NewSImpresa Nr.0 - Ottobre 2010
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SOMMARIO
Editoriale
Il puntoanalisi del mercato
newsdal mondo ict-elettronica-automazione
ICT - plm
AUTODESKintervista a stefano casazza Case History
CADENASintervista a r. de laurentis
Case History
dassault systemesintervista a gianluca gonella
Case History
ptcintervista a Carmelo g. cinardi
Case History
siemensintervista a gian luca sacco
Case History
automazione
beckhoffintervista a pierluigi olivari
Case History
rittalintervista a marco villa
Case History
wonderwareintervista aangelo raffaele cefaloCase History
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Il codice QR: leghiamo online e offlineUn Codice QR (Quick Response Code) è un codice a barre a matrice bidimensionale, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. Viene impiegato per memorizzare informa-zioni generalmente destinate ad essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone. In un solo crittogramma sono contenuti 7.089 caratteri numerici e 4.296 alfanumerici. Il codice QR è stato sviluppato nel 1994 dalla compagnia giapponese Denso Wave allo scopo di tracciare i pezzi di automobili nelle fabbriche di Toyota. Vista la capacità del codice di contenere più dati di un normale codice a barre, è stato in seguito utilizzato per la gestione delle scorte da diverse industrie. In pratica, utilizzando uno smarphone di ultima generazione (come uno degli ultimi Nokia o un iPhone, ad esempio) è possibile inquadrare nella fo-tocamera il codice QR e, dopo pochi attimi, navigare online all’indirizzo web che è stato inserito all’interno del codice. Per fare questo è sufficiente scaricare sul proprio device una delle applicazioni gratuite che possono essere trovate sui rispettivi store. Al momento, i codici QR sono una soluzione molto efficace per trasformare una comunicazione offline (un articolo o una pagina pubblicitaria, ad esempio) in un contenuto fruibile direttamente sul proprio telefonino dotato di accesso a Internet.Grazie ai codici QR che inseriremo, potrete quindi accedere online ad eventuali pagine di approfondi-mento dei temi trattati. La cosa più interessante è che oggi chiunque può generare gratuitamente i propri codici QR e, grazie alle numerose possibilità offerte dal web 2.0, può utilizzarli per effettuare azioni marketing-oriented perfettamente tracciabili e valutabili nel corso del tempo.Il sito a cui potete connettervi con il vostro dispositivo portatile per scaricare automaticamente il software di gestione dei QRcode è: http://i-nigma.mobi/
EditorePentaconsulting SrlPiazza Caiazzo, 2 20124 MilanoTel. 02 92958990 - Int. 02 92958992
Direttore ResponsabileMassimo [email protected]
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CaporedattoreArianna [email protected]
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StampaC&M print s.a.s.Via Sardegna, 13 - 20060 Vgnate (MI)
Autorizzazione del Tribunale di Milano n.493 del 7/10/2009
inquadra e accedi al sito www.newsimpresa.it
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Beckhoff automationavviciniamo il futuro dell’automazione industriale
Chiunque utilizzi o intenda utilizzare sistemi di automazione avanzati e ad altissime prestazioni ma semplici da utilizzare perché PC based, oppure bus di campo estremamente veloci, conosce Beckhoff Automation. Per gli altri, ecco una presentazione dell’azienda
Di Valerio Alessandroni
Beckhoff Automation realizza sistemi aperti per automazione con tecnologia di controllo basata su PC. La gamma di prodotti copre i principali settori dell’industria come PC indu-striali, componenti per bus di campo e Ether-CAT, Motion Control e software di automa-zione. Per tutti i settori sono disponibili linee di prodotti, che possono essere impiegati
sia come componenti singoli, sia come sistema di controllo completo. La ‘New Automation Technology’ di Beckhoff rappresenta soluzioni di controllo ed automazione, universali, indipendenti dal campo d’impiego, utilizzate in tutto il mondo, nelle applicazioni più svariate, dalle macchine utensili controllate da CNC fino ai sistemi intelligenti di controllo degli edifici. NewsImpresa ha incontra-to Pierluigi Olivari, Mana-ging Director della filiale italiana, che ha spiegato i punti di forza e i programmi dell’azienda.
Da 30 anni sul mercatoD: “Chi è Beckhoff? Come na-sce Beckhoff e quando l’azienda decide di entrare sul mercato italiano?”Olivari: “Beckhoff Automation nasce nel 1980 a Verl (Germania), grazie ad Hans Beckhoff che, in una piccola officina, decide di dedicarsi alla produzione di sistemi di automazione per i costruttori meccanici della zona. In due anni l’azienda ha 8 dipendenti, oggi più di 1.300, con un fatturato di 236 milioni di euro (2009). La storia di Beckhoff, comunque, ha origini più lontane, potremmo definirla una questione genetica. Infatti, è il padre di Hans Beckhoff che, nel 1953 sempre a Verl, dà vita a Elektro Beckhoff, sviluppando l’attività partendo da semplici istallazioni elettriche . Oggi, Beckhoff Automation è un’azienda di respiro internazio-nale, presente in oltre 60 Paesi nel mondo, tramite distributori e 25 filiali, destinate a salire a 30 per la fine del 2010, grazie
all’apertura di uffici in Israele e Giap-pone. In Italia il marchio si è diffuso
attraverso i canali della distribu-zione, fino al 2002 quando è
stata fondata la filiale italia-na. Il passo è stato dettato dalla ricerca di una stretta vicinanza al mercato, necessaria per creare e sviluppare prodotti in linea con le aspettative degli utenti. In tal modo abbiamo continuato ad operare, prediligendo un rapporto di partnership
con il cliente, per fornire soluzioni personalizzate, fles-
sibili e competitive dal punto di vista economico, sempre
attenti all’innovazione, come di-mostrano gli investimenti continui
in R&D, effettuati da casa madre. Una cultura imprenditoriale aperta,
che dà molta importanza allo sviluppo tecnologico, spazio alle idee originali e al
contributo di ciascuno, sono alcuni degli ingredienti alla base della nostra forza innovativa”.D: “Come è composta la rete commerciale/di distribuzione italiana?”Olivari: “La sede italiana si trova a Nova Milanese, alle porte di Milano. Disponiamo inoltre di una filiale in provincia di Bologna, una filiale su Padova ed un ufficio vendite in Piemonte. La parte commerciale viene curata direttamente da persona-le Beckhoff, dislocato nelle diverse aree di competenza. Il ma-gazzino è centralizzato in casa madre, tutto il materiale viene spedito direttamente dalla nostra fabbrica alla clientela”.
