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APRILE 2016

www.ipovisione.org

EDITORE

DIretTORE responsabile

redazione

grafica e Web

capo redazione

hanno collaborato

Aris/UniANPSS

Rosy Gugliotta

Ida Cantafia, Francesca Cerami, Bruna Piazza Massimiliano Battello, Adalgisa Di Franco, Laura Schiera

Rocco Di Lorenzo

Rosy Gugliotta, Sara Giordanella, Matteo Mascellino

Matteo Mascellino, Andrea Giambona

Redazione c/o A.R.I.S.Via Ammiraglio Gravina 53

90139 Palermo Tel. 0917782629

SOMMARIO

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Un Progetto a Sostegno dei Malati Rari ASP di Palermo Azienda Pilota in Sicilia

Lo sapevi che...

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Mondo Scientifico e Imprese a confronto per GenerareSviluppo attraverso una “Nuova Cultura dell’Alimentazione”

Antologia di Lampedusa – Storie di migranti

La tua Spesa in un’App!

Intervista a Bruna Piazza, neocoordinatrice CRT Sicilia

Editoriale a cura di Rosy Gugliotta:Volontariato: in bilico tra una definizione normativae una realtà istituzionale

Il Volontario in Ospedale... Sinonimo di Qualità

IV Edizione Universo di Salute

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EDITORIALE A CURA DI ROSY GUGLIOTTA:VOLONTARIATO: IN BILICO TRA UNA DEFINIZIONE NORMATIVA E UNA REALTÀ ISTITUZIONALE

Già nel 1991 la Legge Quadro sul Volon-tariato, la 266/91, aveva dato una mano a delineare in maniera più specifica i contorni

di una figura come quella del volontario che, pur essendo molto diffusa e presente a livello sociale, stentava ad esse-re riconosciuta e tutelata nei suoi diritti, correndo spesso il rischio di prestare il proprio impegno a chi in realtà voleva solo sfruttarlo.Tale normativa allora, definendo l’attività di volontariato quale “quella prestata in modo personale, spontaneo e gratu-ito, tramite l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà”, ha concorso al riconoscimento della fun-zione attiva dei diversi enti del terzo settore all’interno del-le comunità in cui operano, all’istituzione di registri regionali per le associazioni e di un fondo speciale per il volontariato, che finanzia tutto il sistema dei Centri di Servizi.L’azione di solidarietà strutturata e continua nel tempo ope-rata da molti ha ricevuto così una cornice, una strutturazione ed un riconoscimento politico e sociale che l’ha resa ancora più efficace.Soprattutto nell’area della sanità, l’attività del volontario as-sume un significato peculiare. Concorre ad una maggiore veicolazione delle informazioni, a fornire un più ampio spa-zio di accoglienza del paziente, a dare sostegno ai familiari dello stesso spesso spaesati tra le scartoffie burocratiche e i frettolosi pareri dei medici.Tutto questo e molto di più è il volontario, che talvolta però,

anzi troppo spesso in quelle realtà in cui le istituzioni non garantiscono la piena operatività del personale specializ-zato, deve supplire ad enormi carenze dei diversi enti con cui collabora, rimpiazzando così, in maniera ingiustificata e violante le normative vigenti, coloro che in realtà dovrebbe solo coadiuvare, pur nella possibilità di applicare la propria professionalità ed esperienza. È ancora sotto esame il nuovo Disegno di Legge, approvato al Senato e fermo ancora alla Camera, relativo alla Riforma del Terzo Settore, e l’auspicio è quello che possa in qualche modo concorrere a dare ancora maggiore dignità alla figura del volontario, e in generale al lavoro delle varie realtà del terzo settore, la cui mole di lavoro spesso è sconosciuta ai più, quasi fosse un dovere per rispondere ai bisogni sociali e non un atto di grande altruismo spontaneo. E proprio in nome di questa mole di lavoro, che necessita tanto di buona volontà quanto di fondi che ne assicurino la buona riuscita, un ulteriore auspicio è quello che l’attività dei diversi Centri di Servizi, istituiti dalla stessa L. 266/91 per promuovere, valorizzare e dare un sostegno concreto alle realtà del vo-lontariato, sia più strutturata e assicuri la realizzazione di progetti e servizi quale priorità rispetto alle più generiche necessità logistiche e del personale.Non può che essere considerato fondamentale il lavoro del-le numerose realtà del no profit, cooperative sociali e asso-ciazioni che, al fianco delle diverse istituzioni (ASP, ospeda-li, medici di famiglia, scuole, ecc.), si fanno promotrici attive di scelte di salute. I contributi che seguiranno riusciranno sotto diversi punti di vista a delineare, in modo più o meno approfondito, proprio l’ampio raggio di azione delle varie as-sociazioni, che con il loro impegno contribuiscono all’evolu-zione di una cultura più sensibile, attenta e cosciente.

