Numero 33 anno 2012

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primo M@GGIO www.cgiltoscana.it CGIL TOSCANA 21 . 08 . 2012 Versione "light" di Primo M@ggio EDITORIALE ALESSIO GRAMOLATI Salvare l'Industria per avere futuro Light CIG LUGLIO CONFERMA AGGRAVARSI CRISI FILCTEM CGIL E CGIL CIRCONDARIO EMPOLESE VALDELSA Per un distretto produttivo della gomma plastica nel nostro territorio LA CGIL DI GROSSETO IN FESTA Cave di Roselle 28 29 30 agosto PROMOTURISMO Barcellona Praga C C I I G G

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CGILTOSCANA

21 . 08 . 2012Versione "light" di Primo M@ggio

EDITORIALE ALESSIO GRAMOLATI

Salvare l'Industria per avere futuro

Light

CIG LUGLIO CONFERMA AGGRAVARSI CRISI

FILCTEM CGIL E CGIL CIRCONDARIO EMPOLESE VALDELSA

Per un distretto produttivo della gomma plastica nel nostro territorio

LA CGIL DI GROSSETO IN FESTACave di Roselle 28 29 30 agosto

PROMOTURISMOBarcellona Praga

CCII GG

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Indice

Editoriale di Alessio Gramolati02 Salvare l'Industria per avere futuro

Primo Piano "LIGHT"03 La CIG a luglio conferma l'aggravarsi della crisi04 FILCTEM-CGIL e CGIL Circondario Empolese Valdelsa05 La CGIL di Grosseto in festa06 PROMOTURISMO - Barcellona Praga

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Editoriale

Passato è ferragosto, ma il clima, purtroppo non solo quello segnato dal termometro delle temperature, resta rovente. Sia sul piano politico, che sul piano economico. C'è ancora chi pensa alla fine dell'euro come uno scenario possibile, senza calcolare i danni sul piano sociale che questo produrrebbe per chi vive di reddito fisso, lavoratori, in particolare pubblici, pensionati. Anche i risparmi sarebbero decurtati nel loro valore reale in modo drastico. Questo di fatto distruggerebbe il nostro modello di protezione sociale. Di fatto non ci sarebbero più risorse sufficienti per garantire le coperture che oggi conosciamo. I falchi continuano a volare sui nostri cieli, testardi, cattivi, custodi inflessibili di un pensiero liberista che prima ci ha condotto fin qui e ora vorrebbe immolare sull'altare del rigore il nostro modello sociale, insieme alla qualità della nostra stessa democrazia. L'alternativa non può essere tra un rigore cieco e sordo e il precipitare nel burrone. Il rigore se non è coniugato all'equità e alla crescita produrrà sul piano sociale gli stessi effetti nefasti di una catastrofe. Il lavoro è la vera chiave di volta su cui puntare per uscire da questo tunnel. Il lavoro, in particolare il lavoro manifatturiero dovrebbe essere difeso come il bene più prezioso, difeso come merita la difesa dei gioielli della corona. Su questo si deve basare la nostra prospettiva futura. Per uscire da questa situazione si deve puntare su ciò che abbiamo trascurato negli ultimi venti anni. Invece si continua ad assistere alla chiusura di fabbriche, alla perdita di posti di lavoro. I dati sull'occupazione ci dicono che nel nostro Paese, solo un italiano su tre in età lavorativa è occupato. Quello che si dovrebbe difendere con le unghie e con i denti non viene difeso nella maniera appropriata. Anzi, si mette in contrapposizione lavoro e salute come nel caso di Taranto. Ma che Paese è quello in cui il valore del lavoro è contrapposto al valore della salute? Anche in Toscana siamo alle prese con una crisi che non sembra passata, al di là dell'ottimismo espresso del Presidente del Consiglio a Rimini al Meeting di CL. Avremmo bisogno che l'ottimismo fosse accompagnato da provvedimenti concreti. Siamo consapevoli che non è semplice invertire un ciclo economico, ma provarci è doveroso. Abbiamo proposto una patrimoniale da destinare alla crescita, orientare verso la difesa delle nostre fabbriche quelle risorse. Se non ci facciamo trovare vivi alla fine della nottata, per noi la nottata non finirà mai. Per questo dobbiamo in primo luogo difendere e sviluppare le nostre imprese. Oltre ad una azione politica in Europa che neutralizzi i falchi, come lo scudo anti-spread, per impedire le azioni speculative nei confronti dei debiti sovrani, da una finanza senza scrupoli, per avere un costo del debito compatibile con azioni destinate alla crescita, dovere del governo è attivare tutte le azioni destinate alla sopravvivenza del nostro apparato industriale, grande e piccolo. Usare la Cassa depositi e prestiti per intervenire direttamente nelle aziende private, comprando quote che andrebbero rivendute a ciclo invertito, questa è una cosa possibile. Gli USA hanno acquistato le banche per evitare che il sistema collassasse, allora perché non pensare ad uno Stato che acquisti quote di aziende in difficoltà, magari di liquidità, per consentire alle stesse di passare la nottata. Siamo ancora la seconda economia manifatturiera europea, dobbiamo mettere in campo una strategia per poter continuare ad esserlo anche in futuro. Quando la nottata sarà passata ci sarà bisogno di prodotti da collocare sul mercato delle merci, sulla base della qualità che sapranno esprimere. Ricerca, innovazione di processo di prodotto, necessitano di risorse, di intreccio tra un sistema formativo pubblico e un sistema di R/S privato. Dobbiamo investire. Utilizzare a questo fine la Cassa Depositi e Prestiti è mettere in campo un'azione nell'interesse nazionale. Se non difendiamo la nostra storia industriale, che è anche il nostro presente e il nostro futuro, la conseguenza per noi sarà, comunque, una sconfitta certa anche se la crisi dovesse finire. Per questo in Toscana, pur nella necessità di riorganizzare Fidi, rinnovata nella funzioni e distinta nei soggetti, non abbiamo voluto rinunciare ad un soggetto pubblico e autonomo che mantenga una funzione di intervento nelle crisi aziendali, attraverso un apposito fondo rotativo che preveda la partecipazione temporanea all'impresa, che certo non si sostituisca alle imprese, ma che le accompagni in questa fase difficile, che garantisca liquidità, che attraverso la loro difesa e il loro sviluppo difenda il lavoro nella nostra Regione. Dalla crisi si esce se siamo in grado di difendere la nostra industria, se rimettiamo il lavoro al centro dell'azione di governo. La sfida passa da qui, fino ad ora il governo non ha voluto affrontare questa sfida, vediamo se ora, dopo le dichiarazioni, dalle parole si passa ai fatti.

