Navicelli News n°12

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ANNO III, N.12 Trimestrale Informativo su Canale dei Navicelli e Nautica Pisana DICEMBRE 2012 Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09 N avicelli avicelli avicelli N ews ews ews A A LL LL ’I ’I NTERNO NTERNO S S PECIALE PECIALE 52° S 52° S ALONE ALONE N N AUTICO AUTICO DI DI G G ENOVA ENOVA I I NAUGURAZIONE NAUGURAZIONE APEA 2020 N APEA 2020 N AVICELLI AVICELLI M M ISSIONE ISSIONE IN IN M M ESSICO ESSICO E E P P ERÙ ERÙ

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Trimestrale informativo su Canale dei Navicelli e Nautica Pisana - Dicembre 2012

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ANNO III, N.12

Trimestrale Informativo su Canale dei Navicelli e Nautica Pisana

DICEMBRE 2012

Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09

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SOMMARIOSOMMARIO MISSIONE IN MESSICO E IN PERU’ 4-6

PISA AL 52° SALONE NAUTICO DI GENOVA 7--8

UCINA - NAUTICA IN CIFRE 8 - 9

52° EDIZIONE SALONE NAUTICO DI GENOVA, TRA PO-LEMICHE E CALO DI PRESENZE

9 - 10

CONVEGNO UNII AL SALONE: TURISMO E TRASPORTO NAUTICO FLUVIALE

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INAUGURAZIONE APEA 2020 NAVICELLI 11 - 12

UCINA - PIETRO VASSENA ELETTO VICEPRESIDENTE 12

NEL 2013 IL SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI GENOVA SI SVOLGERA’ DAL 2 AL 6 OTTOBRE E AVRA’ UN NUOVO ASPETTO

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PIRELLI PZERO 1100 SPORT, OPZIONE DI ALTA GAM-MA PER LA STAGIONE ESTIVA 2013

14 - 15

DARSENA PISANA: AL VIA GLI INTERVENTI DI AMMO-DERNAMENTO DELLE BANCHINE

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VIA AI LAVORI DI IKEA SUI NAVICELLI 17

INTERNAZIONALIZZAZIONE: ATTIVITA’ DI INCOMING CON OPERATORI NAUTICI ARGENTINI

18

IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI 20

IL TEATRO LUX DI PISA 23 - 25

RUBRICA CUCINARE A BORDO 26

NEWS IN RILIEVO:NEWS IN RILIEVO: � MISSIONE IN MESSICO E IN

PERÙ

� INAUGURAZIONE APEA 2020

NAVICELLI

� NOVITA’ EDIZIONE 2013

SALONE NAUTICO DI GENOVA

� VIA AI LAVORI DI IKEA SUI

NAVICELLI

� DARSENA PISANA: AL VIA GLI

INTEVENTI DI AMMODERNA-

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“ A tutti voi lettori di Navicelli News ,

a nome della Redazione e

della Società Navicelli di Pisa ,

i Migliori Auguri per un Felice Natale

e un sereno Anno Nuovo”

Giovandomenico CaridiGiovandomenico CaridiGiovandomenico CaridiGiovandomenico Caridi

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NAVICELLI DI PISA: MISSIONE IN MESSICO E PERU’

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“[…] il Messico è la seconda potenza

economica dell’ America Latina dopo il Brasile

[…]”

Nel corso di questi ultimi anni, le economie mondiali sono state interessate da eventi e da cambiamenti che hanno portato alla creazione di nuovi equilibri mondiali. La realtà economica attuale del nostro paese è caratte-rizzata dal rallen-tamento della do-manda nel merca-to domestico, per questo, nessuna impresa può sen-tirsi esente da un coinvolgimento nei processi di internazionalizza-zione. Diventa, quindi, fondamen-tale lo sviluppo di un sistema in gra-do di favorire gli scambi con l'este-ro, cercando nuovi sbocchi per le atti-vità di tipo commerciale, eco-nomico e produttivo. Questo processo è reso possibile dalla nascita di mercati inte-grati e dotati di infrastruttu-re, dalla riduzione dei costi di comunicazione e di traspor-to e dall’evoluzione delle pre-ferenze e dei gusti dei consu-matori che si sono tradotti in una domanda affrancata dagli ambiti strettamente nazionali. Un interesse particolare è rivolto ai paesi emergenti che, negli ultimi anni, hanno visto una fase di forte espan-sione. Per rispondere alle esigenze delle imprese nauti-che pisane, la SpA Navicelli

di Pisa ha partecipato, dal 7 al 17 novembre, alla missio-ne imprenditoriale in Messi-co e in Perù, organizzata dal Consorzio Camerale per l’internazionalizzazione e Me-tropoli (Azienda Speciale del-la CCIAA di Firenze).

Il Messico è uno dei paesi trainanti dell’America Latina. Negli ultimi dieci anni, ha re-gistrato una forte crescita, bassi livelli d'inflazione, ha mantenuto bilanci solidi sia nel settore pubblico sia in quello privato e può contare su un sistema bancario sta-bile. L’analisi dei parametri ma-croeconomici conferma che investire in Messico è, quindi, un’opzione concreta e stra-tegica per il sistema delle imprese italiane che vogliono internazionalizzarsi. Con i suoi 110 milioni di abitanti, il Messico è la seconda poten-za economica dell’ America

Latina dopo il Brasile e l’ 11° nella classifica mondiale, con un prodotto interno lordo di 1.560 miliardi di dollari e un reddito pro-capite di 13.800 dollari. Dopo aver risentito della recessione verificatasi negli Stati Uniti, l’attività eco-

nomica è migliora-ta sensibilmente e, nel 2010, il suo PIL è cresciuto del 5,6%. Gli investi-menti esteri diretti (IDE) hanno totaliz-zato nei primi 3 trimestri del 2011 15,7 miliar-di di dollari a fron-te dei 13,4 miliar-di dell’analogo pe-riodo del 2010. I principali settori verso cui si sono diretti i flussi di investimento sono:

l’industria manifatturiera, i servizi finanziari e la grande distribuzione commerciale. L’economia cresce, i fonda-mentali sono in ordine, il defi-cit pubblico e l’inflazione sono sotto controllo. Le politiche sociali adottate dal Governo (l’aumento dell’occupazione e dei salari nelle aree urbane) hanno ridotto la percentuale delle famiglie sotto la soglia di povertà e hanno creato una nuova classe media che si affaccia al circuito dei consu-mi. (continua a pag seguente)

Seminario tecnico su aspetti economici relativi al mercato peruviano

in ambiti multisettoriali, tra cui quello nautico

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come una delle economie più soli-de dell'intera America Latina, di cui è il quarto paese in ordine di grandezza. Inoltre, i suoi tassi di crescita sono positivi da 10 anni, grazie a un piano di crescita della domanda interna e a un pro-gramma di apertura al commer-cio estero e di attrazione degli investimenti stranieri. Questi fat-tori hanno portato a una crescita del 6,9% del PIL nel 2011, le pre-visioni per il 2012 si aggirano attorno al 6% e quelle per il 2013 oscillano dal 5,8% al 6,2%. La forte spinta economica, gene-rata dagli investimenti implemen-tati nel corso del 2010, insieme alla ripresa dei consumi privati e dell’occupazione e la continua espansione nel 2011 del settore delle costruzioni sia pubblica che privata, lasciano intravedere buo-ne prospettive di crescita e solidi-tà per il paese sudamericano nei prossimi anni. Il 16 marzo 2012 l’Unione Europea ha firmato il Trattato di Libero Commercio (TLC) con Perù e Colombia. L’Accordo pensato per favorire il commercio e gli investimenti tra le parti, dovrà essere ratificato dal Parlamento Europeo entro il 2012. (continua a pag seguente)

barche a vela) sono quelle per diportisti destinate sia al turismo lungo la Riviera Maya, sia all’ampio ventaglio di destinazioni nei Caraibi. Questa esigenza ne fa deri-vare una maggiore a t t e n z i o n e all’estetica, al com-fort e alla ricerca di prestazioni elevate e di maggior potenza delle imbarcazioni. A conferma della crescita di que-sto settore, si è tenuta a Can-cun, dal 17 al 19 agosto 2012, la prima edizione del Cancun Expo Boat Show & Salon Nauti-co, un importante evento per le imprese produttrici di imbarca-zioni da diporto di varie dimen-sioni, di accessori per la nautica, di arredamento navale e di at-trezzature per la pesca sportiva, oltre che per le società di servizi per la nautica diportistica. Alla manifestazione hanno partecipa-to circa 50 aziende messicane dei settori di interesse, ma l’obiettivo degli organizzatori è, per le prossime edizioni, di por-tare l’evento a livello internazio-

nale, con produt-tori e fornitori provenienti da tutto il mondo, s e g u e n d o l ’ e s e m p i o dell’Expo di Mia-mi. Anche il Perù sta vivendo una fase di espansione economica, si sta, infatti, ponen-do all'attenzione i n t e rnaz i ona l e

(continua da pag precedente) Nell’economia del paese, un ruo-lo fondamentale è ricoperto dai porti sia quelli commerciali, che facilitano l’import e export delle merci con i paesi del continente americano ed europeo, sia quelli turistici. Il Messico, infatti, ha un potenziale enorme per la promo-zione del turismo nautico, da un lato, per la vicinanza con il mer-cato della West Coast degli Stati Uniti, dall’altro, per le risorse naturali e marittime che gli con-feriscono una particolare voca-zione a questa tipologia di turi-smo. Negli ultimi dieci anni, lo sviluppo delle infrastrutture nau-tiche nella regione ha sperimen-tato una crescita significativa. Tra il 1990 e il 2000, l’offerta dei posti d’attracco è cresciuta da 1.133 a 3.643, passando da 6 a 21 marine a capitale privato. Il settore della nautica è partico-larmente sviluppato nella peniso-la dello Yucatan, nel Golfo del Messico, infatti, le imbarcazioni, grazie al clima mite, sono utiliz-zate durante tutto l’arco dell’anno. In particolare, le im-barcaz ion i p iù r ichieste (gommoni, yacht, catamarani,

