NewSImpresa Magazine Nr.4 - Novembre 2011
-
Upload
newsimpresa -
Category
Documents
-
view
215 -
download
0
description
Transcript of NewSImpresa Magazine Nr.4 - Novembre 2011
1
INFORMAZIONE E APPROFONDIMENTI DEI MERCATI: ICT, AUTOMAZIONE, ELETTRONICA, ENERGIA
MAGAZINEMAGAZINEMAGAZINEMAGAZINE
NewSImpresa Anno 1 Novembre 2011 – Supplemento a www.newsimpresa.it - Diffusione Gratuita - N. 4/2011
CAD 3DEvoluzione e strategie
MECCANICA MECCATRONICAAmbiente ed energia
SPECIALE BIMECLa biennale della meccatronica
cope.indd 1 7-11-2011 12:58:11
11
EDITOREPentaconsulting SrlPiazza Caiazzo, 2 20124 MilanoTel. 02 92958990 - fax 02 700595960
REDAZIONEDirettore ResponsabileMassimo [email protected]
Direttore TecnicoValerio [email protected]
Segreteria di redazioneArianna [email protected]
Art DirectorIvan [email protected]
StampaC&M print s.a.s.Via Sardegna, 13 - 20060 Vignate (MI)
Autorizzazione del Tribunale di Milano n.493 del 7/10/2009
SOMMARIONumero 4 - novembre 2011
AIDAM (Associazione Italiana di Automazione Meccatronica)
Autodesk Srl
Beckhoff Automation Srl
COMSOL S.r.l.
Dassault Systèmes Italia Srl
easiTEC Srl
Festo SpA
Messe Frankfurt Italia Srl
Negroni Key Engineering Srl
Novasystem Srl
Omron Electronics SpA
Pentaconsulting Srl
Riello UPS SpA
Siemens Industry Software Srl
INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO
Pag. 2
Pag. 4
Pag. 11
Pag. 14
Pag. 16
Pag. 18
Pag. 20
Pag. 23
Pag. 24
Pag. 26
Pag. 28
Pag. 30
EdiTToriale
ICT-PLM SPECIALE CAD 3D:CAD 3D: evoluzione e strategie
SIEMENS INDUSTRY SOFTWARENX 8: next step, next value per lo sviluppo dei prodotti
COMSOL 4.2Ala simulazione multi fi sica allargata
INTERVISTEeasiTECla capacità di rendere semplice la tecnologia avanzata
NKE Quando il partner IT di riferimento è di Platinum
NOVASYSTEMCAD 3D e PDM la strategia del FARE porta al successo
Automazione senza fi li
STORIE DI SUCCESSOITALKRANECAD 3D e PDM per sollevare 300 tonnellate
ELETTRONICARiello UPS: soluzioni per la continuità del business
I tre pilastri della produzione Riello UPS
OMRONAutomazione delle macchine senza compromessi
sommario1.indd 1 8-11-2011 15:36:06
2
Edi oriale
Avevo pensato questo spazio solo per Steve Jobs, ma il fattaccio occorso in Malesia mi ha talmente turbato che, in corsa, ho dovu-to rivedere la mia rifl es-sione. Iniziamo da colui il quale è considerato indissolubilmente anima
e testa di Apple. Una persona certamente non facile, che poteva risultare arrogante, ma la cui visione sulla tecnologia e, soprattutto, sui suoi uti-lizzi futuri ha avuto pochi eguali nella storia; non a caso Jobs è stato protagonista della creazione di prodotti inimmaginabili fi no a qualche tempo fa, e che hanno avuto una diffusione straordi-naria, come i 15.000.000 di ipad consegnati in soli 9 mesi dal lancio del prodotto. Ho letto molti commenti intorno alla sua dipartita, ho condi-viso l’inchiostro speso a dipingerne l’ immagine di ‘visionario anticipatore’, fermamente convin-to della necessità di essere sempre ‘affamati’ di nuovo sapere e di innovazione e, magari, anche un pò pazzi. Ho apprezzato in lui la convinzio-ne che, se si crede davvero in un’impresa, non è lecito arrendersi solo perché, in prima istanza, essa appare impossibile ai più. La fermezza nelle proprie convinzioni e la tenacia nel metterle in atto: ecco i principali insegnamenti che il padre della Apple ci ha lasciato. Tralasciando queste rifl essioni di carattere generale, di cui molto si è scritto in tutto il mondo, vorrei ora soffermarmi su due aspetti che riguardano Steve Jobs: quello delle origini e quello caratteriale; penso, infatti, che entrambi siano riconducibili all’arte di voler ‘imprendere’ e, quindi, di costruire ricchezza e valore per sé e per gli altri. Ma andiamo con or-dine. Per quanto riguarda le origini, è bene ricor-dare che Jobs fu rifi utato dalla famiglia naturale: questo imprinting ha quindi generato in lui una voglia di riuscire, di farcela, di essere considerato
nonostante tutto, di riscattarsi. Il carattere è fi glio del punto precedente: Steve Jobs era infatti ra-pido, determinato, visionario-tenace e abituato a giocare d’anticipo. La ricetta sembra quasi naturale: motivazione, energia positiva, traguar-di-sfi da, rischio sulla propria tasca (pelle)! Guar-diamoci intorno, quanti ne vediamo che si posso-no paragonare a lui? Quanti invece occupano posti ‘per lo sviluppo del benessere e dell’inno-vazione’ e hanno come unica dote il patronimi-co o peggio, gli interessi personali, o poco più? Certo, a volte la determinazione e la sicurez-za nelle proprie capacità possono essere con-fuse con arroganza e menefreghismo verso chi ci sta intorno: seguendo le orme di Steve Job, c’è il rischio di apparire prepotenti e pre-suntuosi, anzi, diciamolo, anche un po’ st... Di sicuro il lato umano ha una grandissima im-portanza, anche nei rapporti di lavoro; ma per-ché ci si aspetta che siano sempre gli altri che lo debbano avere ben sviluppato e orientato ver-so di Noi? Quante volte abbiamo cercato Noi di comprendere le ragioni della persona che ci sta di fronte, che consideriamo arrogante, ma da anni confeziona stipendi? Forse il tema meritereb-be una rifl essione al di fuori di questo EdiTToriale.Veniamo a Super SIC, a quel cespuglione (mi auguro non me ne voglia) con la voglia di vincere e rischiare, al ragazzone che ha sem-pre lanciato il cuore oltre l’ostacolo e che, in compagnia, era un ragazzo normale, sempre sorridente. Per chi, come me, non era ancora riuscito a dare una dimensione reale al FATO, dopo l’incredibile successione di eventi casuali e negativi occorsi durante e dopo l’incidente,non rimane che accettare che la mala sor-te esiste e, spesso, si annida in episodi ba-nali nell’ occorrere, ma tragici nei risultati.Cari S2 continuate a correre lassù… Speria-mo che il vostro insegnamento venga raccolto quaggiù. Massimo Fucci
I STEVE,I SIC
edit.indd 2 9-11-2011 17:12:24
w w w. s p s - i talia.net
Fiera di Parma
1° APPUNTA M E N TOMILANO, 17 NOVEMBRE 2011 Mercedes-Benz CenterIl mondo acca d e m i co inco n t ra le impre s e
PRODOTTI E SOLUZIONIMeccatronicaComponenti elettromeccaniciSensoriControlloriPC industrialiSoftware industrialeDispositivi di interfacciamentoDispositivi di commutazione in bassa tensioneInterfaccia uomo-macchinaComunicazione industriale
ADVISORY PANEL ESPOSITORI
Anie – AssoAutomazioneB&R Automazione IndustrialeBeckhoff Automation Bonfiglioli ItaliaBosch RexrothEaton ElectricEsa ElettronicaFestoGE Intelligent PlatformsGefranHeidenhain ItalianaLapp ItaliaLTI ItaliaMicrosoftMitsubishi ElectricOmronPanasonic Electric Works ItaliaPepperl+FuchsPhoenix ContactPilz ItaliaRittalRockwell AutomationSchneider ElectricSickSiemensSteute ItaliaConsulta il nostro sito per l’elenco aggiornato degli espositori.
22-24.5.2012 SPS/IPC/DRIVES/ITALIA
Tecnologie per l’Automazione IndustrialeSistemi e ComponentiFiera e Congresso
pubblicita.indd 1 1-11-2011 14:09:33
4
Di Massimo Fucci
L’andamento dell’industria manifatturiera rimane
uno degli indicatori della ‘ricchezza vera’ di un
Paese. In Italia troviamo alcune eccellenze (non
necessariamente grandi aziende) che operano
con successo, anche in un contesto internaziona-
le. Le nostre imprese più serie, indipendentemen-
te dalla loro dimensione, si stanno interrogando
su come sia possibile fornire una risposta alla
concorrenza che, in alcuni casi, come quello cinese, può con-
tare su mercati in crescita del PIL a due cifre e da un costo del
lavoro e delle infrastrutture decisamente più basso del nostro. La
risposta contiene certamente almeno tre elementi da tenere in
seria considerazione: innovazione, integrazione e focalizzazio-
ne. Una strategia aziendale vincente, orientata allo sviluppo di
prodotti di qualità, vede l’infrastruttura informatica come uno
strumento determinante e in cui le soluzioni che sovrintendono
alla progettazione dei prodotti, occupano, a ragion veduta, un
posto in prima fila.
Il CAD 3D rappresenta una delle pietre miliari delle applicazioni
a supporto del ciclo sviluppo prodotto. Un vero e proprio salto di
qualità progettuale e culturale che ha visto una moltitudine di
progettisti passare dal ‘tecnigrafo elettronico’ (come si è apo-
strofata per lungo tempo la modalità di progettazione 2D) allo
sviluppo, simulazione e gestione di modelli tridimensionali digitali
in grado di poter essere modificati e testati come se fossero
oggetti reali.
La crescita di questo mercato, secondo quanto indicato dallo
studio annuale del mercato PLM in Italia sviluppato da Penta-consulting (www.pentaconsulting.it), è favorita da alcune aree
specifiche, tra cui le applicazioni software per le diverse simula-
zioni in fase di progettazione, poiché riducono drasticamente la
necessità di costruire prototipi fisici.
Un altro elemento che fa da additivo al mercato delle soluzioni
CAD 3D è l’integrazione dei dati di prodotto con gli altri processi
CAD 3D: evoluzione e strategie
ICT - PLM Speciale CAD 3D
Il ciclo di sviluppo prodotto ha tra i suoi pilastri le soluzioni CAD 3D. Un elemento essenziale che è alla base della realizzazione di prodotti digitali funzionali e funzionanti, prima della loro realizzazione fisica; una modalità che riduce tempi e costi ed aumenta la qualità del prodotto finale.
intervista.indd 4 7-11-2011 16:28:35
IL PRIMO PASSO VERSO IL SUCCESSO DEI VOSTRI PROGETTI Capital Project Management
Visitate il nostro Energy Showroom virtuale: http://interactiveshowroom.3ds.com/energy/
ww
w.3
ds.
com
/it/
ener
gy
naturali è minacciata, il successo dei progetti per la realizzazione di grandi impianti è vitale per tutti gli attori del settore dell’energia. Per tutte le
fornitori e risorse, esercizio di impianti, manutenzione e altro ancora, Dassault Systèmes fornisce applicativi software mission-critical per
alla consegna, dall’esercizio alla manutenzione.
pubblicita.indd 1 1-11-2011 14:13:14
6
aziendali. Il dipartimento di ingegneria (l’ufficio tecnico), nel
quale nascono e si strutturano i prodotti, grazie ai modelli 3D
è in grado ora di lavorare meglio con la divisione marketing e
con quella commerciale; esso rende disponibili infatti i prototipi
digitali, del tutto simili a quanto potrà essere realizzato e, grazie
all’utilizzo di una lista delle parti univoca, consente (finalmente)
di rafforzare l’efficacia dell’ufficio acquisti, che ora è messo
in grado di ordinare per tempo e con precisione le parti e
sottoparti, non solo quelle commerciali a catalogo, ma anche
quelle ad hoc, grazie alla possibilità di inserire nelle specifiche il
modello 3D sviluppato.
