Nº 7 L'Eco dal Santa Caterina

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1 In questo numero : 1. Redazionale 2. Un disegno artistico del Nido 3. Il peso della cultura secondo Nily 4. L’elezione del nuovo Papa vista dai più piccoli 5. Indovina indovinello (soluzioni e classifica) 6. Come vediamo la nostra maestra 7. Recensioni sul Progetto “Scrittura Creativa8. Progetto “dal terreno al museo” (foto) 9. I 350 del Santa Caterina a protezione della natura 10.Il diario di Marghe (5^ puntata) 11.L’uomo e l’etica : quali valori (resoconto di un’esperienza) 12.Un articolo sull’ex-allievo Piero Cilotti Istituto Arcivescovile Paritario Santa Caterina 56127 – Pisa, Piazza S.Caterina n. 4. tel. 050.55.30.39 e_mail : [email protected] ; http//www.scaterina-pisa.it L’ecologia vista dall’Infanzia Redazionale By Nily By Nily By Nily By Nily Molte cose da dire, molte esperienze da testimoniare, è questa la caratteristica del nostro periodico che ha visto la luce quest’anno e che ha senza dubbio notevoli potenzialità da sfruttare. Si possono fare ancora molte cose, soprattutto far capire agli alunni (quelli del Liceo in modo particolare, perché sono i più grandi) che il periodico offre loro l’occasione per misurarsi in un’attività che è comunque formativa, che rompe i canoni delle verifiche, che li impegna nelle scadenze, nella ricerca di temi da affrontare, nelle relazioni da redigere: tutte cose concrete e certamente funzionali, più di un tema di letteratura, più di una versione di latino. Speriamo che l’esempio di questo anno porti frutti migliori e sensibilizzi chi vede un po’ più lontano del proprio naso. Grazie dell’attenzione e buona lettura.

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Periodico di informazione dell'istituto paritario arcivescovile "Santa Caterina" di Pisa

Transcript of Nº 7 L'Eco dal Santa Caterina

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In questo numero :

1. Redazionale 2. Un disegno artistico del Nido 3. Il peso della cultura secondo Nily 4. L’elezione del nuovo Papa vista dai più piccoli 5. Indovina indovinello (soluzioni e classifica) 6. Come vediamo la nostra maestra 7. Recensioni sul Progetto “Scrittura Creativa” 8. Progetto “dal terreno al museo” (foto) 9. I 350 del Santa Caterina a protezione della natura 10. Il diario di Marghe (5^ puntata) 11. L’uomo e l’etica : quali valori (resoconto di un’esperienza) 12. Un articolo sull’ex-allievo Piero Cilotti

Istituto Arcivescovile Paritario Santa Caterina 56127 – Pisa, Piazza S.Caterina n. 4. tel. 050.55.30.39

e_mail : [email protected]; http//www.scaterina-pisa.it

L’ecologia vista dall’Infanzia

Redazionale

By NilyBy NilyBy NilyBy Nily

Molte cose da dire, molte esperienze da testimoniare, è questa la caratteristica del nostro periodico che ha visto la luce quest’anno e che ha senza dubbio notevoli potenzialità da sfruttare. Si possono fare ancora molte cose, soprattutto far capire agli alunni (quelli del Liceo in modo particolare, perché sono i più grandi) che il periodico offre loro l’occasione per misurarsi in un’attività che è comunque formativa, che rompe i canoni delle verifiche, che li impegna nelle scadenze, nella ricerca di temi da affrontare, nelle relazioni da redigere: tutte cose concrete e certamente funzionali, più di un tema di letteratura, più di una versione di latino. Speriamo che l’esempio di questo anno porti frutti migliori e sensibilizzi chi vede un po’ più lontano del proprio naso.

Grazie dell’attenzione e buona lettura.

