Numero 39 - Anno 29º...Costantino che, nel 313, con-cesse ai cristiani la libertà di praticare la...

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Dal web all’incontro Una copia 2,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO Numero 39 - Anno 29º Domenica 9 novembre 2014 12/13 A EDITORIALE EDITORIALE Lo scontro non aiuta a risolvere i problemi Nuovi lavoratori poveri SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI In caso di mancato recapito inviare al MO CDM per la restituzione al mittente previo pagamento resi Calcio Bologna – Carpi sfida di vertice PAGINA Commercio Ritrovare la fiducia PAGINA 9 19 7 PAGINA Sanità PAGINA PAGINA Gioco d’azzardo Rovereto Agesci A Carpi qualcosa si muove Tempo di missioni popolari Il Jamboree in Giappone 15 3 17 Continua a pagina 4 Francesco Bonini utunno caldo, si diceva quasi cinquant’anni fa, quando, nel solo 1969, si contarono 239 milioni di ore di sciopero. Sono passate due-tre generazioni, è cambiato il mondo. E’ rimasta l’espressione, null’altro. Gli scioperi di quegli anni segnavano una società in espan- sione, una società in crescita. Servivano a riequilibrare i conti: i salari in un anno crebbero di un quarto, contribuen- do a far crescere il benessere diffuso. Era il mondo del lavoro dipendente. Poi i sindacati si andarono affermando anche come attori politici, nel grande marasma degli anni settanta dei grandi scioperi politici, ormai due generazioni fa. Finiti anche quelli, senza alcun rimpianto. Oggi la platea dei lavoratori è cambiata radicalmente: finiti i grandi agglomerati industriali, ridotti i sindacati, di aderenti e di peso politico. Lo sciopero, anche lo sciopero generale di cui si torna a parlare in questi giorni, è solo uno strumento difensivo, di fronte ad un lavoro che scappa, che le multinazionali spostano in uno scacchiere europeo e mondiale. A pagina 4 la disoccupazione in provincia di Modena e il convegno ecclesiale di Salerno sulla precarietà del lavoro Calcio Bologna – Carpi sfida di vertice Sanità Conoscere le nuove tecnologie per imparare a stare nella rete come spazio di relazioni vere con il prossimo. Questo l’obiettivo della giornata che ha visto riuniti gli operatori della comunicazione e i responsabili della diffusione di Notizie Dal web all’incontro PAGINE PAGINA Commercio Ritrovare la fiducia Ictus: in campo la prevenzione Ictus: in campo la prevenzione

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Dal weball’incontro

Una copia 2,00Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO

Numero 39 - Anno 29ºDomenica 9 novembre 2014

12/13

A

EDITORIALEEDITORIALELo scontro non aiuta a risolvere i problemi

Nuovi lavoratori poveri

S E T T I M A N A L E D E L L A D I O C E S I D I C A R P I

In caso di mancato recapitoinviare al MO CDM

per la restituzione al mittenteprevio pagamento resi

Calcio

Bologna – Carpisfida di vertice

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Commercio

Ritrovarela fiducia

PAGINA 9 197 PAGINA

Sanità

PAGINAPAGINA

Gioco d’azzardo Rovereto Agesci

A Carpiqualcosasi muove

Tempodi missionipopolari

Il Jamboreein Giappone153 17

Continua a pagina 4

Francesco Bonini

utunno caldo, si diceva quasi cinquant’anni fa,quando, nel solo 1969, si contarono 239 milioni diore di sciopero. Sono passate due-tre generazioni, è

cambiato il mondo. E’ rimasta l’espressione, null’altro.Gli scioperi di quegli anni segnavano una società in espan-sione, una società in crescita. Servivano a riequilibrare iconti: i salari in un anno crebbero di un quarto, contribuen-do a far crescere il benessere diffuso. Era il mondo dellavoro dipendente. Poi i sindacati si andarono affermandoanche come attori politici, nel grande marasma degli annisettanta dei grandi scioperi politici, ormai due generazionifa. Finiti anche quelli, senza alcun rimpianto.Oggi la platea dei lavoratori è cambiata radicalmente:finiti i grandi agglomerati industriali, ridotti i sindacati, diaderenti e di peso politico. Lo sciopero, anche lo scioperogenerale di cui si torna a parlare in questi giorni, è solo unostrumento difensivo, di fronte ad un lavoro che scappa, chele multinazionali spostano in uno scacchiere europeo emondiale.

A pagina 4 la disoccupazione in provincia di Modena e ilconvegno ecclesiale di Salerno sulla precarietà del lavoro

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Bologna – Carpisfida di vertice

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Conoscere le nuove tecnologie per imparare a stare nella rete come spaziodi relazioni vere con il prossimo. Questo l’obiettivo della giornata che ha vistoriuniti gli operatori della comunicazione e i responsabili della diffusione di Notizie

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Ictus:in campola prevenzione

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2 9 novembre '14 Dedicazione della Basilica Lateranense

Un fiume rallegrala città di DioDomenica 9 novembreLetture: Ez 47,1-2.8-9.12; Sal 45; 1Cor 3,9-11.16-17; Gv 2,13-22Anno A – IV Sett. Salterio

L’evangelista Matteo, Evangeliario di Ada (IX sec.)

Si

Dal Vangelo secondo Giovanni

avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì aGerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendevabuoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti

fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra ildenaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e aivenditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cosee non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoidiscepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tuacasa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e glidissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?».Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tregiorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei:«Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu intre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempiodel suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoidiscepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credette-ro alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

La liturgia ci fa celebrareoggi la Dedicazione dellaBasilica Lateranense, chia-mata “madre e capo di tuttele chiese dell’Urbe edell’Orbe”. In effetti, que-sta Basilica fu la prima adessere costruita dopol’editto dell’imperatoreCostantino che, nel 313, con-

cesse ai cristiani la libertà dipraticare la loro religione. Lostesso imperatore donò al PapaMelchiade l’antico possedi-mento della famiglia deiLaterani e vi fece edificare laBasilica, il Battistero e ilPatriarchio, cioè la residenzadel Vescovo di Roma, dove iPapi abitarono fino al periodo

tera comunione cattolica (AiRomani, 1, 1).La Parola di Dio in questasolennità richiama una veritàessenziale: il tempio di matto-ni è simbolo della Chiesa viva,la comunità cristiana, che giàgli Apostoli Pietro e Paolo,nelle loro lettere, intendevanocome “edificio spirituale”,costruito da Dio con le “pietrevive” che sono i cristiani, so-pra l’unico fondamento che èGesù Cristo, paragonato a suavolta alla “pietra angolare” (cfr1 Cor 3,9-11.16-17; 1 Pt 2,4-8; Ef 2,20-22). (…) La bellez-za e l’armonia delle chiese,destinate a rendere lode a Dio,invita anche noi esseri umani,limitati e peccatori, a conver-tirci per formare un “cosmo”,una costruzione bene ordina-ta, in stretta comunione conGesù, che è il vero Santo deiSanti. Ciò avviene in modoculminante nella liturgiaeucaristica, in cui l’ecclesìa,cioè la comunità dei battezza-ti, si ritrova unita per ascoltarela Parola di Dio e per nutrirsi

del Corpo e Sangue di Cristo.Intorno a questa duplice men-sa la Chiesa di pietre vive siedifica nella verità e nella ca-rità e viene interiormente pla-smata dallo Spirito Santo tra-sformandosi in ciò che riceve,conformandosi sempre più alsuo Signore Gesù Cristo. (…)Cari amici, la festa odiernacelebra un mistero sempre at-tuale: che cioè Dio vuole edifi-carsi nel mondo un tempio spi-rituale, una comunità che loadori in spirito e verità (cfr Gv4,23-24). Ma questa ricorren-za ci ricorda anche l’importan-za degli edifici materiali, in cuile comunità si raccolgono percelebrare le lodi di Dio. Ognicomunità ha pertanto il doveredi custodire con cura i propriedifici sacri, che costituisconoun prezioso patrimonio reli-gioso e storico.

Benedetto XVI(Angelus nella Festa dellaDedicazione della Basilica

Lateranense, domenica 9novembre 2008)

avignonese. La dedicazionedella Basilica fu celebrata dalPapa Silvestro verso il 324 e iltempio fu intitolato al Santis-simo Salvatore; solo dopo ilVI secolo vennero aggiunti ititoli dei Santi Giovanni Batti-sta e Giovanni Evangelista, dacui la comune denominazio-ne. Questa ricorrenza interes-

sò dapprima la sola città diRoma; poi, a partire dal 1565,si estese a tutte le Chiese dirito romano. In tal modo, ono-rando l’edificio sacro, si in-tende esprimere amore e ve-nerazione per la Chiesa roma-na che, come affermaSant’Ignazio di Antiochia,“presiede alla carità” dell’in- a cura di Virginia Panzani

Giotto, Cacciata dei mercanti dal tempio (1304-06),Padova, Cappella degli Scrovegni

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39 novembre '14

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Perse in un anno 70 milionidi giornate di lavoro

E con il giocoaumenta l’usura“L’azzardo, in Italia, è diventato neglianni della crisi una delle cause princi-pali dell’indebitamento di famiglie eimprese”. A dirlo è il vice presidentedella Consulta Nazionale Antiusura,monsignor Alberto D’Urso, preci-sando che “esso si è imposto comeuna delle principali matrici del sem-pre maggior ricorso all’usura”. I det-tagli del fenomeno si possono coglie-re, oggi, anche grazie alla sensibilitàdelle Fondazioni della Consulta, cheoltre 15 anni fa, ne capirono la gravitàe la complessità. All’epoca partironoda una considerazione: “che l’incre-mento dell’offerta legale di giochi d’az-zardo non avrebbe tolto spazio a quel-la illegale; piuttosto, al contrario, cheil combinato disposto delle due – le-gale e illegale – avrebbe finito pergenerare un’offerta inflattiva, in cuiciascuna si sarebbe avvalsa dell’altra,per allargare a dismisura la base dei‘clientes’. E indurre, così, una do-manda sempre maggiore”. Il giocod’azzardo ha movimentato nel 201384 miliardi 728 milioni di euro; sonostate destinate a esso 70 milioni digiornate lavorative in un anno.“È urgente e fondamentale recuperarela riflessione etica – osserva monsignorD’Urso –. Non ci lascia indifferenti larealtà che fotografa un minore su quattrodedito all’azzardo: il 33% di essi scom-mette con i Gratta e Vinci; l’11%frequenta le sale Bingo, il 7,8% giocaai Video Poker e il 6,9% alle SlotMachine. Ben vengano altre leggi re-gionali per arginare ed eliminare que-sta piaga sociale (finora hannouna legge regionale la Lombardia,l’Emilia Romagna, la Liguria, la Puglia,il Lazio, il Friuli, la Toscana); benvengano i provvedimenti sempre piùnumerosi dei sindaci di città grandi epiccole, che richiedono il rispetto del-le distanze delle sale gioco dalle scuo-le, dai mercati, dalle chiese. Ben ven-gano altre iniziative, per esempio comequelle orientate a che nei bar ci sia unbuon caffè e non una slot-machine”.

Modena nella top ten delle slotSu 103 province, Modena èall’11esimo posto in Italia perspesa pro capite riferita a Lotto eSuperenalotto. Poco male, sepensiamo che si parla di “soli”185 euro a persona. È invecequanto mai preoccupante che essasi collochi al 10° posto per ilgioco alle slot e videolottery:1070 euro è la spesa pro capitesul nostro territorio. (Cfr Ricer-ca “Il gioco d’azzardo e le sueconseguenze sulla società italia-na”, 11 giugno 2014)

Benedetta Bellocchio

olo il 23% delle persone ric-che gioca d’azzardo controil 52% delle persone pove-re. Basterebbe questo dato

del Sole 24 Ore a motivare l’ur-genza di provvedimenti che neregolamentino – e ne prevengano– la diffusione.Sarà per questo che il gioco d’az-zardo è uno dei pochi temi chemette d’accordo tutte le forze poli-tiche carpigiane. È stata infatti pre-sentata da Monica Medici del Mo-vimento 5 Stelle al consiglio co-munale dello scorso 23 ottobre, epoi approvata all’unanimità congli emendamenti del Pd, una mo-zione per il “regolamento e contra-sto all’abuso compulsivo delle slot-machine”. Il testo sottoposto alladiscussione, constatando lapervasività e la gravità del feno-meno, chiede a sindaco e giuntal’impegno, da una parte ad intra-prendere un percorso informativo,e dunque preventivo, sul territorio,dall’altra ad attuare forme didisincentivazione dell’utilizzo delleslot negli esercizi pubblici attra-verso sgravi fiscali e adesivi iden-tificativi per i virtuosi, limitazionid’orario e distanze vincolate perchi invece le possiede, insieme aldivieto assoluto di ingresso ai mi-nori e a specifiche informazioni daporre sulle macchinette stesse. Nelladiscussione in consiglio è stataaccettata la proposta di emenda-mento presentata dal Pd, che ri-chiede alle forze dell’ordine“un’azione coordinata di controllodella regolarità normativa dellesale”, ed esplicita maggiormentela necessità di promuovere inizia-tive di sensibilizzazione e forma-zione che coinvolgano in modoparticolare studenti e anziani. L’ado-zione di idonei provvedimenti diregolamentazione delle sale è unaltro punto su cui si è chiesto l’im-pegno dell’amministrazione, insie-me al confronto con associazionisportive e di promozione socialeattive presso gli spazi comunaliperché si verifichi, procedendo allaeventuale rimozione, la presenzadi macchinette. “Abbiamo voluto

precisare gli elementi strategici dilungo periodo – spiega il capogruppodel Pd Paolo Gelli –. In primoluogo il controllo da rafforzare, daparte di tutte le forze dell’ordine,non solo sulla regolarità degli eser-cizi e dell’utilizzo degli apparec-chi, come previsto dalla legge re-gionale, ma anche sulle macchi-nette stesse, visti i rischi dimanomissioni e infiltrazionimafiose. È necessaria inoltre unaspecifica formazione degli opera-tori sociosanitari sulla ludopatia, el’attivazione di percorsi di preven-zione: essendo questa una dinami-ca di tipo culturale oltre che com-merciale, che si fa fatica a control-lare se ci si limita a delle sanzioni,occorre collaborare con tutti i sog-getti presenti per creare momentidi sensibilizzazione. La necessitàdi disciplinare attraverso regola-mento o ordinanza le nuove aper-ture è poi un segno tangibile econcreto da mettere in piedi”. An-cora in fase di studio, questo bene-detto provvedimento, perché nonsia impugnabile degli esercenti.“Speriamo infine – conclude Gelli– che a novembre torni in esame lalegge nazionale che ha visto unabattuta d’arresto in parlamento”.

In consiglio l’assessore a Sociale eSanità Daniela Depietri ha illu-strato le iniziative messe in attofinora sul territorio. E che riguar-dano, chiarisce, “il lavoro congiuntodi Polizia, Carabinieri e Poliziamunicipale, l’elaborazione divetrofanie che saranno distribuiteai quattro comuni dell’Unione, dopouna ricerca, tramite lettera speditaa tutti gli esercenti, di chi puòesporre il marchio ‘Slot-free ER’.Particolarmente importante saràl’elaborazione di un protocollod’intesa con gli enti che utilizzanoil patrimonio comunale. In Circoli

Arci, associazioni sportive, centrisociali non dovranno trovare spa-zio macchinette”. Non vi sono datiin tal senso, chiarisce Depietri, ma“vogliamo metterlo nero su bian-co, in modo che questo non si ve-rifichi, come invece è successo inaltre città”.A livello educativo si conta moltosul gruppo di lavoro istituito pres-so la Casa del Volontariato, di cuifanno parte diversi soggetti, con ilcompito di lavorare sulla forma-zione e sulla sensibilizzazione.“Abbiamo in progetto di incontra-re il Sert che attualmente ha, sul-l’Unione, 40 persone con formegravi di ludopatia”, aggiungeDepietri. “Sicuramente proporre-mo iniziative di formazione sullescuole – spiega Maria VittoriaBertacchini, membro del gruppoe docente –, poi si proseguirà nellamappatura delle sale, dei tabacchini,dei bar (virtuosi e non). Portiamoavanti il rapporto con le istituzioniper gli aspetti normativi, in parti-colare sulla distanza dai luoghi sen-sibili che finora non si è riusciti adosservare – conclude – come di-mostra la sala slot affacciata su viaPeruzzi, proprio di fronte al LiceoFanti”.

A Carpi una mozione del Movimento 5 Stelleriporta al centro il problema del gioco d’azzardo

Azione comune

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4 9 novembre '14

Il Vescovo di Carpialla luce dei crescenti problemi di lavoro

che si presentano in particolare tra i giovani, e non solo, proponeun prestito senza interessi (fino a 10.000 euro)

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Luigi Crimella

na “task force” che“metta il naso nelleRegioni” e le pungoli

per un utilizzo rapido e perti-nente dei fondi europei per losviluppo, fondi che troppospesso rimangono inutilizzatiper incapacità di formulare i“progetti”, e perciò vengonorispediti a Bruxelles. La cre-azione di forme di “micro-credito” per le imprese gio-vanili, con adeguate garanzieper stimolarne la nascita e losviluppo. Una “rete di fami-glie” che si facciano garanti epromuovano inedite forme di“micro-credito” a sostegno delprimo figlio per le giovanifamiglie da poco costituite.Quelle qui sopra esposte sonotre delle numerose proposteemerse dal convegno “Nellaprecarietà la speranza”, tenu-to a Salerno dal 24 al 26 otto-bre a cura degli Uffici pasto-rali Cei per il lavoro, la fami-glia e il laicato, sostenuti dal-le rispettive Commissioniepiscopali. L’iniziativa haradunato circa 400 tra vesco-vi, parroci, laici impegnatinelle diocesi e parrocchie perla pastorale sociale e familia-re. Presenti anche tantieducatori e giovani del Pro-getto Policoro (rete di anima-tori che ha dato vita a centi-naia di piccole iniziative la-vorative per giovani e perso-ne in difficoltà).

Il lavoro come “vocazione”Che fare? Cosa ha detto laChiesa italiana davanti a unasimile situazione? Cosa pos-sono fare le comunità cattoli-che per contribuire agli sforzimessi in atto a livello politicoe amministrativo?Monsignor Giancarlo MariaBregantini, vescovo diCampobasso-Bojano e presi-dente della Commissioneepiscopale per i problemi so-ciali, ha offerto alcuni stimo-li: “Riscoperta del lavoromanuale”, accompagnamen-to dei giovani a riscoprire illavoro come “vocazione”,orientamento dei giovani nonsoltanto verso i corsi scola-stici superiori più gettonati,valutazione se per molti diloro non sia meglio la sceltadi corsi professionali (elettri-cisti, idraulici, cuochi, assi-stenti familiari, ecc.) di cuic’è carenza.Ha anche spronato a intensi-ficare le forme di “patrona-

to”, come accoglienza quali-ficata e in grado di assistereimmigrati, persone a disagio,disoccupati, ex-carcerati ecc.per trovare forme direinserimento. Insomma, unaserie d’indicazioni, frutto deilavori del convegno, che mo-strano una Chiesa attenta al“concreto” della vita sociale,orientata a iniziative non re-toriche ma capaci di far emer-gere vere “vocazioni” lavo-rative.

