Settimanale collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuitaAnno II - N. 50 19 dicembre 2008

Il diritto di sorridere Present ati a Roma i 12 mesi t argati UNICEF

A posare tanti vip, insieme ai bambini.Un calendario che regala sorrisi. Non sa-rà un diritto costituzionalmen-te riconosciuto, ma sicura-mente sorridere è un diritto.Soprattutto per i bambini. Eproprio in difesa di questoprincipio - tra charity e cele-brity, è stato concepito il ca-lendario Unicef del 2009 e an-che l'evento per presentare l'i-niziativa all'Excelsior di via Veneto a Ro-ma. Come ogni anno, nomi di fama na-zionale e internazionale, protagonisti delmondo della musica, del cinema, dellamoda, dell'informazione e dello sport,hanno posato insieme a bambini indiani,congolesi, italiani, camerunensi, france-si, cinesi, filippini e somali, davanti all'o-biettivo di RobertoRocco, "con gioia eper donare gioia", asostegno del proget-to "Schools for Afri-ca". Sono ritratti, fragli altri, Ennio Morri-cone, Giorgio Arma-ni, Biagio Antonacci,Martina Stella, RaoulBova, Valentina Cer-vi, Clemente J. Mi-mun, Giorgio Mulè,

Alfonso Signorini, Giuliana De Sio, SilviaToffanin, Giusy Ferreri e Margherita

Granbassi. E tra i presenti all'Ex-celsior? E’ stata la serata dei sor-risi. Protagonisti quelli del calen-dario "Il diritto di sorridere" che èdisponibile in edicola allegato aChi. Per ogni copia venduta verràdevoluto 1 euro all'Unicef. Tra unsorriso e un augurio non dimenti-chiamo che, con un piccolo con-

tributo, possiamo ridare a tanti bambini ildiritto di sorridere. Conosciamo la crisieconomica che stiamo vivendo ma, conun po’ di buona volontà, possiamo farce-la per donare un sorriso. Esempio: nelcomprare un regalo basta pagarlo qual-che euro in meno e la differenza versar-la all’Unicef.

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DEA NotizieSede legale e Redazione

via Regina Elena, 2881041 Bellona CE

Telefax 0823.966794320 28 50 938

c.c.p. 33785874 - P.I. 02974020618deasportonlus@libero.itSettimanale di Cultura,informazione e politica

Collegato a www.deanotizie.itAut. Nr. 665/06 del

19.10.2006Tribunale S. Maria C.V.Direttore Responsabile

Francesco FalcoVice Direttore

Franco V alerianiGrafica: Antonio Scala

Palazzo Doria-Pamphili - Valmontone (Roma)Dr. Domenico Valeriani - Scienze Politiche e Relazioni Internazionali - Collaboratore da Bellona

Palazzo Doria Pam-phili di Valmontone el'adiacente collegiatadell'Assunta rappre-sentano le unichestrutture superstiti

dell'antico nucleo urbano della città,quasi del tutto rasa al suolo dai bom-bardamenti dellaSeconda GuerraMondiale. Glisfollati che per-sero le loro abita-zioni durante laguerra si insedia-rono nel palazzoe vi rimasero finoagli anni Settan-ta. Per questo motivo il palazzo appa-re oggi seriamente compromesso acausa di molteplici eventi che si sonosusseguiti nel corso degli ultimi cin-quant'anni. Da alcuni anni è in corsoad opera del Comune di Valmontone edella Soprintendenza ai Beni Artistici eStorici di Roma un'azione di recuperodell'edificio e del ciclo pittorico del pia-no nobile. In seguito ad un protocollo

d'intesa stilato dal Comune di Valmon-tone nel 1987, l'edificio è stato destina-to all'Università di Roma "La Sapienza"ed attualmente ospita, al piano terra, al-cuni uffici del Centro Interuniversitariodi Ricerca sui Paesi in via di Sviluppo. Quando nel 1651 Camillo Pamphili, ni-pote dell'allora pontefice Innocenzo X,

acquistò daFrancesco Bar-berini il feudo diVa l m o n t o n eeleggendolo apropria residen-za extraurbana,la sua era sen-z'altro la fami-glia più potente

della Roma di quegli anni. Nel punto piùalto del borgo, su delle preesistenzeoggi di difficile individuazione, il princi-pe decise di realizzare un progetto mol-to ambizioso: la costruzione di un pa-lazzo di 365 stanze inserito in un com-plesso urbano provvisto di foresteria,armeria, stalle, granaio, carceri, piazzadel mercato e botteghe. Un progettodefinito dalle cronache dell'epoca "città

panfilia" e che va interpretato comeuno degli ultimi riflessi della teoria rina-scimentale sulla città ideale. Nel 1652si diede avvio alla quasi totale demoli-zione dell'antico castello Sforza - giàdei Conti di Valmontone - e nel 1654iniziarono i lavori per il nuovo palazzoultimati nel 1670. L'architetto respon-sabile del progetto è tuttora ignoto. Ri-mane però un dato certo: l'affidamentodel cantiere ad Antonio Del Grande apartire dal 1666. La compattezza del-l'edificio, collocato nel punto più altodel borgo, fa pensare ad una posizionestrategica funzionale all'avvistamentoche la fabbrica pamphiliana dovettecertamente ereditare dall'antico castel-lo medievale. Nel palazzo si possonoammirare gli affreschi del Cozza: stan-za del fuoco; Mattia Preti: stanza del-l'aria; Cortese, detto anche il Borgo-gnone: stanza dell'acqua; Tassi, detto ilCortonese: stanza della terra; Dou-ghet: la sala del principe, nella cui vol-ta spicca lo stemma dei Pamphili. Pervisitare Palazzo Doria Pamphili di Val-montone è consigliabile telefonare alnumero 06 959 8650

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Pagina autogestita

... Non si finisce mai di imparareAnche quest'anno a Londra si è svol-ta la famosa rassegna "Salon Inter-national", evento importantissimo nelsettore della moda del capello. Tan-tissime sono le opportunità che offrequesto evento. All'interno della fieravengono le ultime soluzione tecni-che per i parrucchieri, sia per quantoriguarda le attrezzature, sia per quel-la che è la formazione. Infatti i piùimportanti Hair Stylist al mondo ven-gono qui per tenere stage e corsi diaggiornamento avanzati.Per Gianni Lamberti è ormai consue-tudine essere presente a questoevento. Assieme alla sua equipe sireca a Londra per partecipare a que-sti corsi di aggiornamento, così daimparare nuove tecniche e di rende-re sempre più efficace quella già ac-quisita.A cornice del "Salon International"vengono organizzate altre manife-stazioni come la "Alternative HairShow". Quest'anno la manifestazio-ne si è svolta al Royal Albert Hall,uno dei più grandi e importanti teatrid'Inghilterra e si è resa ancora piùspeciale perché ha festeggiato l'ot-tantesimo compleanno di Vidal Sas-soon, uno dei più grandi Hair stylistdi tutti i tempi.Gianni Lamberti ha partecipato algrande evento e ha avuto l'onore diincontrare nella sala stampa Vidal,scambiando con lui qualche parola.L'incontro, anche se molto veloce,ha rivelato un cordialissimo Sas-

soon, prodigo di preziosi consigli.Per Gianni tutto ciò è stato moltoemozionante dato che da anni se-gue le tecniche di questo grandehair dresser.

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Storia della canzone napoletana - XIX Puntata

"La Serenat a e i Posteggiatori"Franco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona

A Napoli l'usanzadella serenata ebbeun largo sviluppo. Ladolcezza del clima ela tendenza del po-polo al canto spinge-va molti autori a scri-vere meravigliose

serenate che, in seguito, furono inter-pretate dai più celebri cantanti. La se-renata era un rito con il quale i fidan-zati si impegnavano nella loro pro-messa d'amore. Solo dopo il fidanza-mento ufficiale il giovane riceveva ilconsenso, dalla famiglia dell'amata, di"portare la serenata" in compagniadei musicisti e degli amici. Senza ilconsenso la serenata suscitava lareazione del genitore e dei familiari.La serenata poteva essere anche "adispetto" quando c'erano litigi tra i dueinnamorati e, in questo caso, eranocantate canzoni non del tutto senti-mentali. I suonatori e gli amici si radu-navano il sabato sera in casa del fi-danzato. Gli esecutori erano un chi-tarrista, un flautista ed un mandolini-

sta e, dopo avere scelte le canzoni, siavviavano in silenzio verso la casadell'innamorata; subito si iniziava conuna canzone per decantare le lodi e ledoti della donna poi, dopo una brevesosta, si passava alla così detta "can-zone d'innamoramento". Al terminetutti erano invitati incasa per un brindisi eper l'esecuzione di al-tre canzoni. La sere-nata terminava a tardaora e tutti si allontana-vano mentre gli ultimiaccordi della chitarrasvanivano in lontanan-za. Una serenata del1400 diceva: "Carulìquanto sì bella cu stu musso a cera-sella / C'aggio fatto io puveriello cheme faje tanto patì? / Si speranzacchiù nun aggio ca tu bene me vurra-je / Viene a mare e truvarraje nu ca-davere pé te…" ecc. Uno dei primicantori di serenate fu un tale MU-CHIO che viveva al Borgo S. Antonio;a lui successero Pezzillo e GiovanniPrimavera. Fra le famose serenare ri-cordiamo quella composta da Salva-tore Di Giacomo: "Serenata Napulita-na" musicata da Mario Costa: "Dimmedimme a chi pienze assettata sola so-la addereto a sti lastre? / Nfacce 'omuro 'e rimpetto stampata veco n'om-bra e chest'ombra si tu! Ah che notte,Ah che notte! Ma pecchè nun t'affac-ce? Ma pecché ma pecché me necacce Catarì senza manco parlà?..."ecc; e quella composta da Ferdinan-do Russo dal titolo: "Scetate" musica-ta da Mario Costa: "Si duorme o sinun duorme bella mia / siente pe numumento chesta voce! / chi te vò be-ne assaje sta mmiezo 'a via / pe tecantà na canzuncella doce!...." ecc.

Altre famose canzoni-serenate sono:Serenata a Surriento, Nuttata 'e sen-timento e Voce 'e notte: "Si sta vocete sceta dint'a nuttata / mentre tu sta-je co sposo tuoje vicine / Statte sceta-te si vuò sta scetate / ma fa vedè cadorme a suonno chino…" ecc. Ottimi

esecutori di serenate erano iposteggiatori ai quali spes-so ricorrevano gli innamora-ti nella certezza di "fare bel-la figura". Fra i tanti ricordia-mo: Giovanni della Bagna-ra, Giovanni della Carretto-la, Mastro Ruggiero ed unadonna Giovannella Sanciache cantava serenate in ita-liano, napoletano e spagno-

lo. Ultimo grande posteggiatore fuGiovanni Di Francesco detto 'O Zin-gariello che fu amico prediletto di Ric-cardo Wagner. Libero Bovio gli dedi-cò una canzone: "Zingariello cantato-re 'e Pusilleco senza voce sapivecantà / Cielo e mare quanno 'a notteera doce cu n'accordo 'e chitarra faci-ve scetà ...".

Il 9 dicembreu.s. MargheritaMerolillo ha fe-steggiato il suo... Complean-no. Gli auguripiù affettuosidal marito Pep-pino, dai figli:

Buon Compleanno

Orlando, Selenia e Martina, daiparenti, dal personale e clienti delsuo esercizio commerciale. A Margherita non facciamo man-care gli auguri della Redazione.

TelefoniAttualmente sono attive in It alia 81,6 milio -ni di linee di telefonia mobile. Poiché gliitaliani sono 59 milioni, e tolti quelli chenon sono in grado di telefonare, viene fuo -ri che un it aliano su tre usa due telefoninicontemporaneamente. La domanda sorgespont anea: cosa se ne fanno? Una piccolapercentuale di questi tiene distint a la linealavorativa da quella personale. Un altrogruppo usa un numero per moglie \ marito,e un altro per l'amante. Ma rimane ancoraun certo numero di persone, quindi dob -biamo ritenere che si telefonano da sole.

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Auguri di Buon NATALE e

Felice ANNO NUOVOai cittadini di Bellona da parte del

Consigliere Comunale di Maggioranza

Dr. Domenico V aleriani

STORIA D'ITALIA CONTROCORRENTESilvano T revisani - Borboni e Briganti Intervist a con Gianni Custodero (parte I)

Prof. Antonio Martone - Collaboratore da Pignataro Maggiore

"Quale Italia si è co-struita nel 1861? Co-me e perché nasce laquestione meridiona-le? Quali sono le col-pe dei Borboni e qua-li quelle degli intellet-tuali del Sud? Crimi-

nali o partigiani i briganti?" Questi iquesiti cui cerca di rispondere Cu-stodero facendo una "storia senzafalsi pudori, anche a rischio di appa-rire revisionista ad oltranza e dissa-cratore, nella convinzione che è or-mai arrivato il momento di rendersiconto di come sono davvero andatele cose prima e dopo l'impresa diGaribaldi". Così dall'ultima di coper-tina che ci informa anche sull' inter-vistatore e sull'intervistato, il primo

un giornalista professionista e saggi-sta tarantino, soprattutto critico d'ar-te, il secondo, anche lui pugliese,storico. L'intervista si sviluppa in quattro ca-pitoli che affrontano la storia della di-nastia borbonica in ordine cronologi-co dal 1734 al 1861 con un'appendi-ce sul brigantaggio; infine "un tenta-tivo di bilancio". Appare subito evi-dente fin dalle prime questioni posteche l'intervistatore conosce le cosecome le ha apprese dai libri scolasti-ci e sembra sostenerle anche conuna certa convinzione, pur essendonavigato soprattutto in vicende di ar-te. E l'intervistato gli risponde semprecon puntualità, ma anche con moltoequilibrio; si capisce subito che Cu-

stodero non è un neoborbonico; èsemplicemente uno storico che cer-ca di far parlare i documenti e quan-do i Borboni sbagliano, lui non esitaun istante ad ammetterlo; però fa lu-ce anche su tanti punti in cui i Bor-boni hanno subìto attacchi ingiustidagli avversari denigratori. Sulla Re-pubblica del 99, Custodero ammetteche l'armata sanfedista non rispar-mia uccisioni, saccheggi e stupri;ammette le responsabilità di Ferdi-nando IV che non riconosce l'armisti-zio accordato dal Cardinale Ruffo aigiacobini arresisi; critica l'isolamentopolitico internazionale in cui s'era ve-nuto a trovare Ferdinando IV a cau-sa del suo modo di governare. Maevidenzia anche i tanti aspetti positi-vi della dinastia borbonica.

Sale la febbre peruno degli eventipiù attesi. Sonoiniziate le iscrizio-ni. Entra così nelvivo il 1° RallyRonde del Monte-maggiore – Me-

morial Andrea Rosario Viggiani. Pa-role, discussioni e pronostici lascia-no finalmente il posto ai fatti. Il megaevento entrerà nel vivo sabato 27 di-cembre con le verifiche Tecniche eSportive in programma dalle 9.00 al-le 12.30 presso il Ristorante Hoteldel Sole e con le ricognizioni auto-rizzate del percorso possibili finodalle ore 14 alle 17. Un sabato seraaccompagnato dal rumore e dal co-lore delle auto che sfileranno nelcentro di Calvi Risorta fermandosiper la presentazione nella VillettaComunale. Domenica alle ore 8.21in località Masserie di Giano partirà

1° Rally Ronde del Montemaggiore - IscrizioniDr. Antonio Viggiani. Commercialista - Collaboratore da Calvi Risorta

la Prova Speciale. Una prova ripetuta 4 volte e lunga 10chilometri interamente in asfalto eche saprà regalare forti emozioni.

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Una collana d'oro di oltre 2.200 an-ni fa e' stata ritrovata in un camponell'Inghilterra centrale da un cerca-tore di metalli amatoriale. Il valoredell'oggetto potrebbe superare i400.000 euro. 'E' un oggetto favolo-so, il piu' importante ritrovamento diun manufatto dell'eta' del Ferro degliultimi 50 anni', ha detto JD Hill,esperto di Età del Ferro al BritishMuseum. Il ricercatore ha donato lacollana al museo di Newark ed haavuto una ricompensa.

