News Ga26 09 11 2010

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newsletter: 9 novembre '10 Mario Iesari di GreenActions I 10 TREND DELLA GREEN ECONOMY: LA FILIERA ALIMENTARE PORTA IN TAVOLA CIBI PIU' SOSTENIBILI Terminiamo con questo numero la presentazione dei 10 trend di mercato che stanno caratterizzando l’affermazione della green economy. Si tratta degli interventi di riduzione degli impatti ambientali che le aziende alimentari stanno chiedendo alla loro supply chain. In realtà, tradizionalmente non c’è mai stata molta preoccupazione da parte dei consumatori finali riguardo la sostenibilità dei prodotti alimentari acquistati. Risultavano prevalenti le considerazioni rispetto il prezzo di acquisto, i valori nutrizionali e di gusto; con l’eccezione rappresentata dalla attenzione agli effetti dei prodotti chimici (pesticidi). Nonostante ciò le pratiche delle grandi aziende alimentari, ovviamente molto visibili, sono entrate nel mirino recente degli ambientalisti insieme alla scarsa affidabilità della performance ambientali della filiera di fornitura delle materie prime. Le aziende alimentari hanno quindi dovuto prestare maggiore attenzione a cosa viene venduto e come viene prodotto, dovendo di conseguenza chiedere la collaborazione di tutta la loro intricata filiera: dai coltivatori ai distributori. Il trend più evidente oggi è la “ricollocazione” della produzione che sta privilegiando la filiera locale ed organica a scapito di quella globale. Gli esempi sono moltissimi. Il caso più estremo delle politiche di ricollocazione è lo sviluppo della agricoltura urbana che va a recuperare spazi vuoti oppure ad utilizzare i tetti verdi per fornire il mercato locale di ristoranti e farmers’ market. Un altro importante cambiamento nella filiera dei prodotti alimentari è quello che riguarda il pesce. Un cambiamento che deve essere incisivo se vuole risolvere il problema della drastica riduzione degli stock disponibili a causa della eccessiva produzione degli ultimi anni. Il 75% delle più comuni e diffuse specie ittiche sono al momento sfruttate alla soglia massima della loro capacità biologica, significa cioè che hanno preso la strada verso l'estinzione! Su questo terreno le pressioni degli ambientalisti sono particolarmente forti e stanno spingendo molte aziende a dichiarare di avvalersi solo di pratiche sostenibili di coltura del pesce (Sodexo). Di seguito un link per scaricare il documento che raccoglie i 10 trend della Green Economy da noi presentati. MARKETING : ALCE NERO PROPONE UN NUOVO FORMAT PER LA DISTRIBUZIONE BIOLOGICA A Cesena e Bologna sta nascendo un nuovo modo di proporre i prodotti dell’agricoltura biologica, grazie ad Alce Nero, azienda leader del settore che apre i primi punti di vendita della catena “Cibo , Cucina, Caffe e Bio”. Un nome che già descrive chiaramente quale sarà il posizionamento di queste strutture di vendita. Il sistema di offerta prevede infatti non solo uno spazio in cui è possibile acquistare tutti i prodotti appartenenti alla gamma bio di Alce Nero, ma anche un bar ed un ristorante in cui sarà possibile abbinare allo shopping il consumo di cibo rigorosamente biologico. L’attenzione alla sostenibilità non si limita certo alle caratteristiche dei prodotti venduti o cucinati, ma considera anche la tipologia dei materiali utilizzati nel negozio ed ovviamente anche il ciclo dei rifiuti. Ad esempio l’acqua servita sarà quello del rubinetto, ulteriormente filtrata, e i carrelli della spesa saranno in plastica riciclata, prodotti da La Sphera. La nuova catena di distribuzione fa parte della strategia di espansione di Alce Nero, azienda storica del Pagina 1 di 4 Greenactions - opportunità di innovazione 09/11/2010 http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=150

