NewSImpresa Magazine Nr.2 - Maggio 2012

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INFORMAZIONE E APPROFONDIMENTI DEI MERCATI: ICT, AUTOMAZIONE, ELETTRONICA, ENERGIA MAGAZINE New SImpresa Anno 2 - Maggio 2012 – Supplemento a www.newsimpresa.it - Diffusione Gratuita - N. 2/2012 Servomotor AM8000 > SPECIALE SPS/IPC DRIVERS ITALIA 2012 > AUTOMAZIONE NELL’INDUSTRIA ALIMENTARE > PLM, MECCATRONICA E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

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La testata di NewSImpresa dedicata alle PMI, con approfondimenti nel settore Automazione Industriale, Meccatronica, Elettronica, Elettrotecnica, Energia, ICT, PLM, CAD3D.

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INFORMAZIONE E APPROFONDIMENTI DEI MERCATI: ICT, AUTOMAZIONE, ELETTRONICA, ENERGIA

MAGAZINEMAGAZINEMAGAZINEMAGAZINE

NewSImpresa Anno 2 - Maggio 2012 – Supplemento a www.newsimpresa.it - Diffusione Gratuita - N. 2/2012

ServomotorAM8000

> SPECIALE SPS/IPC DRIVERS ITALIA 2012 > AUTOMAZIONE NELL’INDUSTRIA ALIMENTARE> PLM, MECCATRONICA E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

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seguirà visita alle cantine Berlucchi

3DExperience Company3DExperience Company

3DS SolidWorks CEO Event

PROGETTARE LA CRESCITA:

STRATEGIE E STRUMENTI VINCENTI PER LA CREAZIONE DEL VALORE

In un contesto estremamente competitivo, le intuizioni e le buone idee non sono più suffi -

cienti a garantire il successo di un’azienda ma si rende necessario sviluppare una strategia

vincente che ruoti intorno ad una forte focalizzazione sul prodotto. Una buona strategia non

è però percorribile se non è supportata da strumenti e metodi adeguati. In particolare, la

sfi da è rappresentata dalla necessità di creare un ambiente collaborativo integrato, in grado

di facilitare la diffusione dell’innovazione sistematica, azzerare i costi nascosti e rispondere

effi cacemente alle nuove esigenze di mercato. SolidWorks è abituata ad affrontare le sfi de

ed a supportare i propri clienti lungo la strada del successo e in occasione di questo appun-

tamento verranno analizzate le strategie e gli strumenti vincenti per fare la differenza in un

mercato sempre più competitivo.

Seguirà visita alle Cantine Berlucchi

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EDITOREPentaconsulting SrlPiazza Caiazzo, 2 20124 MilanoTel. 02 92958990 - fax 02 700595960

REDAZIONEDirettore ResponsabileMassimo [email protected]

Direttore TecnicoValerio [email protected]

Segreteria di redazioneArianna [email protected]

Art DirectorIvan [email protected]

StampaC&M print s.a.s.Via Sardegna, 13 - 20060 Vignate (MI)

Autorizzazione del Tribunale di Milano n.493 del 7/10/2009

SOMMARIO Anno 2 - Maggio 2012 – Supplemento a www.newsimpresa.it - Diffusione Gratuita - N. 2/2012

Advantech Europe BV

Beckhoff Automation Srl

Comsol Srl

Dassault Systèmes SolidWorks Corporation

Festo SpA

Hms Industrial Networks Srl

Messe Frankfurt Italia Srl

Pentaconsulting Srl

Prisma TECH Srl

Progea Srl

PTC- Parametric Technology Italia Srl

Riello UPS SpA

Rockwell Automation SpA

Schneider Electric SpA

Sick SpA

Siemens Industry Software Srl

SMC Italia SpA

Vipa Italia Srl

INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO

Pag. 2

Pag. 4

Pag. 18

Pag. 22

Pag. 30

Pag. 35

Pag. 38

Pag. 40

Pag. 42

Pag. 45

EdiTToriale

Speciale SPS/IPC DRIVES ITALIA 2012

Speciale SPS: La parola alle aziende

AUTOMAZIONEAutomazione nellʼindustria alimentare

ICT PLMPLM, Meccatronica e Automazione Industriale

SIEMENS INDUSTRY SOFTWARETeamcenter 9: Architettura a supporto della collaborazione aziendale

PTCCreo 2.0 lo strumento per la produttività 2.0

STORIE DI SUCCESSOFIDIAViMill ed Inventor: fresare in 5D non è mai stato così effi cace

VISION E STRATEGIE M2M: la vision e le opportunità di Advantech

BRAND COMMUNITY INFOLETTERRiello Power News

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Edi oriale

In un contesto internazionale caratterizzato da una dinamica macroeconomica diver-sa per aree geografiche, che non vede la vecchia Europa come una delle regioni nelle condizioni più favorevoli, le nostre aziende si trovano ad operare in un ecosistema in cui la domanda è sostanzialmente debole, il si-stema bancario non aiuta lo sviluppo, anzi mette dei freni al credito buono – dopo aver applicato la regola degli ‘n pesi ed n misure’

– mettendo, di fatto in notevole difficoltà quegli ope-ratori del sistema industriale che hanno le idee e le intuizioni ma non hanno tutte le risorse necessarie per finanziare la nuova sfida. In particolare, nel nostro paese, la dimensione me-dia delle aziende non aiuta a fare sistema e quindi ad affrontare il mercato secondo la consistenza necessaria per poter competere con successo. L’associazionismo non decolla per una serie di motivi disparati, tra cui si possono segnalare: una sorta di orgoglio e di vision solitaria dei nostri imprenditori, la marcata natura familiare delle nostre PMI, lo stato in cui versano le associazioni – non tutte, certo- in cui le poltrone vengono assegnate con criteri estranei al merito, alcuni soci sono preminenti ed in contra-sto tra di loro, i funzionari preferiscono non fare per evitare cammini faticosi e tortuosi, tutti gli altri sono convinti che l’associazione non dia i servizi di cui avrebbero bisogno, salvo non partecipare alla pre-parazione delle diverse iniziative. Un esempio chiaro di come ‘non operare’, che in epoca in cui il mer-cato va bene sembra innocuo, dimenticandosi del danno che comunque viene dato alla capacità di fare in gruppo, magari lasco, ma con l’intento di co-struire insieme un percorso che, nel tempo, porta ad aggiungere valore alle singole aziende, ma anche al gruppo stesso. Un’abitudine ad operare insieme che, in momenti di difficoltà, rappresenta uno degli asset su cui fondare la propria strategia per com-petere. Forse far funzionare l’associazione potrebbe essere lo strumento meno oneroso in assoluto per fare sistema!Un altro atto fondamentale per le nostre aziende manifatturiere è tornare ai fondamentali: Focus sui prodotti e sulla capacità di competere in mercati

particolarmente competitivi ed in aree geografiche non confinate al suolo della nostra ben amata peni-sola. Il Focus sui prodotti richiede tutta una serie di in-gredienti, alcuni più semplici da trovare e mettere in atto (essenzialmente quelli di mera natura tecnica/tecnologica), altri assolutamente più complessi che per essere messi in atto richiedono delle inversioni di tendenza ed un cambio della cultura d’impresa del management. Attività quest’ultima che non risulta semplice nemmeno nella sua descrizione scritta, figuriamoci quale possa essere la montagna da sca-lare affinché venga tradotto in atti precisi e continui che riguardano la vita delle aziende.In una fotografia attuale del mercato si potranno riconoscere una serie di luci ed ombre non equa-mente distribuite… un segno di differenziazione che sta a marcare le aziende che rappresentano un’ec-cellenza e quelle che invece stentano a rimanere sul mercato. Purtroppo le vie di mezzo sono finite, esattamente come le cosiddette mezze stagioni, anche queste aziende che una volta avrebbero vivacchiato, ora rischiano di essere centrifugate fuori dal loro mercato di riferimento. Analizzando i casi di successo, non ci si può non accorgere che la stessa sorte capiterà a quelle aziende abituate alla singolar tenzone. Un modo di affrontare il mercato da capi-tano di ventura (ma questa volta vincere la disfida di Barletta, non porta risultato). Una situazione senza alleanze e strategie verso mercati internazionali, an-che a differenti livelli, non porta da nessuna parte.I settori dell’Automazione industriale e della Mecca-tronica rappresentano, per il nostro paese, un’area in cui si riesce ad eccellere e competere con suc-cesso se opera, al proprio interno, per la messa a punto di un ecosistema in cui far confluire ed inte-grare diverse discipline, tecnologie ed applicazioni e soprattutto una diversa cultura d’azienda. Ma quante aziende sono già riuscite in questo intento e quante sono abbastanza avanti in questo cammino. Purtroppo non ci si deve arrovellare più di tanto per trovare la risposta. Il mercato ce le sta presentando giorno dopo gior-no, in fila, come i soldatini che si vedono oramai solo nelle vetrine di modellismo. Massimo Fucci

la fine dei “vestiti di mezza stagione”e della “singolar tenzone”

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Controllo azionamenti> Efficienza

SoMachine > Software

Controllori logici> Flessibilità

Motion Control> Prestazioni

Controllori HMI> Integrazione e compattezza

Macchine

Variatore

di velocità

Terminale

grafico HMI

Motion

Controller

Controllore

logico

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©2012 Schneider Electric. All Rights Reserved. All trademarks are owned by Schneider Electric Industries SAS or its affiliated companies. Schneider Electric Spa - Via Circonvallazione est, 1 - 24040 Stezzano (BG) • 998-2693_IT

SPS IPC DRIVES

Parma Italia venite a trovarci

al Padiglione 2 Stand D 044

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Di Massimo Fucci

L’automazione industriale (ma anche quella civile,

criteri e sistemi si stanno mutuando) rimane una

delle attività economiche più importanti per le

economie dei Paesi industrializzati e in via di svi-

luppo. Le macchine e gli impianti, infatti, devono

necessariamente essere controllati e gestiti e i

sistemi e i dispositivi che svolgono questa funzione

non sempre sono gestiti dall’uomo. L’offerta è

in continua evoluzione ed è caratterizzata da una dinamica

estremamente accelerata rispetto a pochi anni fa. Le azien-

de devono tenere il passo per poter continuare a competere:

sono passati i tempi in cui operare nel proprio mercato captive

garantiva sviluppo e margini adeguati.

Una panoramica dell’offerta- ma non solo- la si trova a SPS/IPC/

DRIVES, un appuntamento da non mancare.

Infatti, oggi l’automazione pervade tutto quanto ci circonda:

dalle telecomunicazioni ai trasporti, dall’industria all’agricoltura.

Tutto questo ha migliorato la vita delle persone, evitando opera-

zioni ripetitive, permettendo l’attuazione di realtà e ambiti che

richiedono la gestione di un gran numero di dispositivi in modo

coordinato e con tempi di reazione -e livello di qualità costanti-

di gran lunga inferiori a quelli dell’uomo. Notevoli sono gli esem-

pi che evidenziano l’impatto dell’automazione sul progresso

tecnologico degli ultimi anni: le esplorazioni spaziali, l’evoluzione

del trasporto aereo, la robotica, la fabbrica automatica, ma

anche la domotica civile ed industriale.

In un contesto globale, come è quello in cui le aziende italiane,

europee e mondiali si trovano a operare, l’automazione è l’

elemento trainante per lo sviluppo tecnologico, economico e

occupazionale.

In questo contesto si colloca un’ iniziativa importante che vede

la presenza di 300 espositori: si tratta di SPS/IPC/DRIVES, che

si terrà a Parma Fiere, dal 22 al 24 maggio 2012. Con i suoi

28.000 metri quadri lordi occupati e 302 Aziende espositrici,

l’evento di Parma si candida ad essere la manifestazione di

riferimento del settore.

Per Avere le ultime indicazioni abbiamo chiesto direttamente a

Francesca Selva, Exhibition Director di SPS/IPC/DRIVES italia, di

farci il quadro della situazione.

Come si preannuncia l’edizione SPS/IPC/DRIVES ITALIA 2012? I risultati sono davvero soddisfacenti, mancano ancora cinque

mesi all’appuntamento con la seconda edizione di SPS/IPC/

DRIVES Italia e le nostre aspettative, dal punto di vista espositivo,

sono state ampiamente superate. Abbiamo registrato un note-

vole incremento, non solo quantitativo, ma anche qualitativo in

termini di espositori, con la partecipazione di grandi player del

settore che erano stati alla finestra lo scorso anno, tra cui ABB,

Carlo Gavazzi, Cognex, COPA-DATA, Eaton Electric, Riello-UPS,

Sew-Eurodrive, etc. grazie ai quali possiamo dichiarare oggi una

crescita di oltre il 15 %.

Quali sono i temi caldi che verranno affrontati?Anche per il 2012 Sps Italia offrirà un calendario convegnistico

che abbraccerà tutti i temi di maggior interesse e attualità

nell’ambito dell’automazione industriale. Il calendario è già

fissato e nel corso dei tre giorni della manifestazione si affronte-

ranno tematiche legate a: Automazione nella sicurezza - Safety

and Security – Martedi 22 maggio 2012; Efficienza in azienda

dalla progettazione alla business intelligence –Mercoledì 23

maggio 2012; Network communication, la rete come strumento

d’ interfaccia e controllo nell’industria –Giovedì 24 maggio 2012.

Quali le aspettative in merito al mercato dell’automazione industriale?L’analisi dell’ultimo Osservatorio dell’Industria Italiana dell’Au-

tomazione e Misura di Assoautomazione, un partner che ci

affianca e offre un autorevole supporto tecnico alla nostra

manifestazione, riporta previsioni di debole crescita ( circa 3%)

che permettono però di confermare che il settore dell’automa-

zione industriale risente in modo minore, rispetto ad altri settori,

del peso della crisi.

Per quanto ci riguarda, possiamo dire che i risultati raggiunti

oggi per SPS Italia 2012 ci confortano nonostante il difficile

contesto di forte crisi economica che sta attraversando il nostro

Paese. Credo che ci sia ancora tanta voglia di competere sul

mercato e che una fiera che risponda in pieno alle esigenze e

alle aspettative delle aziende, rappresenti uno degli strumenti

più efficaci per incontrarsi, confrontarsi e promuoversi.

Un grazie a tutti gli espositori per la fiducia accordataci.

AUTOMAZIONE & INNOVAZIONETrainano la competizione

Speciale SPS/IPC DRIVERS ITALIA 2012

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Di Valerio Alessandroni

Seguendo il modello tedesco di SPS/IPC/Drives

di Norimberga, SPS Italia giunge alla seconda

edizione, presentandosi come fiera dedicata

ai produttori e ai fornitori di automazione: dai

componenti ai sistemi completi, incluse soluzioni

di automazione integrata.

Analisi e studi di settore hanno infatti confermato

l’opportunità di offrire al mercato italiano una

piattaforma espositiva forte del know-how della manifestazione

di Norimberga e di Messe Frankfurt, nel ruolo di organizzatrice.

Come lo scorso anno, i settori principali nei quali si articola

SPS Italia rappresentano i ‘pilastri’ di qualsiasi soluzione

di automazione: sistemi di controllo, PC industriali (IPC),

azionamenti, dispositivi di interfaccia uomo-macchina (HMI),

comunicazione industriale, software, sistemi di I/O, sistemi

meccanici e sensori.

Da sottolineare anche la location scelta per SPS/IPC/Drives:

Parma e la sua centralità geografica, nel cuore della pianura

Padana, consentono di visitare la manifestazione in giornata

per i visitatori provenienti da tutta l’Italia centro-settentrionale.

Questa caratteristica di crocevia industriale soddisfa l’esigenza

di realizzare un evento fortemente radicato nel territorio

dove risiedono a breve distanza la domanda e l’offerta: nel

raggio di 200Km si delinea un’area di 18 milioni di residenti

con centri urbani produttivi di spicco. Ed è da sottolineare

la forte vocazione di quest’area per l’industria alimentare in

tutti i suoi aspetti. Una vocazione che NewSImpresa ha colto

e ha sviluppato in un servizio speciale abbinato al ‘percorso’

suggerito per la visita di SPS Italia 2012. Differenziandosi da altre

iniziative dedicate all’evento, che propongono di fatto un

catalogo dell’intero parco espositivo, NewSImpresa ha preferito

concentrare l’attenzione su quelle che ritiene le reali novità

dell’edizione 2012, suggerendo quindi un percorso ideale al

visitatore che vuole ottimizzare il tempo a sua disposizione. Nello

stesso tempo, il servizio speciale ‘L’automazione nell’industria

alimentare’ crea un legame preciso con la realtà della zona,

SPS ITALIA 2012: Prodotti e soluzioni per un’automazione di successo

Speciale SPS/IPC DRIVERS ITALIA 2012

L’evento di Parma si ripropone quest’anno con il concept ‘solution to user’ per integrare la logica della semplice esposizione di prodotto con qualcosa di meno palpabile: risposte concrete alle necessità del mercato e strumenti per migliorare la propria competitività. Sempre più una piattaforma di incontro e confronto tra domanda e offerta, quindi, che parte dal prodotto per arrivare molto più lontano.

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permettendo ai numerosi visitatori provenienti dall’Emilia

Romagna e dalle regioni confinanti di conoscere più in dettaglio

le opportunità applicative offerte dai prodotti e dalle soluzioni

presentati a SPS Italia 2012. Un’opportunità unica, che rende più

‘vivo’ l’evento e, soprattutto, lo rende un’occasione preziosa

per aumentare la propria competitività grazie all’automazione

nelle sue diverse declinazioni.

Tanti i nuovi progetti che coinvolgeranno i partecipanti alla

prossima edizione e che permetteranno di creare un contatto

diretto tra i protagonisti dell’automazione industriale. Oltre alla

presenza di fornitori, produttori, stampa tecnica e associazioni

di categoria, gli operatori del settore potranno infatti contare

sulla presenza di società di formazione e consulenza, system

integrator, enti di certificazione e università.

SPS Italia 2012 si configura ancora una volta come un evento

da non perdere, tanto da fare affermare a Oscar Milanese, Responsabile Italia Marketing Offerta e Soluzioni Automazione Industriale di Schneider Electric e membro dello Steering Committee di NewSImpresa: “Questa piattaforma ha un focus

molto tecnico sull’offerta del settore ed è stata in grado di

completare ottimamente la parte espositiva con un programma

di convegni non presenta solo i prodotti ma crea un format

che risponde all’esigenza di costruttori di macchine, system

integrator ed end user, che hanno bisogno di aggiornarsi e di

conoscere più da vicino le ultime tecnologie. È forse la prima

volta che questo avviene in Italia all’interno di una fiera”.

Dal sito sps-italia-net gli fa eco Fabrizio Scovenna, Country Sales Director-Italian Region di Rockwell Automation: “Abbiamo

lavorato con gli organizzatori per costruire una piattaforma di

riferimento specifica per il mercato italiano dell’automazione,

di cui da tempo si sentiva l’esigenza. Il lavoro di team è stato

eccezionale, con uno scambio reciproco di competenze che

hanno dato vita a progetti di grande valore, come la Linking

University. Il programma di eventi ha dato spazio al contatto

umano e alla formazione, che dovrebbero sempre essere

l’obiettivo principale di un evento fieristico: in questo modo

l’espositore non si limita a presentare solo i propri prodotti, ma

diventa parte attiva della fiera”.

E, ancora dal sito sps-italia-net, afferma Massimo Porta, Direttore Vendite Italia di Omron: “Crediamo che questa

fiera diventerà uno dei maggiori eventi che aiuterà l’Italia a

rappresentare meglio il proprio mercato dell’automazione

industriale. L’obiettivo di diminuire la distanza tra i fornitori

e i clienti è stato pienamente raggiunto, anche grazie a

un’organizzazione eccellente che si è preoccupata di mettere

al primo posto le esigenze degli espositori. Abbiamo apprezzato

Speciale SPS/IPC DRIVERS ITALIA 2012

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molto anche la collaborazione con il tessuto universitario, un

network fondamentale perché da qui nascono idee e soluzioni

innovative per il futuro”.

Ma vediamo più da vicino le proposte presentate da alcuni

dei protagonisti, seguendo un ideale percorso all’interno di SPS

2012.

Beckhoff espone a SPS una ricca gamma di prodotti che

comprende dispositivi, unità intelligenti e una piattaforma

software di sviluppo, controllo e integrazione.

L’azienda ha un ruolo da protagonista nel panorama

dell’automazione industriale, grazie a un’offerta consolidata e

innovativa continuamente alimentata da un’efficiente struttura

di ricerca e sviluppo.

“Siamo molto soddisfatti della nostra attuale posizione sul

mercato italiano - afferma Pierluigi Olivari, Managing Director di Beckhoff Italia. La nostra offerta è apprezzata per le funzionalità,

la qualità e il supporto tecnico immediato che siamo in grado

di fornire direttamente dalla nostra sede italiana. Importante

è anche la nostra capacità di interagire con i clienti in fase

progettuale, al fine di valutare insieme le soluzioni che meglio si

adattano alla specifica esigenza”.

