Nº 4 L'Eco dal Santa Caterina

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1 In questo numero : 1. Redazionale 2. Dall’Infanzia con sorriso 3. Indovina indovinello 4. Dolce Caterina 5. I disegni di Santa Caterina 6. Picasso e i bambini 7. Le filastrocche di Natale 8. L’inglese e noi 9. Il diario di Marghe 10.L’angolo della poesia 11.Concorso “Con i piedi per terra” 12.I Simpson, che passione ! 13.Vacanze-studio Istituto Arcivescovile Paritario Santa Caterina 56127 – Pisa, Piazza S.Caterina n. 4. tel. 050.55.30.39 e_mail : [email protected] ; http//www.scaterina-pisa.it Redazionale Il Presepe vivente al Santa Caterina Grande evento al Santa Caterina: venerdì 14 oltre 120 figuranti hanno messo in scena, nei locali dell'Istituto, un Presepe vivente. Gli attori protagonisti, tutti gli alunni delle classi primarie, hanno preparato le suggestive scenografie (una grotta - capanna molto bella e finemente addobbata, cinque gazebo nei quali sono stati riprodotti alcuni mestieri del tempo di Gesù: panettiere, vinaio, cardatore di lana, venditore di frutta; sono state poi riprodotte attività come quelle dei giocolieri ed altri venditori vari) aiutati non solo dagli indefessi maestri, ma anche dai numerosissimi genitori e nonni che hanno preparato i costumi, hanno vestito i loro bambini e hanno contribuito all' allestimento dei gazebo. Tutti i bambini erano vestiti con abiti intonati ai tempi di Gesù, sette in particolare hanno avuto il privilegio di essere vestiti con i prestigiosi abiti della Fondazione Cerratelli (Gesù bambino, la Madonna, San Giuseppe, un pastore, due angeli e i tre Re Magi): uno spettacolo indimenticabile e commovente. Un particolare: Gesù bambino era rappresentato da un bel bimbo di cinque mesi che sembrava immedesimato nella parte: un po' piangeva, più spesso dormiva incurante dei flash e delle voci dei visitatori. Al termine il Dirigente Scolastico ha voluto esplicitare il significato di un Presepe vivente voluto da tutto il corpo docente: ispirarsi alla tradizione Cristiana (il primo Presepe vivente si realizzò a Greccio nella prima metà del 1200, su indicazione di San Francesco) sentendosi protagonisti e non spettatori della nascita del Redentore ("vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato", afferma San Francesco). Il dirigente ha poi voluto ringraziare i bimbi della materna per la loro collaborazione: hanno abbellito un corridoio del chiostro con i loro suggestivi disegni; un grazie sentito ancora al coro della Scuola Secondaria di I grado, guidato dalla impareggiabile professoressa Cecilia Zaccagnini che ha allietato l'evento con numerosi canti natalizi; e poi grazie alla Fondazione Cerratelli per la generosità con la quale ha messo a disposizione abiti tanto preziosi e alla famiglia Nocita che ha portato a scuola e montato tutti i gazebo; grazie a chi ha lavorato per giorni alla scenografia (proff. Comi, Masoni, Di Egidio e il Diacono Simone). Infine e non certo per ultimi, un ringraziamento affettuoso e riconoscente a tutto il personale non docente e docente, ai maestri ed ai genitori che sono stati veramente collaborativi. Il Dirigente Scolastico Romano Gori

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Periodico di informazione dell'istituto paritario arcivescovile "Santa Caterina" di Pisa

Transcript of Nº 4 L'Eco dal Santa Caterina

Page 1: Nº 4 L'Eco dal Santa Caterina

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In questo numero :

1. Redazionale 2. Dall’Infanzia con sorriso 3. Indovina indovinello 4. Dolce Caterina 5. I disegni di Santa Caterina 6. Picasso e i bambini 7. Le filastrocche di Natale 8. L’inglese e noi 9. Il diario di Marghe 10. L’angolo della poesia 11. Concorso “Con i piedi per terra” 12. I Simpson, che passione ! 13. Vacanze-studio

