Numero 27 - Anno 29º...Campobasso, Castelpetroso e Isernia. Rompere gli schemi “Il nostro Dio è...

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Una copia 2,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO Numero 27 - Anno 29º Domenica 13 luglio 2014 4 PAGINA C EDITORIALE EDITORIALE Alla luce degli ultimi interventi del Papa Il coraggio di rompere gli schemi Nicola Marino hissà per quanto ancora Papa Francesco continuerà a godere del favore dei media. Perché, se continuerà a dire cose scomode come nelle ultime uscite, corre il rischio di farsi davvero troppi nemici... Dopo l’attacco ai mafiosi, infatti, anche il discorso in Molise, apparentemente tradizionale nei suoi contenuti, contiene diverse accentuazioni scomode per il pensiero unico economicista che ormai ci pervade. Partiamo dalla prima “bomba”: “la priorità non è all’eco- nomico, ma all’umano, al gratuito, alle relazioni non commerciali ma familiari, amicali, per i credenti alla relazione con Dio e con la comunità. Forse è giunto il momento di domandarci se quella di lavorare alla dome- nica è una vera libertà…” Si sta parlando del lavoro festivo, un tema molto dibattuto in Italia dove, dal 2012, abbiamo vissuto una delle liberalizzazioni degli orari più spinta al mondo: un danno sociale e culturale (oltre che economico, se pensiamo alla sofferenza dei piccoli esercizi commerciali, ormai in via di estinzione) che solo tra qualche anno capiremo in tutte le sue negative implicazioni. SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI In caso di mancato recapito inviare al MO CDM per la restituzione al mittente previo pagamento resi Distretti industriali Locomotiva Prato PAGINA Liceo Fanti E’ stato un onore PAGINA 9 10 5 PAGINA PAGINA PAGINA Disabilità Limidi Norme di buon senso Clima di famiglia 14 7 17 Continua a pagina 6 Atleti, squadre e dirigenti a conclusione delle attività annuali Premiati! Ospedale Questioni di opportunità Distretti industriali Locomotiva Prato Liceo Fanti E’ stato un onore Ospedale Questioni di opportunità Francesco in Molise - Servizio a pagina 3 PAGINA Di sagra in sagra

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D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO

Numero 27 - Anno 29ºDomenica 13 luglio 2014

4PAGINA

C

EDITORIALEEDITORIALEAlla luce degli ultimi interventi del Papa

Il coraggiodi rompere gli schemi

Nicola Marino

hissà per quanto ancora Papa Francesco continueràa godere del favore dei media. Perché, se continueràa dire cose scomode come nelle ultime uscite, correil rischio di farsi davvero troppi nemici... Dopo

l’attacco ai mafiosi, infatti, anche il discorso in Molise,apparentemente tradizionale nei suoi contenuti, contienediverse accentuazioni scomode per il pensiero unicoeconomicista che ormai ci pervade.Partiamo dalla prima “bomba”: “la priorità non è all’eco-nomico, ma all’umano, al gratuito, alle relazioni noncommerciali ma familiari, amicali, per i credenti allarelazione con Dio e con la comunità. Forse è giunto ilmomento di domandarci se quella di lavorare alla dome-nica è una vera libertà…”Si sta parlando del lavoro festivo, un tema molto dibattutoin Italia dove, dal 2012, abbiamo vissuto una delleliberalizzazioni degli orari più spinta al mondo: un dannosociale e culturale (oltre che economico, se pensiamo allasofferenza dei piccoli esercizi commerciali, ormai in viadi estinzione) che solo tra qualche anno capiremo in tuttele sue negative implicazioni.

S E T T I M A N A L E D E L L A D I O C E S I D I C A R P I

In caso di mancato recapitoinviare al MO CDM

per la restituzione al mittenteprevio pagamento resi

Distretti industriali

LocomotivaPrato

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E’ statoun onore

PAGINA 9 105 PAGINA

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Disabilità Limidi

Normedi buonsenso

Clima difamiglia147 17

Continua a pagina 6 Atleti, squadre e dirigenti a conclusione delle attività annuali

Premiati!

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Questionidi opportunità

Distretti industriali

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Liceo Fanti

E’ statoun onore

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Francesco in Molise - Servizio a pagina 3

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Di sagrain sagra

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XV Domenica del Tempo Ordinario

Tu visiti la terra, Signore,e benedici i suoi germogliDomenica 13 luglioLetture: Is 55,10-11; Sal 64; Rm 8,18-23; Mt 13,1-23Anno A – III Sett. Salterio

L’evangelista Matteo, Evangeliario di Ada (IX sec.)

Q

Dal Vangelo secondo MatteoForma breve (Mt 13,1-9)

uel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare.Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su unabarca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stavasulla spiaggia.

Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco,il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una partecadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono.Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’eramolta terra; germogliò subito, perché il terreno non eraprofondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, nonavendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovicrebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terre-no buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta peruno. Chi ha orecchi, ascolti».

Il Vangelo di questa dome-nica ci presenta Gesù lungoil mare di Galilea, costrettoa salire su di una barca amotivo della numerosissimafolla radunatasi attorno a lui.E narra una parabola impor-tante. Caso raro nei Vange-li, la spiega lui stesso. Ilsenso di fondo della para-bola è chiaro: si deve viveredell’ascolto del Vangelo e

non della propria presunzio-ne. Il seminatore esce per se-minare e a larghe bracciategetta il seme. Sembra nonpreoccuparsi di scegliere ilterreno, visto che molti semivanno perduti. Gesù, anchese non lo dice, si paragona alseminatore. E’ sua, tipicamen-te sua, certo non nostra, lagenerosità nello spargere ilseme. Quel seminatore non è

un misurato calcolatore; e, perdi più, sembra riporre fiduciaanche in quei terreni che sonopiù una strada o un ammassodi pietre che una terra arata edisponibile. Eppure anche lìil seminatore getta la semente,sperando che attecchisca.Tutto il terreno è importanteper il seminatore. Il terreno èil mondo, anche quella partedi mondo che è ciascuno di

noi. Non è difficile ricono-scere che ciascuno di noi rias-sume tutte le diversità di ter-reno riportate dal Vangelo.Magari un giorno è più sasso-so e un altro meno; altre volteaccoglie il Vangelo ma poi silascia sorprendere dalla ten-tazione; e in un altro momen-to ascolta e porta frutto. Unacosa è certa per tutti: c’è biso-gno che il seminatore entri

abituate forse a toccare coseche giudichiamo grandi divalore, considerano pocoquesto piccolo seme. Quan-te volte abbiamo ritenuto benpiù importanti le nostre tra-dizioni e le nostre convin-zioni rispetto alla debole efragile parola evangelica! Ep-pure, come nel piccolo semeè raccolta tutta la forza cheporterà alla pianta futura,così nella parola evangelicarisiede l’energia che crea ilnostro futuro e quello delmondo. L’importante è noncontrastarla. Il profeta Isaiascrive: “Come la pioggia ela neve scendono dal cielo enon vi ritornano senza averirrigato la terra, senza aver-la fecondata e fatta germo-gliare... così sarà della pa-rola uscita dalla mia bocca:non ritornerà a me senzaeffetto, senza aver operatociò che desidero e senza avercompiuto ciò per cui l’homandata” (Is 55, 10-11).

Monsignor Vincenzo Paglia

nel terreno, rivolti le zolle,tolga i sassi, sradichi le erbeamare e getti con abbondan-za il seme. Il terreno, che siasassoso o buono, quasi nonimporta, deve accogliere ilseme, ossia la Parola di Dio.Essa è sempre un dono. Mapur venendo da fuori entracosì profondamente nel ter-reno da diventare una cosasola con esso. Le nostre mani,

Vincent Van Gogh, Il seminatore (1888), Otterlo

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Un patto per il lavoro

Dal Molise il Papa chiede più occupazione perla dignità di tutti. In particolare per i giovani

M. Michela Nicolais

avoro e dignità, “cul-tura della solidarietà”per lottare contro la“piaga” della disoccu-

pazione, che rischia di farsparire un’intera generazio-ne di giovani. Papa France-sco ha scelto Campobasso perchiedere un “patto per il lavo-ro”, unendo la sua voce ai“tanti lavoratori e imprendi-tori di questo territorio”. Nelprimo discorso, incontrandoil mondo del lavoro nell’Aulamagna dell’Università delMolise, ha constatato che inquesta Regione “si sta cer-cando di rispondere al dram-ma della disoccupazione met-tendo insieme le forze in modocostruttivo”. Il Molise, dun-que, modello e laboratorio,per recuperare posti di lavoroattraverso un “patto per il la-voro” come risorsa strategicache “sappia cogliere le op-portunità offerte dallenormative nazionali ed euro-pee”. “Vi incoraggio ad an-dare avanti su questa stradache può portare buoni fruttiqui come anche in altre Re-gioni”, l’esortazione di Fran-cesco, che poi a braccio haindugiato sul concetto di “di-gnità”, associato al lavoro: “Illavoro non è soltanto neces-sario per vivere. Il problemaè il non portare il pane a casa,perché questo toglie la digni-tà”, ha esclamato tra gli ap-plausi. La disoccupazione “èuna piaga che richiede ognisforzo e tanto coraggio da partedi tutti”, e il Molise ha un“immenso bisogno” di lavo-ro, come ha ricordato anchel’arcivescovo di Campobasso-Bojano, monsignorGiancarlo Maria Bregantini.

Il “filo rosso” del lavoro halegato le tre tappe del quintoviaggio del Papa in Italia:Campobasso, Castelpetroso eIsernia.

Rompere gli schemi“Il nostro Dio è il Dio dellesorprese, il Dio che rompe glischemi”. Papa Francesco hainiziato con queste parole, pro-nunciate a braccio come granparte del suo primo discorso,l’incontro con il mondo dellavoro nell’Aula magna del-l’Università del Molise, aCampobasso. “E se noi nonabbiamo mai il coraggio dirompere gli schemi - ha prose-guito - mai andremo avanti,perché il nostro Dio ci spingea questo, ad essere creativi sulfuturo”.

La persona prima di tuttoAnche nell’omelia della Mes-sa nell’ex stadio Romagnoli ilPapa è tornato sul tema dellavoro e sulla disoccupazione,“una piaga che richiede ognisforzo e tanto coraggio da par-te di tutti”. “Quella del lavoro- ha ribadito - è una sfida cheinterpella in modo particolarela responsabilità delle istitu-zioni, del mondo imprendito-riale e finanziario. È necessa-rio porre la dignità della per-sona umana al centro di ogniprospettiva e di ogni azione.Gli altri interessi, anche se le-gittimi, sono secondari”. Nelsuo primo discorso in Moliseil Papa ha affrontato anche la“questione della domenica la-vorativa”, che “non interessasolo i credenti ma interessatutti, come scelta etica”. “For-se è giunto il momento di do-mandarci se quella di lavorarealla domenica è una vera li-bertà”, la provocazione.

Disoccupazione“Non posso terminare senzaparlare di un problema che viriguarda da vicino: la disoccu-pazione”. Con queste parole ilPapa ha introdotto la parte fi-nale del discorso tenuto ai gio-vani a Castelpetroso, che haconcluso con un’ampia paren-tesi a braccio, tornando sultema portante della visita inMolise: la questione del lavo-ro e la lotta alla disoccupazio-ne. “È triste trovare giovani‘né, né’”, ha detto il Papa pa-rafrasando l’acronimo anglo-sassone “Neet”, che vuol dire“giovani che non studiano,perché non possono, né lavo-rano”. “Tutti noi dobbiamovincere questa sfida”, ha pro-seguito: “Non possiamo ras-segnarci a perdere tutta unagenerazione di giovani che nonhanno la forte dignità del la-voro”. “Il lavoro ci dà digni-tà”, ha ripetuto ancora una voltaFrancesco, “e tutti noi dobbia-mo fare tutto perché non siperda una generazione di gio-vani”. Di qui l’appello alla“nostra creatività, perché i gio-vani sentano la gioia della di-gnità che viene dal lavoro”˜.“Una generazione senza lavo-ro è una sconfitta futura per lapatria e per l’umanità”, haammonito il Papa.

Solidarietànon è una “parolaccia”“I giovani hanno la capacità diessere solidali”. Eppure, “lasolidarietà è una parola chenon piace sentire al giorno d’og-gi. Ma non è una parolaccia: èuna parola cristiana per anda-re avanti e superare i proble-mi”. L’invito ai giovani è aessere “coraggiosi”, ad “an-dare avanti con coraggio esolidarietà”, con “coraggio e

speranza”. Bisogna “cammi-nare la vita, mai girare la vita”:perché “un giovane non puòstare fermo”, e l’entusiasmo“è contagioso”. Il pericolo è la“provvisorietà”, che “non fabene, perché ci fa venire lamente buia e il cuore freddo”.“Non si può bruciare la vitagirando” come se si fosse “inun labirinto”, ha raccomanda-to il Papa ai giovani: “E quan-do finite in un labirinto, cerca-te il filo per uscire”.

Cristiani realisti“Non siamo dei sognatori de-gli illusi, né vogliamo creareoasi fuori dal mondo”. Primadi congedarsi dal Molise, Fran-cesco ha tracciato un ritrattorealista, ma anche profeticodel cristiano. Aprendo ufficial-mente l’Anno GiubilareCelestiniano, nella piazza del-la cattedrale d’Isernia, Fran-cesco si è detto “colpito” da“un’idea forte” del suo prede-cessore, che come san France-sco pensava che “misericor-dia è profezia”, “progetto divita” e fonte di “nuova cittadi-nanza”, sogno di un mondo incui “i beni della terra e dellavoro siano equamente distri-buiti e nessuno sia privo delnecessario, perché la solida-rietà e la condivisione sono laconseguenza concreta dellafraternità”. La misericordia“non è una fuga, non è un’eva-sione dalla realtà e dai suoiproblemi, è la risposta che vienedal Vangelo: l’amore comeforza di purificazione dellecoscienze, forza di rinnova-mento dei rapporti sociali, forzadi progettazione per un’eco-nomia diversa, che pone alcentro la persona, il lavoro, lafamiglia, piuttosto che il de-naro e il profitto”.

Benedetta Bellocchio

È stato presentato con una conferenza a Bologna, l’8 luglioscorso, “Garanzia giovani”, programma dell’Unione europea acui l’Italia ha scelto di dare attuazione mettendo a punto unastrategia condivisa tra Stato e Regioni, con l’obiettivo di assicu-rare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studianoe non lavorano (i famosi neet – not in employment, education ortraining) opportunità per acquisire nuove competenze e perentrare nel mercato del lavoro.Diverse le possibilità che il programma offre alle imprese perfacilitare l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani, spieganodalla Regione, e in particolare i tirocini, finanziati con risorsepubbliche del 70% dell’indennità di frequenza, gli incentivi perl’apprendistato (per la qualifica e il diploma e per l’alta forma-zione e la ricerca, le due tipologie di apprendistato in cui lacomponente formativa è più significativa) e i bonus occupazio-nali che la Regione riconosce alle imprese che assumono giova-ni fino a 29 anni. Ma anche servizio civile e accompagnamentoall’avvio di attività imprenditoriali.“Garanzia Giovani è una sfida che richiede la collaborazione el’impegno congiunto delle istituzioni, di tutte le forze sociali edelle imprese chiamate a investire responsabilmente nel futurodei giovani avvicinandoli al lavoro – sottolinea l’assessoreregionale al lavoro, scuola e formazione Patrizio Bianchi –.Anche in Emilia Romagna il numero dei neet è preoccupante, ilprogramma non va inteso però come un ‘ammortizzatore’, macome un’occasione che questo territorio saprà cogliere per faredei giovani, delle loro aspettative e delle competenze un fattoredi crescita e di dinamismo sociale ed economico”.Un’altra interessante opportunità è quella rivolta ad associazio-ni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, coope-rative sociali, oratori, parrocchie, diocesi, che potranno accede-re, attraverso l’apposito bando approvato dalla giunta regionale,ai contributi per la realizzazione di interventi a favore dellegiovani generazioni: 498mila euro per le attività di spesa corren-te, di cui 150mila euro su progetti di valenza regionale e 348milaper progetti territoriali. Tra gli obiettivi, la creazione di oppor-tunità educative per il tempo libero e delle diverse forme diaggregazione, il sostegno ad attività di carattere educativo esociale (di oratorio o simili, di scoutismo), nonché le attivitàeducative di sostegno a favore di adolescenti e preadolescenticon difficoltà. Infine, la promozione dell’educazione tra pari, inmodo da valorizzare il protagonismo dei ragazzi e sviluppare leloro risorse e capacità di aiutarsi tra coetanei. I budget sono statidisposti su base distrettuale, in rapporto alla popolazione resi-dente in età 11/17 anni.

fides

Un patto per il lavoro

In Emilia Romagna, a due mesi dall’avvio, sono 7.841 igiovani che hanno aderito, 1.118 quelli che hanno già avutoil primo colloquio con i centri per l’impiego.Per farlo occorre iscriversi on line al programma (sul portaleregionale Lavoro per Te o sul portale nazionale), entro 60giorni dall’iscrizione accordarsi per un appuntamento conil proprio centro per l’impiego per un colloquio con cuicostruire il progetto, firmare il Patto di Servizio ed entroquattro mesi iniziare il percorso.

Un progetto europeo e un bando di contributiper oratori, parrocchie, associazioni

Dalla Regione per “neet”

L

Il Vescovo di Carpialla luce dei crescenti problemi di lavoro

che si presentano in particolare tra i giovani, e non solo, proponeun prestito senza interessi

a coloro che intendono iniziare o migliorareun’attività in proprio presentando un progetto nel merito.

Tale progetto verrà valutato da un’apposita commissione che stabilirà, se del caso,l’erogazione dell’importo richiesto.

Telefonando in Curia Vescovile (059/686048) verrà fissato un appuntamento.

Copertina

Dal Molise il Papa chiede più occupazione perla dignità di tutti. In particolare per i giovani

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Partner della campagna#fierideinostricolori èDorhouse, azienda leadernella distribuzione di be-vande in capsula: “Dacarpigiani abbiamo volutosposare l’avventura delCarpi F.C. – dice l’a.d. Ste-fano Malavasi – Insiemeai nostri prodotti, portere-mo la campagna abbona-menti in giro per il territo-rio grazie ai nostri Apevintage, mezzi colorati esimpatici. Inoltre, è previ-sta una speciale promozio-ne per gli abbonati, che ri-ceveranno 30 capsule dicaffè in omaggio”.