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Qui Scuola Qui Scuola Qui Scuola Qui Scuola dell’Infanzia dell’Infanzia dell’Infanzia dell’Infanzia

Tutte le attività didattiche si sono svolte approfondendo il tema della Pasqua e dedicandoci alla scrupolosa preparazione del regalino per la Festa del Papà del 19 marzo.

In occasione dell’ Elezione del nuovo Papa, avvenuta il 13 marzo, i bambini di 4 e di 5 anni hanno espresso le loro emozioni e le loro sensazioni mediante lo svolgimento di un percorso grafico-descrittivo creato appositamente per l’occasione e conclusosi con la realizzazione di un cartellone collettivo in onore di Papa Francesco.

La conoscenza degli animali, prevista nel percorso sviluppato dal Laboratorio di Disegno, ha iniziato il suo cammino manifestando particolare entusiasmo verso la figura della zebra, riprodotta su carta con l’uso di tecniche diverse a base di tempera.

Il Progetto di Gioco-Scherma si è concluso con la lezione aperta ai genitori svoltasi mercoledì 27 marzo dalle 14,30 alle 15,30 presso il salone-gioco dell’Infanzia: i bambini di 5 anni hanno potuto mostrare con entusiasmo ai loro genitori tutto quello che hanno appreso durante questo progetto.

Come previsto dal Calendario Scolastico 2012-2013, da giovedì 28 marzo a martedì 2 aprile compresi, la Scuola dell’Infanzia rimarrà chiusa per le Vacanze di Pasqua. Al rientro dalle vacanze pasquali, i bambini di 5 anni inizieranno il Progetto di Continuità con la Primaria che prevederà 3 incontri pomeridiani con l’insegnante e gli alunni della Classe V della Primaria.

Durante questo progetto, l’insegnante Elena dell’Infanzia accompagnerà i suoi bambini a conoscere la realtà scolastica della Scuola Primaria del nostro Istituto e cercherà di avvicinarli, con la collaborazione della maestra Marcella, alla conoscenza dei libri e della lettura mediante l’utilizzo di una favola appositamente scelta per loro.

Ad ogni incontro, ciascun bambino dell’Infanzia sarà affiancato da un bambino della Classe V che avrà il compito di seguirlo e guidarlo sia nell’ascolto sia nella rappresentazione grafica della favola scelta.

Elena Marroni

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La classifica provvisoria

Nominativi Punti Ludovico Lami 15 Ada Di Bartolo 15 Virginia Bellarmini 15 Rizzo Martina 15 Giorgio Gioffrè 10 Sofia Pratesi 5 Elena Sofia Mazzotta 5 Lavinia Canepa 5 Ludovica Pedetta 5 Maria Migliori 4 Matilde Presta 3 Lucrezia Savoia 3 Francesco Venturi 3 Pietro Niccolini 3 Federico Manghesi 2 Federico Volpe 2 Geanfranco Tobar Chafla 2 Daria Pasqualetti 2 Caterina Duodero 1 Sara Madani 0

Le soluzioni: Gli assegnano ogni volta cariche brillanti. Il minatore Per ragioni di sicurezza viene messa al muro. La cassaforte Cosa fanno 3 maiali su un divano? I porci comodi Passa attraverso la finestra chiusa senza romperla. Un raggio di luce Se lo alzi ne fai alzare un altro. Il telefono

Qui Scuola PrimariaQui Scuola PrimariaQui Scuola PrimariaQui Scuola Primaria

Indovina indovinello … Ecco la quarta batteria di indovinelli; di seguito la classifica di chi ci ha fornito le prime risposte. 16.Quando è fresco, scotta. 17.Dov'è che le voci sono spiegate a tutto volume? 18.Cosa fa un maiale che cade dal quinto piano? 19.Piace a tutte le persone, chi lo prende e chi lo dà. Cambia sempre di padrone, va in giro qua e là. Che cos’è? 20.Gira la terra un paio di volte all'anno.