Cosa fanno le associazioniIl laicato cattolico organizza-to è stato chiamato a raccoltaper illustrare cosa fanno oggiassociazioni e movimenti perfronteggiare la crisi. GianniBottalico delle Acli, ha par-lato di patronato, scuole perimmigrati, centri di forma-zione professionale compre-si quelli per detenuti (Lazio,Val d’Aosta, Lombardia), ec o o p e r a t i v e . R o b e r t oMoncalvo di Coldiretti hadescritto le contraddizioni delcibo oggi: 1 miliardo di uo-mini hanno fame e 1 terzo delcibo prodotto viene “spreca-to” nei Paesi ricchi; 39 milio-ni di morti ogni anno per famee 26 milioni di morti per obe-sità. La risposta di Coldirettisi struttura così: agricoltura“sociale”, mercati di “cam-pagna amica”, promozioneimprese giovani. “L’agricol-tura insieme alle cooperative- ha detto - è l’unico settore

che in questi anni staa s s u m e n d o ” . M o n i c aPoletto della Compagnia delleOpere ha puntato l’attenzio-ne su una imprenditorialitàdiffusa, al cui interno la retedei “centri di solidarietà” giocaun ruolo importante. Esempi:la “Piazza dei Mestieri” diTorino, o “Cometa” a Comocon la contrada degli artigia-ni, dove hanno trovato occu-pazione giovani del disagiosociale. Per Confartigianato,coi suoi milioni di artigianiche hanno bisogno di lavora-tori e non li trovano, il presi-dente Giorgio Merletti haauspicato più “auto-

imprenditorialità”: strumenticome “Faber Lab” in variecittà italiane avvicinano i gio-vani ai laboratori. “Poi - hadetto - tocca alla politica fareleggi per l’apprendistato chefavoriscano le assunzioni”.Anche Confcooperative,con Vincenzo Mannino, haparlato di spazi nelle coopsociali (+98% dalla crisi e+114% di occupazione): l’ideaè di far nascere nuove coopper medici, farmacisti, sani-tari ecc. Marta Sattanino di“Gioc” (Gioventù operaia cri-stiana) punta sull’accompa-gnamento dei giovani “neet”,che non studiano e non lavo-rano, quelli “tagliatifuori”. Giovanni Gut di Mclha spinto sui centri di ascoltoe formazione, mentre SimonaLoperte del Mlac (lavorato-ri di Azione Cattolica) ha of-ferto un quadro delle iniziati-ve formative nel mondo dellavoro.

Spazi di protagonismosociale da occupare“La Chiesa può fare supplen-za, ma chiede a chi governarisposte strutturali”: questopensiero del card. AngeloBagnasco (presidente Cei) èstato ricordato dam o n s i g n o r D o m e n i c oSigalini, che presiede la Com-

missione episcopale per illaicato. “È vero che i giovaniper il 40% sono disoccupati -ha notato - ma per il 76,5%vogliono fare famiglia e pro-prio la famiglia deve diventa-re un ‘target’ non solo per laChiesa ma per le politichepubbliche: non bisogna solopuntare sui giovani, sui single,ma sulla famiglia che rimaneil bene più grande!”, ha detto.Nel suo discorso conclusivo,si è rivolto alla politica chie-dendo che “lo Stato crei lecondizioni legislative e di la-voro perché sia offerto un av-venire ai giovani e possanofare famiglia”. Alle Regioniha chiesto che “diano vita aprogetti capillari sul territo-rio, usando i fondi europei.Per questo - ha aggiunto rife-rendosi a realtà come Policoro- ci proponiamo come sog-getti partecipanti privati alleiniziative finanziabili”.

U

Si è svolto a Salerno un convegno ecclesiale dedicato alla precarietàdel lavoro. Le comunità e il variegato mondo dell’associazionismochiamati ad operare per alimentare la speranza

Creatività all’opera

L’esperta della Commissio-ne europea, l’italiana CinziaMasina, ha parlato di quasi5 milioni di giovani disoc-cupati in Europa. Nel no-stro Paese si aggira sul 50%la disoccupazione giovani-le, con punte ancora più ele-vate nelle Regioni del Sud.

A Modena 30 miladisoccupatiCisl: “La reazioneparta dal territorio”

Aumentano i disoccupati mo-denesi. Al 18 settembre le per-sone senza lavoro iscritte aiCentri per l’impiego erano30.531 (donne per il 57,76 percento). A Modena la percen-tuale di disoccupazione è sali-ta al 7,6 per cento, contro il 6per cento di fine 2013. Nellafascia di età tra 15 e 24 annicerca lavoro il 22,71 per cen-to; un dato inferiore sia allamedia regionale (33,26 percento) che nazionale (41,6 percento). “La nostra provincianon ha mai avuto così tantidisoccupati; storicamente iltasso di disoccupazione hasempre oscillato tra il 3 e 3,5per cento - ricorda DomenicoChiatto, responsabile dellepolitiche del lavoro per la se-greteria provinciale Cisl - Unastima indica in circa 25 mila iposti perduti nell’industria nelquinquennio 2008/2013: i set-tori più colpiti sono ceramicaed edilizia. Le responsabilitàsono prima di tutto della poli-tica nazionale, ma nel nostroterritorio avremmo dovuto faredi più per contrastare questaemorragia di posti di lavoro.Credevamo che l’economiamodenese avesse una sua ca-pacità di reazione indipenden-te dai fattori negativi esterni alterritorio. Invece non era cosìe abbiamo capito che è neces-sario agire innanzitutto local-mente”. Chiatto sottolinea cheè praticamente conclusa la di-scussione tra le istituzioni, as-sociazioni imprenditoriali esindacati su come stimolare laripresa del territorio. Nei gior-ni scorsi, inoltre, la Cisl halanciato una campagna suisocial network per chiedere airagazzi modenesi come vedo-no il loro futuro. “Stiamoascoltando gli studenti sui temiche stanno loro più a cuore,dalla scuola al lavoro – spiegaWilliam Ballotta, segretarioprovinciale Cisl – Ci arrivanodomande, apprezzamenti eanche qualche critica. I ragaz-zi sono preoccupati per lamancanza di prospettive, av-vertono una certa ‘solitudine’rispetto al lavoro, rivelano unbisogno di essere accompa-gnati.Noi – conclude Ballotta – vo-gliamo raccogliere la sfida edare risposte concrete a que-sta forte richiesta di aiuto cheproviene dai giovani”.

Copertina

Centro culturale Ferrari di Modena

Creare lavoro per i giovaniIl Centro culturale F. L. Ferrari organizza per martedì 11novembre 2014 alle ore 18.00 presso Palazzo Europa, aModena in via Emilia Ovest 101, al terzo appuntamentodel programma “Creare lavoro”, un ciclo di incontri con iprotagonisti dell’economia e del lavoro per sostenere unacultura e azioni concrete per la creazione di nuovi posti dilavoro soprattutto per giovani e precari.Il tema del convegno di martedì 11 è “Cambiare le regoleper rilanciare il lavoro” con gli interventi di GiampieroFalasca, avvocato, autore del libro “Divieto di assumere”ed. Lavoro; Gaetano De Vinco, presidente ConfcooperativeModena; William Ballotta, segretario Cisl Modena; Giu-seppe Boschini, esperto di organizzazione del lavoro.

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Maria Silvia Cabri

a città ideale: quella ingrado di superare ognibarriera architettonica

e garantire l’inclusione so-ciale. Di tutti. Questo il ful-cro del convegno che si èsvolto venerdì 24 ottobre pres-so l’auditorium Loria, nell’am-bito della Settimana dellaSalute Mentale. La tavola ro-tonda, organizzata dal ForumTerzo Settore provinciale, èpartita da un’idea ben preci-sa: progettare città, case, stra-de, stazioni e ascensori, peruna disabilità non solo motoriama anche visiva e sensoriale.“Il discorso è ampio –esordisce Albano Dugoni,portavoce provinciale delForum Terzo Settore -, riguar-da l’essere ‘comunità’. Oc-corre ragionare non più percategorie e capire quali pos-sono essere le facilitazioni dicui tutti i cittadini possonogodere: non solo i disabili maanche i ‘distratti’. Nelle si-tuazioni di emergenza diven-tiamo tutti ‘non abili’. È ne-cessario un cambio di culturae di mentalità”. Ma evidente-mente ancora sussiste unabarriera “architettonica” trala realtà e questo pensiero, ediventa sempre più importanteil processo di conoscenza,divulgazione e apprendimen-to, per rimuovere gli ostacolie aprire la strada alla proget-tazione inclusiva, per una “cittàper tutti”, come recita il titolodel convegno.“Inoltre – prosegue Dugoni -gli interventi devono esserecoordinati su tutto il territo-rio dell’Unione Terre d’Ar-

gine e non più a livellosettoriale. Dobbiamo tutticollaborare per rendere il no-stro paese più attrattivo e vi-vibile”.Proprio in quest’ottica di co-operazione, la conferenza èstata preceduta da un labora-torio sperimentale. Un’espe-rienza umana e pratica che hacoinvolto al mattino di ve-nerdì gli alunni della mediaAlberto Pio e nel pomeriggioil primo cittadino e alcunipolitici e tecnici comunali.Partendo dal cortile della po-lizia municipale, il sindacoAlberto Bellelli, l’assessorealla sanità e sociale Daniela

Depietri, i consiglieri Mar-co Bagnoli e Eros AndreaGaddi, e il presidente delconsiglio Davide Dalle Ave,sono arrivati fino davanti alMunicipio, valutando di per-sona le barriere architettonichee le altre difficoltà di accessi-bilità e segnaletica che pos-sono incontrare ogni giorno idisabili. “E’ necessario rive-dere la normativa in tema dibarriere architettoniche, risa-lente al DM n 239 del 1989 -prosegue l’architetto GaetanoVenturelli, esperto didomotica in tema di accessi-bilità -. Ci sono situazioniche sembrano non corrette,mentre in realtà lo sono. È lalegge che deve essere aggior-nata per divenire piùprestazionale. Il fisico e glistrumenti si evolvono, e idisabili non sono solo quelliin carrozzina, non dimenti-

L

Un convegno e un laboratorio per una città inclusivasenza barriere per tutti non solo per i disabili motori

AssociazioneDisabili e Familiari(A.DI.FA)Si festeggia il3° compleannoIn occasione del terzoanniversario della registra-zione formale e dell’iniziodelle attività dell’Associa-zione Disabili e Familiaridi Carpi è stato organizza-to per domenica 9 novem-bre un momentocelebrativo con l’unicoobiettivo di fare festa e didare un’occasione diconvivialità ai soci e agliamici. L’appuntamento èpresso i locali della par-rocchia di Quartirolo diCarpi dove alle ore 11.15don FrancescoCavazzuti, delegato delVescovo, celebrerà laSanta Messa alla qualeseguirà il pranzo. Haassicurato la sua presenzail sindaco Alberto Bellelli.

E’ necessario prenotarsiper il pranzo (quota euro20, gratuito per i disabiligravi) rivolgendosi a:Antonio Mazzarella 3497718388 e MarcoCasarini 329 4263392

Provare per credereProvare per credere

Novembre è il mese di mobilitazione per la disabilitàche vede diverse manifestazioni, a Roma, promosse davarie associazioni. E, in più, altre associazioni Fish eFand sedute al tavolo con il ministro Poletti, per discu-tere e provare a raggiungere un accordo sul tema criticodel Fondo non autosufficienza. Il 5 novembre sono scesi in piazza i genitori di alunnidisabili “per costringere una politica muta, sorda e ciecaa occuparsi dei disabili” e per consegnare al governo lelettere dei genitori. Tante le carenze denunciate inambito di inclusione scolastica: insufficienza del soste-gno, inadeguatezza delle strutture, mancanza di conti-nuità didattica. L’8 novembre di nuovo la disabilitàscenderà in piazza, questa volta con la “Via crucis deimalati rari”: una marcia promossa dal Movimento ita-liano malati rari, per denunciare le carenze e le criticitàdel Piano nazionale, approvato il 16 ottobre scorso dallaConferenza Stato-Regioni. Obiettivo comune di questemanifestazioni la richiesta di un’attenzione reale econcreta alla disabilità e risposte adeguate ai bisogni eai problemi che questa pone ai malati e alle loro fami-glie.

Copertina

Diventa difficile mobilitare,in un universo frammentato.Riescono gli scioperi di nic-chia, piccoli gruppi che oc-cupano posizioni strategiche,in particolare nei servizi.Serpeggia un senso di impo-tenza, in questa “Repubblicademocratica, fondata sul la-voro”. Attori antichi, comepartiti e sindacati, tipiche isti-tuzioni del ventesimo secolo,fanno fatica, scontano anti-chi errori e una diffidenzaormai radicata. Sono in per-dita secca di consensi. Eppu-re c’è, oggi più che mai, esoprattutto in questo passag-

gio di profonda e radicaleristrutturazione dei rapportieconomici e sociali – che sci-vola via senza che ce ne ac-corgiamo – c’è tanto, tantobisogno di rappresentanza diinteressi collettivi e di tuteladei diritti.Ecco allora il paradosso: par-titi e sindacati sono – nonsenza colpe loro proprie – incaduta libera nel consenso enella stima dell’opinione pub-blica, che ha ragioni da ven-dere. Ma il rischio è che ilruolo che sindacatisclerotizzati, spiazzati da cam-biamenti che non hanno vo-

luto seguire, non sono più ingrado di giocare, e si tratta diun ruolo indicato nel testostesso di una Costituzionepurtroppo ancora inattuata inquesto come in altri punti,non venga occupato da nes-suno. E’ concreto il rischioche i nuovi lavoratori dei nuovilavori, che sono spesso “la-voratori poveri”, siano pove-ri non solo di salario, ma an-che di tutele, garanzie, diritti,prospettive.Un dibattito legislativo fre-netico e sloganistico sul la-voro non aiuta. Urge decide-re, ma anche evitare di creare

contrapposizioni artificiali oinutili, che guardano all’im-mediato e rischiano di nonrispondere ai bisogni concre-ti dei lavoratori e soprattuttodi chi un lavoro lo cerca. In-tanto paradossalmente èrilanciato il ruolo di paraca-dute e di welfare della fami-glia. Ma è una soluzione al-l’italiana che non ha prospet-tiva e che non regge, in unorizzonte mondiale in cui in-vece valgono qualità e solidi-tà del sistema istituzionale esociale.

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Segue dalla primaNuovi lavoratori poveri

chiamolo”.Marciapiedi stretti, mancan-za di scivoli per le carrozzi-ne, segnaletica urbana nonpercepibile dai ciechi, ascen-sori che impartiscono infor-mazioni attraverso il citofo-no, e come tali non utilizzabilidai sordi.A ciò si aggiunge l’inciviltàdelle macchine che non sifermano di fronte ai passaggipedonali. “Guardare il mon-do da una carrozzina fa com-prendere molte cose - com-menta Bellelli -. Mi riferisconon solo alla presenza di bar-riere architettoniche, ma almodo stesso in cui le personeti guardano. Un’azione sem-plice, come attraversare lastrada, può divenire perico-losa per un disabile. Nessunoha rallentato mentre attraver-savamo sulle strisce pedona-li. E’ necessario responsabi-

lizzare tutti per un cambia-mento culturale”, Sull’inizia-tiva interviene AntonioMazzarella, presidente dell’A.Di.Fa, AssociazioneDisabili e Familiari: “orga-nizzare incontri per ricordarele buone prassi, dibattere sucome impedire l’edificazio-ne di nuove barriere è condi-zione fondamentale per sti-molare un mutamento”. Manon nasconde un certo scetti-cismo: “la prima amministra-zione che ha iniziato ad eli-minare le barrierearchitettoniche su alcuni per-corsi è stata quella Bergianti.Le amministrazioni succes-sive hanno operato una sceltadiversa, nonostante le nostrepressanti richieste. Quella at-tuale sta manifestando vogliadi fare e buona volontà: pur-troppo temiamo che la pocaesperienza porterà inevitabil-mente a momenti di difficol-tà nel confronto con alcunefigure tecniche. Osservando ilavori ultimati, viene da pen-sare che non intendano pro-gettare una città per tutti e amisura di disabili.Inoltre, agli occhi dei cittadi-ni appare che queste figureoccupino certe posizioni gra-zie ad un sistema diffuso difavoritismi e di distribuzionedi incarichi pubblici tra co-noscenze”.

La disabilità interpella la politica

Il laboratorio organizzato dal Forum Terzo Settore provinciale

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79 novembre '14

Zona commercialeal centro

CronaCarpi

Commercio: molte chiusure, ma un’apertura importanteAnnalisa Bonaretti

e fosse per tutti quei“vendesi” e “affittasi”sulle serrande abbas-

sate o sulle vetrine vuote cisarebbe da chiudere gli occhiper non voler vedere più nien-te del genere, poi però la spe-ranza riaffiora perché impariche, se tutto andrà bene comesi presume, a ridosso di Na-tale aprirà un mega spazio diparecchie centinaia di metrinell’area Crotti, ovvero inquel centro commerciale sul-la tangenziale che ospita giàattività di ristorazione qualiMcDonald’s e Roadhouse.Questa sarebbe una bellanovità: una catena di birre-ria/ristorazione nata nelReggiano e che sta riscuo-tendo un buon successo tan-to che prevede, più o meno insimultanea, l’apertura a Carpie a Modena. Si dice sianopersone in gamba, speriamo,c’è bisogno di positività e dicoraggio. Il loro format dilocale è ampio e solo in zonaindustriale.L’area della nuova aperturasta diventando il centro dellaristorazione giovanile, puravendo una gemma di quali-tà, L’Incontro.Sempre nell’ambito dellaristorazione dovrebbe apri-re, nel giro di qualche mese,un localino in piazzetta. Unacosa particolare, capace diattrarre clienti. Vedremo.A fronte di queste buone no-tizie, qualche altra non esatta-mente positiva. In corso Al-berto Pio la chiusura diMantovani si nota, eccome;l’auspicio è che gli spazi ven-gano occupati di nuovo o dal-la proprietà o da qualcun altroperché il “buco” è vistoso. Hachiuso anche il piccolo nego-zio di servizio stampa digita-

le, ma sicuramente TommasoLeone saprà rimpiazzarlo. E’uno che non sta fermo e leidee non gli mancano.La chiusura più eclatante dicorso Fanti è indubbiamentequella del negozio cinese sot-to il portico che vendeva unpo’ di tutto. Un ampio in-gresso, due vetrine laterali emerce esposta anche fuori,in stand pieni zeppi di abbi-gliamento a poco prezzo. Manon ha funzionato propriocome il negozio cinese di

Annalisa Bonaretti

Carpi segue il trend nazionale: si cerca di risparmiare quandosi può, si consuma meno comunque, o per necessità o perscelta.Secondo i dati presentati dall’Acri, Associazione di Fondazio-ni e Casse di Risparmio spa, in occasione della 90ª GiornataMondiale del Risparmio (31 ottobre 2014), gli italiani sonosempre più attenti ai consumi. La sensazione è che l’atteggia-mento parsimonioso sia determinato – quando non dal bisogno– da due grandi forze. La prima, che induce a un consumo piùresponsabile, attento alla qualità, ad evitare lo spreco, a rifug-gire la logica del consumo fine a se stesso e che non verrebbeparticolarmente alterato né dal miglioramento del redditodisponibile né dall’uscita dalle condizioni generali di crisi. Laseconda, forse più diffusa, che induce, al di là delle risorsefinanziarie disponibili, a consumare lo stretto necessario acausa di una mancanza di fiducia nel futuro, fiducia che sembrasempre più necessario rafforzare.Tutti i settori hanno subito ampie contrazioni negli ultimi dueanni. I settori dove i tagli dei consumi sono stati maggioriappartengono, come in passato, al “fuori-casa”, anche se iridimensionamenti, pur sem-pre ampi, sono meno elevatirispetto al 2013.Viaggi e vacanze, negli ulti-mi anni, sono stati ridotti dal60% degli italiani contro un6% che li ha incrementati.Il 59% degli italiani dichiaradi aver ridotto la propriafrequentazione di bar, risto-ranti, pizzerie negli ultimi due-tre anni: il 4% di averla incre-mentata e il 37% di averlamantenuta costante.Cinema, teatro, concerti registrano una contrazione presso il55% degli italiani; il 4% ha aumentato la fruizione e il 47% èstabile.Abbigliamento e accessori registrano una riduzione presso il52% degli italiani, un incremento presso il 7% e una stabilitànel 41%.Cali drammatici tanto che stupisce vedere ancora attivitàaperte.Auto e moto hanno un saldo negativo di 22 punti; non bene, maneppure così catastrofici, i dati riguardanti i prodotti alimenta-ri, l’elettronica e gli elettrodomestici che registrano un saldonegativo di 18 punti; telefono e telefonia hanno un saldonegativo di solo 7 punti.In un unico ambito, pur dominando la stabilità (60%), siregistra un segno + e riguarda il consumo di medicinali. Il 30%dichiara di averne aumentato il consumo contro il 10% cheammette di averlo riotto. Speriamo non sia a causa dell’età oper evitare di cadere in depressione.Insomma, i comportamenti sono dettati dalla crisi ma non solo.Gli italiani si aspettano di tornare ai livelli pre-crisi soltanto aridosso del 2020. Come dire, mai più.Il quadro della situazione economica delle famiglie è distabilizzazione e questo può lasciare un piccolo spazio allasperanza.Resta forte, però, il sentimento di sfiducia circa le sorti delPaese: gli sfiduciati sono il 43%, i fiduciosi il 28%, il 27%ritiene che la situazione rimarrà inalterata e il 2% non sa cosapensare. Neanche noi.

bijotteria che era lì accanto eche ha chiuso dopo alcunianni di attività mesi fa. E nonè stato rimpiazzato.Dal cartello “vendesi” a quel-lo “affittasi” in quello cheera Anceschi. Vista la posi-zione, almeno pulissero levetrine.Una lunga sequenza di car-telli “affittasi” in viaCarducci. Non è bastato ri-strutturare l’ex oleificioFerrari per riempire gli spa-zi. All’inizio andavano perla maggiore, adesso, purtrop-po, non è così.Alcuni negozi della periferiasono sbarcati in centro dove,pare, gli affitti stanno scen-dendo di parecchio. I costifissi sono tanti, i proprietaridevono aver capito che, incerti casi, è meglio accon-tentarsi. Per il commercialenon è come per l’abitativoche di un inquilino, anche semoroso, fatichi a liberartene.Una bella notizia riguardaFides et Labor: a Limidi Lu-cia Infante ha inaugurato ilsuo negozio di abbigliamen-to per taglie forti. Lei ci cre-de, noi pure.