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INTERVISTA A BRUNa PIAZZANEO-COORDINATRICE CENTRO REGIONALE TRAPIANTI SICILIA

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“Si conclude con un segno positivo l’anno 2015 per i trapianti di orga-no nel nostro Paese (...) Altrettanto positiva l’attività trapiantologica per i tessuti e le cellule staminali emopo-ietiche (...) Nel 2015 si confermano i trend di donazione registrati nell’an-no precedente, con alcuni importanti segnali positivi”. Queste le dichia-razioni estrapolate dal Comunicato Stampa del 17 Febbraio 2016 pub-blicate sul sito del Centro Nazionale Trapianti - Ministero della Salute.Al trend nazionale positivo però si affianca quello regionale in negati-vo, con un calo di circa il 50% dei trapianti rispetto allo scorso anno e di circa il 70% rispetto al 2012, considerando che il triennio 2012-2015 a livello nazionale ha registrato un continuo seppur timido incremento del numero dei trapianti di organi e tessuti.Diverse sono state le segnalazioni che il COTTAV – Tavolo Tecnico Re-gionale delle Associazioni di Volontariato del settore trapianti, istituito con D.A. 2719 art.3 comma f, ha fatto a riguardo, battendosi con appelli diretti all’Assessore Regionale alla Salute, al Presidente VI Commissio-ne dei Servizi Sociali e Sanitari ARS, alla II Commissione Affari Gene-rali e Assistenza Sanitaria e al Ministero della Salute – CNT, nel tenta-tivo di rimarcare le diverse criticità regionali in merito all’area donazioni e trapianti, ai diritti che ai pazienti trapiantati o in attesa di diventarvi devono assolutamente essere riconosciuti e al periodo di mancanza di guida dello stesso Tavolo Tecnico in seguito alla controversa questione della dirigenza del CRT Sicilia. L’assenza di immediate risposte ha con-dotto il sopracitato COTTAV alle dimissioni di un’elevata numero delle

associazioni costituenti. Ad una commissione di esperti, costituita dal Direttore del Centro Na-zionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa, e dai coordinatori dei Centri Regionali Trapianto di Puglia ed Emilia Romagna, è allora stato affidato il delicato compito della scelta di un nuovo Dirigente del CRT Sicilia.Ad oggi, il nuovo coordinamento, conferito alla Dott.ssa Bruna Piazza, dirigente medico presso la Seconda Rianimazione dell’Arnas Civico, non può che essere un auspicio, anche in nome della sua riconosciu-ta ed elevata disponibilità, rispetto al superamento dell’attuale stato precario del sistema trapianti regionale, ad un generale riassetto or-ganizzativo che abbia come principale movente il mantenimento e il miglioramento di un sistema efficiente e funzionante, pronto a rispon-dere alle necessità dei pazienti, sperando altresì in un susseguirsi di nuove scelte politiche istituzionionali ponderate ed appropriate rispetto al complesso e delicato mondo dei trapianti.

Crisi donazione e trapianti rispetto all’ultimo triennio, a cosa pen-sa sia legata principalmente?Riguardo la crisi delle donazioni e dei trapianti dell’ultimo triennio, pen-so sia dovuta a delle criticità organizzative e logistiche a livello delle aziende sanitarie. Certamente vi è stata una riduzione del personale sanitario a causa di numerosi pensionamenti senza ripristino del perso-nale stesso, con un conseguente sovraccarico di lavoro; pertanto dare spazio ad una tematica così impegnativa non sempre è fattibile e non sempre risulta praticabile.Certamente non è cambiata la sensibilità del popolo siciliano ed il sen-so civico delle persone, pur essendoci un malumore generalizzato.

Quali le principali iniziative che potrebbero consentirne un miglio-ramento?Ritengo che si possano arginare queste criticità provando a costruire, insieme alla dirigenza delle aziende sanitarie, un modello organizzativo che possa supplire alle carenze di risorse umane, in modo da garantire le procedure sottostanti la donazione degli organi e dei tessuti.Allo stesso tempo, non bisogna smettere di diffondere la cultura della donazione degli organi nell’ambito della nostra popolazione, con l’obiet-tivo di creare sempre maggiore consapevolezza circa l’argomento nei nostri concittadini.

di Rosy Gugliotta

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Ritiene che l’implementazione del Tavolo Tecnico Permanente possa effettivamente dare dei risultati a breve termine?Il Tavolo Tecnico è stato istituito dal nostro Assessorato alla Salute con un decreto proprio con l’obiettivo di riunire le dirigenze delle principali aziende sanitarie siciliane con il Centro Nazionale Trapianti ed il Centro Regionale Trapianti. Quindi credo risulti essere fondamentale per ve-rificare quali siano le criticità principali e, conseguentemente, c’è una forte fiducia nel sua capacità di pianificare un programma di lavoro ed un modello organizzativo che possano risolvere questi ostacoli.