Dal lato dell’offerta il mercato è concentrato su pochi operatori
che hanno messo a punto, anche grazie ad una campagna
di acquisizioni che ha interessato sia ex-protagonisti sia azien-
de start-up innovative, un portafoglio di offerta completo ed
integrato in cui si trovano tutte le funzionalità necessarie alla
realizzazione di prodotti caratterizzati da un elevato standard
qualitativo e da costi compatibili con le esigenze di marginalità.
Per fornire una panoramica in merito a posizionamento, strate-
gie ed elementi differenzianti abbiamo dato voce alle singole
aziende, a cui abbiamo rivolto due domande: Quali sono le caratteristiche peculiari/differenzianti della Vostra produzione e quali le Vostre strategie e sviluppi? Quali sono gli sviluppi futuri e le tendenze della Vostra offerta?
Per Autodesk risponde Christian Domange - Manufacturing
South Europe Director (www.autodesk.it):
Per il mercato manifatturiero abbiamo favorito l’integrazione
fra le funzionalità di progettazione meccanica 3D di Inventor
e quelle contenute nei software per la visualizzazione, consen-
tendo agli utenti la gestione con la stessa interfaccia e lo stesso
database di tutte le diverse applicazioni di ausilio alla proget-
tazione. Aver riorganizzato l’intera gamma di strumenti software
integrandoli in suite dedicate, con le quali seguire l’intero wor-
kflow del prodotto, risponde a specifiche esigenze di conteni-
mento dei costi di acquisto, dei costi della messa in esercizio e,
non ultimo, la riduzione del time to market. In particolare la nuo-
va Autodesk Product Design Suite, sviluppata per agevolare lo
sviluppo della fase di progettazione, grazie alla presenza di una
ulteriore semplificazione dell’intero processo di workflow per il
Digital Prototyping. Sempre per il settore manifatturiero abbiamo
anche aggiornato la Autodesk Factory Design Suite 2012, una
soluzione per l’ottimizzazione e la definizione del layout 2D/3D di
stabilimenti industriali che consente alle industrie manifatturiere
di prendere decisioni di layout più consapevoli attraverso la
creazione di prototipi digitali degli stabilimenti stessi.
Per il futuro, focus sull’area della simulazione dove abbiamo
recentemente potenziato la nostra offerta anche grazie alla
acquisizione dell’azienda Blue Ridge Numerics, specializzata in
software di fluidodinamica computazionale (CFD). E, non ultimo,
su nuovi servizi basati sulla tecnologia cloud, per fornire ai clienti
sempre maggiore mobilità, nuove funzionalità per affrontare al
meglio i processi di progettazione e ingegnerizzazione. Grazie al
cloud, le aziende di ogni dimensione, potranno rispondere alle
prossime sfide dettate dal mercato.
ICT - PLM Speciale CAD 3D
intervista.indd 6 9-11-2011 17:15:01
Stai al paSSo. Guarda come l’ultima gamma autodesk®
per la progettazione e la produzione di prodotti può aiutarti a creare e distribuire un lavoro assolutamente innovativo.
Visita il sito www.autodesk.it
immagine riprodotta per gentile concessione di Dynamic Structures ltd.
Autodesk is registered trademarks or trademarks of Autodesk, Inc., and/or its subsidiaries and/or affiliates in the USA and/or other countries. All other brand names, product names, or trademarks belong to their respective holders. Autodesk reserves the right to alter product and services offerings, and specifications and pricing at anytime without notice, and is not responsible for typographical or graphical errors that may appear in this document. © 2011 Autodesk, Inc. All rights reserved.
emea_events_fy12_mfg_A4ad_it.indd 1 28/04/11 15:15
8
Per Dassault Sistèmes Italia risponde Gianluca Gonella - Ammi-nistratore Delegato (www.3ds.com):
Con l’introduzione della V6, la proposta di Dassault Systèmes
ha messo l’innovazione collaborativa in 3D al centro dell’attivi-
tà aziendale, contribuendo ad accelerare la transizione verso
il PLM di seconda generazione e andando oltre la funzione
dei tradizionali strumenti software CAD. CATIA V6 offre infatti
un’esperienza unica di sviluppo digitale del prodotto, grazie alla
quale le aziende possono letteralmente ‘dare vita’ ai progetti in
3D con un grado di realismo senza paragoni. Questo è possibile
grazie all’estensione dell’utilizzo dei dati generati dal CAD al di
fuori dell’ufficio di progettazione. In particolare, con le soluzioni
3DVIA, Dassault Systèmes promuove il 3D come linguaggio uni-
versale di comunicazione per aziende e consumatori. La suite di
prodotti 3DVIA consente di creare, vivere e condividere qualsiasi
idea con grande precisione e realismo, senza alcun limite se non
la propria immaginazione.
Per il futuro Dassault Systèmes sta sviluppando la propria offerta
nella direzione ‘cloud’. Grazie a questa nuova modalità di forni-
tura delle nostre tecnologie e dei nostri servizi, aziende di tutte le
dimensioni avranno la possibilità di aumentare il tasso di innova-
zione, sfruttare le community per stimolare la creatività e, in ultima
analisi, realizzare prodotti di maggior successo senza infrastrutture
IT o spese amministrative aggiuntive. Da alcuni mesi sono già
attivi i nostri primi servizi collaborativi 3D e PLM in modalità cloud,
che sfruttano le tecnologie SaaS/IaaS a beneficio dei nostri
clienti. Con la piattaforma di 3DS, ogni sviluppatore può avvalersi
dell’architettura organica aperta della Versione 6 online.
Per PTC risponde Fabrizio Ferro - Director, Technical Sales & Busi-ness Development (www.ptc.com):
La novità più interessante del 2011 che influenzerà tutto lo
sviluppo delle soluzioni per la modellazione nel prossimo futuro
è certamente rappresentata da CREO con il quale intendia-
mo fornire l’applicazione ritagliata su misura rispetto al ruolo
della persona che la utilizzerà. Per soddisfare questo requisito
CREO è basato su 4 tecnologie innovative: AnyRole, AnyMode
Modeling, AnyData Adoption ed AnyBOM e declinato in ‘Apps’
che raccoglieranno le funzionalità rendendole disponibili agli
utilizzatori in un’interfaccia semplice, dotata di tutti i comandi
necessari a portare a termine un determinato compito. Queste
Apps cresceranno in numero e funzionalità con il passaggio alle
nuove release e nella prima release comprendono, tra le altre,
le apps per la modellazione parametrica (CREO Paramentric) e
ICT - PLM Speciale CAD 3D
intervista.indd 8 7-11-2011 16:28:40
pubblicita.indd 1 1-11-2011 14:11:49
10
per la modellazione diretta (CREO Direct). Queste, per la prima
volta, sono in grado di interoperare garantendo il mantenimento
ed il riconoscimento delle funzioni nel passaggio da una modalità
all’altra, e la massima libertà per quanto riguarda la scelta del
paradigma di modellazione e dando la possibilità di passare da
un paradigma all’altro più volte senza perdita di dati.
Lo sviluppo futuro della soluzione per la modellazione è rap-
presentato dall’aggiunta di funzionalità e di nuove Apps alla soluzione CREO. Le nuove Apps in particolare saranno indirizzate
a soddisfare esigenze connesse alla gestione della confi gurazio-
ne. Chiunque abbia avuto a che fare con problemi di questo
tipo sa che una parte della gestione della confi gurazione può
essere fatta all’interno dello strumento CAD, mediante l’utilizzo
di alcune tecniche di modellazione e di strutturazione delle
informazioni, e all’esterno operando su distinta e anagrafi che.
L’unica possibilità è quella di far lavorare le due ‘anime’ della
confi gurazione in modo integrato. Le funzionalità di visualizzazio-
ne presenti in CREO, combinate con le funzionalità di gestione
della sua confi gurazione e con quelle di Windchill, consentiran-
no di portare a termine il compito con successo.
Per Siemens PLM Software risponde Gian Luca Sacco - Direttore Marketing Sud Europa (www.siemens.it/plm/):
Le aziende hanno l’esigenza di ridurre costantemente i costi di
sviluppo, migliorare la produttività, incrementare la qualità e,
per riuscire a rispettare i cicli di progettazione sempre più serrati,
i team di progetto devono avere accesso ai dati aziendali più
recenti per monitorare i progressi, gestire i rischi, minimizzare
ICT - PLM Speciale CAD 3D
intervista.indd 10 9-11-2011 17:16:25
11
Siemens PLM Software (www.plm.automation.siemens.com/it_it/), business unit di Siemens Industry Automation Division, ha rila-sciato una nuova versione del software NX, denomina-ta NX8. Una soluzione integrata per la progettazione, analisi e produzione (CAD/ CAE /CAM), nell’ambito delle soluzioni per la gestione del ciclo di vita dei pro-dotti (PLM).Diverse le migliorie in ambito manifatturiero, con fun-zionalità nuove o potenziate per la progettazione di macchinari e attrezzature, e altre migliorie che unisco-no l’automazione della progettazione di attrezzature con gli strumenti di valutazione CAE.
In particolare, gli utenti troveranno in NX 8: una nuova tecnologia dei ‘moduli di parti’ che semplifica la modellazione e la modifica di progetti complessi; l’ampliamento degli strumenti di convalida dei pro-getti e HD3D che migliora l’interazione, arricchisce la reportistica e la presentazione grafica dei dati PLM da diverse fonti; Synchronous Technology potenziata per semplificare la modifica dei modelli e la gestione della modellazione geometrica multicad; la modellazione delle feature in NX 8 che è stata migliorata in termini di flessibilità e di controllo nella creazione di campiture.
Se si considerano le funzionalità di simulazione di NX 8, queste offrono nuove soluzioni per l’ottimizzazione e l’analisi multi fisica, insieme a nuovi metodi per l’analisi di assiemi complessi. Le migliorie a NX Nastran riguar-dano l’analisi non-lineare e dinamica e un aumento delle prestazioni di calcolo associate a una maggiore facilità della modellazione. Le migliorie alla simulazione a livello di sistema sem-plificano la gestione degli assiemi a elementi finiti e potenziano la capacità di calcolo per l’analisi fluido-dinamica computazionale (CFD). Le funzionalità High Definition 3D (HD3D) offrono evoluzioni come le ‘misure dei risultati’ della simulazione, che consentono di collegare direttamente i risultati ai requisiti in modo da supportare le decisioni dei team di lavoro. Le miglio-rie di NX CAM per macchinari e attrezzature pesanti potenziano le funzionalità esistenti in ambito dell’auto-mazione della programmazione e simulazione integra-ta di macchine utensili, aggiungendo nuove funzioni automatizzate che semplificano la generazione di per-corsi utensile intelligenti. In sintesi, NX 8 offre una serie di migliorie e nuove funzionalità che riguardano tutti gli strumenti di progettazione e digital manufacturing, nell’ottica di una maggiore produttività nello sviluppo dei prodotti.
ICT - PLM
NX8: NeXT sTeP, NeXT vaLue Per Lo svILuPPo deI ProdoTTI
intervista.indd 11 9-11-2011 17:17:23
12
Gli Intervistati dello speciale CAD 3D
Gianluca Gonella Amministratore Delegato Dassault Systèmes Italia
Christian DomangeManufacturing South Europe Director
di Autodesk
Gian Luca SaccoDirettore Marketing
Sud Europa di Siemens Industry
Software
Fabrizio FerroDirector
Technical Sales & Business Development di PTC
ICT - PLM ICT - PLM Speciale PDM
gli impatti e formulare centinaia di decisioni di progettazione
richieste. HD3D Visual Reporting consente ai team di progetto
di raccogliere istantaneamente tutte le informazioni necessarie
e visualizzarne direttamente l’impatto nel familiare contesto
dell’ambiente 3D del CAD.