S

I consumi

Cercasi fiduciadisperatamente

Zona commercialeal centro

Tommaso Leone Lucia Infante

Viale Carducci

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8 9 novembre '14 CronaCarpi

Ospite della seratadell’Interclub Rotary di Carpi,Mirandola, Reggio Emilia Valdi Secchia, di giovedì 30 ot-tobre è stato il generale Gior-gio Battisti, comandante delCorpo d’Armata di ReazioneRapida della Nato in Italia ecapo di Stato Maggiore delComando Isaf in Afghanistan.Il generale Battisti ha esorditoringraziando i suoi collabo-ratori, sottolineandone l’im-portanza e la qualità del lavo-ro svolto insieme a lui. Dopo una dettagliata edesauriente descrizionedell’Afghanistan e delle con-dizioni di vita difficilissimedella popolazione dovute allecondizioni climatiche e geo-grafiche (solo il 12% del ter-ritorio è coltivabile e il 25%urbanizzato), il generale Bat-tisti ha descritto le fasi stori-che di questa terra segnata daguerre ed invasioni.Significativo il periodo 1996-2001 con la salita al poteredel regime talebano, che hafatto retrocedere il paese dicentinaia di anni.

Inizialmente ben accolto per-ché poneva fine alle guerrecivili, si è poi rivelato in tuttala sua rigidità e intransigen-za, evidente soprattutto per lacondizione delle donne, se-gregate in casa senza possibi-lità di emancipazione nel-l’istruzione e nel lavoro.In queste condizioni la donnapoteva essere solo madre,moglie o sorella, senza nean-che poter accedere a curemediche.La società afghana è stata ed

è rurale, patriarcale, religiosae tradizionale, per cui l’auto-nomia della donna stenta an-cora ad emergere.Oggi dopo anni di regimetalebano i problemi sono an-cora molti, (purtroppo resta ilfenomeno del terrorismo), e la democrazia è per così dire“tribale”, ma ci sono stati grandicambiamenti sociali grazieall’intervento della comunitàinternazionale , attraverso laMissione Isaf che vede impe-gnati con l’Italia, altri 48 Pa-

esi. Questa missione si con-cluderà nel dicembre 2014,con il rientro di 40mila solda-ti nell’arco di due anni.Il Paese ha tanti problemiancora oggi da risolvere: fame,freddo e indigenza tra la po-polazione, ma c’è una venta-ta di cambiamento, di cui sa-ranno artefici e protagonisti igiovani al di sotto dei trent’an-ni, che rappresentano il 70% della popolazione afghana.Dopo un breve dibattito, laserata conviviale si è conclu-sa con lo scambio tra i trepresidenti dei Rotary Club eil generale Battisti dei rispet-tivi gagliardetti e di una pub-blicazione.Ospiti della serata il sindacodi Carpi Alberto Bellelli conla moglie, il capitano VitoMassimiliano Grimaldi, co-mandante della Compagniadei Carabinieri di Carpi, Ema-nuela Ori, vicequestore diCarpi, i dirigenti della Poli-zia Municipale delle Terred’Argine e della dipendenzadi Carpi, Susi Tinti e Danie-la Tangerini.

Interclub Rotary: ospite il generale Battisti

Afghanistan: un paese lontano? Sono aperte fino a venerdì 7 novembre le iscrizioni al corsoprofessionalizzante per operatore socio-sanitario, organizza-to e gestito dalla sede modenese di Irecoop Emilia-Romagna,l’ente di Confcooperative per la formazione professionale.Possono partecipare 25 giovani (devono avere 18 anni com-piuti) e adulti. Se giovani, devono aver adempiuto o assoltoil diritto-dovere all’istruzione e alla formazione; se adulti,devono essere in possesso di licenza media inferiore; sestranieri, devono possedere permesso di soggiorno (in corsodi validità), traduzione del titolo di studio, buona conoscenzadella lingua italiana scritta e parlata. Il corso è rivolto apersone occupate e non, in cassa integrazione, in possesso enon di capacità e conoscenze pregresse attinenti l’area pro-fessionale. L’attività formativa dura mille ore, di cui 450 distage (suddiviso in due periodi - sociale e sanitario - da 225ore). C’è l’obbligo di frequenza al 90 per cento del monte ore.Info: Irecoop - via Emilia Ovest 101 – Modena - tel. 059.3367118- fax 059.821682. Referente: Silvia Friggeri –[email protected]

Ultimi giorni per iscriversi a corsoper operatore socio-sanitario

Un giardino incantato dove fiorie piante decorano gli abiti delladonna Blumarine per le festivi-tà invernali 2014.

Blumarine propone una serie dipreziosi capi dedicati alle nottipiù lunghe dell’anno. Ricami difili a contrasto e stampe florealidecorano le sete di abiti aeffetto kimono dalle profondescollature e petites robes bon-ton. Un mix di tessuti tecnicigommati e fluidi rasi è propostosu bluse che ricordano leantiche ed eleganti camicieorientali.

I fiori, presenti in ogni look,acquistano un significatodiverso a seconda del colorecon cui vengono presentati: icapi in bianco ottico regalanol’immagine di un giardinoaddormentato nella neve, ilnero dona un tocco più elegan-te e misterioso, mentre il verdesmeraldo ci porta verso lontaneed esotiche atmosfere.

Rarefatti giardini d’inverno perl’indole delicata e sofisticatadella donna Blumarine.

Enchanted Garden

Al centro il presidente Rotary CarpiGian Battista Paltrinieri e il generale Giorgio Battisti

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dott. Franco Mestieri

Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro

li consigli per affrontare almeglio la quotidianità. Sem-bra poco, è tantissimo e nonsolo perché così le famiglienon si sentono abbandonate,ma perché, a volte, con po-chi, piccoli accorgimenti puòveramente cambiare la vitadel paziente e quella di colo-ro che gli ruotano attorno.L’ictus, ha spiegato GabrieleGreco, molto spesso arrivasenza farsi annunciare, ed èuna patologia prevalentementedell’anziano. E’ vero che col-pisce maggiormente le donnema non per unapredisposizione particolare,ma perché le donne vivonopiù a lungo. Sono sempre ledonne ad essere maggiormentecoinvolte dalla malattia e que-sto semplicemente perché ladonna è più partecipe, più de-vota, più scrupolosa dell’uo-mo nell’assistere il propriocompagno che, generalmen-te, si lascia coinvolgere dimeno. Lo afferma Greco, c’èda credergli.Per sensibilizzare ulteriormen-te l’opinione pubblica, varieiniziative come lo spettacoloal Teatro Comunale conGiobbe Covatta e la posta-zione a Borgogioiso dove 8medici, 16 infermieri e 12volontari hanno effettuato 400rilevazioni di misurazione dipressione arteriosa con ricer-ca di fibrillazione atriale e diglicemia-colesterolo, compi-lando poi una scheda per cia-scuna persona che si è sotto-posta ai test gratuiti. Ma èaltrettanto importante l’im-pegno nei circoli anziani e,assieme agli Amici del Cuo-re, presso le scuole superiori.

Rapporto Censis: insoddi-sfatti della sanità pubblica

Gabriele Greco non si stancadi ripetere una sacrosantaverità. “La nostra associazio-ne non vuole sostituirsi alpubblico, lo affianca”. E’questa la giusta strategia peril volontariato, ma non sem-pre è così. Anche perché,purtroppo, la sanità pubblicaha sempre meno risorse, i ta-

Dopo i due giorni dedicati alla prevenzione, Gabriele Greco, presidenteonorario di Alice e primario della Neurologia del Ramazzini, fa il bilanciodell’attività dell’associazione e del reparto. Intanto il Censis parla dellepreoccupazioni degli italiani davanti ai tagli alla sanità

Avanti con forzaAnnalisa Bonaretti

ue giorni dedicati allaprevenzione dell’ictuscerebrale sono stati

l’occasione, subito dopo, perfare un bilancio dell’attivitàdi Alice, l’Associazione Lot-ta all’Ictus Cerebrale. AllaCasa del Volontariato presie-duta da Lamberto Menozzi,ne hanno parlato il presidenteMaurizio Calestrini, il se-gretario Vanni Po, il consi-gliere Maurizio Gasparini,ma lo ha fatto soprattuttoGabriele Greco, nella suaduplice veste di presidenteonorario di Alice e di prima-rio della Neurologia delRamazzini.Ha riconosciuto l’importan-za della comunicazione che“contribuisce alla possibilitàdi prevenire o ridurre gli esitidella malattia. Gli stili di vitasono importanti”.In provincia di Modena nel2013 gli ictus sono stati circa1.500 di cui 1.100 ischemicie 400 emorragici.L’età media è di 77 anni men-tre il 2,4% dei casi riguardaindividui compresi tra i 18 e i44 anni. Nella nostra provin-cia chi, colpito da ictus, arri-va in ospedale con mezzi pro-pri è il 38% (il 32% in Regio-ne), ma Greco sostiene che ilcomportamento migliore datenere, in casi sospetti, non èrecarsi direttamente in ospe-dale ma chiamare il 118, sa-ranno loro ad attivare la strut-tura più idonea. L’importan-te, comunque, è non perderetempo perché questo fa la dif-ferenza. Proprio come laStroke Unit, secondo Greco,“la miglior terapia per l’ictus”.Per questo, sottolinea, ilRamazzini non deve perderlae anche se attualmente latrombolisi è stata sospesa, laStroke Unit va comunquemantenuta. La trombolisi, te-rapia salvavita, però si rivol-ge soltanto al 5-10% degliictus ischemici.La mortalità a 30 giorni deipazienti curati presso la StrokeUnit di Baggiovara e Carpi èdel 6,9% mentre schizza al15,6% per coloro che non visono passati. A sei mesi laforbice si allarga ulteriormen-te, ammontando i dati rispet-tivamente al 14,7% e 33,9%,configurando un incrementodella mortalità del 19%. Sa-rebbe interessante vedere lagravità dei ricoveri a

Baggiovara e Carpi, capire sesono o meno sovrapponibiliperché solo così si riuscireb-be veramente a capire comefunzionano effettivamente ledue realtà.

Il peso del volontariato

“Una differenza di mortalitàa sei mesi dall’ictus del 19%- commenta Greco – fa capirel’importanza della Stroke Unitche va difesa a tutti i costi –sostiene -. Inoltre occorreaggiungere un altro dato amio avviso estremamenteimportante, quello riguardantele invalidità residue che è inlinea con i dati precedenti”.Fuor di dubbio che la terapiad’elezione sia e resti la StrokeUnit dove, mediamente, i pa-zienti vengono ricoverati persei-sette giorni. Poi passanoalla Lungodegenza post acuziee i migliori risultati si otten-gono quando ogni segmentodi cura concorre al buon esi-to. Quasi sempre il problemaarriva nel dopo ricoveroospedaliero, quando il paziente

torna a casa. Se si è rimessocompletamente, tutto a po-sto, altrimenti inizia, per ilmalato e i famigliari, un per-corso nuovo ed estremamen-te faticoso. Ed è a quel puntoche entra in gioco un’asso-ciazione come Alice. Trasporti(gratuiti, a carico di Anzianiin Rete che dispongono dimezzi adatti), indicazioni,supporto per affrontare almeglio la burocrazia, insom-ma tutto quanto di più prezio-so in simili frangenti vienemesso a disposizione dai vo-lontari – 40 quelli attivi su190 iscritti -. A breve ancheuna consulenza del medicofisiatra – Massimo Albuzzaè in consiglio di Alice e dasempre dimostra una grandevicinanza allo spirito dell’as-sociazione – che si recheràdirettamente nella casa delpaziente per poter fornire uti-

gli colpiscono più i malatiche altro e gli sprechi si anni-dano, ancora numerosi, un po’ovunque.La conferma delle preoccu-pazioni degli italiani arrivadal Censis, il Centro StudiInvestimenti Sociali, nel rap-porto “Informati e insoddi-sfatti: verso una sanitàminimale?” presentato il 27ottobre a Roma. Il dato piùeclatante riscontrato è il peg-gioramento del Servizio Sa-nitario Nazionale. La qualitàdell’assistenza è percepita incalo, aumentano i “viaggi dellasperanza”, soprattutto dal Sudal Nord.Al Nord i pareri negativi siattestano sul 27,5%, al Sudtoccano il 72%.Molto negativo anche il pare-re sui tagli imposti alla sanitàin questi ultimi anni. Il 67%dei cittadini si è dichiaratocontrario alla chiusura deipiccoli ospedali ritenuti unpresidio importante. Gli ita-liani hanno dimostrato rab-

bia-timore-rassegnazione da-vanti ai tempi di attesa, sem-pre più lunghi, per visite edesami diagnostici. Chi ha ildenaro necessario cerca so-luzioni rapide pagando di ta-sca propria, gli altri… aspet-tano. Che sia giusto, neancheun po’, ma questa è la realtà.Probabile che, in una situa-zione del genere e che nonannuncia nessun cambiamentopositivo, diventi sempre piùimportante il ruolo delle assi-curazioni sanitarie integrati-ve. Anche queste, per chi può.In un simile contesto l’opera-to delle associazioni divolontariato si fa sempre piùnecessario. Non daranno de-naro a chi ne ha bisogno, mariescono a far sì che la sanitàabbia ancora un risvolto uma-no. Contribuiscono a dareservizi migliori, a permetterea più persone di accedervi,per non parlare della diffu-sione di una cultura della sa-lute. Il ruolo delle associa-zioni è fondamentale, dovreb-bero solo imparare a contaredi più là dove vengono presele decisioni. Non mi stanche-rò mai di ripeterlo: almenonella nostra realtà, senza ilvolontariato socio-sanitario,non solo l’ospedale ma tuta lacittà subirebbe un danno enor-me. Basterebbe un giorno di“sciopero” per farlo capire atutti, soprattutto a coloro cheringraziano il volontariato neimomenti istituzionali, ma poinon se ne curano.

D

Nel 2013 in provincia diModena sono stati registrati1.191 ictus, a Carpi 200.

Presso la Casa delVolontariato Alice ha unosportello aperto al pubbli-co, presso i Poliambulatoridel Ramazzini un punto diascolto. L’associazione pro-muove attività motoria inpalestra, musicoterapia,biodanza, tai-chi; fornisceun logopedista per i malatie il supporto psicologico perpazienti e famigliari.

Da sinistra Lamberto Menozzi, Vanni Po,Maurizio Calestrini, Maurizio Gasparini, Gabriele Greco

Al centro Giobbe Covattacon i volontari di Alice

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119 novembre '14

Fondazione: le nomine

Il Consiglio di indirizzo della Fondazione Cr Carpi, nella seduta del 30 ottobre, ha procedutoa nuove nomine per l’imminente scadenza dei mandati di cinque componenti. Nell’occasio-ne, sono stati eletti Giulio Testi, nell’ambito della terna pervenuta dalla Diocesi; PaoloTartarini, tra nominativi presentati dell’Università di Modena e Reggio; Enrico Contini eil perito Carlo Battini, per il Comitato Unitario Professioni. Per la Conferenza dei dirigentiscolastici è stato confermato Silvano Fontanesi. Ai consiglieri - Gabriella Aggazzotti,Giuseppe Bellei Mussini e Glauco Verzelloni - che hanno terminato i propri mandati,vanno i ringraziamenti per la sempre attenta e qualificata attività prestata.

Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi: approvatoil documento programmatico previsionale 2015

4,5 milioni di euro per il territorioGiovedì 30 ottobre, il Consiglio di Indirizzodella Fondazione Cr Carpi ha approvato al-l’unanimità il Documento ProgrammaticoPrevisionale 2015, predisposto dal Consi-glio di Amministrazione, per definire le lineedi intervento del prossimo anno.Nel documento 2015 la Fondazione esprimeun’attenta considerazione dei principi conte-nuti nel Documento Programmatico Pluriennale2014-2016, che integra con valutazioni dicarattere economico-finanziario stante la per-durante fase di difficoltà macroeconomicache non dà segnali di miglioramento.Sulla base delle stime sulla redditività e del-l’ascolto dei bisogni espressi, la Fondazioneprevede di destinare al territorio, in linea conil DPP pluriennale, 4,7 milioni di Euro per il2014 e 4,5 milioni di Euro per l’anno 2015.Tali risorse consentono di rispondere inte-gralmente ai bisogni più significativi emersinei settori di operatività, in particolare in ambitosociale.Il preconsuntivo 2014 quantifica in 9.719.000euro il risultato della gestione finanziaria, conun avanzo di esercizio stimato intorno ai7.485.000 Euro. I dividendi incassati risulta-no di 1.920.000 Euro, mentre gli interessi e iproventi assimilati si stimano in 3.748.000Euro.Nel 2014, la Fondazione raccoglie 92 richie-ste del territorio e sviluppa in proprio 13

iniziative, per un totale di 105 progetti, privi-legiando quelli con maggiore rilevanza socia-le. All’area Salute e attività socialmente rile-vanti, destina 2.266.470 Euro, pari al 48% deltotale; all’area Istruzione, ricerca e sviluppovede 1.548.500 Euro (32%), e l’area Arte ecultura 940.000 Euro (20%).Nel documento previsionale 2015, la Fonda-zione riconferma le priorità individuate negliultimi anni: alla Salute pubblica e attività dirilevanza sociale assegna il 43% delle risor-se, il 40% al settore Istruzione, Ricerca eSviluppo, e il 17% all’area Arte e Cultura.Attenzione dunque al sostegno dei servizisanitari territoriali, per favorire l’avvio di nuo-ve modalità operative attraverso l’istituzionedella Casa della Salute; sostegno alle asso-ciazioni di volontariato e promozione socialee, in collaborazione con le istituzioni prepo-ste, sviluppare una mirata definizione degliinterventi per i Fondi Anticrisi e per La Casanella Rete. A questo si aggiunge l’impegnoper la realizzazione di una struttura di CareResidence destinata alla popolazione anzia-na dell’Unione delle Terre d’Argine. Sul fron-te istruzione, si vuole garantire la migliorfunzionalità delle strutture scolastiche ededucative del territorio, favorire l’integrazio-ne culturale e sociale degli allievi della scuoladell’obbligo e contribuire al rinnovo e alpotenziamento dei laboratori didattici.

renderà il via venerdì14 novembre con undoppio incontro

formativo il percorso propo-sto dall’associazione Age (As-sociazione genitori) di Carpiinsieme al responsabile del-l’Ufficio diocesano per l’edu-cazione e la scuola per il Co-mitato Patrono, ErnestoGiocolano, in vista del prossi-mo 20 maggio, festa di SanBernardino da Siena. Un cam-mino volto a recuperare il si-gnificato della fraternità comeprincipio relazionale e politi-co, a partire dal presupposto

che, “mentre gli altri principimoderni di libertà e uguaglian-za hanno conosciuto un’evo-luzione che le ha portate adivenire vere e proprie cate-gorie politiche”, spiegano gliorganizzatori, “l’idea difraternità non ha avuto unasorte analoga”. “A partire dal-le celebrazioni per ilbicentenario della Rivoluzio-ne francese, però – chiarisceErnesto Giocolano -, e in par-ticolare in questi ultimi anni,l’idea di fraternità ha incon-trato un crescente interesse”.Una fraternità dimenticata da

riscoprire, sgombrando il cam-po da interpretazioni riduttive,spiega Giocolano che è anchedocente di religione, che han-no in comune il fatto di essereescludenti, di negare la dimen-sione universale dell’idea difraternità riferendola a sog-getti “parziali”, quali la setta,la classe, la nazione, la razza.“Rispondere alla domandasulla fraternità richiede, oggi,un impegno corale e appro-fondito da parte degli studiosie, insieme, una disponibilitàalla sperimentazione da partedegli operatori politici: azio-ni, entrambe, che non si pos-sono improvvisare, né conget-turare a tavolino – precisaGiocolano –. E’ possibile,però, cominciare a impostaretale ricerca”. È per questo cheAge, sostenendo la Festa deglistudenti, promossa dal Comi-tato Patrono di Carpi e giuntaalla sua decima edizione, of-fre un percorso che si articolacon una prima riflessione si-stematica sul tema, partendodalla rivoluzione francese,“punto di riferimento storico

di grande rilevanza in cui perla prima volta, in epoca mo-derna, l’idea di fraternità vie-ne utilizzata politicamente”,per poi concludersi con unagrande manifestazione in Piaz-za Martiri, in occasione deifesteggiamenti patronali.“Quale messaggio migliorenoi genitori, docenti, politici,possiamo lasciare ai nostri gio-vani, se non quello di dare loroalmeno un’opportunità con-creta di poterla sperimentare?– osserva il docente – Gli eventiproposti saranno la dimostra-zione pratica che la fratellan-

za, oltre al momento riflessivobasato su conoscenze e studio,occorre viverla – conclude – epossibilmente da protagoni-sti”.Venerdì 14 novembre alle16.30 si terrà il primo momen-to di presentazione e appro-fondimento riservato ai docen-ti presso l’Istituto Vallauri diCarpi, al quale intervengonoMarco Martino, docente al-

Un incontro e un percorso per docenti e studenti,in vista della prossima Festa del Patrono

La fraternità dimenticataP

Vita della Chiesa

l’Istituto universitario Sophia,e l’onorevole Edoardo Pa-triarca (è necessaria la preno-tazione entro lunedì 11 no-vembre all’e-mail:[email protected]). Alle 21,invece, conferenza aperta alpubblico con gli stessi relatoripresso la Sala Congressi diviale Peruzzi e, a seguire, unmomento di rinfresco.

B.B.

L’iniziativa è promossa con la collaborazione di Movimentodei Focolari, Azione cattolica, Agesci Carpi, Centro sportivoitaliano, Centro di Servizi per il volontariato, Forum TerzoSettore della provincia di Modena. Tra le altre manifestazioniin programma per il Patrono, un laboratorio teatrale e unlaboratorio storico a cura dell’Associazione Battaglione estenseche proporrà una rievocazione per il 200° anniversario dellabattaglia di Carpi (1815). Per completare il senso di fratellan-za che accumunerà tutti i vari momenti proposti, non potrannomancare anche momenti sportivi. Grazie alla collaborazionecon il Centro Sportivo Italiano di Carpi e l’Avis di Carpi, verràriproposto l’ormai collaudato trofeo Avis, per gli studenti ditutti gli istituti superiori.

Edoardo Patriarca

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12 9 novembre '14

Annalisa Bonaretti

n incontro schietto einformale quello tra ilVescovo e gli

abbonatori.La prima parola di monsignorFrancesco Cavina è stataanche l’ultima, “grazie”.“Grazie per quello che avetefatto e, spero, continuate afare per il nostro settimanale– ha osservato il Vescovo -.Se non ci foste voi non cisarebbe il giornale e verrebbemeno uno strumento impor-tante, fondamentale per larealtà ecclesiale della Dioce-si. E’ così difficile, oggi, cre-are comunicazione. Vi sonoprofondamente grato – ha ri-badito -. Il giornale è dellaDiocesi, ma è soprattutto vo-stro. Grazie per la fede chedimostrate anche con il tem-po dedicato alla diffusione diNotizie. Voi siete la lungamano di questo giornale chedeve arrivare a tutta la Dioce-si. Vi ringrazio di cuore, sonocerto che il Signore non vifarà mancare il suo aiuto e la

meritorio”.Poi monsignor Cavina ha an-ticipato agli abbonatori la faseche sta vivendo il settimanalediocesano, una fase “diristrutturazione che ha perobiettivo il suo rilancio e lacrescita affinché diventi unavoce sempre più autorevole.Una voce – ha sottolineato –che riesca a far passare nondico solo il messaggio cri-

Il Vescovo ha incontrato gli abbonatori di Notizie

Insieme per un rilancioU

ABBONAMENTI 2015

LLLLLe qe qe qe qe quuuuuooooottttte di ae di ae di ae di ae di abbbbbbobobobobonnnnnameameameameamennnnnttttto peo peo peo peo per l’annr l’annr l’annr l’annr l’anno 2015 ro 2015 ro 2015 ro 2015 ro 2015 reeeeessssstttttananananano ino ino ino ino invvvvvararararariiiiiaaaaattttteeeeeOrOrOrOrOrdindindindindinararararariiiiio 4o 4o 4o 4o 48 e8 e8 e8 e8 eurururururo - So - So - So - So - Sooooosssssttttteeeeenitnitnitnitnitooooorrrrre 7e 7e 7e 7e 70 e0 e0 e0 e0 eurururururo - Beo - Beo - Beo - Beo - Bennnnneeeeemememememerrrrrititititito 100 eo 100 eo 100 eo 100 eo 100 eurururururooooo

E’ compresa sia la spedizione a domicilio del giornalesia l’accesso alla edizione digitale.

AAAAAbbbbbbobobobobonnnnnameameameameamennnnnttttto dio dio dio dio digitgitgitgitgitalalalalale a 30 ee a 30 ee a 30 ee a 30 ee a 30 eurururururoooooUna nuova quota abbonamento di 30 euro per la sola edizione digitale,accessibile via internet da pc e, attraverso l’app, da tablet e smartphone.

DiDiDiDiDigitgitgitgitgitalalalalale “e “e “e “e “ununununundddddeeeeer 30” a 10 er 30” a 10 er 30” a 10 er 30” a 10 er 30” a 10 eurururururoooooPer favorire la diffusione tra i giovani viene proposto un abbonamento digitale

per i ragazzi da 18 a 30 anni (nati tra il 1984 e il 1996).

Attenzione: per attivare l’abbonamento digitale scrivere a [email protected] l’intestatario e gli estremi del pagamento; nella mail di risposta saranno

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PPPPPAAAAAGGGGGAMENTAMENTAMENTAMENTAMENTIIIIILa quota può essere versata, SPECIFICANDO SEMPRE SPECIFICANDO SEMPRE SPECIFICANDO SEMPRE SPECIFICANDO SEMPRE SPECIFICANDO SEMPRE CHIARAMENTE CHIARAMENTE CHIARAMENTE CHIARAMENTE CHIARAMENTE L’INTESTATARIO DELL’ABBONAMENTOL’INTESTATARIO DELL’ABBONAMENTOL’INTESTATARIO DELL’ABBONAMENTOL’INTESTATARIO DELL’ABBONAMENTOL’INTESTATARIO DELL’ABBONAMENTO- con bollettino postale bollettino postale bollettino postale bollettino postale bollettino postale c/c 15517410- con Bonifico BancarioBonifico BancarioBonifico BancarioBonifico BancarioBonifico Bancario: UNICREDIT BANCA, Piazza Martiri, IBAN IT 70 C 02008 23307 000028474092- presso la sede di Notizie sede di Notizie sede di Notizie sede di Notizie sede di Notizie in Via Don E. Loschi – Carpi- presso il negozio Koinènegozio Koinènegozio Koinènegozio Koinènegozio Koinè, Corso Fanti 44 – Carpi- presso le Parrocchie Parrocchie Parrocchie Parrocchie Parrocchie e gli Incaricati ParrocchialiIncaricati ParrocchialiIncaricati ParrocchialiIncaricati ParrocchialiIncaricati Parrocchiali

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a [email protected]

AVVENIREAVVENIREAVVENIREAVVENIREAVVENIRETRE MESITRE MESITRE MESITRE MESITRE MESI

IN OMAIN OMAIN OMAIN OMAIN OMAGGIOGGIOGGIOGGIOGGIO

Tutti gli abbonati cheverseranno la quota entro

il 31 dicembre 2014riceveranno

gratuitamente a casail quotidiano Avvenire

per un periodo di tre mesinel corso del 2015.

stiano ma che sia anche ingrado di aiutare la persona acogliere la dimensione dellasua umanità, del suo essereuomo o donna. Il nostro setti-manale è chiamato a un’ope-ra di grande evangelizzazione.Mi rendo conto che le cosenuove suscitano sempre unpo’ di timore, qualche paura,ma Notizie è uno strumento acui credo molto, e io mi ap-

Che la Chiesa sia profeticaè innegabile e l’affermazio-ne pronunciata il 17febbraio 1950 da Pio XIInon è che l’ennesimaconferma. “Non è esagera-to affermare che il futurodella società moderna e lastabilità della sua vitainteriore dipendono in granparte dal mantenimento diun equilibrio tra la forzadelle tecniche di comunica-zione e le capacità direazione dell’individuo”. IlPapa sentiva forte lanecessità di seri studi suimedia avendone intuito laloro grande forza. Poteva-no essere un’opportunità,ma anche una possibilefonte di profonda preoccu-pazione.

Vita della Chiesa

sua benedizione. Tutto ciò cheè fatto per amore e in manieragratuita – ha precisatomonsignor Cavina – ha la suaricompensa”.Il Vescovo ha poi sottolinea-to che non bisogna spaven-tarsi delle difficoltà e delleincomprensioni “anche conqualche prete o comunità par-rocchiale. Più difficoltà tro-viamo, più il nostro servizio è

poggio molto su di voi”.Il Vescovo come Archimedequando disse “datemi un puntod’appoggio e vi solleverò ilmondo”.Notizie non cambierà il mon-do, ma l’impegno di tantiabbonatori, generosi nel lorovolontariato, è un sicuro esem-pio di gratuità e di fede neifratelli e, soprattutto, nellaParola.

monsignorFrancesco Cavina

Un momento dell’incontro

Le riflessioni del Vescovo sul caso Zanoli“Ho pensato molto prima di deci-dere di scrivere queste righe. Unaparte di me diceva di intervenireperché non si può tacere davantia una simile realtà, un’altra parteosservava che il signor PrimoZanoli non abitava in Diocesi eche l’ospedale in cui è accaduto ilfatto è fuori Diocesi, anche se è ilpunto sanitario di riferimento pertutta la provincia. E che ci sono tanti sanitari compe-tenti e umani che ogni giorno salvano molte vite.Poi stamattina ho pensato alla signora FrancescaCappi che oggi compie 100 anni presso la strutturaprotetta Cisa di Mirandola, ho provato ancora unavolta gioia e gratitudine per quel dono meravigliosoche è la vita e, in un attimo, ho deciso di voler direalcune parole sulla vicenda che ha coinvolto la fami-glia Zanoli.Il 30 dicembre 2011 il signor Primo, 64 anni, è‘sparito’ dall’ospedale di Baggiovara dove era rico-verato. E’ stato ritrovato solo la settimana scorsagrazie all’impegno di un’agenzia di investigazioni,all’opera da appena qualche giorno.Un corpo mummificato in un cavedio della struttura.E intorno un silenzio inquietante. Una società assue-fatta a tutto, ecco quello che stiamo diventando,eppure non può essere che, a quasi tre anni da unascomparsa del genere, non si reagisca. Quanto acca-duto non può essere una fatalità, delle responsabilitàci sono e vanno cercate. I malati sono persone conintatta la loro dignità, solo più fragili, proprio comegli anziani.Il signor Primo era ricoverato, se non per essereguarito, certamente per essere curato. Ma quello chepiù mi ha ferito è stato il silenzio assordante dopo ilritrovamento.Tacere è peccato, di questo sono profondamenteconvinto, l’omissione non è ammissibile esattamentecome non lo è il giudizio. Serve misericordia, sempree comunque, ma questo non ci esime dal pretendereche emerga la verità. E, con essa, i responsabili. E chechiedano scusa.Non si può accettare che una persona muoia così, enon si può fingere che nulla sia accaduto.A tutti rivolgo l’invito di non vivere solo per se stessio i propri cari ma di farsi carico della comunità.Ai famigliari del signor Primo Zanoli il mio abbrac-cio, nella certezza che il loro congiunto, oggi, è alriparo dalle inefficienze e dalla mediocrità umana.Che il Signore illumini il nostro cuore e il nostrovivere”.

+ Francesco Cavina, Vescovo

Cari Abbonati, quest’anno la campagna di adesionea Notizie per l’anno 2015 inizia con qualche settimana dianticipo con l’obiettivo di presentare tutte le novità collegatealla nuova edizione digitale e rilanciare la presenza diNotizie e il servizio informativo che rende alla comunitàecclesiale e al territorio.

Un giornale prima di tutto deve piacere, essereapprezzato per i contenuti e, nel caso di Notizie, corrispon-dere alla propria identità e missione: favorire l’appartenen-za e la comunione ecclesiale, aiutare a leggere i fatti alla

luce della fede. A questo è finalizzato l’impegno quotidianodi tutti coloro che operano nei vari settori del giornale.

In questo tempo ci viene chiesto di essere dei cristianie delle comunità “in uscita” cioè proiettati all’esterno, perun annuncio del Vangelo che sia davvero vicino allepersone. Protagonisti di questa dinamica sono anche imezzi di comunicazione e da qui deriva da parte dellaDiocesi un impegno convinto e un investimento di risorseche richiede di essere sostenuto con altrettanta convinzionee generosità.

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139 novembre '14

Virginia Panzani

inutile rinchiudersi suposizioni nostalgiche,perché indietro non sitorna. Vale invece la

pena di accettare la sfida e digiocare la partita”. Questol’invito che don MarcoSanavio, direttore dell’Uffi-cio comunicazioni sociali dellaDiocesi di Padova, ha rivoltoagli insegnanti lo scorso 30ottobre a Carpi, riflettendoinsieme a loro sul rapportodei giovani - e non solo - coninternet e su come cogliere lepossibilità offerte dalla retenel campo dell’educazione edella pastorale. “L’opportu-nità più grande - ha sottoline-ato - è senza dubbio quella dicreare relazioni. Tim Berners-Lee, l’inventore del worldwide web, ha affermato cheoggi il www, invece che ‘gran-de ragnatela mondiale’, sa-rebbe da chiamare ‘grandegraffo gigante’, intendendocon graffo una rappresenta-zione di relazioni, non più

‘virtuali’, parola che assuntola connotazione di qualcosadi finto, ma mediate dalla tec-nologia”. Secondo donSanavio, il rischio maggioreche si corre, entrando in que-sta rete di relazioni, è di “con-segnare troppi dati personaliall’elettronica, permettendo-le di ‘spiare’ la nostra vita e lenostre attività. Ne discendo-no, ad esempio, i problemilegati alla profilazione degliutenti, che è già in atto e che,se si continua così, diventeràsempre più invasiva”. E’ ne-cessario allora acquisire lacapacità di un uso critico del-la rete, “di sapere prendere lamisura”, ed è qui che entranoin gioco docenti, educatori,e, naturalmente, genitori,seppure, spesso, nella diffi-coltà data dal non essere “na-tivi digitali” come i ragazzi

L’intervento di don Marco Sanavio con gli insegnanti:accompagnare i giovani nell’uso “critico” della rete

Una partita da giocare

problematiche comportamen-tali dei ragazzi “non è, adesempio, youtube in sé, comepensava un dirigente scola-stico, ma è molto più a mon-te, cioè nel vuoto, accompa-gnato dalla rabbia, che tantigiovani sperimentano e checercano di colmare imitandociò che vedono su youtube”.Un vuoto che nasce da unarichiesta, più o meno consa-pevole, di ascolto e di atten-zione e che spesso gli adultinon riescono - o non voglio-no - intercettare. In fondo,ciò che i ragazzi chiedono ai“grandi” non è di scimmiot-tarli con atteggiamentigiovanilistici ma, ha sottoli-neato don Sanavio, “di esseresaldamente ‘piantati’ nella vitae, quando c’è, come per noicristiani, nella fede. Di fronteallo sviluppo impressionantedella tecnologia, un flusso chesarà sempre ed inevitabilmentepiù avanti di noi, siamo chia-mati a saper offrire ai giovaniun punto di ormeggio, un ap-prodo sicuro. Allora - ha con-cluso - la domanda che cia-scuno di noi deve farsi è: seiun adulto radicato nel puntogiusto?”.

“E’

don Marco Sanavio

Nel mediacenter del sitodiocesano saranno prestodisponibili i materiali au-dio e video, tra cui l’inter-vento di monsignor Cavina.Il servizio prosegue sulprossimo numero di Noti-zie.

Vita della Chiesa

A Carpi c’è un caseificio che fin dal 1933 produceformaggio Parmigiano-Reggiano; nella sua area cortiliva sitrova un secolare oratorio eretto a San Giorgio. Perquesto il caseificio è denominato "Oratorio San Giorgio"ed è grazie anche alla protezione di questo Santo che tuttii giorni si ripete ciò che si può considerare un miracolodella natura, la produzione di Parmigiano-Reggiano. IlCaseificio Oratorio San Giorgio è strutturato in società

agricola cooperativa, i sociquindi, oltre ad essere pro-duttori di latte, entranodirettamente nel mercatodella vendita del Parmi-giano-Reggiano tramite ipunti vendita della coo-perativa.

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la mattina da lunedì a sabato dalleore 07:00 alle ore 13:00

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domenica chiuso

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Qualcosadi buono

Un logoper Firenze…Concorso per ilConvegnoecclesialenazionale

In vista del Convegnoecclesiale nazionale chesi terrà a Firenze dal 9 al13 novembre 2015, ilComitato preparatorio el’Ufficio comunicazionisociali Cei hanno lancia-to il concorso “Un logoper Firenze 2015… iltuo!”. L’iniziativa èaperta a tutti: giovani(anche minorenni) eadulti, religiosi e laici,singoli e gruppi (classiscolastiche, famiglie…).I partecipanti potrannoinviare una proposta dilogo seguendo il regola-mento pubblicato nel sitowww.firenze2015.it. Ilcoinvolgimento e lapartecipazione di tutte lerealtà ecclesiali e laicalidel territorio è uno degliaspetti essenziali delpercorso di preparazioneal 5° Convegno Ecclesia-le Nazionale, pertantonelle prossime settimanesaranno inseriti anche sulsito diocesano i banner ele comunicazioni relativea questo importanteappuntamento.

L’icona del buonsamaritano, che fascia leferite dell’uomo percossoversandovi sopra olio evino, ci sia di guida. Lanostra comunicazione siaolio profumato per il doloree vino buono per l’allegria.La nostra luminosità nonprovenga da trucchi oeffetti speciali, ma dalnostro farci prossimo di chiincontriamo ferito lungo ilcammino, con amore, contenerezza. Non abbiatetimore di farvi cittadinidell’ambiente digitale. Èimportante l’attenzione e lapresenza della Chiesa nelmondo della comunicazio-ne, per dialogare conl’uomo d’oggi e portarloall’incontro con Cristo: unaChiesa che accompagna ilcammino sa mettersi incammino con tutti. Inquesto contesto la rivolu-zione dei mezzi di comuni-cazione e dell’informazioneè una grande e appassio-nante sfida, che richiedeenergie fresche e un’imma-ginazione nuova per tra-smettere agli altri labellezza di Dio.

