AssoAnce News . Ottobre 2010

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Lettera Aperta Pag 03 Informazione Cina, si fermano le importazioni oil Pag 4 Normative Come cambiano gli Incentivi Pag 22 L’esperto Risponde Pag 24 Speciale Anno I n° 01 Ottobrte 2010

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Periodico Mensile di Energia

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Lettera ApertaPag 03

InformazioneCina, si fermano le importazioni oil Pag 4

NormativeCome cambiano gli Incentivi Pag 22

L’esperto RispondePag 24

Speciale

Anno I n° 01 Ottobrte 2010

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Lettera Aperta Pag 03

Informazione Pag 4- Cina, si fermano le importazioni oil- Carburanti, c’è chi sale e chiscende- Le quotazioni del paniere Opec - Battuta ’arresto per Wti e Brent- Kyoto, CDM: bufera su crediti “gonfiati”- La Ue “spegne” le lampadine da 75W- Lukoil nei bunkeraggi italiani- Gnudi: “Ipo Egp senza sconti” - Edison interessati a stoccaggi Eni”- Il mercato sceglie la cautela- Sogin, la via del deposito è lunga- Strategia energia, indagine Senato- Il ritorno. Scajola difende l’atomo (e nonsolo) - Carburanti, ancora aumenti sulla rete- Sulla rete carburanti

Normatiove Pag 20

L’Esperto Risponde Pag 24

Speciale Pag 26

Annunci Pag 32

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Lettera A

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el Presid

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Cari AssociatiAsso A.N.C.E. è finalmente un riferimento per singoli, fa-miglie, imprese ed istituzioni nel settore dell’efficienza edel risparmio energetico. L’impegno di proporsi come sen-sibilizzatore per singoli, imprese e pubbliche amministra-zioni, a puntare sull’efficienza e sul risparmio energetico,gestendo l’energia che consumano in maniera razionale,rispettando l’ambiente e preservando il suo futuro, è risul-tato vincenteOggi tutti ci identificano come l’organizzazione che puntaalla promozione di uno sviluppo sostenibile, cosa che nelmondo odierno è diventata essenziale.Il Risparmio energetico, è da intendersi come la diminu-zione della quantità di energia utilizzata per ridurre al mi-nimo gli effetti dell’azione umana sul clima, senza peròimplicare una variazione delle nostre abitudini e tenendoin considerazione il costante aumento del fabbisogno ener-getico del nostro paese.L’idea di Asso A.N.C.E. è dunque quella di promuovere ladivulgazione di una politica a favore dell’efficienza energe-tica, intesa come capacità di garantire un determinato pro-cesso produttivo attraverso l’utilizzo della minor quantitàdi energia possibile, nonché a favore dello sfruttamento dirisorse rinnovabili per la produzione di energia. • Operare al fine di creare terreno fertile alla produzionedell’energia da fonti rinnovabili;• promuovere e sostenere politiche energetiche non inges-sate da vincoli burocratici;• facilitare ed agevolare il progresso tecnologico;• soddisfare le aspettative di migliori condizioni tariffarieper i consumi energetici;

sono le sfide che ci vedono coinvolti in questo mondo ein questo mercato, definito libero, ma non altrettanto sce-vro da condizionamenti che lo rendono ancora troppo in-gessato.

L’unione fa la forza! Il nostro progetto vorremmo condivi-derlo con tanti di voi, per costruire insieme una vera forza,che ci consenta di essere protagonisti nel mondo dell’ener-gia, e non solo soggetti passivi di regole, in un mercato tut-t’altro che libero.Questo nostro progetto nasce per promuovere un cambia-mento radicale sul consumo e la produzione delle fontienergetiche, nel rispetto e a difesa dell’ambiente, per unamigliore qualità della vita umana e che, necessariamente,vuole coinvolgere le coscienze di tutti, ed in particolarmodo di coloro che, in ambiti istituzionali, della vita cultu-rale e sociale, operano nell’interesse della collettività.Siamo lieti di accogliere nella nostra famiglia tutti coloroche fanno parte della struttura Net Contact in modo da con-dividere il nostro fine

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Cina, si fermano le importazioni oil-3,2% a luglio. Nei primi sette mesi +24,2%

Battuta d’arresto er le impor-tazioni cinesi di greggio.Dopo il record assoluto fatto

segnare a giugno, il mesescorso i flussi in ingresso nelPaese sono stati pari a 19

mi l ion idi ton-nel late( 4 , 4 9mi l ion idi b/g),ossia il3,2% inm e n orispetto

llo corso anno e oltre il 14%al di sotto dei 22,14 milionidi ton (5,39 milioni di b/g) digiugno. È quanto si evincedai ati diffusi nei giorni scorsidall’Amministrazione Gene-rale delle Dogane di Pe-chino. Nei primi sette mesidell’anno ’import di petrolioè stato pari a 136,97 milionidi ton (4,73 milioni di b/g), insalita del 24,2% su baseannua.

Le quotazioni del paniere OpecTerza rilevazione consecutiva

col segno menoa col segno menoProsegue la caduta ellaquotazione del paniereOpec. Nella rilevazione del20 agosto, il benchmark diriferimento per il cartello deiaesi produttori di greggio haregistrato la terza flessionesettimanale consecutivaperdendo 2,7 $/b rispetto alato precedente e scivolandofino a 72,68 $/b. Cionono-stante, la media provvisoriamensile si attesta a quota

4,30, quasi 2 $/b al di sopradi quella di luglio. Negativo,di contro, il bilancio relativoal terzo tri-m e s t r e(73,36 /b)ll’anno (75,35$/b). Nei duecasi i valoriprovvisori ap-paionoinfe-riori rispetto aquelli del pe-

riodo aprile-giugno 010 edell’intero 2009 per circa 3$/b e per oltre 14 $/b.

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Segnali altalenanti sulla rete carburanti. Dal consueto monitoraggio di uotidianoener-gia. it emerge, infatti, che tre compagnie hanno ritoccato (al rialzo o al ribasso) i prezzidiiferimento di benzina e die-sel. Nel dettaglio, Erg e Ta-moil hanno limato all’ingiù di0,5 centesimi la solaverde,ortandosi rispettiva-mente a 1,383 e 1,384 euro/litro, mentre Shell ha aumen-tato di 0,6 centesimi il prezzodella enzina, fino a 1,394uro/litro, e di 1 centesimoquello del diesel, ora a 1,254euro/litro. Ferme tutte le altre-ompagnie. Ciò malgrado imargini lordi su entrambi iprodotti (da non confonderecon i profitti in quantocom-prensivi anche dei costi di fi-liera, tra cui la remunerazionedel gestore, i costi distribu-zione e laommercializza-zione) si confermino ancoraben oltre la media degli ultimitre anni nonostante il recenterecuperodelle quotazioni in-ternaionali e grazie al raffor-zamento dell’euro. Ad oggi,infatti, il margine sulla ben-zina appare uperiore rispettoal valore di riferimento per 1,5centesimi in modalità servitoe di quasi 1 centesimo in mo-dalità elf service. Lo stesso ri-sulta in eccesso dall’inizio diaprile (se si eccettua la gior-nata del 23 luglio), con punteispettivamente di +4 e +3cent nella settimana succes-siva a Ferragosto. Diverso ildiscorso per il diesel, dove ilargine lordo è in altalena ri-spetto alla media storica, aseconda che si prenda inconsiderazione la modalitàervito o self, e ha mostratovalori leggermente “depressi”nei primi dieci giorni di ago-sto.

