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Azienda U.L.S.S. N° 8 Asolo - Regione del Veneto U.O. Laboratorio Analisi PREANALITICA IST PRE 01 Emissione 14/01/15 Numero 3 ISTRUZIONE OPERATIVA MANUALE PRELIEVI DEI CAMPIONI Pagina 1/40 MANUALE PRELIEVI REDAZIONE VERIFICA ED APPROVAZIONE NOME FUNZIONE NOME FUNZIONE FIRMA Schiavon LRS Piaserico DL Zardo RGQ LRS: LAUREATO RESPONSABILE DI SETTORE RGQ: RESPONSABILE GESTIONE QUALITÀ DL: DIRETTORE LABORATORIO REVISIONE DATA NOME FUNZIONE FIRMA Zardo RGQ Zardo RGQ N.B. IL DOCUMENTO È DI ESCLUSIVA PROPRIETÀ DELL'AZIENDA U.L.S.S. N°8 ASOLO E NON PUÒ ESSERE RIPRODOTTO IN ALCUN MODO E/O DIVULGATO A TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA. N.B. IL DOCUMENTO PUÒ SUBIRE MODIFICHE E/O AGGIORNAMENTI. È IMPORTANTE PERTANTO CHE L'UTILIZZATORE SI ACCERTI DI ESSERE IN POSSESSO DELL' ULTIMA EDIZIONE EMESSA. Laboratorio Presidio Ospedaliero di Castelfranco Veneto – Via dei Carpani n. 16/z - tel. 0423 732414 fax 0423 732417 Laboratorio Presidio Ospedaliero di Montebelluna – Via Togliatti n. 1 – tel. 0423 611354 fax 0423 611358

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MANUALE PRELIEVI

REDAZIONE VERIFICA ED APPROVAZIONE

NOME FUNZIONE NOME FUNZIONE FIRMA

Schiavon LRS Piaserico DL

Zardo RGQ

LRS: LAUREATO RESPONSABILE DI SETTORERGQ: RESPONSABILE GESTIONE QUALITÀDL: DIRETTORE LABORATORIO

REVISIONE

DATA NOME FUNZIONE FIRMA

Zardo RGQ

Zardo RGQ

N.B. IL DOCUMENTO È DI ESCLUSIVA PROPRIETÀ DELL'AZIENDA U.L.S.S. N°8 ASOLO E NON PUÒ ESSERERIPRODOTTO IN ALCUN MODO E/O DIVULGATO A TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA.

N.B. IL DOCUMENTO PUÒ SUBIRE MODIFICHE E/O AGGIORNAMENTI. È IMPORTANTE PERTANTO CHEL'UTILIZZATORE SI ACCERTI DI ESSERE IN POSSESSO DELL' ULTIMA EDIZIONE EMESSA.

Laboratorio Presidio Ospedaliero di Castelfranco Veneto – Via dei Carpani n. 16/z - tel. 0423 732414 fax 0423 732417Laboratorio Presidio Ospedaliero di Montebelluna – Via Togliatti n. 1 – tel. 0423 611354 fax 0423 611358

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INDICE

1 SCOPO 8

2 CAMPO DI APPLICAZIONE 8

3 COMPITI E RESPONSABILITA' 8

4 GENERALITA' 8

5 IL PRELIEVO DI SANGUE 9

6 IL PRELIEVO MICROBIOLOGICO 11

6.1 TAMPONI FLOCCATI 12

6.2 PORT-A-CUL BBL 13

7 PRELIEVI DEL SANGUE CON PARTICOLARITA' 14

7.1 EMOCOLTURA 14

7.2 EMOCOLTURA DA CVC (BATTERIEMIE CVC CORRELATE) 15

7.3 EMOCROMO PER PSEUDOPIASTRINOPENIA 15

7.4 EMOGAS ARTERIOSO 16

7.5 EMOGAS VENOSO 16

7.6 CURVA DA CARICO ORALE DI GLUCOSIO 16

7.7 CURVA DA CARICO PER GLICEMIA E INSULINA 17

7.8 GLICEMIA POST-PRANDIUM 17

7.9 GH PRELIEVI SERIATI 17

7.10 PROLATTINA PRELIEVI SERIATI 17

7.11 QUANTIFERON 18

7.12 RENINA E ALDOSTERONE IN CLINO E ORTOSTATISMO 18

7.13 TEST DA STIMOLO/ CURVE ENDOCRINOLOGICHE 18

7.14 TRI TEST 19

8 ESAMI SU URINA 20

8.1 ACIDO IPPURICO E METILIPPURICO 20

8.2 ALFA-1 MICROGLOBULINA URINARIA 20

8.3 AMINOACIDI URINARI 20

8.4 BETA-2 MICROGLOBULINA URINARIA 20

8.5 ANTIGENE BATTERICO URINARIO STREPTOCOCCO PNEUMONIAE 20

8.6 ANTIGENE BATTERICO URINARIO LEGIONELLA PNEUMOPHILA 20

8.7 BACILLO DI KOCH (BK O MICOBATTERIO) NELLE URINE 20

8.8 CHLAMYDIA TRACHOMATIS NELLE URINE 20

8.9 COBALTO URINARIO 20

8.10 CROMO URINARIO 20

8.11 DROGHE URINARIE SCREENING 20

8.12 ESAME PARASSITOLOGICO DELLE URINE (Schistosoma haematobium, Bilarzia) 20

8.13 ESAME URINE STANDARD 20

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8.14 ETANOLO (ALCOL ETILICO) URINARIO 20

8.15 EXTASI URINARIO 20

8.16 GLICOSURIA FRAZIONATA 21

8.17 IgG URINARIE TOTALI 21

8.18 NICHEL URINARIO 21

8.19 OSMOLALITÀ URINARIA 21

8.20 PYRILINKS-D 21

8.21 PROTEINURIA IN CLINO E ORTOSTATISMO 21

8.22 TEST DI ADDIS 21

8.23 TEST DI FARLEY 21

8.24 TEST DI GRAVIDANZA 21

8.25 TRANSFERRINA URINARIA 21

8.26 UREAPLASMI/MICOPLASMI NELLE URINE 22

8.27 URINE DELLE 24 ORE 22

8.28 URINE DELLE 24 ORE CON PREPARAZIONE PARTICOLAREACIDO 5-IDROSSINDOLACETICO

ACIDO DELTA-AMINO LEVULINICO (ALA)ACIDO OMOVANILICOACIDO VANILMANDELICO (VMA)CATECOLAMINE (adrenalina, noradrenalina)DOPAMINAMETANEFRINE (metanefrina e normetanefrina)PORFIRINE (uroporfirina e coproporfirina)

PORFOBILINOGENO

22

8.29 URINOCOLTURA 23

8.30 URINOCOLTURA DOPO MASSAGGIO PROSTATICO (TEST DI STAMEY) 24

8.31 URINOCOLTURA IN PAZIENTI PEDIATRICI 24

9 ESAMI SU FECI 25

9.1 ANTIGENE DI HELICOBACTER PYLORI 25

9.2 ANTIGENE DI ROTAVIRUS 25

9.3 CALPROTECTINA 25

9.4 CHIMOTRIPSINA 25

9.5 COPROCOLTURA (comprende Salmonella, Shighella, Campylobacter) 25

9.6 COLTURALE FECI PER ENTEROCOCCHI VANCOMICINA RESISTENTI (VRE) 25

9.7 COLTURALE FECI PER ESCHERICHIA COLI ENTEROINVASIVO 25

9.8 COLTURALE FECI PER YERSINIA ENTEROCOLITICA 25

9.9 COLTURALE TAMPONE RETTALE PER ENTEROBATTERI CARBAPENEMASI PRODUTTORI

9.10 COLTURALE FECI PER BACILLO DI KOCH (BK O MICOBATTERI) 25

9.11 ELASTASI FECALE 25

9.12 ESAME CHIMICO FISICO DELLE FECI 25

9.13 ESAME PARASSITOLOGICO DELLE FECI 25

9.14 GRANULOCITI EOSINOFILI FECALI 26

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9.15 SANGUE OCCULTO FECALE 26

9.16 SCOTCH TEST (RICERCA DI UOVA DI OSSIURI) 27

9.17 TOSSINA DI CLOSTRIDIUM DIFFICILE 27

10 CORTISOLO SALIVARE 28

11 ESCREATO11.1 COLTURALE ESCREATO11.2 COLTURALE ESCREATO PER BACILLO DI KOCH (BK O MICOBATTERI)11.3 RICERCA DIRETTA CHLAMYDIA PNEUMONIAE

29

12 LIQUIDO CEFALO-RACHIDIANO O LIQUOR12.1 ESAME CHIMICO FISICO DEL LIQUOR12.2 ESAME MICROSOPICO DEL LIQUOR12.3 ESAME COLTURALE DEL LIQUOR

30

13 LIQUIDO ASCITICO 30

14 LIQUIDO DA DRENAGGIO 30

15 LIQUIDO PERITONEALE 30

16 LIQUIDO PLEURICO 30

(13-16).1 ESAME CHIMICO-FISICO(13-16).2 ESAME COLTURALE

17 LIQUIDO PERICARDICO17.1 ESAME CHIMICO-FISICO LIQ. PERICARDICO17.2 ESAME COLTURALE LIQ. PERICARDICO

30

18 LIQUIDO DA DIALISI PERITONEALE18.1 ESAME CHIMICO-FISICO LIQ. DIALISI PERITONEALE.18.2 ESAME COLTURALE LIQ. DIALISI PERITONEALE

30

19 LIQUIDO SEMINALE19.1 COLTURALE DEL LIQUIDO SEMINALE19.2 RICERCA DI CHLAMYDIA TRACHOMATIS NEL LIQUIDO SEMINALE19.3 RICERCA DI UREAPLASMI/MICOPLASMI NEL LIQUIDO SEMINALE

31

20 LIQUIDO SINOVIALE20.1 ESAME CHIMICO-FISICO LIQ. SINOVIALE20.2 ESAME COLTURALE LIQ. SINOVIALE

31

21 ALTRI LIQUIDI 31

22 CATETERE DA DRENAGGIO CHIRURGICO ESAME COLTURALE 32

23 CATETERE ENDOTRACHEALE ESAME COLTURALE 32

24 CATETERE OMBELICALE ESAME COLTURALE 32

25 CATETERE VESCICALE ESAME COLTURALE 32

26 CATETERE VENOSO ESAME COLTURALE 32

27 MICETI DERMATOFITI ESAME COLTURALE (capelli, cute, unghia, linguale, perianale, ecc.) 32

28 MICOBATTERI o BACILLO DI KOCH (BK)ASPIRATO GASTRICOBRONCOASPIRATOLAVAGGIO BRONCOALVEOLARE (BAL)SPAZZOLATURA BRONCHIALEASPIRATO TRANSTRACHEALEESPETTORATO, ESPETTORATO INDOTTOFECILIQUIDI CAVITARI

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LIQUORMATERIALE DA LESIONI CUTANEEMIDOLLO OSSEOPRELIEVI BIOPTICIPUSSANGUEURINA

29 PUS DA ASCESSO:➢ CUTANEO➢ INTRA ADDOMINALE PARETE ANTERO LATERALE➢ INTRA ADDOMINALE PELVICO➢ INTRA ADDOMINALE RETROPERITONEALE➢ INTRA ADDOMINALE SOPRADIAFRAMMATICO➢ INTRAFASCIALE➢ INTRATORACICO➢ OVARICO➢ PAVIMENTO ORALE➢ PERIRETTALE➢ POLMONARE➢ RENALE➢ RINOFARINGE➢ SOTTOCUTANEO➢ SPLENICO➢ TUBARICO➢ UTERINO

33

30 PUS DA FERITA:➢ CHIRURGICA PROFONDA➢ CHIRURGICA SUPERFICIALE➢ TRAUMATICA➢ TRAUMATICA PROFONDA➢ TRAUMATICA SUPERFICIALE

34

31 PUS DA GHIANDOLA DEL BARTOLINO 34

32 PUS DA LINFOADENITE 34

33 PUS DA TIMPANOCENTESI 34

34 PUS DA ULCERA DA DECUBITO 34

35 PUS DA … (SPECIFICARE LA SEDE) 34

36 RICERCA DIRETTA HERPES SIMPLEX VIRUS (HSV1-2) 34

37 RICERCA DIRETTA STREPTOCOCCO GRUPPO A (Tampone Rapido SBEA) 35

38 TAMPONE ASCELLARE 35

39 TAMPONE AURICOLARE 35

40 TAMPONE CAVO ORALE 35

41 TAMPONE CONGIUNTIVALE41.1 TAMPONE CONGIUNTIVALE COLTURALE41.2 TAMPONE CONGIUNTIVALE PER RICERCA CLAMYDIA TRACOMATIS

35

42 TAMPONE CUTE PERICATETERE 36

43 TAMPONE DA HUB 36

44 TAMPONE DA OMBELICO 36

45 TAMPONE EMERGENZA CUTANEA 36

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46 TAMPONE ENDOCERVICALE 46.1 TAMPONE ENDOCERVICALE COLTURALE 46.2 TAMPONE ENDOCERVICALE PER CHLAMYDIA TRACHOMATIS46.3 TAMPONE ENDOCERVICALE PER MICOPLASMI/UREAPLASMI