Nella nostra classifica provvisoria spiccano i nomi di cinque alunni che hanno distaccato decisamente tutti gli altri; nel mese di maggio verremo personalmente in classe a proporre gli indovinelli che produrranno la classifica definitiva, in modo che siano premiati proprio quelli che avranno dimostrato acume e prontezza di spirito. Preparatevi, sarete coinvolti tutti, senza distinzione di classifica.

Che cosa pensano gli alunni della maestra ? (alcune testimonianze a proposito)

(nota : gli errori di grammatica e sintassi non sono stati volutamente corretti) La maestra Gloria Pisa 27 febbraio

Gloria Gloria è cattivissima e ansiana. Ha gli occhi di tutti i colori. Porta una borsa grossa e pesante. Porta gli occhiali Porta un foulard al collo: verde, nero e bianco. Le sue materie preferite sono Pinocchio e geografia. E' cicciona. dolcetto o scherzetto? Pierfrancesco Pisa 27 febbraio

La maestra Gloria La maestra Gloria è brava; quando spiega è bella Scherza sempre e gioca. Quando brontola però ci spaventa. Ha degli occhi verdi e quando si arrabbia diventano di fuoco. Ha scelto bene di fare la maestra. Ha i vestiti belli, magliette nere e viola, i suoi colori preferiti; jeans, croce al collo come collana. Si mette il rossetto quando siamo in classe al momento che va via.. si vede vuole essere bella quando esce e alcune volte ci chiede come sta con i capelli. Vedrai lei è un po' vanitosa. Quando sbaglia perché ci rimprovera un po' troppo ci chiede scusa e ci manda i baci. A me storia piace perché Gloria ci ha fatto attaccare le foto di quando eravamo piccole e piccoli. Rispetta gli orari. Ci insegna ad amare e conoscere le cose belle come l'arte che si fa nelle chiese. Quando pitturiamo con la LIM ci fa ascoltare la musica classica. Io da quando l'ho conosciuta ci sembrava una brava maestra almeno per ora. Ha i capelli bianchi ma se li dipinge di nero e corti. Questa maestra è splendida: le piace l'arcobaleno, soprattutto il rosa è lei che è una rosa! ma non lo capisce. E se lei vedrebbe una rosa come me sarebbe bello. Gli piacciono i miei disegni.

Elisa

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Qui Scuola PrimariaQui Scuola PrimariaQui Scuola PrimariaQui Scuola Primaria

PROGETTO DI SCRITTURA CREATIVA

RECENSIONE DEL LIBRO PER BAMBINI

“IL FANTASMA DEL CASTELLO”

Un fantasma, che vive tutto solo in un grande castello, un giorno mette un cartello sulla strada per cercare un inquilino. Un pittore, viaggiando in auto con a bordo il suo cane Wolff e la gatta Principessa, legge una strana indicazione e si dirige verso il castello in cui... Il libro presenta uno stile di scrittura molto scorrevole che permette una lettura piacevole. I colpi di scena coinvolgono tutti i personaggi e fanno diventare il libro ancora più interessante. Nel libro ci sono pochi dialoghi perché viene dato spazio alle descrizioni che purtroppo sono abbastanza noiose. La storia è accompagnata da delle illustrazioni che non sono disegnate molto bene.

M.C. (V M.C. (V M.C. (V M.C. (V P P P Primaria)rimaria)rimaria)rimaria)

Classe III PrimariaClasse III PrimariaClasse III PrimariaClasse III Primaria

Progetto : “Dal terreno al museo” Come da programmazione la III Primaria ha ricostruito un percorso storico-museale attraverso le testimonianze dei reperti archeologici.

