CARPI - Voce

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l Comune convertirà la pista di pattinaggio del parco delle Rimembranze in una piatta- forma funzionale a diversi sport. È una buo- na idea. Soprattutto se diventasse il primo di una serie di impianti liberi, dove i ragazzi possano scate- nare le loro energie, imparare a misurarsi con gli al- tri, sottostare alle regole e, in una parola, fare sport, senza passare per tesseramenti, quote di iscrizione a società sportive, assicurazioni per i quali c’è sem- pre tempo. È la filosofia dei playground, i cortili re- cintati delle grandi metropoli dove hanno mosso i primi passi le stelle del basket Usa, ma anche formi- dabili strumenti di integrazione fra ragazzi che po- tranno esprimersi fuori dalle barriere economiche o etniche e guidati solo da una comune passione spor- tiva. Date ai ragazzi di Carpi dieci, venti impianti fra calcio, basket e volley dove giocare quando e se ne hanno voglia e anche l’integrazione avrà fatto un bel passo avanti. Ma che siano senza orari, senza obbli- ghi e anarchici come la gioventù. 19 gennaio 2017 - Anno XXIV n.2 - Settimanale di attualità, cultura e sport - www.voce.it - Euro 2,00 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N°46) - art. 1, comma 1, DCB Modena METACARPI SPORT Mercato, negozi, tessili: un bilancio da Leone Scordatevi le armi “Creano più problemi di quanti possano risolverne”, assicurano Giuseppe Martinelli, presidente, e Giorgio Campani, suo vice e direttore dei corsi del Tiro a Segno di Carpi (da destra, con Franca Matteotti, collaboratrice in armeria) E i dati confermano: in città il senso di insicurezza non ha prodotto alcuna corsa alle armi pagina 9 Corso Roma, 22 CARPI - Tel. +39 059 693182 - www.lacasalinga.it - [email protected] Per chi ci conosce è normale trovare nel no- stro negozio solo prodotti di qualità e all’avan- guardia. In questi giorni troverete però tanti articoli per la cucina delle migliori marche con prezzi scontati. Ad esempio, padelle an- tiaderenti Berndes, ghise di Le Creuset, pa- delle Moneta, piatti Freshness… Non perdete l’attimo e approfittate delle nostre occasioni. seguici su Contiene inserto tel. 059 652799 sede di CARPI filiali SOLIERA MODENA BASTIGLIA salviolionoranzefunebri.com Romana Zelocchi Se n’è andata a 98 anni la guida spirituale di tante giovani donne. Il ricordo di Liliana Cavani PAGINA 8 Ruggero Po “Che cosa è successo a Carpi?” ha chiesto il giornalista al meeting dei Lions Carpi Host PAGINA 14 Stefania Gasparini, assessore alle Politiche scolastiche: le novità legate all’arrivo della generazione 2014 PAGINA 16 Tommaso Leone presidente di Confcommercio Carpi PAGINA 6

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l Comune convertirà la pista di pattinaggio del parco delle Rimembranze in una piatta-forma funzionale a diversi sport. È una buo-

na idea. Soprattutto se diventasse il primo di una serie di impianti liberi, dove i ragazzi possano scate-nare le loro energie, imparare a misurarsi con gli al-tri, sottostare alle regole e, in una parola, fare sport, senza passare per tesseramenti, quote di iscrizione a società sportive, assicurazioni per i quali c’è sem-pre tempo. È la filosofia dei playground, i cortili re-cintati delle grandi metropoli dove hanno mosso i primi passi le stelle del basket Usa, ma anche formi-dabili strumenti di integrazione fra ragazzi che po-tranno esprimersi fuori dalle barriere economiche o etniche e guidati solo da una comune passione spor-tiva. Date ai ragazzi di Carpi dieci, venti impianti fra calcio, basket e volley dove giocare quando e se ne hanno voglia e anche l’integrazione avrà fatto un bel passo avanti. Ma che siano senza orari, senza obbli-ghi e anarchici come la gioventù.

19 gennaio 2017 - Anno XXIV n.2 - Settimanale di attualità, cultura e sport - www.voce.it - Euro 2,00 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N°46) - ar t. 1, comma 1, DCB Modena

METACARPI SPORTMercato, negozi, tessili: un bilancio da Leone

Scordatevi le armi“Creano più problemi di quanti possano risolverne”, assicurano Giuseppe Martinelli,

presidente, e Giorgio Campani, suo vice e direttore dei corsi del Tiro a Segno di Carpi (da destra, con Franca Matteotti, collaboratrice in armeria)

E i dati confermano: in città il senso di insicurezza non ha prodotto alcuna corsa alle armi pagina 9

Corso Roma, 22 CARPI - Tel. +39 059 693182 - www.lacasalinga.it - [email protected]

Per chi ci conosce è normale trovare nel no-stro negozio solo prodotti di qualità e all’avan-guardia. In questi giorni troverete però tanti articoli per la cucina delle migliori marche con prezzi scontati. Ad esempio, padelle an-tiaderenti Berndes, ghise di Le Creuset, pa-delle Moneta, piatti Freshness… Non perdete l’attimo e approfittate delle nostre occasioni.

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Romana Zelocchi Se n’è andata a 98 anni la guida spirituale di tante giovani donne. Il ricordo di Liliana CavaniPAGINA 8

Ruggero Po “Che cosa è successo a Carpi?” ha chiesto il giornalista al meeting dei Lions Carpi Host PAGINA 14

Stefania Gasparini, assessore alle Politiche scolastiche: le novità legate all’arrivo della generazione 2014PAGINA 16

Tommaso Leonepresidente di

Confcommercio Carpi

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Sei di Carpi se sai che un cabrio non è solo un tipo di automobile ti ricordi dov’era la prima Mistica l’after è da Scazza i bilanci cominci a leggerli da utile/perdita, cioè dalla fine sei rimasto chiuso nell’ascensore dell’ospedale conosci il significato di “chisòla” e “pasquina” le patatine le prendevi al Perchéno ti piace la città fotografata da Federico Massari non ti sei mai ripreso dalla chiusura di Tosi Dischi Palazzo Pio per te è ancora il Castello “...i cappelletti buoni si mangiano al Guerzoni” hai gridato dagli spalti “Il Carpi solo al Cabassi” ti commuovi ad ascoltare La vècia e la luna da Iolanda Battini sei nella Croce rossa o nella Croce blu o nell’Amo o... la torta al cioccolato la prendi da Sacchi mandi i figli a scuola con il boccione fai finta di non vedere gli extracomunitari in giro vedi solo degli extracomunitari “l’ultimo sindaco è stato Bruno Losi” “l’ultimo vescovo è stato Artemio Prati” i bidoni in strada vanno bene i bidoni in strada fanno schifo “ah, com’è diventata bella la piazzetta” tutto è meglio di Carpi, ma Carpi è meglio di tutto

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CARPI – Con l’aria che tira, dopo tutto, poteva an-dare anche peggio. Nonostante infatti un certo allarmismo e una raffica di provvedimenti an-ti-smog di dubbia efficacia adottati nell’ultima parte dell’anno, l’aria respirata a Carpi non è sta-ta poi così male.

Non peggio, di certo, di quella respirata nel 2015 e, media-mente, in linea con quella che i nostri polmoni respirano da parecchi anni a questa parte. Aria, diciamolo subito a scanso di ogni equivoco, non di alta montagna, certamente  carica di polveri e inquinanti ma, almeno, mediamente entro i limiti che gli esperti hanno stabilito essere di non immediata pericolo-sità, anche se sono parecchi a ritenere che di questo passo le malattie, croniche o saltuarie, dell’apparato respiratorio siano destinate a subire un ulteriore incremento esponenziale. Ma, restando ai dati ufficiali, quelli che gli esperti prendono per parametro di verifica e di controllo della qualità dell’aria, come si diceva, poteva andare peggio.

Nel 2015 gli “sforamenti” registrati di PM10 (le cosiddette

“polveri sottili”) registrati in via Remesina dalle apparecchia-ture piazzate nella centralina di controllo dall’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente, erano stati 55. Nel 2016, da un primo esame dei dati, sono stati meno di 30, ben al di sotto dei 35 giorni di superamenti previsto come limite massimo dalle attuali norme in vigore.

E l’ozono, quello che “esplode” soprattutto nelle giornate soleggiate e senza vento del pieno dell’estate? Lo scorso anno si è superata la soglia “di informazione” pari a 180 microgram-mi per metro cubo d’aria solo una volta per tre ore il 20 luglio scorso, come nel 2015 quando il picco massimo fu registrato il 13 luglio, anche in quel caso per tre ore. Purtroppo siamo qui parecchio lontani dall’obiettivo che ci si è dati e cioè quello di contenere l’ozono a punte massime di 120 microgrammi per metro cubo, limite che anche nel 2016 è stato superato parecchie volte e in più giorni, ma intanto occorre prendere atto dei dati. Dati che tranquillizzano sulla presenza nell’aria di biossido di azoto, proveniente in gran parte dal traffico vei-colare: un paio di segnalazioni a gennaio e a marzo 2016 ma ben lontani dai livelli di inquinamento registrati dalle centra-line Arpa collocate a Modena, perché quella di via Remesina

è classificata come centralina di “fondo suburbano” e, per la sua collocazione periferica non sembra direttamente coinvolta nell’immediatezza di un traffico stradale intenso.

L’analisi dei dati non può tuttavia prescindere da valutazio-ni di più ampio periodo: a Modena e provincia, da dieci anni a questa parte, il numero degli sforamenti delle polveri sottili rispetto al massimo previsto (50 microgrammi per metro cubo) è stato sempre significativo: da un minimo di 98 sforamenti annui in pianura (quelli degli anni 2010 e 2012) ai 127 del 2015, il che significa che un giorno su tre, ogni anno, respiriamo un’aria di qualità non particolarmente buona, nonostante nel frattempo si siano presi notevoli provvedimenti per limitare l’immissione di particolato nell’aria da parte degli autoveicoli e dalle utenze civili e industriali. E nonostante divieti più o meno estesi e più o meno efficaci nei confronti degli automobilisti. Senza lasciarsi andare a eccessivi ottimismi, perché i dati (sempre loro) certificano che dall’inizio dell’anno e in meno di due settimane a Carpi si sono registrati di nuovo non meno di sette sforamenti nel livello di PM10 e la stagione dell’aria cattiva non è certamente finita qui.

f.s.

Un anno di aria meno pesante Confortanti anche i dati sul biossido di azoto, anche se la postazione di Carpi non è a contatto con flussi di traffico molto intensoRassicurano meno i picchi dell’ozono raggiunti nel corso dell’estate con continui superamenti dell’asticella dei 120 microgrammi

AMBIENTE - Nel 2016 rilevata poco più di metà degli sforamenti dell’anno precedente

La centrale di via Remesina sulle PM10 fornisce però dati solo per l’ambito suburbano

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19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

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CARPI – Diciamo le cose come stanno: il Ramazzini non è un bell’ospedale. Vecchio, rattoppato qua e là, con tutta una serie di difetti strutturali che sono stati a più riprese denunciati e a cui solo in parte si è messo mano. Problemi che inevitabil-mente si ripercuotono giornalmente sull’opera-tività di quanti vi lavorano e di quanti, noi tutti cittadini, siamo chiamati nostro malgrado a fre-quentare l’ospedale cittadino. E tuttavia, nono-stante tutto ciò, occorre anche onestamente am-mettere che il Ramazzini è un gran buon ospeda-le, soprattutto perché ricco di professionalità di ottimo livello, non seconde a quelle che si posso-no trovare nei migliori ospedali d’Italia.

Una qualità, quella dei servizi sanitari offerti dal Ramazzini, oggi anche certificata ufficialmente dall’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, che analizza ogni anno i dati forniti dagli ospedali appartenenti al servizio sanitario nazionale e, in base a determinati parametri di qualità, stila una sorta di “pagella” per ciascuno di essi offrendo la possibilità di effettuare comparazioni e raffronti.

Il Ramazzini, che aderisce al programma nazionale esiti, compare nella fascia alta di questa classifica, confermando quello che i Carpigiani sanno da sempre: il loro ospedale è un presidio sanitario prezioso e irrinunciabile per la comunità, una struttura da conservare, difendere e all’occorrenza po-tenziare perché, complessivamente, offre un servizio di alto livello sanitario. “Chi lavora di più perché esamina un numero maggiore di casi clinici – è l’assunto dell’Agenzia – lavora anche certamente meglio”.

E allora vediamo nel concreto dove il Ramazzini eccelle. Punta di diamante dell’indagine offerta dall’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari è il reparto di Ostetricia-Ginecologia del Ramazzini, diretto da Paolo Accorsi che è anche responsa-bile di specialità della Ausl di Modena. Il parametro preso in considerazione e che ha fatto balzare il Ramazzini fra i primi nosocomi italiani è il numero di parti cesarei: l’Organizzazio-ne mondiale della Sanità ne prevede una media massima del 15 per cento sul totale dei parti registrati mentre in Italia la media nazionale è ben al di sopra, addirittura il 25 per cento, il che ci porta fra le nazioni europee con maggior numero di interventi chirurgici per le partorienti, cosa che veramente non va. A Carpi ne sono stati effettuati nel 2015 (ultimo dato dispo-nibile) poco più dell’8 per cento facendo salire il Ramazzini al quarto posto nazionale, primo in regione davanti all’ospedale di Reggio Emilia, decimo in classifica. Ma anche in altri reparti i dati del Ramazzini sono di grande conforto: secondo l’Agenzia nazionale, negli ospedali in cui vengono trattati più di cento casi di infarto miocardico all’anno, per esempio, la possibilità

di sopravvivenza arriva al 92 per cento contro l’83 per cento re-gistrato negli ospedali minori, con meno di cento casi all’anno, che per altro sono più di 250 in Italia. «Noi – assicura Stefano Cappelli, primario di Cardiologia del Ramazzini – lo scorso anno abbiamo registrato oltre 120 ricoveri con questa patolo-gia». Di conseguenza il Ramazzini fa parte dei 391 ospedali “di livello superiore”. Occorre considerare che l’infarto è una delle cause principali di mortalità, con ben 133 mila casi registrati in Italia nel 2015.

Che dire di Neurologia? Oltre 250 casi trattati in un anno nel reparto affidato a Mario Santangelo. E per quanto riguarda la divisione di Medicina come non rilevare la nuova stretta colla-borazione fra lo specialista endocrinologo Giampaolo Papi e la rinnovata équipe di Otorinolaringoiatria per gli interventi chi-rurgici alla tiroide, in passato affidati ad altre strutture ospeda-liere. Senza dimenticare il numero alto di donazione di organi e di tessuti fatto registrare proprio nel 2016 al Ramazzini grazie all’attività del team medico-infermieristico di Rianimazione.

Il 2017, poi, si propone con novità per Carpi anche sul fron-te dei servizi sanitari territoriali: dopo la nomina della nuova direttrice del Distretto, Stefania Ascari, l’Ausl ha provveduto anche a nominare il nuovo responsabile del Servizio di continu-ità assistenziale di Carpi (in parole povere la Guardia medica) indicandolo in Delgado Guerrero José Leonardo.

Stiamo ancora aspettando da mesi che venga ultimata la torre per l’ascensore di raccordo fra i due complessi operatori dell’ospedale, è vero, ma dentro al Ramazzini qualcosa di buono per fortuna si muove.

Il Ramazzini? Brutto ma buonoGli ultimi riguardano la limitazione dei cesarei per la quale è schizzato al quarto posto a livello nazionale e l’alta percentuale di sopravvivenza all’infarto miocardico. E poi ci sono il lavoro di Neurologia, gli interventi alla tiroide, le donazioni di organi

SANITA’ - Vecchio e poco confortevole, ma sul piano sanitario riceve continui riconoscimenti

Contenitore non al passo con i tempi ma contenuti

di assoluta eccellenza

CARPI – Giornata di studio e di appro-fondimento sul “Dopo di noi” alla sala conferenze di viale Peruzzi. No-tai, esperti e addetti ai lavori hanno dibattuto intorno alla nuova legge, approvata nello scorso mese di giu-gno dal Parlamento, che disciplina le misure di assistenza, cura e prote-zione previste per le persone con di-sabilità grave che sono rimaste prive di sostegno familiare poiché entram-bi i genitori sono venuti a mancare o non sono in grado di fornire assi-stenza adeguata.

Un problema che interessa in prospettiva un gran numero di gio-vani e giovanissimi portatori di di-sabilità che attualmente godono del fondamentale aiuto della propria famiglia.

L’iniziativa proposta dalla Fon-dazione Progetto Vita presieduta da Sergio Saltini, ha visto gli in-terventi del notaio Flavia Fiocchi, presidente del Collegio Notarile di Modena che ha introdotto i lavori. Il notaio Carlo Camocardi ha invece illustrato alcuni aspetti della nuova legge e in particolare lo strumento legale del “Trust” che consente di

conferire beni patrimoniali a un ter-zo per conseguire un determinato scopo nel tempo.

Maurizio Morgillo, consigliere delegato di Bper Trust Company ha dal canto suo illustrato casi concreti di utilizzo del Trust per garantire nel tempo l’assistenza a persone svantaggiate.

f.s.

Flavia Fiocchi e Luigi Lamma, moderatore dell’incontro

A sinistra, l’ingresso del RamazziniA fianco, dall’alto: Paolo Accorsi, Mario Santangelo e Stefano Cappelli

La nuova leggeper il Dopo di Noi

SOCIALE - Illustrata in una iniziativa di Progetto Vita

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19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

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SOCIALE - Una originale formula che sta attirando gente a frotte

Nei lettini anti dolorerinasce il contatto umanoCARPI – Il progetto ha con-vinto centinaia di Carpigia-ni, in prevalenza pensiona-ti, disposti a sopportare an-che due ore di attesa per il proprio turno. Ad Asiagem d’altronde, un originale cen-tro per la ricerca del benes-sere psicofisico, l’attesa è parte integrante del percor-so: serve a predisporre cor-po e mente al trattamento e a condividere con gli altri dubbi, perplessità, ma anche commenti positivi sui propri risultati.

Il centro offre, infatti, sedute gra-tuite su uno speciale lettino massag-giante che lavora su tutta la schiena: un metodo che si rifà alla medicina orientale e che permette di liberar-si di dolori latenti e problematiche strutturali, purché non patologici, operando su sette punti principali, corrispondenti ai chakra della filo-sofia asiatica. L’idea è di Tommaso Nicoletti che, tredici anni fa, dopo un viaggio in Oriente, aprì il primo centro a Lecce, dove si trova ora l’a-

A sinistra, Ilaria Belloi. Sotto, una delle sedute gratuite da 40 minuti

zienda madre, per offrire una scelta in più nella ricerca del benessere, senza contrastare il lavoro di me-dici o fisiatri, che anzi collaborano nella realizzazione delle tecnologie Asiagem.

A dirigere la struttura di Carpi è Ilaria Belloi che, dopo aver lavorato nel punto di Modena, ha deciso di aprire uno spazio tutto suo, in via Aldo Moro: «Il trattamento che of-friamo qui non è una terapia o una cura, ma un allenamento e un im-

pegno quotidiano che facciamo per prenderci cura di noi stessi – spiega la responsabile –. Il percorso è gra-tuito: tutti possono provare e senza limiti di tempo, perché ognuno di noi è fatto in modo diverso e il let-tino può portare benefici differenti in tempi più o meno lunghi. Se poi il trattamento piace e convince – prosegue – è possibile acquistare il lettino e portarselo a casa. Oppure acquistare alcuni dei nostri prodotti per i quali pountiamo sul passapa-

rola». Oltre a diversi modelli di let-tini, infatti, il centro vende un’ampia gamma di prodotti collaterali, come scarpe ortopediche, macchinari ad infrarossi, integratori alimentari e tanto altro, tutto connesso al tratta-mento svolto nella struttura.

Intanto, però, grazie all’attrattiva della gratuità (e con la spinta dei dolori alla schiena) il centro è diven-tato subito un luogo d’aggregazione e convivialità per le persone che lo frequentano: «Non sa quanti pen-

sionati arrivano qui, inizialmente avviliti e giù di morale, per ritrovare poi il sorriso e la voglia di fare. Si fa gruppo, c’è condivisione e par-tecipazione. In fondo basta poco: li ascoltiamo, teniamo in considera-zione la loro opinione, diamo affetto e calore». Anche così si esprime il gran bisogno di socialità che c’è in giro. Qui, poi, basta presentarsi, an-che senza appuntamento e lasciarsi coccolare: l’unico costo è la fila.

Valentina Po

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19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

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CARPI – Qualche tensione fra gli operatori, più chiusure di vecchi esercizi che non aper-ture di nuove attività, qual-che locale sfitto in più: non si sono registrati grandi se-gnali di ripresa nel commer-cio a Carpi lo scorso anno, anche se il 2016 non è stato peggiore dell’anno che l’ha preceduto.

«Diciamo che abbiamo vissuto una bonaccia, una relativa quiete dopo la tempesta degli scorsi anni, ma stiamo ancora attendendo il se-reno che non intravvediamo all’o-rizzonte nemmeno nell’immediato futuro». Sono parole agro-amare quelle che Tommaso Leone, im-prenditore del settore del commer-cio di abbigliamento, presidente di Confcommercio Carpi e consigliere di Cofiter il consorzio fidi dei com-mercianti, pronuncia sollecitato dal cronista.

«Personalmente – precisa Le-one – non posso lamentarmi ma complessivamente il settore del commercio a Carpi ha vissuto un altro anno non facile. Se si eccettua il settore alimentare, della ristora-zione e dei pubblici esercizi, i dati di fine anno non inducono certo all’ot-timismo, sia in centro storico che in periferia anche se percepiamo una crescente voglia da parte dei com-mercianti di essere più informati, più preparati e più pronti a cogliere il cambiamento».

Leone, c’è un mucchio di nego-zi sfitti in centro, che cosa ne pensa?

«E’ vero, ce ne sono tanti e tuttavia gli affitti non diminuiscono. I pro-prietari spesso preferiscono lasciare vuoti i locali piuttosto che imbar-carsi in nuove avventure. E’ anche vero che a volte un negozio apre perché il titolare “prova” ad avvia-re una attività commerciale, salvo poi verificare che i costi non sono coperti dagli introiti. Da una parte c’è forse troppa improvvisazione, dall’altra gli incentivi ai proprietari per affittare sono piuttosto modesti. Noi, come Confcommercio puntia-mo molto sulla professionalità dei nostri associati. Proprio in questi giorni abbiamo lanciato un corso di formazione che sta riscuotendo

molto successo: saper valorizzare la merce, disporla in un certo modo, presentarsi al cliente in un determi-nato modo piuttosto che in un altro è importante quasi quanto avere merce firmata da vendere o un ne-gozio in una determinata posizione piuttosto che in un’altra».

Tuttavia c’è fermento nella ca-tegoria e abbiamo registrato an-

che qualche contestazione da parte anche di vostri associati. Troppa burocrazia, poca elasti-cità, risposte in tempi lunghi, una certa subalternità nei con-fronti dell’ente locale...