Locandina del primo salone nautico a Cancun in Messico

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Seconda tappa della missione di internazionalizzazione: il Perù

(continua da pag preceden-te) Secondo le stime fornite da Bruxelles, una volta in vigore, il Trattato potrebbe garantire agli esportatori europei un risparmio di 270 milioni di euro, grazie all’abolizione dei dazi doganali su un corposo segmento di mercato, inoltre, verranno azzerati gli oneri per tutti i prodotti industriali e del-la pesca, saranno previste agevolazioni per numerosi prodotti agricoli, rimossi alcu-ni vincoli sui diritti di proprietà intellettuale e sulla concorren-za. Il Perù è un Paese in rapido sviluppo, anche se persistono importanti diseguaglianze so-ciali e ampie aree di povertà soprattutto nelle regioni rurali ed amazzoniche. L'economia, trainata dal settore immobilia-

re, minerario e dell’agricoltura, sta prose-guendo su un trend di rapida crescita ormai decennale, con un 5,1% previsto per il 2012, mentre il tasso di occupazio-ne formale è cresciuto del 5,5% nel 2011 (9,2% in Lima metropolitana), con un corri-spondente aumento degli sti-pendi medi. A Lima si concentra il 53% del Pil peruviano, i due terzi dell’industria nazionale e il 60% del commercio. È uno dei centri finanziari più impor-tanti in America Latina e nel 2006 la Borsa valori ha fatto registrare il record mondiale: +185,24%. Sempre nella capitale, si trova il porto di Callao, fondamenta-le per l’economia peruviana, infatti, grazie alla sua posizio-ne strategica nel Sud Pacifico, vi transita l'80% delle impor-tazioni del paese. Per rendere più rapido il movimento dei container e incrementare i traffici commerciali è stato costruito il molo sud ed è sta-to attrezzato il porto di tecno-logie all’avanguardia. Da Calla-o, infatti, partono i cargo che attraversano il Pacifico per raggiungere la Cina, il secon-do partner economico del pa-ese dopo gli Stati Uniti. Duran-te il 2011, è raddoppiato il flusso di navi con il paese asia-tico e l’interscambio nel 2010 ha registrato un aumento del 43,6%. Il Perù è il primo Pae-se in cui la Cina investe, anche perché, come ha sottolineato il World Economic Forum di Ginevra, è uno dei sistemi eco-nomici più competitivi del Sud America. Oltre al il porto di

Lima, un’importanza strategi-ca è ricoperta dalla marina mercantile e dai numerosi porti industriali che fungono da piattaforme logistiche per l’import-export e che in futuro acquisteranno un ruolo predo-minante legato anche allo svi-luppo del settore petrolifero particolarmente fiorente nella regione Amazzonica del pae-se. Questo aspetto produce uno sviluppo della nautica flu-viale all’interno della nazione e un conseguente aumento del-la domanda di mezzi per il tra-sporto del greggio. Per converso, il settore della nautica da diporto non è anco-ra molto sviluppato e questa situazione non permette di intravedere nell’immediato prospettive significative per i cantieri italiani. È invece emerso dagli incontri l’interesse da parte dei cantie-ri navali peruviani a importare imbarcazioni usate, in partico-lare rimorchiatori, pescherec-ci, suppliers, pilotine, crew boats e chiatte fluviali per il trasporto del petrolio. Infatti, sulle imbarcazioni usa-te e, successivamente impor-tate in Perù, non vengono ap-plicati dazi doganali. Questo permette di abbattere i costi e di creare un nuovo mercato che fino ad ora è stato con-trollato da Stati Uniti, Spagna e centro America (in partico-lare Golfo del Messico, Hondu-ras e Belize).

Viola Luti

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PISA AL 52° SALONE NAUTICO DI GENOVA

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“[…]Pisa tiene grazie alla scelta

di investire sull’area dei

Navicelli per lo sviluppo di un vero e proprio polo

nautico pisano[…].”

Anche quest’anno Pisa era presente al Salone Nautico Internazionale di Genova con uno stand che riuniva istituzioni, associazioni, so-cietà pubbliche e private pisane. Durante la fiera la Navicelli di Pisa Spa e la Boccadarno Porto di Pisa Spa hanno organizzato il workshop “Nautica e dipor-tismo: quali prospettive per il futuro in tempo di crisi?” a cui sono intervenuti il Pre-sidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, il Sin-daco di Pisa Marco Filippe-schi, il Presidente della Ca-mera di commercio di Pisa Pierfrancesco Pacini, il Pre-sidente della Navicelli di Pisa spa Giovandomenico Caridi con il Vice Presiden-te Marco Magnarosa e il Consigliere Valter Tamburi-ni. “Quest’anno – ha dichia-rato Caridi - la crisi ha colpi-to anche il Salone nautico

di Genova, che risulta sot-totono rispetto alle passa-te edizioni visto il calo di presenze. Eppure Pisa tiene grazie alla scelta di investire sull’area dei Navi-celli per lo sviluppo di un vero e proprio polo nauti-co pisano”. In questi mesi nuovi cantieri hanno aper-to nell’area dei Navicelli a cui si aggiungerà una real-tà importante per la città. “E’ partito il cantiere Ikea – ha affermato il Sindaco Filippeschi – una presenza che, grazie alla sua visibili-tà con l’afflusso di milioni di persone l’anno, sarà un vantaggio per il complesso industriale. Sorgerà in un’area vincente per gli investimenti fatti dalla Svi-luppo Navicelli e sarebbe stata pura follia opporsi al progetto in tempi di crisi, in quanto è di interesse pubblico e non solo dei privati, che stanno nelle regole. Stiamo lavorando su tutti i versanti, per l’Incile, per nuovi finanzia-

menti sulle vie d’acqua e per superare il problema de l l o scava lcamento dell’autostrada sopra il ca-nale dei Navicelli”. Intanto la Navicelli di Pisa Spa ha stu-diato il masterplan dell’area e fa il punto della situazione. “Quest’anno – ha spiegato Caridi – abbiamo dragato 9 mila metri cubi nel canale e a novembre sarà dragato il tratto dalla darsena pisana all’Incile. La navigazione in-terna è importante per il turismo e il trasporto e vor-remmo anche far arrivare nel canale dei Navicelli le house boat come succede nel Po. Per quanto riguarda i lavori all’Incile la Regione Toscana ha stanziato 1 milione 200 mila euro, mentre il Cnr e l’Università di Pisa stanno studiando l’applicazione delle tecniche di fitodepurazione”.

(continua a pag seguente)

NELLA CITTÀ DELLA TORRE PENDENTE PREVALE L’OTTIMISMO NONOSTANTE LA CRISI

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I rappresentanti delle istituzioni locali pisane presso lo Stand Navicelli,

allo scorso Salone Nautico di Genova

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Pisa potrebbe diventare come Parigi, Bruxelles e Berlino grazie al protocollo d’intesa sulla navigazione interna firmato nel febbraio scorso dalla Navicelli di Pisa Spa con l’Unione Navi-gazione Interna Italiana (UNII). Ma per combattere la crisi bisogna puntare anche sull’internazionalizzazione. “Tutti lo dicono – ha detto il Consigliere della Navicelli di

Pisa Spa Valter Tamburini – dimenticando però che le nostre imprese sono picco-le e hanno pochi soldi, per cui i proclami non bastano: serve il sostegno economi-co. Noi non lo possiamo dare, ma accompagniamo le imprese in mercati lonta-ni emergenti, come il Brasi-le, l’India, la Cina e il Sud Africa. E nelle nostre mis-sioni vendiamo tutto il terri-torio pisano, non solo la nautica”. Per quanto riguar-da l’andamento della nauti-ca nei primi sei mesi dell’anno le esportazioni nazionali di imbarcazioni da diporto sono scese del 19,2% dopo il calo del 18% del 2009 e del 17% del 2010 e il recupero del 4% del 2011. Nello stesso pe-riodo in Toscana il settore delle navi e delle imbarca-zioni ha fatto registrare una flessione delle vendite all’estero pari al 50%. E in misura inferiore sta succe-

dendo anche a Pisa con un calo delle vendite del 32% nella prima metà dell’anno. I dati della Camera di com-mercio di Pisa sono stati illustrati dal Presidente Pa-cini: “Nonostante tutto, la camera di commercio cre-de in un possibile rilancio della nautica anche prima del 2015”. Un ottimismo condiviso anche dal Presi-dente della Provincia Piero-ni: “Non c'é stata un'inver-sione di tendenza nel 2012 per il settore in Italia, ma la nostra presenza qui a Geno-va al Salone nautico vuole essere la conferma che crediamo nelle potenzialità della nautica nella nostra provincia. È necessario raf-forzare la collaborazione tra imprese del settore nautico su progetti di innovazione, ricerca e sostegno all’internazionalizzazione ”.

Daniela Salvestroni

Il Presidente della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni, mentre sottoli-

nea l’importanza della presenza pisana al Salone

UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA - NAUTICA IN CIFRE

Fatturato globale a 3,4 miliardi di euro. Con il 67% della produzione totale l’export si conferma la forza trainante del mercato dell’industria nautica.

Sono i dati emersi dalla presentazione del volume “La nautica in cifre” al Salone nautico

internazionale di Genova

Part ico larmente at tesa quest’anno la presentazione dei dati de “La nautica in cifre. Analisi del mercato per l’anno 2011” curata dall’Ufficio studi di Ucina in collaborazione con il dipartimento di Economia dell’Università di Genova. Lo studio ha evidenziato i prin-cipali risultati conseguiti dal comparto nautico, tra i quali il

fatturato, le quote di produzio-ne (export e mercato domesti-co) e i livelli occupazionali. Secondo l’analisi, il fatturato globale del 2011, che ammon-ta a 3,42 miliardi di euro, ha registrato una crescita dell’1,93% rispetto al 2010. Più in particolare, le perfor-mance registrate dai singoli

segmenti sono state: cantieristi-ca 2,05 miliardi di euro (+2,04% sul 2010), manuten-zione e refitting 0,18 miliardi (+3,81% sul 2010), accessori 0,91 miliardi (+2,84% sul 2010) e infine motori 0,29 mi-liardi (-2,56% sul 2010).