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Qui Scuola Secondaria di 1° gradoQui Scuola Secondaria di 1° gradoQui Scuola Secondaria di 1° gradoQui Scuola Secondaria di 1° grado

La redazione: La pagina è stata realizzata dagli studenti della I A dell’Istituto Paritario Arcivescovile Santa Caterina di Pisa: Gabriele Alessandrini, Francesco Claudio Araujo Ferroni, Benedetta Cerù, Edoardo Coli, Bianca Froli, Matilde Maria Giampieri, Giovanni Martillotti, Margherita Nicastro, Lorenzo Orlandini, Eyerusalem Pierotti, Michele Pinna, Dominik Romoli, Nicholas Santamaria, Francesco Sholla, Amalia Giorgia Francesca Togni. Il dirigente scolastico del Santa Caterina è il professor Romano Gori; l’insegnante tutor che ha seguito i ragazzi nella raccolta delle notizie e nella realizzazione del lavoro è la professoressa Marzia Bonfanti.

I 350 del Santa Caterina: insieme per proteggere l’ambiente

“Educare all’alleanza tra l’uomo e la Terra”: idee per uno sviluppo ecosostenibile

Da alcuni mesi la nostra scuola sta lavorando ad un progetto intitolato “La Terra è casa nostra?”. Abbiamo ospitato nella nostra classe, la I media, docenti dei diversi cicli scolastici, abbiamo visto i lavori degli studenti del liceo, presentati sulla LIM di classe, abbiamo discusso, letto e scritto, domandato e cercato di capire, seguiti e spronati dagli insegnanti, ed ora finalmente possiamo dire la nostra! Quello che segue vuole essere il riassunto delle puntate precedenti, che noi abbiamo visto ‘andare in onda’ giorno per giorno all’interno della scuola, e che per tutti gli altri (genitori, parenti, amici, cittadini e ‘uomini di buona volontà’) costituiranno il cuore della manifestazione della prossima primavera, quando la nostra scuola si aprirà alla città con la “Settimana dell’ambiente”: mostre, dibattiti, seminari e manifestazioni culturali. È ancora un po’ tutto in progress, come si dice, ma qualche anticipazione abbiamo deciso di darla ai lettori de La Nazione. Andiamo per ordine: “La Terra è casa nostra?” è un progetto in verticale, perché va dall’infanzia fino al liceo, cercando di affrontare un tema comune da diversi punti di vista, con modalità diverse ma con gli stessi obiettivi; ma è anche un progetto in orizzontale, perché cerca punti in comune tra le varie materie; è poi un progetto che vede accanto a noi enti, associazioni locali, altre scuole. Geofor ci ha per esempio fornito i bidoni per la raccolta differenziata, che campeggiano nei nostri corridoi e ci ricordano senza pietà il nostro dovere; con la società Belvedere sono state organizzate visite guidate alla discarica di Peccioli, per far conoscere (specie ai più piccoli) la distanza che c’è fra l’idea che in genere si ha di una discarica e questa specifica realtà locale, un esempio virtuoso di impianto ecosostenibile; in TwinSpace, all’interno di e-Twinning (una piattaforma che è una comunità di scuole europee) noi delle medie stiamo lavorando con una scuola di Rybnik, cui siamo gemellati, con il progetto “A year for Enviroment in Europe” (smaltimento dei rifiuti, risparmio energetico: tutto in inglese!). E poi: osservazioni, disegni e ricerche per i bambini più piccoli; conoscenza del nostro territorio, oggetti creati con materiali riciclati, sketch in italiano e in inglese per i più grandi; per il liceo, approfondimenti e poster su temi come green economy, biodiversità, protocollo di Kyoto. Le domande guida erano molte, a volte davvero difficili per noi di prima media: quale deve essere il rapporto fra l’uomo e il creato? Quale sarà l’energia del futuro? Come risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti? Quali interessi economici stanno dietro l’emergenza ambientale? Quale strategia comunicativa può essere adottata per rendere partecipe la cittadinanza? Beh, questa, tanto per cominciare: abbiamo capito che la risposta alla domanda “La Terra è casa nostra?” può essere una sola (“La terra è casa nostra!”), e che tradurla in pratica e farla conoscere il più possibile è un nostro preciso dovere.