«Confcommercio rappresenta le imprese e deve mantenere una sua linea istituzionale. So bene che vi sono commercianti associati in-

formalmente (per esempio in Car-pi C’é, una realtà importante) che reclamano maggiore flessibilità. Ma sarebbe opportuno che si strut-turassero meglio, con un direttivo e dei responsabili individuati a cui far riferimento. Anche per evitare con-trapposizioni personali che fanno poi parlare i giornali dei “commer-cianti del nord” e dei “commercianti

Tanta Carpi per Bao aperta in piazza

Folla delle grandi occasio-ni per l’inaugurazioe-evento della nuova location in piazza Martiri per la Bottega d’Arte Orafa di Luca Semellini (a lato con la moglie). Musica, in-trattenimento gastronomico e pieno di visitatori per il ne-gozio trasferitosi da via Giu-lio Rovighi al portico lungo della piazza. Per l’occasione è stato realizzato davanti al nuovo negozio un vero e pro-prio padiglione sul rialzato di piazza che ha ospitato a turno diverse centinaia di curiosi. Era da tempo che Luca Semellini aspirava ad aprire le vetrine della sua bottega orafa sul cuore antico di piazza Martiri dopo la precedente esperienza sotto il portico del grano, di fronte alla residenza Municipale. A sa-lutare l’iniziativa sono stati veramente in tanti: amici, clienti storici e, fra i tanti, anche l’assessore al Commercio e al centro storico Simone Morelli.

Al Giliberti una stagione di sonoritàContinua la cu-

riosa e coraggiosa sfida dei tè musi-cali promossi dal Centro polivalente Giliberti che, dopo il debutto, l’8 gen-naio scorso, con il Trio Schubert ospi-terà domenica 22 gennaio, alle 16, il Vivaldi Art Trio per l’esecuzione di brani della stagione musicale che va da Bach a Mozart. Compongono il trio Cristina Bertoli ( flauto), Ma-nuela Rossi (spinetta) e Massimo Zanini ( fagotto). Il concerto fa parte degli appuntamenti della stagione 2017 del Centro, dedicata alla cultura musicale in tutte le sue declinazioni. Il 5 febbraio toccherà a Paolo De Gaspari, con il suo clarinet-to e musica elettronica,; il 19 febbraio all’Accademia musica insieme per “canto libero” con l’esecuzione delle canzoni di cantautori contemporanei e il 5 marzo la rassegna verrà con-clusa dal Continuum Ensemble, anche qui con repertorio contemporaneo (nella foto, il Trio Schubert).

Gli Ebrei a Modena dopo il 1938Presentato alla libreria La Fenice il libro di Giulia Dodi

“Nessun gesto di pietà”. Il libro propone la tesi di laurea dell’au-trice e ripercorre la condizione ebraica in provincia di Modena tra il 1938 ed il 1945 quando più stringente si fece la caccia agli Ebrei, molti dei quali transitarono per il campo di concen-tramento di Fossoli con destinazione i campi di sterminio in

Germania. In par-ticolare, il volume della Dodi (Bono-mo Editore, 253 pagine, 17 euro) tratta della requi-sizione da parte dei nazi-fascisti dei beni personali degli ebrei perseguitati. A presentare l’au-trice, Marika Losi della Fondazione Campo di concen-tramento di Fosso-li. Giulia Dodi, nata a Carpi nel 1990, ha conseguito la lau-rea magistrale in scienze storiche presso l’Università di Bologna nel 2015 e, nel 2016, ha ottenuto il master di secondo livello in Public History presso l’Università di Modena.

Contributo comunale al “Golosone”Alla Cornetteria “il Golosone” di Felice Iodice che si trova

in corso Cabassi è stato riconosciuto uno dei contributi a fondo perduto previsti dal bando emesso dal Comune di Carpi per incoraggiare la creazione di nuove imprese e l’apertura di nuove unità locali in via Paolo Guaitoli, nei corsi fanti e Ca-bassi e in piazza Martiri. Il contributo sarà di 4 mila 500 euro: mille per tre anni per affrontare l’affitto e 1.500 corrispondenti all’importo massimo a copertura del 50 per cento delle spese di investimento.

ECONOMIA - Giro d’orizzonti con il Presidente di Confcommercio

Commercio, mercato econtratti visti da Leone

del sud” di Carpi. Noi che siamo l’as-sociazione più rappresentativa dei commercianti del centro storico svolgiamo un ruolo anche istituzio-nale, verifichiamo che le promesse non vengano disattese; è un lavo-ro faticoso ma importante».

Cambiamo discorso. Recente-mente, in occasione dell’ultimo sciopero dei tessili, Tommaso Leone è sceso in campo con un commento sui social che ha fatto discutere:“Visto l’andamento del mercato – ha scritto – non vedo quale sia il problema di adeguare i contratti di lavoro, riducendoli di circa un 20/30 per cento con possibilità di ulteriore congua-glio negativo in caso di riduzio-ne del fatturato e/o dei margini dell’azienda. Non è questo che hanno sempre chiesto i sinda-cati?”.

«Era, evidentemente, un commento a carattere personale e dichiarata-mente provocatorio. Io ho 45 dipen-denti e me li tengo stretti, tuttavia bisogna onestamente ammettere che, nonostante le nuove normati-ve sul lavoro abbiano introdotto una certa flessibilità (ingessata, perché in Italia va così) è più facile separarsi dalla moglie che non da un dipen-dente regolarmente assunto. Siamo d’accordo che il problema non si ri-solve con i voucher e, in ogni caso, occorrono politiche economiche che rimettano in moto l’economia e i consumi, partendo dal settore manifatturiero. Non si difende però l’occupazione inchiodandola sullo status quo»

Ritorniamo a Carpi e diamo un’occhiata al 2017?

«Qualche segnale positivo lo regi-striamo, finalmente. Per esempio nel settore dei beni durevoli. Per Carpi servirebbero poche cose ma fatte bene. Per esempio porre final-mente mano al nodo del mercato di piazza Martiri: non discutiamo il ruolo tradizionale che riveste (anche per i commercianti nostri associati) quello del giovedì. Su quello del sa-bato vorremmo un ripensamento: così come è configurato vincola l’u-tilizzo di tutto il cuore della città e impedisce di fatto la realizzazione di nuove iniziative che invece potreb-bero caratterizzare i week end dei carpigiani. Non vogliamo eliminar-lo, s’intenda bene, soltanto studiare un diverso utilizzo degli spazi del centro. Soluzioni interessanti ce ne sono e utili per tutti, basta volerlo».

Da sinistra, Giulia Dodi e Marika Losi

Tommaso Leone

Page 7: CARPI - Voce

19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

CRONACA ATTUALITÀ 7

CARPI v ia Berengario, 13 - te l . 059 65 25 55 - 346 23 312 54

A Bologna la mostra della Cooperativa NazarenoInaugura la mostra “Pagine d’arte. Il libro d’artista: avanguardie storiche, produzioni contemporanee” con le opere degli artisti degli Atelier espres-sivi della Cooperativa Nazareno di Carpi. L’appuntamento è per sabato 21 gennaio alle 16 a Palazzo Saraceni, in via Farini 15 a Bologna. L’esposizione fa parte del calendario di Arte Fiera e rimarrà aperta fino al 4 febbraio.

CARPI – Il suo neo presidente, Nicola Mari-no, lo definisce un “condominio della solida-rietà”, una “fucina di progetti” che spazia in ogni ambito, dalla tutela dei soggetti fragili, alla cultura, alla salvaguardia dell’ambiente, alla pratica sportiva, alla salute e all’educa-zione civica tra i giovani.

La Casa del Volontariato sta diventando, infatti, una vera e propria piattaforma del sociale, in cui le associa-zioni (57 le inquiline nel 2017) possono interfacciarsi e collaborare per rafforzare la rete del volontariato locale. Eppure non mancano, di anno in anno, piccoli o grandi cambiamenti legati a questo “condominio sociale”: traslochi, new entry, fusioni e riorganizzazioni hanno riguardato le associazioni ospiti.

E’ sparita infatti, dalla Guida della struttura, l’as-sociazione “IncontrArti”, ente di promozione sociale e culturale, che si occupava di sensibilizzare il pubblico

sulle tematiche dell’ecologia attraverso le arti espres-sive, creative e il gioco. La cooperativa Giravolta, che si occupa di intrattenimento ed educazione per i più piccoli, ospitata nella Casa del Volontariato negli ultimi quattro anni, ha invece traslocato in via Messori 19, in una sede propria.

Entrano invece, arricchendo così la struttura e la città stessa, la Dedalo onlus, ente che si occupa del-la prevenzione al sovra indebitamento, cercando di diffondere i principi di una corretta gestione delle ri-sorse economiche famigliari, oltre ad offrire aiuto e consulenza a nuclei famigliari già in grave difficoltà. Si aggiunge anche Aism, Associazione italiana Sclerosi Multipla Onlus, con un nuovo sportello su Carpi, così come Aic, Associazione italiana celiachia. E’ nata solo lo scorso anno invece, l’associazione “Sopra le righe – Dentro l’autismo”, che si propone di diventare punto di riferimento per le famiglie con bambini affetti da autismo, offrendo servizi di assistenza, attività sportive, workshop e formazione.

V.P.

SOCIALE - Avvicendamenti alla Casa del Volontariato che ospita oggi 57 associazioni

Volontari: in condominiosi va d’amore e d’accordo

CARPI – Trattori, Vespe, auto d’epoca e veicoli di ogni genere e anche, meraviglia delle meraviglie, la Ferrari personale di Enzo Ferrari, il “Drake” in persona, prezioso e prestigioso ci-melio di proprietà di un appassionato collezionista carpigia-no. C’era tutto questo all’inaugurazione ufficiale, che ha avu-to luogo domenica scorsa, della nuova sede del Moto Club Carpi, il pluridecorato sodalizio biancorosso che raccoglie tutti gli amanti del motorismo e non solo quelli.

Un folto gruppo di soci del Moto Club Carpi, di curiosi e di appassionati ha brindato all’inaugurazione dei nuovi locali ricavati all’interno di un capan-none artigianale di Cibeno, in via Lago Scaffaiolo. Lasciata la vecchia sede di San Marino, presso la locale Polisportiva, il Moto Club Carpi si affaccia al nuovo anno 2017 con le due grandi novità del momento: la nuova e più am-pia sede sociale, per l’appunto, e la ferma intenzione di diventare Auto Moto Club con tanto di richiesta di affiliazione all’Automotoclub Storico Italiano (Asi), il prestigioso sodalizio che raccoglie il meglio del motorismo nazionale ed è l’archivio semovente della storia dell’automobile e della motocicletta. «Amicizia è la nostra parola d’ordine», ha affermato il presidente del Moto Club Carpi, Franco Veneri, alla simpatica cerimonia inaugurale della nuova sede, mentre il sindaco Alberto Bellelli, intervenuto all’iniziativa, ha ricor-dato come da sempre il Moto Club Carpi abbia offerto il proprio appoggio concreto alle iniziative promosse dall’Amministrazione per propagandare la pratica sportiva anche fra i giovanissimi. Per esempio, sponsorizzando “Muoviti Muoviti”, la proposta che Comune, enti di promozione sportiva e società sportive carpigiane offrono ai bambini delle scuole primarie di Carpi e di Soliera per approcciare in modo divertente la pratica sportiva.

La nuova sede del Moto Club è anche un piccolo museo del motorismo carpigiano: appesi alle pareti sono conservati pannelli con foto originali d’epoca che testimoniano i primi passi della motocicletta e dell’automobile a Carpi, le prime gare sportive e gli scatti dei campioni del passato. Negli spazi antistanti la sede, i soci del club hanno presentato una selezione dei loro oggetti di culto: una Vespa 400, per esempio, quattroruote e cabinata, un pezzo veramente unico, modernissime motociclette, vecchi trattori, im-portanti autovetture di prestigiose marche (come la Ferrari di Enzo Ferrari) e altro ancora. Alla fine, brindisi augurale e foto di gruppo di tutto il direttivo dell’Auto Moto Club Carpi con il sindaco, fra cimeli e le tante coppe conqui-state in lunghi anni di attività

f.s.

MOTORISMO - C’era anche la Ferrari del Drake

Mostra di mezzi d’autoreper la nuova sededel Moto Club Carpi

IN ATTESA DELLE NUOVE COLLEZIONI…

PROSEGUONO I SALDI!

ellaABBIGLIAMENTO E ACCESSORI DONNA

di Stefania Foroni

Sopra, Romano Reggianini con la Ferrari personale del DrakeA fianco, la nuova sede e, sotto, il Direttivo del Moto Club con il Sindaco

La sede della Casa del Volontariato in via Peruzzi

Page 8: CARPI - Voce

19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

Il Comune di Soliera cerca un istruttore amministrativo

8 ECONOMIA PERSONE

Numero sbagliatoNella pinacoteca squillò il telefono,squillò a mezzanotte fra i quadri alle pareti;poteva svegliare i dormienti, se c’erano,ma qui abitano solamente insonni profeti, soltanto re sbiancano al chiarore lunare, del tutto indifferenti a quel che c’è da guardare e, vivace all’aspetto, la moglie del notaioosserva l’aggeggio che squilla sul caminetto,ma no, non mette via il suo bel ventaglio,come gli altri resta appesa, colta sul non fatto.Superbamente assenti, con ricche vesti o senza, trattano l’allarme notturno con noncuranza,e in essa c’è, lo giuro, assai più humour neroche se dalla cornice scendesse un condottiero(a cui solo il silenzio fa fischiar le orecchie).E il fatto che qualcuno continui a richiamare,provando in buona fede all’apparecchio un numero inesatto? È vivo, e può sbagliare.

(Wislava Szymborska)

Ciao, AlessandroI tuoi amici

11 gennaio 2017

L’Unione Terre d’Argine ha indetto un avviso di mobilità esterna per un posto di istruttore amministrativo a tempo indeterminato e tempo pieno presso il Comune di Soliera. L’avviso è riservato ai dipendenti (con analogo profilo) in servizio nelle Amministrazioni pubbliche. Il termine per la presentazione delle domande è il 13 febbraio. Info e moduli sul sito dell’Unione.

SETTEGIORNI

SOLDI NOSTRI di Richard Bonhomme

Voltare paginaembra incredibile: c’è anco-ra chi imputa all’esito ne-gativo del referendum sulla

Costituzione le disgrazie nazionali. Alcuni commentatori, nostalgici della riforma della Boschi, hanno attribuito il recente declassamento del rating dell’Italia da parte dell’a-genzia canadese DBRS alla vittoria del fronte del No. Allora vale la pena ricordare che il passaggio dalla A alla tripla B era già avvenuto nel periodo 2012-2014 per le altre, assai più importanti, agenzie di rating. I Canadesi si erano semplicemente attardati in una valutazione più ot-timistica, rivista ora alla luce della situazione delle nostre banche (non solo MPS e sorelle: Unicredit ha va-rato una ricapitalizzazione da 13 miliardi di euro!).

La smentita del fatto che il re-ferendum abbia bloccato le rifor-me arriva anche dal settore della sanità: il ministro Lorenzin, a Co-stituzione vigente, ha varato un provvedimento, atteso da quindici anni, relativo ai livelli essenziali di assistenza, da tutti apprezzato e, soprattutto, valido per l’intero ter-ritorio nazionale (ergo non serviva, come affermato dai sostenitori del Sì, modificare, allo scopo, la Costi-

tuzione). Bisogna quindi farla finita con

il magone per la sconfitta renzia-na e voltare pagina con decisione, pensando alle cose da fare, con-cretamente, per rilanciare l’Italia. Il governo Gentiloni abbiamo già visto che non si limita all’ordinaria amministrazione, ora speriamo che prema sull’acceleratore e che dimo-stri capacità di affrontare i temi che davvero interessano la popolazio-ne: lavoro, fisco, immigrazione, sicurezza, giustizia, scuola, politi-che giovanili. Il governo precedente aveva fatto un gran battage sulla questione dei diritti civili ma pare che non ci sia la coda a registrare unioni omosessuali o unioni civili etero. Come prevedibile, gli etero, che già avevano a disposizione l’istituto del matrimonio civile, se non avevano pensato di registrare la loro unione in municipio non si

vede perché debbano farlo ora con la nuova, inutile per loro, normati-va. Ma anche le coppie omosessuali non paiono così smaniose di vinco-larsi con una unione formale: giu-stificabile, in linea di principio, la possibilità accordata loro, ma non era questo il principale problema dell’Italia come per anni ci hanno fatto credere. La maggioranza della popolazione ha ben altri problemi e solo la concretezza dell’azione di governo può ripristinare la fiducia nella politica.

Per restare nell’ambito specifi-co di questa rubrica accenneremo solo alla questione della fiducia nel sistema bancario. Per anni la pro-paganda di regime ci ha raccontato che il sistema bancario era solido e che da noi non c’era stata una bol-la immobiliare. In realtà i prezzi degli immobili hanno subito una forte correzione e l’Italia è ancora

piena di case vuote, invendute. Se ne saranno accorti i risparmiatori che hanno investito nei fondi im-mobiliari (uno dei quali venduto agli sportelli delle Poste!) e che hanno visto calare il valore del loro investimento quasi quanto le azio-ni delle banche. Che, a loro volta, hanno visto i bilanci colorarsi di rosso a causa dell’insolvenza di im-prese del settore immobiliare e di chi aveva sottoscritto i mutui per comprare case a prezzi di fantasia. E’ entrato definitivamente in crisi un modello di sviluppo economico-sociale basato sull’edilizia, preva-lente nel ventennio dominato, in politica, da un palazzinaro.

Ma c’è dell’altro, nella crisi del sistema bancario. I primi nomi af-fiorati nello scandalo MPS rivelano intrecci tra banca, finanza e politi-ca. Un esempio? Il finanziamento concesso da MPS a Consorte (già

responsabile in passato dei guai di Unipol ma ancora in pista, in proprio) per acquistare cosa? Ma obbligazioni subordinate di Banca Etruria, perbacco, per ben dodici milioni di euro. Ecco quindi che con questi sistemi MPS sostene-va, artificiosamente, l’altra banca ormai decotta mentre Consorte lucrava sul differenziale tra il ren-dimento del titolo subordinato e il costo, inferiore, del finanziamento, guadagnando 120 mila euro all’an-no senza rischiare. Infatti, dopo il default di Banca Etruria la perdita di ben undici milioni di euro è ri-masta sulla groppa del Montepa-schi ovvero, oggi, dei contribuenti italiani.

E’ solo un esempio, ma la lista è lunghissima. Se le autorità vorran-no riacquistare il rispetto e la fidu-cia degli Italiani dovranno non solo chiedere condanne esemplari per tutti i furbastri che si sono arric-chiti alle spalle dei risparmiatori, ma dovranno fare l’impossibile per ottenere la restituzione del maltol-to, confiscando le proprietà di chi figura nella lista nera. Altrimenti dovremo pensare che erano tutti d’accordo, compresa la vigilanza (Bankitalia).

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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Anno XXIV, numero 219 gennaio 2017Reg. Trib. di Modena n. 1177 del 7.10.1993Iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione (R.O.C.) con il n. 2712

chiuso in redazione il 17 gennaio 2017

Direttore responsabile Florio Magnanini ([email protected])

In redazioneClaudia Rosini ([email protected])Enrico Ronchetti ([email protected])Fabrizio Stermieri ([email protected])Valentina Po ([email protected])

Collaboratori Giuliano Albarani, Luca Barberis, Mario Bizzoccoli, Giorgio Boschini, Paolo Covezzi, Fabio Garagnani, Gianfranco Guaitoli, Carlo Mantovani, Davide Setti, Rosella Tagliavini, Pietro Turchi

Redazione e Amministrazione via Peruzzi, 2C – 41012 CARPItel. 059 694050 – fax 059 645457editrice SOCIETÀ EDITORIALE D&F srl.via Peruzzi, 2C – CARPI

Sinistra italiana – da non scambiare con un Pd low cost, ha ammonito Stefano Fassina – si è insediata lunedì scorso anche a Carpi. Per l’annuncio non poteva che scegliere il fertile crogiuolo nel quale ribollono tutte le variegate forme della sinistra locale. Si allude, ovviamente, all’Istituto di Alti studi strategici Kalinka, che suona un po’ come una nostrana versione della London School of Economics votata a formare la futura classe dirigente cittadina, tra la politica e il rock. Un ricordo e una testimonianza diretta. A Corradino Mineo, esponente di Sinistra Italiana a Carpi per sostenere il No all’ultimo referendum, ci capitò di chiedere: ma se vincete, con tutto quello che accadrà (ed è accaduto: dimissioni di Renzi, nuovo governo, Pd dilaniato, tremila versioni circolanti della futura legge elettorale) chi parlerà mai più di riforme costituzionali? Tranquilli, ci disse: c’è già un’ampia maggioranza trasversale, in Parlamento, pronta a mettere nero su bianco una riforma molto migliore di quella di Renzi. Chissà che sta facendo, ora, Corradino Mineo.

Restiamo in tema referendario. Sono stati avvisati,

i promotori di quello promosso per evitare la fusione di Aimag in Hera, che lo Statuto comunale non prevede che siano i Consiglieri ad autenticare le firme, ma solo Sindaco, Assessori e il Segretario comunale, sempre che non si voglia arruolare un notaio. Stiamo già lustrando gli obiettivi e preparando i flash per immortalare l’assessore Simone Tosi che autentica le firme raccolte contro di lui.

Vita semper vincit. Sovrastate da questo slogan, sul sito della Diocesi già appaiono le prime linee di programma dell’attesissimo 25 marzo che riconsegnerà alla città la sua Cattedrale. Del cardinale Parolin, Segretario di Stato, già si sapeva. Non però del “momento conviviale aperto a tutti” sotto il Portico lungo (un coperto al metro sui due lati della tavolata, fanno prevedere 500 commensali, raddoppiabili se ci si stringe un po’). Né dei falconieri, sbandieratori, musici mobilitati, con il gran galà finale di fuochi pirotecnici, musica e videomapping sulla facciata. Sembra di vedere Notre Dame de Paris, con Esmeralda danzante nella piazza, fra giocolieri, maghi e saltimbanchi. E noi qui, tristi Quasimodo esclusi dalla festa e con il volto rigato di lacrime.

Fotografi collaboratoriGiulio Mori, Anita Rampon

ImpaginazioneSandro Pappalardo ([email protected])

Segreteria di redazionePaola Guerzoni ([email protected])

Inserzioni pubblicitarieVanna Fornasari ([email protected])Judith Waldner ([email protected])Greta Massari ([email protected])

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CARPI – “Francesco amava moltis-simo la vita che lodava in tutte le sue creature. Soltanto l’amore per le creature dava a Francesco il sen-so vero e genuino della vita. Ebbene, Romana Zelocchi era come France-sco: era una persona solare come era Francesco, amava tutto quello che c’era di buono nel mondo”. Le parole di Liliana Cavani, passaggio centrale del discorso pronunciato nell’aula liturgica di Quartirolo, gre-mita di gente che ha voluto accom-pagnare sabato scorso l’ultimo viag-gio Romana Zelocchi, hanno com-mosso tanti presenti, fino alle lacri-me. Anche per il ricordo del suo in-segnamento alle ragazze “…a vivere con fiducia e a cercare la bellezza”, come ha voluto sottolineare la regi-sta che è stata una di loro avendola conosciuta a 16 anni, in un incontro, ha ricordato, “…determinante per la mia vita: Romana sciolse i nodi che bloccavano il mio destino e mi aiu-tò a realizzarlo”.

Il sorriso di Romana Zelocchi (“il

più bello e umano che abbia incon-trato”, ha sottolineato Cavani) era quello di una donna che ha dedicato la propria esistenza al soccorso della povertà e delle sofferenze, fisiche e spirituali, dall’esperienza di croce-rossina durante la guerra all’attività nell’Azione cattolica, dalla forma-zione delle ragazze accolte nel Cir-

L’addio di Carpi a un simbolodi fede, amoree altruismo

LUTTI - Romana Zelocchi

Romana Zelocchi

colo Ricreativo degli anni Settanta all’attività nelle case per ferie sulle montagne che amava, dalla mis-sione in Brasile alla fondazione di Porta aperta, fino alla designazione da parte del vescovo Maggiolini alla presidenza della Caritas diocesana. Inventò “il Lunedì”, incontri settima-nali fra ragazze di diversi ceti che lì potevano confrontare esperienze e idee e, da ultimo, si era impegnata per il sostegno alle famiglie di anzia-ni malati di Alzheimer, diventando la prima presidente dell’Associazione.

