Voce - Presentazione

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OCE è il luogo della riflessione, della partecipazione e della rappresentanza civica, un organismo capace di produrre cultura e servizi e di contri- buire a costruire un nuovo senso della vita co- munitaria grazie ai frutti della storia, dell’esperienza e della riflessione del Volonta- riato. OCE è il luogo fisico dell’incontro tra i cittadini, il vo- lontariato, le associazioni, il mondo del lavoro, le rappresentanze e le istituzioni: è il nodo di una rete estesa nel territorio della provincia di Milano; è un luogo “aperto” che offre occasioni di scambio, confronto, formazione e crescita; di progettualità comune in un’ottica di rete e di si- stema. OCE è un progetto di Comune di Milano e Ciessevi. OCE è la nuova Casa del Volontariato di Milano. OCE è frutto di un processo esemplare di Progettazio- ne Partecipata che ha visto confrontarsi i rap- presentanti e gli operatori del Volontariato. OCE è il cuore del volontariato milanese: - una casa aperta ai cittadini, ai giovani, ai volontari, alle associazioni; - una casa aperta al confronto, a servizio del territorio, sarà lo spazio che testimonierà l’anima solidale della metropoli e dell’hinterland; - per tutti i milanesi un simbolo di solidarietà nel cuore della città, l’opportunità per ricono- scere e restituire, con un dono collettivo al vo- lontariato, il valore sociale; - l’opportunità per sostenere e sviluppare il vo- lontariato; - l’eredità del 2011 - Anno europeo del volonta- riato e della cittadinanza attiva, alla città e al volontariato milanese. V V V V V V V O C E 1

description

VOCE - Volontari al Centro - è il luogo sociale e relazionale che rappresenta in maniera innovativa la dimensione comunitaria della vita della città di Milano e della sua provincia. Un luogo che si ispira alla Milano operosa, che “non ha paura di rimboccarsi le maniche” per costruire una cittadinanza attiva capace di restituire alle persone, alle famiglie e alle organizzazioni senso di appartenenza e di coesione. È il luogo della partecipazione e della crescita.

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OCE è il luogo della riflessione, della partecipazione e della rappresentanza civica, un organismo capace di produrre cultura e servizi e di contri-buire a costruire un nuovo senso della vita co-munitaria grazie ai frutti della storia, dell’esperienza e della riflessione del Volonta-riato.

OCE è

il luogo fisico dell’incontro tra i cittadini, il vo-lontariato, le associazioni, il mondo del lavoro, le rappresentanze e le istituzioni: è il nodo di una rete estesa nel territorio della provincia di Milano; è un luogo “aperto” che offre occasioni di scambio, confronto, formazione e crescita; di progettualità comune in un’ottica di rete e di si-stema.

OCE è

un progetto di Comune di Milano e Ciessevi.

OCE è

la nuova Casa del Volontariato di Milano.

OCE è

frutto di un processo esemplare di Progettazio-ne Partecipata che ha visto confrontarsi i rap-presentanti e gli operatori del Volontariato.

OCE è

il cuore del volontariato milanese: - una casa aperta ai cittadini, ai giovani, ai volontari, alle associazioni;- una casa aperta al confronto, a servizio del territorio, sarà lo spazio che testimonierà l’anima solidale della metropoli e dell’hinterland;- per tutti i milanesi un simbolo di solidarietà nel cuore della città, l’opportunità per ricono-scere e restituire, con un dono collettivo al vo-lontariato, il valore sociale;- l’opportunità per sostenere e sviluppare il vo-lontariato;- l’eredità del 2011 - Anno europeo del volonta-riato e della cittadinanza attiva, alla città e al volontariato milanese.