L’intervista possibile Qualche domanda al professor Bruselli

Professore, cos’è l’ecologia? L’ecologia è lo studio del rapporto tra organismi viventi e ambiente circostante e delle relative conseguenze sull’equilibrio degli ecosistemi. E’ una disciplina che studia l’ambiente, la relazione tra l’uomo e l’ambiente: per questo coinvolge e riguarda tutti noi, tutti i giorni. Chi ha inventato questa parola? Nel 1866 il biologo Haeckel ha coniato questo termine unendo due voci greche, oikos (casa) e logos (discorso): in questo neologismo vive la coscienza che il mondo è la nostra casa. Ed è facile capire perché l’ecologia abbia assunto sempre maggiore importanza dall’ ‘800 in poi: in questi due ultimi secoli il progresso ha influito molto pesantemente sull'ambiente, modificandolo o alterandolo con esiti talora drammatici. Il rapporto uomo-ambiente è sempre stato così problematico? No, nell’antichità gli uomini avevano un profondo rispetto per la natura: basti pensare al tema centrale delle prime indagini filosofiche, o alla scelta dei luoghi per costruire i teatri, che sapevano sfruttare le caratteristiche del territorio e trasformare in scenografia il paesaggio circostante. Oggi, il tema che il mondo deve affrontare è quello del degrado ambientale e della scarsità di risorse energetiche: per noi educatori è dunque un obiettivo primario suscitare consapevolezza sui problemi dell’ambiente e accrescere la volontà e la capacità di reagire al degrado. Certo, le conquiste tecnologiche ci fanno sentire sempre meno dipendenti dall’habitat naturale, ma i processi fondamentali di mantenimento della vita si basano oggi come sempre sull’equilibrio degli ambienti naturali, non dobbiamo mai dimenticarlo. Professore, secondo lei quale potrebbe essere un modo efficace per questo scopo? Ne esistono tanti… uno particolarmente efficace è la pubblicità, perché cattura l’attenzione e veicola meglio il messaggio: filmati, immagini, slogan possono rendere più partecipi i cittadini ai problemi ambientali. Comunque, l’importante è proteggere l’ambiente, o per meglio dire … la nostra casa!

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Stop allo spreco! Soluzioni facili a portata di tutti. Dovremmo porci tutti i giorni la seguente domanda: “Come sarà l’ambiente tra un secolo?”. È una gran bella domanda: se continuiamo a disboscare, inquinare, sprecare tutto quello che la natura ci dà, chissà come ci ritroveremo (o come si ritroveranno i nostri discendenti) fra cento anni! Per evitare tutto questo cominciando subito, da ora, vi proponiamo, cari lettori, degli accorgimenti facili facili per rendere il nostro mondo più pulito, e per sentirci noi tutti dei cittadini più partecipi e responsabili. Cominciamo con il fare la raccolta differenziata, e partiamo da casa nostra (anche se può essere un po’ noioso, all’inizio); ricicliamo le bottiglie; ricicliamo la carta; evitiamo di buttare via il cibo con gli altri rifiuti; scordiamoci le buste di plastica, e semmai usiamo quelle biodegradabili o in stoffa. Sono piccoli gesti che possono fare un gran bene all’ambiente, perché il domani si costruisce oggi, e tutti noi dobbiamo dare una mano: come insegnavano i nativi americani ai loro giovani, il mondo non ci è stato dato in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli, e noi abbiamo il dovere di migliorarlo.