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Gastronomia Antichi SaporiPiatti da asporto Panini Bevande

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Nella notte di Nata-le tutto può accade-re, i miscredenti en-trano in Chiesa perla messa di mezza-notte, Gesù chiedea ciascuno di noi dipoter entrare nella

nostra anima e può accadere che gliuomini si vogliano bene e il ricco in-viti un povero alla sua mensa … ANapoli e in tutta la Campania, in que-sto periodo non mancano certo i pre-sepi e le zampogne accanto alle pre-parazioni culinarie natalizie locali le-gate alla rinomata tradizione pastic-ciera nostrana: roccoco', susamielli,divino amore, zeppole e struffoli;prodotti altamentecalorici per il con-tenuto in grassi ezucchero. Circa idolciumi nazionaliabbiamo il panet-tone che ha origi-ni antiche, si nar-ra che venisse preparato già allacorte di Ludovico il Moro, dolce ca-ratterizzato da multiple lievitazioni edalla presenza di uvetta e canditi. Ilprodotto industriale però differiscenotevolmente da quello tradizionale,la ricetta originale impone di lasciareparzialmente fermentare l'uvetta,pratica incompatibile con le normeigieniche e le necessità di lunga con-servazione degli alimenti confezio-nati industriali. Ovviamente meglioevitare i panettoni farciti con creme:queste ultime sono spesso prepara-te con grassi idrogenati e aggiungo-no ulteriori calorie a un alimento giàpiuttosto ricco. Il panettone, infatti,contiene circa 350 kcal per ogni 100g, quindi va consumato con modera-

zione. Cosa dire poi del pandoro, ti-pico dolce natalizio veronese: derivainfatti dal "nadalin", un dolce simile,a forma di stella, tipicamente prepa-rato in occasione delle feste di Nata-le nel veronese già dalla fine dell'Ot-tocento. I suoi elementi caratteristicisono la consistenza soffice e legge-ra, il sapore delicato e il profumo divaniglia, apprezzato soprattutto dachi non ama i candi-ti e l'uvetta presentinel panettone. Ilpandoro è un dolcemolto calorico (400kcal per ogni 100 g)a causa dell'elevatocontenuto di burro e

uova, e an-che se l'ap-porto energetico varia sensi-bilmente tra una marca e l'al-tra, è consigliabile non consu-marne più di una fetta al gior-no, possibilmente lontano daipasti (anche se nel periodo

natalizio è inevitabilmente la degnaconclusione di colossali abbuffate).Terminiamo ricordando il torrone, ti-pico dolce natalizio a base di miele,albume d'uovo e mandorle tostate.Figurarsi che anche nel mondo ara-

bo si usava preparare la "cubbaita",dolce contenente miele e sesamo.La particolarità dei torroni italiani cheli distingue dai dolci stranieri è lapreparazione, con ricette assoluta-mente originali e uniche ancora oggi,nonostante la meccanizzazione im-posta dall'industrializzazione. In tuttoil nostro Paese si producono varietàdiverse di torrone: a pasta morbida o

dura, con tenerocacao oppure di-versi tipi di fruttasecca (mandorle,noci, nocciole,arachidi) e variaromi, soprattuttofrutta candita oestratti di agrumi;con contenuto

energetico molto variabile ma chetuttavia lo fa collocare al primo postofra i prodotti ipercalorici (500 kcal perogni 100 g) …insomma in una fred-da notte d'inverno nell'antica Romaimperiale, amici e parenti si scam-biarono le prime "stranae" per fe-steggiare il "dies natalis", accompa-gnando con ricchi cesti di frutta edolciumi gli AUGURI e…del trasgre-dire con moderazione ne parleremonel prossimo numero

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Un luogo dimentica-to, alla periferia del-la piccola località diCurti, è culla da se-coli di un mistero.Mentre la letturadelle pagine otto-centesche evoca

distrattamente lo scenario delle no-stre terre popolate di monumenti an-tichi, avvolti nel chiaroscuro dellavegetazione,talvolta portatiin luce dall'u-mida terra, inun podere diproprietà dellafamiglia Pattu-relli, si scopri-vano i resti diun antico san-tuario, un tem-pio dedicato alculto di una di-vinità femmini-le, le cui im-magini, im-presse nella materia dall'artigiano,avrebbero avuto per destino il donodell'immortalità. Era la 'casa' deglidei, lo spazio in cui un religioso di al-tri tempi si ritrovava a pregare con-segnando al soprannaturale le an-sie quotidiane, ringraziando per undono ricevuto o lasciando un ogget-to simbolo di una richiesta, mentreattendeva fiducioso, attraverso unsentimento trasversale allo scorreredel tempo, un sentimento sempreuguale all'essere umano, di ottenereil 'miracolo' e vedere compiuta lapropria sorte. Da quei 'fossi', che ilproprietario aveva scavato per co-

Un racconto ottocentesco:il caso del santuario di Fondo Patturelli

D.ssa Rosaria Sirleto – Archeologa – Collaboratrice da S.Maria C.V.

struire un muro di recinzione al fon-do, erano stati portati in luce migliaiadi ex voto; quegli strani oggetti ave-vano la forma diparti del corpo,erano uteri, seni,mani, gambe,piedi, altre volte,molto spesso,statuette raffigu-ranti una madreofferente e dei

bambiniin fasce.Il loro carattere rimandavaad un particolare tipo diculto; quello che si pratica-va nel santuario era di ca-rattere spiccatamente ma-terno e muliebre, la 'dea ca-puana' era madre, in quan-to soprintendeva alla nasci-ta, ma era probabilmenteanche nume tutelare deimorti, una divinità che pre-senziava ai riti di passaggioper il legame, ancora tuttoda definire, con la necropo-

li trovata immediatamente intorno al-l'area sacra. Per una serie di impor-tanti coincidenze il sito dell'area sa-cra scoperto nel 1845 e poi occulta-to, riappare alle cronache nei primianni settanta di quel secolo, in coin-cidenza con la nascita del MuseoProvinciale Campano e con i lavoridella Commissione Conservatrice diTerra di Lavoro che autorizzandonuove indagini al Fondo, noto anchecome 'la Petrara', accoglie tra le pa-reti della nascente istituzione la mo-le di reperti, vecchi e nuovi, riaffiora-ti dal seno della terra.Il visitatore chepasseggia tra le sale del Museo può

rituffarsi in quell'atmosfera di mistici-smo, di sincretismo religioso, recu-perare la memoria di quei luoghi e

con essa l'immagi-ne del santuarioche accenna ap-pena a materializ-zarsi all'impattocon i poderosi re-sti dell'altare anco-ra coperti di stuc-co colorato. Il per-corso proseguesotto gli sguardi

delle sculture di tufo, quei simulacridi madri dall'inafferrabile significatorapiscono intimamente l'osservatore.Al primo piano la duplicazione di tan-te piccole statuine affollate all'internodelle esposizioni lascia smarriti e glioggetti da semplici elementi in terra-cotta diventano parlanti. A vederlisembra che non abbiano perso il lo-ro significato, che raccontino ancorastorie di pietà e religiosità popolare,semplice, fatta di gesti ripetuti, quoti-diana.

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Cultura e Socialità: i nomi dei premiatiCome già riportato da queste pagine,il tre gennaio 2009, saranno assegnatiriconoscimenti a persone che, negli ulti-mi tempi, si sono distinte. Il Direttivodell'Associazione Dea Sport Onlus è im-pegnato per apportare gli ultimi "ritoc-chi" per far si che la manifestazione"Cultura e Socialità" resti positivamentenei ricordi. Infatti saranno conferiti Atte-stati di Benemerenza, Medaglie a scrit-tori e dieci borse di studio a ragazzi del-l'IAC di Bellona. Per quest'ultima abbia-mo chiesto la collaborazione dell'IstitutoAutonomo Comprensivo trovando lapiena disponibilità da parte del Dirigen-te Scolastico, Prof. Luca Antropoli. Perla parte inerente l'assegnazione dellemedaglie nel verbale si legge: "… dopoaver assunto le dovute informazione eletto attentamente i curricula pervenuti,

questo Direttivo ha deciso che tutti i par-tecipanti riceveranno la Medaglia d'Ar-gento abolendo quella di bronzo". La ma-nifestazione è organizzata in collabora-zione con l'Amministrazione Comunale diBellona retta dal Sindaco Dott. GiancarloDella Cioppa. Il Direttivo ha trasmesso alComitato organizzativo i nominativi degliAutori insigniti dell'anzidetta Medaglia:Antonio Martone, Professore (PignataroMaggiore), Paolo Mesolella, Giornalista(Calvi Risorta), Francesco Nigro, Scritto-re, (San Nicola la Strada), Giuseppe Ro-toli, Docente, (Pignataro Maggiore); Anto-nino Scialdone, docente universitario,(Napoli) e Franco Valeriani, giornalista(Bellona). Mentre gli Attestati di Beneme-renza saranno conferiti a: Antropoli MariaRegina Vitulazio; Capomacchia Emilia,Caserta; De Luca Fabrizio, Caserta; De

Vita Antonio, Capua; Dini Ciacci GalliMargherita, Napoli; Duo Pellecchia-Ven-demia, Pignataro Maggiore; Fusco Giu-seppe, Bellona; Giudicianni Maria, Bello-na; Lagnese don Pietro, Vitulazio; Mar-tone Antonio, Pignataro Maggiore; Mero-la don Luigi, Napoli; Pezzulo Amalia,Bellona; Rotoli Giuseppe, PignataroMaggiore; Ruggiero Giuliana, Capua;Scialdone Antonino, Napoli; SguegliaSecondino, Bellona. Non siamo ancorain possesso dei nominativi dei ragazzidell’IAC di Bellona, vincitori del concor-so: “A Natale e San Silvestro meglio ilbotto della bottiglia di spumante”. Agliappassionati di Cultura e della Socialitàrivolgiamo l’invito a partecipare alla ma-nifestazione che si terrà nell’Aula Consi-liare della Città di Bellona, sabato 3 gen-naio 2009 alle ore 18,00.

Le attività commerciali a PompeiD.ssa Angela Izzo - Conservazione dei Beni Culturali - Collaboratrice da Calvi Risorta

A Pompei, come inogni grande città ro-mana, le botteghenon erano limitatesolo all'area del foro,ma si trovavano an-che lungo le strade

principali e lungo le stradine del cen-tro storico, dove, molto spesso, lospazio riservato alla vendita, a frontestrada, si abbinava un soppalco sitoal piano superiore, o ad un retrobot-tega, che erano utilizzati anche co-me ambienti abitativi. Tra gli esercizi più caratteristici e dif-fusi vanno sicuramente ricordati i ter-mopòli, una sorta di snack-bar, doveera possibile consumare pasti velocie bere un boccale di vino. In essi, in grandi banconi in muratu-ra erano inseriti grossi dolii per con-tenere il vino o gli altri prodotti ali-mentari. Il vino, per la sua consistenza e la

sua gradazione, veniva consumato mi-scelato ad acqua calda, miele e spe-zie. A Pompei il vino rappresentavauna voce essenziale per l'economiadella città, tale era l'abbondanza delprodotto che lo si poteva esportare intutto il Mediterraneo. Un altro prodottoparticolarmente apprezzato all'epocaera il garum, una salsa ottenuta dallamacerazione in salamoia delle interio-ra di piccoli pesci e dello sgombro.Questa salsa, utilizzata per condiremolte pietanze, fu anche esportata eduno dei maggiori produttori che si ri-cordi è Aulo Umbricio Scauro. Nume-rosi, inoltre, erano i panifici in città, dicui si sono ben conservati i resti. Par-ticolarmente ben tenuto è il panificio diPopidio Prisco, posto lungo il vicoloStorto, e che mostra il grande forno amattoni, quasi identico a quelli ancoraoggi in uso, e impiegati attualmenteper cuocere la pizza. Nel cortile si tro-vano alcune macine che servivano al-

la molitura del grano. Si faceva gira-re, a forza di braccia o con l'aiuto diasini o muli, il catillus, una vasca bi-conica a foram di clessidra, riempitasuperiormente di grano, sulla meta,sorta di grosso perno fisso di formaconica, sempre realizzato in duro ma-teriale vulcanico (era preferito quelloprelevato nelle cave di Roccamonfi-na, perché più resistente rispetto aquello vesuviano). I pani erano gene-ralmente di forma rotonda, rilevati aspicchi, e costavano in torno ai dueassi. Importantissima, inoltre, era l'in-dustria dell'abbigliamento. Nei dintor-ni di Pompei, infatti, erano allevati gliovini, che fornivano la lana grezza,che una volta cardata, filata e tinta,dava pezze atte a realizzare capi diabbigliamento, come tuniche, mantel-li e toghe. Pompei deve alla sua favo-revole posizione, al fiume e al porto,lo sviluppo del commercio e la suavasta ricchezza nell'antichità.

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Dea Sport Onlus - Princip ali Attività 2008L'anno 2008 ebbe inizio con la pre-senza di giovani volontari che trova-vano presso la Dea Sport Onlus unluogo di aggregazione. Alcuni diquesti giovani sono stati impegnatinella Redazione della nostra rivistaDea Notizie ed altri nella composi-zione e realizzazione di bigiotteriacon pietre Swaroski. 6 gennaio 2008 - Befana a circa 200bambini che avevano scritto la loroletterina. Alcuni rappresentanti si recarono aNapoli per assistere la studentessa

Stefania Castellone mentre discute-va la tesi di Laurea su Bellona. Pubblicazione e presentazione delsecondo volume di Franco Valeriani"Luci ed ombre". Pubblicazione e presentazione dellaTesi di Laurea dellaD.ssa Stefania Ca-stellone: "Educazio-ne ed Istruzione aBellona" Dibattito: "Cultura èLegalità"Partecipazione allagiornata del Braillec/o l'Istituto Colosi-mo di Napoli. Contatti con i militari impegnati all'e-stero per divulgare, con i nostrimass-media, le loro azioni di Pace. Permanenza di due settimane a Bel-lona di dodici studenti svizzeri giuntitra noi per uno scambio socio - cul-turale. In Collaborazione con L'Am-ministrazione Comunale e L'IAC di

Bellona. concorso perl'assegnazione di 12borse di studio sul te-ma: "La raccolta diffe-renziata dei rifiuti solidiurbani".Presso il RistorantePizzeria "Zio Ciccio"Raduno tra gli ex an-nunciatori della RadioDea. Pubblicazione e pre-sentazione del terzovolume di Franco Va-leriani "Come eravamo". Dibattito:"Cultura è Legalità e Pace"Gita gratuita a Pompei per assistere

all'inaugurazio-ne di una suc-cursale dellaFondazione "'Avoce de creatu-re" della qualeè padre spiri-tuale Don LuigiMerola. Napoli CastelSant'Elmo Par-

tecipazione alla giornata mondialedell'Infanzia organizzata dall'UNI-CEF Regionale di cui è presidente ladott. ssa Margherita Dini Ciacci Gal-li. Durante l'anno 2008 ci siamo im-pegnati per far ritornare il sorriso a78 persone nel campo sociale e la fi-ducia a 34 persone nel campo sani-

tario.Abbiamo aiutato 13 giovani deside-rosi di venir fuori dal tunnel senzauscite. In ultimo, ma non per ultimo, la ma-nifestazione del prossimo 3 gennaioche prevede il Conferimento di Atte-stati di Benemerenza, la consegnadi medaglie a scrittori che hannopubblicate almeno tre volumi e l'as-segnazione delle borse di studio ai

ragazzi dell'IAC di Bellona che sonorisultati vincitori del concorso: "A Na-tale e Santo Stefano meglio il bottodella bottiglia di spumante". Con orgoglio possiamo dire di aversuperato, in due anni, le 500.000 vi-site al nostro sito www.deanotizie.it Abbiamo rilasciato a cinque giovanicollaboratori gli attestati per l’iscrizio-ne all’Albo dei Giornalisti-Pubblicisti.Abbiamo pubblicato ben 51 numeridella rivista Dea Notizie per la qualeè prevista la copertura dell'intero ter-ritorio della nostra provincia nonchéla diffusione in alcune edicole dei co-muni capoluogo di provincia dellanostra regione. E' nostra intenzione acquistareun'ambulanza per il trasporto degliinfermi dall'ospedale a casa, un ser-vizio che il 118 non effettua. Il cam-mino prosegue.

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Si rompe il cellulare, il giudice riconosce i danni p sicofisici D.ssa Giusy Vastante - Avvocato - Collaboratrice da Bellona

Il malfunzionamento deltelefono cellulare, stru-mento di comunicazio-ne ormai divenuto indi-spensabile nella nostrasocietà, va ad incideresul benessere psicofisi-co dell'individuo, tanto

da far ritenere risarcibile il danno provoca-to dalla sua privazione. È quanto afferma-to in una sentenza del Giudice di pace diCatanzaro Francesco Lecce, che si è direcente pronunciato in una causa pro-mossa dall'avvocato Concetta Nunnari, la

quale rappresentava se stessa, controuna nota azienda di telefonia, riconoscen-do al legale il risarcimento per non averpotuto usare l'apparecchio. L'avvocatoNunnari aveva acquistato un telefoninodalla compagnia telefonica in questione, inoccasione della stipula di un contratto ditelefonia avvenuta fuori dai locali commer-ciali, ma l'apparecchio tempo dopo avevamanifestato un difetto che non ne consen-tiva l'utilizzo. L'avvocato, non avendo rice-vuto alcuna assistenza per un guasto altelefono verificatosi dopo pochi mesi dal-l'acquisto, si è rivolta alla compagnia con

diverse diffide, rimaste tutte inascoltate. Aquel punto ha citato in giudizio la societàchiedendo la riparazione e/o la sostituzio-ne del telefono, nonchè il risarcimento deldanno subito a causa del suo mancatoutilizzo, che l'ha costretta a chiederne unaltro in prestito. La compagnia telefonicaha provato a sostenere l'incompetenzaterritoriale del giudice di Catanzaro, a fa-vore di quella del giudice di Roma, per viadel contratto cosiddetto "Affari" dell'avvo-cato, ed inoltre che la Nunnari avrebbedovuto prima esperire un tentativo di con-ciliazione che invece non c'è stato.