36

47 TAMPONE FARINGEO 36

48 TAMPONE FERITA CHIRURGICA 37

49 TAMPONE FERITA TRAUMATICA 37

50 TAMPONE NASALE50.1 TAMPONE NASALE COLTURALE50.2 TAMPONE NASALE PER RICERCA DI GRANULOCITI EOSINOFILI

37

51 TAMPONE PERIANALE COLTURALE 37

52 TAMPONE PIAGA DA DECUBITO 37

53 TAMPONE RETTALE53.1 TAMPONE RETTALE COLTURALE53.2 TAMPONE RETTALE COLTURALE PER ENTEROBATTERI CARBAPENEMASI PRODUTTORI53.3 TAMPONE RETTALE PER CLAMYDIA TRACOMATIS

37

54 TAMPONE SOLCO BALANO-PREPUZIALE COLTURALE 38

55 TAMPONE ULCERA CUTANEA 38

56 TAMPONE ULCERA PENIENA 38

57 TAMPONE URETRALE57.1 TAMPONE URETRALE COLTURALE57.2 TAMPONE URETRALE PER CHLAMYDIA TRACHOMATIS57.3 TAMPONE URETRALE PER MICOPLASMI/UREAPLASMI

38

58 TAMPONE VAGINALE COLTURALE 39

59 TAMPONE VAGINO-RETTALE PER STREPTOCOCCO β-EMOLITICO 39

60 TAMPONI VIE AEREE SUPERIORI PER CHLAMYDIA PNEUMONIAE 39

61 TAMPONE VULVARE COLTURALE 39

62 TAMPONE DA ALTRA SEDE (specificare quale) 39

63 MATERIALI PARTICOLARI PER ESAME COLTURALE 40

➢ ASPIRATO GASTRICO➢ ASPIRATO DA … (SITO DA SPECIFICARE)➢ BIOPSIA DA … (SITO DA SPECIFICARE)➢ BRONCOASPIRATO➢ BRONCOLAVAGGIO➢ BRUSHING ➢ EMARTRO➢ LEMBO CORNEALE➢ LENTE INTRAOCULARE

➢ MIDOLLO OSSEO➢ OSSO➢ PLACENTA➢ PROTESI OSTEOARTICOLARE➢ PROTESI VALVOLARE➢ PROTESI VASCOLARE➢ TRACHEOASPIRATO➢ VEGETAZIONE VALVOLA CARDIACA

64 MATERIALI RESPIRATORI PER RICERCA CHLAMYDIA PNEUMONIAE ASPIRATO NASO-FARINGEO BRONCO LAVAGGIO ALVEOLARE (BAL)

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Richiesta Esami

Adeguata Preparazione paziente

Produzione del campione

Check-in campione:congruenza richiesta-etichetta

SI

NORinvio del prelievo

NOIndividuazione e Gestione

della Non Conformità

SI

Consegna del campioneal settore di analisi

Trasferimento della richiesta

Adeguatezzacampione-esame richiesto

NO

SI

Esecuzione esame

Conservazione e trasporto campione

RESPONSABILITA'

Medico Prescrittore

Infermiere

Infermiere

Infermiere

Trasportatori

Personale

smistamento

Tecnico Laboratorio/

pers. smistamento

Tecnico Laboratorio

Tecnico di laboratorio

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1. SCOPO

Lo scopo del Manuale è fornire una guida agli Operatori dell'ULSS n.8 per il prelievo di materiali biologici.

2. CAMPI DI APPLICAZIONE

La presente Istruzione Operativa si applica tutti i prelievi bioumorali effettuati nel territorio dell'ULSS n.8e destinati al Laboratorio Analisi di Castelfranco Veneto.

3. COMPITI E RESPONSABILITA'

Direttore del Laboratorio o di persona da lui delegata:• la verifica della corretta applicazione delle procedure;• la corretta messa a punto, validazione ed aggiornamento delle metodiche di prelievo;• l’addestramento e la formazione del Personale;• l’aggiornamento del Personale riguardo alle modifiche apportate alle procedure;• la consulenza riguardo a situazioni particolari o a dubbi interpretativi.

Responsabile di Unità Operativa:

➢la verifica del corretto funzionamento dell’attività di prelievo;➢la gestione delle risorse umane e strumentali affidate.

Personale infermieristico:

➢la corretta accettazione dei Pazienti ricoverati ➢la corretta gestione delle pratiche burocratiche;➢l’esecuzione dei prelievi;➢la gestione dei materiali e dei dispositivi necessari per l’esecuzione dei prelievi.

Personale del Centro Unico di Prenotazione (CUP):

➢la corretta immatricolazione/prenotazione degli Utenti esterni➢la consegna dei contenitori per le raccolte a domicilio dei campioni➢l'informazione dell'utente riguardo le modalità di raccolta dei campioni

4. GENERALITA'

Il prelievo e/o la raccolta di liquidi o materiali biologici è un momento fondamentale nell'esecuzione degliesami di laboratorio: un prelievo errato o non eseguito correttamente pregiudica tutte le fasi successive edetermina, quanto meno, uno spreco di risorse se non danno per il paziente.

Poiché la raccolta di un campione biologico può essere un atto invasivo è necessario:

• comunicare al paziente le modalità di esecuzione l’esame e assicurarsi la sua compliance

• seguire le disposizioni aziendali sull'uso dei dispositivi di sicurezza individuali

• raccogliere il campione secondo le modalità stabilite, usando supporti idonei accuratamenteidentificati

• segnalare al laboratorio eventuali problemi occorsi durante il prelievo che potrebbero pregiudicare lacorretta esecuzione dell'analisi

Anatomia Patologica: Modalita’ di preparazione, raccolta, conservazione, trasporto, identificazione edaccettazione dei campioni per l’anatomia patologica (PROIIC01).

Centro Trasfusionale. Tabella tipologia campioni: esecuzione, refertazione, conservazione.

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5. IL PRELIEVO DI SANGUE

Il prelievo di sangue va eseguito il mattino a digiuno dalla mezzanotte precedente per gli adulti, nel casodi bambini piccoli il digiuno può essere più breve. In questo periodo possono essere assunte modichequantità di acqua (1-2 bicchieri), ma devono essere evitate le bevande zuccherate, gli alcolici, il caffè edil fumo.

Il sangue venoso è idoneo alla gran parte delle indagini eseguite su sangue periferico e va prelevatosecondo buona prassi. Il prelievo deve essere eseguito con il paziente in posizione seduta, se c'è lanecessità di eseguire il prelievo da stesi (paziente a rischio di svenimento, ricoverato, ecc) ricordarsi chealcuni analiti come aldosterone e renina risentono della postura (prelievo in clino- o ortostatismo).

Preparare tutto ciò che serve per l'esecuzione del prelievo a portata di mano in modo che la procedura siapiù rapida e precisa possibile (alibox, disinfettante, laccio, aghi retti, provette, ecc).

Sede di prelievo. Le vene di prima scelta sono le vene superficiali dell’avambraccio o della piega delgomito: localizzare il vaso con la palpazione digitale con il dito indice. Nella scelta dell’accesso occorre:

• evitare le aree cutanee con cicatrici, edemi, ematomi, lesioni flogistiche o fistole artero-venose

• escludere le vene che si sospettano trombizzate (arrossate e/o indurite)

• verificare l’adeguatezza del calibro della vena rispetto alla quantità di sangue da prelevare

Disinfezione della cute. Disinfettare accuratamente la cute con cotone imbevuto di disinfettante. Primadi pungere la vena rimuovere l'eccesso di disinfettante per evitare l'inquinamento del sangue e unapossibile causa di emolisi del campione. Utilizzare il disinfettante appropriato se vi sono esami chenecessitano di procedure di raccolta particolari come emogas arterioso, emocoltura, alcool e droghe a finimedico-legali.

Applicazione del laccio emostatico. Per aumentare la pressione intravenosa e rendere più agevole ilprelievo porre il laccio emostatico 8-10 cm sopra la sede della puntura e sopra la stoffa della manica(evitare il contatto diretto con la cute se si tratta di un laccio in lattice). Eseguire il prelievo piùvelocemente possibile, evitando l'applicazione del laccio oltre i 2 minuti poiché la stasi ematica comportaalterazione del campione. Se il laccio è posto per più di 2 minuti, una volta individuato il vaso togliere illaccio e riposizionarlo dopo un minuto per eseguire il prelievo.

Dispositivi per la puntura venosa. Presso i P.O. dell'ULSS N.8 è in uso un sistema di prelievosottovuoto (Sistema Vacutainer) certificato per il prelievo venoso.

➢ L'ago retto d'impiego abituale per il prelievo ematico ha un diametro di 0,80 mm (21 Gauge) checonsente un migliore deflusso del sangue e la raccolta di un campione di qualità: il sangueaspirato dalla vena percorre un cammino breve, lineare, privo di significative turbolenze ed entraquasi istantaneamente in contatto con gli additivi presenti nella provetta. Il dispositivo èmonouso, ha l'ago già assemblato alla camicia ed è fornito di un meccanismo di coperturadell'ago per la sua eliminazione in sicurezza dopo il prelievo.

➢ Un altro dispositivo certificato per il prelievo venoso è rappresentato dall'ago epicranico o afarfalla da 21G o da 23G. Anche le butterfly da 21G sono dotate di un sistema di sicurezza dicopertura dell'ago. L'utilizzo di questo dispositivo va contenuto e riservato a casi particolari inquanto vi è un maggior rischio di produrre campioni inadeguati:

➢ formazione di microcoaguli nel campione per attivazione del sistema coagulativo duranteil passaggio del sangue nel tubicino di collegamento (lunghezza tubo)

➢ emolisi ed alterazione della morfologia cellulare del campione a causa dello stress perazione dell’aspirazione (diametro ago)

➢ coagulazione e chiusura dell'ago con necessità di ripetere la procedura

L'ago epicranico va quindi riservato a quei pazienti con difficoltà di prelievo a causa di scarso patrimonio venoso o con vene piccole/fragili o per prelievi pediatrici.

E' da evitare, per quanto possibile, la produzione di campioni ematici con altri dispositivi quali siringhe,

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cateteri venosi periferici (venflon), CVC e altri cateteri centrali: il loro utilizzo aumenta il rischio di avere una campione coagulato, emolizzato, diluito o contaminato con la sostanza infusa.

Esecuzione del prelievo e riempimento delle provette. L’uso del sistema di prelievo chiuso con provette sottovuoto garantisce maggiore sicurezza per l’operatore ed un riempimento ottimale della provetta:

• incanulare la vena utilizzando l’ago verde tenendo il becco d'oca rivolto verso l'alto

• spingere nella camicia le provette con tappo di gomma perforabile una dopo l'altra, essecontengono una quantità predosata di vuoto atta ad attirare una quantità standard di sangue:attendere il completo riempimento della provetta.

• rimuovere la provetta solo quando si è esaurito il vuoto e non aspira più sangue, controllando cheil livello sia adeguato (attenzione alla provetta tappo azzurro).

• La sequenza di riempimento consigliata è:

◦ flaconi per emocolture

◦ tappo azzurro con citrato di sodio

◦ tappo rosso con attivatore della coagulazione

◦ tappo verde con litio eparina

◦ tappo lilla/viola con EDTA

◦ tappo grigio/grigio con anello nero

Qualora la prima provetta da utilizzare sia un tappo azzurro e non si sia certi di aver incanulato bene la→vena, è possibile anticiparla da una provetta tappo rosso per valutare il flusso ematico.

Se il prelievo viene effettuato con l'ago a farfalla la provetta tappo azzurro va anticipata da una→provetta di scarto per svuotare dall'aria il tubicino che collega l'ago con la camicia.

Evitare assolutamente il travaso di sangue da una provetta all'altra: le provette contengono→anticoagulanti differenti.

Mescolare sempre delicatamente per inversione tutte le provette subito dopo averle estratte dalla→camicia, in particolare le tappo azzurro e lilla.

Nel caso in cui il prelievo sia difficoltoso e si usi un ago butterfly, se il sangue defluisce lentamente si →consiglia di mescolare il sangue a mano a mano che si raccoglie nella provetta così da evitare che coaguli prima della fine del prelievo.

Identificazione delle provette. Una fase importante, anche se sottovalutata, è l'etichettatura delleprovette, è fondamentale infatti mettere l'etichetta giusta sulla provetta giusta:

• controllare che l'identità del paziente corrisponda a quella riportata sulle etichette (eseguire ilprelievo quando si hanno le etichette a disposizione in modo da utilizzare numero e tipologia diprovette corrette)

• attaccare l'etichetta sormontandola a quella della provetta così che vi sia lo spazio libero pervalutare il campione (ev coaguli, emolisi, livello, ecc)

Un'etichetta • posizionata scorrettamente• non integra (tagliata o strappata)• sbiadita• sporca

in cui codice a barre sia illeggibile rende il campione non conforme:è necessario ristampare l'etichetta prima di inviare il campione

Fasi conclusive. Una volta terminato il prelievo e tolto il laccio emostatico, sfilare l’ago ed applicare colcotone una certa compressione sulla parte interessata anche coinvolgendo il paziente.