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Carburanti, c’è chi sale e chiscende I margini restano alti. Enzina ancora superstar

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Battuta ’arresto per Wti e Brent Dopo il recupero dei giorni scorsi. Manca un Supporto

Avvio di settimana in sor-dina per le quotazioni pe-trolifere internazionali.Dopo tre rialzi consecutivi,nfatti, oggi i futures su Wtie Brent faticano a trovaresupporti. Gli uragani e letempeste tropicali attual-mente presenti nell’areaatlantica non sembrano ingrado di minacciare, al-meno per ora,gli impiantiproduttivi del Golfo el Mes-sico, mentre le Borse finan-

ziarie occidentali appaionoparticolarmente caute mal-grado dati macro tatuni-tensi al di sopra delleattese (a luglio i redditisono cresciuti dello 0,2% ele spese dello 0,4%).Quanto ai ondamentali,l’offerta di greggio si con-ferma abbondante (oggil'Eia ha rivisto al ribasso ladomanda oil ondiale), osìcome le scorte. Così, nellasessione odierna, i ben-

chmark per i mercati nor-damericano ed europeocedono una manciata dicentesimi nel confrontocon la chiusura di venerdìarretrando rispettivamenteverso 74 e 76 $/b. l greggiodel Vecchio Continente, inparticolare, si mantiene aldi sopra dell’omologo sta-tunitense a causa delle hiu-sure per manutenzione dialcuni campi produttivi nelMare del Nord.

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Kyoto, CDM: bufera su crediti “gonfiati”L’Executive Board ell’Onu blocca 6 progetti HFC 23 e congela oltre 9 m.ni di certificati

E’ una vera e ropriabufera quella che sista scatenando in-torno al Clean De-v e l o p m e n tMechanism (Cdm),che riporta ’atten-zione sulla discus-sione del futuro delProtocollo di Kyotoin vista della suascadenza nel 2012.Nell’occhio el ci-clone 6 progettiHFC 23 localizzatiin Asia (Cina eIndia), denunciatida un gruppo di as-sociazioni ambien-taliste all’ExecutiveBoard dell’Onu

(EB). Il meccani-smo dei Cdm, insintesi, dà diritto acrediti di carbonioquivalenti alle emis-sioni evitate chepossono essereusati per compen-sare le proprieemissioni o essereimmessi ul mercatoper la vendita adaltre aziende. I pro-getti in questione ri-guardano gliimpianti di abbatti-mento dell’HFC(trifluormetano), ungas serra alta-mente inquinanteemesso nella pro-

duzione industrialedel gas refrigeranteCFC 22; si tratta diuna tecnologia datempo al centro diun acceso dibattito(l’argomento èstato ripreso ancheel corso dell’incon-tro di Bonn questaestate), perché rite-nuta da alcuni nonconforme alle re-gole del Cdm. Laerifica dell’EB ri-guarderà il “merito”dei progetti, ovverol’ammissibilità almeccanismo, maanche l’accusa ri-volta lle aziende

coinvolte di aver“gonfiato” i numeri;al momento, sonostati congelati oltre9 milioni di crediti e,econdo gli analisti,si tratta di un nu-mero destinato adaumentare notevol-mente entro la finedell’anno. Intanto, iercati stanno su-bendo forti riper-cussioni perl’accaduto, comeevidenzia la rubricaa cura di StudioBartucci

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La Ue “spegne” le lampadine da 75WIn vigore da oggi il divieto di vendita. Entro il 2012 fuori anche 60, 40 e 25 W

L’era dell’illuminazione aungsteno si avvia progres-sivamente al termine e apartire da oggi, per deci-sione della Ue, non sarà piùpossibile endere le lampa-dine a incandescenza da75 watt, fatta eccezione perquelle conservate in stock.A un anno satto dallo “spe-gnimento” delle lampadineda 100 watt (QE 1/9/09), ildivieto -previsto dai due re-golamenti codesign appro-vati nel marzo dello scorsoanno (QE 18/3/09)- vieneesteso per le unità di wat-taggio inferiore. Il rossimo

anno toccherà alle lampa-dine da 60 W, mentre il2012 segnerà la fine di que-sto percorso eliminando dalercato anche quelle da 40 e25 watt. A rimpiazzare levecchie lampadine (che tra-sformano in luce solo il 5%ell’energia che consumano,disperdendo il resto in ca-lore) saranno rimpiazzateda sistemi più efficienti:fluorescenti (c.d. a bassoconsumo), alogene e Led(light emitting diodes). Que-sto, secondo le stime deiostenitori dell’iniziativa, por-terà all’Unione europea un

forte risparmio annuo sia intermini di elettricità (per unmmontare totale simile alfabbisogno della Romania)che di emissioni di anidridecarbonica (circa 15 milionidi tonnellate).

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Lukoil nei bunkeraggi italiani Si parte da Augusta

Lukoil, attraverso la con-trollata Lukoil- BunkerItaly, ha avviato servizi dibunkeraggio presso ilporto di Augusta, il terzoin Italia per vendite di ga-solio bunker con 400.000tonnellate. I prodotti of-ferti ono l’MGO 0,1 el’IFO 380, provenientidalla raffineria Isab diPriolo, di cui Lukoil ha il

49%. Il gruppo russo nonsclude la possibilità diestendere l’attività dibunkeraggio ad altri portiitaliani. Lukoil-BunkerItaly, creata nel dicembre2009, è controllata da Lu-koil-Bunker OOO, consede a San Pietroburgo.Quest’ultima è attiva inussia, ulgaria, Turchia eRomania.

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Gnudi: “Ipo Egp senza sconti” Il presidente dell’Enel a Cernobbio: “Rinnovabili in Borsa ailano e Madrid in autunno”. Prospetto forse a metà ottobre

La quotazione in Borsa diEnel reen Power (QE 6/8)avverrà, secondo i piani, inautunno e senza nessuno“sconto” dovuto alle attualicondizioni ei mercati. Loha ribadito il presidente delgruppo di Viale ReginaMargherita, Piero Gnudi, amargine del orkshop Am-brosetti di Cernobbio. Neigiorni scorsi alcuni analistiavevano ventilato l’ipotesidi un rinvio dell’Ipo a ausadell’incerto andamentodelle Borse, che potrebbenon consentire all’Enel direalizzare i 3 miliardi dieuro reventivati. “Restiamointenzionati a fare l'Ipo ilprossimo autunno a Milanoe Madrid e senza sconti”,ha detto nudi. La pubblica-zione del prospetto è at-tesa per metà ottobre.

Edison interessati astoccaggi Eni”

L’a.d. Quadrino: “In stallo suAbu-Qir. Riempire vuoto se”.Viero (Iren) sul riassetto:“First option è uscire”

In attesa di definire il rias-setto societario (QE 27/8),con i soci italiani che spin-gono sempre più peruscire, Edison localizzal’attenzione sul gas messoin vendita dall’Eni in baseal decreto n.130/10 (QE2/9). "Siamo interessati aartecipare alla gara perparte dei 4 miliardi di metricubi di capacità di nuovistoccaggi messi a disposi-zione da ni”, ha detto l’a.d.Umberto Quadrino a mar-gine del workshop Ambro-setti a Cernobbio. Ilmanager ha ricordato he lasocietà sta già autonoma-mente portando avanti ini-

ziative per nuovi stoccaggi“in Pianura Padana” (Sanotito-Cotignola, ndr). Il tuttomalgrado nel mercato delgas permanga “una situa-zione di sovraccapacità esovraofferta collegata allariduzione della domanda”,ha aggiunto. Circostanzeche sembrano inveceavere nfluito sul processodi cessione di una quota diminoranza del giacimentoegiziano di Abu-Qir (QE8/2). “La gara n stallo, nonè il momento per vendere,stiamo pensando ad altresoluzioni”, ha sottolineatoQuadrino. Il Nord frica, pe-raltro, resta sempre al cen-

tro dell’attenzione. Libiacompresa: “E’ semprestato un nostro interesse,da nni facciamo propostema c’è lentezza nel rispon-dere”, ha detto l’a.d.. Qua-drino ha poi risposto “sì” achi gli chiedeva se si sen-tisse la mancanza di unminsitro dello Sviluppoeconomico, aggiungendoche “in un momento i crisiil ministro dell'Industria èun nodo importante anchese i sottosegretari sono ot-timi”. A Cernobbio era re-sente anche il d.g. di Iren,Andrea Viero, che si è sof-fermato sul riassetto diForo Buonaparte, di cui

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l’utility è ocia con il 4% circa tramite il 15% detenuto inDelmi. “Per noi l'uscita da Edison è una first option - haribadito - a siamo aperti anche ad altre soluzioni che pos-sano valorizzare la partecipazione”. Il manager ha ancheconfermato che le partite su Edison e Edipower “vannogiocate su tavoli separati ma paralleli”. In ballo la venditaelle azioni in cambio di centrali e un conguaglio in con-tanti. Viero ha aggiunto di essere “prudentemente ottimi-sta” sull’esito delle trattative, seppure “su tempi nonbrevissimi”.

