Bollicine Magazine - Nr. 1 maggio '14

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Magazine Nr. 1 - Maggio ‘14

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Rivista dedicata agli spumanti italiani. Al servizio di tutti coloro che voglio coltivare la buona abitudine di brindare ogni giorno.

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Magazine Nr. 1 - Maggio ‘14

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Editoriale In questo numero: Verticale Giustino B. az. Ruggeri

Cantina della Volta

Azienda Endrizzi

Enoteca Casa del Bene

Bollicine “Born in Sicily”

Marco Buvoli

Bollicine e Formaggio: L’Asiago DOP

NUMERO 1 MAGGIO 2014 • [email protected] • www.bollicineitalia.com

Il magazine del vino… effervescente!

In Copertina:

LAMBRUSCO ROSÈ

di Modena spumante

DOC - Metodo Classico

- da uve di Sorbara in

purezza, con un bel co-

lor cipria e olfattiva di

profumi integrali di noc-

ciole tostate, rosa antica

e toni di melograno. Armonico e fresco si

può degustare come

aperitivo e a tutto pasto.

La grandezza della bollicina italiana

risiede nella diversità. Oggi possiamo

affermare che il concetto di qualità è stato ampliamente

interpretato, da molte aziende che nel vino spumante di

qualità hanno investito molto, valorizzando con le di-

verse tecniche di spumantizzazione sia i vitigni autoc-

toni, sia i vitigni internazionali.

I continui consensi a livello internazionale premiano il

lavoro dei produttori italiani che hanno saputo rendere

uno spumante “riconoscibile”, nel quale l’eredità di un

territorio è naturalmente espressa nella bottiglia.

Il crescente successo dello spumante italiano nel mondo

è determinante per lo sviluppo del turismo enologico.

Sono sempre di più le strutture ricettive che elevano i

propri standard qualitativi per soddisfare il cliente più

attento ed esigente. Vengono premiati così distretti sto-

rici della spumantizzazione come il Trento Doc, Cone-

gliano Valdobbiadene, Franciacorta, Oltrepò Pavese,

ma anche nuove realtà come la Sicilia, Abruzzo, Puglia

e Valle d’Aosta.

Il modo di consumare “bollicine” è mutato. Non solo

nel momento dell’aperitivo o del dolce. Oggi il le no-

stre bollicine sono vissute a tutto pasto favorendo così

l’incremento dei consumi e una diversa interpretazione

dello spumante italiano.

Sull’onda di questo movimento effervescente nasce

“Bollicine Magazine” in versione digitale. Facile da

sfogliare, da leggere e da guardare. Un media leggero,

veloce, a servizio di tutti coloro che voglio coltivare la

buona abitudine di brindare ogni giorno. Cin Cin !

Novella Gioga

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La Verticale Prosecco di Valdobbiadene

Extra Dry

Giustino B. di Ruggeri Annate dalla 1995 alla 2009

La cosa che stupisce, davanti a questa inconsueta degu-

stazione, è la straordinaria continuità che offre il vino,

capace di reggere bene oltre dieci anni di invecchiamen-

to, anche se ovviamente, dopo un paio d’anni cambia

completamente profilo, abbandona la leggerezza aromati-

ca tratteggiata dai fiori e dal frutto bianco, per accendere

nuove luci, fatte di note iodate e di fiori secchi, liquirizia

e miele, con la dolcezza sempre meno evidente e le bolli-

cine che solleticano con sempre maggior delicatezza.

2009 Fresco e floreale, con una tenue nota agrumata sullo

sfondo. Un classico della denominazione, sostenuto in

tutte le fasi da una grande eleganza. La bocca è sapida,

tesa, con gli zuccheri e l’acidità che si fondono perfetta-

mente.

2008 Una delle sorprese della degustazione. Vista la delicatez-

za della tipologia ci si aspettava un vino già chiaramente

evoluto, invece sorprende per la straordinaria freschezza.

Al naso si coglie una preminente nota di frutto maturo

con sfumature di confetto e pasticceria. All’assaggio il

vino rivela ancor maggiore freschezza, asciutta e dotata

di una straordinaria grinta.

2005 Grande la prestazione di questo millesimo, più fresco ed

integro rispetto alle due vendemmie precedentemente

degustate. Persino semplice nel manifestare i profumi di

mela e pera, con i fiori sechi sullo sfondo. All’assaggio

rivela una vitalità stupefacente, forse non elegantissimo

ma di straordinaria consistenza. La freschezza dell’anna-

ta si ripercuote su un vino asciutto e piacevolmente ner-

voso.