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6. IL PRELIEVO MICROBIOLOGICOLe indagini microbiologiche sono utilizzate per identificare i germi causa di eventi infettivi, per questomotivo i campioni devono essere raccolti in maniera tale da:

➢ assicurare la presenza del germe stesso in quantità adeguata e vitale in modo che possa esserecoltivato ed identificato

➢ evitare la presenza di germi contaminanti che non sono la causa della malattia e portare a terapieantibiotiche inutili se non controproducenti

Tutte le fasi di manipolazione del campione sono momenti fondamentali per determinare la qualità delprelievo microbiologico e l'utilità del risultato da un punto di vista clinico. Si ricordano alcune regolefondamentali:

•Effettuare il prelievo nella sede anatomica di infezione o meglio, identificare correttamente,al momento dell'immatricolazione, il materiale e l'esame da effettuare

•la raccolta dei campioni deve avvenire prima dell’inizio della terapia antibiotica; gli antibioticiinterferiscono con la crescita microbica e influiscono sull’esito dei test di laboratorio

•se il paziente sta assumendo antibiotici o li ha assunti recentemente (entro 6 giorni) è necessariosegnalare quale antibiotico assume, il suo dosaggio e da quanti giorni dura la terapia

• Il campione deve essere in quantità adeguata, non servono campionature multiple sulla stessasede (es 2 tamponi da ulcera), ne basta uno raccolto correttamente seguendo le presenti indicazioni

•la raccolta deve essere effettuata sterilmente evitando:

◦ contaminazione esogena coi germi presenti nell'ambiente o sull'operatore che raccoglie ilcampione: se il tampone prima o dopo il prelievo, tocca il tavolo, il letto o qualsiasi altra superficienon sterile, va sostituito con un nuovo tampone sterile

◦ contaminazione endogena cioè con la flora normalmente residente in alcuni distretti corporei chepuò inquinare il materiale al momento della sua emissione o durante il prelievo: toccare col tamponesolo la sede da campionare, ad es una ulcera cutanea, se il tampone tocca anche la cute del pazienteil campione va riprelevato

•Utilizzare i contenitori adeguati e correttamente conservati: se la confezione non è integra iltampone non è più sterile e non va utilizzato

•l’invio ed il trasporto dei campioni deve avvenire in tempi e modi che non alterino lecaratteristiche microbiologiche del materiale prelevato. La conservazione prolungata può causare lamorte dei batteri meno resistenti, oppure causare lo sviluppo di alcune specie a spese di altre.

ATTENZIONE: alla richiesta informatica del campione può essere inserito, attraverso l'utilizzo delleNOTE, un commento esplicativo che riporti informazioni utili per la corretta valutazione dell’esamemicrobiologico (es paziente diabetico o portatore di protesi endovascolari). il Medico di Reparto, qualoralo ritenga necessario, può contattare telefonicamente il Microbiologo per informazioni o comunicazioni.

Per ulteriori informazioni su argomenti specifici riguardanti le infezioni si rimanda alle LINEE GUIDA EPROTOCOLLI AZIENDALI SU IGIENE E PROFILASSI DELLE MALATTIE INFETTIVE LEGATE ALLE PRATICHEASSISTENZIALI emesse dal Comitato Infezioni Ospedaliere (CIO) e reperibile sul sito intranet aziendaledell'ULSS N.8.

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6.1 TAMPONI FLOCCATI

I materiali biologici per indagini microbiologiche che vengono raccolti con tamponi si avvalgono di unsistema di prelievo appositamente predisposto, sterile, composto da un tampone floccato con testina didiverse dimensioni e di un terreno di conservazione in fase liquida:

Tampone floccato con testina regular per

tutti i tipi di prelievi:

Tampone floccato con testina mini per

prelievi in orifizi di piccole dimensioni

tampone faringeo

tampone congiuntivale

tampone cutaneo

tampone vaginale

tampone cervicale

pus

ferite chirurgiche

tampone auricolare

tampone nasale

tampone peri-nasale

tampone neonatale

tampone uretrale

Modalità di utilizzo dei tamponi floccati:

Per mantenere la vitalità degli organismi a livelli ottimali, si consiglia l’immediato trasporto al laboratoriodei campioni raccolti con il sistema Eswab, preferibilmente entro le 2 ore dal prelievo.

Nel caso in cui la consegna o l’analisi subiscano ritardi i campioni dovranno essere refrigerati a 4-8°C oconservati a temperatura ambiente (20-25°C),

Nel caso si sospetti una infezione da germi fragili come ad esempio le neisseriae (gonorrhoeae omeningitidis) o gli hemophilus la consegna in laboratorio deve avvenire quanto prima perchè il germe siaancora vitale e quindi rilevabile con le metodiche colturali: l’analisi del campione deve avvenire entro le24 ore.

1. aprire la bustina contenente la sonda floccata e la provetta

2. utilizzare il tampone floccato per prelevare il campione

4. rompere l’applicatore nel punto indicato dalla linea colorata

5. riavvitare il tappo sulla provetta chiudendo con forza

3. svitare il tappo in maniera asettica. introdurre la sonda floccata con il campione, appena raccolto, nella provetta

6. scrivere i dati del paziente sull’etichetta della provetta o applicare un’etichetta di identificazione del paziente. inviare il campione in laboratorio

eSwabeSwabminitipminitip

Codice 491.CEA

eSwabeSwabregularregular

Codice 490.CEA

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6.2 CONTENITORE PORT-A-CUL BBL

Il flacone PORT-A-CUL BBL contiene un terreno di trasporto predisposto per preservare la vitalitàdei microorganismi anaerobi, facoltativi e aerobi durante il trasporto del campione

L'uso di questi dispositivi è consigliato per il prelievo di campioni in locali non contaminati come lesale operatorie.

Modalità di utilizzo del PORT-A-CUL:

1. Campioni prelevati con tampone: ◦ prelevare il campione toccando col tampone la sede di campionatura e ruotandolo◦ togliere il tappo di metallo e quello in gomma◦ inserire il tampone nel terreno fino a 5 mm dal fondo del contenitore◦ rompere il bastoncino a livello del bordo e riposizionare il tappo in gomma

2. Campioni liquidi: ◦ rimuovere il tappo ribaltabile per esporre il tappo di gomma◦ strofinare con una garza impregnata di disinfettante◦ utilizzare una siringa sterile per prelevare il campione: la siringa non deve contenere aria

(pistone in posizione di partenza)◦ infilare l'ago nel tappo di gomma e iniettare lentamente il materiale sulla superficie del

terreno

3. Campioni di tessuto: ◦ prelevare il campione sterilmente◦ togliere il tappo di metallo e quello in gomma◦ utilizzando un tampone o pinze sterili inserire il campione fino a 5 mm dal fondo del

contenitore◦ chiudere il flacone riposizionando il tappo in gomma

Identificare il flacone con l'etichetta e trasportare al più presto in Laboratorio (non superare le 24 ore).

ATTENZIONE: all'apertura del flacone si può avvertire un lieve odore di uova marce (H2S) che noninfluisce sulle qualità del terreno.

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7. PRELIEVI DEL SANGUE CON PARTICOLARITA'

7.1 EMOCOLTURA Nel prelievo per emocoltura vi sono degli aspetti critici dalla fase preanalitica di cui tener conto:

➢ il momento del prelievo: va deciso dal curante a seconda delle condizioni cliniche del paziente

➢ l'intervallo dei prelievi: va deciso dal curante a seconda delle condizioni cliniche del paziente

➢ il numero dei prelievi: minimo 2 ma meglio 3 campioni successivi, ognuno costituito da dueflaconi: 1 prelievo = 1 SET = 1 flacone per aerobi + 1 flacone per anaerobi

➢ il volume del campione: attenzione il vuoto dei flaconi non è controllato quindi bisogna basarsisulle linee di riferimento poste sull'etichetta del flacone: segnare il punto di partenza per regolarsidi quanto sangue prelevare.

Peso (Kg) Volume del campione/SET da prelevare Tipo SET

Adulti oBambini > 40 40-60 ml in 2-3 SET = 10 ml per flacone

Bambini

15 - 40 10-20 ml in 2 SET = 2,5-5,0 ml per flacone

9 -15 3-6 ml in 2 flaconi pediatrici (2 SET pediatrici) = 1,5-3,0 ml per flacone

Neonati < 9 1,0 ml in 1 SET pediatrico

ATTENZIONE: Il volume prelevato deve essere il più preciso possibile. Per un adulto il volume minimo accettabile di campione da inoculare nel flacone è di 5 ml ma se non ci sono problemi di prelievo devono essere raccolti 10 ml di sangue per flacone per avere una maggior probabilità di isolare il germe. Non inviare in laboratorio campioni contenenti un volume di sangue inferiore oflaconi riempiti con più di 10 ml di sangue

➢ l'accuratezza del prelievo: deve essere eseguito dopo una prima detersione della cute seguita dauna scrupolosa antisepsi nel sito di prelievo per evitare di contaminare il campione conmicrorganismi cutanei.

➢ le caratteristiche del mezzo di coltura

Per il prelievo si deve utilizzare un ago a farfallina verde da 21G raccordato con l'apposito adattatore perflaconi da emocoltura. Se contestualmente all'emocoltura si devono eseguire anche altri esami del sangue, bisogna sempreprelevare per prima il campione per emocoltura.

Prima di iniziare le procedure di prelievo prepararsi a portata di mano tutto il materiale necessario:➢ garze o cotone ➢ disinfettante clorexidina➢ disinfettante iodopovidone ➢ ago a farfalla verde➢ camicia o holder apposito➢ laccio emostatico➢ flaconi per emocoltura ed ev provette➢ halibox

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MODALITA' OPERATIVA

Accertarsi che i flaconi non siano scaduti, non utilizzare flaconi cheappaiano alterati (es rigonfi sul fondo)Identificare i flaconi con le etichette del paziente ponendoleverticalmente sul flacone

Lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone, rimuovere ilcappuccio a strappo dei flaconi e disinfettare tappi di gommautilizzando lo iodopovidone utilizzando per ogni flacone un tamponenuovo, quindi lasciare asciugareSegnale sui flaconi il livello del brodo di coltura (livello di partenza)

preparare il set di prelievo collegando il cappuccio dell’adattatore di raccolta al “luer lock” del set di→prelievo

applicare un laccio emostatico ed eseguire la palpazione della vena → detergere la cute del paziente per abbattere la carica batterica cutanea→ procedere alla disinfezione con iodopovidone coprendo, a cerchi concentrici, un'area di 4-5 cm→

partendo dal centro. Il disinfettante deve rimanere a contatto della cute per minimo 2-3 minuti Lasciare asciugare la cute trattata → indossare i guanti→ evitare una nuova palpazione, se necessaria disinfettare il dito del guanto→ inserire l’ago in vena→ inserire sull'adattatore prima il→ flacone per aerobi (tappo verde) e perforare la membrana del tappo

tenendo il flacone in posizione verticale raccogliere 10 ml di sangue utilizzando la linea di partenza e quelle di riferimento poste sull’etichetta→

del flacone ripetere la procedura per il→ flacone per anaerobi (tappo arancione) eliminare il set di prelievo in un apposito contenitore e tamponare col cotone il punto di prelievo sulla→

cute Ripetere la procedura per i due prelievi successivi (altri due set) eseguendo i prelievi da siti diversi(cambiare braccio) ed inviare i campioni in laboratorio mantenendoli a temperatura ambiente

7.2 EMOCOLTURA DA CVC (BATTERIEMIE CVC CORRELATE)Immatricolare due emocolture: una come di norma e una specificando nel campo NOTE che è stata prelevata da catetere. Prelevare consecutivamente due set per emocoltura:

➢ un SET dal catetere senza scartare nulla del contenuto ➢ un SET da vena periferica del braccio controlaterale

Etichettare i flaconi del kit da vena periferica e del kit da catetere con le etichette corrispondenti facendo attenzione a non invertirle.Consegnare in laboratorio il prima possibile.

7.3 EMOCROMO PER PSEUDOPIASTRINOPENIA EDTA-DIPENDENTEQuando è necessario eseguire l'esame emocromocitometrico su campioni con anticoagulanti differenti sospetto di una pseudopiastrinopenia si deve:

● fare come di norma una immatricolazione per emocromo● Eseguire il prelievo con 2 provette:

○ 1 provetta tappo lilla in EDTA○ 1 provetta tappo azzurro in sodio citrato

● Utilizzare l'etichetta prodotta dall'immatricolazione per la provetta tappo lilla in EDTA ● Identificare la provetta tappo azzurro scrivendo a mano Nome, Cognome, data di nascita e data

del prelievo ● Mettere in un sacchetto entrambe le provette allegando una comunicazione dell'esame da

effettuare inviandolo all'attenzione del SETTORE EMATOLOGIA LABORATORIO CFV

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7.4 EMOGAS ARTERIOSOIl prelievo di sangue arterioso è più doloroso e potenzialmente più problematico del prelievo venoso è bene valutare tutte le possibili sedi di prelievo del paziente per identificare quella più favorevole.Materiale necessario: disinfettante iodopovidone (se il paziente è allergico si può utilizzare l'alcool isopropilico al 70%), siringa per emogas, pacco di garze sterili per compressione, cerotto.

1. posizionare il pistone sulla quantità di sangue che si vuole aspirare (volume consigliato: 1,5-2,0 mL, volume minimo: 1 mL)

2. disinfettare accuratamente la cute sovrastante l’arteria con iodopovidone e lasciar agire minimo 2 minuti.