Alle esequie di Romana Zelocchi non hanno voluto mancare il sin-daco Alberto Bellelli e monsignor Gildo Manicardi, rettore del Collegio Capranica di Roma, mentre il Vesco-vo, monsignor Cavina, ha inviato un proprio commosso ricordo.

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19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

LA COPERTINA 9

Corsa alle armi: e chi l’ha vista?Al Tiro a segno, dove è obbligato a transitare chiunque voglia acquistare un’arma da fuoco per l’abilitazione, i soci sono sempre un migliaio, spiega il presidente Martinelli. E il suo vice: “Le norme sono tali che possedere un’arma è un problema, non una soluzione”

SICUREZZA - Smentita la tesi secondo la quale in molti si starebbero attrezzando

Clima di insicurezza dovuto ai furti? Ma i dati non confer-mano che sia questa la scelta

di fabrizio stermieri

CARPI – Furti in abitazione, ul-timamente anche con ag-gressione degli occupanti, rapine per strada con spac-cata dei vetri delle auto, scip-pi e raid ladreschi che met-tono a soqquadro la casa e la vita delle persone che le abi-tano. La cronaca carpigiana si arricchisce ogni giorno, o quasi, di eventi simili che procurano allarme socia-le e che reclamano risposte da parte delle istituzioni. Si ha la sensazione che di fron-te all’impotenza a risponde-re con efficacia a questi fat-ti malavitosi la gente sia in-dotta a trovare soluzioni per-sonali, una di queste è quella di armarsi per sentirsi mag-giormente sicuri.

Ma è veramente così? Siamo an-dati a chiederlo a chi, dal proprio os-servatorio privilegiato, può parlarne con cognizione di causa.

Il Tiro a segno di Cibeno, inau-gurato nel 1914, è una struttura appartenente al Demanio Milita-re e l’associazione sportiva che lo gestisce da tempo immemorabile è quell’osservatorio privilegiato di cui si parlava. «Chiunque voglia ac-quistare un’arma da fuoco – confer-ma Giuseppe Martinelli, 68 anni, da circa venti presidente del Tiro a segno di Carpi (il suo ennesimo mandato scade nel prossimo mese di marzo) – deve passare di qui: noi organizziamo istituzionalmente e periodicamente i corsi per l’abili-tazione all’uso delle armi da fuoco e rilasciamo il relativo attestato di superamento dell’esame. Solo con quel documento in mano si posso-no poi richiedere le autorizzazioni di legge previste per la detenzione, l’uso o il porto delle armi. Debbo dire che non abbiamo notato un au-mento di richieste di questo tipo: i nostri soci sono circa mille, con un ricambio fisiologico dovuto all’età o ad altri motivi che non supera i cinquanta casi all’anno».

«I tipi di licenza per arma da fuoco attualmente ottenibili – puntualizza a sua volta Giorgio Campani, vice presidente del Tiro a segno, responsabile dei corsi di formazione – sono tre: per fucile da caccia, per arma da tiro sportivo e per il porto d’arma da fuoco vero e proprio. Le norme sono puntuali, stringenti e severe. Avere un’arma in casa è più un problema che non una soluzione».

Ma non bisogna criminalizzare chi, in modo del tutto legale e sob-barcandosi tutti gi adempimenti burocratici previsti dalle comples-se normative, un’arma ha piacere di usarla: per andare a caccia o sem-plicemente per tirare a un bersaglio in poligono.

«Il nostro Tiro a segno – chiari-sce Martinelli – dispone di una linea di tiro per pistola con otto postazio-ni e una linea di tiro per fucili con 14 piazzole. Abbiamo compiti isti-tuzionali: oltre a quello di effettuare i corsi di formazione, ospitiamo i

corpi armati dello Stato per le loro periodiche esercitazioni. In passato venivano anche i Vigili del corpo di Polizia municipale dell’Unione Terre d’Argine che adesso utilizzano, per motivi loro, il poligono di Sassuolo. Per quanto riguarda i cacciatori c’è poco da dire: quando ho preso la licenza io eravamo in 1.200, adesso siamo circa 300».

La storia del Tiro a segno na-zionale si confonde con quella del Risorgimento: le associazioni di tiratori erano, in pratica, luoghi di formazione dei futuri militari delle Patrie Battaglie. L’Unione Italiana Tiro a Segno,  trae infatti origine dalla “Società per il Tiro a Segno Nazionale” costituita nel 1861 per coordinare l’addestramento all’uso delle armi da fuoco dei giovani del-le nuove regioni annesse al Regno d’Italia. Sulla facciata del poligono di Cibeno campeggia ancora oggi il

motto di allora, “Pro Patria et Rege” (per la Patria e per il re). Ma erano altri tempi. Adesso, come si dice-va, avere un’arma in casa è più un problema che una sicurezza; anche sbarazzarsi di una pistola diventa un’impresa e chi l’arma l’ha eredita-ta e magari non l’ha mai denunciata ha un problema in più che a volte si risolve superficialmente nel peggio-re dei modi: gettandola in discarica o lungo un fosso.

«Anche le armerie non se la ve-dono bene – dicono gli appassionati –; a Carpi ne è rimasta una sola e un’altra, molto nota, nella Bassa. Per il resto non c’è la fila a comperare armi da fuoco». Chi vuole rischiare la galera, d’altra parte, può sempre acquistare armi all’estero: nei vicini paesi dell’est un fucile mitragliatore Kalashnikov costa mediamente sui 150 dollari, certo molto meno di una automatica di produzione nazionale

regolarmente denunciata. Di fatto lo Stato guarda con malcelato so-spetto tutti coloro che richiedono di utilizzare armi da fuoco anche se è statisticamente provato che solo una infinitesima parte dei re-ati commessi in Italia vengono per-petrati utilizzando armi di questo tipo. Sempre più spesso si legge di omicidi perpetrati con coltellacci da cucina, martelli e acidi vari.

«Noi – conclude Martinelli – ab-

biamo la coscienza a posto e tutte le carte in regola. Periodicamente il tiro a segno è sottoposto a controlli da parte del Genio Militare di Bolo-gna; se c’è qualcuno dei nostri soci che va oltre le righe lo allontaniamo senza pensarci su e nessuno ci ha mai contestato nulla. Per noi il tiro a segno è una passione e una pratica sportiva (abbiamo anche un paio di soci che partecipano a gare di livello superiore) e nulla di più».

SAN MARINO – Tema scottante quello della sicurezza. Lo dimostra il fatto che, all’assemblea promossa a San Marino per illustrare il progetto del cosiddetto “controllo di vicinato”, praticamente c’era tutta la popola-zione della frazione (nella foto), sti-pata nella sala messa a disposizio-ne dalla Polisportiva Sanmarinese. Il progetto di controllo di vicinato, che a Carpi ha già prodotto 23 “grup-pi operativi” sia nelle frazioni che in città, è stato illustrato dalla coman-dante del Corpo di Polizia dell’Unio-ne Terre d’Argine, Susi Tinti, coadiu-vata dalla sua vice, Daniela Tangeri-ni e alla presenza dell’assessore alla sicurezza, Cesare Galantini. «Il mi-gliore antifurto di cui possiamo di-

La prevenzione? Si fadiventando più curiosi

SICUREZZA - Il Controllo di Vicinato spiegato a San Marino

sporre – ha assicurato la comandan-te della Polizia locale – sono i nostri vicini di casa. Una maggiore atten-zione e un migliore coordinamento fra i residenti può essere un valido deterrente per allontanare il perico-lo di subire furti in casa». Ma per rag-giungere l’obiettivo, ha poi aggiunto la Comandante, occorre ricostrui-re una rete di relazioni personali, di conoscenza e di buon vicinato, cosa che nelle realtà urbane si va perden-do e su cui a volte i malviventi fan-no affidamento. «Un caso classico – ha citato come esempio Susi Tinti – è quello del furto nella casa di fian-co: i ladri divelgono l’inferriata alla finestra, fanno un baccano d’infer-no ma i vicini, pur essendo distur-

bati sino al punto di dover alzare il volume della loro televisione, non si affacciano neppure alla finestra e i ladri lavorano indisturbati per tren-ta, quaranta minuti per mettere a se-gno il colpo. Nel frattempo “il palo” se ne sta in auto, in strada, viene incro-ciato da diversi passanti e residenti ma nessuno si pone domande, tutti tirano dritto. Con una maggiore cu-riosità, un poco più di attenzione e ponendosi qualche domanda, forse si sarebbe potuto avvisare le forze dell’ordine e cogliere i malintenzio-nati sul fatto». «Noi continueremo

a sostenere il progetto di Controllo del Vicinato, visti gli ottimi risultati che stiamo riscontrando sul territo-rio», dichiara l’assessore Galantini. Il progetto, effettivamente, sta “esplo-dendo” e riscuotendo vivo interesse, tanto che i cartelli che indicano le zone sottoposte a controllo di vici-nato, a suo tempo ordinate dal Co-mune, non sono più sufficienti alla bisogna. «Ne avevamo fatto appron-tare 150, di questi cartelli segnaletici ma visto il successo dell’iniziativa ne abbiamo dovuti ordinare degli altri».

f.s.

A fianco, un tiratore al poligonoSotto, la facciata del Tiro a segno di Cibeno

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19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

10 TESSILE ABBIGLIAMENTO

Un Pitti Uomo da recordMolti anche i curiosi e gli stravaganti in cerca di visibilità magari in funzione dei blog. Ma quel che più conta è stata l’affluenza di compratori da Europa, Usa ed Estremo Oriente. Sempre più nutrita e decisamente soddisfatta la delegazione carpigiana

FIERE - I dati dell’organizzazione parlano di 30 mila visitatori all’edizione A/I 2017-2018

Forse la più completa panoramica mondiale

di abbigliamento maschile

FIRENZE – “Anche il mio salu-miere è andato a Pitti Uomo”. Nei giorni di apertura della più famosa fiera di moda ita-liana in tanti hanno condivi-so su Facebook questo sta-tus ironico postato da qual-che utente in vena di pro-vocazione. E in effetti l’ulti-ma edizione (la 91esima) di Pitti che si è svolta dal 10 al 13 gennaio ha fatto registra-re un’affluenza altissima. I numeri ufficiali diramati dall’organizzazione parla-no di più di 30 mila visitato-ri provenienti da oltre cento paesi: oltre all’Italia, Germa-nia, Giappone, Uk, Francia, Spagna, Olanda, Cina e Stati Uniti si sono piazzati ancora una volta ai primi posti del-la classifica delle presenze.

Tutti compratori, stilisti e ope-ratori del settore o molti curiosi e personaggi dai look stravaganti in cerca di visibilità? Non è dato sa-perlo, anche perché il bello di Pitti è anche tutto il pirotecnico e vivace contorno che condisce di vip più o meno noti e di eventi più o meno sorprendenti la manifestazione del-la Fortezza da Basso.

L’obiettivo principale del salone fiorentino è però fornire una pano-ramica completa sull’abbigliamen-to e gli accessori maschili. Perché è negli stand di Pitti Immagine Uomo che si decide (o, meglio, si capisce) come e cosa vestirà l’uomo del futu-ro. Quello, più precisamente, dell’au-

FIRENZE – Le tendenze abbigliamento della moda maschile per l’autun-no-inverno 2017-2018 lanciate da Pitti Uomo parlano di artigianali-tà e tradizione che sono poi il cuore della filiera dell’abbigliamento italiano.

«Ho notato un tocco di nuova creatività grazie all’uso di tessuti, accessori e colori inediti per l’uomo – afferma Emanuela Contini, consulente di moda carpigiana in visita a Pitti –, ma anche dettagli sartoriali e raffinata artigianalità. In primo piano le giacche, i piumini e i cappotti: tutti capi giocati con tessuti fantasia e colori particolari.

Tra i materiali più in voga: i classici invernali come principe di Galles, spinati, tartan e finestrati si presentano rinnovati nelle mani morbide, garzate o nelle superfici mosse come i bottonati. Le camicie si rinnovano: nelle rigature, nei disegni piccoli geometrici, nei tartan con mani bouclé, nei falsi uniti e nelle flanelle, non solo sportive».

La maglieria abbonda: anche questa però non è mai semplice e classica, bensì di grande effetto con decorazioni e giochi di colore tono su tono o a contrasto. I pantaloni sono sciolti e morbidi e spesso hanno elastici e coulisse, in velluto a coste, in micro fantasie, rigature regimental o disegni jacquard.

Uno dei trend della prossima stagione fredda? Il gilet. «Tantissimi marchi hanno presentato gilet e panciotti interpretati sia in modo ironico mixando materiali e colori strani che nelle classiche versioni chic – prosegue Contini –. Ho visto poi dettagli e decori quasi inediti per il mondo maschile: lurex, laminature metalliche, ricami evidenti, catene e inserti metallici».

Per quanto riguarda i colori, si va dall’ampia gamma dei blu a quella dei grigi fino ai verdi in tutte le tonalità dai vivaci ai profondi scuri. «Ma ci sarà grande spazio anche per i colori allegri e forti come arancio, giallo e coccio, abbinati ai toni dei caldi dei bruciati tipo cammello, ruggine, biscotto, marron glacé – spiega –. Il nero rimane intramontabile, ma anche altre tipiche tonalità invernali come l’inos-sidabile cartella dei rossi scuri, vino e burgundi».

cla.ros.

tunno-inverno 2017-18. E a farlo, tra i 1.220 espositori (dei quali 540 stra-nieri), c’erano anche diversi marchi carpigiani. Essent’ial, il brand di oggetti e complementi d’arredo eco compatibili che utilizza materiali naturali e riciclati, ha lanciato la sua nuova linea District, mentre Clap Your Hand di Brillante Maglieria ha presentato la nuova collezione Enter Bag prodotta da un’azienda esterna. Grande visibilità per Gaudì e Champion, quest’ultima presen-te con due stand: uno dedicato al suo marchio e l’altro con Champion Wood Wood, nuova etichetta rea-lizzata in collaborazione con Wood Wood. Anche Webb&Scott, brand di punta di Migor, grazie a un cambia-mento di posizione all’interno della Fortezza, ha fatto il pieno di visite, con ottimi riscontri.

Bilancio positivo anche per Bellwood, che è un habitué di Pitti. «Torniamo da Firenze contenti – dichiara Giorgio Carretti, titolare di Sea, azienda carpigiana a cui fa capo il marchio –. Abbiamo avuto lo stand pieno per tutti e quattro i giorni, tanto che siamo stati così impegnati da avere poco tempo per guardarci intorno e renderci conto

dell’atmosfera generale della fiera. L’impressione però è positiva: tanta gente e moltissimi stranieri».

claudia rosini (ha collaborato Judith Waldner)

“Amo la maglieria perché fare maglie è un mestiere antico e allo stesso tempo all’avanguardia. Ci vuole creatività ma anche una grande competenza tecnica”. Lo ha dichiarato Tiziano Sgarbi, impren-ditore carpigiano nonché fondatore insieme all’ex moglie di TwinSet (da cui è uscito l’anno scorso), al quoti-diano la Repubblica che nell’edizio-ne di sabato 14 gennaio gli ha dedi-cato un ampio servizio intitolato “Quella maglia è all’avanguardia”.

L’articolo è incentrato, in par-ticolare, sul marchio Liviana Conti rilevato da Sgarbi nel 2007 e che oggi vanta un fatturato di 30 mi-lioni di euro (all’acquisizione erano appena 3) e che, sottolinea l’im-prenditore “… ha successo perché ha solide radici in un concetto di eleganza basato sul minimalismo più sofisticato”. Le maglie sono il fiore all’occhiello del brand, che ha una storia lunga più di 40 anni. La sede è a Santarcangelo di Romagna in una ex fabbrica in cui si confe-zionavano conserve di pomodori,

Tiziano Sgarbispiega il successodi Liviana Conti

PERSONE - Su Repubblica

diventata atelier di moda e luogo di produzione dove lavorano circa 140 persone, per la maggior parte donne. Sgarbi ammette che il valore aggiunto del marchio è costituito dalle “macchine all’avanguardia che usiamo per confezionare le nostre maglie”. Anche se creatività, pro-fessionalità e dedizione sono carat-

teristiche imprescindibili per chi fa della maglieria un’arte. “Tagliare un tessuto e confezionare un abito è molto semplice – puntualizza – ma fare una maglia è tutta un’altra sto-ria. La grande scuola è la fabbrica e io ho imparato a fare maglioni gra-zie a un’operaia che mi ha insegnato i segreti di questo mestiere”.

Il servizio di Repubblica

Tendenze viste in fiera

Sopra, lo stand di Champion,a destra, quello di Essent’ial e, sotto, quello di Clap Your Hand

Artigianalità, tradizionetanta maglieriae il ritorno del gilet

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19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

Filati: le tendenze p-e 2018 a Villa AscariSi rinnova l’appuntamento con Collezioni Filati, la fiera dei filati e dei tessuti che si svolge ogni sei mesi a Carpi ed è organizzata dagli agenti di commer-cio del settore. La prossima edizione (la 20esima) si svolgerà mercoledì 1 e giovedì 2 febbraio a Villa Ascari. Saranno presentate le proposte per la primavera-estate 2018. TESSILE ABBIGLIAMENTO 11

MODENA – Coinvolgerà 45 agen-ti in rappresentanza di circa 300 aziende di tessuti e ac-cessori per l’abbigliamento la prossima edizione di Ga-ter Expo, la manifestazione di moda che si svolgerà nei padiglioni di Modena Fiere dal 24 al 26 gennaio presen-tando in anteprima assoluta le proposte per la primave-ra-estate 2018. Tra le impre-se rappresentate ci sono an-che alcune tessiture del di-stretto locale, ma il nucleo principale è costituito da re-altà pratesi e comasche. Tra-dizionalmente i visitatori (e anche qualche agente) carpi-giani invece sono molto nu-merosi.

L’organizzazione della rassegna, che si svolge a cadenza semestrale (solitamente a gennaio e settem-bre) in coincidenza con l’uscita dei campionari, fa capo all’associazione Gater (Gruppo agenti tessili Emilia Romagna) presieduta dall’agente bo-lognese Roberto Pallotti. Il gruppo

si prefigge di coordinare e promuo-vere diverse attività tra gli associati, in particolare l’organizzazione di fiere, seminari di formazione e nel favorire l’incontro tra i professionisti del settore. «La nostra associazione esiste dal 1995 e la fiera, che organiz-zo insieme ad altri sei associati, dal 1998 – spiega Pallotti –. Inizialmente è nata come appuntamento regiona-le. Ai tempi esistevano associazioni come la nostra in tutte le regioni, ma poi si sono disgregate, mentre noi siamo riusciti ad andare avanti e ad allargare il nostro raggio d’a-zione: oggi i visitatori, che sono per la maggior parte confezionisti, non sono soltanto emiliani, ma vengono da tutta Italia, anche da grandi realtà nazionali come il Gruppo Miroglio, Benetton e il Gruppo Armani».

Il Gater è un appuntamento stra-tegico per gli operatori del settore che devono prendere spunti per re-alizzare i campionari della stagione che verrà. «Il punto di forza della nostra manifestazione è sempre sta-to quello di anticipare tutte le altre fiere del settore – precisa Pallotti –. L’ultima edizione l’abbiamo addi-rittura organizzata a luglio invece che a settembre e ha fatto registrare un’affluenza altissima. Adesso anche Milano Unica, il salone più impor-tante dei tessuti e degli accessori, ha

anticipato i tempi e si svolgerà a lu-glio anziché settembre. Noi però non possiamo “sovrapporci” e torniamo alla tradizionale data di settembre. Alla fine non è neanche un male – aggiunge –, perché abbiamo notato che dopo l’estate la gente ha le idee più chiare, ha già capito quello che vuole e ha bisogno di concretezza, soprattutto le piccole e medie im-prese che sono poi il nostro target di riferimento. Dai “big” ci andiamo prima con i pre-campionari, mentre con la fiera ci rivolgiamo in partico-lare alla piccola clientela che sareb-be complicato visitare di persona».

L’allestimento di Gater Expo è semplice e funzionale: l’area espo-sitiva è ampia, gli stand sono spa-ziosi e l’organizzazione è curata nei minimi dettagli (ai clienti viene offerto il pranzo nella zona dedica-ta al catering). «Nel nostro piccolo facciamo il possibile per offrire un servizio valido ed efficiente. Certo, non siamo paragonabili alle grandi fiere – conclude –, ma almeno non ci sono curiosi in giro e i visitatori sono tutti operatori del settore re-almente interessati ai prodotti in esposizione».

claudia rosini

Anche per il 2017 il progetto Carpi Fashion System supporta le piccole e medie imprese del distretto che intendono investire nella pro-mozione internazionale, tramite un parziale rimborso delle spese soste-nute per la partecipazione a fiere e manifestazioni di settore in Italia e all’estero. Tra queste: Who’s Next Parigi, Cpm Mosca, Première Vision a Parigi, Milano Unica, Modaprima a Firenze, Chic a Shanghai, Pitti Uomo e Pitti Filati a Firenze, White Show a Milano, Munich Fabric Start a Mo-naco, The One a Milano e Origin, Passion and Beliefs a Milano.

Le spese rimborsabili sono rela-tive a stampa dei materiali pubblici-tari, brochure e cataloghi, traduzio-ni/interpretariato, servizi fotografici e spese di consulenza sui mercati esteri. Le richieste vanno inviate almeno 30 giorni prima della fiera di interesse.

Per informazioni: [email protected].

RASSEGNE - Dal 24 gennaio il salone della tessitura

A Modena Fierela primavera estate 2018si svela a Gater Expo

Carpi FashionSystem aiuteràle presenzealle fiere

TESSILE - Rimborsi spese

Due immagini dell’edizione dell’anno scorso

OPEN DAY

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19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

“La profezia di Cittastella”, presentazione alla LoriaSabato 21 gennaio, alle 17, la Biblioteca Loria ospiterà la presentazione del romanzo “La profezia di Cittastella” di Guido Conti (Mondadori, 2016). L’autore dialogherà con Gino Ruozzi, docente all’Università di Bologna e studioso di Ariosto. L’opera di Conti è la ricostruzione di un periodo storico (è ambientato nel 1510) e un’avventura ricca di colpi di scena.12 ARGOMENTI

“Copritevi, signori, per favore”Dalla ricostruzione di Alfonso Morselli, il gustoso racconto del passaggio della coppia imperiale in città. Prima lei, poi lo stesso Napoleone, il 20 e il 21 giugno 1805. Classica “toccata e fuga”: ma bastò per mettere in grande agitazione e subbuglio la città

MEMORIE - La moglie di Napoleone ai maggiorenti carpigiani che la accolsero sotto lapioggia

A Carpi manca una via dedicata all’ImperatoreMa è un dato nazionale

a mattina del 20 giugno 1805 Giuseppina Bonapar-te, moglie di Napoleone I, re d’Italia e imperatore dei francesi, transitava per Carpi diretta a Modena e poi a

Bologna, viaggiando a un giorno di carrozza dall’augusto sposo che, ospite in quel giorno a Mantova, sarebbe giunto a Carpi il 21 giugno per il cambio dei cavalli e per proseguire il suo viaggio nel nuovo regno che si era creato cingendo la corona ferrea dei re d’Italia. Un evento epocale, per la Municipalità dell’epoca, retta da Carlo Gabardi, a suo tempo rivoluzionario giacobino e successivamente ufficiale dell’armata italiana al seguito dell’imperatore. Una occasione imperdibile per far no-tare a Napoleone e alla sua consorte lo zelo e la sottomissione di Carpi, dei carpigiani e dei loro amministratori, alla causa del grande Corso, quel Napoleone che solo pochi anni prima, il 3 luglio del 1796, quando era ancora semplicemente un generale della Repubblica francese a capo de l’Armeé d’Italie, aveva già toccato Carpi sostandovi per qualche ora prima di partire per l’assedio della piazzaforte di Mantova.

