Nº 6 Anno 2 L'Eco dal Santa Caterina

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L’ECO DAL SANTA CATERINA Marzo 2014 Anno II 2013/2014 1 L’Eco dal Santa Caterina n. 6 Anno II, Marzo 2014 In questo numero : 1. Redazionale 2. I bambini del Santa Caterina per la Tanzania 3. Il Carnevale agli occhi della Primaria 4. Giochiamo insieme 5. Non solo studio, ma solidarietà. 6. Anche i nostri alunni sanno vincere 7. Recensione : “300, lalba di un impero. 8. La settimana dellambiente II edizione 9. Il racconto dellOdissea a fumetti. Istituto Arcivescovile Paritario Santa Caterina 56127 Pisa, Piazza S.Caterina n. 4. tel. 050.55.30.39 e_mail : [email protected]; http//www.scaterina-pisa.it REDAZIONALE Questo numero di marzo è veramente speciale: tantissimi i contributi arrivati dai ragazzi a testimonianza di una Scuola viva e produttiva. Non abbiamo voluto far torto a nessuno di loro e quindi abbiamo inserito quanto più possibile tutto ciò che ci è stato inviato; nel caso in cui ci fossimo dimenticati di qualcosa, ci scusiamo con i nostri lettori e provvederemo nel prossimo numero. Buona lettura. GLI EGIZIANI IN CLASSE Questo mese l’onore della prima pagina spetta alle IV della Primaria, che hanno approfondito con l’assistenza dei loro insegnanti la civiltà egiziana in ogni suo aspetto e successivamente hanno riprodotto immagini e disegni di sicuro effetto visivo, come i lettori possono constatare dalle foto allegate. Abbiamo perciò ritenuto opportuno dedicare a questi alunni la pagina di apertura del nostro mensile, per testimoniare l’entusiasmo e la qualità con cui vengono affrontati i percorsi didattici proposti. I complimenti dunque della Redazione e l’invito a mantenere sempre vivo questo interesse e questa partecipazione, che sono fondamentali per la crescita educativa degli alunni. La redazione

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Periodico di informazione dell'istituto paritario arcivescovile "Santa Caterina" di Pisa

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L’ECO DAL SANTA CATERINA Marzo 2014

Anno II – 2013/2014 1

L’Eco dal Santa Caterina n. 6 – Anno II, Marzo 2014

In questo numero :

1. Redazionale 2. I bambini del Santa Caterina per la Tanzania 3. Il Carnevale agli occhi della Primaria 4. Giochiamo insieme 5. Non solo studio, ma solidarietà. 6. Anche i nostri alunni sanno vincere 7. Recensione : “300, l’alba di un impero”. 8. La settimana dell’ambiente – II edizione 9. Il racconto dell’Odissea a fumetti.

Istituto Arcivescovile Paritario Santa Caterina 56127 – Pisa, Piazza S.Caterina n. 4. tel. 050.55.30.39

e_mail : [email protected]; http//www.scaterina-pisa.it

REDAZIONALE

Questo numero di marzo è veramente speciale: tantissimi i contributi arrivati dai ragazzi a testimonianza di una Scuola viva e produttiva. Non abbiamo voluto far torto a nessuno di loro e quindi abbiamo inserito quanto più possibile tutto ciò che ci è stato inviato; nel caso in cui ci fossimo dimenticati di qualcosa, ci scusiamo con i nostri lettori e provvederemo nel prossimo numero.

Buona lettura.

GLI EGIZIANI IN CLASSE

Questo mese l’onore della prima pagina spetta alle IV della Primaria, che hanno approfondito con l’assistenza dei loro insegnanti la civiltà egiziana in ogni suo aspetto e successivamente hanno riprodotto immagini e disegni di sicuro effetto visivo, come i lettori possono constatare dalle foto allegate. Abbiamo perciò ritenuto opportuno dedicare a questi alunni la pagina di apertura del nostro mensile, per testimoniare l’entusiasmo e la qualità con cui vengono affrontati i percorsi didattici proposti. I complimenti dunque della Redazione e l’invito a mantenere sempre vivo questo interesse e questa partecipazione, che sono fondamentali per la crescita educativa degli alunni.