Istituto Arcivescovile Paritario Santa Caterina 56127 – Pisa, Piazza S.Caterina n. 4. tel. 050.55.30.39

e_mail : [email protected]; http//www.scaterina-pisa.it

Redazionale

Il Presepe vivente al Santa Caterina Grande evento al Santa Caterina: venerdì 14 oltre 120 figuranti hanno messo in scena, nei locali dell'Istituto, un Presepe vivente. Gli attori protagonisti, tutti gli alunni delle classi primarie, hanno preparato le suggestive scenografie (una grotta - capanna molto bella e finemente addobbata, cinque gazebo nei quali sono stati riprodotti alcuni mestieri del tempo di Gesù: panettiere, vinaio, cardatore di lana, venditore di frutta; sono state poi riprodotte attività come quelle dei giocolieri ed altri venditori vari) aiutati non solo dagli indefessi maestri, ma anche dai numerosissimi genitori e nonni che hanno preparato i costumi, hanno vestito i loro bambini e hanno contribuito all' allestimento dei gazebo. Tutti i bambini erano vestiti con abiti intonati ai tempi di Gesù, sette in particolare hanno avuto il privilegio di essere vestiti con i prestigiosi abiti della Fondazione Cerratelli (Gesù bambino, la Madonna, San Giuseppe, un pastore, due angeli e i tre Re Magi): uno spettacolo indimenticabile e commovente. Un particolare: Gesù bambino era rappresentato da un bel bimbo di cinque mesi che sembrava immedesimato nella parte: un po' piangeva, più spesso dormiva incurante dei flash e delle voci dei visitatori. Al termine il Dirigente Scolastico ha voluto esplicitare il significato di un Presepe vivente voluto da tutto il corpo docente: ispirarsi alla tradizione Cristiana (il primo Presepe vivente si realizzò a Greccio nella prima metà del 1200, su indicazione di San Francesco) sentendosi protagonisti e non spettatori della nascita del Redentore ("vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato", afferma San Francesco). Il dirigente ha poi voluto ringraziare i bimbi della materna per la loro collaborazione: hanno abbellito un corridoio del chiostro con i loro suggestivi disegni; un grazie sentito ancora al coro della Scuola Secondaria di I grado, guidato dalla impareggiabile professoressa Cecilia Zaccagnini che ha allietato l'evento con numerosi canti natalizi; e poi grazie alla Fondazione Cerratelli per la generosità con la quale ha messo a disposizione abiti tanto preziosi e alla famiglia Nocita che ha portato a scuola e montato tutti i gazebo; grazie a chi ha lavorato per giorni alla scenografia (proff. Comi, Masoni, Di Egidio e il Diacono Simone).

Infine e non certo per ultimi, un ringraziamento affettuoso e riconoscente a tutto il personale non docente e docente, ai maestri ed ai genitori che sono stati veramente collaborativi.

Il Dirigente Scolastico

Romano Gori

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Qui Scuola Qui Scuola Qui Scuola Qui Scuola dell’Infanzia dell’Infanzia dell’Infanzia dell’Infanzia

Lunedì 26 novembre ci siamo dedicati ai festeggiamenti per Santa Caterina d’Alessandria.

I nostri bambini hanno preparato tantissimi lavoretti a Lei dedicati: dalle collane con la ruota dentata spezzata per ciondolo, ai disegni dedicati alla sua vita ed alla creazione di una grande ruota colorata usando caffè in polvere, farina gialla, pongo e sughero sbriciolato … l’ effetto è stato davvero unico ed è tutt’ora visibile presso i locali dell’infanzia.

Nella stessa giornata abbiamo ricevuto la visita del nostro Arcivescovo, che è stato accolto con l’intonazione di alcuni canti ed a cui i bambini hanno offerto in dono una bella torta da esposizione, ideata per l’occasione nell’ambito del progetto “La magia dello zucchero”, svolto dai nostri bambini con l’aiuto di una Cake Designer (vedi foto).

Il 12 dicembre si è concluso il progetto di Psicomotricità per tutti i bambini, con la lezione aperta ai genitori.

Il 14 dicembre abbiamo partecipato al Presepe Vivente con l’esposizione di alcuni lavoretti particolarmente creativi sulla Natività, fatti con molto impegno dai nostri bambini .

Adesso ci attendono i preparativi per la nostra Festa di Natale che si terrà il venerdì 21 dicembre dalle 10,30 alle 12,00ca. presso l’Aula Magna del nostro Istituto; in occasione di questa festa si concluderà anche il progetto di Musica.

Auguriamo a tutti voi un Buon Natale ed un Felice

Anno Nuovo !!! Vi aspettiamo a gennaio …

Dall’Infanzia col sorriso …

Momento del pranzo

Un bambino va dalla maestra e le dice: << Maestra ho deragliato un’ape! >> (in realtà era una mosca).

