N° 34 • Maggio 2010 - Ipovisione.org n 34.pdf · donazione di cornee ... Fra associazioni e...

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N° 34 • Maggio 2010 La danza come terapia per gli ipovedenti Sensibilizzazione a favore della donazione di cornee Sensibilità al contrasto negli ipovedenti Il rilancio del centro di ipovisione di Palermo LOW VISION ACADEMY LOW VISION ACADEMY LOW VISION ACADEMY LOW VISION ACADEMY A.R.I.S. - Via Amm. Gravina, 53 - 90139 PALERMO - Trimestrale - Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in A.P. - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/Torino iscrizione Tribunale di Palermo con decreto n. 19 del 20-25/07/2000 - n° 34 ANNO 10 - Copia 1 euro - Contiene IP.

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N° 34 • Maggio 2010

La danza come terapia per gli ipovedenti

Sensibilizzazione a favore delladonazione di cornee

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Sensibilità al contrasto negli ipovedenti

Il rilancio del centro di ipovisionedi Palermo

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PPresidente ARIS: Rocco Di Lorenzo

Low Vision AcademyPresidente: Nicola Pescosolido (Roma)

Vice presidente: Enzo Maria Vingolo (Roma)

Segretario: Paolo Limoli (Milano)

Comitato Scientifico:Federico Bartolomei (Bologna)Rosario Brancato (Milano)Paolo Carelli (Napoli)Luciano Cerulli (Roma)Pier Enrico Gallenga (Chieti)Roberto Iazzolino (Milano)Paola Iorio (L’Aquila)Girolamo Lo Verso (Palermo)Lorenzo Mannucci (Padova)Alberto Renato Meduri (Bologna)Mariachiara Morara (Bologna)Lucia Scorolli (Bologna)Marcello Rapinese (Chieti)Sergio Zaccaria Scalinci (Bologna)Pasquale Troiano (Milano)

Editore: ARIS(Associazione Retinopatici ed Ipovedenti Siciliani)

Iscrizione al R.O.C. n° 18408 del 17/06/09Redazione c/o ARIS:

Via Amm. Gravina, 53 - 90139 PalermoTel/Fax 091 6622375 - e-mail: [email protected]

Direttore responsabile: Rocco Di LorenzoRedattori: M. Lombardi, F. Di Lorenzo, D. Matranga,

M. PomaHanno collaborato: R.C. Barbati, L. Di Lorenzo,

M. Evangelista, A. Giuffre’, E. Mortillaro, N. Pescosolido, D. Polizzi, S. Prestigiacomo, E.Sapienza, F. Tranchida

Fotocomposizione e stampa: Fabiano Group SrlReg. S. Giovanni 40 - 14053 Canelli (AT)Tel. 0141 827801 - Fax 0141 827830E-mail: [email protected]

A.R.I.S.

Associazione deiRetinopatici ed Ipovedenti Siciliani

IPOVISIONES C I E N Z A , I N F O R M A Z I O N E , C U L T U R A E M E R C A T O

5 Il rilancio dellʼattività del Centrodi Ipovisione di Palermo

10 Il trapianto di cornea e la vista

14 Valutazione della sensibilità al contrasto nel soggetto ipovedente

20 La riabilitazione visiva della retinopatia diabetica

24 Danzamovimentoterapia

28 Vederci chiaro a scuola

32 Alla scoperta della poesia

34 Il Torball: lo sport di squadra deidisabili visivi

40 Lʼobbligo di assunzione dei disabilie le quote di riserva

44 Il diritto negato ai disabili sullestrisce blu

Sommario

La riproduzione parziale o totale di articoli è subordinata al consenso scritto dellʼEditore. Tutti i diritti sono riservati.

Sembra proprio il caso di di-re “la quiete dopo la tempe-

sta”. Dopo settimane di tram-busto al Centro di Riabilitazio-ne dellʼAris, sito presso lʼA-zienda Ospedaliera OspedaliRiuniti “Villa Sofia-Cervello” , fi-nalmente la situazione sembraessersi assestata. Il cambio diguardia, con conseguente tra-sferimento dellʼU.O. di Oculi-stica dellʼOspedale “Villa Sofia-Cervello”, nonchè di apparec-chiature e personale pressounʼaltra Azienda Ospedaliera,non ha interrotto il lavoro delCentro di Ipovisione dellʼOspe-dale “Villa Sofia Cervello” che,in effetti, ne ha pure approfitta-

to per un graditissimo rinnovo.Il suddetto Centro, frutto del-lʼaccordo tra lʼAris e lʼAziendaOspedaliera, nato nel 2004, è ri-masto al suo posto e la sua fun-zione è stata oltretutto rivaluta-ta grazie alla nuova DirezioneGenerale assunta dal dott. Sal-vatore Di Rosa. La struttura interdisciplinarecomposta da unʼequipe di Or-tottisti, Oculisti, Psicologi ed As-sistenti Sociali, prevede lo stu-dio delle patologie responsabi-li dellʼipovisione ed interventi fi-nalizzati al sostegno psicologi-co ed al reinserimento socialedel paziente ipovedente. Il Cen-tro è attualmente lʼunica strut-

Il rilancio dell’attività del Centro di Ipovisione di PalermoA CURA DIROCCO DI LORENZO

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S C I E N Z A , I N F O R M A Z I O N E , C U L T U R A E M E R C A T OIPOVISIONE

Edi tor ia le

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tura dedicata a questa tipolo-gia dʼutenza nellʼambito della Sicilia Occidentale. Attorno al Centro lʼAris ha pro-mosso un Servizio di Psicolo-gia per disabili visivi ed i loro familiari, con la consulenza del-lʼIIPG (Istituto Italiano di Psica-nalisi di Gruppo) e del Diparti-mento di Psicologia dellʼUni-versità degli Studi di Palermo, ed un Servizio di Consulenza Genetica in collaborazione con il Ceinge (Società che si occu-pa di biotecnologie avanzate) dellʼUniversità Federico II di Na-poli. A confermare il rilancio del-lʼattività del Centro, è prevista a giorni una visita ufficiale del-lʼAssessore Regionale alla Sa-nità, Massimo Russo, accom-pagnato dal Direttore Genera-le Salvatore Di Rosa e dai Di-rettori, Sanitario ed Ammini-

strativo, dellʼAzienda Ospeda-liera “Villa Sofia-Cervello”. LʼA-zienda ha rinnovato per il trien-nio 2010-2012 il protocollo dʼin-tesa con lʼARIS, che in Sicilia rappresenta lʼunico accordo tra unʼAssociazione no profit ed unʼAzienda Ospedaliera nel set-tore della Riabilitazione Visiva. Sono stati riproposti progetti di Servizio Civile affinché i pro-fessionisti del Centro di Ipovi-sione vengano affiancati dai vo-lontari che potranno sostenere il lavoro dellʼequipe multidisci-plinare. È stato anche propo-sto un progetto per la donazio-ne ed il trapianto di cornee, con la collaborazione del Centro Re-gionale Trapianti, lʼU.O. di Ocu-listica, la Banca degli Occhi Lions ed i Servizi Sociali dellʼa-zienda Ospedaliera Ospadali riuniti “Villa Sofia-Cervello”. Il nuovo direttore dellʼU.O. di Ocu-listica è il dott. Antonino Pioppo, grande amico degli ipoveden-ti, che sosterrà con entusiasmo lʼattività no – profit dellʼAris che opera presso lʼAzienda Ospe-daliera Ospedali Riuniti “Villa Sofia-Cervello” dal 2003. Sono numerose e vari i propositi da parte della nuova Direzione Ge-

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nerale, come la creazione, pres-so lʼOspedale “Villa Sofia-Cer-vello”, di un nuovo Polo Pedia-trico.E proprio in armonia con la nuo-va struttura, il nuovo direttore dellʼU.O. di Oculistica, Pioppo, a seguito di unʼintensa attività di formazione e di iniziative scien-tifiche con specialisti america-ni, in particolare con il prof. Ca-pone, intende realizzare, attor-no a questo Polo Pediatrico, un Centro di Riabilitazione visiva per bambini, anche plurimino-rati. Infatti, così come è emer-so anche a seguito del Corso di Riabilitazione Visiva nellʼA-dulto Ipovedente promosso dal-lʼAris, che si è tenuto nei giorni 20 e 21 novembre 2009, pres-so lʼAzienda Ospedaliera “Vil-la Sofia-Cervello”, lʼattuale Cen-tro di Ipovisione e Riabilitazio-ne è specializzato nella riabili-

tazione visiva dellʼipovedente adulto, sarebbe quindi auspi-cabile la realizzazione di un Centro analogo anche per i bambini. Si tratterebbe, tra lʼal-tro, dellʼunico Centro nellʼItalia Meridionale. Attualmente non è facile quantificare il numero dei bambini con problemi di vi-sta, anche se si sa che in Italia sono in aumento quelli affetti da minorazioni visive, come la ROP (Retinopatia del Preter-mine) o affetti da sindromi varie, anche a causa di danni neuro-logici. Per portare avanti tutte le iniziative future è importante che lʼattuale amministrazione sostenga il Centro nellʼimpresa di completamento della struttu-ra attraverso la fornitura di nuo-ve attrezzature per la diagno-si, cura e riabilitazione, indi-spensabili allʼespletamento del corretto lavoro da parte della nuova equipe multidisciplinare dellʼAris. ♦

Nella foto dott. A. Pioppo

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Sabato 29 maggio 2010 / ore 9.00 - 14.00Anfiteatro - Centro servizi (Piano terra) - Bologna - Quartiere fieristico

nell’ambito di 17° mostra internazionale al servizio della sanità e assistenza - 26-29 maggio 2010

Convegno: “Una vita fuori dall’ombra”Nuovi sguardi sul mondo dell’ipovisione e delle malattie genetiche della retina.

