2015-12-09 | GFinance News

16
Periodico - Anno 01 - Numero 01 NOTIZIARIO DI FINANZA AGEVOLATA E OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE E IL TERRITORIO Investire in innovazione! SCOPRI CON NOI TUTTE LE RISORSE RICERCA E INNOVAZIONE La strategia delle Regioni per il 2014-2020. FOCUS su Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto pag. 7 Con il patrocinio dell’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano AGENDA DIGITALE Quali e quante risorse per l’ICT? I dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano pag. 11. GFINANCE News

description

.

Transcript of 2015-12-09 | GFinance News

Page 1: 2015-12-09 | GFinance News

Periodico - Anno 01 - Numero 01

NOTIZIARIO DI FINANZA AGEVOLATA E OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE E IL TERRITORIO

Investire in innovazione!SCOPRI CON NOITUTTE LE RISORSE

GFINANCE srl - Gruppo Impresavia F. Lippi 11 - 25134 Brescia (Italia)

t +39 030 2306904 - f +39 030 2306930info@gfi nance.it - www.gfi nance.it

RICERCA E INNOVAZIONE

La strategia delle Regioni per il 2014-2020.

FOCUSsu Lombardia,

Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto

pag. 7

SLIDEBOOK Come aumentare le possibilità di ottenere fi nanziamenti pubblici per la tua impresa

DOWNLOAD GRATUITOhttp://goo.gl/tKB8ya

Di fronte alla crisi finanziaria molte imprese hanno maturato la consapevolezza sia di dover adottare una precisa strategia per la raccolta delle risorse, sia di come la funzione finanza svolga un ruolo fondamentale nell’organizzazione aziendale.Abbinare strategie di fund raising di mercato con quelle di accesso a fondi pubblici può generare vantaggi competitivi e determinare possibilità d’investimento altrimenti precluse.

Più di 100 miliardi di euro di Fondi Strutturali per il nostro Paese, a cui si aggiungono le risorse dei programmi a gestione diretta dell’UE e le disponibilità d’interventi finanziari istituzionali come quelli supportati da BEI e Banche di sviluppo, evidenziano che le risorse esistono ma bisogna, come ogni rabdomante cercarle e organizzarsi per estrarle dalle fonti disponibili.

Di cosa parla questa presentazioneGrazie a questa presentazione scoprirai, tra le altre cose:• Perché ricorrere alla finanza pubblica• I vantaggi di scegliere un approccio strategico• Perché è fondamentale il check up aziendale• Uno strumento essenziale: la matrice di finanziabilità• I 6 fattori di successo del funding pubblico

GFINANCE conta oltre 25 anni di attività nel settore della fi nanza agevolata a fi anco delle imprese e della pubblica amministrazione. Offre la propria consulenza per il reperimento di risorse fi nanziarie e di fondi pubblici, con l’attivazione e la gestione di strumenti regionali, nazionali e comunitari di fi nanza agevolata. Fornisce la propria assistenza dallo studio di fattibilità, alla presentazione e gestione delle pratiche di fi nanziamento, accompagnando il cliente lungo tutto l’iter della richiesta di agevolazione.

CHIAMACI ORA030 230 69 04

Con il patrociniodell’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano

AGENDA DIGITALEQuali e quante risorse per l’ICT? I dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano

pag. 11.

GFINANCE News

Page 2: 2015-12-09 | GFinance News

2

GRUPPO IMPRESA non assume alcuna responsabilità derivante dalla riproduzione e/o utilizzo da parte di terzi di materiale contenuto nella presente pubblicazione.

GFINANCE NEWS

Tribunale di Brescia - n. 18/2015 del 03/11/2015anno 1 – numero 1

Editore: GRUPPO IMPRESA s.r.l. - via Lippi, 11 – BresciaRI BS 03296320173Direttore responsabile: Marco NicolaiTiratura: 5.500 copieChiuso in redazione il 27/11/2015

Impaginazione e stampa: Tipografia Camuna SpA - BresciaStampato su carta Riciclata 100%Brevetto Philip Borman ItaliaEdizione digitale: server provider BT Italia SpA

Coordinamento redazionale: Elisa Rizzi

Hanno collaborato a questo numero: Marco Bortoli, Stefano Galuppini, Andrea Girelli, Marco Nicolai, Elisa Rizzi, Marco Tabladini.

Fotografie: Fotolia – Pixabay.com©Tatiana Shepeleva – Fotolia, ©Ra2 Studio – Fotolia, ©vege – Fotolia, ©jarmoluk – Pixabay.com, ©DarkoStojanovic – Pixabay.com, ©edar – Pixabay.com, ©Magnascan – Pixabay.com

Si ringrazia l’Osservatorio Agenda Digitale del Politec-nico di Milano.

SommarioEDITORIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3FATE RICERCA? CI SONO LE RISORSE PER VOI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5SCEGLIERE LA GIUSTA AGEVOLAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5DALL’EUROPA 16 MILIARDI DI EURO PER CHI INVESTE IN INNOVAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6PROGETTI EUROPEI CON UN “MARCHIO DI ECCELLENZA” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6FOCUS REGIONI: LA STRATEGIA PER L’INNOVAZIONE REGIONALE NEI PROSSIMI 7 ANNI . . . . . . . 7

Emilia – Romagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7Piemonte E Veneto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8Lombardia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

SPECIALE “OSSERVATORIO AGENDA DIGITALE DEL POLITECNICO DI MILANO” . . . . . . . . . . . . . . . . 11Agenda digitale. Quali risorse? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12Finanziare l’agenda digitale: le risorse nazionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Focus: i bandi nazionali per l’ICT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14Focus: i bandi europei per l’ICT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

SLIDEBOOK . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

PROSSIMI APPUNTAMENTI

Page 3: 2015-12-09 | GFinance News

3

Editoriale

L e imprese italiane investono in ricerca consapevoli di come ciò possa garantire competitività e nuove quote di mercato, e lo fanno con metodo e lungimiranza. Le

ultime analisi evidenziano come infatti aumenta l’impegno e la consapevolezza nel campo della ricerca e sviluppo in particolar modo per le imprese di piccola-media dimensione. Le imprese non adottano, però, lo stesso impegno nel reperimento degli strumenti finanziari per supportare questa attività di ricerca, trascurando le mille opportunità offerte da contributi, finanziamenti agevolati, agevolazioni fiscali che le Istituzioni Italiane e quelle Comunitarie mettono a disposizione.

Le sole risorse dell’Unione Europea, gestite dal Governo e dalle Regioni italiane e per il settennio 2014-2020 dedicate all’obiettivo tematico 1 “Ricerca sviluppo tecnologico e innovazione”, ammontano rispettivamente a 1,6 e 4,1 miliardi di euro. Le risorse direttamente gestite dalla Commissione sui programmi di ricerca ammontano a poco più di 80 miliardi di euro per il settennio in corso che valgono per il nostro Paese, anche ammettendo che l’Italia mantenga le attuali performance nel “catturare” risorse comunitarie, altri 2,6 miliardi di euro. A queste risorse, sempre volendo riferirci al budget comunitario, bisognerebbe aggiungere tutte le risorse di altri obiettivi e programmi non esclusivamente dedicate alla ricerca ma che la possono ricomprendere. Ma le risorse Ue non evadono tutte le disponibilità per queste politiche, poiché si debbono considerare anche le risorse nazionali e regionali a valere sui propri bilanci. GFinance ha monitorato, pur riferendosi esclusivamente agli interventi più significativi, altri 3,4 miliardi di euro disponibili per l’anno in corso. Penso che l’esercizio proposto evidenzi che non mancano le risorse: i pesci ci sono bisogna saperli pescare.

Organizzarsi per questo funding strategico, che alimenta il futuro delle nostre imprese, non è sicuramente un esercizio estemporaneo, come, del resto, tutti quelli volti a rendere efficienti ed efficaci le funzioni aziendali. Poiché nel medio termine il tema ricerca ha mantenuto e manterrà la sua pervasività non penso si possa dubitare sull’utilità di questo impegno organizzativo. Se qualcuno dubitasse sul permanere di questa priorità nelle politiche pubbliche consiglio di analizzare la distribuzione per obiettivo delle risorse erogate nei periodi 2002-2003 e 2011-2012, rilevate dall’“Osservatorio MET”, ciò permetterà di constatare che la ricerca è passata da una quota del 14,1% ad una quota del 49,8%, così che oggi la metà delle risorse pubbliche sono impegnate a favore della ricerca e dell’innovazione.

Non bisogna quindi esitare e attrezzarsi per fruire delle diverse agevolazioni di cui si è dato riscontro e come nel rapporto con gli intermediari finanziari nel trattare prodotti sempre più sofisticati, anche il rapporto con le istituzioni pubbliche e l’utilizzo dei nuovi modelli d’intervento, anch’essi sempre più complessi e articolati, richiede che ci si doti di competenze specifiche, di una organizzazione dedicata e di una assistenza specialistica

Page 4: 2015-12-09 | GFinance News

4

esterna. Le imprese trascurano, o sottostimano, come l’accesso a fondi pubblici non possa essere ottenuto con un approccio improvvisato, episodico e per vie sperimentali, salvo non vogliano rassegnarsi a raccogliere poco, con costi e appesantimenti procedurali, che spesso compromettono i vantaggi che si potrebbero conseguire. Gli esiti di quest’improvvisazione sono evidenti se si guarda il tasso di successo, degli imprenditori del nostro paese nell’accedere alle risorse dell’Unione Europea, il più basso d’Europa (8% contro 12% dei tedeschi e 14% degli spagnoli), e questo nonostante le istanze delle imprese italiane siano più numerose di quelle d’altri Paesi.

La dimensione delle nostre imprese spesso pregiudica la convenienza ad una organizzazione interna ma l’offerta di strutture specializzate come GFinance fa proprio di questo target d’impresa il cliente per cui essere maggiormente utili e per questo si è organizzata (si veda lo slide book sul sito di GFinance: Come aumentare le possibilità di ottenere finanziamenti pubblici per la tua impresa).

Monitorare tutti i progetti d’impresa e riconciliare le attività previste da questi progetti con le opportunità della “finanza agevolata” continuamente mappate è il primo passo, costruire una matrice di finanziabilità e selezionare le varie misure agevolative pianificandone la candidatura il secondo. La premessa per evadere queste attività senza appesantimenti e con efficacia sta nello scegliere operatori che abbiano anni di esperienza, richiedere che seguano la candidatura e tutte le fasi post aggiudicazione compresi i controlli, che sono sempre più pervasivi, oltre che pretendere che il consulente sia assicurato per ogni rischio professionale. Pescare è un’arte, la perizia garantita dall’esperienza e l’attrezzatura adeguatamente selezionata non sono di tutti, diffidate da chi vi offre pesci e affidatevi a chi vi propone la canna da pesca e vi insegna ad usarla. Oltre 33.000 sono i progetti di ricerca che hanno beneficiato di aiuti solo dai fondi strutturali e questa è l’evidenza che chi si organizza con professionalità può ottenere queste agevolazioni. Questo breve notiziario ha il pregio di evidenziare le principali opportunità, per chi ha un prodotto innovativo o una innovazione di processo o, ancora per chi semplicemente innova da un punto di vista organizzativo, perché chiunque possa essere tra queste imprese.