La maestra chiede spiegazioni e lui le risponde: << Sì, ho soffiato sull’ape … s’è alzata e siccome ho avuto paura che mi pungesse ho fatto … bum bum e l’ho schiacciata forte forte…>>

D. 3 anni Elena Marroni

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1. Ha le ali, ma non le piume, vola nell'aria ma non cinguetta. 2. Anche se ha la coda, non gliela pesti mai. 3. Chi è che parla tutte le lingue del mondo? 4. Quando sono le ultime, sono sempre le prime. 5. Arrivano di notte senza essere chiamate, spariscono di giorno senza essere mandate

Qui Scuola PrimariaQui Scuola PrimariaQui Scuola PrimariaQui Scuola Primaria

Indovina indovinello … A partire da questo numero la Redazione propone una serie di indovinelli che sono destinati alle prime due classi degli alunni della Scuola Primaria. Possono concorrere tutti coloro che lo desiderano. Qui di seguito le regole del gioco.

Regolamento 1. Verranno proposti 5 indovinelli; la soluzione dovrà essere

scritta su un foglio, su cui ciascun alunno indicherà il proprio nome e cognome e la classe di appartenenza.

2. Il foglio verrà quindi consegnato entro il 10 di ogni mese alla maestra che provvederà a siglarlo e a trasmetterlo alla redazione.

3. Nel mese di gennaio verranno proposte le soluzioni e sarà stilata una classifica generale di coloro che hanno risposto correttamente.

4. Ogni risposta esatta comporta 2 punti di abbuono. 5. I successivi numeri proporranno sempre 5 indovinelli ed

ogni mese verrà pubblicata la graduatoria provvisoria secondo il punteggio conseguito da ciascun alunno.

6. Alla fine di Maggio verrà stilata una classifica generale e ai primi tre classificati verrà consegnato il diploma della “Sfinge dorata 2012-13”, alto riconoscimento dell’Istituto Santa Caterina.

Siete pronti ??? Ecco la prima batteria di indovinelli.

Promuovere la conoscenza della figura di S.Caterina sposandola alla valorizzazione dei prodotti genuini e tipici del territorio pisano, in questo si riassume l'obiettivo del concorso”La dolce Caterina”, indetto anche quest'anno dall'Istituto all'interno dei festeggiamenti in onore della sua Santa Patrona. Il concorso - nato dalla collaborazione con l'Istituto Alberghiero Matteotti di Pisa e i partners del progetto “Il gusto della spesa” (Slow Food Pisa Monte Pisano-Camera di Commercio-Confesercenti-Coldiretti) - ha richiamato laboratori di pasticceria, panifici e, da quest'anno, anche gli alunni (quattro per classe, aiutati dalle mamme) della Scuola Primaria, che hanno presentato torte denominate “Ruote di S.Caterina”, essendo la ruota dentata non completa il simbolo dell'Istituto e del martirio della Santa. Ciascun partecipante ha fornito insieme al dolce la sua presentazione ed un commento sul suo significato e valore.

Preludio alla gara è stato l'incontro del 06 novembre quando nei locali della mensa dell'Istituto gli alunni della Primaria, guidati dal prof. David Belsito (docente di cucina dell'Istituto Alberghiero "G. Matteotti" di Pisa e Direttore del suo Laboratorio di Pasticceria) hanno imparato a fare pane e biscotti maneggiando l'impasto e utilizzando formine.

Il giorno 22 Novembre alle 16.00 nell'aula magna della scuola si è tenuta la premiazione per la sezione dedicata ai pasticceri, la giuria era composta dai nonni dei bambini delle classi della Primaria e presieduta da monsignor Roberto Filippini, rettore del seminario diocesano. Presentazione, qualità del prodotto e originalità, sono stati i criteri di giudizio: la vittoria è andata alla pasticceria “Leoni” di Madonna dell'Acqua, che ha presentato una torta realizzata con meringhe, crema pasticcera e panna, fatte con prodotti locali; seconda classificata la pasticceria “Dolce Pisa”col ricottino un dolce realizzato con crema di pinoli e ricotta della tenuta di San Rossore.

La giuria, questa volta presieduta da Giuliano Meini, vice-presidente di Slow Food- Monte Pisano, si è riunita ancora il 29 Novembre per il verdetto sui dolci realizzati dai bambini insieme alle mamme della scuola Primaria: hanno vinto Virginia Bellarmini, Emma Bonamici, Giorgio Gioffrè e Ludovico Lami della classe V con delle tortine a base di farina di castagne e pasta di zucchero.

