiudeva con un nastrino, ci metteva sopra un bigliettino con scritto PAGAMENTO MULTA e lo lasciava sul cuscino della sua mamma.La volta dopo, però, si ricordava di mettere a posto la camera senza prendere la multa.Naturalmente poteva anche succedere che il bambino combinasse qualche guaio. E in quel caso la multa era più seria. Per esempio, una volta, giocando a pallone, aveva rotto il vetro di una vicina di casa che abitava al piano terreno. Quella volta lì la vera multa l'aveva pagata la mamma, nel senso che aveva dovuto ripagare il vetro nuovo alla vicina. E anche il bambino aveva dovuto pensare a una multa molto grossa. Praticamente ogni sera aveva inventato una fiaba e l’aveva raccontata alla mamma, prima di dormire, per una settimana di fila. Proprio il contrario di quello che succede di solito, visto che normalmente sono le mamme (o i papà) a raccontare le storie della sera ai bambini, e non era stato per niente facile. Però il bambino ci si era messo d'impegno, se l'era cavata molto bene e la mamma era rimasta contenta, perché dopo la storia lui le dava un bacio sulla fronte e lei si addormentava tranquilla e faceva dei sogni molto belli.ITA02F5 6

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Anche la mamma prendeva una multa, qualche volta. Per esempio, dopo essere andata via per lavoro per alcuni giorni (in quel caso il bambino restava con il papà e la babysitter), la multa se la scriveva da sola. Così:

QUESTA È UNA MULTA PER LA LONTANANZA

E poi metteva il foglietto sulla scrivania del bambino. In questo caso lui sapeva che poteva decidere qualcosa di bello da fare insieme alla mamma, come andare al cinema o a vedere uno spettacolo a teatro. Si divertivano tutti e due, e soprattutto stavano insieme.Sarebbe stato veramente buffo se quel bambino una volta cresciuto avesse deciso di fare il vigile, visto che era così abituato alle multe. Invece da grande diventò un inventore, e inventò un telefono speciale che ti faceva vedere le persone, oltre che sentirle, e se toccavi il video sentivi la pelle di chi ti parlava come se fosse lì con te. Così almeno le multe per la lontananza sparirono dalla vita dei bambini, e anche delle mamme e dei papà che ogni tanto devono andare lontano per via del loro lavoro.

(Tratto e adattato da: Beatrice Masini, Un papà racconta, Torino, Einaudi, 2007, pag. 42)

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B1. Chi sono i personaggi principali di questo racconto?

A. □ I bambini e le loro mamme

B. □ Una mamma e il suo bambino

C. □ Giacomo e un altro bambino

D. □ Un papà e il suo bambino

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B2. In questo racconto si dice che la multa è

A. □ un foglietto con un messaggio

B. □ un elenco di cose da fare

C. □ un discorso con parole serie

D. □ un divieto di giocare in camera

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B3. Che cosa fa la mamma quando dà una multa a Giacomo?

A. □ Scrive un racconto per far capire a Giacomo come comportarsi meglio

B. □ Scrive tutte le cose che deve fare Giacomo

C. □ Scrive che cosa Giacomo ha fatto di sbagliato

D. □ Scrive quanto è rimasta male per il comportamento di Giacomo

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B4. Che cosa fa Giacomo ogni volta che riceve una multa?

A. □ Fa una cosa che piace a lui, per esempio un disegno

B. □ Fa qualcosa che mostra quanto è arrabbiato

C. □ Fa qualcosa di nascosto nella sua camera

D. □ Fa qualcosa che fa piacere alla mamma

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B5. Che cosa può pensare Giacomo quando legge la multa, prima di mettersi al lavoro?

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Uffa, la mamma mi fa sempre lavorare!

A. □ B. □

C. □ D. □

Come è brava la mamma a scrivere le

multe!

La mamma ha ragione, ho sbagliato, devo

rimediare.

Non è giusto, la mamma non mi lascia il tempo per giocare.

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B6. Nel testo c’è scritto “Quando il bambino trovava un foglietto del genere si metteva subito al lavoro” (righe 8-9). Quale potrebbe essere “un foglietto del genere”, cioè come quello che dà la mamma?

A. □ B. □

C. □ D. □

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GIACOMO QUESTO POMERIGGIO STARÀ CON LA BABYSITTER E

DOVRÀ COMPORTARSI BENE

GIACOMO HA LETTOUN LIBRO MOLTO

GROSSO QUINDI GLI DEVO

DARE UNA GROSSA RICOMPENSA

GIACOMO MERITA UNA MULTA PERCHÉ HA GIOCATO TUTTO IL

POMERIGGIO E DEVE ANCORA FARE I

COMPITI

GIACOMO NON È STATO FERMO UN

MOMENTO ADESSO DEVE STARE UN

PO’ TRANQUILLO ALTRIMENTI LO CASTIGO

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B7. Dopo avere ricevuto una multa il bambino “si mette subito al lavoro” (riga 9) perché

A. □ gli piace molto fare quel lavoro

B. □ vuole fare presto per poi dedicarsi ad altro

C. □ ha capito che è importante pagare le multe

D. □ ha paura che la mamma si arrabbi

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B8. Che cosa arrotolava Giacomo? Rileggi la parte di testo nel riquadroper rispondere alla domanda.