Marco Nicolai

Docente Universitario di Finanza Straordinaria presso l’Università degli Studi di Brescia, Consulente e formatore GFinance S.r.l., Già Presidente di Finlombarda S.p.A., selezionato dalla Commissione Europea per il “Fi.compass expert group”, gruppo di esperti per la piattaforma di consulenza sugli Strumenti Finanziari , consulente e ricercatore per l’area finanza privata e pubblica (Ministeri, Regioni, Enti locali e istituzioni pubbliche), Associazioni (ABI, ANCI) e singoli operatori. Assiste inoltre amministrazioni territoriali in tema di finanza strutturata e segue il progetto Smart City per la parte finanziaria, nell’ambito del programma EPAS. Editorialista sui temi afferenti la finanza è autore e curatore di diverse pubblicazioni in materia economico finanziaria tra cui: “Partenariato Pubblico Privato e Project Finance- come uscire dalla crisi”, Anno 2015, Maggioli Editore; “Gli strumenti di finanza innovativa per le città nelle politiche di coesione” in “Politiche di coesione e questione urbana – Programmi e strumenti di finanziamento per lo sviluppo delle città”, Anno 2015, Carocci editore.

Page 5: 2015-12-09 | GFinance News

5Ricerca

FATE RICERCA? CI SONO LE RISORSE PER VOI

Nel nostro vissuto quotidiano le PMI, investono in innovazione e ricerca più di quanto non rivelino le statistiche, e più di quanto la crisi potrebbe far pensare. L’impegno nell’innova-zione e nella ricerca è, per la sensibilità degli imprenditori, una condizione imprescindibile per la competitività dell’impresa e per il mantenimento della propria posizione sul mercato. Molte volte nonostante questo convincimento, gli investimenti sono penalizzati dalla carenza di risorse finanziarie e dall’incapacità di cogliere le opportunità di finanziamento messe a disposi-zione dal pubblico, a livello regionale, nazionale e comunitario. Manca la consapevolezza di quan-to la ricerca sia la priorità, per eccellenza, della politica industriale nazionale e comunitaria. I fondi pubblici disponibili possono finanziare moltissime attività per creare o per migliorare prodotti e processi produttivi, come ad esempio: studi di fattibilità, progettazione, inge-gnerizzazione dei prototipi, test di laboratorio e sul campo e brevettazione. GFinance mappa quotidianamente tutti gli interventi di finanza agevolata e di alcuni di questi vi vogliamo dare evidenza, disponibili a valutare le vostre più specifiche esigenze.

SCEGLIERE LA GIUSTA AGEVOLAZIONE

Non esiste uno strumento migliore degli altri senza una valutazione di ammissibilità, per lo meno, in base alle caratteristiche della società proponente, del suo status giuridico, econo-mico finanziario e organizzativo-gestionale (forma societaria, dimensione, settore, capacità di creare aggregazioni, …) e del progetto da finanziare (livello di innovazione, i tempi di re-alizzazione, le attività e i costi connessi,..). Non ci si può affidare allo strumento finanziario conosciuto senza mappare di tutti gli incentivi e scegliere quello più adeguato alle proprie esigenze. La matrice di finanziabilità (MF), che normalmente realizziamo per i nostri clienti, serve per verificare la coerenza tra soggetti proponenti e i loro progetti con le fonti di finan-ziamento pubblico, e quindi la fruibilità delle risorse pubbliche. Serve per pianificare le at-tività evitando dispendi inutili, aggravi della gestione ordinaria e ritardi nella presentazione dei progetti. Muoversi in anticipo è un vantaggio su tutti gli altri proponenti e permette di costruire proposte qualitativamente più adeguate Sul nostro sito trovate la guida su “Come aumentare le possibilità di ottenere finanziamenti pubblici per la tua impresa” e potete richiedere una valutazione dei vostri programmi e dei vostri progetti. Comunque non vo-gliamo mancare di segnalarvi le misure più interessanti:

Credito di imposta Ricerca 2,4 mld di €Per gli investimenti in ricerca in azienda e in collaborazione con le Università

L’agevolazione consiste in un credito d’imposta pari al 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nel triennio precedente. Per le spese relative al personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo e per i costi della ricerca extra muros, il credito d’imposta spetta in misura maggio-re, pari al 50 per cento delle medesime.

Attivo dal 2015-2019

Brevetti+ 2 30 mln di €Per la valorizzazione economica dei brevetti frutto della ricerca pubblica e privata

L’intervento è aperto non solo alle micro, piccole e medie imprese ma anche agli spin-off universitari che presentano progetti per la valorizzazione economica di un brevetto rilascia-to dopo il 01/01/2013 (01/01/2012 per gli spinoff). È prevista la concessione di un contribu-to a fondo perduto fino a un massimo di 140.000 euro.

Aperto

Page 6: 2015-12-09 | GFinance News

6 Ricerca

Patent Box 145,5 mln di €È il regime opzionale di tassazione agevolata per l’utilizzo dei beni di proprietà industriale.

Il provvedimento prevede l’esclusione dalla formazione del reddito complessivo di una per-centuale (pari, a regime, al 50 per cento) dei redditi derivanti dall’utilizzo e/o dalla cessione di opere dell’ingegno, da brevetti industriali, da marchi d’impresa funzionalmente equivalen-ti ai brevetti, nonché da processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.