di Alessio Gramolati segretario generale CGIL Toscana

Salvare l'Industria per avere un futuro

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Primo PianoLa CIG a luglio conferma l'aggravarsi della crisi

I dati della cassa integrazione relativi a Luglio segnalano un'impennata impressionante in valore assoluto ( oltre 6.000.000 di ore nell'ultimo mese), riportando purtroppo il segno più sul totale dei primi 7 mesi dell'anno (+ 4,39%).Sono infatti 29.754.719 le ore di cassa autorizzate dall'INPS nel periodo Gennaio-Luglio, a fronte delle 28.501.994 dell'analogo periodo del 2011.

In particolare aumenta del 4,5% la cassa ordinaria, poco oltre i 6,5 milioni di ore,cala del 2% sotto i 12.000.000 di ore quella in deroga, e si impenna+12,60% oltre gli 11.200.000 ore la straordinaria, frutto delle crisi strutturali di carattere industriale.

Pur in un andamento difforme che vede le provincie dell'area della Toscana centrale, che più di altre hanno pagato negli scorsi anni il “reggere meglio” questa nuova ondata della crisi, con provincie come Pistoia e Prato in calo per quel che riguarda la cassa, di percentuali a 2 cifre ( -17 e 11% rispettivamente) è il dato sulla straordinaria che preoccupa maggiormente.Alcuni territori colpiti da processi marcati di deindustrializzazione registrano inevitabilmente dati molto pesanti sulla cig:è il caso di Livorno ( +43%)Massa ( +22%)Siena ( +48%)Lucca addirittura ( +75% con dati molto negativi su edilizia e carta).A livello regionale i settori che più paiono avvitarsi nella spirale recessiva si confermano:il metalmeccanico (+14,23%)il commercio (+13,72%)l'edilizia (+8,69%).

Nel raffronto con altre regioni più industrializzate come Veneto e Lombardia si nota un aumento sensibile anche per queste realtà, rispettivamente dell' 8 e del 6% nello stesso periodo preso a riferimento.