In considerazione delle dimissioni delle associazioni del COTTAV, ritiene che una ripresa delle collaborazioni con le associazioni di settore e dunque con i pazienti sia elemento da ripristinare?Certamente. Mi auguro quanto prima di incontrare le associazioni fa-centi parte del COTTAV e di potere ristabilire un contatto proficuo al fine di una collaborazione fondamentale, che ci supporterà nella campagna di sensibilizzazione sulla tematica della donazione degli organi. Dobbiamo fortificare la fiducia dei nostri concittadini nella sanità sici-liana dando risposte concrete. Il nostro obiettivo comune deve essere garantire la salute a coloro che sono affetti da patologie irreversibili ma suscettibili di un unico trattamento: il trapianto.

Noi non possiamo che concordare con quanto detto dalla Dott.ssa Bru-na Piazza. Crediamo fortemente che il problema non sia il popolo siciliano, che anzi si mostra sempre più aperto e disponibile riguardo la possibilità di donazione di organi e tessuti. Forse il problema sta in altro, nella carenza delle osservazioni in rianimazione, nelle condizioni di lavoro e turnazione in cui tali osservazioni dovrebbero avvenire, nell’incapacità di fare di efficenti modelli legislativi altrui un esempio da seguire, nel generale stato del nostro sistema sanitario che sfianca e sfiducia quanti in situazioni ottimali, pur nello strazio di un lutto, accoglierebbero ben volentieri la possibilità di salvare altre vite, oppure guarderebbero con fiducia ad un possibile trapianto da vivente (assai diffuso in altre realtà).Crediamo inoltre che il ruolo delle associazioni di settore sia fondamen-tale per divulgare informazioni corrette e sempre più aggiornate, ma anche per fornire assistenza specializzata tra i reparti di rianimazione a supporto dei pazienti e dei loro familiari.

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L’alleanza tra volontariato e sanità rappresenta una buona prassi par-ticolarmente consolidata nelle realtà ospedaliere odierne. Nonostante diversi contesti sanitari risultino ancora troppo spesso frammentati e diversificati, l’azione del volontariato è riuscita a inserirsi virtuosamente al loro interno apportando un valore aggiunto in termini di accoglienza, sostegno e presa in carico, informazione e chiarificazione rispetto alle pratiche e le metodologie operative, gli strumenti, le culture e le compe-tenze professionali, propri dell’organizzazione di riferimento. L’obiettivo generale di tale interazione concerne la volontà di ottenere risposte unitarie ai bisogni di salute e di tutela delle persone in stato di bisogno che consentano al cittadino di raggiungere il maggior livello di autonomia, di espressione personale, di qualità della vita e di parteci-pazione alla vita sociale in termini di risultati di servizio (attività eroga-te, pazienti assistiti) e di esiti di salute (stato di salute, autosufficienza, qualità della vita).Partendo dal presupposto che chiunque può divenire volontario ispiran-do liberamente la propria vita nel pubblico e nel privato a fini solidaristici all’insegna della gratuità, della continuità e della quotidianità, è possi-bile tracciare un identikit generale del volontario in sanità. Innanzitutto, tra i suoi tratti caratteristici si rintraccia l’essere chiarificatore e solleci-tatore della relazione e della comunicazione circolare: il volontario, di-fatti, svolgendo azioni di filtro tra paziente, famiglia e operatori sanitari, favorisce l’ascolto attivo dei bisogni della persona contribuendo, da un lato, all’umanizzazione della struttura ospedaliera e, dall’altro, alla dif-fusione d’informazioni chiare e comprensibili volte alla tutela dei diritti di cittadinanza.Sulla scia di tale caratteristica, il volontario sanitario è chiamato ad as-sumere un’altra duplice veste: da un lato, quella di ricercatore attento e riflessivo, impegnato ad ascoltare e attenzionare le esigenze del pa-ziente al fine di ideare e realizzare interventi funzionali, e, dall’altro, divenire esploratore e mobilitatore di alternative possibili ampliando il ventaglio delle scelte e implementare, al contempo, iniziative di preven-

zione e sensibilizzazione in tema di salute e benessere.Alla luce di quanto detto, il volontariato in sanità rappresenta un alleato prezioso per la co-costruzione e la co-gestione d’interventi di qualità che rintracciano nella collaborazione tra la realtà sanitaria e quella volonta-ria un passaggio strategico per rispondere ai processi di cambiamento dei bisogni e di trasformazione dei sistemi di welfare. In tal senso, tutti possiamo metterci in gioco con spirito d’iniziativa, intraprendenza e vo-lontà per divenire volontari assumendoci questo impegno civico impor-tante e fondamentale per il miglioramento del più ampio stato di salute e benessere.