AUtomazione
Afferma Pierluigi Olivari, Managing Director della filiale italiana di Beckhoff Automation: “Il nostro obiettivo primario
è rappresentato dagli OEM, ma anche la collaborazione con i system integrator è destinata a consolidarsi e a crescere“
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Intervista
target precisi, raggiunti grazie a proDotti avanzatiD: “Quali sono i principali target di Beckhoff in Italia, in ter-mini di settori applicativi e tipologie di clienti (OEM, progetti-sti, system integrator, ecc.)?”Olivari:“Il nostro obiettivo primario è rappresentato dagli OEM, ma anche la collaborazione con i system integrator è destinata a consolidarsi e a crescere. Per loro natura le nostre soluzioni sono integrabili nei più diversi settori applicativi come packaging, lavorazione del legno, della gomma, automotive, robotica, eolico, foto vol-taico, building automation e domotica”.D: “Volendo ‘fotografare’ l’attuale offerta Beckhoff, quali sono le principali linee di prodotto?”Olivari: “Nel nostro portafoglio prodotti troviamo alcune famiglie fondamentali: PC industriali, PC embedded, com-ponenti per bus di campo ed EtherCAT, Motion Control e software di automazione. Vorrei sottolineare che l’offerta Beckhoff si caratterizza per una costante attenzione all’in-novazione, che viene supportata da costanti investimenti nell’area di Ricerca e Sviluppo”.D: “In che modo Beckhoff si differenzia dai competitor, sem-pre più numerosi e agguerriti?”Olivari: “La proposta Beckhoff ha una caratteristica unica: è PC based al 100% con funzionalità PC, PLC, Motion fino al CNC complesso e interfaccia funzioni di sicurezza CAT4 SIL3, tutte integrate in un’unica elettronica. Questo approc-cio rende la nostra proposta molto avanzata sul mercato ed estremamente competitiva dal punto di vista economi-co. Oltre a questo, l’innovazione tecnologica nei termini di Scientific Automation (vedi articolo successivo, n.d.r.) permette di integrare ulteriori funzioni, in passato svolte da
elettroniche dedicate. E’ poi da sottolineare che pratica-mente tutta la gamma di prodotti è realizzata in Germania, rendendo l’investimento disponibile nel medio-lungo pe-riodo. Infine, un approccio da consulenti e partner, ci offre prospettive più ampie di quelle di un fornitore classico”.
il futuroD: “Concludiamo con una domanda che interesserà in modo particolare le aziende italiane più attente nella ricerca di un partner per l’automazione: quali sono le principali linee di sviluppo su cui Beckhoff è impegnata in termini di tecnologie, nuove famiglie di prodotto e nuove applicazioni?”Olivari: “Da tempo Beckhoff Automation dedica partico-lare attenzione anche a settori tecnologici che vanno oltre gli ambiti dell’automazione industriale in senso tradizionale, il riferimento va alla strumentazione di misura scientifica. La base di partenza è un prodotto/sistema con caratte-ristiche iniziali studiate per le macchine automatiche ma con sviluppo successivo di componenti per misurazioni industriali, eliminando così la necessità di strumentazione dedicata e onerosa economicamente. In breve, nuove funzioni di monitoraggio e sorveglianza, in passato, preclu-se a motivo del consistente impegno economico richiesto, ora possibili in un sistema integrato PC-Based.Beckhoff ha deno-minato Scientific Automation queste nuove capacità di misurazione. Ad esse si unisce la parte di condition / monitoring, che rappresenta l’anel-lo di congiunzione tra misurazione in senso stretto e fun-zionamento della macchina: misura-re una grandezza, confrontarla con quelle di riferi-mento, ottenen-do informazioni sullo stato di salute della macchina. Beckhoff Auto-mation intende concentrare nuove funzioni in un unico elemento di con-trollo, per similitudi-ne, come accade nel corpo umano”.
Carta d’identita’
HeaDquarter: BeckHoff automation gmBH, eiserstrasse nr. 5, 33415 verl, germania
fatturato internazionale: 236 mio € (anno 2009)nr. DipenDenti: 1.350 (anno 2009)presenza internazionale: 60 paesi nel monDo
25 filiali e 51 uffici Di rappresentanza filiale italiana: BeckHoff automation srl via majorana nr. 1, 20054 nova milanese (mB)sito weB: www.BeckHoff.itmanaging Director: pierluigi olivari
referente per la stampa: stefania pero [email protected]
Beckhoff Automation intende concentrare nuove funzioni in un unico elemento di controllo, per similitudine, come accade nel corpo umano
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beckhoffe la scientific automation
Di Valerio Alessandroni
Con il termine ‘Scientific Automation’, Beckhoff Automation definisce l’inte-grazione di funzioni tecnico-scientifiche nel software di automazione, che va oltre le classiche tecnologie di PLC e Motion. Alla base, la costante crescita delle prestazioni della tecnologia di controllo basata su PC e un sistema di
comunicazione rapido come EtherCAT. Un esempio di Scientific Automation è la tecnologia di misurazione, finora realizzata con dispositivi dedicati per applicazioni ad alte prestazioni. Vedia-mo qualche esempio.
EL3632: rilevare dati relativi allo stato con sensori di accelera-zione Iepe. Con il modulo EtherCAT EL3632 le funzioni di acqui-sizione dati possono essere integrate nei terminali EtherCAT di Beckhoff. Per l’utente ciò significa nessun hardware supplemen-
tare, integrazione ottimale del sistema di controllo e riduzione dei costi. L’analisi del segnale avviene nel PC, tramite il software di automazione TwinCAT o un applicativo dell’utente. Con EtherCAT, soluzione Ethernet real time, la comunicazione dei dati di misura al PC avviene con estrema rapidità.Il terminale EtherCAT EL3632 consente di collegare direttamen-te diversi sensori di accelerazione, tramite un’interfaccia Iepe (Integrated Electronics Piezo-Electric) o ICP (Integrated Circuit Piezoelectric). I sensori rilevano le oscillazioni di una macchina, di un cuscinetto o di un motore, e consentono, tramite l’analisi dei valori misurati, di riconoscere i danni prima di un arresto. Così si evitano guasti o onerose operazioni di manutenzione. So-prattutto quando si devono analizzare molti dati di diversi utenti o valutare frequenze di guasto in funzione del numero di giri, il controllo centralizzato basato su PC rappresenta un vantaggio.Con l’EL3632 l’acquisizione dati diventa parte integrante del controllo. Il sistema di terminali standard rileva i dati e li mette
AUtomazione
Nuovi prodotti ad altissima tecnologia concretizzano un concetto strategico per l’azien-da di Verl, mettendo a disposizione, in modo integrato, funzioni finora disponibili solo su piattaforme distinte
L’EL3632, terminale EtherCAT, semplifica l’integrazione delle funzioni di acquisizione dati nel controllo PC based. Acquisizione dati come componente integrale del controllo PC based
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case history
beckhoffe la scientific automation
INFOPer ulteriori informazioni:Beckhoff Automation S.r.l.Via Majorana, 120054 Nova Milanese (MB), ItaliaTelefono: +39 03 62 / 36 51 64, Fax: +39 03 62 / 4 09 90www.beckhoff.itReferente per la Stampa: Stefania Pero [email protected]
a disposizione del PC di controllo. L’analisi dei segnali di misura avviene a livello PC tramite librerie TwinCAT o un applicativo dell’utente; allarmi e funzioni di disinserimento vengono settate di conseguenza. I filtri e le correnti di alimentazione per il set-taggio dei vari sensori consentono di adattare il terminale di acquisizione dati all’esigenze dell’applicazione.Dal lato software, l’EL3632 viene supportato da varie librerie TwinCAT, ad esempio con filtri come l’FFT (Fast Fourier Transfor-mation), filtri digitali passa alto e passa basso o controllo dell’in-viluppo. Anche il TwinCAT Scope viene ampliato delle funzioni per il monitoraggio.I classici sistemi di acquisizione dati sono onerosi economica-mente, disponibili come moduli hardware separati e richie-dono operazioni laboriose per essere accoppiati al sistema di automazione. Altre soluzioni segnalano semplicemente la rispettiva condizione di funzionamento, senza fornire informazio-ni dettagliate al controllo. Con EtherCAT i dati di stato vengono trasmessi al controllo PC rapidamente. Sul PC centrale trova applicazione il concetto di ‘Scientific Automation’: su una piattaforma software e hardware, TwinCAT integra controllo del processo, Motion Control e HMI ed altre funzioni, come l’acquisizione dati. Oltre alla perfetta interazione di tutti i componenti e alla riduzione dei costi hardware, viene semplificato fortemente anche l’engineering: con TwinCAT, configurazione, programmazione e diagnostica hanno luogo in un sistema.