Attivo dal 2016 al 2019

DALL’EUROPA 16 MILIARDI DI EURO PER CHI INVESTE IN INNOVAZIONE

Per il biennio 2016-2017 ci sono 16 miliardi di euro a disposizione dei progetti di ricerca eu-ropei a valere sul Programma Horizon 2020.Il sostegno è diretto a una serie di iniziative trasversali: l’ammodernamento dell’industria manifatturiera europea (1 miliardo di euro); le tecnologie e le norme per la guida automa-tica (più di 100 milioni di euro); internet degli oggetti (139 milioni di EUR) per sostenere la digitalizzazione delle industrie dell’UE; Industria 2020 e l’economia circolare (670 milioni di euro) per sviluppare economie forti e sostenibili; città intelligenti e sostenibili (232 milio-ni di euro) per migliorare l’integrazione delle reti ambientali, digitali, dei trasporti e dell’e-nergia negli ambienti urbani dell’UE. Il programma copre nel complesso quasi 600 differenti temi, quasi un centinaio le call aper-te, 52 per il solo 2016. Manifatturiero, energia&ambiente, sanita e Welfare, ICT sono tut-ti ambiti d’intervento.

PROGETTI EUROPEI CON UN “MARCHIO DI ECCELLENZA”

La Commissione europea ha lanciato nel mese di ottobre l’iniziativa “Seal of Excellence”, un marchio di qualità da assegnare ai progetti innovativi più promettenti presentati nell’am-bito di Horizon 2020, e in particolare dello “Strumento per le PMI”.Il marchio verrà assegnato a quei progetti che, pur avendo ricevuto una valutazione al di so-pra della soglia di qualità, non sono stati finanziati per mancanza di budget. Regione Lombardia ha anticipato l’iniziativa comunitaria avviando nel 2014 una misura a supporto delle PMI lombarde che hanno superato la fase 1 dello Strumento per le PMI e che è diventata un “case study” europeo.Fra i progetti finanziati dalla Regione Lombardia - e che hanno ottenuto il marchio di eccel-lenza europeo “Seal of Excellence” - vi è il progetto di Prophos Chemicals-Italy presenta-to con l’assistenza tecnica di GFINANCE.

“We submitted to Phase 1 of the SME Instrument our project proposal aim-ing at recovering exhausted extinguishing powder through an eco-innova-tive process able to extract noble components to use in agriculture and other sectors. Although we passed a very competitive selection - we didn’t get funded. We were a bit disappointed but thanks to EUR 25,000 fund-ing support from Lombardy region we were able to quickly go ahead with our idea and we are now submitting Phase 2”. (William Grandi, Director of Prophos Chemicals-Italy)

È attesa entro la fine del 2015 la nuova edizione del Bando Ricerca e Inno-vazione che consentirà alle piccole e medie imprese lombarde di ottene-re voucher di importo variabile a copertura dei costi sostenuti per predi-sporre le candidature a programmi europei come Horizon 2020 e COSME.

Page 7: 2015-12-09 | GFinance News

7Ricerca

FOCUS REGIONI: LA STRATEGIA PER L’INNOVAZIONE REGIONALE NEI PROSSIMI 7 ANNI

La Smart specialization strategy (S3) è la strategia voluta dalla Commissione europea, per definire le priorità tecnologiche verso cui indirizzare i fondi del Por Fesr 2014-2020 di cia-scun territorio. Tutte le Regioni hanno individuato la propria Smart Specialisation Strategy, con l’obiettivo di valorizzare i vantaggi competitivi e le specializzazioni tecno-logiche più coerenti con il potenziale di innovazione regionale.

Perché è importante?Tutti i bandi regionali da qui al 2020 fa-ranno riferimento alle aree tecnologiche della S 3. Gli innovatori sono chiamati a sviluppare le proprie idee in tali ambiti prioritari per lo sviluppo della competi-tività regionale.

Emilia – Romagna

Il POR FESR 2014/2020 ha una dotazione finanziaria pari a 481 Meuro, per l’Innovazione e ricerca 140,5 Meuro (pari al 29% della dotazione complessiva).Sono 5 gli ambiti di specializzazione intelligente su cui si incentra la strategia regionale:

1. Agroalimentare 2. Meccanica-meccatronica3. Industrie della salute e del benessere4. Industrie creative 5. Edilizia

LE MISURE DEL POR

67,8 mln Sostegno alle imprese per:• l’impiego di ricercatori• l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale• valorizzazione economica dell’innovazione• attività collaborative di R&S• sviluppo di nuove tecnologie sostenibili e nuovi prodotti

54,5 mln Azioni di sistema per il sostegno alla partecipazione degli attori dei territori a piattaforme di concertazione e reti nazionali di specializzazione tecnologica e a progetti finanziati con altri programmi europei

Realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo su aree tematiche di rilievo ed applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione della S3

Page 8: 2015-12-09 | GFinance News

8 Ricerca

Piemonte

Il POR FESR 2014/2020 ha una dotazione finanziaria pari a 965 Meuro, per l’Innovazione e ricerca 355 Meuro (pari al 37% della dotazione complessiva).Sono 5 gli ambiti di specializzazione intelligente su cui si incentra la strategia regionale: 1. Aerospazio 4. Meccatronica2. Automotive 5. Made In3. Chimica verde

Bando Piattaforma Fabbrica Intelligente 39,2 mln di euro

L’iniziativa è rivolta a raggruppamenti e aggregazioni di piccole e medie imprese, grandi imprese e organismi di ricerca, che sul territorio pie-montese, intendano sviluppare in forma collaborativa, progetti di ricer-ca industriale e sviluppo sperimentale sul tema Fabbrica intelligente. È prevista la concessione di una forma di agevolazione mista, contri-buto a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato fino al 60% delle spese ammissibili per le piccole e imprese e fino all’80% per gli organismi di ricerca. Le domande devono essere presentate entro

e non oltre il 25 gennaio 2016.