Novità di assoluto rilievo tecnologico ad alto impatto su utilizzo

e applicazioni, la nuova serie di servomotori sincroni rotativi

AM8000 offre elevata dinamicità, efficienza energetica e costi

ridotti. I servomotori AM8000 si distinguono per l’utilizzo di un

unico cavo per il sistema di potenza e di retroazione. Grazie

a questa tecnologia, corrente e dati di processo vengono

trasmessi tramite l’unico cavo motore standard. I dati del

trasduttore, la posizione del rotore, le informazioni multi-

giro e i valori di temperatura nel motore vengono inviati da

un’interfaccia digitale, con un significativo risparmio di costi a

livello di materiali e di messa in funzione.

La famiglia comprende sei diverse taglie di motore, ciascuna

disponibile in due o tre lunghezze, consentendo di coprire

l’ampio intervallo di coppia da 0,9 a 65 Nm in modo continuo e

con sovrapposizioni.

Migliorata a tutto campo anche l’offerta di pannelli multi-

touch. I nuovi modelli di Control Panel e Panel PC, denominati

rispettivamente CP2xxx e CP3xxx, sono disponibili in formato

standard (4:3) e widescreen. Numerose caratteristiche li

rendono adatti all’uso industriale: profondità e frame ridotti,

protezione in metallo sul perimetro e superficie interamente

in vetro. Inoltre, la tecnologia PCT -Projective Capacitive

Touchscreen- e l’elevata densità di touch-point consentono un

funzionamento preciso e affidabile a cinque dita e a due mani,

anche con guanti da lavoro (ad es. in lattice). Sono presenti

funzioni mutuate dal mondo degli smartphone e touchpad,

quali zoom, scorrimento, rotazione degli oggetti, ecc.

Infine, la piattaforma software TwinCAT per l’automazione

sviluppata da Beckhoff ha raggiunto la nuova generazione

TwniCAT 3. Oltre alla perfetta integrazione con l’ambiente

di sviluppo Microsoft Visual Studio, è ora possibile utilizzare

linguaggi e opzioni orientati alla programmazione ad oggetti

quali IEC 61131, C/C++ e Matlab/Simulink. Inoltre, il runtime di

TwinCAT 3 supporta il multicore e i moduli scritti nei differenti

linguaggi possono essere eseguiti in modo cooperativo e

comunicare tra loro.

Con oltre 10.000 sistemi installati nel mondo, il terminale elettrico CPX per unità di valvole Festo è sinonimo di automazione

integrata del XXI secolo. Esso permette di integrare funzioni di

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controllo del movimento, sicurezza e diagnosi, in applicazioni di

automazione sia di fabbrica che di processo.

Tre diverse possibilità di installazione - centralizzata,

decentralizzata e ibrida - riducono i tempi ciclo fi no al 30%

e il consumo d’aria del 50%. L’alto livello di integrazione con

funzioni pneumatiche, elettriche e di movimento riduce i costi di

sistema fi no al 20 % e i tempi di installazione fi no al 60 % circa.

“Nel sistema CPX sono integrati moduli speciali per gestire

le funzioni di controllo del movimento, sicurezza e diagnosi,

riducendo tempi e costi di installazione e d’esercizio”, spiega

Giorgio Crepaldi, Marketing Manager di Festo Italia. “Il terminale

CPX può funzionare in modo indipendente come sistema di I/O

con comando integrato, poiché i singoli moduli consentono

la comunicazione dalla semplice funzione di gateway fi no al

controllo front-end nella macchina con grado di protezione

IP65”.

Il sistema CoDeSys Front-End-Controller CPX-CEC permette

il montaggio diretto di un controllore sulla macchina,

consentendo la pre-elaborazione oppure il controllo del tutto

indipendente. Il controllore Front-End CPX-CEC gestisce la

confi gurazione delle unità di valvole con le unità di valvole

modulari MPA e VTSA. Il modulo CPX-CEC-M1 controlla fi no

a 31 attuatori elettrici come assi singoli o in modo sincrono

con interpolazione 2,5 D via CANopen. Può controllare

anche applicazioni di pneumatica proporzionale o di servo-

pneumatica.

Il controllore elettrico di fi necorsa Soft Stop permette di ridurre i

tempi ciclo e il consumo d’aria del 30%, grazie alla traslazione

tra due arresti fi ssi in assenza di vibrazione. E’ integrabile

nel sistema CPX anche un controllore servo-pneumatico di

posizionamento per attuatori pneumatici.

Oltre alla gestione dei movimenti pneumatici ed elettrici,

l’integrazione delle funzioni del CPX/MPA comprende ora

anche le funzioni di misurazione e regolazione di pressione,

temperatura e di attuatori pneumatici o elettrici. Per esempio,

il modulo di misurazione CPX-CMIX-M1-1 trasforma i cilindri

pneumatici in sensori, permettendo di risparmiare tempo

e spazio: funzione di avanzamento, ritorno e misurazione in

un’unica operazione. Il modulo integrato di misurazione della

pressione CPX-4AE-P dotato di 4 sensori sostituisce i singoli

sensori sul campo, riducendo il fabbisogno di spazio e i tempi di

installazione.

Il terminale elettrico CPX può essere combinato anche con

l’unità di valvole fl essibile VTSA che permette di combinare sulla

stessa unità valvole di grandezze diverse. Le funzioni di sicurezza

dell’unità si estendono fi no al Performance Level PL d.

Speciale SPS/IPC DRIVERS ITALIA 2012

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Anche nelle soluzioni personalizzate, la piattaforma di

automazione CPX con I/O remoti si confi gura come parte

integrante di un sottosistema preassemblato, permettendo di

risparmiare tempi e costi di progettazione e montaggio.

Il terminale elettrico CPX è adatto a tutti i più comuni sistemi

Fieldbus ed Ethernet, oltre a rispondere agli standard di

installazione interni. L’elevata modularità consente di utilizzare

fi no a 512 I/O per nodo Fieldbus. Possono essere montate fi no

a 128 bobine e otto moduli supplementari per la creazione di

zone a pressione e tensione differenziate, su una lunghezza

massima di 3 m.

Paolo Sartori, Direttore fi liale italiana e Direttore Commerciale & Marketing di HMS, ci illustra le novità che l’azienda presenterà

a SPS Italia 2012. Come Netbiter Argo, una soluzione completa

per il controllo da remoto composta da tre elementi principali.

Il primo è il layer fi sico: il gateway di comunicazione Netbiter

si collega ai dispositivi per inviare e ricevere dati. Il secondo è

il centro dati Netbiter Argos, che raccoglie e registra i dati e

fornisce funzionalità di controllo e reportistica in sicurezza. Il terzo

è l’accesso sicuro alle informazioni mediante computer, laptop

o smartphone, per visualizzare lo stato dell’impianto e gestire i

dispositivi tramite pagine grafi che interattive o ‘dashboard’.

Fra le caratteristiche di Netbiter, la funzionalità di gateway di

comunicazione permette di inviare le informazioni via Ethernet

o GSM/GPRS, senza VPN o indirizzi IP statici. La confi gurazione

avviene tramite interfaccia utente sul portale www.netbiter.

net senza richiedere conoscenze di programmazione evoluta.

Le pagine dashboard facilitano la creazione di grafi ci in

tempo reale. I dati sono registrati su server ridondati e paralleli

nel centro dati Netbiter Argos, per la creazione di report e

statistiche.

Sul versante dei gateway industriali di comunicazione Netbiter,

sono disponibili le famiglie di prodotto Netbiter WS e Netbiter EasyConnect. I Netbiter WS100 e WS200 consentono la semplice

gestione dei dispositivi di campo tramite Ethernet. La funzionalità

web server integrata consente la personalizzazione della grafi ca

d’interfaccia. Tramite Ethernet è possibile gestire i dispositivi

remoti accedendo alle pagine web sviluppate all’interno dei

nostri gateway. Sono inoltre possibili la gestione degli allarmi e il

data logging. I gateway Netbiter EasyConnect sono forniscono

il controllo da remoto solo atraverso il centro dati Argos. La

connessione tramite LAN/GSM/GPRS risolve le problematiche

relative ai fi rewall, senza richiedere programmazione o

conoscenze specifi che. Oltre alle funzionalità dei Netbiter WS,

questa famiglia permette la gestione degli allarmi via sms/e-

mail e la localizzazione del dispositivo tramite ricevitore GPS

opzionale.

Il cloud computing e l’accesso da remoto agli apparati sono

oggi temi chiave. La soluzione di HMS risponde a queste

richieste. Netbiter racchiude i gateway di comunicazione,

server host sicuri e un’interfaccia utente online. Il gateway di

comunicazione Netbiter si può collegare a qualsiasi dispositivo

tramite Modbus, trasmettendo i dati via Internet o LAN/GSM/

GPRS senza VPN o indirizzi IP statici. Attraverso un browser web,

dal portale www.netbiter.net è possibile monitorare parametri

Il controllo remoto sarà ancora più

semplice!

Risparmiate tempo, energie e risorse

Semplificate i vostri interventi con Netbiter®,Semplificate i vostri interventi con Netbiter®,Semplificate i vostri interventi con Netbiterla soluzione chiavi in mano per la gestione da remoto.

La piattaforma Netbiter fornisce una soluzione modulare e flessibile che include:

www.netbiter.com

► Selezione di Selezione di moduli gateway cablati o wireless cablati o wireless

► Centro dati online per la raccolta e registrazione dati raccolta e registrazione dati

► Scheda SIM come optional

► GSM/GPRS o Ethernet ► Certificazioni industriali

Nessuna conoscenza IT

Nessun problema di firewall

Nessuna VPN necessaria

Nessun IP statico richiesto

Nessuna programmazione

Nessuna criticità

Nessuna criticitàNessuna criticità

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Page 12: NewSImpresa Magazine Nr.2 - Maggio 2012

10

come temperature, stati e livelli, oppure avviare o spegnere

l’impianto. Le informazioni in tempo reale permettono di gestire

meglio le proprie applicazioni e realizzare risparmi in fase di

manutenzione.

Progea presenta il risultato della propria ricerca e sviluppo che

ha reso disponibile, in versione beta: la nuova piattaforma

Movicom NExT, ma non solo. Progea rappresenta senza alcun

dubbio una realtà italiana di eccellenza in grado di ben

operare sia nel mercato nazionale, laddove l’apertura recente

di nuove filiali conferma la strategia di espansione messa in atto

dall’azienda. Una strategia confermata dall’apertura di filiali

all’estero laddove la capacità italiana di sviluppare framework

e soluzioni per l’automazione è particolarmente apprezzata.

Per avere un quadro di riferimento in merito ai prodotti

presentati dall’azienda, abbiamo chiesto direttamente a Paolo Fiorani, Managing Director di Progea di fornirci le indicazioni.

“Ci siamo mossi in diverse direzioni, per quanto concerne la

nostra piattaforma Movicon, oltre che a presentare la nuova

versione di prodotto (11.3) che garantisce nuove funzionalità,

stabilità e continuità, Progea presenterà in anteprima la

versione Beta della nuova, rivoluzionaria piattaforma Movicon.

NExT, per la quale verrà allestita una postazione con interfaccia

utente sia Multitouch che Kinect”.

La versione 11.3 offre maggiori funzionalità e novità all’interno

di una piattaforma affermata a livello internazionale, utilizzata

Speciale SPS/IPC DRIVERS ITALIA 2012

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Page 13: NewSImpresa Magazine Nr.2 - Maggio 2012

Nuova Release 11.3

Movicon™ 11 si rinnova con una nuova release che introduce numerose novità e nuovi strumenti per incrementare le potenzialità e ridurre i tempi di sviluppo. Oltre alle già note funzionalità quali Grafica vettoriale evoluta, Gestione Allarmi, Data Logging, Trends, Reports, Analisi Statistiche, Web Client, il nuovo Movicon™ 11.3 aggiunge un nuovo Gestore Report integrato, potenzia le funzioni di Trends e Data Analisys, aggiunge analisi dati Multi-Data Logger, introduce il supporto gestualità multi touch, e aggiunge molte altre migliorie sulla gestione del progetto. Richiedeteci la demo pienamente operativa!

Il software Scada/HMI diventa ancora più semplice e flessibile

Cercate un potente Scada o un semplice HMI? Entrambi sono elementi fondamentali nei sistemi software di automazione, per questo Movicon™ ve li offre insieme in un’unica piattaforma, aperta e indipendente dall’hardware. Movicon™ è la tecnologia software frutto della grande esperienza Progea, utilizzata dalle aziende leaders dell’automazione mondiale. Con la sua tecnologia affidabile e robusta, innovativa, potente, flessibile, a cui si unisce un servizio di assistenza eccellente, avrete garantita la riduzione dei costi e l’incremento delle soddisfazioni.

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Potente Scada o semplice HMI?

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NUOVA

VERSIONE

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ICT - PLM ICT - PLM Speciale PDM

dai principali protagonisti nel mondo dell’automazione.

Una piattaforma aperta e flessibile in grado di garantire sia

realizzazioni Scada in contesti di grandi architetture, con

grandi volumi di dati (infrastrutture e controllo di processo), sia

applicazioni HMI tipiche del mondo embedded (anche micro

applicazioni Windows CE e Mobile).

La nuova versione 11.3 introduce nuove funzioni e migliorie,

che vanno a perfezionare tutte le aree di utilizzo del prodotto:

nuovi strumenti per la reportistica, nuove funzioni per l’accesso

multiplo a differenti fonti storiche di DB, con nuovi strumenti nelle

gestioni analitiche dei dati, nell’accesso ai DB relazionali, nei

report, nelle statistiche e nelle rappresentazioni grafiche con

funzioni di zoom, analisi, stampa ed invio su email. Dal punto

di vista grafico, Movicon 11, pur essendo su livelli di eccellenza,

è stato ulteriormente migliorato con l’introduzione di nuove

soluzioni per l’interfaccia utente e soddisfa nuovi criteri di

usabilità, quali ad esempio il supporto alla gestualità multitouch

anche per dispositivi tradizionali, senza supporto hardware

multitouch.

Focus sul nuovo Movicon.NExT, completamente basato su WPF,

XAML, Silverlight, HTML5, OPC UA, con tecnologia plug-in su

framework .NET espressamente progettato da Progea. La nuova

generazione di prodotto verrà rilasciata a fine anno, e già si

colloca come il punto di riferimento tecnologico per tutte le

future tecnologie Scada/HMI.

La tecnologia Scada/HMI di Movicon è in grado di valorizzare al

meglio le attività di progettazione tipiche dei system integrators

e degli OEM, garantendo prima di tutto la salvaguardia del

proprio investimento ed un rapido ritorno, grazie alla semplicità

di utilizzo, alle potenzialità disponibili in un’unica piattaforma

aperta e flessibile, in grado di adattarsi facilmente ad ogni

esigenza applicativa. Tra l’altro, l’indipendenza dall’hardware

garantisce l’utente nella libertà di scegliere in qualsiasi

momento il fornitore dell’hardware, garantendosi così una

ulteriore riduzione dei costi. Il Servizio, infine, costituisce l’ulteriore

valore aggiunto al business degli utilizzatori, che possono

contare su Progea per qualsiasi esigenza tecnica.

SPS Italia 2012 si ripropone quest’anno come un evento

‘solution to user’ capace di integrare la logica della semplice

esposizione di prodotto con qualcosa di meno palpabile: con

risposte concrete alle necessità del mercato. Sempre più una

piattaforma di incontro e confronto tra domanda e offerta,

quindi, che parte dal prodotto per arrivare molto più lontano. In

quest’ambito SICK punta sulla presenza di tavoli dimostrativi in

cui condividere, con i visitatori, esperienze applicative in merito

alle più diffuse soluzioni per l’automazione industriale.

SICK rappresenta senza alcun dubbio un player di riferimento

in grado di fornire prodotti e soluzioni ad elevata affidabilità

e funzionalità. Una presenza storica cresciuta, anno su anno,

grazie al buon grado di soddisfazione dei propri clienti. Anche

quest’anno SICK sarà presente a SPS, per avere un quadro di

riferimento in merito alle strategie dell’azienda ed ai prodotti

presenti allo stand abbiamo chiesto direttamente a Luca Cravero, International Key Account Manager Motion & Drives di SICK di fornirci alcune indicazioni.

“L’approssimarsi del miliardo di Euro di fatturato ci ha imposto

una riflessione accurata e programmatica su come proseguire,

anche nei prossimi anni, il cammino sarà orientato verso una

crescita continua e stabile”, afferma Cravero. “La scelta di SICK

sulla via da perseguire per ottenere questo scopo è stata la più

logica e ovvia possibile, ovvero: “parlare la lingua del cliente”

Speciale SPS/IPC DRIVERS ITALIA 2012

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Speciale SPS/IPC DRIVERS ITALIA 2012

per capirne i reali bisogni e indirizzare di conseguenza il nostro

operato per crescere, o meglio, per evolvere insieme! Ciò si

traduce, all’atto pratico, nella messa in opera di una struttura

mirata ai mercati ed ai settori industriali per noi ritenuti strategici,

tramite personale altamente specializzato in grado di capire

e conoscere le specifiche problematiche, con l’obbiettivo di

offrire soluzioni innovative e non solo singoli prodotti.

In quest’ambito continuiamo a investire e sviluppare nuovi

prodotti e soluzioni nelle nostre tre aree di competenza: Factory,

Logistic e Process Automation”.

Con l’esperienza maturata in oltre 60 anni di presenza sul

mercato mondiale dell’automazione, SICK si configura come il

giusto partner per tutti quei clienti che vogliono essere leader

nei loro settori di competenza, facendo leva sull’innovazione

per realizzare soluzioni ad elevata produttività ed efficienza.

La vasta gamma del nostro portfolio di offerta, che spazia dai

prodotti/componenti semplici a prodotti complessi e dedicati

a risolvere specifiche esigenze, consente, infatti, di essere

un interlocutore unico per i nostri partner costruttori, i quali si

possono avvalere del nostro approccio consulenziale specifico

e mirato, anche sulle singole applicazioni, in un ottica di

supporto diretto nella fase di progettazione della soluzione.

La velocità nelle consegne dovuta alla presenza di un efficace

Partner Portal online in grado di gestire e monitorare le diverse

richieste, la presenza di un centro logistico centrale monitorato

su standard di qualità di alto livello, il supporto tecnico di primo

livello interno e di campo completano lo scenario dei benefici

che SICK può mettere a disposizione dei propri clienti, anche

nelle fasi più critiche di sviluppo di un progetto.

La manifestazione fieristica SPS/IPC/DRIVES Italia ha avuto un

grosso successo lo scorso anno, che auspichiamo, si ripeterà

anche nel 2012 grazie alla felice posizione logistica, alla

partecipazione di tutti i leader dell’automazione industriale e,

soprattutto, all’ampia offerta di seminari tecnici condotti dagli

esperti delle aziende partecipanti e dal comitato scientifico in

sintonia con le università sui temi ‘scottanti’ di maggior interesse

per gli OEM ed End user.

Temi come efficienza, sicurezza e nuovi bus di comunicazione

su piattaforme Ethernet per il Motion Control che SICK riproporrà

nel proprio stand, andando a presentare una serie di novità di

prodotti atti ad arricchire l’offerta di soluzioni da offrire ai nostri

partner.

La nuova ‘filosofia’ si rispecchia anche sull’impostazione dello

stand SICK a SPS: diminuiscono

sugli espositori i prodotti singoli a vantaggio dei tavoli

dimostrativi sui quali fare esperienza su alcune classiche

esigenze applicative, come, ad esempio: riduzione degli

ingombri e dei cablaggi, track&trace, controllo qualità,

integrazione della safety nel motion control, etc.) vengono

risolte grazie alla combinazione dei sensori SICK.

Uno spazio speciale sarà dedicato al TTK50 e al SEK/L34, nuovi

e più compatti encoder assoluti con interfaccia Hiperface,

dedicati ai costruttori di motori sincroni lineari e brushless al fine

di aumentarne prestazioni ed efficienza, al Markless ML20,

che, come dice il nome stesso, si configura come una soluzione

unica e strategica per la fase di etichettatura e all’S300 mini,

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Page 17: NewSImpresa Magazine Nr.2 - Maggio 2012

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nuovo laser scanner di sicurezza concepito per essere applicato

in spazi sempre più ridotti non intaccando, però, le performance

di alto livello.

Oggi, i componenti pneumatici si trovano in tutti i settori

industriali, e la richiesta di soluzioni automatizzate è in crescita.

I componenti pneumatici per automazione di SMC hanno

acquisito fama mondiale, ottenendo un ottimo livello di

customer satisfaction in termini di performance, qualità, prezzo

e tempi di risposta.

In SMC, i vantaggi di una grande multinazionale della

pneumatica si uniscono alla conoscenza della realtà locale,

garantendo la migliore offerta possibile in termini di innovazione

e servizio.

SMC Italia, con sede centrale a Carugate (MI) e uno

stabilimento produttivo a Carsoli (AQ), è presente nel nostro

Paese dal 1977. La rete commerciale diretta e indiretta,

distribuita sul territorio nazionale per garantire una copertura e

un’assistenza capillare, è il vero patrimonio della nostra azienda

in termini di expertise e know-how. Il supporto al cliente è

assicurato anche attraverso servizi dedicati di assistenza pre-

e postvendita. Il ‘Technical Center’ giapponese localizzato

a Tsukuba, che svolge un ruolo fondamentale nell’attività

di ricerca e sviluppo, è specializzato nei prodotti distribuiti

su larga scala, con servizi e apparecchiature di laboratorio

all’avanguardia. Il suo impegno è notevole sia nelle ricerche più

importanti sia nella commercializzazione di tecnologie legate

al controllo automatico. SMC Corporation dispone di strutture

simili anche negli Stati Uniti e in Inghilterra per soddisfare le

necessità dei mercati stranieri.