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newsletter: 9 novembre '10

Mario Iesari�di GreenActions

I 10 TREND DELLA GREEN ECONOMY: LA FILIERA ALIMENTARE PORTA IN TAVOLA CIBI PIU' SOSTENIBILI Terminiamo con questo numero la presentazione dei 10 trend di mercato che stanno caratterizzando l’affermazione della green economy. Si tratta degli interventi di riduzione degli impatti ambientali�che le aziende alimentari stanno chiedendo alla loro supply chain. In realtà, tradizionalmente non c’è mai stata molta preoccupazione da parte dei consumatori finali riguardo la sostenibilità dei prodotti alimentari acquistati. Risultavano prevalenti le considerazioni rispetto il prezzo di acquisto, i valori nutrizionali e di gusto; con l’eccezione rappresentata dalla attenzione agli effetti dei prodotti chimici (pesticidi). Nonostante ciò le pratiche delle grandi aziende alimentari, ovviamente molto visibili, sono entrate nel mirino recente degli ambientalisti�insieme alla scarsa affidabilità della performance ambientali�della filiera di fornitura delle materie prime. Le aziende alimentari hanno quindi dovuto prestare maggiore attenzione a cosa viene venduto e come viene prodotto, dovendo di conseguenza chiedere la collaborazione di tutta la loro intricata filiera: dai coltivatori ai distributori. Il trend più evidente oggi è la “ricollocazione” della produzione che sta privilegiando la filiera locale ed organica a scapito di quella globale. Gli esempi sono moltissimi.�Il caso�più estremo delle politiche di ricollocazione è lo sviluppo della agricoltura urbana che va a recuperare spazi vuoti oppure ad utilizzare i tetti verdi per fornire il mercato locale di ristoranti e farmers’ market. Un altro importante cambiamento nella filiera dei prodotti alimentari è quello che riguarda il pesce. Un cambiamento che deve essere incisivo se vuole risolvere il problema della drastica riduzione degli stock disponibili a causa della eccessiva produzione degli ultimi anni. Il 75% delle più comuni e diffuse specie ittiche sono al momento sfruttate alla soglia massima della loro capacità biologica, significa cioè che hanno preso la strada�verso l'estinzione! Su questo terreno le pressioni degli ambientalisti sono particolarmente forti e stanno spingendo molte aziende a dichiarare di avvalersi solo di pratiche sostenibili di coltura del pesce (Sodexo). Di seguito un link per scaricare�il documento che raccoglie i 10 trend della Green Economy da noi presentati.

MARKETING: ALCE NERO PROPONE UN NUOVO FORMAT PER LA DISTRIBUZIONE BIOLOGICA A Cesena e Bologna sta nascendo un nuovo modo di proporre i prodotti dell’agricoltura biologica, grazie ad Alce Nero, azienda leader del settore che apre i primi punti di vendita della catena “Cibo , Cucina, Caffe e Bio”. Un nome che già descrive chiaramente quale sarà il posizionamento di queste strutture di vendita. Il sistema di offerta prevede infatti non solo uno spazio in cui è possibile acquistare tutti iprodotti appartenenti alla gamma bio di Alce Nero, ma anche un bar ed un ristorante in cui sarà possibile abbinare allo shopping il consumo di cibo rigorosamente biologico. L’attenzione alla sostenibilità non si limita certo alle caratteristiche dei prodotti venduti o cucinati, ma considera anche la tipologia dei materiali utilizzati nel negozio� ed ovviamente anche il ciclo dei rifiuti. Ad esempio l’acqua servita sarà quello del rubinetto, ulteriormente filtrata, e i carrelli della spesa saranno in plastica riciclata, prodotti da La Sphera. La nuova catena di distribuzione fa parte della strategia di espansione di Alce Nero, azienda storica del

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settore che è arrivata a 35 milioni di euro di fatturato con una crescita del 20% nell’ultimo anno. Alce Nero è leader in Italia, ma è presente anche in Europa ed in Giappone. La linea di prodotti bio è tutta realizzata in Italia; a questa si aggiunge una linea di prodotti fair trade realizzati dai soci produttori all’estero (caffè , riso basmati, thè, cioccolata).