RPAssociazione Retinite PigmentosaEmilia-Romagna

EXPOSANITA’ |

Programma“Una vita fuori dall’ombra”Nuovi sguardi sul mondo della ipovisione e delle malattie genetiche della retina.Fra associazioni e oftalmologia:il punto sulla ricerca e il futuro dell’assistenza

ArgomentiCellule staminali / Applicazioni in ambito oftalmologico Ruolo dei fattori di crescita nelle patologie oculari/ ore 9.00: saluti e presentazione iniziativa da parte di RP/ ore 9.30: apertura dei lavori con il Prof. Renato Alberto Meduri / ore 10.00: Prof. Sergio Zaccaria Scalinci/ ore 10.30: Charles Plaskon Ipovisione all’estero/ ore 11.00: Massimiliano Pionbo / Ruolo dello sport nell’Ipovisione / ore 11.30: Mauro Sarti / L’importanza della comunicazione tra terzo settore e nuovi media/ ore 12.00: spazi aperti per interventi e quesiti associazioni

ContattiSegreteria organizzativaD.ssa Antonella Gambini / [email protected] RP Emilia Romagna Onlus / via Gandusio 12 Bologna 40127 www.retinitepigmentosa.it / [email protected]. 051-246705

8:45 - 11:30 CORSI MONOTEMATICI

Corso A: Semeiotica dell’ipovisioneF. Bartolomei (Bologna) – Diagnostica e ipovisione: microperimetriaversus perimetria computerizzataR. Solari (Milano) – Progettare la riabilitazione: le mappe visive virtuali e discussione di casi cliniciL. Pierro (Milano) – OCT: quadri caratteristici nelle basse visioni

Corso B: Training e riabilitazioneG. Giacomelli, R. Volpe (Firenze) – Fisiopatologia della lettura equalità della visioneL. Russi (S. Giovanni Rotondo) – Fisiopatologia della letto-scritturae metodi di miglioramentoE. Febbrini Del Magro (Firenze) – Esercizi per la lettura

11:30 PRESENTAZIONE DEL CONGRESSO11:40 - 12:00 LEZIONE MAGISTRALE: L. Maffei (Pisa)

Aspetti anatomici e fisiopatologici della neuroretina12:00 - 13:00 TAVOLA ROTONDA

CONDUTTORE: P. G. Limoli (Milano)La stabilizzazione delle condizioni fisiologichedella neuroretina: punto di partenza per una riabilitazione efficace

Topics: Antiossidanti, Emoreologici, Neuroprotettori, Antiangiogenici, AcidiGrassi Poliinsaturi, Fattori di crescita, anti VEGF e Gene Therapy

PANEL: R. Fasciani (Roma), B. Lumbroso (Roma), L. Maffei (Pisa), N. Pescosolido(Roma), C. Pierrottet (Milano), A. Pioppo (Palermo), S.Z. Scalinci(Bologna), G. Scarsella (Roma), M. Scimemi (Palermo), D. Siravo (Pisa)

13:00 - 15:00 Pausa 15:00 - 16.00: SESSIONE SHORT COMMUNICATION

CONDUTTORI: P. Troiano (Milano), G. Corradetti (Bologna), P. Iorio (L’Aquila)Ipovisione e riabilitazione ottico-biologicaAl termine della sessione sarà premiato il lavoro migliore

16:00 - 16:45 TAVOLA ROTONDACONDUTTORE: E. M. Vingolo (Roma)La riabilitazione attraverso la specializzazione, la plasticità el’allenamento della neuroretina: attualità e prospettive

Topics: Basi neurofisiologiche del biofeedback, Strategie di allenamento visivo, perché usare un led flickerante oppure unostimolo strutturato, Quale controllo della fissazione, Cosa bolle in pentola

PANEL: A. Avella (Napoli), F. Bartolomei (Bologna), R. Contestabile (Roma),M. R. Franco (Lecce), P. Fumoleau (Roma), E. Gallo (Catania),P. Iorio (L’Aquila), P. G. Limoli (Milano), L. Maffei (Pisa)

16:45 - 17:45 Pausa17:30 - 18:30: SESSIONE RELAZIONI

MODERATORI: N. Pescosolido (Roma), L. Scorolli (Bologna)Il contenimento del livello di ipovisione: prevenzione dellecomplicanze visive in maculopatie e otticopatie • Valutazione clinica dei neuroprotettori nel glaucoma e ruolo della citicolina -

F. De Gregorio (Roma)• Macugen: due anni di esperienza clinica in Italia - F. Fiormonte (Rieti)• Coenzima Q10 ad alto dosaggio ed Omega 3 di nuova generazione nella

degenerazione maculare senile - P. Troiano (Milano)• Effetto di "nuovi" nutrienti sulla retina e sulla funzione visiva - M. Zurria (Catania)

8:00 - 10:45 CORSI MONOTEMATICI

Corso C: Gestire il paziente ipovedenteP.G. Limoli (Milano) – Elettrofisiologia: quello che va conosciuto D. Siravo (Pisa) – Prescrizione di ausili per l’ottico e per l’ASL, certificato di invalidità, piano terapeuticoP. G. Limoli (Milano), E. M. Vingolo (Roma) – Il follow upnell’ipovisione: cosa non si deve assolutamente ignorare

Corso D: Ausili e supporti nella riabilitazione G. Migliori (Pistoia) – Ausili ottici ingrandenti: quali e perchéP. Carelli (Napoli) – Ausili ottici non ingrandenti: quali e perchéL. Lupelli (Roma) – Ausili elettronici ingrandenti: quali e perché

10:45 - 11:45 Pausa11:45 - 12:00 LEZIONE MAGISTRALE: P.E. Gallenga (Chieti), C. Mincarelli (Chieti)

Postura e ipovisione12:00 - 13:00 LE AZIENDE INFORMANO: LE NOVITÀ DEL SETTORE

COORDINATORE: F. FabianoEschenbach, Eye Technologies Group, Microlens, Pfizer

13:00 - 15:30 Pausa

15:30 - 15:50 LEZIONE MAGISTRALE: R. A. Meduri (Bologna)I fattori di crescita nelle condizioni di ipovedenza

15:50 - 17:00 TAVOLA ROTONDACONDUTTORI: F. Bandello (Milano), S. Z. Scalinci (Bologna) La riabilitazione biologica

Topics: Cellule staminali, Fattori di crescita, Intravitreali con fattori di crescita, Impianto di lipociti subsclerali, Traslocazione maculare

Panel: F. Alviano (Bologna), G. Bagnara (Bologna), M. Bifani (Napoli), E. Bonci (Roma), P. Bonci (Imola), G. Di Domenico (Roma), C. Forlini (Ravenna), P. G. Limoli (Milano), R. A. Meduri (Bologna), R. Nuzzi (Torino), S. Zenoni (Bergamo)

17:00 - 18:00 TAVOLA ROTONDACONDUTTORI: R. Di Lorenzo (Palermo), L. Russi (S. Giovanni Rotondo)Linee guida nella gestione delle basse visioni: proposte e protocolli

PANEL: P. Carelli (Napoli), L. Cerulli (Roma), F. Cruciani (Roma),G. Giacomelli (Firenze), P. G. Limoli (Milano), P. Longo (Brindisi),A. Rapisarda (Catania), S.Z. Scalinci (Bologna)

18:00 Chiusura del Congresso

Segreteria organizzativa e Provider ECMFabiano Group srl - [email protected]

Tel. 0141 827827 - Fax 0141 033112

Iscrizioni su www.visionbusinessforum.it

Venerdì 18 giugno 2010 Sabato 19 giugno 2010P R O G R A M M A

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I l trapianto di cornea è unʼefficace terapia per alcune

patologie visive impossibili dacurare e può fornire una quali-tà di vita che nessun altro trat-tamento è in grado di garantire. A tuttʼoggi, purtroppo, la dis-crepanza tra il numero di per-sone in lista dʼattesa e le cor-nee disponibili, è ancora troppoelevata: il rapporto è infatti dicirca uno su tre. Come si può agire in concreto?In primo luogo è necessario dif-fondere la cultura della dona-zione, attraverso una più effi-cace informazione ai cittadini,facendo comprendere che op-porsi al prelievo di cornee si-gnifica negare la vista a qual-

cuno. Risulta fondamentale tra-smettere al cittadino la sicu-rezza, la trasparenza e lʼeffi-cienza del sistema trapianti, au-mentando la fiducia verso lostesso e la consapevolezza del-la scelta del donare come gestodi responsabilità sociale.Anche il ruolo degli operatori èimportante nel determinare ilconsenso al prelievo incidendomaggiormente sullo stato dʼa-nimo dei familiari. Sarebbe uti-le essere in grado fronteggiarel'ansia e lo stress, conoscere ilprocesso di accertamento dimorte cerebrale, saper gestirela comunicazione ai familiari ele convinzioni dei suddetti cir-ca la donazione ed il trapianto,

Il trapianto di cornea e la vistaUn progetto dell’Aris

A CURA DIE. SAPIENZA

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A CURA DIE. SAPIENZA

Il trapianto di cornea e la vista Un progetto dell’Aris

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orientando in maniera ottimalele reazioni e le scelte dei fami-liari verso lʼassenso alla dona-zione. Alla luce di queste informazio-ni, lʼA.R.I.S. (Associazione Re-tinopatici ed Ipovedenti Sicilia-ni), che, nel corso degli anni, siè distinta per lʼattenzione e lʼin-teresse mostrato nei confrontidella prevenzione, dellʼinfor-mazione e della sensibilizzazio-ne, in collaborazione con il CRT(Centro Regionale Trapianti) ela Banca degli Occhi Lions del-la Regione Siciliana, ha realiz-zato un progetto finalizzato al-lʼincentivazione della donazio-ne e del trapianto di cornea. La necessità di programmaredegli interventi specifici finaliz-zati allʼincentivazione della do-nazione e del trapianto, nascedallʼanalisi territoriale della Re-gione Sicilia, realtà in cui emer-ge la poca attenzione nellestrutture ospedaliere della pro-vincia di Palermo, rispetto aquesta particolare tematica, chein molti casi viene vissuta qua-si come unʼattività esterna edestranea. Secondo la stima del