Il mercato sceglie la cautelaGreggi & prodotti - a cura di Vittorio D'Ermo

e prime sedute del mese di settembre sembrano indicare che i mercati, dopo aver rag-giunto un certo equilibrio intorno a quota 75 $/barile, vogliano concedersi una pausadi riflessione intorno a questo livello che costituisce il riferimento più solido dall’iniziodell’anno. Il ritorno di ottimismo sui mercati finanziari, testimoniato dagli ottimi risultatidelle borse europee e dagli indici americani, e un certo miglioramento del clima eco-nomico non si sono tramutati in un’occasione di rialzi per i prezzi oil. L’eccezionale li-vello delle scorte americane di greggio e prodotti costiuiscono una minaccia moltoforte per gli ottimisti ad oltranza, in mancanza di segnali dal mercato dei derivati checontinua a muoversi con estrema cautela e che appare sempre più isolato dalle vi-cende dei mercati finanziari. Anche la nuova esplosione di una piattaforma petroliferanel Golfo del Messico non ha avuto effetti tangibili sul mercato, anche se costituisceun nuovo esante campanello di allarme sui futuri livelli produttivi dell’area Ocse, chegià quest’anno risulteranno in declino rispetto ll’anno precedente e che sono previstiin ulteriore ridimensionamento nel 2011. Il nuovo incidente provocherà, infatti, un’ul-teriore verifica dei sistemi di sicurezza degli impianti off-shore con possibili ripercus-sioni sui livelli produttivi. Notizie di questo tipo possono avere un effetto sensibile soloin caso di clima surriscaldato, ma in questo momento di bonaccia vengono solo me-morizzate per provocare effetti che si manifesteranno nel medio termine. Alla chiusuradella seduta di venerdì, il greggio quotato al Nymex è sceso a 74,60 $/barile, mentrequota 0 si è spostata ad aprile 2011 in un quadro di contango. Anche il Brent quotatoall’Ice è arretrato ma a quota 6,67 $/barile, confermando il buon apprezzamento diquesto greggio rispetto al marker americano- Sul mercato isico la giornata si è con-clusa con il Wti a 74,34 $/barile, in leggero ribasso rispetto alla seduta precedente,entre il Brent Dated si è consolidato a 75,06 $/barile rispetto ai 75,68 di inizio mese. Ilgreggio Urals quotato sul mediterraneo si è attestato a 74,99 $/barile, con un differen-ziale dal Brent che si mantiene intorno ai sette entesimi di dollaro. I greggi asiatici,dopo una fase di appiattimento dei differenziali, stanno riguadagnando terreno rispettoal Brent con il Tapis a 79,09 $/barile, un segnale importante per gli sviluppi dei prossimigiorni. Il mercato dei prodotti nelle prime tre giornate del mese di settembre sta con-fermando una condizione di debolezza he riflette la scarsa vivacità della domanda suidue lati dell’Atlantico. Nella giornata di venerdì la benzina ha perso 1 $ rispetto ai 695$/ton della seduta precedente, a poca distanza dalla quotazione d’inizio mese di 692/ton, ma con un rapporto rispetto al greggio in netto miglioramento rispetto ai minimidi metà agosto. La vigilia el abor Day non è riuscita comunque a spingere il prezzodella benzina sopra quota 700 $/ton. La virgin naphtha, in leggera flessione.

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Sogin, la via del deposito Un altro tassello del puzzle nucleare in attesa del quadro istituzionale di s.d.

Nella perdurante attesa del completamento del quadro isti-tuzionale per il ritorno nazionale all’atomo (SE, strategiaenergetica; SN, strategia nucleare; Agenzia, etc.) arriva amaturazione una delle principali scadenze iniziali del pianogovernativo. Quella relativa alla presentazione, da parte diSogin, della proposta di Carta azionale delle aree potenzial-mente idonee alla localizzazione del Parco Tecnologico de-stinato a comprendere il deposito nazionale per i rifiutiradioattivi ed il combustibile irraggiato, assieme ad un cen-tro di studi e formazione. Scadenza che la società 100% Te-soro, tuttora commissariata, incaricata della realizzazione egestione ell’infrastruttura, ha in agenda per giovedì pros-simo a sei mesi cioè dall’entrata in vigore del decreto legi-slativo sui siti nucleari. Un termine “ordinatorio e nonperentorio”, ci si affretta a far notare in ambito Mse. E, tut-tavia, importante nella complessa e delicata costruzionedella “macchina” che dovrebbe portare alla produzione daquesta fonte, dato che la soluzione del problema dello smal-timento delle scorie dovrebbe essere propedeutico, quan-tomeno accompagnare, i passi futuri e serve da elementoessenziale di trasparenza nei confronti dei timori elle per-plessità che persistono nell’opinione pubblica. Sentiero tut-tavia stretto quello di Sogin. In un momento elicato e diattesa sulle decisioni del Tesoro per la ricostituzione del cda(che non esclude nemmeno l’ipotesi di na proroga del com-missariamento, come è accaduto per l’Enea) c’è infatti unproblema di tipo istituzionale. La oposta, per arrivare a buonfine, avrebbe avuto bisogno tra l’altro dell’intervento del-l’Agenzia, che però non c’è. nque al lavoro fin qui svoltomanca un “visto” essenziale. Come mancano le valutazioniderivanti dal procedimento di Vas (valutazione ambientalestrategica), collegato alla SN, che pure non è stata varata.Se non astasse manca, come sappiamo, il titolare del Msee l’attuale responsabile ad interim, il Presidente del onsiglio,è impegnato su ben altri fronti. Infine, e non certo meno im-portante, se pure fosse tutto a osto, ufficializzare desso undocumento di tale importanza darebbe facilmente il destroa nuove polemiche di cui non si sente ffatto l bisogno. Senzacontare che la procedura prevederebbe, nel caso, una seriedi passaggi più o meno immediati. Tra questi ultimi, la pub-blicazione del dossier Sogin sul sito per le osservazioni ditutti gli interessati, la omozione di un seminario nazionaleper i necessari approfondimenti cui far seguire un eventualeaggiornamento della proposta originaria. Soltanto a questo

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è lunga c.

punto, gli enti locali manifesteranno il proprio interesse ad ospitare ilparco e si entrerà nel vivo dell’iter. La task force attivata in primaveradal commissario, Francesco Mazzuca, una rentina di tecnici incaricati dipredisporre e poi implementare le modalità degli interventi è partita conun’analisi el disposto del decreto per poi interfacciarsi con le altre istitu-zioni coinvolte. Ma non si è partiti da zero. Non dimentichiamo infatti lavoluminosa documentazione prodotta dagli esperti ai quali, a suo tempo(2008), era stato affidato il compito di individuare tipologia, procedure,metodologia di selezione per realizzare un deposito di superficie. Con-segnato all’ex ministro, Scajola, il documento in realtà non nominava an-cora il nuovo nucleare e tuttavia era il frutto di una lunga attività, ancheall’estero, per addivenire ad una soluzione condivisa. Con un successivopassaggio perfino in Conferenza Stato-Regioni e un via a maggioranza.La legge manovra n. 99/2009 è incaricata di giocare con maggiore forzala carta dell’ “interesse strategico nazionale” per i siti prescelti, senzascludere il ricorso al “potere sostitutivo” del Governo. Ma la strada perquesto delicato passaggio, al netto di ndispensabili campagne informa-tive, sembra davvero molto lunga.

