Newsletter 5 2013

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Notiziario sportivo dell’Associazione Siena Rugby Club 2000 - Anno V n. 5/2013 Apertura d’obbligo con lo splendido successo della Nazionale. Tra i numerosi articoli pubblicati dalla stampa, riprendiamo quello di Francesco Volpe del Corriere dello Sport. Sì, l'Italia è tornata francese Da sempre i tecnici transalpini sanno trarre il meglio da noi Brunel in poco più d'un anno ha trasformatogli azzurri. Vi spieghiamo come Domenica sera, in un raro momento di calma, Jacques Brunel e Philippe Berot si sono guardati in faccia e al e ct. azzurro è scappato un sorriso da sotto i baffi: «Philippe, oggi ci sono solo due france- si felici, io e te». «In realtà ho ricevuto tanti sms da amici italo-francesi ed erano più contenti per gli azzurri che delusi per i Coqs» confessa il responsa- bile dei trequarti. Il paradosso è che l'Italia ha sconfitto la Francia gio- cando... da Francia. Con mentalità francese, secon- do canoni francesi. Perché da sempre, dai tempi di Julien Saby (anni ‘30 e ‘50), in assenza di una scuola tecnica indigena, sono i "cugini" a saper trarre il meglio da noi. Con la loro filosofia e i loro metodi. Pierre Villepreux (1978-81), Bertrand Fourcade (1989-93), Georges Coste (1993-99), Pierre Berbizier (2005-2007) ed ora Jacques Brunel hanno firmato con non casuale puntualità i momen- ti d'oro del rugby azzurro. Villepreux ci traghettò nella modernità; Fourcade e Coste costruirono la Nazionale che ci schiuse le porte del Cinque Nazioni; Berbizier resta il solo ad averci fatto vince- re due partite in un'edizione del Torneo. Solo che ogni tanto ce ne dimentichiamo e andiamo appres- Il cielo sopra Roma

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La newsletter numero 5 del 2013 del rugby senese parla di Italia Francia, di minirugby e di un weekend sui campi toscani!

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Notiziario sportivo dell’Associazione Siena Rugby Club 2000 - Anno V n. 5/2013

Apertura d’obbligo con lo splendido successo dellaNazionale. Tra i numerosi articoli pubblicati dallastampa, riprendiamo quello di Francesco Volpe delCorriere dello Sport.

Sì, l'Italia è tornata francese

Da sempre i tecnici transalpini sannotrarre il meglio da noi Brunel in poco piùd'un anno ha trasformatogli azzurri. Vispieghiamo come

Domenica sera, in un raro momento di calma,Jacques Brunel e Philippe Berot si sono guardati infaccia e al e ct. azzurro è scappato un sorriso da

sotto i baffi: «Philippe, oggi ci sono solo due france-si felici, io e te». «In realtà ho ricevuto tanti sms daamici italo-francesi ed erano più contenti per gliazzurri che delusi per i Coqs» confessa il responsa-bile dei trequarti.

Il paradosso è che l'Italia ha sconfitto la Francia gio-cando... da Francia. Con mentalità francese, secon-do canoni francesi. Perché da sempre, dai tempi diJulien Saby (anni ‘30 e ‘50), in assenza di unascuola tecnica indigena, sono i "cugini" a sapertrarre il meglio da noi. Con la loro filosofia e i lorometodi. Pierre Villepreux (1978-81), BertrandFourcade (1989-93), Georges Coste (1993-99),Pierre Berbizier (2005-2007) ed ora Jacques Brunelhanno firmato con non casuale puntualità i momen-ti d'oro del rugby azzurro. Villepreux ci traghettònella modernità; Fourcade e Coste costruirono laNazionale che ci schiuse le porte del CinqueNazioni; Berbizier resta il solo ad averci fatto vince-re due partite in un'edizione del Torneo. Solo cheogni tanto ce ne dimentichiamo e andiamo appres-

Il cielo sopra Roma

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so a chimere anglosassoni.

In poco più d'un anno, Brunel ha preso un gruppodi ragazzi cui tremavano le mani ad ogni passaggioe ne ha fatto una squadra capace di imporre il pro-prio gioco e segnare due mete da 80 metri allaFrancia. Riportando l'Italia al 9° posto mondiale. Edora ha quasi paura di quello che è riuscito a realiz-zare: «Saremo grandi quando sapremo ripeterci».Intanto Jonathan Davies, apertura-mito del Galles,lo elogia alla BBC: «Il cambio Orquera-Burton con-tro la Francia è stato un capolavorotattico».Vediamo come è maturata la rivoluzione-Brunel.