(continua a pag seguente)

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(continua da pag preceden-te) La nautica italiana ha inoltre riconfermato la forte vocazio-ne all’export, che nel 2011 ha registrato un valore com-plessivo pari a 1,92 miliardi di Euro (+19% rispetto a l l ’ a nno p receden t e ) . In percentuale l’export rap-presenta il 67% della produ-zione totale del comparto, valore che sale al 79% per il segmento della cantieristica. Lo studio rileva, dunque, una sostanziale inversione delle quote di mercato tra Italia ed estero rispetto agli anni di picco (2007/2008) e testi-monia che le aziende italiane hanno intrapreso la strada

dell’internazionalizzazione. Secondo quanto analizza-to da “La nautica in cifre”, nonostante la crisi, l’industria nautica italiana rimane comunque la più importante al mondo in-sieme a quella degli USA, con un chiaro dominio nel settore dei superyacht che hanno rappresentato il 44% degli ordini com-plessivi a livello mondiale. Nel 2011 il contributo dell’industria nautica al PIL nazionale è cresciuto del 2% attestandosi a circa 2,85 mi-liardi di euro, contribuendo per l’1,8 per mille al PIL nazionale. Tali dati non devono tuttavia far pensare a un trend di ripre-

sa in quanto, secondo le pri-me stime formulate dal grup-po di lavoro che ha redatto “La nautica in cifre”, il fattura-to globale del 2012 dovrebbe subire una contrazione com-presa tra il -15% e il -25%, attestandosi in una forbice compresa tra i 2,8 e i 2.5 mi-liardi di euro.

D.S.

La 52° edizione del Salone Nau-tico Internazionale di Genova, conclusasi lo scorso 14 otto-bre, è stata contornata dalle polemiche e dal netto calo delle presenze. Chiunque abbia visitato l’ultima edizione del Genoa Boat show avrà sicuramente notato ampi spazi vuoti, dovuti al calo degli espositori, calcolato intorno al 30%. Anche l’affluenza dei visi-

tatori ha subito una drastica frenata con un calo che si aggira attorno al 22% ri-spetto all’anno precedente. I motivi sembrano molteplici, oltre la forte crisi del setto-re che sicuramente ha inci-so sulle scelte rinunciatarie da parte di alcuni operatori vi è stato un forte malcon-tento dovuto agli alti costi stabiliti dall’Ente Fiera e agli scarsi servizi. Molti operato-

ri, tra i quali anche alcuni nomi importanti, hanno infatti deciso di rinunciare ad una loro pre-senza al Salone Nautico. Le polemiche si sono accese an-che tra gli stessi organizzatori tanto che UCINA ha minacciato di lasciare Genova, accusando l’Ente Fiera di non essere all’altezza delle esigenze del settore e così gli ha fatto eco la

Regione Liguria che in qualità di socio dell’Ente Fiera ha lamenta-to una cattiva politica di gestione nei confronti delle grandi manife-stazioni e in particolare sottoline-ando l’inopportunità di applicare elevati costi per gli spazi esposi-tivi. A buttare benzina sul fuoco ci ha pensato Paolo Vitelli, ammi-nistratore delegato di Azimuth, il quale ha proposto, strizzando l’occhio ad UCINA, lo sposta-mento del Salone Nautico a Via-reggio. La proposta ha avuto immediati consensi dal Presiden-te della Regione Toscana, Enri-co Rossi e dall’ente Carrara Fie-re che si è detto pronto a candi-darsi per la prossima kermesse della nautica a Viareggio e Mari-na di Massa, offrendo i propri spazi espositivi per ospitare la parte “a terra” del salone. (Continua pag. seguente)

LA 52° EDIZIONE DEL SALONE NAUTICO DI GENOVA, TRA POLEMICHE E CALO DI PRESENZE

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(continua da pag. prece-dente) Ne l l ’ i po tes i paventata, un sistema di bus navetta d o v r e b b e collegare i padiglioni di Carrara Fiere a Viareggio.

Sicuramente se l’Ente Fiera di Genova vorrà con-t i n ua r e ad a v e r e l’esclusiva sul più grande

evento fieristico nautico italiano dovrà ammoder-narsi e rivedere molti a-spetti quali, un minor co-sto per gli spazi espositivi e per i servizi a richiesta, oltre a cercare di apporta-re migliorie ai servizi stes-si. Non dimentichiamoci infatti che già dalla scorsa edizione cominciava a farsi largo il malcontento tra gli espositori, i quali misero in campo una rac-colta di firme per denun-ciare la fatiscenza del

padiglione S e la mancanza di un opportuno sistema di c l i m a t i z z a z i o n e dell’ambiente interno. Al di là delle polemiche ci auguriamo che ovunque verranno svolte le prossi-me edizioni del Salone Nautico Internazionale, esso possa recuperare la fama e il prestigio di un tempo, auspicando, ovvia-mente, che a ciò contribui-sca una rapida ripresa del settore.

Andrea Bruscoli

Durante il Salone Nautico di Genova, nella giornata di Martedì 9 Ottobre, la Spa Navicelli di Pisa ha organizzato, presso il pro-prio stand, un convegno in collaborazione con l’UNII (Unione Navigazione Inter-na Italiana) in cui sono stati affrontati i temi rela-tivi al turismo fluviale e il trasporto merci sulle vie d’acqua interne. Al conve-gno hanno partecipato in qualità di relatori Mario Borgatti (Presidente U-NII), Giovandomenico Cari-di (Presidente Spa Navi-celli di Pisa), Giuseppe Forte (Assessore alle Atti-vità Produttive, Commer-cio e Turismo del Comune di Pisa), Pierpaolo Romio (Zeppelin Soc. Coop. “Girolibero”), Marco Ma-gnarosa (Vicepresidente Spa Navicelli di Pisa). Il Presidente dell’UNII, Ma-rio Borgatti, ha illustrato la situazione a livello mon-

diale per quanto riguarda l’utilizzo delle vie d’acqua interne a fini turistici e commerciali, facendo una comparazione con la si-tuazione italiana: in parti-colare il nord – est italia-no negli ultimi anni si è molto sviluppato da que-sto punto di vista, con un massiccio utilizzo di fiumi e canali sia per il traspor-to merci su chiatte, sia a fini turistici con la nascita delle cosi dette “vacanze fluviali”, ovvero soggiorni trascorsi a bordo di house boat (case galleg-gianti) con cui poter visita-re il territorio navigando sulle vie d’acqua interne. Il Presidente della Spa Navi-celli di Pisa, Giovandome-nico Caridi, ha illustrato le potenzialità del Canale dei Navicelli in merito ai temi trattati: infatti, con la p ross ima aper tura del’Incile, si costituirà un interessante percorso

fluviale che collegherà il Canale dei Navicelli con il Fiume Arno, gettando co-sì le basi non solo per lo sviluppo del turismo fluvia-le pisano, ma anche per il potenziale ripristino del traspor-to merci sul Ca-nale dei Navicelli. La Spa Navicelli di Pisa è aff i l iata a l l ’UNI I d a l 2 0 0 9 , propr io per promuovere con mag-gior forza l’utilizzo delle vie d’acqua pisane che com-porterebbe uno sviluppo turistico e commerciale che andrebbe ad arricchi-re le potenzialità del terri-torio pisano.

Andrea Pecori

I relatori presenti al Convegno

organizzato con l’UNII, tra cui

il Presidente Mario Borgatti

CONVEGNO UNII AL SALONE: TURISMO E TRASPORTO NAUTICO FLUVIALE

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Il passato mercoledì 7 novem-b r e , n e l l a c e r imo n i a d’inaugurazione dell’APEA NA-VICELLI, sono stati consegnati g l i intervent i rea l i zzat i nell’ambito del progetto APEA 2020 Navicelli. Il progetto è stato cofinanziato dalla Regio-ne Toscana con i Fon-di Strutturali del PRSE 2007-2010 2010 e PAR FAS 2007-2013 -L i nea d i a z i one “Infrastrutture per i settori pro-duttivi” e con la collaborazione de l Comune d i P i sa . All’inaugurazione sono stati presente Marco Filippeschi, Sindaco Comune di Pisa, Valter Picchi, Assessore provinciale all’Ambiente, Sergio Toncelli, Vicepresidente CCIAA, Annari-ta Bramerini, Assessore Regio-nale all’Ambiente e l’Energia. Il Presidente della Spa Navi-celli Giovandomenico Caridi ha espresso la sua soddisfazio-ne per il completamento dei lavori di manutenzione e ha sottolineato l’impego fortemen-te voluto dall’Amministrazione della Spa Navicelli di riconverti-

re l’area della Darsena Pisana in area produttiva ecologica-mente attrezzata-APEA. Lo sviluppo del modello APEA, rap-presenta per le aziende inse-diate un abbattimento dei costi di gestione e d’impatto ambien-tale delle loro attività, grazie alla gestione integrata dei ser-vizi, delle infrastrutture e delle tecnologie, creando un valore aggiunto e ottenendo un van-taggio condiviso per le impre-se, per gli Enti per il sistema produttivo locale. Ed è in quest’ottica che il progetto A-PEA 2020 si è prefisso l’obiettivo di riqualificare e mi-gliorare le prestazioni ambien-tali della Darsena Pisana, pre-stando particolare attenzione alle componenti ambientali: emissioni di gas clima-alteranti e di gas inquinanti, scarichi, inquinamento acustico, rispar-mio energetico con l’uso dell’energia elettrica prodotta da fonti di energia rinnovabili, etc., attraverso la realizzazione di diversi interventi tecnologici e infrastrutturali. L’obiettivo è stato centrato in pieno, con un investimento di poco più di 1,1 milioni di eu-ro sono state realizzate diverse opere, tra le quali figurano: pensilina fotovoltaica di poten-za pari a 20 kw con parcheggio incorporato e barriera antiru-more con pan-nelli integrati di 5 kw di potenza, i m p i a n t o d’i l luminazione pubblica median-

te tecnologia LED con sensori crepuscolari, alimentato dai fotovoltaici installati, isole ecolo-giche per la raccolta differenzia-ta dei rifiuti, ottimizzazione dei servizi a banda larga con la messa in opera d’infrastrutture informatiche per la fibra ottica, software per la gestione dello spegnimento automatico dei computer minimizzandone il consumo energetico e raziona-lizzandone l’uso, riorganizzazio-ne della viabilità interna, instal-lazione di un impianto micro-eolico di potenza nominale pari a 10 kw, composto di un aero-generatore ad asse verticale per garantire una maggiore sicurezza alle imbarcazioni in transito lungo il Canale, siste-mazione della rete fognaria con l’adeguamento e separazione dello scarico delle acque reflue e l’installazione di un serbatoio da rinterro per il recupero e il riutilizzo delle acque piovane, rifacimento del manto stradale con materiale fonoassorbente del tipo Asphalt Rubber” che consente di attenuare il rumore da rotolamento del traffico vei-colare e realizzazione di una pista ciclabile interna. (continua a pag. seguente)

INAUGURAZIONE APEA 2020 NAVICELLI

Il Sindaco di Pisa e il Presidente della Navicelli di

Pisa Spa guidano la visita inaugurale di APEA,

presso la Darsena Pisana

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“ […]Pietro Vassena appartiene a una famiglia che opera da tre generazioni nella nautica.”