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Strategia energia, indagine Senato Alla Camera interrogazioni ulle nomine nucleari ed elettricità in Sardegna. L’agenda di Nomos

Attesa ormai dalla ine del2008, sulla strategia ener-getica nazionale (SEN)prova a vederci chiaro ilSenato. La commissione In-dustria di Palazzo Madamadeliberà infatti domani sullaproposta di avviare un’inda-gine conoscitiva sul ocu-mento previsto dall’art. 7della legge n. 133/2008 ( diconversione del DL mano-vra 2008) e fin qui rimastolettera morta. La strategiadovrà indicare le priorità dibreve e lungo periodo, tra lequali il ritorno al nucleare(da laborare con il supportodi una Conferenza nazio-nale dell’energia edell’ambiente – QE19/10/09). Il sottosegretarioal Mse Stefano Saglia hapromesso il varo della SENper l’autunno insieme allaStrategia ucleare (SN), cheil D.Lgs sui siti avrebbe vo-luto pronta per giugno 2010(QE 17/5 e 15/9). Questouno degli ppuntamenti se-gnalati da Nomos nella con-

sueta agenda parlamentaredell’energia. Restando in XSenato, la commissione ri-prende l’esame del Ddl up-strstrea (AS. 2267 e abb.)presentato dalla sen. Vicari(Pdl). Passando lla Ca-mera, la commissione Am-biente ascolterà domani,alle ore 12, rappresentantidel Comitato Nazionale delPaesaggio (Cnp), di ItaliaNostra e della Coldirettinell’ambito della discus-sione delle risoluzioni 7-00350 lessandri e 7-00356Zamparutti in materia direalizzazione di impiantieolici. A seguire affronterà laproposta di omina di Ber-nardo di Bernadinis a presi-dente dell’Ispra, giàpromossa dal Senato (QE16/9). Alle 15,30 è revistainoltre, sempre in commis-sione Ambiente, l’audizionedi Federutility nell’ambitodello schema di D.Lgsecante attuazione della di-rettiva 2008/98/CE del Par-lamento europeo e del

Consiglio, del 19 novembre2008, sui ifiuti. Infine, tra gliappuntamenti della com-missione Attività Produttivedi Montecitorio si segnalache domani alle 3 affronterà– in sede consultiva – il Pdl“Sistemi di mobilità con im-piego di idrogeno e carbu-ranti di origine iologica” (AC.2184 e abb.). La X dedi-cherà invece la giornata dimercoledì allo svolgimentodi interrogazioni, tra ui la 5-02455 Pili “Posizione domi-nante dei produttori elettriciin Sardegna”, la 5-02786Vannucci “Controllo dellepedizioni di rifiuti radioattivie di combustibile nucleareesaurito”, la 5-02829 Vac-caro “Promozione dell’uti-lizzo del as metano comecarburante per autotra-zione”, la 5- 02917 Tullo “-Blocco delle nomine in so-cietà pubbliche che peranonell’ambito della tecnologianucleare”. L’agenda energiaè sul sito di QE nella rubricaIn Parlamento

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I VANTAGGI GARANTITI DAL MARCHIO ERG:• RESTITUZIONE DEL DEPOSITO CAUZIONALE VERSATO• NESSUN COSTO DI ATTIVAZIONE• NESSUN INTERVENTO SUL CONTATORE O SUGLI IMPIANTI

Da oggi esiste la soluzione contrattuale di ERG Divisione Power & Gasche garantisce un prezzo trasparente e in grado di cogliere i vantaggidella diminuzione dei costi dell’energia.

ERG Divisione Power & Gas non applica alcun costo per l’attivazione e garantisce semprecontinuità di fornitura di energia elettrica. Non è richiesto il deposito cauzionale, né �deiussioneo altra garanzia di credito. Inoltre il pagamento delle fatture è comodo e veloce, alla �ne delmese successivo a quello di consumo.

ASPETTATIVE DI PREZZOSUL MERCATO ELETTRICO IN DIMINUZIONE?

numero verde 800 902 902 www.ergpg.it

ERGDINAMICO

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Il ritorno. Scajola difende l’atomo(e non solo)

Un opuscolo di otto pagine per illustrare 2 anni di Governo. Oltrell’energia: innovazione, sostegno Industria, competitività e Mezzo-

giorno. Testo u sito QE

“Si sente dire che il pro-gramma nucleare sarebbein forte ritardo. Non è così”.Claudio Scajola, ex inistrodello Sviluppo Economico,difende la politica energe-tica del Governo -nuclearein primis- dalle pagine di nopuscolo (“Sviluppo e com-

petitività in Italia: 2 anni diGoverno”) da lui elaboratoe diffuso presso i parlamen-tari el Pdl. In attesa dellanomina di un successoread oltre quattro mesi dalledimissioni, durante i qualil’incarico è tato ricoperto adinterim dal presidente del

Consiglio Silvio Ber-lusconi, Scajola tirale somme dell’ope-rato al Mse. “Ab-biamo indicato congrande chiarezza unnuovo mix energe-tico per ridurre lefonti fossili dall’85 al50% e oprire il re-stante m50% permetà con fonti rinno-vabili e per l’altrametà con il nu-cleare”, scrive Sca-jola ricordandohe il ritorno al-l’atomo è una condi-zione necessariaper assicurare alPaese la sicurezzadegli pprovvigiona-menti, combattere ilcambiamento clima-tico e ridurre la bol-letta energetica. Inattesa delle centrali,icorda, le attività delGoverno si sonoconcentrate sulle in-frastrutture nazio-nali, le connessioniinternazionali e laiberalizzazione delmercato gas. In-sieme all’energia,

tra i temi trattati, compaionoanche l’innovazione, legrandi aziende, la crescitadelle imprese, i sostegnialla produzione e al con-sumo, la competitività e ilSud. L’opuscolo è isponibilesul sito di QE.

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Carburanti, ancora aumenti sulla reteE’ la volta di Erg, Esso Total. Ritocchi per Shell e Tamoil

Prosegue il giro di rialzisulla rete carburanti.Dopo i movimenti dienerdì, dal consuetomonitoraggio di quoti-dianoenergia. it emer-gono rincari da parte diErg, Esso e Total. itoc-chi all’insù anche perShell e Tamoil. Nel det-taglio Erg ha aumen-tato di 1,1 centesimi la

benzina andando a,394 euro/ litro e di 1,7centesimi il diesel finoa 1,261 euro/litro. Essoè salita di 1,2 cente-simi sulla verde a ,387uro/litro e di 1,5 cente-simi sul diesel a 1,252euro/litro. Ancora,Shell ha corretto alrialzo la benzina di 0,2entesimi a 1,399

euro/litro e il diesel di0,5 centesimi a 1,274euro/litro. Tamoil hamosso il solo diesel:+0,5 entesimi a 1,264euro/litro. Infine Totalha aumentato di 1,1centesimi la benzina a1,394 euro/litro e di 1,7entesimi il diesel a1,262 euro/litro.