Tutti i vincitori sono stati premiati con una targa ricordo lunedì 26 Novembre alla fine della Santa Messa svoltasi nella Chiesa della scuola.

Francesca Benucci.

DOLCE CATERINADOLCE CATERINADOLCE CATERINADOLCE CATERINA

In occasione del 25 Novembre la classe quarta primaria ha riprodotto il dipinto di Santa Caterina di Alessandria di due autori: Benedetto Tisi (detto il 'Garofalo') e un anonimo; quest'ultima opera è custodita nel Duomo di Pinerolo. Le immagini, che hanno entrambe i simboli identificativi che accompagnano la Santa, sono state osservate con attenzione e poi i bambini sono passati alla loro raffigurazione.

Lucia Bitonti

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Qui Scuola PrimariaQui Scuola PrimariaQui Scuola PrimariaQui Scuola Primaria

Picasso e i bambini della II elementare

Più volte ho partecipato a percorsi didattici extracurriculari, dove l’arte, il patrimonio artistico, l’estetica sono posti al centro della dinamica di apprendimento. In alcune occasioni propongo personalmente percorsi artistici, adattandoli alla realtà della classe, e itinera didattici dove la Poesia e il Bello costituiscono il motore di tutto l’intreccio disciplinare e formativo. Penso di poter affermare che la dimensione estetica è fortemente presente nel bambino e che basti scavare poco per trovarla. Grazie a questo fattore naturale tutta l’impostazione didattica e metodologica è fortemente facilitata e conseguentemente le competenze interdisciplinari appaiono in modo spontaneo e completo, così che i processi mentali sono più facilmente sviluppabili. Proprio così! perché uscir di classe, andare a visitare monumenti, mostre e palazzi, osservare, fare schizzi, rielaborare è di fatto studiare!

Qualche tempo fa al Palazzo Blu la classe II ha visitato la mostra del grande Picasso. Molte le riproduzioni e interpretazioni scaturite dalle osservazioni degli alunni. A breve verrà pubblicato un book (attualmente in fase di elaborazione). Nel frattempo il giornalino ‘Bambino sarai tu’ ha dedicato una delle sue pagine al nostro lavoro.

Gloria RosaGloria RosaGloria RosaGloria Rosa

I disegni pubblicati nel Magazine Trimestrale Bambino sarai tu !

Classe III A Scuola Primaria

Filastrocche di Natale Il presepe e l'albero di Natale rendono tutto molto speciale! L'aria è piena di magia, ma il Natale è un giorno e via? Babbo Natale porta milioni di regali e la mamma panettoni a quintali! L.T. A Natale il caldo del camino riscalda il cuoricino di ogni bambino G.L. Babbo Natale scivola sopra una slitta che va sempre diritta. Mamma Natale prepara i biscottini per darli a tutti i bambini. G.C. Il Natale è una festa speciale. Babbo Natale è molto buono e porta a tutti un bel dono. M.P. Gesù bambino ha un po' freddino, il bue e l'asinello lo scaldano povero piccolino. F.M. Alla capanna arrivano i pastori con le pecorelle bianche e belle. C.T. Babbo Natale porta a tutti i bambini tanti giochini. L.P.

Babbo Natale viaggia con una slitta dritta. Babbo Natale è bello, ma un po' paffutello ed ha un buffo cappello che gli sta a pennello. E.B. Babbo Natale vola su una slitta tutta dritta. E nel mezzo della neve un bucaneve cresce lieve. A.S. Babbo Natale è buono perché porta a tutti i bambini del mondo un bel dono. E.V. Gesù Bambino è piccolino sembra un fagottino è nato nella capanna ed io vorrei fargli la ninna nanna. F.F. Babbo Natale ha due occhi sorridenti e la pipa tra i denti, ha due gote rosse rosse ma un po' troppo grosse! M.D.

Gesù Bambino è il re divino, il più piccino, il più carino. Gesù Bambino è poverino e magrolino. A.S. Gioite è nato il bimbo più amato!! Gesù il Salvatore, ci porta in dono il più grande amore!! Il bimbo Gesù è nato poverino, un bel biondino ed è davvero carino. V.F.