CRT (Centro Regionale Tra-pianti), tutte le maggiori strut-ture sanitarie dellʼisola hannoun indice di procurement su-periore al 20%; ben sedici strut-ture non hanno segnalato al-cun donatore nel 2009, e nellamaggioranza dei casi, le cor-nee prelevate vengono acqui-state presso la Banca degli Oc-chi di Mestre, a causa dellamancanza di collegamento trale reti deputate allʼinformazio-ne, al prelievo, alla selezionedel trapianto di cornee. È necessario altresì conside-rare che nel territorio sicilianosono rare le iniziative finalizza-te ad interventi di sensibilizza-zione e prevenzione; lʼunica ini-ziativa in merito la si può ri-scontrare nella città di Siracusa. Il progetto, pertanto, si pone co-me finalità specifica lʼinformazio-ne e la sensibilizzazione rispettoal trapianto di cornea, puntandoad un incremento del numero diconsensi alla donazione. Pertanto, sono previste diver-se azioni che puntano al coin-volgimento di diversi attori; inprimis sono previsti dei percor-

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si specifici di formazione rivoltia volontari psicologi, medici edinfermieri professionali, che, al-lʼinterno delle U.O. di Rianima-zione e di Terapia Intensiva, in-terverranno informando e so-stenendo i familiari dei poten-ziali donatori, al fine di consen-tire lʼassenso alla donazione. Nei familiari, infatti, fattori emo-tivi, psicologici, culturali, reli-giosi, sociali, scarsa informa-zione, difficoltà nellʼaccettare lasofferenza psichica ed il dolore

per la morte del congiunto, pos-sono ostacolare questa scelta. Si interverrà quindi, allʼinternodegli ospedali fornendo infor-mazioni utili sulla dichiarazio-ne di volontà ed incrementandouna maggiore campagna di in-formazione e sensibilizzazione,mediante un approccio di tipomedico e psicologico. Inoltre, risulta utile intervenirenelle scuole attraverso unacampagna di sensibilizzazioneche coinvolga gli alunni.

L’A.R.I.S. (Associazione Retinopatici Ipovedenti Siciliani), in collaborazione con il Lions Clubs Palermo dei Vespri Distretto 108 LC, bandisce un concorso per titoli per il conferimento di una borsa di studio per un posto di Ortottista-Assistente in Oftalmologia, da usufruire presso il Centro di Ipovisione e Riabili-tazione dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti “Villa Sofia-Cervello” che avrà la durata di 12 mesi. La domanda di ammissione al bando di concorso, che si può consultare nei siti di riferimento degli Enti pro-motori, dovrà essere spedita, unitamente alla documentazione da presentare, a mezzo plico raccomandato, con avviso di ricevimento, e indirizzato a: A.R.I.S., Via Amm. Gravina, 53 – CAP 90139 – Palermo.

Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il termine perentorio di scadenza del 30/05/10.

La graduatoria verrà pubblicata presso la sede dell’A.R.I.S e nei siti: www.ipovisione.org

Bando di concorso per

ORTOTTISTA-ASSISTENTE IN OFTALMOLOGIA

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Il progetto prevede, infatti, lʼi-stituzione allʼinterno di diversiistituti della provincia di Paler-mo, un concorso basato sullacreazione di spot e cortome-traggi, incentrati sulla tematicadella donazione e del trapiantodi cornee, in merito ai quali èprevista una premiazione finale. Pensiamo che grazie alla pre-ziosa collaborazione tralʼA.R.I.S (Associazione Retino-patici ed Ipovedenti Siciliani), ilCRT (Centro regionale Tra-pianti) e la Banca degli OcchiLions della Regione Siciliana,

si possa intervenire in concre-to, puntando ad aumentare ilnumero di consensi al prelievodi cornee e agendo in concre-to in una realtà, dove sono ca-renti i progetti relativi a questaimportante delicata tematica. Al fine di non rendere isolataquesta iniziativa, che riteniamopossa essere di notevole rilievonella realtà siciliana, lʼA.R.I.S.,ha realizzato un progetto di ser-vizio civile nazionale dalla du-rata di un anno. Il suddetto progetto coinvolge-rà 8 volontari che, in manieracontinuativa, agiranno sul cam-po portando avanti lʼobiettivo fi-nale: lʼincremento del numerodei consensi alla donazione edal trapianto di cornee. In conclusione, pensiamo chequesta iniziativa, coinvolgendodiversi attori sociali, possa es-sere di grande aiuto per incre-mentare il numero di consensial trapianto di cornee. È necessario far comprendereche opporsi al prelievo significanon donare mai la possibilità divedere a chi non ha mai avutoo ha perso questa facoltà. ♦

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Una funzione principalmente com-promessa nel soggetto ipoveden-

te è la sensibilità al contrasto di cui a tut-tʼoggi non se ne tiene conto nelle di-verse classificazioni dellʼipovisione. Il si-stema visivo è in grado di risponderebene a varie distribuzioni di luminanzasia spaziali che temporali, mentre ri-sponde poco a stimoli di luminanza uni-forme. Secondo la legge di Weber è ladifferenza in percentuale tra i livelli di lu-minosità tra oggetto e sfondo che ren-de lʼoggetto facile da riconoscere, nonsolo la differenza dei valori assoluti diluminosità. Per studiare questa fun-zione, definita in inglese Contrast Sen-sitivity Function (CSF), ci basiamo sulrilievo delle soglie di sensibilità al con-trasto spaziale e/o temporale. La ricer-ca scientifica ha dimostrato che il si-stema migliore per studiare la sensibi-lità al contrasto è utilizzare stimoli pe-riodici nelle dimensioni (cioè in base al-le frequenze spaziali) e/o nel tempo(cioè in base alle frequenze temporali).Prendendo in considerazione uno sti-

molo a barre sinusoidali, i valori delcontrasto variano da un minimo di 0(nessuna differenza di luminosità tradue barre) ad un massimo di 1 (unabarra completamente nera rispetto al-lʼaltra completamente bianca), oppurepossono essere espressi da una per-centuale (0–100%) (Tab. 1.). La sensibilità al contrasto è rappre-sentata da un grafico in cui in ascissevengono riportate le frequenze spazialie in ordinate la sensibilità al contrastoo il suo inverso. La misura della sensibilità al contrastospaziale può essere eseguita essen-zialmente in due diversi modi: utiliz-zando speciali ottotipi a frequenza spa-ziale definita con simboli a contrastovia via decrescente (tavole a bassocontrasto di Cambridge, di Regan eNeima o di Pelli Robson etc.), oppureutilizzando stimoli a barre con contra-sto e frequenza spaziale variabile (ta-vole VCTS, FACT, SWCT, lettere E,strumenti View-in o Sistemi computer-video etc.).

Valutazione della sensibilità al contrasto nel soggetto ipovedente

A CURA DIN. PESCOSOLIDO M. EVANGELISTAA CURA DIN. PESCOSOLIDO M. EVANGELISTA

Valutazione della sensibilità al contrasto nel soggetto ipovedente

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Eʼ interessante notare che i 3 test delcontrasto, VCTS - SWCT - FACT, mi-surano sostanzialmente tre range difrequenza spaziale o di dimensione, 3range di contrasto, come si nota os-servando i modelli della popolazionemedia in ogni test della figura 1. La ta-vola di Pelli-Robson valuta frequenzespaziali molto basse o ampie dimen-sioni, oltre 4-8 volte più ampie della re-gione della sensibilità al picco a 3-6cpd. Il VCTS, il SWCT e il FACT valu-tano tutti un range circa equivalente difrequenze spaziali attorno alle fre-quenze al picco. Le tavole di Regan te-stano le frequenze spaziali dal picco eoltre (sebbene con minore sensibilità).Si deve notare che la normale esten-sione della popolazione di Regan (iltrapezoide aperto) generalmente è unacontinuazione di quella della popola-zione del VCTS (lʼarea ombreggiata),

il che mostra lʼutilità di questo approc-cio. Anche dopo che il VCTS, il SWCTe il FACT sono stati tracciati sul grafi-co sulla stessa frequenza spaziale esulla stessa estensione del test del con-trasto, può essere però difficile per i pro-fani tradurre queste estensioni del testnellʼesperienza visiva di ogni giorno.Considerando quanto esposto, unʼele-vata sensibilità al contrasto indica lacapacità di vedere oggetti con bassocontrasto. Una bassa sensibilità al con-trasto significa che lʼoggetto, per es-sere riconosciuto, deve avere un con-

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Contrastolimite %

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Sensibilitàal contrasto

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100

1000

100

20

10,00

5,00

3,33

2,50

2,00

1,67

1,43

1,25

1,11

1,00

3,00

2,00

1,30

1,00

0,70

0,52

0,40

0,30

0,22

0,15

0,10

0,05

0,00

Tabella 1. I valori del contrasto varia-no da un minimo di 0 ad un massimodi 1, oppure possono essere espressida una percentuale (0-100%)

Figura 1. La sensibilità e la specificitàdi reticoli e lettere verso i meccanismivisivi e la loro importanza verso la fun-zione visiva e la clinica possono esse-re facilmente confrontate tracciandosu uno stesso grafico la frequenzaspaziale del reticolo e della lettera,insieme alla dimensione e alla sensibi-lità al contrasto

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trasto superiore a quello medio (Co-lenbrander, 1994). La sensibilità al contrasto può essere in-fluenzata da diversi fattori quali:

a) Luminanza, diametro pupillare,potere rifrattivoLa luminanza delle griglie sinusoidaliha un profondo effetto sulla CSF: adalti livelli di luminanza la CSF si innal-za sensibilmente, a livelli più bassi di lu-minanza il picco della CSF è notevol-mente ridotto e modificato nelle fre-quenze più basse, a livelli medi di lu-minanza il picco della CSF pratica-mente scompare. Un aumento del dia-metro pupillare, associato ad un dato li-vello di luminanza sembra provocare unincremento della CSF (Campbell eGreen, 1965). Il potere rifrattivo è un altro importanteparametro che influisce sulla qualitàdellʼimmagine retinica: si riscontra unariduzione della sensibilità al contrastocausata da un decentramento su tuttii lati di una lente del potere superiorealle 1.5 diottrie.

b) Localizzazione retinicaLa CSF misurata in un locus eccentri-co della retina, paragonata con la CSFmisurata alla fovea, mostra un pro-gressivo cambiamento nelle più bas-se frequenze spaziali (Van Doorn etal., 1972; Hilz e Cavonius, 1974).