Incessanti energie vengono dedicate allo sviluppo della nostra

conoscenza delle tecnologie di controllo pneumatico, creando

prodotti dall’elevato valore aggiunto. Il catalogo prodotti

raggiunge ora gli 11.000 prodotti base con più di 600.000

varianti.

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SMC Italia S.p.A.Sede: Via Garibaldi, 63 - 20061 Carugate (MI) • Tel. 02 9271.1 - Fax 02 9271365Unità Produttiva: Località Recocce - 67061 Carsoli (AQ) • Tel. 0863 904.1 - Fax 0863 904293

[email protected]

L’innovazione porta ad una nuova era. Segui chi ha creato questa strada, entra nel mondo SMC.

SMC è leader mondiale nel settore della componentistica pneumatica per l’automazione industriale. Da sempre si distingue per la propensione all’innovazione, alla ricerca e creazione di soluzioni dedicate a molteplici settori di applicazione. SMC è sinonimo di affidabilità, assistenza e qualità estreme, doti che ne fanno il partner ideale per ogni realtà che voglia crescere a presentarsi sul mercato in maniera vincente.

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Speciale SPS/IPC DRIVERS ITALIA 2012

Gli attuatori elettrici impiegati per applicazioni di ‘pick&place’

ed operazioni di pallettizzazione e movimentazione, possono

essere supportati dalle nuove soluzioni ‘elettriche’ ideate da

SMC. Compatibile con il sistema di controllo LEC, la serie LE

si compone di una gamma completa di attuatori elettrici

presentata in diverse esecuzioni: slitta (LESH), pinza a 2 e 3 dita

di presa (LEHZ, LEHF, LEHS), cilindro a stelo (LEY) e cilindro senza

stelo (LEF). Il controllore LEC è in grado di gestire e regolare

levariabili di forza, velocità e posizionamento degli attuatori

abbinati. Sono programmabili 64 quote diverse, ognuna delle

quali con profi li di movimentazione specifi ci per ottenere

massime prestazioni e precisioni. Persemplifi care e velocizzare

la programmazione, i profi li possono essere ‘auto-appresi’

utilizzando una funzione dedicata. La programmazione può

avvenire mediante software dedicato o tastierino palmare utile

anche ai fi ni di manutenzione.

Ogni serie di prodotto è presentata in una gamma articolata

di soluzioni in termini di taglia, corsa e forza. Le slitte LESH sono

disponibili in 3 taglie e corsa utile 150mm max, velocità 400mm/s

max, ripetibilità di +/ 0,05 mm. Le pinze LEH in 6 taglie sia con

apertura parallela 2 dita, che auto-centrante 3 dita. Apertura

fi no a 40mm, forza di presa regolabile, ideale per robot e sistemi

di movimentazione. Il cilindro a stelo LEY in 3 taglie, corsa utile di

500mm max. forza di spinta 700 N max. velocità 500 mm/s max,

ripetibilità di posizionamento +/ 0,02 mm, montaggio orizzontale

e verticale abbinato al freno di sicurezza. Il cilindro senza stelo

LEF contrasmissione sia a cinghia dentata che a vite a ricircolo

di sfere in 3 taglie.

Last but not least, nel campo dell’automazione industriale VIPA Italia si caratterizza perla capacità di fornire sistemi completi ai

massimi livelli tecnologici e per la sua competenza e assistenza

alle applicazioni per macchine e impianti.

La gamma di prodotti di VIPA Italia comprende sistemi PLC,

bus di campo, componenti per i SIMATIC S5 e S7 di Siemens,

ASIC Profi chip per bus di campo, interfacce HMI-Touch Panel

e connettori EasyConn. A SPS 2012, VIPA Italia propone le

CPU SC SPEED7, caratterizzate da I/O digitali e analogiche a

bordo. “Le prestazioni delle CPU tipo SC sono molto superiori

alle corrispondenti originali, in quanto basate sulla tecnologia

SPEED7 e sono di 0,21 µs per operazioni Bit/Word/Virgola fi ssa

e di 0,125 µs per operazioni in virgola mobile”, spiega Luigi Bernardelli, CEO di VIPA Italia. “La confi gurazione hardware

nel Simatic Manager viene effettuata con lo stesso codice

corrispondente Siemens”.

SPEED7 di VIPA è la sola Open Source Technology sul mercato

che permette il processo di istruzione in Step7 di Siemens come

codice nativo senza la necessità di interpretare il linguaggio.

Grazie alla sofi sticata tecnologia dell’ASIC PLC7001, le funzioni

riguardanti la gestione della comunicazione Profi bus, CAN,

MPI, Ethernet, Seriali, USB, sono direttamente gestite dall’ASIC

stesso. La memoria delle CPU SC SPEED7 è stata raddoppiata

per offrire maggiore velocità senza alcuna variazione di

prezzo. La gamma di soluzioni offerta da VIPA Italia include

gli SPEED7 300S, i PLC più veloci al mondo compatibili con

il linguaggio Step7 di Siemens. Con una velocità 30 volte

superiore ai PLC della stessa categoria, essi consentono di

ridurre drasticamente i tempi di elaborazione. Tutti i PLC VIPA

300S sono provvisti nella dotazione standard di interfaccia

Ethernet per comunicazioni PG/OP, che garantiscono una

connessione semplice ed economica ad altri dispositivi

Ethernet. SLIO è invece un sistema per I/O remotati con

soluzioni che risolvono i limiti dei sistemi oggi sul mercato. Si

tratta di un sistema montato su guida DIN standard da 35 mm

che comprende un’interfaccia provvista di alimentatore per

le I/O e per il bus di comunicazione, cui si aggiungono fi no

a 64 moduli di I/O e funzionali. Le interfacce previste sono

Profi bus DP, CANopen, EtherCAT e PROFINET I/O. L’innovazione

del prodotto SLIO riguarda caratteristiche come il bus di

comunicazione superveloce a 48 Mbit/s che permette di avere

risposte dagli I/O con refresh di 20 µs.

VIPA presenta infi ne i nuovi pannelli operatore Touch ecoPanel 604LC e 607 LC, che uniscono le potenzialità di Movicon

HMI Progea a un’elevata convenienza economica. E’ stato

realizzato un prodotto versatile, con case in speciale materiale

plastico IP65 con interfacce di comunicazione Ethernet, seriali

(RS232/485/422), USB, MPI/DP. Altre caratteristiche sono il

datalogging, la gestione eventi a tempo, la logica IL integrata

(soft PLC) e l’editor con grafi ca vettoriale completo di librerie

oggetti e simboli.

Gli Intervistati del servizio Speciale SPS/IPC/DRIVES

Giorgio Crepaldi, Marketing Manager di Festo Italia

Luca Cravero, International Key Account Manager Motion & Drives di SICK

Paolo Sartori, Direttore filiale italiana e Direttore

Commerciale & Marketing di HMS

Paolo Fiorani, Managing Director di Progea

Luigi Bernardelli, CEO di VIPA Italia

Pierluigi Olivari, Managing Director di Beckhoff Italia

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Page 20: NewSImpresa Magazine Nr.2 - Maggio 2012

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La parola alle aziende La parola alle aziende

Schneider Electric (www.schneider-electric.

com) rappresenta un’azienda di riferimento nel

mercato dell’automazione industriale e, come

avremo modo di vedere, dell’energia elettrica.

Per meglio comprendere posizionamento e

strategie abbiamo intervistato Oscar Milanese, Marketing Manager Automation.Vision, impegno e Strategie Schneider nel mer-

cato dell’AutomazioneIl nostro impegno è diventare per i nostri clienti il miglio-

re partner in Automazione, fornendo loro non solo la

nostra migliore offerta di Prodotti, Soluzioni e Servizi

per l’Automazione di Macchine e di Processi, ma

anche interagendo in modo continuo,al fine

di comprendere e fornire le risposte alle loro

esigenze.

Il nostro impegno è di mettere sempre e

comunque il Cliente al centro, la nostra rete di

Specialisti di Automazione cura con attenzione

i Clienti di tutti i segmenti: OEMs, End Users, System

Integrators, Distributori, Contractors.

La nostra strategia poggia anche su un concetto trasversale

alle diverse aree di business: l’efficienza energetica. In questa

direzione abbiamo già maturato moltissima esperienza, ma

ci stiamo preparando ad affrontare ulteriori sfide con un’idea

molto precisa: diventare lo specialista mondiale dell’energia

elettrica.

Schneider Electric come preferred partner, perchè ? (Benefici associati)Innanzitutto può essere un’opportunità di crescere insieme, con

soluzioni integrate, innovative, testate e validate da Schneider

Electric; soluzioni pensate per i diversi

settori applicativi da sviluppare con il

supporto dei nostri specialisti. I nostri

clienti vengono seguiti in tutte le fasi di

sviluppo prodotto: dall’avanprogetto,

allo sviluppo, alla messa in servizio,

all’esercizio, attraverso un approccio a

360 gradi.

SPS: le opportunità, i prodotti e le solu-zioni presentate

Schneider Electric durante

SPS presenterà una pano-

ramica delle evoluzioni

delle piattaforme di

automazione Machi-

neStruxure (macchine)

e PlantStruxure (processi), oltre a numerose

novità sui prodotti “best in class” delle gamme

HMI&Signaling e Motion&Drives.

MachineStruxure si evolve integrando nuovi control-

ler PacDrive LMC101 e 201; driver stand alone Lexium 52

- indicati per la configurazione economica di soluzioni di servo-

azionamento con assi singoli; il driver iLM62, concetto multiasse

per macchine modulari estremamente compatto, in grado di

ridurre del 90% le spese di cablaggio nell’armadio elettrico e

del 50% le spese di installazione nella macchina; una nuova

tipologia “daisy chain”. Novità anche per l’ambiente Software

SoMachine Motion con la versione 3.1 e nuovi elementi I/O TM5.

Un nuovo MES basato su Ampla “EOS” (Energy Optimized

System), architetture remote Ethernet I/O ed evoluzioni del

software di reportistica Vijeo Historian con la versione 4.4 e di

Scada Vijeo Citect versione 7.3, l’applicazione leader nel mer-

cato accessibile anche tramite supporti mobili quali smartphone

e tablet.

Saranno altresì presentati i nuovi pulsanti wireless senza batte-

ria della gamma Harmony; i nuovi terminali HMI Mageils GTO,

ottimizzati per applicazioni di media e bassa complessità e

disponibili con configurazioni e materiali adeguati alle esigenze

operative dei più vari settori OEM; nuovi PC Industriali Magelis

iPC, pensati per un’integrazione ottimale con i sistemi IT e certifi-

cati per le applicazioni più esigenti, quali utilizzo in aree pericolo-

se e settore navale. Infine, un prodotto entry level della gamma

Lexium (Lexium 23), motori BCH ed l’inverter ATV32 formato

book con motore sincrono BPM che coniuga compattezza, alte

prestazioni e risparmio energetico.

Automazione di macchine e processiUno dei leader del mercato dell’automazione industriale oltre che alla qualità dei prodotti punta alla qualità del supporto pre e post vendita per diventare il preferred partner del mercato.

Di Massimo Fucci

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Page 21: NewSImpresa Magazine Nr.2 - Maggio 2012

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La parola alle aziende La parola alle aziende

Il nano controller, nell’automazione industriale, è un dispo-

sitivo che ha visto crescere negli ultimi tempi la propria

importanza. Da un lato la richiesta di flessibilità e dall’altro

la governance di soluzioni per l’automazione industriale, ri-

chiedono sempre più ambienti distribuiti e scalabili, in grado

di meglio garantire prestazioni performanti e continuità di

servizio. Per comprendere come Advantech (www.advan-

tech.it) affronti il tema, abbiamo chiesto a Marco Zampolli,

Field Application Engineer South Europe di Advantech di fornirci

alcune indicazioni.

Secondo Advantech qual è l’evoluzione nell’ ambito del controllo dei segnali dal campo?Secondo noi l’evoluzione del controllo dei segnali

di I/O richiede sempre più una decentralizzazione

dell’intelligenza di controllo. Indubbiamente una

logica centralizzata offre vantaggi per l’imple-

mentazione e la manutenzione evidenzia due

grossi limiti: la gestione del sistema in caso di gua-

sto e la potenza di calcolo dell’unità centrale.

In quest’ottica, Advantech identifica nella IEC-61499

lo standard capace di soddisfare le esigenze di questo

nuovo approccio che è la naturale evoluzione della IEC-61131.

La IEC-61499 è uno standard che definisce un piattaforma aperta

per sviluppare un controllo decentralizzato per la misurazione

dei processi industriali e dei sistemi di controllo, differisce dalla

IEC-611131 per una programmazione a oggetti (basata su XML)

e un’esecuzione gestita ad eventi. La GUI di sviluppo utilizza

function blocks e il deployment sui vari dispositivi avviene in modo

automatico.

Caratteristica fondamentale dell’implementazione nei prodotti Ad-

vantech è la suddivisione tra livello applicativo che viene gestito

in modo unico per tutta la topologia del sistema e livello dispositvo

che viene gestito sin-

golarmente da ogni

controller. In questo

modo tutta la logica

dell’applicazione è

sviluppata in un unico

progetto e solo in un

secondo momento

associata ai dispositi-

vi. Di conseguenza la

gestione di com-

plesse architetture

risulta notevolmente

semplificata : la logica di programmazione avviene in maniera

centralizzata, assicurando contemporaneamente la reliability del

sistema grazie all’esecuzione distribuita.

Che caratteristiche hanno i dispositivi di Advantech che imple-mentano la IEC-61499?Advantech inizia ad implementare questo standard mella famiglia

ADAM che ha fatto la storia del controllo dell’ IO remoto. Il nostro

intento è quello di unire I vantaggi del nuovo standard al knowhow

hardware derivante da anni di esperienza.

I nuovi nano controller sono denominati ADAM-66xx, e

sono basati su Cortex M3 che equipaggia un real time

kernel che gestisce la logica.I moduli sono anche

dotati di real time clock per assicurare un’accurata

gestione temporale per le applicazioni time-

critical.

La nostra nuova gamma di prodotti si differenzia

per la varietà di I/O (ingressi e uscite analogiche o

digitali incluse uscitea relay).

La presenza di una memoria FRAM assicura velocità

di accesso e ritenzione dei dati in caso di mancanza di

alimentazione. La connettività è garantita da una doppia

porta di rete RJ45 con la possibilità di collegamento daisy chain,

che semplifica notevolmente la topologia del sistema e in caso di

mancanza di alimentazione per un singolo modulo garantisce la

comunicazione Ethernet passante in modo tale che il guasto di un

modulo non impatti sul funzionamento della catena dei moduli.

Advantech con questo nuovo approccio offre la possibilità di ridur-

re significativamente I tempi di sviluppo con una migliore gestione

dell’intera logica applicativa.

Possiamo considerare Advantech una protagonista di questa rivoluzione?Più che di rivoluzione parlerei di evoluzione e innovazione. Ad-

vantech, da sempre protagonista dell’automazione industriale,

continua lo sviluppo di nuove famiglie di prodotti mantenendo le

caratteristiche tipiche dell’ambiente industriale e sviluppandone

continuamente nuove che rendono i dispositivi sempre più parte

integrante della IoT (ndr Internet of Things).

E’ fondamentale ricordare che Advantech continua a mantenere

attive le proprie linee di prodotti di I/O, in modo da permettere al

cliente di selezionare la tecnologia/prodotto più efficace per la

propria applicazione.

Inoltre l’offerta odierna di Advantech dà la possibilità al cliente di

gestire soluzioni e impianti con una notevole riduzione di problema-

tiche riguardanti la manutenzione, la ricambistica e la possibilità di

espansione di sistemi già esistenti.

ADAM-66xx , l’intelligenza di controllo distribuitoCentralizzare o distribuire, queste sembrano essere le due macro attività che hanno caratterizzato negli ultimi tempi lo sviluppo di prodotti per l’automazione industriale. Advantech con i nuovi controller della serie ADAM, raggiunge prestazioni in grado di supportare le più disparate applicazioni.

Di Massimo Fucci

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La parola alle aziende La parola alle aziende

I n un mercato particolarmente competitivo, la capacità

di convogliare l’innovazione dei prodotti su esigenze di

mercato che, di fatto, ne ampliano l’utilizzabilità va a

tutto vantaggio della quota di valore/volume espresso.

In questo contesto, l’idea di produrre PC industriali silen-

ziosi amplia, e di molto, lo spettro della loro applicazione.

Un’idea vincente che vede Advantech (www.advan-

tech.it) come uno dei protagonisti.

Per comprendere meglio abbiamo chiesto a Francesco Catta-

neo, European Sales Manager Embedded System di

Advantech, di fornirci alcune indicazioni.

Secondo Advantech qual è l’evoluzione nell’ ambito dei PC Industriali?L’evoluzione degli IPC Advantech segue due

macro trend di mercato: si orienta verso mer-

cati verticali estremamente specifici e carat-

terizzati da esigenze dettagliate (basti pensare

alla linea di prodotti espressamente pensata per

Matrox), e allo stesso tempo conferma la produzio-

ne di sistemi orientati allo storage e al cloud.

Puntiamo sull’evoluzione intelligente dei PC industriali e la no-

stra offerta innovativa è basata sui cosiddetti ‘quiet’ PC ovvero

silenziosi. E’ effettivamente un’evoluzione rivoluzionaria e viene

da chiedersi come mai non è stata concepita prima, proba-

bilmente perché l’evoluzione tecnologica dei PC industriali ha

seguito passo dopo passo le richieste del mercato. Il comporta-

mento tipico di un cliente ‘consumer’ segue una certa logica:

cerca di possedere un prodotto, e poi in un secondo momento

richiede ad esso certe performance; solo quando la tecnologia

raggiunge un certo livello, si comincia a porre attenzione sui

dettagli. L’industria IT è un perfetto esempio di questo concet-

to. Appena nacquero i PC la preoccupazione principale fu la

loro promozione ai fini della vendita; quando i PC divennero

popolari, le loro performance e potenzialità vennero affinate e

potenziate. Ora che la tecnologia PC è maturata, i produttori

si focalizzano sui bassi consumi, sulla riduzione del rumore e così

via. Features importanti perché ora è il mercato delle applica-

zioni a richiederlo.

I PC industriali silenziosi o ‘quiet PC’ rappresentano tap-

pa fondamentale nell’evoluzione dei PC industriali,

una “selezione naturale” darwiniana potremmo

definirla.

Che caratteristiche hanno i nuovi PC Industriali di Advantech?Ci sono due aspetti da considerare: le perfor-

mance e le dimensioni meccaniche. In questo

senso l’evoluzione è dettata dai nuovi processori

Intel, orientati da sempre a migliori performance

e minori consumi. Per le dimensioni meccaniche, la

tendenze è rispondere alla costante necessità di riduzio-

ne degli spazi di ingombro. Piattaforme sempre più compatte e

sempre più performanti richiedono uno studio approfondito, dal

punto di vista progettuale, rivolto a una eccellente dissipazione.

I Quiet PC sono stati concepiti per applicazioni che necessitano

silenzio, come i network communications, POS, sistemi medi-

cali etc. Questi sistemi sono in grado di ottimizzare e modulare

l’acustica e la temperatura, inoltre, grazie ad una ventola poco

ingombrante e intelligente che adatta la sua rotazione si dissipa

il calore e si ottiene un basso impatto acustico, consentendo

la certificazione ISO 7779 e il livello massimo di rumore è pari a

35 dBA.

Possiamo considerare Advantech una protagonista di questa rivoluzione?Certamente siamo stati fra i primi a mettere sul mercato questa

linea di PC silenziosi perché ci siamo resi conto che la domanda

del mercato puntava in questa direzione. Infatti in passato i PC

industriali erano solitamente ubicati in siti esterni o nella parte

produttiva della fabbrica, in ambienti che tolleravano anche il

rumore. Attualmente le applicazioni che vedono i PC industriali

protagonisti sono sempre più numerose e diversificate che com-

prendono ambienti diversi, intolleranti al rumore, pensiamo alle

consolle con gli strumenti di bordo di un aereo, oppure a dei

sistemi medicali che necessitano, comunque di una tecnologia

silenziosa.

Quiet PC, la rivoluzione silenziosaIn ogni settore l’evoluzione vede alcune aziende comportarsi da apripista con idee, prodotti e soluzioni, che rispondono alla dinamica delle esigenze di mercato. E’ il caso di Advantech, che con la serie di PC Industriali silenziosi ne consente l’utilizzo anche in ambienti diversi dalla fabbrica.

Di Massimo Fucci

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La parola alle aziende La parola alle aziende

Dopo la cessazione della presunzione di

conformità di EN 954-1, non è ancora

chiaro come applicare le nuove norme

EN 13849-1 e -2. Il seminario permetterà

di chiarire le modalità di applica-

zione di tali norme, attra-

verso esempi pratici di

progettazione delle

funzioni di sicurezza più utilizzate nelle

macchine. “Abbiamo notato una certa

difficoltà nell’applicazione della nuova

norma tecnica”, afferma Enrico Merati,

Local Business Leader Sensing Safety

& Connectivity dell’Italian Region di

Rockwell Automation e referente del

seminario. “L’idea è quindi di affrontare,

attraverso degli esempi pratici, il calcolo

dei vari Performance Level con un ap-

proccio concreto. I seminari sull’argomento

hanno un approccio quasi sempre molto teorico.