Non c’è sport senza arbitriUn gruppo indispensabile e molto attivo nel Csi è quello degliarbitri. Nel Comitato di Carpi hanno svolto la loro mansioneventidue arbitri di pallavolo e venticinque di calcio e calcio a 5.Il calcio a 5 rappresenta l’attività più intensa, con i campionatidelle tre serie e i tornei si raggiungono quasi le mille partitedirette durante una stagione agonistica. Questo settore arbitraleè diretto e seguito ormai da diversi anni da Giuliano Benevellicon la collaborazione di Claudio Martinelli che si occupa delledesignazioni.Notevole è anche l’attività in campo pallavolistico. Qui ilgruppo diretto da Elisa Malavasi con Maria Letizia Ferrari inqualità di designatrice dirige gli incontri che si disputano nellaparte nord della nostra provincia e nella zona confinante dellaprovincia di Mantova per le società affiliate al Csi Carpi,all’interno dei campionati e tornei svolti in ambito provincialecon Csi Modena.Il loro operato significa dare regolarità alle partite col rispettodei regolamenti e con i giudizi sul campo, ma soprattuttosignifica collaborare con l’associazione per svolgere il suocompito educativo sul campo aiutando le squadre e gli atleti egiocare secondo i più corretti principi.Purtroppo anche nel nostro ambiente l’arbitro è a volte preso dimira per sue decisioni e può capitare che qualcuno in campo o trail pubblico vada oltre con parole e gesti. L’arbitro deve saperaffrontare queste situazioni sapendo di avere comunque agitosecondo la sua coscienza sportiva. Si tratta di un prezioso lavorodi servizio svolto a supporto delle attività sportive che forse nonsempre viene riconosciuto con il giusto merito ma che risultafondamentale anche e soprattutto nel Csi.

Vuoi diventare un arbitro?Il Csi di Carpi tiene ogni anno corsi per arbitri di pallavoloe calcio a 5. Non sono richiesti particolari requisiti, matanta buona volontà e spirito sportivo. Per iscriversi aicorsi è necessario rivolgersi alla sede Csi in Via Peruzzi 22e per mail a [email protected]

Maria Silvia Cabri

è svolta il 2 luglio, pres-so il circolo Guerzoni,la serata di chiusuradell’anno sportivo

2013/2014 del Csi di Carpi,con le premiazioni delle variediscipline: pallavolo, calcio a5, nuoto.Circa 160 le persone presentialla cena preparata dai volon-tari dell’Ushac, che come taleè stata anche occasione perricordare Armando Violi, fon-datore dell’Ushac scomparsonei giorni scorsi.“Si tratta di un appuntamentotradizionale per noi - commen-ta Guido Leporati, presiden-te del Csi locale -, l’atto con-clusivo di un anno di sport el’occasione per celebrare tutticoloro che già non sono statipremiati ‘sul campo’ durantel’anno. Inoltre serate comequeste ci consentono di riuni-re tutte le società sportive chefanno parte del nostro Centroe i propri componenti: arbitri,allenatori, tecnici, istruttori deicampi gioco e delle attivitàscolastiche”.Presente alla serata anche ilsindaco Alberto Bellelli, cheha espresso tutta la sua consi-derazione nei confronti dellosport, da intendersi come atti-vità non solo agonistica maanche sociale: “Il Csi svolgeun’azione meritoria per la no-stra comunità - spiega il primocittadino -. Nell’attribuzionedegli incarichi agli assessori,mi sono riservato la delega allosport perché desidero seguirlodirettamente ed essere più vici-

sione per due speciali ricono-scimenti: a Rino Meschiari,per la sua lunga militanza diarbitro di pallavolo e aSamantha Loschi, per il la-voro svolto nell’organizzazio-ne della trasferta a Roma inoccasione dell’incontro del Csicon Papa Francesco del 7giugno. Presenti all’evento an-che padre Ivano Cavazzuti,consulente spirituale del Cen-tro, in rappresentanza del ve-scovo monsignor FrancescoCavina, Lamberto Menozzi,presidente della FondazioneCasa del Volontariato, non-ché Giacomo Abbate e Al-berto Benassi in rappresen-tanza del Csi Emilia Romagna.“Dopo il circuito podistico diquesta estate – concludeLeporati – la grande attesa èper il 21 settembre, con laterza edizione del Villaggiodello Sport e il festival dellalettura per ragazzi in piazzaMartiri”.

Si

Serata di premiazioni e riconoscimenti per il Csi Carpi,in attesa del Villaggio dello Sport a settembre

Lo sport in festa

Elenco premiatiPallavolo: – Campionati ProvincialiCategoria Allieve (Under 16 F) 1° classificata Mondial Carpi 3°classificata Basser VolleyCategoria Giovanissime a 6 : 1° classificata La Vetri Villa RomaCategoria Juniores Femm. (Under 18): 1° classificata MondialCarpi 3° classificata polisportiva ConcordieseCategoria Open Femminile: 4° classificata Fb Pallavolo SolieraCategoria Open Maschile: 2° classificata P.T.V. Pubblineon PoggioRusco 3° classificata Pallavolo QuistelloCategoria Under 12 Misto : 2° classificata Mondial Carpi

Pallavolo - Torneo BaraniCategoria Allieve (U16 F): 1° classificata Basser VolleyCategoria Giovanissime a 4: 1° classificata Aneser NoviCategoria Giovanissimi Piccoli: 3° Classificata Fb Pallavolo SolieraCategoria Juniores Femm (U18): 3° classificata PolisportivaConcordieseCategoria Open Femminile: 3° classificata Basser VolleyCategoria Ragazze (U14): 3° classificata: Mondial CarpiCategoria Ragazze Under 13 b: 1° classificata polisportiva. FuturaFinale Emilia

#fierideinostricoloriPresentata la campagna abbonamenti Carpi Fc

Sport

Il Vescovo monsignor Francesco Cavina attraverso padreIvano Cavazzuti, consulente ecclesiastico CSI, ha indiriz-zato a tutti i presenti alla festa delle premiazioni il seguentemessaggio:

Carissimi,sono felice di potervi raggiungere anche solo con

questo scritto per porgervi il mio saluto e i segni di stimain questo momento di festa. Lo sport è gioia di vivere,gioco, festa, e come tale va valorizzato. E’ bello che viritroviate per festeggiare e premiare l’impegno e i risultatidell’annata sportiva. Sono certo che l’anno trascorso èstato una nuova opportunità per crescere nella lealtà, nelcoraggio, nella costanza, nella fratellanza, nel fare squa-dra. Se così è stato ognuno di voi oggi è “migliore” di comeera un anno fa. Allora vale veramente la pena di fare festa!

Saluto in modo particolare l’Ushac, che so averpreparato la cena di questa serata.

Auguro a tutti voi ore serene e allegre e… divertitevianche per me, impegnato con i seminaristi e i giovanisacerdoti di questa diocesi in alcune giornate di fraternità.

Assicuro a Voi il mio ricordo nella preghiera.Monsignor

Francesco Cavina, vescovo

Categoria Under 12: 3° classificata Fb Pallavolo SolieraCategoria Ragazzi (U14): 2° classificata Basser Volley

Calcio a 5 - Campionato di Comitato1ª Serie Errea Cup : 1° classificata pizzeria Il Caminetto2ª Serie : 1° classificata Sfessament RavarinoGironi di 3ª Serie: A : 1° Athletic Cavezzo; B : 1° Caffè del CorsoCarpi; C : 1° Cormagnus Carpi; D : 1° P.T.P. Futsal Campagnola;E : 1° Pokerbliss.it Carpi

Calcio a 5 - Coppa Csi:1ª Serie : 1° S.C. Possidiese2ª Serie : 1° Vis San Prospero

Coppa disciplina calcio a 51ª Serie : Warriors San Possidonio2ª Serie : FC Carpi City3ª Serie : FC Abbestiblas carpi

Miglior marcatore 1ªrie : Simone Malavasi (Warriors)

NuotoCSI Scuola Nuoto Carpi – Categoria Master – Campione Regionale

no alle società, impegnandomiin prima persona per incremen-tare l’impiantistica esistente e

realizzare eventi e feste sporti-ve in piazza”.La serata è stata anche occa-

Foto Carlo Foschi

È questo lo slogan – mutuatoda una coreografia dei tifosibiancorossi – della campa-gna che accompagnerà isupporter carpigiani nella se-conda stagione di sempre inSerie B. Dopo il ringrazia-mento ai supporters, il presi-dente Claudio Caliumi hacomunicato che la società halasciato inalterati i prezzi deisettori popolari, Distinti eCurva, “proprio per permet-tere a tutti di restare sempre afianco del Carpi. L’anno scor-so – ha detto – abbiamo sfio-rato l’obiettivo dei mille ab-bonati, traguardo che ci pia-cerebbe tagliare quest’anno”.Sconto del 10% ai vecchi ab-bonati come premio fedeltà epacchetto Giovani StudentiBiancorossi (fino a sedici anni)con sconti e torna anche laGiornata Biancorossa (conspeciale prelazione per gli ab-bonati). I ritocchi ai prezzi dialtri settori sono invece do-vuti, ha spiegato SimonePalmieri del marketing, “adun’omologazione con gli al-tri stadi della Serie B”. “Sia-mo sicuri – ha commentato ladirigenza del Carpi – che itifosi ci staranno ancora piùvicini nella prossima avven-tura”.

Claudio Caliumi

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513 luglio '14

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

Info e iscrizioni presso parrocchia di San Francesco via Trento Trieste 8 - 41012 Carpi (MO) - Tel. 334 2395139 - [email protected]

La quota comprende: biglietti aerei in voli di linea – trasferimenti in pullman riservati; pensionecompleta come indicato da programma; caraffe d’Acqua, The o Caffè inclusi ai pasti; guida;

biglietto ferroviario di 2° classe con posti riservati. Inoltre comprende Tasse aeroportuali, vistoconsolare russo, polizza assicurativa sanitaria, polizza assicurativa annullamento viaggio, omaggiodella guida e la borsa da viaggio La quota non comprende: Bevande ai pasti non specificate –

Mance ed extra personali – Facchinaggio – Tutto quanto non indicato sopra.

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reside ‘emerito’: è cosìche vorrei essere con-siderato, ora che vadoin pensione”. Con que-

ste parole Gian MicheleSpaggiari, dirigente scolasti-co del liceo Manfredo Fantidi Carpi dal 2005, raccontadella sua scelta di lasciare lascuola e andare in pensionedal 1 settembre. Una notiziache ha lasciato tutti sorpresi.“Ho maturato questa decisio-ne negli ultimi giorni di mag-gio - spiega -, non senza tra-vaglio interiore. La scuola èvita per me, il distacco non èfacile. Volendo, avrei potutoproseguire nel mio incaricoancora per quattro anni. Tut-tavia, in tutta serenità e one-stà d’animo, ho voluto ascol-tare i segni di stanchezza fisi-ca che mi mandava il miocorpo. Ci è voluto molto co-raggio, ma ho capito che eranecessario farlo: il nostro li-ceo sta vivendo una stagionedi grazia, un’ulteriore fase dicrescita che ne consolida ilruolo come invidiata eprestigiosa scuola di alta for-mazione culturale del territo-rio e lo pone in grado di af-frontare con impegno e sicu-rezza le sfide del presente edel futuro. Come tale, neces-sita di un dirigente che possalavorare ogni giorno con vi-talità ed energia. Avrei potu-to chiedere una riduzione delmio orario - prosegue -, maper il rigore che mi ha semprecontraddistinto ho preferitoritirarmi del tutto. Ne escosilenziosamente, secondo ilmio stile, ma il legame con la

“P

A sorpresa, dopo dieci anni Gian Michele Spaggiarilascia la presidenza del liceo Fanti di Carpi

Vi porterò tutti nel cuore

scuola e i ragazzi non si inter-rompe; anche se fisicamentenon passerò più per i corridoie nelle aule, l’affetto resteràsempre”. Spaggiari ha dedi-cato alla scuola 42 anni divita, 32 dei quali a Carpi:“lascio la scuola, ma non ab-bandono Carpi, sono diven-tato cittadino carpigiano”.Originario di Campogalliano,il preside ha insegnato primaalle scuole medie Focherini,poi nel 1991 all’Itis da Vinci,per divenire poi dirigente sco-lastico del Meucci nel 2003.Due anni dopo ha assunto unadifficile eredità: la presiden-za del Fanti, al posto di EliaTaraborelli che ha guidatol’istituto per vent’anni.Spaggiari ha da subito porta-to avanti il suo lavoro confermezza e dedizione, doti chegli hanno fatto ben prestoguadagnare il rispetto e la sti-ma degli insegnati, del perso-nale, dei genitori e soprattut-to di quelli che sono i veriprotagonisti della scuola, iragazzi. “Il nostro liceo è stra-ordinario perché tali sono glialunni, loro sono l’anima dellascuola”, commenta. Tanti sonoi ricordi che il dirigente con-

serva di questi dieci anni dipresidenza: la festa per il 70°anniversario del Liceo allapresenza di Rosy Bindi, allo-ra vicepresidente della Ca-mera dei Deputati; l’incontrodegli studenti con il presi-dente emerito Oscar LuigiScalfaro nel 2009; l’iniziati-va a Montecitorio del 2013con la presidenza della Ca-mera nell’ambito di un pro-getto di confronto tra alunni edeputati; i tanti incontri conle delegazioni straniere el’esperienza del Mep. “In par-ticolare porterò sempre nelcuore due eventi straordina-ri: la vigilanza che un gruppodi nostri ragazzi, ‘I siacalli’ha attuato, per oltre un mese,giorno e notte, alla scuola,dopo il sisma di maggio 2012,e che è valsa loro il riconosci-mento del premio Donata Testidurante il galà dell’Amo del-l’anno scorso. E l’aiuto vo-lontario che quest’anno i mieigiovani hanno voluto portarea Bastiglia dopo l’alluvione.Queste sono pagine indelebi-li della storia dell’istituto ,che sempre resteranno scol-pite in me”.Per quanto riguarda la futura

guida del liceo, è ancora pre-sto per potere fare previsioni:l’8 luglio è scaduto il termineper la presentazione delledomande in regione. “InEmilia Romagna e in partico-lare nella nostra provincia cisono già molte sedi vacanti -commenta Spaggiari -, po-trebbe quindi verificarsi unavvicendamento; tuttavia pen-so sia più probabile una reg-genza fino all’indizione delprossimo concorso. Il Fantigode di uno straordinario teamdi vice–presidenza e in ognicaso - conclude -, io garantiròal nuovo preside tutta la mia,discreta, collaborazione, sem-pre continuando ad amarequesto magnifico liceo, che èstato un onore più che unonere servire”.

La proposta dopo l’incontro tra il sindaco e Porta Aperta

Un tavolo sull’housing socialeLa recente lettera inviata da Porta Apertaai giornali, relativa a una multa commina-ta dall’Agenzia delle Entrate all’associa-zione per la compravendita – a un prezzotroppo basso – di un appartamento damettere a disposizione di famiglie poveredel territorio, ha sollecitato una interroga-zione presentata in Consiglio comunale giovedì 3 luglio, daPaolo Pettenati a nome di Carpi Futura. Nella discussioneAlberto Bellelli ha precisato perché il sindaco non puòintervenire nei modi richiesti dai consiglieri (cancellazionedella multa o rimborso della cifra) ma ha espresso “massimasolidarietà” all’associazione per il ruolo “limpido, ricono-sciuto e fondamentale per tutta la nostra città”. Bellelli ha poiriferito dell’incontro avuto con Porta Aperta insieme all’as-sessore ai Servizi sociali Daniela Depietri dal quale è nata laproposta di un “tavolo sull’housing sociale” per fare “propo-ste concrete per arricchire la programmazione delle politicheabitative”, “approfondire i limiti dell’attuale legislazione”,“coinvolgendo oltre all’associazionismo anche i sindacatidegli inquilini e le associazioni dei proprietari”.Dal canto suo, l’associazione ha inviato ai giornali unaseconda lettera per ringraziare di questo impegno dell’ammi-nistrazione, precisando di non aver mai chiesto “alcun inter-vento da parte del Comune, ben conoscendo la suddivisionedi ruoli e competenze”. “L’incontro – spiegano inoltre – hacostituito una buona occasione di confronto in merito alcontenzioso con l’Agenzia delle Entrate e più in generale suiproblemi relativi all’emergenza-casa”. “Prospettive interes-santi”, quelle emerse, oltre alla costituzione del tavolo terri-toriale “l’esigenza di conoscere bene opportunità e procedureesistenti in città in merito alle diverse possibilità abitative; ilcoinvolgimento dei parlamentari carpigiani, per tentare dicostruire proposte che competono al livello legislativo e nonall’ente locale. Siamo fiduciosi – concludono da Porta Aperta– che possa aprirsi una fase positiva e propositiva sui temiabitativi, a partire dal basso, a partire dalla nostra realtàterritoriale e dalle esperienze qui maturate”.

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Gian Michele Spaggiari

Page 6: Numero 27 - Anno 29º...Campobasso, Castelpetroso e Isernia. Rompere gli schemi “Il nostro Dio è il Dio delle sorprese, il Dio che rompe gli schemi”. Papa Francesco ha iniziato

6 13 luglio '14 Copertina

peccato si sia commesso. Lamisericordia di Dio apre allacontinua conversione e allacontinua rinascita”.

Novità nella novitàA questo punto qualcuno dirà:ma che novità è questa? LaChiesa fin dai suoi inizi hasempre annunciato la miseri-cordia di Dio! Certamente sì.Ma l’IL si spinge oltre, pro-ponendo un’inversione di prio-rità nelle tappe “tradizionali”dell’evangelizzazione. Unosguardo compassionevole ecomprensivo “è quello checonsente alla Chiesa di ac-compagnare le famiglie comesono nella realtà e a partire daqui annunciare il Vangelo dellafamiglia secondo le loro spe-cifiche necessità” (IL 31).Queste parole delineano unapproccio evangelizzatore deltutto nuovo. La misericordiache “accompagna” viene pri-ma di ogni altra azione. Per-ché fa sentire amato chi è indifficoltà, perché apre il suocuore e lo dispone all’ascol-to.

Profezia che curaSolo dopo, si potrà annuncia-re il Vangelo della famigliacon i suoi contenuti dottrinalie, progressivamente, le esi-genze morali che ne conse-guono. E di fronte alle inevi-tabili incoerenze e cadute checiascuno potrà sperimentare,sarà ancora la misericordia diDio, trasparendo dal voltodella Chiesa, a rialzarci e ri-metterci in cammino. “Lamisericordia, l’indulgenza, laremissione dei debiti – ha dettoPapa Francesco – non è soloqualcosa di devozionale, diintimo, un palliativo spirituale,una sorta di olio che ci aiutaad essere più soavi. No! È laprofezia di un mondo nuo-vo”, è la profezia – forse lasola – che può curare le tanteferite dell’amore coniugale edelle famiglie in difficoltà.

