Numero 6 anno 2012

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primo M@GGIO www.cgiltoscana.it CGIL TOSCANA Numero 6/ 2012 - Anno 2 La Newsletter del Lunedì 06 . 02 . 2012 IRES e CGIL Toscana Primo Focus del 2012 Un'economia ancora in affanno

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Numero 6 anno II

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CGILTOSCANANumero 6/ 2012 - Anno 2

La Newsletter del Lunedì 06 . 02 . 2012

IRES e CGIL ToscanaPrimo Focus del 2012

Un'economia ancora in affanno

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Indice

Editoriale di Alessio Gramolati02 Crisi e proporzioni alla Johnny Stecchino

Primo Piano03 Camusso: riforma del lavoro senza accordo sarebbe ingiustaGiovani CGIL: ma dove vive Monti? Il nostro tempo è adesso

Copertina04 Focus economia Toscana: il primo report del 201205 "Una sfida che non si può perdere" Intervista di Repubblica ad Alessio Gramolati

Elezioni RSU06 Settori della Conoscenza: Iniziativa nella campagna RSU07 Pubblico Impiego: iniziativa con Susanna Camusso

Primo Piano Toscana08 Ansaldobreda: incontro con AD. Sindacati pongono le condizioni per la prosecuzione del confrontoLe dichiarazioni di Gessica Beneforti09 La CGIL Toscana vicina ai lavoratori della BeltrameGiglio, FP Toscana e Grosseto: l'importanza del lavoro pubblico

Accordi10 Ex Syrom, firmato accordo integrativo

NonSoloToscana11 Trasporti: 1 marzo, sciopero generale unitario nazionale12 Le immagini del ricordo. Quando Scalfaro venne da noi

La rubrica - Appunti di diritto del lavoro13 Il Tribunale di Napoli rende speranza ai precari

Toscana in breve13 Notizie e vertenze dalle province della Toscana (nord e costa - centro - sud)

... in evidenza17 sito, agenda

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Editoriale

Nel suo ultimo report, il primo del 2012, IRES Toscana ha analizzato le principali causali che hanno messo in crisi le aziende a cui stiamo cercando di dare soluzione a livello regionale. Sono una cinquantina di realtà medie e grandi, nelle quali lavorano quasi 20.000 persone e migliaia di altre nell’indotto.Il buon esito di tali vertenze non sta soltanto nello scongiurare il licenziamento di questi lavoratori (che non è poca cosa) ma anche nel salvaguardare il nostro patrimonio economico e produttivo, per di più perché è difficile rompere la monotonia del posto fisso se si riducono i posti e le occasioni per poter cambiare.

Si tratta di aziende del manifatturiero ma anche di servizi e di logistica. Nel maggior numero dei casi la causale della crisi ha ragioni finanziarie, 22 sono già in procedura concorsuale, solo una ha all’origine delle proprie difficoltà una scelta delocalizzativa, mentre un’altra presenta una strutturale contrazione

di ordini, mentre buona parte delle rimanenti dipendono da scelte industriali del governo e dai tagli prodotti dalle precedenti finanziarie. Siamo quindi di fronte ad una novità significativa rispetto alla crisi che abbiamo conosciuto negli anni ’80 e ’90. La selezione in atto non avviene più soltanto nelle traiettorie competitive, delle tecnologie, dei mercati e dei materiali, ma entra prepotentemente il ruolo della finanza e delle scelte dei governi nazionali. Problemi nuovi che non hanno ancora strumenti adeguati. Cambia il mondo, e invece, come nel film “Johnny Stecchino”, quando Roberto Benigni ascolta lo “zio” su quali siano i problemi di Palermo, questi ripete convintamente “una grave piaga che ci diffama agli occhi del mondo … il traffico … il traffico!”. Cioè no, volevo dire “l’art. 18!”.