Corsi di Formazione perAlimentaristi e Corsi inerenti la Sicurezza sul lavoro, el’adeguamento alle normative europee Attestazione SOA ai sensi del DPR34/2000 perla partecipazione a gare pubbliche; ISO 9001/2000 (Vision Certifica-zione di Qualità); ISO 14001:2004 14000. EMAS: Certificazione Ambientale;OHSAS 18001 (certificazione dei sistemi di gestione della sicurezza e della salutedei lavoratori). L’elenco è il seguente: Addetti antincendio in attività a rischio in-cendio medio h8 Euro 150,00; Il Datore di lavoro conforme al decreto del mini-

stero del lavoro e della previdenza sociale del 16/01/1997 h16 Euro 200,00; Addetto al primo soccorso ai sensi del D.M.388/2003 gruppo B E C h12 Euro 150,00; "Il Rappresentante dei lavoratori perla sicurezza" conforme al decreto del Mi-nistero del lavoro e della Previdenza sociale del 16/01/197 h32 Euro 200,00; "Il Responsabile del servizio di prevenzionee protezione" ai sensi del DS 626/94 e conforme al D.Lgs. 195 del 23 giugno 2003 con rispettivi moduli A,B,C e tutti i ma-crosettori di appartenenza h120 Euro 500.00; Addetto all'emergenza (art 4 comma 5 D.Lgs 626/94) h12 Euro 150.00; Co-ordinator e per la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili (D.Lgs. 494/96) h120 Euro 500.00; Addetto al montaggio esmontaggio ponteggi (d.lgs. 235/03) h28 Euro 200,00 Corsi sicurezza stradale perautotrasportatori. (da definir e)” Accredit ato dalla Regione Camp ania - Informazioni: Acliterra Camp ania per la legalità - viale Minieri, 85 - 82037 T eleseTerme (BN) Telefax 0824 976 562 acliterra.telese.bn@virgilio.it - Referente corso: D.ssa Daniela Mistero T el 393 996 4470

I corsi si tengono in Pignat aro Maggiore (CE).

Laurea Domenico V alerianiBellona - Il Consigliere Comunalecon delega ai Grandi Eventi, nonchènostro validissimo Collaboratore, Pri-mo Maresciallo Domenico Valeriani,Lunedì 15 dicembre scorso, pressol’Università degli studi della Tuscia inViterbo, ha conseguito la laurea in“Scienze Politiche e Relazioni Inter-nazionali, Corso di studi in ScienzeOrganizzative e Gestionali”. Domeni-co Valeriani ha discusso la Tesi diLaurea in “Diritto dell’Unione euro-pea. - Unilateralismo e Multilaterali-smo nei Casi di Ingerenza Umanita-ria nel Diritto Internazionale e Comu-nitario”. Relatore il Chiarissimo Pro-fessore Dimitris Liakopoulos. LaCommissione esaminatrice è rimastamolto compiaciuta dell’esposizionedella tesi del candidato Valeriani. Peril Primo Maresciallo Domenico Vale-

riani il conferimento del titolo di lau-rea rappresenta un obiettivo impor-tante non solo per la sua carriera damilitare, ma anche per quella politicaconsiderando che intende quest'ulti-ma una missione per la soluzionedei problemi della collettività e nondel singolo. Al neo Dott. DomenicoValeriani i complimenti e gli auguriper una promettente carriera da par-te dell’intera Redazione della nostrarivista.

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Ricette di Niett aCollaboratrice da Bellona

scia riposare perqualche minuto. Grigliat a mist a di

carne con vellut atadi lenticchie

Ingredienti per 8 per-sone: 400 gr. lentic-chie a seme piccolo,2 spicchi d'aglioqualche fogliolina diprezzemolo, 1 litro emezzo di acqua, olioextravergine d'oliva,sale qb. peperonci-no, mezza cipolla.Mettete le lenticchie,dopo averle ripulite dalle impurità, in uncolino a trama sottile e lavatele sottol'acqua corrente, quindi ponetele in unapentola capiente a cuocere nell'acqua.Dopo mezz'ora circa controllate che sia-no cotte, salate con del sale grosso etenetele in caldo nel liquido di cottura.Intanto spellate gli spicchi d'aglio e trita-teli. In un tegame di coccio versate l'olioe a fuoco basso fate soffriggere legger-mente il trito di aglio e cipolla. Dopoqualche minuto aggiungete con il me-stolo la lenticchia già pronta insieme alliquido di cottura e fate insaporire me-scolando per qualche minuto a fuoco

Per le miepiccole amiche

Categoria: dessert. Va-lore: molto nutritivo.Quando si prepara: buo-no per tutte le stagioni.Difficoltà: impegnativo.

Gusto: dolce. Attenzione: per realizzarequesta ricetta chiedi alla mamma di pre-pararti una tazza di caffè molto leggero.Versa la panna fredda in una terrina eunisci lo zucchero a velo: sbatti la pan-na con il frullino fino a che non saràmontata. Grattugia il cioccolato a sca-gliette. Metti il caffè freddo in un piattofondo. IMMERGI velocemente ogni sa-voiardo nel caffè, poi deponilo in unostampo per dolci (meglio se rettangola-re e con i bordi rialzati). Continua que-sta operazione fino a che non avrai co-perto tutto il fondo della tortiera. Co-spargi il primo strato di savoiardi con loyogurt e con la metà del cioccolato inscagliette. Fai un secondo strato di sa-voiardi (sempre inumiditi nel caffè),spalma su questo strato la panna mon-tata e guarnisci con il cioccolato rima-sto. Lascia riposare in frigorifero fino almomento di servire. Se montare la pan-na ti sembra difficile, non preoccuparti,puoi acquistare dal tuo lattaio della pan-na già montata.

Un sandwich arcobalenoCategoria: salato. Valore nutritivo: mol-to energetico. Difficoltà: media. Gusto:salato. Lava molto bene la verdura. Ta-glia a striscioline le foglie di lattuga. Tri-ta il prosciutto con la mezzaluna senzadimenticare di togliere prima accurata-mente il grasso. Dividi a metà il pomo-doro, elimina i semini e affettalo fine-mente. Costruisci un cubo di pane, al-ternando fra una fetta e l'altra gli ingre-dienti in questo ordine: uno strato di for-maggio bianco; uno strato di formaggioe lattuga a striscioline; uno strato di for-maggio e prosciutto tritato; uno strato diformaggio e pomodoro a fettine. Avvol-gi il cubo in uno strofinaccio umido e la-

lento. A questo punto versateci un filod'olio, il prezzemolo spezzettato, il pe-peroncino rosso in polvere, aggiustatedi sale e fate rapprendere lentamentesul fuoco per qualche minuto. A cotturaultimata eliminate gli aromi e l'aglio efrullate sino a ridurle a crema. Grigliatela carne mista e servite con accanto lavellutata di lenticchie.

Possiate trascorrere in serenità il Santo Natale

con i vostri cari

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Da “Senza polvere senza peso” di Mariangela Gualtieri Prof. Giuseppe Rotoli - Collaboratore da Pignataro Maggiore

Che cosa sono i fiori? non senti in loro come una vittoria?

La forza di chi torna da un altro mondo e canta

la visione. L'aver visto qualcosa che trasforma

per vicinanza, per adesione a una legge che si impara cantando, si impara profumando.

Che cosa sono i fiori se non qualcosa d'amore che da sotto la terra viene

fino alla mia mano a fare la festa generosa.

Che cosa se non leggere ombre a dire

che la bellezza non si incatena ma viene gratis e poi scema, sfuma

e poi ritorna quando le pare.

Chi li ha pensati i fiori, prima, prima dei fiori.

da Senza polvere senza peso, Einaudi Editore 2006, pag.121Mariangela Gualtieri (1951)

La poesia, formata da 4gittate strofiche, si presen-ta come una serie di do-mande, alle quali il poetasubito fornisce risposte, di-rette e indirette, espliciteed implicite, chiare e allusi-ve. Tutte e quattro iniziano

con un pronome interrogativo (Che cosa,Chi) a porre in rilievo la qualità indagatricedel poeta, la volontà di andare oltre la su-perficie, di superare il deja-vu, di sgretolareincrostazioni concettuali e comportamenta-li. Vi è una pacata ma ferma volontà di tro-vare e dare risposte nuove. La semplicitàdel dire, del chiedersi,(che cosa sono i fio-ri? Chi li ha pensati) non sta ad un sempli-cistico e banale esplorare sotto la fagliafreatica dell'essere, bensì ad un'azione ditrivella che, perforando le superficie del vi-vere, ne porta alla luce l'essenza: l'amore.L'amore della riscossa dall'anonimato, dal-la insignificanza, l'amore palingenetico, chesalva e rinnova, che 'viene …a fare la fe-sta generosa'. La vita ridiventa festa, ricon-quista i suoi originari e originali colori e pro-fumi. I fiori qui sono l'emblema, il simbolo,ma anche la concretezza dell'amore; sonola vittoria, 'la forza di chi torna/da un altromondo e canta/la visione'. I fiori portatori diluce e di verità nuove, di verità dimenticate,di verità seppellite dalla società contempo-ranea, alla ricerca delle apparenze, dei sur-rogati. Questi della Gualtieri non sono i mi-

Buon Natale

AnnoFelice

lioni di fiori di plastica, ma sono fiori veriche sanno trasformare 'per vicinanza, peradesione ad una legge/ che si impara can-tando, si impara profumando'. Qual è lalegge? E' ora ovvio che è la legge dell'a-more, della vicinanza all'umanità , alla na-tura, ai profumi, al profumo di ciò che è ol-tre le apparenze, è la vicinanza a Dio, chepur non essendo mai nominato è presenteprepotentemente nel distico finale: 'Chi liha pensati i fiori,/ prima, prima dei fiori. Laforza comunicativa della poesia è affidata,inoltre, alla punteggiatura e al ritmo. I nu-merosissimi nuclei giambici danno sostan-za ritmica ad un crescendo, ad un elevareaffidato alla seconda sillaba della coppia,come a voler sollevare il piede, la mano, latesta, lo spirito del lettore. L'attacco conl'accento sulla seconda sillaba di cosa, disono, di fiori nel verso 1 e negli altri versisuccessivi è una scarica di energia, unasorta di fluido elettrico che scorre sotto pel-le nel lettore, che inconsapevolmente si ri-carica e si sente positivo. Sì, la positivitàdopo decenni e decenni di negatività, ritor-na a far capolino nella poesia italiana, gra-zie a questa poetessa dallo sguardo acutoe profondo. Ci sarebbe da dire ancora mol-to sulla punteggiatura, ma il discorso si al-lungherebbe di molto. Per il momento go-diamoci questo capolavoro rileggendolocon gli occhi, ad alta voce, seduti, in piedi elasciamoci avvincere e trasformare. Unabella cura contro la depressione imperante.

AuguriAuguri e felicita -zioni alla neodottoressa Francesca Izzo che il giorno 18dicembre ha con -seguito la laureatriennale inScienze Biologi -che alla Seconda

Università di Napoli, discutendo una tesi inMicrobiologia. Auguri da papà Salvatore,mamma Elena e dalle sorelle Nicolina, An-gela e Paola; dai cognati Alberto, V alerio eTino. Un augurio speciale dalla piccolaFrancesca che ha già imparato tante strut -ture molecolari… Ai parenti ed amici si ag -giungono le felicitazioni dei Redattori diDea Notizie che all’unisono gridano:

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Racconto breve I fiori colorati della piccola Ida Rosa Nespoli 15 anni da Caserta

"I miei poveri fiori coloratisono tutti morti!", disse lapiccola Ida. Erano così belliieri sera, e ora sono tutti ap-passiti! Perché è succes-so?" - "Perché i fiori sonocosì brutti oggi?" "Oh, sai che cosa han-no?", disse lo studente. "I fiori sono stati aballare questa notte e per questo hanno latesta che ciondola". "Ma no! I fiori non pos-sono ballare", rispose la piccola Ida. "Co-me no!", replicò lo studente. "Quando vie-ne buio e tutti dormono, loro si mettono asaltare allegramente, quasi ogni notte bal-lano". "E i bambini non possono partecipa-re al ballo?” "Sì: le piccole margherite e imughetti!". "E dove ballano i fiori più cari-ni?", chiese la piccola Ida. "Non sei statagià più volte fuori città in quel grande ca-stello, dove il re abita d'estate, c'è un belgiardino con moltissimi fiori? Hai anche vi-sto i cigni nuotarti incontro quando volevidar loro le briciole di pane. Quello, sì, cheè un ballo, credimi". "Sono stata in quelgiardino proprio ieri con la mamma", disseIda, "ma tutte le foglie erano cadute daglialberi e non c'era più neppure un fiore. Do-

ve sono finiti? In estatene ho visti tanti". "Sonoentrati nel castello. Devisapere che non appena ilre e la sua corte rientranoin città, tutti i fiori corrono

nel castello per divertirsi. Dovresti vedere!Le due rose più belle si siedono sul trono efanno il re e la regina. Tutte le rosse crestedi gallo si mettono di lato e si inchinano, lo-ro sono i gentiluomini di corte. Poi arrivanotutti i fiori più belli e ballano, le violette fan-no finta di essere allievi ufficiali di marina, eballano coi giacinti e coi fiori di croco, chechiamano signorine! Itulipani e i grandi gigligialli, che sono dellevecchie signore, stan-no attente che si ballibene e che tutto vadaper il meglio". "Nessu-no lo sa!", ribatté lostudente. "A volte dinotte arriva il vecchioguardiano, che devecontrollare il castello;ha un gran mucchio di

chiavi e non appena i fiori sentono il rumo-re delle chiavi, si azzittiscono, si nascondo-no dietro le lunghe tende e affacciano la te-sta. "Sento bene dal profumo che qui den-tro ci sono dei fiori!", dice il vecchio guar-diano, ma non riesce a vederli. "E' divertente!", disse la piccola Ida e battéle mani. "Ma neppure io li potrei vedere?”"Sì; ricordati, quando andrai là di nuovo, diguardare dentro la finestra e sicuramente livedrai. Io ho guardato oggi e c'era un lungonarciso giallo sdraiato sul divano che si sti-racchiava come se fosse stato una dama dicorte".