VOLONTARIATO IN SANITÀ...SINONIMO DI QUALITÀ

di Laura Schiera

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Lo sapevi che...Il 5 dicembre ricorre la Giornata Mondiale del Volontariato. Istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre del 1985, questa manifestazione internazionale da voce ogni anno alle innumerevoli realtà di volontariato sparse nel mondo al fine di riconoscerne il lavoro, il tempo e le capacità messe a frutto per il bene comune secondo un’ottica di rete. Ponendosi come iniziativa orizzontale che coinvolge molteplici settori, da quelli riguardanti la cultura e l’istruzione ad altri inerenti alla ricerca, ai media, alle imprese e alle politiche sociali e regio-nali, la GMV ha l’obiettivo di incoraggiare la cultura del volontariato, stimolare il dibattito sul ruolo fondamentale di tale realtà nei diversi contesti di vita e promuovere le più variegate iniziative aventi come mission la promozione della pace, la realizzazione di aiuti umanitari e medici, la tutela e il monitoraggio dei diritti umani e il supporto di organizzazioni non lucrative di utilità sociale.

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Lo sapevi che...Il 2011 è stato proclamato “Anno Europeo delle Attività di Volontariato che promuovono la Cittadinanza Attiva”. La scelta della tematica è stata strettamente correlata all’importanza riconosciuta al volontariato quale dimensione fondamentale e insostituibile per la realizzazione di un’Europa maggiormente democratica, fondata sulla solidarietà e su realtà locali inclusive. Sulla stessa lunghezza d’onda della Giornata Mondiale del Volontariato, l’Anno europeo ha promosso la sensibilizzazione dell’opinione pubbli-ca sulla rilevanza dell’azione volontaria e la rimozione dei continui ostacoli che i volontari e le associazioni rilevano in termini di riconoscimento, al fine di: creare ambienti più favorevoli al volontariato, riconoscerne il valore, sostenerne la vision e la mission, potenziarne il ruolo, favorirne la cooperazione, evidenziarne il contributo in tema di coesione, inclusione sociale, partecipazione civica, cittadinanza responsabile, nonché di arricchimento del capitale sociale. Dal 2011 ad oggi, l’impegno di ciascun Paese e ciascun cittadino continua e concerne la continua realizza-zione di eventi, pubblicazioni, studi e discussioni tra volontari, associazioni, autorità e istituzioni.

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Si tratta di un’iniziativa volta a intervenire sul delicato ambito delle malattie rare. Quello che l’ASP di Palermo intende realizzare è un’azione di potenziamento dei Centri afferenti alla Rete Regionale delle Malattie Rare attra-verso la costruzione di una mappa georeferenziata della provincia di Palermo e l’implementazione di una Banca Dati utile al trasferimento di informazioni e dati e al rafforzamento della collaborazione tra i vari attori coinvolti nella gestione socio-assistenziale dei malati rari. Le malattie rare generano problemi specifici legati da un lato all’essere affetti da una patologia severa, dall’altro, a causa delle difficoltà di diagnosi e cura, al non essere riconosciuti in quanto affetti dalla stessa. Proprio relativamente a quest’ultimo aspetto l’iniziativa dell’ASP intende intervenire con l’obiettivo prioritario di creare le condizioni affinché i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta siano pronti ad identificare segni clinici che inducono il sospetto di malattia rara, e questo per evitare ritardi nella presa in carico. Ciò verrà attuato attraverso azioni di informazione e formazione.

Le malattie rare inoltre sono croniche, eterogenee, altamente disabilitanti, spesso incurabili, difficili da diagnosticare correttamente ed oltre la metà delle diagnosi viene effettuata in età pediatrica, il che complica il tutto. Il paziente non ha un singolo problema medico, ma ne presenta spesso molteplici e divengono necessari interventi medici multi-specialistici, più numerosi che in altre disabilità o ma-lattie croniche. Finalità del progetto ecco che diviene anche l’attivazione di percorsi individualizzati multi contestuali socio-sanitari. Con questo progetto sarà possibile dare il via a numerosi servizi basilari per diagnosi corrette e pre-coci. Si pensi alla formazione del personale dei vari consultori familiari ai fini delle diagnosi prenatali o al supporto che si può dare alle coppie in dolce attesa che ovviamente presentano un rischio mag-giore rispetto alla popolazione in generale, obiettivi raggiungibili in coordinazione con il Dipartimento Materno Infantile. Oppure alla possibilità di semplificare le procedure di prescrizione, erogazione e