Al contrario, abbiamo scelto un approccio molto

pratico”.

Rockwell Automation ha una lunga esperienza nell’ambito della

sicurezza industriale. Il suo ingresso in questo mercato è iniziato

nel 1999 con l’acquisizione del gruppo di aziende inglesi E.J.A.,

comprendente Guardmaster, Prosafe e Sigma e dal 2001 è

iniziata la commercializzazione dei relativi prodotti. “Sono quindi

11 anni che stiamo approcciando il mercato della sicurezza”,

sottolinea l’ing. Merati. “Il know-how delle aziende acquisite (tra

cui anche Tesch nel 2002, azienda tedesca specializzata nei relè

di sicurezza, e Cedes nel 2004, azienda svizzera specializzata in

barriere di sicurezza e altri prodotti optoelettronici) e la nostra

esperienza nell’ambito dei PLC – e quindi anche dei PLC di

sicurezza – sviluppati da Allen-Bradley ci hanno dato la possibi-

lità di mettere insieme un’expertise di almeno 40 anni nell’am-

bito della sicurezza macchine”. L’acquisizione di ICS Triplex nel

2007, specializzata nella sicurezza di processo, ha permesso a

Rockwell Automation di vantare un pacchetto di soluzioni per la

sicurezza tra i più completi, che si estende dalla sicurezza mac-

chine alla sicurezza di processo. “Oggi siamo in grado di offrire

tutti i prodotti necessari alla sicurezza non come generalisti ma

come specialisti”.

Il seminario si rivolge soprattutto ai progettisti di macchine o

di impianti che devono affrontare l’applicazione della nuova

norma tecnica per raggiungere il Performance Level previsto

dall’analisi del rischio. Si partirà quindi da un’analisi del rischio

fatta a monte e si spiegherà come implementare la soluzione

di sicurezza ottimale, esaminando le varie funzioni di sicurez-

za e applicando la norma. “L’evento rappresenterà soltanto

uno spunto su come si sviluppa l’iter di messa in sicurezza delle

macchine”, afferma Merati. “In realtà, Rockwell Automation

supporta da sempre la clientela con un affiancamento

tecnico e normativo nell’implementazione delle

varie soluzioni. Tra i nostri clienti ve ne sono di già

esperti e autonomi, altri che hanno bisogno

di un affiancamento e altri che non hanno

mai affrontato l’argomento della sicurezza.

L’obiettivo è affiancare tutti i clienti per

portarli ad ottenere la scelta migliore, al

di là della semplice vendita di prodotti”.

Rockwell Automation è in grado di offrire

anche servizi di consulenza a contorno

della sicurezza macchine, che partono

dall’analisi del rischio. “Generalmente, il

cliente viene affiancato da un punto di vista

sia tecnico che normativo per un suggerimen-

to su come implementare le migliori soluzioni in

base alle problematiche che riguardano la singola

macchina”, riferisce Merati. “Tuttavia, se il cliente decide di

delegare l’intero studio della messa in sicurezza a un consulente

esterno, Rockwell Automation può offrire questo tipo di consu-

lenza. E’ quindi possibile acquistare sia la consulenza in ambito

sicurezza, sia tutta la soluzione del bordo macchina di quello

che è il comando e il controllo a interno quadro”.

Facendo riferimento alla norma EN ISO 13849-1 e -2, il seminario

riguarderà essenzialmente l’ambito europeo. E’ tuttavia da sot-

tolineare che questa norma come ISO viene utilizzata anche sul

mercato americano: la tendenza è infatti quella di avere delle

norme valide a livello generalizzato su tutti i mercati. Si va quindi

verso un’unificazione del quadro normativo, che faciliterà i

costruttori di macchine italiani esportatori.

L’appuntamento è fissato presso la Sala Verde della Fiera di

Parma con registrazione a partire dalle 9.30 e chiusura lavori

attorno alle 12.30. Alla fine della presentazione è previsto uno

spazio per rispondere alle domande dei partecipanti. “Non

abbiamo la pretesa di risolvere tutti i dubbi possibili, ma cerche-

remo di dare un contributo concreto alla maggiore quantità

possibile”, conclude Merati. “Abbiamo scelto di non parlare di

prodotti. Riferimenti ai prodotti Rockwell Automation saranno

presenti solo negli esempi pratici. Chi lo vorrà potrà passare suc-

cessivamente nel nostro stand per maggiori approfondimenti”.

Oltre a Enrico Merati, vi sarà la partecipazione della società di

consulenza ‘super partes’ GEMM BB che ha già collaborato con

Rockwell Automation in occasione di altri eventi.

Sicurezza funzionale: istruzioni per l’usoIl 22 Maggio, in occasione di SPS 2012, Rockwell Automation organizza un seminario sulla sicurezza funzio-nale ispirato alla nuova normativa EN 13849-1 e -2.

Di Valerio Alessandroni

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L’automazione neLL’industria aLimentare

Di Valerio Alessandroni

Particolarmente importante per la nostra bilancia commerciale, il settore Food&Beverage vede la presenza dei maggiori fornitori di automazione, ciascuno con un diverso approccio ai problemi di qualità, affidabilità e produttività di questo comparto strategico. Il portafoglio di prodotti e soluzioni è ben fornito e lascia am-pia scelta agli utilizzatori ed ai system integrator.

automazione industria alimentare

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L’industria alimentare rappresenta il secondo

settore manifatturiero italiano, dopo quello

meccanico. La sua importanza per i fornitori di

tecnologie può essere riassunta in un dato: il fat-

turato globale dell’ automazione e strumenta-

zione nell’industria alimentare, in valore assoluto

ha raggiunto nel 2010 i 456 milioni di euro (fonte

G.I.S.I. - SDA Bocconi). Questo settore, come

buona parte delle industry italiane,

è caratterizzato da una miriade di micro- e piccole imprese,

circa 200 medie imprese e solo 10 grandi gruppi, la cui produ-

zione può essere suddivisa in cinque classi: tradizionale classico

(65% del totale); tradizionale evoluto (17%); denominazioni

protette (9%); nuovi prodotti (8%) e biologico (1%).

Segnali positiviI produttori italiani di macchine, materiali e tecnologia ma-

nifatturiera sembrano evitare la crisi. E’ il dato più evidente

che emerge dall’ultimo Osservatorio del settore, che è stato

presentato nel corso di IPACK-IMA (Milano, 28 febbraio-3 marzo

2012).

La ricerca, a cui hanno partecipato 236 imprese che occu-

pano nel complesso circa 14.500 addetti e fatturano quasi

4 miliardi di euro segnala che il secondo semestre 2011 si è

chiuso con una stima di aumento del fatturato da parte di un

terzo delle imprese del campione (34% per l’esattezza), mentre

il 40% degli intervistati ha individuato un trend stabile e solo il

16% affari in calo. Inoltre, un quarto delle aziende (26%) coin-

volte nell’indagine ha registrato un aumento delle esportazioni,

il 64% un dato in linea con l’anno precedente e solo il 10% un

calo dei mercati esteri. Il tutto in presenza di una stabilità occu-

pazionale dichiarata dall’85% delle imprese.

Guardando alle singole business community che compongono

la filiera, il fatturato del secondo semestre 2011 è aumentato

soprattutto nel Beverage (41% di aziende con il segno positivo

e un altro 45% sui livelli dell’anno precedente), mentre le espor-

tazioni sono cresciute soprattutto tra le imprese di Vegetable &

Fruit, Beverage e Gbf (Grain based food).

Per quanto riguarda le aspettative di crescita nel primo seme-

stre del 2012, il quadro è tutto sommato positivo, soprattutto

se paragonato allo stato di salute dell’economia in generale.

Infatti, il saldo resta positivo tra chi si aspetta una crescita del

fatturato (28% delle imprese) e chi, invece, stima un calo (21%),

con la stabilità che costituisce in ogni caso la maggioranza as-

soluta (51%). Affermazioni ancora più stringenti valgono per le

esportazioni, dove il 25% delle imprese si aspetta un aumento

della domanda estera e solo l’11% si attende una riduzione.

Le aspettative di crescita sono diffuse in entrambe le tipologie

produttive (macchinari e materiali), con una previsione legger-

mente migliore per la domanda estera dei macchinari rispetto

a quella di chi produce materiali (28% di previsioni di crescita

nella prima categoria contro il 19% registrato nella seconda).

La leva strategica dell’automazioneLa necessità di ridurre i consumi e aumentare la competitività

dei mercati internazionali induce le aziende del settore alimen-

tare a investire in misura crescente in soluzioni di automazione

per trarre il massimo beneficio dagli asset esistenti, ottimizzan-

do le proprie risorse e gli investimenti ed eliminando gli sprechi.

L’industria alimentare italiana sente quindi la doppia esigenza

di essere sempre più competitiva sui mercati esteri e di riqualifi-

care e razionalizzare l’offerta sul mercato nazionale. Una delle

risposte individuate per rispondere a queste esigenze porta

all’incremento degli investimenti in automazione su tutta la

filiera produttiva.

Nell’industria alimentare, trovano applicazione le nuove tec-

nologie relative ai sistemi di automazione, di strumentazione e

automazione industria alimentare

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di controllo, quali i sensori e gli attuatori intelligenti, i sistemi di

supervisione con software applicativo per elaborazione dati

(Scada), il controllo di processo (DCS, PLC, PC Industriali), le

applicazioni ERP e MES per una gestione integrata di fabbrica,

i bus di campo, i sistemi di visione, specialmente per l’ispezione

di cibo e bevande, e le soluzioni meccatroniche evolute per

una migliore efficienza delle macchine e delle linee di produ-

zione. In particolare, il miglioramento delle strategie di control-

lo ha grande rilevanza, poiché favorisce una produzione più

costante, ha implicazioni nella sicurezza igienica del prodotto,

riduce scarti e rifiuti e, in generale, comporta una maggiore

tutela del consumatore, in ottemperanza alle norme vigenti

che, tra l’altro, diventano sempre più restrittive.

Nello stesso tempo, più si afferma il cibo made in Italy nel

mondo e più aumenta la richiesta di macchine ed impianti

di produzione nazionale. Il Bel Paese non è solo il più grande

produttore al mondo di salumi, formaggi, dolciumi e vino di

qualità, ma anche uno dei protagonisti nel comparto delle

tecnologie per l’industria alimentare.

Normative stringentiGli impianti per l’industria alimentare devono essere compa-

tibili con le normative che impongono il cosiddetto ’piano

d’autocontrollo’ o norme Haccp. Inoltre, se l’obiettivo di

un’industria alimentare è quello di esportare le produzioni negli

USA, la sua dotazione di macchinari deve essere coerente con

le rigide normative FDA e Usda.

Tutti i macchinari per l’industria alimentare devono permettere

una rapida sanificazione delle superfici e degli organi a contat-

to con il prodotto in quanto ogni residuo di cibo rappresenta

una fonte di contaminazione da una produzione all’altra. A

tale scopo, gli impianti per l’industria alimentare devono essere

concepiti in modo tale da permettere una pulizia manuale

regolare e costante o devono essere predisposti ad un sistema

di pulizia automatico (CIP), spesso ad alta pressione. Inoltre,

devono essere utilizzati materiali in grado di resistere all’ag-

gressione degli agenti chimici e/o del vapore usato durante le

sanificazioni.

Installare impianti per l’industria alimentare che garantiscano

automazione industria alimentare

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un’elevata igiene della produzione, oltre a scongiurare i rischi

di contaminazione da patogeni sul prodotto finito, permette di

ridurre gli scarti e di aumentare la shelf life del prodotto finito.

La linea di produzione di un’industria alimentare ideale do-

vrebbe essere realizzata da macchinari che eseguono tutte

le operazioni del prodotto in asetticità, dalla lavorazione delle

materie prime al prodotto finito. Anche il grado d’automazione

è importante per impianti per l’industria alimentare: ridurre al

minimo le operazioni manuali non ha soltanto conseguenze sui

tempi di processo ma anche sulle potenziali contaminazioni

sul prodotto, che sono molto più frequenti con macchinari per

l’industria alimentare a scarsa automazione.

Utilizzando impianti efficienti si riduce il rischio di rilasciare ali-

menti contaminati fino ad eliminarlo.

Le spese per dotarsi di macchine per l’industria alimentare va-

lide vanno confrontati con le enormi spese cui potrebbe porta-

re la vendita di alimenti contaminati: nei casi più gravi si rischia

la chiusura dello stabilimento. L’automazione non rappresenta

quindi un semplice costo, ma un vero e proprio investimento

per mantenere un rapporto fiduciario con la propria clientela.

E la fiducia è oggi un elemento determinante nel processo di

scelta e fidelizzazione.

Vediamo allora come alcuni dei maggiori fornitori di automa-

zione per il settore alimentare si sono attrezzati per rispondere

alle particolari esigenze di questo settore.

Secondo Progea, nell’industria alimentare è richiesto un ele-

vato livello di qualità del prodotto con un costante controllo,

ottenuto tramite la valutazione dei parametri in tempo reale e

la tracciatura dei dati produttivi con integrazione su report. Ciò

consente di mantenere elevati livelli di efficienza e produttività

degli impianti. E’ quindi fondamentale disporre di un sistema

flessibile e aperto come la piattaforma Scada/HMI Movicon di

Progea, in grado di integrarsi con le situazioni presenti e fornire

una soluzione scalabile dal livello di campo alla gestione di

stabilimento. Molte aziende di riferimento del settore alimenta-

re utilizzano la supervisone Movicon per avere una situazione

in tempo reale dei processi produttivi. Movicon offre caratte-

ristiche di semplicità d’uso, intuitività, elevata qualità grafica,

completezza di funzioni e progettazione multipiattaforma, a

cui si aggiungono funzionalità per l’ottimizzazione dei tempi

di sviluppo e flessibilità nella gestione dei dati nella fase di

Runtime.

I dati di processo acquisiti da un sistema di supervisione

normalmente vengono registrati ed archiviati per successive

analisi. Movicon supporta tutti i database relazionali via ODBC

a partire da Microsoft SQL Server. Un motore di registrazione è

riservato ai dati di processo, attraverso le risorse Data Log-

ger, l’altro motore è riservato allo Storico Eventi e l’ultimo alla

gestione di Tracing delle variabili. Gli utenti possono editare

graficamente i propri report aggregando e disponendo i dati

delle tabelle del database.

Movicon integra storicamente il report engine di Crystal Report,

per produrre potenti report in modo indipendente ed integrarli

nel supervisore. Permette infine di creare anche semplici report,

ideali per le soluzioni HMI a pannello basate su Windows CE.

La funzione di Analisi Statistica degli Allarmi offre la possibilità di

analizzare i dati storici di allarmi ed eventi, per produrre report

che provvedono ad elencare, nei periodi desiderati, la lista e

i grafici degli allarmi ordinati per frequenza di intervento e per

durata.

La nuova versione Movicon 11.3 garantisce flessibilità di impie-

go, versatilità e indipendenza.

Oggi, il mercato alimentare richiede disponibilità entro breve

dei prodotti finiti e maggiore dinamicità. Ciò porta ad una

continua evoluzione delle macchine e delle linee di produzio-

ne e di stoccaggio. L’innovazione tecnologica si orienterà ver-

so un’automazione veloce con movimenti sequenziali precisi e

rapidi e, nello stesso tempo, verso la gestione dei dati e della

relativa tracciatura con integrazione nei sistemi di gestione

delle scorte e della programmazione della produzione e della

manutenzione, con possibilità di ottimizzare la distribuzione del-

le risorse su più siti produttivi. Sarà quindi fondamentale potere

definire architetture distribuite, facilmente raggiungibili anche

mediante supporti mobili (tablet e smartphone).

Le soluzioni proposte da Schneider Electric per il settore ali-

mentare hanno l’obiettivo principale di migliorare la qualità

automazione industria alimentare

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automazione industria alimentare

dei prodotti e dei servizi proposti. Solo in questo modo, infatti, è

possibile massimizzare la quantità della produzione e risolvere

le principali criticità tipiche di un mercato in forte evoluzione.

Per competere efficacemente e raggiungere posizioni di lea-

dership nel settore alimentare è fondamentale ridurre il ‘time

to market’ intercorrente tra l’elaborazione dei nuovi prodotti

e la loro disponibilità in risposta alle esigenze del mercato,

grazie anche a una sempre maggiore ottimizzazione dei costi.

L’offerta di Schneider Electric è in grado di sostenere controllo

e monitoraggio energetico durante le tre fasi fondamentali

da cui è costituito il tipico processo produttivo del settore

food&beverage, ovvero produzione, controllo e monitoraggio.

Un ulteriore importante vantaggio è potere trovare in Schnei-

der Electric un referente unico per tutti gli aspetti del sistema di

automazione e non solo: dalla gestione delle utility al processo

di produzione, dalla supervisione alla videosorveglianza, pas-

sando attraverso un approccio di efficientamento energetico

trasversale a tutta la fornitura.

Schneider Electric sa che i maggiori investimenti vengono

fatti con lo scopo di migliorare la qualità del servizio anche

attraverso un contenimento ragionevole dei costi. Per questo

motivo ha messo a punto un portafoglio di soluzioni integrate

che sono in grado di risolvere le principali esigenze del cliente,

in qualunque comparto del settore alimentare. Infatti, cercare

di capire quali possono essere le necessità del produttore è per

Schneider Electric la spinta a creare sempre nuove soluzioni

ottimali che vanno dal processo di produzione fino alla gestio-

ne delle utility, passando per la logistica e il confezionamento,

sapendo combinare queste fasi principali nel migliore dei modi

possibile. Un esempio di quanto offerto da Schneider Electric

è rappresentato, nel mondo del packaging, dalle soluzioni

integrate all’interno della piattaforma MachineStruxure e PacDrive3.

Sicuramente il futuro sarà costituito da soluzioni decisamente

più ampie, evolute e tecnologiche. Uno degli elementi che po-

trebbero caratterizzare sempre di più il futuro è l’integrazione

di soluzioni hardware e software, come accade per la piatta-

forma PlantStruxure, all’interno della quale i vettori energetici

possono essere correlati con i dati di produzione.

Fondamentale, per il settore alimentare, sarà anche la proget-

tazione e realizzazione di sistemi di automazione e supervisione

sempre più flessibili e integrati tra loro, in grado di adattarsi il

più velocemente possibile alle eventuali nuove richieste. In

particolare le scelte che sono da fare riguardano tecnologie

come i bus di campo, Ethernet e database standard di merca-

to e non proprietari.

Per ogni processo di produzione, dal trattamento delle materie

prime per la produzione di alimenti fino al trattamento delle

acque reflue, Festo offre soluzioni complete e prodotti perfetti

per l’automazione dei processi continui.

La norma europea DIN EN 1672-2 ‘Requisiti igienici per le

macchine per l’industria alimentare’ definisce tre zone delle

macchine: la zona alimentare, la zona spruzzi e la zona non

alimentare. Festo offre conoscenze approfondite, servizi di con-

sulenza e i prodotti giusti per applicazioni in tutte e tre le zone.

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automazione industria alimentare

In particolare, la zona alimentare include le parti del sistema e

i componenti che vengono a contatto con gli alimenti perché

il componente è inserito direttamente nel flusso degli alimenti

oppure perché gli alimenti entrano in contatto con il compo-

nente e ritornano quindi nel flusso dei prodotti. I componenti

che vengono a contatto con gli alimenti devono essere facili

da pulire e da disinfettare. Devono inoltre essere resistenti alla

corrosione, atossici, non assorbenti, lisci e realizzati in un unico

pezzo o collegati a tenuta ed è consentito utilizzare solo lubrifi-

canti speciali adatti per l’industria alimentare.

Gli attuatori Clean Design Festo rispondono a questi requisiti,

garantendo la massima sicurezza, una forma costruttiva facile

da pulire, la resistenza agli agenti detergenti e guarnizioni e

grasso lubrificante idonei per l’impiego alimentare (FDA, NSF-

H1). Fanno parte della famiglia il cilindro rotondo in acciaio

inossidabile CRDSNU, il cilindro guidato DGRF, il cilindro a nor-

me DSBF e il raccordo in polipropilene NPQP.

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automazione industria alimentare

Le parti e i componenti nella zona spruzzi vengono direttamen-

te a contatto con gli alimenti, ma questi non possono ritornare

nel flusso dei prodotti. Tuttavia, questa zona dovrebbe essere pro-

gettata in base agli stessi criteri utilizzati per la zona alimentare.

Nella zona non alimentare, infine, i componenti non vengono

a contatto con gli alimenti. Le parti e i componenti del sistema

utilizzati in questa zona dovrebbero tuttavia essere realizzati

con materiali resistenti alla corrosione, oltre che facilmente

lavabili e disinfettabili.

L’utilizzo di aria compressa pulita è di importanza cruciale nel

settore Food&Beverage. Le unità di manutenzione di Festo

garantiscono la conformità ai giusti parametri operativi grazie

a filtri fini, micro-filtri e filtri a carbone attivo. Un essiccatore

dell’aria compressa protegge i componenti dal congelamento

durante il funzionamento in ambienti freddi.