Inoltre, queste esigenze hanno portato a un crescente utilizzo del-
la simulazione multifisica durante l’intero ciclo di vita del prodotto.
La comprensione del comportamento multifisico è una delle
sfide più importanti da superare per prevedere con precisione le
prestazioni del prodotto, ma la maggior parte degli strumenti di
simulazione tendono a essere specifici per dominio di analisi. NX
CAE risponde a molte delle sfide più impegnative nell’ambito del-
la simulazione grazie a un ambiente moderno e completamente
integrato che offre vantaggi significativi, tra i quali la possibilità di
effettuare analisi comparative in discipline diverse.
Per il futuro, opereremo nel segno della continuità e nel pieno ri-
spetto del nostro ‘mantra’, semplice e immutato da diversi anni:
non permettiamo che un cliente non raggiunga i propri obiettivi, poiché ci sentiamo responsabili del suo successo e facciamo in modo che questo nasca a qualsiasi livello dell’azienda. L’obiet-
tivo condiviso da tutti è, infatti, il successo delle aziende che
ci hanno dato fiducia negli anni. Ciascuna partnership è stata
costruita con pazienza e attenzione, per cui oggi si fonda su
rapporti solidi e duraturi in ogni settore di mercato. Su questa
base ben salda stiamo implementando, ormai da tempo, una
strategia che prevede due fronti paralleli: lo sviluppo di solu-
zioni per nuove discipline emergenti come la meccatronica e i
nuovi sistemi di progettazione, il supporto delle nuove piatta-
forme tablet per garantire l’accesso alle informazioni in mobi-
lità e soluzioni applicative verticali che mettono a disposizione
dei nostri clienti le best practice e i processi tipici di ciascun
settore industriale. In conclusione l’offerta, in termini funzionali,
presenta diverse aree di sovrapposizione ma anche alcu-
ne differenziazioni non banali. Ragion per cui il cliente deve
ricercare la differenziazione anche nella capacità potenziale, da parte del fornitore, di erogare un buon servizio post vendita,
nella fiducia nel lungo termine che ciascuno si sente di dare ai
singoli fornitori, e, non ultimo, nell’ambiente operativo (com-
mittenti e subfornitori) in cui ci si trova ad operare. Va però
espressamente puntualizzato che il successo non può prescin-
dere dalla cultura d’azienda e dalla capacità mutante delle
organizzazioni nello sviluppare un modello operativo in grado
di eseguire (anticipare)
le esigenze di mercato.
Infatti, le Aziende che
intendono mantenere
nel tempo un’elevata
qualità dei propri pro-
dotti, devono assicurarsi
che nel proprio ufficio
tecnico le attività di
progettazione e simula-
zione avvengano in un
ambiente integrato: non
è un mero fatto tecnolo-
gico, ma una situazione
che non deve sfuggire
all’attenzione del mana-
gement.
Il rischio non è più la quota di mercato, ma la sopravvivenza stessa dell’azienda.
ICT - PLM Speciale CAD 3D
intervista.indd 12 9-11-2011 17:18:40
comsol.com /reactorwww.comsol.it/newsimpresa2011
ENERGIA SOLARE: Il tubo ricevitore permette il trasferimento di energia solare al fluido termovettore che lo attraversa e che raggiunge temperature tali da permettere la generazione di energia elettrica. La simulazione prevede la soluzione accoppiata deI trasporto di massa, quantità di moto ed energia, in presenza di irraggiamento, all’interno e tra le superfici del tubo. In figura sono mostrati il campo di temperatura e il vettore flusso di calore.
Simuli fedelmente le prestazioni dei suoi prodotti con COMSOL Multiphysics®, il software dall’usabilità eccezionale capace di includere tutti i fenomeni fisici presenti nel mondo reale. L’approccio COMSOL alla modellazione multifisica porta a risultati importanti e tangibili come la riduzione dei tempi di sviluppo e il supporto all’innovazione continua di prodotto e di processo.
Per saperne di più legga le storie di successo dei nostri utenti e segua i tutorial dedicati alla simulazione di applicazioni che coinvolgono trasporto di massa, quantità di moto ed energia in presenza di reazioni chimiche.
Capture the Concept.
© 2011 COMSOL SRL. COMSOL e COMSOL Multiphysics sono marchi registrati di COMSOL AB. Capture the Concept è un marchio di COMSOL AB. Gli altri prodotti o marchi sono marchi di fabbrica o marchi registrati dei rispettivi proprietari.
pubblicita.indd 1 1-11-2011 14:14:23
14
Di Massimo Fucci
In un mercato dai tassi di crescita di altri tempi (a due
cifre), come quello del CAE (Computer Aided Enginee-
ring), secondo lo studio effettuato da Pentaconsulting
(www.pentaconsulting.it) vi sono operatori non vinco-
lati a singoli sistemi di modellazione che riescono ad
imprimere accelerazioni mozzafiato alle prestazioni delle
soluzioni proposte.
Questo è il caso di COMSOL (www.comsol.it) che ha
rilasciato la versione 4.2a con il preciso intento di dimostrare che
le barriere della simulazione multifisica possono essere abbattu-
te. La versione 4.2a include nuovi strumenti di geometria virtuale
che consentono di creare una mesh basata sulle parti essenziali
- decise dall’utente - del modello CAD originale. L’interazione
tra gli algoritmi di meshing e il solutore è stata migliorata per tutti
i modelli che prevedono la simulazione dell’avanzamento di un
fronte o la rimozione e/o deposizione di materiale, tali problemi
sono quindi risolti in modo più efficiente. Inoltre l’interoperabilità
CAD (funzionalità di fondamentale importanza per gli utenti
COMSOL) è stata ulteriormente potenziata con l’interfaccia
LiveLink: oltre a modellare con SolidWorks, Inventor, Pro/ENGINE-
ER, Spaceclaim, AutoCad o Creo Parametic, l’utente può lavo-
rare con COMSOL Multiphysics in un unico ambiente integrato
dove la parametrizzazione del modello è al servizio del processo
di soluzione e ottimizzazione del problema. Per tutti i prodotti la
geometria che viene resa disponibile nel modello COMSOL resta
sincronizzata e disponibile nel suo formato nativo nel CAD di
origine. Ciò vuol dire che tutte le impostazioni applicate a geo-
metria, interfacce fisiche e mesh sono mantenute anche dopo
diverse sincronizzazioni tra il CAD e COMSOL.
La nuova funzionalità di Parametric Surfaces permette la cre-
azione di superfici mediante espressioni analitiche o tabelle di
look-up. Ad esempio può essere usata per l’importazione di dati
topografici necessari alla simulazione di applicazioni geofisiche.
In termini di utilizzabilità hardware delle stazioni di lavoro, i solu-
COMSOL 4.2a La SiMuLaziOne MuLtifiSiCa aLLargata
iCt - PLM
Tempo di novità importanti in casa COMSOL che, questa volta, per il rilascio della nuova versione 4.2a ha pensato bene di operare direttamente sul nucleo centrale del software. Il risultato è toccabile con mano, un miglioramento delle prestazioni e l’ampliamento delle possibilità di simulazione multifisica offerte agli utenti. Le nuove funzionalità riguardano la soluzione a tutto tondo: la geometria, la mesh e il solutore.
intervista.indd 14 9-11-2011 17:20:06
15
tori diretti COMSOL sono da anni oramai abilitati al calcolo su
processori multi-core e su cluster. Con questa versione sono stati
parallelizzati anche gli algoritmi di assemblaggio e i solutori itera-
tivi consentendo, in questo modo, un utilizzo, con soddisfazione
su qualsiasi computer, dal notebook al cluster.
Di estrema utilità – poiché già in vetta alle richieste di miglio-
ramento, stilate dagli utenti - la presenza di un nuovo Report
Generator per la pubblicazione dei propri risultati, in cui ogni sin-
golo modello può essere corredato da diverse informazioni, così
da permettere all’utente di documentare il proprio lavoro col
livello di dettaglio scelto in concordia con i relativi destinatari.
Nuova anche l’interfaccia utente di COMSOL Desktop e il suo
Model Builder: la struttura ad albero permette ora le operazioni
di drag-and-drop così da velocizzare ulteriormente la fase di
modellazione. Tutti i moduli sono stati oggetto di intervento ed
ora mettono a disposizione dell’utente ulteriori strumenti potenti
e semplici da usare. Le strutture modellate con l’ausilio dello
Structural Mechanics Module possono essere pre-stressate con
carichi meccanici, termici oppure di tipo arbitrario, derivanti
da accoppiamenti multifi sici. Diverse le applicazioni nuove o po-
tenziate: l’Acoustics Module è stato migliorato con l’aggiunta di
strumenti per la modellazione degli effetti termo-viscosi grazie ai
quali la simulazione di speaker e di microfoni miniaturizzati, pre-
senti ad esempio nei telefoni cellulari e nei più comuni dispositivi
portatili, sarà più precisa.
La nuova interfaccia fi sica High-Mach Number Fluid Flow del
CFD Module è disponibile per fl ussi viscosi e comprimibili aventi
velocità superiori a 0.3 volte la velocità del suono. I fl ussi possono
anche essere in condizione di saturazione (chocked) e con
onde di shock. Inoltre una nuova opzione multilayer è stata
aggiunta nell’Heat Transfer Module, al fi ne di rendere possibile la
modellazione del trasporto di calore in strutture sottili costituite
da diversi strati aventi conducibilità diversa. Ma non fi nisce qui,
la versione è di quelle che defi nire ricca è decisamente ridutti-
vo, poiché anche il Chemical Reaction Engineering Module e il Plasma Module sono stati potenziati con l’aggiunta dei nuovi
strumenti di modellazione delle reazioni di superfi cie, mentre
l’RF Module, anch’esso potenziato con l’aggiunta di nuovi
strumenti per la simulazione di applicazioni plasmoniche dove i
coeffi cienti di rifrazione, rifl essione e diffrazione di tutti gli ordini
sono calcolati in funzione dell’angolo di incidenza. In aggiunta,
il nuovo Microfl uidics Module introduce numerosi strumenti che
semplifi cano lo studio di dispositivi microfl uidici e la simulazione
di fl ussi con gas rarefatti. Tra le applicazioni di spicco modellabili
con questo modulo si possono citare dispositivi lab-on-a-chip,
microfl uidica digitale, apparati elettrocinetica e magnetocine-
tici, stampanti a getto di inchiostro e sistemi per il vuoto. Il nuovo
Particle Tracing Module espande invece le possibilità di ciascun
modulo permettendo di accoppiare al processo di soluzione di
equazioni nel continuo l’interazione con particelle.
Con questa versione COMSOL mantiene ancora una volta la
promessa di mettere a disposizione degli ingegneri e dei ricerca-
tori prodotti di simulazione allo stato dell’arte che coprono una
gamma di applicazioni sempre più ampia. Per maggiori dettagli
visitate il sito www.comsol.it/products/4.2a.
intervista.indd 15 7-11-2011 16:30:56
16
easiTEc: LA cAPAcITÀ DI RENDERE SEMPLIcE LA TEcNOLOGIA AVANZATA
Di Valerio Alessandroni
Nata nel 2009, easiTEC è
un’azienda formata da
tecnici che selezionano e
propongono nuovi prodotti e
soluzioni d’automazione ad
altri tecnici. Il team è giova-
ne e abituato a lavorare a
stretto contatto con il cliente per cercare
la soluzione ottimale, fornendo direttamente tutto il supporto tecni-
co necessario ai prodotti che importa e distribuisce in Italia grazie
al proprio laboratorio attrezzato e a personale dedicato. Attraver-
so la forte collaborazione con le case produttrici che rappresen-
ta, easiTEC è anche in grado di proporre e realizzare soluzioni su
misura. easiTEC è Windows Embedded Partner. È da sottolineare
che i prodotti delle Case rappresentate dall’azienda di Serravalle
Scrivia (AL) sono compatibili tra loro e formano, nel loro insieme,
un’offerta completa di controllo per integratori di sistema e co-
struttori di macchine. Le differenti problematiche dei clienti easiTEC
sono affrontate con un approccio a 360° grazie alle diverse
esperienze lavorative che ciascuno dei componenti del
team ha portato nell’azienda: esse coprono campi
d’applicazione come la comunicazione industriale,
con disegno, realizzazione, integrazione, interfac-
ciamento e diagnostica di reti industriali; Windows
Real Time, con l’integrazione e la messa a punto
di sistemi di controllo basati su PC con Windows ed
estensioni Real Time; i sistemi embedded, con dise-
gno e sviluppo di sistemi ed applicazioni basate su Rtos
o sistemi a microprocessore; l’automazione di linee ed
impianti, con progettazione e integrazione di sistemi di controllo
per linee; infi ne, l’automazione di macchine, con progettazione e
integrazione di sistemi di controllo per macchine automatiche.