3. pungere l'arteria: la pressione positiva del sangue nel vaso lo spinge in siringa senza bisogno di aspirare ma se necessario agire sul pistone per aspirare il campione

4. una volta riempita la siringa con movimento coordinato sfilare l’ago con una mano e con l’altra comprimere il punto del prelievo con delle garze: la pressione deve essere energica e protratta per 5-10 minuti

5. effettuare un bendaggio compressivo per evitare sanguinamenti e la formazione di ematomi6. eliminare l'ago dalla siringa7. tappare la siringa col tappo apposito tenendola in verticale ed agire sul pistone per eliminare

eventuali bolle di aria presenti8. mescolare il campione per inversione 4-5 volte 9. confezionare il kit di trasporto facendo in modo che la siringa non sia a contatto diretto col

siberino ed inviare in laboratorio subito (il campione deve essere analizzato entro 30')non utilizzare bicchieri contenenti ghiaccio

7.5 EMOGAS VENOSOIl prelievo venoso per emogas ha le stesse regole di un normale prelievo venoso se non per il fatto che non si deve utilizzare il laccio emostatico. La siringa da emogas va preparata riportato il pistone in posizione di partenza poichè all'interno del sistema venoso c'è una pressione negativa e l'operatore deve aspirare attivamente il sangue.Se si deve prelevare solo il campione da emogas si preleva il sangue direttamente con l'ago in dotazione alla siringa ma se si devono prelevare anche altre provette si consiglia di utilizzare un ago a farfalla:

➢ disinfettare la cute sopra la vena da pungere e posizionare il laccio emostatico come di norma➢ inserire l'ago è in vena togliendo subito il laccio emostatico➢ prelevare tutte le altre provette ➢ scollegare la camicia dal tubicino e collegare la siringa da emogas➢ aspirare 1,5-2,0 mL di sangue➢ eliminare la farfallina ➢ tappare la siringa con l'apposito tappo tenendola in verticale e, agendo sul pistone, eliminare

eventuali bolle d'aria presenti➢ mescolare per inversione 4-5 volte ➢ confezionare il kit di trasporto facendo in modo che la siringa non sia a contatto diretto col

siberino ed inviare in laboratorio subito (il campione deve essere analizzato entro 30')

7.6 CURVA DA CARICO ORALE DI GLUCOSIOPer una corretta esecuzione del test il paziente deve:

➢ alimentarsi e svolgere attività fisica come di norma nei tre giorni precedenti al test➢ non avere malattie acute in atto (es infezioni)➢ il giorno di esecuzione del test essere a digiuno dalla mezzanotte della sera precedente

Esecuzione del test:➔ controllare la glicemia basale su sangue capillare con le strisce reattive e il glucometro. Negli

ambulatori del Laboratorio Analisi il test non viene eseguito in presenza di una glicemia a digiuno superiore a:

• 135 mg/dl nei soggetti non in gravidanza• 100 mg/dl nei soggetti in gravidanza

Nel caso di valori di molto elevati di glicemia capillare si deve ripetere lo stick per confermare il valore ottenuto e sincerarsi del corretto funzionamento del glucometro anche attraverso la valutazione dei controlli.

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➔ Somministrare il glucosio in soluzione diluita che deve essere assunto per os in 15-20 minuti. La quantità di glucosio da assumere e i tempi a cui effettuare i prelievi variano a seconda della tipologia del paziente:

1. Adulto: prelievo basale (0'), somministrare 75g di glucosio per OS prelievo a 2 ore dall'assunzione (120')

2. Donna in gravidanza (tra la 24a-28a sett): prelievo basale (0'), somministrare 75g di glucosio per OSprelievi a 1 ora (60') e a 2 ore (120') dall'assunzione

3. Donna in postgravidanza (8-12 settimane dopo il parto): come il paziente adulto

4. Bambini: prelievo basale (0'), somministrare il glucosio per via orale (1,75gr per Kg di peso corporeo fino a un massimo di 75 gr)

prelievo a 2 ore dall'assunzione (120')

➔ durante l'esecuzione del test il soggetto deve restare seduto o disteso evitando di compiere sforzi fisici (passeggiate), di bere acqua, mangiare o fumare. E' consentito bagnare o sciacquare la bocca.

➔ Durante l'esecuzione del test i pazienti possono presentare lievi disturbi quali nausea, cefalea, capogiri, più raramente vomito. Se ciò succede si deve interrompere l'esame ed inviare le provette fino ad allora eseguite in laboratorio.

7.7 CURVA DA CARICO PER GLICEMIA E INSULINA La modalità di esecuzione del test e la quantità di glucosio da somministrare per OS è la stessa della CURVA DA CARICO ORALE DI GLUCOSIO; ad ogni prelievo per il glucosio si affianca un prelievo per l'insulina. CURVA DA 2 ORE (3 prelievi): basale, 60' e 120' CURVA DA 5 ORE (6 prelievi): basale, 60', 120', 180', 240' e 300'

7.8 GLICEMIA POST-PRANDIUMIl prelievo per la glicemia post-prandiale va eseguito due ore dopo che il paziente ha pranzato: Il pasto deve essere come di norma per il soggetto senza restrizioni dietetiche. Il prelevatore deve evidenziare l'esame da eseguire tramite comunicazione cartacea da allegare alla provetta che verrà inviata singolarmente in una busta all'attenzione del settore di Chimica Clinica.

7.9 GH PRELIEVI SERIATIIl dosaggio del GH può essere effettuato su 3 prelievi consecutivi eseguiti a distanza di 20/30 minuti l'unodall'altro. Non è necessario incanulare la vena: si eseguono i 3 prelievi identificando le provette con le etichette: GH 1, GH 2, e GH 3.

7.10 PROLATTINA PRELIEVI SERIATINel caso di riscontro di iperprolattinemia, per escludere che l'aumento dell'ormone sia causato dallo stress da prelievo, si possono effettuare tre prelievi per prolattina consecutivi eseguiti a distanza di 20/30minuti l'uno dall'altro con la seguente metodologia:

✔ far accomodare il paziente in un luogo tranquillo e in posizione supina✔ si posiziona in vena una farfallina verde e si procede al prelievo basale o di altri esami richiesti✔ si collega una fisiologica con infusione a goccia lenta che deve garantire la pervietà della via✔ a distanza di 20/30 minuti l'uno dall'altro si eseguono gli altri prelievi previo scarto di una

provetta tappo rosso di sangue che si presume diluito dalla fisiologicaIdentificare accuratamente le provette con le etichette: PROLATTINA 1, PROLATTINA 2 e PROLATTINA 3 a seconda che si facciano 2 o 3 prelievi seriati.

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7.11 QUANTIFERONL'esecuzione del prelievo prevede l'utilizzo di provette specifiche dedicate che vengono fornite dal laboratorio e devono essere conservate a T ambiente (tappo rosso, tappo grigio, tappo viola). Il numero di provette da utilizare varia a seconda dello stato immunitario del paziente:

➢ paziente immunocompetente si prelevano 2 provette: tappo rosso + tappo grigio➢ paziente immunodepresso (oncologico, in terapia cortisonica, ecc) o in bambini <10 anni: si

prelevano tre provette: tappo rosso + tappo grigio + tappo viola Modalità di esecuzione del prelievo:

• Come di norma raccogliere 1 ml di sangue per ogni provetta fino a esaurimento del vuoto. Dato che il sangue defluisce con relativa lentezza è bene mantenere la provetta sull'ago per altri 2-3 secondi dopo che sembra riempita completamente (accertarsi che il volume prelevato sia correttocontrollando che il livello corrisponda alla linea nera riportata sulle provette).

• Mescolare ripetutamente le provette per inversione 8-10 volte verificando che l'intera superficie interna della provetta sia stata bagnata dal sangue.

• Etichettare correttamente le provette con le relative etichetteLe provette devono essere mantenute a temperatura ambiente e consegnate al laboratorio il prima possibile e comunque entro 16 ore dal prelievo dei campioni.

7.12 RENINA E ALDOSTERONE IN CLINO E ORTOSTATISMO Normalmente il dosaggio della renina e dell'aldosterone prevede il prelievo a paziente seduto (ortostatismo). Poiché la concentrazione ematica di renina e aldosterone ha valori differenti a seconda della postura, può essere necessario valutare i due analiti sia in ortostatismo che in clinostatismo.

• prelievo in ortostatismo: bisogna far deambulare il paziente per almeno 30 minuti prima di eseguire il prelievo da seduto

• prelievo in clinostatismo: va effettuato dopo aver tenuto a riposo il paziente in posizione clinostatica per 30 minuti

Attenzione: controllare che sulle etichette sia riportato se il prelievo è stato eseguito in clino- o in ortostatismo.

7.13 TEST DA STIMOLO/CURVE ENDOCRINOLOGICHE

Questi test vengono eseguiti esclusivamente negli Ambulatori specialistici della Medicina di Castelfranco e

Montebelluna sotto controllo medico. Non vengono eseguiti negli ambulatori dei Centri Prelievi.

➢ Test GHRH + ARGININA per GH con i tempi: 0', 45', 60'

➢ Test OGTT per acromegalia per GH (1, 2, 3, 4, 5), glicemia e insulina (basale, 120')

➢ ACTH test a basse dosi per cortisolo con i tempi: 0', 30', 60'

➢ ACTH test standard per cortisolo con i tempi: basale, 30', 60', 120'

➢ ACTH test per studio di difetti enzimatici surrenalici per 17-OH progesterone e cortisolo

con i tempi: basale, 30', 60'

➢ Test al GnRH per LH e FSH con i tempi: 0, 30', 60', 90', 120'

➢ Test al TRH per TSH con i tempi: 0, 15', 30', 60', 120'

➢ Test al TRH per GH con i tempi: 0, 15', 30', 60', 120'

➢ Test al TRH per prolattina con i tempi: 0, 15', 30', 60', 120'

➢ Test al CRH per cortisolo e ACTH con i tempi: -15', 0, 15', 30', 45', 60', 90', 120'

➢ Test alla desmopressina per cortisolo e ACTH con i tempi: -15', 0, 15', 30', 45', 60', 90'

➢ Test ad infusione salina per renina ed aldosterone con i tempi: pre e post infusione di 2L di

fisiologica (4 ore)

➢ Test al calcio per calcitonina con i tempi: 0, 2', 5', 15'

➢ Test al Captopril per renina e aldosterone con i tempi: pre e post

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7.14 TRI TEST L'esame Tritest prevede l'esecuzione di α-fetoproteina, estriolo libero e β-HCG (1 provetta tappo rosso). Il prelievo deve essere accompagnato dal Modulo richiesta Tritest (MD IME 03) reperibile sul sito intranet aziendale debitamente compilato dal medico richiedente. E' fondamentale che il modulo venga compilato in quanto le informazioni contenute sono necessarie per ilcalcolo del rischio di Sindrome di Down (il peso materno deve essere aggiornato e va aggiunto dalla paziente il giorno del prelievo).Il tutto va inviato al Settore Immunometria del laboratorio analisi.

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8. ESAMI SU URINA

8.1 ACIDO IPPURICO E METILIPPURICOL'esame valuta l'esposizione lavorativa del paziente a tossici per cui il campione va raccolto possibilmente alla fine della settimana lavorativa (evitare periodi di riposo o di vacanza). Raccogliere in una provetta falcon azzurro con tappo a vite da 15 ml un campione estemporaneo di urine.

8.2 ALFA-1 MICROGLOBULINA URINARIA 8.3 AMINOACIDI URINARI8.4 BETA-2 MICROGLOBULINA URINARIA (esame sostituito dall'alfa-1 microglobulina urinaria)Raccogliere in una provetta da 10 ml la prima urina del mattino scartando le prime gocce di urina o un qualsiasi campione estemporaneo della mattina.

8.5 ANTIGENE BATTERICO URINARIO STREPTOCOCCO PNEUMONIAE8.6 ANTIGENE BATTERICO URINARIO LEGIONELLA PNEUMOPHILAIl campione deve essere raccolto in un barattolo per urine con tappo rosso a pressione riempito per la metà circa. Sono accettabili anche campioni contenenti acido borico come conservante (provetta per urinocoltura). Il campione può essere conservato a temperatura ambiente se analizzato entro le 24 ore o in frigorifero se viene analizzato dopo le 24 ore. Inviare al più presto in laboratorio.

8.7 BACILLO DI KOCH (BK O MICOBATTERI) NELLE URINERaccogliere le urine del mattino in un unico recipiente sterile e portare tutto il quantitativo (almeno 50 ml) in laboratorio. E' raccomandato eseguire la ricerca su tre campioni di tre giorni differenti.

8.8 CHLAMYDIA TRACHOMATIS NELLE URINEIl paziente non deve urinare nelle 2 ore precedenti al prelievo. Raccogliere 10-50 mL di urina del primo mitto, in un contenitore sterile (bicchieri sterili tappo rosso a pressione). Inviare al laboratorio nel minor tempo possibile, a temperatura ambiente.

8.9 COBALTO URINARIO8.10 CROMO URINARIOL'esame valuta l'esposizione lavorativa del paziente a tossici per cui il campione va raccolto possibilmente alla fine della settimana lavorativa (evitare periodi di riposo o di vacanza). Raccogliere in una provetta falcon azzurro con tappo a vite da 15 ml un campione estemporaneo di urine.

8.11 DROGHE URINARIE SCREENINGRaccogliere in una provetta da 10 ml la prima urina del mattino scartando le prime gocce di urina o un qualsiasi campione estemporaneo della mattina.