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Qui Scuola Secondaria di 1° gradoQui Scuola Secondaria di 1° gradoQui Scuola Secondaria di 1° gradoQui Scuola Secondaria di 1° grado

Il diario di Marghe (3^puntata)Il diario di Marghe (3^puntata)Il diario di Marghe (3^puntata)Il diario di Marghe (3^puntata)

L’inglese e noi.L’inglese e noi.L’inglese e noi.L’inglese e noi. It's raining cats and dogs non è (solo) un modo di dire. who? : m.b., insegnante del Santa Caterina; LDC, figlio della suddetta insegnante; Rupert (chi sia, lo capirete strada facendo) when? : mercoledì 5 settembre 2012, ore 8 circa del mattino where? : Pisa, e più precisamente un palazzotto di tre piani della metà dell’’800, e più precisamente ancora un appartamento del primo piano what? : vedi titolo; per aiutare i nostri lettori, sono parole chiave le seguenti: inglese, italiano, intertestualità e musica why? : ora ve lo racconto …

Mercoledì 20 giugno - Fly, il terrore del quartiere Caro diario, oggi ti vorrei parlare di una cosa abbastanza seccante: il mio cane. Da quando abbiamo traslocato, in questo quartiere non c'é più pace, perché Fly abbaia a qualsiasi cosa che si muova in modo sospetto davanti a casa mia. Quell'essere a quattro zampe non lascia più quiete a nessuno da quasi un anno, ed ormai é diventato il terrore del quartiere, perfino gli altri cani non lo sopportano più. Pensa che la scorsa settimana é riuscito a scappare attraverso il cancello e a mordere Alfio; il suo acerrimo nemico che stava passeggiando tranquillamente per la strada con il suo padrone. E che dire della vecchietta con quel cane tutto nero? Ormai lei non ce la fa più a passare davanti a casa nostra con il suo cane al guinzaglio, perché lui e Fly si abbaiano così ferocemente che la povera signora deve sedersi e riposarsi prima di riuscire ad affrontare quel tratto di strada. Insomma il mio cane é un caso perso e penso che un giorno qualcuno gli tiri una polpetta avvelenata dentro il giardino o che lo fucili con un'arma a pallini. Io voglio bene a Fly, ma oggi stesso andrò a vedere al negozio di animali se esiste un tranquillante per cani.

In una luminosa mattina di inizio settembre, m.b. si sta preparando per andare a scuola quando il grande camino che campeggia nella sua cucina è al centro di un singolare evento. Rumore rovinoso di macerie all’interno dell’ampissima canna fumaria (chiusa con una tavola perché il camino non viene adoperato), fuliggine e polvere nera che fuoriescono invadendo la cucina: m.b. trasale, trema e teme un crollo strutturale legato all’età del manufatto, ma poi – passata la paura - cerca di capire meglio. Si avvicina con qualche incertezza, si affaccia all’interno dell’ampia bocca del focarile, scruta verso l’alto… “Meow…” Meow?, pensa perplessa m.b. “Meow…” Meow! L’associazione non è delle più difficili: meow vuol dire gatto, esattamente come bau vuol dire cane, ma da quando in qua piovono gatti dai camini? Per sicurezza, dopo qualche altro meow che scende dall’alto m.b. cerca l’aiuto e il conforto del figlio maschio che ha a disposizione. LDC dorme tranquillo e ignaro degli eventi nella sua camera. “Lorenzo, ho bisogno di te! Mi sa che it's raining cats, e non scherzo!” “Madre (qui è necessaria una parentesi: da sempre, il figlio si rivolge alla genitrice con una serie di appellativi che sono cambiati negli anni: dopo “mutti” – quando studiava tedesco al liceo – e “ma’” – in fase rock duro – adesso è la volta di “madre”, dove l’enfasi del termine si accompagna ad un ammiccamento sornione nell’intonazione usata: c’è affetto, ma anche un po’ di presa di giro), madre, It's Raining Men!” La creatura, anche se brutalmente svegliata, ragiona sciorinando tutta la sua solida cultura musicale: che diamine, tutti sanno che piovono uomini, alleluja! Anni di inglese buttati al vento!, è il primo, triste pensiero di mutti-ma’-madre. “Ma per favore! – dopo il pensiero l’azione: la spiegazione, senza pietà! - Geri Halliwell fa il verso a It's raining cats and dogs! Qui non piovono uomini alleluja!, bimbo, e non succede alle dieci e mezzo di sera: qui sono le otto del mattino e piovono gatti, ma per davvero!”. (continua pagina successiva).