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12 Dicembre 2008 - 4 Gennaio 2009Palazzo Vescovile

Sala Concerti - Ore 19,00 Il Natale è sempre motivo di riflessione siasul piano religioso che esistenziale. E' ilmomento in cui ognuno di noi si sente chia-mato a rinchiudersi in sé stesso, a scanda-gliare il proprio animo, a dialogare con lapropria anima e ad abitare il mondo dellospirito individuale e collettivo. La musica èil più suggestivo strumento introspettivo,che consente all'uomo di sentirsi più vicinoa Dio e all'umanità. In questo scorcio fina-le di anno, l'Associazione Culturale 'Amicidella Musica' offre ai soci 5 occasioni diascolto della buona musica e di riconcilia-zione con sé stesso. Si inizia con la confe-renza sul compositore Lorenzo Perosi, cheha segnato i più alti livelli della produzionedi musica sacra del Novecento. Segue ilconcerto dell'Ensemble An Arperc, che èuna singolare formazione composta da 4arpe e da percussioni. L'ensemble effettuaun viaggio attraverso le tradizioni popolaridi numerosi paesi, passando dal tango ar-gentino alle serenate messicane, da salta-relli medioevali a melodie paraguaiane, fi-no ad arrivare alla tradizionale tarantellapartenopea, ridonando all'arpa quel compi-to di strumento popolare che negli ultimisecoli aveva perso. Il terzo incontro con ilDuo Roberto Palumbo -Nunzio Saliernopresenta un originale repertorio di musichecon il mandolino, che con i suoi registri evibrati evoca un complesso e ricco mondo

emozionale. Un particolare rilievo è asse-gnato alla serata dedicata alla memoria deltenore Tommaso Pettrone, scomparso 20anni fa. L'incontro è l'occasione per la vi-sione di un DVD del luglio del 1986 che ri-prende un concerto del tenore insieme alsoprano Maria D'Ambrosio e la pianistaMaria Rosaria Argenziano. Sia la pianistache il soprano saranno le protagoniste del-la serata con l'esecuzione di canzoni napo-letane. Ed infine il concerto dell'orchestrada camera "Sant'Andrea Avellino" direttadal M° G. Carannante. Nella speranza diavere i soci ai nostri concerti, formuliamo atutti loro calorosi Auguri di un Santo Natalee di un Sereno Anno Nuovo. Il Consiglio DirettivoOltre alle serate già svolte: Venerdì 12 eDomenica 14 Dicembre u.s. il programmaprevede:Domenica 21 dicembre 2008, ore 19.00DUO MANDOLINO-PIANOFORTERoberto Palumbo (mandolino) -Nunzio Sa-lierno (pianoforte). Serenate d'altri tempiRaffaele Calace (1863-1934): RomanzaS.P. Op.134, Rondò Op.127, VI MazurkaOp.141, Soirée de printemps - NocturneOp.53, Tarantella Op.18, Serenata malin-conica Op.120, Bolero Op. 26, MazurkaPolacca Op.52, Gavotta Carillon Op.64(mandolino solo), Nunzio Salierno (1972-).Fantasia per Morricone: "La leggenda delpianista sull'oceano" (piano solo), Isole En-rico Marucelli (1877-1907) Valtzer Fantasti-co, Carlo Munier (1859-1911), Capriccio

Spagnolo Op.276. Il repertorio proposto dalDuo è caratterizzato da brani composti frala fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecen-to. Domenica 28 dicembre 2008 Ore 19.00.Venti anni dalla morte di Tommaso PettroneTenore. Concerto di canto e musica. Pre-sentazione e proiezione del DVD del con-certo realizzato nel Luglio del 1986. Nell'in-delebile ricordo del tenore Tommaso Pet-trone saranno eseguite canzoni napoletaneda parte dei MaestriMaria D'Ambrosio Soprano, ArgenzianoMaria Rosaria Pianista, Vendemia RossellaPianista.Domenica 4 gennaio 2009 Ore 19.00Concerto sinfonico: Benvenuto Anno Nuo-vo. Programma: Orchestra da camera"Sant'Andrea Avellino", Direttore GiuseppeCarannante, Voce recitante Roberto Albin;J. S. Bach: Jesus Bleibet (dalla CantataBWV 147), G.F. Hendel: Passacaglia, J. S.Bach: Aria (dalla suite in re maggiore), F.Schubert: SerenataJ. Pachelbel: Canone, W.A. Mozart: De'vieni alla finestra (dal Don Giovanni), Pisa-no-Cioffi: Ma ve pare, ve pare, ve pà (convoce recitante), U. Borselli: Canzone pette-gola (con voce recitante), G. Carannante:Sogno e preghiera di Sant'Andrea Avellino(con voce recitante), A. piazzola: La ballataper un folle (con voce recitante), J. Strauss:Voci di primavera - valzer, J. Strauss : Sulbel Danubio blu - valzer.

Associazione Culturale "Amici della Musica" Pignat aro Maggiore - XXXIII S tagione Musicale

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Quando far sedere a t avola il bambino con mamma e p apà?D.ssa Anna Iodice - Pediatra - Collaboratrice da Salerno

Dipende dall'organizza-zione familiare, dagli ora-ri innanzitutto: i piccolisono molto abitudinari edifficilmente cambianoidea. Tuttavia c'è un mo-do per capire se

tuo figlio vuole partecipare aipasti con gli adulti: fa i capriccidavanti alla sua pappa e curio-sa nei piatti degli altri, preten-dendo assaggi o allungandodirettamente le manine. L'e-sempio, come sempre, è il piùefficace apprendimento: per ipiccoli osservare i grandi chemangiano serenamente e hanno un'ali-mentazione varia ed equilibrata, è unnotevole vantaggio. Se oltretutto ilbambino è un po' pigro e inappetente,questo può costituire un forte stimolo afare da solo. Che mangi da solo o incompagnia, occorre che il piccolo ab-bia tutto il necessario a sua misura. In-nanzitutto il seggiolone: deve essere abase larga per scongiurare il rischioche si rovesci; esistono in commerciomodelli che possono essere abbassati,l'importante è verificare sempre che ilblocco di sicurezza funzioni perfetta-mente. Attenzione a non lasciare ilbambino incustodito: il seggiolone puòessere pericoloso. Se il piccolo si alzae si sporge può cadere da un'altezzarelativamente elevata: bisogna allac-ciargli sempre le cinghie di protezione.Per quanto riguarda gli accessori per lapappa, vanno scelti oggetti adatti all'e-tà del bambino: piattini infrangibili, po-sate con le punte arrotondate; per i pri-mi assaggi è consigliabile un cucchiai-no in silicone, più morbido e meno fred-do del metallo, che può dare una rea-zione di disgusto. Bisogna fare atten-zione a non lasciare a portata delle ma-nine del bambino piatti caldi, che po-trebbe rovesciarsi addosso. Infine èconsigliabile incentivare il desiderio delbambino di mangiare da solo, anche se

dovesse pasticciare con il cibo, toccar-lo, spalmarlo. Questo gli serve per co-noscere e apprezzare sapori e odori.Ripulire seggiolone e pavimento dopoil pasto è un impegno in più, ma è me-glio non reprimere questa sua forma di

apprendimento. Tut-to questo può coinci-dere anche con ilprimo compleanno ilbambino ha pratica-mente terminatol'avventura dellosvezzamento. Lasua dieta è suddivi-sa ormai in quattro

pasti: colazione, pranzo, merenda ecena. Questa distribuzione va via viaconsolidata, anche se il piccolo può ri-chiedere spuntini fuori pasto. In questocaso occorre rivedere la sua alimenta-zione e integrarla con cibi nutrienti eadatti alla sua età. E' giunto il momen-to per esempio di suddividere il primodal secondo e a questo aggiungere ilcontorno, proponendo al piccolo, oltrealle minestre e alle prime pastasciutti-ne, anche piatti di carne o pesce fine-mente triturati, accompagnati da pez-zettini di verdura. Verso i 18 mesi peròil bambino può opporre qualche resi-stenza: i suoi gusti si delineano sempredi più ma soprattutto inizia una fisiolo-gica fase di opposizione che gli serveper affermare la sua autonomia. Difronte a cibi che prima dimostrava diapprezzare, ora si ritrae o fa mille ca-pricci. In questo caso una buona solu-zione è proporgli più volte alla settima-na un piatto unico: per esempio pastacon i legumi, con il pesce, o con il ragù,tutte pietanze complete e appetitose.Ecco qui di seguito uno schema gior-naliero valido per bambini dai due annicirca. Tra colazione e merenda: 350grammi di latte (se non è molto graditopuò essere sostituito da yogurt), pane(g 30-40) o fette biscottate (g 20) emarmellata (g 20-30) o miele. Pranzo e

cena: come primo piatto, alternare 50grammi di pasta con minestre di verdu-re o di legumi; come secondo piatto:70 grammi di carne o di pesce chepossono essere sostituiti da prosciutto(una o due volte alla settimana), o daun uovo (una o due volte alla settima-na) o da formaggio (due volte alla set-timana); come contorno, verdure cotteo crude. Completare con poco pane(circa 30gr.), e frutta.

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Tappeti come opere d'arteD.ssa Vincenzina Del Prete - Architetto - Collaboratrice da Aversa

Ecco cosa accadequando "la fantasiaentra in casa contessiture che sem-brano opere d'artee quadri orizzontalida vivere ogni gior-no". E' questa la

moda che negli ultimi anni sta pren-dendo piede sempre di più in fatto diarredamento. Divani dai mille colori estoffe; carta da parati sempre piùstravagante e originale; piante e tan-ti colori in casa che quasi sembra diessere fuori in giardino. Impazza un

modo nuovo di fare la casa e di vive-re la propria casa. Ed ecco che que-sta linea di pensiero si ritrova anchenei tappeti. Si, avete capito bene,parliamo di tappeti, ornamento di tut-te le abitazioni, colorati e sfiziosi aseconda delle stanze. Ma non di"zerbini", di tappeti con la T maiu-scola. Oggi diventano vere e proprieopere d'arte. Proprio per non lascia-re nulla al caso. E pensate che nevengono realizzate anche delle mo-stre. Prendiamo per esempio gliarazzi preziosi dell'azienda newyor-kese Roubini Rug che intessono su

lana e seta disegni eclettici, poetici,eccentrici. Dai corpi di donna alle ar-chitetture, dalla natura sontuosaispirata ai giardini rinascimentali aisegni optical anni Sessanta, dai temianimalier a quelli mitologici: gli araz-zi oversize esposti restituiscono tut-ta una potenza espressiva, fatta diimmagini profonde come pensieri, disegni intensi come discorsi. Tra in-venzioni e riedizioni questo patrimo-nio iconografico unico è stato rinno-vato, trasformando gli oggetti delquotidiano e trasportandoli in una di-mensione stupefacente e fantastica.

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Attenti ai messaggi mediante il telefono fissoRag. Francesco Iovino - Collaboratore da Camigliano

Attenti ai messaggiche alcuni mascalzo-ni inviano sui vostricellulari, chiedendovidi chiamare, median-te il telefono fisso, uncerto numero, addu-cendo che vi sonocomunicazioni per

voi in segreteria. Si tratta di una truffabella e buona e, per di più, estremamen-te maliziosa, poiché il messaggio inviato,presentando un tono estremamente con-fidenziale (previo utilizzo di parole quali"baci" oppure "è urgente" oppure ancora"come concordato"), lascia ingannevol-mente supporre che esso possa effetti-vamente provenire da un amico o da unapersona che realmente debba dirvi qual-cosa con grande urgenza. Così non è.Una volta digitato, dal telefono fisso, ilnumero in oggetto (che inizia con la cifra4 ovvero con i soliti 144 o con 80 o 90 evia discorrendo), si ascolta una voce re-gistrata, solitamente in lingua inglese,con una successiva voce in italiano chepreannuncia che la telefonata è riservata,per i suoi contenuti, a un pubblico adulto.

Troppo tardi, però: se udirete questa vo-ce, vorrà dire che siete già stati gabbatie che il costo della telefonata vi verrà ad-debitato sulla successiva bolletta, peruna cifra complessiva che potrebbe an-che arrivare a 15-18 euro col solo scattoalla risposta. La televisione aveva, qual-che giorno fa, invitato i telespettatori anon chiamare, da telefono cellulare, i nu-meri fraudolentemente indicati mediantecomunicazione di criminosi Sms, ma ta-le truffa, a ben vedere, non è l'unica. In-fatti, la furbizia sottesa alla truffa che uti-lizza il telefono fisso è a dir poco sopraf-fina. Sul punto, chiunque l'abbia messa in at-to confida che l'utente- destinatario delmessaggio, proprio in virtù della confi-denzialità della comunicazione, chiamieffettivamente il numero che appare invisione nell'Sms inviato al cellulare. Per-tanto, il truffato sarà difficile che possasuccessivamente pretendere di non sop-portare il costo della telefonata, comun-que effettuata. Quindi, diffidate dai mes-saggi che ricevete sul vostro cellulare edevitate assolutamente di comporre i nu-meri che vi appaiono in sovraimpressio-

ne, sia dal telefonino che dall'apparec-chio fisso. Le società telefoniche che ge-stiscono i servizi, però, dovrebbero faredi più che inoltrare comunicazioni ai pro-pri abbonati, ammonendoli circa l'utilitàdi attivare tempestivamente il servizio dipreselezione delle chiamate (che impe-disce di chiamare i numeri in oggettosenza aver prima digitato un appositocodice), avendo l'obbligo giuridico di atti-varsi per controllare la provenienza deimessaggi proditori. L'utente, dal canto suo, potrà tentare didolersi, una volta constatato l'esoso ad-debito in bolletta della telefonata solleci-tata ma non voluta, denunciando il fattoalle competenti autorità (polizia postale,procura della repubblica) e chiedendo lo-ro di acquisire i tabulati telefonici del pro-prio cellulare, verificando la provenienzalogistica degli Sms. E' importante bloc-care i loschi ceffi che, sfruttando la buo-na fede altrui, si riempiono le tasche dimonete, ma ciò non sempre è facile, inspecie quando le truffe avvengono sfrut-tando i siti della rete Internet. D'altronde,il prezzo dell'eccessiva tecnologia è an-che questo.

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Natale come fonte di stress: La cosiddetta "Sindrome Natalizia"D.ssa Laura D’Aiello - Psicologa Psicoterapeuta Esperta in Psicologia Giuridica - Collaboratrice da Vitulazio

Secondo molte stati-stiche questo Nataleè vissuto da oltre lametà degli italiani co-me fonte di stress edi ansia.

Sembrerebbero es-sere davvero una mi-

noranza coloro che vivono le feste conemozione ed allegria, mentre cresce lavoglia di intimità, relax e benessere,complice l'intenzione di risparmiare. La cosiddetta "sindrome natalizia" co-stringe molti a subire lo stress di dovermostrare il meglio di sé, recitando il ruo-lo imposto dalla posizione ricoperta al-l'interno della famiglia e dalla tradizionedella festa nei confronti di parenti con cuisi è costretti a condividere le lunghegiornate di feste.

Visite obbligate, sorrisi di circostanza,buoni sentimenti forzati, altrettanto for-zata generosità, affetto e disponibilità, iltutto magari preceduto da una corsa airegali frettolosa, insensata e priva spes-so di qualsiasi sentimento, diventanoquindi una sofferenza. Per questo moti-vo molti sono sfiniti ancora prima di ini-ziare. Talvolta sotto l'albero c'è anche molta in-felicità, soprattutto per chi soffre di soli-tudine. Inoltre il Natale fa emergere invi-die, gelosie, insieme agli abbandoni, alleseparazioni, alle situazioni incrostate. Ilmalessere provocato da questa sindro-me sembra avere effetti, non solo a livel-lo psicologico, ma anche fisico, essendoaccompagnato, complice l'alimentazionenatalizia, da disturbi gastrointestinali oproblemi alla pelle.

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Ci si ritrova quindi in una vera e propriarecita familiare,che si è chiamati ad ono-rare come attori obbligati nel proprio im-mutabile ruolo fisso di figlio, nipote, geni-tore o nonno, anche se magari si attra-versa un momento in cui non si ha la ca-pacità di mostrare il proprio profilo mi-gliore e di confermare le aspettative al-trui. Qual è il risultato? Un pesantestress relazionale, che ci fa attenderel'arrivo del nuovo anno come una sorta diliberazione, non dall'anno vecchio, madalle feste. Vi riconoscete in questa sin-drome? Beh, allora cercate di fare un po'di autocritica, e di rivedere il vostro ruolosociale, adottando un atteggiamento im-prontato alla flessibilità: stare con i propriparenti, ma per meno tempo, badandoalla qualità e cercando ciò che di buonosi può trovare in ogni persona.

Le "incretine" contro il diabeteDr. Silvio Di Rubbo Collaboratore da Bellona

Sono le speranze te-rapeutiche più inno-vative e promettenti.Si chiamano "increti-ne" e sembrano es-sere la più promet-tente speranza tera-peutica per i malati di

diabete mellito tipo 2, ossia quello che simanifesta in età adulta. Per cinquant'an-ni il diabete mellito di tipo 2 è stato cura-to attraverso l'integrazione di insulinacon compresse capaci di far funzionaremeglio il pancreas o di permettere alsoggetto un uso più conveniente dell'in-sulina stessa. Ora, senza creare falsesperanze a nessuno, sono allo studio so-stanze cosiddette incretine che stimola-no il pancreas a produrre più insulinacon il vantaggio che si tratta di sostanzesecrete dall'organismo. C'è un 'ma': le in-cretine funzionano solo a una condizio-ne, quando c'è iperglicemia nel sangue.Inoltre, funzionano per un tempo brevis-simo. Perché siano efficaci al nostro sco-

po dobbiamo farle durare più a lungo o ri-uscire a bloccare gli enzimi che le di-struggono. L'importanza di mettere apunto questa nuova strategia terapeuticasta nel fatto che spesso nei soggetti af-fetti dal diabete mellito tipo 2, il 95 percento degli ammalati, la storia naturaledella patologia ad un certo punto registraun fallimento secondario al trattamentocon compresse e quindi bisogna ricorre-re per forza alla somministrazione di in-sulina. Succede cioè che l'organismonon risponde più al trattamento con com-presse, compromettendo lo stato gene-rale di salute del paziente e aggravandole possibili complicanze della malattia.Che si traducono in disturbi alla vista (re-tinopatia), ai reni (nefropatia), all'appara-to cardiocircolatorio (infarto e ictus) e agliarti inferiori (arteriopatia). Con le increti-ne l'eventuale insulina mancante nell'or-ganismo verrebbe prodotta dall'organi-smo stesso, non somministrata dall'e-sterno. Vanno considerate sicuramenteuna freccia in più all'arco dei diabetologi

ma bisogna essere ancora molto cauti apronunciarsi sulle incretine. C'è tantastrada da fare nella ricerca. Purtroppo siinveste poco su questa patologia che pu-re è in netto aumento e che, secondo sti-me effettuate, nel 2025 raggiungerà i350 milioni di malati in tutto il mondo. Al-lo stato attuale in Campania siamo ingrado di fornire agli ammalati le terapietradizionali attraverso ospedali e struttu-re territoriali. L'emigrazione del diabeticoverso centri fuori regione ha subito uncalo del 60 per cento negli ultimi ventianni e questo è senz'altro un importantetraguardo per la medicina campana. Glisforzi dei diabetologici del territorio con-tinuano a muoversi nella direzione direndere la nostra Regione vera protago-nista nella conoscenza e cura della pato-logia.