*Maurizio Calipari è un sa-cerdote della Diocesi di ReggioCalabria-Bova. Da qualcheanno svolge la sua attività distudio presso la Pontificia Ac-cademia per la Vita, in Vatica-no. Ricopre la carica di Assi-stente Ecclesiastico della Fe-derazione Internazionale del-le Associazioni dei MediciCattolici (FIAMC)

A

L’instrumentum laboris del Sinodo sulla famiglia in programma adottobre: la vera novità è la via della misericordia

Paradigma nuovoMaurizio Calipari*

desso è tempo di met-tersi all’opera con piùimpegno. Pubblicato

l’Instrumentum Laboris (IL)del prossimo Sinodo sullafamiglia, è ancor più tempodi riflessione, di approfondi-mento e di preghiera. Perchéquesta seconda fase di prepa-razione dell’assembleasinodale non si tramuti in unasterile attesa, ma serva a farcomprendere quale rinnova-mento la Chiesa vuol opera-re, ad “intra e ad extra”, perannunciare al mondo con fran-chezza il Vangelo dell’amoreconiugale e della famiglia,ancor più di fronte alle inedi-te e impegnative sfide che,nelle diverse aree culturali esociali del pianeta, domanda-no risposte coerenti. Ma par-lare di rinnovamento signifi-ca, per definizione, far riferi-mento a qualche novità e, inquesto caso, alle eventualinovità contenute nell’IL, ca-paci fin da ora di orientare ilcammino di quanti, cattolicie non, hanno a cuore le sortidella famiglia. Dunque, qualinovità importanti emergonodalle pagine dell’IL?

Il fondamento teologicoDal punto di vista teologico,nonostante le aspettative diuna parte dell’opinione pub-blica e di certi media semprein cerca di sensazionalismi,

non sembra proprio che daldocumento (I parte) emerga-no novità contenutistiche de-gne di nota. In altre parole,non risulta mutata la dottrinacattolica post-conciliare ri-guardante il matrimonio e lafamiglia, pur venendoevidenziati temi (ad esempio,la legge morale naturale) chenecessitano di una riflessio-ne riattualizzante.

L’approccio pastorale L’IL (II e III parte) dà ampiae sincera accoglienza alle tantenuove sfide che oggi impattanosulla realtà coniugale e sullafamiglia, chiamando conschiettezza i problemi pernome, alla ricerca di soluzio-ni pastorali condivise. Maanche qui – assunto che lastoria umana, avanzando, poneproblematiche nuove –l’afflato di fondo per una pa-

storale familiare efficace ri-mane quella tanto promossae raccomandata dal ConcilioVaticano II. Anche da questaangolatura, insomma, nonsembrano essercisconvolgimenti sostanziali.

Una diversa prospettivaMa allora, dove è la novità?A ben guardare, l’IL nellasua globalità indica una stra-da davvero nuova. Si trattadella prospettiva della “mi-sericordia”, della misericor-dia di Dio, continuamenteannunciata e testimoniata daPapa Francesco. La miseri-cordia di Dio che la Chiesasperimenta di continuo su disé e che, con gratitudine, èchiamata a lasciar trasparirenel suo volto e nei suoi gesti.Questo Sinodo – ha ricordatomonsignor Bruno Forte –dovrà dare un’immagine del-la Chiesa come “Madre im-pegnata a generare, accom-pagnare e sostenere tutti i fi-gli di Dio, nessuno escluso,facendosi volto per ciascunodi essi dell’infinita misericor-dia del cuore divino”.

Impatto rilevanteNella chiamata ad annuncia-re oggi il Vangelo della fami-glia, dunque, si riparte da qui,si riparte dalla misericordiadivina ricevuta, che diventaanche modello e metodo pa-storale, come ricorda la Pre-messa dell’IL: “Tale accentosulla misericordia ha suscita-to un rilevante impatto anchesulle questioni riguardanti ilmatrimonio e la famiglia, inquanto, lungi da ognimoralismo, conferma edischiude orizzonti nella vitacristiana, qualsiasi limite sisia sperimentato e qualsiasi

Quando la coppia è in crisiEcco la mediazione familiareUna pluriennale esperienza in una rete di relazioni familiarie assistenziali verso coppie e minori è quanto assicurano RitaLacetera, Mariagiuseppina Russo e Tiziana Venturi conla loro nuova attività (MediAzione) di mediatrici familiari.Dopo una formazione specifica, il riconoscimento e l’iscri-zione all’Associazione Italiana Mediatori Familiari (A.I.Me.F.)Lacetera, Russo e Venturi hanno dato vita ad un team in gradodi seguire le richieste di coppie e genitori in una situazione didifficoltà attraverso la mediazione familiare: un percorsovolontario utilealle famiglie cheaffrontano mo-menti particolar-mente comples-si come la sepa-razione o i disa-gi da essa deri-vanti. La mediazione garantisce un supporto alle coppie,sposate o conviventi, con o senza figli, in situazioni di bassa oalta conflittualità, in fase di separazione o divorzio. L’attivi-tà professionale offerta dal mediatore mette al centro lepersone; accompagnate da un professionista procedono ariorganizzare la propria famiglia e a trovare accordi chesoddisfino tutte le parti coinvolte.La mediazione familiare con l’opera dei mediatori utilizzastrumenti per riattivare la comunicazione, per ridimensionareil livello di conflittualità, per arrivare a soluzioni condivise aldi fuori degli aspetti legali, per sostenere anche altri familiaricoinvolti nelle separazioni.

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Segue dalla primaIl coraggio di rompere gli schemi

Ce n’è abbastanza per stimo-lare fortemente a riaprire que-sto dibattito: ha senso que-st’apertura indiscriminata neigiorni festivi? Che risultatiha portato? Ha migliorato lavita delle famiglie italiane?Ha migliorato l’offerta com-merciale nel suo complesso oha arricchito solo i grandigruppi, accentuando dispari-tà e favorendo la concentra-zione?Ma il “primato dell’umano”sull’economico ci riporta alletante storture del nostro si-stema economico e finanzia-rio: a tutte quelle dinamiche,camuffate di neutralità eticae di tecnicalità, che hannocostituito l’armamentario te-orico del turbocapitalismo eche ci hanno condotto ad unacrisi che sembra senza fine.In questi decenni abbiamo in-fatti registrato il primato delprofitto sul benessere, del-l’irresponsabilità sulla respon-sabilità sociale, del capitalefinanziario rispetto all’eco-nomia reale, di un economiapredatoria rispetto allo svi-luppo sostenibile.Ieri il Papa ha parlato di uncambio di rotta deciso: siamotutti impegnati in questo? O

ancora troppa gente (in primisi grandi decisori nazionali einternazionali) predica benee razzola male?Urge il coraggio di romperegli schemi, dice Francesco.Urge “convertirci ad uno svi-luppo che sappia rispettare ilcreato”. Urge “difendere ladignità” che proviene dal la-voro… Queste le altre “bom-be” del Papa, che speriamo imedia non disinneschino trop-po in fretta.Urge parlare di queste cose,farne dibattito che porti a pro-poste di cambiamento, sia alivello politico che economi-co. E tutto questo non soloper la crisi che stiamo attra-versando, ma perriappropriarci di un futuro piùamico dell’uomo, in cui ilnostro modello economico siaorientato alla felicità dell’uo-mo, alla sua realizzazione elibertà, e non alla sua schiavi-tù.Rompiamo gli schemi: “Dioci spinge a questo: a esserecreativi sul futuro”. Questa èla strada per riappropriarcidel nostro futuro e realizzarequel nuovo umanesimo che,solo, è garanzia della nostrafelicità.

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713 luglio '14

Esperienze di lavoro all’estero per alcuni ragazzidella cooperativa sociale Nazareno di Carpi

G Oltre ogni barriera

DOMENICA 13 LUGLIOAPERTO

Paralisia Cerebral, organizza-zione paritaria e partecipatada e per persone con paralisicerebrale, dove vengono svoltilaboratori occupazionali eprofessionalizzanti con oggettola lavorazione meccanica, pla-stica, del legno.Il secondo gruppo invece ècomposto da soggetti del la-boratori Manolibera dellaNazareno e All’Opera dell’Ar-cobaleno, dove svolgono atti-vità artigianali, manifatturie-re ed artistiche. Dal 7 al 19luglio otto giovani e cinqueeducatori si recheranno pres-so la Comunità di Camphill inIrlanda, dove avranno la pos-

Accolte nella legge le esigenze delle associazioni

Scelta di buon senso

Cultura e Società

Handicap – giovani – lavoro: rappor-to delicato e sempre al centro di tantepolemiche. Antonio Mazzarella, pre-sidente provinciale di A.Di.Fa, asso-ciazione disabili e famigliari, è scet-tico al riguardo: “esiste un grossoproblema: non si trova occupazioneper i disabili. La scorsa settimanapresso l’ufficio di collocamento diModena, c’erano due o tre offerte dilavoro, ma per ‘disabili-abili”! A Carpiinvece, neanche una proposta di la-voro”. Oltre alla carenza di offerte, ladifficoltà sta anche nelle modalità diattuazione delle stesse: i giovani disabili dovrebbero essere nonsemplicemente inseriti nel mondo nel lavoro, ma seguiti, ac-compagnati in questo nuovo percorso, da personale competente.Ad aggravare la situazione si aggiunge la mancanza di controllida parte della provincia: “nell’ambito della Commissione pro-vinciale per il collocamento mirato dei diversamente abili -spiega Mazazrella - è stato costituito un Comitato tecnico, maciò è rimasto sulla carta, perché in concreto ancora non esiste”.Questo significa che, se da lato una ditta, in quanto scoperta, hal’obbligo di assunzione di un disabile entro sei mesi, altrimentirischia una sanzione, dall’altro lato a fronte di un’impresa chedichiari di essere coperta o di non avere le condizioni di lavorocompatibili con le esigenze di un diversamente abile, non c’èalcun ente che di fatto controlli la veridicità di queste afferma-zioni. Con la conseguenza che alla fine non c’è sanzione néassunzione. “Alcuni datori di lavoro reputano che assumere undisabile sia una perdita di tempo - conclude -, e ricorrono aescamotage per non farlo: chiedono alla Provincia l’esonero.Pagano all’ente 30,5 euro al giorno, che confluiscono nel Fondoprovinciale per il collocamento dei disabili, ma che sono sempremeno di quello che costerebbe loro un lavoratore non abile algiorno. E il fatto grave è che nessuno verifica se ciò corrispondea verità”. M.S.C.

30 euro al giorno per non assumere un disabile

Un grosso problema

AntonioMazzarella

Maria Silvia Cabri

razie al progetto dimobilità estera “ADifferent EuropE”(ADEE), di cui è

capofila l’ente di formazioneMorphé, sedici ragazzi conproblemi psico-fisici, operantinell’ambito delle cooperativesociali Nazareno di Carpi eArcobaleno di Pavullo, hannopotuto vivere un’esperienza didue settimane all’estero in con-testi di lavoro “protetti”, pa-ralleli alla realtà quotidianache vivono presso le abitualicooperative di riferimento.I partecipanti sono stati divisiin due gruppi sulla base delleattività che svolgono durantel’anno: il primo comprende igiovani del centro socio-oc-cupazionale Point Job dellaNazareno, in cui vengono svol-te attività commissionate dal-le imprese del territorio, qualiassemblaggio, lavorazione diparti meccaniche, legno, pla-stica. Di questo gruppo, setteragazzi e quattro educatori sonostati, dal 2 al 16 giugno inPortogallo, presso APPC -Associacao Do Porto de

sibilità di frequentare labora-tori di arte, artigianato e ma-nifattura. “Si tratta di un pro-getto straordinario ed innova-tivo che persegue specificiobiettivi - spiega GiuseppeBagassi, presidente di Morphé-, come la sperimentazione diesperienze lavorative all’esteroin compresenza con ragazzi eoperatori di diverse naziona-lità; l’aumento dell’autonomiapersonale; la stimolazione dicapacità di adattamento al-l’esperienza di viaggio; l’ac-crescimento della consapevo-lezza delle proprie capacitàrelazionali e linguistiche; lafacilitazione ai processi di

convivenza fra soggetti conforme diverse di disabilità”.Il progetto si è rilevato moltoarricchente sia dal punto divista umano che professiona-le, per i ragazzi e per glieducatori stessi. “Siamo statispettatori di cosa vuol direuna vera integrazione tra lepersone - conclude Bagassi - edi cosa significa far diventarela diversità un aspetto dellanormalità. Il buon esito del-l’esperienza è stato confermatodall’entusiasmo dei giovani chestanno già chiedendo quale saràla meta del prossimo proget-to!”.

“Raccogliamo i risultati di unlavoro di anni. Finalmente unGoverno accoglie le nostreproposte in materia di sem-plificazione amministrativa ele fa proprie nel più recentedecreto legge”. È il commen-to di Vincenzo Falabella,presidente della Federazioneitaliana per il superamentodell’handicap (Fish), dopo lapubblicazione del decreto leg-ge sulla semplificazione e tra-sparenza amministrativa (90/2014) che porta il nome delministro Marianna Madia eche dedica uno specifico edenso articolo al tema delladisabilità. L’intervento riguar-da le procedure per la patentedi guida dei mutilati e mino-rati fisici, la regolamentazionedel parcheggio degli invalidicon apposito contrassegno,l’accertamento della perma-nenza delle disabilità,l’erogazione delle provviden-ze nel passaggio dalla minore

alla maggiore età.Una delle principali novità èche i disabili gravi già rico-nosciuti invalidi totali o cie-chi o sordi non dovranno piùessere sottoposti alla visitadei 18 anni, basterà una ri-chiesta amministrativa perriconoscere loro le provvi-denze spettanti ai maggiorenni.“La revisione non deve esse-re prevista quando lamenomazione è stabilizzata,a prescindere dalla sua gravi-tà e dalla titolarità dell’in-dennità di accompagnamen-to - chiarisce Falabella -. Unascelta di buon senso e di ra-gionevolezza”.Se la patologia invalidante ègià stata accertata ed è traquelle comprese nell’elencostilato dal Ministero non sa-ranno dunque più necessariele visite Inps e il rinnovo del-la patente di guida per i muti-lati e i minorati sarà effettua-to secondo le procedure ordi-

narie e con la durata normal-mente prevista per le altrecategorie. Sulla mobilità, daora in avanti scatta l’obbligoper i Comuni di lasciare adisposizione degli invalidimuniti di contrassegno unnumero di posti per la sostagratuita (almeno 1 ogni 50posti) anche nei parcheggi apagamento gestiti in conces-sione.“Si tratta di norme – spieganoi parlamentari modenesiManuela Ghizzoni, MariaCecilia Guerra ed EdoardoPatriarca – da tempo richie-ste dalle organizzazioni cherappresentano gli invalidi ci-vili e i disabili che, finalmen-te, hanno trovato pieno rico-noscimento”.

B.B.

VincenzoFalabella

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913 luglio '14CronaCarpi

A Prato l’export registra un +18%. Un buon segnale per il tessile-abbigliamento e, chissà, anche per noi visto che la città toscanapiù volte ha anticipato gli avvenimenti di Carpi

Ritrovare fiduciaAnnalisa Bonaretti

Quello che succede a Pratogeneralmente, nel giro di unamanciata d’anni, capita an-che a Carpi e speriamo chequesta volta non sia l’ecce-zione. La città toscana – 190mila abitanti, 47 mila stranie-ri, la maggior parte cinesi male etnie presenti sono 120 –sta vivendo un piccolorinascimento infatti, per il terzotrimestre consecutivo, l’exportregistra un segno +. Era untimido +4,2% nel terzo tri-mestre 2013, un più solido+10,5% nel quarto e addirit-tura un +18% nel primo tri-mestre del 2014. Percentualiche Andrea Tempestini,vicepresidente dell’UnioneIndustriale Pratese, commentacosì: “I dati Istat elaboratidall’ufficio studi certificanotre trimestri consecutivi dicrescita dell’export. E’ chia-ro che se il distretto dipen-desse dai consumi interni nonavremmo questi risultati; la-vorando prevalentemente suimercati mondiali, Prato è espo-sta alla concorrenza interna-zionale, ma adesso coglie illato positivo del lavorare conl’estero. Le imprese pratesistanno dimostrando una stra-ordinaria capacità di reazio-ne dopo la crisi del 2012:torno a ripetere che, nell’in-teresse di tutti, gli istituti do-vrebbero agevolare la ripresafinanziando le imprese conliquidità per l’attività corren-te, in modo che possano farfronte ai nuovi ordini e sfrut-tare tutte le potenzialità dellacongiuntura positiva”.

Il gusto e il dialogoSi respira ottimismo a Prato,i dati rincuorano e poi c’ènell’aria quel friccico che fabene all’umore; il neosindacoMatteo Biffoni, avvocato,eletto alla Camera dei Depu-tati nel 2013, impegnatonell’associazionismo e nelvolontariato, renziano dellaprima ora, incarna bene que-sto momento in una città che,ai tempi d’oro, fu definita “laManchester della Toscana”.E come Manchester ha avutouna crisi profonda al puntotale che, anche i più arditi,stentavano a pensare dirisollevarsi. Invece è succes-so e come precisa il sindaco“abbiamo reagito. A un certo

punto Prato si è stancata diprendere sberle a destra e asinistra, ognuno ha fatto lasua parte” e adesso si godonoquesto momento, sapendo peròche tutto va continuamentericonquistato. “I nostri im-prenditori hanno fatto un la-voro eccellente – osservaBiffoni -, hanno investito suprodotto, qualità, know how,tempi rapidi nelle consegnee, ovviamente, hanno lavora-to tanto sul gusto, è questo ilnostro patrimonio più impor-tante. Sono stato proprio inquesti giorni a Pitti Filati ec’era grande ottimismo, fi-nalmente i prodotti, i nostriprodotti, sono tornati al cen-tro dell’interesse dei clienti.Però – sostiene il sindaco –c’è anche preoccupazioneperché la domanda interna èstanca”. Siamo un Paese cheha ridotto drasticamente iconsumi e di questo ne devetenere conto la politica.Che qualcosa non abbia fun-zionato è evidente: anche Pratoha perso per strada molte azien-de e tantissimi addetti: nel2009, ricorda il sindaco, era-

no 44 mila, oggi sono dai 16ai 18 mila, dipende dal tipo distatistica. Un crollo verticalein appena cinque anni e que-sto, ammette Biffoni, “è statoper noi un colpo molto forte.Dopo un periodo di smarri-mento abbiamo reagito, manon abbiamo risolto tutti iproblemi. Permangono diffi-coltà nella produzione arti-giana, l’età dei titolari dei la-boratori avanza e manca ilricambio generazionale”. Pra-to come Carpi, una fotocopiain un’Italia che pare essersismarrita dopo il miracolo eco-nomico, che ha perso tempo– troppo – confidando noinello stellone e loro, comesostiene il sindaco, “nell’es-sere una locomotivainarrestabile, così ci siamovisti per decenni. E con quel-la certezza ognuno giocavaper conto suo. Di crisi ne ab-biamo passate tante, ma c’erasempre la certezza del ‘tantoci risolleviamo’. Questa vol-ta è stato diverso, la crisi eradi sistema e abbiamo dovutofare tutti grandi sforzi. Ab-biamo dovuto superare l’in-dividualismo esasperato de-gli imprenditori, del distret-to, degli attori tutti. Ci parla-vamo poco tra noi e al difuori; si stava in attesa che lecose si rimettessero a posto.Abbiamo reagito, ma unattimino dopo di quantoavremmo dovuto, però ho unagrande fiducia nella mia co-munità. Ci siamo rimessi inpiedi” e, insieme, riprovano acorrere nel mondo.Da parte sua Matteo Biffonici mette entusiasmo ed ener-gia, è consapevole che, comeamministratore, non può cre-are posti di lavoro, ma sa didover creare le condizioniaffinché qualcuno investa ecrei occupazione. “Comeamministrazione possiamosnellire e rendere efficientela burocrazia, possiamo im-porre una fiscalità intelligen-te, realizzare infrastrutture,

stare accanto alle imprese,creare eventi dando concre-tezza all’idea di marketingterritoriale”. Insomma, ilComune può – perciò deve –essere un facilitatore, esseredisponibile a un confrontocostante con gli imprenditorie dar loro risposte adeguate eveloci. Sembra poco, sareb-be tantissimo.