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OCE è: - Info-point milanese sul volontariato- Biblioteca-centro di documentazione tematica- Spazi per incontri, seminari, convegni, forma-zione ad utilizzo delle associazioni di volonta-riato e del terzo settore;- Aule di formazione dedicate alla Scuola di Formazione del Volontariato, in collaborazione con istituzioni, università, enti e associazioni;- Sede di numerose associazioni, la cui pre-senza è fortemente orientata al networking e alla coprogettazione;- Sede di Ciessevi, dello Sportello Scuola Vo-lontariato (realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale) e dello Sportel-lo Unico del Volontariato (accesso per pratiche amministrative e consulenze)- Sede dell’Ufficio Volontariato del Comune di Milano, del Forum Regionale del Terzo Settore e del Coordinamento Regionale CSV (Centri di Servizio)- Ostello per i partecipanti al Servizio Volonta-rio Europeo e per i Volontari Internazionali- Luogo di incontro e di scambio aperto al terri-torio, spazi per mostre, eventi e iniziative cultu-rali

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OCE si candida ad essere: - “Quartier Generale” di coordinamento dei Vo-lontari di EXPO 2015- Sede dell’Osservatorio Regionale del Volon-tariato- Spazio giovani volontari

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F U N Z I O N I2

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OCE è appena fuori la cerchia muraria spagnola di Milano, tra Porta Nuova e Porta Garibaldi.Si sviluppa all’inizio di Via Melchiorre Gioia, vicino all’incrocio con la circonvallazione detta “dei bastioni”.L’edificio è di proprietà del Comune di Milano come pure l’edificio adiacente, già ristrutturato, delle ex Cucine Comunali che ospita oggi un Centro Anziani e alcune associazioni con cui costituisce un unico comparto a servizi.Entrambi gli stabili sono tutelati dalle norme del Piano di Governo del Territorio (PGT) e del Piano Regolatore Generale (PRG), oltre che dalla Soprintendenza ai beni architettonici e ambientali.

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a posizione è baricentrica rispetto alla rete dei trasporti provinciali e locali.E’ facilmente raggiungibile tramite la rete del passante ferroviario, le linee metropolitane M2, M3, M5-in costruzione, e i mezzi di superficie ed è ben inserita nella rete ciclabile esistente e servita dal servizio bikeMI, oltre che alcuni par-cheggi multipiano.

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a zona è molto centrale e strategica. Nelle immediate vicinanze si trovano le sedi di importanti istituzioni (gli uffici della Re-gione Lombardia, l’Ufficio Tecnico e il Settore Servizi Sociali del Comune di Milano), oltre che un ospedale (il Fatebenefratelli), e note struttu-re di offerta culturale (il Teatro Smeraldo e lo Spazio Cinema Anteo).È un luogo denso di servizi e con un importan-te potenziale di sviluppo per il progetto di ri-qualificazione urbana di PortaNuova che pre-vede la realizzazione di edifici residenziali, aree commerciali, uffici, hotel, luoghi di aggre-gazione, centri culturali, laboratori creativi, spazi espositivi, aree verdi.

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a zona è storicamente contraddistinta dalla presenza di acqua, del Naviglio Martesana e la derivazione del canale scolmatore Rede-fossi, e la caratteristica presenza di cascine e colture.

'area è rimasta inedificata fino ai primi dell'ottocento.L'edificio è tra le prime costruzioni che iniziano a sorgere al di fuori della cinta muraria milane-se (mappa Baldwin & Cradock, 1832).

olto interessante la nota del volume Corografia d'Italia di G. B. Rampolli, 1833 (definita dall'autore stesso come un "geografi-co Dizionario" delle bellezze della penisola) che descrive così l’edificio:“ISOLA-BELLA – casale di Lombardia, frazione della comunità de' Corpisanti di Porta Nuova, prov. e dist. di Milano, presso la sinistra riva del naviglio Martesana, con un magazzino per la dispensa del sale, una trattoria frequentata dagli epuloni, e vari depositi di legnami, di calce e di tegole.”Il comune dei Corpi Santi consisteva nell'unio-ne amministrativa delle cascine e dei borghi agricoli posti oltre la cinta bastionata di Milano. I Corpi Santi erano contraddistinti dall’attività commerciale: trovandosi al di fuori di Milano, erano liberi dalla tassa del dazio (detto anche gabella: da qui il nome del ponte delle Gabelle sulla Martesana, vicino alle mura).

e funzioni commerciali e ricettive della zona furono ulteriormente potenziate, nel 1840, con la costruzione della Stazione di Porta Nuova, prima stazione ferroviaria milanese sulla tratta Milano-Monza. Il progressivo estendersi della rete ferroviaria e i diversi spostamenti della Stazione conferma-rono la vocazione commerciale e ricettiva del quartiere.