L’avviso del transito imperiale era arrivato a Carpi ai primi di giugno ed aveva messo in subbuglio la classe dirigente locale: come degnamente accogliere la coppia imperiale facendo i conti tuttavia con le casse del Comune decisamente vuote e la pochezza dei mezzi disponibili?

La cronaca di quei giorni è stata mirabilmente racconta-ta dallo storico Alfonso Morselli in una pubblicazione ormai introvabile (”Un celebre viaggio di Napoleone I nelle memorie carpigiane”, edizione l’Ardita, Carpi 1930) e noi qui ne riassu-miamo solo il succo che, tuttavia, è piuttosto gustoso. Messi di fronte alla necessità di fare bella figura con Napoleone, Gabardi e i suoi si diedero veramente da fare: allestirono un padiglione

davanti al voltone centrale del portico di piazza Martiri, una quinta scenografica che evocava un arco di trionfo (di cartone dipinto) davanti al cassero del castello, raccolsero presso i nobilucci e i benestanti del paese e del contado quel tanto di mobilia e di suppellettili che avrebbe potuto servire all’impera-tore se avesse voluto “rinfrescarsi” utilizzando un paio di sale del castello riadattate all’occorrenza.

Si mise insieme anche un drappello di Guardie Nazionali in sgargianti uniformi, benché Carpi in quell’epoca non ne dispo-nesse (era priva di armi e di divise) e ancorché il Prefetto, da Mo-dena, ne avesse ravvisato l’inutilità. Il 20 giugno arriva dunque Giuseppina e piove: i Municipali la accolgono ciò nonostante fuori porta Mantova sotto il diluvio e poi la scortano in piazza di Borgogioioso (che allora non si chiamava ancora né piazza Martiri né piazza Vittorio Emanuele, come poi fu ribattezzata).

Il tempo di un baciamano (metaforico poiché ai sudditi non era concesso l’ardire tanto) e di consegnare una supplica delle suore di clausura e la carrozza dell’imperatrice era bell’e che volata a Modena. L’indomani andò meglio: intanto perché non pioveva più, poi perché Napoleone, lasciata Mantova di buon’ora salutato da salve di cannone, aveva fatto colazione lungo la strada postale fermandosi a casa di tale Giuseppe Testi a Novi. Accolto anche lui fuori dalle mura, accolse beni-gnamente le chiavi della città affidandole al Gabardi e poi, con la scorta di Ussari, Gendarmi, Guardia Nazionale e notabili in carrozza, entrò trionfalmente in Carpi dove, davanti al sagrato della cattedrale, lo attendeva anche tutto il clero schierato in pompa magna. Il cambio dei cavalli non fu cosa di molto tempo ma nel frattempo Napoleone scambiò quattro chiacchiere con i canonici della cattedrale guidati dal vicario generale Giacomo Grosoli essendo in quel periodo la sede vescovile, poco prima istituita, già vacante per la morte del vescovo Carlo Belloni. Il tempo ancora di una fanfara musicale e via, sulla strada per Modena, con il codazzo dei maggiorenti fra i quali il conte Bonasi e il principe Pio.

Che dire? Intanto che, nonostante la seppur brevissima augusta visita, Carpi non si è mai sentita in dovere di dedicare a Napoleone Bonaparte nemmeno un vicolo o uno stradello

morto. A Lenin e a Marx, sì (abbiamo anche una via intitolata al

cantante Lucio Battisti), ma a Napoleone no. Garibaldi, che sostò una notte in un palazzo di corso Alberto Pio, gode in città di una piazza a suo nome e di una lapide commemorativa proprio sulla facciata del suddetto palazzo. Napoleone ha avuto sorte peggiore, condivisa con la gran parte delle città italiane: Modena, Reggio, Bologna? Napoleone chi? Parma ha una via Na-poleone ma si tratta del più nostrano Napoleone Colajanni. Per ritrovare un toponomastico omaggio al grande Corso sulle cui leggi civili è pur sempre fondato gran parte del nostro attuale ordinamento giuridico, occorre andare a Milano (ma la via è battezzata via Montenapoleone e mette insieme Napoleone con la via del Monte di pietà) o a Lucca dove sì esiste una bella piazza intitolata al condottiero che “scoppiò da Scilla al Tanai, dall’uno all’altro mar”, come poetò Alessandro Manzoni.

Fu vera gloria? Per Carpi, a giudicare dal ricordo che se ne dà, non sembrerebbe. Colpa della Restaurazione, prima, con il ritorno degli Estensi a Modena dopo l’era napoleonica (guai a parlare di lui, in quegli anni) ma anche della antipatia che i Savoia avevano maturato per il dittatore d’oltralpe che era stato loro nemico. 

E i Carpigiani, quelli semplici, non i pomposi rappresentanti della Municipalità e della piccola nobiltà locale? Nelle cronache coeve dell’abate Saltini e nella ricostruzione storica effettuata postuma dal Morselli, i carpigiani, popolo, donne, contadini ed artigiani, non vengono mai nemmeno menzionati. Forse a fare ala alla carrozza imperiale e a curiosare in piazza ce n’erano tanti, ma come capita di sovente, non hanno lasciato memoria storica di sé. 

di fabrizio stermieri

Pioveva, pioveva a dirotto quella mattina. Ma i notabili carpigiani, vestiti di tutto punto e bardati per le cerimonie ufficiali, non ne volevano sape-re di mettersi al riparo dagli scrosci nonostante le insistenti preghiere della loro illustre ospite. «Couvrez vous, messieurs...mettez vous votre cha-peau..» (Copritevi, signori, mettetevi il cappello ...) diceva lei, ma loro, imperterriti, rimasero sotto il diluvio compiendo sino in fondo un atto d’omag-gio che i posteri avrebbero poi definito “eroico”.

Uno scorcio di come doveva essere la piazza di Carpi nei primi dell’OttocentoSotto, a sinistra un ritratto di Giuseppina Bonaparte, e a destra, il grande Corso in due quadri dell’epoca

L

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La New York degli anni Settanta approda al “Meme”L’illustratore e fumettista Nicolò Pellizzon ritorna allo Spazio Meme con un omaggio indiretto all’opera di Patti Smith e Robert Mapplethorpe e alla New York degli anni Settanta: “Horses” della casa editrice bolognese Canicola. L’appuntamento è per domenica 22 gennaio, alle 17,30. Ingresso gratuito. Info: [email protected]. ARGOMENTI 13

LA LETTURA di Alessandra Burzacchini

Fine pena: ora

ivedo la storia, quasi fosse ieri. L’inizio tur-bolento, l’intersezione

delle nostre due vite, il dipanarsi delle due strade tanto lontane fra loro, poi legate dal filo di qualche centinaio di lettere. Incominciò qua-si per caso, uno strano incrocio di destini.”

Elvio Fassone, magistrato e com-ponente del Consiglio superiore del-la Magistratura, è stato presidente della Corte d’Assise nel maxi proces-so alla mafia catanese che è iniziato a Torino nel 1985 ed è durato quasi due anni. Fra i numerosi condannati all’ergastolo c’è Salvatore, che nono-stante abbia venticinque anni è uno dei capi e ha sulla coscienza decine di omicidi: sulla sua scheda perso-nale c’è scritto “Fine pena: mai”. Il giudice Fassone, senza un motivo particolare decide di scrivere una lettera a questo giovane ergastola-

no che lui stesso ha condannato, mandandogli anche un suo libro, “Siddharta” di Herman Hesse. Que-sto gesto, compiuto con quello che definisce un impulso irrazionale, cambierà la vita sia del magistrato che del detenuto, perché darà il via a ventisei anni di corrispondenza fra i due: entrambi porteranno avanti nel tempo le loro vite così differen-ti e sentiranno il bisogno di tenere i contatti, di sapere, di raccontare

quello che avviene soprattutto nei loro pensieri.

Il libro dunque non è un roman-zo di finzione, ma una storia vera: veri sono i personaggi della storia, vere le azioni che hanno commesso, vera la crescita che c’è stata in loro, veri i loro sentimenti.

La legge è stata applicata, molti fra i 242 imputati saranno condan-nati come Salvatore all’ergastolo o, secondo l’asettico tecnicismo che

prevede nella casella un numero, alla carcerazione fino all’anno 9999: il giudice però si interroga sul senso di questa pena, si chiede se un indi-viduo possa cambiare nel corso dei decenni e se non siano sufficienti 25 o 30 anni di prigione per diventare una persona diversa. Nelle pagine

spesso dure di questa storia assistia-mo ai tentativi di Salvatore, a volte ostacolati da motivi burocratici e di difficile gestione della vita carcera-ria, di migliorare se stesso, di crearsi impegni e obiettivi, di dare un senso a quella sua vita fra le sbarre che si apriranno per lui solo quando uscirà “con i piedi davanti”. Questi ventisei anni di corrispondenza sono una riflessione sul problema del carcere, della pena, del valore riabilitativo degli anni da trascorrere in prigio-ne. Ci si chiede con un dubbio an-gosciante se un efferato omicida e mafioso possa davvero cambiare fra le quattro mura della sua cella ed essere rimesso in libertà. E ci si domanda soprattutto, una volta che Caino sarà riabilitato e diventato forse diverso per riprendersi la vita, chi potrà ridarla alle decine di Abele sue vittime e che senso avrà la giu-stizia per i loro parenti.

di Elvio Fassone Edizioni Sellerio 2016

“R

Ricorre quest’anno il quarantesi-mo anniversario della scomparsa di Onorio Campedelli, secondo Sindaco di Carpi dopo la Liberazione. La data verrà ricordata dall’Amministrazione comunale sabato 21 gennaio, alle 10, nell’aula consiliare con un incontro aperto al pubblico e coordinato dal Presidente del Consiglio comunale Davide Dalle Ave. Dopo un saluto del sindaco Alberto Bellelli, interverran-no Jenner Meletti, Saverio Asprea, Mario Brani e Carlo Saccani Vezzani, che sedettero in Consiglio o in Giun-ta con Onorio Campedelli. Nel corso dell’incontro, verranno proiettate im-magini tratte dal profilo facebook di Mauro D’Orazi dal quale provengono anche le foto che illustrano l’articolo.

di florio magnanini

l graduale processo che fece poco a poco emergere nel Pci carpigiano un gruppo

dirigente non più direttamente legato alla stagione resistenziale aveva preso le mosse già negli anni Cinquanta. Al punto che fra colo-ro che furono scelti dal partito per rappresentarlo sui banchi del Con-siglio comunale dopo il voto ammi-nistrativo del 6 novembre 1960, gli ultraquarantenni appartenenti alla generazione di Bruno Losi (come Alfredo Martinelli, Renato Simonini ed Equo Morselli) o che, come lui, avevano avuto anche un ruolo nella lotta armata (è il caso di Oliviero Saetti) o le “promesse” inserite fin dall’elezione del primo Consiglio del 1946 (Bonfiglio Pavarotti), rap-presentavano ormai una sparuta e residuale minoranza.

Il nerbo dei 22 consiglieri era costituito piuttosto dalla generazio-ne dei trentenni: uomini e donne nati negli anni Venti del Novecento e che nella fase più intensa della Resistenza, il 1944, avevano chi 15 anni, come Zaira Pioppi e Onorio Campedelli, chi fra i 16 e i 18, come Alfredo Bulgarelli, Eldo Rossi, Elvi-no Storchi e Artico Casarini e chi vent’anni o poco più, come Agostino Saltini. Non fosse che per ragioni anagrafiche, alcuni di loro avevano vissuto tutt’al più una partecipazio-ne “non operativa” (definizione di Alfredo Bulgarelli) alla lotta di libe-razione. Altri, neppure quella. Tutti o quasi ebbero modo di ricoprire im-portanti ruoli amministrativi negli anni Sessanta: quella che potrebbe insomma essere definita una “gene-

PERSONE - Moriva quarant’anni fa e il 21 sarà commemorato in Municipio

Campedelli, un sindacotra due stagioni politiche

All’incrocio tra il dominio assoluto di Losi e la riconqui-

sta di un ruolo per il partito

razione al governo” .Il più giovane fra loro, essendo

nato nel 1929, era Onorio Campe-delli. Originario di Budrione (la fa-miglia vi conduceva un podere in mezzadria) doveva al Pci – del quale diventerà Segretario comunale nel 1960 – la propria formazione e la propria ascesa sociale destinata a culminare, giusto dieci anni dopo, nell’elezione a Sindaco di Carpi. Uomo di apparato, aveva frequen-tato la scuola quadri del Pci, a Bo-logna, prima di approdare a Villa Grismayer, ad Albano Laziale: una sorta di università per funzionari dipinta dalla pubblicistica dell’e-poca come “la Oxford dei dirigenti comunisti di domani”. Su Tuttocarpi, dopo le elezioni amministrative del 1966, Saverio Severi, nel descriverlo come “affetto da forte miopia”, lo definiva “notoriamente stalinista”, considerandolo uno dei maggiori esponenti del “clan dei duri”, in-sieme ai “depositari del ‘sale della terra’, Elvino Storchi, Dante Areta e Agostino Rota”. E, più oltre, aggiun-geva: “Campedelli è l’uomo forte e forse l’uomo nuovo del comunismo carpigiano. Pare però che non goda tante simpatie quanto Bruno Losi, il sindaco della Resistenza, l’uomo che ha dedicato tutta una vita al partito e soprattutto all’opposizio-ne antifascista durante il ventennio,

quando opporsi era difficile”.Il nome di Losi evocato accanto

al suo, è l’imbarazzante pietra di pa-ragone che Campedelli fu costretto a trascinarsi dietro per tutto il corso della sua breve esistenza (morirà nel 1977, a soli 47 anni). Al punto da conferire un valore quasi simbolico alle menomazioni da cui entram-bi furono afflitti (nella voce e nella deambulazione per Losi, nella vista per Campdelli) e da autorizzare un Gianfranco Imbeni in vena di emu-lazioni pasoliniane, a scrivere delle “ceneri di Losi e Campedelli” come dell’endiadi costitutiva della stes-sa identità del Partito comunista

di Carpi.Costretto da Losi a sottostare

a un’anticamera davanti alle porte sbarrate della Giunta che si protrar-rà fino al 30 aprile 1969, interrotta solo dalla causa di forza maggiore della grave malattia dell’assessore Bruno Ghelfi, Campedelli non avrà poi il tempo necessario in primo luogo per scrollarsi di dosso la per-sistente etichetta del successore. E poi per dare pieno corso alla tran-sizione del Partito e del Comune dalla stagione delle scelte guidate dalla saggezza e dalle intuizioni di un lider maximo dai poteri assoluti a quella delle grandi visioni piani-ficatorie e modernizzatrici ispirate dalla collegialità e dal dibattito po-litico interno ai vertici nazionali e provinciali del Pci.

Lo si vedrà soprattutto nella sua stagione da Sindaco, tra il 1970 e il 1977. Ma già nel decennio dei Ses-santa che lui visse solo da Segretario del Partito e da Capogruppo consi-liare, fu subito chiaro il territorio nel quale Losi aveva deciso di tenerlo a soggiornare: quello degli scenari politici, delle visioni globali, delle teorizzazioni, degli interventi nelle occasioni pubbliche di discussione. Altra cosa, insomma, dalla gestione effettiva del potere.

Le diverse indoli del Segreta-rio e del Sindaco ebbero modo di

confrontarsi e scontrarsi in diverse occasioni. Una per tutte: la discus-sione che si accese, tra il 1961 e il 1964, sul tracciato dell’Autobren-nero. La linea ufficiale del Pci, det-tata da Roma e sposata in pieno, a Carpi, da Campedelli, era che fra le tre Province emiliane in lizza per ospitare il tratto finale dell’arteria e la sua confluenza nell’A1, ovvero Reggio, Modena e Bologna, la scel-ta dovesse cadere su quest’ultima, considerata lo snodo di tutte le co-municazioni – stradali, ferroviarie e ora anche autostradali – tra Nord e Sud. La visione del Segretario del Partito, complementare a quella di Botteghe Oscure e della potente Fe-derazione bolognese del Pci, urtava però contro la concretezza di Losi, poco propenso a lasciarsi sfuggire l’opportunità di aprire un casello di Carpi sull’autostrada che avrebbe collegato la città con il suo maggiore mercato: la Germania. E il Sindaco, contro il proprio Partito e contro il proprio Segretario, trovò questa volta nel parlamentare democri-stiano Vittorino Carra, consigliere comunale a Carpi e suo avversario in tante battaglie, l’alleato più efficace nel sostenere le ragioni della città. Con la sintetica efficacia della satira, il pittore Beppe Merighi avrebbe poi interpretato il fatto, ritraendo Losi e Carra seduti su una panchina del parco delle Rimembranze, mano nella mano come due innamorati.

E’ purtroppo limitata la narra-zione della carriera amministrativa di Campedelli. Dovette confrontar-si con i primi tempi di ristrettezze della finanza pubblica, destinati a sfociare nei due decreti Stammati del 1977. Lo Stato di fatto si assume-va l’indebitamento pregresso delle autonomie, stabilendo però divieti di assunzione di personale, obbligo di pareggio dei bilanci, limiti all’e-spansione della spesa che segnale-ranno la nascita di una stagione del tutto nuova per le autonomie. Con l’esposizione finanziaria del Comu-ne di Carpi sul fronte scolastico e l’impossibilità di fare molto altro, il nuovo clima mise a dura prova Campedelli nel suo sforzo di conci-liare l’ampiezza delle proprie visioni – come l’intuizione di un possibile recupero integrale del Castello affi-dato all’architetto Belgioioso – con i chiari di luna del bilancio.

Ne soffrì moltissimo e forse, per-fino, ne morì.

Onorio Campedelli fotografato insieme a Bruno Losi durante la visita a Carpi di Alekos Panagoulis e, sotto, con il successore, Werther Cigarini (anni 1974/1975)

I

Onorio Campedelli

Con il piccolo Enrico

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19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

A S. Croce la consegna dei riconoscimenti ai resistentiLa sezione Anpi di Carpi organizza, domenica 22 gennaio dalle 9,30 al circolo Arci Arcobaleno di S. Croce, un appuntamento dedicato al conferimento dei riconoscimenti alla memoria ai partigiani/e, benemeriti/e e patrioti/e attivi durante la Resistenza nelle Brigate garibaldine locali. Partecipa il Sindaco Bellelli. Alle 13, pranzo aperto a tutti (prenotazioni allo 059 664710).14 COMUNE E CITTA’

CARPI – Non sono tanti, i numeri della manovra finanziaria del Comune per il 2017 che appesantiscono la “Relazione pro-grammatica al Bilancio 2017 e al Piano triennale degli inve-stimenti 2017-2019” che il sindaco Alberto Bellelli sta presen-tando in questi giorni alla città, in attesa della discussione consiliare prevista a fine mese. Ne citiamo qui solo alcuni, per dare semplicemente i contorni dimensionali della manovra.

Ammonterà a poco meno di 54 milioni la spesa corrente, sostenuta da entrate di pari importo e per le quali non sono previsti ritocchi di sorta, né sul versante tributario né su quello extratributario. Sono invece 25 i milioni destinati a finanziare la quota 2017 del piano triennale degli investimenti. Proprio per l’anno in corso vi compaiono tante cose annunciate da tempo e che dovrebbero finalmente trovare attuazione: limitandoci agli interventi maggiori, si va dal care residence (3 milioni) al Torrione degli Spagnoli (5 milioni complessivi per due diversi interventi), dal tempio di San Nicolò (2,8 milioni) alle opere post sisma per il Palazzo dei Pio (2,3 milioni). Ci sono anche numeri più piccoli, negli investimenti, ma ugualmente significativi. Vi compare, per esempio, sia pure ridotto a 150 mila euro dai 300 mila di qualche esercizio fa, lo stanziamento per acquistare il famoso tratto, ora di proprietà privata, del parco della Resistenza dietro San Francesco che un tempo era occupato dalla buca e dove si è portato alla luce un tratto dell’antica cinta muraria di Carpi. Altro esempio: fra i tanti interventi manutentivi previsti nel piano, la voce “Manutenzione straordinaria di immobili vincolati e arredo urbano del centro storico” prevede 200 mila euro, per di più divisi tra 2018 e 2019. Letta in parallelo con i 160 mila euro spesi per gli spettacoli dell’ultime kermesse natalizia se ne desume che o questa spesa è fuori misura; oppure che lo stanziamento del piano per l’arredo del centro è una miseria.

Scarno di numeri, in compenso il testo del Sindaco è molto generoso di progetti, tavoli, sigle e formule. Si va dall’europeo “Sos4Life” per la salva-guardia e il recupero dei suoli al regionale “Rifiuti zero” per incentivare la raccolta differenziata, passando per “Amianto no grazie”, “Muoviti Muoviti”, “Agente 0-6”, “Percorso Frazioni”, “FraBene&Beni” (c’entrano sempre le frazioni), “Agenda digitale”, “Progetto accessibilità”, “Tavolo delle Politiche giovanili”, “Tavolo per l’adolescenza”, “Azioni di prossimità”, “Nidi Part-Time”, “Caspita ci stanno a sentire”, “#Sport anch’io”, “Peer Education” (con l’Ausl), “Progetto P.I.P.P.I.”, “Settimane del sollievo”, “Il pane in attesa”, “SOSpesa”, “Scegliere di Scegliere”, “Slot Free”, “SaluteinMigrazione”, “C’entro in bici”, “Taxi anch’io”... Danno un’idea, queste formule, di una spesa corrente che viene per lo più indirizzata a tamponare o attenuare i problemi della società contemporanea declinata alla misura di Carpi: la povertà, l’inquinamento, le difficoltà adolescenziali, il bullismo e la violenza di genere, il lavoro, la gestione della disabilità, le famiglie difficili, la mobilità fragile, l’inclusione sociale, l’integrazione degli stranieri, fino alle gravidanze inattese. E’ una funzionalità nel sociale, quella a cui punta il bilancio comunale 2017, che traduce bene l’idea del Sindaco “…di una città che diventa grande e vuole essere una grande città”. Peccato che nella città fisica, disegnata invece nel piano degli investimenti, questo disegno stenti a emergere. Non si vedono cioè dentro il centro storico, nella prima e nella grande periferia le scelte di opere infrastrutturali e di indirizzo politico che potrebbero conferire a Carpi le stesse caratteristiche di corpo vivo e di grande città organizzata.

Staremo a vedere con il Piano regolatore.

COMUNE - Bilancio 2017: la spesa corrente per rimediare problemi e prevenire conflitti

Nei sogni la grande cittànei fatti la corsa ai ripari

Il torrione degli Spagnoli e Palazzo Pio. A destra, uno scorcio della chiesa di San Nicolò. A lato, la parte del parco della Resistenza che verrà acquistata dal Comune

SODALIZI - Dibattito al Lions Club Carpi Host tra giornalisti e Giunta Bellelli

Cronisti e politici, lingue diverse

Le domande sono andate ad aggiungersi alle osservazioni degli altri giornalisti circa l’inadeguatez-za di Carpi ai grandi mutamenti che stanno trasformando la vita delle città moderne, dal commercio alla mobilità ai servizi. E sul deprimente confronto con il resto d’Europa in fatto di cura del paesaggio e del ver-de, ridimensionamento delle auto negli spostamenti urbani, facilità delle procedure, attenzione alle scelte estetiche per l’arredo pubbli-co, restauri, piste ciclabili. Il tutto sullo sfondo di una demografia in fase critica, che vede aumentare il carico sociale sulle classi attive e accentuarsi l’invecchiamento del-la popolazione, mentre i “motori” dell’economia arrancano, come l’e-dilizia; o hanno potuto sopravvivere grazie ai capitali stranieri, come la meccanica; o sono sopravvissuti a costo di spopolare la città laborato-

rio, verticalizzando aziende e fattu-rati, come nel tessile abbigliamento.