Qui Scuola Secondaria di 1° gradoQui Scuola Secondaria di 1° gradoQui Scuola Secondaria di 1° gradoQui Scuola Secondaria di 1° grado

Lunedí 13 agosto - Lo stoppo dello scrittore

Caro diario, oggi ho lo stoppo dello scrittore. Quando mia mamma mi ha detto di andare a scrivere l'ennesimo e odioso tema per le vacanze, le ho risposto proprio così e lei ha cominciato a ridere, poi mi ha detto che non si dice lo "stoppo" dello scrittore ma il "blocco" dello scrittore! Per fortuna adesso lo stoppo - o meglio il blocco - dello scrittore non ce l'ho più e quindi ti voglio raccontare tutti i nomi che ho storpiato da quando sono piccola. E che continuo a storpiare ancora oggi. Inizierò subito elencandoti tutti i nomi dei personaggi delle fiabe che, da piccola, chiamavo a mio modo: "Tipperpan" invece di Peter Pan, "Pignocco" al posto di Pinocchio e Biancaneve ribattezzata "Tantaneve". E visto che mia nonna si chiama Eugenia, nella fiaba di Aladino c'era anche "Eugenio" della lampada. Infine, prova ad indovinare chi erano i "Capicem"? É ovvio, i famosi Teletubbies... Poi sono cresciuta, ma le cose non sono certo migliorate. Quando ho iniziato ad andare a catechismo, per la vigilia di Natale hanno portato me e il mio gruppo a cantare delle canzoncine natalizie in una casa di riposo lì vicino, da me rinominata "spizzico" invece che ospizio. Così sono stata presa in giro per circa un anno con la frase: "I vecchietti vanno a mangiare la pizza!" Ma le mie ultime "perle" sono di quest'anno. La prima risale agli ultimi mesi di scuola quando, ripetendo la lezione di scienze, ho detto che nel derma ci sono le ghiandole "cetacee" (come quelle della balena), invece delle ghiandole "sebacee". La seconda è stata quest'estate, quando volevo andare a tutti i costi in discoteca. Giustamente i miei genitori mi hanno detto: "Non puoi entrare: la carta di identità dice che hai solo 12 anni!". Così furiosa ho ribattuto: "E io la carta d'identità la taruffo". A quel punto mia mamma ha detto: "Sei proprio senza speranze..."

Margherita S. Margherita S. Margherita S. Margherita S. –––– classe III B classe III B classe III B classe III B

Il diario di Marghe (5^puntata)Il diario di Marghe (5^puntata)Il diario di Marghe (5^puntata)Il diario di Marghe (5^puntata)

Mercoledí 15 agosto - Ferragosto in Calabria Caro diario, oggi non riesco proprio a scrivere: dato che è Ferragosto, mia nonna si è svegliata all'alba per preparare da mangiare (qui in Calabria si usa così). Ti elenco quello che abbiamo mangiato: lasagne con polpette, caciocavallo e uova; capretto e agnello al forno; patate fritte e come dolce cassata alla siciliana. Mia mamma, che da poco è diventata vegetariana, penso che oggi abbia sofferto molto, però ha tenuto duro e ha mangiato le sue lasagne alle verdure e delle terribili polpettine di lenticchie. Io invece ho divorato tutto quello che la nonna mi ha preparato. Adesso però sto boccheggiando come un pesce fuori dall'acqua, quindi ti lascio e vado a fare una passeggiata per smaltire le lasagne. Temo infatti che quando tornerò a Pisa e salirò sulla mia cavalla, questa ne risentirà molto.

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L’UOMO E L’ETICA : QUALI VALORI ?L’UOMO E L’ETICA : QUALI VALORI ?L’UOMO E L’ETICA : QUALI VALORI ?L’UOMO E L’ETICA : QUALI VALORI ? (indagine conoscitiva anonima a s(indagine conoscitiva anonima a s(indagine conoscitiva anonima a s(indagine conoscitiva anonima a scopo di programmazione didattica)copo di programmazione didattica)copo di programmazione didattica)copo di programmazione didattica)

Qui Liceo ScientificoQui Liceo ScientificoQui Liceo ScientificoQui Liceo Scientifico

Abbiamo effettuato un’indagine con un questionario anonimo che riproponiamo a latere. I dati sono stati elaborati e da essi emerge una realtà interessante da leggere e da interpretare. Qui di seguito le statistiche che rilevano una tale disparità di idee e di “valori” da proporre una concreta riflessione su di essi.