2004 Se i dati della vendemmia in termini di andamento clima-

tico e uva prodotta potevano far pensare ad un millesimo

sotto tono, l’assaggio ha invece ribaltato il giudizio. Inte-

gro, di buona complessità aromatica in bocca rivela una

spiccata sapidità, elegante e di ottima lunghezza.

1996 Una delle bottiglie più interessanti della degustazione.

Al naso gli aromi sono profondi e di grande fascino, con-

traddistinti da note di macchia mediterranea e di scorza

di agrumi disidratata. In bocca il vino è vitale e ben pre-

sente, sapido, con un ricordo di tartufo e iodio. La grinta

acida accompagna un vino di stoffa e grande espressività.

Dedicato a Giustino Bisol, fondatore della cantina

nel 1950, questo spumante è frutto di lunghe prove

e di particolari selezioni e cure che, iniziate in vi-

gna, proseguono poi sino all'affinamento in botti-

glia. Il Giustino B. rappresenta dunque l’espres-

sione più viva della nostra esperienza, della nostra

volontà di ricercare il meglio, della nostra passione

per l’uva prosecco.

Ruggeri & C. s.r.l. Via Pra' Fontana 4 - Valdobbiadene (TV) Italia

Tel. +39 0423 9092

[email protected] www.ruggeri.it

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Cantina della Volta Christian Bellei, figlio dell'ecclettico Giuseppe, ha deciso

nel 2010 di ristrutturare l'avita cantina di famiglia, cono-

sciuta precedentemente come Francesco Bellei, presente

a Bomporto fin dal 1920, dove aveva iniziato a muovere i

primi passi nel mondo del vino.

Ricoprendo le mansioni più disparate ha acquisto una vi-

sione a tutto tondo della gestione della cantina, dall'arrivo

delle uve per la pigiatura, alla vinificazione e al successi-

vo imbottigliamento fino alla preparazione dei cartoni per

la vendita. Accomunato al padre da una grande passione

per gli spumanti metodo classico, ha scelto con grande

attenzione tutte le attrezzature tecnologiche con cui ha

dotato la cantina: una pressa Bucher-Vaslin, nota per la

pressatura soffice, vasche d'acciaio inox termocondizio-

nate, impianti di refrigerazione dei mosti gestiti in modo

centralizzato, impianto di climatizzazione per avere le

fermentazioni e gli affinamenti a temperature ottimali,

gyropallettes gemelli in acciaio inox ed infine una linea di

sbloccamento di ultima generazione.

Con la stessa attenzione segue anche le fasi di lavorazione

in vigna, sia di quella di proprietà, a Riccó di Serramazzo-

ni ( MO ), di Pinot nero e Chardonnay, che quelle dei

conferitori storici di Lambrusco di Sorbara.

Le uve vengono raccolte esclusivamente a mano e poste

in casse di 15/17 kg. da vendemmiatori specializzati.

Ad oggi si commercializzano 5 tipologie di prodotti.

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Cantina della Volta

Il LAMBRUSCO di Modena spumante DOC - Meto-

do Classico - ottenuto da uve di Sorbara in purezza, dal

bel colore cerasuolo con note di frutta rossa ben amalga-

mate e ricordi di lieviti, equilibrato e adatto a tutto pasto;

Il LAMBRUSCO ROSÈ di Modena spumante DOC -

Metodo Classico - da uve di Sorbara in purezza, con un

bel color cipria e olfattiva di profumi integrali di noccio-

le tostate, rosa antica e toni di melograno. Armonico e

fresco si può degustare come aperitivo e a tutto pasto.

Lo spumante brut IL MATTAGLIO s.a. - Metodo

Classico - ottenuto con le uve di Riccó di Serrammazzo-

ni (60% di Pinot Nero 40% di Chardonnay) finissimo al

naso, di lieviti con sentori di frutta bianca, agrumi candi-

ti, nocciole e mandorle. Fini bollicine che si rincorrono

con molta persistenza.

Lo spumante dosaggio zero IL MATTAGLIO s.a. -

Metodo Classico - stessa composizione del precedente

ma senza liqueur d' expédition. Risulta brillante come un

purissimo diamante vestito di un giallo tenue con riflessi

verdi di gioventù, grana fine di bollicine. Naso delicato

nei frutti a polpa bianca e vegetale finale. Palato fresco e

secco con gradevole sensazione salina. Chiusura abba-

stanza persistente.