Allargare il Tavolo PratoBiffoni racconta quanto si stafacendo a Prato: l’UnioneIndustriali ha fatto un bellis-simo lavoro di censimentodella filiera produttiva percercare di trovare una viad’uscita alla crisi; sindacati eConfindustria lavorano sulwelfare del distretto; lui per-sonalmente è operativo alTavolo Prato che la Presiden-za del Consiglio ha allargatoal ministero dello Sviluppoeconomico. “La mia idea –anticipa – sarebbe contattarei sindaci delle città tessili ita-liane – su tutte Como, Biella,Carpi – che sono in affanno.Dobbiamo pensare a politi-che comuni che ci mettano

nella possibilità di fare massacritica. Ad esempio, dovrem-mo trasformare i distretti inuna sorta di cliente unico perabbattere i costi dell’energia.Poi dobbiamo rimettere incampo un clima, quello checi ha sempre caratterizzato”.Non va oltre, ma si capiscechiaramente che pensa al con-cetto di vincente. Maestri delsaper fare e del buon vivere, èquesto il vero brand italiano.Matteo Biffoni ci regala un’an-teprima: per i prodotti tessiliil ministero dello Sviluppoeconomico e la Presidenza delConsiglio stanno chiudendocon gli Stati Uniti una tratta-tiva per il commercio bilateraleche prevede la cancellazionedei dazi dall’Europa agli Sta-ti Uniti.Vuoi vedere che Renzi e irenziani non scherzano e dal-le parole riescono veramentea passare ai fatti?Intanto anche a Prato aumen-ta la raccolta bancaria, un datonon positivo come potrebbesembrare infatti, come com-menta Matteo Biffoni, “signi-fica che le persone non hanno

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Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro

Grazie al Fondo Santo Ste-fano, di cui Comune e Pro-vincia di Prato sono garanti,si agevola l’apertura di nuo-ve imprese.Grazie alla Banca popolaredi Vicenza ci sono contri-buti a fondo perduto perl’abbattimento delle barrierearchitettoniche in città, unproblema molto sentito aPrato. Lo sviluppo econo-mico va coniugato con ilrispetto delle fragilità.

A metà luglio verrà pre-sentato un progetto cheprevede più attori, tra cuiComune e Ausl, per la si-curezza sul lavoro. Intantoprende il via una forma ditutoraggio per gli impren-ditori cinesi che si voglio-no mettere in regola.

L’incendio del 1 dicembre2013 quando in un capan-none sono morti sette cine-si è una ferita che fatica arimarginarsi. Ha avuto pro-fonde ricadute anche al-l’estero dove le impresepratesi sono state guardatecon sospetto più che con ilrispetto dovuto a chi sa fareil proprio mestiere.

le idee chiare, che cercano diproteggersi da un futuro in-certo mettendo del fieno incascina. Invece dobbiamocrederci tutti e tornare ad in-vestire, ognuno secondo lesue possibilità”. A Prato lostanno facendo anche i cine-si, pure loro sono stati aggre-diti dalla crisi. “Qualcuno –conclude Matteo Biffoni – stacercando di alzare la qualità,quella cinese è sempre statabassa, bassissima. Ma vede,non sono tanto i cinesi di Pra-to a preoccuparci, ci preoc-cupano quelli della Cina, cipreoccupa l’India, il Pakistan”,quei Paesi dove si lavorasottocosto e i diritti umanisono traditi.Alla domanda, a dire il veroun tantino provocatoria, se al+18% fatto registrarenell’export abbiano contribu-ito in maniera pesante i cinesidi Prato, Biffoni prende fiatoper dare una risposta che siarealistica e, al tempo stesso,che conservi lo smalto e l’ener-gia del renzismo. “No, sonostati i pratesi a ottenere que-sto risultato. E’ possibile cisia anche qualche imprendi-tore cinese, ma siamo statinoi a rimetterci in discussio-ne e a risorgere”. Con buonapace di Mister Zhang Wei. Econ una speranza in più perCarpi.

Prato, come Carpi, era unacittà ricchissima piombatanel pessimismo. La popo-lazione era qualificata perun solo settore, reinserirsinel lavoro diventava diffi-cilissimo. E’ per quello che,nella città toscana, si è re-gistrato un boom di oss,operatore socio-sanitario.Parecchie donne che ave-vano perso il lavoro hannocercato altre strade e, difatto, sono diventate ba-danti.

Matteo Biffoni

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10 13 luglio '14 CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

a qualunque parte la sigiri, la situazione degliospedali dell’AreaNord non è quella che

vorremmo. Criticità continua-no a esserci ma il vero proble-ma è la mancanza di una visio-ne d’insieme. Quattrini spesinon nel migliore dei modi, tem-po perso, aspettative che ine-sorabilmente andranno perdu-te sia nei cittadini/utenti chenegli operatori, è questo ciò acui assistiamo.Nessun dubbio sulle buoneintenzioni del sindaco Alber-to Bellelli, già assessore allePolitiche socio-sanitarie e delneo assessore DanielaDepietri, appassionata del set-tore, una buona esperienza divolontariato alle spalle, carat-tere pragmatico, ma se nonriusciranno a fare squadra conle altre amministrazioni – dal-le Terre d’Argine a Mirandolae dintorni – non è difficileprevedere cosa accadrà. Ilneosindaco di Modena, GianCarlo Muzzarelli, già asses-sore regionale alle attività pro-duttive, non ha perso tempoper fare la voce grossa su unfatto che riguarda il Policlini-co. La Regione ha previsto 55– dicasi 55 – milioni di europer l’obsoleta struttura mode-nese. Denaro che servirà per ilavori di riqualificazione,ristrutturazione e adeguamen-to sismico; finora sono arriva-ti 10 milioni di euro, gli altri45 sarebbero fermi in Regioneper questioni burocratiche.Insomma, il finanziamento èstato previsto ma l’erogazionenon è ancora stata disposta.Che ci sia o meno margine per

lavorare su questo aspetto nonsiamo noi a doverlo decidere,ma noi possiamo – dobbiamo– dar voce a un territorio,l’Area Nord della provincia diModena, che da anni subiscescelte fatte a favore del capo-luogo e Sassuolo. La verità,piaccia o meno, è che Carpi eMirandola, ferite dal sisma delmaggio 2012, non hanno sa-puto agganciare l’opportunitàche si presentava. Allora sìche i sindaci avrebbero dovu-to pretendere un ospedale nuo-vo, e se lo avessero fatto confermezza sarebbe stato impos-sibile dir loro di no. Ma se ilpassato non si può cambiare, ècomunque possibile trarne in-segnamento e non perseveraresu una linea sbagliata. In sani-tà, oggi più che mai con lerisorse in calo, diventa impre-scindibile fare delle scelte,anche non popolari se neces-sario. Solo così si può pensaredi procedere garantendo ai cit-tadini quello che spetta loronon per diritto divino ma sem-plicemente perché se lo sonoguadagnato pagando le tasse.

Il sindaco“Certo che mi impegnerò perla sanità – afferma AlbertoBellelli – e lo farò pensandoalla macroarea. Occorre unavisione di sistema; lamacroarea l’abbiamo traccia-ta già sul Pal (il pianoregolatore della sanità, ndr),ci siamo impegnati ad affron-tare insieme una programma-zione sanitaria. Nostro ruolo –sottolinea – è spingere l’Azien-da Usl a creare sempre nuovesinergie tra gli ospedali diCarpi e di Mirandola, anche intermini di primariati a scaval-

co. La macroarea è un’esigen-za organizzativa, deve avereuna propria capacità di pro-grammazione interna. Sonoconsapevole che insieme,Carpi e Mirandola possonorafforzare la nostra sanità e mimuoverò con questa logica.Poi – aggiunge Bellelli – c’è iltema dei servizi di sanità terri-toriale: va arricchita la rete el’hospice è un obiettivo che cisiamo dati. I due territori sidevono parlare soprattutto inun momento di grande cam-biamento istituzionale comequesto, penso ad esempio alleprovince. Ha ragioneMuzzarelli quando dice cheoccorre avere una provinciacoesa al proprio interno altri-menti si fatica a parlare e acontare a Bologna, ma questosignifica che tutti i comunidella provincia devono averela loro dignità perché non c’èsolo Modena. E – concludeAlberto Bellelli – non possia-mo non valutare anche le op-portunità che una diversa via-bilità potrebbe creare: pensoalla Cispadana, un domani laBassa potrebbe rivolgersi allasanità ferrarese e così Modenasi indebolirebbe non poco”.

L’assessore“Sull’ospedale non cediamodi un passo, ma questo nonsignifica che entreremo incampo a gamba tesa. Stiamocercando un contatto direttocon i vertici dell’Ausl per ave-re informazioni immediate, intempo reale. Noi – sostieneDepietri – ci sentiamo coin-volti in prima persona e vo-gliamo coinvolgere anche glioperatori perché le risorseumane sono fondamentali. Cisono buoni progetti – penso allaboratorio per i farmaciantiblastici -, ma è vero chenon mancano le criticità. Qual-che preoccupazione l’abbia-mo – conclude DanielaDepietri -, penso alle sale ope-ratorie ma non solo. Sappia-mo di dover aprire un tavolo didiscussione, consapevoli del-la nostra posizione. Tra gliobiettivi non può non esserciun ospedale d’Area Nord, masiamo realisti, sappiamo didover fare i conti con la Re-gione e, con le dimissioni di

Errani, a ottobre o novembre2014 ci saranno le elezioniregionali”. Come dire, se neparlerà sul serio con il nuovoassetto regionale. Ma non èdetto che il tempo sia dallanostra parte. Potrebbero ri-sponderci che per Modena (ilPoliclinico su tutto) è già statospeso abbastanza. E allora,arrivederci e grazie.

Il presidenteLa vita lavorativa l’ha trascor-sa praticamente tra i muri del-la sanità e ne conosce a fondotutti gli aspetti. Solo per citarel’ultimo impegno, EnricoContini, carpigiano doc, è sta-to nel consiglio d’amministra-zione dell’Ospedale diSassuolo dall’inizio, ovverodal 2002, e ha ricoperto l’inca-rico di presidente per cinqueanni e mezzo fino a un mesefa. E’ ancora presidentedell’Asp che si occupa dellestrutture protette di Carpi eNovi.Ha contribuito a fare delnosocomio della città dellepiastrelle un gioiellino, maga-ri avessimo avuto noi l’oppor-tunità che Sassuolo ha avuto e,in gran parte, si è data perchél’Ospedale di Sassuolo è unpubblico/privato. Resta, co-munque, un esperimento benriuscito, da prendere come ri-ferimento.“Il Ramazzini è un ospedaledifficile da gestire, avrà sem-pre dei problemi - commentasenza mezzi termini Contini -,è per questo che bisogna pren-dere seriamente in considera-zione l’idea di un ospedale

nuovo. Per tutta l’Area Nordservono 250 posti letto, dicia-mo che con 120-130 milionid’euro si riesce a realizzareuna struttura adeguata, avan-zata, moderna. Che significauna buona risposta ai cittadinied evitare tutti quegli sprechiinevitabili in strutture obsolete.A mio avviso – prosegue –non è determinante che sia fat-to a metà strada tra Carpi eMirandola, la gente, soprat-tutto per salute, gira e va dovesi sente tranquilla. Piuttostoconta la viabilità, l’ospedaledeve godere di una buona via-bilità. L’esperienza maturataa Sassuolo mi fa dire che lepersone vanno là dove riten-gono ci sia qualità; di anno inanno aumentano i carpigianiche si rivolgono alla strutturadi Sassuolo, che ha una buonaattrattiva. L’esperienza di que-sti anni ci dice che la sinergiapubblico/privato offre la pos-sibilità di avere il meglio del-l’uno e dell’altro. Una dellecarte vincenti – ammetteContini – è stata senza dubbiola tempestività nelle risposte,il pubblico non sa nemmenocosa siano i tempi rapidi. Inol-tre si forma un circolo virtuo-so con il territorio: a Sassuolo,ad esempio, la Florim, un grup-po ceramico di Formigine, hadato all’ospedale la possibili-tà di usufruire di ampi spaziaziendali per realizzare incon-tri tra professionisti, associa-zioni, volontari, cittadini. Sonoiniziative rivolte alla preven-zione e non solo infatti la salacongressi di Florim è collega-ta con fibre ottiche alle saleoperatorie dell’ospedale cosìè possibile assistere a un inter-vento in diretta. Insomma, unospedale pubblico al 51% eprivato al 49% (la società èAtriché composta da CoopEstense, Bper, una finanziariadi Coop Estense e da PieroFerrari) è un motore per un’in-tera area. A Carpi bisognereb-be aprire un confronto conl’imprenditorialità, allargatoovviamente a Mirandola. Pos-sibile che Cmb, imprese delbiomedicale o altro non inve-stano in questo campo?”. Bel-la domanda.

Mentre il Policlinico è in attesa di altri 45 milioni di euro per l’adeguamentosismico e i politici illustrano buoni propositi, l’ex presidente dell’Ospedaledi Sassuolo dà indicazioni per Carpi e Mirandola

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A Novi, abbattuta lavecchia struttura protettadanneggiata dal sisma del2012, entro fine annopartirà la costruzionedegli appartamentiprotetti. Come precisa ilpresidente dell’Asp,Enrico Contini, non èancora stato deciso ilnumero degli alloggi,saranno dagli 11 ai 13.Un progetto analogoesiste anche per Carpi: larealizzazione prevista inzona Cappuccina è di 15appartamenti protetti acui si aggiunge un centrodiurno. Gli appartamenti,sia a Novi che a Carpi,saranno sia da uno che dadue per poter dare lapossibilità a coppie,parenti, amici, anzianicon badanti di mantenereintatto il nucleo familiare.Intanto a Carpi la giuntaha dato l’ok al progettoesecutivo di manutenzio-ne straordinaria eriqualificazione del pianoterra della strutturaresidenziale per anziani IlCarpine di piazzaleDonatori di Sangue, unintervento da 590 milaeuro (finanziato per 50mila euro da donazionipost sisma e per 164 milaeuro dalla Regione EmiliaRomagna) e che siconcluderà la primaveraprossima, dopo nove mesidi lavori. Il piano terradell’edificio verrà desti-nato a ospitare 9 persone(la capienza massima è14) con gravi patologie e8 afflitte da demenza.

Annalisa Bonaretti

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Fondazione Cassa di Risparmio di MirandolaMario Ventilati nuovo presidenteE’ Mario Ventilati il nuovo presidente della FondazioneCassa di Risparmio di Mirandola. Ventilati, già consiglieredi indirizzo della Fondazione, è stato eletto dal Consiglio diIndirizzo nel corso della riunione di lunedì 7 luglio. Lanomina di un nuovo presidente si era resa necessaria a causadelle dimissioni per motivi personali di Edmondo Trionfinirassegnate nel mese di maggio. Mario Ventilati, già diri-gente di banca e designato dal comune di Mirandola nel-l’organo di indirizzo, rimarrà in carica fino alla scadenzaprevista del mandato nel marzo 2015.Al Presidente Ventilati i nostri migliori auguri per unproficuo lavoro.

Enrico Contini

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1113 luglio '14

Annalisa Bonaretti

Che l’Emilia sia la patria del welfare aziendale fai-da- te èfuori discussione, che venga certificato da una società diconsulenza è tutt’un’altra cosa.Recentemente Metes Dtn, dopo avere analizzato le realtàimprenditoriali di 12 aziende delle province di Modena eBologna, ha stabilito che noi abbiamo “un welfare aziendaleefficace e funzionante, frutto di un modello comportamentalericonosciuto e assimilabile al modello della famiglia. Ilwelfare aziendale emiliano è automatico e naturale. Ogniimpresa produce al suo interno un sistema di relazioni posi-tive. Come la famiglia sono integrate, efficienti, nucleari”.Un aspetto peculiare del welfare aziendale all’emiliana è ilpolicentrismo che ha con-notato il modello di svilup-po della nostra regione conquelle caratteristiche di re-sponsabilità diffusa e auto-nomia che conosciamo e checi vengono riconosciute.Questi i lati positivi, ma cene è uno che denota unacerta criticità, infatti ancheda noi il welfare aziendalefatica a diventare “movimen-to”, a espandersi. La crisieconomica e laglobalizzazione hanno mo-dificato equilibri e ne ha ri-sentito anche il welfare. Dal-l’indagine risulta che, pri-ma del 2008, politica, eco-nomia, e società erano for-temente integrati e quasicombacianti. Oggi questi trepiani si stanno allontanandol’uno dall’altro.La società di consulenza consiglia comunque agli imprendi-tori di mettere in campo strumenti a noi piuttosto invisi comele economie di scala tra aziende con progetti di cooperazione,fusione e aggregazione. Senza dimenticare il rilancio delrapporto con il pubblico.Chimar, tra le imprese analizzate dalla società di consulenzaMetes Dtn, è risultata un modello di welfare aziendale. Perchi la conosce bene, niente di nuovo: la famiglia Arletti credefermamente a certi valori che coniuga con determinati model-li aziendali. La formazione continua, l’apertura di una biblio-teca aziendale per Giovan-ni, Francesca e MarcoArletti contano almeno tantoquanto un buon fatturato erientrano, giustamente, in unbilancio più articolato checomprende anche il benes-sere dei dipendenti, il ri-spetto dei fornitori, il rispettoper l’ambiente. Insomma, ildenaro non è che una parte,seppure importante, diun’azienda.