EL3602: un terminale EtherCAT per misure ad alta precisioneMassime prestazioni, massima precisione ed un ulteriore amplia-mento di gamma: con l’EL3602, Beckhoff presenta una nuova generazione di tecnologia analogica di alta precisione. Valori di lettura rilevati con una risoluzione di 24 bit e precisione entro ±0,01% costituiscono una base ottimale per una tecnologia di misurazione ad alte prestazioni ed elevata precisione. L’integra-zione di questo livello di tecnologia di misurazione nelle soluzioni di automazione rende superfluo l’impiego di moduli speciali.Con il terminale EtherCAT EL3602 è possibile campionare i segnali di misura direttamente nel sistema di I/O standard. L’EL3602, terminale d’ingresso analogico a 2 canali, elabora segnali tra -10 e +10 V; la tensione viene digitalizzata con una
risoluzione elevata di 24 bit. Il livello di precisione estremamen-te alto (pari a 0,01%) a 25 °C è tale da consentire l’impiego di questo terminale per una macchina o per l’automazione dei banchi di prova.Con i terminali XFC (eXtreme Fast Control Technology) per Oversampling e Time Stamp, Beckhoff offre già soluzioni che soddisfano le richieste di prestazioni più estreme. La nuova ge-nerazione di terminali offre inoltre la massima precisione per la tecnologia di misurazione.Il sistema di terminali EtherCAT è un sistema I/O modulare, formato da morsettiere elettroniche. Il protocollo EtherCAT raggiunge, completamente intatto, il singolo terminale. Una stazione I/O è composta da un accoppiatore EtherCAT e da un numero pressoché illimitato di terminali (fino a 65.535 dispositivi). Sono disponibili terminali EtherCAT praticamente per tutti i tipi di segnali digitali ed analogici che si presentano nel mondo dell’automazione. I dispositivi per altri bus di campo, come ad es. per Profibus, Profinet, CANopen, DeviceNet, Interbus o Lightbus, sono integrati attraverso terminali fieldbus master/slave decentralizzati. Qualsiasi dispositivo Ethernet può essere integra-to in modo decentralizzato mediante terminali switch.
EL3201-0020: un terminale EtherCAT per misurare la tem-peratura ad alta precisione Con l’EL3201-0020, terminale di misura della temperatura, Beckhoff amplia ulteriormente la sua gamma di moduli analogi-ci ad alta precisione: grazie all’elevata precisione di base, l’er-rore si riduce a ±0,1 K dell’intervallo di misura della temperatura. Come richiesto dal settore, la calibratura di fabbrica viene regi-strata su un certificato personalizzato. La conformità al sistema di questa tecnologia ne permette l’integrazione senza ausilio di moduli dedicati. Il modulo EtherCAT EL3201 consente di collega-re direttamente una termoresistenza (Pt100) a 4 conduttori. Le curve caratteristiche dei sensori sono implementate nell’intero campo di misura e sono disponibili per il controllo in forma linea-rizzata. Per integrare la tecnologia di misura ad alta precisione, il sistema di terminali EtherCAT offre all’utente soluzioni semplici, che non richiedono una formazione complessa. La possibilità di riprodurre risultati in modo affidabile diventa sempre più importante in molte applicazioni di automazione, per ottimizzare i parametri e garantire verificabilità, come ad es. per monitorare online la qualità durante la fase di lavorazioneBeckhoff soddisfa questi requisiti con un certificato di calibratura che garantisce all’utente l’accuratezza della misura effettuata dal terminale oltre a registrarne lo scarto esatto. La possibilità di scaricare il certificato indicando il numero di serie e di gestire i terminali come normali moduli analogici rendono estremamente semplice applicare la tecnologia di misura ad alta precisione.
Scientific Automation: EL3602, terminale EtherCAT per tecnologia di misurazione ad alta precisione: tecnologia di misurazione e automazione in un unico sistema
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rittal - the systemrapidita’, eccellenza e capillarita’
Di Valerio Alessandroni
Rittal S.p.A. è la filiale italiana del Gruppo
internazionale tedesco Friedhelm Loh Group,
leader mondiale nel settore degli ar-
madi per quadri di comando, della
loro climatizzazione, dei sistemi di
allestimento per l’elettronica e dei
componenti per la distribuzione
di corrente elettrica. L’expertise
maturata nel settore dell’automazione industriale
ha portato Rittal ad affermarsi con successo anche
sul mercato della trasmissione dati e delle telecomu-
nicazioni: dai rack per server e networking al power
management, dal raffreddamento locale del rack e
delle CPU al monitoraggio e alla sicurezza fisica.
Rittal è presente nel mondo con 12 impianti produttivi
situati in Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, India,
Cina e può contare su circa 9.000collaboratori in
tutto il mondo, 63 filiali, 40 divisioni internazionali. In
Italia Rittal è presente con la sede principale a Vignate (Milano)
e con la filiale di Bologna, impiegando circa 100 collaboratori.
Rittal - the SyStem‘Rittal - The System. Faster - Better - Worldwide’. Con
questo motto Rittal ha recentemente introdotto un
programma infinito di soluzioni a livello mondiale che
si traduce in una perfetta sintesi di prodotti, service
e tool di engineering. In particolare, l’azienda ha
concretizzato la propria competenza in un sistema
composto da quadri di comando, sistemi per distri-
buzione di corrente,, soluzioni di climatizzazione e in-
frastrutture IT per garantire un’efficienza ottimale fin
dalla prima fase di progettazione. Questo concetto
permette all’utente di ottenere notevoli vantaggi in
termini di flessibilità, rapidità di montaggio, disponi-
bilità internazionale e qualità testata. Un’efficiente
programma di software si affianca all’offerta di pro-
AUtomazione
Secondo Marco Villa, Amministratore Delegato di Rittal S.p.A., Rittal - The System rappresenta un nuovo modo di pensare come Rittal debba pro-porsi sul mercato
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Intervista
dotti: per quasi tutti i prodotti sono infatti disponibili tool software
di configurazione, per una rapida elaborazione dei dati mecca-
nici, elettrici e di climatizzazione, con conseguente riduzione dei
costi. Ma il valore aggiunto offerto da The System non si limita
a questo. Rittal supporta infatti i propri clienti in tutte le fasi di
vita dei loro progetti – dall’engineering allo sviluppo, fino alla
messa in funzione e alla manutenzione. La rete mondiale Rittal
consta infatti di oltre 60 aree service, 250 partner service globali
e 1.000 tecnici service. Inoltre, l’azienda fornisce soluzioni idonee
ai diversi mercati, in grado di sostenere i più elevati standard
qualitativi e normativi in tutto il mondo. Ciò è garantito anche
attraverso il programma mirato di certificazioni e conformità dei
prodotti. Infine, l’azienda ha attuato nel tempo programmi com-
merciali in grado di canalizzare in modo adeguato le proprie
soluzioni, sia attraverso un’organizzazione di vendita diretta
che mediante la collaborazione con i propri partner distributivi.
