Newsletter 10 2013

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Notiziario sportivo dell’Associazione Siena Rugby Club 2000 - Anno V n. 10 Mentre Banca Cras incamerava quattro punti per la rinuncia di San Benedetto, falcidiata da infortuni e indisponibilità, a effettuare la faticosa trasferta in Toscana, le altre squadre sono scese regolarmente in campo con la sola eccezione di Cesena, dove il campo impraticabile ha reso impossibile lo svolgi- mento del match. Il turno ha comunque riservato una sorpresa, il successo casalingo di Bologna con Jesi che si porta così a -8 dai marchigiani e può addirittura accarezzare l’aggancio alla terza piazza, l’ultima valida per i play off. Da segnalare anche la valida resistenza opposta da Firenze 1931, prossima avversaria dei bianconeri, a Terni: i fiorentini hanno ceduto al Padovani di un solo, risicato punto. Per quanto riguarda i senesi, attualmente settimi in clas- sifica, conterà soprattutto affinare e migliorare il gioco in vista della prossima stagione. I due giovani allenatori Barone e Mazzuoli, cui la società ha affi- dato la prima squadra, dopo le comprensibili diffi- coltà iniziali, hanno gradatamente preso confidenza con il ruolo e la conferma per la prossima stagione non è una chimera. Barone, capitano del XV senese fino a due stagioni fa, cura le linee arretrate, mentre Mazzuoli, costretto ad abbandonare l’attività agoni- stica anzitempo, si occupa del pacchetto di mischia. Va anche rimarcato che i due tecnici sono per la prima volta figli dell’ambiente rugbistico senese. L’importante, affermano dirigenti, appassionati e gli stessi giocatori, è “non buttare via” le partite che rimangono da giocare, utilizzandole al meglio per amalgamare i giovani interessanti che stanno ini- ziando a calcare i campi dell’interregionale con il nucleo più esperto e prendere, o meglio ri-prende- re, sicurezza e fiducia nei propri mezzi per iniziare la prossima stagione con rinnovate ambizioni. Ferma per riposo la serie C3 regionale, dove il Siena RC 2000, dopo un paio di anni necessari ad assestarsi, sta finalmente iniziando a diventare una realtà, lo spazio restante va al minirugby. I piccoli bianconeri sono scesi in campo a Chianciano e Serre: un fatto impensabile fino a pochi anni fa. La palla ovale - come del resto avviene in quasi tutto il centro nord - sta mettendo radici anche in provin- cia. Sono i primi segnali di un cambiamento cultura- le, di cui i convincenti successi della Nazionale gui- data da Jacques Brunel – oltre 150 i senesi presen- ti in un Olimpico colmo di quasi 75.000 spettatori sabato scorso – sono la cartina tornasole. Banca Cras guarda al derby con Firenze 1931

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La newsletter 10 del rugby senese

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Notiziario sportivo dell’Associazione Siena Rugby Club 2000 - Anno V n. 10

Mentre Banca Cras incamerava quattro punti per larinuncia di San Benedetto, falcidiata da infortuni eindisponibilità, a effettuare la faticosa trasferta inToscana, le altre squadre sono scese regolarmentein campo con la sola eccezione di Cesena, dove ilcampo impraticabile ha reso impossibile lo svolgi-mento del match. Il turno ha comunque riservatouna sorpresa, il successo casalingo di Bologna conJesi che si porta così a -8 dai marchigiani e puòaddirittura accarezzare l’aggancio alla terza piazza,l’ultima valida per i play off. Da segnalare anche lavalida resistenza opposta da Firenze 1931, prossimaavversaria dei bianconeri, a Terni: i fiorentini hannoceduto al Padovani di un solo, risicato punto. Perquanto riguarda i senesi, attualmente settimi in clas-sifica, conterà soprattutto affinare e migliorare ilgioco in vista della prossima stagione. I due giovaniallenatori Barone e Mazzuoli, cui la società ha affi-dato la prima squadra, dopo le comprensibili diffi-coltà iniziali, hanno gradatamente preso confidenzacon il ruolo e la conferma per la prossima stagionenon è una chimera. Barone, capitano del XV senesefino a due stagioni fa, cura le linee arretrate, mentreMazzuoli, costretto ad abbandonare l’attività agoni-stica anzitempo, si occupa del pacchetto di mischia.Va anche rimarcato che i due tecnici sono per laprima volta figli dell’ambiente rugbistico senese.