LE MISURE DEL POR

68 mln Introduzione di innovazioni tecnologiche, di prodotto/processo, organizzativa.

114 mln Sostegno alle attività collaborative di ReS

100,4 mln Supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo su aree tematiche di rilievo

Veneto

Il POR FESR 2014/2020 ha una dotazione finanziaria pari a 598 Meuro, per l’Innovazione e ricerca 103 Meuro (pari al 18% della dotazione complessiva).Sono 4 gli ambiti di specializzazione intelligente su cui si incentra la strategia regionale: 1. Smart Agrifood, 3. Sustainable Living2. Smart Manufacturing, 4. Creative Industries.

LE MISURE DEL POR

18 mln Sostegno a progetti di ricerca alle imprese che prevedano l’impiego di ricercatori presso le imprese

7 mln Sostegno per l’acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale delle imprese

40 mln Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi

19 mln Creazione e consolidamento di start-up innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e alle iniziative di spin-off della ricerca.

Le imprese e i cen-tri di ricerca piemon-tesi hanno tempo fi-no al 25 gennaio per partecipare al Bando Fabbrica Intelligente!

Page 9: 2015-12-09 | GFinance News

9

Lombardia

Il sistema produttivo lombardo è tuttora uno dei più sviluppati in Italia ed in Europa: alla fi-ne del 2014 erano attive poco meno di 813.000 imprese (Infocamere, 2015), circa 8,1 impre-se ogni 100 abitanti.La sola regione Lombardia contribuisce al 2,61% dell’intero PIL comunitario e al 21% di quel-lo nazionale (Infocamere, 2015).Regione Lombardia, attraverso la propria strategia S3, ha l’obiettivo di disegnare una “tra-iettoria integrata” di sviluppo del proprio territorio, con l’individuazione delle risorse/com-petenze e del potenziale innovativo, la selezione di priorità, in termini di settori produttivi, di ambiti tecnologici, su cui concentrare gli investimenti.Il POR FESR 2014/2020 ha una dotazione finanziaria pari a 970 Meuro, per l’Innovazione e ri-cerca 349 Meuro (pari al 36% della dotazione complessiva).Sono 7 gli ambiti di specializzazione intelligente su cui si incentra la strategia regionale: 1. aerospazio2. agroalimentare3. eco-industria4. industrie creative e culturali5. industria della salute6. manifatturiero avanzato7. mobilità sostenibile

Collaborazione fra imprese e centri di ricerca 190 mln

La nuova linea di finanziamento per le aggregazioni fra micro, piccole e me-die imprese e centri di ricerca metterà a disposizione ben 190 milioni di eu-ro, di cui metà a fondo perduto.L’obiettivo è sostenere le attività di ri-cerca e sviluppo per lo sviluppo di nuo-ve tecnologie sostenibili, di nuovi pro-dotti e servizi realizzate in collabora-zione con un partner tecnico-scienti-fico.I progetti dovranno essere presentati in partenariati composti da mPMI an-che in collaborazione con Organismi di ricerca e/o Grandi Imprese.L’agevolazione concessa per ogni singolo progetto - che dovrà avere durata massima di 24 mesi dall’approvazione - non potrà essere superiore a 2 milioni e sarà così articolata: contri-buto a fondo perduto per gli organismi di ricerca e una combinazione di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato per le imprese.

Il bando 2015 aprirà a brevissimo con una dotazione di 120 milioni di euro.Pensaci subito!

Chiama ora 030 2306904

Ricerca

Page 10: 2015-12-09 | GFinance News

10 Ricerca

Linea Ricerca e Innovazione - FRIM FESR 30 mln

Regione Lombardia promuove l’innovazione di prodotto e di processo con un Fondo da 30 milioni di euro riservato alle Piccole e Medie Imprese.Il Fondo sostiene progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione di pro-dotto e/o di processo nell’ambito delle 7 aree di specializzazione.Possono essere finanziate le spese riferite a:• personale, ovvero ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario; • costi di ammortamento relativi ad impianti, macchinari e attrezzature; • costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti acquisiti;• materiali; • spese generali.

Perché è vantaggioso?

• Il finanziamento è al tasso 0,5% anno• Copre il 100% delle spese ammesse• Fino a 1 milione di euro massimo• Non richiede garanzia• È sempre possibile presentare domanda

Smart & Fashion Design 15 mln

L’intervento si rivolge ad aggregazioni composte da almeno 3 soggetti tra imprese dei com-parti servizi, commercio e manifatturiero, in partnership tra loro o, facoltativamente, con organismi di ricerca e Università.Prevede un contributo a fondo perduto per progetti di sviluppo sperimentale, innovazione e divulgazione dei risultati nei seguenti ambiti: eco-industria, industrie creative e culturali, industria della salute, manifatturiero avanzato, mobilità sostenibile e Smart Cities and Com-munities.