Prima seduta, il 2 luglio, per il Consiglio dell’Unione delleTerre d’Argine. Il presidente del consesso Alberto Bellelli(sindaco di Carpi) ha comunicato i nomi dei nuovi compo-nenti dell’assemblea (nominati dai rispettivi Consigli comu-nali appena insediati; quelli di Novi rimangono in carica adeccezione di Pamela Traldi, dimessasi) ricordando poi ledeleghe assegnate agli assessori dell’Unione e che sono poii quattro sindaci in carica.Si è aperta poi la discussione relativa alla nomina del presi-dente e del vicepresidente del Consiglio dell’Unione: a capodell’assemblea siederà Roberto Arletti, del gruppo Pd diCarpi (24 voti a favore, 4 astenuti); suo vice sarà inveceAndrea Ferraresi del gruppo M5S-Uniti per Novi, Roveretoe Sant’Antonio (26 voti a favore, due astenuti). I sette gruppiconsiliari (il Pd, unico gruppo di maggioranza, ha 22 membri,gli altri sei di opposizione dieci in totale) hanno poi provve-duto a scegliere i loro Capigruppo.

Chimar, modello di welfare aziendalesecondo l’indagine di una società diconsulenza che ha esaminato 12 attivitàtra Modena e Bologna

Testimonial di valori

Annalisa Bonaretti

razie al cielo siamo inEmilia e non in Calabriadove la processione, perla Festa del Patrono, si

è fermata davanti alla casadel boss: un inchino di 30secondi, un omaggio che farabbrividire. Un segnale in-quietante soprattutto dopo leparole di Papa Francesco aimafiosi. Da noi, invece, laprocessione per SanBernardino da Siena è filatavia come meglio non si pote-va immaginare e ha contribu-ito al successo dell’edizione2014 della Festa del Patrono.“Un bilancio più che soddi-sfacente – commenta il presi-dente del Comitato del Patro-no Adamo Neri -; è andatapiuttosto bene anche la ven-dita dei biglietti della lotte-ria, soprattutto se si conside-ra il momento economico noncerto facile. La Festa – è unmomento speciale per tutta lacittà, siamo riusciti a darequesto taglio di cui siamomolto orgogliosi e che ci in-vidiano in tante altre realtà.Restano stupiti quando, fuoriCarpi, racconto che alla no-stra Festa del Patrono convi-vono Cif e Udi, tanto per fareun esempio. Alle riunioni delComitato vengono il sindacoe il vescovo, in un’unione diintenti che è la chiave delsuccesso”.Neri sottolinea che, negli anni,la Festa del Patrono ha assun-to un’identità sempre più pre-cisa, è diventata un vero eproprio “contenitore dove cia-scuno può trovare qualcosadi interessante e coinvolgen-te. Abbiamo pensato a chi

CronaCarpi

G

Consegnati ai vincitori i premi della sottoscrizione a sostegno della Festa del Patrono

crede senza trascurare chi noncrede, c’è uno spazio per tuttiperché tutti abbiamo le me-desime radici. La Festa delPatrono è un omaggio allenostre tradizioni anche sel’aspetto religioso ha un ruo-lo fondamentale”.Praticamente una settimana diiniziative in cui, come precisa

Neri, “il popolo di Dio, il mondocattolico e non, la città laica,trovano uno spazio appropriato.Potremmo fare ancora di più emeglio – prosegue il presi-dente -, ma con le risorse cheabbiamo diamo davvero ilmassimo. Il bilancio, dai 30 ai40 mila euro, ci consente difare questo, ma se solo avessi-mo qualche soldino in piùpotremmo aumentare di pa-recchio l’offerta. Le idee nonci mancano anche perché, noidel Comitato, crediamo moltoa questo evento. Abbiamo sen-sibilità diverse e ritengo cheanche questo aspetto sia ga-ranzia di successo”. La Festadel Patrono è riuscita nel dif-ficile intento di coinvolgereanche il mondo giovanile, e

questo soprattutto grazie al-l’impegno di ErnestoGiocolano che si è attivatocon il mondo della scuola, maanche a iniziative come la sfi-lata di moda con il Vallauri oa tutte quelle che riguardanol’ambito sportivo.“Penso che finora abbiamofatto delle cose interessanti –conclude Adamo Neri -, ab-biamo dato l’opportunità diincontrare personaggi comedon Ciotti e di ricordare atutti il valore della carità edella solidarietà con il Pre-mio Mamma Nina. Inoltre laFesta del Patrono è anche unmodo affinché i sacerdoti sistringano una volta in più in-torno alla nostra Chiesa: que-st’anno, per la prima volta,abbiamo organizzato un pran-zo con tutti i parroci pressol’agriturismo Le due Madonnee don Roberto Bianchini,delegato di monsignor Fran-cesco Cavina, ha invitato isacerdoti della Diocesi neilocali di San Francesco”.

Festa di tuttiUna considerazione partico-lare Adamo Neri la rivolgead Alberto Bellelli che “daanni ormai partecipa agli in-contri del Comitato. Primalo faceva come assessore allaCultura, poi al Sociale e ades-so come sindaco. Il suo im-pegno è reale, come il suocontributo”.

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1° Weekend per 2 persone a Istambul. Ditta: Moda Viaggi - 073042° Quadro del pittore Carlo Contini. Nipoti Carlo Contini - 061683° Macchina per Caffè con 50 capsule. Ditta: Dorhouse - 094124° Quadro del pittore Carlo Contini. Nipoti Carlo Contini - 125165° Valigia Delsey. Ditta: Pelletterie Nora - 112246° Pentola a pressione WMF. Ditta: La Casalinga - 00207

Consiglio Terre d’Argine, Roberto Arletti presidenteQueste le deleghe attribuite allaGiunta dell’Unione:Luisa Turci (sindaco di Novi diModena) vicepresidente e asses-sore con deleghe relative a “Bilan-cio e Tributi, Personale, Organiz-zazione”.Paola Guerzoni (sindaco diCampogalliano) assessore con de-leghe relative a “Servizi Educativie Scolastici, Politiche Giovanili, Pari Opportunità e Cultura”.Roberto Solomita (sindaco di Soliera) assessore con delegherelative a “Servizi Sociali e Sanitari”.Restano in capo al presidente Alberto Bellelli le delegherelative a “Economia-Suap, Polizia Municipale-Sicurezza,Protezione Civile, Servizi Informativi, Innovazione, Am-biente e Territorio” .

Roberto Arletti

Le imprese modenesianalizzate da Metes Dtn,oltre a Chimar, sono Bper,Cms, Caprari, Giustideposito Aceto balsamico eTellure Rta; quelle bologne-si sono Areté, AndreaScagliarini, Centro editoria-le Dehoniano, CampaniniUgo, La Petroniana,Marchesini Group.

Giovanni Arletti

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12 13 luglio '14

Virginia Panzani

15 luglio 1184 laChiesa di Carpi rice-vette la visita di Papa

Lucio III che consacrò lapieve di Santa Maria. Unevento eccezionale di cuiancora oggi non si è persa lamemoria, se non altro per-ché quello stesso evento ri-vive ogni volta in cui icarpigiani si riferiscono fa-miliarmente alla loro pievechiamandola “la Sagra”, ov-vero “la consacrata”. Tor-nando dunque al lontano1184, erano quelli anni dif-ficili a causa di lotte internetra i Comuni e tra questi el’imperatore Federico IBarbarossa, mentre rimane-va ancora aperto ilcontenzioso per la divisionedei beni dell’eredità diMatilde di Canossa. Primadi diventare Papa con il nomedi Lucio III, il cardinaleUbaldo Allucingoli era sta-to il principale fautore dellapolitica del predecessoreAlessandro III e artefice del-l’incontro con il Barbarossaa Venezia nel 1177. Brevefu il pontificato di Allucingoli- dal settembre 1181 al no-vembre 1185 - che, uomo

dai rigidi principi, governòla Chiesa in un tempo in cuisi stavano rapidamente dif-fondendo i movimentiereticali e che fu costretto alasciare Roma per contrastiinterni. In chiave“antiereticale” va appuntoletto il viaggio che Lucio IIIintraprese nell’estate 1184da Ancona a Verona doveavrebbe incontrato l’impe-ratore Federico Barbarossaed emanato importanti do-cumenti contro gli eretici. IlPapa passò per Rimini,Faenza, Bologna, dove con-sacrò la cattedrale di SanPietro. Giunse in seguito aModena per la dedicazionedel duomo il 12 luglio. Il 15dello stesso mese consacra-va la pieve di Carpi con unacerimonia solenne, assistitoda sette cardinali, dodici ve-scovi e molti sacerdoti, con-cedendo l’indulgenza a tutticoloro che “sinceramentepentiti e confessi” avrebbe-ro visitato la chiesa nell’an-niversario della consacrazio-ne e nel giorno dell’Assun-zione. Ricorda tutto ciò lalapide posta tuttora sul lato

sinistro della facciata dellachiesa, anche se vi si riportala data del 15 giugno. Unerrore dello scalpellino, comehanno appurato gli studiosi,legato al fatto che la lapide èl’esito di una trascrizioneriassuntiva di altre lapidi di-strutte nel 1514 quando lapieve venne ridotta ad ora-torio per volere del principeAlberto Pio. A distanza diottocentotrenta anni dall’ar-rivo di Lucio III, il pensierocorre allora indietro nel tem-po ad immaginare quella sto-rica giornata, senza dubbiostorica come lo fu il 3 giu-gno 1988, quando un altroPapa, Giovanni Paolo II, fufestosamente accolto a Carpi.

Il

Ottocentotrenta anni fa, il 15 luglio 1184 Lucio IIIconsacrava la pieve di Carpi, che divenne così “la Sagra”

Storica giornata

La ditta CARPIFLEX vanta una tradizioneventennale nel campo della produzioneartigianale dei materassi a molle.Produce i propri materassi presso il pro-prio laboratorio adiacente al punto di ven-dita diretta utilizzando i migliori materialisia nella scelta di tessuti che nelle imbotti-ture.Carpiflex da oltre ventanni investe energienella ricerca di nuovi materiali, nella ricer-ca e sviluppo di sistemi letto in grado dimigliorare la qualità del riposo, attraversouna posizione anatomicamente corretta. Via Giovanni XXIII, 113 - 41012 CARPI (Modena) - Tel. 059 686985

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Cultura e Società

Bibliografia: AndreaBeltrami, Carpi. Dipen-denza e autonomia dallaDiocesi di Reggio Emilia,in G. Costi-G. Giovanelli(a cura di), Storia dellaDiocesi di Reggio Emilia- Guastalla, I, (2012);Paolo Golinelli, Istituzio-ni ecclesiastiche e vitareligiosa a Carpi e nelterritorio carpigiano neisecoli IX-XIII, in P.Bonacini-A.M. Ori (acura di), Storia di Carpi.La città e il territoriodalle origini all’afferma-zione dei Pio, I, (2008);A. Garuti, La pieve diSanta Maria in Castellodetta la “Sagra”, in C.Ferrari-A. Garuti-A.Ontani (a cura di), Carpila chiesa della Sagra,(1984).

Le Guide della Sagra sirendono disponibili perla visita guidata della

chiesa in questi orari diapertura:

giovedì e venerdì ore10.30-12.30;

sabato ore 10.30-12.30 e15.30-17.30;

domenicaore 15.30-17.30.

Si

Spettacoli, laboratori e letture animanoper bambini e ragazzi Carpi e le sue frazioni

Estate giganteBenedetta Bellocchio

intitola Un’estate gi-gante il programma dispettacoli, letture, la-boratori e giochi che si

terranno a Carpi e nelle suefrazioni nei mesi di luglio eagosto. In piazza Garibaldialle 21.30 diversi appunta-menti: si parte giovedì 17 lu-glio con la giocoleria, le acro-bazie e i burattini de Fagioli-no asino d’oro della compa-gnia Teatro del Drago diRavenna, mentre la compa-gnia Teatrodaccapo diBergamo metterà in scena,giovedì 24 luglio, Un sognonel castello.In centro storico il martedìsera (sempre a partire dalleore 21.30), il 22 luglio si terràCuriosando tra i cortili, perbambini dai 6 ai 13 anni conun adulto accompagnatore(ritrovo in piazza Martiri),mentre I racconti dellaBuonanotte, il 29 luglio pres-so il Cortile d’Onore di Pa-lazzo Pio permetteranno aciascun bimbo, accolto da unnarratore, di ascoltare una fiabadella buonanotte a cura diTeatro dell’Oca, con la colla-borazione dei lettori di Dona-re Voci.Nelle frazioni altri appunta-menti: giovedì 10 luglio alle21.30 si terrà, presso la chie-sa di Cortile, Dal paese deibalocchi, una storia raccon-tata in modo inconsueto dadue simpatici clown dellaCompagnia Claudio e

Consuelo di Alba. Martedì15 luglio alle 16.30 a SantaCroce presso il circolo ArciArcobaleno, il Teatro Glug diArezzo metterà in scena Lagrande sfida tra il riccio e lalepre, e mercoledì 30 luglioalle 21.30 a San Marino, pressopiazza Gasparini, si terrà Lafiaba di Orcone e della magi-ca pozione della CompagniaC’è un asino che vola diVarese.Programma completo suwww.castellodeiragazzi.itLa rassegna gode del contri-buto di Fondazione Cassa diRisparmio di Carpi e di SanRocco Arte e Cultura e coin-volge più soggetti, Comunedi Carpi, Castello dei Ragaz-

zi, Musei di Palazzo Pio, conil sostegno di Banca Popola-re dell’Emilia Romagna,Conad e il patrocinio di Re-gione Emilia-Romagna, Di-partimento della Gioventùdella Presidenza del Consi-glio dei Ministri e GiovaniEvoluti e Consapevoli.

Giuseppe Ferrario, presidente di San Rocco Arte & Cultura,Emilia Ficarelli, direttrice de Il Castello dei Ragazzi e il SindacoAlberto Bellelli alla presentazione della rassegna

Appuntamento fisso, tutti igiovedì e i venerdì dal 19giugno al 29 agosto dalleore 21.30 alle 24.00 pressola Torre dell’Uccelliera conLa dama della torre, unospazio di incontro per bam-bini, ragazzi e adulti con unavasta scelta di giochi di so-cietà, iniziative a tema, gio-chi di abilità, libri.

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Piano piano che ho fretta - Marco Boglione - 10.00 euroConversazioni con Adriano Moraglio In queste conversazioni con Adria-no Moraglio, Marco Boglione, fondatore di BasicNet, proprietaria deimarchi Kappa, Robe di Kappa, Superga, Jesus Jeans e K-Way, conta lasua avventura umana e imprenditoriale. Avvincente come un romanzoperché imprenditore è bello. Prenotazioni: http://www.itacaedizioni.it

Il disegno di papa FrancescoSpadaro Antonio EMI 2013 9,90 euroIl magistero di papa Francesco nel viaggio in Brasile per la GiornataMondiale della Gioventù è stato la sintesi della sua esperienza personaledi pastore, ma anche la circostanza opportuna per una proiezione versoil futuro della Chiesa.Antonio Spadaro, gesuita come il papa, e direttoredella prestigiosa rivista La Civiltè Cattolica, è convinto che a CopacabanaFrancesco abbia tracciato le rotte per la Chiesa del futuro, disegnandoneil volto nei suoi interventi e con i gesti simbolici compiuti. Il volumeriflette sulle parole del papa, collegandole alla sua esperienza pastoralein Argentina e prestando attenzione alle sue radici ignaziane.Prenotazioni:http://www.itacalibri.it

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1313 luglio '14Cultura e Spettacoli

L’ANGOLO DI ALBERTO

APPUNTAMENTI

Riflettori accesisui processiVenerdì 11 luglio inpiazza Garibaldi EnzaRando, avvocato di Libera

Enza Rando, l’avvocato cheper conto di Libera difende itestimoni di giustizia e lavoraalla costituzione delle particivili nei più importantimaxiprocessi di mafia, da quel-lo di Palermo sulla trattativaStato-Mafia al processoMinotauro di Torino, sarà aCarpi, venerdì 11 luglio inpiazza Garibaldi. Lei, che èconsiderata una star nel suocampo ma non se ne cura, sisposta col treno regionale eporta la toga arrotolata in unasportina della spesa, spiegheràa Federico Lacche, giornali-sta di Radio Libera e impe-gnato in progetti antimafianelle scuole, come e perchéLibera ha deciso di costituirsiparte civile nei principali pro-cessi di mafia. L’evento è “li-bero”, organizzato dal Presi-dio Peppe Tizian di Carpi,col patrocinio del Comune ela collaborazione dell’Agescidella Zona di Carpi.

Virginia Panzani

igetto. Urgente. (…) En-tro oggi mandare tuttoil possibile. Sospende-re pacchi Vercesi e

Molari e Bianchi (...)”. Cosìscriveva settant’anni faOdoardo Focherini dal cam-po di Fossoli all’amico ConfucioLodi. Si era da poco compiuto,all’alba del 12 luglio 1944, l’ec-cidio nazista del poligono ditiro di Cibeno, in cui eranostati uccisi 67 internati del cam-po provenienti da diverse re-gioni d’Italia e fra questi GalileoVercesi, Rino Molari e CarloBianchi. Una strage che fu trale più efferate nell’Italia occu-pata dalle SS ma che tuttora èpoco conosciuta al di fuori deiconfini di Carpi e su cui, inparticolare per quanto riguar-da le responsabilità, non è sta-to ancora possibile fare luce.Alla ricostruzione di questi fattiha dedicato la sua attività diricerca, in particolare dal 1996,la figlia di Carlo Bianchi, Car-la, che del padre, ucciso pocoprima della sua nascita, ha pre-so il nome. Riguardo agli ese-cutori materiali della strage cisono alcuni nomi, “le SS HansHaage e Karl Titho, coman-dante e vice comandante delCampo di Fossoli all’epoca deifatti - spiega la professoressaBianchi, che è docente di sto-ria della Resistenza alla facol-tà di Scienze politiche dell’Uni-versità di Milano e autrice dinumerosi saggi - e, secondoquanto emerso al processo diVerona del 2001 a cui ero pre-sente, Michael Seifert, il co-siddetto boia di Bolzano. Tut-tavia non si è mai giunti ad unaverità giudiziaria, senza con-tare che nel frattempo Haage,

A settant’anni dalla strage di Cibeno giustizia e verità sono ancoralontane. Ma viva è la testimonianza dei 67 che sacrificarono la loro vita

Per una società più giusta

Enza Rando

in una sua lettera da Fossoliscrive ‘Ho qui ottimi amicivecchi e nuovi”. Non risultapoi che fosse proibito riunirsi echiacchierare. In una letteraprima di partire da San Vittore,mio padre scriveva ad un ami-co sacerdote che nel campoavrebbero costituito un ‘grup-po del Vangelo’ e sembra checiò si sia davvero realizzato”.E’ allora questo spirito di ami-cizia, di solidarietà, di dedi-zione al bene comune e di im-pegno per la costruzione di unasocietà più giusta, oltre all’al-tissima levatura umana, il gran-de insegnamento che lascianoa noi oggi i martiri di Cibeno.Anche perché alcuni avrebbe-ro potuto evitare il carcere, ladeportazione, la morte. “Nellalettera scritta da San Vittorepochi giorni prima di esseretrasferito a Fossoli - ricordaCarla Bianchi - mio padre scri-veva: ‘Da Rovida ho sentitoche avete tentato una stradaper levarmi di qui a pagamen-to: vi prego di non buttare viacosì i soldi, sarebbe ancheun’umiliazione per me. Datelipiuttosto in carità’. La situa-zione patrimoniale della no-stra famiglia era solida ma miopadre non avrebbe mai per-messo di utilizzare questi mezzia suo esclusivo vantaggio sen-za poter liberare l’intero grup-po de ‘Il ribelle’, di cui facevaparte e che condivideva la suastessa sorte. Tale proposta -conclude - era così in contrastocon ciò in cui credeva ferma-mente che non poteva neppureprenderla in considerazione”.