Non poteva mancare la nota della tradizione espressa

con il LAMBRUSCO DI SORBARA DOP

"RIMOSSO" che rifermenta in bottiglia e permane suc-

cessivamente sui lieviti fino alla degustazione. La pre-

senza di sedimento naturale è una sua caratteristica. Sen-

tori di fragolina di bosco, ribes, floreale, al palato piace-

volmente fruttato e meravigliosa PAI.

Altre "sfide" sono in corso di affinamento in Cantina

della Volta: due riserve, un Rosè di Pinot Nero millesi-

mato e uno Chardonnay in purezza millesimato.

In quasi tre anni di vita, i prodotti della Cantina sono

arrivati sulle tavole di importanti ristoranti e punti vendi-

ta.

Sono arrivati anche riconoscimenti molto lusinghieri che

hanno gratificato Christian e lo stanno stimolando a fare

sempre meglio, forte di quella passione che spesso lo

spinge a ripetere:

Cantina della Volta di Christian Bellei & C.

Via per Modena, 82 41030 Bomporto (MO) - Italia

Tel: +39 059.74.73.312

[email protected]

www.cantinadellavolta.com

"il vino non è una formula matematica:

è frutto di attenta ricerca e smodata

passione.". Basi di Lambrusco, Pinot e Chardonnay

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Cantina Endrizzi

Fondata nel 1885 dai fratelli Angelo e Francesco Endri-

ci, l'azienda Endrizzi - condotta oggi da Paolo e Chri-

stine Endrici, quarta generazione di famiglia - è di fatto

uno dei pochi marchi storici del Trentino. La suggestiva

cantina in stile asburgico ha sede nella verde e assolata

Piana Rotaliana, nei pressi di San Michele all'Adige, in

una zona da sempre nota con il nome di “Masetto”. I

vigneti che circondano ad anello la struttura aziendale

vengono coltivati da anni con sistemi ecocompatibili ed

offrono una vista spettacolare sulla valle e sul castello

Monrealle. La Cantina Endrizzi raccoglie ed interpreta

dal 1885 le testimonianze e la storia della viti-enologia

trentina, visitarla è cogliere l’occasione di compiere un

viaggio attraverso la storia e la cultura della vite e del

vino. La cura per l’ospitatlità è connaturata ad Endrizzi

e si è concretizzata negli anni nella suggestiva Vinoteca

gestita da Fabio e Marina Scottini, oggi meta di visita-

tori ed enoappassionati da tutto il mondo. Un’esperien-

za indimenticabile è offerta dal “Giardino dei profumi”,

un vigneto di 22 filari rappresentativo delle tipologie

d’uva del Trentino, che ogni visitatore può conoscere in

occasione della visita al Masetto. Ciascun filare inizia

con piante, erbe e fiori che ricordano i profumi che ca-

ratterizzano gli aromi primari di ogni tipo di uva e che

poi si ritrovano nel vino. Nel periodo natalizio partico-

larmente prezioso è bello è il “Mercatino di Natale”

dove trovare non solo le confezioni e i cesti con i vini

Endrizzi, ma anche una ricca proposta di specialità culi-

narie scelte e piccoli oggetti di arredo e cucina, imperdi-

bili occasioni di regalo per veri gourmet.

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Brut Metodo Classico

Gaudensius FIRRIATO

Bollicine… ”Born in Sicily”

La Sicilia è oggi una delle regioni italiane più promet-

tenti nella produzione di vino di qualità. Grazie alla sua

varietà e ricchezza ampelografica l’isola è stata definita

un “continente” per la molteplicità di paesaggi e condi-

zioni climatiche che la caratterizzano. Mai come adesso

la percezione del brand Sicilia è così diffusa nei mercati

stranieri, anche quelli più lontani e i risultati dei vini

spumanti, tipologia di grande interesse in questo preciso

momento storico, sono eccellenti. In occasione della pri-

ma edizione di Bollicine, svoltasi il 6 e 7 ottobre presso

Villa Foscarini Rossi a Stra (VE), lo stand Born in Sicily

ha riscosso un grande successo, regalando agli ospiti

presenti un’occasione unica e imperdibile per degustare

una selezione delle migliori bollicine siciliane.

Cominciamo il nostro tour virtuale in Sicilia partendo

dalla degustazione dei vini spumanti dell’Etna, nella Si-

cilia orientale, in provincia di Catania.