Ecco, tanto per evitare di fare i conti con la realtà e dare risposte a ciò che insidia i nostri giovani e il nostro Paese: la disoccupazione e il cattivo lavoro.

di Alessio Gramolati segretario generale CGIL Toscana

Crisi e proporzioni alla Johnny Stecchino: il traffico sta a Palermo come l’art. 18 alla crescita

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Primo Piano

Ilaria Lani (Giovani CGIL): ma dove vive Monti? Il nostro tempo è adesso“I giovani non hanno bisogno delle lezioni paternalistiche del Presidente Monti: purtroppo non hanno mai conosciuto la monotonia del posto fisso e ogni giorno sono costretti a districarsi tra un lavoro precario e l’altro, senza reddito, senza diritti, senza prospettive”. Lo afferma Ilaria Lani, responsabile delle politiche giovanili della Cgil.“Monti – osserva Lani – scenda con i piedi per terra: con il 31% della disoccupazione giovanile la priorità è garantire il lavoro, un lavoro con pieni diritti e prospettive. Per fare questo, non servono le solite 'boutade monotone', bisogna contrastare la precarietà riducendo le tipologie contrattuali, facendo costare di più e pagando di più il lavoro discontinuo e garantendo a tutti la continuità di reddito nei periodi di disoccupazione”.“Infine – conclude la giovane dirigente Cgil –, non si favorisce certo la libertà di scelta, la mobilità e la crescita professionale togliendo i diritti né tantomeno eliminando l'articolo 18; bisogna, piuttosto, investire nella formazione, nell'innovazione, nello ... LEGGI TUTTO ...

Camusso: riforma del lavoro senza accordo sarebbe ingiusta

La riforma del mercato del lavoro ''senza l'accordo sarebbe ingiusta e inadeguata ai problemi''. Lo afferma il Segretario Generale della CGIL,

Susanna Camusso, in una intervista rilasciata sabato 4 febbraio all'agenzia di stampa ANSA. Il carattere ingiusto di una eventuale riforma senza accordo è dimostrato, spiega Camusso, dalla ''cosiddetta riforma delle pensioni che ha moltiplicato i problemi sul lavoro, prodotto ingiuste violenze e non ha neanche offerto una prospettiva ai giovani''.

Il 2012 sarà un anno ''di piena recessione. La prima e più grave preoccupazione è la disoccupazione che crescerà ancora determinando parallelamente una crescita ulteriore di quelli senza tutele''. ''Mi riferisco ai giovani, alle donne, ai lavoratori ultra cinquantenni – spiega all'ANSA il Segretario Generale – e si produrrà nuova frammentazione del mercato del lavoro. Per questo la crescita non può continuare ad essere rinviata, non vorremmo che si pensasse ad una 'fase ... LEGGI TUTTO ...

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Copertina1° Focus Economia Toscana del 2012: un'economia ancora in affanno

E' un'economia ancora in grande affanno, quella fotografata dal rapporto IRES-CGIL Toscana alla fine del 2011. La cassa integrazione, come stimato 3 mesi fa, chiude l'anno quasi a quota 47 milioni di ore in posizione intermedia tra il picco di 54 milioni del 2010 e i 34 milioni del 2009. Ricordiamo che i livelli pre - crisi attestavano la cassa nella nostra regione sui 9 milioni di ore.

In controtendenza rispetto alla riduzione: l'edilizia, il lapideo, i trasporti e il commercio. Per la prima volta la cassa in deroga per le piccole imprese ( 42%) diventa la prima causale di cassa seguita dalla straordinaria e dall'ordinaria.

Decresce il numero dei lavoratori che sono reintegrati al lavoro dopo la cassa e la stima media dei disoccupati equivalenti, cioè di coloro che risulterebbero senza lavoro in mancanza dell'ammortizzatore sale da 28 a 30.000.

In particolare 11.000 sono i lavoratori in Cigs, quella che il Ministro Fornero vorrebbe abolire, e 12.600 i lavoratori in cassa in deroga, prorogata a tutto il 2012, ma anch'essa in discussione secondo le linee guida presentate dal Governo.

Un totale di 23.600 lavoratori quindi che vedono il loro destino messo in discussione da propositi di riforma confusi, demagogici e velleitari.

Le persone messe in mobilità nell'ultimo trimestre preso a riferimento sono state 5.763 o per licenziamento o per scadenza della cassa, a dimostrazione di quanto sia propagandistica la tesi secondo la quale le imprese in crisi non si possono “ alleggerire” dei dipendenti in esubero.

Lo stock di lavoratori in mobilità continua a mantenersi in crescita raggiungendo 48.321(+1% sul 2010 e +12% sul 2009) con punte del

13% a Grosseto e del 7% a Lucca. Calano vistosamente a Prato ( -8%) e in misura minore Pisa ( -1%).