Hanno preferito, i tre ammini-stratori, bloccare sul nascere ogni possibile dibattito di visione e pro-spettiva, erigendo la linea Maginot delle rispettive realizzazioni: le dor-sali dell’acquedotto che verranno rifatte, al pari dell’illuminazione pubblica da convertire ai led; la raccolta dei rifiuti porta a porta; la trasformazione della ex bocciofila Malatesta; il Torrione degli Spagnoli per il quale pare che il 2017 sia dav-vero l’anno buono; il parcheggio del-la Meridiana che si farà, costi quel che costi (all’impresa privata che deciderà di rischiare, s’intende); il progetto SmartCity di una città sem-pre più smaterializzata e informa-tizzata nelle relazioni tra Comune e cittadini; il grande evento di Moda Makers, prima fiera allestita a Carpi dopo mezzo secolo. Se si somma tut-

CARPI – Non sapremo mai che cosa il sindaco Alberto Bel-lelli e gli assessori Simo-ne Morelli e Milena Saina pensassero in cuor loro del quesito posto dal giornali-sta e conduttore radiofoni-co Ruggero Po, ospite l’al-tra sera al Lions Club Car-pi Host dell’incontro-con-fronto, condotto da Rossa-no Bellelli tra uno spezzo-ne della Giunta e i direttori dei periodici locali. Il quesi-to, buttato lì con la forza no-stalgica e persuasiva di uno che da Carpi se n’è andato trent’anni fa e che aveva ap-pena evocato i tempi della città viva, della piazza parte-cipata e della voglia di usci-re e stare insieme, si riassu-meva più o meno in questo: che cosa è accaduto? Qual è il male oscuro di Carpi? Che cosa ne ha mutato così a fon-do il paesaggio umano, pro-prio mentre le grandi infra-strutture sono invece rima-ste immutate nei decenni?

Ruggero Po

Rossano Bellelli

Page 15: CARPI - Voce

19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

“AppenAppena”, un incontro dedicato alle donneVenerdì 20 gennaio (dalle 19) la sede dell’associazione culturale AppenAp-pena di via Paolo Guaitoli ospita “Out Of The Box. Quando il web parla delle donne”, incontro organizzato da Girl Geek Dinners Modena, gruppo che promuove cene e iniziative destinate a donne appassionate di tecnologia, Internet e nuovi media. Ingresso 7 euro comprensivo di aperitivo. COMUNE E CITTA’ 15

to questo – e anche altro: basta leg-gersi il bilancio di previsione 2017 – al nuovo dinamismo del centro, difeso con calore dall’assessore Mo-relli contro le miserie di chi è anda-to a fare i conti di quanto è costata la notte di Capodanno (con aria di sfida ha preannunciato un Franco Battiato in piazza il 25 giugno con la London Sinphony Orchestra), se ne desume come risultato quella che il Sindaco ha definita una città “attrat-tiva”. Lo dimostrerebbero gli attuali 72 mila residenti, anche se l’Annua-rio statistico, fermo al 31.12.2015, ne riporta 70 mila 699, con saldo naturale passivo, cresciuto da meno 80 del 2012 al meno 186 del 2015.

Non è stato neppure un con-fronto tra pessimismo e ottimismo, quanto piuttosto la rappresenta-zione plastica di codici e linguaggi diversi nell’analisi della città, quello andato in onda nella serata voluta

dal Presidente del Carpi Host, Clau-dio Rinaldi. Un terreno comune di discussione si è rivelato invece la questione Aimag, sulla quale il Sin-daco ha ripetuto il mantra del clima creatosi sulla presunta ineluttabilità della scelta di Hera, insistendo sul-la fragilità industriale e finanziaria dell’azienda in vista delle gare che, se perse, “…annullerebbero il senso stesso di una partecipazione pub-blica in Aimag”. L’obiezione che le partnership industriali o finanziarie – sempre possibili in un settore in cui il capitale viene remunerato al 5,5/6 per cento – sono cosa diversa dal lasciare il controllo nelle mani di Hera o altri non ha trovato ascolto.

Due note di colore varrebbe la pena richiamare al riguardo.

Da una parte la risposta forni-ta dal Sindaco a chi gli chiedeva se fosse a conoscenza della convoca-zione del Consiglio di Indirizzo che

avrebbe poi bocciato la proposta di cedere a Hera il 7,5 per cento delle azioni Aimag in mano alla Fonda-zione Cassa Carpi: “La notizia era sui giornali”, ha detto il Primo cit-tadino, non si sa con quale gioia del presidente Giuseppe Schena, an-che lui invitato al tavolo dei relatori.

Dall’altra il gelo, del quale si è accorto più di uno dal pubblico, tra lo stesso Schena e il consigliere re-gionale Enrico Campedelli, che gli sedeva accanto. E nessuno si spiega-va il perché.

Anche per questi segnali, la sera-ta è stata interessante, coinvolgendo anche oltre i confini del sodalizio tanta parte della Carpi attiva che tra il pessimismo della ragione e l’ottimismo dell’autocelebrazione, si chiede che futuro le si stia appa-recchiando, al di là della certezza dell’invecchiamento.

f.m.

Da sinistra, il sindaco Bellelli, il presidente dei

Lions Claudio Rinaldi, il presidente della Fondazione Cassa Risparmio

Carpi, Giuseppe Schena e il consigliere regionale Enrico Campedelli

(ph. Bignardi)

MIGLIARINA – Un milione e passa di euro per la manutenzio-ne delle strade, un milione di euro per il nuovo centro ac-coglienza del campo di concentramento di Fossoli, il tan-to atteso rinnovo dell’illuminazione di piazza Martiri (e le telecamere per gli accessi alla zona a traffico limitato), gli investimenti sulle scuole, prima di tutte sulle Gasparotto di Fossoli: Alberto Bellelli, sindaco di Carpi, scortato da Cesare Galantini, titolare di assessorato di largo spet-tro (compresa la Polizia Locale e la sicurezza), sbarca nel tardo pomeriggio al bar del circolo Arci di Migliarina con il primo degli incontri pubblici informativi che la Giunta Municipale ha deciso di svolgere in vista della discussio-ne del bilancio preventivo comunale 2017. Lo attendono una ventina di residenti che ascoltano in religioso silen-zio l’illustrazione del primo cittadino mentre fuori la por-ta qualche giovane sloggiato dal bancone del bar si beve una birra con gli amici e si lascia andare a lazzi che evi-dentemente nulla hanno a che fare con il contenuto della pubblica assemblea.

Il Sindaco parla di investimenti sulla scuola («Un pez-zo importante del nostro futuro») e nel sociale («Permane alto il livello della qualità della vita a Carpi») ma evita accuratamente di buttare sul piatto della bilancia le cifre, difficili da digerire, che compongono il bilancio municipa-le, schiacciato dalla spesa corrente e ingessato fra spese di competenza, flussi di cassa e gestione di tesoreria, cose di difficile comprensione persino per gli addetti ai lavori.

Bellelli, che gioca in casa («Sono originario di Miglia-rina e ho vissuto a lungo qui», ricorda agli astanti) non rinuncia invece a mischiare progetti e interventi che a volte, con il bilancio comunale, c’entrano poco o niente: «La Casa della salute entro l’estate prenderà il via e fra due anni sarà pronta», si sbilancia (ma questa la dovrebbe

pagare l’Ausl o no?). «Sarà rammodernata la rete idrica sostituendo le condotte da Rubiera a Carpi», aggiunge. Sal-vo poi precisare che l’intervento sarà realizzato da Aimag e che lo pagheranno tutti gli utenti del servizio, un poco alla volta, attraverso le bollette dell’acqua. Parla anche con un certo orgoglio della tariffa puntuale sui rifiuti e sul primato che Carpi (assieme a Novi e Soliera) sta conqui-standosi nel campo del riciclaggio della spazzatura per poi concludere, ritornando a terra a Migliarina, che il Comune non si è scordato del progetto di illuminazione pubblica delle strade più trafficate fra Migliarina e Budrione e che il progetto “va avanti”.

Dopo tutto ciò, cominciano le domande del pubblico che non è composto dai soliti quattro gatti perché fra di loro, un poco appartata e intenta a lisciarsi il pelo, c’é anche Loretta, la gatta mascotte del bar.

«Occorre sistemare l’asfalto sui margini di via Paoletta, danneggiati da un camion uscito di strada», lamenta una residente, e il Sindaco prende nota. «Occorre mantenere i servizi essenziali nelle frazioni – chiede un altro – perché qui e a Budrione c’erano due negozi di alimentari, ma sono stati chiusi tutti e due».

Il dibattito si infiamma quando si arriva a parlare di sicurezza, immigrazione e ospitalità ai richiedenti asilo ma Bellelli smorza i toni: «Abbiamo aderito al progetto Sprar che offre un futuro a questa gente» dice. E aggiunge: «Sulla sicurezza puntiamo sui Comitati di vicinato ma chiederemo anche al Prefetto di istituire un tavolo loca-le sulla sicurezza e di aumentare l’organico delle forze dell’ordine».

Ma a questo punto, anche la gatta Loretta si è accoc-colata e non ha più nulla da dire.

f.s.   

COMUNE - Resoconto di uno dei primi incontri di presentazione della manovra

Il bilancio visto da Migliarina

CAMPOGALLIANO – Saranno di 3,7 milioni di euro circa gli investimenti – a ca-rico del bilancio comunale – che il Comune di Campogalliano intende com-piere nel triennio 2017/2019.

Il programma triennale dei lavori pubblici da eseguire nei prossimi anni è stato approvato a maggioranza dal Consiglio comunale ( favorevole la maggioranza, astenuti i gruppi di Centro-Destra Progetto Campogalliano e di Futuro per Campo, contrario il gruppo di Cambio-Campo Centro Destra) unitamente al progetto di bilancio preventivo comunale  2017 che prevede per quest’anno entrate e uscite per 13,6 milioni, in calo rispetto a quanto previsto a suo tempo per il 2016 (14,2 milioni di euro).

Quasi un milione e quattrocentomila euro sono già stanziati per il cor-rente anno: in gran parte saranno utilizzati per effettuare opere di urbaniz-zazione nell’area Casello e di via Grieco (895 mila euro in totale) mentre per la manutenzione delle strade comunali sono stati stanziati 450 mila euro da utilizzare per 150 mila euro all’anno, fino al 2019. Stessa cifra per quanto riguarda le spese di manutenzione degli edifici pubblici di Campogalliano mentre per la manutenzione e il potenziamento della rete di illuminazione stradale e pubblica lo stanziamento è stato fissato in 50 mila euro all’anno per tre anni. Quest’anno si spenderanno poi 150 mila euro per l’eliminazione delle barriere architettoniche per agevolare i disabili. Il Comune ha anche in programma altri investimenti per l’anno prossimo: 150 mila euro per una pista ciclabile da via Vandelli alla via Canale Carpi e 300 mila euro per la riqualificazione della zona di viale Martiri della Libertà. Quest’ultimo complesso intervento dovrebbe essere realizzato in due anni e, per il 2017, è previsto un ulteriore finanziamento di 400 mila euro.

Sul tappeto, infine, due grandi opere, in parte già previste e in parte da finanziare con il contributo della Regione e della Provincia di Modena: la nuova attesa rotonda stradale all’incrocio fra via San Martino, via Fornace e via per Rubiera e l’intervento di miglioramento ed ampliamento della scuola Marconi che segue quello, già finanziato nel 2014, della scuola Sergio Neri.

f.s.

CAMPOGALLIANO - Spesa corrente a 13,6 milioni

Il Comune investe3,7 milioni su viabilità scuola e manutenzioni

NOVI – Prosegue il lavoro dell’aggregazione trasversale delle minoranze con-siliari di Novi, il cosiddetto “Gruppo cittadino di S.Antonio, Rovereto e Novi di Modena”, in vista delle elezioni amministrative della prossima primave-ra. Dopo aver costituito diversi gruppi di lavoro su territorio, ricostruzione, comunità e sociale, per raccogliere l’opinione dei cittadini su questi temi, i promotori del Gruppo hanno ora creato un blog su cui condividere rifles-sioni, idee, eventi, articoli e ogni altro materiale utile a stimolare la parte-cipazione dei cittadini. Il portale è accessibile all’indirizzo www.ilgruppo-cittadino.blogspot.it.

NOVI Il Gruppo cittadino ora è anche un blog

Il sindaco Bellelli all’incontro di Migliarina

CARPI – La stagione del Te-atro comunale prosegue con una serie di appun-tamenti di danza, musica classica e prosa. Venerdì 20 gennaio, alle 21, andrà in scena Coppélia, ballet-to in due atti di Amedeo Amodio tratto dal raccon-to di E.T.A. Hoffmann “Der Sandmann” del 1816 sulle musiche di Léo Delibes. Sul palco, i primi ballerini Anbeta Toromani (ex concorrente di “Amici”) ed Ales-sandro Macario insieme al corpo di ballo Daniele Cipriani Entertainment.

Domenica 22 gennaio alle 16, nell’ambito della rassegna “La vita è sogno” andrà in scena “Il maschio inutile” con Banda Osiris, Telmo Pievani e Federico Taddia. Giovedì 26 gennaio (alle 21) toccherà invece a Serena Dandini, storica conduttrice dei programmi cult come “La tv delle ragazze”, “Avanzi” e “Pippo Chennedy Show”, intrattenere il pubblico del Comunale con “Serendipity-Memorie di una donna difettosa”. La Dandini approda al Teatro con un’opera buffa che mischia il reading alla musica e agli interventi comici di Germana Pasquero. Lo spettacolo prende il via con una semplice domanda di pensione che la protagonista inoltra dopo anni di onorata carriera. Ma il suo desiderio si scontra con l’implacabile legge Fornero che ha già “rigettato” milioni di inconsapevoli italiani desiderosi di andare in pensione.

TEATRO - Fra i programmi di gennaio al Comunale

Dandini in un’opera buffa

Serena Dandini

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19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

16 SCUOLA E STUDENTI

Logica e calcoli: al via i Giochi matematici 2017C’è tempo fino a sabato 11 febbraio per iscriversi alla trentesima edizione dei Campionati internazionali di Giochi matematici, le cui semifinali di zona si svolgeranno all’istituto Itis Da Vinci. Le iscrizioni sono aperte a tutti, dai 12 ai 99 anni di età. Per partecipare è necessario iscriversi al sito matematica.unibocconi.it e versare la quota di 8 euro.

CARPI – Sono state aperte proprio in questi giorni le iscrizioni alle scuole d’infanzia statali e comunali dell’Unione Terre d’Argine: la chiamata riguarda i bambini nati nel corso 2014, le cui famiglie do-vranno presentare richiesta di adesione presso gli uffici del proprio Comune di residenza.

Sono 25 le scuole d’infanzia (di cui 9 co-munali, 15 statali e 11 paritarie) presenti sul territorio dell’Unione, con circa 120 sezioni attive e oltre 2 mila 500 bambini iscritti (i dati si riferiscono all’anno scolastico 2015-2016). I Nidi sono invece 16 con quasi 800 bambini iscritti: solo il 34 per cento dei bambini resi-denti sul territorio in età tra gli 0 e i 3 anni frequenta infatti il Nido, una media comunque decisamente superiore a quella regionale e nazionale (29 e 13 per cento). Sempre riferen-doci all’anno scolastico 2015-2016, il tasso di risposta alle domande pervenute è del 94 per cento su tutto il territorio dell’Unione: 89,8 per cento a Campogalliano, 96,6 per cento a Carpi, 87,5 per cento a Novi e 88,3 per cento a Soliera, ma i dati possono variare nel corso dell’anno a causa di rinunce ed eventuali nuove iscrizioni, arrivando a sfiorare il 100 per cento della soddisfazione delle richieste. I dati relativi all’anno scolastico in corso dovrebbero essere pubblicati nei prossimi giorni, ma «…dai primi numeri possiamo confermare il trend in ascesa, dovuto al calo delle nascite sul nostro territorio»,

afferma l’Assessore all’Istruzione di Carpi, Stefania Gasparini.Sono proprio le iscrizioni ai Nidi d’infanzia l’ago della bilan-

cia in termini di soddisfazione delle richieste: «Se alla scuola materna si iscrive bene o male la totalità dei bambini (il 96 per cento sul territorio dell’Unione), la scelta di frequentare il Nido d’infanzia rimane opzionale, per cui è per noi un metro di misura affidabile – spiega l’Assessore –. Le liste d’attesa, per quanto sgradevoli per le famiglie, sono per noi un segnale positivo: significa che c’è una ripresa delle domande».

Da un’indagine condotta nel corso dello scorso anno scolastico sui servizi educativi all’infanzia dell’Unione, è emersa peraltro una buona soddisfazione delle famiglie per quan-to riguarda le proposte educative, il calenda-rio di apertura, la qualità dell’insegnamento e gli altri servizi accessori, raggiungendo un punteggio medio di 8,5 su 10. Rimane troppo alta, a parere delle famiglie, la retta di iscrizio-ne, ma «…purtroppo su questo non possiamo fare molto, se non evitarne l’aumento come promesso durante il mandato di questa Am-ministrazione».

Proprio su queste premesse è nata l’idea di una sperimentazione, che sarà avviata a settembre in due scuole materne dell’Unione,

di inserimento di bambini di due anni, nati nel corso del 2015: «Il progetto sarà avviato nelle scuole Peter Pan e Arcobaleno, scelte per determinate caratteristiche e perché posizionate in angoli diversi della città – spiega ancora Gasparini –. Saranno scelti un massimo di 15 bambini, 7 o 8 per sezione. Questo perché, proprio dal questionario dello scorso anno era emer-

sa l’esigenza di una maggiore flessibilità da parte dei Servizi: in questo modo speriamo di coinvolgere quelle famiglie che sono rimaste fuori dalle graduatorie di accesso ai Nidi o che iscriverebbero i propri figli solo all’ultimo anno. D’altronde le stesse linee guida emerse dagli ultimi provvedimenti del Go-verno, tendono a uniformare l’offerta educativa che va dagli 0 ai 6 anni. Vedremo la richiesta e valuteremo – conclude –, innanzi tutto dobbiamo capire se la proposta può interessare i genitori».

Non si parla invece di possibili aperture serali o prolun-gamenti di orario delle scuole d’infanzia: «Al momento non è emersa una richiesta forte in questo senso. Già due anni fa, nelle sezioni del tempo lungo, abbiamo aggiunto un bonus di 15 minuti: sembra poco, ma per quei genitori che escono da la-voro alle 18, quel quarto d’ora può risultare davvero prezioso».

Tra gli altri progetti in cantiere, il Comune di Carpi ha messo a bilancio, per il 2017, anche lavori agli istituti scola-stici della città, come l’ampliamento delle scuole elementari Gasparotto di Fossoli e la manutenzione degli impianti della media Focherini: «L’ampliamento della Gasparotto è diventato ormai improrogabile a causa della continua espansione della frazione in numero di abitanti. Sono ormai al collasso. Nel frattempo valuteremo anche altri interventi». E’ pressoché nella stessa situazione, poi, la Don Milani di Cibeno, per cui il Comune ha dovuto spostare una settantina di iscritti lo scorso anno, sebbene quest’anno la situazione sembrerebbe essere più gestibile: «Anche questo è un quartiere in continua espansione: capiamo il disagio delle famiglie, ma fra qualche anno probabilmente il problema potrebbe non sussistere più, a causa del calo demografico in città».

Valentina Po

CARPI – Da settembre scorso è approdata anche a Carpi l’i-niziativa denominata Cham-pions’ City Multisport pres-so la palestra del Liceo Fan-ti, iniziativa che ormai da tre anni a questa parte viene ef-fettuata annualmente con successo a Modena. A orga-nizzarla è stata l’associazio-ne Floriano Gallesi insieme a Goldoni Volley, con il patro-cinio del Comune, il contri-buto della Fondazione Cas-sa di Risparmio di Carpi e la collaborazione del Centro Sportivo Italiano.

Dal 2006 l’associazione Gal-lesi si è specializzata nella pro-posta di campi vacanze sia multi sia monosportivi in montagna o al mare per bambini maggiori di sette anni. Con la messa a punto di Champions’ City Multisport, dunque, l’associazione non ha fatto altro che incrementare quella proposta, trasformandola in qualche cosa non più legato alla vacanza, ma alla quotidia-nità.

Il target di riferimento è l’e-tà dai 4 ai 10 anni, intercettan-do una fascia in un certo senso scoperta: generalmente, da 1 a 4 anni viene svolta psicomotricità; dai 10 ai 13 anni si comincia con il pre-agonismo; mentre dai 4 ai 10 anni si fanno svariati tenta-tivi nella speranza di trovare lo sport adatto per il proprio figlio.

Infanzia: la leva del 2014Lo scorso anno furono 2 mila 500 i bambini iscritti nelle 120 sezioni attive nell’Unione. L’assessore Gasparini: “Ma le domande per i nidi sono il segno della soddisfazione dei genitori. E sono in aumento”. Si sperimenta l’inserimento dei bimbi di due anni

SCUOLA - Al via le iscrizioni: il calo delle nascite aumenta la percentuale di risposta

Primi passi verso l’uniformità dell’offerta educativa da 0 a 6 anni

Il motto di Champions’ City è: “Non sai che sport fare? Qui li fai tutti”. E in effetti il progetto, messo a punto e portato avanti da educatori qualificati (laureati o laureandi in Scienze motorie), è un percorso di avviamento che consiste nel far provare ai fre-quentanti 15 pratiche sportive. Si tengono due corsi all’anno (uno da settembre a gennaio e l’altro da febbraio a giugno), du-rante i quali in una lezione della durata di un’ora e un quarto i bambini possono sperimentare due sport alla volta. La frequenza

SCUOLA - Il piano dell’associazione Floriano Gallesi

Champions City Multisport: da 4 a10 annitante pratiche da provare

la decidono i genitori: i pomerig-gi disponibili sono dal lunedì al giovedì, ma i bambini possono andarci da una a quattro volte a settimana con la possibilità non soltanto di cimentarsi con uno sport, ma anche di appro-fondirlo. Gli obiettivi dichiarati sono due: il primo è quello di conoscere in forma ludica nume-rose discipline, andando, se uno vuole, a individuare quella per la quale ci si sente più appassio-nati e portati; il secondo obiet-tivo è di sviluppare molteplici capacità motorie, proprio come

molteplici sono le capacità che servono per attività tanto distan-ti sia di squadra sia individuali. Il progetto prevede infatti, oltre ai classici calcio, volley, atletica, basket e tennis, le attività più disparate: si va dall’arrampica-ta all’hockey, dalla scherma al tiro con l’arco, dal rugby alla mountain bike. La risposta al

progetto da parte dei Carpigia-ni è stata più che incoraggiante: ogni pomeriggio a Champions’ City Multisport partecipano una trentina di bambini, in preva-lenza maschi, soprattutto di età compresa dai quattro ai sei anni. Le iscrizioni per il secondo cor-so sono ancora aperte.

elisa Paltrinieri

Gli animatori dell’associazione Floriano Gallesi Nelle altre immagini, alcuni momenti dell’iniziativa Champions’ City Multisport

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19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

RUBRICHE 17 Villa Richeldi ospita le foto di de MarinisHa inaugurato nei giorni scorsi a Villa Richeldi la mostra fotografica che l’autore, Lino de Marinis, ha interamente dedicato al Madagascar. Le foto-grafie rappresentano un omaggio alla popolazione del Paese, una delle più povere del mondo, e una celebrazione dei paesaggi, considerati unici. Le immagini rimarranno allestite per circa un mese.