Benanti Il Carricante è il vitigno autoctono a bacca bianca più

rappresentativo dell'Etna, e da questo prende origine l’e-

tichetta Noblesse, proveniente dai versanti est e nord alti

tra 950 e 1.200 mt. slm. dove forte è l’escursione termica

tra il giorno e la notte. Le ragioni del successo dei vini

dell’Etna sono facili da spiegare: siamo in un territorio

unico e dalla bellezza mozzafiato. Si sfruttano fattori

come l’altezza e le forti escursioni termiche che donano

ai vini profumi e sentori che hanno spesso caratteristiche

quasi nordiche. Le uve solitamente utilizzate sono quelle

dei vitigni autoctoni che in questo territorio sono presen-

ti da anni. Il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio

sono le due varietà con cui si realizza l’Etna Rosso Doc,

mentre il Carricante regala un vino estremamente ele-

gante, destinato a un pubblico di veri estimatori. La zona

etnea è territorio enologicamente unico e irripetibile.

Sapendo scegliere il versante appropriato del vulcano, le

giuste esposizioni, le migliori altitudini e utilizzando

anche solo i vitigni autoctoni esistenti da secoli, è possi-

bile produrre eccellenti spumanti metodo classico.

Firriato Lo storico marchio siciliano ha recentemente acquistato

la tenuta agricola di Cavanera, sul versante di nord est,

distesa su ampie terrazze digradanti, a 600 mt. slm. Il

vigneto è quello della tradizione: Nerello Mascalese

(alcuni filari hanno 70 anni di vita), Nerello Cappuccio e

Carricante. Dai rossi autoctoni vinificati in bianco nasce

il Brut Metodo Classico Gaudensius con mineralità tipi-

ca dell’agro etneo. Si accede alla proprietà da un piccolo

cancello in ferro, poi uno stretto viale fino all’antica co-

struzione…con sorpresa: in due vani distinti, sotto il li-

vello del piano di calpestio, si scoprono due antichi pal-

menti ipogei, con le vasche di pigiatura dell’uva in pie-

tra, i canali di terra cotta o scavati nel duro basalto.

Brut Metodo Classico

Noblesse BENANTI

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La Vinoteca Endrizzi

La Vinoteca offre la possibilità di

Visite guidate e degustazioni. E’

aperta tutti i week-end ed è chiusa

il martedì.

Referenti ospitalità in Endrizzi:

Fabio e Marina Scottini

0461/662672

[email protected]

Orari Vinoteca: Tutti i giorni

compresi sabato e domenica

09.00-12.00/14.00-19.00

Cantina Endrizzi Loc. Masetto, 2

38010 San Michele all'Adige (Tn)

www.endrizzi.it

facebook.com/CantinaEndrizzi

Endrizzi Brut Riserva Pian Castello Trento Doc - Metodo Classico Vitigni Chardonnay 60%. Pinot Nero 40%.

Vigneto Pian di Castello. Terrazzo inclinato vicino al

Castello di Monreale - Königsberg, situato tra 350 e 420

metri s.l.m. con viti allevate a spalliera.

Resa per Ettaro 60 Hl.

Vendemmia : A mano in cassette, su viti già diradate in

luglio-agosto. Vinificazione e Fermentazione La prima

fermentazione viene condotta per parte del vino in barri-

que e parte in acciaio.

Il metodo utilizzato per la rifermentazione in bottiglia è

quello classico previsto dalla Trento D.O.C. La matura-

zione sui lieviti dura dai 3 ai 5 anni per ottenere un’ele-

ganza altrimenti irraggiungibile.

Il “dosage” è minimo, per non alterare le caratteristiche

conferite naturalmente dai fattori ambientali molto favo-

revoli, dal tempo e da una lavorazione artigiana partico-

larmente curata.

Caratteristiche: Colore giallo paglierino vivo, perlage

allegro, minuto e continuo. Il profumo è intenso, di par-

ticolare finezza, con sentori

di mela, di crosta di pane e leggera nota di vaniglia e di

miele. Il gusto è secco, pulito, elegante, particolarmente

morbido e persistente.

Abbinamenti Come ogni “Talento” Trento Doc di classe

è ottimo aperitivo e può essere goduto a tutto pasto.

Enoteca La Casa del bere Nasce a Brescia in Via Orzinuovi nel 2009, l’ubicazione strategica e funzionale nel cuore del territorio Brescia-

no, area da sempre vocata alla viticoltura, e la solida esperienza maturata in questo settore, fanno della dell’Enoteca

un punto di riferimento per tutti gli amanti del vino.

La continua ricerca di prodotti di qualità e la passione per il nostro lavoro ci spinge ad ampliare sempre di più i

prodotti che trattiamo, negli spumanti Italiani sono frequenti gli incontri con i produttori vinicoli, sia quelli autoctoni

della Franciacorta, che quelli dell’Oltrepò Pavese, Piemonte Altalanga, Trentino, Friuli, Centro Italia, Sud e Isole.