8.12 ESAME PARASSITOLOGICO DELLE URINE (Ricerca Schistosoma haematobium o Bilarzia)Nel sospetto di Bilarziosi si deve raccogliere un campione di urine di almeno 20 ml in un barattolo tappo rosso. La raccolta va fatta a fine mattinata dato che il numero delle uova rilasciate varia durante la giornata ed èmaggiore tra le ore 10:00 e 14:00. I campioni devono essere raccolti in questo intervallo di tempo (es. h 12:00) dopo aver fatto fare al paziente dei piegamenti sulle ginocchia o salire scendere una rampa di scale così da facilitare il distacco del parassita dalla vescica. Inviare subito il campione in laboratorio assieme al Modulo Anamnestico per Parassiti Urinari(MD PRE 07) compilato e reperibile sul sito intranet aziendale nella sezione dedicata al Laboratorio.

8.13 ESAME URINE STANDARDRaccogliere le prime urine del mattino scartando le prime gocce di urina (mitto intermedio) per evitare la contaminazione batterica in una provetta da 10 ml.

8.14 ETANOLO (ALCOL ETILICO) URINARIO8.15 EXTASI URINARIORaccogliere in una provetta da 10 ml la prima urina del mattino scartando le prime gocce di urina o un qualsiasi campione estemporaneo della mattina.

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8.16 GLICOSURIA FRAZIONATASi devono raccogliere le urine di una giornata frazionandole in 3 raccolte successive:

➢ 07:00 - 15:00➢ 15:00 - 22:00➢ 22:00 - 07:00

per ogni raccolta va misurata la diuresi, segnalandola sulla provetta e raccolto un campione rappresentativo in provetta da urine da 10 ml

8.17 IgG URINARIE TOTALIRaccogliere in una provetta da 10 ml la prima urina del mattino scartando le prime gocce di urina o un qualsiasi campione estemporaneo della mattina.

8.18 NICHEL URINARIOL'esame valuta l'esposizione lavorativa del paziente a tossici per cui il campione va raccolto possibilmente alla fine della settimana lavorativa (evitare periodi di riposo o di vacanza). Raccogliere in una provetta falcon azzurro con tappo a vite da 15 ml un campione estemporaneo di urine.

8.19 OSMOLALITÀ URINARIA8.20 PYRILINKS-DRaccogliere in una provetta da 10 ml la prima urina del mattino scartando le prime gocce di urina o un qualsiasi campione estemporaneo della mattina. Consegnare il campione in laboratorio il prima possibile.

8.21 PROTEINURIA IN CLINO E ORTOSTATISMOSi devono effettuare due raccolte urinarie:

✔ mantenendo la stazione eretta (URINE IN ORTOSTATISMO) ✔ mantenendo la stazione supina (URINE IN CLINOSTATISMO)

Il giorno i cui si esegue il test si deve:RACCOLTA DEL CAMPIONE URINE IN ORTOSTATISMO:

✔ appena alzati dal letto si urina eliminano le urine nel water✔ raccogliere in un contenitore adeguato tutte le urine emesse durante la giornata fino al momento

in cui ci si corica✔ misurare la quantità totale delle urine (DIURESI) e prelevare un campione in una provetta da 10

mL trascrivendo il valore della diuresi sull'etichetta e segnando anche l'orario in cui ci si è alzati almattino e si è andati a letto la sera.Subito dopo si inizia la RACCOLTA DEL CAMPIONE URINE IN CLINOSTATISMO:

✔ raccogliere tutte le urine emesse durante la notte comprese le prime del mattino successivo in un contenitore adeguato

✔ misurare la quantità totale delle urine (DIURESI) e prelevare un campione in una provetta da 10 mL trascrivendo il valore della diuresi sull'etichetta segnando anche l'orario in cui si è andati a letto la sera e ci si è alzati al mattino.

✔ consegnare i due campioni al Centro Prelievi o al Laboratorio Analisi

8.22 TEST DI ADDISL'esame si esegue su raccolta delle urine di 12 ore. Si consiglia di iniziare la raccolta alle ore 20:00 vuotando completamente la vescica e scartando le urine. A partire da questo momento, fino alle ore 08:00 del mattino successivo, tutte le urine emesse devono essere raccolte in un apposito contenitore. Misurare il quantitativo totale di urine emesse, mescolare e prelevare un campione (provetta 10 ml) e riportare la diuresi sulla provetta.

8.23 TEST DI FARLEYL'esame viene eseguito su raccolta delle urine di 3 ore. Al risveglio si urina per svuotare completamente la vescica, poi si raccolgono le urine delle 3 ore successive, in alternativa l'esame si può eseguire anche su campione estemporaneo, purché la permanenza in vescica non superi le 4 ore. Consegnare in laboratorio entro massimo 2 ore.

8.24 TEST DI GRAVIDANZA8.25 TRANSFERRINA URINARIA

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Raccogliere in una provetta da 10 ml la prima urina del mattino scartando le prime gocce di urina o un qualsiasi campione estemporaneo della mattina. Consegnare il campione in laboratorio il prima possibile.

8.26 UREAPLASMI/MICOPLASMI NELLE URINEIl paziente non deve urinare nelle 2 ore precedenti al prelievo. Raccogliere 10-50 mL di urina del primo mitto, in un contenitore sterile (bicchieri sterili tappo rosso a pressione). Inviare al laboratorio nel minor tempo possibile, a temperatura ambiente.

8.27 URINE DELLE 24 OREDotarsi di un contenitore pulito graduato e sufficientemente grande, durante la raccolta il recipiente urine va mantenuto in luogo fresco.

1. Inizio: svuotare la vescica urinando nel water. Annotare l'ora di svuotamento della vescica che corrisponderà all'ora di inizio raccolta (es. h 07:00)

2. Durante la giornata ogni volta che si deve urinare, raccogliere le urine emesse nel contenitore

3. Fine: urinare nel contenitore per l'ultima volta il giorno successivo, all'incirca alla stessa ora in cui siè iniziata la raccolta (es. h 07:00)

4. Misurare con precisione la quantità totale delle urine raccolte (DIURESI) oppure pesare la raccolta urinaria sottraendo la tara del contenitore (si ricorda che 1Kg di urina equivale a circa 1L)

ATTENZIONE: questa informazione è indispensabile per una corretta refertazione degli esami richiesti

5. Annotare il valore della diuresi delle 24 ore (es. 950 mL) su ogni provetta che sarà consegnata al Laboratorio

6. Mescolare la raccolta così da omogeneizzare le urine e riempire la/le provetta/e

NB: Se non si è in grado di misurare la diuresi portare il recipiente al centro prelievi e misurarla conl'ausilio dei mezzi e del personale a disposizione. Si consiglia di eliminare la raccolta urinaria solo dopoaver consegnato i campioni in Laboratorio.

ANALISI CHE SI ESEGUONO SU RACCOLTE URINE 24 ORE:

PROVETTA URINE STANDARD TAPPO ROSSO PROVETTA FALCON TAPPO A VITE AZZURRO

- Albuminuria- aldosterone, cortisolo- acido urico, amilasi, calcio, cloro, creatinina, fosforo, glucosio, magnesio, potassio, proteine totali, sodio, urea- Bence Jones- Clearance della creatinina*- Elettroforesi delle proteine urinarie- Porfirine (copro e uroporfirine)**- rame, zinco

acido 5-OH indolacetico **acido δ-amminolevulinico **acido omovanilico **acido vanilmandelico **catecolamine urinarie **

citrati urinaridopamina urinaria **ferro urinariometanefrine urinarie **ossalati urinariporfobilinogeno**

(*) Clearance della creatinina oltre alle urine 24 ore è necessario un prelievo di sangue eseguito lo stesso giorno

8.28 RACCOLTE 24 ORE CON MODALITA' PARTICOLARI (**)ACIDO 5-IDROSSI-INDOLACETICO, ACIDO VANILMANDELICO (VMA), CATECOLAMINE, DOPAMINA, METANEFRINE

Nei 3-4 giorni precedenti e durante la raccolta urinaria il paziente deve astenersi dal consumare banane, caffè,ananas, prugne, mandorle, pomodori, kiwi, melanzane e noci. Appena prodotte le prime urine nel contenitore,aggiungere il conservante (10 ml di acido cloridrico 37%) fornito dal laboratorio.

ACIDO OMOVANILICO :Appena prodotte le prime urine nel contenitore, aggiungere il conservante (10 ml di

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acido cloridrico 37%) fornito dal laboratorio.

ACIDO Δ-AMINO LEVULINICO (ALA), PORFIRINE (Uroporfirina e Coproporfirina), PORFOBILINOGENO

Il recipiente per la raccolta delle urine 24 ore va conservato al fresco e al buio (si può utilizzare un sacchetto nerotipo spazzatura in cui inserire il recipiente). Anche la provetta da consegnare va riparata dalla luce avvolgendola nellacarta stagnola.

ATTENZIONE: l'acido è corrosivo, versarlo dopo aver urinato nel contenitore per evitare pericolosi schizzi. Non aspirarei vapori. In caso di contatto accidentale lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua e consultare unmedico.

8.29 URINOCOLTURAIl campione adeguato per l'esame colturale delle urine è rappresentato dalle prime urine emesse al mattino dopo il risveglio raccolte secondo la seguente metodologia:

Le provette con stabilizzante devono essere riempite completamente.

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ATTENZIONE: se il paziente ha già urinato al mattino, il campione raccolto dopo 2-3 ore dalla prima minzione nella maggior parte dei casi non è adeguato in quanto può portare a un falso negativo: le urine da sottoporre ad esame devono sostare il più possibile in vescica per contenere una buona quantità di germi responsabili dell'infezione.

URINOCOLTURA URGENTE: se si deve iniziare la terapia antibiotica al più presto e se la sintomatologia è quella di una cistite clinicamente evidente, è accettabile un campione raccolto appena possibile perchè la concentrazione dei germi in questi casi casi è molto elevata anche in un campione estemporaneo.

8.30 URINOCOLTURA DOPO MASSAGGIO PROSTATICO (TEST DI STAMEY)Il test prevede la raccolta di tre campioni per urinocoltura: due prima e una dopo il massaggio prostatico.Per la raccolta dei campioni si devono utilizzare dei contenitori sterili senza aspirare l'urina nella provetta con conservante ma inviandoli come tali.Immatricolare 3 urinolture specificando nelle NOTE:

➢ test di stamey primo mitto (1° camp) riportando in etichetta: 1° mitto➢ test di stamey mitto intermedio (2° camp) riportando in etichetta: mitto intermedio➢ test di stamey dopo massaggio prostatico (3° camp) riportando in etichetta: dopo massaggio

prostatico Il mattino del giorno di esecuzione del test il paziente deve:

• lavare accuratamente i genitali esterni con acqua e sapone e risciacquare• senza scartare niente, urinare i primi 10 mL di urina circa (primo mitto) in un contenitore

sterile, tapparlo e attaccare l'etichetta 1° mitto• raccogliere il resto dell'urina della minzione (mitto intermedio) in un altro contenitore sterile,

tapparlo e attaccare l'etichetta mitto intermedio• eseguire il massaggio prostatico• raccogliere tutta l'urina successivamente emessa in un terzo contenitore sterile e attaccare

l'etichetta dopo massaggio prostatico

I tre campioni devono essere inviati così come sono in laboratorio analisi il prima possibile.

8.31 URINOCOLTURA IN PAZIENTI PEDIATRICI

Nel neonato o nel bambino non continente bisogna attuare delle procedure particolari per raccogliere un campione di urina adeguato che non sia contaminato.Modalità di raccolta:

1. lavare le mani e indossare guanti puliti (non sterili)2. eseguire l'igiene dei genitali e della cute circostante con acqua e sapone e asciugare3. sostituire i guanti, detergere i genitali e la cute circostante con Farvicet (clorexidina gluconato/

cetrimide) al 25% e garze sterili - nella femmina divaricare le grandi labbra - nel maschio scoprire il glande retraendo il prepuzio

4. asciugare accuratamente con garze sterili5. applicare il sacchetto sterile6. se il neonato/bambino non urina entro 1 ora o se il sacchetto è contaminato dalle feci, sostituirlo

come decritto dal punto 37. appena il bambino urina:

➢ utilizzando una siringa sterile trasferire l'urina nella provetta contenente acido borico riempendola fino al segno di livello minimo

➢ se l'urina è poca chiudere il sacchetto, metterlo in posizione verticale in un contenitore sterile e inviare in laboratorio entro 1 ora, se ciò non è possibile conservare in frigorifero (+4°C)

8. inserire la richiesta in DnWeb o in TCup accompagnata da notizie cliniche/anamnestiche (febbre, scarsa crescita, antibiotico terapia in corso o sospesa, data e ora della raccolta)

9. inviare in laboratorio al più presto

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9. ESAMI SU FECI

9.1 ANTIGENE DI HELICOBACTER PYLORI9.2 ANTIGENE DI ROTAVIRUS 9.3 CALPROTECTINA9.4 CHIMOTRIPSINAUtilizzare un barattolo senza liquido di conservazione e/o trasporto.Raccogliere le feci con l'apposito cucchiaio attaccato al tappo fini a riempire circa metà vasetto. Riavvitare identificare con l'etichetta e consegnare al più presto.