LE MISURE DEL POR

Acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale delle imprese

Valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento dell’industrializzazione dei risultati della ricerca

Azioni di sistema per il sostegno alla partecipazione degli attori dei territori a piattaforme di concertazione e reti nazionali di specializzazione tecnologica, e a progetti finanziati con altri programmi europei per la ricerca e l’innovazione (come Horizon 2020)

Page 11: 2015-12-09 | GFinance News

11Agenda digitale

Con il patrocinio dell’Osservatorio Agenda Digitale – Politecnico di Milano

SPECIALE: OSSERVATORIO AGENDA DIGITALE DEL POLITECNICO DI MILANO

Anche quest’anno GFinance ha partecipato alla realizzazione del Rapporto annuale dell’Osservatorio mappando le agevolazioni pubbliche e stimando le risorse disponibi-li per l’Agenda Digitale.Agenda Digitale significa riforma e rilancio del Paese. Fare Agenda Digitale vuol dire usare le tecnologie digitali per ripensare l’organizzazione della Pubblica Amministrazione, ridurne i costi e trasformarla da freno all’economia a strumento di politica industriale per la crescita e la competitività. Fare Agenda Digitale vuol dire spingere le imprese e i cittadini ad adotta-re gli strumenti digitali, come prima opzione per avere maggiore facilità di accesso a infor-mazioni e servizi. Fare Agenda Digitale vuol dire favorire la nascita di nuove imprese capaci di creare ricchezza e occupazione grazie alle nuove opportunità offerte dal digitale.L’Osservatorio Agenda Digitale è stato avviato dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano nel 2012, capitalizzando un’esperienza decennale di ricerca sulle implicazioni manageriali dell’innovazione digitale nel nostro Paese.L’Osservatorio ha negli anni sviluppato uno spazio qualificato e stabile per un confronto e lo sviluppo di un dialogo informato tra il mondo delle Imprese e quello della Politica, del Go-verno e della PA, finalizzato a comprendere problemi, opportunità e possibili soluzioni rela-tive all’attuazione dell’Agenda Digitale nel nostro Paese.“Le principali classifiche europee ci vedono ancora fanalino di coda, con molti ritardi da col-mare nei confronti dei Paesi più avanzati. Nonostante i risultati deludenti ci si rende però conto – ci spiega Luca Gastaldi Direttore dell’Osservatorio Agenda Digitale - come nell’ul-timo anno siano stati finalmente fatti molti passi nella giusta direzione, ponendo le basi per una più efficace attuazione dell’Agenda Digitale”. Lo sblocco dei fondi strutturali, l’appro-vazione della Riforma della PA e della Buona Scuola, l’avvio di una commissione regionale ad hoc e, altra nota positiva, l’Industria del digitale che torna a crescere. Ecco perché il convegno di presentazione dei risultati della ricerca di quest’anno titola “Agen-da Digitale, niente più alibi”. Ci sono le condizioni giuste per passare all’azione.Dopo aver lavorato sull’indicazione delle priorità e dei benefici possibili della digitalizzazio-ne, e sui modelli di governance per un’attuazione informata e partecipata, l’Osservatorio quest’anno ha prodotto evidenze, modelli, strumenti e proposte che facilitino e accompagni-no al meglio la trasformazione digitale dell’Italia.Sono 4 i filoni chiave in cui è concentrata l’attività dell’Osservatorio:• Finanziamenti per l’Agenda Digitale (di cui parleremo nelle prossime pagine).• Procurement pubblico di innovazione digitale.• Attuazione dell’Agenda Digitale.• Agende Digitali regionali.La Ricerca 2015 – presentata lo scorso 26 novembre a Roma - è stata basata su un’intensa ana-lisi empirica che ha coinvolto oltre 150 attori tra referenti del mondo delle istituzioni, della Politica, della PA centrale e locale, e delle imprese.

Page 12: 2015-12-09 | GFinance News

12 Agenda digitale

AGENDA DIGITALE. QUALI RISORSE?

Quali e quante sono le risorse a disposizione per l’attuazione della strategia per la Banda ul-tralarga e l’Agenda Digitale? Rispondere è sempre più difficile perché la progressiva compressione delle risorse allocate dallo Stato agli enti locali ha orientato questi ultimi a fare sempre più affidamento sui fon-di comunitari. La quantificazione di tali risorse è stata realizzata dal prof. Marco Nicolai che si è occupa-to nell’ambito dell’Osservatorio dell’Agenda Digitale dell’analisi dei Fondi europei a gestio-ne diretta e indiretta.Nel periodo di programmazione 2014 -2020 saranno disponibili 2,6 mld € per l’attuazione dell’Agenda Digitale grazie a fondi europei a gestione diretta (es. Horizon 2020), di cui è ragionevole pensare che l’Italia riesca a catturarne circa l’8,5%. Il 38% di questi fondi è de-stinabile all’attuazione dell’Agenda Digitale, per un totale all’anno di circa 367 milioni di €.A tali risorse è necessario aggiungere quelle dei fondi a gestione indiretta, ovvero il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), il Fondo sociale Europeo (FSE) e il Fondo europeo Agri-colo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), i 74 Programmi Operativi (PO) e dei due PO nazionali.Dal 2014 al 2020 ben 2,7 mld € delle risorse allocate su FESR e FSE saranno specificatamen-te disponibili per l’attuazione dell’Agenda Digitale. È più della media europea (5,7% delle risorse disponibili contro il 4,2%). Si possono, inoltre, allocare altri 5,8 mld € sui fondi FESR e FSE ma è necessario includere investimenti in digita-le nei programmi operativi di altri obiettivi tematici. A questo budget vanno poi aggiunti 372 mln € che sono previsti nell’ambito FEASR specificatamente per questi progetti.Le risorse fruibili sono pari a 2,1 mld €, gestite a livello regionale, in misura prevalente per le Regioni meno sviluppate, mentre a livello nazionale sono 604 mln € a valere su 4 PON, valori tutti comprensivi della quota comunitaria e del cofinanziamento nazionale.Delle risorse complessivamente disponibili per l’attuazione dell’Agenda Digitale circa il 50% è dedicato alla banda ultralarga (53% delle risorse regionali e 38% di quelle nazionali).Le Regioni, con l’esclusione della Provincia autonoma di Trento, la Valle d’Aosta, Molise e il Friuli prevedono un impegno di risorse dedicato alla Banda ultralarga differenziato rispetto alle risorse disponibili.