Partecipiamo spesso alle iniziative legate al nostro territorio, in occasione del Festival Franciacorta che si è tenu-

to a settembre abbiamo organizzato per i nostri clienti visite guidate con assaggi e degustazione dei vini all’interno

della cantine che per l’occasione erano aperte.

Ogni sabato pomeriggio dalle 16.00 alle 20.00 organizziamo delle degustazioni con sommelier dedicati e produttori

vinicoli che partecipano attivamente alla

presentazione del vino. Frequenti sono le

iniziative di co marketing con i ristora-

tori della zona organizzando e proponen-

do serate a tema nei loro locali, carta dei

vini e servizi di consulenza.

La naturale evoluzione di un'azienda non

poteva che concretizzarsi in un progetto

anche legato al mondo web certi di pro-

porre anche fuori dal nostro territorio

la professionalità e l'affidabilità che ci

contraddistingue, abbiamo realizzato il

nostro e-commerce.

Enoteca La Casa del bere

Via Orzinuovi, 33 - 25125 Brescia

Telefono 030 354 4986

www.casadelbere.com

facebook.com/casa.delbere

Page 9: Bollicine Magazine  - Nr. 1  maggio '14

Planeta

Nel 2008, nel cuore della straordinaria viticultura etnea,

sul versante nord intorno al paese di Passopisciaro, è

nato il progetto di Planeta. Quattro i vini prodotti oltre al

Brut Metodo Classico.

Dalla vendemmia 2012 le uve sono vinificate nella nuo-

va cantina di Feudo di Mezzo, non lontano dal piccolo

centro di Passopisciaro, in posizione baricentrica rispetto

ai vigneti di Sciara Nuova e Montelaguardia. Il sito è in

una posizione spettacolare all’interno di una colata lavi-

ca del 1566, come un giardino di pietra. La costruzione

nasce nel rispetto del territorio e ne cita gli elementi fon-

damentali in chiave moderna. La pietra nera dell’Etna è,

dunque, l’elemento architettonico dominante anche nella

bottaia realizzata come una antica pietraia, unendo bioar-

chitettura e recupero culturale. Intorno boschi e colate

laviche più recenti. In quest’atmosfera oltre il tempo na-

sce il Brut Planeta da uve Carricante, un metodo classico

con almeno dodici mesi di affinamento sulle fecce.

Spostiamoci verso ovest fino ad arrivare a Menfi. Quello

che ormai tutti chiamano Menfishire è un territorio ecce-

zionalmente vocato per l’agricoltura in virtu’della pre-

senza di tante piccole colline degradanti sul mare, con

diverse esposizioni, pendenze, altitudini ma soprattutto

per la diversità dei suoli, ora calcarei, ora argillosi, ora

sabbiosi, ora a medio impasto. Tanti microclimi e biodi-

versità, che permettono a varietà diverse di uva, ma an-

che a uliveti, seminativi, carciofeti e ortaggi di crescere e

svilupparsi secondo natura, semplicemente seguendo il

ritmo delle stagioni. E poi una luce straordinaria, fulgida

e vivida, che arriva tutto l’anno perpendicolare sulle

piante e ne favorisce lo sviluppo vegeto-produttivo. Per

non parlare poi dei venti freschi provenienti dal mare,

tutti elementi che rendono questo territorio unico e i suoi

vini fortemente distintivi dello stesso. E’ qui che nasce il

Mandrarossa Brut Chenin Blanc, primo e unico spu-

mante siciliano realizzato da uve di Chenin Blanc.

Mandrarossa

“Prima di decidere di tuffarci nella splendida avventura

del vino spumante – dichiara Roberta Urso, Responsabi-

le Comunicazione e Pubbliche Relazioni della Cantina -

abbiamo studiato ulteriormente il nostro territorio e le

varietà sperimentali che qui si sono ben acclimatate e

che da qualche anno produciamo con ottimi risultati.

Abbiamo tenuto sotto osservazione alcune varietà vocate

quali Chardonnay, Pinot, Chenin Blanc e quest’ultima,

dopo assidue microvinificazioni, è la varietà che ha dato

i risultati migliori, in termini di freschezza, piacevolezza

ed attitudine a produrre quello che avevamo immagina-

to: un Brut Metodo Charmat capace di arricchire i mo-

menti di convivialità, giovane, quotidiano e innovativo”.

Brut Metodo Classico

PLANETA

Chenin Blanc Brut

MANDRAROSSA

Bollicine… ”Born in Sicily”

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Proseguiamo nel nostro viaggio fino ad arrivare nella

Tenuta Gorghi Tondi a Mazara del Vallo, un’atmosfera

d’altri tempi che riconcilia l’uomo alla natura.