Titho e Seifert sono morti”. Sesi considera poi l’identifica-zione dei mandanti e la rico-struzione del “movente” dellastrage, il quadro appare ancorapiù sconfortante.Troppe incongruenze contienela “sentenza” letta ai 67 subitoprima della loro esecuzione amotivo della rappresaglia ver-so sette militari tedeschi uccisia Genova. A partire dal fattoche al contrario di altri eventianaloghi, la strage di Cibeno

fu immediatamente occultatadagli esecutori. Fondamentalesarebbe risalire a chi compilòla lista degli internati da elimi-nare. “Si sa solo che la lista èarrivata dal comando delle SS

di Verona - sottolinea CarlaBianchi - ma non si conoscechi l’abbia stilata. La difficol-tà maggiore è quella di reperiree consultare i documenti, mol-ti dei quali sono andati distrut-ti o sono stati fatti sparire.Oppure si trovano in Germa-nia in qualche archivio o inquello degli alleati. La mia ri-cerca tuttavia prosegue e, se cilasceranno percorrere la dire-zione che ho individuato, pen-so che potrebbero emergerenuovi e importanti elementi”.Certo è che chi compilò la listanon lo fece in modo casuale,fra i 67 infatti molti erano espo-nenti di primo piano della Re-sistenza, seppure di formazio-ne e di orientamento politicodiversi. Fra i cattolici vi eranoappunto Carlo Bianchi e RinoMolari, ma anche AntonioManzi, i cui famigliari sono datempo in contatto con i figli e inipoti di Odoardo Focherininel segno di quell’amicizia chesi instaurò all’interno del cam-po di Fossoli. “Non ho proveper affermare null’altro di quelloche è scritto sul biglietto indi-rizzato da Focherini a Lodi -precisa Carla Bianchi - ma misembra ovvio che fosse nataun’amicizia, anche se solo perpochi giorni. Inoltre Focherini

Carlo Bianchi

Domenica 13 luglioore 10

Poligono di tiro di CibenoCommemorazione

del 70° anniversariodella strage nazista

Interverrà, fra gli altri, ilMinistro della Difesa

Roberta Pinotti

Figura emblematica dell’antifascismo milanese, l’ingegnerCarlo Bianchi “fu iscritto dapprima all’Azione cattolica e poialla Fuci, ricoprendo incarichi di responsabilità - racconta lafiglia Carla -. Non fu scout, come lo siamo stati io e i miei trefratelli, ma fu molto amico di don Andrea Ghetti, vera e propriacolonna dello scautismo e assistente della Fuci, e fece partedell’Oscar, associazione legata alle Aquile Randagie, sorta perfar espatriare i perseguitati oltre il confine”. In ambito socialeCarlo Bianchi fondò il centro medico-legale “La Carità del-l’Arcivescovo” in accordo con il cardinale Schuster, “realtàche - spiega la professoressa Bianchi - oltre a fornire assistenzamedica e legale gratuita a quanti erano colpiti dai razionamentie dai bombardamenti, raccoglieva anche le richieste di aiutodei perseguitati aiutandoli ad espatriare”. Con Olivelli, Sartori,Petrini, Rovida ed altri, tutti passati dal campo di Fossoli, fuinoltre uno dei fondatori del foglio clandestino “Il ribelle”.

CORSOPERCONOSCEREL’iPADGiovedì 17 luglioCarpi -Confcommercio (viaMazzini)Confcommercio diCarpi organizza un

breve corso di due ore, riservato ad aziende, per conosceremeglio l’iPad e le sue funzionalità. La partecipazione ègratuita. I posti sono limitati, è consigliabile portare ilproprio iPad all’evento. Info e iscrizione: 0596229617.

PASSEGGIATA DA GARGALLO AL CANTONELunedì 14 luglioGargallo di Carpi - presso la chiesa parrocchialeAlle 20.30 si tiene una passeggiata alla scoperta del territo-rio nei suoi risvolti sul piano storico e archeologico. Ritrovopresso la chiesa parrocchiale di Gargallo e arrivo all’areaverde di Cantone (strada Fornaci 36/b). A seguire “Musiqueà la carte” con Stefano Cattini (voce) e Andrea Solieri(chitarra). L’iniziativa è organizzata da Nordic WalkingLive in collaborazione con Assessorato alle Politiche cultu-rali del Comune di Carpi.

IL FANTASMADI CANTERVILLESabato 12 luglioCarpi - Cortile di San RoccoNell’ambito di “Teatro in SanRocco” alle 21 va in scena ilmusical “Il fantasma diCanterville” liberamente trat-

to dall’omonimo racconto di Oscar Wilde. Un’ora e mezzodi musica non stop, con atmosfere che spaziano dallamusica rock, al jazz e alla classica. Libretto e regia di DarioBonetta; musica di Massimo Malavasi. Ingresso: 10 euro.

GAVELLO SUMMER PARTYDa giovedì 10 a domenica 13 lu-glioGavello di Mirandola - ViaArrivabeni, zona campo sportivoQuarta edizione per GavelloSummer Party organizzato dall’As-sociazione Gavello for ever 2.0 in

collaborazione con il Comitato frazionale e i volontari delpaese. Fra le iniziative giovedì 10 luglio serata di ballolatino, venerdì 11 sfilata di moda, domenica 13 Trofeo dimotocross. Nelle serate sarà in funzione il ristorante cheservirà i tradizionali maccheroni al pettine e il melone tipicodelle valli.

“G

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14 13 luglio '14

Popoloin cammino

redo che queste quat-tro sere siano state untempo di Grazia che il

Signore ci ha donato”. Così ilparroco don Luca Baraldiha commentato la sagra diSan Giuseppe appena conclu-sasi, sottolineando la bellez-za di un clima fatto di “perso-ne che si accolgono recipro-camente senza pregiudizi opretese. E questo – precisa –credo sia il frutto dello Spiri-to”.Numerose le proposte pensa-te per tutte le fasce di età, itornei sportivi e gli spettaco-li, e l’immancabile stand ga-stronomico. Momento culmi-nante, sabato 5 luglio, la pro-cessione con la statua di Ma-ria per le vie del quartiere,presieduta dal Vescovomonsignor FrancescoCavina. I festeggiamenti sisono chiusi domenica, con glianniversari di matrimonio, inoccasione dei quali, durantela messa, è intervenuto il mis-sionario Luciano Lanzoni cheha augurato agli sposi pre-senti di aiutarsi reciprocamen-te, perché chi segue e ricono-sce Cristo non deve essereegoista o “fare da solo” mariconoscersi umile, in ascoltoe bisognoso di lui.“La Sagra ha permesso a tuttele generazioni di parrocchia-ni, nessuno escluso, di con-tribuire attivamente all’orga-nizzazione ed allo svolgimentodella festa. Il Signore ci hafatto superare la tentazione divivere nella cultura dello scartoe dell’indifferenza”, osservaancora don Luca Baraldi, “nel-

la preghiera liturgica, nellaprocessione, nei momenti difesta e ristorante abbiamoavuto la possibilità di ricono-scerci come popolo in cam-mino, che serve ed attende lavenuta del Signore.Non penso che tutti questi

frutti siano espressione solodi impegno, che pure c’è sta-to da parte di molti e forte, mapiuttosto che siano segni del-la cura gioiosa di Dio per ilsuo popolo, una cura che oranoi dobbiamo diffondere intutto il quartiere. Ancora un

grazie grande a tutti, propriotutti, quelli che, in ogni modo,hanno reso la Sagra bella, nellasperanza – ha concluso – cheanche gli anni prossimi nonci venga a mancare questomomento di gioia”.

B.B.

Si è conclusa con la processione presieduta dal Vescovo la Sagra di San Giuseppe

“C

Fotogallery sull’edizione digitale

Popoloin cammino

MERCOLEDÌ 9, GIOVEDÌ 10, VENERDÌ 11 LUGLIOTriduo di preparazione in parrocchia a San Giacomo R.• Ore 20.00: Santa Messa e riflessione guidata da un Padre

predicatore

SABATO 12 LUGLIO• Ore 21.00: Spettacolo dei ragazzi del centro estivo “San

Giacomo’s got talent” e piano bar con Federico

San Giacomo RoncoleSagra della Beata Vergine del Carmelo

Vita della Chiesa

DOMENICA 13 LUGLIO• Ore 9.30: Santa Messa solenne presieduta da monsignor

Douglas Regattieri, Vescovo di Cesena-Sarsina. Sarà pre-sente una delegazione della parrocchia di San Marco diCreazzo (Vicenza)

• Ore 11.30: Santa Messa• Ore 18.00: Processione mariana• Ore 21.00: Piano bar con Federico

LUNEDÌ 14 LUGLIO• Ore 20.00: Santa Messa per i defunti• Ore 21.00: Commedia dialettale Compagnia Quelli delle

Roncole 2 “Al metodo infallibile”, regia di Giovanna GanzerliPer tutta la Sagra stand gastronomico

con ristorante e attrazioni varie.

QuartiroloSagra della Madonna della Neve

18 luglio – 5 agosto

VENERDI’ 18 LUGLIO• Ore 18,30: S. Rosario.• Ore 19,00: S. MESSA.• Ore 19,30: Inizio RISTORANTE con cucina tradiziona-

le e creativa e BAR-GNOCCHERIA.• Ore 21,00 – Serata danzante e musicale con la Scuola di

danze caraibiche e latino-americane “LATINFUEGO” di Carpi – Animazione e balli per tutti.

SABATO 19 LUGLIO• Ore 18,30: S. Rosario.• Ore 19,00: S. MESSA festiva.• Ore 19,30: Inizio RISTORANTE con cucina tradiziona-

le e creativa e BAR-GNOCCHERIA.• Ore 21,00: Serata danzante con l’Orchestra “EMILIO E

I NOTTURNI”.• Ore 21,30 – Spazio Bar con SteveN’Ely Acoustic Duo.

DOMENICA 20 LUGLIO• Ore 8,00 – 11,15: SS. MESSE festive.• Ore 19,00: S. MESSA festiva.• Ore 19,30: Inizio RISTORANTE con cucina tradiziona-

le e creativa e BAR-GNOCCHERIA.• Ore 21,30: LEZIONE GRATUITA DI ZUMBA con

Sandra, Circolo ARCI “ARCOBALENO” di S. Croce– Animazione e balli per tutti.

• Ore 21,30: Spazio Bar con Loop Us In Fabula.

MARTEDI’ 22 LUGLIO• ore 21,00 Area Spettacoli: SERATA MARIANA.Durante la serata tutti gli stand ed il ristorante rimarrannochiusi.

GIOVEDI’ 24 LUGLIO• ore 21,00 Area Spettacoli: Serata del CAMPO GIOCHI.Durante la serata tutti gli stand ed il ristorante rimarrannochiusi.

VENERDI’ 25 LUGLIO• Ore 18,30: S. Rosario.• Ore 19,00: S. Messa.• Ore 19,30: Inizio RISTORANTE con cucina tradiziona-

le e creativa e BAR-GNOCCHERIA.• Ore 21,00: Serata danzante con l’ORCHESTRA “CLAU-

DIO SAX”.

SABATO 26 LUGLIO• Ore 18,30: S. Rosario.• Ore 19,00: S. MESSA festiva.• Ore 19,30: Inizio RISTORANTE con cucina tradiziona-

le e creativa e BAR-GNOCCHERIA.• Ore 21,00: Serata danzante con l’ORCHESTRA “OR-

CHIDEA BLU”.• Ore 21,30 – Spazio Bar con Hank&Sammy.

DOMENICA 27 LUGLIO• Ore 8,00 – 11,15: SS. MESSE festive.• Ore 19,00: S. MESSA festiva.• Ore 19,30: Inizio RISTORANTE con cucina tradiziona-

le e creativa e BAR-GNOCCHERIA.• Ore 21,00: ZUMBA con Miriam Miari, Zin Instructor:

a seguire animazione e balli di gruppo con “I MONELLIDELLO SWING” e Gruppo Coreografico“GILIBERTI” di Carpi ospiti della serata “THEATREDANCE COMPANY”.

• Ore 21,30: Spazio Bar con Blackadillacs Rock.

MARTEDI’ 29 LUGLIO• ore 21,00 Area Spettacoli: Proiezione foto Campi Estivi.Durante la serata gli stand ed il ristorante rimarranno chiusi.La sagra continua fino al 5 agosto. Sul prossimo numero ilprogramma completo.

Un momento della celebrazione degli anniversari di matrimonio

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1513 luglio '14

Benedetta Bellocchio

er costruire la pace so-ciale non basta esserecittadini, è necessariopassare da “cittadini”

a “popolo”. Seguendo questofilo conduttore si svolgerà,dal 9 al 16 agosto a Caderzone(TN), il campo adulti del-l’Azione cattolica. Nelle set-timane che lo precedono,l’équipe è impegnata nella pre-parazione dei contenuti, comespiegano Cristina Tosi e Ni-cola Mistrorigo, al secondotriennio come vicepresidentidel settore.

Qual è il tema centrale in-torno cui ruota il campoestivo?Cristina: Il titolo è “Da citta-dini a popolo: un camminonecessario!”. Siamo partiti daun’analisi dell’oggi; nellacultura, nella società, si re-spira un individualismo ma-lato che porta a difendere erivendicare i propri diritti in-dipendentemente dal fatto chesiano legati o meno ad altrepersone. Questo ci rende in-capaci di progredire e di desi-derare il bene ditutti. Cercheremo di capirecome si può rispondere a que-sta cultura utilitaristica doveprevale l’idea del mettersiinsieme per pesare o valere dipiù piuttosto che per cresceremeglio e lavorare insieme peril futuro. Proveremo a com-prendere anche che cosa cipuò aiutare a vivere delle re-lazioni sociali sane ecostruttive che ci portino adessere popolo, con uno sguardocapace di integrare gli altri enon di escludere.

Quali ricadute ha questotema sulla vita degli adulti?

Nicola: Le ricadute che puòavere sulla vita degli adultisono tante. Trattandosi di untema sociale dovrebbeinnanzitutto interrogarci sulnostro modo di abitare e starenella società come cittadini.Siamo cittadini responsabili,preoccupati anche del benedegli altri o intenti a curaresolo i nostri interessi e diritti“soggettivi”? Adulti che de-siderano diventare popolo, chesi fanno carico di tutti, poveried emarginati, perché hannoa cuore il bene comune e lapace? Sono – queste e altreche emergeranno sicuramen-te nei giorni del campo – rica-dute su cui, naturalmente,possiamo interrogarci anchecome Chiesa.

Perché un adulto dovrebbeorganizzare la sua estate,rinunciando ad esempio adaltre vacanze, per parteci-pare a un campo?Nicola: La capacità del sin-golo e di coppia di “rinun-ciare” o ridurre le proprievacanze a favore di un cam-po estivo mi piace coniugar-la con il fatto che ogni parte-cipante pensi a una Chiesa inrelazione, una Chiesa mis-sionaria, una Chiesa più bel-la. Provo a spiegarmi me-glio: la scelta di partecipare

è sicuramente espressione diuna vocazione, quella di ognicristiano che vuole dare con-tinuamente risposta al Cri-sto che sempre ci chiama adessere suoi discepoli. Oggiprobabilmente è proprio que-sta la difficoltà maggiore,essere cristiani a tempo pie-no, anche quando si devonoscegliere le vacanze. Perchédovrebbe essere così impor-tante partecipare ad un cam-

po? Il campo estivo, costru-ito in una dinamica alternan-za tra interventi di relatori(spesso costituiti dagli adul-ti stessi, oltre che dall’assi-stente), lavori di gruppo, se-rate insieme, passeggiate persentieri, permette di dedica-re tempo alla riflessione, maanche alle relazioni con glialtri e, infine, a fecondi si-lenzi spirituali immersi nel-la natura delle Dolomiti.

P

La corrispondenza dei lettori va inviata a:Notizie - Giornale Aperto - Via don Loschi 8 - 41012 Carpi

Fax 059/630238 - E-Mail: [email protected]

Con la fine di luglio iniziano i campi diocesani dell’Azionecattolica. Aperti a tutti, costituiscono un’occasione perapprofondire la propria fede e rinsaldare le relazioni

Cristiani a tempo pieno La celebrazione degli anniversari di sacerdozio ha spinto lacomunità di Novi a scrivere una lettera a don Ivano Zanoni,ordinato sacerdote il 29 giugno 1966

In attesa...Carissimo don Ivano,

i suoi quarantotto anni di sacerdozio sono per tutti noi,il segno visibile del suo servizio alla Chiesa, un cammino difede e di vita percorso con il Signore, nel Signore e per ilSignore!È bello per la comunità di Novi, sentire il sostegno e la forza cheviene dall’annuncio che lei ci fa: un messaggio di comunione,di pace e di amore fraterno che tutti noi siamo chiamati a farenel nostro cammino terreno. È ancor più bello per noi, nonsentirci mai soli, pur di fronte alle difficoltà e ai dolori che la vitaci pone innanzi, a volte basta un sorriso, una parola o anche unabattuta scherzosa come lei sa fare e ciò insieme alla preghieradiventa per la comunità, balsamo, sollievo e incoraggiamentoad andare avanti.Anche noi vorremmo tanto essere per lei, balsamo, sollievo eincoraggiamento, per i suoi momenti di difficoltà e di dolore masicuramente accompagniamo quotidianamente la sua vocazio-ne con la nostra preghiera, così come lei fa da sempre per tuttinoi.È per questi motivi che le diciamo “Grazie”, grazie don Ivanoper il suo impegno, per la sua dedizione e per la continua ricercadella perfezione in tutto ciò cui mette mano e preghiamo einvochiamo Maria, Madre di Dio e Madre di tutti noi affidan-dole la vita, le gioie, le sofferenze, il presente e il futuro del suosacerdozio.L’augurio che la comunità di Novi inoltre le invia, è quello dicontinuare il suo cammino con il desiderio sempre vivo dirafforzare e rinsaldare i rapporti di comunione fraterna, indi-spensabili per costruire belle, ricche, profonde e soprattuttofeconde relazioni spirituali.La nostra comunità ha ricevuto in dono dal Signore di poter farecon lei un tratto di strada, con la possibilità di collaborare allacostruzione del regno di Dio e in attesa del suo cinquantesimoanniversario, la affidiamo ancora alla Madonna perché laaccompagni sempre, preservandola per molti anni ancora, incorpo e spirito.Buon anniversario don Ivano.