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I risultatiI risultatiI risultatiI risultati

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Il problema della scelta

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Proviamo allora a sollevare qualche problema. (parte 1^)

La necessità di principi di riferimento

La crisi delle certezze che caratterizza il mondo contemporaneo e di cui ciascuno di noi fa esperienza ogni volta che si trova a dover decidere se è giusto o no sostenere una certa legge, acconsentire o meno una pratica medica ed altro, rende quanto mai importante e urgente riflettere sul significato delle nostre azioni e sulle ragioni dell’attuale crisi delle certezze, visto che, nella società contemporanea, vi è l’impressione diffusa che non esistano più valori forti, che tutto sia possibile e tutto sia permesso. Chiunque può però intuitivamente comprendere che non è possibile vivere senza una qualche idea di cosa è bene fare e di cosa è opportuno evitare. Occorre quindi trovare e dare ordine, attraverso l’individuazione di norme e valori, a un mondo in cui sembrano regnare disordine e provvisorietà. Per questo si è sviluppata la ricerca di regole universali. Ma che cosa significa parlare di valori? Chi e che cosa li definisce?

Prima di tutto bisogna cercare di comprendere le cause della crisi delle certezze. I grandi sistemi ideologici e le utopie del passato, con la loro fiducia nel progresso storico, hanno ceduto il passo all’individualismo: non sono più gli interessi e i valori della collettività che guidano l’agire, ma quelli dell’individuo … L’uomo si ripiega su se stesso, si concentra su valori tesi solo alla soddisfazione di piaceri momentanei e permissivi, alla ricerca di una felicità a buon mercato.

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Qui Liceo ScientificoQui Liceo ScientificoQui Liceo ScientificoQui Liceo Scientifico

. (continua parte 1^)

L’etica per individuare valori e norme A rendere più drammatico il “vuoto di valori” è stato lo sviluppo tecnologico e scientifico. Infatti le nuove tecnologie hanno determinato una crescita smisurata dei poteri dell’uomo, consentendogli di compiere interventi al limite della liceità: per la prima volta nella storia dell’umanità le azioni dell’uomo appaiono irreversibili (sfruttamento delle risorse naturali, possibilità di modificare il patrimonio genetico di vegetali e animali), e per la prima volta l’uomo non è più solo il soggetto, ma anche l’oggetto del suo operare (vedi clonazione, interventi sul DNA …). Tutto ciò impone da un lato il valutare la convenienza di certe azioni, dall’altro il riflettere sulla legittimità di pratiche che mettono in pericolo la vita stessa dell’uomo. Compito dell’etica dunque è quello di individuare valori e norme:

• che orientino l’uomo ad agire per il bene comune (nel suo stesso interesse) e …

• gli consentano di affrontare i problemi sollevati dai

grandi cambiamenti storici, culturali e scientifici che caratterizzano la nostra epoca.

Chiariamo che:

• i valori, o principi, sono le definizioni generali e assolute di male, bene, giusto, ingiusto, rispetto, libertà, responsabilità … Sono anche modelli che consentono di esprimere i giudizi morali, cioè di valutare se un’azione o una situazione sono giuste o ingiuste rispetto a questi principi.

Le norme di riferiscono all’applicazione pratica dei principi. Sono le regole che una comunità si dà, ispirandosi ai principi, per orientare la vita sia individuale sia sociale alla realizzazione di quei principi. Ogni uomo per orientarsi nella vita ha dunque bisogno di valori e norme: senza principi e senza regole non sono possibili né l’esistenza singola, né la convivenza civile. Qual è allora l’origine dei sistemi etici (cioè l’insieme di valori e norme)? Nell’interrogarsi sul significato della propria esistenza l’uomo individua delle risposte, intorno alle quali si strutturano le diverse concezioni della vita e del mondo. Dunque all’origine dei sistemi etici c’è una particolare visione dell’esistenza (per questo sono esistiti ed esistono modelli etici diversi nelle diverse epoche storiche). Nasce allora la differenza allora tra:

� Leggi giuridiche che sono stabilite sulla base di una convenzione sociale e …

� Leggi morali che indicano quali comportamenti sono giusti o sbagliati sulla base di un’idea generale di bene e male.