Tenuta Gorghi Tondi La nuova realtà aziendale mescola l’esperienza centena-

ria della famiglia proprietaria ai nuovi impulsi di una

giovane e attenta compagine imprenditoriale al femmini-

le rappresentata dalle sorelle Clara e Annamaria Sala. La

Tenuta Gorghi Tondi oggi è parte integrante di un’oasi

naturalistica del WWF in cui dimorano aironi, falchi di

palude, germani reali e altre specie. Non a caso viene

denominata la vigna dell’oasi, un mirabile esempio di

fusione tra la natura del paesaggio e quella vitivinicola.

La gestione di un vigneto all’interno di una riserva natu-

rale in cui è vietata ogni pratica nociva per l’ambiente

rappresenta infatti un esempio concreto di come una pro-

duzione di grande valore può realizzarsi in un territorio

protetto in cui uomo e natura raggiungono un grande

equilibrio. La cantina, strategicamente costruita nel 2000

al centro di 130 ettari di vigneti, tutti di proprietà della

famiglia Sala, riprende la struttura degli antichi bagli

siciliani. E’ da qui che vengono seguite tutte le fasi della

lavorazione, dai vigneti, strategicamente vicini al nucleo

centrale, al prodotto finito. Dotata delle più moderne

attrezzature, ha una capacità complessiva di 10.000 etto-

litri e tutte le fasi della trasformazione vengono rigorosa-

mente controllate con sofisticate tecnologie. La Bottai,

termo condizionata, con 800 ettolitri di botti di pregiato

rovere, rappresenta il forziere di tutta la cantina. Palma-

res e Palmares Rosè sono i nomi delle etichette di vino

spumante della cantina ottenute da due storici vitigni

autoctoni, rispettivamente Grillo e Nero D’Avola.

Arriviamo a Marsala, capitale europea del vino 2013,

sede di molte cantine che hanno fatto la storia dell’eno-

logia siciliana come Donnafugata.

Donnafugata In occasione del Vinitaly 2013 l’azienda ha presentato le

sue prime bollicine, un brut metodo classico ricco di per-

sonalità ed eleganza. Un’etichetta originale in pieno stile

Donnafugata. "L’etichetta è essenziale – dichiara Josè

Rallo, contitolare dell’azienda di famiglia - ma di grande

impatto. Capace di raccontare l’anima fresca e comples-

sa di questo Brut”. C'è emozione a Donnafugata per que-

sta nuova creatura, che segna, per la famiglia Rallo e

tutti i collaboratori, un nuovo e significativo traguardo:

un Brut frutto di un lungo percorso sperimentale che ri-

specchia una filosofia produttiva che punta costantemen-

te alla qualità. Il progetto Donnafugata Brut inizia nel

2007 quasi per gioco, con Antonio Rallo, contitolare e

responsabile della produzione, e lo staff tecnico impe-

gnati nella selezione delle varietà e delle porzioni di vi-

gneto nella Tenuta di Contessa Entellina e nei territori

limitrofi. "Sembravamo cercatori di pepite - racconta

Brut Metodo Classico

DONNAFUGATA

Brut Palmares

TENUTA GORGHI TONDI

Bollicine… ”Born in Sicily”

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Antonio - salivamo lungo i filari, sulle colline più alte, quelle con le esposizioni migliori ed una maggiore venti-lazione; raccoglievamo i grappoli assaggiandone gli aci-ni e poi, tornati in cantina, eseguivamo micro-vinificazioni per capire il potenziale di ogni particella in termini di freschezza e carica aromatica. Il risultato è una sintesi enologica che concretizza il lavoro di speri-mentazione e ricerca fatto in questi anni: un Brut che si contraddistingue per freschezza ed eleganza.” La scelta del blend è stata classica, Chardonnay e Pinot Noir, così come la tecnica di produzione: fermentazione in acciaio e rifermentazione in bottiglia. Ventotto mesi di affina-mento sui lieviti e poi la sboccatura nel novembre del 2012. Una produzione limitata: 4524 bottiglie e 992 ma-gnum.

