NewSImpresa Magazine Nr.4 - Novembre 2011

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INFORMAZIONE E APPROFONDIMENTI DEI MERCATI: ICT, AUTOMAZIONE, ELETTRONICA, ENERGIA MAGAZINE New SImpresa Anno 1 Novembre 2011 – Supplemento a www.newsimpresa.it - Diffusione Gratuita - N. 4/2011 CAD 3D Evoluzione e strategie MECCANICA MECCATRONICA Ambiente ed energia SPECIALE BIMEC La biennale della meccatronica

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La testata di NewSImpresa dedicata alle PMI, con approfondimenti nel settore Automazione Industriale, Meccatronica, Elettronica, Elettrotecnica, Energia, ICT, PLM, CAD3D.

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INFORMAZIONE E APPROFONDIMENTI DEI MERCATI: ICT, AUTOMAZIONE, ELETTRONICA, ENERGIA

MAGAZINEMAGAZINEMAGAZINEMAGAZINE

NewSImpresa Anno 1 Novembre 2011 – Supplemento a www.newsimpresa.it - Diffusione Gratuita - N. 4/2011

CAD 3DEvoluzione e strategie

MECCANICA MECCATRONICAAmbiente ed energia

SPECIALE BIMECLa biennale della meccatronica

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EDITOREPentaconsulting SrlPiazza Caiazzo, 2 20124 MilanoTel. 02 92958990 - fax 02 700595960

REDAZIONEDirettore ResponsabileMassimo [email protected]

Direttore TecnicoValerio [email protected]

Segreteria di redazioneArianna [email protected]

Art DirectorIvan [email protected]

StampaC&M print s.a.s.Via Sardegna, 13 - 20060 Vignate (MI)

Autorizzazione del Tribunale di Milano n.493 del 7/10/2009

SOMMARIONumero 4 - novembre 2011

AIDAM (Associazione Italiana di Automazione Meccatronica)

Autodesk Srl

Beckhoff Automation Srl

COMSOL S.r.l.

Dassault Systèmes Italia Srl

easiTEC Srl

Festo SpA

Messe Frankfurt Italia Srl

Negroni Key Engineering Srl

Novasystem Srl

Omron Electronics SpA

Pentaconsulting Srl

Riello UPS SpA

Siemens Industry Software Srl

INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO

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Pag. 4

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EdiTToriale

ICT-PLM SPECIALE CAD 3D:CAD 3D: evoluzione e strategie

SIEMENS INDUSTRY SOFTWARENX 8: next step, next value per lo sviluppo dei prodotti

COMSOL 4.2Ala simulazione multi fi sica allargata

INTERVISTEeasiTECla capacità di rendere semplice la tecnologia avanzata

NKE Quando il partner IT di riferimento è di Platinum

NOVASYSTEMCAD 3D e PDM la strategia del FARE porta al successo

Automazione senza fi li

STORIE DI SUCCESSOITALKRANECAD 3D e PDM per sollevare 300 tonnellate

ELETTRONICARiello UPS: soluzioni per la continuità del business

I tre pilastri della produzione Riello UPS

OMRONAutomazione delle macchine senza compromessi

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Edi oriale

Avevo pensato questo spazio solo per Steve Jobs, ma il fattaccio occorso in Malesia mi ha talmente turbato che, in corsa, ho dovu-to rivedere la mia rifl es-sione. Iniziamo da colui il quale è considerato indissolubilmente anima

e testa di Apple. Una persona certamente non facile, che poteva risultare arrogante, ma la cui visione sulla tecnologia e, soprattutto, sui suoi uti-lizzi futuri ha avuto pochi eguali nella storia; non a caso Jobs è stato protagonista della creazione di prodotti inimmaginabili fi no a qualche tempo fa, e che hanno avuto una diffusione straordi-naria, come i 15.000.000 di ipad consegnati in soli 9 mesi dal lancio del prodotto. Ho letto molti commenti intorno alla sua dipartita, ho condi-viso l’inchiostro speso a dipingerne l’ immagine di ‘visionario anticipatore’, fermamente convin-to della necessità di essere sempre ‘affamati’ di nuovo sapere e di innovazione e, magari, anche un pò pazzi. Ho apprezzato in lui la convinzio-ne che, se si crede davvero in un’impresa, non è lecito arrendersi solo perché, in prima istanza, essa appare impossibile ai più. La fermezza nelle proprie convinzioni e la tenacia nel metterle in atto: ecco i principali insegnamenti che il padre della Apple ci ha lasciato. Tralasciando queste rifl essioni di carattere generale, di cui molto si è scritto in tutto il mondo, vorrei ora soffermarmi su due aspetti che riguardano Steve Jobs: quello delle origini e quello caratteriale; penso, infatti, che entrambi siano riconducibili all’arte di voler ‘imprendere’ e, quindi, di costruire ricchezza e valore per sé e per gli altri. Ma andiamo con or-dine. Per quanto riguarda le origini, è bene ricor-dare che Jobs fu rifi utato dalla famiglia naturale: questo imprinting ha quindi generato in lui una voglia di riuscire, di farcela, di essere considerato

nonostante tutto, di riscattarsi. Il carattere è fi glio del punto precedente: Steve Jobs era infatti ra-pido, determinato, visionario-tenace e abituato a giocare d’anticipo. La ricetta sembra quasi naturale: motivazione, energia positiva, traguar-di-sfi da, rischio sulla propria tasca (pelle)! Guar-diamoci intorno, quanti ne vediamo che si posso-no paragonare a lui? Quanti invece occupano posti ‘per lo sviluppo del benessere e dell’inno-vazione’ e hanno come unica dote il patronimi-co o peggio, gli interessi personali, o poco più? Certo, a volte la determinazione e la sicurez-za nelle proprie capacità possono essere con-fuse con arroganza e menefreghismo verso chi ci sta intorno: seguendo le orme di Steve Job, c’è il rischio di apparire prepotenti e pre-suntuosi, anzi, diciamolo, anche un po’ st... Di sicuro il lato umano ha una grandissima im-portanza, anche nei rapporti di lavoro; ma per-ché ci si aspetta che siano sempre gli altri che lo debbano avere ben sviluppato e orientato ver-so di Noi? Quante volte abbiamo cercato Noi di comprendere le ragioni della persona che ci sta di fronte, che consideriamo arrogante, ma da anni confeziona stipendi? Forse il tema meritereb-be una rifl essione al di fuori di questo EdiTToriale.Veniamo a Super SIC, a quel cespuglione (mi auguro non me ne voglia) con la voglia di vincere e rischiare, al ragazzone che ha sem-pre lanciato il cuore oltre l’ostacolo e che, in compagnia, era un ragazzo normale, sempre sorridente. Per chi, come me, non era ancora riuscito a dare una dimensione reale al FATO, dopo l’incredibile successione di eventi casuali e negativi occorsi durante e dopo l’incidente,non rimane che accettare che la mala sor-te esiste e, spesso, si annida in episodi ba-nali nell’ occorrere, ma tragici nei risultati.Cari S2 continuate a correre lassù… Speria-mo che il vostro insegnamento venga raccolto quaggiù. Massimo Fucci

I STEVE,I SIC

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22-24.5.2012 SPS/IPC/DRIVES/ITALIA

Tecnologie per l’Automazione IndustrialeSistemi e ComponentiFiera e Congresso

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Di Massimo Fucci

L’andamento dell’industria manifatturiera rimane

uno degli indicatori della ‘ricchezza vera’ di un

Paese. In Italia troviamo alcune eccellenze (non

necessariamente grandi aziende) che operano

con successo, anche in un contesto internaziona-

le. Le nostre imprese più serie, indipendentemen-

te dalla loro dimensione, si stanno interrogando

su come sia possibile fornire una risposta alla

concorrenza che, in alcuni casi, come quello cinese, può con-

tare su mercati in crescita del PIL a due cifre e da un costo del

lavoro e delle infrastrutture decisamente più basso del nostro. La

risposta contiene certamente almeno tre elementi da tenere in

seria considerazione: innovazione, integrazione e focalizzazio-

ne. Una strategia aziendale vincente, orientata allo sviluppo di

prodotti di qualità, vede l’infrastruttura informatica come uno

strumento determinante e in cui le soluzioni che sovrintendono

alla progettazione dei prodotti, occupano, a ragion veduta, un

posto in prima fila.

Il CAD 3D rappresenta una delle pietre miliari delle applicazioni

a supporto del ciclo sviluppo prodotto. Un vero e proprio salto di

qualità progettuale e culturale che ha visto una moltitudine di

progettisti passare dal ‘tecnigrafo elettronico’ (come si è apo-

strofata per lungo tempo la modalità di progettazione 2D) allo

sviluppo, simulazione e gestione di modelli tridimensionali digitali

in grado di poter essere modificati e testati come se fossero

oggetti reali.

La crescita di questo mercato, secondo quanto indicato dallo

studio annuale del mercato PLM in Italia sviluppato da Penta-consulting (www.pentaconsulting.it), è favorita da alcune aree

specifiche, tra cui le applicazioni software per le diverse simula-

zioni in fase di progettazione, poiché riducono drasticamente la

necessità di costruire prototipi fisici.

Un altro elemento che fa da additivo al mercato delle soluzioni

CAD 3D è l’integrazione dei dati di prodotto con gli altri processi

CAD 3D: evoluzione e strategie

ICT - PLM Speciale CAD 3D

Il ciclo di sviluppo prodotto ha tra i suoi pilastri le soluzioni CAD 3D. Un elemento essenziale che è alla base della realizzazione di prodotti digitali funzionali e funzionanti, prima della loro realizzazione fisica; una modalità che riduce tempi e costi ed aumenta la qualità del prodotto finale.

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IL PRIMO PASSO VERSO IL SUCCESSO DEI VOSTRI PROGETTI Capital Project Management

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fornitori e risorse, esercizio di impianti, manutenzione e altro ancora, Dassault Systèmes fornisce applicativi software mission-critical per

alla consegna, dall’esercizio alla manutenzione.

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aziendali. Il dipartimento di ingegneria (l’ufficio tecnico), nel

quale nascono e si strutturano i prodotti, grazie ai modelli 3D

è in grado ora di lavorare meglio con la divisione marketing e

con quella commerciale; esso rende disponibili infatti i prototipi

digitali, del tutto simili a quanto potrà essere realizzato e, grazie

all’utilizzo di una lista delle parti univoca, consente (finalmente)

di rafforzare l’efficacia dell’ufficio acquisti, che ora è messo

in grado di ordinare per tempo e con precisione le parti e

sottoparti, non solo quelle commerciali a catalogo, ma anche

quelle ad hoc, grazie alla possibilità di inserire nelle specifiche il

modello 3D sviluppato.

Dal lato dell’offerta il mercato è concentrato su pochi operatori

che hanno messo a punto, anche grazie ad una campagna

di acquisizioni che ha interessato sia ex-protagonisti sia azien-

de start-up innovative, un portafoglio di offerta completo ed

integrato in cui si trovano tutte le funzionalità necessarie alla

realizzazione di prodotti caratterizzati da un elevato standard

qualitativo e da costi compatibili con le esigenze di marginalità.

Per fornire una panoramica in merito a posizionamento, strate-

gie ed elementi differenzianti abbiamo dato voce alle singole

aziende, a cui abbiamo rivolto due domande: Quali sono le caratteristiche peculiari/differenzianti della Vostra produzione e quali le Vostre strategie e sviluppi? Quali sono gli sviluppi futuri e le tendenze della Vostra offerta?