La stima delle risorse per l’Agenda Digitale

Banda Larga 1,3 mld € Agenda Digitale 1,4 mld €

Page 13: 2015-12-09 | GFinance News

13

FINANZIARE L’AGENDA DIGITALE: LE RISORSE NAZIONALI

L’indagine, promossa dal gruppo di lavoro di GFINANCE coordinato da Marco Tabladini, ha censito anche le risorse nazionali individuando 22 provvedimenti che in varia misura sono potenzialmente utilizzabili per il finanziamento di progetti e investimenti afferenti ai temi dell’agenda digitale.Il periodo di riferimento è quello che insiste sull’anno 2015, includendo sia i provvedimenti ufficializzati sul finire del 2014 ma con risorse disponibili nell’anno successivo, sia i provve-dimenti 2015 non ancora esecutivi o con risorse allocate negli anni successivi.Complessivamente sono state censite risorse disponibili nel 2015 per oltre 13 Miliardi di Euro, in molti casi si tratta tuttavia di stanziamenti per più anni. La disponibilità di risorse di livello nazionale per finanziare l’AD è significativa ma per più del 50% deriva da agevolazioni “generaliste”, quindi non specificatamente attivate per il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale. In altri termini l’attuazione dell’AD, per quanto attiene alle risorse agevolate nazionali, si basa anche su interventi non esclusivamen-te dedicati a questo obiettivo ma comunque utilizzabili per questa finalità.Esaminando nel dettaglio le tipologie di attività finanziate emerge che l’area con la più al-ta disponibilità di risorse è quello della Banda Ultra Larga, seguono la Ricerca & sviluppo (che ha anche il maggior numero di provvedimenti che riguardano l’Agenda Digitale) e gli in-vestimenti generici di sviluppo aziendale dei privati, oltre ad altri interventi, come l’e-com-merce, con risorse più contenute.Le risorse complessive sono quasi equamente distribuite nelle aree segnalate, gli aggregati innovazione e sviluppo aziendale sono quelli che maggiormente interessano gli investimen-ti in HW e SW.

0   1000   2000   3000   4000   5000   6000  

Altro  

E-­‐commerce  

Inves7men7  tecnici  

R&S/innovazione  

Sviluppo  aziendale  

Inves7men7  banda  larga  

Milioni  

Fondi  nazionali  per  l’Agenda  Digitale*  Alcuni  interven7  sono  a  scelta  mul7pla  

Le modalità di finanziamento con risorse pubbliche sono piuttosto tradizionali, con una netta prevalenza (13 incentivi su 22) di strumenti del tipo “fondo perduto” comprensivo del-le varianti “credito d’Imposta/bonus fiscale”, e “contributo in conto interessi”. Non manca-no, anche se meno rappresentative, modalità d’intervento più innovative, come strumenti di ingegneria finanziaria o PPP, previsti solo nel piano per la Banda Ultra larga.La quasi totalità delle risorse censite sono utilizzabili da imprese private, grandi e piccole, mentre sono minori le risorse per la PA (circa 5 Mld di €) e per gli organismi di ricerca (so-lo 1 Mld di €).

Agenda digitale

Page 14: 2015-12-09 | GFinance News

14 Agenda digitale

FOCUS: I BANDI NAZIONALI PER L’ICT

Agenda Digitale 120 Mln di €

È destinato a finanziare i grandi progetti di Ricerca e Sviluppo (di importo compreso tra 5 a 40 mln di euro) con un mix di contributi a fondo perduto e finanziamenti a lungo termine a tassi agevolati.I progetti devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizza-te alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o ser-vizi, tramite lo sviluppo di tecnologie emergenti, quali:• nano-elettronica e fotonica, • sistemi di comunicazione ottica e senza fili; • IoT, • virtualizzazione delle piattaforme, delle infrastrutture

e dei servizi digitali; • valorizzazione dei dati su modelli aperti e di grandi vo-

lumi, • sicurezza informatica e altri.

Industria Sostenibile 400 Mln di €

È destinato a finanziare i grandi progetti di Ricerca e Sviluppo (di importo compreso tra 5 a 40 mln di euro) con un mix di contributi a fondo perduto e finanziamenti a lungo termine a tassi agevolati.I progetti devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo spe-rimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole mi-glioramento di prodotti, processi o servizi, tramite lo sviluppo di tecnologie emergenti, quali:• micro-nanoelettronica• nanotecnologia• fotonica• materiali avanzati• sistemi avanzati di produzione• biotecnologia industriale

Piano per la Banda Ultra larga oltre 12 Miliardi di €

L’obiettivo della Strategia Italiana per la Banda Ultralarga è quello di rimediare al gap infra-strutturale e di mercato, creando le condizioni più favorevoli allo sviluppo integrato delle in-frastrutture di telecomunicazione fisse e mobili.Sono stati definiti i criteri generali degli incentivi destinati sia al settore privato che al set-tore pubblico, in particolare sono previste diverse tipologie di azioni:• Defiscalizzazione (credito di imposta/voucher) e Credito agevolato o garanzie, nelle aree

più avanzate (cluster A), per favorire investimenti dei privati.• Defiscalizzazione (credito di imposta/voucher) e Credito agevolato o garanzie, oltre a

contributi a fondo perduto, nonché interventi in PPP (Public Partner Partnership) per fa-vorire investimenti sia dei privati che degli enti pubblici nelle aree intermedie (cluster B e C), con intensità di aiuto diversificate.