Infrangere una legge morale non significa incorrere in una punizione, ma semmai fare i conti con la propria coscienza.

Mario BruselliMario BruselliMario BruselliMario Bruselli

1.1. ETICA E MORALE L’analisi etimologica rivela una parentela stretta tra le due parole:

� ETICA = dal greco ethos (costumi, abitudini) � MORALE = dal latino mores (consuetudini, usanze)

Tuttavia l’ etica ha una dimensione più teorica della morale: l’etica indaga e stabilisce i principi sulla base dei quali la morale costruisce l’insieme delle norme che regolano l’agire pratico. L’etica definisce una dottrina che si pone al di sopra e al di là delle singole culture, esprimendo quei valori universali che ispirano le norme particolari. L’etica è la base su cui si costruisce la morale. La morale ha invece una dimensione pratica, poiché procede costruendo le norme di comportamento sulla base di principi espressi dall’etica, norme che consentono all’uomo di orientarsi nella vita; questa azione è buona, questo comportamento è giusto. Ricapitolando … VOCABOLARIO DELL’ETICA I. ETICA: riflessione filosofica sui principi morali. II. MORALE: le norme di comportamento proprie di un

individuo e di una società. Con una definizione più completa si potrebbe dire “L’insieme delle norme di condotta pubblica e privata che, secondo la propria volontà, una persona o un gruppo di persone scelgono e seguono nella vita. Si basa sul principio: tutto può essere fatto, ma non tutto deve essere fatto”.

III. MORALE LAICA: norme di comportamento ispirate ai diritti dell’uomo, o comunque a principi e filosofie che non presuppongono una fede in Dio o in un qualcosa di trascendente e superiore all’uomo.

IV. MORALE RELIGIOSA: norme di comportamento ispirate a una visione religiosa della vita. Per esempio, nel cristianesimo Dio è Padre di tutti e quindi gli uomini sono fratelli. Per questo non ci possono essere caste o distinzioni sociali, e “farsi prossimo” è il comandamento principale.

V. DIRITTO: l’insieme delle leggi che una società si dà, in vista del bene comune. Il diritto fissa, di volta in volta, attraverso il fluire della civiltà, una serie di regole-quadro per rendere la convivenza umana la più vivibile possibile. Il diritto si esercita attraverso la legge, che si serve anche della forza pubblica per questo pactum societatis. Etica e diritto però non sempre coincidono. Un’azione può essere “legale” ma non “morale”.

(continua nel prossimo numero)

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Speciale eventiSpeciale eventiSpeciale eventiSpeciale eventi

Un exUn exUn exUn ex----allievo “speciale”allievo “speciale”allievo “speciale”allievo “speciale” Dedichiamo questa pagina a un ex-allievo del Liceo Classico Santa Caterina, Piero Cilotti, a testimonianza di una tradizione di formazione e di cultura che l’Istituto non ha mai perso di vista.

Con l’autore del libro abbiamo condiviso, in tempi diversi, gli stessi insegnanti e di questi vogliamo custodire il ricordo con gratitudine ed affetto, dedicando questo inserto ad altre due figure prestigiose, monsignor Borla e monsignor Furlan.

Anche Antonio Pacinotti frequentò l'istituto Arcivescovile Santa Caterina. Fu allievo di Carlo Matteucci e si laureò in matematica a Pisa con Riccardo Felici.

Tra gli altri …Tra gli altri …Tra gli altri …Tra gli altri …

Uno stralcio del libro che parla dell’Istituto