PIETRO VASSENA ELETTO VICE PRESIDENTE DI UCINA

Il Consiglio Diret-tivo UCINA, ha votato l’ingresso del Consigliere Pietro Vassena nella Giunta Ese-cutiva di UCINA, l’organismo deli-berativo ristret-to della Confin-dustria Nautica. Pietro Vassena appartiene a una famiglia che opera da tre generazioni nella

nautica. E’ Amministratore Delegato della Lepanto Spa, azienda importatrice e di-stributrice di imbarcazioni con sede a Peschiera del Garda (VR), e Consigliere UCINA dal 2006. Aveva già ricoperto la carica di Vice Presidente tra il 2009 e il 2010. Vassena ha assunto la delega a rappresentare UCINA Confindustria Nauti-ca all’interno di Federturi-smo.

Da segnalare inoltre l’ingresso dei Consiglieri UCINA Andrea Razeto e Piero Formenti come dele-gati italiani rispettivamen-te in ICOMIA e EBI. Andrea Razeto, Consiglie-re delegato della Fratelli Razeto e Casareto, azien-da specializzata nella pro-duzione di accessori ed equipaggiamenti nel setto-re nautico e navale, è sta-to nominato componente dell’Executive Commitee di ICOMIA. Fondata nel 1965, l’associazione ha l’obiettivo di rappresentare le federazioni nautiche nazionali e costituire una voce unica nell’industria nautica nel mondo. I Paesi che fanno parte di ICOMIA sono 35: Argentina, Au-stralia, Belgio, Brasile, Ca-nada, Cina, Corea del Sud, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlan-dia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, India,

Irlanda, Giappone, Libano, Nuova Zelanda, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Singapore, Spagna, Svezia, Sud Africa, Svizzera, Tai-wan, Turchia, UK, USA. Piero Formenti, Ammini-stratore Delegato di Zar Formenti, azienda specializ-zata nella costruzione di imbarcazioni pneumatiche innovative ad alte prestazio-ni, è stato nominato compo-n e n t e d e l C o u nc i l dell’European Boating In-dustry. EBI è l’associazione fondata nel 2009 che rap-presenta gli interessi dell’industria nautica euro-pea. Ne fanno parte 17 nazioni: Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polo-nia, Portogallo, Regno Uni-to, Repubblica Ceca, Spa-gna, Svezia, Svizzera.

D.S.

Il Nuovo Vice Presidente di UCINA,

Pietro Vassena

Navicelli News

UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA

(Continua da pag. precedente) In occasione della cerimonia di pre-sentazione dell’APEA NAVICELLI, il Sindaco Marco Filippeschi – ha di-chiarato «esprimo la mia soddisfazio-ne per l'inaugurazione di stamani con cui viene a maturazione il primo mo-dulo di un progetto che sarà di riferi-mento per tutta la Toscana. Qui c'è uno dei più grandi parchi fotovoltaici della Toscana, siamo ai confini con il Parco, abbiamo approvato il SEAP e stiamo dimostrando come tutta una

serie di attività produttive siano com-patibili con il Parco. Inoltre devo sot-tolineare che tutto quello che si fa qui è dovuto alla nostra capacità proget-tuale e d’intercettazione degli investi-menti. Questi interventi , la logistica eccezionale dell'area, valorizzano gli insediamenti esistenti e sono una condizione per attirare ulteriori inve-stimenti e insediamenti, produttivi». L’assessore Rita Maria Bremerini ha affermato «È giusto vedere la ca-pacità di chi ha rischiato e investe in

direzione innovativa, in un mo-mento di grave crisi come quella attuale, senza aspettare tempi migliori". Siamo in controtenden-za. In queste condizioni c’è anche chi rifiuta, per timore, di utilizza-re investimenti esistenti . Quest’'area è strategica per l'in-tera Toscana, avere deciso di investire qui è importante ed è un esempio per tutta la Regio-ne».

Silvia Leòn

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Negli ultimi mesi UCINA ha lavorato per progettare una nuova manifesta-zione maggiormente in linea con le esigenze manifestate dagli operatori nautici e con le mutate condizioni di mercato. Il Consiglio Direttivo ha pre-sentato all’Assemblea dei Soci le pro-poste progettuali elaborate con il supporto dello Studio Caliari e Asso-ciati, del Cermes Bocconi, dell’Osservatorio Nautico Nazionale e dell’Università di Genova, per un nuo-vo progetto espositivo all’interno del quartiere fieristico di Genova. L’Assemblea dei Soci UCINA ha condi-viso con il Consiglio la soluzione elabo-rata dallo studio Caliari e Associati di Milano del Professor Pier Federico Caliari, docente del Politecnico di Mi-lano in Progettazione Grandi Mostre e Musealizzazione, ideatore di un layout espositivo dalle linee totalmen-te innovative. Il progetto prevede la valorizzazione

degli spazi espositivi sul lato mare mediante il po-tenziamento della dotazio-ne di superfici espositive e pre-allestite per un totale di oltre 15.000 mq, lo spostamento verso po-nente del flusso principale di visita con la creazione di un nuovo percorso fronte mare attraverso

un ampio utilizzo di pontili galleggianti, la collocazione dei motoryacht nell’area della Nuova Marina, dove saranno disponibili soluzioni per l’allestimento anche a due livelli su banchina e un corrispondente spazio su pontile galleggiante. La soluzione consenti-rà, almeno per il 2013, di mantenere il Salone Nautico a Ge-nova nella storica location che lo ha ospitato per 52 edi-zioni, di ridurre in maniera significativa i costi di partecipazio-ne degli espositori, sia diretti che indiretti, e di riqualifica-re e ridimensionare le superfici espo-sitive rendendole idonee a ospitare un Salone di rilievo internazionale. “A questo punto – ha dichiarato il Presidente di UCINA Anton France-

sco Albertoni – dalle Isti-tuzioni, con le quali abbia-mo fin qui operato all’insegna di un confron-to costruttivo, attendia-mo un concreto piano di sviluppo e riqualificazione del quartiere funzionale alla nostra proposta pro-gettuale. Inoltre per ope-rare in un sistema globa-

lizzato e competere a livello inter-nazionale la squadra dovrà essere unita, compatta e avere totale comunione di intenti e risorse ade-guate. Secondo gli studi del Cer-mes Bocconi, a livello europeo gli spazi necessari alle fiere andran-no progressivamente riducendosi e concentrandosi, pertanto riten-go che nel quartiere fieristico ge-novese gli spazi per manifestazioni diverse dal nautico saranno netta-mente inferiori al passato e che il padiglione Blu sarà adeguato. Per le restanti strutture le Istituzioni dovranno trovare una nuova desti-nazione. Le opere accessorie indi-spensabili per portare al centro il

padiglione di Jean Nouvel sono un Nira ristrutturato in parte ad al-bergo, un nuovo varco di ponente e una rampa di accesso che dalla sopraelevata conduca direttamen-te in Fiera. Ugualmente importan-te è la ristrutturazione della ban-china centrale per consentire ai due attuali Marina di configurarsi come un unico porto turistico. Se il Salone Nautico vuole restare a Genova, bisognerà trovare una soluzione definitiva e a lungo termi-ne per la gestione della Nuova Darsena che non potrà che tenere il Salone Nautico come principale punto di riferimento”.

Daniela Salvestroni

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ANNO III, Numero 12

NEL 2013 IL SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI GENOVA SI SVOLGERÀ DAL 2 AL 6 OTTOBRE E AVRÀ UN NUOVO ASPETTO

UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA

E’ emerso all’Assemblea Generale di UCINA - Confindustria Nautica del 13 dicembre scorso per delineare le strategie per il 2013

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“ […] il nuovo PIRELLI PZERO 1100

SPORT, [è] un mix accurato di design e tecnologia improntati al sapere del Bel

Paese. […]”

e a indirizzarsi per la pros-sima stagione estiva a qualcosa di diverso, ma che si colloca egualmente nel concetto di eccellente e lussuoso; offerto dall’impareggiabile merca-to dell’industrial design italiano. L’esempio ci viene da un battello di alta gam-ma come il nuovo PIRELLI PZERO 1100 SPORT, un mix accurato di design e tecnologia improntati al sapere del Bel Paese. O-mologato per ospitare fino a quattordici persone, uni-sce lo stile e l'eleganza dei rivestimenti in teak e della cuscineria, con una decisa attitudine sportiva grazie alla linea e alla postazione di guida con hard top. Il comfort a bordo è assicu-rato dagli spazi ampi e vivi-bili come il prendisole po-steriore, il divano a prua con tavolo trasformabile anch'esso in prendisole, dal pozzetto con divano e mobile bar e dai servizi nella consolle. Come gli altri modelli della gamma incarna nel suo DNA lo spirito dei marchi che lo contraddistinguono: meti-colosa ricerca dei materia-li, attenzione ai dettagli e