Sabato 30 giugno - Una passeggiata a cavallo

Caro diario, mancano pochi giorni alla mia partenza per la Calabria, ma dato che il caldo non ci da' tregua, i mie genitori hanno deciso di portarmi a Scansano per il fine settimana. Questo meraviglioso posto si trova in campagna vicino a Grosseto: abbiamo scelto un agriturismo, dove c'é anche un maneggio, in cui io avrei potuto andare a fare una passeggiata a cavallo. Una volta arrivati l'istruttrice Elena era già lì ad aspettarci con il suo cavallo Berto e il mio puledro Ferdinand. É stato davvero mitico: Elena dopo avermi spiegato alcune regole di sicurezza da seguire, mi ha fatto salire su Ferdinand e siamo partite.

Con i due cavalli siamo andati in una stradina nel bosco e dopo un po' di strada siamo arrivate in una radura, dove abbiamo anche galoppato. Mi sono divertita tantissimo e non vedo l'ora di rifare un'altra uscita con Elena e Ferdinand.

Margherita S. Margherita S. Margherita S. Margherita S. –––– classe III B classe III B classe III B classe III B

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Qui Scuola Secondaria di 1° gradoQui Scuola Secondaria di 1° gradoQui Scuola Secondaria di 1° gradoQui Scuola Secondaria di 1° grado

La scena successiva è la seguente: LDC si scapicolla giù dal letto (ha capito che non è il caso di traccheggiare, neanche musicalmente), si dirige ubbidiente verso la cucina e dopo avere osservato stupito tutto quel nerume posato su ogni cosa (“Ma che roba è?”) dietro imperioso invito materno entra poco convinto nel camino e si mette a sua volta in ascolto: “Meow…” “Madre, mi sa che hai ragione…” “Tanto per cambiare… forza, prendi una scopa e vediamo di tirarlo giù.” “Giù? Giù come? Mica penserai…” “Vedi che quando vuoi mi capisci perfettamente! Tu intanto sposta la tavola e vedrai che se c’è un gatto, il gatto scende.” Mutti-ma’-madre dice “scende”, ma dentro di sé sa benissimo che non è il termine giusto, che sta indorando la pillola, che di lì a poco il figlio sarà una specie di ecce homo, fra calcinacci, fuliggine e magari qualche graffio gattesco guadagnato sul campo: ma la situazione le impone la bugia, con il conseguente sacrificio della creatura. E così LDC va alla guerra: armato di scopa, in piedi dentro il camino cerca di spostare la tavola che chiude la canna fumaria; e ce la fa! La tavola cede, all’improvviso e rovinosamente, e con lei piovono giù (in ordine sparso) calcinacci, materiali edilizi non meglio identificati, foglie e per finire un gatto isterico. “Te lo avevo detto, io!” Pragmatica e tranquilla, trascurando il nuovo look della creatura (l’uomo nero da giovane, per intenderci), m.b. prende in mano la situazione (e il gatto, spaventatissimo, in braccio): mentre provvede a tranquillizzare la bestiola, un griffatissimo norvegese, pensa a che fare, a come uscire da questo bizzarro frangente. C’è uno scambio di sguardi, molto eloquente, fra madre e figlio: “Eh no, eh! Guarda che se tu pensi di tenerti il gatto io mi prendo il petauro!” (Questa del petauro è un’altra storia, magari ve la racconto più in là). m.b. abbozza (un pensierino ce lo aveva fatto…), e con un sospiro organizza la fase B del salvataggio, identificazione del padrone e riconsegna del felino. La nostra storia, che anche se non ci credete è una storia vera, finisce con il più classico degli happy ending: nel giro di poche ore, il gatto torna fra le braccia del padrone e lo stravagante evento “pioggia di gatti” trova una validissima spiegazione scientifica. Rupert, così si chiama il felino, abita all’ultimo piano del palazzo e non è mai uscito di casa: scappato su per i tetti, improvvido e senza esperienza com’è è caduto giù per il camino, dando evidenza materiale e inaspettata concretezza alla succitata espressione idiomatica inglese. Questo ha comportato però almeno una conseguenza: i protagonisti umani della nostra storia, m.b. e LDC hanno pensato bene di ribattezzare Rupert e toscanamente lo hanno fatto diventare Bischero. E Bischero rimarrà nel lessico familiare di casa DC.