somministrazione dei trattamenti, in collaborazione con il Dipartimento del Farmaco. Ancora una volta ci preme sottolineare il fondamentale ruolo riconosciuto alle associazioni quali riferimento per offrire un supporto, un orienta-mento ai servizi, un accompagnamento dei pazienti e delle loro famiglie nelle varie fasi dell’iter assistenziale, per concorrere a creare consape-volezza dei loro diritti socio-sanitari e previdenziali e per dare loro la possibilità di trovare un “luogo” sicuro in cui confrontarsi, un imprescindibile punto di riferimento per la condivisione di esperienze.A tal proposito il Comitato Cunsultivo Aziendale fungerà da mediatore tra istituzione e associazioni di pazienti e da figura propedeutica all’avvio di una funzionale collaborazione su diversi livelli, primari quelli della formazione e dell’informazione rispetto agli specifici target interessati.Quello proposto dall’ASP è un progetto pilota, è innovativo e, se darà i frutti che ci si prospetta, l’auspicio è che possa servire quale modello per tutte le altre Aziende Sanitarie Provinciali, nell’idea che allargare la rete di collaborazioni tra quanti operano nel settore delle malattie rare possa essere l’unica via che consente una presa in carico cosciente, globale ed efficace.

UN PROGETTO A SOSTEGNO DEI MALATI RARIASP DI PALERMO AZIENDA PILOTA IN SICILIA

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di Sara GiordanellaPsicologa ARIS

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di Francesca CeramiDirettore Generale IDIMED

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MONDO SCIENTIFICO E IMPRESE A CONFRONTOPER GENERARE SVILUPPO ATTRAVERSO UNA

“NUOVA CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE”.

Riapre i battenti in Sicilia la 2^ Edizione della Fiera della Biodiversità Alimentare, nella storica cornice culturale del museo all’aperto dell’Orto Botanico di Palermo. Infatti, dopo lo straordinario successo dello scorso anno con circa 10 mila visitatori, 60 aziende coinvolte nell’esposizione dei loro prodotti e oltre 100 relatori provenienti dalle Università sicilia-ne, dai Centri di Ricerca e dalle imprese dell’agroalimentare, l’evento ritorna con un ricco programma di incontri, tavole rotonde, laboratori, cooking show e stand vendita.La kermesse è organizzata da IDIMED (Istituto della Dieta Mediterra-nea), in stretta collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, il Comune Capoluogo, il CNR, il Consorzio Universitario della Provincia di Palermo, alcuni tra i più rappresentativi Assessorati Regionali e l’AN-CI Sicilia.Saranno quattro giorni pieni di appuntamenti finalizzati a trasmettere giuste informazioni, a rilanciare i temi dell’agroalimentare siciliano in crisi, a proporre soluzioni innovative, a trovare nuove connessioni ed a costruire nuove partnership di sviluppo. Il giorno di apertura, il 5 pomeriggio, sarà dedica-to alle buone pratiche sperimentate, negli ultimi anni, nei territori siciliani che riguardano il vasto patrimonio alimentare dell’Isola: le filiere corte, la biodiversità delle leguminose e dei fruttiferi antichi, le aggregazioni di settore, i consorzi, le innovazioni nel marketing, la prevenzione primaria, l’innovazio-ne e la tecnologia a sostegno della salute, il Cu-linary Team, esportare le competenze nel settore enogastronomico, la banca del germoplasma.La giornata del 6 sarà concentrata sul “dialogo” tra esperti e pubblico che si confronteranno attraverso

3 Tavole Rotonde: a) Cereali, legumi, verdura, frutta, funghi, olio: bio-diversità, proprietà salutistiche e sviluppo territoriale; b) Carni, pesce, formaggi, conserve, vino: produzioni tipiche, caratteristiche identitarie e sviluppo locale; c) Comunicazione, marketing territoriale e lo sviluppo locale: modelli e opportunità. Le giornate di sabato e domenica, ospiteranno laboratori di conoscen-za e degustazione: pane, farina, pasta, olii, pesce, vini, birra, miele. I la-boratori saranno gratuiti. Saranno anche realizzati esibizioni, dimostra-zioni e cooking show a cura di alcuni chef Francesco Piparo, dei prof. Pupillo e Fiorino, del maestro Salvatore Cappello e dell’Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri di Palermo, dell’Associazione ICARO con i suoi laboratori di “visualfood”. Nella giornata conclusiva, l’8 maggio, sarà organizzata “La Festa della Mamma in Fiera” con una Tavola Rotonda sui temi della “nutrizione umana” e un momento ricreativo in cui genitori e figli potranno scoprire la cultura del buon cibo e i benefici di una corretta alimentazione medi-terranea. Tra i nostri ospiti più importanti, i giovani e gli studenti delle scuole si-ciliane di ogni ordine e grado e in particolare, degli Istituti Alberghieri di Sicilia, potranno in Fiera acquisire corrette informazioni sull’alimen-tazione. Saranno coinvolti attivamente anche gli adulti, i professionisti, gli operatori, gli imprenditori, e ciò ci permetterà di raggiungere tutti: chi