RTX 2011 - Real Time eXTensions peR winDowsUn prodotto di punta del portfolio easiTEC è RTX di IntervalZero, un
programma Windows che aggiunge al sistema operativo un RTSS
(Real Time Sub System) lasciando invariato tutto il resto del sistema.
“L’RTSS è un driver di Windows che sfrutta i servizi estesi messi a di-
sposizione da un’estensione dell’HAL (Hardware Abstraction Layer)
che serve ad avere un accesso diretto all’hardware ed a masche-
rare gli interrupt al kernel di Windows Standard - spiega l’ingegner
Gianluigi Magnasco, project manager di easiTEC - i processi RTX
sono anch’essi dei driver che saranno sempre schedulati con prio-
rità rispetto a tutti gli altri processi Windows, user e kernel, grazie allo
scheduler real time contenuto nell’Rtss. I processi Windows ed RTX si
sincronizzano e comunicano grazie a diversi strumenti di IPC, men-
tre l’estensione dell’HAL permette ad RTX di gestire e
sopravvivere a Blue Screen e shutdown del sistema”.
RTX 2011 supporta Windows 7; Windows Vista sino
all’SP2, Windows XP sino all’SP3, Windows Embed-
ded Standard 2009 e Windows Embedded Standard
7. Esso fornisce a Windows caratteristiche tempo
reale. In particolare, sono possibili la gestione di clock
e timer real time (sino a 1 us), l’accesso diretto allo spazio di I/O,
memoria fi sica e bus e la gestione diretta degli interrupt. Permet-
te inoltre, se necessario, di eseguire processi su più processori in
parallelo. “Soprattutto, è da sottolineare che RTX permette di usare
hardware PC standard - afferma l’ingegner Magnasco - perché
dove gira Windows, gira RTX. Infatti, RTX supporta architetture da
monocore o Atom sino a sistemi multicore/multiprocessore con 32
processori in Simmetric Multi Processing (SMP). Infi ne, RTX supporta
strumenti di sviluppo standard: sviluppo e debug possono essere
eseguiti con Microsoft Visual Studio .NET sino al 2010. Il pacchetto
include anche strumenti di misura delle prestazioni del sistema e
tracciamento degli eventi in tempo reale.
Con la versione attuale, RTX 2011, è stato introdotto l’SMP
su PC sino a 32 processori, più che quadruplicando
il numero di processori supportati nelle precedenti
versioni e l’inclusione dei tool RTX in tutti i runtime
del prodotto. I runtime di RTX 2011 sono oggi forniti
in ben sei diverse taglie a seconda del numero dei
core/processori che si vuole utilizzare, per fornire
maggiore scalabilità tecnica e commerciale.
easiloGiX: liBeRi Di sceGlieReeasiLOGIX è invece la soluzione di automazione aperta propo-
sta da easiTEC per applicazioni di controllo basato su PC, creata
unendo le tecnologie più avanzate del settore. In primo luogo, la
programmazione conforme allo standard IEC-61131-3: easiLOGIX
è infatti basato su CoDeSys V3.4 SP4, l’ambiente di riferimento per
la programmazione a norma IEC. Inoltre, le prestazioni Hard Real-
Time: easiLOGIX è un SoftPLC basato su RTX, lo standard di fatto
per il tempo reale con Windows XP, Vista, 7 e le rispettive versioni
Embedded. Terzo, le librerie Motion Control: easiLOGIX include le
librerie standard SoftMotion di PLCOpen. Inoltre, l’integrazione di
programmi in C/C++: easiLOGIX permette ad altri processi RTX,
sviluppati con Visual Studio 2010, di convivere, comunicare e
sincronizzarsi in tempo reale con il SoftPLC. Infi ne, le reti di controllo:
il SoftPLC di easiLOGIX è un master EtherCAT, CANopen e Profi bus,
inoltre i processi RTX possono essere master o slave di tante altre
reti, come Profi net, Ethernet/IP, DeviceNet e così via.
“easiLOGIX è stato pensato per gli integratori di sistema o i co-
easiTEC è stata fondata nel 2009 come polo di importazione, vendita e supporto tecnico in Italia per soluzio-ni specializzate ad alto valore aggiunto nell’automazione industriale
INTERVISTE easiTEc
mastro_interviste.indd 16 7-11-2011 17:06:39
17
struttori di macchine automatiche che vogliano essere più liberi
dai tipici vincoli delle soluzioni di soft-control - afferma l’ingegner
Magnasco - si ottiene infatti una maggiore libertà per l’hardware,
che è basato solo su tecnologie diffuse, standard, multifornitore e
funziona su qualsiasi PC, ma anche per il software, che funziona
su qualsiasi Windows e con qualsiasi altro programma installato sul
PC. In più, si ha una maggiore libertà di sviluppo: easiLOGIX non
costringe a lavorare sempre ‘dentro a un SoftPLC’, ma laddove sia
necessario i task possono essere sviluppati in Visual Studio e sincro-
nizzati con il SoftPLC”.
Con easiLOGIX, CoDeSys ed RTX finalmente si uniscono, ciascuno
portando una dote di tutto rispetto. CoDeSys è infatti oggi uno
standard di fatto per la programmazione IEC-6113, infatti nel mon-
do oltre 300 OEM producono dispositivi programmabili con CoDe-
Sys; è quindi molto conosciuto e soprattutto è standard: leggere
il manuale CoDeSys è come leggere la norma IEC-61131. RTX è
invece il prodotto di riferimento per il Real-Time su Windows. E’ il più
deterministico, perché solo RTX garantisce prestazioni Hard Real
Time con qualsiasi PC (dal Celeron, passando per gli Atom sino ai
sistemi multiprocessore), con qualsiasi Windows e con qualsiasi altro
software installato sul PC.
“Le caratteristiche di easiLOGIX sono tutte quelle di CoDeSys con
in più le prestazioni Hard Real Time di RTX 2011 - riferisce l’ingegner
Magnasco- riassumendo, le più importanti sono l’ambiente di
sviluppo gratuito e scaricabile dal sito di 3S, la disponibilità di tutti
i cinque linguaggi di programmazione IEC 61131-3, l’ambiente di
sviluppo e target su due differenti PC o sullo stesso, la possibilità di
modifiche offline e online”. Il SoftPLC include anche l’ambiente di
configurazione Profibus, CANopen ed EtherCAT. Per le funzionalità
SoftMotion sono fornite le librerie di tutti i blocchi motion definiti da
PLCOpen. Infine, easiLOGIX permette la connessioni con applicati-
vi di HMI attraverso un OPC Server o con le librerie PLC Handler.
Real Time eTheRneTUna parte rilevante della proposta tecnica di easiTEC è legata alle
tecnologie di comunicazione Ethernet tempo reale in industria,
in particolare i protocolli EtherCAT, PROFINET per es. Ethernet/IP. In
qualità di membro delle associazioni ETG e PNI, easiTEC aiuta i suoi
clienti ad integrare questi protocolli nei propri prodotti ed applica-
zioni di controllo.
Le soluzioni EtherCAT sono realizzate dall’azienda tedesca Koenig,
che realizza una gamma di Master EtherCAT pronti all’uso per tutti
i sistemi operativi real time più diffusi assieme all’ambiente di confi-
gurazione e diagnostica EtherCAT Studio e supporta i suoi clienti nel
realizzare i propri prodotti EtherCAT integrando i suoi Stack EtherCAT
Master e Slave.
Le soluzioni PROFINET ed Ethernet/IP fanno invece parte dell’offerta
di comunicazione industriale della Molex, di cui easiTEC è distribu-
tore in Italia. Anche in questo caso già diversi clienti hanno dotato
i propri prodotti di comunicazione PROFINET Controller o Device
ed Ethernet/IP Master o Slave grazie all’integrazione degli Stack di
Molex.
non solo sofTwaReMa easiTEC non propone soltanto software. Passando al lato har-
dware dell’offerta, easiTEC offre infatti il ricco catalogo di prodotti
Ethernet industriali di EtherWAN Systems, azienda americana che
progetta e produce a Taiwan. Con una gamma di centinaia
di prodotti e varianti, EtherWAN si è specializzata in soluzioni di
connettività Ethernet per ambiente difficile con certificazione per
settori specifici dell’industria (Automazione, Energia, Trasporti, ecc.).
Tra questi, Ethernet Switch nelle versioni Managed e Unmanaged,
con modelli per impieghi standard e versioni speciali per applica-
zioni difficili. Inoltre, Ethernet Extender - moduli per l’estensione delle
reti Ethernet, per aumentare il limite fisico d’applicazione – e Serial
Device Server - moduli per l’inserimento di un dispositivo seriale su
rete Ethernet. Da ESD ed SHF, partner tedeschi di easiTEC, vengo-
no invece altri prodotti di comunicazione industriale: schede di
comunicazione CAN, CAN-USB, CAN Wireless, moduli di I/O CAN
ed EtherCAT, gateway EtherCAT-CAN e PROFINET-CAN.
A questi si aggiungono i PLC di Messung Systems - il più grande ed
affermato costruttore indiano di PLC e moduli di I/O. La produzione
dell’azienda è caratterizzata da PLC economici, compatti e veloci,
programmabili con CoDeSys.
Nella gamma degli hardware Molex è da segnalare, infine, un
nuovo modulo Profibus Master/Slave remotato su Ethernet/IP per
tutti i controllori Rockwell Logix (CompactLogix, ControlLogix, Soft-
Logix e GuardLogix), completamente integrato nella Integrated
Architecture di Rockwell e dotato di driver CommDTM.
Un’offeRTa a TUTTo campoOggi, l’offerta easiLOGIX comprende quindi prodotti che contribu-
iscono a formare un mosaico completo. I marchi sono prestigiosi:
IntervalZero, Molex, Koenig, SHF, ESD, SoftServo, Messung, EtherWAN
e Brainchild. “Il portafoglio non è stato composto a caso - afferma
l’ingegner Magnasco - al contrario, easiTEC è partita da un’offerta
base che è stata progressivamente arricchita seguendo un percor-
so logico di completamento della gamma. I prodotti proposti da
easiTEC hanno sovrapposizioni minime e permettono di soddisfare
ogni esigenza dell’utente, soprattutto nel campo Windows Real
Time e delle comunicazioni. In futuro proseguiremo la nostra evolu-
zione allargando ulteriormente la gamma, ma sempre nell’ottica
di mantenere e supportare con competenza tecnica l’offerta più
completa possibile nei settori dove ormai siamo riconosciuti dal
mercato”. Una scelta, questa, che fa di easiTEC un’azienda dav-
vero unica nel panorama nazionale.
INTERVISTE easiTEc
mastro_interviste.indd 17 7-11-2011 17:06:40
18
Quando il Partner it di riferimento è di Platinum
Di Massimo Fucci
Il canale di rivendita italiano, a valore aggiunto, rivolto
alla proposizione di soluzioni CAD e progetti a supporto
dell’attività nell’intero ciclo di sviluppo prodotto (PLM),
vede la presenza di alcune strutture che hanno raggiun-
to una posizione di vertice non solo in
termini di fatturato, ma anche e soprat-
tutto nella capacità di affrontare e risol-
vere le diverse tematiche di interesse del
variegato insieme delle aziende manifatturiere.