Per Autodesk risponde Christian Domange - Manufacturing

South Europe Director (www.autodesk.it):

Per il mercato manifatturiero abbiamo favorito l’integrazione

fra le funzionalità di progettazione meccanica 3D di Inventor

e quelle contenute nei software per la visualizzazione, consen-

tendo agli utenti la gestione con la stessa interfaccia e lo stesso

database di tutte le diverse applicazioni di ausilio alla proget-

tazione. Aver riorganizzato l’intera gamma di strumenti software

integrandoli in suite dedicate, con le quali seguire l’intero wor-

kflow del prodotto, risponde a specifiche esigenze di conteni-

mento dei costi di acquisto, dei costi della messa in esercizio e,

non ultimo, la riduzione del time to market. In particolare la nuo-

va Autodesk Product Design Suite, sviluppata per agevolare lo

sviluppo della fase di progettazione, grazie alla presenza di una

ulteriore semplificazione dell’intero processo di workflow per il

Digital Prototyping. Sempre per il settore manifatturiero abbiamo

anche aggiornato la Autodesk Factory Design Suite 2012, una

soluzione per l’ottimizzazione e la definizione del layout 2D/3D di

stabilimenti industriali che consente alle industrie manifatturiere

di prendere decisioni di layout più consapevoli attraverso la

creazione di prototipi digitali degli stabilimenti stessi.

Per il futuro, focus sull’area della simulazione dove abbiamo

recentemente potenziato la nostra offerta anche grazie alla

acquisizione dell’azienda Blue Ridge Numerics, specializzata in

software di fluidodinamica computazionale (CFD). E, non ultimo,

su nuovi servizi basati sulla tecnologia cloud, per fornire ai clienti

sempre maggiore mobilità, nuove funzionalità per affrontare al

meglio i processi di progettazione e ingegnerizzazione. Grazie al

cloud, le aziende di ogni dimensione, potranno rispondere alle

prossime sfide dettate dal mercato.

ICT - PLM Speciale CAD 3D

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Autodesk is registered trademarks or trademarks of Autodesk, Inc., and/or its subsidiaries and/or affiliates in the USA and/or other countries. All other brand names, product names, or trademarks belong to their respective holders. Autodesk reserves the right to alter product and services offerings, and specifications and pricing at anytime without notice, and is not responsible for typographical or graphical errors that may appear in this document. © 2011 Autodesk, Inc. All rights reserved.

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Per Dassault Sistèmes Italia risponde Gianluca Gonella - Ammi-nistratore Delegato (www.3ds.com):

Con l’introduzione della V6, la proposta di Dassault Systèmes

ha messo l’innovazione collaborativa in 3D al centro dell’attivi-

tà aziendale, contribuendo ad accelerare la transizione verso

il PLM di seconda generazione e andando oltre la funzione

dei tradizionali strumenti software CAD. CATIA V6 offre infatti

un’esperienza unica di sviluppo digitale del prodotto, grazie alla

quale le aziende possono letteralmente ‘dare vita’ ai progetti in

3D con un grado di realismo senza paragoni. Questo è possibile

grazie all’estensione dell’utilizzo dei dati generati dal CAD al di

fuori dell’ufficio di progettazione. In particolare, con le soluzioni

3DVIA, Dassault Systèmes promuove il 3D come linguaggio uni-

versale di comunicazione per aziende e consumatori. La suite di

prodotti 3DVIA consente di creare, vivere e condividere qualsiasi

idea con grande precisione e realismo, senza alcun limite se non

la propria immaginazione.

Per il futuro Dassault Systèmes sta sviluppando la propria offerta

nella direzione ‘cloud’. Grazie a questa nuova modalità di forni-

tura delle nostre tecnologie e dei nostri servizi, aziende di tutte le

dimensioni avranno la possibilità di aumentare il tasso di innova-

zione, sfruttare le community per stimolare la creatività e, in ultima

analisi, realizzare prodotti di maggior successo senza infrastrutture

IT o spese amministrative aggiuntive. Da alcuni mesi sono già

attivi i nostri primi servizi collaborativi 3D e PLM in modalità cloud,

che sfruttano le tecnologie SaaS/IaaS a beneficio dei nostri

clienti. Con la piattaforma di 3DS, ogni sviluppatore può avvalersi

dell’architettura organica aperta della Versione 6 online.

Per PTC risponde Fabrizio Ferro - Director, Technical Sales & Busi-ness Development (www.ptc.com):

La novità più interessante del 2011 che influenzerà tutto lo

sviluppo delle soluzioni per la modellazione nel prossimo futuro

è certamente rappresentata da CREO con il quale intendia-

mo fornire l’applicazione ritagliata su misura rispetto al ruolo

della persona che la utilizzerà. Per soddisfare questo requisito

CREO è basato su 4 tecnologie innovative: AnyRole, AnyMode

Modeling, AnyData Adoption ed AnyBOM e declinato in ‘Apps’

che raccoglieranno le funzionalità rendendole disponibili agli

utilizzatori in un’interfaccia semplice, dotata di tutti i comandi

necessari a portare a termine un determinato compito. Queste

Apps cresceranno in numero e funzionalità con il passaggio alle

nuove release e nella prima release comprendono, tra le altre,

le apps per la modellazione parametrica (CREO Paramentric) e

ICT - PLM Speciale CAD 3D

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per la modellazione diretta (CREO Direct). Queste, per la prima

volta, sono in grado di interoperare garantendo il mantenimento

ed il riconoscimento delle funzioni nel passaggio da una modalità

all’altra, e la massima libertà per quanto riguarda la scelta del

paradigma di modellazione e dando la possibilità di passare da

un paradigma all’altro più volte senza perdita di dati.

Lo sviluppo futuro della soluzione per la modellazione è rap-

presentato dall’aggiunta di funzionalità e di nuove Apps alla soluzione CREO. Le nuove Apps in particolare saranno indirizzate

a soddisfare esigenze connesse alla gestione della confi gurazio-

ne. Chiunque abbia avuto a che fare con problemi di questo

tipo sa che una parte della gestione della confi gurazione può

essere fatta all’interno dello strumento CAD, mediante l’utilizzo

di alcune tecniche di modellazione e di strutturazione delle

informazioni, e all’esterno operando su distinta e anagrafi che.

L’unica possibilità è quella di far lavorare le due ‘anime’ della

confi gurazione in modo integrato. Le funzionalità di visualizzazio-

ne presenti in CREO, combinate con le funzionalità di gestione

della sua confi gurazione e con quelle di Windchill, consentiran-

no di portare a termine il compito con successo.

Per Siemens PLM Software risponde Gian Luca Sacco - Direttore Marketing Sud Europa (www.siemens.it/plm/):

Le aziende hanno l’esigenza di ridurre costantemente i costi di

sviluppo, migliorare la produttività, incrementare la qualità e,

per riuscire a rispettare i cicli di progettazione sempre più serrati,

i team di progetto devono avere accesso ai dati aziendali più

recenti per monitorare i progressi, gestire i rischi, minimizzare

ICT - PLM Speciale CAD 3D

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Siemens PLM Software (www.plm.automation.siemens.com/it_it/), business unit di Siemens Industry Automation Division, ha rila-sciato una nuova versione del software NX, denomina-ta NX8. Una soluzione integrata per la progettazione, analisi e produzione (CAD/ CAE /CAM), nell’ambito delle soluzioni per la gestione del ciclo di vita dei pro-dotti (PLM).Diverse le migliorie in ambito manifatturiero, con fun-zionalità nuove o potenziate per la progettazione di macchinari e attrezzature, e altre migliorie che unisco-no l’automazione della progettazione di attrezzature con gli strumenti di valutazione CAE.

In particolare, gli utenti troveranno in NX 8: una nuova tecnologia dei ‘moduli di parti’ che semplifica la modellazione e la modifica di progetti complessi; l’ampliamento degli strumenti di convalida dei pro-getti e HD3D che migliora l’interazione, arricchisce la reportistica e la presentazione grafica dei dati PLM da diverse fonti; Synchronous Technology potenziata per semplificare la modifica dei modelli e la gestione della modellazione geometrica multicad; la modellazione delle feature in NX 8 che è stata migliorata in termini di flessibilità e di controllo nella creazione di campiture.

Se si considerano le funzionalità di simulazione di NX 8, queste offrono nuove soluzioni per l’ottimizzazione e l’analisi multi fisica, insieme a nuovi metodi per l’analisi di assiemi complessi. Le migliorie a NX Nastran riguar-dano l’analisi non-lineare e dinamica e un aumento delle prestazioni di calcolo associate a una maggiore facilità della modellazione. Le migliorie alla simulazione a livello di sistema sem-plificano la gestione degli assiemi a elementi finiti e potenziano la capacità di calcolo per l’analisi fluido-dinamica computazionale (CFD). Le funzionalità High Definition 3D (HD3D) offrono evoluzioni come le ‘misure dei risultati’ della simulazione, che consentono di collegare direttamente i risultati ai requisiti in modo da supportare le decisioni dei team di lavoro. Le miglio-rie di NX CAM per macchinari e attrezzature pesanti potenziano le funzionalità esistenti in ambito dell’auto-mazione della programmazione e simulazione integra-ta di macchine utensili, aggiungendo nuove funzioni automatizzate che semplificano la generazione di per-corsi utensile intelligenti. In sintesi, NX 8 offre una serie di migliorie e nuove funzionalità che riguardano tutti gli strumenti di progettazione e digital manufacturing, nell’ottica di una maggiore produttività nello sviluppo dei prodotti.

ICT - PLM

NX8: NeXT sTeP, NeXT vaLue Per Lo svILuPPo deI ProdoTTI

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Gli Intervistati dello speciale CAD 3D

Gianluca Gonella Amministratore Delegato Dassault Systèmes Italia

Christian DomangeManufacturing South Europe Director

di Autodesk

Gian Luca SaccoDirettore Marketing

Sud Europa di Siemens Industry

Software

Fabrizio FerroDirector

Technical Sales & Business Development di PTC

ICT - PLM ICT - PLM Speciale PDM

gli impatti e formulare centinaia di decisioni di progettazione

richieste. HD3D Visual Reporting consente ai team di progetto

di raccogliere istantaneamente tutte le informazioni necessarie

e visualizzarne direttamente l’impatto nel familiare contesto

dell’ambiente 3D del CAD.

Inoltre, queste esigenze hanno portato a un crescente utilizzo del-

la simulazione multifisica durante l’intero ciclo di vita del prodotto.

La comprensione del comportamento multifisico è una delle

sfide più importanti da superare per prevedere con precisione le

prestazioni del prodotto, ma la maggior parte degli strumenti di

simulazione tendono a essere specifici per dominio di analisi. NX

CAE risponde a molte delle sfide più impegnative nell’ambito del-

la simulazione grazie a un ambiente moderno e completamente

integrato che offre vantaggi significativi, tra i quali la possibilità di

effettuare analisi comparative in discipline diverse.