9.5 COPROCOLTURA (comprende ricerca delle speci Salmonella, Shighella, Campylobacter)9.6 COLTURALE FECI PER ENTEROCOCCHI VANCOMICINA RESISTENTI (VRE)9.7 COLTURALE FECI PER ESCHERICHIA COLI ENTEROINVASIVO 9.8 COLTURALE FECI PER YERSINIA ENTEROCOLITICALe feci devono essere emesse su una superficie asciutta e ben pulita (padella, sacchetto di plastica, fogliodi carta) e raccolte sterilmente nel contenitore apposito:

➢ aprire il barattolo svitando il tappo senza versare il liquido contenuto➢ utilizzando il cucchiaio attaccato al tappo raccogliere le feci con tracce di sangue o acquose, se le

feci sono formate raccogliere piccole quantità da diverse parti del campione➢ inserire il campione nel barattolo finchè il liquido contenuto sale raggiungendo la linea rossa

sull'etichetta➢ avvitare bene il tappo e mescolare per omogeneizzare il contenuto➢ porre l'etichetta idetificativa in verticale sopra quella tipo del barattolo, allegare le altre al

campione➢ conservare a temperatura ambiente e consegnare al più presto

9.9 COLTURALE SU TAMPONE RETTALE PER ENTEROBATTERI CARBAPENEMASI PRODUTTORIUtilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regularIl tampone viene introdotto attraverso lo sfintere anale e ruotato delicatamente per raccogliere il materiale fecale. Chiudere la confezione, identificare con l'etichetta e consegnare al più presto.

9.10 COLTURALE FECI PER BACILLO DI KOCH (BK O MICOBATTERI)Le feci devono essere emesse su una superficie asciutta e ben pulita (padella, sacchetto di plastica, fogliodi carta) e raccolte in contenitore sterile senza conservante riemendolo per metà.Etichettare il campione mettendo l'etichetta in verticale, allegare le altre al campione

9.11 ELASTASI FECALEUtilizzare un barattolo senza liquido di conservazione e/o trasporto.Raccogliere le feci con l'apposito cucchiaio attaccato al tappo fini a riempire circa metà vasetto. Riavvitare, identificare con l'etichetta e consegnare al più presto.

9.12 ESAME CHIMICO FISICO o STANDARD DELLE FECISono richiesti 2 campioni di feci: per la raccolta vedi esame parassitologico delle feci. Se il campione fecale fresco è appena stato emesso non è strettamente necessario raccogliere anche il campione con conservante.

9.13 ESAME PARASSITOLOGICO DELLE FECIPer l'esecuzione dell'esame sono necessari due campioni: uno di feci fresche e uno di feci con conservante. Per un risultato affidabile eseguire l'esame tre volte, in tre giorni diversi possibilmente alterni.

Preparazione del paziente: durante la settimana della raccolta non si deve fare uso di lassativi, antidiarroici, oli minerali, sali di bismuto. Le feci non devono essere contaminate da urine o dall'acqua del water, pertanto si raccomanda di effettuare l'evacuazione su una superficie asciutta e pulita.

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Modalita' di raccolta dei campioni:FECI CON CONSERVANTE FECI FRESCHE

ATTENZIONE: Il liquido contenuto nei

flaconi e' velenoso: non berlo! in caso di

ingestione accidentale, chiamare

immediatamente il medico

➢ Svitare il tappo facendo attenzione a non versare il liquido

➢ Utilizzando il cucchiaio apposito raccogliere le feci prelevando in

punti diversi dell'intera evacuazione avendo cura di scegliere la parte

più liquida

➢ Trasferire nel flacone un volume di feci pari ad una grossa noce,

finchè il liquido non raggiunge la linea rossa dell'etichetta

➢ Omogeneizzare il contenuto aiutandosi col cucchiaio. Chiudere

bene il contenitore e agitarlo per facilitare l'omogeneizzazione

➢ Utilizzando il cucchiaio apposito raccogliere

le feci prelevando in punti diversi dell'intera

evacuazione avendo cura di scegliere la parte

più liquida

➢ Trasferire nel flacone un volume di feci tanto

da riempire metà vasetto

➢ Tappare accuratamente

Etichettare correttamente i campioni facendo attenzione a non invertire le etichetteConservare i campioni a temperatura ambiente e consegnare in laboratorio Allegare il modulo compilato Esame Parassitologico delle Feci (MD PRE 03) reperibile nel sito intranet aziendale nella sezione riservata al laboratorio analisi

ATTENZIONE: Per la ricerca di Entamoeba Histolytica è importante valutare la motilità del parassita, aquesto scopo è consigliabile prendere accordi col laboratorio (settore Microscopia Clinica) in modo da raccogliere un campione di feci fresche, consegnarlo subito (entro 60') in laboratorio dove verrà analizzato tempestivamente.

9.14 GRANULOCITI EOSINOFILI FECALIUtilizzare un barattolo senza liquido di conservazione e/o trasporto.Raccogliere le feci con l'apposito cucchiaio attaccato al tappo fini a riempire circa metà vasetto. Riavvitare identificare con l'etichetta e consegnare al più presto.

9.15 SANGUE OCCULTO FECALELe feci vanno raccolte in appositi flaconcini dotati di una asticella collegata al tappo, forniti dal Laboratorio

Evitare di eseguire l'esame in corso di sanguinamenti (mestruale, emorroidario, gengivale, ecc). Svitare ed estrarre l'asticella dal tubo

Strisciare la punta dell'asticella sulla superficie fecale e immergerla nel materiale fecale più volte e in punti diversi

Non raccogliere materiale fecale, la giusta quantità di materiale aderirà spontaneamente alla punta dell'asticella

Inserire l'asticella nel tubo e riavvitare il tappo con curaAgitare per omogeneizzare il campioneporre l'etichetta identificativa sopra quella guida del contenitore seguendone il versoConservare i campioni a temperatura ambiente fino alla consegna in laboratorio

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9.16 SCOTCH TEST (RICERCA DI UOVA DI OSSIURI)Preparazione del paziente: la sera precedente l'esame lavare la zona perianale, risciacquando bene per non lasciare tracce di sapone. Non applicare talco o creme.Modalita' di raccolta del campione: la raccolta deve essere eseguita al mattino, al risveglio, prima che il soggetto defechi:

1. tagliare con le forbici un pezzo di scotch (nastro adesivo trasparente) di dimensioni inferiori a quelle del vetrino fornito (5-6 cm)

2. divaricare le natiche del soggetto e appoggiare la parte adesiva del nastro sull'orifizio anale avendo cura che aderisca bene alle pieghe anali pigiando per 15-20 secondi

3. Staccare il nastro adesivo e farlo aderire sul vetrino facendo in modo che non si formino bolle o pieghe come in figura:

4. Inserire il vetrino in un contenitore tappo rosso, conservare a temperatura ambiente e consegnare il prima possibile allegando il modulo compilato Modulo per ricerca Enterobius vermicularis (ossiuri) (MD PRE 18) reperibile nel sito intranet aziendale nella sezione riservata al laboratorio analisi

9.17 TOSSINA DI CLOSTRIDIUM DIFFICILEUtilizzare un barattolo senza liquido di conservazione e/o trasporto, raccogliere le feci con l'apposito cucchiaio attaccato al tappo fini a riempire circa metà vasetto. Riavvitare identificare con l'etichetta e consegnare al più presto.Attenzione: perchè vi sia il sospetto di infezione da Clostridium difficile, il campione fecale deve avere unaconsistenza che va dal tipo 5 al tipo 7 della tabella di Bristol.

TABELLA DI BRISTOL

campione non adeguato per la ricerca dellatossina del Clostridium difficile

campione adeguato

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10. CORTISOLO SALIVARE

Utilizzare il raccoglitore Salivette (fornito dal laboratorio)Effettuare la raccolta all'ora indicata dal curante, per il prelievo "midnight" raccogliere il campione tra le

ore 23:00 e le 24:00

ATTENZIONE:➔ Evitare stress fisici o psichici nelle ore precedenti➔ Nell'ora precedente la raccolta:

➢ non mangiare ➢ non assumere alcool ➢ non fumare

➔ Lavarsi i denti solo dopo la raccolta➔ evitare di raccogliere il campione in presenza di sanguinamenti del cavo orale

(verificare di non avere lesioni)

Modalità di raccolta del campione

Stringere saldamente il bordo del contenitore interno e rimuovere il tappo, larimozione è facilitata se lo si spinge lateralmente facendo attenzione a non staccare ilcontenitore interno da quello esterno

Far scivolare il tampone in bocca battendo delicatamente il fondo della provettaNON TOCCARE IL TAMPONE CON LE DITA

Masticare leggermente il tampone o mantenerlo sotto la lingua per 2 minuti quindi riposizionarlo nel contenitore

Chiudere la salivette premendo con decisione sul tappoMantenere la salivette a temperatura ambiente e consegnare al più presto in Laboratorio Analisi

Note: il prodotto non deve essere utilizzato nei bambini con età <3anni e nei soggettia rischio di deglutire la salivette

TAPPO

TAMPONECONTENITORE

INTERNO

CONTENITORE ESTERNO

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11. ESCREATO

11.1 COLTURALE ESCREATO Il campione va raccolto in un contenitore sterile con tappo a vite o a pressione. Il materiale per l'esame colturale va raccolto preferibilmente al mattino a digiuno appena alzati:

➢ lavare i denti, togliere eventuali protesi➢ sciacquare abbondantemente la bocca con acqua o colluttori ed effettuare dei gargarismi➢ aprire il contenitore sterile senza contaminarlo➢ espettorare con un profondo colpo di tosse nel contenitore sterile raccogliendo almeno 2 ml di

secreto proveniente dalle basse vie respiratorieATTENZIONE: non introdurre saliva o secrezioni nasali: il campione non è ritenuto idoneo

evitare assolutamente espettorazioni multiple su un unico contenitorenon raccogliere più di un campione nello stesso giorno

Il campione va identificato con l'etichetta di immatricolazione, conservato in frigorifero e consegnato in laboratorio il prima possibile.

11.2 COLTURALE ESCREATO PER BACILLO DI KOCH (BK O MICOBATTERI)Raccogliere 3 campioni di escreato in giorni successivi seguendo la metodologia sopra descritta.Identificare il campione con l'etichetta di immatricolazione e consegnare in laboratorio il prima possibile per assicurare la sopravvivenza dei micobatteri ed evitare la moltiplicazione di altri microrganismi contaminanti. In caso di ritardo di più di un'ora conservare in frigorifero per massimo 48 ore.

11.3 ESCREATO PER RICERCA DIRETTA CHLAMYDIA PNEUMONIAE

Raccogliere, quanto più sterilmente possibile, un campione di escreato come descritto al paragrafo11.1 in un barattolo tappo rosso a vite o a pressione sterile.Il campione va inviato al più presto in laboratorio analisi o conservato in frigorifero fino al primo trasportodisponibile.

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12. LIQUIDO CEFALO-RACHIDIANO O LIQUOR

12.1 ESAME CHIMICO FISICO DEL LIQUORDevono pervenire al laboratorio analisi:

• 1 provetta di liquor• 1 provetta di sangue in provetta tappo rosso

12.2 ESAME MICROSOPICO DEL LIQUOR12.3 ESAME COLTURALE DEL LIQUORDevono pervenire al laboratorio analisi 1 provetta di liquor per ogni esame.

Il liquor o liquido cefalo-rachidiano viene prelevato tramite puntura lombare e raccolto in apposite provette sterili di polistirene. E' importante specificare la sequenza di prelievo dei 3 campioni segnalando in etichetta (1°, 2° e 3° campione) e riservando agli esami colturali microbiologici il 3° campione in quanto sicuramente non contaminato durante le procedure di puntura lombare.NB: l'esame del liquor andrebbe sempre accompagnato all'esame dell'emocoltura.

13. LIQUIDO ASCITICO14. LIQUIDO DA DRENAGGIO15. LIQUIDO PERITONEALE

16. LIQUIDO PLEURICO

(13-16).1 ESAME CHIMICO-FISICOSono richieste:

◦ 1 provetta tappo verde. Analiti determinabili: glucosio, proteine totali, amilasi, lipasi e LDH◦ 1 provetta tappo lilla per la conta differenziale dei globuli bianchi

(13-16).2 ESAME COLTURALERaccogliere sterilmente un campione in contenitore sterile tappo rosso a pressione o in un port-a-cul.

17. LIQUIDO PERICARDICO

17.1 ESAME CHIMICO-FISICO LIQ. PERICARDICOSono richieste:

◦ 1 provetta tappo verde. Analiti determinabili: glucosio, proteine totali e LDH◦ 1 provetta tappo lilla per la conta differenziale dei globuli bianchi

17.2 ESAME COLTURALE LIQ. PERICARDICORaccogliere sterilmente un campione in contenitore sterile tappo rosso a pressione o in un port-a-cul.

18. LIQUIDO DA DIALISI PERITONEALE

18.1 ESAME CHIMICO-FISICO LIQ. DIALISI PERITONEALESono richieste:

◦ 1 provetta tappo verde. Analiti determinabili: glucosio, azoto, creatinina e proteine totali◦ 1 provetta tappo lilla per la conta dei globuli bianchi

18. ESAME COLTURALE LIQ. DIALISI PERITONEALEL'indagine colturale necessita di due campioni:

➢ un campione in contenitore sterile tappo rosso a pressione ➢ un campione raccolto in un set da emocoltura: 1 flacone per aerobi + 1 flacone per anaerobi

ognuno inoculato con 10 ml di liquido di dialisi peritoneale

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19. LIQUIDO SEMINALE

19.1 COLTURALE DEL LIQUIDO SEMINALE19.2 RICERCA DI CHLAMYDIA TRACHOMATIS NEL LIQUIDO SEMINALE19.3 RICERCA DI UREAPLASMI/MICOPLASMI NEL LIQUIDO SEMINALE

La raccolta mediante masturbazione rappresenta la modalità di raccolta più affidabile, va eseguita dopo un periodo di astinenza da rapporti sessuali di almeno 2 ma non più di 5 giorni. Il campione va raccolto in un contenitore sterile.Preparazione del paziente:

➢ non deve essere in trattamento antibiotico, se lo è segnalarlo nel campo NOTE della richiesta ➢ non deve urinare nelle 2 ore precedenti la raccolta

Modalità di raccolta del campione:•prima della raccolta lavare accuratamente le mani e il pene con sapone•risciacquare abbondantemente•asciugarsi con carta igienica o salviette•procedere alla raccolta dello sperma mediante masturbazione utilizzando l'apposito contenitore sterile•conservare il campione a T ambiente e consegnare al più presto in laboratorio.