Una realtà che ha mostrato di eccellere è,
senza alcun dubbio, Negroni Key Engineering (www.negroni.it/nke), una società del gruppo
Negroni, da 20 anni focalizzata sulle tematiche
CAD/CAE/CAM/PDM/PLM, che opera come
rivenditore delle soluzioni applicative prodotte
da Autodesk .
NKE ha mostrato negli ultimi 5 anni una notevole accelerazio-
ne, passando da quattro sedi nel 2006 a ben otto nel 2011. Una
distribuzione geografica che consente di seguire – con adeguati
tempi di risposta - le aziende in tutto il territorio italiano.
Di recente Negroni Key Engineering si è gua-
dagnata -in casa Autodesk- l’ambitissimo livello
Platinum Partner. Un vero e proprio marchio di
qualità che suggella l’eccellenza raggiunta, visto
che Autodesk, ad oggi, ha nominato solo 6
partner al mondo. Un riconoscimento che viene
assegnato al raggiungimento sia di volumi di
fatturato, sia di un elevato livello di soddisfazione
della propria clientela.
Al fine di comprendere posizionamento, strate-
gie, modalità operative e punti di forza abbiamo
intervistato Marco Luzzini, Direttore Generale,
Ancora una volta il panorama italiano dell’informatica mostra un’eccellenza riconosciuta a livello inter-nazionale: Negroni Key Engineering (NKE), Rivenditore Autodesk e fornitore di soluzioni in ambito ciclo di sviluppo e gestione dei prodotti (PLM), ha raggiunto una posizione da leader di mercato. La ricetta: inno-vazione, capacità di investire, capitale umano, una soluzione completa ed efficace, un livello di customer satisfaction decisamente elevato e non ultimo la capacità di gestire - in toto- forniture di sistemi per la pro-gettazione in grado di supportare adeguatamente lo sviluppo delle imprese di successo.
interViSte nKe
19
nonché socio fondatore di Negroni Key Engineering. Un opera-
tore di questo settore particolarmente esperto che ha vissuto da
dentro l’evoluzione delle tecnologie e delle applicazioni CAD/
PDM/PLM.
Quali sono le strategie e i punti di forza dell’azienda? Il nostro focus è da sempre rivolto alle aziende manifatturiere in
genere, indipendentemente dalla dimensione e dalla tipologia
di prodotto trattato. Infatti, siamo in grado di gestire e sviluppare
tutte le soluzioni applicative prodotte da Autodesk, ne sono te-
stimoni le diverse certifi cazioni ottenute: Autodesk Data Mana-gement; Autodesk Simulation (FEM, Analisi stampi per plastica e
Analisi Fluidodinamica); Autodesk Industrial Design. Un bagaglio
di professionalità e un investimento continuo in risorse uma-
ne che ben descrivono gli asset che ci hanno consentito di
raggiungere un parco clienti di 1200 unità, in cui operano oltre
15.000 postazioni di lavoro attive in realtà diverse che vedono la
presenza da 1 a 150 workstations. Un risultato di rilievo ottenuto
grazie a oltre quaranta collaboratori, di cui più della metà sono
tecnici con una notevole esperienza nelle tematiche della
progettazione della gestione effi cace dei processi legati alla
gestione fl ussi documentali tipiche delle aziende manifattu-
riere. La nostra offerta è incentrata sulle soluzioni prodotte da
Autodesk che coprono tutte le fasi di realizzazione dei prodotti:
progettazione (CAD), verifi ca e test (CAE), gestione dei dati
di prodotto (PDM), integrazione con gli altri processi aziendali
(PLM), produzione (CAM). Infi ne uno dei nostri asset risiede nella
capacità riconosciuta di operare in un’ottica progettuale in cui
siano predefi niti obiettivi e tempi di realizzazione.
Quali sono i mercati target in cui operate e in quale ambito? Nell’ambito dell’industria manifatturiera ci siamo particolarmen-
te rivolti al cosiddetto settore del MACHINERY, inteso come la
progettazione di macchine in senso lato: da quelle utensili a
quelle speciali, dalla componentistica ai sottosistemi, ai grandi
impianti. Un mercato laddove le funzionalità delle suite Fac-
tory e Product Design di Autodesk ci danno modo di risolvere
al meglio e in tempi brevi le esigenze legate all’effi cacia ed
effi cienza dei progettisti. La nostra esperienza ci ha insegnato
ad approcciare gli uffi ci tecnici di ogni azienda meccanica, ma
siamo diventati anche un riferimento concreto dei sistemi infor-
mativi aziendali (EDP). In questo contesto ci è venuta in aiuto la
sinergia con i colleghi del gruppo Negroni, il quale, va sottoline-
ato, è in grado di sviluppare, installare e manutenere reti locali
e geografi che. Un tassello di base che ci permette di essere in-dividuati come System Integrator e quindi come interlocutore di
riferimento da parte dei Responsabili dei sistemi informativi delle
aziende con i quali possiamo ipotizzare interventi di gestione
documentale ed integrazione nell’infrastruttura IT preesistente.
Secondo la sua esperienza quali sono i fattori critici che un cliente deve prendere in considerazione nella scelta di una soluzione PLM?Una domanda interessante, che mi permette di agganciarmi
a quelle che sono le esigenze delle moderne aziende manifat-
turiere, soprattutto da un paio d’anni a questa parte. Qualche
anno fa la decisione era sostanzialmente tecnica/fi nanziaria.
Mi spiego meglio: l’utenza cercava le funzionalità ad un prezzo ritenuto interessante. Oggi si assiste ad un vero e proprio salto di
qualità e sempre di più ci si concentra su soluzioni che devono
essere integrabili - nel tempo - non solo con il processo dell’uf-
fi cio tecnico, ma anche con gli altri processi aziendali, quali il
marketing e le vendite, l’amministrazione, la logistica, la produ-
zione, l’assistenza, la manutenzione e la ricambistica, etc.
L’obiettivo deve essere la creazione di un ambiente colla-
borativo in cui la base dati sia congrua, ad accesso sicuro e
regolamentato per tutte le risorse che operano nell’ambito
del ciclo di sviluppo e gestione dei prodotti, sia all’interno sia
all’esterno dell’azienda. In sintesi: il dato giusto, alla persona giusta, al momento giusto! Ma è assolutamente fondamentale
per un azienda scegliere la migliore soluzione tecnologica per
le proprie esigenze. Le soluzioni Autodesk PLM per il Manufactu-
ring garantiscono al cliente quanto di meglio possa esserci sul
mercato sia in termini di performance, sia di completezza della
soluzione, standardizzazione e semplicità d’uso.
Defi nita la soluzione, il passo per la defi nizione del fornitore è
breve, ma altrettanto importante perché il partner prescelto
deve essere in grado di realizzare e supportare il suddetto am-
biente collaborativo in tempi e costi adeguati fornendo prove
evidenti (referenze) di soluzioni reali già operative.
Ci siamo perciò specializzati nell’analisi, nello sviluppo e nella
messa a regime di ambienti integrati, sviluppando una metodo-
logia collaudatissima, in grado di rispettare i tempi previsti e per-
mettere al cliente un rapido aumento di effi cienza e produttività
oltre ad un veloce ritorno degli investimenti.
Quali sono gli sviluppi previsti della Vostra offerta e delle Vostre strategie?Visto il nostro posizionamento incentrato sulle soluzioni Autodesk,
dal lato dell’ offerta intendiamo continuare nell’opera di inse-
rimento di prodotti a complemento del Portfolio Autodesk. Ad
oggi abbiamo già stretto accordi con la società DP Technolo-
gy, per il software CAM Esprit e con HP per la commercializza-
zione delle stampanti Designjet 3D, in grado di riprodurre oggetti
in plastica ABS per la produzione del prototipo fi sico progettato
in digitale. Un altro sviluppo verrà segnato dalle nuove tecnolo-
gie Autodesk basate su ambienti Cloud, le cui potenzialità sono
tutte da esplorare. Dal punto di vista strategico, NKE continuerà ad investire buona parte degli utili in risorse umane e in piani indu-striali che prevedono il rafforzamento della propria leadership di
mercato. A breve termine stiamo valutando l’apertura di ulteriori
fi liali in Italia e per i prossimi anni sarà inevitabile procedere ad una
fase di internazionalizzazione con l’introduzione di fi liali in Europa.
INTERVISTE NKE
mastro_interviste.indd 19 9-11-2011 17:23:05
20
CAD 3D e PDM, la strategia del FARE porta al successo
Di Massimo Fucci
I l CAD3D dopo circa 30 anni di utilizzo
industriale è diventato uno strumento in-
dispensabile alle imprese, ma la diffusio-
ne di questi strumenti non sarebbe stata
così pervasiva senza l’impegno conti-
nuo dei fornitori nel mettere a regime
soluzioni ad hoc per ogni singola azien-
da. Un’azione, questa, che ha coinvolto
le strutture del canale di rivendita dei singoli
brand che producono le soluzioni, che hanno
dovuto operare nel complesso e diversificato
mercato delle PMI, con budget ristretti e con
interlocutori interessati a toccare con mano i
ritorni dell’investimento. Un mercato in cui la strategia del fare,
come quella attuata da Novasystem, è risultata vincente.
Per meglio comprendere posizionamento, strategie e risultati
ottenuti dall’azienda abbiamo incontrato Giorgio Brinetti - Am-ministratore dell’azienda, al quale abbiamo rivolto una serie di
domande.
Quali sono le caratteristiche peculiari che definiscono il posizio-namento della Vostra offerta nel mercato delle soluzioni e dei servizi rivolti al ciclo sviluppo prodotto?Fin dalla nostra nascita abbiamo fatto una scelta di campo in
merito alle soluzioni CAD/PLM, adottando - dapprima da utenti
progettisti e poi da fornitori di servizi e soluzioni - la piattaforma
software sviluppata da Siemens Industry Software. In 25 anni di
attività abbiamo messo a regime due realtà integrate e sinergi-
che, ma distinte: Novasystem (www.novasystem-srl.com) e Digi-talmech (www.digitalmech.it), le cui competenze ci consentono
di rispondere sia alle esigenze di servizi proget-
tazione specializzata in outsourcing, sia allo
sviluppo di soluzioni software in ambito CAD/
CAM/PLM. Una squadra di quaranta specialisti che quotidianamente affrontano in prima linea le diverse problematiche del mondo industria-le, con l’obiettivo di fornire risposte concrete
alle diverse tematiche aziendali sia dell’area di
progettazione sia dell’area produttiva, nonché
degli altri processi che comunicano con il ciclo
di sviluppo prodotto.
Infatti, nella nostra visione, le soluzioni CAD e
PLM sono diventate strumenti di miglioramen-
to dell’organizzazione aziendale. Oltre al loro classico ruolo
dipartimentale in ufficio tecnico, debbono essere in grado di
integrarsi – trasversalmente - con l’amministrazione, la logisti-
ca, la produzione, etc. In quest’ottica siamo costantemente
impegnati a rendere ‘trasparente all’utente’ il nostro lavoro di
integratori e di sviluppatori attraverso l’efficacia e la semplicità
delle nostre realizzazioni.
In quali mercati e per quali problematiche vengono principal-mente utilizzate le Vostre soluzioni e i Vostri servizi?La nostra storia nasce nell’automazione e nelle macchine
utensili, di cui Piacenza ospita tuttora alcune realtà industriali
importanti, nonché un centro di competenza universitario, con
il quale stiamo collaborando nello scenario di un interessante
progetto innovativo.