acquista quotidianamente il cibo per nutrire la propria famiglia, chi lo propone nei ristoranti, chi insegna nelle scuole e soprattutto chi progetta le politiche territoria-li, affinché questo tema esca dall’ambito specialistico e diventi patrimonio comune e nuovo catalizzatore di “sviluppo integrato e sostenibile”. Un momento particolare sarà dedicato, in continuità con il Progetto Pescato Siciliano e Dieta Mediter-ranea, in stretto raccordo con il Dipartimento Pesca Mediterranea, al tema della “Sicurezza alimentare” sabato, 7 maggio, e ancora informazione, trasforma-zione e assaggio del prodotto nelle diverse giornate

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della fiera: buone pratiche, tavole rotonde, coking show e laboratori di degustazione. Molte le associazioni del privato sociale e le aggregazioni di impresa che ci hanno assicurato la loro partecipazione tra cui ci piace citare: SIMP (Società Italiana di Medicina Perinatale), SIGiTE (Società Italiana Ginecologia Terza età), AIDM (Associazione Italiana Donne Me-dico), Gruppo di Sostegno alla pari dell’Associazione L’Arte di Crescere, Slow Food, Associazione Amazzone, Unione delle Associazioni no pro-fit. Hanno garantito la loro presenza, come Media Partner Radio Pal e Video Sicilia. Di particolare rilievo la presenza di PUTIA SICILIA che animerà la fiera con le sue attività di educazione al gusto, di degustazione guidata e di socializzazione tra mamme e bambini e soprattutto riportando l’atten-zione sul tema della solidarietà e della multiculturalità nell’ambito della Alimentazione etica e sostenibile. Tra gli ospiti che hanno confermato la loro presenza: Fabrizio Micari, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo; Leoluca Orlando, Sindaco della Città di Palermo; Antonello Cracolici, Assessore Regionale dell’A-gricoltura; Maurizio Croce, Assessore al Territorio e Ambiente; Rober-to Lagalla, Consiglio Nazionale delle Ricerche; Antonio Venturino, vice Presidente vicario dell’ARS; Alessandro Aricò, Presidente del Consorzio Universitario; Paolo Amenta, ANCI Sicilia; Francesco Licata di Baucina, ARPA Sicilia; Giuseppe Russo del Consorzio Ballatore; Salvatore Fiore dell’Ordine degli Agronomi e Forestali di Palermo; Giuseppe Antoci di Federparchi Sicilia e Alessandro Notari della Fondazione Angel Keys e Dieta Mediterranea. Tutti possono partecipare. L’ingresso è libero nei giorni 5 e 6 per la Sala Lanza e le location dei laboratori, il 7 e l’8 si entrerà con un ticket ridotto di 2 € e si avrà l’accesso e la possibilità di godere della splendida atmo-sfera dell’Orto botanico. La Fiera sarà anche una ”vetrina” per tutte le aziende coraggiose che seguono la tradizione, tutelano la biodiversità e garantiscono gli aspetti nutrizionali e la salvaguardia ambientale. Il programma dell’evento e la documentazione per l’iscrizione è consultabile nel sito: www.istitutoidimed.com.

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di Adalgisa Di Franco

L’alimentazione corretta e bilanciata è alla base di uno stile di vita sano che ci permette di preve-nire molteplici patologie. Così oggi inizia a diffon-dersi la volontà di mangiare in modo equilibrato, osservando le caratteristiche nutrizionali d’ogni alimento. Ecco dunque la nuova app gratuita che ci permette di conoscere, scegliere e trovare gli alimenti giusti: NUNA Nutritional Navigator, rea-