Fazio Wines Sempre sul versante occidentale ma questa volta a nord della città di Trapani giungiamo nel territorio dell’Erice Doc. Siamo in un’area leggendaria, disseminata di testi-monianze storiche uniche al mondo e di scorci naturali-stici di rara bellezza. Vitigni come Grillo, Catarratto, Insolia e Nero d’Avola sono qui coltivati da tempi im-memorabili e trovano nel comprensorio di Erice la loro sede naturale. In questo territorio ha sede l’azienda Fazio dell’omonima famiglia che da quattro generazioni inter-preta con passione e dedizione l’arte della viticultura e della vinificazione, tanto da essere stata parte attiva e determinante nell’ottenere il riconoscimento della Doc Erice. Un risultato che ha rafforzato il legame tra la pro-duzione e questo territorio dalle caratteristiche geologi-che e climatiche uniche. La cantina ha selezionato im-portanti varietà internazionali adattandole al clima medi-terraneo della Sicilia, ottenendo vini unici destinati a un pubblico internazionale. E’ così che nasce il Muller Thurgau Brut, tra le etichette più conosciute e apprez-zate dell’intera gamma della cantina ericina.

Tasca d’Almerita Il nostro viaggio termina nel cuore della Sicilia, nella splendida tenuta di Regaleali di Tasca D’Almerita, mar-chio storico siciliano e pioniere nella produzione di vini spumanti nell’isola. Con il nome Almerita sono prodotti tre vini spumanti di altissimo pregio e molto apprezzati: Almerita, un brut spumantizzato con metodo classico, interamente artigianale, voluto nel ’90 per gli amici del Conte Giuseppe. L’alto tasso di variabilità che si registra da annata ad annata è parte distintiva del carattere di questo vino; Almerita Extra Brut nasce invece da una filosofia produttiva che si è evoluta strada facendo, guar-dando alle caratteristiche del vitigno e alle condizioni che la Tenuta di Regaleali offre. Una lenta, lentissima lavorazione, senza fretta, fatta con grande professionali-tà. Ci sono voluti 36 mesi sui lieviti per avere brillantez-za nel colore, finezza e intensità di perlage, fragranza, eleganza, sentori inconfondibili del vitigno e del territo-rio che ne è interprete; da uve Pinot Nero, con la ven-demmia 2004, nasce l’Almerita Rosè, Brut millesimato spumantizzato con metodo classico di rifermentazione in bottiglia, che riposa sui lieviti per 36 mesi. Il risultato è uno spumante di pregio, il colore rosa antico e il perlage fine e continuo anticipano sentori delicati di frutta rossa e i tratti distintivi di eleganza e freschezza.

Muller Thurgau

Brut

FAZIO WINES

Almerita Brut

Metodo Classico

TASCA D’ALMERITA

Mai come adesso la percezione

del brand Sicilia è così diffusa

nei mercati stranieri.

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Buvoli l’Opificio del Pinot Nero Tutte le strade percorse dagli amanti del vino arrivano

prima o poi in un punto preciso, e questo punto si chia-

ma PINOT NERO. Qualche volta è un punto di passag-

gio, ma molto spesso è un punto di arrivo.

Bisogna essere un po' artisti per produrre Pinot Nero.

Non ci sono altre uve che permettono di esprimere così

bene la personalità, la visione e la passione del produtto-

re. E -se vogliamo- anche la sua follia.

Abbiamo incontrato Marco Buvoli nella sua cantina, o

meglio, Opificio, come ama chiamarla lui, a Gambuglia-

no, sui colli vicentini. Marco è un produttore di metodi

classici Blanc de Noirs molto particolari, 100% Pinot

Nero. Le sue couvée hanno incantato gli appassionati

per il loro carattere e personalità. Non sono mai bollici-

ne facili: basti pensare che il suo prodotto “base” sosta

sui lieviti per 4 anni prima della sboccatura (di qui il

nome “Quattro”), e per ulteriori 6 mesi prima della mes-

sa in commercio. E poi il “Cinque”, il “Sei Pas Dosé”,

l’Otto e il Super-Otto (quest’ultimo recentemente pre-

miato a Merano con 93 centesimi). Non ha trascurato i

Rosé, sicuramente una delle espressioni più interessanti

sul panorama italiano, specialmente se avrete la fortuna

di trovare una delle sue edizioni limitate. E poi c’è il

rosso, che viene prodotto solo nelle annate migliori.

Marco ha un’idea di qualità molto precisa e non ha volu-

to limare la sua libertà scendendo a compromessi con il

mercato. Dalla scelta dei cru e delle barbatelle francesi,

al progetto d’impianto, fino alla cura delle rese: immagi-

nate l’optimum, ci avrete preso. Conduzione biodinami-

ca, naturalmente.