(Messaggio di Papa Francescoper la Giornata mondiale delle

comunicazioni sociali 2014)

loro affidati. Su tutto questolavora l’equipe di cui fa partedon Sanavio, insieme ad unapsicologa e a due attori-facilitatori, nell’ambito del-l’Ufficio scolastico regiona-le del Veneto. Visitando lescuole, don Sanavio e il suogruppo hanno potuto consta-tare che la causa di varie

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14 9 novembre '14

La comunità di San Martino Spinotra nuovi luoghi di aggregazione e tutela del territorio

Con il patrocinio di In collaborazione con

Si ri

ngra

zia

pens

ieri

ecol

ori.i

t onl

us

Anche le parole possono uccidere.No alla discriminazione. L’altro è come me.

#migliorisipuò

Laura Michelini

an Martino Spinorinasce dopo il terre-moto del 2012 e il tor-

nado del 2013. Sono tanti iprogetti di ricostruzione con-clusi o in atto che riguardanola vivace comunità delle Val-li mirandolesi, come raccon-ta Imo Vanni Sartini, presi-dente del Circolo Politeama.“Il teatro Politeama, che èstato classificato edificio E inbase ai danni subiti nel terre-moto, è in lavorazione da cir-ca un anno e sarà pronto entrola prima metà del 2015 – spiegaSartini -. Quando riapriràporteremo avanti le iniziati-ve di divertimento e di cultu-ra che hanno sempre caratte-rizzato il Circolo: da una par-te presentazione di libri e con-vegni anche di alto livello,dall’altra parte cene e seratenei momenti di festa dell’an-no”.Un ruolo importante rivesto-no a San Martino Spino leiniziative volte a manteneresalda la tradizione rurale del-le Valli mirandolesi: “Si pen-si al maccherone al pettinedelle Valli mirandolesi, che èregistrato alla camera di Com-mercio e per il quale siamo inattesa del riconoscimento da

parte di Provincia e Regione.Oppure ancora alla festa Alporc in piàsa, che si terrà l’8dicembre dentro al nuovoPalaeventi”.La nuova struttura è stata co-struita a tempo di record dopoil tornado del 3 maggio 2013,che aveva lasciato la comuni-tà di San Martino Spino privadi luoghi di ritrovo. Ospita lapalestra gestita dall’AsdSammartinese ma anche unagrande e attrezzata cucina che

permette di organizzare ini-ziative di grande portata.Quando il Politeama sarà pron-to, due saranno quindi i luo-ghi tra cui verranno “smista-ti” gli eventi della frazione:da un lato il teatro che ospitafino a 99 persone per appun-tamenti più ristretti, dall’al-tro il Palaeventi con una por-tata molto maggiore.Sartini dal 1991 è anche pre-sidente del Comitato per latutela delle Valli di Gavello e

San Martino Spino: “finoraabbiamo lavorato per tutela-re le nostre valli difendendo-le da progetti nefasti come èstato quello del 1991 dellaregione Lombardia che vole-va fare a Passo dei Rossi, unsito nelle Valli al confine conl’Emilia, una discarica di ri-fiuti tossici e nocivi. Final-mente, nel 1997, il progetto èstato abbandonato”. Il Comi-tato oggi aderisce e promuo-ve varie iniziative di tutela

S

San MartinoSpino

Sagra del Patrono

Domenica 9 novembreGiornata del Ringrazia-mento• Ore 11.00: Santa Mes-

sa presso il Palaeventi divia Zanzur

• Ore 12.00: Benedizio-ne dei mezzi agricoli edi trasporto

• Ore 12.30: Pranzo pres-so il Palaeventi (su pre-notazione)

Martedì 11 novembreFesta di San MartinoVescovo• Ore 15.00: Santa Mes-

sa solenne presso latensostruttura parroc-chiale e amministrazio-ne del Sacramentodell’Unzione degli infer-mi

• Ore 16.00: Tè insieme

Mirandola Concordia

Imo Vanni Sartini

del territorio, anche in colla-borazione con altri comitati.“Chi vive a Gavello o SanMartino Spino è lontano daiservizi del capoluogo, e que-sta è una difficoltà, ma chirimane lo fa perché ha sceltouna qualità di vita tranquillae lontana dal caos e dal traffi-co cittadino – continua Sartini–. Anche per questo il nostroterritorio va tutelato”. A SanMartino comunque i servizisono davvero molti: scuoledell’infanzia, primaria e me-die, parrocchia, cimitero, far-

macia, banca, supermercato,bar e ristoranti, benzinaio,edicola e tabaccherie, negozivari, artigiani e aziende. Unapiccola comunità orgogliosadi ciò che di buono realizzaogni giorno, anche nei mo-menti di difficoltà come quellirecenti.

Tradizioni da conservareTradizioni da conservare

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comunità di Roveretosi prepara a vivere unmomento importante e

di condivisione. Dall’8 al 23novembre si terrà infatti laMissione parrocchiale. Si trattadi una proposta per il cammi-no di fede della comunità cri-stiana, al fine di rinnovare,vivacizzare, trasformare la vitadella parrocchia e dare ad essaun volto sempre più missio-nario, nell’ambito della nuo-va evangelizzazione predica-ta dalla Chiesa.Un evento molto atteso e par-ticolarmente sentito dal par-roco don Andrea Zuarri edai frati Fratelli di San Fran-cesco, Fra Silvio, fra Simone,fra Felice, che stanno prepa-rando la comunità a questomomento di grazia da oltreun anno. “La decisione di re-alizzare la Missione parroc-chiale nasce dalla situazionepresente - spiega don Zuarri -: le persone hanno bisogno diragioni per proseguire il lorocammino. Hanno bisogno difede”. Immediato il richiamoall’immagine di una Chiesa“in uscita”, espressa da PapaFrancesco: “Se la Chiesa ènata cattolica – afferma ilPontefice -, vuol dire che ènata ‘in uscita’, che è natamissionaria. Se gli apostolifossero rimasti lì nel cenacolo,senza uscire a pregare il Van-gelo, la Chiesa sarebbe sol-tanto la Chiesa di quel popo-lo, di quella città, di quelcenacolo. Ma tutti sono uscitiper il mondo, dal momentodella nascita della Chiesa, dalmomento che è venuto loSpirito Santo”. “Abbiamo fattonostre le parole del Papa, lachiesa è in ‘uscita’, perché lanostra è una missione; in esseabbiamo trovato conferma alnostro intento -prosegue donAndrea -. L’idea di questomomento comunitario è natainfatti oltre un anno fa, comerisposta della parrocchia aduna fase difficile e di smarri-mento, dei cristiani e non solo”.L’intera comunità è stata dasubito coinvolta nel proget-to: “inizialmente in consigliopastorale ci siamo consultati

sulle modalità di realizzazio-ne, sui tempi. Poi ci siamoconfrontati con i frati di SanFrancesco che gestiranno lamissione. Infine, abbiamo datol’annuncio della Missione atutta la comunità, preparan-doci ad un anno di preghierae attesa”. Molto attivo l’ap-porto dei laici: hanno “bussa-to” porta a porta a tutte lefamiglie di Rovereto, invi-

tandole a partecipare allaMissione. Non importa se sitrattava di parrocchiani o dipersone che non frequentanola chiesa: l’invito è stato ri-volto a tutti, perché questo èlo spirito della Missione. “Cer-to - chiosa il parroco -, c’èstato anche chi ha declinatol’invito, ma il clima che i‘missionari’ hanno trovato èstato generalmente di grande

L’invito dei frati e il programma

Evento di grazia“Nonostante vi stiate preparando a questo evento di grazia dacirca un anno, comprendiamo la vostra attesa, la vostracuriosità e anche il vostro timore: sappiate fidarvi di Dio edEgli non deluderà le vostre attese”. Così scrivono fra Silvio,fra Simone e fra Felice nella lettera indirizzata ai parrocchia-ni per l’apertura della Missione. “È Gesù che sta alla porta ebussa per entrare nella nostra vita, per non lasciarvi rubare lasperanza, soprattutto dopo questi anni di prove e tribolazioni– proseguono –. Noi Fratelli di San Francesco, pur nonconoscendovi ancora ad uno ad uno, già desideriamo incon-trarvi per camminare insieme verso il Cristo Risorto. Venia-mo a voi con la semplicità e l’entusiasmo di San Francesco econtiamo molto sul sostegno della vostra preghiera e sulvostro farvi ‘missionari’ – concludono – per coinvolgere tuttiin questo grande evento di grazia che contribuirà ad abbellireil volto della vostra parrocchia”.Dopo la giornata di apertura (riportata qui a fianco) il pro-gramma della Missione prevede, domenica 9 novembre, alle8.30 e alle 11.15 le Sante Messe e alle 15.30 presso il Cimiterola liturgia per tutti i defunti. La settimana che va da lunedì 10a venerdì 14 si apre alle 7 e alle 9, con la Santa Messa, e gliincontri sono dedicati soprattutto alla componente femminiledella comunità: nel pomeriggio alle 15 l’incontro con leragazze delle medie (in chiesa), alle 16.30 i bambini e lebambine delle elementari in canonica e, in chiesa, l’incontrocon tutte le mamme. Sempre in chiesa ma alla sera, alle 20.45,l’appuntamento è con tutte le donne, le giovani e le adole-scenti.Sabato 15 le Sante Messe sono alle 7, alle 9 e alle 20.30 e i fratisono disponibili tutto il giorno in chiesa per confessioni edialoghi personali. Domenica 16 le Messe festive sono alle8.30 e alle 11.15; alle 16 benedizione di tutti i bambini da 0a 6 anni (in chiesa) e, al termine, la merenda insieme inLudotenda.Da lunedì 17 a venerdì 21 la settimana è dedicata principal-mente alla componente maschile; si inizia con le due SanteMesse alle 7 e alle 9, alle 15 i ragazzi delle medie in chiesa,alle 16.30 l’incontro per bambini e bambine delle elementariin canonica, alle 16 l’incontro per gli anziani (in chiesa) e alle20.45 l’incontro con tutti gli uomini, i giovani e gli adolescen-ti. Sabato 22 novembre le celebrazioni eucaristiche alle 7 alle9 e alle 20.30, e alle 21 la preghiera notturna in adorazionedella Santissima Eucaristia (sino alle 24), con la disponibilitàdei frati tutto il giorno. Domenica 23 novembre, al mattinoalle 8.30 e 11.15 le Sante Messe e alle 15.30 la Celebrazionedi chiusura della Missione Parrocchiale con il lancio deipalloncini.

B.B.

La

Dopo un anno di preghiera e attesa, prende il viacon la Santa Messa presieduta dal Vescovo la Missione parrocchialeI laici hanno invitato personalmente tutte le famiglie del paese

Gesù bussa alla porta

È possibile trovare le informazioni sulla vita dellaparrocchia sul sito www.parrocchiarovereto.eu

accoglienza. Le persone era-no contente di essere invita-te. Ho ammirato lo spirito concui i laici hanno bussato adogni porta: ci vuole anche‘coraggio’ a volte nel suona-re i campanelli di sconosciutie dire loro ‘venite in chiesa’.Ma superato l’ imbarazzo ini-ziale, ne sono usciti profon-damente arricchiti. Questo ègià un frutto positivo dellaMissione”. Tra i tanti eventiprevisti nel programma, vi èanche la benedizione dei bam-bini da 0 a 6 anni, prevista perdomenica 16 novembre: “ol-tre alla gioia dell’essere cir-condati da tanti piccoli, que-sta sarà anche l’occasione perincontrare le giovani coppieche dopo il battesimo del pro-prio figlio, si allontanano dallavita parrocchiale, fino all’ini-zio del catechismo. Sarà bel-lo ritrovarsi e scambiare qual-che parola insieme”. A di-stanza di dieci anni dall’ulti-ma Missione parrocchiale,guidata da don Ivan Martini,al tempo appena giunto aRovereto, la comunità si pre-para al nuovo percorso.“L’obiettivo principale – con-clude – è il consolidamento erafforzamento della grazia chesi posa su di noi, affinché lacomunità diventi sempre piùtale. Noi mettiamo a frutto lanostra capacità missionaria.Poi aspetteremo con fede ciòche il Signore vorrà far na-scere”.

Speciale parrocchia di

Rovereto

don Andrea Zuarri

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16 9 novembre '14

Sede: Via Milazzo 2/c - Carpi.Recapiti: Tel e fax 059 689525 e-mail: [email protected].

Da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12.30martedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18

Dopo il colpo di stato in Burkina Faso la Chiesa invita alla preghieraper accompagnare il cammino verso la democrazia e la pace

Responsabili del nostro futuroMagda Gilioli

on Giuseppe Oubdaè un sacerdote origi-nario del Burkina Faso,ha quarantotto anni e

dal 15 luglio scorso si trovacome collaboratore presso laparrocchia di San Francescoa Carpi. In questi giorni an-che lui è in apprensione per levicende politiche che hannointeressato questo stato del-l’Africa occidentale teatro, loscorso 31 ottobre, di un colpodi stato seguito ad un’ampiasollevazione popolare controuna modifica costituzionaleche avrebbe permesso, al pre-sidente Blaise Compaoré, unulteriore rinnovo del manda-to presidenziale. Don Giusep-pe proviene dalla Diocesi diTenkodogo, che dista 185chilometri dalla capitaleOuagadougou, e qui davent’anni esercita il suo ser-vizio sacerdotale. Si trova inItalia per fare un anno di espe-rienza pastorale nuova ma,come dice lui sorridendo econ un italiano insicuro “sonodisponibile a rimanere anchedi più”. Il Burkina Faso (chevuol dire “terra degli uominiintegri”) è un paese privo di

sbocchi sul mare, confina conMali, Niger, Benin, CostaD’Avorio, Togo, Ghana eCosta D’Avorio. Ex coloniafrancese, ottenne l’indipen-denza nel 1960 e divenne laRepubblica dell’Alto Volta.L’attuale nome fu istituito dalpresidente rivoluzionario T.Sankara che, oltre ad aver fattovarie riforme sociali, fu ilprimo presidente africano ad

aver denunciato la piagadell’AIDS e proclamare nu-merose denunce ai paesi piùsviluppati sul problema deldebito estero degli stati afri-cani. Nonostante tutto, nel1987, Sankara venne uccisodal suo vice Blaise Compaoréche ha governato il paese perventisette anni. Il tentativo difare una modifica alla Costi-tuzione per permettergli digovernare per il quinto man-dato presidenziale, è stato lacausa del colpo di stato deigiorni scorsi, da parte deimilitari che hanno costrettoCompaoré a dimettersi e arifugiarsi in Costa D’Avorio.Ora la giunta militare provvi-

soria, che ha designato comeloro capo il colonnello Y.IZida, deve lavorare per pre-parare le nuove elezioni poli-tiche democratiche che sidovranno tenere entro novantagiorni. La popolazione è moltopovera, afferma don Giusep-pe, vive principalmente diagricoltura e pastorizia, ungrave problema è la mancan-za di acqua potabile, vi sonodei bacini di raccolta acqua edei fiumiciattoli dove anima-li e persone insieme attingonoper le proprie necessità e que-sto è causa di tante e gravimalattie. In Burkina Faso ilcinquanta per cento della po-polazione è musulmana, ilventi animista ed il restantetrenta per cento è cattolica.La convivenza tra queste re-ligioni è buona e vi è un gran-de rispetto reciproco, ribadi-sce don Giuseppe. Anche ilcardinale monsignor FilippoOuedraogo ha preso la parolaper sostenere e difendere lapopolazione che cerca di uscireda una dittatura e vivere indemocrazia, invitando tutti apregare insieme. Con la frase“Ognuno di noi è responsabi-le del futuro del paese perciòognuno si deve impegnare perottenere la pace e la giusti-zia” ha aperto la novena dipreghiere che è iniziata do-menica 2 novembre e termi-nerà domenica 9. Timidamen-te, don Giuseppe, lascia in-tendere che sarebbe moltobello che a questa accoratapreghiera di un popolo in cer-ca di una sua dignità, si unis-sero anche le preghiere dellacomunità di Carpi come se-gno di unione che supera di-stanze, confini e diversitàculturali.

D

Dalla BoliviaSuor Celestina ValieriCarissimi del Centro missionario e della parrocchia di SanGiuseppe Artigiano, i lavori della ristrutturazione della salapolivalente sono finiti e siamo riusciti anche ad aggiustare iltetto della casa parrocchiale che era tutto vecchio e cadente.E’ già iniziato il periodo delle piogge e, con il tetto aggiustato,siamo riparati e possiamo lavorare. Nel nuovo salone, che èbellissimo, abbiamo organizzato una festa in occasione dellavisita della nostra madre generale, suor Nunzia, e di suorMonica. Ancora grazie da parte della gente, del sacerdote e dinoi Suore della Carità.

Il francescano padre Vincenzo Sirizzotti, missionario inMadagascar, ha inviato alcune foto e notizie sui lavorirealizzati grazie alla generosità di tante persone tra cuiquelle di Carpi.

Carissimi del Centro Missionario di Carpi, sono molto felicedi risentirvi. Vi mando le foto dei villaggi che ci sforziamo diconvincere alla cultura. I primi contatti sono a cielo apertoperché, qui, tutte le cose importanti si decidono ai piedi diqualche grande albero al centro del villaggio! Questi i passag-gi obbligatori: dalla parola ai piedi dell’albero, alla scuola inpaglia, alla scuola in muratura... passaggi non facili, comerivelano le foto che ho inviato. La situazione attuale e quelladella costruzione di tre centri per le scuole elementari inmuratura e altri quattro sono in programma con le aulescolastiche in paglia. Questi sforzi li facciamo perché, lascuola e la salute sono la porta della vita e della dignitàumana. Inoltre abbiamo in programma cose grosse per l’annoprossimo: una nuova costruzione con la presenza di unacongregazione di Suore tutta per noi. Sarà così possibileavere il dispensario, la scuola e la catechesi, una vera bene-dizione! Pregate anche voi, affinché tutto vada avanti secon-do i piani del Signore. Viviamo in sintonia questi bei progettia bene dei nostri fratelli e sorelle di “periferia”. Un caro salutoa tutti gli amici di Carpi che ancora mi ricordano, ciao e Godbless!

Per sostenere i progetti di padre Vincenzo Sirizzotti puòfare donazioni con possibilità di detrazione fiscale a Soli-darietà Missionaria Onlus C. C. Bancario IT 14 M 0200823307 00028443616 Causale “Sostegno Padre Sirizzotti”

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Dal MadagascarPadre Vincenzo Sirizzotti

Don Giuseppe Oubda

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179 novembre '14

A Limidi primo campo di preparazione per gli scout emilianiche parteciperanno al jamboree in Giappone

Inizia l’avventura

Virginia Panzani

on si sa per certo qualesia l’origine della pa-rola jamboree, sceltada Robert Baden-

Powell per indicare un radu-no scout di grandi dimensio-ni. Da sempre piace tuttaviainterpretarne il significato,dall’unione delle parole in-glesi jam e boy, come “mar-mellata di ragazzi”. Un as-saggio di questa specialemarmellata è stato“assaporato” presso la par-rocchia di Limidi, dal 31 ot-tobre al 2 novembre, dagliscout emiliani dell’Agesci che,nell’ambito del contingenteorganizzato dalla Fis (Fede-razione italiana delloscautismo), parteciperanno aljamboree mondiale in Giap-pone nel 2015. Si è trattatodel primo dei tre campi dipreparazione per il “repartodi formazione” EmiliaRomagna 1 intitolato a Fede-rico Fellini e composto da 36scout e guide provenienti da35 reparti da Piacenza a Bo-logna. Fra loro i cinque gio-vani della Zona di Carpi, AnnaBallestrazzi (Carpi 5), Ema-nuele Bonfiglioli (Carpi 6),Rebecca Garofalo (Carpi 3),Francesco Pettenati (Carpi1), Chiara Zanoli (Carpi 4).A guidare il reparto i capiAnna Obici (Carpi 4),Sebastiano Rosano (Bolo-

gna 7), Rodolfo Barbolini(Sassuolo 3) e l’assistenteecclesiastico don AntonioDotti (Limidi 1). Inoltre, sem-pre dalla Zona di Carpi parte-ciperà al jamboree, all’inter-no dell’International ServiceTeam (Ist), Paolo Vanzini,incaricato regionaledell’Agesci Emilia Romagnaper la comunicazione. Ai ra-

gazzi hanno portato il lorosaluto il Vescovo monsignorFrancesco Cavina, il sinda-co di Soliera RobertoSolomita e il responsabiledella Zona di Carpi MarcoBigliardi.