o stabile dapprima fu di proprietà privata (G. Valsecchi poi A. Bedogni e A. Zonda), nel 1931, fu lasciato in eredità da E. Zonda all'Ospedale Maggiore.Nell’agosto del 1943, fu sottoposto a pesanti bombardamenti aerei.Nel 1954 l’edificio ospitava magazzini e labora-tori, i piani superiori erano occupati dall’albergo Isolabella e in parte minore da abitazioni.Nel 1956 la proprietà passò in permuta al Comune di Milano.

a documentazione iconografica della zona è piuttosto ricca, trattandosi di un’area di particolare interesse dal punto di vista storico e ambientale: sono molte le rappresentazioni del vicino ponte delle Gabelle sul Naviglio e dell’adiacente edificio delle Cucine economi-che.

eterminante nel 1959/60 fu la copertura del Naviglio Martesana, all’epoca motivato con ragioni di bonifica e riqualificazione dell’intera città. Nei primi anni settanta venne demolita la porzione Nord dell’edificio per co-struire il Residence Porta Nuova (oggi Grand Hotel Verdi) progettato dell’arch. M. Zanuso.

’albergo Isolabella restò in funzione, in condizioni sempre più precarie ed anche equivoche, fino al 2001. Da allora l’edificio è abbandonato.

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’edificio è certamente uno stabile caratteristico e di indubbio valore storico e ambientale.Ha pianta a “L” e si sviluppa su tre piani fuori-terra e un interrato. Il piano interrato è costituito da ambienti canti-nati voltati in mattone. Al piano sottotetto vi è una torretta su due livel-li affacciata su via M. Gioia.L’edificio ha attualmente una superficie lorda di 1.570 mq.L’area di pertinenza è di circa 1.000 mq. Al cortile principale si accede da un cancello. Sia il cortile che l’ingresso hanno mantenuto la pavimentazione originaria in acciottolato.

’edificio mostra alcuni elementi architettonici e decorativi di pregio. Il cancello liberty di ingresso, una zona porticata nel corpo minore con due colonnine in granito, un’altra colonna interna sempre in granito nella sala a Nord della scala, la scala in marmo di collegamento con il primo piano, con relativa balaustra in ferro lavorato.Le facciate mostrano fregi e cornici, tra le quali una in beola o granito, e dei ballatoi in beola con lastre di grande formato.Le volte del piano interrato sono molto sottili e fortemente ribassate.I solai sono in legno di abete o pioppo quasi sempre nascosti da controsoffitti.Al piano terra vi sono alcuni ambienti caratte-rizzati da colonnine in acciaio o ghisa di rinfor-zo.

’immobile è oggi completamente abbandonato e mostra segni di grave de-grado e molte manomissioni.

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P R O G E T T O ’edificio si articola su 5 piani: un interrato, un piano terreno o seminterrato e tre piani fuori terra. È riorganizzato principalmente per piani, uniti da un nuovo corpo scale/ascensore, pur man-tenendo la scala esistente tra l’interrato e il primo piano.Verso il vicino fabbricato delle ex Cucine Co-munali è previsto un nuovo corpo di collega-mento e ingresso che consente l’accesso da via M. Gioia.Le aree esterne saranno ripavimentate in ac-ciottolato e pietra come in origine per consenti-re la massima fruibilità, ma troveranno posto anche adeguate sistemazioni a verde.

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Piano terreno (o seminterrato) ’ingresso avviene da via M. Gioia o da via M.te Grappa, attraverso il nuovo corpo di collegamento col fabbricato delle ex Cucine.A confine, il nuovo corpo scale (scala B) e ascensore per la distribuzione ai piani.Al piano si trovano ambienti di rappresentanza e accoglienza maggiormente orientati all’uso pubblico: l’atrio di collegamento con il fabbrica-to ex Cucine, la reception/infopoint nella sala d’angolo adiacente, il punto di ristoro/bar nell’ala minore del fabbricato, la biblioteca/centro di documentazione, e due sale formazione con saletta di supporto/piccoli gruppi.Gli spazi della reception/infopoint e della biblio-teca vengono conservati e restaurati conser-vando i solai di copertura in legno, le colonnine in metallo e quella in granito.Nel bar/ristoro sono riaperte le arcatelle del porticato originario che viene protetto da una piccola veranda in cristallo.