Per il futuro, opereremo nel segno della continuità e nel pieno ri-

spetto del nostro ‘mantra’, semplice e immutato da diversi anni:

non permettiamo che un cliente non raggiunga i propri obiettivi, poiché ci sentiamo responsabili del suo successo e facciamo in modo che questo nasca a qualsiasi livello dell’azienda. L’obiet-

tivo condiviso da tutti è, infatti, il successo delle aziende che

ci hanno dato fiducia negli anni. Ciascuna partnership è stata

costruita con pazienza e attenzione, per cui oggi si fonda su

rapporti solidi e duraturi in ogni settore di mercato. Su questa

base ben salda stiamo implementando, ormai da tempo, una

strategia che prevede due fronti paralleli: lo sviluppo di solu-

zioni per nuove discipline emergenti come la meccatronica e i

nuovi sistemi di progettazione, il supporto delle nuove piatta-

forme tablet per garantire l’accesso alle informazioni in mobi-

lità e soluzioni applicative verticali che mettono a disposizione

dei nostri clienti le best practice e i processi tipici di ciascun

settore industriale. In conclusione l’offerta, in termini funzionali,

presenta diverse aree di sovrapposizione ma anche alcu-

ne differenziazioni non banali. Ragion per cui il cliente deve

ricercare la differenziazione anche nella capacità potenziale, da parte del fornitore, di erogare un buon servizio post vendita,

nella fiducia nel lungo termine che ciascuno si sente di dare ai

singoli fornitori, e, non ultimo, nell’ambiente operativo (com-

mittenti e subfornitori) in cui ci si trova ad operare. Va però

espressamente puntualizzato che il successo non può prescin-

dere dalla cultura d’azienda e dalla capacità mutante delle

organizzazioni nello sviluppare un modello operativo in grado

di eseguire (anticipare)

le esigenze di mercato.

Infatti, le Aziende che

intendono mantenere

nel tempo un’elevata

qualità dei propri pro-

dotti, devono assicurarsi

che nel proprio ufficio

tecnico le attività di

progettazione e simula-

zione avvengano in un

ambiente integrato: non

è un mero fatto tecnolo-

gico, ma una situazione

che non deve sfuggire

all’attenzione del mana-

gement.

Il rischio non è più la quota di mercato, ma la sopravvivenza stessa dell’azienda.

ICT - PLM Speciale CAD 3D

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comsol.com /reactorwww.comsol.it/newsimpresa2011

ENERGIA SOLARE: Il tubo ricevitore permette il trasferimento di energia solare al fluido termovettore che lo attraversa e che raggiunge temperature tali da permettere la generazione di energia elettrica. La simulazione prevede la soluzione accoppiata deI trasporto di massa, quantità di moto ed energia, in presenza di irraggiamento, all’interno e tra le superfici del tubo. In figura sono mostrati il campo di temperatura e il vettore flusso di calore.

Simuli fedelmente le prestazioni dei suoi prodotti con COMSOL Multiphysics®, il software dall’usabilità eccezionale capace di includere tutti i fenomeni fisici presenti nel mondo reale. L’approccio COMSOL alla modellazione multifisica porta a risultati importanti e tangibili come la riduzione dei tempi di sviluppo e il supporto all’innovazione continua di prodotto e di processo.

Per saperne di più legga le storie di successo dei nostri utenti e segua i tutorial dedicati alla simulazione di applicazioni che coinvolgono trasporto di massa, quantità di moto ed energia in presenza di reazioni chimiche.

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© 2011 COMSOL SRL. COMSOL e COMSOL Multiphysics sono marchi registrati di COMSOL AB. Capture the Concept è un marchio di COMSOL AB. Gli altri prodotti o marchi sono marchi di fabbrica o marchi registrati dei rispettivi proprietari.

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Di Massimo Fucci

In un mercato dai tassi di crescita di altri tempi (a due

cifre), come quello del CAE (Computer Aided Enginee-

ring), secondo lo studio effettuato da Pentaconsulting

(www.pentaconsulting.it) vi sono operatori non vinco-

lati a singoli sistemi di modellazione che riescono ad

imprimere accelerazioni mozzafiato alle prestazioni delle

soluzioni proposte.

Questo è il caso di COMSOL (www.comsol.it) che ha

rilasciato la versione 4.2a con il preciso intento di dimostrare che

le barriere della simulazione multifisica possono essere abbattu-

te. La versione 4.2a include nuovi strumenti di geometria virtuale

che consentono di creare una mesh basata sulle parti essenziali

- decise dall’utente - del modello CAD originale. L’interazione

tra gli algoritmi di meshing e il solutore è stata migliorata per tutti

i modelli che prevedono la simulazione dell’avanzamento di un

fronte o la rimozione e/o deposizione di materiale, tali problemi

sono quindi risolti in modo più efficiente. Inoltre l’interoperabilità

CAD (funzionalità di fondamentale importanza per gli utenti

COMSOL) è stata ulteriormente potenziata con l’interfaccia

LiveLink: oltre a modellare con SolidWorks, Inventor, Pro/ENGINE-

ER, Spaceclaim, AutoCad o Creo Parametic, l’utente può lavo-

rare con COMSOL Multiphysics in un unico ambiente integrato

dove la parametrizzazione del modello è al servizio del processo

di soluzione e ottimizzazione del problema. Per tutti i prodotti la

geometria che viene resa disponibile nel modello COMSOL resta

sincronizzata e disponibile nel suo formato nativo nel CAD di

origine. Ciò vuol dire che tutte le impostazioni applicate a geo-

metria, interfacce fisiche e mesh sono mantenute anche dopo

diverse sincronizzazioni tra il CAD e COMSOL.

La nuova funzionalità di Parametric Surfaces permette la cre-

azione di superfici mediante espressioni analitiche o tabelle di

look-up. Ad esempio può essere usata per l’importazione di dati

topografici necessari alla simulazione di applicazioni geofisiche.

In termini di utilizzabilità hardware delle stazioni di lavoro, i solu-

COMSOL 4.2a La SiMuLaziOne MuLtifiSiCa aLLargata

iCt - PLM

Tempo di novità importanti in casa COMSOL che, questa volta, per il rilascio della nuova versione 4.2a ha pensato bene di operare direttamente sul nucleo centrale del software. Il risultato è toccabile con mano, un miglioramento delle prestazioni e l’ampliamento delle possibilità di simulazione multifisica offerte agli utenti. Le nuove funzionalità riguardano la soluzione a tutto tondo: la geometria, la mesh e il solutore.

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tori diretti COMSOL sono da anni oramai abilitati al calcolo su

processori multi-core e su cluster. Con questa versione sono stati

parallelizzati anche gli algoritmi di assemblaggio e i solutori itera-

tivi consentendo, in questo modo, un utilizzo, con soddisfazione

su qualsiasi computer, dal notebook al cluster.

Di estrema utilità – poiché già in vetta alle richieste di miglio-

ramento, stilate dagli utenti - la presenza di un nuovo Report

Generator per la pubblicazione dei propri risultati, in cui ogni sin-

golo modello può essere corredato da diverse informazioni, così

da permettere all’utente di documentare il proprio lavoro col

livello di dettaglio scelto in concordia con i relativi destinatari.

Nuova anche l’interfaccia utente di COMSOL Desktop e il suo

Model Builder: la struttura ad albero permette ora le operazioni

di drag-and-drop così da velocizzare ulteriormente la fase di

modellazione. Tutti i moduli sono stati oggetto di intervento ed

ora mettono a disposizione dell’utente ulteriori strumenti potenti

e semplici da usare. Le strutture modellate con l’ausilio dello

Structural Mechanics Module possono essere pre-stressate con

carichi meccanici, termici oppure di tipo arbitrario, derivanti

da accoppiamenti multifi sici. Diverse le applicazioni nuove o po-

tenziate: l’Acoustics Module è stato migliorato con l’aggiunta di

strumenti per la modellazione degli effetti termo-viscosi grazie ai

quali la simulazione di speaker e di microfoni miniaturizzati, pre-

senti ad esempio nei telefoni cellulari e nei più comuni dispositivi

portatili, sarà più precisa.

La nuova interfaccia fi sica High-Mach Number Fluid Flow del

CFD Module è disponibile per fl ussi viscosi e comprimibili aventi

velocità superiori a 0.3 volte la velocità del suono. I fl ussi possono

anche essere in condizione di saturazione (chocked) e con

onde di shock. Inoltre una nuova opzione multilayer è stata

aggiunta nell’Heat Transfer Module, al fi ne di rendere possibile la

modellazione del trasporto di calore in strutture sottili costituite

da diversi strati aventi conducibilità diversa. Ma non fi nisce qui,

la versione è di quelle che defi nire ricca è decisamente ridutti-

vo, poiché anche il Chemical Reaction Engineering Module e il Plasma Module sono stati potenziati con l’aggiunta dei nuovi

strumenti di modellazione delle reazioni di superfi cie, mentre

l’RF Module, anch’esso potenziato con l’aggiunta di nuovi

strumenti per la simulazione di applicazioni plasmoniche dove i

coeffi cienti di rifrazione, rifl essione e diffrazione di tutti gli ordini

sono calcolati in funzione dell’angolo di incidenza. In aggiunta,

il nuovo Microfl uidics Module introduce numerosi strumenti che

semplifi cano lo studio di dispositivi microfl uidici e la simulazione

di fl ussi con gas rarefatti. Tra le applicazioni di spicco modellabili

con questo modulo si possono citare dispositivi lab-on-a-chip,

microfl uidica digitale, apparati elettrocinetica e magnetocine-

tici, stampanti a getto di inchiostro e sistemi per il vuoto. Il nuovo

Particle Tracing Module espande invece le possibilità di ciascun

modulo permettendo di accoppiare al processo di soluzione di

equazioni nel continuo l’interazione con particelle.

Con questa versione COMSOL mantiene ancora una volta la

promessa di mettere a disposizione degli ingegneri e dei ricerca-

tori prodotti di simulazione allo stato dell’arte che coprono una

gamma di applicazioni sempre più ampia. Per maggiori dettagli

visitate il sito www.comsol.it/products/4.2a.

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easiTEc: LA cAPAcITÀ DI RENDERE SEMPLIcE LA TEcNOLOGIA AVANZATA

Di Valerio Alessandroni

Nata nel 2009, easiTEC è

un’azienda formata da

tecnici che selezionano e

propongono nuovi prodotti e

soluzioni d’automazione ad

altri tecnici. Il team è giova-

ne e abituato a lavorare a

stretto contatto con il cliente per cercare

la soluzione ottimale, fornendo direttamente tutto il supporto tecni-

co necessario ai prodotti che importa e distribuisce in Italia grazie

al proprio laboratorio attrezzato e a personale dedicato. Attraver-

so la forte collaborazione con le case produttrici che rappresen-

ta, easiTEC è anche in grado di proporre e realizzare soluzioni su

misura. easiTEC è Windows Embedded Partner. È da sottolineare

che i prodotti delle Case rappresentate dall’azienda di Serravalle

Scrivia (AL) sono compatibili tra loro e formano, nel loro insieme,

un’offerta completa di controllo per integratori di sistema e co-

struttori di macchine. Le differenti problematiche dei clienti easiTEC

sono affrontate con un approccio a 360° grazie alle diverse

esperienze lavorative che ciascuno dei componenti del

team ha portato nell’azienda: esse coprono campi

d’applicazione come la comunicazione industriale,

con disegno, realizzazione, integrazione, interfac-

ciamento e diagnostica di reti industriali; Windows

Real Time, con l’integrazione e la messa a punto

di sistemi di controllo basati su PC con Windows ed

estensioni Real Time; i sistemi embedded, con dise-

gno e sviluppo di sistemi ed applicazioni basate su Rtos

o sistemi a microprocessore; l’automazione di linee ed

impianti, con progettazione e integrazione di sistemi di controllo

per linee; infi ne, l’automazione di macchine, con progettazione e

integrazione di sistemi di controllo per macchine automatiche.