I senza lavoro continuano ad essere intorno ai 113.000 con un dato dell'incidenza della disoccupazione under 29 anni intorno al 18%.

E' proprio la fascia tra 15 e 24 anni ( - 9,7%) e 25-34 ( -11,8%) quella più penalizzata dal calo dei nuovi avviamenti nell'ultimo trimestre. Il calo tuttavia è molto forte anche su base media registrando un -9,6% sull'analogo periodo del 2010.

In totale i posti di lavoro creati ammontano a 174.515 contro i 193.092 del 2010 con un ulteriore calo di quelli a tempo indeterminato (- 6,6%) e la crescita delle forme più precarie come il lavoro intermittente che cresce a 14.785 “chiamate” ( +8%).

Il totale dei contratti a tempo indeterminato nel complesso sono solo 12,57% del totale.

La tesi della CGIL secondo cui la prima riforma del mercato del lavoro è ... LEGGI TUTTO ...

CGIL Toscana - Ires Toscana

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Copertina

"Una sfida che non si può perdere La priorità sono gli investimenti, favorire specializzazione e lavoro"

Alessio Gramolati, da segretario della Cgil Toscana cosa prevede per il 2012?«Una grande sfida che non possiamo permetterci di perdere».

Ci racconti la sfida.«La Toscana deve fare i conti con problemi vecchi che la crisi acuisce. Una regione in cui la manifattura si è ulteriormente ridotta e i servizi non si sono qualificati, in uno scenario profondamente segnato dalla globalizzazione. Se rimanessimo fermi le conseguenze a livello sociale sarebbero gravissime ».

Ma come si vince?«Facendo i conti con la situazione reale. Il ciclo della globalizzazione fondata sulle delocalizzazioni e sul costo si sta esaurendo. Ora è in corso quello centrato sul valore dei prodotti. Anche la crisi è cambiata e la selezione non avviene più solo su tecnologie e materiali ma risente delle scelte della finanza e del governo. Su 50 crisi aziendali attualmente aperte in Toscana, 40 sono per problemi finanziari, il resto per scelte del governo, una sola per delocalizzazione e un’altra sola per mancanza di ordini. Ventidue di queste aziende sono già in procedure concorsuali. Un caso concreto è quello di Selex Galileo (proprietà Finmeccanica) in cui

l’Asi decide che l’Italia non è competitiva nell’elettro ottica escludendoci burocraticamente dalla gara».

Cosa può fare allora la Toscana se i poteri sono questi?«Intanto prendere sul serio economisti come Samuelson che definiscono l’austerità in piena depressione come un disastro, mentre la priorità è la crescita e la sua capacità di generare occupazione. Dunque dare priorità agli investimenti. Siamo tra gli ultimi in Italia per quelli privati, ai primi posti per i pubblici. Per troppo tempo si è preferita la rendita alla capitalizzazione dell’impresa, affidata alle banche. Bisogna scoraggiare la rendita e favorire le aziende che investono su un alto modello di specializzazione e le piccole che fanno rete, mettendo loro a disposizione aree, infrastrutture, trasporti, logistica, semplificazione. Siccome la partita globale si sposta dai costi alla generazione di valore, si devono concentrare gli incentivi sul lavoro stabile, perché la specializzazione e la qualità hanno bisogno di un lavoro partecipato e creativo. Quello precario non ha bisogno di incentivi: è circa il 90% degli avviamenti».

Basta questo nel programma 2012?«No. Ma non certo cancellare l’articolo 18, visti i livelli dei licenziamenti anche da noi: 5.800 solo nell’ultimo trimestre 2011, 24.000 in un anno. Mentre il tema del credito sarà decisivo. Bisogna ricostruire il rapporto di fiducia tra banche e imprese attraverso una maggiore trasparenza delle seconde e una minore discrezionalità delle prime e delle fondazioni bancarie. Vale per tutti ma soprattutto per la Toscana dove le aggregazioni hanno spostato fuori i centri decisionali delle banche. Bisogna evitare che questa diventi terra di raccolta e non di impieghi».

Servono nuovi strumenti pubblici di sostegno al credito?«Penso di no. Il Fondo di garanzia di Fidi Toscana e il Fondo Sici hanno funzionato nonostante alcune ... LEGGI TUTTO ...