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Piano interrato destinato principalmente ad ambienti espositivi, sale riunione e servizi. Il piano è in stretta comunicazione col superio-re e ne contiene i servizi di supporto (es. bagni) in caso di eventi con forte affluenza.Gli ambienti esistenti sono caratterizzati dalle pareti in mattone e dalle volte che vengono mantenute. Il necessario aumento dell’altezza rispetto al livello attuale, avviene mediante sot-tomurazioni.

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1_atrio2_info point reception3_ristoro4_biblioteca5_aule formazione

1_spazio eventi2_sale per incontri3_servizio

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Piano primo i trovano gli uffici di CSVnet-Lombardia (Coordinamento Regionale dei Centri di Servizio), Forum Terzo Settore Lombardia e di Ciessevi (Centro Servizi per il Volontariato nella Provincia di Milano).Gli spazi sono organizzati con uffici open-space. L’ingresso avviene dalla scala nuova; la scala interna rimane a solo uso al personale. La zona di rappresentanza con la sala riunione e gli uffici di direttore e presidente sono presso la scala interna che consente un accesso anche separato.

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Piano secondo destinato a spazi per le Associazioni e all’Ufficio Volontariato del Comune di Milano.Gli ambienti per le associazioni sono organiz-zati in open-space in modo fa favorire il net-working e la coprogettazione: 5 sale principali più una saletta riunioni e uno spazio di servi-zio.

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Piano terzo i si trova l’Ostello per il Volontariato Internazionale.È organizzato con 9 camere dotate di bagno per un totale di 17 posti letto, un grande sog-giorno comune con cucina comunicante, un loggiato esterno con lavanderia.L’Ostello è pensato per garantire la massima accessibilità alle persone disabili.All’ingresso vi è un piccolo alloggio di custodia dell’intero edificio.Gli ambienti sono caratterizzati dal tetto a falde in legno e acciaio.

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P R O G E T T O7 P R O G E T T O

1_uffici Ciessevi2_CSVnet - Lombardia3_Forum Terzo settore Lombardia

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1_ufficio volontariato2_spazi per associazioni

1_ostello del volontariato2_alloggio custode

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P R O G E T T OP R O G E T T O

l progetto si sviluppa su due linee contemporaneamente:- la conservazione e il restauro della fabbrica esistente: nel rispetto del suo valore storico e materico- l’innovazione: con l’introduzione di alcuni ele-menti assolutamente nuovi e una profonda re-visione funzionale, impiantistica ed energetica

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Restauro degli esterni ’edificio esistente viene completamente restaurato con materiali e finiture simili agli originali. Gronde, ballatoi, cornici ed elementi decorativi saranno accuratamente puliti e con-solidati, gli intonaci saranno a calce e i serra-menti in legno.

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Sopralzo e nuovo tetto l tetto col sopralzo è l’elemento innovativo più significativo.È previsto rialzato rispetto all’esistente per alli-nearsi con la gronda delle vicine ex Cucine Co-munali. Le falde sono in lamiera, ma quelle ben espo-ste sono ricoperte da pannelli solari fotovoltai-ci. La struttura portante è in legno e acciaio.La facciata del sopralzo, in pannelli prefabbri-cati di laminato alternati a lunghe finestre, è ar-retrata e forma così una profonda ombra.

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Facciata Nord er questo fronte oggi cieco e molto visibile, si è proposta una partizione regolare con portefinestre e finestre come quelle esistenti nell’adiacente fronte su via M. Gioia. Nella parte alta è previsto un intervento grafico con il logo VOCE.

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Nuovo corpo di collegamento col fabbricato ex Cucine Comunali l nuovo ingresso è un involucro leggero (carpenteria e vetro) che ricava un ampio locale con le finiture dello spazio esterno. All’esterno, sarà realizzata un’installazione per segnalare e valorizzare l’ingresso.