A. □ Arrotolava il nastrino

B. □ Arrotolava il bigliettino

C. □ Arrotolava il disegno

D. □ Arrotolava il cuscino

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Così, per esempio, faceva un disegno molto bello alla mamma, con un bambino che sta rimettendo in ordine la sua camera, butta via le cartacce, porta nel cesto della biancheria sporca la biancheria sporca. Poi lo arrotolava, lo chiudeva con un nastrino, ci metteva sopra un bigliettino con scritto PAGAMENTO MULTA e lo lasciava sul cuscino della sua mamma.

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B9. Quale di queste frasi del racconto mostra che Giacomo con le multe impara a comportarsi meglio?

A. □ «E anche il bambino aveva dovuto pensare a una multa molto grossa»

B. □ «La volta dopo, però, si ricordava di mettere a posto la camera senza prendere la multa»

C. □ «Poteva anche succedere che il bambino combinasse qualche guaio. E in quel caso la multa era più seria»

D. □ «In questo caso lui sapeva che poteva decidere qualcosa di bello da fare insieme alla mamma»

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B10. “Quella volta lì la vera multa l'aveva pagata la mamma” (righe 21-22). Che cosa metteresti al posto di “quella volta lì” per rendere più chiara questa frase?

A. □ Quando il bambino aveva fatto arrabbiare la mamma la vera multa l’aveva pagata la mamma

B. □ Quando il bambino non aveva riordinato la sua camera la vera multa l’aveva pagata la mamma

C. □ Quando il bambino aveva fatto il disegno la vera multa l’aveva pagata la mamma

D. □ Quando il bambino aveva rotto il vetro la vera multa l’aveva pagata la mamma

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B11. Nel racconto si dice che “la vera multa l'aveva pagata la mamma” (righe 21-22). Come paga quella multa la mamma?

A. □ Scrive un biglietto di scuse alla vicina

B. □ Va al cinema con la vicina

C. □ Dà dei soldi alla vicina

D. □ Regala un bel disegno alla vicinaITA02F5 12

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B12. Perché inventare storie per una settimana è una multa molto grossa per un bambino?Metti una crocetta per ogni riga.

Sì Noa) È qualcosa che di solito fanno i grandi □ □b) Bisogna scrivere tanto □ □c) Richiede molta fantasia □ □d) Si devono fare molti disegni □ □e) Un bambino non è abituato a farlo □ □

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B13. La frase del testo “se l’era cavata molto bene” (riga 29) vuol dire che Giacomo

A. □ ce l’aveva fatta

B. □ se ne era andato via

C. □ si era tolto la curiosità

D. □ aveva capito subito

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B14. Perché la mamma si dà le multe da sola?

A. □ Perché le piace inventarsi qualcosa da fare con il suo bambino

B. □ Perché vuole assomigliare al suo bambino

C. □ Perché a volte fa qualcosa che dà dispiacere al suo bambino

D. □ Perché le piace giocare a fare il vigile con il suo bambino

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B15. Che cosa significa la frase del testo “Invece da grande diventò inventore” (riga 43)?

A. □ Invece di fare un lavoro che lo portava lontano diventò inventore

B. □ Invece di fare quello che piaceva alla mamma diventò inventore

C. □ Invece di fare quello che voleva diventò inventore

D. □ Invece di fare il vigile diventò inventore

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B16. Perché alla fine del racconto si dice che“le multe per la lontananza sparirono”?Rileggi la parte di testo nel riquadroper rispondere alla domanda.

A. □ Perché Giacomo non si allontanavamai dalla sua famiglia per motivi dilavoro

B. □ Perché Giacomo aveva inventato qualcosa che aiutava a superare

la lontananza

C. □ Perché le mamme avevano smesso di dare multe

D. □ Perché le mamme non andavano più via per lavoro

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Invece da grande diventò un inventore, e inventò un telefono speciale che ti faceva vedere le persone, oltre che sentirle, e se toccavi il video sentivi la pelle di chi ti parlava come se fosse lì con te. Così almeno le multe per la lontananza sparirono dalla vita dei bambini, e anche delle mamme e dei papà che ogni tanto devono andare lontano per via del loro lavoro.

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B17. Come completeresti il titolo “Le multe” per fare capire un po’ di più la storia?

A. □ Le multe: la più dura delle punizioni

B. □ Le multe: molto meglio dei castighi

C. □ Le multe: un gioco divertente della mamma

D. □ Le multe: ecco il nostro segreto!

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B18. Una di queste informazioni va proprio d’accordo con la storia che hai letto. Quale?

A. □ Giacomo conosceva un vigile: una volta gli aveva anche prestato il suo fischietto

B. □ L’amico di Giacomo abitava a pochi passi da casa sua e giocavano sempre insieme a pallone

C. □ Giacomo era felice quando la mamma era contenta di lui

D. □ La mamma per andare al lavoro prendeva un treno affollato e rumoroso

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PARTE TERZA L1302C22B0 - L1302C22C0 - L1302C22A0

C1. Trova l’intruso: sottolinea la parola che NON sta bene con le altre.

A.

B.

C.

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Libreria Letto Tavolo Lampadina

Divano Armadio

Giocare Alveare

Guardare Saltare

Tornare Nuotare

Camionista Autista

Fiorista Cameriere

Pianista Giornalista

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C2. Per ogni parola scritta nella prima colonna, trova qual è la parola che ha significato contrario. Guarda bene l’esempio e poi continua tu.Metti una crocetta per ogni riga.

Parola Contrario

Esempio: bianco □ nero □ bruno □ castano

a) dolce □ amaro □ gustoso □ acerbo

b) veloce □ lento □ rapido □ calmo

c) chiuso □ accostato □ aperto □ sbarrato

d) sopra □ davanti □ dietro □ sotto

e) forte □ robusto □ debole □ magro

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