• Intervento diretto di realizzazione delle infrastrutture nelle aree più svantaggiate (Cluster D) con proprietà pubblica delle infrastrutture realizzate.

Page 15: 2015-12-09 | GFinance News

15Agenda digitale

FOCUS: I BANDI EUROPEI PER L’ICT

Horizon 2020 a sostegno delle attività di ricerca e innovazione

Le risorse utilizzabili per l’Agenda Digitale sono rinvenibili in ognuno dei tre pilastri di Hori-zon - Eccellenza Scientifica, Leadership industriale, Sfide per la società - oltre che nelle at-tività dell’EIT (Istituto Europeo di Tecnologia e Innovazione). L’ICT costituisce una valida risposta ai cambiamenti della società, come per esempio alle nuove esigenze legate a: l’invecchiamento in salute, un servizio sanitario sostenibile, una migliore sicurezza e privacy, un’economia a più basso uso di carbonio, la promozione di tra-sporti intelligenti.L’Unione europea supporterà l’intera catena dell’innovazione nel settore Agenda Digitale: dalla ricerca di base alla diffusione sul mercato.

Active Assisted Living Programme a sostegno di un invecchiamento attivo e in buona salute

Il Programma si propone di migliorare la qualità della vita delle persone anziane nelle loro case con il contributo delle soluzioni basate sulle tecnologie dell’informazione e della comu-nicazione (ICT). L’iniziativa mira allo sviluppo di soluzioni ICT che sostengano i più anziani nel vivere più a lungo in modo indipendente e attivo, a livello personale e nella società.

Electronic Components and Systems for European Leadershipa sostegno dell’industria elettronica

L’iniziativa mira all’implementazione di attività dirette a stabilire nuove conoscenze e/o esplo-rare la fattibilità di prodotti, processi, tecnolo-gie, soluzioni o servizi nuovi o migliorati. I sistemi elettronici ed i componenti come i se-miconduttori ed i chip per computer sono es-senziali per tutti i prodotti e servizi digitali. Essi sostengono l’innovazione e la competitivi-tà in tutti i settori economici. Automobili, aerei, treni, attrezzature medico-sanitarie, applicazioni per la casa, reti energe-tiche e sistemi per la sicurezza potranno bene-ficiare dell’apporto innovativo dei componenti elettronici e dei sistemi.

Page 16: 2015-12-09 | GFinance News

Periodico - Anno 01 - Numero 01

NOTIZIARIO DI FINANZA AGEVOLATA E OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE E IL TERRITORIO

Investire in innovazione!SCOPRI CON NOITUTTE LE RISORSE

GFINANCE srl - Gruppo Impresavia F. Lippi 11 - 25134 Brescia (Italia)

t +39 030 2306904 - f +39 030 2306930info@gfi nance.it - www.gfi nance.it

RICERCA E INNOVAZIONE

La strategia delle Regioni per il 2014-2020.

FOCUSsu Lombardia,

Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto

pag. 7

SLIDEBOOK Come aumentare le possibilità di ottenere fi nanziamenti pubblici per la tua impresa

DOWNLOAD GRATUITOhttp://goo.gl/tKB8ya

Di fronte alla crisi finanziaria molte imprese hanno maturato la consapevolezza sia di dover adottare una precisa strategia per la raccolta delle risorse, sia di come la funzione finanza svolga un ruolo fondamentale nell’organizzazione aziendale.Abbinare strategie di fund raising di mercato con quelle di accesso a fondi pubblici può generare vantaggi competitivi e determinare possibilità d’investimento altrimenti precluse.

Più di 100 miliardi di euro di Fondi Strutturali per il nostro Paese, a cui si aggiungono le risorse dei programmi a gestione diretta dell’UE e le disponibilità d’interventi finanziari istituzionali come quelli supportati da BEI e Banche di sviluppo, evidenziano che le risorse esistono ma bisogna, come ogni rabdomante cercarle e organizzarsi per estrarle dalle fonti disponibili.

Di cosa parla questa presentazioneGrazie a questa presentazione scoprirai, tra le altre cose:• Perché ricorrere alla finanza pubblica• I vantaggi di scegliere un approccio strategico• Perché è fondamentale il check up aziendale• Uno strumento essenziale: la matrice di finanziabilità• I 6 fattori di successo del funding pubblico

GFINANCE conta oltre 25 anni di attività nel settore della fi nanza agevolata a fi anco delle imprese e della pubblica amministrazione. Offre la propria consulenza per il reperimento di risorse fi nanziarie e di fondi pubblici, con l’attivazione e la gestione di strumenti regionali, nazionali e comunitari di fi nanza agevolata. Fornisce la propria assistenza dallo studio di fattibilità, alla presentazione e gestione delle pratiche di fi nanziamento, accompagnando il cliente lungo tutto l’iter della richiesta di agevolazione.

CHIAMACI ORA030 230 69 04

Con il patrociniodell’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano

AGENDA DIGITALEQuali e quante risorse per l’ICT? I dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano

pag. 11.

GFINANCE News