IN CORNICE di Rosella Tagliavini

irca duemilatrecento anni fa Aristotele ha coniato l’idea, da lì in poi popolarissima e

indiscussa, secondo la quale l’uo-mo è un animale razionale. Non so di preciso chi abbia frequentato il grande filosofo di Stagira (o meglio, di qualcuno, come Filippo il Ma-cedone e Alessandro Magno, si sa, ma mancano riscontri, per dire, su chi sia stato il suo fornaio di fiducia o l’amico per gli aperitivi), in ogni modo i casi sono due: o è stato stra-ordinariamente fortunato, ed è in-cappato solo in personaggi lucidi e brillanti, oppure – più probabilmen-te – rispetto a tutta una serie di casi concreti che avrebbero invalidato la teoria ha preferito, diciamo così, stare di manica larga.

Di sicuro, comunque, l’incrol-labile ottimismo antropologico dell’autore della Metafisica e inven-tore del sillogismo sarebbe vacillato di fronte alle ondate di irrazionalità che hanno battuto, in anni, mesi e giorni recenti, la società italiana in merito alla trita questione dei vaccini e dell’opportunità o meno di immunizzare i bambini rispetto a una serie di storici flagelli virali dell’umanità.

Come noto, dopo la ripetuta eve-nienza, nella penisola, di casi anche molto gravi di meningite (peraltro, ci dicono le autorità sanitarie, in quantità e forme non dissimili da-gli anni precedenti), stiamo infatti assistendo, praticamente nelle ore in cui scrivo, a uno tsunami emo-tivo che vorrebbe tutti gli Italiani vaccinati per tutto e contro tutto. Ancora qualche settimana fa, però – non dimentichiamolo – prima del picco mediatico dei ricoveri e dei decessi, si strologava diffusamente, in rete, sui social, nelle chat, sulla correlazione fra vaccini e autismo (dopo il mancato allunaggio degli americani, la bufala preferita dai vessilliferi della dietrologia e della controinformazione), sui sordidi interessi delle case farmaceutiche (che sicuramente ci sono, e sarebbe strano non ci fossero, consideran-do che senza i sordidi interessi il capitalismo di mercato, cioè il no-stro mondo, non esisterebbe), sulle “verità” che i governi ci terrebbero nascoste, eccetera eccetera. E non è detto che, una volta abbassatesi

ono andata al funerale della Romana Zelocchi. Alla chiesa di Quar-tirolo che, da quando le chiese di Carpi sono tristemente inagibili, funge da cattedrale e da luogo di raduno di grandi folle. La Roma-

na: morta dopo una vita abbastanza lunga e straordinariamente ricca di contributi resi alla città e a noi tutti. Vado ricordandomi l’ultima volta che l’ho incontrata in carrozzina con quegli occhi di un colore azzurro inusuale per noi e con quel sorriso che mi ricordavo. Vado per commuovermi, per riflettere, per rendere omaggio, per riconoscermi. Riconoscermi in quella moltitudine di “ragazze” diventate vecchie che sono passate attraverso le sue opere. Vado per ripensare a Pozza, alla casa delle vacanze sante e formative. Vado per riandare alla fonte di quell’emozione che mi danno le montagne perché, dallo sguardo sulle Dolomiti della valle di Fassa sono stati impressi profondi solchi di personalità.

Così, tutte le volte che ripercorro la valle o provenendo dal passo Sella o dalla valle di Fiemme, altro luogo di ricordi, sento quanto le emozioni, i pensieri, possano essere legati ai luoghi percepiti dagli occhi e dall’anima. Ora, che le cronache terribili spingono le riflessioni sull’educazione, è a quei giorni che si può pensare. Giorni di rigore, di riflessione, di imposta-zioni profonde che, poi, hanno lasciato segni anche laici e umani. Rigore e riflessione, attitudine all’esame del proprio cuore e del proprio operato. Coscienza ed esame di coscienza. Anche un peso a volte troppo impegnativo e bisognoso di misericordia. Anche riflessioni sull’amore, sulla famiglia da costruire e sulle proprie scelte indirizzate al bene. Promesse, fioretti. Veri antidoti contro il male, prevenzione di devianze ed errori. Tutto questo non promosso da politiche sociali, piani nazionali, ma solo attraverso un’inizia-tiva personale e la fede di Romana, densa di concretezze.

Cose semplici. Minestrone, preghiere, gite tutto intorno, il carisma e la severità di don Tassi, il peccato, i fioretti, le casistiche della orale, la dottrina e la merenda, la giacca a vento della zia Irene. Quella di popeline nera da una parte e azzurra dall’altra. Quella che non teneva niente, né la pioggia, né il freddo, niente imbottitura solo difficoltà di cerniera. Scarponi prestati e bagnati, calze di lana grosse fatte ai ferri da qualche vecchia della famiglia. Si va a mettere, la Romana, tra quel gruppo di Carpigiani che guar-dano da lassù, forse neanche in attesa di santità, che la loro concretezza rende difficile collegarli al cielo. Coraggiosi e, a volte, criticati e criticabili, ma potentissimi esponenti delle più alte qualità locali. Vorrei scrivere un sufficiente elenco, ma non azzardo. Quelli che lo sanno, già stanno riper-correndo la fila dei nomi. Cittadini ricchi, non per la maglia, non per soldi, non per la politica, ma per il cuore e il coraggio di intraprendere strade innovative e produttive di bene semplice, di giustizia e sollievo. Grandi nella semplicità, pregate per noi che ne abbiamo bisogno e insegnateci la strada, anzi, una strada nuova.

Diritti e rovesci

[email protected]

IN VETRINA di Paolo Covezzi

Si gela? Fatevi le patate bollenti

La stradadi Romana Zelocchi

e andate a lavorare alle 8 del mattino e il termometro del-la vostra auto segna meno

8, è normale che vi possa venire il dubbio. II dubbio legittimo che il riscaldamento globale sia un’inven-zione di alcuni scienziati corrotti, o in cerca di fama, e che l’unico vero problema sia il riscaldamento indi-viduale, quello che a forza di bollette vi svuota il portafogli. La scienza, del resto, è la religione del ventune-simo secolo e nel campo della fede i dubbi sono inevitabili.

Nessun dubbio, invece, che in questo periodo le temperature sia-no costantemente sottozero e che probabilmente, restando in argo-mento spirituale, chi accende una candela in chiesa non lo faccia per pregare, ma soltanto per scaldarsi le mani. E’ inevitabile, insomma,

restare perplessi di fronte al Di Ca-prio telepredicatore: sicuro che in materia di global warming l’umani-tà, ormai, sia ad un “Punto di non ritorno”, mentre l’unica cosa che non ritorna sono i bei tempi della lira ed è così freddo che in farmacia, tra i vaccini disponibili, c’è anche il paraflu. La verità sta in poco posto: ci aspetta un inverno così rigido, che i nostri amministratori cominciano a vedere il lato positivo delle patate bollenti. Se avete inserito la chiusu-ra di Scala Mercalli tra le catastrofi del 2016 e vi rifiutate di credere che gli orsi polari dei documentari, in drammatica posa tra gli iceberg in scioglimento, siano maliziose com-parse pagate molto meglio di noi, ecco dieci segni inequivocabili che fa troppo freddo:1) I rapporti all’interno del Movi-

mento 5 Stelle si sono congelati.2) Le squadre di calcio hanno chie-sto di giocare a porte chiuse. 3) Renzi sta pensando di propor-re un referendum per cambiare il clima.4) Tra gli appassionati di sci va for-tissimo lo ski-passamontagna.5) Nei casi di omicidi a sangue fred-do, gli avvocati chiedono le atte-nuanti climatiche.6) La Cia, improvvisamente, si di-chiara favorevole al disgelo verso la Russia.7) Al ristornate, invece del coperto, ho dovuto pagare la coperta.8) Addio mutande: i furbetti del car-tellino timbrano in giacca a vento.9) La gente entra nelle sale slot al solo scopo di bruciare i risparmi.10) La scrivania di Lapo è perenne-mente ricoperta di neve.

DIARIO MINIMO di Carlo Mantovani

MICROMEGA di Giuliano Albarani

le polveri della grande paura collet-tiva, non si torni presto al dominio impunito dei cazzari inventori di balle speculative.

La strizza diffusa dei giorni correnti, per quanto epidermica ed effimera, un effetto benefico do-vrebbe però averlo: consentire agli intelletti atrofizzati da decenni di individualismo (compreso quello di chi scrive, che non si tira mai fuori dalla mischia, sia chiaro) di riflette-re su quale sia il punto di approdo di una malintesa teoria dei diritti secondo la quale il singolo soggetto è depositario sempre e comunque di prerogative – i diritti, appunto – che o vengono affermate in modo perentorio e totalizzante oppure, se limitate da compromessi e valuta-zioni di contesto, perdono di valore ed efficacia.

L’errore concettuale da cui deri-va l’anarchia rivendicazionista de-gli ultimi anni (in nome della quale qualsiasi categoria, gruppo, ma che dico, individuo si sente legittimato a ostacolare o bloccare i meccani-smi della convivenza in nome della tutela e del riconoscimento dei ri-spettivi diritti) sta infatti nell’esten-dere l’idea che i diritti sono assoluti e indisponibili dal piano teorico a quello pratico, dalla vita astratta alla vita concreta. Nella realtà sociale e comunitaria, in verità, il diritto di ognuno (di per sé inattaccabile e inviolabile) viene necessariamente mediato e armonizzato con il diritto di tutti gli altri, e non può essere po-sto come assoluto. Il mio diritto alla sopravvivenza, per dirla in termini brutali, nel momento in cui esso

scende dall’empireo della teoria alla prosa della vita sociale, non può giu-stificare che io faccia morire di fame qualcuno per potermi nutrire. O, per dire, far sì che mi sia consentito di esercitare il cannibalismo.

Sulla questione dei vaccini la (sacrosanta) logica dell’autodeter-minazione delle scelte parentali e familiari, impeccabile sul piano dei principi puri, è andata a cozzare contro un’evidenza elementare: se non mi immunizzo, o non immu-nizzo i miei figli – perché credo agli gnomi o al karma, non importa il motivo – precludo in partenza l’e-sigibilità di un diritto altrui, quel-lo alla salute, e in ultima battuta alla vita. E faccio come quello che in nome del diritto alla mobilità piomba con la macchina ai trecento all’ora su auto altrui e fa una strage. Sommo diritto, somma ingiustizia, hanno detto, pressapoco, i Romani.

Domanda finale, e per nulla pa-cifica: a chi spetta il compito, impro-bo, di incastrare i diritti di Caio con quelli di Tizio, e di evitare che, anche in buona fede, un diritto di serie A, molto alla moda, precluda l’eserci-zio di un diritto socialmente meno vezzeggiato, diciamo di serie B? Ri-sposta semplice nell’enunciazione, complessa nella prassi: lo Stato e le istituzioni di rappresentanza, che nascono proprio, nella loro versione moderna ( fine Seicento, inizi Sette-cento), a seguito della rinuncia dei singoli a pretendere tutti i diritti per sé, perché capiscono, i singoli, che ciò vorrebbe dire, in aggregato, dare corso alla legge della giungla e affini (tutti contro tutti, supremazia del più forte e violento, e così via).

Ovviamente nessuno di noi vive sulla Luna e si sa benissimo che Stato e istituzioni di rappresentanza sono oggi ai minimi storici di gradimento e legittimazione. Però è anche chia-ro che consenso e legittimità, Stato e istituzioni li guadagnano non con le revisioni delle leggi elettorali, ma proprio prendendo (e risolvendo) di petto situazioni come quelle del-lo scontro di diritti in merito alla vaccinazione-non vaccinazione. In attesa che ciò accada (qualche se-gnale sta arrivando) vacciniamoci in ogni caso per paura (o magari per egoismo), che comunque fa sempre lo stesso il suo porco effetto.

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Aristotele

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19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

18 CULTURA E SPETTACOLI

Libreria Fenice

1 “Allegro ma non troppo” di Carlo M. Cipolla Il Mulino

2 “Non c’è un perchè. Ammalarsi di tumore in adolescenza” di Andrea Ferrari Franco Angeli

3 “La corsa giusta” di Antonio Ferrara Coccole Books

4 “Nessun gesto di pietà” di Giulia Dodi Bonomo

5 “Il tradimento” di Federico Rampini Mondadori

6 “La donna dai capelli rossi” di Orhan Pamuk Einaudi

7 “ In silenzio. Da Firenze alla strage di Treuenbrietzen” di Mario Cristiani Giunti

8 “La schiavitù del capitale” di Luciano Canfora Il Mulino

9 “Dorando Pietri. Una storia di cuore e di gambe” di A. Recupero e L. Ferrara Tunuè

10 “Kakebo 2017. libro dei conti di casa” di aa.vv Le Lettere

Libreria Mondadori

1 “Il collezionista di quadri perduti” di Fabio Delizzos Newton Compton

2 “Nessuno come noi” di Luca Bianchini Mondadori

3 “A cosa servono i desideri” di Fabio Volo Mondadori

4 “Il metodo danese per vivere felici” di Marie Tourell Soderberg Newton Compton

5 “La ragazza nell’ombra” di Lucinda Riley Giunti

6 “Lion. La strada verso casa” di Saroo Brierley Rizzoli

7 “Nothing less. Fragili bugie” di Anna Todd Sperling & Kupfer

8 “Flower” di Elizabeth Craft Newton Compton

9 “Il maestro delle ombre” di Donato Carrisi Longanesi

10 “Caos” di Patricia Cornwell Mondadori

I libri più letti della settimana a Carpi

G I O V E D Ì 19

GIOVANI ECCEZIONISeconda chiamata del tavolo delle politiche giovanili di Carpiun’occasione di confronto e dialogo per far sentire la voce dei giovani tra i 18 ed i 30 anni, per valutare, discutere e realizzare attività, iniziative ed eventi; saranno presenti il sindaco Alberto Bellelli e l’assessore Milena Saina; partecipazione liberagiovedì 19 gennaio, ore 18CARPI – Spazio Giovani Mac’é!

ALLEGRAMENTE INSIEMEcena con spettacolo comico; a cura di Associazione Progetto per la vita; info e prenotazioni 339 7801302giovedì 19 gennaio, ore 20CARPI – Circolo Loris Guerzoni

INCONTRO ATALDEGMÈserata di presentazione della 2ª edizione della raccolta fondi civica: un’occasione per proporre progetti volti a riqualificare il territorio, promuovere la coesione sociale, sostenere i giovani e supportare la culturagiovedì 19 gennaio, ore 20,30SOZZIGALLI – Centro sportivolunedì 23 gennaio, ore 20,30SOLIERA – Sala consiliare del Castello Campori

V E N E R D Ì 20

CITTÀ DI CARPI: BILANCIO 2017 Investire in Qualità: Idee, Ricerca, Strategia, Condivisioneil Sindaco Alberto Bellelli e gli Assessori della Giunta incontrano i cittadini

per illustrare le linee strategiche del Bilancio preventivo 2017tutti gli incontri sono a ingresso libero con il sindaco Alberto Bellelli e l’assesso-re Milena Sainavenerdì 20 gennaio, ore 18,30BUDRIONE – Circolo Rinascitacon Alberto Bellelli e Daniela Depietrilunedì 23 gennaio, ore 15CARPI – Centro Sociale Anziani Cibeno Pile con il Vice Sindaco Simone Morelli e l’assessore Cesare Galantinilunedì 23 gennaio, ore 18,30SANTA CROCE – Circolo Arci Arcobalenocon il sindaco Alberto Bellelli e gli assessori Stefania Gasparini e Daniela Depietrimartedì 24 gennaio, ore 15CARPI – Centro Sociale Anziani Graziosi

CIRCO BUSNELLI NIUMANspettacolo di acrobazie e animalida venerdì 20 gennaioCARPI – Piazzale delle piscine

OUT OF THE BOX Quando il web “parla” delle donneil racconto di imprese femminili nel mondo del web; saranno presenti Ales-sandra Farabegoli, fondatrice di Digital Update e di Freelancecamp, respon-sabile della comunicazione di Ohhh; Annalisa Amadesi, psicoterapeuta e sessuologa, collaboratrice del blog di Ohhh; Elena ed Enrico, titolari di questa insolita impresa; ingresso libero per i soci del circolovenerdì 20 geannio, ore 19CARPI – Circolo culturale Appenappena

COPPÉLIAballetto in due atti di Amedeo Amodiodal racconto di E.T.A. Hoffmann Der Sandmann; musica Léo Delibes; primi

ballerini Anbeta Toromani, Alessan-

dro Macario; scenografia di Emanuele Luzzati e Luca Antonucci; info presso la biglietteria del Teatro 059 649263venerdì 20 gennaio, ore 21CARPI – Teatro comunale

LA PARETE CHIAMA Serata con Ivo Rabanser

classe 1970, Accademico del Cai a soli 23 anni e Guida Alpina della Val Gardena, è grande conoscitore delle Dolomiti e autore di numerose pubblicazioniVenerdì 20 gennaio, ore 21CARPI – Sede del Club Alpino Italiano

PETER PANmusical tratto dal romanzo di J.M. Bar-rie; musiche di Edoardo Bennato; regia di Maurizio Colombi; in scena venti performer; lo spettacolo è vincitore del Premio Gassman e del Biglietto d’Orovenerdì 20 e sabato 21 gennaio, ore 20,30domenica 22 gennaio, ore 15,30REGGIO EMILIA – Teatro Romolo Valli

S A B AT O 21

MISERIA E NOBILTÀ DEL RINASCIMENTOpresentazione del romanzo “La profezia di Cittastella” di Guido Conti; a cura di Gino Ruozzi, interviene l’autore; l’evento rientra nelle iniziative collegate alla mostra “Sublimi e soprumani ingegni, il Pico e il Pio - I 500 anni del Furioso di Ariosto”sabato 21 gennaio, ore 17CARPI – Auditorium Biblioteca Loria

INSIEME A SCUOLACon i nostri figli e i loro insegnanti non si è mai finito di impararepercorso formativo rivolto a genitori di studenti delle scuole dalla IIIª media alla Superiori; a cura di Associazione “Amici del Vallauri”; info 059 691573sabato 21 gennaio, dalle ore 10,30 alle 13CARPI – Ipsia Vallauri

SIAMO MIGRANTI DA DUE MILIONI DI ANNIincontro con il prof. Telmo Pievani

Filosofo ed evoluzionista Università di Padova, autore del libro “Libertà di migrare” (ed. Einaudi); dialogherà con l’autore il prof. Alfonso Cornia; ingresso libero sabato 21 gennaio, ore 18CARPI – Libreria La Fenice

FABRIZIO TAVERNELLI - COMPLES-SO IN ORBITA DAL VIVOlive e presentazione del nuovo video “Fauni”; interverranno il regista Federico Baracchi e gli attori del clip; ingresso libero con tessera Appenappenasabato 21 gennaio, ore 19,30CARPI – Circolo culturale Appenappena

IN RICORDO DI ONORIO CAMPEDELLI

(22/11/1949 - 20/01/1977)cerimonia di commemorazione nel 40° anniversario della scomparsaintervengono Jenner Meletti, Saverio Asprea, Mario Brani, Carlo Saccani Vezzani; coordina Davide Dalle Ave, Pre-sidente Consiglio comunale di Carpisabato 21 gennaio, ore 10CARPI – Sala Consiglio comunale “Ma-ria Podestà”

ROCAMBOLIKA

Il Circo delle bolle di sapone in suBolle che compongono sculture che rispondono alle note musicali, bolle e ancora bolle, in un vortice di coreogra-fie, giochi e dinamiche che coinvolgono il pubblico in movimenti e canti travol-genti, per farlo diventare protagonista dello spettacolo, tra magia e diverti-mento; a cura della Compagnia Ribolle; prenotazione obbligatoria a: [email protected] 21 gennaio, ore 21CARPI – Auditorium San Rocco

CRISI - LA PRATICA E’ PERFETTAcommedia sarcastica e compulsiva che racconta la crisi di una generazione in lotta con i fantasmi della propria mente: spesso non c’è nulla di più tragicamente comico di voler mettere ordine al pro-prio caos interiore, con Stefano Pesce e

Diego Ribon; regia di Gabriele Tesauri; una produzione NoveTeatro; info e prenotazioni 0522 667062sabato 21 e domenica 22 gennaio, ore 21FABBRICO – Teatro Pedrazzoli

MADE IN ITALY 16.0di Agora Coaching Project; coreografie di Michele Merola, Paolo Mohovich, Gustavo Ramirez Sansanosabato 21 gennaio, ore 21CORREGGIO – Teatro Asioli

MAMMA MIA …CHE GUAIO SOPHIE! regia di Elena Federici; coreografie

Les Grisettes e Salvatore Loritto; una produzione Compagnia Il Ventaglio; info

e prenotazioni 0522 649465sabato 21 gennaio, ore 21RIO SALICETO – Teatro comunale

D O M E N I C A 22

LA STORIA DI GIOVANNI ANSELMI, SALTÈ PER ARIA, MAI PIÒ CATÈrecital con musica dal vivo; con Andrea Anselmi, narratore e Fabiana Bruschi, pianoforte; ingresso 5 euro con tessera Appenappena; è consigliata la prenota-zione al 338 2923478; [email protected] 22 gennaio, ore 21CARPI – Circolo culturale Appenappena

DOMENICHE DA RIDEREIn tot boun ed ciciarerspettacolo presentato dalla Compagnia dialettale “D’la Maruga” di Reggio Emi-lia; in due atti, di Loredana Contdomenica 22 gennaio, ore 15,30SAN MARINO – Cinema Teatro Ariston

LA VITA È SOGNOIl maschio inutile

Che cosa significa essere maschi oggi? Antiche certezze si vanno sgretolando e si avvicina la prima vera crisi mondiale della categoria; con Banda Osiris, Telmo Pievani e Federico Taddiadomenica 22 gennaio, ore 16CARPI – Teatro comunale

CONSEGNA RICONOSCIMENTO AI RESISTENTI E PRANZO DELLA MEMORIAconsegna dei riconoscimenti ai resisten-ti o ai famigliari preposti; intervengono il sindaco Alberto Bellelli e il presidente di Anpi Stefano Barbieri, a seguire pran-zo della Memoriadomenica 22 gennaio, dalle ore 9,30SANTA CROCE – Circolo Arci Arcobaleno

VIVALDI ART TRIO

Da Bach a Mozartcon Massimo Zanni, fagotto, Manuela Rossi, spinetta, Cristina Bertoli, flautodomenica 22 gennaio, ore 16CARPI – Circolo Arci Giliberti

M E R C O L E D Ì 25

IL VIAGGIO INCANTATO Alla scoperta dei libri di Emme EdizioniEsposizione itinerante di libri per bam-bini 3-6 anni: lo scopo della mostra è intraprendere un viaggio attraverso libri insoliti e diversi tra loro Scoprire, ascoltare e creare insiemeletture, laboratori per bambini e bam-bine insieme agli adulti; info e iscrizioni 059 649716mercoledì 25 gennaio, dalle ore 16,30 alle 18CARPI – Scuola d’Infanzia Le Chiocciole

POMERIGGIO AL CINEMAIl segreto del suo voltointroduzione e commento di Federico Baracchi e Nico Guidettimercoledì 25 gennaio, ore 15CARPI – Space City Cinema

TORNEO DI BURRACOiniziativa di raccolta fondi; buffet e premi per i vincitori; a cura della Croce Rossa di Carpi; iscrizione 12 euro al 333 4758693mercoledì 25 gennaio, ore 20,30CARPI – Circolo Loris Guerzoni

Tanti thrillertra i più letti

Giovedì 26 l’Asp presenta il BilancioGiovedì 26 gennaio l’Asp (Azienda pubblica di Servizi alla Persona) dell’U-nione Tda presenterà ai cittadini di Novi il proprio Bilancio sociale. Saranno presenti il sindaco di Novi, Luisa Turci e l’assessore ai Servizi Socio Sanitari dell’Unione, Alberto Bellelli. L’appuntamento è alle ore 21 presso la Sala civica Ferraresi, in piazza Primo Maggio.