L’importante, affermano dirigenti, appassionati e glistessi giocatori, è “non buttare via” le partite cherimangono da giocare, utilizzandole al meglio peramalgamare i giovani interessanti che stanno ini-ziando a calcare i campi dell’interregionale con ilnucleo più esperto e prendere, o meglio ri-prende-re, sicurezza e fiducia nei propri mezzi per iniziarela prossima stagione con rinnovate ambizioni.

Ferma per riposo la serie C3 regionale, dove ilSiena RC 2000, dopo un paio di anni necessari adassestarsi, sta finalmente iniziando a diventare unarealtà, lo spazio restante va al minirugby. I piccolibianconeri sono scesi in campo a Chianciano eSerre: un fatto impensabile fino a pochi anni fa. Lapalla ovale - come del resto avviene in quasi tutto ilcentro nord - sta mettendo radici anche in provin-cia. Sono i primi segnali di un cambiamento cultura-le, di cui i convincenti successi della Nazionale gui-data da Jacques Brunel – oltre 150 i senesi presen-ti in un Olimpico colmo di quasi 75.000 spettatorisabato scorso – sono la cartina tornasole.

Banca Cras guarda alderby con Firenze 1931

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Under 8 a Chianciano

Nuovo appuntamento per Banca Cras Cus SienaRugby under 8, questa volta in un concentramentoorganizzato dagli amici di Montepulciano, ma dispu-tato a Chianciano Terme al quale hanno partecipa-to anche Gispi Prato, Amatori Prato e VasariArezzo. La compagine bianconera, come spessocapita nel periodo invernale, è partita da Siena deci-mata dalle malattie. Ciò nonostante i giovani sonoscesi in campo con gran voglia di giocare. Il giocodei senesi è stato a tratti interessante; soprattuttonello schieramento in campo, nel sostegno al com-pagno, nei passaggi. Unico neo la difficoltà di mante-nere la concentrazione durante l’intero torneo. Ma,consci dell'età dei bambini, tutto lascia presagireche in futuro la situazione migliorerà nei grandiTornei di primavera che stiamo per affrontare.

Giovan Battista Zona

Under 12 alle Serre di Rapolano

A Rapolano è scesa in campo anche la McDonald’sCus Siena Rugby Under12, ospite delle CreteSenesi, sul bel campo di Serre in una mattinatasenza pioggia. I nostri giocatori si sono cimentaticon squadre Firenze 1931 e una mista tra CreteSenesi e giocatori del Firenze 1931. Due belle par-tite dove si sono viste altrettante belle vittorie peri piccoli bianconeri, bel gioco e momenti davvero

esaltanti con azioni di attacco che hanno dimostra-to come i nostri ragazzi hanno capito lo spirito diquesto sport: giocare al largo, passarsi la palla ripe-tutamente, cercarsi, dare sostegno. Il tutto fa bensperare per i prossimi appuntamenti, gli impegnati-vi Tornei ufficiali che iniziano a Aprile. Per controancora dobbiamo lavorare molto sulla difesa: i plac-caggi scarseggiano, la difesa non è “aggressiva” - non“sale” - e si subiscono troppo gli avversari in avan-zamento e si cerca di fermare gli avversari con ilfisico e non con la tecnica. Su questi limiti lavorere-mo nei prossimi allenamenti: la parte difensiva èfondamentale per ottenere buoni risultati nelnostro sport. Un ringraziamento agli amici delleCrete Senesi per l’ospitalità e l’accoglienza.Prossimo appuntamento per domenica prossima, aSan Vincenzo.