Un ambito che vede fortemente integrate le discipline della
meccanica, dell’elettronica, dell’informatica, dell’impiantistica
In un mercato importante che mostra tassi di crescita continua da oltre un decennio, il canale di rivendita gioca un ruolo fondamentale e in continua trasformazione: da venditori di prodotti a fornitori di soluzioni. Vi sono realtà che hanno operato con questa modalità fin dai loro primi passi: è il caso di Novasystem, cre-sciuta nel tempo facendo leva su servizi e soluzioni.
INTERVISTE Novasystem
mastro_interviste.indd 20 9-11-2011 17:25:59
21
e che ci ha consentito di operare con successo in svariati settori
nel mondo industriale, come ad esempio nella progettazione
degli impianti per il settore alimentare beverage.
L’automazione e la meccatronica - oggi - sono argomenti di interesse presenti in molti settori industriali, per cui l’affinamento
delle nostre esperienze ci ha consentito di spaziare in mercati
molto diversificati. Sostanzialmente, ogni ambito in cui si vuole
misurare ‘la capacità del fare’, ci ha visto operare come entu-
siasti protagonisti.
Quali sono, secondo la Vostra esperienza, gli elementi essenziali che un potenziale cliente di soluzioni CAD 3D deve prendere in considerazione?Cominciamo dalla piattaforma tecnologica, la scelta non può
che essere orientata alla massima continuità per una corretta
salvaguardia degli investimenti.
A tal proposito i produttori di riferimento internazionale di stru-menti CAD/PLM, negli ultimi anni, anche a causa di acquisizioni,
si sono ridotti a qualche unità. La massa critica è importante per
investire le necessarie risorse economiche affinché il portfolio
di offerta venga manutenuto, sviluppato ed integrato con
continuità. In questo ambito Siemens Industry Software gioca un
ruolo da leader. Ma l’acquisto iniziale di un prodotto, è soltan-to il primo passo di un più lungo cammino, che deve vedere continui investimenti in termini formativi, pacchetti applicativi, popolamento di data-base aziendali, contratti di supporto e di manutenzione.
Un ambiente operativo complesso ed integrato la cui messa a
regime produttiva necessita di un partner che, sul territorio, sia in
grado di supportare adeguatamente non solo lo strumento pre-
scelto, ma anche il suo inserimento all’interno dei diversi processi
aziendali e, in generale, nell’architettura informatica adotta-
ta. Un operazione che richiede la presenza di una squadra di
specialisti accreditati, che uniscono la conoscenza dei sistemi
ad una esperienza operativa derivante dall’uso degli strumenti
stessi. Aggiungo inoltre che il successo di un intervento è legato alla presenza di una buona analisi iniziale delle problematiche
da risolvere ed a una costante verifica dei processi in corso e
degli strumenti impiegati.
Quali sono gli sviluppi e/o le innovazioni che ci dobbiamo aspettare nel Vostro portafoglio di offerta? Le imprese all’avanguardia hanno già implementato sistemi
informatici integrati, costituiti da applicazioni software standard
e personalizzazioni ad hoc, quali: configuratori di prodotto,
applicazioni grafiche specialistiche, software di gestione CRM,
gestione delle commesse, gestione magazzini e produzione etc.
Questo è il cammino che spetta alle altre aziende che intendono
continuare a competere con successo. La novità riguarderà la
facilità d’uso e la semplificazione degli strumenti e della loro inte-
razione con l’uomo. I prossimi strumenti di progettazione avranno
funzioni che saranno attivate dalle naturali articolazioni del corpo
umano con modalità tipo touch dalla voce e da orientamenti
della direzione visiva. Gli utenti saranno ‘sollevati’ totalmente dalle complicazioni informatiche di vario genere legate allo strumento e potranno essere operativi in modo più naturale.
INTERVISTE Novasystem
mastro_interviste.indd 21 9-11-2011 17:26:04
SERVOINVERTER
VISIONE
I/O
CONTROLLORE
Una sola rete per tutte le macchine
EtherCAT, la rete industriale famosa per la sua velocità ed affidabilità nella trasmissione di dati, è ora disponibile sui prodotti di automazione Omron, dal controllore all’inverter, dagli l/O remoti ai servoazionamenti.
E in più anche i sistemi di visione Omron FZM sono collegabili in EtherCAT, per garantire un controllo qualità efficiente e veloce, al passo con la vostra macchina.
Perché utilizzare più reti quando è possibile usare EtherCAT anche per il sistema di visione?
Omron ha scelto: EtherCAT. Scegliete Omron.
Omron Electronics SpAViale Certosa, �� ����� Milano Tel. �� ��� �� Fax �� ������� [email protected]
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
Con in piu’ la visione.
23
AUTOMAZIONE SENZA FILI
Di Valerio Alessandroni
I l Gruppo Rilevamento Misura e Analisi (RMA) di ANIE-AssoAu-
tomazione è composto di aziende specializzate nelle tecno-
logie Sensori fotoelettrici e di prossimità per il rilevamento di
oggetti; Codifi catori per la misura degli spostamenti; Sensori
e sistemi per la sicurezza di bordo macchina; Sensori e sistemi
di visione; Sistemi per l’identifi cazione automatica; Strumen-
tazione industriale di misura; Strumentazione di analisi
gas e liquidi; Valvole automatiche e attuatori;
Strumentazione da quadro e da pannello. Il gruppo
RMA, a sua volta, è suddiviso nei Sottogruppi Enco-
der; RF-ID; Safety ; Sistemi di Visione e, più recente-
mente, Wireless, le cui attività si articolano su aree
tematiche generali, quali l’analisi delle dimensioni
e trend del mercato, gli aspetti tecnici connessi alla
tecnologia, la promozione e la comunicazione.
IL SOTTOGRUPPO WIRELESSAlla fi ne del 2010, in seno al Gruppo RMA è stato costituito il Sot-
togruppo Wireless, con lo scopo di promuovere la conoscenza delle
tecnologie per la comunicazione senza fi li nell’industria manifatturie-
ra, in quella di processo e nella Building Automation. Il sottogruppo wireless è coordinato dall’ingegner Raffaele Esposito, esso si avvale
del contributo di esponenti di primarie aziende di automazione, che
forniscono soluzioni per la connettività industriale senza fi li.
Ma quali sono le fi nalità che hanno portato alla creazione della nuo-
va realtà? “Il sottogruppo, costituito dai fornitori della tecnologia e
partecipato da alcuni esperti del settore, è nato con alcuni obiettivi
principali”, afferma l’ingegner Esposito. “In primo luogo, diffondere
informazioni chiarifi catrici su caratteristiche e applicabilità della
tecnologia wireless; quindi, condividere e supportare gli sviluppi nor-
mativi; terzo, interfacciarsi con enti deputati alla regolamentazione
dell’uso delle varie apparecchiature; infi ne, quantifi care e studiare il
mercato”.
Il gruppo di lavoro , quindi, parteciperà alle principali fi ere di settore
con iniziative dedicate e supporterà l’organizzazione di giornate
di studio, inoltre collaborerà con la stampa specializzata per la
redazione di articoli tecnici e divulgativi, rubriche informative e di
approfondimento.
Ma qual’è la situazione del mercato? Qual’è il grado di diffusione
della tecnologia wireless? “In ambito industriale le applicazioni che
fanno uso delle tecnologie wireless sono ancora poche e spesso
limitate a funzioni non critiche”, risponde Esposito. “Diverse le moti-
vazioni, da un lato la tecnologia è ancora poco conosciuta in certi
contesti. Esiste poi una preoccupazione per la sua affi dabilità, sia in
termini di sicurezza e prestazioni funzionali sia in termini di protezione
da intrusioni esterne”. Una preoccupazione a cui hanno già dato
la giusta risposta la ricerca di base, condotta dai centri universita-
ri, e quella applicata, di origine industriale, grazie alle quali è ora
possibile lo sviluppo di prodotti e sistemi che consentono di raggiun-
gere risultati di eccellenza anche grazie ai nuovi standard impiegati
sempre più robusti e affi dabili.
“Nell’automazione di processo, di fabbrica e degli edifi ci – sottolinea
Esposito- l’impiego di soluzioni wireless semplifi ca notevolmente la
gestione degli impianti. L’acquisizione dei dati di funzionamento così
implementata, risulta molto più facile e allo stesso tempo più rapida,
e consente di affi nare il controllo e di prendere con maggio-
re tempestività decisioni di intervento”.
UNA SOLUZIONE A MOLTI PROBLEMI DI CABLAGGIOLa tecnologia wireless è destinata a sostituire ‘in toto’
quella cablata? Sicuramente no, secondo l’inge-
gner Esposito, il quale precisa che, in alcuni casi,
una tecnologia di comunicazione priva di cavi risulta
assolutamente interessante. “Nel settore industriale sono
frequenti le situazioni in cui il collegamento di apparecchi
o stazioni mediante cavi risulta molto diffi cile o addirittura impos-
sibile”, ci spiega Esposito. “Questo avviene nel caso di applicazioni
mobili o installazioni dinamiche in cui i dati devono essere trasmessi
a un dispositivo in movimento, in rotazione o comunque mobi-
le. Ciò comporta la necessità di trasmettere in modo affi dabile
pochi segnali di controllo, ma a tempo critico, in modalità ciclica
e deterministica su distanze limitate, sovente solo pochi metri. La
trasmissione avviene frequentemente mediante collettori, loop,
sistemi di trasmissione dati a raggi luminosi, cavi altamente fl essibili
o catene portacavi. Una soluzione che comporta, nella maggior
parte dei casi, costi elevati dovute ai materiali, all’installazione e
dalle frequenti manutenzioni. Un altro problema è rappresenta-
to dalle installazioni temporanee, come, ad esempio, il cambio
utensile multiplo su un robot durante una fase di adattamento. La
frequenza della connessione e della disconnessione porta all’usura
ed a guasti sui contatti elettrici. Una comunicazione wireless, al
contrario, non è assolutamente soggetta ad usura, caratteristica
che contribuisce a ridurre i costi di manutenzione e ad aumentare
la disponibilità di dispositivi e impianti”.
UNA GUIDA ALL’USORecentemente è stata presentata e distribuita la prima edizione
della Guida per la tecnologia Wireless, realizzata dal Sottogruppo
Wireless. La guida fornisce un quadro generale sulla tecnologia
nelle applicazioni di automazione industriale, con particolare riferi-
mento alle tecnologie wireless più utilizzate, alla sicurezza uomo-
macchina, alla normativa e legislazione che regola il settore. E’
arricchita inoltre dalle testimonianze dei principali fornitori della
tecnologia che, attraverso casi pratici, consentono di compren-
dere meglio i benefi ci che può portare la scelta wireless. La Guida è scaricabile gratuitamente dal sito www.assoautomazione.it, sezione Eventi e Pubblicazioni.
“Le tecnologie di comunicazione wireless vengono ormai utilizzate in molte situazioni che caratterizzano il nostro vivere quotidiano” (‘Guida per la tecnologia Wireless’, Settembre 2011)
INTERVISTE
mastro_interviste.indd 23 9-11-2011 17:27:38
24
CAD 3D e PDM per sollevare 300 tonnellate
Di Massimo Fucci
I n ogni mercato, a prescindere dalle dimensioni dell’azien-
da, la capacità di competere va continuamente alimen-
tata con investimenti e innovazione.
E’ ormai ampiamente dimostrato che sviluppare gli stessi
prodotti nella medesima modalità pone le aziende su un
crinale rischioso che può fornire alla concorrenza spazi di
manovra, difficilmente recuperabili.
Italkrane è stata fondata nel 1962 da Enzo Banfi e Giovan-
ni Penati con lo scopo di progettare, produrre e commercializza-
re apparecchi di sollevamento e trasporto ad ampio utilizzo, con
dimensioni e capacità di carico per ogni tipologia di materiale;
oggi è un’azienda lombarda che occupa indubbiamente una
posizione di riferimento nel settore delle Gru a ponte e a cavallet-
to e dei paranchi a fune e a catena.