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CINEMA SPETTACOLI

L’obiettivo rimane lo stesso: av-vicinare i giovani al teatro e ad altre forme artistiche ed espressive attra-verso un linguaggio accattivante e ricco di stimoli e suggestioni. Far conoscere loro, in sostanza, qualco-sa di diverso e sicuramente più edu-cativo rispetto a ciò che propongono la televisione e i mass media in gene-rale. Una linea attenta a proporre un teatro di qualità, con performance che spesso diventano occasione di riflessione e momenti di partecipa-zione attiva dei giovani spettatori.

“Con Rocambolika – sottolinea il presidente Giuseppe Schena – la Fondazione CR Carpi, vuole offrire momenti di svago che, attraverso le potenzialità del linguaggio teatrale, possano contribuire alla crescita culturale e personale dei giovani, avvicinandoli a forme espressive tra loro diverse.”

Il programma comprende sette appuntamenti (a ingresso gratuito su prenotazione sul sito della Fonda-zione) che si terranno al sabato sera alle 21 nell’auditorium San Rocco. Si tratta di performance, seleziona-te tra le produzioni teatrali di tutta Italia, che hanno ricevuto ricono-scimenti e premi dai più prestigiosi Festival di Teatro Ragazzi.

Il primo spettacolo, “Il circo delle bolle di sapone in su”, è atteso per il 21 gennaio. La compagnia Ribolle metterà in scena uno show vivace e colorato, ideato per incantare un pubblico eterogeneo e di tutte le età con l’intramontabile magia delle bolle di sapone: bolle che compon-gono sculture, bolle che rispondono

Un momento dello spettacolo della

compagnia Ribolle

Una coreografia di Klinke

Una scena di “All’incirco varietà”

RASSEGNE - Sette appuntamenti per la seconda edizione di Rocambolika

Quando le fiabediventano teatro

CARPI – Teatro d’attore, mimi, arti circensi, bolle di sapo-ne, clownerie e racconti del-le fiabe più popolari e amate. E’ l’offerta di “Rocambolika, miraggi, magie e altre dia-volerie”, la rassegna teatrale per bambini, ragazzi e fami-glie ideata e offerta alla cit-tadinanza dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Rocambolika torna il 21 gen-naio dopo il grande succes-so riscosso nella prima edi-zione dell’anno scorso, dove ogni appuntamento ha fat-to registrare il tutto esaurito.

alle note musicali, bolle di ogni tipo e forma accompagnate da effetti spe-ciali e da un vortice di coreografie, giochi e sketch comici.

L’appuntamento successivo è il 28 gennaio con “Le 12 fatiche di Ercole”, un viaggio tra le storie del Mediterraneo antico attraverso un grande gioco dell’oca. L’11 febbraio toccherà a “Tre piccoli lupi e il gran-de maiale cattivo”, rifacimento (al contrario) della famosa storia dei tre porcellini, mentre il 4 marzo andrà in scena “All’incirco varietà” con il suo crescendo pirotecnico di comi-cità, magia e cabaret. La settimana dopo (l’11 marzo) salirà invece sul palco “Klinke” con le sue acrobazie travolgenti e il 25 sarà la volta di “Don Chisciotte” con la pluripremia-

ta Fondazione Teatro Ragazzi e Gio-vani Torino. La rassegna terminerà l’8 aprile con la raffinata eleganza di “Il libro delle ombre”, storia sospesa tra la fisicità del teatro d’attore e la leggerezza del teatro delle ombre.

“Considerata la grande atten-zione che la Fondazione rivolge da sempre alle scuole del territorio, Il progetto Rocambolika – continua Schena – prevede inoltre una sezio-ne specifica per gli istituti scolastici. Gli spettacoli della rassegna sono offerti in matinée agli studenti delle scuole primarie, mentre per le scuole secondarie – conclude il presidente – sono previsti spettacoli in lingua inglese o laboratori-spettacolo di scienze applicate”.                         

claudia rosini

GUIDA AI FILM

QUA LA ZAMPARegia: Lasse HallströmCast: Dennis Quaid, Britt Robertsonferiali ore 20,30; sabato 21 ore 18 - 20,15; festivi ore 16 - 18,15CARPI - Space City Cinema

Un viaggio incantato alla ricerca dell’amore e della lealtà. Bailey, un cucciolo di cane saggio e divertente si reincarna in diversi cani in lasso di tempo di cinque decenni. Il suo legame indissolubile è con uno spirito affine di nome Ethan,

che guida e ispira il cane durante il suo viaggio per far scoprire al padrone il suo scopo nella vita.

ARRIVALRegia: Denis VilleneuveCast. Amy Adams, Jeremy Rennerferiali ore 20,15 - 22,30; sabato 21 ore 18 - 20,15 - 22,30; festivi ore 16 - 18 - 20,15 - 22,30CARPI - Space City Cinema

Quando un misterioso oggetto proveniente dallo spazio atterra sul nostro pianeta, per le susseguenti investigazioni viene formata una squadra di élite, capitanata dall’esperta linguista Louise Banks. Mentre l’umanità vacilla sull’orlo di una Guerra globale, Banks e il

suo gruppo affronta una corsa contro il tempo in cerca di risposte - e per trovarle, farà una scelta che metterà a repentaglio la sua vita e, forse, anche quella del resto della razza umana.

SINGRegia: Garth JenningsAnimazionegiovedì 19 e venerdì 20 ore 20,20; sabato 21 ore 18,10 - 20,20 - 22,30; domenica 22 ore 16 - 18,10 - 20,20CARPI - Cinema Corso

Buster è un eterno ottimista che ama il teatro più di qual-siasi altra cosa e che farà il possibile per salvaguardarlo. Di fronte allo sgretolamento della ambizione della sua vita, Buster ha un’ultima occasione di ripristinare il suo gioiello in declino al suo antico

splendore, producendo la più grande competizione canora al mondo.

YOUR NAMERegia: Makoto ShinkaiAnimazionelunedì 23, martedì 24 e mercoldì 25 ore 20,30CARPI - Space City Cinema

Mitsuha, ragazza che vive a Itomori, sogna di essere un ragazzo che vive a Tokyo. Taki, ragazzo di città, a sua volta sogna di essere una ragazza in un paesino tradizionale in montagna. Presto scopriranno che l’esperienza di vivere nel corpo dell’altro è reale. E la

ricerca dell’altro da sé, di cui è impossibile ricordare il nome, diverrà un’ossessione.

COLLATERAL BEAUTYRegia: David FrankelCast: Will Smith, Edward Nortonferiali e sabato ore 20,30 - 22,30; festivi ore 18,30 - 20,30 - 22,30CARPI - Space City Cinema

Howard è il manager di mag-gior successo di una grande azienda. Colpito dalla tragedia della morte della figlia di sei anni, non riesce a darsi pace. Così decide di scrivere delle lettere al Tempo, all’Amore e alla Morte. Inaspettatamente questi risponderanno, perso-

nificati in persone reali per farlo riflettere sul senso della vita. Ma saranno gli amici ad aiutarlo a tornare a vivere.

THE FOUNDERRegia: John Lee HancockCast: Michael Keaton, Nick Offermanferiali ore 22,30; festivi ore 20,15 - 22,30CARPI - Space City Cinema

The Founder racconta l’in-credibile storia vera di Ray Kroc, un rappresentante di frullatori americano con poche prospettive che, negli anni 50, imbattutosi in un chiosco di hamburger nel bel mezzo del deserto sud-californiano, ha creato l’impero mondiale

della ristorazione “fast food” che noi tutti conosciamo come McDonald’s. Un film sull’ambizione, sulla tenacia e sul prezzo da pagare per ottenere il successo.

XXX - IL RITORNO DI XANDER CAGERegia: D.J. CarusoCast: Vin Diesel, Samuel L. Jacksonlunedì 23 e martedì 24 ore 20,20 - 22,30; mercoledì riposoCARPI - Cinema Corso

Xander Cage, un ex atleta diventato agente governati-vo, esce dall’anonimato per combattere contro il mortale guerriero Xiang. Lo scopo è re-cuperare un’arma conosciuta come il vaso di Pandora. Per portare a termine la missione, recluta anche nuovi aiutanti

ma alla fine Xander si ritrova invischiato in un complotto mortale che potrebbe interessare anche persone molto potenti che stanno al governo.

ALLIED - UN’OMBRA NASCOSTARegia: Robert ZemeckisCast: Brad Pitt, Marion Cotillardferiali ore 21; sabato 21 ore 20,10 - 22,30; domenica 22 ore 16 - 18,30 - 21; martedì riposoCARPI - Cinema Eden

1942. Il comandante di avia-zione franco-canadese Max Vatan arriva a Casablanca per conoscere Marianne Beau-sejour e fingersi il suo con-sorte. Insieme i due devono farsi invitare al ricevimento dell’ambasciatore tedesco e assassinarlo. L’operazione è un

successo e tra Max e Marianne nasce il più imprevedibile e incauto degli amori.

NERUDARegia: Pablo LarrainCast: Luis Gnecco, Gael García Bernalmartedì 24 e giovedì 26 ore 21,15CORREGGIO - Cinepiù

Cile, 1948. Il governo di Gabriel Gonzalez Videla condanna il comunismo alla clandestinità. Pablo Neruda, poeta, senatore e massima personalità artisti-ca del Paese, contrasta decisa-mente questa decisione, fino a diventare il ricercato numero Uno. In accordo con il partito

comunista, Neruda sceglie l’esilio e vede in se stesso la possibilità di diventare sia un simbolo di libertà che una leggenda letteraria.

SNOWDENRegia: Oliver StoneCast: Joseph Gordon-Levitt, Shailene Woodleydomenica 15 ore 20,30; lunedì 16 ore 21 SAN MARINO - Cinema Ariston

Il ritratto personale e affasci-nante di una delle figure più controverse del XXI secolo, l’uomo responsabile di quella che è stata definita la più grande violazione dei sistemi di sicurezza nella storia dei servizi segreti americani: Edward Snowden. La verità

sulle rivelazioni che cambiarono per sempre il mondo occidentale.

Tutti i film in programmazione nelle Terre d’Argine e a Correggio

La precisione dei programmi è legata alla tempestività delle comunicazioni dei gestori

Allo Space City torna la magia di “Oceania”E’ dedicato ai più piccoli il fine settimana allo Space City Cinema: ogni weekend viene infatti proiettato un film d’animazione per intrattenere i bambini nel multisala. Sabato 21 e domenica 22 gennaio tocca a “Oceania”, un magico film sul coraggio e la ricerca di sè. Il film è disponibile alle ore 18 del sabato e alle 16 della domenica. Info e prenotazioni 059 654936.

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19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

20 SPORTVia Ferrari, 20

Campogalliano (MO)

Telefono 059-52.53.43

Occorrerà premere sull’acceleratore per sentire di nuovo profumo di Serie A. Ci vorrà un piede pesante perché la fragranza penetri nelle stanze di via Marx at-traverso la porta principale, ossia dai primi due posti in classifica, quelli che valgono l’accesso diretto. Gli ultimi dodici campionati di Serie B, infatti, ci dicono che per arrivare secondi ci vogliono mediamente 78 punti, in una forbice che va dagli 84 del Bologna 2007-08 ai 71 del Frosinone 2014-15. I 38 punti conquistati proprio dai cio-ciari al giro di boa di questa stagione sono sostanzial-mente in linea con le medie storiche.

Carpi, per la A serve un recordPer centrare la quota minima a secondo posto e promozione diretta, i biancorossi dovrebbero fare 45 punti nel girone di ritorno.Nel girone d’andata del trionfale campionato vinto nel 2014-15 furono 43. Mantenendo questo passo arriverebbero “solo” i play-off

CALCIO - Le statistiche della B a 22 squadre dicono che per la promozione diretta servono mediamente 78 punti

er il Carpi, agganciare il secondo posto vorreb-be quindi dire mettere nel sacco almeno 45

punti in 21 partite, ossia correre più di quanto non fece nel girone di andata nella stagione della pro-mozione. Sono tanti, tantissimi, anche perché quei 43 conquistati nella prima parte del campionato rappresentarono il record assolu-to per la cadetteria, battuto l’anno dopo dal Cagliari (46). Senza un ral-lentamento della prime della classe sembra davvero utopia riuscire a centrare direttamente l’obiettivo.

La terza posizione appare ovviamente più abbordabile, ma prevede ugualmente una decisa accelerata. Sempre prendendo a riferimento gli ultimi dodici cam-pionati (cioè da quando la B si gioca a ventidue squadre), la media delle terze arrivate è di 74 punti (ed è lo stesso passo tenuto dal Beneven-to fino alla pausa). Per giocare i play-off da posizione privilegiata ne servirebbero quasi 42, ossia due

a partita. Siamo sempre poco al di sotto di quel 43 record. Qualcuno di meno, cioè 38, per il quarto posto. La statistica dice che arrivare tra il terzo e il quarto gradino è un buon

lasciapassare per la promozione, visto che nella storia della cadet-teria solo la Sampdoria è riuscita a salire in Serie A da una posizione più arretrata, il sesto posto, grazie

a una fortunatissima finale contro il Sassuolo nel 2012. Mantenendo il passo attuale, per il Carpi non dovrebbe essere in discussione la partecipazione alla post season.

Ripetendo il bottino dell’andata, infatti, con una proiezione di 64 punti è rimasto tagliato fuori solo l’Entella nella scorsa stagione.

CASA “DOLCE” CASA. Ma qualunque

PERSONE - Per il trionfo alle Olimpiadi di Rio

Paltrinieri insignito del Collare d’oro, massimo riconoscimento del Coni

Non aveva potuto partecipare alla cerimonia del 19 dicembre, ma il suo Collare d’Oro era lì ad aspet-tarlo. Gregorio Paltrinieri l’ha ri-tirato dalle mani del presidente del Coni Giovanni Malagò lo scorso 12 gennaio, in una cerimonia bis pres-so le sale del Coni al al Foro Italico. Greg è stato premiato con il mas-simo riconoscimento del Coni per la vittoria dei 1500 a Rio 2016 – il primo nella storia tricolore – men-tre il suo allenatore Stefano Morini è stato tributato della Palma d’Oro al merito tecnico. All’incontro ha partecipato anche l’altra punta di diamante del nuoto azzurro, l’amico e avversario di Greg Gabriele Detti, doppio bronzo olimpico a Rio nei 400 e nei 1500 sl.

Nel corso del colloquio, Mala-gò - rinnovati i complimenti per il trionfo ottenuto a Rio – ha parlato con Morini e con i due fuoriclasse azzurri degli obiettivi del 2017 e dei programmi futuri, omaggiando la delegazione con il libro del Cente-nario del Comitato Olimpico Nazio-nale Italiano.

Paltrinieri ritira il Collare d’Oro dalle mani del presidente del Coni MalagòPaltrinieri e Malagò

Il Frosinone, secondo al ter-mine del girone d’andata, è in linea con la media storica

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SPORT 21 Calcio: sabato 21 torna il campionato, al Cabassi c’è il VicenzaDopo la lunga sosta invernale, sabato 21 riparte il campionato di Serie B. I biancorossi sono attesi dal match interno col Vicenza, in programma al Cabassi alle ore 15. Per sognare un ritorno tra le stelle, servirà ritrovare sin da subito un feeling col campo di casa che, in termini di punti, nel girone d’andata non è stato all’altezza del recente passato.

sia l’obiettivo finale, la strada per raggiungerlo passa inevitabilmente per il miglioramento del rendimen-to interno. Il Carpi, infatti, insieme a Ascoli e Vicenza è nel ristrettis-

simo club delle squadre che rac-colgono più punti fuori dalle mura amiche rispetto a quelli conquistati in casa. Un dato davvero inconsue-to per l’intera categoria, che vede

i punti casalinghi doppiare quelli esterni, con Benevento e Novara sul lato opposto della barricata in un rapporto di cinque a uno.

fabio garagnani

Quando Pierpaolo Bisoli ha accettato la panchina, il Vicenza vagava solitario sull’ultimo gradino della classifica. Al giro di boa, i biancorossi veneti si trovano lontani dalla zona retrocessione, per niente paragonabili all’armata Brancaleone di settembre. Un’idea di gioco basata sul doppio mediano ed una linea di trequartisti con i piedi buoni e le qualità per pun-tare l’avversario. Sembrerebbe un atteggiamento sbilanciato ma l’equilibrio è stato raggiunto grazie al lavoro di copertura sulle fasce, che costringe gli avversari a infilarsi nell’imbuto centrale. Così, la difesa che aveva subito 13 gol nelle prime sette è diventata una delle migliori del torneo: se si esclude lo scivolone di Perugia (1-4), il Vicenza è capitolato solo otto volte in 13 gare. Tanto è bastato per far riaffiorare le ambizioni nascoste sotto la ce-nere del Lanerossi, che fece grande il calcio vicentino per tre decenni, dai Cinquanta ai Settanta, con una puntatina anche in Coppa Uefa. Dal mercato di gennaio sono arrivati nomi importanti, come l’attaccante Giulio Ebagua dalla Pro Vercelli e il centrocampista Robert Gucher dal Frosinone. Più che sufficienti per tenersi alla larga dai bassifondi, forse anche per l’assalto al cielo che, sottoforma di play-off, dista la miseria di 4 punti. La ricetta di Bisoli per battere il Carpi? “Abbasso il baricentro e porto la punta fuori dall’area di rigore”.

f.g.

STORIE DI EX

Portieri in movimento nel mercato di gennaio: Gabriel ha rinnovato col Milan fino al 2019 e poi si è trasferito fino a fine stagione al Cagliari, dove spera di ritrovare un posto da titolare; l’Atalanta ha invece prestato Marco Sportiello alla Fiorentina, che potrà far valere il diritto di riscatto il 30 giugno 2018 per una cifra vicina ai sei milioni. Giacomo Poluzzi è invece a un passo dal ritorno a Ferrara: dopo gli anni alla Giacomense, lo attende la Spal, dove farà il secondo. In casa Pro Vercelli, si è presentato col botto Gianmario Comi, chiamato a sostituire Giulio Ebagua, trasferitosi al Vicenza: nell’amichevole con il Greggio, squadra di Prima categoria, ne fa otto in un solo tempo e finisce 16-0. Cambio di casacca anche per Andrea “Lo squalo” Ferretti, che saluta il Trapani e la Serie B passando al Feralpisalò e scendendo di una categoria. La bella notizia è il ritorno in campo di Eddy Gnahoré con la maglia del Crotone a quasi un anno di distanza dal terribile incidente stradale del 13 febbraio 2016, quando era appena arrivato a Carpi in prestito dal Napoli. Rumor di mercato anche per Gianpietro Perrulli, dato in uscita dalla Cremonese e conteso da molte compagini di Lega pro. In Promozione, una rete di Ahmed Guilouzi vale il sorpasso della Mutina Rosselli di mister Claudio Nannini sul Maranello (3-1 il finale). La compagine modenese tiene il passo di Solierese e Scan-dianese in una appassionante sfida a tre per il primo posto.

f.g.

Porte girevoli per Gabriel, Sportiello e Poluzzi

Domenica 15 la palestra Mar-gherita Hack ha ospitato una gior-nata a tutta danza con Surya Dance.

Nel pomeriggio hanno aperto i ragazzi dell’hip-hop e break dan-ce. La manifestazione che si svolge ormai da tre anni è tutta incentrata sulle discipline street dance (dan-za di strada o danza urbana) che comprendono diversi stili di danza evolutisi al di fuori delle scuole di ballo tradizionali, in spazi aperti quali strade, dance party, feste di quartiere, parchi, cortili scolastici. Ben ottanta ballerini si sono ritro-

Surya in festaalla “Hack”con street dancee stili classici

DANZA

vati per dar luogo a una giornata di danze urbane animate dal Dj “Asma Ueppa”. Sono andate in sce-na anche due “battle” fra i B-boy 6-8 anni (piccoli) e i giovani che hanno fatto divertire il pubblico e i ragazzi sotto la supervisione di una giuria di insegnanti. Coordinati dagli in-

segnanti Silvia Gallesi e “Lazzy”, hanno portato in scena le diverse crew della Surya Dance di Carpi e Fabbrico.

In serata è invece toccato a 160 danzatori delle disciplina della danza classica, moderna e con-temporanea. Si sono esibiti ben 16

E SABATO... IL VICENZA

Con Bisoli è tutto un altro “Lanerossi”

E’ iniziato con una sconfitta, la quinta del suo campionato, il 2017 della Primavera del Carpi. Nel 2-1 incassato sul campo del Chievo (momentaneo pareggio sull’1-1 di Di Pierri) ha fatto il proprio esordio in biancorosso Fabio Morselli, attaccante classe 1998 carpigiano doc tornato alla casa madre in prestito dopo cinque anni nel settore giovanile della Juventus. Sabato 21 i ragazzi di Ferdinando La Manna iniziano il proprio girone di ritorno da Vercelli. Nell’ultimo turno, sconfitte anche per Under 17 (1-2 con lo Spezia, gol della bandiera di Marino) e U15 (0-2 col Sassuolo), mentre l’U16 ha fermato sul pari i neroverdi (0-0). Domenica 22, l’Under 17 va sul campo della Samp, mentre U16 e U15 ospitano sul campo di casa i pari età dello Spezia.

CALCIO GIOVANI

Primavera stop nonostante l’arrivo di Morselli

corsi coordinati dagli insegnanti Sabrina Rossetti, Lorenza Cotta-fava, Catia Garuti, Veronica Sas-si, Barbara Reguzzoni, Emanuela Sabbadini e Francesca Bacchelli.

E’ stato un momento di festa dove i piccoli danzatori della scuola hanno potuto stare fianco a fianco

dei più grandi e condividere la gio-ia di danzare assieme. Durante la serata si sono anche esibiti i dan-zatori della Surya Adacemy vinci-tori al Concorso Winter Dance in rappresentanza di tutta la squadra che comincia le competizioni nel mese di febbraio.

Un gruppo di giovani ballerine di danza classica Un gruppo di hip-hop

Sotto, lo stadio Cabassi: ai biancorossi servirà ritrovare il feeling col campo di casa per sognare il ritorno in A. A destra, dall’alto, il gruppo, da sempre forza del Carpi; la foto celebrativa dei 43 punti raccolti nel girone d’andata del campionato 2014-15, quello della promozione; Kevin Lasagna, ceduto all’Udinese ma a Carpi fino a giugno: serviranno i suoi gol.