La comunità di Novi

ULTIMI POSTI DISPONIBILICampo Estivo Adulti

9-16 agosto, Caderzone (TN)“Da cittadini a popolo: un cammino necessario”

Riflessioni fraterne sul quarto capitolo dell’Esortazioneapostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco

Iscrizioni: Cristina Tosi (349 [email protected]) – Nicola Mistrorigo (333 2435134

[email protected])

Campo Estivo Adultissimi3-10 agosto, Ossana (TN)

“La gioia del Vangelo”Leggeremo e rifletteremo insieme sull’Esortazione aposto-

lica di Papa FrancescoInfo: Guido Capiluppi (Carpi, 328 8148701) - Renzo

Guerzoni (Mirandola, 349 6366244)

Campo giovani-adulti31 luglio – 9 agosto, Valgrisenche (AO)

Info e iscrizioni: Rita Pollastri [email protected]

Campo giovani27 luglio - 6 agosto, Colorina (SO)

Iscrizioni anche online su www.accarpi.it

Giovanissimi biennio11-21 agosto, Ollomont (AO)

Giovanissimi triennio21-31 agosto, Ollomont (AO)

“La sfida dell’identitàdi una persona comecittadino è direttamenteproporzionale al modoin cui essa vive questasua appartenenza. Achi? Al popolo dal qualenasce e nel quale vive”.

Jorge Mario BergoglioNoi come cittadini, noi

come popolo

Impresa Edile Lugli geom.Giuseppevia Martinelli 128 - Fossoli di Carpi - 059.669145 - 340.6094219 - [email protected]

Vita della Chiesa

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16 13 luglio '14

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel. 059 682322Mirandola - Via Bernardi 19 - tel. 0535 21259

Quale prevenzione se servono 251 giorniper una mammografia?

Nel contesto del Sssn, l’erogazione delle prestazioni entro tempiappropriati rispetto alla patologia e alle necessità di cura rappresen-ta una componente strutturale dei Lea (Livelli Essenziali di Assi-stenza), nel luglio 2009 la Giunta regionale ha approvato la Strate-gia regionale per il miglioramento dell’accesso ai servizi di specia-listica ambulatoriale. Le aziende sono chiamate a garantire entro 30giorni di attesa effettivi le visite diagnostiche e i 60 giorni per lestrumentali.Noi Coordinamento Donne della Fnp Cisl di Modena riteniamo difondamentale importanza un’azione a tutto campo per cercare diessere maggiormente incisive su un problema che interessa davicino le persone anziane e fragili e coloro che si trovano nellasituazione di dover fruire dei servizi pubblici.In particolare sosteniamo la necessità di un graduale passaggio dalwelfare dell’attesa a quello dell’iniziativa dove per iniziativa siintende un nuovo approccio organizzativo che assume il bisogno disalute prima dell’insorgere della malattia o prima che essa simanifesti o si aggravi; azioni che devono svilupparsi anche attraver-so la garanzia di qualità e alla presa in carico nei percorsi diagno-stico-terapeutico-assistenziali.Obbiettivo, quello della prevenzione, che viene vanificato dallelunghe liste d’attesa per la fruizione di esami programmabili dispecialistica e diagnostica.Nello specifico Modena si classifica come fanalino di coda neiritardi per l’erogazione di tali servizi.I dati per noi più allarmanti riguardano gli esami programmabili diostetricia e ginecologia, le visite ginecologiche ma soprattutto lamammografia. I dati mostrano come siamo ben lontani dagliobbiettivi regionali in termini di tempistica.

I dati riportati sul sito TdAER (Tempi di Attesa Emilia Romagna)segnalano giorni di attesa che variano dai 60 a più di 90 giorni permolte delle prestazioni erogate dalla nostra Ausl, dato negativosignificante per noi del Coordinamento Donne Fnp soprattutto peresami quali la mammografia che sono uno dei principali esamistrumentali per prevenire il carcinoma mammario dove risulta che il76% degli utenti ha tempi di attesa di gran lunga superiori ai 90 giorni.Segno rosso anche per prestazioni quali visite diabetologiche cheinteressano soprattutto la terza età. Se da una parte la sanità modeneserisente di un deficit nella giusta organizzazione ed erogazione deiservizi, il dato viene anche spiegato dal fenomeno della mobilitàterritoriale in ambito sanitario.Le lunghe file di attesa vengono in un qualche modo giustificate dallafruizione dei servizi da parte di cittadini residenti in altre provincie,strategia di mercato vincente dal punto di vista del prestigio dellanostra Ausl che si colloca ai primi posti in termini di qualità edinnovazione, ma che costringe molti modenesi a rivolgersi a centri

privati o a “emigrare” a nostra volta in provincie o spesso regionidiverse, dove sono stati adottati altri orientamenti e altri tipi diorganizzazione e gestione.La compensazione finanziaria derivante dall’accesso ai servizi daparte di persone residenti in altre Ausl sebbene rappresenti un’im-portante fonte di entrate nel bilancio aziendale, non giustifica peròritardi di erogazioni di 200 giorni e più, soprattutto se si considerache ci sono territori altrettanto efficienti che non presentano talidifformità.La politica dei tagli lineari alla sanità impostaci dal patto di stabilitàrende meno fruibili le prestazioni mutuabili entro le strutturepubbliche, costringendo così le persone che si trovano nella condi-zione di permettersi di rivolgersi a centri privati, di curarsi eprevenire, mentre invece tale politica insiste ancora una volta sullefasce più povere e deboli. A fronte di incentivi e premi erogati alleAziende più virtuose in termini di risparmio e gestione dei costi,sottolineiamo a gran voce la fragilità e l’abbandono delle personeche non possono permettersi di pagare la sanità privata. Sembraquindi prioritario agire dal punto di vista dell’organizzazione;ripensare ad un modello maggiormente integrato anche dal puntodella flessibilità oraria. Trattandosi comunque di uno dei migliorisistemi sanitari presenti sul nostro territorio, crediamo che lepreoccupazioni dei cittadini vadano accolte e ci impegniamo fin daora, ad aprire un dialogo con le altre sigle sindacali e mondodell’associazionismo in modo da arginare questo deficit strutturaleritenendo che prima di tutto sia necessario un confronto propositivocon l’Azienda anche nei termini di una possibile organizzazione delpersonale su orari più dilatati. I prossimi anni auspichiamo sianofrutto di scelte importanti.

Per il Coordinamento Donne Rosanna Corghi(con il contributo della dottoressa Sara Diegoli, tecnico della

FNP di Modena per i temi socio sanitari)

Vita della Chiesa

SAN MARTINO CARANO (salone parrocchiale)Feriale: 7.00Sabato prima festiva: 17.00Festiva: 8.00-10.00-11.30

MORTIZZUOLOFeriale: 19.00 (centro di comunità)Sabato prima festiva: 19.00 (centro di comunità)Festiva: 10.00 (centro di comunità)

SAN GIACOMO RONCOLE (sala parrocchiale)Feriale: 20.00Sabato prima festiva: 20.00Festiva: 10.00-11.30

SANTA GIUSTINA VIGONA(presso la ditta Acr Reggiani in via Valli 1 a Quarantoli)Festiva: 9.45

TRAMUSCHIO (Salone parrocchiale)Festiva: 11.15

SAN POSSIDONIONel nuovo Centro di ComunitàFeriale: lunedi, mercoledì, giovedì 19.00; martedì e venerdì 9Sabato prima festiva: 19.00Festiva: 9.30-11.00

CONCORDIA E FRAZIONICONCORDIA (chiesa nuova)Feriale: 9Sabato prima festiva: 18.30Festiva: 8.00 - 9.30 e 11.15

SAN GIOVANNI (presso il parco di Casa Belli)Festiva: 11

SANTA CATERINA (presso Sala parrocchiale)Festiva: 9.30

FOSSAFeriale: 8.30Festiva: 9.30

VALLALTAFeriale: 18.30Sabato prima festiva: 20.30Festiva: 9.00-11.00

LIMIDIFeriali: 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 8.00, 10.00

PANZANOFeriale: venerdì 20.30Festiva: 11.30

CARPI CITTÀCATTEDRALEFeriali: 9.00, (18.00 Rosario con lettura della Parola epossibilità di Comunione Eucaristica)Sabato pref: 18.00Festive: 8.00, 9.30 (cinema Corso), 10.45, 12.00, 18.00Nella chiesa della Sagra

SAN FRANCESCOFeriale: 8.30 (cappella)Sabato pref: 19.00 (cappella)Festive: 10.30, 19 (chiesa di San Bernardino da Siena)

SAN NICOLO’Feriali: 8.30, 18.30Alle ore 10 nei giorni feriali: Messa seguita dall’AdorazioneEucaristica fino alle ore 12 (sospesa dal 16/7 al 14/9)Sabato pref: 18.30Festive: 8.00, 9.30, 11.00, 17.30

CORPUS DOMINIFeriale: 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 8.30, 10.00

QUARTIROLOFeriale: 19.00Sabato pref: 19.00Festiva: 8, 11.15, 19.00

SAN BERNARDINO REALINOFeriale: 18.30Sabato pref: 18.30Festive: 9.30, 11.00

SAN GIUSEPPE ARTIGIANOFeriali: 8.30Sabato pref: 19.00Festive: 9.30, 11.00, 18.30

SANT’AGATA CIBENOFeriale: martedì e giovedì 19.00; venerdì 20.30Sabato pref: 19.00Festive: 10.30

SANTA CHIARAFeriale: ore 7Festiva: ore 7.30

CIMITEROFestiva: ore 10.30 (ore 10.00 Rosario)

OSPEDALE RAMAZZINI (presso la cappella)Feriali e sabato pref.: ore 19Festiva: ore 9Dal lunedì al venerdì dalle 18.30 alle 19, recita del SantoRosario. A seguire, la celebrazione della Santa Messa.

CASE PROTETTE - Tenente Marchi festiva ore 9

CARPI FRAZIONISANTA CROCEFeriale: 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 8.30, 11.15

GARGALLOFeriale: mercoledì 20.30, gli altri giorni alle 19.00Festiva: 10.00

BUDRIONE-MIGLIARINA (centro di comunità di Budrione)Feriale: 20.30Sabato pref: 20.30Festive: 9.30, 11.00

SAN MARINO (Salone parrocchiale)Feriale: lunedì e mercoledì 20.30Festive: 8.00, 11.00

FOSSOLI (Salone parrocchiale)Feriale: 19.30Sabato pref: 19.00Festive: 10.00

CORTILEFeriali e sabato prima festiva: 19.00Festive: 11.00

SAN MARTINO SECCHIAFeriali: 18.00 (dal lunedì al venerdì)Sabato e prefestive: 8.30Festive: 9.30-18.00

ROLOFeriale: lunedì, mercoledì, giovedì 20.30; martedì, venerdì 8.30Sabato pref: ore 19.00Festive: 10.00

NOVI E FRAZIONINOVIFeriale: 18.00Sabato pref: 18.00Festive: 8.30, 10.00, 18.00Tutte le messe sono celebrate presso la nuova chiesa MariaStella dell’Evangelizzazione.

ROVERETOFeriali: 20.30Sabato pref: 20.30Festiva: 8.30, 10.00 e 11.15

SANT’ANTONIO IN MERCADELLOFestiva: 11.15

MIRANDOLA CITTÀFeriale: 8.30-19.00 (canonica); 9.00 al mercoledì (casa diriposo)Sabato prima festiva: 17.00 (casa di riposo); 17.30 (canonica),19.00 (centro di comunità via Posta)Festiva: 7.30 (ospedale); 9.00-10.30-12.00-19.00 (centro dicomunità via Posta); 17.30 (canonica)

MIRANDOLA FRAZIONICIVIDALEFeriale e sabato prima festiva: 18.00 (canonica)Festiva: 10.00 (tensostruttura)

QUARANTOLIFeriale: dal lunedì al venerdì 18.00 (cappella dell’asilo)Sabato prima festiva: 18.00 (ditta Acr Reggiani in via Valli 1)Festiva: 11.15 (centro di comunità)

GAVELLOFestiva: 9.30

SAN MARTINO SPINOFeriale: 16.00Sabato prima festiva: 17.00Festiva: 11.00

SAGRE E ORARI MESSECOMUNICAZIONI ENTRO IL 14 LUGLIO

Notizie comunica ai parroci e ai comitati organizzatori delleSagre parrocchiali che l’ultimo numero del giornale primadella chiusura estiva porta la data di domenica 20 luglio.Si invita dunque a comunicare al più presto, e comunqueentro lunedì 14 luglio, i programmi delle sagre che cadononei mesi di luglio e agosto, e eventuali variazioni di orari delleSante Messe.

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Virginia Panzani

ono passati quattro annie mezzo dall’inaugu-razione delle opereparrocchiali di Limidi

di Soliera, dall’8 dicembre2009, quando i nuovi ambienti,realizzati con il contributodeterminante della ConferenzaEpiscopale Italiana tramite ifondi dell’Otto per mille (Ser-vizio nazionale per l’ediliziadi culto), furono posti sotto laprotezione della Vergine Im-macolata. A tagliare il nastrofu l’allora parroco don RinoMalagoli, che volle fortementequesto progetto e che lo halasciato in dono alla comuni-tà di cui è stato pastore negliultimi anni della sua vita. Undono che si è rivelato quantomai prezioso in particolare aseguito del sisma del maggio2012. “Subito dopo il terre-moto - racconta don AntonioDotti, attuale parroco di Limidi- ci siamo ritrovati con la chiesae la canonica ‘vecchia’, cheospitava l’ufficio e l’abita-zione del parroco, lesionate einagibili. Non aveva invecesubito danni la canonica nuo-va. Qui tutto si è così concen-trato e il grande salone ha

accolto le celebrazioni litur-giche fino alla riapertura del-la chiesa nel febbraio 2014.Un salone polivalente che,grazie all’aiuto di tanti vo-lontari, veniva adattato a se-conda delle attività”. Nellaprimavera 2013 si è aggiunta,grazie al contributo dellaCaritas italiana, una strutturaprovvisoria, già in uso neicantieri del Treno alta veloci-tà, in cui sono stati ricavatil’abitazione del parroco - lacanonica vecchia è tuttorainagibile - due aule per il ca-techismo e una sala prove peri gruppi musicali giovanili.

AccoglienzaAl di là delle conseguenzedel terremoto, i nuovi localicontinuano a rivestire un ruo-lo centrale per la vita dellacomunità. Davvero tante sonole attività che vi si svolgono,innanzitutto quelle rivolte airagazzi e ai giovani. Dal cate-chismo agli incontridell’Agesci e dell’Azionecattolica. Dal doposcuola allascuola di musica gestita dalcircolo Anspi, che costitui-sce un fiore all’occhiello perla parrocchia. Un’attenzioneparticolare è naturalmente ri-

servata a quanti sitrovano in situazio-ni di disagio e di dif-ficoltà, “tramite ivolontari dellaCaritas parrocchia-le - spiega don Dotti- che settimanalmen-te utilizzano due sale per ilcentro di ascolto e la distribu-zione delle sporte alimentarialle famiglie bisognose”. Nonmancano poi i momenti diaggregazione, come “al bardel circolo Anspi - sottolineail parroco -. C’è chi si fermaper una birra al venerdì sera echi per la colazione o l’aperi-tivo la domenica mattina dopole celebrazioni, con la possi-bilità di giocare al bigliardino.Sono occasioni per stare in-sieme in semplicità, certo, macon un clima di famiglia”. Unclima che si apre anche al-l’accoglienza di chi viene dafuori, quali i gruppi scout inuscita o, aggiunge don Dotti,“i giocatori del Rugby Carpi,ragazzi e adulti, che si allena-no nel campo parrocchiale,servendosi degli spogliatoi eritrovandosi nel salone per illoro terzo tempo, ovvero iltradizionale incontro convi-viale del dopo gara”.

Iniziative per tuttiIn questi giorni gli spazi par-rocchiali sono animati dai ra-gazzi del centro estivo, unasettantina di iscritti suddivisifra scuole elementari e medie.Dentro e fuori c’è spazio per ilgioco, per riflettere insieme,

per imparare cosenuove sotto la guidadi alcuni giovanieducatori. Mentre iragazzi si divertono,alcune volontariesono alle prese con ipreparativi per lostand gastronomico

della Sagra, che si tiene neidue fine settimana dal 17 al 20e dal 24 al 27 luglio. C’è ungran daffare nella cucina pro-fessionale di cui è dotata laparrocchia e c’è anche unacerta soddisfazione, ad esem-pio per i 112 chili di tortellonidi ricotta preparati. Appunta-mento irrinunciabile - non fusospesa neppure nell’estate2012 - la Sagra è, come sotto-linea don Dotti, “la modalitàcon cui la parrocchia si pre-senta per così dire all’esterno,all’intero paese di Limidi. E’un’importante occasione di in-contro che unisce momenti dipreghiera e momenti ricreati-vi aperti a tutti e che vede lapartecipazione delle diverserealtà associative”. Grazie dun-que al servizio di questo stafformai ben collaudato la Sagradi Limidi si conferma, annodopo anno, iniziativa apprez-zata e in grado di richiamarevisitatori da tutta la zona.

A Limidi tante le attività presso gli ambienti parrocchialirealizzati grazie ai fondi dell’Otto per mille

Clima di famiglia

Il salone polifunzionale el’edificio a due piani per leattività pastorali costitui-scono il cuore delle nuoveopere parrocchiali. Il pro-getto si è concretizzato gra-zie ai contributi fondamen-tali di 661 mila euro dallaCei tramite l’Otto per mil-le, e di 300 mila euro dallaFondazione Cassa di Ri-sparmio di Carpi. Signifi-cativo anche il generososforzo della parrocchia edei benefattori.

Alcuni educatori e volontariedella parrocchia

S

don Antonio Dotti

Parrocchia San Pietro in VincoliLimidi di Soliera

18 – 27 luglio

Programma ricreativo

VENERDÌ 18• Ore 20: Dimostrazione di rugby per adulti.• Ore 21.15: 2° Edizione. Gara di mangiatori di cocomero.