Il campione per la ricerca di Chlamydia trachomatis può essere congelato se non è possibile inviarlo in giornata in laboratorio.ATTENZIONE: se richiesti contemporaneamente due o tutti e tre gli esami è sufficiente inviare un solo campione con attaccate le etichette, poste in verticale sul contenitore, dei tre esami. Allegare le etichette in più al campione.

20. LIQUIDO SINOVIALE

20.1 ESAME CHIMICO-FISICO LIQ. SINOVIALEE' richiesta 1 provetta tappo verde per la determinazione dei seguenti analiti: glucosio, proteine totali, LDH

20.2 ESAME COLTURALE LIQ. SINOVIALERaccogliere sterilmente un campione in contenitore sterile tappo rosso a pressione o in un port-a-cul.

21. ALTRI LIQUIDI

➢ AMNIOTICO ➢ BOLLE CUTANEE ➢ PROSTATICO➢ ARTICOLARE ➢ DUODENALE ➢ VENTRICOLARE➢ BILIARE ➢ ENDOOCULARE ➢ DA ALTRA SEDE (specificare quale)

ESAME COLTURALE DEI LIQUIDI: Raccogliere sterilmente un campione in contenitore sterile tappo rosso a pressione o in un port-a-cul.

ATTENZIONE :

Nel caso in cui si voglia effettuare il dosaggio di un analita non previsto nei pannelli sopra descritti (es PTH o tireoglobulina su liquido da cisti del collo) è necessario inserire la richiesta per esame chimico-fisicosu liquido biologico specificando nelle NOTE il tipo di liquido e l'analita da dosare. Inoltre bisogna contattare il settore di Microscopia Clinica per il tipo di provetta da utilizzare.

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22. CATETERE DA DRENAGGIO CHIRURGICO23. CATETERE ENDOTRACHEALE

24. CATETERE OMBELICALE 25. CATETERE VESCICALE

(22-25).1 ESAME COLTURALE: viene eseguito sulla punta del catetere, essa va raccolta sterilmente evitando contaminazioni esogene, inserita in un contenitore sterile e inviata in laboratorio.

26. CATETERE VENOSO

ESAME COLTURALE: viene eseguito sulla punta del catetere, essa va raccolta sterilmente evitando contaminazioni esogene inoltre deve avere una lunghezza <5cm.La punta va inserita in un contenitore sterile e inviata in laboratorio.

27. MICETI DERMATOFITI ESAME COLTURALE

➢ CAPELLI➢ FRAMMENTI CUTANEI➢ FRAMMENTI UNGUEALI➢ PELI➢ TAMPONE LINGUALE➢ TAMPONE PERIANALE➢ MATERIALE DA SPECIFICARE

Il prelievo normalmente viene eseguito a livello ambulatoriale dal medico di turno. Per pazienti ricoverati si consiglia prendere accordi con la Microbiologia del laboratorio in quanto il prelievo è particolare:

➢ il materiale migliore per l'esame è quello raccolto ai bordi della lesione, nel punto di passaggio tratessuto sano e tessuto infetto, dove il micete è più vitale

➢ il materiale raccolto va affondato nel terreno di coltura per evitare che si stacch➢ le piastre dei terreni dopo l'inoculo del materiale vanno subito richiuse per evitare contaminazioni

esogene➢ le piastre dei terreni devono essere conservate ed inviate rovesciate per evitare che la condensa

inzuppi il terreno

Materiale necessario: alcool isopropilico al 70%forbici, bisturi, tamponi monouso, pinzette (tutto sterile)terreni specifici: 1 Saburaud, 1 Saburaud +gentamicina, 1 per dermatofiti

Modalità di prelievo: disinfettare abbondantemente l'area di prelievo con alcool isopropilico al 70% e lasciare evaporareSquame cutanee: utilizzando un bisturi sterile grattare la cute del bordo della lesione per far cadere le squame cutenee sui terreni.Capelli e peli: utilizzando bisturi e pinzetta sterili prelevare dei capelli infetti eventualmente accorciandoli con le forbici. Se è presente anche una lesione cutanea raccogliere anche delle squame cutanee come descritto sopra.Frammenti di unghia: utilizzando apposite forbici sterili tagliare piccoli frammenti di unghia infetta depositandoli sui terreni di coltura. Lesione umida/purulenta: prelevare con un tampone sterile il materiale che va strisciato sui terreni, utilizzare un tampone per ogni terreno. Se il materiale è scarso utilizzare un solo tampone e strisciare secondo questo ordine: Saburaud ---> Saburaud+gentamicina ---> Dermatofiti.Prelievo linguale: non effettuare la disinfezione, passare un atampone monouso sterile su eventuali lesioni presenti e seminare sui terreni come sopra descritto

Nel caso in cui vi sia il sospetto di una micosi cutanea per la presenza delle classiche lesioni depigmentate tondeggianti /confluenti è possibile, per una diagnosi rapida, eseguire un vetrino a fresco da inviare al più presto in Settore Microbiologia.

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28. MICOBATTERI o BACILLO DI KOCH (BK) COLTURALE SU:

ASPIRATO GASTRICOBRONCOASPIRATOLAVAGGIO BRONCOALVEOLARE (BAL)SPAZZOLATURA BRONCHIALEASPIRATO TRANSTRACHEALEESPETTORATO, ESPETTORATO INDOTTOFECILIQUIDI CAVITARILIQUORMATERIALE DA LESIONI CUTANEEMIDOLLO OSSEOPRELIEVI BIOPTICIPUSSANGUEURINA

I campioni devono essere prelevati evitando contaminazioni in adeguati contenitori monouso sterili.ATTENZIONE:

• evitare l’uso dei tamponi• non usare fissativo o conservanti• la raccolta deve essere effettuata prima dell’inizio della terapia antimicobatterica

Il campione deve essere inviato al laboratorio il più rapidamente possibile per assicurare la sopravvivenzadei micobatteri e per evitare la moltiplicazione di eventuali microorganismi contaminanti.I campioni dovrebbero essere processati entro poche ore dal momento del loro arrivo in laboratorio; la conservazione è tuttavia possibile a + 4 gradi centigradi per un massimo di 2 giorni periodo per il quale èpreservata la vitalità dei micobatteri.Il congelamento dei campioni è da evitare poiché può diminuire la carica dei micobatteri vitali.

29. PUS DA ASCESSO:➢ CUTANEO➢ INTRA ADDOMINALE PARETE ANTERO LATERALE➢ INTRA ADDOMINALE PELVICO➢ INTRA ADDOMINALE RETROPERITONEALE➢ INTRA ADDOMINALE SOPRADIAFRAMMATICO➢ INTRAFASCIALE➢ INTRATORACICO➢ OVARICO➢ PAVIMENTO ORALE➢ PERIRETTALE➢ POLMONARE➢ RENALE➢ RINOFARINGE➢ SOTTOCUTANEO➢ SPLENICO➢ TUBARICO➢ UTERINO

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30. PUS DA FERITA:➢ CHIRURGICA PROFONDA➢ CHIRURGICA SUPERFICIALE➢ TRAUMATICA➢ TRAUMATICA PROFONDA➢ TRAUMATICA SUPERFICIALE

31. PUS DA GHIANDOLA DEL BARTOLINO

32. PUS DA LINFOADENITE

33. PUS DA TIMPANOCENTESI

34. PUS DA ULCERA DA DECUBITO

35. PUS DA … (SPECIFICARE LA SEDE)

(29-35).1 ESAME COLTURALE: questi materiali vanno raccolti sterilmente in contenitori sterili o in port-a-cul ed inviati in laboratorio il prima possibile.

36. RICERCA DIRETTA HERPES SIMPLEX VIRUS (HSV1-2)

Le lesioni da HSV sono caratterizzate da un'eruzione cutanea con una o più vescicole sierose che, dopo qualche giorno si aprono dando delle ulcerazioni superficiali molto dolorose. Quando l'eruzione si attenua le parti ulcerate vengono ricoperte da una crosta che porta alla cicatrizzazione. Non è possibile, con l'esame, differenziare HSV1 da HSV2.

Per il prelievo si consiglia di prendere accordi con la Microbiologia del laboratorio in quanto il prelievo va raccolto in una provettina contenente 1 ml di tampone PBS sterile e osservando le seguenti regole:➢ raccogliere il campione possibilmente ai primi stadi delle lesioni vescicolari➢ raccogliere possibilmente almeno due campioni➢ il campione deve contenere cellule derivanti dalla base della lesione➢ evitare di fare l'esame se è già stata iniziata la terapia antivirale➢ evitare l'utilizzo di creme, lozioni, alcool, spray vaginali, ecc. prima del prelievo

Modalità di prelievo: 1. Esporre la base della lesione:

➢ prelievo da vescicole: con un ago sterile sollevare la parte superiore della vescicola➢ prelievo da ulcere: con un tampone sterile eliminare il pus eventualmente presente senza

danneggiare la base della lesione dove deve essere effettuato il prelievo➢ prelievo da croste: con un ago sterile liberare la base della lesione

2. Raschiare vigorosamente la base della lesione con un tampone precedentemente inumidito in fisiologica sterile.3. Evitare per quanto possibile di raccogliere sangue (anticorpi presenti nel sangue potrebbero interferire con la ricerca diretta).4. Introdurre e stemperare bene il tampone nell'apposita provettina5. Identificare la provetta apponendo l'etichetta ed inviarla in laboratorio

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37. RICERCA DIRETTA STREPTOCOCCO GRUPPO A(Tampone Rapido SBEA)

Il test viene eseguito in orario ambulatoriale dal Dirigente Medico di turno del laboratorio. Il paziente deve essere accompagnato dal personale di reparto e presentare la richiesta in segreteria del laboratorio.Non vi sono particolari norme per la preparazione del paziente: si consiglia il digiuno per evitare di indurre il vomito al momento del prelievo.Il risultato del test rapido viene refertato sul modulo di risposta provvisorio e consegnato al paziente.

38. TAMPONE ASCELLAREESAME COLTURALE: utilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regular.Esporre la parte su cui effettuare il prelievo e strofinare il tampone in sede di lesione senza toccare la cute circostante.

39. TAMPONE AURICOLAREESAME COLTURALE: utilizzare una confezione di tampone floccato eSwab minitip•Il paziente non deve procedere alla pulizia del canale auricolare nelle ore precedenti per non inficiare il

risultato dell’esame.•Rivolgere il paziente verso una sorgente di illuminazione.•Introdurre il tampone nel condotto uditivo avendo cura di non strofinare le pareti interne ( se possibile

utilizzare un otoscopio); •Raccogliere con il tampone il materiale suppurativo presente nel meato acustico esterno.Conservazione: i campioni devono essere inoltrati al più presto per garantire la vitalità dei batteri esigenti, in particolare Haemophilus spp.

40. TAMPONE CAVO ORALEESAME COLTURALE: utilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regular.

➢ Il tampone va eseguito con il paziente seduto➢ Rivolgere il paziente verso una sorgente di illuminazione➢ Chiedere al paziente di aprire bene la bocca e strofinare il tampone in sede di lesioni ulcerose, afte,

ecc. Se non vi sono lesioni evidenti passare il tampone sulla lingua.

41. TAMPONE CONGIUNTIVALE41.1 TAMPONE CONGIUNTIVALE COLTURALEUtilizzare una confezione di tampone floccato eSwab minitip o eSwab regular.➢ Il prelievo va eseguito prima che il paziente si lavi gli occhi➢ Raccogliere le secrezioni sfregando delicatamente la congiuntiva.➢ Retrarre il tampone senza toccare le palpebre o le ciglia.➢ Dopo il prelievo il tampone va posto nel terreno di trasporto.Conservazione: i campioni devono essere inviati in laboratorio al più presto per garantire la vitalità dei

batteri esigenti.

41.2 TAMPONE CONGIUNTIVALE PER RICERCA CLAMYDIA TRACOMATIS➢Materiale necessario: kit apposito di prelievo fornito dal laboratorio.➢Utilizzando un tampone sottile si deve precedere allo scrapping della congiuntiva per raccogliere le

cellule necessarie per la ricerca del germe. ➢Se è presente secrezione purulenta la si deve allontanare con un tampone e quindi procedere allo

scrapping.

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42. TAMPONE CUTE PERICATETERE

43. TAMPONE DA HUB

44. TAMPONE DA OMBELICO

45. TAMPONE EMERGENZA CUTANEA

(42-45).1 ESAME COLTURALE: utilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regular.Esporre la parte su cui effettuare il prelievo e strofinare il tampone in sede di lesione senza toccare la cute circostante.