Festo offre inoltre sistemi per applicazioni specifiche, come la

struttura a portale H, che assicurano il vantaggio di soluzioni

complete da un unico fornitore. Da segnalare anche il sistema

autoregolante della decelerazione di finecorsa PPS, che

assicura vibrazioni minimizzate, tempi di installazione ridotti al

minimo grazie all’autoregolazione e facilità di pulizia, grazie

all’assenza della vite di regolazione.

Infine, Festo offre varianti di guarnizioni per tutte le esigenze:

standard per una lunga durata, conforme ai requisiti FDA; A3

per un funzionamento senza grasso, conforme ai requisiti FDA;

T1 per temperature elevate fino a 120 °C e T3 per basse tem-

perature fino a -40 °C.

Il controllo PC-based che da sempre caratterizza le soluzioni

di automazione Beckhoff, permette di automatizzare l’intero

processo di produzione attraverso una piattaforma flessibile

e aperta che riduce l’ingombro delle macchine ed aumen-

ta l’efficienza sia sul piano energetico che su quello inge-

gneristico.

In particolare, per i settori alimentare, delle bevande e dell’im-

ballaggio, le tecnologie PC-based, EtherCAT-based e di azio-

namento Beckhoff rendono possibile la realizzazione di armadi

di controllo più compatti, per ottimizzare l’ingombro della mac-

china o del sistema. E, in termini generali, il controllo PC-based

Beckhoff permette di integrare tutte le funzioni di controllo più

importanti su una piattaforma centrale utilizzando hardware

PC di elevate prestazioni: PLC, Motion Control, robotica, tecno-

logia di misura e Condition Monitoring.

Per il settore alimentare, Beckhoff ha sviluppato nuovi pannelli

di controllo, Panel PC e servomotori in acciaio inossidabile.

Grazie ai loro contenitori lavabili e senza interstizi, essi soddisfa-

no le stringenti normative igieniche e i regolamenti di cleanro-

om di questa specifica industria. I Pannelli IP 65 sono disponibili

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automazione industria alimentare

con touch screen a incasso da 12” o 15”.

Anche la nuova serie di servomotori AM8000 Beckhoff è dispo-

nibile nella versione in acciaio inossidabile. Questi motori privi

di residui soddisfano le severe normative FDA e sono otti-

mizzati per l’uso nell’industria alimentare. I motori della serie

AM8800 richiedono un solo cavo di collegamento motore per

retroazione e alimentazione, riducendo in modo significativo i

costi di materiale ed installazione. Forniti con classe di prote-

zione IP 67 o, in opzione, IP 69K, i motori AM8800 sono adatti

anche per il lavaggio ad alta pressione normalmente utilizzato

nel settore alimentare.

Anche il rilascio del della nuova versione del software di auto-

mazione TwinCAT (TwinCAT 3) apre nuove possibilità nell’indu-

stria alimentare: il TwinCAT 3 supporta tutti gli standard comuni

di programmazione, da C/C++ all’estensione orientata agli

oggetti di IEC 61131-3. Il supporto multi-core attivo permette al

PC centrale di sostituire hardware di controllo addizionale. Inol-

tre, il supporto di tutti gli standard comuni di questo comparto,

come OMAC o WS-Food/WS-Pack, assicura una connettività

ottimale.

Un caso particolare riguarda l’automazione dei sistemi di

pesatura. In passato, la creazione del sistema di controllo per

queste macchine era laboriosa, perché molti controllori gene-

ral-purpose non avevano le interfacce necessarie. Il sistema di

controllo aperto Beckhoff supera agevolmente questo limite e

oggi alcune delle aziende di riferimento del settore utilizzano

il PC Embedded ad alte prestazioni CX1020 con PLC software

TwinCAT.

Tra gli altri attori che operano nel settore alimentare, da citare

Lenze, che propone un approccio denominato ‘Motion Centric Automation’.

Per far fronte alla crescente complessità dei sistemi di auto-

mazione, sono richiesti oggi sia un sistema di automazione

rispondente alle specifiche esigenze di movimentazione, sia

strumenti avanzati di ingegnerizzazione e un supporto qualifi-

cato. Nascono così due diverse tipologie di configurazione del

sistema. La prima è l’Automazione Drive-based, per il controllo

del moto decentrato. Questo approccio si basa su controlli

intelligenti liberamente programmabili. E’ così possibile attuare

configurazioni di macchine modulari, sia con controllo di

posizionamento, che con camma elettronica o con servo PLC

integrato. La seconda è l’Automazione Controller-based, per

il controllo del moto centralizzato di macchine complesse che

richiedono un sistema di automazione ad alte prestazioni e

universale con un controllo centralizzato che permetta il movi-

mento coordinato di più assi e assicuri le funzioni di controllo di

un processo di linea.

L’obiettivo è riuscire a soddisfare tutte le diverse esigenze dei

clienti, offrendo la massima flessibilità con la minima spesa.

I prodotti elettronici Lenze sono caratterizzati da un’elevata

scalabilità e ogni prodotto meccanico costituisce un sistema

modulare. Se un prodotto o un servizio standard non rispondo-

no alle esigenze del cliente, Lenze mette a disposizione prodot-

ti e servizi che soddisfino i requisiti richiesti: da combinazioni di

prodotti studiate su misura a sottosistemi assemblati.

Il controllo del moto decentrato permette di ridurre sensibil-

mente il carico sul sistema di controllo, consentendo in alcuni

casi di farne a meno. Con le serie di Inverter Drives 8400 e

Servo Drives9400, Lenze offre una gamma di prodotti scalari e

versatili che, in combinazione con motori e motoriduttori, è in

grado di risolvere molte esigenze di azionamento nella costru-

zione di macchine e impianti.

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PLM, MECCATRONICA E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

LA STRATEGIA PER VINCERE LA COMPETIZIONE

Di Massimo Fucci

L’industria manifatturiera italiana si trova ad ope-

rare in un contesto internazionale caratterizzato

da una dinamica macroeconomica diversa per

aree geografi che, che vede per la vecchia

Europa una stagione recessiva e condizioni per la

ripresa decisamente sfavorevoli. Le nostre azien-

de si trovano ad operare in un ecosistema in cui

la domanda è sostanzialmente debole, il sistema

bancario non aiuta lo sviluppo, anzi mette dei freni al credito

ed il sistema industriale non può contare su risorse esterne. Una

situazione diffi cile in cui il modello di business/macroeconomico

mostra tutti i propri limiti.

In particolare, nel nostro paese, in cui valeva il detto ‘piccolo

ma bello’, proprio la dimensione medio piccola delle nostre

aziende non aiuta a fare sistema e quindi ad affrontare il mer-

cato secondo la consistenza necessaria per poter competere

con successo in aree diverse dal solito mercato domestico.

La marcata natura familiare delle nostre PMI, lo stato in cui

versano le associazioni - non tutte, certo - in cui le poltrone

vengono assegnate con criteri estranei al merito; alcuni soci

sono preminenti ed in contrasto tra di loro, per cui non si è co-

struita quella modalità operativa di gruppo che, in momenti di

diffi coltà, rappresenta una degli asset su cui fondare la propria

strategia per competere.

I settori dell’Automazione industriale e della Meccatronica rappresentano, per il nostro paese, un’area in cui si riesce ad eccellere e competere con successo anche in contesti internazionali. La chiave del succes-so si basa sempre più, oltre che sulle intuizioni dei nostri imprenditori, sulla capacità di mettere a regime un effi cace ed effi ciente processo di sviluppo e gestione dei prodotti, in grado di azzerare i costi nascosti, rea-lizzare soluzioni innovative e fl essibili e, non ultimo, rispettare i tempi di consegna e le aspettative in termini di qualità. Un ecosistema in cui devono necessariamente confl uire e integrarsi diverse discipline, tecnologie ed applicazioni, ma, soprattutto una diversa e più avanzata cultura d’impresa.

PLM, MECCATRONICA E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

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Page 33: NewSImpresa Magazine Nr.2 - Maggio 2012

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Questo per quanto riguarda le condizioni al contorno esterne

all’azienda, se ci si rivolge all’interno delle nostre aziende mani-

fatturiere è obbligatorio tornare ai fondamentali: focalizzazione

sui prodotti, sui processi, sulle infrastrutture e modelli organizza-

tivi, sulla eliminazione dei costi inutili (quelli che erroneamente

si chiamavano nascosti) e, soprattutto su una diversa cultura

d’azienda. Tutte attività divenute ‘conditio sine qua non’ per

continuare a competere in mercati dinamici e in aree geografi-

che non confinate al suolo della nostra ben amata penisola.

Il Focus sui prodotti richiede tutta una serie di ingredienti, alcuni

più semplici da trovare e mettere in atto, un’area che afferisce

essenzialmente agli strumenti tecnici/tecnologici da adottare,

altri assolutamente più complessi che per essere messi in atto ri-

chiedono delle inversioni di tendenza e un cambio della cultura

d’impresa del management.

Il Focus sui prodotti, infatti, richiede la definizione di una strategia

e l’attuazione di una modalità operativa orientata all’innovazio-

ne e allo sviluppo di prodotti dall’elevato valore riconosciuto dal

mercato a cui è destinato.

Un obiettivo raggiungibile se, e solo se, vi è un processo di svilup-

po prodotto efficace, integrato e trasversale in tutta l’azienda

estesa!

Lo sviluppo di prodotti di successo oramai avviene solo se si

applica - trasversalmente all’azienda - una metodologia di inno-

vazione sistematica in grado di coniugare la visione marketing

su ‘ cosa il mercato intende acquistare’ e su come realizzare in

tempi corretti il prodotto/la soluzione a tempi e costi compatibili

con i margini del produttore e la capacità (volontà?) di spesa

degli utenti finali.

Due aspetti ampiamente sviluppati da aziende di successo

come Apple (maestra nel definire il prodotto che non c’è di cui

si avrà bisogno) e Samsung laddove l’applicazione dei metodi

dell’innovazione sistematica (riecco il vecchio TRIZ) sono appli-

cati su larga scala, in tutti i processi aziendali.

Lo sviluppo di un prodotto o di una soluzione di successo è ora-

mai un’attività multidisciplinare distribuita da azienda estesa!

Una volta la progettazione era prettamente meccanica, oggi la

parte elettronica di automazione e il software giocano un ruolo

da protagonisti. Peccato che se si analizza la composizione

degli uffici tecnici delle nostre aziende, il numero dei progettisti

meccanici è ancora numericamente superiore agli elettroni-

ci, ai sistemisti, agli specialisti del software. Non solo, in quelle

realtà più strutturate, gli uffici tecnici sono distinti e a volte in sedi

diverse. Quasi sempre il responsabile dell’ufficio tecnico è un ex

progettista meccanico.

Tutte situazioni che non aiutano la messa in atto di una strategia

di integrazione e di approccio sistematico dello sviluppo dei

prodotti. Anche l’attività di progettazione deve evolversi, cosi

come si è evoluta l’attività di produzione, una volta tutto era

prodotto in fabbrica, oggi, in alcuni casi solo il 20% è prodotto in

house e il resto è o ‘commerciale’ o prodotto da sotto-commit-

tenti.

Nelle realtà in cui si è riusciti ad applicare questo modello le tec-

nologie e le applicazioni informatiche forniscono un validissimo

contributo riscontrabile a diversi livelli: la progettazione concor-

rente su dati congrui e sicuri tra professionisti di diverse discipli-

ne che assieme operano in modalità asincrona sul progetto,

interagiscono e realizzano, anche grazie alle notevoli capacità

di simulazione digitale del comportamento reale, prodotti e so-

luzioni error-free. Un team in grado di affrontare la progettazione

in un’ottica di sistema: architettura, funzionalità, componenti ed

integrazione.

Un insieme di professionalità in grado di interagire con soluzio-

ni CAD (sia meccaniche sia elettroniche), con soluzioni CAE

Master MEMAMeccatronica & Management

della LIUC

Master Universitario di secondo livello in Meccatro-

nica & Management – MEMA dell’Università Carlo

Cattaneo – LIUC, progettato in collaborazione con

Festo Spa, Fameccanica Data Spa, Gruppo Loccioni

Spa, che hanno erogato contributi per garantire 14

borse di studio per frequentare il MEMA. La Direzione

del corso è stata affidata al Prof. Vittorio D’Amato

Un corso che nasce dalla necessità, manifestata dal-

le aziende del settore dell’automazione, di sposare

un approccio integrato, “meccatronico”, in cui gli

aspetti meccanici ed elettrici/elettronici non vengo-

no considerati separatamente e sequenzialmente,

ma congiuntamente e contemporaneamente. Tale

nuovo approccio, per poter essere pienamente

implementato, richiede anche lo sviluppo di capa-

cità relazionali e comportamentali. La progettazio-

ne e la realizzazione di un prodotto meccatronico

richiedono infatti una figura professionale capace di

integrare competenze di diversi settori applicativi in

una visione sistemica del processo, che parta dalla

progettazione ed arrivi alla vendita del prodotto.

Il Master richiede un impegno full time, per un totale

di 450 ore d’aula e 720ore di stage presso prestigiose

aziende del settore, si rivolge a giovani laureati in

Ingegneria Meccanica, Elettrotecnica ed Elettronica.

Il calendario del Master si articola in una prima fase

di lezioni e testimonianze da ottobre 2012 a gennaio

2013 e in una seconda di stage da febbraio a luglio

2013 le Iscrizioni fino al prossimo 20 luglio.

Per informazioni e preiscrizioni

www.master.liuc.it [email protected]

PLM, Meccatronica e autoMazione industriaLe

Una novità nell’offerta dei Master LIUC

14 borse di studio per il Master MEMA - Meccatronica & Management della LIUC

Sostegno economico da parte delle aziende leader del settore, faculty mista con bilanciamento

tra mondo accademico e mondo aziendale, stage di 720 ore presso le più prestigiose aziende

del settore: questi i punti di forza del nuovo Master Universitario di secondo livello in

Meccatronica & Management – MEMA dell’Università Carlo Cattaneo – LIUC, progettato in

collaborazione con Festo Spa, Fameccanica Data Spa, Gruppo Loccioni Spa, che hanno erogato

contributi per garantire 14 borse di studio per frequentare il MEMA.

Un corso che nasce, come dichiara il Prof. Vittorio D’Amato, Direttore del MEMA, “dalla

necessità, manifestata dalle aziende del settore dell’automazione, di sposare un approccio

integrato, “meccatronico”, in cui gli aspetti meccanici ed elettrici/elettronici non vengono

considerati separatamente e sequenzialmente, ma congiuntamente e contemporaneamente. Tale

nuovo approccio, per poter essere pienamente implementato, richiede anche lo sviluppo di capacità

relazionali e comportamentali. La progettazione e la realizzazione di un prodotto meccatronico

richiedono infatti una figura professionale capace di integrare competenze di diversi settori

applicativi in una visione sistemica del processo, che parta dalla progettazione ed arrivi alla

vendita del prodotto.”

Il MEMA combina dunque una preparazione tecnologica specifica con competenze manageriali e

abilità comportamentali. Un’impostazione già sperimentata alla LIUC nell’ambito di altri Master

Universitari, che coniugano perfettamente il sapere tecnico con quello comportamentale.

Il Master si rivolge a giovani laureati in Ingegneria Meccanica, Elettrotecnica ed Elettronica,

e si propone di prepararli ad inserirsi nelle aziende del settore dell’automazione tramite il contributo

di docenti qualificati che provengono sia dall’Università che dal mondo aziendale.

Al termine del Master i partecipanti saranno in grado, tra l’altro, di acquisire una visione

sistemica delle differenti problematiche tecnologiche, produttive e manutentive dell’automazione;

di padroneggiare competenze di progettazione di sistemi integrati di automazione meccanica,

pneumatica ed elettronica, per l’assemblaggio e la manipolazione; di acquisire capacità inerenti alla

scelta di sistemi di visione a supporto dell’automazione integrata e di comprendere le criticità

economiche, gestionali ed organizzative in aziende complesse del settore dell'automazione.

Il Master richiede un impegno full time, per un totale di 450 ore d’aula e 720 ore di stage che si

svolgeranno presso le più prestigiose aziende del settore.

Il calendario del Master si articola in una prima fase di lezioni e testimonianze da ottobre 2012 a

gennaio 2013 e in una seconda di stage da febbraio a luglio 2013.

Iscrizioni fino al prossimo 20 luglio. Per informazioni e preiscrizioni www.master.liuc.it

[email protected]

Prof. Vittorio D’Amato

Direttore Master in Meccatronica & Management – MEMA

M Master Università Carlo Cattaneo - LIUCaster Universitari di

1° livello

• Merchant Banking

• Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie

• Management delle Residenze Sanitarie Assistenziali - Ma.R.S.A.

• Master in Management del Retail Real Estate

• Master in Management delle Relazioni Bancarie nel Terzo Settore - Ma.R.Te.S.

Master Universitari di 2° livello

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Page 34: NewSImpresa Magazine Nr.2 - Maggio 2012

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(multifisiche e multilivello), con framework software in grado di

garantire la governance, il corretto funzionamento ma anche

le variazioni che, inevitabilmente, nel tempo, il mercato andrà

a richiedere. Tutti con una conoscenza profonda della compo-

nentistica commerciale reperibile, alla data, sul mercato.

In quest’ottica diverse sono le soluzioni software disponibili sul

mercato, caratterizzate da una completezza intrinseca, da una

capacità di interconnessione con il mondo esterno (altre soluzio-

ni) e da un servizio di supporto in fase di pre-analisi, sviluppo e

messa a regime. Tutti elementi che vanno considerati nella fase

di adozione di strumenti e soluzioni informatiche e, soprattut-

to, nel processo di revisione di come si sviluppa e si realizza un

prodotto in azienda.

Va ricordato che la giusta soluzione va inquadrata in un am-

biente collaborativo integrato in grado di far ben inter operare

diverse professionalità con dinamiche che, di volta in volta,

possono configurarsi in maniera differente.

PLM e Automazione industriale devono quindi comprendere

applicativi, prodotti, soluzioni in grado di favorire produzioni di

massa di ‘modelli’ ad alta configurabilità.

Un vecchio sogno che in parte si sta realizzando: la produzione

a volume di oggetti di valore…. Quanto tempo è passato da

quando l’automobile era possibile ordinarla di qualsiasi colore,

purché nera!

Il mercato presenta un’offerta variegata che ha raggiunto livelli

di funzionalità elevati nelle singole discipline, ma che necessita

di ulteriori miglioramenti lungo l’asse dell’integrazione. Una sfida

che vede un po’ tutti i produttori di soluzioni Software PLM alla ri-

cerca di partnership con i produttori di Automazione industriale.

Mechatronics concept Designer, l’asso nella Manica Di sieMens plM Integrare componenti meccanici, elettronici ed elettrici è

oggi cruciale per moltissimi prodotti, dalle automobili ai pic-

coli elettrodomestici. Aziende manifatturiere appartenenti a

molteplici settori industriali, ma specialmente quelle del settore

dei macchinari industriali, devono trasformare i propri processi

adottando principi di “concurrent design” e “systems enginee-

ring” che supportino la collaborazione tra le diverse discipline.

La condivisione in tempo reale di informazioni tra progettisti elet-

trici, meccanici e di sistemi di controllo è essenziale per portare

sul mercato prodotti innovativi e con elevati standard qualitativi

rispettando tempi e costi preventivati.

La crescente complessità di prodotti, processi di sviluppo e

team di progettazione sta spingendo le aziende a cercare

nuovi strumenti e metodologie per incrementare l’innovazione

e la qualità riducendo i costi. La tecnologia di Siemens PLM

software fornisce le funzionalità necessarie a vincere le odierne

sfide della progettazione. “Dall’innovativa tecnologia sincrona

che coniuga modellazione esplicita e parametrica a NX Active

Mockup per la progettazione di assiemi multi-CAD – ci spiega

Gian Luca Sacco EMEA Marketing manager di Siemens Plm Software - il software NX fornisce una tecnologia che stabilisce

nuovi punti di riferimento in termini di velocità, prestazioni e

semplicità d’uso”.

Per ottenere una posizione di leadership negli attuali mercati

dinamici e globalizzati, le aziende devono intraprendere una

continua innovazione meccatronica. Questo richiede loro

di trasformare il proprio approccio alla progettazione, allo

sviluppo, alla produzione e all’assistenza tecnica dei sistemi. È

necessario, quindi, sincronizzare tutti gli aspetti del ciclo di vita

del prodotto e disporre di un ambiente digitale tramite il quale

le diverse discipline coinvolte nello sviluppo e nella produzione

di prodotti meccatronici possano collaborare e comunicare in

tempo reale.

“ In quest’ambito, la nostra soluzione NX - continua Sacco - of-

fre tecnologie e strumenti di progettazione di nuova generazio-

ne che consentono alle aziende di trasformare il loro processo di

sviluppo prodotto. Il che si traduce in strumenti di progettazione

all’avanguardia integrati con altre discipline. Inoltre, utilizzando

i principi della progettazione di sistemi, è possibile controllare le

esigenze del cliente nel corso di tutto il processo, fino al comple-

tamento del progetto”.

Questo fa di Mechatronics Concept Designer una soluzione

end-to-end per la progettazione di macchine, che rende

possibile la collaborazione fra diverse discipline (meccanica,

PLM, Meccatronica e autoMazione industriaLe

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Page 35: NewSImpresa Magazine Nr.2 - Maggio 2012

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elettronica e automazione) permettendo progetti in tempi più

rapidi e minori problemi di integrazione nelle fasi successive del

processo di progettazione.