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Nuovo corpo scale e ascensore arantisce la distribuzione ai piani, separa e protegge le pertinenze di VOCE da quelle limitrofe, costituisce un fondale nel corti-le utile per manifestazioni ed eventi.

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Riqualificazione e restauro degli spazi interni lcuni ambienti di rappresentanza saranno restaurati mantenendo le finiture esistenti comprese alcune decorazioni. Saranno con-servati e valorizzati alcuni elementi di pregio (portico, scala, colonne, ecc.).I solai di nuova realizzazione saranno realizzati in legno con un disegno moderno.Al piano interrato le pareti e le volte saranno pulite e consolidate lasciando i mattoni a vista.

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Revisione strutturale impiantistica ed energetica er l’intero fabbricato sono previsti importanti interventi di consolidamento (volte, alcuni solai e murature), sottomurazione e sostituzione (tetto, solai).Il progetto prevede la completa riqualificazione energetica, acustica ed impiantistica dell’involucro edilizio.Vari piani, salvo le necessarie scelte conserva-tive, sono dotati di intercapedini impiantistiche utili ad un uso moderno efficiente e flessibile degli spazi.

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n VOCE il ruolo dell’architettura è

fondamentale, in quanto attraverso

l’immaginario collettivo deve trasmettere, inter-

pretandolo, il significato più autentico del vo-

lontariato e del luogo del suo incontro collettivo

dove trova compiutezza la vitalità relazionale e

associativa delle realtà coinvolte nel progetto.

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OCE sarà un cantiere modello. Saranno accuratamente monitorati even-tuali tentativi di infiltrazione della malavita or-ganizzata. Le imprese dovranno garantire la massima tra-sparenza e la provenienza delle risorse finan-ziarie grazie anche alla tracciabilità dei costi delle opere e dei prezzi delle materie prime.Le aziende assicureranno la sicurezza e il ri-spetto delle norme sui rapporti di lavoro dei propri dipendenti e delle aziende operanti in subappalto. Sarà obbligatorio l’impiego di ma-nodopera svantaggiata, con la massima atten-zione per i soggetti deboli.Lo smaltimento dei rifiuti di cantiere dovrà av-venire nel rispetto delle norme e dell’ambiente. Il cantiere sarà sempre visitabile proponendosi anche come laboratorio-aula per studenti.Un progetto e un cantiere modello che sia sim-bolo della Milano capitale morale e del lavoro.

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’attenzione all’ambiente e ai consumi energetici sono al centro del progetto.È previsto un intervento sull’involucro edilizio esistente realizzando l’isolamento delle mura-ture perimetrali dall’interno e le parti di amplia-mento, sopralzo e tetto, saranno fortemente isolate.Per il riscaldamento e il raffrescamento, è pre-visto l’utilizzo di pompe di calore ad acqua di falda mediante appositi pozzi. Il ricambio dell’aria negli ambienti è effettuato con una serie di recuperatori di calore integrati con pompe di calore aria/aria posti ad ogni piano. L’aria fornita alle pompe di calore viene preri-scaldata o preraffreddata, a seconda della sta-gione, tramite un sistema di condotti geotermici che migliorano all’origine l’efficienza energetica del sistema.Con questi accorgimenti l’edificio si colloca in classe energetica A secondo la normativa della Regione Lombardia.

L’impiantistica sarà dotata di sistemi di control-lo di building automation che facilitano il moni-toraggio di tutti i parametri di gestione e otti-mizzano e riducono i consumi energetici.L’installazione in copertura di pannelli fotovol-taici ad alta efficienza integra le necessità energetiche.

L’impiantistica è prevista integrata nell’edificio e, anche al fine della tutela del bene, è con-centrata, almeno per le parti a maggior impat-to, nelle parti nuove dell’edificio (ascensore, c.t.), nelle intercapedini previste a pavimento e nei locali tecnici appositamente incolonnati.