46. TAMPONE ENDOCERVICALE 46.1 TAMPONE ENDOCERVICALE COLTURALE I campioni endocervicali sono ottenuti con l’ausilio di uno speculum monouso. E’ importante disporre di una buona illuminazione, per meglio osservare la morfologia del collo dell’utero e la presenza di eventuali lesioni.Utilizzare una confezione di tampone floccato eSwab minitip o eSwab regularLa punta del tampone deve essere inserita per alcuni mm nel collo dell’utero, ruotata per prelevare l'essudato e allontanata senza toccare le pareti vaginali.Il tampone va affondato nel terreno di trasporto

46.2 TAMPONE ENDOCERVICALE PER CHLAMYDIA TRACHOMATISMateriale necessario: kit apposito di prelievo fornito dal laboratorio, speculum monouso.La punta del tampone deve essere inserita per alcuni mm nel collo dell’utero, ruotandola per prelevare sial'essudato che le cellule e allontanata senza toccare le pareti vaginali.Il tampone va inserito nel terreno di trasporto ruotandolo varie volte e strizzandolo sulle pareti della provetta prima di allontanarlo. Se l'asta si spezza facendo cadere il tampone nel terreno, non tentare di ripescarla ed inviare in laboratorio.

ATTENZIONE: la presenza di sangue o muco possono interferire con le metodiche di biologia molecolare per Chlamydia Trachomatis. Nel primo caso se il sanguinamento è cospicuo si deve rimandare il prelievo ad un altro giorno, nel secondo caso di deve procedere a rimozione del muco con l'uso di tamponi monouso sterili prima dell'esecuzione del prelievo.

46.3 TAMPONE ENDOCERVICALE PER MICOPLASMI/UREAPLASMI Materiale necessario: contenitore apposito da richiedere al settore Microbiologia, tampone monouso sottile con asta metallica, speculum monouso.La punta del tampone deve essere inserita per alcuni mm nel collo dell’utero, ruotandola per prelevare sial'essudato che le cellule e allontanata senza toccare le pareti vaginali.

Il tampone va inserito nel contenitore apposito tagliando con una forbice la lunghezza in eccedenza dell'asta del tampone.

47. TAMPONE FARINGEOESAME COLTURALE: utilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regular. Si consiglia di eseguire il tampone faringeo a paziente digiuno per evitare di causare il vomito durante il prelievo.➢ Il tampone va eseguito con il paziente seduto➢ Rivolgere il paziente verso una sorgente di illuminazione➢ Chiedere al paziente di aprire bene la bocca e, utilizzando un abbassalingua, comprimere delicatamente

la lingua. Introdurre un tampone sterile nella parte posteriore della faringe, evitando di toccare lamucosa delle guance, la lingua, le arcate dentarie;

➢ Strofinare il tampone sulla mucosa dietro l’ugola e tra i pilastri tonsillari.

Conservazione: i campioni possono essere conservati al massimo 12 ore a T° ambiente. Nel caso diricerca di Neisseria meningitidis o N. gonorrheae, il campione va recapitato immediatamente.

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48. TAMPONE FERITA CHIRURGICA

49. TAMPONE FERITA TRAUMATICA

ESAME COLTURALE: utilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regular.Esporre la parte su cui effettuare il prelievo e strofinare il tampone in sede di lesione raccogliendo eventuale pus o secrezione senza toccare la cute circostante.

50. TAMPONE NASALE50.1 TAMPONE NASALE COLTURALEUtilizzare una confezione di tampone floccato eSwab minitip➢ Il tampone va eseguito con il paziente seduto col capo leggermente inclinato posteriormente.➢ Sollevare delicatamente la punta del naso e introdurre un tampone a punta piccola ed astina metallica

in una narice (può essere d’aiuto l’uso di una luce posta alle spalle dell’operatore). ➢ Strofinare quindi delicatamente avanti ed indietro lungo il setto nasale fino a quando si percepisce una

sensazione di resistenza (indica che si è arrivati al faringe posteriore).➢ Dopo il prelievo il tampone è posto nel terreno di trasportoConservazione: i campioni possono essere conservati al massimo dodici ore a temperatura ambiente.

50.2 TAMPONE NASALE PER RICERCA DI GRANULOCITI EOSINOFILI

Utilizzare un tampone sottile con asta metallica monouso e dei vetrini forniti dal laboratorio. La ricercadegli eosinofili nasali si fa campionando singolarmente entrambe le narici:

➢strofinare il tampone sulla superficie interna del naso per raccogliere anche cellule epiteliali ➢stendere il secreto nasale su un vetrino e stemperare l'eventuale muco presente➢lasciare asciugare all'aria i vetrini identificando da quale narice provengono➢ripetere per la narice controlaterale➢inserire i vetrini correttamente identificati nei portavetrini o in un contenitore tappo rosso e inviare al

SETTORE EMATOLOGIA LABORATORIO CFV

51. TAMPONE PERIANALE COLTURALEUtilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regular.Il tampone viene strofinato sulla cute sede di lesioni o arrossamento intorno allo sfintere anale

52. TAMPONE PIAGA DA DECUBITOESAME COLTURALE: utilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regular.Esporre la parte su cui effettuare il prelievo e strofinare il tampone in sede di lesione raccogliendo eventuale pus o secrezione senza toccare la cute circostante.

53. TAMPONE RETTALE

53.1 TAMPONE RETTALE COLTURALEUtilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regular•Il tampone viene introdotto attraverso lo sfintere anale.•Dopo l’introduzione il tampone deve essere delicatamente ruotato e mosso per agevolare la raccolta di materiale fecale.

53.2 TAMPONE RETTALE COLTURALE PER ENTEROBATTERI CARBAPENEMASI PRODUTTORIUtilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regularIl tampone viene introdotto attraverso lo sfintere anale e ruotato delicatamente per raccogliere il materiale fecale.

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Chiudere la confezione, identificare con l'etichetta e consegnare al più presto.

53.3 TAMPONE RETTALE PER CLAMYDIA TRACOMATISMateriale necessario: kit apposito di prelievo fornito dal laboratorio.Inserire il tampone delicatamente nel canale rettale, ruotare ed estrarre. Inserire il tampone nel terreno, stemperare ed estrarre. Se l'asta si spezza facendo cadere il tampone nel terreno, non tentare di ripescarla ed inviare in laboratorio.

54. TAMPONE SOLCO BALANO-PREPUZIALE COLTURALEUtilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regularPreparazione del paziente: lavare i genitali esterni con acqua.Il tampone viene strofinato sulla cute sede di lesioni o arrossamento a livello balano-prepuziale, quindi vainserito nella provetta sterile contenente il terreno di trasporto.

55. TAMPONE ULCERA CUTANEA56. TAMPONE ULCERA PENIENA

ESAME COLTURALE: utilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regular.Esporre la parte su cui effettuare il prelievo e strofinare il tampone in sede di lesione raccogliendo eventuale pus o secrezione senza toccare la cute circostante.

57. TAMPONE URETRALE

57.1 TAMPONE URETRALE COLTURALEPreparazione del paziente: •non avere rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti•aver sospeso l'assunzione di antibiotici sia locali che per os da almeno 3 giorni•lavare il glande e il meato uretrale esterno con acqua•eseguire il prelievo al mattino prima della minzione•se la secrezione è abbondante si può eseguire anche a distanza di 2-3 ore dall'ultima minzioneUtilizzare una confezione di tampone floccato eSwab minitipIntrodurre il tampone sottile per circa 2 cm all'interno del canale uretrale ruotandolo per alcuni secondi. Nel caso in cui vi sia una florida secrezione purulenta che faccia sospettare una infezione da Neisseria gonorreae è consigliato fare anche un vetrino per la colorazione di Gram dopo aver eseguito il prelievo per esame colturale, stemperando un pò di secrezione sul vetrino e lasciandolo asciugare all'aria. Inviare il materiale al più presto in laboratorio per preservare la vitalità del germe che è fragile.

57.2 TAMPONE URETRALE PER CHLAMYDIA TRACHOMATISMateriale necessario: kit apposito di prelievo fornito dal laboratorio.•se presente secrezione asportarla con un tampone monouso•inserire un tampone sottile per circa 2 cm nell’uretra e ruotarlo più volte•inserire il tampone nel terreno di trasporto specifico, stemperare ed estrarre. Se l'asta si spezza facendo cadere il tampone nel terreno, non tentare di ripescarla ed inviare in laboratorio.

57.3 TAMPONE URETRALE PER MICOPLASMI/UREAPLASMI Materiale necessario: contenitore apposito da richiedere al settore Microbiologia, tampone monouso sottile con asta metallica •inserire il tampone sottile per circa 2 cm nell’uretra e ruotarlo più volte•inserire il tampone nel terreno di trasporto specifico tagliando con una forbice la lunghezza in eccedenza dell'asta del tampone.

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Azienda U.L.S.S. N° 8 Asolo - Regione del Veneto

U.O. Laboratorio Analisi PREANALITICAISTPRE01

Emissione 14/01/15

Numero 3

ISTRUZIONE OPERATIVA

MANUALE PRELIEVI DEI CAMPIONI

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58. TAMPONE VAGINALE COLTURALE

Comprende la ricerca di Trichomonas vaginalis, miceti e batteri.

Preparazione della paziente: non avere rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti non essere in periodo mestruale non aver effettuato irrigazioni vaginali nelle 24 ore precedenti non aver in atto terapia antibiotica sia locale che generale da almeno 3 giorni

Materiale necessario: tampone floccato eSwab regular, provetta con fisiologica, tampone monouso, speculum monouso. E’ importante disporre di una buona illuminazione, per meglio osservare la presenza di eventuali lesioni. Il prelievo si esegue il prelievo a livello del fornice vaginale posteriore:

•un tampone posto in soluzione fisiologica per la ricerca a fresco di Trichomonas Vaginalis•un tampone floccato eSwab regular per gli esami colturali e microscopici

59. TAMPONE VAGINO-RETTALE PER STREPTOCOCCO β-EMOLITICOUtilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regular: lo stesso tampone viene introdotto prima a livello del fornice vaginale posteriore (come per un tampone vaginale) poi nello sfintere anale.

60. TAMPONE VIE AEREE SUPERIORI PER CHLAMYDIA PNEUMONIAEIl campione è rappresentato da 3 prelievi dalle vie respiratorie superiori con un kit apposito (3tamponi specifici per PCR e un tubo portacampioni sterile) fornito dal Laboratorio Analisi.

Modalità di p relievo: utilizzando gli appositi tamponi del kit si deve prelevare: ◦ n.1 tampone per essudato nasale della narice destra ◦ n.1 tampone per essudato nasale della narice sinistra ruotandolo alcune volte in profondità nella narice◦ n.1 tampone per essudato orofaringeo

Dopo il prelievo i 3 tamponi vanno inseriti tutti nello stesso contenitore sterile senza terreno ditrasporto.Conservazione: il campione deve essere conservato in frigorifero e inviato al laboratorio al più presto,al massimo entro 48 h dal prelievo. Se non è possibile inviarlo entro le 24 ore si consiglia di congelarea -20°C e inviarlo mantenendolo refrigerato.

61. TAMPONE VULVARE COLTURALEPreparazione del paziente: lavare i genitali esterni con acqua.Utilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regular: il tampone viene strofinato in sede di lesionio arrossamento a livello della vulva.

62. TAMPONE DA ALTRA SEDE (specificare quale nelle NOTE)

ESAME COLTURALE: utilizzare una confezione di tampone floccato eSwab regular per ogni campionatura.Esporre la parte su cui effettuare il prelievo eventualmente rimuovendo bendaggi presenti.Strofinare il tampone in sede di lesione e raccogliere la secrezione se presente senza toccare la cute circostante.

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ISTRUZIONE OPERATIVA

MANUALE PRELIEVI DEI CAMPIONI

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63. MATERIALI PARTICOLARI PER ESAME COLTURALE

ASPIRATO GASTRICO MIDOLLO OSSEO

ASPIRATO DA..(SITO DA SPECIFICARE OSSO

BIOPSIA DA… (SITO DA SPECIFICARE PLACENTA

BRONCOASPIRATO PROTESI OSTEOARTICOLARE

BRONCOLAVAGGIO PROTESI VALVOLARE

BRUSHING PROTESI VASCOLARE

EMARTRO TRACHEOASPIRATO

LEMBO CORNEALE VEGETAZIONE VALVOLA CARDIACA

LENTE INTRAOCULARE

ESAME COLTURALE: questi materiali vanno raccolti sterilmente in contenitori sterili tappo rosso a pressione ed inviati in laboratorio il prima possibile

64. MATERIALI RESPIRATORI PER RICERCA CHLAMYDIA PNEUMONIAE

ASPIRATO NASO-FARINGEOBRONCO LAVAGGIO ALVEOLARE (BAL)

Raccogliere i fluidi sterilmente in un barattolo tappo rosso a vite o a pressione sterile. Se la raccolta èeffettuata sterilmente, è consentito l'utilizzo di 0,5-1,0 mL di soluzione fisiologica per il lavaggio delcatetere di aspirazione al fine di ottenere un campione di volume adeguato.

ATTENZIONE: Prelievi ottenuti con utilizzo di farmaci anestetici NON SONO ADEGUATI in quanto ifarmaci sono interferenti con la metodica di RT-PCR.Il campione va inviato al più presto in laboratorio analisi o conservato in frigorifero fino al primotrasporto disponibile.