RTX 2011 - Real Time eXTensions peR winDowsUn prodotto di punta del portfolio easiTEC è RTX di IntervalZero, un

programma Windows che aggiunge al sistema operativo un RTSS

(Real Time Sub System) lasciando invariato tutto il resto del sistema.

“L’RTSS è un driver di Windows che sfrutta i servizi estesi messi a di-

sposizione da un’estensione dell’HAL (Hardware Abstraction Layer)

che serve ad avere un accesso diretto all’hardware ed a masche-

rare gli interrupt al kernel di Windows Standard - spiega l’ingegner

Gianluigi Magnasco, project manager di easiTEC - i processi RTX

sono anch’essi dei driver che saranno sempre schedulati con prio-

rità rispetto a tutti gli altri processi Windows, user e kernel, grazie allo

scheduler real time contenuto nell’Rtss. I processi Windows ed RTX si

sincronizzano e comunicano grazie a diversi strumenti di IPC, men-

tre l’estensione dell’HAL permette ad RTX di gestire e

sopravvivere a Blue Screen e shutdown del sistema”.

RTX 2011 supporta Windows 7; Windows Vista sino

all’SP2, Windows XP sino all’SP3, Windows Embed-

ded Standard 2009 e Windows Embedded Standard

7. Esso fornisce a Windows caratteristiche tempo

reale. In particolare, sono possibili la gestione di clock

e timer real time (sino a 1 us), l’accesso diretto allo spazio di I/O,

memoria fi sica e bus e la gestione diretta degli interrupt. Permet-

te inoltre, se necessario, di eseguire processi su più processori in

parallelo. “Soprattutto, è da sottolineare che RTX permette di usare

hardware PC standard - afferma l’ingegner Magnasco - perché

dove gira Windows, gira RTX. Infatti, RTX supporta architetture da

monocore o Atom sino a sistemi multicore/multiprocessore con 32

processori in Simmetric Multi Processing (SMP). Infi ne, RTX supporta

strumenti di sviluppo standard: sviluppo e debug possono essere

eseguiti con Microsoft Visual Studio .NET sino al 2010. Il pacchetto

include anche strumenti di misura delle prestazioni del sistema e

tracciamento degli eventi in tempo reale.

Con la versione attuale, RTX 2011, è stato introdotto l’SMP

su PC sino a 32 processori, più che quadruplicando

il numero di processori supportati nelle precedenti

versioni e l’inclusione dei tool RTX in tutti i runtime

del prodotto. I runtime di RTX 2011 sono oggi forniti

in ben sei diverse taglie a seconda del numero dei

core/processori che si vuole utilizzare, per fornire

maggiore scalabilità tecnica e commerciale.

easiloGiX: liBeRi Di sceGlieReeasiLOGIX è invece la soluzione di automazione aperta propo-

sta da easiTEC per applicazioni di controllo basato su PC, creata

unendo le tecnologie più avanzate del settore. In primo luogo, la

programmazione conforme allo standard IEC-61131-3: easiLOGIX

è infatti basato su CoDeSys V3.4 SP4, l’ambiente di riferimento per

la programmazione a norma IEC. Inoltre, le prestazioni Hard Real-

Time: easiLOGIX è un SoftPLC basato su RTX, lo standard di fatto

per il tempo reale con Windows XP, Vista, 7 e le rispettive versioni

Embedded. Terzo, le librerie Motion Control: easiLOGIX include le

librerie standard SoftMotion di PLCOpen. Inoltre, l’integrazione di

programmi in C/C++: easiLOGIX permette ad altri processi RTX,

sviluppati con Visual Studio 2010, di convivere, comunicare e

sincronizzarsi in tempo reale con il SoftPLC. Infi ne, le reti di controllo:

il SoftPLC di easiLOGIX è un master EtherCAT, CANopen e Profi bus,

inoltre i processi RTX possono essere master o slave di tante altre

reti, come Profi net, Ethernet/IP, DeviceNet e così via.

“easiLOGIX è stato pensato per gli integratori di sistema o i co-

easiTEC è stata fondata nel 2009 come polo di importazione, vendita e supporto tecnico in Italia per soluzio-ni specializzate ad alto valore aggiunto nell’automazione industriale

INTERVISTE easiTEc

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struttori di macchine automatiche che vogliano essere più liberi

dai tipici vincoli delle soluzioni di soft-control - afferma l’ingegner

Magnasco - si ottiene infatti una maggiore libertà per l’hardware,

che è basato solo su tecnologie diffuse, standard, multifornitore e

funziona su qualsiasi PC, ma anche per il software, che funziona

su qualsiasi Windows e con qualsiasi altro programma installato sul

PC. In più, si ha una maggiore libertà di sviluppo: easiLOGIX non

costringe a lavorare sempre ‘dentro a un SoftPLC’, ma laddove sia

necessario i task possono essere sviluppati in Visual Studio e sincro-

nizzati con il SoftPLC”.

Con easiLOGIX, CoDeSys ed RTX finalmente si uniscono, ciascuno

portando una dote di tutto rispetto. CoDeSys è infatti oggi uno

standard di fatto per la programmazione IEC-6113, infatti nel mon-

do oltre 300 OEM producono dispositivi programmabili con CoDe-

Sys; è quindi molto conosciuto e soprattutto è standard: leggere

il manuale CoDeSys è come leggere la norma IEC-61131. RTX è

invece il prodotto di riferimento per il Real-Time su Windows. E’ il più

deterministico, perché solo RTX garantisce prestazioni Hard Real

Time con qualsiasi PC (dal Celeron, passando per gli Atom sino ai

sistemi multiprocessore), con qualsiasi Windows e con qualsiasi altro

software installato sul PC.

“Le caratteristiche di easiLOGIX sono tutte quelle di CoDeSys con

in più le prestazioni Hard Real Time di RTX 2011 - riferisce l’ingegner

Magnasco- riassumendo, le più importanti sono l’ambiente di

sviluppo gratuito e scaricabile dal sito di 3S, la disponibilità di tutti

i cinque linguaggi di programmazione IEC 61131-3, l’ambiente di

sviluppo e target su due differenti PC o sullo stesso, la possibilità di

modifiche offline e online”. Il SoftPLC include anche l’ambiente di

configurazione Profibus, CANopen ed EtherCAT. Per le funzionalità

SoftMotion sono fornite le librerie di tutti i blocchi motion definiti da

PLCOpen. Infine, easiLOGIX permette la connessioni con applicati-

vi di HMI attraverso un OPC Server o con le librerie PLC Handler.

Real Time eTheRneTUna parte rilevante della proposta tecnica di easiTEC è legata alle

tecnologie di comunicazione Ethernet tempo reale in industria,

in particolare i protocolli EtherCAT, PROFINET per es. Ethernet/IP. In

qualità di membro delle associazioni ETG e PNI, easiTEC aiuta i suoi

clienti ad integrare questi protocolli nei propri prodotti ed applica-

zioni di controllo.

Le soluzioni EtherCAT sono realizzate dall’azienda tedesca Koenig,

che realizza una gamma di Master EtherCAT pronti all’uso per tutti

i sistemi operativi real time più diffusi assieme all’ambiente di confi-

gurazione e diagnostica EtherCAT Studio e supporta i suoi clienti nel

realizzare i propri prodotti EtherCAT integrando i suoi Stack EtherCAT

Master e Slave.

Le soluzioni PROFINET ed Ethernet/IP fanno invece parte dell’offerta

di comunicazione industriale della Molex, di cui easiTEC è distribu-

tore in Italia. Anche in questo caso già diversi clienti hanno dotato

i propri prodotti di comunicazione PROFINET Controller o Device

ed Ethernet/IP Master o Slave grazie all’integrazione degli Stack di

Molex.

non solo sofTwaReMa easiTEC non propone soltanto software. Passando al lato har-

dware dell’offerta, easiTEC offre infatti il ricco catalogo di prodotti

Ethernet industriali di EtherWAN Systems, azienda americana che

progetta e produce a Taiwan. Con una gamma di centinaia

di prodotti e varianti, EtherWAN si è specializzata in soluzioni di

connettività Ethernet per ambiente difficile con certificazione per

settori specifici dell’industria (Automazione, Energia, Trasporti, ecc.).

Tra questi, Ethernet Switch nelle versioni Managed e Unmanaged,

con modelli per impieghi standard e versioni speciali per applica-

zioni difficili. Inoltre, Ethernet Extender - moduli per l’estensione delle

reti Ethernet, per aumentare il limite fisico d’applicazione – e Serial

Device Server - moduli per l’inserimento di un dispositivo seriale su

rete Ethernet. Da ESD ed SHF, partner tedeschi di easiTEC, vengo-

no invece altri prodotti di comunicazione industriale: schede di

comunicazione CAN, CAN-USB, CAN Wireless, moduli di I/O CAN

ed EtherCAT, gateway EtherCAT-CAN e PROFINET-CAN.

A questi si aggiungono i PLC di Messung Systems - il più grande ed

affermato costruttore indiano di PLC e moduli di I/O. La produzione

dell’azienda è caratterizzata da PLC economici, compatti e veloci,

programmabili con CoDeSys.

Nella gamma degli hardware Molex è da segnalare, infine, un

nuovo modulo Profibus Master/Slave remotato su Ethernet/IP per

tutti i controllori Rockwell Logix (CompactLogix, ControlLogix, Soft-

Logix e GuardLogix), completamente integrato nella Integrated

Architecture di Rockwell e dotato di driver CommDTM.

Un’offeRTa a TUTTo campoOggi, l’offerta easiLOGIX comprende quindi prodotti che contribu-

iscono a formare un mosaico completo. I marchi sono prestigiosi:

IntervalZero, Molex, Koenig, SHF, ESD, SoftServo, Messung, EtherWAN

e Brainchild. “Il portafoglio non è stato composto a caso - afferma

l’ingegner Magnasco - al contrario, easiTEC è partita da un’offerta

base che è stata progressivamente arricchita seguendo un percor-

so logico di completamento della gamma. I prodotti proposti da

easiTEC hanno sovrapposizioni minime e permettono di soddisfare

ogni esigenza dell’utente, soprattutto nel campo Windows Real

Time e delle comunicazioni. In futuro proseguiremo la nostra evolu-

zione allargando ulteriormente la gamma, ma sempre nell’ottica

di mantenere e supportare con competenza tecnica l’offerta più

completa possibile nei settori dove ormai siamo riconosciuti dal

mercato”. Una scelta, questa, che fa di easiTEC un’azienda dav-

vero unica nel panorama nazionale.

INTERVISTE easiTEc

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Quando il Partner it di riferimento è di Platinum

Di Massimo Fucci

Il canale di rivendita italiano, a valore aggiunto, rivolto

alla proposizione di soluzioni CAD e progetti a supporto

dell’attività nell’intero ciclo di sviluppo prodotto (PLM),

vede la presenza di alcune strutture che hanno raggiun-

to una posizione di vertice non solo in

termini di fatturato, ma anche e soprat-

tutto nella capacità di affrontare e risol-

vere le diverse tematiche di interesse del

variegato insieme delle aziende manifatturiere.

Una realtà che ha mostrato di eccellere è,

senza alcun dubbio, Negroni Key Engineering (www.negroni.it/nke), una società del gruppo

Negroni, da 20 anni focalizzata sulle tematiche

CAD/CAE/CAM/PDM/PLM, che opera come

rivenditore delle soluzioni applicative prodotte

da Autodesk .