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Vasetti di terracott a per segnaposti nat alizi Antonietta Falco - Collaboratrice da Vitulazio

Questo lavoretto sipresta sia per l'albe-ro di Natale che perla tavola natalizia.

Addobbi per l'albero

Comprate alcuni vasetti di terracot-ta, si trovano anche nei supermer-cati; con smalti e vernici atossici, maanche tempere (non diluitele!), dateprima una mano a tinta unita, e do-po aver lasciato asciugare benepassate alla decorazione; infine in-serite nel foro alla base del vaso unnastrino o un po' di spago, fermatecon un nodo legato a mezzo stuzzi-cadente per sicurezza, all'internodel vaso. Con una perlina inseritanel nastro lasciato morbido all'inter-no del vaso, si trasformeranno inbellissime campanelle.

Segnaposti di Nat aleCon la stessa tecnica potete realiz-zare dei bellisismi segnaposti per latavola di Natale. Scrivete su ogni va-setto-campanella il nome dell'ospite:sarà un bellissimo dono che potràportare con sè a ricordo e appende-re poi al proprio albero di Natale! Maci sono altre idee con i vasi di terra-cotta... Serve solo tanta fantasia!Ecco due segnaposti invernali, adat-ti per tavole natalizie allestite con icolori più freddi e l'argento. Cosaserve: avanzi di lana o vecchi calzinicolorati, bottoni colorati, vasetti evernice bianca, nastrini dorati per ilcappello, palline da golf o da pingpong per il viso, pennarelli indelebiliper disegnare occhi, naso e bocca.E che ne dite di queste renne e diquesti angioletti? Si possono fareanche Babbo Natale, pupazzi di ne-

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Diretto dal Maestro Antonio CozzaIl concerto Bandistico è composto da Maestriche attualmente prest ano servizio nella BandaCentrale della Marina Milit are ed in altre ForzeArmate - Organizzatore Prof. Pierluigi Di Lillo

338 873 9289328 856 7642338 143 38140823 966 008

Massimo Rizzi

FrancesconeRosa

Giacomo Mosca

ve.... Con un po' di fantasia saràsemplice trasformare vasetti di terra-cotta nelle più svariate forme. Sonomoltissimi gli oggetti più o meno abasso costo che si prestano a se-gnaposto: abbinateli seguendo il re-sto dell'allestimento della tavola pertema e colori. Alcune idee da cuiprendere spunto: candele e porta-candele di ogni forma, materiale ecolore - pigne, cannella, conchiglie ealtri materiali naturali legati con unnastrino, formine per i biscotti legatecon un nastrino rosso, cartoncini coni nomi realizzati a collage, addobbiper l'albero di Natale, pupazzetti dineve, mini alberi di natale, casette oteiere infusori del tè, appoggia busti-ne da tè, biscotti natalizi allo zenze-ro, cucchiai di ceramica, cucchiainid'argento da collezione, timbri con l'i-niziale, saponette natalizie, piccolifrutti esotici, sassi dipinti, caramelle,lecca lecca, dolcetti a tema, bustinedi semi di fiori o di vischio, calamiteda frigo acquistate o artigianali, mol-lettine con decorazioni, sfere di nevefinta, segnalibri, buono per il cinema,il circo, lo zoo, borsettine di carta o distoffa ecc.

I primi sett ant'anni della calzaLa calza indumento di biancheria intima, accessorioiper gettonato dalle lady, è stata scoperta nel lontano1938 da Wallace Carothers e solo l'anno successivofu messa in commercio. Per i giorni freddi le calzetrionfarono sulle gambe delle donne nei colori e nelleforme più disparate. In occasione del settantesimocompleanno della calza, a gennaio saranno proietta-ti, a Roma durante la settimana della Moda, alcunifilm ormai passati alla storia nel mondo della celluloi-de come: "Ieri Oggi e Domani" con Sofia Loren eMarcello Mastroianni, "Riso Amaro" con Silvana Man-gano, "Nove Settimane e Mezzo", Roger Rabbit.

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In arrivo il nuovo modello 730Dr. Luigi Gerardo De Crescenzo - Commercialista - Collaboratore da Vitulazio

Con ampio anticipodebutta online sul sitodell'Agenzia delle En-trate la bozza del mo-dello 730/2009 com-pleta di istruzioni. Ri-cordiamo che la con-segna da parte del di-pendente o pensiona-

to dovrà avvenire entro il 30 aprile 2009.Se, invece, si sceglie la presentazione alCaf la scadenza è fissata per il primogiugno. Il nuovo modello contiene nume-rose novità sia in materia di lavoro dipen-dente che di oneri e spese. Straordinari:I compensi per lavoro straordinario per-cepiti dai lavoratori del settore privato trail primo luglio e il 31 dicembre 2008, pos-sono essere assoggettati dal datore di la-voro a imposta sostitutiva del 10% entroi limiti di 3000 euro ovvero a tassazioneordinaria. E' concessa al dipendente lapossibilità di poter optare per la tassazio-ne ordinaria previa comunicazione di tale

spese effettuate per l'acquisto di libri eCD inerenti la propria materia d'insegna-mento oltre alle spese per corsi formativinon necessariamente universitari. Questiultimi vengono già da tempo considerativalidi per la detrazione fiscale anche perimporti maggiori a 500 euro. Mezzi pub-blici: Sconto Irpef per le spese sostenuteper l'acquisto di abbonamenti ai servizi ditrasporto pubblico locale, regionale e in-terregionale per sé o le persone a caricoresi da enti pubblici ovvero da soggettiprivati autorizzati al servizio pubblico. Il"bonus fiscale" anche se sostenuto dapiù soggetti non può superare comples-sivamente 48 euro, corrispondenti al19% della spesa massima ammissibile di250 euro. Altre novità: Ai fini della detrazione Irpefdel 19% il limite degli interessi passivi e irelativi oneri accessori pagati su mutuiipotecari relativi all'acquisto dell'abitazio-ne principale passa da 3.615,20 a 4.000euro.

scelta al proprio datore di lavoro. Peradeguarsi a tali disposizioni è stato inse-rito il nuovo rigo C5 nel "Quadro C" delmodello 730. La compilazione di tale rigopuò essere obbligatoria o facoltativa aseconda della situazione in cui trova ilcontribuente. La compilazione sarà obbli-gatoria, per evidenti ragioni di congua-glio, se il dipendente nel 2008 ha avutopiù datori di lavoro.Potrà, invece, essere facoltativa se il

contribuente tassato in via sostitutiva daldatore di lavoro scelga in dichiarazione dioptare per la tassazione ordinaria consi-derata più conveniente. Docenti: Alcunioneri detraibili sono stati aggiunti nei righida E19 a E21, individuati da appositi co-dici, da riportare nella colonna 1 di cia-scun rigo. Riguardano le spese, nel limi-te massimo di 500 euro, effettuate daidocenti anche non di ruolo con incaricoannuale, relative all'autoaggiornamento.Tutti gli insegnanti potranno in pratica de-trarre dalla dichiarazione dei redditi le

Caserta – Aveva nostal-gia di provare le stesseemozioni che provòquando si presentò peril suo primo giorno di mi-litare. Così, senza per-dersi d’animo, il soldatoCosimo Servodio si pre-senta la settimana scor-

so allo sportello riservato al pubblico delCentro Documentale di Caserta, ex Distret-to Militare. L’impiegato addetto allo sportello avevapensato che forse l’uomo volesse qualcheinformazioni stradale, visto che siamo vici-ni alla Reggia di Caserta. Grande, invece,è stato lo stupore quando Cosimo Servodiogli ha chiesto di “…poter rivivere le emo-zioni del primo giorno da militare”. Una ri-chiesta insolita visto che il soldato Servo-dio ha compiuto 93 anni. Si, perché il sol-dato Servodio è nato ad Arpaia, in provin-cia di Benevento, il 31 luglio 1916. Di fron-te a tale richiesta, l’impiegato ha pensato

Cosimo Servodio, classe 1916, visit a il suo vecchio distretto milit areNunzio De Pinto - Giornalista - Collaboratore da San Nicola la Strada

bene di portarlo dal Comandante del Cen-tro Documentale, Colonnello Luciano Jan-netta, che lo ha accolto con grande gioia.Appena è entrato nellastanza del ColonnelloJannetta, il “SoldatoServodio” ha, per primacosa, reso omaggio al-la Bandiera. Un segnodi grande Amore e ri-spetto che, dopo set-tant’anni, non ha di-menticato e che mancaoggi nelle giovani ge-nerazioni, ma che il“Soldato Servodio” haportato con sé per tuttala vita. La richiesta ufficiale diServodio è stata quella di avere una copiadel suo Foglio Matricolare. Intorno al redu-ce della seconda guerra mondiale, nato nelcorso del primo grande conflitto, si univanogli Ufficiali e Sottufficiali dell’Ente che, inte-

ressati ai racconti del “nonno”, hanno fattoda testimoni al conferimento di una meda-glia rievocativa del vecchio Distretto Milita-

re da parte del ColonnelloJannetta. Il soldato Servodiofu arruolato il 12 maggio del1937 presso il 14° Reggimen -to fanteria e congedato il 30settembre del 1938. Richiamato in servizio all’ini-zio del Secondo conflittomondiale il 6 maggio 1940, fuassegnato al 32° ReggimentoFanteria per partecipare alleoperazioni di guerra in Alba-nia dove subì, tra l’altro, uninizio di congelamento agli ar-ti inferiori. L’attenzione rivolta al vetera-

no, non è stato certamente un atto di favo-re ma un atto di riconoscenza e di stimaprofonda nei confronti di un italiano, milita-re, testimone di un periodo storico dimenti-cato da diverse generazioni di giovani.

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La macchina fotografica che telefona a casa Dr. Gianfranco Falco - Ingegnere informatico - Collaboratore da Bellona

Oggetti che avvisano iproprietari quando ven-gono rubati? Non è piùfantascienza, ma larealtà quotidiana. Il me-rito è delle tecnologiepiù avanzate, che per-

mettono agli apparecchi di uso quo-tidiano di proteggere se stessi o i da-ti personali conservati dagli utenti.Lo sa bene una donna di New York,Alison DeLauzon: pensava che le fo-to e i video in cui aveva immortalatoil suo bambino fossero persi persempre, dopo aver smarrito la mac-china fotografica digitale in Florida.Invece la macchina ha "telefonato acasa". Dotata di una speciale me-

mory card con capacità di connes-sione wireless a Internet, la videoca-mera non solo ha inviato gli scattidelle vacanze, ma ha spedito sulcomputer della donna anche le fotodei ladri che le avevano sottratto l'at-trezzatura dimenticata in un ristoran-te. "Ho aperto il programma sul com-puter e... mi sono ritrovata le foto deiladri!", ha raccontato la De - Lauzon."L'apparecchio ha ripreso il ragazzoche ha rubato la macchina e il suocomplice con in mano l'altra nostrafotocamera". A rendere la macchinaintelligente è stata una piccola card,Eye-Fi, che ha la capacità di 2 gigadi memoria e che funziona su milio-ni di macchine digitali. La memoria

costa 100 dollari e spedisce automa-ticamente le foto al pc di casa o susiti di photosharing non appena l'u-tente si connette ad una connessio-ne wireless conosciuta. La fortunaha voluto che i colpevoli del furtopassassero proprio nei pressi di unaconnessione le cui impostazioni ri-spondevano a quelle della connes-sione della signora DeLauzon e lacard Eye-Fi ha automaticamente in-viato le foto: prima quelle del bambi-no, poi i due ladri. Ma Eye Fi non è ilsolo strumento che aiuta a ricongiun-gere apparecchi e proprietari, esisto-no anche misure più aggressive chepossono essere impiegate per pro-teggere molti tipi di dispositivi. Se adesempio un BlackBerry cade nellemani sbagliate, il programma "ruba"informazioni dalla nuova sim card ele manda via mail al proprietario ori-ginale, mentre i Mac della Apple, ilsoftware dà istruzioni alla videoca-mera e questa gira un video del ladroe lo manda al proprietario.

Le insidie nascoste nelle scarpeD.ssa Anna Cervino - Scienze del benessere - Collaboratrice da Caserta

Le scarpe sono lavera passione di tut-te le donne, che nel-la loro scarpiera cu-stodiscono gelosa-mente i modelli piùdisparati per poterliadattare ad ogni oc-

casione e look. Ma per quanto riguar-da le scarpe tanto in voga in questaestate 2008, arriva un allarme dal-l'Associazione dei podologi america-ni: ecco le insidie dei modelli che cipiacciono tanto. I podologi americanisuggeriscono in primo luogo di nonandare mai in giro scalzi: è "il modomigliore per contrarre infezioni e ferir-si". Un paio di scarpe è sempre me-glio indossarle. Ma quali? "A com-mettere errori sono soprattutto ledonne, che privilegiano la compo-nente estetica a scapito della como-dità. Proprio per questo, nel 70 percento dei casi sono loro, più che gli

uomini, ad avere problemi ai piedi".Se adorate il tacco alto, dovete opta-re per quello di 3-4 centimetri, "misu-ra che consente di distribuire bene ilpeso fra tallone e avampiede". Nientetacchi a spillo o zeppe che "spostanoil baricentro in avanti e sovraccarica-no la parte anteriore del piede, cau-sando alla lunga danni alle articola-zioni e anche alla schiena". E le bal-lerine e le infradito? Anche loro na-scondono molte insidie: "Mettono intensione il tendinedi Achille e posso-no provocare tendi-niti e infiammazionial tallone". Ma apensarci bene, l'an-tica saggezza an-cora una volta con-forterà le donne:"Chi bella vuole ap-parire, un poco de-ve soffrire".