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Sulla rete carburantiRaffica di rialzi sullarete carburanti. A inne-scare il giro è stata ve-nerdì scorso Agiptornata oggi a rimetteremano ai listini di ben-zina e diesel. La mossadel market leader non èrimasta isolata. Imme-diata infatti la rincorsadelle altre compagnie.Al momento la situa-zione che emerge dalmonitoraggio di quoti-

dianoenergia.it vedesulla benzina prezzi diriferimento che vannodall’1,342 €/l di Essoall’1,363 €/l di Agip.Sul diesel si passadall’1,185 €/l di Essoall’1,215 €/l di Agip.Prosegue intanto senzasosta l’impennata dellequotazioni dei prodottipetroliferi sui mercati in-ternazionali. Su basesettimanale, da lunedì a

lunedì, il prezzo PlattsCif Med della benzina10 ppm ha guadagnatocirca 80 $/ton, andandoa 734,50 $/ton. Quantoal diesel 10 ppm, sem-pre da lunedì a lunedì,il prezzo Platts Cif Medè aumentato di circa 57$ fino a 660 $/ton.

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DECRETO 10 settembre 2010

Sulla Gazzetta Ufficialen. 219 del 18 settembre2010 è stato pubblicatoil Decreto Ministerodello Sviluppo Econo-mico 10 settembre2010 recante “Lineeguida per l’autorizza-zione degli impianti ali-mentati da fontirinnovabili“.Le linee guida, già ap-provate mesi fa dallaConferenza Unificatainsieme al Conto Ener-gia 2011-2013, sonostate redatte con loscopo di superare laframmentazione nor-mativa del settore dellefonti rinnovabili, fa-cendo capo ad una di-sciplina unica, valida sututto il territorio nazio-nale.Si rende pertanto ne-cessario – si legge delDecreto – assicurare ilcoordinamento tra ilcontenuto dei piani re-gionali di sviluppoenergetico (PIEAR), ditutela ambientale e deipiani paesaggisticiper l’equo e giustocontemperamento deirilevanti interessi pub-blici in questione,anche nell’ottica dellasemplificazione proce-dimentale e della cer-tezza delle decisionispettanti alle diverseamministrazioni coin-volte nella proceduraautorizzatoria, ritenutoche le le linee guidanecessitano di un co-stante aggiornamento

in forma congiunta traStato, regioni ed entilocali nonché di un’atti-vita’ di integrazione,anche sulla scorta deirisultati del monitorag-gio sulla loro concretaapplicazione e che taleazione concorre ad unamaggiore efficacia dellestesse sul piano dellacelerità e semplifica-zione procedimentale edella mitigazione degliimpatti degli impianti sulpaesaggio e sull’am-biente.Il decreto disciplina ilprocedimento di auto-rizzazione degli impiantialimentati da fonti rinno-vabili, per assicurarneun corretto inserimentonel paesaggio, con par-ticolare attenzione pergli impianti eolici.“Con le Linee Guida ap-provate dalla Confe-renza Unificatavengono fornite regolecerte che favorisconogli investimenti e con-sentono di coniugare leesigenze di crescita e ilrispetto dell’ambiente edel paesaggio” affermail sottosegretario alloSviluppo Stefano Sa-glia, ma soprattuttoconsentono a tecnici eprofessionisti di avereun indicazione chiaradelle tipologie d’im-pianto, fonte per fonte,che possono accederea DIA e ad attività diedilizia libera.Le Linee Guida perònon tengono conto degli

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aggiornamenti norma-tivi introdotti con la ma-novra finanziaria (legge122 art. 49). La Segna-lazione Certificata d’ini-zio attività sostituisceinfatti la DIA (Denunciad’inizio attività), ma nonsi applica a tutte le tipo-logie di interventi, comechiarito in una recentenota interpretativa delMinistero della Sempli-ficazione. La SCIA in-fatti riguarda tutti gliinterventi finora soggettialla “dichiarazione di ini-zio attività” (Dia), anchenel caso dell’edilizia, ecioè manutenzionestraordinaria su partistrutturali, restauro, ri-strutturazione edilizia“leggera”, ma non si ap-plica invece agli inter-venti più rilevanti –soggetti al permesso dicostruire e alla Super-Dia – e cioè ristruttura-zioni “pesanti”,ampliamenti e nuovecostruzioni e presumi-bilmente nuovi impianti.Nel caso poi di preesi-stenti vincoli paesaggi-stici, ambientali eculturali, vale quanto ègià previsto per la Dia,e cioè la possibilità diacquisire in via preven-tiva il parere della So-printendenza e poipresentare al comunela segnalazione certifi-cata di inizio attività.

Linee guida per l'autoriz-zazione degli impianti ali-

mentati da fontirinnovabili

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Firmato il decreto attuativo

Bonus operativi dal 15 aprileVarato il decreto attuativo del dl incentivi, con una serie di novità. La principale, giàanticipata dal Sole24ore.com, riguarda le case eco-efficienti, che otterranno i contributida 5mila solo se si tratta di acquisto di immobili di nuova costruzione, da utilizzarecome prima abitazione. Per l'incentivo da 7mila euro nessuna modifica. Largo, poi, aInternet veloce per i giovani. Nel pacchetto entra un contributo fino a 50 euro per i gio-vani fra i 18 e i 30 anni per una nuova attivazione di banda larga.

ecco come cambiano gli incentivi

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Una precisazione relativaalla cilindrata riguardal'acquisto di un motocicloEuro 3, in cambio dellarottamazione di un moto-ciclo o di un ciclomotoreEuro 0 o Euro 1. Si puòacquistare un Euro 3 conmotore fino a 400 cc di ci-lindrata o con potenza nonsuperiore a 70 kw, rotta-mando contestualmentel'usato. Per l'acquisto dimotocicli elettrici o ibridinon è richiesta la rottama-zione.Il decreto attuativo è statofirmato oggi dal ministrodello Sviluppo economico,Claudio Scajola, di con-certo con il ministro del-l'Economia GiulioTremonti e con il ministrodell'Ambiente StefaniaPrestigiacomo. Il provve-dimento definisce le mo-dalità per la concessionedegli incentivi per com-plessivi 300 milioni. Gra-zie agli incentivi, ha dettoil ministro Scajola, favori-remo l'acquisto di prodottiinnovativi e a basso con-sumo energetico per più diun milione di famiglie, oltrea migliorare la sicurezzadel lavoro per agricoltori eimprese. Accedere allosconto sarà semplicis-simo: basterà una telefo-nata o un click delcomputer del rivenditore».Gli incentivi, che inizial-mente dovevano essereoperativi dal 6 aprile, par-tiranno dal 15 aprile, perdar modo ai venditori didocumentarsi sulla proce-dura. Al cliente sarà praticatouno sconto pari all'incen-tivo - a patto che il plafond

a disposizione della mi-sura non sia esaurito - di-rettamente dalnegoziante, al netto daeventuali sconti commer-ciali. Nella maggior partedei casi il bonus è con-cesso a fronte di rottama-zione del vecchio articolo.Arriva anche un call cen-ter di Poste italiane che in-formerà in consumatori ecomunicherà al venditorela capienza dell'incentivoall'atto della richiesta daparte del consumatore. Altra novità del decreto at-tuativo, rispetto alle notiziecircolate finora, interessale cucine componibili. Ilbonus, infatti, scatteràsolo se la nuova cucinasarà corredata da almenodue elettrodomestici adalta efficienza, scelti fra fri-gorifero/congelatore inclasse A+ e A++, forno inclasse A, piano cottura agas (se inserito) con di-spositivo di sorveglianzafiamma, lavastoviglie (seinserita) in classe tripla A.Attenzione: se gli elettro-domestici non rientranonelle classi energetiche adalta efficienza, il prezzo diacquisto comunque nonconcorre a formare il va-lore in base al quale vienecalcolato il contributo.Inuovi mobili devono ri-spettare le norme sul-l'emissione di aldeideformica e devono esserepredisposti per la raccoltadifferenziata.È saltato, invece, il venti-lato incentivo previsto perapparecchi a biomassa,che era pari al 20% delprezzo di acquisto, fino aun massimo di 380 euro