c) Orientamento delle griglieIl nostro sistema visivo è più sensibileallʼorientamento orizzontale e vertica-le dei reticoli rispetto ad altri orienta-menti (Campbell et al., 1966).

d) Numero delle bande incluse in uncampoLa sensibilità visiva a bassa frequenzaspaziale dipende dal numero di bandepresenti nel campo. La sensibilità au-menta allʼaumentare dei cicli inclusi nelcampo (McCann, 1978). Questo effetto è di grande significatopratico, e può spiegare la perdita nelcampo delle basse frequenze osser-vata in pazienti con lesioni maculari odel nervo ottico. Ovviamente, in questesituazioni, nonostante vengano pre-sentati molti cicli solo alcuni vengono vi-sti a causa del difetto del campo visivo.

e) Sommatoria del contrasto bino-culareÈ universalmente accettato che in unsoggetto con visione binoculare nor-male la CSF è di circa il 42% più alta ri-spetto ad un soggetto con visione mo-noculare, a tutte le frequenze spaziali,come potrebbe essere spiegato dallasommatoria delle due risposte neuralimonoculari (Campbell e Green, 1965;Leege, 1984; Gilchrist e McIver, 1985).

f ) Effetto dell’etàStudi condotti su bambini che usano fis-sazioni preferenziali (Banks e Salapatek,1976; Baanks e Stephens, 1982) e mi-surazioni dei potenziali visivi evocati (PEV)(Pirchio et al., 1978; Norcia et al., 1988)hanno dimostrato che la CSF è più bas-sa, a tutte le frequenze spaziali, rispettoalla CSF degli adulti. La CSF, per tutte lefrequenze, aumenta costantemente conl̓ età, fino a raggiungere i livelli massimi trai 18 e i 29 anni di età (Beazley et al., 1980;Atkinson et al., 1981).

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g) IlluminamentoUn aumento dellʼilluminamento puòparzialmente compensare una ridottasensibilità al contrasto. Ciò può spiegare perché pazienti conacuità allʼottotipo apparentemente qua-si normale si lamentino che la loro vi-sione non sia ottimale. Una bassa sen-sibilità al contrasto può essere ritrova-ta in pazienti con coinvolgimento reti-nico più generalizzato, drusen, atrofiaa carta geografica, soggetti con glau-coma, cataratta, ecc. Tali pazienti, spes-so, rispondono molto bene ad un au-mento dellʼilluminamento e quindi delcontrasto più che ad un aumento del-lʼingrandimento. Misurare e documentare la sensibilitàal contrasto è quindi importante per va-rie ragioni. È una misura per la dia-gnosi precoce di certe condizioni, spe-cialmente quelle che non alterano lʼa-cuità visiva ad alto contrasto e forni-sce uno strumento per il follow-up ditali condizioni. Si comprende quindi,come la valutazione di danni visivi ba-sati sulla misurazione dellʼacuità visivacalcolata con i comuni ottotipi ad altocontrasto, possa indurre in errore, nelclassificare un soggetto ipovedente, einserirlo in una piuttosto che in unʼaltracategoria. Nella riabilitazione dellʼipo-vedente, una visione scarsa a bassocontrasto predirà significative difficoltànelle attività di vita quotidiana (AVQ),perché molte AVQ dipendono più dal ri-conoscimento di grandi oggetti (talvol-ta di contrasto basso o intermedio) chedal riconoscimento di piccoli dettagliad alto contrasto. Compiti tipici a basso contrasto com-

prendono il guidare nella pioggia o nel-la nebbia, scendere le scale, versarelatte in una tazza bianca, riconoscerevolti e così via. Il mondo visivo che ci cir-conda non è fatto di piccole lettere scu-re poste su uno sfondo luminoso ad al-to contrasto, esso è costituito di oggettiche cambiano continuamente la loroconfigurazione, sotto lʼazione di sva-riate condizioni come per esempio unpomeriggio assolato o durante una seratainvernale senza luna. In un soggetto normale la riduzione del-la sensibilità al contrasto di 10 volte ri-duce la velocità di lettura solo di un fat-tore 2, mentre gli ipovedenti possonoessere incapaci di leggere se il con-trasto scende del 30% (Volpe et al.,2000). In definitiva, sarebbe importan-te considerare nelle classificazioni del-lʼipovisione anche il parametro dellasensibilità al contrasto soprattutto per-ché su questa base si potranno anchepianificare nel modo migliore strategieriabilitative per questi pazienti, tenen-do conto che variazioni adeguate di lu-minanza con un aumento del contrasto,spesso sono più utili degli stessi ausi-li ottici ingrandenti. Quindi, anche seallʼinizio avevamo definito la disabilitàvisiva come la perdita delle abilità visi-ve (capacità di lettura, di scrittura, orien-tamento e mobilità) e misurata comeun cambiamento nelle abilità persona-li di eseguire alcune attività di vita gior-naliera, essa deve essere consideratae valutata anche secondo la definizio-ne data da Leat e coll. (1999) secondoi quali, si definisce disabilità visiva unacondizione in cui è presente unʼacuità vi-siva <5/10 e/o una sensibilità al contra-

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sto peggiore di 1.05 unità logaritmiche(circa il 10%) valutata con la tavola diPelli Robson.In effetti, volendo integrare quanto det-to con le precedenti classi di invalidità,potrebbe essere opportuno proporre,anche per questo parametro, una ri-partizione per classi per una sensibilità alcontrasto valutata a 6 c/g in visione diur-na (>5 cd/m2) (Tab. 2).

Sensibilità al contrato

> 30

tra 30 e 10

tra 9 e 5

tra 4 e 2

< 2

0

1

2

3

4

Grado

Tabella 2. Possibile classificazione dellaminorazione visiva in funzione della sen-sibilità al contrasto valutata a 6 c/g invisione diurna

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La retinopatia diabetica rap-presenta il 20% delle pato-

logie trattate nei centri di ipovi-sione e riabilitazione visiva.Se il paziente ha subito un trat-tamento foto coagulativo Pan re-tinico (Fig. 1), senza interessa-mento del polo posteriore, il di-fetto si riduce alla perdita del CVperiferico con:• emeralopia • perdita della sensibilità al coV trasto

• difficoltà di recupero dopo ab-bagliamento.Spesso però i pazienti presen-tano delle lesioni centrali e sonosottoposti ad un trattamento la-ser focale o a griglia maculare

che può determinare una gravealterazione della visione centrale.Lʼevoluzione talvolta sfocia ver-so uno scotoma assoluto, ren-dendo la riabilitazione non faci-le, in quanto le variazioni del dia-bete rendono fluttuante lʼeffi-cienza visiva della zona para-maculare con difficoltà a stabi-lizzare una PRL. LʼOCT è indi-spensabile per valutare lʼispes-simento della regione maculareche è spesso correlato allʼacuità

La riabilitazione visiva della retinopatia diabeticaLa riabilitazione visiva della retinopatia diabetica

A CURA DIRENÉE CROUZET BARBATIA CURA DIRENÉE CROUZET BARBATI

Figura 1.

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visiva. La mappa retinica esprimein micron lo spessore foveale(Fig. 2). La microperimetria per-mette di definire con estrema pre-cisione la sensibilità retinica diogni punto della regione macu-lare (Fig. 3), la sede e la stabili-tà della fissazione, indipenden-temente dallʼacuità visiva; ap-pare inoltre fondamentale il ruo-lo che essa svolge e svolgerà nelprogramma riabilitativo dei sog-getti ipovedenti.Tali tecniche diagnostiche e riabi-litative permettono, infatti, di evi-denziare nei soggetti con retino-patia diabetica la presenza di:• Edema Maculare,• Scotomi centrali assoluti e/o re

lativi,• Fissazione centrale stabile, re lativamente instabile e instabile, (Fig. 4)

• Fissazione eccentrica (PRL) stabile, relativamente instabile, instabile

• Retinopatia diabetica proliferante.

Lo scotoma centrale è spessorelativo, risparmiando piccole zo-ne centrali, consentendo la per-cezione di piccoli dettagli, manon la visione di oggetti più gran-di o lʼimmagine nel suo insieme.Il videoingranditore sarà moltoapprezzato specialmente per po-ter misurare le unità di insulina.Gli ausili ottici per la visione da vi-cino sono essenzialmente le lou-pe, ma con un ingrandimentonon superiore a 3X per evitarele zone scotomatose confinanti.Per consolidare la PRL verrannoeffettuati gli ormai consolidatiesercizi di ricerca, di insegui-mento, di coordinamento mano-occhio. Per riprendere le attivitàlavorative verranno indicati i me-todi facilitati per: • usare il PC,• varie attività, • hobby.

Figura 2.Figura 3. Figura 4.

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Lʼallenamento alla lettura o alleattività da vicino, le indicazionisulle condizioni di illuminazioneottimale e le strategie per otti-mizzare lʼuso degli ausili visivi,saranno compito dellʼortottista.Gli ausili non ottici rappresenta-no più che altro degli utili consi-gli e dei supporti, anche ergo-nomici, che facilitano le attivitàriabilitative:• una buona disposizione dei

punti luce;• un leggio, • una guida per la scrittura, • materiale e oggetti quotidiani che enfatizzano i contrasti ed i colori, ecc.