L’integrazione di tutti questi fattori costituisce Rittal - The System,
dove rapidità, eccellenza e capillarità rappresentano il cuore
del servizio.
la paRola ai pRotagoniStiAbbiamo domandato a Marco Villa, Amministratore Delegato di Rittal S.p.A., qual è il significato di ‘Rittal - The System’ all’interno dell’azienda, considerando che i suoi componenti erano già esistenti.Villa: “Guardando Rittal - The System dall’interno dell’azienda,
effettivamente non troviamo novità di prodotto rivoluzionarie,
benché all’interno del nostro portafoglio prodotti ci siano novità
tutti gli anni. Rittal - The System rappresenta tuttavia un nuovo
modo di pensare come Rittal debba proporsi sul mercato. La
nostra azienda nasce e cresce sostanzialmente come costrut-
tore e fornitore di componenti di altissima qualità e altissima
standardizzazione. L’idea è quella di traslare tutto il concetto
aziendale, sulla scia di un’esperienza già fatta da una delle
nostre Business Unit, trasformandoci da fornitori di componenti
a fornitori di sistemi, quindi di soluzioni. Soluzioni che si basano su
piattaforme assolutamente standard e di altissimo livello quali-
tativo , con caratteristiche tipiche di chi approccia il prodotto
per averlo e per fornirlo a catalogo. La differenza di approccio
sta esattamente in questo: passare da quello che siamo stati
e per cui siamo conosciuti - ossia ottimi fornitori di un armadio,
una cassetta o un componente in genere – a fornitori di sistemi,
ossia di soluzioni. Soprattutto nel mondo delle macchine utensili
e dell’automazione, vale a dire il mondo che ci ha visto nascere
e crescere come fortissimi fornitori di armadi.
Questa linea guida principale si ripercuote nel sistema-azienda
impostando l’azienda stessa e orientandola nella direzione del
sistema, cioè cominciando a creare una nuova cultura al nostro
interno: dal know-how degli specialisti del Rittal Solution Center,
che sono in grado di andare oltre al prodotto approcciando con
il cliente una soluzione, allo sviluppo della figura del venditore,
che deve avvicinarsi molto di più a quella del business man.
Per quanto riguarda i fattori chiave del nostro voler essere
sistema, quelli che ci distinguono da qualsiasi altro competitor di
questo mercato, siamo gli unici che, per l’amplissimo portafoglio
prodotti e per struttura – ovvero presenza sul territorio – possono
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davvero fare sistema. E possono farlo tanto nella soluzione
tecnica quanto a livello strutturale: siamo presenti sia in Italia
che in qualsiasi altra parte del mondo con il nostro service, con
un messaggio comunicativo uguale ovunque e un brokerag-
gio di informazioni internazionale – che rappresenta un valore
aggiunto non trascurabile nel sistema-azienda. The System
significa quindi dare valore ai nostri plus rispetto alla concor-
renza. Sia a livello di prodotti che a livello di struttura aziendale,
non esiste un altro competitor paragonabile a Rittal, in grado
di trovare una soluzione idonea per il cliente. Come non esiste
un altro competitor in grado di fornire un condizionatore a
un’azienda italiana che poi lo spedisce in Cina e che può
venire quindi supportata a livello di ricambistica e di
service direttamente in Cina. Queste peculiarità,
che ci distinguono da un costruttore di carpenteria
locale, sono messe in evidenza dal concetto di
Rittal - The System.
Rittal - the SyStem Sotto la lenteOra una domanda a Edgardo Porta, Direttore Marketing di Rit-tal S.p.A.: da che cosa è costituito Rittal - The System in termini di proposta commerciale?Porta: Sulla carta, l’operazione Rittal - The System sembra sem-
plice, ma in realtà ha le sue complessità, perché mette in atto
un processo di comunicazione e di formazione sul mercato
che cambia profondamente i piani preesistenti. Questo sforzo
è stato fatto soprattutto in due direzioni. La prima è stata quel-
la della comunicazione marketing, per far conoscere ai nostri
clienti e ai potenziali nuovi mercati quali sono i concetti basilari
sui quali Rittal si muove come azienda produttrice di compo-
nenti e di sistemi. La seconda direzione è stata quella dell’ade-
guamento della nostra struttura commerciale (forza vendita e
partner distributivi), per fare sì che potesse promuovere questo
nuovo concetto sul mercato, in modo equo e corretto. E’ stato
quindi avviato un articolato piano di formazione, in primis nei
confronti della nostra forza vendita, attraverso l’ausilio dell’in-
serimento in campo della divisione tecnica Rittal Solution
Center. La forza vendita Rittal ha quindi potuto informare
correttamente i nostri partner commerciali sul mercato. In
questo modo, i nostri Rittal Channel Partner sono stati educati
a muoversi secondo nuove direttive precise. In particolare, è
avvenuta una traslazione dal precedente sistema - che rimane
comunque supportato completamente, con prodotti pronti
a magazzino e consegna nelle 24 ore – ad un processo più
finalizzato: il prodotto viene scelto per risolvere una specifica
necessità, entra in gioco nell’organizzazione aziendale del
cliente, può essere supportato da un sistema di tool di pro-
gettazione, gode di un’assistenza garantita in tutto il mondo
con contratti programmati e l’insieme dei componenti e degli
elementi accessori produce un ritorno dell’investimento.
Questo nuovo approccio allontana in qualche modo Rittal dal mondo dell’automazione e delle macchine utensili?Villa: Assolutamente no. Nel mondo delle macchine utensili,
la proposizione di una soluzione – e non di un singolo prodot-
to – ha una valenza estremamente elevata. Chiunque
costruisca una macchina utensile non approccia Rittal
sul componente armadio, ma come un’azienda che
offre un supporto tecnico a livello di progettazione
della macchina stessa: dall’armadio al software
che configura i componenti all’interno dell’arma-
dio, al software che calcola la dispersione termica
necessaria per raffreddare gli oli di emulsione, al
posizionamento delle cassette di derivazione, alla
consulenza finalizzata alla progettazione dell’interfaccia
uomo-macchina, ecc. Si tratta quindi di un rapporto che, a
nostro modo di vedere, ha maggiore ragione per il costruttore
di macchine utensili, offrendogli – e offrendo a Rittal - delle
chance in più.
Porta: Uno dei passi che stiamo cercando di fare seguire
alla nostra forza vendita è questo: fate sì che i vostri clienti si
concentrino esclusivamente sul loro core business, tutto il resto
deve essere affidato al fornitore di componenti elettronici ed
elettromeccanici. In sostanza, chi produce macchine utensili
non deve preoccuparsi di fare buchi negli armadi, magari
creando un’organizzazione interna a ciò dedicata: a quello
pensiamo noi. Questo è il primo passo concettuale sul quale si
muove tutta la catena dell’informazione e della divulgazione
del concetto Rittal - The System.