RICERCHE: UNO STUDIO RIVELA LA "CARBON FOOTPRINT" DEL LATTE Il totale delle emissioni di gas serra dell’industria del latte americana è pari al 2% delle emissioni totali del paese. Lo rileva uno studio che l’industria lattiero-casearia ha affidato all’Applied Sustainability Center (ASC) dell'Università dell’Arkansas per misurare la “carbon footprint” della produzione del latte. I ricercatori universitari hanno valutato tutte le fasi dell’intero ciclo di vita del latte: dalle colture utilizzate per il nutrimento delle mucche alla produzione e distribuzione, dall’utilizzo da parte dei consumatori finali alla conseguente produzione di rifiuti. Lo studio aveva la principale finalità di spingere l’industria lattiero-casearia a ridurre il suo impatto ambientale, ed identificava quindi le opportunità esistenti nell’intera filiera del latte per aumentarne l’efficienza ed il tasso di innovazione. Molte sono infatti le possibilità di intervento segnalate dallo studio. Tra queste, la gestione efficiente degli alimenti del bestiame (qualità e quantità del cibo), la riduzione nell’utilizzo di fertilizzanti chimici, la corretta gestione del letame che è responsabile delle emissioni di gas metano.�Grandi sono infine i vantaggi economici ed ambientali che possono derivare�dal miglioramento dell’efficienza energetica delle fattorie: tra le varie�opportunità di ottimizzazione ci sono la trasformazione di gas metano prodotto dal letame in elettricità, l’uso di biodiesel e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. Per maggiori dettagli sui risultati dello studio,click qui.

SUPPLY CHAIN: LA GRANDE DISTRIBUZIONE DETTA AI FORNITORI LINEE GUIDA SUL PACKAGING Whole Foods Market è una catena di negozi specializzati in prodotti naturali e biologici fondata nel 1980 ad Austin in Texas�, che conta attualmente circa 300 punti vendita in Usa, Canada e Gran Bretagna. L’azienda ha recentemente presentato ai suoi 2.100 fornitori nuove linee guida per la realizzazione di packaging di prodotto seguendo criteri di sostenibilità. Tutti i fornitori interpellati dovranno adeguarsi alle linee guida sul confezionamento fornite dall’azienda per far sì che i loro prodotti vengano venduti negli store della catena. Whole Foods chiede di ridurre l’uso della plastica, di incrementare quello del vetro e dei materiali che possono essere agevolmente riutilizzati o riciclati o che contengano un’ elevata percentuale di materie riciclate post-consumo. Per guidare il cambiamento e fare da esempio, la catena di supermarket del biologico è già passata ad utilizzare bottiglie realizzate in materiale riciclato post-consumo al 100% per la maggior parte dei suoi integratori a marchio e conta di utilizzare lo stesso tipo di materiale per tutti gli articoli a marchio proprio entro la fine di quest’anno. Whole Foods aveva già iniziato nel 2008 una fase di test delle linee guida sul packaging con 25 dei suoi fornitori più importanti, i quali si sono già adeguati alle richieste della catena. Per maggiori info sull'iniziativa di Whole Foods, click qui.

EFFICIENZA : I VENTI FREDDI RIDUCONO L'ENERGIA UTILIZZATA DAI DATA CENTER Yahoo ha appena aperto un nuovo data center in grado di ridurre i costi di energia del 40% grazie ad un radicale nuovo design che permette l’utilizzo quasi esclusivo dell’aria esterna per il raffreddamento delle apparecchiature. Ciò permetterà all’azienda di evitare l’uso degli impianti di raffrescamento, costosi e ad alto consumo di energia. Solo questa modifica permette di migliorare l’indice di efficacia nell’uso di energia da 1,92 a 1,08. Un indice di 2 significa che solo la metà dell’energia viene utilizzata per la gestione dei dati, mentre 1 è il valore ottimale. Proprio grazie ai venti freddi dello stato di NY il sistema può infatti rinunciare ad utilizzare i costosi e energivori chiller. Ogni sala che contiene i data center (ce ne sono 5) è costruita mostrando l’angolo al vento e con un design alto e stretto che le fa assomigliare a un gigantesco pollaio (vedi foto). In questo modo l’aria fredda esterna circola più facilmente all’interno. L’azienda ha acquisito addirittura un brevetto per questo tipo di soluzione progettuale e considera l’innovazione veramente dirompente per i vantaggi competitivi che crea (meno costi di costruzione e di funzionamento).�Yahoo sta pianificando la realizzazione di altri data center dello stesso tipo. Il prossimo entrerà in funzione in Svizzera a partire dal 2012 e sfrutterà i venti freddi provenienti dalle Alpi. Infine l'eliminazione dei chillers permette anche di risparmiare acqua potabile per una quantità pari al consumo annuo di 200 mila famiglie.