L'attacco. L'assistente Berot: «Cambiata latesta»

«Imporsi, non opporsi». Sono state le prime treparole pronunciate da Jacques Brunel ai suoi azzur-ri. Storia di 14 mesi fa, o giù di lì. Messaggio ricevu-to. Le due mete alla Francia sono la fotografia dellametamorfosi dell'Italia. Due mete nate da contrat-tacchi di 80 metri: il primo innescato da McLean,rifinito da Orquera e mandato a dama da Parisse; ilsecondo innescato da Venditti, rifinito ancora daOrquera e concluso da Castrogiovanni. Roba chenon vedevamo da un altro Italia-Francia (Grenoble,1997), con Vaccari ad accendere la miccia e Croci(una seconda linea!) a tuffarsi in meta 100 metridopo. Altri tempi, altro rugby. L'Italia di Nick Mallettazioni così non le costruiva neppure alla playstation.Questione di filosofia, non di uomini. Sono trent'an-ni che i francesi ci insegnano il loro credo: «Giocarele situazioni». Puoi studiare i video, provare gli sche-

mi, ideare strategie, ma poi quel che conta è ciò chefai nella realtà. Sul campo. A farci ripassare la lezio-ne è stato Philippe Berot, 48 anni appena compiuti,ex ala, campione di Francia con l'Agen, che con iBleus ha disputato e vinto tre Cinque Nazioni, ilprimo con contorno di Grand Slam. «Per trasfor-mare il gioco italiano abbiamo lavorato su tre aspet-ti: testa, organizzazione e qualità individuali spiegaBerot - Il concetto più importante da far assimilareera che nel rugby puoi pianificare quanto vuoi, mapoi sul campo devi adattarti alla situazione. E nonvenitemi a dire che i trequarti italiani sono inferio-ri ai francesi. Il francese può essere superiore indi-vidualmente, ma l'italiano è più efficace nel colletti-vo'. Capitolo a parte Orquera. Un n.10 azzurrouomo-partita nel Sei Nazioni: roba da DiegoDominguez! -Luciano ha curato precisione, qualitàdel passaggio e attitudine. E può ancora migliorare».Posizione più alta, aggressiva. E soprattutto testasgombra: «Prima non potevo sbagliare, ora sì» diceil "cordobés", ribattezzato Pony dai compagni.

La preparazione. Sedute più brevi ma più

frequenti

Nella sera incipiente dell'Olimpico ha stupito tuttila tenuta dell'Italia. Una dote già mostrata contro iWallabies, a novembre. Il preparatore è Alex Marco,35 anni. Arrivato con Nick Mallett, è stato confer-mato da Brunel. E' cambiato però il modello di alle-namento. Ovviamente in senso francese. Seduteleggere, da 35-40 minuti, ripetute fino a tre voltenell'arco della mattinata. Si lavora per reparti, poi

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collettivamente e infine in palestra (non sempre inquest'ordine). Il pomeriggio è dedicato al recupero,al riposo e alle riunioni. Prima si stava sul campoanche per più di due ore. Molto anglosassone, maanche sfibrante, fisicamente e mentalmente. C'è poiun altro elemento. Quest'anno alcuni veterani sonoarrivati più freschi al Torneo. Parisse nell'ultimomese ha giocato solo 23' con lo Stade Francais; Lo

Cicero, dopo sei settimane di stop per infortunio,appena 35' con il Racing; "Castro" viene impiegatoa mezzo servizio dal Leicester. Anche per questo gliazzurri sono sopravvissuti, placcando fino all'ultimo,ad una partita il cui tempo effettivo di gioco è statodi 43 minuti: un'enormità!

Immagini di Antonio Cinotti (copertina) e Andrea Castagnini

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Sette su sette

Ancora un week-end pieno di soddisfazioni peril rugby senese

Con Banca Cras ferma per pausa di campionato le altrecompagini senesi hanno raccolto solo vittorie sui campidella Toscana. Domenica, poi, com’è noto, circa 150senesi hanno assistito allo Stadio Olimpico al magnificosuccesso della Nazionale azzurra sull’équipe de France,al termine di 80 minuti di gran gioco da entrambe leparti. Un piccolo contingente di appassionati biancone-ri, una quindicina circa, assisterà sabato prossimo aEdinburgo al match, che si preannuncia durissimo, conil XV del cardo. Domenica, invece, riprende il campionato di serie Cinterregionale. Banca Cras sarà impegnato sul campo diCittà di Castello. La squadra umbra occupa l’ultimoposto in classifica ma giusto due settimane fa ha otte-nuto il suo primo successo in campionato. Sarà quindinecessario affrontarla con attenzione.

Serie C 3 - Terza vittoria consecutiva perSiena RC 2000Montecarlo Rugby - Siena Rugby 2000 7-19

È stata una partita molto difficile, anche se si è con-clusa con una vittoria, quella giocata dalla squadra diAndrea “Nello” Guadagno domenica 3 febbraio sulcampo di Lucca. E l’appellativo di squadra questavolta ha un significato pieno soprattutto a livellocomportamentale, visto che la quantità di giocatori adisposizione rispetto alla formazione ufficiale delvenerdì si era drasticamente ridotta. Con soli trecambi, costituiti tra l’altro da due esordienti (Iannotoe Parigiani), e al cospetto di un arbitro che ha presoalcune decisioni opinabili, il Siena Rugby Club 2000 ècomunque riuscito lo stesso ad avere la meglio sugliavversari. Il primo vantaggio degli ospiti si concretizzava già al6’ grazie ad una bella meta di Giorgi e, poi, al 15’, gra-zie alla meta di Mazza trasformata da Secchi, al rien-tro dopo un periodo di assenza forzata. Da quelmomento in avanti i giocatori bianconeri non riusci-