Esposizione Lambrette e vespe!

SABATO 19• Dalle 19 alle 23: Esposizione Car Tuning gratuita• Ore 21.15: Rappresentazione teatrale comica “DONNE...

IN CERCA DI RISO”

DOMENICA 20• Ore 19: 13° Torneo Lucio Calcetto 3x3• Ore 21: Spettacolo di giocoleria e clowneria con i Fratelli

Bretella

GIOVEDÌ 24• Ore 20: CENA MULTIETNICA PROCARITAS, fai del

bene mangiando bene• Ore 21.30: Esibizione del coro afro-francofono “La Voix

des anges”

VENERDÌ 25• Ore 19.45: 12° Edizione corsa campestre non competitiva

“Per i caradoun ad Limed”• Ore 21.15: Musica Live con i Blackcadillacs

SABATO 26• Ore 21.15: Quartieri in Gioco - 5° edizione. La Strana

Coppia di Radio Bruno presenta: Limidi e gli dei dell’olimpo

DOMENICA 27• Ore 21.15: Latin Dance Studio

Esposizione di lambrette e moto d’epoca a cura del motoclub “L’oca bigia” di Soliera

• Ore 23.30: Estrazione sottoscrizione interna a premi.

Programma religioso

GIOVEDÌ 17• Ore 21: La gioia del Vangelo. Incontro biblico sul brano

delle beatitudini a cura di Don Emanuele Benatti, parrocomissionario dei “Servi della chiesa” della diocesi di ReggioEmilia.

DOMENICA 20• Ore 10: Santa Messa per tutti i defunti della Parrocchia (le

offerte raccolte andranno devolute alla missione di CarlaBaraldi)

• Ore 11: Testimonianza di Carla Baraldi missionaria dellanostra diocesi in Benin (Africa)

LUNEDÌ 21• Ore 21: Liturgia penitenziale. Presenti diversi sacerdoti

per le confessioni.

22-23-24 LUGLIO• ore 19: Triduo “La gioia del Vangelo”

Triduo predicato in preparazione della festa del patrono.Le Sante Messe sono presiedute da don Josè, sacerdoteperuviano ospite nella nostra comunità in questo tempod’estate.

DOMENICA 27• Ore 10: Santa Messa presieduta da Don Josè, le offerte

raccolte saranno devolute alla missione di Luciano Lanzoni.• Ore 11: Testimonianza di Luciano Lanzoni missionario

della nostra diocesi in Madagascar (Africa).

Servizi aperti: ristorante, angolo dei dolci, bar, sottoscrizio-ne a premi, pesca.

Speciale parrocchia di

Limidi

Cantina Sociale di CarpiPUNTI VENDITA

CARPI - via Cavata, 14 - Tel. 059 643071CONCORDIA - Prov. le per Mirandola, 57 - Tel. 0535 57037

RIO SALICETO - Via XX Settembre, 11/13 - Tel. 0522 699110Aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle 12 e dalle 14 alle 18 - Sabato mattina aperto fino alle 12

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18 13 luglio '14

Progetto in crescita

M

Sede: Via Milazzo 2/c - Carpi.Recapiti: Tel e fax 059 689525.

e-mail: [email protected] lunedì a venerdì dalle 9 alle 12.30

martedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18

Zikomo kwa mbiri! Che in lingua chichewa vuol dire “grazietante” è il messaggio che la missionaria Anna Tommasi,rientrata da poco in Malawi, ha inviato a tutte le persone e lerealtà diocesane, che l’hanno accolta con tanto calore durantela sua visita a fine maggio scorso, ed anche sostenuta economi-camente per la costruzione di asili nei villaggi.Lo scorso anno aveva scritto dicendo di avere bisogno dicostruire un pozzo e quattro asili in quattro villaggi moltosperduti, sembrava un’utopia, ma invece questo sogno si starealizzando.L’asilo di Kandiwo, finanziato dalMercatino di Natale al Borgogiosoe da un donatore, è ormai termi-nato e verrà inaugurato nel mesedi agosto quando quattro volonta-ri di Mirandola andranno inMalawi. Invece il pozzo nel vil-laggio di Whayo è stato inaugura-to due giorni prima il suo arrivo inItalia. “Non avevo mai assistitoad una festa così bella come quel-la organizzata dalla gente del vil-laggio - afferma soddisfatta Anna-. Hanno addirittura impacchetta-to il pozzo con tessuti e nastri chepoi io ho dovuto tagliare”. Perl’asilo stanno per iniziare i lavori ed Anna ha mandato i suoiringraziamenti alla parrocchia di Rovereto che, nonostante siacosì provata dal terremoto, sta finanziando tutto ciò in memoriadi don Ivan Martini. “Carissimi don Andrea e parrocchianitutti di Rovereto vi giunga il mio saluto carico di riconoscenzaper la vostra generosità. Sono veramente riconoscente al Si-gnore di aver potuto partecipare con voi alla preghiera inricordo di don Ivan. Grazie per avermi invitata! La settimanascorsa sono andata a vedere a che punto sta la preparazione deimattoni e della sabbia per la costruzione dell’asilo. La gente delvillaggio si è veramente mobilitata e penso che fra due settima-ne potremo dar inizio ai lavori. Il pozzo è di grande aiuto in tuttoquesto perché ora l’acqua è vicina”. A questo lavoro seguirà lacostruzione dell’asilo nel villaggio di Chembera a ricordo didon Angelo Chiossi e di Aurelia, finanziato dai famigliari.“Gentili Signori Chiossi - ha scritto Anna - un saluto cordialee riconoscente dal Malawi ricordando la vostra fraterna acco-glienza, la buona minestra e il dolce squisito. Abbiamo ricevutoil vostro contributo di tremilacinquecento euro per costruire lascuola materna nel villaggio di Chembera. La settimana scorsasono andata con i nostri costruttori a vedere la situazione delmateriale che devono preparare e abbiamo trovato che hannomattoni sufficienti, ma dovevano ancora portare sabbia. Credoche fra una decina di giorni potremo iniziare i lavori. La genteè molto motivata e desiderosa di dare ai loro bambini unambiente adatto. A nome di tutti loro io vi ringrazio e assicurola nostra preghiera per voi e i vostri cari defunti. Il Signore viricompensi largamente per questo grande dono”. Ed ora nonrimane che completare la raccolta fondi per l’ultimo asilo nelvillaggio di Undani (mancano 1500 euro) ma nel frattempoalcuni ragazzi del liceo Fanti hanno dato il loro obolo. “Caris-simi ragazzi e ragazze del liceo - queste le parole di Anna - miha fatto tanto piacere incontrarvi, anche se per breve tempo, ecostatare la vostra buona volontà di raccogliere fondi peraiutare chi manca anche del necessario. Bravi! Continuate suquesta strada. E’ il modo migliore per prepararvi al domani”.Ma Anna non si è dimenticata di tutti gli altri donatori tra cui ibambini, i genitori ed i catechisti della parrocchia di SantaCroce e di una nostra cittadina carpigiana molto speciale.“Gentile Signora Anna Molinari, mi ha fatto piacere incontrar-la nella parrocchia di Santa Croce e ora le invio un cordiale ericonoscente saluto dal Malawi. La signora Magda mi hainformata della sua generosa offerta che si unirà alle altre perraggiungere la cifra che occorre per costruire una scuolamaterna nel villaggio di Undani. Io la ringrazio anche a nomedi tutti i genitori e i responsabili dell’asilo che tante volte sonovenuti con il capo villaggio a chiederci di avere un edificio, siapur piccolo, per i loro bambini. Tra non molto il loro sogno sirealizzerà. Il Signore la benedica e la ricompensi largamenteper la sua generosità”.Veramente a tutti un grande zikomo kwa mbiri.

M.G.

Sagre di Limidi, Quartirolo e PanzanoPer il centro nutrizionale in Albania

“1 euro per il pranzo di un bambino” è lo slogan che dalmese di maggio è stato proposto dal Centro Missionarioper raccogliere fondi per sostenere il centro nutrizionaleaperto in Albania dalle suore della missione di Gramsh pergarantire un pasto a settanta bambini. Per sostenere questoprogetto le volontarie del Centro Missionario sarannopresenti con una postazione nel corso delle sagre parroc-chiali di Limidi dal 25 al 27 agosto, di Quartirolo dall’1 al5 agosto, e di Panzano dall’8 al 10 agosto.

Chiusura estivaNei prossimi giorni il Centro Missionario sarà aperto al pubblicosolamente il martedì, il mercoledì ed il giovedì, con il seguenteorario: 9-12.30 e 15-18. Da lunedì 21 luglio riprende l’orarionormale sotto riportato. Per informazioni: tel. 059689525.

Magda Gilioli

ercoledì 2 luglio si èsvolto in Centro mis-sionario, l’incontroaperto a tutti con il mis-

sionario Luciano Lanzoni cheha presentato i bilanci delleattività svolte negli ultimi dueanni di missione in Madagascared in particolare il progetto disalute mentale. Lo scorso announa delegazione di Carpi siera recata sul posto per l’inau-gurazione del Centro di Pre-venzione e Diagnosi per laSalute Mentale (CPDSM) diAmbositra, finanziato dal Cen-tro Missionario e inserito inun progetto più ampio soste-nuto dall’Unione europea at-traverso Rtm (Reggio TerzoMondo).La serata ha avuto inizio conla proiezione di un breve fil-mato sulla bella struttura rea-lizzata; poi Luciano ha aggior-nato i presenti sulla realtà at-tuale della Regione Amoron’iMania di cui Ambositra è ca-poluogo.

I Centri Sanitari di Base e gliAgenti ComunitariIl progetto che Rtm ha realiz-zato ha permesso di formaretutti i medici di base che sonosparsi nei cinquantacinqueComuni della Regione dandoloro una conoscenza di basesulla psichiatria. Ogni Comu-ne ha almeno un medico cheopera nel Centro Sanitario diBase (Csb) e, quando il terri-torio è troppo vasto o popolo-so, vi sono anche due o treCsb; normalmente vi è unmedico ogni quattro-cinquemila abitanti. Poiché ilcarico di lavoro è particolar-mente elevato sono state co-stituite delle Reti Comunita-rie: in ogni villaggio è statoeletto un Agente Comunitario(persona con almeno la 5a ele-mentare). Questi duemilaAgenti hanno ricevuto una for-mazione sulle metodologie disensibilizzazione della popo-lazione ai problemi di salutementale ed anche all’accom-

In un incontro in Centro missionario Luciano Lanzoni racconta la sua attività

pagnamento dei malati e deiloro famigliari. Grazie a que-sta organizzazione la maggiorparte dei malati è seguita di-rettamente sul territorio. Dalvillaggio, l’Agente Comuni-tario accompagna il malatopresso il medico di base e losegue dopo che ha ricevuto laterapia. Con questo sistema,dal giugno 2013 al giugno 2014,sono stati seguiti a livello ter-ritoriale circa tremila malati.

Il Centro di Prevenzione eDiagnosi per la Salute Men-taleQualora il medico di base nonriuscisse a definire la terapia oil malato presentasse una si-tuazione di crisi severa, si ri-corre al CPDSM di Ambositra.Dal giugno 2013 ad oggi sonostati ricoverati circa centotrentapazienti con una media di 10-12 malati al mese, per periodidi ricovero variabili tra i tre egli otto giorni. Oltre a ciò ilCPDSM ha anche la funzionedi offrire visite specialisticheper, in media, un centinaio dimalati ogni mese.La Diocesi di Carpi ha soste-nuto le spese anche per la co-struzione del Centro di Acco-glienza per le Fraternità deiMalati. Questa struttura è ope-rativa da gennaio, ogni setti-

mana si avvicendano due mem-bri della Fraternità che resta-no a disposizione dei medicidel CPDSM ed in particolaresono pronti a sostenere e af-fiancare quei malati che arri-vano senza famiglia. Termi-nato il periodo di ricovero, peraffrontare la situazione di cri-si il paziente può rientrare infamiglia e riprende l’iter “nor-male”.Per pazienti che presentanouna particolare cronicità o chenecessitano di un periodo piùlungo per un realereinserimento nel contesto so-cio-familiare, sono previstedue strutture di accoglienzaper la riabilitazione psico-so-ciale, una per le donne giàoperativa da alcuni anni, eduna per gli uomini che inizie-rà le proprie attività a settem-bre prossimo, gestite dallacomunità religiosa del BuonSalvatore.

Obbiettivi raggiuntiOltre ai risultati numericamen-te tangibili è importante rileva-re come questo metodo di la-voro e soprattutto gli obiettiviraggiunti abbiano aumentatol’attendibilità del progetto stessoe favorito nuovi finanziamenti.In questo momento, a livellonazionale, solo la regioneAmoron’i Mania dispone di unastruttura, inserita all’interno del-l’ospedale regionale di riferi-mento, capace di accoglieremalati con problemi neurolo-gici e psichiatrici, e che preve-da per loro cura e reinserimentosociale. Grazie ad essa il Mini-stero affari esteri italiano haaccettato di finanziare un nuo-vo progetto che dia continuitàa quello già iniziato nella re-gione Amoron’i Mania e neestenda la realizzazione in unanuova regione, la VatovavyFitovinany, di cui Manakara ècapoluogo.

Progetto in crescita

Dal Malawi il grazie di Anna Tommasi

Solidarietà senza confini

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Page 19: Numero 27 - Anno 29º...Campobasso, Castelpetroso e Isernia. Rompere gli schemi “Il nostro Dio è il Dio delle sorprese, il Dio che rompe gli schemi”. Papa Francesco ha iniziato

1913 luglio '14

Nel ventesimo anniver-sario della morte vener-

dì 11 luglio alle ore18.30 nel salone-cappella

di San Nicolò saràcelebrata una Santa

Messa in suffragio diPadre Natale Signorini

Una lacrimaper i defunti evapora,un fiore sulla tombaappassisce,una preghiera, invece,arriva fino al cuoredell’Altissimo.

Sant’Agostino

TRIGESIMO

Giacomo Mariani+ 21.06.2014

La moglie, i figli e i parentilo ricordano con infinito affetto

Nel trigesimo della morteGiacomo sarà ricordato

con la preghiera di suffragionella Santa Messa di domenica

20 luglio alle ore 18.30nella chiesa parrocchiale

di San Giuseppe Artigiano

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Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

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CHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’

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al 30 giugno al 3 lu-glio il Vescovomonsignor France-

sco Cavina ha trascorso al-cuni giorni a Tamion (Valdi Fassa) con i giovani pretie i seminaristi della Dioce-si. Momenti intensi di dia-logo, preghiera e anche me-ditazione, vissuti, ha com-mentato monsignor Cavina,“in un clima di fraternità,nella comunione eucaristica,accolti con grande genero-sità e cordialità – ha preci-sato – dagli abitanti diTamion che hanno messo adisposizione le loro case perospitare i sacerdoti e iseminaristi”. È già la terzavolta, infatti, che un gruppodella Diocesi si reca in que-sto paesino della Val di Fassa.“Non vi è sempre occasionedi incontrarsi e passare alcu-ni giorni insieme e penso chequesto sia stato importante –racconta don RiccardoPaltrinieri –. La visita alSantuario di Pietralba è statamolto bella, così come l’iti-nerario spirituale. Ci ha ac-compagnato con le sue rifles-sioni un sacerdote provenienteda Roma invitato dal Vesco-vo a tenere un percorso sultema della povertà sacerdo-tale e dell’uso del tempo”.Molto intense sono state lemeditazioni, come sottolinealo stesso monsignor Cavinacitando uno dei passaggi fon-damentali, “tutto mi è lecitoma non tutto mi giova”, apartire dalla prima lettera aiCorinzi. “La povertà evan-gelica – ha sottolineato ilrelatore rivolgendosi ai pre-senti – non comporta disprez-zo per i beni terreni, messida Dio a disposizione del-l’uomo per la sua vita e perla sua collaborazione al di-segno della creazione. Se-condo il Concilio ilpresbitero, come ogni altrocristiano, avendo una mis-sione di lode e di azione digrazie, deve riconoscere emagnificare la generosità delPadre che si rivela nei benicreati”. Tuttavia, vivendo nelmondo, i sacerdoti non ap-partengono ad esso e devo-no perciò “liberarsi da ognidisordinato attaccamento”,“acquistare la direzione spi-rituale che consente di met-tersi nel giusto rapporto conil mondo e le realtà terre-

stri”. La povertà intesa comedistacco, ha osservato poi ilrelatore, “non è sinonimo ditrascuratezza, sciatteria osporcizia, tantomeno dipauperismo. La povertàevangelica include la curaattenta dei beni, per mante-nerne la funzionalità nel tem-po”.E’ stata una occasione divivere in un clima più rilas-sato e un momento di fortefraternità anche per donXavier Kannattu, “pensosia importante avere il tem-po di parlarsi, conoscersi,vivere insieme tra di noi econ il Vescovo, dato chedurante l’anno si è sempredi fretta. I temi trattati –commenta – sono stati im-portanti per noi sacerdoti piùgiovani e per la nostra testi-monianza, che non è solonelle parole, ma nell’interavita. La vita vissuta secon-do il Vangelo, secondo que-sto orizzonte di povertà evan-gelica, certamente consoli-da le nostre parole e dà forzaalle nostre omelie”. “Cono-scerci sempre di più – osser-va anche don Francesco PioMorcavallo – ma anche ri-flettere sul significato dellapovertà per il sacerdotediocesano, attraverso glispunti offerti dal relatore,per poter poi dialogare maanche fare discernimentopersonale. I luoghi meravi-

gliosi, poi, hanno sicuramen-te aiutato a rendere ancorapiù piacevoli queste giorna-te”.Un momento di condivisionecon il Vescovo che ha certa-mente rinforzato i rapportitra i sacerdoti; pochi giornidopo il ritorno a casa, si èsvolto il tradizionale pelle-grinaggio vocazionale delprimo sabato del mese a SantaCroce, in occasione del qualemonsignor Cavina ha comu-

nicato che giungerà in Dio-cesi un altro presbitero inaiuto alle esigenze dellanostra Chiesa; infine ha datonotizia che alcuni giovanihanno deciso di intrapren-dere un cammino di verificadella propria vocazione, en-trando in seminario o pre-stando servizio presso leparrocchie. Segni di speranzache sono da sostenere con lapreghiera di tutti i fedeli.

B.B.

Il Vescovo con i sacerdoti giovani e i seminaristi in Val di Fassa

Giorni di fraternità

Vita della Chiesa

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Segreteria del VescovoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Il sabato: dalle 9.30 alle 12.30Tel: 059 686707 (cellulare 334 1853721), fax 059 651611

Centralino e ufficio economatoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

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Ufficio del Vicario generaleIl martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12. Tel: 059 6325077

Cancelleria e ufficio beni culturaliDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

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Curia VescovileSede e recapiti

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