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LEGENDA1. PANNELLI FOTOVOLTAICI2.RECUPERATORI D’ARIA A POMPA DI CALORE3.PRERISCALDAMENTO/RAFFREDDAMENTO ARIA MEDIANTE SCAMBIO DI CALORE CON IL TERRENO4.POMPA DI CALORE AD ACQUA DI FALDA5.TERMINALI D’AMBIENTE

foto storiche nel cantieredella Galleria Vittorio Emanuele

Milano, 1867

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Progetti Nuovi srl

Studio Latham & Watkins

Associazione Ragazzi e Cinema

Stefano Priori

Movi, Istituto Sacra Famiglia e Comune Cesano Boscone

l Comune di Milano ha concesso in comodato l’immobile per 30 anni. Ciessevi si è impegna-ta a realizzare la ristrutturazione. Entrambi col-labora alla progettazione e realizzazione di VOCE.

La Fondazione Cariplo ha deliberato un contri-buto di 1.000.000 euro per la ristrutturazione.

La Regione Lombardia, in forza ad un Accordo di programma in corso di stipula con il Comune di Milano, contribuirà a fondo perduto alla rea-lizzazione dell’Ostello del volontariato.

L’Istituto Italiano per la Donazione cura il moni-toraggio e il controllo della attività di raccolta fondi da privati.

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onsulenza fundraising e comunicazione: dott. Fabiano Sarti dott. Beppe Cacopardo dott.sa Francesca Mangano

rogettazione partecipata: ABCittà - cooperativa sociale

rogettazione e direzione lavori delle opere: PAN associati s.r.l. - Milano arch. Gaetano Selleri, ing. Mario Poggi con arch. Stefano Bianchi, arch. Flavia Iandoli, ing. Vincenzo Inforzato.

rogetto grafico e realizzazione mostra: PAN associati s.r.l. - Milano arch. Roberto Colombani.

oordinamento tecnico: arch. Daniele Coppi CARGO 11

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P R O M O T O R I , S O S T E N I T O R I E P R O G E T T I S T I12

Alcune imprese e privati

hanno iniziato a contribuire

economicamente o probono al progetto

VOCE – Volontari al centro.

Si ringraziano:Nome e logoConsulenza legale

VideoVideoOpere d’Arte

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el corso del 2011 Anno Europeo del Volontariato e della Cittadinanza Attiva, Comune di Cesano Boscone, Istituto Sacra Fa-miglia, Ciessevi e MoVI hanno organizzato in-sieme un simposio d’arte. Un simposio costituisce momento di relazione e di confronto tra artiste e artisti provenienti da diverse culture. Ogni artista raggiunge il luogo del simposio e qui viene ospitato a lavorare: una modalità che ricorda la committenza delle signorie italiane nel Rinascimento.Al termine si organizza una mostra nella quale vengono esposte le opere realizzate e lasciate in dono, solo alcune, all’organizzazione del simposio.

L’atmosfera è collaborativa. Pazienza e capa-cità di ascolto sono essenziali; le competenze linguistiche personali vengono messe a dispo-sizione del gruppo. Spesso avvengono forme di contaminazione che emergono con il tra-scorrere del tempo.

A volte il simposio è aperto alla popolazione locale. Si svolgono performance, si organizza-no laboratori e incontri collettivi. E’ stato questo anche il caso del simposio di Cesano Boscone. L’incontro con la popolazione, con le persone che lavorano alla Sacra Famiglia e con gli ospiti, sia durante visite che nelle attività con-dotte nei laboratori, ha costituito momento di crescita per chi ha partecipato.

Solidarietà e volontariato, temi affrontati nel lavoro all’Istituto Sacra Famiglia, diverranno vi-sibili nel momento in cui le opere realizzate sa-ranno esposte in VOCE Volontari al Centro, Casa del Volontariato di Milano a cura del Comune di Milano e di Ciessevi.

NS I M P O S I O

A.Vinci “Giro Giro tondo”

I.Pretto “Sguardi e sensazioni” G. Fehr “Fotografia”

G.Kinga “Angelo e piume” P.Heino “Cuore e città” C.Reglero Campos “I 2 demoni” A.Sormani “Natura silente”

S.Muller “Solidarietà e volontariato” Z.Ardò Tecnica mista su tela in bianco e nero

G.Csaba “Acqua”

R.Veronesi “La casa dei fiori recisi” A.Prota Giurleo “Legami” I.Jover “Pace” Z.Ardò “Spighe”

G.Masala “Dreaming” TopyLabrys "Accoglienza"