“A tal proposito - esordisce l’Ing. Paolo Cavandoli, Direttore Tecni-co di Italkrane (www.italkrane.it) – siamo un’azienda che opera
con successo nel mercato delle soluzioni per il sollevamento e ci
siamo fatti conoscere anche nel mercato estero per la qualità
e la particolarità delle soluzioni proposte, frutto, da un lato, della
nostra capacità progettuale e dall’altro degli strumenti utilizzati
nella fase di sviluppo di ogni nostra soluzione, grazie ai quali nella
nostra storia abbiamo costruito gru con capacità di carico fino a
320 tonnellate e paranchi in grado di sollevare ben 32 tonnellate.
Questo è il nostro miglior biglietto da visita in cui si sintetizza tutta
l’esperienza, la professionalità e la qualità che mettiamo in ogni
singolo prodotto che andiamo a consegnare”.
“Un problema serio per continuare a rimanere competitivi –
sottolinea Cavandoli - è rappresentato dalla necessità di ridurre,
anzi eliminare, i cosiddetti costi nascosti. Anche se andrebbero
meglio definiti come costi non contabilizzati. Mi spiego meglio: in
un’azienda come la nostra in cui, sostanzialmente, ogni fornitura
rappresenta una commessa singola, e quindi unica, dobbiamo
essere in grado di riutilizzare al meglio quanto già sviluppato per
altre forniture e soprattutto di progettare il prodotto corretto
(rispetto a funzionalità a normative) direttamente entro il primo
ciclo di progettazione, altrimenti le modifiche richieste fanno
lievitare i costi”.
Il mercato in cui si muove Italkrane è caratterizzato da prodotti
‘su misura’, ogni progetto viene sostanzialmente realizzato ad
hoc -su commessa- con specifiche definite con il committente.
“Una situazione che apparentemente non consente economie di
scala - stigmatizza Cavandoli - ma, vista la dinamica del mercato
in cui operiamo, ci siamo focalizzati su un percorso di migliora-
mento continuo del ciclo di sviluppo e realizzazione dei nostri
prodotti”.
In Italkrane, da tempo, è stata adottata la soluzione CAD Inven-tor di Autodesk (www.autodesk.it) per la progettazione 3D, la
verifica e la simulazione di ogni singolo prodotto. Una soluzione
fornita e supportata da Negroni Key Engineering (www.negroni.
it), azienda che ha maturato esperienza e competenza per la
messa in opera di soluzioni rivolte al miglioramento dell’intero
ciclo di sviluppo prodotto (PLM).
Il progettista, lavorando direttamente in 3D, è in grado di effet-
tuare da subito una verifica degli ingombri, del peso e dell’acces-
sibilità delle parti. Tale modalità garantisce un’elevata qualità del
prodotto, una fluidità nelle fasi di montaggio e smontaggio, una
In un mondo in cui sollevare carichi in sicurezza è diventato un mestiere difficile, una realtà italiana come la Italkrane di Bussero riesce a competere con successo a livello mondiale. Uno degli ingredienti della ricetta di successo è costituito dall’investimento effettuato in risorse umane e applicazioni rivolte al ciclo di svilup-po prodotto.
Storie Di SuCCeSSo italkrane
mastro_interviste.indd 24 7-11-2011 16:48:13
25
semplificazione dell’assistenza e della manutenzione post vendita
e, non ultimo, la realizzazione di quanto ordinato dal Committen-
te durante il primo ciclo di progettazione.
Un altro aiuto fondamentale dell’operatività 3D è costituito dalla
fase di calcolo e simulazione di utilizzo che può essere effettuata
direttamente su di un prototipo digitale, sul quale il progettista
può operare come se fosse al cospetto del prodotto reale.
“La modalità CAD 3D - aggiunge Cavandoli - ci ha particolar-
mente aiutati nel settore in cui siamo veramente unici. Alcune
nostre soluzioni, infatti, rispondono alla Direttiva Europea ATEX 94/9CE, relativa ai prodotti destinati ad essere impiegati in atmo-
sfere potenzialmente esplosive (contraddistinte dal marchio Ex),
per cui sono in grado di poter operare anche in ambienti a rischio
come gli impianti petrolchimici”.
L’ambiente di progettazione 3D messo a regime vede, quindi,
un utilizzo specifico delle funzionalità rese disponibili da Inventor
Professional, in grado di risolvere ogni problematica di sviluppo e
personalizzazione di impianti di sollevamento.
Operare con successo nel mercato dell’Engineering Petrolchimi-
co, impone buone capacità sia progettuali sia di gestione delle
risorse, quali i materiali e le singole componenti.
“In quest’ottica – evidenzia Cavandoli - abbiamo sviluppato
un progetto PDM che ci consente di ottenere un’ottimizzazione
dell’utilizzo delle parti delle lavorazioni, una più efficace inte-
grazione con la produzione e la filiera esterna, una connessione
diretta con il sistema gestionale dell’Azienda e, non ultimo, una
migliore gestione del post vendita”.
Un obiettivo ambizioso, raggiunto da Italkrane, ha visto l’inseri-mento della soluzione PDM sostanzialmente in tutta l’Azienda,
in maniera tale da mettere a disposizione delle diverse funzioni
aziendali una cinghia di trasmissione che opera su informazioni
uniche e congrue per sviluppare e consegnare nei tempi e nei
costi predefiniti ogni singola commessa.
“Uno strumento - continua Cavandoli – che ci ha dato man forte
nella riduzione dei costi nascosti e nella difficile opera di cattura,
memorizzazione e fruizione della conoscenza aziendale. Quest’ul-
tima nel nostro settore costituisce un vero e proprio asset in grado
di fare leva sulla capacità di continuare a competere”.
In Italkrane è stato quindi realizzato un micro sistema collabora-
tivo a supporto del ciclo sviluppo prodotto in grado di realizzare
‘soluzioni per il sollevamento’ particolarmente apprezzate proprio
per la qualità finale di tutto l’insieme e non solo dei singoli com-
ponenti, anche se alcune specifiche parti -come ad esempio i
sistemi di sollevamento in esecuzione antideflagrante pilotati da
convertitori statici di frequenza (inverter)- possono comunque
essere considerati come lo stato dell’arte di quello specifico
prodotto.
“Un vero e proprio ecosistema – conclude Cavandoli – che ci ha consentito notevoli economie di scala ma anche un notevole risparmio di tempo globale. Qui mi interessa aprire una parentesi
imprenditoriale. Il passaggio dal 2D al 3D ha significato inizialmen-
te un aggravio di ore. Infatti nella fase di progettazione, si è pas-
sati, per un impianto medio, da 4 a 7 giorni, ma l’accuratezza al
termine della fase di progettazione e simulazione 3D è stata tale
da eliminare sostanzialmente ogni altra modifica in corso d’ope-
ra, il che ci consente di rispettare i tempi di consegna dichiarati
nella nostra offerta commerciale”.
La fase più ostica da portare a regime è stata quella relativa al
PDM: in questo caso non si andava a rivedere il solo processo di
progettazione, ma si è andati a risistemare il processo organizzati-
vo e culturale dell’azienda.
“Un processo quindi - termina Cavandoli - dai tempi più lunghi,
i cui risultati si vedono dalla capacità di rispondere alle esigenze
dei nostri clienti in tempi e con costi ragionevolmente corretti”.
Ancora una volta una realtà industriale italiana si rimbocca le
maniche e ‘da sola’ trova la via dell’innovazione e la capacità di
competere in un ambito internazionale.
La ricetta del successo Italkrane: uomini, tecnologie, tanta forza di volontà e vision da parte del management!
Storie Di SuCCeSSo italkrane
mastro_interviste.indd 25 7-11-2011 16:48:15
26
Riello UPS: soluzioni per la continuità del business
Di Valerio Alessandroni
I sistemi UPS sono collocabili in un mercato che sep-
pur maturo in termini di offerta non è certo scevro di
continua innovazione e caratterizzato da opportunità di
crescita reale da parte della domanda che, in manie-
ra pervasiva, sta conquistando nuovi settori applicativi
e tecnologici. Un mercato interessante, che vede la
presenza –in veste di leader- di Riello UPS che ha scelto
di investire su un prodotto interamente italiano. Questo
determina due effetti sostanziali: avere un prodotto altamente
affidabile perché seguito direttamente dalla progettazione fino
alla fase di distribuzione e successivamente di assistenza tec-
nica. Una filiera che facilita l’applicazione del ‘miglioramento
continuo’, poiché vi è la possibilità di avere informazioni lungo
tutto il processo, per poter intervenire in corso d’opera sul pro-
dotto qualora si riscontri un’ulteriore esigenza o una possibilità
di miglioramento dello stesso. Un ciclo virtuoso che oltre che a
generare un miglior risultato produttivo garantisce l’immagine di
qualità che l’azienda vuol mantenere.
Fondata nel 1986, Riello Elettronica è una holding di parteci-
pazioni in imprese che operano nell’elettronica civile e indu-
striale, nel settore impiantistico e informatico dell’energia, nella
produzione di gruppi di continuità, nei sistemi di sicurezza e nella
domotica. Ha iniziato la sua attività con la produzione di alimen-
tatori switching per applicazioni informatiche, proseguendo poi
nella produzione di Gruppi Statici di Continuità (UPS). Oggi tutte
le attività inerenti ai Gruppi di Continuità sono state concentrate
nella società Riello UPS, struttura che si è consolidata nel tempo,
anche grazie all’acquisizione di società operanti nel settore,
venendo così a formare un gruppo di dimensioni internazionali.
Per meglio comprendere posizionamento, strategie e sviluppi
futuri abbiamo incontrato ed intervistato Salvatore Moria, Diret-
tore Commerciale Italia di Riello UPS che ci ha fornito un quadro
chiaro sulle attività aziendali.
Che cosa distingue la produzione di Riello UPS rispetto a quella di altri concorrenti presenti sul mercato?Riello UPS vanta una lunga esperienza nel settore della continu-
ità e qualità dell’energia elettrica ed è oggi una delle aziende
leader in Europa nella fornitura di UPS monofase e trifase nella
gamma di potenza da 400VA a 6400kVA. Oltre ai prodotti che
utilizzano le fonti di energia tradizionali, sono ora proposti sistemi
che trasformano l’energia solare in energia elettrica (Inverter
solari) che consentono di immettere l’energia da essi convertita
nella rete di alimentazione. Inoltre, Riello UPS prevede un’ampia
Ogni processo di business è legato a sistemi digitali, i quali per funzionare necessitano di un’erogazione continua di energia elettrica, un dominio in cui gli UPS oramai giocano un ruolo fondamentale. Uno dei leader di settore è un’eccellenza italiana: Riello UPS che nel proprio portfolio di offerta annovera un’intera gamma di sistemi atti ad assicurare un’alimentazione continua di energia elettrica ai sistemi informatici, alle reti bancarie, nei trasporti, nell’industria, nella sanità e nelle grandi infrastrutture.
ELETTRONICA Riello UPS
mastro_elettronica.indd 26 8-11-2011 14:21:40
27
offerta di stabilizzatori, soccorritori per applicazioni di sicurezza
ed emergenza, armadi rack e accessori per la connettività. Con
una gamma di oltre 60 modelli, i cui standard qualitativi supera-
no di gran lunga i requisiti fissati in sede UE, Riello UPS alimenta
e protegge qualunque tipo di apparecchiatura, dalla singola
postazione di lavoro al Data center di ogni dimensione, dalla
singola macchina operatrice alle macchine utensili e a quelle
speciali. L’esperienza acquisita con innumerevoli installazioni
effettuate presso aziende di ogni dimensione, enti e strutture
consente a Riello UPS di assicurare un flusso di energia costante
e di qualità anche nelle condizioni più critiche. In sintesi, Riello
UPS progetta e produce dispositivi che sono frutto di un eleva-
tissimo livello di esperienza, capaci di garantire la massima affi-
dabilità ed efficienza nell’erogazione di energia a qualsiasi tipo
di utenza e in qualsiasi condizione operativa. Inoltre, Riello UPS
è in grado di offrire soluzioni su misura per le specifiche esigenze
del cliente: non solo singoli prodotti, ma sistemi di continuità che
sono in grado di far fronte alle più diverse applicazioni, con l’ob-
biettivo di garantire la più elevata disponibilità di alimentazione.