Le nuove tecnologie permetto-no di mettere a disposizione deinostri pazienti, gravemente ipo-vedenti, dosatori, speciali sirin-ghe da insulina, guide per infila-re aghi, test di glicemia parlante.La forte intensità luminosa siaesterna che allʼinterno di localiaumenta lʼestensione degli sco-tomi provocando abbagliamen-to e confusione.Quindi, per proteggersi dalla for-te luminosità, evitare lʼabbaglia-mento ed aumentare il contra-

sto, si consigliano dei filtri selet-tivi, in particolare i 511nm e527nm.Un controllo regolare della re-frazione permetterà di aggior-nare la correzione ottica in fun-zione delle necessità molto va-riabili del paziente.Per facilitare la lettura consiglie-remo una scrittura bianca su fon-do nero che evita lʼabbaglia-mento e permette un miglior con-trasto. Per spostarsi autonomamente,e per meglio orientarsi in strada,suggeriamo lʼaiuto di un bastoneper aumentare sicurezza ed Ad uno stadio avanzato, le va-riazioni della visione in questi pa-zienti provoca una sensazionedi angoscia, di incertezza, discoraggiamento e di paura cherende spesso la riabilitazione dif-ficile e le richieste di aiuto si fan-no sempre più esigenti, a voltecon suppliche, a volte con ri-sentimento. A questo punto il sostegno psi-cologico diventa fondamentale,ma talvolta i buoni risultati ottenutivengono vanificati dal peggiora-mento della patologia. ♦

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La danza “rende visibile lʼi-nesprimibile” che è in noi,

sosteneva C. G. Jung (1916)descrivendo la tecnica del-lʼImmaginazione attiva. Il movimento espressivo delcorpo è in grado di dar forma al-lʼinconscio, divenendo uno stru-mento terapeutico efficace.La DanzaMovimentoTerapia(DMT), nata negli anni ̓ 40 ne-gli USA ed utilizzata per il re-cupero dei soldati reduci dalsecondo conflitto mondiale chemanifestavano gravi disturbidella personalità, ha docu-mentato l'indubbia efficaciadella danza come trattamen-to terapeutico trovando nel pia-

cere del movimento in sé unarisorsa curativa. Essa recupera il significato pri-mitivo della danza quale ca-nale espressivo, proponendo-si come metafora concreta deiprocessi emozionali dellʼindi-viduo, delle sensazioni, deipensieri, delle tensioni e delleresistenze difficilmente espri-mibili. La DMT favorisce lʼintegrazio-ne globale della persona agen-do sul piano fisico, psicologicoe sociale e ristabilendo unequilibrio armonico. É una tecnica che migliora laqualità della vita dellʼindividuoin quanto si rivolge alla sua

DANZAMOVIMENTOTERAPIA:Uno strumento efficace per l’integrazione scolastica di soggetti non vedenti

DANZAMOVIMENTOTERAPIA:Uno strumento efficace per l’integrazione scolastica di soggetti non vedentiA CURA DIE. MORTILLAROA CURA DIE. MORTILLARO

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parte sana palesandone ri-sorse, potenzialità e capacità.Inoltre trova applicazione neltrattamento di numerosi dis-turbi psichiatrici e di diverseforme di handicap psichico, fi-sico e sensoriale ed offre lapossibilità di conoscersi edascoltarsi, senza giudizio, rap-presentando una ricerca di be-nessere e crescita personale.La DMT è stato il metodo uti-lizzato per avviare, allʼinternodi un progetto POR dal titolo“Integriamoci” svoltosi pressola scuola elementare “BorgoNuovo II” di Palermo, un labo-ratorio finalizzato allʼintegra-zione scolastica di una bam-bina non vedente dalla nasci-ta. Lʼesperienza ha coinvoltoun gruppo di 14 soggetti nor-modotati, di età compresa trai 7 e gli 8 anni nel corso del-lʼanno scolastico 2006/2007. Gli obiettivi specifici necessa-ri al conseguimento della fi-nalità del progetto sono stati:consolidare lo schema corpo-reo; percepire ed orientare ilcorpo nello spazio ed in mo-vimento; acquisire la consa-

pevolezza dei propri limiti; ac-crescere le proprie abilità; fa-vorire la fiducia in se stessi enegli altri; potenziare lʼauto-stima; sviluppare empatia, ca-pacità espressive, creative ecomunicative; migliorare la col-laborazione; raggiungere lʼau-tonomia, la condivisione e lacoesione del gruppo; lavora-re sul ritmo; favorire il benes-sere psicofisico.Ogni incontro è stato suddivi-so in tre fasi: la prima direttivae finalizzata al riscaldamentocorporeo; la seconda semidi-rettiva e rivolta allo sviluppo diun tema centrale; la terza de-dicata alla verbalizzazione co-adiuvata dallʼutilizzo della cre-ta e del disegno. Sulla basedel le tecniche del la DMTEspressivo-Relazionale e del-lʼExpression Primitive, sonostate utilizzate una serie pro-gressiva di attività di movi-mento ludico, supportate dallamusica e dallʼimpiego di stru-menti come nastri, palline digommapiuma, palloncini, cer-chi, ecc., che hanno facilitato larelazione e il movimento.

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Infine il setting è stato predi-sposto secondo i parametridella DMT rimanendo costan-te nel tempo. Lʼintero percorso caratterizza-to da un clima sereno e da di-namiche di gruppo molto gio-cose e vivaci, ha avuto risultatimolto soddisfacenti raggiun-gendo gli obiettivi inizialmen-te preposti. Tutti i bambini si sono messiin gioco con spirito di curiosi-tà, scoperta e collaborazione. Dal momento che la disabilitàvisiva spesso inibisce la spin-ta spontanea allʼesplorazionee alla sperimentazione dellʼa-zione motoria, la bambina condisabilità visiva ha acquisitoprogressivamente una mag-giore sicurezza nellʼuso delcorpo che, inizialmente, rigi-do è poi diventato flessuosoabbandonandosi al ritmo in-terno e alla fondamentale ne-cessità di muoversi. È stata capace di recuperaree sviluppare le proprie abilitàresidue mettendosi alla pari evenendo apprezzata dai com-pagni per le sue abilità; rile-

vante è stata altresì la sua ca-pacità di orientamento nellospazio, di relazione e la suacreatività. Il resto del gruppo, confron-tandosi con i propri limiti, hasuperato le barriere relazionalilegate agli stereotipi della di-versità e ha offerto loro il van-taggio di contrastare il pregiu-dizio, accettare le differenzee le proprie difficoltà. Alla luce di questa esperien-za si può affermare che laDMT ha avuto effetti positivi eimportanti per lʼintero gruppoche ha scoperto e potenziatole proprie risorse. I corpi dei partecipanti, privi dicondizionamenti, si sono ar-monizzati in una danza liberadalle resistenze create dallamente esprimendo il propriomodo di essere. Lʼesperienza della DMT è sta-ta rivelatrice di un linguaggiouniversale, la danza, che hamesso in moto un “sesto sen-so” consentendo di vederecon occhi che non conosco-no discriminazioni e distinzio-ni di abilità. ♦

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Durante lʼanno scolastico2008/2009 lʼA.R.I.S. (As-

sociazione Retinopatici ed Ipo-vedenti Siciliani) ha effettuatouno screening oftalmologicomultidisciplinare in 14 scuole diPalermo il cui obiettivo era laprevenzione e la presa in cari-co di alcune patologie della vi-sta in età scolare.In occasione del Convegno “Ve-derci chiaro. Vedo meglio, stobene a scuola, apprendo sen-za difficoltà”, tenutosi a Palermoil 04 febbraio 2010 presso l'I.T.C. Pio La Torre, sono statipresentati i risultati dello scree-ning ed è stato ampiamente af-frontato il tema del ruolo della

scuola nellʼintegrazione deglistudenti ipovedenti. Al conve-gno hanno partecipato esperti divaria formazione come psico-logi, oftalmologi, medici ed in-segnanti.I lavori sono stati aperti da PiaBlandano, responsabile delC.T.R.H. “A. Ugo”, e da RoccoDi Lorenzo, Presidente del-lʼA.R.I.S., il quale ha presenta-to lo screening come azione diprevenzione finalizzata a rile-vare anomalie oculari o neuro-logiche che, se non diagnosti-cate e corrette in età evolutiva,potrebbero determinerare unacondizione di bassa visione ir-reversibile con conseguenti ri-

“VEDERCI CHIARO A SCUOLA” All’I.T.C. “Pio La Torre” di Palermo Convegno su prevenzione e disabilità

“VEDERCI CHIARO A SCUOLA” All’I.T.C. “Pio La Torre” di Palermo Convegno su prevenzione e disabilitàA CURA DIS. PRESTIGIACOMOA CURA DIS. PRESTIGIACOMO

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percussioni nello sviluppo psi-cofisico e sociale del bambino.Tale intervento, svolto da diversianni dallʼA.R.I.S., ha permes-so lʼindividuazione di bambinicon deficit visivi. Rocco Di Lorenzo ha anche sot-tolineato la correlazione esi-stente tra vista ed apprendi-mento: alterazioni delle funzio-ni visive possono giocare unruolo determinante nello svi-luppo di difficoltà scolastiche,nella disattenzione o mancan-za dʼinteresse da parte dellʼa-lunno. Un corretto uso degli au-sili ottici (ingranditori, lenti cor-rettive, sistemi autonomi di let-tura...) potrebbe facilitare il per-

corso scolastico del bambino.Stella Gentile, psicologa del-lʼA.R.I.S., ha approfondito gliaspetti clinici e psico-sociali del-lo screening. Grazie a tale in-tervento sono stati valutati, in-fatti, 763 alunni tramite unʼin-dagine anamnestica, rispettoalle abitudini funzionali legatealla vista, una visita ortotticache ha permesso lʼindividua-zione di eventuali anomalie ocu-lari. A queste due fasi ha fattoseguito la comunicazione delladiagnosi ai genitori degli alunnirisultati positivi per alcuni dis-turbi (76 bambini) e la presa incarico dello scolaro (supportopsicologico).