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Un convegno per ricordare il campo di concentramento nazist aProf. Paolo Mesolella - Giornalista - Collaboratore da Calvi Risorta

Sparanise - Presentinumerosi testimonie l'ex Presidentedelle Regione Cam-pania Ciro Cirillo.Una giornata dellamemoria per ricor-dare ai distratti (e

sono tanti) il campo di concentramentotedesco di Sparanise. Un campo dovesono passati migliaia di deportati, dalCasertano e dal Napoletano, molti deiquali di passaggio prima di essere invia-ti ai campi di lavoro in Germania. E' il ca-so di Giovanni Desiderio di Castellam-mare di Stabia, deportato a Dachau, delGenerale Alfonso Cascone di Pompei,del prof. Giuseppe Spera di Sarno, diPadre Gaspare Tessarolo di Napoli, deipresidi Gabriele Perillo di Ponticelli eMariano Paolozzi di Giugliano, del prof.Antonio Zannini di Carinola, di AlfonsoLombardi di Caserta, di Vincenzo D'Urzoe Giovanni Boccardi di Torre del Greco edi Ciro Cirillo, ex Presidente della Regio-ne Campania, tutti deportati nel campodi concentramento sparanisano. Uncampo, nato il 14 settembre 1943, su undeposito militare italiano costruito tre an-ni prima, ma sequestrato dai tedeschi al-l'indomani dell'armistizio con lo scopo diradunare uomini per fortificare Cassinoed inviare i più validi ai campi di lavoro.Sabato 20 dicembre, alle ore 11,30, ilprof. Spera, il maresciallo Scialdone,Giovanni Desiderio, Ciro Cirillo ed altrideportati, daranno la loro testimonianzadiretta sul campo di Sparanise in un con-vegno, organizzato dall'Amministrazionecomunale nell'aula consiliare. Per l'occa-sione arriveranno a Sparanise anche ildott. Alessandro Mandara, figlio di Filip-po Mandara, medico sparanisano depor-tato in Germania e diventato capo medi-co dell'ospedale di Dachau. La manife-stazione sarà introdotta dal presidentedel Consiglio Comunale rag. SalvatoreFattore, e vi interverranno anche il prof.Pino Angelone, della Seconda universitàdi Napoli, il prof. Paolo Mesolella, il prof.Gianni Cerchia dell' Università del Moli-

se, il dott. Nicola Ucciero, assessore pro-vinciale alla Pubblica Istruzione, Amilca-re Nozzolillo, assessore Provinciale, l'on.Massimo Grimaldi, Consigliere Regiona-le, il sen. Carlo Sarro, il presidente pro-vinciale dell'ACNR Lepore Teodosio e igiornalisti dott. Ennio Severino e prof.Ernesto Perrone. Concluderà la manife-stazione il sindaco avv. Salvatore Picco-lo. "Quando arrivai nel campo, spiega ilp r o f .S p e r a ,era il 23o t tob re43 e c'e r a n ogià 5000p r i g i o -n i e r i .Reticolati e cavalli di frisia recintavano ilperimetro del campo, sorvegliato da unnutrito numero di sentinelle che impedi-vano eventuali tentativi di fuga. Non c'e-rano cucine da campo, né una fontanaper attingervi acqua. Si andava ad attin-gerla ad una cisterna, oltre i reticolati,scortati dalle sentinelle del campo. Nonesistevano servizi igienici, per cui ognu-no andava a soddisfare i propri bisogni fi-siologici lungo il perimetro del campo. Ilfetore era insopportabile, l'aria pestifera.Il senso del pudore era scomparso, es-sendo costretti a soddisfare i propri biso-gni all'aria aperta ed alla vista di tutti.Uno spettacolo veramente degradante evergognoso. Eravamo ridotti a livello del-le bestie, con la biancheria intima sporca

e maleodorante, la barba non rasa dagiorni ed i pidocchi che infestavano ogniparte del corpo. Ricordo il povero Um-berto Robustelli, merciaio, vestito di unleggerissimo pigiama estivo, con ai piediun paio di pantofole di stoffa. In quellecondizioni era stato catturato. Non gli erastato concesso nemmeno il tempo di in-dossare un vestito, i calzini o le scarpe.Ricordo poi la ressa che si scatenò intor-no al camion che trasportava il pane, suf-ficiente soltanto per un decimo dei pri-gionieri: un maresciallo tedesco, sullaquarantina, armato di bastone, colpivaalla cieca, con violenza estrema, chi glicapitava a tiro, allo scopo di arginarequella marea umana. Ricordo anche unafuribonda rissa, scoppiata al centro delcampo, quando un prigioniero per esser-si allontanato dal posto, ebbe l'amarasorpresa di non trovare, al ritorno, il suopezzo di pane, perché qualcuno glieloaveva portato via. Successe il finimondo.Aggredì con selvaggia furia tutti i vicini.Ricordo poi le donne di Sparanise checon ceste colme di viveri, sostavano lun-go il viottolo adiacente al campo, distri-buendo qualcosa da mangiare ai prigio-nieri che tendevano le mani oltre i retico-lati. Ricordo una miriade di mani teseverso i gruppi di donne che distribuivanoun pò di cibo a tutti. Ma riuscire ad affer-rare qualcosa, era impresa disperata, acausa della calca che schiacciava controil filo spinato quelli che stavano in primafila, i quali si producevano ferite lacere alvolto ed in altre parti del corpo"

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A Vitulazio il Nat ale è più che una tradizione! (Le frecciate di Luca)

Dr. Luca Terrazzano - Ingegnere-Cabarettista - Collaboratore da Vitulazio

Viviamo in un pae-se dove le costru-zioni di nuovi edifi-ci, case e strutturein generale hannoseppellito il verdeche esisteva neigiardini, negli orti-

celli, e nei piccoli appezzamenti di terre-no che c'erano tra una casa e l'altra. Ri-cordo quando vivevo a via Torre Tomma-si esisteva un orticello dove mio nonnocoltivava le viti e allevava qualche maia-le. Con l'andare del tempo sono scom-parsi nell'ordine i maiali, mio nonno, leviti e infine l'orticello, per lasciare il postoad un nuovo e splendido palazzone. Perchi vuole farlo è più facile costruire a Vi-tulazio che sul Monopoli! Non so come visiete sentiti voi di Vitulazio, mi riferisco a

quelli che hanno visto scomparire i pic-coli pezzi di terreno che avevano ai latidelle case o poco distante. So che se do-vessero tagliare gli ulivi che ho adesso difronte casa mia mi verrebbe a mancarequalcosa che è cresciuto con me. Ritor-nando al Natale a Vitulazio ci sono dueaspetti particolari. Il primo legato all'albe-ro il secondo alla Natività. Per il primoaspetto collocare un albero in casa e ad-dobbarlo non significa solo tradizione, lu-ci e regali, è qualcosa di più. Mettere unalbero nel salotto è un esigenza, a Vitu-lazio è l'unico posto libero che abbiamoper vedere un po' di verde. Ma attenzio-ne, a non dirlo in giro. I signori che gesti-scono la cosa pubblica vedendo un albe-ro potrebbero pensare ad un posto edifi-cabile e potreste ritrovarvi all'indomanidelle festività con un cantiere nel salotto.

I Citt adini chiedono, l’Esperto rispondeDonato Bencivenga - Sindacalista - Collaboratore da Bellona

Pensione: il dilemmadella "finestra" Ad agosto del 2009maturerò i requisiticontributivi e di etàper aver diritto allapensione di anziani-tà, con meno di 40anni di contributi. So

già che la mia finestra di uscita saràquella del 1° luglio 2010. Però ho undubbio, condiviso dai miei colleghi. Poi-ché la normativa vigente parla di requisi-ti maturati entro il 31 dicembre, devopresentare domanda di pensione entrotale data, ovvero posso attendere fino al30 giugno del 2010? Credo che parecchilettori si porranno la medesima doman-da. R. C. Bellona.

In effetti, molti lavoratori sono incerti suitempi di presentazione della domanda.Infatti, per la pensione di anzianità, vi èun momento in cui si maturano i requisi-

ti ed un altro momento in cui si apre la fi-nestra. Comunque, la risposta ai dubbi èla seguente: la domanda di pensione dianzianità va presentata entro la fine delmese precedente quello di apertura dellafinestra, con cessazione dell'attività lavo-rativa, anche se svolta all'estero.

A chi tocca la reversibilità Un mio familiare, pensionato di anziani-tà, è deceduto a soli 60 anni, lasciandoun unico figlio di 20 anni. Questi ha dirit-to alla pensione aisuperstiti ed in chemisura? V. C. CapuaIl diritto alla pensionedi reversibilità è pre-visto per il figlio chesia minore, oppurestudente, anche uni-versitario (per la du-rata del corso legaledi studi ed entro il li-mite dei 26 anni di

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età), oppure maggiorenne inabile a cari-co del pensionato defunto. La misura èdel 70 per cento della pensione direttalorda del defunto. Ciò allorché il figlio èl'unico beneficiario della pensione. Secon il figlio concorre la moglie del defun-to, la misura complessiva, per i due sog-getti, è dell'80 per cento, di cui il 60% afavore del coniuge ed il 20% a favore delfiglio. Infine, se oltre al coniuge supersti-te, concorrono 2 o più figli, la misuracomplessiva è del 100%.

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Per il secondo aspetto e cioè la Nativi-tà… beh che dire! La Madonna e SanGiuseppe non avrebbero trovato un po-sto più accogliente di Vitulazio, altro chestalla! con tutti gli appartamenti che ci so-no da fittare in questo paese… Comun-que colgo l'occasione per fare gli auguria tutti di Buon Natale e Buone feste. Ecome consiglio per l'anno nuovo che ar-riverà, se dovete gettare qualcosa di vec-chio dal balcone, non gettate nulla di co-lore verde speranza, ma andate tranquil-li, gettate pure la speranza del verde! PS: dimenticavo che a Natale siamo tuttipiù buoni! E allora faccio subito un pen-siero buono: sicuramente la cementifica-zione del paese è stata fatta per il nostrobene, per il nostro "arricchimento"….in-teriore, e per il benessere di "tutta" la po-polazione.

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Tumori dodici regole per salvarsi la vit aDr. Carmine Antropoli - Oncologo - Collaboratore da S. Angelo in Formis

Conviene attenersi aiconsigli degli esperti difama nazionale e inter-nazionale appresso sin-tetizzati a beneficio deilettori circa i comporta-menti pratici da adottareper prevenire le malattie

cancerogene. Riteniamo alquanto co-erente col discorso sulla prevenzionel'articolato delle "dodici regole per la vita"contenute nel nuovo Codice Europeocontro il cancro rispettando gli accorgi-menti indicati nel "Codice Europeo", conuno stile di vita migliore, si potranno evi-tare neoplasie (statisticamente oltre il35%) e migliorare, comunque, lo stato disalute individuale e collettivo. Il CodiceEuropeo contro il cancro consiglia: 1 -Non fumare, e se fumi, smetti. Se non ri-esci, evita di fumare in presenza di nonfumatori; 2 - Evita l'obesità; 3 - Fai ogni

giorno attività fisica;4 - Mangia semprefrutta e verdura: al-meno 5 porzioni e li-mita i cibi grassi diorigine animale; 5 -Se bevi alcolici, bir-ra, vino e liquori, mo-dera il consumo adue bicchieri al gior-no se uomo, ad unose donna; 6 - Prestaattenzione all'ecces-siva esposizione al sole 7 - Osserva leprecauzioni per prevenire l'esposizioneoccupazionale o ambientale ad agenticancerogeni, incluse le radiazioni ioniz-zanti; 8 - Rivolgiti al medico se noti pre-senza di tumefazione, ferita che nonguarisce, anche nella bocca, un neo checambia forma, dimensioni o colore, ognisanguinamento anormale, persistenza di

alcuni sintomi quali tosse, raucedine,acidità di stomaco, difficoltà a deglutire,cambiamenti inspiegabili come perdita dipeso, modifiche delle abitudini intestinalio urinarie, tenendo ben presente che sediagnosticati in tempo utile i tumori sonocurabili; 9 - Le donne dai 25 anni in sudovrebbero essere coinvolte in scree-ning per il carcinoma della cervice uteri-na sottoponendosi periodicamente a stri-sci cervicali. Questo deve essere fattoall'interno di programmi organizzati, sot-toposti a controllo di qualità (il riferimen-to è, ovviamente, a programmi di salutepubblica finalizzati a prevenire lo svilup-po di neoplasie e ad aumentare la pro-babilità che una neoplasia possa esserecurata. 10 - Le donne sopra i 50 anni do-vrebbero essere coinvolte in screeningper il carcinoma mammario con la possi-bilità di sottoporsi a mammografia. Ciòsempre all'interno di programmi organiz-zati, sottoposti a controllo di qualità; 11 -Individui con più di 50 anni dovrebberoessere coinvolti in screening per il can-cro colorettale; 12 - Tutti, infine, devonopartecipare ai programmi di vaccinazio-ne contro l'epatite B.

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Bellona I sindaci dal 1945 ad oggiD.ssa Stefania Castellone - Collaboratrice da Giugliano (NA)

1945 - Gli alleati in-caricarono Secondi-no Sapone di regge-re le sorti ammini-strative di Bellona.1947 - Fu eletto Gae-tano Rossi appoggia-to dai fratelli Marra.

1952 - Fu eletto Ercole Sorrentino chedelegò Eugenio Salerno.1956 - Fu eletto Eugenio Salerno1960 - Fu rieletto Eugenio Salerno1964 - Fu eletto Antonio Vinciguerrache prima del termine del mandatoelettorale morì. Il Consiglio elesse LucaFusco che rimase in carica fino al 19701970 - Fu eletto Luca Fusco. 1975 - Fu rieletto Luca Fusco che morìil 22 giugno, sette giorni dopo la elezio-ne. Il Consiglio Comunale elesse Pas-qualino Della Coppa dimettendosi nel1977. Il Consiglio elesse Paolo Poz-zuoli, consigliere di minoranza, che siriservò di accettare il mandato mentre,su richiesta del capogruppo di maggio-ranza, Giovanni Vinciguerra, fu sospe-sa la seduta che riprese dopo trentaminuti con le dimissioni di tutti i consi-glieri di maggioranza. Il 30 dicembre1977 il Comune fu commissariato e l'in-carico affidato al dott. Ferdinando Do-nadio. 1978 - Fu eletto Pietro Villano. 1983 -Fu rieletto Pietro Villano che ri-mase in carica fino alla sua morte che

avvenne nel 1986. Il Consiglio Comu-nale elesse Pasquale Martino che ri-mase in carica fino al 1988. 1988 - 29 giugno, fu eletto Pietro DiMonaco che si dimise il 22 giugno 1991e gli subentrò Osvaldo Carluccio. 1993 - Fu eletto Osvaldo Carluccio. 1997 - Cambiò la legge elettorale. IlSindaco è eletto direttamente dal popo-lo e non più, come avveniva in prece-denza, dal Consiglio Comunale. Le treliste presentate furono bocciate dallaCommissione Elettorale Mandamenta-le di Capua per cuile elezioni furonorinviate a luglio. 1997 - luglio - Fueletto Giovanni Vin-ciguerra che restòin carica per tregiorni a causa diproblemi con laGiustizia. Il Comu-ne fu commissaria-to e fu incaricato ildott. Giovanni D'O-nofrio. 1997 - 16 novem-bre - Fu eletto Giu-seppe Pezzulo.2002 - 27 maggio.Fu eletto GiancarloDella Cioppa, ricon-fermato nel 2007.Tuttora in carica.

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Il presepe napolet ano D.ssa Graziella Rispoli - Conservazione dei Beni Culturali - Collaboratrice da Capua

Sole, pizza, S.Gennaro,pulcinella, tarantellarappresentano i millevolti della città di Napolima ciò che rende unicaquesta città è il prese-pe, oggi con S.GregorioArmeno, ieri con i Bor-bone. Come una sorta

di rappresentazione teatrale, accoglie lediverse scene e i figuranti sono resi tal-volta con un tono realistico, altre voltecon un occhio più divertito. Ciò che contraddistingue il presepe na-poletano dagli altri è la mancanza dellagrotta. Il Bambino nasce in un tempio inrovina, simbolo del trionfo del cristiane-simo sul paganesimo. Artisticamente, la voglia di porre il tem-pio è strettamente connessa alle scoper-te archeologiche di Pompei e Ercolano equindi "alle rovine e alle chincaglierie an-tiche" riportate alla luce per volere diCarlo III di Borbone, amante dell' arte edella cultura. Fu il re Carlo a diffonderela moda di allestire il presepio, simbolo

di fede ma anche prodotto di cultura po-polare. Le anime di ferro, che costituiva-no la base del pastore da creare, veni-vano rivestite con i pregiatissimi tessutidi San Leucio e abbellite con ricami,gioielli e monili. I singoli personaggi ve-nivano riprodotti nelle loro occupazioniquotidiane e quindi ritroviamo il macel-laio, la lavandaia, il calzolaio...ma duepastori meritano di essere citati a parte-poichè inventati da due artisti eccellentiattivi tra Napoli e Caserta. Il borghesesorridente,opera di Domenico AntonioVaccaro, e il mendicante,un chiaroesempio della bravura di Giuseppe San-martino. Oggi è possibile osservare taluni di que-sti esempi presso il Museo NazionaleSan Martino a Napoli. Se oggi sono gliartigiani di San Gregorio Armeno a crea-re i pezzi più significativi evidenziando leloro capacità tramandate di generazionein generazione, nel '700 erano le damedi compagnia della regina Maria Amaliadi Sassonia a cucire gli abiti delle statui-ne mentre il re Carlo si interessava della

loro disposizione. Pur non trattandosi dipezzi scultorei di grande importanza co-me quelli del Vaccaro o del Sanmartino,è bene considerarli testimonianza delpassato e prodotto della storia del co-stume napoletano.