La redazione

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BAMBINI DEL SANTA CATERINA PER LA TANZANIA

Il giorno 3 Marzo nell’Aula Magna si è svolto un incontro

organizzato dalla docente Cecile Chini; sono stati invitati

i componenti del CMSR ( Centro Mondialità Sviluppo

Reciproco), un organismo non governativo fondato nel

1979. Tale associazione conduce diversi progetti, tra cui

quello del riciclo dei tappi che, dopo essere raccolti dai

volontari, vengono venduti a ditte che riciclano la plastica

per creare oggetti di uso comune; col ricavato di questa

vendita il CMSR costruisce pozzi e acquedotti nelle

regioni aride della Tanzania.

La conferenza presentata agli alunni della scuola

Primaria si è arricchita di video documentari testimonianti

il lavoro del CMSR; i bambini si sono subito entusiasmati

e hanno provveduto immediatamente alla raccolta dei

tappi che avevano a disposizione.

Il Santa Caterina diventa un punto di raccolta per questa

lodevole iniziativa.

.

COLORA CON NOI Alcuni disegni da colorare … li vuoi più grandi ? Scrivi in Redazione a zio Pippo e te li farà avere.

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Il “CARNEVALE” agli occhi degli alunni della Scuola Primaria

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Qualche notizia storica sul CARNEVALE

Periodo dell’anno antecedente la quaresima (il nome

deriva dall’espressione latina carnem levare «toglier la

carne»), la cui data di inizio è, secondo alcuni, il giorno

di S. Stefano, ma per i più il 17 gennaio. Non di rado la

festa si limita agli ultimi 3 giorni, o addirittura al martedì

grasso, che precede il mercoledì delle ceneri e chiude il

carnevale. Nelle chiese di rito ambrosiano, invece, il

carnevale termina con la prima domenica di quaresima,

comprendendo così 4 giorni in più ( carnevalone).

Il carnevale si festeggia solitamente con balli e

mascherate. Le usanze sono in genere sopravvivenze

di antichi riti (forse continuazione dei saturnali romani),

tutti connessi a un rito di purificazione, come

testimoniato per esempio dalla messa in scena del

funerale di Carnevale, un omaccione disteso sul

cataletto accompagnato da un corteo, che spesso

caratterizza la parata della mezzanotte dell’ultima sera.

Carnevale è qui l’anno vecchio che muore e porta via le

tristezze e i mali del passato. Attorno a questo

personaggio si sono affollate poi le maschere locali,

contribuendo a rendere la rappresentazione uno

spettacolo folcloristico tra i più rilevanti. In Italia ebbe

fastose tradizioni a Venezia, Firenze, Roma, che

continuano ancor oggi, soprattutto a Venezia e in centri

turistici come Viareggio. All’estero particolarmente

famoso è il c. di Rio de Janeiro

Fonte : http://www.treccani.it/enciclopedia/carnevale/

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SOLUZIONI DEL NUMERO PRECEDENTE

AGNUL LUNGA CORTA

OSOUTNUSERP PRESUNTUOSO UMILE

AGRAL LARGA STRETTA

ORUCS SCURO CHIARO

EROIREPUS SUPERIORE INFERIORE

ETNETREVID DIVERTENTE NOIOSO

OVITATLOCAF FACOLTATIVO OBBLIGATORIO

L E I F O

M C D O G

P O A N L

R I V E I

G A F R G

GIO

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CO

N N

OI

PAROLE CAPOVOLTE (soluzione)

Come detto nel precedente numero le parole capovolte sono parole scritte al contrario e non vanno confuse con i contrari, in cui è il significato e non la parola ad essere capovolto. Trasforma le parole capovolte e cercane poi i contrari. Leggendo una di seguito all’altra le iniziali di questi contrari scoprirai cosa ha regalato l’allenatore di Okopoko Maioko al calciatore giapponese che sta quasi sempre in panchina.