Daniele Quiriconi, responsabile mercato del lavoro della Segreteria regionale della CGIL, afferma: “I dati confermano le preoccupazioni sulla crisi, destinata ad aggravarsi nelle sue ricadute sociali per quello che appare l'inevitabile sbocco di alcune vertenze, l'incertezza piena su altre, la mancanza di una strategia di crescita a livello di governo centrale, il permanere di una difficoltà nell'erogazione del credito. Ciò che preoccupa maggiormente è la crescita esponenziale della cassa integrazione straordinaria, destinata ad esplodere nei prossimi mesi, in relazione all'aggravarsi della crisi strutturale di molte imprese”.

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Primo PianoFILCTEM-CGIL e CGIL Circondario Empolese-Valdelsa

Nella crisi delle attività produttive del territorio dell’Empolese-Valdelsa emergono alcuni importanti elementi di controtendenza.Dopo la ripresa ed il rilancio di una azienda storica come l’Irplast, anche dal fallimento della Syrom, grazie ai lavoratori, al confronto sindacale, ed a un nuovo assetto societario, si è tornati alla piena ripresa dell’attività produttiva incominciata lo scorso anno nel mese di settembre.La Vibac Acquisizioni Spa– nata dalle ceneri della ex-Syrom-, a distanza di un anno, vede oggi consolidare l’assetto produttivo ed occupazionale trasformando, - oltre ai primi 20 che avevano permesso la ripresa dell’attività-, i contratti di circa 90 lavoratori da tempo determinato a tempo indeterminato. Attualmente l’azienda impiega quindi a tempo indeterminato circa 110 unità, e circa 7 somministrazioni di lavoro. L’azienda si colloca quindi nella fascia delle medie imprese, e non nelle piccole o piccolissime imprese. Dalla crisi, come la vicenda dell’Irplast e della Vibac-ex-Syrom, si può dunque uscire salvaguardando l’apparato produttivo e la tenuta occupazionale, grazie anche – o soprattutto- ai lavoratori, al sindacato ed al costante confronto tra azienda e parti sociali: proprio quella “concertazione” che l’attuale presidente del Consiglio Mario Monti, ed anche il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, indicano come l’origine dei mali del nostro paese.Il settore della gomma plastica, con particolare riferimento al settore delle pellicole e nastri adesivi, mostra quindi elementi di controtendenza importanti nella crisi, affermandosi sempre di più come un settore “solido” e con ulteriori possibilità di espansione del nostro territorio.L’intero settore è inoltre caratterizzato da una presenza significativa di aziende di media impresa che integrano tantissime aziende di dimensioni minore, siamo infatti in presenza di aziende leader che variano da un minimo di 40 addetti per arrivare fino a circa 180 addetti, rientrando quindi perfettamente nelle politiche di attenzione alle medie aziende rivendicata dalla regione Toscana e dal suo Presidente Enrico Rossi.Si tratta inoltre di aziende con personale altamente qualificato, con impianti tecnologicamente all’avanguardia, forti investimenti di capitale, necessità di investimenti in ricerca, sbocchi anche nei mercati esteri. Come Organizzazione Sindacale riteniamo che si debba arrivare alla costituzione di un vero e proprio distretto produttivo della gomma-plastica dell’Empolese Val d’Elsa, coinvolgendo imprese, enti locali, la stessa Regione Toscana, gli istituti di credito, per consolidare ulteriormente e espandere il settore, puntando principalmente su ricerca e formazione, ma anche su infrastrutture materiali ed immateriali, nonché il coinvolgimento delle Rsu e delle organizzazioni sindacali sull’organizzazione del lavoro, orari, sicurezza, fino ad arrivare ad un contratto integrativo territoriale.A tal proposito l'Agenzia per lo Sviluppo deve svolgere un ruolo decisivo, recuperando la motivazione originaria della sua nascita. E’ una sfida che la CGIL di zona, forte del consenso tra i lavoratori e dai risultati nella gestione delle crisi Irplast e Syrom, rivolge alle organizzazioni datoriali ed alla classe politica del nostro territorio, chiedendo da subito l’apertura di un tavolo permanente e di confronto tra tutti i soggetti coinvolti per una prospettiva nuova di sviluppo produttivo dell'area.

Giuseppe Dentato – Silvia Mozzorecchi, Filctem CGIL Empolese Val D’ElsaRossano Rossi, Segretario CDLM Empolese Val D’ElsaSergio Luschi, CGIL Empolese Val D’Elsa

Per un distretto produttivo della gomma-plastica nel nostro territorio

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Primo PianoLa CGIL di Grosseto in FESTACava di Roselle - 28 29 30 agosto

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