Fra le tante notizie che parlano di cambiamento epocale colpisce l’analisi di un sociologo autore di “I paradigmi del futuro” che vede l’Italia occhio del ciclo-ne economico e finanziario in atto e intuisce che pro-prio nel nostro Paese ac-cadrà un piccolo Rinasci-mento. Abbiamo due anni di tempo, non di più, affer-ma Francesco Morace per affrontare con coraggio la sfida del cambiamento e dell’innovazione; l’Italia può farcela. Un altro passaggio che fa riflettere sta fra le righe di una recente inter-vista rilasciata dall’imprenditore Guidal-berto Guidi. Il presidente di Ducati Energia afferma che quello che stiamo vi-vendo non è solo una crisi economica “ma una muta-zione genetica del modo di fare impresa” dalla quale però ancora non si capisce in che modo uscire. Ora, in questa congiuntura, è probabile che anche chi ha intenzione di armare un’ importante imbarcazione, indice di status sociale, possa essere indotto a dilazionare l’acquisto in vista di tempi più opportuni

alta qualità delle perfor-mance. La tenda parasole smontabile con pali in car-bonio e il sistema digitale con controllo delle utenze garantiscono comfort e innovazione tecnologica nella navigazione. Rientra nella categoria dei natanti ed è disponibile in due mo-delli, con motore entro-fuori bordo e con i motori fuori bordo (due max da 350 hp), quest'ultimo adatto a chi desidera una navigazio-ne più veloce e sportiva. Entrambi sono contraddi-stinti dal tubolare in 3 to-nalità di grigio, dalla P lun-ga, che caratterizza i mar-chi, bianca in contrasto e dalla cuscineria rossa. (continua a pag. seguente)

Dal design sportivo ed elegan-

te il nuovo gommone Pirelli è

un piccolo gioiello di stile.

Bello da vedere, ottimo per

navigare presenta dettagli che

lo rendono uno dei prodotti di

punta della produzione nauti-

ca italiana

Navicelli News

“PIRELLI PZERO 1100 SPORT” OPZIONE DI ALTA GAMMA PER LA STAGIONE ESTIVA 2013

Comfort, eleganza, innovazione continua, attenzione al dettaglio ed eccellenti performance. Queste le caratteristiche del nuovo gommone 11 metri presentato da Tecnorib, la società licenziataria del marchio Pirelli PZero per i gommoni, al 52° Salone Nautico di Genova.

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ANNO III, Numero 12

PIRELLI PZERO 1100 SPORT Presentato al 52° Salo-ne Nautico, completa la flotta dei battelli pro-dotta e venduta con i marchi concessi in li-cenza da Pirelli a Tecno-rib, azienda con la quale è stato firmato un ac-cordo nel 2005. E’ l’anno in cui Pirelli, nata nel 1887 alle porte di Milano per la produzio-ne di impermeabili di caucciù, ha celebrato

dieci lustri di produzio-ne di gommoni gomma-ti. Proprio nel 1955 nasceva, infatti, il Nauti-lus, primo battello pneumatico. Il primo gommone PIRELLI PZE-RO è stato varato nelle acque di Portofino nel maggio 2006.

Mara Borsini

Dati tecnici Lunghezza: 9,99 m Lunghezza fuori tutto: 11,37 m

Larghezza esterna: 3,54 m Diametro tubolari: 0,46 - 0,64 m Compartimenti d’aria: 6 Portata persone: 14 Capacità serbatoio carburante: 660 l Capacità serbatoio acqua: 160 l

Motori EFB benzina 2x Mercruiser 5.0 MPI DTS 260 hp Bravo 1 2x Mercruiser 377 MAG DTS 320 hp Bravo 1

Motori EFB diesel 2x Cummins QSD 4.2 S DTS 270 hp Bravo 1 2x Cummins QSD 4.2 S DTS 320 hp Bravo 1

Motori FB max 2x350 hp Colorazione di serie Vetroresina bianca, tubolare in 3 tonalità di

grigio, P. bianca e cuscineria rossa Accessori di serie Bagno con lavabo, WC e serbatoio acque nere Package accessori Bussola ad incasso

Cuscineria Cuscino centrale prendisole di poppa Ghiacciaia non motorizzata Gonfiatore elettrico Hard top Impianto doccia con acqua dolce Luci di calpestio pozzetto Luci di via Meccanismo di guida inclinata Mobile bar con frigo Pompe di sentina Porta anulare Presa 12V Presa di banchina, carica batterie, cavo Rivestimento in teak Sistema digitale di controllo delle utenze Staccabatteria Tavolino completo di piede e supporto Tenda parasole smontabile con pali in carbonio Tromba Verricello elettrico con ancora e catena Plancia con gavoni e scaletta di risalita a scom-parsa (versione efb) Bracket con due scalette di risalita a scompar-sa (versione fb) CRUISING set Impianto stereo Fusion per Ipod, 4 altoparlanti, comando remoto in consolle, antenna Conta catena elettronico Telecomando per salpa ancora GPS 7” GARMIN 720 S con cartografia, eco-scandaglio e vhf COVER set Telo copri consolle Telo copricuscini di poppa Telo copricuscini di prua

Accessori extra Boiler Palo sci nautico (versione efb)

Tendalino di prua

Pirelli 1100 Sport Performance

PIRELLI PZERO 1100 SPORT SCHEDA TECNICA

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I lavori di riqualificazione dell’area della Darsena Pisana non sembrano arrestarsi al progetto APEA NAVI-CELLI 2020, i cui lavori sono da po-co ultimati. Sono infatti stati avviati i lavori di realizzazione degli impianti delle banchine a servizio delle imbar-cazioni che renderanno il Porto Pi-sano ancora più funzionale. L’opera di riqualificazione delle ban-chine si colloca quindi in un contesto più ampio di azioni ed interventi in-frastrutturali della Navicelli di Pisa rivolti ad accrescere le potenzialità del porto interno per generare così un vantaggio competitivo, in chiave eco- sostenibile, per l’intero compar-to nautico locale. È previsto un investimento comples-sivo di oltre 300 mila euro che ser-virà a dotare le banchine della Dar-sena Pisana di otto torrette antin-cendio e sedici colonnine di servizio

in grado di garantire alle im-barcazioni in sosta i servizi di acqua potabile e non, elettrici-tà e illuminazione. Le colonni-ne saranno usufruibili grazie ad un sistema elettronico pre-pagato e il servizio sarà gesti-to direttamente dalla Navicelli di Pisa. In testa al pontile verrà realiz-zato un moderno sistema di trattamento e smaltimento della acque reflue prodotte dalle imbarcazioni in or-meggio che permetterà l’aspirazione del-le acque reflue convogliandole diretta-mente alla rete fognaria e lo smaltimento delle acque oleose e di sentina a seguito del trattamento all’interno dell’impianto disoleatore, in grado di far rientrare la concentrazione di idrocarburi entro i limiti tollerati dalla normativa vigente per scari-co in fogna nera.

Simone Pistolesi

Navicelli News

DARSENA PISANA: AL VIA GLI INTERVENTI DI AMMODERNAMENTO DELLE BANCHINE

Planimetria degli Impianti delle banchine

a servizio delle imbarcazioni

Esempi di Colonnina

di Servizio

La Darsena Pisana,

a r e a o g g e t t o

dell’ammodernamento

Esempio di un im-

pianto di trattamen-

to delle acque re-

flue realizzato pres-

so un’area portuale

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L’area produt-tiva dei Navi-celli non è più solo ad esclu-sivo appannag-gio della can-tieristica nava-le: dopo il sus-seguirsi di va-rie vicissitudini, e in tempi bu-rocratici da record, lo scor-so 23 Ottobre è stato dato il

via ufficiale alla realizzazione del nuovo punto vendita del colosso svedese “IKEA”, con la posa del “primo palo”, co-me sottolineato dall’amministratore delegato di Ikea Italia, Lars Petersson. Al via dei lavori si ricordano la presenza e gli inter-venti del Sindaco di Pisa Marco Filippe-schi, del Presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, del Presidente della Re-gione Toscana Enrico Rossi, oltre che del Presidente di Sviluppo Navi-celli Stefano Bottai, proprie-taria dell’area su cui sorgerà lo store. L’area è situata a nord del cantiere di Codecasa, e avrà una superficie di circa 33.000 mq, con un parcheg-gio adiacente per circa 1.200 autovetture. Per quanto riguarda la viabilità, nota spesso dolente, sia la vicinanza dello svincolo della

S.G.C. FI-PI-LI e la SS1 (Aurelia), sia la prossima realizzazione di una serie di rotonde lungo quest’ultima, dovrebbero risolvere le e-ventuali congestioni di traffi-co nei periodi di maggiore affluenza. Il punto vendita, più grande e più moderno rispetto a quello di Sesto Fiorentino, sarà attrezzato con un ristorante self-service da 550 coperti, un bistrot, un bar ed un nego-zio con prodotti tipici svede-si che accoglieranno, secon-do le previsioni, circa 1 mi-lione e mezzo di clienti all’anno.

I lavori di costruzione del punto vendita termineran-no il prossimo Natale (2013), grazie ad un inve-stimento totale stimato di 62 milioni di €. A maggio inizieranno le selezioni del personale per 240 posti di lavoro (numero che com-prende anche la quota dei lavoratori attualmente in mobilità interna), per le quali sarà disponibile un’apposita

sezione sul sito della società (www.ikea.it), vista la previsione di migliaia di domande. E’ facile intuire l’appetibilità di tali posti, sia per l’attuale contesto occu-pazionale, sia perché la quasi totalità (92%) dei contratti per i dipendenti IKEA risulta essere a tempo indeterminato, nono-stante siano per la maggior parte part-time (ben il 70%). Per quanto riguarda le stime occupazionali dell’indotto si par-la di circa 70 lavoratori in setto-ri come trasporti, sicurezza, montaggi, pulizia e manutenzio-ne. A chi contesta il progetto per paure riguardanti il comparto

del mobile locale, Lars Petersson risponde che la loro esperienza in più di 300 punti vendita sparsi per il mondo indica un aumento di interesse per tutto il settore, piuttosto che una perdita della tra-dizione locale e rassicura affermando che la filosofi-a di Ikea si basa sull’approvvigionamento dalle imprese locali, da cui compra prodotti e compo-

nenti per usarli e rivenderli in tutto il mondo. Per il Sindaco di Pisa Filippeschi e il Presidente della Regione Rossi, il mega-store nell’area dei Navicelli rappresenta una fonte attrattiva molto rilevante per maggiori investitori e visita-tori, per il territorio Pisano e, più in generale, per tutta la To-scana.