“Mechatronics Concept Designer - evidenzia Sacco- segna una

svolta per il settore, introducendo un nuovo approccio all’inge-

gneria dei sistemi nel campo della progettazione di macchine

e impianti, che permette di acquisire le richieste del cliente,

gestire i requisiti iniziali e agevolare la definizione e la simulazione

simultanee della parte meccanica, della parte elettrica e del

software di automazione che compongono le moderne mac-

chine e le soluzioni di automazione, sempre più complesse”.

Con Mechatronics Concept Designer di Siemens PLM Software,

le attività di progettazione meccanica, elettrica, software e

automazione possono procedere in parallelo. La soluzione offre

tutte le funzionalità avanzate di progettazione meccanica di

NX e permette all’utente di sviluppare un elenco di sensori e

attuatori che possono essere selezionati e posizionati facilmente,

ponendo le basi sulle quali gli ingegneri elettrici possono dise-

gnare il layout dell’impianto. Inoltre, lo sviluppo del software risul-

ta più efficiente grazie alla possibilità di rendere disponibile la

sequenza di operazioni della macchina in un formato standard

comune nel settore dei macchinari. Grazie a funzioni di simu-

lazione interattiva semplici da usare, basate sulla tecnologia

dei videogame più avanzati, Mechatronics Concept Designer

contribuisce a ridurre drasticamente i tempi di sviluppo e a

migliorare la qualità del prodotto nelle aziende che progettano

macchine.

Il sistema consente di riutilizzare il capitale intellettuale e le com-

petenze di progettazione esistenti. Un risultato che si raggiunge

utilizzando anche la soluzione per la gestione dei processi mec-

catronici di Teamcenter fornisce un ambiente completo per lo

sviluppo associativo di tecnologie meccaniche, elettroniche,

software e di collegamento elettrico, nell’ambito di un’unica

fonte di conoscenze relativa a prodotti e processi.

Comsol: simulazione multifisiCa per le soluzioni di meCCatroniCa e automazioneAutomazione industriale e la Meccatronica rappresentano per

il nostro paese un’area in cui si riesce ad eccellere e competere

con successo anche in contesti internazionali. Un’area in cui la

simulazione gioca un ruolo estremamente importante poiché

può rappresentare il fattore critico di successo su cui fare leva

per realizzare prodotti in tempi concordati con caratteristiche

e costi compatibili con i ricavi del produttore e le aspettative

degli utenti. Una buona soluzione in ambito Meccatronico e

Automazione oramai richiedono una conoscenza multidisci-

plinare che sta alla base di funzionalità di valore riconosciute

dal mercato. Le soluzioni proposte sono tutte multicomponente

ed anche configurabili in funzione dello specifico impiego. Per

consentire da un lato il raggiungimento dei dati di targa previsti

e dall’altro per facilitare economie di scala mediante la buona

pratica del riuso, le soluzioni, prima di passare in produzione

richiedono durante il processo di progettazione, una fase di si-

mulazione e test atta a validare le funzionalità, il corretto funzio-

namento e l’aderenza a parametri che rispondono a normative

da rispettare e/o certificazioni da ottenere.

La fase di simulazione serve anche a verificare tipologia e quan-

tità di materiale in maniera tale da trovare il miglior compro-

messo possibile tra il processo di fabbricazione, il rapporto peso/

prestazioni attese e, non ultimo il più baso impatto ambientale

possibile.

Per ottenere un ottimo risultato nella fase di simulazione median-

te l’utilizzo di una sorta di framework in grado di governare e

confrontare diversi parametri e valori, COMSOL (www.comsol.

it ) ha sviluppato Multiphysics, un’ambiente di modellazione e

simulazione agli elementi finiti che permette all’interno dello

stesso applicativo la creazione della geometria e della griglia

di calcolo, l’impostazione del modello, la sua soluzione e il post-

processing dei risultati. I suoi punti di forza sono la capacità di

modellare e simulare fedelmente tutti fenomeni presenti nelle

applicazioni reali. La modellazione e la simulazione di diversi

fenomeni fisici e il loro accoppiamento costituisce l’approccio

multifisico che è stato alla base di COMSOL sin dalla sua conce-

zione. Oltre alla possibilità di modellazione e simulazione offerte

nell’ambito di diverse discipline, COMSOL ha anche investito nei

criteri di usabilità e quindi di adozione e messa a regime della

soluzione software. Infatti, l’utente definisce e modella la sua

applicazione e le fisiche coinvolte direttamente tramite la GUI

(Graphical User Interface) senza la necessità di ricorrere a stru-

menti di programmazione esterni. Allo stesso modo, l’interfac-

ciamento con altri prodotti o sorgenti di dati avviene in modo

semplice e veloce in pochissimi click. Multiphics, inoltre, mette

a disposizione degli utenti una piattaforma d’analisi altamente

integrata e con un elevato numero di fisiche risolte. Due fattori

che ne hanno favorito la diffusione nel mercato,

L’architettura modulare di COMSOL Multiphysics (www.comsol.

it/products/multiphysics) permette la specializzazione delle sue

capacità di modellazione di base mediante moduli dedicati

a specifiche applicazioni, strumenti di modellazione ausiliari

(librerie di materiali, analisi di ottimizzazione e di sensitività),

interfacce a prodotti CAD (connettività bidirezionale con

AutoCAD, Creo Parametric, Inventor, Pro/ENGINEER, SolidWorks,

SpaceClaim), l’interfacciamento con MATLAB e la disponibilità

di diverse tipologie di solutori. I suoi punti di forza in ambito ma-

chinery sono la naturale multidisciplinarietà, l’interazione con i

PLM, Meccatronica e autoMazione industriaLe

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Page 36: NewSImpresa Magazine Nr.2 - Maggio 2012

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prodotti CAD, la velocità di calcolo e la facilità d’uso e l’elevata

velocità di apprendimento.

“La multidisciplinarietà di COMSOL Multiphysics è il cuore del

nostro software – afferma l’Ing. Valerio Marra Marketing Ma-nager - una naturale conseguenza di questa caratteristica è la

sua applicabilità in moltissimi ambiti industriali e di ricerca. Tra le

analisi possibili mi preme sottolineare, ad esempio, quelle di tipo

acustico, chimico ed elettrochimico, elettromagnetico, fluidodi-

namico, termico, meccanico e di ottimizzazione. Tutte le fisiche

possono essere accoppiate tra di loro secondo l’interazione

desiderata dall’utente oppure in base ad accoppiamenti pre-

esistenti nel software. Si possono, ad esempio, eseguire analisi

termo–elettro-strutturali, termo-fluidodinamiche e di interazione

fluido-struttura, anche con accoppiamento a circuiti esterni il

cui schema è definibile direttamente in COMSOL. Inoltre l’in-

terfacciamento con i maggiori prodotti CAD e sorgenti di dati

esterne è semplice, veloce ed efficace.

SolidWorkS Premium: meccatronica e Simulazione Per diStinguerSi I progettisti meccatronici sviluppano prodotti e soluzioni che

integrano componenti elettronici, meccanici e informatici. So-

lidWorks Premium consente di migliorare la progettazione mec-

catronica, mediante la modellazione digitale, la completezza

delle funzioni, la semplicità d’uso e l’integrazione con diversi

prodotti per l’automazione industriale.

La meccatronica, da un certo punto di vista, può essere consi-

derata come un modo per raggiungere la soluzione progettuale

ottimale di un prodotto fino ad ora... elettromeccanico.

Le principali idee di un progetto meccatronico si sviluppano nel

corso della simulazione interdisciplinare, in cui il progettista deve

definire una soluzione a problemi complessi che tenga conto

dell’integrazione di sistemi meccanici, elettrici ed elettronici con

i sistemi informatici.

“Mano a mano che i sistemi meccatronici si fanno più comples-

si, aumentano anche le difficoltà inerenti alla loro progettazione

– afferma Luca Rossettini VP Sales EEMEA di Dassault Systemès SolidWorks Corporation - ad esempio se è richiesto un maggior

numero di componenti elettronici, gli involucri che li contengo-

no si addensano e si incrementa la necessità di raffreddamento.

Infatti proprio una non ottimale dispersione termica è la causa

di molti guasti e/o di malfunzionamenti a intermittenza. A tutto

questo la nostra soluzione SolidWorks Premium (www.solidworks.

it/premium) è in grado di fornire la giusta risposta”.

PLM, Meccatronica e autoMazione industriaLe

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Page 37: NewSImpresa Magazine Nr.2 - Maggio 2012

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La nuova versione di Teamcenter 9, il più diffuso PDM/PLM al

mondo, aiuta le aziende a prendere decisioni più efficaci e,

quindi, realizzare prodotti migliori. La nuova release punta su

ingegneria dei sistemi, gestione dei contenuti, gestione del

ciclo di vita dei servizi e gestione degli utenti in base alle fasi

del processo. Una cinghia di trasmissione in grado di garantire

la messa in atto di un ambiente collaborativo efficace che

opera trasversalmente ai processi che interessa l’intera azien-

da estesa.

Siemens PLM Software, business unit di Siemens Industry Automa-

tion Division , rende disponibile una nuova versione del software

Teamcenter il sistema PLM più diffuso al mondo. Teamcenter 9

offre nuove soluzioni e migliorie all’intera gamma di prodotti, a

supporto della visione HD-PLM di Siemens PLM Software, con-

cepita per aiutare le aziende a prendere le decisioni giuste per

continuare a competere con successo. Teamcenter 9 continua

a crescere sull’architettura unificata, con un approccio più inte-

grato alla connessione delle informazioni generate dai gruppi di

lavoro in tutta l’azienda estesa, garantendo agli utenti un’espe-

rienza più personalizzata e produttiva.

Ingegneria dei sistemi

A differenza delle tradizionali soluzioni per ingegneria dei

sistemi che utilizzano strumenti separati per la modellazione

dei sistemi, la documentazione delle interfacce e la docu-

mentazione dei requisiti, Teamcenter propone un approccio

allo sviluppo del prodotto che è guidato dai sistemi e gestito

dall’interno dell’ambiente stesso di Teamcenter. In questo

modo si ha una vista comune del sistema a monte e a valle

della catena del valore, favorendo l’eliminazione dei proble-

mi di integrazione dovuti alla mancanza di correlazione fra i

requisiti e l’implementazione fisica. Teamcenter 9 accelera il

processo di sviluppo dei prodotti con informazioni integrate in

maniera intelligente e garantisce che tutti i reparti e le discipli-

ne utilizzino dati di prodotto sincronizzati, in funzione delle loro

attività e dei permessi di interazione con il ‘sistema informa-

tivo tecnico’ dell’azienda, secondo i più avanzati criteri di

congruità e sicurezza. Inoltre, migliorate le integrazioni con

l’ambiente software di Microsoft (Outlook ,Word ,Excel ,Visio),

l’ambiente MATLAB e l Simulink.

Gestione dei contenuti

L’integrazione avanzata della gestione dei contenuti in Team-

center 9 permette di creare la documentazione di prodotto

parallelamente al processo di progettazione. Inoltre, poiché

i prodotti moderni hanno spesso diverse opzioni e varianti, la

gestione dei contenuti di Teamcenter supporta documenta-

zione basata sulle configurazioni che riutilizzano parti comuni

di testo, grafica e metadati. L’integrazione ancora più stretta

con l’applicativo Rapid Author di Cortona3D consente la

creazione di documenti in cui le illustrazioni restano legate

dinamicamente ai dati di progetto corrispondenti. La nuova

release supporta anche la versione più aggiornata dello stan-

dard S1000D, utilizzato per la documentazione nell’industria

aerospaziale e nella pubblica amministrazione, e dell’architet-

tura DITA (Darwin Information Typing Architecture).

Gestione del ciclo di vita del servizio di manutenzione

Siemens PLM Software amplia la propria visione della ge-

stione del ciclo di vita del servizio con un nuovo modulo di

programmazione ed esecuzione degli interventi di assistenza.

Teamcenter 9 integra le soluzioni per la programmazione e

l’esecuzione dei servizi, consentendo alle aziende di control-

lare più efficacemente i costi attraverso una definizione e una

programmazione efficiente atta a ottimizzare le risorse delle

organizzazioni di servizi e migliorare la produttività nei servizi.

Teamcenter traccia e registra l’esecuzione delle attività di

servizio di manutenzione, mantenendo una storia precisa delle

risorse e degli interventi di servizio. Il personale di servizio può

anche utilizzare le funzionalità di feedback per fornire informa-

zioni utili agli ingegneri, contribuendo a migliorare le prestazio-

ni e l’affidabilità dei prodotti.

Gestione degli utenti in base alle fasi di processo

Lo sviluppo di prodotto richiede il coinvolgimento di diver-

si utenti, che sempre più spesso operano in differenti aree

geografiche, hanno diverse esigenze , operano in differenti

discipline, ma devono accedere ai dati PLM corretti in base

alla mansione da svolgere. Con Teamcenter 9 è più facile per-

sonalizzare l’interazione con i dati di ciascun utente, mediante

la definizione di fogli di stile che snelliscono i processi indipen-

dentemente dal fatto che venga utilizzato il client tradizionale

di Teamcenter (applicazione) o il thin client (Web). Ora il

layout può essere facilmente personalizzato in modo che sia

molto più facile per gli utenti accedere a informazioni relative

ad attività specifiche, operazioni e comportamenti, assicuran-

do un’esperienza di lavoro più immediata e produttiva.

teamcenter 9 architettura a supporto della collaborazione aziendale

plm, meccatronica e automazione industriale

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Data la sempre maggior complessità e funzionalità dei sistemi

meccatronici, i progettisti si trovano spesso a dover sostituire

o potenziare l’hardware con software e firmware. Uno dei

vantaggi portati dalla sostituzione dell’hardware con il software

è la capacità di includere importanti funzionalità altrimenti non

ottenibili se non con una revisione pesante del progetto e quindi

con un aggravio di tempi e costi di realizzazione.

L’uso della modellazione e della simulazione digitale sin dalle

fasi iniziali può migliorare il rilevamento delle interferenze e la

definizione corretta dei vari sottosistemi meccanici ed elettrici.

“La modellazione e la simulazione digitale, in fase di prototipa-

zione, offrono molti vantaggi importanti - aggiunge Rossettini - in

questo contesto i prototipi virtuali riducono significativamente il

numero di prototipi fisici e pertanto realizzano importanti risparmi

in termini di tempo e denaro”.

Le serie di strumenti estesi presenti nella soluzione software

permette di definire il layout e la documentazione di cablaggi

elettrici, tubi e tubature e di incorporare rapidamente i dati di

una scheda PC nel modello 3D. In SolidWorks Premium è possibi-

le utilizzare anche i dati di scansioni 3D. SolidWorks Premium offre

tutti i vantaggi di una soluzione di progettazione 3D completa.

Il tema dei benefici ottenibili con l’integrazione della modella-

zione e simulazione digitale nella progettazione meccatronica

rimane, a ragion veduta, una degli obiettivi delle aziende che

decidono di efficientare il proprio processo di sviluppo prodotto,

perché, in definitiva, fa risparmiare tempo e denaro, riduce i

rischi e realizza prodotti più innovativi e di qualità.

“Un esempio di sinergia meccatronica di successo tra diversi

produttori – conclude Rossettini - è dato dalla collaborazione tra

SolidWorks e National Instruments che ha reso disponibile una

soluzione integrata tra la piattaforma di progettazione grafica

di National Instruments per controlli comandati dai software

LabVIEW e NI SoftMotion ed il software SolidWorks, con il risultato

di ottenere un ambiente di simulazione e modellazione che ha

generato concreti miglioramenti in tre direzioni: prodotti, proces-

si e nel business.”

SolidWorks Premium si configura quindi come una soluzione di

riferimento, con la quale sviluppare prodotti complessi, utiliz-

zando e simulando funzionalità interdisciplinari che coprono

diversi domini: MCAD, ECAD, PCB ed Automazione e controllo

Industriale.

Anche SolidEdge (Siemens PLM) e la piattaforma

industriale di Rockwell sono state interfacciate in Italia,

con successo. Un’ulteriore riprova che l’integrazione è

una strada non solo percorribile, ma in grado di fornire,

nell’ambito del ciclo di sviluppo dei prodotti, quella

spinta in grado di fare la differenza e quindi di incre-

mentare la capacità di competere di quelle aziende

che sono in grado di utilizzare questa opportunità.

In quest’ottica un po’ tutti i produttori di software PLM

hanno messo in atto una strategia che va nella direzio-

ne della governance multidisciplinare del processo di

sviluppo prodotto.

Da un lato produttori come Dassault Systemes, PTC ed

Autodesk hanno provveduto ‘a capitalizzare’ la stagio-

ne degli acquisti, in cui si sono portati in casa tecnolo-

gie di simulazione e di progettazione non solo in ambito

MCAD, dall’altro lato stanno prendendo forma le architetture

applicative basate su APP specializzate. Un oceano più o meno

aperto, che apre la porta anche a sviluppatori esterni (una

buona notizia per gli utenti finali!) e che consente di acquisire

e distribuire specifiche App per singoli o gruppi di utilizzatori…

mantenendo congrua la base dati di progetto.

A conferma di questa tendenza PTC ha appena rilasciato CREO

2 con una serie di nuove App decisamente interessanti ed Au-

todesk, proprio in questi giorni ha reso disponibili le nuove suite

per il settore Meccanico, in cui spicca l’integrazione con ECAD

ed EDA, guarda caso proprio con APP dedicate, alcune che

strizzano l’occhio al Cloud.

Proprio in questa direzione (App e Cloud) ci dobbiamo aspet-

tare, forse, le più grosse novità. Diversi i fattori vincenti che

contribuiscono a generare un rapporto win win per tutti: editori

di software, sviluppatori indipendenti, utenti finali che si potran-

no affacciare su di un’architettura aperta in grado di sfruttare

la potenzialità di calcolo della nuvola, di favorire possibilità un

regime di concorrenza (in teoria è possibile moltiplicare all’infi-

nito il numero di sviluppatori) e la governance dei costi e degli

utilizzi consentiti.

Un mondo in completa evoluzione e rivoluzione dal quale aspet-

tarsi...

Gli Intervistati del servizio PLM, Meccatronica e Automazione industriale

Valerio Marra Marketing Manager di Comsol

Gian Luca Sacco EMEA Mar-keting manager di Siemens

Plm Software

Luca Rossettini VP Sales EE-MEA di Dassault Systemès

SolidWorks Corporation

PLM, MeccAtronIcA e AutoMAzIone IndustrIALe

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Raggiungere risultati concretie misurabili facendo leva sulla crescita professionale.

Una serie di percorsi per operarecon persone motivate e competenti a cui assegnare responsabilità e sfide: ciò rappresenta la strada e sfide: ciò rappresenta la strada maestra che porta le Organizzazioni al successo.

Questo è l’obiettivo di Formandoplus®.

Page 40: NewSImpresa Magazine Nr.2 - Maggio 2012

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CREO 2.0 LO STRUMENTO PER LA PRODUTTIVITÀ 2.0

Di Massimo Fucci

Nel corso del mese di Aprile 2012 PTC ha rila-

sciato Creo la 2.0, la nuova versione della

soluzione per la progettazione meccanica

3D integrata con la soluzione PLM Windchill.

In questa intervista esclusiva Fabrizio

Ferro, Director Technical Sales

e Business Development di

PTC, parla delle novità contenute nella nuova

release.

Creo è stato progettato per risolvere le prin-cipali problematiche legate al mercato Cad meccanico: usabilità, interoperabilità, lock-in tecnologico e gestione degli assiemi e delle confi gurazioni. Può spiegarci meglio in che modo Creo è strutturato per affrontare queste criticità?Innanzitutto, Creo si appoggia a quattro tec-

nologie innovative fi nalizzate a rispondere una

per una alle problematiche irrisolte nell’ambito

Cad meccanico che ha citato: AnyRole offre

la possibilità di gestire l’usabilità in funzione dei

diversi ruoli coinvolti nel ciclo di vita del prodotto;

AnyMode Modeling garantisce l’interoperabili-

tà, permettendo alle diverse applicazioni di

interagire tra loro sulla base dati comune;

AnyData Adoption consente il riutilizzo dei

dati da un sistema all’altro attraverso un

passaggio trasparente; da ultimo: AnyBOM

Assembly risponde all’esigenza di gestire gli

assiemi alla luce della crescente complessi-

tà dei prodotti e della necessità di creare più

varianti dello stesso prodotto verifi candone in

anticipo la fattibilità.

Le 4 tecnologie costituiscono la spina dorsale della

soluzione e danno vita alle 10 App disponibili

ad oggi: Creo Parametric, Creo Direct, Creo

Simulate, Creo Schematics, Creo View MCAD,

Creo View ECAD, Creo Illustrate, Creo Sketch

e le due nuove App disponibili con Creo 2.0:

Creo Option Modeler e Creo Layout.

La nostra R&D ha lavorato su tre direttrici princi-

pali: l’incremento dell’effi cienza degli utilizzatori;

la gestione della confi gurazione e la realizzazio-

ne delle varianti; l’innovazione della fase concet-

Un altro balzo in avanti da parte di uno dei protagonisti del mercato delle soluzioni software rivolte all’imple-mentazione di un ciclo di sviluppo prodotto effi cace. PTC rilascia Creo 2.0 e la costellazione di App comin-cia a prendere forma.