Nella foto: M. Piccioni, P. Blandano,S. Gentile, R. Di Lorenzo e A. Pioppo

Nella foto: i ragazzi del Servizio Civile

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Sulla base dei dati emersi dal-lo screening oftalmologico, sievince che i problemi di vistanon diagnosticati possono es-sere unʼimportante concausadello scarso successo scola-stico interferendo sul rendi-mento scolastico e pregiudi-cando lʼapprendimento.Sarebbe positivo, quindi, chegli insegnanti riconoscessero isegnali tipici che permettono didistinguere tra svogliatezza eproblemi visivi in modo da nonpenalizzare lʼalunno e permet-tere una diagnosi precoce.Maurizio Gentile, psicologo eCoordinatore dellʼUfficio Sco-lastico Regionale per la Sicilia,ha affrontato il tema del ruolodella scuola nel favorire lʼinte-grazione degli scolari ipove-denti. Secondo Gentile, è ne-cessario incoraggiare la “co-evoluzione nellʼapprendimen-to” cioè imparare in due, insie-me, chi ha un deficit e chi nonce lʼha. Far sì che la personaconosca meglio il suo deficit e lasua disabilità per ridurre lʼhan-dicap che spesso ne deriva.La scuola può ridurre lʼhandi-

cap per promuovere lʼintegra-zione solo se diviene spaziodʼincontro affettivo-relazionale,luogo di protezione identitaria.Lʼorganizzazione scolastica hapredisposto, infatti, un sistemadi “accoglienza” funzionante pertutto lʼarco del tempo-scuola.Le rappresentazioni sociali del-lʼhandicap – allʼinterno dellascuola - si stanno evolvendo:esistono più modalità, più vie,per favorire la realizzazione dellʼidentità dello studente ipove-dente. Inoltre, vi è la garanzia diaiuti tecnici (insegnanti di so-stegno, assistenza specialisti-ca) sicuri e stabili ed è possibi-le utilizzare il supporto dellenuove tecnologie.Nel corso del Convegno è in-tervenuto anche Antonino Piop-po, nuovo Direttore dellʼU.O. dioculistica dellʼAzienda Ospe-daliera Ospedali Riuniti “VillaSofia-Cervello”, il quale ha sot-tolineato che, nonostante nelmondo i ciechi siano più di 37milioni e gli ipovedenti più di123 milioni, è possibile ridurre ledisabilitaʼ visive attraverso pro-grammi di prevenzione ed i pro-

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gressi della medicina e dellachirurgia. È fondamentale laprevenzione, sia prenatale me-diante un programma di visite inrelazione allʼetà gestazionaleal fine di prevenire, diagnosti-care e curare la retinopatia delpretermine (ROP), sia neona-tale (1° visita entro il primo me-se, 2° visita a sei mesi, 3° visitaa tre anni, 4° visita a 5/6 anni).Prevenzione significa anchescreening scolastico in mododa individuare tempestivamen-te deficit visivi di ragazzi in etàscolare, attraverso l'interventodegli oftalmologi, e migliorarel'apprendimento.L'importanza della diagnosi pre-coce della disabilità è stata ul-

teriormente sottolineata da Ma-ria Piccione, genetista pressol'Istituto Materno Infantile di Pa-lermo, la quale afferma che ladisabilità è, oggi più che mai,un fenomeno sociale e che lefamiglie interessate sono circail 14% (circa 3.000.000) se-condo dati ISTAT del 2002. Inoltre, la diagnosi precoce del-la disabilità permette sia di po-ter conoscere la storia natura-le della patologia sia di creareun percorso non solo riabilitati-vo ma anche un “percorso di vi-ta” individualizzato, basato sul-la presa in carico globale delsoggetto e finalizzato allʼacqui-sizione di autonomia ed auto-stima. ♦

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Lo scorso 11 marzo 2010,presso la “Sala di Consulta-

zione” della Biblioteca Centraledella Regione Siciliana, a Paler-mo, è stato presentato “Noi”, unvolumetto di 64 pagine che rac-coglie alcune tra le poesie chehanno partecipato al concorso dipoesia sulle disabilità “LiborioGiuffrè”, organizzato dallʼ Aris,con la partecipazione di altri en-ti e con il contributo dei Lions Pa-lermo dei Vespri. Le poesie pubblicate nel volumesono state accuratamente sele-zionate da esperti, tra cui la “poe-tessa” palermitana Elena Savia-no. Nel corso della stessa gior-nata, si è svolta la premiazione

dei vincitori del concorso sopra-citato, ai quali sono andati premiin denaro e targhe. Il primo pre-mio è stato assegnato a Giusep-pa Chiarini, autrice ipovedentepalermitana, con la poesia “Noi”,il secondo premio a Sergio Pon-ticello, studente dellʼIstituto Tec-nico “Vito Volterra” di San Donàdi Piave (VE), con la poesia“Uguale-Diverso”, il terzo premioa Carlo Parolini, direttore della ri-vista scientifica Lumen, con lapoesia “Metempsicosi”, ha ritira-to il premio la nipote (foto). Infine, tra tutte le scuole che han-no partecipato al concorso, unpremio speciale è stato conse-gnato al Circolo Didattico “Um-

Alla scoperta della poesiaIl successo della nuova pubblicazione dell’A.R.I.S.

Alla scoperta della poesiaIl successo della nuova pubblicazione dell’A.R.I.S.

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berto I di Savoia” di Trapani. “Noi” è un prodotto editoriale cheraccoglie le emozioni dei “dis-abili”, e di tutti quelli che cono-scono, anche indirettamente, lediversità, sotto forma di compo-nimento poetico. Gli autori sonovari, da quelli che hanno già ma-turato esperienze di pubblica-zione, ai ragazzi delle scuole di di-verse regioni italiane che hannopartecipato. Sono numerosi, in-fatti, gli alunni con disabilità pre-senti negli istituti scolastici italia-ni, lʼA.R.I.S. ha voluto estenderela partecipazione anche alle

scuole, coinvolgendo i ragazziche, con un linguaggio fresco esemplice hanno espresso le loroimpressioni sul mondo delle di-versità. Cʼè in tutte le poesie de-gli autori una spontanea capaci-tà di trasmettere il dramma vis-suto o visto. In questi componi-menti poetici la diversità raccon-tata ha molti aspetti, i versi sonocolmi di qualità essenziali che de-scrivono le fragilità dellʼuomo edallo stesso tempo esprimono lavolontà di andare avanti. Il libro haun costo unitario di 10 euro e sipuò acquistare presso lʼA.R.I.S.

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La notizia“La protagonista assoluta di que-sto sport si è aggiudicata la Cop-pa Italia 2009/2010 di torball ma-schile, la terza consecutiva. Stiamo parlando della squadradel Teramo NV ASD che ha vi-sto schierati in campo gli atletiSandro Di Girolamo, GiovanniCiprì, Daniele Principe e LeonePantolfi, guidati dai tecnici An-tonino Pavone e Antonio Di Gio-vine. La squadra si è impostanelle due finali contro lʼOmeroBergamo con i risultati di 4 a 1e la seconda di 8 a 1, mostran-do classe, tecnica, tattica, ca-pacità atletiche e un grande spi-

rito di squadra”. (dal sito delComitato Italiano Paralimpico)

Le regole del TorballIl torball è lʼunico sport di squa-dra concepito appositamenteper non vedenti e per ipove-denti, basato sul privilegio delcanale uditivo e della sensibili-tà tattile e cinestetica e preve-de che tutti i giocatori indossinouna benda oculare. È uno sportdi rinvio che vede opporsi dueteam di tre giocatori ciascunoin un campo diviso in due me-tà da tre cordicelle tese dotatedi campanellini. I giocatori hanno come punto

Il Torball: lo sport di squadra deidisabili visivi Il Torball: lo sport di squadra deidisabili visivi A CURA DIF. TRANCHIDA A CURA DIF. TRANCHIDA

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di riferimento tre tappetini per fa-cilitare l̓ orientamento, posti a po-chi metri dalla porta e utilizzanoun pallone sferico al cui internosono presenti dei campanelli,grazie ai quali i giocatori posso-no percepire ed intuire la traiet-toria del pallone. Lo scopo è tirarecon le mani la palla verso la por-ta avversaria per segnare i goalfacendola passare sotto le cor-dicelle che dividono il campo.Compito degli avversari è quel-lo di bloccare il tiro con qualsia-si parte del corpo impedendonelʼingresso in porta, posta alle lo-ro spalle. Il torball è uno sport, adifferenza di altri, non contami-nato dai soldi, che non subiscele regole del binomio sport-spet-tacolo, in cui la logica del busi-ness cede il posto ad un genuinospirito sportivo, concedendo alpubblico solo qualche sfogo dis-

creto e poco invadente. Lʼarbitroinfatti ricorderà più volte lʼimpor-tanza del silenzio, necessarioper consentire agli atleti di sen-tire la palla.

Vincere le paure con lo sportQuando si pratica unʼattivitàsportiva, lʼefficienza dei sensiresidui diventa fondamentale. Lʼ80-90% delle informazionivengono acquisite attraverso lavista; i non vedenti per com-pensare il deficit visivo acqui-siscono le informazioni relativeal mondo esterno potenziandoi sistemi percettivi vicarianti:• il senso tattile• il senso uditivo• il senso olfattivo• il senso del gusto,• il senso termico• il senso aptico• il senso anemestesico• il senso propriocettivo.Nel torball acquistano particola-re importanza alcuni dei sensisopraelencati: il senso aptico con-siste nelle impressioni che si av-vertono a seguito dellʼesplora-zione manuale; il senso aneme-stesico consente di percepire lʼa-ria in movimento e permette di

Nella foto: la squadra del Teremo NV ASD

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orientarsi nello spazio; l̓ udito per-mette di percepire lo spazio gra-zie alle vibrazioni del suono. Il suono diretto fornisce informa-zioni di distanza e direzione. Lʼe-splorazione tattile ci fa scoprire letre superfici dello spazio. Perquanto poi concerne la proprio-cezione (o sensibilità cinestetica),è noto che questa modalità, at-traverso lʼeccitazione dei recet-tori cinestesici, situati a livello deimuscoli, dei tendini e delle arti-colazioni, fornisce informazionisulla posizione del corpo, sui pro-pri spostamenti nello spazio, sul-lʼaccelerazione o decelerazione

del movimento, sull'inclinazionedel suolo e così via. È importante ricordare che lo sportè un valido strumento per favori-re la socializzazione dei soggettinon vedenti. La pratica di unʼatti-vità sportiva aiuta a vincere le pro-prie paure, tra cui la paura dellospazio e degli ostacoli, e consentedi sviluppare una maggiore con-sapevolezza di sé, degli altri, deipropri limiti e delle proprie poten-zialità. Lo sport favorisce inoltre la ricer-ca di autonomia, lo sviluppo del-lʼautostima e migliora il benesse-re psico-fisico del soggetto.