Un motivo di foRte innovazioneQuali sono quindi le innovazioni legate al concetto di Rit-tal - The System e perché è stato deciso di introdurlo proprio quest’anno?Villa: Rittal - The System è il risultato di un processo di sviluppo
e di maturazione all’interno della nostra azienda. Dal nostro
punto di vista, oggi viviamo con più intensità il forte sviluppo di
nuovi mercati e l’esplosione delle esportazioni verso l’Asia e al-
cuni mercati europei. Proporci sul mercato come player globa-
li ci ha portato a maturare anche l’idea di Rittal - The System.
E’ una conseguenza logica di ciò che sentiamo ormai da qual-
che anno, in particolare della tendenza alla globalizzazione.
Ma, a livello pratico, che cosa significa per noi globalizzarci?
Per Rittal, globalizzarsi vuol dire anche fare sistema sia a livello
di azienda che a livello di proposizione sul mercato. Lo sviluppo
nasce proprio da questo filo logico che, sul piano strategico,
ha l’obiettivo di aumentare la differenza con i competitor, ri-
mettendo un accento più forte su quelli che sono i nostri ‘plus’
veri a confronto della nostra concorrenza.
Noi viviamo oggi la contraddizione tipica di voler tagliare un
IntervistaAUtomazione
Afferma Edgardo Porta, Direttore Marketing di Rittal S.p.A.: “L’operazione
Rittal - The System sembra semplice, ma in realtà ha le sue complessità, perché mette
in atto un processo di comunicazione e di formazione sul mercato che cambia
profondamente i piani preesistenti”
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prodotto ‘su misura’ per il nostro cliente con quella che è la
soluzione del nostro catalogo. Rittal - The System è una piatta-
forma che cerca di valorizzare solo i lati positivi di entrambe le
soluzioni. I ‘plus’ di un prodotto standard sono la qualità supe-
riore rispetto a un prodotto singolo o speciale, le certificazioni,
la reperibilità sul mercato, la garanzia, il service e tutte le
caratteristiche tipiche di un prodotto inserito in un catalogo
che gli danno contenuto. Abbiamo deciso di valorizzare tutto
questo senza perdere i ‘plus’ che normalmente il cliente cer-
ca quando vuole una soluzione su misura. Allarghiamo quindi
la nostra proposizione di prodotti standard per riuscire a com-
porre all’interno di questo portafoglio la soluzione dedicata,
eliminando le problematiche di una soluzione troppo stan-
dard o troppo speciale. E’ un po’ il concetto del Meccano:
pezzi standard che permettono di ottenere una costruzione
sempre diversa.
Porta: In questo momento non esistono soluzioni analoghe
della concorrenza in termini di approccio, qualità e comple-
tezza di prodotti. Ciò grazie a due importanti componenti. La
prima è che Rittal esercita costantemente una forte attività
di ricerca e sviluppo in questa direzione: non solo sul singolo
prodotto, ma sulla soluzione per il mercato specifico. E questo
è un altro elemento che ha trainato il Gruppo ad andare verso
Rittal - The System: i mercati cambiano velocemente ed ogni
mercato è performante alla sua maniera e ha le sue necessi-
tà tecniche, tecnologiche, meccaniche, impiantistiche, ecc.
Rittal - The System ci permette di andare a 360 gradi su tutti i
mercati. La seconda componente è l’elevata qualità, che ci
permette di differenziarci dalla nostra concorrenza di riferimen-
to. Attraverso la sua unità di Ricerca e Sviluppo, Rittal progetta
tutti i prodotti al proprio interno. Circa 3000 brevetti tutelano i
nostri sforzi e gli investimenti in ricerca e sviluppo.
Inoltre, la certificazione internazionale è uno dei punti fon-
damentali nel nostro decalogo di vendita e consente alle
imprese italiane di competere in modo affidabile anche sui
mercati esteri. Infine, Rittal ha seguito molti mercati di volta
in volta emergenti, sviluppando nuovi prodotti con caratteri-
stiche ad hoc. E’ stato il caso, ad esempio, degli armadi per
telecomunicazioni, in grado di resistere a frequenze elevate,
o dei prodotti conformi alla Direttiva Macchine nel campo
dell’automazione, oppure degli armadi T8 – oggi prodotti in
circa 3000 pezzi al giorno – che sono stati adattati per resiste-
re alle elevate sollecitazioni meccaniche presenti nel settore
ferroviario. L’esperienza nel settore ferroviario, in particolare,
ha permesso una riprogettazione e reingegnerizzazione degli
armadi, che hanno ricevuto la certificazione Belcor per appli-
cazioni antisismiche.
ConClUSioneIn conclusione, Rittal - The System è un nuovo concetto che
deve essere visto non solo come soluzione di prodotto inte-
grata e globale, ma anche come nuovo modo di concepire
l’azienda. Un ‘Sistema’ azienda internazionale con una nuova
visione strategica che parte dall’organizzazione generale e
transita dal lavoro di squadra, per arrivare alla soddisfazione
del cliente.
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tutto sotto controlloalenia-aermacchi sceglie Breton
per le sue linee di produzione
Di Valerio Alessandroni
Breton è stata fondata nel 1963 come azienda
del settore metalmeccanico. Negli anni ‘90 è
entrata di prepotenza nel settore dei centri di
lavoro a controllo numerico ad alta velocità,
diventando in pochi anni uno degli impor-
tanti attori mondiali. I centri di lavoro Breton
si contraddistinguono e sono riconosciuti per
l’elevato livello tecnologico, le superiori per-
formance produttive, le soluzioni innovative e l’indiscussa qualità
del sistema prodotto/servizio offerto ai clienti.
Nel corso degli anni Breton ha sviluppato una gamma completa
di centri di lavoro, in grado di soddisfare tutte le richieste nei
seguenti settori industriali: Aerospaziale, Difesa, Aeronautico,
Automobilistico, Navale, Corse, Ingranaggi, Energia, Stampi,
Modellazione e Prototipazione automobilistica e navale, Indu-
stria manifatturiera in genere.Rittal e Breton collaborano da più di 15 anni per realizzare siste-
mi e impianti di ultima generazione. Essere all’avanguardia non
significa solo investire in ricerca e innovazione dei prodotti, ma
anche scegliere fornitori che legano il loro prodotto alla qualità
e non al prezzo, per offrire ai clienti soluzioni tecnologicamente
avanzate.
Per questo motivo Alenia-Aermacchi ha scelto una nuova mac-
china della gamma Flymill di Breton per le sue linee di produzione.
L’azienda di Venegono Superiore è da sempre un nome che
conta nel campo aeronautico ed è oggi partner di numerosi
programmi destinati allo sviluppo di progetti sia in campo civile
che militare. Tre le principali aree di attività: progettazione,
produzione e supporto di aerei per l ‘addestramento di piloti
militari; collaborazione a numerosi programmi internazionali
militari in campo aeronautico; fornitura di componenti e parti di
velivoli per l ‘aviazione civile.
L’acquisto di una Breton Flymill è stato deciso da Alenia-Aer-
macchi per il proprio
reparto di lavorazione parti in lamiera, per la contornatura e
foratura in cinque assi nell’ottica di aumentare la capacità
produttiva e di realizzare un complessivo ammodernamento
della linea.