NKE ha mostrato negli ultimi 5 anni una notevole accelerazio-

ne, passando da quattro sedi nel 2006 a ben otto nel 2011. Una

distribuzione geografica che consente di seguire – con adeguati

tempi di risposta - le aziende in tutto il territorio italiano.

Di recente Negroni Key Engineering si è gua-

dagnata -in casa Autodesk- l’ambitissimo livello

Platinum Partner. Un vero e proprio marchio di

qualità che suggella l’eccellenza raggiunta, visto

che Autodesk, ad oggi, ha nominato solo 6

partner al mondo. Un riconoscimento che viene

assegnato al raggiungimento sia di volumi di

fatturato, sia di un elevato livello di soddisfazione

della propria clientela.

Al fine di comprendere posizionamento, strate-

gie, modalità operative e punti di forza abbiamo

intervistato Marco Luzzini, Direttore Generale,

Ancora una volta il panorama italiano dell’informatica mostra un’eccellenza riconosciuta a livello inter-nazionale: Negroni Key Engineering (NKE), Rivenditore Autodesk e fornitore di soluzioni in ambito ciclo di sviluppo e gestione dei prodotti (PLM), ha raggiunto una posizione da leader di mercato. La ricetta: inno-vazione, capacità di investire, capitale umano, una soluzione completa ed efficace, un livello di customer satisfaction decisamente elevato e non ultimo la capacità di gestire - in toto- forniture di sistemi per la pro-gettazione in grado di supportare adeguatamente lo sviluppo delle imprese di successo.

interViSte nKe

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nonché socio fondatore di Negroni Key Engineering. Un opera-

tore di questo settore particolarmente esperto che ha vissuto da

dentro l’evoluzione delle tecnologie e delle applicazioni CAD/

PDM/PLM.

Quali sono le strategie e i punti di forza dell’azienda? Il nostro focus è da sempre rivolto alle aziende manifatturiere in

genere, indipendentemente dalla dimensione e dalla tipologia

di prodotto trattato. Infatti, siamo in grado di gestire e sviluppare

tutte le soluzioni applicative prodotte da Autodesk, ne sono te-

stimoni le diverse certifi cazioni ottenute: Autodesk Data Mana-gement; Autodesk Simulation (FEM, Analisi stampi per plastica e

Analisi Fluidodinamica); Autodesk Industrial Design. Un bagaglio

di professionalità e un investimento continuo in risorse uma-

ne che ben descrivono gli asset che ci hanno consentito di

raggiungere un parco clienti di 1200 unità, in cui operano oltre

15.000 postazioni di lavoro attive in realtà diverse che vedono la

presenza da 1 a 150 workstations. Un risultato di rilievo ottenuto

grazie a oltre quaranta collaboratori, di cui più della metà sono

tecnici con una notevole esperienza nelle tematiche della

progettazione della gestione effi cace dei processi legati alla

gestione fl ussi documentali tipiche delle aziende manifattu-

riere. La nostra offerta è incentrata sulle soluzioni prodotte da

Autodesk che coprono tutte le fasi di realizzazione dei prodotti:

progettazione (CAD), verifi ca e test (CAE), gestione dei dati

di prodotto (PDM), integrazione con gli altri processi aziendali

(PLM), produzione (CAM). Infi ne uno dei nostri asset risiede nella

capacità riconosciuta di operare in un’ottica progettuale in cui

siano predefi niti obiettivi e tempi di realizzazione.

Quali sono i mercati target in cui operate e in quale ambito? Nell’ambito dell’industria manifatturiera ci siamo particolarmen-

te rivolti al cosiddetto settore del MACHINERY, inteso come la

progettazione di macchine in senso lato: da quelle utensili a

quelle speciali, dalla componentistica ai sottosistemi, ai grandi

impianti. Un mercato laddove le funzionalità delle suite Fac-

tory e Product Design di Autodesk ci danno modo di risolvere

al meglio e in tempi brevi le esigenze legate all’effi cacia ed

effi cienza dei progettisti. La nostra esperienza ci ha insegnato

ad approcciare gli uffi ci tecnici di ogni azienda meccanica, ma

siamo diventati anche un riferimento concreto dei sistemi infor-

mativi aziendali (EDP). In questo contesto ci è venuta in aiuto la

sinergia con i colleghi del gruppo Negroni, il quale, va sottoline-

ato, è in grado di sviluppare, installare e manutenere reti locali

e geografi che. Un tassello di base che ci permette di essere in-dividuati come System Integrator e quindi come interlocutore di

riferimento da parte dei Responsabili dei sistemi informativi delle

aziende con i quali possiamo ipotizzare interventi di gestione

documentale ed integrazione nell’infrastruttura IT preesistente.

Secondo la sua esperienza quali sono i fattori critici che un cliente deve prendere in considerazione nella scelta di una soluzione PLM?Una domanda interessante, che mi permette di agganciarmi

a quelle che sono le esigenze delle moderne aziende manifat-

turiere, soprattutto da un paio d’anni a questa parte. Qualche

anno fa la decisione era sostanzialmente tecnica/fi nanziaria.

Mi spiego meglio: l’utenza cercava le funzionalità ad un prezzo ritenuto interessante. Oggi si assiste ad un vero e proprio salto di

qualità e sempre di più ci si concentra su soluzioni che devono

essere integrabili - nel tempo - non solo con il processo dell’uf-

fi cio tecnico, ma anche con gli altri processi aziendali, quali il

marketing e le vendite, l’amministrazione, la logistica, la produ-

zione, l’assistenza, la manutenzione e la ricambistica, etc.

L’obiettivo deve essere la creazione di un ambiente colla-

borativo in cui la base dati sia congrua, ad accesso sicuro e

regolamentato per tutte le risorse che operano nell’ambito

del ciclo di sviluppo e gestione dei prodotti, sia all’interno sia

all’esterno dell’azienda. In sintesi: il dato giusto, alla persona giusta, al momento giusto! Ma è assolutamente fondamentale

per un azienda scegliere la migliore soluzione tecnologica per

le proprie esigenze. Le soluzioni Autodesk PLM per il Manufactu-

ring garantiscono al cliente quanto di meglio possa esserci sul

mercato sia in termini di performance, sia di completezza della

soluzione, standardizzazione e semplicità d’uso.

Defi nita la soluzione, il passo per la defi nizione del fornitore è

breve, ma altrettanto importante perché il partner prescelto

deve essere in grado di realizzare e supportare il suddetto am-

biente collaborativo in tempi e costi adeguati fornendo prove

evidenti (referenze) di soluzioni reali già operative.

Ci siamo perciò specializzati nell’analisi, nello sviluppo e nella

messa a regime di ambienti integrati, sviluppando una metodo-

logia collaudatissima, in grado di rispettare i tempi previsti e per-

mettere al cliente un rapido aumento di effi cienza e produttività

oltre ad un veloce ritorno degli investimenti.

Quali sono gli sviluppi previsti della Vostra offerta e delle Vostre strategie?Visto il nostro posizionamento incentrato sulle soluzioni Autodesk,

dal lato dell’ offerta intendiamo continuare nell’opera di inse-

rimento di prodotti a complemento del Portfolio Autodesk. Ad

oggi abbiamo già stretto accordi con la società DP Technolo-

gy, per il software CAM Esprit e con HP per la commercializza-

zione delle stampanti Designjet 3D, in grado di riprodurre oggetti

in plastica ABS per la produzione del prototipo fi sico progettato

in digitale. Un altro sviluppo verrà segnato dalle nuove tecnolo-

gie Autodesk basate su ambienti Cloud, le cui potenzialità sono

tutte da esplorare. Dal punto di vista strategico, NKE continuerà ad investire buona parte degli utili in risorse umane e in piani indu-striali che prevedono il rafforzamento della propria leadership di

mercato. A breve termine stiamo valutando l’apertura di ulteriori

fi liali in Italia e per i prossimi anni sarà inevitabile procedere ad una

fase di internazionalizzazione con l’introduzione di fi liali in Europa.

INTERVISTE NKE

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CAD 3D e PDM, la strategia del FARE porta al successo

Di Massimo Fucci

I l CAD3D dopo circa 30 anni di utilizzo

industriale è diventato uno strumento in-

dispensabile alle imprese, ma la diffusio-

ne di questi strumenti non sarebbe stata

così pervasiva senza l’impegno conti-

nuo dei fornitori nel mettere a regime

soluzioni ad hoc per ogni singola azien-

da. Un’azione, questa, che ha coinvolto

le strutture del canale di rivendita dei singoli

brand che producono le soluzioni, che hanno

dovuto operare nel complesso e diversificato

mercato delle PMI, con budget ristretti e con

interlocutori interessati a toccare con mano i

ritorni dell’investimento. Un mercato in cui la strategia del fare,

come quella attuata da Novasystem, è risultata vincente.

Per meglio comprendere posizionamento, strategie e risultati

ottenuti dall’azienda abbiamo incontrato Giorgio Brinetti - Am-ministratore dell’azienda, al quale abbiamo rivolto una serie di

domande.

Quali sono le caratteristiche peculiari che definiscono il posizio-namento della Vostra offerta nel mercato delle soluzioni e dei servizi rivolti al ciclo sviluppo prodotto?Fin dalla nostra nascita abbiamo fatto una scelta di campo in

merito alle soluzioni CAD/PLM, adottando - dapprima da utenti

progettisti e poi da fornitori di servizi e soluzioni - la piattaforma

software sviluppata da Siemens Industry Software. In 25 anni di

attività abbiamo messo a regime due realtà integrate e sinergi-

che, ma distinte: Novasystem (www.novasystem-srl.com) e Digi-talmech (www.digitalmech.it), le cui competenze ci consentono

di rispondere sia alle esigenze di servizi proget-

tazione specializzata in outsourcing, sia allo

sviluppo di soluzioni software in ambito CAD/

CAM/PLM. Una squadra di quaranta specialisti che quotidianamente affrontano in prima linea le diverse problematiche del mondo industria-le, con l’obiettivo di fornire risposte concrete

alle diverse tematiche aziendali sia dell’area di

progettazione sia dell’area produttiva, nonché

degli altri processi che comunicano con il ciclo

di sviluppo prodotto.

Infatti, nella nostra visione, le soluzioni CAD e

PLM sono diventate strumenti di miglioramen-

to dell’organizzazione aziendale. Oltre al loro classico ruolo

dipartimentale in ufficio tecnico, debbono essere in grado di

integrarsi – trasversalmente - con l’amministrazione, la logisti-

ca, la produzione, etc. In quest’ottica siamo costantemente

impegnati a rendere ‘trasparente all’utente’ il nostro lavoro di

integratori e di sviluppatori attraverso l’efficacia e la semplicità

delle nostre realizzazioni.

In quali mercati e per quali problematiche vengono principal-mente utilizzate le Vostre soluzioni e i Vostri servizi?La nostra storia nasce nell’automazione e nelle macchine

utensili, di cui Piacenza ospita tuttora alcune realtà industriali

importanti, nonché un centro di competenza universitario, con

il quale stiamo collaborando nello scenario di un interessante

progetto innovativo.

Un ambito che vede fortemente integrate le discipline della

meccanica, dell’elettronica, dell’informatica, dell’impiantistica

In un mercato importante che mostra tassi di crescita continua da oltre un decennio, il canale di rivendita gioca un ruolo fondamentale e in continua trasformazione: da venditori di prodotti a fornitori di soluzioni. Vi sono realtà che hanno operato con questa modalità fin dai loro primi passi: è il caso di Novasystem, cre-sciuta nel tempo facendo leva su servizi e soluzioni.