Il cuore del suo laboratorio è una piccola cantina: il tour

completo è poco più che un giro su se stessi. Ma dentro

ci sono tante idee, tanta passione, tanta accuratezza e tan-

te scelte caratterizzanti che parlano di uno che sa quel

che vuole. Per il rosso, fermentazione in legno, condotte

da lieviti indigeni e con lunghe macerazioni. Pigiatura

dolce, ma meccanica. Rifiuto del lavoro in riduzione

d’ossigeno. Affinamento in barrique di terzo passaggio,

tanto per i rossi quanto (almeno in parte) per le basi spu-

mante, che vengono gestite con un metodo che si rifà al

solera.

Marco ama le note ossidative e terziarie, e pertanto non

ha fretta di mettere in commercio i suoi vini: “I vini van-

no venduti quando sono maturi, e se questi significa at-

tendere anni, beh, noi attendiamo. Il tempo è un nostro

amico”.

Page 13: Bollicine Magazine  - Nr. 1  maggio '14

Opificio del Pinot nero Via Mondeo, 1 - Gambugliano (VI)

Tel: (+39) 348 4102919

[email protected]

www.opificiopinotnero.it

Buvoli Super-Otto Extra Brut Metodo Classico L’EXTRA BRUT Super-Otto nasce dall’assemblaggio

di diverse annate, di cui una parte affinata in legno. Ha

sostato sui lieviti per quasi nove anni prima di essere

degorgiato nell’autunno del 2012.

Ho prodotto solamente pochissime bottiglie e non ha

bisogno di una lunga presentazione: è per intenditori,

molto complesso e lungo in bocca, con note di noce,

miele, spezie, tabacco e funghi, supportati da una bolla

fine ed educata.

Chi ama i vecchi Champagne credo ne rimarrà soddi-

sfatto.

“Credo che con una buona materia prima,

la vinificazione sia un processo naturale e

che il compito del produttore sia solo quel-

lo di gestirla assecondando il suo naturale

percorso” Marco Buvoli

Page 14: Bollicine Magazine  - Nr. 1  maggio '14

La degustazione Grandi Bollicine e

formaggio Asiago DOP

Asiago DOP stagionato

Asiago DOP fresco

Page 15: Bollicine Magazine  - Nr. 1  maggio '14

Grandi Bollicine

e l’Asiago DOP A cura di Nicola Frasson

Le diverse stagionature di Asiago DOP hanno incon-

trato le bollicine italiane e, vista l’eccellenza del for-

maggio prodotto tra Veneto e Trentino, la scelta dei vini

è inevitabilmente ricaduta su alcune delle etichette più

blasonate e ricercate della Penisola.

L’apertura degli assaggi è toccata naturalmente alla ver-

sione più fresca del formaggio, ancora profumata di latte

e dal gusto dolce e delicato che ha trovato perfetto ac-

compagnamento nel Trentodoc Riserva dell’Abate di

Abate Nero, uno spumante cristallino nell’espressione

aromatica e dotato di un corpo snello e scattante, che ha

saputo assecondare la delicatezza del formaggio con

leggiadria e discrezione. Il Mezzano proponeva ovvia-

mente profumi più maturi in cui le sensazioni di latte

lasciavano spazio a note di fieno e fiori secchi, per do-

narsi al palato armonioso ed equilibrato.

La profondità gustativa del Franciacorta Pas Operé

della cantina Bellavista è riuscita nel compito di con-

trastare la ricchezza gustativa del formaggio senza pre-

varicarne la preziosa delicatezza. Con l’Asiago Vecchio

la sfida ha compiuto un ulteriore salto di qualità, in virtù

della maggior tenacità della pasta e della presenza di

sensazioni sapide più marcate.

La freschezza della vendemmia 2005 ha conferito al

Franciacorta Annamaria Clementi della cantina Ca’

del Bosco la necessaria tensione acida per sciogliere la

grassezza del formaggio, mentre l’affinamento in rovere

e la ricchezza gustativa del vino hanno saputo accogliere

la nota salina del formaggio.

Infine è arrivato il formaggio a più prolungato affina-

mento, lo Stravecchio. Qui le note di grande complessità

aromatica in cui la nocciola, la castagna ed il glutamma-

to svolgevano un ruolo da protagonisti, trovavano nella

incisiva forza del palato il giusto completamento. Ecco

allora la classe e l’eleganza della Riserva del Fondato-

re Giulio Ferrari della storica maison di Trento che

nella versione figlia del millesimo 2001 ha accolto l’e-

suberanza del formaggio per restituire al palato la puli-

zia acida e la setosità delle bollicine, per un risultato di

assoluto valore. In definitiva, quando le eccellenze si

incontrano, l’esperienza gustativa non può che essere di

grande soddisfazione.

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