Il fazzolettoneLe attività a Limidi hannopermesso a scout e guide - dai13 ai 15 anni - di iniziare aconoscersi e di costruire ilnuovo reparto che, alla finedei tre giorni, si è articolatoin squadriglie. Significativaal riguardo, nella mattinata disabato 1° novembre, dopo lamessa, la cerimonia dialzabandiera in cui i membridel reparto hanno ricevuto ilfazzolettone che indosseran-no tutti i partecipanti italianial raduno mondiale. Eranopresenti Nicolò Pranzini, capocontingente della Fis aljamboree 2015, e ElenaEzechielli, incaricata regio-nale dell’Agesci EmiliaRomagna per la branca esplo-ratori/guide. “La vostra av-

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

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MANIFESTAZIONE FNP CISL E ADICONSUMA CASTELNUOVO RANGONE

Si è svolta il 24/09/2014 a Castelnuovo Rangone, presso la Saladelle Mura, la terza manifestazione organizzata sul territorio delDistretto “Terre di Castelli” dalla FNP-CISL edall’ADICONSUM per incontrare i cittadini e portare loro tuttele informazioni utili a contrastare gli interessi illegittimi etruffaldini di chi li considera obiettivi da sfruttare con preteseingiustificate di denaro, mediante ingiunzioni di pagamento,bollette incomprensibili, solleciti non dovuti, rifiuto di ricono-scere difetti della merce venduta, ecc.Tra i compiti del Sindacato ci sono appunto quelli di informare,educare, guidare, difendere gli iscritti e tutti coloro che a lui sirivolgono per qualsiasi esigenza, quindi anche perché ognunopossa valutare correttamente le ragioni dei suoi consumi e deisuoi acquisti e difendersi dai malintenzionati che tentano diprofittare delle ingenuità e della disinformazione di molti.La Dott.ssa Chiara Cangini, responsabile provincialedell’ADICONSUM, e Angelo Ferrari Valeriani si sono prodiga-ti a spiegare come evitare di diventare vittime di falsi bisogni evane lusinghe di troppi personaggi capaci, in questi momenti dienormi difficoltà economiche, di autentici imbrogli, doppiezze,furti, con gravi danni per gli ingenui poco avvezzi a misurarsicon questa nostra società capace di mille insidie.E’ chiaro che non dobbiamo diffidare di tutto e di tutti: piuttostodobbiamo imparare ad usare spirito critico e a fare tesoro delleesperienze fatte da noi e dagli altri.

Per essere dei buoni consumatori e acquirenti che non si pentonodell’acquisto, occorre riflettere e, nei casi più difficili, consigliar-si. Se poi il problema si è ormai manifestato, perché abbiamo datotroppo credito alle pubblicità ingannevoli o all’imbonitore diturno, all’Adiconsum è sempre possibile trovare un aiuto, almenoper limitare i danni, anche con un supporto legale.Sono stati dati quindi alcuni suggerimenti utili e opportuni:-Non fidarti degli estranei, soprattutto se troppo gentili.-Non fidarti di quelli che, mai visti da te, conoscono molto benealcuni dei tuoi parenti e amici e li citano con estrema disinvoltura.-Non fidarti di quelli che vogliono entrare (soprattutto se in due)in casa tua per verificare contatori, bollette, conti correnti, docu-menti…-Non permettere che ti cambino denaro dichiarato “falso”.

-Non fidarti neppure di chi è in divisa, di chi si presenta comefunzionario della Banca, dell’Ufficio Postale (potente semprechiedere di attendere e telefonare ai CC)…-Sii sospettoso se intravedi maneggiare degli spray, dellepolverine, da parte di chi ti avvicina.-Non far vedere le tue bollette, il numero del tuo CCB e simili:i tuoi dati in mano ai disonesti diventano strumenti per truffarti.-Non lasciare mai che altri (es. al ristorante) usino il tuo Bancomat.-Non commuoverti con quelli che fanno tanta beneficenza ehanno per questo tanto bisogno di te.-Non fidarti di quelli che hanno un improcrastinabile bisognodel tuo bagno se non li conosci.-Ricorda soprattutto che “L’ora di cajon la ven a cà ed tot”;quindi non devi vergognarti mai di denunciare il fatto di essererimasto vittima di un raggiro: potresti sempre evitare ad altri cheaccada e togliere occasioni ai disonesti.-Conserva le bollette che hai pagato per 5 anni, meglio se 10.-Ricorda: che abbiamo il diritto di recesso, se ciò che abbiamoacquistato non corrisponde alle nostre attese,-che ogni cosa nuova ha una garanzia, di solito di due anni,-che le spese di rispedizione a volte sono a carico della dittavenditrice.Se non sei andato all’assemblea di Castelnuovo, alla prossimavacci, non può che farti bene. Naturalmente l’FNP-CISL el’ADICONSUM, organizzeranno altri incontri e sono sempredisponibili a riceverti e ad aiutarti.

Gian Pietro Piccioli

A Limidi primo campo di preparazione per gli scout emilianiche parteciperanno al jamboree in Giappone

Inizia l’avventura

Nventura comincia oggi - cosìsi è rivolto Nicolò Pranzini airagazzi - mentre ricevete que-sto fazzolettone che indical’appartenenza al contingen-te italiano. Vivere il jamboreesignifica sentirsi parte di unagrande fraternità, in cui sonomolti di più gli aspetti che ciuniscono rispetto alle diver-sità”. Profondo l’entusiasmonelle parole dei ragazzi, chehanno confessato di sentirsimolto fortunati nel trovarsinella fascia di età per poterpartecipare ad un evento chesi tiene unicamente ogni quat-tro anni. “Non è un sempliceviaggio a migliaia di chilo-metri da qui - ha specificatoPaolo Vanzini - ma un’espe-rienza che ci farà incontrarepersone e realtà che sicura-mente diventeranno parte dinoi. E non solo, perché sare-mo stimolati a condividerequesta ricchezza, quando tor-neremo a casa, con quanti sonointorno a noi nella vita di tuttii giorni”.

Il saluto del VescovoSul confronto con le diversitàsi è soffermato anchemonsignor Francesco Cavinache, sempre nella mattinatadel 1° novembre, si è intratte-nuto con gli scout per unmomento di dialogo e per ilpranzo con le specialità por-tate dai ragazzi. “Vi invito -queste le sue parole - a porviin un atteggiamento di ascol-to nei riguardi della culturacosì diversa che andrete a co-noscere, ovvero lingua, men-talità, religione, cibo, e persi-no modo di muoversi che dav-vero rappresentano per noiun altro mondo. Nello stessotempo - ha proseguito, sotto-lineando come Baden-Powellesortasse gli scout cristianiad andare a messa - non di-menticate che siete stati scel-ti per essere ambasciatori dellarealtà a cui appartenete. Siatequindi testimoni della vostraesperienza di vita e di fedecon tutti coloro che incontre-rete nel vostro percorso”.

ll gruppo dellaZona di Carpi

che parteciperàal jamboree.

In piedi a destraElena Ezechielli,

incaricataregionale

branca E/G

Agesci

Assemblea di ZonaSarà la parrocchia di Budrione ad accogliere sabato 8novembre dalle 14.30 l’Assemblea della Zona Agescidi Carpi. Alle 15 l’intervento del Vescovo monsignor

Francesco Cavina. Durante la seduta si procederàall’elezione di due membri del comitato di Zona e di

tre delegati all’assemblea regionale.

Il 23° jamboree mondiale si terrà dal29 luglio al 7 agosto 2015 in Giappone,a Kirara-Hama, Yamaguchi City, adovest dell’isola di Honshu. Il tema sarà“Wa: a Spirit of Unity” prendendospunto dal carattere giapponese wa cheha diversi significati: unità, armonia,cooperazione, amicizia e pace. Fra letante iniziative in programma, partico-lare rilievo avrà il 6 agosto la comme-morazione del 70° anniversario del-l’esplosione della bomba atomica nella vicina città diHiroshima. Il contingente italiano, costituito da 950partecipanti, è organizzato dalla Fis, a cui aderisconoAgesci e Cngei, che contano rispettivamente 170 mila e10 mila censiti nel nostro Paese. Al grande evento siattende l’arrivo di oltre 30 mila persone da 160 nazioni.

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18 9 novembre '14

Incontro dei volontari delleCaritas parrocchiali“Amore chiede Amore. Suor Danielangela,Poverella del Palazzolo”Mercoledì 12 novembre, parrocchia di Limidi

Programma: ore 19, Santa Messa; ore 20, Cena offertadalla Caritas diocesana; ore 21: incontro con suor LinadeleCanchini delle Poverelle del Palazzolo. Testimonianzasulle sei suore morte di ebola nel 1995 in Congo duranteil servizio ai poveri, per cui è in corso il processo dibeatificazione.Iscrizioni entro sabato 8 novembre([email protected]; 339 6872175; 340 8285946)

Opportunità di crescita e formazioneper i giovani dai 18 ai 29 anniAperto il bando per il servizio civileLa regione Emilia Romagnaha pubblicato in data 17 otto-bre il nuovo bando del servi-zio civile regionale, rivolto atutti i giovani dai 18 ai 29anni. Da quest’anno possonopresentare domanda anche igiovani di cittadinanza italia-na, insieme ai ragazzi stra-nieri, a cui fino allo scorsobando era riservata la propo-sta.I posti a disposizione allaCaritas diocesana di Carpisono due, impegnati nella sededell’associazione Porta Aper-ta. I ragazzi selezionati svol-geranno un servizio di ventiore settimanali a fianco deglioperatori e dei volontari, asostegno delle attività di ac-coglienza e ascolto delle per-sone in difficoltà che si rivol-gono all’associazione.L’esperienza del servizio ci-vile è un’occasione impor-tante per i giovani, che hannol’opportunità di conosceremeglio il territorio in cui vi-vono, con i bisogni che lo

abitano e le risorse messe incampo.Il servizio è accompagnatoda un percorso di formazioneche aiuta i ragazzi a rielabo-rare e contestualizzare il vis-suto e a inserirlo in un quadrosociale ed economico piùampio. Con il servizio civilesi gioca un’opportunità im-portante, che è quella di edu-care i giovani alla cura delproprio territorio, all’atten-zione all’altro. Un bagaglioesperienziale significativo, daspendere non solo all’internodella sede e nei dieci mesi di

Si è conclusa con una fortesollecitazione, “siate santi, tra-sgredite”, l’omelia del vesco-vo monsignor FrancescoLambiasi che ha presiedutola messa in suffragio di donOreste Benzi, nel settimo an-niversario della morte, nellaparrocchia della Risurrezionedi Rimini. Domenica 2 no-vembre la comunità guidataper decenni da un parroco si-curamente molto speciale si èriunita attorno al Vescovo nontanto per ricordare la morte didon Benzi quanto piuttosto percomprendere come don Benziconsiderava la morte, ovverocome “il momento dell’ab-braccio del Padre, atteso in-tensamente nel cuore di ogniuomo”. Ricordare don Oreste,ha affermato monsignorLambiasi, non significa evo-care una nostalgia per qualcu-no che è passato ma è renderlopresente nella nostra vita at-traverso la testimonianza e leparole che ha lasciato e traqueste “Siate santi” che cam-peggiano ancora in unabacheca all’interno della chie-sa. “Trasgredite”, oltre ad es-sere il titolo di uno dei libri piùconosciuti di don Benzi, è an-che una conseguenza direttadi chi assume le Beatitudinicome regola della propria vita,e cosa sono le beatitudini senon trasgressioni rispetto allelogiche mondane?Il settimo anniversario dellamorte, avvenuta la notte tra l’1e il 2 novembre 2007, del fon-datore della Comunità PapaGiovanni XXIII è caduto que-st’anno ad un mese dall’inizio

del processo di beatificazioneed è stato celebrato con unaserie di eventi nei 34 Paesi delmondo dove il carisma di donBenzi ha messo radici. ARimini l’evento principale contre giorni di appuntamenti,aperti venerdì 31 ottobre da“Love Wins, La notte di DonOreste”: una veglia di pre-ghiera molto partecipata al ter-mine della quale i giovani han-no incontrato altri giovani chevivono la schiavitù della pro-stituzione o la condizione diprofughi, e i senzatetto. Saba-to 1 novembre c’è stata l’inau-gurazione di una mostra dedi-cata a don Benzi. Domenica 2novembre oltre alla messa, nelpomeriggio molto commoven-te è stato il Rosario meditatopresso il cimitero di Riminipromosso dalla comunità PapaGiovanni XXIII per ricordarei bambini vittimedell’aborto volontario, un ap-puntamento al quale donOreste non mancava mai. Altermine della preghiera la so-

Le iniziative a Rimini nel settimo anniversario della morte di don Oreste Benzi

Siate santi, trasgredite!

La preghiera al Cimitero

Vita della Chiesa

L’opera che ricorda donOreste all’ingresso della suachiesa della Risurrezione

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sta davanti alla tomba di donBenzi, posta in un’aiuola al-l’ombra di alcuni pini maritti-mi, ricoperta di fiori e ora do-tata di una cassetta delle lette-re, dove chiunque può lasciareun messaggio, una preghiera,una testimonianza, una richie-sta di aiuto. Le celebrazioni sisono concluse con la rappre-sentazione teatrale sulla vitadel sacerdote riminese al Tea-tro Novelli “Con le scarpe sem-pre ai piedi”. L’anniversariodella morte di don Benzi èstato ricordato anche nelle duecase famiglia presenti nelladiocesi di Carpi, a Sant’Anto-nio in Mercadello e aMirandola.

L.L.

servizio, ma da trasferire nel-la vita di tutti i giorni, in fa-miglia come nei futuri luoghidi lavoro.

Benedetta Rovatti

La domanda di servizio ci-vile può essere presentataalla Caritas diocesana, invia Catellani 9 a Carpi, pren-dendo un appuntamento. Iltermine ultimo per la pre-sentazione è il 17 novembrealle ore 14.00.Mail: [email protected]. 059 644352 - Cell. 3396872175

La messa presieduta da monsignor Lambiasi

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199 novembre '14

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Sport

Enrico Bonzanini

lla vigilia di una sfidadai molteplici risvoltinon solo sportivi comeil derby con il Bologna

che il Carpi affronta da primain classifica del campionatodi serie B, quale migliore oc-casione per incontrare il patronStefano Bonacini che da cin-que anni è alla guida dellasocietà biancorossa in un cre-scendo di risultati mai rag-giunti in oltre cento anni distoria del calcio carpigiano.

Come ci si sente, dopo tantisacrifici, ad essere il presi-dente della squadra primadella classe, con pieno me-rito e con un gioco che entu-siasma il pubblico?Per noi è grande motivo d’or-goglio ma siamo altrettantoconsapevoli che il nostro cam-pionato è un altro, ovvero ilraggiungimento dei cinquan-ta punti, che vorrebbe dire unaltro anno di permanenza inSerie B. Il nostro gioco sibasa sul ritmo, sull’intensitàe sulla velocità adattandoloai giocatori che abbiamo efino ad ora abbiamo avutoragione. Sognare è semprebello e va sempre bene ma laconsapevolezza, anche neinostri tifosi, deve esser quel-la che gli obbiettivi sono altrianche se ora è giusto godersiquesto avvio esaltante.

Possiamo parlare di unCarpi più maturo che, percitare le parole di misterCastori, ha accolto con so-brietà e come uno stimolo ilprimato in classifica inveceche adagiarsi sugli allori?Abbiamo una squadra di ra-gazzi seri e con la testa sullespalle. Credetemi è un gran-de motivo di soddisfazionevedere il parcheggio dello sta-dio dove sono sistemate leauto dei ragazzi il giorno del-la partita. Vedo delle punto,delle golf, insomma auto dipersone che hanno il valoredel denaro e vivono la realtàdi Carpi senza eccessi pen-sando più che altro al campo.

Programmazione e duro la-voro come filosofia, poi c’èla scelta dell’allenatore giu-

sto. Sono questi gli ingre-dienti per ottenere risulta-ti?Mettiamoci anche la lungi-miranza di capire che Carpinon può sopportare a livellodi ambiente e bilancio, un certotipo di giocatori e mi riferi-sco a chi nella passata stagio-ne è arrivato qui senza calarsiin una realtà piccola e senzaun grande bacino di tifo. Giànella passata stagione avreivoluto sostituire Vecchi conFabrizio Castori, che mi èpiaciuto moltissimo perchénon ha fatto richieste ma si èmesso immediatamente al la-voro, con grande entusiasmo,con la rosa che avevamo pre-parato che era compatibile conla nostra capacità di spesa econ la nostra filosofia. Poiabbiamo puntato su giocatorigiovani affidandoli a senato-ri che avevamo già in casa.

Tornando al calcio giocatoquali suggestioni in vista del-

la prossima sfida con il Bo-logna reduce da un cambia-mento importante a livellosocietario?Per me è motivo di grossasoddisfazione, lo è ancor dipiù se si pensa che fino a unamanciata di anni fa per anda-re a giocare uscivamo all’usci-ta dopo, quella di Mezzolara.Sarà bello potersi confronta-re con una squadra costruitaper l’immediato ritorno in serieA. Partite del genere non hannobisogno di ulteriori motiva-zioni per caricare i nostri ra-gazzi. Vedere che imprendi-tori stranieri investono nelnostro calcio è certamente unbuon segnale, Tacopina eSaputo si sono posti in modomolto positivo e per i gioca-tori e l’ambiente sarà unamotivazione in più per farbene contro di noi.

In questi cinque anni il nomedi Bonancini è stato acco-stato a diverse squadre ma

in realtà è sempre rimastosaldamente attaccato al suoCarpi, come il suo futuronel calcio?Io faccio un altro lavoro, nonvado agli allenamenti e nonfaccio comunella con i gioca-tori perché credo sia giusto eproduttivo mantenere un di-stacco dai giocatori. Da quan-do sono entrato nel calcio inEccellenza ho sempre attuatoquesto tipo di atteggiamentoe i risultati mi stanno dandoragione. Venendo ai progettifuturi, a me non piace farepiani a lunghissima gittata.L’unica nostra forza è sem-pre stata la programmazionema con lo sguardo semprefortemente rivolto al presen-te. In questa realtà, con que-sta filosofia, ci sono le possi-bilità per fare bene e ripeterela lunga serie di vittorie diquesti anni di mia gestione.

Per concludere alla luce diquesto bellissimo inizio chefinale di stagione si aspet-ta?L’errore più grave che pos-siamo fare è cominciare a far-ci i conti in tasca. Questa èuna squadra ‘sbarazzina’molto giovane, che va tenutasempre in tiro e deve guarda-re partita per partita. Sentogià parlare di tabelle promo-zione o percorso play off. E’una follia, la classifica è mol-to corta e perdendo tre partitedi fila si finisce a lottare negliultimi cinque posti. Godia-moci questo primato ma man-teniamo altissima la concen-trazione, c’è ancora tanto la-voro da fare per ottenere lasalvezza. Poi una volta rag-giunti i cinquanta punti neriparleremo.