Il 23 gennaio 2009 nasce la Pantani Tandem Palermo,Associazione sportiva dilettantistica riconosciuta dallaFederazione Ciclistica Italiana, nella quale si integrano 5 atleti nonvedenti e 4 atleti vedenti. Giovanna DʼAngelo, presidentedellʼAssociazione, porta avanti questa avventura ciclistica congrande entusiasmo e con lʼappoggio, in particolare, di Daniela,amica, guida e consigliera societaria e di Giuseppe, amico e con-sigliere societario. Lʼinizio di questa avventura coincide con il GirodʼItalia, partito, dopo molti anni, proprio da Palermo. Alla parten-za del giro erano presenti 12 tandem che hanno percorso pochichilometri accolti da ali di spettatori entusiasti. Lʼassociazione vanta numerose pre-senze in raid chilometrici in varie regioni dʼItalia, la partecipazione ai campionatiitaliani ed anche la recente e prima esperienza di group cycling vissuta alPalauditore di Palermo. Nonostante le numerose difficoltà logistiche, finanziarie enel reclutamento di guide per i tandem, lʼAssociazione, animata dallʼinesauribilegrinta degli atleti che la costituiscono, consapevole del desiderio di tanti nonvedenti di intraprendere un cammino sportivo, coltiva con grande energia questapassione ed accoglierebbe con immenso piacere nuovi atleti nel gruppo.

UN SOGNO CHIAMATO TANDEM

Dal 1 al 9 Luglio 2010 si svolge-rà a Lecce lʼInternational Sum-mer School “Low Vision School:epidemiology, clinical and thera-peutical approach”, IV Edizione,dellʼUniversità di Bologna in col-laborazione con lʼUniversità delSalento. Si tratta di una settima-na di lezioni svolte da Professo-ri con alta competenza profes-sionale ed accademica sia incampo nazionale che interna-zionale. La Scuola si prefigge diapprofondire le patologie oftal-mologiche correlate allʼipovisio-ne dal punto di vista epidemio-logico, diagnostico, clinico e te-rapeutico e di fornire elementichirurgici di base e approfonditisul trattamento di tali patologie.

LʼUniversità degli Studi di Bolo-gna consegnerà un attestato checertifichi le lezioni seguite. La Scuola ha la durata di 9 gior-ni ed è rivolta a medici oculisti,studenti in corso di specializza-zione di oftalmologia, assisten-ti in ortottica e in oftalmologia,ottici, operatori sanitari dellʼ-handicap visivo. Lʼimporto per lʼiscrizione è pari a1000 euro e comprende mate-riale didattico, pernottamento,pasti e visite guidate a luoghi dicultura della città di Lecce. Senon si chiede il pernottamentolʼimporto sarà ridotto. I candidati dovranno presentareil modulo per lʼiscrizione entro il1 giugno 2010.

l’International Summer School

Per informazioni e modulo di iscrizione:

Segreteria UniversitariaLoretta CaselliTel.: + 39 051 6364595E-mail: [email protected]

Segreteria organizzativa a LecceSandra PotìTel.: +39 0832318204Cell.: 3939774942E-mail: [email protected]

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Department of General Surgery and Organ Transplants Chief Executive Office: Prof. Gerardo Martinelli

Glaucoma Study Center and Center for the Study of Low Vision

Chief scientist Prof. Sergio Zaccaria Scalinci

IINNTTEERRNNAATTIIOONNAALL SSUUMMMMEERR SSCCHHOOOOLL““LLOOWW VVIISSIIOONN SSCCHHOOOOLL:: EEPPIIDDEEMMIIOOLLOOGGYY,, CCLLIINNIICCAALL AANNDD TTHHEERRAAPPEEUUTTIICCAALL AAPPPPRROOAACCHH””

IIVV EEddiittiioonn 11sstt –– 99tthh JJuullyy 22001100,, LLeeccccee,, IIttaallyy

Director chief : Prof. Sergio Zaccaria Scalinci

Academic Matters: Prof. C. Forlini, Prof. M. Fortunato, Prof.ssa M.R. Franco, Prof. R. A. Meduri,

Prof. A. Mocellin, Prof. M. Piovella, Prof.ssa L. Scorolli Prof. D. Siravo, Prof. M. Soliman TEACHERS:

SPONSORSHIP: LOW VISION ACADEMY SOI UNIVERSITY OF SALENTO

Admission Fee: € 1000

Alfarano M. (Italy)

Alviano F. (Italy)

Bagnara G.P.(Italy)

Bandello F. M. ( Italy)

Bartolomei F.(Italy)

Benini I. (Italy)

Bifani M. (Italy)

Bilyk J.R. (USA)

Blanco A. (Italy)

Bonci E. (Italy)

Bonsi L.(Italy)

Bressler N. (USA)

Campochiaro P.(USA)

Caputo M. (Italy)

Carelli P. (Italy)

Cerulli L. (Italy)

Coscas G. (France)

Crouzet-Barbati R.(France)

Dahan E.(South Africa)

Davidson R. (USA)

Del Grosso A. (Italy)

Di Lorenzo R. (Italy)

Durairaj V. (USA)

Faenza S. (Italy)

Fedeli R. (Italy)

Forlini C. (Italy)

Fortunato M. ( Italy)

Gallenga P.E. (Italy)

Gallo E. (Italy)

Graziano C. (Italy)

Iazzolino R.(Italy)

Lanzoni G. (Italy)

Law Janice (USA)

Leuenberger P.(CH)

Liguori R. (Italy)

Limoli P. (Italy)

Longo P.(Italy)

Lutaj P. (Albania)

Lumbroso B. (Italy) Maiorca M.( Australia)

Mariucci G. (Italy)

Martino M. (Italy)

Meduri R.P .(U.K.)

Meduri R.A. (Italy)

Melloni C. (Italy)

Merlin U. (Italy)

Midena E. (Italy)

Mocellin A. (Italy)

Murray A. (South Africa)

Neri P. (Italy)

Partemi S. (Italy)

Pederboni S. (Italy)

Pedrotti M.(Italy)

Piccaluga P.P. (Italy)

Piovella M. (Italy)

Rapisarda A.(Italy)

Rapuano C.J.(USA)

Ratiglia R. (Italy)

Ratta F. (Italy)

Rhee D.J.(USA)

Riccardi R.(Italy)

Rimondini G. R. (Italy)

Rucco A. (Italy)

Russi L. (Italy)

Savino P. (USA)

Scalinci S. Z. (Italy)

Schargel K. (Spain)

Scorolli L. ( Italy)

Sicoli G. (Italiy

Siravo D. (Italy)

Soliman M. (Egypt)

Soubrane G. (France)

Tassinari G. (Italy)

Terry Kim (USA)

Troiano P. (Italy)

Vernaleone A. (Italy)

Vingolo E.M .(Italy)

Wright K. (USA)

Zigiotti G.L.(Italy)

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La legge italiana prevede lʼob-bligo per gli enti pubblici e priva-ti di assumere una percentualefissa di soggetti disabili in rap-porto al numero complessivo deilavoratori occupati. Lʼart. 17 del-la legge 12 marzo 1999 n. 68prevede una quota di riserva pa-ri al 7% rispetto ai lavoratori com-plessivamente occupati in azien-da. L̓obbligo di assunzione è pre-visto per i datori di lavoro che oc-cupano più di 50 dipendenti e siattiva sulla base del presuppo-sto, necessario, della scopertu-ra della relativa quota.

Ciò posto, negli ultimi anni, al-cune aziende pubbliche e priva-te sono state chiamate in causainnanzi lʼAutorità giudiziaria peril mancato ottemperamento del-la normativa vigente.Dopo una sommaria indaginesulla questione, si è scoperto chei ricorsi presentati dai disabili sibasano tutti sullʼapodittico rap-porto tra la normativa ordinaria edil coacervo delle norme specialiintervenute, nel corso degli ulti-mi anni, in materia. Tale norma-tiva speciale ha, infatti, portatolʼinterprete – sia datore di lavoro

L’obbligo di assunzione dei disabili e lequote di riserva. Il Consiglio di Stato fa ilpunto della situazione.Cons. di Stato, Sez. VI, 19 gennaio 2010 n. 177

Rubr ica Legale

A CURA DILORIS DI LORENZO

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che lavoratore - ad una notevo-le confusione.In alcuni casi, ad esempio, si è vi-sto come la quota prevista a re-gime sia stata letteralmente “cu-mulata” con altri benefici previstida discipline eccezionali di fa-vore, implicanti un diverso e tem-poraneo criterio di calcolo dellacitata quota.Il problema è nato con l̓ entrata invigore della legge n. 68/1999 laquale, abrogando la previgentenormativa contenuta nella leggen. 482/1968, ha previsto, da unaparte, unʼapposita disciplina pergli orfani, i coniugi superstiti didipendenti deceduti per causadi servizio e i profughi (vedi lʼart.18), dallʼaltra, una specifica di-sciplina per l̓ assunzione dei sog-getti disabili (vedi lʼart. 3), con lafissazione di una quota di riser-va pari, appunto, al 7% dei lavo-ratori complessivamente occu-pati. Con lʼentrata in vigore del-la nuova legge, pertanto, ai finidel calcolo della quota di riser-

va, non si è potuto più computa-re i lavoratori rientranti nella di-sciplina di cui al citato art.18. In relazione a questi ultimi, in-fatti, è stata introdotta una quo-ta di riserva specifica, pari all̓ 1%,ed applicabile nei confronti deimedesimi datori di lavoro sopraindicati. Ciò ha posto le basi per una so-vrapposizione normativa. Infat-ti, ai sensi della disciplina trans-itoria, introdotta dallʼart. 11, com-ma 2, D.P.R. 10 ottobre 2000, n.333, il cui termine di 24 mesi èstato prorogato (con D.L. 25 ot-tobre 2002, n. 236 - come sosti-tuito dalla legge di conversione27.12.2004, n. 284) fino al31.12.2003, i datori di lavoro pub-blici o privati potevano compu-tare nelle quote obbligatorie diriserva tutti i lavoratori già occu-pati a tale titolo, in base alla pre-vigente normativa in materia dicollocamento obbligatorio, ivicompresi quelli di cui allʼart. 18della nuova legge (orfani, coniu-