Intervista di Repubblica ad Alessio Gramolati

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Settori della Conoscenza

5, 6 e 7 marzo, Elezioni RSU

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Elezioni RSU

Iniziativa della FLC"Costituzione, istruzione, cittadinanza"

"La scuola è un avamposto dell'integrazione ma ha bisogno di un riconoscimento pieno della cittadinanza. Questo è un punto fondamentale per ridare alla scuola quella funzione di garantire a chiunque la piena possibilità di emanciparsi".

Lo ha detto il segretario nazionale della Flc-Cgil Domenico Pantaleo, a margine di un incontro su 'Costituzione, istruzione, cittadinanza', organizzato venerdì 3 febbraio a Firenze dal sindacato. Secondo Pantaleo per uno Stato la multietnicità deve essere "un grande fattore da valorizzare e non da temere". "Il tema dell'immigrazione - ha aggiunto - riguarderà profondamente il cambiamento degli assetti sociali e culturali di questo paese e quindi dare la cittadinanza ai figli degli immigrati che sono nati qui, significa avere uno Stato che non ha paura del futuro". Quanto alla scuola, secondo il segretario Flc "un più elevato livello culturale, anche tra gli immigrati, e di conoscenza della storia del nostro paese, consente una maggiore e piena integrazione. Sono preoccupato per gli alti tassi di abbandono che riscontriamo nell'ultimo periodo tra i ifgli degli immigrati a causa delle condizioni economiche e della crisi". Il paradosso, ha concluso, "é che nella scuola secondaria italiana i risultati migliori li ottengono proprio i figli degli immigrati".

Cittadinanza: FLC, serve riconoscimento per piena integrazione

De Siervo: cittadinanza va riconosciuta più facilmente

L'immigrazione "é un fenomeno imponente e serve una legislazione degna di questo nome. Non possiamo avere una legislazione con cui diamo la cittadinanza ai nipoti degli italiani emigrati nelle Americhe e non la riconosciamo a bambini nati qui o a chi lavora regolarmente nel nostro paese da 15 anni. Bisogna riconoscere più facilmente la cittadinanza a queste persone, con tempi più brevi". Lo ha detto il presidente emerito della Corte costituzionale Ugo De Siervo, a margine di una sua lectio ... LEGGI TUTTO ...

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Pubblico Impiego

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Elezioni RSU

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Primo Piano ToscanaAnsaldobreda: incontro con AD. Sindacati pongono le condizioni per la prosecuzione del confrontoMartedì 31 gennaio si è svolto il terzo incontro tra Fim, Fiom, Uilm unitamente al Coordinamento nazionale e la Direzione aziendale di AnsaldoBreda alla presenza dell’Amministratore delegato, il quale ha illustrato le iniziative organizzative che ha messo in essere dal dicembre 2011.AnsaldoBreda ha proceduto ad una serie di interventi di razionalizzazione e riduzione costi a partire dalla fuoriuscita di 15 dirigenti; disdetta di tutti gli accordi di forniture; nuova linea organizzativa e di responsabilità dirigenziale; interventi sulla qualità e ingegneria, acquisti e produzione; avvio di un processo di selezione sia di prodotto che di mercati in cui intende partecipare alle gare. Tutti questi interventi hanno prodotto un primo significativo risultato di recupero di credibilità verso i clienti sia nazionali che internazionali.Tutte queste azioni delle ultime quattro settimane hanno portato ad un recupero di 25 milioni di euro, che è circa il 20% complessivo dell’ambizioso obiettivo che l’azienda si è posta di recuperare per il 2012.L’AD ha confermato un recupero graduale di riduzione di attività, oggi svolte da altre aziende,

all’interno di AnsaldoBreda e tale processo sarà completato entro il 2012; inoltre la stessa ha avviato un processo di internalizzazione delle attività date all’esterno, motivando che tale scelta è necessaria per dare lavoro agli addetti e ridurre i costi di fornitura.Le OO.SS hanno apprezzato le prime iniziative operative, messe in essere dall’azienda, per un progressivo risanamento finanziario ed il recupero dell’efficienza e produttività di AnsaldoBreda, condizione necessaria per essere competitivi sul mercato ed acquisire nuove commesse.Le OO.SS, hanno posto ... LEGGI TUTTO ...