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vano però a concretizzare la mole di gioco creata,arrivando a non completare alcune mete che sem-bravano già fatte. Si andava al riposo con Siena in van-taggio di 12-0.Il secondo tempo vedeva di nuovo il Siena RC 2000fare gioco e sbagliare in attacco, fino a quando ilMontecarlo Lucca non prendeva coraggio e al 17’riusciva a segnare l’unica meta dell’incontro. A quelpunto il coach dei senesi cercava e riusciva a sveglia-re i suoi ragazzi: così, al 31’ Giorgi realizzava la secon-da meta personale trovando anche la trasformazionedi Secchi. Il risultato poteva essere ancora più corpo-so se un’imperiosa penetrazione senese non fossestata bloccata da un bel placcaggio sulla linea di meta.Per fortuna questo non ha impedito a Siena di por-tare a casa un’altra vittoria, la terza dall’inizio del2013, e di recuperare punti preziosi in classificaapprofittando anche del fatto che nessuna delle tresquadre davanti ha riportato una vittoria in questaprima domenica di febbraio. «Sono molto soddisfat-to della prestazione dei ragazzi» ha detto Guadagnoa fine partita «non è stato facile avere la meglio suLucca avendo a disposizione solo tre cambi, ma lasquadra ha risposto bene alle difficoltà che si sonocreate in campo. Ora vogliamo continuare questarincorsa e provare a vincere la prossima partita colbonus». L’auspicio è anche nostro. E siamo convintiche sia possibile visto che il ruolino delle ultime gior-nate ha riportato il SRC2000 alla posizione chemerita: dopo aver chiuso al terz’ultimo posto il 2012ora ha solo 6 punti dalla terza.

Alessandro Fabrizi

Siena RC 2000: Bertino; Giorgi, Bardelli, Signorini,Mazza; Donati S., Donati D.; Spessot, Solfanelli,Secchi; Castiglione, Landi; Bruno, Lucibello, Palazzolo.All. Guadagno. A disposizione: D’Ambrosa, Iannoto,Parigiani.Prossimo impegno: domenica 17 febbraio in casa conArieti Arezzo.

Under 8 – Tre vittorie al “Sabbione”

Sabato 2 febbraio si è svolto al “Sabbione” un con-centramento under 8 al quale hanno partecipato,oltre al Cus Siena, Vasari Arezzo, Firenze 1931 eSesto Fiorentino. Il Cus Siena è uscito dal campo contre vittorie su tre partite, giocando e divertendosicon le altre compagini, presentatesi regolarmentecon al seguito tantissimi genitori nonostante il catti-vo tempo. I piccoli di soli 7 anni hanno dimostratocoraggio e, tutti pieni di fango, si sono fatti ammirareper l’impegno e la dedizione anche da chi li stavaguardando. Il terzo tempo, con pane e nutella ed unamerenda-cena (con tanto di brace fumante) organiz-zata dai genitori, è stata la ciliegina sulla torta dellagiornata. Da parte dei genitori dell'under 8 un senti-to ringraziamento allo staff degli educatori del CusSiena Rugby.

Giovanna Bartalini

Under 12 – Tre vittorie a Prato

Sul campo di Iolo, abitualmente calcato dal XV deiCavalieri Prato è scesa in campo sabato la McDonald’s Cus Siena Rugby Under 12. sabato dei,

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dove per i ragazzi (e non solo) è sempre emozionan-te entrarci da protagonisti. Nel concentramento c’e-rano oltre ai padroni di casa, anche Arezzo e BomboFirenze. Purtroppo il campo in pessime condizioni hapenalizzato il gioco e i ragazzi hanno faticato ancheper correre. In ogni caso, nonostante una formazio-ne rimaneggiata per le assenze provocate dall’in-fluenza che imperversa in questo periodo, i piccolirugbisti si sono fatti rispettare, combattendo in tuttele azioni e dando vita anche a belle azioni di ottimorugby. Ottimo anche il bilancio: i giovani hanno chiuso anco-ra una volta imbattuti, portando a casa tre vittorie!Faticose le vittorie con Bombo (3 a 2, con un bel-lissimo il primo tempo giocato a livelli veramentealti da tutte e due le squadre) e con Arezzo (6 a 5),e un successo contrastato solo nel primo tempodai Cavalieri (6 a 1 il finale). Dopo le partite docciacalda e terzo tempo fatto di ottimi dolci offertidalla squadra ospitante. Rientro a casa tutti stanchima contenti per le belle cose fatte vedere sulcampo. Settimana prossima riposo, si riparte sabato16 febbraio sul campo del Gispi Prato.

Roberto Bartolomucci

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Gli appassionati senesi al Sei Nazioni

Foto sulla Gazzetta, immagini della BBC: ecco tra Murrayfield, Twickenham e Millennium Stadium le “prove”delle partecipazioni senesi al Sei Nazioni.

di Paolo Galardi

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