PERCORSO CIFRATO

Cosa facevano i Protoceratopi per proteggere le loro uova dai terribili predatori sempre in agguato ? Spostati tra le lettere, partendo dall’angolo in alto a sinistra e muovendoti secondo la sequenza numerica, e lo saprai. Il numero uno ti dice che devi spostarti in alto, il due in basso, il tre a destra e il quattro a sinistra.

COSTRUISCI UNA FIABA

Materia: italiano_giochi_didattici

Tipo materiale: esercitazione

Descrizione:

con questo gioco è possibile costruire una fiaba scrivendo i testi e scegliendo personaggi e ambienti tra quelli disponbili (per farlo basta cliccare con il mouse e

trascinare l'ambiente o il personaggio scelto nell'apposito riquadro) ci sono cinque scene da costruire. Alla fine è possibile modificare; rivedere la fiaba costruita, animando le scene con una bacchetta magica; salvare il lavoro; stampare.

http://www.risorsedidattiche.net/scuola_primaria/italiano_giochi_didattici/italiano_giochi_didattici.php

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NON SOLO STUDIO, MA SOLIDARIETA ‘

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Anche i nostri alunni “sanno vincere”

Camilla Signoretta impegnata ad illustrare la

tesina dinanzi ad un folto pubblico di spettatori

La foto di rito dopo la premiazione

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300 : l’alba di un impero. La storia del nuovo 300 e le gesta di Temistocle, protagonista del film, si sviluppano su un arco temporale che va da prima dello scontro di re Leonida alle Termopili, fin dopo la sua morte. La narrazione della pellicola termina nella famosa battaglia di Salamina, dove i greci riuscirono storicamente a respingere l’avanzata di Serse e con lui l’invasione nel mondo occidentale di quello persiano. Scopriamo quindi, per chi non si fosse già spoilerato tanti dettagli, che L’alba di un impero non è definibile né come sequel né come prequel, ma come un vero e proprio midquel, non troppo usuale per hollywood. Non perdiamoci, però, in troppi dettagli tecnici ed esploriamo il perché, secondo noi, questo film vada senza dubbio visto, con alcuni dettagli ed analisi che non troverete altrove. Replicare la grandezza di un film che – ormai si può ben dire – ha fatto la storia del cinema non era facile, ma Zack Snyder, il regista, ha svolto con merito il suo compito. Perché diciamo questo? La firma di Snyder è ormai inconfondibile e gli risulta quasi naturale, anche in questo film, immergere ogni scena in una pentola di epicità, in quello spezzatino di sangue, carne e storia, che con il giusto rallenty permette di godere di ogni immagine. Questo, nonostante le varie imperfezioni storiche o esagerazioni cinematografiche che hanno dato al film dei connotati di fantasia, tali da fargli meritare una recensione sul nostro portale. Non mancano poi scene ironiche o di sesso, che spezzano la gravosità delle preponderanti scene di combattimenti, ma che non mancano di far ribollire il sangue… La vera trama

Dopo la morte dei prodi 300 alle Termopili, “300, l’alba di un impero” fa un passo indietro, e racconta la “resurrezione” di Serse, figlio di Dario I, nelle vesti di un fantasioso Re dei Re, quasi tutto placcato in oro. Sul letto di morte, Dario ammonisce il giovane figlio Serse e gli intima di non ripetere l’errore di attaccare il Peloponneso, perché per lui solo gli dei sono in grado di piegare il popolo greco. Dopo la sua morte, causata da una freccia scagliata da Temistocle durante la Prima guerra persiana, Serse cade in una profonda disperazione per giorni finché Artemisia, prezioso e fedele comandante di re Dario, non instilla nel figlio il “germe della follia”, convincendolo di essere lui il dio capace di sconfiggere i greci. Evolvono così gli eventi che porteranno i greci, da prima divisi e diffidenti gli uni degli altri, a contrastare l’avanzata del dio Re e di Artemisia in varie battaglie fino a quella di Salamina.

Artemisia, Gorgo e la Giornata internazionale delle donne.