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PLM, MECCATRONICA E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

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tuale dello sviluppo prodotto. Attorno a questi temi si è quindi

sviluppata la nuova release che porta con sé le nuove App ma

anche tante nuove funzionalità per le App esistenti conferman-

do l’impegno di PTC a perseguire la strategia di prodotto legata

alla nascita di Creo.

Quali sono le novità più importanti per ogni App rilasciata, dal punto di vista dell’usabilità?Per quanto riguarda Creo Parametric, mi preme evidenziare

che è stato realizzato un nuovo tool per le misurazioni che

migliora le prestazioni e l’usabilità fornendo la possibilità di

riutilizzare la misura all’interno di Microsoft Offi ce. Nelle sezioni

realizzate in un ambiente 3D è possibile rilevare real time inter-

ferenze anche con l’aiuto di una visualizzazione 2D. Sono state

rese disponibili nuove funzionalità legate alla realizzazione di

superfi ci di stile più accurate. Infi ne, il processo di installazione è

stato ulteriormente semplifi cato e velocizzato dando la possibi-

lità di scaricare ed installare solamente le App di interesse per

uno specifi co utente o gruppo di utenti.

In Creo Direct, ora vi è la capacità di spostare componenti e

superfi ci in un contesto di assieme; la possibilità di posizionare

più componenti simultaneamente in un assieme; la possibilità

di creare una geometria direttamente nel contesto di assieme;

nonché il miglioramento dell’interoperabilità con Creo Para-

metric mediante l’introduzione di una funzione di gestione delle

modifi che.

Per quanto riguarda Creo Simulate l’attenzione si è invece

rivolta al miglioramento delle prestazioni mediante l’ottimizza-

zione della velocità di calcolo e della creazione delle entità di

simulazione. A queste si aggiunge una gestione più effi ciente

dei calcoli di assiemi mediante l’impostazione e analisi (carichi,

vincoli, materiali ecc …) direttamente sulle rappresentazioni

grafi che alleggerite introdotte con Creo.

Anche Creo Schematics ha benefi ciato di alcuni miglioramen-

ti introdotti con la nuova versione. Uno tra i più signifi cativi è

rappresentato dall’integrazione con Windchill che consente la

gestione dei fi le di Schematics direttamente dall’interno della

App così come avviene per i CAD meccanici.

Creo View, nelle sue due diverse accezioni, View

MCAD e View ECAD, porta in dote una più

profonda integrazione con la visualizzazio-

ne presente in Windchill al fi ne di miglio-

rare ulteriormente le prestazioni ed una

estensione delle funzionalità che, ad

esempio, gli consentirà di supportare

schermi multi touch.

Anche Creo Illustrate vede l’introduzio-

ne di tantissime novità legate alla ge-

stione più effi ciente della BOM di Service

ed alla realizzazione e pubblicazione delle

illustrazioni.

Cosa può dirci in merito al secondo tema: la gestione della confi gurazione e la realizzazione delle varianti?E’ ormai consolidato che le aziende sviluppano prodotti che ne-

cessitano di molte varianti, il che impone una gestione effi ciente

di un elevato numero di opzioni e di oggetti/modelli, la presenza

di regole di confi gurazione e assemblaggio e la necessità di

rappresentare la specifi ca variante in un contesto di assieme

per validarne la fattibilità e/o produrre dei disegni o della docu-

mentazione a supporto. Le tre azioni rappresentano la condi-

zione necessaria e suffi ciente a far sì che quando si realizza una

variante, si faccia solo considerando le anagrafi che disinteres-

sandosi di tutto quanto le “rappresenta” e le compone, non

si proceda alla realizzazione dell’adeguata documentazione

a supporto e non si verifi chi anche la semplice assemblabilità

della variante stessa.

Creo 2.0 rappresenta la prima risposta integrata al tema

evidenziato. Mediante l’introduzione di Creo Option Modeler,

e sfruttando le funzionalità di visualizzazione e di integrazione

con Windchill, le aziende saranno in grado per la prima volta di

stabilire delle regole di confi gurazione in un ambiente CAD/PLM

sfruttando tutte le potenzialità specifi che dei due mondi. Questo

consentirà una validazione completa delle varianti avendo an-

che a disposizione il materiale per realizzare tutta la documen-

tazione necessaria come: disegni, immagini, animazioni ecc.

Infi ne, parliamo dell’innovazione nella fase concettuale dello sviluppo prodotto.In Creo 2 troviamo almeno 4 soluzioni che possono indirizzarne le

esigenze specifi che: Creo Parametric, che consente di riutilizza-

re tutto quanto prodotto dalle altre App e la possibilità di creare

geometrie in modo semplice, veloce e, se necessario, con

meno vincoli parametrici; Creo Direct, attraverso la possibilità di

creare geometria svincolata dalle tipiche regole del parame-

trico, garantendo la piena intercambiabilità tra i paradigmi di

modellazione diretta e parametrica e consentendo la modifi ca

di modelli esistenti in modo semplice ma radicale; Creo Sketch,

che offre la possibilità di disegnare a mano libera riutilizzando

questi elaborati in altre App come base per successivi raffi na-

menti; a queste si aggiunge la novità di Creo 2.0: Creo Layout,

che consente di creare disegni/studi 2D e gestirli nell’ambito di

Windchill dando inoltre la possibilità di riutilizzare in toto o in par-

te quanto realizzato in 2D per guidare/realizzare della geome-

tria. Un tool facile, veloce per realizzare elaborati 2D che nella

fase iniziale di impostazione del lavoro possono essere essenziali

per essere più effi cienti. Allo stesso tempo però, quando ci si

avvicina a fasi di sviluppo prodotto nelle quali è necessario rap-

presentare tridimensionalmente gli oggetti è evidente che è ne-

cessario avere la possibilità di farlo ma senza dover ricominciare

da zero. Creo Layout offre la possibilità di generare geometrie

2D dalle quali è possibile ricavare in seguito, mediante l’intero-

perabilità con Creo Parametric e Creo Direct, la geometria 3D

conseguente.

Per scoprire Creo 2.0 dal vivo: PTCLive TechForum 2012, l’annua-

le evento dedicato alle novità di PTC, il prossimo 14 giugno a

Milano (www.ptc.com/go/techforum.it)

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ViMill ed Inventor, fresare in 5D non è mai stato così efficace

Di Massimo Fucci

Le aziende che fondano il proprio successo sulla

capacità di realizzare prodotti, non possono che do-

tarsi di strumenti e tecnologie a supporto del ciclo di

sviluppo dei prodotti, di provata efficacia. Un tema

noto, da anni, a Fidia uno degli operatori leader di

mercato nel settore della fresatura multiasse, che

ha adottato le soluzioni Autodesk per continuare a

competere nel proprio mercato di riferimento.

Le aziende di successo debbono usare prodotti di successo.

Sembra una tautologia, ma in realtà, è frutto di una rilevazione

oggettiva ogniqualvolta si approcciano aziende che rappresen-

tano un riferimento di mercato. Questo è il caso di Fidia (www.

fidia.it), una società fondata nel 1974, che progetta, produce e

commercializza Controlli Numerici, Azionamenti e Sistemi di Fresa-

tura per i settori automotive, aerospace ed energia.

L’azienda fin dalla sua fondazione rappresenta una delle ec-

cellenze italiane, posizionata tra i leader mondiali nel settore

dei controlli numerici e della fresatura di superfici complesse ed

una posizione preminente nell’ambito della macchine per la

generazione degli stampi. L’attività di ricerca e sviluppo (R&S) ha

sempre rappresentato uno dei punti di forza del Gruppo ed è sta-

ta pertanto oggetto di notevoli investimenti nel corso degli anni.

Alle attività di R&S è attualmente dedicato un team di 40 persone

che operano anche con il supporto di consulenti specializzati.

“Un’attività che necessita di un processo di sviluppo del prodotto,

improntato verso l’innovazione – spiega Domenico Dattilo, CAD

manager di Fidia – in cui metodologie, tecnologie e strumenti

applicativi, rappresentano un vero e proprio valore aggiunto”.

Diversi i prodotti di successo dell’azienda tra questi vanno

segnalati le macchine della serie K, una linea di macchine ad

Alta Velocità di fresatura a 5 assi specificamente progettata per

la lavorazione di grandi stampi iniezione plastica e componenti

strutturali per il settore aeronautico. La struttura a banco fisso

della macchina garantisce massime precisioni e la supervisione

ottimale di tutte le lavorazioni.

“La nostra produzione - continua Dattilo- si è sempre contraddi-

stinta per un elevato livello di qualità, affrontiamo temi importanti

e tangibili con mano, dai nostri clienti. Non ci possiamo permette-

PLM, MeccatronIca e autoMazIone InDustrIaLe

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Page 43: NewSImpresa Magazine Nr.2 - Maggio 2012

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re di sbagliare. Per fare ciò da sempre (anni 1980) il nostro ufficio

tecnico è passato dal Tecnigrafo ai sistemi CAD”.

Il primo sistema, Autocad di Autodesk, fu addirittura acquisito

in USA, perché in Italia, all’epoca, non si riusciva a trovare un

riferimento ufficiale.

“D’altronde le esigenze dei nostri clienti ci portano a sviluppare

macchine ad alto contenuto tecnologico, prestazionale e di

buona affidabilità: un esempio è dato dalla linea di macchine

Gantry GTF che è caratterizzata dalla sua grande robustez-

za. Nella fattispecie Il dimensionamento delle strutture è avvenu-

to nel rispetto del concetto di termo-simmetria che si va ad

integrare con l’estrema dinamica degli assi lineari, per cui con

velocità e potenza accresciute per garantire le migliori presta-

zioni”.

Un risultato non raggiungibile senza la presenza di opportune

soluzioni CAD e CAE a supporto dell’attività di progettazione.

L’ufficio tecnico di Fidia ha da sempre utilizzato Autocad,

iniziando, come tutti, dalla progettazione 2D, con l’aggiunta di

Mechanical Desktop si sono iniziati i primi passi nella progettazio-

ne tridimensionale.

“Il mercato ha avuto un andamento a fasi alterne, sull’onda di

una fase di ripresa - stigmatizza Dattilo - abbiamo deciso di inve-

stire e fare un salto di qualità introducendo la progettazione 3D.

Un passo che abbiamo compiuto solo dopo un’attenta analisi

delle nostre esigenze e delle diverse offerte presenti sul mercato.

Dopo una serie di incontri, demo, benchmark, la nostra scelta

è caduta su Inventor di Autodesk offerto dalla società Prisma

TECH (www.prisma-tech.it). Tengo a precisare che abbiamo

fatto un lavoro serio, perché volevamo, con ragionevole certez-

za, impiegare bene le risorse messe a disposizione dall’azienda.

Personalmente ho intervistato tutti i progettisti invitandoli a stilare

una lista di esigenze, nonché i pro ed i contro da loro ipotizzati in

merito ad ogni soluzione analizzata. Un lavoro di base, ma estre-

mamente pratico che mi permettesse di redigere il documento

di confronto finale a supporto della decisione”.

Inventor e Prisma TECH sono risultati i vincitori per una serie di

motivi: il recupero del pregresso, la ricchezza dei moduli appli-

cativi che spaziavano dal CAD, al CAE, al DTP al PDM e, assolu-

tamente rilevante, la capacità professionale di valore mostrata

dall’azienda, la quale non solo ha compreso le problematiche,

ma ha anche indicato correttamente la strada da percorrere,

senza omettere eventuali situazioni e ostacoli da affrontare.

“Diverse le funzionalità presenti nella soluzione Inventor che ci

hanno dato da subito la sensazione di adottare uno strumento

funzionale ad alto e veloce ritorno - continua Dattilo-tralascio le

funzionalità CAD 3D perché pur essendo interessanti e semplici

da utilizzare non rappresentano, a mio avviso, il vero fattore

differenziante. Mi soffermo invece su di un tema noto e spinoso

per tutti i costruttori di macchine: la produzione SINCRONA della

documentazione di prodotto. Una volta, prima si progettava la

macchina e poi, qualche risorsa di buona volontà, si apprestava

a sviluppare la documentazione. Un processo ad impatto nega-

tivo sulla qualità percepita, sui tempi di consegna e sul rispetto

contrattuale soprattutto se il committente opera sul mercato

internazionale.”

Il tema della documentazione è realmente cruciale, innanzitut-

to, nel tempo si è evoluta e strutturata (manuale della macchi-

na ) e sempre più deve sottostare a normative e certificazioni,

l’importanza raggiunta è oramai pari a quella del prodotto a

cui è associata. Non a caso, a volte, il non rispetto in termini di

qualità, standard o delle tempistiche, dà luogo alla di richiesta

di penali da parte del committente.

“Durante la fase di progettazione - evidenzia Dattilo - tutti i

progettisti mi hanno segnalato la grossa utilità delle funzioni 3D

e di impiantistica di Inventor: in particolare durante la fase di

assemblaggio delle parti, una fase cruciale della progettazione

delle nostre macchine, in cui ci si rende conto se quanto pensato

è realizzabile e quindi quali sono le variazioni da inserire. Prati-

camente andiamo a simulare un percorso di montaggio della

macchina, in questo modo tutti gli eventuali nodi vengono al

pettine. Componenti ed impiantistica associata devono avere il

loro corretto spazio per l’esercizio e la manutenzione nel tempo”.

Operando solo sul modello digitale 3D è possibile simulare 1 a 1 la

macchina reale, l’impatto sui costi e tempi di realizzazione è stato

di rilievo: si sono praticamente azzerati i cicli di riprogettazione e

gli interventi ‘non ortodossi’ dell’officina.

“La modellazione solida della macchina - illustra Dattilo - ci ha

dato anche un ritorno importante, all’inizio non preventivato,

sull’appetibilità della nostra soluzione software innovativa deno-

minata ViMill”.

Installando ViMill sui nuovi controlli numerici FIDIA, viene offerta

all’operatore CN la possibilità di controllare graficamente ogni

possibile collisione o movimento inaspettato tra utensile o testa

con il pezzo in lavorazione appena prima di premere il pulsante

di START CNC oppure in tempo reale durante la lavorazione.

Usando la funzionalità LOOK AHEAD VIRTUAL MILLING, l’operatore

può quindi verificare visivamente tutti i movimenti degli assi in

anticipo, rispetto alla macchina reale. Inoltre, come nel caso di

una “moviola video”, usando il volantino della pulsantiera, l’ope-

ratore può virtualmente muovere la macchina mandando avanti

o indietro il programma in esecuzione, tenendo in considerazione

l’uso dei parametri CNC e dati utensile.

“Una sorta di simulatore di lavorazione – conclude Dattilo – che

oltre al KNOW-HOW tecnologico sulle lavorazioni meccaniche di

Fidia, è alimentato dai dati 3D recuperati ed utilizzati direttamen-

te dal progetto Inventor”

Integrazione, Innovazione e tanta, tanta voglia di fare: ancora

una volta non ci sono segreti per le ricette vincenti.

PLM, Meccatronica e autoMazione industriaLe storie di successo

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VISION E STRATEGIE

M2M, la vision e le opportunità di Advantech

Ricordate il fi lm “Minority Report” del 2002, quasi

dieci anni fa dove in un mondo futuro (ma ne-

anche tanto futuro) si è alle prese con un traffi co

ordinato controllato automaticamente? Questo

concetto che poteva sembrare incredibile 10

anni fa sembra oggi tutt’altro che remoto e

nemmeno troppo in là a venire.

Oggi Internet, il cloud computing e una pletora di sensori possono

essere utilizzati mediante una tecnologia sempre più popolare di

oggetti gestiti che diventano sempre più familiari, merito di una

tecnologia M2M che sta cambiando il nostro modo di vivere.

Ovviamente, dobbiamo anche affrontare nuove sfi de.

Dobbiamo considerare che un’applicazione M2M consiste di

tre differenti livelli: livello 1 dove abbiamo sensori sul campo che

devono farsi carico di raccogliere le informazioni; livello 2 dove

troviamo i dispositivi che devono farsi carico delle comunicazioni

(come unità GPRS/UMTS, access point wi-fi e dispositivi di rete

quali switch e router); livello 3 dove abbiamo servizi e applicazioni

in carico dell’analisi dei dati (per esempio SW SCADA). Questo

livello comprende i processi di cloud computing e l’analisi dei

dati che ci permettono di controllare in maniera intelligente i vari

processi.

I servizi di livello 3 sono estremamente importanti perché inclu-

dono la conversione di protocolli di comunicazione, storage e

gestione dei dati, processazione di eventi complessi e servizi di

localizzazione con allarmi, notifi che e report vari. Molti di questi

servizi sono, possono essere o saranno servizi basati sul cloud. La

prima sfi da sarà dunque quella dell’integrazione dei tre livelli.

Il machine to machine non è certo una novità. Mi ricordo da giovane universitario le ore passate in labo-ratorio per far comunicare due 8088 Intel. Altri tempi, ora vi sono altri componenti: internet, cloud, wireless, etc. Le prospettive tecnologiche sono affascinanti, per una tecnologia al servizio delle persone. Abbiamo chiesto all’ing. Fabrizio Bozzarelli, Business Development Manager (Europe) di Advantech, di fornirci la visio-ne e le opportunità in casa Advantech. IoT sempre più vicino.

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Page 45: NewSImpresa Magazine Nr.2 - Maggio 2012

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VISION E STRATEGIE

Advantech è uno dei player mondiali in grado di fornire i tre

livelli della completa applicazione M2M in molti mercati verticali.

Dall’I/O distribuito ai controllori che sono impiegati sul campo per

elaborare i dati provenienti dai vari sensori (famiglie di prodotti

ADAM, UNO, ARK) ai popolari prodotti per il networking della

famiglia EKI (switch di layer 2 e 3, unità GPRS/UMTS, access

point per applicazioni outdoor ed indoor) al software

per l’analisi e la gestione dei dati.

Allora dovremo migrare in tempi rapidi alla tecnolo-

gia IPv6 per essere in grado di fornire un’identità a

tutti i molteplici sensori e dispositivi vari.

Obbligatorio diventa coprire distanze ed aree sem-

pre più estese, con throughput sempre più elevati

con i dispositivi wireless coinvolti, implementando tec-

nologie di crittografi a e protezione dati sempre effi caci

e complesse. Perciò, a questo punto, le tecnologie mesh

e fast roaming diventano un must da implementare. Se conside-

riamo, per esempio, un treno, diventa facile comprendere come

non si possa perdere alcuna informazione o pacchetto dati

anche alle velocità più elevate. Per questi motivi, gli access point

Advantech possono gestire velocità fi no a 200 Km/h con tempi

di handover minori di 20 msec. A questo punto avremo bisogno

di infrastrutture IT importanti con dispositivi di livello 2 e 3 gestiti

con possibilità di recovery time estremamente veloce in caso di

guasto sulla linea di comunicazione. Gli switch Advantech sono

in grado di garantire tempi di riconvergenza di 10 msec. Un altro

punto critico è rappresentato dalla gestione IT dell’informazione

perché devono essere assolutamente evitati colli di bottiglia e/o

perdite di informazione. La connettività non deve avere alcu-

na interruzione quando si tratta di applicazioni M2M perché un

downtime può causare danni economici e sociali estremamente

rilevanti. Naturalmente, ci sono ancora problematiche aperte

da discutere e risolvere come il bisogno di uno standard M2M a

livello mondiale o almeno dedicato a specifi ci mercati verticali.

Il problema è rilevante perché il rischio potrebbe essere quello di

un rallentamento del progresso della tecnologia.D’altra parte,

siamo di fronte ad una delle più importanti opportunità com-

merciali degli ultimi decenni. Secondo Nokia Siemens Network,

il potenziale del mercato M2M potrebbe variare tra i 50 miliardi

e 1 trilione di dispositivi connessi al 2020. Anche se

questa elevata approssimazione nella stima può

provocare scetticismo sul numero reale, nessuno

può dubitare che la richiesta di dispositivi connessi

che supportano tecnologie M2M supererà di gran

lunga il miliardo. Questo aumento nell’uso dei

dispositivi mobili all’interno delle reti di comunica-

zione obbligherà a una sempre maggior attenzione

a parametri quali capacità, gestione del traffi co e

quality of service (QoS).

La richiesta di banda di ciascun dispositivo M2M

è comunque non rilevante se la compariamo a

quella delle applicazioni relative a smart phone e

affi ni. Ma, in ogni caso, le applicazioni M2M creano

un traffi co addizionale alle reti da tenere accu-

ratamente in considerazione. Per esempio, nelle

applicazioni di fl eet management, il carico mensile

associato alla richiesta di informazioni relative a ciascun veicolo

e’ di parecchie volte al minuto e può aggiungere circa 200 MB.

Il fattore chiave è rappresentato dal volume totale e dispositivi

totali di queste piccole “transazioni”. La soluzione, in questo caso,

dovrebbe arrivare dai service provider con nuovi software capa-

ci di gestire più utenti M2M nelle stazioni esistenti.

Quindi, le applicazioni M2M possono portare bene-

fi ci enormi ma a patto che i provider provvedano

a ridurre il traffi co extra nelle reti, per esempio,

allocando le risorse radio in base al bisogno invece

che l’odierna allocazione in base alle capacità del

dispositivo.