A questo scopo è stato istituito il servizio TEC (Technical Energy
Consultant) costituito da esperti nel settore dell’energia che
debbono fornire consulenza tecnica sulle normative e supporto
ai progettisti di impianti.
Che cosa significa ‘Power Quality’ per Riello UPS e qual è il valo-re aggiunto che questo concetto può offrire all’utilizzatore?La Power Quality è definita in relazione a due parametri carat-
terizzanti l’energia erogata: continuità, ossia garanzia dell’ero-
gazione dell’energia e qualità in termini di frequenza, valore
efficace e forma d’onda. Per noi Power quality va a braccetto
con ‘Business Continuity’, cioè la garanzia di continuità nel fun-
zionamento di impianti e sistemi anche a fronte di eventi critici.
Riello UPS presenta un’offerta molto articolata di prodotti: attual-
mente sono 15 le linee di produzione relative ai Gruppi Statici di
Continuità. Realizzati con diverse architetture tecnologiche, che
rappresentano lo ‘Stato dell’Arte’ in questo specifico settore.
Il concetto di qualità fa oramai parte del DNA della cultura
aziendale e tutto (prodotto, personale, servizi) ruota attorno a
questo centro di gravità permanente. Se la qualità del prodotto
è condizione imprescindibile, quello che fa la differenza è il fat-
tore umano. Il senso di responsabilità e di appartenenza hanno
creato quelle condizioni indispensabili per raggiungere traguardi
importantissimi. Un grande lavoro di squadra che vede, ognuno
nel proprio ruolo, operare al meglio per raggiungere i migliori
risultati. Le certificazioni di qualità ottenute in questi anni e che
continuamente vengono riconosciute alla Riello UPS dagli enti
preposti, ne sono la prova più evidente.
Riello UPS punta molto sulle attività di R&D. Ma in un comparto apparentemente ‘maturo’ come quello degli UPS su quali aspetti si concentrano tali attività?In merito alla Ricerca e Sviluppo, devo confermare che rimane
un’attività da sempre perseguita; a tal proposito sottolineo la
presenza di ben due Centri Ricerca d’eccellenza: uno a Legna-
go (VR), dove avviene la progettazione UPS standard con tec-
nologia senza trasformatore fino a 120 kVA; l’altro a Cormano
(MI), dove si effettua la progettazione di UPS con trasformatore
fino a 800 kVA e prodotti fuori standard su specifiche del cliente.
Ai programmi svolti nei due centri, si aggiunge l’importante lavo-
ro di ricerca e sviluppo di Inverter per applicazioni dedicate agli
impianti solari fotovoltaici.
I laboratori Riello UPS sono all’avanguardia nella progettazione,
sviluppo e test di tecnologie innovative, che consentono di
ridurre drasticamente le perdite di energia e nello stesso tempo
di tagliare le emissioni di CO2. In questo ambito, Riello UPS è
stata tra i promotori più attivi della disciplina europea che ha
fissato rigidi standard di efficienza. In più, ha lanciato un proprio
sistema di ecoclassificazione che, in base a standard ancora più
stringenti e rigorosi rispetto a quelli fissati in sede europea, facilita
gli utenti nella scelta del gruppo di continuità più indicato per le
proprie esigenze e più efficiente in termini di ecocompatibilità.
Una grande attenzione al problema ambiente ha indotto Riello
UPS a partecipare attivamente a diffondere una cultura di svi-
luppo sostenibile a favore della riduzione dei consumi energeti-ci. A tal fine sono stati realizzati progetti eco-compatibili e sono
stati promossi ingenti investimenti nella ricerca di nuove tecnolo-
gie per lo sfruttamento di ‘fonti pulite’ e per realizzare le nuove
linee di prodotto relative agli UPS ad alta efficienza. Un impegno
sociale che vuole aiutare il presente e soprattutto condiziona-
re positivamente il futuro, coniugando al meglio l’inevitabile
necessità di energia con una salvaguardia dell’ambiente; la
certificazione ISO 14001 di sistema di gestione ambientale è una
conferma di questo impegno.
ELETTRONICA Riello UPS
mastro_elettronica.indd 27 8-11-2011 14:21:43
28
I tre pilastri della produzione Riello UPS
Di Valerio Alessandroni
Che cosa distingue, sul piano tecnico, la produzione di Riello UPS rispetto a quella di altri concorrenti presenti sul mercato? E’ forse la scelta dei compo-nenti? Oppure la qualità dei processi di produzione? O, ancora, si tratta delle soluzioni elettroniche avanzate adotta-te dall’azienda?
“La risposta va cercata nei valori del brand di Riello UPS - rispon-
de Buscherini - partiamo dal primo valore, quello dell’innova-
zione continua. Riello UPS ha istituito da alcuni anni due Centri
Ricerche d’eccellenza: uno a Legnago (VR), l’altro a Cormano
(MI), in entrambi i casi puntando costantemente l’attenzione
sulle nuove tecnologie offerte dal mercato”. L’ing. Buscherini
prosegue spiegando che ogni Centro di Ricerca è strutturato in
tre diverse aree di competenza, cui corrispondono le differenti
fasi progettuali: l’Area Progetto, dove sono concepiti e proget-
tati i nuovi UPS; l’Area Sperimentale, che comprende i labora-
tori dove si svolgono le attività di prova ed analisi dei prototipi;
infine, l’Area Collaudo, in cui vengono effettuate le prove per la
validazione dei prodotti.
“Il secondo valore è quello delle soluzioni sostenibili ed ecocom-
patibili”, egli sottolinea. In particolare, Riello UPS è tra i prota-
gonisti e promotori del Codice di Condotta (CoC - Code of
Conduct on Energy Efficiency and Quality of AC Uninterruptible
Power System) e primo costruttore europeo che identifica i pro-
pri prodotti in relazione al livello di efficienza energetica ECO.
Il Codice di Condotta è un documento firmato dai maggiori
costruttori europei di UPS ed indirizzato alla Commissione Euro-
pea, che definisce degli obiettivi di efficienza energetica per le
gamme di potenza da 10kVA a 800kVA, dal 100% al 25% di ca-
rico. Per un UPS da 200kVA ad esempio, il termine di riferimento
del rendimento a pieno carico è 93% nel modo di funzionamen-
to normale on-line doppia conversione. Nell’attenzione rivolta
al problema ambientale, Riello UPS ha definito investimenti di
Ricerca e Sviluppo verso anche altri aspetti tecnici che hanno
un impatto sull’ambiente: il sistema di gestione delle batterie,
per allungare la vita delle stesse e per ridurre il consumo di
componenti come ventilatori e condensatori; la bassa distor-
sione armonica dello stadio di ingresso, per ridurre l’impatto
sui dispositivi a monte ed elevato fattore di potenza di ingresso
(0,99); e il sistema ‘Smart Mode’, nel quale l’UPS sceglie il miglior modo di funzionamento in relazione delle condizioni della rete di alimentazione e delle richieste di protezione del carico. Il terzo valore indicato da Buscherini è quello dell’Italianità:
una visione internazionale per un prodotto tutto italiano. “In
un contesto nel quale numerose aziende nel mondo scelgono
di produrre in aree che consentono di diminuire sensibilmen-
te i costi di manodopera, spesso sacrificando la qualità dei
prodotti, Riello UPS ha scelto di investire su prodotti interamen-
te italiani - spiega Buscherini - questo determina due effetti
sostanziali. In primo luogo, permette di avere un prodotto
altamente affidabile perché seguito dalla progettazione fino
alla fase di distribuzione e di assistenza tecnica, senza alcuna
interruzione che ne comprometterebbe il risultato ottimale. Il
secondo effetto, molto importante, si esprime nel concetto di
‘miglioramento continuo’, ossia nella possibilità di avere infor-
mazioni costanti e continue di ritorno dal campo, per poter
modificare in corso d’opera il prodotto nel momento in cui si
dovesse riscontrare un’ulteriore esigenza o una possibilità di mi-
glioramento dello stesso: un miglior risultato produttivo che ha
A completamento dell’intervista pubblicata nelle pagine precedenti, Luca Buscherini, Direttore Marketing di Riello UPS, ci illustra le particolarità della produzione dell’azienda di Legnago.
ELETTRONICA Riello UPS
mastro_elettronica.indd 28 9-11-2011 17:30:27
29
un effetto benefico diretto sulla vendita e sull’assistenza tecnica
successiva e che garantisce l’immagine di qualità che l’azienda
vuol mantenere”.
Il valore aggIunto della Power QualItyChe cosa significa ‘Power Quality’ per Riello UPS e qual è il valore aggiunto che questo concetto può offrire all’utilizzato-re in termini di maggiore regolarità dell’erogazione, risparmio energetico, ecc.?“Obiettivo di Riello UPS è realizzare prodotti affidabili ed efficien-
ti, uniti in soluzioni globali al fine di garantire la Power Quality,
ossia la ricerca di un’elevata qualità dell’energia”, risponde Bu-
scherini. “La Power Quality è definita in relazione a due parame-
tri caratterizzanti l’energia erogata: la continuità, ovvero la ga-
ranzia dell’erogazione dell’energia,
e la qualità in termini di frequenza,
valore efficace e forma d’onda.
Il valore aggiunto della Power Qua-
lity in Riello UPS è certamente la
capacità di soddisfare i parametri
base della sicurezza dell’energia,
ma anche la capacità di offrire
un’articolata gamma di prodotti
tale da poter garantire soluzioni
altamente specifiche adatte ad
ogni esigenza”.
Riello UPS è presente in molti settori,
come Industria, Energia, Trasporti
ai Servizi, Banche e così via. Che
cosa distingue un UPS per uso
industriale rispetto, ad esempio, ad
un analogo prodotto installato in
una banca o in una compagnia di
assicurazioni?
“I prodotti industriali si distinguono
da quelli per altri tipi di installazioni
su molti punti - risponde Buscherini.
- innanzitutto, la personalizzazio-
ne: i prodotti industriali richiedono
spesso altri livelli di personalizzazio-
ne. Quasi mai i prodotti industriali
sono standard, praticamente ogni
installazione è quasi un prodotto a
sé. In secondo luogo, la robustezza
necessaria per resistere alla solle-
citazioni di un ambiente industriale
(sporcizia, vibrazioni, temperatura,
umidità, ecc). Terzo, gli standard e
i protocolli specifici da soddisfare.
Infine, a volte livelli specifici di affi-
dabilità e qualità da soddisfare”.
Il Prodotto dI PuntaQual è il prodotto di punta di Riello UPS per l’industria? Quali sono le caratteristiche tecniche
principali e perché il prodotto può ritenersi particolarmente avanzato?
“Non esiste un prodotto specifico - afferma Buscherini - Riello
UPS, grazie al suo servizio di consulenza (TEC) è in grado di segui-
re i clienti durante la fase progettuale e suggerire il prodotto più
adatto alle loro esigenze specifiche. Comunque, tra i prodotti
di punta è giusto citare il Multi Sentry, soluzione trafoless con po-
tenza da 10 a 120 kVA, particolarmente adatto per applicazioni
light industrial come quelle per il trasporto aereo e ferroviario.
Inoltre, il Master HP, soluzione full Igbt con trasformatore in uscita
con potenza da 100 a 500 kVA, e il Master MPS, soluzione
classica a SCR con trasformatore in uscita con potenza da 10
a 800 kVA. Si tratta di soluzioni adatte per ambienti particolar-
mente impegnativi e con grosse potenze in gioco”.
ELETTRONICA Riello UPS
mastro_elettronica.indd 29 9-11-2011 17:30:32