Sarà stato un caso, ma avendo visto il film l’8 marzo non ho potuto fare a meno di collegare la giornata particolare con la trama del film. Emerge infatti l’assoluto dominio che sul plot hanno avuto le donne, nonostante l’indubbio rilievo che da sempre hanno i tricipiti nei film di Snyder, a partire da 300, passando per “L’uomo d’acciaio” per arrivare a questo secondo “300 – L’alba di un impero”. Mentre infatti Temistocle e Artemisia si contendono il ruolo di protagonista, a questa seconda è dedicata una parte speciale del film che ne spiega la nascita e l’evoluzione psicologica, che la porterà a diventare uno spietato comandante di Dario. Infatti la figura del dio Re, Serse, durante tutto il film è eclissata dalla presenza di Artemisia, indomita guerriera, capace di tener testa al suo stesso Re, che prova a dissuaderla dall’affrontare Temistocle a Salamina. Serse alla fine non riuscirà ad imporre la sua autorità, incapace di contrastare un carattere infuocato e senza remore quale quello di Artemisia, con il finale storico e cinematografico che ormai conosciamo. Merita di essere ricordata la bambina che interpreta Artemisia da piccola, la cui interpretazione della disperazione lascia indubbiamente senza fiato . Anche storicamente la figura di Artemisia (Artemisia I di Caria, in greco antico Aρτεμισία, traslitterato in Artemisìa, nata ad Alicarnasso tra la fine del VI secolo a.C. ed il V secolo a.C.) è riportata dagli storici Erodoto e Plutarco quale donna di estrema resistenza e con poca pietà, tanto per i propri nemici quanto per gli alleati scomodi, con i meriti per sedere tra i generali di Dario per decidere delle strategie belliche. Il secondo personaggio femminile di grande importanza che emerge nel film, e sulle cui spalle è posto il destino dei greci, è Gorgo, la regina di Sparta vedova di re Leonida. Gli ateniesi, guidati dal generale Temistocle, messi in difficoltà dalla forza numerica dell’esercito di Artemisia, si rivolgono

agli Spartani per trovare l’unico alleato capace, con la sua natura bellica, di respingere l’esercito persiano. Chi è l’interlocutore di Temistocle in una scelta politica così determinante? Ovviamente Gorgo, le cui scelte si ripercuoteranno sull’intera trama, dall’opporsi all’unione con gli ateniesi, che causerà a questi ultimi pesanti sconfitte, fino al muovere le armi durante la battaglia di Salamina, liberando la Grecia dagli invasori in una delle scene che più fanno venire i brividi durante il film. Anche nel caso di Gorgo, interpretata nel film dalla bellissima Lena Headey (l’adorata Regina Cercei Lannister, per chi segue anche Game of Thrones) la determinazione di questa figura storica emerge dagli scritti degli antichi storici (Erodoto in particolare), che ci riportano persino la frase che le viene fatta dire nel primo capitolo di “300”, se ricordate, quando l’emissario persiano va a chiedere agli spartani “terra e acqua” e riceve questa risposta da Gorgo: « Un giorno una tale, presumibilmente una forestiera, le disse: “Solo a Sparta le donne comandano gli uomini“, e Gorgo rispose: “Sì, ma solo le donne di Sparta generano uomini”. » (Fonte Wikipedia) Insomma, questo film, a mio giudizio, non è più solo l’esaltazione del genio militare o della forza in combattimento come esclusive capacità del genere maschile, ma anche in quello femminile sono riposte le sorti di interi eserciti e di interi popoli, con un sottile ed interessante bipolarismo.

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Alla II Edizione il Progetto Ambiente

E’ giunto alla seconda edizione il “Progetto Ambiente”, organizzato dal prof. Paiotta, un progetto che nella scorsa edizione ha visto il coinvolgimento di tutti gli alunni di ogni ordine e grado dell’Istituto. Anche questo anno il tema proposto è decisamente stimolante e vedrà impegnati ancora una volta i nostri ragazzi nella realizzazione di percorsi tematici, ciascuno secondo le proprie abilità e competenze. Un’attività che testimonia come il nostro Istituto sia sempre sensibile a tematiche di attualità e attento alla formazione degli alunni con iniziative extracurriculari di indubbio spessore.

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IL RACCONTO DELL’ODISSEA A FUMETTI

tratto da http://www.ufottoleprotto.com/odissea.htm

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