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22 SPORT

Allenatore: Cesare Maestroni (Solierese)

Calcio - Dilettanti

Manfredotti(V.Cibeno)

Dream Team della settimana

Artoni(Carpine)

Martinelli(V.Cibeno)

Vezzali(Solierese)

Auriemma(V.Campogalliano)

Borghi(Real Cabassi)

Porrini(P.Campogalliano)

Belluzzi(Solierese)

Loprete(V.Campogalliano)

Zhiti(P.Campogalliano)

Abusoglu(Limidi)

Carpine in striscia positivaLa Correggese si conferma allergica alla vetta, la Solierese invece non perde il passo col solito inarrestabile bomber BelluzziLo United Carpi cade per la seconda volta nelle ultime quattro gare, i due Campogalliano fanno male a Fossolese e Union Cabassi

CALCIO - Panoramica sulla settimana dei dilettanti delle Terre d’Argine dalla Serie D alla Terza categoria I bomber: Sciamannatallona Belluzzi

18 reti: Belluzzi (Solierese)16: Sciamanna (Correggese)12: Azalea (United Carpi)11: Zhiti (P.Campogalliano), Jocic (Novese)10: Montanini (P.Campogalliano)8: Loprete (V.Campogalliano),7: S.Motta (Novese6: D’Angelo (P.Campogalliano), E.Barletta (Cabassi Union)SERIE D

L’allergia alla testa della classifi-ca si palesa per la terza volta in casa Correggese, ricacciata al secondo posto dalla sconfitta casalinga con-tro il San Donato Tavarnelle. Eppure le tigri biancorosse erano riuscite addirittura a portarsi sul 2-0 con le marcature di Matteo Serrotti e del solito Jacopo Sciamanna, sal-vo poi subire il ritorno dei toscani ed incassare prima il 2-2 poi il cla-moroso 3-2. Una battuta d’arresto inaspettata e che grida vendetta già da domenica 22, quando al “Borelli” arriva lo Scandicci.

PROMOZIONEC’è la firma del solito irreprensi-

bile Andrea Belluzzi sulla vittoria della Solierese contro il Crevalcore. Una gara tirata con il portiere ospi-te protagonista assoluto ma con il bomber gialloblu ancora una volta decisivo per portare a casa i tre pun-ti. L’1-0 è infatti firmato da una sua magistrale punizione dai 25 metri, che lo porta a 18 gol in campionato e permette alla Solierese di resistere in testa alla classifica, con Rosselli e Scandianese che continuano a tam-pinare ad un solo punto di distanza. Domenica 22 è in programma la tra-sferta a Castellarano.

PRIMA CATEGORIALa Virtus Cibeno strappa un in-

sperato pareggio sul campo della

quotata Falk, ma rimane invischiata nella zona play-out. Subito in svan-taggio, i virtussini hanno saputo resistere ai colpi degli ospiti, con Paolo Manfredotti costretto agli straordinari, ed a trovare il pareg-gio a dieci minuti dal termine con il rigore di Gennaro Taurino. Dome-nica 22 c’è invece la sfida salvezza in casa del Cavezzo.

SECONDA CATEGORIASeconda sconfitta nelle ultime

quattro partite per lo United Carpi, che cade 1-0 sul campo della Fol-gore Mirandola e, seppur ancora in testa, deve tenere sott’occhio il ritmo serrato della Modenese, rullo compressore ed ora distante sola-mente 4 punti.

La Novese non va oltre il 2-2 in casa dello Junior Finale, ma si ram-marica per l’occasione persa. La doppietta di Milos Jocic era infatti valsa il vantaggio fino al 90’, minuto nel quale gli avversari hanno trova-to il freddo pareggio. Niente da fare invece per la Cortilese, sommersa 4-0 in casa del quotato Madonnina.

Nel Girone F, la Virtus Campo-galliano espugna il campo della Fos-solese (3-1) e si stanzia in zona play-off. Dopo il vantaggio dei padroni di casa con Riccardo Grandi è arriva-ta la risposta della Virtus, prima con il rigore di Raffaele Auriemma, poi con Alex Loprete ed Elia Sberve-

glieri a chiudere la contesa.TERZA CATEGORIA

La Polisportiva Campogalliano approfitta di una giornata di pareg-gi per arroccarsi al secondo posto in classifica. Il miglior attacco del campionato (44 gol in 14 partite) non risparmia neppure l’Union Ca-bassi, sommersa 5-1 dalla doppietta

del nuovo arrivato Francesco Por-rini, dal solito Zhiti e da Eugenio Righi e Matteo Pramazzoni (di Freire do Nascimento il gol della bandiera della Cabassi) e si appresta a sfidare, domenica 22 a Fossoli, una Carpine in salute. I giallorossi han-no infatti raccolto il quarto risultato utile consecutivo impattando 2-2

sul campo del più quotato Sant’An-na. Due volte in vantaggio, prima con Pietro Turchi, poi con Fran-cesco Paolini (nella foto), i ragazzi di Salvatore Sementa sono stati per due volte rimontati. Pareggio per 2-2 anche per il Limidi, che non riesce a strappare la vittoria nono-stante il doppio vantaggio firmato da Kubilay Abusoglu e Alessan-dro Marchi e deve invece subire la rimonta del Cittanova. Rammarico per la Real Cabassi che non riesce ad avere la meglio sul Real Mode-na (1-1) e ad accorciare sulla zona play-off. La rete di Andrea Borghi non è abbastanza per raccogliere l’intera posta.

P.t.

Allenatore: Daniele Manni (Real Carpi)

Calcio - Uisp

Regnani(Real Carpi)

Dream Team d’inverno

Carnevali(Novi)

Zanichelli(C.Giardino)

Mussini(Real Carpi)

Saetti(Migliarina)

Benetti(C.Giardino)

Caucci(Novi)

Di Dato(Olympic)

Vullo(Real Carpi)

Pavesi(C.Giardino)

De Rosa(Olympic)

Promozione,è derby-timeTecnofondicolabrodo

BASKET - Carpine-”Nazza”

SERIE D. Continua il 2017 ne-gativo per la Tecnofondi, sconfitta in terra bolognese da Atletico con un 69-60 che obbliga i ragazzi di coach Luigi Cesari a cinque mesi di apparente sofferen-za per evitare le zone calde della classifica. La decima sconfitta su quindici partite relega i carpigiani all’undice-sima piazza, in coabi-tazione con Veni e la matricola Castellana: più che una poltrona, un vero e proprio sgabello per tre, con Stars (8) e Sampolese (6) che le proveranno tutte per uscire dalla zona play-out. Al giro di boa Car-pi ha acquistato davvero maggiore consapevolezza di quello che deve perseguire per salvarsi? O vive alla giornata sperando nelle giocate di

un Francesco Doddi da 16.5 punti a uscita? La risposta potrebbe non essere univoca, anzi. Con l’eterno Babes Compagnoni (12.4 punti a gara) che ha ormai superato il tra-guardo dei 40 anni e un Francesco Marra (11.3) a mezzo servizio cau-sa impegni lavorativi, la squadra dovrà aumentare i giri soprattutto nelle retrovie, reparto che sembra in grande affanno con 68 punti subiti di media a fronte dei soli 65 segnati. Alle porte la prima giornata di ritor-no, con i carpigiani che andranno a far visita alla capolista Francia venerdì 20 alle ore 21.

PROMOZIONE. La Centro Lattonieri (6) rinvia la trasfer-ta di Magreta (12) per ghiaccio e allora rimane solo da re-gistrare la sconfitta del Nazareno (8) a casa dei Giganti (16): pessimo l’approccio dei ragazzi di coach Luca Barberis (nella foto), che cucinano la

frittata nella prima frazione (28-13). Il 66-57 finale relega i carpigiani alla nona posizione, ancora in zona spa-reggi per non retrocedere. Venerdì 20 derby di ritorno: all’Itis Da Vinci, Carpine-Nazareno, con palla a due alle 21,45.

b.s.

La pausa invernale del campio-nato di Eccellenza ci consente di stilare il Dream Team di metà sta-gione, ovvero gli undici giocatori e l’allenatore delle squadre carpigiane che hanno meglio figurato nella pri-ma parte di campionato.

La ferrea difesa della Virtus Real Carpi, che subisce solamente 0,66 gol a partita, è anche merito dei guantoni di Roberto Regnani, portiere biancorosso di sicuro af-fidamento. Appare nuovamente il biancorosso anche nella linea di-fensiva, con Daniele Mussini della Virtus Real Carpi, eletto leader della difesa meno battuta tra tutte le car-pigiane. Al suo fianco Emanuele Zanichelli, terzino del Club Giar-dino arrivato in estate a rafforzare la rosa biancoverde. Fase difensiva eccellente e un’ottima predisposi-zione ad offendere lo rendono tra i migliori di questo avvio di stagione. Chiudiamo il terzetto con Federi-co Carnevali del Novi, difensore solido ed efficace custode del pro-prio reparto. Nei quattro di centro-campo troviamo Raffaele De Rosa dell’Olympic, giocatore indispen-sabile nello scacchiere dei fossolesi ed autore di un gol in campionato. Con lui ci sono Marco Saetti del Migliarina, centrocampista tecnico con buone doti offensive, e Mario Caucci del Novi, trequartista dai piedi fini. Completa il reparto Sven Benetti, mediano inesauribile del Club Giardino, sempre al servizio della squadra per quantità e qualità.

Al centro del tridente c’è Giovanni Di Dato, attaccante dell’Olympic e autore di 10 gol in 10 partite. Bomber di razza e tra-scinatore della squadra, i fossolesi sognano in grande anche grazie alla sua vena realizzativa. Accanto a lui, c’è Davide Pavesi, conclamato 10 del Club Giardino, abile rifinitore e, nonostante le poche presenze, au-

tore di 7 gol in stagione. Chiudiamo l’11 con Maurizio Vullo della Vir-tus Real Carpi, in rete per 6 volte in questa prima metà di campionato e miglior marcatore dei biancorossi. A guidare il Dream Team non può che esserci Daniele Manni, alle-natore-giocatore della Virtus Real Carpi, che ha portato i suoi ragazzi in vetta al campionato e al proprio girone regionale.

P.t.

Brutto passo falso per la Rinascita Budrione nella nona giornata della Serie A a squadre. I budrionesi hanno infatti iniziato il loro 2017 perdendo 1-0 sulle corsie della Capocavallo Corciano. In Umbria, dopo i nulla di fatto di Paleari-Bartoli-Savoretti, Paleari-Stia e Bartoli-Provenzano, è stata decisiva la sconfitta di Provenzano nell’individuale contro Santucci (8/6-8/2). Con la testa della classifica scivolata a +5 (comanda ancora il tandem Milano-Monastier), la Rinascita torna in campo sabato 21 a Marino contro il Boville, formazione che la insegue ad una lunghezza.

BOCCE Rinascita, il 2017 inizia con un ko

La squadra dei sognida Regnani a Di Dato

CALCIO UISP - Dream Team carpigiano d’inverno

Giovanni“Ciro”Di Dato(Olympic)

Pallamano: Terraquilia ospita Cologne alla “Vallauri”Dopo oltre un mese la Terraquilia Carpi torna in campo sabato 21 alle ore 19 alla Vallauri per sfidare il Metelli Cologne, a caccia dell’11esima vittoria di fila per mantenere il +2 in vetta sul Romagna, che invece ospita il fanali-no Nonantola. Coach Sasa Ilic ritrova anche Giulio Venturi dopo la gara in azzurro col Lussemburgo.

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19 gennaio 2017Anno XXIV n. 2

SPORT 23 Un incontro sull’alimentazione dell’atleta a San MarinoSabato 21 la sezione ciclismo della Polisportiva Sanmarinese e la sua scuola di ciclismo Cristian Castagna organizzano un incontro sul tema “L’alimenta-zione dell’atleta” con protagonista la biologa-nutrizionista Chiara Mazzetti. L’appuntamento, aperto e libero per tutti gli sportivi, è in programma presso la sede della Sanmarinese in traversa S.Lorenzo 1 dalle ore 17,30.

E’ durato undici giornate il re-gno della Vis San Prospero, costret-ta ad abdicare dopo la terza gara di fila senza vittorie (un pari e due ko) dal trono della Serie A Elite “Atutto-campo Cup”. Il pari col Boca Futbol (Vis avanti 2-0, poi Luca Miliciani, doppietta, e Nicola Deiosso la ri-baltano prima del 3-3 finale) spiana la strada alla Mondial Corag che si prende la vetta solitaria a +1 e si mette in pole negli ultimi 100’ del girone di andata per il titolo d’in-verno. La Toma-band infila il deci-mo risultato utile non senza brividi contro un Athletic Conad Pile che non vince da sette gare e ora è solo in fondo alla classifica. Mondial che ipoteca la gara nel primo tempo (3-0) grazie a Crescenzo Della Corte, Eugenio Di Talia e Luca Marti-nelli, ma nella ripresa i ragazzi del grande ex Davide “Garella” For-nari arrivano sul -1 (gol di Leonar-do Ricucci e Marvin Sabattini), trovando però un ottimo Andrea “Buffon” Rossi a sbarrare la strada per il pari. In quarta piazza il balzo è degli Warriors con bomber Simone Malavasi (poker che lo porta a quo-

ta 18), Matteo Benatti (2) e Jimmy Casari (2) che non danno scampo al Bahia Soccer. Sa di autentica impresa invece il pari che la Rios strappa contro la Trattoria Baldi-ni, che a metà ripresa conduceva addirittura per 5-1 spinta dal tan-dem composto da Cristian Fullico (tris) e bomber Alessandro Bran-doli (doppietta che lo porta a 21). I riesi però non mollano e mettono il turbo, accorciando con Emanue-le Esposito, Felice Cipolletta e Francesco “Bindu” Biondi, prima del pari finale firmato da Gabriele Giugliano. In coda sono vittorie

d’oro quelle centrate da Power Ser-vice e Spartak Lositex. I sanfeliciani interrompono un digiuno infinito (8 gare a secco con 3 pari e 5 ko) e rialzano la testa contro l’Attila Gela-teria Cortina grazie al tris di Nico-lò Gandolfi, le doppiette di Marco Bavieri e Mohammed Tabli e il gol di Pasquale Romano. Il secondo successo di fila degli “spartani” vale doppio, invece, perché ottenu-to contro la Butega Romagnola, in una gara sempre condotta (2-0, 4-1 e 5-2 finale) per merito di Riccardo Grisendi (2 gol nel primo tempo), Nicolò Andreani, Luca Caiazzo e Francesco Provasi. Mancano in-vece il tris di successi i Cormagnus, cui non basta il 3-0 di inizio ripresa (reti di Daniele Gherardi, Alessan-dro Puglierin e Manuel Malaguti) per domare i Green Wallera, bravi a crederci e strappare il pari con i gol di Alessandro Lancellotti (2) e Mauro Martinelli.

daVide setti

CALCIO A 5 CSI - Sorpasso in vetta alla Serie A

Dopo 11 giornatela Vis cede il tronoalla Mondial Corag

CALCIO A 5 CSI - La situazione al giro di boa

Cavezzo, Hangovere Greg Tatto in testaai tre gironi di Serie B

Sta per ar-rivare al giro di boa anche la lunga sta-gione della serie B di cal-cio a 5 del Csi di Carpi, che a fine aprile promuoverà tre squadre (le vincenti dei tre gironi salgono diret-tamente sen-za playoff) in massima serie e vedrà le migliori sedici (cinque per girone più la migliore sesta) sfidarsi per la Coppa cadetta. Dopo nove giornate sulle ventidue totali sono in tre a guidare, Polisportiva Cavez-zo, Hangover Fc e Greg Tattoo.

GIRONE A. Nel girone della Bassa gli scontri diretti hanno “sgrassa-to” una classifica che fino alla sesta giornata vedeva appaiate in vetta Cavezzo, Fossolese (che con 22 gol subiti ha la miglior difesa dei tre gironi) e Olimpique Le Cache. E’ proprio il Cavezzo ad aver messo il turbo con nove vittorie su nove che tengono a -3 la Fossolese (sconfit-ta 4-3 nell’unica gara vinta con un solo gol di scarto dalla capolista) e a -6 l’Olimpique Le Cache, le uniche due rivali che possono disturbare la marcia dei biancazzurri. Da segna-lare in fondo al girone il San Biagio, l’unica squadra fra le trentasei ca-dette che è ancora ferma a quota zero punti.

GIRONE B. Dopo aver rinunciato al ripescaggio estivo, gli Hangover stanno confermando di meritare i favori del pronostico nel girone più equilibrato dei tre, grazie alla super coppia d’attacco formata da Luca Tinti e Matteo Ferrari, a segno 21 volte a testa nell’attacco migliore dei tre raggruppamenti, capace fino a qui di segnare ben 68 reti, alla me-dia di oltre 7 a gara. A contendere la promozione ai carpigiani è lo Sueda Cafè Futsal, ora staccato di 2 punti nonostante il netto successo (7-2) nell’infuocato scontro diretto. I reg-giani infatti avevano già pareggiato con il G-Unit e ceduto (un netto 6-1) agli Imperial Lions prima dell’im-presa che ha riaperto il girone.

GIRONE C. Marcia fin qui a pun-teggio pieno anche per il Greg Tat-too, che viaggia a +5 sui Quei bravi ragazzi, unici a tenere il passo del-la squadra reggiana. A differenza degli altri gironi però c’è ancora lo scontro diretto da giocare (ultima di andata) che potrebbe cambiare le carte in tavola e permettere al Qbr di azzerare i passi falsi con Co-nad Fossoli (ko 5-3) e Pizzeria Da Dante (2-2).

d.s.

Gsm, terzo stopnelle ultime 4Soliera 150 okdopo due mesi

VOLLEY - Dalla B alla D

SERIE B. Il 2017 non sembra aver ancora riportato alla Gsm quella fluidità di gioco che ne aveva fatto la sorpresa della prima parte di cam-pionato. Dopo la vittoria non senza fatiche di inizio anno, sul difficile campo di Porto Mantovano è arri-vata la quarta sconfitta (3-2, primo tie-break stagionale) – terza nelle ultime quattro gare – del campiona-to delle biancoblu, scivolate al terzo

posto a -8 dalla capolista Argentario Trento. Sabato 21, al PalaHack (ore 18) arrivano per l’ultima d’andata le bresciane del Pisogne, quarta forza del girone a -2 dalla Gsm.

SERIE C. La seconda sconfitta consecutiva (0-3 con l’Anderlini) spedisce l’Univolley per la prima volta da inizio campiona-to fuori dalla zona play-off. E venerdì 20 è alla vista la difficile trasferta sul campo del Modena Est terza forza del torneo: con un blitz, Alessandro Canulli e compagni compirebbero l’aggancio ai cugini rilanciando le proprie ambizioni in chiave play-off. Diversamente, si profilerebbe un campionato di centro classifica.

SERIE D. La Fb Soliera tiene il pas-

so delle prime e, col 3-1 al Casinalbo (Lorenzo Breviglieri 15), si presen-ta al big-match col Modena Volley di sabato 21 che mette in palio il secondo posto. Nel girone B femmi-

nile, la Texcart cade dopo due vittorie consecutive ceden-do 0-3 alla Stadium. Torna invece alla vittoria e si issa fuori dalla zona retroces-sione la Soliera 150, che con il 3-1 di Ra-varino sul Basser ha ritrovato il successo dopo 8 gare (l’ultimo il 3-2 alla Texcart del

29 ottobre). Sabato 21, le ragazze di Stefano Guerzoni (nella foto) attendono alla “Cento passi” le bo-lognesi del Pontecchio-Vado (ore 18), mentre la Texcart fa visita alla Pallavolo Vignola.

Ancorauna beffaper il Cavezzodei carpigiani

CALCIO A 5 - Serie C1

Il 2017 del Futsal Cavezzo si apre come si era chiuso il 2016, con tanti rimpianti. Nell’anticipo di Ca-vriago con il Reggio Futsal arriva

il sesto pari stagionale (3-3) che lascia la truppa di “Bibi” Tirelli nel trafficato centroclassifica, a -10 dalla vetta del Sant’Agata ormai in fuga. E’ un pari che però sa di beffa, perché dopo la doppia rincorsa del primo tempo (doppietta di Oreste Casceglia, che sale a quota 7) i gial-loblù era riusciti ad andare sul 3-2 a inizio ripresa grazie all’eurogol di Pietro Pelusi. La svolta negativa subito dopo, quando non viene dato un rigore solare per mani nell’area reggiana: Tirelli protesta e viene espulso, subito dopo i padroni di casa pareggiano e quindi Pelusi si prende il secondo giallo e lascia i

suoi in inferiorità. Nel finale Luca Brex avrebbe comunque anche la palla del 4-3, ma spara alto da due passi a porta sguarnita. E sabato 21 (ore 15) derby casalingo da non fallire con la Montanari per tenere vivo il sogno playoff.

Prosegue spedita la marcia di alta classifica dell’Under 21, che piazza altri due successi: prima il 10-8 a Castel San Pietro (tris per il tandem Cerchiara-Galati) e poi il 5-3 sul campo del Fossolo, grazie alla doppietta di Anthony Serpico. Domenica 22 alle 11 alla Vallauri arriva l’Imolese.

d.s.

BiliardoEccellenza Romagna - 19^ giornataManuel Cafè-Castiglione 3-3Busecchio 1 Forlì-Andrea Costa Carpi 3-37 Crociari Pronto Poster-Bagnacavallo 2-4Tex Master Novellara-Riccione 4-2Molinella-Borin 2 Ronco 5-1Borin 1 Ronco-Cotignola 5-1Portorose Forlì-Busecchio 2 Forlì 4-2Villanova-7 Crociari Rg 3-3

Classifica Serie BVezzano 1 69 TM Color 52Vezzano 2 65 TM aesse 50s.Polo 61 C.Casa Mo 49TM roCCa 59 Bar Jolly 46Bar redi 57 C.Unipol 42TM dVl 56 TM riCreaT. 39CanTonese 55 Massenz. 32il PorTiCo 53 C.aCripoli 31

ClassificaForlì 1 47 Tex MasTer 25Manuel C. 37 VillanoVa 24PorTorose 34 7 Cr. PosTer 23ronCo 1 32 CodiFiuMe 19Molinella 32 BagnaCaV. 19riCCione 31 CasTiglione 19a.Costa 28 CoTignola 18raVenna 27 ronCo 2 137 Cr.rg 26 Forlì 2 12

Serie A “A tutto campo” (11^g.) Boca Futbol-Vis S.Prospero 3-3Butega Romagnola-Spartak L. 2-5Bahia Soccer-Warriors 3-8Power Service-Attila G.Cortina 9-3Mondial Corag-Ath.Conad Pile 3-2Green Wallera-Cormagnus 3-3Trattoria Baldini-Rios 5-5

Mond.Corag 26Vis S.Prosp. 25Boca Futbol 23Warriors 19Gel.Cortina 18Butega Rom. 18Rios 15

ClassificaTratt.Baldini 13Green Wallera 12Power Service 12Bahia Soccer 9Cormagnus 9Spartak Lositex 9A.Conad Pile 7

Pol.CaVezzo 27Fossolese 24ol.le CaChe 21ol.Mirandola 19Tigers 14oMF 13

VirTus Massese 10alFa serViCe 10eleTek FC 7la FreCCia 7P.senza noMe 5san Biagio 0

Classifica Serie B gir.“A”

hangoVer 24sueda CaFè FuT. 22inTeri s.F. 18MaCaChi 18iMPerial lions 14Pizzeria CaPri 13

g-uniT 13ariolas 12Mondial aCx 9redMoonrda M. 9FC longoBarda 4solierese 3

Classifica Serie B gir-“B”greg TaTToo 27Quei BraVi rag. 22BranCo TuliPano 18BlaCk MaMBa 18FuTsal Friens 12da danTe sorB. 11

haPPy ending 11P.PiCColo Borgo 10Conad Fossoli 9CarPi uniTed 7dress rehearsal 7CaFFè noir 5

Classifica Serie B gir.“C”

CrescenzoDella Corte(MondialCorag)

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