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gi superstiti ecc.), nel predetto li-mite dellʼ1%. Infatti, soltanto alla scadenza delregime transitorio, la quota di ri-serva dei lavoratori disabili avreb-be dovuto essere calcolata comeprevisto a regime, ovvero conlʼesclusione dei soggetti sopraindicati. Tuttavia, la disciplina specialerecata dallʼart. 4, comma 11 bis,D.L. 20.5.1993, n. 148 (conver-tito con modificazioni in legge19.7.1993, n. 236), nonché delD.M. 15.5.2000 aveva già intro-dotto per gli enti privatizzati unsistema di gradualità, ammet-tendo che l̓ obbligo di calcolare laquota di riserva di cui trattasi (inmisura maggiorata del 12%) po-tesse applicarsi solo alle assun-zioni effettuate dopo la trasfor-mazione della natura giuridicadellʼente, e fino allʼassolvimentodellʼobbligo di copertura dellequote previste dalla ricordata leg-ge n. 68/1999.Tale sovrapposizione normativa

è stata risolta dal Consiglio diStato, che ha deciso di interve-nire, con la sentenza n. 177 del19 gennaio 2010, facendo chia-rezza sulla questione. Il Consiglioha stabilito, infatti, che ai fini del-lʼottemperanza agli obblighi diassunzione dei soggetti disabili- vigente lʼart. 17 della legge 12marzo 1999 n. 68 - il presuppo-sto necessario e sufficiente a cuifare riferimento è la scoperturadella relativa quota di riserva. Il ri-ferimento deve quindi riguarda-re la quota di riserva prevista a re-gime, senza alcuna non previ-sta sommatoria di discipline ec-cezionali di favore, implicanti undiverso e temporaneo criterio dicalcolo. I Giudici di Palazzo Spa-da hanno dunque posto fine al-la notevole incertezza generatadalla complessa stratificazionenormativa. In particolare, il Con-siglio ha precisato che il compu-to della quota di riserva sul nu-mero dei nuovi lavoratori assun-ti, è connesso - per consistenza

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e con incidenza sui tempi ne-cessari, ai fini al raggiungimen-to della quota prevista a regime- alla base di calcolo della per-centuale del 12%.Se venisse applicata tale per-centuale solo sui lavoratori as-sunti dal 2004 in poi, non solo ri-sulterebbe inferiore il numerocomplessivo di lavoratori disabi-li da assumere, ma occorrereb-be un periodo di tempo propor-zionalmente più lungo per rag-giungere la quota del 7% di tali la-voratori, rispetto al numero com-

plessivo dei dipendenti dellʼente. Può dirsi, in conclusione, che laprevalenza accordata dalla Su-prema Corte al rispetto del regi-me normativo ordinario viene, al-tresì, motivata dal fatto che lʼap-plicazione dei richiamati regimispeciali comporterebbe unasommatoria di benefici del tuttoincompatibili con la ratio dellalegge n. 68 del 1999. Una legge che costituisce, an-cor oggi, un marmoreo baluar-do dellʼinteresse pubblico allʼoc-cupazione dei disabili.

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Il disabile che parcheggia nellestrisce blu perché non ha tro-vato posto negli spazi apposi-tamente riservati, deve pagareil ticket, nonostante abbia espo-sto un valido contrassegno cheattesti lʼinvalidità. Lo ha decisola Corte di Cassazione con lasentenza n. 21271 del 2009,che ha stabilito che i disabili nonhanno più diritto alla sosta gra-tuita sulle strisce blu. Da oggi, il disabile che non hapagato il parcheggio è sogget-to alla multa da parte delle Au-torità competenti. La singolare pronuncia ha su-scitato, come prevedibile, unacceso dibattito sul tema ed uncoro di critiche da parte degliaddetti ai lavori. Nonostante lʼin-validità, quindi, e nonostanteuna nota ministeriale dicesse ilcontrario, il disabile deve ades-

so pagare in ogni caso lʼenteche gestisce la segnaletica.I giudici della Suprema Cortehanno bocciato il ricorso di undisabile che, nonostante aves-se esposto un valido contras-segno, era stato multato per nonaver pagato il ticket. Non ha avu-to nessuna rilevanza il fatto chegli spazi appositamente riser-vati agli invalidi fossero pratica-mente tutti occupati.La questione ha avuto inizio con

Il diritto dei disabili alla sosta gratuitasulle strisce blu: arriva il no dellaCassazione

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il ricorso presentato innanzilʼAutorità giudiziaria contro unverbale ricevuto dai vigili urba-ni. Le motivazioni addotte dalricorrente trovavano fonda-mento nel diritto di lasciare lapropria auto sulle strisce blu -senza pagare il relativo ticket -dal momento che lʼarea riser-vata agli invalidi era già stataoccupata da altri.Sul punto, merita segnalare unanota del Ministero delle infra-strutture e dei trasporti che, giànel 2006, si era occupata dellagratuità dei posteggi delimitatidalle strisce blu a pagamento,occupati da veicoli al serviziodi persone invalide, detentricidi speciale contrassegno. In particolare, la nota ministe-riale concernente la "Richiestadi chiarimenti sulla gratuità deiposteggi delimitati da segnale-tica blu a pagamento quandosono occupati da veicoli al ser-vizio delle persone invalide de-tentrici di speciale contrasse-gno", dispone: “Non vi è dub-bio, a parere di questo Ufficio,

che non si possa chiedere il pa-gamento di una tariffa oraria achi, trovando occupato lo stal-lo a lui appositamente riserva-to, ne occupi un altro, peraltronon adeguatamente attrezza-to a soddisfare in pieno le sueesigenze, potendosi imputaretale disagio anche ad una man-cata previsione, da parte del-lʼente proprietario, di un mag-gior numero di stalli riservati”.(Nota del 6 febbraio 2006, Protn. 107, della Direzione genera-le per la motorizzazione)Pertanto, in base a quanto sta-bilito dal Ministero delle infra-strutture e dei trasporti, il par-cheggio in posteggi delimitatida segnaletica blu non può nonessere assolutamente gratuitoper chi sia munito di valido con-trassegno che prova lʼinvalidità. Tra lʼaltro, lʼargomento trattatooffre lʼoccasione per ribadirelʼimportanza di favorire la mo-bilità delle persone disabili: ma-teria che, negli ultimi anni, è sta-ta oggetto di numerose dispo-sizioni normative, intervenute

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a tutela delle persone con dis-abilità. Tuttavia, tali motivazioni nonhanno convinto i giudici dellaSuprema Corte. Con la sen-tenza n. 21271 del 2009, essihanno respinto il ricorso del dis-abile multato chiarendo, al ri-guardo, che non esiste ancoraoggi una legge che preveda lʼe-senzione per i disabili dal pa-gamento del ticket per la sostasulle strisce blu.Nelle motivazioni della senten-za, si legge che “…… gli artt.188, comma 3, c.d.s. e 11, com-ma 1, d.P.R. n. 503/1996., pre-vedono per i titolari del con-trassegno lʼesonero, rispettiva-mente, dai limiti di tempo nellearee di parcheggio a tempo de-terminato e dai divieti e limita-zioni della sosta disposti dal-lʼautorità competente; lʼobbligodel pagamento di una sommaè, invece, cosa diversa dal di-vieto o limitazione della sosta,come del resto è confermatodallʼart. 4, comma 4, lett. d),c.d.s. (per il quale lʼente pro-

prietario della strada può vieta-re o limitare o subordinare al pa-gamento di una somma il par-cheggio o la sosta dei veicoliʼ)che li considera alternativi”.Inutile riferire in ordine alle con-seguenze pregiudizievoli chepossano derivare sulla mobilitàdei disabili dalla sentenza incommento. Gli effetti diretti di tale pronun-cia possono ricondursi sostan-zialmente nel fatto che, dʼora inpoi, non rimarranno più stru-menti normativi a tutela dei cit-tadini disabili per invocare lagratuità incondizionata dei par-cheggi regolamentati a paga-mento. La gratuità della sosta sarà con-sentita solamente nelle aree cu-stodite, ma se i posti riservatisono occupati da altri titolari dicontrassegno, il pagamento sa-rà comunque dovuto. Detto ciò, non rimane che at-tendere lʼintervento del legisla-tore, lʼunico, forse, che possa piùadeguatamente tutelare le esi-genze di mobilità dei disabili.

A.R.I.S. Associazionedei Retinopatici ed Ipovedenti Siciliani Via Ammiraglio Gravina, 5390139 PalermoTel./Fax 091 [email protected]

N° 34 • Maggio 2010

La danza come terapia per gli ipovedenti

Sensibilizzazione a favore delladonazione di cornee

▲▲Sensibilità al contrasto negli ipovedenti

Il rilancio del centro di ipovisionedi Palermo

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La danza come terapia per gli ipovedenti

Sensibilizzazione a favore delladonazione di cornee

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Il rilancio del centro di ipovisionedi Palermo

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I servizi e le attivitàdell’Associazione, compresa la realizzazione di questotrimestrale, sono espletateesclusivamente dai volontari.Trascurati da tempo dalleIstituzioni ci auguriamo che il nuovo Governo Regionale si accorga di questa grossa realtà e confidiamo nel contributo di 25.00 €degli abbonati che sonosempre la nostra migliorerisorsa. GRAZIE

BOLLO DELLʼUFFICIO POSTALEcodice bancoposta

I M P O R T A N T E : N O N S C R I V E R E N E L L A Z O N A S O T T O S T A N T Eimporto in euro numero conto tipo documento

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FAC-SIMILE DI CONTO CORRENTE POSTALE▲

€CONTI CORRENTI POSTALI - Ricevuta di Accredito BancoPosta

sul C/C n. 00596908 di Euro

TD 451

2 5,0 0IMPORTO IN LETTERE

CAUSALE

INTESTATO AASSOCIAZIONE DEI RETINOPATICI EDIPOVEDENTI SICILIANI

SERVIZI E ABBONAMENTORIVISTA IPOVISIONE

ESEGUITO DA

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