L’esigenza era quella di lavorare materiali diversi e realizzare
particolari seguendo superfici con una doppia curvatura per
i quali è necessaria una macchina molto precisa, con ampia
capacità di carico che permetta ritmi di produzione più intensi.
Flymill è la nuova gamma di centri di lavoro a portale con trave
mobile progettata e realizzata da Breton per soddisfare partico-
larmente le nuove esigenze di lavorazioni ad alta velocità nel
settore aerospaziale.
Le peculiari caratteristiche di rigidezza e dinamica consentono
di affrontare le varie tipologie di particolari con la massima velo-
cità di lavorazione e capacità di asportazione.
Flymill infatti, grazie alla velocità degli assi lineari che arrivano
fino a 60m/min e alla testa Direct Drive con velocità di rotazione
fino a 100rpm e rotazione continua dell’asse C mostra capacità
di lavorazione non comuni proprio nell’esecuzione di profili com-
plessi a 5 assi continui con la massima precisione e dinamica.
La testa rotativa continua ad azionamento diretto DIRECT DRIVE,
posizionabile in qualsiasi angolazione del suo campo operativo
grazie a potenti freni idraulici, permette di utilizzare mandrini fino
a 40kW di potenza continuativa e 28.000rpm conferendo alla
macchina una notevole capacità di asportazione e la possibilità
di affrontare egregiamente la lavorazione sia di leghe leggere
sia di altre leghe speciali che sono particolarmente utilizzate nel
settore dell’aeronautica.
La possibilità della macchina di operare in pendolare, permette
ad Alenia-Aermacchi di lavorare da una parte tubi particolari in
AUtomazione
41
case history
inconel destinati al sistema anti-ghiaccio del motore e dall’altra
i profili esterni della zona d’ingresso dell’aria ai reattori, i lip delle
gondole motore che devono essere lavorati di contornatura.
La lavorazione dei tubi per il sistema di de-iceing del motore
è quanto mai particolare e necessita di estrema precisione
nell’esecuzione delle lavorazioni previste. La difficoltà sta sia
nella pulizia con cui deve essere svolto il
lavoro sia nella precisione dei fori che de-
vono essere nell’esatta posizione prevista e
devono rispettare una precisione dimensio-
nale assoluta. Questo perché proprio dai fori
è destinata a passare l’aria calda che ha
il compito di evitare il formarsi del ghiaccio
nel motore.
Per Rittal, è estremamente importante
immettere sul mercato nuovi prodotti av-
valendosi di partner all’avanguardia come
Breton.
Per poter realizzare il sistema di automa-
zione del centro di lavoro Flymill di Breton,
sono stati impiegati sistemi dal contenuto
tecnologico estremamente evoluto quali gli
armadi TS 8, i contenitori VIP 6000 e i sistemi di climatizzazione .
L’impiego dei componenti TS 8 ha permesso di raggiungere
elevati standard di sicurezza per le apparecchiature elettriche
installate, nel pieno rispetto di quelle che sono le specifiche ri-
chieste dai mercati internazionali. La particolare conformazione
della struttura dell’armadio, realizzata con sistema di profilatura
a 16 pieghe, grazie all’estrema modularità si integra in modo
armonico con la struttura generale del centro di lavoro.
Il cuore operativo della macchina viene posizionato all’interno
del contenitore VIP 6000, in grado di conferire alla postazione di
lavoro il massimo della flessibilità e sicurezza, senza far perdere
di vista l’aspetto estetico ed ergonomico.
La postazione di lavoro, dotata di ruote di
scorrimento, risulta facilmente posizionabi-
le in ogni punto adiacente la macchina,
consentendo cosi all’operatore di operare
in sicurezza.
Il corretto funzionamento delle appa-
recchiature elettriche e meccaniche è
garantito dall’impiego di sistemi di con-
dizionamento e impianti chiller progettati
appositamente per soddisfare gli elevati
standard produttivi richiesti dalla macchina
Flymill di Breton.
Breton da più di 45 anni è attiva nel settore
della tecnologia degli impianti di fabbrica-
zione della pietra tradizionale e composita
e negli anni ’90 entra anche nel settore della costruzione dei
centri di lavoro a controllo numerico per l’industria meccanica.
La sede, a Castello di Godevo in provincia di Treviso, conta
circa 500 addetti di cui 100 tecnici e ingegneri e dispone di un
moderno e avanzato centro di ricerca.
42
wonderwareleader nelle soluzioni software per la gestione delle operazioni industriali in tempo reale
Di Valerio Alessandroni
NewSImpresa ha avuto la possibilità di in-
tervistare Angelo Raffaele Cefalo, Sales
Director di Wonderware, che ha illustrato
le origini, lo stato attuale e gli obiettivi
dell’azienda specializzata nelle soluzioni
software per la gestione delle operazioni
industriali in tempo reale.
Le origini Come nasce Wonderware e quando l’azienda decide di entrare sul mercato italiano?
Wonderware è stata fondata nell’aprile 1987, per sviluppare
soluzioni software human-machine interface (HMI) utilizzate nelle
applicazioni industriali e di automazione di processo. L’obiettivo
era quello di creare strumenti di programmazione object-orien-
ted, basati su standard Microsoft.
Oggi Wonderware è un brand di Invensys Operations Manage-
ment, la divisione di Invensys leader globale nella fornitura di
tecnologia, software e consulenza nelle aree di process manu-
facturing, ottimizzazione d’impianto, attività industriali e perfor-
mance aziendali.
Quali sono i principali target di Wonderware in Italia, in termini di settori applicativi e tipologie di clienti (OEM, progettisti, system integrator, ecc.)?
Wonderware si rivolge a diverse tipologie di clienti. In italia, ab-
biamo un focus particolare sui costruttori di macchine (OEM,
Original Equipment Manufacturer) nei settori industriali più
disparati, dall’industria metallurgica, all’alimentare al chimico-
farmaceutico. Collaborando con un’ampia rete di costruttori
di macchine e impianti presenti in diversi settori industriali. Le
soluzioni software di Wonderware permettono alle aziende
OEM di ridurre i tempi di sviluppo e manutenzione delle loro
forniture, ampliando contemporaneamente la loro offerta con
funzioni software più efficienti. Un’altra tipologia di utenti, per noi
molto importante, è costituita dai System Integrator. Con oltre
3.500 aziende indipendenti su scala mondiale, Wonderware
può infatti contare su uno degli ecosistemi più estesi nel settore
dell’automazione industriale. Anche in Italia abbiamo costruito
un network di partner con elevate competenze tecnologiche: i
system integrator possono ottenere diversi livelli di certificazione
Wonderware, dimostrando la conoscenza di prodotti e soluzioni
proposte e comprovando la loro competenza attraverso instal-
lazioni presso aziende finali basate sulle nostre soluzioni.
Per Wonderware l’utente finale è costituito dalle aziende ma-
nufatturiere, sia nell’industria di processo sia discreta, oltre che
dalle realtà che operano nel settore delle infrastrutture. Ci ri-
volgiamo a loro con soluzioni software per l’ automazione e la
gestione delle informazioni in tempo reale con l’obiettivo di fa-
vorire l’ottimizzazione dei processi produttivi attraverso strumenti
di monitoraggio, analisi e controllo delle operazioni d’impianto.