Ansaldobreda: le dichiarazioni di Gessica Beneforti"Indubbiamente è cosa positiva il messaggio che arriva sulla stabilizzazione dei lavoratori interinali, che ovviamente andrà verificato alla luce del piano di assorbimento che verrà presentato tra 15 giorni, così come cosa positiva appare il fatto che non si chiuda lo stabilimento di Palermo. Occorre però avere chiarezza sul piano industriale complessivo a partire dalla questione esuberi che ancora è rimasta aperta sul tavolo e sulle ancora non credibili prospettive di efficientamento.Anche a fronte di una gestione della trattativa che non può che lasciare interdetti, come più volte sottolineato, per la CGIL è dirimente un tavolo ministeriale che chiarisca quali siano le prospettive di politica industriale del comparto ferroviario e quale ruolo possa giocare AnsaldoBreda nella prospettiva auspicabile di ricomposizione di un polo nazionale dell'industria ferroviaria."Gessica Beneforti Segretaria Generale CGIL Pistoia

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Primo Piano Toscana

Giglio, Funzione Pubblica Toscana e Grosseto: l'importanza del lavoro pubblicoLa CGIL FP Toscana e la FP CGIL di Grosseto esprimono la loro solidarietà per il naufragio dell'isola del Giglio e si congratulano con tutti coloro che con il loro impegno hanno contribuito al salvataggio ed all'accoglienza delle vittime. Abbiamo aspettato che il clamore sulla vicenda si attenuasse soprattutto per il rispetto dovuto alle vittime ed alle loro famiglie.Ma,oggi, vogliamo rimarcare come l'apparato statale ha risposto tempestivamente e con grande professionalità e dedizione alle esigenze degli sfortunati naufraghi, intorno ai quali è stata creata una rete di intervento ed assistenza da parte dei lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale, della Protezione Civile, della Provincia di Grosseto, della Rama, dei Vigili del fuoco, della Capitaneria di Porto, delle forze dell'Ordine, dell’ARPAT, della Regione Toscana, fino al Comune dell'Isola del Giglio (oltre ai cittadini stessi).Quotidianamente questi lavoratori si impegnano nei loro settori di appartenenza e lo fanno silenziosamente ma con grande professionalità,nonostante i frequenti attacchi e le campagne denigratorie che soprattutto negli ultimi anni si sono susseguite.Solo di fronte a simili tragedie ci si accorge dell'importanza del lavoro pubblico, che è fondamentale per la cura e la tutela del cittadino. Il lavoro pubblico ed i servizi pubblici sono un patrimonio da difendere e da custodire, poiché sono

garanzia di efficienza e professionalità al servizio di tutti i cittadini.Chi spesso attacca i dipendenti pubblici, chi ritiene le privatizzazioni l’unica soluzione, chi crede che solo il mercato sia la risposta giusta anche per questi servizi così essenziali affinché il livello di civiltà del nostro paese non vada disperso, dovrebbe ricredersi e, finalmente, rendere omaggio a tutti coloro che, credendo fermamente al valore del lavoro pubblico, si sono impegnati, anche questa volta, di fronte a questa incredibile ed inaccettabile disgrazia.

Le Segreterie della FP CGIL Toscana e FP CGIL Grosseto

La CGIL Toscana vicina ai lavoratori della Beltrame di San Giovanni Valdarno

«La situazione lavoro in Valdarno inizia a essere allarmante e deve essere monitorata, per la Beltrame speriamo di poter dire che il peggio

passerà dopo il 13 febbraio». Parole di Alessio Gramolati, segretario regionale Cgil che sabato mattina puntuale come un orologio svizzero si è presentato all`appuntamento con i dipendenti della Beltrame di fronte ai cancelli dello stabilimento, dove da oltre tre mesi va avanti il presidio.Gramolati, che poi accompagnato dal segretario Cgil di zona Milaneschi ha incontrato anche il sindaco di San Giovanni Viligiardi, il presidente della conferenza dei sindaci Sauro Testi ed il sindaco di Cavriglia Ivano Ferri. «Dopo i primi di gennaio - ha proseguito Gramolati - abbiamo fatto il punto della situazione. Anche in Valdarno possiamo dire che il tutto è ... LEGGI TUTTO ...