Marco Sammataro

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VIA AI LAVORI DI IKEA SUI NAVICELLI

L’Amministratore Delegato di Ikea

Italia, Lars Petersson

ANNO III, Numero 12

A Natale 2013

l’inaugurazione dello Store L’inizio lavori presso l’area di Sviluppo Navicelli

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Navicelli News

La globalizzazione economica e l’aumentata competizione su scala intercontinentale impongono alle aziende italiane di valutare con grande attenzione la possibilità di cercare nuove occasioni di busi-ness sui mercati esteri. Oggi, infatti, l’internazionalizzazione non riguarda più soltanto le grandi imprese, ma è un fenomeno che deve essere preso in considerazio-ne anche dalle piccole e medie a-ziende per uscire da una crisi eco-nomica e finanziaria che, in Italia, non sembra arrestarsi. In questa situazione economica, occorre, dunque, offrire alle impre-se uno scenario extra nazionale per dilatare il loro orizzonte econo-mico, per costruire nuove speran-ze di crescita e per cogliere una serie importante di opportunità di sviluppo. Per questi motivi, la SpA Navicelli di Pisa ha incrementato le attività di marketing internazionale per sup-portare le aziende decise a intra-prendere un’attività di esportazio-ne e di analisi dei mercati esteri. Attraverso missioni imprenditoriali in paesi stranieri e incontri mirati,

seguiti da attività di scou-ting, la Navicelli crea dei contatti con imprese este-re che possono costituire uno strumento iniziale per le aziende italiane interes-sate a internazionalizzarsi e a pianificare un progetto strategico che consenta al prodotto Made in Italy di inserirsi e posizionarsi in modo durevole all’interno di un canale della distribu-zione. In questa ottica, nel mese

di novembre, la SpA Navicelli, in collaborazione con Lucca Pro-mos, ha organizzato un’attività di incoming, presso la sua se-de, con gli operatori nautici argentini contattati durante la Missione Commerciale in Argentina, svoltasi nel mese di giugno. Gli obiettivi prioritari di tale attività di incoming sono que-sti: rendere sistematico l’approccio delle imprese pisane nei confronti dei mer-cati internazionali; consolida-re i rapporti con gli operatori conosciuti durante le missio-ni; far conoscere agli opera-tori stranieri il prodotto e i luoghi di produzione perché possano apprezzare meglio la qualità della lavorazione e l’eccellenza delle produzioni. Questi obiettivi sono tutti finalizza-ti alla concretizzazione di partena-riati e di accordi commerciali. L’iniziativa ha, quindi, proseguito e valorizzato il percorso intrapreso dalla SpA Navicelli di Pisa di valo-rizzazione e promozione della no-stra area territoriale e del suo

tessuto produttivo e in particolare del comparto nautico del territorio pisano per intercettare le doman-de dei mercati esteri fortemente interessati alla qualità e al design delle imbarcazioni italiane. La scelta dell’Argentina è dovuta allo sviluppo che la sta caratteriz-zando; infatti, il paese sudamerica-no è riuscito a uscire da una crisi profonda seguita al default del 2001 e, negli ultimi anni, ha regi-strato un’inversione di tendenza caratterizzata da significativi se-gnali di crescita. La comunicazione diretta, finalizza-ta a illustrare, le opportunità e i motivi di convenienza nell’operare

con i cantieri pisani, è risultata incisiva ed efficace e la delegazio-ne argentina (composta da rap-presentanti di cantieri nautici, re-sponsabili di aziende produttrici di componentistica, architetti navali e progettisti) ha manifestato un forte interesse per le possibilità di collaborazioni imprenditoriali con le nostre imprese e per la crea-zione di un partenariato economi-co tra le due nazioni.

V.L.

INTERNAZIONALIZZAZIONE: ATTIVITA’ DI INCOMING CON OPERATORI NAUTICI ARGENTINI

Visita ad uno yacht in costruzione presso RossiNavi

Delegazione Argentina in visita ai cantieri dell’area

Navicelli

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Il territorio pisano ed in particolare il nostro mare e litorale -Arno compreso- sono da anni caratterizzati da problematiche com-plesse e controverse sia economico-sociali che am-bientali. Negli ultimi anni c’è stato uno sforzo, non soltanto delle istituzioni locali, per riuscire a dare visibilità a queste questioni special-mente da quando ha preso avvio la costruzione del porto di Boccadarno. Se con il porto per molti versi si è chiuso un capitolo a lungo controverso e non privo tuttavia di strascichi, con altri aspetti si devono fare i conti specie in rap-porto ad una condizione allarmante del litorale e del mare tosco-ligure. Una situazione che anche il tra-dizionale approccio di un evento come il Salone nau-tico di Genova non è riusci-to quest’anno a rappre-

sentare adeguatamente, tanto da essere stato messo in discussione. In questo contesto i Navicelli giocano naturalmente co-me abbiamo tante volte sottolineato un ruolo e-stremamente delicato e importante in rapporto al territorio non soltanto pi-sano, specialmente nel momento in cui si ridise-gnano le province e il par-co di San Rossore è chia-mato ad esercitare nuovi ruoli, ad esempio, alla Melo-ria. Navicelli vuol dire gole-na dell’Arno che vuol dire parco, porto, Marina di Pisa e molto altro ancora. A questi aspetti negli ultimi anni sono state dedicate iniziative anche regionali a Parcolibri (ora chiuso), un libro sulla nautica sostenibi-le, riviste come Cosmonau-tica non se la passono bene e neppure Toscanaparchi. Da qui l’esigenza di rilancia-re su questi temi ai quali non solo i soggetti istituzio-nali -Navicelli inclusi- ma an-che i privati e le loro rappre-sentanze -Boccadarno in testa- dovrebbero impe-gnarsi di più e non sottrarsi come invece sta in parte già avvenendo. Come Gruppo di San Rosso-re ora costituitosi in asso-ciazione culturale (onlus) che raccoglie adesioni an-che di soggetti istituzionali

(vedi www.grupposanrossore.it) d’intesa con istituti di ricerca e comitati come quello del litorale sul paesaggio stiamo cercando di promuovere iniziative anche cultu-rali nazionali come avvenne già con Parcolibri. I Navicelli non possono sottrarsi specie in un momento così delica-to per l’ambiente dall’assumere un ruolo meno marginale. Per quanto ci riguarda ci contia-mo.

Renzo Moschini

Presidente Gruppo di San Rossore per il rilancio dei parchi

IL PUNTO di Renzo Moschini

Renzo Moschini

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GLI STEMMI DELLA FACCIATA

Lo stemma della Compagnia del Crocione è visibile sulla facciata dell’edificio, posto sopra il portale d’ingresso,

accanto ad un secondo, meno noto raffigurante tre fioretti diagonali: blasone della nobile famiglia dei Mannelli di Fibbiana

(Empoli). Questa famiglia, insieme a quella dei Nardini e Nardi,

custodiva i capitoli e i libri della Congregazione della Santa Croce, occupando una

posizione preminente nella vita parrocchiale.

Navicelli News

IL TEATRO LUX DI PISA

pando parrocchie cittadine e istituendone di nuove nel piano di Pisa. Al 13 novem-bre 1784 risale la fonda-zione della parrocchia di S. Caterina, in cui confluì la popolazione delle due par-rocchie soppresse di S. Zeno e di S. Lorenzo alla Rivolta. Mons. Angiolo Franceschi, Arcivescovo di Pisa (dal 1779 al 1806), ottenne di poter istituire un Seminario e un collegio, per nobili e non, nelle stan-ze dell’ex-convento. Gli im-ponenti lavori di restauro e ampliamento, che si pro-trassero dal 1784 al 1808 sotto la direzione del capo mastro Antonio To-scanelli. I cambiamenti maggiori furono, la chiusu-r a d e l c h i o s t r o , l’innalzamento dell’edificio e

la costruzione della nuova ala tra piazza S. Caterina e via S. Zeno. Ben presto, il collegio raggiunse una fama notevole, tanto che molte delle fami-glie patrizie pisane e italiane vi invia-rono a formarsi i propri rampolli. L’edificio in cui trova sede il Cinema-teatro Lux di Pisa, in passato era destinato a diversa attività, come si intuisce dalla collocazione geografica all’interno della Piazza di Santa Cate-rina e come concretamente attesta-no le antiche carte di archivio. Facen-te parte del complesso degli edifici religiosi di Santa Caterina, che com-prendeva il Seminario, la Chiesa ed il Cimitero (oggi lo spazio è sovrastato

Cenni Storici

L’istituto di S. Caterina di Alessandria Fondato nel 1784, l’istituto di S. Caterina si colloca nell’ambito dell’attività riformatrice in campo ecclesiastico che interessò la Tosca-na negli ultimi decenni del 1700. Artefice del progetto fu Pietro Leo-poldo, Gran Duca di Toscana, che valorizzò la diocesi e la parrocchia a discapito degli ordini religiosi e delle confraternite, eliminando o accor-

dalla casa parrocchiale); svolgeva la funzione di cappella dedicata al Santis-simo Salvatore. Qui aveva sede la Con-fraternita della Croce o del Crocione. Nome derivante dalla cappa indossata dai confratelli durante le processioni raffigurante, appunto, una grande cro-ce pisana bianca e rossa . (continua a pag. seguente)

“Cari amici, oggi il cinema Lux riprende la sua antica attività. Vi siamo vicini col pensiero, ed è un pensiero che ci rallegra, perché il Lux di Pisa ha un suo posto dentro la nostra scoperta del cinema e la nostra decisione di fare cinema. Ricordiamo le proiezioni notturne e quelle mattutine. Le prime suscitavano, nell’Italia di allora, democristiana e anti-neorealista, furiose passioni vitali. Le proiezioni della domenica mattina ci procuravano una specie di trauma: uscivamo dal buio della sala gremito di immagini, nella luce chiarissima di Piazza Santa Caterina e le cose ci pareva si fossero modificate e ci inviassero segnali misteriosi e impazienti, tutti da decifrare. Ecco: il vostro lavoro di oggi nasce dal lavoro di ieri e noi ve ne siamo grati perché amiamo la memoria che offre armi al presente, e non amiamo la nostalgia che incita al solo rimpianto. Dunque buon lavoro. “ Paolo e Vittorio Taviani, giugno 2002

Facciata del Cinema Teatro Lux a Pisa, ex "Capella del

Santissimo Salvatore". (fonte: Wikipedia - Lucarelli)

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Giordano morì a Pia-cenza 19 agosto del 1311.