Prodotti aL toP deLLa tecnoLogia Volendo ‘fotografare’ l’attuale offerta Wonderware, quali sono le principali linee di prodotto?
L’offerta di Wonderware si può suddividere in due aree princi-
pali.
La prima è costituita dalle soluzioni HMI (Human-Machine In-
terface) e Scada (Supervisor Control and Data Acquisition). I
software di supervisione sono nati per garantire agli operatori la
massima visibilità sulle macchine e sugli impianti automatizzati e
per consentire l’interazione con gli stessi. Oggi, tuttavia, al sof-
tware di supervisione viene chiesto di favorire l’integrazione con
gli altri sistemi aziendali, trasformando l’interfaccia operatore in
un elemento importante a supporto della strategia dell’azien-
da. Da qui deriva la nostra offerta di strumenti per gestire l’HMI
come parte integrante di un sistema completo che consente
la collaborazione e l’adozione di nuove funzionalità, come ad
esempio sistemi MES (Manufacturing Execution Systems) per
l’esecuzione della produzione, indicatori di prestazioni, reportisti-
ca, ecc. La seconda area di soluzioni è costituita dai sistemi MES (Manu-
faturing Execution Systems) ed EMI (Enterprise Manufacturing
Intelligence)
Le soluzioni MES aiutano i clienti a collegare la produzione con
il resto dell’azienda e con le richieste del mercato, favorendo
efficienza operativa, qualità dei prodotti e allineamento con le
atre funzioni di business. Le funzionalità comprendono l’integra-
zione dei sistemi aziendali, execution tool in ambito produttivo,
gestione dei lotti, archivio dei dati storici, analisi statistiche, ana-
lisi dei downtime e dell’efficienza degli impianti, analisi e repor-
ting della performance web based.
Estendendo ulteriormente funzioni e ambiti di attività, le soluzioni
di Intelligence permettono alle aziende di analizzare le perfor-
mance di produzione attraverso l’uso di semplici, ma effica-
ci, strumenti di analisi, reportistica e visualizzazione dei dati.
AUtomazione
Wonderware è un brand di Invensys Operations Management, una delle quattro divisioni in cui si articola il gruppo Invensys plc
43
Intervista
Grazie alle soluzioni software EMI di Wonderware è possibile
raccogliere, aggregare e visualizzare dati su produzione, costi,
capacità di processo, downtime degli asset produttivi, qualità,
scostamento rispetto ai valori ottimali ed altri Key Performance
Indicator (KPI).
eLementi di distinzione In che modo Wonderware si differenzia dai competitor, sempre più numerosi e agguerriti?
I fattori chiave di successo delle soluzioni Wonderware sono
essenzialmente tre: semplicità d’uso, scalabilità e connettività,
oltre ad una costante innovazione di prodotti e tecnologie.
Quando parliamo di semplicità d’uso non possiamo non parlare
di InTouch, il software HMI di Wonderware che da sempre è
sinonimo di straordinarie capacità grafiche e, allo stesso tempo,
facilità di utilizzo. Grazie alla tecnologia ad oggetti, infatti, è
possibile creare con semplicità applicazioni che poi possono
essere replicate su uno o più impianti, risparmiando tempo e
attività di sviluppo. Inoltre, le schermate intuitive e user-friendly
sono adatte per visualizzare e condividere informazioni a tutti i
livelli aziendali.
Tuttavia, le soluzioni di automazioni devono anche sapersi adat-
tare alle esigenze e ai ritmi di crescita dell’azienda. La necessità
di aumentare il flusso di dati operativi importanti verso figure
decisionali strategiche all’interno dell’azienda e l’allineamento
delle attività produttive con le strategie e gli obiettivi di business
sono fattori chiave per raggiungere livelli elevati di efficienza e
redditività. Per questo, le soluzioni software Wonderware sono
concepite per essere espandibili, sia da un punto di vista di-
mensionale sia funzionale, da applicazioni di piccole dimensio-
ni a sistemi estesi all’intera organizzazione. Le aziende possono
così proteggere i propri investimenti aggiungendo utenti,
linee di produzione e interi impianti secondo necessità, senza
sostituire o ristrutturare i sistemi esistenti. Le soluzioni software di
Wonderware, infatti, sono basate su un’unica architettura sof-
tware, denominata Archestra, aperta e scalabile, che permet-
te di adottare un’unica piattaforma per l’intero impianto e di
estenderla come standard in tutti i siti operativi di produzione o
infrastrutture.
A questo concetto si lega il tema della connettività: le solu-
zioni Wonderware sono compatibili praticamente con tutti i di-
spositivi, PLC, i sistemi informatici e di automazione industriale,
garantendo ai nostri clienti la massima flessibilità e la protezio-
ne degli investimenti precedenti.
Angelo Raffaele Cefalo, Sales Director di Wonderware
44
pasta sotto controllograzie alla tecnologia wonderware
Di Valerio Alessandroni
B Con oltre 300mila tonnellate di pasta prodot-
ta, la Germania è il 7° produttore mondiale e
Tress, con 80 formati di pasta differenti, è un
marchio tedesco di riferimento. Un successo
basato sulla capacità di realizzare derrate di
qualità paragonabile a quella dei principali
brand italiani e frutto dell’impiego di linee
produttive realizzate proprio dai costruttori
del Belpaese. In particolare, Tress ha scelto le soluzioni firmate
dall’azienda veneta Pavan, specializzata nella costruzione di
macchine e impianti per la pasta secca, sia corta che lunga,
nidi, formati speciali e cous cous.
Le normative diventano un’opportunitàA fronte della crescente domanda interna, Tress si è rivolta a Pa-
van per la fornitura di due nuove linee produttive dotate delle
più moderne tecnologie d’automazione. Volendo utilizzare le
stesse macchine per prodotti differenti, Tress si è posto l’obiettivo
di monitorare e intervenire in tempo reale sulle proprie linee,
prevenendo qualunque riduzione di efficienza e anticipando le
fermate improvvise.
La stessa piattaforma di supervisione, inoltre, doveva soddisfa-
re le stringenti direttive comunitarie in termini di tracciabilità,
che impongono ai produttori di generi alimentari di risalire alla
provenienza dei prodotti utilizzati ed alla destinazione di ogni
singolo lotto.
Coniugare le esigenze normative con quelle di gestione produt-
tiva rappresenta un’opportunità che le aziende più lungimiranti
stanno sfruttando al meglio, utilizzando moderni sistemi di Infor-
mation Technology anche nell’ambito dell’automazione indu-
striale. Gli stessi responsabili di Tress hanno così chiesto ai tecnici
di Pavan di implementare le soluzioni firmate da Wonderware.
Quello della multinazionale americana, infatti, è un marchio di
riferimento nel settore, noto per l’elevata stabilità, oltre che per
la facilità di configurazione e upgrade. Il tutto arricchito dal fat-
to che le informazioni sull’efficienza, produttiva ed energetica,
vengono elaborate attingendo dai dati raccolti da un’unica
piattaforma, evitando anche la proliferazione di prodotti stand
alone difficili da gestire ed integrare.