lizzata da due medici italiani, specialisti in gastroenterologia e nutrizione umana, il Prof. Alessandro Casini e il Dott. Alessandro Tozzi, fondatori di Nunacode s.r.l., innovativa start up Spin-off Accademica dell’Univer-sità degli Studi di Firenze. Il progetto NUNA promuove la dieta mediter-ranea e permette di conoscere ed inserire gli alimenti della nostra spesa in una piramide ali-mentare per poter valutare quanto sia bilanciata. Un punteggio piramide valuta quanto è sano il nostro piano alimentare e maggiore sarà il pun-teggio tanto maggiori saranno i benefici per la salute. L’app ha una funzione fondamentale pri-ma, durante e dopo la spesa, poiché si assicura della composizione degli alimenti che vengono acquistati, consigliandoli con semaforo verde o giallo e sconsigliandoli del tutto con quello ros-so. NUNA permette anche di filtrare la ricerca dei prodotti alimentari in base alle etichette nu-trizionali (senza glutine, senza zuccheri aggiunti, senza lattosio ecc) che ciascuno desidera e suggerisce inoltre sfiziose ricette da realizzare sulla base dei cibi acquistati. Dunque la tecnologia giunge in tavola per garantire una prevenzione iniziando proprio da ciò che ingeriamo, facendoci ritrovare anche il gu-sto del mangiar bene ed il divertimento in cucina.

LA TUA SPESA IN UN’APP!

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Si è svolta lo scorso 28 Aprile, presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Paler-mo, la IV edizione di “Universo di Salute”, una manifestazione all’insegna di prevenzione, informazione e formazione rispetto ai temi della Salute, dell’Ambiente e della Sicurezza, rivolta principalmente ai giovanissimi studenti delle scuole e realizzata nell’ambito del progetto “Ambasciatori di Aria, Acqua, Terra e Mare” dal gruppo “Diritti alla Salute”. Quest’ultimo nasce dall’impegno congiunto tra Ida Cantafia, Presidentessa dell’Asso-ciazione Punto Onlus, nonché coordinatrice del suddetto evento, e alcu-ni medici referenti delle principali aziende ospedaliere di Palermo: il Dott. Salvatore Siciliano dell’AOOR Villa Sofia-Cervello, la Dott.ssa Nicoletta Salviato dell’ARNAS Civico Di Cristina-Benfratelli, la Dott.ssa Provviden-za Ficano dell’AOUP Policlinico Paolo Giaccone. Inoltre “Diritti alla Salu-te” si avvale della preziosa collaborazione dell’ARIS. La giornata si è aperta all’interno del cinema “De Seta” con un concerto della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri, la quale si è esibita insieme al Coro della Polizia Municipale; a seguire il toccante Coro delle Mani Bianche dell’ENS (Ente Nazionale Sordi). Conduttrice e madrina dell’e-vento è stata la poliedrica artista Lucina Lanzara, che ha anche contri-buito ad allietare il giovane pubblico con virtuosismi canori alla chitarra. Lo spettacolo musicale si è concluso con l’intervento di alcuni dei rap-presentanti delle istituzioni e degli enti patrocinanti: il Prof. Leoluca Or-lando, Sindaco di Palermo, il Generale Riccardo Galletta dell’Arma dei Carabinieri, il Capitano di Vascello Gaetano Martinez della Capitaneria di Porto/Guardia Costiera, il Senatore Fabio Giambrone, Presidente di Gesap, la Prof.ssa Barbara Evola, Assessora alla Scuola, la Prof.ssa Agnese Ciulla, Assessora alla Cittadinanza Sociale, la Dott.ssa Maria Prestigiacomo, Presidentessa di AMAP, e Vincenzo Messina, Coman-dante della Polizia Municipale. All’esterno, dove erano allestite le botteghe e i gazebi espositivi degli enti partecipanti e delle varie associazioni, tra cui le già citate ENS e ARIS, l’Associazione Thalassemici, ANAS (Associazione Nazionale di Azione

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di Massimiliano Battello

Sociale “Enzo Fragalà”), Associazione Medici Palermo, FINP (Federa-zione Italiana Nuoto Paralimpico), e l’ Associazione Punto Onlus. La visita alle botteghe è stata contornata da esibizioni delle unità cinofile della Polizia Municipale e dimostrazioni dei mezzi robotici in dotazione al nucleo antisabotaggio dell’Arma dei Carabinieri; per l’occasione, l’A-RIS ha inoltre messo a disposizione la propria équipe di professionisti per effettuare screening oftalmologici gratuiti. Ciascuno ha concorso al raggiungimento della mission del progetto: promuovere i comporta-menti civici che definiscono il rispetto di sé e dell’altro, il rispetto dell’ambiente e la responsabilità verso le generaioni future.

IV EDIZIONE UNIVERSO DI SALUTE

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Antologia di Lampedusa – Storie di migranti

Un susseguirsi di esperienze, racconti ed emozioni raccolti tra i reparti dell’Ospedale V. Cervello dove centinaia tra i migliaia di migranti arri-vati a Lampedusa hanno trovato un appiglio sicuro, non solo medico, ma anche emotivo e psicologico. Testimonianze di vicende crude e toccanti che la Dott.ssa Linda Pasta e il Mediatore Culturale cubano Leonardo Antonio Mesa Suero hanno trascritto nel tentativo di narrare e sensibilizzare rispetto all’orrore che questi uomini, queste donne e questi bambini sbarcati a Lampedusa, con la grande gioia di chi rischia la vita per una possibilità di riscatto, hanno dovuto subire tra guerre, fame, stenti e abusi.