Il cappone per Nat aleSandro Di Lello - Collaboratore da Bellona

L'essere umanospesso ha poca sen-sibilità. Circa mezzosecolo addietro, pri-ma delle festività na-talizie si usava ca-strare, barbaramente,i polli per trasformarli

in capponi. La loro carne era molto ap-prezzata in gastronomia per-ché ritenuta più gustosa. Ilcappone a Natale era conside-rato una prelibatezza tantoche, invece di regalare il famo-so cesto come avviene oggi, siregalavano i capponi. I pro-prietari che davano in fitto ipropri terreni, stabilivano con icoloni che alla quota per il fitto dovevagravare anche la cosiddetta "prestazio-ne". (un tot da elargire in natura). Inquesto caso si dovevano portare al "pa-drone", per le feste natalizie, i capponiprevisti nel contratto. Altri venivano por-tati ai mercati ove erano comprati da co-loro che rispettavano questa tradizione.Per castrare i polli, le massaie esegui-vano una crudele procedura: comoda-mente sedute, immobilizzavano tra leginocchia il pollo e dopo aver praticatoun taglio nel basso ventre, infilavanol'indice e il pollice nella ferita del mal ca-

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pitato strappando i legamenti dei genita-li per l'asportarli. Fatto ciò si passava al-la fase di cucitura per la sutura del tagliousando il comune cotone e l'ago del sar-to. Logicamente il cappone doveva an-che distinguersi a vista dal pollo o dalgallo e per questo bisognava cambiarglil'aspetto. Con molta facilità gli si ampu-tava la cresta ed i bargigli. (la testiera

spizzicata sulla te-sta e le due pellicinerosse penzolantisotto al becco). Tut-to scrupolosamenteeseguito senzaanestesia! Le partiamputare eranoconsiderate una

prelibatezza, un piatto succulento. Suc-cessivamente negliallevamenti avicoli èstata messa in attola castrazione chimi-ca con la quale si èriusciti ad ottenere icapponi, pur ponen-do fine alle barbareprocedure, ottenen-do più o meno glistessi risultati senzatraumi per i poveripennuti.

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A Natale viaggia responsabileIo Viaggio Antonia Aiezza - Collaboratrice da Vitulazio

Qual è quel regaloche potrebbe farcisentire più buoni aNatale e nello stes-so tempo farciesplorare nuovimondi e nuove cul-ture?...un viaggio re-

sponsabile e solidale! Esiste infattiun modo diverso di viaggiare propo-sto dall'Associazione Italia TurismoResponsabile che opera per pro-muovere quei viaggi definiti respon-sabili perché il massimo possibiledei profitti vanno alle popolazioni lo-cali e perché si svolgono nel pienorispetto sociale, economico e cultu-rale di un paese evitando così i dan-ni che il turismo di massa provaca.Sono ideali per chi intende il viaggiocome un'immersione completa nelcontesto che visita attraverso l'in-contro diretto con i residenti. Il viag-giatore potrà infatti scegliere di aiu-tare direttamente le popolazioni incondizioni di disagio impegnandosi

in attività come animazione per bam-bini, ristrutturazioni, costruzioniscuole; oppure può spingersi ancorapiù in là, al li-vello più altodi turismo re-sponsab i ledecidendo dic o n v i v e r eper un perio-do con fami-glie o nucleisociali comu-nitari per condividere usi e costumi.Beh questo richiederebbe una gran-de capacità di adattamento ma rega-lerebbe la possibilità di fare un'espe-rienza profonda a contatto direttocon la cultura, le tradizioni, i profumie i colori del paese che visitate. Inrealtà il viaggio solidale non prevedenecessariamente queste esperienzeestreme ma anche viaggi di culturacon un programma fatto di visite amusei, monumenti e a tutto ciò chec'è di più bello da visitare. Ma rima-

ne comunque solidale primo perchéuna parte della vostra quota verràdestinata a progetti avviati come co-

struzione di scuole, la-boratori, piccole im-preseper le popolazio-ni locali e secondoperché il viaggio verràorganizzato in piccoligruppi per garantire almassimo il rispetto delluogo visitato. Le metepossono essere Brasi-

le, Messico, Burkina Faso, Senegal,Cuba ma anche Sicilia e Veneto.Per Natale viaggia te responsabile ocominciate a pensare ad un viaggiodiverso magari per le comitive digiovani che potranno finalmenteviaggiare e dare un aiuto concretoallo sviluppo locale intraprendendocosì un'esperienza sicuramente in-dimenticabile e ricca di emozioni.Per ulteriori informazioni potete con-tattarmi all'indirizzo

io-viaggio@hotmail.it.

Guida didattica della Chiesa di Sant a Maria a MarcianoMarika Aiezza - Collaboratrice da Vitulazio

Domenica 7 Dicembreu.s., alle ore 19:30presso la Chiesa di San-ta Maria a Marciano inPiana di Monte Verna(CE) si tenne la presen-tazione della "Guida di-dattica della Chiesa di

Santa Maria a Marciano", curata dalladottoressa Angela De Matteo (foto sot-to) e fortemente voluta da MonsignorGiulio Farina, VicarioGenerale della Diocesidi Alife-Caiazzo e sa-cerdote del paese. Lapregevole Chiesa diSanta Maria a Marcia-no, vero gioiello del-l'architettura gotica,conserva al suo inter-no mirabili affreschi trecenteschi. Chiu-sa al pubblico oltre mezzo secolo fa, èstata restaurata e riaperta da un mesecirca ai fedeli, grazie all'impegno delparroco, tenace nel voler recuperarequesto Bene Culturale. La guida didattica, corredata da trenta

fotografie a colori, descrive in modoagile e comprensibile la storia dellaChiesa, la sua architettura, sofferman-dosi sui caratteri ed i significati storico-artistici degli affreschi ivi conservati. Iltesto è sia un diret-to e semplice riferi-mento per il visitato-re interessato almonumento, sia unlibro a misura dibambino, mirante asollecitare neglialunni delle scuolela curiosità di visita-re e conoscere me-glio un Bene Cultu-rale loro vicino. A

tutto ciò si aggiunga l'opportunità delformato tascabile della guida, moltopratico, che ha contribuito a rendereun'impostazione del testo necessaria-mente semplice e contenuto. La pre-sentazione della Guida avvenne duran-te un suggestivo concerto di MusicaMedioevale in collaborazione con l'As-sociazione Culturale "Ave Gratia Ple-na" di Limatola: "Rosa das Rosas",canti per la Vergine del medioevo spa-gnolo in costume antico. Il gruppo vo-cale e strumentale "Ave Gratia Plena"venne diretto da Pietro di Lorenzo.

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Lettera al Direttore

... ti chiedo di p arlare di noi, di tutti i silenziosiAs salamu alaykum carissimo Fran-co, mi rivolgo a te data la tua matura-ta consapevolezza morale, religiosae politica, per sottoporti un tema chemi sta particolarmente a cuore e chespero tu voglia esporre ai tuoi cari let-tori.Come sai mi chiamo Karima Angioli-na Campanelli, nata in Italia da geni-tori italiani, regista di teatro. Sonouna dei tanti occidentali convertiti al-l'Islàm di cultura italiana, umilmentete esterno un pensiero che in animospero voglia da te esser colto e postocome seme nel terreno del suo avan-zare: dei pochi scelti (ad arte) pernarrare o rappresentare l'Islàm, maivien data voce ai più, che in mezzo avoi si muovono con animo pacifico, atutti coloro (tantissimi) che invisibilivivono, lavorano, condividono e s'im-pegnano perchè la nostra mirabile(nella gioia e nel dolore) vita divenga

luogo difusione ericonosci-mento del-lo stupefa-cente in-sieme didiversità...ti chiedo diparlare dinoi, di tuttii silenzio-si, e di unproblemache son certa tu comprenderà a fon-do. Personalmente mi presto ad unservizio che per noi musulmani è tap-pa necessaria nel momento della se-parazione, quando la morte ci sor-prende, mi riferisco al rituale del la-vaggio delle salme delle sorelle de-cedute, rituale colmo di poetica perchi ne comprende il senso più asco-

so; molte sorelle spirano negli ospe-dali, e lì io sperimento aspetti inde-scrivibili e dolorosi su come i resti deinostri cari (Ebrei cristiani, atei, musul-mani, buddisti ecc.) vengono trattati,un'inchiesta farebbe luce su ambientiinadeguati, sulla sporcizia, sui trafficiche alla camorra vengono concessi,sulla mancanza di rispetto della pri-vacy e di strutture che permettano atutti nelle diversità religiose, e non, diavere una stanza degli addii adegua-ta, dove le scelte sofferte di un'interavita vengano rispettate e portate acompimento anche in quell'ultimo at-to, ti chiedo di intervenire sulle paginedel tuo bellissimo giornale perchè an-che in Italia, a chi è di un'altra religio-ne, venga concesso come diritto ina-lienabile un luogo di preghiera alla lu-ce del sole, e un luogo rispettato (an-che di spazio minuto) per una cerimo-nia rituale tanto delicata come quelladel lavaggio della salma. Quel giornoverrà anche per me caro Franco, miafiglia Francesca non è musulmana,ma mi ha pregata di lasciare che sialei a lavare la mia salma, vorrei chemia figlia potesse farlo senza subire iltrauma che ho subito io quando lavaila prima sorella in un ospedale di Na-poli, in uno sgabuzzino sporco di li-quami, con un secchio d'acqua e conpersonale che indifferentemente e in-sensibilmente spalancava la porta be-stemmiando. sappi amico mio cheneppure i parenti stretti possono assi-stere al lavaggio, per pudore e rispet-to della salma di una donna (o di unuomo). Certa della tua attenzione esensibilità ti saluto con gratitudine perla pazienza, con stima e profondo ri-spetto. salam wa rahmaKarima Angiolina Campanellikarimanur@libero.it

Energia elettrica, la "truffa" corre sul filoMolte persone, per lo più anziane, negli ultimi giorni sono state contattate altelefono da presunti incaricati di una società elettrica in cui, secondo la de-scrizione, sarebbe confluita anche l'ex Sedac. I truffatori, senza presentarsie, come accertato, nascondendo il proprio numero telefonico, contattano levittime di turno per proporre il cambio di contratto, che naturalmente preve-de grosse agevolazioni per chi accetta. Per ottenere i vantaggi, però, è in-dispensabile fornire alle interlocutrici, che nascondono perfino le proprie ge-neralità, alcuni dati, fra cui il numero del contatore (facoltativo) e le modali-tà usuali di pagamento. Se questo avviene per contanti, in conto correntepostale, l'interlocutrice chiarisce che per ottenere le agevolazioni è neces-sario autorizzare l'addebito su conto bancario, tramite carta di credito o ban-comat di cui, ovviamente bisogna fornire i dati completi ed in particolare ilcodice alfanumerico con il quale chiunque può effettuare acquisti, in parti-colare su internet, ma anche in molti supermercati e centri commerciali,spacciandosi per il titolare. Per fortuna non tutti hanno abboccato, ma alcu-ni ci sarebbero cascati e, probabilmente, al controllo del saldo del conto co-nosceranno quanto è costata loro la leggerezza per aver ceduto alle lusin-ghe di una simpatica voce che ha nascosto le generalità.

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"Napul'e' 'nu teatro antico sempre apierto"Le recensioni di Fabiana Salerno - Collaboratrice da Bellona

La comicità parteno-pea gode di stima perla sua essenza di for-ma d'arte eccellente espettacolare, genera-trice di ilarità con le

doti comunicative di una cadenzadialettale senza confini. In questa ar-te senza pari eccelle il grande artistaCarlo Buccirosso che ci regala anco-ra una volta momenti di magnificen-za umoristica con la sua nuova com-media "Napoletani a Broadway", dicui è attore protagonista oltre che re-gista, andata in scena dal 4 al 7 di-cembre al teatro Comunale di Ca-serta. Sul palcoscenico casertanoviene narrata l'avventura di Vito Pap-pacena, unattore cin-quan tenneamareggiatoe deluso dal-la realtà delsuo mestierein cui si vedetroppo spes-so la disillu-sione di ta-lenti bistrattati e messi da parte perdare trionfo a chi ha già un posto diprivilegio pienamente demeritato. Lacommedia si apre con la scena diuna sala provini, dove giovani attoritentano di accaparrarsi una partenella sceneggiatura del regista Se-bastiano Sommella che riesce acongedare chiunque col solito "le fa-remo sapere". Il provino va male an-che a Vito perché "troppo napoleta-no", e l'umiliazione ricevuta da un ci-neasta arrogante e superficiale lospinge a rivendicare la sua arte par-tenopea, aprendo un ufficio castingdi soli attori napoletani. Nel progettolo aiuterà la madre, donna determi-

nata ex attrice della compagnia diEduardo continuamente menzionatonel corso della rappresentazione tra-mite aforismi sempre brillantementeappropriati. Da attore subordinatoVito diventa direttore dell'Ufficio Pap-pacena, volto a favoreggiare esclusi-vamente i talenti partenopei e la ca-rica della loro vivacità dialettale. So-

no tanti i ragazzi chevogliono far partedel mondo teatrale:c'è chi si improvvisauna seducenteMarylin, chi si esibi-sce in intensi cantilirici, e chi si na-sconde dentro unpacco postale perevitare la fila per il

provino! In un crescendo di sceneestrose emerge la figura di Caterina,la donna delle pulizie con i tratti del-la tipica "vaiassa" stravagante e far-sesca, che tra i vari lazzi tenta dimettere ordine alla situazione caoti-ca. Dopo ben quattro anni, ritornaSommella, quel regista cinico cheaveva liquidato Pappacena e cheora è tornato per chiedergli di aiutar-lo nella realizzazione di uno spetta-colo da rappresentare a Broadway;dopo qualche esitazione, Vito afferral'occasione per tornare sul palcosce-nico e una scena musicale sui gene-ris chiude il primo atto. Da Napoli aBroadway: Pappacena e la sua com-

pagnia si trovano costretti a provarein un teatro in cattive condizioni, unastruttura poco rassicurante con per-dite d'acqua e lampadine mal funzio-nanti. Gli attori tentano di mettere inscena uno spettacolo comico creatodalla mescolanza di opere diverse,tra cui Romeo e Giulietta, West SideStory, Chicago, dove prevalgono lescene musicali in forma originale ocompletamente riadattate in chiavedialettale. Il secondo atto prendedunque la forma di una vera e pro-pria commedia-Musical dove le pa-

role si alternano e si sovrappongonoa parti cantate e danzate. I ragazzicontinuano a provare, ma i soldi delFUS (fondo unico per lo spettacolo)non arrivano, e grazie ad un sognorivelatore, che viene rappresentatosempre in stile Musical, Vito scoprel'inganno dell' "impresario mariuolo"che li ha condotti in un teatro inagi-bile e il cui scopo è unicamente fre-garsi i contributi. Non è stata altroche una finzione in un teatro fanta-sma, ma, nonostante l'ulteriore delu-sione, la compagnia di Pappacenaresterà a Broadway, spinta da unabuona dose di fede e ottimismo,continuando nell'allestimento dell'o-pera e, come diceva il grande Eduar-do:"Quando stai per dire una be-stemmia, assettate e canta una bel-la canzone".

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Agopuntura, un aiuto per chi vuole un bambino - I par teDr. Bruno Esposito - Ginecologo - Collaboratore da Napoli

Spesso associata atecniche di feconda-zione assistita. Perchi ha delle difficoltàa concepire c'è unachance in più. Asso-ciata alle tecniche difecondazione assi-

stita, infatti, l'agopuntura aumenta leprobabilità di avviare una gravidanza.Sono numerosi, ormai, gli studi che lodimostrano. È il caso, ad esempio, diuna ricerca realizzata recentementedall'Università di Southampton, in In-ghilterra, su un campione di 2000donne: seguendo questa via, una sutre ha dato alla luce un bambino,mentre generalmente le probabilità disuccesso sono di una su cinque. Il

suo impiego, in questo campo, puòessere duplice. Il trattamento può pre-cedere la terapia di fecondazione as-sistita oppure può essere effettuatosubito dopo il trasferimento dell'em-brione nell'utero. Gli effetti sono diver-si. L'agopuntura riequilibra la circola-zione sanguigna a livello dell'utero elibera le endorfine, i nostri 'tranquillan-ti naturali, favorendo il concepimentonel caso la sterilità sia dovuta astress. Insieme all'ansia, infatti, que-sto è un nemico della fertilità in quan-to altera la produzione di particolari or-moni, interferendo con la funzione ri-produttiva. Prima di sottoporsi alla te-rapia, però, è necessario fare la dia-gnosi per escludere eventuali proble-mi organici (come la presenza di tube

chiuse nella donna), per i quali occor-reranno trattamenti specifici. Le causedell'infertilità sono molteplici. Possonoessere equamente ripartite tra ma-schili o femminili e riguardare la strut-tura degli organi o la loro funzione.L'agopuntura trova impiego ottimalequando la difficoltà a concepire è dinatura funzionale, associata ad esem-pio a stili di vita scorretti (come abusodi alcol e fumo) o a disfunzioni ormo-nali. È ormai fuori di dubbio che au-menti le probabilità di successo quan-do affiancata a tecniche di procreazio-ne medicalmente assistita. E' utile nonsolo per la donna, ma anche per ilpartner. Nella medicina cinese il con-cetto di malattia si traduce in un'alte-rata circolazione energetica nei meri-diani, i canali in cui scorre l'energia.Se il flusso trova un ostacolo possonoinsorgere delle patologie. Questa anti-ca terapia agisce rimuovendo i blocchie favorendo le diverse funzioni (tra cuiquella riproduttiva) sia nell'uomo chenella donna. E poi c'è dell'altro.