“La richiesta di implementare la tecnologia Wonderware -
spiega il Software Engineering Project Manager di Pavan, Luca
Ongarato - ci ha trovati pienamente concordi: da sempre utiliz-
ziamo le soluzioni Wonderware per la loro affidabilità e semplici-
tà di utilizzo”
Per tale ragione, dopo un confronto con i tecnici di Wonderwa-
re, sulle linee produttive realizzate per Tress è stata implementa-
ta l’ultima versione di Wonderware InTouch HMI, integrata con
Historian e con il database proprietario del produttore tedesco.
In questo modo, senza la necessità di nessun intervento ma-
nuale, il personale di linea può disporre di tutte le informazioni
necessarie alla propria attività, mentre gli stessi dati possono
essere esportati in ambiente Office, rendendoli così facilmente
utilizzabili anche a livello gestionale.
addio ai tempi mortiLa semplice conformità alle norme comunitarie, seppur arric-
chita dalla disponibilità delle informazioni per gli utilizzi di tipo
gestionale, rappresenta una necessità che non offre nessun
reale valore aggiunto a livello produttivo. Un’azienda innovativa
come Tress, scegliendo le soluzioni Wonderware, ha invece ap-
profittato di un’imposizione normativa per ottimizzare l’impiego
delle linee e, di conseguenza, l’efficienza dei propri impianti.
“Lo stretto rapporto di collaborazione con il cliente finale – spie-
ga Ongarato – ci ha permesso di identificare le tecnologie più
adatte a soddisfare un’esigenza fondamentale per un produtto-
re, come Tress, che realizza decine di formati di pasta differenti:
mantenere un’efficienza elevata su linee che funzionano in
modo continuo”.
L’enorme varietà produttiva impone infatti un’elevata flessibilità
alle macchine utilizzate che devono essere in grado di passare
da un formato all’altro con tempi di attrezzaggio e configura-
zione sempre più rapidi. Ogni intervento, così come la manu-
tenzione, i possibili guasti e il raggiungimento delle condizioni di
regime, gravano quindi sull’efficienza globale.
AUtomazione
Due linee di produzione fornite dall’azienda veneta Pavan alla tedesca Tress utilizzano l’HMI InTouch per tenere tutto sotto controllo
45
case history
Il sistema di supervisione che utilizza il software Wonderware,
invece, è in grado di prevenire i ‘tempi morti’, fornendo ad ope-
ratori e responsabili di linea le informazioni di cui hanno bisogno.
Un’esigenza, quest’ultima, particolarmente sentita dall’azienda
tedesca, che ha scelto di sfruttare al massimo l’automazione
degli impianti e le tecnologie informatiche applicate alla produ-
zione. Il personale, altamente qualificato, necessita di cono-
scere, nel dettaglio, i valori e tutti i parametri di funzionamento.
Lo sforzo degli sviluppatori di Pavan si è così concentrato sulla
necessità di raccogliere, elaborare e visualizzare in modo chiaro
un’elevata serie di informazioni, garantendo agli operatori pie-
na visibilità sull’intera linea produttiva.
In un simile contesto si è rivelata vincente, oltre alla capacità di
elaborazione propria di Wonderware Historian, anche la dispo-
nibilità di una ricca libreria grafica, grazie alla quale realizzare
sinottici a forte impatto visivo. Partendo dalle informazioni visua-
lizzate sullo schermo, il personale può scendere nel dettaglio,
in funzione della propria abilitazione, per analizzare anche gli
aspetti più particolari di ogni singola macchina.
Una simile caratteristica, come noto, consente di ottimizzare il
rendimento quando una linea opera a regime. Considerando
l’elevato numero di cambi formato, si è rivelato altrettanto
importante creare un sistema in grado di supportare il persona-
le anche nella configurazione di ogni nuovo lotto produttivo.
L’operatore viene così guidato nella definizione dei parametri
di funzionamento e, in caso di scelte diverse da quelle standar-
dizzate, riceve una segnalazione da parte del sistema stesso. La
piattaforma utilizzata, infatti, è in grado di memorizzare tutti gli
allarmi raccolti nel tempo e, correlandoli con gli eventi registrati,
permette di individuare la parametrizzazione ottimale.
manutenzione vincentePer una linea produttiva in grado di produrre sino a 100 ton-
nellate di pasta al giorno, anche la manutenzione riveste un
ruolo fondamentale. Alcuni componenti meccanici, come le
lame di taglio, sono necessariamente soggetti ad usura. Ma
è altrettanto essenziale verificare, periodicamente, il corretto
funzionamento delle sonde di temperatura, così come l’assor-
bimento elettrico o l’aumento degli scarti. Per questa ragione,
sulle linee utilizzate da Tress, sono previsti ben 250 messaggi di
richiesta manutenzione che, in base alle ore di funzionamento
effettivamente rilevate, informano i responsabili della necessi-
tà di specifici interventi. A questo si aggiunge, ovviamente, la
messaggistica generata dai sistemi di rilevazione automatica, in
grado di individuare eventuali parametri al di fuori del corret-
to range di funzionamento. Dedurre tutte queste informazioni
partendo da semplici tabelle numeriche rappresenterebbe
un notevole sforzo. Per tale ragione si sono rivelate vincenti le
funzionalità grafiche che permettono, nel tempo, di visualizzare
l’andamento di specifici parametri tecnologici di un impian-
to. Una funzionalità che consente al personale di individuare
eventuali andamenti negativi, anticipando così l’allarmistica
e prevenendo improvvise interruzioni di produzione. Partendo
dalla rilevazione dei valori di efficienza globali e di ogni singolo
lotto produttivo, il personale di Tress può incrociare gli indicatori
con le variabili tecnologiche e gli allarmi riscontrati nel corso
del funzionamento, risalendo immediatamente alle ragioni di
un’eventuale riduzione delle prestazioni.
megLio essere i primiLe opportunità offerta dal sistema di supervisione di Wonder-
ware, caratterizzato da un’elevata versatilità e dalla possibilità
di fornire informazioni in modo chiaro, rappresenta un ulteriore
elemento di differenziazione per Pavan. In un mercato compe-
titivo dove, molto spesso, le innovazioni vengono copiate da
produttori senza scrupoli, essere tra i primi a sfruttare soluzioni in-
novative garantisce un notevole vantaggio competitivo rispetto
alla concorrenza.
Ad esempio, una costante analisi integrata di tutti i valori
significativi consente di minimizzare i consumi energetici. Nella
produzione di pasta, infatti, il ciclo di essiccazione comporta un
notevole assorbimento di energia elettrica. L’ottimizzazione del
ciclo di ventilazione, resa possibile dal sistema di supervisione
stesso, consente di eliminare qualunque spreco ma, soprattutto,
di garantire il miglior livello qualitativo del prodotto finito.
Il tutto nella certezza che anche un alimento ‘semplice’, come
la pasta, per affermarsi sui mercati internazionali deve coniuga-
re la qualità e un costo reso conveniente anche dalla capacità
di sfruttare al meglio gli impianti produttivi.
INFOQuesto documento è stato realizzato grazie a:Pavan s.r.l. Via Monte Grappa, 835015 Galliera Veneta (PD)
Per ulteriori informazioni relative a Wonderware:Wonderware Italia S.p.A. Viale Milano, 177 21013 Gallarate (VA)Tel. +39 0331 709 411Fax +39 0331 709 499 [email protected]