Giorno 21 Aprile la presentazione del volume presso l’Aula Magna dell’Ospedale Cervello, alla presenza, unitamente agli autori, di Ga-briella Filippazzo, presidente di FESSM (Fondazione per le Emergen-ze Sanitarie del Sud del Mondo) editrice del libro con la collaborazione di CeSVoP e ARIS, Giuseppe Malizia, vice presidente e responsa-bile scientifico FESSM, Rocco Di Lorenzo, presidente dei Comitati Consultivi Aziendali dell’area metropolitana di Palermo e dell’ARIS, e Valentina Cicirello di Life and Life Onlus, organizzazione umanitaria internazionale.

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Basta con il tiro al piccione

Vivo in una città, nella quale sino a pochi decenni ad-dietro, esisteva il tiro al piccione, all’Addaura, a Paler-mo (....).Un mio vicino di casa aveva inventato uno stratagem-ma per catturare i piccioni che sfuggivano alle pallot-tole dei fucili, adescandoli con un richiamo; i poveri piccioni non conoscevano il destino che li aspettava. Venivano catturati e rivenduti al circolo di tiro, dopo che il mio vicino gli faceva una tacca sulla zampina, che dimostrava che era fuggito alle pallottole (...). Quando poi il piccione invece rimaneva vittima del gioco, sempre il mio vicino recuperava il cadavere e cucinava il pennuto. Non andava perso nulla! Ma si trattava di piccioni.La tragedia di Catania ricorda molto la storia dei pic-cioni del tiro al volo dell’Addaura. La Repubblica ripor-ta che: “a una delle vittime, che aveva 27 anni, è stato fatale il quinto sbarco in nove anni. L’egiziano era già stato rimpatriato quattro volte a partire dal 2004, l’ultima nell’aprile scorso. Nessuno dei suoi compagni

di traversata lo conosceva, e questo ha rallentato la sua identificazione, che è avvenuta grazie alle impronte di-gitali”.L’identificazione tramite le impronte digitali, ricorda le tacche che venivano fatte ai piccioni, e tutto il sistema dei rimpatri gestito dai Governi Europei ricorda la sto-ria dei piccioni dell’Addaura: la cattura, il rimpatrio, il nuovo tentativo di fuga, sino a quando il quinti “volo” diventa fatale.In realtà, la differenza sta nel fatto che oggi il tiro al piccione è stato bandito in quasi tutti i Paesi del mon-do, e non esistono più quelli che hanno l’opportunità di catturare il pennuto sfuggito.Invece, la cattura dei poveri migranti continua ad es-sere uno sport praticato dalla Comunità Europea. Si potrebbe eccepire che il povero ragazzo Egiziano non è stato impallinato da una pallottola, ma è chiaro che, equivalente alla pallottola, è stata l’inadeguata orga-nizzazione dei soccorsi, attivati appena avvistato il barcone. Il ragazzo non sapeva nuotare ed è morto ad una cinquantina di metri dalla riva. Non è stato e non sarà l’unico.

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SPORTELLO DI ORIENTAMENTO E ASSISTENZA

CENTRO D’IPOVISIONEE RIABILITAZIONE VISIVA

L’A.R.I.S gestisce, in forma gratuita, lo Sportello Social Info Point per soddisfare i bisogni psico-sociali, previdenziali e sanitari della persona con disabilità, offrendo supporto per la compilazione e la presentazione delle apposite pratiche previdenziali – presso gli enti competenti (Patronato) – tese al riconoscimento dell’invalidità civile (e conseguente aggravamento), della cecità civile (legge 138/2001), della legge 104/1992 e dell’accompagnamento, nonché del rilascio

di ausili socio-sanitari.

SOCIAL INFO POINT

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Il Centro di Ipovisione A.R.I.S., ha istituito una giornata settima-nale, il lunedì pomeriggio dalle 14.00 alle 17.00, per le visite or-tottiche rivolte ai bambini con problemi visivi e di occhio pigro. Si effettueranno inoltre i controlli dei bambini risultati positivi per di-sturbi oculari in seguito agli screening scolastici gratuiti effettuati dall’ A.R.I.S. presso alcune scuole di Palermo e Provincia. Attraver-so il sito www.ipovisione.org è possibile accedere alla modalità di prenotazione online, oppure telefonicamente chiamando il numero

0916802034 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00.

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