Summary: It's raining cats and dogs is not (only) an idiom, and this story proves it! Colonna sonora: Geri Halliwell, It's Raining Men, 2001, disco D'oro in Uk (425.000); si tratta di una cover: la versione originale della canzone, scritta nel 1982 da P. Jabara e P. Shaffer, è interpretata dalle Weather Girls. Considerato il più grande successo commerciale di Geri Halliwell, ha venduto più di 4 milioni di copie in tutto il mondo. Questa versione è stata utilizzata anche come colonna sonora del film Il diario di Bridget Jones e, in Italia, da anni è la sigla del noto talent show Amici di Maria De Filippi. Dizionario inglese-italiano

Garzanti: to rain, v. intr. e tr. impers. piovere: it has been raining all day, ha piovuto tutto il giorno; it’s raining cats and dogs, piove a catinelle.

m.bm.bm.bm.b....

Dio è una rosa rossa e gioiosa, Dio è una persona grande e buona, Dio è un'anima dentro di noi Lui starà sempre accanto a noi. C' è una persona dentro di noi. Noi l'ascoltiamo, gli parliamo e la consoliamo. (il bello della vita è amare il prossimo) L'amore è una sensazione bellissima. Può essere a volte gioiosa oppure triste. Ma quando la incontri ti rende felice e libero.

Amicizia è bella perché ci giochi, ci parli e ci condividi i segreti

L’angolo della poesia.L’angolo della poesia.L’angolo della poesia.L’angolo della poesia.

Simone B. Simone B. Simone B. Simone B. ---- II II II II mediamediamediamedia

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Qui Liceo ScientificoQui Liceo ScientificoQui Liceo ScientificoQui Liceo Scientifico

I Simpson, che passione !

Quando torno a casa dopo una giornata di scuola, accendo

la TV per rilassarmi. Girando vari canali vedo tragedie, polizieschi (non c’è già abbastanza violenza? Perché divertirsi guardando morti e crimini?), reality show …. Poi, finalmente, arrivo al mio canale preferito: FOX. Ci sono diverse serie che apprezzo, come How I met Your Mother, La vita secondo Jim e i cartoni animati di Matt Groening (Simpson, American Dad, Griffin, Futurama e altri), che sono divertenti ma danno anche diversi spunti di riflessione. Il più completo dal punto di vista della trama è Futurama, ma il quadro della società americana è rappresentato dalla più famosa delle serie, i “Simpson”. La famiglia Simpson è composta da Homer, l’uomo di casa;

Marge, la moglie di Homer; Bart, il figlio più grande, che è un teppistello; Lisa, la sorella di Bart, riflessiva e saggia e infine la neonata Maggie. Boe (Moe nella versione originale) è il proprietario della

taverna preferita di Homer, dove si ritrova con i suoi amici Barney Gumble, Lenny e Carl. Homer lavora in una centrale nucleare, proprietà di

Montgomery Burns, astuto e avido, che mira ad arricchirsi sempre di più. Il commissario Winchester, Lou e un altro poliziotto

costituiscono il corpo di polizia. Nelson è il “bullo”, ma non è il solo, ci sono anche Smilzo e

un ragazzo di cui non viene mai fatto il nome. Questi tre giovani si divertono a tormentare gli alunni della scuola di Springfield, che è sotto l’amministrazione del preside Skinner. Krusty il clown è il conduttore di un programma televisivo. Ci sono molti altri personaggi, ma non li citerò, dato che

sono troppi. Secondo me, “I Simpson” rappresenta, in forma

esasperata, tutte le sfaccettature della società americana. La corruzione, l’avidità, l’ignoranza, il menefreghismo, la violenza e molti altri problemi e difetti sono inclusi in questo cartone animato, e rappresentati in chiave comica, sono ridicolizzati, ma possono ugualmente offrire uno spunto di riflessione. Nella serie sono evidenziate più volte l’importanza e la forza

del legame padre-figlio. Diverse persone dicono che i Simpson sono volgari e hanno

brutti disegni. Secondo me è un ottimo cartone animato, se visto come una serie comica fatta di gag e storie intrecciate. Se osservato con serietà e in chiave critica, può sembrare un prodotto pessimo, ma visto in maniera diversa, assume un’altra forma e può essere apprezzato da giovani e adulti.

Marco D. C.Marco D. C.Marco D. C.Marco D. C.