Gli Statuti

Frà Giordano si occu-pò anche della stesu-ra degli Statuti trecen-teschi : alla base dei quali vi era l’osservanza religiosa, la moralità dei costu-mi e l’esercizio della Pietà. Da questi, venia-mo a sapere che la Compagnia sottostava a due priori, eletti ogni anno dai confratelli nella festa di Ognis-santi, spettava loro il compito di ricevere i novizi. Gli statuti impar-tivano ai confratelli tutta una se-rie di prescrizioni di ordine mora-le, fra cui spiccavano l’obbligo di una confessione frequente, e della comunione, almeno quattro volte l’anno. Una stretta discipli-na che allora arrivava a prevede-re la fustigazione corporale. Lo Statuto originario era suddiviso in otto capitoli, che specificavano rispettivamente i modi: 1 Dell’ordinazione del Protet-tore e della elezione dei Prio-ri. 2 Della forma di ricevere e del modo di entrare nella compagnia 3 Della Confessione e della Sacra Comunione 4 Dell’Ordinazione e quando si da fare congregazione 5 Dell’opera della Misericor-dia 6 Del digiuno e della disciplina 7 De’ portamenti e dei modi della correzione 8 Come de’ fare quando en-tra nella casa del Salvatore

Oggi possediamo due Statuti della Compagnia della Croce,

contenuti in due codici, entrambi conservati nelle stanze dell’Archivio di Stato di Pisa. Il più antico, non posteriore al 1312 stile pisano, è quello curato dallo stesso Beato Giordano, il “recente” risale alla seconda metà del Quattrocento, periodo della Controriforma e della rina-scita di questa antica Confrater-nità. La sua attività, di fatto, fu intensa nel XIV secolo, per poi andare gradualmente a scema-re fino a rendere necessaria la fusione con la Confraternita di San Zeno, per poi svincolarsene nel 1500. Questi ultimi statuti erano il riadattamento degli anti-chi alle nuove esigenze maturate in seguito al Concilio di Trento , costituiti da venti Capitoli. Risul-tano particolarmente curati temi quali l’organizzazione delle cari-che e degli uffici, a cui sono dedi-cati ben quattordici capitoli. Lo zelo di questa Compagnia è testi-moniato anche dall’usanza che i confratelli avevano di riunirsi e riconfermare uno ad uno, ogni anno, in prossimità della Pasqua, la loro adesione alla Confraterni-ta ed ai precetti che la disciplina-vano. (continua a pag. seguente)

(continua da pag. precedente)

La Compagnia della Croce o

del Crocione

Il fondatore della Compagnia della Croce

La Confraternita venne fondata intorno al 1300 dal Beato Gior-dano da Rivalto. La nascita del Beato, di incerta datazione, è comunque ascrivibile in un lasso di tempo non posteriore al 1260, né anteriore al 1245. Per quanto non ci siano pervenute notizie relative agli anni della sua fanciullezza, sappiamo che nel 1280 bussò alle porte del Con-vento di Santa Caterina, dove chiese ed ottenne di essere ac-colto come novizio. Dopo l’ingresso in Seminario venne mandato a perfezionare i suoi studi a Bologna nel celebre con-vento dove riposava San Dome-nico. Studiò, forse, anche a Peru-gia, e certamente a Parigi, città ricordata spesso nei suoi sermo-ni. L’Università di Parigi era la prima della cristianità era parti-colarmente celebre per la Facol-tà di Teologia, dove aveva inse-gnato Tommaso d’Aquino. Fu qui che ottenne la licenza in teologia. Qualche anno più tardi, ebbe il primo incarico di rilievo, divenen-do reggente della chiesa di San-ta Maria Novella a Firenze. Finito il triennio fiorentino di rettorato, dopo il 1306, insegnò teologia a Pisa. Oltre che per il suo ruolo di docente, Giordano merita di es-sere ricordato soprattutto come predicatore. Il Beato tuonava contro i vizi del suo tempo, gli odi, le inimicizie, le vendette, i furti, le impurità, le calunnie e il mal comportamento delle don-ne. Queste oratorie erano adat-tate alla capacità del suo popolo, e quindi espresse in volgare, per poter raggiungere le fasce più larghe della popolazione. Frà

Facciata della chiesa di Santa Caterina a Pisa, nella cui vicina cappella è stato

ricavato uno spazio cinematografico (oggi CinemaTeatroLux)

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(continua da pag. precedente) Grazie a questa nuova stesura sap-piamo che la Compagnia era in realtà divisa in tre gruppi: I Disciplinati di Gesù Crocifisso, I Raccomandati della Vergine Maria ed indipendenti dagli altri due, I Laudesi della Vergine Ma-ria. Solo quando quest’ultimi si uniro-no agli altri, prese il nome di Santissi-mo Salvatore, dal nome della Cappella dove compivano le loro devozioni.

Alcune date importanti Nel 1575 la Compagnia della Croce fu una delle cinque che si diresse alla volta di Roma (unita al priore del civi-co magistrato ed al pievano Jacopo Tavanti oratore ufficiale del Comune), per ottenere dal Papa Gregorio XIII l’assoluzione di Pisa da tutte le censu-re nelle quali potesse essere incorsa, quando aveva tenuto le parti dei nemi-ci della Santa Sede. Questa fu ottenu-ta il 10 novembre dello stesso anno: giorno poi ricordato come la “Benedizione di Pisa” e celebrato ogni

anno con solennità. Le Confraternite che si erano recate a Roma vennero decorate dal Municipio col nome di Arci-confraternite ed ebbero il privilegio di esibire la Croce Pisana in petto, sulla cappa e sui vessilli, mentre l’Arcivescovo concesse loro il diritto di portare a turno il gonfalone nelle pubbli-che processioni. In tal modo la Compa-gnia divenne uno dei principali istituti religiosi di Pisa. Poche le notizie fino al 1700, secolo di riforme: come noto il Granduca Pietro Leopoldo intervenne in campo ecclesiastico sopprimendo con-venti e confraternite. Il 4 dicembre 1782 fu emanata la legge delle sop-pressioni, ed il 16 dello stesso mese, venne soppressa la Congregazione del Santissimo Rosario dei padri domenica-ni di Santa Caterina, mentre il 19 di-cembre fu la volta della Compagnia della Croce. In tale occasione le rendite pas-sarono alla comunità per la costruzione del Camposanto suburbano. La Confra-ternita risorgerà sul finire del Settecen-to (1791) cambiando sede, trasferen-dosi nella chiesa di San Giuseppe, fonda-

ta nel 1530 fu consacrata nel 1572. La chie-sa venne com-pletamente ricostruita fra il 1707-1710 dai fratelli Giu-seppe e Fran-cesco Melani . A testimoniare la presenza della Compa-gnia della Cro-ce nella chiesa troviamo, una lapide posta sul lato sinistro della facciata e nell’interno, sulla volta del catino absidale, il suo stemma accanto a quel-

lo della città e della Misericordia di Pisa, tutti datati 1955. Nella parete destra della chiesa, inoltre, si apre una cappelli-na dedicata al Preziosissimo Sangue e, sotto la mensa, troviamo conservate le spoglie del Beato Giordano fondatore della Compagnia. Sul finire degli anni ’50 del 1900, la Misericordia di Pisa si fuse con la Compagnia del Crocione assumendo l’attuale denominazione di Venerabile Arciconfraternita di Miseri-cordia e Crocione di Pisa.

Gli usi “diversi” ed infine il tea-tro La necessità di trovare una nuova desti-nazione per l’edificio, elesse la cappella a magazzino della Società di San Ranie-ri , fungendo da deposito della bianche-ria della luminara: le tipiche architettu-re posticce in legno, dipinte di bianco, da cui il nome, che vengono applicate alla facciata degli edifici e che fanno da supporto ai “lampanini” in occasione della luminaria di San Ranieri. L’attuale utilizzo risale al 1928, quando la cappel-la tornò di proprietà del Seminario e venne trasformata in teatro, dove svol-se la sua attività una compagnia par-rocchiale diretta da Domenico Sartori e Aldo Podestà.La vita della filodrammati-ca fu breve e scarsamente documenta-ta, dato che i suoi locali furono distrutti durante i contrasti di partito del periodo fascista, nel 1931. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, dal 1946, lo spazio fu riaperto e trasformato in sala cinema-tografica con il nome di CineLux , le cui proiezioni si protrassero fino al 1985. Sono gli anni del secondo dopoguerra, la rapida riconversione dell’industria bellica in quella di pace tocca anche il settore cinematografico, tanto che nel 1945 in Italia verranno prodotte oltre venti pellicole. Ma sono i film americani a farla da padroni nelle sale nostrane. (continua a pag. seguente) Interno del Cinema Teatro Lux