A

Sabato 8 novembre il Carpi, primo in classifica, affronta il BolognaDella partita e dell’avvio di stagione della squadra biancorossaparla il presidente Stefano Bonacini

Umiltà e vittorie

Handball CarpiPer Sperti stagione finita

Non poteva iniziare peggio uno dei mesi più importanti per lastagione della Terraquilia Handball Carpi. In trenta giorni icarpigiani si giocheranno le ultime tre partite del gironed’andata, decisive ai fini della qualificazione alle final eightdi Coppa Italia e la doppia sfida ad eliminazione diretta diChallenge Cup contro gli estoni del Polva Serviti. Il bollettinomedico della Nazionale Italiana, al temine della doppia sfidaamichevole contro il Belgio, ha segnalato per Carlo Sperti,fermatosi in gara 2 dopo uno scontro con il portiere fiammin-go, la rottura del crociato anteriore del ginocchio destro cheterrà lontano dal campo la giovane ala per almeno sei mesi.Stagione con ogni probabilità finita dunque per Sperti e unategola per Terraquilia Handball Carpi che perde uno dei suoimigliori giocatori. Per quanto riguarda il campo la squadra ètornata al lavoro per preparare la delicata trasferta di Prato.Nonostante le partenze nel mercato estivo i toscani restanouna squadra temibile trascinata dalle reti del terzino mancinoDjorjevic. In caso di vittoria Carpi blinderebbe aritmeticamentequantomeno il secondo posto in classifica, ultimo valido perla qualificazione alle “Final Eight” di Coppa Italia previsteper fine febbraio a Siracusa.

E.B.

La pallamano nelle scuoleE’ stato un successo inaspettato la prima “tappa” dell’Opera-zione scuole, percorso volto alla promozione della pallamanonegli istituti scolastici carpigiani, svoltasi all’istituto privatoFermi. I giocatori della Terraquilia Handball Carpi AlejoCarrara e Pieluigi Di Marcello sono stati accolti daglistudenti che li hanno ascoltati con attenzione e, visibilmenteinteressati, hanno rivolto loro numerose domande. In unclima di grande serenità gli atleti hanno cercato di far capirei sacrifici che stanno dietro il loro successo per raggiungerela vetta della pallamano nazionale. Tanto interesse ha susci-tato anche la Supercoppa Italiana, esposta assieme ad unamaglia da gioco ufficiale, presa d’assalto dalle foto deigiovani ragazzi che non hanno voluto perdere l’occasione diimmortalarsi assieme al prestigioso trofeo. Dato il successodella giornata, la società Terraquilia Handball Carpi ha deci-so di lasciare momentaneamente la Supercoppa alla scuola,che la esporrà nel proprio ingresso per una settimana. Lavisita è stata inoltre l’occasione per invitare studenti, docentie personale dell’Istituto alla partita di ritorno di ChallengeCup contro gli estoni del Polva Serviti, prevista per sabato 29novembre a Rubiera con inizio alle 20.30.

E.B.

L’Universal volley Carpipunta alla vettaE’ un inizio di campionato folgorante quello della Cec UniversalCarpi che dopo aver battuto nettamente per 3-0 sia Monseliceche Modena al “Pala Panini”, si sono regalati un pomeriggioda ricordare battendo la quotata Canottieri Ongina Piacenzaper 3-2 dopo esser andata in svantaggio per due set a zero. Lapartita, sempre equilibratissima, ha visto grandissimi prota-gonisti l’opposto carpigiano Francesco Renzetti, fresco dilaurea e autore di 26 punti e la coppia di centrali formata daLuppi-Insalata che ha concluso la gara con la bellezza diquattordici muri. A livello realizzativo ottima prova anchedel centrale carpigiano Vito Insalata, particolarmente cercatodal palleggiatore Andrea Dall’Olio e autore di 14 punti. Conquest’esaltante vittoria da due punti, la terza in altrettantegare di campionato, la squadra di coach Luciano Molinarisale a quota otto punti in classifica alle spalle della FantonModena Est.Nel prossimo turno l’Universal farà visita al Montecchioquarto in classifica a quota sei punti. Altra sfida d’altaclassifica dunque per la squadra del Patron Stefano Alloriniche in questa stagione vuole dare l’assalto alla Serie A2,possibilmente senza passare per la “ghigliottina” dei play off.

E.B.

Stefano Bonacini

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20 9 novembre '14 Cultura e Società

Successo per lo spettacolo di Maria GiuliaCampioli in occasione del 15° di Banca Etica

Tu di che Pil sei?

La corrispondenza dei lettori va inviata a:Notizie - Giornale Aperto - Via don Loschi 8 - 41012 Carpi

Fax 059/630238 - E-Mail: [email protected]

Sono stato educato alla reli-gione cattolica da un padre euna madre fervente osservante,vollero che frequentassi lachiesa e l’oratorio. Confessodi aver provato un grandeimbarazzo nei giorni delSinodo. Il Sinodo per la Chiesaè un momento di profondariflessione e comunione, PapaFrancesco ha aggiunto “diconfronto e di trasparenza”.In qualsiasi grande organiz-zazione societaria laica ci sonoAssemblea e Consiglio diAmministrazione, il primoaperto al pubblico (azionistie media), il secondo rigoro-samente segreto; nel primo sidiscute di risultati, nel secon-do di obiettivi e di strategie.Immaginavo che il Sinodo sisarebbe svolto nella più rigo-rosa riservatezza, alla stre-gua di qualsiasi CdA, con allafine un sintetico comunicatostampa.Da quello che si è letto, iPadri sinodali hanno discus-so di sacramenti ai divorziatirisposati, del mondo gay, ealtro, pare scontrandosi fraloro. Succede in tutte le gran-

di organizzazioni umane, ènormale, ma perché lagrancassa? Perché compor-tarsi come politici che amanosolo il palcoscenicomediatico? Non sarebbe sta-to meglio che i Padri si lan-ciassero pure nelle più corag-giose elucubrazioni intellet-tuali e teologiche, ma lo fa-cessero fra loro, in silenzio,senza coinvolgere noi fedeli,in fondo imbarazzandoci?L’Occidente sta andando versola decadenza secolarizzata delCanada di Remy, o dei poveriPaesi del Nord Europa, le re-ligioni cristiane stanno decli-nando insieme ai rispettiviPaesi, così come quella cat-tolica, è giusto che il Sinodone prenda atto. I dati, riferitial Canada, ma valgono per iPaesi più secolarizzati, indi-cano che l’Islam è l’unicareligione in crescita, la quasitotalità dei nuovi terroristieuro-americani hanno cultu-ra universitaria e si dichiara-vano atei prima di abbraccia-re l’Islam, convertendosi.Mentre la religione cattolicae le altre cristiane sono in

caduta libera.O la Chiesa cattolica decidedi “lasciare” l’Occidente alsuo destino (come hanno fat-to le varie chiese protestanti,i sacerdoti equiparati a fun-zionari statali, con i luoghi diculto trasformati inminimarket, club, moschee),concentrando l’opera missio-naria negli altri continenti,oppure cambi strategia, con-sideri l’Europa una terra di“ri-conversione”, con ciò chene segue. Se può essere utilel’esperienza di vita di unmodesto “cattolico”. I discorsifatti dal cardinale Ratzingersulla “sporcizia della Chie-sa” prima di salire al soglio, epoi come Papa, a Ratisbona,hanno tale e tanta ricchezzadi pensieri che ho elementi diriflessione da “camparci” perdecenni. Benedetto XVI ha sìun corpo fragile, ma ha vistalunga.

Giovanni ArlettiCarpi

Riferiscono alcuni commen-tatori che già in occasionedel Concilio Vaticano II si

era assistito al “Concilio deiPadri” e al “Concilio deimedia” a significare che quan-do l’evento suscita interesseè inevitabile che la lettura“politica” appaia quella piùrilevante e condizionante ilconfronto. Appare ma non ècosì. Un cattolico sa che puòattingere alle fonti, nel casodel Sinodo ha potuto leggersiil documento preparatorio equello finale senza sbandaredavanti a opinioni o pregiu-dizi. Penso che l’invito di PapaFrancesco rivolto ai Padrisinodali ad esprimersi in li-bertà sia comunque da ap-prezzare ed abbia un fortesignificato non solo simboli-co perché continua a ripeter-ci che la Chiesa siamo tuttinoi. Quanto alla “ri-conver-sione” dell’Occidente comenon darle ragione, la nuovaevangelizzazione è proprioquesta e passa anche dallacapacità della Chiesa di pu-rificarsi.Grazie per questa occasionedi riflessione.

Luigi Lamma

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Il Sinodo visto da“un modesto cattolico”

Paolo Contini e MariaGiulia Campioli

Beni comuniIniziato il laboratorio teatrale a Mirandolapossono affrontare temi

seri di economia e difinanza anche senza

annoiare l’uditorio, ma riu-scendo a trasferire informa-zioni e criticità del sistemacon una buona dose di ironia.Questo mix di conoscenze eperformance teatrale è statosplendidamente ottenuto daMaria Giulia Campioli, som-mersa dagli applausi del pub-blico che ha gremito il teatroItalia di Soliera dopo la pri-

ma nazionale del suo spetta-colo “Tu di che Pil sei? -Anche gli economisti pian-gono” realizzato insieme aClaudio Mariotti e alla com-pagnia Teatro al Quadrato. L’evento è stato organizzatoil 21 ottobre scorso dal Grup-po di iniziativa territoriale(GIT) in collaborazione condiverse associazioni del ter-ritorio per festeggiare i 15anni di attività di Banca Eti-ca, una realtà molto radicatain provincia di Modena tantoda giustificare anche la pre-senza di un “banchiere am-bulante”, primo anello dellarete commerciale della Ban-ca. Per l’occasione è interve-nuto il presidente di BancaPopolare Etica Ugo Biggeriche è stato intervistatoda Paolo Tomassone. Nelcorso della serata sono poistate presentate da parte delresponsabile del Git di Mo-dena Paolo Contini tutte leiniziative e le modalità di azio-ne di Banca Etica.

Lo spettacolo realizzato daMaria Giulia Campioli meri-ta un’ampia diffusione soprat-tutto a livello delle scuole su-periori ma anche in altri con-testi pubblici in quanto aiutalo spettatore a porsi con at-teggiamento critico (moltoefficace la serie di “Ma per-ché…?” in riferimento a cer-

te modalità di gestire il rap-porto tra banca e cliente) ver-so le tradizionali proposte diinvestimento e aiuta in modobrillante e piacevole a comu-nicare contenuti che possonoapparire ostici come quellilegati alla finanza e all’eco-nomia.

L.L.

Ha preso il via martedì 4 novembre a Mirandola, il laboratorio“Beni comuni” condotto da Alberto Grilli, regista del TeatroDue Mondi. Gli incontri, che si succederanno settimanalmen-te fino a dicembre, hanno la durata di due ore ciascuno. Ilpercorso si concluderà con uno spettacolo che verrà messo inscena presso il Teatro Comunale di Carpi il 20 dicembre alleore 21. Il laboratorio, gratuito e aperto a tutti, si inserisce nelprogetto finanziato dal Ministero dei Beni e delle AttivitàCulturali e del Turismo, promosso dal comune di Carpi incollaborazione con Ert fondazione e Ater e coinvolge undiciComuni del cratere sismico, attraverso eventi e laboratoriteatrali drammaturgico-performativi. L’obiettivo è quello dirinsaldare e ricostruire le identità delle comunità colpite dalterremoto del 2012 attraverso la partecipazione attiva allacostrizione di eventi artistici.

Si

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Eleonora Vescovini

Dal 1974 il Comitato Csi di Carpi si è impegnato nellarealizzazione di corsi di nuoto per tutte le età. Fino allo scorsoanno le attività si tenevano unicamente alla piscina comunaleCampedelli, con numerose proposte: “ambientamento” e“acquaticità” per i bambini da 0 a 5 anni; “scuola nuoto”, dai5 ai 12 anni; “perfezionamento” del nuoto per ragazzi dai 13ai 19 anni fino ad arrivare ai corsi per universitari e adulti. Alivello agonistico gli iscritti hanno la possibilità di partecipa-re al Circuito Regionale Csi in due categorie : Piccoli Agonistie Master. I primi, con un gruppo di 20 atleti, inizieranno il 16novembre, mentre i giovani e adulti del Master, circa 35, chevantano più volte il titolo di Campioni Regionali Csi, comin-ceranno il 30 novembre. Quest’anno sarà la città di Parma adospitare il Circuito, nel 2015 probabilmente l’iniziativa siterrà a Carpi. Da settembre i corsi hanno l’opportunità diampliarsi nella piscina Extrafit di Carpi che accoglierà prin-cipalmente i più piccoli in un ambiente completamente rinno-vato e con un livello di acqua non troppo profondo peragevolare i giovani nuotatori.

Da settembre a disposizione dei corsianche la piscina Extrafit di Carpi

Nuoto per ogni età

Centro Sportivo Italiano - Carpi,Casa del Volontariato

via Peruzzi 22, int. 41. Tel. 059/685402e-mail: [email protected]

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219 novembre '14

Premiati i critici in erba alla mostra di Educare con l’arte

Uniti dallo stesso filo: la famigliaPremiati i critici in erba alla mostra di Educare con l’arte

Uniti dallo stesso filo: la famiglia

Cultura e Spettacoli

L’ANGOLO DI ALBERTO

S

APPUNTAMENTI

Virginia Panzani

ono 780 mila i volon-tari attivi in 148 Paesi,di cui 13 mila in Italia.

La rete di carità della SocietàSan Vincenzo de Paoli ab-braccia oggi tutto il mondocosì come era nei desideridel fondatore, il Beato Fede-rico Ozanam. Un fondatoretuttavia ancora -inspiegabilmente - sconosciu-to ai più, per questo nelbicentenario della sua nasci-ta a Milano da una famigliadi Lione (1813-2013), la SanVincenzo ha voluto ricostruir-ne la vicenda umana e spiri-tuale attraverso una mostrainternazionale itinerante.L’esposizione, composta dauna serie di pannelli illustra-ti, è attualmente a Mirandolapresso l’aula di Palazzo Pini,ospite della locale San Vin-cenzo, operante in città giàdal 1856. “Anno fondamen-tale nella vita di FedericoOzanam - spiega Irene Na-tali, presidente del ConsiglioCentrale di Carpi - fu il 1833quando, a 19 anni, studenteuniversitario, fondò a Parigiinsieme ad alcuni compagni,la prima conferenza di caritàprendendo ispirazione dalleconferenze di storia che fre-quentava. Con la collabora-zione di suor Rosalie Rendudelle Figlie della Carità, ini-ziò la visita ai poveri, chediventerà il tratto caratteri-stico della conferenza. L’ope-ra fu inoltre posta sotto laprotezione di San Vincenzode Paoli”. “Che potevamo fare- scriveva il Beato - per esse-re veramente cattolici, se non

adoperarci in quello che piùpiace a Dio? Soccorriamodunque il nostro prossimo,come faceva Gesù Cristo, emettiamo la nostra fede sottol’ombra della carità”. Docenteuniversitario, giurista, lette-rato, Ozanam fu, come ebbea dire Giovanni Paolo II allaBeatificazione nel 1997, unprecursore della Dottrina so-ciale della Chiesa. “Credevafermamente - sottolinea IreneNatali - che la carità fosse lostrumento per individuare epoi correggere le ingiustiziedella società. Infatti, dove nonpuò arrivare la giustizia, ar-riva la carità”. “Certamente -affermava Ozanam - noi dob-biamo tentare di arrivare allaradice del male e cercare at-traverso sagge riforme so-ciali di ridurre la miseria dif-fusa. Ma noi siamo convintiche la conoscenza delle ri-forme debba essere appresa

non tanto riflettendo sopra ilibri o discutendo tra i politi-ci, ma andando a visitare lesoffitte in cui vivono i pove-ri”. Convinzioni, queste, cheil Beato condivideva conl’amatissima moglie Amélie,che lo rese padre di Marie, il“piccolo angelo” tanto atte-so dalla coppia. L’impegnosociale, le lezioni all’Univer-sità, l’intensa attivitàpubblicistica, i viaggi per pro-muovere l’opera vincenzianaindebolirono la già cagione-vole salute di Ozanam chenel 1853 morì a soli 40 anni.“In un contesto sociale permolti aspetti simile a quelloin cui viveva Federico - sot-tolinea Irene Natali - oggic’è più che mai bisogno dellaSan Vincenzo, non tanto neldare risposta ai bisogni pri-mari, come il cibo e l’allog-gio, quanto nell’offrire ascoltoe accompagnamento ai fra-telli che si trovano nel biso-gno. Il nostro auspicio - con-clude - è che anche tanti ra-gazzi possano fare proprial’esperienza del BeatoOzanam, il quale sognava chetutti i giovani ‘con testa ecuore’ si unissero in opere dicarità”.

Una mostra a Mirandola ripercorre la vitadi Federico Ozanam, fondatore della San Vincenzo

Là dove arriva la caritàLa targa sulla rotatoria a Mirandola

dedicata a Federico Ozanam

La mostra dedicata al BeatoFederico Ozanam è visitabilepresso Palazzo Pini (ingres-so da via Goito) a Mirandolafino a domenica 16 novem-bre tutti i giorni, ore 9-11.30e 16-18.

LA PRESADELLA CITTÀ DI MIRANDOLAVenerdì 7 novembreMirandola, Biblioteca “GarinAlle 21, presentazione del libro “La presadella città della Mirandola – 15 aprile 1799“ scritto da Roberto Riccò. Ne parlerà conl’autore Massimo Viglione dell’Università

Europea di Roma. Il volume è frutto di un lungo lavoro diricerca presso vari archivi del nostro territorio.

OPEN DAY ALLO SPAZIO ERRESabato 8 novembreFossoli – via Dei Trasporti 4Lo Spazio Erre apre le porte dalle 10alle 12, per mostrare e raccontare alpubblico la grande varietà di mate-riali di scarto e rimanenze di magaz-zino raccolti presso le aziende mo-

denesi. Carta e cartoncini, plastica e tessuti sono a disposi-zione di scuole e associazioni perché lo scarto diventirisorsa. E per le aziende, un modo intelligente per unireecologia ed economia, risparmiare e insieme collaborare aprogetti di utilità sociale ed ambientale. L’open day è rivoltoa rappresentanti di comitati genitori, scuole, associazioni,aziende, famiglie. Info: [email protected] - tel 366.3134416- www.spazioerre.org

UN TRENO PER AUSCHWITZMartedì 18 novembreCarpi – Ex Sinagoga (via Rovighi 57)Prende il via il ciclo di cinque appuntamenti di formazione,promossi dalla Fondazione ex Campo Fossoli nell’ambitodell’undicesima edizione del progetto “Un treno perAuschwitz”. Martedì 18 novembre alle 17, primo incontrodal titolo “La memoria e i suoi attori”, con la presentazionedel volume “Il mestiere della memoria” di Bruno Maida.Programma completo su www.fondazionefossoli.org/progetti.php

UN SABATODA FAVOLASabato 8 novembreConcordia - BibliotecaAppuntamento in biblio-teca (via per SanPossidonio, 1) a cura deivolontari Nati per Leg-gere: alle 10, “QuandoNoè cadde dall’arca e al-tre storie in rima”, lettureper bambini a partire dai

4 anni. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria, tel.0535 412937.