per chi sostituiva apparec-chi a biomassa privi dimarcatura Ce o con rendi-mento inferiore al 63%con caminetti e stufe alegna con rendimento cer-tificato pari o maggiore al75% e/o caminetti e stufea pellets con rendimentocertificato pari o superioreal 90 per cento. Niente dafare, dunque, su questofronte. Altra novità, invece, ri-guarda l'incentivo per ri-morchi e semirimorchi, suiquali erano circolate vocicontrastanti. Spetta unbonus di 1.500 euro, se sirottamano rimorchi conpiù di 15 anni di età esenza sistema di frenataAbs, a patto che si acqui-sti un nuovo rimorchio a ti-mone o ad assi centrali,categoria 04. Il bonus salea 2mila euro se oltre al-l'Abs, il nuovo rimorchioha anche sistemi di con-trollo elettronico della sta-bilità. Spettano, invece,3mila (senza Esp) o 4milaeuro (se il nuovo ha anchel'Esp) per l'acquisto di unsemirimorchio di categoria04 con Abs e contestualeradiazione di un semiri-morchio con più di 15 annie senza Abs.Per la nautica, oltre all'in-centivo sui motori fino amille euro, è stato anchevarato un bonus per scafida diporto. La norma pre-vede per il 50% del prezzodi acquisto, fino a un mas-simo di 200mila euro perazienda, un incentivo perl'acquisto di stampi per lalaminazione sottovuotodegli scafi da diporto do-tati di flangia perimetrale.

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I VANTAGGI GARANTITI DAL MARCHIO ERG:• RESTITUZIONE DEL DEPOSITO CAUZIONALE VERSATO• NESSUN COSTO DI ATTIVAZIONE• NESSUN INTERVENTO SUL CONTATORE O SUGLI IMPIANTI

Da oggi esiste la soluzione contrattuale di ERG Divisione Power & Gasche prevede un prezzo bilanciato di fornitura per l’energia elettrica.

ERG Divisione Power & Gas non applica alcun costo per l’attivazione e garantisce semprecontinuità di fornitura di energia elettrica. Non è richiesto il deposito cauzionale, né �deiussioneo altra garanzia di credito. Inoltre il pagamento delle fatture è comodo e veloce, alla �ne delmese successivo a quello di consumo.

LA SPESA PER L’ENERGIA ELETTRICA È IN CONTINUA CRESCITA?

numero verde 800 902 902 www.ergpg.it

ERGBILANCIATO

Che cosa cambia con la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica?Ci saranno vantaggi?Dal 1° luglio 2007 in Italia, come nel resto dell’UnioneEuropea, è scattata la completaliberalizzazione del mercato dell’energia elettrica. Questo significa che tutti possonoscegliere liberamente un nuovo venditore di elettricità o cambiare contratto, selezio-nando sul mercato libero l’offerta ritenuta più interessante e conveniente. Si tratta diuna scelta volontaria, non obbligata. Con la liberalizzazione,le imprese che vendono energia elettrica sono in concorrenza tra loro, così come losono le imprese produttrici.Una vivace e corretta competizione promuoverà una pluralità di offerte, con possibilibenefici in termini di prezzi e qualità di servizi o forniture.

Posso scegliere una nuova offerta?Sì. Grazie alla “liberalizzazione” del mercato, i consumatori acquistano il nuovo dirittoper una libera scelta: si può decidere in ogni momento di cambiare contratto o man-tenere ancora la fornitura alle condizioni fissate dall’Autorità, il cosiddetto servizio dimaggior tutela, disponibile solo per le famiglie e le piccole imprese (se connesse inbassa tensione, con meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 10milioni di euro).

Costa cambiare?Scegliere un nuovo contratto o un venditore non comporta spese, a condizione chelo stesso cliente non abbia già cambiato venditore nei dodici mesi precedenti: solo inquesto caso il distributore addebiterà un contributo fisso di 27 euro al venditore pre-scelto, che potrà a sua volta addebitarlo al cliente. Il contributo non è mai dovuto seil cliente intende tornare dal mercato libero al servizio di maggior tutela. Sul nuovocontratto è dovuta l’imposta di bollo (14,62 euro), in conformità alla normativa fiscale.

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I VANTAGGI GARANTITI DAL MARCHIO ERG:• RESTITUZIONE DEL DEPOSITO CAUZIONALE VERSATO• NESSUN COSTO DI ATTIVAZIONE• NESSUN INTERVENTO SUL CONTATORE O SUGLI IMPIANTI

Da oggi esiste l’opzione contrattuale di ERG Divisione Power & Gasche quali�ca la provenienza da fonti rinnovabili dell’energia.

ERG Divisione Power & Gas non applica alcun costo per l’attivazione e garantisce semprecontinuità di fornitura di energia elettrica. Non è richiesto il deposito cauzionale, né �deiussioneo altra garanzia di credito. Inoltre il pagamento delle fatture è comodo e veloce, alla �ne delmese successivo a quello di consumo.

AIUTARE L’AMBIENTECONSUMANDO LIBERAMENTE ENERGIA?

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È facile passare da un fornitore ad un altro?Sì. Per aderire ad una nuova offerta, basta stipulare il contratto con il fornitore pre-scelto: sarà lui ad inoltrare la richiesta di recesso al vecchio fornitore e ad occuparsidelle procedure necessarie ad attivare la nuova fornitura. Non va fatto alcun interventosugli impianti e sui contatori: cambia infatti solo la gestione commerciale e ammini-strativa della fornitura. Una volta completato il passaggio, sarà il nuovo fornitore adinviare le bollette. La continuità e sicurezza del servizio deve restare assicurata. L’im-presa di distribuzione, Autorità per l’energia elettrica e il gas che gestisce la rete elet-trica locale, rimane la stessa anche se si sceglie di cambiare il proprio fornitore.

Se cambio venditore rischio di pagare due volte gli stessi consumi?No. Quando si cambia venditore viene registrata una lettura del contatore, in modoche il vecchio venditore possa emettere la bolletta di chiusura del rapporto. L’ultimalettura viene utilizzata dal nuovo venditore come punto di partenza per conteggiare iconsumi ed emettere le nuove bollette.Nessun venditore può chiedere pagamenti per un servizio fornito da altri: in questocaso il cliente, se ha già pagato per errore, può farsi restituire l’intera somma maggio-rata degli interessi legali.

È possibile modificare le proprie scelte? E dopo quanto tempo?Chi ha scelto un nuovo venditore può sempre cambiare scegliendone liberamente unaltro, oppure tornare alle condizioni fissate dall’Autorità.L’Autorità ha fissato tempi favorevoli ai consumatori per esercitare il “diritto di recesso”che estingue un contratto: a un cliente domestico può essere chiesto al massimo unmese di preavviso per passare a nuovo venditore; per una piccola impresa il preavvisomassimo è di un mese quando sceglie per la prima volta di cambiare fornitore ed en-trare nel mercato libero, mentre è di tre mesi per tutti i cambi successivi.