Segue nel prossimo numero

Cliccando - A pranzo con gli antichi romani Molte delle ricette dell'antica Roma,che Catone, Columella e soprattuttoApicio ci hanno tramandato, sono og-gi di fatto irrealizzabili, sia per gli in-gredienti e salse usate - si pensi al-l'onnipresente "garum"- sia per il tipodi cottura che per i recipienti usati. Mapossiamo tentare di "provare" questiantichi sapori riproponendo un pran-zo romano con ricette dell'epoca difacile e possibile esecuzione. Primo: "libum", "Preparerai in tal mo-do: si tritino bene nel mortaio 2 libbre(6 etti) di formaggio; quando le avraitritate bene, vi verserai 1 libbra (3 et-ti) di farina di grano tenero o, se vor-rai che sia più morbido, appena mez-za libbra [1 etto e mezzo] di semola,e mescolerai bene il tutto. Con questoimpasto farai una pagnotta, la pogge-rai su foglie di lauro e cuocerai colcoppo lentamente, in forno caldo.Usare come formaggio la ricotta, pre-feribile, il "primo sale" o un caprino"(Catone. 75). Secondo: Prosciutto dimaiale in crosta. "Lessare il prosciut-to con moltissimi fichi secchi e 3 fo-glie di lauro, togliergli la cotenna e in-ciderlo in superficie a tasselli in cuispalmare il miele. Preparare una sfo-glia con olio e farina, avvolgerlo den-tro, metterlo in forno fin quando lacrosta non è cotta" (Apicio VII, IX,1).Contorno: zucche "Lessarle, friggerlee disporle nel tegame. Bagnare consalsa di comino, aggiungendovi poco

olio. Far bollire e servire". (Apicio IV,II, 10) o bietole " lesse si possono ser-vire bene con senape, olio e aceto"(Apicio III, XI, 2). Dolce: frittata conlatte "Sciogliere insieme quattro uova,un'emina (un quarto) di latte, un'onciadi olio, in modo daottenere un tuttoomogeneo. Versareun po' di olio in unapadella sottile e poiaggiungere il com-posto già prepara-to. Quando è cottoda una parte, rivol-tarlo in un piatto ro-tondo, bagnare conmiele, cospargeredi pepe e servire"(Api - cio. VII, XIII,8). In alternativa ec-co i mostaccioli "mescolare il mostocon 800 g di farina,semi di aneto e dicumino, 60 g. distrutto, 30 g. di ri-cotta. Poggiare l'im-pasto su foglie dilauro einfornare"(CatoneCXXI). Mi racco-mando… il tutto gu-stato sdraiati su co-modi triclini e a lu-me di candela.

Prosecco con gomitoli di baccalà croccanti, frittelle di bianchetti, barchette di mousse al salmone, bruschettina alici e capperi

ANTIPASTOMillefoglie di polipo e carciofi, capesant agratinat a, seppia con noci e sedano

PRIMICalamarata con aragostella, vongole e pomodoriniSformatino di riso in crost a di zucchine e gamberi

SECONDOTreccia di salmone e spigola su letto di p atate e calamaro ripieno - Flan di cavolfiore e broccoli

DESSERTCarpaccio di ananas e frutti di boscoTortino al cioccolato con cuore morbido e crema calda al moscato

APERITIVO

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Presidenza it aliana del G8 2009, present azione del logo ufficiale D.ssa Aurora Michela Renna - Giornalista - Collaboratrice da Vitulazio

Il 4 dicembre 2008,nel corso di una con-ferenza stampa che siè svolta nell'aula Xdel Museo NazionaleRomano delle Termedi Diocleziano, è sta-to presentato il logo

ufficiale della presidenza italiana delG8 che verrà assunta, dal nostro Pae-se, il primo gennaio 2009. Alla pre-sentazione hanno partecipato il Mini-stro degli Esteri, Franco Frattini, e ilcapo Dipartimento della protezione ci-vile, Guido Bertolaso. Il logo scelto peril G8 ricostruisce l'arcipelago partendodalle forme delle tartarughe "CarettaCaretta", che a volte approdano nelleacque della Maddalena, quasi a sotto-

lineare che la ricchezza di vita protet-ta dal Parco e la ricchezza di opportu-nità di sviluppo per la gente del postocostituiscono un'unità preziosa da sal-vaguardare a ognicosto. La presidenzadel G8, forum diplo-matico di dialogo frai capi di Stato e digoverno dei princi-pali paesi industria-lizzati, comporta laresponsabilità diospitare e organiz-zare il summit annuale dei capi di Sta-to e di Governo dei paesi partecipantie una serie d'incontri preparatori alVertice di La Maddalena (in program-ma per il mese di luglio). Il G8 non è

un'organizzazione internazionale enon ha una struttura amministrativacon un segretariato permanente. A ro-tazione annuale (con il seguente ordi-

ne: Francia, Stati Uniti,Gran Bretagna, Russia,Germania, Giappone,Italia e Canada), i Paesipartecipanti assumonola presidenza, durante laquale promuovono l'or-ganizzazione e l'agendadel summit. L'UE parte-cipa a pieno titolo al G8,

rappresentata dal Presidente dellaCommissione Europea e dal capo diStato o di Governo (che partecipa co-me osservatore) del paese che pre-siede il Consiglio Europeo.

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Augurano Buone FesteLargo Santella - Bellona (Casert a)

Più nicotina più dipendenzaDr. Alfonso Di Stasio - Farmacista - Collaboratore da Camigliano

Smettere di fumare èdiventato più difficile e ifumatori hanno una di-pendenza più forte dal-la nicotina rispetto a 20anni fa. Lo sostieneuno studio del Centroper la prevenzione del-

le malattie polmonari di Palo Alto, Cali-fornia, durante il quale i ricercatori han-no esaminato i livelli di dipendenza danicotina in 600 fumatori, che avevanopartecipato a programmi per smetterein tre diversi periodi in quasi 20 anni,dal 1989 al 2006.La dipendenza è stata quantificata con

un questionario da cui è emerso che ladipendenza più forte interessava i sog-getti che si erano rivolti a centri fra il2005 e il 2006. Di questi il 73% era altamente dipen-dente dalla nicotina contro il 55% diquelli che avevano provato a smettere

fra il 1989 e il 19990 e il 66% del 1994.Chiaramente più è lungo il periodo incui si fuma maggiore è la difficoltà asmettere ma secondo un rapporto delDipartimento di salute pubblica del

Massachusetts, i livelli di nicotina nellamaggior parte delle sigarette in com-mercio sono aumentati del 10% dal1998 al 2004. (articolo tratto dahttp://snipurl.com/7sr91)

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Giacomo Puccini: nel 150° anniversario dalla sua nascit aProf. ssa Rossella Vendemia - Collaboratrice da Pignataro Maggiore

Quest'anno, il2008, sarà ricorda-to, nel panoramamusicale nazionaleed internazionale,insieme agli altrieventi, sicuramente

per le celebrazioni in occasione del150° anniversario della nascit a diGiacomo Puccini. Tutti i grandi teatriitaliani e stranieri hanno avuto in car-tellone le opere di Puccini e si sonosusseguiti , durante tutto l'anno,convegni, seminari, concerti, mani-festazioni, mostre, conferenze, dedi-cati alla produzione del celebremaestro toscano. Giacomo Puccininacque nel 1858 a Lucca e morì aBruxelles nel 1924. E' unanimemen-te considerato come uno dei geni delteatro musicale italiano, che ha la-sciato una traccia indelebile, con lesue 12 opere, nella storia del melo-dramma. Basti pensare alle sueeroine femminili, Mimì, Tosca, But-terfly, Manon, Turandot, Liù, Minnie,che hanno appassionato e fatto

commuo-vere ilpubblicodei teatridi ogniparte delm o n d o .GiacomoPuccini ,c o m eGiusep-pe Verdi,

era un compositore 'operistico' nato,al quale occorreva un palcoscenicoper accendere l'immaginazione e la-sciarla divampare: insomma un mu-sicista nato per il 'teatro in musica'.Fu un maestro insuperabile nellescene di amore intenso ed estasi co-sì come nelle scene di cocente di-sperazione, di sofferenza e di morte.Il tema centrale, che scorre nellamaggior parte delle sue opere, è de-finito da un verso cantato da uno deisuoi personaggi nel "Tabarro (operache fa parte del 'Trittico', insieme a"Gianni Schicchi" e "Suor Angelica"):

"Chi ha vissuto per amore, per amo-re si morì". Il tema dell'amore è trat-tato da Puccini in maniera sempreoriginale, evidenziando la fragilità enello stesso tempo l'intensità emoti-va delle sue protagoniste, che vannoincontro ad un doloroso destino. Ciòsi traduce musicalmente nella tipicamelodia pucciniana, che mescola in-sieme azione, sentimento e purosuono vocale in un'unità completa.Un altro aspetto rilevante dello stiledi Puccini fu il suo costante tenersiaggiornato sulle innovazioni musica-li del suo tempo: seppe unire nel suolinguaggio orchestrale i colori di Ver-di con le sfumature di Debussy, uti-lizzando anche armonie dissonanti,bitonalità, scale tonali intere. Davve-ro si può affermare che GiacomoPuccini è stato uno tra i più impor-tanti operisti italiani, grazie alla suainventiva musicale, al suo istinto perl'equilibrio drammatico, alla sua con-sapevolezza delle leggi che gover-nano musica e azione all'interno delteatro d'opera.

Il G20 - che st a per "Group of 20" Il G20 è un organismo informale cheraccoglie i ministri economici e fi-nanziari e i Governatori delle banchecentrali di 19 paesi più l'Unione Eu-ropea rappresentata dalla Presiden-za di turno e dalla Bce. Il vertice di Washington, al di là del-la situazione finanziaria attuale, èimportante perchè ha visto parteci-pare anche i capi di Stato e di Go-verno. Oltre ai paesi del G7 e allaUe, fanno parte Arabia Saudita, Ar-gentina, Australia, Brasile, Cina, Co-rea del Sud, India, Indonesia, Messi-co, Russia, Sudafrica e Turchia. Alle

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a.spiezio@libero.it

riunioni, prendono parte anche ilFondo Monetario Internazionale e laBanca Mondiale. Il G20 rappresenta i due terzi delcommercio e della popolazionemondiale, e quasi il 90 per cento delPil del Pianeta. Venne costituito do-po una successione di crisi finanzia-rie per favorire l'internazionalità eco-nomica e la concertazione, tenendoconto delle nuove economie in via disviluppo. La prima riunione si è te-nuta a Berlino nel 1999, l'ultima aCape Town, in Sud Africa. Non si èmai tenuta in Italia. I prossimi sum-

mit sono previste a Shangai, in Cina,nel 2009 e a Curitiba, in Brasile, nel2010. Ma già si sa che entro aprile,così come concordato, torneranno ariunirsi.

Annamaria e Micheledella Frutteria in

Largo Santella di Bellona (CE)

Augurano Buone Feste

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Le Terme di FiuggiMarco Gigliofiorito - Collaboratore da Castrocielo (FR)

I viaggi di benesserestanno diventando oggila meta preferita dagliitaliani. Sempre più per-sone decidono di rifu-giarsi in beauty farm,agriturismi e centri ter-mali. Non si va più alla

ricerca di luoghi di tendenza, super affol-lati, ma si cerca, per quei pochi giorni divacanza, una località dove poter riposa-re e scaricare le tensioni psico-fisicheaccumulate in un intero anno lavorativo.Una di queste mete, appunto un centrotermale, che ben soddisfa il bisogno dimolti turisti, sempre più amanti del be-nessere e del relax, sono le Terme diFiuggi. Famose in tutta Europa, sono si-tuate a circa 60 Km a sud della capitale.La località Fiuggi, un tempo chiamata"Felcia" o "Fons Arilla", fu dominio terri-toriale dell' Impero Romano nel 367 a.C..Nel Medioevo il nome mutò in Anticoli diCampagna, e nel 1911 venne cambiatoancora in Fiuggi, nome che deriva pro-babilmente dal dialetto "fiugi", ovvero fel-ci, piante di cui la flora locale è partico-larmente ricca. Lungo i secoli le Termehanno ospitato anche personaggi moltonoti. Papa Bonifacio VIII è uno di questiche nel XIII secolo frequenta le terme ene beve le acque per curare una calco-

losi renale da cui era affetto. Altri grandipersonaggi però toccarono le acque diFiuggi: da M. Buonarroti a Pio X, da B.Croce a Giovanni Paolo II, da A. De Ga-speri al ponteficeBenedetto XVI. Lamaggior parte diqueste persone han-no frequentato leTerme di Fiuggi, co-me del resto ancoraoggi molte personefanno, per potersfruttare le moltepliciproprietà beneficheche ha l'acqua sullasalute. Scorrendotra gli 8 e i 20 metridi profondità, tra roc-ce di tufo permeabilie semipermeabili,l'acqua viene filtrata,

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S. Maria C.V. - FarmacieAntonone via Lavoro, 1410823 812 260Beneduce via G. Paolo I, 18 - 0823 843 701Bovenzi via Mazzocchi, 48 - 0823 846 520Tafuri via Avezzana, 0823 846 803Iodice viale Kennedy, 58 - 0823 589 137Merolla via A. Moro, 43 - 0823 841 758Salsano S. Francesco - 0823 798 583Simonelli via Anfiteatro, 78 - 0823 845 383

S. Maria C.V. Farmacie notturnedal 19 al 29 dicembre 2008

19.12 - Merolla20 12 - Beneduce21 12 - Tafuri22 12 - Merolla23 12 - Iodice24 12 - Antonone25.12 - Simonelli26 12 - Bovenzi27.12 - Tafuri28.12 - Beneduce29.12 - Bovenzi

Avis - Calendario 2008La Sezione di Bellona comprende i gruppidi: Camigliano, (Ref. Vendemia Antonio340 309 6194) - Capua, (Ref. PlomitalloFernanda 333 613 6137) - Formicola, (Ref.Di Gaetano Nataly 340 067 6479) Liberi,(Ref. Diana Annamaria 338 294 9647)Pontelatone, Referente: (Luongo Pina 349 326 8338)

Bellona

Camigliano

CapuaDicembre 28

Formicola

Pontelatone

Orario dei treni sulle tratte:Triflisco - Napoli

05:04 triflisco 05:57 na c.le06:02 triflisco 07:00 na c.le07:17 triflisco 08:20 na c.le09:12 triflisco 10:08 na c.le12:12 triflisco 13:16 na c.le13:45 triflisco 14:47 na c.le14:27 triflisco 15:25 na c.le

Numeri ed indirizzi utili

Costo inserzioniPrima pagina: mm. 45 x 87 euro 100Ultima pagina: mm. 45 x 87 euro 50Pagina interna: mm. 45 x 87 euro 30Per spazi maggiori il costo vienecalcolato in proporzione.Auguri, Annunci, Necrologi mm. 40 x 58euro 30; con foto euro 40I costi sono IVA inclusa e si intendonoa pubblicazione. Si accettanoinserzioni a numeri alterni.

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GOVERNO INFORMA e ricerche su Internet.Ciò per offrire notizie più esaurienti ai lettori

Ritorneremo in edicolail 30 dicembre 2008

15:33 triflisco 16:27 na c.le17:34 triflisco 18:31 na c.le19:07 triflisco 20:03 na c.le19:56 triflisco 21:17 na c.le

Napoli T riflisco06:20 na c.le 07:27 triflisco 07:43 na c.le 08:41 triflisco10:56 na c.le11:52 triflisco12:28 na c.le 13:24 triflisco13:48 na c.le 14:48 triflisco15:14 na c.le 16:09 triflisco15:49 na c.le 16:42 triflisco17:06 na c.le 18:02 triflisco19:11 na c.le 20:06 triflisco

Museo Camp ano di Capua (CE).Orario di apertura al pubblico :Giorni feriali: 9.00 - 13.30Domenica: 9.00 - 13.00

Apertura sportello informazioni: martedì e giovedì 15.00 - 18.00Chiusura: Lunedì e festività civili e reli-giose (S. Patrono 5 febbraio)

Indirizzo:Via Roma 68 - 81043 Capua (CE)Tel.: 0823 620035 - 0823 620076Fax: 0823 620035E-Mail:museocamp ano@provincia.casert a.itSito web: www.provincia.casert a.it/museocamp ano

Tariffe: Biglietto intero: 4,13 �.Biglietto ridotto: 2,07 �.

Riduzioni e Convenzioni:50% per soci Touring Club Italiano egruppi di almeno 10 paganti30% per tessera Campania Artecard (�.2,90)

Gratuito: Cittadini di età inferiore ai 18 anni e su-periore ai 60 anni, soci I.C.O.M e scola-resche. La prima domenica del meseper i cittadini residenti nella provincia diCaserta.

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