Roberto Bartolomucci

Due concentramenti in provincia di Siena

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In copertina e nella pagina a fianco: l’under 10 a BorgoSan Lorenzo; Sopra: giovani giocatori della under 14 rispet-tivamente a Prato e Firenze

Cartolina da Twickenham

Alcuni appassionatisenesi davanti aTwickenham, 10marzo 2013

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Risultati e classifica

Campionato Serie C élite - Zona 3Centro

10 marzo - recuperi

Parma 1931 - Terni 36 - 7 Imola - Forlì 1979 29 - 5

Bologna 1928 - Cesena 1970 43 - 15

17 marzo

Sesta giornata di ritorno

Bologna 1928 - Jesi 1970 29 - 21Cus Siena - San Benedetto 20 - 0 (per rinuncia)Città di Castello - Parma 1931 3 - 43 Cesena 1970 - Forlì 1979 (rinviata per impraticabilità del campo);

Firenze 1931 - Terni 20 - 21 Turno di riposo Imola.

ClassificaRugby Parma 68Terni Rugby 57Jesi Rugby 52Bologna 1928 44Imola 42Forlì 1979 36CUS Siena 35Firenze 1931 22Cesena * 20Unione San Benedetto 20 Città di Castello 11

* Penalizzata di 4 punti.

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Il miglior Sei Nazioni azzurro

Ci voleva, eccome se ci voleva. Il trionfo sull'Irlandasuggella il miglior Sei Nazioni azzurro di sempre.Anche nel 2007 arrivarono due vittorie, ma quelladi Edimburgo, con tre mete di intercetto in seiminuti, fu fortuita, se non fortunosa. Stavolta, primadi quello di ieri, c'era stato il meritatissimo succes-so d'avvio sulla Francia. E, nel conto, entra anche larisicata sconfitta di domenica scorsa a Twickenham,figlia di una prestazione magistrale, con gli inglesitenuti all'asciutto di mete e un secondo tempodominato pure nel punteggio. Il merito è di unasquadra finalmente solida, ordinata, orgogliosa, conun preciso piano di gioco da seguire, con alcuni

uomini insostituibili, ma anche tante alternative. Ilmerito è di monsieur Jacques Brunel (fotoLaPresse), alla sesta afferma zione in sedici partitedi gestione, che in due anni ha dato al gruppo unanuova mentalità. Creare per non subire. Fare pernon dover disfare. E' il suo credo di campo e segnauna rivoluzione neli'atteggiamento tattico azzurro.E' l'Italia di tanti. Ma, senza far torto a nessuno, èstato in particolare il Sei Nazioni di tre giocatori. DiSergio Parisse: per fortuna l'assurda squalifica subitain maglia Stade Francais è rientrata, perchécontro ilGalles, senza di lui, la squadra ha perso il faro e labussola. La dimensione del giocatore è data dai tanti

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articoli a suo favore dei più prestigiosi quotidianibritannici all'indomani della prova monstre diLondra. Sergio, oggi, è universalmente riconosciutocome il miglior terza centro al mondo. Ma è statoanche il Sei Nazioni di Alessandro Zanni. Ha dispu-tato tutte le ultime 48 partite azzurre: basta perdire di che pasta sia fatto. E poi è stato il torneo diAndrea Lo Cicero : prima ha conquistato il 100°caps, poi ha eguagliato e superato il record diAlessandro Troncon, quindi ha detto addio nelmodo migliore. Chapeaux, Barone. Il bilancio com-plessivo non può che essere positivo. Suffragato daiquasi 200.000 spettatori che hanno invasol'Olimpico nei tre match interni. Ora — sullo sfon-do la Coppa del Mondo 2015 — c'è da trovare una

maggior continuità, perché i flop contro Scozia eGalles non vanno dimenticati. C'è da scalare il ran-king mondiale e c'è da allargare ulteriormente larosa. Ma ci sono anche nuove prospettive. Il torneodi giugno in Sudafrica, in questo senso, potrà essereutile come lo è stato il tour dello scorso anno nelleAmeriche. Guardare al futuro, valorizzando il passa-to. Come è stato fatto il giorno di Italia-Francia, conquasi 400 ex azzurri invitati a bordo campo.Restal'immagine più suggestiva di sette settimane daincorniciare.

Andrea Buongiovanni La Gazzetta dello Sport, 18 marzo 2013

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