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Accordi

Più soldi in busta paga e maggiori tutele per i 110 dipendenti dell'ex Syrom di Mercatale. È quanto è previsto dall'accordo integrativo firmato dalla vibac Acquisizioni, che ha rilevato il marchio e il sito produttivo di Vinci e i sindacati. Una bella notizia per 69 operai, 21 impiegati e venti venditori passati alle dipendenze della nuova societa (dieci dei vecchi dipendenti Syrom sono in cassa integrazione fino a luglio e altri 15 hanno trovato un'altra occupazione). Esulta la Filctem Cgil: «L’intesa raggiunta – spiegano Giuseppe Dentato, Silvia Mozzorecchi e Stefano Scibetta – mette al centro l'idea di un’azienda che crei opportunità e creda nel prodotto e nelle sue prospettive. Siamo riusciti a ottenere dei vantaggi in più rispetto al contratto nazionale».

L’accordo prevede incontri periodici per discutere e confrontarsi sulle scelte aziendali, con il

riconoscimento del ruolo della Rsu e un miglioramento salariale. Previsti premi di risultato legati alla produttività. A luglio 2012 sarà corrisposta una somma di 500 euro a ogni lavoratore come premio di produzione. A fine anno sarà discusso invece i parametri per corrisponderlo negli anni 2013 e 2014. Riconosciute anche più ore di permesso durante l'anno per i lavoratori notturni, oltre al 50% di pausa in più rispetto al contratto nazionale. «Il settore dei nastri adesivi per noi è come un indicatore economico – sottolinea Scibetta – perché dal packaging si capisce se c'è o meno una ripresa dei consumi. Al momento la situazione è difficile.

Tra Empoli, Vinci e Capraia e Limite, con le aziende Irplast, Vibac Acquisizioni e Magis, lavorano oltre 500 persone, a cui si sommano l'indotto e altre imprese di Montespertoli e Certaldo, raggiungendo oltre mille addetti nell'Empolese-Valdelsa. Per questo accordi di questo tipo sono importanti e da qui partiremo per tentare un'intesa territoriale di settore». L’impresa è ardua, complice la situazione economica che ha influenzato negativamente i rapporti tra azienda e sindacati, con questi ultimi visti spesso come un ostacolo dagli imprenditore: «Ma noi vogliamo invece dare un contributo positivo anche per il rilancio delle fabbriche». La prossima settimana inizia il tavolo di confronto anche con il gruppo Colorobbia-Bitossi per l'accordo integrativo.

Ex Syrom, firmato accordo integrativoPiù soldi in busta e più permessi

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Sciopero generale di quattro ore giovedì 1 marzo di tutto il settore dei trasporti. Lo hanno proclamato Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti con una lettera al presidente del Consiglio, ai ministri del Lavoro e dei Trasporti e alla Commissione di Garanzia. La protesta è motivata con "la grave condizione dei trasporti nel Paese, ulteriormente aggravata dalle decisioni del governo". "La mobilitazione e lo sciopero - spiegano le tre organizzazioni sindacali - riguarderà tutte le attività del comparto, dal trasporto pubblico locale a quello ferroviario, dal trasporto aereo a quello marittimo e portuale. Stop anche all'autotrasporto, alla viabilità su strade e autostrade, alla navigazione sui laghi, all'autonoleggio, al soccorso stradale ed alle funivie". Secondo Filt, Fit e Uilt, "lo sciopero mira innanzitutto

a recuperare un confronto di merito con il governo per rispondere efficacemente alla situazione". "Il Paese - sottolineano i sindacati - ha l'inderogabile necessità di riprendere a crescere per cui sono improcrastinabili interventi che introducano nei trasporti una logica di integrazione, capace di selezionare gli investimenti ed individuare i modelli di gestione, per un sistema efficace ed efficiente, integrato tra le varie modalità, sostenibile dal punto di vista ambientale e capace di regolare la libera concorrenza in un quadro di regole certe per il lavoro". "E' indispensabile - chiedono infine i sindacati - una politica dei trasporti adeguata alle esigenze di sviluppo e soprattutto che siano corretti interventi sbagliati che aggravano i problemi per i cittadini, per la aziende e per i lavoratori".