TOSSICITA': I TEST RIVELANO SOSTANZE NOCIVE �SU RIVESTIMENTI PER PARETI E

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PAVIMENTI I�rivestimenti realizzati con PVC hanno maggiori probabilità di contenere quantità elevate di piombo, ftalati ed altre sostanze chimiche pericolose. E' il risultato più evidente derivante dalla ricerca compiuta da The Ecology Center�(organizzazione no profit�molto autorevole)�che ha testato la composizione di 1.000 rivestimenti per pavimenti e 2.300 carte da parati presenti sul mercato americano. Infatti, secondo�questi test, ben il 45% dei prodotti realizzati con PVC contenevano almeno una delle sostanze chimiche dannose oggetto della ricerca, mentre solo il 6% dei prodotti senza PVC li aveva nella sua composizione. Rivestimenti per pavimenti realizzati in linoleum, sughero, bambù o legno massiccio non contenevano ad esempio alcun tipo di metallo pericoloso. Più della metà delle carte da parati in PVC ed un 15% dei rivestimenti per pavimenti in vinile contenevano sostanze chimiche dannose alla salute.Ricordiamo a questo proposito che in USA non esistono attualmente degli standard per la regolamentazione dell’utilizzo di sostanze chimiche in prodotti come rivestimenti per pavimenti e pareti. Il sito web di The Ecology Center presenta i risultati dei test ed i prodotti possono essere cercati per marca, per tipologia e per livello di sostanze chimiche rinvenute nell’analisi. www.ecologycenter.org

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MOBILITA' SOSTENIBILE IN CITTA': COME PROGETTARE L'USO DELLA BICICLETTA -SECONDA PARTE Rendiamo oggi disponibile la seconda parte dell’articolo tratto dal Blog Nuova Mobilità. Si tratta di indicazioni operative relative alla introduzione della bicicletta come effettiva parte integrante del sistema di mobilità cittadino. Non solo quindi opportunità per turisti o per gli amanti del movimento nel tempo libero, ma alternativa efficace ed efficiente all’uso dell’auto privata. Alcuni giorni fa confrontavo due cifre. Riguardano la�quota degli spostamenti con auto propria in una città come Berlino ed in un capoluogo Italiano. La prima è pari 24% , la seconda è all’ 84% ! Che opportunità abbiamo davanti! Per�il download dell'articolo, click qui.

GREEN ENERGY EXPO'� 2010�-�IL SALONE DEDICATO ALLE ENERGIE RINNOVABILI������� Fiera di Milano, 17-19 Novembre 2010���������������������������������������������������������������� Greenergy Expo – Produrre energia risparmiando il Pianeta – è il grande salone dedicato alle energie rinnovabili sarà composto dalle seguenti aree tematiche: geotermia, biomasse, biogas cogenerazione, mini idroelettrico, nergia verde, biocarburanti, mobilità sostenibile.Accanto all'area espositiva, saranno organizzate conferenze, workshop e incontri dedicati ai settori merceologici della manifestazione e agli argomenti più attuali nel dibattito energetico e climatico mondiale, che coinvolgeranno i massimi esperti internazionali. www.greenergyexpo.eu

SUSTAINABILITY EXCELLENCE SUMMIT�2010������������������������������������������������������������ Bologna, 19 Novembre 2010 Il Sustainability Excellence Summit 2010 analizzerà come imprese e gruppi finanziari stanno affrontando la sfida della sostenibilità trasformando i loro processi e modificando il loro business per diventare più sostenibili. Attraverso case study di imprese che hanno investito in questo obiettivo e panel di lavoro interattivi verranno analizzate le opportunità apportate dall’integrazione dei programmi di sostenibilità nella strategia di business per dare strumenti e strategie concrete su come applicare i pilastri dell’agire sostenibile all’interno della propria organizzazione. Per maggiori info,click qui.

ECOLOGICAMENTE� ������������������������������������������������������������������������������������ Centro Commerciale Città delle Stelle -Ascoli Piceno,�12-14 Novembre 2010��� L’Associazione culturale SpazioAmbiente in collaborazione con Coop Adriatica organizza dal 12 al 14 Novembre 2010, presso la Città delle Stelle di Ascoli Piceno, l’8° edizione di Ecologicamente. Manifestazione dedicata all’energia, all’ambiente e all’educazione per una corretta alimentazione. Ecoincontri, dibattiti, presentazione di libri e soprattutto un percorso espositivo con la partecipazione di aziende, di enti e di associazioni, sono i veri strumenti di comunicazione di questa manifestazione. Per maggiori informazioni

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