E’

Maria Silvia Cabri

stata inaugurata vener-dì 31 ottobre, presso laSala espositiva Fonda-zione Cassa di Rispar-

mio, la mostra “La Famiglia,speranza e futuro della socie-tà”. Per il terzo anno “Educarecon l’arte” ha promosso que-sta iniziativa nelle scuole pri-marie e secondarie di primogrado, in collaborazione con ilgruppo di artisti locali “Artein movimento”, l’associazio-ne culturale “Il Portico”, con ilpatrocinio dell’Ufficiodiocesano per l’educazione ela scuola, l’associazionediocesana “Fede e Cultura” ela Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Carpi.Gli studenti, “giovani critici inerba”, sono stati chiamati adesprimere, per iscritto o grafi-camente, le loro impressioni esensazioni suscitate dall’operache più li ha colpiti. Sette iplessi scolastici coinvolti, 370i partecipanti, 220 gli elaboratipresentati, tutti esposti accantoall’opera cui si riferiscono. 19alunni sono stati premiati e 22hanno ricevuto una specialemenzione. Presenti all’inaugu-razione gli artisti, Giuseppe

Andreoli, Nuccia Andreoli,Sandra Andreoli, NicolòArioli, Renza Bolognesi, Ser-gio Bigarelli, Campo’s San-dra Campostrini, GiuseppeD’Italia, Mariella Gualtieri,Siriano Masetti, RomanoPelloni, Carlo Rigoglioso,Tamidi’s Oto Covotta,Rosanna Zelocchi, e le duegiovani “ospiti”: Cecilia Ca-pelli ed Eleonora Pagiusco.Emozionati i giovani vincitoriche sono stati premiati dal ve-scovo monsignor FrancescoCavina. Presenti anche DanteColli, presidente dell’associa-zione il Portico, AntoniaFantini direttore dell’ Ufficiodiocesano la scuola e don Fa-bio Barbieri, direttore del Cen-tro missionario.In rappresentanza dell’ammi-

nistrazione comunale era pre-sente l’assessore alla sanità eal sociale, Daniela Depietri:“l’arte è la cenerentola del-l’istruzione, la famiglia la ri-sorsa principale della nostrasocietà, insieme possono ope-rare per un futuro giocoso eonesto. Grazie a tutti per que-sta opportunità. Grazie ai ra-gazzi che hanno saputo darevalore a queste importanti pa-role”. Oltre all’intento di col-legare l’arte e la scuola, lamostra ha anche un obiettivobenefico: il ricavato dalla ven-dita delle opere esposte saràdevoluto al centro nutrizionaledella missione di Gramsh inAlbania, seguito dalle suoredella carità di San Vincenzode’ Paoli. La mostra è visitabilefino all’8 novembre.

Il gruppo degli artisti

Romano Pellonicon il Vescovo

Page 22: Numero 39 - Anno 29º...Costantino che, nel 313, con-cesse ai cristiani la libertà di praticare la loro religione. Lo stesso imperatore donò al Papa Melchiade l’antico possedi-mento

22 9 novembre '14

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite da enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivioinformatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagliinteressati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi compresela comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo) - Tel. 059/687068 – Fax 059/630238Redazione: [email protected]

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CHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’

Direttore Responsabile: Luigi LammaCoordinamento di Redazione: Annalisa Bonaretti – CoordinamentoArea Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Redazio-ne: Laura Michelini (Mirandola – Concordia), Corrado Corradi, MariaSilvia Cabri, Magda Gilioli - Fotografia: Fotostudioimmagini, CarloPini. Editore: Notizie soc. coop.Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472

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Una copia 2,00(i.i) - Copie arretrate 3,00 (i.i)ABBONAMENTO ORDINARIO 48,00 (i.i)

ABBONAMENTO SOSTENITORE 70,00 (i.i)BENEMERITO 100,00 (i.i)

Vita della Chiesa

GAVELLOFestiva: 9.30

SAN MARTINO SPINOFeriale: 16.00Sabato prima festiva: 17.00Festiva: 11.00

SAN MARTINO CARANO (salone parrocchiale)Feriale: 7.00Sabato prima festiva: 17.00Festiva: 8.00-10.00-11.30

MORTIZZUOLOFeriale: 18.30 (centro di comunità)Sabato prima festiva: 18.00 (centro di comunità)Festiva: 9.00, 11.00 (centro di comunità)

SAN GIACOMO RONCOLE (sala parrocchiale)Feriale: 20.00Sabato prima festiva: 20.00Festiva: 10.00-11.30

SANTA GIUSTINA VIGONA(presso la ditta Acr Reggiani in via Valli 1 a Quarantoli)Festiva: 9.45

TRAMUSCHIO (Salone parrocchiale)Festiva: 11.15

SAN POSSIDONIONel nuovo Centro di ComunitàFeriale: lunedi, mercoledì e giovedì 18.30; martedì evenerdì 9.00Sabato prima festiva: 18.30Festiva: 9.30-11.30

CONCORDIA E FRAZIONICONCORDIA (chiesa nuova)Feriale: 9Sabato prima festiva: 18.30Festiva: 8.00 - 9.30 e 11.15

SAN GIOVANNI (presso il parco di Casa Belli)Festiva: 11

SANTA CATERINA (presso Sala parrocchiale)Festiva: 9.30

FOSSAFeriale: 8.30Festiva: 9.30

VALLALTAFeriale: 17.30Sabato prima festiva: 20.00Festiva: 9.00-11.00

LIMIDIFeriali: 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 8.00, 10.00

PANZANOFeriale: venerdì 20.30 - Festiva: 11.30

CARPI CITTÀCATTEDRALEFeriali: 9.00, 18.30Sabato pref: 18.00Festive: 8.00, 10.45, 12.00, 18.00 nella chiesa della Sagra;9.30 presso il cinema Corso

SAN FRANCESCOFeriale: 8.30 (cappella)Sabato pref: 19.00 (chiesa di San Bernardino da Siena)Festive: 9.30, 11.00, 19.00 (chiesa di San Bernardino daSiena)

SAN NICOLO’Feriali: 8.30, 18.30Alle ore 10 nei giorni feriali: Messa seguita dall’AdorazioneEucaristica fino alle ore 12 (sospesa dal 16/7 al 14/9)Sabato pref: 18.30Festive: 8.00, 9.30, 11.00, 17.30

CORPUS DOMINIFeriale: 18.30Sabato pref: 18.30Festive: 8.30, 10.00, 11.30

QUARTIROLOFeriale: 18.30Sabato pref: 19.00Festiva: 8, 9.45, 11.15, 18.30

SAN BERNARDINO REALINOFeriale: 18.30Sabato pref: 18.30Festive: 9.30, 11.00, 17.00

SAN GIUSEPPE ARTIGIANOFeriali: 8.30, 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 9.30, 11.00, 18.30

SANT’AGATA CIBENOFeriale: martedì e giovedì 19.00; venerdì 20.30Sabato pref: 19.00Festive: 9.30, 11.15

SANTA CHIARAFeriale: ore 7Festiva: ore 7.30

SAN BERNARDINO DA SIENAFeriale: ore 7Festiva: ore 7.15

CIMITEROFestiva: ore 10.30 (ore 10.00 Rosario)

OSPEDALE RAMAZZINI (presso la cappella)Feriali e sabato pref: ore 19Festiva: ore 9Dal lunedì al venerdì dalle 18.30 alle 19, recita del SantoRosario. A seguire, la celebrazione della Santa Messa.

CASE PROTETTE - Tenente Marchi festiva ore 9

CARPI FRAZIONISANTA CROCEFeriale: 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 8.30, 11.15

GARGALLOFeriale: mercoledì 20.30Festiva: 10.00

BUDRIONE-MIGLIARINA (centro di comunità di Budrione)Feriale: 20.30Sabato pref: 20.30Festive: 9.30, 11.00

SAN MARINO (Salone parrocchiale)Feriale: lunedì e mercoledì 20.30Festive: 8.00, 11.00

FOSSOLI (Salone parrocchiale)Feriale: 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 10.00, 11.30

CORTILEFeriali e sabato prima festiva: 19.00Festive: 11.00

SAN MARTINO SECCHIAFeriali: 18.00 (dal lunedì al venerdì)Sabato e prefestive: 8.30Festive: 9.30-18.00I frati sono disponibili per le confessioni tutti i giorni (ore 8-12, 15-19.30 tranne che durante la messa feriale)

ROLOFeriale: lunedì 20.30, mercoledì, giovedì 19.00; martedì, vener-dì 8.30Sabato pref: ore 18.00Festive: 9.30, 11.15

NOVI E FRAZIONINOVIFeriale: 18.00Sabato pref: 18.00Festive: 8.30, 10.00, 11.15, 18.00Tutte le messe sono celebrate presso la nuova chiesa MariaStella dell’Evangelizzazione.

ROVERETOFeriali: 20.30Sabato pref: 20.30Festiva: 8.30, 10.00 e 11.15

SANT’ANTONIO IN MERCADELLOFestiva: 11.15

MIRANDOLA CITTÀFeriale: 7.00-8.30-18.30 (aula Santa Maria Maddalena); 9.00al mercoledì (casa di riposo)Sabato prima festiva: 17.00 (casa di riposo); 17.00 (aulaSanta Maria Maddalena), 18.30 (centro di comunità viaPosta)Festiva: 7.30 (ospedale); 9.00-10.30-12.00-18.30 (centro dicomunità via Posta); 17.00 (aula Santa Maria Maddalena)

MIRANDOLA FRAZIONICIVIDALEFeriale e sabato prima festiva: 18.00 (canonica)Festiva: 10.00 (tensostruttura)

QUARANTOLIFeriale: dal lunedì al venerdì 18.00 (cappella dell’asilo)Sabato prima festiva: 18.00 (ditta Acr Reggiani in via Valli 1)Festiva: 11.15 (centro di comunità)

Si invitano i parroci e le segreterie parrocchiali a comunicare tempestivamente eventuali aggiornamenti degli orari delle Sante Messe.

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

Info e iscrizioni presso parrocchia di San Francesco via TrentoTrieste 8 - 41012 Carpi (MO) - Tel. 334 2395139 -

[email protected]

Ore 14: partenza da Carpi (Stazione delle Corriere)Incontro con Padre Sebastiano Bernardini e con il fratello MonsignorGermano, Vescovo emerito di Smirne, che parleranno dei lorogenitori (i coniugi Bernardini) avviati alla causa di BeatificazioneOre 16: Santa MessaCena in Ristorante

8 DICEMBREFESTA

DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE

Santuario di PUIANELLONello spirito del Sinodo sulla Famiglia

Parrocchie di Cortile e San Martino SecchiaCircolo Anspi “Perla” di Cortile

Pellegrinaggioa Sassello (Savona)

alla scopertadella Beata Chiara Luce Badano

Domenica 23 novembrePrenotazioni entro il 16 novembre.

Info: tel. 059 662639 (ore pasti)

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239 novembre '14

Il quotidianodei cattolici

Agenda

Frequenza per la diocesiFM 90,2

Segreteria del VescovoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Il sabato: dalle 9.30 alle 12.30Tel: 059 686707 (cellulare 334 1853721), fax 059 651611

Centralino e ufficio economatoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Telefono: 059 686048

Ufficio del Vicario generaleIl martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12. Tel: 059 6325077

Cancelleria e ufficio beni culturaliDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Telefono: 059 686048

Curia VescovileSede e recapiti

via Trento Trieste 48/a a Carpi

La Tvdell’incontro

Digitale terrestre 28Sky Canale 140

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANADa lunedì 10 a giovedì 13 novembre il Vescovo partecipa adAssisi all’Assemblea Generale Straordinaria della Conferen-za Episcopale Italiana.

SCUOLA DI TEOLOGIALa lezione di Morale famigliare prevista per venerdì 7 no-vembre è posticipata a lunedì 24 novembre, sempre alle 20.30in Seminario.

ASSOCIAZIONISabato 8 novembre alle ore 15 presso la parrocchia diBudrione monsignor Cavina incontra i capi dell’Agesci riu-niti per l’Assemblea di zona.

CRESIMEIl Vescovo amministra il sacramento della Cresima: domeni-ca 9 novembre alle ore 11.30 alla parrocchia Corpus Domini;domenica 16 novembre alle ore 9.30 a San Giacomo Roncole.

BENEDIZIONI E INAUGURAZIONISabato 8 novembre alle ore 17 presso il Club Giardino diCarpi il Vescovo è presente per l’inaugurazione dei nuovilocali; venerdì 14 novembre alle ore 11.30 benedizionepresso la ditta Federal Mogul.

PARROCCHIE E SACERDOTISabato 8 novembre alle ore 20. 30 a Rovereto il Vescovopresiede la Santa Messa di apertura della Missione Popolarecon consegna del crocifisso ai missionari. Domenica 9 no-vembre alle ore 17 a San Martino Carano celebra la SantaMessa per la Festa del patrono.

INCONTRIDa giovedì 6 a sabato 8 novembre monsignor Cavina è aRoma per partecipare ad un evento nazionale promosso dalGruppo ICBPI (Istituto Centrale delle Banche Popolari Ita-liane), all’interno del programma è previsto l’incontro con ilSegretario di Stato S.Em. Cardinale Pietro Parolin.

«Tu fai crescere l’erba per ilbestiame e le piante che l’uo-mo coltiva, per trarre cibo dal-la terra, vino che allieta il cuo-re dell’uomo, olio che fa bril-lare il suo volto e pane chesostiene il suo cuore» (Sal 104,14-15).La Giornata del Ringraziamen-to 2014 precede di alcuni mesil’apertura di Expo Milano 2015dedicato a “Nutrire il pianeta.Energia per la vita”, un tema diparticolare rilevanza per il no-stro Paese e non solo.Esso invita a dedicare un’at-tenzione speciale al tema delcibo, quale dono di Dio per lavita della famiglia umana. Così,nel ringraziare il Padre per ifrutti della terra, ci rendiamoconsapevoli di coloro che pati-scono la fame. Papa Francescorichiama spesso “la tragicacondizione nella quale vivono

ancora milioni di affamati emalnutriti, tra i quali moltissi-mi bambini”. La fame è mi-naccia per molti dei poveri dellaterra, ma anche tremendo in-terrogativo per l’indifferenzadelle nazioni più ricche. Infat-ti, alla sottonutrizione di alcu-ni, si affianca un dannoso ec-cesso di consumo di cibo daparte di altri. È uno scandaloche contraddice drammatica-mente quella destinazione uni-versale dei beni della terra ri-chiamata – quasi cinquanta annior sono – dal Concilio Vatica-no II nella Costituzione pasto-rale Gaudium et spes (cf. n.69). È una questione di giusti-zia, che pone gravi interrogati-vi in merito al nostro rapportocon la terra e con il cibo.

Dal messaggio della Confe-renza Episcopale Italiana

Domenica 9 novembre si celebra la 64ªGiornata Nazionale del Ringraziamento

Benedire i frutti dellaterra e nutrire il pianeta

La celebrazione provincialea San Felice sul PanaroSu iniziativa di Confcooperative e di altre organizzazioni lacelebrazione provinciale della Giornata del Ringraziamentosi celebra anche quest’anno nella zona colpita dal sisma, aSan Felice sul Panaro, domenica 9 novembre alle ore 11.30presso la sede della cooperativa Ital-Frutta con la SantaMessa presieduta da monsignor Antonio Lanfranchi, arcive-scovo di Modena-Nonantola. Confcooperative partecipa allarealizzazione dell’iniziativa anche attraverso la raccolta diprodotti da presentare all’offertorio della messa e che poisaranno destinati ad iniziative di solidarietà.

Adorazione eucaristica mensilein Ospedale

Giovedì 13 novembre dalle 8 alle 19

Si terrà giovedì 13 novembre una giornata di adorazioneeucaristica presso la cappella dell’Ospedale Ramazzini diCarpi. Dalle 8 del mattino, ora in cui viene esposto il Santis-simo, fino alle 19, quando inizia la celebrazione della Messa,un gruppo di persone si organizza attraverso dei turni pergarantire la continuità della preghiera e l’apertura dellachiesa. “L’ospedale in cui tanti di noi, a vario titolo, operano– spiega suor Daniela, che presta servizio accanto al cappel-lano – è un luogo in cui tutti gli eventi delicati, intimi,importanti della vita umana vengono toccati: qui si nasce, cisi cura per breve e a volte per lungo tempo, qui la vita vieneaccompagnata al suo termine. L’ospedale è il luogo della vitae noi sappiamo che questa è dono di Dio, da lui veniamo e alui un giorno tutti noi ritorneremo. In questo cammino, a voltecosì difficile e tortuoso, vogliamo dunque essere sostenuti dalui, dalla sua parola, dal suo insegnamento”. L’adorazione,appuntamento che da giugno 2013 è stato organizzato inospedale a mesi alterni, è partecipata dal personale medico einfermieristico, dai familiari dei degenti, da persone che,semplicemente, passando decidono di fermarsi anche per unbrevissimo momento di preghiera. “Per questo – aggiunge lareligiosa – vorremmo dare continuità all’iniziativa fissandoun appuntamento mensile in occasione del quale la gentesappia di poter trovare il Santissimo per l’adorazione”. Ilprogramma della giornata prevede alle 8 l’esposizione delSantissimo Sacramento, alle 18.15 la recita del Rosario, aseguire la Reposizione e, alle 19, l’inizio della Santa Messa.Le prossime giornate: 15 gennaio, 12 febbraio, 12 marzo, 14maggio, 11 giugno, 10 settembre, 8 ottobre, 12 novembre.

Consultadelle Aggregazioni laicali

La Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali è convocataper venerdì 14 novembre alle ore 21 presso la parrocchia delCorpus Domini (P.le Francia, 5 - Carpi). Dopo la veglia inoccasione della Giornata per la Custodia del Creato presso lachiesa di Santa Chiara, è giunto il momento per la Consultadi ritrovarsi per la preparazione della Messa per la Pace del1 gennaio 2015 che avrà come tema, indicato da Papa Fran-cesco, “Non più schiavi, ma fratelli”.

Ringraziamento

Ringrazio dal più profondo del cuore tutti i familiari, amicie conoscenti che mi hanno ricordato in occasione del mio85° compleanno, festeggiato il 1° novembre u.s., in modoparticolare S.E. Monsignor Elio Tinti, il mio parroco donRino Bottecchi e il suo coadiutore don Marco.

Silvio Cavazzoli

Settore adultiDomenica 9 novembre, ore 16,

parrocchia di QuartiroloUnità dei cristiani. Laboratoriosull’ecumenismo a partire dalle

novità di Evangelii GaudiumA guidarlo sarà Brunetto Salvarani,docente di Teologia della Missionee del Dialogo alla Facoltà teologica

dell’Emilia Romagna

Domenica 23 novembre, ore 15parrocchia di Cibeno

“Siate uomini fino in cima. Don Tonino Bello pastore ditutti e profeta di pace”

Interviene Luigi Sparapano, direttore del settimanale“Luce e vita” Diocesi di Molfetta

Azione cattolica dei ragazziEsercizi spirituali Acr d’Avvento

Elia: allenatore di preghiera!Da sabato 29 pomeriggio a domenica 30 novembre

Boscochiesanuova (VR)Costo 50 euro. Iscrizioni presso gli educatori parrocchiali

Apostolato della PreghieraIntenzioni per il mese di novembre

Universale: Perché le persone che soffronola solitudine sperimentino la vicinanza di

Dio e il sostegno dei fratelli.Per l’evangelizzazione: Perché i giovani seminaristi, reli-giosi e religiose abbiano formatori saggi e ben preparati.Vescovi: Perché l’uomo riscopra la sacralità della vita, inun mondo che esalta l’avere e l’apparire piuttosto chel’essere.

Parrocchia di QuartiroloTutto il Vangelo di Marco

La parrocchia della Madonna della Neve di Quartirolo orga-nizza per giovedì 13 novembre alle 21 nella nuova aulaliturgica la lettura di tutto il Vangelo secondo Marco. Saràun’occasione per ascoltare la bella notizia di Gesù “dal vivo”attraverso una lettura suggestiva arricchita dalla proiezionedi immagini d’ambientazione. La conclusione è prevista perle 22.30 (non occorre portare né la Bibbia né il Vangelo).L’incontro è aperto a tutti.

Ministri straordinari della comunioneDomenica 23 novembre presso la parrocchia di San Giusep-pe Artigiano a Carpi si terrà l’incontro diocesano di formazio-ne per i ministri straordinari della comunione eucaristica.Questo il programma. Alle 15 adorazione eucaristica. Alle15.30 riflessione a cura di don Francesco Pio Morcavallosull’Eucaristia. Alle 16.30 presentazione delle Norme e indi-cazioni del Vescovo monsignor Francesco Cavina per iministri straordinari della comunione. A seguire un momentodi condivisione e alle 17.30 la preghiera finale.

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Sede di Carpivia Falloppia, 26 - Tel. 059.652799

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