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Tutte le forme di vita, nelsenso che noi attribuiamo aquesta parola, sono basatesu molecole che conten-gono quattro elementi fon-damentali, il CARBONIO,l'idrogeno, l'ossigeno el'azoto.Alla base di tutte le forme divita sta il ciclo del CARBO-NIO, cioe' la circolazionedell'elemento CARBONIOdall'atmosfera, alle acque,alle varie forme viventi equindi di nuovo nell'atmo-sfera o nel suolo.La circolazione del CAR-BONIO avviene attraversola utilizzazione dell'energiasolare: il ciclo del CARBO-NIO descrive, quindi, la cir-colazione della materia edell'energia nella biosfera,cioe' in tutte le parti del pia-neta in cui e' possibile lavita.Alla base del ciclo delCARBONIO sta la reazionedi combinazione, nei vege-tali, dell'ANIDRIDE CAR-BONICA presentanell'atmosfera con l'acqua -che e' presente nell'atmo-sfera, nei mari o nelle cel-lule dei vegetali (pianteverdi terrestre o alghe verdimarine) - con formazione dimolecole organiche e libe-

razione di ossigeno che vanell'atmosfera.L'energia per tale sintesi e'fornita dalla componentevisibile della radiazione so-lare; la reazione prende ilnome di FOTOSINTESIclorofilliana perche' av-viene in presenza di un pig-mento verde, la clorofilla,presente nelle cellule deivegetali.I primi prodotti della FOTO-SINTESI comprendono deicarboidrati, fra cui il gluco-sio.La FOTOSINTESI richiedecirca 39 kJ di energia so-lare per ogni g di CARBO-NIO "fissato"; riferendosialla formazione, nel pro-cesso, di glucosio(C6H12O6) si può dire, te-nendo conto dei pesi mole-colari, che nel glucosioviene cosi' "incorporata"energia solare in ragione dicirca 17 kJ/g, e tale e' infattiil POTERE CALORIFICOdel glucosio, cioe' l'energiache il glucosio libera bru-ciando, cioe' reagendo conossigeno con formazione diacqua e ANIDRIDE CAR-BONICA.Negli organismi fotosinte-tici, sia insieme alla rea-zione di fotosintesi, sia

quando viene a mancare laradiazione solare, si svolgela reazione inversa, dettarespirazione, che e' ap-punto una combustionebiologica: assorbendo l'os-sigeno dell'aria le molecoleorganiche si trasformano inANIDRIDE CARBONICA eacqua, con liberazione dienergia.Negli organismi fotosinteticila quantita' di materia edenergia "fissata" con la FO-TOSINTESI e' maggiore diquella "perduta" per respi-razione.Gli organismi fotosintetici,che "costruiscono" le pro-prie molecole da sostanzeinorganiche semplici comeANIDRIDE CARBONICA eacqua, prendono il nome diautotrofi o "produttori", unnome dato dai biologi delsecolo scorso e preso inprestito dal linguaggio del-l'economia.I vegetali costituiscono ilnutrimento di tutti gli altriesseri viventi che vengonochiamati eterotrofi, o, se-condo un termine preso an-cora in prestitodall'economia, "consuma-tori".

Il Ciclo del Carboniodi Giorgio Nebbia

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I consumatori, cioe' glianimali, traggono l'ener-gia necessaria per la lorovita dal processo di respi-razione, che consiste,come si e' gia' detto, nellareazione delle molecoleorganiche con l'ossigenodell'aria; si formano ANI-DRIDE CARBONICA eacqua che ritornano nel-l'atmosfera, con libera-zione di energia.Nei processi della vita ve-getale e animale si for-mano delle scorie,molecole organiche chesono degradate da altriorganismi, per lo piu' mi-crorganismi, detti decom-positori o detritivori, i qualitrasformano le sostanzeorganiche in ANIDRIDECARBONICA o in so-stanze inorganiche cherestano nelle acque o nelterreno.L'insieme dei rapporti fraproduttori, consumatori edecompositori costituiscela catena trofica o catenaalimentare, con vari livellitrofici.Gli animali che si nutronosoltanto di vegetali pren-dono il nome di consuma-tori primari; quelli che sinutrono di consumatoriprimari prendono il nomedi consumatori secondari.Attraverso le catene trofi-

che l'ANIDRIDE CARBO-NICA, la parte "mobile"del CARBONIO, passadall'atmosfera agli organi-smi autotrofi, a quelli ete-rotrofi e tornanell'atmosfera, trasfe-rendo energia attraversotutti gli esseri viventi.I processi di FOTOSIN-TESI e respirazione si ve-rificano anche nei laghi,mari e oceani. Fin dovearriva la radiazione solareesistono organismi pro-duttori fotosintetici, per lopiu' alghe verdi, che fis-sano l'ANIDRIDE CAR-BONICA presente nelleacque.Anche nei mari, comesulle terre emerse, sihanno delle catene trofi-che che comprendono,oltre ai produttori, consu-matori primari e secon-dari, e talvolta ancheconsumatori successivi, edecompositori.Talvolta il ciclo del CAR-BONIO e' corto, talvolta e'lungo o lunghissimo.Le spoglie degli organi-smi autotrofi cadono sulterreno o nelle acque equi vengono attaccate daidecompositori che tra-sformano il CARBONIOpresente nelle molecoleorganiche in ANIDRIDECARBONICA.

Una parte della materiaorganica presente negliorganismi autotrofi edeterotrofi o nelle loro sco-rie resta immobilizzatanel terreno e viene tra-sformata in materia orga-nica FOSSILE.Il processo e' lento apassa attraverso la for-mazione di acidi umici,poi di materiali chimica-mente complessi cheprendono il nome ditorbe; in tempi molto lon-tani (da 350 a 100 milionidi anni fa) le scorie e i re-sidui di materiali vegetalisi sono trasformati in car-boni fossili, miscele dimacromolecole ricche diCARBONIO, ma conte-nenti anche piccole quan-tita' di idrogeno, ossigenoe azoto, oltre ad altri ele-menti inorganici.Una parte delle scorie diorganismi eterotrofi, perlo piu' marini, sono statisepolti sotto rocce e ma-teriali alluvionali e si sonolentamente trasformati inidrocarburi, molecole ric-che di CARBONIO e idro-geno, con relativamentepiccole quantità di ossi-geno e azoto, costituentidei vari tipi di petrolio eGAS NATURALE.

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Sono da considerarsi ener-gie RINNOVABILI quelleforme di energia generateda fonti che per loro carat-teristica intrinseca si rige-nerano o non sonoesauribili nella scala deitempi umani. Sono fonti di energia chepossono permettere unoSVILUPPO SOSTENIBILEall’uomo, senza che si dan-neggi la natura e per untempo indeterminato. Si deve comunque ricor-dare che è ancora oggettodi discussione il fatto chesia realmente possibilesoddisfare tutto l’attualefabbisogno energetico delpianeta solo con il POTEN-ZIALE energetico prove-niente da fonte rinnovabile.

Secondo la normativa di ri-ferimento italiana, vengonoconsiderate “RINNOVA-BILI”: il sole, il vento, le ri-sorse idriche, geotermiche,le maree, il moto ondoso ela trasformazione in ener-gia elettrica dei prodotti ve-getali o dei rifiuti organici einorganici.

Pertanto rientrano nella ca-tegoria delle RINNOVABILIle seguenti energie:

• Energia idroelettricao Energia delle mareeo Energia del moto ondoso

• Energia geotermica

• Energia solareo Solare termico e termodi-namicoo Solare FOTOVOLTAICO

• Energia eolica

• Energia da biomasseo BIOCARBURANTI, Gas-sificazioneo Oli vegetalio Cippato

• Termovalorizzazione (in-cenerimento)o Combustibile derivato dairifiuti (CDR)o Dissociazione moleco-lare

E’ da notare che solo in Ita-lia viene considerata rinno-vabile totalmente l’energiaprodotta dalla termovaloriz-zazione laddove la UE con-sidera invece “rinnovabile”solo la parte organica deirifiuti, ovvero gli scarti ve-getali.