Trasporti: 1 marzo, sciopero generale unitario nazionale di 4 ore

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Le immagini del ricordoQuando Scalfaro venne da noi

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NonSoloToscana

Il 1° giugno del 2006 il Presidente Oscar Luigi Scalfaro fece visita alla CGIL Toscana poichè nella nostra sede si tenne la conferenza stampa di lancio dell'iniziativa prevista per la sera, il corteo e la manifestazione in difesa della Costituzione.Il 25 e 26 giugno del 2006 si votava infatti il referendum per la revisione della Costituzione, al

quale il Comitato (di cui faceva parte la CGIL) si opponeva con fermezza.Ricordiamo il contributo e la cortesia di un grande presidente, che anche in quell'occasione, oltre ad una lezione di diritto e di storia del diritto, si distinse per la sua disponibilità.

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Il Tribunale di Napoli rende speranza ai precari

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La rubrica

Il Tribunale di Napoli sfida la Corte Costituzionale e fa sperare i precari. Se infatti la sentenza della Consulta n. 303/2011 ha dichiarato che il famigerato art. 32 del Collegato Lavoro, il quale limita ad una somma forfettaria e predeterminata il risarcimento spettante al lavoratore precario in caso di conversione del contratto a termine, non presenta profili di incostituzionalità, il Tribunale partenopeo ribalta la prospettiva. Così, nella sentenza del 16.11.2011, il Giudice Paolo Coppola mette in evidenza le numerose falle del ragionamento del Giudice delle Leggi e giunge a stabilire che tale risarcimento forfettario non può ritenersi onnicomprensivo ed esaustivo, ma è destinato a “coprire” solo il periodo intercorrente tra la data di scadenza del contratto e quella in cui il lavoratore provvede a depositare in tribunale il

proprio ricorso. Per il periodo successivo all’instaurazione del giudizio e fino all’effettiva reintegra da parte dell’azienda, invece, egli avrà diritto al pagamento di tutte le retribuzioni nel frattempo maturate, riuscendo così ad ottenere – oltre naturalmente all’agognato posto di lavoro a tempo indeterminato – anche un risarcimento quasi integrale del pregiudizio economico subito a causa dell’illegittimo impiego a termine.

L’auspicio è che una simile, giustissima interpretazione dell’art. 32 sia adottata anche dalle altre Corti italiane, come ad esempio ha proprio in questi giorni fatto la Corte d’Appello di Roma, la quale il 24 gennaio ha reso una sentenza motivata esattamente negli stessi termini di quella qui commentata.

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TOSCANA in breve

Pisa - Camp Darby, CGIL: "scongiurare i licenziamenti"

Pisa - Infortunio sul lavoro. Si ustiona con acido in azienda pelle

I 35 lavoratori dei Cantieri Arno di Pisa da mesi non ricevono lo stipendio e ora rischiano anche un periodo di cassa integrazione. Lo denuncia il segretario provinciale della Fillea Cgil, Pablo Cartone, che esprime "forti preoccupazioni sulla difficile situazione che sta attraversando l'azienda nautica detentrice del marchio Leopard". "La crisi generale - aggiunge Cartone - e i rapporti con le banche hanno pesato in modo decisivo sulla situazione economica e finanziaria dell'azienda, accompagnate tuttavia a ... LEGGI TUTTO ...

Tra le vertenze nel mondo del lavoro che riguardano il territorio di Pisa e provincia, c`è anche quella della base americana di Camp Darby.La Filcams Cgil di Pisa, attraverso la segretaria provinciale Cinzia Bernardini, «esprime solidarietà ai lavoratori civili della base Usa di Camp Darby coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo che riguarda 67 dipendenti». La Filcams Cgil «giudica insufficienti le proposte del comando americano, sottolineando ... LEGGI TUTTO ...

I nfortunio sul lavoro lunedì 30 mattina alla conceria Blutonic in via dei Conciatori di Ponte a Egola, nel Comune di San Miniato (Pisa), azienda partecipata da Gucci e che produce articoli in pelle per il famoso marchio della moda. Nell'incidente, secondo quanto spiegato da esponenti dell'Asl 5 di Empoli, un lavoratore di una ditta esterna sarebbe entrato in contatto con acido solforico, procurandosi ustioni al viso e su varie parti del corpo. Stando a una prima ricostruzione non sarebbero stati danneggiati gli occhi dell'uomo. Sul posto ... LEGGI TUTTO ...