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e che ci ha consentito di operare con successo in svariati settori

nel mondo industriale, come ad esempio nella progettazione

degli impianti per il settore alimentare beverage.

L’automazione e la meccatronica - oggi - sono argomenti di interesse presenti in molti settori industriali, per cui l’affinamento

delle nostre esperienze ci ha consentito di spaziare in mercati

molto diversificati. Sostanzialmente, ogni ambito in cui si vuole

misurare ‘la capacità del fare’, ci ha visto operare come entu-

siasti protagonisti.

Quali sono, secondo la Vostra esperienza, gli elementi essenziali che un potenziale cliente di soluzioni CAD 3D deve prendere in considerazione?Cominciamo dalla piattaforma tecnologica, la scelta non può

che essere orientata alla massima continuità per una corretta

salvaguardia degli investimenti.

A tal proposito i produttori di riferimento internazionale di stru-menti CAD/PLM, negli ultimi anni, anche a causa di acquisizioni,

si sono ridotti a qualche unità. La massa critica è importante per

investire le necessarie risorse economiche affinché il portfolio

di offerta venga manutenuto, sviluppato ed integrato con

continuità. In questo ambito Siemens Industry Software gioca un

ruolo da leader. Ma l’acquisto iniziale di un prodotto, è soltan-to il primo passo di un più lungo cammino, che deve vedere continui investimenti in termini formativi, pacchetti applicativi, popolamento di data-base aziendali, contratti di supporto e di manutenzione.

Un ambiente operativo complesso ed integrato la cui messa a

regime produttiva necessita di un partner che, sul territorio, sia in

grado di supportare adeguatamente non solo lo strumento pre-

scelto, ma anche il suo inserimento all’interno dei diversi processi

aziendali e, in generale, nell’architettura informatica adotta-

ta. Un operazione che richiede la presenza di una squadra di

specialisti accreditati, che uniscono la conoscenza dei sistemi

ad una esperienza operativa derivante dall’uso degli strumenti

stessi. Aggiungo inoltre che il successo di un intervento è legato alla presenza di una buona analisi iniziale delle problematiche

da risolvere ed a una costante verifica dei processi in corso e

degli strumenti impiegati.

Quali sono gli sviluppi e/o le innovazioni che ci dobbiamo aspettare nel Vostro portafoglio di offerta? Le imprese all’avanguardia hanno già implementato sistemi

informatici integrati, costituiti da applicazioni software standard

e personalizzazioni ad hoc, quali: configuratori di prodotto,

applicazioni grafiche specialistiche, software di gestione CRM,

gestione delle commesse, gestione magazzini e produzione etc.

Questo è il cammino che spetta alle altre aziende che intendono

continuare a competere con successo. La novità riguarderà la

facilità d’uso e la semplificazione degli strumenti e della loro inte-

razione con l’uomo. I prossimi strumenti di progettazione avranno

funzioni che saranno attivate dalle naturali articolazioni del corpo

umano con modalità tipo touch dalla voce e da orientamenti

della direzione visiva. Gli utenti saranno ‘sollevati’ totalmente dalle complicazioni informatiche di vario genere legate allo strumento e potranno essere operativi in modo più naturale.

INTERVISTE Novasystem

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SERVOINVERTER

VISIONE

I/O

CONTROLLORE

Una sola rete per tutte le macchine

EtherCAT, la rete industriale famosa per la sua velocità ed affidabilità nella trasmissione di dati, è ora disponibile sui prodotti di automazione Omron, dal controllore all’inverter, dagli l/O remoti ai servoazionamenti.

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AUTOMAZIONE SENZA FILI

Di Valerio Alessandroni

I l Gruppo Rilevamento Misura e Analisi (RMA) di ANIE-AssoAu-

tomazione è composto di aziende specializzate nelle tecno-

logie Sensori fotoelettrici e di prossimità per il rilevamento di

oggetti; Codifi catori per la misura degli spostamenti; Sensori

e sistemi per la sicurezza di bordo macchina; Sensori e sistemi

di visione; Sistemi per l’identifi cazione automatica; Strumen-

tazione industriale di misura; Strumentazione di analisi

gas e liquidi; Valvole automatiche e attuatori;

Strumentazione da quadro e da pannello. Il gruppo

RMA, a sua volta, è suddiviso nei Sottogruppi Enco-

der; RF-ID; Safety ; Sistemi di Visione e, più recente-

mente, Wireless, le cui attività si articolano su aree

tematiche generali, quali l’analisi delle dimensioni

e trend del mercato, gli aspetti tecnici connessi alla

tecnologia, la promozione e la comunicazione.

IL SOTTOGRUPPO WIRELESSAlla fi ne del 2010, in seno al Gruppo RMA è stato costituito il Sot-

togruppo Wireless, con lo scopo di promuovere la conoscenza delle

tecnologie per la comunicazione senza fi li nell’industria manifatturie-

ra, in quella di processo e nella Building Automation. Il sottogruppo wireless è coordinato dall’ingegner Raffaele Esposito, esso si avvale

del contributo di esponenti di primarie aziende di automazione, che

forniscono soluzioni per la connettività industriale senza fi li.

Ma quali sono le fi nalità che hanno portato alla creazione della nuo-

va realtà? “Il sottogruppo, costituito dai fornitori della tecnologia e

partecipato da alcuni esperti del settore, è nato con alcuni obiettivi

principali”, afferma l’ingegner Esposito. “In primo luogo, diffondere

informazioni chiarifi catrici su caratteristiche e applicabilità della

tecnologia wireless; quindi, condividere e supportare gli sviluppi nor-

mativi; terzo, interfacciarsi con enti deputati alla regolamentazione

dell’uso delle varie apparecchiature; infi ne, quantifi care e studiare il

mercato”.

Il gruppo di lavoro , quindi, parteciperà alle principali fi ere di settore

con iniziative dedicate e supporterà l’organizzazione di giornate

di studio, inoltre collaborerà con la stampa specializzata per la

redazione di articoli tecnici e divulgativi, rubriche informative e di

approfondimento.

Ma qual’è la situazione del mercato? Qual’è il grado di diffusione

della tecnologia wireless? “In ambito industriale le applicazioni che

fanno uso delle tecnologie wireless sono ancora poche e spesso

limitate a funzioni non critiche”, risponde Esposito. “Diverse le moti-

vazioni, da un lato la tecnologia è ancora poco conosciuta in certi

contesti. Esiste poi una preoccupazione per la sua affi dabilità, sia in

termini di sicurezza e prestazioni funzionali sia in termini di protezione

da intrusioni esterne”. Una preoccupazione a cui hanno già dato

la giusta risposta la ricerca di base, condotta dai centri universita-

ri, e quella applicata, di origine industriale, grazie alle quali è ora

possibile lo sviluppo di prodotti e sistemi che consentono di raggiun-

gere risultati di eccellenza anche grazie ai nuovi standard impiegati

sempre più robusti e affi dabili.

“Nell’automazione di processo, di fabbrica e degli edifi ci – sottolinea

Esposito- l’impiego di soluzioni wireless semplifi ca notevolmente la

gestione degli impianti. L’acquisizione dei dati di funzionamento così

implementata, risulta molto più facile e allo stesso tempo più rapida,

e consente di affi nare il controllo e di prendere con maggio-

re tempestività decisioni di intervento”.

UNA SOLUZIONE A MOLTI PROBLEMI DI CABLAGGIOLa tecnologia wireless è destinata a sostituire ‘in toto’

quella cablata? Sicuramente no, secondo l’inge-

gner Esposito, il quale precisa che, in alcuni casi,

una tecnologia di comunicazione priva di cavi risulta

assolutamente interessante. “Nel settore industriale sono

frequenti le situazioni in cui il collegamento di apparecchi

o stazioni mediante cavi risulta molto diffi cile o addirittura impos-

sibile”, ci spiega Esposito. “Questo avviene nel caso di applicazioni

mobili o installazioni dinamiche in cui i dati devono essere trasmessi

a un dispositivo in movimento, in rotazione o comunque mobi-

le. Ciò comporta la necessità di trasmettere in modo affi dabile

pochi segnali di controllo, ma a tempo critico, in modalità ciclica

e deterministica su distanze limitate, sovente solo pochi metri. La

trasmissione avviene frequentemente mediante collettori, loop,

sistemi di trasmissione dati a raggi luminosi, cavi altamente fl essibili

o catene portacavi. Una soluzione che comporta, nella maggior

parte dei casi, costi elevati dovute ai materiali, all’installazione e

dalle frequenti manutenzioni. Un altro problema è rappresenta-

to dalle installazioni temporanee, come, ad esempio, il cambio

utensile multiplo su un robot durante una fase di adattamento. La

frequenza della connessione e della disconnessione porta all’usura

ed a guasti sui contatti elettrici. Una comunicazione wireless, al

contrario, non è assolutamente soggetta ad usura, caratteristica

che contribuisce a ridurre i costi di manutenzione e ad aumentare

la disponibilità di dispositivi e impianti”.

UNA GUIDA ALL’USORecentemente è stata presentata e distribuita la prima edizione

della Guida per la tecnologia Wireless, realizzata dal Sottogruppo

Wireless. La guida fornisce un quadro generale sulla tecnologia

nelle applicazioni di automazione industriale, con particolare riferi-

mento alle tecnologie wireless più utilizzate, alla sicurezza uomo-

macchina, alla normativa e legislazione che regola il settore. E’

arricchita inoltre dalle testimonianze dei principali fornitori della

tecnologia che, attraverso casi pratici, consentono di compren-

dere meglio i benefi ci che può portare la scelta wireless. La Guida è scaricabile gratuitamente dal sito www.assoautomazione.it, sezione Eventi e Pubblicazioni.

“Le tecnologie di comunicazione wireless vengono ormai utilizzate in molte situazioni che caratterizzano il nostro vivere quotidiano” (‘Guida per la tecnologia Wireless’, Settembre 2011)

INTERVISTE

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CAD 3D e PDM per sollevare 300 tonnellate

Di Massimo Fucci

I n ogni mercato, a prescindere dalle dimensioni dell’azien-

da, la capacità di competere va continuamente alimen-

tata con investimenti e innovazione.

E’ ormai ampiamente dimostrato che sviluppare gli stessi

prodotti nella medesima modalità pone le aziende su un

crinale rischioso che può fornire alla concorrenza spazi di

manovra, difficilmente recuperabili.

Italkrane è stata fondata nel 1962 da Enzo Banfi e Giovan-

ni Penati con lo scopo di progettare, produrre e commercializza-

re apparecchi di sollevamento e trasporto ad ampio utilizzo, con

dimensioni e capacità di carico per ogni tipologia di materiale;

oggi è un’azienda lombarda che occupa indubbiamente una

posizione di riferimento nel settore delle Gru a ponte e a cavallet-

to e dei paranchi a fune e a catena.

“A tal proposito - esordisce l’Ing. Paolo Cavandoli, Direttore Tecni-co di Italkrane (www.italkrane.it) – siamo un’azienda che opera

con successo nel mercato delle soluzioni per il sollevamento e ci

siamo fatti conoscere anche nel mercato estero per la qualità

e la particolarità delle soluzioni proposte, frutto, da un lato, della

nostra capacità progettuale e dall’altro degli strumenti utilizzati

nella fase di sviluppo di ogni nostra soluzione, grazie ai quali nella

nostra storia abbiamo costruito gru con capacità di carico fino a

320 tonnellate e paranchi in grado di sollevare ben 32 tonnellate.