Siamo ormai giunti al n. 4 del nostro mensile di informazione e, tenendo conto degli interessi emersi in ogni ordine di Scuola, ci pare opportuno proporre la locandina di un progetto, intitolato “Con i piedi per terra”. Non abbiamo volutamente inserito il bando completo, ma i docenti e gli alunni che fossero interessati a partecipare possono rivolgersi al prof. Bruselli che lo invierà loro, tramite indirizzo mail. E’ un’occasione interessante per misurarci con altre esperienze e per valorizzare adeguatamente l’impegno di docenti e discenti nel favorire la lettura e la produzione scritta. L’indirizzo a cui dovrete inviare la vostra richiesta è [email protected].

AVVISO IMPORTANTE

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Particolare della porta di ingresso Cappella

Qui Liceo ScientificoQui Liceo ScientificoQui Liceo ScientificoQui Liceo Scientifico

Le vacanze-studio sono spesso odiate ed evitate dagli studenti di tutto il mondo, la paura di ritrovarsi da soli, all’estero, costretti a parlare esclusivamente in lingua straniera e frequentare lezioni per di più assieme alla propria insegnante d’inglese può sembrare quasi un incubo; in realtà le vacanze studio aiutano ad accrescere il proprio bagaglio culturale e linguistico; trovandosi sempre a contatto con persone di madre lingua ed essendo costretti ad esprimersi in inglese nel quotidiano, i ragazzi imparano nuovi termini e nuove espressioni, acquistando anche fluidità e sicurezza. La vacanza-studio è, inoltre, uno splendido modo di passare due settimane in compagnia degli amici studiando, comunque, la lingua del futuro e praticandola continuamente. Sono due settimane di arricchimento culturale; le gite organizzate consentono di visitare città e conoscerne la storia, senza però togliere tempo al divertimento. Grazie ai college, dove sono alloggiati, i ragazzi entrano in contatto con studenti di nazioni e lingue differenti, divenendo parte di un’esperienza interculturale che li aiuta a crescere e maturare. Questo vero e proprio viaggio d’istruzione non solo fornisce l’opportunità agli studenti dai dodici anni fino ai diciotto di viaggiare all’estero, e quindi di scoprire usi, costumi e piatti tipici di una nazione, ma dà anche la possibilità di affrontare un esame ‘Trinity’ questo esame, prettamente basato sulle capacità orali, certifica il livello di apprendimento dell’inglese ed è riconosciuto sia a livello scolastico sia in ambito lavorativo. Le vacanze studio da noi fino ad ora intraprese (tre) si sono sempre svolte durante la seconda metà del mese di luglio; i luoghi prescelti per questo tipo di viaggio sono la Gran Bretagna o gli Stati Uniti d’America.

Da quando abbiamo deciso di iniziare questa esperienza abbiamo visitato diversi luoghi della Gran Bretagna: Kingston, Nottingham e Edimburgo. Delle tre destinazioni quella da noi preferita sino ad ora è stata Kingston, la cittadina è piuttosto vicina a Londra, appena quindici minuti di bus, e ci siamo potuti recare spesso là per visite culturali o anche semplicemente per qualche pomeriggio di svago. Il college in cui siamo stati sistemati era piuttosto accogliente, ricco di spazi aperti e non troppo dispersivo; durante la mattinata si svolgevano le lezioni, l’obiettivo degli insegnanti era quello di far raggiungere allo studente un buon livello di fluidità e sicurezza nel parlare in inglese migliorando la pronuncia e il vocabolario; inoltre, nel pomeriggio e durante la serata erano organizzate per gli studenti alcune attività di vario genere che consentivano a ciascuno un’ampia scelta e divertimento; inoltre ragazzi e ragazze dello staff erano sempre a nostra disposizione per eventuali chiarimenti o problemi. Vivendo nell’ambiente del college siamo venuti a contatto con studenti francesi, giapponesi e spagnoli fatto che ci ha consentito di fare nuove amicizie e consolidare il rapporto tra noi studenti della stessa scuola. Consigliamo vivamente di intraprendere una vacanza studio, è un esperienza d’arricchimento culturale e non solo, è fonte di divertimento, svago ed aiuta a rafforzare i legami tra studenti permettendo di rafforzare le vecchie amicizie e instaurarne di nuove.

Giulietta G.Giulietta G.Giulietta G.Giulietta G. Filippo P.Filippo P.Filippo P.Filippo P. IV Liceo.IV Liceo.IV Liceo.IV Liceo.

VacanzeVacanzeVacanzeVacanze----studio : un’esperienza da viverestudio : un’esperienza da viverestudio : un’esperienza da viverestudio : un’esperienza da vivere