Un altro settore verticale che potrebbe ricevere

grandi benefi ci dall’ulteriore implementazione delle

tecnologie M2M è rappresentato dai trasporti. Po-

tremmo avere ulteriori vantaggi nella gestione del traffi co

dando le giuste informazioni nel momento opportuno. Questo

signifi cherebbe meno traffi co, meno inquinamento, meno impat-

to ambientale e risorse risparmiate, con un deciso aumento della

qualità della vita.

Potremmo menzionare anche i grandi benefi ci dell’introduzione

dell’M2M nel settore automotive. Aumenterà la sicurezza dei

trasporti e farà diminuire i costi di parecchi servizi. L’automoti-

ve diventerà il più grande mercato verticale con innumerevoli

applicazioni nella sicurezza, nel tracking dei veicoli e persino

nelle cosiddette eCall tra veicoli. Vedremo una grande crescita

nell’adozione delle tecnologie di fl eet management e di applica-

zioni relative a servizi fi nanziari (assicurazioni). Le applicazioni più

innovative riguarderanno la comunicazione real-time all’utente

di condizioni non prevedibili e le reazioni istantanee dei sistemi di

guida automatici (reazioni istantanee a ostacoli inaspettati oppu-

re in grado di prevenire o addirittura reagire all’improvviso colpo

di sonno del conducente).

Come ultimi esempi potremmo citare l’aumento di produttività, di

servizi on-time, l’aumento di visibilità e controllo sui diversi asset e

la migliore gestione dei servizi di manutenzione.

E’ chiaro allora che stiamo parlando di milioni e milioni di dispo-

sitivi che potranno aiutare lo sviluppo economico.Advantech

già da tempo sta investendo nelle tecnologie M2M e IoT. I nostri

ADAM sono presenti in un sistema di controllo del

traffi co per le autostrade realizzato più di dieci anni fa.

In questo progetto un gruppo di sensori sono posti ogni

100 metri per acquisire la velocità dei veicoli e trasmet-

tere le informazioni sul traffi co ai sistemi di gestione. Un

altro progetto di parecchi anni fa è stato realizzato a

San Francisco dove un sistema di monitoraggio Ad-

vantech aiuta i conducenti a trovare posti liberi dove

parcheggiare l’auto, mentre la situazione dei parcheg-

gi è mostrata su grandi schermi. Oggi Advantech sta

sviluppando una linea completa di prodotti dedicati

alle applicazioni M2M e IoT, incluse soluzioni di di moni-

toraggio, manutenzione e controllo. Noi consideriamo

questi prodotti come la Fase Uno dello sviluppo IoT. Nel-

la Fase due forniremo soluzioni IoT integrate con servizi

e, nell’ultima Fase Tre, pensiamo di sviluppare anche

servizi cloud based. “

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PowerNews - ”Special One”

In questo numero

Redazione

Contatti

STRATEGIE

LA TRADIZIONE

STRATEGIE

LA TRADIZIONE

Anno 1Numero 1

FOCUS

TECNOLOGIA

INTERVISTE

Riello UPS: inter-nazionalizzazione di un’eccellenza italianaIng. Fabio Passuello, Direttore Generale di Riello UPS

Il gruppo Riello Elettronica e RPS spa

NEWSIMPRESA P.zza Caiazzo, 2 20124 Milano tel. 02 9295 8990 www.newsimpresa.it

RIELLLO UPS [email protected]

NEWSIMPRESA [email protected]

Riello UPS: internazionalizzazione di un’eccellenza italiana”Per competere con successo sui mercati internazionali servono strategie basate su una vision vincente globale e piani d’azione localizzati. Questo, e la capacità di sfruttare al meglio i vantaggi delle proprie eccellenze tecnologiche, progettuali e produttive, sono il segreto alla base del successo mondiale di Riello UPS. di Massimo Fucci

Il gruppo Riello Elettronica e RPS spa Le nostre radici nella nostra storia

Master HP 600: la soluzione Smart che taglia i costi energetici

ECO Energy Levels

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Nei mercati globali, anche la competizione è globale e se non si hanno mezzi e capacità di operare con successo a livello internazionale, si è fuori. In questi contesti, valore e volumi vanno di pari passo; l’innovazione deve proce-dere a ritmo serrato; il valore del brand deve essere riconosciuto e costantemente alimen-tato; logistica, capacità di produzione e canali

di vendita devono funzionare in perfetta sinergia. “Internaziona-lizzare l’azienda - afferma l’ing. Fabio Passuello, Direttore Ge-nerale di Riello UPS - è la strada

che abbiamo intrapreso con successo da diversi anni. Riello UPS è un’eccellenza del settore, con capacità

strategiche, operative ed economiche ideali per com-

petere con successo sui mercati internazionali.” Riello UPS ha adottato una strategia di tipo “think global, act local”, affrontando ogni mercato con specifiche politiche distributive, commerciali e logistiche. Questo ha costituito un elemento di forte vantaggio nei confronti di molti competitor, con strategie più rigide e a minor grado di differenziazione locale, per-mettendo a Riello UPS di scalare le classifiche dei produttori fino a raggiungere il quarto po-sto a livello mondiale attualmente occupato.La crescita internazionale di Riello UPS, fon-data anche sulla progressiva creazione di fi-liali dirette sui vari mercati, si è focalizzata in una prima fase sull’Europa, per poi espandersi verso l’Asia, l’Oceania e oggi anche verso le Americhe, sempre operando con la massima attenzione per le caratteristiche di ciascuno scenario.“In alcuni paesi, - prosegue l’ing. Passuello

Guidata con successo da Pierantonio Riello fin dalla sua costituzione, Riello Elettronica si appresta a tagliare il traguardo del suo 25° anniversario confermandosi leader in Italia e stabilmente collocata tra i primi cin-que players a livello mondiale nel settore della conversione dell’energia e della pro-duzione di gruppi statici di continuità (UPS), apparecchiature elettroniche intelligenti che funzionano da riserva di energia elettri-ca in casi di black-out della rete. L’area della conversione dell’energia rap-presenta il core business del gruppo e comprende anche il settore delle nuove tecnologie per lo sfruttamento di fonti pu-lite e rinnovabili attraverso la produzione di inverter solari, in cui Riello Elettronica si è ritagliata un ruolo da protagonista nel mer-

cato nazionale. Energia dunque, ma non solo: da qualche anno il gruppo ha investito con successo nel settore dell’automazione e sicurezza civile ed industriale. Cinque in-sediamenti produttivi in Italia, venti società controllate in Europa, Cina, India e Austra-lia, con una presenza capillare in 80 paesi del mondo; questa è la realtà del Gruppo Riello Elettronica oggi, espressione di una tradizione imprenditoriale rivolta all’inno-vazione, alle sfide globali ed allo sviluppo della tecnologia ‘made in Italy’ nei merca-ti internazio-nali.

SoluzionImpresa® Riello UPS Community Infoletter

Pierantonio Riello

INTERVISTEInternazionalizza-zione: strategie e operazioniIng. Roberto Facci, Direttore commerciale mercati internazionali

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| Maggio 2012PowerNews #uno

FOCUS

FOCUS: Nuovo MHT600

MASTER HP 600: la soluzione Smart che taglia i costi energetici

Riello UPS amplia la gamma Master HP con un nuovo UPS top di gamma da 600 kVA di elevatissimo rendimento, tecnologicamente avanzato e progettato secondo gli standard qualitativi più elevati. La linea Master HP di Riello UPS è la scelta di qualità effettuata da centinaia di aziende ed enti per alimentare installazioni e Data Center tra i più grandi al mondo.

Ancora una volta l’ascolto delle esigen-ze di mercato si traduce nello svilup-po di un prodotto innovativo in linea con la filosofia “Reliable Power for a Sustainable World” di Riello UPS. Rea-lizzato con tecnologia on-line a doppia conversione, completamente a IGBT,

“Power Factor Control” (PFC) e controllo DSP (Digital Signal Processor), Master HP 600 kVA garantisce la massima pro-tezione e qualità dell’alimentazione per qualsiasi tipo di carico informatico e industriale, in particolare per appli-cazioni “mission critical” come data-

99%

- abbiamo scelto di essere presenti con strutture commerciali e prodotti dedicati ai singoli specifici mercati. Tutte le attivi-tà sviluppate all’estero sono comunque frutto di strategie elaborate in Italia, dove Riello UPS ha salde radici e in cui ha scel-to di mantenere tutte le più importanti funzioni aziendali.”Essere uno dei leader a livello mon-diale rappresenta infatti per Riello UPS un’importante opportunità da sfruttare al meglio, adottando i modelli organiz-zativi e gestionali più adeguati ad ope-rare nel modo più efficiente in tutti i continenti; tuttavia questa dimensione internazionale non ha intaccato l’italia-nità di Riello UPS. “L’Italia è assolutamente fondamentale per Riello UPS. -analizza l’ing. Passuel-lo- E’ il nostro mercato principale, di cui siamo leader e dove continuiamo a cre-scere acquisendo sempre nuove quote, in particolar modo nei segmenti strategici e fortemente tecnologici dell’IT e delle soluzioni di fascia alta in cui è richiesta l’affidabilità più assoluta. Aggiungo che il radicamento e la fiducia che Riello UPS pone nel mercato italiano sono tali che, nonostante la situazione generale del sistema paese, abbiamo mantenuto sta-bile il livello delle nostre unità lavorative ed anzi abbiamo lanciato un Progetto Giovani investendo nell’inserimento di nuove risorse e capacità professionali preziose per la nostra crescita”.Oltre alla direzione generale del Grup-po, tutte le funzioni chiave sono in Italia, anche le aree di estrema specializzazio-ne tecnologica come i centri di ricerca e sviluppo, fiore all’occhiello di Riello UPS: uno è a Legnago (VR), dove avviene la progettazione di UPS con tecnologia senza trasformatore, l’altro è a Cormano (MI), dove si effettua la progettazione de-gli UPS con trasformatore e dei prodotti speciali realizzati su specifiche dei clien-ti. Ai programmi svolti nei due centri si aggiunge l’importante lavoro di ricerca e

sviluppo di inverter solari. Mantenere in Italia il cuore del suo know-how e delle sue competenze tecnolo-giche a livello progettuale, produttivo e logistico ha permesso a Riello UPS di sviluppare un efficientissimo centro di assistenza pre- e post-vendita, operati-vo sia in Italia che nel resto del mondo, con operatori front-end che possono contare su canali di comunicazione estremamente brevi ed efficienti, con cui accedere praticamente in tempo reale a tutte le informazioni tecniche di cui il cliente ha bisogno e dare quindi risposte tempestive ed efficaci.“I nostri laboratori - svela l’ing. Pas-suello - sono all’avanguardia nella progettazione di soluzioni innovative, che consentono di ridurre drastica-mente le perdite di energia e tagliare le emissioni di CO2. In questo ambito, Riello UPS è stata tra i promotori più attivi “European Code of Conduct”, di-sciplina -che ha fissato rigidi standard di efficienza per gli UPS di produzione europea. In più, ha lanciato un proprio sistema di eco-classificazione che, in base a standard ancora più stringen-ti e rigorosi rispetto a quelli fissati in sede europea, facilita gli utenti nella scelta del gruppo di continuità più in-dicato per le proprie esigenze e più effi-ciente in termini di eco compatibilità”.La grande sensibilità e attenzione di Riello UPS al problema ambientale ha spinto l’azienda farsi promotrice di una cultura di sviluppo sostenibile a favore della riduzione dei consumi energetici. A tal fine sono stati realiz-zati progetti eco-compatibili, promos-si ingenti investimenti nella ricerca di tecnologie per lo sfruttamento di fonti pulite e realizzate nuove linee di UPS ad alta efficienza, con un impegno sociale che vuole migliorare il presente e soprattutto il futuro, coniugando al me-glio l’inevitabile necessità di energia con la salvaguardia dell’ambiente.

Efficienza gestione avanzata dell’energia: rendi-menti fino al 99% in modalità “Smart Mode”

Nuovo Display intuitivo ed immediato, con interfaccia grafica user-friendly estre-mamente avanzata

Smart Grid Ready pronti per le reti intelligenti di distri-buzione elettrica, che rappresentano il presente e il futuro nel campo dell’ener-gia

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| Maggio 2012PowerNews #uno

TECNOLOGIA

Battery Care System E’ il sistema che si pren-de cura delle batterie, in modo da preservarne il più a lungo possibile le condizioni di servizio ed allungarne la durata

Riello UPS è tra i protagoni-sti e promotori del Codice di Condotta (CoC, Code of Conduct on Energy Effi-ciency and Quality of AC Uninterruptible Power Sy-stem) e primo costruttore europeo che identifica i propri prodotti in relazio-ne al livello di efficienza energetica ECO. Il Codice di Condotta è un documento firmato dai maggiori co-struttori europei di UPS ed indirizzato alla Commissione Europea, che defini-sce gli obiettivi di efficienza energeti-ca per le gamme di potenza da 10kVA a 800kVA, dal 100% al 25% di carico. ENERGY LEVELSECO Energy Levels aiuta a individuare i prodotti di Riello UPS conformi ai più alti livelli di efficienza nella protezio-ne dell’energia. ECO Energy Levels è suddiviso in 6 livelli corrispondenti alla conformità del valore di efficien-za dell’UPS, rispetto ai limiti definiti dal CoC nel funzionamento online

VFI-SS-111. Oltre a ciò la disponibilità della modalità Smart Mode, fornendo un ulteriore metodo per aumentare il rendimento, contribuisce a elevare la valutazione Eco Energy Levels.ECO Energy Level di Riello UPS è più di un concetto: è un sistema che dimo-stra come UPS con i livelli più elevati consentano di ottenere un significati-vo risparmio energetico, che recupera l’investimento in tempi estremamente ridotti rispetto ai livelli standard, e una notevole riduzione delle emissioni di carbonio.

ECO Energy Levels

center, sistemi di controllo di apparec-chiature sanitarie e aeroportuali. Come il resto della gamma Master HP, anche il nuovissimo modello da 600 kVA è stato progettato pensando alle neces-sità dei clienti più esigenti. Particolare attenzione è stata data all’efficienza energetica, all’affidabilità e alla com-pattezza; il modello Master HP 600 è infatti uno degli UPS più compatti della sua categoria.Oltre a un’elevata potenza e all’ecce-zionale rendimento, i Master HP 600 sono “Smart Grid Ready”, pronti cioè per le reti di distribuzione elettrica intelligenti che rappresentano ormai il presente e soprattutto il futuro nel campo dell’energia.La linea Riello UPS Master HPMassima cura è stata dedicata dai tec-nici di Riello UPS anche al tema delle batterie, dotando la famiglia Master HP del sistema Battery Care System, che si prende cura delle batterie, in modo da preservarne il più a lungo possibile le condizioni di servizio ed allungarne la durata.Tra le altre caratteristiche af-finate sui nuovi Master HP si evidenzia un display LCD che mette a disposizio-

ne un’interfaccia grafica user-friendly estremamente avanzata e una vasta gamma di opzioni di connettività per facilitarne la gestione da remoto.La modalità “Smart Mode” rende i Ma-ster HP estremamente flessibili e capa-ci di soddisfare i requisiti più esigenti in termini di alta efficienza ed affida-bilità in ogni condizione. In modalità “Smart”, monitorando in tempo reale la linea principale, il suo stato, il tasso di affidabilità nel tempo e le caratte-ristiche del carico, gli UPS Master HP selezionano opportunamente il modo di funzionamento minimizzando le perdite e assicurando la massima pro-tezione.Già in modalità on-line i Riello UPS Master HP garantiscono infatti un ren-dimento vicino al 95%, che sale a oltre 99% adottando modalità di gestione avanzata dell’energia. Anche in caso di sistemi UPS in configurazione ridon-dante, come nei Data Center, la mo-dalità “Energy Saving” dei Master HP permette una gestione intelligente del consumo energetico, con una graduale attivazione dei moduli UPS a seconda delle esigenze reali del carico.

Energy Levels ECO Energy Levels aiuta ad individuare i prodotti di Riello UPS conformi ai più alti livelli di efficienza nella protezione dell’energia

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| Maggio 2012PowerNews #uno

News

“La vocazione internazionale è oramai nel DNA di Riello UPS – sintetizza l’ing. Roberto Facci, Direttore commerciale mercati internazionali –. Da anni sia-mo impegnati su diverse operazioni che hanno portato Riello UPS a essere un vero e proprio punto di riferimento.”In Europa occidentale l’azienda ha ora-mai una presenza radicata e consolida-ta, con un impegno a tutto campo volto a coprire l’intera fascia di applicazione degli UPS ed un focus specifico verso la fascia professionale e gli impieghi particolarmente critici. Un’area tec-nicamente avanzata, che richiede ap-plicazioni impegnative e soluzioni con prestazioni di eccellenza.Fuori dell’Europa, Riello UPS ha con-centrato la sua attenzione sulle aree con un più forte tasso di sviluppo, in cui ha messo in opera stra-tegie mirate, che tengono conto delle diverse situazio-ni locali.In Russia Riello UPS è pre-sente da oltre 12 anni, con una rete di distributori ben introdotti sul merca-to professionale trifase. In Cina e India, Riello UPS opera sta-bilmente con presenze diret-te (Shanghai, Pechino e Can-ton, New Delhi ed altre sedi locali).“In questa area -aggiunge l’ing. Facci- competiamo per la fascia più alta del mercato -macchine trifase di grande potenza- quella che richiede i più eleva-ti standard di sicurezza e di affidabilità, e non è certo un caso se sono proprio i nostri prodotti ad essere utilizzati in in-stallazioni di prestigio come per esem-pio all’interno dell’aeroporto di Pechino, nei data-center delle Telecom cinesi, nei principali ospedali, nelle nuove linee di metropolitane delle grandi città asiati-che.” Per l’area Asiatica vanno altresì segnalati Singapore e il sud-est asiati-

co, nonché l’ Australia, dove le attivi-tà sono in progress e mantengono un buon livello di crescita. “In area sud americana, il Brasile - commenta l’ing. Facci - è una grande opportunità, ma ancora limitata dalle barriere dogana-li, e dalla mancata unificazione degli standard elettrici, che impone soluzioni “custom” ed una complessa gestione dei prodotti”. La presenza di Riello UPS, in Brasile, sarà effettiva quando solo dopo la costituzione di una propria società. “In questo momento però, la nostra grande opportunità ed il grande progetto per il futuro è rappresentato dall’area nord americana (USA e Cana-da) -enfatizza l’ing. Facci- e più in ge-nerale il mercato dei paesi con standard elettrico a 60 Hz.”Non solo quest’area concentra quasi

metà del mercato mondiale di UPS, ma rimane il mercato di riferimen-to a livello mondiale. Essere forti negli USA apre strade anche al di fuori. Uno scenario diversificato

che richiede un costante monitoraggio da par-

te del management dell’azienda, poi-ché vanno gestite contemporanea-mente le diverse fasi di studio, progettazione, adat tamento e commercia-lizzazione in funzione delle tipologie e del-

la maturità dei mercati considerati. “Riello UPS - conclude l’ing. Facci - è impegnata nella sfida di attuare percor-si differenti per veicolare la propria tec-nologia in tutto il mondo, con soluzioni innovative in grado di rispondere alle di-verse normative e ai differenti standard di ciascun paese; ovunque, proponiamo soluzioni di alta qualità e sicurezza e un servizio di assistenza sia locale che cen-trale a supporto dei clienti in fase di de-finizione, installazione, messa a regime ed esercizio, della soluzione”.

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Internazionalizzazione: strategie e operazioniLa vision da multinazionale ha dato l’impulso a una divisione commerciale estero che, secondo una precisa strategia, sviluppa operazioni diverse per differenti mercati perseguendo una crescita continua sui mercati internazionali. Con questa strategia di diversificazione Riello UPS di volta in volta si allinea ai nuovi mercati e ne conquista porzioni significative. di Massimo Fucci

INTERVISTE

Riello UPS: ingresso diretto nel mercato australiano

Riello UPS ha completato il suo ingresso nel promettente merca-to australiano avendo completato l’acquisizione della Marm UPS, uno dei più qualificati specialisti nella distribuzione e service di UPS in Australia.

“Riello UPS guarda all’area Asia-Pacifico come ad una zona in ra-pido sviluppo e capace di offrire ampie opportunità di crescita. L’Australia, con le sue importan-ti potenzialità, si colloca in que-sto scenario come protagonista. Riello UPS è impegnata ad acquisire al più presto una posizione di rilievo in questo mercato e con l’acquisizio-ne della Marm UPS ha fatto un pas-so importante per il conseguimento dell’ obiettivo.” ha dichiarato l’ing. Fabio Passuello, Direttore Genera-le di Riello UPS.

“Marm UPS diventerà il canale di-retto di Riello UPS in Oceania; le sue strutture logistiche, la conoscenza del mercato e il patrimonio di stima e fiducia acquisito presso i clienti più prestigiosi (Qantas, enti governati-vi e i più importanti Data Centers), rappresentano altrettanti asset sui quali impostare le nostre strategie per la rapida diffusione delle solu-zioni Riello UPS in questa parte del mondo” ha aggiunto l’ing. Roberto Facci, Direttore commerciale mer-cati internazionali di Riello UPS.

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