Questo è il nostro miglior biglietto da visita in cui si sintetizza tutta

l’esperienza, la professionalità e la qualità che mettiamo in ogni

singolo prodotto che andiamo a consegnare”.

“Un problema serio per continuare a rimanere competitivi –

sottolinea Cavandoli - è rappresentato dalla necessità di ridurre,

anzi eliminare, i cosiddetti costi nascosti. Anche se andrebbero

meglio definiti come costi non contabilizzati. Mi spiego meglio: in

un’azienda come la nostra in cui, sostanzialmente, ogni fornitura

rappresenta una commessa singola, e quindi unica, dobbiamo

essere in grado di riutilizzare al meglio quanto già sviluppato per

altre forniture e soprattutto di progettare il prodotto corretto

(rispetto a funzionalità a normative) direttamente entro il primo

ciclo di progettazione, altrimenti le modifiche richieste fanno

lievitare i costi”.

Il mercato in cui si muove Italkrane è caratterizzato da prodotti

‘su misura’, ogni progetto viene sostanzialmente realizzato ad

hoc -su commessa- con specifiche definite con il committente.

“Una situazione che apparentemente non consente economie di

scala - stigmatizza Cavandoli - ma, vista la dinamica del mercato

in cui operiamo, ci siamo focalizzati su un percorso di migliora-

mento continuo del ciclo di sviluppo e realizzazione dei nostri

prodotti”.

In Italkrane, da tempo, è stata adottata la soluzione CAD Inven-tor di Autodesk (www.autodesk.it) per la progettazione 3D, la

verifica e la simulazione di ogni singolo prodotto. Una soluzione

fornita e supportata da Negroni Key Engineering (www.negroni.

it), azienda che ha maturato esperienza e competenza per la

messa in opera di soluzioni rivolte al miglioramento dell’intero

ciclo di sviluppo prodotto (PLM).

Il progettista, lavorando direttamente in 3D, è in grado di effet-

tuare da subito una verifica degli ingombri, del peso e dell’acces-

sibilità delle parti. Tale modalità garantisce un’elevata qualità del

prodotto, una fluidità nelle fasi di montaggio e smontaggio, una

In un mondo in cui sollevare carichi in sicurezza è diventato un mestiere difficile, una realtà italiana come la Italkrane di Bussero riesce a competere con successo a livello mondiale. Uno degli ingredienti della ricetta di successo è costituito dall’investimento effettuato in risorse umane e applicazioni rivolte al ciclo di svilup-po prodotto.

Storie Di SuCCeSSo italkrane

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semplificazione dell’assistenza e della manutenzione post vendita

e, non ultimo, la realizzazione di quanto ordinato dal Committen-

te durante il primo ciclo di progettazione.

Un altro aiuto fondamentale dell’operatività 3D è costituito dalla

fase di calcolo e simulazione di utilizzo che può essere effettuata

direttamente su di un prototipo digitale, sul quale il progettista

può operare come se fosse al cospetto del prodotto reale.

“La modalità CAD 3D - aggiunge Cavandoli - ci ha particolar-

mente aiutati nel settore in cui siamo veramente unici. Alcune

nostre soluzioni, infatti, rispondono alla Direttiva Europea ATEX 94/9CE, relativa ai prodotti destinati ad essere impiegati in atmo-

sfere potenzialmente esplosive (contraddistinte dal marchio Ex),

per cui sono in grado di poter operare anche in ambienti a rischio

come gli impianti petrolchimici”.

L’ambiente di progettazione 3D messo a regime vede, quindi,

un utilizzo specifico delle funzionalità rese disponibili da Inventor

Professional, in grado di risolvere ogni problematica di sviluppo e

personalizzazione di impianti di sollevamento.

Operare con successo nel mercato dell’Engineering Petrolchimi-

co, impone buone capacità sia progettuali sia di gestione delle

risorse, quali i materiali e le singole componenti.

“In quest’ottica – evidenzia Cavandoli - abbiamo sviluppato

un progetto PDM che ci consente di ottenere un’ottimizzazione

dell’utilizzo delle parti delle lavorazioni, una più efficace inte-

grazione con la produzione e la filiera esterna, una connessione

diretta con il sistema gestionale dell’Azienda e, non ultimo, una

migliore gestione del post vendita”.

Un obiettivo ambizioso, raggiunto da Italkrane, ha visto l’inseri-mento della soluzione PDM sostanzialmente in tutta l’Azienda,

in maniera tale da mettere a disposizione delle diverse funzioni

aziendali una cinghia di trasmissione che opera su informazioni

uniche e congrue per sviluppare e consegnare nei tempi e nei

costi predefiniti ogni singola commessa.

“Uno strumento - continua Cavandoli – che ci ha dato man forte

nella riduzione dei costi nascosti e nella difficile opera di cattura,

memorizzazione e fruizione della conoscenza aziendale. Quest’ul-

tima nel nostro settore costituisce un vero e proprio asset in grado

di fare leva sulla capacità di continuare a competere”.

In Italkrane è stato quindi realizzato un micro sistema collabora-

tivo a supporto del ciclo sviluppo prodotto in grado di realizzare

‘soluzioni per il sollevamento’ particolarmente apprezzate proprio

per la qualità finale di tutto l’insieme e non solo dei singoli com-

ponenti, anche se alcune specifiche parti -come ad esempio i

sistemi di sollevamento in esecuzione antideflagrante pilotati da

convertitori statici di frequenza (inverter)- possono comunque

essere considerati come lo stato dell’arte di quello specifico

prodotto.

“Un vero e proprio ecosistema – conclude Cavandoli – che ci ha consentito notevoli economie di scala ma anche un notevole risparmio di tempo globale. Qui mi interessa aprire una parentesi

imprenditoriale. Il passaggio dal 2D al 3D ha significato inizialmen-

te un aggravio di ore. Infatti nella fase di progettazione, si è pas-

sati, per un impianto medio, da 4 a 7 giorni, ma l’accuratezza al

termine della fase di progettazione e simulazione 3D è stata tale

da eliminare sostanzialmente ogni altra modifica in corso d’ope-

ra, il che ci consente di rispettare i tempi di consegna dichiarati

nella nostra offerta commerciale”.

La fase più ostica da portare a regime è stata quella relativa al

PDM: in questo caso non si andava a rivedere il solo processo di

progettazione, ma si è andati a risistemare il processo organizzati-

vo e culturale dell’azienda.

“Un processo quindi - termina Cavandoli - dai tempi più lunghi,

i cui risultati si vedono dalla capacità di rispondere alle esigenze

dei nostri clienti in tempi e con costi ragionevolmente corretti”.

Ancora una volta una realtà industriale italiana si rimbocca le

maniche e ‘da sola’ trova la via dell’innovazione e la capacità di

competere in un ambito internazionale.

La ricetta del successo Italkrane: uomini, tecnologie, tanta forza di volontà e vision da parte del management!

Storie Di SuCCeSSo italkrane

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Riello UPS: soluzioni per la continuità del business

Di Valerio Alessandroni

I sistemi UPS sono collocabili in un mercato che sep-

pur maturo in termini di offerta non è certo scevro di

continua innovazione e caratterizzato da opportunità di

crescita reale da parte della domanda che, in manie-

ra pervasiva, sta conquistando nuovi settori applicativi

e tecnologici. Un mercato interessante, che vede la

presenza –in veste di leader- di Riello UPS che ha scelto

di investire su un prodotto interamente italiano. Questo

determina due effetti sostanziali: avere un prodotto altamente

affidabile perché seguito direttamente dalla progettazione fino

alla fase di distribuzione e successivamente di assistenza tec-

nica. Una filiera che facilita l’applicazione del ‘miglioramento

continuo’, poiché vi è la possibilità di avere informazioni lungo

tutto il processo, per poter intervenire in corso d’opera sul pro-

dotto qualora si riscontri un’ulteriore esigenza o una possibilità

di miglioramento dello stesso. Un ciclo virtuoso che oltre che a

generare un miglior risultato produttivo garantisce l’immagine di

qualità che l’azienda vuol mantenere.

Fondata nel 1986, Riello Elettronica è una holding di parteci-

pazioni in imprese che operano nell’elettronica civile e indu-

striale, nel settore impiantistico e informatico dell’energia, nella

produzione di gruppi di continuità, nei sistemi di sicurezza e nella

domotica. Ha iniziato la sua attività con la produzione di alimen-

tatori switching per applicazioni informatiche, proseguendo poi

nella produzione di Gruppi Statici di Continuità (UPS). Oggi tutte

le attività inerenti ai Gruppi di Continuità sono state concentrate

nella società Riello UPS, struttura che si è consolidata nel tempo,

anche grazie all’acquisizione di società operanti nel settore,

venendo così a formare un gruppo di dimensioni internazionali.

Per meglio comprendere posizionamento, strategie e sviluppi

futuri abbiamo incontrato ed intervistato Salvatore Moria, Diret-

tore Commerciale Italia di Riello UPS che ci ha fornito un quadro

chiaro sulle attività aziendali.

Che cosa distingue la produzione di Riello UPS rispetto a quella di altri concorrenti presenti sul mercato?Riello UPS vanta una lunga esperienza nel settore della continu-

ità e qualità dell’energia elettrica ed è oggi una delle aziende

leader in Europa nella fornitura di UPS monofase e trifase nella

gamma di potenza da 400VA a 6400kVA. Oltre ai prodotti che

utilizzano le fonti di energia tradizionali, sono ora proposti sistemi

che trasformano l’energia solare in energia elettrica (Inverter

solari) che consentono di immettere l’energia da essi convertita

nella rete di alimentazione. Inoltre, Riello UPS prevede un’ampia

Ogni processo di business è legato a sistemi digitali, i quali per funzionare necessitano di un’erogazione continua di energia elettrica, un dominio in cui gli UPS oramai giocano un ruolo fondamentale. Uno dei leader di settore è un’eccellenza italiana: Riello UPS che nel proprio portfolio di offerta annovera un’intera gamma di sistemi atti ad assicurare un’alimentazione continua di energia elettrica ai sistemi informatici, alle reti bancarie, nei trasporti, nell’industria, nella sanità e nelle grandi infrastrutture.

ELETTRONICA Riello UPS

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offerta di stabilizzatori, soccorritori per applicazioni di sicurezza

ed emergenza, armadi rack e accessori per la connettività. Con

una gamma di oltre 60 modelli, i cui standard qualitativi supera-

no di gran lunga i requisiti fissati in sede UE, Riello UPS alimenta

e protegge qualunque tipo di apparecchiatura, dalla singola

postazione di lavoro al Data center di ogni dimensione, dalla

singola macchina operatrice alle macchine utensili e a quelle

speciali. L’esperienza acquisita con innumerevoli installazioni

effettuate presso aziende di ogni dimensione, enti e strutture

consente a Riello UPS di assicurare un flusso di energia costante

e di qualità anche nelle condizioni più critiche. In sintesi, Riello

UPS progetta e produce dispositivi che sono frutto di un eleva-

tissimo livello di esperienza, capaci di garantire la massima affi-

dabilità ed efficienza nell’erogazione di energia a qualsiasi tipo

di utenza e in qualsiasi condizione operativa. Inoltre, Riello UPS

è in grado di offrire soluzioni su misura per le specifiche esigenze

del cliente: non solo singoli prodotti, ma sistemi di continuità che

sono in grado di far fronte alle più diverse applicazioni, con l’ob-

biettivo di garantire la più elevata disponibilità di alimentazione.