Le fonti RINNOVABILI ven-gono classificate in “fontiprogrammabili” e “fonti nonprogrammabili”, a secondache possano essere pro-grammate in base alla ri-chiesta di energia oppureno. In generale molte delle ti-

pologie di impianti alimen-tati da fonti RINNOVABILInon sono in grado di pro-grammare temporalmentela produzione di energiaelettrica in quanto la fonteutilizzata è di caratterealeatorio non determinabilemeccanicamente dipen-dendo direttamente dallecondizioni metereologi chenaturali (vento, sole e pre-cipitazioni) oppure dallespecifiche potenzialità geo-termiche dei siti.

Per questo motivo si usadire che alcune fonti RIN-NOVABILI non sono pro-grammabili in quanto nonrisulta possibile deciderequando produrre l’energiaelettrica come facciamoquando utilizziamo deicombustibili convenzionali(olio o gas di origine FOS-SILE). Gli esempi classici di im-pianti a fonti RINNOVABILInon programmabili sono gliimpianti eolici, fotovoltaici,idroelettrici ad acquafluente.

Le fonti RINNOVABILI inol-tre vengono classificate in“classiche”(idroelettrico egeotermia) e fonti RINNO-VABILI “nuove” (energiasolare, eolica e da BIO-MASSA).

FONTI RINNOVABILI

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Le fonti RINNOVABILIclassiche sono quelleche vengono sfruttate perla produzione di energiaelettrica fin dall’iniziodell’età industriale. Tra le più antiche si tro-vano certamente le cen-trali idroelettriche, chehanno il vantaggio diavere lunga durata. Inoltre le centrali idroelet-triche sono pulite ehanno poche emissioni. Per quanto concerne lecentrali geotermiche pos-sono funzionare 24 ore algiorno, fornendo un ap-porto energetico di basee nel mondo la capacitàproduttiva POTENZIALEstimata per la genera-zione geotermica è di 85GW per i prossimi 30anni. Tuttavia l’energia geoter-mica è accessibile sol-tanto in aree limitate delmondo, che includono gliStati Uniti, l’America cen-trale, l’Indonesia, l’AfricaOrientale, le Filippine el’Italia.

Il mercato per le tecnolo-gie delle fonti RINNOVA-BILI nuove è forte e increscita principalmente inpaesi come la Germania,la Spagna, gli Stati Unitie il Giappone. I sistemi di riscaldamentosolare sono tecnologie diseconda generazioneben conosciute e gene-

ralmente consistono dicollettori termici solari, unsistema fluidodinamicoper trasferire il calore dalcollettore al punto di uti-lizzo e un serbatoio o unacisterna per lo STOC-CAGGIO del calore perusi successivi. Tali sistemi possono es-sere usati per scaldarel’acqua domestica, quelladelle piscine o per riscal-dare ambienti. Negli anni ’80 e nei primianni ’90 la maggior partedei moduli fotovoltaici for-nivano energia elettricasoltanto per le regioniisolate, ma dal 1995 glisforzi industriali si sonoconcentrati in modo con-siderevole sullo sviluppodi pannelli fotovoltaici in-tegrati negli edifici e cen-trali allacciate alla reteelettrica. Attualmente la piùgrande centrale elettricafotovoltaica nel nordAmerica è quella pressola Nellis Air Force Base. Alcune delle RINNOVA-BILI di seconda genera-zione, come l’eolico,hanno molto POTEN-ZIALE e hanno già rag-giunto dei bassi costi diproduzione, comparabilicon quelli delle altre fontidi energia. Alla fine del 2006 la pro-duzione mondiale tramitegeneratori eolici è stata di74,223 megawatt e nono-

stante attualmente forni-sca meno dell’1% delfabbisogno mondiale,produce circa il 20%dell’elettricità in Dani-marca, il 9% in Spagna eil 7% in Germania. Il Brasile ha uno dei piùgrandi programmi perl’energia rinnovabile almondo, coinvolgendo laproduzione di BIOETA-NOLO dalla canna dazucchero e l’etanolo orafornisce il 18% del carbu-rante automobilistico. Come risultato il Brasileha recentemente rag-giunto la completa auto-sufficienza petrolifera.

Le tecnologie del futuroche sono ancora in corsodi sviluppo includono laGASSIFICAZIONE avan-zata delle biomasse, letecnologie di bioraffina-zione, le centrali solaritermodinamiche, l’ener-gia geotermica da roccecalde e asciutte e lo sfrut-tamento dell’energiadegli oceani. Tali tecnologie non sonoancora completamentetestate o hanno una com-mercializzazione limitata. Molte sono all’orizzonte epotrebbero avere un PO-TENZIALE comparabilealle altre forme energeti-che RINNOVABILI, madipendono ancora daldover attrarre adeguatiinvestimenti in Ricerca,

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L’ILLUMINAZIONE elet-trica è stata resa possibilecon l’avvento della lam-pada a incandescenza, in-ventata da Edison nel1879; il 27 gennaio del1880 l’inventore registrò ilbrevetto negli Stati Uniti edil 4 settembre del 1882Edison attivò il primo si-stema di DISTRIBUZIONEdell'energia al mondo, for-nendo 110 VOLT in COR-RENTE continua (DC) a59 utenti nella parte bassadi Manhattan, nei dintornidel suo laboratorio di PearlStreet. Inventore di grande e mul-tiforme ingegno con benoltre mille brevetti al suoattivo, Edison rimane ilvero protagonista dellastoria dell’ILLUMINA-ZIONE.

Dopo aver provato diversimateriali, Edison ottiene irisultati migliori con la fibradi bambù finché essa furimpiazzata dai filamenti ditungsteno di Coolidge; lesue lampadine venneromesse in commercio e uti-lizzate su larga scala.

L’energia elettrica modificaanche i mezzi di trasporto. A Firenze, Milano e Romasi costruiscono i primi si-stemi tranviari elettrici.

Ma anche il trasporto sustrada non sarebbe statopiù lo stesso.

Nel 1854 Eugenio Barsanti

e Felice Matteucci, brevet-tarono e costruirono ilprimo motore a combu-stione interna che abbiamai funzionato. Fin dal 1851 tra i due stu-diosi inizia, oltre che unrapporto di amicizia, unacollaborazione professio-nale nel campo tecnicoscientifico. Le prime esperienze fu-rono eseguite con un cilin-dro in ghisa munito distantuffo e di valvole chepermise di studiare gli ef-fetti del miscuglio deto-nante di ossigeno eidrogeno, aria e idrogeno,aria e gas luce. Questi esperimenti servi-rono anche a capire, oltreal comportamento dellostantuffo, il problema del-l’espulsione dei gas di sca-rico prodotti dallacombustione. L’accensione della miscelaavveniva o con scintillaelettrica o piccola fiam-mella di gas, soluzionequest’ultima presto abban-donata a favore dellaprima. Da tali esperimenti dedus-sero che laforza prodottadalla rapidacombustionedava una fortespinta allostantuffo, chenon arrivavaperò alla finedella corsa senon in duecasi: carica digas molto ele-vata – stan-tuffo il più

possibile libero durante lacorsa di andata. Notarono inoltre chequando lo stantuffo arri-vava a “fine corsa” ritor-nava poi spontaneamentee velocemente indietro. Dedussero quindi che ciòera dovuto alla condensa-zione dei gas che produce-vano un vuoto econclusero che era lapressione atmosferica afar si che il pistone tor-nasse indietro. Si trattava di un motoreverticale a stantuffo libero:lo scoppio, all’interno dellacamera di combustione,avveniva attraverso unamiscela di aria e gas illumi-nante; ciò proiettava il pi-stone in aria e per effettodella depressione che sigenerava all’interno del ci-lindro, lo stantuffo ridiscen-deva con un movimentocontrollato da uno specialedispositivo a dentiera. Attraverso questi procedi-menti, si compiva la cosìd-detta corsa motrice.

Ha inizio la storia dell’auto-mobile.

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