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ANNO III, Numero 12

FILMOGRAFIA DEL 1947 16 febbraio Il Corriere dello Zar/Se ritornerai 22 febbraio La conquista del West 2 marzo I figli del deserto 10 marzo Carovana di eroi 15 marzo Occhi nella notte 16 marzo Occhi nella notte 22 marzo Follia 23 marzo Follia 6 aprile La donna del giorno 7 aprile La donna del giorno 12 aprile Il Sergente York 13 aprile Il Sergente York 19 aprile Sua Altezza è innamorata 20 aprile Sua Altezza è innamorata 27 aprile I Crociati 28 aprile I Crociati 2 maggio L’Ispettore Jones 3 maggio Il tesoro segreto di Tarzan 4 maggio Il tesoro segreto di Tarzan 10 maggio Il manoscritto scomparso 11 maggio Il manoscritto scomparso 15 maggio Il mistero del falco 17 maggio Il fidanzato di mia moglie 18 maggio Il fidanzato di mia moglie 25 maggio La moglie bugiarda 31 maggio Il ribelle della montagna 1 giugno Una piccola moglie 3 giugno 100.000 dollari 4 giugno 100.000 dollari 8 giugno 100.000 dollari 10 giugno Harem 21 settembre Strada maestra 27 settembre Bionda fragola 28 settembre Bionda fragola 11 ottobre Guadalcanal 18 ottobre Torna a Sorrento 25 ottobre L’uomo di bronzo 4 novembre La corona di ferro 8 novembre La Baia di Hudson 13 novembre Bernadette 14 novembre Bernadette 15 novembre Bernadette 16 novembre Bernadette 22 novembre Canto, ma sottovoce 23 novembre Canto, ma sottovoce 28 novembre Io sono un disertore 30 novembre Com’era verde la mia valle 6 dicembre L’esploratore scomparso 7 dicembre L’esploratore scomparso 13 dicembre Il segno di Zorro 14 dicembre Il segno di Zorro 20 dicembre Il grande Walter 21 dicembre Il grande Walter 24 dicembre Il romanzo di una vita 25 dicembre Il romanzo di una vita 26 dicembre Il romanzo di una vita 27 dicembre Io sono un disertore 28 dicembre Io sono un disertore 31 dicembre Delitti senza castigo

do da eleggere a propria sede,le visioni avevano luogo in sale co-me il Don Bosco, il Mignon, il Re-dini e, soprattutto, il Cimena Lux. Fra i collaboratori più assidui spiccano/vano nomi illustri: Va-lentino Orsini ed i fratelli Taviani. Il primo, autodidatta, si incaricava principalmente della presentazio-ne storico-critica dei film; Paolo e Vittorio, allora studenti, dei pro-blemi organizzativi. Il ricordo dei primi passi mossi nel mondo della celluloide, ed un legame particolare, quasi affettivo, con la sala di Piazza Santa Caterina, è documentato anche dalla bella lettera (riportata all’inizio del li-bro) che i Taviani scrissero nell’occasione della riapertura del cinema con il nome di Cine-maTeatroLux.

Ramona Lami

(continua da pag. precedente) Dopo la fine del monopolio impo-sto dal regime fascista, arrivaro-no in blocco le nuove pellicole statunitensi oltre a quelle prodot-te negli anni precedenti che era-no state vietate Italia: oltre 500 film in quel solo anno. Non ripor-teremo l’intero elenco delle pro-iezione del CineLux, poco funzio-nale alla pubblicazione, principal-mente per lo spazio richiesto, ci limiteremo alla filmografia del primo anno effettivo: il 1947. Questa, escluse le date in cui si avevano “soltanto” dei dibattiti/approfondimenti, ci fornisce l’immagine di un’intensa attività. Il ’47 fu anche l’anno in si costi-tuì a Pisa il Cineclub, nato ufficial-mente il 7 novembre per volontà dei soci fondatori: Mario Benve-nuti, Giancarlo del Buono, Renzo Galluzzi, Franco Guiggi, Mario Mancianti, Giuseppe Motta, Gian-franco Nannicini, Piero Verrucosi e Giordano Viot-to. Il Cineclub era un’associazione che svolgeva un’attività di ap-profondimento critico e di divul-gazione attraver-so incontri cine-matografici , autofinanziandosi con il pagamento di quote associa-tive da parte dei frequentatori, suddivisi in soci sostenitori e ordinari. Man-cando di un fon-

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LE RICETTE LE RICETTE DIDI DAVIDE DEPONTIDAVIDE DEPONTI SSPAGHETTIPAGHETTI CONCON LELE SSEPPIEEPPIE

Ingredienti per 4 persone: 500 grammi di seppie pulite non troppo grandi, 400 grammi di spaghetti, 250 grammi di pomodoro fresco (meglio Pachino), mezzo bicchiere di vino bianco secco, quattro spicchi d’aglio, olio d’oliva extravergine (ligure o toscano), prezzemolo sale e pepe. Tagliate tutte le seppie in listarelle sottili, simili agli spaghetti, e salatele. Poi fate rosolare nell’olio l’aglio, senza farlo ingiallire e quindi aggiungete le seppie tagliate. Rosolatele per 5 mi-nuti e aggiungete vino bianco a piacere. Fatelo evaporare a fuoco lento, quindi togliere le sep-pie dalla padella e aggiungete invece i pomodori. Fate ritirare un po’ il sugo poi aggiungete di nuovo le seppie e fate cuocere tutto insieme per almeno 5 minuti, aggiungendo il prezzemolo verso la fine. Condite gli spaghetti cotti al dente e macinatevi sopra pepe a piacere.

MMATTONELLAATTONELLA DDOLCEOLCE Ingredienti per 8 persone: 500 grammi di ricotta fresca, 5 uova, 6 cucchiai di zucchero, 3 cucchiaini di rum, 4 fogli di colla di pesce, 80 grammi di cioccolato, 6 marron glacés, 500 centilitri di panna da montare e 8 biscotti savoiardi. Per prima cosa amalgamate la ricotta insieme a un goccio di panna, quindi unite il cioccolato che avrete precedentemente grattuggiato e i marron glacés anch’essi già triturati. Mescolate bene tutto fino a ottenere una crema molto omogenea. A parte quindi fate uno zabaglione con i rossi delle 5 uova, lo zucchero e il rum e alla fine del procedimento unite anche la colla di pesce. Montate quindi 400 centilitri di panna e unitela in un contenitore grande insieme sia al composto di ricotta sia allo zabaglione raffreddato. Prendete ora uno stampo rettangolare, fasciatelo con carta d’alluminio e, dopo avere poggiato sul fondo uno strato di biscotti inzuppati con acqua e zucchero, versatevi dentro tutto il composto finito. Fate riposare in frigorife-ro per un giorno e servite la mattonella.

ho capito l’importanza di un’organizzazione precisa e puntuale per fare da mangiare bene sotto coperta. Così l’anno scorso, chiacchierando con il Direttore del Giornale della Vela Luca Oriani sulle nuove guide da realizzare per dare un ottimo ser-vizio ai nostri lettori, ecco arrivare questa idea molto intrigan-te: facciamo un “best of” della cucina a bordo. Insomma una vera e propria guida che raccolga non solo le ricette giuste da fare in mare, ma anche tutti quei consigli pratici che servo-no per non trovarsi in difficoltà mentre si spignatta tra le on-de. Mi sono messo al lavoro con voglia e curiosità e in pochi mesi è nato questo volume, del quale sono molto orgoglioso, e che in redazione mi è valso il soprannome di ‘gastronautico’. È stato un lavoro divertente, perché per spiegare alla perfe-zione i trucchi sul far da mangiare a bordo e sulla preparazio-ne di tante ricette ho imparato molte cose che non sapevo. Ad esempio che ogni volta che ci casca un sacchetto della spesa in acqua, inquiniamo il no-stro mare per 450 anni! Oppure che è indispensabile avere in cam-busa una brocca graduata per mi-surare alla perfezione gli ingredien-ti. E ancora che formando la cam-busa per una crociera di una setti-mana per sei persone è necessario calcolare l’acquisto di 4 chili di pa-sta e di 1 chilo di riso. Infine che mangiare qualcosa di dolce alla sera è un ottimo sistema per dor-mire meglio, perché gli zuccheri contengono il triptofano, elemento che favorisce il sonno”.

Questa volta abbiamo voluto esagerare e dar-vi l’imbarazzo della scelta tra i piatti da poter cucinare a bor-do. Per questo vi segnaliamo il volume "Le 350 migliori ricette

per la cucina in barca"con tutti i segreti della cambusa e i consigli giusti per la scelta degli alimenti. Appartiene alla collana “Crociere in Mediterraneo” di Panama Editore e si può acquistare sul sito nauticpla-ce.giornaledellavela.com anche in versione iPad. La premessa del volume è: mangiare bene è uno dei piaceri della vita a bordo, al quale non si dovrebbe mai rinunciare. Ma, per ricevere il plauso dell'equipaggio, bisogna sapere che cucinare in barca è una cosa ben diversa dal trafficare ai fornelli di casa. Per questo la guida contiene tutti i consi-gli per scegliere, conservare e stipare gli alimenti, i tipi di cottura, quali utensili usare, come pulire i pesci e cosa man-giare anche con il mal di mare. Il manuale è stato scritto dal giornalista Davide Deponti che si occupa di turismo da oltre quindici anni e per questo ha potuto viaggiare parecchio, in Italia e nel mondo, con tutti i mezzi di trasporto, anche in barca. “Proprio andando per mare, per lavoro ma anche per piacere – spiega Deponti -

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CUCINARE A BORDO: DAL MEGAYACHT ALLA PICCOLA IMBARCAZIONE A cura di Daniela Salvestroni

Navicelli News

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NAVICELLI NEWS

Chiuso in redazione il 21/12/2012

Hanno collaborato a questo numero:

Mara Borsini

Ramona Lami

Renzo Moschini

Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09

Indirizzo: Via della Darsena, 3

56121, PISA

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Editore

Navicelli Di Pisa SpA

Presidente

Giovandomenico Caridi

Direttore Responsabile

Andrea Bruscoli

Grafica ed Impaginazione

Marco Sammataro

Redattori

Marilena Branchina

Andrea Bruscoli

Nicola D’Andretta

Daniela Gennusa

Silvia Leon

Viola Luti

Marco Magnarosa

Piero Pagliaro

Andrea Pecori

Gaetano Petrizzo

Simone Pistolesi

Daniela Salvestroni

Marco Sammataro

Valter Tamburini

Tel.: 050-26158

Fax: 050-46478

E-mail: [email protected]

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Online: www.navicelli.it

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