Pisa - CGIL, preoccupazione per i Cantieri Arno di Pisa. 35 lavoratori da mesi senza stipendio

Nord e costa

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Firenze - Richard Ginori, sciopero di un'ora il 7, per partecipare a consiglio comunale

Prato - Sollievo Infra: Rsm affitta ramo d'azienda

Firenze - Carrefour, RSU "no, tutte le domeniche no"

TOSCANA in breve

In continuità con le iniziative intraprese negli ultimi mesi, in occasione del Consiglio Comunale aperto del 7/2/2012, le Rsu Cgil Cisl Uil Richard Ginori indicono un’ora di sciopero a fine turno di lavoro per sottolineare l’importanza della partecipazione dei lavoratori al consiglio stesso.Riteniamo importante manifestare a tutta la cittadinanza il diritto dei lavoratori di vedersi riconosciuto da parte dell’azienda l’intero ammontare della retribuzione di Gennaio, e per ribadire la crescente ... LEGGI TUTTO...

Un´ora di sciopero a sorpresa la mattina. E un´ora di sciopero a sorpresa il pomeriggio. Così, ieri, la gran parte dei lavoratori in servizio al Carrefour di Calenzano ha dato seguito alla dichiarazione dello stato di agitazione, proclamata il 3 febbraio, contro «la decisione unilaterale dell´azienda di tenere aperto tutte le domeniche in questo momento di confusione legislativa». I lavoratori, dunque, hanno improvvisamente incrociato le braccia ieri mattina tra le 11 e le 12 e nel pomeriggio tra le 17 e le ... LEGGI TUTTO ...

Infra diventa Rsm. L`atto notarile per l`affitto del ramo d`azienda di Ponte alla Pergola da parte della realtà montalese verrà firmato mercoledì prossimo. L`unità di crisi ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli oltre 70 dipendenti delle due aziende del settore chimico-farmaceutico. La Infra, in liquidazione dall`ottobre scorso, produce ciò che Rsm sperimenta. Maurizio Parigi, direttore dei due rami aziendali che fanno capo alla Inalco ha assicurato la tutela di tutte le maestranze. «L`affitto d`azienda continua Michele Gargini, Cgil - dà continuità e prospettive ai dipendenti e garantisce un minimo di risorse a Infra per pagare i debiti, a partire dagli stipendi».

Centro

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Siena - Passaggio da Comune a Stato scuola dell'infanzia a Chianciano, "un salto nel buio"

Grosseto - RSU Mabro, "giù le mani dai nostri posti di lavoro"

TOSCANA in breve

Chiunque si trovi a transitare sul raccordo Siena-Bettolle non potrà fare a meno di notare all'altezza dell'uscita per Serre di Rapolano lo stabilimento della IMER, non fosse altro per ciò che rimane di quella che in origine era stata una tinteggiatura verde brillante - oggi scolorita dal trascorrere del tempo - con la quale vengono tutt'ora identificati i macchinari lì prodotti.Di pari passo all'incerta tinta cromatica dello stabilimento, anche i lavoratori hanno registrato momenti dove il loro futuro ... LEGGI TUTTO...

Esuberi e tagli del personale. Si apre una stagione non certo facile per i dipendenti della Mabro. Il rinnovo della cassa integrazione straordinaria, che sarà firmata lunedì mattina, prevede infatti la riorganizzazione dell`azienda di abbigliamento alle porte di Grosseto, oltre a un piano di investimenti. E i numeri che saranno messi in quel verbale e che riguardano un centinaio di lavoratori, non piacciono alle rappresentanti delle RSU. La CGIL «Hanno provato a convincerci che non otterremo la cassa integrazione straordinaria se non indichiamo il numero di esuberi. Questo non è vero."

Il Comune di Chianciano sta deliberando il passaggio della scuola comunale dell’infanzia, da sempre universalmente apprezzata sia per il servizio dato alle famiglie sia per la qualità della didattica, a scuola statale. Le organizzazioni sindacali hanno responsabilmente chiesto all’Amministrazione di sospendere la decisione politica fino a quando non sarà chiaro il percorso sul mantenimento dei livelli del servizio e fino a quando non saranno sciolte le troppe perplessità che tuttora permangono in merito alla collocazione delle 9 dipendenti interessate. Ad oggi, infatti, non pare possibile ... LEGGI TUTTO

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Sud

Siena - Rapolano, allontanato rischio occupazionale alla IMER

Page 18: Numero 6 anno 2012

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M@GGIOCGIL TOSCANA

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