A questo scopo è stato istituito il servizio TEC (Technical Energy

Consultant) costituito da esperti nel settore dell’energia che

debbono fornire consulenza tecnica sulle normative e supporto

ai progettisti di impianti.

Che cosa significa ‘Power Quality’ per Riello UPS e qual è il valo-re aggiunto che questo concetto può offrire all’utilizzatore?La Power Quality è definita in relazione a due parametri carat-

terizzanti l’energia erogata: continuità, ossia garanzia dell’ero-

gazione dell’energia e qualità in termini di frequenza, valore

efficace e forma d’onda. Per noi Power quality va a braccetto

con ‘Business Continuity’, cioè la garanzia di continuità nel fun-

zionamento di impianti e sistemi anche a fronte di eventi critici.

Riello UPS presenta un’offerta molto articolata di prodotti: attual-

mente sono 15 le linee di produzione relative ai Gruppi Statici di

Continuità. Realizzati con diverse architetture tecnologiche, che

rappresentano lo ‘Stato dell’Arte’ in questo specifico settore.

Il concetto di qualità fa oramai parte del DNA della cultura

aziendale e tutto (prodotto, personale, servizi) ruota attorno a

questo centro di gravità permanente. Se la qualità del prodotto

è condizione imprescindibile, quello che fa la differenza è il fat-

tore umano. Il senso di responsabilità e di appartenenza hanno

creato quelle condizioni indispensabili per raggiungere traguardi

importantissimi. Un grande lavoro di squadra che vede, ognuno

nel proprio ruolo, operare al meglio per raggiungere i migliori

risultati. Le certificazioni di qualità ottenute in questi anni e che

continuamente vengono riconosciute alla Riello UPS dagli enti

preposti, ne sono la prova più evidente.

Riello UPS punta molto sulle attività di R&D. Ma in un comparto apparentemente ‘maturo’ come quello degli UPS su quali aspetti si concentrano tali attività?In merito alla Ricerca e Sviluppo, devo confermare che rimane

un’attività da sempre perseguita; a tal proposito sottolineo la

presenza di ben due Centri Ricerca d’eccellenza: uno a Legna-

go (VR), dove avviene la progettazione UPS standard con tec-

nologia senza trasformatore fino a 120 kVA; l’altro a Cormano

(MI), dove si effettua la progettazione di UPS con trasformatore

fino a 800 kVA e prodotti fuori standard su specifiche del cliente.

Ai programmi svolti nei due centri, si aggiunge l’importante lavo-

ro di ricerca e sviluppo di Inverter per applicazioni dedicate agli

impianti solari fotovoltaici.

I laboratori Riello UPS sono all’avanguardia nella progettazione,

sviluppo e test di tecnologie innovative, che consentono di

ridurre drasticamente le perdite di energia e nello stesso tempo

di tagliare le emissioni di CO2. In questo ambito, Riello UPS è

stata tra i promotori più attivi della disciplina europea che ha

fissato rigidi standard di efficienza. In più, ha lanciato un proprio

sistema di ecoclassificazione che, in base a standard ancora più

stringenti e rigorosi rispetto a quelli fissati in sede europea, facilita

gli utenti nella scelta del gruppo di continuità più indicato per le

proprie esigenze e più efficiente in termini di ecocompatibilità.

Una grande attenzione al problema ambiente ha indotto Riello

UPS a partecipare attivamente a diffondere una cultura di svi-

luppo sostenibile a favore della riduzione dei consumi energeti-ci. A tal fine sono stati realizzati progetti eco-compatibili e sono

stati promossi ingenti investimenti nella ricerca di nuove tecnolo-

gie per lo sfruttamento di ‘fonti pulite’ e per realizzare le nuove

linee di prodotto relative agli UPS ad alta efficienza. Un impegno

sociale che vuole aiutare il presente e soprattutto condiziona-

re positivamente il futuro, coniugando al meglio l’inevitabile

necessità di energia con una salvaguardia dell’ambiente; la

certificazione ISO 14001 di sistema di gestione ambientale è una

conferma di questo impegno.

ELETTRONICA Riello UPS

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I tre pilastri della produzione Riello UPS

Di Valerio Alessandroni

Che cosa distingue, sul piano tecnico, la produzione di Riello UPS rispetto a quella di altri concorrenti presenti sul mercato? E’ forse la scelta dei compo-nenti? Oppure la qualità dei processi di produzione? O, ancora, si tratta delle soluzioni elettroniche avanzate adotta-te dall’azienda?

“La risposta va cercata nei valori del brand di Riello UPS - rispon-

de Buscherini - partiamo dal primo valore, quello dell’innova-

zione continua. Riello UPS ha istituito da alcuni anni due Centri

Ricerche d’eccellenza: uno a Legnago (VR), l’altro a Cormano

(MI), in entrambi i casi puntando costantemente l’attenzione

sulle nuove tecnologie offerte dal mercato”. L’ing. Buscherini

prosegue spiegando che ogni Centro di Ricerca è strutturato in

tre diverse aree di competenza, cui corrispondono le differenti

fasi progettuali: l’Area Progetto, dove sono concepiti e proget-

tati i nuovi UPS; l’Area Sperimentale, che comprende i labora-

tori dove si svolgono le attività di prova ed analisi dei prototipi;

infine, l’Area Collaudo, in cui vengono effettuate le prove per la

validazione dei prodotti.

“Il secondo valore è quello delle soluzioni sostenibili ed ecocom-

patibili”, egli sottolinea. In particolare, Riello UPS è tra i prota-

gonisti e promotori del Codice di Condotta (CoC - Code of

Conduct on Energy Efficiency and Quality of AC Uninterruptible

Power System) e primo costruttore europeo che identifica i pro-

pri prodotti in relazione al livello di efficienza energetica ECO.

Il Codice di Condotta è un documento firmato dai maggiori

costruttori europei di UPS ed indirizzato alla Commissione Euro-

pea, che definisce degli obiettivi di efficienza energetica per le

gamme di potenza da 10kVA a 800kVA, dal 100% al 25% di ca-

rico. Per un UPS da 200kVA ad esempio, il termine di riferimento

del rendimento a pieno carico è 93% nel modo di funzionamen-

to normale on-line doppia conversione. Nell’attenzione rivolta

al problema ambientale, Riello UPS ha definito investimenti di

Ricerca e Sviluppo verso anche altri aspetti tecnici che hanno

un impatto sull’ambiente: il sistema di gestione delle batterie,

per allungare la vita delle stesse e per ridurre il consumo di

componenti come ventilatori e condensatori; la bassa distor-

sione armonica dello stadio di ingresso, per ridurre l’impatto

sui dispositivi a monte ed elevato fattore di potenza di ingresso

(0,99); e il sistema ‘Smart Mode’, nel quale l’UPS sceglie il miglior modo di funzionamento in relazione delle condizioni della rete di alimentazione e delle richieste di protezione del carico. Il terzo valore indicato da Buscherini è quello dell’Italianità:

una visione internazionale per un prodotto tutto italiano. “In

un contesto nel quale numerose aziende nel mondo scelgono

di produrre in aree che consentono di diminuire sensibilmen-

te i costi di manodopera, spesso sacrificando la qualità dei

prodotti, Riello UPS ha scelto di investire su prodotti interamen-

te italiani - spiega Buscherini - questo determina due effetti

sostanziali. In primo luogo, permette di avere un prodotto

altamente affidabile perché seguito dalla progettazione fino

alla fase di distribuzione e di assistenza tecnica, senza alcuna

interruzione che ne comprometterebbe il risultato ottimale. Il

secondo effetto, molto importante, si esprime nel concetto di

‘miglioramento continuo’, ossia nella possibilità di avere infor-

mazioni costanti e continue di ritorno dal campo, per poter

modificare in corso d’opera il prodotto nel momento in cui si

dovesse riscontrare un’ulteriore esigenza o una possibilità di mi-

glioramento dello stesso: un miglior risultato produttivo che ha

A completamento dell’intervista pubblicata nelle pagine precedenti, Luca Buscherini, Direttore Marketing di Riello UPS, ci illustra le particolarità della produzione dell’azienda di Legnago.

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un effetto benefico diretto sulla vendita e sull’assistenza tecnica

successiva e che garantisce l’immagine di qualità che l’azienda

vuol mantenere”.

Il valore aggIunto della Power QualItyChe cosa significa ‘Power Quality’ per Riello UPS e qual è il valore aggiunto che questo concetto può offrire all’utilizzato-re in termini di maggiore regolarità dell’erogazione, risparmio energetico, ecc.?“Obiettivo di Riello UPS è realizzare prodotti affidabili ed efficien-

ti, uniti in soluzioni globali al fine di garantire la Power Quality,

ossia la ricerca di un’elevata qualità dell’energia”, risponde Bu-

scherini. “La Power Quality è definita in relazione a due parame-

tri caratterizzanti l’energia erogata: la continuità, ovvero la ga-

ranzia dell’erogazione dell’energia,

e la qualità in termini di frequenza,

valore efficace e forma d’onda.

Il valore aggiunto della Power Qua-

lity in Riello UPS è certamente la

capacità di soddisfare i parametri

base della sicurezza dell’energia,

ma anche la capacità di offrire

un’articolata gamma di prodotti

tale da poter garantire soluzioni

altamente specifiche adatte ad

ogni esigenza”.

Riello UPS è presente in molti settori,

come Industria, Energia, Trasporti

ai Servizi, Banche e così via. Che

cosa distingue un UPS per uso

industriale rispetto, ad esempio, ad

un analogo prodotto installato in

una banca o in una compagnia di

assicurazioni?

“I prodotti industriali si distinguono

da quelli per altri tipi di installazioni

su molti punti - risponde Buscherini.

- innanzitutto, la personalizzazio-

ne: i prodotti industriali richiedono

spesso altri livelli di personalizzazio-

ne. Quasi mai i prodotti industriali

sono standard, praticamente ogni

installazione è quasi un prodotto a

sé. In secondo luogo, la robustezza

necessaria per resistere alla solle-

citazioni di un ambiente industriale

(sporcizia, vibrazioni, temperatura,

umidità, ecc). Terzo, gli standard e

i protocolli specifici da soddisfare.

Infine, a volte livelli specifici di affi-

dabilità e qualità da soddisfare”.

Il Prodotto dI PuntaQual è il prodotto di punta di Riello UPS per l’industria? Quali sono le caratteristiche tecniche

principali e perché il prodotto può ritenersi particolarmente avanzato?

“Non esiste un prodotto specifico - afferma Buscherini - Riello

UPS, grazie al suo servizio di consulenza (TEC) è in grado di segui-

re i clienti durante la fase progettuale e suggerire il prodotto più

adatto alle loro esigenze specifiche. Comunque, tra i prodotti

di punta è giusto citare il Multi Sentry, soluzione trafoless con po-

tenza da 10 a 120 kVA, particolarmente adatto per applicazioni

light industrial come quelle per il trasporto aereo e ferroviario.

Inoltre, il Master HP, soluzione full Igbt con trasformatore in uscita

con potenza da 100 a 500 kVA, e il Master MPS, soluzione

classica a SCR con trasformatore in uscita con potenza da 10

a 800 kVA. Si tratta di soluzioni adatte per ambienti particolar-

mente impegnativi e con grosse potenze in gioco”.

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